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RASSEGNA COMUNE BOLOGNA 1 CULTURA, SPETTACOLI E TURISMO LA REPUBBLICA BOLOGNA 02/11/11 Musei, il ticket pareggia i conti ma i visitatori si allontanano 3 LA REPUBBLICA BOLOGNA 02/11/11 E ORA SI DISCUTA SUL FUTURO DELLA BIBLIOTECA RUFFILLI 6 POLITICA LOCALE CORRIERE DI BOLOGNA 02/11/11 Chi entra e chi esce, via al valzer dei dirigenti 7 CORRIERE DI BOLOGNA 02/11/11 Felicori e Francesca Bruni, i pilastri di Palazzo d' Accursio 9 IL DOMANI - L'INFORMAZIONE DI BOLOGNA 02/11/11 Due macro-aree, sette dipartimenti e sei quartieri Cosi' riparte la macchina organizzativa comunale 10 IL DOMANI - L'INFORMAZIONE DI BOLOGNA 02/11/11 Municipalita', il primo passo verso l'accorpamento 14 URBANISTICA, PIANIFICAZIONE TERRITORIALE UNITA' EDIZIONE BOLOGNA 02/11/11 Ecco il piano per salvare i finanziamenti di metro' e Civis 15 LA REPUBBLICA BOLOGNA 02/11/11 'Variante di valico, galleria a rischio danni' 17 AMBIENTE, ENERGIA UNITA' EDIZIONE BOLOGNA 02/11/11 'Contro le polveri sottili ci vorrebbe il tram non i blocchi del traffico' 18 ECONOMIA LOCALE, LAVORO LA REPUBBLICA BOLOGNA 02/11/11 Comune, la rivoluzione dei dirigenti 19 UNITA' EDIZIONE BOLOGNA 02/11/11 Valzer di dirigenti in Comune: Merola presenta i nuovi 6 macro-quartieri 21 CORRIERE DI BOLOGNA 02/11/11 L'occasione Passante 22 IL RESTO DEL CARLINO BOLOGNA 02/11/11 Merola rivoluziona la macchina comunale 23

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RASSEGNA COMUNE BOLOGNA

1

CULTURA, SPETTACOLI E TURISMO

LA REPUBBLICABOLOGNA

02/11/11 Musei, il ticket pareggia i conti ma i visitatori si allontanano 3

LA REPUBBLICABOLOGNA

02/11/11 E ORA SI DISCUTA SUL FUTURO DELLA BIBLIOTECARUFFILLI

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POLITICA LOCALE

CORRIERE DI BOLOGNA 02/11/11 Chi entra e chi esce, via al valzer dei dirigenti 7

CORRIERE DI BOLOGNA 02/11/11 Felicori e Francesca Bruni, i pilastri di Palazzo d' Accursio 9

IL DOMANI -L'INFORMAZIONE DIBOLOGNA

02/11/11 Due macro-aree, sette dipartimenti e sei quartieri Cosi'riparte la macchina organizzativa comunale

10

IL DOMANI -L'INFORMAZIONE DIBOLOGNA

02/11/11 Municipalita', il primo passo verso l'accorpamento 14

URBANISTICA, PIANIFICAZIONE TERRITORIALE

UNITA' EDIZIONEBOLOGNA

02/11/11 Ecco il piano per salvare i finanziamenti di metro' e Civis 15

LA REPUBBLICABOLOGNA

02/11/11 'Variante di valico, galleria a rischio danni' 17

AMBIENTE, ENERGIA

UNITA' EDIZIONEBOLOGNA

02/11/11 'Contro le polveri sottili ci vorrebbe il tram non i blocchi deltraffico'

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ECONOMIA LOCALE, LAVORO

LA REPUBBLICABOLOGNA

02/11/11 Comune, la rivoluzione dei dirigenti 19

UNITA' EDIZIONEBOLOGNA

02/11/11 Valzer di dirigenti in Comune: Merola presenta i nuovi 6macro-quartieri

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CORRIERE DI BOLOGNA 02/11/11 L'occasione Passante 22

IL RESTO DEL CARLINOBOLOGNA

02/11/11 Merola rivoluziona la macchina comunale 23

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RASSEGNA COMUNE BOLOGNA

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ECONOMIA LOCALE, LAVORO

IL RESTO DEL CARLINOBOLOGNA

02/11/11 Taxi rosa, si cercano soldi Chi paga per gli sconti? 25

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L'introduzione del ticket e servita a pareggiare il bilancio ma ha penalizzato i Civici e soprattutto il Mambo (-35%)

Bologna 2011, fuga dai musei Nei primi sei mesi apagamento un calo di visitatori del 15%

IL BIGLIETTO a pagamento nei musei pareggiai bilanci ma allontana i visitatori. Nelle collezioni comunali si registra un calo del 15% con in- cassi per circa 100 mila euro nei primi 6 mesi di reintroduzione del ticket. il direttore dei Mambo, Gianfranco Maraniello, parla di una riduzione degli ingressi dai 30 al 35%. In controtendenza il m useo del Risorgimen- to che punta a raddoppiare gli ingressi, peri 150 anni dell'unità d'Italia.

CAPELLI ALLE PAGINE II E III

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Musei, il ticket pareggia i conti ma i visitatori si allontanano I dati dei primi sei mesi apagamento: -1 5% di ingressi

ELEONORA CAPELLI

VISITATORI in fuga dal museo, il ticket a pagamento consente bi-lanciin pareggio ma scoraggia gli appassionati d'arte. Dopo sei mesi dalla reintroduzione dei bi-glietti, partita 1'1 marzo peri mu-sei civici, il calo dei visitatori è stato in media del 15%, secondo i dati forniti dal Comune. Se si considera che i visitatori com-plessivi, da marzo ad agosto, so-no stati 110.240, si tratta di circa 20 mila persone in meno. Bene il Museo del Risorgimento, crolla-no le Collezioni comunali d'arte. L'incasso al30 settembreha però superato i 90 mila euro.

Più severo il bilancio del Mam-bo, dove i biglietti staccati scen-dono del 35%, ma anche in que-sto caso si prevede che gli incas-si compenseranno i 150 mila eu-ro di tagli «E, già un miracolo co-sì, noi abbiamo anche dovuto ri-durre il nostro orario - dice il direttore del M amb o Gianfranco Maraniello, dove solo da gen-naio a maggio scorsi si sono per-si 15 mila visitatori -. Se conterre-mo il calo al di sotto del 50% e riu-sciremo, come prevediamo, a chiudere bene i bilanci, saremo soddisfatti».

Il 2011 è per i musei un anno difficile: stretti fra tagli ai bilanci degli enti locali e potere d'acqui-sto delle famiglie in caduta libe-ra, il calo di una percentuale divi-sitatori tra 15 e 35% è già unrisul-tato da festeggiare. Per le otto realtà che compongono il pano-rama dei :musei civici, in ballo c'è sempre la stessa percentuale di visitatori "oculati", con un oc-chio alle collezioni egizie ed uno al portafoglio. Dopo un anno dall'eliminazione del ticket a pa-gamento, decisa dall'allora as-sessore Angelo Guglielmi nell'a-prile de12006, si proclamò il suc-cesso di +15,9% di visitatori. Og-gi che il biglietto è tornato, si re-gistra il calo all'incirca della stes-sa percentuale. Con differenze tra un museo e l'altro: il museo del Risorgimento ha beneficiato del 150° anniversario dell'Unità d'Italia e Mauro Felicori, diretto-re fino a ieri dei settore Cultura

del Comune (passato ora a gui-dare l'area "Economia e promo-zione della città"), prevede che entro la fine dell'anno raddoppi i suoi visitatcwi. Le collezioni co-munali d'arte, invece, hanno ri-sentito in modo particolare del-l'introduzione del biglietto, con

un calo fra il 30 e il 40%. Nel 2010 erano state visitate da 43.438 persone e nei primi sei mesi del 2011 in cui si è pagato il biglietto solo da 10.518.

I numeri non sono diretta-mente confrontabili, perché in estate i visitatori calano fino a di-

mezzarsi, ma l'andamento è chiaro. Il più visitato è l'archeo-logico (44.378 visitatori damarzo ad agosto), mentre quello più "di nicchia" rimane il museo di casa Carducci con 2.743 visitatori in sei mesi (chiuso in agosto). Il ca-lo arriva come un'attesa conse-

guenza delle misure di austerity, ma interrompe la progressione positiva che da anni portava un pubblico crescente nei musei cittadini: nel 2010 l'aumento per i civici era stato del 10% rispetto all'anno precedente.

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E ora si discuta sul futuro della biblioteca Ruffilli GIACOMO MANZOLI

4 OVERNO e popolo sono la nostra idea, non sono due entità

distinte e quasi avverse. E' nostro dovere dirvi con la semplicità, la chiarezza, l'onestà che i tempi nuovi richiedono, chi siamo e cosa ci proponiamo di fare". So-no parole bellissime, tratte da un radiomessaggio con cui Ferruc-cio Pani inaugurava la stagione de ll'Itali a repub blic ama. Mi sono tornate in mente rispetto a un piccolo caso bolognese che con-tiene spunti per una riflessione più ampia sulrapporto fra politi-ca e cittadini.

Parto dalla fine, Mi giunge la richiesta di firmare un docu-mento già approvato con una delibera del Consiglio del quar-tiere SanVitale — in cui si implo-ra di mantenere aperta la Biblio-teca Ruffilli di Vicolo Bolognetti. Documento che ho firmato, per-ché il San Vitale è il quartiere do-ve vivo, perché quella è la biblio-teca dove vanno a studiare molti miei studenti, perché la conosco e so che è gestita con umile pas-sione da persone serie e compe-tenti che tengono attiva una rete di relazioni c on molti abitanti del quartiere, famiglie, giovani e a n - zia ni, che va molto al di là delruo-lo di una semplice biblioteca. Ma ho firmato con dispiacere. Per-ché il presidente dell'Istituzione Biblioteche che sta material-mente portando alla chiusura della è un collega di iyan-di capacità e intelligenza, del quale ho stima e piena fiducia.

SEGUE A PAGINA III

E ORA SI DISCUTA SUL FUTURO DELLA BIBLIOTECA RUFFILLI GIACOMO MANZOLI

(segue dalla prima di cronaca)

POI perché io stesso su questo gior- le ha scritto un intervento in cui, fra

e altre cose, chiedevo un ripensa-mento del sistema bibliotecario. Ripensa-mento che deve passare anche attraverso la razionalizzazione delle risorse. Dunque, eccomi nel pieno di un conflitto di convin-zioni. Due soggetti che si scontrano: lavo-ratori e cittadini che fruiscono di un pub-blico servizio da una p art e, funzionariinca ricati della gestione politica della cultura dall'altra. Chi ha ragione, se entrambi han-no delle valide ragioni p er sostenere le loro posizioni?

Costretto a prendere parte, istintiva-mente mi schiero dalla parte del soggetto piitdebole, quello che con ogni probabilità perderà l'eventuale partita. Ma provo un senso di fortissimo malessere. Perché non. sono affatto convinto che questa battaglia. fra cittadini e governo della città debba es-sere combattuta.

Mi spiego me glio.lifatto è che vorrei ave-re elementi p er decidere con cognizione di causa. 'La Ruffilli viene chiusa in funzione di che cosa? Per avere3 dipendentiinpiù a Sa-la Borsa? Se il punto è questo, se tintala que-stione è lì, allora hanno ragione il Quartiere e i dipendenti, Ma sono convinto che non sia così, non può essere così. Allora, se il punto è - come credo - avviare un proces-so di ripensamento dei sistema biblioteca-

rio, magari integrando quelle comunali e quelle universitarie, portando a un accor-pamento di ciò che non funziona, è ridon-dante, produce sprechi, salvaguardando e investendo su ciò che invece è davvero uti-le alla cittadinanza (Sala Borsa, certo, ma non può esserci solo Sala Borsa), allora le cose sarebbero completamente diverse. Allora, in questa prospettiva, anche un sa-crificio come quello richiesto, sebbene do-loroso, potrebbe essere accettabile. Ma è chiaro che i cittadini non possono basarsi sul solito "lasciateci lavorare", perché la lo-ro fiducia è davvero sotto il livello di guar-dia. E' troppo chiedere che questo piano venga presentato - "con semplicità, chia-rezza, onesta' - alla città e con questa di-scusso a partire da una trasparenza assolu-ta sui dati dei bilanci, della fruizione, di ciò che ci si aspetta da una biblioteca nell'epo - ca di internet? Lavorato ri e cit ta dini non so - no stupidi. Se vedono attaccati ipunti di ri-ferimento attorno ai quali ruota la parte più autentica della loro vita, reagiscono male. Ma se vengono coinvolti in un processo di cambiamento, ne comprendono le ragio-ni, sanno di essere ascoltati e che le decisio-ni verranno prese in funzione di un'idea di rinnovamento, la loro disponibilità a met-tersi in gioco e ad affrontare sacrifici po-trebbe sorprendere anche i più. scettici. E' troppo chiedere uno sforzo in più? Non è in fondo questo il ruolo ultimo della politica?

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CORRIERE DI BOLOGNA

Comune Ecco i nuovi capi dei dipartimenti e dei settori dell'amministrazione, una sola new entry ai vertici e molti interim in attesa dei bandi

Chi entra e chi esce, via al valzer dei dirigenti Solo 6 direttori per i 9 Quartieri in Via di accorpamento. Merola: poi vedremo lo Statuto

Una piccola rivoluzione tra i direttori dei Quartieri, che scendono a sei e cambiano quasi tutti. Parecchi dirigenti confermati al proprio incari-co, alcuni spostamenti ai ver-tici, qualche new entry e mol-ti incarichi ad interim. Il sin-daco Virginio Merola chiude la partita a scacchi sui dirigen-ti e si prepara a organizzare entro fine mese «la conferen-za di organizzazione dei servi-zi», per chiedere ai dipenden-ti comunali idee e proposte per migliorare il funziona--

mento della macchina ammi-nistrativa.

E soprattutto sul fronte dei Quartieri, come anticipato ie-ri, che i cambiamenti voluti dal primo cittadino sono più evidenti. «Abbiamo deciso di avviare da subito la riforma dei Quartieri dal punto di vi-sta amministrativo spiega il sindaco Merola — che verrà valutata e definita dal punto di vista dello Statuto in consi-glio, per arrivare alla trasfor-mazione dei Quartieri in Mu-nicipalità». In vista della rifor-

ma istituzionale che dovreb-be ridurre a sei il numero di Quartieri, tre coppie di rioni (Borgo Panigale-Reno; Por - to -Saragozza; San Dona-to -San Vitale) sono state già unite dal punto di vista ammi-nistrativo e poste sotto la re-sponsabilità di tre nuovi diret-tori: Maria Adele Affami (che dirigeva il settore Casa), Mau-rizio Ferretti (ex direttore del Saragozza) e Romano Migna-ni (che guidava la scomparsa area Vivibilità Urbana e, in passato, la polizia municipa-

le). Sette i direttori di Quartie-re non riconfermati, che in al-cuni casi balzeranno però alla guida di un settore (Lorenzo Occhionero, Elisa Ravaioli e Chiara Perale),

Maria Grazia IBonzagni, ex direttrice dall'Asp Giovanni MUTI chiamata a dirigere il di-partimento Servizi alle fami-glie dall'amministrazione Del-bono, passa alla guida dell'im-pegnativa area Personale e Or-ganizzazione. Nel posto che fu di Anna Eita lannucci, chia-mata a occuparsi della rifor-

Verso le Munldpailtà L'unificazione delle funzioni dirigenziali per alcuni rioni prefigura la riforma e l' introduzione delle Municipalità 0252520252025252525252525252525~2

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Bassanì «Chiarezza sugli assetti e sui costi»

«Non lo so, al nuonue non siamo ancora in retudiconta.zione, ma continua a esserci ìl punto di domanda su quanto verrà a costare questo assetto».

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CORRIERE DI BOLOGNA

ma dei rioni alla guida del-l'area Affari istituzionali e quartieri. Tra le new entry ai massimi vertici spicca sicura-mente Marika Mimi che, do - po aver lavorato al Psc coffera-tiano e allo sportello unico per l'edilizia, guiderà il nuovo dipartimento Riqualificazio-ne urbana. Confermati i ru-mors su Mauro Felicori e Fran-cesca Bruni, che andranno a guidare rispettivamente due nuovi dipartimenti (Econo - mia e promozione della città; Cultura e scuola) mantenen-do al contempo altri due inca-richi ad interim (Comunica-zione e Istituzione Musei).

La quantità di incarichi ad interim nel nuovo organi-gramma è un altro elemento che salta subito agli occhi. Su quaranta incarichi alla guida di dipartimenti o settori, infat-ti, sono ben undici quelli asse-gnati ad interim. In alcuni ca-si si tratta di una scelta neces - sazia, Come per i settori Mobi-lità. sostenibile ed Ambiente ed energia; due posizioni diri-genziali a tempo determinato (ricoperte oggi da Cleto Carli-ni e Roberto Diolaiti) per cui è appena scaduto il bando a evidenza pubblica per asse - gnarli a breve. In altri casi l'in-terim sarebbe legato alla ne-cessità di affidare a un tecni-co l'organizzazione di un set-tore appena nato (come per

Giancarlo Angeli alla Manu-tenzione urbana).

Colpisce il fatto che ben due dei sette nuovi diparti-menti siano anch'essi retti da incarichi ad interim. A quan-to pare l'amministrazione non ha trovato al suo interno nessuna figura in grado dì gui-dare il dipartimento Benesse-re di comunità, affidato per il momento al segretario gene-rale Luca Uguccioni. La pro-spettiva (per ora) è affidarla ad Eno Quargnolo, direttore delle attività socio-sanitarie dell'Ausl di Ravenna che do-vrebbe arrivare con un incari-co in coniando. Per la guida del dipartimento Cura e quali-tà del territorio, affidata a in-terira al direttore generale Giacomo Capuzzimati, si sta invece valutando la possibili-tà di fare un bando. In entram-bi i casi, comunque, l'ammini-strazione ha intenzione di affi-dare i due incarichi dovrebbe-ro entro dicembre. In coda, in-fine, le tante conferme; IRaffae-la Bruni (Patrimonio e Opere pubbliche); Stefano Bigi (Ri-sorse finanziarie); Gianluigi Bovini (Programmazione); Pompilia Pepe (Istruzione); Mauro Cammarata (Entrate e Finanza e bilancio).

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Segretario Enrico Bassatii, vista dalla funzione pubblica Lisi cos'è che balza agli occhi nella - riorganizzazione degli incarichi in Comun e voluta da Merola?

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munediatamente un assetto dì gestione amministrativa quotidiana nuova che

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successivi e penso che l'amministrazione debba farlo in fretta per non mischiare un indebolimento del sistema». Cilia». Se notano anche parecchi incarichi ad interim. «Sicuramente, evidentemente si tratta di un assetto ancora in itinere. Fa un po' specie che in un dipartimento strategico come il Benessere di comunità

si individuata non si sia individuata da subito una persona che possa guidarlo. Ma viene anche da , chiedersi quanto vetta a costare complessivamente questo assetto dirigenziale». il sindaco ha sempre rivendica i risparmi. Tenue si possa invertire la tendenza?

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CORRIERE DI BOLOGNA

Promossi Alla guida di cue superdipartinnenti

elicori e Francesca Bruni, i pilastri di Palazzo d'Accursio

Sono due veri pilastri della macchina organizzativa comunale, e la promozione al vertice di due super dipar - imenti, Economia e promozione della città l'uno e Cul-

tura e scuola l'altro, e stata certamente guadagnata sul campo. Parliamo di Manto Felicori e FranCetiCa vecchie conoscenze del Comune, dove arrivano all'ini-zio degli anni 80.

[(primo è Felicori, laurea in filosofia e varie esperien-ze giornalistiche alle spalle, che inizia come consulente per le politiche giovanili nei 1.980. Dall'85 e dirigente di vari settori e dal '93 è capo di gabinetto del sindaco Wal-ter 'Vitali, Conserva l'incarico fine ala scadenza del man-dato, nel '99, anni fecon- di per la città e per Felico- ri che promuove con sic- t a i dfil~inignto cesso la candidatura di in alto Maura Felicori Bologna a Città europea ex capo di g,abinoto della cultura del 2000 e (li Vitali, dirigerà segue le opere e gli even-Erano -no e voi/lozione ti legati al Giubileo del dltà. Francesca •0•0. Maurone, come lo Bruni, già Ace e Fuktio chiamano gli antici, è iledini e poi segretario uno dei dirigenti comu- generale, andrà nali faro, un punto di rife- rime nto come ricorderà

ai ia ara e schola

recentemente l'allora vi cesindaco Luigi Pcdrazzi. Nel '99 sappiamo però cosa succede: Bologna passa al centrodestra con la storica vit-toria di Giorgio Guazzaloca. E Felicori è tra le vittime eccellenti dello spoil system. vivacchia a palazzo, comin-ciando a lavorare al progetto di nuove istituzioni musea-li, di cui poi diventa responsabile. In particolare si ap-passiona alla. Certosa, e al progetto per la, sua valorizza - zione, e fonda un consorzio europeo interattivo dei ci-miteri storici. Attorno al cimitero monumentale si lega la sita rinascita. Con la re vanche dt Cofferati lion 3rriva-no per lui incarichi. Non subito. Deve pazientare fino al 2007 quando l'assessore Angelo Guglielmi lo sceglie per il settori? Cultura, di cui resta fino ad oggi dirigente, - tre che direttore ad interim dell'istituzione MUsei,

Cultura che passa, anzi ripassa, a Francesca Brani, En-tra a Palazzo nel 1983 vincendo uri concorso. Fedelissi-raa dello storico direttore generale Fulvio Medini, diven-ta segretario generale quando il maestro se ne va in pen-sione, Erano gli anni di Guazzaloca, che non rinunciò né all'uno né all'altra, tanto era ritenuto prezioso il loro contributo. Sempre caio Gl3aZZa diventa rapa della. Cultu-ra, incarico che mantiene all'inizio con Cofferati che poi la, manda agli Affari istituzionali. Dove resta fino a ieri.

Marina Arnaduzzi ma d u zzi@rias . ft

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Congelati Peri loro incarichi c'è un bando

Wibilità e verde pubblico, Carini e Diolaiti aspettano

Uno ha 42 anni, l'altro so. Occupano settori strategici e sono (o sono stati) sotto i riflettori, seppur per motivi di-versi: il primo per essere l'artefice, diretto o indiretto, di tutti i progetti legati alla mobilità cittadina, il secondo non solo perché non si muove foglia (pubblica) senni che lui voglia ma anche per il coinvolgimento nell'inchiesta sul-l'altalena del parco John Lenrion da cui, tre anni fa, cadde il piccolo Karim. Al momento, nella riorganizzazione dei diri-genti, sono entrambi rimasti al palo. Nulla di strano, sia chiaro. Per i loro settori infatti bisogna attendere l'esito di un bando ad hoc, una procedura in vigore da una decina d'anni e a cui, volenti o no, devono entrambi assoggettar-si. Nel frattempo i due, Cielo Carlini e Roberto Diolaiti, gli enfara prodigi? di Palazzo ciAccursio, restano in panchina.

Laurea in Ingegneria chimica nel '95 a Bologna, Carrai arriva dalla. Regione, dove lavora dal '96 al 2oo4 nel cam-po della pianificazione dei trasporti alla direzione Pro-grammazione ierritoriale e sistemi di mobil ii à. Nel 200,1 A sposta da viale Aldo Moro a piazza Maggiore: nell'asses-sorato di Mai] aie ;amboni ba dapprima un molo chiave nell'elaborazione prima del Pgiti, il piano generale del traf-fico urbano che introduce strisce blu e Zii a seguito dell'ac-censione di Spio, e poi del Psc, il piano strutturale conati- nate. Dal marzo 2007 è direttore del settore Mobilità, pren-dendo il posto di Paolo Ferrei:chi che va in viale Aldo

ro come direttore al fianco dell'assessore Alfredo Peri.

Enfard profitto Da quel momento tutti i Roberto Diolaiti progetti, grandi e piccoli, guidava il settore che riguardano i trasporti e Verde pubblico, la mobilità, paSSano nelle

lato Carlini (sotto mani di Carlini, dal metrò Mobliltà: sono al Civis, dal people mover

andiclati a riprendere alle piste ciclabili, dalle pe - gli stessi posti donalizzazioni all'estensio-

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te sono invece regno di Verde pubblico e ambien -

Roberto Diolaiti, laurea in Scienze agrarie, dal '97 a Palazzo d'Accursio, dal 2oo3 re-sponsabile della gestione del global service con valori fino a 9 milioni di ano e dai 2005 al Vertice dell'ambiente. il suo nome finisce sotto i riflettori nell'estate 2008 per il ma-ledetto incidente dove. Radio, bambino Mnisino di 7 anni, cadde dall'altalena. Rimase in coma per :altre un arino morì a fine ottobre del 2o09. Nel luglio di quest'anno il pm ha chiesto il processo per lui i? per i responsabili di tre coo perative del global service per inadempienze e sottovaluta-zioni nella manutenzioile dei giochi in quei giardino. Ma la battaglia legale è ancora in corso.

M. Ama. R151.,41.

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press L.If1E02/11 /2011

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H sindaco Virgilio Mero a ha fi mate l'atto di assegnazione degli incarichi dirigenzial i

Due macro-aree, sette dipartimenti e sei quartier iriparte la macchina organizzativa comunale

via firnera alla nuova or-ganizzazione comunaledi Bologna .

~' irginio Meritala ha infat-ti firmato l ' atto di asse-gnazione degli incarich idirigenziali. Due. nel nuo-vo schema organizzativo ,le aree - "Affari Istituzio-n .ali e Quartieri " e " Perso-nale e organizzazione" - esette i dipartimenti : "Ri-qualificazione urbana" ,"Cura e qualità del terri-torio " , "Economia e pro-mozione della città.", "Be-nessere di coinunita" ,"Cultura e scuola", "Ri-sorse finanziarie" e "Pro-grammazion e

'Abbiamo concluso, ne itempi previsti . l'attribu-zione degli incarichi diri-genziali a seguito dcllap-

provazione, da parte del-la Giunta il 23 ottobre ,delle "Linee guida per lariorganizzazione dellamacrostruttura del Co-mune di Bologna" - osser-va in una nota il sindaco -La delibera di Giunta pre-vede un'organizzazionedelle funzioni per ma-croaggregazioni e delleattività in aree, diparti-menti, settori e Quartieri ,al fine di migliorare la ra-pidità dei processi deci-sionali, l'integrazion edell'azione amministrati-va, la sua coerenza con gliindirizzi politico-istitu-zionali, la razionale ed ef-ficiente allocazione dell efunzioni e delle risorse' .La riorganizzazione «dell amacrostruttura comunale

- prosegue - è stata perciòdecisa per migliorare re -rogazione dei servizi a lcittadino e la qualità dellavoro del personale co-munale .

in tal senso entro la fin edel mese di novembre av-vieremo la Conferenza d iorganizzazione dei servi-zi, con la partecipazion edei dipendenti comunali ,finalizzata alla definizio-ne cli proposte di miglio-ramento, da svolgersi en-tro la prima metà de l2012» .

Inoltre, argomenta Me-nala, «mi preme sottoli-neare la decisione di av-viare da subito la riformadei Quartieri dal punto divista amministrativo, cheverrà valutata e quindi de-

finita dal punto di vistadello Statuto in Consigliocomunale, per arrivare aduna trasformazione de iQuartieri in MunicipalitàIn questa prospettiva ab-biamo deciso di crearesei ambiti territoriali otti-mali per l'erogazione de iservizi, nei quali ricom-prendere gli attuali noveQuartieri : Borgo Panig;a-le-fieno, Navile, Porto-Sa-rago'z,za, San Donato-SanVitale, Santo Stefano e Sa-vena; così - conclude Me-rola - da utilizzare questomandato per predisporrein concreto la strutturaamministrativa delle nuo-ve Municipalità che en-treranno in vigore istitu-zionalmente dal prossi -mo mnandatoi .

"tmsierImento "

Mauro Felicori pass a

dalla cultura

ai nuovo dipartimento

di marketing urbano

la conferm a

Raffaela Bruni resta

al settore lavori pubblic i

del dipartimento "Cur a

e qualità del territorio "

Ruolo chìay e

Anna Rita lannucc i

dal l'organ izzazion e

al coordinamento

dei quartier i

\~~\~\~\

tnlarilro ulan i

Ner ia eG attei i

tlatt,t:ta Mi gcitelt i

\PINI, PROGRAMMI E PROGETTI STRATEGIC IDirettore Settore Francesco Evangelisti

\SETTORE URNANISTI - EDILIZIADirettore settore Mauu Ilertoccb iU .t . Giuridico-amministrativa Nadia Catini

~to.sitiitiitiitiitiitiitsit:sss,ti.

f". ::'nctc

Giaciano Capttnìlì, a d

iiff''MANUTENZIONE URBANADirettore settore Giancarlo Angel i

\OPERE PUBBLICH EDirettore settore Raffaela Brun iU .I . Edilizia civile Fabio Andreo nU .I . infrastrutture Attilio Ditin i

YCI IOBILITÀ SOSTENIBIL EDirettore settore Andrea MazzottiU .I . Amministrativa Andrea Mazzetti

\PATRIMONI ODirettore settore Raffaele Brun i

Gestione tecnica Anna CaputoU .t . Gestione contratti Barbara Bottin oU .I . Trasferimenti immobiliari Carlotta Soavi

\M'AMBIENTE ENERGIADirettore Francesco Evangelisti

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press LIIIE02/11 /2011

T.Inarm214,ZIONE OM

Muro Felle.nti Lusa tiguesicu:

MSE-ITORE COMUNICAZON E

Direttore settore a.ii Mauro FilicoriDI Servizi di comunicazione Leda Guid i

MC1TTA DIGITALE E TECNOLOGIE INFORMATICH E

Direttore settore Osvaldo Panaro

L1 .1 . Amministrazione Anna Zam beli :

MSMORE ATTIVITÀ PRODUTTIVE E COMMERCI O

Direttore settore

Elisa Revaiol i

`TURISM O

Direttore settore Chiara Pera e

Di redimo Dti arti : re

'iziab ecco

limi

Mnssimlliano Dauislll

MSE1TORE SERVIZI SOCIALI

Direttore settore Davide Minguzz i

;UMORE SALUTE, SPORT E CITTÀ SANA

Direttore settore Lorenzo Occhiovero

MSETTORE SERVIZI PER L'ABITAR E

Direttore settore Davide Minguzz i

emgre erta Genere le

MDIRETTORE Liragenetde

M'ISTITUZIONE PER L'INCLUSIONE SOCIAL EDirettore Istituzione Berardino Cocci-band a

Dietttete Quereere Li

ti :i edere I:iuertiete

Direzione Generale

'ili.I DIRTTORE GENE RLE

v £:í1

di t:Ire :rion e

li direttore generale

Giacomo Capuzzimati

ffiDIRMORE Mania Pie: Treiai;3n i

'laff del Consiglio comunale I

I

pezMue del servizi l i -

:dee segreterie generM e

servizi deirisgratiei .'ione

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T.InTrn12TA,ZIONE

OMpressLlnE

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press L.If1E02/11 /2011

r.+rurn2~IONEOGN A

. . . . . . . . . . . . . . .. . . . . . . .. . . . . . . . . . . . .

Polizia M„ríc dde

IiDiRETt'ORE dr

€Rp ri, :Protezione di ,--<i

Carlo Di Palma . di rettor e

della Polizia Municipale

Fi.unevicien Brun i

MSE€'TORE ISTRUZION EDirettore settore M€rara Pompîlie Pepe

MSETTORE SISTEMA CULTURALE E GIOVAN IDirettore settore Patrizia Rigori

MISTITUZIONE MUSEIDirettore €s€tituziooe ad . Francesca Brun i

MISTITUZIONE BIBLIOTECH EDirettore stituzione e direzione Archiginnasi?eriangelo Bollettin i

MISTITUZION£ CINETECADirettore sitituzione Gianluca Farineli i

MIST€TUZIONE GALLERIA D'ARTE MODERNADirettore sltituzione Gianfranco Meraniell o

à Area affarl ìsta~`~tt~zion~ àalí e quarlIer lSCAPO AREA Anna Rita lannucci

Staff - Progetto Ancinee C.urzani

twí

Area rso aler e er à ààIzz tizio àeECAPO AREA Maria Grazia Bonzagn i

Staff area =iessand ra Biond iOrganizzazioni e relazioni sindacaIl ketiuscia Garifo

g

ir aa 3 _ì ,gì Colini

Sorsi, EcFliri Sandra Gueriicpi

MSETTORE FINANZE E RILANCI ODirettore settore Mauro Camma

MSETTORE CONTROLL IDirettore settore Gianlu :gi Bovini

PP'̀SEtTORE ENTRAT EDirettore settore Mauro Carnmarata

MSETTORE STATISTICADirettore settore Franco Chiarirs i

MSETTORE GAR EDirettore settore Patrizia Bartolini

É itì .lt .*re O ar uro

C rc C.art Jit ai dei

Direttore Quartiere Romano Miaai

Di tettoie Quartier i

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Marina C esan

MAZIONE BOLOGNA

om m

Municipalità, il primo passo verso raccorp erto

L'aveva promesso in campagna eletto-rale, Virginio Merola: organizzazione pii] snella, fatta di macro-quartieri, che pos-sano anche permettere risparmi all'am-ministrazione, E con la riorganizzazione firmata lunedì notte è stato compiuto il primo passo verso l'accorpamento di al-cuni quartieri che si trasformeranno in Municipalità. l direttori di Quartiere so-no sei e non più nove: sono state confer-mate due guide storiche, Anita Guidazzi al Savena e Marina Cesari al Navile. Ai maxi Quartieri Borgo Panigale-Reno e San Vitale-San Donato alla ribalta i nomi

Romano Mignani, ex comandante Polizia municipale e oggi direttore

dell'area Vivibilità urbana, e Adele Mim-

mi, direttrice del settore Casa. ll nuovo assetto dirigenziale dei Quar-

tieri prepara la strada per la rivoluzione già annunciata dalla giunta. Un progetto molto caro a Me rola che già da candidato sindaco aveva manifestato l'intenzione di ridurre i quartieri da nove a sei, trasfor-mandoli in municipalità. in vista della na-scita della città metropolitana. La crisi e-conotnica e le scarse risorse del Comu-ne, che dovrà fare a meno di 1..000 dipen-denti, hanno poi portato a una ulteriore razionalizzazione del piano iniziale. La ri-forma proposta dalla giunta dovrà essere approvata dal consiglio comunale per di-ventare realtà dal prossimo mandato am-ministrativo.

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l'Unità

EmiliaRomagna

UN PIANO PER CAMBIARE ARI AFilobus a impatto zero e Sfm: nel dettaglio i progetti per la mobilità

11''L' intesa di RomaEcco il pianoper salvarei finanziamentidi Metrò e Civis

mentificazione del territorio .

Il dirottamento dei finanziamen-to pubblico del Metrò (267 milion idi euro) su ferrovie e filovie urban e(«il Ministero è disponibile a verifica-re la possibilità e le modalità tecni-

Tangenziale liberalizzat aCaduta la pregiudizialedi Autostrade, percorsobretella un po' più corto

che di rimodulazione delle risorse afavore di un progetto integrato di tra -sporto pubblico rapido di superfi-cie», è scritto nel comunicato) e il de -finitivo pensionamento del Civis(«non si potrà non tenere conto delparere della Commissione di sicurez -

Pagina 2

CLAUDIO VISANI

BOLOGN A

cvisani@unitait

1 condizionale è d'obbligo, vist oil governo che ci ritroviamo e i lrischio default alle porte . Ma s egli impegni messi nero su bian-

co dal ministro Altero Matteoli sull einfrastrutture per la mobilità verran -no mantenuti, Bologna potrà comin -ciare davvero a voltare pagina . Larealizzazione del Passante Nord («lafase operativa verrà avviata il 21 no -vembre con la firma del verbale d iaccordo tra Anas e Autostrade perl'Italia», è scritto nel comunicato dif-fuso dal ministero dei Trasporti altermine dell'incontro di lunedì conle istituzioni locali e la Regione) do-vrebbe risolvere il problema cronic odella "strozzatura" autostradale bo-

lognese - responsabile dell'ingorg oormai permanente del traffico nelleore e nei giorni di punta - e liberarefinalmente la tangenziale (a 4 cor-sie) per la mobilità locale . Ma al tem -

po stesso dovrebbe anche far ricade -re sul nostro territorio una parte con-sistente dell'investimento previsto(1 .350 milioni di euro), dal momen-to che l'Unione europea ha stabilit oche la società Autostrade dovrà darein appalto esterno il 100% dei lavo-ri . Quindi nessun affidamento allesocietà "in house" di Autostrade mabandi di gara a cui le imprese bolo-gnesi associate dovrebbero parteci-pare con buone chances di vittoria,con effetto positivo sul tanto attes orilancio della nostra economia . Percontro, ci sarà da vincere l'opposizio -ne degli ambientalisti e dei comitatidi cittadini contrari all'ulteriore ce -

INTr inL' intesa di RunFece- il pianiper salvarei finanziameli I Idi MpITRPii~i

"Bretella"delladiscordia

Storia contrastata quella del Passante Nord. Nel 2004 il primo studio di fattibilitàdella Provincia. Nel 2008 l'accordo Governo-Regione con stanziamento di 1 .450 milioni da

parte di Autostrade. La Ue prima chiede la gara europea, poi, a luglio 2010, l'affida allaSocietà Autostrade col vincolo di accorciare il percorso e appaltare all'esterno tutti i lavori .

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l'Unità

EmiliaRomagna

za» che lo ha bocciato, scrive Matteo -li), dovrebbe invece consentire dicompletare finalmente il Servizioferroviario metropolitano e di dare aBologna un moderno servizio di filo -bus al posto dei "sogni/business "guazzalochiani della Metropolitanaautomatica e del tram su gomma .

I progetti che nei prossimi giorniBologna dovrà recapitare al Ministe-ro - che a sua volta dovrà prepararel'istruttoria per la "rimodulazione "dei finanziamenti in vista della riu-nione del Cipe di fine novembre -prevedono la seguente ripartizionedei fondi : 38 milioni per realizzarelungo la ex ferrovia di cintura la li-nea 6 del Servizio ferroviario metro-politano per collegare la Stazionecentrale alla Fiera; 20 milioni per u1 7timare le 5 stazioni urbane del Sfrnche ancora mancano (Prati di Capra-ra, San Vitale-Via Rimesse, Zanardi ,Borgo Panigale-Scalo, Sant'Orso-la-Via Libia) ; 60 milioni per adegua -re e completare la rete filoviaria cit-tadina ; 140-150 milioni per l'acqui-sto dei nuovi treni che, una volta ulti -mata la stazione sotterranea dell'Al-ta velocità (nel 2013, si spera), do-vrebbero dare corpo al servizio ca-denzato (ogni 15-30 minuti nelleore di punta) sulle 6 linee del Sfm.

«Abbiamo fatto un significativo econcreto passo avanti su tutte le que -stioni aperte - dice il vice presidentedella Provincia con delega alla mobi -lità, Giacomo Venturi - . Per il Passan -te abbiamo incassato la disponibilitàdi Autostrade ad approfondire l'ipo-tesi di liberalizzazione della Tangen -ziale e a definire il nuovo percorso,che dovrà essere accorciato di qual -che chilometro rispetto ai 41 origina -riamente previsti, in accordo con gliEnti locali. Ci sono tutte le condizio-ni per aprire i cantieri entro 12-1 8mesi e per completare l'opera entr oil 2016». E per quanto riguarda i fi-nanziamenti di Metrò e Civis, Veritú-ri afferma: «Non mi pare che ci sia ilrischio di perderli . Però bisogna defi -nire in fretta i progetti alternativi» .+

il caso CivisDue ipotesi per salvare i fondi:nuovi mezzi o nuova filovia

® «Non vedo il rischio di perdere i lfinanziamento pubblico del C i

vis», dice Giacomo Venturi . Due, a suoparere, le ipotesi alternative . La prima,e più probabile, è l'accordo Comune-Irisbus per la sostituzione del mezzocon un filobus, cercando di "piazzare"altrove i 49 Civis parcheggiati ormaida anni al Caab. La seconda è legata alprogetto di sviluppo della rete filovia -ria a cui si fa riferimento anche nel co -municato del Ministero, con conse -guente adeguamento della flotta Atc .

Dal Ponte sullo Strettoi fondi per treni e autobus?

U Ancora in alto mare, invece, laquestione del Trasporto pubbli-

co locale (Tpl) che vede per il 2012 un"taglio" dell'80%dei trasferimenti sta -tali, quindi il suo sostanziale azzera -mento. Nei giorni scorsi è passata all aCamera una mozione delle opposizio-ni, con l'astensione della stessa mag-gioranza, che chiede di dirottare sulTpl i fondi stanziati per il Ponte sulloStretto (1,7 miliardi di euro) . Ma la mo-zione non ha avuto ancora un seguitoconcreto e il governo non ha ancor adetto se e come intende trovare i sol -di per treni e autobus. La Regione trat-ta . A metà novembre nuovo vertice .

Pagina 2Bok,gna

INA< .

L'intesa di RunaEcce- il pianper aalvarei finanziarne idi McSi'Pi ri

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`Variante di valico, galleria a rischio LUIGI SPEZIA

«I movimenti in corso in tempi brevi potrebbero comportare danni ai rivestimenti della gal-leria e deformazioni del piano della strada>. E, soprattutto, «nel giro di pochi anni si po-trebbero raggiungere sposta-menti della frana dell'ordine del metro» (con le case sopra). Lo scrivono tre professori del-l'Università di Napoli nell'ot-tobre di un anno fa, ma i lavori alla galleria Val di Sambro della Variante di Valico sono andati avanti. Tre esperti ai quali ave-va chiesto una consulenza l'as-sociazione temporanea Viani-ni-Toto-Profacta, che per con-to diAutostrade sta scavando la galleria di tripoli sul fronte Sud (a Nord, verso Bologna, sta la-vorando la coop Cmb, che nel frattempo afferma di aver rel-tentato unilateralmente l'a-vanzamento per avere un'idea più precisa di quello che sta ac-cadendo alle abitazioni di ni-poti Santa Maria Maddalena). I docenti — l'ingegnere geotec-

Ne.: d ankú :ossL,An

esUnt%,. de',..:za .auna nAP~ARne SAR n'ke;~

nico Luciano Picarelli, Antonio Santo e Carlo Viggiani — ag-giungono che «le condizioni del versante rendono molto complesso qualsiasi interven-to di consolidamento. Le di-mensioni delle frane rendono :infatti arduo qualsiasi inter-vento basato su movimenti di terra o rinforzi strutturati...sa-

rebbe largamente preferibile procedere immediatamente alla valutazione di una variante dell'andamento dellagalleria».

Una "variante in corso d'o-pera alla Variante", una modi-fica del tracciato chiesta anche dal comitato degli abitanti di Santa Maria Maddalena, men-tre Autostrade procede. La re-lazione tecnica dei tre esperti, che propongono «ulteriori ap-profondimenti» sembra sug-gerire comunque che anche la vita della stessa galleria sarà tormentata per le pressioni alle quali è sottoposta: in buona parte è scavata in armarle e ar-gille.

I dati dimostrano sposta-menti della galleria in costru-zione, secondo i tecnici che vi lavorano «tollerabili» ma co-munque esistenti. Nella canna Nord (cioè nella galleria dove il senso di marcia è da Firenze a Bologna) al 30 giugno sco rso, le stazioni di misura rilevate dalla direzione lavori di Spea-Auto-strade (vicino all'imbocco Sud dove lavora Toto, zona più fra-nosa dell'altro) dicono che in un punto lo spostamento tra-sversale è arrivati) anche a 7 centimetri, mentre gli abbas-sarne nti a 7, 8. 'Foto aveva solle-vato il problema con Autostra-de, come ha riportato mesi fa l'Espresso. Le case in paese hanno subito spostamenti si-mili, ma in un caso — l'abita-zione più a Nord—anche di 50 centimenti. Il rischio che si ar-rivi al metro, per gli esperti, «è coerente con_ il macroscopico spostamento del letto del Setta verso ovest e dalla forte erosio-ne cui è soggetta la riva oppo-sta».

La prelírione-choc contenuta in una perizia di un anno fa. Ma nessuno i 'ha presa s o

Pagina 9 Vatiante di valico, galleria a rischio danni"

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l'Unità

EmiliaRomagna

Intervista a Mario Schiavina

«Contro le polveri sottilici vorrebbe il tramnon i blocchi del traffico»

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O3

GIULIA GENTIL [email protected]

Bologna aveva una retetramviaria che era la mi-gliore d'Europa. Il proble-ma dello smog non si risol-

ve di certo con i blocchi del trafficodel giovedì : occorre cambiare mez-zi di locomozione, permettere ai cit-tadini di lasciare l'auto parcheggia-ta in garage» . Mario Schiavina ,pneumologo ed ex dirigente del Di-partimento cardio-toraco-vascolareal Policlinico Sant'Orsola di Bolo-gna, da anni tuona contro le graviresponsabilità dello smog nell'insor-gere di tosse, asma, e disturbi respi-ratori .Professor Schiavina, Legambiente de-nuncia che sotto le due Torri sono sta-ti superati per ben 36 volte i livelli con -sentiti per legge di Pm10 nell'aria. Daspecialista in malattie dell'apparatorespiratorio, che impatto ha tutto que-sto sui nostri polmoni?«Purtroppo non c'è ancora un'ade-guata sensibilità, da parte dell'opi-nione pubblica, nei confronti dell epatologie respiratorie . Si continua aparlare di problemi cronici o croni-cizzati, ma in realtà di cronico c' èben poco nei disturbi odierni : so-prattutto tosse secca e sindrom iasmatiche» .Da cosa sono provocati, in concreto,questi problemi ?«Sono le sostanze inquinanti, la con-centrazione di polveri sottili e ani-dride solforosa nell'aria che respiria-mo ogni giorno, ad allargare le"maglie" dei nostri polmoni . Così sicreano fessure dov'è più semplice ,per ogni sostanza dannosa, penetra-re» .Chi sono i soggetti maggiormenteesposti a rischi?«Lo svelamento di patologie nuoveriguarda, soprattutto, i bambini egli anziani . Più in generale i soggettideboli: visitandoli perché racconta-

no di avere la tosse, si scopre ch esoffrono di problemi che fino a po-co prima non c'erano . Un tipo spe-ciale di tosse secca legata alla qua-lità dell'aria» .Ha idea di quanto incida, numerica-mente, questo genere di problemisulla popolazione emiliano-roma-gnola?«I numeri non li conosco, ma s oper certo che da anni ormai le sin-dromi asmatiche nei bimbi, e in ge-nerale le difficoltà respiratorie so-no in un inarrestabile aumento» .Legambiente sottolinea anche co-me i dati Arpa sulla qualità dell'ariadimostrino che, purtroppo, negli an-ni non ci siano miglioramenti. E que-sto a prescindere da qualunque tipodi provvedimenti che l'amministra-zione comunale abbia deciso di met-tere in campo: a partire da blocch i

Soggetti debol i«A patire di più dellapessima qualitàdell'aria nonni e bimbi»

settimanali del traffico, o stop per imezzi inquinanti. Che fare, dunque?«Il problema della qualit àdell'aria, ormai, varia solo più perle variabili del clima che per altro .Salvo poi tornare sempre a pessi-mi liovelli. Finché la nostra tangen-ziale, per ore ed ore, continuerà arappresentare un anello di smogstagnante intorno alla città fatto diauto intasate nel traffico, l'arianon migliorerà mai . Né il proble-ma si risolve con i blocchi . Anni facircolava in città un libro dal titol o"Quando a Bologna c'erano itram" . Ecco, credo che l'unica solu-zione sarebbe cambiare radical-mente il modo in cui la gente simuove, i mezzi . Se ci fosse un siste-ma di mezzi pubblici efficienti nonci sarebbe costante bisogno delleauto» . v

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Comune, la rivoluzione dei dirigenti Tra le novità i sei manager dei municipi e Marika Milani alla Riqualificazione urbana

SILVIA BIGNAMI

VARATA la nuova macchina co-munale, coni dirigenti al coman-do. In attesa della conferenza di organizzazione per ristrutturare i settori con la partecipazione dei dipendenti, ilnuovo organigram-ma di Palazzo d'Acclusi° è stato firmato lunedì da Virginio Mero-la. Si interrompe così il valzer dei nomi, con una nuova struttura che vede due aree e sette diparti-menti. La nuova giunta rimesco-la le carte, riposizionando gli at-tuali dirigenti "apicali" della struttura, e mettelebasiperla tra-sformazione dei nove quartieri in sei "municipi", con l'accorpa-

emlw ssiltCzmnd d. z nuu3ed vlass

scAta . -xu' dybanìs3caz

Zaw:eitz:

mento di Borgo Panigale e Reno, Porto e Saragozza, San Donato e San Vitale,

Il documento che assegna i nuovi incarichi dirigenziali è sta-to ufficializzato ieri. Confermate molte delle indiscrezioni della vi-gilia, con Stefano Bigi che resta al-le "Risorse Finanziarie" e Gian-

luigi Bovini che rimane alla "Pro-grammazione" Ufficiale pure lo spostamento di Mauro Pelicori, dalla Cultura al dipartimento "Economia e promozione della città", e quello di Francesca Bru-ni, dagliAffariistituzionalia "Cul-tura e scuola", assumendo anche l'interina dell'istituzione Musei.

Anna Rita iannucci, che le indi-screzioni davano in bilico tra il di-partimento "Organizzazione" ((la lei guidato da anni) e gli"Affa-ri Istituzionali e coordinamento quartieri", finisce in quest' ultima casella. Novità invece sulla "Ri-qualificazione urbana", d'ora in poi diretto da Marika clas-

se '70, mentre Maria Grazia Bon-zapil lascia i Servizi per "Perso-nale e Organizzazione". Un so-. t nziale rimescol amen to che la-scia da parte, per ora, il rinnova-mento annunciato dal sindaco. La svolta generazionale attende forse l'assegnazione a due esterni di settori strategici come "Cura e

qualità del territorio" e "Benesse-re di comunità", affidati ad inte-rim rispettivamente al direttore Giacomo Capuzzimati e al segre-tario Luca •Uguccionl. In pole per la "Cura e qualità del territorio", in particolare, c'è Claudio Paltri-fieri, attuale direttore del settore Lavori Pub blici in Provincia. Sp a-

riti dall'organigramma anche due dirigenti a tempo determAna-t o come Cleto Carlini (Mobilità), e Roberto Diolaiti (Ambiente), che potrebbero rientrare però partecipando ai bandi già avviati da Palazzo d'Accursio sui settori di competenza.

Ridotti a sei, come annunciato, i direttori di quartiere: Adele Minimi, storico dirigente del set-tore Casa, va a capo di Reno e Bor-go Panigale, Marina Cesari al Na-vile, Maurizio Ferretti a Porto e Saragozza, l'ex capo dei vigili Ro-mano Mignani guiderà San Do-nato e San Vitale, Daniela Gomel-li ai Santo Stefano e Anita Guidaz-zial Savena. Uno snellimento del-la macchina che anticipa la rifor-ma che nel prossimo mandato trasformerà i nove quartieri in sei :funi cipi,Asotto lineari° èlo stes-so sindaco Mero la: «Abbiamo de-ciso di avviare da subito la riforma amministrativa dei Quartieri, che verrà valutata e quindi definita dal punto di vista dello Statuto in consiglio comunale, per arrivare ad una trasformazione dei Quar-tieri in Municipalità, Per questo abbiamo creato sei ambiti terri-toriali ottimali per l'erogazione dei servizi, così da predisporre la struttura amministrativa. Le nuove Municipalità entreranno in vigore dal prossimo mandato».

O RIPRODUZIONE RISERVATA

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Comune. 1*z:or& dei dirigenti

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CONFERME Confermati Stefano Bigi ai dipartimento "Risorse Finanziarie" e Gianluigi Bovini alla "Programma-zione"

NOVITÀ TRASFERIMENTO Marika Milani, già Maria Grazia responsabile dello Bonzagni, fino a sportello unico ieri direttore dei per l'edilizia, Servizi sociali viene promossa nominata dalla a capo giunta Delbono, del settore passa al "Riqualificazione dipartimento Urbana" "Personale"

INTERIM I l segretario generale del Comune Luca Uguccioni (nella foto) assume l'interim del dipartimento "Benessere di comunità"

BANDO Alcuni dirigenti storici, come Cleto Carlini e Roberto Diolaiti, potrebbero rientrare attraverso un bando aperto dal Comune

EX VIGILE L'ex comandante dei vigili Romano M ignani, spostato dal Commissario all'area "Qualità della città", va a guidare San Donato e San Vitale

Comune. la rivoluzione dei dirigenti

press unE 02/11/2011

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ma Valzer di dirigenti in Comu-ne. E primi accorpamenti, in vista della riduzione dei Quartieri da nove a sei. Il sindaco Virginio Me-rola ha "limato" le ultime caselle nella serata di lunedì.

Due, nel nuovo schema organiz-zativo, le aree - Affari Istituzionali e Quartieri e Personale e organiz-

zazione - e 7 i dipartimenti: Riquali-ficazione urbana, Cura e qualità del territorio, Economia e promozione della città, Benessere di comunità, Cultura e scuola, Risorse finanzia-rie e Programmazione.

Obiettivo del nuovo assetto, «mi-gliorare la rapidità dei processi deci-sionali, l'integrazione dell'azione

amministrativa, la razionale ed effi-ciente allocazione di funzioni e ri-sorse. Entro la fine di novembre -spiega il sindaco - avvieremo la Con-ferenza di organizzazione dei servi-zi, con la partecipazione dei dipen-denti comunali, per definire propo-ste di miglioramento, da svolgersi entro la prima metà del 2012». Me-

rola insiste sulla decisione «di av-viare da subito la riforma dei Quar-tieri dal punto di vista amministra-tivo, che verrà definita poi in Con-siglio comunale, per arrivare a una loro trasformazione in Muni-cipalità che entreranno in vigore nel prossimo mandato». Ed ecco le future 6 aggregazioni: Borgo Pa-nigale-Reno (e come direttore dal settore Casa arriva Maria Adele Mimmi), Navile; Porto-Saragoz-za, San Donato-San Vitale (nuovo direttore sarà l'ex capo dei vigili Roberto Mignani), Santo Stefano e Savena».+

Valzer di dirigenti in CC:i -mune: Merola presenta i nuovi 6 macro-Quartieri

Pagina 4 óologna

1.11,0 COMUNALE I lavor.ori: plunti truttue rw rur currnani di solidarietà

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l'Unità

Emilia Romagna

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Comune, risine di diligenti

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CORRIERE DI BOLOGNA

i RISCHI DOPO L'OK ALLA BRETELLA

L IONE PASSANTE di MASS ILIAN . MARZO

utto cam- . bia perché nulla cani- bi», diceva

il Gattopardo. Mai come ora questa celebre frase si adatta ai destino di Bolo- gna riguardo ai nodi infra- strutturali. Sono cambiati sindaci, le maggioranze, gli assessori regionali e pro-. vinciali, ma, nel corso de- gli ultimi io anni, non si è mosso nulla di concreto per il rilancio dei progetti infrastrutturali necessari a questa città. L'ultima vicen- d a ha del paradossale: avendo sbloccato i fondi per il passante Nord, regi-striamo ora la titubanza da parte di Autostrade a «ce-dere» le corsie autostradali d ell'attuale tangenziale agli enti locali e all'Anas. Giornalisti, commentatori, editorialisti faticano non poco a informare i cittadi-ni su questa intricatissima vicenda fatta di rinvii, tem-poreggiamenti, scherma-glie, progetti fatti e rifatti, competenze poco chiare. Dopo dieci anni non si capi-sce più nulla. Per non parla-re delle altre scelte (scelle-rate) attuate e cancellate sui vari altri dossier infra-strutturali (metropolitana, Civis, People mover).

Con chi ce la dobbiamo prendere? In un momento di grave crisi come questo ritornano fuori le cassan-dre che vaticinano la fine del sistema economico e, quasi come delle iene, rido-no della caduta delle bor-se, e dello stop a tutti gli in-vestimenti pubblici che (ve- di il tema Val di Susa) «in-quinano» o «deturpano», non rendendosi conto che sono proprio loro i miglio-ri alleati di quelle locuste che speculano sulle disu-guaglianze sociali che gli Stati, sempre più incapaci di vere azioni di rilancio dell'e co n omi a, non sono più in grado di calmierare.

Nel caso di Bologna ora è la burocrazia a impedire la buona riuscita di quel po-co che si potrebbe realizza-re. In verità, diciamocelo, sono stati in pochi a crede-re a questi progetti. Ricor-do la polemica tra il presi-dente Errani e le forze eco-nomiche della città che re-clamavano una maggiore centralità di Bologna nelle politiche aliocative degli in-vestimenti. il denaro che si poteva investire a Bologna è spesso andato a finanzia-. re altri progetti, sicuramen-te interessanti, ma non co-sì strategici per il rilancio della città e della Regione nel suo complesso,

Tutto legittimo, ma pro-fondamente sbagliato, se-gnale di una totale incapa-cità di programmazione a lungo termine, di cui oggi siamo ancora vittime. La politica non è questa: se ci si preoccupa della prossi-ma elezione, una volta vin-ta, si rischia, come oggi, di perdere la sfida del futuro. Roma non è una città mitte-leuropea: piena di proble-mi e sprechi. Eppure in questi anni ha costruito ben due nuove linee di me-tropolitana. A suo vantag-gio hanno giocato il Giubi-leo, i decreti per Roma ca-pitale, ecc. Tutto vero, Bolo-gna aveva (forse ancora ha) qualche asset in più: tutto perso per inerzia.

La possibilità che i nodi burocratici si sciolgano c'è ancora tutta, così come quella di addivenire a un accordo serio tra la Società autostrade e le varie parti in essere. Ma ancora una volta è necessario un ruolo di coordinamento e di indi-rizzo da parte della politi-ca. Sapendo anche che po-trebbe essere uno degli ulti-mi atti di un modo di pro-cedere che la dura realtà di questi mesi ci costringerà a seppellire in fretta.

12g ,120U1730,IE RISERVAI

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Merda rivoluzionala macchina comunaleAlcune con enne in ruoli chiave. Le new entro

dl LUCA ORS I

LA RIVOLUZIONE merolianadella macchina comunale è com-piuta, Come sempre, ci sono diri-genti confermati e alcune new eri -n)), Ma la vera novità è l'assetto a ivertici dei Quartieri, propedeuti-co alla riforma che li ridurrà, ne l2015, dagli attuali nove a sei . Giàda oggi — giorno in cui i nuov idirigenti entrano in carica — i di-rettori si riducono a sei, a capo d i«ambiti territoriali» che dovrebbe-ro corrispondere ai confini dell efuture municipalità . RomanoMgnani, già comandante della poli-zia municipale, poi capo dell'areaVivibilità urbana, è il nuovo diret-tore del San Vitale-San Donato .Dai vertice dei settore Casa, arri-va al Borgo Panigale-Reno MariaAdele Minnnì . Maurizio Ferrettipassa dal dipartimento Organizza-zione alla direzione del Saragoz-za-Porto . Novità anche ai SantoStefano, dove arriva Daniela Ge-melli,che lascia la guida dei Servi-zi demografici . Solo due le confe.r -me : Anita Guidazzi al Savena eMarina Cesari al Navile .

LA RIORGANIZZAZIONE del -la macrostruttura comunale, spie-ga il sindaco Virginio Menalache ci ha lavorato fino a lunedì se-ra, insieme con Giacomo Capuz-rimati, direttore generale dei Co-mune — «è stata decisa per mi-gliorare l'erogazione dei servizi a lcittadino e la qualità del lavor odel personale comunale» ,Fra le novità non ci sono solo i no -mi di alcuni dirigenti . Ci sono an-che settori inediti, come la Mobili-tà sostenibile, il dipartimento Be-nessere di comunità (ex Servizi so-ciali) ; c'è il dipartimento Cultura

e scuola e quello dedicato alla Pro -mozione della città .

A CAPO di quest'ultimo — chedi fatto si occuperà di marketingterritoriale — arriva Mauro Fidi--cori, direttore uscente dell'areaCultura . Cambia casacca ancheRaffaela Bruni, che lascia la dire-zione dei Lavori pubblici per as-sumere la guida del settore Patri-monio . Il direttore del Personale,Giancarlo Angeli, entra nell ostal li della direzione generale . A lsuo posto, dai Wellare, arriva Ma-

CIRCOSCRIZION ISi prepara la riforma del 201 5I dirigenti calano a sei, a capodei futuri ambiti territorial i

ria Grazia Bonzagni .Cambia incarico anche Maria Ri-taIwmucci : fino a ieri capo del di -partimento Organizzazione di Pa -lazzo d'Accursio, passa a capodell'area Affari istituzionali eQuartieri . Direttore uscentedel quartiere Santo Stefano ,Chiara Perde va a dirigere ilsettore Turismo. Francesc aBruni passa dalla guida degliAffari istituzionali a capodel dipartimento Cultu-ra e scuola . E MarikaMani lascia lo Spor-tello unico per l'edili-zia per guidare il di-partimento Riqualifi-cazione urbana .

IL NUOVO assettodella macchina comuna-le, però, potrebbe non es-sere definitivo . Entro la fi -

ne del mese, infatti, si avvierà laConferenza di organizzazione de iservizi, con la partecipazione de idipendenti comunali. L'obietti-vo, entro i primi sei mesi de l2012, sarà «definire proposte d imiglioramento». Sarà quindi pos -sibile, annuncia Merola, «la valu -tazione delle competenze» presen -ti in Comune, «la loro valorizza-zione e l'eventuale definizione d iulteriori modifiche» .

IL RIASSETTO delle cariche di-rigenziali vede anche alcune (an-nunciate) conferme di peso . S itratta di dirigenti storici, che rico -prono ruoli delicati, specie in que -sto momento di crisi per le finan-ze comunali . A capo del diparti -mento Risorse finanziarie (ex Bi -lancio) resta Stefano Bigi ; all aguida del dipartimento Program-mazione è confermato Gianluigi.Bovini ; e Mauro Cammarata re -sta al suo posto alla direzione de lsettore Entrate ,

Restano coperte ad interiin al-cune importanti posizio-

ni di vertice, Al Benes-sere di comunità do-vrebbe arrivare .ano

argnolo, dirigentedell'Ausl di Raven-

na. Altri incari-chi (per esem-

pio settor iAmbienteed energia,Opere pub-bliche, Mo-bilità soste-ibile, Comu -

nicazione, Fi-nanze e Bilan-cio) sarann odefiniti entr ol'anno .

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<SETTOR I~..

| SETTO 9--------------------------------------------------- -

PO:3U#2WMaria GziaBonng n

t We| afre passaaa% adeLPersonale e

Organizzazione co nL'incarico d capo area, a [posto d G an Ro Angel i

RiquaLificazion e

Mar Mani Lasc aLo Sportello unico

per [editi a per ambreatta guìd n

dkdipartiment oRq Onkgene urbana

E.conoA

Mauro Uco rgià direttore detUnrea

Rum,Qsa il. postoper guidare

iL dipartimento dettaPromozione detta citta

Direzione\>y~ 9

Giacomo Capuzimk§direttore generale del.Comune, ha Lavorato co nH. sindaco al piano d iriorganizzazione detta'macrostruttura '

Affari ~)sft1cmai MariaMa Qnnu h

fino a ieri capodet dipartimentoOrganizzazione, passaa capo deR'area Affariistituzionali e Quartier i

og m m azke-- - - - - - - --

GanLugiBovini è uno dedirigenti che vengon oconfermati ; fra gLi ateioStefano Bigi, che restaa capo del. dipartimentoRisorse finanziarie

Qua k

Romano M g n al SanVitale-San Donato ; Mnria

Aden Minami aL Borg ongale Rene e

Maurizio Ferrelli a lragozza-Porto

AÙ (9\2r A)Alcune posizion id vertice non sono stateassegnate: i ruol in questione dovrebber otutti esserericoperti entro |'anno

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TRATTATIVA INCONTRO IN COMUNE IL I 6

T rosa, si cercano soldiChi paga per gli scontP

SONO costati 120mila curo nel2008 ai taxisti bolognesi . Ma ora iprofessionisti della strada vorreb-bero che fosse il Comune (o chiper lui) a finanziare il progetto alfemminile dei `Taxi rosa' .L'assessore Colombo dovrà incon-trare le sigle sindacali dei taxisti i l16 novembre, per discutere dell aquestione accesso al centro con l epedonalizzazioni, del fenomenodei taxi abusivi e dei taxi rosa . Dal-la giunta c'è apertura al dialogo edisponibilità a trovare compro -messi con i sindacati dei taxisti cit-tadini .Nel 2008 furono infatti gli stess itaxisti a finanziare il progetto de itaxi rosa, con una promessa da par-

te dell'amministrazione che sareb-bero stati trovati fondi alternativinegli anni successivi. E ora che ilprogetto ha bisogno di nuova ben-zina, i sindacati hanno paura chevenga richiesto nuovamente a lo-ro di pagare la parcella. «Facile far-si grandi e belli con i soldi deglialtri — attacca la consigliera leghi -sta Lucia Borgonzoni ----, ma nonsi può chiedere una tassa ulterioreai taxisti .» E poi suggerisce unanuova forma di taxi rosa : «A Berli-no non devi avere con te il buon oper ottenere lo sconto . Qualunquedonna che arriva la sera tardi all astazione può prendere un taxi e lostesso taxista poi verbalizza che sitrattava di una donna» .

=C.1a la,..sa di .gq :amor,sLacic .ne i coeic: Sen Luca .

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