Rapporto di Sostenibilità 2012 - Biomasse energia ... · zione di indicatori pubblicati nel...

36
Rapporto di Sostenibilità 2012

Transcript of Rapporto di Sostenibilità 2012 - Biomasse energia ... · zione di indicatori pubblicati nel...

Rapporto di Sostenibilità

2012

i nostri valori

2

3

METODOLOGIA

Il documento rappresenta la sesta edizione dell’an-nuale Rapporto di Sostenibilità e copre gli anni 2010, 2011 e 2012.

Nel 2011 la società Biomasse Italia ha subito una scissione, la quale ha portato alla creazione di Bio-masse Crotone, nata per gestire la centrale a bio-masse nella zona industriale di Crotone, ed al mante-nimento di Biomasse Italia con il compito di gestire la centrale a biomasse di Strongoli (KR) e fornire a Bio-masse Crotone tutti i servizi generali.

Il Rapporto di Sostenibilità viene redatto in modo integrato per entrambe le aziende Biomasse Ita-lia e Biomasse Crotone. Gli indicatori presenta-ti si riferiscono ad entrambe le aziende, se non specifi cato diversamente.

Questo Rapporto di Sostenibilità, basato su principi di rendicontazione, linee guida e modalità di calcolo in-ternazionali, presenta le due Aziende ed il loro rap-porto con gli stakeholders all’interno di un siste-ma territoriale complesso, caratterizzato da quattro capitali: economico, umano, sociale e naturale.

Una vasta mole di informazioni sulle “dotazioni” e lo sviluppo del territorio da un lato e le attività aziendali dall’altro sono state organizzate nei succitati quattro “capitali” rendendo possibile una lettura parallela dello sviluppo e delle problematiche del territorio calabrese o crotonese da una parte e delle attività ed impatti aziendali dall’altra.

Per ogni capitale è stata effettuata un’analisi de-scrittiva dei principali indicatori di contesto e della loro evoluzione negli ultimi anni, utile a traccia-re un quadro di riferimento entro il quale valutare il contributo aziendale alle diverse dimensioni della sostenibilità. In questa sesta edizione la performance di impresa è legata alla dimensione regionale e valuta-ta in termini di contributo al processo di sviluppo del mezzogiorno, o meglio al raggiungimento dei target di convergenza defi niti dalla politica di coesione comu-nitaria e dai documenti strategici regionali e nazionali.

Le risultanze di quest’analisi sono state poi messe in relazione con gli indicatori monitorati costante-mente dalle nostre aziende.

Tenendo conto della specifi cità dell’attività aziendale, si è dato grande rilievo al capitale naturale che le due imprese devono tutela-re per controllare l’impatto sull’ambiente, ed al capitale umano, che rappresen-ta il principale capitale su cui si basano Biomasse Italia e Biomasse Crotone per

contribuire attivamente allo sviluppo eco-sostenibile. Gli stakeholders cui primariamente si rivolge il Rap-porto di Sostenibilità sono le Risorse Umane, il Territorio (includendo l’Ambiente), le Autorità ed i Fornitori.

I principali framework metodologici di questo Rappor-to sono le linee guida per la redazione dei bilanci di sostenibilità di Global Reporting Initiative-G3, il Modello a 4 Capitali ed il modello messo a punto dal Gruppo Bilancio Sociale GBS. Oltre alla sele-zione di indicatori pubblicati nel presente rapporto, le due aziende monitorano la maggior parte degli indica-tori del framework GRI-G3.

Il Rapporto di Sostenibilità è strutturato su due livelli: uno relativo alla rendicontazione d’impresa, l’altro relativo alla valutazione del sistema territoriale. Entrambi si basano sul presupposto che quattro di-mensioni rilevanti (economica, umana, sociale ed ambientale) concorrono al funzionamento del sistema, sia inteso come impresa che come territo-rio, e che solo dall’equilibrio tra questi fattori possa emergere un processo di sviluppo virtuoso che ga-rantisca la funzionalità e sostenibilità del sistema nel lungo periodo.

La valutazione dei quattro capitali a livello territoriale si basa su un panel di indicatori composto da 75 varia-bili per le quali si dispongono le osservazioni relative a tutte le regioni italiane. Gli indicatori sono elenca-ti nelle relative tabelle e descritti nella loro dinamica temporale per offrire un quadro delle trasformazioni in atto nel contesto in cui si trovano ad operare le due aziende.

I risultati dell’analisi sono rappresentati grafi camente tramite dei diagrammi a stella (per singolo capitale), in cui ogni punta rappresenta il valore regionale o di un aggregato relativo alla media degli indicatori conside-rati. Le tracce sono relative ai valori del 2002 posto come anno base=100.

4

INDICEpag.

6

6

7

7

8

8

8

10

11

12

12

13

13

14

14

15

16

16

16

17

17

18

18

19

20

21

22

22

23

23

24

25

26

27

27

28

28

29

29

31

32

33

33

Rapporto di Sostenibilità 2012IDENTITÀ E GOVERNANCE PER LA SOSTENIBILITÀ

Dichiarazione del top-management 2011-2013

Il contesto e le sfi de del settore di business

Biomasse Italia e Biomasse Crotone in poche parole

Visione

Missione

Politica sociale

Modello di business ed organizzativo

Assetto societario

Corporate Governance

Riconoscimenti

CAPITALE ECONOMICO

Capitale economico in Calabria

Capitale economico aziendale

Il valore aggiunto

Indicatori di performance economica

Aiuti economici governativi

Ricadute economiche sul territorio

Analisi territoriale comparativa

CAPITALE NATURALE

Capitale naturale in Calabria

Capitale naturale aziendale

Strategia e sistema ambientale

Materia prima

Prestazioni ambientali

Analisi territoriale comparativa

CAPITALE UMANO

Capitale umano in Calabria

Capitale umano aziendale

Carta d’identità

Responsabilità sociale (Tutela dei diritti)

Salute e sicurezza

Formazione e valorizzazione

competenze

Comunicazione

Analisi territoriale comparativa

CAPITALE SOCIALE

Capitale sociale in Calabria

Capitale sociale aziendale

Cittadinanza d’impresa

Etica

Filiera Agro-energetica

Rapporti con i clienti

Analisi territoriale comparativa 5

Dichiarazione del top-management 2011-2013Tecnologia, risorse umane, combustibile: queste sono le 3 principali sfi de che ci aspettano nei prossimi tre anni.

Nel recente passato abbiamo investito tutto il nostro impegno su questi tre fronti: ci siamo dati un’orga-nizzazione cosciente dei propri punti forti e delle proprie opportunità di crescita, esigente e stimo-lante, competitiva ed in evoluzione continua; abbia-mo spinto gli impianti per produrre il massimo nel modo più effi ciente ed accumulare la compe-tenza necessaria a fare le migliori scelte tecnologiche negli importanti investimenti che segneranno il futu-ro delle nostre Aziende; con i nostri partners-fornitori abbiamo costruito le fi liere di approvvigionamento del combustibile adeguate ad operare con un mix quali-tativamente stabile, quantitativamente affi dabile ed economicamente sostenibile; grazie agli sforzi ed alla fi ducia degli Azionisti e con l’impegno di tut-ti i dipendenti e delle Parti sociali, siamo ora in gra-do di soddisfare tutti i legittimi portatori di interesse che rappresentano “l’Azienda Estesa”, cioè il sistema socio-economico integrato Azienda-Territorio che rap-presenterà un vero vantaggio competitivo industriale ed il motore della crescita aziendale.

Tutto ciò, sempre nel rispetto assoluto ed incon-dizionato del nostro codice etico e dei valori alla base del nostro modo di vivere il business: tutela dell’ambiente e della sicurezza sul lavoro, con-sapevolezza della nostra responsabilità sociale nel territorio locale, correttezza nelle relazioni com-merciali.

Il settore dell’energia elettrica da fonti rinnovabili (biomasse) offre grandi opportunità e pone grandi incertezze per il futuro: per cogliere le prime e su-perare le seconde è richiesta una strategia di lungo respiro volta a migliorare sempre più velocemente e perseguire la crescita continua per vie interne ed esterne, valorizzando in modo sempre più intenso e creativo le risorse tangibili ed intangibili, materiali ed umane, delle quali le nostre Aziende hanno saputo do-tarsi ed hanno posto al servizio della propria proposta di valore.

La fi ne degli incentivi “CIP6” ed il passaggio ai “Cer-tifi cati Verdi” ci impone di fare scelte strategiche di grande portata ma in tempi sempre più ridotti, focaliz-zate sugli obiettivi di crescita ma fl essibili per seguire i mutevoli scenari economici e normativi: la scelta delle tecnologie, uomini e combustibili negli impianti di Cro-tone e Strongoli condizionerà i risultati del prossimo decennio e la soddisfazione degli azionisti, dei dipen-denti e dei partners che lavorano con noi.

Produttività, effi cienza, economicità, fl essibilità, affi dabilità, imprenditorialità e creatività sono le parole chiave che guideranno il nostro sviluppo tec-nologico ed organizzativo: la generazione di cassa ed i risultati economici del prossimo futuro misureranno la nostra capacità di fi nanziare lo sviluppo, con l’aiuto degli azionisti che hanno sempre dimostrato di cre-dere in questo business. Ed a ciascuno di noi, e tutti insieme, tocca il compito di vincere la sfi da e costruire il futuro di Biomasse Italia e Biomas-se Crotone.

6

IDENTITÀ E GOVERNANCE PER LA SOSTENIBILITÀ

Dichiarazione del top-management 2011-2013

Il contesto e le sfi de del settore di business

Biomasse Italia e Biomasse Crotone in poche paroleBiomasse Italia e Biomasse Crotone rappresentano un punto di riferimento nel panorama nazionale della produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili (biomasse solide) nel pieno rispetto dell’ambiente, consapevoli del proprio ruolo industriale e tecnologi-co nello sviluppo della politica energetica nazionale, orientate ad un sistema di approvvigionamento energetico sostenibile nel lungo periodo.

L’attività produttiva viene svolta presso le due cen-trali termoelettriche di Crotone e Strongoli (KR).

Il processo produttivo si articola nelle seguenti fasi:

La struttura produttiva ha una capacità di produzio-ne totale pari a 73 Megawatt (46 MW a Strongoli e 27 MW a Crotone) che ne fanno una delle più grandi realtà europee nel settore della produzione di energia elettrica da sola combustione di biomassa.

Le due Aziende non operano in cogenerazione (produzione di elettricità e vapore) a causa dell’assen-za di richiesta di vapore, tanto per usi industriali (data l’assenza nella zona di aziende interessate alla forni-tura di vapore) quanto per riscaldamento domestico (dato il clima mite nella regione).

La materia prima è rappresentata principalmente da cippato di legno proveniente da manutenzione boschiva e residui agro-alimentari provenienti dal mercato locale ed estero. I consumi annui di bio-massa sono di 500.000 tonnellate nella centrale di Strongoli e 300.000 tonnellate nella centrale di Crotone.

Sono stati investiti oltre 200 milioni di euro in impianti (costruzione e rifacimenti), con un fatturato a pieno funzionamento di circa 100 milioni di euro all’anno. Tutta la produzione è commercializzata sul mercato libero ed è immessa sulla rete di tra-smissione nazionale dell’energia elettrica.

Biomasse Italia ha inoltre realizzato sul suo terreno a Strongoli un impianto fotovoltaico (della potenza di 1,24 MWp) che è entrato in esercizio commerciale nel 2011.

ricevimento e stoccaggio del combustibile in cip-pato;

combustione e recupero termico (con depurazio-ne fumi);

recupero energetico;

immissione dell’energia elettrica prodotta nella rete nazionale;

sistemi ausiliari.

2010*

Numero dipendenti

Energia elettrica ceduta 271 257339

Consumo biomassa 849 7351.078

Valore dell’energiaelettrica ceduta 64 4875

Consumo biomassa 360439 336

7485 60

2011** 2012***

7

Il settore dell’energia elettrica da fonti rinnovabili ha vissuto fi nora sul sistema degli incentivi denomina-ti “CIP6” per compensare l’intrinseca impossibilità di remunerare il capitale investito sulla base delle sole leggi della domanda e dell’offerta di energia elettrica.

Al termine del periodo incentivato “CIP6” anche gli impianti di Biomasse Italia e Biomasse Crotone si confrontano con il sistema di incentivi denominati “certifi cati verdi”, che potrebbero rendere il busi-ness meno competitivo se non accompagnato da adeguati investimenti in tecnologia e da un’at-tenta scelta della fi liera di approvvigionamento del combustibile.

Abbiamo maturato negli anni recenti esperienze in entrambi i settori (tecnologia e combustibile) che ci pongono in condizioni di leadership in Europa,

in grado di riconvertire i nostri impianti con criteri di massima redditività del processo di trasformazione della biomassa solida in energia elettrica.

Sicuramente il combustibile diventerà sempre più una risorsa strategica; era una semplice “commodity” di facile reperibilità e si sta trasforman-do in un vantaggio strategico per chi ne controlla la fi liera produttiva e la logistica di trasporto, movimen-tazione e stoccaggio.

Biomasse Italia e Biomasse Crotone hanno tutte le risorse fi nanziare e di know-how per affrontare con successo queste due sfi de, scegliendo i miglio-ri partners tecnologici e commerciali, al fi ne di preservare, stabilmente e per lungo tempo, la reddi-tività del proprio business.

* Con fermata linea 1 Crotone a settembre 2009 e linea 2 Crotone a febbraio 2010 per i lavori di rifacimento totale** Con fermata dell’impianto di Strongoli ad ottobre 2011 per i lavori di rifacimento parziale; la produzione comprende i GWh prodotti dall’im-pianto a biomassa di Strongoli ed i GWh prodotti dall’impianto foto-voltaico*** Con ripartenza dell’impianto di Strongoli a maggio 2012 e dell’im-pianto di Crotone ad ottobre 2012

VisioneEssere un operatore energetico con competen-ze ed attività nelle fi liere agro-energetiche delle biomasse.

Essere completamente integrati nel proprio ter-ritorio nel ruolo di catalizzatore delle potenzialità professionali locali, sostenitore attivo della diffusione di nuove forme di generazione elettrica e risparmio energetico, snodo di riferimento per lo sviluppo di reti diffuse di partnerships industriali.

La nostra missione è la produzione di energia at-traverso il recupero di scarti vegetali ed altre fonti rinnovabili derivanti da processi industriali ed agricoli eco-sostenibili.

Il processo di conversione energetica tende sempre ad utilizzare le migliori competenze tecnologiche per assicurare il miglior rendimento impiantistico nel rispetto assoluto ed incondizionato di tutte le più rigide normative per la protezione dell’Ambiente e della sicurezza dei lavoratori.

Il nostro modello di business si fonda sull’integrazio-ne nel sistema economico e sociale locale per sviluppare sinergie industriali e culturali a vantaggio di tutti i portatori di interesse (azionisti, dipendenti e for-nitori, territorio).

Missione

Biomasse Italia ha deciso di conformarsi ai requisiti dello standard SA8000:2008 e nel 2009 ha imple-mentato e certifi cato il proprio Sistema di Ge-stione della Responsabilità Sociale, avendo già redatto la sua politica sociale, gli obiettivi, la strate-gia e le linee guida per il sociale. Oltre alla norma SA8000 l’azienda ha incorporato nelle regole del pro-cesso sociale altri requisiti prioritari di CSR (Corpora-te Social Responsibility). Tali requisiti, già oggetto di attenzione nel 2007, sono stati ricavati dal Quadro di Riferimento EFQM (European Foundation for Quali-ty Management) per la CSR.

Nella stessa maniera anche Biomasse Crotone ha sviluppato ed implementato il suo Sistema di Ge-stione della Responsabilità Sociale, ottenendo nel 2012 la certifi cazione in conformità alla norma SA8000 dall’ente di certifi cazione CISE.

La Direzione Generale delle due aziende ha stabilito di implementare un sistema di gestione della re-sponsabilità sociale impegnandosi ad operare nel rispetto dei diritti e della tutela dei dipendenti,

Politica socialedella loro professionalità, della tutela della Salute e Sicurezza sul Lavoro e dell’Ambiente, valoriz-zando le risorse locali e portando benefi ci anche alla società civile che le circonda, soddisfacendo i requisiti delle norme e delle leggi vigenti e gli obiettivi aziendali in merito alla politica sociale.

La politica sociale prevede i seguenti impegni:

8

Adottare e rispettare volontariamente tutti i requisiti dello standard SA8000:2008, gli stru-menti internazionali elencati nello standard e la loro interpretazione, le leggi e le disposizioni nazionali, le altre leggi applicabili, i regolamen-ti sociali pertinenti, gli altri requisiti ai quali le due aziende aderiscono, in quanto li si considera parte integrante degli interessi di lungo termine dell’organizzazione;

Riesaminare regolarmente la propria politi-ca nell’ottica di un miglioramento continuo, tenendo in considerazione le modifi che a livello legislativo, quelle relative ai requisiti del proprio codice di condotta e qualsiasi altro requisito aziendale;

Verifi care che la politica sociale sia effi cacemen-te documentata, applicata, mantenuta atti-va, comunicata e sia resa accessibile in forma

Missione

comprensibile a tutto il personale, inclusi gli am-ministratori, i dirigenti, i manager, i responsabili e l’organico operativo, sia esso assunto diretta-mente, a contratto o altrimenti rappresentante le due aziende;

Rendere, con modalità e forme efficaci, pub-blicamente disponibile la propria politica so-ciale alle parti interessate su loro richiesta e co-municare con loro, coinvolgendole nelle varie iniziative con impatto sociale;

Garantire e favorire il diritto di ogni dipen-dente di presentare richieste e segnalazioni sulla responsabilità sociale, sia tramite il rap-presentante dei lavoratori per la SA8000, sia direttamente, accedendo ad un qualsiasi livello gerarchico aziendale;

Definire obiettivi elevati di miglioramento continuo delle prestazioni del Sistema di Ge-stione della Responsabilità Sociale e intrapren-dere azioni positive e socialmente respon-sabili per il loro raggiungimento;

Sviluppare la formazione di tutti i dipendenti per promuovere ed incoraggiare ogni inizia-tiva relativa alla Responsabilità Sociale;

Fare quanto ragionevolmente possibile per assi-curare il rispetto dei requisiti sociali da parte dei fornitori e dei subappaltatori nell’ambito della propria sfera di controllo e influenza;

Soddisfare le esigenze degli stakeholders attuali senza compromettere la capacità delle generazioni future di fare altrettanto;

Integrare le politiche sociali, ambientali ed economiche fra le attività centrali e critiche della strategia di management dell’organizzazio-ne e nelle attività quotidiane correnti;

Contribuire in maniera attiva e diretta allo svi-luppo sostenibile del territorio locale, svilup-pando la cittadinanza d’impresa su quattro risorse: il capitale economico, il capitale uma-no, il capitale sociale ed il capitale naturale.

Il Manuale del Sociale contiene la descrizione det-tagliata degli impegni presi dalle due Aziende per gestire i vari aspetti sociali. Tutta la struttura aziendale di Biomasse Italia e di Biomasse Crotone partecipa, secondo le proprie responsabilità e competenze, al raggiungimento degli obiettivi sociali, che si ap-plicano a tutte le attività, i processi ed i progetti aziendali.

La Politica Sociale fornisce il quadro di riferimento per stabilire e riesaminare gli obiettivi ed i traguardi sociali, è disponibile per il pubblico ed è comunica-ta ad ogni figura dell’Organico aziendale tramite co-municazioni interne, affissioni in bacheca, messaggi e-mail o in occasione di incontri e riunioni in modo da garantirne la conoscenza e la divulgazione a tutto il personale.

La Direzione Generale, con la collaborazione del re-sponsabile del Sistema di Gestione della Responsabi-lità Sociale, periodicamente, in occasione del Riesa-me della Direzione, verifica il rispetto degli impegni sopra elencati, il raggiungimento degli obiettivi e definisce azioni volte a recuperare eventuali sco-stamenti ed a pianificare azioni di miglioramento.

9

10

Il termine sostenibilità sta assumendo un valore sempre più profondo: inizialmente la sostenibilità per un’impresa era incentrata sull’aspetto ambientale e sulla tutela delle risorse del pianeta, mentre ora indica l’integrazione tra il sistema di valori tradizionali d’impresa – valori economici espressi da quantità di produzione e di profitti – ed il sistema di valori so-ciali – centralità della persona, integrità dell’ambien-te, qualità della vita – presenti contemporaneamente all’interno ed all’esterno dell’impresa.

In questa nuova ottica Biomasse Italia e Biomasse Crotone si impegnano ad individuare nuove moda-lità organizzative, ricercare ed adottare tecnologie e strumenti a basso impatto ambientale, perseguire scelte che mettano al centro la persona.

Il Sistema Integrato di Gestione aziendale assicu-ra la convergenza delle strategie di business con quelle di Management, di tutela dell’Ambiente, della Sicurezza e della Salute, dei Valori Etici, dell’Innovazio-ne, della Qualità, della Privacy, del Risk Management e della Responsabilità Sociale. Abbiamo quindi definito due macroprocessi di sviluppo strategico: il pro-cesso di sviluppo del business dalla Missione ai piani operativi d’azione attraverso la “Dichiarazione del management”, le linee guida funzionali, gli obiettivi e le strategie di funzione. Il secondo processo parte dal sistema dei valori aziendali che si realizzano attraverso le regole di gestione dei vari sistemi orga-nizzativi. L’integrazione di questi due macroprocessi assicura la massima focalizzazione sul business nel pieno rispetto della sostenibilità sociale ed ambientale delle due Aziende nel proprio territorio.

Tutte le Politiche prevedono l’impegno di soddisfare le attese di azionisti, dipendenti e territorio in ac-cordo con gli obiettivi strategici ed il sistema di valori, attraverso un processo di miglioramento continuo.

Il modello di management intende sviluppare in modo strutturato ed a tutti i livelli decisionali la Missio-

Modello di business ed organizzativone aziendale nel pieno rispetto del Sistema dei Valori a cui fanno riferimento tutte le azioni strategiche ed operative di Biomasse Italia e Biomasse Crotone. Il principio metodologico alla base del modello di management aziendale è quello del Miglioramen-to Continuo di tutti i Capitali Aziendali: le Risorse Umane, la Tecnologia ed il Combustibile. A que-sto principio si riferiscono anche le varie sezioni del Sistema Integrato di Gestione Aziendale, oltre alle varie Funzioni aziendali di supporto al business.

La leva strategica per lo sviluppo sostenibile aziendale è la focalizzazione sull’Innovazione, in quanto fat-tore determinante per la competitività. L’Innova-zione viene applicata al modello di business (basato sull’integrazione della filiera della biomassa), al mo-dello di management (basato sullo stile partecipati-vo competitivo), al modello tecnologico (basato sul principio adattativo biomassa-impianto e sull’esten-sione delle prestazioni tecnologiche degli impianti), al modello di gestione delle informazioni (basato su tecnologie informatiche modulari e flessibili) ed al modello di comunicazione (basato sull’integrazione culturale interna ed esterna).

La Politica per la Qualità prevede come impegni specifici: perseguire sistematicamente il migliora-mento della qualità, innovare i processi, svilup-pare la formazione, coinvolgere anche i fornitori nel processo di miglioramento, impostare e sorvegliare i processi secondo i criteri applicabili dello standard ISO 9001. Il Sistema di Gestione per la Qualità sta-bilisce i criteri della gestione per i processi operativi, organizzativi, di gestione e di vincolo.

Nella convinzione che il successo può derivare dall’at-tuazione e dall’aggiornamento sistematico di un com-pleto ed efficace Sistema di Gestione, già proget-tato per migliorare con continuità le prestazioni tenendo conto delle esigenze di tutte le Parti Interes-sate, e nel cammino di sviluppo dei suoi Sistemi di Gestione, Biomasse Italia e Biomasse Crotone hanno

Modello organizzativo di management

Assetto societarioapi nòva energia è una società del Gruppo api, le-ader in Italia nel settore petrolifero, la cui missione è guidare con unitarietà di indirizzi e continuità la gestio-ne e lo sviluppo del business elettrico e del gas del Gruppo. Diretta erede delle competenze sviluppate dal Gruppo, api nòva energia porta in dote l’espe-rienza di oltre 70 anni di imprenditoria italiana della famiglia Brachetti Peretti, che l’hanno fatta diventare oggi un importante operatore nazionale con 16 cen-trali in esercizio per un totale di 500 MW attraverso diverse consociate. Da alcuni anni api ha avviato un processo di differenziazione energetica elaborando e realizzando, attraverso api nòva energia, importanti progetti per la produzione di energia elettrica, in par-ticolare da fonti rinnovabili quali eolico, fotovoltaico e biomasse, nonché per lo sviluppo di impianti innovativi nell’ambito della rigassificazione di gas naturali lique-fatti [LNG] e della produzione di biocarburanti.

Bioenergie è uno dei principali gruppi italiani operanti nella produzione di energia elettrica da fonti rinnova-bili e tramite le società controllate gestisce centrali a biomassa vergine con capacità di 92 MWe, impianti fotovoltaici per 18 MWe e diversi impianti a biogas, con una produzione annuale complessiva di oltre 700.000.000 KWh, vantando una esperienza plurien-nale nella conduzione di tali impianti. Bioenergie è inoltre attiva nello sviluppo di nuove iniziative a fonti rinnovabili da biomasse, biogas ed impianti fotovol-taici ed eolici sia in Italia che all’estero e controlla fuel companies con il compito di approvvigionare la bio-massa ai propri impianti. La produzione di energia da fonti rinnovabili nel rispetto delle norme di sicurezza ed ambientali, di un rigoroso codice etico, ed il perse-guimento dell’integrazione dei propri siti produttivi nel contesto economico e sociale del territorio ospitante sono prerequisiti imprescindibili nella gestione del bu-siness.

raggiunto l’ulteriore obiettivo dell’integrazione dei tre principali sistemi di gestione Qualità, Ambiente e Salute e Sicurezza: a Marzo 2012 si è ottenuto esito positivo a conclusione dell’audit di prima cer-tificazione al quale è stato sottoposto il Sistema di Gestione Integrato di Biomasse Crotone da parte dell’Ente di certificazione internazionale Certiquality.

Contemporaneamente e ad opera dei medesimi auditors si è svolto l’audit di manteni-mento della certificazione del Sistema di Gestione Inte-grato già in essere in Biomas-se Italia.

Le due aziende hanno dimo-strato che, nella strategia della gestione integrata, il percorso intrapreso è quello giusto anche in riferimen-to alle pertinenti norme europee ISO 9001, ISO 14001 e OHSAS 18001. Nella valutazione complessiva sulla conformità ed efficacia dei Sistemi di gestione di en-trambe le Società, gli auditors hanno evidenziato come giudizio complessivo che “i sistemi di gestione per le norme ISO 9001, ISO 14001 e OHSAS 18001 risul-tano attuati, gestiti, implementati e mantenuti attivi in maniera continua ed efficace e conforme ai requisiti previsti”. A conclusione dell’audit non sono state rile-vate non-conformità maggiori, ma solo raccomanda-zioni che, come è ormai prassi aziendale, saranno ac-colte come spunti di ottimizzazione ed evoluzione e gestite nell’ambito di altrettante “proposte” e “piani di miglioramento”.

Il Sistema di Security è volto ad individuare, ana-lizzare e gestire le minacce e gli illeciti in grado di ledere i fattori chiave del successo, della capacità competitiva e di generazione del valore aziendale. Le attività di Security sono interfunzionali e di suppor-to a tutti i processi aziendali al fine di mantenere sul mercato la competitività aziendale. Tutte le attività di Security avvengono nel pieno rispetto delle leggi e delle normative esistenti, della dignità umana e della privacy, nel quadro della responsabilità sociale,

11

in completa collaborazione con le Autorità e le Forze dell’Ordine, in modo tale da tutelare e promuovere il successo, il buon nome e l’immagine aziendale. L’o-biettivo è quello di impiantare e rendere effettivo un sistema di sicurezza atto a scoraggiare le fonti di minaccia professionali, ridurre significativamente le probabilità e le conseguenze di eventi negativi di origine intenzionale, agevolare l’operato delle Forze dell’Ordine e degli organi preposti nelle fasi investigati-ve, di controllo, di intervento e di emergenza.

In ottemperanza a quanto previsto dal D.Lgs. 196/2003, Biomasse Italia e Biomasse Crotone hanno provveduto a dotarsi di un Sistema di Privacy e di un’organizzazione che rispondessero ai requisiti di legge, nonché a svolgere tutte le azioni necessa-rie per adeguare l’ambiente di lavoro ai requisiti minimi di sicurezza previsti dal D.Lgs. 196/2003. L’attenzione è stata canalizzata sulla formazione del personale coinvolto, sull’adeguamento procedurale per la preservazione dei dati a carattere informa-tico, sull’adeguamento della sicurezza informatica e del controllo degli accessi agli stabilimenti per la salvaguardia e la tutela delle informazioni oggetto di in-teresse. Secondo la legge indicata, le attività aziendali sono improntate ai principi di correttezza, liceità, trasparenza e tutela della riservatezza e dei diritti sia dei dipendenti che dei fornitori.

Per garantire la correttezza e la trasparenza delle loro attività, Biomasse Italia e Biomasse Crotone certificano volontariamente il bilancio economi-co (con revisori di livello internazionale), il Sistema di Gestione della Qualità (secondo la norma ISO 9001), il Sistema Ambientale (secondo la norma ISO 14001), il Sistema della Sicurezza (secondo la norma OHSAS 18001) ed il Sistema della Respon-sabilità Sociale (secondo lo standard SA8000), han-no adeguato la propria organizzazione in accordo con la Legge n. 231, anche istituendo un Organismo di Vigilanza, e si avvalgono costantemente di consu-lenti specialistici.

Riconoscimenti

Corporate Governanceciascuno, e nomina fra i suoi membri un Presidente ed un Amministratore Delegato con poteri uguali.

Le Aziende sono operativamente organizzate con due livelli decisionali:

il Consiglio di Amministrazione che opera rego-larmente attraverso il Presidente del Consiglio di Amministrazione e l’Amministratore Delegato;

la gestione operativa locale (di responsabilità del Direttore Generale). A sua volta, il Direttore Generale opera con un “Comitato di Risorse” che comprende i detentori delle principali leve di business ed un “Comitato di Gestione” che coinvolge tutte le figure di responsabilità funzio-nale all’interno di Biomasse Italia e Biomasse Crotone.

Al Collegio Sindacale composto da 3 membri com-pete la vigilanza prevista dal codice civile e dalle altre specifiche norme di legge in materia.

La struttura di governance di Biomasse Italia e di Biomasse Crotone è rappresentata dall’Assemblea degli Azionisti e dal Consiglio d’Amministrazione, con le deleghe assegnate al Presidente, all’Ammini-stratore Delegato ed al Direttore Generale.

L’Assemblea degli Azionisti, presieduta dal Presi-dente del Consiglio di Amministrazione, può essere convocata in via ordinaria o straordinaria a secon-da delle decisioni che deve assumere. L’assemblea ordinaria approva il bilancio, nomina e revoca gli amministratori, nomina i sindaci ed il presidente del collegio sindacale, nonché il soggetto al quale è de-mandato il controllo contabile. L’assemblea straordi-naria delibera sulle modificazioni dello statuto.

Il Consiglio di Amministrazione valuta l’adegua-tezza dell’assetto organizzativo, amministrativo e contabile, esamina i piani strategici, industriali e fi-nanziari, valuta, sulla base della relazione degli orga-ni delegati, il generale andamento della gestione. Il Consiglio di Amministrazione è composto da 8 mem-bri, nominati dagli azionisti in misura di 4 membri per

12

aziendali; supportare la crescita dell’Organizza-zione attraverso una maggiore capacità di orientare, operare e decidere; accrescere il sostegno e l’ap-provazione della collettività per il consolidamento di Biomasse Italia e Biomasse Crotone nel territorio.

Invece i benefici riscontrati sono: miglioramento dell’efficienza ed efficacia organizzativa attraver-so pianificazione, controllo e gestione di ogni com-portamento; maggiore coinvolgimento e stimolo alla partecipazione del personale e condivisione di obiettivi, decisioni e risultati; velocità nel conseguire obiettivi prefissati e nel definirne sempre di nuovi, concretizzando accelerazione e non solo velocità co-stante nella crescita aziendale.

Dopo aver progettato ed implementato già nel 2011 il proprio sistema di gestione della tracciabilità della biomassa acquistata, denominato BSCCSystem – Bio-mass Supply Chain Control System, con cui Bio-masse Italia è stata finalista del Premio Innovazione ICT Milano 2011, l’azienda ha presentato lo stru-mento al Premio per lo Sviluppo Sostenibile 2012, che ha segnalato Biomasse Italia fra le migliori 10 aziende del settore Pro-dotti e servizi innovativi per efficacia dei ri-sultati ambien-tali, contenuto innovativo, risul-tati economici e possibilità di dif-fusione.

Grazie agli sforzi fatti per realizzare un sistema or-ganizzativo integrato di gestione e utilizzando il metodo “TQM.Qualinet” (proprietà della società Si-stemika), nel 2012 Biomasse Italia ha superato con successo:

l’audit di mantenimento della certificazione del Sistema di Gestione Integrato: Qualità (secondo le richieste dello standard ISO 9001), Ambiente (conforme alle richieste dello stan-dard ISO 14001) e Salute e Sicurezza (secon-do le richieste dello standard OHSAS 18001), audit effettuato dall’Ente di certificazione interna-zionale Certiquality;

l’audit di rinnovo della certificazione del Siste-ma di Responsabilità Sociale conforme alla norma SA8000 effettuato dall’Ente di certifica-zione CISE.

Contemporaneamente ed in seguito a audit condotti dagli stessi enti di certificazione, Biomasse Crotone ha ottenuto nel 2012 per la prima volta:

la certificazione del suo Sistema di Gestione Integrato: Qualità (secondo le richieste dello standard ISO 9001), Ambiente (conforme alle richieste dello standard ISO 14001) e Salute e Sicurezza (secondo le richieste dello standard OHSAS 18001);

la certificazione del suo Sistema di Responsa-bilità Sociale conforme alla norma SA8000.

Le principali motivazioni che spingono Biomasse Italia e Biomasse Crotone alle certificazioni sono la necessità di far evolvere il “Sistema Azienda” ver-so l’Eccellenza, dotandosi di un’impostazione siste-matica e pianificata per la gestione di tutti gli aspetti

13

Il Capitale economico è rappresentato da tutti gli asset necessari per produrre beni e servizi - ri-sparmio, investimenti, reddito, macchinari, costruzio-ni, infrastrutture - ma anche dal valore della produzio-ne stessa. La Calabria è ancora una regione in ritardo di sviluppo, secondo la classifi cazione della politica di coesione comunitaria, ma negli ultimi anni ha mo-strato una crescita economica superiore alla media.

Il prodotto interno lordo (PIL) in Calabria ha fatto registrare, nel periodo 2002-2007, un tasso di cre-scita del 14,5% in linea con il dato nazionale, ma su-periore a quello delle regioni dell’Obiettivo “Conver-genza”1 e del Mezzogiorno in generale di due punti percentuali. Anche il reddito pro capite è aumentato, ma la Calabria si colloca ancora alla base della gra-duatoria della ricchezza nazionale, evidenziando uno scostamento di oltre 7.100 euro rispetto alla media nazionale (circa –30% rispetto al valore del PIL pro capite italiano).

L’intensità di accumulazione del capitale, mi-surata dagli investimenti fi ssi lordi in percentuale del PIL, non si discosta dal dato nazionale e risulta supe-riore ai valori delle altre regioni in ritardo.

Il sistema imprenditoriale, caratterizzato da bassa densità e bassa produttività, evidenzia anche un tas-so di natalità decrescente (-19% rispetto al 2002),

ovvero il numero di imprese iscritte annualmente sul totale delle imprese registrate si è ridotto.

La fragilità del sistema economico calabrese, la spe-cializzazione produttiva tradizionale e incentrata su attività poco aperte alla concorrenza esterna, nonché il largo predominio di piccole imprese fanno sì che l’economia regionale risulti scarsamente permeata da processi innovativi e dinamici. Nel 2007, la spesa in ricerca e sviluppo ha inciso sul PIL per appena lo 0,03%, un’incidenza quasi 10 volte più bassa di quella del Mezzogiorno e oltre 20 di quella nazionale (e lontana dal target fi ssato da Lisbona, pari al 3%).

Il diagramma seguente sintetizza le informazioni degli indicatori che formano il capitale economico, attri-buendo un valore unico per la regione Calabria e per le aggregazioni di regioni appartenenti alle seguen-ti categorie: Obiettivo 1, Non Obiettivo 1, Obiettivo Convergenza, Mezzogiorno, Italia.

Le regioni che rientravano nell’Obiettivo 1 della pro-grammazione 2000-2006 sono: Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna e Sicilia. Tutte le altre regioni erano non Obiettivo 1.

Il nuovo quadro di sostegno defi nisce regioni Obiet-tivo Convergenza solo le quattro in maggior ritardo di sviluppo che necessitano ancora di un’assistenza: Calabria, Campania, Puglia e Sicilia.

Capitale economico in CalabriaCapitale economico in Calabria

CAPITALE ECONOMICO

1 L’aggregato territoriale dell’Obiettivo “Convergenza” (regioni con un PIL procapite al di sot-to del 75% della media UE25) si riferisce per l’Italia alle quattro Regioni Campania, Puglia, Calabria, Sicilia e alla Basilicata in regime di sostegno transitorio.

Riconoscimenti

14

I valori relativi al 2007 sono confron-tati con l’anno base 2002 relativo a ciascuna ripartizione: dal grafi co si evince che in base agli indicatori selezionati, nel primo periodo di pro-grammazione e sostegno comunita-rio, il capitale economico della Cala-bria è aumentato più che nelle altre regioni, e non solo quelle del Mez-zogiorno o più in ritardo di sviluppo.

Capitale economico aziendale

• Il valore aggiunto

Dall’indicazione del Valore Aggiunto si è in grado di va-lutare l’aumento di ricchezza realizzato dall’Azienda attraverso la propria attività a vantaggio dell’intero

territorio. Il Valore Aggiunto si calcola come diffe-renza tra il valore della produzione ed i costi per l’acquisizione di beni e servizi.

Capitale economico

708090

100110120130140150Calabria

Reg. Ob. CONV

Reg. non Ob.1

Regioni Ob. 1

Mezzogiorno

Italia

LegendaAnno 2007Anno base - 2002

Esercizio2010

Esercizio2011

Esercizio2012

64.940

- 33.254

20.93131.686

52.617

43.911

- 8.706

78.371

- 37.039

9.68041.332

51.012

38.867

- 12.145

52.516

- 46.256

- 2126.260

6.048

779

- 5.269

2010*

6.62476%42

102%271

3,2

30%

3,2%

6.57075%52

103%339

3,2

40%

4,1%

3.59483%72

97%257

3,2

24%

5,4%

2011** 2012***

Personale non dipendentePersonale dipendentea) Remunerazioni diretteb) Remunerazioni indirette

Remunerazione per gli oneri tributari

Remunerazione per gli oneri finanziari

D REMUNERAZIONE DEL CAPITALE DI RISCHIODividendi distribuiti

Variazioni riserve

FLIBERALITA' ESTERNE, COMUNICAZIONE E IMMAGINE

VALORE AGGIUNTO GLOBALEA LORDO RECUPERO FISCALE

A REMUNERAZIONE DEL PERSONALE

B PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

C CAPITALE DI CREDITO

E REMUNERAZIONE DELL'AZIENDA

VALORE AGGIUNTO GLOBALE NETTO

Distribuzione del valore aggiuntoin 000 € Esercizio 2010 Esercizio 2011 Esercizio 2012

4.218

9.245

1.941

3.454

17.748

2.247

14

36.620 39.416

43.911

3.917 4.551

949

2.550

0

27

- 4.725

3.352

- 2.573779

10.003

1.016

24.467

0

4.495

13

G

HRecupero fiscalità anticipata-differita

38.867

15

• Indicatori di performance economica

Distribuzione del valore aggiunto nel 2012

Nel 2012 le due Aziende hanno continuato il proces-so di informazione agli stakeholders interessati sui principali indicatori di performance economica che sono calcolati e comunicati mensilmente, con-frontandoli con gli obiettivi fi ssati per il periodo con-siderato.

Le fermate dei due impianti (Crotone nel 2009 e 2010 e Strongoli nel 2011), necessarie ad effettuare gli interventi impiantistici previsti dalla normativa per

l’accesso ai nuovi incentivi dei Certifi cati Verdi, hanno contribuito alla diminuzione progressiva di alcuni indicatori rispetto al 2010 e poi al 2011: ore di fun-zionamento ed energia elettrica ceduta.

Nonostante queste fermate, l’effi cienza della pro-duzione e quella termica sono rimaste in linea col passato, grazie alla migliore gestione com-plessiva del processo produttivo.

L’incidenza del combustibile non-legno è diminui-ta rispetto al 2010 e 2011, in quanto la centrale di Cro-tone ha utilizzato solo combustibile legnoso nel 2012.

Tenendo in considerazione la ripartenza delle due cen-trali in seguito ai progetti di rifacimento, le due aziende hanno generato nel 2012 più ceneri di combustione rispetto al 2011, ma meno rispetto al 2010.

* Con fermata linea 1 Crotone a settembre 2009 e linea 2 Crotone a febbraio 2010 per lavori di rifacimento totale

** Con fermata dell’impianto di Strongoli ad ottobre 2011 per i lavori di rifacimento parziale

*** Con ripartenza dell’impianto di Strongoli a maggio 2012 e dell’impianto di Crotone ad ottobre 2012

Gli indicatori economici del 2012 sono stati fortemente infl uenzati dai progetti di rifacimento, che hanno con-dotto ad una temporanea diminuzione della produzione.

In merito alla distribuzione del Valore Aggiunto nel 2012 si rileva che:

sotto forma di imposte dirette, per un ammon-tare complessivo di quasi 1 milione di euro, c’è la distribuzione di risorse a Stato, enti ed istituzio-ni, inferiore al valore del 2011, a causa dei minori profi tti durante la fase di rifacimento tecnologico;

ai fi nanziatori vengono destinati 2,6 milioni di euro;

la remunerazione dell’azienda è stata negativa a causa della minor produzione.

al personale, protagonista nel raggiungimento dei risultati, sono destinati 4,6 milioni di euro, in au-mento rispetto al 2011, in quanto è fi nita la Cassa In-tegrazione per il personale della Centrale di Crotone;

ANDAMENTO CENERI CONFERITE - ANNI 2010/2012 [ t ]

0

2.000

4.000

6.000

8.000

10.000

12.000

14.000

16.000

18.000

20.000

2010 2011 2012

Crotone

Strongoli

Totale

Distribuzione del valore aggiunto nel 2012

57%

32%

12%

Remunerazione del Personale

Capitale di Credito

Pubblica Amministrazione

• Indicatori di performance

57%

32%

12%

Remunerazione del Personale

Capitale di Credito

Pubblica Amministrazione

• Aiuti economici governativi

• Ricadute economiche sul territorio

Biomasse Italia e Biomasse Crotone hanno attraver-sato una fase di radicale cambiamento con profonde implicazioni su ogni aspetto rilevante della vita azien-dale: la fi ne del periodo CIP6 (meccanismo che ha assicurato un prezzo incentivato dell’energia, suf-fi ciente a ripagare gli investimenti ed il costo di eser-cizio di centrali elettriche a biomasse, altrimenti non competitivi) ha condotto alla fermata degli impianti e all’attuazione degli investimenti previsti dall’attuale normativa per l’accesso al nuovo sistema incenti-vante a “Certifi cati Verdi” (CV).

Con il nuovo sistema di incentivi, i ricavi derivanti dal-la vendita dell’energia elettrica prodotta dagli impian-ti non sono più fi ssi o facilmente prevedibili nel tempo (come era con il CIP6), ma sono legati all’anda-mento dei “mercati” dell’energia elettrica e dei CV sul-la base di leggi di domanda/offerta e di altri parametri esterni alle aziende che, per questa ragione, non sono direttamente controllabili.

Tale modifi ca della “tariffa” e le conseguenti diffi coltà a livello previsionale hanno comportato necessariamen-te una simultanea trasformazione aziendale pro-prio a partire dagli impianti, i quali dopo gli interventi richiesti dalla legge garantiscono, in ogni condizione e in maniera ancor più rigorosa di ieri, la massima effi -cienza e le migliori performance sia dal punto di vista ambientale che energetico e, infi ne, economico.

Le ricadute economiche sul territorio nel 2012 consistono in forniture di beni e servizi erogati da im-prese locali per decine di Milioni di euro, stipendi per il personale della provincia di Crotone e tasse locali.

Allo stesso tempo Biomasse Italia e Biomasse Crotone stimolano lo sviluppo delle attività por-tuali e delle relative infrastrutture e gli investimenti dei fornitori.

Nel 2012 le due aziende hanno dato il loro contri-buto al mantenimento del porto di Crotone come

16

Analisi territoriale comparativaMettendo in relazione gli indicatori di bilancio e della distribuzione del valore aggiunto di Biomasse Italia e Biomasse Crotone con i dati a livello regionale emerge che:

il valore aggiunto globale netto prodotto dal-le nostre imprese, anche se molto più piccolo rispetto al passato, a causa dei processi di rifa-cimento, incide positivamente sul prodotto interno lordo della regione, contribuendo a ridurre il ritardo di sviluppo nei confronti delle altre regioni;

la remunerazione in aumento del personale pro-duce un impatto positivo sul reddito pro ca-pite della popolazione locale;

le necessarie importazioni di materie prime non disponibili sul mercato locale per la produzione di elettricità hanno assicurato il mantenimento del traffi co merci in navigazione;

una partecipazione attiva alla costruzione e stabilizzazione delle fi liere agro-energetiche tende ad assicurare quantità, qualità e prez-zi degli approvvigionamenti sul lungo periodo alle fi liere corte, in questo modo rilanciando l’attività nel settore primario che mostra un trend negativo.

• •

piattaforma logistica dei trasporti combinati terra-mare a servizio del contesto economico locale, valorizzando il nodo portuale come nuova centralità territoriale integrata con il contesto dei valori ambien-tali, paesaggistici e insediativi che connotano lo spa-zio in cui si inserisce. Sono state movimentate circa 57.000 tonnellate di biomassa, facendo arrivare 2 navi di media stazza e 5 navi di piccola stazza, coerentemente con le possibilità date dal basso pe-scaggio disponibile e garantendo un fl usso costante di attività per gli operatori portuali e per le società di trasporto.

Abbiamo investito nel passato nelle partnership con i fornitori locali di beni e servizi; nel 2012 abbiamo continuato ad utilizzare principalmente i fornitori re-gionali, a dimostrazione del privilegio che diamo ai fornitori calabresi a parità di condizioni tecniche ed economiche. L’aumento dell’utilizzo dei fornitori esteri (rispetto al 2011) è dovuto agli acquisti di tecnologia avanzata nell’ambito dei progetti di rifacimento.

Crotone

1.805

155

570

475

Strongoli

292

-

ProvinciaCrotone

Fornitori

Dipendenti

Tasse Locali

TOTALE

2.667

11.080 2.645 9.980 23.705

630

13.040 3.690 10.272 27.002

TOTALE

Ricadute economiche nel 2012 (000 €)

2. Reddito procapite1. Prodotto interno lordo regionale1. Valore aggiunto prodotto

2. Remunerazione del personale

3. Traffico portuale indotto per fornitura

4. Promozione filiera corta

3. Attività portuale (indice del traffico delle merci in navigazione di cabotaggio)

4. Tasso di crescita dell’agricoltura

Distribuzione geografica dei fornitori secondo il fatturato

0%

10%

20%

30%

40%

50%

60%

RegioneCalabria

Altre regioniitaliane

Europa Altri paesi

2010

2011

2012

17

Il Capitale naturale è rappresentato dalle risorse na-turali (aria, acqua, suolo, biodiversità, energia) e dal loro stato di conservazione, ma anche dalla pressione esercitata su di esse dalle attività umane in assenza di adeguati sistemi di gestione (sistema idrico integrato, gestione dei rifi uti, siti da bonifi care, rischi naturali ed antropogenici). In Calabria, tra i problemi più rilevanti vi sono quelli relativi al rischio di dissesto idrogeo-logico, all’inquinamento delle coste, alla gestione razionale ed effi ciente delle risorse e dei rifi uti.

Dal punto di vista del patrimonio boschivo, la Ca-labria si pone fra le regioni con più alto indice di boscosità anche se nel 2007 la superfi cie forestale percorsa dal fuoco sul totale della superfi cie forestale ha raggiunto il 5,4%, un valore massimo pari solo a quanto avvenuto in Sicilia.

Per quanto riguarda la qualità dell’aria, le emissioni dei principali inquinanti atmosferici non supe-rano livelli preoccupanti e la regione si colloca tra quelle che registrano le migliori performance in termini di gas ad effetto serra: a livello pro capite (4,6 ton di CO2, pari a circa la metà di quanto registrato a livello nazionale) ed a livello produttivo (circa l’80% del valore stimato a livello nazionale relativo alle tonnellate per milione di euro di prodotto lordo).

La Calabria è caratterizzata da una dipendenza energetica complessiva non trascurabile (30% circa). Tale dipendenza deriva esclusivamente dal petrolio, mentre la produzione endogena di gas naturale e di energia elettrica anche da fonti rinnovabili consente alla regione di esportare l’esubero della produzione.

La produzione di energia da fonti rinnovabili è una risorsa molto importante per la regione solo in parte sfruttata. Nel 2007, il 15,9% della GWh totale è stato prodotto da fonte rinnovabile (valore del 50% inferiore al 2005) ed il consumo di energia elettrica coperta da rinnovabili (escluso idroelettrico) è stato pari al 12%, un valore doppio rispetto alle altre regioni Obiettivo Convergenza e già in linea con il target al 2013 posto dalla politica comunitaria di convergenza (vedi grafi co).

Le valutazioni puntuali sui singoli indicatori possono essere sintetizzate nel seguente diagramma che rap-presenta l’evoluzione del capitale naturale in diverse regioni. Il capitale naturale è aumentato in Cala-bria dal 2002 al 2007, come nelle altre regioni Obietti-vo 1, in misura superiore a quanto verifi catosi nel resto

Capitale naturale in CalabriaCapitale naturale in Calabria

CAPITALE NATURALE

Consumi di energia da fonti rinnovabili (%)

0

2

4

6

8

10

12

14

2000

2001

2002

2003

2004

2005

2006

2007

2008

2009

2010

2011

2012

2013

Calabria

Ob. Convergenza

Italia

Mezzogiorno

18

d’Italia, a prova del fatto che gli interventi strutturali hanno innescato dinamiche positive per quanto ri-guarda la gestione e la tutela delle risorse naturali. In particolare, la produzione delle energie rinnovabili e la gestione dei rifi uti risultano i fattori più importanti nella determinazione di questo trend positivo.

rispetto dell’am-biente (formazione continua, software di diagnostica dei trend emissivi).

Abbiamo reso or-ganico l’approccio alla tutela dell’Am-biente, adottando un Sistema di Ge-stione Ambientale, che ha permesso a Biomasse Ita-lia di ottenere nel 2005 la Certifi ca-zione alla norma internazionale UNI EN ISO 14001 del Sistema di Gestione Ambientale. A marzo 2012 Biomasse Italia ha affrontato con successo l’audit di mantenimento della certifi cazione del proprio Si-stema di Gestione Integrato (di cui fa parte anche il Si-stema di Gestione dell’Ambiente), utilizzando un unico software dedicato come piattaforma metodologica ed informatica. L’auditor ha considerato che il sistema di gestione ambientale continua a rispondere adegua-tamente ai requisiti normativi.

Contemporaneamente ed a cura degli stessi auditor, Biomasse Crotone ha ottenuto la sua prima certi-fi cazione del Sistema di Gestione Integrato (di cui fa parte anche il Sistema di Gestione dell’Ambiente).

Capitale naturale aziendale

Da molti anni ormai abbia-mo attuato una politica di rispetto e valorizzazione dell’Ambiente, nella convin-zione che la corretta gestione delle problematiche ambien-tali rappresenti un fattore strategico di primaria impor-tanza. La tutela dell’Am-

biente deve infatti essere vissuta non come un limite, ma piuttosto come un’opportunità di crescita, sia economica che sociale, che fornisca tutte le necessa-rie garanzie per una migliore qualità della vita e per la salvaguardia del patrimonio pubblico e privato.

Consideriamo l’Ambiente un bene da tutelare per il benessere degli attuali utilizzatori e delle future ge-nerazioni: è per questo motivo che ci impegniamo in progetti per la riduzione degli impatti ambien-tali e per ridurre al minimo i con-sumi di energia, sia con interventi strutturali (nuovi impianti ausiliari a maggior effi -cienza energeti-ca, miglioramenti di processo per la riduzione dei consumi), sia con interventi per sensibi l izzare il personale al

• Strategia e sistema ambientale

Capitale naturale

708090

100110120130140Calabria

Ob. CONV

Regioni non Ob. 1

Regioni Ob. 1

Mezzogiorno

Italia

LegendaAnno 2007Anno base - 2002

Capitale naturale

708090

100110120130140Calabria

Ob. CONV

Regioni non Ob. 1

Regioni Ob. 1

Mezzogiorno

Italia

LegendaAnno 2007Anno base - 2002

Le richieste del sistema di gestione ambientale hanno come scopo quello di garantire l’adozione ed il rispetto delle più rigorose procedure di tutela dell’Ambien-te, di controllare l’impatto delle attività sull’am-biente ed assicurare che le prestazioni ambientali soddisfi no e continuino a soddisfare i requisiti delle leggi e gli obiettivi aziendali in merito alla politica ambientale adottata.

La nostra Politica Ambientale prevede i seguen-ti impegni specifi ci: rispettare le leggi, prevenire l’inquinamento, formulare obiettivi di miglioramento, adottare i migliori processi tecnologici e sviluppare la formazione.

Ci attiviamo costantemente per promuovere ogni azione diretta a proteggere l’Ambiente ed a far si che le nostre attività industriali siano completa-mente compatibili con la sostenibilità ambientale. Gli obiettivi ambientali, in accordo al progresso scientifi co e tecnologico, sono applicati a tutte le nostre attività, processi e materie prime.

Ci siamo dotati di un’organizzazione molto ben strutturata per gestire questo Sistema, avendo sia risorse interne di altissima competenza specifi -ca, sia un sistema di consulenza specializzata a cui appoggiarsi in fase di auditing interno (un’attivi-tà costante nelle nostre aziende), che per l’analisi di temi rilevanti quali quelli collegati all’evoluzione della normativa italiana ed europea, ed infi ne anche per lo svolgimento di indagini quali la Valutazione d’Im-patto Ambientale.

Abbiamo iniziato la nostra attività utilizzando quasi esclusivamente tronchetti e cippato di legno ottenu-to attraverso la frantumazione con appositi macchinari degli scarti provenienti da manutenzione boschiva e dai processi produttivi di lavorazione del legno: at-tualmente non vengono più utilizzati tronchetti, mentre il consumo di cippato di legno costituisce l’85% circa del consumo totale di biomassa. Infatti nel corso degli anni abbiamo investito sul processo produttivo e sulla tecnologia impiantistica, riuscendo ad utilizzare altre biomasse con maggiore potere calorifi co e mi-nore costo energetico (sansa esausta di olive e gusci di noccioline) e scarti legnosi con caratte-ristiche inferiori (segatura, ramaglie, scarti potatura, residui di manutenzione del verde pubblico e scarti da potature agricole, residui di biomassa altrimenti desti-nati in gran parte allo smaltimento in discarica).

Considerando il fermo dell’impianto di Croto-ne durante quasi tutto l’anno 2012 e la fermata dell’impianto di Strongoli da gennaio a maggio, la biomassa legnosa utilizzata nel 2012 è stata di

• Materia prima

circa 320.000 tonnellate di cui circa 286.000 consu-mate durante l’esercizio commerciale dei due impianti; a questi quantitativi vanno sommate le biomasse non legnose, prima fra tutti i gusci di noccioline (ottenuti come rimanenza nel processo di produzione dell’olio di palma e nella lavorazione della mandorla) per cir-ca 40.000 tonnellate (di cui circa 35.000 consumate durante l’esercizio commerciale dei due impianti) e la sansa esausta di olive (residuo della lavorazione del-la sansa vergine a sua volta residuo di lavorazione delle olive per l’estrazione dell’olio) per 15.000 tonnellate, quasi interamente consumate durante l’esercizio com-merciale degli impianti; quest’ultima diversifi cazione ha contribuito ad una migliore valorizzazione di questo residuo della fi liera di produzione dell’olio d’oliva, con benefi cio trasferito alla fi liera agro-industriale.

In aggiunta, l’ottimizzazione di tutti i segmenti di fi liera in cui operiamo ha oggettivamente generato e con-solidato nel tempo una serie di benefi ci sotto il profi -lo economico, ambientale ed energetico. È del tutto evidente come l’approvvigionamento locale, gestito in ambito di distanze ridotte (sostegno della fi liera corta) e con trasporti minimi (cippatura dei sottoprodotti le-gnosi, utilizzo di mezzi di nuova generazione e ad alta capacità volumetrica, oltre che non inquinanti) conse-gue standard ambientali più elevati, evitando fa-cili importazioni di biomasse con lunghi ed inquinanti trasporti: l’ampiezza del bacino di approvvigionamen-to favorisce l’uso di biomasse che impiegano meno energia (e quindi emissioni) nella fase del loro trasporto dalla sede di produzione alle Centrali, permettendo di “contabilizzare” gli oggettivi benefi ci di sostenibilità ambientale derivanti.

Per quanto riguarda la qualità della biomassa, ci sia-mo mossi lungo due direttive: da una parte l’incenti-vo (anche economico) ai partners di fi liera per la produzione di una biomassa di migliore qualità, attraverso investimenti in macchinari, organizzazione e procedure di selezione; dall’altra la valorizzazio-ne delle biomasse di scarto, utilizzate indipenden-temente dalle loro caratteristiche qualitative (purché ovviamente nell’ambito dei limiti autorizzativi aziendali).

Il perimetro di business continuerà a focalizzarsi sul-le biomasse, con una partecipazione più attiva alla costruzione e stabilizzazione delle fi liere agro-energetiche, al fi ne di assicurare quantità, qualità e prezzi degli approvvigionamenti sul lungo periodo.

19

20

• Prestazioni ambientali

La quota di energia acquistata esternamente nel 2012 è maggiore rispetto al passato in quanto nei pe-riodi di rifacimenti abbiamo dovuto acquistare elettricità dall’esterno.

I parametri che abbiamo monitorato nel 2012 sono NOx, SOx e polveri in continuo e CO, COT, HCL in discontinuo, di cui i valori sono al di sotto dei limiti di legge consentiti in tutto il periodo analizzato.

Nel 2012 la produzione di CO2 totale è stata pari a 2.355 tonnellate (rispetto a 1.139 tonnellate nel 2011), mentre il limite previsto dall’autorizzazione in essere è stato 4.946 tonnellate, cioè abbiamo ri-sparmiato il 52% delle emissioni permesse. L’au-mento della produzione di CO2 totale rispetto all’anno precedente è dovuto alle attività specifiche di rifaci-mento (avviamenti).

Abbiamo continuato ad utilizzare le biomasse com-bustibili vergini e le Migliori Tecniche Disponibili (MTD), ai fini della riduzione dell’impatto ambienta-le dovuto alle emissioni in atmosfera.

La provenienza locale della maggior parte della bio-massa, in proporzione sempre alta, ha significato an-che una riduzione della distanza media di traspor-to per unità di peso trasportato, con conseguente possibilità di sviluppo per le imprese di trasporto locale, miglioramento del parco-mezzi e riduzione dell’inqui-namento.

Nel 2012 Biomasse Italia ha continuato a partecipare attivamente al consolidamento del Tavolo Tecnico per lo Sviluppo, progetto concordato con il Comune di Strongoli, che rappresenta l’ambito in cui gli esperti aziendali e comunali analizzano dal punto di vista tec-nico i temi sociali ed ambientali più sensibili, iden-tificano e mettono in pratica azioni concrete per preservare l’ambiente e verificano i risultati ottenuti, in un’ottica del miglioramento continuo.

Nell’ambito dello studio affidato al Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) per approfondire l’analisi dell’im-patto ambientale delle emissioni in atmosfera dell’impianto di Strongoli, sono state eseguite le tre campagne: la prima nel mese di novembre 2011 ad impianto fermo, la seconda campagna nel mese di settembre 2012 (periodo fine estate) ad impianto in marcia e la terza ed ultima campagna nel mese di di-cembre 2012 (periodo invernale) sempre ad impian-to in marcia. La relazione finale, in fase di elaborazio-ne da parte del CNR, comprenderà la sintesi tabellare delle risultanze analitiche, i risultati della valutazione degli andamenti temporali della concentrazione dei parametri oggetto di indagine, espressi anche in fun-zione delle condizioni meteorologiche, la valutazione dei risultati del monitoraggio in termini di influenza delle attività della centrale sulla qualità dell’aria nelle aree circostanti.

Biomasse Italia ha continuato l’attività di informazione in tempo reale sulle emissioni al camino legati alle attività condotte dallo stabilimento di Strongoli, tramite il portale aziendale.

Per come previsto dall’Autorizzazione Integrata Am-bientale, Biomasse Italia in data 22 marzo 2012 ha in-stallato e messo in esercizio presso le scuole della Ma-rina di Strongoli una centralina mobile della qualità dell’aria i cui parametri attualmente monitorati sono stati decisi dall’ARPACAL dipartimento di Crotone. I dati riferiti all’anno 2012 sono stati validati da un labo-ratorio esterno (Biochimica Control). È stata stipulata con l’ente ARPACAL la convenzione per la ricezione e la validazione dei dati monitorati dalla centralina, quindi a partire dal 01/01/2013 i dati sono monitorati diretta-mente dall’ente.

0,970,82

1,77

0,60

0,80

1,00

1,20

1,40

1,60

1,80

2,00

2010 2011 2012

% e

nerg

ia a

cqui

stat

a / e

nerg

ia

prod

otta

Anno

23 / 43

generazione e ad alta capacità volumetrica, oltre che non inquinanti) consegue standard ambientali più elevati, evitando facili importazioni di biomasse con lunghi ed inquinanti trasporti: l’ampiezza del bacino di approvvigionamento favorisce l’uso di biomasse che impiegano meno energia (e quindi emissioni) nella fase del loro trasporto dalla sede di produzione alle Centrali, permettendo di “contabilizzare” gli oggettivi benefici di sostenibilità ambientale derivanti.

Per quanto riguarda la qualità della biomassa, ci siamo mossi lungo due direttive: da una parte l’incentivo (anche economico) ai partners di filiera per la produzione di una biomassa di migliore qualità, attraverso investimenti in macchinari, organizzazione e procedure di selezione; dall’altra la valorizzazione delle biomasse di scarto, utilizzate indipendentemente dalle loro caratteristiche qualitative (purché ovviamente nell’ambito dei limiti autorizzativi aziendali).

Il perimetro di business continuerà a focalizzarsi sulle biomasse, con una partecipazione più attiva alla costruzione e stabilizzazione delle filiere agro-energetiche, al fine di assicurare quantità, qualità e prezzi degli approvvigionamenti sul lungo periodo.

Prestazioni ambientali La quota di energia acquistata esternamente nel 2012 è maggiore rispetto al passato in quanto nei periodi di rifacimenti abbiamo dovuto acquistare elettricità dall’esterno.

0,970,82

1,77

0,60

0,80

1,00

1,20

1,40

1,60

1,80

2,00

2010 2011 2012%

ene

rgia

acq

uist

ata

/ ene

rgia

pr

odot

taAnno

I parametri che abbiamo monitorato nel 2012 sono NOx, SOx e polveri in continuo e CO, COT, HCL in discontinuo, di cui i valori sono al di sotto dei limiti di legge consentiti in tutto il periodo analizzato.

0

50

100

150

200

250

300

350

2010 2011 2012

mg/

Nm

3

Emissioni NOx, media giorno

Linea 1 KR

Linea 2 KR

Linea 1 STR

Linea 2 STR

Limite previstodalla legge

0

50

100

150

200

2010 2011 2012

mg/

Nm

3

Emissioni SOx, media giorno

Linea 1 KR

Linea 2 KR

Linea 1 STR

Linea 2 STR

Limite previstodalla legge

23 / 43

generazione e ad alta capacità volumetrica, oltre che non inquinanti) consegue standard ambientali più elevati, evitando facili importazioni di biomasse con lunghi ed inquinanti trasporti: l’ampiezza del bacino di approvvigionamento favorisce l’uso di biomasse che impiegano meno energia (e quindi emissioni) nella fase del loro trasporto dalla sede di produzione alle Centrali, permettendo di “contabilizzare” gli oggettivi benefici di sostenibilità ambientale derivanti.

Per quanto riguarda la qualità della biomassa, ci siamo mossi lungo due direttive: da una parte l’incentivo (anche economico) ai partners di filiera per la produzione di una biomassa di migliore qualità, attraverso investimenti in macchinari, organizzazione e procedure di selezione; dall’altra la valorizzazione delle biomasse di scarto, utilizzate indipendentemente dalle loro caratteristiche qualitative (purché ovviamente nell’ambito dei limiti autorizzativi aziendali).

Il perimetro di business continuerà a focalizzarsi sulle biomasse, con una partecipazione più attiva alla costruzione e stabilizzazione delle filiere agro-energetiche, al fine di assicurare quantità, qualità e prezzi degli approvvigionamenti sul lungo periodo.

Prestazioni ambientali La quota di energia acquistata esternamente nel 2012 è maggiore rispetto al passato in quanto nei periodi di rifacimenti abbiamo dovuto acquistare elettricità dall’esterno.

0,970,82

1,77

0,60

0,80

1,00

1,20

1,40

1,60

1,80

2,00

2010 2011 2012

% e

nerg

ia a

cqui

stat

a / e

nerg

ia

prod

otta

Anno

I parametri che abbiamo monitorato nel 2012 sono NOx, SOx e polveri in continuo e CO, COT, HCL in discontinuo, di cui i valori sono al di sotto dei limiti di legge consentiti in tutto il periodo analizzato.

0

50

100

150

200

250

300

350

2010 2011 2012

mg/

Nm

3

Emissioni NOx, media giorno

Linea 1 KR

Linea 2 KR

Linea 1 STR

Linea 2 STR

Limite previstodalla legge

0

50

100

150

200

2010 2011 2012

mg/

Nm

3

Emissioni SOx, media giorno

Linea 1 KR

Linea 2 KR

Linea 1 STR

Linea 2 STR

Limite previstodalla legge

24 / 43

0

5

10

15

20

25

30

35

2010 2011 2012

mg/

Nm

3

Emissioni polveri, media giorno

Linea 1 KR

Linea 2 KR

Linea 1 STR

Linea 2 STR

Limite previstodalla legge

0

5

10

15

20

25

apr-10 ago-10 dic-10 giu-11 giu-12 ago-12 dic-12

mg/

Nm

3

Emissioni COT, in discontinuo

Linea 1 STR

Linea 2 STR

Limite previstodalla legge

0

5

10

15

20

25

30

35

apr-10 ago-10 dic-10 giu-11 giu-12 ago-12 dic-12

mg/

Nm

3

Emissioni HCL, in discontinuo

Linea 1 STR

Linea 2 STR

Limite previstodalla legge

0

20

40

60

80

100

apr-10 ago-10 dic-10 giu-11 giu-12 ago-12 dic-12

mg/

Nm

3

Emissioni CO, in discontinuo

Linea 1 STR

Linea 2 STR

Limite previstodalla legge

0102030405060708090

100110

COT HCL CO

mg/

Nm

3

Emissioni misurate a nov. 2012

Linea 1 KR

Linea 2 KR

Limiti previstidalla legge

Nel 2012 la produzione di CO2 totale è stata pari a 2.355 tonnellate (rispetto a 1.139 tonnellate nel 2011), mentre il limite previsto dall’autorizzazione in essere è stato 4.946 tonnellate, cioè abbiamo risparmiato il 52% delle emissioni permesse. L’aumento della produzione di CO2 totale rispetto all’anno precedente è dovuto alle attività specifiche di rifacimento (avviamenti).

Abbiamo continuato ad utilizzare le biomasse combustibili vergini e le Migliori Tecniche Disponibili (MTD), ai fini della riduzione dell’impatto ambientale dovuto alle emissioni in atmosfera.

La provenienza locale della maggior parte della biomassa, in proporzione sempre alta, ha significato anche una riduzione della distanza media di trasporto per unità di peso trasportato, con conseguente possibilità di sviluppo per le imprese di trasporto locale, miglioramento del parco-mezzi e riduzione dell’inquinamento.

Nel 2012 Biomasse Italia ha continuato a partecipare attivamente al consolidamento del Tavolo Tecnico per lo Sviluppo, progetto concordato con il Comune di Strongoli, che rappresenta l’ambito in cui gli esperti aziendali e comunali analizzano dal punto di vista tecnico i temi sociali ed ambientali più sensibili, identificano e mettono in pratica azioni concrete per preservare l’ambiente e verificano i

risultati ottenuti, in un’ottica del miglioramento continuo.

Nell’ambito dello studio affidato al Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) per approfondire l’analisi dell’impatto ambientale delle emissioni in atmosfera dell’impianto di Strongoli, sono state eseguite le tre campagne: nel mese di novembre 2011 ad impianto fermo, la seconda campagnanel mese di settembre 2012 (periodo fine estate) ad

24 / 43

0

5

10

15

20

25

30

35

2010 2011 2012

mg/

Nm

3

Emissioni polveri, media giorno

Linea 1 KR

Linea 2 KR

Linea 1 STR

Linea 2 STR

Limite previstodalla legge

0

5

10

15

20

25

apr-10 ago-10 dic-10 giu-11 giu-12 ago-12 dic-12

mg/

Nm

3

Emissioni COT, in discontinuo

Linea 1 STR

Linea 2 STR

Limite previstodalla legge

0

5

10

15

20

25

30

35

apr-10 ago-10 dic-10 giu-11 giu-12 ago-12 dic-12

mg/

Nm

3

Emissioni HCL, in discontinuo

Linea 1 STR

Linea 2 STR

Limite previstodalla legge

0

20

40

60

80

100

apr-10 ago-10 dic-10 giu-11 giu-12 ago-12 dic-12

mg/

Nm

3

Emissioni CO, in discontinuo

Linea 1 STR

Linea 2 STR

Limite previstodalla legge

0102030405060708090

100110

COT HCL COm

g/N

m3

Emissioni misurate a nov. 2012

Linea 1 KR

Linea 2 KR

Limiti previstidalla legge

Nel 2012 la produzione di CO2 totale è stata pari a 2.355 tonnellate (rispetto a 1.139 tonnellate nel 2011), mentre il limite previsto dall’autorizzazione in essere è stato 4.946 tonnellate, cioè abbiamo risparmiato il 52% delle emissioni permesse. L’aumento della produzione di CO2 totale rispetto all’anno precedente è dovuto alle attività specifiche di rifacimento (avviamenti).

Abbiamo continuato ad utilizzare le biomasse combustibili vergini e le Migliori Tecniche Disponibili (MTD), ai fini della riduzione dell’impatto ambientale dovuto alle emissioni in atmosfera.

La provenienza locale della maggior parte della biomassa, in proporzione sempre alta, ha significato anche una riduzione della distanza media di trasporto per unità di peso trasportato, con conseguente possibilità di sviluppo per le imprese di trasporto locale, miglioramento del parco-mezzi e riduzione dell’inquinamento.

Nel 2012 Biomasse Italia ha continuato a partecipare attivamente al consolidamento del Tavolo Tecnico per lo Sviluppo, progetto concordato con il Comune di Strongoli, che rappresenta l’ambito in cui gli esperti aziendali e comunali analizzano dal punto di vista tecnico i temi sociali ed ambientali più sensibili, identificano e mettono in pratica azioni concrete per preservare l’ambiente e verificano i

risultati ottenuti, in un’ottica del miglioramento continuo.

Nell’ambito dello studio affidato al Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) per approfondire l’analisi dell’impatto ambientale delle emissioni in atmosfera dell’impianto di Strongoli, sono state eseguite le tre campagne: nel mese di novembre 2011 ad impianto fermo, la seconda campagnanel mese di settembre 2012 (periodo fine estate) ad

24 / 43

0

5

10

15

20

25

30

35

2010 2011 2012

mg/

Nm

3

Emissioni polveri, media giorno

Linea 1 KR

Linea 2 KR

Linea 1 STR

Linea 2 STR

Limite previstodalla legge

0

5

10

15

20

25

apr-10 ago-10 dic-10 giu-11 giu-12 ago-12 dic-12

mg/

Nm

3Emissioni COT, in discontinuo

Linea 1 STR

Linea 2 STR

Limite previstodalla legge

0

5

10

15

20

25

30

35

apr-10 ago-10 dic-10 giu-11 giu-12 ago-12 dic-12

mg/

Nm

3

Emissioni HCL, in discontinuo

Linea 1 STR

Linea 2 STR

Limite previstodalla legge

0

20

40

60

80

100

apr-10 ago-10 dic-10 giu-11 giu-12 ago-12 dic-12

mg/

Nm

3

Emissioni CO, in discontinuo

Linea 1 STR

Linea 2 STR

Limite previstodalla legge

0102030405060708090

100110

COT HCL CO

mg/

Nm

3

Emissioni misurate a nov. 2012

Linea 1 KR

Linea 2 KR

Limiti previstidalla legge

Nel 2012 la produzione di CO2 totale è stata pari a 2.355 tonnellate (rispetto a 1.139 tonnellate nel 2011), mentre il limite previsto dall’autorizzazione in essere è stato 4.946 tonnellate, cioè abbiamo risparmiato il 52% delle emissioni permesse. L’aumento della produzione di CO2 totale rispetto all’anno precedente è dovuto alle attività specifiche di rifacimento (avviamenti).

Abbiamo continuato ad utilizzare le biomasse combustibili vergini e le Migliori Tecniche Disponibili (MTD), ai fini della riduzione dell’impatto ambientale dovuto alle emissioni in atmosfera.

La provenienza locale della maggior parte della biomassa, in proporzione sempre alta, ha significato anche una riduzione della distanza media di trasporto per unità di peso trasportato, con conseguente possibilità di sviluppo per le imprese di trasporto locale, miglioramento del parco-mezzi e riduzione dell’inquinamento.

Nel 2012 Biomasse Italia ha continuato a partecipare attivamente al consolidamento del Tavolo Tecnico per lo Sviluppo, progetto concordato con il Comune di Strongoli, che rappresenta l’ambito in cui gli esperti aziendali e comunali analizzano dal punto di vista tecnico i temi sociali ed ambientali più sensibili, identificano e mettono in pratica azioni concrete per preservare l’ambiente e verificano i

risultati ottenuti, in un’ottica del miglioramento continuo.

Nell’ambito dello studio affidato al Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) per approfondire l’analisi dell’impatto ambientale delle emissioni in atmosfera dell’impianto di Strongoli, sono state eseguite le tre campagne: nel mese di novembre 2011 ad impianto fermo, la seconda campagnanel mese di settembre 2012 (periodo fine estate) ad

24 / 43

0

5

10

15

20

25

30

35

2010 2011 2012

mg/

Nm

3

Emissioni polveri, media giorno

Linea 1 KR

Linea 2 KR

Linea 1 STR

Linea 2 STR

Limite previstodalla legge

0

5

10

15

20

25

apr-10 ago-10 dic-10 giu-11 giu-12 ago-12 dic-12

mg/

Nm

3

Emissioni COT, in discontinuo

Linea 1 STR

Linea 2 STR

Limite previstodalla legge

0

5

10

15

20

25

30

35

apr-10 ago-10 dic-10 giu-11 giu-12 ago-12 dic-12

mg/

Nm

3

Emissioni HCL, in discontinuo

Linea 1 STR

Linea 2 STR

Limite previstodalla legge

0

20

40

60

80

100

apr-10 ago-10 dic-10 giu-11 giu-12 ago-12 dic-12

mg/

Nm

3

Emissioni CO, in discontinuo

Linea 1 STR

Linea 2 STR

Limite previstodalla legge

0102030405060708090

100110

COT HCL CO

mg/

Nm

3

Emissioni misurate a nov. 2012

Linea 1 KR

Linea 2 KR

Limiti previstidalla legge

Nel 2012 la produzione di CO2 totale è stata pari a 2.355 tonnellate (rispetto a 1.139 tonnellate nel 2011), mentre il limite previsto dall’autorizzazione in essere è stato 4.946 tonnellate, cioè abbiamo risparmiato il 52% delle emissioni permesse. L’aumento della produzione di CO2 totale rispetto all’anno precedente è dovuto alle attività specifiche di rifacimento (avviamenti).

Abbiamo continuato ad utilizzare le biomasse combustibili vergini e le Migliori Tecniche Disponibili (MTD), ai fini della riduzione dell’impatto ambientale dovuto alle emissioni in atmosfera.

La provenienza locale della maggior parte della biomassa, in proporzione sempre alta, ha significato anche una riduzione della distanza media di trasporto per unità di peso trasportato, con conseguente possibilità di sviluppo per le imprese di trasporto locale, miglioramento del parco-mezzi e riduzione dell’inquinamento.

Nel 2012 Biomasse Italia ha continuato a partecipare attivamente al consolidamento del Tavolo Tecnico per lo Sviluppo, progetto concordato con il Comune di Strongoli, che rappresenta l’ambito in cui gli esperti aziendali e comunali analizzano dal punto di vista tecnico i temi sociali ed ambientali più sensibili, identificano e mettono in pratica azioni concrete per preservare l’ambiente e verificano i

risultati ottenuti, in un’ottica del miglioramento continuo.

Nell’ambito dello studio affidato al Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) per approfondire l’analisi dell’impatto ambientale delle emissioni in atmosfera dell’impianto di Strongoli, sono state eseguite le tre campagne: nel mese di novembre 2011 ad impianto fermo, la seconda campagnanel mese di settembre 2012 (periodo fine estate) ad

21

Analisi territoriale comparativaMettendo in relazione le attività aziendali e gli indicatori di performance in campo ambientale con i dati a livello terri-toriale emerge che:

la produzione di energia da biomassa contribuisce alla quota di consumo elettrico regionale co-perto da fonti rinnovabili;

il risparmio del 52% delle emissioni di CO2 permesse ha contribuito al miglioramento del bi-lancio delle emissioni di gas effetto serra della re-gione in linea con gli impegni previsti dal Protocollo di Kyoto;

Biomasse Italia e Biomasse Crotone hanno au-mentato l’utilizzo degli scarti delle produzioni agri-cole, riducendo di conseguenza la necessità di ri-correre ad altre forme di smaltimento dei rifi uti;

l’ampio utilizzo di cippato riduce il rischio di di-sboscamento da incendi in quanto promuove la diffusione di aree boschive adeguatamente curate e monitorate;

• •

l’acquisto modico di energia contribuisce a ridurre i consumi complessivi di energia elettrica del territorio e quindi indirettamente a ridurre le emis-sioni generate dal sistema di offerta elettrica (basa-to principalmente sul ricorso a combustibili fossili);

la promozione della “fi liera corta” consente una riduzione costante della distanza media di tra-sporto per unità di peso trasportato riducendo il traffi co merci da mezzi pesanti sulle strade, il consumo di combustibili e quindi, di nuovo, indiret-tamente la produzione di emissioni di gas a effetto serra ed altri inquinanti della qualità dell’aria;

l’adozione di una politica ambientale aziendale e di sistemi di gestione certifi cati contribuiscono ad un migliore controllo dei rischi ambientali ed alla costante diminuzione dell’impatto sull’am-biente;

il Tavolo Tecnico per lo Sviluppo, utilizzando un processo decisionale che prevede un confron-to signifi cativo e preventivo con le istituzio-ni locali, aumenta le probabilità che le soluzioni ambientali adottate tengano conto non solo delle esigenze aziendali, ma anche di quelle del territorio e promuove una cultura della collaborazione costruttiva con le istituzioni e della prevenzione dell’insorgere di confl itti.

L’iter di verifi ca della qualità dell’aria mediante l’u-tilizzo di centralina mobile è stato avviato anche per lo stabilimento di Biomasse Crotone, avendo già acqui-stato la centralina. Sono stati condivisi con l’ente ARPA-CAL sia i parametri di monitoraggio, che la posizione di installazione (porto di Crotone).

Dopo aver progettato ed implementato nel 2011 uno specifi co sistema di gestione della tracciabilità della bio-

massa acquistata, denominato BSCCSystem – Biomass Sup-ply Chain Control System ed in seguito alla fi nalizzazione dei progetti di rifacimento, Bio-masse Italia ha iniziato ad uti-

lizzarlo nel 2012 in maniera sempre più integrata con gli altri applicativi gestionali, adottandolo alle esigenze rilevate dall’attività pratica.

Questo sistema effi cace di tracciabilità acquisisce, gestisce e controlla tutti i fl ussi informativi che coinvolgono le movimentazioni di biomassa apparte-nenti alle fi liere di interesse, dal produttore fi no all’ope-ratore elettrico, nonché l’interazione con i soggetti coin-volti a vario titolo nella catena di approvvigionamento.

Oltre che fungere da strumento di programmazione, pianifi cazione e controllo, l’obiettivo intrinseco della piattaforma è quello di far dialogare tra loro tutte le funzioni attualmente coinvolte nelle varie fasi dei differenti processi aziendali.

Oltre al sistema BSCC, nel 2012 Biomasse Italia ha continuato a sviluppare il progetto della rintracciabi-lità della fi liera, che comprende: controlli sulla bio-massa (composizione della fi liera, controllo delle auto-rizzazioni rilasciate per il taglio e la commercializzazione legale della biomassa); intensifi cazione dei controlli sulle ceneri; monitoraggio dei camion con sistema GPS (localizzazione satellitare dei mezzi addetti alla mo-vimentazione logistica della biomassa; la gestione dei satellitari permette il controllo dei mezzi su mappa, la

loro localizzazione e monitoraggio, consente la funzio-ne di logistica e la verifi ca del percorso, con statistiche ed anagrafi che permettendo il controllo in tempo reale della posizione del veicolo, quindi analisi e statistiche di tempi/percorsi). Il progetto ha consentito la messa in sicurezza dell’intera fi liera, con la rintracciabilità del-le aree boschive e l’ottimizzazione delle particelle di trasporto, riducendo il traffi co stradale e, di conse-guenza, le emissioni in atmosfera. Nell’ambito del D. Lgs. 231/2001, per ottemperare alle novità legislative in materia di reati ambientali, nella seconda metà del 2012 le nostre aziende si sono dotate di una procedu-ra complessa per gestire le proprie attività industriali - dall’acquisto delle biomasse sino al trattamento dei rifi uti derivati dalla combustione - nelle loro diverse fasi.

Allo stesso tempo abbiamo migliorato la logistica del porto di Crotone e le operazioni per l’abbatti-mento di polluzioni durante lo scarico delle navi ed il trasporto, integrandole con sistemi ad-hoc per la riso-luzione della problematica.

Nel 2012 Biomasse Crotone ha ottenuto da parte della Regione Calabria Dipartimento delle Attività Pro-duttive la proroga dell’Autorizzazione Unica neces-saria per la riqualifi ca dell’impianto ai fi ni dell’ottenimen-to dei certifi cati verdi.

Sempre nel 2012 presso lo stabilimento di Crotone è stata ampliata la barriera frangivento per consentire la diminuzione del rischio di diffusione delle polveri nel territorio circostante. A tutela del canale di scolo che attraversa la proprietà di Biomasse Crotone, lo stesso è stato canalizzato per impedirne eventuali contami-nazioni. Sono stati effettuati i monitoraggi ambien-tali riferiti al rumore esterno (anche per l’impianto di Strongoli), all’emissione di eventuali campi elet-tromagnetici dovuti al cavidotto della linea 150 kv ed alle emissioni odorigene; questi monitoraggi hanno evidenziato la conformità alle disposizioni del settore ed imposte dalle autorizzazioni in possesso (Autorizzazio-ne Unica e Autorizzazione Integrata Ambientale).

1. Produzione da fonti rinnovabili

=

1. Consumo di energia da fonti rinnovabili2. Emissioni di CO2 da produzione elettrica (bilancio delle emissioni)

3. Rifiuti smaltiti in discarica

4. Superfici boschive ed arboricoltura da legno

5. Consumi totali di energia elettrica

6. Traffico merci su strada

7. Incidenza della certificazione ambientale

2. Emissioni di CO2

3. Valorizzazione scarti da produzioni agricole

4. Impiego di cippato da legno locale

5. Consumo di energia per produzione

6. Distanza media di trasporto

7. Sistema di Gestione Ambientale

Trend TrendImpatto Indicatori Territorio

22

Il Capitale umano si riferisce alle potenzialità degli individui, in termini di capacità di contribuire alla cre-azione di valore, al loro stato di salute ed alla qualità della loro vita (benessere, educazione, esperienza e competenze di lavoro). Nel complesso, questi ele-menti contribuiscono allo sviluppo poiché determi-nano la produttività della forza lavoro e la ricchezza del tessuto sociale.

Nel 2007 in Calabria la popolazione residente era di circa 2 milioni di abitanti, il 9,6% della popolazione meridionale ed il 3,4% di quella nazionale. Nel quin-quennio 2002-2007 la base demografi ca regionale ha registrato una lieve fl essione (-0,3%), in contro-tendenza rispetto a quanto si può osservare per le altre ripartizioni di raffronto (+1,1% per Ob. CONV e +3,9% per l’Italia).

La contrazione della popolazione è dipesa soprattut-to da un bilancio migratorio negativo anche se nel 2007 c’è stata un’inversione della tendenza con un saldo migratorio totale positivo. Nello stesso anno, il saldo naturale della popolazione (differenza tra i nuovi nati ed i decessi) per mille abitanti è risultato pari a zero.

Il mercato del lavoro regionale risulta pesantemente condizionato dalla debolezza del sistema produt-tivo, che assorbe una quota limitata dell’offerta di lavoro, evidenziando consistenti ritardi rispetto alle aree più sviluppate del Paese ed enormi distanze rispetto agli obiettivi occupazionali fi ssati in sede eu-ropea. La dinamica occupazionale è comunque posi-tiva (dal 1995 al 2007, l’occupazione è aumentata del 5,7%), ma molto inferiore alle altre regioni (+13% Ita-

lia e +8,3% Ob. CONV). In valore assoluto, il tasso di occupazione della popolazio-ne in età lavorativa è pari al 44,9%, in linea con il dato medio delle regioni meridionali (circa 45%), ma nettamente inferiore sia al dato nazionale (58,7%) che a quello me-dio dell’Unione Europea-25 (63,8%); inol-tre questo si colloca soprattutto oltre 25 punti percentuali al di sotto degli obiettivi occupazionali fi ssati dai Consigli Europei di Lisbona e Goteborg.

Il tasso di disoccupazione è più del doppio di quello nazionale (nel 2007 in Ca-labria 11,2% verso 6,1% per l’Italia), an-che se in diminuzione signifi cativa (-37,9% dal 2002).

Capitale umano in CalabriaCapitale umano in Calabria

CAPITALE UMANO

Life-long learning (%adulti iscritti a corsi)

0

2

4

6

8

10

12

2000

(c)

2001

2002

2003

2004

2005

2006

2007

2008

2009

2010

2011

2012

2013

Calabria

Ob. Convergenza

Italia

Mezzogiorno

23

• Carta d’identità

Capitale umano aziendale

Il tasso di disoccupazione giovanile si è ridotto del 20% nel periodo 2002-2007, ma risulta ancora molto superiore al 30%.

Il sistema universitario calabrese è caratterizzato da un’offerta formativa ampia, ma l’indice di attrattività, ovvero la differenza tra gli immatricolati iscritti nelle sedi della regione e gli immatricolati al sistema uni-versitario residenti nella regione stessa, risulta ancora negativo.

Il tasso di partecipazione all’istruzione e di sco-larizzazione secondaria è superiore alla media delle regioni in convergenza e in linea con la media nazionale, a conferma di un buon livello di istruzione superiore: nel 2007 il 74,3% dei giovani calabresi fra i 20 ed i 24 anni ha conseguito almeno il diploma di

scuola secondaria superiore (dato medio nazionale 73%). Anche il livello di istruzione della popolazione tra i 15 anni ed i 19 anni in possesso almeno della licenza media inferiore, pari al 98,2%, è sullo stesso valore nazionale.

Un indicatore molto importante per le politiche comu-nitarie che hanno posto un target alle regioni Obiet-tivo Convergenza è l’apprendimento permanen-te (life-long learning) ovvero la partecipazione degli adulti (24-65) a corsi di studio e di formazione profes-sionale. Rispetto al target al 2013 per le regioni Ob. Convergenza fi ssato al 10,1%, la Calabria si trova al 6,3%, al pari del livello medio nazionale.

Il capitale umano in Calabria è aumentato ri-spetto al 2002 in modo coerente alle altre regioni e ripartizioni territoriali. Le risorse umane non sem-brano mancare sia in termini qualitativi, grazie ad un buon livello di istruzione, che quantitativi per fl ussi mi-gratori che compensano un tasso di crescita presso-ché nullo. Permangono tuttavia forti debolezze nella capacità di offrire opportunità di impiego, soprattutto a giovani e donne, così come un robusto legame tra istruzione universitaria e sistema imprese capace di rafforzare il tessuto produttivo.

Tecnologia: comprende la Produzione ed i Ser-vizi Tecnici;

Fuel: comprende gli Acquisti di biomassa, l’Assi-curazione Qualità e la Programmazione;

Energia: comprende la Funzione di Energy Ma-nager;

Risorse Umane: comprende la Funzione di Ge-stione del Personale;

Sistema Integrato di Gestione: comprende il Management, la Qualità, l’Ambiente, la Sicurezza, la Responsabilità Sociale, l’Etica, l’Innovazione, la Privacy, il Risk Management ed il Controllo Pro-cessi Gestionali;

Servizi: comprende tutte le altre Funzioni di staff, tra cui l’I.T., il Legale, l’Amministrazione, Finanza & Controllo, gli Acquisti di beni e servizi, la Comu-nicazione & Immagine ed i Servizi di stabilimento.

Il personale dipendente è organizzato in 6 Gruppi Funzionali:

LegendaAnno 2007Anno base - 2002

Capitale umano

70

80

90

100

110

120

130Calabria

Reg. Ob. CONV

Reg. non Ob.1

Regioni Ob. 1

Mezzogiorno

Italia

LegendaAnno 2007Anno base - 2002

Capitale umano

70

80

90

100

110

120

130Calabria

Reg. Ob. CONV

Reg. non Ob.1

Regioni Ob. 1

Mezzogiorno

Italia

Direzione GeneraleDirezione Generale

Produzione Crotone

ProduzioneCrotoonnee

Produzione Crotone

Produzione Strongoli

ProduziioonneeStrongoli

Produzione Strongoli

TECNOLOGIA /PRODUZIONE

TECNOLOGIA /PRODUZIONE

TECNOLOGIA /PRODUZIONE

FUELFUELFUEL ProgrammazionePPrroogrammaziiooonneProgrammazione

ControlloCCoonnttrolloControllo

Amm. & FinanzaAAmmmm. &FinaanzaAmm. & Finanza

LegaleLeggaalleLegale

SERVIZISERVRVR IZISERVIZI

RISORSE UMANERISORSEUMANERISORSE UMANE

SISTEMA INTEGRATO DI

GESTIONE

RiskManagement

RisskManagemenntt

RiskManagement

CSRCSSRCSR

EticaEtiiccaEtica

AmbienteAmbienteAmbienteQualitàQualitàQualità

Assicurazione Qualità

AssssiiccuraziioonneQuaallliittà

Assicurazione Qualità

Acquisti biomassaAcquistibioommasssaaAcquisti biomassa

InnovazioneInnovaazziioonneeInnovazione

ManagementManagemmeentManagement

SicurezzaSSiiccuurezzaSicurezza

PrivacyPrivvacyPrivacy

Servizi TecniciServiziTeccnniciServizi Tecnici

ITITIT

Acquisti beni e servizi

AAcquisti benie servizi

Acquisti beni e servizi

Comunicaz. & immagineComuunicaz.& immagineComunicaz. & immagine

Servizi stabilimento

Servizistabilimeenntto

Servizi stabilimento

Controllo processi

gestionali

Controllopprroocceessi

gestionali

Controllo processi

gestionali

24

La scissione di Biomasse Italia, con la nascita di Bio-masse Crotone, ha portato al trasferimento dei di-pendenti diretti e del personale di supporto dedicato integralmente all’impianto di Crotone. Il resto della gestione viene svolta dal management di Biomasse Italia tramite un contratto di servizi.

In Biomasse Italia e Biomasse Crotone lavorano complessivamente, al 31/12/2012, 60 dipendenti di cui 55 uomini e 5 donne. La presenza di perso-nale maschile continua a rappresentare la stra-grande maggioranza del personale (92%), variabile fortemente infl uenzata da una netta prevalenza della disponibilità di manodopera di sesso maschile per le competenze tecniche necessarie nelle nostre aziende.

Tutti i dipendenti sono coperti da accordi collettivi di contrattazione.

• Responsabilità sociale (Tutela dei diritti)

La ripartizione delle persone per età ed anzianità di servizio è come segue:

La maggior parte dei dipendenti hanno l’età nella fascia 30 – 49 anni ed il personale presenta un‘an-zianità media di lavoro in Biomasse Italia o Bio-masse Crotone di 9 anni.

Il nostro personale dipendente è altamente sco-larizzato, con il 27% laureato (nel 2011 era il 23%) ed il 68% diplomato (nel 2011 era il 62%). L’artico-lazione dei dipendenti per titolo di studio è data da:

• laureati: 16 (di cui 4 donne e 12 uomini);

• diplomati: 41 (di cui 1 donna e 40 uomini);

• scuola media: 3 (tutti uomini).

Il coinvolgimento dei dipendenti si realizza at-traverso il modello organizzativo delle Risorse Umane che è basato sullo stile partecipativo: vengono stimolati l’esercizio della leadership ri-conosciuta dal basso, l’autorevolezza prevalente sull’autorità, le relazioni funzionali prevalenti su quelle gerarchiche attraverso i Gruppi di Lavoro Permanenti, il pensiero strategico, la progettualità dello sviluppo, la ricerca di sinergie tra competenze, il pensiero divergente abbinato a quello convergente attraverso sessioni formative applicate a “casi di studio”; la formazione continua ed organizzata è alla base della coltivazione delle idee innovative a tutti i livelli, attraverso le sessioni del “Centro di sviluppo” nell’ambito del progetto formativo BlueLab.

Gli ottimi risultati raggiunti nei Gruppi di Lavoro (lo sviluppo del sistema BSCC, i progetti di rifacimen-to) hanno permesso il miglioramento in termini di soddisfazione e motivazione del personale inte-ressato, come dimostrato dal coinvolgimento sem-pre più attivo del personale in lavoro in squadra.

74

2011 20122010Dipendenti al 31 dicembre

5

55

60

67

7

85Totale

76Uomini

9Donne

1

27

19

13

0

1

8

7

44

da 5 a meno di 7 anni

servizio è come segue:

74

2011 20122010Dipendenti al 31 dicembre

5

55

60

67

7

85Totale

76Uomini

9Donne

servizio è come segue:

1

27

19

13

0

1

8

7

44

da 5 a meno di 7 anni

Dopo aver ottenuto nel 2009 la certifi cazione del suo Sistema di Responsabilità Sociale in conformità alla norma SA8000, che stabilisce i requisiti volon-tari che devono essere soddisfatti dai datori di lavoro sul posto di lavoro (compresi i diritti dei lavoratori, le condizioni dell’ambiente di lavoro ed i sistemi di gestione), a settembre 2012 Biomasse Italia ha superato con successo l’audit di rinnovo da par-te di CISE. Contemporaneamente la certifi cazione è stata estesa a Biomasse Crotone. L’auditor ha considerato che “la documentazione e le procedu-re predisposte continuano a ritenersi adeguate per l’effi cace funzionamento del sistema di responsa-bilità sociale”.

Inoltre, l’auditor ha aggiunto che “il sistema di gestio-ne della Responsabilità sociale SA8000 ha subito un costante miglioramento in questi tre anni in termi-ni di integrazione con gli altri sistemi aziendali (Qualità, Ambiente e Sicurezza) e di implementazio-ne di un sistema di gestione centralizzato che garantisce sempre di più un costante monitoraggio di tutte le scadenze e la registrazione ordinata di tutte le attività inerenti lo stesso sistema”.

La norma SA8000 è uno standard uffi ciale in mate-ria di responsabilità sociale, basato sulle conven-zioni ILO (Organizzazione Internazionale del Lavoro), sulla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, sulla Convenzione delle Nazioni Unite sui Diritti del Bambino e sulla Convenzione delle Nazioni Unite per eliminare tutte le forme di discrimina-zione contro le donne. Tale norma rappresenta uno

25

Per le nostre aziende la sicurezza è un obiettivo prioritario da perseguire ad ogni livello dell’organiz-zazione; i risultati sono stati ottimi e, nell’ottica del miglioramento continuo, con l’assistenza di una delle più grandi società internazionali di consulenza sulla salute, abbiamo implementato secondo lo standard OHSAS 18001 lo sviluppo del Sistema di Gestione per la Sicurezza sul posto di lavoro e la sua integra-zione nel metodo adottato con l’esistente Sistema di Gestione Ambientale e di Qualità.

A marzo 2012 Biomasse Crotone ha ottenuto esi-to positivo a conclusione dell’audit di prima certi-fi cazione al quale è stato sottoposto il suo Sistema di Gestione Integrato (di cui fa parte anche il Si-stema di Gestione della Sicurezza sul Lavoro). Contemporaneamente e ad opera dei medesimi au-ditors dell’ente di certifi cazione Certiquality si è svolto l’audit di mantenimento della certifi cazione del Sistema di Gestione Integrato già in essere in Bio-masse Italia. Come punti di forza gli auditor hanno sottolineato “l’impegno della Direzione, la forte moti-vazione delle persone auditate, l’orientamento al mi-glioramento continuo riscontrato in tutte le persone contattate, la corretta gestione documentale ed inte-grazione dei sistemi di gestione”.

Il Sistema di Gestione della Sicurezza è fi nalizza-to a garantire la protezione dell’incolumità fi sica dei lavoratori e l’igiene dei luoghi di lavoro, nel rispetto delle leggi vigenti e degli standard internazionali cui abbiamo deciso di aderire. L’applicazione del Siste-ma di Gestione della Sicurezza è senz’altro positiva in termini di minimizzazione degli incidenti, del-le perdite e dei costi relativi, nonché in termini di effi cienza, di competitività e di miglioramento delle relazioni.

In ottemperanza alle normative vigenti, l’assetto or-ganizzativo vede l’istituzione di un unico Servizio di Prevenzione e Protezione per ogni azienda. Questo Servizio, in collaborazione con il dipartimento Risorse Umane, si occupa anche delle attività di for-mazione per il personale, le cui fi nalità sono quelle di ottenere uniformità di applicazione delle azioni di prevenzione, maggiore professionalità, immediatezza di risposta sulle problematiche di sicurezza emer-

• Salute e sicurezza

strumento a disposizione delle aziende per misurare il grado di assunzione delle responsabilità nei confronti dei propri dipendenti e della comunità nella quale le aziende si trovano ad operare.

Il rinnovo della certifi cazione di Biomasse Italia e l’e-stensione della certifi cazione a Biomasse Crotone dimostrano l’impegno che le due aziende hanno nei confronti dei propri dipendenti, nel diffondere la cultura della responsabilità sociale lungo tutto la catena di fornitura e nel gestire tutte le attività aziendali in una prospettiva di soste-nibilità sociale, che vuol dire, in concre-to, produrre energia elettrica nel rispetto di norme e leggi che tutelano le persone che lavorano, l’ambiente e tutti coloro che hanno rapporti con Biomasse Italia e Bio-masse Crotone.

Essere certifi cati SA8000 è percepito come una sostanziale leva di sviluppo, e conseguentemente anche un’opportu-nità di apertura nei confronti del mer-cato e di aumento dell’integrazione territoriale e del dialogo con tutti i nostri portatori d’interesse. L’obiettivo per il 2013 è di su-perare con successo gli audit di mantenimento della certifi cazione SA8000, come garanzia della tutela dei diritti dei nostri lavoratori.

genti, maggiore capacità di percezione dei pericoli potenziali e maggiore iniziativa nel promuovere azioni di prevenzione.

Poiché i temi legati ad Ambiente e Sicurezza han-no dinamiche analoghe e si sovrappongono tra loro senza una netta demarcazione, l’integrazione dei sistemi di gestione ambientale e della sicurezza permette di risparmiare risorse e recuperare effi -cienza, garantendo un servizio migliore al personale e la completa tutela del territorio.

Durante l’anno 2012 abbiamo rafforzato le siner-gie di pronto intervento con le istituzioni e le forze di polizia comunali e provinciali per assicurare l’esercizio delle migliori condizioni di lavoro dei dipen-denti e delle aziende esterne che operano all’interno di Biomasse Italia e Biomasse Crotone, soprattutto nei periodi di rifacimento, quando il numero del per-sonale dei fornitori presenti all’interno delle nostre aziende è aumentato notevolmente. Anche dopo la fi nalizzazione dei progetti di rifacimento è stato man-tenuto lo stesso livello di attenzione presso entrambe le centrali.

Nel 2012 i costi per i Dispositivi di Protezione Individuale e vestiario aziendale e quelli per sorveglianza sanitaria sono aumentati rispetto al passato: la motivazione è da ricercare nella con-segna dei nuovi DPI a tutto il personale di Biomasse Crotone che nel mese di febbraio 2012 è rientrato in azienda dal periodo di Cassa Integrazione CIGS.

Grazie all’impegno aziendale ed all’aumento dell’ef-fi cienza del Sistema di Gestione della Salute e Si-curezza sul lavoro in osservanza alla norma OHSAS 18001, nel 2012 non si è registrato nessun in-fortunio presso i nostri impianti, i principali indica-tori essendo nulli (il numero d’infortuni, l’indice di frequenza, il numero di giorni di assenza e l’indice di gravità).

Le attività di security svolte nel 2012 hanno mi-gliorato la messa in sicurezza degli stabilimenti implementando delle tecnologie (ad esempio TVCC e controllo accessi) che hanno anche ottimizzato le operazioni in alcuni settori della produzione, assicu-rando il diretto controllo sulle aree di stabilimento e di conseguenza la sicurezza sul lavoro.

Costi per la Salute e Sicurezza

4

46

33

45

5

29

-5

101520253035404550

2010 2011 2012

keu

ro

Costi persorveglianzasanitaria

Costi perdispositivi diprotezioneindividuale

2010 2011

0

0

0

0

0

113

1,13

0

Giorni di assenza per infortuni

Indice di gravità infortuni

Numero infortuni

Indice di frequenza infortuni

2012

0

0

0

0

26

• Formazione e valorizzazione competenze

Ormai le “scuole” non sono più soltanto quelle del sistema educativo nazionale, infatti i centri di tra-smissione del sapere si trovano oggi sempre più spesso al di fuori dei canali istituzionali, per esempio nelle aziende innovative, i cui centri di formazione attirano gli studenti più brillanti di università presti-giose, desiderosi di completare la loro formazione con conoscenze tecnologicamente all’avanguardia.

È quello che accade oggi presso le nostre aziende, dove il “saper fare” attira sempre più sia giovani talenti alle prime esperienze professionali che ma-nager ormai affermati alla ricerca di nuove sfi de.

In realtà, l’esperienza BlueLab (il “Centro di For-mazione per l’Eccellenza” all’interno delle nostre Aziende) non si limita alla trasmissione delle ultime innovazioni tecnologiche, ma va ben oltre attraverso forme di apprendimento che, all’interno di percorsi strutturati, alternano la formazione in aula con il “lavoro a progetto” o con “gruppi di lavoro per-manenti” dove il rigore metodologico non preclude la creatività.

Nel 2012 abbiamo investito in formazione tecnica (manutenzione, impianto, tecniche specialistiche) e gestionale (responsabilità sociale, security, privacy, norme relative alle tematiche di ambiente e sicurez-za, formazione sicurezza generale e specifi ca, antin-cendio, primo soccorso, formazione per dirigenti e preposti, gestione della conoscenza delle biomas-se, gestione dei servizi di stabilimento, audit interni, analisi rischi processi aziendali) anche avvalendoci di professionisti locali, nazionali ed internazionali che collaborano costantemente con noi in attività di altissimo profi lo.

Il progetto formativo BlueLab ha aumentato la capa-cità creativa di alcuni team interfunzionali che han-no sviluppato soluzioni innovative nell’estensione delle prestazioni del processo produttivo con nuove soluzioni tecnologiche e gestionali.

La formazione per la sicurezza ha compreso nel 2012 corsi per formare i lavoratori relativamente ai ri-schi specifi ci alla mansione ed all’ambiente di lavoro. Inoltre sono stati erogati per come prevede la norma-tiva i corsi base per i lavoratori, i preposti ed i dirigen-ti. A questi corsi ha partecipato tutto il personale.

Tutti i dipendenti sono costantemente informati, formati ed addestrati in relazione alle norme am-bientali ed il personale con ruoli di responsabilità partecipa come parte attiva negli audit interni insieme al personale qualifi cato come auditor.

Abbiamo introdotto già dal 2007 il sistema di obiet-tivi funzionali e le schede di valutazione delle performance, che consentono una maggiore e cor-retta conoscenza delle proprie responsabilità e dei target specifi ci da raggiungere. Nel 2012 circa il 20% dei dipendenti ha ricevuto valutazioni di perfor-mance e sviluppo carriera per l’attività svolta nel 2011.

Corsi di formazione organizzati nel 2012

Competenze tecniche

Gestione aziendale

Formazione per la sicurezza

Numerodi corsi

20

11

9

Numerototale ore

418

79

58

Numero di oredi formazione

retribuite

5.038

392

1.250

Numeropersonecoinvolte

36

61

61

27

Analisi territoriale comparativaMettendo in relazione gli indicatori relativi ai dipendenti, con particolare attenzione alla composizione della popolazione aziendale ed alla formazione, con i dati a livello territoriale emerge che:

• Comunicazione

La defi nizione di un sistema coerente di valori e la comunicazione dell’immagine aziendale all’in-terno con un articolato ricorso ai mezzi di comunica-zione hanno creato un linguaggio comune che dal top management si è esteso a tutti i livelli aziendali ed ai partners strategici; i diversi riconoscimenti del nuovo posizionamento dell’immagine aziendale hanno creato una gratifi cazione individuale nell’appar-tenenza alle nostre Aziende sia per motivi professionali (know-how di frontiera) che personali (ruolo sociale), che ha prodotto un “effetto valanga” nel miglioramen-to continuo dimostrato dal moltiplicarsi dei gruppi di lavoro interfunzionali.

La newsletter “Energia qui”, nata con l’obiettivo di comunicare con tutti i partners aziendali, ha av-viato da tempo un canale bi-direzionale per rac-cogliere contributi costruttivi al fi ne di stabilire dove concentrare gli sforzi per crescere e per sviluppare lo spirito di squadra. Il periodico esce ogni 4-6 mesi e nelle sue pagine trovano spazio sia articoli redatti dal nostro personale che opinioni di vari esperti su temi di interesse per le nostre aziende.

La comunicazione si muove ormai verso orizzonti senza confi ni, sostenuta dalle scoperte tecnologiche che mettono a disposizione strumenti di dialogo sempre più potenti (es. internet). Anche Biomasse Italia e Biomasse Crotone dispongono di un sistema articolato nella forma e negli strumenti utilizzati, per assicurare la circolarità delle informazioni al loro inter-no ed all’esterno.

La comunicazione interna ed il contributo dei dipendenti allo svolgimento dell’attività ed allo sviluppo di progetti importanti hanno tro-vato compimento nel 2012 attraverso incon-tri specifi ci, assemblee informative, riunioni dei Comitati di Risorse e di Gestione, distribuzione della newsletter aziendale e pubblicazione del Bilancio Sociale, il sistema delle bacheche, delle e-mail e del portale Web e BIgate, una zona dedicata ai progetti speciali ed al download di vari documenti aziendali.

la presenza di lavoratori di giovane età contri-buisce a ridurre il tasso di disoccupazione giovanile;

se pur limitato dal tipo di attività e dalla dispo-nibilità di manodopera di sesso maschile per le competenze tecniche necessarie in Biomasse Italia e Biomasse Crotone, l’attenzione posta alla disparità di genere potrà contribuire a limi-tare il differenziale nei tassi occupazionali;

• l’offerta di formazione continua e corsi di aggiornamento tecnico-gestionali contribuisce positivamente al raggiungimento del target re-gionale per la qualifi cazione professionale, in-tegrando su base volontaria lo sforzo delle po-litiche pubbliche promosse dai fondi europei.

La nuova Convenzione con il Comune di Strongoli in cifre

Periodico d'informazione e comunicazione Febbraio 2013No. 1Anno VII

nergia qui Crotone

INDICELa nuova Convenzione con il Comunedi Strongoli in cifre........................ 1

La parola all’esperto:Il tessuto industriale dell’indotto diBiomasse Italia e Biomasse Crotone ... 2

Avanzamento del progetto con CNRe monitoraggio qualità dell’aria ........ 3

Aggiornamento sul rifacimentodi Crotone .................................. 4

La firma della Convenzione dell’11 novembre 2008 ha dato nascita ad un nuovo rapporto istituzionale tra il Comune di Strongoli e Biomasse Italia.

La precedente Convenzione, firmata nel 2001, era nata prima della realizzazione della centrale di Strongoli e prevedeva come obbligo economico per Biomasse Italia il pagamento di royalties sulla produzione di energia elettrica per otto anni a partire dalla messa in esercizio dell’impianto. In effetti, nel periodo 2003 – 2008, cioè fino al rinnovo della prima convenzione, Biomasse Italia ha pagato regolarmente al Comune di Strongoli il contributo pari a lire 1 (una) più I.V.A. per ogni chilowattora di energia prodotta nella centrale di Strongoli, arrivando ad una somma complessiva di € 903.767 alla data di 30 giugno 2008. L’obbligo di Biomasse Italia di corrispondere il citato contributo scadeva il 16 luglio 2011.

Con la sottoscrizione della nuova Convenzione, le parti hanno concordato che quella vecchia, del 2001, si è ritenuta risolta consensualmente con reciproca soddisfazione di entrambe le Parti.

In termini economici, con la nuova Convenzione Biomasse Italia si è impegnata a:

a. “erogare il contributo di € 0,516 più I.V.A. per ogni MW di energia elettrica prodotta nella centrale di Strongoli, dall’01.07.2008 al 31.12.2008;

b. erogare il contributo di € 0,516 più I.V.A. per ogni MW di energia elettrica prodotta nella centrale di Strongoli, dall’01.01.2009 al 16.07.2011, in rate semestrali anticipate da corrispondere al 16 gennaio e al 16 luglio di ciascun anno, stimandone l’ammontare secondo quanto corrisposto nell’anno precedente, procedendo ad eventuale conguaglio alla fine di ciascun periodo;

c. riconoscere un contributo aggiuntivo di € 1,00 per ogni MW di energia elettrica prodotta nella centrale di Strongoli, dall’01.01.2009 al 16.07.2011, fino alla concorrenza massima di € 600.000, che in ogni caso il Comune di Strongoli tratterrà a titolo di indennizzo in caso di mancata produzione;

d. erogare il contributo di € 0,51 per ciascun MW di energia elettrica prodotta da Biomasse nella Centrale di Strongoli con decorrenza dal 17.07.2013 e fino al 16.07.2023.”

Per il periodo 01.07.2008 – 16.07.2011 Biomasse Italia ha regolarmente pagato tutte le royalties previste per un totale di € 1.285.279 che, sommato alle royalties precedenti, porta il totale a € 2.189.046.

La Nuova Convenzione, quindi, garantisce al Comune le stesse royalties pattuite nel 2001, prorogate fino al 2023, nonostante dal 2012 Biomasse Italia, dopo la scadenza della tariffa fissa denominata CIP/6, vende l’energia elettrica prodotta ad una tariffa inferiore, stabilita dalla nuova forma di incentivi dei Certificati Verdi.

In riferimento al progetto della nuova scuola di Strongoli Marina, al punto 4.g. della nuova convenzione, Biomasse Italia si è impegnata a “mettere a disposizione le proprie professionalità per la supervisione ed assistenza alla progettazione e realizzazione” della suddetta scuola. Inoltre ha accordato un’anticipazione a valere sulle future royalties di € 500.000 affinché il Comune di Strongoli potesse acquistare il terreno sito nel centro abitato della frazione Marina di Strongoli su cui realizzare un nuovo plesso scolastico, in sostituzione di quello attualmente ubicato alla contrada Frasso di Strongoli, ed avviare la costruzione del primo lotto.

2023, nonostante dal 2012 Biomasse Italia, dopo la scadenza della tariffa fissa denominata CIP/6, vende l’energia elettrica prodotta ad una tariffa inferiore, stabilita dalla nuova forma di incentivi

nuova scuola di Strongoli , al punto 4.g. della nuova convenzione, Biomasse Italia si

è impegnata a “mettere a disposizione le proprie professionalità per la supervisione ed assistenza alla progettazione e realizzazione” della suddetta scuola. Inoltre ha accordato un’anticipazione a valere sulle future royalties di € 500.000affinché il Comune di Strongoli potesse acquistare il terreno sito nel centro abitato della frazione Marina di Strongoli su cui realizzare un nuovo plesso scolastico, in sostituzione di quello attualmente ubicato alla contrada Frasso di Strongoli, ed avviare

1

1. Occupati giovani 1. Tasso di disoccupazionegiovanile

2. Life-long learning

3. Differenza tassi di occupazione femminile-maschile

2. Formazione tecnica e gestionale

3. Dipendenti di sesso femminile

Trend TrendImpatto Indicatori Territorio

= =

=

28

Capitale sociale in CalabriaCapitale sociale in CalabriaIl Capitale sociale può essere defi nito come “una struttura di relazioni tra persone, relativamente du-revole nel tempo, atta a favorire la cooperazione e perciò a produrre, come altre forme di capitale, va-lori materiali e simbolici”. La misura di questo ca-pitale non è semplice, ma è utile a valutare la crescita del tessuto sociale in termini di qualità delle relazioni e dei servizi offerti.

Nonostante l’ampia dotazione di risorse fi nanziarie che hanno raggiunto la Calabria nel primo periodo della politica comunitaria di coesione, la regione pre-senta ancora condizioni di arretratezza in termini di servizi essenziali per la qualità della vita e di protezio-ne sociale.

Un aspetto emblematico di questo disagio è rappre-sentato dalla quota di disoccupazione di lunga durata, ossia la quota di persone in cerca di occupa-zione da oltre 12 mesi sul totale delle persone in cer-ca di occupazione, più alta (55,5%) non solo rispetto all’Italia (47,4%), ma anche rispetto al Mezzogiorno (54,8%). Lo stesso si può dire guardando al tasso di disoccupazione, ovvero alla percentuale di disoccu-pati sul totale della forza lavoro.

La capacità di offrire lavoro regolare è uno degli indicatori target del quadro comunitario di sostegno, rispetto al quale la Calabria si trova in una posizione

molto sfavorevole. L’obiettivo da raggiungere al 2013 è pari al 17,6% delle unità locali, oltre dieci punti per-centuali in meno rispetto ai valori attuali.

A fronte di una domanda di servizi di protezione so-ciale rilevante, la Regione non si è ancora dotata di un sistema di servizi socio-assistenziali adeguato.

Risulta ancora debole l’offerta di servizi collettivi socio-assistenziali in ambiti essenziali per la qualità della vita dei cittadini (assistenza sanitaria, assistenza domiciliare agli anziani, asili nido), anche se ci sono segnali e tendenze positive.

I dati sull’assistenza domiciliare integrata eviden-ziano per la Calabria un aumento del numero di anziani trattati sulla popolazione oltre 65 anni molto superiore alla media delle altre regioni Obiettivo Convergenza e allo stesso dato nazionale.

La valutazione del capitale sociale, sulla base dell’andamento espresso da questi indicatori nel pe-riodo 2002-2007, mostra un trend crescente che distingue la Calabria dalle altre regioni del Mezzogior-no e soprattutto dalla performance meno positiva del-le altre regioni italiane.

CAPITALE SOCIALE

Tasso di irregolarità del lavoro (% UL)

0

5

10

15

20

25

30

35

1995199

7199

9200

1200

3200

5200

720

0920

1120

13

Calabria

Ob. Convergenza

Italia

Mezzogiorno

29

Capitale sociale aziendale

• Cittadinanza d’impresaAbbiamo applicato nel 2012 il principio della “citta-dinanza d’impresa” nel territorio di nostra compe-tenza: questo comporta l’impegno costante per con-tribuire in maniera attiva e diretta allo sviluppo sostenibile del territorio locale e per soddisfare le attese degli stakeholders (azionisti, dipendenti, forni-tori e territorio) in accordo con i propri obiettivi indu-striali, di responsabilità sociale ed il proprio sistema di principi e di valori, attraverso un processo di migliora-mento continuo.

Decliniamo la nostra cittadinanza d’impresa su quattro risorse territoriali valutate continuamente: il capitale economico, il capitale umano, il capi-tale sociale ed il capitale naturale.

Coscienti della propria responsabilità sociale e del ruo-lo che dobbiamo svolgere nel territorio in cui operia-mo, ci siamo impegnati a stabilire obiettivi elevati e ad adottare comportamenti socialmente respon-sabili per il loro raggiungimento.

Nel 2012 abbiamo continuato il monitoraggio delle si-nergie tra il territorio ed i nostri progetti, considerando le ricadute positive dirette ed indirette, di breve o lungo periodo. Nello stesso tempo abbiamo gestito un pro-cesso decisionale sempre trasparente e condiviso con il territorio ed i suoi attori sui temi di comune interesse, tramite incontri diretti periodici, per poter favorire lo sviluppo a livello locale e regionale.

Abbiamo progettato ed implementato programmi per il coinvolgimento di tutti i nostri stakeholders: di-

pendenti, fornitori, azionisti, attori del territorio locale e regionale, anche tramite l’aggiornamento del BI-Gate del Portale Web che costituisce un vero e proprio “punto privilegiato di contatto” con il territorio per lo scambio, tra l’altro, di informazioni legate ad attività di carattere sociale.

Nel tempo abbiamo costruito un modello di rapporto commerciale con gli imprenditori locali basato su una “partnership” e sono stati molti i momenti di scam-bio reciproco di competenze e di fiducia che hanno contribuito ad un tale risultato che va a beneficio di tutto l’indotto regionale.

La nostra Responsabilità Sociale si concentra sulla prevenzione dei rischi, per garantire la tutela del Territorio in tutte le sue componenti (Ambiente, Salute, Etica e filiere economiche) e sulla promozione delle opportunità, garantendo ricadute strutturali e posi-tive sul Territorio (economiche, formative, naturali e sociali). Questo avviene attraverso uno strumento metodologico formalizzato, il Tavolo Permanente per lo Sviluppo Sostenibile Locale, al quale par-tecipano tutte le principali Istituzioni provinciali (dalla Provincia ai Comuni, dalle Agenzie per l’Ambiente a quelle per il Lavoro ecc.) ed i principali portatori di in-teresse locali (dai Sindacati ai movimenti ambientalisti, dalle Associazioni agricole a quelle industriali).

LegendaAnno 2007Anno base - 2002

Capitale sociale

708090

100110120130140Calabria

Reg. Ob. CONV

Reg. non Ob.1

Regioni Ob. 1

Mezzogiorno

Italia

LegendaAnno 2007Anno base - 2002

Capitale sociale

708090

100110120130140Calabria

Reg. Ob. CONV

Reg. non Ob.1

Regioni Ob. 1

Mezzogiorno

Italia

30

Abbiamo partecipato attivamente alle iniziative di Confindustria Crotone per sviluppare i contenuti industriali del Polo per l’Innovazione delle Energie Rinnovabili a Crotone, che si propone come centro di eccellenza nella ricerca & sviluppo di nuovi combu-stibili e di nuove soluzioni tecnologiche per la combu-stione di materiali alternativi alle biomasse tradizionali.

Abbiamo continuato le attività come membri attivi di vari Associazioni quali CTI (Comitato Termotecnico Italiano), Itabia (Italian Biomass Association), APER (Associazione Produttori Energia da Fonti Rinnovabi-li), AIEE (Associazione Italiana Economisti Energia), e svolgiamo un ruolo sempre più attivo come parteci-panti a gruppi di lavoro nazionali ed internazionali.

Al fine di favorire l’acquisizione di informazioni speci-fiche sul settore delle rinnovabili ed in collaborazione con le istituzioni di istruzione locali, nel 2012 abbiamo organizzato su richiesta 1 visita presso la centrale di Strongoli, offrendo a 26 alunni interessati la possibi-lità di conoscere meglio il settore in cui operiamo ed in generale la problematica legata ai temi ambientali. Il numero delle visite è diminuito rispetto agli anni pas-sati a causa delle fermate delle due centrali dovute ai progetti di rifacimento.

Abbiamo prolungato la partnership con Il Portale dei Parchi nell’ambito della campagna nazionale di educazione ambientale “A SCUOLA CON… RINNO-VATA ENERGIA”, con lo scopo di informare/sensibiliz-zare gli studenti italiani nella direzione dello sviluppo sostenibile in grado di stimolare l’adozione di com-portamenti energeticamente virtuosi presso le fami-glie e gli istituti scolastici di provenienza.

Nel 2012, a seguito della scissione, il protocollo di legalità concluso a maggio del 2009 tra Biomasse Italia e la Prefettura de Crotone è stato esteso a Bio-masse Crotone. Il protocollo consente alla Prefettu-ra di esprimersi sugli appaltatori che si aggiudicano le gare private di Biomasse Italia e Biomasse Crotone, rilasciando (o negando) la c.d. certificazione anti-mafia, e cioè le informazioni circa eventuali tentativi di infiltrazione mafiosa previste dal D.P.R. 252/98. Dal canto loro, le nostre aziende sono obbligate a tra-smettere alla Prefettura le notizie circa le gare e gli appaltatori per consentire tali controlli.

La Prefettura di Crotone e tutte le Istituzioni facenti parte del Gruppo Interforze ci assicurano il suppor-to, inteso come intelligence, sorveglianza e pro-tezione, necessario alla prosecuzione dell’attività aziendale nella massima serenità e trasparenza. Tale iniziativa si inserisce nell’ambito delle molteplici atti-vità di cui siamo promotori, sempre attenti e pronti ad implementare sistemi di gestione aziendali che ga-rantiscano la salvaguardia di principi e valori come la legalità, la trasparenza, la tutela dei lavoratori, l’ambiente e la sicurezza aziendale.

La comunicazione esterna che ha lo scopo di ren-dere pubblici i progetti, le strategie ed i risultati azien-dali si è realizzata nel 2012 attraverso le seguenti ini-ziative:

1 uscita della newsletter aziendale Energia Qui a Maggio 2012;

1 uscita del Bilancio Sociale;

1 uscita del Rapporto di Sostenibilità;

1 consuntivo delle iniziative del Tavolo per lo Sviluppo Sostenibile Locale.

La diminuzione dell’occupazione indotta sul territo-rio nel 2012 è dovuta alla finalizzazione dei progetti di rifacimento, generando in totale circa 750 di posti di lavoro in aziende di costruzione e manutenzione, imprese boschive, personale portuale, cooperative di trasportatori, logistica di movimentazione e società di vari servizi.

I progetti di Biomasse Italia e Biomasse Croto-ne ed i relativi investimenti hanno riguardato nel 2012 la tecnologia di produzione, gli impianti ed i sistemi di abbattimento e controllo delle emis-sioni in atmosfera, la formazione tecnologica del personale di centrale, il rafforzamento di partnerships industriali con primari operatori locali, il supporto dei progetti di ricerca & sviluppo nella filiera agro-energetica ed il rafforzamento delle infrastrutture logistiche necessarie.

A sostegno di iniziative di solidarietà sociale, Biomas-se Italia è attenta alla comunità di Strongoli e parti-colarmente alla fascia dei bambini. In questa ottica, nel 2012 l’azienda ha risposto positivamente alle varie richieste locali di sponsorizzazione.

In seguito alla richiesta del Comune di Strongoli, Biomasse Italia ha contribuito ad attrezzare 2 parco giochi di Strongoli con arredi specifici per i bambini (giostre, altalene, scivoli, mattonelle), acquistandoli e donandoli al Comune, che li ha messo in funzione.

Sempre su richiesta del Comune di Strongoli, nel 2012 l’Azienda ha acquistato e poi donato un container

603

1001

750

400

500

600

700

800

900

1000

1100

2010 2011 2012Anno

Stima posti di lavoro generati sulterritorio dalle attività dell'azienda

31

• EticaPer garantire il rispetto di tutte le norme etiche, Bio-masse Italia e Biomasse Crotone si sono dotate di un Modello di Organizzazione, Gestione e Control-lo del tipo previsto dal Decreto legislativo n. 231 del 2001, che ha introdotto la responsabilità pena-

per il campetto polivalente di Strongoli, al fine di adibirlo a uso spogliatoio e locale di servizio.

Biomasse Italia ha offerto gratuitamente il servizio di pulizia degli spazi ed ambienti della scuola ubi-cata in località Frasso, che si trova in una zona in-dustriale vicina alla centrale di Strongoli e risente degli impatti ambientali di tutta la zona industriale.

Nel 2012 Biomasse Italia ha contribuito al concerto tenutosi a Strongoli nell’ambito del Progetto Regionale “La Musica entra nella Scuola”, progetto finalizzato all’implementazione delle Orchestre giovanili di fiati at-traverso un percorso formativo indirizzato agli studenti delle Scuole Calabresi.

A dicembre 2012, in seguito alla richiesta del comune di Strongoli, Biomasse Italia ha offerto all’intera comu-nità le luminarie natalizie. “Grazie alla generosità di Biomasse - ha dichiarato il Sindaco - il Natale dei citta-dini di Strongoli non sarà completamente al buio. Alla Società va il ringraziamento dell’intera comunità per aver saputo dimostrare la propria solidarietà e vicinan-za in un momento così particolare”.

L’azienda, attenta anche alla fascia delle persone an-ziane, ha acquistato e donato gli arredamenti ne-cessari per i nuovi locali della Comunità Alloggio gestita dall’Associazione San Massimo di Strongoli (letti, materassi, cuscini, sedie, armadietti, guardaro-ba, comodini).

Il maggiore sforzo finanziario nel 2012 al beneficio della comunità è stato l’anticipo di 500.000 euro di royalties al Comune di Strongoli, destinate alla co-struzione della nuova scuola necessaria in quanto la vecchia è collocata in una zona industriale, non adatta ad attività scolastiche.

le delle società per una serie di reati che vanno dal falso in bilancio ai delitti contro la pubblica ammini-strazione fino ai reati commessi con violazione delle norme antinfortunistiche.

Il Modello comprende la mappatura dei reati pos-sibili e dei rischi nella gestione aziendale, il Codice Etico, un Organismo di Vigilanza che permette un puntuale controllo aziendale grazie alle competenze dei suoi membri, un insieme di procedure interne ed un sistema disciplinare.

Nel 2012 il Consiglio di Amministrazione ha approvato il Modello di Organizzazione, Gestione e Control-lo di Biomasse Crotone e la revisione del Sistema Disciplinare di entrambe le aziende.

Ci impegniamo a rispettare le norme etiche, ad assicurare la massima trasparenza nella contabi-lità e salvaguardare il capitale sociale, ad evitare il conflitto d’interesse ed a gestire correttamente le risorse umane, offrendo pari opportunità di lavoro ed assicurando un trattamento equo e meritocratico.

L’osservanza del Codice Etico Aziendale è di im-portanza fondamentale per il buon funzionamento, l’affidabilità e la reputazione di Biomasse Italia e Bio-masse Crotone e rappresenta un fattore decisivo per il successo delle nostre imprese. Tutte le attività ven-gono svolte nell’osservanza della legge, con one-stà, integrità, buona fede, nel rispetto dei diritti di chiunque venga coinvolto nelle nostre attività.

Il più evidente risultato del radicamento dei valori etici nelle nostre Aziende è il fatto che non è stato rilevato nessun episodio di corruzione, non è stata inten-tata nessuna azione legale riferita a concorrenza sleale, anti-trust e pratiche monopolistiche, nes-suna sanzione per violazione di leggi e regola-menti (pubblici) è stata comminata e non è stata rile-vata nessuna violazione dei diritti della comunità locale.

32

• Filiera Agro-energetica

Il nuovo approccio commerciale con i fornitori di materia prima ci ha permesso di passare dalla strategia opportunistica di acquisto (a breve orizzon-te) alla politica di stabilizzazione delle relazioni commerciali (a lungo termine). Nel 2012 abbiamo effettuato gli acquisti di materia prima in base ai nuo-vi contratti pluriennali di reciproco vantaggio sottoscritti già nel 2011, che assicurano la stabi-lità della fi liera fi no al 2026, permettendo inve-stimenti a lungo termine da parte dei fornitori partners. Questo approccio si basa sulla qualità del servizio e sulla competitività del prezzo che rappresentano le chiavi della soddisfazione comune.

I contratti sottoscritti con i fornitori locali sia di grandi dimensioni come i consorzi, sia di piccole di-mensioni come le Ditte Boschive a gestione familiare, garantiscono ai nostri impianti la quasi totalità del proprio fabbisogno di materiale legnoso. Si può affermare che il mercato di riferimento attua-le è rappresentato dal mercato calabrese. In par-ticolare, al fi ne di consolidare il mercato regionale, abbiamo operato per un progressivo rafforzamen-to della fi liera locale delle biomasse legnose pro-dotte e lavorate nel raggio dei 70 km di distanza dai nostri impianti di produzione dell’energia elettrica (fi liera corta), ottenuto negli ultimi anni grazie ad un notevole aumento della disponibilità di biomas-se provenienti dalla manutenzione boschiva nonché dai prodotti di lavorazione in segheria, dalla pota-tura del verde pubblico e dalle ramaglie da attività agricole varie. Il supporto alla “fi liera corta” delle biomasse solide ha permesso lo sviluppo aziendale con criteri di compatibilità sociale, sostenibilità ambientale ed attrattività economica.

La forte azione di promozione e crescita dell’indotto regionale nel settore delle biomasse ad uso ener-getico ha permesso di ridurre in tempo al minimo le importazioni extra-U.E. e quelle comunitarie. Anche la sansa esausta di olive e le altre biomasse di scarto utilizzate sono il risultato di un forte impegno azien-dale nell’incentivazione della fi liera locale.

L’aumento degli acquisti di materia prima nel 2012 è dovuta alla ripartenza della produzione nelle due centrali in seguito ai periodi di fermo necessari per i progetti di rifacimento.

Nell’ambito della certifi cazione SA8000, abbiamo defi nito ed implementato nel 2012 il piano di mo-nitoraggio e coinvolgimento dei fornitori nel rispetto dei requisiti della suddetta norma. Questo piano ha incluso l’invio del codice comportamen-tale ai fornitori, la sottoscrizione da parte loro delle lettere di impegno, la compilazione delle schede di verifi ca e dei questionari di valutazione e audit presso i fornitori di combustibile, di beni e di servizi.

Acquisti materia prima dall'Italia

400 375

500

0

100

200

300

400

500

600

2010 2011 2012

Anno

Migliaia Tonnellate

33

• Rapporti con i clienti

Analisi territoriale comparativa

1. Posti di lavoro regolari 1. Tasso di irregolarità del lavoro

2. Reti di filiera e distretto*

3. Numero di unità locali

4. Reati penali nell’attività di impresa*

5. Reti di collaborazione tra soggetti diversi (riduzione dei conflitti; soluzioni condivise)*

2. Attività produttiva e presenza sul territorio

3. Rapporti con i fornitori, indotto e filiera corta

4. Aggiornamento del Modello 231

5. Promozione di Tavoli permanenti

6. Remunerazione del personale

=

=

=

Trend TrendImpatto Indicatori Territorio

6. Indice di povertà delle famiglie

* indicatore non quantifi cato

Mettendo in relazione le attività aziendali con i dati a livello territoriale emerge che Biomasse Italia e Bio-masse Crotone contribuiscono al rafforzamento delle reti distrettuali in un contesto che necessita di coesione e fi ducia per promuovere l’imprenditorialità ma anche l’equità sociale. In particolare:

l’offerta di posti di lavoro regolari contrasta la tendenza al lavoro irregolare molto diffusa nel sistema locale del lavoro;

l’attività delle due aziende costituisce un volano per altre attività imprenditoriali contribuendo così al rafforzamento del tessuto imprenditoriale locale basato su piccole imprese;

la remunerazione del personale garantisce di-rettamente alcune famiglie e immette nel sistema risorse economiche per allontanare la soglia di povertà;

i rapporti stabili e tendenzialmente di lungo periodo con i fornitori locali di beni e servizi, l’indotto e la “fi liera corta”, oltre alle implica-zioni positive di carattere puramente economico, rafforzano le reti distrettuali;

• Biomasse Italia e Biomasse Crotone pro-muovono la cultura della legalità attraverso l’adozione di un Codice Etico e di un Modello Organizzativo articolato, che rappresentano un esempio di buona pratica di un “fare impresa” trasparente;

la promozione del Tavolo Permanente per lo Sviluppo Sostenibile Locale e la partecipa-zione al Polo di Innovazione per le Energie Rinnovabili contribuiscono a rafforzare le reti di collaborazione tra soggetti diversi (mondo eco-nomico, istituzioni, terzo settore, ecc.), a trovare soluzioni di sistema ampiamente condivise per lo sviluppo del territorio ed a ridurre la confl ittualità a livello locale.

Nel 2012 l’energia elettrica prodotta, a valle dei rifaci-menti, è stata fornita ad Axpo Italia S.p.A., trader ener-getico appartenente al gruppo svizzero Axpo, sulla base di contratti bilaterali nel mercato libero relativi alla vendita di una potenza totale di 73 MWe (46 Strongo-li, 27 Crotone); alla stessa società, limitatamente alla centrale di Strongoli, sono stati destinati i Certifi cati Verdi (CV) sottesi alla produzione di energia, emessi dal GSE (Gestore dei Servizi Energetici) come incenti-vo alla produzione da fonti rinnovabili.

Lo scambio delle informazioni relative alla pro-duzione degli impianti (programmi, aggiornamenti, piani di manutenzione ecc.) avviene costantemente e con l’ausilio di piattaforme informatiche dedicate pre-disposte dal trader stesso; quest’ultimo, con appo-sita delega, gestisce per Biomasse Italia e Biomasse Crotone il servizio di dispacciamento verso i soggetti istituzionali del settore elettrico, tra cui Terna, Enel Di-stribuzione e GME (Gestore dei Mercati Energetici).

In accordo ai dettami della normativa ISO 9001 è stato inoltre implementato un metodo di calcolo della soddisfazione dei clienti che prevede, tra l’altro, la compilazione periodica di appositi questionari volti a stabilire i punti di forza, di debolezza e di possibile mi-glioramento da parte delle nostre aziende.

i nostri valori

34

35

Biomasse Italia S.p.A.

E-mail: [email protected]: www.biomasseitalia.it

S.S. 106 Km. 263 - 88816 - Strongoli (KR)Tel. 0962.885852 / 53 - Fax 0962.885822

Biomasse Crotone S.p.A.

E-mail: [email protected]: www.biomassecrotone.it

S.S. 106 - Z.I. - 88900 - CrotoneTel. 0962.931636 - Fax 0962.938793

Finito di stampare a giugno 2013

2012

Rapporto di Sostenibilità

Redatto da

Guido CASTELLUCCIOLaura DAVID

Con il supporto di

Realizzato da

Kroton Grafi ca S.r.l.