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Ufficio stampa

Rassegna stampalunedì 24 dicembre 2012

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Il Resto del Carlino Ravenna

Corriere Romagna Ravenna

La Voce di Romagna Ravenna

INDICE

Betlemme in piazza (prima pagina)24/12/12 Prima pagina 6

Via Trieste, investigatori alla ricerca di testimoni24/12/12 Cronaca 7

Meno richieste di viaggio all’estero, bene i weekend alle terme o in agriturismo24/12/12 Economia e Territorio 8

Così i regali last minute sono utili e intelligenti24/12/12 Economia e Territorio 9

Pranzo per tutte le tasche24/12/12 Economia e Territorio 10

Vuole fare la spesa gratis al Conad poi reagisce e viene arrestata24/12/12 Cronaca 12

C’è un boom di firme per i ‘grillini’, già superata quota cinquecento24/12/12 Politica 13

Orario ridotto per quasi 7.000, la cassa integrazione non cala24/12/12 Economia e Territorio, Lavoro 14

Botti, «rispetto per cani e gatti24/12/12 Ambiente 15

‘Rumagna int è tu cor’ coi canterini24/12/12 Turismo, Cultura, Spettacoli 16

QS «UNA GIORNATA PERFETTA»24/12/12 Edilizia e Infrastrutture 17

QS La città ha ritrovato l’importante legame con i suoi ‘leoni’24/12/12 Edilizia e Infrastrutture 18

Caccia serrata ai banditi24/12/12 Cronaca 19

Caccia serrata ai banditi (prima pagina)24/12/12 Prima pagina 20

Ruba al supermarket e scaraventa a terra una dipendente24/12/12 Cronaca 21

«Ignorata al pronto soccorso per tre ore»24/12/12 Cronaca 22

«Tanta paura, ma stiamo bene»24/12/12 Cronaca 23

Babbo Natale arriva dal mare24/12/12 Turismo, Cultura, Spettacoli 24

Nuova convenzione per il difensore civico24/12/12 Edilizia e Infrastrutture 25

Natale vintage all’Almagià di Ravenna24/12/12 Turismo, Cultura, Spettacoli 26

La magia del Natale sulle bancarelle24/12/12 Turismo, Cultura, Spettacoli 27

La crisi taglia le toghe (prima pagina)24/12/12 Prima pagina 29

sport Porte riaperte al Benelli Ravenna ritrova la passione24/12/12 Edilizia e Infrastrutture 30

“Il direttore ha agito in modo corretto”24/12/12 Cronaca 31

Concorso in Bassa Romagna le perplessità dell’Udc24/12/12 Politica 32

Giovane rapina cibo e viene subito arrestata24/12/12 Cronaca 33

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Corriere della Sera

Il Resto del Carlino

Il Sole 24 Ore

“Obbligati da un’ordinanza a tenere aperto il 1° invece che stare con la famiglia”24/12/12 Economia e Territorio 34

“Sanzioni dubbie e ricorso”24/12/12 Ambiente 35

“Con petardi e fuochi artificiali state attenti alle fughe dei cani”24/12/12 Ambiente 36

Copagri I coltivatori riuniti in assemblea “Difendere il reddito delle aziende agricole”24/12/12 Agricoltura, Economia e Territorio 37

La chiarezza che non c'è24/12/12 Politica Nazionale 38

E il super tecnico debuttò in politica24/12/12 Economia Nazionale, Politica Nazionale 39

Monti: io punto di riferimento per chi sceglie la mia strada24/12/12 Economia Nazionale, Politica Nazionale 40

Nell'Agenda crescita, lavoro meno tasse e patrimoniale24/12/12 Economia Nazionale 41

Al via (tra i timori) la lista centrista24/12/12 Politica Nazionale 42

Aspettiamo l'effetto valanga ma non vogliamo naufraghi24/12/12 Politica Nazionale 43

Alfano in trincea. Anche Mantovano tra i ribelli24/12/12 Politica Nazionale 44

Berlusconi al contrattacco Io nel mirino del premier24/12/12 Politica Nazionale 46

Una quasi candidatura che crea solo problemi24/12/12 Politica Nazionale 47

Monti come la Tatcher, sul lavoro sbaglia tutto24/12/12 Lavoro, Politica Nazionale 48

Bersani: ascolteremo le proposte24/12/12 Politica Nazionale 50

Inizia il pressing su Renzi24/12/12 Politica Nazionale 52

Sull'agenda pink e green lite a distanza Monti-Vendola24/12/12 Politica Nazionale 54

Monti in campo contro Pdl e sinistra radicale: «Pronto a fare il premier»24/12/12 Politica Nazionale 55

La mossa del Prof per allearsi con Bersani24/12/12 Politica Nazionale 57

Meno tasse, colpire i super ricchi È in Rete l’Agenda Monti24/12/12 Economia Nazionale, Politica Nazionale 58

I centristi: «Discorso da leader» Mail Prof detta le condizioni24/12/12 Politica Nazionale 60

Berlusconi furioso va al contrattacco «Scelta immorale, con Monti ho chiuso»24/12/12 Politica Nazionale 61

«Pier Luigi resista alle sirene del Prof»24/12/12 Politica Nazionale 62

Bersani spiazzato. Nel Pd parte il valzer degli addii24/12/12 Politica Nazionale 63

Giornate ‘no stop’ per musei, sanità e trasporti24/12/12 Turismo, Cultura, Spettacoli, Trasporti 65

Dieci idee per il Paese24/12/12 Economia Nazionale 66

LAVORO, EDILIZIA, LIBERALIZZAZIONI: LE MOSSE SALVA-RIFORME24/12/12 Lavoro, Pubblica Amministrazione, Economia Nazionale 68

Dagli arredi ai lavori, la super Iva al 22% pesa anche sulla casa24/12/12 Edilizia e Infrastrutture, Economia Nazionale 75

Tassello aggiuntivo agli enti locali per pagare i servizi24/12/12 Pubblica Amministrazione 77

L'Imu versione 2013 condanna le imprese24/12/12 Edilizia e Infrastrutture, Pubblica Amministrazione 78

Conto Tares salato per le famiglie numerose24/12/12 Pubblica Amministrazione 80

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Italia Oggi

La Repubblica

La Stampa

NORME E TRIBUTI: Piani casa: 16 regioni hanno scelto la proroga24/12/12 Pubblica Amministrazione 82

NORME E TRIBUTI: LE MASSIME24/12/12 Pubblica Amministrazione 86

NORME E TRIBUTI: Riscossioni in house fuori campo Iva24/12/12 Pubblica Amministrazione, Trasporti 87

NORME E TRIBUTI: Incognita Durc sul visto ai crediti24/12/12 Pubblica Amministrazione 88

NORME E TRIBUTI: Revisori-commissari per certificare i conti24/12/12 Pubblica Amministrazione 89

NORME E TRIBUTI: L'alienazione non può finanziare la spesa corrente24/12/12 Pubblica Amministrazione 90

Bene le risorse blindate ma potrebbe essere tardi24/12/12 Pubblica Amministrazione, Trasporti 91

Trasporto locale, Fondo a rischio buchi24/12/12 Pubblica Amministrazione, Trasporti 92

NORME E TRIBUTI: Ai mini enti Patto con mini bonus24/12/12 Pubblica Amministrazione 94

Per spese e tasse famiglie al lavoro fino al 14 dicembre24/12/12 Lavoro, Economia Nazionale 96

EMILIA ROMAGNA: Il turismo culturale è social oriented24/12/12 Turismo, Cultura, Spettacoli 99

Così l'Imu può diventare meno odiosa24/12/12 Pubblica Amministrazione 101

Derivati, nuove istruzioni per l'uso24/12/12 Pubblica Amministrazione 102

Dal 2013 le multe viaggeranno con Posta elettronica certificata24/12/12 Pubblica Amministrazione 103

LE METAMORFOSI DEL BIPOLARISMO24/12/12 Politica Nazionale 105

La discesa in campo di Monti “Adesso posso candidarmi con chi appoggia la mia agenda”24/12/12 Economia Nazionale, Politica Nazionale 106

Dalla metafora dell’agenda al “ci sono e non ci sono” la sua doppiezza virtuosa24/12/12 Economia Nazionale, Politica Nazionale 109

Bersani: “Ma ora decidono gli italiani cambieremo con una maggioranza politica”24/12/12 Politica Nazionale 113

“Per far fuori Sel ci vorrebbe l’esorcista piuttosto Mario accetti la prova delle urne”24/12/12 Politica Nazionale 114

Il Professore apre il cantiere-liste e Pierluigi si prepara a sfidarlo “Tardi per un patto elettorale”24/12/12 Politica Nazionale 116

“Meno tasse colpendo i grandi patrimoni riforma elettorale e taglio dei fondi ai partiti”24/12/12 Economia Nazionale, Politica Nazionale 118

A gennaio convention pro-Monti Per Udc e Montezemolo lo scoglio del simbolo unico24/12/12 Politica Nazionale 119

“Adesso tutto è nelle mani di Mario con Bersani dopo il voto ma solo se serve”24/12/12 Politica Nazionale 120

IL PAESE CHE POTREMMO ESSERE24/12/12 Politica Nazionale 122

Monti: “Premier con chi sostiene lamia agenda”24/12/12 Economia Nazionale, Politica Nazionale 124

Il Centro ora accelera la corsa24/12/12 Politica Nazionale 128

Rossi: “Stupiremo Il Pd è solo al 15% degli elettori totali”24/12/12 Politica Nazionale 130

“Lascio il Pdl Mi interessa un Ppe italiano”24/12/12 Politica Nazionale 131

“Pronto a guidare la lista Monti in Lombardia”24/12/12 Politica Nazionale 132

Con la Camusso tredici mesi di dialogo mai iniziato24/12/12 Politica Nazionale 133

“E’un gran bene per il Paese la nascita di un polo montiano”24/12/12 Politica Nazionale 134

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Unità

“Il Professore vuole smembrare Pdl e Pd Ma non ci riuscirà”24/12/12 Politica Nazionale 136

Pd, ora comincia il travaglio Ma regge l’asse con Vendola24/12/12 Politica Nazionale 137

Donne e ambiente, il cantiere del Professore24/12/12 Economia Nazionale, Politica Nazionale 138

Il Centro vale 11% EMonti prova a cambiare le carte24/12/12 Politica Nazionale 142

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OGGI SU rus:ode[cgtin,:, .itiníverina

"\\N FOTOGALLERY Ritorno in grande stile del Ravenna al Benelli

COMMENTO Orari non stop 24 ore

su 24 nei negozi

SONDAGGIO Giusto abolire i botti a Capodanno?

—

Shopping

La corsa ai regali

e utili a A 3

Politica

Già raccolte 500 firme,

verso l'obiettivo a A pagina 7

SPETTACOLI Al teatro Rasi

Santo Stefano cori i Canterini. a A pagina 11

BIG BANDI COLD CERAMIC

8 .0Z>E.C4I

i elli- Gioiellie Orologi

via Cavour, 2 • 45121 Rarenna 1T Tel.+39 0544-34656 • www.aienelliit

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il Resto del Carlino

RAVENNA Direttore Responsabile: Giovanni Morandi

24/12/2012 press unE

Periodicità: Quotidiano Tiratura: n.d.

Diffusione: n.d.

www.itrestodelcartino.itiravenna Lunedì 24 dicembre 2012

e trait: cronaca.ravennaCg)ilcarlino.net

[email protected]

Redazione: via Salare 40, `40'100 Ravenna -1 ei. 0544 249611 Fax 0544 39019 Pubblicità: S.P.E. - Ravenna L.B. Alberti, 60 - lel. 0544 278065/ Fax 0544 270457

L'INTERVENTO di mens. GIUSEPPE VERUCCHIll

I MOTIVI PER GIOIRE

"T"71 ANNUNCIO sua N,/ grande Così ,‘ rathield al pastori.

magi vedendo ta stella che li guidava verso la grotta di Petlernme, provurono una grandissima gioia. Sianio ancora rapar i di gioire? Facciam M o ira. Tanta fatica a sug9irci per 1C I' belle. Fatica Cf ;Turare. Deitie„a (l trasmettere serenitee e letizia. fiducia e ottimismo. Quando il cielo è pieno di tectlii e di fficile vedere il sole: ()nateci() stella nostra vita premongfatica e sofferenza, problemi e preoccupazioni difficile sorridere! Carne tedn capire la tristezza di un giovane che non trova lavoro? Di dr tori che nari riescano a dare un fiituro ai loro figli? Di 'sans i che eLiSt.+9I2.0 folliteeeita della loro speranza dli-..u.ira? Di

(„071. persomi malate e isoifier e ili? Di rsane soie? Di coMunitò ecciesiall asso 'figlie-Lie e smorte? Quando problemi che sentiamo tua grandi di noi ci occupano la mente tonai' Si Il:t Ci gioire?! Eppure motivi di glifia ce ne sonoi Ma facciamo /anca a riconoscerli 'Eppure l'.elregelo continua a dirci ' ✓ i lrniillnel0 una grande gioia! e i magi, guardartelo M stalla, proearono una grandissima gioia. Da dove viene? questa esperienza di goia?

Arcivescovo di Ravenna PROSEUE A PAGINA 11

Drammatiche rapine

Caccia agli autori dei colpi in via Tries e a Bagnacavallo a A pagina 3

Rapporto di fine anno detta Cgit

Caccia all'uomo in tutta la provincia dopo le rapine

La tradizione det presepe vívente a Faenza w. B

•‘t

.•N\:

3 N

nella a: A pagina 9

La cassa integrazione resta su livelli alti per la crisi dell'edilizia

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-OWE LA SVOLTA 3ALLE TE A M E`U

Via Trieste investigatori o alla ricerca o di testimoni E' NELLE immagini regi-strate dalle telecamere pre-senti in via Trieste che i cara-binieri contano di trovare importanti elementi a sup-porto delle indagini sulla ra-pina di sabato sera al diretto-re della sala Bingo di via Tri-este, zona ?storia. Non tan-to le immagini di sabato, più o meno all'ora della rapina, perchè sulla zona gravava nebbia fitta. Piuttosto quelle di ore e giorni prima, perchè il colpo era stato sicuramen-te preparato nei dettagli, con tanto di sopralluoghi per stu-diare la migliore via di fuga. I carabinieri stanno inoltre verificando l'ipotesi, piutto-sto solida, che l'autore della rapina possa avere avuto qualcuno, ad esempio un `cliente' della sala giochi, che l'ha informato nel mo-mento in cui il direttore del-la sala e la scorta, una guar-dia giurata, partivano per an-dare a versare i soldi nella cassa continua della Banca di Romagna, all'inizio di via 'Trieste, zona darsena di cit-tà. Grazie anche alla fitta col-tre di nebbia, il rapinatore si è avvicinato ai due e ha pun-tato una pistola, probabil-mente una 'replica', alla tem-pia dell'uomo di scorta. quindi ha sparato un paio di colpi a scopo intimidatorio e, presa la borsa con il dena-ro, si è allontanato a piedi verso Marina.

beatale ISSUir9

marne e mogFe pie hiuri e !egui

press unE il Resto del Carlino 24/12/2012


Periodicità: Quotidiano

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pressunE il Resto del Carlino 24/12/2012



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VACANZE NELLE AGENZIE COMPROMESSI TRA SOGNI E DISPONIBILITÀ

Meno richieste di viaggio all'estero, bene i weekend alle terme o in agriturismo I RAVENNATI non hanno rinunciato al-le vacanze, ma con gli occhi puntati al por-tafogli. Diverse agenzie viaggi ravvisano un calo delle partenze, anche pari al 20 per cento, rispetto all'anno scorso. «La crisi è entrata nel vivo anche nel nostro settore — affe.r ma Valeria Garron i di Gap Service in via Corrado Ricci —. La preoccupazio-ne per le tasse ha indotto molti a desistere o a orientarsi verso mete più vicine e di importo inferiore. Così si spiega • il boom delle capitali europee e dei week-end benessere alle ter-- me o in agriturismo, soprattut4 to fra Capodanno e l'E pifani». c'è chi, dopo essersi mosso pei\ tempo con prenotazioni giù in no-vembre, è arrivato a disdire. «Alcu-ni clienti — afferma Sabrina Laghi, di-rettore di Teodorico Holiday in via di Ro-ma — stanno chiamando per annullare per pagamenti inattesi. L'incertezza sui continui 'salassi' spinge gran parte dei ra-vennati a muoversi all'ultimo minuto». Per chi resta in Italia, la montagna è ambi-ta, altrimenti c'è chi si concede – secondo l'agenzia Teodorico, tre giorni ad Amster-dam, Parigi, Budapest o San Pietroburgo. Gli amanti del mare a buon prezzo propen-

dono per il Mar Rosso, mentre sul lungo raggio Santo Domingo, Cuba e il Kenya sono le preferite. Buona la richiesta per gli Stati Uniti, come confermato anche dall'agenzia Banchina Viaggi di via Caste' San Pietro. «Vedere un pezzetto d'Ameri-ca è il sogno di molti — dice Elda Sangior-gi —. E chi può sceglie di farlo, dedicando in media 9/10 giorni». Per motivi legati an-

che a logiche commerciali, le Maldive sono in ribasso: i piccoli tour ope-

• \rator sono meno disposti a corre- \ -e dei rischi, con meno charter e

voli di linea, con un conse- uente abbassamento delle otkr-

ì'te. Anche da Punti Cardinali /Viaggi in via Cavour, le richieste di quest'anno sono decisamente in-

feriori rispetto al 2011. «La crisi ha col-pito molto il ceto medio che ha pratica-mente deciso di rinunciare alle vacanze — afferma Marilena Donteri (nella foto) Per ora abbiamo venduto solo pacchetti-viaggio importanti, per i Caraibi, il Messi-co o le Antille, a clienti con redditi più al-ti, ma sempre con una preferenza per gen-naio, quando i prezzi sono più calmierati che durante le festività».

Roberta Bezzi

Pagina 4

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Sergio Piretti profumeria

ravennati, così come gli italiani in generale, quest'anno vanno atta

ricerca del regalo intelligente e utile. Si

punta quindi sulle confezioni che ngono prodotti

bbinati, Media 30 euro

Samuel Vianetto abbigliamento

à stata una partenza Lenta rispetto agli anni scorsi e caratterizzata

da una grande attenzione all'acquisto.

Noi stiamo vendendo bene l'abbigliamento

lassrerconilUquatei , Opogotomagtga::




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IDEE PER LO SHOPPING, SOLIDARIETA' E APPUNTAMENTI DA NON PERDERE

Così i regali last ute sono utili e intelligenti

Lo shopping ha ripreso vigore dopo un avvio lento

MENO UN giorno a Natale e le strade della città si riempiono di persone alla ricerca degli ultimi regali da mettere sotto l'albero. Via Cavour, via Diaz, via Cairoli i negozi sono presi letteralmente d'assalto. I commessi spiegano maglie, mostrano profumi e pro-dotti per il corpo. Tantissimi i pacchetti colorati che spuntano dalle borse di coloro che passeg-giano per il centro.

LA PARTENZA, tuttavia, è sta-ta decisamente sotto tono. I clien-ti hanno trascorso le prime setti-mane ad informarsi e ad andare al-la ricerca del regalo più giusto e, possibilmente, più economico. Da un lato le condizioni economi-che sfavorevoli, dall'altro le pro-spettive di eventuali promozioni pre-natalizie. Due fattori che han-no giocato a sfavore della preven-zione in materia di regali, in favo-re di una corsa dell'ultimo minu-to. Anche la media di spesa dei ra-

vennati ha subito un decremento notevole. Se non si vuole in alcun modo rinunciare alla sorpresa per il figlio, le famiglie cercano di ri-sparmiare almeno verso il consor-te e i parenti. Contenti anche solo del pensiero. Partendo dal settore dell'abbigliamento, per il quale Ravenna ha sempre avuto un'am-pia scelta, la media si attesta intor-no ai 50 curo. I prodotti scelti so-no quelli classici, con cui raramen-te si evita di sbagliare. «In questi giorni stiamo vendendo molto be-

ne tutto quello che riguarda la ma-glieria — commenta Samuel Via-nello, dell'omonimo negozio di via Cavour. — In alternativa si punta sui pantaloni e le camicie. Si può dire che si va alla ricerca di un presente più facile, da usare tutti i giorni. I cappotti, ad esem-pio, tranne qualche rara occasio-ne, non vengono nemmeno consi-derati». I più fortunati stanno chiudendo il mese dei regali con un meno 10-15 per cento in termi-ni di fatturato, ma ci sono realtà ben più in difficoltà.

PASSANDO al reparto profume-ria e cosmetici, a farla da padrone sono le confezioni regalo. Bagno-schiuma e schampo, prodotti per la cura del corpo. In questo caso la spesa è maggiormente contenu-ta. Si parte infatti da 7 euro per la confezione base fino a 50 per quel-le più complete e griffate. Tra le idee regalo perde invece margine il profumo, ritenuto un prodotto maggiormente personale e da sce-gliere con cura. Per di più il bud-get, in questo caso, sale notevol-

niente, con un costo minimo che si aggira intorno ai 50 curo. Lo sa bene Sergio Piretti, proprietario della profumeria La Parisienne di via Ponte Marino, che proprio quest'anno festeggia i suoi 50 an-ni di attività. «I ravennati, così co-me gli italiani in generale, quest'anno vanno alla ricerca del regalo intelligente e utile».

LE CAMPAGNE in difesa dei meno fortunati, hanno spinto an-che verso il regalo solidaleil mer-catino dell'usato 'Diamoci una mano' realizzato da Con-cittadi-ni, situato in via Cavour vicino al-la chiesa di San Domenico, ha fat-to registrare un affluenza record. Da un minimo di un curo, ad un massimo di 9 in tanti si sono pre-sentati per l'acquisto di abiti, og-gettistica e libri. 1.800 euro in quattro week end che andranno a finire per l'ampliamento mattuti-no del servizio 'Tracce'.

Alessandro Cieognani

SP,f,M0 Ai Più PICCOLI QUESTO POMERIGGIO DALLE 171N PIAllA DEL POPOLO I BAMBINI POTRANNO INCONTRARE BABBO NATALE E FINO ALLE 23 VIN BRULÈ, CIOCCOLATA CALDA E TÈ

Mezzi pubblici oggi sono gratis

Anche per La giornata di oggi, l'amministrazione comunale ha previsto La

gratuità degli autobus delle Linee urbane e del

Litorale. Mentre per domani, il 26 e l primo

gennaio è revocata ordinanza anta smog

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List ininute


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Manuela Cappellari volontaria

Domani La parrocchia del Torrione ha deciso di concederci uno dei

suoi locali per organizzare il pranzo di Natale tra i ragazzi del

dormitorio. Dalle 9 d metteremo tutti insieme ;

a cucinare t

LA CUR1OSITA

Per la tradizione del *Natale con tuoi' Lo staff delta Frasca ha pensato ak catering a casa dei clienti. con prezzi su richiesta. La novità e stata voluta dal titolare Nicolò Lazzari.

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24/12/2012 pressunE


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o per tutte le tasche A Cavia molti ristoranti aperti. Menà da 25 a 85 euro

NATALE è il tempo del pranzo in famiglia, sarà forse per questo che diversi ristoratori di Cervia e di Milano Marittima hanno scel-to di restare aperti per la fine dell'anno, ma non per il pranzo di Natale. Con alcune eccezioni. La famiglia Bartolini, titolare dell'Osteria del Gran Fritto il pranzo di Natale lo farà a casa, nel più classico dei modi, cappone e cappelletti, e lascerà chiuso il ri-storante. Stessa sorte, spiega il ti-tolare, toccherà anche alla Buca, la terrazza del locale di Andrea Bartolini a Milano Marittima. Di-scorso diverso è per Capodanno con cene organizzate, dal taglio moderno, con prezzi che vanno

da 65 a 100 curo e il cenone della fine dell'anno organizzato dalla Terrazza Bartolini e dalla Frasca al Magazzeno del Sale. 430 i posti disponibili, per una degustazione da 85 curo, in parte servita e in. parte a buffel, con isole di gítsto sparse nelle ampie ante dei Magaz-zeni del sale. Stessa sorte per la Frasca, che a Natale sarà chiusa e che invece per Capodanno propo-ne questa cena particolare in stile chic metropolitano nei Magazze-ni. Nel prezzo è compreso anche il Franciacorta per il brindisi di mezzanotte. A Milano Marittima si potrà comunque passare più di qualche ora piacevole il giorno di Natale e

quello di Santo Stefano grazie all'eleganza folgorante del Cami-netto, che fino al 6 gennaio coni-preso è aperto tutte le sere e per le feste, Natale, Capodanno ed Epifa-nia anche a pranzo, con sorprese per tutti, come l'arrivo di Babbo Natale con i doni, il 24 dicembre, un menu da veri intenditori il giorno di Natale e uno più classi-co, legato alla tradizione il 26 di-cembre. Il tutto fino al 6 di genna-io, con i pasqualotti che daranno appuntamento agli ospiti del risto-rante più famoso della città dei pi-ni a marzo, come è abitudine or-mai da quarat'a n ni. Saranno natu-ralmente aperti a pranzo diversi ristoranti a Cervia, dal Pirata, per

festeggiamenti a base di pesce fre-sco e di panettone made in Pu-glia, ai locali che si affacciano sul porto canale, con menù degusta-zione di carne o pesce a prezzo cal-mierato e trasparente. Per un pranzo di Natale si possono spen-dere dalle 45 alle 85 euro, bevan-de incluse, per Natale. E' consi-gliato prenotare, anche se c'è anco-ra posto in molti dei ristoranti che saranno aperti. Per chi inse-gue la tradizione, poi, un ever gre-en per Natale è la Casa delle Aie, la cui cucina, come quella del Mo-ro, va bene per tutte le stagioni, compresi il giorno di Natale e di Santo Stefano.

Letizia Magnani

• • • •

Frasca • x

' Musica dal vivo atrAtinagià

Domani sera atte 21.30 alte artificerie Atinagià andrà in scena "Rock'n'

roll Xmas band - La festa di natale a ritmo di

swing' a cura dette associazioni culturali

Norma e Yeob Records. ingresso a pagamento


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UN S., STEFANO CON LA CULTURA IL 26 DICEMBRE TOMBA DI DANTE APERTA DALLE 10 ALLE 16, TAMO E DOMUS DEI TAPPETI DI PIETRA VISITE GUIDATE OGNI ORA

VISITE GUIDATE ALLA C1TTA SEGRETA IL 26 ALLE 11 VISITE GUIDATE ALLA SCOPERTA DELLA CITTÀ. PUNTO DI INCONTRO ALLO IAT, PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA 0544-35404

NATIV1TA' CL,;'\SSE STASERA A CLASSE ANDRÀ IN SCENA DALLE 19.30 IL PRESEPE VIVENTE A CURA DELLA COMMISSIONE DEL PRESEPE E DEL PARROCO DON MARZOCCHI

Caldarroste a Casat Borsetti

Anche Casa thorsetti propone momenti di

intrattenimento la vigilia di Notate. Dalle

16 alle 17 zampognari e cornamuse itineranti in

concerto in piazza adì e viale al Mare.

tdarroste offerte

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Vuole fare la spesa gratis al Conad poi reagisce e viene arrestata

COMPARIRÀ questa mattina al palazzo di giustizia di Ravenna e sarò processata per direttissima una donna di 36 anni, originaria della Puglia e residente a Raven-na, arrestata l'altra sera dalla Poli-zia per rapina impropria. E' acca-duto verso le 20.30 al supermerca-to Despar di via Canalazzo. La donna si era impossessata di pro-dotti alimentari, che non aveva in-tenzione di pagare. Fino a quel

momento si sarebbe trattato di furto, ma quando una dipendente del supermercato è intervenuta, la donna, nel tentativo di aprirsi un varco per la fuga, ha reagito con violenza e l'ha spiri tonata lon-tano, facendola cadere e così pro-curandole lesioni a un ginocchio e a una mano. La fuga comunque non è riuscita: l'autrice della rapi-na impropria è stata bloccata e ar-restata.


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C'è un boom di firme per i già superata quota cinquecento LE FESTIVITÀ natalizie rallen-tano ma non fermano l'attività dei partiti anche a Ravenna. I can-didati del Pd alle elezioni prima-rie per il Parlamento faranno cam-pagna elettorale anche in questi giorni, visto che il voto è fissato per domenica prossima. Nel frat-tempo gli altri partiti proseguono la raccolta delle firme necessarie per presentare le liste alle politi-che del 24 febbraio. Tra i più atti-vi, i rappresentanti locali del Mo-

vimento 5 stelle, che a livello na-zionale deve raggiungere trenta-mila adesioni. Ieri pomeriggio il banchetto con le bandiere dei 'grillini' era in piazza Andrea Co-sta, zona di giandissimo passag-gio. A presidiarlo, Pietro Validi-ni, capogruppo in consiglio comu-nale. «Ci eravamo dati l'obiettivo di ottenere 600 firme a livello pro-vinciale. Sta andando molto bene. Al momento siamo già arrivati so-pra quota 500».


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Orario ridotto per quasi 7.000 la cassa integr one non cala

Intanto la Regione ha confermato il sostegno alla 'deroga' per il 2013 IL RAPPORTO di fine anno sul-la cassa integrazione, elaborato dall'ufficio studi della Cgil raven-nate, là segnare uno dei dati. più negativi dell'ultimo biennio. La quota di lavoratori dipendenti in riduzione d'orario è a quota 6.760, oltre mille in più rispetto a dicembre dello scorso anno, e qua-si duemila in più rispetto alla fine del 2010. Da ricordare che il pic-co più elevato era stato raggiunto

sul finire del 2009, quando i cas-sintegrati in provincia avevano toccato la cifra record di 7.500. Questa evoluzione testimonia co-me la riduzione di personale ope-rata nel frattempo dalle aziende non sia stata sufficiente a garanti-re stabilità: c'è da sperare che ri-partano al più presto le esportazio-ni e che ci sia una ripresa del coni-parto dell'edilizia. Nel frattempo la Regione ha confermato anche

per il 2013 il sostegno finanziario alla cassa integrazione in deroga, in previsione del fatto che le Mi-prese abbiano ancora bisogno di ammortizzatori sociali per i pro-pri dipendenti. Dall'analisi fatta dalla Camera del lavoro, i posti di lavoro persi per effetto della crisi sono stati fino ad ora 3.694: la quo-ta maggiore a Ravenna (1.432), se-guita dall'area lughese (1.231) e da quella faentina (1.031). Le diffi-

coltà riguardano i quattro settori principali del nostro sistema pro-duttivo. Se la quota maggiore di personale in cassa integrazione viene dalla metalmeccanica (poco più di duemila le tute blu a orario ridotto), sopra quota 1.200 ci sono chimica e ceramica, le costruzioni ed il commercio. Continua a sof-frire anche la logistica, che regi-stra 442 lavoratori in riduzione d'orario e di busta paga.


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AL TEATRO RA

'Rumagna int è tu cer® coi canterini CONCERTO natalizio dei canterini romagnoli mercoledì, il giorno di Santo Stefimo, alle 15 al teatro Rasi. Il titolo della manifestazione è 'La rumagna int è tu cor' e ogni anno dà il benevenuto al `R.avignano' dì ritorno nella città d'origine in. occasione delle feste natalizie. Lo spettacolo vedrà l'esibizione del gruppo corale Pratella Ailartuzzi diretto dal maestro Matteo Unich in cante della tradizione dialettale e brani ispirati al Santo Natale. La novità dell'edizione di quest'anno sarà rappresentato del contesto delle 'carne che verranno introdotte da dialoghi in dialetto e illustrate con immagini dei momenti più significativi della intensa attività annuale del gruppo dei canterini: le esibizioni più importanti e la partecipazione a feste legate alla tradizione romagnola. Lo spettacolo è a offerta libera. La Società Canterini Romagnoli di Ravenna — Gruppo Corale Pratella Maituzzi --- si è costituita nel 1961 per raccogliere, mantenere e tramandare il folklore romagnolo. La forza della società è il Gruppo corale, composto da sei sezioni miste per un totale di 36 canterini.

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015 *Mb sa elmaa

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presS unE il Resto del Carlino 24/12/2012



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Netta domenica del ritorno in casa' Affatigato applaude squadra e tifosi «Tutti i miei giocatori hanno risposto alla grande al sostegno di un pubblico incredibile»

Ravenna «LA GIORNATA perfetta». Per l'istantanea di Angelo Afratigato ba-stano tre parole. E in effetti, un rega-lo così, era proprio quello che ogni sportivo giallorosso avrebbe sogna-to. Sette mesi fa, il tecnico dei raven-nati era lì, su quello stesso campo, a versare lacrime per una retrocessio-ne venuta da lontano. Ieri invece, il primo mattone della rinascita: «Non poteva andare meglio. Una cornice di pubblico incredibile, coi tifosi che ci hanno sostenuto per tutta la gara, e con la squadra che ha risposto alla grande». Quando si di-ce un buon Natale... «E non era scontato — ha proseguito il tecnico — perché di fronte avevamo un av-versario che era stato in grado di far-ci un brutto scherzetto in Coppa Ita-lia e che, per diverse giornate è sta-to in vetta alla classifica». Ma la cari-ca dei 1,300 che hanno animato la sfida, e il fascino di giocare in uno stadio come il Benelli, si sono rive-late armi determinanti per arrivare all'i la vittoria stagionale, che poi ha coinciso col 6 in classifica sul-la coppia Fosso Ghiaia-Meld.ola: «Fin dal riscaldamento si vedeva che c'era qualcosa di diverso e, alla fine, si è visto, perché abbiamo do-minato». L'unico neo resta l'espulsione di Se-meraro. Il fantasista brindisino era diffidato e avrebbe 'gradito' un gial-lo per scontare la squalifica contro le Stuoie Baracca Digo nel recupe-ro del 13 gennaio Un commento troppo fuori dalle righe sul paracol-lo (che l'arbitro gli aveva invitato a togliere), è costato invece il rosso di-retto, Semeraro salterà sì il derby ,

per squalifica, ma, al rientro, reste-rà in diffida, al pari di Fabbri, Ma-nuzzi e Paglialonga.

ALL'INTERVALLO, le autorità si so-no quasi stropicciate gli occhi nel vedere così tanto pubblico: «Que-sta grande partecipazione di pubbli-co ha commentato il sindaco Fa-brizio Matteucci — è andata oltre le più rosee aspettative». L'assesso-re allo sport Guido Guerrieri gli ha fatto eco: «Nemmeno io lo pensavo e, anzi, ho notato con piacere la pre-senza di nuovi cartelloni pubblicita-ri, segno che c'è sensibilità attorno al calcio cittadino». Al grido di 'sa-lutate la capolista', gli ultras della Mero (che avevano accolto i giocato-ri con uno striscione emblematico: 'Carica leoni, siamo tornati nell'are-na') hanno ricordato a tutti che il Ravenna è campione d'inverno con un turno di anticipo. Nel dopopartita è intervenuto an-che Simone Rispoli, autore di un gol col compasso: «Ho difeso la pal-la sulla linea di fondo, poi ho guar-dato Padovani al centro dell'a•ea; ho visto che il portiere ha fatto un passo in avanti e allora ho deciso di tirare. Il gol lo dedico al nostro coni-pagn.o di squadra Sammartino, cui. è morto il nonno». Rispoli ha poi. parlato di presente e di futuro: «Non c'è dubbio che uno stadio co-sì meriti altre categorie e altri gioca-tori. Il mercato? Ho avuto richieste importanti dal punto di vista econo-mico da squadre di categoria supe-riore, ma ho scelto di restare, spe-rando di essere nei piani anche del-la prossima stagione».

Roberto Rom immagini di una giornata da ricordare (Zar0

OTTIMA CORNICE DI PUBBLICO PER LA RIAPERTURA DELLO STADIO DOPO SETTE MESI: SPALTI GREMITI IN TRIBUNA E GLI ULTRA' TORNANO IN CURVA MERO


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La città ha ritrovato importante legame

con i suoi 'Leoni' Ravenna

D'ACCORDO che l'ingresso allo stadio era gratuito e che da sette mesi i tifosi giallorossi attendevano di rivedere la propria squadra sul campo di casa, ma pensare che ben 1.300 persone decidessero di dedicare due ore del pome-riggio dello shopping natalizio a rimanere due ore al fred-do per una partita del Ravenna sarebbe stato decisamen-te troppo ottimistico. E invece è proprio quello che è suc-cesso ieri. in un clima di grande festa, con intere famiglie allo stadio e una tribuna vip ;riservata a invitati e abbo-nati) piena come non si registrava da anni, la città ha ritrovato la sua squadra di calcio. Che non giocherà ce•-tamente in Prima Divisione — come avveniva solamen-te due campionati fax ma ha ancora un suo fascino. Ed é un legame con la città che va ben aldilà dei fattore agonistico. Perché, diciamocelo francarnenie, cosa ci leic-cia il Ravenna in un campionato come quello di .PriM20-- zione non si sa. E infatti il fiutar agonistico è passato in secondo piano • anche se occorre riconoscere che la squadra di Afffitigato ha giocato bene e ha tutte le carte in regola per stravincere il campionato perché l'even-to di ieri era il ritorno al 'Benelli' ripulito e depurato da tutte le `scorte' accumulate in una stagione da dimentica-re. Era l'abbraccio degli sportivi ravennati a un patrimo-nio di tutti come la squadra di calcio della città, quel 'nuovo' Ravenna che ora però non deve disperdere que-sto affitto ritrovato. Questa stagione in Promozione deve essere. veramente il rilancio del calcio cittadino, per ripar-tire verso campionati più consoni al blasone dei leoni giallorossi. Annotazione finale: da quanto tempo non si sentiva al 13enelli' il coro dei tinsi giallorossi 'Salutate

capolista'? E' proprio ora di tornare a respirare un'aria, sportiva, migliore.

Luca Suprani


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Caccia serrata ai banditi

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orriere Periodicità: Quotidiano

di Ravenna Faenza-Lupo e Imola Tiratura: n.d.

Direttore responsabile: Pietro Caricato

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press LinE

BAGNACAVALLO. La rapina in villa di sabato sera ai danni di un'anziana coppia di coniugi

Caccia serrata ai banditi L'uomo legato e malmenato: «Sto bene, ma che spavento»

BAGNACAVALLO. «Come sto? Non c'è male grazie». La voce del titolare dell'azienda vivaistica Baldi, il giorno do-

po la violenta rapina subita in casa assieme alla moglie, è quasi sorprendentemente tranquilla. Eppure quei minu-

ti trascorsi legato a una sedia, mentre i banditi scorrazzava-no per casa, dopo essere stato anche malmenato, non li po-

trà certo dimenticare. Intanto proseguono serratissime le indagini dei carabinieri.

•SERVIZIO a pagina 25

Carabinieri e ambulanza davanti alla villa

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La bellezza del Natale; sulle bai

e foto dall'alto di Luciano Liuzli

dimenticati e magiche mani Federico 1Vloroni

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CESENA. Querelle tra vili ed ente

Nuove multe e "fermo"

per i mezzi Auser CESENA. Continua la querel-

le tra vigili e Auser per il tra-sporto di dializzati e disabili. In attesa della decisione del giudi-ce di pace, nuove multe e "fer-mo" delle vetture utilizzate.

• SERVIZIO a pagina 17

Imola, un padre malato: «Vorrei stare coni miei figli»

IMOLA. Una malattia pro-gressiva non gli lascia scampo. È a Montecatone ma vorrebbe stare con la famiglia. La mo-glie dell'uomo lancia l'appello: serve una casa più grande.


S.Mauro, vola il fatturato del calzaturificio Vicini

SAN MAURO P. Calzaturificio in controtendenza: Vicini au-menta nel 2012 il fatturato in doppia cifra (+10%) e vola a 80 milioni grazie all'export.


mrcztrizrzw Romagna in festa tra presepi e corse dei Babbi Natale

Centinaia vestiti da Babbo Natale a Riccione per divertimento e solidarietà SERVIZI nelle cronache

acquisto oro pagamento immediato

.5> i\ L\ • 24/12/2012




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press unE

REDAZIONE, AMMINISTRAZIONE E PUBBLICITÀ: PIAllA TRE MARTIRI 4311- RUM - TEL: 0541-354111 WC 0541-354199. SPEDI 20Ek I N - D.L. 353,103 I CONVID L27102041 ARTI COMMA 1 - DCB FARLE ALTRE SEDI': RAVENNA (0544-211262I, E01301 10542355201 MENA 10547-6119001 ELI (0549-995147), INIDLA (0542-2176D) EMAI5 RIL11191 121CORRIEREROMAGNA.IT - 120 IN TANDEM CON LI STAMPA*

orhere del lunedì euro 1,20

Anno XXI N. 356

LUNEDÌ 24 DICEMBRE 2012

BAGNACAVALLO. La rapina in villa di sabato sera ai danni di un'anziana coppia di coniugi

Caccia serrata, ai banditi

Carabinieri e ambulanza davanti alla villa

Indagati quattro poliziotti a Riccione Auto lasciata in sosta sulla pista ciclabile e protesta di due cittadini

RICCION E. Quella vo-lante della polizia che sa-rebbe stata lasciata sulla pista ciclabile proprio non è andata giù a due in bicicletta. E adesso ci so-no quattro poliziotti inda-gati a vario titolo. Due a-vrebbero abusato del loro potere. gli altri li avreb-bero favoriti.

• MASCIA a pagina 3

Spending review San Marino vuole

fare lavorare di più • CUPO a pagina 11

FORLÌ

Primarie del Pd Russo raccoglie più firme di tutti

FORLÌ. Guglielmo Russo e Gessica Allegni, tra i sette candidati del Pd, raccolgono più firme.

• CARUSO a pagina 13

CESENA

Primarie del Pd Garbuglia si presenta e Gozi si ritira

CESENA. Primarie Pd: Garbuglia si schiera per l'ambiente e Gozi si ritira a sorpresa.

• SERVIZI a pagina 19

AI LETTORI

Il Corriere torna in edicola giovedì 27

Il Corriere Romagna, come gli altri giornali, non sarà in edicola il 25 e il 26. Auguri ai lettori e appuntamento a giovedì 27 dicembre.

L'uomo legato e malmenato: «Sto bene, ma che spavento» BAG NACAVA L LO. «Come po la violenta rapina subita in ti trascorsi legato a una sedia, trà certo dimenticare. Intanto

sto? Non c'è male grazie». La casa assieme alla moglie, è mentre i banditi scorrazzava- proseguono serratissime le voce del titolare dell'azienda quasi sorprendentemente no per casa, dopo essere stato indagini dei carabinieri. vivaistica Baldi, il giorno do- tranquilla. Eppure queiminu- anche malmenato, non li po- •SERVIZIO a pagina 25

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pressunE

Ruba al supermarket e scaraventa a terra una dipendente Arrestata dalla volante della Polizia una 36enne con precedenti per furto

RAVENNA. Scoperta a rubare prodotti alimentari, ha spintonato un'addetta per fuggire ma è stata subito bloccata dalla polizia. L'episodio è accaduto poco prima delle 20.30 di sabato al supermercato Despar di via Canalazzo.

Una donna di 36 anni -originaria di Manfredonia ma residente a Ravenna da tempo -

dopo aver sottratto prodotti dagli scaffali, per assicurarsi la fuga con la merce rubata, ha spintonato violentemente a terra una dipendente del supermercato, provocandole ferite al ginocchio e alla mano. La sua fuga, però, è durata poco: è stata subito bloccata e arrestata dai poliziotti delle volanti - in servizio di controllo

del territorio - per rapina impropria. La merce rubata è stata riconsegnata al responsabile del negozio e la donna accompagnata in Questura per i rilievi fotodattiloscopici.

Da questi è emerso che era stata già denunciata per furto. Sarà processata per direttissima oggi.


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«Tanta paura, ma stiamo bene»

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pressunE orriere di Ravenna Faenza-Lupo e Imola


«Ignorata al pronto soccorso per tre ore» Aveva forti dolori, lettera di una donna invalida all'80%: «Condizioni sottovalutate»

RAVENNA. Riceviamo e pubblichiamo: «Vorrei segnalare un episodio spiacevole accadutomi

al Pronto soccorso di Ravenna nella notte tra venerdì 14 e sabato 15 dicembre.

Verso le ore 3 e 15 ho chiamato il 118 per via di forti dolori alle gambe e sono stata portata al pronto soccorso di Ravenna verso le 3 e 30. Aggiungo che sono invalida all'80 % per fratture vertebrali alla schiena. All'accet-tazione durante il colloquio con l'infermiera di servizio ho avuto l'impressione che le mie condizioni siano state nettamente sottovalutate.

Dopo un'attesa estenuante di circa tre ore e mezza -durante le quali sono stata completamente ignorata - mi sono recata di nuovo all'accettazione, ho chiesto atten-zione ed informazioni sui tempi di attesa e mi è stato risposto che c'erano altre situazioni più urgenti della mia. Durante la mia attesa una signora anziana che aspettava già prima del mio arrivo se n'è andata evi-dentemente perchè stufa di attendere invano. Verso le 6 e 15, stufa anch'io di aspettare seduta e dolorante, ho de-ciso di tornare a casa a piedi.

In mattinata verso le 9 ho telefonato al Pronto soccorso spiegando l'accaduto e mi è stato risposto di tornare e

che la situazione si sarebbe risolta in tempi più brevi. Arrivata lì ho dovuto ripetere la procedura di accet-tazione e di attesa un'altra volta, aspettando un'altra ora e mezza. Infine sono stata visitata e mi è stata som-ministrata un'iniezione di antidolorifico e prescritti giorni di riposo dal lavoro».

Lettera firmata, Ravenna


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«Tanta paura, ma stiamo bene»

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«Tanta paura, ma sliamo bene»

odavo osoce,

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di Ravenna Faenza-Lugo e Imola Tiratura: n.d.


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pressunE

Parla il titolare dell'azienda agricola legato, malmenato e rapinato in casa sabato sera all'ora di cena assieme alla moglie

«Tanta paura, ma stiamo bene» Indagini a tappeto dei carabinieri che danno la caccia a una banda di tre uomini

BAGNACAVALLO. «Come sto? Non c'è male grazie». La voce del titolare dell'azienda vivaistica Baldi, il gior-no dopo la violenta rapina subita in casa assieme alla moglie, è quasi sor-prendentemente tranquilla. Eppure quei minuti trascorsi legato a una se-dia, mentre i banditi scorrazzavano per casa, dopo essere stato anche malmenato, non li potrà certo di-menticare. Intanto proseguono ser-ratissime le indagini dei carabinieri della compagnia di Lugo, che hanno diramato le ricerche un po' in tutta la regione, ma in particolare verso la zona di Forlì - Cesena.

I carabinieri

e l'ambulanza

davanti

alla casa

subito dopo

la rapina

(Foto

Massimo

Fiorentini)

con cui si sono dati alla fuga pare in direzione della provincia di Forlì e Cesena.

Prima di fuggire, ave-

I banditi sono fuggiti a bordo della Mercedes B della famiglia in direzione della provincia di Forlì-Cesena

Al telefono, la mattina seguente l'efferato episo-dio, l'uomo conferma: «Sì erano in tre, masche-rati. Ma non posso sape-re se fuori c'era qualcun altro, magari un compli-ce che li aspettava».

Ovviamente né lui né la moglie (sono entrambi ultrasettantenni) hanno la più pallida idea di chi si trattasse: «Con noi parlavano in italiano». Avevano però un accen-to particolare, tanto da far pensare a una banda di rapinatori dell'est eu-ropeo.

La prima versione dell'accaduto è confer-mata. «Era l'ora di cena. No, non aspettavamo nessuno, ma mia figlia e i nipoti abitano qui, nello stesso cortile, è normale vederli arrivare».

Probabilmente neppu-re i banditi si aspettava-no di poter entrare tanto facilmente nella villa. Ad aprire loro la porta, igna-ra, è stata la donna. Certo

non poteva immaginare quello che stava per suc-cedere. Ha visto un'om-bra dalla finestra, ha pensato si trattasse della figlia, si è trovata di fron-te tre uomini maschera-ti.

«No - prosegue il mari-to - non erano armati». Cercavano soldi e gioiel-li. Per prima cosa hanno legato lui a una sedia. Non senza averlo spinto-nato e colpito, in modo da fare intendere subito all'anziana coppia le loro intenzioni. Quindi, men-tre uno si occupava di te-nere a bada l'uomo, gli altri due hanno costretto la donna a guidarli in tut-

ti i punti della casa dove avrebbero potuto trova-re qualche oggetto di va-lore. In totale hanno ar-raffato un migliaio di eu-

ro in contanti e dei gioielli. Poi hanno ruba-to un'automobile, la Mer-cedes B del titolare dell'azienda agricola,

vano legato a una sedia anche l'anziana signora ed è stato solo verso le 21.30 che i due sono riu-sciti a liberarsi, aiutan-dosi a vicenda, dando poi l'allarme. Sul posto sono giunti in pochi minuti i militari, che hanno rico-struito l'episodio e dato il via alle indagini. Fino a ieri però senza esito.

Sabato sera in via Pa-radosso è giunta anche un'ambulanza del 118, ma a parte il comprensi-bile spavento, e qualche segno sul volto dell'uo-mo, la coppia non ha ri-portato conseguenze fisi-che, tanto che non è stato necessario ricorrere alle cure in ospedale.


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press LinE

Babbo Natale arriva dal mare A Marina gli auguri più originali Stasera presepe vivente a Classe

RAVENNA. Giornate dense di eventi natalizi Questa matti-na alle 11 "Il Natale secondo NatuRa" si trasferisce in città,

alla Manica Lunga della Clas-sense, con letture, animazioni e laboratorio creativo a tema "Amico Lupo".

La vigilia. Bambini prota-gonisti oggi in piazza del Po-polo; dalle 17 potranno in-contrare Babbo Natale e fino alle 23 per tutti ci saranno vin brulè, cioccolata in tazza e tè caldo offerti da Fidas Ad-vs. Anche Casalborsetti pro-pone momenti di intratteni-mento dalle 14 alle 16 zampo-gnari e cornamuse itineran-ti in concerto in piazza Mar-radi e viale al Mare; saranno offerti caldarroste, vin brulè e panettone. Per oggi è stata prevista dal Comune la gra-tuità degli autobus delle li-nee urbane e del litorale.

In piazza a Gambellara.

Tradizionale celebrazione del Natale a Gambellara, divi-sa nelle giornate del 24 dicem-bre e 6 gennaio. Oggi appun-tamento in piazza alle 20.30 con giochi e laboratori per bambini, lancio della m ongol-fiera, lotteria e messa di mez-zanotte. Il 6 gennaio dalle 15, giochi, presepe vivente, lotte-ria e arrivo della Befana.

Presepe vivente a Classe. Questa sera a Classe si ri-propone il Presepe vivente: dalle 19,30 riaprirà le porte della sua Betlemme dietro la basilica di S. Apollinare. Nell'area cortilizia della

"casa dei ragazzi" si potran-no visitare casette con anti-chi mestieri. Il censore ro-mano accoglierà per la fir-ma coloro che si presente-ranno all'ingresso e il suo-no di musiche e zampogna accompagnerà durante la visita che sarà resa più sug-gestiva dall'illuminazione naturale con fiaccole e can-dele. Ci sarà modo di rifocil-

larsi in "taberna" e di vede-re animali che un tempo convivevano con l'uomo. Non potrà mancare un mo-mento di raccoglimento da-vanti alla capanna della Sa-cra Famiglia. Alcuni legio-nari romani vigileranno af-finché tutto avvenga in pa-ce e tranquillità. Alle 23,45 i figuranti si porteranno, in processione, in Basilica per

la messa di mezzanotte. Verso la fine della cerimo-nia don Mauro riceverà i Re Magi che portaranno i doni al Bambino Gesù. Altra rap-presentazione per l'Epifa-nia alle 15,30.

Appuntamenti di Natale. Il giorno di Natale (ma anche S.Stefano), Fidas Advs ani-merà la piazza dalle 17, con musiche natalizie. Alle 21.30

alle Artificerie Almagià Rock'n' Roll Xmas Ball - Lafe-sta di Natale a ritmo di swing, a cura di associazione cultu-rale Norma e Yeob Records (ingresso a pagamento).

Spettacolo per S. Stefano. Il 26 dicembre alle 15 al tea-tro Rasi tradizionale appun-tamento con La Rumagna inte tu cor, spettacolo di can-ti del folklore romagnolo,

con il gruppo corale Pratella Martuzzi-Società Canterini Romagnoli, a cura di Capit (ingresso a pagamento).

Cena di beneficenza. Il Cir- colo ravennate e dei forestieri ha ospitato una cena di Natale di solidarietà: i proventi sono stati consegnati dal presiden-te Beppe Rossi e dal prefetto Bruno Corda alla mensa dei poveri di don Ugo Salvatori.

Sopra il

presepe

vivente di

Classe; a

sinistra la

donazione a

Don Ugo, al

centro e qui

a lato i

Babbi

Natale

approdati

dal mare a

Marina di

Ravenna

(Foto

Massimo

Argnani)

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Il Comune beneficerà del difensore civico di Ravenna

.5> i\ L\O 24/12/2012




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pressunE

Nuova convenzione per il difensore civico Passa all'unanimità l'atto sblocca-referendum; timori che il progetto si adotti prima

CERVIA. Passa in aula la nuova convenzione con la Provincia, che consente di utilizzare il difen-sore civico ravennate. Il Comune ne era privo, do-po averlo tagliato, e la Commissione referendaria non poteva pronunciarsi sul quesito presentato dal comitato "Abbasso il grattacielo".

Il consiglio comunale ha ora approvato all'una-nimità questo passaggio, ma non se ne conoscono i tempi.

Il difensore civico sarà quello regionale: dipende dalla sua disponibilità, il sospirato approdo a Cer-via. Lo stesso Comitato referendario sul progetto Pentagramma, oltretutto, chiedeva al sindaco di di-chiarare durante il consi-glio comunale, «l'ammis-sibilità del referendum».

«Le complesse e difficili procedure per giungere alla consultazione - affer-ma il coordinatore Ugo Mazzotti -, sono state av-viate e seguite alla lette-ra; ma nessuno della Am-ministrazione ha infor-mato il Comitato che l'e-sercizio democratico di un diritto garantito dallo statuto comunale è sospe-

so. Il difensore civico è stato liquidato per rispar-miare la modestissima somma annua di 1.116,53 euro, il costo di 3 caffè al giorno. E così, senza que-sta figura, non si può an-dare avanti. Lo statuto è carta straccia, gli istituti di democrazia come il re-ferendum cittadino ven-gono impediti, figure de-signate per tutelare e di-fendere i cittadini come appunto il difensore civi-co, sono abolite. E mentre il diritto dei cittadini ad esprimersi è negato per pochi spiccioli, è stata at-tivata una costosissima macchina propagandisti-ca con tanto di serate al Palacongressi. Archistar e slides ammiccanti, co-stose brochure, passeg-giate e persino un info-Point. E' palese il tentati-vo di mettere tutti di fron-

te al fatto compiuto, se-condo un metodo ormai consolidato, dimostrando disprezzo nei confronti del contraddittorio».

«Siamo costretti a pen-sare che - continua Maz-zotti - il prolungarsi dei tempi tecnici, sia del tutto funzionale al tentativo di svuotare e rendere vano il referendum; il tutto attra-verso l'assunzione di ulte-riori atti deliberativi che lo facciano ritenere supe-rato. Gli ancor timidi pro-nunciamenti di questi giorni di alcuni esponenti politici e imprenditoriali,

mostrano che l'avversio-ne nei confronti del pro-getto Pentagramma è più vasta di quanto gli ammi-nistratori stessi immagi-nassero».

Se, infatti, il consiglio comunale adotterà l'ac-cordo di programma su "Cervia d'amare" nei pri-mi mesi dell'anno, come sembra probabile, la con-sultazione popolare po-trebbe risultare davvero superata. E allora, il di-battito si sposterebbe sul-la imminente apertura del cantiere.

Massimo Previato

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orriere di Ravenna Faenza-Lupo e Imola


24/12/2012


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pressunE

Collome,Spetiacali

CASM.SA FiETR6

Varieta mon amour

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i A farla brevue

DICEMBRE CAPODANNO

Natale vintage all'Ahnagià di Ravenna "Rock'n'rollXmas bar, una giornata a base di rock'n'roll e rockabilly

RAVENNA. Quale miglior maniera di smaltire il panettone di Natale di uno scatenato rock'n'roll? Per chi vuole fe-steggiare il Natale in maniera originale e vagamente vintage, all'Almagià di Ra-venna c'è l'edizione 2012 di Rock'n'roll Xmas ball, una intera giornata a base di r ock'n'r oll, jive, rockabilly, boogie e stroll. Si comincia già alle 15.00 del 25 dicembre con i dj specializzati del set-tore, tra i quali Terry Elliott, dal Texas, e Dr Boogie italianissimo spinner da esportazione. Terry, con una carriera musicale di oltre cinquant'anni, spesi sulle piste da ballo di tutto il mondo, si esibisce quasi ogni anno al Summer Jamboree di Senigallia. Con un look im-peccabile da cowboy kid, gira dischi ra-ri ed introvabili, con gusto raffinato. Dr

Boogie è un simpatico medico del lago di Como, che alla soglia della pensione spende le proprie energie nel ruolo del dj. Dalle 21.30 sul palco la più nota band italiana del genere: i Goodfellas. L'or-ganizzazione è dello stesso staff del Moondogs festival.

Gianni Arfelli

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di Ravenna Faenza-Lugo e Imola Tiratura: n.d.


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pressunE

Sono tanti nelle città romagnole gli ambulanti che rendono speciale le festività con proposte all'insegna della tradizione: ecco dove cercare

'a del Natale sulle bancarelle Prodotti artigianali, decorazioni, regali, dolciumi, idee regalo e degustazioni

A vete voglia di dolcezza? Dovete acquistare ancora gli ultimi re-gali? Non sapete dove portare a

passeggio la famiglia riunita per le fe-ste? Vi giungono in soccorso i mercatini

di Natale, quest'anno diffusi un po' in tutta la Romagna. Ecco qualche sugge-rimento.

Durante il periodo delle feste natalizie sono diversi i mercatini ambulanti or- ganizzati lungo le vie del centro storico di Ravenna. Oltre alla possibilità di fare acquisti sotto lo sfavillio delle luci natalizie, offrono l'occasione per una visita del centro storico, camminando accanto ai monumenti Unesco e lungo le vie ricche di aspetti artistici. Tra i tanti, il mercatino "Fatto ad arte", sotto i por- tici di via Gordini, Ricci, Gessi, piazza Caduti della Libertà e via De Gasperi, fino al 6 gennaio. A Lugo il mercatino si svolge nel loggiato settecentesco del Pa- vaglione, dove si trovano oltre 80 bancarelle. Ci si trovano i prodotti tipici della Romagna con una ricca offerta ga-

stronomica e tante idee per i regali. A Cervia invece l'iniziativa "Borgo Ma- rina" si ani- ma anche d'inverno: sarà possibile infatti passeggiare lungo il canale della

città tra bancarelle ed esposizioni di ar- tisti e artigiani della Romagna. A Riolo

Terme, nel centro del paese, prenderà

poi vita "Riolizie": alcuni ristoranti cit-tadini allestiranno insieme uno stand e-nogastronomico all'interno del quale proporranno le delizie della loro cucina e del territorio. A Faenza il Natale ha un sapore solidale con il mercatino dell'u-sato per tutti coloro che desiderano dare il proprio contributo all'operazione "Mato Grosso", iniziativa di beneficen-za con una tradizione trentennale che si svolge dal 26 dicembre al 2 gennaio negli spazi della fiera. Ogni anno questo mer-catino consente di ripartire il ricavato in ben 60 missioni del Sud America, con particolare riferimento alle realtà del Brasile, della Bolivia, dell'Ecuador e del Perù. Sempre a Faenza, la mattina del primo gennaio mercato straordinario in Piazza del Popolo,

A Cesena le bancarelle del tradizio-nale mercato, attrazione anche per «i fo-resti», nei giorni natalizi si arricchisce di bancarelle con dolciumi e addobbi ma soprattutto di animazione artistica. A Cesenatico il mercatino si colora nella magia del portocanale con profumi che ravvivano anche l'attiguo presepe gal-leggiante sulle barche. A Gatteo invece il 24 dicembre alle 16 Babbo Natale at-tende i piccoli su di una slitta. Si po-tranno consegnare letterine e ricevere omaggi golosi. Nel centro storico di Sa-

vignano il tradizionale mercato cittadi-no del martedì, viene anticipato nei lu-nedì del 24 dicembre e del 31 dicembre; lunedì 24 alle 16 verrà anche distribuito ghiotto cioccolato e dolciumi. Speciale mercato dell'Epifania il 6 gennaio con mostra scambio ma anche antiquariato e artigianato; nel pomeriggio dopo il film di cartoni animati al teatro Moder-no, i bambini si avvicineranno al gran-de albero natalizio per scartocciare i

A Faenza le festività hanno un sapore solidale con il mercatino dell'usato Il Gruppo Alpini a Castrocaro Terme propone la veglia intorno al camino con cibo e vin brulé

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Speciale NaUle

La magia del Natile sulle bancarelle


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pacchi regalo che lo adornano e ricever-li nel giorno della Befana.

"E fog 'd Nadel" brucia anche que-st'anno in piazza Buonincontro a Ca-strocaro Terme: fino al 6 gennaio, il Gruppo Alpini organizza serate di ve-glia intorno a un grande camino con de-gustazione di vin brulé e specialità ga-stronomiche. Offerta libera per la degu-stazione. E anche a Dovadola, in piazza, all'ombra del restaurato castello dei conti Guidi, ci si scalda al fuoco dello "Zocco di Natale" per tutte le festività. Offerta libera per la degustazione. A Fiumana di Predappio dal 24 dicembre al 5 gennaio, la Pro Loco ha invitato... Babbo Natale: che, sarà presente nelle serate allietate da polenta , porchetta, grigliata, dolci.

A Forlì, invece, sotto la Torre dell'O-rologio, in piazzetta della Misura, fino al 6 gennaio si svolge la "Fiera del mer-cato di Natale": la piazza è dedicata agli addobbi natalizi, a dolci da ogni parte d'Italia e idee regalo. E si celebra il Na-tale anche in piazza a Modigliana: dopo l'ac-censione in piazza Mat-teotti di un falò mante-nuto per tut-ta la durata delle feste, ogni sera ci si ritrova in allegria per mangiare ciò che viene offerto dalle varie associa-zioni e ditte che gestiscono le serate. Verrà realizzato inoltre un tazzotto

commemorativo da collezione, e infine, il 6 gennaio, "Festa della fiorentina". Si sta "A vegia in piaza" nella Piazza d'Ar-mi di Terra del Sole: fino al 6 gennaio in un grande camino il fuoco brucia inin-terrottamente. Tutte le sere, distribu-zione di vin brulé e specialità gastrono-miche. Offerta libera per la degustazio-ne.

A Imola dal 1° al 24 dicembre in via XX Settembre 29/a c'è il Mercatino della so-lidarietà a cura dell'Associazione Auser Tutti i giorni dalle 8.30 alle 19.

In piazza Ganganelli a santarcangeio è in programma il mercatino non spe-cializzato di Natale dalle 8 alle 20 anche oggi lunedì 24 dicembre.

Fino al 6 gennaio Lucincittà e merca-tini di Natale a Rimini: il centro storico, i borghi e la Marina si vestono dei co-lori, dei suoni e dell'atmosfera delle fe-stività più attese facendo risplendere l'intera città di una luce nuova e acco-gliente. I caratteristici mercatini nata-lizi colorano la città con bancarelle di tipici prodotti artigianali, decorazioni, regali, dolciumi e le idee regalo più o-riginali per il Natale. La "Mostra mer-cato dell'artigianato artistico e tradizio-nale" si tiene tutti i giorni sui banchi della Vecchia Pescheria così come "E-quamente", mostra mercato del com-mercio equo e solidale fino al 6 gennaio nella sala dell'Arengo. La Fiera degli al-beri di Natale al ponte di Tiberio chiude oggi, mentre dura fino all'Epifania il mercatino natalizio con vendita di tipici prodotti artigianali, decorazioni, dol-ciumi, e originali idee regalo in piazza Tre Martiri. Fino al 24 dicembre mer-cato natalizio con vendita di tipici pro-dotti artigianali, decorazioni, regali, dolciumi anche in piazza Cavour.

A Forlì sotto la Torre dell'Orologio c'è la "Fiera del mercato di Natale" A Rimini mercato dell'artigianato artistico e tradizionale alla Vecchia Pescheria

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5,eciale Naule

Lama& del Natale sulle bancarelle

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FOCE Direttore Responsabile: Stefano Andrini

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Monti dixit

"Mi candido solo alle mie condizioni"

Siria in fiamme

Raid in panificio Trecento morti

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IL VASUMETTO

di Andrea Vasai

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PRIMARIE PD

Rinuncia anche Sandro Gozi Nuovo colpo di scena nel percorso delle primarie del Pd cesenate: dopo il ritiro di Massimo Bulbi e dell'ex sindaco Giordano Conti, c'è un terzo nome eccellente che si sfila dal-la gara: Sandro Gozi.

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LUNEDÌ

LA V 24. DICEMBRE 2012 c E GRANDE

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L'OPINIONE La crisi taglia le to Nell'ultimo anno solo a Rimini 58 defezioni E con la riforma forense appena approvata per i nuovi avvocati la strada sarà sempre più in salita

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ROMAGNA LUNEDÌ

Natale felliniano II mistero invernale nel cuore di Federico

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e Se l'economia non basta

Monti ha offerto ieri guan-to c'era da attendersi: ha rivendicato i meriti del suo governo, che ci sono stati, ma la politica della lesina (ridurre le spese e aumentare le tasse) è solo il punto di partenza, oc-corre capovolgere la spi-rale negativa del sottosvi-luppo, incrementare la produzione, ridurre le tas-se e la disoccupazione. Le amare medicine sono ser-vite, ma la guarigione è ancora lontana. Il trend potrà invertirsi, difficile tornare ai bei tempi. Monti ha capito che ora tocca a un politico, con ogni pro-babilità Bersani. In demo-crazia un governo di tec-nici, è una breve anomalia. Ma sa anche che l'Italia ha ancora bisogno di lui. E lui si è dichiarato disponibile: avete il mio numero di te-lefono, chiamatemi, vi darò una risposta, purché il programma non si di-scosti troppo dall'agenda. Ma non farà politica diret-ta, non vuole essere l'allo-dola acchiappavoti. Non ci sarà una "lista Monti", ma un listone per condiziona-re dal centro il futuro go verno della sinistra, per-ché Bersani e Renzi pre-valgano sul fanatismo i-deologico di Vendola. Una lista che potrà avvicinarsi al155, mentre il centrosi-nistra andrà oltre il 35, il centrodestra sta implo-dendo e i partiti antisiste-ma otterranno più del 30%. Una situazione non facile, di cui Monti ha pie-na consapevolezza. E che va risolta non solo politi-camente, ma con un'inie-zione di fiducia. Ieri Monti ha concluso con un appel-lo alle donne e alle nasci-te. Più imputante dello "scendere in politica" è il "farla risalire" ad una di-mensione etica, che trova nella famiglia e nei figli la sua piattaforma più fertile. Vicini a Natale, sappiamo ancor più che "ogni inizio nella storia è garantito da una nuova nascita" (Han-nah Arendt). Senza nasci-te non c'è rinascita. Gianfranco Morra

ppendono la toga al chiodo perché c'è la crisi, perché i clienti non pagano e, dopo anni di

studi e sacrifici. compreso il praticammo graluilo, sancito dalla riforma foren se appena liquidata dal Senato, la pro-fessione dell'avvocato diventa sempre più in salita.

A Rimini nell'ultimo Consi-glio dell'Ordine degli avvocati in sei hanno chiesto la can-Cellii,i0111, dall'Albo. Fra que-sti anche avvocati che hanno calcato le aule del tribunale per dieci anni. Quando spun-tano i primi capelli bianchi e si impongono i primi bilanci, c'è chi dice "basta" a questa vita che non è più rose e fiori.

Nel 2011 hanno rinuncialo alla carriera forense in 46 su 1100 avvocati presenti sulla piazza riminese. Nel 2012 il trend viene ulteriormente confermato e rafforzato. Han-no detto di "no" in 50.

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RAPINE VILLA DOPO IL CASO DI BAGNACAVALLO IL TIMORE DI UNA BANDA SERIALE

Adesso la Romagna ha paura n bottino di mille euro in contanti, - probabilmente originari dell'Est - non c'è an-poi oro e gioielli, dure cellulari e cora traccia. I carabinieri che indagarlo sul- un'auto. Ma, sopraitui to, i bandirai l'accaduto sono in costante coniano con i col-che hanno ripulito una villei i a di leghi fuori provincia. Le ricerche, rum ad ora,

Bagnacava II o sabato sera, hanno lasciato die- non hanno dato esito. Non è stata trovata nep- tro di sé tenore e spavento. Non hanno avuto pure la vettura utilizzata dai malviventi per la riguardo nemmeno per due anziani coniugi, fuga.

imbavagliati e picchiati all'ora di cena. Dei ne

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CI RIVEDIAMO IN EDICOLA GIOVEDÌ

25 e il 26 di-cembre la V( we di Romagna non sarà in edicola. Auguriamo ai let-tori un felice Na-tale e diamo a tut-ti appuntamento al 27 dicembre.

L'arte scandalo Viaggio estivo nel retrobottega di una pizzeria di Gatteo Mare

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Letteratura Molto più che un semplice suicidio d'amore

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Come eravamo Come e quando a San Marino il golpe finì in veglione

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Personaggi La triste leggenda dell'infelice Costanza

A pagina 27

Grandi occasioni Finalmente (a Fori) Gigion è va int frè

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Rapine in villa dopo Marche, Toscana e Veneto, il più temuto fenomeno criminoso si sta spostando in Romagna?

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Porte riaperte al Benelli Ravenna ritrova la passione

Porte riaperte al Benelli Ravenna ritrova la passione

FESTA GIALLOROSSA Una grande cornice di pubblico ha fatto da sfondo al ritorno dei giallorossi nel loro stadio dopo sette mesi. E la squadra, intanto, è campione d'inverno

adovani come Bartolini. Fattuale presidente della Ravenna Sport che ha ri- seminato la passione per il calcio a Ravenna, fu il primo a segnare, qual-

cosa come 46 anni fa, il primo gol del Ravenna nel nuovissimo Benelli. Il bomber e capitano attuale, Fabio Padovani, è il primo a segnare nel Benelli che, dopo sette mesi di chiusura per rizollatura del manto erboso e per altri piccoli interventi di manutenzione, ha riaperto i suoi cancelli, sfidando i segni del tempo e coprendo le sue rughe, per quella che a molti è parsa co-me una sorta di re-inaugurazione. Il campio-nato non è più quello di serie C ma è la Pro-mozione però, a dimostrazione che la passione e l'entusiasmo non fanno distinzioni di cate-goria, il pubblico di fede giallorossa ha risposto alla grande all'invito alla festa. 1200, forse 1500, qualcuno dice addirittura 2.000: per quanti fos-sero, la prima stagionale del nuovo Benelli al Ravenna è stato un evento da ricordare, e un e-vento a cui partecipare. C'erano sindaco, vicesindaco e assessore allo sport e alla cooperazione del Comune, accanto ai dirigenti del club (assente il solo ds Brunelli, in ferie), ai rap-presentanti dei nuovi sponsor. Tutto attorno vecchie e nuove facce del tifo ravennate, anche tifosi che si erano persi da anni, delusi e sma-gati dai rimbalzi perversi che il pallone aveva preso in città. E poi c'erano loro, gli Ultras, tor-nati fieri a sventolare i loro vessilli nella loro casa, la curva Mero, al grido "Il Benelli è casa

nostra" e accompagnati da uno striscione elo-quente: "Carica leoni, siamo tornati nell'arena". Il ritorno al Benelli ha poi il sapore, anche ge-nuino, delle cose di un tempo: la marcia trion-fale all'ingresso delle due squadre, la lettura

delle normative antiviolenza, la presenza di gentili e belle don-zelle che ti accolgono in tribuna con il sorriso, perfino il pull-mann della squadra avversaria nel recinto degli spogliatoi. E c'è anche lo sponsor sulla maglia:

Global Point, società che fa parte della galassia Arco Lavori, ovvero lo scrigno delle risorse dell'attuale società. Alla festa partecipa anche la squadra, che travolge lo SportingVallesavio e chiude il 2012 con una certezza: il titolo di campione d'inverno in tasca con un turno d'anticipo. Cosa volere di più?

Massimo Montanari

Stimat e tra le 1200 e le 1500

pres enze

CAMPIONE D'INVERNO I DUE RECORD DEL RAVENNA DI AFFATIGATO

Una visuale della tribuna del Benelli e a destra un dettaglio del nuovo manto erboso

Nell'era dei tre punti, quello di Affatigato è il quarto Ravenna a laurearsi campione d'inverno. In precedenza, analogo traguar-do avevano ottenuto il Ravenna di Rumignani in Cl nel '95/96, il Ravenna di Zarattoni in Eccellenza nel 2001/02 e il Ravenna di Gadda in D nel 2002/03. Alla fine tutte e tre le squadre fe-steggiarono la promozione... Ma il Ravenna di Affatigato può chiudere l'andata imbattuto, come è riuscito, nell'ormai secola-re storia del club, solo a quattro squadre e nessuna nell'era dei tre punti. Basterà non perdere il 13 gennaio contro le Stuoie.


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RAPINA BINGO Percorso abituale fino alla banca, ma il malvivente aveva pianificato

Il punto nel quale il direttore del Bingo e l'addetto alla sicurezza sono stati rapinati di 30 mila euro

"Il direi [ore ha dgi io in modo

"Il direttore ha agito in modo corretto"

oteva capitare a chiunque, quel percorso lo abbiamo fatto chissà quante altre volte". All'indo-

mani della rapina in strada di sabato sera da 30 mila euro, c'è ancora sgomento alla sala Bin- go di via Trieste. Ma anche una sorta di rassegnazione perché - dice uno dei dipendenti incaricato più volte in passato di portare gli incassi in banca - "mica si può reagire con una pistola puntata alla testa. Cer- to, forse era una scacciacani: ma è impossibile capirlo lì per

Il direttore ha fatto la cosa migliore". Per ora nessuna notizia del malvivente che, volto coperto da sciarpa e berretto, verso le 19 dell'altro ieri ha portato via il plico con gli incassi del Bingo poco prima che fosse depositato alla cassa continua della filiale n° 2 della Banca di Romagna, sulla stessa strada ma qualche centinaio di metri più avanti in direzione centro. "Per la precisione sono 1.300 metri - aggiunge lo stesso dipendente. Una distanza che si può tranquillamente percorrere a piedi". Il rapinatore, presumibilmente dall'ac- cento albanese, lo sapeva: deve avere compiuto sopralluoghi, forse qualche appostamento dietro a chi andava a depositare i soldi, tutti assicurati. Ma- gari non sapeva l'ammontare

esatto dell'incasso, ma ha im-maginato che il gioco potesse valere la candela. E di conse-guenza ha agito in maniera si-cura, senza tirarsi indietro nemmeno alla presenza della guardia giurata che accompa-gnava il direttore: segno o di professionismo o di dispera-zione. Non da professionista è stato certamente l'avere lascia-

to ai due i cellulari con i quali sono stati chiamati i soccorsi. Un errore che poteva costare caro al malvivente, aiutato tut-tavia anche dalla fortuna: la fit-ta nebbia al momento dell'ac-caduto ha impedito alle teleca-mere dei circuiti di sicurezza sparsi su quella strada, di regi-strare nitidamente gli sposta-menti dei passanti.

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POSTO DA DIRIGENTE TECNICO

Concorso in Bassa Romagna le perplessità dell'Udc Perplessità sul concorso da dirigente tecnico all'unione dei Comuni della Bassa Romagna. E' quella espressa dal consigliere provinciale Gianfranco Spadoni (Udc) che in u-na nota ha ricordato che per il concorso da dirigente tec-nico è già stata nominata la commissione nella quale ap-pare l'attuale dirigente del servizio Ambiente della Provin-cia di Ravenna che "è risultata a suo tempo vincitrice del concorso nella cui commissione esaminatrice faceva parte la dirigente a tempo determinato dell'unione di Lugo".

Gianfranco Spadoni (Udc)

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Giovane rapina cibo e viene subito arrestata

Una 36enne originaria di Manfredonia (Foggia) ma da tempo domiciliata a Ravenna è stata arrestata dalla polizia attorno alle 20.30 di sabato dopo a-vere rapinato generi ali-mentari nel supermerca-to "Despar" di via Cana-lazzo, alle porte del cen-tro. La signora, dopo a-vere rubato la roba, ha spinto a terra una dipen-dente del negozio inter-venuta per chiederle spiegazioni: quest'ultima ha così riportato ferite a un ginocchio e a una ma-no. La 36enne è stata poi bloccata e arrestata per rapina impropria da una Volante intervenuta sul posto. La merce è stata riconsegnata al respon-sabile del supermercato. Mentre la 36enne, già de-nunciata in passato per furto, in mattinata com-parirà di fronte al giudice.

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LETTERA DA UNA NEGOZIANTE DI CERVIA-MILANO MARITTIMA

"Obbligati da un'ordinanza a tenere aperto il l° invece che stare con la fami ia" Cervia e Milano Marittima si apprestano a festeggiare l'arrivo dell'anno nuovo con se-rata evento il 29 dicembre organizzata dai negozi aperti sino alle 24:00 con offerte ghiotte per i clienti dell'ultima ora. Segui-ranno spettacoli pirotecnici. Sin qui tutto nella norma, se non fosse che a sorpresa, con un'ordinanza che scavalca la libertà di a-pertura dei negozi, il Sindaco obbliga l'aper-tura degli stessi il 1° gennaio 2013. Alla base di tale ordinanza, la cui non osservanza comporterà sanzioni che vanno da 30 a 500 euro, c'è l'intento di combattere la crisi che si sta facendo sentire anche in queste zone. Molti operatori del settore, senza polemica alcuna, sottolineano che tenere aperto il giorno di Capodanno non rappresenta la bacchetta magica. Dopo una notte di festeg-giamenti, saranno in molti a starsene a casa in famiglia. Gli unici esercizi favoriti potreb-bero essere quelli della ristorazione. Aiutare il commercio è giusto e d'obbligo per chi ge-

stisce le sorti di Cervia e Milano Marittima, ma va fatto incentivando i flussi turistici nei periodi più propizi. Soprattutto venendo in-contro ai visitatori con parcheggi più acces-sibili e soprattutto forze dell'ordine un po' più malleabili. Le multe fioccano, i parcheg-gi sono carissimi e soprattutto tutti a paga-mento. Il turismo va aiutato con iniziative mirate e intese a interessare tutti i settori. Quella di Capodanno pare essere un'inizia-tiva destinata a rivelarsi un flop per com-mercianti e operatori che dopo avere lavo-rato per tutto il periodo prefestivo, si vedo-no negata anche la possibilità di dedicare alla famiglia il primo giorno dell'anno. Tutti abbiamo a cuore le sorti della nostra terra: per cui speriamo in un passo indietro del Sindaco e soprattutto l'apertura al dialogo con gli operatori del settore affinché si aiuti la crescita e si combatta la crisi nel modo e nei tempi appropriati.

Lettera firmata

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Acer "Sanzioni dubbie e ricorso" Soddisfazione per alcune operazioni contro i bracconieri. Ma anche perplessità per sanzioni ele- vate ad altri cacciatori. E' quanto Claudio Miccoli, presidente dell'A- cer, ha espresso in una nota. "I bracconieri - si legge nel documento - "rappresentano il peg- gior nemico del cacciatore". Tut- tavia "da più parti ci sono stati segnalati casi di verbalizzazioni che poco avevano della necessaria credibilità". In particolare "sono stato contattato da due nostri associati" sanzionati "perché a detta dei verbalizzanti, vi era una sola vite con frutto pendente". Non abbastanza "da giustificare la caccia". Ma "mi sono recato di persona sul posto per rendermi conto della situazione, e la sorpresa è stata enorme". Pertanto "ho deciso di sostenere i due cacciatori nel ricorso corredato anche da una consulenza agraria".

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ALLARME ENPA MA ANCHE GATTI E UCCELLI MAL SOPPORTANO I BOTTI: DOVEROSO PRENDERE PRECAUZIONI

"Con petardi e fuochi artificiali state attenti alle fughe dei cani" Anche quest'anno, con l'arrivo delle feste, si ripropone il pro-blema delle negative conse-guenze sugli animali cagiona-te da botti, petardi e fuochi ar-tificiali. E' allarme lanciato dalla sezione provinciale del-l'Enpa che, in una nota, ha fat-to presente che cani e gatti trovano oltremodo fastidioso e in taluni casi doloroso il fra-gore degli spari. L'udito di tali animali - continua la nota - è di gran lunga più sensibile di

quello umano. Pertanto il ru-more è percepito in un modo insopportabile. L'Enpa racco-manda quindi, a quanti pos-seggono cani o gatti, di pren-dere per tempo le dovute pre-cauzioni. Sarà opportuno rico-verare le bestiole in ambienti chiusi al fine di evitarne la fu-ga. I cani che non vivono in casa dovranno essere custoditi in ambienti recintati. Ci si po-trà rivolgere al veterinario di fiducia allo scopo di avere

consigli utili a contenere lo stress dei nostri amici a quattro zampe. In caso di fuga di

un cane, per poterlo ritrovare è necessario che l'animale sia stato dotato di microchip, così come previsto dalle norme. Comunque sia, per recuperare l'animale, contattate subito la reperibilità del canile munici-pale, attiva 24 ore al giorno. Anche gli uccelli mal soppor-tano i botti. La cosa più saggia e auspicabile sarebbe, comun-que, quella di contenere in modo civile e tollerabile l'uso della polvere da sparo.

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FAMA - LUGO - IMOLA

Banditi svaniti nella

Copagri I coltivatori riuniti in assemblea "Difendere il reddito delle aziende agricole"

per approfondire e verificare l'ac-cordo firmato un anno fa dai Ta-voli Verdi di Ravenna e Forlì-Ce-sena, nonché dalle rispettive Pro-

vince, i coltivatori della Copagri si sono riu-niti in assemblea a Faenza. Erano presenti all'iniziativa il presidente provinciale Gen-naro Di Tirro, il coordinatore dei gruppi di lavoro per l'elaborazione dell'accordo Gianluca Bagnara, e una rappresentanza di Copagri Forlì-Ce. L'accordo prevede una serie di azioni e obiettivi da perseguire per correggere alcune criticità del sistema frut-ticolo italiano: le ricorrenti crisi di mercato e il crollo dei prezzi; i rapporti nella filiera poco equilibrati e poco trasparenti; la non adeguata efficienza delle strutture di com-mercializzazione; la mancanza di controllo dell'offerta; gli strumenti normativi da cor-

reggere (ritiri, contratti); l'armonizzazione dei costi dei fattori produttivi in Europa(carburanti, manodopera, presidi sanitari). Copagri è convinta - e gli inter-venti del pubblico e degli associati lo con-fermano - che occorre attuare concreta-mente le azioni previste nel documento sottoscritto. Un obbiettivo è stato raggiun-to con l'emanazione dell'art. 62: obbliga-torietà dei contratti di cessione dei prodotti agricoli con prezzi e tempi certi di paga-mento; normativa che va applicata per tu-telare la produzione agricola. I coltivatori Copagri chiedono massimo impegno per migliorare, nelle strutture associative re-gionali, gestione, efficienza, rapporto coi soci e, difesa del reddito delle aziende a-gricole, anche attraverso il superamento di rigidità di personale e dirigenze.

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Pagina 1 .EORRIERE DELLA S A

24/12/2012 press LinE CORRIERE DELLA SERA Fondato ne11876 I www.coniere.it

Direttore Responsabile: Ferruccio De Bortoli


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Lisi CHIAREZZA NON C'È di MASSIMO FRANCO

a «salita in politica», come l'ha definita

. Mario Monti con una felice inversione les-

sicale rispetto alla Seconda Repubblica, si preannuncia suggestiva, innovativa, ma ancora ambigua. Si é capito bene quello che il presiden-te del Consiglio dimissiona-rio vuole fare: scompone gli schieramenti etichettati con le sigle logore della destra, della sinistra e del centro; ti comporli attraverso l'asse del cambiamento e della leat tà all'Europa; ed essere il re-ferente di chiunque si rico-nosca in un programma che rivendichi quanto è stato fat-to in questi tredici mesi e lo proietti nel futuro.

Su come Monti riuscirà a tradurre le intenzioni in real-tà, però, non si può dire che la sua conferenza stampa di ieri, né le interviste delle ulti-me ore abbiano dato coordi-nate precise. Si è capito che vede nel populismo di Berli:- scolli, della Lega, dei «grill` ni» e della sinistra sindacale e radicale gli avversari da battere. Ma la competizione col Cavaliere sui voti mode-. rati lo lascia più scoperto sul fianco destro che nei con-fronti del Pd. Evidentemen-te, Monti prevede come irte-vitabile un qualche accordo postelettorale con Bersani. Resta da chiedersi come sa-rà possibile conciliare le am-bizioni di due aspiranti a Pa-lazzo (ligi,

Ma le incognite principali sono, se si può dire così, di tipo tecnico, Intanto, esiste tuttora un margine residuo che alla fine il premier non dia il placet ai sostenitori de-cisi a correre nel suo nome; soprattutto centristi, ma pre-senti anche in altri partiti. Inoltre, Monti ha anticipato che non si candiderà in un collegio in quanto è senato-re a vita: precisazione rispet-tosa della nomina ricevuta

dal t uirinale, Insomma, sa-rà un candidato-non candi-dato, Questo, però, non sem-bra destinato a favorire la sua «salita». Anzi, può ren-derla impervia e ridurre il magnetismo elettorale del suo nome. Insomma, la sca-lata di Monti comincia avvol-ta in una nebbia nella quale i potenziali elettori rischia-no di perdersi.

Le elezioni politiche so-no fra due mesi esatti, E margini di ambiguità e i temporeggiamenti non so-no consentiti a nessuno: nemmeno a chi ha il merito di proporre un'offerta diver-sa e originale rispetto ai bi-polarismo stantio di quasi ori ventennio. Si avverte uno scarto fra la linearità della strategia e l'idea di Ita-lia che Monti ha in testa, e gli strumenti per tradurla politicamente in termini di presentazione delle liste, di-visione dei compiti, alleati.

E un vuoto che magari sa-rà riempito quasi per ma gia. Ma per ora sottolinea un ritardo organizzativo vi-stoso. Forse è inevitabile per l'anomalia di quanto sta succedendo. Dalla maggio-ranza anomala stiamo pas-sando ad una candidatura anomala. Eppure, lascia un po' perplessi la sfilata dei «montiani» che nei giorni scorsi sono andati a Palazzo Chigi, sede istituzionale, per discutere di liste di parti-to; e poi le ipotesi di un im-pegno negato, oppure , pieno, oppure dimezzato. È ve-ro che l'Europa guarda a Monti e alla sua Italia con ammirazione e rispetto.

Ma sarebbe bene che l'elettorato potesse farlo avendo un quadro chiaro de-gli schieramenti e dei lea-der, I rischi di regressione e l'immoNlisrpo combatto-no e si battono anche elimi-nando la confusione,

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Monti: io punto di riferimento per chi sceglie la mia sfilala

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Retroscena La lunga giornata scandita dalle reazioni di centrodestra e centrosinistra

il super tecnico debuttò in politica ringraziamemo pu,»lico ai «suoi» ministri. E arriva il via libera dei vescovi

ROMA — Dal primo mattino, quando nello studio di Palazzo Chi-gi riprende i fogli della conferenza stampa, Mario Monti sa bene che sa-rà una giornata diversa dalle altre. Differente per le prospettive che aprirà e che, sa bene, saranno piene di impegno, di soddisfazioni, ma an-che di temibili insidie. Le aveva valu-tate anche queste nei giorni scorsi: i rischi di un'esposizione politica alla quale non è ancora abituato, gli at-tacchi duri, incassati da destra e da sinistra, i riflettori su tutto ciò che ha fatto il suo governo e su ciò che dirà nella sua ormai probabile cam-pagna elettorale. Sciolti gli ultimi dubbi, il Professore ha deciso di «sa-lire» in politica essendo se stesso, sapendo che potrà anche risultare «strano», ma che forse proprio in questo modo potrà spiazzare i suoi avversari: «Parlerò di contenuti». Cioè del suo programma. Il resto gli verrà naturale, a partire dalle battu-te contro chi lo aveva attaccato nei giorni scorsi, come Berlusconi.

Ed è con la sua «agenda» che è partito da Palazzo (bigi per percor-rere le poche decine di metri che se-parano la sede del governo dalla Sa-la Polifunzionale sopra la Galleria

Sordi. Un anno fa, a fine anno, fece lo stesso percorso con più pesantez-za, con il lavoro tutto ancora da fa-re. Ora lo fa pensando al nuovo lavo-ro che l'attende, quello politico. Quando arriva, osservando un pun-tuale quarto d'ora accademico, tro-va già schierati in prima fila i suoi ministri, da Paola Severino ad An-drea Riccardi, da Elsa Fornero a Cor-rado Passera. Ringrazia tutti pubbli-camente, compreso il sottosegreta-rio alla Presidenza del Consiglio An-tonio Catricatà, Lo ascoltano tutti con grande attenzione, Fornero, Se-verino e Profumo ne approfittano

la stampa e a mangiare un boccone prima di correre dall'Annunziata. Subito dopo, lo sa, c'è Silvio Berlu-sconi a Domenica In e, una volta rientrato a Palazzo Chigi, non se lo perde, come anche pi1 tardi, a Che tempo chefa, Massimo D'Alema in- tervistato <da Fabio Fazio. Il primo che lo attacca, il secondo che lo snobba («la battaglia è fra noi e il Ca-valiere»). Un anticipo di campagna elettorale.

Ma si susseguono per tutto il po-meriggio la visita dei ministri più vi-cini, con i quali scambia opinioni su-gli effetti dell'appello lanciato in

conferenza stampa. E arrivano tele-fonate importanti. Come quella di Benedetto Mit, il tradizionale scam-bio di auguri prima delle feste. Subi-to dopo le agenzie anticipano un'in-tervista al cardinale Angelo Bagna-sco in programma questa mattina al-le 8 sul giornale Radio Rai. Parole che «benedicono» la sua agenda: «Mi pare sia un metodo innovativo. Tutti quanti, se vorranno, nel inon-do politico e nella gente potranno misurarsi su queste proposte con-crete».

R. Zuc. O R;PRODUZCRE RISERVATA

per confermare che non si candide-- ranno.

La sala è stra.colma, solo metà dei giornalisti iscritti riesce a fare le do-mande, ma la tabella di marcia è ri-spettata: tra le 13.45 e le 14.30 Mon-tiriesce anche a fare un brindisi con

Brindisi Prima ha brindato in sala stampa poi il premier è stato ospite della trasmissione della Annunziata


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Monti: io punto di rifer ento per chi sceglie la a strada Niente candidatura ma sì all'ipotesi di essere «guida del Paese» ROMA — Altroché nome. A

questo punto il problema non è il suo nome su una o più li-ste. Perché c'è direttamente la sua persona, con le sue idee e il suo programma. Perché, do-po giorni di snervante attesa (per chi già Io sosteneva come per chi lo temeva) Mario Mon-ti «è salito» in politica, come preferisce dire, e si dichiara di-sponibile ad essere la «guida» dello schieramento che si cree-rà attorno alla sua «agenda», apparsa da ieri su un apposito sito con lo slogan «Cambiare l'Italia, riformare l'Europa». Il presidente del Consiglio sa che di questa area per ora c'è solo il centro, nella sua versione di partiti già esistenti ((Jdc e Mi.) e in quello della società civile (Verso la Terza Repubblica di Montezemolo e Riccardi), ma ha l'ambizione di allargarla ver-so chi è disposto a condivider-[a nel Pdl e nel Pd, fino a «scompaginare» rattuAle pano-rama. politico, cioè quello bipo-lare al quale siamo abituati da quasi vent'anni. E una scom-messa, ma intende provarci.

Nella conferenza stampa di fine anno, che doveva essere di bilancio, ma che si è trasfor-mata rapidamente in un pro gramma per il futuro, Monti ha precisato di non potersi can -(fidare direttamente, in quanto senatore a vita. Ma i giochi sembrano fatti. Per sciogliere [a. riserva finale vuole vedere quanti lo appoggeranno e at-tenderà ancora qualche gior-no, forse una settimana prima di definire le modalità concre-te di questa sua «salita» (non gli piace il termine «discesa in campo»), se ad esempio ci sa-ranno più forze, distinte, a suo sostegno o una lista unitaria. Ma dovrebbe parlarne comun-

que entro la fine dell'anno, per-ché è vicina la campagna elet-torale. Di questa finora non si è ancora occupato. Come del-l'appello del Pdl a dimettersi dagli affari correnti, anche se ieri ha ricordato che «altri pre-sidenti del consiglio» hanno gareggiato alle elezioni senza problemi.

Una cosa è certa. Da ieri Monti non è più un tecnico. Lo si è visto da come ha bacchetta-lo uno dei suoi sicuri avversari quando sceglierà di guidare lo schieramento centrale della po-litica italiana: Silvio Berlusco-ni. Il premier si è definito «sbi-gottito» dai repentini cambia-menti di un Cavaliere che un giorno gli fa togliere la fiducia dal segretario del Pdl Alfano, il giorno dopo gli offre la guida.

All'attacco Durante la conferenza stampa di fine anno il premier uscente ha più volte attaccato il leader del centrodestra Silvio Berlusconi

Programml L'ex presidente del Consiglio ha tracciato le linee-chiave della sua Agenda per un eventuale nuovo governo

di tutti i moderati e il giorno dopo ancora attacca con durez-za l'operato del suo governo: «Un quadro di comprensibilità che mi sfugge». E lancia un af-fondo contro l'idea di abolire l'imu: fare quel tipo di promes-sa ora «significa rimettere l'Imu doppia, non tra cinque anni, ma tra un anno».

Le priorità per Monti sono tre: non «dissipare» i sacrifici fatti dagli italiani quest'anno, andare avanti sulla strada delle riforme perché «motore detta crescita», procedere nei taglio della spesa pubblica per aiteg-gerire la pressione fiscale su imprese e lavoro. E così descri-ve la situazione dell'Italia quan-do venne chiamato nel novem-bre dei 2011 a Palazzo Chigi: «Ora è facile e anche umano, dimenticare la drammaticità di quei momenti», quando la precarietà in cui versava l'Ita-lia alimentava la diffidenza de-gli altri Paesi, accompagnata da «pacche sulle spalle e risoli-ni: in un anno quell'emergen-za e stata superata e in Europa. gli italiani sono cittadini a te-sta alta».

Ma ['agenda di Monti ha an-che altri punti fermi: lottare contro la denatalità («un Paese che non fa figli non guarda al futuro»), proseguire con le mi-sure per abbassare lo spread, più severità su falso in bilan-cio e conflitto di interessi. E giù un nuovo attacco alle abitu-dini televisive di Berlusconi: «Inunagino che presto altre conferenze stampa saranno inondate da grafici che daran-no la percezione dei fallimenti del governo rispetto a 12 mesi fa e vi sarà anche detto che se oggi spread è metà dei g no-vembre 2011 ciò non è dovuto alla politica economica italiana ma alle scelte della Bce». E an-

cora: «Avendo dovuto fare in-terventi come quelli fatti è na-turale che non ci sia già la cre-scita...gli italiani lo sanno, non sono cretini».

La crescita «viene invece da una politica degna e forte». Ma anche da un capitolo della sua agenda che, premette, «vi stu-pirà»: «Per la crescita e per l'equità serve una nuova visio-ne della donna». Tra le priorità c'è comunque il lavoro. Perché la sua riforma «è stata frenata dall'atteggiamento di una con-federazione». Cioè la COL Alla quale risponde, dopo le criti-che, sulla sua presenza a Metti: «Ho visto centinaia e centinaia di lavoratori, visibilmente rin-cuorati dalla prospettiva di ri-presa dell'impegno Fiat in Ra-fia». E risponde anche a Vendo - la: «Pensa che io sia un liberale conservatore. Io sono liberale, ma penso che il conservatore sia lui». Entrambi, [a. Cgil e il leader di Sei, sono legati al Pd. Ma con Bersani usa parole di cortesia: «E un più che credibi-le candidato premer di una co-alizione. Mentre io non sono, a questo stadio, candidato di al-cuna coalizione». Anzi, aggiun-ge„ rispondendo a chi lo vede-va meglio al Quirinale: «Per me sarebbe conveniente non fare assolutamente niente, ma è un imperativo morale, non una convenienza personale, tentare di contribuire a cambia-re la cultura del Paese». Subito dopo nello studio di Lucia An-nunziata aggiunge: «Quello che sto facendo comporta mol-ti rischi e un'alta probabilità di insuccesso, ma può fare la dif-ferenza per il futuro dell'Italia più che non occupare questa o quell'altra carica istituziona-le».

Roberto Zuccolini ©RIPRODUZIONE ©SERVA 'A


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Nell'Agenda crescita, lavoro meno tasse e patrimoniale Monti: la gente è molto arrabbiata con la politica Il primo impegno? Subito la riforma elettorale

ROMA — «Sia io che tutti noi riceviamo appelli numerosi e molto diversi di gruppi, organiz - zazioni , associazioni e singoli che semplicemente dicono che la gente è molto arrabbiata con il mondo della politica, che talora la disgusta, ma vorrebbe potersi avvicinare ad una politica diver-sa». La premessa all'Agenda di Mario Monti, nella lettera che ac-compagna il documento vero e proprio, trova un riscontro nel capitolo dedicato alle grandi ri-forme: «il primo atto del nuovo Parlamento scrive il Professo-re — deve essere la riforma della legge elettorale». Si accompagne-rà alla «drastica riduzione» dei il - nanziamenti pubblici ai partiti e dei rimborsi elettorali. Sarà la «sterzata» imposta dai «recenti inaccettabili episodi di corruzio-ne e malcostume».

L'asse portante dell'Agenda, resta comunque lo sviluppo. «L'Italia deve battersi per un'Eu-ropa più comunitaria e meno in-tergovernativa, più unita e non a. più velocità, più democratica e meno distante dai cittadini». Un' Europa in cui «non serva battere i pugni sul tavolo», ma «credibili-tà». Un'Europa a cui chiedere «politiche orientate nel senso di una maggiore attenzione alla cre-scita».

Lm. Con la crescita e il lavoro resta in primo piano nel programma del Professore che non trascura i temi della giusti-zia nè quelli dell'ecologia e della presenza delle donne nelle istitu-zioni, nelle imprese e nella socie-tà, Lavoro va incentivata «con una detassazione selettiva dei redditi di lavoro femminile».

Lttm.e. i al primo posto, perché i disoccupati sono tanti e soprattutto giovani. Il governo Monti ha varato la riforma del mercato del lavoro e «non si può fare marcia indietro. Bisogna pro-seguire sulla strada tracciata completando le parti mancanti come quelle relative al sistema di ammortizzatori sociali, al conte-nuto di formazione dell'apprendi-stato o alle politiche attive del la-voro e all'efficacia dei servizi per l'impiego». E poi servirà «una drastica semplificazione normati-va e amministrativa»; il supera-

mento del dualismo tra lavorato-ri sostanzialmente dipendenti protetti e non protetti; la riduzio-ne «a un anno al massimo» del tempo medio del passaggio da. un'occupazione all'altra; lo spo-stamento verso i luoghi di lavoro del baricentro della contrattazio-ne collettiva, favorendo il collega-mento di una parte maggiore del-le retribuzioni alla produttività o alla redditività delle aziende. E poi «bisogna rilanciare con un Piano per l'Occupazione giovani-. le, per sostenere l'inserimento dei lavoratori tra i 18 e i 30 anni» e intervenire per i lavoratori over 55 disoccupati e senza requisiti per la pensione.

Falso ln Mando Dopo la legge anticorruzione, ora «una coerente disciplina del falso in bilancio» E va rivista la riduzione dei termini di prescrizione

Partiti, costì e abusi Una «sterzata» ai costi della politica: «drastico» taglio dei contributi e dei rimborsi elettorali ai partiti. Stop al cumulo tra indennità e altri redditi

:.m,seà: Con un debito che supera il 120% del Pil «non si può seriamente pensare che la. crescita si faccia creando altri de-biti. Non é una questione di cie-co rispetto cli vincoli europei sottomissione ai mercati. E la re-altà, scomoda, dei numeri». Lo spread, spiega Monti, conta per le imprese e i lavoratori, perché finanziare il debito pubblico co-sta agli italiani 75 miliardi in inte-ressi annuali, ovvero circa il 5% del Pil. Ridurre di ioo punti base il tasso di interesse che paghia-mo sul debito, vale 20 miliardi a regime. E da novembre 2011 il tasso di interesse è calato di oltre 250 punti. «La crescita si può co-struire solo su finanze pubbliche sane».

«Ridurre le tasse diventa possibile». Per la prossima legi-slatura «occorre un impegno a ri-durre il prelievo fiscale comples-sivo, dando la precedenza alla ri-duzione del carico fiscale gravan-te su lavoro e impresa». Questa. va comunque perseguita anche trasferendo il carico corrispon-dente su grandi patrimoni e sui consumi che non impattano sui più deboli e sul ceto medio. Ser-vono meccanismi di misurazio-ne della ricchezza oggettivi e tali da non causare fughe di capitali e occorre riformare il sistema tri-butario.

b•i w,i-naLa spending review ha permesso risparmiare 12 mi-

'lardi e ulteriori risparmi verran-no nel 2013, quando le misure en-treranno pienamente a regime. L'azione di riduzione dei costi è però all'inizio. Deve proseguire la riqualificazione della spesa cor-rente, salvaguardando la spesa per investimenti, infrastrutture, ricerca e istruzione. La spending review «deve diventare un meto-do ordinario per la gestione cor-retta ed efficiente delle ammini-strazioni pubbliche, prima fra tutte quella statale». Nello stesso tempo «è necessario impegnarsi a proseguire e intensificare la po-litica delle liberalizzazioni, di apertura dei mercati dei beni e dei servizi, sulla base di un ade-guato processo di consultazione pubblica, nelle industrie a rete, nei servizi pubblici locali e nei servizi resi da lavoratori autono-mi e liberi professionisti».

uin Via a meccanismi di incentivazione dei dirigenti sco-lastici e degli insegnanti, ad esempio attraverso un premio economico annuale agli inse-gnanti che hanno raggiunto i mi-gliori risultati. Bisogna ridurre il tasso troppo alto (18%) cli abban-dono scolastico.

e pe:.:Me. Va introdotta una coerente discipli-na del falso in bilancio e comple-tata la normativa sull'anticorru-zione, l'antiriciclaggio e l'autori-ciclaggio. Va rivista la riduzione dei termini di prescrizione per garantire in modo più adeguato l'azione di prevenzione e contra-sto di diversi gravi reati. Va deci-sa «la drastica» riduzione dei con-tributi pubblici anche indiretti ai partiti e ai gruppi parlamentari e dei rimborsi elettorali, con l'in-troduzione di una disciplina di trasparenza dei bilanci con la per-fetta tracciabilità dei finanzia.- menti privati e una soglia massi-ma per gli stessi contributi. Chi riveste cariche pubbliche dovrà dichiarare i propri interessi eco-nomici e patrimoniali all'inizio e alla fine dell'incarico per verifica.- re eventuali arricchimenti illeci-ti. E serve il divieto di cumulo tra indennità parlamentare e le retri-buzioni da altre attività professio-nali.

Stefania Tamburello ,E2 PI00001171011E RISE,,VATA


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Al via (tra i timori) la lista centrista Casini e le Candidature: non posso farmi la plastica facciale

ROMA Finalmente si parte, forse. Dopo giorni di tre-genda, nei quali si stava mate-rializzando l'incubo di un Ma-rio Monti che si smarcava dal-le forze centriste, restando a guardare la campagna elettora-le, la conferenza stampa di ieri ha fatto tirare un primo sospi-rone di sollievo. Il peggio è passato, ma non sono pochi quelli che non sono affatto en-tusiasti del nuovo scenario. Perché la, lunga attesa si spie-(sa. anche con la volontà del premier di avere il maggior po-tere di interdizione possibile sulle liste. Chi si aspettava un federatore, si trova, un leader, che farà pesare le sue scelte. E così ora molti ex parlamentari vedono traballare la loro candi-datura. E per i leader politici, a cominciare da Pier Ferdinan-d.o Casini, la questione liste non sarà affatto indolore.

Ma ora è il momento di mo-strare entusiasmo, «Discorso da grande leader», dice Casini. Che alla domanda se abbia in-tenzione di chiedere a Monti

di candidarsi con le sue liste, risponde: «Chissà che non glie-lo abbia già chiesto». Luca Cor-dero di Montezemolo si dice «orgoglioso» del fatto che i punti dell'agenda Monti coin-cidano con quelli di Italia Futu-ra. Andrea Riccardi ha colto nelle parole del premier «la ci-fra, lo stile e la lungimiranza dei grandi statisti» e si dice «confortato».

Comporre il quadro delle forze che chiederanno a Monti di mettersi alla guida dei cen-tristi sarà un compito difficile: rendere compatibili inondi co-sì diversi è operazione delica-ta. Se Udc e «Verso la Terza Re-pubblica» (oltre a Monteremo-. lo, Riccardi, Andrea Olivero, Lorenzo ,Dellai e Raffaele Bo-

Nuovi arrivi in arrivo due pattuglie di «montiani» sia dai centrodestra che dal centrosinistra 11

nanni) ci stanno di sicuro, al-tri arrivano e potrebbero arri-vare. 'ira i primi ad aderire c'è il movimento di Oscar Gianni-no, «Fare per Fermare il Decli-no», che si dice «molto interes-sato a contribuire» all'agenda.

Poi c'è il discorso su Gian-franco Fini, che dichiara subi-to alle agenzie: «L'agenda libe-rale e riformatrice di Monti va sostenuta senza riserve menta-li». Su Fini, però, gravano le ri-serve cattoliche, che potrebbe-ro riguardare solo la sua candi-datura e non quella di altri esponenti di Futuro e Libertà. E poi ci sono le posizioni dei singoli. Ci si aspetta l'arrivo di transfughi dai due principali partiti. Poche ore dopo la con-ferenza stampa, ecco i primi nomi: da una parte Pietro Ichi-no (Pd), dall'altra Giuliano Cazzola, Ma anche il fioronia-no Lucio D'Ubaldo, con Bene-detto Adragna, Flavio Bertoldi e Giampaolo Fogliardi, Dal Pdi ci si aspetta non certo una tran-sumanza, ma il lento distacco di qualche frammento, a co-

minciare da quelli vicini a Ma-rio Mauro ma anche da Beppe Pisanu e Franco Frattini.

Sarà decisiva l'architettura che si vorrà dare àll'offerta. elettorale di centro. E probabi-le che l'irruzione di Monti ac-celeri la creazione di una lista unica sia alla Camera sia al Se-nato. Con un nome da decide-re, che potrebbe essere «Lista per Monti presidente». La scel-ta unitaria avrebbe conseguen-ze non irrilevanti. Perché co-stringerebbe tutti a seleziona-re i candidati, escludendo quel-li troppo compromessi con la vecchia politica. Monti avreb-be già pronta una lista, consi-stente (si parla del 3o per cen-to) di uomini scelti personal-mente. Non sarà certo come

accadde con la «Lista Dini», piena di boiardi di Stato. Ma una sua quota di fedelissimi appare inevitabile e con il cre-dito acquisito, e il hrand con-cesso, nessuno potrà opporre una vera resistenza. La richie-sta dell'Udc di avere almeno il 50 per cento dei candidati ora appare difficilmente esaudibi-le. Anche perché il fiume delle adesioni dell'ultima ora ri-schia di ingrossarsi, creando problemi di superaffollamen-to. E molti resteranno sulla porta.

Casini reagisce con una cer-ta irritazione alla questione ve-ti: «La plastica facciale non me la posso fare. Sono in Parla-mento da tanto e si sa cosa ho fatto. I personalismi non esi-stono, le piccole cose per una grande impresa non sono com-patibili». Quanto a Monteze-molo, ancora nessuna certezza sulla sua candidatura.: «Parle-rà con Monti e farò ciò che ser-ve», dice sibillino.

A. T. RIPRODUZIONE RISERVATA

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Quote Llidc aveva rivendicato per sé il 50% dei posti, ma forse l'obiettivo non sarà raggiungibile

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L'intervista Romano, c irettore c i «Italia Futura»: ma non saremo un rifugio per nessuno

«Aspettiamo l'effello valanga Ma non vogliamo naufraghi»

ROMA — Ha un'agendina rossa con la frase pronunciata da Churchill mentre su Londra cadevano le bombe naziste: «Keep calai and carry on», «Manteniamo la. calma e andiamo avanti». E di calma de-ve esserne servita molto ai «centristi» (ma la parola non gli piace), in attesa che Mario Monti esternasse il suo pensiero. Ora Andrea Romano — professore di sto-ria contemporanea a Roma Tor Vergata nonché direttore di Italia Futura può esprimere tutta la soddisfazione per un di-scorso che ha (quasi) sciolto la riserva.

Un discorso convincente? «Sul piano dei contenuti, per un pro-

gressista liberale come me, è stato un di-scorso entusiasmante. Anche la citazione deli'Econoniist e del trite progressiutstre quel numero l'avevo letto e consigliato a molti amici. Esprime molte delle mie con-vinzioni: una sinistra Che abbia a cuore L'uguaglianza e la crescita deve tornare ad avere una visione forte, con al centro libe-ralizzazioni, concorrenza e investimento sui giovani. Tre concetti che oggi non van-no molto di moda in quel mondo, che an-che per questo ho abbandonato».

Monti ha attaccato Berlusconi, ma an-che la sinistri.

«Ha fatto il discorso coraggioso e con--vincente di un leader politico. Ha evocato i "grumi" di riformismo a sinistra e de-

stra, invitandoli a uscire allo scoperto. Perché il prossimo ciclo dovrà avere un baricentro riformista. Ho trovato molto giusto dire che non è più tempo di divi-dersi tra, sinistra e destra, ma tra chi è a favore o contrario al cambiamento e al--l'Europa».

Però non si è candidato e non ha anco-ra detto l'ultima parola.

«Dopo co anni di contrapposizioni tà-bali e di guerre di religione, trovo innova-tivo anche il metodo: ha messo al centro l'agenda, chiedendo un consenso sulla piattaforma. E comunque è giusto che va-luti anche sulla base della credibilità delle forze politiche che lo sostengono».

Credibilità che si tradurrà con innova-zione?

«H grado di innovazione del soggetto politico sarà fondamentale. Sarà un'offer-ta elettorale molto esigente rispetto alle persone candidate. Del resto anche noi di Italia Futura non siamo interessati a un'operazione politica purchessia».

Cosa succederà ora? «Mi aspetto che questo discorso provo-

chi un effetto valanga, con l'uscita di altre personalità, anche di prestigio, dal Peri e soprattutto dal Pd».

Accoglierete i tranasfughl quindi? «Monti ha usato l'immagine della zatte-

ra, che condividiamo; non saremo un rifu-

gio per naufraghi, ma un luogo che richia-ma le energie migliori».

Montezemolo si candiderà? «Ha detto che parlerà con Monti e farà

ciò che serve. Del resto non si è mai nasco-sto, si è impegnato in prima persona con Italia Futura già da tre anni. E anche noi siamo già partiti con le pre firme: siamo a un buon punto e I-a raccolta va benissi-mo».

montiani si alleeranno con il Pd? «Non ho dubbi sull'esperienza di Bersa-

ni e sul fatto che sia un politico di buone capacità. Ma la fisionomia della sua alle-anza con Vendola ricalca molto quella del-l'Unione del 2on6. Vedo la sofferenza di ti-fornisti, come lchino e Ra' arieti :2 dei tanti che hanno votato Renzi alle primarie, Co-munque un'agenda come quella di Monti non è di minoranza; non è scontato che Bersani vinca le elezioni».

Cosa pensa di Berlusconi? «Ha perso qualunque traccia del poten-

ziale di innovazione che aveva avuto ven-ti anni fa. E difficile dimenticare che è sta-to colui che ha consegnato il Paese a Mon-ti in quelle condizioni».

Monti ha le qualità per essere un lea-der politico e per parlare agli italiani? Lacrime e sangue non è mi messaggio motto seduttivo.

«E vero, ma è anche vero che dopo ven-ti anni di facile seduzione, gli italiani han-no imparato ad apprezzare il linguaggio della verità e della serietà. Parla il linguag-gio del buon padre di famiglia».

Alessandro Trottino OPIPPDLX.VNE RISERO-So

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Beduscool aj cont.Rado do nel mirino dd punier»




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.»1 Nel partito In partenza una pattuglia di «mondani»

Mano in trincea. Anche Mantovano tra i «ribelli» Il leader del Pdl: la scelta di Monti? Se vuole aiutare la sinistra lotteremo

ROMA — «Se Monti vuole aiutare la sinistra a governare, sarà anche lui. il nostro competitor». Angelico Alfa-no sintetizza così il giudizio prevalen-te che circola nel Pdl dopo la confe-renza stampa con cui il premier di-missionario ha annunciato il suo im-pegno politico. Nel Pdl, però, esiste una pattuglia (al momento esigua) che fa propria iragen.da del Professo-re e della quale fanno parte Giuliano Cazzola, Franco Frattini, Beppe Pisa-nu, Mario Mauro, Gabriele Albertini. e Alfredo Mantovano. «Monti è una nebulosa politica, non c'è alcun ri-schio di smottamento, casomai ci po-trà essere qualche adesione persona-le», sostiene il segretario del :m se-condo il quale il Professore non è più un possibile compagno di stra-da: «Con lui non c'è alcuna possibili-tà di collaborare». Ed è per questo che lo critica mettendo in rilievo quello che a lui appare un comporta-mento equivoco: «Oggi Monti si è candidato senza candidarsi. Franca-niente un modo ambiguo di fare e di-re, da vecchio politico». Non solo. «H tema dell'agenda. Monti insiste il

segretario del Pdl — è, in questo mo-mento, virtuale».

A questo punto, il ruolo politico attivo del Professore diventa un problema perché a giudizio di mol-ti del Pdl, a cominciare dai due capi - gruppo Fabrizio Cicchitto (Came-ra) e Maurizio Gasparrì (Senato), dall'ex ministro Mariastella Gelmi-&t e da Osvaldo Napoli, perde il con-notato di terzietà. E ciò sottintende che non possa gestire l'ordinaria amministrazione fino al giorno del voto, «Noi abbiamo posto la que-stione al Presidente Napolitano nel corso delle consultazioni», fa nota-re Cicchitto. Gli fa eco Gasparri che si domanda: «È compatibile con la gestione in questa delicata fase un atteggiamento del genere?». E la Gelminì osserva con disappunto che «la storia si ripete e ancora una volta un esponente del liberalismo italiano si appresta a portare soccor-so a una sinistra conservatrice e sta-talista nell'illusione di dettarle quel-l'agenda europea». E Napoli, a sua volta, si interroga come «Monti possa accreditarsi come extra par-

tes dopo i furibondi attacchi al Pdl e a Berlusconi».

Tuttavia, nel Pdl, c'è anche chi è rimasto deluso, se non addirittura spiazzato, dall'intervento del Pro-fessore nei confronti del quale vi era stata un'apertura di credito co-me possibile .federatore dei modera-ti italiani ispirandosi alla lezione di Alcide De Gasperi. L'ex ministro


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Berluscool aj contrai tacco do nel mirino del punier»

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Maurizio Sacconi, che aveva appun-to invitato il premier a mettersi alla testa dello schieramento alternati-vo alla sinistra, constata «con ama-rezza che ha compiuto la scelta op-posta, ovvero quella di sostenere una prospettiva sinistra-centro alla quale ha adattato i contenuti della sua agenda». Gaetano Quagliariello coglie nelle parole del Professore un qualcosa di «ingeneroso e politi-camente inconsapevole» perché, ar-gomenta, «la storia d'Italia ci inse-gna che la delegittiniazione di un'area politica e il tentativo di de-signare settori illuminati è un'ope-

razione che riporterebbe l'Italia in-- dietro a quando una vasta area po-polare si sentiva non rappresenta-ta, costretta a turarsi il naso in favo-re di quella parte della Dc che subi-va l'egemonia politica e culturale del Partito comunista».

Tuttavia le parole del premier fan-no breccia su coloro che (la tempo cri-ticano l'orientamento del gruppo diri-gente pidiellino. Oltre al senatore Pi-sanu, c'è Mantovano che invita il par-tito a «contribuire all'agenda per l'Ita-lia». C'è l'ex ministro Frattini che in un posi sul suo blog scrive: «Sosterrò i punti dell'agenda Monti». Frattini ci-

ta De Gasperi. E lo stesso fa Albertini, che paragona il premier allo statista trentino, cioè al «leader di un'Italia in grado di sollevare la testa nel conses-so mondiale grazie a una politica di rispetto degli impegni presi con l'Eu-ropa e le istituzioni internazionali ol-tre che con i mercati: ho idealmente anticipato e sottoscritto il suo pro-gramma e per questo mi impegnerò al massimo contro le derive populi-ste e dern.agogiche che ancora oggi

ridr) abbiamo ascoltato in tv», Anche Cazzola aderisce «pienamente e si rende disponibile». infine Mauro che indica anche un percorso: «I pun-ti programmatici e le riforme espo-ste dal Professore dovrebbero diven-tare l'oggetto del dibattito non solo dei partiti moderati, ma anche dei movimenti delle categorie e delle for-mazioni intermedie della nostra so-cietà nell'intento di sollevare il Paese dalle difficoltà in cui versa». Milano, cioè, auspica che spezzoni della so-cietà civile (sindacati, artigiani, pic-coli e medi imprenditori), ai quali ha fatto riferimento Monti, partecipino a questa impresa perché la «riflessio-ne di Monti è da statista e costituisce una grande opportunità per aprire una stagione segnata non dal muro contro muro, ma dall'esigenza di tor-nare a garantire una pace sociale du-ratura e la prosperità per il nostro po-polo».

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Berlusconi al contrattacco «Io nel o del pre: rer» La lite in [v con Giletti: «Me ne vado?». Scontro con Fini

ROMA Doveva essere il contrattacco all'affondo del premier, è stato una sorta di corpo a corpo con Massimo Giletti, condito da qualche battuta greve e da una rispo-sta che arriva solo alla fine, al momento dei congedo: «Mon-ti umanamente è gradevole, ma è un professore. Non è mai stato nella trincea del la-voro, e questo governo tecni-co di errori ne ha fatti trop-pi».

Doveva essere questo il messaggio da lanciare nel po-meriggio di diretta televisiva su Raiuno, prima della con-sueta sventagliata serale di in-terviste a tigl, radio e talk-show nazionali e locali durante la quale è arrivato il siluro contro Monti: «Entrare nel contrasto elettorale sareb-be immorale. Dopo oggi è Im-possibile collaborare». Ma Sil-vio Berlusconi, forse perché la strategia di contrattacco non è stata ancora messa a punto visto che «non si è capi-to cosa davvero Monti voglia fare, come, con chi», è appar-so nervoso, toccato, fuori dai confini imposti da una campa-gna elettorale che pure si pre-annuncia durissima.

D'altra parte, seguendo la. conferenza stampa mattutina del premier assieme ad Alfa-no, IBonaiuti, Brunetta. il Cava-liere è stato sorpreso da «una sequela di attacchi dedicati so-lo a me, sono 15 volte che mi nomina, che cita mie frasi! E poi, che posizione è la sua? Non doveva fare il federatore dei moderati, rivolgersi a lo-ro, non aveva chiesto questo il Ppe? E invece io sono il suo obiettivo, e cerca la sinistra per allearsi...», è sbottato alla fine con i suoi. E la rabbia per non avere «il tempo di rep li - cargli come si deve, dopo ore di accuse che mi ha mosso in diretta tivù» ha avuto il so-

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pravvento sugli argomenti che avrebbe voluto mettere in campo per difendersi e ribat-tere.

Così, incalzato dalle doman-de di Massimo Franco del Cor-riere (accusato di far parte con il giornale della «congiu-ra politico -mediatica-finan-ziaria. che ha fatto cadere il mio governo») e di Massimo alletti, è più volte sbottato: «Lei non mi fa parlare, basta, vuole che me ne vado?». E al-zatosi in piedi, al conduttore che insisteva «io devo fare le domande», livido ha minac-ciato ancora: «O mi fa parlare o me ne vado!». Scena durata qualche minuto, con Giletti ironico: «Qui non siamo a ca-sa sua, io non sono Barbara D'Urso» e Berlusconi che, pla-catosi, si è riservato l'ultima parola alla fine dell'intervista: «Se la guardi la D'Urso, non è solo molto bella, ma è brava e gentile...».

Nel mezzo della sfida, la conferma che il tour de force televisivo continuerà («Certo che vado da Santoro, Trava-glio è troppo simpatico»), ma

anche oggi ci sarà un'intervi-sta con Sky, a Natale e Santo Stefano i saluti alle comunità di Don Mazzi e Don Gelmini, il 27 Iinomattina, il 28 una me-ga conferenza stampa di fine anno), la difesa della propo-sta di abolizione dell'Imu che «si può fare eccome», e un violentissimo attacco ai suoi avversari in blocco: «Stanotte ho avuto un incubo e mi sono svegliato gridando: c'era di nuovo un governo Monti con Mg,roia. alla Giustizia, :Di Pie-tro alla Cultura, Fini aveva le fogne, poi c'era quello del Sel, come si chiama?... Vendola, al-la Famiglia. E la Bindi non le dico dove...». Replica hard di Fini: «Preferisco essere un in-cubo notturno di Berlusconi che un suo complice nel trat-tare l'Italia come un bottino da spartire o un bordello».

Insomma, il clima è que-sto, attendendo che si chiari-sca definitivamente il ruolo di Monti. Perché, se adesso la linea scelta per contrastare il Professore è «dico agli eletto-ri, guardate in faccia chi vi chiede il voto, c'è chi ha fatto solo parole e chi come me ha realizzato tutti i traguardi», se

è quella di polarizzare lo scontro riducendolo a quel-lo tra lui e Bersani e margina-lizzando Monti, domani tutto potrebbe cambiare. Con una certezza: che, in caso di candi-datura di Monti, i voti ai quali Berlusconi guarda per cresce-re, possibilmente in alleanza con la Lega, non sarebbero più quelli centristi ma piutto-sto quelli degli arrabbiati, dei grillini, da conquistare con una campagna durissima. E da portare avanti con il pa to unito a falange, e da ieri compattato in quasi tutte componenti: «Defezioni? N mi risultano», si dice sicura Cavaliere.

Paola Di Cz NPRODUZIONE R!Id,


Ex ministro Globo Tramonti, 65 anni, ha lanciato la lista 31.

"quota 534", esattamente come nel novembre precedente, pur avendo incassato l'enorme be-neficio della lice. ll Financial Times ha scritto che il suo governo è stato, ed è, come dentro una bolla finanziaria: ancora oggi tutto è so-speso perché alle banche conviene incassare le cedole sui titoli, invece che prestare denaro al-le imprese. Quando usciranno i dati del primo trimestre 2013, diranno che l'economia italia-na non può più pagare le cedole e svanirà l'ef-fetto bolla. E allora in troppi, di colpo, si affol-leranno verso l'uscita».

Monti, che è il primo ad essere consapevo-le di quanto i conti del Paese non siano anco-ra in sicurezza, ha comunque restituito al no-stro Paese credibilità e autorevolezza sulla scena europea.

«Separiamo i fatti dalle opinioni. I dati indi-cano che in Italia l'economia va peggio, la pan - ra si diffonde, il denaro non circola, mentre le

,f3 Il bilancio italiano è usato come un Bancomat per ripianare i buchi delle banche tedesche e francesi

liprmipa tal il:u Tier(icint da Scindilo, classe 194/, professore all'università di Pavia a soli 27 anni. Le calme esperienze peli he SCM0 l:Dn II t 3'51, Foìza Italia Hottn noi 1994 CM] patto Segni, ac erisce .sutti a forza È MiniStre delle Finanze nel primo .,uomo Berlusconi, Sarà ministro altre tre VOtte, l'ultima fino 8 ilevembre 20!:1. Lo

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«Una quasi candidatura che crea solo problemi E poi l'Italia sta peggio» l i monti: abbiamo perso un anno Professor Giulio Tre_ ionti, qual è il suo

giudizio sul discorso di Mario Monti? «Vede, l'Italia, a differenza di altri Paesi eu-

ronei, investita da una crisi doppia: economi-ca e politica. L'una influisce in negativo sull'al-tra, e viceversa E quest'anno perso, o peggio che perso, ne fornisce la più ampia evidenza».

Continui. bizantini rompono la linearità del pensie-

ro romano introducendo la formula del "qua-si": inventano i "quasi contratti", "i quasi delit-ti"... Monti, poche ore fa, ha inventato la "qua-si candidatura". L'impressione netta è che ci prenda in giro. Perché da una parte si dice con-trario ai "partiti personali", detti a Bisanzio an-tropomorfi, dall'altra darebbe il suo "quasi no-me" alla sua "quasi lista" che, in un delirio pri-vo di riscontro in qualsiasi altro teatro politico europeo, lui stesso ha battezzato "agenda Mon-ti". Un'agenda per l'Italia, per l'Europa, per il passato, per il futuro. Non c'è in Europa un so-. lo leader che dica cose simili. L'esistenza di un'agenda "ad personain" non è parte della so-luzione, ma parte del problema politico italia-no».

Il suo giudizio, professore, è severo. «In attesa del giudizio degli elettori, lo ter-

rei remi°. Rilevando che il governo ha fatto quello che non doveva fare, entrare in politica, e non ha fatto quello che doveva, cioè migliora-re l'economia, I tecnici, come i Re Magi, dove-vano portarci due doni: stabilità finanziaria e crescita economica..»,

Un minimo di stabilità, sia pure a fatica, e con sacrifici enormi, sembra essere stata raggiunta,

«Mi ascolti: per tre lunghi anni, dal giugno del 2008 al giugno del 2011, lo spread italiano è stato mediamente pari a 113 punti, senza il supporto della Ecc— oggi, è il triplo con il sup-porto della Bce. Lo stesso Monti, proprio sul Corriere, in quei tre anni, riconosceva sistema-ticamente la tenuta dei conti italiani. Poi qual-cosa si è rotto all'interno del governo, che ha cambiato la linea, ma non all'interno del siste-ma-Italia. Bastava cambiare il governo, votare. Quello che non si è voluto dire per convenien-za e astuzia politica, è che la crisi non era tanto italiana quanto europea, una crisi "sovrana" sull'esistenza stessa dell'euro».

Quando Monti giunse a Palazzo Chigi, il Paese era sull'orlo del burrone: e questo no-nostante Berlusconi, fino all'ultimo, ci aves-se raccontato che non stavamo correndo al-cun pericolo.

«Poco fa, Monti ha parlato a lungo dei suoi virtuosistni sullo spread., ma non ci ha detto che, lo scorso luglio, lo spread gli è schizzato a

privatizzazioni, le semplificazioni e le liberaliz-zazioni, insomma le riforme bandiera del go-verno, sono rimaste al palo. Sul lavoro e sulle tasse, poi, è meglio tacere».

L'attività dei governo non è stata perfetta, e si sarebbe potuto, probabilmente, fare -mol-to di più. E però complicato negare i suoi ef-fetti benefici sul...

«Allora: in questo momento, il bilancio del--io Stato, le nostre 'tasche, sono usati come ban-comat per ripianare i buchi di bilancio delle banche tedesche, francesi... Ed è per questa. "generosità", mi creda, che siamo apprezzati».

Monti ha detto: «Talora faccio fatica a se-guire la linearità del pensiero di Berlusco-

«in effetti, in pochi giorni, lo ha sfiduciato e poi incaricato di nuovo. La mia impressione, tuttavia, è che fosse più tattica politica, che sin-cera convinzione».

Monti ha spiegato che ia sua cosiddetta «agenda» consiste nell'evitare «pericolosis-simi e illusionistici passi indietro»,

«I temi cui si riferisce Monti sono l'Europa e il rigore di bilancio. Europa: sto leggendo un libro bellissimo, "Il futuro della civiltà euro-pea", una conlèrenza detta ad Atene nel 1955 da. Albert Camus: l'Europa non può essere solo una comunità d'affari, deve tornare alla sua di-mensione spirituale iniziale...».

Le ricordo che Monti, non casualmente, ha citato De Casperi.

«E io le ricordo che De Clasperi non era. un tecnico!... Quindi, Europa assolutamente sì, ma aggiungendo di nuovo, alla "cifra" econo-mica, la "cifra" politica. Quanto al rigore di bi-lancio, concordo invece totalmente. Per tre lunghi anni sono stato sulla linea del rigore e ne ho pagato il prezzo politico. Totalmente in disaccordo, invece, con certe idee da Paese di Bengodi o con la magia e la demagogia applica-te alla finanza pubblica, tanto a destra quanto a sinistra...».

L'Imu, «No, ecco, ci stavo arrivando. L'Imu sulla

prima casa non di lusso vale incito di tre mi-liardi. Nella legge di Stabilità hanno variamen-te sfondato i conti pubblici per 15 miliardi. A quel punto sarebbe stato forse meglio, e certo possibile, ridurre non per ragioni politi-che ma per togliere una mano morta economi-ca su un settore chiave come quello dell'edili-zia».

Alla fine, professore, elle idea s'è fatto: Monti si candideM, o no?

«Per ragioni personali sto studiando la leg-ge elettorale. C'è scritto che ai primi di genna-io bisogna andare dal notaio ad indicare i sim-bOli, la coalizione, il nome e il. cognome del lea-der da stampare sulla scheda elettorale. Vedia-mo un po' cosa salta fuori... Certo che cardi-darsi a vincere senza competere è un po' poco olimpico».

E lei? Lei cosa farà? «Maroni e Tremanti hanno firmato un car-

tello d'intesa e, con quello, si presenteranno agli elettori».

(L'ultimo libro scritto drt Giulio Tremanti ha un titolo eloquente: «Uscita rU skurezzu». La cronaca di come siamo precipitati nell'infer-no economico. Con. qualche buona indicazione per riuscire a ventrite,fttorg.

Fabrizio Roncone RIPRCOUTICRE RISERVATA


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Lintervista li segretario generale della Cgil: il governo tecnico serviva, ma ora il Paese deve c are voce agli elettori

«Monti come la Thatcher, sul lavoro sbaglia [uno» Camusso: mai frenalo il Pd. I progressisti sono in grado di. governare da soli.

ROMA — «Non siamo noi ad essere fermi al passato, è Monti che propone una ricetta vecchia di 3o anni». La con-ferenza stampa di Mario Monti, Susan-na Cannisso l'ha ascoltata in diretta mentre viaggiava in treno, Le gallerie le hanno impedito di sentire proprio quelle parole, quelle critiche del presi-dente del Consiglio alla Cgil, considera-ta un ostacolo alle riforme: «Le ferro-vie — scherza il segretario generale —sono cortesi coni propri passeggeri. in effetti sarei stata sorpresa se non ci avesse attaccato». Poi, arrivata in sta-zione, ha sentito pure i passaggi che si era persa.

Perché dice che è Monti a essere fermo al passato?

«La sua ricetta prevede il taglio delle retribuzioni e la riduzione delle tutele nei contratti nazionali di lavoro. Una ri-cetta che abbiamo già conosciuto con la Thatcher, con. Reagan, con il precedente governo italiano, Un programma che ha già dimostrato tutta la sua fallacia au-mentando la precarietà e riducendo il va-lore sia del lavoro sia delle imprese, Ho la sensazione che Monti insista su questa strada liberista anche perché non è abi-tuato a misurarsi con la concretezza dei problemi del lavoro».

Segvetado, sta dando ragione a Berlu-sconi, Usa le sue stesse parole quando dice che Monti è un professore e non è mai stato nella trincea del lavoro.

«Non ho visto Berlusconi in tv, me lo sono risparmiato. Mi pare non riesca più a uscire dal personaggio, ripete una litania che non può essere condivi-sa, Anzi, credo che molte delle cose che il governo Monti è stato costretto a fa-re siano figlie di tre anni di sottovaluta.-

rione della crisi. Detto questo credo che per Monti, secondo la sua vecchia impostazione liberista, il lavoro sia so - lo una variabile di costo da tagliare e non la fonte della ricchezza. Sono idee conservative, da partito conservatore».

Ecco, da partito conservatore. Dice così perché considera sbagliata un'alle-anza che, dopo le elezioni, il Pd potreb-be chiudere con il centro, sostenuto piò o meno esplicitamente da Monti?

«Questo è il momento in cui i parti-ti dicono quali sono i loro programmi e invitano i cittadini a votare per quei

programmi». D'accordo. Ma se

dopo le elezioni, spe-cie al Senato, ll Pd e Vendola non avesse-ro l numeri per go-vernare pensa che sa-rebbe sbagliato allar-gare la maggioranza. verso il centro?

«Diciamo che al momento mi pare Int-portante che il fronte progressista sia in gra-

do di governare da solo. Non c'è un-a con-danna atavica per cui nel nostro Paese non possa governare una sinistra pro-gressista oppure una destra moderna, Non è scritto da nessuna parte».

Be', in un certo senso è scritto nel-la legge elettorale: quella che abbia-mo non aiuta certo la governabilità..

osto è vero, il Porceilum è stato scritto da chi avrebbe perso le elezioni per limitare la sconfitta. C'è un venten-nio che va chiuso, dobbiamo voltare pagina».

Monti dice anche che voi avete frena-

tal il Pd. Su cosa? Sulla riforma del lavo-ro, sull'accordo per la produttività?

«Su nulla, siamo solo stati dialettici come deve essere una forza sociale. Ma. Monti, non è una sorpresa, non ricono-sce la nostra autonomia e la nostra rap-presentanza. Mi colpisce che si parli del sindacato come di un ostacolo alle riforme e di un ex presidente di Confin-dustria che è stato molto rappresentati-vo della sua organizzazione, Monteze-molo, come società civile».

Le leggo una sua frase del primo di-cembre 20111 «Monti segna il ritorno alla civiltà. Siamo tornati un Paese dove si dice buongiorno, dove non ci si insulta, e si può esprimere dissen-so». Poi che cosa è successo?

«Guardi che confermo tutto. Dobbia-mo sempre ricordarci come eravamo messi 13 mesi fa: su tante cose Monti ha ricostruito quello che Berlusconi aveva distrutto. Ma la agenda che sta indicando guarda fortemente a destra e noi non siamo d'accordo, tutto qua. Semmai, rispetto ad allora, posso dire che è un po' più permaloso di quanto pensassi«.

A cosa si riferisce? «Non è sereno quando qualcuno gli di-

ce che non riconosce il disagio sociale del Paese. Non è un caso che nella sua. conferenza stampa non ne abbia fatto cenno.11Paese, quello vero, non c'era. Ba-sti dire che ci sono voluti undici mesi per accorgersi davvero di quanto era pe-sante il problema degli esoclati».

Lei ha detto che Monti non ha idea di cosa fare per la crescita, Lei cosa farebbe?

«Secondo Monti per crescere biso-gna. tagliare. Per me bisogna investire».

primato Nata a Milano 57 anni fa, Susanna Camusso diventata il 3 novembre 2010 la prima segretaria generale donna della COI

La carriera Per vent'anni dirigente locale della Fiorn, nel 2001 è stata eletta segretario generale della Cgil della Lombardia. Nel 2008 è entrata nella Segreteria Confederale nazionale

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D'accordo, ma i soldi dove li pren-diamo?

«E vero, abbiamo poche risorse. Ma qualcosa abbiamo e, ad esempio, po-tremmo utilizzare al meglio quelle del-la Cassa depositi e prestiti. E poi servi-rebbe una patrimoniale che, oltre ad avere un valore simbolico di reale di-stribuzione dei sacrifici, ci permette-rebbe dì programmare una politica in-dustriale, puntando su alcuni settori nei quali siamo forti».

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nomale i patrimoni vadano all'este-ro e alla fine si incassi poco?

«il problema potrebbe teoricamente porsi ma ormai siamo tra i pochi Paesi europei a non avere questo tipo di tas-sazione. Una tale misura, oltre che eco-nomicamente apprezzabile, avrebbe anche un valore simbolico rilevante e tutti sappiamo quanto i simboli siano importanti specie in un momento di sacrifici. Non dimentichiamo poi che questo governo ha bloccato la rivaluta-zione delle pensioni sopra i caio giuro al mese e non è intervenuto significati-vamente sulle pensione d'oro».

Che voto finale alci al governo Monti? «Non ne basta uno solo. Ha fatto be-

nissimo dal punto di vista della credibi-lità dell'Italia all'estero e anche, con la lotta all'evasione, per la tenuta del pat-to fiscale di cittadinanza. Ma sul piano delle politiche sociali e del lavoro la bocciatura è inequivocabile».

D'accordo, ma promosso o bocciato? «Resto dell'idea di allora. C'era

un'emergenza e serviva una governo tecnico di breve durata, Ma poi un Pae-se forte deve dare voce agli elettori».

E se gli elettori dovessero scegliere un'altra volta Berlusconi? Sarebbe meglio o peggio di un governo soste-nuto direttamente o indirettamente anche da Monti?

«Beriusoani sarebbe un drammatico ritorno al passato. Su questo non ho dubbi: i redivivi mi preoccupano, non mi affascinano».

Se invece dovesse vincere la sini-stra accetterebbe di fare il ministro nel prossimo governo?

«No, assolutamente non è un tema che si pone. Neppure in astratto».

E i tanti sindacalisti che si candida-no o si sono candidati?

«Libere scelte personali. La Cgil re-sta come sempre gelosa della sua auto-nomia».

Lorenzo Salvia isalvia(picorriere.it

© RIPRODUZIONE P;SEPVMA

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Bers i ascolteremo le proposte E Ichino chiude con Democratici La cautela del segretario pd. D'Alema: solo noi possiamo battere il Pd1 ROMA «Ascolteremo

con grande attenzione e rispet-to le proposte di Monti» ma «già da domani la parola pas-serà agli italiani». E' cauto il commento del segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, alle pa-role del presidente del Consi-glio Mario Monti. Non reagi-sce all'analisi del premier che ha individuato nel partito tre linee diverse: «Quella Bersani, quella Fassina e quella Ichi-no».

Non può. Anche perché di Il a poco Pietro lchino ufficia-lizza il suo addio al partito: «Sono pronto a collaborare per il successo di una lista. Monti e anche a guidarla, in Lombardia, se mi verrà chie-sto». Una posizione che gene-ra allarme sull'imminente fu-turo del Pd, come del Pdl, e sul rischio che Monti sottrag-ga forze a entrambi i partiti. Massimo ID'Alema non crede che destabilizzerà i due poli: «Molti ora cercano di tornare in Parlamento. E Monti può apparire una zattera di salva-taggio», sottolinea da Fabio Fazio a Che tempo che fa. Ma il presidente Copasir, che nei giorni scorsi era stato duro sulla possibilità di una disce-sa in campo di Monti, si mo-stra ancora dubbioso: «Men-tre lancia il messaggio chiaro di proseguire sulla via euro-pea per l'Italia, il presidente Monti, sulle forme di un suo impegno mantiene una riser-va e vedremo cosa farà. Ma ha detto con chiarezza che non sarà il capo di tutti quelli che

Sondaggi L'ex leader dei Ds D'Alema: í sondaggi d danno tra il 32 e il 36 per cento 11

sono contro la sinistra». Al premier, D'Alema, ricorda «siamo noi quello che Io han-no sostenuto con maggiore co-erenza». E fa notare: «Qui c'è da una parte il centrosinistra e da una parte Berlusconi. So-no 20 anni che è così. E noi

dobbiamo fermarlo. Siamo ca-paci solo noi». Sulla possibili-tà dì adeguarsi all'agenda Monti D'Alema è chiaro: «I sondaggi ci danno tra il 32 e il 36%. Sono loro che devono di-re se sono d'accordo con una grande forza politica essenzia-

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le per il futuro dell'Italia». An-che perché, aggiunge D'Ale-ma, non basta dire che la pro-spettiva italiana è con l'Euro-pa: «Io voglio un'Europa con una strategia per la crescita e per il lavoro, che combatta la speculazione finanziaria. Non andare in Europa solo perché ci dicano cosa fare. Di questo vorrei parlare con Monti».

Anche Bersani rivendica il sostegno leale e coerente al go-verno «anche nei momenti e nelle condizioni più difficili». «Non abbiamo ragione di pen-tircene. Tuttavia la crisi c'è an-cora e anzi avverte è da-

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vanti alla sua fase socialmente più acuta. Forse è questo quel-lo che é mancato di più nelle parole, pur apprezzabili, del. presidente del Consiglio». Sul-l'agenda Monti rimarca: «Ci stiamo lavorando da anni con proposte precise in vista di una riscossa italiana fondata su moralità e lavoro. Ascolte-remo dunque con grande at-tenzione e rispetto le propo-ste di Monti sia laddove coin-cideranno con le nostre, sia. ladclove se ne allontaneran-no». E aggiunge: «Adesso biso-gna preservare quel che si è fatto dì buono e fare quello che non sì è fatto fin qui»: «Ci vuole più cambiamento, ci vuole più equità, ci vuole più lavoro. Dunque serve una maggioranza politica non più '<strana" ma vera e coerente, saldamente europeista e salda-mente riformatrice»,

Corregge Monti, Enrico Let-ta: «Perché dire che il Pd con la Cgil ha sconfitto il terrori-smo? il Pd è nato 5 anni fa ...», obietta in un tweet. Ma sottoli-nea: «Pd-Monti: competizio-ne leale e dialogo. Nostro av-versario comune è Berlusco-ni».

Anche Rosy Bindi rivendica coerenza: «Monti è una risor-sa per il Paese e noi lo abbia-mo sempre sostenuto lealmen-te», Concorda Paolo Gentilo-rià, Convinto com'è che se il Pd «dilapidasse» i «risultati e i sacrifici» conseguiti dal go-verno Monti, commetterebbe «un errore». Sì schiera con. Ichino, Mario Adinolfi e <<invi-ta il Pd a non spostare il suo asse a sinistra».

Mentre Stefano Fassina, chiamato in causa da Monti, glissa: «Non ho seguito il di-battito. Sono impegnato in un'assemblea a Cento-celle per-ché verifico il consenso sul ter-ritorio».

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24/12/2012 press LinE CORRIERE DELLA SERA Fondato ne11876 • • www.coniere.it



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Inizia il pressing su Renzi Ma il sindaco: non mi candido L'addio di quattro deputati.11 leader: i voti li ha il Pd

ROMA • Pier Luigi Bersani non vuole andare allo scontro con Mario Monti, perciò nelle dichiarazioni ufficiali tiene il freno a mano tirato e chiede ai suoi di fare altrettanto. Anche perché, spiega, «in fondo il pre - rnier ha chiesto di aprire un dialogo e un confronto con noi e questo è coerente con il dise-gno che io porto avanti da sem-pre di un patto tra progressisti e moderati per la ricostruzione del Paese».

Ma con i collaboratori e i di-rigenti del Pd a lui più vicini il segretario non ha nascosto i dubbi e le inquietudini sul-l'operazione messa in atto da Monti: «L'Italia è già nelle neb-bie e non c'è bisogno di ag-giungere altra confusione e ambiguità con questo tormen-tone del "mi candido o non mi candido". La verità è che emer-ge in modo sempre più eviden-te il fatto che l'unico punto fer-mo per questo Paese è il Parti-to democratico». Anche per-ché, e in questa sua affermazio-ne Bersani non riesce a nascon-dere un certo orgoglio per il la-voro svolto finora, «i voti li ha il Pd, con buona pace dei pezzi dell'establishment che vorreb-bero che così non fosse per-ché non ci vogliono a palazzo Chigi».

Il segretario, comunque, fa mostra di non preoccuparsi troppo per l'obiettivo che si ce-la dietro l'operazione: «Non è la prima volta che si cerca di di-sarticolare le coalizioni, però a chiunque ci abbia provato non è andata mica troppo bene. An-che perché disarticolare un par-tito del 32 per cento come il no-stro non è per niente facile». Le fuoriuscite, però, sono già cominciate. Quattro parlamen-tari dell'ex ppi in quota Fioro-ni hanno annunciato il loro ad-dio al Pd: loro preferiscono l'Agenda Monti. Si tratta di Be-nedetto Adragna, Lucia D'Ubal-do, Giampaolo Fogliardi e Ma-via Pertoldi. E poi c'è Pietro lchino, che è pronto a candi-darsi con i mondani.

Ma Bersani ridimensiona:

«Ci sarà qualcuno che andrà via, ma non dimenticate che è già successo che dei parlamen-tari lasciassero il partito. Ogni volta si è gridato al caso, alla scissione, si è detto e scritto che il Pd era finito, era morto, e non è accaduto niente di tut-to ciò. Noi ci siamo ancora e siamo il partito che ha la mag-gioranza dei consensi in que-sto Paese». Non sembra preoc-cupato nemmeno Enrico Letta, che pure è convinto che con Monti bisognerà collaborare nella prossima legislatura: «Vinciamo noi», dice deciso il vice segretario. Ne è più che convinto anche Matteo Orfini: «Vedremo quanto pesa eletto-ralmente il partito dell'esta-blishment.,. secondo me non un granché».

Corre voce che in caso di vit-toria i mondani potrebbero of-frire un ministero a Walter Vel-troni e intanto si moltiplicano gli abboccamenti nei confronti dei liberai del Pd, che il 12 gen-naio, a Orvieto, hanno organiz-zato un convegno al quale prenderà parte il presidente del Consiglio. Ma Stefano Cec-canti, Giorgio Tonini e tutti gli altri pensano di restare. «Po-tremmo fare i pontieri tra il partito e Monti», spiega Cec-canti. Corteggiatissimi Miche-le Salvati ed Enrico Morando. Quest'ultimo, però, ripete quel-lo che va dicendo da mesi: «Il mio partito, che è e rimane il Pd, faccia propria la sostanza dell'Agenda Monti. Il resto è confusione». Anche Beppe Fio-roni, a cui facevano riferimen-

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E0 i quattro parlamentari fuo-riusciti, è ben deciso a restare: «Con Monti si dialogherà nella prossima legislatura, dopo che avremo vinto. Ora è più che mai apprezzato l'impegno dei moderati, e sono tanti, che so-no in campo per le primarie e per la futura campagna eletto-rale. E la dimostrazione che il. Pd è una forza di centrosini-stra e non di sinistra».

Ma qualche problemino su questo versante ci deve essere, se è vero, come è vero, che in queste ore si sta intensifican-do il pressing dei vertici del partito nei confronti di Matteo Renzi. Non si vuole solo che il sindaco di Firenze si spenda in prima persona nella campagna elettorale per portare al Pd quei voti dei moderati che po-trebbero invece andare a finire alle formazioni che si richiama-no all'Agenda Monti. No, la ri-chiesta oramai è diventata un'altra: il primo cittadino del capoluogo toscano dovrebbe candidarsi alle elezioni politi-che per dimostrare che il Pd è una forza multiforme e plurali-sta. Solo lui potrebbe fare afflu-ire al Partito democratico i con-sensi di chi non ha mai votato a sinistra.

Però Renzi su questo punto è irremovibile: ha promesso che se avesse perso le primarie sarebbe tornato a fare il sinda-co e così ha fatto. Non ha inten-zione di rimangiarsi la parola data. Eppure circola voce che le pressioni siano sempre più forti e che Renzi potrébbe cede-re. Niente di più falso: «È più facile che l'Albinoleffe vinca lo scudetto che io mi candidi», di-ce il sindaco. E non c'è modo di fargli cambiare idea.

Maria Teresa Metà :,IPRODIVIONE RiSERVATA

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A shústra La partita celle alleanze

Sull'agenda pink e green lite a distanza Monti-A endola

ROMA —Il tema era aleg-giato durante tutta la confe-renza stampa del mattino, il presidente del Consiglio sape-va che le alleanze attorno al-l'agenda Monti sarebbero emerse come un nodo da scio-gliere. E. puntualmente, do-po un'analisi di Mario Monti sul tema del lavoro che chia-ma in ballo i sindacati, dalla platea dei cronisti arriva una domanda su Nichi Vendola, Cosa ne pensa Monti di un'al-lenza con Vendola? C'è posto per Sinistra e libertà, Sel, nel-la maggioranza ampia auspi-cata per la prossima legislatu-ra?

Il premier neo-dimissiona-rio non si scompone: se l'aspettava. «Ni - chi Vendola sempre una per-sona che si ascolta e si leg-ge con interes-se, ma ha detto di me recente-mente che sono un liberale con-servatore. Libe-rale sì, certo, ma conservato-re, per molti profili, penso che lo sia lui, non per la cura sui temi ambientali ma su quelli del lavoro».

Poi un attimo di pausa. Quindi la risposta decisa e precisa. Spiega Mario Monti: «Alla domanda sulle alleanze la risposta l'ha data lo stesso Vendola, e forse non era la prima. volta, chiedendo a Ber-sani di prendere le distanze dall'agenda Monti. E' diritto

di Vendola chiedere a Bersani di prendere le distanze, è di-ritto di Bersani riflettere se aderire».

Il presidente del Consiglio dimissionario non sembra aver dubbi: «Nell'agenda. Monti c'è molto pink e molto green, ma sui temi del lavoro credo che le forze conservatri-

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Le scontro Nella possibile maggioranza della prossiinc] legislatura potrebbero esserci anche Sei e Nichi Vencloia, néntici dell'<fagenda

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Risposta cli tiencloia; «II rigore di questi anni ; in continuità da Berlusconi a i e stato a senso unico»,

ci siano altre». Nichi Vendola non è rimasto ad ascoltare in silenzio, «Vorrei ringraziare il premier Mario Monti per la considerazione che ha sul ca-rattere innovativo di alcune delle posizioni che io sosten-go nel dibattito pubblico», ha commentato il leader di Sei. E ha aggiunto: «Vorrei però ras-sicurare Mario Monti relativa-mente a ciò che più lo turba: nessuno di noi si batte per una prospettiva di regresso, nessuno intende tornare in-dietro. Il punto al contrario è che è urgente procedere, an-dare avanti: nel senso di far guadagnare diritti alla socie-tà italiana».

Ci tiene molto Nichi Vendo-la a rimarcare l'importanza dei diritti. Dice: «Non si può credere che i diritti siano il se-gno di un mondo arcaico, un reperto archeologico. C'è bi-sogno di un cambiamento e la sfida del cambiamento, del-l'innovazione e della moder-nità deve essere fatta all'inse-gna dei diritti sociali e di li-bertà».

Il presidente di Sel, e gover-natore della Puglia, tuttavia vuole anche rilanciare una po-lemica contro Monti e per far-lo sceglie twitter, lì dove so-stiene che Mario Monti ha agi - lo «in continuità» con Berlu-sconi.

Più precisamente, il tweet di •Vendola: «Il rigore che ab-biamo visto in questi ultimi anni, in continuità da gover-no Berlusconi al governo Monti, è stato rigore a senso unico».

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il Resto del Carlino Direttore Responsabile: Giovanni Morandi



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Monti in campo contro Pdl e sinistra radicale: «Pronto a fare il premier» «Non sarò in lista, ma accetto di guidare chi sostiene la mia agenda. Schiaffo a Berlusconi: ,<Fatico a seguirne il pensiero». Critiche a Cgil e Sei

P.F. De Robertis ROMA

CHI LO AVEVA prima dipinto co-me il candidato del Terzo Polo, poi come il tecnocrate indeciso e «ver-so il ritiro» si deve rimangiare la pa-rola. Nell'attesa conferenza stampa di fine anno, e subito dopo in tv, Mario Monti scioglie buona parte delle riserve sul suo futuro e lancia una serie di messaggi. Il primo dei quali è: «Io candidato alla premier-ship? Disponibile, ma alle mie con-dizioni». Una letterina di Natale amara per Berlusconi cui Monti rivolge una serie di critiche (e che infatti reagi-sce inbufalito), amara per Bersani, che quasi quasi aveva fatto la bocca in un ritiro del premiti:, dolce-ama-ra anche per i centristi che Monti a questo punto relega in una posizio-ne tutto sommato subalterna rispet-to alla sua: «Penso di ricevere il so-stegno maggiore alla mia agenda dalla società civile. Ci sono tante persone che hanno un forte deside-rio di partecipare alla cosa pubbli-ca». Casini, Fini e gli altri animato-ri di quello che fu il Terzo Polo so-no avvertiti: siete più voi ad aver bi-sogno di me che io di voi, sono di-sponibile a continuare la mia espe-rienza, ma le condizioni (e le liste) le detto io.

LA CONFERENZA stampa dell'an-no è affollatissima. In prima fila quasi tutti i ministri. Monti li salu-ta uno a uno. Tra di loro gli stati d'animo sono diversi: c'è chi ha già deciso di tornare alla professione come l'avvocato Paola Severino, chi spera di essere imbarcato nella nuova avventura, chi di questa av-ventura ha contribuito a tessere la tela e con le recenti voci del possibi-

RAPPORTO COL COLLE

Non posso dire cosa pensa il Presidente ma ho parlato con Lui certamente in profondità e se ho fatto questa scelta... si può capire senza che dica in dettaglio il pensiero del Presidente io al Quirinale? Forse non si verificherà mai

le «ritiro» di Monti è andato in cri-si, e • si dice su tutte le furie. Parliamo di Andrea Riccardi. Tut-ti ascoltano senza fiatare il pre-mier, nessuno di loro sa che cosa in realtà dirà. Monti prende il toro per le corna con il suo stile: morbi-do nella forma, in certi passaggi pie-ni di ironia, ma durissimo nella so-stanza. Ripete quanto aveva detto nei giorni scorsi a Melfi circa la ne-cessità di non gettare al vento i sa-crifici degli italiani e annuncia la presentazione di una sua «agenda» che sarà messa in Rete a brevissi-mo, e il cui titolo distintivo sarà «Cambiare l'Italia e riformare l'Eu-ropa». I passaggi chiave del discor-so sono comunque due: il primo

' ATTACCO AL CAV

Esprimo gratitudine esbigottimento verso Ber lusconi usconi. Talora però faccio fatica a seguire La linearlta del suo pensiero quando si tratta dell'apprezzamento o del non apprezzamento dell'attività del governo Rimane un quadro di comprensione mentale che a me sfugge

sul suo impegno personale, il secon-do sui rapporti con le altre fbrma-zioni politiche.

DI SE MONTI ha detto: «A quelle forze che manifestassero adesione convinta alla mia agenda sarei pronto a dare il mio apprezzamen-to, incoraggiamento e, se richiesta, la mia guida». Se quelle forze «ma-nifestassero il convincimento di candidarmi a presidente del Consi-glio, valuterei la cosa». Ma non sarà una cessione di sovranità senza con-dizione. Fare il candidato premier «è cosa diversa dal dare il nome ad altri per liberi utilizzi». Non sarà quindi Monti che si mette a disposi-zione di una o più forze, ma queste

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FRECC1ATE ' AL PD

Bersani è un candidato premier più che legittimo di una coalizione Dentro il Pd c'è una posizione Bersani, una Passina, una ichino (non so se sia dentro il Pd o no) Prendere le distanze dall'agenda Monti? E' diritto di Bersani riflettere...

forze che porteranno il loro appor-to al progetto Monti. Lo sviluppo politico di una sola lista di centristi che lino a due giorni fa era da esclu-dersi torna così d'attualità. Il secon-do aspetto rilevante è stato il rap-porto con Pdl e centrosinistra. Ver-so Berlusconi Monti ha espresso «gratitudine» ma anche «sbigotti-mento». «Ora — ha detto — faccio fatica a seguire la linearità del suo pensiero, da parte di Berlusconi c'è un quadro di comprensione menta-le che a me sfugge, ieri ha detto che questo governo è stato un disastro, nei giorni scorsi mi ha offerto la lea-dership». Il Professore ha ricordato come l'abolizione dell'Imu sia sta-to «pericoloso e illusionistico» e co-


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VENDOLA CONSERVATORE

1 presidente Vendola, che è sempre una persona che si ascolta con interesse, ha detto di me che sono un liberale conservatore. Liberale sì, conservatore sotto molto profili è Vendola. Nell'agenda Monti c'è molto pink

LE CATENE DELLA CGIL

Occorre superare le catene che legano l'Italia al passato Non bisogna restare arroccati a forme di tutela degli interessi dei lavoratori che erano molto giustificati un tempo ma che finiscono per penalizzare

IL FUTURO IN POLITICA

Il premier Mario Monti durante la conferenza

stampa di fine anno (foro Ansa)

e molto green i lavoratori oggi •..:::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::.. .:::::::::::::::::.:.:.:.:.:.........................:................:.:....:......................

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me le battaglie contro l'Europa sia-no «un esercizio inutile», Duro atl- che c<<orrnenlarto(> -.,) g la i (responsabile di aver riforma del lav ro) e con il leader dì Sei: «Vendola • ha detto di me che sono un liberale e un conservatore Libe- • rale si, conservatore sot- Lo Vendola». Attaccc)

a cui fa seguire un avvertimento al Pd: «Vettdoia ha chiesto di prende-re le distanze dall'agenda Mon-ti? E' diritto di Ber sani riflettere„,»,


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I a mossa del Prof per allearsi con Bersani Andrea Canini

ROMA

OGGETTIVAMENTE contorto, assolu-tamente inedito, sfacciatamente ambiguo. Persino al Quirinale circola una makelata perplessità: «Dice che si sta muovendo in armonia col presidente della Repubblica, eppure non è aUàtto chiaro in che direzione intenda anda-re». Quei che appare, è che Mario Mon-ti abbia voluto dire a tutti, e in modo particolare ai suoi spesso ingombranti sostenitori, che è disposto a candidarsi, ma alle proprie condizioni. Negherà dunque Utilizzo del proprio nome nei simboli elettorali, ma concederà d'esse--re indicato come il «capo» della nascen-te coalizione centrista. Proprio quel che Napolitano avrebbe voluto evitare. Due le condizioni esplicitamente poste al proprio impegno diretto: «la forza» e «la credibilità». Se nei prossimi giorni Monti annuncerà di essere disposto a concorrere sia pure, caso unico nella storia repubblicana, indirettamente • alla premiership, sarà perché i sondag-gi gli consentono diproigwarsi un ruo-lo politico attivo (la forza) e i supporter gli avranno lasciato mano libera nella composizione delle liste (la credibilità). Compiere questo passo e dire addio al Quirinale sarà un tutt'uno.

POR NELLA sua 'originalità', la mos-sa politica abbozzata ieri da Monti ha uno sbocco oggettivo e pergiunta dichia-rato: l'alleanza post elettorale col Pd di Bersani. E infatti tutto rivolto a sini-stra il discorso pubblico del premier uscente, che teorizza persino «una svol-ta progressista», Ma se il P& fosse stato il favorito alle elezioni, se Alfano fosse stato un leader credibile e su di lui non gravasse l'ombra di Berlusconi, lo stes-so discorso Monti l'avrebbe fatto guar-dando a destra. Chiaro il suo obiettivo strategico: disarticolare i due maggiori partiti e mettere assieme «i cespugli» ri-

fornisti di entr ambii poli creando così una foresta ira grado di resistere ai venti della crisi e di varare le riforme necessa-rie al Paese. La riconquista del Pdl da parte di Berlusconi e la tenuta del Pd sotto la guida profumata di vittoria di Bersani, lo costringono a sperare di rea-lizzare domani quel che sognava di fa-re già oggi.

OGGI, Monti non può che proporsi a Bersani. Ammette dunque che «senza il Pdt non avremmo potuto salvare l'Italia», ma aggiunge che fortunata-mente «l'Italia non deve essere salvata tutti gli anni». Del l'dr' di Berlusconi, insomma, si può fare a meno. Conta il merito, infatti, non la forma: non più «destra» e «sinistra» ma «cambiamen-to» ed «Europa». Come se l'idea di cambiamento e quella di Europafosse- ro una ed una sola: la sua. C'è uTn'evidente pulsione élitista, nell'approccio di Monti. E c'é una chiara riserva sul-la bontà del processo democratico tradi-zionale. Ma Monti ritiene di potersele permettere. Agli occhi di Bruxelles, Francofime, Washington, Città del Va-ticano e Londra il suo nome, e solo il suo nome, in Italia viene considerato si-nonimo di credibilità politica, capacità riformatrice e coerenza europeista. Tan-to basta. I voti di Monti andranno dun-que pesati e non contati, E se Bersani faticherà ad affrancarsi dai «conserva-tori» Vendola e Camusso, il Professare mobiliterà i mercati scatenando il suo miglior alleato: Mr Spread. Non a ca-so, contraddicendo anche una recentissi-ma valutazione dell'Abi, ieri il premier uscente ci ha tenuto a dire che il calo del difftrenziale tra i titoli di Stato ita-liani e quelli tedeschi non è stato merito della Bce ma «dall'atteggiamento del governo italiano». Merito suo, dunque. Tutto sta ora a vedere come Bersani in-tenderà porsi. E probabile che, questa mattina, la lettura dei grandi quotidia-ni finanziari intemazionali gli suggeri-rà di continuare a pire quantomeno buon viso,..


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Noccio Natoti ROMA

IL TITOLO è già un progna num di governo: 'Cambiare l'Italia, rifor-mare l'Europa. Agenda per un im-pegno comune'. Il testo è in Rete da ieri sera ma già dalla mattinata erano inquadrabili le coordinate della sua Agenda. Da buon Profes-sore, Monti, parte dalle finalità: a) Non distruggere quanto è stato fatto per superare la crisi; Li) Evita-re pericolosissimi e illusionistici passi indietro, ma andare avanti. Poi richiama al rispetto degli «im-pegni presi con l'Europa e già adottati, e quelli non ancora attua-ti ma già previsti». Il che significa difesa dell'euro, più poteri alla &e, pareggio del bilancio, ridu-zione del debito pu bblico.

IN TERMINI di norme (o riforme) Monti ipotizza una serie di inter-venti che ritiene necessari per spingere la crescita economica, che un suo eventuale governo punterebbe ad approvare nei pri-mi cento giorni di attività. Corruzione. La legge appena va-rata è insufficiente, quindi ne oc-corre una aggiuntiva. Seppure tra le righe l'Agenda aprirà a nuove norme sul conflitto di interessi che non riguardino solo i parla-mentari o gli eletti in genere, ma anche ruoli chiave nell'universo della pubblica amministrazione. Liberatizzazioni. E un pedale su cui va spinto molto e in tutte le possibili direzioni. Sul come farlo l'idea base è quella di dare maggio-ri poteri all'Antitrust per favorire la libera concorrenza

Province. L'attacco dovrebbe es-sere frontale: una legge costituzio-nale che porti alla completa aboli-zione di tutte le Province entro i primi cento giorni della nuova le-gislatura. Sempre con legge costi-tuzionale Monti vorrebbe rifor-mare il titolo quinto sui compiti e le attribuzioni di Regioni e Comu-ni. Parlamentari. Il progetto è sem-plice: dimezzare il numero dei parlamentari. I deputati passereb-bero da 630 a poco più di 300, i se-natori da 315 a circa 150.

Legge elettorale, Va cambiata. Qui l'Agenda sarà aperta al con-fronto (anche perché andrà colle-gata al taglio dei parlamentari), ma basandola sul sistema dei col-legi: il professore vede la riforma come primo atto del nuovo Parla-mento. Riforma fiscale. Il testo Monti prevede che «non appena le condi-zioni generali lo consentiranno», occorre impegnarsi «a ridurre il prelievo fiscale complessivo», dan-do la precedenza a lavoro e impre-

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l orennier uscente ha messo in moto la sua macchina detta comunicazione E ne l giro di poche ore ha aperto, oltre al sito che ospiterà il suo manifesto, anche due nuovi account Twitter: faSenMarioMonti

faAgendaMont i. il testo htegra e de l manifesto del Profess disponibile sul

sa, anche per mezzo del trasferi-mento del carico corrispondente «su grandi patrimoni e sui consu-mi», salvaguardando fasce deboli e ceto medio. L'Imu resterà, ma non sono esclusi alleggerimenti sulla prima casa e le fasce più de-boli. Pensioni e Welfare. La riforma delle pensioni non si tocca, ma va modificato il welfare creando un sistema generale di ammortizzato-ri sociali. Mercato del lavoro. Il suggeri-

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EVASIONE E CORRUZIONE SO I I O TIRO. PIANO SUL LAVORO GIOVANILE

Meno tasse, colpire i super ricchi E in Rete l'Agenda Monti


,•— La lotta ali :evasione resta una priorità. Riduzione delle tasse, appena possibile, ma poi carico fiscale sui grandi patrimoni

Si punta a rivedere la normativa sulle intercettazioni e sulle prescrizioni, e a rafforzare quella sul falsa in bilancia

Menti vuole rafforzare la riforma sulla ts corruzione appena varata e mettere mano al nodo 'del conflitto d'interessi

Llinu sulla prima casa non può essere eliminata. Se venisse fatte, Panno dopo sarebbe raddoppiata

rj Entro i primi cento giorni della nuova legislatura Cabolizione dette Province. Drastica riduzione dei contributi ai partiti

1:21 Legge elettorale come pr imo atto del nuovo Parlamento. Poi dimezzare

numero dei parlamentari

ISTRLIZiCìflE E RICERCA 1:1 Un'altra priorità secondo Monti

è I sostegno della ricerca italiana per arginare La fugo dei cervelli

53 Non mancheranno poi investimenti a favore detta scuola, soprattutto quella superiore, e dell'università

-fflIt Prof indica un piano di occupazione giovanile, con forme di detassazione per chi assume ragazzi tra 18 e 30 anni

M. Incentivi all'assunzione degli over 55. Spostamento del baricentro della contrattazione col tiveilo aziendale

Chiesa della rifoi-ma Fornero sulle pensioill carribiainento del sistema di vielfare

m• Nei piani del premier uscente si Prevedono anche misure per rilanciare la natalità

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IL Professore non vuole distruggere quanto di buono é stato fatto per uscire dalla crisi, evitando pericolosi passi indietro. IL premier punta anche a Mandare La produttività nel Paese

mento sarà quello di semplificare tutta la materia con l'obiettivo di coniugare il massimo di flessibili-tà delle strutture di lavoro con il massimo di sicurezza per i lavora-tori. Legare il più possibile :retri-buzioni e produttività, contratta-zione di soprattutto aziendale. Tutto dovrebbe spingere a creare nuova occupazione e a ridurre «al massimo a un anno» il tempo me-dio di passaggio da un'occupazio-ne a un'altra. Monti indica un ve-ro e proprio piano per l'occupazio-ne giovanile. Costi della potitica. L'Agenda spiegherà che il tenia va affronta-to in fretta, aia non nasconderà che il nodo è «superare le forti re-sistenze che si annidano nelle am-ministrazioni». Anche perché d costo maggiore è «quello delle de-cisioni non prese». Pubblica amministrazione. Va riformata in profondità nell'otti-ca di costruire lo Stato Italia in funzione dell'Europa federale. investimenti. L'Agenda parlereb-be genericamente di «necessità di modernizzare l'Italia». Nello spe-cifico ipotizzerebbe un «piano di investimenti» per la scuola supe-riore, per l'università e per la ri-cerca scientifica .


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I centristi: «Discorso da leader» Ma il Prof detta le condizioni Più spazio alla società civile. Montezernolo: arò ciò che serve

ROMA

à UN BICCHIERE mezzo pieno quello del nuovo centro, Se Ma-rio Monti dice che è pronto a can-didaisi per guidare le forze che si coagulano attorno alla sua Agen-da ed è chiaro che i centristi sono a pieno titolo della partita mette in chiaro anche che lo farà alle sue condizioni, come e con chi vuole lui, Monti getta la rete, lancia un'operazione personale che 'imbriglia' anche il centro e

Luca Cordero di Montezernolo e Andrea Riccardi (knagoe; Newpress)

dice di volersi rivolgere ad una platea molto più ampia: alla gen-te «che non ne può più», a pezzi di Pd e Pdl (ma Berlusconi è out) e soprattutto agli elettori delusi da quei due partiti, e ad una socie-tà civile «molto molto più vasta».

INSOMMA, il prernier si prende tutto in mano, il suo brand forte

non lo cederà a nessuno per «libe-ri utilizzi», intende correre la sua corsa ma ancora si riserva di chia-marsi fuori, dopo aver valutato «se le forze che appoggiano l'agen-da sono sufficienti e se danno suf-ficienti garanzie» alla sua 'salita' in campo. Del nuovo centro, che è in cammino da tempo nel suo nome, Monti apprezza gli sforzi ed, in particolare, loda l'Udc di Casini per la coerenza nel soste-gno al governo. Ma ai centristi non concede, almeno a parole, il ruolo di interlocutore privilegia-te. E anzi li mette in riga, facendo sapere che intende dare le carte a modo suo e che la sua è un'agen-da erge omnes. Ma i centristi, 'in-

globati' nell'operazione persona-le del premier con pochissimi spa-zi di manovra, reagiscono con en-tusiasmo, consapevoli che le pro-babilita di vittoria per loro stan-no tutte nell'impegno politico che Monti non nega più, pur par-lando di «un'alta possibilità di in-successo».

«DISCORSO da grande leader. Auspichiamo un suo impegno di-retto», entra in partita Pier Ferdi-nando Casini, mettendo però su-bito in chiaro che nel difficile la-voro dei prossimi giorni per la ste-sura di una lista che a questo pun-to si annuncia unica sia alla Came-ra che al Senato, non si sentirà in-feriore in quanto politico alla so-cietà civile tanto osannata. «Veti? Non siamo a questo punto, io la plastica facciale non me la posso fare — dice il leader Udc -----, sono quello che sono e sono in parla-mento da tanto tempo, sono stato all'opposizione di destra e sini-stra». Montezemolo, intanto, an-nuncia che «parlerò con Monti e farò ciò che serve». All'Agenda aderisce anche Gianfranco Fini, mentre si registrano i primi arrivi dal Pd (Ichino, che guiderà la li-sta in Lombardia, Adragna, Per-toldi, D'ubaldo e Fogliardi). Dal Pdl Frani ni, Cazzola e Pisanu so-no già in marcia verso il Prof.

Pagina 5 canai,s0: «17.Muarag ()a 1,ader,

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dieci anni a Palazzo Chi'gi Savio Berlusconi sta proponendo in questi giorni in molte trasmissioni televisive un cartellone che mostra

P3r1i.uniegiPuaidtlA dal, 20° 1 al 20 ,11 - 11, Prime e 1 eumen revvedimenti messi ;netto 9a ti esec ti à . 9 zl

delle pensicini t'uttilli) è ìt addica= det turlsmo




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Berlusconi furioso va al contrattacco «Scelta orale, con Monti ho chiuso» «Un -minus alla democrazia». Poi spara su Fini: «Il ministro delle fogne» SILvIa Mastrantonìo

ROMA

ALLA FINE della giornata Silvio Berlusco n i ha tirato la riga: «Alla luce delle parole di oggi è impossi-bile collaborare con Mi spiace che gli sfugga la 'incarna del mio comportamento e delle mie dichiarazioni». Il Cavaliere chiude, in questo mo do, ore di scontro a distanza ini-ziato in mattinata, proseguito all'Arena di Giletti e culminato con la conferenza stampa a palaz--

LA PROMESS,'. «Cancellerà l'Ima al primo Consiglio dei ministri»

n i sposa fino riga mentre in diversi, nel partito, sembra-no ancora divisi. Di questa schie-ra fanno parte l'ex ministro degli Esteri Franco Frattini, Giuliano Cazzola ma anche Alfredo M an to-vano, ex sottosegretario. Per tutti loro l'agenda Monti è condivisibi-

le. Berlusconi spezza ogni fanta-sia di alleanza e preme sull'accele-ratore di una campagna elettorale che si annuncia bollente. «Per chi — ha detto — è stato onorato di riceve l'onorificenza di senato-re a vita, dopo il tempo del governo dei tecnici che gli è servito anche da pal-coscenico, utilizzare que7::

sta .corica sopra le parti per essere cori su del Lon traStO eletH

e, ,_redo che sarebbe:

solFr .:: ta un',Otnu

.2:R> erf-2tIf. t 10,

fiat 3t't:d^^èH vriAn.-5~

possa ancora aversi sospensione della democrazia con intervento di forze non scelte dai cittadini». Il suo programma, in caso di vittoria, prevede la cancellazione

dell'Imu al primo consiglio dei ministri. La

copertura, dice il Cavaliere, si potrebbe trovare: «Sono

toHruolto:::sorpte.7. ha d so -- C

dalle (liChiaraZi() II

concio le quali cancellando la tas-sa poi occorrerebbe raddoppiarla, perché è un'affermazione total-mente sinentibile». E, sempre SII Monti: «Non abbiamo capito per-ché abbia voluto anticipare le di-missioni_ Per noi non era necesa-rio, avevamo sola espresso la no-stra nuova posizione sul gover-no». Tuttavia, nessun problema. AnghP W, sempre nei giorni scor-

iaveva chiesto di po-tparel consultazioni.

na.

PER FINI e Casini non ha speso parole leggere, il Cavaliere. Su H-

E. già in mattinata aveva riferito rlo sognate) «ministro delle

nne», espressione che ha fatto inalberare Giorgia

nei "Frtelli d'Italia". meriggi o ha aggiun-

«Ancora oggi non riu-ti capire cosa pos-

spinto un perso- < lo come Fini, che era cofondatore del Pdl, a prendere 35

rlamentari e passa- all'opposizio ne dare vita a un

partito che è stima- attorno all'I(3 10. Ev i- emente l'operazio- , ptu rossa, dicono che qual-

i' aveva promesso che sa-ltato lui il nuovo presi-Repubblica».

iudizio globale su ci alla guida del Pa-

e: «Hanno fatte) un disastro». A chi chiede perché, allora, gli ab-bia offerto dì guidare il centrode-stra: «Per tenere insieme tutti i moderati tra cui Casini», invece «Casini ha deciso di continuare a fare la stampella della sinistra». E n questo clima avvelenato il capo-

gruppo Pdl alla Carriera Fabrizio Cicchitto pone il problema dell'imparzialità dell'esecutivo an-cora in carica fino alle elezioni.

BERLUSCONI a tutto rabbia e buone maniere con u tentarsi di sentimenti che il porta-voce del Fdl, Capezzorte, definisce una «benefica scossa». E che IL CARTELLONE l'ex ministro Maria Stella Gelmi-

zo Grazioli. Impossibile la - laborazione e tante le ‘‹bug>> '-ie , raccontate dal presidente del Consiglio dimissionario, ri tira di tutto sulla gius' -izi- g -E poi l'Imu che si «può t'o .-4.`e ' l'economia che va ril:tcliata giustizia che va riformata l' ' „':,,,'''''' ..,2,,,,,,,

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G A PRONTO

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TAVOLTA filar' ta tn applauso, finulmente ha fat- to chiarezza» Il segretario della Miei.(, Maurizio Ihandini (nella

to IguanaPress) ha ascoltato m 'grande interesse' la conte-

.).z a stampa del premier ma morbidisce le ernie e al

o tecnico, che c io ho oa i$ P,

«Che per la prima volta sia stat riconosciuto che non abbiamo avuto un governo tecnico, ma po-litico, Plauso a Monti che > a dif-feren2a di tanti politici parolai, è stato limpido, Monti ha ammesso di avere tatto una politica di destra, che ha messo al centro il mercato e lasciato ai inargin i il lavoro futuro dei giovanii più deboli».

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alle Izt ceìa Ber usco-

nt £ come parare sulla Croce Nonconsidero'' la cotsidero una prova di agg lo ho fon

o e ha detto eh pui irta è deleteri

tal ile in Europa. Poi a ag-giunt 'lo Monti' rappresento la faccia pulita della destra europea, votatemi e in Italia avrete . una destra sobria e dalla faceta pulita. Faccia sporca o pulita ,

empre deitra e». à un no suo e del

!l'agendo Monti? evidente che Monti prop

di proseguire ciò che ha il suo governo»,

N SUMMIT

Non si può negare che bio solvotg) dol &estro.

rto, ma lo ha fatto sulla pel le ù deboli. Ci ha dato l'età

abile più alta d'Europa. to ai giovani il sistema

togliendogli ogni ne dignitosa.

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è aumentato.

ncellato dir itti ai lai ca at ti tipo l'articolo 18, naa mi alta che ci sia stato un diluvio

nel nostro Pae-

il Pd e orien to o discute dello o Age

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che il Pd capisca che lAgend a ionti è molto carente se

tori si cainbia strada ìl prossima sarà un anno molto preoe

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e centro Lavoro e articoto 18

Se Bersani ha più volte

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ribadito che l'articolo 18

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è tra i promotori del referendum per riportare l'articoLo 18 atte origini, prima




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Bers spiazzato. Nel Pd p 1 valzer degli addii Gelo del segretario. Ichino e quattro parlamentari lasciano. Alleanza con Sei sotto tiro

Elena G. Pelideri ROMA

UNA FRASE di Monti, durante la conferenza stampa di fine anno, ed ecco che l'alleanza Pd-Sei fini-sce sulla gTaticola. Pier Luigi Ber-sani se lo aspettava e lo temeva: Monti ha di fatto avvertito il se-gretario democratico che confer-mare l'accordo a sinistra con Ven-dola e il legame con la Cgil avreb-be potuto comportare il prezzo di perdite nell'ala montiana del par-tito. Detto, fatto, Pietro Ichino è già fuori: si candiderà con la lista che farà capo a Monti. E si propo-ne di guidare in Lombardia la li-sta unitaria per il Senato. Con il giuslavorista hanno dato l'addio anche altri quattro dell'ala montiana del Pd, ossia Lucio D'Ubaldo, fioroniano storico ma ormai ex, Benedetto Adragria, questore del Senato, Flavio Bertol-di e Giampaolo Fogliardi: «Occor-reva dare un segnale hanno com-mentato — il dissenso di Ichino

Le divi Lo scontro sutt'economia Bersani rassicura l'Europa sull'agenda Monti, Fassina, definisce il governo del Prof «la causa dei mali della nostra economia» e ichino, mon iano chiede al. segretario dl scegliere. Vendola è dura', «No al rigore a senso unico»

non è cosa diversa dal nostro». Perde già pezzi il Pd. Ecco perché i toni cauti con cui il leader Pd ha commentato la dura presa di posi-zione del premier (Ascolteremo con grande attenzione e rispetto le proposte di Monti – ha detto – ma quanto alle prospettive politi-che, già da domani la parola passe-ra agli italiani, serve una maggio-ranza politica non più 'strana' ma vera»), sono da intendere come di pura facciata. Bersani ieri era furi-bondo: «E venuto fuori quello che pensavo ha commentato con i suoi — c'è un buon pezzo dell'establishment che non ci vuo-le a Palazzo Chigi». Le cane gettate ieri sul tavolo da Monti sono sembrate confermare questi timori: attaccando Camus-so, Vendola e persino Fassina, Monti ha incrinato l'impalcatura sulla quale Bersani ha costruito la sua candidatura a premier e ri-schia di far perdere voti a sinistra al Pd. Un disegno centrista classi-co, per Bersani, di chi «vuole

scomporre anche il centrosini-stra». Susanna Cannisso ha respinto l'in-tenzione al mittente attaccando: «Monti non ha parlato di esodati, disoccupati e famiglie impoveri-te; avrei gradito un cenno di atten-zione a quella parte del Paese che ha pagato prezzi pesantissimi in questo periodo di risanamento».

TIMORE Il premier uscente rischia di far perdere voti a sinistra

Toni duri, ma il leader Pd ora vuo-le evitare lo scontro con il pre-mier. «Quanto ai temi di merito indica-ti da Monti ha ribadito ci stiamo lavorando da anni con pro-poste precise in vista di una riscos-sa italiana fondata su moralità e la-voro».

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La verità, però, è che il leader Pd è molto più irritato di quanto vo-glia far credere, considera un col-po basso la mossa del Professore di provare a scompaginare il cen-trosinistra e persino i democrati-ci. Bersani si è arrabbiato, in parti-colar modo, sul riferimento di Monti alle «posizioni articolate» del Pd, che poi – guarda caso – si sono concretizzare nell' uscita di !chino e dei suoi. Una slealtà, se- , condo il leader Pd.

E ANCHE secondo Nichi Vendo-la. Che ha voluto rispondere a Monti in modo diretto. «Nessuno di noi si batte per una prospettiva di regresso — ha detto, in risposta alle accuse di non avere 'propen-sione' verso le riforme — né inten-de tornare indietro. Il punto al contrario è che è urgente andare avanti: nel senso di far guadagna-re diritti alla società italiana. Pen-so non si possa credere che i dirit-ti siano il segno di un mondo ar-caico, un reperto archeologico».

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Vendota è favorevole ai matrimoni gay. Bersani propone il modelli()


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POLEMICHE FA DISCUTERE LA SENTENZA DELLA CONSULTA SULL'APERTURA DEI NEGOZI OFF LIMITS

Giornate 'no stop' per musei , sanità e trasporti ROMA

È IN FUNZIONE, fino al 3 genna-io, per tredici categorie di lavora-tori la regola della 'franchigia

il periodo in cui non pos-sono essere effettuati scioperi nei servizi pubblici essenziali. Tra gli altri non potranno protestare durante le festività i dipendenti dei ministeri impiegati nei servi-zi di 'fruizione del patrimonio ar-tistico, archeologico e monumen-tale, gli addetti delle società di te-lecomunicazioni, i vigili del fuo-co (quelli in servizio negli aero-porti fino al 7), i medici di medi-cina generale e, fino al 7 gennaio, il personale del servizio sanitario nazionale e quello della sanità pri-vata, I gestori degli impianti di di-stribuzione di carburanti, i lavo-

ratori degli elisoccorso e quelli del trasporto merci, e i titolari di farmacie private non potranno scioperare fino al 6 gennaio, gli addetti alla circolazione stradale

NIENTE SCIT'ENI IL Garante vieta astensioni nei servizi pubblici essenziali durante le festività

e i dipendenti del trasporto pub-blico locale, aereo, ferroviario e marittimo (Tirrenia) fino al 7. Sempre fino all'epifania scioperi vietati per chi lavora nei settori. dell'acqua, del gas e dell'elettrici-tà.

E intanto fa discutere la sentenza di qualche giorno fa della Corte costituzionale che ha sancito la li-beralizzazione degli orari di aper-tura di centri commerciali e pun-ti vendita al dettaglio, ed è stato respinto il ricorso depositato da otto Regioni. Quindi il 25 i nego-zi e i supermercati, se vorranno potranno restare aperti. I com-mercianti da ora in poi potranno tenere aperti i loro negozi non so-lo la domenica ma anche nei gior-ni festivi. Anche se è Natale.

UNA DECISIONE che ha suscita-to diverse polemiche, ma che se-condo il presidente di Confcom-mercio Carlo Sangalli è un'oppor-tunità contro la crisi: «Il mese di dicembre ha sempre visto la pos-

sibilità delle aperture domenica-li, è una opportunità in più, ma l'importante è rilanciare la do-manda interna altrimenti non c'è crescita):-. In controtendenza Firenze, dove addirittura il 24 dicembre molti dei negozi anticiperanno il con-sueto orario di chiusura. L'aper-tura prolungata in Puglia invece riguarderà Bari e le città principa-li della regione dove sono presen-ti ipermercati delle catene che hanno promosso l'iniziativa. La decisione di aprire fino a mezza-notte in alcuni noti marchi com-merciali, soprattutto del mondo della cooperazione, non è piaciu- ta alla Filcams Cgil, che la ritiene penalizzante per i lavoratori dei grandi punti vendita.

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Ecco le mosse i lw

24/12/2012


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press LinE

lls°1dOIS Direttore Responsabile: Roberto Napoletano

Dieci idee per il Paese

a fase acuta dell'emergenza finawiaria è stata frontegiata. è ;:uwer: in ca rremiat a Merito - az - gas? erra 3

...k.,„$Minti. Ma se si vuole J. l`Mia superi davvero la crisi, la prOSZS.CiErta legiskt Un. d.-CR>Aú raertere nana at :taxi i thi me ntali che impediscono ai rostro Paese di toniare a 'Cresce re. Sono le pesanti zavorre della co ni,z)etitività italiana. dalla burocrazia al fìr,co, dalle

drast mtture 315tia, Il Sole-24 ()re ìcia ami dieci lcity,2,, agenda Se vogliano si, Ma soprattutto _-!roposte concrete ch alltì ditire Aia cainpagna elet i arli{e, u { p iCi0 Ci i Ira CZnAffi)ri

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k . i n it,alia si tornerà a investire hi attività rxxduttive. Sarà p dori tad() nest() se iìse) ri seri vete li T l'a aie V della i;l:tist i n u: ìC.}F3C., rtít32"11aC i trar:111En)

e mateiie concorrenti, Più ue I dettaiglio,va data subito attua:do/le al (iDa111.81q.'!Eite ill-EiCe di regeitarita cauttitattiva; sertipt ific:al a per

le imprese in credi t() cori la pubblica amministr..uione e va garantito ..szled ci ella htin k3 1hhe

ganuitire ildmto dei co/itrolli 511PC attività d'Impresa c -ori h logica deiradesuatezza alla dilineasicnie delrazie/ida.

337e.".,::qicrie.tì'sctale za i 3 si attesiti-A ira:Arra3 ai 44% dei PII (al se si esclude il sonunerso) e in nioldd > sJ ' 3rlIpireSeSE3.1M-ail6Snì)CH n'Ad C.:03

possibile, PercRi è una priorità assoluta l'avvio di un percorszi -s-b-tatm per allegebre carica fiscaie. Va uno cen amen i e in in questa sensi) i pmkuìti della latta alrevattione, ma va a nate spiegata cau cilizezu al Paese che le irap<te potranno scendere incidendo C:Af ci eterminatlane si3ila spesa pubblica impit Au in va La SC.:33A

meno tassefmeno spesa è unavia vittuosa economico,Va spi egrdo e úto, Serve pt iitinapoliticapinrazic33111{CSUShi3X:elithd, concentrando gli sforzi su ricerca e innovazione e cere:ando d i favorire rea bIS Crat2', erC&C:il2A1:3.-ell:à08,33e Capit3352:2:aZ iatie delle Un:prese. L'Irapcomiima a rappresenta rnali sulla quale intervenire, alme/io per hcomponeme lavoro.

Ridurre il})relie-vo è fa n:dm:Geniale, esartarttemeeturte Lo deve essere la semplificaz ione del sistema tributario, Occorre dare agli sperat ot i ru gi13:1M. ,stab i le rid E el rip>, ri.On phIF

balhdelie terpretazioni aininiitrazilme. Bisogna mtivare rap.idarrierlie a 1131 ?à5terda t3.2.52.tj)531: DOMI e C hía re per 12. det erminazierie dei t ribi ii:; regole mena arlyi suk accertamento; caotenzioso più efficiente e geStitO cori moesitir p.rofi?ssi t a tutto acca EMM.g.E321. rla i a sistema sa rtzto4 SiaarCninjstrat ivo sia penate, che risNtti principio di prapargiaualtiliattn gavità della Act liazturie e penti intlitra,


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pressunE

llsIld CAS Direttore Responsabile: Roberto Napoletano

Dieci idee per il Paese

• Mee rea Lo sviluppo della ricerca nei nostro paese non può prescindere

i ritroduz iorie ai un credito clirtiposta v ero, sostanzioso e automatico,. L'incentivo deve riguardare sia giii.rivestimenti extra n-narcis, cioè svolti in ca con atersei e ‹entri dì ricerca, iiiatpiellì in E n3 a rce cioèsvolxi irt ppipr io dalle aiemìe.IU governo o enteaiè limitato a creare il ,M3telì .tore con il fondo preis Eo dalla legge di stabilità 2m3, O ra tsx:ca riempirlo di contenuti e l'idea dì u tilizza re i e risorse provenienti dai riordino degli incent ivt non può che essere solo iipnro di part za pe r pE arrivare al piatbrd auspicato d miliardo dì curo

Sr ,u... Per le intbstrtitture occorre al più presto definire un quadro completo dì iss:entivì fiscali per tutte le opere a finanziamento privato, in M. Od O da completare il traghettamento dall'era delle opere pubbliche reahmite an idnarudamente pubblico a fondo perduto all'era del proiect financing, Inoltre occorre accelerare e rifinanziare il piano cibi: P re h_èla tmalifica-rione urbana è stata uno dei grandi-notori di sviluppo iùuropacbeè mancato in Mia.. lino ri3àVère i COilice deg ppaln nel senso della semplificazione,

\ra subito aVViata la redsionedellia parte della riforma Forneni che rigriarda.iaflessìhilirl in entiitia„Leregole contrattuali vanno modellate sulla realtà del lavoro, per impedire che il gi listo obietrivo di dare stabilità a i o; únr:m35",.. $itradUea iniiirteOlì eccessivi per le aziende e dunque in espulsioni dai mondo del lavora, L'ora poi di rendere strutturaiig sgravi fisca...'d legati ai salari di produttività,

7. Istrazone Non isolo i nostri giovani si laureano meno degli altri reato fanno anche Viì3.tardì....E.teStee, diSeer5D` ,"'ale:pe'.r:t < pP:31313 nel mondo dei lavOrO. Due problern i Che potrebbero essere rìsolli accordando l:Animino l'irhe onere:trite di studi. Dai1 -3 anni. (5 di elementari ; 3- dì medie e 5. di superiori): che attiiiihnentegb naliani liassatioti`a i bandii si dovrebbe passare a ra In questo modo

citemmo siathi.3d4rdarCì aítrinciptilicompentor europei sala recuperare risorse da rimettere in.eircok5 per premiare d merito e sostenere l'autonomia,

-to t- 13er ìl Sud bisogna impostare tutta la programMa_ÚOnedeitOndiUe aor4- -.2o2o su azioni con obiettivi misurabili daicittadini (numero dei treni e v elod E;Ì> raimero di asili nido, ecc.). Va poi fioristi:tiara una dote Fas tmi o per i3VeStinlenti.

M3.sM.U:sg

Si deve puntare sulla creazione d'innovi fondi di i3A v est i'Ment:0, pubblico e privato. srs,-.ic ializzati per favorire la capitalizzazione io hoNadeilepiccole e niedie imprese italiane quotate. Semplificazione poi del .p.ladr..e:ireged .atoriioper le imprese quotaie e quotande in Borsa nell'ambitne compatibilmente con il processo di setnphtìcarìone delle regole gaie arto aliveilo enropeo,

"§. `<s" .hU, t-t MC Va affrontata la riforma del Parlamento, con superament o del bicame rahsnio perfetta Non possiamo pe mieti:era due Camere che fan rio l e stesse cose. ritardando rapprovazione delle leggi. Va anche ridotto di almeno un terzo il numero del parlament arì Fin dall'inizio della legi sia:tura va poi approvata una nuova legge elet torale che metta governali:int:à e scelta dei c i:tad inl dei propri rappresentanti in prime piano.

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pressunE

Direttore Responsabile: Roberto Napoletano

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Andrea markil stss governo Menti liavi&to G hiudere la sua parabola. In peCe píi'3 di tredici ineai di vita

approvato riforme impor-tanti: salva-Italia fino al de eretti sviluppo, p•assando per

ilcresci-Italia : le semplifica-zioni (generali e aSiCali.), ri-

forma del l avero e la t;pend reviete, Leggi secondo il Governo, sono per no% di-ventate subito operative.

n2o% delle riforme kUE,

rO., ancora bisogne di provvedimenti attuativi per tradursi in

realtà, Tradotto M cifre, si trat ta di 477 regolamenti, di

nora sol o len(il z.z,4%) -sorto ar- rhfari 3. neguardo, .Ne enanca :- ne, dunque > alrappello ro,

vero elle, seppure diversi sono :n0:Ma fer• `Ytn 'Un , h l'}i3 3

parte è in cammino: c'è 3l prov-vedimento di cui éstata scritta

la prima bozza, ala c'è anche quello ormai detlinto e premiti).

per il cmisiglio dei ministri, Ci seno, inviare, atti ancora più

pr(knai_ per f parCrì di

pranirnatica {del Censiglio stato, tl. :1.3a tk aferenza un: fiCa-

ta o delle contniissioni parla- 31Cnt at-0,

Al--ereseindere dailo stadio il

ciascuno di essi, ora le cose C'Gre ica re r tut ti, anche per

quei regolamenti con un iter

. , , ,,, , , ......., ... , .........,

.':•••.gANC .l..1

i.regeiatneriti

Sili) in attesa del_ parete delle coMml,,Sk$M che.

teoria, si t.iesso-•-yì rìz31 --re

anche 'a Camere _,<ciolttz..,

(à, A nem si p eSe.k3- de re che il precipitate della eri.- si di Govertte abbia raileritate Patiivita degli uffici legislativi,

Da oggi in poi, pert:)..,sí dovrà te-ner conto dei fatto che a Palaz-

zo Chigi ei coricezetrerà culo

capire meglio confini m aiell'attivitàbisogrieràatten-

dere .13.e:in:e:ilare che pre-

dispoga dal Gtwerno quando artíV3 eapc1:3ea. IM pe+-

tràaverct un'idea più pi-ecisa di quali provvedimenti PESeCt3d-VCS lui:m -edera. portare avara i.

Daltra parte, una Situazione Ile l genere - eOn entri -se ia-

le dì atti attuativi ancora da coeiipIerare- nOn S era nlai ve-- ificata, Per di più, iprovvett

inaneaati ratei:Urtati di

far venir meno una parte di interventi di riforma pensati co— 23:F in: iSte3 -132 (krgMliC.O.

rattivitg dei.,-..lcitterito si do-vrà, pial, :incrociare timi quella

dei Parlamento, U;Fa parte dei regolainenti in cantiere richie-

de, infatti, il parere delle com-ntisisionì parbareentg3 i. ce)inpe-i enti. Attività che rientra

quelle elle te Cainere possono Si Ve}gere tirale Una VC>11:;I:

te. LO .;n0d0 dìVenbl, PerÒ, tan -e VOrrà il Pari:m -imito

preitdersillmpegno di manda-re avanti i pezzi. numearlt: riferiret i3tG rive rno Che nen c'è >iít Estlprattuttt), deputati

e sentatori > moli-, dei qualia ffaei- ocridati nelia campagna eletto-:t-aie, troid e ranno tempi) per le

.attMtel‘ parlamentari? Sorte che faCt (Sin1182. dìVerSi:

provvedimenti, A con -linciare

dalrautorizzaziene unica anl-bient31C clic pe?rO lia gtili avute)

vía liberi del Sxmato e ora -,etra quale della Camera, ()

conte il regolante nt0 SUI valti- tazlimse degli st udeirti e dei diri-

genti secilastici; inattesa del parere del CO3U100 di Stato., do- Vrà"130: preSZenE2"i' Zintiardi cede

commissioin parlamentari, Per questi, COîne per aliri

priWveditra:.'ntl. in una situaz io- anAtiga,l'iilt 1-'82..Spi-32112.3.

farcela non è, tuttavia, taxon?, persa, Diversamente da ali ri re- gai:eremiti, cui destino è• se-,. guate. O quasi. Per esempit), decreti a -trami:vi delle iiheratiz-

zazitmi opptire alcuni atti della ritoriria t:IC .1 '1375:0re Canile le li-

neegaiirlasitiratitonomiasecila -stica 3.t, rmi lla ea.3ete:Mi 11D87

do per la crescita sostenibile,

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l ggiornar e tc sul(' ttuaàone dei decreti L'inddesta

Norme ettuate* Norme da attuare

ALI/A -ITALIA (totale nonne 89)

Uk.

ceEsarrAtu (61.) N ,

,

EMPI,IFICAZIONE n N -

Norme attuate EA totale

petutotinte)

ra„Vis '.

10

oe 4 r

MORO (27)

‘N , ks:

ENDING REVIEW (12A)

VILUPPO (86)

1d L *aniornemente effettuato - rispetto ei Reting 24 dei 2 dicembre - bese dea Gazzett tiffkiMe

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M PLIF1CAZIONE FISCA1 (38) ptut

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La deregulation Architetti e iRgegneri rirruista sulla carta nuovi compensi in bilico

Cznytim Fotims

:: t t libergirazioni, una del/ e biandie re dei fi ove rim Monti. pagano la fine anticipata della legislatura Ci337 la niaricala adnzione di un a ittiga ( di? e v.:3) SCCii3eFr.Z2 re:go/amen-ti atti az ivi. Per comp re Ode repertle, in buona ì)• te, lorienniiiinnio pro tiiercato dei Governo tecalco abbia prodorto meno delle antise e iic'et.'ssario riavvol .ge re il film al decre i o (Tese i-Italia i Di if;irict.)

pare icatre t Al di U. infatti. ti elle .£1:Y1TV. e di settsire dai professionisú alla tx.wiiia alle assicurazioni - dei pro vvedinient o é in buona patte contenuta n elfart ieolo ,Zhe.

ì.9p011ef 1132 radicale oliera di deregolainentazio ne dek art k i ià ecciti° miche inediante abrogazi on d i lice nze>

autorhgzazioni,millansta non

In particolare ; it G (Nemo avtenhe doeit E O SC+tl:G5X';rte all'approvazintie de lie Camere una relaz.i erte che t:peci ficasati periodi e a rA5 interventn degli atti.inoitimentar i ritenuti ancora ne t. x 3, per l'esercizio delle attii,i„„tit economiche, Ottenuto l'asse iiii0 parkurtentare.

deregulatio n andava CORI._ COZ: decreti miniSteriali. Tutto però é rimasto ta :Il Carta. IIE3,SE3i5:teri del/0 Sviluppo con omico

della Pubblica 3if333tinitit t;E:d0E3C bkir745

preparato un a ninna serie. di schemi decreto, 81a le b072e :“Mt: delaste ile0 i tiffici d i Mazzo cingi, ai guaii smtava

npetz.zione ci. co.ordinturtent£3. Impossibile non considerarla

F3ta`i3u C.33Ir3rtepe.r5a > QACJ nuovo d iSegrinwi 3iggè annuale ì_ier ecincorreziZa. i teetdeì

GiWerno hanno C.,0,T.1.faìOnat($ > C0.7:3 misure cle Slp32a4a3la dallenergia e te infrastrutture alla trasr.?arenza dei mit:ratti tegKe •ett si é persa in questo

concitato finale. peSante ar.Cle

quella rappresentata dal Fondo per la crescita stisitilibile, roti primo decreto sviluppn ;inverno a:sinva avviatti ,iontanizzazioile degli incentivi allie iniprerie mediante l'abrogazione di 43 tra norme e disposizioni nazio nati t :Ort Pl'A :CU "'YO &creare on unico C•031tenaCg`e delle risorse, Il nuovo En a:h che 2:Vrà21M1,3 dOta2:::Me dj partenza dì circa (poti milioni, é ì.yern ancora al paio. 12 bozza dei decreto che 5.5"dttì333'e é priMita da Care dile aleM,nia manca il concetto dei MììliSte3.70 dell'Economia, Scn ME Utt ardE Cíà re2„,:sci,:a l'o pera:zio ne è stata a ItE37gi3 CO:adiZieltala 3ial arli) &,tiavaz.7-1ChC proponeva un pii drainico infio degli iiicen per spostare risatse a favore della riduzit me dei cuneo fiscale,

Vaiela Uva

all'il/timo miglio la banca de.ile i) pere incerop ute.

decreto Che la igítRS,Pe ha già ricevuto della Conferenza ktilifiCata Stato-città tet.4tirri c , ora sì trova v4;lìo Consiglio di Stata Ai z,-;:overno Càrlà:Tà0:32I1Ci resta stilo rtlit

eVilntuati ci.333"2:à<tni chieste dai ffindic fflinri inist raii ì:>riFlika tF

mandare il decreto in ììtlazze Ira)).

'anagrafe delle b3fra5iallttUrC ìncomp iute,p3 ey.M2 :1)1 salva-Italia, rappresentii il primo CeliSit31(TA0 pece che ,n)StAltan0 Îi Z3 ,mtro Paese, selle/ etri fermi da aria i:tanti:ve: è capire cosa p i3o ancora essere sb loecato e

331:::115:0'cce :ia nivee deinolito enn con:seguente rinssegnazione dei fondi. La bafì: ca dai si i baSt rà?;13113 collabnrazione di enti lecali oiniste ri, per se 07,6..3?. ie

in seti rua pe chi non collahcf ra nen c'è. anzione,

anche rier cntisegu enze conti pubbIttn ;

11MWC taríffeSse .37 la progettazione dì Operi? pubbliche destinate ad atcliiretti, ingegneri, geometri e penti,

Si trana dei cosiddetto decreto «parainetri-bis», specifico per ta priii.gert.azìo ne, elaborato in bozza dai ministeri

della Giustizia e dalle astrtuttt 0 e previsto dal

tiberalizzazioni. Dalle prit s imulaz teffetraate

ser Ek13;32tde CiCì SOIC-2,11. Ore «Edilizia e territorio») risolEetebbero enta pensi più i_ i. peri professionisti. soprattutto per gli iCarieltà rispil'ti

{:3A,M)à0 2.W1, ques,ao. 3i3trebbe indurre l'ESealth,T$

0,3323 frenai:a i:3.5C finale. In og ai C so, sui fronte delle

infrastrotrisre F, Cover iiirf Monti in con alcuni

il-Bi_lì331afstí Pauli:int: da un_ liti o la " revisione in più d3 ceni n punti

del codice degli appalti, con L3 5433,-1,:a cipitail privali citi

; sistemazione defie eateite dt cselitinO ne nallegare, Igalt37 .i) ia predisposamedia/cura i MpOrtanti ilecreei at ti Primo fra tutti qtrei In sulla cabina dì regia che fa .arl lre esperireent0 del Piano cidà,

vokito dai vteeministro Mario bine ra per rfianCiare

riqualificazinne urbana. NCk p.,rebbe avere esarti 3.

ripercussioni stdle semplificazioni in edilizia lassenza di un p rovved inie ti to base per regolamentare la Dia t: denuncia di inizio anività) teleiTzatLa:niniti C 01-11Uni, E3 ffitt smo mossi ì modi) autonomo e nannopre; ,-isto .1a ptissibilità di preseista re <i tilioe iw LYia senza attendere le indicazioni

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Autoriza ione unica Corsa contro il tempo ernia all'ultima curva per la mega-banca dati

Wuseppe Lato« Una corsa ceni -10A t33iip i,

per pubblicare la de libera tra Natale e Capodanno. I..3 Batie.a dati de contratti pubblici, da ttsilizzare p resisti l'Ami -trita di vigilanza di settore, va ve rst

un'attuazione A.l'ultirne. nattnenits utile. Con rischio

concreto, a questo puitto : dì SAbT2re te rtni tie„ #1,Z5kaf per :Sì

priino gennaio ro“. decrett se lficaz

5/)-0),),), l 3xiafa3 < 3atituitoque.to aroF ivio

inseare tutt i 3 docilinein:i utili aUCSt-aîti.031ì appai tanti per i a veri i.eli del requisiti in sede di:

gara„ in altre. parole, zmzi ché fue li giro d i amminist raziOde

amministrazione per raccogliere hife:nrw.ior.i;n11 -?. inin3 t'5C, 3aa Pa che avviami api:saliti potrà

semplicement e "bussare via interni alla porta

eirAntliority. rispartnis Wt n è di poco

conto nexché Si parla dei requisii-ire-lati-vi a i ia resenza

nei registro delle inwrese (1.Snioncanie m), ai casellari ;.Zz. Oudi:atizi (ministri rti della

GiUdtiZia), alla regolarità cortrriblitiva (Inareassa, ilinE

dOCUrnertMAnne miti ma l'h (ministero degii Interni), alla

regolarità fiaCale (Agenzia ntrate), (irtre requisti

, ko-organizzativi 9.2j, dune: (Unioncanie aila un testo definit certificazione di qualità

- ,

n Can fiere delle sempliticirzliMí deve riaprire ai

iù. presto. Senza aapet tate Parrivo cieli:111ov° Governo. te

va della coropetitivitàderie aziende italiariC, pe_terniCETCnte. alle prese Ce_tn adeatpknènd

VeCenj e nuovi. a,tschiedozi nif3:33:E33 tnA03.32n3T?Cri s CM;

tao.:so attuz, -„5., `,. one sempliticaitalìr

poco sopra t.5, per cento, In ip_iCHCORica hen si può

breacindere dallarrivo in porto Ziell'autor izzazione unica ambientale (Atm) ‹t (lel

"regulatory budget" sugli oneri a. mininistrativi,

1,>Aua gia avuto rok p re ",sht3i0.33:e del Cdp. ilise<s

verde del Con„sigl io di Stato e della Conferenza ilitifiCata C lí{ del Senato, ()ra rflanca

della Camera che potra arrivare anche a Parlament o seit

LkTodiett é il regisì ardento, Che rioni 3. M :in sole a tt o sette

procedure diverse per le Pini dovrà tornare 2.Palazzo perii via libera definitiva Si spera già a gestita io, visto cite fidiate a tai regolifinente

atú.Fatn,t3 tot vre.:tbe rientrare tra gli affari correnti denstesint

S «npre per gennaio sono aitew2 guida SUI ì 3gtin

tind O nerì amministra:: ivi, tenia è neva; dei ts,t uill Lardi di

costi s)cculti per ,t imprese ne vanno etimi na Una 'volta emanate ie. litiee g'inda Cigni

amniinistrazi on e clovra fare un regn latory budget" degli

adempimen ti introdotti e di ipielli i3nan2j: Chi sforerà

tettis subirà la curtaz ione CilEperii3 da parte del Go -vett -30, Per i:kis in si` c ri quest o tenia e

ancora più, de nSibili. Si penai WC.dil i zia, che è stata omet s d

ti n raonitorat ,it,Zatnboce5cui risititaiidtivrebixtro essere resi

all mese prossimo, La COZ3dívisi(ine ghe i' è registrata

ai tavolo tra Stato e anon onde potrebbe accelerare anche ìl S'ara del modello cm leo per

l'edilizia< e delle sue istruzioui rat itazio ne dello sportello

tinks) previsto dal decreto sviluppo. Clie dovrebbe partire ..13

febbraio, qUan‹./‹) i a nuova legisiattina sarà s .. isi ieri ntè alle porte.

Per quella data ai ca pirà anche se rt 3e va inaggieranza vorrà

recuperare Ddi aulle somntificazio nibia. Che

contiene misure an ti per MpreSe e cittadini a:hire valido

1S0 ral„, autili `Silenzio-rifiuto - per il permesso dico:t:mire befn VinCOLgi;

ditte individuali eminente dai Codice della privairA invio

Colino del certificato 1 ma:tatti a) ina riliiasto vlitinlIt CUIDA da

ultima spiwia che ha avvolto Parlaspeoto dardi messi a

questa parte.

<Accredia), od fatturato ed eletico soc i ( ASCrah3 delle

Entrata. alla COM,:i9tenza dà personale

L' attuattione dd la novità e, erò appesa a Un3 d.0 CbC

Pisistitority deve pubblicare

entro fine anno, con la quoti e stabilire i confini della banca

dati, De libera che ira avu t° ita complicati. Soie d icerob re

Se rso, dopo kUl laY03:0 ìaieSl, u birra: provved imento

:3t aia s,ofioposta Wla breve consultultme pubblica delle stazioni appaltanti r delle

imprese il quei teste si ì'.W.;3 32d323 prinia

fase sperimentale : in partenza a g,entiais 3, nel.a ftt£iE i e DAI. ei 508

obbiighA perle stazioni appai:ami Dià primo 2p r Ic tsts -r, però, le riaagiíe SA stringe ratirso ìe

Rare dopra Un rdlioriC d curo (il del valore del t3 ereat o degli

appai ti pubblici) dovranno necessariattiente passare

attraverso UF3 aerviz io online di verifica do i requisiti. primo

s al ti tto dell'ob•ligo scenderà a 15<inotila curo, re arrivare a api:dila curi i primo

otte$bre, tatti, nato ihnereate.

Dadí nfiki dell'Autorità fanno 53pC re dì aVe F-e Ce , nek3S0

in 'Verifica delle osservnioni arrivate daila consultazione e pei p ri3S53 ià giorni si. E3:51:33:Crà

'2U

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Sulle politiche attive Manca il decreto ancora un rinvio per le partite Iva Ctendìo Tutd

Il riordino dei servb per l'impiego> e pii:zia generale, delle politiche attive finirà, quarzi slcu ramente > 1311 binario morto Mentre, a fine gennak$,I3n4323bilniente riell'ultìnla conferenza Stato-Reg,ionl di questa legislatura, Si a eet-5.11Cieni semaforo verde linee guida sin rti (e hfi la Certe costituzionale nei giorni scorsi Li riconoscila° 3:talaria competenza region ale).

37ifertS2 Durne ro del ruernato del lavoro resta. ancora J A attuare per lanthissi rna parte: Z:i3113ples,'sivAmente, sorte 2,7 i p-rovvedlmeriti attu ativi previsti d alla legge 92, e le iiaue inatruate veleggiano ltitorido per ce Eito, Anche

l'attwle Governo sta :andando at.-and 31C ir iiiserire i ErtaseiliMa£3s.:.m3t i (in orma unificata del 2.o

d iniire scorso, per ese3ripìi3, 'StatO approvato lo schema di

decreto sull'ai-t prendi mento perman ChtC), quil o che resta tla fare. e cera tante. E dl ce:rto non aiuta la fase digestione ordinaria che ai aprirà ora, lkla akttelì Pro vvalkteraì so Ext importanti, e attesi.

'1E3 1:>riMiS, i} riordini> delle politiche attive, e in particolare dei servizi pie r impiego (il ero e propr itt tallone d'Achille oggi del nostro mercati> dei lavoro, v iSti3ehe Ci):11X;a39.i? "appe83. tre

lavoratori su lo°, e quasi, tutti appartenenti alle categorie protette). L'urgenza d i riformare le politiche attive è

etta E.3. dai fatto elle dal t' geonaioztot3entreranno in vigore i nuovi arantort i zzat o ri

(3'Mpl),, e se si vuole CVitare di regalare sussidi a pioggia (è E33:1 pentC) centrale della dfornia di E/ sa Fornero) serve ricAiltriire ì' i; gamba del sistema gest ito dalle

VAC a dare quello della fase attiva di ricerca del lavoni. si spera (m i rdi e bei liUOv k. i pol iti ei non lascino cadere nel ?•^510t0 questo in:Tonante tassello dell a ritma (vate a pena ricordare come trde delega era gin. prevista dalla legge 247 del zoo?, e da ali Ora 3:E•325", eSkerdtata .),

krrivera probabilMeMe Ereinis :Cacci:a:do sui tirocini:

le Regioni baja31:3 pro pGH a -aì GOVen15.)akuaìi correttivi a/lo schema dì provvedimento mosso a punto dai Mi rlg;-..ero del Lavtiro, iter:ordinai:ore degli assessod regionali al lavoro >

GiaufranC".0Shni33.1Cirti, fiducioso che all'ultima conferenza Stato-llegioin (forse il :E 4 getirtaits) si s'lglet'à Pintesa. Non taglieranno il traguardo irt vece le tii Oda' tà semplificate di com,alid a delle d i ruissksni e i decre Ei su partecipazione dei lavoratori agii un' li e al ert

Doveva essere emanato entro lì ì ttobre. hwece, finita

le.glslar u ra, l'aiteso decreto che avrebbe dovidto individuare le prestazioni di lavoDo autonomo rese dai

rt ifessionisti, per le quali ei3e scatta la presunzion e di suborili B.32:ì in:le, non ha anixtra visto

la luce, lin rirardo Che

inette ín diffiS..:.,)U azieild e; e a3T3i.a kiVe ra E o ri a partita

Ira che giunti a fine anno non siannoMICD:n se (:e. i:3 Chi: inc,dcd potrà p rosegli:e la loro 1-1«restazione.

La ri forma Fornero per stanare/e false collaborazioni

aieaila ilapreViSite a ia' criteri az-Ai-abusi. (un iail' ia hnua ra tertIn<ralì., fatturato arj310 e ì>reseriza "llsice in, azienda), :EU &Carla n? dei cio at i tue bastano dm:, su tre) lìrappo rto p rCa.33Bé. " fitlizìo' > e quinli t rasfi>nriabilej£3 Urla , ':;baio ne. La stessa legge e h2. però indirmia; ali:mini:asini a-ei a pre.SWIZìOrte iX$n opera, e tra qt3e,tit.: L: prCSaZì081rese nell'eserciz io di attività professionali»i3er le quali é tichiesta sdIscri -Aone a un ordine professionale 'ad arpoHiti registri > albi, rDeli eie nehi ». sede di prima ripplicrudo ne di que.silandrtaa lì núniste ro del Lavoro dow:,a en32"1333:é (entro il ih ortoti re) un decreto> se n t ite puti soc per eleq-3C.;5',Feie pte53.:12:i0#1L Vere è i: he 3:1013:fiC

.apìk laerar;iia. per i rapporti in corso, da i uglio ,w1,3.'M a

manazione del p rovvediniento é importan te perché fa ebblreZZ:: l'auspicio è che si arrivi i' a' pubblie;32:htte.

Altro ritardo da colmare à:ipla33"10 p r1Útt:t) é LI predisposizione delle norme attuative sugli ince ntivi a

•

ll'iaccuazione per iiivoraniri a

•

nziani (overo, digoecopati da oltre 32 trIeSi) cionne i r. aree wantazgiatt_-, Si tratta degli tigraS'i COFItfibeti:Vi nella i'ttí513:r2 dei so%) a favote dei datori di

• layer°, e che dee.01.7Mrii)' dal • gennaio zoc. Ar_teiie aii è • rei le. però, tin decreto

ai tUat - d2 preiiiSp):r3Y2 da • anno:Marmo - Cile F30.31 , • atti:Ora E23.3) emanate.

Resta ancora tutta da giocate hp:irrita, rara adir:, dei rarmortizzazlorte della iegp?

i 92 al pubblico impiego specie sullutilizzo dei COntrattí a tempo detenninato) e anche la d

•

r.:O:LUC. che titii•ette alle part 5,0dalí Lapossibikitii ali accorciare gli "stop and ge" dei - contratti a tempo nei pravaita va ManitOrata. Se non kmdor;grà,

-ri3ii:3i&tC33) del ',avo r0 pOìrà ;;:en3Pre intervenire .'entro idgi io

per individuate i CaSì debV e ' rid urt‘e a a-2o :Ogni

ffitervalli i. Nista sarà -urta scelta del nuovo Goverao.

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S°Ierld CAS


Per le linee guida target miliarch il traguardo è vinno obiettivomancato

U piano di disinissioni ine$set in piedi dai Governo Monti si reg,ie su tre gambe: confer n:C:Unì a Gap delle quote di S. :e. Fintecna e Saee; COaCiC anle DIO SU I Irter atS) dellZI p arteC 41U ioni degli enti lonaii; va iati zzazione dei

l8IfilObi li pubblici Attraverso un "fon do dei fonde gesairodalúsndeFn Mef-Demanio, Solo da questilit VOC'e irt irie0 dell'Economia, Vitt:'gio ha detto -, ìia voh e di cr ,ebtarsi

airanno.Per questo auspicio res terà scii o

Ceri Sildennel3 dite del t riS d i rCASUre appena indicate so iii la p rima. può dirsi: ormai a buon punto,

meeeanis preilis n051:0 det..‘reto dì?;n:d5S:jOrti 87 dì

fine giugno - poi confluito nella Speriaing re view d higl - per creare uno o più fondi inantett eo n en i. vai orirzare :i migliori cespiti dello Stare e delle autonomie ;ancora fermo alla easeil a di partenza. Si at t_endel8 società G i gesnerie del risparm io che doviebbe ricevere in dote tkr3 primo ptiediet In d 35<3 beni del valore di c ireri un miliardo. "No EU:Sta ìn. lisa n inaprouta da un po', visto che

tlì gran parte delle. voci risaie ai federat ismo demainaie,

SenZa Sgr no n può esserci

Rimane:allo pus aggi conferenza .tinifteata : dove testo stato in5.iao, poi

1.e!linee guida ce ticordate Era unirti d e lia Pubblica

r egnin i ed era ì leca n per 5C:l inilificate sistema dei controlli sulle inipree 8(8Ta 88 vedere la lite traguardo del 8ran'ed previsto dal decreto i eg semplificazioni (I){ artieolcs dunque : Z, a unpasso „

Si tratterà, poi,, dimettere F3 ano alli') ilnent o delie verifiche di competenza stata le, Tert perfis Ine.l lei semplificaz ioni ha

'escluso dall'intervento le ispezioni in niat<ni fiscaie, finanziaria < di sa iute di sic arezza sul la vero, gli il:M:ai 3.1. CU la Pub bli ca

8E8 dovri concettiarsisi rid Uee..810 a lie precedine di con noilo agdcoi tura e a quelle

TO1AleTà utile il lavoro ta tto per le i in ee ;gni da, Nrché per n:tetre:l e pi.18:l0 é. stata effettuata. una ricognizione delle buone p rat iche a il VCIICS internazionale, é stat a avviata

n'intlagine su lin campione di imprese per misurare quantita e qualità dei taintrolii> st213n kilatidi> le. ebbe:razioni Che daranno un'idea dei. costi tkli i88ter./la

delte verifiche, N clic linee guida c'è ll

condensato di L` atta questa ricerca. SODA infatti,

t:C.012,w in principi : buone pratiche e racenmandazioni, p£3.3:8:i che dovranno rappre.SC$=e lecoordinat per gli prepi)Sill aF

controill, Questi ultimi dovranno - secondo le indicazioni c °ritenute miche

Di semplificazioni - fornire, per esempio, un quadro Chia l'O esausti-vo del ti;i0 di v t-.:iìche a cui seno assoggettate ie imprew, problema odierne è, infatti > che l'azie nda non. conosce ip.121- : ti e gn3, ìSpe'A c>ni può subire.

I n fin ure, th3neg3C, i Cedit dovranne esse re mmio

essatori: s i do‘..Tà cercare la co laborazione inprenditori, Soprattutto, le

ispezioni dovramio essere proporz oinli al rischi delrait ività si)ttoposta a verifica, dovranno essere progr.innmate (per evitare la sovrappos izion e cia controllori in una stessa azienda), dovranno prevedere meccanismi "premiaii", in modo che un'impresa già controllata e trovata in ordine nen subisca ntiova verifica dopo 8,t:e0 8:`.131po.

Cfm.

F1 ,..E52;■•

reienco, attesa che la società venga Varat a li i:a tX)8ti mando a battere strade altermaive. Punta rido sul progetto "valore Italie elle potrebbe assicurare gii ai Eri 4 ii8lh3rdì di cprd ki3:1080 uirget di 5 indicato da. Grili Venerdì scorgo PAgenz ?a guidata da Stefano Scalera És annunciato l'arrivo dei 83:leil tre bandì i in altrettante regioni: Toscana,. Unììa ria e Ve. ne E Ci) per concessime e i a loc azione ai

Fr ,ner :ma, &berti

• Più iiei dettagli o sono stati propositi al IlitereatiX

Veneto - un>ex easerina della di flinaiiza Venezia e il"Padigione Ufficiali' a i 1n0 le è (Verona iz due in Umbria - ex cure cantoniere a Gubbi o e Tod Tenia) e< infine> dite Toscana - un ex compendio minerario 2F Ei Marina (Livornolcono n£5 ..ascili3 idraulico a Grosseto -, Ch vorràpa.„-bNipare &Apra ZiO Vi8Ì p resentare. entro il aprile zo E 3, un'o ferta per ia concessione o la be azione degli 8:83:808l8 :C 8:8 progetto di E iconversione, indlcude ancheriinportii del eiiiii>8e > durata dei contratto e gli inVeStÚrkeraiii3: 3ga: raia, Tt.M ciù in attesa del a pax:

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Valutazione e autonomia sponsorizzazioni assenti «ingiusti alte» sul rettilineo d'arrivo Ett ti,W3ritti

MI'appello delie misure per istruz 5:0110 pare.cch a

rispondere 'assente", Dal rego lamento Vahrea130130

ritiee guida per il rafforzamento dell 331E OttOtnia

SeUagtiea f3n0 knidi hilitHilaìllari per iticostruzitine di nuovi istituti, Ma 3 DiOtiiid

indicati neile gin _.ideazioni prestgirate ai d iredi interessati

sono diversi.

SeriZa t$rilare troppo indietro, i& -a riformare i $.isterriza per

teanate non Sel? ie capacità di apprendimento degii lltUdeird lila a Elellè le 3tt3d

manageriali dei dirigenti seolast id. tartess.dai tempi dì

Madastelia Gelmini, Ma relativo reardaineElti), Che ha

recepito gli aceorgiment i de tt„ ti d3l.. senni ifica4 tal la. (Cern e affidate tdi'

coordinaaiento del sistema a te test e che 1t3 vede a ffteacoto daWindire e dagli ispettori) «l è stato varato ad agosto }Siv

preiirninare dal Cdm, deve eutttaere l'ok del

7,3)nniglit) di S tato, Do polli che dovrà andare Parlai:nenie e

re a:Palazzo -t:ligi per v ita

libera definitivo. in ritardo è acche rairdazione

ell'arosolo 53 dei gemAiBea-Italia scdastica, Per combattere la

enti:t:à dei nust ri ot DI ha intttidotto ira le alte unse, la

ansi di costituire fondi immobiliari a cui le aumnomie potranno e,„-infer.im vecchi edift ci di ii)ro proprietà, ottenendone:M carniriti riSo per erigerne di nuovi, Nei rispet cl nxiderne tecniche

di costru riche L delle esigen.ze di risparmio energenco, A llesiaine della ConferenrAlEllifiCalaffl

renme di un accordn gi elltd

le d ivetsenze tra vari gaVento ha con:p:n-tato io

ittamento della decisione, Probabili:nein e a d000

Ancora più 131alien'n anUn li 00 VC linee guida

5iill'autorionta scolastica, Che sarebbe rii tltiv in e arrivare, stando all'art. icol urti dei '>serrip radro 5 maggio.. Ma Che probabilmente non arriveranno p3if,1:3att-22 ,E.:aieg 2 Frt..E33,aai ore fietisibilità

agii istituti sia sulia gestione dei budget sia sa2 flessahilità(lyga' organici, prevedend 0 ad esempio lta E'lasdta ;quei

rete, ricinede re bbe un aumento bac'i d ileéerai

utilizzare per nervire pooi. 9010} C -eppure avt)Igere progeti hhé per faverUe 1>integazione nelle clas.ni o ppil3FC C.iiallrage;:i re -. .feritiirierti dì

dispers ione, Un'esigenz inpCSAbile da soddisf:ire

col-isiderato il quadro di finax za. pubblica che tutti conosciamo,

USF2V, FA

AtitottelloCimehi provvedimento in

forne e nn altri) che, invece, ha initén aggiitiranto t ragardo,

Il ministero dei Be ni cult tirai i }li ò,in fafti, sertz'abre, mette re 1el p }:npr} earníere }e h ne e

guida nulle spmsorizzazioni dei reStaari, reYai e di.fi

decreto azioni. rì Ciao Dine atipCiia Sale

vaglio della Corte dei conti, dopodiaéPatto finaie sarà in nibbi icazione sulla «Gazzetta Ufficiae».

Pin di:fii:Re da p revelidVa3:i? ‹ inireee, destino del Ilpr - anche questo previsto d al Di sera plificazioni - che allarga le • Maghe. degli inter ve lieve

eritità che si possono rezdizzare nel .Z.Orie Eli n: late 3xs.d3frt3eFld0

d eli 'atitorizzaziorie paesaggintica ovvero della procedura che diniezza tempi per ottenerla (13,12o :3 60 siorrtil'e che

presuppone un ridotto numero di lilerEti &p:esci:stare

zilla soprintendenza, li prOVVedinienn3, i'lafai ti, è 13,5Can3 stanze di via del Coliegi o Romano ed é arrivato

P:31a7,20 Ci bigi., dOVC è anChe

n.sto eaartlinato nella ritiri iOne dei preclintliglin deF Mina:iridi

znercele -1 Scorso, ottenendo ra :per 0.80 dCiplaiSridtn:

con.sigi dei ministri TI problema è, però, che

Linai0103 3 £ .prf3`'EEtkin

Via p reinnirza ve dai Governo, dovrà5Cgi3lre 1ED trt3eidard

it ^ r,é prevede i pannaggi in rerenT tiEnifiCata,

Consiglio di Stato e presso le ommission3pariament3F3,PC:

pdi ritornare a PaiaZZO

per iì sì deliintivo. I tempi, iirlearherite,C 5:D801'3 ,2rd:é

Tiro venga c ona pi etato eUn aneca - ai.o. quest ne, pèrd,

soprattutto poi idea ed e legata, partie:31.arC, a C. Che

decidenumo di fare le Catnere nei con fronti di questo come di

at ai l:ti plaYirVedibien

tivi delle rifornie Mon ti, Per le tiptabSC3322:ai 3C:37

ia ntrada e in discesa, Le linee go idalia niìd aVUE Urta

offerta elaborazione - ér2a30 Ie &e. perla 3rirna"VOr3. hl

pih

kRAte r< kTO ‘;'ar0 ma ora sono scritte nei ) SII

L'obiettivo è re.,:olainctitare la 3ii2teda iella riè erCa

sponsor pe r i restauri dei arlera

corto di criteri, L'intervento si e reso zincor più. riecessari tea o la vice mia

Golosseo-Della Palle le F.uFa<dzt3 con cui it E e r0

ha siglato con l'inprenditore marcii arie un cora nat pe r rinaettere in sesto, gt<azie contributo od„ il d eli re, Kiri lì:teatro irartno

prodotto polemiche e ricorsi.

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5111EIVffigffigniggpffing: • ••••••!!!!! ,,,,F93109NEWARIMOKiigig. StangERNESIERIEgliiii:

gítigigig! 'f•=12-riU;":"

nnk,€,MNOWi,í.

OP.OD.13€

P !

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ll'erldOIS Direttore Responsabile: Roberto Napoletano

Dagli arredi ai lavori la superAva al 2296 pesa anche sulla casa Da iugiio 2013 aumento per parcelle,. ristrutturazioni e materiali utilizzati

A.A A CURA ai Cdsdaro) 00.12te

Neppure la CaSa salva dall'aumento dein-va dal zi 22,q,a,previsto a partire da.ltìneds

2013 dalla legge di stabi-li tà scema Serlan;18.3.'

dai Senato, Certo, in niolti Ca5ì ehnfirweranne ad applicarsi le aliquote ridotte al io% e ai

nielti proprietari sperimen tranno il ritsycesy del-l'ali quota stand ard,

Tralaeciande le semplici sipo-se di. gestione quotidiana degli immobili, Ilva al 2.2..Ns in-spattissrà su. una btra pai"tt,i degli inter-venti dì reasirenirtAtirie.

Di ma di tto si applicherà al-lepareac professionali geo- :Metri< ardllilegi e ingegtien gAggiati in occasione d lavori di ristrotturazione, anche ai compensi per la certifkazione efiergaiC2 allei:pro al rogitty

oas.o di compravendita oda bl-sefire negli munitici inimobilia,- ri dì venslim o ihea:ZiOrle.. 3

J<. poi, nel perimetro ‹dell'i -va it net rore

redamernA dei mobili e degli elett

Ii quadro é.. più sfumato, inve ce, sui laM33:i 1:-eapropri, cioè su-

inten,enti nixtuteri.zione or-dinaria e sttoordtaria nAlc. abita, zio (23,sandh prepriCrario eco-glie la via del tbi-da-te o comun-offleaespista direttamente rWite-

riati - come ad eseinpio vtanice pennelli -- applica szeinplice- niente 22 per t..eritts. Al anitra-

qtlarai>. iih3 Sai:un erli- fiuto a Este'i destinazione at. itativa è affidato a isnimprm,

-sra necampo dell'lita ago-

volata al io% per l'edilizia, d' nata '.a peralaPerite dalla Fi-

nanziaria zoio. Tra questi due estremi ei s'ozino

Krò urta setie sai -nazioni iliter-

Medie più o !MC>10 compbeate sia gestire per 'privati e le imprese, etitne l'acquisto con ptm.

s) heinige eh&iddiA -rì "be-

q3-1 pratica. prodotti preriri per riligAii2liOnie, CCale terneysifimi)sy sie -beni sipitica-tivr u MI Serie. dipn-dotti elenca-ti da un decrent del 3999, t.lalle nestre ai sanitari dei bagno, che sesmstarm "pa31:ei rlira 1Z:5% e in parte ad ali )ta standard).sierà ;Male -piccola s per

cui si appli che rà

l diadotta ìxtt. 13priiria voita neità manovra lu gli de 1011 (Dl 913)e O:: volte modif atti

oegli ultimi mesi, la clausola di saivaguardia é /a norma che prevedevo l'attrae nto automatica di va ne i caso non , fossero stati

upe roti l'anno ori riordino dei bortus fiscali e

assistenziali, La iegge di sta bilità per i/ 20'13 riduce a punto l'aumento dell>Iva previste/31

gli o, non ese &t te possibilità di sustriu con un taglie deRst agevoiaz ion i,

quota al 4%, prevista per l'acquisto e la cotartizione della prima

e per la rimozione delle ba.r-rie re archi tettoniche,

'17s-icuicainente s tutta ropera-aione una replica 1 qnhni:0

31t' IxS'eri:CEA-337e aata,

l'aumento dell'ali quota Iva dz.d 3123 per cento, M3 I3013 N:9091a di-menticare ehe nel frattempo la crisi economica e peggiorata e il

:Ero h:FiiriOblliare. ble,C.C•riite

anehe dal ereih3 delle erogazioni di -munii -ha inl-riate 31-13 tase ne-gativa kconseguenze sono tineera nide da -verb:caro

tventa inworseibile, allora, p re Veriere &e sia più_ alte il rischio di urta spinta itiflaairsiiistina con

arrotondarnento del prezzi, i:he pure ci fu all'indomani del l'i

dccosc settembre, o se invece sia pita r.>e-

rell'etto di ulteriore de-pressione dei consumi edeila do-manda interiut,

Oltretutto> 'l'aumento dellIva ectindsie rà ctuila lltie della det ra- nt irte if.aPE litr.,,ge 5,CM-, reCiF-

pe ro edilizio e cort per ri- Tanit s-inergetity), destinali propsriedt3li'lugliolountorsiare ;31 per (imito. ECCO pe3rhei 130i3

eSelaS0 Che il nUCYO Goveirt30 decida di rimettere rrii33:10 CleS-

sier Iva .per scongiurarne d tivamente il rincaro, Dopotetto, sentirebbe molto romis› (`),,i: miliardi di curo citati dalia nor - Ma contenertici:i clausola di sal-vaguardia con l'aumento delle imposte inffirette: Cplei/hielli-ra,

fatd, tiene ancora conto dell'au-mento dell'aliquota ai iost), che la legge StalaillPi h;aertiiSata


nuove pori 3 Tingi eSSO.: e fiaìjper0 3 fktiabìiatiVì

di un sottotetto che costituisce un>unité ahttativa con cerattenstiche aut ondine;

• • •

Regoke Consuienze orofessionati per # terventiPt t.zi e operali ,7,cii egate all'abitazione scontano adivo/a iVa ai 21.% destinata a

salire al 22% dal i n'.u.:3

•;

Ns. \s,

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Gli esempi

l i' equisti tavari legati atta casa, Cen den'aliq urna aopticabile t2' ìì pa&Saggjì) 21% al 22%pre.dsto a parti -erta:ti lugtio 2013

invece tacq isto avviene per un intervento di manutenzione ordinaria straordirwit, Clva é al. 21.-Z23/4, a melodie l'acquisto non 3VVEflga con pose in npete; questo casn l'aliquota é a/ .10% comunque < bisogna iene re orito delle regole per i beni significativi

Esempi' Acquisto dì termosifoni ehttuato direttamente del. proprietario presm ri vend bre senza posa in

Cqi.d5t0 d'í porte interne nell'ambito ci i un inter seent o di restati ro e risan e mento conservative:

iii pa in parte 3 t

Cambio dette finestre in un &leggio con nuovi infissi con duppt vetri: M parte al 1.0%, in pade at %--.2.a

\\' , ks\s\

requisiti prima casa Un ripresa di costruzione:

* Acquisto di una osa mem, senza camatetistictedi tostandone per la uniate il proprietario ndii punb.k.neficiare delinscontopriMa £253

' Acquistod5u tott accatestato come 833g32.1;30 (C/3) dal rtlpC53; 2.1%.

\k‘

E5eanti • Parse €.a dei geometra per la

ì)resenta.ziorie delle SC,:-t sportello unico per l'edilizia;

o Coni 0150 del tea3k9 pCf ttx prepana2ione della certifice2ione energetica da n„.,wite in un anntimdc,. di vendita detta iese n da allept e al :notte 2

* Parcetta rchitetto per La dite -à:aie laveri dì U8 interventn di restaurate ris,an.ainerite conservativo

Regolt l'aliqunta ha resta al 10% su lie prest~i di servizi effettuate base a contratti da ppatto per 'interventi di recepero edilizio di q kta iSiaSt tipo su edifici a p re valente d estin azione abitativa

Eserayì Divis ione d un a ppa rta imito d12 a t:oggi pii3 piccoli mediante la costruzione di una parete di una parceedivisoria l'epettun dì

eg.14e, L'acqu;sto mate dati e beni oWersi dai beni finiti per interventi

rec,upe re edilizie di quatsia Sì tipala scattate Pah:nota lva più elevata. a meno che non avvenga con posa in opeti3; i n questo caso ratiquala é quella de 10%

EserrO Acquisto della vernice e dei pennelli per La ti nteggiatora dette. pareti di casa effettuato direttamente` dai plot rielarim

Aao iste delle piestreite per la 3;i3C1Wa perii quale it diari ditere effettua anche la 8105.53 in opera:

mA:

Regoie tr caso d tavori casa, se lacquisto «beni finiti a avviene per un inteNento di restauro e risanamento cnnservativo, oppine per una rìstrutturaziorte ed itizia tt

una. ristrutturazione urt.gnistica, Viva é ;minare 311a percento, Se

:51'1

\ \\

\ k

grate I n Caso di tnterv.enti manutenzione ordinaria Sti33:Ablad&533N3bibilOid, valgono come nquete regnie 13enicolati previste peci cosiddetti beni significativi elencati dal DM 29 esconssort ineatecarichi;:infissi esterni e interni; caldaie; videncitotont; apparecniaturediaMdikionaniento e ricteld dell'aria; sanitari e ria Ulcerino t1i bagm);Miplanti Eli sicurezza. Per qu'esti beffi

sì 8P..0k8 r143M.à0% sul:valore detta manodopera e dei materia gonsumn e.s.0 utia parte di valore del bene corrisPandente manodopera e materiati diconsurne, mentre Sni resto del valore dei bene

natica t' ve

hempi • di n unvi sanitari nel

b=agno di caSa palle a110%, parte a

o Sestittilione delta caldaie condomi Male can un nuovo eaeciellna.ccindensazione

Regote Sulle opere l'Inali .:23te at uperamento delle barriere

archit M-tuniche t' iva testa al

hempi Insiebia,kiocie d un ascensore adatte ai disabilii

t insta :lazinn e di M SCMY-XMa a Winte rno dì E.3 n'atrit azione:

Repke Sulle abbzion ve 3d3 prtv3ti

imp.yese dì eAntr&dw .i> entro cinque anni daÙUtti 8332ione, applica aliquota Iva ai 4% sul prezzo divendita se :lie rrobe ha requisiti 0818 cAs.a e IvAM se mane ano ni.g.3.stecwd ulani. Viva ad aliquota massima scatesolo nell'ipotes di abitazioni cori caratte eistiche. di lusso. LI Va invece.seiripte at 21% (22zY, dal i' luglio 2c.i13) per gli immobili rKifl abitativi veaduti dA11 iMpf CE* a

tsempg Acquislo dì un a Ilì3glit", (CI

Repte L'aliquote ive resta al 4% colta costruzione delle ari ma casa, così coMe.SLt suo ampliamentoestilla costruzione di bo.x attim .con il limite di un solo box per abitazione

héRipi AmptiaMere inter* di unavillette inenofamiliateaCqUiStata cta hefiefki prima

&CO n „zy ,

Regole Sul'acquisto di ambitimi e :ett rodo mestiCi si applica l'aliquota Iva alli elevata. che passerà dai 21 al 22% dai ffi. i;.) 2013

o Affltd5t0 di t: r33 3:13dna. corn poni bile can pril in muratore; It":',-2.2.%

•••


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oue;alodeN opeciod :anciesuodsed affinami

ZLOZ/ZUPZ 3un ssoad

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pressunE


imu versione 2013 condanna le imprese Pas,,gtate MítIO 613313Ù Tonati

Per le farnigtie che lintio ì: 'S) case vuote i) affittare > o

per i titolari dà negozi, l'Imu del 5.231-à più SC:33plite da pagare

Ti spetto a quella di qurmt'anno. Vii M soffitta, dopo si)10 21337

M...? di probiematica prova sul caro- Rmpostaiocondominio fra

State e Cortisrai, con la divisione fraui del gettito ad aliquota Harii1:31:d destinato alrEratio d resto deli'imposta, aumenti locali compresi, girato ÉlriTZ:eai Si33.da-

L'Inni su abitazioni e rxeg,)zi an- drà i3ffigt.i 0at.3.31 e bis-o-- pia •pire e aq3les3t3 semplir3e z ìone corrisponderà auelle un al-lemerimento dei prelieivo, In

da nea U.$)dca, qualche sperattza

itionaerit o che gli aumenti del-le aliquote tegistratiquestlanno

parteaZI:lecon la (»n-fUS:Orie 5t3..i. d i delle eri-trate,aumentata dal fatto che le 3ti- DAC governative 333 CE31, 03) 3333

ti:i fare i hanno

richieste ai contribuenti ahe per timore di buchi dì tiilanclo, come confermato dal fatto ehe gettito EMIISt33t3e3 dovrebbe superare di circa miliardi i tagli in-feti: fOrdi riequilibrio asse-oat ci:313 siato agli cori lcicalt,

(ai &-'e03 dì 5per3n2a, f`ertnatio

gett,aq non rappresenta 3333 '133C(Arliellt" dei sindaci >

cl->e in cambio ai Yedozw pratica-- I:CU:Dte .31 .0333 3 fini& statati ano 31:5 gioco Che 33à C,C133:q3k-S'30

SMANU L'attribuzione ai sindaci di tutto ì gettito sul case non aricel-ilsce i Comuni, che ln cambio si vedono azzerati i fondi statali

3a333t131:1i zero, i correttivi paria-

303 d3.[ dal d1--$ 10 il lugl io tikdia raVi -3003:13 h spesa, 313 33"..Mi3e dopo eit.ra le j chieste agli en ti locali Kr

in questo capii oiorimatigo-30 quudruple rispetto a quelle in-

tre,dotte a meta anno per il 2 ...m.„ Per

01 3.3 elementi di

previsione, bisogna poi eot-mi&- rare che e33I30A21133,0. gJi 31E3rienti

deliimu. sopra Cf. t(3 sugli bi dttlie abitazioni p ti 33 - c ì pati, sono stati parecchi ma 333 13 1(0303 in dai i'esimrire lo spa-zio ffsetile :3 Elispos:izio -ne dai 0 03-

11

maxiernendamento ha cancebto un'intera

spos'i ione ..aSeÉc'J n d senza regole definite una parte deUa riscossione

issuto:p:n im'ineette:cm..Inevi-- inetilnid rieg,pe 3 i:abilità, noi. tabile, irolte 0331 3.313 limato la nu(wa onda- :33:2331.03i abbci) spinto n idto ta sac.rifi giLí messa irk t:2,k

Che cosa cambh

1:3 ni.msra disti baziOne dei gettiti mu pa rti m da 2013

\\\

M Cantane Abitazione ptincipalez gettim

• Fabbricti ruraii3tWRICretatt:

• O3 3031

intere gettite getiim restati i e

Otre la quota &ariate m atiqueta 381:-e3 mille

Atka Stato • Abitazione ptincipaie: • Fqbbricati rara ti strti

nulla ▪ irob z qunt.a erariaie n

atiquete ai :.8 per mille

Ai Comune M333) gettilo

Atto Stata • Intero gettite dei fa bbricati

33.!;331i Stn.ingeritab

(probehtleerrore norantiv0)

Al Comune: Natia AU b State Quota erariale

Nunto at 3,8 per mite

Atto Statot Gettiii) ad 3 tkOC$13

standard det 7"A per mille Al Comune Possibite maggki arki ne firmai 3 por mille


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da(:. L'aliquota neuia "ordina- r:t Militata nel '-atin è stata dei 9,33 pet e veda anche il So- le :24 Ore del 3.9 Cl3CO33ibre),

per arrivare al tetto del to.6 per nilì:c'è-ttpazio per altri innnent i defigi per reato .

Ar rrietteM Bei eSsSeti le spe-rante di alleggerimenti tiseali dovraano invece essere le im prese e gli alberghi ; e iiseiserale tutti i proprietari dei fabbricati che lleatasto raggruppa ne ca-tegoria D. Nei la loro limi

li nota standard (74 per le) andrà integalmente allo state, :Ma il Coinune..pata appll,t- re 33:Oa 113agg3,03:a3,33.0332C: ad 3 per Mille una strada che probabil-mente sceglieranno molti s nda

Ci, soprattutto negli enti (in parti-colare quelli medio-piccoli del Nord e nelle aree turistiche) in cui imprese e alberghi offrono una quota conshatinte della base imponibile.

A loro, poi, eriservato infor-

tunio norniarivsi d i non facile SO- 1117_3033O, Nei cancellare la anona

erariale dell'Iran delle altre cane- perle, il Mardemendanierao alla legge di stabilità ha depennato l'intero 333:3$2Dlà3 33, CO33IF112313. del DI 'znn, creando una serie dì buchi neri:nativi,

flemma n, infatti, prevedeva la riserva ai Comuni dei gettito deì Utbricati rurali strumentali, e questi tecnicamente sono fab-brieati;:d.33,SO reautt 3Via daSSal-

reti in categoria D/to, zot3, gettito dovrebbe esse-

re riservato allo Stato, anche se ad aliquota agevolata del z per mille che però può essere ulte-riormente ridotta d al Comune evidente che questa situazione itecet35ità dì una correzione per

3.3. normali Va,

comma abrogato conteneva pol il i'-33t.t O Che kE C13.30EaSESade fosse «versata ailo Stato co nte:Muti- mente» ail'Inau. Ora i termini di versamento allo Stato non lato-

no più alcun riferimento norma- tiVO. :31Che se si p0Erà rimediare facendo riferimento alle scaden-ze dei versamenti co :Minai i,

C .R3 Che non potrà esse re risol-to senza una nuova norma e l'abrogazione delrubilinti perio-do del comma u„, dove si prevede-Va che accertamento e riscossio-ne dell'In-in statale fossero svolti dal Comune a cui spettano le inaggimit;,omitie a titoio dì impo-sta interessi e sanzioni. t: ovvio obese il C aname d elibera mento dell'aliquota per i f:abbri-cad anc riliteresw effet-Ware gli accertamenti per recu-perare la proprin quota, interes-se che viene meno nell'ipotesi di confernia &Aia Sid2,33334UOU_SUltt-

dard, Ed è altrettanto ovvio che anche in, questo caso occorre ri-mediare con un intervento nor-mativa. magari prevedendo an-che le modidita di effettuazione dei rimborso della quota statale, che la circolare 2,D} del 1 -3 di-c entre ha chiarito essere di com-petenza del Comune solo per la

parte relativa alla verifica delle egittimità delle istanze.

SISSKe,,,A


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unto I " ,qalato per Ie Iànirglrcnu m !

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Conto >r,n,,n1tor.,,- 1, f n,o, Iit numerose

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Conto Tares salato per le f &iie numerose Dove oggi si paga la Tarsu le tariffe potranno rincarare fino al 30% per i nuclei oltre 5 componenti

Rosatbe Reggio Sarannoi nuclei familiari

"filliTker05à a pagare ildazio più pesante pe r la Tares nei Comu-ni dove oggi è M vigore la 'far-mi, 'Ala anche bar, ristoranti e mense, Insomma, l'ingresso del nuovo tributo non a3,-verri in sordina.

L.>nrinosta - che sostiti3Irà Tarsu e Tra e che dovrà coprire integrali:tieni:e3 „servizio di ge-st ione dei rifiuti urbani, di quel-li assimilati avviati allo mento, ma anche i ms333 relativi *3 9erdZi indivisibili dei Com-

- avrà 318 MIpatr0 forEe su fa migli e. e imprese, Dal primo gen-

sanintso sostituite datele tipologie di prelievo at- tutiMeate C;itiíenti i.:',a_Mbie- raane. i:criteri d determinazio-ne dei corrispettivi,

O31e? liir2;131:13MtrO, a diffe-renze del passato, Cadrà 1 crin cipio di sussitharieta e O tributo dovrà garantire il pagamento di rotai costi del servizio tli gestio-ne dei rifiuti, Qaest o comporte-ràun aggravio per imprese e fa-

trSAUDR, TI trtbuto dovrà rìpagare integralmente costì dì gestìon ,,--,

che attuaknente non sono totalmente coperti

..... .... .... ....

migiie perché, ad oggi, la cuper-tura media nazionale del costo del serviAo è intorno ai 93 per cento. DA:analisi svolta da In-.115 l..IrIaìeIe. realizZa collabora:1°3:ot can Ref Ricer-che en3erge che gli imminenti sarannt3 condizionati dal 1-131- deo familiare. MA caso di tariffe etomest ?elle< o dal sedare di alt vìtà delle iMr.SreSe. nolcaso dita-riffe mari ZIOMeStkhe. Che, per l soggetti,. dal Comune o dal tipo di nposta già applicata.

«Nei Comuni .M cui è ancora presente la -.farmi - spiega Sa-mirTraini economista di Refki-CCFChe,e11C ha kn'Orato sto-di< -il corrispettivo potrebbe subire un increinento, (3< \3 riall0 al 34,333. Legal o alla necessi-tà di ripianae il deficit di finan-ziamento del servizio Rau»,

L'altro sign itica t bio cambia-mento sarà legai: o alla redistri-buzione del carico in base alla tipoingia di 3lli:le0 faMillat`C. «1e CD:TAIMI a Tarsu 33.Kgi DD-ge Traini - alla luce dei Criteri di redistribitzitine. l'aggravia sarà più significativo z.dl'au mentare dei Mgller0 dei e03-13- po3lenti il nlAchtu familiare, I on le famiglie dì e pih com-ponenti che subiranno kni in- •reinento medio di quasi il 3o per cera o..Al contrario, iefanaì-glie poco numerose potrebbe-ro 3.-eglstrare 3333 beneficio e quelle costituite da un solo con-Tanen te potrebbero M-

sparnsiare circa il 3 per cento». Al di là degil incrementi lega-

ti al "e3301"C dei tributo, costi aggiuntivi arriveranno anche dall'introduzione del corri-spettivo per i servizi h. In media nazionale, l'incre- InellEC, si íretato per 333113 ranl'i- ,0a di tre componenti è dì eir- c a 34.n. Ma può arrivare 19%

di adozione dell'aliquota rnassirna (o„&(i euroirnc,), Per questa parte del tributo, nei Comuni che oggi adottano la -ria, gli incrementi saranno pit pesw)ti per i piccoli nuclei t'atniliar mentre Bel, C013.1.:133, a Tarsu : l<impartoaarù ahhastan- ra

- osogenec3.

nlerernenn delle tariffe 131 improse, iegine all s ArrOdll-

710 de Li Tates, .533M133<.3 dlf«- ferenziati in base alla tipol('igia OCOIRMní ca, «La logica europea alla base della nuova tariffa, se i3ondu la quale paga 3131 1 11S: produce più -spiega Per- 33 3 l)arclarsello„ 1-n'età -Acni:e. di Unioncarrieze - dove servire per passare da una ineragestio-oe tlene Iardfe ail a Una che vede nelle tariffe una leva per polli: iche 0133 capaci dl ineCnr-tiVare i comportamenti più vin-tuosi di cittadini:e imprese e nalizzare, invece, quelli più no-clvi e meno sostenibili». Alla Li-

3' 1<3 quesio phucipio, :E1313 tà che registreranno i maggiori rialzi - oltre il so% - sarauru quelle a cui sono associati i più

coefacieuti d 3< i-

bilità presunta di dfiuti: attivi-t:3 dt ortafr33tta, bar, mense, ri-storanti. Ma atIche scuole e Ca-Se di cura, che in regime TarSU hainin benefiCat di tariffe.G11il7 3<; Cnnterane. Non inancano &oggetti Ciie herteficeranno dx riduzioni, il caso - conclude Traini - delle attività consicle-. rate a bassa producibilitàd -i-liuto. eZ3Me i Cinelna, le autori-messe > glí esposiwri > ke ban-che : ì negozi e /e attiVità Indu-mriali e anigian;stii.».

Trend contrario per rimpat-to del coi-rispettivo per iitervlzi indi visibili che registrerà un ìn,- ere i pe i) t o pi elevat o per le atti, vità a bassa producibilita di ri-fiuto e più lieve per le at-tività ad elevata producibillià di

Ai di là. C11311que, degli lnere- mentì di prezzo : spiega nello «Il passawitt alla -.Fare& è un'occasione importante per far fare E3r1 &al tt. 3 di Ciiraiìtà rapporto che lega ardrahl1S11:3230- --

lt)cali, cittadin, e territorio 33e1 Sie11K0 delt 3 SOSae:litílka, In

FI 3. t <riffe lo-Cali potrebbe-1<s diventare una leva in per ;accompagnare fenomeni importanti in chiave di rillinc io della cresc ta d e Pa-ese. Come la greeil economy, che coinvolge Un :113Brwro ere-se en te di imprese per le ClUali pg3 Sf:Sterailità fa rinia con più conipetitiv

L'Identikit detta tassa oimAN• • ••

CI* osl? Si tratto del nuovo tributo sui rifiuti e sid servizi mibbitti

begn0 O nuove tributo sarà in vigore dai i" gennaio ma si potrà 313gare in W33 quoto Unka giugno. e. in caso di rate, io prima non dovrà essere precedente ad aprile 2013. Fatte

'o 3< 3. CO 33I1'3< il rtalentiori

dei. ptigatietnt3 sormirie gestiti dai con -timi

Cm e è OtaltturM? costituito da due quote che dovranno

garantire; i) la copertura integrale dei costi del seMzio di raccolta e smaltimento dei rifiuti e i costi relativi e3 servizio di gestione dei rifiuti urbani e dei rifiuti asitithati avviati allo smaltimento, svolto in regime di privativa dai Comuni,

21 la copertura dei costi relativi : ai novizi indivisibld del Comuni; servizi di polizia

dell'anagrafe, danihninaàone putibUca, dello manetermitme del verde pobtriico e di:: rffacimento dei manto stradale

.•

........

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ll'erldOIS

"•... N N N

COMUNI A TIA

COMUNI A TARSU


FAMIGLIA DI 3 COMPONENTI

Aurriente medi:Q

INCRE R 1113 GLI SG

CREMENTO LEGATO ALLA COPERTURA .

SERVIZI INDIVISIBILI (9,30 €/ mq)

GU INCREMENTI O GLI SGRAVI

Corli?rii3ra intagreie d..et casti' e rinieettiezieria dal catic.o tettaitatìo

CO RISPETTIVO SERVIZI 1NDIVISIBILI

PER TUTTE LE ATTIVITÀ ECONOMICHE

-..\. ...N

,•,-,.::',,,,,,,,„,,,,,,,,,,,

Feete, :t..:"..ssecvettel ,3 prezzi e tieìffe'zN:D5.-tinìemsemeie e REF F■ serdie

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pressunE


casa: 16 Regioni o scelto la proroga

La «deadline» è più lontana per Lazio, Sicilia e Lombardia

PAr; ttE A A CURA E":: Raffaele lertgerella

Con Papprovazione della legge regruile r3.6 del i li" di-cci:ti/ore atitz, PAlittizz o é

ma delle Regioni che qu esean - no hanno puirogam la &caden-

za dei proprio piano casa, qrwsto 2012 IO 133nrui fritto

che altre ottm Sardegna, ?tu mi a Lombardia, lntab ria

Laido, Unii:a-in e BaSilleata.

Con la settoscrizkine, a aprile -i-.orto, eaE un...Mit...sa con il

Gtiverno > le Regioni si impe-gilarono ad approvare p un:Tic

It.s.ggi per concedere incremen-ti di superfici o di volninetrie in deri>ga <F3 piani comunali Et r an3phU ,e per abbattere e

ricostruire

Nelle intenzioni del tlwerno, realizzazione dei progetti

elaborati dai privati awebbe citrviire dare -unii mano a soste-

nere reco:nonna, cui segni di cri già allora erano ..v iden

ìiti> perché Mimi dove-

:vane avere una funzione di contrasto dei ciclo congiuntu

rale DeptisiO, Un po perché. le coriieunaiin

posizime, a una parte di, et,,,Si 113 data Unti scadenza relativa- mente airVit:}riara, rtinit i 63-

Sì la loro vita è stata prolungata MitiStdrid0 in 3:4631ati le data

vigenza, Spesso, e tamitique,. le 33 S rE di p ntrog.;ii sono inter-

enute anche sulle norme di SC3Star1..a i caaa o rigi

rii nel tentativo dì allentare vincoli o incrementare ts 31U -

mero di domande. pa-(te la Valle d'Aosta e la

provincia Brii:ganci - dove le

norme sono 'a regime' - é nel Lazio che c ittadinì e gi i opera-tori et 3); dimitingono

niaggior tempo per avvalersi delle possibilità del pieno ca-

sa, La legge regionale che io prevede fu approv ai rie. io9

L modificata due 3."0ite (nel Zen e net 2o32), La nerinativa regionale è ptll. Stata lInp_ig13:3:-

ta per lx.mdue volte dal Goi,-er- 130, at13 prilil31rCinidati >eSet:31-

tifi? BerlMietilii, Mentre Go-)'erno ha carica lie iinpugiutire

alcune norme della iegge re- 131/2032 > che però ti-

terigune xl3 RegE0t3e - non tor , cali° il piano casa,

Olire ai premi di -v-ohm:te- C .ia e superficie (..rispettiva- Mente. del di», per gli artlfilkl

menti ti dei 35344, per gli inter-venti eli dermilizione e rico-

gnizione), Il piano laziale atri- 131 .t E e lu t ra&to I'eS

e013 incremento di su-

erficie, degli immobili enn de-stinazione iiitso ,i3011 residen-

ziale, purché Viiperazione sia finalizzata 1 reperire aUoggi

LI canone caimierato o a favorire riutilizzA.> tl3 edillc i í2;3:8C&Sií,

Lazio, ogrni caso, non è runica regione ad aver ricevu-to trian &Rip dal Governo, La

leaze regiotiale 7/zoiz. con la timide 3l cori& igi io regionale slel /a Calabria spostato alli di-cernbre del zoi4 123 C/Ma ultirin

per la Kese:ntazione delle do-mande, è stata. iial . Governi> davanti ella corte co-

stituzionale per invasione del- etnimeterize stataci. ,alla leg

ge regionale si imputa di per-Mettere. .x13 sanatori:a del„.gi abusi edilizi realizzati in aree stittopost e a vhaeold pwsaggE-

StiCO» e di introdurre «previ-sioni che risultano in contro,

monitoraggio resta sulla carta

Multe delle le) regi) i -A dEseEpliharsEy i p Eara. ea5. a

della loro attuazione,Solo taraineni e, però, questi>

proposito si è tra dotto in pratica.

Per Li Sardegna c'è un rapporto aggiormiro scnrso

settembre. cene >incito 5U 71 COMUEli (COn oltre mi/ione di

ìtantì. part dzat, della

pc poi azione d.elrisola / conta l'8816 p radile:1,8,s ogni :ii>o

abitanti. n 3 9=m, degil uiteressat.: una dest i ritiziorte

residenziale, i13% produttiva Ei restarne è detainatn. 3 3183 &cric di altri t3S3 Calvo-pastorali > turiStico-ricettivi), ltecnici della Reginne Ez;steE:to affinate

anche l'Impatto ecoritimico. Secondo le loro stime,

COMuEli CeElSiti p3a33O casa gene rerebbe ll~rtnenre

complessivo di circa 358 3a£i iiF)rf3 di etoo che diverrehlliertis7ri p riiiettand0

dati alrititera Regi One. Ariel:W EI VeneMSVOlge 31133

rlleVaZìmeperkAica, ma raccoglie 3,0 dlrils-I'.80 (W:rondei il. solo dato relativo A. numero di istanze pre.suni ate: 45355 dno ad agosto zolla (C1' 3E3036.341 ilei

pEmEI .E. i numeriche i Pi• Ent rda 23„ eVti

rilevato dopo d prime periodsi di applica.Arae de piana C3S3i.

nei 67 Coinutiipartecipanti al Ceni:n:i:ente erano sono state

raccolte3x1.1dortianMe,

sto con i. regtilairienti statali

elle disciplinano la distanza tra gli effifici., disa.:EtErza degh.

edifici dal nastro stradale», Per correre ai ripari la Regione kia al)brovato una lintlifa }et.-tge

182-2.0i2). I"rti le ail:re grartlgile, nelle ,

scomorne.sedirundo la regione S ìa: ha ?;pos t at o aEPS 3 X3-

sto del 2014 - prorogandola di due armi la data ultima di vi-getrze della legge 2;3 iriarzo

;i:t-m>, n.. 6, contente le norme perii SitiSt eglieiielrtirtivrtaedì,-

tizia e la riqualificazione del pa-trhorirlio edil32:EE>, il plano casa premia gli ampliamenh degli edifici e& intenti tanlp

hannorlestinazione d'uso resi-denziale quanto de stinati al-

at rh,-.E E:à pro eint live. Le abira-

:ioni prissreti beneficiare 3131 int:Temente di vohnoe del

entro d liznite di 200 t r333di ebE, EakErovehrme-

trEa miti superi F 1,000 metri Iger gii neri reSiden2.321 33 )33 -è. pesto aleUrl limite relativo Ala voluinetria

I nAp pe-

ró non deve consentire un at3.- rue hto superkEre a1 :5% e a 4.mi

metri cubi, Per Sardegna ElE3ert3 ap-

proata con iu legge regionale .2.z/zol2 ia seconda proroga, Per cEttehere inerementi

superficie per gli interveirti tàl ErEplEaEneran per Eabbat-

timento e la ricostruzione di edifid reaide Endafi la data

ma per la presentazione della pratica M Comune è sauna spo-stata 2,6 liiiVernbre203: --;;,

Restanr ie prorr$ghe ibEnharifia, 1i 3.311 e E?n-

gLilar che - Sebbene decise nel c3arE3od3quesfa1#ne - hanno fisE-

aatO 3d 33 dicembre_ del pr - anni> II termine final

la presentazione le istaro


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Dovè non pìè tèmèckUftm i gP orni per p resentp re progetti

In Toscana e Campania la scadenza è ormai vicina

A partire dal prt 33:t i lin anni- 3 si restringerà il KrbrtettO delle zone in cui è possibile &un:me i piani catia nelle:Regioni. Di

norn-te che 'aleentivarto ain- i C ki• i31

saranno operative i n .15 Regioni. e nella provine.h atitenortia di Bel-mo, ma tra imasettinuna non sa-ranno più npplicabili ie nonne di Piemonte: Tost:ana e provincia autoixuna Tremo, In P ie.Meg:- te, però> ci sono buone probabili-tà che la scadenza venga spostata 3131 Ciktfliliite 2i .")13: la Otint:3i3:3 sedro nella iewe di bilancio (al Vi 31i: i li 27 dicembre.? tra artictik3 prcirti,Ta della legge regionale

iSttUtìva pi no asa, Sosirtninitimente :3 fine ecirsa

anehe plano casa della C, arna -- ne .12 5133 SÚ Sta-

prorogata con una lese appro-ynta nello Sel'.>rso mese. ai luglio:

data utile per presentnre la dmionentazion• richiesta per ampliare e dcostrd ire gli immobi-li con un. pmolo dì volutnetrin C.3 fissata al 9 gennaio del rrosslino

Ne.ile in te ti:ritt hgitsn-ta una proroga di così breve dura-

i'it£ArtEl eii&Crti 5.`,1ffl dente per mendift,care tegisla-à01-32, regionateni.inateria per ren-ne.re perrianenti le previste tiolin

,i.t.:geskd piatto casa, (tiesteregioiliiilidniEnrto ttilag--

gungersi il' - ila T< -w_ coi Ili;3110 casa è gin se:subito d:3 tempo, Anche in Umbria era SsZa-d32a0, consigtioregit3nale ha prorogato ia validità ai31 di-cembre zoi..4.con una legge apro-„ '-ata /D s -ctirtitiltr£

Fine validità 'mai', invece. per i piani Valie .".sa e ..:e Ttla provincia di goizario, men-tce M otto :Regioni ci sarà tempo

rti 3:V •t•

• .. • 1 V • • • • ,,, •

n-<Pret nati re t < : 33tesii sotioscIr itt con le Stato d et 2.009, te Regicai si clotarn no ti propr ie leggi cou quali concedere premi di voto metria o di sùpergcle por a mpli ere gli edifici e per favorire ta riqualitica2iorie dei tossirti urbani' e dette ..aRt. dism esse attrave rsu demotizione e ricostruzione deg,:í

oih Rúgì nri i stabilirono una durata io iziale dei

l imito breve, ma g3a: as ttitte ne hanno prorogato la validità.

Per tu eio ( o quasi”) prossi mo a n-no per npli 33re le proprie :3N33:- zie-eli o e.- 3.-entizzate interventi edilizi più drastici. In altre altre sette Regioni > invece, si v:3 anche oltre il zoi

Le ìadei pia3ii tutticasit-toriti ;tat,C rifOrMaR, Le

ve eRegion t sono Si 33ntt dO E ki

impostazionedìpar-retriza per soddisfare ie dchieste seroplitk:32:ime qa23kleproce-

artivate quasi ovuragtw. da-gli opernterì -- e per rendere più appetibili le nnsure gewirati. Ma le Regioni si sorso mosse al per evaare il rselii,o di incorrere nelratitcs3naticii applitmtione dei decretoe decreto sviluppo dell'anno scorso), L'arti-tNo nttel deerett3 ilAfa C gioni -Oo giorni di tempo per dotar-si di 13n:3pr:e iegzi I3er ntivare h razionai:la:azione del patrimo Mb attraverso interventi di d

•mmilzionee ricostolzi one an-

che con il rtconoscimento di una :01.11MeErb3, '.'CiSSitintha

veda pr«sistente, delocaldzza-ziozie rai:33-1: de. i :i. e E fiche di dest inazi one

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gegi-n ■ hanno yrele • la

>1:;%.

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ll'erldOIS

O.M.9112.MOotsif 505 st1 .1 d210n6 600123

Atata •• ••

f. U.tik.. 1. f1nO''. .1-rtt..'.iait" : 'Ai••'.g1': . :f:........;" :.....::A.':.>....:. .:: o......tOdU::fft?an3tO:iafUatg. 3ffiU

g,.4•9;Igol...w.....:::::::::::::::::::::•:•:•:•:•:•:•:•:•:•:•••••••••••••••••••• • .• .• .• .• .• .• dfpbbu

• • ro••

......................... . . . . . St.»ENZtk t/t'.t tiot 0%e tri tstAuttio

••• .to per kademefiz"ionee \.\‘ k „..„*,t,,.b.

NORt51

1.. ft. l' 2011, 'ft. 1.5

locromodro dei 20% dofia superike nfifewri ne iintitecff70

t<'ii'E're<10,o/YHP :150 nei sette re veduti -v."

nc.fooi unto itut 20 ,(à d .••fe‘ unità abitefivfaccm vutuntetrie non ug3erf.031i a 1,000 roc. fi A un

friasetniodf `?Ct mg dì setzietficie u'iì}0,ìiletèMt/l/trIOt20 ,eà ofic.tle pe..r moblit enti reefdeeziefi boe. a 2t)0 tue cfí suierticio uttio

• inetoneute.cini 3.5% d kpe dione

Útt'iSii*/„Ch)ilft d eddici resia3oratati e non

1ncroinonio doi 35> dei vourfii per iademotizionee i',..cosii ,̀1aìoriotdìodffiifi feeideeztaif e non

NORM

LR. 6t(1.:,,. ., • St.»ENZtk

•/,‘

NORt51

1. R. 10 febbrz3ìo 2032, ri„?

s‘ci,‘1)N2A

\'' I /,.Z.•/:::::::i .‘k, .Z... i /•''.

NORME LR. 18 Ofcenii:tre 2032., ;1.62

locromodo dei 20% (ma>, 200 • deik sii perfide consentito fn • uvolti una suporticio nati

50% coe des

•

t1tiaaiono d'uso roìdonaía•fu

• fnctumonto dea 3%detla sennffide PC/"ia zinft•kttitrione

netieirtiriele consunti -n ì •edand aventi una sope..rtice pArl tiperlera ai 50% con dmsdnAkinfied'ooroaidotiziAo

\\\\\\\\\\\

ficfooi unto det 259b (nta ze q }

(1/4gieunirgs iihìh=stivo, iintik$poriori

a 400 te q e dei(eievab9e g 5 ma 'kfb 5

non rtteidenzfaii

Iern'etneelo dei 35% dei veforrea i.r.t/}0 £:•giStE/M•i. .̀3)// tìt•ilitft d i 200 fec per an mobid con desti ftaztontt eitiJt.3"`'‘ìr'patttn rKh.1, 2;3t.g. eitterflere dtrozfadeae e 1,000 mq derecfind PtMtà1M

• • • • tecremento dette voiunietne

est/ri PCrfitIA/ non aupenore t200 tue St?. triiyenfemil;an

e 4. 001,ig piezifamíiìa ri e oe

15% pe3. qt.30 non ro.ìduotiaif superficie R../ab'Skil O t ;250 ft-/R,

anAain)o... Auo de(23%,:zer i nterventf dt demtdf2footi rt:t".'s5trnZìh't dfi eircnche con

nue. purctre Quest ditene non

' Incremento dei 50% rief crerfitì odikodUriderNamittegii ìeterverifidf dst rutta razione

• ìetenfenfidf demoftrionee nensark$inee per uàtici festdeeztaif e non

Et1xxx SCADENZA.

NORME L }. 9 til , g,'gì0201:1‹ n, 26

' int...rei-t'', ari..1n...ctelievcRtem et'rì (m;x 200 rfìr.) ,

• •

per g4 " perg,i3interveritie t nto tilmaPe • •

non deztzfeiat'ur< ' ,00u/c). reskziery‹ .tafiz=•ztai.

•

la((e(a:egko(lega ,..5.perg3.:/e. 2.0% por efi: resii.-fen2iOd comoteratsacitri,30%rtf .


RONit's 11Ink,n3""nbrt 2009, n.1.9

\

-;;NN\--------\ 3

dei 50% deivoiume,lei fhbrìt:ak -,

Mcromoniodo135%deivofieno

St.»ENZA

NORt51

1. R. 14 diicentbre 201:2, n.23

\ ›N 5"9'N11

SCADENZA

RONit's t.. R. dicembre ',W12:, e. 23

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!.,CADi EWA

L11

nemeleirin dî 'ir,et ft ieth'e Per 31,5WCIAZta raaert# far

VAIdMè mc.enn percentua decrescenti per ek5S

vniunte

crementarieb rnetzi dei Nr gt i interventi di

dernerfieinile l rieneirmderlie per resideariaii aventi

vniume nen superinre a 2500 me e per Ai:" kía residenzìatf. ceri veiume. rido Sì3rtt..t;afè 0,W€5

re:Temente deita vebri>3e ti del 20% een messimn d :5(X int per

ei-bifami :ììì

ineremarnd deiiavaium det30%NèVabitè A 3re%) pergif interventi M demei it3P

riedairraierid

gAr.inNzAH

•

LR, 15 f 3 r2t12012

EN

L111812012

Ei E 1f.23fìevertfbea2011, e, 22

1, R. 9

\ i`n,:weini>rC

R utd1a2011‹

nerememe det.20% degif edifitf reirferedaii di vete ?n. Ad#15Apei't M A 1..000 Me, g.'3.3Z'* A 200 rim

turf eittd detta tausadat 20% trnex 2.00 me) per ga tèàdiAàAU è dà 203, deia superficie etiieirirde r,ier geeiti neri residariziaii

ncreritert nei Miti det 0% del vdiuide ed use resirdericiaie, e dei:3Q %d'ehs Eperfici Reperti aie:ostinai:i riaddiver.

no-rimerete 2r.YA dei viArane sistente di :mietiti residenziat

a dee

diNgebiente dei..„„fit.tt , per dr...ti-petizione. e rieestr igiene ti edifici enti desti nartrie reside32taie di dimeni)

ffi407%)::OPMAt.'..,04:00hteN

Per inteNenti rif MRT,r`fror4k3 tiqtA r n itea2b/f ,‘ JiMCIld fine ailT>,

dei E rne Cà'.31-je perr i eciihet dEedirraii a i

ís..f.d ,eratAe e fh'19 : te )35% ti tta superficie coperta, pa i:medi adibiti a ì...z.M diversa

ieerecee. dtd, 40.-`k, faiev- h't %) voinma

i ridine:brii residercriedep7

Se te n M204 i 21

imminente dei:W% dei vniume Ostenterà rinneein residenzle

rieri

fdcremento dei '50% dei velarne dentelitd ri i i ,,M9tiih restdearitiii e ne,

23. n‹FS<Em tri. 012‹. o 22

2009

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oi Vittlarb tutta

C.ineCU

Sì ai limiti all'accesso decisi dai Comune ne agito -in modo le gi itima 11 Comune che, een diffida, he imposto a Un dcee privato di non consenti re i' eccesso e più di .100 soci:e; .3•Ote9nOt33nn -,tite e he s bordi nato le auto rizznìúni M, parere rl:eN COnInii5;gesne dikdginza ne lOcati di pubblico speltac.Oio. frof Lombo Wia Bresde, sezbwe 11.10 dicembre 2012, e, 1933)

local i devono essere

coilforini alle n orale edilizie, sanitarie e di sicurezza e io

alrariicok) t',o del regío

decreto 773/9 si deve acqubire d. parere ai questa eommiSSiorie d.E vigilanz a, " " • " • • • •

Oggetto sulle buste .

Obbligo illegittimo È illegith O 3 r.13Usàa del disciplinare di gara che impone di indicare l'oggetto della g .er suite buste contenenti la documentazione e te ulf&te, (Ceaskiìio di Stato, Sezione 13 Ciketntitt? 2012, e. 1599)

,«La 'sentenza è da condividere, Qaegla clai35.e1e

contrasta

'od principio li uissat- ività delle Cat3Se dì esclusione previsto dall'articolo 46. COIBIt3fAl:bis s

de ecretts legislativo e3/2Ax->O.

Ln de-va.rnotvata

rordine di ziortu di o ria

abusive, adottato dopo 17 a:n M dalla sua costruzione esenze

E. fl;3 specifica atetivulelle,..

ade Piembte„. sezkme 1413 die*nbre 2012,.

e. 1355

wl:leorimne els-:sve nICYtìV337C

d i pubbli co interesse di questa

molizione, attuata dopo tra

kIng) periodo d i tempo, . . . .

UR.a.,M:SneA Via i gazebo «stabil.izzati»

tEgìtht l'ordinari:m di demolizione di gezebo preeed C he 53:10 .S t 3t i.rastetraai fl mantifelti stabili', con alte 22i:O n e dello stai de luoghi CO' incremento dei carico :3Ed5t1CO, (Censfglio Sletn, sezione W, 12 dicembre 2012, n

gLa 1.:enteaza è da endìs'hlereJia

trasformazione delle strutture precede di

copertu ra (pube) determina Un: 231Aph;3"1 .13.C1V33) della .voloinettía eedifica io state> dei luoghi, ......... ......... ....... .................... .......

Sosteglii pubblicitan esame sulla stalulita

rigetto dell a domande per l'installazione di gonfaloni pu b iiettari (leve essete su p portelo de uno specifico

in e delle cc dizioni di stabilità dei sostegni, (l'or rewyn) Fio?nze., 5223008L ORgnenZa 5 dicembre 2012, a. 779)

PL'ordinanzac:anteUre per53.1aS iva.13Adcd.le esígersze dì SiCurezza non p ol;:son essere prospettale hi

ge3le3'ale, ed e ne -gzessarìa c.cmgroci Va7. j0 b asot 533 un atte nto esame della stabilità de i pali di seste:n -io dei goofale

No al decreto oltre il termine Èìdegìu:imoil d er. re lo di espruorio che è stata emesso oltre termine finale della procedura espropriativa. (l'or Veaera, sgriane T, 27 noyMbre X.312, 1451)

'In base all'articoloi3 del chNret0 32-212c i la seodeoza del termine, clie iperentmie, deitAF:53.Úniq11Cfficsteb,

della dichiarazione di pobbiico

- -

Dirigenti ai vertici delle commissioni È illegittima la nemica dei pre,aideote

oro certmassieno

giudicatrice di conc.ors o latletici, da rin ente icK.:ate., effettuata dalla giunte e non dei dirigente. (Canzafflìo di Stato, m2kmell. 10 dicembre 2012. e 6277)

al arieiniria ha violato il prilisci pie à:C.11:A separez ite

tra politica e ainundistrazione : StO 0310 dairarrit:olo 337„. camino 3 del Testo unico degii enti locali, che a Pl ibots.:ce esplicitarnente ai ,dirigent i

presicienz2, ddle co di N. e di ettr corso.

i lesti cieb sentenze

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Fisco. Dopo ecreto sviluppo-bis

Riscossione in house fuori campo Iva

immicoLucidenì

tists La società inhouse alla qua-- le un (lg:Mitine :3:ffla li&t05-

h)rte dei tribut i timi e piU esen-te, ma fuori campo .i a. Qpesto perché si tratta di attività5VOlta da IAD ormnisino ed diritto pub blict'i nelretierelzio di attività di

pubbiica autorità, t l'effetto delrapplicazionel-it C5V10..,[0 ar-

ticolo 4 dd Dpr 633/7z > moditi- cate dall'articolo CCID:rta 2,

del decreto legge inizthz, 1.a 3:2(,333113 esplicita il princi-

pio secondo i/ qua/e $M3 s.orgi zamsiderate aitiviid commer-ciali ili' opter32Ortì effettuate

dallo Stato, dalle Regioni, dalle Prov ince, da.Ì.C.C.3 t3r1ìC dagli ai-

:. enti dì diritto , ì'.m.ibblico nelP2IBbit0 33 attiY3E Ed pi E bliii-

antorltà». prah.ca, dispo-sizimie rende imponibile ad ali-

quota ordinaria l'attività di rscossione dei tributi, finora esente in base all'artleAdo afri

punto 5, Dpr ti33/72., provoemi- de tt3d £33:* iMII3edbit0 33;F-

33:tenti) di spesa pari a/1Iva da ap-- pianre suiraffie conriesito

riscossitnie tributi, Nia se l'ente affida questa attività a D1C2

eietà iteutte, il noswoarticelo

4seinbra lasciare qualche spira-- glio U3:12M3IIIZIOnCindolore,

legislatore nazionaie esclu-de Eì requ isit sl> some Riv o per gli

altri md di diritto pubblico» per le e eraoni llfe tinate

toie/Isanibop

ito dziì attività ,k/i pub-

blica autorità», Questa defirii-zione sembra coniata per le so

cieta in house. L'articolo 3 del

decreto legWativo 163/zoo() in- furti. stabilisce che r orgariìamo di diritto pubblicod qualsiasi Orgat3k1130, 23:tehC hrt forma 3;5›- detaria istituito per soddisfare esigenze di. interesse generale, ;n 'enti carattere .U5M3 iodustria-

ie o commerciale; dotato di per-- glioridiCa: la CUI ;33tjVh:3

sia riniinziata in maggioranza thillo Stato, dagli CF3ti púbblici territoriali o da altri oisanismi di diritto pubblico e la coi ge-

stione sia soggetta ai loro con-trollo. La 013risprutleriza }n'ari sottolinetiie cite per qualificare

un ente come organismo di di-ritti) pEiliiitico noo MCCe&52,1".ii,3

che il perseguimento 'di finalità nierai esclniii ve.

Inoltre,. una società ì33 bouse 2t3 iviM(1i riscossio-

ne tributi pone M essere un'atti-vità di pubblica autrirità, anche

de tigii t a dal (.:02111

considerata la natura concesso-- ria ral- pcirt 0„ CMCCSSic):32,-

rio non sillinitaalle atriAtà mentali. alla potestàimpositiva

dei Comuni, ma 5'K b2,e diretta mente atTività di aCeert 2123eStO

C ristetissiorie dei tributi:La

gedi riordino dei servizio male della r3SCOSSì0Be ìdeettto

legislativo uzfosil„ coralMEZ, preeìt.3312h.C«laseel

ta dei nietodo di gara viene ef- e.ttuata tenendo conto del tra-

aferiniento di pubbliche funzio-- disposto in tiincessioiit':»,

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es. ..k .k-ee , P. La n rcotare " -

Incognita D re sui «visto» u crediti Mssime.

::nnn Nuoveindicazionit--aillecer- tifica 3:633£ del eredità d i mnrune donde da Regioni, enti enti. dei servizio mmitario 31EUE 30-

:de per lavori, fornittire e servi- per consentire ai erediteri

ee&s.lorte dei erediti a hancl-le o interniediad iluanziati. Le ha fornite il ministero. de111-1'.eono- mia dere d/e, ceti dozreto del 9 ottelre 5.31s0F150.. {333 elEk3T3t0

disposizioni dei precedente de.-- ereto del. 2.5 g h3gE30. C.0 33. C317e0-

late:136, pubbli eata SUP a ‹, GUZet- Utricial e» zoi deii4dicembre,

il ministero ha poi :Cornito le iStrUZ applicative, con partì-- eokire rffernnente della piattaforma elettronica e atie comunicazioni da inviare al ministero.

ina: la regolar ità coraribuli- Va.,. CC:t:312E330 Cl E3 Dure, ehe stazione appaitante deve cliiede-

35. du.to ri lavoro 1E3 OgE33 faSC

della gestione dei e k-mt ratt la C3reOlare Z30E3 ttE3ef ie Che 311:3cu-

nto vada richiesto in sede di eert3fic32lone, ma di p3g0131e13-

t0, Poiché tra il rilascio de iia cer-lificay:ione e Pez"ogazione dei fondi dapart e delk.11:033f.0 cessio- r.,:xia del. eredito traworron0 pe- el33 giorni< è. opperruno ehe sia rente pubblico a chiedere il Dure :3111100130 E O de . 1 la Certi

Zìinle e a conniincare resito hanea. Se il documento eviden di biAciniertze ruolo< e gnindì rum risultanti dat- i3 verifica 133 i:K:5e allarticolo

48-his del Dpr la banca • terra conto neila

delb Sa33:1333:3E: da erogare, per evitare perdite coinributive.

eire a la t raeciah ilità dei gluszsi finanziari, previna darai legge 336/2oni,rnìXibiE33.331EE e COi E3p eta

da.i decreto leue i87/2<iii, ai fini della i otta contro la irat'ia, la c i rcelare 3.6 m- 331 (là infeee irdb1,-

mazi' eni, La normativa prevede egli e nei contrai- tic:310i a í3p.,:fita- tori per lavori > forn3i-13re SCrvi zi pubb,lica deve essere inserita.

pena di nuliità, una eianwla cont quale putatori 332 S CCE 305;0 lE 3. 1E3 E3ppalti pubblici impegnano a utilizz. are tic acca preSEEZ3 l3anche

EE? pob.te), dedicati ALe COM aleS pubbliche, sui minii devono

• esdusivameine eseguiti t Ut 11330v3113elt E3. 33.E3F32:tari

riti i contratti. t inokre

Ck atOC.he gli StrUillend papnien-

de'VOn0 r3W3rEare, per cascu- na transazione posta in essere dalla 3333.3EZEOrle appal 32.2313e, 3IC0d.3-

ce identificato dì gara (C ig) richiesto in mise airartiedo dei a legge 3,12<>03, .171 codice "ani-ce: di progettr$(( -113/. Atiekte qtie-stelndleazicnrido ,....rehl)eroe;333e recomuieadAa:tazione ap-pattmire„ che ne è a CarEeSeetr2a,..

all b. anca cessionarla del eredi-to in sede d certifica2kme. menti< ge non vi eri . informata : la bauca non poireobe versare 3.

fondi sid conto corrente d edi ca-toe indicare C; ig Cup,

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La su wp thThe de, rnì d spetto d vineoh fà bilancio

Re VIrp sori-commis s ari

per certificare i conti Si ifflarga eri

dei l•e a isoz ii dei conditi materia di 1)atto cli siabilità iiiterne da controgori possono diventare 33.1tle CO3T3111i55:3rb3d aZ: in, È "rei'.- fettO deile novità introdotte dal teste finale dalla iegge d stabili-

ce3 tifica -A{31w finale del rispetto dei patto di stabili- à ii3tCrrttl,

L'intervento punta a rK:upe-- rare ”nutrieri.'' degli enti che

mori trasine ,ttono i dati effettivi al ministero n e- tro terniine perentorio del 31 marzo dellanno SUCCeSaiV0.1 hlo fa 3.ge nd o .s.in due 13a un

lato, concede più tempo: 6o giorni dal terrinue sitabilito per

l'approvazione del rendkonto (30 giugno, quindi, e •130i1I3L2: 15

paa tio). Llalraltro lato, addos-sa l'adempimento all'organo dì revisione economico-fina=

ria, Chees...e. eosi sempre più ca-rico di etinapiti e responsabili:P:i

dopo ogni provveAimetite nor- ivti di. ii3ntiza locale (da t33 t3-

mo< deereti legge 83,/zoi.2. sulla crescita < 95/2012 Hpeildilig

revievi e r,r4laon sul riordino degli enti locali),

nt 3r3-133 rOdU lICSil 'Z ehe non inviano la certifien- zione mit rti -tsro t3'33..tt,rtin,rObt3il-

go .t #ì presidente dell'organo

di revisione eerinernico-finag-Zhtia (in presenza di E3r. C011e-

gk)) O per revisore mie° (in caso di irrgani itiOnoeratlei) dì

provvedere, in qualW,,i di ctim- in -issarlo ad nCin, 2.353,1:t3Inte

{ ›.23,5501:513113.Cnt o cieli' ademp i-

mento e a trasi? ettere la certifi-- cazione entro soccessivi.

giorni, COn la sottosezizione di • • • •1 " • • • . •

Fino e tic mriaurritazbne • • sono sospe9: eregaz.orn

ettestet :menud ,onot seeta divetd ni..;eve.

tt3t ::::4:50Kett E tCt3nEì. ...inabri ier Mita; il revisore dei coot i, se v e-

rifica che respormbile finan ziari:orina inoltrato i 13ti CO313-

51.3Ot si deve sostituire que-sto e 3Ti,Ft33:21(hti eniro il -.0

glio, acquisendo anche le tirhie del respcmsaiiiie del servizio fi-

nanziario e del sindaco o del presidente d elia Provincia.

Sino ai la data di trasmissione da patte del commissario ad acni le e3:0g37FO:f33. 12..5a33:3e o

trasferimenti da pari e del Mini-

gter0 dell'Interno sono sospe se. A ZI3te3:33:0 tine, la Ragioneria

generale dello Stati) trUnlettC u na cotritirileattitine ad lioc al ministero deli'in tenia.

LI3I0Víi•;à50,5,tit3:Út-iCC prece-dentetiorrua che equipara -va gli

-'n avessero inviai-01a gertificazione Clitr0 il 33. "Int-2:0

agli enti fuesri patte> di. stabilità, con conseguente assioggeita-me iito &nizio ni,

Ora. per gli enti rispettosi dei. ▪ dd. patto di stabilità in terno, cht.-. però trasmettono La certlficaziotie ritardn,

COrOUnrc:.pte entro 3o giugno, Sí. ap]_33:(.a SMIZIOrte de[ diideto di assumere peisoilale ‹.malsiii-

iitolo. Ancora il testo della

legge di smbilità 2o13 inirodiiee ditrastinett ere la gen

pazi iki:115a3lUti a ret-

tifica:di q iieila precedent listi: me Fi

Ec ini,dalik; Si:3tt.3 depor-

si Po <Muti del t orldne stabili-to, per approvare. il rendici:uno,

gerente rileva, con riferbriento alla eertlikintione tratinies-

sa, un peggioramento dei saldo finanziario effettivo rispetto Arobier55 o del parto,

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EquiNbd, Obbhgo d' utilízzo per ìnvestirnenfi e debíto

L alienazione non può finanziare la spesa corrente PrzaRuffini sssssss Era nell'aria, 1'g-cm-saio or3 requilib r di padre correo,-

te.

i Comuni e Province sarà più stringente. Lave ris iOnts: dell-nidva delble;,-,se. dì stabilità can-er:slia. infarti la 8(2:Ma Che ffiletra

ph3- s-More

delìe alienazioni patri-

moniali per finan2lare le spese correnti aventi carattere persi:si:silente fesrtiesyli)3, cos ri E ma 28, le.,:ii,=2;e35o.12003) e. per rirnbor-tiarCa cita di capitile &lie ra-te di ammortamento dei mutui (articolo.I.oOMma 66 legg.e

p3')vtt: da aliena:- zionì patrimoniall, precisa la legge di stabilità 21013, potraono eSSe..'re dCStinati S ,ak- eoprire le spese d il }n vent imes iti O. i n ns s‹.naza d i qu este o p‹ -n- l a parte ec-cede nte, per ridurre il debito.

5.-lerapro.

n' terra di equilibrio di parte corrente del bffimcio di pretriskme, dai 203:3 sparirà anche l'altra deroga, ancora pin utilizzata, relativa all>raili2:zo

entrate da rilascio di per-messi_ d i costruire 4331:82 deno- minati oneri di u rbanizzazic.=- ne) per finanziue le Spe3e

Mai III1Zsmra 5o > e per un ulteriore z5,x., per COpri'.- re e spese dì rissm n:tua:gime or-

dinaltia del verde, delle SIZaCkt e dgpalirisnorsio, Già nei bil >me:io

".ZO. E-2-2014. 0AD:fil-

ai hanno dovuto "qundrare« i boati degli ultimi dile 3A3Ili . del plurienriale senza Fax ricorso a que& in possibilità > Che Cm

$0}<5 11M> a 20L'2.. (dono la proroga introdotta sull'arti- coiO 2, COM:ZII:A 8 della legge z44/zoo7). Pertanto. le. entrate.

........... . , ,, FAC.OlsTA

Per riprishnare gli. equbri (.oncesse la possibilità tu modificaRletaìffe e [e aliquote dei .ribut -i. kai entro 30 settembre

da pe riness i di eos Ertt pOE:r3r-ZIO s- re dest hi23teS.:Z3].0 Cin.3

re le spese di investiraein stretia

brk5 corrente va a cs'.?1p ire La sai- -vagi :nulla cis?gli equilibri di la In:-

pie.vsta dall'ardeAo 193 del decreto legisintivo 2.67:2000, Cglprossimo anno proventi de-rivant da a/ ienaMne di beni pa-

i„xirrazinsi essere lizzati solo per ripristinare gli equilibri ai Nirte esisninle e XHIZI

pOrlaZIrt0 pin essere impiegali per gu squilibri di Fiaie conen-te.Peril rìpraino ds?gli 5plAnta una facoltà n uova per g enti locia modi8eare le tatiffe e le aliquote relative ai. tributi di prora ;:oinpeterizn esit ris blata della verillea degli iNuilibriezw se tteiribre lì., }Y dn e iO derc$1?,a, sì iii-Tge nel teto all'ai-t i-colo coniraa 169, della

;<>i le tardfc e le aliquote dei tributi di cone-

2$ beab SO1.0 deli- beratee.ntro la data fissata per la deliberazione del bilancio dì pre- ViSì013e,

L'attenzione all'equilibrio di parte correrne è ei entrassi, nel niondo della litiatiza locale riel e.apit'lo 'virtuosità" à at3i

patto di stabilità e fragli E or "sApiÚ" che pii i'ar sem- sant -veritkhe ispettive daparre dai ministero ()ra, c csio ThC3ruse restrit EirvC in

tendono apre stilla qualità del-ia .spesa, infatti, iinIM3..gerli) limite alla dinamica della spesa CCITrert E e, dopo clic pe.r il ri spet-

d patzo Cli stab ilità già enti han co inpresso maggior-

ruent .1a sp esa pe r invest irnenrS rispet to a quella corrente,


Pagina 7 /11 mini enti Patto con bonus

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Gianni Trovati

Bene le risorse blindate ma potrebbe essere tardi

iraspi tetti pubb eu loca: e è un investimento per il

A. Paese? La kigicta dice di sì, e le fanno d s3ip ìaorto numeri come i che tra tze:3<: 2,0I1 il,:ìRri:0 visto crescere dal i-2,9%2113.5% ia quota eli spostamenti totali coperta da hus, tram, in etropolitane e fr231:X.3.politiche CODSCIPAh. negli annì della erisi economica, anche prima deì GM'eM10 Monti, se intirtino iweee 5056211CW i} i;0:31trarì'2. CaUSterità: deha finaff22.p£3bbliCa 2É ttasieritta sud t pori o p obbliice cori più durezza proprio nei territori più tleboih esmi risui tato di ridurre l'offerta proptìo quandi.5 cresce la domanda di ::eto pubblico. aneite petetié costì

c'tzeiits privato diventano proibitivi. In un quadro come quCSti), ::12 CrC27.'ii3ne

:1-7 nd%2 nazionale può offrire Una base p'ii3 Si):Uda

politiche dì settore< :;enapt'e elle gli ente st symi tabelle aria 'lege dì stabilità giano confeci:Mi S d<1,1)-X:Enj, atimpre che noti siiti troppo tardi, e eile il fondo eam chiúcLa 3r celott3 trduntio buoí deile ris'OrS tninne indispensabili sono gití fu gd

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Trasporto locale, Fondo a rischio buchi Nasce una «cassaforte» da 4,93 miliardi - Pesano gli effetti dei tagli degli ultimi anni

Glanni Trovzti Nella legge di stab ilit à tra-

sporte pubblico iticale trova unaciassaforte,Sin'ebbe una bel-la notizia. se L», Cas»,3,al-one non ftisse svutitatit per imin parte importante dai tagli che p5.311- fnal3, train e t ren rtIgiiirtillillan-Psti) subito negli ultimi armi, e che SOle tra noto e atria hanEie imposto al settore di rituniciare

•erno delle risorse di partema, Un quadroco-me inostrano ik.? ultime z.nadisi

ASStra thrSOClaZli)Ele Cli Set-

tOrel e del SUO centro di ricerca erri ies - ha g i à costrette a na-

re sen'izio, aumentare l e iArif-fe e ha creaie più di Un proble-ma nella gstione dd personale, mentre le Z.32:iCIU'le ViV03:10 limi crisi di liquidità aiinimra at imehe dai crediti 'magari nei confronti di Reg,ioni e Comuni. Ma andiamo cori ordine.

di stabilità viene itii il Rindo nazionale perii

trasporto pubblico. isx:sle, con una dote dwnei prossimi and sa-ràstabilizzata quda 403 miliar-dì dì curo, inqu estu stabilità, vi-sta storia recente, rappreseiita una >:giritiettiva ai rotta; per aumentare la blindatit-ra, Anatema del fendo Vl'el3C

'tata ,pda legge anche Cp:31.1a ríSONe CeArtirà

comparrecipazione del.) uccise dai carburanti, quo-ta che negli M:Mi di crisi ha

COMbdatO staOe dei c('mi. Ari•be

per questa 'ragione, le iinprese CMu ltaDICO ablKEE,Ral:(5bì guardia sul tenia e htkUrt+a ottenuto dal So- vermi) che la dote sicura prove- niente dalle accise fosse quella

del 20:1, e 31011 quella alleggerita 'itteirrata nel 2s12.

:Dal:recinto «sii:1in>" re:A3 we- C'Sc..hlS0 PeX Ford° pereuati-

vo:regionale,clieviene al inienin- Che per iitrea:t.5IM-

liardl all'anno serve alle esiger,- ze dei sist erCì di insperns.

Tuttavia, le ombre niaggiori su sv. «C:assmorE H01-10.2a1-

tre, Da un ato. Rmdo naziona-le:sta g)^..à far si:in:- cere lì nasi.) alle Regioni. titolari in base alla CostIlzione della competenza sol set erc,COn sultato che gliuffici dei r -,:kwer- natori conMiCerartne,

lf 'f

Puliman, tram e trení regionali hannc , 9.krb riertztom Dati a 11,44 dr2 t totale risorse tra:12010 eli 2012

mente iriulto presto a la -ci>rare su un ricorso alla Consulta; zialrilliro almeno 5.,e.00 .33(b)

analisi delle inmrese, lt Fondo nazionaie de. :butta in. un pinactra-ma già. troppo colpito dai :..gli degli scorsi «ti risorse che confluisc(inu nel Fondo -- sinterizza :Marce l) Panettoni, presidente di Assara - non per-inettimao dì assicurare né pertura del rinnovo del cori trai tti nazionaie per i lavoratori, né. i reei.ipero delle diriamidie nani ve d eg/ i ultiini anni»,

Le 5:( .'3.'5 pratiche col- piscono diretunanite di utenti, sotto tCrrna aimienti tariffari come quelli gin rit rodet seor-

SO ark3e, a ROF:la Milatio, solo per richiamategli esempi principali. L'epoca dell'austerità, però. si fa sentire parecellio anche SCA lavoratoei,ltnpeguati:tn U112 trat- tativa sul rinnovo contrattuale che arrancal3er scarsità di risorse. Ma :f 10[3 ti:I:v: le 113:l5IEre St n,so:r-dinarìesistaium estendendo sot-to formadi applicazknie di. ctraiti di solidarietà (lol esodi CCII .ElVali, ;3,.. temere il:i p iti se no i ti «ilari di contratti a terinine che vedono decadere le possi di rhumw. 1.131Slenke di qiieste tliaidonì riguarda orinai rlsoo di-pendenti, Che rappreientinto il 7 per Cent0 dell'intera forza lavoro impegaata nel trasporto locale,

Un effetto di 'questo genere è n:keynobile Ceri tirlú sforhiciata di entrate.tltìi n due anni.

Un wttore che dipende per eempensaKieni pub-

bliche gli oneri di servizio e speride oltre delle risorse nelle buste paga del personale. Lo cura. però, è tradot il: sto-ri e regionali moi to diverse fra di lS!5. Nelle aree in cui la finau--a ìocale. ptll ci obo la stretta complessiva stata r3.. .&! dalle sciAte re.gtothlti < che su

Campania hanno portato il l-a-gi-lodi risorse biennali 231 top iiel

mentre in Molise si è regi-strare. un meno 23% e hl un :inenti ariu„ In Einlila Reurn-gria e Puglia, ìnClUe Attt0- notale speciali del Niud„ scelte diverse e disponibili tà maggiori laanne spirito le Mrtralnistnezdo-

aì a compensare la stretta stata-te, naantetiendia i conti comples-siviui livelli di due anni fa„

Q: à ■-32,",; G';;;

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Trasporto beate, Fondo rEArie buchi • , ,


Legge stabttà 2013

Fe33331etnspt4to t3i3bhhe3)ìouo (ars:che fe rrovìa rio)

507

1.339

Legge fìneratad 200g

Lege 549195

465

1.1.35 1,157 1.093

1.990 L990 1.990

•••:(.0.x.hofigo-o~,)

L319 1.3.39

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La posta in gi

I FONDI Arrau dsixse CannAei:Ave PE ff 3 SEVià iraspi)(t.c$:pì3bWke> ke7a[e.,, an:che

ferrox4atib nallìottìtfieuto)

L'ESPLOSIONE DEA COSTI Voce mr voce gh h .,,c- rmentìdeì costi aspodo pubtiko in 5 anM

---MskAgazi5..?ffi 9h meni tfesper —pnewmadd Misiii5ten.2ione e ripiii-xiii3ne trasperte pilvati; n:353U 3t3.t.D

2007 20f-A 2009 2010 2011 5:ett.2012 160

140

130 jìii,. n,n 12(5

1

,,.. ›,..; l

90

SO

LA PtRDITA 01 IIISORS. I ta0 settme traspode pubbhce loca 201'

A bm zzo

010 (n '?4., sut tute 0

l'aghi) medio -1M%

10%

1,”,:hceta

ezdi5bria

0%

C a M or,

E rn ìe R9gtag ne H

•

5%

0% Prh3 Verkey13 G,

14%

orebi3 rdi

'‘e 5% Ma$ ch

ReEìse 23%

15% Pi2MCM1.0.

0% Pughe

14% SeYdegee

20%

sfescoa

Sk:ffia Nz•z:

13%

cati ac Ce A.

U M tnia

0%

0%

Vahe d'Aesta 0%

nete 12%

FC33t:CSMR-E.CrFae.'.$

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Tr.,,OltObealt. -


Legge d sUbdità L'effetto delle. n U OVe regoie. dipende dalla situazione in ogni ente in termini di competenza mista

enti Patto con bonus Nel 2013 per i Comuni tra mille e 5mila abitanti obiettivi di saldo al 13 per cento

Sientil Trova« s33333 Mente da fare. Nonostante

manifestaz kali > le proposte di CMCF3darliCIIii, rieliirtste proroga, da gennaio ;anche i Co raun fra mille e 5irtila abitanti chisminim (aia? conti con:il Pat to d tabiihtlì,

Nelle Regitità soggette n 'zi33- ci ordini del Patto si tratta di 3„12.t; COrtlì1d fil 42,3% del

itAanD, dxnei complesw moltiplicano per 2,5 VGite pi237

cilibligtifaaCerlir.23regileibie3- tM di saldo ltiaposti dalie mano-vre di fittanza pubblica.

Fac da immaginare probl e- IICeníd. e apri 'beati id che pei:r-

terà con se la CenT fl..e›tica archi-tettura

dei Patte di stabilità, con

suo nietud o della iicornpeten-za mista» (competenza di pz-te

rreute e ca5:5::: dì r<int o capita-le), le voc incluse e qu esclu-se e le :ricadute sulla disciplina

relativa a personale e societ1M- E;AiAtC. aprveee un e

iatto della mole di paga- rilerà:31ie inni-Mese hieZdiàtì .11A.:- . le casse degli enti, soprattutto perché nei Ci:Mi-non triediMpic-coli h :Tes,..COrrerge, Sil $í hindatiCi tut catoi del Patto, ▪ aaì irto ltfiCate d tempri rispetto a quella delle .citta, cani

cona0i.seinta ehe nOrk no rari i casi in 'cui le anarninistra-

troveranno ad aVere che f;,?...re rami oblettiad intaggiu gibill o di fatto cianualt„

Nd-..e3-...:tadvo di rendere un

WgSni.UNH l<estensione delle rePole di finanza pL:bblta

patta anche, sulla gestione de4 personale e deUe società pertecipate

po' tI1C310 amara ia novità : la leg-ge di stabilità neila versione etnendata a Senato e COdefina-t2 i£ìvìdtsfiràfiVa, usegrta enti fra mille e 5rnita abitand un obietneo wi po"pilea3perci ri-spettri a quello risenniti a dì" ga da anni è inserito nei raeccani-si del Patte di &mia ilttà, Per tutti i Cottnuú, labase di calcolo viene aggiernatarispettotigh 33:1235:Sint-- Sie fa riferimento alla inetfiarqn-strata neltricanio lrx37/23x.39.

Per chi COraapjÚ iiì: abitanti> l'obiettivo di i;:aidta ottie- 13e appl icaudo a ignenta g.randez- za moltiplicatore del is•>i , , Men:Te i• 3.3352Crai Sart.0 COE3:2- gesi fra trate e stpdia il parame-tro a il 3.3 per cento. Di consehruenza : l'avanzo tbI gatcirio da raggiungere petrispet- tare gji >ettv di bilaadt3 sarà

E.X): più liwerta rispiatto a quel- io aSSET,11.3t0 agli altri enti Solo

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lls°1dOIS Direttore Responsabile: Roberto Napoletano

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per un anno però, perché dai a-m4 (Anarain reiicollde pa

entrer arch iComuni. .seEto mille abitanti che si aggre-

eranno Uni senza see-gliere la via allernativa delle ed n-venzioni) il rnohlplicatore "l:arà per batti 15,8 per cento. L'efferto del lioriusi", comunque, é dei tut

rc'lativo e. dipenderà dalle eon-clizionl.di bilancio gni singol i Cin-murd: il 'Patto impone tutti Un. aVarEU ì'rl termini d : ena

U:£15iSieffla COra 2'0 ìle che i pkeU i. enti ilonb.anro mai zato., e 12 sztra& iicirà particolar-mente in :, anta per ehl oggi pre-Seata un N'ani:ioni bar(wics sie-condn i crited rdx. m.a disa-vni ZO SCCanliogneat i .pararnetri. OiNiamente, come pr gfl Atri Comuni.mehe per l piee,i-lli c'è la ry,>ssibllitàdi esnere corKiderad «virtuosi» n base da eapac ità di riscosslcnie,alrequilibrnicorren-

Che cosa cambia

Dai201:à'rientrarta ne: iT..CeargSìnì:d& Patto dl aLAt/Witàanchest r.ottio.tli col

fra i3bìNiltì,-r;A

2014.lg .• • •• e?..-,tenAero:rìo .Cd-tn‘olLort meno

{.1;ì1.'t f•g

at

XL-000US

it3diVidt.tì}ì.0.-i3pplicando , Medizttleilasge.5 •

te.200712()09 ttpdt 3

ceota.› Dai -2014 Pr

generaie dei -15,f?..' oct' c'ente,'

te e allautonennla finanziaria. Dal 2in3,i ì paragrietti_ d vLituo-

ii entrano anche i valori cata $.aali.e il 3.-2Uratr0 d <X:l3ipZ3ti Che :Se di quetuitltno inelicatore riOn chiara la rehzlone eOn. condizioni della fhlarea locale).

L'ingesso nel mondo del Pa-to di stabilità 1103A .C;31£1. la ge-StiOne del bilancio : . ma mo-difica anche le regole per . -gc-

ne del pe nal e. Gli enti:::t c Salila abitami .cicyrarine

abbandonareil tem> che limita lasnesa registrad ne 200'à, e abbracciare kHtegole che chiedono d ddurre rinei-dtttr0 date .$peSS-:`. pena-YlU3le su coropiesso delle uscite eor-renti i oterve nend 53:1{}2.«raà0- naiizzazione .delle strutture» e mtie dinamiche dellueoutra tta-zì0,13.0 it3tegtativ:a.

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Per spese e tasse uiie al lavoro

fino ai 14 dicembre Nel 2012 alle coppie con due figli restano solo 17 giorni per i risparmi Antlittea :222222: ErE3 dicembre appena IED.

anno fa. Ora diventato il giorno del mese di die! be partire dal quale 8312E cc pp di ge-nitori con due flgii ti carico sniet-te dì inkatrare per Itiagtire spese,

pot(te e tributi e comincia a po-ter rispariniare, FA: i2 MeSEl s

quindi, i gioriii per mettere fieno M cascina sono drasticamente scesi:da':4 2E:27. V.E3 pri` megl

ma non tropp, per le ti:' tato £EP. questo casa) l23.d27

1:21 CUi. SZUtte di lavorare per p2ES2re2ipeSe, EnIposte e tributi diventa 1S dicembre...E i giorni per i3 risparmio slattustanit quota 215, contro 2.7 circa

Sembra esserci la stonino: estrema della crisi e delle Care

da cavallo per morare i conti tlid r'kel "CalerlilarE0 della

spisa familiare'', una ricerca rea- tizzata dal Centro studi. Sintesi per il Se-k '.re (si veda nota

St Eh23 afferma (3atia \Tentora, rettore

ca-del thMk tattk yeneto -

conferma le diftleoltu economi-che delie famiglie itaiiatte, che riesc000 a trasformare io rispar-mio una quantità serre mia o re dei pittorici edditro.Lrparrieula-re, le famiglie :più «tipi te sembra-no OS-ere quelle con due figli:. per questa ipoogia, infarti, i gi orni itivorati M un anno e desti-nati ai rispatiolti sono pratica-mente dimezzati nell'ultimo bi-ennita pa&2:2E23(12) la 29,7 giorni

zot o at irrd 8eA2032.». La dbaarnica e i:risultato ci- tra

ttiti:m) di più fautori. Ma dalla ri-cerca é evidente come ia parte del kEOrte l'abbia fattal'inere irte tr.

to della tassazi on e, eia nelia com-pori

ere <- diretta - irpefe addizio-

nali, contributi previdenziali, TiatTarsu e, da ultima

indiretta N-22 e ae(5,22?

carburaiti, Se tiene conto di tut- to, gio ti EleffiCati. 33 pagamento di imposte e tasse hanno superato i quattre ineS3. e Me2:7.23,

raggiungendo quota 137 0.0filÌ zrel eas'o'd E tElpEigtiecirattPfli,EUCE 236 perir:t:dei cim due figli.

atti questo quadro, poi, sarà tut-to da considerare l'impatto delle misure preritu perlìprossimo 2353rE23 Mre 13 legge di stabilit,ii, alcuni cas.i. favorevoli - come ta-

CONTO PUTTRAMO papinto Nelle irrtpOst(-,

dirette e irldirette «assorbewsempre più tempe . e q9esnno ha :IO:lesto ben (liti:dr° mesi e mezzo

glio al cinico fiscale o gli seont i Lt - pef per i famari a carico -- e in altri meno vantaggioni a una pi-rati analisi. conte resionlie della Taves O gli aitnieriddei>eaddj2:0- 2323li POIDIMA E figli della manovra-bis: di ferragosto zon, varata dall'allora Ci'ne hIpìefiEl empettE2.-Hpread.

due anni -0S:Set vziil direttore del Centre studi Sintesi - il tempo lavoraz o per pa-gare 3e tasta: è alimentato ai z: n:a (3--7 giorni -finte per entrmbe. le tipologie 3;32351:233:3 POISklerale dai nostro studio, A va poi aggiunta la perdita di potere d'acquisto ilelle famiglie, aggravata

dal ratto che negli ultimi due z,-tnalì i prezzi stirai saliti piiivelsx:e1PCS-3- te rispetto ali e retribuzioni».

Chiesto èkttl pUnt0 centrale,sta la bonlitm:ione fra retrittu-?ioni'. e inflazione che atia dei conti si sta riveltarido estrerita-mente penalizzante.il CCutm di Sintusi. ha conti iderate h3 Me-

dia dei primi dieci mesi. dellno, Che h2,3 ViSnD. mia crescita delle-

il clelri,5%. (secondo eli ulthili dati Inat resi dhìiei

venerdì, la prtsiezione per fine 33-_E-

no dovrebbe CS'S(. .̀:'e ;,11F esta). in-ctemente delle retribuzioni non - proprio riuscito a tenere il nt--

eco -:Iei 't fi iC_Ct blkitlKliadell2

Vatiaz ionedelrindice N H-d pri- undici ra,;:si del 2012 rispetto al

corrispondente periodo del . -tion stata pari ai per cento. t:ceni che i :Orni dì l2V23r23 de-

stinat i àrispattnio sono dianinití- tre giorni perle coppie enti un

figlio e ben sette per le altre. Ad ainnentare invece .5.'0230le&peS. 0 SO2a2312,:l2lhflenteineoinprimibilii

casa e alimentari, che as5orbono ori ree del tempo, annientato de qv,attro gì.orrti per entrambi i nu-clei l'amiliari presi ra esame tda us a ii19 pe:r la coppia non un figlio e da a per la eaxucpeì;3 con due fio). in :questo teitsci (si ve-da grafico aiatol la bolletta erier-Retina bEd42: sempre dì più. Co-me un peso ensenZiale 1 >bannti 2EVt_Et le Eleel5P SEI.P. carburanti,

twaaafttiviuS.ts)3

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S°13d 111


IL «Catendario dalla spesa 2012»

I gi arffi necess -a.ri nei 2912 per .copre espee per In 50M surno, epotee ri spa ren

COPPIA CON 1, FIGLIO

di zuOVA

24,3

Ben e • •-••-••

,......

'HA• Glory.t1 t-pierati

• il:N- per acquistare

•

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pressunE


La metadebffia delNadapine Atta base dello 9tE33.ì0 d sono le

pubbbcazioni istat "Condizioni di vita e disttibu zì nn e del reddito in balie (2008-2009r -- per C2 tech re 3 redditi - i Consum i delle famiglie (ag no 2910r, co n /e spese per consumi, Pe: atteattrzare V3toti redd lti seno stati usati gll indlc i Istat iV3ttft.32ble C011raltua e, per

CMISUM1, Me. Si è poi iootizzato be entra m N Canbi.gì

lavorino come dipendenti percependo lo stessoarnmonta re dì, reddito. Le imposte consi derate sono quindi contdbuti previdenzla li < 3.rpef e relative addizionali regionall e comunatl, Tlarramp e i mu. Le ana , mpiiste indirette so ne emprese nelle spese per consi_km R.:aleph:1)e: le

addizionali irpef SOrf stati:fatti stimandole a 'Nuoti,: medie vigenti negli anni 2008-2012. fe }k.atle:plare, su tradditbrAe. regio naie IrgCallqcota delrli'S.% per gli an M 2008., 2009, 2010e /e aliquote dell>1,53.: eg„6.4%oe: 2011 X2012, comprensive di anmett dedso dal decreto 9Salve alia" (a liquete base incrementata dell3033'g Per quento riguarda raddlzlogele COMUr3314E'tÀtp€4.Si :•,1 pollcata l'aliti Ente media nazionale despida dalle ditb iarar.:Únì

redditi': 0,422% per El2008 0,426 per gli altri anni > Sui capttoto sì è calcolata la media degli im porti in sette cittè (MCON., AaSia < Bologna > Cagliari,

Ntennt e Venezia) per bitaziene Ulm u

stata caltelata t un'abitaziene principale A2 C.02 rCl(fita cigast.ale da valrgi medi pebbiicati cl li'ageuzía del Territcalo. tsiata Pili applicata un'aliquota del 45 per :mille, Pe: dnpnto concerne le accise, alla base del cabzelo d senti da fo: inti dal ministero dello Svilpppo economico, Per la coppia co: r:ftliosono state considerate ff:: ›33;rtOrMI331C9SOUC. `Cd 1 pemorrenza annua di 15rni la ken E ou cOrASUMr.> 19 kffillaMfi

una a benzina, co percoffenza annua di 5i3rila kru e d consum dì 14 kmilitm Per ta coppia cori due

to a gasolio é'. stata previste COn percore:ma aalin 15Mì

ign e consumo di 19 kmilito e E uella a benzina CO3 , Cer:e3;'3

annuz.k di milai 3feunco3sumodi 1.4 kaillit re.

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Il Castello Estense di Ferrara

Pagina 13 Competitività e tutele per gli assoc

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Il turismo culturale è "sacra' armatori"

Il Palazzo Ducale di Modena

lls°ierld(MS Enti Direttore Responsabile: Roberto Napoletano

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III UNIONE CITTÀ IYARTE / Le iniziative per promuovere e rendere accessibile il patrimonio'della regione

Il turismo culturale è "social oriented" Una App, il progetto "Blogville" e "Wiki Loves Emilia Romagna", una guida multimediale

I l turismo culturale si pro- muove giocando la carta

del web, dei social network e della multimedialità in Emilia Romagna, regione che vanta città d'arte ricche di monu-menti riconosciuti patrimo-nio dell'umanità dall'Unesco e piccoli borghi e centri che parlano di storia, fascino e tradizioni (www.cittadarte. emilia-romagna. it). Per rendere accessibile al turi-sta il patrimonio delle 10 città d'arte emiliano romagnole (Bologna, Parma, Piacenza, Ferrara, Ravenna, Modena, Reggio Emilia, Forlì-Cesena, Faenza e Rimini) da qualche mese è stata messa a punto una speciale "app" per iPho-ne. Una moderna guida digi-tale di oltre quattromila punti di interesse, fra i quali mo-numenti, musei, siti Unesco, aree archeologiche, teatri, ca-stelli e dimore storiche, oltre a hotel, eventi e offerte vacan-za per pianificare al meglio il proprio soggiorno. L'app - scaricabile gratuitamente dall'Apple Store all'indirizzo: www.art -city.mobi - segnala i punti d'interesse culturali vicino al turista, che può re-golare a che raggio di distan-

za vuole effettuare la ricerca. Altrimenti indica semplice-mente la provincia prescelta. E non manca il filtro "consi-gliati dalla redazione". "Da tempo le città d'arte dell'Emilia Romagna percor-rono la via dell'innovazione - afferma Graziano Prantoni, presidente Unione di Prodot-to Città d'Arte, Cultura e Affa-

ri dell'Emilia Romagna -. Sia-mo già su Facebook, Twitter, sul blog turistico dell'Emilia Romagna. Ora con questa app mobile cogliamo un nuo-vo segmento di mercato più giovane e dinamico" Rimanendo in tema web, la promozione del patrimonio storico culturale dell'Emilia Romagna è passata recente-

mente anche attraverso due dei fenomeni più forti e diffu-si in rete: il blog di viaggio e Wikipedia, la grande enciclo-pedia online. Con il progetto "Blogville", promosso insieme ad Apt Servizi Emilia Romagna, i più seguiti travel blogger di tutto il mondo; ospitati in due ap-partamenti a Bologna e Rimi-ni, hanno raccontato ai loro numerosi "follower" i mille volti della regione, comprese le eccellenze storico culturali da Piacenza a Rimini (www. blogville-emiliaromagna. com). Il risultato in termini di vi-sibilità sul web ha visto più di 250 articoli pubblicati sui singoli blog, oltre 8,5 mi-lioni di utenti raggiunti sui social network, 75 milioni di impressions su Twitter e oltre 2.500 immagini e vi-deo condivisi dai blogger sul web. Ampia visibilità e valo-rizzazione delle emergenze storico-architettoniche delle città d'arte emiliano roma-gnole è stata ottenuta anche attraverso Wiki Loves Emilia Romagna, il programma di uscite fotografiche organiz-zate nel più ampio quadro


Competitività e Mele per gli assoc

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Il turismo culturale è "sacra' armatori"

lls°ierld(MS Enti Direttore Responsabile: Roberto Napoletano

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delle attività a supporto di Wiki Loves Monuments, il concorso internazionale di valorizzazione visiva del pa-trimonio italiano promosso da Wikipedia (www.wikilo-vesmonuments.org). Proprio in dicembre è stata presentata la nuova guida multimediale delle città d'arte dell'Emilia Romagna. Oltre al normale formato cartaceo, la guida è anche consultabile attraverso un link (www.cittadarte.emi-lia-romagna.it/catalogo), con cui si accede al suo formato e-book, che presenta due se-zioni, "eventi e pacchetti sog-giorno" e "foto e video" co-stantemente aggiornate con nuovi contenuti. Ad arricchi-re l'ampia offerta di arte e cul-tura della regione ci sono poi interessanti elementi 'trasver-sali'. "A completare l'offerta di mostre, monumenti e luoghi storici dell'Emilia Romagna - sottolinea Pietro Fantini, coordinatore dell'Unione Cit-

tà d'Arte - ci sono poi veri e propri brand, dalla Motorval-ley emiliano romagnola (nella nostra regione sono concen-trati alcuni dei più importanti marchi motoristici del mon-do) all'enogastronomia tipica (con un paniere di 36 prodot-ti Dop e Igp, antiche tradizio-ni gastronomiche e un car-tellone autunnale di sagre e mostre mercato che coinvolge tutta la regione, il Wine Food Festival), senza dimenticare i nostri siti Unesco. Grazie a questi plus, il soggiorno nel-le nostre città d'arte diventa un'esperienza unica". "Con un'offerta così ampia e articolata e strumenti di promozione così innovativi e contemporanei ci rivolgiamo non solo ai mercati conso-lidati, ma guardiamo anche a quelli emergenti, dai quali nei prossimi anni partiranno milioni di turisti alla scoperta dell'Europa e dell'Italia" con-clude Graziano Prantoni.

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Cosi I Imu può diventare meno odiosa dl È.u€Gt.fh4

es..,,:una imposta è popolare. Ma ig",3 e ante quella sulla e.asa lo è tueno di altra pffi di due

s.0 tre posseRrono labitazione dove ris i edt 331C3 e 11311 i333. dlitme 13ossiede ‘fa hrteno) U132 ite.erindri eaSa ChC affitta o usa essa stessa e che d a un tendinie n to

ietorno ;313% ;3U)Non iiruplsir.n <lini:dighe t 2.Sitare ;. b'rte co sì diffuso e con reridimoent così m(desto come e

stato fin o nelt atino che si szta z:11-ode urto racc. olga p>eo é: ni .e. SoL Che la p3iertiessa di. &tassarlo ne iia p.Ft ssima

p.iit3Sa ncora tentare, se i)On n i i, ai meno alcuni deipartedpanti a "i la. con tesa eleiterale,

Ma non Z.,,..w.do tanti-i:t:a diffusione della casa a rendere 3:tolte famiglie Oggi fiiinicolarresente au'vertie Sini

tassaz ione, C sono almeno aitri due elementi di cui tenere o t .seti#c uole capire perché le famiglie í:›steggiane :pesta

irnpnna e s..,e si vuole trarre qu alche i eZiO pe il fetUre. igiSteelafisciaie,

ri sno luogo., la casa è ti n beik fortemente illiquido. E diffide e costago venderla, e noil s pt0 vendere a pe7zet raa o tutta O nien t e. } -2 -inipbetiit ioni e è ci3e se aumenta Sigiificativarnei-tre o viene reintrodotta un'impoin sugli ílud330133.tí - inè avvenuto queste:332FM- il prt 3prietariO non può vendere mezzo men-o quadro di casa per pagare 'impoSta.n33 :leve provveilerv3 i:tingendo peOprki

reddito e E3.g.ii,33.-tdO quindi quale hea trac iee di a]? .sa. Se irnposta viene inmteriuta e diventa parte integrarne del

sis:etna, lentamente k pertione si iiggiustatio 3 riusivo regime, C.h i 3aí3co reddim corrente e molte c ase venderà a chi ha poae case e una buona Capaeltà ge nerare redditi), `la neil'i3rint.di ie persone con un basso reddito e una r' 3.. di elevato valore (per esertipio perché ereditata o comprata anni addietro) nati scono, Perone in queste (..'ondiziorn rti)n sono poche, 1 304:. deile famiglie italiane con redditi.) ilifèrk re. alla pOilaietle Dna eiESta il Cir.'', -valore

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sta sopra ti 75: 'pereentile della distribw iGne, Per queste. persoise nagantl inm3osta è pari . lealarniente enti Mite la raSS3 è elevata, ma timi lumno casi- .

se...:ouzio Moge, num e stata re-ititrodota anitzetlinta in un anttOM CU Nr ri'Kt. i reddito d'ispordbile è c alato H igni iiietiliVanient e, i. eirea 31.4^3i, dnran te rendendo iinet ira noillio sostenere i[ u3s3# sncs e alio esso tempo pag-are questa ix posta. credit eruncli baldi:Cr:1=CM E3te3iane;3ti3 l'O:Stilli:à Vene 5:›erellé 133.iiegreSeitIM

la domanda di i iquidi tà da parte delle famiglie in una eringliintara dove questi a. è Stata pari leda:men: e SiCa rsa,

Non stupisce quindi che i cittadini itafiatii slarm così ostili rdelira imposta, Mase è vere ehe lesistenza di unmposta

nen può essere dettata dai suo gra. irn ento p res so kk

puillico,izuoi-are questi seninuel iti sarebbe errato, I:Imposta .suila casa 33 iterlSO C. °e esista pe rellé è tpite Ila più adatta a finanziare le amministrazioni locali (per queStO

E30E33 ;i:arte del getrlto dovrebi3e essere a esse trasferito) e perché un>imposta :ari patrimonio puO, se ben alibrata, compi eritentare i e imposte sm reddito e sui consumi. Ma non deve essere con _epiaac litilizzaiasoh come ',in mezzo

. TraCeeglie re •:itett.itri SeCendOk tiSlge332e del momento, Ckin a'idenante Saa SUa esistenza, pernmenza nel tempo, ai iquota, i iverio e base imp aúk. prOprie nealiZa th Stabilirà i333. tti Irte oneste caratterist ieliedell'imposta l'a causa. principale delle di # s'.c}C3..tshe essa p reidlitie ignande Viene re intreMilina, modificata o. innalzata, illagni proprio neWanno in. cui ie

ii"Soile stono meno preparare ad ailfrontarta.Prol-wie perché casa Z, bene liu uldo, ole dei tempo perché una

fanAigha :ne ;adar, rti3 ae33.S3O ;31S3ti000S3ri, di eni‹,-pello f .Seak è Una COnipCirte F31 -O noli t raitC133:iiillle. Ciatnbial7e à quadro impositivo direZkird bri.pre'dSte

c:m3perEz., che per tuoh'i rinvesztìnleiito tF. abita::30E33 postiti risultaR eccessivo r ispe tto a quel) che avmbhero scelto se avessero pot ut o tsytitare su mia triSS:32iOne Stabile e prevf.Ab ile. ven dere e cotnprare casa ha cesti di riliSaZierie elevai (13ot arai, fiscali, di il3terinechazione. dì

'rea e anche psicologici) g:amtnire Un quadro fiscale stabile riduce questi costi, Vai e in particolare per i a casa, ma aticlie per le ai tre in peitite.

Non so se il nuovo governo sarà in grado di ddurre fl gravame :lei iìseo, Ma se posso &re t:nei:353.00,Si ade; peri alii enope r mantenere ferirta la stili ttur a impos itiva per ;Intera legislatara, evitando di :.t lini litar F3 balli:elki per 5:iStìtUi riti con un altroper poi eziagati fare roperaz ione

inventi Vanne successive, Eirtuovinoverno ci tassì, Ma eguantortiene lo faccia sempre rteIletiteSSOrniXle.

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DOPO LE SENTENZE. Di. MÌ'1° E .P1SA

Derivati, nuove N ioni per l'uso È urgente superare le asimmetrie che contrappongono banche ed enti di Cesare Cand

`— CaSi. Pisa Milara) dovrebbero cori:1511131re a fare c hiarezzasumol- ti.:.spettieontiirversieberiguard.a-

„adm l'utilizzo dei prodotti derivati 01>er the C.tm2 .3 . nelle Miprese e negli t.tità, ce~ per "il

i:X!..nripl.ieite , ', e32.t) per seinpli-

cità dalla differen za tra 'mari-i tomarket a Tolti rt,";n' gYftrt :`fetfivarnente .prat ìc.a

dalla banca alla clientela, La soia presenza di un margine

33c 3 $: NA fatto int ravedere fl -:d21.[ e PreSef enti possibilita. di cancellare tutte le perdite originate dai prodotti derivati in essere. sia già realizzate sia otenziali. dal-

la natura (più o meno di cop ertura) dei da.niter15:trEVAIUÚF.A0.-

ni giuridiche inerenri, :per i?Se.Mpi...3., la

irasparenim itiformativa dirtiostr;_kt3 lle bruelhe, La arSii Chiarena sui significato e

sulPentità del margine implieho ha ;

inevitabilmente inasprito un clima che333 ,1: NiitTfil'e ai p n rd ot t derivati, Minai z3 li zio colld.-tivo come diabolic i st rime ti. da evitare, Nuoce alle banche. Ch.C2

iuo 3:. 'o Nuoce anche a/10 itnpre.se. e agli enti > il Ctà manage-

ment, nella migliore delle iptitCSi > o

que un. pruit O ca po. 3A ;Itt0eS3 C.:ISO`CeC le rnOt

i la C<:l1danrla in. p ríraogr.ado sui dell-vati Coi-mine di Milano, un passo importante in queta direZioile Stattt

reajzzato mediante 1:1 recente sentert->r3.5962.■''.22 d:0 Cormiglie di Ult.C.,

riguarda "ia Provincia di Ma. I: siici principale' eleIrICICItO li(nrità

risiede nei ri conoscimento i:1w il inan-i.-ineimplicit0130Z1puOe::::-,ere pari a Ze--

Ii3eltr2 vienevalidat o an approceio per verificare la convenienza econo-mie:3 ristreatarazione dei debil.i

negli enti ai Ser4, ì deira3teCAO 41'd eh imgre, .1.4g./.213;.m. Secondo une approc-

cio Ver. ifiC;A uper at t31ii.Mde ci re Zii niereai -o del portafoglio ex post. 1-I I: dìdebito 0 derivati, è iirtb-

riOre a quello ex unte, per cui le passivi-

ta finanziarle dell'ente si riducono. F.L111-31313C l:c 3.10Sii.tà 51-3.03

Mente eOndiVi...sgbill Ma L.' probabilinen- te il loro combinato clitposto a produr- - re l'effetto :Unpormiste, ovveRs &po-

'trate dibattito dalla pura et;istenza MiarlrIC a113 Sua wngn

tà. soprattutio, Alir.keno mi> erlteri da seguir e per recepire il MaIgi--

ì:dn. nefla ralmaz ione dieonse-nìenza

3'31',3- :5(33.311:3 deUA ristrut

u e did Sarebbe por' peccato Se eag

/\3333I3i) di Piiia ro a sciogliere a leoni inx: p;bsato. Sarebbe :invece »13SplCalgile'

un cainbitimen to di prospettiva, rivoi- ln 223

Questo cambiamento è 13eceSSatir<3 per abinetio tre motivi. Innanzitutto perché, E30iI3Sta55e

m kailizzazione, i prodotti derivati sono delStinatiarilmtlerellIX't5trUrf3.'nt.0 3733-

nun(.13 1, 3le, per :3 azdem,lale dei riiiebi finanziari (tasso dinieresse,

tzwso c~,`›eceeteral i:E seryrudo perebe,. Por 3333

pi-osslino ree cp. -imem della 3ifor?.112

del nietrato over the co.unter (cosiddet-ta Firniri determinerà urta rivolitzione delle conipetenze necessarie per nego-ziare. 3 derivati. Dasti penstire a quelle

indispensabili Per valiit.are i costi di contri)parie, ollateraliz-

zzrzà:)ne, i quali inciderailtio ancora di più

5i.31m5,r3373e

infine, perché i Consigli di 31-13313303r

strazione (e, nelle quotate, i l ,n? Corni-3133 i<13 CO nt ra ) e di gest ione dei rischi) .5ar3nuo più coinvolti Extile de--- z-isioni cop ertura ioi rischi finanzia,-

✓i, essendo esse sempre più integrate Srn le decisioni iarategiehe dì inventi-mentii e di €1a133A2::1.3 Enenì

et-virebbero insmiann, nuove istmi zioni. per hna3 deriVO v'OSO ffintiovere fisic.>/ogicii asinametria nella dot az. ione di coi ietenze e rl :ed-nologia che vede contrapposte "ban-Che ii3.31/3. hlt .te rapreHe/e 3t ,...talra

trO 0 che ha alimentato 3 conflitti che conoscianio,

r.ateoria a pra_si 3miegts.303 C bC

p e Z` 0h53 a: h..k radice questi tioallitti e opportuno prevedere :3 sisteniatiet»ii,- corso a i'lgure terze > cle:d' .3 :030:3.33 risk advisur indipendenti. Ner: a. casie que-

nk)ricA.3zo giànloito diffuso nel conte-sto a331'1.131t..',.E..0l'li?.., dtive ne. etiE31033nrp.:7, -

e altamente er edili. ìit i, grazie

3 forti i TIVt b:Ue ati IrCe33)10i2ZiCi, pekmze riiiivAtC e :E d;spi3.s5'3ss:. 53303d03-

373

33333'< '<li Iì 133 ffrumcbal rjskadads,wúld3:--

pmdenti. .permette di completare le • • contjxl -CE12-.C: 3n delle ;aziende con

pareri esci -vizi indipendenti e naii ,noita-gidamentt.' avanzati: i) guli'esposizione ai riselii:tìntanziari e suireveituale opport unità di ri,correre int C13 ,: al

Stilla etinlì:.91.Útà del nIargin:. 33I3a3,0c3n.> dalla b2i 3<ia;

33 sulla vabgazione, 31 eporting e la eu31ta3-313z2az:O33t .33,s'3 pn>dsytt derivati già acquigiti.

n ',torse sistemtico 13 Un :;11ppii1r1-11 e i ndìpendertte avrebbe per

certo t-- vitatO tUtti i problemi goinies.id all'utilizim dei ,.,Sl iv beneficio dell'interi mercat(), „Anche per i derivati vale pertara -cs ktrt-tgola

buon i;:g,::tfisu sozoixio “prevenim' rneglixi che curare».

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T.3assaio pez 3.Z1-

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eamblo di ptinpetthea,

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kla tj n nodi del Pastiato, nla s: •,•`ii- a5.5.e eri ,-.1411bienlento rivotte in avanti


t QINUTIOUNO ECIINUSLIED.1:111.11MICII 11: POUTICO 9

pressunE

Direttore Responsabile: Pierluigi Magnaschi

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Le novità introdotte dal cosiddetto decreto crescita 2.0, in attesa delle norme attuative

Dal 2013 le multe viaggeranno con Posta elettronica certificata

Pagine a cura DI STEFANO MANZELLI

ED ENRICO SANTI

D al 2013 si potran-no spedire le multe stradali anche tra-mite Posta elettroni-

ca certificata (Pec). È lo sce-nario che si prospetta dopo le novità introdotte dal decreto legge n. 179 del 18 ottobre 2012, il cosiddetto decreto crescita 2.0, convertito nella legge n. 221/2012. Occorrerà però attendere alcune norme di dettaglio per l'entrata a pieno regime del sistema. Le novità sull'utilizzo della pec previste dal dl 179/2012, convertito in legge con modi-ficazioni, devono necessaria-mente essere coordinate con le norme sulla notificazione dei verbali fissate dal codice della strada. L'art. 201 del co-dice, in particolare, prevede che in caso di contestazione edifferita il verbale deve esse-re notificato con le modalità previste dal codice di proce-dura civile, oppure a mezzo della posta secondo le norme sulle notificazioni a mezzo del servizio postale. L'art. 149-bis del codice di proce-dura civile stabilisce che se non è fatto espresso divieto dalla legge, la notificazione può essere eseguita a mezzo posta elettronica certificata, anche previa estrazione di

copia informatica del docu-mento cartaceo. All'indirizzo di Posta elettronica certifi-cata del destinatario risul-tante da pubblici elenchi o comunque accessibili alle pubbliche amministrazioni va trasmessa la copia infor-matica dell'atto sottoscritta con firma digitale.

Ma è il dl 179/2012 a intro-durre le novità più rilevanti che potranno rivoluzionare dal 2013 le modalità di no-tificazione delle multe stra-dali mediante l'utilizzo della posta elettronica certificata. Infatti, con le nuove dispo-sizioni in vigore già dal 20 ottobre, ogni cittadino ha la facoltà di indicare alla pub-blica amministrazione un proprio indirizzo di posta elettronica certificata, quale suo domicilio digitale. L'indi-rizzo verrà inserito nell'Ana-grafe nazionale della popola-zione residente-Anpr e sarà reso disponibile a tutte le pubbliche amministrazioni e ai gestori o esercenti di pub-blici servizi. Il dl prevede che dal 1° gennaio 2013, tranne i casi in cui la normativa vi-gente preveda una diversa modalità di comunicazione o di pubblicazione in via telematica, le amministra-zioni pubbliche e i gestori o esercenti di pubblici servizi

dovranno comunicare con il cittadino esclusivamente tramite il domicilio digitale dichiarato, senza oneri di spedizione a suo carico. Oc-correrà attendere però l'ema-nazione di un decreto con il quale il ministro dell'interno, di concerto con il ministro per la pubblica amministra-zione e la semplificazione e il ministro delegato per l'innovazione tecnologica, sentita l'Agenzia per l'Italia digitale, saranno definite le modalità di comunicazione, variazione e cancellazione del domicilio digitale da par-te del cittadino e le modalità

di consultazione dell'Anpr da parte dei gestori o eser-centi di pubblici servizi. E, con riguardo a ciò, la legge di conversione ha introdotto ulteriori novità. Precisamen-te, con riferimento al nuovo art. 3-bis del dlgs n. 82/2005 viene espressamente previ-sto che l'utilizzo di modalità di comunicazione diverse da quelle della pec rientra tra i parametri di valutazione del-la performance dirigenziale ai sensi dell'art. 11, comma 9, del dlgs 150/2009. Inoltre, in assenza di dichiarazione del domicilio digitale, le am-ministrazioni potranno pre-

disporre le comunicazioni ai cittadini come documenti in-formatici sottoscritti con fir-ma digitale o firma elettroni-ca avanzata, da conservare nei propri archivi, e inviare ai cittadini stessi, per posta ordinaria o raccomandata con avviso di ricevimento, copia analogica di tali docu-menti sottoscritti con firma autografa sostituita a mezzo stampa predisposta secondo le disposizioni di cui all'art. 3 del dlgs 39 del 12 dicembre 1993:

Queste nuove modalità soddisfano a tutti gli effetti di legge gli obblighi di con-

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Dal 2013 le multe viaggeranno con Posta elettronica certificala


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t QINUTIOUNO ECIINU11II:0.151'IMIC21111: I'OJ(TI4O 9

Cosa cambia

Dal 1° gennaio 2013 i verbali per violazioni del codice della strada saranno notificati anche tramite la Posta elettronica certificata, senza oneri di spedizione a carico del destinatario

Ogni cittadino ha la facoltà di indicare alla pubblica amministrazione un proprio indirizzo di Posta elettronica certificata, quale suo domicilio digitale. L'indirizzo verrà inserito nell'Anagrafe nazionale della popolazione residente-Anpr e sarà reso disponibile a tutte le pubbliche amministrazioni e ai gestori o esercenti di pubblici servizi

Esteso alle imprese individuali che si iscrivono al registro delle imprese o all'albo delle imprese artigiane l'obbligo di indicare l'indirizzo di posta elettronica certificata già previsto per le imprese in forma societaria dall'art. 16 del decreto 185 del 29 novembre 2008. Le imprese individuali attive devono depositare il proprio indirizzo di pec entro il 30 giugno 2013. Ed entro metà marzo, sulla base degli elenchi di indirizzi di pec costituiti presso il registro delle imprese e gli ordini o collegi professionali, sarà istituito presso il ministero dello sviluppo economico un Indice nazionale Inipec, al quale le pubbliche amministrazioni potranno accedere

Via Pec anche il ricorso amministrativo Il ricorso al prefetto può essere annove-

rato fra la categoria delle istanze presen-tate dal cittadino e quindi potrà essere spedito anche tramite posta elettronica certificata. E questa una ulteriore conse-guenza dell'accelerazione imposta dal dl 179/2012 al sistema della comunicazione digitale.

Ai sensi dell'art. 38 del dpr 445/2000 «tutte le istanze e le dichiarazioni da pre-sentare alla pubblica amministrazione o ai gestori o esercenti di pubblici servizi possono essere inviate anche per fax e via telematica». E il ,terzo comma dispone che «le istanze e le dichiarazioni sostitu-tive di atto di notorietà da produrre agli organi della amministrazione pubblica o ai gestori o esercenti di pubblici servi-zi sono sottoscritte dall'interessato in presenza del dipendente addetto ovvero sottoscritte e presentate unitamente a copia fotostatica non autenticata di un documento di identità del sottoscritto re. La copia fotostatica del documento è inserita nel fascicolo. Le istanze e la copia fotostatica del documento di identità possono essere inviate per via telematica; (...)». Queste disposizioni devono essere coordinate con l'art. 65 del codice dell'amministrazione digitale che legittima l'invio delle istanze per via

telematica nel rispetto di certe condizioni ovvero, tra l'altro, queste spedizioni sono valide «se trasmesse dall'autore median-te la propria casella di posta elettronica certificata purché le relative credenziali di accesso siano state rilasciate previa identificazione del titolare». In buona sostanza risulta compatibile l'invio del ricorso amministrativo contro una multa stradale direttamente al prefetto, tramite la casella di posta certificata:del comando accertatore.

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pressunE

Direttore Responsabile: Pierluigi Magnaschi

24/12/2012


Tiratura: 127.349 Diffusione: 78.822

servazione e di esibizione dei documenti previsti dalla legislazione vigente laddove la copia analogica inviata al cittadino contenga una dicitura che specifichi che il documento informatico, da cui la copia è tratta, è sta-to predisposto e conservato presso l'amministrazione in conformità alle regole tecni-che di cui all'art. 71.

Oltre alle comunicazio-ni con i cittadini via Posta elettronica certificata, il dl

prevede novità anche per il domicilio di-gitale delle persone giuri-diche. Infatti è stato esteso alle imprese individuali che si iscrivo-no al registro delle imprese o all'albo delle imprese arti-giane l'obbligo di indicare l'in-dirizzo di Po-sta elettronica certificata già previsto per le

imprese in forma societaria dall'art. 16 del decreto 185 del 29 novembre 2008. Le imprese individuali attive devono depositare il proprio indirizzo di Pec entro il 30 giugno 2013. Ed entro metà marzo, sulla base degli elen-chi di indirizzi di pec costi-tuiti presso il registro delle imprese e gli ordini o collegi professionali, sarà istituito presso il ministero dello svi-luppo economico un Indice nazionale Inipec, al quale le pubbliche amministra-zioni potranno accedere. In sostanza, il dl 179/2012 ha posto le basi per addivenire nel corso del 2013 alla noti-ficazione delle multe stradali via posta elettronica certifi-cata alle persone fisiche (per i soggetti che hanno dichia-rato il domicilio digitale all'anagrafe comunale) e alle persone giuridiche.

Per la piena e completa messa a regime si tratta di attendere rispettivamente da un lato il decreto che fisserà le modalità di dichiarazione dell'indirizzo di Pec all'ana-grafe comunale e da altro lato le comunicazioni della casella di pec da parte delle imprese individuali. Qualora sia nelle forme di legge stato comunicato l'indirizzo di po-sta elettronica certificata, la notificazione dei verbali per infrazioni stradali dovrà av-venire soltanto per via tele-matica; l'inosservanza costi-tuirà fonte di responsabilità per il dirigente.

oRaproduzìone riservata

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la Repubblica Direttore Responsabile: Ezio Mauro


Periodicità: Quotidiano Tiratura: 509.141

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LE METAMORFOSI DEL BIPOLARISMO MASSIMO GIANNINI

UALCOSA mi dice di non candidarmi», aveva confessato

Mario Monti nel colloquio con Eugenio Scalfari suRepubblica di ieri. Quella «voce di dentro», che in lui covava da tempo insieme a quelle che invece, da fuori, lo spingevano a candidarsi, alla fine ha avuto un peso. L'ultima confe-renza stampa del Professore, ce-rimonia di commiato di un tecni-co al capolinea, non si è trasfor-mata nell'epifania di un leader pronto a «salire in politica» con la sua faccia e con la sua lista. Mon-ti, per ora, non si candida. O me-glio: si candida, ma a modo suo. Da «candidato riluttante».

Si prop one cio è nell' unico mo-do in cui può farlo un senatore a vita obbligato a un profilo di ter-zietà, e in cui sa farlo un civil ser-vant disp o sto ad essere «chiama-to» dall'establishment, piuttosto che votato dal popolo. Mette se stesso, e la sua Agenda, a disposi-zione del Paese e di chi, tra i parti-ti, vorrà assumere questo intero «pacchetto» come architrave co-stituente della prossima legisla-tura. Se questo accadrà, e se glie-lo chiederanno espressamente, lui sarà pronto a valutare un'e-ventuale premiership. La linea è sfumata. Il lessico è fumoso. Più che Alcide De Gasp eri, la formula montianaricordaAldo Moro. Ma il senso di marcia, di qui alle ele-zioni del 24 febbraio, è ormai ab-bastanza chiaro.

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la_R Monti: semi chiamano, sonopronto

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Ieri su Repubblica Eugenio Scalfari aveva raccontato il suo incontro con Mario Monti e le perplessità del premier rispetto a una propria candidatura alle prossime elezioni politiche

REPUBBUCA.IT Videocommento

N\ ,,<"; di Giannini sulla giornata di Monti e on demand tutta la conferenza stampa del premier

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La discesa in campo di Monti "Adesso posso candidarmi con chi appoggia la mia agenda" " Berlusconi incoerente, Bersanipremier credibile"

FRANCESCO BEI

ROMA—Circondato dai suoi ministri, con in mano un calice di pros ecco, Monti brinda alla sua «salita» in po-litica dopo la conferenza stampa di fine anno. Il pre-mier sembra consapevole di non poter più tornare in-dietro. E confessa: «Mi sembra di aver fatto un passo avanti gigantesco». Manca in sala il ministro Grilli.

MU L'esordio della conferenza stampa è una rivendica-

zione orgogliosa della «missione compiuta» in un anno di governo. «Posso dire che l'emergenza finanziaria è superata, gli italiani possono di nuovo essere cittadini d'Europa a testa alta. Non abbiamo usato la strettoia degli aiuti dell'Ue e del Fondo Monetario».

MMW, :A0 UgNM;C P'mn È il tema centrale della giornata, il suo impegno di-

retto in p olitica. La strategia disegnata da Monti si chia-risce nelle due uscite pubbliche. Alla conferenza stam-pa di fine anno e, subito dopo, da Lucia Annunziata su Raitre. Il premier annuncia la sua «Agenda p er cambia-re l'Italia e riformare l'Europa», spiega che «è rivolta a tutti». Quindi aggiunge: «A quelle forze che manife-stassero adesione convinta alla mia agenda sarei pron-to a dare il mio apprezzamento, incoraggiamento e, se richiesta, la mia guida». Fino ad essere il candidato per palazzo Chigi: «Se una o più forze politiche, con una credibile adesione a questa agenda, manifestassero il proposito di candidarmi a presidente del consiglio, va-luterei la cosa». Dunque, « a priori, verificate tantissime condizioni, sì», Monti è pronto ad essere candidato premier. «Che è altra cosa dal dare il nome ad altri per liberi utilizzi» Dunque sarà leader del centro ma il suo nome non sarà sulla scheda elettorale nei simboli dei partiti che lo sosterranno.

9g MgR:AM PUMW RRUU Per riuscire davvero a realizzare le riforme necessa-

rie all'Italia ed esposte nell'agenda Monti, «è impor-tante un mandato elettorale, politico, che il Paese dica che vuole queste cose perché siano fatte con vera for-za».

'3 ,5.g.','C.,,TRU KRIRSUM La conferenza stampa diventa il palcoscenico di un

duro attacco al Cavaliere e al suo numero due, Angeli-no Alfano. Una ad una, il premier bagna tutte le cartuc-ce della propaganda del Pdl. «Esprimo una parola di gratitudine e di sbigottimento nei confronti di Berlu-sconi. Talora faccio fatica a seguire la linearità del suo


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pensiero quando si tratta dell'apprezzamento o del non apprezzamento dell'attività del governo». «Ieri B erlusconi l'ha definita un disastro, nei giorni prima ho letto dichiarazioni invece lusinghiere. Rimane un qua-dro di comprensione mentale che a me sfugge e che non poteva costituire base per l'accettazione di una proposta come quella di prendere laleadership dei mo-derati».

LU`a:.MN Man ManH Mn VMg Riguardo all'invito ricevuto dal Ppe per prendere la

parola nell'ultimo summit a Bruxelles, il premier smen-tisce Berlusconi che sosteneva di essere stato lui stesso ad avere l'idea. «Sono andato a quellariunione per esclu-siva iniziativa personale del presidente Martens».

EWSCM UM„, aa:A «Promettere di togliere l'Imu è bellissimo», attacca

Monti rivolto alla principale proposta del P dl, «come in-trodurre il concetto che pagare le tasse è lasciarsi mette-re le mani in tasca dallo Stato». Ma «se si farà un provve-dimento come questo chi verrà a governare un anno do-po, non dico cinque anni dopo, ma un anno dopo, dovrà rimettere l'Imu... doppia». La cosiddetta "agenda Mon-ti" significa, innanzitutto, «evitare pericolosissimi e illu-sionistici passi indietro».

UNNME F:MU «Deleteria», asserisce il premier, è quella «continua

diseducazione nel linguaggio usato quando si dice che "lo Stato mette le mani nelle tasche". Ma l'evasione fi-scale cosa è? Alcuni italiani privati che mettono le mani nelle tasche di altri italiani privati».

aRM, P;:n «Per noi le parole pesano, quelle dette in Parlamento

pesano ancor più. Ne deve essere cosciente chi le pro-nuncia e chi le ascolta. Credo che nessuno potesse in-terpretare le dichiarazioni del segretario Alfano se non come una sostanziale sfiducia». Per questo Monti è sta-to costretto a dimettersi.

CUn a\NMM Un anno fa l'Italia lasciata da Berlusconi era in ginoc-

chio, senza più credibilità. «Oggi è facile dimenticare la drammaticità di quei momenti. Posso ora rivelare che, nelle mie prime uscite europee da presidente del Consi-glio mi sono trovato in una situazione che mi ha fatto ve-nire in mente le prime parole di Alcide De Gasp eri alla Conferenza di Parigi del 10 agosto del '46: "Prendo la p a-rolain questo consesso mondiale e sento che tutto, tran-ne la vostra personale cortesia, è contro di me"».

MnAMMN SNM aN.N. MSNR Un altro riferimento pesante al Cavaliere che chiede

a Monti di «battere i pugni sul tavolo» contro la Germa-nia. Il protagonismo in Europ a, dice il premier, «non de-riva dai pugni, perché battendo i pugni ci si può far ma-le ed è un esercizio inutile». Quello che ci vuole è «la du-rezza delle convinzioni, la capacità di negoziato, l'avere messo il Paese in condizione di essere credibili». Altri-menti, «alla pacca sulla spalla poi segue il risolino».

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Per la giustizia è meglio fare leggi ad nationem che ad personam. Credo che occorra un rafforzamento di disciplina del falso in bilancio e del conflitto di interessi

Un altro modo per dissipare i sacrifici fatti è promettere di togliere l'Imu. Se si fa un provvedimento come questo, chi governerà un anno dopo dovrà rimettere un'Imu doppia

Pace:%e su:e s:are

Senza credibilità del Paese, alle pacche sulle spalle segue il risolino. Uno dice che tutti lo guardavano per l'ultima parola ai consigli europei, ma tutti in Europa sanno che non è vero

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Osservatorio Nazionale sulla salute della Donna


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su=m w Rum WWM Altro che «accucciati» sulle posizioni ciella Germania,

come dice il centrodestra. È tutto il contrario: «Per anni abbiamo purtroppo avuto ungoverno in seria, seria dif-ficoltà a far sentire la suavo ce nel contesto europeo, ca-pisco che ora ci sia un p o' di disappunto». E qui arriva il colpo allavartag,loria del Cavaliere: «Se uno dice che tut-ti lo guardavano per l'ultima parola ai Consigli Europei, gli italiani ci credono perché non hanno i racconti degli altri, ma tutti in Europa sanno che non è mai stato vero». Quanto allo schiacciamento sulle posizioni te-desche, Monti racconta un episo-dio della cena dei leader europei ad Oslo perilNobelper laPace allaUe: «Ho raccontato che in Italia mi con-siderano succube della Merkel, si sono messi tutti a ridere perché so-no uno dei pochi che al Consiglio europeo si permette di articolare punti di vista diversi». Insomma, l'agenda Monti «non è l'agenda Merkel».

MCMWgg pD E tuttavia Monti entra a piedi

uniti anche nel dibattito interno del Pd. Così, quando LuciaAnnunziata gli chiede se sia possibile che Pietro Ichino e altri "montiani" lascino il partito, il premier non si sottrae: «È possibile, queste cose non sono drammatiche. Io considero più im-portante che le persone che voglio-no il cambiamento siano disposte a lavorare insieme, cambiando parti-to o a prescindere dal partito». Quindi usa come cartina di torna-sole la riforma delmercato dellavo-ro sulla quale nel Pd. Bersani«credo senta lui stesso il contrasto che vie-ne dall'avere nel partito posizioni anche abbastanza liberali, vedasi Ichino e altri, e dall'avere come re-sponsabile economia Fassina, che non è su quelle posizioni».

U.CM CAMWM "MMU" «Pier Luigi Bersani è un più che

credibile candidato premier di una coalizione, non vedo dove sia ilpro-

blema». Peril futuro Montivede un'alleanza trai' centro e il Pd. «Serve una maggioranza politica non più "stra-na" ma vera e coerente, saldamente europeista e salda-mente riformatrice».

WICW: , «Vendola, che è sempre una persona che si ascolta e

si legge con interesse ha detto di me che sono un "libe-rale conservatore". Liberale io sì, ma conservatore pen-so sia lui, soprattutto sul lavoro». Sulla Cgil Monti torna

più.volte.«La riforma dellavoro e l' accordo sullapro-duttività sono statifrenati perl' atte ggiamento diuna componente sindacale, che non vuole evolvere e questo danneggia i lavorati italiani». Per il premier bisogna evitare di farsi paralizzare da «una catena che inchioda al passato», «arroccati a forme di tute-la che erano molto giustificate un tempo ma che fi-niscono oggi per penalizzare i lavoratori».

UPD~ ..g.5.WWU CWWWgM Il premier rivela in tv di averne

discusso con il capo dello Stato. «Nonp osso dire cosa pensa Apre-sidente ma ho parlato con lui in profondità e se ho fatto questa scelta... lei può capire».

WWWW4 W,M;U:d Restare fuori dalla contesa

elettorale, sostiene Monti, gli avrebbe spianato la strada verso il Colle. «Non prendere nessuna iniziativa sarebbe il modo più tranquillo per avere forse qualche altra occasione istituzionale. Un'operazione di riflessione col-lettivadiquesto tip o comportain-ve ce molti rischi e un'alta proba-bilità di insuccesso, ma può fare molta più differenza per il futuro dell'Italia che non occupare que-sta o quell' altra carica istituziona-le»>.

WMMA •&zW'M UM RWM- K.ww

«Credo siano meglio fare leggi "ad nationem" e non "ad perso-nam"».

NIU PaffWA NE: " 9W:Lg MA:Tà"

«Il più grande costo della p oliti-ca non è tanto quello di festini, ir-riguardosi di ogni dignità, e che determinano lo screditamento della politica quando c'è invece bisogno del suo rafforzamento, ma le decisioni prese per interes-si di corto periodo».

D RIPRODUZIONE RISEPVATA

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Il Professore, gerundio d'Italia FRANCESCO MERLO

CON l'inedito 'chiamatemi agenda', che è il tempo del dovere, Mario Monti diventa il gerundio d'Italia. E con il suo 'ci sono e non ci sono ' aggiorna pure l'ossimoro, che è stata la doppiez-

za come scienza della p olitica e come identitànazionali, e invece qui si presenta, nientemeno, con la veste sobria e rigorosa della virtù.

>>>>> SEGUEAPAGINA4

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Dalla metafora dell'agenda al -ci sono e non ci sono" la sta doppiezza vino.


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Dalla metafora dell'agenda al "ci sono e non ci sono" la sua doppiezza virtuosa Quella ressa mai vista attorno alla sobrietà FATECI caso: le parole origina-

te da un gerundio sono le più antipatiche della linguaitalia-

na, agenda, pudenda, mutanda, memorandum, e c'è pure il cre-scendo che in musica è il sostantivo del volume (rossiniano) e in econo - mia è il sostantivo dello sviluppo (schumpeteriano), vale a dire l'o-rizzonte di più alta drammaticità del nostro dover essere, del nostro gerundio appunto: «L'uomo politi-co guarda alle prossime elezioni, l'uomo di Stato guarda alle prossi-me generazioni» ha detto Monti ci-tando De Gasp eri.

L'ossimoro di Monti invece non è drammatico, ma semmai un po' pomposo: Monti è l'insicuro sicuro di sé che sale in campo per scende-re in campo, offre e al tempo stesso nega ai centristi unnome che nonli nomina ma li domina. Con lui, lo stesso concetto di ossimoro diven-ta o ssimorico perché l'ossimoro ri-goroso e nobile non si eramaivisto: «Io non mi candido, non sto con nessuno ma sono disponibile a gui-dare le forze che approveranno la mia agenda purché siano specchia-te e credibili per contenuti, metodo di governo e credibilità di intenti».

La virtuosa doppiezza dello sta-re in cartellone ma non in scena, che in Italia fu Machiavelli e arrivò a Togliatti, poi si vestì di conver-genze parallele e di politica dei due forni; che fu il crisma fondante del-la Chiesa e, nella forma dell'uno nessuno e centomila, ha dato vita al

Wo.sdì Pinsiiniko sienkz: 3 sé eie

caxnzo seenz.'ent campo, o Zfre: e neq

pirandellismo,«svolazzo di contor-sioni» come diceva Croce, e alle due facce di Andreotti statista e mafio-so..., ebbene questa doppiezza con Monti diventa il disinteresse del-l'interessato, la pulizia e la bellezza morale del vecchio vizio nazionale, l'antica novità: «Il mio metodo è un po' strano e un po' nuovo».

Addirittura il vademecum del perfetto italiano è stato poi raccon-tato da Monti, nella trasmissione di LuciaAnnunziata, come totalmen-te estraneo alPaese: «Mi rendo con-to che sia difficile capirmi perché il metodo dell'agenda Monti è inedi-to». E torniamo così all'Agenda che, Moleskine o Planing o Monti che sia, sempre raggruppa le cose che si devono fare: pagare le tasse, la visi-ta dal dentista, rinnovare il passa-porto, la rinunzia ai diritti sindaca-li... Ma se uno riceve il premio No-bel o ha un appuntamento con la Marilyn Monroe dei suoi sogni non lo segna certo sull'agenda, e mai nessuna donna consegnerà all'a-genda un'intermittenza del cuore, prevista a una certa data e a una cer-ta ora: «lunedì 13 gennaio, ore 16,45: principe azzurro». Per le co-se piacevoli, per quelle che vuoi e che desideri non c'è bisogno dell'a-genda, la quale scandisce solo i do-

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Dalla metafora dell'agenda al -ci sono e non ci sono" la sta doppiezza vino.




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veri che non puoi permetterti di non rispettare, come onorare il fi-scal compact, ridurre il debito, ta-gliare la spesa sanitaria, e mai le co-se veramente belle che non sono quelle che "si" fanno ma quelle che "ti" fanno.

Nessuno dunque ama l'agenda e tuttaviatutti ce l'hanno, e ora anche

l'Italia. Ma l'agenda, come il mor-billo, diventa simpatica solo "do-po", quando le macchioline rosse sono sparite dal viso e sono ormai un ricordo, un'immunità, un fasti-dio di meno e una sicurezza di più: il rispetto dell'Europa, la stabilità nella moneta comune, la ripresa del mercato del lavoro, le donne nel

processo decisionale... Insomma l'agenda è simpatica quando fini-sce, quando da «agenda» diventa «atta», quando i doveri di una legi-slatura non ci stanno più pericolo-samente davanti ma felicemente di dietro: «Al capo dello Stato ho det-to: "missione compiuta, presiden-te"». Ed è la frase di Monti che ieri ha

conquistato di più— sorrisi alp o sto degli applausi — perché rivela l'ef-ficienza e la disciplina del servitore dello Stato e non la tronfia vanità del gradasso.

E infatti è stato costruito sull'os-simoro dell'esserci e non esserci, del rumore silenzioso, l'intero Evento, con il centro di Roma bloc-

IL DOCUMENTO A sinistra il testo della lettera del premier agli italiani per spiega-re l'Agenda Monti o, come si intitola il documento, "Cambiare l'Italia, riformare l'Europa, agenda per un impegno comune"

MARIO MONTI

Cari cittadini, Negli ultimi mesi si è molto parlato di "Agenda Monti". Non sono stato io a introdurre questo riferimento, ma diverse forze politiche e della società civile che hanno così inteso ispirarsi all'azione del governo, come linea di confine fra le politiche da fare - o da non fare - nei prossimi anni. Il dibattito che ne è nato è stato incoraggiante. Non solo per il consenso piuttosto ampio che è sembrato emergerne, ma soprattutto perché, per la prima volta dopo tanto tempo, i contenuti e il metodo di governo sono tornati al centro di un dibattito politico altrimenti concentrato quasi esclusivamente su schieramenti e scontri tra personalità. Incoraggiato da questi segnali, ho lavorato in modo più sistematico. Questo documento, intitolato "Cambiare l'Italia, riformare l'Europa, agenda per un impegno comune" è il frutto di questo lavoro ed è presentato come prímo contributo per una riflessione aperta. Questa agenda vuole dare un'indicazione di metodo di governo e di alcuni dei principali temi da affrontare. Non è un programma di lavoro dettagliato e non vuole avere carattere esaustivo. Invito tutti coloro che siano interessati a leggere il documento, a condividerlo e a commentarlo con spirito critico, portando il loro contributo di idee 'e di proposte. Mi auguro che le idee contenute nell'agenda possano contribuire ad orientare le forze politiche nel dibattito elettorale dei prossimi me sì e a suscitare energie nuove presenti nella società civile. Sia io che tutti noi riceviamo appelli numerosi e molto diversi di gruppi, organizzazioni, associazioni e singoli che semplicemente dicono che la gente è molto arrabbiata con il mondo della politica, che talora la disgusta, ma vorrebbe potersi avvicinare aduna politica diversa. A quelle forze che manifestassero un'adesione convinta e credibile, sarei pronto a dare il mio apprezzamento e Incoraggiamento e, se richiesto, una guida. Questo è il modo in cui intendo rapportarmi con la fase politica che si apre adesso. Ho voluto dirlo con trasparenza, e, spero, chiarezza. Questa mia presa di posizione ovviamente non coinvolge nessuno dei ministri che con me hanno collaborato e di cui sono orgoglioso. Essi possono avere idee coincidenti, oppure in parte o in tutto divergenti. Mi è sembrato comunque utile dare all'opinione pubblica il quadro delle riflessioni che nascono dall'esperienza del Governo che ho presieduto.

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AGENDA MONTI SU TUTTO Secondo El Pais Monti è disponibile, se gli verrà chiesto, a guidare il Paese ma solo se si adotterà il suo programma di riforme

INCOGNITE E RISCHI Per il Financial Times Monti non si è candidato per le poche chance di battere il Pd; in questo modo la campagna elettorale sarà molto «volatile»

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DISPONIBILITÀ E RIFIUTO La Bbc riporta la frase di Monti che si dice «disponibile a guidare l'Italia» e sottolinea il rifiuto del premier uscente ad allearsi con Berlusconi

L'OSCURO SUPER-MARIO È il titolo con cui apre lo Spiegai Online. Per il giornale tedesco Monti «vuole ma non osa»; è vittima degli attacchi della campagna di Berlusconi

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ASSICURAZIONE PER L'EUROPA Oltreoceano il Wall Street Journal sostiene che l'apertura di Monti alla premiership è una garanzia, rilasciata ai vertici Ue, sulla credibilità dell'Italia

IL PROGRAMMA SEGRETO Libération sostiene che Monti, pur non volendosi candidare apertamente, ha in serbo un programma di governo in grado di cambiare l'Italia

Dalla metafora dell'agenda al -ci SODO e non ci sono" la sua doppiezza vino.


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cato, l'ingorgo attorno a Palazzo Chigi, le mille televisioni, le anten-ne, i camioncini. Ieri mattina c'era più morbosità attorno alla norma-lità di Monti di quanta se ne adden-sò attorno alle mostruosità di Ave-trana. E se Berlusconi ricorreva alle navi, al marketing creativo, alla bandana, ai mille trucchi dell'im-bonitore, Monti ritraendosi ha at-tratto più microfoni e più teleca-mere: non si era mai vista tanta res-sa attorno alla sobrietà. La confe-renza stampa ha avuto più eco ed è stata vissuta con più ansia di quan-ta ne provoca in Inghilterra il di-scorso della regina.

E si capisce che non c'è statanes-suna consapevole regia: il tormen-to sincero di Monti ha avuto un ef-fetto deflagrante, ma senza miccia e senza esplosivo. L'Italia, in stato d'eccezione, sembravain attesa del suo Decisore, quello di Max Weber o quello di Carl Schmitt, del suo nuovo Garibaldi, e l'incontro con i giornalisti è stato magnifico, ordi-nato e appassionato, senza inso-lenze e senza arroganze, senza di-sturbatori e senza buttafuori: «Lei corre più veloce di me» è stata la ri-sposta, due volte ripetuta, più ap-puntita, la più dolcemente contun-dente, perfetta. Il prestigio è più ef-ficace del grottesco.

E il prestigio fa ingoiare anche l'agenda, permette di superare quell'antipatia naturale dell'agen-da che, anche nelle cartolerie, subi-sce abbellimenti e travestimenti di

i,s1,sese, sta.z.

sentbrova Ru Ce suo :kbasom, de noovz. CarRluCCi

ogni genere, diventa diario, «pro-gramma per il cambiamento e per l'Europa». Una volta le agende ve-nivano abbellite all'esterno: in pel-le, in velluto, in sughero. Quindi fi-nalmente si capì che la parte da ad-domesticare non è l'esterno ma l'interno dove già i nostri nonni la-sciavano glissare una ciocca di ca-pelli, un petalo, una foto presto in-giallita. Adesso invece ci mettono cataloghi, illustrazioni, raccontini e aforismi micidiali come appunto quelli che ieri ha pronunziato Ma-rio Monti: «L'equità non è un valo-re separato ma deriva dalla concor-renza». O ancora: «La strana mag-gioranza ci ha impedito di fare me-glio ma ci ha permesso di fare be-ne».

Qualcuno, e fu la trovata di suc-cesso di qualche anno fa, è arrivato ad aggredire e stravolgere persino il nome dell'agenda che da memo-randa finse di essere, ricordate?, il proprio contrario: smemoranda. Lo scopo è sempre lo stesso, toglie-re spazio alla durezza del dover es-sere, all'agenda, farla scomparire prima ancora di usarla, perché que-sto è il destino di tutte le cose che si coniugano al gerundio, questo è il paradosso dell'agenda, diventare un pretesto per la propria soppres-sione.

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Benni:"Maoradecidono gl cambiamo con unamaggornapolitica"

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Bersani: "Ma ora decidono gli italiani cambieremo con una maggioralo politica" E nel Pd scatta un mini-esodo: khino e altri quattro verso Monti

GIOVANNA CASADIO

ROMA — Tra il Pd e Monti sarà «una competizione leale». Ber-sani però non si farà dare l'Agen-da da Monti: decideranno gli elettori se il prossimo sarà un go-verno Bersani o un Monti-bis. I Democratici sono stati leali nel sostegno al governo dei "tecni-ci". Ripete il segretario: «Adesso però serve il cambiamento».

Siamo ancora al fair play. Ber-sani definisce «apprezzabili» le parole di Monti, anche se «man-cano» iriferimenti agli asp etti s o - ciali della crisi, alla sofferenzadei disoccupati, delle famiglie. «Ci vuole più cambiamento - insiste - ci vuole più equità, ci vuole più lavoro». Questa è l'Agenda Ber-sani, quella concordata con Ni-chi Vendola e Riccardo Nencini -controfirmata da oltre 3 milioni di elettori alle primarie de125 no-vembre - dalla quale il segretario non intende staccarsi. Ma nel partito serpeggia l'irritazione, dopo la conferenza stampa di Monti. Il candidato premier del centrosinistra, commentando coni collaboratori, ammette che non c' era davvero bisogno di au-mentare la confusione del p ano - ramap olitico. Aggiunge: «Il pun-to di riferimento vero nel paese rimane il Pd. L'Agenda Monti? Andremo a vedere». Il dialogo sarà certo indispensabile. Lo ri-corda Enrico Letta in un tweet: «Pd-Monti competizione leale e dialogo. Ma perché dire che "il Pd insieme alla Cgil sconfisse le Br"? Il Pd è nato 5 anni fa».

Ai Democratici non piace il progetto politico che ha in men-te il Professore: la scomposizio-ne cioè degli attuali schieramen-ti. Anche se D'Alema rassicura: «Un impegno di Monti non de-stabilizzerebbe né il centrode-stra, né il centrosinistra. Abbia-mo stima di Monti, lo conside-riamo un interlocutore, voglia-mo vincere le elezioni e la cam-pagna elettorale non sarà contro Monti. Vogliamo dialogare con le forze democratiche di Centro. ConlasconfittadiBerlusconico-mincerà la nuova era». Però Monti ha spostato il terreno di

gioco. Con assoluto tempismo, alcuni parlamentari democrati-ci fanno le valigie.

Pietro Ichino si trasferisce con Monti. Dopo avere auspicato un Bersani montiano e avere chie-sto al segretario di rinnegare il "gauchista" Fassina, il senatore trae il dado: «Sono pronto a col-laborare per il successo di una li-sta Monti e, se mi verrà chiesto, anche a guidarla in Lombardia». Del resto nell'Agenda Monti ci

sono alcune delle ricette econo-miche di I chino, a cominciare da una revisione del Welfare. Non è il solo addio. Quattro parlamen-tari, ex Popolari, lasciano il Pd. Sono Benedetto Adragna, Lucio D'Ubaldo, Giampaolo Fogliardi e Flavio Parodi. Dicono di «augu-rarsi un percorso comune con il Professore», pronti a entrare nel-la sua lista. E poi c'è il gruppetto dell'Agenda Monti (così si defi-nirono nel luglio scorso), che va

da Gentiloni a Ceccanti, Moran-do, Tonini. Hanno organizzato a Orvieto la convention con il Pro-fessore, il 12 gennaio. Precisano che non p ens ano di abbandona-re il Pd, bensì di fare da pontieri. «Si sta configurando uno scena-rio politico con tre forze populi-ste (Berlusconi, Grillo, Ingroia) e due di governo, il Pd e Monti, che sono quindi destinate a collabo-rare», è l'analisi di Ceccanti. La vera insidia dell'impegno politi-

co di Monti sta altrove, riflettono i bersaniani, cioè nel cuneo che il premier uscente cercherà di mettere traBersani e Vendola. «Il Professore - afferma Antonello Giacomelli - rifletta sulle sue re-sponsabilità. Solo una investitu-ra chiara sul Pd e la sua leader-ship recupererà il meglio di que-sto governo». No secco dell'ex pm Antonio Ingroia: «L'agenda di Monti non convince».



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Vendola: "Il segretario democratico non ha bisogno di una badante. Io conservatore? Difendo la civiltà del lavoro"

"Per far fuori Sel ci vorrebbe l'esorcista piuttosto Mario accetti la prova delle urne" ROMA — Governatore Vendola, teme un'operazione politica di Monti sul Pd per sganciare voi di Sel e tutta l'ala più radicale dal centrosinistra, da Fassina alla Cgil?

«Ci vorrebbe un esorcista, più che Monti. Perché bisognerebbe far sparire prima il risultato delle primarie, quel popolo di tre mi-lioni di elettori che ha indicato il candidato premier del centrosi-nistra. Penso che Bersani non ab-bia bisogno di una badante».

Monti scenderà in campo contro Bersani per Palazzo Chi-

«Un singolare dominus, senza il bisogno di dover verificare qua-le sialafonte dilegittimazione de-mocratica».

Dovrebbe candidarsi in prima persona?

«Certo che dovrebbe. Monti si pone come la meta politica. Di-chiara che destra e sinistra non esistono più, e non so se l'abbia comunicato anche al resto d'Eu-

ropa perché intravedo uno spread fra le sue parole e lo stato reale delle cose. Ma l'agenda Monti ha perduto la verginità. Non è più tecnica, superpartes, fuori dagli schieramenti».

Non lo è più perché il premier ora è sceso in pista?

«Lo avevamo già visto presen-tarsi in due luoghi altamente sim-bolici. E' stato al vertice del Pp e, il cuore del campo europeo di cen-trodestra. Poi a Melfi, con Mar-chionne, e lì ha attaccato la Cgil.

Anch'io sono andato a Melfi, ma ho annunciato la candidatura nelle nostre liste di Giovanni B o-rozzino, operaio licenziato dalla Fiat. Insomma, non si può vivere troppo a lungo di infingimenti».

Adesso è caduta la maschera? «Un discorso così assurdo, co-

me quello del premier in confe-renza stampa, io non lo avevo mai sentito: immaginare che l'esito delle elezioni possa preventiva-mente essere fagocitato, con un atteggiamento che ha un ele-

mento di arroganza. Ma perché Monti pensa che le ricette del ri-gore non possano essere diffe-renti? Ci ha raccontato di un pae-se in ripresa dal 2013. Il presiden-te del Consiglio sa bene che non è così, che ci sarà invece un serio aggravamento del disagio e della frattura sociale, nei cui confronti Monti ha già dimostrato insensi-bilità».

Il premier invece accusa lei di essere un conservatore, pur ap-prezzando le sue battaglie ecolo-

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giste. «Ringrazio per le parole rispet-

tose, non comuni di questi tempi. Però, davvero difendere la civiltà del lavoro vuol dire conservare? Ma a mandare in malora la nostra economia è stata l'indolenza dei lavoratori o la mancata innova-zione sul processo e sul prodot-to?».

Con Monti, dopo le elezioni, intende allearsi o no?

«Monti è il capo legittimo del fronte neo co servatore. Bersani il punto diriferimento del p olo pro-gressista, al quale dopo le prima-rie io ho assicurato la mia lealtà. Se si rimette in pista una divarica-zione bipolare, e noi vinciamo le elezioni, il problema non si porrà. E vorrei rivolgermi direttamente al presidente al Consiglio».

Prego. «Noi non siamo le cicale pron-

te a lanciarsi su quel che le formi-chine hanno risparmiato, inten-zionate a dissipare le risorse pub-bliche. Abbiamo diritto o no di di-scutere liberamente con gli italia-ni le scelte su un programma di governo, nel caso in cui dovessi-mo governare? Anche perché, di errori il governo Monti ne ha già fatto tanti. Dalla crisi economica che si aggrava alla mancata legge sul conflitto di interessi, dall' anti-corruzione all'assenza di una leg-ge per ridare dignità alle carceri come chiede Pannella. E poi: ma è proprio un tabù tagliare i miliar-di per gli F-35 e dare invece quei soldi alla scuola?».

(u. r.) C RIPRODUZIONE RISERVATA

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24/12/2012 pressunE


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li m.,:mscena Il Pd: andiamo alla sfida GOFFREDO DE MARCHIS

COLLOQUI telefonici con Ca-sini e Montezemolo. Una riu-nione serale con i ministri

che lo seguiranno più da vicino nel-l' avventurapolitica: Corrado Passe-ra, Enzo Moavero, Andrea Riccardi.

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Répub— blica

Monti: 'Va cAird cr,ick soMponag,nt F

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P, ofe.nt ape uutett-lbte e herhugl qr prepara a sfidarlo 'Taahperimpaqueleturale'


24/12/2012 pressunE


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Il Professore apre il cantiere-liste e Pierluigi si prepara a sfidarlo "Tardi per un patto elettorale" Vertice Ira premier, Passera, Moavero e Riccardi

GOFFREDO DE MARCHIS

EARRIVATO il mo -

« mento di accelerare», è stato l'impera-

tivo del premier. Già nel corso di questa settimana, dopo le ade-sioni all'agenda Monti, arrive-ranno le prime risposte dei can-didati di una lista che ormai, movimenti e partiti, hanno ac-cettato di lasciare nella piena disponibilità del Professore. Italia Futura prepara una con-ferenza stamp a p er il giorno do-po Santo Stefano. Ha dato il via a una campagna acquisti che non esclude affatto i politici di destra e di sinistra, come dimo-stra l'arruolamento non sor-prendente del senatore Pd Pie-tro Ichino. «Monti in campo si-gnifica rompere gli steccati dei vecchi schieramenti. Siamo pronti ad accogliere gli innesti della buona politica da qualun-

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que parte essi provengano», spiega Carlo Calenda, uno dei più stretti collaboratori di Mon-tezemolo.

Nell'area del centro si festeg-giano così le parole del presi-dente del Consiglio. Come un invito ad andare avanti, anzi a darsi una mossa, a mobilitarsi più di prima, anche a raccoglie-re le pre -registrazioni alla lista per dimostrare " muscolarmen - te" interesse e voti futuri a favo-re dell'impegno diretto di Mon-ti. Quella di Montezemolo (e di Monti) ha le sembianze di un'Opa ostile sul centrodestra ma anche sul centrosinistra. «Siamo aperti ai contributi di tutti i riformisti», insiste Calen-da. Non è da escludere una nuo-va offensiva diretta a conqui-starsi la simp atia di Matte o Ren-zi, nell'ottica di una scomposi-zione totale del quadro dove tutto viene rimesso in movi-mento grazie a Monti. Eva regi-strato, accanto a quello di Ichi-no, il forfait di quattro parla-mentari cattolici del Pd, che an-cora prima di leggere le motiva-zioni del premier, mollano il partito e si avvicinano alla lista Monti. H guida Lucio D'Ubal-do, senatore vicino a B epp e Fio - roni. «Io, Benedetto Adragna, Flavio B ertoldi e Giampaolo Fo - gliardi siamo fuori dal Pd. Oc-

dovuto dichiarare subito senza delegare alle primarie il nostro profilo ma facendo politica».

Come si costruisce questa collaborazione? È la domanda che si pone Pier Luigi Bersani dopo aver assistito da casa al Monti- day televisivo. Il segreta-rio del Pd apprezza le aperture del premier presenti anche nel-

l'intervista a Repubblica. Con-sidera fondamentale la rottura definitiva con Berlusconi. «Molti dei punti indicati da Monti sono gli stessi che noi proponiamo da un anno e mez-zo», aggiunge. Ma c'è un pro-blema di fondo: la prospettiva di un p atto tra pro gre ssisti e mo-derati, sul modello sempre se-guito da Bersani, andava co-struita prima. «Mancano 15 giorni alla presentazione delle liste e per noi la campagna elet-torale è già cominciata. Io aspetto ancora di capire. Aspet-to che si configuri questo fanto-matico centro — dice Bersani commentando con i suoi colla-boratori la conferenza stampa del premier —, rimane un po' di confusione. E non so se siamo ancoraintempo perfare unper-corso comune in campagna elettorale. Finiremo invece per metterci le ditane gli o cchi? B eh, dopo diventerà tutto più diffici-le». Fa piacere, al candidato del

•,sr.WazzRode dì ZeNìnz:

ss:VAzuno -,ìrinunsie 'Anca s;a;a Ceasa

centrosinistra, la dichiarazione di amicizia di Monti e il ricono-scimento della sua serietà. «Ma la politica è altra cosa dall'esse-re amici». Sicuramente il Pd considera ostile un manifesto che si rivolge a elettori di destra e di sinistra come se i due schie-ramenti fossero uguali. Sicura-mente è irritante che Ichino e al-tri salgano sul carro di Monti dopo che il Pd ha fatto le prima-rie, cioè una prova di democra-zia diretta, per stabilire una li-nea e un leader. «C'è stato un confronto e c'è stato un vincito - re. Non è accaduto tutto per ca-so», dice Bersani.

In attesa che sia definito il campo elettorale, Bersani e il Pd sono convinti che le primarie peri parlamentari de129 e 30 da-ranno un nuovo impulso al Pd. A gennaio comincerà la volata verso le urne del 24 febbraio puntando su una campagna modello Hollande: attenzione ai temi economici e sociali visti attraverso la piattaforma dei progressisti in Europa. Accordi con Monti prima del voto ap-paiono ormai impossibili. I candidati in pista saranno tre. «Con il Professore — commen-ta Francesco Boccia— avremo solo una comune visione su chi crede nell'Europa politica».


correva dare un segnale. Il dis-senso di Ichino non è cosa di-versa dal nostro». Fioroni non li segue: «Sono solo quattro sui 45 del mio gruppo—minimizza-. Ma per me la line a non cambia. Monti e Bersani contino i loro voti. Chi arriva primo va a Palaz - zo Chigi collaborando con l'al-tro. È una strada che avremmo


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"Meno tasse colpendo i grandi patrimoni riforma elettorale e taglio dei fondi ai partiti" Ecco le promesse del prernier: reddito minimo e addio conflitto di interessi

«RIDURRE le tasse diventa possibile». E per farlo il carico deve essere trasferi-to «sui grandi patrimoni e sui consumi che non impanano sui più deboli e sul ceto medio». A sorpresa l'Agenda Monti, 25 cartelle fitte, apre a una pa-trimoniale che consenta a lavoro e im-pres a di respirare sul fronte delle tasse. A patto di «non causare fughe di capi-tali» e di attivare «meccanismi dimisu-razione dellaricchezzao ggettivi». Non solo. Rispetto alle linee, alquanto stringate, illustrate dal professore ieri in conferenza stampa, l'Agenda pre-senta altre novità che faranno discute-re. Intanto pone come primo compito del nuovo Parlamento quello di cam-biare la legge elettorale. Propone «una drastica riduzione» dei contributi pubblici e dei rimborsi elettorali a par-titi e gruppi parlamentari. Oltre al di-vieto di cumulo per gli onorevoli tra in-dennità e altre retribuzioni. Infine lan-cia il «reddito di sostentamento mini-mo», che consenta di «generalizzare la So cial Card», e «la detassazione s eletti-va del reddito femminile».

LAWM Il mercato del lavoro innanzitutto,

da «modernizzare», con una «drastica semplificazione normativa», un «cor-pus di regole più snello che non sia una barriera per chi vuole investire in Ita-lia», ripete Monti. Poi, superare il dua-lismo tra lavoratori protetti e non, ri-durre a un anno al massimo il tempo medio del passaggio traun posto e l'al-tro, coniugare ilmassimo di flessibilità delle imprese con il massimo di sicu-rezza dei lavoratori. E soprattutto spo-stare ilbaricentro della contrattazione collettiva vers o i luoghi di lavoro, defi-scalizzando «una parte maggiore delle retribuzioni collegata alla produtti-vità». Monti poi attaccala Cgil che «tro-va difficile evolvere, a danno dei lavo-ratori», criticandone i freni allariforma

IL SITO INTERNET "Cambiare l'Italia, riformare l'Europa": Questo il titolo dell'Agenda Monti pubblicata sul suo nuovo sito e accompagnata da una lettera agli italiani: "Cari cittadini..."

Fornero e ilrifiuto di firmare l'accordo sulla produttività. Nell'Agenda spun-tano poi misure per «l'invecchiamen-to attivo» (favorire le assunzioni di over 55 disoccupati), un «piano per l'occupazione giovanile» (detassazio-ne e incentivi alla formazione), borse di studio «per giovani che meritano», ampliamento dei congedi di pater-nità.

ffl..Ms.s;A Nel suo nuovo cantiere politico

Monti inserisce quanto non fatto sino-ra in tema di giustizia e liberalizzazio-ni «a causa di blocchi e resistenze for-tissime». Intanto, leggi «ad nationem, non ad personam». Poi falso in bilan-cio, voto di scambio, prescrizione, in-

IL MEMORANDUM Il documento con le proposte di Mario Monti è composto da 25 cartelle e viene definito nella copertina "Primo contributo ad una riflessione aperta"

tercettazioni e anche « unapihrob Lista disciplina sulla prevenzione del con-flitto di interessi». Ancora, legge elet-torale, riduzione dei parlamentari, re-golazione delle attività delle lobby, massima trasparenza dei bilanci dei gruppi parlamentari e perfetta trac-ciabilità dei finanziamenti privati. «Meno casta, meno costi», sintetizza l'Agenda. Infine, più concorrenza, «lotta alle rendite», sistema fiscale. Dure parole riservate da Monti alla riforma forense, approvata in extre-mis dal Parlamento: «Non aiuta i gio-vani avvocati, non disciplina l'accesso alla professione, aumenta solo i pote-ri degli organi di rappresentanza». Monti pensa di potenziare l'Antitrust per rilanciare le liberalizzazioni.

F:SCD, SCW,M> La lotta all'evasione proseguirà (13

miliardi, il gettito 2012), la riforma del-le pensioni sarà difesa, mentre si pensa a un nuovo sistema di ammortizzatori sociali. »Se si togliel'Imu, chi governerà l'anno dopo dovrà rimetterla doppia», avverte però Monti. Su scuola, univer-sità e ricerca sembrano filtrare pro-messe di investimenti, scarsi sin qui, sopperiti anzi datagli. Premi e incenti-vi sono previsti per insegnanti e diri-genti che ottengono «i migliori risulta-ti». «Ci vuole un salto di qualità nel mo-do in cui vediamo la donna», ha detto poi Monti ieri a sorpresa. Avvertendo, per ben due volte, che è necessario «evitare il deficit di nascite» perché «un Paese che non fa figli non guarda al fu-turo, l'Italia così si autodistrugge». Nel-l'Agenda si legge che se il 60% delle donne italiane fosse occupato il Pil au-menterebbe di sette punti. Di quil'idea di sostenere il lavoro femminile.

MNSTMA, RW.,,,g, Un capitolo importante del Piano

Monti è perl'industria italiana da «rivi-talizzare», alzando gli investimenti in ricerca e innovazione, rendendo «strutturale» il credito di imposta, creando un nuovo «fondo per ristrut-turazioni industriali». Mentre l'econo-miaverde prevede «l'abbattimento de-gli smaltimenti», privilegiando riciclo e riutilizzo, «un grande piano digestione integrato delle acque» e un «forte so-stegno» all'agricoltura (export, accesso al credito, protezione dalle crisi). Nei primi 100 giorni il Manifesto si ripro-mette di eliminare o ridurre 100 proce-dure della Pubblica amministrazione. Mentre per la tutela del patrimonio ar-tistico e culturale, non si escludono «intese con le fondazioni non banca-rie» e anche «partnership pubblico - private».

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A gennaio convention pro-Monti Pekide e Montezemolo Io scoglio del simbolo urico

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A gennaio convention pro-Monti Per Udc e Montezemolo lo scoglio del simbolo unico Fini: per i moderati chance ripetibile

ROMA—Una vittoria a metà. È vero che Monti ha detto di esse-re pronto a guidare una rassem-blement riformatore, centrista e europeista che si coaguli at-torno alla sua Agenda, ma alle sue condizioni. Quindi, la rete che lancia il Professore in qual-che modo imbriglia anche il centro. Per i centristi non resta intanto che accelerare: il 27 di-cembre dovrebbero tenere la loro conferenza stampa e an-nunciare cosa intendono fare, come si organizzano.

Innanzitutto, lista unica o più liste? A quanto pare, Monti sponsorizzerebbe una lista uni-ca, ma Casini e Montezemolo ne sono assai poco convinti, più affezionati all'idea di liste pluri-me. Comunque, si adegueran-no alle scelte di Monti. Il pre - mier non ce derà la suaAgenda e il suo nome per «liberi utilizzi», le carte le dà lui e vuole valutare se le forze che appoggiano la sua Agenda sono sufficienti e diano altrettante garanzie. I centristi quindi scaldano i motori. Il ter-reno non è affatto in discesa, ma in salita. Non è solo una battuta sulla nobiltà della politica quel

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"la mia non è una discesa ma una salita" che Monti consegna ai cronisti nella conferenza stampa. Forse sa le difficoltà che lo aspettano. Il Professore sente Montezemolo. Subito do-po il presidente della Ferrari in tv, dichiara: «Mi consulterò con Monti e farò tutto quello che serve. Tutti i punti dell'Agenda Monti fanno parte del nostro programma». Disponibile a candidarsi a suavolta.Anche se, appunto, le riserve sono da scio - gliere calibrando si sul premier.

"Italia futura", il movimento di Montezemolo, diffonde una nota in cui fa sapere di condivi-dere «dalla prima all'ultima pa-rola quanto detto dal presiden-te Monti nella conferenza stam-pa di fine anno». E che perciò, si accelera. A gennaio ci sarà la convention di chi sta con la lista per Monti premier. I nodi da sciogliere non sono tuttavia p o - chi. Il Professore parla alla so-cietà civile e alle forze nuove che vogliono appoggiare la sua Agenda, non alla vecchia politi-ca. Casini se ne risente? «Io pla-stiche facciali non me ne posso fare...», ironizza. Monti ha un doppio punto di forza: la sua au-torevolezza e l'investitura avuta dal Ppe a Bruxelles. Il leader del Ppe in Italia ora è Mario Monti. I centristi senza Monti non avrebbero il volano necessario per tentare una operazione po-litica che abbia un minimo di possibilità di successo. Aderi-

sce totalmente anche il presi-dente della Camera e leader di Fli, Gianfranco Fini: «L'Agenda liberale e riformatrice di Monti va sostenuta in modo convinto, senza riserve mentali, persona-lismi o interessi di parte, perché rappresenta l'unica alternativa possibile alla riedizione dello scontro tra la sinistra di B ersani e Vendola e il populismo an-tieurop e o di B erlusconi».

Con Monti si schierano cin-que transfughi del Pd: Pietro Ichino, l'economista che po-trebbe essere anche cap olista in Lombardia di una lista Monti; e

i quattro ex Popolari, Lucio D'Ubaldo, Benedetto Adragna, Giampaolo Fogliardi, Flavio Pertoldi. La questione aperta sono però le adesioni dei mode-rati del Pdl. Nel Montiday, una cosa appare subito chiara: il Professore non vuole essere zattera per nessuno. Però di cer-to ci sono persone che stima e che vengono dal partito di Ber-lusconi: Beppe Pisanu, l'ex mi-nistro dell'Interno e presidente della Commissione Antimafia al Senato, da tempo lontano dalla destra urlata del Cavaliere. Vorrebbe essere della partita

montiana, Franco Frattini, l'ex ministro degli Esteri, fino all'ul-timo convinto supporter di Al-fano e delle primarie nel Pdl. Così come Giuliano Cazzola.

Il fronte dei moderati è inol-tre certo di riuscire ad arginare Berlusconi. «Sono congiurato con Fini, Casini, Merkle... con-tro Berlusconi vittima di una congiura globale, il Cavaliere accusa il colpo di una salita in campo di Monti», attacca Car-melo Briguglio, vice presidente dei deputati Fli.

(g.c.)


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Casini tira un sospiro di sollievo: nei prossimi giorni chi è interessato all' agenda Monti dovrà farsi avanti

"Adesso tutto è nelle mani di Mario con Bersani dopo il voto ma solo se serve"

CARMELO LOPAPA

ROMA — «Adesso tutto è nelle mani del presidente Monti. Nelle prossime ore saràlui a raccogliere i consensi e i sostegni alla sua agenda. Sarà lui a decidere se sarà meglio procedere con una lista piuttosto che con più formazio-ni». Pier Ferdinando Casini è rag-giante. La conferenza stampa del premier è terminata da alcune ore ma la giornata che si conclude se-gna lo spartiacque che in tanti, al Centro, attendevano. Il Professo-re in campo determina un valore aggiunto che il leader Udc non esita a definire «enorme». Ora tut-to può partire. IlBerlusconi in tv è il «dejavù, francamente penoso». Col Pd, piuttosto, tutto è rinviato a dopo il voto, quando un'intesa sarà possibile se si riproporranno le esigenze da «emergenza nazio - nale » vissute in que sta le gislatura.

Presidente Casini, eccola la di-sponibilità di Mario Monti che tanto attendevate. E adesso?

«Monti si è assunto la respon-sabilità di delineare un'agenda per ilPaese e per l'Europa. Non ha avuto paura di sottolineare i rischi che questo Paese ancora sta cor-rendo. Quelli del populismo, del-la demagogia, di un certo conser-vatorismo dell'estrema sinistra vendoliana. È una scelta certa-mente non facile. E bisogna ren-dergli onore perché quando una persona ha davanti a sé due stra-de, una difficile e una facile, e de-cide di imboccare quella difficile, beh, vuol dire che è animato da nobili propositi».

D'accordo, ma come si muo-verà il centro montiano del quale lei è tra i maggiori azionisti? Che farete da oggi?

«Nelle prossime ore si dovran-no esprimere sull'agenda Monti

le forze politiche che lo hanno so-stenuto in questi mesi. Ma anche i movimenti della società civile che sono già in campo».

Il Pdl berlusconiano si è già espresso, a suo modo.

«Discorso chiuso. È sotto gli oc-chi di tutti».

Dopo che tutti avranno detto la loro sull'agenda?

«A quel punto il presidente del Consiglio assumerà la decisione che riterràpiù giusta. Ma è impor-tante avere chiara un'idea, da questo momento: ovvero che c'è, esiste questa offerta politica che esprime i sentimenti di una vasta area del Paese. Che va oltre le per-sone, che esprime una politica impostata sulla responsabilità e su scelte anche impopolari».

Vedremo se converrà presentarsi con una lista unica o più liste, anche su questo deciderà il futuro candidato premier

Pagina 11 Vialibcraanchc dal Quirinalc

"Adessotuttoènellemanidi NIdno con Bersani dopo il votoma solo se serye"


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Scelte tanto impopolari che le percentuali di un ipotetico cen-tro mondano sembrano non in-coraggiare più di tanto. Non vi preoccupano?

«Se avessi dovuto seguire la p o - litica delle convenienze, avrei do-vuto fare l'opposto di quel che ho fatto in questi anni Ma sono con-vinto che è la medicina che va pro - p osta agli italiani. Detto questo, le percentuali, i sondaggi mi lascia-no del tutto indifferente. Io ho sfi-dato Berlusconi all'apice del suo successo politico perché avevo preso atto che la demagogia avrebbe portato fuori strada il Paese. Non esito, oggi che il clima è cambiato, a riproporre la stessa battaglia. Di una cosa oggi sono confortato: dal fatto che una legi-

slatura nata all'insegna della sug-gestione populista si sia conclusa con Mario Monti: all'insegna del-la serietà».

Monti disponibile a guidare la coalizione vuol dire Monti candi-dato premier del vostro schiera-mento, giusto?

«Se si realizzasse questa possi-bilità, sarebbe uno straordinario segno di incoraggiamento per i milioni di italiani che criticano la politica ma poi non si lasciano coinvolgere in prima persona per migliorarla. Non forziamo Monti, ma è inutile dire che se questo av-verrà, il valore aggiunto al proget-to sarà enorme».

Ma lista unica o più liste in so-stegno al Professore?

«E l'ultimo dei problemi.

Ognuno ha la sua faccia. E biso-gnerà distinguere la pianta buona da quella cattiva. In ogni settore. Ci sono politici che meritano di andare a casaperché hanno usato la politica e non l'hanno servita. Ci sono imprenditori o professioni-sti che non sono certamente mi-gliori, che non possono essere la medicina. Ci sono infine persone straordinarie e meravigliose nel-l'impresa, nelle libere professioni e nelle categorie che è auspicabile vengano candidate».

Sarà l'ultimo dei problemi ma tra otto settimane si vota. Andre-te sotto un unico simbolo o no? Che ne sarà dell'Udc?

«Bisognerà verificare se è poli-ticamente più conveniente pre-sentarsi con una lista unica o più

Berlusconi mi ha fatto pena, francamente. Quando un politico si esprime insultando gli altri è a corto di argomenti

liste. È un discorso molto concre-to. Io sono aperto a ogni soluzio-ne. Quando avremo formalmente un candidato premier sarà nelle sue mani anche questa decisione di carattere strategico».

In queste ore, esponenti mo-derati del Pd e del Pdl stanno già aderendo all'agenda Monti. Al-cuni popolari democratici o i Frattini e Mantovano del Pdl. Li accoglierete tra le vostre file?

«Le conversioni sincere sono il segno che il buon senso non ha confini Poi, naturalmente, come sempre esiste la sincerità e l'op-portunismo. Ma questo vale per la società civile non meno che per la politica».

Intanto imperversa il diluvio televisivo di Berlusconi, gli attac-chi a lei, a Fini, al vostro "centri-no". Che sensazioni le suscitano?

«Berlusconi mi ha fatto pena, francamente. Quando un politico si esprime insultando gli altri è a corto di argomenti. E lui ha insul-tato tanto.M a, davvero, è stato co-sì penoso che ritengo non utile ri-spondergli. Se va in tv con queste modalità continuerà a fare cam-pagne per i suoi avversari. Un dejavù, passiamo oltre».

Al Pd, per esempio. Monti sem-bra non escludere affatto un'in-tesa post elettorale con Bersani.

«Se si vuole fare l'alleanza col Partito democratico la si deve fare alla luce del sole. Fin da adesso».

E voi la farete? «No, non è tra le nostre inten-

zioni. Dopo ilvoto, se ne ssuno riu-scirà a prevalere, allora potrebbe verificarsi quel che è accaduto nella legislatura appena termina-ta, allorché sulla scorta di un'e-mergenza nazionale un dialogo è stato aperto. Ma è prematuro par-larne ora».


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"Adesso tutto ènellemani di Mano con Bersani dopo il votoma solo se serye"


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LA STAMPA

24/12/2012 press LinE LA STAMPA Direttore Responsabile: Mario Calabresi


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IL PAESE CHE POTREMMO

ESSERE MARIO CALABRESI

i- l discorso più politico

della vita di Mario Monti non aveva niente che ricordasse il lin-guaggio della politica.

Nessuna allusione, nessun dubbio di interpretazione: le critiche, anche durissime a Berlusconi come alla Cgil o a Vendola, erano chiarissime e lineari, così come le speran-ze, le paure e l'orgoglio. Il lin-guaggio usato efficace, per-ché ogni parola voleva dire esattamente quello che il suo suono conteneva. Tanto che la critica più forte rivolta ad Alfano e al partito che ha messo fine in anticipo alla le-gislatura è di aver parlato con troppa leggerezza e di-sinvoltura, dimenticando che la forza delle parole sta nel loro significato originale.

Il discorso del Professore che si è appassionato all'arte di governare (intesa come possibilità di fare la differen-za nelle scelte cruciali per il destino di un Paese) cade in un momento di passaggio fondamentale per l'Italia, che è anche passaggio d'anno e fine di legislatura. E' un di-scorso che potrebbe anche non avere alcuna conseguen-za pratica, perché è difficile immaginare quali processi aggregativi possa mettere in atto e perché il percorso non è chiaro, ma quello che mi ha colpito è la forza di una testi-monianza di quello che siamo e di ciò che potremmo essere.

CONTINUA A PAGINA 25

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Mond: la mia agenda per l'Italia'

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PAESE 'HE P )TRENFM

ESSERE



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IL PAI;JSI'J CHI POTRIMMO

i ;3Si ;I'Zi MARIO CALABRESI SEGUE DALLA PRIMA PAGINA

la forza di richiamare al dovere della chiarezza e della verità le maggiori forze politiche italia-ne che concorrono alla guida del Paese.

Mario Monti ha voluto dire alla società italiana che il mondo è profondamente cambiato, che corre veloce intorno a noi, che la distinzione destra-sinistra non ba-sta più a risolvere i problemi e a spiegare le sfide, ma che la vera discriminante è tra conservatorismo e voglia di futuro, tra il coraggio della verità e la demagogia de-gli slogan. Ha parlato del bisogno di fare bambini, di restituire fiducia e di scom-mettere sulle donne per avere una società che cresce.

«Promettere di abolire l'Imu è bellissi-mo, ma se lo si facesse dopo solo un anno si sarebbe costretti a rimetterla raddop-piata», ha detto sottolineando che non è più tempo di giochi, spacconate, che nes-suno nel mondo è più disposto a tollerarle e a sopportare la nostra inclinazione alla scorciatoia.

C'è bisogno di «una politica forte e con le spalle larghe, che non corre a nascon-dersi» e che non deve avere paura di assu-mersi responsabilità ma che soprattutto «non svenda il futuro dei giovani solo per farsi rieleggere».

Ho pensato spesso all'uscita di Monti da Palazzo Chigi, mi aspettavo che fosse simile alla sua entrata e al suo stile: im-maginavo se ne andasse senza fare pro-clami, ringraziando per l'opportunità, e che, dopo aver restituito le chiavi e salu-tato, avrebbe preso un treno per Milano. La foto dell'uomo che saliva sul treno avrebbe fatto il giro del mondo, l'uscita di scena avrebbe di certo spaventato i mer-

cati ma sarebbe stato anche un grandioso segno di normalità (cosa a cui nessuno è abituato quando si parla di Italia). Nei giorni successivi mi immaginavo sarebbe rimasto in silenzio e lo avremmo visto al massimo passeggiare per Milano o in qualche località di montagna con la mo-glie e i nipotini. Sarebbe diventato l'ideale Riserva della Repubblica e il più forte pretendente alla successione di Giorgio Napolitano al Quirinale.

Invece Mario Monti ha scelto di parla-re per oltre due ore, di lanciare un suo manifesto sul futuro dell'Italia, di metter-si a disposizione per guidare una nuova stagione politica. Perché lo ha fatto? Direi per un solo motivo: per paura che gli sfor-zi dell'ultimo anno potessero essere vani-ficati, per paura che i conservatori potes-sero tagliare in fretta i primi faticosi ger-mogli di cambiamento. Ieri ha detto con

chiarezza quali sono i mondi che lo spa-ventano e che secondo lui possono mette-re in discussione il futuro del Paese: da un lato il ritorno di Berlusconi e delle sue promesse irrealizzabili, quel modo di in-tendere gli impegni che in Europa ci pro-curerebbe di nuovo solo risatine e alzate di spalle; dall'altro la visione conservatri-ce di Vendola e della Cgil, soprattutto sul lavoro.

Durante l'estate il Professore ha capito cosa significa governare - tanto che per lui la maggior colpa del predecessore non sono «i festini irriguardosi di ogni dignità ma le decisioni mai prese» - e ha sentito chiara la soddisfazione di riuscire a fare la differenza nel dibattito europeo, di riu-scire a farsi ascoltare e rispettare là dove da tempo non avevamo più diritto di pa-rola. Così ha pensato che tornare a casa in silenzio sarebbe stata una furbizia, for-se lucrosa, ma non più in sintonia con i tempi di cambiamento che viviamo. E al-lora ha messo in gioco tutto, per poter di-re con chiarezza quello che pensa, perché è convinto che una strada di uscita dal tunnel ci sia ma abbia bisogno di corag-gio, di rotture di schemi ideologici ormai completamente superati.

Non ho assolutamente idea di quale po-trà essere il destino politico di Monti, ma alla vigilia del nuovo anno ho una sola spe-ranza: che non si richiuda tutto come se l'anno dei tecnici non ci fosse mai stato, che la politica sia capace di rinnovarsi, di cambiare, di dare risposte vere che si oc-cupino del malessere e ci parlino di futuro.

Il discorso di Monti è un buon viatico, è un serbatoio di idee per un'Italia più euro-pea, più razionale e più dinamica, speria-mo che anche Pierluigi Bersani, che è il candidato più quotato alla guida del Pae-se, non si rinchiuda in un atteggiamento di autosufficienza ma colga tutto come un'opportunità. Pagina 25


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•

IL QUOTIDIANO FINANZIARIO AMERICANO TITOLA «MONTI APERTO A GUIDARE L'ITALIA»

PER IL GIORNALE TEDESCO IL PROFESSORE «VORREBBE CONTINUARE A GUIDARE L'ITALIA MA SECONDO CERTE CONDIZIONI»

24/12/2012 pressunE LA STAMPA Direttore Responsabile: Mario Calabresi


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• 44 • Monti: "Premier con eh i sostiene la mia agenda" Il Capo del governo presenta un documento "per un impegno comm Durissimo su sinistra, Cgil e Berlusconi: "Non capisco come ragiona"

el suo primo giorno da capo del governo «dimezzato», Mario Monti si è invece concesso una libertà di parola mai sperimentata prima, «affettando» giudizi ta-

glientissimi su Silvio Berlusconi, severi su Nichi Vendola, ma soprattutto squadernando il suo progetto politico. Il Profes-sore è pronto (ma non ancora disponibile a farlo subito) a partecipare alla competizione elettorale, guidando una coa-lizione con tutti quei partiti, associazioni, personalità che condivideranno in toto la sua Agenda, un documento che spazia su tutte le questioni con un approccio liberale. Monti ha cercato di spiegare che la questione della sua candidatura non è decisiva e infatti lui stesso l'ha lasciata con i contorni sfumati. La palla ora torna ai partiti: spetta a loro farsi cari-co dell'«agenda Monti». Chi si aspettava un endorsement a favore di alcuni partiti, ha scoperto un Monti che attende lui un endorsement da parte di partiti e singole personalità.

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sostiene la mia agenda"


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La n non ostra agen è indirizzata

a centro, alla d o al a sin stra ma e erga om

L'Economia Il premier ha letto un arti-colo secondo cui «politiche radicali di centro sono necessarie per affrontare le diseguaglian-ze senza danneggiare la crescita»

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ida o premi loro lista

De Gasperì Il presidente del Consiglio dimissionario, parlando delle sue prime appari-zioni come premier in Europa, ha citato la frase pro-nunciata dal suo predeces-sore alla Conferenza di Parigi del '46 «Prendendo la parola in questo con-sesso mon-diale sento che tutto, tranne la vostra perso-nale cortesia, è contro di me»



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N •R

ell'esternazione più chiara della sua vita, Mario Monti è stato sfumato -e non è poco - soltanto sulla questio-

ne più delicata: il Professore si candida o no per il bis a palazzo Chigi? Una sola cosa è chiara: è sfumato il progetto di essere il leader soltanto delle formazioni centriste: \\\\ «La nostra agenda - ha detto - non è indi-rizzata al centro, alla destra o alla sinistra ma, modestamente, erga omnes. Chiunque è interessato, la consideri». E ancora più chiaramente: «Perso- nalmente io non mi schiero per nessuno».

Parole così sfumate da lasciar immaginare che Monti non abbia ancora definito con cer-tezza le modalità della sua partecipazione alla campagna elettorale, tanto più che resta an-cora da capire se le liste che si richiameranno all'Agenda Monti potranno o no fregiarsi del cognome del premier uscente: «Ho detto che posso essere punto di riferimento se una o più forze politiche pensa di mettersi su questa strada, ma potrebbe accadere che alcune for-ze politiche vogliano qualche cosa di più che la fornitura di idee e che mi indichino come can-didato premier sulla loro lista. Allora vedrò, se questo avverrà, se ci sono sufficienti forze e garanzie di credibilità nell'impegno di queste forze perché aderisca a questa cosa».

Per Monti, «a nessuno si può impedire di fare questo e, se permette, a nessuno diverso da me si può dare la decisione se eventual-mente io sarei disponibile o no. A priori direi sì che è cosa diversa dal dare il nome ad altri per liberi utilizzi». Naturalmente Monti ha ribadito che lui non potrà essere candidato per il Parlamento: come senatore a vita, il Professore ha già uno scranno in Senato. «Non sarò comunque candidato ad un parti-colare collegio, anche dovessi muovermi ver-so l'impegno politico. Sono senatore a vita. Se una o più forze politiche, con credibile adesione alla mia agenda, manifestasse il proposito di candidarmi a presidente del Consiglio, valuterei la cosa».

La vena assai poco berlusconiana del Monti di ieri è confermata anche da una notazione lessicale: «Non servono "discese in campo", trovo orrendo questo concetto. Non lo direi mai, anche se dovessi farlo. Semmai parlerei di "salita in politica" perché serve una politica di un livello più elevato». E le forti motivazioni che inducono Monti a lanciarsi nella mischia? «Mi è abbastanza chiaro quale sarebbe la mia convenienza e dove mi porta la mia coscienza. La prima è non fare strettamente niente dopo la fine di questo governo. Se sento o non sento il problema di cercare di contribuire a cam-biare la cultura politica del Paese, bene, è un imperativo morale. È ovvio che questo non è nel senso della mia convenienza personale».

uale sia il progetto politico per le prossime settimane, Monti lo ha spie-gato senza perifrasi, ammettendo di

puntare ad uno smottamento dentro i parti-ti più grandi, Pd e Pdl, nella speranza che le personalità riformiste escano allo scoperto. Quanto alle forze organizzate, queste do-vranno dare garanzie al Professore sulla trasparenza delle liste («garanzie di credi-bilità» nel lessico montiano) e soltanto se queste si determineranno, a quel punto Monti probabilmente accetterà la candidatu-ra a palazzo Chigi. Ecco come si è espresso Monti: «Ci sono ancora emergenze in corso, che richiedono maggioran-ze abbastanza vaste su certi argomenti. La classica dimensione si-nistra-destra, che con-serva valore morale e politico, non è il più pro- ficuo asse di riferimento. Ci sono cespugli di volontà riformi sta in tutti gli schieramenti, ma la geografia parlamentare rende loro difficile erogare sforzi in modo congiunto. L'asse più importante è quello che passa per le parole Europa e volontà di cambiamento. Ecco per-ché la nostra agenda non è indirizzata al cen-tro, alla destra o alla sinistra ma erga omnes».

Monti non ha fatto nomi, se non quello di Pietro Ichino, oramai in rotta col Pd e che in-fatti ha collaborato alla stesura dell'Agenda, ma le allusioni del Professore e i contatti intra-presi da lui stesso e dal suo entourage sono indirizzati verso l'area liberal del Pd (Moran-do, Tonini, Ceccanti, Vassallo, Gentiloni, Funi-ciello) e nei confronti delle colombe Pdl (Frat-tini, Pisanu, Saro, Mauro), della diaspora gui-data da Gabriele Albertini (Pecorella e Strac-quadanio). Ovviamente, come ha ribadito Monti, il cuore della coalizione dovrebbe esse-re formato dalle formazioni in campo da tem-po, Verso la Terza Repubblica (Montezemolo, Riccardi), l'Udc e il Fli. Monti non ha parlato di liste, ma ieri sera sembrava avesse preso quo-ta l'ipotesi di tre-quattro formazioni.

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a sinistra? Mario Monti è sembrato voler distinguere tra un'ala più modera-

A ta, guidata da Bersani, e una più radi-cale, incardinata su Vendola e sulla Cgil, an-che se il giudizio più netto e anche meno scontato l'ha dato proprio sul Governatore della Puglia: «Nichi Vendola è sempre una persona che si ascolta e si legge con interes-se, ma ha detto di me recentemente che sono un "liberale conservatore". Liberale sì, ma conservatore, per molti profili, penso che lo sia lui, non per la cura sui temi ambientali ma su quelli del lavoro». Ma l'aspetto più insidioso della critica di Monti è un altro e riguarda il ta-bù secondo il quale la si-nistra - Vendola, Cgil e anche il Pd - è quella che difende meglio gli inte-ressi dei lavoratori: «La riforma del lavoro è sta-ta frenata da una com-ponente sindacale, che trova "difficile evolvere" e credo che quella politica nuoccia alla crescita dell'occupazione». Apparentemente più sfuma-to il giudizio sul Pd, anche se Monti ritiene che in esso convivano anime troppo diverse: «Con Bersani ho lavorato benissimo, credo senta lui stesso il contrasto che viene dall'avere nel par-tito posizioni abbastanza liberali, un responsa-bile della politica economica che non è su quelle posizioni e dall'avere come alleato il presidente Vendola Immagino debba esserci un chiari-mento». Ma su chi faccia meglio gli interessi dei più deboli, Monti ha proposto una lettura spiaz-zante: «È stato detto che ora è venuta la fase in cui la crescita e l'equità (si combinino, ndr) in una politica progressista: io sono d'accordo al 100 per cento su questo». Monti ha citato un «ottimo» articolo dell'Economist, secondo cui «politiche radicali di centro sono necessarie per affrontare le diseguaglianze senza danneg-giare la crescita». E quindi, ha aggiunto, «la ri-cetta è quella di liberalizzazione, concorrenza e sistema fiscale che funziona ma articolato in modo da favorire la distribuzione del reddito senza intaccare gli incentivi a produrre».

La

La riforma del lavoro è stata frenata da una parte sindaca che trova difficile evolvere

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Posero Quando parla della riforma del mercato del lavoro il Prof la evoca: «Uno dei miei ministri è diventato ancora più famoso pro-prio a questo tavolo».

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-I rano molti anni che un esponente di "1 primo piano della politica nazionale J non esprimeva parole così taglienti

nei confronti di Berlusconi. Mario Monti lo ha fatto essenzialmente per due motivi. Il primo è per scavare un fosso invalicabile tra lui e il Cavaliere, ben sapendo che l'altro era pronto a sposare la sua Agenda. Ma anche per il giudizio non lusinghiero che oramai Monti coltiva nei confronti di Berlusconi. Da parte del Professore un'autentica raffica di feroci ironie: «Esprimo una parola di gratitudi-ne e di sbigottimento nei confronti di Berlu-sconi. Talora faccio fati-ca a seguire la linearità del suo pensiero quando si tratta dell'apprezza-mento o del non apprez-zamento dell'attività del governo». E ha spiega-to: «Ieri Berlusconi l'ha definita un disastro, nei giorni prima ho letto dichiarazioni invece lu-singhiere. Rimane un quadro di comprensione mentale che a me sfugge - continua il premier dimissionario - e che non poteva costituire ba-se per l'accettazione di una proposta peraltro generosa come quella di prendere la leader-ship dei moderati». Monti è tornato anche sul-la stagione europea di Berlusconi: «Senza cre-dibilità del Paese, alle pacche sulle spalle segue il risolino e segue l'inazione e alla fine la presa ancora meno in considerazione delle esigenze italiane». Ogni argomento, nella conferenza stampa di fine anno, è stato pretesto per battu-te: «Io credo che siano meglio leggi "ad natio-nem" che "ad personam"». E Monti è tornato persino sulle nottate «galanti» del Cavaliere: «Il più grande costo della politica non è tanto quello di festini, irriguardosi di ogni dignità, e che determinano lo screditamento della politi-ca quando c'è invece bisogno del suo rafforza-mento, ma le decisioni non prese o quelle prese per interessi di breve periodo».

E quanto alla proposta di Berlusconi di to-gliere l'Imu, «è un modo direi sicuro per dissi-pare i sacrifici fatti», costituisce un «pericolo-sissimo e illusionistico passo indietro» e por-terebbe qualsiasi governo a dovere introdurre due volte quella tassa «un anno dopo». Certo, si tratta di «un appello altamente attrattivo sul piano popolare: quello di togliere l'Imu op-pure reintrodurre altre tasse o introdurre il concetto che pagare le tasse è lasciarsi mette-re le mani dello Stato nelle proprie tasche». «È bellissimo, ma se si farà senza altre grandissi-me operazioni di politiche economiche un provvedimento come questo, chi governerà una anno dopo, non cinque anni dopo, dovrà rimettere l'Imu doppia». E come schiaffo fina-le, Monti, elencando una serie di misure che lui ritiene urgenti per la prossima legislatura, c'è una regolazione del conflitto di interessi, la legge che la sinistra, quando è stata al gover-no, non è mai riuscita a varare.

Carlì Monti ha ricordato una celebre battuta del ministro del Tesoro del settimo governo Andreotti Guido Carli, già governa-tore della Banca d'Italia dal 1960 al 1975: «Se un ministro una volta disse che non tutti gli italiani sono cretini oggi dico che quasi tutti gli italiani si rendono conto di ciò che viene proposto».

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Kant Il Professore ha richiama-to anche la «Critica della ragion pratica» del filosofo prussiano: «Se sento o non sento il problema di cercare di contribuire a cambiare la cultura politica del Paese, bene, è un imperativo morale. È ovvio che questo non è nel senso della mia convenienza personale».

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I l manifesto sul quale il presidente del Consiglio intende coagulare forze e per-sonalità è stata definita da lui stesso

«Agenda Monti». E lui stesso ci ha tenuto a precisare comunque che, a prescindere dal dettaglio delle proposte, «il primo pun-to dell'Agenda è non dissipare quello che con grande fatica e capacità di sopporta-zione dei cittadini è stato fatto». Parole chiave? «Cambiamento ed Europa». Ma dopo questo incipit serioso Monti ha cer-cato di «alleggerire» la presentazione del suo documento: «Nella mia agenda ci sarà molto pink e molto green».

E quanto al rosa, il Professore ha detto: «Un tema che vi sor-prenderà: per la cresci-ta e per l'equità, il salto di qualità è il modo in cui vediamo la donna». Monti ha indicato l'aspetto demografico, ovvero le condizioni che scoraggiano la maternità, avvertendo che «un Paese che non ha bambini non guarda al futuro». E sul calo demografico Monti ha par-lato di un'Italia che «si autodistrugge» e dun-que occorre «una vera politica di parità», per-ché «il modo in cui la donna e vista nella socie-tà italiana è umiliante».

Quanto all'Agenda Monti, il Professore ha notato come da mesi si fosse formato «un con-senso piuttosto ampio», sul quale lavorare per farla diventare una politica per la rinasci-ta dell'Italia. Certo, finora l'Agenda, battezza-ta così dai liberal del Pd, è appartenuta al ger-go politico-giornalistico e il sottotitolo propo-sto da Monti non sembra destinato a fare strada, «Cambiare l'Italia, riformare l'Euro-pa, impegno per un'agenda comune». Monti ha annunciato che quel documento, che è sta-to messo in Rete ieri sera, ha un carattere aperto, sorprendente se si pensa ai metodi di lavoro del Professore. Si tratta di un «primo contributo per una riflessione aperta» e infat-ti Monti ha annunciato che «ci sarà una mo-dalità interattiva» per arricchire quello che presenta come «contributo a una riflessione» sottolineando che almeno su alcune questioni serviranno «coalizioni ampie». E in serata, quando l'Agenda è stata resa nota, le promes-se del Professore hanno trovato conferma: la parte dedicata alla Green Economy, scritta con la collaborazione del ministro Clini, è molto forte e innovativa. Idem le misure sulla flexsecurity (scritte da Pietro Ichino) e quelle sulla trasparenza degli atti della pubblica am-ministrazione. Era stato Monti a parlare di giustizia in termini molto netti: «Occorre un rafforzamento della disciplina del falso in bi-lancio, un ampliamento della disciplina del voto di scambio, un trattamento della materia della prescrizione, una disciplina sulle inter-cettazioni e una più robusta disciplina sulla prevenzione del conflitto di interessi».

er una volta, vista la preponderanza dell'interesse per le questioni dome-

stiche, i riferimenti all'Europa sono stati meno frequenti ma almeno in due ca-si molto interessanti, poco rituali. Anzitut-to, per far capire quale fosse l'accoglienza riservata all'Italia, quando Monti ha preso la guida del governo, il Professore ha con-fessato che in quelle prime uscite ha ripen-sato ad una celeberrima frase di Alcide De Gasperi alla Conferenza di Parigi del 1946: «Prendendo la parola in questo consesso mondiale sento che tutto, tranne la vostra personale cortesia, è contro di me».

Un De Gasperi cita-tissimo da Monti visto che in un contesto di-verso il Professore ha nuovamente ricordato una frase dello statista trentino: «Un politico guarda alle prossime elezioni, uno statista al-le prossime generazioni».

Ma i passaggi più interessanti hanno ri-guardato la presunta identità di vedute tra lui e la cancelliera Angela Merkel. A tal ri-guardo il Professore ha citato un recente vertice europeo: «A Oslo si conversava con i capi di governo e sono scoppiati a ridere quando ho detto che in Italia mi descrivono come filo-tedesco. Prima con Sarkozy, zero. Ma anche ora che c'è Hollande, oltre a me, chi si permette di articolare punti di vista di-versi da quelli dei tedeschi?». Monti e la Me-rkel? «In comune abbiamo una M. Non consi-dero né un complimento né una critica che qualcuno chiami la mia agenda "Agenda Me-rkel". E comunque non c'è affatto coinciden-za di contenuti». Una battuta Monti l'ha de-dicata anche ad un presunto conto riservato che il Professore avrebbe in Svizzera, «pet-tegolezzo» rilanciato soltanto dal «Fatto quotidiano» e rilanciato ieri da un suo gior-nalista durante la conferenza stampa: «È una cosa che è stata ripresa solo sul vostro giornale, e la trovo ridicola».

Sarkozy Monti cita indirettamen-te il rapporto dell'ex presi-dente francese con Berlusco-ni: «Nella Ue occorre fer- mezza, oppure alle pacche poi segue il risolino».

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Da sinistra Oltre a Lorenzo Dellai

(sopra) ieri hanno lasciato il Pd Benedetto Adragna,

Lucio D'Ubaldo (a destra), Flavio Pertoldi e

Giampaolo Fogliardi

„,e da destra Oltre ai senatori Giuliano

Cazzola (a destra) e Beppe

Pisanu (sopra) sono dati

in uscita dal Pdl anche

gli uomini di CI vicini

a Mario Mauro

Partito: Democratico

9, Rossi: "Stupiremo

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Il Centro ora accelera la corsa Montezemolo: "Io farò quello che serve. Mi auguro che ci sia un grande richiamo per chi oggi non voterebbe"

UGO MAGRI ROMA

Il messaggio è giunto forte e chiaro: tanto a coloro che sa-ranno gli antagonisti di Mon-ti, quanto ai suoi potenziali supporter. Quasi tutti, anche parecchio in alto, erano stati ingannati dalle voci della vigi-lia che volevano il Prof in fase di ritirata, sul punto di rinun-ciare. Cosicché, dopo la confe-renza, in molti hanno dovuto rifare in fretta i propri conti. Furenti le reazioni a destra, circospette a sinistra, entu-siastiche al centro (ma sca-vando sotto l'ufficialità si sco-pre qualche ipocrisia). L'uni-

Si pensa ad un unico

soggetto alla Camera e al Senato: sarà guerra

fra politici e «tecnici»

co a ritenere che «Monti non c'è più», e che «fra tre giorni nessuno si ricorderà di lui», è il solito Grillo.

Da sinistra zero peana Anzi, alcune critiche molto mirate. Con gli occhi del Pd, tutto il ragionamento di Monti è carente sul piano delle politi-che sociali. Le annotazioni del premier sul «conservatori-smo» di Vendola, certi attac-chi al sindacato, non potevano non lasciare il segno. Ma c'è dell'altro. Dalle parti di Bersa-ni è sembrato che Monti voles-se proporsi come grande arte-fice di una nuova alleanza tra centro e sinistra, una sorta di continuazione del governo at-tuale senza però la scomoda

presenza del Pdl. Se questa è l'operazione, ai vertici del Pd non suscita particolare emozio-ne, anzi il contrario. Bersani mi-sura dunque le parole e fa inten-dere che il passato è passato: «Adesso bisogna preservare quel che si è fatto di buono e fare quello che non si è fatto fin qui».

Da destra fuoco e fiamme La barzelletta un po' sguaiata del Cavaliere a «Domenica In»,

l'«incubo notturno» di un nuo-vo governo con Monti presiden-te del Consiglio e Ingroia mini-stro della Giustizia, preannun-cia una guerra totale. Idem le accuse di slealtà rivolte al pre-mier dal suo predecessore, che tendono a mettere in croce so-prattutto Napolitano. Già, per-ché il Capo dello Stato ha man-tenuto Monti a Palazzo Chigi per il disbrigo degli affari cor-renti, ma Gasparri e Cicchitto

già protestano per la conferen-za stampa del premier dimis-sionario, la considerano una violazione grave della «terzie-tà» e chiamano in causa il Quiri-nale che aveva garantito per lui.

Fermento al centro Dove i vari protagonisti hanno capito che Monti si impegnerà di più o di meno in campagna elet-torale a seconda di come loro si comporteranno. Scenderà in


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11 Centro ora accelerala corsa

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PRESIDENTE CE

Bagnasco: «Riflessione

onesta»

Mario Monti ha pre-sentato un modo, una strada, che mi pare sia of-ferta alla riflessione seria

ne sta di tutti su propo-ste concrete»: lo ha detto il presidente della Cei, Angelo Bagnasco. Il se-gretario di Stato Vaticano Tarcisio Bertone, invece, ha invitato tutta la classe politica a una riflessione: «Non basta parlare, non basta fare promesse, non basta nemmeno proferire denunce sulle stridenti ingiustizie se non c'è una presa di coscienza più vi-va sulle proprie respon-sabilità e se non c'è ac-canto a questa responsa-bilità la volontà di fare e di fare il bene comune».

9, Rossi: "Stupiremo

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campo solo se sapranno realizza-re un vero rinnovamento, altri-menti resterà in disparte. E le in-tenzioni si misureranno al mo-mento di fare le liste: una sola al Senato, idem forse per la Came-ra. Aspettiamoci grandi sgomi-tamento tra politici di professio-ne e «tecnici» o personaggi della cosiddetta società civile. Alla fi-ne Monti tirerà le somme. Mon-tezemolo è personalmente a di-sposizione, «farò quello che ser-

ve» ha commentato su Sky, ag-giungendo: «Mi auguro che ci sia un grande richiamo per chi oggi non voterebbe e che non si ritro-va nelle attuali demagogie, anche quelle di sinistra». E disposto a cooperare con Fini e con Casini? «Per alcuni versi Udc e Fli rap-presentano la vecchia politica, anche se al loro interno ci sono persone capaci e competenti...». Casini alza le spalle, «io la plasti-ca facciale non me la posso fare, personalismi e piccole cose non sono compatibili se vogliamo co-struire qualcosa di grande». Nel suo partito faranno il massimo per andare incontro a Monti, ma non al punto da inzeppare le liste

Il Pd teme una nuova grande coalizione

senza Berlusconi. Nel Pdl occhi puntati sui ciellini

di professori. «Portatori d'acqua non siamo stati mai», ricordano.

Controesodo nel Pdl Di tutti quelli che sembravano tentati di passare con Monti (ve-di convegno dieci giorni fa di Ini-ziativa Popolare), alla fine ben pochi sembrano disposti al gran-de passo: Pisanu, Frattini, Caz-zola. Altri traslocherebbero, ma temono una porta in faccia. In bi-lico Mauro, inquietudine da par-te di Formigoni, entrambi espo-nenti di un pianeta ciellino sem-pre più insofferente del Cavalie-re, ma molto concreto e pragma-tico. Con l'occhio a loro rivolto, l'ex-ministro Gelmini giudica ne-cessario «fare chiarezza» nel Pdl su chi condivide il progetto di Berlusconi e chi no.


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99 ALESSANDRO BARBERA

ROMA

Senatore Rossi, lei in passato non ha lesinato critiche al governo Monti. È così?

«E' vero che non ho votato la riforma del mercato del lavoro, snaturata dal-la mediazione con i partiti».

Allora lei è la persona giusta: come giudica il discorso del premier?

«Ottimo. Un atto politico molto inno-vativo. Da vent'anni non si immagina-va che un movimento politico nasces-se intorno alle cose da fare prima che intorno alle persone. Contrariamente a quanto è stato detto, ciò che si può immaginare oggi, tutto è tranne che l'embrione di un partito personale».

Molti lamentano l'opposto, un discorso pieno di perifrasi: non mi candido alle elezioni, però magari alla premiership, dipende da quel che mi proporrete. Non è così?

«E non le pare innovativo un discorso del genere? Monti ha detto: questo è il programma, chi lo condivide si faccia avanti. Rispetto al dibattito politico dell'ultimo mese mi pare un enorme passo avanti. Dirò di più: dovrebbe essere la normalità. Si discuteva così anche ai tempi di De Gasperi e To-

Economista Nicola Rossi, economista, ha lasciato il Pd per entrare in "Italia Futura», la lista di Montezemolo

gliatti. È che siamo disabituati al con-fronto sulle cose».

Con la legittimazione del voto Monti può essere un premier meno condizio-

nato dalle mediazioni? Francesco Gia- vazzi e Franco Debenedetti parlano di «illusione tecnocratica» da superare.

«Lo ha ammesso lui stesso: per avere la forza di imporre le riforme fino in fon-do ci vuole sostegno popolare».

Siete delusi dalla sua decisione di non mettere il suo nome a disposizione di un partito dei centristi?

«Io ho capito che lui non esclude anco-ra nulla, purché ce ne siano le condizio-ni. Mi pare del tutto comprensibile».

Vi presenterete come Italia Futura alle elezioni? Come van no le trattative con l'Udc?

«La risposta a questo tipo di domanda l'avremo dopo che i nostri potenziali al-leati, e tutti coloro che ci vorranno sta-re, avranno risposto alla domanda fati-dica: il Paese lo volete davvero riforma-re o no? Volete una riduzione delle tas-se da finanziare con un taglio alla spesa pubblica? Volete più liberalizzazioni e un mercato del lavoro più dinamico?»

Farete insieme la lista al Senato? «La lista unica al Senato sembra una strada obbligata, vista la legge eletto-rale. Ma molto dipenderà dal tasso di rinnovamento e dalla presenza di per-sone estranee alla politica di professio-ne che riusciremo a imporre a noi stes-si. Noi comunque stiamo raccogliendo le adesioni on-line, pronti a presentare le nostre liste».

Monti ha detto di aver fatto un discorso erga omnes, la sensazione è che guardi anzitutto al Pd di Bersani.

«Non sono d'accordo. Il discorso di Monti si può riassumere in tre domande. La prima: a destra sono convinti che le ragioni del mercato possono essere difese con posizioni populiste e de- magogiche? E pensano a sinistra che la giusta richiesta di equità sociale possa passare dalla difesa di antiche rendite?

E la terza, rivolta a tutti gli italiani: sie-te certi che dobbiate tradire i valori in cui credete semplicemente per non vo-tare contro qualcuno, che sia Berlusco-ni o Bersani?»

Senatore, fra due mesi si vota. Mi sta dicendo che nelle vostre riunioni non parlate di alleanze? Credete di poter scompaginare gli equilibri in sessanta giorni?

«Se ragioniamo in termini di potenziali votanti, il primo partito italiano, il Pd, raccoglie più o meno il 15% dei consen-si. Per scompaginare gli equilibri ba-sterebbe un solo, parziale scioglimento del ghiacciaio del non voto».

Ottimista. «Guardo ai fatti. È bastato un discor-so di Monti per cambiare segno al di-battito. Fino a ieri l'unico tenia della campagna elettorale era l'abolizione dell'Imu».

Lei prima ricordava i limiti dell'azione di Monti premier. Perché dovremmo votarlo?

«In un anno Monti ha avviato processi di cui in passato abbia-mo al massimo discus-so. Dalla riforma delle pensioni ad una seria revisione della spesa pubblica. Non mi sem-bra di ricordare una

minaccia di dimissioni di Bersani quando, con l'abolizione dello scalone, abbiamo alzato la spesa pensionistica di dieci miliardi. Né ricordo aver visto Berlusconi alzare il dito mentre fra il 2001 e il 2006 la spesa correva allegra-mente. I costi li paghiamo oggi. E la dif-ferenza è evidente».

Twitter @alexbarbera

nte Rossi: "Stupiremo Il Pd è solo al 15%

degli elettori totali" "Dal premier nessun partito personale, ma un progetto originale"

CARM

«Discorso innovativo Da vent'anni non erano al centro i programmi»


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Il Centro ora accelera la corsa

35 12.tii: "Stupiremo

Pd è solo de0 i datari totali" _;'

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Candidature

Bisogna scegliere chi fa politica con spirito di servizio e non per avere uno stipendio



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"Lascio il Pdl Mi interessa

un Ppe italiano" "Ma non voterò mai contro Berlusconi"

PAOLO FESTUCCIA

«La mia esperienza politica nel Pdl si conclude qui». Franco Frattini si chiama fuori. Basta col Pdl e alla corsa per una ri-candidatura. «Non mi interes-sano né casette né mini condo-mini». E del resto, «Silvio Berlu-sconi mi ha portato in Parla-mento e non voterò mai contro di lui. Un gesto di lealtà nei sui confronti mi pare giusto». Que-sto non impedisce a Frattini di dissentire sulla ridiscesa in campo di Berlusconi. «Ne pren-do atto, ma proprio per questa ragione sono sufficientemente libero di non proseguire né in questa né in altre esperienze». Nessuna «infedeltà». Tant'è, ri-corda l'ex ministro degli Esteri, che «per seguire Berlusconi mi dimisi anche da ministro di Dini: sono fatto così...».

Anche stavolta, quindi. Fuori dal Parlamento, senza incarichi né seggi...

«Ma non fuori dalla politica. Re-sterò nella grande casa del Ppe in Europa ad occuparmi di poli-tica estera. Non cerco case né casette politiche per rientrare a ogni costo in Parlamento. Anche se non nego che una proposta di una squadra o di una lista "Mon-ti per l'Italia", insomma, di un vero Ppe italiano potesse inte-ressarmi, ma se quella proposta non c'è resto fuori. E' una scelta che ho annunciato anche a Ber-lusconi e che deriva pure dal ve-dere come in queste ultime set-timane di incertezza ci siano stati e ci sono tentativi e movi-menti di persone che come me, e anzi più di me, hanno criticato le scelte di Berlusconi, ma oggi, in-vece, sono tornati ad essere i più grandi sostenitori della sua can-didatura alla premiership».

E' deluso dalle parole di Monti che annuncia di non volersi candidare con nessuno, ma si

Per seguire Berlusconi mi dimisi da ministro di Dini: sono fatto così ;

dice pronto a guidare le forze che sosteranno la sua agenda?

«Rispetto la decisione di Monti. E condivido fino in fondo le sue parole sulle dolorose decisioni fiscali prese, e che non sono sta-te un capriccio ma sono servite a salvare l'Italia. E' necessario che quelle riforme non vengano smantellate, e l'appello lanciato riguarda tutte le forze politiche: di centro-destra e di centro-sini-stra. Sono, inoltre, convinto che abbia ragione Monti quando so-stiene che l'Italia si è presentata in Europa con la schiena dritta e non inclinata».

Frasi che, però, individuanoa n-che critiche precise alla passata azione di governo di cui lei ha fatto parte.

«Guardi, credo che gli impegni assunti con l'Europa a ottobre del 2011 dal governo Berlusconi abbiano rappresentato un grande gesto di responsabilità. Berlusconi si era giustamente impegnato per riforme serie,

per il pareggio di bilancio. Quello che non si sarebbe dovu-to fare, invece, in questi ultimi tempi è dimenticare gli impe-gni solennemente assunti at-traverso le parole di alcuni esponenti del Pdl, anche sul fi-scal compact. E' sbagliato ri-mettere in discussione quegli accordi, perché in quel negozia-to il governo Berlusconi otten-ne dall'Europa che nella valuta-zione del debito non si tenesse conto solo di quello pubblico ma anche dei depositi privati».

Ieri Monti ha detto di essere grato e sbigottito da Berlusco- ni, al punto di faticare a seguire "le sue linee di pensiero". E' co- sì anche per lei?

«L'esperienza di Berlusconi è stata rilevante. Non foss'altro perché in Italia ha creato il principio del bipolarismo. Cer-to, poi è si è trasformato anche in scontro tra berlusconismo e antiberlusconismo. Ma ha co-munque introdotto il principio che "io" scelgo, io indico al Pae-se cosa voglio fare e poi il citta-dino vota e sceglie».

Si parla molto di "agenda Mon-ti", che il Pdl ha condiviso per un anno e poi ha bruscamente rinnegato. Al punto che Berlu-sconi ha definito un possibile "Monti-bis" un incubo. Cosa ne pensa?

«Penso che sia sbagliato rimet-tere in discussione il nostro rap-porto e gli impegni con l'Euro-pa. Qualcuno nel Pdl spinge per farlo, per cambiare i paletti, ma sarebbe un autogol».

Ci sarà quest'area della società civile a sostenere Monti?

«Me lo auguro. Auspicando che per società civile si includano li-ste pulite, gente mai condanna-ta...Che si mette a disposizione del Paese. Insomma, che sceglie di fare politica come spirito di servizio e non per avere un lauto stipendio».

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"Pronto a guidare lalisla Monti

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Europa Sara una lista rifiuta il popu antieuropeo di Berlusconi

Pd I l mio cuore batte per quel 40% che lotta perché la sua ambiguità si risolva

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"Pronto a guidare la lista Monti

in Lombardia" 4G \ el Pd, tra Bersani e Fassina, posizioni inconciliabili" FRANCESCO SPINI

Professor Pietro 'chino, il presidente Monti l'ha chiamata esplicitamente alle armi, im- maginando la possibilità che i «montiani» del Pd - a cominciare da lei - possano lavorare «per il cambiamento» anche fuori dal partito guidato da Bersani. Che cosa risponde?

«Il mio problema è molto sem-plice: il segretario del mio par-tito va a Parigi e Berlino ad as-sicurare che il centrosinistra guidato da lui proseguirà sen-za incertezze sulla linea trac-ciata da Mario Monti; a Roma però il responsabile nazionale dell'Economia dello stesso mio partito, non smentito dal segretario, dice che la strate-gia delineata da Monti è rovi-nosa per il Paese».

Fassina contro Bersani... «Sono due posizioni tra loro inconciliabili. Mi chiedo come posso chiedere il voto degli elettori per il Pd senza che questa contraddizione sia sta-ta risolta in modo chiaro».

Dunque scelta obbligata... «La risposta negativa di Ber-sani al bellissimo discorso di Monti di oggi (ieri, ndr) è per me decisiva. La campagna elettorale la farò a sostegno dell'Agenda Monti, attorno a cui si aggregherà una forza politica nuova, fuori dagli schemi tradizionali della poli-tica italiana».

Chi sarete a rappresentarla? «Qui in Lombardia, come al-trove, si sta formando una lista che è espressione di tutta quel-la grande parte della società civile che rifiuta il populismo antieuropeo di Berlusconi e che, allo stesso tempo, vede le contraddizioni del Pd su que-sto terreno, e invece vuole co-gliere la grande occasione del-la crisi per allineare l'Italia ai

migliori standard europei, con-tro tutte le chiusure corporative e le posizioni di rendita che ap-pesantiscono il Paese. Sono pronto a lavorare per il successo di questa lista, e anche a guidar-la, se così mi sarà chiesto».

Accetterete anche chi oggi è già nel Palazzo ma si dichiara montiano convinto?

«Lo stesso Monti ha chiarito che negherà il suo consenso all'uti-lizzo del nome "Agenda Monti", se usato per riciclare espressio-ni della vecchia politica. L'inten-dimento è di creare una forza politica profondamente nuova, negli schemi e nelle persone».

Si aspetta un dibattito nel Pd, dopo i distinguo che il premier uscente ha fatto tra le posizioni di Bersani, Fassina e della Cgil?

«Lo spero, per il bene del nostro Paese. E il mio cuore continua a battere per quel 40% del Pd che lotta perché la sua ambiguità sulla questione cruciale della strategia europea si risolva nel

modo migliore. Se mi stacco da loro, nonostante che mi sia stata offerta la candidatura nella te-sta di lista del Pd per la Lombar-dia, è perché in campagna elet-torale dovrei chiedere il voto per il partito senza tanti distinguo; dovrei negare la contraddizione, che invece c'è ed è grave».

Lei come preferirebbe si svilup-passe la relazione tra il Pd e la nuova lista per l'Agenda Mon-ti?

«La cosa di gran lunga migliore è un'alleanza del Pd con chi fa propria l'Agenda Monti. Ma un'alleanza decisa prima delle elezioni, non dopo, come Bersa-ni dice di voler fare. Gli elettori hanno il diritto di sapere con precisione per che cosa votano. Se questo non accade, credo che i "montiani" del Pd facciano be-ne a votare per l'Agenda Monti».

Monti ha citato le posizioni del lavoro come punto su cui il Pd deve fare chiarezza...

«Nel memorandum il capitolo sul lavoro è sostanzialmente ri-preso dal documento che nel settembre scorso Enrico Mo-rando e io presentammo all'as-semblea dei parlamentari Pd "per l'Agenda Monti al centro della prossima legislatura". So-no le stesse cose che il vertice Ue e la Bce ci chiedono e su cui ci siamo impegnati. Su questo ter-reno, il programma del Pd mi sembra invece molto fumoso, e per qualche aspetto addirittura orientato in senso contrario».

Ma l'Agenda Monti è adatta per favorire la crescita?

«Se, come propone il memoran-dum, riusciamo ad abbattere di 20 miliardi la spesa per gli inte-ressi sul debito pubblico portan-do lo spread a quota 200, e nel contempo ad aprirci agli investi-menti stranieri, avremo in tem-pi brevi le risorse necessarie per ridurre la pressione fiscale e mettere in moto la ripresa». Pagina 132 di 144

P(I, ora comincia, il [il -Raglio i1aiegge l'asse con \ encbla.

Con Io Cinntiz.ii trodidi

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j ra partito difficile fin dal- l'inizio, il rapporto tra il go-

verno Monti e la Cgil. Già dopo pochi giorni, il 9 dicembre 2011, Susanna Camusso lo accu-sava di voler colpire i redditi me-dio-bassi piuttosto che «cercare risorse nell'evasione fiscale». Su quest'ultimo punto la leader del-la maggiore confederazione sin-dacale si è poi ricreduta, anzi la lotta all'evasione è il merito prin-cipale, o forse l'unico, che a Monti attribuisce.

Dopo, è andata sempre peggio. Già il 19 dicembre Camusso giudi-cava «folle» la ri-forma Fornero delle pensioni, mentre il Pd si apprestava a vo-tarla in Parla-mento. Lo scon-tro vero e proprio, sulla riforma del mercato del lavoro, ha elimi-nato ogni possibilità di recupero. Dopo l'estate scorsa, la Cgil ha an-cora indurito i toni, arrivando qua e là ad affermazioni più vicine a quelle di Nichi Vendola.

In una intervista di tre settimane fa, ad esempio, il segretario genera-le ha dichiarato: «Berlusconi non aveva un'idea forte di politica eco-nomica. Monti ce l'ha» ed «aumen-tare le disuguaglianze ne è una par-te fondante». Così l'accusa di ieri del presidente del Consiglio alla

Cgil, ovvero di es-sere conservatrice, non poteva suona-re da quella parte che come - per usa-re una frase fatta della retorica poli-

tica - una «puntuale conferma». Anche Maurizio Sacconi, mini-

stro del Lavoro nel governo Berlu-sconi, accusava la Cgil di essere «conservatrice». Ma lì il procedi-mento era opposto, tutto politico: l'impulso primo era di isolare la Cgil,

la mossa successiva di trovarne un perché. Dal punto di vista di Monti e dei suoi, in questi 13 mesi è avvenuto invece l'opposto: un tentativo di dia-logo che è stato respinto.

Certo il governo dei tecnici ha ri-fiutato di «concertare» con i sinda-cati la riforma delle pensioni. A par-te l'urgenza, la scelta aveva una sua logica: i sindacati oggi in Italia rap-presentano soprattutto i lavoratori di una certa età, più o meno vicini al ritiro, mentre la previdenza doveva essere resa sostenibile nell'interes-se soprattutto dei giovani e delle ge-nerazioni future.

Sul mercato del lavoro invece il confronto c'è stato, ma è andato ma-le. Né si è trattato soltanto dell'arti-colo 18 dello Statuto dei lavoratori, a cui il governo ha attribuito un'im-portanza cruciale, non condivisa da

diversi economisti e perfino da alcu-ni imprenditori. La logica di insieme della riforma era di tutelare un po' meno i lavoratori fissi e un po' di più i precari, con una specie di do ut des. Almeno agli occhi del governo, la Cgil mentre faceva muro contro la prima parte pareva poco interessa-ta alla seconda.

Per ridurre il dualismo del merca-to del lavoro, tra fissi e precari, Mon-ti ha detto ieri che occorrerà appun-to intervenire ancora. La sua im-pressione sembra che la Cgil, forte tra gli anziani e debole tra i giovani, anche al di là dei propositi sia inevi-tabilmente spinta a tenere le cose come stanno, garantiti da una parte, non garantiti dall'altra.

Meno chiaro è che cosa abbia portato alla rottura più recente, sul patto per la produttività. E' le-

Con la Camusso tredici mesi

di dialogo mai iniziato Il Professore ha fatto un tentativo: respinto senza esitazioni

il àn2Di CE MR

È il peccato originale: la leader Cgil giudica

«folle» la riforma Fornero


cito dubitare che non si tratti né -come sostengono i suoi esaltatori -di una mossa essenziale per la cre-scita economica né - come procla-mano la Cgil e l'estrema sinistra -di un grave arretramento delle condizioni dei lavoratori. Del resto, l'eco sui mercati finanziari è stata molto modesta, per non dire che pochi se ne sono accorti.

In concreto a seguito dell'accordo sulla produttività si potranno avere

aumenti di salario sgravati dal fisco nelle aziende dove direzione e sinda-cati collaboreranno. Si può anche ri-tenere che sarebbero stati più utili sgravi fiscali in altra forma, ad esempio sulle assunzioni. Ma Monti ne è uscito persuaso che le ragioni del no della Cgil siano soprattutto ideologiche. Per questo forse ha par-lato di «visione nobilmente arcai-ca»; o sarà lu . nelle prossim Pagina 10

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"E' un eirian bone per illibesela nitsciia di un polo ITIOFIÙdrill"



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"E' un gran bene per il Paese la nascita di un polo montiano"

Il capogruppo del Pd: "In prospettiva ci sarà un centrodestra moderato, ora serve una grande alleanza per una legislatura"

Franceschini, ora che Monti si è di fatto candidato, avete paura di do- vervi misurare con lui? E cosa pensa- te possa avvenire in prospettiva?

«Dopo un anno di sostegno leale da parte del Pd, senza il quale non sa-rebbe nè nato, nè vissuto il governo dei tecnici, oggi di fatto rischiamo di avere Monti nel ruolo di competitore di Bersani. Potremmo anche fare po-lemica dicendo che quando Berlu-sconi era in sella e potente, a combat-terlo al fronte c'eravamo solo noi, mentre in tanti erano tranquilli nei loro ovattati uffici. Ricordo bene la campagna delle europee del 2009 quando ero segretario contro Berlu-sconi al massimo della potenza: non Monti, ma molti sono diventati anti-berlusconiani soltanto quando il Ca-valiere è stato sconfitto. Mettiamo da parte tutto ciò però...»

Sembra evidente che sia già partita la «competition». O no?

«E' inevitabile, ma proviamo a guar-dar lontano: sulla base dell'agenda Monti e dei patti sottoscritti in Euro-pa che noi rispetteremo, noi portere-mo molta più giustizia sociale, più welfare e tutela delle fasce deboli. E va superato quel principio su cui è andata avanti l'Europa nell'era Sarkozy-Merkel, di massimo rigore nel momento di massima crisi. Ma sono ragioni numeriche e politiche a rendere probabile e auspicabile che, anche se noi vincessimo da soli le ele-zioni, il paese sia governato da una grande alleanza progressisti-mode-

rati. E in questa prospettiva, anche in campagna elettorale, noi e il polo montiano dovremmo essere compe-titori senza accendere troppo i toni».

Una grande alleanza guidata da Monti o da Bersani?

«Vorrei girare questa domanda a Monti che vuole giustamente un'Ita-lia europea: in quale altro grande pa-ese è immaginabile che il premier non sia il leader del partito che pren-de più voti alle elezioni ma il capo di quello che arriva secondo o terzo? Chiarito questo, considero la nascita di quest'area che fa riferimento a Monti un fatto positivo per il paese, che abbia o meno il suo nome nel sim-bolo. Cosa che comunque sconsiglie-rei perché sarebbe la scelta meno eu-ropea che esista».

Quale è per il Pd l'aspetto positivo di questa scelta di Monti?

«Tutti noi abbiamo coltivato l'illusio-ne che caduto Berlusconi ci potesse essere un'evoluzione del Pdl verso la costruzione di un partito conserva-tore di stampo europeo, come lo sono la Cdu tedesca o i popolari spagnoli. Ma purtroppo ciò è impossibile e i primi a capirlo sono i leader del Ppe, che non a caso hanno puntato su Monti. Secondo, dopo molti anni si vede che l'area di Casini da sola non ha possibilità di espansione: gli elet-tori del Pdl sono andati molto più verso Grillo o l'astensione. E siccome dobbiamo aspirare ad un bipolari-smo normale, fatto da avversari che rispettano le regole e che si alternano alla guida del paese, immagino che il rapporto tra noi e il nascente polo montiano nella prossima legislatura possa avere la natura non di un cen-tro-sinistra ma di una larga coalizio-ne per cinque anni che lasci all'oppo-sizione solo i populismi vecchi e nuo-vi. Alla fine di questo percorso, Pdl e


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"E' un grilli bone per il Riese la nitsciia di un polo mondano"



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Lega saranno prosciugati o scomparsi e il futuro sarà fatto di un'alternanza di governo tra il Pd riformista e il polo montiano nello spazio dei conservato-ri, del Ppe. A quel punto torneremo ad essere avversari con Monti, Casini e Montezemolo. Insomma, un centrode-stra normale al posto dell'anomalia italiana del berlusconismo-leghismo

«La sfid Mario Monti 4 che, rispettabil

niente, ci ha restituito credibilità non rappresenta certe esigenze di egua-glianza, e di lavoro. Il Professore non incide né sul centrosinistra né sul cen trodestra. runica forza che può fer-mare Berlusconi siamo noi e la sfida sarà tra il Pd e il Cavaliere. Lo ha affer-mato Massimo D'Alema ieri sera, in-tervistato da Fabio Fazio a «Che Tem-po che fa»,! D'Alema sottolinea come l'appello a Monti di guidare un fronte contro la sinistra sia stato respinto. Noi lo abbiamo sostenuto con mag-

giore lealtà e coerenza ed ora ci accin-giamo a fare le nostre primarie di col-

mi pare un grande risultato». Questa grande coalizione dovrebbe comprendere anche Vendola?

«Certo ed è bene che le prediche vada-no a farle altrove. Dalla nascita del Pd nel 2008 abbiamo chiuso la stagione dell'Unione: abbiamo lasciato fuori non solo le forze di estrema sinistra, Diliberto, Ferrero e ora anche Ingroia

leg io che consentiranno ai cittadini quanto meno di scegliere i parlamen-tari del Pd da candidare. Nella puntata da Fabio Fazio, D'Alema ha detto di sentirsi più giovane e più libero, pro-prio grazie al fatto di non essere can-didato; ha mostrato poi il suo prover-biale sarcasmo quando ha osservato che, «a parte me e Veltroni, che abbia-mo lasciato il Parlamento, non ci ha seguito nessuno» (si riferiva a Berlu-sconi, e al suo sesto ritorno in pista). Infine ha persino reso omaggio a Mat-teo Renzi, «la sua carica di forte inno-vazione resta, nel partito, e lo si vedrà nelle candidature».

e Di Pietro. Facciamo un'alleanza con una forza più a sinistra di noi come Vendola, che ha già dimostrato capaci-tà di governo. Quindi è un argomento che sconsiglierei a chiunque di usare».

Insomma, non credete sia peggio per voi avere nel futuro un avversario da battere sul modello di Monti, più che di Berlusconi?

«Non scherziamo. Come avversario è meglio avere la Merkel, Aznar o Ber-lusconi? Noi vogliamo essere un pae-se normale. Ma voglio aggiungere una considerazione: grande riconosci-mento al lavoro di Monti, ma tutti quelli delle cancellerie più lontane sappiano che l'Italia portata fuori dal baratro è merito dell'azione in Parla-mento del Pd, perché non siamo in una Repubblica presidenziale. E co-me mai in Spagna e Grecia sono scop-piate tensioni sociali mentre in Italia no? Perché il Pd, la sinistra e i sinda-cati hanno fatto da filtro e nessuno ha pensato di cavalcare la rabbia. E que-sto va riconosciuto».

Già si registrano i primi smottamenti nel Pd, molti «montiani» potrebbero prendere il volo nelle prossime setti-mane.Temete scissioni?

«Se non ci fossero state le primarie ma posti sicuri nelle liste bloccate, forse non sarebbe successo nulla...».

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"Il Professore vuole smembrare Pdl e Pd Ma non ci riuscirà"

Il segretario: premier ingeneroso verso il Cavaliere Nei suoi confronti troppo livore anche sotto il profilo umano"

che un modo per salvare lui, per affer-mare che quegli sbagli sarebbero stati evitati senza il pesante condiziona-mento del Pd».

Monti non ha colto la sfumatura. «Non l'ha colta, anzi l'ha considerata un'aggravante».

Sta sostenendo che il Professore è troppo permaloso?

«Sto dicendo che non è corretto trasfe-rire sul piano personale le critiche a certe decisioni politiche A maggior ra-gione quando subito dopo si precisa: non sei tu il problema... Concetto che Berlusconi gli ha ribadito anche a Bru-xelles, davanti ai vertici del Partito po-polare europeo. E non è stata l'unica

A sentire Monti, governare con il Pd I a bordo è stato un vero inferno...

«Sono stati tredici mesi di collabora-zione e anche di rapporti personali cordiali. Per cui le parole del presi-dente del Consiglio sono state conno-tate a mio avviso da un eccessivo livo-re, soprattutto nei confronti di Berlu-sconi, che mai mi sarei aspettato. An-che sotto il profilo umano».

Beh, però nemmeno Berlusconi ci è andato tenero. E proprio lei, segreta-rio, alla Camera ha sfiduciato il go-verno...

«Intanto stiamo parlando di un leg-gero anticipo delle elezioni, due do-meniche prima della scadenza previ-sta, via... Il presidente Monti forse trascura la cinquantina di voti di fi-ducia da noi espressi, l'ultimo vener-dì scorso sulla legge di stabilità. E non considera la fatica che abbiamo dovuto fare una quantità di volte per arginare il dissenso dei nostri gruppi parlamentari».

Sia sincero: viste le conseguenze (le dimissioni e il resto) pronuncerebbe di nuovo quelle parole?

«Certo che le ripeterei. Tali e quali. Corredate dalla stessa delicatezza di non presentare contestualmente la mozione di sfiducia, che sarebbe ri-masta come una macchia sul curri-culum politico di Monti».

Come immaginava che avrebbe rea-gito, scusi, alle vostre critiche e del Cavaliere in particolare?

«Senta, Berlusconi ha governato sufficientemente a lungo per maturare il

diritto a segnalare il disagio rispetto a certe scelte. Per un anno abbiamo sostenuto Monti, gli abbiamo dato la possibilità di governare nonostante fossimo martellati da sondaggi che mostravano 1'85 per cento del nostro elettorato a dir poco critico. Reggere l'urto di questa negatività è stato particolarmente difficile. Così come è stato faticosissimo trovare punti di convergenza operativa con il Pd».

Già, i famosi vertici «A- B -C»... «All'inizio, lei ricorderà, erano incon-tri bilaterali; poi vertici a tre riserva-ti; quindi divennero pubblici. Ma ben presto si dovette ritornare alla for-mula originaria degli incontri a due proprio per la difficoltà estrema di condividere il cammino con chi, co-me la sinistra, voleva marciare nella direzione opposta alla nostra. E' sta-to un esercizio di misura e di enorme responsabilità. Anche per questo motivo lo sfogo di Monti mi è parso ingeneroso nei confronti di Berlusco-ni e, per quel che conta, del sotto-scritto».

Nemmeno voi, però, durante i tredici mesi gliele avete mandate a dire...

«A volte è volata qualche parola un po' sopra le righe, da parte nostra e anche da parte sua. Ricordo la rea-zione molto forte che il presidente del Consiglio manifestò rispetto alla nostra proposta, che rivendico in pie-no, di compensare i debiti fiscali con i crediti nei confronti della pubblica amministrazione...».

E le sue accuse al premier di pendere dalla parte della sinistra, come pen-sa che non lo potessero ferire?

«Ma è esattamente il rovescio! Quan-do abbiamo detto che la sinistra lo aveva indotto a due errori strategici - cioè la mano pesante sulla casa e un deficit di riformismo per quanto ri-guarda il mercato del lavoro -, era an-

occasione. Sono stato io presente e te-stimone quando, nel corso di una cena a Palazzo Chigi non troppo tempo fa, Berlusconi propose a Monti di essere lui il federatore dell'intera area mode-rata alternativa alla sinistra».

E il premier gradì l'offerta? «Certo non mi parve turbato. Però ricor-do che parlò di una scomposizione del bipolarismo, della necessità di smem-brare il Pdl da una parte e il Pd dall'altra. Laddove ciascuno di noi - credo dal suo punto di vista lo stesso Bersani - cerca legittimamente di rafforzare la propria area. Io contesto la tesi espressa da Monti, secondo cui non c'è più grande differenza tra destra e sinistra».

Lei dove la vede? «In una logica europea, eccome se c'è! Come si può assimilare la Merkel ai socialdemocratici tedeschi, Hol-lande a Sarkozy, Rajoy a Zapatero? Di questa sinistra italiana noi non condividiamo nulla e vogliamo bat-terla».

E invece Monti? «Mi ha colpito la monodirezionalità delle sue accuse, tutte o quasi rivolte contro il Pdl. Ho l'impressione che sia pronto a dare un "aiutino" alla si-nistra. Ma lavoreremo perché Bersa-ni e Vendola non abbiano bisogno di aiutini, nel senso che al governo fare-mo di tutto per tornarci noi».


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Pd, ora comincia il travaglio Ma regge l'asse con Vendola

Il dubbio però è quanti lasceranno il partito, scegliendo l'agenda Monti

Se il paragone fosse accetta-bile, si potrebbe dire che è come per un aereo in fase di decollo, raggiunta una certa velocità, fermarlo è

impossibile: se si accoglie la sempli-ficazione, questa potrebbe essere la migliore fotografia del Pd che corre verso le elezioni. La rotta è ormai se-gnata, la velocità già troppo elevata e - Monti o non Monti, agenda o non agenda - a questo punto non si può che andare avanti...

I rischi aperti dalla mossa del Professore, del resto, erano presenti e noti già prima: ora sono solo con-fermati, e meglio definiti. La parola però sta per passare al popolo ed è dal popolo che Pier Luigi Bersani, adesso, spera di avere la quantità di

MLEMW .'ER LE ESCLUSIOM Molte delle uscite sono

arrabbiature mascherate da alti motivi ideali

L LEADER

Sa che i sondaggi sono con lui, ma comincia

a dormire sonni meno tranquilli

consensi necessari ad evitare di fini-re nella trappola (nemmeno poi così nascosta...) che lo attende: un risul-tato elettorale che non assegni al tandem Pd-Sel la maggioranza an-che al Senato, rendendo così inevita-bile un patto tra centrosinistra e centro per il governo del Paese. Un patto che, secondo ogni pronostico, prevederebbe che a Palazzo Chigi resti (o torni: è uguale) Mario Monti, con la sua agenda, il suo profilo ras-sicurante e la benedizione di merca-ti e cancellerie.

Ora che è diventato chiaro che questo rischio non solo non è evita-bile ma è addirittura rafforzato dal-la scelta-non-scelta di SuperMario, nel Pd le acque naturalmente si van-no agitando: e tra genuini travagli politici e arrabbiature per mancate

ricandidature (travestite anch'esse, però, da travagli politici...) sta arri-vando il momento dei primi abbando-ni e di annunci o preannunci di abban-dono. Se ne vanno quattro parlamen-tari legati a Beppe Fioroni - per dire -Pietro Ichino si dice pronto a seguirli mentre tutto ancora tace (ma per quanto?) nel campo dei cosiddetti "fi-lomontiani" del Pd...

Al mezzo scompiglio in casa demo-cratica, naturalmente, ha dato una importante accelerazione - ieri - pro-

prio Mario Monti, entrando a gamba tesa negli "affari interni" del Pd, in maniera inattesa per i più: che linea ha il partito - ha chiesto - quella di Bersani o quella di Fassina? E che mi dite del disagio di Pietro Ichino, delle posizioni di Susanna Camusso e Ni-chi Vendola? I democratici non han-no granchè gradito l'intrusione, na-turalmente. Pur sapendo (o forse proprio per questo) che l'oggetto del-l'intrusione - la linea in economia e il rapporto con Vendola - sarà precisa-

mente l'argomento più insidioso che gli avversari politici useranno in campagna elettorale.

Ieri Massimo D'Alema - i cui rap-porti con Nichi Vendola pure sono sto-ricamente segnati da alti e bassi - ha difeso con convinzione il governatore della Puglia richiamando gli ottimi ri-sultati (soprattutto in economia) rag-giunti nella sua regione. Sa che questo argomento non sarà sufficiente a ras-sicurare chi non vuol essere rassicu-rato: ma mettendolo in campo con

energia - insieme all'invito a conside-rare che bolscevichi in giro non ce ne è più... - ha confermato che la linea del Pd non cambierà.

Il patto con Vendola insomma reg-ge e, del resto, sarebbe strano imma-ginare rotture, a questo punto: il go-vernatore ed il suo partito hanno par-tecipato a primarie di coalizione per la scelta del premier assieme al "po-polo del Pd", stanno ora impegnando-si nelle primarie per la scelta dei can-didati di Sel alla Camera e non è che

tutto questo si possa buttar per aria perchè Monti - e non solo Monti, na-turalmente - ha perplessità sul "rigo-re" delle politiche economiche che potrebbe mettere in campo un gover-no Pd-Sel.

Si va alle urne insieme a Vendola, dunque: e non a Ichino, ancora per di-re. E' una scelta, del resto, che - secon-do la maggioranza bersaniana - non fa una piega né sul piano della linea né su quello del rispetto delle regole demo-cratiche: «La linea Renzi-Ichino è sta-ta proposta e già battuta alle primarie - spiegava ieri un autorevole dirigente Pd - e non si capisce perché dovrem-mo farla nostra adesso». Avanti tutta, insomma. Si va alle urne insieme a Vendola, dunque, ma sapendo che questo comporta un rischio e propone un interrogativo: quanti lasceranno ancora il Pd scegliendo l'agenda Monti piuttosto che Nichi Vendola? Difficile fare pronostici. Difficile, forse, anche per Bersani: che nonostante il grande vantaggio assegnatogli da ogni son-daggio, comincia a dormire sonni ap-pena appena meno tranquilli...


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Donne e ambiente, il cantiere del Professore Venticinque pagine di manifesto scritto in gran parte da Pietro Ichino. La prima riforma? Quella della legge elettorale. Attenzione a questione femminile e riduzione del fisco sul lavoro, ma più tasse su grandi patrimoni

"Serve una Ue meglio integrata oi più influenti con bilanci sani"

, Europa si sta rifondando, e l'Ita- lia deve essere protagonista atti-

4 vo di questo processo, «batten-dosi per un'Europa più comunitaria e meno intergovernativa, più unita e non a più velocità, più democratica». Per Monti, «l'Europa da sola non è la ricetta che risolve i problemi dell'Italia», anche

perché le sue politiche sono

, , :::Q ''•\ mix «di interessi generali e

\ particolari dei vari Sta-

\ O . \ ti». Per contarvi «non

. \ serve battere i pugni \ ,\ sul tavolo»: si influisce

, sulle decisioni sulla base della credibilità e

della capacità di creare alleanze. Noi dovremo

spingere su Bruxelles per politiche più attente alla cresci-

ta basata su finanze pubbliche sane, un mercato interno più integrato, una maggiore solidarietà finanziaria «attra-verso forme di condivisione del rischio», una maggiore attenzione alla inclusione sociale e alla sostenibilità ambientale.

Allo stesso tempo, partiti e cittadini devono capire che è normale che le no-

stre scelte di politica economica siano valutate dagli altri Stati dell'Unione. Dunque, l'Italia deve confermare il suo «impegno al rispetto delle regole di di-sciplina delle finanze pubbliche e ad as-sumere le priorità strategiche definite in sede europea e le raccomandazioni specifiche che l'Unione europea rivolge ogni anno a ogni stato membro come parametri di riferimento per la formula-zione della sua politica economica».

Sul piano mondiale, l'Italia deve stare «a testa alta», perché «la quotazione dell'aggettivo "italiano" nel mondo è al-trettanto importante dello spread per la crescita e lo sviluppo del nostro Paese». A parte l'appartenenza all'Ue, resta centrale l'asse con gli Stati Uniti. Tutta-via, «la collocazione geografica dell'Ita-lia al centro del Mediterraneo impone di guardare con più coraggio e con una vi-sione strategica ai grandi cambiamenti politici, economici e civili suscitati dalla primavera araba e di sostenere percorsi di vera democratizzazione». Continua a essere decisivo lo strumento diplomati-co della presenza delle forze armate ita-liane nelle operazioni di pace.

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"Sviluppo verde finanziato con tagli, clismissioni e una mini-patrimoniale'

I l principio base è che con un debito pubblico che supera il 120% del Pil non si può seriamente pensare che la

crescita si faccia creando altri debiti. Dunque, avanti sugli impegni di finanza pubblica sana presi con l'Ue, fondati sul pareggio di bilancio strutturale, che per- metterebbe, insieme a una crescita mo-

desta, di centrare gli obiettivi di taglio del debito. Che va

accelerato con dismissio- ni del patrimonio pubblico e tagli per ridurre di 10 miliardi l'anno i 2000 miliardi di «rosso» accumulato. Quan-

do sarà possibile, si possono tagliare anche le tas-

se, cominciando da lavoro e impresa. Altre tasse per Monti

vanno sostituite con una patrimoniale sulle grandi ricchezze, e con imposte sui consumi di lusso. La spending review deve diventare un metodo ordinario per la gestione corretta ed efficiente delle amministrazioni pubbliche. Va modernizza- ta la pubblica amministrazione, resa più agile e più trasparente: ad esempio con

una legge come il «Freedom of Informa-tion Act» di Usa e Gran Bretagna. Altro obiettivo, l'utilizzazione integrale dei Fondi strutturali dell'Ue. Occorre conti-nuare la stagione delle liberalizzazioni.

Un capitolo riguarda la necessità di rivitalizzare la vocazione industriale dell'Italia, con la proposta di un «Fondo per le ristrutturazioni industriali». Sul tema della scuola, bisogna «rompere uno schema culturale per cui il valore dello studio e della ricerca e il significato della professione di insegnante sono sta-ti mortificati», anche incentivando eco-nomicamente dirigenti e docenti che raggiungano risultati. Lungo è il capitolo dedicato alla green economy: l'industria, i trasporti, l'agricoltura, gli edifici devo-no riorientarsi secondo i criteri dell'effi-cienza, del contenimento delle emissioni nocive, dell'impiego di materiali ricicla-bili e di tecnologie intelligenti per smalti-re i rifiuti, bonificare i terreni, ottimizza-re il ciclo dell'acqua, mettere in sicurez-za il territorio, incentivare la mobilità a basso impatto ambientale. Sull'ambien-te servono regole semplici e ragionevoli, ma con punizioni severe per chi le viola.

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"Giù i costi della politica e lotta a evasione e corruzione"

9 ultimo capitolo del programma riguarda le istituzioni. I primi

2 atti della prossima legislatura devono essere la riforma della legge elettorale e la riforma del Parlamento. Il sistema delle autonomie va spinto verso un federalismo responsabile e so-lidale «che non scada nel particolari-smo e nel folclore». Fondamentale è una

regolazione dell'attività delle \::::::::::::::› lobby, un monitoraggio e

\ valutazione dell'attuazione delle leggi; basta con

k\ ,\ \ la mentalità dell'alibi,

\\ \, \ «è necessario parlare il linguaggio della verità senza il timore di pro-

\ porr soluzioni difficili». I ci

e ttadini, si legge,

«devono essere meno com- prensivi verso la cattiva politica

e i comportamenti non virtuosi di colo-ro che hanno responsabilità politiche, a tutti i livelli». Occorre una drastica ri-duzione dei contributi pubblici anche indiretti ai partiti e ai gruppi parlamen-tari e dei rimborsi elettorali, con l'intro-duzione di una disciplina di trasparen-

za dei bilanci con la perfetta tracciabili-tà dei finanziamenti privati e una soglia massima per gli stessi contributi. Chi riveste cariche pubbliche dovrà dichia-rare i propri interessi economici e pa-trimoniali al momento dell'ingresso in carica e alla fine del suo incarico.

Altro tema, la lotta all'evasione, al sommerso e alla corruzione. L'azione di contrasto all'evasione fiscale dev'essere proseguita attraverso interventi fina-lizzati a identificare innanzitutto le grandi aree di illegalità. Sulla corruzio-ne, bisogna integrare la legge approva-ta introducendo «una coerente discipli-na del falso in bilancio».

Va rivista la riduzione dei termini di prescrizione per garantire in modo più adeguato l'azione di prevenzione e con-trasto di diversi gravi reati, e Monti pensa a una disciplina sulle intercetta-zioni che accompagni una «più robu-sta» legge sulla prevenzione del conflit-to di interesse. La lotta alla criminalità organizzata e alle mafie, può essere so-stenuta da norme contro il riciclaggio. Infine, bisogna «andare oltre» la recen-te legge sull'incandidabilità.

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"Sulle pensioni nessun dietrofront Il lavoro delle donne va agevolato"

Non si torna indietro sulla riforma delle pensioni né tantomeno su quella del lavoro. Anzi: si deve

superare «il dualismo tra lavoratori protetti e non protetti», aumentando il tasso di flessibilità generale del sistema, e depotenziare i contratti nazionali a vantaggio di quelli aziendali. Ancora, si pensa a una drastica semplificazione nor-

mativa e amministrativa in materia di lavoro. e a ridurre a

un anno al massimo il tempo medio del passaggio da un'occupazione all'altra, «rendendo più fluido e sicuro il passaggio dei lavoratori dalle imprese in

tacchi alla sanità pubblica, che pure va «razionalizzata». Per fronteggiare «nuove e vecchie povertà nella recessio-ne» si propone un «reddito di sostenta-mento minimo, condizionato alla parte-cipazione a misure di formazione e di in-serimento professionale».

A proposito di «società aperta», si parla di valorizzazione del merito e della mobilità sociale, per «rendere contendi-bili e non acquisite per sempre» le posi-zioni, riducendo lo spazio per i condizio-namenti della politica nelle carriere am-ministrative e professionali. La famiglia è definita «il cuore pulsante della socie-tà italiana», e sono previste politiche per contrastare la denatalità: ad esem-pio, la più ampia creazione di asili nido, l'adozione di incentivi fiscali e contribu-tivi a sostegno della natalità e per le fa-miglie numerose, intervento per favori-re l'accesso alla casa. Nessun riferimen-to nel documento c'è invece ad altri temi spesso dibattuti, come la questione del-le coppie «non tradizionali» o quella dei molti milioni di immigrati o loro discen-denti presenti nel paese, o a quelli che premono alle frontiere.

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....... crisi o comunque meno

produttive a quelle più pro-duttive o comunque in fase di

espansione». C'è la proposta di un «Piano Occupazione giovanile» con sgravi per chi assume 18-30enni, così co-me per gli over-55. Un capitolo è dedica-to al ruolo delle donne, con l'idea di una «detassazione selettiva» dei redditi di lavoro femminile Sul Welfare non si ipo-tizzano nuovi tagli delle prestazioni o at-



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Il Centro vale 11% E Monti prova a cambiare le carte PARTITO DEMOCRATICO

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24/12/2012 press unE laVoce di Mantova Direttore Responsabile: Romano Gandossi


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a fatto il passo avanti. Con robiett 'Avo di proporsi per una prerniership non più tecnica ma politica. C'era grande atte-sa per la confernza. si:ampa Mario Monti. E la comunica.zio-

ne del premici . dimissionario non ha tradito le asriettanve, anche se le circostanze l'han-no un po' imprigionata in un linguaggio poli-.tichese, con niolti, troppi condizionali.

La COMUnicazione di Monti si può conside rare sostanzialmente divisa in due parti. Nel-la prima l'ex premier riverulica l'azione del suo governo e prende una netta distanza_ da l-:;eilitsct:ini e dal berlusectnism o. li leader del Pdl ha perso la sua partita pili importante, quella politica. Una debacle sullo scacchiere C13 -rOpCO 3 pri m -i isocora. ehetu quello naziona-le. Ed e stato proprio il suo ritorno in campo in chiave antii-t-unmeista a risolvere le niCer-erze che ancora. aVS/CA:e.Valirarepikigh d eila

seconda Repubblica. Pn che uniti a favore di 1Vtario Monti, i leader popolari europei si so-no ritrovati compatti nel far fronte contro Berlusconi. Il «no» arrivato da Bruxelles è pe-rentorio e senza ;:ippello e disegna E30.0 Seerta-rio dove il primo livello è rappresent ito pro-prio dal nuovo asse ttc,P politico italiano: Tiri] o conti . o l'Europa,

Una configurazione che, di .fatio segna due perir vetri: uno dove si collocano i partiti di centrosinistra e di centro, mentre nell'altro si trovano quelle forze antieuropeiste e populi- ste che il Ppe ba voluto

, isolare senza incertezze. i:uropa eMOC.3 >"-‘

non intende correre i ri- , \ \ \ \\ guidati la Bersani. Ma an- sem di derive lecontrolla- . \ che nel ruolo di „capitano

0.051 giocatore>, lo scenario molto chiaro: la destra ber- hisconiana è fuori_ ca.impo all'interno del quale si devono gio- zionamento Ude. Eli e Monteze- care gli assetti politici futuri dell'Italia è molo è destinato a radicalizzarsi. qua- iscrittn nei dna di quelle forze che parlano la dro politico si sta fa.cendo più chiaro me è stessa lingua degli altri Paesi europei. In al- anche più rischioso, proprio per le forze poli-- tre parole, il nuovo governo potrà essere so- tiche europeiste. Lo scacchiere che si prefigia- cútli:ta (leggi Pd ai leEti) pop(Aare (leggi ra è, infatti, infili}infili} lai due: un'area. “ippresen- «nuovo centro»), ma forte è le pressione per tata da forze antieuropeiste, che raccoglie escludere cigni ipotesi di collaborazione con orientativamente il 38-40% dei consensi, in la destra berlusconiana o con altre forze an- cui la competizione è tra la destra guidata da tleu ropeiste. E se dalle urne non dovesse usci- Berlusconi, la Lega Nord e Movimento Chi- re Una triaggirtranZa helitiCa autosufficiente, ququelMario Monti potrà rappresentare il trattino Sul lato opposto si trovano, invece, le forze che unirà il centrosinistra il centro per dare europeiste, che raggruppano circa il 57-58% stabilità politica al Paese. Quale incarico e dei consensi e dove l'offerta politica rappre- lzi alr ruolo ricoprirà dopo le elezioni, dipen- sentar-a da un centro guidato o ispirato a Ma- derà dagli esiti del voto. Nella conferenza rio Monti, un centrosini stra che ha come lea- stampa, questo concetto è stato ribadito tra der Pier Luigi Bersani (e chissà se in questo le righe e fin qui, nulla di nuovo rispetto a ciò campo si possa includere :anche una sinistra, che si era capito ai vertice di Bruxelles. tiepida ma non contraria all'Europa, che sta

Nella seconda parte della conferenza staio- indossando i colori arancioni). La scelta di pa, però, Mario Monti cambia registro, pur Monti, paradossalmente, può dividere le for-

anterien u d0 la sa consueta eleganZa, ironia ce europeiste. E con l'attuale legge elettora- e pacatezza. La messa a fuoco si sposta sulle le, rischia di aumentare il rischio di instabili- questioni politiche interne più attuali. Per t3. in un Paese fragile e stanco. Se aves- Monti non c'e più da scegliere tra sinistra e se avuto un sistema elettorale a doppio Dir-- destra, ma tra ciò che occorre fare per il Pae- no, le forze politiche europeiste avrebbero se. E nel proporre la. sua ricetta, offre , l'altera- le elezioni e governato sicuramente il

o a da Monti» crune manifesto politico tutti ce- Paese. Con ,porcellum». invece, il centrasi- loro che ne c dir ondividono gli inizzi, manife- nistra, pur maggioranza dal punto di vista stando la disponibilità. ad assumere la leader- dei ConSenSL potrebbe non tradurre la sua chip di uno schieramento che veda insiemi:. forza elettorale in maggioranza istituzionale. rnOdefati e (almeno un po' di) progressisti_ E, D'altronde. una nuova legge elettorale non per chiarire la cifra di quest'alleanza, disc- è stata fatta e con la legge attuale l'incertezza gna confini a destra ma anche a sinistra Con Stilla distribuzione dei seggi dei Senato è mol- Vendoia la Cgil messi ai margini d v el pro- te alta. Queste alutazion on i n posono esse- gramma politico della prossima legislatura, re trascurate da Mario Monti nel momento

In buona sostanza egli vede un possibile in cui assumerà. la decisione finale.


centro che richiami parti del Pd. Questo rag- grapparnent0 deve essere costruito subito, non a voto avvenuto. La proposta Monti e, quindi, un'alleanza politica e programmati- ca, da costruire intorno alla, sua piattaforma, da sottoporre al giudizio degli italiani. E di questa alleanza è disposto a .iverttare il candidato premier.Carte riniescolate, quindi, con un messaggio che indica come per Monti ll centrosinistra cosi mè. co' uscito dalle prima rie non vada bene per il suo «centro-centrosi- riistra».

Un Monti nuovo, quindi, Che, •trAti i panni da premier tecnico, indossa quelli da leader politico. Con un'idea chiara: per vincere il nuovo polo <leve provare a disarticolare l'alleanza di centrosinistra per dare vita a un n Ennio contenitore pofitien, ann:o intorno alla sua agenda. Un nuovo contenitore dove potrebbe trovare spazio anche una parte della destra anilberlusconiana, stanca e ostile al suo leader. In questa prospettiva, anche se i continui richiami ad Acide De Gasperi sono suggestivi, la 'formula Monti» somiglia più al vecchio pentapartito che a quella «nuova politica» a cui il Paese aspira.

Se, come probabile, la. sua proposta non troverà adesioni significative nel centro-

sinistra, l'ex premier si troverà. di fronte una serie di alternative.

Potrebbe decidere di rimanere alla finestra, ritagliando--

si il ruolo d'ispiratore di una nuova forinaZi one. po- linc liberaPpopoiare, oppure porsi direttamente

a d alla guidi una forma chineineonmtrista com- petitiva con la coalizione

bili e il messaggio è stato \

\ politico può cambiaci adi- - ' \ \\ calmente. Sicuramente, il posi-

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