rassegna del 28-6-20111

43
Ufficio stampa rassegna div er del 28-6-2012 Pagina 1 di 43

description

rassegna del 28-6-20111

Transcript of rassegna del 28-6-20111

Page 1: rassegna del 28-6-20111

Ufficio stampa

rassegna div er del 28-6-2012

Pagina 1 di 43

Page 2: rassegna del 28-6-20111

Bologna

Piacenza

Parma

Reggio Emilia

Modena

Imola

Ferrara

INDICE

Qualità dell'aria, Freda: più integrazione tra le politiche settoriali e risorse specifiche per le Regioni concondizioni più gfavorevoli all'accumulo di inquinanti28/06/12 Bologna2000.com 4

Specialità. birra e pasta: il Mercato di mezzo fa tris28/06/12 Corriere di Bologna 5

Nanni: "Impensabile frenare chi ha tutti quei soldi"28/06/12 Corriere di Bologna 6

Specialità, birra e pasta: il Mercato di mezzo fa tris28/06/12 Corriere di Bologna 7

Il Cassero festeggia i suoi primi 30 anni: Vinse il diritto28/06/12 Corriere di Bologna 8

Il Mercato delle eccellenze italiane sorgerà nel mezzo del Quadrilatero28/06/12 Il Resto del Carlino Bologna 9

Rinasce il Mercato di mezzo in luglio l’apertura del cantiere28/06/12 La Repubblica Bologna 10

Mercato di Mezzo pronto nel 2013. Investimento da 5 milioni di Euro28/06/12 Unità edizione Bologna 11

Iren,i lavoratori protestano:gestione carente28/06/12 Libertà 12

«Per l’agricoltura deroghe al minimo deflusso vitale»28/06/12 Libertà 13

«Fare azioni giudiziarie contro la vecchia Giunta»28/06/12 Gazzetta di Parma 14

Stu Pasubio, cessione rinviata. Pd: "Confusione a 5 stelle"28/06/12 Polis 15

Individuare i responsabili del debito del Comune28/06/12 Polis 16

Comune e Cinque Stelle, criteri aziendali e non democratici28/06/12 Polis 17

Lavori di pubblica utilità per gli automobilisti scorretti28/06/12 Gazzetta di Reggio 18

Ebbri al volante? Si può scontare la pena compiendo lavori socialmente utili28/06/12 Il Resto del Carlino Reggio 19

Ubriaco al volante? Niente multa in cambio di lavori di pubblica utilità28/06/12 La Nuova Prima Pagina di Reggio Emilia 20

Le novità mondiali dell’oleodinamica applicata e della meccatronica28/06/12 La Nuova Prima Pagina di Reggio Emilia 21

Per Comune e Provincia nasce la stamperia unica28/06/12 Gazzetta di Modena 22

«Stamperia unica, siamo sicuri che si risparmi?»28/06/12 Il Resto del Carlino Modena 23

Stamperia unica Comune-Provincia: anche piazza Grande dà l’ok28/06/12 La Nuova Prima Pagina di Modena 24

«Il Comune ‘svende’, segnali poco rassicuranti»28/06/12 Il Resto del Carlino Imola 25

Zamorani: «Il centrosinistra non c’è più»28/06/12 Il Resto del Carlino Ferrara 26

Pagina 2 di 43

Page 3: rassegna del 28-6-20111

Ravenna

Forlì Cesena

Rimini

Polo chimico e qualità dell’aria, una nuova centralina a Barco28/06/12 Il Resto del Carlino Ferrara 27

«Servizi a Migliarino, atto di forza dell’Asl»28/06/12 Il Resto del Carlino Ferrara 28

Il ministro: misure serie e tempestive28/06/12 La Nuova Ferrara 29

Analisi ok, ma ci sono timori28/06/12 La Nuova Ferrara 30

«I Radicali? Liberi e in mare aperto»28/06/12 La Nuova Ferrara 31

Ospedale Cona Aperte anche le sale parto28/06/12 La Nuova Ferrara 32

Favia (M5S) all’Asl: «Trasferire i servizi è stato un errore»28/06/12 La Nuova Ferrara 33

Inaugurazione festa del pd alla Rivana28/06/12 La Nuova Ferrara 34

«Festival, tesoro da tutelare»28/06/12 Corriere Romagna Ravenna 35

“Sulle feste nei bagni di Marina il sindaco mistifica la realtà”28/06/12 La Voce di Romagna Ravenna 36

La lista civica Fatti sentire lancia l’allarme “All’ex centro disabili ‘La Serra’ vince il degrado”28/06/12 La Voce di Romagna Ravenna 37

Ragni: «Assistenti civici? Progetto mai decollato»28/06/12 Il Corriere Romagna Forlì 38

Non può esserci la crescita senza la buona politica28/06/12 La Voce di Romagna Cesena 39

Un nuovo modo di fare politica: quello del tiramolla28/06/12 La Voce di Romagna Cesena 40

Bene comune nello Statuto28/06/12 La Voce di Romagna Rimini 41

Tuffo nel passato: contrabbando di bionde28/06/12 La Voce di Romagna Rimini 42

“Diamo i permessi solo se c’è ritorno”28/06/12 La Voce di Romagna Rimini 43

Pagina 3 di 43

Page 4: rassegna del 28-6-20111

press unE 28/06/2012 Bologna 2000

Qualità dell'aria, Freda: più integrazione tra le politiche settoriali e risorse specifiche per le Regioni con condizioni più favorevoli all'accumulo di inquinanti

Più integrazione tra le politiche settoriali, ma, anche, risorse specifiche per quei territori che hanno condizioni più favorevoli all'accumulo di

inquinanti. Sono le richieste che le Regioni europee della rete "Air" hanno rivolto ieri a Bruxelles al Parlamento e alla Commissione europea,

in occasione di una conferenza cui ha partecipato anche il commissario europeo per l'ambiente Janez Potocnik.

"Gli obiettivi di qualità dell'aria fissati dall'Europa sono fuori discussione. La salute dei cittadini, di tutti i cittadini europei, viene prima di tutto

— ha detto l'assessore regionale all'ambiente e riqualificazione urbana Sabrina Freda — è indubbio però che esistono regioni, quali quelle del

bacino padano, che, per particolari condizioni meteo climatiche e orografiche, si trovano in una condizione di maggiore favore all'accumulo di

inquinanti. Per queste realtà è necessario che tutte le Istituzioni compiano uno sforzo aggiuntivo, anche sul piano finanziario. E' un impegno

che chiediamo, assieme a quello per una maggiore integrazione tra le singole politiche settoriali, ai singoli Stati, ma anche all'Europa."

Alla rete "Air" aderiscono 12 regioni europee in rappresentanza di quasi 90 milioni di cittadini europei e oltre un quinto del Pil dell'Unione. Tra

di esse, Piemonte, Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna per l'Italia, le tedesche Baden Wurttemberg, Nord-Reno Vestfalia e Assia;

Londra, le Fiandre, la regione olandese di Randstad, l'austriaca Stiria e la spagnola Catalogna

Pagina 4 di 43

Page 5: rassegna del 28-6-20111

I locali interrati hopm5000ank

Il livello pedonale 055 alanhhittati

E il terzo e ultimo O fistorMe Gastrononila

regina Una decina le botteghe rnein tato coro erano/ dadenotcca regionale. ai ntedetti Piena gaie di Coeh, da Alce Nere Granemle, ai Grandi salernifici italiani

In 180 mq gli architetti hanno immaginato pareti traspare, spazi per :erogare, e i goderti acca:stati E ic :eche di Eataio dedicata alt pasca

Il piene sego il la IO stradale, confinante con la chiesa di Santa Maria delle Ve, ospiterà una bionda artigiana:e e POSti

a sedere per mangiare

N:C%K • u%\ ,•\

Com'è e come sarà A destra. Turrini di Coop Adriatica, l'assessore Monti, Ripa di Meana e Fkcomini davanti al cantiere. Sopra, il progetto

Specialità, hinta e paaàaa il Mercato di meno Si trio

Pagina 5

press unE 28/06/2012 CORRIERE DI BOLOGNA

Quadrilatero Chiuso dal 2008, l'edificio sarà «gemello» dell'Ambasciatori, con botteghe e ristorazione (targata Eataly e dedicata ai primi)

Specialità, birra e pasta: il Mercato di mezzo fa tris Progetto Coop da 4,8 milioni, si apre tra un anno

Ecco il nuovo Mercato di mezzo. Anche se, per la verità, l'antico edificio tra via Clavatu-re e via Pescherie vecchie torne-rà alla sua antica vocazione: quella di pietra angolare del commercio nel Quadrilatero.

«Restituiamo alla città un suo straordinario patrimonio», gongola il presidente di Coop Adriatica, Adriano Turrini, quando presenta il progetto dei tre piani con 730 metri qua-dri di specialità: vini, salumi, prodotti bio e latticini. In tutto otto botteghe infilate dal dise-gno dello studio Scagliarini nel-le nicchie laterali, come dal-l'800 in poi. Per carne, pesce e verdura, invece, gli spazi liberi sono ancora a disposizione dei candidati. I cantieri, che parti-ranno a luglio, dureranno un anno e l'investimento comples-sivo sarà di 4,8 milioni di euro (4 milioni della cooperativa e gli altri messi dall'Ausl che è proprietaria dello stabile).

Veniamo ai dettagli del pro-getto gemello delle Librerie Ambasciatori, con il quale con-dividerà anche gli orari: dalle 8 a mezzanotte. Al piano superio-re (180 metri quadri) gli. archi-tetti hanno immaginato pareti trasparenti e spazi per

tà, bir

no

r

Tre plagi

mare i prodotti appena acqui-stati. E la cucina di Eataly dedi-cata alla pasta con cibi d'alta. qualità e piatti preparati secon-do la tradizione emiliana o con la semola di Gragnano. Il piano servirà anche per ospitare ini-ziative sulla cultura alimenta-re. Si potrà accederà all'area con una scala o un ascensore centrale panoramico da dove ammirare il tetto che avrà gran-- di vetrate.

Al piano terra (1.80 metri quadri) il fulcro dell'intero pro-getto. In tutto una decina di pic-coli negozi con le leccornie del-la via Emilia. Ai vini ci penserà l'Enoteca regionale d ell'Emi.- lia-Romagna la Coop, invece, porterà al Mercato di mezzo i prodotti Fior flore e quelli di Li-bera Terra dalle proprietà confi-scate alle mafie. Gra.narolo si occuperà di lutto quello che è latte, Alce Nero curerà il versan-te bio e Grandi salumifici italia-ni (Alcisa, Casa Modena e tanti altri marchi) offrirà i suoi affet-tati. Restano da assegnare le de-leghe a carne, pesce e verdura E Coop è alla ricerca di preten-denti. Il pavimento ricorderà il selciato di una strada antica e alcune strutture verranno recu-perate e restaurate come la pen-

silina che coprirà l'ingresso da via Clavature e i lucernari vetra-ti al centro delle due facciate.

Sarà recuperato anche il pia-no interrato (18o metri quadra-ti): quello con le volte a botte confinante con la chiesa di San-ta Maria della Vita ospiterà una birreria artigianale e altri posti a sedere. in tutto saranno un centinaio. Per il taglio del na-stro del nuovo mercato biso-gnerà attendere fino a settem-bre del 2013. Sorride il diretto-re generale dell'Ausl di Bolo-gna, Francesco Ripa di Meana, il proprietario dell'area che ha siglato con le Coop un contrat-to di gestione di 12 anni Dopo il flop dell'accordo con la Mac (che poi cedette le quote al gruppo Plenty Market) questa è la volta buona per rilanciare uno dei gioielli del salotto buo-no della città,

«Così chiudiamo un lungo e

difficile percorso ha spiega- to Ripa di Meana.— questo spa-zio assalito dal degrado e dan-neggiato anche dal terremoto ora tornerà a un uso di quali-tà». Festeggia anche l'assesso-re al Commercio del Comune, Nadia Monti, che appena inse-

diata a Palazzo d'Accursio ha preso in mano la pratica del - l'antico mercato coperto del Quadrilatero con le serrande abbassate dal 2008 (e passato anche dall'occupazione dei «Draghi ribelli» l'anno scorso). «Una grande giornata ha rac-

contato l'assessore questo è uno spazio dal valore turistico importante e per noi è fonda-mentale l'idea di un commer-cio genuino, di qualità e vicino alle persone». L'unica tacco - mandazione è arrivata dallo storico dell'arte Eugenio Ricco-

mini che, lo scorso novembre, fece da Cicerone agli indignati che occuparono l'antico merca-to. «Mi raccomando lasciate in vista i muri antichi, senza into-nacarli».

Marco Madonia

Pagina 5 di 43

Page 6: rassegna del 28-6-20111

press unE 28/06/2012 CORRIERE DI BOLOGNA

intervist lI libraio è presidente dei commercianti della zona: «Concorrenza? Speriamo di no. Almeno sparirà il degrado»

anni: «Impensabile frenare chi, ha lutti quei soldi...» «Ho visto, ho visto c'ero anche io

alla presentazione del nuovo Merca-to di mezzo, speriamo si proceda nei tempi previsti, che si elimini il degra-do di quella zona e che non si vada a creare concorrenza agli altri negozi». A Nerio Nanni, presidente dell'asso-ciazione del Quadrilatero, il progetto piace, ma con qualche riserva.

Come le pare Nanni? «Un progetto bello che toglierà de-

grado dalla via. Se verranno fatte tut-te le opere che dicono, ci sarà un pun-to di eccellenza con aziende presti-giose, si valuterà poi in futuro come sarà effettivamente, ma mi pare che con i punti di cottura e somministra-zione del cibo avremo un'attività che a Bologna manca e che è presente in-vece in altre città».

Qualche idea perché venga gesti-to al meglio? Ottimista Nerio Nanni della libreria

«L'ideale è che ci sia buona coesi-stenza fra le varie anime all'interno, senza che si sovrastino e che riesca-no a interagire con i negozi vicini, inoltre sono stati concordati tre spa-zi all'interno del mercato per gli eser-centi del Quadrilatero».

Ovvero? «Tre spazi concertati con Coop e

l'assessore Nadia Monti, che saranno

gIudaperanno a c.ne a aawo e dI froìte, che erano

perpk,s ìshwdi dI r -amso

lasciati a disposizione di chi vorrà aprire punti vendita, due saranno su via Pescherie vecchie e uno su via Clavature».

C'è già qualcuno interessato fra i negozianti del Quadrilatero?

«Sì, ce ne sono e in un anno di la-vori abbiamo tutto il tempo necessa-rio per interrogare i potenziali affit-tuari, perché ci sarà da confrontarsi con i canoni di locazione di mercato. insomma sembra un buon patto di vicinanza, ecco quanto i dirigenti Co-op hanno promesso».

Ma alla fine il Quadrilatero ci guadagnerà o ci perderà da questo nuovo arrivo?

«Ci guadagna senz'altro. Dopo la chiusura del mercato, con il degrado e l'abbandono che ne sono venuti, un punto già così bello della città non può che guadagnarci dalla riqua-

laica di queste nuove realtà. E ci gua-dagneranno anche i negozi a fianco e di fronte, che erano già perplessi sui ritardi di restauro».

Dopo l'ex Zaniebelli e l'Ambascia-tori, le Coop si son prese un altro pezzo di Quadrilatero. Conserverà ancora la sua anima?

«Frenare la forza finanziaria di questi gruppi è impensabile. La cosa migliore è lavorare assieme per un progetto di valorizzazione dell'area, anche noi avevamo fatto un progetto di riqualifica con uno studio di archi-tetti :io anni fa, ma a sei esercizi lima-sti dentro al mercato non potevano sostenerlo. Speriamo che lo sviluppo merceologico del Mercato di mezzo non vada a creare concorrenza con gli altri esercizi del Quadrilatero».

Andrea Rinaldì O RiPRODUI,ONE R , SESVATA

Pagina 5

Pagina 6 di 43

Page 7: rassegna del 28-6-20111

SpitemEtt. itim pa4at il M,ei Cato di t tria

,..„ „..,

press LITE 213/uoizu 12 CORRIERE DI BOLOGNA

Quadrilatero Chiuso dal 2008, l'edificio sarà «gemello» dell'Ambasciatori, con botteghe e ristorazione (targata Eataly e dedicata ai prim`)

Specialità, birra e pasta: il Mercato di mezzo fa iris Progetto Coop da 4,8 milioni, si apre Ira un anno

Ecco il nuovo Mercato di mezzo. Anche se, per la verità, l'antico edificio tra via Clavatu-re e via Pescherie vecchie torne-rà alla sua antica vocazione: quella di pietra angolare del commercio nel Quadrilatero.

«Restituiamo alla città un suo straordinario patrimonio», gongola il presidente di Coop Adriatica, Adriano Turrini, quando presenta il progetto dei tre piani con 730 metri qua-dri di specialità: vini, salumi, prodotti bio e latticini. In tutto otto botteghe infilate dal dise-gno dello studio Scagliarini nel-le nicchie laterali, come dal-l'800 in poi. Per carne, pesce e verdura, invece, gli spazi liberi sono ancora a disposizione dei candidati. I cantieri, che parti-ranno a luglio, dureranno un anno e l'investimento comples-sivo sarà di 4,8 milioni di euro (4 milioni della cooperativa e gli altri messi dall'Ausl che è proprietaria dello stabile).

Veniamo ai dettagli del pro-getto gemello delle Librerie Ambasciatori, con il quale con-dividerà anche gli orari: dalle 8 a mezzanotte. Al piano superio-re (180 metri quadri) gli archi-tetti hanno immaginato pareti trasparenti e spazi per consu-

mare i prodotti appena acqui-stati. E la cucina di Eataly dedi-cata alla pasta con cibi d'alta. qualità e piatti preparati secon-do la tradizione emiliana o con la semola di Gragnano. Il piano servirà anche per ospitare ini-ziative sulla cultura alimenta-re. Si potrà accederà all'area con una scala o un ascensore centrale panoramico da dove ammirare il tetto che avrà gran-- di vetrate.

Al piano terra (1.80 metri quadri) il fulcro dell'intero pro-getto. In tutto una decina di pic-coli negozi con le leccornie del-la via Emilia. Ai vini ci penserà l'Enoteca regionale d ell'Emi.- lia-Romagna la Coop, invece, porterà al Mercato di mezzo i prodotti Fior flore e quelli di Li-bera Terra dalle proprietà confi-scate alle mafie. Gra.narolo si occuperà di tutto quello che è latte, Alce Nero curerà il versan-te bio e Grandi salumifici italia-ni (Alcisa, Casa Modena e tanti altri marchi) offrirà i suoi affet-tati. Restano da assegnare le de-leghe a carne, pesce e verdura E Coop è alla ricerca di preten-denti. il pavimento ricorderà il selciato di una strada antica e alcune strutture verranno recu-perate e restaurate come la pen-

silina che coprirà l'ingresso da via Clavature e i lucernari vetra-ti al centro delle due facciate.

Sarà recuperato anche il pia-no interrato (48o metri quadra-ti): quello con le volte a botte confinante con la chiesa di San-ta Maria della Vita ospiterà una birreria artigianale e altri posti a sedere. in tutto saranno un centinaio. Per il taglio del na-stro del nuovo mercato biso-gnerà attendere fino a settem-bre del 2013. Sorride il diretto-re generale dell'Ausl di Bolo-gna, Francesco Ripa di Meana, il proprietario dell'area che ha siglato con le Coop un contrat-to di gestione di 12 anni Dopo il flop dell'accordo con la Mac (che poi cedette le quote al gruppo Plenty Market) questa è la volta buona per rilanciare uno dei gioielli del salotto buo-no della città,

«Così chiudiamo un lungo e

difficile percorso ha spiega- to Ripa di Meana.— questo spa-zio assalito dal degrado e dan-neggiato anche dal terremoto ora tornerà a un uso di quali-tà». Festeggia anche l'assesso-re al Commercio del Comune, Nadia Monti, che appena inse-

diata a Palazzo d'Accursio ha preso in mano la pratica del - l'antico mercato coperto del Quadrilatero con le serrande abbassate dal 2008 (e passato anche dall'occupazione dei «Draghi ribelli» l'anno scorso). «Una grande giornata ha rac-

contato l'assessore questo è uno spazio dal valore turistico importante e per noi è fonda-mentale l'idea di un commer-cio genuino, di qualità e vicino alle persone». L'unica tacco - mandazione è arrivata dallo storico dell'arte Eugenio Ricco-

mini che, lo scorso novembre, fece da Cicerone agli indignati che occuparono l'antico merca-to. «Mi raccomando lasciate in vista i muri antichi, senza into-nacarli».

Marco Madonia

Come e come sarà A destra, Turar, A Coop Adriatica. l'assessore Monti, Ripa di Meana e Ricconani davanti al cantiere. Sopra, il progetto

Pagina 7 di 43

Page 8: rassegna del 28-6-20111

Pagina 13

press unE 28/06/2012 CORRIERE DI BOLOGNA

Cassero festeggia i suoi primi 30 anni: «Vinse il diritto»

L testimonianza Beppe Ramina, primo presidente Arcigay: <<11-nbeni alla fine cedette, ebbe la lucidità di capire»

A Porta Saragozza Stefano Casagrande, scomparso 12 anni fa, all'ingresso nei locali di Porta Saragozza. Bologna gli ha intitolato un giardino

Era caldo come in questi giorni, ma soffiava una leggera brezza, che accompagnò il corteo da Piazza Maggiore a Porta Saragozza con uno striscione in testa che recitava «L'è met .tirtfiol r'eca'r che un. lo? huson». Ancora non si. chiamava «pride», ma il 28 giugno di trent'anni fa si realizzò una conquista importantissima per Bologna e per tutto il movimento gay italiano: l'inaugurazione dell'autogestione del Cassero da parte del Circolo di cultura omosessuale XXVIII Giugno. Da quéll'esperienza, chiamata come i locali delta Porta, tre anni dopo è nata l'Arcigay, nel 200l c'è stato il trasferimento negli spazi molto più ampi dell'e.-Salava e oggi gli iscritti all'Arcigav sono 228mila. E pensare che quel giorno erano solo 200, ricorda Beppe Ramina„ primo presidente della neonata Arcigay: «Frano due anni clic battagliavamo per quella sede, c'era una certa ritrosia da parte della giunta a darci il Cassero, perché la Porta ospita la lapide dedicata alla Madonna, ma noi

insistevamo». E in un incontro avvenuto poche settimane prima del 28 giugno con. Renzo Imbeni„ allora segretario del Pci bolognese, il movimento gay fece valere le sue ragioni: «Non si trattava di un luogo sacro, c'erano già altre associazioni, come una polisportiva, e pensavamo di

mettere a posto il circolo Fabris, che era andato a fuoco ed era gestito da Ivano Marescotti», dice il consigliere Idv Franco Grillini, anche lui in quella storica marcia. Ci fu una raccolta di firme. Annamaria Cartoni, futura moglie di Antonio Bassolino, era responsabile della federazione femminile del Pci e disse: «Dobbiamo fidarci degli amici del circolo XXVIII giugno», ma poi ci si mise anche la Curia bolognese con l'ostruzionismo del cardinale Antonio Doma. «La decisione l'a abbastanza combattuta e alla fine Irribeni cedette — continua Ramina —, ebbe la lucidità di capire e antepose il diritto alla realpolitik. Fu il momento di svolta, Comunicammo la notizia da. Radio Città dove ero in trasmissione». E quando il Cassero, quel 28 giugno, per la prima volta aprì al movimento gay, in terrazza Ramina fece suonare un valzer di Strauss e lo ballò abbracciato all'allora assessore alla Cultura. Sandra Soster, in un momento che fu immortalato dai fotografi per sempre.

A. Rin. ©RI ,PCCUZiONE RISERVA,A

Pagina 8 di 43

Page 9: rassegna del 28-6-20111

SOPRALLUOGO Da sinistra il conte Cavazza Isolani, Adriano Turrini, NatilLa Monti, Francesco Ripa Meana, Eugenio Riceornini

COME SARA Nella foto al centro e qui sopra due rendering dei futuro Mercato

Merzo firmato Coup

I °I,L ailt,b71 ._ . . . . .

a'147 L Lqa•fLt'

Mei caLo Celie, eu,e'Lleiffe ita:iade orgeLàLL,LI ■ Lie.zofle; Q.LatLiilate LTL

press unE il Resto del Carlino

28/06/2012 Bologna

11 Mercato delle eccellenze italiane sorgerà nel mezzo del Quadrilatero Coop Adriatica investirà 4 milioni per la struttura di via Clavature

di MARA PITAR1

TORNERÀ al suo antico splen-dore nell'autunno dell'anno pros-simo. Il Mercato di Mezzo si pre-para ad aprire i cancelli ai produt-tori locali dopo un intervento di restauro che costerà 4,8 milioni di curo. A sborsare la quasi totalità della cifra sarà Coop Adriatica che investirà 4 milioni. I restanti 800mila euro sono a carico dell'Ausl, proprietaria dello stabi-le, ora inagibile a causa del terre-moto. Il cantiere partirà a luglio e il recupero interesserà l'intero edi-ficio ottocentesco di via Clavatu-re, «cuore commerciale della cit-tà, al quale vogliamo unirci contri-buendo con l'offerta alimentare e con la cultura del cibo». Lo dice Adriano Turrini, presidente di Coop Adriatica che da aprile è su-bentrata alla società Mac nella convenzione per l'intervento in-

frastrutturale e la gestione dello spazio per i prossimi dodici anni.

«VOGLIAMO restituire a Bolo-gna capitale sociale — spiega Tur-rini attraverso la valorizzazio-ne dell'edificio e la sua tradizio-ne». Dopo la realizzazione della li-breria Ambasciatori, un tempo un'ala del mercato, ora la più gran-de catena di distribuzione italia-na completa l'acquisizione. La pianta del mercato resterà intatta: 370 metri quadrati al piano terra saranno suddivisi in nicchie, co-me le botteghe di una volta. Al po-

sto di bottegai le aziende locali di. punta: Coop con la sua linea Fior Fiore, Alce Nero per il biologico, Enoteca regionale Emilia Roma-gna per il settore vinicolo, Grana-rolo per quello caseario, Grandi Salumifici italiani, Libera Terra per il commercio dei prodotti otte-nuti dal recupero dei beni confi-scati alla mafia. Ancora da asse-gnare gli spazi dedicati alla vendi-ta del pane, dell' ortofrutta e di una delle birre artigianali locali.

«STIAMO valutando le proposte dei produttori in accordo con le

associazioni», spiega Turrini. criterio per l'acquisizione? «Rap-presentare l'eccellenza», e poter sostenere l'affitto. «E' stato un per-corso difficile ma siamo soddisfat-ti — dice il direttore generale dell'Ausl Francesco Ripa di Mea-na —, la sanità vuole essere prota-gonista del rilancio della città». D'accordo anche l'assessore al Commercio Nadia Monti che punta l'accento sul valore turisti-co dell'opera. Mercato di una vol-ta sì, ma lo spirito e la filosofia commerciale del posto sono rin-novati: sarà uno spazio dedicato al cibo a 360 gradi. Si potrà infatti consumare gli alimenti in loco e al primo piano ci sarà un ristoran-te di Eataly, «come quello già pre-sente nella vicina Coop Ambascia-tori ma interamente dedicato alla cucina della pasta», ha concluso Alberto Bettini, chef all'Amba-sciatori.

Pagina 9

Pagina 9 di 43

Page 10: rassegna del 28-6-20111

ftbsee Blereatotinnezzo 'm luglio l' aperna del caluere

Pagina 8

press unE 28/06/2012

la Repubblica

BOLOGNA

Rinasce il Mercato di mezzo in luglio l'apertura del cantiere Un investimento di 4,8 milioni da Coop Adri atica e Ausl

DINO COLLAZZO

NEL quadrilatero del centro sto-rico, tra via Clavature e via Pe-scherie Vecchie, rinasce il Mer-cato dimezzo. Il progetto voluto da Coop Adriatica e sostenuto dall'azienda Usl, proprietaria dei locali, e dal Comune di Bolo - gna, è quello di realizzare entro l'autunno del 2013 un mercato in cui trovino spazio prodotti di eccellenza legati al territorio. I lavori partiranno già all'inizio di luglio. Un investimento di ri-qualificazione del valore com-plessivo di 4,8 milioni di euro e un anno e mezzo di tempo per completare i restauri. A so stene - re le spese sarà la Coop Adriatica con 4 milioni di euro e l'azienda Usl con 800mila, soldi che l'a-zienda sanitaria sconterà trami-te l'affitto dello stabile. Infatti la

questo spazio, assalito dal de-grado e danneggiato anche dal terremoto, a un uso di qualità».

Ilnuovo Mercato dimezzo oc-cup eràun' area di 730 metri qua-drati suddivisa su tre piani in cui si troveranno prodotti di eccel-lenza locale e nazionale forniti da Coop, Granarolo, Alce nero, Libera terra, Grandi salumifici italiani e Enoteca regionale, e al-tri di commercianti locali. «Non sarà solo un luogo dove acqui-stare del cibo, ma si potranno anche consumare i prodotti ap-pena comprati», ha detto il pre-sidente Turrini che ha poi spie-gato come accanto alla vendita, il nuovo mercato sarà anche un luogo in cui svolgere incontri per degustazioni e discussioni sulla cultura del cibo. Anche per l'assessore Monti l'inizio dei la-vori rappresenta un passo in

avanti verso un miglioramento economico e culturale della città: «L'importante valore turi-stico e l'idea di un commercio genuino e vicino alle persone so-no punti di forza su cui far leva».

A ricordare poi a tutti il rispet-to per la cultura e le bellezze del-la città, lo storico dell'arte Euge-nio Riccomini. «Di tutto ciò che hanno fatto i romani - ha detto Riccomini- a Bologna non è ri-masto nulla. Il loro amore per la perfezione geometrica è rima-sto nascosto, ma si può notare ancora nel quadrilatero e nei re-ticoli di strade». Il professore ha poi esortato gli architetti che si occuperanno del restauro a sal-vaguardare le mura storiche, presenti nei locali: «Lasciate queste mura libere di racconta-re la storia della nostra città».

C RIPRODUZIONE RISERVATA

COME SARÀ Ecco come diventerà il Mercato di

mezzo dopo il restyling di un anno

e mezzo, presto i

cantieri al via

dRse,-no AchRama USaZa:0A,

vandfta QZ*W;n1C:M Zek:

qknúftà

Coop, attraverso l'acquisto, nel-l'aprile scorso, della s ocietà Mac srl che gestiva il palazzo per con-to dell'Ausl, è subentrata nella convenzione per il ripristino e la gestione dei lo cali, sottoscriven-do un contratto di locazione di 12 anni.

Il progetto di recupero è stato presentato ieri alla libreria Am-basciatori dall'assessore al com-mercio Nadia Monti, che ha so-stenuto sin dal principio l'inizia-tiva inserendola all'interno del piano di valorizzazione del cen-tro storico, e dal direttore dell'a-zienda Usl, Francesco Ripa di Meana, insieme al presidente di Coop Adriatica, Adriano Turri-ni. «Chiudiamo un lungo e diffi-cile percorso — ha sottolineato Ripa di Meana — restituiamo

Pagina 10 di 43

Page 11: rassegna del 28-6-20111

Menai-odi me,. 2a3 s nico,n di era,

- • ,

Emilia Romana

maerknta Ustica, iE muro che oso vuote cadere

MEM TERME-M611i 19122L00LIO2012.2M

runità -Emilia Romagna

press unE 28/06/2012

BOLOGNA

CHIARA AFFRONTE calfronte.oi n ita.it

ll Quadrilatero avrà di nuovo il suo Mercato di mezzo dall'autunno 2013 e il milione di turisti che ogni anno visita Bologna appassionandosi agitesi° pez-zo di città, potrà ammirare un luogo che racchiuderà in sé la tradizionale idea di mercato con quella più nuova di spazio di convivi alita. Saranno 730 me-tri quadri nel complesso per 4milioni SOOinila curo di investimento di (13i 4 milioni da Coop Adriatica e 300mila dall'Ausl di Bologna, proprietaria stori-ca dello spazio, Che ospiterà una deci-na di negozi per la vendita di prodotti di eccellenza locale, dí Coop ovviamen-te (con la linea FiorFiore), Granaroto, Alce nero. Libera terra. Grandi salumi-

fici italiani e l'Enoteca regionale. Ma l'obiettivo è di aprirsi anche a imprese locali. L'affitto, per più piccoli, potreb-be essere l'ostacolo: «Cercheremo di mantenerli il più possibile bassi - assi-cura il presidente di Coop Adriatica Adriano Turrini - ima dovranno essere in linea con quelli della zona». Il merca-to vorrà,spitare anche negozi di pane, pesce, ortafrutta, ad e sempio. Al pia-no superiore ci si potrà sedere per man-giare i prodotti appena acquistati ma sarà attiva anche una cucina in cui ver-rà preparata principalmente la pasta di alta qualità di Eataly, già partner di Coop alla Libreria Ambasciatori. Il se-minterrato, collegato con il complesso di Santa Maria della Vita, ospiterà una birreria artigianale. Coop Adriatica è subentrata nel contratto da alcuni me-si, in virtù dell'assorbimento della so-cietà Mac a cui l'Ausl aveva affidato il

progetto di restauro e rilancio firmato dallo studio dell'architetto Corrado Scagliarini.

A ricostruire la storia di questo inserendolo in quella più ampia del-

la città, è lo storico Eugenio Riccomini che ricorda come il Mercato di mezzo sorga, così come l'Ambasciatori a cui era originariamente collegato da una pensilina, su una superficie romana, or-mai cancellata. In origine il mercato era una strada, la via di Mezzo, e Vene') poi coperto dopo l'Unità di Italia. È pro-prio Riccomini, depositario della storia

Riecomini :«Non cerate con il ferro e, 5€' d sono, S. rispettino sepl', del tempo»

anche meno nota della città, a rivole-re agli architetti delle precise richieste: «Non esagerate con il ferro, che dà un aspetto navale, e laddove emergano, come nel caso della ristrutturazione dell'Ambasciatori, muri antichi, si la-sci sul loro volto i segni del tempo che sono impressi anche in quello di un uo-mo vecchio».

Turrini assicura che lo spazio si ar-monizzerà con l'ambiente circostante: «Abbiamo pensato a delle aperture al-la città anche a lavori in corso, quando sarà possibile, per mostrare cosa si sta facendo». Il progetto prevede l'utilizzo di molto vetro: il tetto e le pareti al pri-mo piano saranno trasparenti e reste-ranno i grandi lucernai al centro delle due facciate. Ad oggi la struttura è inac-cessibile perché ulteriormente danneg-giata dal recente terremoto, come rife-risce il direttore dell'Ausl Francesco Ri-padî Meama. Soddisfatto dell'operazio-ne così come l'assessore al Commercio e turismo Nadia Monti che si è soffer-mata sul valore turistico di richiamo del Mercato di mezzo oltre che sull'im-portanza dell'idea «di un commercio genuino vicino alle persone». Una sfida per Turrini la riqualificazione di que-sto posto storico per Coop, forte della 'scommessa vinta con l'Ambasciatori e i suoi 900mila ingressi annui».

I lavori cominceranno già a fine lu-glio e di certo ci si concentrerà sull'arai-sismic ità

Mercato di mezzo pronto nel 2013 Investimento da milioni di euro

Via ai lavori finanziati da Coop Adriatica e Ausl, proprietaria dell'immobile Spazio all'eccellenza locale e apertura alle imprese locali

Pagina 27

Pagina 11 di 43

Page 12: rassegna del 28-6-20111

Da sinistra: Antonio Colosimo, Gaetano Bonetti ed Enzo Moggi (foto Del Papa)

press unE 28/06/2012

LIBERTÀ

Iren, i lavoratori protestano: gestione carente Oggi Cgil, Cisl e Uil incontrano il sindaco Dosi. Agitazione il 2 luglio del settore Ambiente anche a Parma e a Reggio Emilia, ma si lavorerà e il salario della giornata verrà devoluto ai terremotati. «Differenziata, migliorare la filiera de'. riciclaggio» EININI Non è una protesta a "brac-cia incrociate" ma conserva tutta la forza d'urto impressa dai di-pendenti di Iren Ambiente che il 2 luglio - a Piacenza, a Parma e a Reggio Emilia - saranno al loro posto di lavoro e devolveranno il. salario della giornata al conto sindacale pro-terremotati dell'E-milia Romagna, ma "sciopere-ranno" in spirito contro una ge-stione della multiutility Iren del-la quale condividono poco o nul-la: dagli investimenti finanziari, alla esternalizzazione di servizi che potrebbero essere svolti in-ternamente, dalle carenze nella filiera della raccolta differenziata al blocco degli straordinari che minaccia di lasciare piîi sporche le città, ai trattamenti costosi del-la "casta" dei dirigenti in una fa-se critica di forte indebitamento.

E oggi stesso i rappresentanti dei lavoratori piacentini (un cen-tinaio sui trecento) incontreran-no il sindaco Paolo Dosi per rap-presentare un quadro che giudi-cano molto difficile e per sentire come intendono agire i soci-pro-prietari (il Comune di Piacenza

amministrazione in carica del "grillini", mentre solo Piacenza ha un impianto reale e funzio-nante.

Colosimo e Moggi hanno insi-stito sulla gravità della situazio-ne di Iren che ha raggiunto un in-debitamento pari al suo valore reale e in questi anni si è concen-trata su operazioni finanziarie. Gli obiettivi sono una gestione meno indebitata, un rientro degli appalti esterni che a Piacenza ar-rivano ad esorbitare dalla inedia del 30-35 per cento per arrivare al 60 e nelle altre città sfiorano il 70 per cento, superando così il blocco del turn over per riappro-priarsi di una qualità di servizio che oggi appare in diminuzione. Si è anche. parlato di abbattere costi stratosferici come quelli della dirigenza (auto di lusso), di valutare meglio impegni di spon-sorizzazioni come quella «milio-naria» al Torino Jazz Festiva' e so-prattutto di applicare ai lavori delle cooperative sociali i«con-tratti regolari» una volta reinseri-ti i lavoratori.

Patrizia Soffientini

detiene 1'1,62 per cento di Iren.). Enzo Moggi di IJil Trasporti,

Gaetano Bonetti della Funzione Pubblica Cgil e Antonio Colosi-mo di Fit-Cisl hanno presentato la lista delle criticità e vorrebbe-ro condividerla con comitati e società civile in una grande as-semblea pubblica da fissare.

Balletti ha posto l'accento sul-la raccolta differenziata dei rifiu-ti, oggetto anche di un documen-to specifico consegnato dal sin-dacato ad Iren, che, secondo da-

ti (generali) di. Federambiente, u-na volta effettuata a monte con alte percentuali, a valle non rag- giunge il 20 per cento del riciclo, mentre se questo fosse effettivo potrebbe generare altro reddito alla filiera.

Preoccupa anche il quadro ter-ritoriale, con Reggio Emilia che (dal 9 maggio, ndr) ha visto chiu-dersi l'inceneritore giunto alla fi-ne della sua prestazione, e Parma che ha un inceneritore in costru-zione ma rifiutato dall'attuale

Pagina 16

{IeL,f fu >oh :ut.D.Sch.e carente

Pagina 12 di 43

Page 13: rassegna del 28-6-20111

press unE 28/06/2012

LIBERTÀ

L'assessore Fred& «Im possi bile, la Ue ce lo vieta»

«Per l'agricoltura deroghe al minimo deflusso vitale» Richiesta del consigliere Pollastri (Pdl) ms, (p m) Modificare il valore del deflusso minimo vitale per non lasciare gli agricoltori senz'acqua d'irrigazione durante l'estate. E questa la richiesta del consigliere regionale Andrea Pollastri del Pdl, attraverso un'interrogazione presentata all'assessore all'ambiente Sa brina Freda. Ricordando <da drammatica situazione che si verificò lo scorso anno, quando, per ri-spettare i1. deflusso mini-mo vitale (Dmv), venne-ro chiuse le derivazioni del fiume Trebbia la-sciando senz'acqua cir-ca 20 mila ettari di 'terre-no agricolo occupato da colture tardive che necessitano di essere irrigate (pomodoro, fa-giolino, mais, ecc.) », Pollastri chiedeva che venisse «modifica-to il valore del Dmv, che venisse i-stituito un tavolo tecnico allarga-to alla Regione Liguria, nel cui territorio sì trova la diga di Bru-gneto, e che venissero realizzati tre importanti bacini di stoccag-gio e laghetti aziendali e intera-ziendali ad uso irriguo».

Una richiesta, spiega lo stesso Pollastri, che si fa carico «di un'i-stanza del mondo agricolo e che serva da pungolo alla giunta re-gionale». Della risposta ricevuta dall'assessore Preda, il consiglie-re si è detto insoddisfatto «Per-ché, a fronte del problema verifi- catosi lo scorso . anno, e che ri-schia di ripetersi in futuro, si di-ce che quello che si doveva fare lo si è fatto ed una pianificazione e-siste dal 2008».

Sabrina Preda esclude la pos-sibilità di deroghe. «Pollastri ca-

valca in modo poco responsabi- le istanze di categoria - afferma - senza considerare che ci sono re- sponsabilità anche da parte de- gli agricoltori. Bisogna ce. rcare un equilibrio tra esigenze ambien- tali e quelle dell'agricoltura. Non

si può andare avanti per deroghe». Freda ricorda come nei giorni scorsi l'Unione europea abbia archiviato una procedu- ra d'infrazione nei con- fronti dell'Emilia-Roma-

a rispetto a una viola- zione c. he risale al 2006 per non aver garantito il linhno deflusso vitale

del Trebbia. «In difesa del nostro operato - rile-

va l'assessore - abbiamo portato una delibera del 2010 nella qua-le si diceva che non avremmo pii" fatto deroghe rispetto al deflusso minimo vitale, a meno di impe-gni concreti per misure come la realizzazione di laghetti per la raccolta delle acque. Purtroppo nel bilancio regionale sono bloc-cati un milione e mezzo di curo, che potrebbero servire proprio per realizzare questi laghetti». La Lie ha accettato la difesa della Re-gione a patto che non vengano pii concesse deroghe.

Nella risposta all'interrogazio-ne venivano segnalati i tre bacini previsti dalla variante generale del. Ptcp in località Mulino di Gragnano (287mila metro cubi), Crocetta di Gragnano (700mila mc) e Cà Blatta di Rivergaro (908mila mc) e una serie di la-ghetti aziendali, per un volume complessivo di circa un milione di metri cubi, previsto dal Con-sorzio di Bonifica di Piacenza.

r per e ua d

te eri

del

a (0

vazioni r

q

ebbia»

o sono chiuse

Pagina 25

Pagina 13 di 43

Page 14: rassegna del 28-6-20111

CONSGEO MOZIONE DI DE LORENZI (5 STELLE)

«Fare azioni giudiziarie contro la vecchia Giunta»

Una. mozione in consiglio co-munale rivolta al sindaco e alla Giunta per chiedere Cattivazio-ne di azioni giudiziarie di risar-cimento in sede civile e eventual-mente penale nei confronti di sindaco, assessori, consiglieri e dirigenti della passata ammini-strazione nel caso in cui si ac-certassero loro eventuali re-sponsabilità nei problemi finan-ziari del comune di Parma.

A presentarla è il consigliere del Movimento 5 Stelle Lucio At-tilio De Lorenzi che parte dalla relazione della Corte dei conti dell'aprile 2011 in cui si «riporta che: "Si deve, pe !tanto, dichia-rare che il bilancio preventivo 2010 del comune di Parma, non risulta redatto in conformità ai principi di sana gestione finan-ziaria e di veridicità ed attendi-bilità delle scritture contabili, e si segnalano tali gravi irregolarità contabili» e dalla recente «rela-zione finale sulla gestione com-

missariale del Comune» per dire che «considerato che è impor-tante dare immediata applica zione ai principi etici che sosten-gono il Movimento 5 stelle e che sono stati proposti ai cittadini at-traverso il programma elettora-le. il consiglio comunale di Par-ma invita il sindaco e la giunta a mettere in campo tutte le inizia-tive atte a perseguire in sede giu-diziaria, sia civile che, ove appli-fubif e, penale, gli esponenti della precedente amministrazione (nelle persone del sindaco, dei consiglieri, degli assessori, del segretario, del direttore generale e/o i dirigenti comunali e/o le posizioni organizzative che si sia no resi responsabili delle suddet-te irregolarità e vizi contabili e di promuovere tramite il servizio legale del Comune tutte le azioni opportune per ottenere, da il ri-sarcimento dei danni economici e di immagine derivati da tali ir-regolarità e vizi contabili». •

Pagina 17 pu rtIlici, ecco Ia:6.» Z:Zi`ar

Pagina 14 di 43

Page 15: rassegna del 28-6-20111

press unE 28/06/2012

Stu Pasubio, cessione rinviata Pd: "Confusione Cinque Stelle"

Pagina 2

Stu Pasubio, cessione rinviata Pd: "Confusione Cinque Stelle"

Dopo che il sindaco aveva dichiarato di approvare l'operazione messa in atto da Ciclosi, il CdA ha deciso di rinviare al 4 ottobre il termine per la presentazione delle offerte

di Pierluigi Zavaron i

S orpresa, per la cessio-ne delle quote di Stu Pasubio detenute dal Comune di Parma è

tutto da rifare. Lo si scopre sbirciando nel sito della so-cietà medesima, nella sezio-ne bandi di gara. "Si comu-nica che in data 26 giugno 2012 la società STU Pasu-bio S.p.A. selezionerà offerte irrevocabili d'acquisto delle azioni pari al 52% della so-cietà STU Pasubio S.p.A — è scritto nel sito - Ulteriori in-dicazioni circa le modalità di invio, redazione e scadenza delle offerte sono visionabili all'interno del bando di gara e dei relativi allegati di cui ol-tre". Subito dopo appare però una postilla: "La scadenza per la presentazione delle offerte è prorogata al 4 ot-tobre 2012, ore 12:00".

Una decisione presa, a quanto si è potuto apprende-re, dal Consiglio di Ammini-strazione della stessa socie-tà dopo che per le azioni in possesso del Comune era ar-rivata una sola manifestazio-ne di interesse da parte di un consorzio di cooperative ope-rante a Reggio Emilia. Una offerta, evidentemente, rite-nuta insufficiente dagli attua-li dirigenti, che hanno deciso di prorogare i termini, con la speranza, probabilmente, di veder arrivare nuovi aspiran-ti compratori.

L'AFFONDO DI DALL'OLIO

Una cosa è certa, la deci-sione del CdA giunge dopo che il sindaco Federico Piz-zarotti aveva pubblicamente dichiarato, nel corso di una conferenza stampa, di appro-vare la scelta del Commissa-rio Mario Ciclosi che aveva messo in vendita le azioni in mano al Comune, mentre po-che ore prima il capogruppo dei Cinque Stelle Marco Bosi aveva detto di essere favore-vole al rinvio dell'operazio-ne. E proprio contro le divi-sioni nei grillini puntano il dito gli esponenti del Parti-to Democratico, in primis il leader in consiglio comuna-le Nicola Dall'Olio. "Mentre il Sindaco dichiara in confe-renza stampa che in merito alla questione STU Pasubio l'Amministrazione Comuna-le va avanti nella direzione tracciata dal commissario Ci-

dosi — afferma Dall'Olio - la stessa STU Pasubio proroga i termini per la presentazione delle offerte di acquisto del pacchetto azionario detenuto dal Comune dal 27 giugno al 4 ottobre". Un modo per dire che forse in giunta c'è scarsa comunicazione? Anche. Di sicuro il provvedimento non dispiace affatto a Dall'Olio. "Prendo atto con favore di questa proroga decisa pro-prio alla scadenza del bando — prosegue - Significa che la comunicazione fatta nei gior-ni scorsi, che poneva una se-rie di dubbi sulle modalità e i tempi dell'operazione av-viata dal commissario Ciclo-si, era centrata sul merito dei problemi e non era strumen-tale. In questo modo ci sarà più tempo per valutare l'ope-razione nel suo complesso e, qualora confermata la ne-cessità di privatizzare la Stu

Pasubio, vagliare con più at-tenzione la congruità delle of-ferte per il Comune, nell'inte-resse dell'Amministrazione e, più in generale, della città".

Dopo la comunicazione del rinvio, non ci sono state, da parte dei consiglieri Cin-que Stelle, degli assessori e del sindaco, altre prese di po-sizione, difficile quindi sape-re cosa pensano del provve-dimento deciso in autonomia dal Consiglio di Amministra-zione di Stu Pasubio. Di certo quanto avvenuto sarà tra gli argomenti della prima giun-ta dell'era grillina, in pro-gramma oggi, giovedì 28 giu-gno 2012, alle ore 8e30. Una data da segnare sul calenda-rio, a suo modo epocale. Una seduta senza il non ancora nominato assessore al Welfa-re, con la squadra non anco-ra al completo. E questo in-crementa la confusione.

Pagina 15 di 43

Page 16: rassegna del 28-6-20111

PO press unE

28/06/2012

Individuare i responsabili del debito del Comune LUCIO ATTILIO DE LORENZI CONSIGLIERE MOVIMENTO 5 STELLE

PREMESSO CHE: • La deliberazione n° 17/2011/PRSP del-la Corte dei Conti datata 7 Aprile 2011 a pagina 14 riporta che: "... Sí deve, per-tanto, dichiarare che dall'esame della re-lazione dell'Organo di revisione sul bi-lancio di previsione del 2010, dall'esito dell'attività istruttoria svolta, nonché dalle segnalazioni investigative pervenu-te, il bilancio preventivo 2010 del Comu-ne di Parma, nei profili sopra delineati, non risulta redatto in conformità ai prin-cipi di sana gestione finanziaria e di veri-dicità ed attendibilità delle scritture con-tabili, e si segnalano, ai sensi dell'art.1, comma 168, della legge 23 dicembre 2005, n. 266, all'Organo consiliare tali gravi irregolarità contabili. • La Relazione Finale sulla gestione com-missariale del Comune di Parma del commissario straordinario Mario Ciclosi intitolata "le linee strategiche e gli inter-venti attuati nel periodo novembre 2011 — maggio 2012" riporta a pagina 27: " La gestione delle potenziali passività dovrà prevedere: " ; l'opposizione giudi- ziaria qualora si rilevino vizi e responsa-bilità procedimentali penali e/o civili e/

o erariali ; • Il T.U.E.L., D.L. 18 Agosto 2000, sta-bilisce all'art. 78, comma 1 che " il com-portamento degli amministratori, nel-l'esercizio delle proprie funzioni, deve essere improntato all'imparzialità e al principio di buona amministrazione, nel pieno rispetto della distinzione tra le funzioni, competenze e responsabili-tà degli amministratori di cui all'artico-lo 77, comma 2, e quelle proprie dei di-rigenti delle rispettive amministrazioni." VISTE: • le disposizioni del T.U.E.L., all'art. 93 in tema di Responsabilità patrimoniale degli amministratori, del personale degli Enti Locali e del tesoriere; • le disposizioni del T.U.E.L.,.all'art..94 in tema di Responsabilità discipIinare del personale dipendente delle ammini-strazioni locali; CONSIDERATO CHE: • E' importante dare immediata applica-zione ai principi etici che sostengono il Movimento 5 stelle e che sono stati pro-posti ai cittadini attraverso il program-ma elettorale. • E' necessario che a ripianare il debito del Comune provvedano prima di tutto i soggetti che hanno responsabilità in me-rito o hanno in qualunque modo favorito la commissione di illeciti o causato dan-ni all'Ente o alla collettività. IL CONSIGLIO COMUNALE DI PARMA INVITA IL SINDACO E LA GIUNTA A: • Mettere in campo tutte le iniziative atte a perseguirf in sede giudiziaria, sia Civile che, ove applicabile, Penale, gli esponenti della precedente Amministrazione (nelle persone del Sindaco, dei Consiglieri, de-gli Assessori, del Segretario, del Diretto-re Generale) e/o i Dirigenti Comunali e/ o le Posizioni Organizzative che si siano resi responsabili delle suddette irregolari-tà e vizi contabili. • Promuovere tramite il servizio lega-le del Comune tutte le azioni opportune per ottenere, da parte dei suddetti sog-getti, il risarcimento dei danni economi-ci e di immagine che sono derivati da tali irregolarità e vizi contabili. • Mettere in atto tutte le opportune azio-ni disciplinari e ove applicabile la so-spensione dalla funzione o dall'ufficio ri-coperto dei suddetti soggetti.

Pagina 9

Pagina 16 di 43

Page 17: rassegna del 28-6-20111

PO press unE 28/06/2012

Comune e Cinque Stelle, criteri aziendali e non democratici" LUCIA FANTETTI La politica attuata da Grillo a Parma, ri-sponde a dei criteri aziendali e non a dei canoni democratici . In democrazia non esiste un cittadino di serie A e di serie B, non esiste un cittadino più meritevole di un altro. Ciò che sta compiendo Pizza-rotti non è riportare la vecchia politica nelle mani dei cittadini, bensì un voler restaurare e legittimare i privilegi della casta facendo appello al merito attraver-so selezione di curriculum, e lasciando la questione stipendi e carriera politica al pari del passato. Se vogliamo che la po-litica diventi fatto del popolo e non del-la casta che si appropria di ruoli politi-ci come professione e non dovere civico, è giusto che vengano annullati tutti i vi-talizi e stipendi derivanti dall'attività po-litica, ma che venga istuito solo un ri-compenso spese per tutti i cittadini che vogliano collaborare nell'operato dei sin-daci locali e dei parlamentari„senza do-ver assumere assessori e portaborse( ami-ci degli amici). Caro sindaco Pizzarotti, lei si difende dagli attacchi dicendo che bisogna guardare ai fatti, beh io i fatti li vedo, e sono terribilmente schifosi! Fac-cia un salto di qualità e di coraggio: lei è il primo cittadino, un cambiamento ra-dicale lo può fare, Io faccia!

Pagina 9

Pagina 17 di 43

Page 18: rassegna del 28-6-20111

1111 derubata ds finti te

pressunE 28/06/2012 GAllETTA DI REGGIO

QUATTRO CASTELLA

Lavori di pubblica utilità per di automobilisti scorretti h QUATTRO CASTELLA

Lavori di pubblica utilità per scontare gli effetti penali dei reati al codice della strada, Ai responsabili di reati di guida in stato d'ebbrezza e di al terazio-ne psico-fisica è offerta la pos-sibilità di sostituire l'eventuale pena detentiva o pecuniaria con lavori di ricollocazione e manutenzione del patrimonio documentario della biblioteca comunale o attività di pulizia

territorio pubblico. Questo è possibile grazie a

una convenzione trail Comu-ne e il tribunale di Reggio. Le

persone inserite saranno tenu-te sotto controllo dai funziona-ri comunali e presteranno ser-vizio a titolo gratuito. Il Comu-ne inoitre prevede la disponi-bilità all'inserimento di massi-mo due persone nel medesi-M0 periodo. «Si tratta di un'Ini-ziativa importante --- ha affer-mato Luca Nascimi, assessore alla Sicurezza — che si concilia con it principio rieducativi del-la pena. Abbiamo già ricevuto le prime richieste di partecipa-zione e stiamo valutando con i responsabili degli uffici moda-lità e tempistiche dei lavori da effettuare». (v. b.)

Pagina 21 dE InnIgadiere %iene a%xto ,,Non tentò ed violentarla» `"'"

2dNiuscoCct,

Pagina 18 di 43

Page 19: rassegna del 28-6-20111

Ebbri al volante? Si può scontare la pena compiendo lavori socialmente utili Convenzione stipulata tra il Comune castellese e il Tribunale di Reggio

— QUATTRO CASTELLA —

LAVORI di pubblica utilità per scontare gli effetti penali dei reati al codice della strada. E' la strada seguita dal Comune di Quattro Costella in convenzione con il Tri-bunale di Reggio per introdurre questa figura di "pena sociale" dando così la possibilità ai respon-sabili di reati di guida in stato di ebbrezza e di alterazione psico-ft-sica per l'uso di sostanze stupefa-centi, sempre che non abbiano provocato un incidente a causa di tale stato alterato, di veder sostitu-ita la pena detentiva o pecuniaria con un periodo di lavoro di pub-blica utilità, consistente nella pre-stazione di un'attività non retribu-ita, per il Comune di Quattro Ca-stella. La convenzione stipulata tra il comune castellese, nella per-sona dell'assessore alla sicurezza Luca Nasciuti, e il presidente del Tribunale di Reggio, Francesco Maria Caruso, in applicazione di una disposizione normativa con-tenuta nel nuovo Codice della strada che introduce appunto que-

sta possibilità, prevede la disponi-bilità del Comune all'inserimen-to di massimo due persone nel me-desimo periodo per lo svolgimen-to di attività socialmente utili. Le persone inserite potranno opera-re, sempre sotto stretto monito-raggio e supervisione da parte dei

L'ASSESSORE NSSC1UT «è un'iniziativa importante Già ricevute Le prime richieste di partecipazione at progetto»

funzionari comunali, in attività di pulizia e manutenzione del ter-ritorio comunale e in lavori di ri-collocazione e manutenzione del patrimonio documentario della biblioteca comunale. «Si tratta di un'iniziativa importante — spie-ga l'assessore Nasciuti — che si concilia col principio rieducativo della pena. Abbiamo già ricevuto le prime richieste di partecipazio-ne al progetto e stiamo tuttora va-lutando coi responsabili degli uffi-ci modalità e tenipistiche dei lavo-ri da effettuare».

Pagina 23 vuliule? Si od, scont.re

si,ialakAte

4,MdiNgéN.ML:

g.VNLYNNN'tk •Ntri.«<LL"»

press unE 28/06/2012

il Resto del Carlino

REGGIO

Pagina 19 di 43

Page 20: rassegna del 28-6-20111

press unE 28/06/2012

PRIMA PAGINA Reggio Emilia e Provincia

LA CaVES:a.E E' stata siglata tra il Comune dì Quattro Castella e il Tribunale di Reggio

Ubriaco al volante? Niente multa in cambio di lavori di pubblica utilità

V avori di pubblica utilità per scontare gli effetti.

penali dei reati al codice della strada.

E' la strada seguita dal Comune di Quattro Castei-la in convenzione con il Tri-bunale di Reggio per intro-durre questa figura di "pe-na sociale" dando così la possibilità ai responsabili di reati di guida in stato di ebbrezza e di alterazione p-sico-fisica per l'uso di so-stanze stupefacenti, sem-pre che non abbiano provo-cato un incidente a causa di tale stato alterato, di veder sostituita la pena detentiva o pecuniaria con un perio-do d.i lavoro d.i pubblica u-tilità, consistente nella pre-stazione di un'attività non retribuita, per il Comune di Quattro Castella.

La convenzione stipulata. tra il comune castellese, nella persona dell'assesso-re alla sicurezza Luca Na-

sciuti, e il presidente del Tribunale di Reggio Emi-lia, Francesco Caruso, in applicazione di una dispo-sizione normativa conte-nuta nel nuovo Codice della Strada che introduce ap-punto questa possibilità, prevede la disponibilità del Comune all'inserimento di massimo due persone nel

medesimo periodo per lo svolgimento di attività so-cialmente utili.

Le persone inserite po-tranno operare, sempre sot-to stretto monitoraggio e supervisione da parte dei funzionari, comunali, in at-tività di pulizia e manuten-zione del territorio comu-nale e in lavori di ricolloca-

U~ZY,:R Luca Nasciuti

zione e manutenzione del patrimonio documentario della Biblioteca comunale.

«Si tratta di un'iniziativa importante spiega l'asses-sore Nasciuti - che si conci-lia con il principio rieduca-tivo della pena. Abbiamo già ricevuto le prime ri-chieste di partecipazione al progetto e stiamo tuttora valutando con i responsa-bili degli uffici modalità e tempistiche dei lavori, da ef-fettuare».

Pagina 15

Uhelace al volante? Mute mila ;,..ì N-nemici* iato: o:W

:Mi

Pagina 20 di 43

Page 21: rassegna del 28-6-20111

INNOWUIONE Inaugurato il simposio internazionale di ricerca e sperimentazione

Le novità mondiali dell'oleodinamica applicata e della meccatronica

press unE 28/06/2012

PRIMA PAGINA Reggio Emilia e Provincia

7 stato inaugurato oggi "The 7th FPNI PhD Symposium on

FluidPower", un evento ospitato quest'anno dall'Università degli studi di Modena e Reggio Emilia.

Fino a sabato 30 giugno Reggio E-milia accoglie oltre 200 giovani rie cerca tori, studenti di dottorato di ricerca e ricercatori. industriali. im-pegnati a presentare le più avanza. te ricerche nel settore dell' oleodi-namica applicata e della meccatro-nica.

Il congresso, che si svolge presso l'Aula Maglia "Pietro Manodori" dell'Università di Modena. e Reggio Emilia, si è aperto con i saluti del Magnifico Rettore, Aldo Tonfasi, del presidente di Reggio Emilia In-novazione, A im one S torchi , dell'as-sessore comunale Paolo Gan.doill, dell'assessore provinciale Marco Fantini e di don Francesco Avanzi, Responsabile diocesano della Pa-storale universitaria della. Diocesi di Reggio Emilia e Guastalla, in rappresentanza del Vescovo, che hanno dato il benvenuto ai giovani ricercatori impegnati a livello in-ternazionale a confrontarsi e a scambiarsi esperienze e conoscen-ze nel settore della oleodinamica applicata al cam.po dell'agricoltu-ra, della cantieristica, delle mac-chine per agricoltura, per i.l movi-mento terra e per il settore costru-zioni.

Un congresso con cadenza bien-nale,, la cui ultima edizione nel 2010 si è svolta presso la Purdue Univer-sity nell'Indiana (USA) che ha visto uscire vincitrice una giovanissima ricercatrice reggiana. Federica Franzoni, per il miglior progetto di dottorato. A distanza di. due anni Federica, oggi ingegnere presso l'a-

zienda reggiana Brevini Fluid Po-wer S.p.A., si ripresenta, insieme al collega Andrea Lucchi, con una nuova ricerca che speriamo possa ripetere il successo di due anni fa,

"Lo svolgimento di questo impor-tante congresso nella nostra. Uni-versità rappresenta il riconosci-mento internazionale della nostra attività —ha spiegato il rettore Aldo Tonfasi — in grado di sviluppare e-levate competenze che si. esprimo-no attraverso un'offerta didattica di qualità per il territorio. Il valore di questa iniziativa è rappresentato dalla capacità dell'Università di at-trarre e valorizzare tanti giovani talenti provenienti da tutto il Man-do e di metterli in relazione con le eccellenze, i centri_ di ricerca e le a-ziende locali in uno scambio co-struttivo di esperienze e conoscen-ze che porterà beneficio a tutta l.a

città”. Il Symposium, che ospiterà circa

50 presentazioni orali, rappresenta un importante momento di appro-fondimento tecnico-scientifico per specialisti del settore della ricerca.

"Un'occasione importante per fa-re sistema, in cui l'Università è fi-nalmente in grado di rispondere ai bisogni concreti delle aziende ha. spiegato il professor Massimo Mi-lani , chairman del Symposium---di-ventando artefice della relazione tra mondo della ricerca e mondo

L'Università degli studi di Modena e Reggio Emilia ospita 200 giovani ricercatori provenienti da tutto il monda

produttivo tramite un ponte tecno-logico in grado di aiutare sviluppa-re ricerca per l'innovazione di pro-dotto e vincere la difficile sfida dei mercati. internazionali".

L'assessore comunale Paolo Gan-dolfi e l'assessore provinciale Mar-co Fantini hanno ringraziato l'Uni-versità degli studi di Modena e Reg-gio Emilia, il rettore Tornasi e il. prof. Massimo Milani, Reggio Emi-lin Innovazione e Industriali Reg-gio Emilia per aver organizzato l'importante simposio internazio-nale.

I lavori congressuali continue-ranno nella giornata di domani con un ricco calendario di presentazio-ne di ricerche e studi, mentre alla sera i congressisti saranno ospitati per una cena di gala al Golf Club Matilde d.i Canossa a San Bartolo-meo.

Pagina 31

Le unita mediali denimdinnica gacats

Pagina 21 di 43

Page 22: rassegna del 28-6-20111

OPERAZIONE RISPARMIO

Per Comune e Provincia nasce la stamperia unica Comune e Provincia avranno un centro stampa unificato, con un unico canone di noleg-gio dei macchinari che consen-tirà significativi risparmi e mi-nori costi di gestione per en-trambi gli enti. Dopo il voto in Consiglio provinciale dello scorso 20 giugno, anche Con-siglio cor:iunale, nella seduta di, ha approvato con il voto fa-vorevole di mag .oranza, Idv e Modenacinquesteile.it e l'astensione del Pdl, la delibera presentata dall'assessore alla Comunicazione Fabio Poggi che da l'ok alla stipula di una convenzione per la costituzio-ne di una stamperia comune, denominata Centro stampa unificato.

La sede del Centro stampa uniti cago sarà vi.a Cavazza 25/ a, l'attuale sede della stamperia comunale, che metterà a dispo-sizione il proprio stabile attrez-zato di 240 metri quadrati oltre ad alcune macchine di proprie-tà. L'organico sarà costituito dai sei operatori della stampe-. ria comunale --- tra cui il respon-sabile -- e da 2 addetti della Pro-vincia. Con il Centro stampa unificato Comune e Provincia pagheranno un unico canone di noleggio dei macchinari, pre-visto in 5 mila curo mensili, pa-ri a meno della metà degli at-tuali costi. La produzione me-dia mensile ipotizzata ammon-ta a 80 mila stampe a colore e 100 mila in bianco e nero.

Pagina 22 si nstatrale? No, è no inferno,

press unE 28/06/2012 GAllETTA DI MODENA

Pagina 22 di 43

Page 23: rassegna del 28-6-20111

COMUNE e Provincia avranno un centro stampa unificato, con un unico canone di noleggio dei macchinari che consentirà signifi-cativi risparmi e minori costi di gestione per entrambi gli enti. Do-po il voto in Consiglio provincia-le dello scorso 20 giugno, anche il Consiglio comunale, nella seduta di lunedì, ha approvato con il vo-to favorevole di maggioranza, Idv e Modenacinquestelleit e l'asten-sione del Pdl, la delibera presenta-ta dall'assessore alla Comunicazio-ne Fabio Poggi che da l'ok alla sti-pula di una convenzione per la co-stituzione di una stamperia comu-ne, denominata Centro stampa unificato. L'accordo, della durata di tre an-ni prorogabile per altri tre, indivi-dua il Comune come ente capofi-la, al quale spetteranno l'indivi-duazione degli eventuali fornito-ri, la titolarità dei contratti di fun-zionamento, la gestione ammini-strativa e la responsabilità per gli

aspetti operativi. Il costo comples-sivo (di gestione della struttura, attrezzature, macchinari e mate-riale per la stampa) sarà distribui-to in proporzione ai volumi di produzione delle stampe: per due terzi a carico del Comune e per un terzo a carico della Provincia. La sede del Centro stampa unifi-cato sarà via CaVaZZa 25/a, l'attua-le sede della stamperia comunale, che metterà a disposizione il pro-prio stabile attrezzato di 240 me-tri quadrati oltre ad alcune mac-chine di proprietà. L'organico sa-rà costituito dai sei operatori del-la stamperia comunale — tra cui i l responsabile — e da due addetti della Provincia (il responsabile provinciale andrà invece a ricopri-re altro ruolo), che verranno di-staccati ma che dal punto di vista giuridico, economico e ammini-strativo continueranno a fare rife-rimento all'ente provinciale. Michele Barcaiuolo, per il Pdl, ha

ll consigliere del Pdl Michele Barcaiuolo esprime dubbi sulla stamperia di Comune e Provincia

definito "condivisibile" la direzio-ne della delibera, «ma non vorrei si trattasse di una semplice opera-zione di maquillage: dal 2014 la Provincia scomparirà; i risparmi riguarderanno solamente i prossi-mi 20 mesi e senza toccare i costi del personale», ha affermato.

\ N \

«Stamperia unica, siamo sicuri che si risparmi .»

Pagina 7 " <2.i.lrlso far scoda.r gitla

• Ga dneag.nt ddla

press unE 28/06/2012

il Resto del Carlino

MODENA

Pagina 23 di 43

Page 24: rassegna del 28-6-20111

PRIMA PAGINA press unE 28/06/2012 Modena e Provincia

RAZONALZZ.ZIONE Paria l'assessore Poggi

Stam perla unica COITI(JileProvincla: ria quei.i i di iiiel-cato. I-_,a . . prodttzione riiedia inensile . . .

. ‘ 5 ipOtiZZfita allinl()Ilta a 80 mi_

anche piazza Grande a o 'a s 111 ta ipe -1 coloi e P 100 trilla , ...

\ 240 metri quadrati oltre ad

• a Icune mi.ccbine di riroprie- tà. Lorganico sarà costittli-

,, io dai sei operatori della

oliatine e Provincia a vranno un centro stam

pa unificato, con un unico canone di noleggio dei mac chinari che consentirà si-gnificati vi risparmi e mino-rì costi costi di gestione per err trambi gli enti. Dopo il voto in Consiglio provinciale del-lo scorso 20 giugno, anche il Consiglio comunale, nella seduta di lunedi ha approva-to con il voto favorevole di maggioranza, Idv e Modena-ciiiquestelleit e rastensio-ne del Pdl, la delibera pre-sentata dall'assessore alla Comunicazione Fabio Poggi che da lbk alla stipula di u-na convenzione per la costi-tuzione di una stamperia co-mune, denominata Centro stampa unificato .

L'accordo, della durata di tre anni prorogabile per al-tri tre, individua il Comune come ente capofila, al quale spetteranno individuazio-ne degli eventuali fornitori, la titolarità dei contratti di funzionamento, la gestione amministrativa e la respon-

sabilità per gli aspetti ope-rativi. Il costo complessivo (di gestione della struttura, attrezzature, macchinari e materiale per la stampa) sa-rà distribuito in proporzio-ne ai volumi di produzione delle stampe: per due terzi a carico del Comune e per un terzo a carico della Provin-cia.

La sede del Centro stampa unificato sarà in via Ca -az-za, nell'attuale sede della stamperia comunale, che metterà a disposizione il proprio stabile attrezzato di

stamperia comunale -- tra cui il responsabile -e da due addetti della. Provincia (il responsabile provinciale andrà invece a ricoprire al-tro ruolo), che verranno di: staccati ma che dai punto di vista giuridico, economico e amministrativo continue-ranno a fare riferimento all'ente provinciale. e.

Con il Centro stampa uni-ficato Comune e Provincia di Modena pagheranno un unico canone di noleggio dei macchinari, previsto in 5 mila curo mensili, pari a meno della metà degli attua- i i costi , che includerà un nu-mero di copie tale (almeno 15-20 mila mensili) da far ab-bas,zare l'impegno economi-co degli enti di almeno il 20%. li costo delle stampe non comprese nel noleggio sarà allineato a quelli attua-li, con una produzione a co-sti di circa il 30-40% inferio-

pinu«IE)ian' i 1(1-t-tieeltroelecsres(c)ei.e,erlee.,gallilae n.r.at.,1-. pubblici p flrz(reii : -)srin

tegrate

npe esis. . eiazrzvaihzz i- ii lel:

in grado

i gdarel ani di neo). oaedet ttiatni(ii), 11:7:, tà anche attraveil:s)osgtgrut. tu-

(ellaCi aoms PI li nefgi oca<'''' att toizoi ,,i (1):1, al eeAs sgFtetelusib(sp, a:( o)loatreniPione(n) prigsii itgoeuci- n dei nole g ammonta a

circa la provncci nilaunceo. I :i,,,,,oillui:

dleiid6dfoin.isnlaiel e ,aula prima ..ti

m o t

-) oltre 7

fginili :ei: mila a e

diminuit

ili \ 'n1' to3ba7idmaIanr

stampa

i( del

bianco .4)011, nn048i51 mila con un

t,olloe, 23e 0 6d1lale : 3261(1

850

31a

50 47" e ne

i' 2 quelle calo di quasi

colori, con mila 62 elle a numero d,iariil.. mila a che calo di cpilacde co , e er un num 467a

45c414i3l°' chieste tp d a el passato aal io , d.

:1 a $85

1

eln(a'i_oidallnia_Isi

Comune

gai'loTOnl:planellliiiliT'nnì.dei6_ilnioiSuotitanniallteilI]n2lolauíjae01dI5nilii nero d 509 mila a5 ero

no invece a e 305 mio-

gine a colori,c()buè passato

daapr di richieste che 1540 a 1900».

Pagina 9

Pagina 24 di 43

Page 25: rassegna del 28-6-20111

il Resto del Orlino

IMOLA press unE

28/06/2012

IL GRUPPO PROGE i O DOZZA' ALLA ACCO DOPO UNA REVISIONE DEL PIANO DELLE ALIENAZIONI

«Il Comune 'svende' segnali poco rassicuranti» — DOZZA –

LA PAX CONSILLUE stretta a Dozza contro l'Imu (all'unanimi-tà è appena stato votato un docu-mento diretto a Roma sull'Impo-sta municipale) è già finita. Ma sempre di abitazioni, in fondo, si tratta. A sollevare la polemica con-tro le scelte dell'Amministrazio-ne sono i transfughi dalla maggio-ranza 'Progetto Dozza' a proposi-to di una delibera dello scorso 18 giugno. Con questo strumento il consiglio avrebbe inserito nel pia-no delle alienazioni immobiliari un altro alloggio di proprietà pub-blica. Il terzo, dopo che, nei mesi scorsi sono stati messi in vendita altri due immobili (e per una pa-lazzina, nel borgo, la gara è anche andata a buon fine). Secondo Lu-

IMMO LUGUO Arriverà nette case dei residenti un opuscolo sulla prima metà di mandato

ca Albertazzi e Mirco France-schelli, non solo «fam niin istrazio-ne sta alienando le proprietà pub-bliche in un periodo poco indica-to per un'equa valorizzazione dei patrimoni», ma mentre nei casi precedenti le alienazioni sono «state finalizzate alla realizzazio-ne di altri investimenti, in quest'ultimo caso le risorse otte-nute serviranno a raggiungere il pareggio di bilancio». Secondo Al-bertazzi e Francescheili, la giunta «manda un segnale poco

rassicurante: il finanziamento del-la spesa corrente non dovrebbe es-sere garantito dalla vendita del pa-trimonio pubblico». Ma non è fi-nita qui, visto che il gruppo che lamenta un scarso «coinvolgi-mento della cittadinanza» nelle scelte contesta anche la scelta della giunta «di procedere con la stampa e diffusione di un opusco-lo sul bilancio di metà mandato. La spesa complessiva è di 1500 cu-ro (finanziati da un contributo concesso dalla Società Area Blu). In un periodo come questo, l'Am-m in istrazio ne avrebbe potuto mandare un segnale più virtuo-so». «Si tratta di responsabilità da parte di un'amministrazione — dice la sua il sindaco Antonio Bor-ghi —. Abbiamo inserito un ap-

partamento in via XX Settembre nel piano dei beni alienabili. Non è certo detto che sarà messo in vendita, ma volevo che fosse buro-craticamente possibile farlo in ca-so di bisogno. Ancora non so — prosegue il primo cittadino — di quali risorse disporrò in relazione

si tratta di un potenziale portafogli: 'Progetto Dozza' fareb-be bene a preoccuparsi nei con-fronti del Governo». Sull'opusco-lo, invece, che arriverà nelle case dei residenti la prossima settima-na («un po' in ritardo, ammette Borghi»), specifica il sindaco: «Con questo finanziamento abbia-mo risparmiato moltissimo e so-no stati proprio loro, a suo tempo, a sostenere che l'opuscolo era sta-to troppo poco pubblicizzato».

CR§TICO Luca Albertazzi del gruppo °Progetto Dozza'

grellèUf!') li poen 'lel% fAgp CC9 V11'90*

Pagina 25 di 43

Page 26: rassegna del 28-6-20111

3,‘DCAW «DOPO DODICI ANNI, MANCA IL DIALOGO IN QUESTA COALIZIOF\ E»

orafi: «11 centros tra non c'è più» «DOPO dodici anni di appog-gio al centrosinistra, iniziato con l'allora sindaco Gaetano Sateriale, oggi prendiamo la decisione, sofferta, di non ap-poggiare più una coalizione che non c'è più». Mario Za-morani, presidente dei Radi-cali, affiancato ieri dal segreta-rio Paolo Niccolò Giubelli, spiega per filo e per segno i motivi di una frattura che por-ta il partito di Pannella all'op-posizione in Comune e Pro-vincia. «Non c'è più un cen-trosinistra, ma una maggio-ranza che in Comune è appog-giata dall'I& e non da Rifon-dazione, mentre in Castello avviene il contrario. Mi do-mando allora quale sia davve-ro la coalizione. Quando Ca-vallini era segretario del parti-to, c'erano riunioni periodi-che che dettavano una linea e le alleanze, ma tutto ciò non

«NON C STO» Mario Zarnorani, presidente radicale > torna all'opposizione

,,PPELgj M'SCOLTST «In questa provincia iL Pd propone e dispone chi appoggiare e chi no»

avviene più ormai da tre an-ni». Insomma, per Zamorani «a Ferrara c'è un monopolio di un partito, il Pd, che deci-de a suo piacimento di volta in volta chi appoggiare o chi bocciare>:.

I DIECI «buoni motivi» che il presidente dei Radicali elen-ca alla stampa per spiegare e documentare lo strappo col Pd, sono in una cartellina, che certifica «la mancanza di dialogo della maggioranza nei nostri confronti. Abbia-mo scritto più volle a Tiziano tagliani, Marcella Zappaterra e Paolo Calv ano, senza riceve-

re alcuna risposta. Solo dopo diversi solleciti il sindaco ha deciso di risponderci, ma in maniera assolutamente delu-dente». Zamorani racconta di aver chiesto la tessera del Pd, «che mi è stata rifiutata. E quando abbiamo cercato di votare per Ignazio Marino al-le primarie, ci è stato impedi-to, contrariamente a quanto accaduto ai radicali in altre città». Il partito di Pannella insom-ma ha le «mani libere» e si di-chiara senza vincoli di allean-ze. Ma uno sguardo a Beppe Grillo e al Movimento 5 Stel-le lo darà? «Le istanze di Grillo, alcune, sono le stesse cose che noi di-ciamo da anni — conclude Zamorani —, ma da loro ci di-vide la mancanza di democra-zia interna e il rispetto delle regole».

m. p.

Pagina 9

press unE 28/06/2012

it Resto del Carlino

FERRARA

Pagina 26 di 43

Page 27: rassegna del 28-6-20111

Polo c co e qualità dell'aria a nuova centrd a a Barco ...

'installazione prevista da un accordo tra Comune, Provincia e azia

di ANGELA CARU5ONE

SARÀ installata a Barco, in via Bentivoglio, la nuova centralina per il monitoraggio della qualità dell'aria dell'area perin.dustriale. E' stato firmato un protocollo d'intesa tra Provincia, Comune e le dieci aziende che hanno aderi-to al progetto, in relazione ad uno degli articoli dell'accordo di pro-gramma del dicembre 2008. «Quella di Barco è la terza centra-lina impiantata per il controllo dell'aria in zone specifiche — spie-ga Rossella Zadro, assessore co-munale all'ambiente -. Fino a ieri c'era un mezzo mobile dell'Arpa che a breve sarà rimosso. La nuo-va centralina trasmetterà ogni sei minuti dati inerenti l'eventuale presenza di idrocarburi o polveri

Le altre due centraline, una di proprietà della Sef srl e l'altra del-la Provincia, sono state da tempo collocate, rispettivamente, a Cas-sana e Mizzana. La gestione dei dati è affidata ad Arpa che, poco dopo l'estate, pubblicherà i primi. dati raccolti dal nuovo impianto di Barco. Zadro sottolinea: «La centralina è un nuovo elemento di sicurezza per tutti. Garantisce il monitoraggio dell'aria visto che il bacino paiano soffre di queste problematiche. Le modalità di ge-stione della centralina e l'elabora-zione dei dati saranno definiti at-traverso una convenzione stipula-ta tra Arpa e le aziende del Polo — conclude -. Doveroso infatti, sot-tolineare il fatue impegno delle

PROGETTO La nuova centralina, la

terza dopo quelle di Cassana e Mizzana,

trasmetterà dati ogni sei minuti

imprese che hanno prov-veduto all'acquisto del nuovo strumento».

LA CENTRALINA, co-stata poco pii) di 200.000 mila curo, è stata acqui-stata dalla società IFM ScpA, per conto delle aziende coinsediate nel Polo Polo Industriale e tecnologico della città. A firmare il protocollo la 'Basell Poliolefine Italia',

Yara Italia, Syndial, Centro Energia Ferrara, Sef, Sapio Italia, LF.14/1 e Solvay Chimica Italia. Il documento, di validità triennale, salvo rinnovo, è stato firmato nel-la sede di Unindustria in via Mon-

tebello, alla presenza del direttore Roberto Bonora: «Siamo riusciti a raggiungere questo obiettivo grazie all'impegno di tutti spie-ga -. E' stato firmato un protocol-lo d'intesa importante che mira al-la salvaguardia dell'aria e della sa-lute».

Polo ci,kn ,diti .eIi'a ia, nana ceot, 'Una I Baro,

press unE 28/06/2012

it Resto del Carlino

FERRARA

Pagina 27 di 43

Page 28: rassegna del 28-6-20111

NXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX,2

COMACCHIO L'ATTACCO DI FAMA (5 STELLE)

di L : SL a axlovecontro indaco l'abbici». Così

ovanid Favia, consighe onale del Movimento 5

stelle, interviene sullo stamento del presidio Asl °macchio a Migliarino.

annuncia aaafinterroggà scelta — attacca —'c e h

sponde a un principio politico: il tentativo di endere complicate le p ottimane dì Fabbri. La uestione è questa: in via

Trepponti, in un fabbricato 1 Comune, l'As1 esercita

' cani servizi, fra cui medicina del lavoro e igs.

e pubblica. L'edificio prese cune crepe, da tempo onitorate. A seguito delle

scosse sismiche, l'Asi ha deciso di trasferire le sue

tività a Migliarino sin da 25— maggio, Eppure il sopralluogo dei tecnici

omune ba certificato che edificio non ha subito

a le danno dalle scosse» Secondo Favia, duritía «ratto di forza dell'Ast son ha consultato amministrazione comun

ha un carattere più politic che pratico. Eppure il indaco Fabbri ha anifestato l'intenzione . ovare una soluzione,

ari sfruttando la sede `ex scuola di 'Volania,

questione è importante perché spostare così lontan e attività, specialmente in estate, risulta molto castrante, Questo impovelinnento dei se sanitari a Comacchio seg poi lo smembramento dell'ospedale San Camino Da qui l'interrogazione in Regione: «Chiediamo alla giunta di intervenire sull'A, stignatizzando la sua

ancanza di collabontzi n l'amministrazione

comunale, e di intervenir senso più ampio, per forzare i servizi sanata ;

ciel comune». Sull'argomento m l

oche Manco M

Ri LILM NO consigliere re onaie Fava .

p °eside te Co s popolar • o «Devono aaaerci pt.„ t lungo i reggenti' de dell'Onda --,n

merito dice ---, la di

si iito a ,

ig 2,13snnf r:ire1:3 lur nb lt ioe ad sn' ebrl z iunga riflessione che sembra'. ecomunare anche la

Le ga

Nord, Eppure di tempo ne e

MANRICO ME2ZOGOM ‹it Comune si è mosso,

ma La volontà deLL'Ast non è trovare soLuzi'onb›

trascorso par cchio. Ciò che ii vece n zii si riesce a compre dare btme ira ques ti

a chi vengono volte le critiche. Si caitica

"Asi op u pre mald si vuole

dare estramertte

are un senso alla propria opposizione criticando ministrazione comunale? Il Comune si è mosso celermente con pr rioste alternative. Spazio per le mediazioni c'era, niasi sa che l'obiettivo dell'As1 non era trovare una sol uzione, bensì' trasferirs San Camino. A qualsiasi

sto».

Sette coi tro il simli.ec sol hmakinia

pe. ro.0.2e

press unE 28/06/2012

it Resto del Carlino FERRARA

Pagina 28 di 43

Page 29: rassegna del 28-6-20111

IL PAPA' LINO

Mi aspetto non soltanto parole di conforto ma azioni concrete, il capo della polizia Manganelli commosso data nostra tragedia

Id ,osanfli a' eg to I sertenzadi p do

Pagina 14

Li "*".'s

nw

press unE 28/06/2012 la Nuova Ferrara

IL CASO ALDROVAND1 »

stro:'sere serie e tempestive Cancellieri: «Aspettiamo le motivazioni. Una sospensione? Potrebbe essere». Grillo attacca: licenziate i quattro poliziotti

Cancellieri atto secondo. Do-po la formale reprimenda al poliziotto per gli insulti rivolti via Facebook alla mamma di Federico Aldrovandi il mini-stro dell'Interno è intervenuto ora, a quasi una settimana dal pronunciamento della Cassa-zione, sul destino dei quattro poliziotti condannati in via de-finitiva per la morte del :ragaz-zo. «Aspettiamo la pubblica-zione della sentenza di con-danna e sulla base di questa adotteremo i provvedimenti che dobbiamo adottare», ha detto Cancellieri rispondendo al Giornale Radio Rai . Quanto a una eventuale sospensione, il ministro ha risposto che «sì, potrebbe essere» ma prima de-ve vedere gli atti. «Procedere-mo con la massima serietà e tempestività - ha detto il mini-stro - ma attendiamo la sen-tenza». Quanto alle parole con-tro Patrizia Moretti postate su Facebook da Paolo Forlani, uno dei quattro poliziotti con-dannati, Cancellieri ha ribadi-ti) che si tratta di frasi «assolu-tamente indegne di cui mi ver-gogno per lui, perché non si dovrebbe mai arrivare a offen-dere a questi livelli. Veramente é molto molto grave» e che su questo episodio ha già fatto aprire un'inchiesta «per verifi-care le responsabilità e adotta-re provvedimenti di conse-guenza».

Ai genitori di Aldrovandi, il ministro dell'interno manda a dire che «sono loro molto vici-na. Il dolore che hanno avuto, la perdita di un figlio é un fatto drammatico e tutto questo rende ancora pii! grave e diffi-cile la loro situazione. Mi di-spiace, moltissimo che accada-no questi fatti che infangano l'onore di tanti altri poliziotti che invece si comportano con dignità e correttezza».

Dal ministro il padre del ra-gazzo, Lino Aldrovandi, dice di aspettarsi «non solo parole di conforto ma anche azioni con-crete. C'è una sentenza, ora è diventata definitiva e torno a ribadire che ci sono tutti i pre-supposti perché i quattro con-dannati, che sono ancora in servizio, vengano licenziati dalla polizia. Quello che abbia-mo intrapreso in questi sette anni è un percorso di legalità che non ha mai inteso mettere in discussione il corpo di poli-

zia in sè, che è una parte fonda-mentale del nostro tessuto de-mocratico, ma si è concentra-to su coloro che hanno ucciso nostro figli e successivamente hanno cercato di nascondere la verità procurandosi, come si legge nella sentenza del pro-cesso bis, ulteriore patimento e sofferenza», Il padre di Fede-rico tiene bene a mente una data: 29 settembre 2011, la visi-ta del Capo della polizia Man-ganelli a Ferrara: «Abbiamo avuto con il Prefetto un incon-tro importante, gli abbiamo parlato a cuore aperto e lui è ri-masto molto scosso, dimo-strando grande sensibilità nei confronti delle nostre richie-ste».

Ad alzare il tiro interviene anche Beppe Grillo, che sul suo blog arriva a ipotizzare il ri-schio di una «reiterazione del reato» da parte dei quattro agenti. «I poliziotti sono tutto-ra in servizio. Liberi di reitera-re il reato. Per rispetto alla fa-miglia Aldrovandi e alla stessa-Polizia di Stato vanno Imme-diatamente licenziati. Chi ha macchiato la divisa, violando la legge, lo deve dire una sen-tenza penale definitiva, cioè quella della Cassazione» ricor-da Grillo.

IL SINDACATO SAP

«1,e riflessioni del ministro Cancellieri sono giuste, ciò che ora è doveroso fare è at-tendere le motivazioni per po-ter valutare correttamente quali provvedimenti discipli-nari adottare. A questo propo-sito però vogliamo anche ri-cordare che la condanna è re-lativa a un reato colposo, dove dunque manca la coscienza e la volo flt à del dolo».

Questo il commento di Ste-fano Paoloni, segretario pro-vinciale del Sap, il sindacato degli agenti di polizia. Proprio ai sindacati di polizia erano stati chiamati in causa ieri dall'avvocato della famiglia Al-drovandi, Fabio Anselmo, che era tornato a crit icat e «le con-

dotte invasioni di campo» del-le organizzazioni datatile la vi-cenda Aldrovandi. «Per quel che riguarda la lettera firmata da 230 colleghi, vorrei solo precisare che si trattava di un'iniziativa partita spontane-amente dai colleghi in rispo-sta ad alcune affermazioni dell'allora ministro Amato e che il Sap aveva solo provve-duto a consegnare al Prefetto -continua Paoloni - Per il resto, abbiamo sempre ribadito che ogni questione doveva essere dibattuta all'interno del proce-dimento. Riguardo alla sen-tenza, da uomini di Stato la ri-spettiamo così come vanno ri-spettati i procedimenti disci-plinari».

«Rispettiamo la sentenza Giuste le parole del governo»

ti cnio_ibtro: muore serie Y. tempestive - „

Pagina 29 di 43

Page 30: rassegna del 28-6-20111

L'incontro al centro il melo still'inquinarrierito

press unE 28/06/2012 la Nuova Ferrara

AL CENTRO DEL MELO

analisi ok, ma ci sono t* ori Nonostante i prelievi c'è ancora chi ha dubbi sul Cvm

Prevaleva il sollievo tra le alme-no 130 persone, tra cui il sinda-co, che martedì sera hanno as-sistito al centro sociale Il Melo alla presentazione da parte di Giovanni Ziemacki (direttore Reparto Suolo e Rifiuti dell'Isti-tuto superiore di sanità) della ricerca sul quadrante Est. Un sollievo che deriva dal veder negato qualunque rischio tossi-co e cancerogeno -- timore che ha forse fatto diminuire il valo-re delle abitazioni -- e dalla 'pos-sibilità per l'asilo di aprire. Gli interventi però si sono concen-trati sulla richiesta di ulteriori elementi, perplessità, aspetti non indagati. Il consigliere del Movimento 5 stelle Sergio De

Marchi ha chiesto se «sono sta-te considerate le condizioni del terreno al momento della raccolta dei campioni in aria, visto che la pioggia può impe-dire ai gas di filtrare e dunque di essere rilevati», e se «il sisma può aver prodotto infiltrazioni dalla fald -a. inquinata da Cvm». Ziemacki ha risposto che le rile-vazioni sono state effettuate lontano da eventi piovosi, e di «non poter dire ne: Si né sto» ri-guardo alle conseguenze del terremoto. il medico Giancar-lo Rasconi ha chiesto se il nu-mero dei campioni è sufficien-te («il committente dello stu-dio e l'lss hanno deciso così» ha risposto Tagliani) e se lo stu-

dio epidemiologico ha indaga-to su aborti spontanei, nati malformati e prematuri, tra le conseguenze dell'inquinamen-to (i numeri non erano suffi-cienti» ha risposto Paola Ange-lini del Servizio sanità pubbli-ca della Regione), concluden-do che «in ogni caso non è op-portuno costruire un asilo vici-no a fonti di inquinamento». Il medico e ambientalista Luigi Gasparini ha domandato se uno deglistrumenti di misura-zione su cui già espresse dub-bi, il radiello, «è stato almeno posto presso una concentrazio-ne nota di Cvm per scoprire se è in grado di rilevarla» («la lette-ratura non riporta il suo uso

per misurare Cvm -- ha rispo-sto Ziernacki --, ma nella scien-za bisogna osare») e di vedere i verbali di sopralluogo e prele-vamento dei campioni («che li dia a lei è ridicolo, che ci fa?» la risposta del direttore Iss), Una res-idente ha proposto di «pian-

tare un bosco sulla discarica, visto che alla bonifica non cre-do», un'altra, che diede la di-sponibilità della propria abita-zione per le rilevazioni indoor, ha raccontato che «fui io a se-gnalare che una pompa di uno strumento non funzionava».

Pagina 16 = Asilo pronto fra do l5

Pagina 30 di 43

Page 31: rassegna del 28-6-20111

press unE 28/06/2012 la Nuova Ferrara

ROTTURA CON IL RD

«I Radicali? Liberi e in mare aperto» Dopo dodici anni — sindaco all'epoca de] primo contatto era Sateriale i Radicali rompo-no con il centrosinistra. «in re-altà questa coalizione non esi-ste a Ferrara— spiega Mario Za-morani -, c'è il monopolio del Pd che promuove o boccia le al- tre forze. a seconda delle conve-nienze. E le nostre proposte no-ve volte su dieci sono passate sotto totale silenzio». Paolo Nic-colà Giubelli esibisce lo scam-bio di lettere tra i pannelliani e

il primo cittadino: ricorda le dieci petizioni bocciate nel 2010, drifiuto del sindaco di as-sequare un incarico a titolo gra-tuito a Zamorani dopo la sua uscita dai cda di Afm, il percor-so complesso del registro dei te-stamenti biologici, l'attuazione molto parziale dell'anagrafe de-gli eletti, il voto negato alle pri-marie Pd, 'infine «il pasticcio su Ici e Chiesa, con il Comune che si scusò solo con la Diocesi», «Basta, erano meglio i Ds di

Montanari e Cavallini», conclu-de Zamorani. E adesso? «Siamo liberi e in mare aperto. Un dia-logo con il Pd e l'attuale Pd] è improbabile. Un'ondata travol-gerà il sistema politico e po-tremmo entrare in sintonia: c'è il prossimo movimento di Sgar-bi; poi alcuni temi di Grillo i Ra-dicali li sollevarono tanti anni fa, anche se a differenza di lui noi al rispetto delle regole ci te-. ni amo ».

Fabio Terminali

Pagina 16 = Asilo pronto fra oet mesi

Pagina 31 di 43

Page 32: rassegna del 28-6-20111

pressunE 28/06/2012 la Nuova Ferrara

Ospedale Cona Aperte anche le sale parto Dopo il botta e risposta con consigliere regionale dell'Idv LianaBarbati che chiedeva lumi sulla mancata apertura della sa-la parto nel nuovo ospedale di Cona ieri si è appreso che le sale parto sono state attivate dal 22 giugno e che diversi. bambini hanno già emesso il primo vagi-to proprio all'interno dei nuovi ambienti atP-ezzati. In ospedale dicono che l'utilizzo della sala operatoria per alcuni giorni si è reso necessario per allestire e controllare le nuove sale, ma Che assistenza e sicurezza per le partirienti e per i bimbi erano ga-rantite anche in sala operatoria.

Pagina 16 = Asilo pronto fra ,let 75 ueesi

Pagina 32 di 43

Page 33: rassegna del 28-6-20111

Rapina piCP0 C.CP/10

et:

press unE 28/06/2012 la Nuova Ferrara

COMACCHIO

Favia (M5S) all'Asl: «Trasferire i servizi è stato un errore»

COMACCHIO

«Una scelta che non ha niente di logico dichiara Giovanni Favia, consigliere regionale del Movi-mento 5 Stelle - ma che risponde ad un principio politico: il tenta-tivo di rendere complicate le pri-me settimane del neosindaco Marco Fabbri, eletto al ballottag-gio di giugno. La questione è questa: in via Trepponti, nel cen-tro cittadino, in un fabbricato di. proprietà comunale, l'Asi eserci-ta alcuni servizi, tra cui medici-na del lavoro e igiene pubblica. L'edificio presenta alcune crepe e fessurazioni, da tempo moni-torate. A seguito delle 'scosse si-smiche, in particolare quella del 23 maggio, di Ferrara ha de-ciso di trasferire le sue attività a Migliarino sin dai 25 maggio. Ep-pure il sopralluogo dei tecnici del Comune ha certificato che l'edificio non ha subito alcun danno dalle scosse, e che le cre- pe erano antecedenti. E' chiaro - „ prosegue Favia - che l'atto di for-za dell'Asl, che non ha consulta-to il Comune, ha un carattere più politico che pratico, Eppure

sindaco Fabbri ha manifestato l'intenzione di trovare una solu-zione, magari sfruttando la sede dell'ex scuola di Volania. La que-stione è importante perché spo-stare così lontano le atfività, spe-cialmente in estate, risulta mol-to castrante,>.

ORIPRODUZIONERISERVATP

Pagina 22

Pagina 33 di 43

Page 34: rassegna del 28-6-20111

press unE 28/06/2012 la Nuova Ferrara

INAUGURAZIONE FESTA DEL PD ALLA RIVANA OE Oggi alle ore 18.30 al Parco della Rivana (con entrata da Via Gaeta no Pesci) siete invitati all'inaugurazione della prima Festa Provinciale del Pd (28 Giugno - 23 Luglio) che dal 13 - 21 Luglio ospitera' Festa Nazionale Donne Democratiche, Saranno presenti: Stefano Bonaccini, Segretafio Regionale Pd Emilia Romagna e Paolo Calvario, Segretario provinciale Pd Ferrara.

Pagina 24

Pagina 34 di 43

Page 35: rassegna del 28-6-20111

I grani: «Bisogna renderlo indipendente dai contributi»

RAVENNA. Perché non rendere Ravenna Festival indipendente dai sempre più incerti contributi pubblici? La proposta arriva dal Movimento 5 Stelle alla luce della commissione informativa sul bilancio della Fondazione Ravenna Manifestazio-ni.

"

«l'estimi, tesoro da tutelare»

Bilancio che i grillini tutto sommato giustifica-no alla luce delle circo-stanze rese note in consi-glio comunale. «Da una prima analisi per sommi capi del bilancio - scrive Francesca Santarella del Movimento 5 Stelle - si e-vince come la mancata e-rogazione del finanzia-mento di 1,5 euro da parte di Arcus abbia segnato in-cisivamente tutto il rendi-conto. Per una Fondazio-ne che si regge anche gra-zie ai contributi di enti pubblici e privati per una percentuale di circa il 40%, risulta evidente che una simile mancanza ab-bia costituito un danno considerevole. Danno che comunque pare ammor-tizzato dal fondo di dota-zione accantonato duran-te gli anni. Abbiamo an-

che potuto valutare che, trasparentemente e pru-denzialmente, non sono stati stanziati crediti per imposte anticipate al fine di mascherare il disavan-zo». Altre osservazioni (tutt'altro che polemiche) i Grillini le fanno sui com-pensi dell'organico della Fondazione. «Nonostante la fondazione sia ente di diritto privato e quindi, se abbiamo bene inteso, i compensi non possano es-sere resi pubblici, ci sono stati ugualmente forniti. Un compenso, tuttavia, crediamo di poterlo ren-dere noto, ed è quello pari a zero di uno dei tre diret-tori artistici del Festival Cristina Mazzavillani Muti». L'ultima conside-razione è per la disponibi-lità espressa dalla Fonda-zione a rendicontare ed il-

lustrare progetti caden-zialmente nell'arco della legislatura. «Sembra stra-no, infatti, che, diversa-mente da quanto avveni-va in passato - scrive la Santarella - una istituzio-ne di questa importanza con a capo il sindaco, non sia stata convocata quan-tomeno annualmente per condividere con il consi-glio progetti, obiettivi e ri-sultati. Crediamo, infatti,

che, a fronte dell'impegno finanziario del Comune u-na partecipazione dei rap-presentanti eletti debba sempre avvenire. Tanto più nelle condizioni attua-li, in cui, anche in virtù della scadenza a fine anno delle convenzioni con gli enti culturali cittadini, ri-sulteranno necessari, ri-teniamo, sacrifici condi-visi, in tutti i campi e in tutte le direzioni».

Pagina 9

«Festival. tesoro da tutelare"

press unE 28/06/2012 ~ere

di Ravenna

Pagina 35 di 43

Page 36: rassegna del 28-6-20111

71~11111111

il sindaco

press unE lAVOCEmin 28/06/2012 Ravenna

Al grido di "Matteucci, ora basta" l'anatema grillino contro la politica del "so tutto io"

"Sulle feste nei bagni di Marina il sindaco mistifica la realtà"

F eeling non c'è mai stato, ma l'appello dei grillini -'Sindaco, ora basta..." - per toni e conte-nuti, segna anche a Ravenna il

definitivo scollamento politico fra M5S e Pd (per altro in perfetta sintonia con gli scenari nazionali). Casus belli l'ann-nosa questione legata alle feste negli sta-bilimenti di Marina, per la quale i grillini - nella loro ultima nota - accusano il sin-daco (e i suoi adepti) di raccontare "mi-stificazioni della realtà".

"Purtroppo - spiega il capogruppo Pietro Vandini - non c'è modo di cam-biare nulla fino a quando questa mag-gioranza amministrerà la nostra città: lo-ro sono gli unici che sanno come fare, tanto da non recepire mai alcuna pro-posta. Il nostro obiettivo quindi è quello di informare sempre i cittadini. Zittito il Sindaco in merito alle fantomatiche te-lefonate al 118 per coma etilico - prose-gue il M5S - abbiamo avanzato proposte sulla mobilità, ad esempio proponendo il senso unico su viale delle Nazioni e ri-servando metà della carreggiata ai soli mezzi pubblici e di soccorso, ma il Sin-daco e l'Assessore Monti hanno risposto che tale soluzione è inapplicabile e pe-ricolosa perché 'porterebbe le auto ad andare più forte (?!?). Abbiamo chiesto come, secondo l'Amministrazione, si dovrebbero controllare le capienze; ab-biamo chiesto momenti di confronto,

promessi ma mai avvenuti. Ora andre-mo direttamente dai proprietari dei lo-cali e degli stabilimenti balneari per va-lutare assieme le proposte". Poi i toni si alzano: "Non posso evitare di sottolinea-re - scrive Vandini - come il Sindaco Matteucci continui imperterrito a rac-contare la solita favola. Ha risposto a Ga-speroni dicendo che 'sul rispetto delle regole e della lotta allo sballo' il Presi-dente della Confesercenti avrebbe una visione opposta alla sua. Il Sindaco con-

Feste a Marina e polemiche

tinua quindi sulla stessa falsariga degli anni passati, nonostante sia proprio questo suo atteggiamento ad aver inne-scato 'una guerra' dalla quale non si rie-sce a uscire. Continua a sostenere che le ordinanze hanno diminuito lo sballo. Nulla di più falso, egli sa benissimo che la capienza è un parametro difficilmente rispettabile nonostante la buona volontà dei gestori e sa altrettanto bene che lo sballo non può essere affrontato a suon di ordinanze, le quali, peraltro, mai par-lano di lotta allo sballo. Se così non fosse, perché il Sindaco non spiega - incalza Vandini - come mai si verificano tuttora importanti sforamenti delle capienze, solo raramente sanzionati? Oppure, per-ché non racconta come mai le forze dell'ordine non si sentano affatto sicure durante i pattugliamenti negli stradelli? Almeno il Sindaco avesse il buon senso di tacere... O almeno dimostrasse l'in-telligenza di comprendere i suoi errori e non ripeterli, soprattutto quelli comu-nicativi basati sulla finta lotta allo sballo e sul finto rispetto delle regole. Sempre che quelli che noi consideriamo errori di comunicazione, per lui non siano strumenti di propaganda elettorale. Se tutti i soggetti cominciassero a ragionare sul come uscire da questo empasse - concludeVandini - forse si potrebbe co-minciare anche a discutere sulle possi-bili soluzioni".

Pagina 13 RAVFMN6

® Dal sequestro quote all'Iva non

Pagina 36 di 43

Page 37: rassegna del 28-6-20111

press unE LAVOCE.,.' 28/06/2012

Ravenna

INCURIA/2 IL GIARDINO E LO STABILE DI VIA GALLI ABBANDONATI A SE STESSI

La lista civica Fatti sentire lancia l'allarme "All'ex centro disabili 'La Serra' vince il degrado" FAENZA La Lista civica 5 Stelle 'Fatti Sentire' ha presentato un'interpellanza per denunciare lo stato di abbandono e degrado in cui si trova l'ex Centro di-sabili 'La Serra, in via Galli, chiuso un anno fa nonostante le proteste delle famiglie dei 14 utenti disabili che ne erano ospiti. Adesso le famiglie si sono riunite in un comitato. E'stato il comi-tato ad avvertire i 'grillini'. L'incuria è totale: il cancelletto di accesso dell'ex Centro è sempre aperto, anche di not-te; l'enorme spazio verde circostante

è in uno stato di totale abbandono: er-ba alta, detriti, macerie tra cui spunta una vigna dimenticata; la serra estiva crollata, inagibile; la principale delle due serre coperte ha tutte le vetrate infrante; l'altra serra resiste solo grazie all'impegno volontario di un gruppo di genitori degli alunni delle scuole Carchidio che ne hanno ottenuto la gestione e ora insegnano ai bambini la coltivazione dei fiori e la cura del-l'orto. "La situazione è grave - confer-mano i consiglieri comunali Maurizio

Montanari e Vincenzo Bamabè -. Mol-ti particolari di questa vicenda fan te-mere l'arrivo dell'ennesima palazzina': Così Tatti Sentire' si è rivolto à sinda-co e agli assessori Antonio Bandini e Matteo Mammini ponendo alcune domande: perchè il sito da un anno è stato lasciato a se stesso, pur avendo grandi potenzialità sociali e didatti-che? E si è consapevoli del valore dell'area verde? C'è forse intenzione di demolire le strutture e quali sono, in dettaglio, le intenzioni?

Pagina 23 FAENZA

Salvate gli affreschi di Palazzo Laderchi

Pagina 37 di 43

Page 38: rassegna del 28-6-20111

press unE 28/06/2012 di Forti e Cesella C 2PZ,JAtU o ornere

Sicurezza. Il consigliere comunale del Pdl polemizza con il vicesindaco

«Assistenti civici? Progetto mai decollato» FORLÌ. «Il progetto degli assistenti ci-

vici di quartiere si è rivelato un falli-mento». «Le nostre perplessità - precisa il consigliere comunale Fabrizio Ragni (Pdl) - sono nate sin dal momento in cui l'idea è stata proposta nelle varie assem-blee di quartiere dei mesi scorsi. Il vi-cesindaco Giancarlo Biserna e il coman-dante della polizia municipale Elena Fiore ne hanno parlato in giro per la città durante gli incontri sul tema della sicurezza e dei furti nella abitazioni. Il progetto non ha mai riscosso grandi consensi». «È previsto che i coordina-tori di quartiere portino in circoscrizio-ne la lista di eventuali cittadini interes-sati. Ci risulta - prosegue Ragni - che il termine per presentare tale lista sia già stato posticipato a causa dello scarso

numero di adesioni. Allo stato attuale in molti quartieri non sono stati trovati volontari disposti a presidiare il terri-torio in supporto alle forze dell'ordine». A Villagrappa i residenti hanno firmato un contratto con un'agenzia di vigilan-za privata per fermare i furti nelle a-bitazioni. Tale scelta - conclude Ragni -deve far riflettere. In quel quartiere hanno preferito azioni concrete, cercan-do un deterrente vero e scartando la pos-sibilità di aspettare Comune e polizia municipale per gli assistenti civici. In strada non ci sono cittadini, che non possono intervenire in situazione criti-che, ma guardie giurate, professionisti. Mi sorprende che Biserna si ostini a ri-lanciare un progetto dalla dubbia effi-cacia che finora non è mai decollato».

Pagina 5

nerali dellaaolnagna>

Ancora duello Biondi- Vnlbonesi 777 r'.

Pagina 38 di 43

Page 39: rassegna del 28-6-20111

Pagina 38 38 LETTERE & COMMENTI

E' importante leggere o importante la libreria?

LA CRISI

Non può esserci la crescita senza la buona politica

di Romano Baccarini

Il vero problema della crescita e cioè della ripresa

dell'economia reale e, quindi, dell'occupazione è

un problema, soprattutto, di prospettive di mercato, della offerta che deve incrociare, con la

forza dell'innovazione ed il crescente aumento della

produttività, la domanda internazionale. Per questo, il compito della buona politica è, innanzi tutto, quello di assicurare, dentro alle prospettive della

globalizzazione, un quadro di riferimento, un progetto di politica economica che sollecitano e garantiscano,

nel medio e lungo periodo, la validità degli

investimenti, riducendo, attraverso un adeguato impulso programmatorio, il rischio d'impresa, in

modo ragionevole.

Insomma, per effettuare gli investimenti occorrono i soldi, ma il "cavallo", l'imprenditore di razza, sarà indotto a bere la propria liquidità e quella che può

essere messa a sua disposizione dal sistema bancario e finanziario soltanto a quelle condizioni cd è un bene che sia così o meglio che si ripristini questo principio e

si esca da una stagione di imprenditori allo sbaraglio, senza mezzi e senza scrupoli, che ci hanno consegnato

centinaia di migliaia di "esodati", con anni e anni di

cassa integrazione straordinaria e di mobilità, pagati da pantalone, senza costi e responsabilità per la loro

incapacità e per le loro speculazioni!

E si ripristini anche il principio che gli incentivi pubblici a pioggia sono cattiva politica e clientelismo

corruttivo, tanto più che l'intervento dello Stato o degli

Enti locali può servire ad accelerare i processi di sviluppo, ma non certo a determinarli in mancanza delle suddette condizioni, comunque, fondamentali e

pregiudiziali. La buona politica, dunque, deve avere la capacità di

mettere in campo un progetto affidabile, trasparente e,

soprattutto, certo nelle regole. Un progetto che per quanto riguarda il nostro Paese

non può prescindere da ulteriori e radicali riforme per

il risanamento delle nostre strutture, strutture, come dire, di comando, di impulso e di controllo, parlo

dell'Amministrazione nel suo complesso, anche come

semplificazione e trasparenza delle pratiche burocratiche, dei Servizi, pubblici e privati, che vanno liberalizzati, da quelli bancari a quelli infrastrutturali, soprattutto, ma non solo, e, poi, delle Authority e della Giustizia, che vanno anch'esse rivisitate e rese più

invasive, celeri e trasparenti. tJn progetto che voglia essere, veramente, affidabile ed efficace, nei rapporti interni ed ancor più se vuole

attrarre capitali ed energie imprenditoriali

internazionali, non può, inoltre, prescindere dalla rimozione delle troppe rendite di posizione e dei

privilegi delle tante corporazioni che infestano la

gestione e le possibilità di sviluppo delle nostre imprese. Per questo, a proposito degli interventi del Governo Monti ed in particolare del provvedimento sul mercato del lavoro e del più recente decreto legislativo di

Passera, sia Fassina che Alfano, tralasciando, ovviamente, le reazioni scomposte dell'IDV e della Lega, hanno dimostrato di prendere fischi per fiaschi

ed hanno torto marcio. Perché anziché discutere cd

interloquire, e magari dissentire, sul disegno complessivo, troppo condizionati dalla Fiom, da u na

parte, e dai maldipancia interni e dai giornali di

famiglia, e cioè dagli interessi padronali, dall'altra, continuano a puntare il dito su questioni del tutto

marginali o peggio ancora su questioni di bottega. E' proprio il caso, in questi giorni, delle polemiche sul decreto di Passera, polemiche che non entrano,

affatto, nel merito dell'ampio disegno programmatico, delle semplificazioni e delle nuove regole che vengono introdotte e, soprattutto, degli alleggerimenti

burocratici che vengano preannunciati, che mi paiono ben congegnati e ben correlati, del resto, ai precedenti interventi, e vengono, infatti, accolti con favore sia

dalla Confindustria che dalla gran parte degli

economisti non schierati, ma si soffermano soltanto sull'entità dei contributi messi in campo direttamente

dallo Stato, quasi non conoscessero le reali condizioni della finanza pubblica. E non sapessero, soprattutto, che il problema più

pressante che abbiamo davanti non è, purtroppo, o non è soltanto quello della carenza dei capitali d'investimento, ma, in primo luogo, l'assoluta ritrosia

del "cavallo" a riprendere a bere, proprio perché ha

bisogno, ripeto, di essere tranquillizzato e riassicurato

sul suo futuro imprenditoriale, mediante regole certe e rispettate e attraverso una prospettiva più ampia che

solo l'Europa nel suo insieme può garantirgli nel

contesto concorrenziale della globalizzazione.

Come scrive, infatti, Francesco Daveri, ordinario di

Scenari Economici all'Università di Parma, "la crescita

non si fa solo coi soldi.... e, comunque, la cifra che

l'esecutivo ha intenzione di mobilitare equivale a

qualcosa come il 5% del P1L e, andando a ritroso nel

tempo, faccio fatica a ricordare un intervento di tali dimensioni", ma, poi, aggiunge, "la vera questione che

dobbiamo fronteggiare e che dobbiamo risolvere, è la

questione morale e della corruzione se vogliamo

rilanciare, com'è urgente e necessario, le

infrastrutture", che sono il vero punto di snodo, dove i

soldi, per l'appunto, sono stati persi troppo e troppo

spesso per strada, oppure buttati in opere faraoniche,

inutili ed incompiute, e negli scandali della cosiddetta

emergenza, dai terremoti alla Maddalena, fino ai

grandi eventi sportivi!

Di qui la necessilà di chiuderla con le polemiche

pretestuose e strumen i ali, prendendo il coraggio a

quattro mani, quelle del PD e del PDL, per

un'approvazione rapida dei provvedimenti sul lavoro e del disegno di legge sulla corruzione, respingendo i

piagnistei deologici della Fiom ed i lamenti d'interesse

padronale, insieme ad una mozione di appoggio a

Monti in vista dell'appuntamento cruciale di fine

mese.

Si può essere d'accordo o meno su questo o quel

provvedimento del Governo, ma, come scrive Luca

Ricolfi, che è "passato da un sostegno pieno di

speranza (primi mesi), a un dissenso colmo di

delusione (ultimi mesi), non ci sono (comunque)

alternative migliori, più credibili e più affidabili.

Specie a livello europeo, Monti è la persona che più

autorevolmente può difendere, ed effettivamente

difende, gli interessi dell'Italia"

Di più, se gli ultimi mesi sono colmi di delusione per

Ricolfi, questo si deve piuttosto alla crisi irrisolta della

politica ed alle interminabili liti interne di questi

partiti padronali e di plastica, una crisi assai più

profonda di quanto non si voglia riconoscere, di cui

l'avanzata del grillismo ne è, del resto, il più evidente e

pericoloso termometro, che alla stesura iniziale e alla

ragnatela dei provvedimenti del Governo.

Superata la boa di fine giugno il Premici dovrà, però,

riassumere il cipiglio e la determinazione dei primi

100 giorni, ma di questo e dell'agibilità politica che

potrà ritagliarsi nei prossimi mesi sarà bene

scriverne a parte, sul filo delle stesse considerazioni

di Ricolfi!

[email protected]

Pagina 39 di 43

Page 40: rassegna del 28-6-20111

Un nuo, n1Dtlo di fare

poli Lievi: quel]. del IiranDolln

IN TRASPARENZA

Un nuovo modo di fare politica: quello del tiramolla di Gianfranco Morra

n questa agonia della Seconda Re- pubblica un nuovo modo di fare po- litica si è imposto ai partiti che so- stengono il governo Monti. E' una politica che possiamo chiamare "del tiramolla". Come è noto, nel 1952 Ro-

berto Renzi e Giorgio Rebuffi crearono un nuovo eroe dei fumetti, appunto Tiramol-la. Un Plastic Man, figlio della gomma e della colla, che può allungarsi, allargarsi, restringersi, estendersi sino a divenire tut-to, dal pallone alla motocicletta, dall'aereo al cannone. Questo comic non c'è più, ma la sua tecnica ha invaso la politica. In un clima da tregenda, con l'Italia ai margini del lastrico, il premier eletto, Ber-lusconi, fece l'atto "generoso" di ritirarsi. Primo ministro divenne un nolo Lecnico dell'economia, un non-politico votato dai politici: tanti voti che mai nessuno li aveva avuti. I partiti avevano capito che il disa-stro economico richiedeva ai cittadini dei duri sacrifici e tre di essi formarono la maggioranza di sostegno a Monti, mentre gli altri due hanno sempre votato contro. Ma di questi tre, uno soltanto sostiene il governo Monti senza riserve, al punto che lo vorrebbe anche dopo, mentre gli altri due, i più numerosi, hanno assunto come regola il tiramolla. In aula non gli negano

il voto, ma nelle dichiarazioni ai mass-me-dia ne prendono le distanze. Lo appoggia-no, ma i giornali della loro area lo ridico-lizzano. Da un lato lo "tirano", cioè gli con-sentono di legiferare, dall'altro lo "molla-no", cioè ne criticano le decisioni, che pure senza il loro voto non sarebbero state pos-sibili. Il tiramolla è figlio dell'oggi e del domani. I politici sanno che, senza Monti, andreb-be anche peggio. Meglio che sia lui a ca-vare le castagne dal fuoco. Ecco perché quando chiede la fiducia ABC gliela con-cedono. Ma, almeno due, con continui mugugni, che servono a rassicurare gli e-lettori: abbia Le pazienza, noi faremo me-glio. Appoggiare Monti significa difendere l'euro. Ma il tiramolla impone anche di prevedere e apprezzare un possibile suo abbandono da parte dell'Italia: "non è una bestemmia uscirne"; "non vogliamo mo-rire di euro"; "i mass-me dia hanno stra-volto le mie parole". E di farne un argo-mento populista per attrarre i contestatori della moneta unica. Il tiramolla è un interregno tra il governo dei tecnici, subìto obtorto collo dai politi-ci, e il prossimo nuovo governo politico. Al quale tutti i partiti si preparano, ma con le ossa rotte. Anche Bersani è un campio-ne del tiramolla. E' vero che di comunista non ha più molto, si è "ammollato" nel so-cialismo europeo. Segretario del principale partito della sinistra, si fece fotografare a Vasto con Di Pieno e Vendola, paradigma visivo della alleanza dei progressisti. Ma ora che un moderato come Casini, nel suo comprensibile tiramolla, gli offre la pipa della pace, Bersani mette da porLe il mezzo toscano: Casini? Mi va bene, senza però e-scludere gli altri. Non faranno una sola li-sta, ma una "grosse Koalition" per battere Berlusconi: anche lui un eroe del tiramol-la, che un giorno dice che non si candi-derà e un altro inventa un nuovo vecchio partito dove candidarsi. Ma dove la tecnica del tiramolla è comple-ta e perfetta è nei giochi per la riduzione dei parlamentari. Ci vogliono quattro vo-tazioni a distanza, di certo non si arriverà alla conclusione. Ma (dire di) fare qualcosa è necessario, dato il malcontento popola-re. Alla Camera sono già platonicamente scesi, nel primo "tira" prima del "molla", da 615 e 508. Il capolavoro, però, è al Se-nato, dove la riduzione è stata bloccata e

verrà riproposta col metodo del caucciù: a parola saranno meno (non più 315, ma 254), di fatto resteranno come prima. Il nuovo Senato sarà Federale. Magnifico. Ma, eterno tira e molla, continuerà ad es-sere anche nazionale. Ai 254 eletti dai cit-tadini si aggiungeranno i 21 presidenti e 40 rappresentanti delle regioni. Totale: 311. La parola è stata dunque onorata col me-todo tiramolla: saranno meno di prima, cioè quasi come prima. Ma i partiti obiet-tano: i 61 regionali, non eletti, non avran-no alcuna retribuzione. Ma bisognerà rim-borsar loro "soltanto" vitto, alloggio, tra-sporti, indennità varie. Eppure sarebbe ba-stato guardare agli altri paesi federali. Ne-gli Stati Uniti i senatori sono 100, in Ger-mania 69, in Austria 62. Ma in questi paesi i Senati sono totalmente federali. Da noi il senato diventerà federale e insieme ("L ramolla") resterà nazionale. Ciò che più conta, del resto, è che il numero dei suoi componenti non diminuisca. Per non dire del "tiramolla" elettorale. Cambiare il "porcellum"? Tutti lo vogliono, ma intanto tutto è fermo, anche perché gli accordi sulla nuova legge vengono com-plicati dalla richiesta fare insieme altre modifiche, ben più lunghe e complicate, come il presidenzialismo. Un metodo ti-ramolla: chiedi due, per non averne nes-suno. La colpa, si sa, è della mancanza di tempo. Ma con l'attuale sistema non ci po-trà essere governo: PdL e Lega sono insie-me al 24 %; Pd, al 25 %, dovrebbe (cosa as-sai ardua) fare una alleanza tiramolla con IdV, SeL, Udc e IdV, per avvicinarsi ad una sicura maggioranza; Grillo mantiene il suo 20 %. Purtroppo, al punto in cui siamo giunti, anche le critiche e le accuse servono ben poco. Il tiramolla esprime il niente della politica attuale, il disorientamento gene-rale, l'incertezza sul futuro: tutti, uomini e istituzioni (Napolitano, Monti, la magi-stratura, i sindacati, la chiesa), hanno vista ridotta la fiducia. Le scelte decise e corag-giose non sono più possibili. E consentito solo il tiramolla. In questa fine ingloriosa della Seconda Repubblica, torna di attua-lità la canzone inventata da Nikka Costa mentre moriva la Prima: "Il Signor Niente ha molto da dire / E' bravo ad essere ciò che non è. / Tu tiri e molli occupato / Mentre svanisci nella tua bugia" ("Push Pull", 2001, tradotta "Tira molla").

Pagina 39

Pagina 40 di 43

Page 41: rassegna del 28-6-20111

IffIT In O ANNI SCOLASfiel

DIPLOMA

Blaise Pascal rzt tr=,:t

\l'Invaso del ponte col naso tappato n

- • I

LA PROPOSTA

Bene comune nello Statuto RI MINI Cambiare lo statuto co-munale per inserire l'acqua nella categoria giuridica del "bene comune". E' la proposta approvata dalla giunta e che sarà portata in consiglio co-munale. Un passaggio che na-sce evidentemente dalla tor-nata referendaria del giugno scorso, contro la privatizzazio-ne dell'acqua. Un'iniziativa na-ta dal comitato per l'acqua pubblica (di cui l'assessore all'ambiente Sara Visintin era un'attiva protagonista prima di assumere la carica in giunta) e su un ordine del giorno propo-sto dal segretario del partito della Visintin, la Federazione della Sinistra, Savio Galvani.

Nella delibera di giunta, si legge l'ambizioso obiettivo perseguito, ovvero "dare im-pulso anche nella quotidiana attività del Comune allo svi-luppo di una nuova forma di diritto pubblico, che tuteli e valorizzi quei beni funzionali alla effettiva tutela dei diritti fondamentali come beni di appartenenza sociale e collet-tiva". Non solo l'acqua, ma le aree verdi, la natura, più in ge-nerale il territorio. La proposta è quella di aggiungere allo sta-tuto comunale un comma nel quale si legge che "il Comune di Rimini anche al fine di tute-lare le generazioni future, ga-rantisce il pieno riconosci-mento dei beni comuni in quanto funzionali all'esercizio dei diritti fondamentali della persona nel suo contesto eco-logico".

Pagina 13

Pagina 41 di 43

Page 42: rassegna del 28-6-20111

Consegnato al nucleo ant smo uno puri gio in piazza]

dai bagnini :i abusivi-ito d'appog-le Roma

Divise pronte per l'estate II Nac insieme agli amministratori e ai bagnini in piazzale Roma

Tuffo nel passato: contrabbando di bionde NAC Preso napoletano "vittima" di 1)e Magistris. Pironi: I vu' cumprà con la crisi possono aumentare, la guardia sarà alta

rmai sono "l'esempio" nella lotta all'abusivismo commerciale in spiaggia, ma sanno che non biso- gna abbassare la guardia,

soprattutto con la crisi che potrebbe portare a uno ritor-no del fenomeno. E un ritorno intanto c'è già stato, ma di un reato che "sa di antico": il contrab-bando di sigarette. Il lavoro del Nac, il Nucleo Anti abusivismo Commerciale di Riccione, è iniziato. Un napoletano, classe 1962, dal cognome tipicamente campano, è stato pizzicato in spiaggia mentre, con la borsa in una mano e una stecca nell'altra, vendeva sigarette di contrabbando. Fermato dai vigili in zo-na Alba pochi giorni fa, si è preso una denuncia e presto gli arriverà una salata sanzione amministrativa, oltre al seque-stro della merce, 2 chili e 480 grammi, 9 stecche di "bionde". Fuomo, un perso-naggio "d'altri tempi" con una sfilza di precedenti, ha spiegato che la colpa per cui era in riviera era di De Magistris: in-fatti "lavorava" come parcheggiatore, a-busivo, a Napoli, ma il neo sindaco gli ha pedonalizzato la "sua" strada, ren-dendolo di fatto "disoccupato". Per lui, i vigili hanno dovuto "rispolverare" vecchi articoli del codice penale. Intanto, come promesso, ieri è stata consegnata dal presidente Enzo Manzi della Coopera-tiva Bagnini al Comune una piccola stanza di 15 mq, su piazzale Roma, a-diacente al Centro direzionale spiaggia, dove gli uomini del Nac possono avere un punto d'appoggio per rinfrescarsi e tenere la merce sequestrata. Ma non sarà un ufficio. "Sarà prima di tutto un modo per interloquire con la polizia municipale", spiega l'assessore Lanfran-co Francolini, anche quando non ci so-no perché "ci sarà un cartello con il nu-mero da chiamare" e potrebbe essere un presidio anche di sera. "Il nostro Nac è sempre indicato come il buon esempio, grazie anche alla sinergia con capitane-

ria di porto e carabinieri". Se il vu' cum- prà è ormai merce rara, la guardia non si deve abbassare. Come spiega il co- mandantedei vigili Graziella Cianini "si teme che questa sarà una estate più im- pegnativa", quindi i controlli continua-

no, non solo in spiaggia ma anche negli appartamen- ti. "Sul tema - spie- ga il sindaco Massi- mo Pironi - venerdì firmeremo un pro- tocollo in prefettu-

ra con tutti i sindaci che prevede possi- bilità come contratti con la vigilanza pri- vata o numeri dedicati". Quest'anno, sottolinea, la guarda deve restare alta: "la crisi potrebbe portare a una maggior presenza di queste persone, sia afferenti alla malavita che 'liberi pensatori"'. (c.r.)

Tuffi nel passato: contrablxIndo di bionde

Pagina 42 di 43

Page 43: rassegna del 28-6-20111

BARILLA

Giunta "Diamo i permessi solo se c'è ritorno" RICCIONE "E' il lancio di una nuova linea per gli aperitivi, che saranno a pagamento, utilizzando inoltre prodotti tipici lo-cali". Così il sindaco Mas-simo Pironi e l'assessore Lanfranco Francolini illu-strano la bontà del "chiosco" Barilla in piaz-zale Aldo Moro. "L'inizia-tiva farà tappa in altre città d'Italia. Qui viene abbinata al Festival del Sole". All'Aldo Moro "sa-ranno solo 6/7 i posti auto in meno e nelle cas-se comunale entreranno circa 10mila euro di oc-cupazione suolo pubbli-co" per una 20ina di giorni. Ma quello che sottolineano è che un marchio importante sce-glie Riccione, quindi ve-dono un ritorno d'imma-gine per la Perla. La Ba-rilla aveva addirittura chiesto piazzale Roma, ma per distribuire gli e-venti le è stato concesso l'Aldo Moro. "La stessa Barilla alcuni anni fa alle-stì", in zona Terme, ricor-da Pironi, "un villaggio del Mulino Bianco in cui dava addirittura la cola-zione gratis", e nessuno si disse contrario. "Non diamo il permesso al pri-mo che capita - sottoli-nea Francolini - ma solo se c'è un ritorno e una valenza a livello naziona-le".

Pagina 23 RICCIONE

= Allarme Luilla, anabasLma parlar ne LL'91UUL'

Pagina 43 di 43