Rapporto settimanale sui prezzi energetici europei
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Paese Prezzo Variazione
Italia 53.30 -1.30%
Regno Unito 64.43 -1.23%
Olanda 44.35 -0.11%
Belgio 50.08 -1.16%
Francia 42.90 -1.17%
Germania 34.05 -0.58%
Ungheria 43.20 -0.69%
Penisola Iberica 48.08 0.06%
Paesi del Nord 31.10 -3.42%
Qualora aveste qualunque domanda o commento riguardante la nostra newsletter potete mandare una mail direttamente al Vostro account di riferimento.
Questo report confidenziale è stato prodotto da NUS Consulting Group. Il suo unico scopo è di fornire informazioni generali di contesto e approfondimenti riguardanti il mercato estremamente
volatile dell’energia e rispecchia solamente le opinioni e la visione degli autori. Il documento non rappresenta una posizione o una linea di condotta ufficiale di NUS Consulting Group e non vuole
essere un consiglio riguardante un particolare investimento commerciale o una definita politica di acquisto. Nessuna parte di questa pubblicazione può essere riprodotta o trasmessa a terzi in
nessuna forma o con qualunque mezzo, elettronico e non, se non previo consenso scritto di NUS Consulting Group.
20 ottobre 2014
Prezzi Europei di Base-load Elettricità- Anno 2015 (€/MWh)
Report Europeo Settimanale sull’Energia
Francia Olanda Belgio Spagna Paesi del Nord Italia Ungheria
Regno Unito
Germania
Gas Naturale Prezzo Variazione
Regno Unito
(pence/therm) 56.21 -0.74%
Regno Unito
(€/MWh) 24.13 -1.53%
Olanda
(€/MWh) 23.43 -1.88%
Germania
(€/MWh) 23.69 -1.93%
Prezzi Gas Naturale – Anno 2015
Germania Olanda Regno Unito
Commodity Prezzo Variazione*
Brent Crude Oil
($/barile) 86.14 -3.84%
Coal CIF ARA
($/Tonnellata) 71.85 -0.83%
CO2 EUA
(2013) 6.16 2.5%
CO2 CER
(2013) 0.07 -22.22%
GBP/EUR 1.2583 -0.8%
Brent Crude (mese successivo) & Coal CIF ARA (anno successivo)
Petrolio & Carbone
I mercati petroliferi sono diminuiti per quattro settimane
consecutive, seguendo la speculazione secondo cui l’OPEC
sarebbe pronta ad accettare prezzi petroliferi inferiori per un
periodo prolungato mentre la crescita della domanda è
rallentata al livello più basso dal 2009. La domanda petrolifera
globale aumenterà di 650.000 barili/giorno quest’anno, che
significa una riduzione di 250.000 barili rispetto alle previsioni
precedenti. Oltre a questo, le scorte petrolifere negli Stati Uniti
che sono il più grande consumatore di petrolio al mondo, sono
aumentate di 8.92 milioni di barili a 370.6 milioni. Per quanto
riguarda l’Iraq, il secondo più grande produttore OPEC, si
prevede un aumento delle esportazioni a Novembre di 400.000
barili al giorno a 2.83 milioni, in aggiunta all’andamento
ribassista. Il prezzo front month del Brent la scorsa settimana ha
continuato a diminuire toccando valori pari a $86.14 barile (-
3.84%) mentre il WTI è diminuito di $1.20 (-1.4%) a $
83.00/barile. I mercati del carbone sono ancora sovra-forniti (le
scorte europee sono aumentate di 495.000 tonnellate metriche
a 6.485m tonnellate metriche negli ultimi 15 giorni, il livello più
alto dal 4 Agosto) spingendo il Coal CIF ARA a diminuire dello
0.83% a $71.85/ton..
Gas Naturale
I prezzi del gas naturale hanno continuato a diminuire nelle
tre borse principali seguendo i fondamentali positivi. Il clima
mite ha ridotto la domanda di gas in tutta Europa mentre le
consegne di LNG hanno supportato ulteriormente il lato
dell’offerta. Per quanto riguarda lo scontro Russia/Ucraina
sul gas, il Presidente russo Vladimir Putin ha dichiarato che
l’Unione Europea sta affrontando un «grosso rischio sul
trasporto del gas» se non si raggiunge un accordo di lungo
periodo nella disputa in corso con l’Ucraina. Al momento la
Russia ha acconsentito a fornire gas all’Ucraina fino al 31
Marzo 2015, coprendo il periodo invernale. Il prezzo tedesco
annuo (NCG) 2015 è sceso dell’1.93% a €23.69/MWh, mentre
l’equivalente olandese (TTF) è diminuito di €0.45 (1.88%)
rispetto alla settimana scorsa a €23.33/MWh. Nel Regno
Unito il mercato del gas è rimasto tranquillo lungo la
settimana grazie alla produzione in aumento e alla domanda
in calo. I flussi robusti provenienti dalla Norvegia uniti alle
abbondanti consegne LNG hanno spinto al ribasso i prezzi
NBP. Al momento il prezzo NBP 2015 è inferiore dello 0.74%
a 56.31 pence/therm.
Energia
La settimana scorsa i prezzi europei 2015 hanno continuato a
diminuire seguendo il calo dei prezzi del carbone e delle
temperature che sono risultate più miti in tutta Europa e per le
quali è previsto un valore di circa 3 gradi al di sopra delle medie
stagionali, frenando la domanda di energia elettrica. Il prezzo
annuo del carbone è sceso dello 0.83% su base settimanale a
$71.85/ton., mentre la CO2 è aumentata del 2.5% a €6.16/ton.,
compensando in parte la pressione al rialzo. Il prezzo dell’energia
francese per il prossimo anno (2015) è stimato ad un valore
medio pari a €42.9/MWh inferiore dell’1.17% a quello di
quest’anno. In Germania le previsioni per la produzione eolica
continuano ad essere positive spingendo così i prezzi annui a
diminuire dello 0.58% a €34.05/MWh. I prezzi dei paesi nordici
hanno seguito l’andamento generale registrando una
diminuzione settimanale del 3.42% a €31.10/MWh mentre si
prevede che il deficit idroelettrico migliori a -10TWh dall’attuale
-14TWh. La produzione idroelettrica è uno dei driver principali
dei prezzi dell’energia dal momento che l’acqua di queste zone
viene incanalata nelle turbine per produrre energia elettrica. Per
quanto riguarda il Regno Unito il mercato resta stabile con un
prezzo annuo al momento a GBP 51.42/MWh (-0.43%).
Fonte di prezzi e grafici: BLOOMBERG.
* Di settimana in settimana