RASSEGNA - ButanGas · basket consultinvest piÙ' forte un altro tocco di classe per la linea...

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Rassegna Stampa Rassegna Stampa realizzata da SIFA Servizi Integrati Finalizzati alle Aziende 20129 Milano – Via Mameli, 11 Tel. 02/43990431 – Fax 02/45409587 [email protected] Parametri di Ricerca impostati: Intervallo di tempo: dal 10/06/2016 al 18/06/2016 Testata :

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Rassegna Stampa

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20129 Milano – Via Mameli, 11 Tel. 02/43990431 – Fax 02/45409587

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Intervallo di tempo: dal 10/06/2016 al 18/06/2016Testata :

Rassegna dal 10/06/2016 al 18/06/2016

SERIE A

Il Resto Del CarlinoPesaro

13 Ecco butangas dopo 50 anni Elisabetta Ferris 1

Il Resto Del CarlinoPesaro

13 Vuelle, tutti butangas...ati 2

Il Resto Del CarlinoPesaro

13 L'addio del mitico agide fava coincise con l'arrivo del marchio prima della palla a due incampo compariva la bombola del gas

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SEGNALAZIONI

Il Resto Del CarlinoPesaro

14 A tutto butangas 5

BASKET CONSULTINVEST PIÙ' FORTE UN ALTRO TOCCO DI CLASSE PER LA LINEA 'VINTAGE' DEL CLUB BIANCOROSSO. LA MULTINAZIONALE FU PRIMO SPONSOR DAL 1966 AL 1969. IN ARRIVO ALTRI SOSTENITORI IMPORTANTI

ECCO BUTANGAS DOPO 50 ANNI Vuellc Sarà annunciato il ritorno di uno sponsor storico che affianca Consultinvest

TRIS Da sinistra Amador i , Aloi e Costa, o t t imi i risultati portat i a casa

• Pesaro IMPORTANTI NOVITÀ sul fronte sponsor. La società è pronta a pre­sentare ufficialmente due ingressi importanti, aziende che andranno entrambe sulla maglia, una di Pesa­ro, l'altra di fuori. Quest'ultima ha un legame particolare con la nostra città perché il suo marchio è già sta­to sulle canotte della Vitelle mezzo secolo fa, dal '66 al '69. Si tratta del­la Butangas, un nome storico che appartiene alla pallacanestro dei tempi eroici: risveglierà nei vetera­ni tanti ricordi ed un pizzico di no­stalgia. I dettagli della straordina­ria operazione, che prosegue nella riscoperta delle radici messa in at­to dalla presidenza-Costa, saranno

svelati domattina alle 11 in una conferenza stampa nella sala del Consiglio comunale. Mentre il marchio locale in entrata sarà pre­sentato lunedì 20. Lo staff dirigen­ziale ha lavorato sotto traccia e alla

fine ha portato a casa il risultato. Due arrivi di peso, che aiuteranno ad af/are l'asticella di cui si parla da line campionato. E che, proba­bilmente, sbloccheranno il merca­to biancorosso che si è posto obiet­tivi ambiziosi: perché riuscire a confermare Lacey, inseguito da di­versi club italiani e stranieri ( l'ulti­ma, Ostenda, campione belga in ca­rica) o convincere Cusin a lasciar perdere altre proposte non è uno scherzo. A proposito di Trevor, si è

Mercato senza respiro Lacey non ha firmato triennale con prestito a Pesaro. Cusin costa tanto. Ritorna Mirza Alibegovic?

lavorato ad un'ipotesi particolare: Milano aveva offerto al giocatore un triennale, con la possibilità di giocare questa prima stagione a Pe­saro, con la formula del prestito. Ma sembra che l'agenzia america­

na abbia rifiutato l'affare perche non vuole che il suo assistito si le­ghi per così lungo tempo, impeden­dogli di cogliere evenutali chance Nba. Quanto al pivot azzurro, pare che 'Cuso' abbia sparato grosso in risposta al corteggiamento di Avel­lino, inseritasi nella trattativa che lo vuole di nuovo in biancorosso. INTANTO, sugli affari che riguarda­no la panchina, la società sta ripen­sando a Mirza Alibegovic, deva­stante in garauno di tinaie contro la Fortitudo, che giocò uno scam­polo di stagione a Pesaro quand'era appena ventenne: in quel periodo era una testa calda e suo padre lo aveva 'affidato' a Mar-kovski per metterlo in riga. Oggi Mirza, classe '92, è maturato, diven­tando un giocatore vero con un ti­ro che spacca. Potrebbe essere un'alternativa al ritomo di Ceron, che non è ancora libero dal vincolo con la Reyer Venezia.

Elisabetta Ferri

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CONSULTINVEST IL NUOVO PARTNER

IERI LA PRESENTAZIONE NELLA SALA DEL CONSIGLIO COMUNALE ALOI, DIRETTORE OPERATIVO: «E' STATO AMORE A PRIMA VISTA» COSTA: «IL BUDGET E' IN EVOLUZIONE, NON E' FINITA QUI»

VUELLE, TUTTI BUTANGAS...ATI La storica azienda del direttore generale Valtero Tognoni annuncia un impegno probabilmente triennale: «Nel 2018 festeggiamo i nostri settantanni di vita e vogliamo celebrarli assieme alla società biancorossa»

ENTUSIASMO Tognoni con i vecchi giocatori della Vuelle targata Butangas dal 1966 al 1969. Sotto: l'ex pivot Alberto Paccapelo con un...cimelio; a fianco, sopra: Costa riceve la cravatta griffata; sotto: la foto di Lesa premiata

• Pesaro «NEL 2018 festeggeremo il nostro 70° anniversario dal­la fondazione. E vogliamo farlo insieme alla Vuelle». E' una promessa, ed insie­me una grande notizia, quel­la annunciata dal direttore generale di Butangas, il marchio che torna sulle ma­glie dopo 50 anni. Significa che l'intenzione è di legarsi a Pesaro per almeno tre an­ni, anche se l'accordo uffi­cializzato ieri mattina «im­portante, con possibilità di utilizzare un tesoretto a sta­gione in corso» è annuale. Già il fatto che il dg Togno­ni, genovese come Costa, si chiami pure Valtero, quasi come Scavolini, suona mol­to familiare: «Mio padre vo­leva chiamarmi Walter, all'anagrafe non accettaro­no e lui per dispetto ci ag­giunse una o» spiega diverti­to. E ammette che «Marco

Aloi mi ha preso davvero in contropiede, ma è stato amore a prima vista». Il direttore operativo e la sua squadra del marketing hanno incontrato Valtero Tognoni due volte, alla ter­za hanno firmato il contrat­to. Prima, però, avevano in­vitato i vertici dell'azienda milanese a vedere Armani-Consultinvest: «Era un ri­schio - dice Costa - invece ormai la portiamo a casa e così si sono innamorati defi­nitivamente».

«ABBIAMO fatto un'indagi­ne sugli sponsor del passato - racconta Aloi - e una volta scoperto che Butangas era ancora attiva ci siamo butta­ti a capofitto. Ci daranno la spinta per crescere ancora». Il logo del drago alato sarà presente sulle canotte, pro­babilmente sulla schiena. «Ma il budget è in crescita,

Amadori «Sono in programma altri due ingressi» Uno sarà Papalini

non abbiamo ancora finito - puntualizza il presidente -. Ci sono altre situazioni». Amadori, presidente del consorzio, aggiunge: «Un ulteriore mattone del no­stro progetto che nei prossi­mi giorni vedrà altri due in­gressi, uno dalla provincia e

uno da fuori regione». Quel­lo locale dovrebbe essere la ditta Papalini spa, che da anni opera nel campo delle pulizie.

BUTANGAS, è la terza azienda del settore a livello nazionale «abbiamo control­lato il calendario del cam­

pionato, quasi tutte le tra­sferte coincidono con una nostra sede» commenta il dg dell'azienda nata nel '48 e nella quale lavora dal 77. Sfilano poi, orgogliosi, i gio­catori dei vecchi tempi, in­vitati alla conferenza: Scroc­co, Bertini, Paparà Paolini, Secondini, D'Orazio, Guri-ni, Cinciarini, Pulin, persi­no il massaggiatore Antoni­ni e il medico sociale De Angelis. Tognoni, allora, estrae il coniglio dal cilin­dro: una foto di Silvano Le­sa in maglia Butangas che fu premiata dal Corriere del­la Sera come miglior foto dell'anno. Un segnale di buon auspicio, al quale Al­berto Paccapelo che ai tem­pi era nelle giovanili, ri­sponde con una casacchina della formazione Allievi conservata gelosamente per mezzo secolo: «Se nel '66 il nostro presidente fece que-

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sta scelta c'erano ragioni commerciali, ma anche del sentimento. E' lo stesso bi­nomio che ci ha convinto ad accettare di tornare qui».

Elisabetta Ferri

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Il ricordo

L'addio del mitico Agide Fava coincise con l'arrivo del marchio Prima della palla a due in campo compariva la bombola del gas

«COSA fa la Butangas?». Da mezzo secolo, ogni volta che ci incontriamo, è la domanda del ragionier Gastone Mazzanti, tifóso di razza e scrittore emerito, con riferimento al basket. Ra­gionier Gastone, ora le posso rispondere: la Butangas è un'altra volta qui. Il «flash back» è di mezzo secolo, la stagione 1966-1967. Tornata in serie A, nel 1965- 66 la squadra aveva giocato come Vuelle, salvandosi con uno spareggio e grazie an­che al contributo dei due oriundi argentini Aurelio Masolini e soprattutto Carhs Ferello, poi colonna portante fino ai primi anni Settanta. All'inizio della stagione 1966-1967 succedono due cose importanti. Una traumatica: la chiusura di un'epoca meravigliosa del basket pesarese con l'addio alla panchina e al­la squadra di Agide «Aido» Fava, colui che aveva insegnato il basket a tutti i pesaresi; quella bella fu appunto l'arrivo di un vero sponsor, la Butangas. Un'avventura di tre stagioni, un 7°, 8° e 9° posto, due volte su tre aiplayoff, se allora ci fossero stati Le novità giunsero dall'odiata Bologna: l'allenatore Mario Ale­sini, già gran giocatore, e il centro Ted Werner, americano per nazionalità e basket, tedesco per carattere, capace di giocare due incredibili partite vincenti, contro la Virtus allora Candy e contro la Ignis Varese, con un gomito fratturato e col naso gron­dante sangue. Ad aggregarsi allo «zoccolo pesarese» capitanato come sempre da Giovanni «Paparà» Paolini,fu con la Butan­gas che arrivarono i «gemelli di Loreto» Franco Cinciarìni e Paolo Gurini, la «freccia» del contropiede pesarese, e b splendi­do Rudy Bogad, due e dieci, fisico e mani da invidia, primo americano lungo a giocare ala tirando da otto metri come niente {telo do ioil tiro da tre punti..). Come si capiva che eravamo la Butangas? Per la bombola a metà campo prima della partita, col pallone sopra, in viale dei Partigiani. Eravamo giovani, bravi e quasi tutti pesaresi Dire che eravamo solo amia sarebbe un'eresia: fratelli di sangue e... di gas. Da leggenda un Butan-gas-Ignis del nero e possente Stan McKenzie un lunedì di Pa­squa. Chiedere in giro per credere a quelli ancora vivi

Franco Bertini

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CONSULTINVEST IL RITORNO

IDENTITÀ' IL BUDGET SALE E CON ESSO LA VOGLIA DI INSERIRE ITALIANI CHE LEGHINO CON LA CITTA'

A TUTTO BUTANGAS Nel nome un fascino antico che ha sollevato entusiasmo La presentazione Oggi alle 11 evento nella sala del consiglio comunale PIONIERI u Butangas 1968/69 posa con n mitico «bombolone»

• Pesaro HA SOLLEVATO scalpore ed entusiasmo in città la notizia che Butangas tornerà sulle maglie della Vuel-le a distanza di cinquantanni come secondo spon­sor. Un marchio rimasto impresso nella memoria di tanti pesaresi e la foto d'epoca che pubblichiamo rac­conta il perché: quando mai avevamo visto una squa­dra posare con una bombola del gas in mezzo? Sul sito ufficiale della Butangas si legge «since 1948», dunque un'azienda che ha più o meno gli anni della Vuelle, che ha resistito al tempo e che dimostra co­me le radici possono essere molto resistenti quando è la passione a sostenerle. Una grande operazione di marketing da parte della società, che ha colpito nel segno ed al cuore i tifosi, prima ancora di conoscer­ne i particolari, che saranno illustrati questa mattina alle 11 nella sala del Consiglio Comunale, in una con­ferenza stampa che promette sorprese. Il budget non è stato ancora definito al centesimo, ma di sicuro questo ingresso e quello che sarà annun­ciato lunedì prossimo - questa volta si tratta di un marchio locale - aiuteranno la Consultinvest ad alza­re la cifra a disposizione dello staff tecnico che è sta­to sguinzagliato su diverse piste, soprattutto italiane, nel tentativo non solo di rispondere alle esigenze del­

la formula, ma anche di creare un po' più di identifi­cazione fra squadra e pubblico, sulla scia di quello che ha fatto ad esempio Reggio Emilia. Che non avrà vinto lo scudetto, ma vince sempre il premio de­gli italiani e questo crea intanto un ritorno economi­co oltre che un feeling particolare sugli spalti, per­ché i nomi dei giocatori sono facili da imparare per tutti e le loro facce note. Anche a Pesaro la gente ha mostrato di sapersi affezionare a ragazzi che magari non sono dei fenomeni, come Gazzotti e Ceron, ma combattono con un certo spirito dentro il campo, di­mostrano attaccamento e sanno come parlare al cuo­re dei tifosi.

IL TENTATIVO, per coach Bucchi, sarà quello di comporre perciò un roster che abbia al suo interno il talento necessario per affascinare i palati fini e con­sentire di poter competere a un certo livello, ma an­che una buona dose di carattere e tigna, che spesso possono fare la differenza, sia in partita che nel crea­re un senso di appartenenza in chi assiste. Mentre sotto il profilo tecnico, Bucchi ha detto che si andrà veloci: e quando una squadra corre, piace sempre. Che sia una stagione a tutto gas, allora.

Elisabetta Ferri

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