Rapporto innovazione - Regione Puglia · 1 La revisione del Por Puglia 2000-2006 e del Complemento...

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TERZO RAPPORTO SULL’INNOVAZIONE NELLA REGIONE PUGLIA 2005 C e n t r i R e g i o n a l i d i C o m p e t e n z a p e r l ' e - g o v e r n m e n t e l a s o c i e t à d e l l ' i n f o r m a z i o n e P U G L I A

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Premessa Da tre anni il Centro Regionale di Competenza (CRC) Puglia redige il “Rapporto sull’Innovazione della regione Puglia”, compendio delle politiche, della programmazione e delle iniziative messe in campo a livello regionale per promuovere l’e-government e la società dell’informazione. Questo strumento permette la messa a sistema di tutte le informazioni raccolte durante tutto il corso dell’anno e il racconto di come questo processo di innovazione, tecnologico ma anche e soprattutto organizzativo, si declina su tutto il territorio regionale e – di conseguenza – di come cambia il rapporto tra pubbliche amministrazioni, cittadini e imprese. La prima parte del Rapporto presenta le principali politiche sull’e-government e la società dell’informazione, illustrandone i caratteri generali e le novità dell’ultimo anno. Sono descritte le strategie specifiche in materia di e-government operate dalla Regione. La seconda parte illustra la progettualità per l’innovazione espressa sul territorio pugliese sia dalla Regione che dagli Enti Locali e dalle imprese, con attenzione anche all’avanzamento dei progetti co-finanziati con il 1° Avviso per l’e-gov. La terza parte analizza i risultati della rilevazione sui servizi on-line della pubblica amministrazione, evidenziando su quali aree e su quali temi sono disponibili servizi interattivi a cittadini e imprese.

Il CRC Puglia L’11 marzo del 2003 è stata firmata la convenzione tra il Presidente della Regione Puglia Raffaele Fitto ed il Ministro per l’innovazione e le tecnologie Lucio Stanca per l’istituzione del CRC Puglia che aveva avviato le prime attività già nel giugno 2002. La struttura di riferimento all’interno della Regione Puglia è l’Area di Coordinamento Politiche Comunitarie della Presidenza nella persona del dirigente responsabile, ing. Gioacchino Maselli. Il CRC risulta così organizzato: Coordinatore regionale del CRC Puglia: Riccardo Sanna (Segreteria della Giunta) Consulente senior Formez: Gianna Pinto Consulenti junior Formez: Francesca Cavicchia, Fabio Galasso, Giovanni Denitto. Si ringrazia per la collaborazione l’Ufficio 2° - Promozione ed Associazionismo dell’Assessorato ICA – Settore Artigianato, il Centro Tecnico della Rupar Puglia e Tecnopolis Csata S.c.r.l.

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Indice

1 La revisione del Por Puglia 2000-2006 e del Complemento di Programmazione 11

1.1 L’impostazione della riprogrammazione delle misure inerenti la SI 11

1.2 La misura 6.2 “Promozione della società dell’informazione – Promozione dell’internazionalizzazione” (FESR) 12

1.3 La misura 6.3 “Sostegno all’innovazione degli enti locali” 14

2 L’APQ in materia di e-government e società dell’informazione nella regione Puglia 17

2.1 Il contesto normativo di riferimento 17

2.2 I soggetti coinvolti e i ruoli 19

2.3 L’architettura di base 20

2.4 Gli interventi inseriti 20

2.5 La copertura finanziaria 22

2.6 Gli interventi ad integrazione dell’APQ 23

2.7 L’attuazione 24

2.8 Il monitoraggio 24

3 Gli altri programmi per lo sviluppo del Mezzogiorno 26

3.1 Programma per lo sviluppo dei servizi a banda larga nelle Regioni del Mezzogiorno 26

3.1.1 Servizi di telemedicina specializzata e teleformazione a larga banda 27 3.1.2 Interventi per la digitalizzazione delle imprese della filiera agroalimentare nel Mezzogiorno 27 3.1.3 Estensione dei Servizi Territoriali Avanzati per la Gestione del Territorio 27 3.1.4 Ampliamento dei servizi regionali a larga banda del SPC 27 3.1.5 Progetto SAX: sistemi avanzati per la connettività sociale 28

3.2 Il programma “ICT per l’eccellenza dei territori” 28

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3.3 La delibera Cipe n. 20/2004 29

3.4 I Progetti pilota a sostegno dell'innovazione delle imprese e dello sviluppo sostenibile 30

3.4.1 Progetti pilota nel campo dei beni culturali e del turismo 31 3.4.2 Progetti Pilota nel campo della mobilità e della sicurezza 31 3.4.3 Progetti pilota nel campo della gestione delle Aree Naturali Protette istituite e dei Siti Natura 2000 (pSIC/ZPS) 32

4 I progetti per l’e-government e la SI: stato di avanzamento e nuove iniziative 35

4.1 Lo stato di avanzamento dei progetti 1° Avviso 35

4.1.1 Il progetto A.pu.lie 35 4.1.2 Il progetto Care 35 4.1.3 Il progetto Riso 36 4.1.4 Il progetto Scatel 36 4.1.5 Il progetto Sintesi 37

4.2 I progetti finanziati nell’ambito della Misura 6.2, azione c), bando “Iniziative a sostegno del sistema delle Autonomie Locali” 38

4.2.1 I progetti ammessi a finanziamento definitivo: caratteristiche e profilo 38 4.3 I progetti finanziati nell’ambito della Misura 6.2, azione c), bando “Iniziative a sostegno del sistema delle imprese e professioni” 46

4.3.1 I servizi offerti 47 4.4 I progetti inseriti nell’APQ 53

4.4.1 Scheda - intervento n. 1.1: Infrastrutture di comunicazione a larga banda 53 4.4.2 Scheda - intervento n. 2.1: Sistema Pubblico di Connettività (RUPAR 2) 54 4.4.3 Scheda - intervento n. 2.2: Centri di Accesso Pubblico ai Servizi Digitali Avanzati (CAPSDA) 54 4.4.4 Scheda - intervento n. 2.3: Progetto pilota ”Procura della Repubblica di Lecce” 55 4.4.5 Scheda - intervento n. 2.4: Centri Servizio Territoriali per l’e-government nei piccoli e medi Comuni (CST) 56 4.4.6 Scheda - intervento n. 2.5: Centro Territoriale per l’aggregazione dei processi d’acquisto degli enti locali pugliesi (CAT) 56 4.4.7 Scheda - intervento n. 2.6: Rete di accesso al Sistema Sanitario Regionale 57

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4.4.8 Scheda - intervento n. 2.7: Rete dei medici di medicina generale 58 4.4.9 Scheda - intervento n. 2.8 Osservatorio società dell’informazione 59 4.4.10 Scheda - intervento n. 3.1: Distretto Digitale a supporto della filiera produttiva del Tessile Abbigliamento in Puglia 59

5 Le nuove iniziative progettuali 61

5.1 Il bando e-democracy 61

5.1.1 AGOR@LB: La Piazza telematica dei cittadini alberobellesi per il Bilancio condiviso 64 5.1.2 E-CON (Compartecipazione ottimizzata dalla navigazione)- FOGGIA 64 5.1.3 PartecipaPUG: Strumenti informatici di supporto alla partecipazione dei cittadini al processo di formazione del Piano Urbanistico Generale del Comune di Monopoli 65

5.2 I progetti per lo sviluppo dei servizi infrastrutturali e il Sistema Pubblico di Connettività (SPC) 66

5.2.1 Il progetto interregionale ICAR 67 5.3 Il bando per i servizi di e-government sulla piattaforma Digitale Terrestre (t-government) 69

5.3.1 I progetti di t-government presentati 70

Focus: le politiche della Regione Puglia in ambito SI per l’accessibilità 75

6 I servizi on line disponibili sui siti degli EELL in Puglia 81

6.1 Premessa metodologica 81

6.2 Diffusione e interattività dei servizi 82

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Sviluppi e novità nellepolitiche per l'e-gov e la SI

IPARTE

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Le politiche e gli attori

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1 La revisione del Por Puglia 2000-2006 e del Complemento di Programmazione

1.1 L’impostazione della riprogrammazione delle misure inerenti la SI

Il 30 marzo 2004, con delibera di G.R. n. 383, la Regione Puglia ha approvato il documento di “Revisione di metà periodo del QCS I – Proposta di rimodulazione del Por Puglia 2000-2006”, nel quale la società dell’informazione è indicata come un macro obiettivo di valenza strategica per l’orientamento delle scelte e degli interventi di riprogrammazione del Por Puglia e del relativo Complemento di Programmazione. Anche durante la riunione del Comitato di Sorveglianza del 4 giugno 2004 per l’approvazione della revisione del POR, è stata ribadita la necessità di elevare il contenuto di ricerca e innovazione del sistema produttivo regionale, nonché di potenziare la diffusione dell’ICT e lo sviluppo della società dell’informazione. Alla luce di tutto ciò è stato proposto l’adeguamento del Complemento di Programmazione del POR Puglia 2000-2006, conclusione di una serie di incontri di approfondimento e di confronto con il partenariato istituzionale e socio economico sulla proposta di modifica delle singole misure. Nel corso del Comitato di Sorveglianza del 2 dicembre 2004 è stato approvato l’adeguamento del Complemento ed è stato dato mandato all’Autorità di Gestione di apportare tutte quelle correzioni o modifiche rese necessarie a seguito di osservazioni prodotte dalle Amministrazioni centrali o dai servizi competenti della Commissione UE. Il giorno 7 marzo 2005 il CdP è stato approvato dalla Giunta Regionale con delibera n. 253. Di seguito si riportano le due misure inerenti la SI che hanno subito sostanziali modifiche. Esse sono la 6.2 “Promozione della società dell’informazione – Promozione dell’internazionalizzazione” e la 6.3 “Sostegno all’innovazione degli enti locali”. Da segnalare che già nel corso del 2004, con approvazione del Comitato di sorveglianza, mediante procedura scritta di consultazione e notifica della Commissione UE, si è proceduto ad una rimodulazione finanziaria delle risorse FESR dell’Asse VI. In tale ambito, sono stati spostate, dalla misura 6.3 alla 6.2, risorse pari a 19.200.000 €. L’operazione è scaturita dalla scelta di non considerare applicabile l’azione e) Estensione dei servizi di interscambio catasto-comuni al territorio regionale della misura 6.3. Questo alla luce del nuovo quadro normativo di riferimento riguardo le competenze dei sistemi catastali e considerando che la misura 6.2 prevede, al suo interno, interventi a sostegno dei comuni anche in riferimento alla tematica in questione.

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1.2 La misura 6.2 “Promozione della società dell’informazione – Promozione dell’internazionalizzazione” (FESR)

La misura - che ha modificato la sua denominazione da “Società dell’informazione” a “Promozione della società dell’informazione – Promozione dell’internazionalizzazione” - prevede un costo pubblico di 209,6 M€, di cui 179,5M€ per quanto di competenza della SI. La fase due della misura, che va dal 2004 al 2006, prevede diversi interventi suddivisi in quattro macroaree. 1. Diffusione della Quarta Conoscenza (Comunità dei Cittadini): Sensibilizzazione di Massa e

Accesso Pubblico ai Servizi digitali avanzati a sostegno del Terzo Settore e dell’Economia Sociale La prima area ha l’obiettivo di promuovere e incoraggiare l’utilizzo delle nuove tecnologie nei confronti del cosiddetto “terzo settore” e soprattutto verso i diversamente abili. In particolare, verranno considerati i seguenti ambiti: • SI e categorie disabili, con interventi finalizzati al miglioramento e alla diffusione tra i

disabili delle tecnologie assistive e degli strumenti informatici, anche attraverso il coinvolgimento del sistema associazionistico, altresì attraverso il cofinanziamento dei progetti a coordinamento locale finanziati sul 1° avviso e-gov e ai progetti finanziati a valere sul bando dell’azione pilota “Autonomie locali” di questa stessa misura, per rendere agibili i servizi offerti ai cittadini anche ai diversamente abili. Si prevede, inoltre, al fine di non creare nuove forme di emarginazione, di incentivare interventi di assistenza alla certificazione dei prodotti informatici in conformità alla normativa di riferimento per favorire l'accesso dei disabili alla società dell’informazione;

• SI ed economia sociale, per supportare le categorie sociali più svantaggiate nell’accesso alla società dell’informazione, incentivando progetti che favoriscano sia la realizzazione di postazioni all’interno anche di associazioni del terzo settore per l’accesso assistito dei cittadini ai servizi disponibili, sia la realizzazione di portali capaci di sviluppare attività di solidarietà, di assistenza e cooperazione attraverso l’utilizzo della rete.

Questa area d’intervento si integrerà con le iniziative promosse sia in ambito nazionale dai progetti Sax (Sistemi Avanzati di Connettività Sociale) e Capsda (Centri di Accesso Pubblico ai Servizi Digitali Avanzati), quest’ultimo già inserito nell’”APQ in materia di e-government e società dell’informazione nella regione Puglia” firmato tra la Regione Puglia, il Ministero dell’economia e delle finanze, il CNIPA Centro Nazionale per l’informatica nella pubblica amministrazione e il DIT Dipartimento per l’innovazione e le tecnologie, sia con gli interventi puntualmente individuati nell’ambito della SI a valere sulle risorse assegnate alla Regione Puglia dalla delibera Cipe n. 20/04. 2. Potenziamento e valorizzazione della Pubblica Amministrazione In questo ambito si prevedono tre diverse linee di azione: • Diffusione e potenziamento dell’e-government, al fine di eliminare il digital divide tra le

piccole amministrazioni locali e il resto delle istituzioni, attraverso l’ampliamento dei servizi già sviluppati sul territorio e il riuso delle soluzioni e-government;

• Centri di Servizio Territoriali (CST), l’azione prevede la strutturazione e il potenziamento di massimo 5 (uno per provincia) CST, intesi quali forme aggregative autonome di Comuni, soprattutto di dimensioni piccole, che condividono risorse umane, tecnologiche e finanziarie al fine di avvalersi di servizi di e-government in forma associata e garantirsi le risorse necessarie per il raggiungimento di significativi obiettivi di sviluppo della quantità e della qualità dei servizi erogati a cittadini e imprese. Tale linea si integrerà con il progetto “Centri Servizio

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Territoriali per l’e-government nei piccoli e medi Comuni (CST)” inserito nell’”APQ in materia di e-government e società dell’informazione nella regione Puglia”;

• Sviluppo dell’e-democracy, attraverso l’incentivazione di progetti che vedano coinvolti sia singoli cittadini, sia le loro associazioni e che prevedono una nuova modalità di partecipazione dei cittadini nei processi decisionali della Amministrazione Pubblica. La linea di azione si integrerà con le linee di intervento previste a livello nazionale e potrà includere il cofinanziamento dei progetti regionali finanziati dai bandi nazionali.

3. Progetti Pilota a sostegno del processo di innovazione delle imprese e dello sviluppo sostenibile Si intendono attivare “Progetti Pilota” in grado di svolgere un ruolo di “apripista” nella realizzazione, sperimentazione e diffusione su scala regionale di servizi telematici avanzati. Le priorità di intervento riguarderanno tre aree tematiche di riferimento: • Sviluppo dell’economia della conoscenza riferita al settore dei beni culturali e del turismo, con

cui si intende promuovere la crescita dell’industria dei contenuti e dei servizi di interazione multimediale. Attraverso il coinvolgimento di università, pubbliche amministrazioni locali, centri di ricerca e imprese nel campo dell’ICT, della cultura ed editoria e turismo, i Progetti Pilota prevedono la creazione di centri di competenza e formazione per la digitalizzazione e la creazione di contenuti. Inoltre, per favorire e facilitare l’apprendimento culturale e la fruizione di beni culturali e turistici della regione, si realizzeranno piattaforme tecnologiche e si svilupperanno applicazioni ad elevato tasso di innovatività nel campo multimediale;

• Sviluppo sostenibile attraverso la realizzazione di Progetti Pilota che utilizzino le tecnologie dell’informazione e delle comunicazioni per il miglioramento della gestione della mobilità. I progetti riguarderanno lo sviluppo di sistemi integrati ed innovativi per la gestione del traffico urbano ed extraurbano, la gestione integrata di flotte di bus e veicoli pubblici con conseguente riduzione dell’impatto ambientale, per la sicurezza dei mezzi e delle persone e per il controllo delle merci pericolose. I Progetti Pilota dovranno coinvolgere soggetti quali: università, centri di ricerca e imprese in campo ICT, imprese pubbliche e private operanti nel campo dei trasporti e dell’ambiente e pubbliche amministrazioni locali;

• Gestione delle risorse naturali attraverso Progetti Pilota nel campo della gestione delle Aree Naturali Protette istituite e dei Siti Natura 2000. Attraverso il coinvolgimento di università, centri di ricerca e imprese in campo ICT, enti di gestione delle aree protette e PA locali, si prevede di attivare una serie di interventi che, utilizzando le nuove tecnologie anche nel campo multimediale, intervengano sulla gestione, valorizzazione e fruizione delle aree naturali protette.

4. Osservatorio della società dell’informazione L’azione è finalizzata alla creazione di un sistema per la raccolta e la rappresentazione anche geo-referenziata, con successiva pubblicazione, di informazioni relative a iniziative e progetti che incidono sul territorio, connessi allo sviluppo della società dell’informazione. L’implementazione di tale sistema permetterà di attivare un meccanismo stabile di monitoraggio e di misurazione dell’impatto della SI sul sistema socio-economico regionale e innescare, quindi, un processo di miglioramento continuo in termini soprattutto di ottimizzazione degli investimenti realizzati e di pianificazione dei nuovi. L’azione risponde, altresì, all'esigenza di dotare il sistema regionale di strumenti di conoscenza e di analisi rispetto a fenomeni di rilevanza strategica per i propri programmi di sviluppo. L’osservatorio dovrà, inoltre, prevedere l’evoluzione funzionale verso un Sistema di Gestione della Conoscenza (Knowledge Management System), specializzato per l’assistenza alla pubblica amministrazione locale sia nell’assolvimento di funzioni di governo del territorio amministrato (e-governance”), sia nella gestione del rapporto con gli utenti dei servizi delle amministrazioni pubbliche stesse (e-government), in una logica di qualità e soddisfazione dell’utente stesso.

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L’Osservatorio si interfaccerà per la pianificazione e la realizzazione delle linee di attività con il “Centro Regionale di Competenza della Regione Puglia per l’e-government e la società dell’informazione”. L’azione è complementare al progetto inserito nell’ambito dell’”Accordo di Programma Quadro in materia di e-government e società dell’informazione nella regione Puglia” firmato lo scorso 4 agosto.

1.3 La misura 6.3 “Sostegno all’innovazione degli enti locali”

La misura 6.3, il cui valore relativamente alle risorse pubbliche è pari a 101 M€, nella seconda fase (dal 2004 al 2006) si concentrerà su alcuni interventi legati al Sistema Pubblico di Connettività e al Sistema Informativo Territoriale. Anche nel caso della misura 6.3, gli interventi programmati risultano complementari a quelli agenti sulle stesse tematiche già inseriti nell’APQ, a quelli previsti nella fase 2 e-government e a quanto previsto nell’ambito del progetto “Sistema Pubblico di Connettività” del “Programma per lo sviluppo dei servizi a banda larga nelle Regioni del Mezzogiorno” delibera Cipe 83/03. In particolare sono previste le seguenti azioni: 1. Potenziamento delle infrastrutture telematiche regionali (RUPAR2/SPC) Attraverso questa azione si intendono realizzare i seguenti interventi prioritari: • Completamento delle reti e dei servizi infrastrutturali per la Pubblica Amministrazione locale,

secondo il nuovo modello definito dal Sistema Pubblico di Connettività, con il pieno supporto della connettività sicura e della cooperazione applicativa a livello nazionale tra reti regionali e con la Pubblica Amministrazione Centrale;

• Potenziamento delle funzioni del Centro Tecnico Regionale conferendo alla RUPAR la funzione di elemento aggregante e di sviluppo delle comunicazioni su scala regionale in connessione con il livello nazionale ed internazionale;

• Estensione delle funzioni della Rupar di supporto alle PA mediante lo sviluppo di nuovi paradigmi di interazione e collaborazione come quello della comunicazione audiovisiva;

• Sviluppo di nuove forme di interazione dei cittadini con i servizi telematici erogati dalla PA mediante l’adozione di infrastrutture di comunicazione innovative quali la Televisione Digitale Terrestre, DVB-T, per minimizzare il “Digital divide” di cui soffre la popolazione non informatizzata;

• Realizzazione di un’infrastruttura regionale di e-Learning, basata sulla Rupar Puglia e principalmente orientata al bisogno di formazione continua (Continuing Education) della Pubblica Amministrazione, anche attraverso l’armonizzazione di esperienze già in corso sul territorio regionale;

• Sviluppo di nuove infrastrutture di comunicazione, come quelle wireless e satellitari, che rappresentino il potenziamento della Rupar per il supporto di specifici servizi avanzati per l’utenza mobile qualificata come quelli concernenti la Protezione Civile ed il Servizio di emergenza sanitaria (118);

• Sostegno allo sviluppo di infrastrutture a Larga Banda, materiali e immateriali (reti terrestri in fibra ottica, in rame terrestri e in tecnologia wireless punto-punto), necessarie per il funzionamento e lo sviluppo di servizi ICT d’interesse di amministrazioni locali, aziende strumentali, servizi d’interesse pubblico, imprese, associazioni e cittadini. In particolare, si prevede di intervenire nelle aree più svantaggiate del territorio regionale e specificatamente:

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- Sub Appennino Dauno; - Gargano; - Sud Salento.

2. Sistema Informativo Territoriale Regionale L’azione ha come obiettivo la creazione di un Sistema Informativo Territoriale di supporto sia alla definizione delle politiche e delle scelte di governo della Regione in tema di controllo e tutela del territorio e dell’ambiente sia al governo effettivo di tali risorse. Si tratta di un’infrastruttura logica e fisica basata sulla digitalizzazione ad elevata risoluzione del territorio regionale, che consenta la costruzione di avanzati servizi infotelematici di gestione del territorio stesso mediante l’uso di informazioni georiferite. Questa infrastruttura, oltre ad essere funzionale alla missione di governo del territorio dell’Ente Regionale, si pone come base di infrastruttura condivisa dalle amministrazioni locali e trova la sua ideale collocazione nel contesto della Rupar regionale. Tale azione è complementare al progetto “Estensione dei servizi informativi integrati per la gestione del territorio” - Programma per lo sviluppo della Larga Banda nelle Regioni del Mezzogiorno – Delibera Cipe 83/2003, che sarà oggetto di integrazione dell’APQ. 3. Sostegno agli Enti Locali per l’integrazione in RUPAR2/SPC Attraverso questa azione si intende sostenere l’evoluzione tecnologica nell’ambito delle infrastrutture infotelematiche degli Enti Locali al fine di facilitare il loro inserimento nel contesto evolutivo della RUPAR e del nuovo Sistema Pubblico di Connettività (SPC). A questo fine si prevede di incidere principalmente in tre direzioni, di importanza cruciale per l’affermazione dell’e-government: • Sostegno alla migrazione equanime delle connessioni degli Enti Locali in Rupar verso la Larga

Banda, contribuendo alla copertura dei costi di collegamento per gli Enti Locali che siano allocati in zone svantaggiate del territorio regionale nelle quali non sia ancora disponibile la tecnologia xDSL;

• Sostegno alla integrazione delle Anagrafi comunali nel sistema di Cooperazione Applicativa della RUPAR e dello SPC, contribuendo alla copertura dei costi per la realizzazione della componente di integrazione, specifica di ogni sistema informativo dell’Anagrafe, con il Sistema di Cooperazione Applicativa in corso di realizzazione;

• Sostegno alla realizzazione di sistemi di workflow documentale all’interno delle Amministrazioni, contribuendo alla copertura dei costi per la loro realizzazione ed integrazione nell’ambito del sistema di Workflow inter-amministrativo, Posta Certificata e Protocollo Informatico in corso di realizzazione.

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2 L’APQ in materia di e-government e società dell’informazione nella regione Puglia

2.1 Il contesto normativo di riferimento

L’Accordo di Programma Quadro è lo strumento attuativo previsto dall’Intesa Istituzionale di Programma (IIP). Esso viene firmato dalla Regione, dal Ministero dell’economia e delle finanze e dalle Amministrazioni centrali coinvolte secondo il settore di interesse. Attraverso l’Accordo, è possibile raccordare le diverse fonti di finanziamento, a valere su un determinato ambito e procedere alla realizzazione di un programma esecutivo di interventi d’interesse comune o funzionalmente collegati. L’Accordo si compone di diversi allegati, redatti ai sensi della delibera Cipe 76/2002, di cui il primo è l’Allegato tecnico, che descrive il contesto pianificatorio e progettuale regionale e motiva le scelte, gli obiettivi e la coerenza degli interventi individuati. Il secondo, invece, riporta le schede descrittive degli interventi dove sono indicati i soggetti attuatori, il soggetto responsabile dell’intervento, i contenuti progettuali, il costo complessivo, il fabbisogno finanziario e la sua articolazione nel tempo con l’individuazione delle relative fonti di copertura, l’impegno finanziario di ciascun soggetto, i tempi di attuazione e le procedure tecnico/amministrative necessarie per l’attuazione degli interventi. L’Accordo di Programma Quadro “in materia di e-government e società dell’informazione nella regione Puglia”, firmato il 4 agosto 2004 dalla Regione Puglia, dal Ministero dell’economia e delle finanze, Servizio per le Politiche di Sviluppo Territoriale e le Intese, e dalle due strutture di cui si avvale il Ministro per l’innovazione e le tecnologie - CNIPA Centro Nazionale per l’informatica nella pubblica amministrazione e DIT Dipartimento per l’innovazione e le tecnologie - comprende dieci interventi finalizzati allo sviluppo della società dell’informazione. L’Accordo rappresenta per la Puglia un grande passo in avanti nello sviluppo della SI. Attraverso questo strumento la Regione ha individuato un quadro complessivo di azioni da intraprendere nel breve termine, che rispondono ad un progetto complessivo di modernizzazione di tutto il territorio regionale. Infatti, gli interventi dell’Accordo sono coerenti sia con le iniziative europee e i piani nazionali per l’e-government e la società dell’informazione, sia con la pianificazione regionale contenuta nel “Piano regionale per la società dell’informazione della Regione Puglia”, (delibera G.R. n. 2075/2001), con gli indirizzi strategici del Piano d’Azione Territoriale di e-government (delibera G.R. n. 519/2002) e con le misure 6.2 e 6.3 del CdP del Por Puglia 2000-2006. Il fine principale dell’Accordo può essere definito quale volontà di superare il ritardo infrastrutturale ma anche di processo e di forma mentis che non permette l’adozione di nuovi modelli culturali basati sull’ICT che servono al cittadino e alle imprese per usufruire dei servizi della PA in modo facile e veloce. L’Accordo è basato all’80 per cento su fondi derivanti dalla delibera CIPE n. 17 “Ripartizione delle risorse per interventi nelle aree sottoutilizzate”- rifinanziamento della legge 208/1998 – per il triennio 2003/2005 (legge finanziaria 2003, art. 61) del 9 maggio 2003, con la quale si è definito il riparto delle risorse tra Amministrazioni centrali e regionali. Alla Regione Puglia sono state

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attribuite risorse pari a 393,35 milioni di euro, e con successiva delibera della Giunta Regionale del 26 settembre 2003 n. 1458 sono stati assegnati 39,35 milioni al settore della società dell’informazione. Inoltre, sempre la stessa delibera CIPE 17/2003, destina al Ministro per l’innovazione e le tecnologie 126 milioni di euro per la realizzazione di interventi nel campo della società dell’informazione, per l’attuazione del Programma “Per il Sud e non solo”. Con il programma “Per il Sud e non solo”, il Ministro per l’innovazione e le tecnologie intende potenziare le azioni in corso per l’e-government e la società dell’informazione con un programma aggiuntivo nelle aree del Mezzogiorno, finanziato con Delibera CIPE del 9 maggio 2003 di ripartizione delle risorse destinate ad infrastrutture nelle aree sottoutilizzate del Paese (rifinanziamento della legge 288/98 per il triennio 2003-2005). Le direttrici strategiche del programma rientrano nelle “Linee guida del Governo per lo sviluppo della società dell’informazione nella legislatura” approvate dal Consiglio dei Ministri del 30 maggio 2002 e pubblicate nel mese di giugno dello stesso anno. Obiettivo specifico del programma è coniugare gli obiettivi di legislatura definiti dalle citate Linee guida con le esigenze di sviluppo delle aree sottoutilizzate del Paese attraverso azioni mirate in particolare a: • sensibilizzazione ed alfabetizzazione digitale dei cittadini e delle imprese; • ammodernamento della PA; • miglioramento dei servizi erogati ai cittadini dalla PA; • innovazione tecnologica nel settore delle attività produttive.

Il programma comprende aree tematiche ampie, in grado di sostenere, attraverso l’innovazione, lo sviluppo economico e sociale. Tra le diverse alternative progettuali considerate, i progetti sono stati selezionati perché in possesso dei seguenti requisiti:

• capacità di soddisfare una domanda potenziale di servizi da parte di cittadini e/o imprese, la cui carenza costituisce un ostacolo allo sviluppo;

• sostenibilità gestionale (finanziaria e organizzativa); • modularità ed esportabilità; • utilizzo di infrastrutture a banda larga e/o sviluppo di servizi/contenuti/ applicazioni a banda larga.

Alcuni progetti rientrano nella direttrice strategica di e-government e di ammodernamento delle amministrazioni che è stata cofinanziata a livello nazionale con i fondi UMTS; gli altri riguardano la direttrice strategica dello sviluppo della società dell’informazione, e in particolare le aree prioritarie dell’alfabetizzazione digitale, del sostegno alle imprese dei distretti industriali, del miglioramento dei servizi nel campo della salute, della conoscenza e promozione del territorio. La definizione puntuale degli interventi del Programma e dei territori interessati è stata raggiunta attraverso un processo di concertazione tra le regioni del Mezzogiorno, il DIT e il CNIPA, che ha permesso a fine novembre 2003 di pervenire all’assegnazione alla Regione Puglia di 14,570 milioni di euro su 5 progetti. La Regione Puglia contribuisce alla realizzazione dell’Accordo con 13,5 milioni di euro a valere sulla misura 6.3 destinati in gran parte alla copertura finanziaria del progetto dedicato al sistema sanitario regionale.

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2.2 I soggetti coinvolti e i ruoli

Lo strumento dell’Accordo di Programma Quadro permette un processo di condivisione e di coordinamento delle azioni di intervento tra i diversi soggetti coinvolti. La fase di negoziazione con il MIT, che ha rappresentato un momento molto importante di questo processo, ha riguardato soprattutto i cinque progetti del Programma “Per il Sud e non solo”. Il CNIPA e il DIT, soggetti proponenti degli interventi e percettori dei fondi della delibera n. 17/2003, relativamente a quest’ultimo programma, si sono avvalsi della assistenza di Innovazione Italia al fine di definire la elaborazione delle “Linee Guida Operative”, documento di riferimento per le attività di progettazione e delle schede intervento da inserire nell’Accordo. Le due strutture continueranno ad accompagnare operativamente i 5 progetti di loro competenza durante tutte le fasi di progettazione esecutiva, attuazione e di monitoraggio. In fase di stesura dell’accordo, la Regione Puglia è stata supportata sia per l’interlocuzione con le amministrazioni centrali sia per la redazione delle schede intervento dei 10 progetti, dal CRC Puglia, da Tecnopolis Csata S.c.r.l e dal Centro Tecnico della Rupar Puglia. Successivamente alla firma dell’Accordo, le predette strutture – oltre che implementare, nel caso di Tecnopolis e del Centro Tecnico, interventi in cui sono individuati quali soggetti attuatori - hanno iniziato a cooperare con la Regione per alcune attività fondamentali all’avvio e all’implementazione dei progetti, come la partecipazione ai tavoli del MIT per la definizione delle Linee Guida Operative dei cinque progetti “Per il Sud e non solo”, la redazione del progetto definitivo dei “Centri di accesso pubblico ai servizi digitali avanzati (Capsda) e, in generale, per il supporto al coordinamento complessivo degli interventi. Questa cooperazione sta continuando anche nella fase di individuazione e definizione dei progetti che saranno oggetto di integrazione successiva. In particolare, Tecnopolis, sede anche del Centro Tecnico della RUPAR Puglia, è uno dei soggetti principali che ha affiancato l’Amministrazione regionale nella redazione dell’Accordo, occupandosi in maniera particolare di tutti gli aspetti tecnici degli interventi. All’interno dell’Accordo, sia il Centro Tecnico che Tecnopolis sono stati individuati come soggetti attuatori rispettivamente dell’intervento “Progetto pilota Procura della Repubblica di Lecce” e dell’“Osservatorio società dell’informazione”; mentre nei progetti “Sistema Pubblico di Connettività (Rupar 2)” e “Rete di accesso al sistema sanitario regionale” avranno un ruolo di supporto alla Regione durante l’attuazione. Il CRC Puglia ha accompagnato la Regione già durante la fase preliminare alla firma dell’Accordo, sia durante la concertazione con le strutture del Ministro per l’innovazione e le tecnologie e il Ministero dell’economia e delle finanze, sia durante la fase di stesura progettuale. Infatti, oltre a collaborare con Tecnopolis per la redazione delle schede e dell’allegato tecnico, il CRC Puglia si è occupato di supportare la Regione Puglia nel definire l’articolato insieme al CNIPA, nel rendere le schede inserite in APQ conformi agli standard richiesti a livello di studi di fattibilità e progettazione preliminare e nel programmare gli impegni e la spesa per i singoli interventi. In ultimo, ha curato l’inserimento di tutti i dati all’interno del sistema informatico, l’Applicativo Intese, del MEF. Inoltre, il CRC Puglia, è stato individuato all’interno dell’Accordo, come il soggetto referente del Gruppo di lavoro multidisciplinare nei progetti “Centro territoriale per l’aggregazione dei processi di acquisto degli enti locali pugliesi (Cat)” e “Distretto digitale a supporto della filiera produttiva del tessile –abbigliamento in Puglia” e come struttura principale di supporto nell’attuazione dei progetti “Centri servizio territoriali per l’e-government nei piccoli e medi comuni (Cst)” e “Centri di accesso pubblico ai servizi digitali avanzati (Capsda)”. Al CRC Puglia, secondo l’articolato dell’Accordo di Programma Quadro e precisamente all’art. 12, è anche attribuito il ruolo di supporto e segreteria al Comitato Tecnico dell’Accordo (CTA) - presieduto dal responsabile dell’Accordo e composto da esperti della Regione, dei soggetti che realizzano gli interventi e del DIT e del CNIPA - al fine di garantire le attività rivolte al funzionamento del CTA e di assistere le parti componenti del Comitato per

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l’espletamento dei rispettivi compiti. Altri attori presenti nell’Accordo sono sia la società Infratel Spa, individuata dalla Regione Puglia come soggetto attuatore del primo intervento dell’Accordo “Infrastrutture di comunicazione a Larga Banda”, sia la già citata Innovazione Italia indicata, quale struttura di assistenza tecnica, sempre dalla Regione Puglia per il progetto “Centro territoriale per l’aggregazione dei processi di acquisto degli enti locali pugliesi (Cat)”. Inoltre, per i due progetti “Centri servizio territoriali per l’e-government nei piccoli e medi comuni (Cst)” e “Centri di accesso pubblico ai servizi digitali avanzati (Capsda)”, gli enti attuatori sono individuati dalla Regione Puglia nei soggetti pubblici interessati nelle aree indicate nei progetti. In particolare, l’Anci, l’Upi e l’Uncem locali sono coinvolti attivamente nella realizzazione di questi ultimi due progetti in quanto componenti del Tavolo di Consultazione delle Autonomie Locali istituito ad hoc.

2.3 L’architettura di base

L’Accordo, articolato in tre assi programmatici all’interno dei quali sono inseriti 10 interventi, agisce su due versanti, da una parte sulle infrastrutture abilitanti e dall’altra sui servizi per tre gruppi di beneficiari: pubblica amministrazione, cittadini e imprese. L’individuazione degli interventi nasce da una analisi, sviluppata nell’Allegato tecnico dell’Accordo e nella parte iniziale di ogni singola scheda intervento, sia della programmazione regionale in ambito SI come ad esempio il piano regionale per la SI e le misure del CdP inerenti la SI (misure 6.2 e 6.3) sia di tutta la progettazione che il territorio regionale ha espresso in risposta al 1°Avviso nazionale per l’e-government e i bandi a valere sulla misura 6.2. I tre assi programmatici con i relativi obiettivi sono:

1. Infrastrutture di comunicazione a Larga Banda per creare una efficiente rete di comunicazione in alcune zone periferiche della Regione Puglia dove il rischio del digital divide è maggiore;

2. Sistema federato di e-government per assicurare i servizi di connettività e di accesso alle infrastrutture con lo scopo di raggiungere una migliore efficienza della Pubblica Amministrazione e migliorare la qualità dei servizi da erogare;

3. Innovazione digitale nelle imprese per incrementare la competitività delle aziende che operano nei distretti del tessile-abbigliamento attraverso l’ampliamento e il potenziamento delle capacità tecnologiche digitali.

2.4 Gli interventi inseriti

Di seguito si riporta una breve descrizione dei 10 interventi inseriti nell’APQ. 1. Infrastrutture di comunicazione a larga banda

Obiettivo principale è la realizzazione di una infrastruttura di comunicazione a larga banda in quelle aree del territorio pugliese - il Sub Appennino Dauno, il Gargano ed il Sud Salento - che presentano un alto rischio di divario digitale in ragione della scarsa densità abitativa e dei livelli di sviluppo.

2. Sistema Pubblico di Connettivita’ (RUPAR 2) E’ previsto il potenziamento della RUPAR attraverso due direttrici di sviluppo:

• creazione di un nodo Internet che consentirà l’interconnessione degli Internet Provider accreditati RUPAR Puglia, insieme agli Internet Provider che operano sul mercato italiano ed

Le politiche e gli attori

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internazionale, con particolare apertura verso gli Stati balcanici e verso l’area dei Paesi del Mediterraneo;

• realizzazione di un nodo di interconnessione con il sistema della Televisione Digitale a livello regionale per creare le condizioni infrastrutturali sufficienti a realizzare un Canale Televisivo interattivo della Pubblica Amministrazione pugliese. 3. Centri di accesso pubblico ai servizi digitali avanzati (CAPSDA)

Il progetto prevede la costituzione e gestione di una rete di Punti e di Centri nei quali il cittadino possa accedere a servizi digitali avanzati (formazione a distanza, telelavoro, accesso a specifici servizi della PA ecc.) tramite connessione a banda larga alla rete Internet con assistenza remota di personale specializzato. I suddetti Centri, ubicati nell’area del Sub Appennino Dauno e del Sud Salento, sono luoghi fisici (gestiti e ubicati prevalentemente presso strutture/uffici aperti al pubblico) caratterizzati dalla presenza di terminali e attrezzature ICT organizzati per postazioni.

4. Progetto pilota “Procura della Repubblica di Lecce” Si prevede, mediante la realizzazione di un sistema integrato per l’informatizzazione delle attività della Procura di Lecce riferite ai processi istituzionali ed interni, l’interazione con le altre Pubbliche Amministrazioni tramite l’accesso alla RUPA nazionale e alla RUPAR Puglia. L’azione porterà allo snellimento e riduzione dei tempi di espletamento delle pratiche, velocizzazione dei rapporti con le altre P.A. Più certezza e sicurezza per il Cittadino e l’Impresa. Riduzione del divario esistente tra la Società civile e lo Stato rispetto ai temi della giustizia e della sicurezza pubblica.

5. Centri servizio territoriali per l’e-government nei piccoli e medi comuni (CST) Il progetto ha come obiettivo quello di garantire la maggiore copertura territoriale della diffusione dei servizi innovativi attraverso la formazione di Centri di Servizio Territoriali (CST), costituiti da comuni che non abbiano, di norma, una popolazione superiore ai 20.000 abitanti, che condividono risorse umane, tecnologiche e finanziarie al fine di avvalersi di servizi in forma associata. La scala dimensionale minima che permette significative economie di scala è quella di aggregazioni di comuni che hanno una popolazione di riferimento di almeno 200.000 abitanti. In Puglia l’intervento riguarderà i territori di Foggia, Taranto e Lecce.

6. Centro territoriale per l’aggregazione dei processi di acquisto degli enti locali pugliesi (CAT) Il progetto vuole sostenere l’evoluzione delle attuali modalità di acquisto delle Pubbliche Amministrazioni Locali verso modalità innovative che prevedono un consistente ricorso all’utilizzo delle tecnologie informatiche (e-procurement/e-marketplace) attraverso la costituzione di un Centro di Acquisto Territoriale (CAT). Tali centri per la razionalizzazione della spesa devono essere formati da aggregati consortili fortemente basati sulla concertazione autonoma. La scala dimensionale ottimale di tali aggregati è stata definita per volume di spesa transata calcolata in almeno 150 milioni di € per CAT.

7. Rete di accesso al Sistema Sanitario Regionale Il miglioramento della rete di collegamento tra tutti gli enti del Servizio sanitario regionale, attraverso la RUPAR, consentirà di realizzare un sistema integrato di condivisione delle informazioni e di razionalizzazione dei processi di gestione ed erogazione delle prestazioni, snellendo l’impatto burocratico ed amministrativo e facilitando l’avvicinamento del Sistema Sanitario regionale ai bisogni del cittadino.

8. Rete dei medici di medicina generale Il progetto si propone di realizzare un sistema integrato di comunicazione per i medici di medicina generale, che ne assicuri la continua formazione, comunicazione e controllo ed è volto a fornire i servizi di farmaco-vigilanza, formazione a distanza (e-learning), informazione ai cittadini e

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monitoraggio delle prescrizioni. Tale sistema utilizzerà le potenzialità offerte dalle infrastrutture a banda larga.

9. Osservatorio società dell’informazione Questo progetto risponde all'esigenza primaria di avere un quadro aggiornato delle rapide dinamiche di sviluppo della società dell'informazione su scala regionale anche attraverso il monitoraggio dei progetti del piano regionale. Attraverso un Portale telematico sarà possibile costituire una conoscenza condivisa con i cittadini delle iniziative progettuali, delle politiche di intervento regionali, delle normative e delle tecnologie della società dell’informazione.

10. Distretto digitale a supporto della filiera produttiva del tessile abbigliamento in Puglia Lo scopo del progetto è la creazione di una rete virtuale tra i distretti, ed è volto essenzialmente a supportare la diffusione della filiera del tessile-abbigliamento. La rete è uno strumento di sostegno alla promozione di scambi di informazioni ed esperienze tra tutti i partner che partecipano al progetto, facilita la nascita di nuovi contatti, rinforza le relazioni istituzionali e favorisce uno sviluppo economico-sociale più armonico fra i soggetti promotori.

2.5 La copertura finanziaria

I dieci interventi inseriti hanno un valore totale di 67,42 M€ di cui 14,57 M€ provenienti dal programma “Per il Sud e non solo” e 39,35 M€ dal Fondo per le Aree Sottoutilizzate entrambi a valere sulla delibera Cipe 17/2003 e 13,5 M€ dalla misura 6.3 Por Puglia 2000/2006. Di seguito si riporta l’elenco degli interventi con il loro costo complessivo suddiviso in base alla copertura finanziaria.

Tabella 1 – Elenco interventi (Valori in Euro) Copertura Finanziaria

Denominazione Intervento Costo Del. 17/2003 - Quota E.1.1.2

Programma “Per il Sud e Non solo”

Del. 17/2003 - Quota F.4 Regioni del Mezzogiorno

POR Puglia 2000/2006 -

Mis. 6.3

1.1 Infrastrutture di comunicazione a larga banda 18.000.000 18.000.000

2.1 Sistema Pubblico Di Connettivita’ (RUPAR 2)

12.500.000 12.500.000

2.2 Centri di accesso pubblico ai servizi digitali avanzati (capsda) 5.701.000 2.351.000 3.350.000

2.3 Progetto pilota Procura della repubblica di lecce 2.880.000 2.880.000

2.4 Centri servizio territoriali per l’e-gov nei piccoli e medi comuni (cst) 4.780.000 3.780.000 1.000.000

Le politiche e gli attori

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Tabella 1 – Elenco interventi (Valori in Euro)- (segue)

Copertura Finanziaria

Denominazione Intervento Costo Del. 17/2003 - Quota E.1.1.2

Programma “Per il Sud e Non solo”

Del. 17/2003 - Quota F.4 Regioni del Mezzogiorno

POR Puglia 2000/2006 - Mis.

6.3

2.5 Centro territoriale per l’aggregazione dei processi di acquisto degli enti locali pugliesi (CAT)

3.500.000 1.500.000 2.000.000

2.6 Rete di accesso al sistema sanitario regionale 11.500.000 11.500.000

2.7 Rete dei medici di medicina generale 4.779.000 3.779.000 1.000.000

2.8 Osservatorio società dell’informazione 620.000 620.000

3.1 Distretto digitale a supporto della filiera produttiva del tessile-Abb. in puglia. 3.160.000 3.160.000

Totale 67.420.000 14.570.000 39.350.000 13.500.000

Fonte: Articolato “APQ in materia di società dell’informazione e e-government nella regione Puglia”

2.6 Gli interventi ad integrazione dell’APQ

All’interno dell’Accordo stipulato vengono riportate le priorità d’intervento che la Regione Puglia e le strutture di cui si avvale il Ministro per l’innovazione e le tecnologie si impegnano a sviluppare, attraverso la sottoscrizione di atti integrativi finalizzati all’attuazione di specifici programmi. Gli interventi individuati sono:

• Lo sviluppo dei servizi infrastrutturali (SPC) - II fase e-government. • Estensione dei servizi informativi integrati per la gestione del territorio - Programma per lo sviluppo della Larga Banda nelle Regioni del Mezzogiorno – Delibera Cipe 83/2003.

• Progetto per i sistemi avanzati per la connettività sociale (SAX) - Programma per lo sviluppo della Larga Banda nelle Regioni del Mezzogiorno – Delibera Cipe 83/2003.

• ICT per l’eccellenza dei territori - Delibera Cipe 17/2003 - Rafforzamento della società dell’informazione.

• Sviluppo di programmi finalizzati al miglioramento e alla diffusione tra i disabili delle tecnologie assistive e degli strumenti informatici. (I programmi su questo specifico ambito sono illustrati successivamente nel Focus sull’accessibilità)

In aggiunta ai cinque progetti citati nell’articolato dell’Accordo, la Regione Puglia intende integrare ulteriormente l’APQ con altri progetti, attualmente in fase di concertazione con il Ministro per l’innovazione e le tecnologie e le sue strutture, quali:

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• Digitalizzazione della filiera agroalimentare - Programma per lo sviluppo della Larga Banda nelle Regioni del Mezzogiorno – Delibera Cipe 83/2003.

• Servizi di telemedicina specializzata - Programma per lo sviluppo della Larga Banda nelle Regioni del Mezzogiorno – Delibera Cipe 83/2003.

• Sistema Pubblico di Connettività - Programma per lo sviluppo della Larga Banda nelle Regioni del Mezzogiorno – Delibera Cipe 83/2003.

Inoltre, andranno ad integrazione successiva, interventi a valere sulla delibera Cipe 20/2004.

2.7 L’attuazione

Lo stato di attuazione dei 10 interventi inseriti nell’Accordo, presenta una situazione disomogenea dovute alla peculiarità degli stessi progetti. Infatti i cinque progetti a valere su fondi del programma “Per il Sud e non solo”, prevedono uno step iniziale di condivisione degli standard da parte del Mit e delle Regioni e in quattro casi la redazione di “Linee Guida Operative”, documento di riferimento per le attività di progettazione. Dei cinque progetti, per quattro si è attualmente impegnati in questa prima fase, mentre per un progetto “Centri di accesso pubblico ai servizi digitali avanzati (Capsda)” si è pervenuti alla stesura finale del documento operativo, permettendo il successivo passaggio alla progettazione definitiva da parte della Regione. Degli altri cinque interventi, invece, finanziati sia con risorse regionali e sia con fondi per le aree sottoutilizzate, tre interventi “Osservatorio società dell’informazione”, “Progetto pilota “Procura della Repubblica di Lecce”, “Sistema Pubblico di Connettivita’ (RUPAR 2)”, sono nella fase di predisposizione della progettazione esecutiva, uno “ Infrastrutture di comunicazione a larga banda” della progettazione preliminare e un altro “Rete di accesso al Sistema Sanitario Regionale” della progettazione definitiva.

2.8 Il monitoraggio

A supporto delle attività di monitoraggio sullo stato di attuazione dell’Accordo, che la Regione Puglia attraverso il responsabile dell’Accordo dovrà garantire semestralmente, il Dipartimento per le Politiche di Sviluppo e di coesione ha sviluppato, coerentemente con le indicazioni della delibera CIPE 44/2000, un apposito software, l'Applicativo Intese (AI), attraverso il quale vengono raccolti ed elaborati i dati delle schede relative agli interventi inseriti negli APQ. Le schede informatiche, redatte ai sensi della delibera CIPE n. 76 del 02 Agosto 2002, con le modalità previste dalla Circolare sulle procedure di monitoraggio del Servizio Politiche di Sviluppo Territoriale e le Intese del Ministero dell’economia e delle finanze del 9 ottobre 2003, sono parte integrante dell’Accordo e recano tutta una serie di informazioni che vanno dai dati identificativi dell’intervento alle procedure necessarie per l’attuazione dello stesso. Entro il 31 gennaio e il 31 luglio di ogni anno, il soggetto responsabile dell’Accordo dovrà verificare l’inserimento di tutti i dati previsti dalle schede–intervento nell’Applicativo Intese ed entro il 28 febbraio e 30 settembre, inviare il Rapporto di Monitoraggio sullo stato di attuazione dell’Accordo redatto ai sensi della delibera CIPE 76/2002. Inoltre, per i tre progetti finanziati da fondi rivenienti dal Por 2000-2006 la Regione Puglia dovrà espletare, oltre che il monitoraggio precedentemente descritto, anche quello relativo ai fondi strutturali attraverso l’alimentazione del Sistema Informativo Telematico (MIR). Quest’ultimo ha lo

Le politiche e gli attori

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scopo di assicurare il monitoraggio e il controllo di gestione degli interventi di attuazione del POR, a supporto delle azioni di valutazione e monitoraggio richieste dallo Stato e dall’Unione Europea. Il sistema mira a rendere disponibile negli uffici e nelle strutture regionali preposte alle attività amministrative di pianificazione, di controllo, di coordinamento e di attuazione degli interventi previsti nel POR, gli strumenti necessari per la raccolta di informazioni sull’avvio, l’avanzamento e la conclusione delle azioni nelle differenti sezioni previste dal Programma, la produzione di rapporti di dettaglio e di sintesi a vari livelli di aggregazione delle informazioni (programma, misure, aree geografiche, aree di intervento) sullo stato di realizzazione del POR (con riferimento agli indicatori fisici, finanziari e di impatto), in modo da consentire lo svolgimento di azioni di controllo di gestione e coordinamento, di monitoraggio ed eventualmente, di rimodulazione e riprogrammazione del Programma. In particolare, il sistema MIR mette a disposizione funzionalità per la gestione del programma, la gestione dei progetti, il monitoraggio fisico e di impatto, il monitoraggio finanziario e la pubblicazione di documenti su Internet. Per i cinque progetti del programma “Per il Sud e non solo”, è previsto, come riportato nelle schede intervento, anche un monitoraggio da parte del Ministro per l’innovazione e le tecnologie che individuerà una serie di criteri che il soggetto realizzatore dovrà seguire per la raccolta dei dati funzionali alla valutazione della distanza dei risultati ottenuti da quelli attesi in fase di progettazione. Il monitoraggio riguarderà l’aderenza al piano di realizzazione e l’analisi dei risultati ottenuti presso gli utenti finali e gli altri soggetti coinvolti in termini di accessibilità al servizio, affidabilità, economicità nell’esercizio, garanzia del rispetto della sicurezza e della privacy e, più in generale, di soddisfazione degli utenti. All’interno delle “Linee guida operative” verranno riportati gli indicatori di monitoraggio individuando sistema dei dati, modalità e frequenze di rendicontazione. La Regione Puglia, eseguirà un monitoraggio complessivo di processo di tutto l’Accordo, sia attraverso il Centro Regionale di Competenza, sia con l’Osservatorio della SI, che è in via di progettazione esecutiva, essendo compreso tra gli interventi dello stesso Accordo.

3° RAPPORTO SULL’INNOVAZIONE NELLA REGIONE PUGLIA

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3 Gli altri programmi per lo sviluppo del Mezzogiorno

3.1 Programma per lo sviluppo dei servizi a banda larga nelle Regioni del Mezzogiorno

La delibera n. 83 del 13 novembre 2003, nell’ambito delle risorse accantonate per settori prioritari di intervento dalla delibera Cipe 17/2003, ha destinato 300 M€ ad interventi per la larga banda nelle regioni del Mezzogiorno, di cui 150 M€ destinati allo sviluppo delle infrastrutture (Ministero delle comunicazioni) e gli altri 150 M€ per la realizzazione di progetti per lo sviluppo di servizi applicativi multimediali ad alto valore aggiunto (Ministro per l'Innovazione e le Tecnologie). Il MIT, sempre all’interno della delibera Cipe 83/2003 individua sei progetti da sviluppare in concerto con le regioni del Mezzogiorno:

- Servizi di telemedicina specializzata e teleformazione a larga banda; - Interventi per la digitalizzazione delle imprese della filiera agroalimentare nel Mezzogiorno; - Servizi avanzati per le scuole del Sud; - Ampliamento dei servizi regionali a larga banda del SPC; - Estensione dei servizi informativi integrati per la gestione del territorio; - Progetto SAX: sistemi avanzati per la connettività sociale.

La Regione Puglia ha manifestato il proprio interesse per i 5 progetti illustrati nella seguente tabella e di cui si riporta una sintesi.

Tabella 2 – Progetti di interesse della Regione Puglia

Progetto Totale Finanziamento

Nazionale (M€)

Finanziamento attribuito alla Regione Puglia

(M€)

Servizi di telemedicina specializzata e teleformazione a larga banda 22,7 4,00

Interventi per la digitalizzazione delle imprese della filiera agroalimentare nel Mezzogiorno 19,4 4,27

Ampliamento dei servizi regionali a larga banda del SPC 26 3,50

Estensione dei servizi informativi integrati per la gestione del territorio 26 3,00

Progetto SAX: sistemi avanzati per la connettività sociale 30 3,50

Totale finanziamento previsto 124,1 18,27

Fonte: Elaborazione CRC Puglia su dati del Dipartimento Innovazione e Tecnologie

Le politiche e gli attori

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3.1.1 Servizi di telemedicina specializzata e teleformazione a larga banda Il progetto di telemedicina specializzata e teleformazione a larga banda si inquadra nell’ambito del più generale progetto di sviluppo di servizi di teleformazione degli operatori sanitari, già avviato su iniziativa del Ministero della salute e del Ministro per l’innovazione e le tecnologie a valere sia su risorse proprie (Comitato dei Ministri per la SI) che su risorse Cipe (Delibera 17/03). Il progetto prevede l’ampliamento della interconnessione delle strutture sanitarie del Mezzogiorno tramite rete a larga banda, garantendo una banda minima per ogni struttura di 1 Mbit/s, al fine di coprire la domanda di connessione di tutte le 515 strutture sanitarie del Sud e di queste con i 12 centri di eccellenza (IRCCS), anch’essi già interconnessi. Questo potenziamento infrastrutturale è funzionale all'offerta di servizi di teleformazione ed eventualmente di teleconsulto. La teleformazione sarà supportata da apparati di videoconferenza per la formazione a distanza, da una piattaforma di e-learning per l’erogazione di formazione nell’ambito dell’educazione continua in medicina (ECM) e dallo sviluppo di corsi/contenuti multimediali sempre per l’ECM.

3.1.2 Interventi per la digitalizzazione delle imprese della filiera agroalimentare nel Mezzogiorno

Il progetto parte dal presupposto che le imprese che adottano tecnologie ICT ottengono numerosi vantaggi in termini di riduzione di tempi e costi e di maggiore controllo ed efficienza di tutto il processo produttivo. Diventa prioritario, quindi, proseguire nell’azione di crescita delle PMI meridionali sotto il profilo tecnologico, iniziata con il progetto inserito nel programma “Per il Sud e non solo” rivolto alla digitalizzazione dei distretti dell’industria del Tessile–Abbigliamento nel Mezzogiorno. L’intervento prevede la costituzione di reti virtuali tra imprese della filiera agro-alimentare, la creazione di servizi a supporto dello sviluppo dell’economia distrettuale, l’ideazione e l’implementazione di un modello di interazione tra attività di e-logistic process e di business process.

3.1.3 Estensione dei Servizi Territoriali Avanzati per la Gestione del Territorio

L’obiettivo generale del progetto è quello di individuare ed integrare quanto già reso disponibile a livello territoriale dai diversi livelli amministrativi in tale ambito per cittadini, professionisti ed imprese. Il progetto interverrà su tre livelli: sviluppo di applicazioni e base dati per i sistemi informativi territoriali, attraverso l’estensione geografica della cartografia e la creazione di base dati comuni; sviluppo di tecnologie adeguate per il trasferimento dei dati e la sincronizzazione delle basi dati; definizione ed uso di standard di settore, in particolare facendo riferimento a quanto stabilito a livello di conferenza unificata stato regioni nell’ambito dell’Intesa Gis. Gli output individuati dal progetto sono la costituzione di un centro regionale tematico per l’integrazione dei servizi territoriali, la progettazione e la realizzazione di architetture software e base dati geografico- amministrative integrate e la realizzazione di applicativi complementari per i servizi verso i cittadini, professionisti ed imprese.

3.1.4 Ampliamento dei servizi regionali a larga banda del SPC Il Progetto per l’ampliamento del Sistema Pubblico di Connettività nelle proprie componenti regionali rientra nel quadro di interventi atti a sostenere la domanda di servizi “a larga banda”. Il

3° RAPPORTO SULL’INNOVAZIONE NELLA REGIONE PUGLIA

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progetto intende introdurre una serie di servizi nelle reti pubbliche regionali; l’elemento connettivo di tutto l’insieme di queste reti nonché di quelle delle amministrazioni centrali dello Stato è il Sistema Pubblico di Connettività (SPC). Il progetto si articola nelle tre seguenti linee d’intervento:

1. Diffusione di sistemi di videoconferenza di media/alta qualità sui territori regionali. Il progetto prevede l’introduzione di sistemi di video conferenza e cooperative processing, ovvero dell’insieme di tutti gli strumenti necessari alla realizzazione di un efficace lavoro cooperativo fra utenti.

2. Adeguamento delle infrastrutture di rete esistenti per il trasporto della voce su IP (VoIP). La telefonia internet, conosciuta anche come VoIP è la tecnologia che consente il trasferimento di conversazione vocale mediante pacchetti su una rete IP

3. Adeguamento dei Centri Tecnici Regionali per il controllo e la gestione di tali tecnologie. Al fine di garantire il corretto funzionamento dell’intero insieme di servizi a larga banda, il progetto prevede l’ampliamento delle funzionalità dei centri tecnici regionali e la possibile realizzazione di un centro nazionale per i servizi multimediali.

3.1.5 Progetto SAX: sistemi avanzati per la connettività sociale L’obiettivo del progetto è, insieme alle numerose iniziative già avviate, contribuire alla riduzione del digital divide e diffondere l’utilizzo di servizi digitali avanzati da parte di fasce di popolazione svantaggiate. Il progetto prevede tre diverse linee d’intervento: • SAX – B a titolarità regionale che prevede incentivi per le fasce più deboli per l’acquisto di PC

e l’ottenimento di certificazioni di abilitazioni all’uso del computer; • SAX – P a titolarità regionale per la creazione di punti di accesso pubblici con postazioni di

lavoro attraverso cui è possibile accedere ai servizi digitali della PA e dotati di una serie di servizi avanzati come la videoconferenza, usufruendo dell’assistenza sul luogo di personale specializzato;

• SAX – I a titolarità del Dipartimento per l’innovazione e le tecnologie, per la distribuzione di Carte nazionali dei Servizi sotto forma di smart card e lettore abilitato e la fornitura di servizi connessi come assistenza tecnica e call center per un periodo di un anno dalla distribuzione.

3.2 Il programma “ICT per l’eccellenza dei territori”

Nell’ambito della delibera Cipe 17/2003 “Ripartizione delle risorse per interventi nelle aree sottoutilizzate” sono state destinate a obiettivi relativi al rafforzamento della società dell’informazione risorse pari a 100 M€. La delibera Cipe n. 8 del 29 gennaio 2004 ha assegnato queste risorse al Programma “ICT per l’eccellenza dei territori” come previsto dal tavolo di partenariato tra le Regioni del Mezzogiorno, le strutture di cui si avvale il Ministro per l’innovazione e le tecnologie e il Ministero dell’economia e delle finanze. In particolare, il programma destina risorse allo sviluppo di progettualità e azioni rivolte a favorire l’emergere di territori di eccellenza nelle singole realtà regionali attraverso la valorizzazione di aree a forte potenzialità grazie all’utilizzo delle nuove tecnologie dell’informazione e della comunicazione. Durante il 2004, dopo una serie di riunioni del Comitato d’Indirizzo, composto da rappresentanti del MIT, del MEF e delle Regioni, si è pervenuti alla selezione di 12 progetti per le otto regioni di riferimento. Questi progetti fanno riferimento a quattro linee di intervento necessarie per lo sviluppo della competitività delle regioni:

Le politiche e gli attori

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1. favorire l’innovazione digitale nelle imprese; 2. sviluppare i servizi di e-government per le imprese; 3. supportare lo sviluppo del capitale umano; 4. aumentare la diffusione della larga banda.

La Regione Puglia dopo aver svolto un lavoro di analisi del territorio regionale ha individuato tre diverse aree destinatarie del programma: l’area metropolitana di Bari, il territorio salentino-leccese e il territorio della Valle d’Itria. In particolare, i primi due progetti saranno finanziati da risorse a valere sulla delibera Cipe 17/2003 e il terzo a valere sulle risorse reperite nell’ambito del Por Puglia 2000-2006. Di seguito riportiamo una breve descrizione dei progetti inseriti nel programma. • ICT per rinnovare il vantaggio competitivo della componentistica auto barese – Area

metropolitana di Bari: il progetto ha l’obiettivo di promuovere nuove strategie competitive delle imprese baresi delle automotive, sviluppando soluzioni tecnologiche di processo per la filiera di fornitura ed innovazioni di prodotto incentrate sull’ICT. Il valore totale del progetto è di 10,5 M€ di cui 9 M€ a valere sulla delibera Cipe e 1,5 M€ sul Por Puglia 2000-2006;

• Innovazione di prodotto e di processo del distretto calzaturiero attraverso l’ICT – Territorio salentino – leccese distretto di Casarano: il progetto ha l’obiettivo di promuovere nuove strategie competitive sui mercati internazionali delle imprese nel settore calzaturiero, sviluppando soluzioni tecnologiche di processo per la filiera ed innovazioni di prodotto incentrate sull’ICT. Il valore totale del progetto è di 8,2 M€ di cui 5,7 M€ a valere sulla delibera Cipe e 2,5M€ sul Por Puglia 2000-2006;

• Innovazione di prodotto e di processo del distretto tessile-abbigliamento attraverso l’ICT – Territorio della Valle d’Itria: il progetto ha l’obiettivo di promuovere nuove strategie competitive sui mercati internazionali delle imprese nel settore del tessile abbigliamento, sviluppando soluzioni tecnologiche di processo per la filiera ed innovazioni di prodotto incentrate sull’ICT. La puntuale individuazione del valore del progetto è in fase di definizione.

Tutti e tre i progetti prevedono le seguenti tre azioni: 1. erogare alle imprese servizi di rete avanzati a larga banda; 2. incentivare l’innovazione di processo e di prodotto attraverso l’introduzione delle nuove

tecnologie ICT; 3. sviluppare contenuti digitali per alimentare master e corsi on line sull’innovazione

tecnologica.

3.3 La delibera Cipe n. 20/2004

Il 30 novembre 2004, la Regione Puglia con delibera di GR n. 1886, ha approvato la ripartizione programmatica delle risorse assegnatele dalla delibera Cipe n. 20 del 29 settembre 2004 ”Ripartizione delle risorse per interventi nelle Aree Sottoutilizzate – Rifinanziamento Legge 208/1998 periodo 2004-2007 (legge Finanziaria 2004)”. Su un totale di 389.303.561 € sono stati destinati alla società dell’informazione 14.000.000 € finalizzati ad interventi aventi come destinatari i disabili e gli studenti del sistema universitario della regione Puglia. Per quanto riguarda i disabili, un processo di concertazione con tutti quei soggetti coinvolti nella tematica a diverso titolo porterà alla individuazione di una serie di interventi che avranno l’obiettivo di garantire l’accessibilità universale e l’erogazione dei servizi innovativi specifici per le diverse forme di disabilità al fine di ridurre il rischio di esclusione sociale e il miglioramento della qualità della vita. Gli interventi, che terranno conto anche della progettazione in corso sul territorio rivolta a questo gruppo di cittadini, saranno oggetto di integrazione dell’Accordo di Programma Quadro “in

3° RAPPORTO SULL’INNOVAZIONE NELLA REGIONE PUGLIA

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materia di e-government e società dell’informazione nella regione Puglia” e avranno un valore di 10.000.000 €. Il sistema universitario pugliese, invece, sarà destinatario di due linee di intervento che prevedono l’ideazione e l’implementazione rispettivamente di servizi innovativi rivolti agli studenti e di contenuti e percorsi formativi in modalità e-learning soprattutto per la formazione continua e l’aggiornamento formativo. Gli interventi, del valore di 2.000.000 € ciascuno, sono compresi nell’Accordo di Programma Quadro per lo sviluppo del sistema universitario pugliese che il 30 dicembre 2004 è stato firmato tra la Regione Puglia e le Università di Bari, Foggia e Lecce, il Politecnico di Bari e la LUM Jean Monet e saranno oggetto di integrazione successiva all’interno dell’APQ SI. Il 29 dicembre 2004 con delibera di GR 2048, la Regione Puglia ha individuato i criteri di selezione per l’attribuzione della premialità regionale prevista dalla delibera Cipe 20/2004. Alla società dell’informazione vengono destinati 4.000.000 € che serviranno per la realizzazione di interventi che riguardano sia l’utilizzo da parte delle Amministrazioni pubbliche dei servizi di base distribuiti attraverso la Rupar, sia il sostegno all’utilizzo di servizi a maggiore valore aggiunto. I destinatari finali sono i Comuni che hanno aderito alla Rupar, l’erogazione delle risorse avverrà in due diverse fasi. In prima battuta, infatti, verranno premiati 15/20 Comuni che avranno dimostrato un maggiore grado di apertura alla società dell’informazione, individuabile attraverso il livello di utilizzazione della Rupar, successivamente verranno individuati 10/15 comuni in base al grado di attivazione e di utilizzo di servizi di e-government.

3.4 I Progetti pilota a sostegno dell'innovazione delle imprese e dello sviluppo sostenibile

La rimodulazione della misura 6.2 c) del POR Puglia 2000-2006 ha previsto la realizzazione di progetti di innovazione e ricerca con l'obiettivo prioritario di favorire la produzione di applicazioni e piattaforme ad elevato valore aggiunto, favorendo in tal modo interventi di produzione e condivisione di ricerca e innovazione con specifico riferimento ai servizi info-telematici a maggiore intensità di conoscenza. Il 29 dicembre 2004 con delibera n. 2085, è stato approvato uno schema di bando per la realizzazione di progetti pilota a sostegno dell’innovazione delle imprese e dello sviluppo sostenibile. Il bando stanzia per tali progetti la somma di 10 M€ con un contributo regionale pari all'80% dell’importo del progetto. Il bando prevede la realizzazione di "Progetti Pilota" riferiti allo sviluppo dell'economia della conoscenza riferita alle seguenti tre aree tematiche prioritarie:

- Beni culturali e del turismo; - Sviluppo sostenibile attraverso il miglioramento della gestione della mobilità; - Gestione delle Aree Naturali Protette istituite e dei Siti Natura 2000 (pSIC/ZPS).

I Progetti Pilota hanno l’obiettivo, oltre a favorire la diffusione degli strumenti e delle applicazioni della società dell’informazione, anche di promuovere la domanda e l’offerta al fine di un migliore utilizzo delle potenzialità dei servizi telematici e la successiva creazione di nuove opportunità di business.

Le politiche e gli attori

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Possono presentare proposte sia le Università che i centri di ricerca pubblici ed a partecipazione mista, mentre i destinatari finali degli interventi sono le imprese operanti nei tre settori, nell’ICT, il sistema della ricerca, gli enti locali e i cittadini.

1.1.1 Progetti pilota nel campo dei beni culturali e del turismo L’intervento prevede la realizzazione e la validazione in contesti applicativi specifici regionali (“cantieri sperimentali”) di: • Sistemi basati sulle tecnologie dell'informazione e della comunicazione per facilitare

l'apprendimento culturale, l'accesso e la fruizione di beni culturali e turistici della regione; • Portali multifunzionali per la costruzione di percorsi di conoscenza e processi di e-learning per la

mediazione linguistica e interculturale; • Piattaforme di web-training multimediale avanzato per la formazione a distanza; • Piattaforme abilitanti complesse ad oggetti distribuiti e cooperanti per i domini applicativi dei

beni culturali e del turismo; • Centri di competenza e addestramento per la digitalizzazione e la creazione di contenuti e fonti

culturali e turistiche; • Lo sviluppo di applicazioni ad elevato tasso di innovatività nel campo multimediale, quali: e-

learning, digitale terrestre, streaming audio e video di comunicazione mobile, realtà virtuale tele immersion 3G, HDTV su rete etc.

1.1.2 Progetti Pilota nel campo della mobilità e della sicurezza L’intervento prevede la realizzazione e la validazione in contesti applicativi specifici regionali (“cantieri sperimentali”) di: • Piattaforme telematiche per la gestione integrata del traffico urbano ed extra urbano, nonché

delle flotte di trasporto pubblico collettivo. lo sviluppo di sistemi innovativi per la gestione integrata di flotte di bus e veicoli pubblici e la riduzione dell'impatto ambientale;

• Sistemi innovativi per il miglioramento dell'informazione al pubblico con particolare riferimento all'utenza svantaggiata;

• Sistemi innovativi per la gestione e la manutenzione dei mezzi di trasporto pubblico per l'innalzamento ed il mantenimento degli standard di sicurezza e affidabilità;

• Sistemi innovativi per la pianificazione e la gestione dei sistemi di trasporto con particolare riferimento all'intermodalità;

• Sistemi intelligenti per la gestione del trasporto e della movimentazione delle merci e delle persone e in contesti ad alto rischio collettivo (es. luoghi aperti al pubblico, sedi e uffici della pubblica amministrazione, musei, porti, aeroporti, stazioni etc.);

• lo sviluppo di sistemi innovativi destinati alla sicurezza dei mezzi e delle persone ed al controllo delle merci pericolose.

3° RAPPORTO SULL’INNOVAZIONE NELLA REGIONE PUGLIA

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3.4.3 Progetti pilota nel campo della gestione delle Aree Naturali Protette istituite e dei Siti Natura 2000 (pSIC/ZPS)

Il risultato atteso è lo sviluppo di tecnologie innovative nel campo informatico e multimediale per la gestione delle aree naturali protette e dei Siti Natura 2000, anche nell'ambito della conservazione e del recupero degli habitat e delle specie di maggior rarità e valore scientifico per la regione, in particolare le specie e gli habitat inclusi nelle direttive comunitarie 79/409 e 92/43. Inoltre, si prevede lo sviluppo di applicazioni tecnologiche innovative nel campo multimediale (digitale terrestre, streaming audio e video di comunicazione mobile, realtà virtuale tele immersion 3G, etc.) per la valorizzazione e fruizione delle Aree Naturali Protette e dei Siti Natura 2000.

I progetti per l' E-govstato d'avanzamentoe nuove iniziatve

IIPARTE

3° RAPPORTO SULL’INNOVAZIONE NELLA REGIONE PUGLIA

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I progetti

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4 I progetti per l’e-government e la SI: stato di avanzamento e nuove iniziative

4.1 Lo stato di avanzamento dei progetti 1° Avviso

4.1.1 Il progetto A.pu.lie Il progetto A.pu.lie_government nasce per sintesi di differenti progetti regionali inizialmente distinti e si propone di innovare le modalità di interazione tra le autonomie locali ed i cittadini e le imprese pugliesi, sviluppando un’infrastruttura di servizi articolata sul territorio, in grado di assicurare omogeneità e coerenza dei servizi. Il modello funzionale e tecnologico di erogazione dei servizi prevede la realizzazione di un Centro Servizi, in grado di servire qualunque amministrazione sul territorio regionale. Il numero dei servizi originariamente previsti in fase di progettazione ha subito una variazione come conseguenza dell’eliminazione di alcuni già attivati da altri soggetti e dell’introduzione di nuovi 24 servizi che si integrano a quelli previsti. Per effetto di tali variazioni il numero salirà dai 259 definiti nella proposta progettuale a 270. Tali servizi fanno riferimento alla classificazione illustrata dal piano nazionale di e-government, quindi, per quanto riguarda i cittadini e le imprese, i settori di intervento riguarderanno le seguenti aree: “Essere cittadino”, “Servizi generali e di assistenza sociale”, “Servizi dell’area sanità”, “Servizi dell’area tributi”, “Servizi dell’area attività produttive”. Per quanto riguarda invece la pubblica amministrazione, sono previsti: “Servizi per la gestione del territorio” e “ Servizi per la promozione e il marketing territoriale”. In riferimento allo stato di avanzamento del progetto, al mese di luglio 2004, sono state completate 51 attività, con un costo maturato pari al 19% del totale. Il ritardo complessivo dei lavori, quantificabile in tre mesi, comporterà probabilmente un aumento della durata del progetto. La mancanza di un approccio sistematico alla rilevazione e al controllo dell’avanzamento dei tempi è dovuta alle dimensioni, in termini di enti coinvolti, costi e servizi da erogare, che fanno di A.pu.lie una delle realtà maggiormente significative tra i progetti finanziati dal bando primo avviso di e-government.

4.1.2 Il progetto Care Il progetto Care ha come obiettivo la realizzazione di un sistema dedicato alle imprese che costituisca un punto di accesso ai servizi messi a disposizione dalle PA realizzando così un'unica struttura responsabile del procedimento di costituzione di una impresa, secondo tutte le possibili modalità di attuazione (costituzione, ampliamento, ristrutturazione, riconversione, riattivazione). L’iniziativa intende garantire il supporto logistico, giuridico e di analisi economica alle aziende mediante la diffusione dell'uso di procedure efficaci e di semplice utilizzo. I servizi che saranno erogati dal progetto riguarderanno l’area “Creare impresa” caratterizzata dalla comunicazione di nuove opportunità, dall’assistenza a neoimprenditori ed imprese, e dall’unicità di referenti amministrativi; l’area “Attività produttive” in grado di rendere del tutto informatizzate le

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attività svolte dagli sportelli unici per le attività produttive; l’area “Firma digitale e Posta certificata” che permetterà a 20 enti partecipanti di comunicare tra loro attraverso il server di posta certificata con scambio di documenti firmati digitalmente. Lo svolgimento delle attività previste dal progetto Care ha riguardato sinora la fase di avvio nonché di predisposizione di tutta la documentazione necessaria per l’emissione del bando di gara. Infatti, nel mese di Gennaio è stata firmata la convenzione con la Regione Puglia relativa al co-finanziamento del progetto, mentre a febbraio 2005 si è conclusa l’aggiudicazione della gara per la realizzazione del progetto. L’assegnazione del contratto, quindi, sancisce l’avvio operativo del progetto che, al mese di Dicembre 2004, presentava un ritardo di avanzamento dei lavori di 12 mesi, con una spesa maturata del 4%, quindi ben al di sotto del livello pianificato. Ulteriore criticità, inoltre, è dovuta al mancato controllo della qualità, che dovrà essere implementato dal partner tecnologico. Si prevede, di conseguenza, che il progetto potrà essere completato nell’arco dell’anno 2005.

4.1.3 Il progetto Riso Il progetto Riso, Rete Ionico-Salentina per l'Occupazione, intende soddisfare cittadini ed imprese attraverso l’erogazione - on line e in modalità multicanale - di servizi riferibili al tema dell’occupazione, per garantire l’agile accesso a servizi legati al mondo del lavoro e allo sviluppo dell'imprenditorialità e la razionalizzazione di procedimenti amministrativi. In particolare, gli interventi riguarderanno: il “Marketing Territoriale”, attraverso il quale offrire la massima visibilità al territorio, consentendone l’uso e l’alimentazione ai cittadini e alle imprese; i “Servizi alle imprese”, in grado di garantire al mondo imprenditoriale, non

soltanto locale, prestazioni online che facilitino gli adempimenti in materia di commercio e servizi; il “Portale per l’occupazione” che agevolerà l’incontro di domanda ed offerta, da parte di cittadini ed imprese; la “Rete degli Urp” che consentirà di usufruire di servizi integrati, tramite molteplici punti di accesso. L’espletamento della gara di appalto per l’individuazione del partner tecnologico si è concluso, mentre nel febbraio 2005 è stata firmata la convenzione con la Regione Puglia relativa al co-finanziamento del progetto. Vi è stata, inoltre, una ripianificazione temporale in forza della quale la fine del progetto è prevista per la data 30.08.2006. In conseguenza di ciò, a settembre 2004, il costo maturato risultava del 3%, notevolmente inferiore al costo pianificato. Sono state di conseguenza portate avanti le attività indipendenti dalla gara, inerenti alla rete degli Urp ed al Sil, quali la formazione, la consulenza organizzativa e la dotazione infrastrutturale per la Provincia di Lecce. In particolare, per entrambi i moduli progettuali, e relativamente al territorio di Lecce, sono state costituite le unità redazionali preposte all’attività di content management. Sono stati istituiti, inoltre, URP in numerosi Comuni della provincia di Lecce ed organizzate le attività formative necessarie ai sensi della legge 150/2000.

4.1.4 Il progetto Scatel Il progetto mira al potenziamento dei servizi che il Centro Tecnico della Rupar Puglia già eroga nei confronti delle amministrazioni locali della regione. Le attività ed i risultati previsti dall’iniziativa si intendono in continuità con le attività già svolte ed in corso di svolgimento da parte della Regione Puglia che ha attivato la realizzazione dell'Infrastruttura della Rete Regionale della Pubblica Amministrazione (RUPAR) ed ha avviato le attività del suo Centro Tecnico, operando per la diffusione dei servizi allestiti e l'attivazione di nuovi servizi.

I progetti

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In questo quadro, il potenziamento previsto dei servizi offerti dal Centro Tecnico si focalizza sull'area dei servizi di Cooperazione Applicativa, di cui è stata già realizzata la parte relativa al Sistema Centrale di gestione eventi (Gestore Eventi o GE). Il progetto è in corso, in data 01/01/2004 è stato attivato il Servizio di Protocollo Informatico in modalità ASP. L’applicazione di Posta Elettronica Certificata è stata testata con l’Implementazione di Riferimento del CNIPA con esito positivo. E’ in fase di rilascio il servizio di PEC per tutte le PAL aderenti alla RUPAR Puglia. Sono partite le attività di coinvolgimento e formazione degli enti locali rispetto ai servizi/prodotti di SCATEL. E’ stata già conclusa una prima tornata sul tema del protocollo informatico ed i corsi sono già disponibili sulla piattaforma di e-learning. Sono in fase di completamento gli altri moduli sulla sicurezza e firma digitale e sulla cooperazione applicativa.

4.1.5 Il progetto Sintesi Al progetto Sintesi, che ha come capofila la Provincia di Milano, partecipano la Regione Lombardia, la Regione Puglia, le Province lombarde e pugliesi (ad eccezione di quella di Lecce), l’Inail, l’Inps, l’Unioncamere e la Cciaa di Milano. Il 31 agosto 2004 con delibera GR n. 1335, prendendo atto delle procedure di gara espletate dalla Provincia di Milano per la realizzazione del progetto, la Regione Puglia ha approvato lo schema di contratto sottoscritto il successivo 19 novembre, con il Raggruppamento Temporaneo di Imprese aggiudicatario della gara. La RTI dovrà attuare tutta una serie di azioni, tra cui la progettazione, lo sviluppo e la manutenzione applicativa del sistema di gestione dei servizi per il mercato del lavoro dei centri per l’impiego degli Enti Province interessate. Gli stessi centri per l’impiego saranno interessati dallo sviluppo di un sistema informativo e statistico direzionale. L’intervento, oltre a fornire la strumentazione tecnologica, si occuperà della installazione e dello start up di tutte le applicazioni e della realizzazione del Portale di accesso e integrazione dei servizi per il Mercato del Lavoro della Regione Puglia. Altra azione che si attuerà è quella relativa al sistema di e-learning che permetterà di agire sul lato della formazione degli aspiranti lavoratori pugliesi a cui sarà affiancato anche uno strumento di call center. Il costo totale del progetto a carico degli enti pugliesi è di 6.545.000,00 €. La Regione Puglia, per la copertura della spesa relativa alla quota di propria pertinenza e per gli importi di co-finanziamento a favore delle Province pugliesi, ha stanziato 4.411.016,00 €, di cui 2.118.828,00 € provenienti dai fondi a disposizione della misura 6.2 “Società dell’informazione” per tutte quelle spese di competenza e rendicontabili a carico del FESR, 2.124.368,00 € con i fondi a disposizione della misura 3.1 “Organizzazione del sistema dei servizi per l’impiego” per le spese di competenza e rendicontabili a carico del FSE, e 167.820,00 € a valere sul cofinanziamento statale a favore della Regione Puglia.

3° RAPPORTO SULL’INNOVAZIONE NELLA REGIONE PUGLIA

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4.2 I progetti finanziati nell’ambito della Misura 6.2, azione c), bando “Iniziative a sostegno del sistema delle Autonomie Locali”

4.2.1 I progetti ammessi a finanziamento definitivo: caratteristiche e profilo

Il bando “Iniziative a sostegno del sistema delle Autonomie Locali” ha consentito ai comuni pugliesi di presentare progetti in grado di facilitare l’accesso e l’uso dell’ICT - da parte dei cittadini, delle imprese e della PA – in coerenza con il Piano Regionale per la società dell’informazione. In particolare, i 18 progetti ammessi a finanziamento definitivo fanno riferimento alla “Diffusione della Conoscenza nella Comunità dei Cittadini”, all’“Innovazione della Pubblica Amministrazione” e al “Sostegno delle identità e dei sistemi d’impresa locali”. Nel mese di Gennaio 2004 la Regione Puglia, con il supporto del CRC Puglia, ha fornito ai Comuni capofila dei progetti, lo schema di modello per la redazione della progettazione esecutiva. Successivamente alla data ultima segnalata dal responsabile di misura per la presentazione della progettazione esecutiva, il CRC Puglia ha svolto un’attività di verifica dei progetti per accertare la completezza degli stessi e della documentazione formale fornita. Il 2 settembre 2004 è stato pubblicato, sul Bollettino Ufficiale della Regione Puglia, la deliberazione di Giunta Regionale (4 agosto 2004 n. 1093) riguardante l’approvazione dello schema di Convenzione, atto idoneo a regolare i rapporti economici e giuridici tra la Regione Puglia e l’Ente destinatario del cofinanziamento. Oltre alla verifica del CRC, i progetti sono stati esaminati anche dal Centro Tecnico della Rupar della Regione Puglia, al fine di verificare la congruenza degli interventi con la Rupar Puglia a cui era richiesta l’adesione da parte di tutti gli enti partecipanti. La Regione Puglia, quindi, ha richiesto ai progetti di apportare le eventuali necessarie modifiche al fine di procedere all’erogazione del finanziamento. Alla data del 28 febbraio 2005 la Regione ha finito l’istruttoria di otto progetti, di sette è stata fatta anche la determina di impegno, mentre tre progetti hanno firmato anche la convenzione. Soltanto in un caso si è potuti procedere alla liquidazione di una prima anticipazione. Per dieci progetti è ancora in corso l’istruttoria.

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I progetti

Tabella 3 – Progetti ammessi a finanziamento Comuni partecipanti

Ente Proponente Progetto BA BR FG LE TA

Comunità Montane Importo progetti

Comune di Brindisi Rete unitaria 14 € 2.471.500

Comune di Carlantino Dauniavalley 28 1 € 2.500.000

Comune di Casarano Sal.go 15 € 1.922.650

Comune di Fasano Portale territoriale 4 € 686.770

Comune di Foggia Faro 19 1 € 1.278.000

Comune di Gallipoli Siti 18 € 1.700.000

Comune di Gioia del Colle Murgia-net 13 € 1.894.080

Comune di Lecce Iter-net 18 € 2.500.000

Comune di Lucera Sosia 11 € 535. 000

Comune di Maglie Mosaic 30 € 2.322.000

Comune di Manduria Cittadini e PA 2 2 € 637.500

Comune di Martina Franca Itria2net 4 1 € 1.471.562,25

Comune di Modugno Pixel 2 € 200.000

Comune di Noicattaro Sud-est barese 8 € 2.366.781

Comune di San Ferdinando I.d.a. 5 3 € 5.109.497,99

Comune di Taranto Contest 25 € 1.930.000

C.M. del Gargano Si Gargano 15 1 € 2.303.490

Comune di Bari Memoria e conoscenza 13 € 2.499.844,80

Fonte: Elaborazioni CRC Puglia su dati Regione Puglia

3° RAPPORTO SULL’INNOVAZIONE NELLA REGIONE PUGLIA

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Il progetto del Comune di Brindisi: La Rete Unitaria del Sistema della P.A. della Provincia di Brindisi La realizzazione del progetto permetterà a cittadini ed imprese di utilizzare servizi specifici in forza dei quali beneficeranno di una netta riduzione dei tempi di gestione delle proprie pratiche mentre gli utenti interni alle singole amministrazioni avranno a disposizione uno strumento che consentirà un incremento di produttività, con una ricaduta positiva in termini di immagine verso l'utenza esterna. Il progetto proposto è stato opportunamente elaborato per: la creazione di 1 internet point per ciascun Comune aderente al progetto con l’obiettivo di raggiungere 1.000 utenze annuali minime per ogni punto; il coinvolgimento di 30 istituti scolastici nella realizzazione di un portale dedicato; la connessione alla Rupar del 100% degli enti coinvolti dall’iniziativa progettuale ed omogeneizzazione della dotazione di hardware e software e delle infrastrutture minime di connessione alla rete; la realizzazione di reti intranet comunali e sistemi integrati. Sarà resa, inoltre, disponibile la fruizione e l’uso del portale “e-democracy” per consentirne l’utilizzo ad almeno 20.000 visitatori annuali; verranno ridotti i tempi di immissione, aggiornamento e recupero di informazioni relative a pratiche, utenti, leggi, appalti, ecc. Infine ogni ente coinvolto nel progetto utilizzerà il protocollo informatico, la firma digitale e l’automazione dei processi secondo gli standard previsti dal Cnipa.

Il progetto del Comune di Carlantino: Daunia Valley Il progetto Daunia Valley, oltre a favorire la diffusione delle nuove tecnologie tra cittadini, imprese e Pubblica Amministrazione, si pone l’ulteriore obiettivo di costruire una rete virtuale in grado di realizzare un sistema integrato della Daunia. Tale sistema sarà reso possibile dagli Enti locali, soggetti interessati ad interagire e ad integrarsi con l’intero tessuto socio economico provinciale, in particolare con università, centri di ricerca, scuole, Camere di Commercio, Consorzi di sviluppo industriale. Questo percorso permetterà non soltanto di abbandonare il concetto di Sistema produttivo locale in favore di un Sistema Dauno a carattere provinciale, ma anche di accorciare le distanza tra cittadini, aziende e Pubblica Amministrazione in modo da poter accelerare scambi di risorse ed informazioni. Per favorirne l’attuazione sarà necessario un coordinamento tra gli attori presenti sul territorio affinché dal necessario coordinamento possa concretizzarsi una piattaforma tecnologica unica che possa fungere da mezzo di comunicazione e interscambio di informazioni e dati tra tutti i soggetti partecipanti. Daunia Valley, nella realizzazione delle proprie linee di azione, si integrerà con il progetto di e-government Care, promosso dall’Amministrazione provinciale di Foggia e con il progetto In…form@ della CCIAA di Foggia.

Il progetto del Comune di Casarano: Sal.Go. Il progetto Sal.Go. intende apportare un miglioramento nella comunicazione fra istituzioni e cittadini, dedicando particolare attenzione ai fruitori dei servizi offerti dalle Pubbliche Amministrazioni, ai giovani, agli studenti e agli anziani, sensibilizzando la conoscenza della Ict affinché sia sviluppato l’accesso e l’uso delle tecnologie della informazione. Sarà agevolata la diffusione, il consolidamento e l’implementazione di modelli intranet all’interno delle Amministrazioni locali, affinché possa essere garantita l’effettiva interoperabilità all’interno delle organizzazioni pubbliche. Attraverso tale percorso sarà possibile dar vita a processi di semplificazione e miglioramento organizzativo. Il livello di organizzazione della domanda di sviluppo locale sarà implementato - rafforzando ogni soluzione diretta a fare sistema - anche mediante l’utilizzo di strumenti di concertazione socio-economici, istituzionali e di cooperazione tecnologica, sostenendo lo sviluppo delle risorse economiche endogene al territorio di riferimento.

I progetti

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Le attività previste, vale a dire la creazione dei contenuti piuttosto che la realizzazione di piattaforme (portali), si pongono come prosecuzione di quelle attività già realizzate con la misura 5.3 del POP 94-99, che ha permesso l’implementazione di un SUAP comprensoriale e come completamento delle azioni programmate nel progetto “Apulie-government.

Il progetto del Comune di Fasano: Portale Territoriale Intercomunale Il progetto “Portale Territoriale Intercomunale” permetterà - attraverso l’utilizzo delle nuove tecnologie - l’erogazione di servizi innovativi strettamente connessi sia al miglioramento della qualità di vita dei cittadini sia alle esigenze di sviluppo socio-economico del Sistema produttivo locale del Comune di Fasano e delle altre Amministrazioni comunali coinvolte. La realizzazione di uno snodo digitale intercomunale potrà fungere da centro di raccolta e distribuzione di informazioni e servizi al fine di migliorare l'efficienza delle istituzioni e facilitare il collegamento tra cittadini, sistema delle imprese e Pubblica Amministrazione, per un rapporto basato sulla trasparenza, sulla reciprocità ed "interattività" delle relazioni. La presenza nel partenariato di soggetti istituzionali, come l’Associazione degli Industriali della Provincia di Brindisi e il Ministero per i Beni e le Attività Culturali-Soprintendenza per il Patrimonio storico artistico, contribuirà, inoltre, alla valorizzazione del patrimonio produttivo del territorio, offrendo soluzioni ed applicazioni innovative rivolte alle imprese e alla comunità dei cittadini. Ciò consentirà di aprire una vetrina qualificata sul patrimonio artistico-culturale locale, che non può non avere una ricaduta turistica sul territorio.

Il progetto del Comune di Foggia: Faro Il Progetto Faro rappresenta un’azione integrata per le Amministrazioni, le imprese ed i cittadini. La realizzazione consentirà - in tempo reale - la redazione, la pubblicazione e l’accesso remoto all’informazione per gli addetti ai lavori, nonché percorsi di alfabetizzazione telematica sia dei funzionari della PA che dei cittadini. Cuore del progetto è la creazione di un laboratorio intercomunale per la diffusione della conoscenza della SI. L’obiettivo consiste, quindi, nel favorire un accesso più ampio e partecipato alle opportunità legate alla S.I. da parte dell’intera Comunità dei Cittadini e nel migliorare l'efficienza operativa interna delle singole amministrazioni anche alla luce dei rapidi mutamenti istituzionali indotti dalla normativa sul decentramento amministrativo e dalla rapidissima evoluzione tecnologica ed organizzativa di sistemi ed apparati basati sulle ICT. La costituzione del laboratorio intercomunale, inoltre, favorirà un alto livello di interconnessione fisica ed informativa tra le Amministrazioni coinvolte, dando vita ad un circuito operativo teso alla valorizzazione delle proprie esperienze, delle proprie specificità territoriali e della propria cultura.

Il progetto del Comune di Gallipoli: S.I.T.I. – Sistema Informativo Turistico Innovativo Il progetto intende creare - attraverso l’utilizzo delle applicazioni multimediali e delle ICT - un accrescimento del livello di innovazione dei sistemi produttivi locali esistenti, rafforzando le strategie di cooperazione tecnologica, produttiva e di mercato. Ulteriore obiettivo consiste nel portare a conoscenza del pubblico turistico e locale il patrimonio territoriale e le possibilità di svago. In particolare, attraverso percorsi multimediali e virtuali, fruibili attraverso chioschi e terminali interattivi, si renderà possibile la conoscenza della storia, dell’arte e della natura locali in qualunque momento e orario, a chiunque ne faccia richiesta. I contenuti informativi verranno erogati attraverso un sistema di comunicazione snodato su vari livelli e sviluppato su diversi canali, dalle immagini al video interattivo. L’area attrattivo-turistica interessata alla promozione sulla rete telematica di immagini e risorse turistiche è rappresentata dal territorio gallipolino e dall’Unione dei Comuni di Alliste, Racale, Taviano e Melissano. Realizzando tali iniziative si intende supportare la

3° RAPPORTO SULL’INNOVAZIONE NELLA REGIONE PUGLIA

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crescita dell’economia del sistema locale attraverso la valorizzazione del patrimonio turistico-culturale.

Il progetto del Comune di Gioia del Colle: MurgiaNet Il progetto prevede il potenziamento dell’accesso pubblico a internet ed il miglioramento delle infrastrutture tecnologiche di rete dei Comuni. Il progetto punta alla creazione di una piattaforma comune alle varie Amministrazioni dell’aggregazione, su cui costruire le architetture di sistema per realizzare la piena interoperabilità tra Comuni, Province e Regione e tra l’insieme degli enti locali pugliesi e la rete nazionale delle PA. In tal modo si otterrà l’interoperabilità e l’interscambio di dati e servizi tra i circa 25 punti di accesso distribuiti in tutto il territorio interessato dal progetto. Le azioni consisteranno nell’installazione di web point in luoghi strategici e presidiati del territorio per favorire in generale la cultura dell’Ict e nell’adeguamento delle infrastrutture tecnologiche di rete dei Comuni per favorire un processo di integrazione e di interoperabilità con la Regione - attraverso la Rupar - e la PA centrale ed allo stesso tempo porre così i presupposti per l’erogazione via Web dei servizi alla Comunità dei Cittadini. Inoltre, ulteriore obiettivo del progetto è anche il consolidamento e lo sviluppo della rete degli Sportelli Unici per le attività produttive degli Enti del Distretto Industriale Murgiano e la diffusione della firma digitale, tramite smart card.

Il progetto del Comune di Lecce: ITER-Net Il Progetto ITER-Net intende creare le condizioni per aumentare l’efficienza e la qualità della Pubblica Amministrazione Locale, realizzando nuove infrastrutture e costruendo processi di interoperabilità tra gli enti locali. Si punta, inoltre, a favorire la diffusione della conoscenza nella Comunità dei Cittadini, tendendo cosi ad eliminare le barriere causa del digital divide. Un ulteriore obiettivo è rappresentato dall’utilizzo delle tecnologie informatiche e della rete Internet per favorire la promozione e sviluppo del territorio mediante un Portale di Marketing Turistico Territoriale. Sarà creato un Centro Servizi finalizzato alla gestione ed alla amministrazione di servizi previsti dal progetto, al supporto all’utenza rappresentata da dipendenti degli enti locali, cittadini ed imprese operanti sul territorio. Attraverso il Portale di Marketing Turistico Territoriale sarà attuata la promozione di luoghi di interessi turistici, di prodotti tipici del territorio e di tradizioni popolari, manifestazioni ed iniziative sul territorio. Tale portale ospiterà vetrine delle singole aziende ed imprese artigiane operanti sul territorio dei Comuni aderenti al progetto, creando cosi le condizioni per presentare la propria produzione e promuoverne la vendita.

Il progetto del Comune di Lucera: Sosia Attraverso il progetto Sosia si intende creare un portale unico del territorio attraverso il quale erogare servizi ai cittadini – ponendo la necessaria attenzione alle fasce deboli della popolazione – alle imprese e alle PA. All’interno del territorio interessato dall’iniziativa saranno creati dei punti di accesso e di consultazione, e servizi avanzati come l’e-learning e l’e-commerce. E’ previsto, inoltre, un processo di reingegnerizzazione dei comuni dell’aggregazione oltre al sostegno alle amministrazioni per lo sviluppo dello sportello unico. L’obiettivo del progetto consiste, quindi, nel dare l’avvio ad una rivoluzione nella cultura organizzativa della PA che favorisca il passaggio da una amministrazione verticale e segmentata ad una amministrazione orizzontale, orientata al servizio e nell’offrire alla comunità dei cittadini un sistema informativo integrato che permetta alle diverse amministrazioni di interagire, scambiandosi documenti ed informazioni in modo da presentarsi come un unico interlocutore ed erogatore di servizi. Si favorirà, inoltre, la maturazione di

collaborazioni tra diversi soggetti, facendo perno su tutte le forze produttive e culturali del territorio. Infine, attraverso gli sportelli unici sarà sostenuto il tessuto delle piccole e medie imprese, con vantaggi derivanti dalla diminuzione delle lentezze burocratiche e, tramite

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l’attivazione di specifici sportelli in tutti i comuni, saranno erogati servizi di e-commerce, incentivi all’autoimprenditoria e consulenza ai finanziamenti.

Il progetto del Comune di Maglie: Mos@ic Il progetto Mos@ic prevede la creazione di una infrastruttura telematica integrata volta alla gestione, valorizzazione e sviluppo del territorio e delle identità locali. Per l’attuazione ci si avvarrà dell’integrazione che l’intervento presenta con le iniziative di tipo informatico e telematico avviate dalle Amministrazioni. In particolare, l’iniziativa progettuale si pone l’obiettivo di realizzare ed implementare quegli strumenti telematici che consentano di accrescere l’efficienza e l’efficacia delle Amministrazioni Locali nella gestione delle risorse territoriali. A tal fine il progetto si propone di dotare le Amministrazioni di un Sistema Informativo Territoriale per la gestione del catasto delle strade, del catasto infrastrutture e degli insediamenti produttivi e di fornire nel contempo strumenti operativi per le imprese locali mettendo loro a disposizione servizi telematici finalizzati alla cooperazione ed alla utilizzazione di risorse condivise. Infine, nell’ambito dell’azione di valorizzazione delle risorse locali, è previsto uno specifico intervento teso a promuovere la conoscenza delle identità storico - artistiche locali, realizzato attraverso una rete di punti che rendano disponibili via WEB eco-musei virtuali, percorsi guidati, approfondimenti e ricostruzioni virtuali del patrimonio culturale presente nei comuni componenti l’aggregazione.

Il progetto del Comune di Manduria: Cittadini e PA nella SI Con la realizzazione del progetto “Cittadini e PA nella SI” si intende sperimentare un approccio innovativo di interazione tra la comunità dei cittadini e il mondo della Pubblica Amministrazione attraverso l’utilizzo dei nuovi strumenti offerti dalla società dell’informazione. Per fare questo si darà vita ad una rete basata su internet points e su un apposito laboratorio permanente di idee che consentiranno di avviare processi di alfabetizzazione informatica della popolazione, incentivando lo spirito propositivo del cittadino e garantendo la partecipazione diretta alla definizione di strategie di sviluppo del territorio. La realizzazione di un laboratorio permanente di promozione delle risorse culturali e del potenziale eno-gastronomico dell’area creerà sinergie tra l’iniziativa e altri strumenti di programmazione prevalentemente incentrati sul rinnovamento del sistema agricolo ed artigianale (Patto Territoriale Specializzato per l’Agricoltura, PIT n.8, LEADER Plus, Piano e-government). L’obiettivo, quindi, consiste nell’istituire e consolidare un “sistema locale” che sia in grado di sfruttare strategicamente le risorse esistenti sul territorio: la propositività e le idee dei cittadini, oggi acquisibili tramite gli strumenti offerti dall’ICT; le risorse culturali possedute dai singoli comuni; il turismo eno-gastronomico, che non è ancora riuscito ad affermarsi con convinzione sia per l’assenza di un adeguato marketing territoriale, sia per la mancata organizzazione dell’offerta.

Il progetto del Comune di Martina Franca: Itria2net L’obiettivo principale del progetto consiste nel rendere la Pubblica Amministrazione motore delle comunità di cittadini e imprese attraverso tre direzioni: diffusione della conoscenza nella Comunità dei Cittadini; innovazione della Pubblica Amministrazione; sostegno delle identità e dei sistemi d’impresa locali. Tramite i servizi erogati dal progetto sarà possibile consultare on line visure, atti, bandi, concorsi e appalti della Pubblica Amministrazione; prelevare in formato elettronico la modulistica per l’espletamento di molte procedure amministrative; pagare numerose tasse. Per rendere più efficace l’operatività delle singole amministrazioni si opererà a diversi livelli: dalla diffusione di servizi di base – attraverso e-mail e accesso al Web - al supporto della cooperazione degli Enti e Amministrazioni per favorire l’interscambio di informazioni e documentazioni secondo iter di processi ottimizzati, come il workflow e la gestione documentale; dalla semplificazione di processi e modalità di pagamenti di servizi fino a nuove forme di lavoro mobile, da dedicare in particolare alle donne. Infine, l’azione di sostegno a favore del sistema d’imprese locali sarà effettuata attraverso la creazione di un portale commerciale per la microimpresa, con l’obiettivo di

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sviluppare, attraverso il Web, quelle piccole realtà artigiane che hanno difficoltà ad emergere al di fuori del contesto territoriale in cui sorgono.

Il progetto del Comune di Modugno: Pixel Il Percorso Innovativo per gli Enti Locali si propone di agevolare la diffusione della conoscenza informatica e tecnologica tra i cittadini dei comuni di Modugno e di Bitetto, attraverso l’implementazione di un “Ufficio comune per la diffusione della conoscenza informatica e tecnologica” tramite il quale si realizzerà una Net City collegata in rete ad un Internet Point e alle scuole dei due Comuni. La Net City e l’Internet Point costituiranno uno spazio virtuale all’interno del quale i cittadini potranno utilizzare le tecnologie ICT per diversi scopi: dal semplice utilizzo della posta elettronica all’attività di ricerca per studio e svago, dall’accesso a siti per raccogliere informazioni ed effettuare transazioni, fino ad adempimenti burocratici ed amministrativi. I risultati di Pixel, raccolti anche attraverso un’analisi di customer satisfaction, saranno presentati in un workshop finale. La strategia dell’intervento, mira ad attuare un progetto che sappia agire su due distinti fronti di azione: coloro i quali non hanno mai avuto nessun tipo di approccio alle conoscenze informatiche, anziani, disabili ancora all’oscuro delle enormi potenzialità della tecnologia contemporanea, donne fuori da contesti lavorativi; coloro i quali conservano una propensione all’apprendimento della "quarta conoscenza” ma non riescono a individuare una efficace via di approfondimento, giovani che non possiedono un PC, famiglie svantaggiate, lavoratori desiderosi di elevare la propria esperienza. In definitiva la strategia adottata da Pixel tende alla diffusione della società dell’informazione presso la comunità dei cittadini in maniera da creare le basi reali e durature per la futura crescita sociale ed economica del territorio.

Il progetto del Comune di Noicattaro: Sud est barese Nell’elaborazione del progetto si è tenuto conto di una molteplicità di fattori che, da un lato, hanno determinato le scelte di investimento ritenute imprescindibili, dall’altro hanno spinto i Comuni a valutare gli interventi essenziali ai fini dell’avvio dell’azione di diffusione della società dell’informazione. E’ stato, quindi, predisposto un piano di interventi che ha tenuto in considerazione le enormi opportunità che la tecnologia dell’informazione e della comunicazione offre, e lo svantaggio del digital divide tra aree sviluppate ed aree povere ed in particolare nelle fasce della popolazione più deboli, come gli anziani, le casalinghe e i disabili. L’iniziativa mira, quindi, alla realizzazione di interventi che favoriscano l’alfabetizzazione di tutti i gruppi sociali, anche svantaggiati e marginali, mediante l’accesso pubblico ai servizi telematici, tramite l’installazione di Web point in strutture aperte come le biblioteche, le associazioni culturali o del terzo settore. Ulteriori obiettivi consistono nel: creare le condizioni tecniche e organizzative per favorire l'integrazione e la fruizione in rete dei patrimoni informativi dei localismi produttivi e culturali dell’area territoriale interessata; realizzare il portale del terzo settore per consentire una gestione integrata delle informazioni e delle risorse presenti sul territorio dando vita ad una comunità virtuale in cui i vari attori della PA, le associazioni, le aziende no profit, le famiglie e i soggetti svantaggiati possano condividere informazioni e servizi in modo immediato e interattivo, fruendo di tutte le possibilità e le potenzialità offerte dalla rete internet.

Il progetto del Comune di San Ferdinando di Puglia: Innovazione Digitale Aufidus (I. D. A.) L’iniziativa si pone l’obiettivo di elevare e rendere omogeneo il grado di innovazione tecnologica ed informatica delle singole amministrazioni locali, cosi da poter agevolare lo sviluppo del tessuto sociale e produttivo distrettuale. Il punto di forza del progetto è rappresentato dalla costituzione di un centro servizi distrettuale attraverso il quale saranno erogati servizi di tipo informativo, interattivo e di interesse per le varie categorie di utenti come le imprese, le associazioni e le scuole. Il centro servizi, inoltre, potrà fornire l’adeguato potenziamento dei servizi della singola amministrazione locale in una logica di rete interistituzionale attraverso cui veicolare ed integrare

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le informazioni in possesso di ciascun ente coinvolto. Gli interventi di diffusione e circolazione delle informazioni e di promozione della cultura informatica al maggior numero dei cittadini saranno diffusi anche attraverso operazioni come la creazione di internet points e di un sistema integrato di accesso alle biblioteche comunali. Inoltre, i nuovi strumenti rappresentati da firma digitale, protocollo informatico, sistema integrato di tele-controllo e progetto gis-catasto, introdurranno modalità nuove di lavoro rispetto all’uso di tradizionali strumenti di gestione dei servizi amministrativi, di sicurezza e di gestione delle informazioni territoriali sia tecniche sia demografiche, e pertanto innoveranno anche le competenze professionali dei dipendenti pubblici. Infine, all’interno della proposta presentata si realizza l’ulteriore obiettivo delle pari opportunità intese come possibilità e capacità, non solo per le donne, ma anche per tutti i soggetti svantaggiati, di accedere alle informazioni, partecipare alla vita politica e sociale, ricercare le possibilità di emancipazione nei diversi settori della vita sociale e politica.

Il progetto del Comune di Taranto: Con.Te.St. Attraverso questa iniziativa ci si propone di accrescere tra gli attori progettuali i livelli di consapevolezza e la conoscenza del territorio al fine di agevolare la definizione delle politiche di intervento e la comunicazione interistituzionale. L’obiettivo, pertanto, consiste nel sostenere i processi di pianificazione strategica dello sviluppo così da favorire la concertazione fra enti, la competitività territoriale, la diffusione delle tecnologie informatiche e telematiche. Il progetto Con.Te.St. si avvarrà della realizzazione di una infrastruttura tecnologica adeguata a consentire, alla Pubblica Amministrazione locale dell’area provinciale di Taranto, l’esercizio del nuovo e più complesso ruolo strategico di attori dello sviluppo attribuito dalle politiche del decentramento, mediante la condivisione di metodologie e strumenti per la cooperazione territoriale, la programmazione ed il controllo. Tale infrastruttura consentirà ai Comuni proponenti di fruire di un insieme di servizi telematici che favoriranno la promozione dello sviluppo locale ed il coinvolgimento degli ulteriori attori dello sviluppo - come i cittadini e i policy makers - fornendo loro gli strumenti necessari per la partecipazione alla concertazione delle politiche di sviluppo e per accedere agevolmente ai servizi innovativi disponibili in rete o predisposti ad hoc dalla Pubblica Amministrazione.

Il progetto della Comunità montana del Gargano: S.I. Gargano L’iniziativa della Comunità montana del Gargano è finalizzata alla realizzazione di interventi che favoriscano l’alfabetizzazione di tutti i gruppi sociali, anche svantaggiati, mediante l’accesso pubblico ai servizi telematici attraverso l’installazione di web points. Ulteriore obiettivo è rappresentato dal potenziamento tecnologico della Pubblica Amministrazione locale attraverso il quale sarà possibile garantire l’implementazione dei servizi offerti dai progetti di e-government e dalla Rupar. Il raggiungimento degli obiettivi permetterà, in tal modo, l’accesso ad una rete diffusa di postazioni internet sul territorio da parte della comunità dei cittadini; migliorerà l’efficienza operativa interna delle singole amministrazioni favorendo l’integrazione tra i servizi di diverse amministrazioni in modo da ottimizzare la produzione di atti amministrativi; infine agevolerà l’accesso telematico degli utilizzatori finali ai servizi della PA. Si prevedono inoltre: la fruizione in rete dei patrimoni informativi dei localismi produttivi dell’area del Gargano e tutte le informazioni individuate costituiranno gli elementi di base per la definizione dei piani strategici di sviluppo e di marketing territoriale; la realizzazione di un portale del terzo settore, attraverso il quale la comunità virtuale che si verrà a creare, formata dagli attori della PA, dalle famiglie e dalle associazioni, potra condividere informazioni e servizi in modo immediato e interattivo, fruendo di tutte le possibilità e le potenzialità offerte dalla rete internet.

Il progetto del Comune di Bari: Memoria è-e conoscenza Attraverso il progetto “Memoria è-e conoscenza” si vuole sostenere e consolidare il processo di sviluppo della società dell’informazione in Puglia, dando vita a sinergie con altri interventi a favore

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delle Amministrazioni Comunali proponenti quali: il progetto Apulie, il Progetto Integrato Territoriale N.3, il progetto Scatel che renderà disponibile le componenti per la realizzazione della cooperazione applicativa ed il progetto Rupar-Puglia per la realizzazione della connettività delle organizzazioni pubbliche. L’obiettivo dell’iniziativa consiste nella realizzazione di: un Museo dell’identità del territorio; un Comitato di Coordinamento tra i SUAP dei Comuni partecipanti al progetto e di un Network tra i soggetti interessati dalla funzionalità dello Sportello Unico; un’infrastruttura tecnologica di erogazione del servizio di marketing territoriale da integrare nel Centro Servizi Apulie. Infine, nell’ambito della sensibilizzazione di massa a favore dell’utilizzo delle nuove tecnologie, il progetto prevede la realizzazione di giornate informative rivolte ai giovani, e l’istituzione di un premio per le migliori idee nel campo dell’ICT.

4.3 I progetti finanziati nell’ambito della Misura 6.2, azione c), bando “Iniziative a sostegno del sistema delle imprese e professioni”

Al bando “Iniziative a sostegno del sistema delle imprese e professioni” hanno risposto numerosi ordini professionali e associazioni di categoria del territorio pugliese che hanno presentato progetti per un importo totale di circa 51 M€, con una richiesta di contributo pubblico pari a circa 34,6 M€, coperto dalla Regione Puglia a valere sui fondi Por Puglia 2000-2006, con lo stanziamento iniziale previsto di 24 M€ e dalla recente integrazione (Del. G.R. n. 1095/2004). Al mese di ottobre si è già conclusa l’istruttoria per 25 proposte di progetto su 29 ammesse a finanziamento, per un costo totale di investimento di 47.487.000 € e con la richiesta di un contributo di 29.300.000 € con l’assegnazione provvisoria di contributi per 28,891 M€. I progetti presentati hanno interessato la realizzazione di infrastrutture di rete e servizi infotelematici avanzati che saranno a disposizione degli associati e, nell’ambito dei dati di utilità pubblica, anche ai cittadini e sono stati presentati da 17 associazioni datoriali, 7 ordini professionali e 2 consorzi d’imprese. La fase istruttoria è stata già conclusa ed è già partita la fase operativa per la realizzazione degli interventi. Lo schema di convenzione tra la Regione Puglia e i beneficiari è stato adottato dalla Regione con delibera GR n. 1093 del 4 agosto 2004. Di seguito si riporta una tabella con i 25 progetti per i quali si è conclusa la fase di istruttoria.

Tabella 4 – Elenco progetti (segue) PROPONENTE PROGETTO

Associazione degli Industriali Bari Apulian Industries Comunity

ANCE Puglia C.R.I.S.E.D.

Lega Regionale delle Cooperative Puglia Legacoop Puglia in rete

Confapi Puglia CONFAPINRETE

Confesercenti Puglia Puglia in rete

ASSOPIM Altamura ASSOPIM ON LINE

Confartigianato Puglia P.ER.SE.O.

UNCI Puglia E-COOP e SERVIZI ON LINE

I progetti

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Tabella 5 – Elenco progetti

PROPONENTE PROGETTO

UIMEC-UIL Altamura Il Portale WEB degli agricoltori pugliesi

Associazione degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della Puglia ARCH ON-LINE

Ordine dei Farmacisti della prov. BA Farmacisti Network

Consorzio Costellazione Apulia Avanzare

CNA Puglia @asso_net

CIMO-ASMD Puglia 626 NET:La Telemedicina

Federazione Regionale Agronomi e Forestali Puglia VIRIDIA

Collegio dei Geometri geometri2netpuglia

Associazione Regionale Allevatori della Regione Puglia i-Cow

C.I.A. Bari S.C.I.A.-net

A.P.I.M.A. Salento AGRO-NET

Ordine Medici Chirurghi e Odontoiatri prov. Lecce Health net-community

Fed. Reg. Ingegneri Puglia e-Virtual Community Network

Consorzio Puglia DOC Puglia DOC Net-Community

Confimprese Puglia Business web assistant

Ass. Inter. Olivicoltori Puglia ASS.I.OLIVI Multimedia

Confcommercio Puglia INCOM

Fonte: Elaborazioni CRC Puglia su dati Regione Puglia

4.3.1 I servizi offerti La Regione Puglia, (nello specifico l’Ufficio 2° - Promozione ed Associazionismo dell’Assessorato ICA – Settore Artigianato), con il supporto di Tecnopolis Csata S.c.r.l., ha condotto una analisi sui servizi offerti dai 25 progetti di cui di seguito sono riportati i risultati. I servizi sono stati divisi in due diverse classi: servizi di base e servizi avanzati, per ognuno di essi è stata fatta una breve descrizione che riporta anche il numero di proposte che lo utilizzano.

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Servizi di base

Gestione Banca dati

Videoconferenza

Formazione a distanza

Consulenza a distanza

Gestione documenti

e-business

Commercio elettronico

Finanza agevolata

Firma digitale

Gestione conoscenza

Marketing territoriale

Motore di ricerca

Vetrina elettronica

Gestione contenuti

Call center digitale

Gestione relazione clienti

Gestione risorse umane

Applicazioni vocali

Borsa lavoro

Archiviazione Ottica

Protocollo informatico

Comunicazione satellitare

Georeferenzazione aziende

e-procurement

Autovalutazione

Supporto Decisioni

Sistema Esperto

Telemedicina

Benchmarking

e-mail certificata

Tecnologie avanzate

Meteo

Banca del sapere

Fidelity card

Web Semantico

Ontologie

Intelligenza artificiale

Font

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Servizi di base offerti Tutte le proposte prevedono la creazione di una net-community fra i propri iscritti collegabili in rete via internet al fornitore di servizi. I servizi di base proposti si possono dividere in due categorie principali: servizi di natura informativa e servizi “più articolati”. I servizi di natura informativa sono di natura unidirezionale: l’utente finale può solo prendere visione delle informazioni presentate. Tale tipologia di servizi è simile ai servizi di natura informativa che si trovano in quasi tutti i siti internet (presentazione del sito, informazioni utili all’utente generico, a volte news di varia natura, etc.) e l’utente finale vi può accedere liberamente. Ovviamente, il contenuto e il livello di informazione “libera” è legata alla tipologia del proponente e alle decisioni prese dall’erogatore del servizio. I servizi di base “più articolati” sono utilizzabili solo dagli utenti iscritti per cui la creazione di una base di dati degli iscritti, cui potranno accedere tutti gli iscritti, è il primo servizio di base fornito agli utenti finali. Ovviamente, le informazioni contenute nella base dati saranno gestite dal fornitore di servizi nel rispetto della normativa vigente. La possibilità di accedere alla base dati degli iscritti è la base per la gestione di un sistema di e-mail integrato non solo da gestore del sistema ad utenti finali ma da utente ad utente con la possibilità da parte dei fruitori di selezionare sottosistemi di utenti con cui scambiare messaggi. Il servizio F.A.Q. è previsto in tutte quante le proposte e a seconda del contenuto che il gestore del servizio vuol porre nel servizio, tale servizio può essere libero o dedicato agli utenti iscritti. Il servizio FORUM è previsto in tutte quante le proposte e mediamente prevede sezioni aperte agli utenti occasionali e sezioni per soli iscritti. La Videoconferenza è classificata come servizio di base in quanto la tecnologia Hw/Sw per la creazione di un tale servizio è ormai matura e facilmente accessibile. Una delle caratteristiche del servizio di videoconferenza offerto è la multi-utenza per cui è necessario installare nella sede centrale un software specifico per la multi-utenza e presso gli utenti finali oltre alle periferiche hardware (web-cam e microfono) il software plug-in per l’accesso al servizio. I servizi classificati come News, Newsletter, Sondaggi, “Accesso a Documenti” sono previsti da quasi tutte le proposte; il contenuto innovativo del servizio dipende dalla tipologia del proponente e dalle sue scelte. Il servizio Gestione Banche Dati è previsto in quasi tutte le proposte. Quando si parla di banca dati è necessario puntualizzare che la gestione di una banca dati può avvenire a tre livelli:

1. Il livello elementare è puntare ad una banca dati già esistente e pubblica; tale accesso non viene di fatto definito servizio in quanto l’utente può accedere in maniera autonoma alla stessa; il valore aggiunto che viene fornito in questo servizio è l’analisi da parte del fornitore del servizio delle banche dati esistenti e a volte sconosciute all’utente finale e una puntale indicazione delle modalità di accesso alla banca dati.

2. Il secondo livello è la creazione da parte del gestore del servizio di una o più banche dati specifiche (es. banca dati degli iscritti), cui l’utente finale iscritto può accedere per utilizzarne i dati. Quasi tutte le proposte prevedono la creazione e gestione di tali banche dati. Ovviamente, il contenuto delle stesse è specifico per ciascun proponente.

3. Il terzo livello nel servizio “Gestione Banche Dati” consiste nel dare la possibilità all’utente finale di poter inserire in maniera guidata dati propri nella specifica banca dati. Tale possibilità è prevista in varie proposte.

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Servizi avanzati offerti Nella descrizione dei servizi avanzati offerti è necessario dividere i servizi che si ritengono avanzati da un punto di vista di contenuto, dai servizi avanzati che richiedono applicazioni software specifiche. I servizi avanzati sono aggregati per tipologia e descritti in maniera puntuale. Nella descrizione degli stessi si tiene conto della differenza sopra citata.

1. Gestione Documenti: parliamo di servizio Gestione Documenti quando all’utente viene data la possibilità di inserire e modificare nel sito propri documenti. Non rientra nel servizio la possibilità di inviare via posta elettronica come allegati dei documenti e la lettura di documenti immessi dal fornitore del servizio. Annesso al servizio Gestione Documenti è il servizio “Protocollo informatico”: il servizio Gestione Documenti con annesso il “Protocollo informatico” è previsto in tredici proposte e richiede l’acquisto o la progettazione di software specifici;

2. Gestione della conoscenza: il servizio di Gestione della conoscenza è presente in otto proposte; tuttavia il significato che viene dato a tale termine risulta variegato rispetto al significato classico della tecnologia di Gestione della conoscenza quale si trova nella letteratura scientifica. Infatti in alcune proposte il servizio è legato alla generazione di un sistema per la creazione di “Motori di ricerca” all’interno del sito, mentre in altre proposte viene legato ad un concetto di gestione della conoscenza in maniera molto più generale;

3. Consulenza a distanza : il servizio di Consulenza a distanza previsto in sedici proposte rientra tra i servizi definiti “di contenuto”. Infatti la consulenza con l’esperto potrà avvenire off-line tramite la posta elettronica e on-line tramite i servizi di videoconferenza. Anche se la richiesta di consulenza sarà possibile tramite il sito, tale servizio rientra nei servizi di base offerti normalmente dai siti nella rete;

4. Commercio elettronico: il servizio di Commercio elettronico è previsto in undici proposte. Uno spazio virtuale viene assegnato agli utenti iscritti con installata una piattaforma di Commercio elettronico. Tale spazio viene gestito autonomamente dai singoli utenti finali. Le modalità di gestione dipende ovviamente dalle piattaforme utilizzate e non sono ancora definite specificatamente nelle singole proposte. Un “sottoservizio” del Commercio elettronico è la “Vetrina elettronica”: con questo servizio gli utenti finali di cinque progetti, avranno uno spazio virtuale a propria disposizione per presentare i propri prodotti;

5. Firma digitale: il servizio di firma digitale, nella sua accezione classica, è previsto in nove proposte. Tale servizio prevede la possibilità di gestione di una smart card in possesso degli utenti finali;

6. Finanza agevolata: il servizio di finanza agevolata è previsto in dieci proposte; ma il suo significato è differenziato fra le stesse. Un primo livello consiste nella presentazione nel sito delle opportunità di finanziamento a vari livelli (dal locale al comunitario); il secondo livello rientra nella Consulenza a distanza in quanto la finanza agevolata è prevista come uno degli argomenti della Consulenza a distanza, mentre il livello più avanzato prevede la presentazione dei documenti, la possibilità di compilazione ed inoltro on –line delle proposte rientrando in questo modo nei servizi Gestione documenti, firma digitale, protocollo informatico;

7. Formazione a distanza: il servizio di Formazione a distanza, nella sua accezione classica, è previsto in diciassette proposte; infatti viene prevista la progettazione e realizzazione di una piattaforma di Formazione a distanza cui l’utente finale potrà accedere. I contenuti della piattaforma sono ovviamente differenziati nelle varie proposte e di differente complessità;

8. E-business: quasi tutte le proposte di enti di natura commerciale prevedono il servizio e-business nella sua accezione B2B (business to business) e/o B2C (business to consumer).

I progetti

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Agli utenti finali viene data la possibilità di utilizzare uno spazio virtuale per la gestione personalizzata del servizio; tale servizio nella sua versione B2C si interlaccia con i servizi Vetrina elettronica e Commercio elettronico;

9. Marketing territoriale: il servizio di Marketing Territoriale previsto in sette progetti permette agli utenti iscritti di effettuare un marketing specifico per la promozione del territorio di interesse, in grado di generare l'innovazione ed accrescerne la competitività. Pertanto le aziende che usufruiranno di questo servizio avranno la possibilità promuovere il Territorio, le sue caratteristiche e gli obiettivi prefissati al fine di attirare visitatori così da creare una sorta di investimento;

10. Borsa lavoro: tre proposte prevedono il servizio Borsa lavoro inteso come incontro domanda -offerta per il mercato del lavoro. Le aziende iscritte potranno accedere al data base per inserire i dati relativi alle richieste di lavoro. Tali richieste saranno visibili all’utente generico che potrà compilare un modulo elettronico da inviare all’azienda richiedente. L’utente generico potrà inviare il suo curriculum al gestore del sito;

11. Motore di ricerca: il motore di ricerca è previsto come servizio in sette proposte. Quando si parla nelle proposte di motore di ricerca non si pensa al collegamento a motori di ricerca presenti nella rete, ma a motori di ricerca interni al sito. Legati a questo servizio sono i servizi di natura tecnologica gestione della conoscenza, Ontologie,…

12. Applicazioni vocali: il servizio “applicazioni vocali”, citato specificatamente in quattro proposte, prevede la possibilità da parte dell’utente finale di interagire via audio con il gestore del sito. Da un punto di vista tecnico tale servizio rientra nei servizi offerti dalla videoconferenza;

13. Archiviazione ottica: il servizio di archiviazione ottica è previsto in tre proposte. Nella sede del fornitore del servizio è prevista la strumentazione necessaria per la realizzazione del servizio;

14. Gestione dei contenuti: quattro proposte prevedono l’installazione del software per la “Gestione dei contenuti”; tale software verrà utilizzato prevalentemente dai gestori dei siti nella fase di creazione ed aggiornamento dei siti. Diventa un servizio vero e proprio quando l’utilizzazione di tale software è demandata, ove possibile tecnicamente, agli utenti finali per la gestione del loro spazio virtuale all’interno del sito;

15. Call Center digitale: tale servizio è previsto in quattro progetti. L’utente generico avrà la possibilità di collegarsi al gestore del sito per usufruirne dei servizi. Il termine digitale indica che il collegamento potrà avvenire non solo via telefono, ma anche mediante il sito internet;

16. Comunicazione satellitare: tale servizio è previsto in tre proposte. Quando si parla di comunicazione satellitare ci si riferisce alla possibilità di trasferire i dati fra utente finale e gestore del sito via satellite (ad esempio nella telemedicina); la possibilità di accedere ai servizi via telefono cellulare o altro è prevista in tutte le proposte e rientra nelle tecnologie hardware previste e non come servizio specifico previsto dalle proposte;

17. Supporto decisioni: tale servizio è previsto in due proposte. Il software per la realizzazione del servizio verrà installato presso il gestore del servizio e messo a disposizione degli utenti finali per poter definire i propri piani aziendali;

18. Telemedicina: il termine telemedicina è utilizzato in una proposta relativa al sistema di monitoraggio in aziende della provincia di Bari. Tale servizio prevede l’invio di dati via satellite o via telefono al centro diagnostico;

19. Gestione relazioni con i clienti: tale servizio, previsto in quattro progetti, è collegato al servizio di Commercio elettronico e/o e-business. Prevede la creazione di una base di dati dei clienti delle singole aziende per una gestione privilegiata dei clienti della stessa (invio di offerte, sconti, etc.);

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20. Gestione risorse umane: il servizio “Gestione risorse umane” è previsto in quattro proposte. Tale servizio è interno alle singole aziende e prevede la gestione informatizzata delle risorse per avere informazioni in tempo reale in modo da aumentarne la motivazione e come conseguenza la produttività;

21. Georeferenziazione Aziende: tale servizio, presente in tre proposte, prevede la possibilità di localizzare tramite i sistemi satellitari le aziende sul territorio e visualizzarle sul sito per permettere all’utente finale di avere le coordinate spaziali dell’azienda a cui è interessato. I sistemi G.I.S. permetteranno la creazione e l’aggiornamento di tale mappa;

22. Fidelity Card: il servizio, previsto da un solo proponente, ha l’obiettivo di rendere ai clienti convenienti gli acquisti non nel singolo negozio, ma nella rete dei negozi che aderiscono al servizio stesso. Da un punto di vista tecnico è prevista l’adozione da parte dei negozianti di un sistema simile al pos cui collegarsi al sistema centrale per la gestione delle carte magnetiche in possesso dei clienti;

23. Autovalutazione: tale servizio, previsto in due interventi, consiste nel mettere a disposizione degli utenti iscritti un sistema per valutare l’andamento dell’azienda e confrontarlo con la situazione generica del mercato;

24. Sistema esperto: il servizio relativo alla creazione di un sistema esperto è previsto in due proposte;

25. Meteo: una proposta prevede il servizio meteo. Un sistema hardware software permetterà di visualizzare nel sito le informazioni meteorologiche relative alla zona di interesse degli utenti; nello specifico la provincia relativa all’utente interessato;

26. Banca del sapere: la creazione e gestione di una banca del sapere è prevista in un solo progetto. La banca è generata dal gestore del sistema e viene alimentata da tutti gli utenti finali iscritti al sito. La gestione anche degli aggiornamenti viene affidata al gestore del sito;

27. E-procurement (approvvigionamento elettronico): tre progetti prevedono l’utilizzazione del servizio e-procurement per l’ottimizzazione, da parte degli utenti finali, di acquisti di materiali vari, attraverso i vantaggi dati da economie di scala. Il servizio è gestito dal gestore del servizio che acquisisce gli ordini dai vari utenti finali;

28. E-mail certificata: il servizio e-mail certificata è previsto in un solo intervento; il software per la gestione del servizio sarà utilizzato da tutti gli utenti iscritti al sito;

29. Benchmarking: il servizio di benchmarking è previsto in una sola proposta. Tramite questo servizio le aziende iscritte potranno usufruire di un processo sistematico di confronto tra prodotti, servizi, prassi e caratteristiche di più entità organizzative, per consentire loro di capire e gestire i fattori che determinano prestazioni superiori da parte delle aziende concorrenti. A ciascun utente iscritto verranno messi a disposizione gli strumenti software per utilizzare questo servizio;

30. WEB-Semantico, Ontologie e Intelligenza Artificiale: tali applicazioni sono indicate esplicitamente in una sola proposta per gestire servizi avanzati di motivazione del personale.

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4.4 I progetti inseriti nell’APQ

4.4.1 Scheda - intervento n. 1.1: Infrastrutture di comunicazione a larga banda

L’obiettivo del presente intervento è il supporto della modernizzazione della PAL e dei servizi di pubblica utilità, nonché la capacità di investimento strategico delle imprese del settore ICT, realizzando sul territorio regionale infrastrutture specializzate per la comunicazione digitale in larga banda, funzionali a sostenere la produzione, l’offerta e la distribuzione di nuovi servizi infotelematici, di tipo broadcast e punto-punto, di interesse delle amministrazioni pubbliche, delle aziende strumentali della pubblica amministrazione, delle imprese di produzione del settore ICT e dei settori produttivi fortemente correlati, delle imprese produttive e di servizi, delle associazioni e dei cittadini, assicurando in tal modo percorsi di recupero del “digital divide” e sostenendo l’evoluzione della società civile verso la “società dell’informazione”. Il progetto prevede la realizzazione, il potenziamento e la razionalizzazione delle infrastrutture specializzate su cui si basa la tecnologia ed i servizi della larga banda. Queste infrastrutture saranno rese disponibili agli operatori del settore (fornitori di servizi TLC) che le utilizzeranno per offrire servizi a larga banda agli utenti finali: imprese, pubbliche amministrazioni, cittadini. Il progetto permette così di superare le barriere alla diffusione dei servizi a larga banda costituite dagli elevati costi di realizzazione delle infrastrutture (gradino di ingresso) e dal conseguente tempo prolungato per conseguire un adeguato ROI. Questa problematica è ancora più sentita per le zone del territorio dove la scarsa industrializzazione e/o la scarsa densità abitativa fanno prevedere la vendita di minori volumi di servizi e quindi la realizzazione di minori introiti che possano remunerare gli investimenti. Il presente progetto si caratterizza come complementare all’Azione prevista dal governo centrale nell’ambito del Programma di Infrastrutturazione della Larga Banda nel Mezzogiorno, gestito da Infratel Spa, società di scopo costituita da Sviluppo Italia e Ministero delle Comunicazioni per la realizzazione del Programma. Anche in relazione agli esiti dello Studio di Fattibilità per la Larga Banda, finanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, e già concluso, la Regione Puglia ha, pertanto, individuato le zone più svantaggiate in cui sviluppare il presente progetto: Sub Appennino Dauno; Gargano; Sud Salento. Il livello di servizi da offrire (strutture passive o servizi di trasporto attivi) sarà scelto in funzione dell’interesse degli Operatori verso i mercati rappresentati dalla aree obiettivo dell’intervento. La fornitura agli operatori di servizi di livello più elevato permette un sempre maggiore abbassamento del gradino di ingresso nel nuovo mercato in cambio però di una maggiore dipendenza dell’Operatore di Telecomunicazioni dal Gestore di servizi infrastrutturali: resta comunque escluso che il Gestore possa arrivare ad offrire servizi all’utente finale. Dal punto di vista topologico le infrastrutture da realizzare si estenderanno dall’accesso utente (“ultimo miglio”), agli anelli di distribuzione/raccolta (MAN, Metropolitan Area Network), alle dorsali (Backbone) di raccordo con le infrastrutture nazionali. Le risorse finanziarie assegnate per la realizzazione dell’iniziativa ammontano a complessivi 18.000.000,00 € (diciottomilioni euro) a valere sui fondi ex lege 208/1998 per il triennio 2003-2005, delibera Cipe del 9 maggio 2003 n. 17, quota Regioni Mezzogiorno, punto F.4 tabella Cipe.

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L’Ente attuatore è stato individuato dalla Regione Puglia in Infratel SpA. Questa scelta garantisce la massima coerenza del presente progetto con l’attuazione del Piano nazionale di sviluppo della Larga Banda, gestito dalla medesima Infratel S.p.A., nel rispetto della complementarietà tra le due Azioni.

4.4.2 Scheda - intervento n. 2.1: Sistema Pubblico di Connettività (RUPAR 2)

L’obiettivo del presente intervento è il potenziamento dell’infrastruttura di comunicazioni della regione Puglia al servizio dell’eGovernment, estendendo la funzione della Rupar di supporto alle PA al supporto dell’interazione dei cittadini con i servizi telematici erogati dalla PA. A livello di soluzioni tecnologiche, si prevedono due direttrici di sviluppo: creazione di un Internet Exchange Point Operator; realizzazione di nodo di interconnessione con il sistema della Televisione Digitale a livello regionale. La costituzione di un Internet Exchange Point Operator o Internet Neutral Access Point presso il Centro Tecnico della Rupar, denominato BIX (Bari Internet eXchange), consentirà l’interconnessione e l’interoperabilità non soltanto degli Internet Service Providers (ISP) accreditati RUPAR Puglia, di cui il progetto rappresenta un potenziamento, bensì di tutti gli ISP che operano sul mercato italiano ed internazionale, con particolare apertura verso gli Stati balcanici (Corridoio 8) e verso l’area dei Paesi del Mediterraneo. La realizzazione del BIX consentirà di allocare nella stessa sede un nodo della QXN (Qualified eXchange Network) del nuovo Sistema Pubblico di Connettività, facendo così evolvere il nodo principale della Rupar Puglia, che già svolge funzioni di interscambio tra i diversi fornitori per la rete della PA regionale, a nodo di interscambio per la rete della PA nazionale. Il secondo livello di potenziamento del sistema pubblico di connettività è di realizzare, presso il Centro Tecnico della Rupar, un nodo di interconnessione con il sistema della Televisione Digitale a livello regionale, al fine di creare le condizioni infrastrutturali sufficienti per poter predisporre un Canale Televisivo interattivo della PA regionale, attraverso il quale veicolare i servizi interattivi delle PA collegate in Rupar verso i cittadini. Le risorse finanziarie assegnate per la realizzazione dell’iniziativa ammontano a complessivi 12.500.000,00 € (dodicimilionicinquecentomila euro) a valere sui fondi ex lege 208/1998 per il triennio 2003-2005, delibera Cipe del 9 maggio 2003 n. 17, quota Regioni Mezzogiorno, punto F.4 tabella Cipe. Il presente progetto è a titolarità regionale. La Regione Puglia si avvarrà per la sua attuazione del supporto del Centro Tecnico Regionale – Tecnopolis Csata S.c.r.l..

4.4.3 Scheda-intervento n. 2.2: Centri di Accesso Pubblico ai Servizi Digitali Avanzati (CAPSDA)

Il contributo che si intende dare con il presente intervento è quello di ridurre il digital-divide e di promuovere l’utilizzo di servizi digitali avanzati attraverso la creazione sul territorio di punti e centri di accesso pubblico dotati di connessioni a banda larga fornendo nel contempo sia strumenti di accesso ai servizi della Pubblica Amministrazione che opportunità di fruizione di servizi complementari a valore aggiunto (e-learning, teleconference…) a sostegno della alfabetizzazione informatica. La scelta progettuale è articolata secondo due tipologie di luoghi pubblici di accesso, punti e centri, tra loro differenti per infrastrutture disponibili, servizi offerti e, in parte, target di utenti. I punti sono delle postazioni autosufficienti dislocate sul territorio, sotto forma di chiosco informatico,

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dalle quali è possibile accedere ai diversi servizi della Pubblica Amministrazione centrale e locale erogati per via telematica, navigare in internet ed usufruire di alcuni servizi opzionali come la stampa della modulistica o il pagamento di imposte, utenze e simili pratiche. I centri sono delle strutture che raccolgono postazioni di lavoro dotate di connessione ad alta velocità attraverso cui è possibile accedere sia ai servizi digitali della Pubblica Amministrazione, che navigare in internet ed utilizzare una serie di servizi avanzati quali la videoconferenza, la stampa fotografica, la formazione a distanza etc., usufruendo dell’assistenza sul luogo di personale specializzato. Si prevede la realizzazione di 20 (uno ogni circa 3 Comuni) Centri di accesso per i cittadini e 40 Punti di accesso (chioschi), per i Comuni delle aree del Sub Appennino Dauno e del Sud Salento, che risultano le meno servite e coinvolte dalle iniziative in corso. Il posizionamento puntuale dei punti e dei centri di accesso sul territorio selezionato rispetterà la distribuzione demografica, il tessuto socio-economico e tenendo conto di principi logistici di opportunità. A fronte di tali criteri la Regione, nell’ambito della fase di progettazione preliminare e consultati gli Enti Locali sul territorio, predisporrà la mappa di ubicazione dei punti e dei centri indicando per ciascuna struttura l’interpretazione dei criteri di scelta ed i potenziali target di copertura della popolazione. Le risorse finanziare assegnate per la realizzazione dell’iniziativa ammontano a complessivi 5.701.000,00 € (cinquemilionisettecentounomila euro), di cui 3.350.000,00 € (tremilionitrecentocinquantamila euro) a valere su fondi ex lege 208/1998 per il triennio 2003-

2005, delibera Cipe del 9 maggio 2003 n. 17, quota Regioni Mezzogiorno, punto F.4 tabella Cipe e 2.351.000,00 € (duemilionitrecentocinquantunomila euro) a valere sulla quota assegnata alla Regione Puglia nell’ambito della stessa delibera Cipe relativamente al Programma “Per il Sud e Non Solo”, punto E.1.1.2. tabella Cipe.

4.4.4 Scheda-intervento n. 2.3: Progetto pilota ”Procura della Repubblica di Lecce”

L’obiettivo del presente intervento è la realizzazione di un sistema integrato per l’automazione/informatizzazione delle attività della Procura della Repubblica di Lecce riferite ai processi istituzionali ed interni, alle interazioni con le altre PA (e-gov) e con i Cittadini e le Imprese (e-gov). Parte integrante dell’intervento è l’adeguamento della rete intranet della Procura (nelle due sedi istituzionali) che consentirà di rendere ampiamente accessibile all’interno degli uffici l’accesso alla RUPA nazionale e, in futuro, al costituendo Sistema Pubblico di Connettività (SPC), ivi inclusa quindi anche la RUPAR Puglia, ed i servizi attivi su queste infrastrutture. Si prevede, inoltre, la reingegnerizzazione dell’attuale infrastruttura di rete implementata nel tempo secondo una logica “a strati” (con l’obiettivo di razionalizzare e strutturare la distribuzione degli apparati passivi ed attivi attualmente presenti presso l’Ente) e l’adeguamento della strumentazione e del software (nel rispetto degli standard e requisiti di sicurezza imposti dal Ministero di Grazia e Giustizia) sia di sistema informativo/informativo che di automazione di ufficio. Il progetto ruota intorno a tre principi: il rispetto dei diritti e la soddisfazione dei bisogni e delle esigenze dei cittadini e delle imprese; la trasparenza amministrativa; l’efficienza della macchina amministrativa. Le risorse finanziarie assegnate per la realizzazione dell’iniziativa ammontano a complessivi 2.880.000,00 € (duemilioniottocentoottantamila euro) a valere sui fondi ex lege 208/1998 per il triennio 2003-2005, delibera Cipe del 9 maggio 2003 n. 17, quota Regioni Mezzogiorno, punto F.4 tabella Cipe. La Regione Puglia individua quale soggetto attuatore Tecnopolis Csata S.c.r.l.. La società attuatrice svolgerà la propria attività anche raccordandosi costantemente con i referenti del Ministero Grazia e Giustizia e con quelli del CNIPA per gli aspetti di specifica competenza.

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4.4.5 Scheda-intervento n. 2.4: Centri Servizio Territoriali per l’e-government nei piccoli e medi Comuni (CST)

Il progetto ha come obiettivo quello di garantire la maggiore copertura territoriale della diffusione dei servizi innovativi, al fine di eliminare il digital divide tra le piccole realtà locali e il resto delle istituzioni e realizzare un efficace sistema per la diffusione e il riuso delle soluzioni di e-government, attraverso la formazione di Centri di Servizio Territoriali (CST). La costituzione dei CST permetterà di arrivare a quella sinergia di risorse organizzative, tecnologiche ed economiche necessarie per il raggiungimento di significativi obiettivi di sviluppo della quantità e della qualità dei servizi erogati a cittadini e imprese che singolarmente i piccoli comuni non possono raggiungere. Inoltre viene garantita una maggiore partecipazione alle decisioni che vengono assunte e quindi maggior trasparenza dei processi decisionali all’esterno dei vari enti direttamente coinvolti. Obiettivi primari dei CST sono garantire supporto tecnologico organizzativo e gestionale agli Enti di piccole e medie dimensioni, al fine di consentire loro una operatività ed economie di gestione paragonabili a quelle degli enti di medie e grandi dimensioni, e assicurare la disponibilità di servizi adeguati anche nei territori a rischio di marginalità anche attraverso la diffusione ed il riuso delle soluzioni di e-government. I CST sono costituiti da forme aggregative autonome costituite dai comuni piccoli e medi che condividono risorse umane, tecnologiche e finanziarie al fine di avvalersi di servizi in forma associata. I centri assicurano le economie di scala necessarie a rendere economicamente realizzabile

l'erogazione, ai componenti l’aggregazione, di servizi infrastrutturali, formativi e di supporto alle decisioni, ai cittadini e alle imprese, di servizi di e-government. Il controllo politico e gestionale del CST spetta ai Comuni. Il processo di aggregazione dei Comuni terrà conto delle aggregazioni costituitesi attraverso altre iniziative per eventualmente procedere alla loro estensione, in funzione degli atti e formule costitutivi originari, ai Comuni oggetto dell’intervento. Inoltre, a livello nazionale, il catalogo dei servizi infrastrutturali ed ai cittadini ed alle imprese e-government, costituisce una ulteriore e significativa risorsa per i CST. Vista la distribuzione sul territorio dei Comuni piccoli e medi meno presenti o attrezzati attraverso le progettualità in corso, si individuano nelle province di Foggia, Taranto e Lecce i territori dove creare 3 Centri Servizi Territoriali. La realizzazione dei CST si baserà, tendenzialmente, sulle infrastrutture esistenti ed in via di realizzazione a livello regionale. Le risorse finanziare assegnate per la realizzazione dell’iniziativa ammontano a complessivi 4.780.000,00 € (quattromilionisettecentottantamila euro) di cui 1.000.000,00 € (unmilione euro) a valere su fondi della Misura 6.3 “Sostegno all’innovazione degli Enti Locali” Por Puglia 2000-2006 e 3.780.000,00 € (tremilionisettencetottantamila euro) a valere su fondi sulla quota assegnata alla Regione Puglia nell’ambito della delibera Cipe n. 17/2003 relativamente al Programma “Per il Sud e Non Solo” punto E.1.1.2 tabella Cipe.

4.4.6 Scheda-intervento n. 2.5: Centro Territoriale per l’aggregazione dei processi d’acquisto degli enti locali pugliesi (CAT)

Il progetto CAT – Centri Territoriali per l’Aggregazione dei processi di acquisto degli Enti Locali delle Regioni del Mezzogiorno - ha l’obiettivo di far evolvere le attuali modalità di acquisto delle Amministrazioni delle Regioni coinvolte verso modalità innovative che prevedano un consistente ricorso all’utilizzo delle tecnologie informatiche (e-procurement).

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Il modello di CAT qui individuato prevede la Regione Puglia quale ente attuatore ed è rivolto a tutte le Amministrazioni operanti sul suo territorio. Tra le principali modalità e strumenti operativi si individuano i seguenti aspetti: la creazione ed utilizzazione di convenzioni in ambito regionale rese disponibili alle Amministrazioni sul territorio; lo sviluppo di iniziative di aggregazione della domanda su specifiche categorie merceologiche; l’acquisto tramite aste telematiche; il coordinamento con iniziative nazionali coordinate dal Ministero dell’economia e delle finanze; la predisposizione di servizi a valore aggiunto per le Amministrazioni locali. Come previsto dal piano di realizzazione, il progetto è articolato in tre fasi distinte: una prima fase di condivisione degli standard e progettazione preliminare in cui verranno individuati i criteri guida, gli standard e le modalità di realizzazione del progetto; una seconda fase di progettazione definitiva e esecutiva ed una terza fase attuativa che prevede l’implementazione di alcuni servizi in via sperimentale, quindi il completamento della realizzazione della struttura ed il suo avvio a regime, tenendo conto dei risultati conseguiti dalla sperimentazione. Tenuto conto delle esigenze di flessibilità richieste dal periodo di sperimentazione e in considerazione della scalabilità necessaria nei successivi consolidamento e messa a regime, la Regione Puglia ha scelto di avvalersi per la propria piattaforma tecnologica di un gestore esterno in modalità ASP. Questa soluzione garantirà una pronta attivazione dei servizi, nonché l’ottimizzazione dei costi di gestione della piattaforma in funzione del progressivo incremento dei volumi di utenza e transazioni gestite. Le risorse finanziare assegnate per la realizzazione dell’iniziativa ammontano a complessivi 3.500.000,00 € (tremilionicinquecentomila euro), di cui 2.000.000,00 € (duemilioni euro) a valere su fondi ex lege 208/1998 per il triennio 2003-2005, delibera Cipe del 9 maggio 2003 n. 17, quota

Regioni Mezzogiorno, punto F.4 tabella Cipe e 1.500.000,00 € (unmilionecinquantunomila euro) a valere sulla quota assegnata alla Regione Puglia nell’ambito della stessa delibera Cipe relativamente al Programma “Per il Sud e Non Solo”, punto E.1.1.2. tabella Cipe. La Regione Puglia, cui è attribuita la titolarità del progetto, si avvarrà per la realizzazione di Innovazione Italia Spa, società interamente controllata da Sviluppo Italia Spa e avente come scopo, tra gli altri, il supporto all’attuazione di progetti nell’ambito della società dell’informazione. Innovazione Italia Spa garantirà l’assistenza tecnica nelle diverse fasi di realizzazione: progettazione preliminare, progettazione definitiva, progettazione esecutiva, sperimentazione e messa a regime della struttura.

4.4.7 Scheda-intervento n. 2.6: Rete di accesso al Sistema Sanitario Regionale

La Regione Puglia, attraverso il presente intervento, si propone di conseguire da un lato il potenziamento e il miglioramento della rete di collegamento tra gli enti del Servizio Sanitario Regionale (SSR) e dall’altro la razionalizzazione ed ottimizzazione dei processi di gestione ed erogazione delle prestazioni, minimizzando l’impatto burocratico-amministrativo e consentendo la massima interoperabilità istituzionale finalizzata alla “telematizzazione” del ciclo di vita delle prescrizioni/prestazioni sanitarie. La transizione verso lo scenario evolutivo richiede un lungo e complesso processo di evoluzione del contesto organizzativo, informativo, culturale e tecnologico attuale. Tale processo di evoluzione deve pertanto assumere in giusta considerazione fattori di varia natura, quali ad esempio aspetti organizzativi, normativi e tecnologici, e di vario livello, quali ad esempio quelli derivanti dal livello nazionale e dal livello regionale in tema di Sanità. La Rete di accesso al Sistema Sanitario Regionale prevede la costituzione di un sistema integrato di comunicazione e condivisione delle informazioni, sia di tipo amministrativo-contabile che di tipo medicale, tra un ampio numero degli attori del

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sistema sanitario regionale. L’obiettivo del progetto è creare le condizioni infrastrutturali più idonee per facilitare l’avvicinamento del Sistema Sanitario Regionale al cittadino. Tale obiettivo sarà conseguito da un lato con la realizzazione di una rete di comunicazione tematica in ambito RUPAR Puglia per il collegamento di tutti i soggetti accreditati del sistema sanitario regionale e dall’altro attraverso la erogazione di servizi informatici, alcuni già attualmente disponibili, altri di nuova realizzazione. Le risorse finanziare assegnate per la realizzazione dell’iniziativa ammontano a complessivi € 11.500.000,00 (undicimilionicinquecentomila euro), a valere su fondi della Misura 6.3 “Sostegno all’innovazione degli Enti Locali” Por Puglia 2000-2006. Il presente progetto è a titolarità regionale. La Regione Puglia si avvarrà per la sua attuazione del supporto del Centro Tecnico Regionale – Tecnopolis Csata S.c.r.l..

4.4.8 Scheda-intervento n. 2.7: Rete dei medici di medicina generale

La finalità del progetto è quella di attuare, in linea da un lato con le direttive del Piano Sanitario Nazionale (PSN) dall’altro con le politiche regionali in materia di Sanità, il potenziamento dei servizi territoriali e dell’assistenza primaria. La Regione Puglia si propone di conseguire tale obiettivo attraverso il progetto Rete Medici di Medicina Generale che fornirà al personale medico (Medici di Medicina Generale (MMG) e Pediatri di Libera Scelta (PLS)) ed altro personale sanitario che operino con finalità di Assistenza Primaria per gli assistiti della Regione la necessaria interconnessione in rete, l’accesso ad un proprio sistema informativo e l’integrazione dello stesso nel complessivo Sistema Informativo Sanitario della Regione Puglia. Il progetto intende sostenere e facilitare l’attività dei Medici di Medicina Generale e Pediatri di Libera Scelta nelle varie forme associative che saranno individuate nel modello organizzativo per la Regione: medici associati in gruppo, medici associati in rete, nonché associati in Unità Territoriali di Assistenza primaria (UTAP). L’integrazione in rete dei Medici di Medicina Generale da un lato e l’integrazione della Rete Medici Medicina Generale nel complessivo Sistema Sanitario Regionale dall’altro, realizza, di fatto, una rete del sistema sanitario a livello regionale in grado di fornire ai vari attori del sistema (cittadini, erogatori del servizio sanitario, …) strumenti e servizi per rendere più stabile, efficiente ed efficace la relazione medico-paziente e consentire ai Medici di Medicina Generale di essere non solo il punto di riferimento clinico per il trattamento delle patologie più comuni e per l’assistenza ai pazienti affetti da patologie croniche e degenerative, ma anche di trasformarsi nel principale interlocutore di intermediazione del dialogo del cittadino-paziente con i distretti socio-sanitari, gli stabilimenti ospedalieri e le altre strutture sanitarie presenti sul territorio. La Rete dei Medici di Medici Generale prevede la costituzione di un sistema integrato di comunicazione e condivisione delle informazioni tra tutti gli attori interessati all’assistenza primaria e territoriale, quali MMG, Pediatri di Libera Scelta (PLS), Forme associative e UTAP, Ospedali, Aziende Sanitarie Locali, operatori socio-assistenziali, cittadini, ecc. In tal senso la soluzione di riferimento assume come elemento centrale del sistema la struttura del Distretto Socio-Sanitario. Tale scelta è motivata in virtù da un lato dalla elevata stabilità nel tempo di tale struttura rispetto ad evoluzioni organizzative del sistema sanitario; dall’altro dalla rispondenza alle caratteristiche orografiche del territorio che rappresentano un elemento fortemente determinante per la attuazione di modelli organizzativi di erogazione di servizi sanitari al cittadino. Il Distretto Socio-Sanitario si configura pertanto come elemento logico di snodo tra i MMG e tutte le altre strutture del sistema sanitario (AUSL, Aziende Ospedaliere, Stabilimenti Ospedalieri, Farmacie, Dipartimenti sovra-distrettuali, Poliambulatori territoriali, …) che rappresentano potenziali interlocutori dei MMG.

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Le risorse finanziare assegnate per la realizzazione dell’iniziativa ammontano a complessivi 4.779.000,00 € (quattromilionisettecentosettantanovemila euro), di cui 1.000.000,00 € (unmilione euro) a valere su fondi della Misura 6.3 “Sostegno all’Innovazione degli Enti Locali” Por Puglia 2000-2006 e 3.779.000,00 € (tremilionisettecentosettantanovemila euro) a valere sulla quota assegnata alla Regione Puglia nell’ambito della delibera Cipe 17/2003 relativamente al Programma “Per il Sud e Non Solo”, punto E.1.1.2. tabella Cipe. Il coordinamento e la gestione del progetto sarà affidato al Centro Tecnico della Regione Puglia con la collaborazione di soggetti, istituzionali e non, della Sanità identificati dalla Regione Puglia.

4.4.9 Scheda-intervento n. 2.8 Osservatorio società dell’informazione

Questo progetto risponde all'esigenza primaria di avere un quadro tempestivo ed aggiornato delle rapide dinamiche di sviluppo della società dell'informazione su scala regionale: Monitoraggio e valutazione dei progetti del piano SI regionale e Osservatorio della società dell’informazione. Essa risponde altresì all'esigenza di dotare il sistema regionale di strumenti di conoscenza e di analisi rispetto a fenomeni di rilevanza strategica per i propri programmi di sviluppo. L’Osservatorio affronta le connotazioni sociali, economiche, infrastrutturali e tecnologiche dei processi implementativi della società dell'informazione, determinando un contesto idoneo per l'analisi comparativa dei relativi punti di forza e di debolezza del sistema socio-economico del Mezzogiorno e per la definizione di strategie di accelerazione che possano già trovare nel progetto stesso strumenti concreti di attuazione. A supporto dell’attività dell’OSdI sarà progettata ed implementata una piattaforma Portale in grado di dotare il sistema regionale di strumenti di conoscenza e di analisi rispetto a fenomeni di rilevanza strategica per i propri programmi di sviluppo. Il Portale consentirà di erogare una serie di servizi telematici volti a costituire una conoscenza condivisa riguardo ad iniziative progettuali, politiche di intervento regionali, normative e tecnologie attinenti la società dell’informazione ed anche una prima istanza di un sistema di monitoraggio, in grado di rilevare periodicamente i dati sull’andamento della società dell’informazione presso le P.A. regionali e di provvedere alla loro elaborazione, in termini di analisi, sintesi e comparazione. Le risorse finanziarie assegnate per la realizzazione dell’iniziativa ammontano a complessivi 620.000,00 € (seicentoventimila euro) a valere sui fondi ex lege 208/1998 per il triennio 2003-2005, delibera Cipe del 9 maggio 2003 n. 17, quota Regioni Mezzogiorno, punto F.4 tabella Cipe. La Regione Puglia individua quale soggetto attuatore Tecnopolis Csata S.c.r.l.. La governance del progetto prevede un livello di coordinamento e guida: insieme degli stakeholder regionali, il Centro Tecnico Rupar, il Centro Regionale di Competenza per l’e-government e la società dell’informazione e l’Area Politiche Comunitarie della Regione Puglia. Governance del OSdI: il Centro Tecnico Rupar si interfaccerà per la pianificazione e la realizzazione delle linee di attività dell’Osservatorio con i rappresentanti del Centro Regionale di Competenza per l’e-government e la società dell’informazione e l’Area Politiche Comunitarie della Regione Puglia.

4.4.10 Scheda-intervento n. 3.1: Distretto Digitale a supporto della filiera produttiva del Tessile Abbigliamento in Puglia

Il presente progetto ha natura interregionale e vede coinvolte le seguenti Amministrazioni attuatrici: Dipartimento per l’innovazione e le tecnologie, Regioni Puglia, Campania, Sicilia.

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Appare ormai evidente come i sistemi economici locali, per rimanere competitivi sui mercati globali, debbano investire in risorse immateriali - informazione e conoscenza - ed ispessire le relazioni tra il network di aziende e gli altri attori del territorio. Le tecnologie giocano un ruolo importante per la creazione di reti territoriali, ne sono un supporto, un prodotto e a volte il driver. Il progetto DDTA si propone di definire ed implementare un modello a sostegno della diffusione di meccanismi di integrazione digitale e dell’innovazione tecnologica nell’ambito del settore del tessile e abbigliamento dell’area meridionale. In termini più puntuali, si intendono conseguire pertanto i seguenti obiettivi: creazione di una rete tra i distretti; valorizzazione dei centri servizi esistenti nelle aree distrettuali e, lì dove assenti, creazione di strutture di servizio ex novo; facilitazione dell’accesso delle imprese distrettuali del settore tessile abbigliamento ai sistemi d’integrazione digitale. La creazione del network dei distretti del tessile abbigliamento prevede da un punto di vista organizzativo, la costituzione di un Centro Servizi Network tessile abbigliamento (CSN), che si occuperà di gestire dei servizi comuni e garantire l’ottenimento di sinergie implementative e gestionali ad un livello interregionale; a livello locale si prevede al contempo la realizzazione/evoluzione di un Centro Servizi Distrettuale (CSD), strettamente connesso con le realtà territoriali specifiche e interconnessi con il CSN per i servizi comuni. Sotto l’aspetto strutturale la creazione del network implica la progettazione e lo sviluppo di una piattaforma tecnologica che dovrà consentire a tutte le realtà coinvolte di potersi avvalere nei territori distrettuali di soluzioni tecnologiche avanzate. L’architettura del sistema permetterà a più aziende di avere scambi commerciali in rete, evitando la necessità di accordarsi con la controparte sulle tecnologie e sugli strumenti da realizzare e quindi facilitando la interoperabilità fra i sistemi informativi aziendali eterogenei. L’efficace applicazione delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione ai distretti costituisce la via per superare i punti di debolezza che sono stati indicati. Tale applicazione deve riguardare: il sistema delle transazioni; l’integrazione tra le diverse funzioni aziendali (sviluppo del prodotto, catena dei fornitori, produzione, marketing, finanza, coordinamento) e con i mercati interno e internazionale. In questo quadro, la rete diviene pertanto uno strumento di sostegno alla promozione di scambi di informazioni ed esperienze tra tutti i partner che partecipano al progetto stesso, facilita la nascita di nuovi contatti, rinforza le relazioni istituzionali e favorisce uno sviluppo economico-sociale più armonico fra i soggetti promotori. L’infrastruttura ICT ipotizzata si articolerà su tre elementi fondamentali: Portale ICT multilivello; Soluzioni informatiche a supporto dell’integrazione di filiera; Servizi informatici a supporto delle imprese (informatica di base). La fonte del finanziamento relativamente all’attuazione del presente progetto di competenza della Regione Puglia sono i fondi ex lege 208/1998 per il triennio 2003-2005, Delibera CIPE del 9 maggio 2003, n. 17, programma “Per il Sud e non solo” punto E.1.1.2 tabella Cipe, per un totale complessivo di progetto di 3.160.000,00 € (tremilionicentosessantamila euro). Il progetto è a titolarità regionale e l’elevata complessità progettuale sarà gestita tramite una specifica Struttura di Coordinamento, a cui partecipano il MIT e le Regioni coinvolte.

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5 Le nuove iniziative progettuali

5.1 Il bando e-democracy

Questo paragrafo illustra i progetti presentati nella regione Puglia in risposta all’Avviso nazionale per la selezione di progetti per lo sviluppo della cittadinanza digitale (e-democracy), emanato dal Ministro per l’innovazione e le tecnologie in attuazione della quarta linea di azione prevista dalla seconda fase del piano di e-government. Questa linea d’azione intende promuovere e sostenere progetti che utilizzano le ICT come strumento per accrescere la partecipazione dei cittadini alla vita delle amministrazioni pubbliche e alle loro decisioni. L’Avviso è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 13 aprile, con scadenza il 12 giugno (data entro la quale dovevano essere presentate tutte le proposte di progetto), e successivamente prorogato fino al 12 luglio 2004. Esso aveva lo scopo specifico di individuare e co-finanziare progetti che avessero come fine la promozione della partecipazione dei cittadini alle attività delle pubbliche amministrazioni locali e ai loro processi decisionali, attraverso l’utilizzo delle ICT. In particolare, l’attenzione dei progetti doveva concentrarsi sui processi di decisione pubblica, con l’obiettivo di migliorarne l’efficacia, l’efficienza e la condivisione da parte degli attori coinvolti. I progetti dovevano essere presentati da Enti locali (Comuni, Province, Comunità Montane, Regioni) individuali o in partenariato tra loro, con il coinvolgimento (con ruolo di partner) di attori locali quali: • associazioni di rappresentanza degli interessi produttivi e sociali; • cittadini, nei loro ruoli di soggetti socio-culturali e produttivi; • gruppi informali di cittadini.

I progetti dovevano, inoltre, fornire l’analisi del contesto organizzativo, sociale e culturale nel quale si colloca l’intervento, l’utilizzo di tecnologie adeguate in termini di affidabilità e accessibilità, la promozione della partecipazione attiva dei cittadini, la garanzia del coinvolgimento effettivo dei decisori pubblici, la valutazione dei risultati del processo di partecipazione. Le tecnologie utilizzate potevano prevedere anche forme di consultazione certificata tra i soggetti coinvolti. L’Avviso prevedeva il co-finanziamento (al massimo al 50 per cento), per un ammontare complessivo di 9.500.000 €, di progetti della durata massima di 24 mesi, dando particolare rilevanza al più ampio coinvolgimento possibile dei destinatari delle politiche. Come allegato tecnico di riferimento per la presentazione dei progetti sono state predisposte delle “Linee guida per la promozione della cittadinanza digitale: e-democracy”, realizzate nell’ambito del progetto CRC dal Formez, in collaborazione con il Dipartimento di Scienza della Politica e Sociologia dell’Università degli Studi di Firenze e con il Dipartimento di Informatica e Comunicazione dell’Università degli Studi di Milano. In risposta all’Avviso complessivamente sono stati presentati, da Regioni ed Enti locali, 129 progetti, valutati da un’apposita Commissione di valutazione istituita dal CNIPA tra luglio e dicembre 2004. Alla data di pubblicazione del presente rapporto, saranno disponibili i risultati complessivi del processo di valutazione sui siti www.cnipa.gov.it e www.crcitalia.it.

3° RAPPORTO SULL’INNOVAZIONE NELLA REGIONE PUGLIA

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Tabella 5 – Distribuzione territoriale dei progetti presentati

Amministrazioni

capofila Amministrazioni

partecipanti

Regioni 16 21

Province 17 44

Comuni 81 599

Comunità Montane 14 80

Unioni di Comuni 1 -

Fonte: Elaborazioni CRC su dati CNIPA AIREL

Tabella 6 – Elenco progetti presentati coordinati da un ente della regione Puglia

Ente Coordinatore Nome Progetto Acronimo Importo (€)

Comune di Alberobello La Piazza telematica dei cittadini alberobellesi per il Bilancio condiviso AGOR@LB 92.816,78

Comune di Foggia E-CON (Compartecipazione Ottimizzata dalla Navigazione)- Foggia E-CON-FOGGIA 351.000,00

Comune di Monopoli Strumenti informatici di supporto alla partecipazione dei cittadini al processo di formazione del Piano Urbanistico Generale del Comune di Monopoli

partecipaPUG 295.500,00

Fonte: Elaborazioni CRC Puglia su dati CNIPA AIREL La tabella 7 riporta i progetti presentati aventi come coordinatori enti pugliesi in risposta al bando sull’e-democracy. Si tratta di tre interventi, per un valore complessivo di 739.316,18 €, presentati da un capoluogo di provincia, Foggia, e da due Comuni della provincia di Bari. In totale, come si evince dalla tabella seguente, undici enti pugliesi hanno partecipato a dieci progetti sia a coordinamento regionale (tre) che extraregionale (sette), in particolare tra questi ultimi si nota che un progetto è stato presentato da una aggregazione di comunità montane e uno da un insieme di province, i progetti rimanenti sono stati presentati da Comuni e vedono la partecipazione di singoli enti pugliesi.

I progetti

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Tabella 7 – Progetti partecipati dagli enti locali della regione Puglia

Nome progetto Tipo Ente coordinatore

Nome Ente coordinatore

Regione Ente

coordinatore Com

une

Com

unit

à M

onta

na

Prov

inci

a

Tota

le

Comuni & Terre doc Comune Comune di Asti Piemonte 1 1

Democrazia e cittadinanza digitale Provincia Provincia di Genova Liguria 1 1

E_democracy per i cittadini italiani nel mondo Comune Comune di Bergamo Lombardia 1 1

E-CON (Compartecipazione ottimizzata dalla navigazione) - FOGGIA

Comune Comune di Foggia Puglia 1 1

Edem 1.0 Comune Comune di Roma Lazio 1 1

E-Democracy con Il Piano Strategico Comune Comune di Pesaro Marche 1 1

L’integrazione delle banche dati comunali con tecnologia Gis e la diffusione su rete wireless: presupposti per una piena cittadinanza digitale e nuovi strumenti partecipativi

Comune Comune di Novara Piemonte 1 1

La Piazza telematica dei cittadini alberobellesi per il Bilancio condiviso

Comune Comune di Alberobello Puglia 1 1

Piano interattivo di sviluppo economico e sociale

Comunità Montana

Comunità Montana Vallo di Diano Campania 2 2

Strumenti informatici di supporto alla partecipazione dei cittadini al processo di formazione del Piano Urbanistico Generale del Comune di Monopoli

Comune Comune di Monopoli Puglia 1 1

Totale complessivo 8 2 1 11

Fonte: Elaborazioni CRC su dati CNIPA AIREL Di seguito vengono riportate le sintesi dei tre progetti presentati in risposta al bando sull’e-democracy, aventi come soggetti coordinatori enti pugliesi.

3° RAPPORTO SULL’INNOVAZIONE NELLA REGIONE PUGLIA

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5.1.1 AGOR@LB: La Piazza telematica dei cittadini alberobellesi per il Bilancio condiviso

Il progetto AGOR@LB si propone di attivare e stimolare la partecipazione dei cittadini al processo di definizione del bilancio comunale, mediante l’uso delle ICT, sviluppando nuove forme di dialogo e di interazione tra cittadini ed amministrazione ed integrandole con le tradizionali forme di discussione (face to face) e partecipazione. Il progetto prevede inoltre di supportare il processo partecipativo attivato tramite l’istituzione di: • Ufficio comunale per la Partecipazione; • Consulte dei cittadini per il coinvolgimento della società civile. Gli obiettivi che il progetto si propone, nell’ambito del procedimento di approvazione del

Bilancio condiviso, sono: • realizzare un modello di partecipazione democratica attraverso il quale i cittadini sono

chiamati a contribuire alla costituzione del bilancio comunale fin dalle fasi iniziali, mediante una interazione tra forme off-line e on-line;

• diminuire il gap di relazione tra organi istituzionali e cittadini, ponendo solide basi per l’accesso e l’utilizzo delle ICT;

• accrescere le competenze dell’amministrazione locale sulle procedure partecipative; • creare uno spazio di crescita e confronto per le componenti sociali solitamente escluse dalla

vita politica del paese (es. immigrati, giovani, emigrati alberobellesi ecc.). Per la durata prevista di 18 mesi, il coordinamento è affidato al Comune di Alberobello, prevedendo un costo totale di € 92.816,78, di cui € 46.408,39 (50%) di cofinanziamento. Esso copre tutte le fasi delle politiche locali - emersione e definizione dei problemi, individuazione soluzioni alternative, definizione soluzioni praticabili, scelta della soluzione – il monitoraggio e la valutazione nell’attuazione della soluzione prescelta nell’area di intervento delle attività istituzionali. Inoltre, è previsto l’uso di svariate tecnologie per la partecipazione. Tra le tecnologie dell’informazione, si possono citare la Newsletter a tema, il Multimessanger, lo streaming audio e il CMS. Per quanto riguarda le tecnologie per il dialogo è previsto l’uso di un forum, di una mailing list e di domande in mailbox private con risposte pubbliche e private, oltre che di sondaggi.

5.1.2 E-CON (Compartecipazione ottimizzata dalla navigazione)- FOGGIA Il progetto intende favorire la partecipazione dei cittadini alle decisioni del proprio Comune, al fine di: • evitare che gli interventi programmati e definiti dall’Ente locale vengano vissuti dai cittadini

come “inutili ma inevitabili”; • sviluppare nei cittadini il senso di appartenenza e di fiducia nel proprio Comune; • sostenere e fare partecipare le categorie deboli svantaggiate.

Per la durata prevista di un anno, il coordinamento è affidato al Comune di Foggia, prevedendo un costo totale di € 351.000,00, di cui € 175.500,00 (50%) di cofinanziamento. Esso copre le fasi delle politiche locali riguardanti l’emersione e la definizione dei problemi, l’individuazione delle soluzioni alternative, la definizione soluzioni praticabili, e nell’attuazione

I progetti

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della soluzione prescelta – implementazione, monitoraggio e valutazione – nelle seguenti aree di intervento:

- attività economiche e produttive; - sport e tempo libero; - famiglia, interventi sociali, fasce deboli, pari opportunità; - scuola, università e formazione professionale - lavoro e libere professioni; - attività istituzionali.

Inoltre, è previsto l’uso di svariate tecnologie per la partecipazione. Tra le tecnologie dell’informazione, possiamo citare la Newsletter a tema e l’utilizzo dei cittadini come veri e propri information e content provider. Per quanto riguarda le tecnologie per il dialogo è previsto l’uso di un forum, di una mailing list, di domande in mailbox private con risposte pubbliche, di chat e weblog. Sono previste infine consultazioni certificate su supporti e dispositivi elettronici, content management system, l’utilizzo di SMS e di streaming audio video e vocalizzazione.

5.1.3 PartecipaPUG: Strumenti informatici di supporto alla partecipazione dei cittadini al processo di formazione del Piano Urbanistico Generale del Comune di Monopoli

Il progetto si propone di supportare con strumenti di ICT il percorso partecipativo per la definizione del Documento Programmatico Preliminare del Piano Urbanistico Generale (PUG). Il progetto si configura come esperienza pilota per poter estendere l'approccio anche ad altre fasi di definizione del PUG. Il coinvolgimento dei cittadini è basato sull'individuazione di campioni statisticamente significativi e su consultazioni sia on line che off line. Per la durata prevista di tredici mesi, il coordinamento è affidato al Comune di Monopoli, prevedendo un costo totale di € 295.500,00 di cui € 147.750,00 (50%) di cofinanziamento. Esso copre tutte le fasi delle politiche locali - emersione e definizione dei problemi, individuazione soluzioni alternative, definizione soluzioni praticabili, scelta della soluzione – la valutazione nell’attuazione della soluzione prescelta e le seguenti aree di intervento:

- ambiente e territorio; - Urbanistica e lavori pubblici.

Inoltre, è previsto l’uso di svariate tecnologie per la partecipazione. Tra le tecnologie dell’informazione, possiamo citare la Newsletter a tema e l’utilizzo di pagine html. Per quanto riguarda le tecnologie per il dialogo è previsto l’uso di un forum e di un weblog. E’ previsto, infine, per la consultazione un sistema di Partecipative decision making.

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5.2 I progetti per lo sviluppo dei servizi infrastrutturali e il Sistema Pubblico di Connettività (SPC)

La prima linea d’azione della fase 2 del programma di e-government, a fronte di risorse complessive pari a 35 milioni di € (fondi UMTS), intende conseguire in tutti i territori regionali la disponibilità di servizi infrastrutturali adeguati. I servizi infrastrutturali comprendono, in un’accezione estesa, tutti quei servizi che un’amministrazione regionale o provinciale mette a disposizione degli Enti locali del proprio territorio e che sono necessari per realizzare i servizi di e-government finali. In questa categoria rientrano i servizi di connettività delle reti regionali e/o territoriali e le strutture per la loro gestione, i servizi per la sicurezza di rete, i servizi per l’interoperabilità dei protocolli e della gestione documentale, i servizi per l’autenticazione degli utenti e di gestione delle smart card per l’accesso ai servizi a livello regionale, i servizi per garantire l’integrità e la riservatezza dei dati, i servizi per la certificazione dei fornitori, i servizi applicativi di base. La linea ha avuto attuazione tramite l’emanazione di un avviso pubblico su scala nazionale, rivolto alle Amministrazioni regionali e le Province autonome di Trento e Bolzano, pubblicato nella G.U. n.127 del 1 giugno 2004 e con scadenza 15 settembre 2004. L’avviso ha previsto il co-finanziamento di progetti selezionati allo scopo di garantire la copertura territoriale di tutto il paese e promuovere l’adeguamento dei servizi infrastrutturali in corso di attuazione presso le Regioni e le Province alle specifiche del SPC. Per i territori coperti dagli interventi sulla banda larga della delibera CIPE, oppure per iniziative già parzialmente realizzate alla data di stipula dell’APQ, si è data anche l’opportunità di potenziare la banda delle reti regionali e provinciali. I progetti presentati al CNIPA sono stati 58 per un valore di 100 milioni di €. La Lombardia ha presentato 8 progetti, il Piemonte e il Lazio 6, il Veneto 5 progetti, l'Emilia-Romagna e le Marche 4, Campania, FVG 3. Trento e Bolzano 2 assieme a Toscana, Sardegna, Liguria, Basilicata, Calabria. 1 solo progetto è stato presentato da Abruzzo, Puglia, Sicilia, Umbria e Val D'Aosta. Manca all'appello solo il Molise. Tra i 58 progetti, 17 appartenenti al progetto più ampio denominato ICAR, sono stati in effetti condivisi e definiti e saranno realizzati in collaborazione tra 17 Regioni e la Provincia Autonoma di Trento (per ulteriori informazioni, si veda la sezione dedicata più avanti). Dei 58 progetti, 32 vedono il miglioramento della cooperazione applicativa tra le varie amministrazioni, 16 la costruzione di reti e miglioramento della sicurezza, 4 adeguamenti per l'utilizzo della CNS, 3 per il protocollo informatico e gestione documentale, 2 per sicurezza e cooperazione applicativa, 1 per CNS e cooperazione. In continuità con l’approccio seguito nel 1° Avviso, i progetti presentati sono stati cofinanziati in base ai seguenti criteri: • coerenza con le strategie nazionali • rispondenza a quanto riportato negli allegati tecnici dell'avviso • rispondenza agli obiettivi dell'avviso • verifica dell’avvenuta concertazione con gli Enti locali del territorio di riferimento.

Ulteriori informazioni sull’attuazione di questa linea della fase 2 dell’e-government sono disponibili nel Rapporto Nazionale.

I progetti

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5.2.1 Il progetto interregionale ICAR Il progetto ICAR (Infrastruttura per la Cooperazione Applicativa fra le Regioni) è in realtà un insieme di progetti ad adesione interregionale, proposto per la linea 1 della seconda fase del piano di e-government, finalizzato a realizzare e sperimentare il funzionamento del Sistema Pubblico di Connettività (SPC) fra le regioni. Il progetto comprende due tipologie di interventi. Il primo gruppo riguarda tre progetti infrastrutturali di base (denominati INF-1,2,3) necessari a realizzare i servizi di base e gli strumenti di gestione del sistema per l’interoperabilità e la cooperazione applicativa fra le Regioni e le Province Autonome partecipanti. Il secondo gruppo riguarda un insieme di sette progetti applicativi (denominati AP-1,2,3,n), finalizzati alla sperimentazione e allo sviluppo dell’e-government a livello interregionale, tramite l’utilizzo dell’architettura e dei servizi forniti dai progetti infrastrutturali. Nella figura che segue viene visualizzata l’architettura del progetto ICAR e come i progetti applicativi abbiano uno sviluppo parallelo pur appoggiandosi tutti e sette ai progetti infrastrutturali.

Figura 2 - Architettura del progetto ICAR

Interventi infrastrutturali

Casi di studio

AP-7

AP-6

AP-5

AP-4

AP-3

AP-2

AP-1

INF-2: Gestione di Strumenti Interregionali di Service Level Agreement

INF-3: Sistema Federato di Autenticazione

INF-1: Infrastruttura di base per la Cooperazione Applicativa Interregionale

Fonte: progetto ICAR I tre progetti infrastrutturali riguardano: • INF-1 “Realizzazione dell’Infrastruttura di base per l’Interoperabilità e la Cooperazione

Applicativa a livello interregionale” ha come obiettivo la realizzazione dell’infrastruttura fisica e logica indispensabile per l’interoperabilità e la cooperazione applicativa interregionale;

• INF-2 “Gestione di Strumenti di Service Level Agreement a livello interregionale” ha l’obiettivo di definire strumenti comuni per la gestione dei service level agreement, quindi per un monitoraggio efficiente e costante dei livelli di servizio offerti;

• INF-3 “Realizzazione di un Sistema Federato interregionale di Autenticazione” si propone di definire le specifiche del servizio di autenticazione e di implementare un sistema federato di autenticazione a livello interregionale.

Le diciassette Regioni e la Provincia Autonoma di Trento che aderiscono al progetto ICAR partecipano tutte ai tre progetti infrastrutturali, che vedono come ente capofila rispettivamente le Regioni Toscana, Liguria e Piemonte. Gli interventi in specifici ambiti di cooperazione applicativa interregionale hanno l’obiettivo di sperimentare e dimostrare l’efficacia dei servizi infrastrutturali di interoperabilità e cooperazione applicativa realizzati con i predetti interventi infrastrutturali di base. Gli interventi progettuali previsti a questo riguardo sono i seguenti:

- Intervento AP-1 “Cooperazioni e Compensazioni Sanitarie Interregionali” - Intervento AP-2 “Cooperazione tra sistemi di Anagrafe”

3° RAPPORTO SULL’INNOVAZIONE NELLA REGIONE PUGLIA

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- Intervento AP-3 “Area Organizzativa Omogenea” - Intervento AP-4 “Lavoro e Servizi per l’Impiego” - Intervento AP-5 “Tassa automobilistica regionale” - Intervento AP-6 “Osservatorio Interregionale sulla rete distributiva dei carburanti” - Intervento AP-7 “Sistema Informativo Interregionale di Raccordo con Cinsedo1”

Diversamente dai progetti infrastrutturali che coinvolgono tutti, la partecipazione delle Regioni e della Provincia Autonoma di Trento ai progetti applicativi varia per ciascun intervento (nel Rapporto nazionale 2005 è fornito il quadro d’insieme). Si evidenzia il fatto che anche diversi altri progetti regionali presentati sulla linea 1 della fase 2 del piano di e-government riguardano in effetti adeguamenti della rete regionale ai requisiti tecnici specificati dal SPC e necessari alla partecipazione al progetto ICAR. Nel caso specifico della Puglia, la Regione partecipa, come si è detto, a tutti e tre gli interventi infrastrutturali e partecipa ai seguenti interventi applicativi:

Tabella 8 – Partecipazione delle Regioni ai progetti applicativi di ICAR Intervento Regione capofila Regioni aderenti

AP-1 Compensazioni sanitarie Basilicata Abruzzo, Basilicata, Friuli Venezia-Giulia, Lazio, Liguria, Marche, Puglia, Sardegna, Toscana, Umbria, Veneto

AP-2 Cooperazione tra anagrafi Toscana Abruzzo, Basilicata, Friuli Venezia-Giulia, Lazio, Lombardia, Marche, Puglia, Sardegna, Sicilia, Toscana, Prov. Aut. Trento

AP-3 Area organizzativa omogenea Friuli Venezia-Giulia Abruzzo, Basilicata, Friuli Venezia-Giulia, Puglia, Toscana

AP-6 Osservatorio carburanti Liguria Emilia-Romagna, Friuli Venezia-Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Piemonte, Puglia, Valle d’Aosta, Veneto

Fonte: progetto ICAR La Regione Puglia propone alcune estensioni sui task INF-1, AP-2 e AP-3 rispetto al progetto ICAR generale. INF-1 Per la realizzazione del Test Bed si realizzerà una connessione alla Rete delle Regioni. Tale connessione consentirà di sperimentare il sistema di cooperazione interregionale fino alla completa operatività del SPC. L’estensione consiste in un collegamento a 2Mbps tra il Centro Tecnico Rupar Puglia e Potenza (Nodo Regione Basilicata). Tale connessione sarà poi trasformata in collegamento all’SPC. Inoltre si prevede l’acquisizione di firewall blade per assicurare un elevato livello di sicurezza nella comunicazione interregionale. Questa strumentazione aumenta e completa la dotazione del Centro Tecnico Rupar Puglia e sarà quindi utilizzabile in diversi contesti di cooperazione. AP-2

1 Il Centro interregionale di studi e documentazione, denominato "CINSEDO", ha come soci le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano e funge tra le altre cose da struttura di supporto della Conferenza dei Presidenti delle Regioni e delle Province autonome.

I progetti

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La Regione Puglia è già dotata di un sistema di Gestione Eventi proveniente dal progetto di e-gov SCATEL che opera secondo il paradigma di porta di dominio. Gli enti locali devono però dotarsi di un’infrastruttura HW e SW e di sicurezza in grado di ospitare le porte di dominio fornite da SCATEL. A tal fine la Regione intende contribuire all’investimento da parte delle PAL coinvolte. AP-3 La Regione Puglia ha fornito, all’interno del progetto SCATEL, un servizio di Protocollo Informatico (liv. Base) in ASP non integrato con moduli di Gestione Documentale e di WorkFlow. La Regione intende quindi finanziare l’integrazione dell’esistente servizio con sistemi di WorkFlow Documentale e contribuire all’investimento da parte delle PAL per la dotazione di sistemi di gestione documentale, sicurezza ed archiviazione, allo scopo di incentivare l’utilizzo del documento informatico nell’interscambio di protocolli tra AOO. Ciò renderà la sperimentazione degli indici IPA federati più efficace consentendo una reale interoperabilità di protocollo nell’interscambio di documenti informatici.

5.3 Il bando per i servizi di e-government sulla piattaforma Digitale Terrestre (t-government)

Il bando per la selezione di progetti per lo sviluppo dei servizi di e-government sulla piattaforma Digitale Terrestre è stato pubblicato su G.U. nr. 143 del 21 giugno 2004 –con scadenza 21 settembre- in attuazione di quanto previsto dall’art. 1 del decreto del MIT del 15 settembre 2003. Il decreto individuava nel progetto “Digitale terrestre” grande contenuto innovativo, rilevanza strategica e preminente interesse nazionale, destinando complessivamente al suo finanziamento l’importo di 10 milioni di euro: 7 milioni per il co-finanziamento di iniziative per la sperimentazione di applicazioni semplici, informative, ad elevata multimedialità e bassa interattività remota, destinate al grande pubblico (coordinati dal CNIPA); altri 3 milioni per progetti di sviluppo di servizi avanzati ad elevata interattività, facenti capo alla Fondazione Ugo Bordoni. I progetti dovevano concentrarsi almeno su due obiettivi:

- comprendere le dinamiche di diffusione e utilizzo della televisione digitale terrestre, in special modo da parte dei cittadini che tendenzialmente sono esclusi da altri canali di fruizione dei servizi medesimi;

- individuare modelli e strumenti per la realizzazione delle filiere di sviluppo, distribuzione e gestione del canale di T-government.

Dati questi obiettivi, la sperimentazione doveva avvenire in condizioni quanto più possibili vicine a quelle normali, raggiungere un numero adeguato di utenti per dare significatività ai risultati della sperimentazione, prestare grande attenzione alla misurazione dei risultati. I progetti dovevano essere proposti e coordinati da una Regione o da altri Enti locali (Comuni, Province, Comunità Montane) in partnership con soggetti privati (emittenti televisive e imprese ICT) e/o con altre amministrazioni pubbliche. Il cofinanziamento poteva essere al massimo del 50%, per un valore non superiore a 1 milione di euro, e la durata massima prevista era di 10 mesi. Per la peculiarità e l’oggetto del bando, era indispensabile la presenza di una o più imprese radiotelevisive in grado di rendere disponibili (senza oneri per il progetto) le attrezzature tecnologiche di trasporto e le frequenze necessarie per tutta la durata dell’operazione.

3° RAPPORTO SULL’INNOVAZIONE NELLA REGIONE PUGLIA

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5.3.1 I progetti di t-government presentati In risposta all’Avviso sono stati presentati da Regioni ed Enti locali 56 progetti che coinvolgono complessivamente più di 250 enti, tra cui quasi tutte le Regioni, 32 Province, 192 Comuni, molti dei quali città di grandi dimensioni e 18 Comunità Montane. Molto numerose anche le emittenti televisive e imprese ICT coinvolte nei progetti. I servizi più gettonati, dopo quelli di carattere istituzionale, riguardano lavoro, turismo, eventi pubblici, viabilità, salute e ambiente. Oltre l’84% dei servizi proposti per la sperimentazione è già attivo e fruibile attraverso il web. I progetti proposti hanno un valore complessivo di oltre 51 milioni di euro e una richiesta di co-finanziamento di circa 24 milioni di euro. La Puglia ha risposto al bando con quattro progetti, presentati rispettivamente dalla Regione, dalla Provincia di Lecce e dai Comuni di Bari e Trani. I primi tre hanno ottenuto il cofinanziamento da parte del Cnipa. Di seguito, una breve sintesi dei progetti in questione.

Progetto Puglia Tgov Il progetto “PugliaTGov” ha un valore di 2.000.000 € ed ha ottenuto una quota di cofinanziamento di 340.000 €. Responsabile del progetto è la Regione Puglia, che ha presentato l’iniziativa in collaborazione con ANCI Puglia, ACI, oltre che i quattro broadcasters LA7, Edivision S.p.A., TeleNorba e il Gruppo Mixer Media Management. Il progetto “PugliaTGov” si caratterizza come complementare al progetto previsto nella Scheda n. 2 dell’Accordo di Programma Quadro (APQ) tra Regione Puglia e MIT, firmato in data 04/08/2004, denominato “Sistema Pubblico di Connettività (RUPAR2)”. In quella scheda si prevede di “…… realizzare, presso il Centro Tecnico della Rupar, un nodo di interconnessione con il sistema della Televisione Digitale a livello regionale, al fine di creare le condizioni infrastrutturali sufficienti per poter predisporre un Canale Televisivo interattivo della PA regionale, attraverso il quale veicolare i servizi interattivi delle PA collegate in Rupar verso i cittadini”. Quindi, mentre in APQ si provvederà alla realizzazione di un Centro Servizi che rappresenti lo snodo della Rupar Puglia verso il nuovo mezzo di comunicazione della Televisione Digitale Terrestre (TDT), nel presente progetto si provvederà alla sperimentazione sul campo di un sistema di Televisione Digitale a livello regionale che possa portare ad un significativo campione di cittadini della regione, alcuni dei servizi di e-government realizzati o in corso di realizzazione da parte dei partner del progetto. Il modello applicabile è quello previsto dallo standard ETSI ETS300801 dal quale è tratta la seguente figura illustrativa dell’intero Sistema che si intende realizzare.

I progetti

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Figura 3 – Modello funzionale per la Televisione Digitale Terrestre

Fonte: Progetto Puglia T-Gov

Con riferimento alla Figura 3, il Progetto SPC/RUPAR2 dell’APQ provvede a dotare il Centro Tecnico Regionale di tutto quanto necessario per configurarsi come un Interactive Service Provider che instraderà sul nuovo canale i servizi per i cittadini erogati dalle Amministrazioni Locali connesse alla Rupar Puglia, mentre nell’ambito del presente progetto si realizzeranno, in forma prototipale, le infrastrutture ed i servizi necessari per la parte “Broadcasting” e per la parte “Interaction Network”. Importante caratteristica del progetto è di prevedere, ai fini dell’elaborazione di un efficiente modello operativo, la perfetta sinergia operativa tra la pluralità di soggetti che operano nei due ambiti sia di Broadcasting che di Interaction Network. Il bacino di utenza a cui il progetto fa riferimento è l’intero territorio regionale.

PARTECIP@RE Il progetto Partecip@re, presentato dalla Provincia di Lecce in partnership con Enterprise Digital Architects e TeleRama, ha un costo complessivo di 550.000 € ed ha ottenuto un cofinanziamento di 80.000 €. L’iniziativa intende rivolgersi a quella fascia di popolazione che, per condizioni culturali e sociali, non è raggiungibile con gli strumenti messi a disposizione dall’ICT tradizionale e coinvolgerla nei processi informativi e di partecipazione democratica che la Provincia di Lecce ha già sviluppato per il Web e che intende rendere fruibili anche tramite televisione digitale terrestre. I servizi di e-Government selezionati per la sperimentazione, di tipo informativo/interattivo, sono attualmente erogati attraverso il Web e sono classificabili in: • Puglia Impiego: servizio informativo in materia di lavoro rivolto a cittadini e imprese con la

possibilità di reperire informazioni sulle offerte disponibili (Vedi: www.pugliaimpiego.it); • Eventi della vita: servizi offerti al cittadino dalla Provincia e dalle Amministrazioni coinvolte

descritti secondo il paradigma degli eventi della vita (Vedi: www.reteurp.le.it);

3° RAPPORTO SULL’INNOVAZIONE NELLA REGIONE PUGLIA

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• News dalla Provincia: comunicati sulle attività svolte all’interno del territorio provinciale (Vedi: www.reteurp.le.it);

• Calendario eventi: elenco delle manifestazioni culturali e ludiche sul territorio provinciale (Vedi: www.reteurp.le.it).

• t-Democracy: informazioni sulle attività dell’Amministrazione Provinciale (Vedi: www.provincia.le.it); servizi interattivi di “sondaggio elettronico”, per la misurazione della soddisfazione del cittadino/utente relativamente alle attività dell’Amministrazione Provinciale.

TI-RECS Il progetto "Televisione Interattiva come Risorsa Evoluta per la Comunicazione Sociale - Ti-RECS" è stato presentato dal Comune di Bari in partnership con il Politecnico di Bari e con le due società Enterprise Digital Architects. Ne fanno parte inoltre due broadcaster locali, Antenna Sud e TeleBari. Il costo complessivo è di 960.000 € ed il cofinanziamento ottenuto ammonta a 180.000 €. Il progetto intende introdurre una piattaforma interattiva, basata sulle tecnologie del sistema Televisivo Digitale Terrestre e finalizzata alla diffusione di informazioni utili a cittadini e studenti. Da parte del Comune di Bari si intende promuovere l’utilizzo della TV digitale terrestre come veicolo alternativo per la fruizione dei servizi comunali. In particolare, in questo primo approccio con tale nuova tecnologia, intende erogare servizi di:

- informazioni utili su eventi quotidiani della città; - assistenza per l’individuazione dei servizi mirati agli eventi della vita; - Segretariato Sociale per minori, anziani e disabili.

Da parte del Politecnico di Bari si intende attivare servizi di: • consultazione dell'offerta formativa (corsi di laurea di 1° e 2° livello, lauree specialistiche,

master di 1° e 2° livello, dottorati di ricerca, etc.) e conseguente possibilità di effettuare sondaggi in merito alla preferenza dei corsi a cui iscriversi. Target: studenti delle scuole medie superiori;

• consultazione del calendario degli esami e conseguente possibilità di effettuare la prenotazione d'esame, inserendo il numero di matricola. Target: studenti del Politecnico, in particolare fuori sede.

STNB Il progetto STNB,presentato dal Comune di Trani, ha lo scopo di definire, sviluppare e sperimentare: • una serie di applicazioni e servizi di T-government ad elevata multimedialità e bassa

interattività; • il prototipo di un centro servizi in grado di erogare servizi e contenuti; • una procedura di monitoraggio dei servizi erogati allo scopo di verificare sia la fruibilità e il

gradimento dei servizi da parte dei cittadini, che la fattibilità tecnica e i relativi aspetti operativi della futura erogazione di servizi di T-government sul Bacino di Utenza e sulle Pubbliche Amministrazioni aderenti al Patto Territoriale Nord Barese Ofantino.

I servizi saranno caratterizzati prevalentemente a carattere informativo e, al fine di massimizzarne la frequenza di utilizzo presso il pubblico, saranno erogati servizi ”semplici”, facilmente accessibili e di reale utilità. A tal fine, e con l’intento di minimizzare i costi e rischi dell’iniziativa, l’approccio strategico prevede l’individuazione e il trasferimento su DTT innanzitutto di quei servizi di e-government già forniti dalla Pubblica Amministrazione attraverso altri canali di comunicazione

I progetti

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(www, televisione analogica, ecc) e per i quali quindi esiste una ragionevole certezza di gradimento e utilità da parte dell’utenza finale. La sperimentazione proposta si prefigge i seguenti obiettivi quantitativi:

- Raggiungere un bacino di utenza globale di almeno 50.000 cittadini; - Sviluppare almeno 5 tematiche di comunicazione istituzionale su argomenti di interesse del

bacino di utenza (Turismo, Formazione, Ambiente, Lavoro, Trasporti, Energia).

3° RAPPORTO SULL’INNOVAZIONE NELLA REGIONE PUGLIA

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Focus: le politiche per l’accessibilità

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Focus: le politiche della Regione Puglia in ambito SI per l’accessibilità

La Regione Puglia, già all’interno del piano della società dell’informazione individua diversi interventi destinati a gruppi svantaggiati nell’ambito sia di azioni mirate a potenziare e valorizzare la PA, sia di azioni mirate a diffondere la quarta conoscenza nella comunità dei cittadini. In particolare, è nell’ultimo anno che la Regione Puglia, in linea con gli orientamenti europei e nazionali in materia di società dell’informazione e disabilità, sta prestando particolare attenzione alla progettazione e implementazione di interventi sul tema dell’accessibilità quale “…capacità dei sistemi informatici, nelle forme e nei limiti consentiti dalle conoscenze tecnologiche, di erogare servizi e fornire informazioni fruibili, senza discriminazioni, anche da parte di coloro che a causa di disabilità necessitano di tecnologie assistive i configurazioni particolari”2. Infatti, la nuova programmazione del Complemento di Programmazione del Por Puglia 2000-2006, l’Accordo di Programma Quadro relativo alla società dell’informazione e l’attuale fase di concertazione e progettazione preliminare di interventi che costituiranno integrazione di quest’ultimo, comprendono azioni che vanno in tale direzione. Come già detto precedentemente, la misura 6.2 “Promozione della società dell’informazione” del Por Puglia 2000-2006 ha avuto nel triennio 2000-2003 come obiettivo principale quello di finanziare progetti per creazione delle condizioni di contesto necessarie allo sviluppo della SI, in particolare nell’ambito dell’accesso e dell’uso dell’ICT da parte di cittadini e imprese. Essa ha visto la pubblicazione di due bandi, il primo dedicato alla Pubblica Amministrazione e il secondo al sistema delle imprese e delle professioni. La graduatoria del bando dedicato alla Pubblica Amministrazione comprende 18 progetti ammessi a finanziamento, di essi alcuni prestano attenzione al tema delle disabilità anche se con approcci molto diversi tra di loro: da una parte, alcuni progetti hanno pensato ai disabili come gruppo di utenti a cui dedicare postazioni e strumentazione hardware ad hoc, pochi altri hanno previsto l’adeguamento dei software e dei contenuti dei siti web alle esigenze dei disabili e altri progetti ancora si sono limitati a dichiarare di voler rendere i luoghi fisici delle postazioni fisicamente accessibili ai disabili, come del resto dovrebbe già essere a norma di legge. I progetti presentati, invece, dalle imprese e professioni, dato che hanno come destinatari finali propri associati e comunque determinati settori di utenza, presentano pochi riferimenti alla disabilità. Da questo quadro si evince che pochi progetti hanno inteso, almeno in maniera esplicita, rendere accessibili i servizi previsti anche ai disabili e che nessuno di essi ha previsto servizi pensati ad hoc per i disabili. L’accessibilità universale non sembra, nei fatti, essere garantita in maniera significativa. Proprio a fronte di una tale progettualità, che sta per tradursi in servizi resi ai cittadini sul territorio, la Regione Puglia intende supportare un processo di integrazione degli interventi approvati, partendo dal presupposto che è possibile e necessario, in tale fase di attuazione, rivisitare i progetti per garantire l’accesso agli stessi ai disabili del territorio pugliese. Tale processo di integrazione dovrà mettere in campo tutte le azioni necessarie che tengano conto per ciascun

2 Legge n. 4 del 9/01/2004 “Disposizioni per favorire l’accesso dei soggetti disabili agli strumenti informatici”).

3° RAPPORTO SULL’INNOVAZIONE NELLA REGIONE PUGLIA

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segmento obiettivo che si intende servire di una caratteristica in più: la disabilità. Quindi, si propone una nuova impostazione che parte dal presupposto per cui, al di là di progetti dedicati, al di là dei servizi resi e dei segmenti obiettivo individuati, tutto quello progettato deve essere reso idoneo, accessibile, per tutti, comprendendo, quindi, anche quel 5% di popolazione disabile. In concreto, la Regione Puglia mette a disposizione degli enti selezionati ulteriori finanziamenti aggiuntivi finalizzati all’adeguamento dei sistemi informatici alle nuove normative e leggi italiane e alle relative linee guida in materia di Ict e disabili. Questo al fine di garantire la rimozione delle barriere informatiche, grazie al superamento delle difficoltà che i disabili incontrano nell’usare un sistema informatico. In particolare, la Regione Puglia intende erogare finanziamenti finalizzati: • all’adeguamento dei software e dei contenuti dei siti web ai principi della progettazione

universale e dell’usabilità; • alla diffusione di dispositivi specificamente realizzati per favorire l’uso dei computer da parte

dei disabili. Questo è ciò che è previsto per avvicinare i disabili all’uso dei servizi telematici innovativi e, quindi, offrire pari opportunità rispetto alle altre fasce di cittadini. La Regione Puglia intende, però, intervenire anche su un altro punto che si evidenzia nell’analisi dei progetti presentati a valere sulla misura 6.2, sia sul bando dedicato alla Pubblica Amministrazione che su quello dedicato al sistema delle imprese e professioni, vale a dire: quasi nessun progetto presentato e finanziato ha come obiettivo l’erogazione di servizi ad hoc per i disabili pugliesi. Infatti, la Regione Puglia - convinta che i disabili in quanto tali costituiscono un segmento obiettivo a sé e quindi, come tutti i gruppi di utenti, esprimono la necessità di specifici servizi che più che mai devono essere resi in maniera agevole attraverso l’Ict - intende accompagnare un ulteriore processo e passo avanti su quanto ipotizzato sui progetti già presentati: non soltanto rendere fruibili i servizi al cittadino disabile per evitarne la sua esclusione sociale, ma intervenire nei diversi momenti della vita del disabile con servizi ad hoc al fine di migliorarne la qualità della vita. Proprio in tale ottica, la Regione intende finanziare, nell’ambito della misura 6.2 del Por Puglia, un nuovo bando per progetti presentati da cooperative sociali e onlus che operino nel mondo della disabilità e che vogliano sviluppare servizi innovativi per i propri associati. In questo quadro - che vede la Regione Puglia fortemente impegnata sul fronte dell’interlocuzione e della collaborazione con i diversi soggetti che a vario titolo sono coinvolti nel processo volto all’abbattimento delle barriere virtuali esistenti e all’implementazione di servizi innovativi ad alto valore aggiunto per i disabili - si inserisce un’altra iniziativa regionale, sviluppata nell’ambito del progetto Sax (Sistemi avanzati di connettività sociale). Tale progetto, che ha come obiettivo quello di rafforzare la diffusione della dotazione strumentale di base per l'accesso alle reti telematiche, prevede, tra l’altro, l’introduzione sperimentale di 25.000 Carte Nazionali dei Servizi (CNS) presso un primo gruppo di utenti selezionati. La Regione Puglia ha ufficialmente individuato nei disabili, il primo gruppo di cittadini pugliesi che usufruiranno delle CNS. In tal modo, le CNS, che sono carte di identificazione, permetteranno ai disabili pugliesi l'accesso sia a transazioni elettroniche on line che richiedono l’autenticazione dei cittadini o la firma elettronica (certificazione, prenotazione, autorizzazione, pagamenti, etc.), sia a servizi anche a pagamento erogati dalla PA locale e/o centrale o da enti quali Poste Italiane S.p.A.(Raccomandata Elettronica e simili). La Regione Puglia con tale scelta ha inteso completare le azioni precedentemente presentate e mettere così a disposizione della disabilità le principali opportunità offerte dall’Ict. Le iniziative sino ad ora esposte saranno implementate a partire dai primi mesi del 2005 e durante la loro realizzazione la Regione Puglia intende programmare ulteriori azioni volte a mettere i disabili pugliesi nelle condizioni di essere soggetti attivi della società dell’informazione in misura uguale o

Focus: le politiche per l’accessibilità

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superiore rispetto agli altri cittadini che del resto anch’essi solo nell’ultimo periodo si stanno confrontando per la prima volta con i nuovi scenari che l’ICT sta aprendo.

3° RAPPORTO SULL’INNOVAZIONE NELLA REGIONE PUGLIA

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I servizi online

IIIPARTE

3° RAPPORTO SULL’INNOVAZIONE NELLA REGIONE PUGLIA

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I servizi innovati

6 I servizi on line disponibili sui siti degli EELL in Puglia

6.1 Premessa metodologica

Nel corso del 2004, l’Osservatorio CRC ha avviato una linea di attività dedicata ai servizi on line che la PA locale eroga a favore di cittadini e imprese, con l’obiettivo di misurarne la diffusione e il grado di interattività. In particolare, in ottobre e novembre 2004 sono stati individuati e analizzati i siti istituzionali di Regioni, Province e Comuni con popolazione superiore ai 10.000 abitanti, per un totale di 1.234 enti. Per supportare l’analisi si è definita una specifica Metodologia d’Indagine sui Servizi On Line di Regioni ed Enti locali (acronimo MI-SOL-RE) risultante da diversi approcci preesistenti e dalla peculiare esperienza territoriale della rete CRC3. Da ogni sito sono stati in sostanza “estratti” tutti i servizi di e-government locale con una corrispondenza con una lista di riferimento. Tale lista è scaturita da un lavoro preventivo di ricognizione, normalizzazione e classificazione di elenchi di servizi. La lista è stata emendata e arricchita in corso d’opera sulla base delle evidenze emergenti dalla rilevazione stessa. La prospettiva di osservazione utilizzata da MI-SOL-RE è quella degli utenti del servizio. A partire dalla parte di home page/pagina/portale tematico che contiene i servizi visibilmente più interattivi e proseguendo sulla altre parti del sito istituzionale, i rilevatori hanno recensito tutti i servizi disponibili sui siti cercando fino al 3° livello di profondità (due click a partire dalla home page o da una eventuale pagina specificatamente dedicata ai servizi online offerti dal sito). Per ogni servizio individuato e recensito è stata valutata la presenza di 10 possibili variabili relative all’interattività del servizio stesso. Tali variabili, ad esempio le informazioni, la modulistica o la possibilità di pagare on line i costi del servizio, sono state definite prestazioni. Le diverse prestazioni relative a un unico servizio costituiscono per definizione il servizio stesso. Per semplicità di rappresentazione e per consentire confronti con altre rilevazioni sulla diffusione dei servizi ondine, prima fra tutte la metodologia del benchmarking europeo di e-Europe, le 10 variabili descrittive dell’interattività sono state raggruppate in tre segmenti: “informazioni”, informazioni sulle modalità e possibilità di fruizione del servizio ed informazioni “di servizio” (condizioni del traffico, dati ambientali ecc.); “modulistica” con riferimento a moduli scaricabili e compilabili ma comunque da consegnare fisicamente all’ufficio competente; “servizi interattivi o transattivi”, soluzioni che non richiedono lo spostamento fisico dell’utente per l’attivazione e/o la conclusione della pratica4. Elaborazioni più approfondite – in grado, tra l’altro, di fornire rappresentazioni più dettagliate dell’interattività osservata – saranno oggetto di un futuro rapporto dedicato.

3Per maggiori dettagli sulla metodologia MI-SOL-RE si faccia riferimento al sito del Progetto CRC www.crcitalia.it e al Rapporto nazionale di sintesi del 3° Rapporto sull’innovazione nelle regioni d’Italia. 4Nei rapporti di benchmarking europei la compresenza di diverse “prestazioni” si traducono nell’attribuzione dei cosiddetti “livelli di interattività” del servizio per cui ogni servizio è classificato secondo la massima interattività raggiunta in una scala da 1 (informativo) a 4 (pienamente transattivo).

3° RAPPORTO SULL’INNOVAZIONE NELLA REGIONE PUGLIA

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Lo svolgimento della rilevazione ha confermato che, laddove stanno nascendo servizi veramente innovativi, risulta sempre più complicato effettuare la misurazione e analisi degli stessi con la semplice visita diretta del sito. Di conseguenza, una rilevazione basata solo su questa attività rischia di offrire un dato incompleto e in alcuni casi non perfettamente aderente alla realtà. Sempre più frequentemente si presenta, infatti, la necessità per fruire del servizio di autenticarsi tramite smart card o certificato digitale e, anche quando sia semplicemente previsto un log-in con nome utente e password, risulta problematico svolgere la rilevazione. Per questo, la metodologia MI-SOL-RE prevede una seconda fase di contatti diretti con gli enti, al fine di verificare e approfondire le informazioni raccolte attraverso la prima ricognizione. A partire dal mese di febbraio 2005 i singoli CRC hanno avviato la costruzione di un sistema di relazioni continuative con gli enti erogatori che consenta il superamento dei limiti strutturali sopra esposti e, in prospettiva, una più facile alimentazione del sistema di ricognizione ed analisi dei servizi.

6.2 Diffusione e interattività dei servizi

Il primo dato raccolto dall’indagine, dando ormai per acquisita la presenza sul web di Regione e Province, è la presenza online dei comuni pugliesi, che si attesta comunque su percentuali molto elevate anche per quanto riguarda i comuni con più di 10.000 abitanti. Questi ultimi, infatti, sono presenti sul web nel 90 % dei casi (99 su 110), dei quali in piccola parte (9 su 99) privi di veri e propri servizi di e-government, in quanto rivelano di essere in costruzione oppure contengono generiche informazioni di tipo turistico, artistico-culturali, ambientali. Dei 99 siti sui quali è stata condotta l’indagine, 86 presentano una URL (Uniform Resource Locator) standard formata da comune.nomecomune.siglaprovincia.it (esempio:www.comune.trani.ba.it) contribuendo a rendere ufficiale la presenza on line dell’ente. Analizzando quest’ultimo dato, la media dei siti istituzionali pugliesi (86,9%) risulta, seppur di poco, superiore alla media nazionale (86,7%) mentre la percentuale dei comuni con sito web (standard e non) risulta leggermente inferiore a quella nazionale (90% e 92,2%).

Figura 4 - Servizi per comune (in media) distinti per livello di interattività (riferimento: totale comuni con popolazione > 10.000 ab.)

2,3

1,6

3,3

12,6

5,5

7,2

0,6

0,3

0,2

0 2 4 6 8 10 12 14 16 18

Media Italia

Media Sud e isole

Puglia

Informazioni Modulistica Servizi interattivi e transattivi

Fonte: Osservatorio Servizi online – Progetto CRC

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I servizi innovati

Il grafico della figura 4 presenta il numero medio di servizi online per Comune con popolazione superiore a 10.000 abitanti della regione Puglia. Viene mostrata, inoltre, la quantità di servizi erogati, in media, dai siti web comunali, distinguendo fra 3 livelli di interattività (informazioni, modulistica, servizi interattivi e transattivi). Il numero dei servizi online comunali nella regione Puglia è pari a 10,7 servizi in media per Comune. Eliminando gli 11 Comuni che al momento della rilevazione erano sprovvisti di sito web5, il numero medio aumenta a 11,9. Osservando le medie rispettivamente del Sud e isole e Italia, si può notare come la regione Puglia abbia una media, per singolo Comune considerato, rispetto al numero di servizi on line, superiore a quella espressa dal Mezzogiorno, mentre si trova in una posizione di ritardo rispetto all’Italia nel suo complesso. La prevalenza della modulistica è evidente e la possibile spiegazione risiede nella concreta utilità del modulo per il cittadino – che può presentarsi allo sportello con la pratica già pronta – a fronte della relativa semplicità, da parte dell’amministrazione, di rendere immediatamente fruibili in formato elettronico le modalità tradizionali di erogazione del servizio. D’altra parte va anche considerato che per alcuni dei servizi oggetto di indagine, ad esempio la consultazione di atti amministrativi, la disponibilità di moduli e documentazione stampabile rappresenta tutt’ora la migliore prestazione possibile dal punto di vista dell’interattività.

Figura 5 – Distribuzione dei servizi per livelli di interattività nella regione Puglia

Fonte: Osservatorio Servizi online – Progetto CRC Attraverso il diagramma di VENN della figura 5 è possibile esaminare in dettaglio i livelli di interattività. Il diagramma visualizza la distribuzione dei servizi a seconda dell’interattività delle “prestazioni” che lo compongono: ogni servizio, cioè, viene inserito in un insieme, o all’intersezione tra due insiemi, a seconda del tipo di prestazioni offerte. Per esempio, un servizio

5 In quest’ultimo caso la media del Centro sale a 19 e la media italiana a 17,4

3° RAPPORTO SULL’INNOVAZIONE NELLA REGIONE PUGLIA

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che offre la possibilità di prenotare un certificato anagrafico, dando luogo alla conclusione del procedimento, e che fornisce informazioni dettagliate sull’iter da seguire sarà contato all’intersezione tra l’insieme “Informazioni” e l’insieme “Servizi interattivi o transattivi”. Dai dati in figura si osserva un elevato numero di moduli “stand-alone”, senza cioè nessuna informazione sul loro utilizzo (519), a fronte di un più basso numero che presenta al contempo informazioni esaurienti (272). Mentre le pagine web piene di modulistica sono molto utili alle amministrazioni e spesso considerate strumenti di lavoro nei processi operativi interni, la scarsità di informazioni sull’iter del procedimento rivela una attenzione al cittadino migliorabile. D’altro canto, è da considerare positiva la presenza, in alcuni casi (5), di servizi transattivi che al contempo offrono informazioni aggiuntive e un corredo di modulistica nel caso in cui il cittadino voglia comunque consegnare la pratica in modo tradizionale.

Figura 6 - I siti web dei Comuni con più di 10.000 abitanti classificati secondo il massimo livello di interattività raggiunto da almeno un servizio

Informazioni81,8%

90 Comuni

Modulistica78,2%

86 Comuni

Transazioni16,4%

18 Comuni

Informazioni81,8%

90 Comuni

Modulistica78,2%

86 Comuni

Transazioni16,4%

18 Comuni

da 1 a 3 servizi

da 4 a 7 servizi

da 8 a 15 servizi

Da 16 a 30 servizi

da 31 a 50 servizi

Più di 50 servizi

Comuni che offrono:da 1 a 3 servizi

da 4 a 7 servizi

da 8 a 15 servizi

Da 16 a 30 servizi

da 31 a 50 servizi

Più di 50 servizi

Comuni che offrono:

Fonte: Osservatorio Servizi online – Progetto CRC La figura 6 ha lo scopo di riassumere, in un’unica rappresentazione, il grado di interattività dei siti web comunali e, per ciascun grado, la quantità di servizi erogati. Nelle frecce è riportata la percentuale dei siti web dei Comuni con più di 10.000 abitanti classificati a seconda del massimo livello di interattività raggiunto da almeno un servizio: possiamo notare che l’81,8% dei Comuni nella Regione Puglia (90 su 110) presenta almeno un servizio informativo. Nelle torte, corrispondenti a ciascuna freccia, viene invece evidenziato il numero di Comuni, eroganti almeno un servizio di quella categoria, divisi in base alla quantità effettiva di servizi. In questo modo è possibile verificare quanti Comuni, per ciascuna categoria, offrono un certo numero di servizi. Vediamo così che, passando dal livello informativo a quello transattivo, non solo diminuisce il numero di Comuni che erogano almeno un servizio di quel livello, ma diminuisce anche il numero di enti che presentano un numero elevato di servizi (sempre di quel livello). Nella prima torta, ad esempio, notiamo che 21 siti web su 90 erogano più di 15 servizi ciascuno, con livello di interattività almeno informativo. Invece, la totalità dei 18 comuni che offrono servizi transattivi (ultima torta) eroga da 1 a 3 servizi.

85

I servizi innovati

Tabella 9 – I servizi più diffusi tra i Comuni pugliesi con popolazione > 10.000 abitanti e popolazione coperta

servizio n.

comuni % su Comuni >10.000 ab

% su Comuni con sito

Pop. coperta

dal servizio

% Pop. coperta su

pop. Comuni > 10mila ab.

% Pop. coperta su totale

pop. regione

Servizio prioritario

Bandi e avvisi pubblici 75 68,2% 75,8% 2.191.036 65,2% 54,5% si

Registrazione/variazioni/cessazione Imposta Comunale sugli Immobili (ICI)

59 53,6% 59,6% 1.612.685 48,0% 40,1%

Dichiarazioni sostitutive di atti notori

29 26,4% 29,3% 1.140.946 34,0% 28,4% si

Concorsi pubblici 19 17,3% 19,2% 1.115.310 33,2% 27,7%

Autocertificazione guidata (moduli precompilati)

46 41,8% 46,5% 1.094.911 32,6% 27,2%

Denunce Inizio Attività edilizia (D.I.A.)

14 12,7% 14,1% 917.688 27,3% 22,8% si

Certificato destinazione urbanistica

33 30,0% 33,3% 890.117 26,5% 22,1% si

Autorizzazioni attività 19 17,3% 19,2% 858.756 25,6% 21,4%

Certificato agibilità 11 10,0% 11,1% 836.474 24,9% 20,8%

Calcolo ammontare ICI 21 19,1% 21,2% 742.794 22,1% 18,5%

Fonte: Osservatorio Servizi online – Progetto CRC La tabella 9 riporta i 10 servizi più diffusi tra i Comuni con più di 10.000 abitanti, riportando anche la percentuale di popolazione coperta (sul totale della popolazione dei Comuni sopra i 10.000 abitanti e sul totale degli abitanti della regione Puglia) e indicando se è un servizio prioritario. Al primo posto si trova il servizio “Bandi e avvisi pubblici”, che è presente nel 68,2% dei Comuni sopra i 10.000 abitanti (dato che sale a 75,8% considerando gli enti provvisti di sito web) ed è anche il servizio maggiormente offerto a livello nazionale. Analizzando la popolazione coperta, come è immaginabile, non esiste in tutti i casi una correlazione tra la percentuale di Comuni che erogano il servizio e la popolazione: alcuni servizi, come ad esempio “concorsi pubblici”, sono offerti da un basso numero di comuni (19) che copre tuttavia più

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di un quarto dell’intera popolazione pugliese. Al contrario il servizio “autocertificazione guidata” è erogato da ben 46 comuni i quali però abbracciano soltanto il 27,2% della popolazione del territorio regionale. E’ invece confortante sapere che 4 dei primi 7 servizi più diffusi sono indicati come prioritari dal Ministro per l’innovazione e le tecnologie. Attraverso la tabella sottostante si può approfondire l’argomento servizi prioritari fornendo maggiori indicazioni sulla diffusione degli stessi in base alla popolazione regionale.

Tabella 10 – I servizi prioritari più diffusi tra la popolazione e nei Comuni pugliesi con popolazione > 10.000 abitanti

servizio n. Comuni

% su Comuni >10mila

ab.

% su Comuni con sito

web

Pop. coperta dal servizio

Pop. su totale Comuni > 10mila ab.

Pop. su totale pop. della regione

Bandi e avvisi pubblici 75 68,2% 75,8% 2.191.036 65,2% 54,5%

Consigli e segnalazioni alla PA 29 26,4% 29,3% 1.140.946 34,0% 28,4%

Concessione edilizia (permesso di costruire per ristrutturazione edilizia, nuove opere, manutenzione edifici vincolati)

14 12,7% 14,1% 917.688 27,3% 22,8%

Concorsi pubblici 33 30,0% 33,3% 890.117 26,5% 22,1%

Registrazione/variazioni/cessazione Imposta Comunale sugli Immobili (ICI) 15 13,6% 15,2% 415.293 12,4% 10,3%

Banca dati cataloghi biblioteche 8 7,3% 8,1% 408.553 12,2% 10,2%

Iscrizione servizi scolastici 8 7,3% 8,1% 404.382 12,0% 10,1%

Informazioni civiche 11 10,0% 11,1% 326.074 9,7% 8,1%

Contributi sociali canone di locazione 9 8,2% 9,1% 286.761 8,5% 7,1%

Certificato prevenzione incendi 2 1,8% 2,0% 266.200 7,9% 6,6%

Fonte: Osservatorio Servizi online – Progetto CRC L’indicatore relativo al 1° obiettivo di legislatura fornito dal Ministro per l’innovazione e le tecnologie, contenuto nell’Allegato 1 al Primo Avviso e-government, fa riferimento al 100% dei servizi prioritari attivati per almeno il 50% dei cittadini. Osservando la tabella 10, si può notare come il servizio “Bandi e Avvisi pubblici”,il più diffuso,sia il solo a soddisfare gli indicatori che rappresentano il 68,2 % dei comuni >10.000 abitanti e il 75,8% dei comuni >10.000 abitanti con sito web. Tale servizio può essere utilizzato da 2.191.036 di cittadini, ossia dal 54,5% della popolazione regionale.

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I servizi innovati