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Ufficio stampa

Rassegna Idv ER del 10-2-2012

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Piacenza

Reggio Emilia

Modena

Ferrara

Ravenna

Rimini

INDICE

La sfida del Raineri-Marcora:un vigneto in città10/02/12 Libertà 3

«Nessun reato,ma comportamenti censurabili»10/02/12 Libertà 4

«Cultura politica davvero bassa»10/02/12 Libertà 5

Respinto dal Tar il ricorso di Cesi10/02/12 Gazzetta di Reggio 6

Trasferimento, Cesi perde ricorso10/02/12 Il Giornale di Reggio Emilia 8

«Abbiamo dato priorità alla prima casa»10/02/12 Il Resto del Carlino Reggio 9

Il Tar boccia Cesi Che va al contrattacco10/02/12 Il Resto del Carlino Reggio 10

Dalla Regione due milioni per lo sci «Ora comprensorio unico con l’Abetone»10/02/12 Il Resto del Carlino Modena 11

«Si è preferito spendere i soldi in stadio e piscina»10/02/12 Modena Qui 12

Amministrative, i democratici sempre più vicini a Pierotti10/02/12 Il Resto del Carlino Ferrara 13

Capatti (idv) Sul caso omofobia minoranza confusa10/02/12 La Nuova Ferrara 14

«Ogni giorno di neve costa 100mila euro»10/02/12 Il Resto del Carlino Ravenna 15

Sicurezza Il Pdl: “Ladri e individui pericolosi si aggirano di notte all’ospedale”10/02/12 La Voce di Romagna Ravenna 16

Francolini ci crede poco: «Faremo controlli spot e non risolveremo nulla»10/02/12 Corriere Romagna di Rimini 17

Alla maggioranza non bastano le scuse di Tabellini10/02/12 Corriere Romagna di Rimini 18

Montanari pronto a denunciare quei locali dove si fuma10/02/12 Il Resto del Carlino Rimini 19

Fronte unito dei partiti in difesa di Cecchini10/02/12 Il Resto del Carlino Rimini 20

Maggioranza, politica, con Cecchini10/02/12 La Voce di Romagna Rimini 21

Parlare d’altro per non dare risposte10/02/12 La Voce di Romagna Rimini 22

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verso l'uso di doni tedeschi resi-stenti alla Peronospora forniti dall'istituto di Patologia della Cattolica, oltre alle varietà anti-che (Barbesino, Bianchetto di Bacedasco, Bugalò, Colora, Co-lombina, Crova, Gravarena, Lec-co, Lisora, Melara, S. Maria e St-ciucaera), alla Malvasia di Can-dia, a Croatina-Bonarda, Barbe-ra e Vérdea per un totale di 336 barbatelle su mille metri qua-drati di terreno, come ha chiari-to Di Pierdomenico. «F. un'espe-rienza importante perché finora non abbiamo esempi di campi sperimentali di questo tipo, se non uno a Zia= - ha spiegato Bernizzoni - una possibilità non solo per "vivere" integralmente un vigneto, ma anche per propa-gare delle varietà locali».

Betty Pa ra boschi

La presentazione del progetto di realizzazione di un vigneto sperimentale al Raineri Marcora (foto Bella rd o)

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press unE 10/02/2012

LIBERTÀ Q138313138 1.1113311,1031181, 8.1Ernesto Prall 881 1883

La sfida del Raineri-Marcora: un vigneto in città Progetto in collaborazione con la Cattolica, a dimora tra gli altri Ortrugo, Malvasia e Bonarda

Finora era la succursale del "Marcora" di Castelsanffiovanni a poter contare su una cantina che produce ottomila bottiglie l'anno e riserva sorprese come lo spumante Rose e il sidro di mele spurnantizzato secondo il metodo classico. Ma presto an-che il "Raineri Marcora" di Pia-cenza potrà avere un ruolo im-portante in ambito enologico: infatti prevista nei prossimi me-si la messa a dimora del vigneto sperimentale realizzato dall'Itas "Raineri" in collaborazione con la facoltà di Agraria della Catto-lica di Piacenza. Ad annunciano, ieri nella sede di Strada Agazza-no, sono stati la dirigente scola-stica Teresa Andena, il preside di Agraria Lorenzo Morelli, i do-centi Giuliano Di Pierdomenico e Paola Gazzola e il dottorando

della Cattolica Fabio Bernizzoni che sarà anche il referente tec-nico-scientifico del progetto: «Per noi è un traguardo impor-tante soprattutto per il nuovo in-dirizzo formativo in "Viticoltura ed enologia" che sarà avviato il

prossimo anno - ha commenta-to la dirigente Andena - un tra-guardo raggiunto grazie all'au-torizzazione della Regione arri-vata pochi giorni fa e alla colla-borazione di un ente di ricerca come la Cattolica».

Ma aldilà del traguardo per la scuola, a avere i vantaggi mag-giori saranno i futuri studenti del "Raineri Marcora": «Questa si-nergia fra istituzioni nasce per creare delle figure professionali che facciano evolvere il territo-rio - ha commentato il preside Morelli - all'inizio del Novecento Piacenza produceva molta uva da tavola e poco vino: solo dopo ha dovuto evolversi e i suoi vini hanno conquistato dei buoni re-cord. Evolvere è necessario e per farlo bisogna creare sinergie». Ma anche vigneti: quello d.ell'i-tas in particolare «sarà una colle-zione di vitigni e di forme di al-levamento che prevedono pota-ture manuali e automatizzate' ha spiegato Bernizzoni: a essere messe a dimora infatti saranno diverse varietà di Ortrugo attra-

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«Nessun reato,ma comporeamend (EIVRITabiN

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LIBERTÀ Q138313138 1.1113311,1031181, 8.1Ernesto Prall 881 1883

«Nessun reato, ma comportamenti censurabili» Sandro Miglia (presidente dei seggio di Sant'Ilario) ha riferito i fatti in questura: «Stranieri accompagnati in gruppo dalle stesse persone ed alcuni che fotografano le schede, il tutto riconducibile al candidato Raggi»

Primarie&voti contestati, la Digos continua a ricostruire il puzzle ascoltando tutti coloro che possono dare un contributo a capire cosa sia accaduto in al-cuni seggi domenica scorsa. Al centro delle polemiche il voto degli stranieri, in particolare di quelli che dopo aver espresso la propria preferenza hanno foto-grafato la scheda e poi fatto ve-dere l'immagine a persone in at-tesa all'esterno.

Nei giorni scorsi sono stati a-scoltati in questura il segretario del Pd Vittorio Silva (che aveva parlato di "episodi da chiarire, che comunque non hanno con-dizionato l'esito finale"), quello di Rifondazione comunista Ro-berto Montanari (accompagna-to da Francesco Barbieri, testi-mone di alcuni comportamenti sospetti) e quello dell'Italia dei valori Sabrina Preda (il partito ha presentato un esposto-querela contro scritte e voci diffamatorie sul conto dei dipetristi). Ieri è sta- ta la volta del consigliere comu-nale di Rifondazione comunista Carlo Pallavicini (che avrebbe vi-sto e segnalato per primo alcune anomalie sull'afflusso di immi-

grati) e di Sandro Mignoli, com-ponente del Comitato promoto-re delle Primarie e presidente del seggio di Sant'Ilario.

«Non ho fatto altro che riferire quanto già detto anche in altre sedi—ha -detto al termine Migno-li --- ossia alcuni fatti che non so-lo io ho potuto vedere. Innanzi-tutto ho segnalato diversi stra-

nieri accompagnati ripetuta-mente dalle stesse persone: sono personalmente uscito dall'audi-torium per dire che non si pote-va fare così e che c'era la possibi-lità che quei voti venissero an-nullati. In almeno tre occasioni, poi, ho visto persone clic

r e foto-

g. afavano la se. heda, nonostante il mio esplicito divieto. E ho po-

fotografare la scheda non era proibito e che nessuno ha tenu-to un comportamento illegale. «Nessuno ha mai accusato l'Italia dei valori o qualche altro concor-rente di aver commesso un reato

ha precisato l'avvocato Migno-li --- anche perché alla fine credo che non si possano neppure con-figurare illeciti penali, fermo re-stando che saranno le autorità preposte a deciderlo. Ma sicura-mente dal punto di vista morale e politico certi comportamenti non mi sembrano il massimo, di-re che non erano espressamente vietati mi. pare una posizione un. po' debole. E che non trasforma in buono quello che non lo è».

La Digos ha anche incontrato Pallavicini: l'esponente del Prc ha meglio chiarito alcuni episodi a cui avrebbe assistito fuori dai seggi. «Io credo di aver visto com-portamenti illeciti e lo ribadisco» ha commentato, senza però fare riferimento esplicito ad alcuna forza politica. Nei prossimi gior-ni. gli approfondimenti della que-stura proseguiranno, dopodiché il materiale sarà trasferito alla Procura della Repubblica.

Michele Rancati

tuto anche constatare che le schede fotografate riportavano il voto per il candidato Idv Samue-le Raggi. Che poi ho notato in strada proprio con queste stesse persone».

Mtalia. dei valori, nel presenta-re l'esposto querela con cui chie-de che venga tutelato il partito da attacchi diffamatori, ha detto che

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press unE 10/02/2012

LIBERTÀ

G ìan D'Amo (Cittàcom une)

«Cultura politica davvero bassa»

(rnir)- (-ndidato sincla(ci alle Primarie d - stra, torna sulla vicenda dei voti "sospetti" coi). -liti duE4 attacco alElciv. «Quando Se dire che fotografare . e schedci

(:•votat() rion viei a-t() dal regolarilent() dell.e Prirriarie - spiega il leader di Cittàcomune - mi ne da pensa e ad un (-ul t(ra T)()Iitic-a eli pr(ifilo molto basso. E I() stesso discorso vale per gli stra-nieri portati. al seggio co-me "truppe can( inellate" da far votare •

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Candidate)». Pagina 15

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CY RREGGIO » UN CASO CONTROVERSO

Respinto dal Tar il ricorso di Cesi I legali del sottufficiale dell'Arma trasferito a Vignola intenzionati a impugnare l'ordinanza davanti al Consiglio di Stato

di Linda Pigozzi CORREGGIO

E' stato respinto dalla prima sezione del Tar di Parma il ri-corso presentato nei giorni scorsi dai legali del luogote-nente Roberto Cesi. Il Tar era chiamato a esprimersi sulla legittimità del trasferimento del sottufficiale dell'Arma da Correggio alla tenenza di Vi-gnola, nel Modenese. Ma an-che sul ritiro della pistola d'ordinanza e del tesserino personale del luogotenente, oltre che sull'atto di revoca dell'alloggio che era stato da-to in uso al militare.

«Abbiamo appreso dal Tar di Parma un nuovo principio giuridico: la pubblica ammi-nistrazione può trasferire un dipendente senza specificar-ne i motivi, trincerandosi die-tro la possibile lesione dell'immagine dello stesso nel caso di loro divulgazione. Principio totalmente estra-neo al diritto, pericolosissi-mo, soprattutto se applicato anche alla risoluzione del rap-porto», ha commentato ieri l'avvocato Giulio Cesare Bo-nazzi che, assieme ai colleghi Daniele Turco e Alessandro Conti, assiste il luogotenente in questa controversa vicen-da.

Letta l'ordinanza del Tar i legali annunciano ora l'inten-zione di ricorrere al Consiglio di Stato.

«Nei giorni scorsi il mare-sciallo Roberto Cesi - ha pro-seguito Bonazzi - ha presen-tato querela avanti la procura della Repubblica di Reggio con richiesta di procedere nei confronti di chi lo ha accusa-to di quei fatti che il Coman-do dell'Arma ha recepito, pur non indicandoli specifica-mente, nell'ordine di trasferi-mento. Lo stesso ha inteso co-sì tutelare, più che se stesso, la moglie e i figli, nella certez-za che, quanto prima, verrà ri-stabilita la verità».

La querela, chiarisce il lega-le, è contro ignoti in quanto «non ci è dato sapere chi e per quali fatti viene accusato il nostro assistito».

In fase di approfondimen-to in procura ci sono in que-ste ore anche le segnalazioni arrivate sull'operato del sot-tufficiale dell'Arma, rimasto

Presentata anche querela in procura

E' il 28 dicembre scorso quando viene notificato al luogotenente Roberto Cesi il provvedimento di trasferimento disposto dal generale Vittorio Tommasone, comandante della legione Emilia-Romagna. Il sottufficiale dell'Arma, dopo tredici anni alla guida della stazione correggese dei carabinieri, viene trasferito a Vignola, nel Modenese. Tramite i propri avvocati, Roberto Cesi impugna il provvedimento davanti al Tar di Parma, chiedendone la sospensione. Ieri il Tar si esprime rigettando il ricorso. Il pool di legali del luogotenente (gli avvocati Giulio Cesare Bonazzi, Alessandro Conti e Daniele Turco) si attiva per presentare ricorso al Consiglio di Stato. Nel contempo gli avvocati presentano una querela in procura chiedendo di procedere nei confronti di chi ha accusato Cesi. «La querela - specifica l'avvocato Bonazzi - è contro ignoti perché non siamo a conoscenza dell'identità degli accusatori del nostro assistito».

di legali cui s'è affidato Rober-to Cesi prepara quindi il ricor-so al Consiglio di Stato contro la recente ordinanza del Tar parmense. Il provvedimento di trasferimento al centro del-la questione era stato notifica-to a Cesi il 28 dicembre scorso ed era stato disposto dal co-

mandante della legione Emi-lia-Romagna Vittorio Tom-masone. Roberto Cesi, ricevu-ta la notifica, impugnò imme-diatamente il provvedimento tramite i propri legali per chiederne in via cautelare la sospensione.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Pagina 29 PC[iRiGE IO»UN USO COYCF.VERNO

Respinto dal Tar il ricorso di Cesi

Porta il figlio a s tifa da ull'ant

per ben tredici anni alla guida della caserma correggese.

«Sono emersi diversi spun-ti investigativi - aveva com-mentato nei giorni scorsi il procuratore capo Giorgio Grandinetti - ma è necessario filtrare molto e guardare be-ne all'interno di queste vicen-

de anche nell'interesse dello stesso Cesi. L'ipotesi riguarda un reato contro la pubblica amministrazione, ma c'è il se-greto investigativo e la pista va valutata con molta atten-zione».

Mentre proseguono (su due fronti) le indagini, il pool

press LinE 10/02/2012 GAllETTA DI REGGIO

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Il luogotenente Roberto Cesi

Roberto Cesi sfila in corso Mazzini, in centro a Correggio, durante la festa dell'Arma del 2008

Pagina 29 »UN USO COYCF.VERR,

Respinto dal Tar il ricorso di Cesi

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traresoiab Roberto Ce»

• N's,i,A,s •

Gli avvocati: "Grave che un dipendente pubblico non possa sapere il perché di un atto che lo riguarda -

Trasfeil nto Cesi perde ricorso Il Tar di Parma: "L'Arma non fornisce spiegazioni'? Meglio per il maresciallo.: CORREGGIO Ti maresciallo Roberto Cesi deve rassegnarsi, almeno per ora, al trasferimen- to. Ti Tar di Parma ha infatti respinto il ricorso presentato dal luogotenente, che - il 27 dicem-bre scorso è stato trasferito a Vignola dal comando Legione Carabinieri Emilia Romaù a.

Il Tar di Parma ha deciso che «a un primo sommario esame il ricorso non appare sorretto da adeguato fumus», cioè da ade-gua‘fi presupposte. Il collegio che si è espresso su questo caso ritiene che la decisione dei tra-sferimento non appare spropor-zionata. Per i giudici il ricorso di Cesi non è fondato nemmeno se si considera il fatto che il comando dell'Arma non ha motivato nei dettaglio le moti-vazioni del trasferimento. infat-ti per il Tar la divulgazione delle motivazioni «sarebbe potuta risultare lesiva per lo stesso ricorrente prima ancora che per l'immagine pubblica dell'Anna».

Alla luce di queste considera-zioni, che non entrano nel meri-to ma solo sulla correttezza for-male del provvedimento del-l'Arma, i giudici respingono la richiesta di sospensione del tra-sferimento, ma anche della sospensione della nomina di un nuovo comandante della stazio-ne di Coneggio, della revoca dell'alloggio di servizio di Cesi e di altri atti, tra cui l'accesso al sistema di videosorveglianza della caserma.

Ti Tar sembra aver quasi riba-dito il vecchio motto dell'Ar-ma, quello secondo cui i carabi-nieri sono o dovrebbero essere "usi ad obbedir tacendo e tacen-do morir".

Di parere contrario i legali Daniele Turco, Giulio Cesare Bonazzi ed Elena Poritiroli, che hanno presentato il ricorso ai Tribunale. amministrativo. «Oggi abbiamo appreso dal 'Far di Parma - si legge in una nota dell'avvocato B-onazzi - un nuovo principio giuridico. La

Pubblica Amministrazione può trasferire un dipendente senza specificarne i motivi, trinceran-dosi dietro la possibile lesione dell'immagine dello stesso nel caso di loto divulgazione. Prin-cipio totalmente estraneo al diritto, pericolosissimo, soprat-tutto se applicato anche alla risoluzione del rapporto».

I legali annunciando che verrà presentato ricorso al Con-siglio di Stato.

«Nei giorni scorsi - prosegue la nota 1. il maresciallo Robérto Cesi ha presentato querela avanti la Procura della Repub-blica di Reggio con richiesta di procedere nei confronti di chi lo ha accusato di quei fatti che il Coniando dell'Arma ha recepi-to, pur non indicandoli specifi-camente, nell'ordine di trasferi-mento.

Lo stesso ha inteso così tute-lare, più che sé stesso, la moglie e i ngii, nella certezza che, quanto prima, verrà ristabilita la verità».

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LA~ 20 2 1MU: IL VICESINDACO REPLICA A NEGOZIANTI E ARTIGIANI

«Abbi o dato priorità alla prima casa» «Comprendiamo le ragioni delle associazioni di com- mercianti e piccoli imprenditori riguardo all'introduziOne

- dice il vicesindaco Filomena De Sciscio, repli- cando agli attacchi pubblicati oggi sul Carlino -. E una misura introdotta e resa obbligatoria dal governo Monti. Lo stesso governo, tagliando ulteriormente i trasferimenti ai Comuni, ha di fatto imposto agli enti locali di incremen- tare te aliquote standard: non c'era scelta, L'unica vera scelta del Comune è stata di contenere l'aumento ddl'imu sulla prima casa, più delt Imu sulla seconda casa e sui ,fabbricati produttivi. Sono sensate le considerazioni di 'Di- stano Mussini di Cna sull'importanza degli stabilimenti produttivi per gli imprenditori. Si è scelto però di dare prio-

rità alla prima casa, quella degli artigiani compresa. D'al-tra parte, la manovra Monti è stata più dura con le fami-glie, che con le imprese. A Mauro Garlassi di Confartigia-nato ribadiamo che di Berlusconi ce n'è già uno e le conse-guenze del suo operato le stiamo ancora subendo. Pie) con-sultare i bilanci del Comune quando vuole, sono Pubblici. Si accorgerà che da anni la spesa corrente diminuisce gra-zie a incisive razionalizzazioni, l'indebitamento è stato di-mezzato, le spese per il personale procapite sono le più bas-se in regione, gli incarichi professionali sono scesi del 30%, la pressione tributaria è la più bassa dell'Emilia

Nello stesso tempo, i Servizi hanno tenuto. E questo significa efficienza e progresso del bene comune».

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— CORREGGI° —

IL TAR di Parma boccia l'istanza di sospensiva per l'an-nullamento della proposta di trasferimento d'autorità per "incompatibilità ambientale" del luogotenente Roberto Cesi, E per il "caso" esploso a Correg-gici i primi di gennaio, che tan-to clamore ha destato nel paese dove il sottufficiale ha guidato per ben 13 anni il coniando dell'Arma, si inaugura un nuo-vo capitolo. «Considerato che, ad un primo sommario esame, il ricorso non appare sorretto da adeguato fumus sia per la non ravvisabilità della mancan-za di proporzionalità nella mi-sura adottata — si legge nelle motivazioni contemplate nelle 4 pagine dell'ordinanza - sia per la particolare prudenza di-mostrata dall'amministrazione nel motivare le ragioni del prov-vedimento pur senza entrare nel dettaglio di accadimenti la cui divulgazione sarebbe potu-ta risultare lesiva per lo stesso ricorrente prima ancora che per l'immagine pubblica dell'Arma; ritenuto, pertanto, che non sussistono i presuppo-sti per la concessione della mi-sura cautelare, pur potendosi compensare le spese della pre-sente fase cautelare, il Tar re-spinge la suindicata domanda incidentale di sospensione». Ed è proprio sull'eccessiva pru-denza dell'amministrazione, sulla non trasparenza delle ra-gioni del provvedimento, che tornano ad insistere i legali di

Roberto Cesi. «Abbiamo appre-so dal Tar di Parma un nuovo principio giuridico — si legge nella noia diramata ieri dall'av-vocato Giulio Cesare Bonazzi, che assieme ad Elena Pontiroli difende il luogotenente -. La pubblica amministrazione può trasferire un dipendente senza specificarne i motivi, trinceran-dosi dietro la possibile lesione dell'immagine dello stesso nel. caso di loro divulgazione. Prin-cipio totalmente estraneo al di-ritto, pericolosissimo, soprat-tutto se applicato anche alla ri-soluzione del rapporto». E la difesa annuncia subito una contromossa: il ricorso al Con-siglio di Stato. Non solo: si sco-pre, infatti, che il sottufficiale ha già preso provvedimenti contro chi avrebbe stigmatizza-to il suo operato: «Nei giorni scorsi il maresciallo Roberto Cesi ha presentato querela avanti la procura della Repub-blica di Reggio con richiesta di procedere nei confronti di chi lo ha accusato di quei fatti che il coniando dell'Arma ha rece-pito, pur non indicandoli speci-ficamente, nell'ordine di trasfe-rimento. Lo stesso ha inteso co-si tutelare, più che se stesso, la moglie e i figli, nella certezza che, quanto prima, venga rista-bilita la verità»,

L'AVVOCATO Daniele Tur-co, che segue il luogotenente dal punto di vista amministrati-vo, fa notare come le motivazio-ni dell'ordinanza siano di fatto formali e, a suo avviso, prive di sostanza.

COKUCCO IL MILITARE QUERELA

11 Tar boccia Cesi Che va al contrattacco

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GUAI luogotenente Roberto Cesi è stato trasferito a Vigercela

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IL DIBATTITO

confronto

Netta sede detta Cornuità montana si è tenuta urta riunione con enti Locali, associazioni e operatori per discutere dei futuri

interventi per iL turismo

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necessario creare un soggetto in gratto di

coordinare tutte Le realtà coinvotte net settore,

dalle piste ai 'doposcr

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La riunione di mercoledì nella sede della Comunità montana del Frignano

Dalla Regione due milioni per lo sci «Ora comprensorio unico con l'Abetone» Summit a Pavullo. Senì ... «Situazione economica insostenibile»

PAVULLO

UN CONFRONTO importante per il turismo invernale, quello che si è svolto mercoledì nella se-de della Comunità montana del Frignano, che «risponde alle solle-citazioni arrivate da chi si trova in prima linea nelle stazioni scii-stiche ha detto il presidente Luciana Serri — e dettato dall'ur-genza di una situazione economi-ai insostenibile». Al dibattito han-no preso parte gli assessori regio-nali alle attività produttive e al tu-rismo, Gian Carlo Muzzarelli e Maurizio Melucci, l'assessore pro-vinciale al turismo Mario Galli, il presidente dell'Unione di prodot-to, Pierluigi Saccardi, i sindaci dei COMI3Tli del Frignano, le asso-ciazioni di categoria e gli operato-ri del settore. Dalla Regione è emersa una «gran-de disponibilità per continuare a sostenere la montagna», hanno detto gli assessori. «Ci sono 2mi-lioni di curo che stanno per essere dirottati sulle stazioni sciistiche

della Regione – ha confermato ivluzzarelli – mentre sta per esse-re concluso un progetto per lega-re l'energia rinnovabile agli im-pianti, che ammortizzerà i costi di gestione». E sull'invito a unir-si, è intervenuto il presidente del

TURISMO & CR 15 Gli operatori registrano un calo di presenze sulle piste del 50% rispetto al 2010

Collegio nazionale dei maestri di sci, Luciano Magnani. «La mon-tagna è un'azienda e come tale va tratta» ha ribadito Magnani, che, insieme al direttore del Consor-zio del Cimone, Luigi Quattrini, ha punto il dito contro una man-canza. «Tutti i reparti della mon-tagna lavorano bene, dagli im-pianti, agli esercizi commerciali, ai maestri di sci. Ma manca un in-terlocutore capace di coordinare tutti i soggetti coinvolti, sulle pi-

ste e nel doposci». Qualcuno, insomma, che sappia mandare. avanti l'azienda 'monta-gna', tanto più in un momento di crisi come quello attuale, dove, ha sottolineato Quattrini, «abbiamo registrato un calo di presenze sul-le piste del 40/50% rispetto al 2010/2011„ che sale al 70% se para-gonato all'ultima stagione positi-va di 3 anni fa› Un interlocutore che l'assessore Melucci ha indivi-duato nel già presente Consorzio Valli del Cimone, «un soggetto in-dicato per la promozione turistica del territorio». Ribadita l'impor-tanza di creare un comprensorio unico tra Cimone e Abetone, per il quale, hanno assicurato gli as-sessori regionali, la Toscana sem-bra aver già espresso parere favo-revole. Una sinergia che si espri-merebbe con l'adozione di uno skipass unico a prezzi differenzia-ti in base alle stazioni, e con l'isti-tuzione di un servizio navetta, con partenze da Pievepelago, dire-zione Abetone e Cimone.

Milena Vanoni

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«Si è preferito spendere i soldi in stadio e piscina» C'è una sottile ironia quando, nel corso dello stesso mese, vieni elogiato pubblicamente per il lavoro compiuto in questi anni, mostrando i `grandi numeri' che vi girano intorno, e ti co-municano che tra due mesi verrai licenziato. Non solo tu, tu e i tuoi colleghi: 16 persone in totale. E c'è ancora più ironia, quando questa decisione viene presa per 'scelta politica' dai dirigenti di un Comune, i cui tuoi due diretti referenti, il sindaco Enrico Campedelli e l'as-sessore alla Cultura Alessia Ferrari, sono sta-ti eletti per due partiti ( Pd e Idv ) che a livello nazionale fanno un gran parlare di tutela del lavoro e dei diritti dei giovani precari. E quel-lo che sta accadendo oggi a Carpi, alla Loria, dove l'amministrazione, dopo 4 anni e mezzo, ha deciso di non rinnovare l'appalto alla Co-op che gestisce il servizio del prestito. In tutti questi anni, abbiamo visto cose su cui

volendo si sarebbe potuto limare per trovare i soldi per il rinnovo dell'appalto. Solo per ci-tarne alcune: fare pagare agli utenti l'utilizzo di internet come avviene in altre biblioteche modenesi, rinunciare a qualche iniziativa, stampare meno materiale promozionale, la cui metà viene poi puntualmente buttata via... Ma, evidentemente, l'apparenza conta più dei lavoratori. Di quei lavoratori a cui in que-sti anni è stato chiesto di andare a lavorare tutte le domeniche e di essere presenti, per ga-rantire il servizio, a prescindere da qualsiasi condizione meteorologica e che, guarda caso, sono anche i meno tutelati. A Modena l'assessore alla Cultura, posto da-vanti agli stessi tagli di Carpi, ha scelto stra-de diverse che tutelassero i lavoratori. A Car-pi non si è neanche voluto tentare: è già stato

deciso che verranno messi dipendenti comuna-li in esubero, senza alcuna esperienza. Non è, quindi, che verremo lasciati a casa per una chiusura del servizio o per incompetenza, ma semplicemente perché chi amministra in que-sti anni ha avuto poca lungimiranza. La no-stra unica colpa è quella di essere personale esterno e, quindi, il meno tutelato. Resta un'amara consolazione: per 'scelta po-litica' coni soldi che il Comune aveva a dispo-sizione si è preferito rifare stadio e piscina. Nel molto tempo libero che ci ritroveremo da aprile, potremo usufruire di questi nuovi servi-zi, sempre che riusciremo a sopravvivere sen-za uno stipendio. E in tal caso, speriamo al-meno che l'amministrazione comunale ci con-ceda un abbonamento a prezzo ridotto...

■ I quasi ex-bibliotecari della Biblioteca Loria

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Icenziamenti alla I ioria, e l'ora della rabbia Due lettere e turni l'amarezza per l'appalto negato Ja. gium

Una class aetion per i debiti cronici? S . può fare

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press LinE 10/02/2012

it Resto del Carlino

FERRARA COMACCHIO IN PROGRAMMA OGGI L'ASSEMBLEA DEL PD. GABRIELE BELLINI: «CLIMA DISTESO»

Amministrative, i democratici sempre più vicini a Pierotti OGGI si terrà l'assemblea del Pd in vista delle prossime elezioni amministrative. Un'assemblea importante se non decisiva che potrebbe decidere di dare mandato al diretti-vo di stringere alleanze per l'appuntamento elettorale di maggio. Ieri sera era previsto un direttivo dei Democratici, dopo l'incontro di mercoledì sera con L'Onda. «È stato un incon-tro costruttivo riferisce il segretario comuna-le Gabriele Bellini — e di grande collaborazio-ne. Abbiamo anche trovato numerosi punti di

convergenza, a livello di programma». In particolare il punto di partenza: (C'è biso-gno di fare molto per risollevare Comacchio da questa pesantissima crisi continua Bellini — e occorre programmare a lungo termine, in vista di quindici o venti anni». Punti in comu-ne ce ne sono, e a quanto pare non ci sono pre-clusioni: «C'è dialogo e disponibilità, in un cli-ma disteso e sereno osserva Bellini -- ben di-verso da quello delle ultime comunali». Alle ultime amministrative infatti fra L'Onda e il Pd non correva buon sangue, così come fra

il Pd e altre forze di centrosinistra. Oggi, alme-no per il momento, la situazione è diversa. Poi, quando si formeranno i vari schieramen-ti, inizieranno le scaramucce. Il Pd deciderà in questi giorni: probabile l'alleanza con L'On-da, ma non si esclude nemmeno la vicinanza con la coalizione di Sei, RC, PdCI e Italia dei Valori. L'Onda, da parte sua cerca alleanze per poter incidere sul futuro governo della cit-tà. E su Alessandro Pierotti candidato ci sareb-bero molte pressioni.

Paola Vancini

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BERRA

Capatti (Idv): «Sul caso omofobia minoranza confusa»

BERRA

«Intervengo a seguito della di-chiarazione rilasciata dal ca-pogruppo di minoranza Stefa-no Grillanda, in merito all'ap-provazione delle mozioni pre-sentate all'istituzione del regi-stro comunale delle unioni ci-vili e azioni di contrasto all'omofobia, in sede dell'ulti-mo consiglio comunale».

Inizia così la nota inviata da Dario Capatti, consigliere co-munale Idv a Berra. «Come da consuetudine, quando si trat-ta di tematiche importanti e di impatto sociale - scrive Capat-ti - , la minoranza non entra nel merito degli argomenti, ar-roccandosi su posizioni dal dubbio contenuto culturale, il che denota incompetenza in materia, superficialità, e poca sensibilità. Mi interrogo su quali siano le tematiche da di-scutere in un consiglio comu-nale ed invito il consigliere a presentarne alcune che siano, per lui ed il suo gruppo, degne di nota. Diviene semplice non assumersi responsabilità a li-vello locale con risposte confu-sionarie. Forse, se si fosse in-formato adeguatamente ed avesse seguito con attenzione il dibattito, le motivazioni per istituire un registro per le cop-pie di fatto non sarebbero ap-parse così banali neppure a lui».

. EIRIPRODUZIONE RISERVATA

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Centrale a biogas, preoccupa la viabilità

press LITE 10/02/2012 la Nuova Ferrara

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press LinE

il Resto del Carlino 10/02/2012 Ravenna

«Ogni criomo di neve costa 1COmila euro» L'assessore Claudia Zivieri spiega il piano che fronteggia l'emergenza

di ANTONIO VECA

DOPO alcuni giorni di tregua la città si prepara nuovamente ad af-frontare l'emergenza nel weeke:n.d. Finora il piano neve co-munale ha sostanzialmente retto l'urto di condizioni meteo eccezio-nali, pur con alcune zone di soffe-renza, soprattutio in centro.

Assessore Zivieri, come è strutturata la macchia d'emergenza per il piano ne-ve?

«L'amministrazione ha un con-tratto con Sfera, società consorti-le, per la manutenzione ordinaria delle strade e anche per il Piano neve, che prevede una quota mini-ma l'anno (circa 30mila curo), per la reperibilità dal 15 novembre al 15 marzo, anche se non nevica. Quando abbiamo comunicazioni meteo avverso attraverso Protezio-ne civile, Prefettura o altri Enti, due tecnici del nostro ufficio costi-tuiscono l'Unità di crisi che tiene i rapporti con Sfera per fare il pun-to e decidere quando e se far usci-re i mezzi. Quanti sono? Gli spaz-zaneve sono 68, poi ci sono ire spargisale e altrettanto soffioni per alleggerire i rami dagli alberi. Il responsabile comunale monito-ra la situazione e decide se partire con il Piano neve.

Quanto è esteso i campo d'azione?

«In tutti i 500 chilometri di strade comunali; si parte nella zona più lontana, quella collinare, dove c'è. il rischio di situazioni critiche, co-me Caste' Raniero e Santa Lucia; poi si sposta l'attenzione al centro città sino alla Bassa, dove si presu-me nevichi meno. Ovviamente se i nostri tecnici segnalano punti critici si comincerà da lì».

In città dove si interviene? «Si presta attenzione alla viabilità principale, come il cavalcaferro-via e i sottopassi; quelli sono i pri-mi che vengono monitorati. Poi dappertutto. Dopo il passaggio de-gli spazzaneve, le strade vengono attraversate dagli spargisale per evitare che la neve diventi ghiac-cio. E così si va avanti, ripassando

anche più volte. L'amministrazio-ne nell'appalto a Sfera consegna la mappa delle strade comunali che provvedono a dividere il terri-torio, in base al dislocamento dei mezzi, Dal momento in cui il Pia-no parte la macchina operativa si protrae per almeno 8 ore con puli-te di 12. Tutti i 500 chilometri di strade comunali vengono puliti

PUNTI CRMU «Cornìnciamo ìn genere da cavalcaferrovia e sottopassì»

due o tre volte. Inoltre per contrat-to Sfera si occupa della pulizia nei cortili scolastici, all'esterno e lun-go i percorsi del Pedibus come all'istituto Strocchi e Don Mila-ni».

Nei giorni scorsi è stato gran- de l'unpegno dei volontari...

«Certo. E dobbiamo ringraziare i volontari che hanno pulito le stra-

de e molte aziende che hanno pre-stato opera e mezzi per la pulizia. Una quindicina di genitori delle Don Milani e le insegnanti che hanno ripulito i violetti interni mentre i marciapiedi abbiamo do-vuto derogare a privati e negozian-ti; questo per evitare che i costi conteggiati in 100:mila euro per ogni giorno di Piano neve lieviti-no ulteriormente. Abbiamo poi aviuto un volontario che con il trattore ha pulito moltissimi po-sti auto riservati agli invalidi. Dit-te che hanno offerto ore di lavoro per pulire di viale Stradone e via-le Marconi. I cumuli di neve da piazza delle Erbe e piazza del Po-polo ad esempio sono stati portati via dai comitati di amicizia e l'am-ministrazione ha messo a disposi-zione i trattori. I dipendenti dell'Ufficio lavori pubblici, che hanno a disposizione un mezzo spazzaneve, ha pulito le fermate degli autobus»

Quanto sale avete impiegato finora?

«Circa 600 tonnellate».

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Sicurezza II Pdl: "Ladri e individui pericolosi si aggirano di notte all'ospedale" I consiglieri comunali del Pdl Francesco Villa e Alessio Grillini, hanno presentato un'interpellanza, denunciando "problemi di sicurezza nelle ore notturne nei pressi del Pronto soccorso e dell'ospedale". "Già gli anni scorsi abbiamo segnalato il pro-blema della presenza, specie nelle ore not-turne, di persone che si introducono in o-spedale dal Pronto soccorso, per trascor-rervi la notte "disturbando" i pazienti, e tal-volta, pare, rendendosi protagonisti di furti o tentati furti. Anche in questi giorni rice-viamo le stesse segnalazioni da persone ri-coverate e da chi le deve assistere: denun-ciano la quasi impossibilità di poter girare nelle ore notturne fuori dal proprio reparto senza essere importunati. Ma in Pronto soccorso e in ospedale, dove ci sono per-sone sofferenti e chi le assiste, si dovrebbe

stare in tutta tranquillità". Dunque il Pdl chiede al sindaco e alla giunta "se siano a conoscenza del problema e come inten-dano risolverlo in maniera definitiva". In altra interpellanza, lo stesso consigliere Francesco Villa ha chiesto la "possibilità da parte dei proprietari di garages e passi car-rai di poterci parcheggiare la propria auto davanti" anche "considerando che ultima-mente alcuni proprietari di passi carrai so-no stati multati per averci lasciato l'auto davanti". Per Villa, questa soluzione "po-trebbe liberare posti auto in vista del Piano Sosta". "Uattuale normativa - ha risposto l'assessore Zivieri - non consente di dero-gare al divieto di sosta dei veicoli allo sboc-co dei passi carrai; la sola fermata è invece consentita purché non sia recato intralcio alla circolazione".

Pagina 21 FAENZA

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press LinE 10/02/2012 c 110MA7;a1 • ornere

Francolini ci crede poco: «Faremo controlli spot

e non risolveremo nulla» RICCIONE. Le sigarette

fumate all'interno di lo-cali da ballo non solo so-no una violazione alle legge ma una mancanza di cultura del rispetto dell'altro. «Ci organizze-remo per fare controlli -anticipa l'assessore alla Polizia municipale, Lan-franco Francolini -, però non risolveranno il pro-blema in maniera radica-le se non nella singo-la sera: oc-corre lan-ciare un messaggio di tutela del-la salute dei giovani, niente alcol ai minorenni e a chi ne abu-sa, e niente sigarette».

La normativa voluta dall'ex ministro alla salu-te Sirchia risale al 2005. «Vietare il fumo - inter-viene l'assessore al Turi-smo Simone Gobbi -, è in-dubbiamente una buona

legge, il cui effetto e ri- spetto però mi sembrano calati troppo, conside- rando le tante segnalazio- ni che mi arrivano ulti- mamente. Al di là dell'es- sere fumatore o meno, o- gnuno ha l'ovvio diritto di fare ciò che vuole, cre- do che il rispetto di non fumare in luoghi pubblici sia prima ancora che un obbligo giuridico una

questione culturale di rispetto e di civiltà. Non vorrei che - prosegue Gobbi -, co- me spesso

accade nel nostro Paese, il fatto che ci sia un mi- nor controllo porti auto- maticamente a non ri- spettare mai le regole, co- me se non esistessero; in fondo non ci si dovrebbe dimenticare che la liber- tà dell'individuo finisce laddove si cominciano a

ledere i diritti altrui. E in questo senso qualche controllo in più nei locali non farebbe certo male». Rendere l'aria più respi-rabile nei locali ha anche risvolti turistici. «Sareb-be un bel segnale quello di un'offerta attenta al ri-spetto delle sensibilità di ciascuno».

La competenza dei con-trolli dall'Ausl sono pas-sati alla municipale. «Più che dei singoli interventi però a spot non riuscire-mo a fare - spiega Fran-

«Una soluzione potrebbe arrivare da un tavolo tra Comune e gestori» colini -, è impensabile di istituire controlli fissi o-gni fine settimana in tutti i locali, richiederebbe un consumo di energie e ri-sorse che andrebbe a di-scapito di altri servizi». Per Francolini una solu-zione percorribile è l'isti-tuzione di un tavolo co-mune tra amministrazio-

ne e gestori. «E' buona l'i-dea di Gianni Indino (pre-sidente del sindacato dei locali) di mettersi insie-me e preparare una stra-tegia - prosegue Franco-lini -: sono i gestori i pri-mi che devono farsi par-tecipi della sorveglianza, magari fornendoci delle segnalazioni, anche per-ché è più facile che un fu-matore accetti di non fu-mare piuttosto che un non fumatore accetti di respirare il fumo degli al-tri».

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decidendo

come

ripartire

nel

contrasto

al fumo nei

locali

pubblici

vietato dal

2005

Simone Gobb i: «Il rispetto della legge da tempo mi sembra tr oppo calato»

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Francolini ci mycle poco: 4aremo controlli spot

e non risolveremo nulla"

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press LinE 10/02/2012 c Iiipiitilita • ornere

«L'opposizione prenda le distanze»

Alla maggioranza non bastano le scuse

di Tabellini CATTOLICA. «Nessun rispetto da par-

te dei ricorrenti verso sindaco e tribu-nale. I partiti d'opposizione prendano le distanze da loro». Sul caso del rinvio dell'udienza per la presunta incompa-tibilità del sindaco Cecchini, ora inter-vengono le segreterie politiche del cen-trosinistra (Pd, Arcobaleno Sinistra e Libertà, Idv e Cattolica con Cecchini): «Le scuse di Tabellini, sono ben poca co-sa rispetto alla verità che si continua a tacere. La verità è che il sindaco Cec-chini nulla ha a che vedere né con il rin-vio dell'udienza che lo riguarda, nè con l'incompatibilità che gli si contesta. Il nostro silenzio, in tutto questo periodo, è stato dettato solamente dal dovuto ri-spetto verso l'autorità giudicante. Lo stesso rispetto che non hanno dimostra-to i ricorrenti Cecchini, Carli, Lorenzi e Tabellini, che devono chiedere scusa al collegio del Tribunale per averlo inop-portunamente coinvolto in una polemi-ca strumentale e faziosa. Il nostro bia-simo và tutto verso il livore usato per attaccare un galantuomo e la sua giun-ta, che stanno facendo di tutto per evi-tare che ulteriori tasse blocchino il ri-lancio della città. I partiti di opposizio-ne prendano le distanze da questo modo di fare politica». (t.d.)

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Mehrut .1a fede in Cristo Per belare le dipendeve»

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Montanari pronto a denunciare quei locali dove sì fuma HA SEMPRE lottato contro il fumo, soprattutto contro questo abuso nei luoghi pubblici, dove per legge vige il veto, spesso non rispettato. II consigliere Lele Montanari ieri ha deciso di denunciare ai carabinieri tutti quei locali pubblici, in particolare pub e discoteche, che non rispettano le regole. Il suo è un implicito «sollecito alla sorveglianza». «Questa volta — sbotta Montanari— vado tino in fondo. Pur di far cessare questo brutto vizio sono deciso a rivolgermi anche alla Procura. Non capisco perché, di fronte a una legge ben precisa, in tanti locali si continui a fumare indisturbati e impuniti, senza che scatti una minima sanzione». Il consigliere comunale chiama in campo la Polizia municipale e chiunque abbia facoltà dì intervenire, compreso Musi. Dopotutto c'è tanta gente che soffre anche di allergie al fumo: chi vuole accendersi una sigaretta, lo può fare laddove è consentito, non in locali pubblici o in uffici.

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press unE a Resto del Carlino 10/02/2012

Rimini

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ALÀ IL PRIMO CI I I ADINO TORNA IN AULA IL 20 FEBBRAIO

Fronte unito dei partiti in difesa di Cecchini I PARTITI uniti del centro-sinistra ora prendono posizione a difesa del proprio sindaco che il 20 feb-braio dovrà tornare in tribunale per difendersi dall'accusa di incompatibilità.

nostro silenzio, in tutto questo periodo, è stato dettato solamente dal dovuto rispetto verso l'autori-tà giudicante — scrivono le segreterie dei partiti del-la coalizione di maggioranza (13d, Idv, Arcobaleno, Sei e Fed.Sinistra, lista civica Cattolica con Cecchi-ni) nostro biasimo va tutto verso il livore usato per attaccare un galantuomo e la sua giunta. Una giunta ed un sindaco che da subito hanno fatto vede-

re, invece, alla città un cambio di passo ed una gran-de disponibilità a risolvere i problemi in modo parte-cipato e trasparente. Ne è prova su tutto il percorso che si sta facendo assieme alle categorie economiche cittadine per evitare che ulteriori tasse blocchino il processo di rilancio della nostra città. Solo e sola-niente grazie alla credibilità e alla autorevolezza che viene riconosciuta al nostro sindaco e alla giunta c'è una città intera che cerca di collaborare e che non vuole ricadere nel baratro di un commissariamento, deleterio in un momento di grave crisi economica come questo».

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Wpanriere i contatti, nor i rat,olin cliTarlanli, I r

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press unE

a Resto del Carlino 10/02/2012

Rimini

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Gota rtieggiixanze cc consiglio cotriunale a Ca:tOka e, sono, quei golia giunta

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POLEM:CA t segretari difendono i :indaco •

e scrivono: %Niente scuse, serve Verità"

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DPI, Sei illielS/Aic obaieno e (Thdca, Seend.013.0 in campo a fiarte0 (5C1

Sin.Ck:Co Piero C:eccIni nella Cein Pa.0:0 (Un°

dei rl ricorrenti per itt sua presun-ta incompatibilità, nonché tini-afe

del sito "tuttipercattollea7). "Le scuse di 'n:bellini sono ben poca cosa rispetto alla verità che si continua a tacere. La verità e che il sindaco CeeChird railla ha

che vedere col rinvib dell'u-dienza che lo riguarda. e nulla ha a che vedere con rincompatibi-

à che gli si coi-nes:a (forse, su

quest'utilmo punto, sarebbe ii caso di aspettare la sentenzal dr), la vedtà, è clie'rabellini22. dovrebbero ainineti:ere di travi.-

fatu e i cornportamenti nei tentativo di dimostrare qualcosa che non esiste. Ti nostro silenzio. fino a ora, :e stato dettato dai do-vuto rispetto verso giudici,

stesso rispetto che non tramo i ricorrenti (Marco CeeChwi., Mati-rizio Fabio L:gonzi e Paolo Tabellini), che non. perdono mai occasione di ;n11.±.1eUZ3.1"e gh;d;-

:-,•1:0 coi:ti:nue accuse false e tendenziose elliedono in-vece scusa al Collegio eiel Tribu-nale per averlo inopportuna.- mobre coinvolto in una poierni.ca strumentale e faziosa. Biasimia Vji IhrOre 31,Sate: per attaccare 3An galailnT,,i0 cia sua Una gUnta e un Sindaco che, da subito, hanno fatto vedere alla città un cerchio di passo e urta grande disponibilità a .ilsolvere problemi in niodo partecipato e

Tu Comune solo chi può per-mei tersi 9av)ca to"

trasparente. Solo P ,H2 ,r ,-ttp-

graZie aila credibilità e alla auto- revoiezza, che viene riconosciuti. ai nostro Sindaco e aliti 03::::t a, c'e una città intera che cerca di collaborare e Che 13.0n vuole :rica- dere nei atrc-di cut cominci s.

deletelle:

mento di. grave crisi economica corse questo,.. I partiti di oppo- ti:Z:03:W, nei nome tante per- sone corret t e cheli: ap presenta, no., prendano le distanze cla que- sio modo di. fare politica e fleCia-

:io sentire iii loco voce per evitare

che Cattolica ::fferidi cedo per u-

comunicato delta rt33 gginrar'''

"Se a Ogn; cosa che cccii va, se a ogni pensiero che si. espone contro ii potere costituito le con-seguenze sono tanto pesanti, al-iora. non c'e pii: democrazia, c'e solo iii. legge del -plii forie, che ha soldi - interviene in- vece i consigliere della Lega.

COSÌ a Catioii , Ce a fate politica saranno solo co-loro Che hanhO danar0 pCr man-tenere Un. a:TVC:Gai:a Agi; aitd. non rtcrccelne mvetieusiia lixcquae asservirsi al potere".

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