Rapporto attività 2012 Associazione 21 luglio

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RAPPORTO ATTIVITà ASSOCIAZIONE 21 LUGLIO Anno 2012

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Il rapporto delle attività dell'Associazione 21 luglio nel 2012

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RappoRto attività associazione 21 luglio

Anno 2012

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Foto: Andrea Sermoneta, Rosa Jijon, Fiorenza MenniLa foto di Margherita Hack a pagina 9 è di reportergimmi

Progetto grafico: Ornella Fabretti

Pubblicato da: Associazione 21 luglioVia Bassano del Grappa 2400195 Roma

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Introduzione 3Chi siamo 4Cosa facciamo 4L’attività di ricerca 6L’attività di advocacy 8Azioni legali 11L’attività di sensibilizzazione 13L’Osservatorio 21 luglio 16Percorsi per lo sviluppo dei diritti dell’infanzia 17Sostenitori 18Rendiconto finanziario anno 2012 19

indice

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L’Associazione 21 luglio nasce nell’aprile 2010 per dare una risposta alle violazioni dei diritti umani che riguardano l’infanzia rom presente negli insediamenti formali e informali del nostro Paese e per combattere ogni tipo di discriminazione. Poco tempo è passato, ma da quei giorni ad oggi l’Associazione ha saputo esprimere i suoi tratti distintivi che la rendono un’entità facilmente individuabile nel panorama associativo italiano, in quanto caratterizzata da indipendenza, libertà di espressione, scienti-ficità dell’attività di ricerca e professionalità nelle azioni. Oggi l’Associazione 21 luglio è un riconosciuto punto di riferimento, a livello nazionale, per quanti credono in una battaglia per i diritti umani che arrivi a mutare le condizioni di vita dei minori rom e delle loro famiglie nel nostro Paese.Il 2012 appena trascorso è stato un anno ricco di attività e carico di proposte. L’Asso-ciazione 21 luglio si è mossa, con passione e competenza, nel tortuoso panorama che riguarda le “questioni rom” con rispetto ma senza fare sconti ed evitando di cadere in facili compromessi. E’ sempre rimasta salda e coerente al principio che la coltre di di-scriminazione che avvolge le politiche locali e nazionali riguardanti i rom e sinti pos-sa essere dissipata anzitutto denunciando e rimuovendo, una ad una, ogni azione istituzionale che, in nome della legalità o della solidarietà, finisce per rendere il minore rom un minore comunque “diverso”. Anche la campagna “Stop all’apartheid dei rom!”, lanciata nel 2012 rappresenta, a partire dalla sua dicitura, una forte provo-cazione che intende scuotere le coscienze e puntare il dito su una prassi istituzionale che spesso, anche in nome di una discriminazione positiva, genera un “apartheid” reale che ferisce le nostre coscienze e offende la dignità umana.Nel rileggere le attività dell’Associazione 21 luglio nel corso del 2012, non possiamo non guardare al 2013 con un forte carico di attese e speranze. Ognuno di noi crede fortemente che la realtà potrà essere lentamente cambiata, nonostante i pregiudizi di tanti cittadini, malgrado i facili populismi delle forze politiche, al di là dell’ottu-sa ignoranza di numerosi amministratori. Occorre perseveranza, la virtù principe di quanti si occupano di diritti umani. Come le gocce di acqua scalfiscono nel tempo la roccia più dura, così le future azioni dell’Associazione 21 luglio sapranno negli anni rimuovere, lentamente ma implacabilmente, quel razzismo di Stato al quale sembria-mo tutti assuefatti ma di fronte al quale avvertiamo il dovere morale di costruire un argine in nome della libertà civile e di una smarrita democrazia. Per coltivare questo ambizioso progetto abbiamo però bisogno di quell’aiuto e quella vicinanza degli amici e dei simpatizzanti che, ne siamo certi, non ci verranno mai meno. Sono loro, con noi, a coltivare il sogno di un mondo dove “nascere da madre zingara” non sarà più lo stigma che segna dalla nascita l’esistenza di generazioni di bambini e giovani rom.

intRoduzione

Carlo Stasolla – Presidente Associazione 21 luglio

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L’Associazione 21 luglio è un’organizzazione non profit indipendente, impegnata a livello nazionale nella tutela e nella promozione dei diritti dell’infanzia presente negli insediamenti rom formali ed informali e nella lotta contro ogni forma di discriminazione e intolleranza nei confronti della “diversità”.

chi siamo

cosa facciamoA livello internazionale e nazionale viene riconosciuta la difficile condizione di vita delle comunità rom e sinte presenti sul territorio nazionale. I 40 mila rom e sinti che in Italia vivono in insediamenti formali e informali sono spesso vittime di azio-ni discriminatorie e di interventi segnati dalla segregazione di matrice istituzionale e dalla sistematica violazione dei diritti umani. I bambini sono coloro che subisco-no maggiormente le conseguenze di questa situazione.

Per tale ragione i progetti promossi dall’Associazione 21 luglio hanno come obiet-tivo principale l’affermazione e l’attuazione dei diritti fondamentali dei bambini e degli adolescenti rom. Per realizzare ciò, l’Associazione si muove lungo due percorsi strettamente interrela-ti: un percorso politico ed un percorso formativo.

Il percorso politico si sviluppa innanzitutto attraverso la ricerca sociale, per mezzo della quale l’Associazione 21 luglio analizza in maniera rigorosa e puntuale

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realtà specifiche nelle quali i diritti umani, e in particolare quelli dell’infanzia, sono giudicati a rischio.

Le informazioni raccolte e i rapporti di ricerca prodotti vengono usati come fonda-mento per l’attività di advocacy, come ad esempio i rapporti indirizzati alle Nazioni Unite, nonché gli incontri con i rappresentanti istituzionali, gli appelli e le lettere a loro indirizzate.Attraverso le attività di advocacy si cerca di influenzare l’ottenimento di risultati, in particolare misure e decisioni politiche, che possano avere effetto diretto sul rispetto dei diritti delle comunità rom.

Quando si rivela necessario, l’Associazione interviene attraverso azioni legali nelle situazioni di violazione dei diritti umani e dell’infanzia o di incitamento all’odio e alla discriminazione razziale.

L’Associazione 21 luglio porta avanti inoltre attività di sensibilizzazione, in parti-colare attraverso l’organizzazione di iniziative pubbliche quali convegni, incontri e manifestazioni.

Infine, il percorso politico dell’Associazione si sviluppa attraverso l’implementazio-ne di progetti su tematiche specifiche, come ad esempio l’Osservatorio 21 luglio sull’incitamento alla discriminazione e all’odio razziale.

Il percorso formativo dell’Associazione si sviluppa invece organizzando progetti sperimentali rivolti a bambini e giovani rom e non rom.Attraverso queste attività, l’Associazione 21 luglio si pone l’obiettivo di costruire la cittadinanza, promuovendo le condizioni mediante le quali i soggetti e le comunità coinvolte possano superare le barriere dell’esclusione e della marginalità.

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La ricerca “Anime Smarrite”, presentata nel febbraio 2012, ha analizzato l’impatto che la politica degli sgomberi nella città di Roma ha avuto sulla salute psicofisica dei minori rom. Ha analizzato, inoltre, un caso studio coinvolgendo i minori e le famiglie che hanno subito lo sgombero del Casilino 900, campo storico della capitale, spostati oggi come oggetti scomodi in realtà abitative provvisorie e marginali a causa del Piano Nomadi del Comune di Roma.

Presentata nel maggio 2012, la ricerca “Lavoro Sporco” ha valutato i risultati delle politiche di inclusione lavorativa realizzate tra il 2010 e il 2011 dal Comune di Roma e rivolte alle comunità rom presenti in alcuni insediamenti della capitale. Ha tentato inoltre di comprendere i costi dei progetti, il loro reale andamento, di mostrare le conseguenze degli stessi e la loro incisività sulla vita delle persone che ne hanno usufruito.Nella valutazione dei progetti si è tenuto conto dell’attuale situazione lavorativa dei rom intervistati e dell’inclusione sociale generata dalle esperienze dei percorsi di avviamento professionale e al cambiamento effettivo nelle famiglie e nelle vite degli intervistati.

l’attività di ricerca

salute

lavoRo

ANIMESMARRITEIL PIANO DEGLI SGOMBERI A ROMA:STORIE QUOTIDIANE DI SEGREGAZIONE ABITATIVA E DI MALESSERE

ROMA, 16 FEBBRAIO 2012 • ORE 16AULA VOLPI – Facoltà di Scienze della Formazione

UNIVERSITÀ ROMA TREVia Milazzo, 11b

IL COMUNE DI ROMA, I ROM

E LE “BORSE–LAVORO”

LAVORO

Rapporto sui percorsi formativi e lavorativi organizzati dal Comune di Roma e rivolti alle comunità rom.

SPORCO

ROMA, 16 MAGGIO 2012ore 17SALA FP CGIL Roma e LazioVia di san Basilio, 51 (metro A, Barberini)

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Il rapporto “Diritti Rubati”, i cui dati sono stati resi pubblici nel settembre 2012, ha analizzato le condizioni di vita dei minori rom e delle loro famiglie residenti nel “villaggio attrezzato” di via della Cesarina a Roma. L’insediamento rappresenta l’esempio paradigmatico delle politiche abitative promosse dal Piano Nomadi del Comune di Roma, caratterizzate da istituzionalizzazione di luoghi fondati sulla segregazione su base etnica e trasferimenti di persone in luoghi dove non vengono rispettati i diritti umani e criteri gestionali che non tengonoconto delle condizioni di vita degli abitanti ma piuttosto della necessità di concentrare il maggior numero di persone all’interno del più ristretto spazio possibile.

Le ricerche integrali sono consultabili su www.21luglio.org.L’attività di ricerca è stata finanziata da Open Society Foundations.

alloggio

Rapporto sulle condizioni di vita dei minori rom e delle loro famiglie nel «villaggio attrezzato» di via della Cesarina

ROMA, 17 SETTEMBRE 2012 – ore 17

SALA URBANO VII Facoltà di Architettura dell’Università Roma TreVia della Madonna dei Monti, 40 (Metro Cavour)

DIRITTI RUBATI

«C’è chi dorme, chi non mangia... Lo sgombero è una cosa che ti rimane per sempre»

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Nel corso del 2012 l’Associazione 21 luglio ha elaborato tre rapporti per le Nazioni Unite sui temi dei diritti dell’infanzia e della discriminazione razziale, con l’obiettivo di fare pressione sulle istituzioni italiane per il rispetto dei diritti umani e dell’infanzia. • un Rapporto parallelo riguardo la situazione in cui versano le comunità

rom in Italia è stato presentato al Comitato ONU per l’Eliminazione della Discriminazione Razziale insieme a ERRC (Centro europeo per i diritti dei rom). Nelle sue Osservazioni conclusive sull’Italia, il Comitato ha espresso la propria preoccupazione circa gli avvenuti censimenti e la raccolta dei rilievi fotodattiloscopici, e ha raccomandato allo Stato di astenersi dal condurre censimenti di emergenza rivolti a gruppi minoritari e di informare le comunità interessate dal censimento della avvenuta distruzione dei dati su di loro raccolti.

• l’Associazione 21 luglio insieme ad altre 8 organizzazioni ha presentato ad agosto 2012 un Documento sui discorsi di incitamento all’odio razziale in vista della giornata di discussione tematica del Comitato ONU per l’Eliminazione della Discriminazione Razziale. Il Comitato sta ora valutando la possibilità di avviare una raccomandazione generale sui discorsi di incitamento all’odio razziale.

• un Report su “I minori rom e il diritto all’istruzione” è stato presentato dall’Associazione 21 luglio al Comitato ONU per i Diritti del Fanciullo in occasione della Giornata di discussione generale dal titolo “I diritti di tutti i bambini nel contesto delle migrazioni internazionali” a settembre 2012. Le raccomandazioni del Comitato sono attese per il mese di febbraio 2013.

i RappoRti peR le nazioni unite:

l’attività di advocacy

Nel corso del 2012 l’Associazione 21 luglio ha inviato 3 lettere alle autorità locali e nazionali. Per frasi incitanti all’odio e alla discriminazione sono state inviate 12 lettere di diffida

e 28 segnalazioni all’Ufficio Nazionale Anti Discriminazione. 6 sono state le segnalazioni fatte all’Osservatorio per la sicurezza contro gli atti discriminatori della Polizia Postale.

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Nel 2010 e 2011 il Comune di Roma ha effettuato 420 sgomberi per allontanare 2000 rom. Questi sgomberi sono costati 6 milioni di euro, per spostare da un punto all’altro della città donne, uomini anziani e bambini. La maggior parte di questi sgomberi sono risultati illegali. In risposta a questa situazione, l’Associazione 21 luglio ha lanciato a marzo 2012 un appello con raccolta firme per chiedere al sindaco di Roma Gianni Alemanno la sospensione di ogni sgombero che interessa le comunità rom e sinte che non sia accompagnato da un serio e concreto sforzo di accoglienza alternativa per i gruppi familiari. All’appello hanno aderito 2.000 firmatari, tra i quali i premi Nobel Rita Levi Montalcini e Dario Fo, oltre a Erri De Luca, Moni Ovadia, Margherita Hack, Susanna tamaro e Ascanio Celestini.

All’inizio dell’appello venivano realizzati dal Comune di Roma 5 sgomberi a settimana, mentre al termine dell’appello si è passati a circa uno sgombero al mese.

appello il diritto all’alloggio non si sgombera

www.21luglio.com

APPELLO PER LA SOSPENSIONE DEGLI SGOMBERI FORZATI DEI ROM A ROMA

Firma anche tu. Vai su www.21luglio.com

i l d i r i t t oall'alloggio

non si sgombera!

«Il giorno dello sgombero me lo ricordo. è come se mi avessero tolto una parte della mia vita. Ed è davvero quello che hanno fatto!» (Florin, 24 anni)

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All’interno della campagna “Stop all’apartheid dei Rom”, l’Associazione 21 luglio ha lanciato il 1° ottobre 2012 un appello con raccolta di firme nel quale si chiede ai futuri amministratori locali e nazionali la sospensione di ogni politica volta a reiterare la costruzione e la gestione dei “mega campi nomadi”.

appello stop all’apartheid dei Rom!

www.21luglio..org

APPELLO PER IL SUPERAMENTO DEI MEGA”CAMPI NOMADI” A ROMA E IN ITALIA

Firma anche tu. Vai su www.21luglio.org

stop

all'apartheid

dei rom!

«Aderisco anche io alla campagna contro l’apartheid dei rom. Sono cittadini come tutti ed è vergognosa ogni forma di discriminazione. Le leggi razziali nazifasciste non ci hanno insegnato nulla?»

maRgheRita hack

Il 4 luglio 2012 il Commissario Europeo per i diritti umani Nils Muižnieks, ha incontrato a Roma una delegazione dell’Associazione 21 luglio. Nel corso dell’incontro l’Associazione ha condotto il Commissario in una visita nel “villaggio attrezzato” di via di Salone e nel “campo tollerato” di via Salviati.

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Grazie alla documentazione raccolta per la realizzazione della ricerca “Linea 40 - Report sulla scolarizzazione dei minori rom a Roma”, prodotta nel 2011, l’Associazione 21 luglio ha promosso insieme ad ASGI (Associazione Studi Giuridici sull’Immigrazione) un’azione legale contro il Comune di Roma, chiedendo alle autorità competenti che venisse accertato il carattere discriminatorio delle misure adottate dall’Amministrazione capitolina per la scolarizzazione dei minori rom residenti nel campo di Via di Salone.Il Comune di Roma, secondo le associazioni, ha provocato, attraverso il sistematico collocamento dei campi rom al di fuori del tessuto urbano e attraverso l’organizzazione di una linea di bus esclusivamente per un gruppo di bambini tutti appartenenti alla comunità rom, una distinzione/restrizione che ha compromesso l’esercizio in condizioni di parità del diritto allo studio dei minori.

L’Associazione 21 luglio ha promosso un’azione legale contro la Presidenza del Consiglio dei Ministri, la Prefettura di Roma e la Questura di Roma, con l’obiettivo di verificare l’eventuale natura discriminatoria dell’ordinanza n. 3676 del 21 maggio 2008, emessa dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri. tale ordinanza prevedeva l’identificazione e il censimento attraverso rilievi segnaletici delle persone e dei nuclei familiari residenti all’interno dei “campi nomadi” e la conseguente acquisizione e conservazione dei dati sensibili raccolti.Nella pratica, le procedure di identificazione e fotosegnalamento in questione sono state eseguite esclusivamente su persone appartenenti alla comunità rom e sinte, al di là del loro status giuridico, provocando una distinzione/restrizione che ha fortemente leso il diritto all’onore, al decoro e alla reputazione, alla riservatezza e

azione legale sulla scolaRizzazione

azione legale su identificazione e fotosegnalamento

azioni legali

«è il contesto che fa la differenza. Sono bambini normali in condizioni non normali» (L’insegnante di una scuola media a proposito dei bambini rom)

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L’Associazione 21 luglio e ASGI hanno promosso una azione legale volta al riconoscimento del carattere discriminatorio del nuovo campo attrezzato costruito nell’ambito del Piano Nomadi di Roma, in quanto concepito e rappresentante una soluzione abitativa di grandi dimensioni rivolta esclusivamente ad un gruppo etnico, ossia quello dei rom. L’azione legale è stata promossa sulla base della documentazione raccolta per il Report “Esclusi e Ammassati”, realizzato dall’Associazione 21 luglio nel 2011. Riguardo questa azione va segnalato che per la prima volta in Italia è stato riconosciuto il carattere discriminatorio di un mega campo monoetnico.Il tribunale di Roma, infatti, decidendo sull’istanza cautelare presentata dalle due associazioni affinché venisse sospesa l’assegnazione degli alloggi all’interno del campo “La nuova Barbuta” fino alla definizione del giudizio, ha riconosciuto come «verosimile il carattere discriminatorio delle attività di assegnazione degli alloggi presso il campo denominato Nuova Barbuta», in quanto la realizzazione del nuovo “campo nomadi” esclude di fatto le comunità rom e sinte della capitale «dalla possibilità di accesso a soluzioni abitative propriamente intese, con l’effetto di determinarne, ovvero incentivarne, l’isolamento e la separazione dal restante contesto urbano e di comprometterne la pari dignità sociale».L’azione legale è tuttora in corso.

azione legale contRo il comune di Roma

all’eguaglianza nel diritto all’alloggio dei soggetti coinvolti.L’azione legale, tuttora in corso, è stata avviata insieme ad ASGI e a Open Society Justice Initiative.

Nel 2012 l’Associazione 21 luglio ha inviato all’Ordine dei giornalisti tre esposti per frasi incitanti all’odio e alla discriminazione e un esposto alla Procura della Repubblica per segnalare un sito dai contenuti altamente offensivi per le comunità rom.

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L’Associazione 21 luglio insieme a Popica Onlus ha organizzato il 4 marzo 2012 al teatro Valle di Roma un evento dal titolo “Porrajmos. Sterminio e resistenza del popolo rom”. Le circa 700 persone che hanno vissuto una serata di musica, balli e riflessioni. Nel corso dell’evento è stata lanciata la campagna “Il diritto all’alloggio non si sgombera”, per chiedere la sospensione degli sgomberi forzati nella città di Roma.

L’Associazione 21 luglio insieme ad Amnesty International Italia, in collaborazione con Radio Popolare Roma, ha organizzato il 12 aprile presso il “Brancaleone” di Roma una serata di musica, arte e diritti umani per celebrare la Giornata Internazionale dei rom e dei sinti.

Evento poRRajmos. steRminio e Resistenza del popolo Rom

gioRnata inteRnazionale dei Rom e dei sinti

l’attività di sensibilizzazione

«è come mi dicevano i miei nonni di quei posti durante la guerra, i campi di concentramento. Siamo qui, tutti ammassati, gente diversa, di diversi posti e controllati dalla sorveglianza.» (Serza, donna rom, “campo nomadi” di via di Salone, Roma)

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L’Associazione 21 luglio ha lanciato il 1° ottobre 2012 la campagna nazionale “stop all’apartheid dei Rom!”. La campagna vuole rappresentare uno spazio di resistenza pacifica alle continue violazioni dei diritti umani. Con essa l’Associazione intende rivolgersi a quanti nella società civile italiana ancora credono che i diritti dei rom

rappresentino i diritti di ogni cittadino e che solo partendo dalla tutela dagli “ultimi” della scala sociale sarà possibile costruire un nuovo Paese e una nuova città.All’interno della campagna, che sarà attiva per tutto l’arco temporale elettorale,

Campagna stop all’apaRtheid dei Rom

Il 16 ottobre 2012, giornata che ricorda la deportazione degli ebrei della città di Roma avvenuta nel 1943, l’Associazione 21 luglio ha organizzato a Roma al teatro Palladium una serata di approfondimento, dibattito, cultura e musica per riflettere sulle migliori politiche da promuovere per un superamento definitivo dei “mega campi monoetnici” all’interno dei quali negli ultimi decenni sono state concentrate in Italia le popolazioni rom e sinte. Hanno partecipato all’evento i maggiori esperti nazionali ed europei in tema di diritti delle comunità rom: docenti universitari, rappresentanti delle istituzioni nazionali e della società civile.

Evento pensaRe contRo-campo

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Non tutti i rom vivono nei “campi” e non sempre l’Italia è il paese del rifiuto e dell’esclusione. Nel nostro paese 4 rom su 5 risiedono in comuni abitazioni. Molti sono cittadini italiani da diverse generazioni. Sono anche loro i cittadini dell’Italia che verrà.Per parlare di loro e con loro, l’Associazione 21 luglio ha organizzato a Roma il 21 dicembre 2012 l’evento “Rom, cittadini dell’Italia che verrà”, presso l’Auditorium UNICEF.

Evento Rom, cittadini dell’italia che veRRà

ROM, CITTADINI DELL’ITALIA CHE VERRÀRoma, 21 dicembre 2012 – ore 17,30 Auditorium UNICEF Via Palestro, 68

Il 22 dicembre l’Associazione 21 luglio insieme ad altre organizzazioni è stata a fianco di Amnesty International per l’evento “50.000 no alla discriminazione dei rom!”.

saranno previste una serie di azioni per condannare e denunciare le politiche praticate in diverse città italiane e segnate dalla discriminazione istituzionale, per individuare e proporre le alternative migliori e per sostenere quanti, anche in campagna elettorale, avranno la forza e il coraggio di parlare di politiche nuove, che prevedano la restituzione di una cittadinanza effettiva a ogni rom.

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L’Osservatorio 21 luglio (www.osservatorio21luglio.org) è un progetto dell’Associazione 21 luglio che si pone l’obiettivo di tutelare le minoranze, con una particolare attenzione verso le comunità rom e sinte, da condotte discriminatorie e incitanti all’odio attraverso una costante attività di controllo di giornali locali e nazionali e di blog e siti web. Per ogni condotta discriminatoria e/o incitante l’odio razziale riscontrata, l’Osservatorio 21 luglio provvede, previo studio caso per caso, all’invio di una diffida ai soggetti interessati e di una segnalazione agli organi competenti. In assenza della presa di misure correttive e al reiterarsi della condotta, viene valutata l’opportunità di intraprendere un’azione legale.L’Osservatorio monitora ogni giorno quasi 120 fonti per un totale di più di 60mila pagine visionate mensilmente. Avviato nel mese di settembre 2012, nei primi 4 mesi di attività l’Osservatorio ha rilevato più di 400 segnalazioni. Di queste, circa la metà consistono in episodi di informazione scorretta, mentre i restanti riguardano segnalazioni valutate come frasi incitanti all’odio e alla discriminazione. trentasei sono state le azioni correttive intraprese dall’area legale dell’Associazione 21 luglio. tra esse spiccano numerose segnalazioni all’UNAR (Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali) e alla polizia postale, una dozzina di lettere di diffida ad esponenti politici ed amministratori pubblici, cinque esposti all’Ordine dei giornalisti ed un esposto alla Procura della Repubblica per i messaggi contenuti nel sito del comitato romano Baracca Italia.

L’Osservatorio 21 luglio è finanziato dall’Open Society Foundations, con il contributo della Fondazione Migrantes.

l’osservatorio 21 luglio

«Avete ragione, pienamente. Abbiamo sbagliato. Chiediamo scusa»Enrico Grazioli, direttore della Gazzetta di Modena, in risposta ad una segnalazione di informazione scorretta dell’Osservatorio 21 luglio

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Attraverso progetti pilota, l’Associazione 21 luglio contribuisce con e per l’elaborazione e l’implementazione di progetti rivolti allo sviluppo dei diritti sociali dei bambini e degli adolescenti in condizione di disagio e fragilità sociale.

Avviato a gennaio 2012, il progetto ha come obiettivo la promozione ed il rinforzo dei diritti e del benessere dei bambini e delle famiglie rom che vivono nel quartiere di Roma di tor sapienza e la creazione di pre–condizioni favorevoli per la loro inclusione sociale e sviluppo comunitario.

Il progetto facilita ed accompagna la comunicazione e collaborazione tra attori chiave negli ambienti di vita quotidiana dei bambini-ragazzi e portare le voci e le proposte dei bambini e ragazzi rom e non all’interno di un dialogo coordinato nel quartiere e nella città e dentro un processo di pianificazione collaborativa a proposito degli spazi e le relazioni locali.

Promosso in partenariato con cooperativa ABCittà, il Laboratorio Arti Civiche dell’Università Roma tre e il Centro Culturale Michele testa, il progetto è finanziato da Bernard Van Leer Foundation.

percorsi per lo sviluppo dei diritti dell’infanzia

il pRogetto saR san

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sostenitoriL’Associazione 21 luglio è un’organizzazione indipendente che si finanzia attraverso le donazioni di privati cittadini, di fondazioni italiane e internazionali e istituzioni europee.Per raggiungere i suoi obiettivi, l’Associazione non può accedere a finanziamenti pubblici italiani al fine di mantenere equità di giudizio, libertà di espressione e indipendenza decisionale.

Desideriamo ringraziare tutte le persone e gli enti che nel 2012 ci hanno sostenuto, consentendoci di proseguire e rafforzare le nostre attività a favore dei diritti dell’infanzia e contro la discriminazione rimanendo indipendenti.

open society foundations

le fondazioni che hanno sostenuto i nostRi pRogetti nel 2012:

Fondazione Migrantes

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rendiconto finanziarioanno 2012

pRoventi da pRivatiQuote associative 300,00 euro

Donazioni 848,84 euro

5x1000 – euro

Proventi da fondazioni nazionali e internazionali 78.171,51 euro

pRoventi da istituzioniCommissione europea 412,50 euro

altRoRimborsi e competenze 720,50 euro

totale entRate dal 1/01/2012 al 31/12/2012 80.453,35 euro

totale complessivo 92.769,21 euro

Personale occorrente per attività 34.944,52 euro

– Dipendenti e equiparati 9.588,03 euro

– Prestazioni occasionali 19.575,00 euro

– Consulenti 5.781,49 euro

Rimborso spese a volontari 1.200,00 euro

Assicurazioni volontari 90,00 euro

Costi di pubblicazioni 6.124,60 euro

Materiale di consumo e spese varie 2.733,35 euro

Spese postali (Gestione e spedizioni) 1.052,09 euro

totale uscite dal 1/01/2012 al 31/12/2012 46.144,56 euro

saldo finale 46.624,65 euro

entRate

uscite

avanzo di gestione 2011

importi parziali importi totali

12.315,86 euro

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