RAPPORTO ANNUALE 2012/13 COSA STIAMO FACENDO · D. 2041 Andrea Bissanti [email protected] D. 2042...
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Rivista ufficiale in lingua italianaOfficial magazine in italian language
MAGGIO 2014
RAPPORTO ANNUALE 2012/13
COSA STIAMO FACENDO
PROSPETTIVASUL MONDOROTARIANO
Engage rotary,Change lives.Share it.
BeSocial
youtube
Sono attivi i nuovi social Rotary Italia.
XXXXXXX
3 xxxxxxxxxxxx 3 editoriale
EDITORIALE
PROSPETTIVASUL MONDOROTARIANO
Andrea Pernice
Il futuro impegna il Rotary e il Rotary si impegna per il futu-
ro. I giovani, i bambini in particolare, rappresentano uno dei
punti focali della prima e della seconda affermazione. Lo
testimonia l’iniziativa contro la pliomielite, ne sono prova le
innumerevoli azioni per le nuove generazioni, le campagne
per la salute infantile, per l’alfabetizzazione... E il numero
della rivista che state per leggere è in buona parte dedicato
al tema, tra questi, che a tratti assume sfumature tra le
più sconcertanti per la nostra società. Distratti e confusi
dal bombardamento di informazioni e immagini cui stiamo
sempre più abituandoci, ritroviamo nelle prossime pagine la sconvolgente testimonianza
di ciò che accade tanto lontano, quanto vicino a noi, nelle parole di chi tenta di impe-
gnarsi per il futuro, proprio iniziando dalla restituzione della dignità, oggi, a chi dovreb-
be poter vivere il futuro e non subirlo, i bambini dimenticati e abusati.
Alcune delle voci narranti questo impegno sono di rotariani e di rotariane e sono prova
di una tra le molte iniziative in cui ogni giorno, in tutto il mondo, ci concentriamo sullo
sviluppo di idee il cui obiettivo è semplicemente garantire un futuro migliore ai dimen-
ticati, un domani fatto della realizzazione di tutte le prospettive che l’impegno non solo
lo richiedono, ma lo meritano. Nel vivere il presente, nell’immaginare e nel costruire
il futuro, ciascuno proietta la propria esistenza nel tempo, interpretandone ragioni ed
effetti secondo le idee maturate sulla vita e sul mondo, secondo una propria filosofia.
Nel Rotary ci accomuna l’ideale del servizio che è certamente anche una filosofia e che
non può prescindere dalla realizzazione di benefici in qualunque tempo, sia questo il
presente, o il futuro. Riconoscersi in questa riflessione significa scegliere ogni giorno di
spostare in un futuro sempre più avanti il proprio orizzonte e di farlo per alzare sempre
più l’asticella della propria disponibilità a servire. Il Rotary è cresciuto sulla forza di
persone che non si sono accontentate di aver fatto del bene nel minuto precedente, ma
che hanno guardato all’ora successiva per riempire di restituzione sociale ogni nuovo
minuto, ogni momento come occasione di crescita. Anche i numeri del rapporto annuale
su Rotary e Fondazione parlano di questa storia e nel tracciare il percorso affrontato
segnano la misura della nostra capacità di fare, comunque inferiore al potenziale che
saremo in grado di esprimere, già dopo aver terminato di leggere queste poche righe.
RotarySoci: 1.185.074 - Club: 34.578
RotaractSoci: 140.990 - Club: 6.130
InteractSoci: 370.208 - Club: 16.096
Rotary Community CorpsSoci: 178.526 - Corpi: 7.762
Sono attivi i nuovi social Rotary Italia.
4 ROTARY maggio 2014
CONTENUTI
SPECIALEBAMBINI DI STRADA IDENTITÅ FUTURA54
Dong Kurn Lee_____________________________Rotary Foundation - I messaggi del Presidente 9
COPERTINA
10 IL GIRO DEL MONDO - attraverso il servizio
12 IL PIANO STRATEGICO - del Rotary con introduzione di Ron D. Burton
16 RAPPORTO ANNUALE 2012/13 - Rotary International e Fondazione Rotary
25 Le nuove sovvenzioni - case history
35 Trasformare i club - giovani e spunti
46 I NUOVI SOCI - tra identità e pregiudizi guida per rotariani
54 SPECIALE - i bambini di strada
56 Il progetto, primo incontro di Valeria Galletti
59 Una luce, a dispetto di tutto di Roberto Giua
62 La testimonianza Puer Onlus di Piero Cacace
65 Against Child Slavery RAG di Mark Little
66 Servizio, attraverso i continenti di Luciano di Martino
69 Encuentro, un luogo che redime e accompagna di Mons. Cob Garcìa
70 I profili dei bambini di strada di Laura Dryjanska
71 Solo bambini. La violenza sottile nel mondo dei media di Marco Ricceri
75 STORIE - Da vittima a guerriera di Stephen Jafa
NOTIZIE ITALIA
78 D. 2032 - Genova - dalle Alpi al Mediterraneo di Luigi De Concilio
79 D. 2041 - IYRF sbarca a Milano
81 D. 2060 - Tessere di Mosaico di Tania Andrioli
82 D. 2060 - Rotary per amico - buoni spesa alle famiglie disagiate
83 D. 2071 - Rotary e archeologia: recupero di un antico osservatorio
84 D. 2100 - Napoli: giovani da 30 club al RYLA di Luca Coraggio
86 D. 2110 - 3^ Rotary Sciacca Golf Cup di Filippo Alessi
68 D. 2120 - Mediterraneo mare di pace: borsa di studio di Mario Greco
90 GOOD NEWS AGENCY, agenzia delle buone notizie dal mondo a cura di Sergio Tripi
5 Lettera di maggio di Ron D. Burton
notizieinternazionali
8 Aspettando Sydney - Cominciamo dall’acqua
5 il Presidente RI
Ho avuto l’opportunità di far parte della campagna di eradi-
cazione della polio dai suoi inizi, oltre un quarto di secolo fa,
fino ad oggi, quando manca davvero ”così poco” per arrivare
alla fine della polio. Naturalmente, nessuno poteva immagi-
nare all’epoca il tempo necessario o gli ostacoli da superare
per realizzare l’eradicazione. Forse, a saperlo, molti di noi
non avrebbero partecipato a quest’impresa. Di sicuro io so
una cosa: che ne è valsa la pena ogni singolo giorno degli
ultimi 29 anni. Perché, nel corso degli anni, abbiamo salvato
milioni di bambini dalla paralisi causata dalla polio. Non si
può dare un prezzo monetario a tutto questo. E oggi, “basta
così poco” per realizzare un mondo in cui nessun bambino
non sarà mai più a rischio di paralisi, per sempre.
Il percorso per raggiungere il traguardo è stato molto lungo.
Possiamo già vedere il nastro d’arrivo. Ma potremo oltrepas-
sarlo solo continuando ad andare avanti. E solo grazie all’aiu-
to di ogni singolo rotariano, in tutto il mondo.
La prima cosa di cui abbiamo bisogno è la tua voce e il tuo
attivo impegno. Pensa già da adesso alla Giornata Mondiale
della Polio, il 24 ottobre: cosa farai tu, il tuo club e il tuo
distretto per promuovere la consapevolezza? Scriverai una
lettera agli amministratori pubblici, organizzerai una raccolta
fondi “mignolo viola”, pianificherai un evento in una scuola
locale? Se tu o qualcuno che conosci ha una storia da rac-
contare sulla polio, condividila su www.endpolionow.org/it/
stories. La cosa più importante è mantenere viva l’attenzione.
Fai sapere alla tua comunità e al mondo intero che la lotta
contro la polio adesso si trova nel suo momento più critico.
Sono lieto di riportare che la campagna End Polio Now – Fai
storia sta andando bene. Il Rotary ha rispettato i termini del
nuovo accordo con la Bill e Melinda Gates Foundation e ha
ricevuto 70 milioni di dollari in fondi equiparati a gennaio
che saranno interamente impiegati entro quest’anno. Resta-
no altri quattro anni alla fine di quest’accordo, durante i quali
la Gates Foundation s’impegna ad equiparare due dollari per
ogni dollaro speso dal Rotary per la polio, fino ad un importo
massimo di 35 milioni l’anno. Incoraggio tutti a fare tutto
il possibile per aiutarci ad ottenere il massimo da questa
grande opportunità. Sono certo che, insieme, possiamo vivere
il Rotary, eradicare la polio, e cambiare vite nel mondo, per
sempre.
LETTERA DI MAGGIO
Adiri 2013/2014DG Anna Spalla D. 2050Presidente
Editorial Board 2013/2014DG Luigi Falasca D. 2090Presidente
DGE Giovanni Vaccaro D. 2110Vice-Presidente
Andrea Pernice, Editor in Chief
Direttore ResponsabileAndrea [email protected]
Ufficio di RedazionePernice Editori SrlVia G. Verdi, 124121 - BergamoTel +39.035.241227 r.a.Fax +39.035.4220153www.perniceeditori.it
Revisione testiClaudio [email protected]
Grafica e ImpaginazioneGiovanni [email protected]
StampaGrafiche Mazzucchelli SpaVia Ca’ Bertoncina 37/39/4124068 Seriate (BG)
Pubblicità[email protected]
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Rotary è distribuita gratuitamenteai soci rotariani. Reg. Trib. Milanonr. 89 dell’8 marzo 1986Abbonamento annuale Euro 20
Addetti stampa distrettualiD. 2031 Candeloro [email protected]
Silvia [email protected]
D. 2032 Silvano [email protected]
D. 2041 Andrea [email protected]
D. 2042 Matteo [email protected]
D. 2050 Patrizia [email protected]
D. 2060 Giandomenico [email protected]
D. 2071 Claudio [email protected]
D. 2072 Gianluigi [email protected]
D. 2080 Ignazio di [email protected]
D. 2090 Rossella [email protected]
D. 2100 Giuseppe [email protected]
D. 2110 Giorgio De Cristoforo [email protected]
D. 2120 Alfonso Forte
IN COPERTINAFotografia di Monika Lozinska
PUBBLICITÀSi specifica che in questa uscita sono pagine pubblicitarie: pag. 94; Sono pagine di comunicazione rotariana: pag. 2, parte di pag. 9 e di pag. 83, pagine 87, 93 e 94.
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Testate ed Editor rotarianiRotary Africa Sarah van Heerden (Sudafrica) - Vida Rotaria (Argentina) Celia Cruz de Giay - Rotary Down Under (Samoa Americana, Australia, Isole Cook, Repubblica Democratica di Timor Est, Repubblica Democra-tica di Tonga, Figi, Polinesia Francese, Nuova Caledonia, Nuova Zelanda, Isole Norfolk, Papua Nuova Guinea, Samoa, Isole Salomone e Vanuatu) Robert J. Aitken - Rotary Contact (Belgio e Lussemburgo) Paul Gelders - Brasil Rotário (Brasile) Vieira Lima Magalhães Gondim - Rotary in Bulgaria (Bulgaria, Macedonia e Serbia) Nasko Nachev - El Rotario de Chile (Cile) Francisco Socias The Rotarian Monthly (Hong Kong District 3450, Macau, Mongolia, Taiwan) Robert T. Yin - Colombia Rotaria (Colombia) Enrique Jor-dan-Sarria - Rotary Good News (Repubblica Ceca e Slovacchia) Svatopluk K. Jedlicka - Rotary Magazine (Armenia, Bahrain, Cipro, Egitto, Georgia, Giordania, Libano, Sudan e Emirati Arabi Uniti) Hussein Hashad - Le Ro-tarien (Algeria, Andorra, Benin, Burkina Faso, Burundi, Camerun, Repub-
blica Centrale Africana, Ciad, Comore, Repubblica Democratica del Congo, Gibuti, Guinea Equatoriale, Francia, Guiana Francese, Gabon, Guadalupe, Guinea, Costa d’Avorio, Libano, Madagascar, Mali, Martinica, Mauritania, Mauritius, Mayotte, Monaco, Marocco, Nuova Caledonia, Niger, Réunion, Romania, Ruanda, Saint Pierre e Miquelon, Senegal, Tahiti, Togo, Tunisia e Vanuatu) Christophe Courjon - Rotary Magazine (Austria e Germania) Rene Nehring- Rotary (Gran Bretagna e Irlanda) John Pike - Rotary News/Rotary Samachar (Bangladesh, India, Nepal e Sri Lanka) T. K. Balakrish-nan - Rotary Israel (Israele) David Neumann - Rotary (Albania, Italia, Malta e San Marino) Andrea Pernice - The Rotary-No-Tomo (Giappone) Noriko Futagami - The Rotary Korea (Corea) Dae Jin Shin - Rotarismo en México (Messico) C. P. Jorge Villanueva - De Rotarian (Olanda) Marcel Harlaar - El Rotario Péruano (Perù) Juan Scander - Philippine Rotary (Filippine) Mar Un Ocampo III - Glos Rotary/Rotarianin (Bielorussia, Polonia, Ucraina) Dr. Maciej K. Mazur - Portugal Rotãrio (Angola, Capo Verde, Repubblica Democratica di Timor Est, Macau, Mozambico, Portogallo, Repubblica di Guinea-Bissau e Sào Tome e Prìncipe) Artur Lopes Cardoso - Rotary Nor-den (Danimarca, Isole Faroe, Finlandia, Groenlandia, Islanda, Norvegia e Svezia) Öystein Oystaa, Per O. Dantof, Håkan Nordqvist, Hinrik Bjarnson, Börje Alström - España Rotaria (Spagna) Elisa Loncán - Rotary Suisse Liechtenstein (Liechtenstein e Svizzera) Oliver P. Schaffner - Rotary Thai-land (Thailandia) Chamnan Chanruang - Rotary Dergisi (Turchia) Ahmet S. Tukel - Revista Rotaria (Bolivia, Costa Rica, Repubblica Dominicana, Ecuador, El Salvador, Guatemala, Honduras, Nicaragua, Panama, Para-guay, Uruguay e Venezuela) Maria de Souki
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ROTARYRotary è associato all’USPIUnione Stampa Periodica Italiana
Maggio 2014 numero 4
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Official Magazine
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6 ROTARY maggio 2014
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INDICE
8 ROTARY maggio 2014
Cominciamo dall’acqua. Acqua potabile, condizioni igienico-sanitarie migliori ed educazione sull’i-
giene personale sono essenziali per un sano sviluppo. Anche se l’accesso all’acqua è migliorato enormemente,
i progressi non sono stati altrettanto buoni per le condizioni igienico-sanitarie. Ogni anno, milioni di bambini
perdono la vita a causa di malattie prevenibili, dovute ad acque impure.
I rotariani che andranno a Sydney per il Congresso RI 2014 potranno informarsi maggiormente sull’argomento,
durante il World Water Summit, organizzato dal Gruppo d’Azione Rotariana Acqua e Strutture igienico-sanitarie
(WASRAG), in programma per venerdì 30 maggio.
I relatori principali includono Bob Scott, Presidente della commissione PolioPlus del Rotary International, che
parlerà delle lezioni apprese collaborando con organizzazioni sanitarie internazionali, oltre a parlare dei program-
mi dedicati all’igiene dall’UNICEF; inoltre, ci sarà l’intervento di Braimah Apambire, direttore del Center for
International Water and Sustainability at the Desert Research Institute.
I relatori spiegheranno come i rotariani possono realizzare progetti di club con maggiore impatto grazie alla col-
laborazione con governi locali, organizzazioni non governative, il settore privato e altri gruppi. In mattinata, ci
saranno quattro sessioni di gruppo che consentiranno ai partecipanti di approfondire la loro conoscenza in que-
ste aree, grazie a presentazioni da parte di esperti in materia di acqua e strutture igienico-sanitarie. Le quattro
sessioni pomeridiane s’incentreranno su come i progetti idrici possono far avanzare i progressi nelle altre aree
d’intervento del Rotary.
Bill Boyd, past president del RI e attuale presidente delle WASRAG, insieme a K.R. “Ravi” Ravindran, presidente
nominato del Rotary e past member del consiglio delle WASRAG, faranno da moderatori. Registrati adesso al
Summit, visitando www.startwithwater.org.
Registrati al Congresso RI 2014 a Sydney, su www.riconvention.org/it.
ASPETTANDO
SYDNEYROTARY INTERNATIONAL CONVENTION
SydneyAustralia 1-4 June 2014
INDICE
NOTIZIE INTERNAZIONALI
9 notizie internazionali
Abbiamo visto che quando i rotariani sono motivati accet-
tano sempre le sfide. Qualche tempo fa, abbiamo raggiunto
la pietra miliare di 200 milioni di dollari attraverso la sfida
del Rotary per l’eradicazione della polio lanciata dalla Bill
e Melinda Gates Foundation. Non solo abbiamo raggiunto
l’obiettivo, ma lo abbiamo superato, raccogliendo 228,7
milioni di dollari.
Adesso abbiamo una nuova opportunità. La Gates Founda-
tion ha accettato di equiparare due dollari per ogni dollaro
speso dal Rotary per l’eradicazione della polio nei prossimi
cinque anni, fino ad un importo massimo di 35 milioni
l’anno. Ma prima di poter spendere questi fondi, dobbiamo
raccoglierli.
La decisione di raccogliere questa sfida non è stata presa
alla leggera. Sappiamo di aver chiesto già tanto ai rotariani
che sono stati sempre molto generosi.
Adesso davvero “basta così poco” per interrompere la tra-
smissione del poliovirus selvaggio in tutto il mondo. Anche
se si tratta di un risultato formidabile, abbiamo ancora tan-
to da fare per rendere il
mondo libero dalla polio.
Per diversi decenni ci
siamo impegnati per
abbassare i casi di po-
lio, anno dopo anno, e i
casi sono scesi costan-
temente. Ora siamo in
una nuova fase, la fase
finale della lotta contro
la polio. Adesso non possiamo solo “fare quanto basta”,
dobbiamo fare in modo che non ci sia più neanche un sin-
golo caso di polio in tutto il mondo.
E questo significa che ogni epidemia, anche se limitata,
dev’essere affrontata con una risposta massiccia. Possiamo
fare tutto questo solo con le risorse necessarie. Per questa
ragione, dobbiamo continuare a raccogliere fondi, e senza
indugi, per eliminare per sempre la polio: End Polio Now –
Fai storia, oggi stesso.
ROTARY FOUNDATION IL CHAIRMANACCETTARE LA SFIDA
Dong Kurn Lee
PIANIFICHIAMO ASSIEME
MONITORIAMO PROGRESSI
RAGGIUNGIAMO OBIETTIVI
Un’unica interfaccia
Elimina l’uso di carta
Favorisce la continuità della leadership
Permette ai club di monitorare il loro progressi
Crea trasparenza
Mette in mostra le importanti opere svolte nel mondo
CENTRALROTARY CLUB
cominciamowww.rotary.org/clubcentral
INDICE
USAIl Colorado ha dato il suo voto favore-vole all’eradicazione della polio: il Go-vernatore John Hickenlooper ha annun-ciato la donazione personale di 1000 dollari in favore del progetto End Polio Now. Hickenlooper, socio onorario del Rotary, ha parlato a un gruppo di 500 membri e ospiti a Denver per un evento sulla salute, sugli aspetti economici delle iniziative sanitarie in Colorado e di come i piani di sviluppo dei Rotary club dello Stato stiano sviluppando uno stile di vita più salutare nelle comunità.
GIAMAICANon è mai troppo presto per la forma-zione commerciale, basta chiederlo al
Rotary Club di Kingston. A gennaio il club ha posto le fondamenta per un modello di business cittadino costrui-to per insegnare ai giovani, attraverso cinque livelli, aspetti di economia, cit-tadinanza e sviluppo imprenditoriale. Il Progetto fa parte dei 180.000 dollari del Ministero dell’educazione giamai-cano e dello sviluppo giovanile. Il com-plesso di Junior Achievement Biztown ospiterà 11 vetrine dove più di 10.000 studenti ogni anno potranno confron-tarsi come acquirenti e venditori.
EQUADORNel 2011, quasi la metà di tutti i bam-bini nati all’ospedale Teofilo Davila nel-la città di Machala erano classificati ad alto rischio. Di questi solo un terzo sono
stati accuditi tramite un’unità intensiva neonatale. Per aiutare i futuri nascituri ad avere un’infanzia migliore, i Rotary club di Machala Moderno e di Rancho Bernardo (San Diego, California), hanno lavorato insieme per una raccolta fondi globale per l’acquisto di materiale me-dico. I fondi raccolti hanno permesso di acquistare un’unità respiratoria e cinque lampade terapeutiche LED per il trattamento dell’itterizia.
CIPROPer prestare il volto di ancora nuove star per la lotta contro la polio, il Rotaract Club di Nicosia ha reclutato alcuni dei più famosi personaggi dell’isola per farli partecipare alla più grande campagna commerciale mondiale a favore di End
NUOVA ZELANDAUn progetto, nella città di Dunedin, ha trasformato cimeli di storia del rugby in soldi per il Rotary. Quando l’amato stadio Carisbrook è stato venduto lo scorso anno, 10 Rotary club, in tre differenti città, hanno lavorato con i nuovi proprietari per creare una raccolta fondi vendendo i reperti più significativi dello stadio. I pali di meta sono stati venduti a 4.000 dollari americani l’uno, e scuole, im-pianti sportivi e tifosi hanno potuto accaparrarsi zolle di manto erboso, tornelli e migliaia di seggiolini, donando più di 83.000 dollari.
IL GIRO DEL MONDOATTRAVERSO IL SERVIZIO
SERVIZIO NEL MONDO
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10 ROTARY maggio 2014
Polio Now. I volti scelti vengono dalla scena politica, dalle arti, dai media, e dallo sport, incluso olimpionici e il pri-mo cipriota a scalare il monte Everest. In gennaio, i membri del club hanno fotografato il Presidente di Cipro nel fare il gesto “this close” in una cena or-ganizzata dai Rotary club locali e nella quale sono stati raccolti più di 8.000 dollari per l’eradicazione della polio.
R. DEM. CONGORotariani del Sud Dakota (USA) hanno aiutato a fornire energie elettrica alla clinica nel remoto villaggio di Longa. Il Rotary Club di Huron ha donato 1.500 dollari alla struttura per l’acquisto di una “valigia solare”, che potrà curare più di 18 bambini per mese e ospita-
re i membri dello staff clinico grazie alla luce fornita dalla batteria. L’unità solare, istallata nel luglio del 2013, alimenta due luci LED che illuminano il consultorio e la sala d’attesa, oltre che la sala operatoria.
INDIAIl villaggio di Zinkapalem nella regio-ne dell’Andhra Pradesh potrà fare af-fidamento su nuove risorse idriche ol-tre all’inaffidabile apporto del bacino Edurumundi. Questo grazie agli sforzi dei Rotary club di Chilakaluripet (India) e di The Hills – Kellyville (Australia) che hanno donato alla comunità un accesso importante all’acqua potabile. Il pro-getto della Rotary Foundation Matching Grant, ha completato in settembre 90
cisterne idriche e ha istallato nove pom-pe idrauliche motorizzate per aspirare l’acqua dal fiume Krishna e utilizzarla per l’irrigazione tramite canali.
MYANMARA dicembre un team di 26 rotariani, composto da dottori e volontari è stato ospite di cliniche mediche e convegni sulla salute nell’ambito di un proget-to distrettuale. Un medico birmano re-sidente a Honolulu ha coordinato gli sforzi, finanziati dal Rotary Club di Ho-mer-Kachemak Bay (Alaska), per portare cure, consulti ed educazione sanitaria a più di 1.100 pazienti nello stato di Ra-khine. Il team si è focalizzato sulle buo-ne abitudini e allo stile di vita salutare per prevenire ipertensione e diabete.
IL GIRO DEL MONDOATTRAVERSO IL SERVIZIO
SERVIZIO NEL MONDO
11 servizio nel mondo
INDICE
Perché avere un piano strategico?Ogni organizzazione ha bisogno di una mappa che tracci il punto di destinazione da raggiungere in futuro e mostrare come arrivarci. Nel caso del Rotary, a fronte dell’avvicendamento annuale delle cariche di leadership, è maggiormente necessario avere un piano ben delineato. Il Piano strategico del Rotary serve a tenerci sulla strada giusta per realizzare i nostri obiettivi più importanti ed evitare la tendenza di perseguire nuovi percorsi in base alle nuove idee dei nuovi dirigenti entrati in carica.
Nel 2009, abbiamo chiesto a migliaia di Rotariani di dire la loro sul futuro del Rotary. L’anno successivo, il Consiglio centrale del Rotary International ha adottato un piano strategico con tre priorità che riflettono direttamente le risposte dei Rotariani interpellati:
Sostenere e rafforzare i club
Focus e incremento dell’azione umanitaria
Migliorare la consapevolezza e immagine pubblica
In seguito ad un altro sondaggio casuale di soci nel 2012, i Rotariani hanno espresso il loro forte appoggio per queste tre priorità strategiche e relativi obiettivi con un consenso di oltre il 95 percento.
il nostro
piano
UNIRSI AI LEADER | SCAMBIARE IDEE | AGIRE www.rotary.org/strategicplan
I NOSTRI VALORI ALL’OPERA
Attraverso l’amicizia, noi creiamo rapporti duraturi che promuovono maggiore comprensione internazionale.
Con integrità, onoriamo i nostri impegni e agiamo in base agli standard etici.
La nostra diversità ci consente di mettere insieme diversi punti di vista e affrontare i problemi da diverse angolature.
Applicando la nostra competenza professionale, servizio e leadership noi risolviamo alcuni dei più importanti problemi del mondo.
Sostenere e rafforzare i club
• Promuovere innovazione e flessibilità nei club
• Incoraggiare i club a partecipare ad una serie di attività umanitarie
• Promuovere la diversità dei soci
• Migliorare il reclutamento e la conservazione dei soci
• Formare nuovi leader
• Avviare nuovi club
• Incoraggiare la pianificazione strategica a livello di club e distretto
Focus e incremento dell’azione umanitaria
• Eradicare la polio
• Incrementare il numero di progetti sostenibili con programmi e attività incentrati sui giovani e leader promettenti e sulle sei aree d’intervento del Rotary
• Aumentare la collaborazione e i rapporti con altre organizzazioni
• Sviluppare progetti significativi, a livello locale e internazionale
Migliorare la consapevolezza e immagine pubblica
• Unificare la consapevolezza dell’immagine e del brand
• Pubblicizzare l’azione orientata al servizio
• Promuovere i valori fondamentali
• Enfatizzare l’azione professionale
• Incoraggiare i club a promuovere le loro opportunità di fare networking e attività di prestigio
I NOSTRI OBIETTIVI STRATEGICI
PIANO STRATEGICO
12 ROTARY maggio 2014
Messaggio del PresidenteIl Piano strategico del Rotary è un modo eccellente per vedere chiaramente chi siamo, dove siamo diretti e come arrivarci. Inoltre, il piano serve da potente promemoria di quelli che sono i nostri obiettivi e le nostre priorità – che in fondo sono gli stessi da quando è stato fondato il Rotary.
Molte cose sono cambiate da quando Paul Harris aveva avviato il primo Rotary club nel 1905. Ma gli elementi essenziali del Rotary non sono cambiati e non cambieranno mai. Essere Rotariani significa mettere i bisogni degli altri prima dei nostri, e significa abbracciare i nostri valori fondamentali: amicizia e tolleranza globale, etica e integrità, diversità, competenza professionale e servizio e leadership. Il piano strategico è un altro strumento che possiamo e dobbiamo usare all’insegna del motto: Vivere il Rotary, Cambiare vite.
Ron D. Burton Presidente RI, 2013/2014
FOCUS E INCREMENTO DELL’AZIONE UMAN
ITARIA
SOST
ENER
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AMICIZIAINTEGRITÀDIVERSITÀSERVIZIO
LEADERSHIP
E IMMAGINE PUBBLICA
MIGLIORARE LA CONSAPEVOLEZZA
PIANO STRATEGICO
il nostro
piano
segue >
INDICE
13 piano strategico
sostenibili con maggiore impatto sulla comunità. Da allora, club e distretti hanno ricevuto oltre 162 sovvenzioni globali per un finanziamento totale di oltre 8 milioni di dollari per l’anno rotariano 2013/2014.
• L’iniziativa per rafforzare il Rotary sta aiutando i Rotariani a presentare un’immagine pubblica del Rotary più moderna e coerente. Per le linee guida e gli strumenti da usare per la nuova espressione verbale e visuale, si potrà fare riferimento al Brand Center che sarà disponibile a gennaio sul sito www.rotary.org/it.
• Il sito ideas.rotary.org è il posto giusto in cui andare per trovare sostegno finanziario e volontari per il proprio progetto di club e distretto. Si tratta di un ottimo modo per richiedere aiuto ai volontari e amici del Rotary.
• Al 1º ottobre, i casi di polio registrati nei restanti Paesi polio-endemici – Afghanistan, Nigeria e Pakistan – erano diminuiti del 40 percento rispetto allo stesso periodo del 2012. I casi di polio nel 2012 erano ai livelli più bassi mai registrati. Migliaia di celebrità, Rotariani e amici del Rotary si sono uniti alla campagna “Basta così poco” per eliminare la polio. E tu hai fatto la tua parte?
Il nostro piano strategico rappresenta una pedana di lancio per alcune entusiasmanti innovazioni.
Qual è la situazione attuale?Il nostro piano strategico rappresenta una pedana di lancio per alcune entusiasmanti innovazioni. Ad esempio:
• Rotary Club Central è un nuovo tool online che permette ai club di definire facilmente i loro obiettivi e monitorare i loro progressi. Ad ottobre, 11.461 club hanno fatto uso di Rotary Club Central per stabilire i loro obiettivi per l’anno rotariano 2013/2014. E il tuo club ne ha fatto uso?
• Il nostro nuovo sito completamente ridisegnato contiene una sezione per i gruppi di discussione dove i soci possono
connettersi tra loro e scambiare idee. Ad ottobre, oltre 52.000 utenti si sono registrati al sito, Il mio Rotary. Per partecipare alle discussioni basta registrarsi al sito www.rotary.org/myrotary/it.
• Rotariani di tutto il mondo hanno sviluppato piani regionali sull’effettivo che contengono una gran varietà di migliori prassi per aiutarci a incrementare il numero di soci attivi. Per consultare il piano della tua regione, visita www.rotary.org/it.
• Il nuovo modello delle sovvenzioni del Rotary, lanciato il 1º luglio, prevede l’assegnazione di sovvenzioni con maggiori fondi per progetti più specifici e
Qual è la situazione attuale?Il nostro piano strategico rappresenta una pedana di lancio per alcune entusiasmanti innovazioni. Ad esempio:
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• Il nuovo modello delle sovvenzioni del Rotary, lanciato il 1º luglio, prevede l’assegnazione di sovvenzioni con maggiori fondi per progetti più specifici e sostenibili con maggiore impatto sulla comunità. Da allora, club e distretti hanno ricevuto oltre 162 sovvenzioni globali per un finanziamento totale di oltre 8 milioni di dollari per l’anno rotariano 2013/2014.
• L’iniziativa per rafforzare il Rotary sta aiutando i Rotariani a presentare un’immagine pubblica del Rotary più moderna e coerente. Per le linee guida e gli strumenti da usare per la nuova espressione verbale e visuale, si potrà fare riferimento al Brand Center che sarà disponibile a gennaio sul sito www.rotary.org/it.
• Il sito ideas.rotary.org è il posto giusto in cui andare per trovare sostegno finanziario e volontari per il proprio progetto di club e distretto. Si tratta di un ottimo modo per richiedere aiuto ai volontari e amici del Rotary.
• Al 1º ottobre, i casi di polio registrati nei restanti Paesi polio-endemici – Afghanistan, Nigeria e Pakistan – erano diminuiti del 40 percento rispetto allo stesso periodo del 2012. I casi di polio nel 2012 erano ai livelli più bassi mai registrati. Migliaia di celebrità, Rotariani e amici del Rotary si sono uniti alla campagna “Basta così poco” per eliminare la polio. E tu hai fatto la tua parte?
Il nostro piano strategico rappresenta una pedana di lancio per alcune entusiasmanti innovazioni.
sostenibili con maggiore impatto sulla comunità. Da allora, club e distretti hanno ricevuto oltre 162 sovvenzioni globali per un finanziamento totale di oltre 8 milioni di dollari per l’anno rotariano 2013/2014.
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PIANO STRATEGICO
14 ROTARY maggio 2014
www.rotary.org
Che cosa fare?Il Rotary non può realizzare i suoi obiettivi senza il tuo apporto. Noi possiamo mettere a disposizione strumenti e risorse, ma sta ai nostri 34.000 club e ad ognuno di voi di rendere il Rotary forte e rilevante. Ecco alcuni modi in cui tenere il Rotary sulla strada del successo:
• Leggi il piano regionale per l’effettivo della tua area e metti in atto le migliori prassi per attrarre e coinvolgere i soci.
• Registrati a Il mio Rotary per connettersi con altri Rotariani e tieniti aggiornato con le ultime notizie del Rotary.
• Usa i nostri loghi e colori nei materiali promozionali e nelle comunicazioni digitali e cartacei per rendere il Rotary più visibile nella tua comunità.
• Dona a End Polio Now. Per ogni dollaro donato la Bill & Melinda Gates Foundation provvederà ad equiparare la donazione con 2 dollari.
Crea un piano strategico per il tuo club. I club che hanno un piano strategico riportano un maggiore successo nell’attrarre e nel coinvolgere i soci e nel proiettare un’immagine pubblica positiva.
Che cosa fare?Il Rotary non può realizzare i suoi obiettivi senza il tuo apporto. Noi possiamo mettere a disposizione strumenti e risorse, ma sta ai nostri 34.000 club e ad ognuno di voi di rendere il Rotary forte e rilevante. Ecco alcuni modi in cui tenere il Rotary sulla strada del successo:
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• Assicurati che il tuo club si sia registrato a Rotary Club Central e faccia uso dei tool disponibili per aiutare a realizzare gli obiettivi definiti.
• Condividi le storie di successo delle opere di servizio del tuo club postando i progetti su Rotary Showcase.
• Diventa un attivo promotore della campagna di eradicazione della polio. Visita www.endpolio.org/it per scoprire come.
• Misura il tuo impatto. I dati sul numero di beneficiari, ore di volontariato e fondi raccolti possono servire ad attrarre fondi e volontari per i futuri progetti del tuo club. È alla fine aiutano il Rotary International a misurare l’impatto complessivo.
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PIANO STRATEGICO
15 piano strategico
UNIRSI AI LEADER | SCAMBIARE IDEE | AGIRE www.rotary.org/strategicplan
I NOSTRI VALORI ALL’OPERA
Attraverso l’amicizia, noi creiamo rapporti duraturi che promuovono maggiore comprensione internazionale.
Con integrità, onoriamo i nostri impegni e agiamo in base agli standard etici.
La nostra diversità ci consente di mettere insieme diversi punti di vista e affrontare i problemi da diverse angolature.
Applicando la nostra competenza professionale, servizio e leadership noi risolviamo alcuni dei più importanti problemi del mondo.
Sostenere e rafforzare i club
• Promuovere innovazione e flessibilità nei club
• Incoraggiare i club a partecipare ad una serie di attività umanitarie
• Promuovere la diversità dei soci
• Migliorare il reclutamento e la conservazione dei soci
• Formare nuovi leader
• Avviare nuovi club
• Incoraggiare la pianificazione strategica a livello di club e distretto
Focus e incremento dell’azione umanitaria
• Eradicare la polio
• Incrementare il numero di progetti sostenibili con programmi e attività incentrati sui giovani e leader promettenti e sulle sei aree d’intervento del Rotary
• Aumentare la collaborazione e i rapporti con altre organizzazioni
• Sviluppare progetti significativi, a livello locale e internazionale
Migliorare la consapevolezza e immagine pubblica
• Unificare la consapevolezza dell’immagine e del brand
• Pubblicizzare l’azione orientata al servizio
• Promuovere i valori fondamentali
• Enfatizzare l’azione professionale
• Incoraggiare i club a promuovere le loro opportunità di fare networking e attività di prestigio
I NOSTRI OBIETTIVI STRATEGICI
PIANO STRATEGICO
INDICE
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16 ROTARY maggio 2014
RAPPORTO ANNUALE 2012/2013
ROTARY INTERNATIONAL E LA FONDAZIONE ROTARY
Nella lotta per l’eradicazione della polio a livello mondiale, i Rotariani aiutano la Costa d’Avorio a rimanere libera dalla malattia. L’ultimo caso di polio nel Paese risale al 2011.
MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DEL RI E DEL PRESIDENTE DEGLI AMMINISTRATORI
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18 ROTARY maggio 2014
UN ANNO DI SLANCIO E DI RISULTATI In giapponese abbiamo un proverbio: 継続は力なり e cioè “C’è forza nella persistenza”. L’abbiamo verificato in prima persona nell’anno rotariano 2012/2013 quando abbiamo raccolto i frutti di una pianificazione attenta, di una progettualità lungimirante, di una costanza d’impegno.
Ci siamo preparati al lancio della Visione Futura, un modello di sovvenzioni più semplice ed efficace che spingerà i Rotariani a progetti di servizio più ambiziosi. Ci siamo avvicinati sempre di più all’obiettivo contributivo “Ogni Rotariano, Ogni Anno” con donazioni al Fondo annuale che hanno superato i 115,6 milioni di dollari. E abbiamo cominciato a vedere i risultati di decenni di impegno nella lotta contro la polio.
Nel 2012 l’India è stata tolta dal gruppo di quattro Paesi in cui la polio è ancora endemica e nei tre Paesi restanti i casi di polio sono scesi a 223. Non avremmo potuto raggiungere questi risultati straordinari senza la generosità dei Rotariani, che hanno sostenuto con grande impegno questa iniziativa negli anni.
Nonostante sia cresciuto il numero dei partner che si sono uniti a noi in questo sforzo collettivo e nonostante ci siano, oggi più che mai, ottime ragioni per essere ottimisti, non abbiamo ancora i fondi necessari per raggiungere sino all’ultimo bambino. Per far fronte a questo ammanco ci siamo impegnati a donare 35 milioni di dollari all’anno per i prossimi cinque anni; la Fondazione Bill & Melinda Gates corrisponderà una somma pari al doppio della somma raccolta. Manca davvero “così poco” all’eradicazione della polio e al raggiungimento dell’obiettivo entro il 2018.
La Pace attraverso il servizio: i modi per realizzarla sono tanti quanti i Rotariani. Nei tre Forum per la pace mondiale organizzati quest’anno a Berlino, Honolulu e Hiroshima, abbiamo potuto vedere il bene collettivo che possiamo fare noi come Rotariani. Le corone che abbiamo deposto al Memoriale della pace di Hiroshima (a sinistra) ci hanno ricordato ancora una volta l’importanza della pace e di quello che facciamo nel Rotary per contribuire a realizzarla.
Tutti i Rotariani scelgono il proprio percorso nel Rotary e trovano il proprio modo con cui servire. Nelle pagine di questo rapporto annuale troverete solo alcuni esempi di come noi tutti, insieme, contribuiamo a rendere le comunità più sane, più felici, più dinamiche e a costruire un mondo di pace.
Sakuji Tanaka Presidente 2012/2013 Rotary International
Wilfrid J. Wilkinson Presidente degli Amministratori 2012/2013 Fondazione Rotary
INDICEsegue >
ERADICARE LA POLIOVincere la polio in Pakistan, secondo Aziz Memon, avrà anche altre conseguenze positive per l’umanità.
A capo della Commissione pakistana PolioPlus, Memon ha guidato il team rotariano nella fondazione di sette Centri Risorse, tredici centri d’immunizzazione permanenti e sette presidi in aree ad altro rischio. Queste strutture hanno lo scopo di raggiungere i bambini socialmente o geograficamente più isolati e di convincere i loro genitori dell’importanza dell’immunizzazione antipolio.
In alcune di queste strutture, come pure nelle giornate per la salute sponsorizzate dal Rotary, vengono offerti anche altri servizi di assistenza sanitaria, tra cui vaccinazioni contro il morbillo e altre malattie, screening per l’epatite, la tubercolosi e il diabete, e la prescrizione di farmaci e occhiali.
Nel 2012, Memon con altri Rotariani ha raccolto le firme di 150 parlamentari pakistani a sostegno dell’eradicazione della polio. Con Robert S. Scott, presidente della Commissione Internazionale PolioPlus del RI, si è incontrato con il Presidente del Pakistan, Asif Ali Zardari, per presentare il sostegno rotariano al piano d’azione pakistano contro l’emergenza polio.
Memon ha anche guidato le attività rotariane nell’ambito della Commissione Ulema PolioPlus Pakistan, composta da un folto numero di intellettuali islamici strenuamente impegnati nella lotta alla polio.
Grazie al lavoro svolto da Memon e dalla commissione, la Coca-Cola Beverages Pakistan si è impegnata a promuovere le giornate di immunizzazione nazionale sui propri cartelloni pubblicitari e sulle etichette di 70 milioni di bottiglie. Non solo: il motivo musicale delle giornate di immunizzazione potrà essere ascoltato dagli utenti che si rivolgono ai call center aziendali in tutto il Paese. Un impianto per la depurazione dell’acqua sarà installato presso uno dei centri d’immunizzazione.
Memon è riuscito anche ad arruolare diverse personalità famose, tra cui il campione di cricket Shahid Afridi che sarà ambasciatore del Rotary nella campagna antipolio. Grazie alla massiccia mobilitazione e al continuo sostegno, sostiene Memon, il Pakistan e il mondo intero saranno presto liberi dalla polio.
La lotta del Rotary contro la polio dipende dalle attività di sensibilizzazione svolte dai Rotariani per ottenere il sostegno dei governi, delle imprese e del pubblico. Aziz Memon è convinto che questi sforzi congiunti aiuteranno il Pakistan a eradicare la polio e a vincere altre battaglie in campo sanitario.
AFGHANISTAN
NIGERIA PAKISTAN
LA POLIO RIMANE ENDEMICA IN SOLO TRE PAESI:
1%sono anche i più complessi da prevenire perché il virus persiste nelle aree più difficili da raggiungere.
Gli ultimi casi di polio al mondo
20 ROTARY maggio 2014segue >
“L’opera umanitaria è universale. Si estende oltre i confini, le culture e le religioni; mi avvicina a persone che perseguono gli stessi obiettivi ed è per me un grande piacere poter lavorare al loro fianco”.
— Aziz Memon
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SUL FRONTE DELLA SENSIBILIZZAZIONE(In alto) Rappresentanti del Rotary, tra cui il presidente della commissione PolioPlus India Deepak Kapur (secondo da sinistra), inviati del governo, rappresentanti di organizzazioni non governative e donatori hanno partecipato al Vertice internazionale sull’immunizzazione che si è svolto ad Abu Dhabi ad aprile. Grazie anche al ruolo primario svolto dal Rotary, l’incontro ha generato impegni pari a 4 miliardi di USD a sostegno della lotta alla polio.
Dalla nascita dell’Iniziativa globale per l’eradicazione della polio (GPEI), nel 1988, a oggi il Rotary ha donato 1,2 miliardi di USD e ha contribuito a raccogliere altri 9 miliardi dai governi di varie nazioni. Le seguenti sono altre tappe importanti raggiunte lo scorso anno:
Giugno 2013 — Ė stata rinnovata la collaborazione tra il Rotary e la Fondazione Bill & Melinda Gates (v. pagina a fronte).
Maggio — Il governo australiano, citando il ruolo vitale svolto dal RI e dagli altri leader della GPEI nella lotta alla polio, si è impegnato a devolvere alla causa altri 80 milioni di AUD tra il 2015 e il 2018, in aggiunta ai 50 milioni già promessi tra il 2011 e il 2014.
Marzo — Bill Gates si è unito ai Rotariani sugli scalini del Campidoglio a Washington, D.C. prima di incontrarsi con lo staff del Congresso per discutere l’importanza del continuo sostegno americano alla lotta per l’eradicazione della polio.
Settembre 2012 — A una riunione sull’eradicazione della polio, organizzata a margine durante l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, il Rotary ha annunciato il suo nuovo impegno a devolvere 75 milioni di USD alla GPEI nell’arco di tre anni.
Agosto — I Rotariani canadesi, guidati dal presidente degli Amministratori della Fondazione Rotary Wilfrid J. Wilkinson e del presidente della Commissione Internazionale PolioPlus Robert S. Scott, hanno lanciato una raccolta di firme per persuadere i membri del parlamento a sostenere la lotta alla polio.
LA RACCOLTA FONDITra le attività salienti:
I Rotariani canadesi, la Canadian International Development Agency (CIDA) e la Fondazione Gates hanno raccolto oltre 6,8 milioni di CAD con l’iniziativa Pennies and More for Polio (centesimi e non solo contro la polio). Di questa cifra, i 2,2 milioni raccolti dai Rotariani sono stati raddoppiati rispettivamente dalla CIDA e dalla Fondazione Gates.
Sir Emeka Offor, socio del Rotary Club Awka G.R.A. (Nigeria), ha annunciato durante il Congresso del RI 2013 l’impegno a donare personalmente 1 milione di USD al programma PolioPlus. Offor, vicepresidente esecutivo del Chrome Group, gruppo attivo nel settore del petrolio e del gas, aveva già donato 250.000 di USD nell’ottobre 2012.
Rotariani e sostenitori hanno raccolto quasi 420.000 di USD durante la gara ciclistica Tour de Tucson che si è svolta in Arizona a novembre. All’iniziativa hanno partecipato novanta ciclisti rotariani, tra cui il segretario generale del RI John Hewko e sua moglie Marga.
La vendita di crocus viola di stoffa negli Stati Uniti, nel Regno Unito, in Canada, Nigeria e Australia ha generato 250.000 di USD.
A una festa di compleanno in onore del presidente della Commissione Internazionale PolioPlus Robert S. Scott, organizzata lo scorso maggio a Cobourg (Ontario, Canada), si sono raccolti più di 200.000 di USD.
Trenta rotariani del Distretto 7680 (North Carolina, USA) hanno raccolto 100.000 di USD con una spedizione sul Monte Kilimangiaro, in Tanzania.
Più di 95.000 di USD sono stati raccolti in occasione della Global Swimarathon 2013. All’iniziativa, sponsorizzata dal Rotary Club Grantham (Inghilterra), hanno partecipato 6.100 nuotatori, 186 Rotary club e 36 Paesi.
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22 ROTARY maggio 2014
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LE VOSTRE DONAZIONI
25USDBILL & MELINDA GATES FOUNDATION
50USD
TOTALE DONAZIONI
75USD
Ogni donazione può essere triplicata! Dona anche tu tramite il sitorotary.org/it/give.
150 GILET PER I VOLONTARIIl personale sanitario e i volontari durante le giornate di immunizzazione sono riconoscibili dai gilet giallo vivo.
75 CONTENITORI TERMICIIl vaccino orale deve essere conservato al fresco durante il trasporto.
600 PENNARELLI VIOLAUn segno di inchiostro viola sul mignolo indica i bambini già vaccinati.
LA SPINTA FINALELo scorso giugno il Rotary International e la Fondazione Bill & Melinda Gates hanno lanciato un nuovo e coraggioso piano d’attacco per affrontare le fasi finali della campagna contro la polio.
Il Rotary, l’ONU, l’UNICEF, i Centri statunitensi per il controllo e la prevenzione delle malattie (CDCP) e la Fondazione Gates sono i partner principali dell’Iniziativa globale per l’eradicazione della polio (GPEI).
Tra il 2013 e il 2018, la Fondazione Gates corrisponderà due dollari per ogni dollaro versato dal Rotary alla GPEI. Se la campagna di raccolta fondi, dal nome End Polio Now – Fai storia oggi, avrà il successo sperato si potranno raccogliere 525 milioni di USD.
L’iniziativa vuole far fronte a una fase critica per la GPEI, che durante il Global Vaccine Summit di aprile ha dichiarato di aver raccolto finora 4 miliardi di USD, a fronte di un costo complessivo di 5,5 miliardi di USD previsto per completare l’opera di eradicazione.
La cifra restante, pari a 1,5 miliardo, sarà indispensabile se si vorranno continuare le iniziative di immunizzazione previste nei Paesi colpiti dalla polio. Un ritorno della malattia significherebbe la paralisi per oltre 200.000 bambini ogni anno entro il prossimo decennio.
L’impegno costante dei Rotariani si è dimostrato vitale per gli straordinari progressi realizzati dalla GPEI. Ma nemmeno il Rotary e i suoi partner potranno farcela senza l’aiuto di governi, organizzazioni non governative, aziende e singoli individui. Maggiori informazioni su come contribuire sono disponibili sul sito endpolionow.org.
A SALVAGUARDIA DI UNA GENERAZIONE Sebbene l’ultimo caso di polio in Costa d’Avorio si sia verificato nel 2011, nessun bambino può dirsi fuori pericolo sino a quando tutti gli altri bambini del mondo saranno stati immunizzati. È con questa consapevolezza che ad aprile i Rotariani si sono uniti a migliaia di operatori sanitari e altri volontari durante le giornate d’immunizzazione nazionale. Le attività svolte, tra cui iniziative di sensibilizzazione del pubblico e di trasporto e somministrazione del vaccino, hanno permesso di immunizzare oltre 3 milioni di bambini. La distribuzione di supplementi di vitamina A e farmaci antiparassitari durante le stesse giornate ha ampliato ulteriormente il raggio d’azione dell’iniziativa a favore della salute pubblica – anche questo un obiettivo del piano strategico nella ultime fasi della lotta alla polio.
(A destra) Un Rotariano contrassegna la porta di una casa di Azuretti (Costa d’Avorio) per indicare l’avvenuta somministrazione del vaccino. FO
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“Abbiamo cominciato con l’acqua perché l’acqua è al centro di tutto. Senza l’acqua non c’è la pace. L’impossibilità di far fronte alle necessità basilari è una fonte di conflitto”.
— Jorge Aufranc
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24 ROTARY maggio 2014
Dal 2010 al 2013, 100 distretti Rotary hanno adottato su base sperimentale il Piano di Visione Futura, cioè il nuovo modello di sovvenzioni della Fondazione Rotary. Delle 705 sovvenzioni globali approvate in questo periodo di prova, 81 sono state svolte dal Distretto 4250 sotto la guida del governatore Jorge Aufranc. Il club di Aufranc, Guatemala Sur, ha partecipato direttamente a cinque sovvenzioni.
LE NUOVE SOVVENZIONI ROTARY Il primo passo per organizzare un progetto di successo è trovare partner ottimali. Lo spiega Jorge Aufranc, che vanta una lunga esperienza in questo settore.
Per la realizzazione dei progetti finanziati con sovvenzioni globali, il club di Aufranc ha collaborato con più di 20 club del distretto partner 6440 (Illinois, USA). Insieme i soci hanno visitato le comunità destinatarie del progetto, ascoltandone le preoccupazioni e le idee, e le hanno coinvolte nel processo di pianificazione e messa in atto.
Questo coinvolgimento nel progetto sin dai suoi inizi contribuisce a responsabilizzare le comunità e a garantire la sostenibilità dell’opera. Ė quindi essenziale considerare il progetto non tanto come se appartenesse al Rotary ma piuttosto alla comunità.
Uno dei progetti a cui ha partecipato il club di Aufranc ha visto la costruzione di gabinetti e aree di lavaggio in nove scuole nell’area rurale di Sumpango, Guatemala. Molti abitanti del luogo hanno partecipato come volontari durante la costruzione o hanno frequentato programmi di formazione, ad esempio sulla produzione di sapone.
Aufranc, governatore emerito, è un entusiasta sostenitore del nuovo sistema di sovvenzioni del Rotary, e a ragion veduta: tra tutti i partecipanti al programma pilota della Visione Futura, il suo distretto si è piazzato al secondo posto nella sponsorizzazione di sovvenzioni globali, per un totale di 5,5 milioni di USD.
20 SOVVENZIONI PREDEFINITE
1,7 MILIONI DI USD
705 SOVVENZIONI GLOBALI
40,4 MILIONI DI USD
286 SOVVENZIONI DISTRETTUALI
17 MILIONI DI USD
A SOSTEGNO DELL’ISTRUZIONE Una sovvenzione globale della Fondazione Rotary ha consentito la distribuzione di libri di testo e materiale scolastico a un vasto numero di bambini guatemaltechi. L’iniziativa rientra nel Progetto di alfabetizzazione del Guatemala, che ha visto la partecipazione di Rotary club locali e nord americani a fianco dell’organizzazione Cooperative for Education. Il progetto ha beneficiato il 10 percento delle scuole secondarie più bisognose del Paese, i cui alunni hanno ricevuto libri di testo, materiale didattico e computer. Maggiori informazioni sulle sovvenzioni del Rotary si trovano sul sito rotary.org. FO
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14,0 milioni di USD
215ACQUA E STRUTTURE IGIENICO-SANITARIE
9,7 milioni di USD168PREVENZIONE E CURA DELLE MALATTIE
5,9 milioni di USD117SVILUPPO ECONOMICO E COMUNITARIO
6,0 milioni di USD107ALFABETIZZAZIONE E EDUCAZIONE DI BASE
3,4 milioni di USD59SALUTE MATERNA E INFANTILE
1,4 milioni di USD39
PACE E PREVENZIONE/RISOLUZIONE DEI CONFLITTI(esclusi i Centri della Pace del Rotary)
100 DISTRETTI IN 73 PAESI
CONTINUARE SULLE ORME DI UN VALIDO PROGETTO PILOTA, 2010/2013
Nota: i totali si riferiscono alle sole sovvenzioni globali.
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LOTTA CONTRO LE MALATTIEA maggio più di 275.000 persone in Nigeria, Sud Africa e Uganda hanno ricevuto servizi sanitari gratuiti in 350 centri. L’iniziativa è stata promossa dal Gruppo d’Azione Rotariani per la salute delle famiglie e la prevenzione dell’AIDS, con la collaborazione di altri 5.500 soci del Rotary appartenenti a 362 club, e di partner come la Coca-Cola, i Centri statunitensi per il controllo e la prevenzione delle malattie (CDCP), USAID, Delta Airlines e i ministeri della salute dei Paesi beneficiari.
Dietro questa valida iniziativa c’è Marion Bunch, socia del Rotary Club Dunwoody (Georgia, USA), che nel 2004 ha fondato il gruppo d’azione per mantenere viva la memoria del figlio Jerry, morto dieci anni prima di AIDS.
Specialista nel settore della strategia commerciale, Bunch è riuscita sin dall’inizio a stringere un’alleanza con partner di spicco come la Coca Cola e il governo degli Stati Uniti. Le collaborazioni, sostiene la Rotariana, sono il modo più efficace per far fronte alle necessità sanitarie dei bambini e delle loro famiglie.
Ė stata proprio la missione di sensibilizzazione sull’HIV/AIDS tra i giovani più a rischio a portare Bunch in Africa. Le giornate rotariane per la salute delle famiglie hanno permesso di ampliare i servizi offerti, dalle attività di screening e assistenza psicologica nell’ambito dell’HIV fino a includere vaccini antipolio e antimalaria, screening per TBC, diabete, ipertensione e cancro cervicale, e altri servizi sanitari.
I GRUPPI D’AZIONE: IL VANTAGGIO DELLA SOSTENIBILITÀI Gruppi d’azione rotariana sono composti da individui che mettono le proprie competenze professionali a disposizione di altri Rotariani allo scopo di sviluppare soluzioni a lungo termine nei settori di maggiore problematicità umanitaria. Più di 26.000 tra Rotariani, Rotaractiani e altri sostenitori operano oggi in 19 gruppi d’azione attivi in una dozzina di Paesi.
(A sinistra) Servizi igienico-sanitari e impianti per la distribuzione dell’acqua potabile sono stati forniti dal Rotary a più di 25 orfanotrofi di Myanmar/Birmania grazie al sostegno del Gruppo d’azione rotariana Acqua e strutture igienico-sanitarie e al finanziamento di sovvenzioni Rotary. Ulteriori informazioni sui Gruppi d’azione sono disponibili sul sito rotary.org.
NUMERO DI SITI GIORNATE DELLA SALUTE DELLE FAMIGLIE
Nigeria 70Uganda 120
Sudafrica 160
In seguito alla scomparsa di suo figlio, nel 1994, Marion Bunch ha fondato il Gruppo d’Azione Rotariani contro l’AIDS; ribattezzato in seguito Rotariani per la salute delle famiglie e la prevenzione dell’AIDS, il gruppo si occupa oggi della prevenzione di un più vasto numero di malattie.
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26 ROTARY maggio 2014
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“Ricordo tutte le sfide che ha dovuto affrontare mio figlio quando era vivo. Ė questo ricordo che mi spinge ad agire, come spingerebbe ad agire la maggior parte delle madri . . . E abbiamo ottenuto grandi risultati grazie all’impegno dei Rotariani nel Servire al di sopra di ogni interesse personale, nonché al riconoscimento e al rispetto che il nome Rotary suscita ovunque nel mondo”.
— Marion Bunch
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“Chi credeva che l’ulcera del Buruli fosse causata dagli spiriti ora sa che in ospedale ci si può curare”.
— Samuel Obour
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28 ROTARY maggio 2014
I Rotariani si danno da fare nel mondo per portare a tutte le comunità acqua pulita, servizi sanitari migliori e igiene. Samuel Obour ha guidato diversi progetti idrici, tra cui la trivellazione e la costruzione di pozzi per portare l’acqua potabile a varie comunità del Ghana.
ACQUA PULITALa fornitura di acqua pulita e la prevenzione delle malattie sono fondamentali per migliorare la qualità della vita in Ghana. Lo sostiene Samuel Obour, assistente del governatore del Distretto 9102 e socio del Rotary Club Sunyani Central. Insieme al suo club, Obour ha partecipato a una sovvenzione globale per l’installazione di latrine in una scuola primaria di Sunyani e per la realizzazione di gabinetti e di un’area di lavaggio presso un mercato rurale molto frequentato. Opere come queste contribuiscono a ridurre la diffusione della dissenteria e di altre malattie di natura batterica.
Obour ha anche aiutato ad affrontare l’emergenza dell’ulcera del Buruli, un processo patologico che causa necrosi tissutale e che spesso richiede l’amputazione dell’arto colpito. Sebbene la fonte della trasmissione non sia stata ancora individuata, oggi è possibile il trattamento con antibiotici delle lesioni allo stadio iniziale. In collaborazione con il servizio sanitario ghanese, i Rotariani guidati da Obour hanno svolto attività di sensibilizzazione degli abitanti delle zone rurali sull’importanza di una diagnosi precoce e hanno contribuito ad attrezzare adeguatamente gli ospedali.
Maggiori informazioni sulle sovvenzioni del Rotary o su come contribuire al fondo per i progetti idrici e igienico-sanitari sono disponibili sul sito rotary.org.
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COLLABORAZIONI INTERNAZIONALIIl Rotary ha avviato collaborazioni con altre organizzazioni internazionali per massimizzare le risorse da devolvere alle attività umanitarie nel campo idrico e igienico-sanitario.
Dalla cooperazione tra il Rotary International e USAID International H2O sono nati progetti sostenibili in Ghana, nelle Filippine e nella Repubblica Dominicana.
“Nessuna organizzazione può realizzare da sola gli obiettivi di sviluppo del Millennio — nemmeno il Rotary, nonostante i suoi 34.000 club e una compagine sociale di oltre 1,2 milioni di soci” ha spiegato Ron Denham, membro della Commissione direttiva USAID. “Per avere successo abbiamo bisogno di puntare su quell’effetto moltiplicatore che deriva dalla collaborazione con chi condivide i nostri obiettivi.”
Insieme a UNESCO-IHE Institute for Water Education, Rotary sponsorizza ogni anno 16 borse di studio post-universitarie nei tre campi di specializzazione offerti dall’Istituto a Delft (Paesi Bassi). UNESCO-IHE è l’unico Istituto di studi post-universitari dedicato alla gestione internazionale delle risorse idriche.
(In basso) Una residente di un villaggio nei pressi di Bonao, nella Repubblica Dominicana, utilizza acqua filtrata per cucinare. L’installazione dei filtri è avvenuta grazie alla Collaborazione internazionale H2O RI/USAID.
ERADICARE UNA MALATTIA Sotto la guida di tre Rotary club ghanesi — Sunyani Central, Tamale, Northern Region e Bolgatanga Goodwill — più di 80 club statunitensi, canadesi e svizzeri hanno partecipato alla realizzazione e riparazione di pozzi e all’installazione di impianti idraulici in diversi villaggi del Ghana. Con questi lavori il Rotary ha dato un contributo fondamentale alla lotta alla dracunculiasi, la malattia provocata dal “verme di Guinea”.
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“Nella mediazione di un conflitto internazionale ci si trova a svolgere diversi ruoli: non solo come mediatori, ma anche portavoce, motivatori ... Bisogna raggiungere le persone giuste e invitarle a dialogare”.
— Brigitta von MesslingFO
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30 ROTARY maggio 2014
I tre Forum sulla pace mondiale organizzati dal RI a Berlino, Honolulu e Hiroshima hanno visto la partecipazione di oltre 6.300 persone impegnate a instaurare la pace nelle loro comunità. Brigitta von Messling, ex borsista del Rotary per la pace, ha partecipato in veste di esperta al forum di Berlino.
PROMUOVERE LA PACECome monitorare le dichiarazioni di odio sulle pagine di Facebook e YouTube? Come denunciare i reati nelle zone di conflitto?
Brigitta von Messling, ex borsista della pace del Rotary, si è sentita rivolgere spesso queste domande al Center for International Peace Operations di Berlino, l’ente fondato dal governo tedesco presso il quale lavora. Von Messling si occupa della formazione del personale in partenza per le missioni di pace nelle zone di conflitto sotto l’egida delle Nazioni Unite, dell’Unione Europea e dell’OSCE (l’Organizzazione Europea per la sicurezza e la cooperazione in Europa). La durata tipica delle missioni è di uno-tre anni.
Con alle spalle una specializzazione in mediazione e dialogo inter-etnico, von Messling ha affrontato come docente vari temi, dalle tecniche di tutorato alla gestione della scena del crimine, e continua a sviluppare programmi di formazione, soprattutto sull’uso dei social media.
Von Messling ha studiato presso il Centro della Pace del Rotary all’Università di Bradford (Inghilterra, 2004/2006) e ha svolto il periodo di tirocinio in Guatemala sul processo di democratizzazione del Paese. Questa borsa di studio le ha dato la possibilità di conoscere persone impegnate nella pace a tutti i livelli.
Nel 2007 l’ex borsista ha parlato al Congresso del RI a Salt Lake City e nel 2012 al Forum sulla pace mondiale di Berlino. La sua collaborazione con il RI continua ancora oggi come relatrice alle riunioni di club e distretti tedeschi. Lei stessa incoraggia i club a considerare gli ex borsisti del Rotary come una valida risorsa a cui rivolgersi nella costruzione di un mondo di pace.
‘LA PACE COMINCIA CON TE’I partecipanti a ciascuno dei tre Forum sulla pace mondiale del Rotary hanno adottato una dichiarazione di pace, in seguito stilata in un documento comune adottato al Congresso del RI 2013 di Lisbona. L’affermazione “La pace comincia con te” rappresenta un invito a promuovere la pace nella propria vita e a dimostrare, con le parole e con i fatti, che la pace è possibile.
“Ogni progetto del Rotary, ogni atto di servizio è un atto di amore e di bontà” ha detto il Presidente del RI Sakuji Tanaka, socio del Rotary Club Yashio, Saitama, Giappone. “La pace non è solo realizzabile attraverso i trattati, i governi o l’eroismo; si tratta di qualcosa che possiamo trovare, che possiamo realizzare ogni giorno, in tanti modi semplici”.
PERSEVERARE PER LA PACE (In basso) Aung San Suu Kyi, premio Nobel per la pace, riceve l’Hawaii Peace Award dal Presidente del RI Sakuji Tanaka durante il Forum mondiale per la pace organizzato dal RI a Honolulu, a gennaio. Il premio è stato conferito a Suu Kyi per il suo pluriennale impegno per la democrazia su basi non violente. Rilasciata nel 2010 dopo vent’anni di arresti domiciliari in Myanmar, Aung San Suu Kyi è stata eletta al parlamento nel 2012 come membro del partito di opposizione.
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IL VOSTRO SOSTEGNO CONTRIBUIRÀ ALLA REALIZZAZIONE DELLA PACEI Centri della Pace del Rotary consentono ai futuri leader di frequentare un corso di perfezionamento post-laurea o professionale sulla pace e sulla prevenzione e risoluzione dei conflitti e in campi affini. Ė possibile effettuare donazioni nominative a favore dei Centri. Maggiori informazioni sul programma e su come donare sono disponibili sul sito rotary.org.
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“Quando ho saputo delle difficoltà delle comunità in Africa, soprattutto in campo sanitario, mi sono commosso. Volevo fare qualcosa e quando se ne è presentata l’occasione non me la sono lasciata sfuggire. Sono riconoscente al Rotary per avermi dato questa possibilità”.
— dr. Arun Chaudhari
CON CHI COLLABORIAMOIl Rotary collabora con molte organizzazioni locali e internazionali con le quali svolge attività umanitarie in tutto il mondo. Informazioni sui nostri partner sono disponibili sul sito rotary.org.
Eradicazione della Polio Il Rotary International è tra i principali organizzatori dell’Iniziativa globale per l’eradicazione della polio, insieme alle seguenti organizzazioni:
• Organizzazione Mondiale della Sanità• UNICEF• Centri statunitensi per il controllo e la prevenzione delle
malattie (CDCP)• Fondazione Bill & Melinda Gates• I governi partecipanti
Nazioni Unite Il Rotary International nomina rappresentanti presso le agenzie ONU e le organizzazioni non governative in tutto il mondo.
Partner strategici Grazie a un partenariato strategico avviato dal Rotary con le seguenti organizzazioni, i Rotariani possono prendere parte a iniziative di servizio finanziate con sovvenzioni predefinite:
• Aga Khan University • Mercy Ships• UNESCO-IHE-Institute for Water Education
Partner di progetto ShelterBox è un’organizzazione affiliata a diversi club e distretti, che fornisce opportunità di servizio ai Rotariani di tutto il mondo.
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32 ROTARY maggio 2014
PARTENARIATO PER UN MONDO MIGLIOREPer il dr. Arun Chaudhari, oftalmologo di Mumbai, uno degli aspetti più gratificanti della sua professione è la possibilità di eseguire interventi chirurgici gratuiti per le persone indigenti. Altrettanto appagante è il poter condividere le proprie competenze con altri colleghi. In entrambi i casi, l’oftalmologo indiano è spinto dal desiderio di contribuire alla comunità, al suo Paese e all’umanità in generale.
Chaudhari, socio del Rotary Club Mumbai West Coast, ha potuto estendere la sua opera anche all’estero nei primi mesi del 2013, prendendo parte a una squadra di formazione professionale indiana in visita a Conakry, Guinea. La squadra è stata finanziata con una sovvenzione predefinita del RI in collaborazione con Mercy Ships. Nei 12 giorni trascorsi all’estero, i quattro medici partecipanti al progetto hanno visitato oltre 500 pazienti ed eseguito 65 interventi chirurgici, che sono serviti anche come piattaforma di formazione per un gruppo di medici locali.
La condivisione delle più recenti tecniche chirurgiche con i medici locali contribuirà a ridurre la morbilità legata ad alcune patologie e ad accelerare il processo di guarigione.
La collaborazione con altre organizzazioni internazionali consente al Rotary di potenziare l’impatto della propria attività umanitaria. In cooperazione con l’organizzazione Mercy Ships, il dr. Arun Chaudhari (India) ha guidato un’equipe di specialisti di chirurgia oftalmica in un programma di formazione continua per i colleghi della Guinea.
“Uno dei principali obiettivi del partenariato tra il Rotary e Mercy Ships è quello di assistere il personale medico locale nel migliorare l’erogazione di servizi sanitari essenziali alle comunità dell’Africa Occidentale”.
— Wilfrid J. Wilkinson Presidente degli Amministratori, Fondazione Rotary
“La portata delle attività umanitarie del Rotary è semplicemente straordinaria e credo che la sinergia che nasce dalla collaborazione tra le nostre organizzazioni darà un impulso ancora più forte al miglioramento dei sistemi di assistenza sanitaria in Africa”.
— Donald K. Stephens Presidente e fondatore, Mercy Ships
Partner nel servire Le seguenti organizzazioni sostengono le attività svolte dai club e collaborano a progetti rotariani locali:
• Dolly Parton’s Imagination Library • Global FoodBanking Network • Goodwill Industries International • International Reading Association• YSA (Youth Service America)
Partner governativi La Collaborazione internazionale H2O RI/USAID è il risultato di una collaborazione tra il Rotary International e l’Agenzia statunitense per lo sviluppo internazionale (U.S. Agency for International Development) allo scopo di sostenere e facilitare progetti idrici e igienico-sanitari.
I Centri della Pace del Rotary La Fondazione Rotary in collaborazione con le seguenti università offre programmi di specializzazione post-universitaria e certificati professionali nel campo della pace e della prevenzione e risoluzione dei conflitti:
• Chulalongkorn University, Bangkok, Thailand (centro di formazione professionale)
• Duke University and University of North Carolina at Chapel Hill, USA
• International Christian University, Tokyo, Giappone • University of Bradford, West Yorkshire, Inghilterra • University of Queensland, Brisbane, Australia• Uppsala University, Uppsala, Svezia
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“Mi auguro di poter svolgere un ruolo di guida nel rinvigorire il movimento rotariano, aiutandolo a stabilirsi come organizzazione riconosciuta e rilevante anche tra le giovani generazioni”.
— Holly RansomFO
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34 ROTARY maggio 2014
I soci giovani portano energia e nuove competenze ai club. Holly Ransom è diventata presidente del suo club all’età di 22 anni con l’obiettivo di creare una compagine sociale demograficamente diversa e nuove opportunità di volontariato.
TRASFORMARE I CLUBLa Rotariana Holly Ransom conta più di 10.000 seguaci su Twitter. Una foto nel suo profilo di Facebook la ritrae insieme a Hillary Clinton. Ransom ha parlato in pubblico in diverse città australiane e in diversi altri Paesi sull’impegno intergenerazionale e sull’innovazione sociale. Di recente è stata nominata una delle 100 “donne influenti” dalla rivista Australian Financial Review.
Questo elenco di successi è ancora più stupefacente se si pensa che Ransom ha solo 23 anni e sta completando l’ultimo anno di laurea con la doppia specializzazione in legge ed economia alla University of Western Australia; sta anche lavorando come analista aziendale per il gruppo multinazionale Rio Tinto nel settore delle risorse minerarie.
Ransom è diventata una dei più giovani presidenti di club nel 2012 alle redini del Rotary Club Crawley (Western Australia). Era diventata socia del club nel 2011, un anno dopo la sua fondazione con 20 soci. Oggi il club conta più di 100 soci che hanno abbracciato l’idea di un Rotary “diverso”, senza alcune delle formalità tipiche dei club più tradizionali, con un reclutamento intergenerazionale e una maggiore attenzione al volontariato.
Ransom ritiene che l’impegno rotariano allo sviluppo della leadership, la condivisione delle conoscenze e il dialogo intergenerazionale possano attrarre i giovani. I giovani professionisti, sostiene, hanno bisogno di sentirsi a proprio agio nell’ambiente del club: spesso l’eliminazione di alcune formalità contribuisce a migliorare il senso di appartenenza.
INSIEME NEL SERVIRE I soci del Rotary Club Duluth Superior Eco (Minnesota, USA) si riuniscono periodicamente per ripulire i corsi dei fiumi, i lati delle strade, i boschi o per affrontare altri progetti. Il coinvolgimento dei soci nelle attività di servizio contribuisce a rafforzare il senso di appartenenza e di impegno nel club.
Maggiori informazioni sulle iniziative dei club per crescere e meglio servire le comunità sono disponibili sul sito rotary.org.
CHI SIAMO E DOVE SIAMO
ROTARIANI PER AREA GEOGRAFICA
America Settentrionale e Caraibi
369.270
America Centrale e Meridionale
98.550
Asia settentrionale (compresi Giappone e Corea)
147.998
Australia, Filippine e Isole del Pacifico
62.191
Asia Meridionale e Sud-Orientale (compresa l’India)
176.474
Europa
318.416
Africa e Asia Sud-Occidentale
35.761FO
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1.208.660 ROTARIANI
7.589GRUPPI COMMUNITY ROTARY
532 DISTRETTI
34.644 ROTARY CLUB
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RESPONSABILIZZARE I GIOVANIPankaj Jethwani è stato presentato da un suo compagno di medicina al club Rotaract Caduceus (Mumbai, India) e ne è diventato socio, colpito dall’impegno verso il servire dimostrato dai Rotaractiani, per la maggior parte specializzandi nel settore medico. Nel Rotaract ha trovato lo strumento che gli avrebbe permesso di mettere le proprie competenze mediche al servizio degli altri.
Jethwani spiega che la maggior parte dell’attività del club, di cui è ora presidente, si occupa di fornire ai non abbienti servizi di assistenza sanitaria validi e a basso costo. Il club ha creato iniziative sostenibili, come alcune giornate per la salute nelle scuole durante le quali i Rotaractiani si sono accorti che 15 bambini su 100 soffrivano di problemi alla vista non diagnosticati.
Nella sola Mumbai, i problemi alla vista affliggono 75.000 bambini che sviluppano come conseguenza un’avversione alla scuola.
Per far fronte alla necessità di un programma di assistenza a basso costo è nato Vision Six by Six, vincitore nel 2013 del Premio Progetti Eccezionali Rotaract. I fondi raccolti tramite varie iniziative, pari a 15.500 di USD, hanno consentito al club di acquistare il materiale necessario, mentre la collaborazione con tre ospedali ha permesso di fornire esami della vista e interventi di chirurgia correttiva a più di 10.000 bambini.
Maggiori informazioni sui programmi del Rotary per studenti e giovani sono disponibili sul sito rotary.org.
Sono più di mezzo milione gli studenti e i giovani che hanno partecipato a migliorare le loro comunità tramite i programmi del Rotary. Pankaj Jethwani, indiano, con il suo club Rotaract ha avviato un progetto di valutazione e assistenza oftalmologica per migliaia di bambini delle scuole di quartieri svantaggiati.
ROTARACT5.820 club
133.860 Rotaractiani(18-30 anni)
INTERACT15.875 club
365.125 Interactiani(12-18 anni)
SCAMBIO GIOVANI8.000 studenti
di 67 Paesi(14-19 anni)
RYLAPiù di 25.000studenti e giovani
INSIEME PER FARE DEL BENEI soci del Club Interact presso il liceo Holy Spirit National High School di Quezon City (Filippine) lavano strumenti medici e dentistici. Rotariani e i Rotaractiani locali hanno affiancato il personale medico e infermieristico locale in un progetto di assistenza sanitaria che ha beneficiato 400 pazienti indigenti.
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36 ROTARY maggio 2014
“L’accesso a un’istruzione di qualità è un diritto per i bambini. Vision Six by Six dà a tutti la possibilità di eccellere a scuola”.
— Pankaj Jethwani
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“A parent or a child just hugs me, and they don’t want to let me go because I’ve been able to help. That’s what keeps me going back . . . I look at these situations and know I can do something to better their lives.”
— Cecil “Pancho” Padilla
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“Un genitore o un bambino mi abbraccia e non vuole lasciarmi andare perché sono riuscito a dare una mano. È questo che mi spinge a ritornare . . . Vedo queste persone e so di poter fare qualcosa per migliorare la loro vita”.
— Cecil “Pancho” Padilla
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38 ROTARY maggio 2014
Nel 2012/2013, 55 Rotariani e amici del Rotary sono stati ammessi alla Arch C. Klumph Society, la società che onora chi dona 250.000 di USD o più alla Fondazione Rotary. Oltre al sostegno finanziario, Rotariani come Cecil “Pancho” Padilla si sono contraddistinti per la loro partecipazione attiva ai progetti finanziati con le sovvenzioni del Rotary.
SOSTENERE L’OPERATO DEL ROTARYSpinto dal desiderio di aiutare gli altri, Cecil “Pancho” Padilla ha visitato più di 70 Paesi. Padilla, socio del Rotary Club Winters (California), ha partecipato a missioni mediche, aiutato a costruire ponti e strade, ristrutturato case e orfanotrofi, somministrato il vaccino antipolio ai bambini in Africa e contribuito alla ricostruzione nelle regioni della Louisiana distrutte dall’uragano Katrina.
Consulente presso l’azienda Pacific Gas and Electric, Padilla è esperto in diversi settori e parla perfettamente lo spagnolo. La sua prima esperienza con un progetto d’azione internazionale – la fondazione di un centro dentistico nella Baja California (Messico) – ha lasciato il segno: poter vedere il Rotary al lavoro, ricorda Padilla, l’ha trasformato in un autentico Rotariano.
Nonostante le sue innumerevoli esperienze internazionali di servizio, Padilla continua a essere attivo anche nella sua comunità come volontario rotariano presso la Croce Rossa, l’organizzazione Habitat for Humanity e un centro d’intervento anticrisi. Per il Rotary club ha sponsorizzato 23 nuovi soci.
Per il suo sostegno finanziario alla Fondazione Rotary Padilla è stato ammesso alla Arch C. Klumph Society nell’ottobre 2012.
SOSTENITORI AMMESSI ALLA ARCH C. KLUMPH SOCIETY NEL 2012/2013CIRCOLO DELLA FONDAZIONE (donazioni di 1 milione di USD e oltre)Yale e Barbara Jones
CIRCOLO DEGLI AMMINISTRATORI (donazioni di 250.000-499.999 di USD)Shoji AkutsuBadrinarayan BarwaleHenry Shun-Li Chang e Cathy Hsiang-Yueh Lin ChangTony Hung-Ming Chang e Julia Tai-Hua Chen ChangWayne e Bernice ChesleySweetme Shui-May Chou e Chu-Chen LinLaverna Dollimore† Toyoaki e Naomi FujibayashiEd Futa Rafael M. Garcia III e Minda A. GarciaJon B. e Linda GrantShuhei e Tamaki HottaJames F. e Susan M. HuntJennifer E. Jones e Nicholas C. KrayacichHarley e Mary† JordanSeiji e Nobuko KitaFloyd A. e Betty Lou LanciaJudy Huang e Nellie LinJohn e Jane MacKayPenny e Chris OfferKazuhiko OzawaCecil “Pancho” PadillaJim e Donna PhilipsCyrus S. PoonawallaJohn E. StewartBryn e Randy StylesOswaldo e Hisame TakataKenju e Kyoko† TakekoshiGlen A. e Sharon A. ThometEng-Rung “E.R.” Tsai e Sharon Mei-Shui Tsai Tseng
† DECEDUTO
IL VOSTRO SOSTEGNO PUÒ FARE LA DIFFERENZALe donazioni aiutano i Rotariani a svolgere un enorme gamma di progetti di servizio a livello locale e internazionale. Il vostro sostegno contribuisce ad allargare il raggio d’azione del Rotary. Donate oggi stesso.
(A destra) Le sovvenzioni del Rotary contribuiscono a sostenere il programma Heart to Heart, fondato dai Rotariani in India e Corea. Il programma fornisce interventi chirurgici per i bambini dell’India e del Pakistan affetti da cardiopatie congenite. Attività sostenibili come questa sono rese possibili dai sostenitori della Fondazione Rotary.
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FINANZE DEL ROTARYLe attività consolidate del Rotary includono quelle del Rotary International (RI), della Fondazione Rotary (FR) e di tutte le società sussidiarie di loro proprietà.
Il Rotary International è principalmente finanziato dalle quote sociali dei volontari che ne finanziano la missione: Servizio a favore del prossimo, promuovere l’integrità e avanzare la comprensione, la buona volontà e la pace nel mondo attraverso la connessione con leader, lo scambio di idee e l’azione.
La Fondazione Rotary, l’ente caritatevole del Rotary, è finanziata interamente dai contributi volontari di soci e amici del Rotary che ne sostengono la missione.
DONAZIONI: PRIMI 10 PAESI E AREE GEOGRAFICHETotale fondi raccolti nel 2012/2013 (inclusi flussi creditizi)* (valori in migliaia di USD)
DONAZIONI ANNUALI PER SOCIO ROTARY NEI PRIMI10 PAESI E AREE GEOGRAFICHE CON MAGGIORI DONAZIONI(durante il 2012/2013, in USD)
* Non include l’assegnazione di70 milioni di USD per l’eradicazione della polio ricevuti dalla Bill & Melinda Gates Foundation
CANADA
COREA
GIAPPONE
AUSTRALIATAIWAN
$205 $170 $168$137 $122
STATI UNITI
BRASILEGERMANIA
INDIAITALIA
$7.046TAIWAN
$5.507AUSTRALIA
$15.815GIAPPONE
$11.970COREA
$4.638ITALIA
$6.090GERMANIA
$11.602INDIA
$5.110BRASILE
$70.601*STATI UNITI
$8.229CANADA
PROSPETTO CONSOLIDATO DELLA SITUAZIONE PATRIMONIALE-FINANZIARIA Al 30 giugno (valori in migliaia di USD)
PATRIMONIO ATTIVO 2012/2013 2011/2012
Attività Liquidità e equivalenze $ 50.512 $ 54.891Credito, netto 44.301 8.811Investimenti 919.581 846.541Immobili e attrezzature, netto 39.741 36.094Altri assetti patrimoniali 37.942 35.609
TOTALE PATRIMONIO ATTIVO $ 1.092.077 $ 981.946
PASSIVITÀ E PATRIMONIO NETTO
Passività Assegnazioni accumulate $ 65.831 $ 57.187Contabilità fornitori, ratei e altri debiti 52.740 45.364Entrate differite 1.843 3.664Oneri previdenziali 10.672 16.970
Totale passività $ 131.086 $ 123.185
Patrimonio netto Non vincolato $ 654.563 $ 610.229Vincolo temporaneo 71.715 34.404Vincolo permanente 234.713 214.128
Totale patrimonio netto $ 960.991 $ 858.761
TOTALE PASSIVITÀ E PATRIMONIO $ 1.092.077 $ 981.946
$116$79 $76 $74 $70
40 ROTARY maggio 2014
COME VENGONO SPESE LE QUOTE SOCIALI?
CONTRIBUTI AL FONDO POLIOPLUS
CRESCITA STABILE DEL FONDO DI DOTAZIONE
$17,82PROGRAMMI E SERVIZI PER SOCI
$9,75IT, OPERAZIONI E AMMINISTRAZIONE
$9,58CORRISPONDENZE E COMUNICAZIONI
$4,83OPERAZIONI INTERNAZIONALI
$4,40GOVERNANCE E RAMO ESECUTIVO
$3,36FINANZE
$2,26HR, UFFICIO LEGALE E REVISIONE CONTABILE
QUOTE ANNUALI 2012/2013US$52,00
$7.046TAIWAN
PUNTI SALIENTIL’anno fiscale 2012/2013 è stato un buon anno per il Rotary che, con queste basi finanziarie molto solide, sarà in grado di continuare a fare del bene nel mondo. I contributi al Fondo annuale hanno stabilito un nuovo record, superando 115,1 milioni di USD. I donatori hanno donato un record di 20,4 milioni di USD al Fondo di dotazione.
PolioPlus ha ricevuto 23,6 milioni di USD da Rotariani e amici del Rotary, oltre a 69,6 milioni di USD dalla Bill & Melinda Gates Foundation.
Il Rotary si è anche preparato per il lancio globale del suo nuovo modello di sovvenzioni. Durante l’anno finale del piano pilota della Visione Futura, 100 distretti hanno partecipato a progetti finanziati con sovvenzioni distrettuali e sovvenzioni globali, per un totale di 26,4 milioni di USD.
Nota Bene: Le spese per le operazioni del RI sono finanziate principalmente dalle quote sociali e integrate dagli utili netti da investimento. Per informazioni dettagliate sulla situazione fiscale del Rotary per il 2012/2013, incluse spese sostenute per presidente, consiglieri e amministratori, e per i prospetti finanziari sottoposti a revisione contabile, fare riferimento alla pagina web www.rotary.org/it/financials.
PROSPETTO CONSOLIDATO ATTIVITÀ Fine anno del 30 giugno (valori in migliaia di USD)
ENTRATE 2012/2013 2011/2012
Contributi $ 234.196 $ 180.683Quote sociali 62.503 61.387Utile netto da investimenti 67.713 (21.353)Altre attività 27.658 27.887
TOTALE ENTRATE $ 392.070 $ 248.604
USCITE
Erogazioni per programmiProgrammi educativi $ 21.956 $ 22.169Programmi umanitari 50.901 55.187Programmi PolioPlus 76.059 105.001Sovvenzioni Rotary 26.439 19.490Altri programmi 1.154 2.192
Totale Uscite programmi $ 176.509 $ 204.039
Spese per sviluppo fondi $ 17.684 $ 18.254Amministrazione generale 4.651 5.143Spese operazioni RI 71.634 70.066Servizio RI e altre attività 25.660 25.827
TOTALE USCITE $ 296.138 $ 323.329
Variazioni patrimonio netto pre-variazioni previdenziali $ 95.932 $ (74.725)
Variazioni per oneri previdenziali 6.298 (10.460)
VARIAZIONI PATRIMONIO NETTO $ 102.230 $ (85.185)
Raggiunto un record di $20M
da Rotariani e amici del Rotary
dalla Bill & Melinda Gates Foundation
0
50
100
115Oltre
$115M
US$24M US$70M
2010/2011 $16M
2012/2013
2011/2012 $18M
FONDO ANNUALE RECORDUSD (milioni)
2012/ 2013
2011/ 2012
2010/ 2011
2009/ 2010
2008/ 2009
41 rapporto annuale segue >
INVESTIMENTI I mercati finanziari sono stati molto positivi per l’anno fiscale 2012/2013, generando consistenti utili per ciascuno dei fondi del Rotary. L’utile netto dagli investimenti della Fondazione Rotary è stato di 56,0 milioni di USD, mentre L’utile netto dagli investimenti del Rotary International è stato di 11,7 milioni di USD.
In conformità con le prassi della gestione prudente degli investimenti, entrambe le organizzazioni sono in possesso di un portfolio di investimenti diversificati che includono titoli azionari statunitensi e non statunitensi, titoli a reddito fisso globali e fondi hedge. La Fondazione, inoltre, investe in asset alternativi come immobili e capitale privato. I programmi di investimento del Rotary sono sottoposte alla supervisione della Commissione per gli investimenti della Fondazione composta da tre amministratori e sei professionisti rotariani esperti nel campo degli investimenti, e dalla Commissione Finanze del RI. Il Rotary dispone anche di un consulente indipendente sugli investimenti con il compito di fornire consulenza ad entrambe le organizzazioni e di monitorare gli investimenti del Rotary. Tutti i fondi del Rotary sono gestiti da manager professionisti e competenti.
Per ulteriori informazioni sugli investmenti del Rotary, inclusa la normativa e prestazioni degli investimenti, fare riferimento al sito www.rotary.org/it usando la parola di ricerca “investimenti”.
SPESE PER I PROGRAMMI SECONDO REGIONEIl Rotary finanzia una vasta gamma di attività (vedi Prospetto consolidato sulle attività, pagina 25, in alto) in every geographic region of the world. L’infografica (a destra) illustra il totale delle spese per queste attività secondo regione, incluse le sovvenzioni originali e quelle assegnate in base al nuovo modello di sovvenzioni della Fondazione Rotary.
AMERICA DEL NORD
$5.970
AMERICA CENTRALE E CARAIBI
$9.344
$19.299
UTILI DA INVESTIMENTO SU BASE ANNUALE
TOTALE SPESE PER I PROGRAMMI SECONDO REGIONE (valori in migliaia di USD)
0
0
2
2
4
4
6
6
8
8
10
10
12%
12%
20 anni
18 anni
20 anni
20 anni
10 anni
10 anni
10 anni
10 anni
5 anni
5 anni
5 anni
5 anni
3 anni
3 anni
3 anni
3 anni
1 anno
1 anno
1 anno
1 anno
FONDO ANNUALE
FONDO POLIOPLUS
FONDO DI DOTAZIONE
FONDO GENERALE RI
AMERICA DEL SUD 42 ROTARY maggio 2014
RATING DEL ROTARY Nel 2013, la Fondazione Rotary ha ottenuto il grado A+ dall’American Institute of Philanthropy, il rating massimo di quattro stelle da Charity Navigator e il pieno riconoscimento dalla Wise Giving Alliance del Better Business Bureau, in base ai risultati del’anno precedente. Nell’anno fiscale 2012/2013, solo il 2 percento delle spese della Fondazione sono state destinate alle spese amministrative e il 9 percento alla raccolta fondi. La Fondazione ha impiegato l’89 percento delle spese per i programmi, superando di gran lunga i benchmark che le organizzazioni dei servizi di valutazione indipendenti considerano una misura di alta efficienza.
$21.115
ASIA ORIENTALE E PACIFICO
RUSSIA GEORGIA E
COMMONWEALTH STATI
INDIPENDENTI
$699$9.687
EUROPA
$1.981
MEDIO ORIENTE E
NORDAFRICA
$50.340
SUDASIAAFRICA SUB-SAHARIANA
$58.074
SPESE DELLA FONDAZIONE ROTARY PER . . .
A+da American Institute of Philanthropy
Pieno riconoscimento da parte della Wise Giving Alliancedel Better Business Bureau
da Charity Navigator««««
Amministrazione 2%
Raccolta fondi 9%
Programmi
89%
43 rapporto annuale segue >
PresidenteSakuji Tanaka, Giappone
Presidente elettoRon D. Burton, USA
Vice-PresidenteKenneth M. Schuppert Jr., USA
CONSIGLIO CENTRALE DEL ROTARY INTERNATIONAL 2012/2013
La missione della Fondazione Rotary consiste nell’aiutare i Rotariani a promuovere la comprensione, la buona volontà e la pace nel mondo attraverso il miglioramento della salute, il sostegno all’istruzione e l’alleviamento della povertà.
La missione del Rotary International è di servire gli altri, promuovere l’integrità e propagare nel mondo la comprensione reciproca, la cooperazione e la pace attraverso il diffondersi di relazioni amichevoli fra persone esercitanti diverse attività economiche, professionali e di leadership nelle loro comunità.
TesoriereKenneth R. Boyd, USAElizabeth S. Demaray†, USA†Deceduta (25 gennaio 2013)
ConsiglieriJosé Antonio F. Antiório, BrasileAnn-Britt Åsebol, Svezia
John K. Best, USAJohn B. Boag, AustraliaYash Pal Das, IndiaJacques di Costanzo, FranciaAllan O. Jagger, InghilterraPaul Knyff, Paesi BassiTakeshi Matsumiya, GiapponeAnne L. Matthews, USA
Shekhar Mehta, IndiaJuin Park, CoreaGideon Peiper, IsraeleAndy Smallwood, USABryn Styles, Canada
Segretario generaleJohn Hewko, USA
44 ROTARY maggio 2014
CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DELLA FONDAZIONE ROTARY 2012/2013
PresidenteWilfrid J. Wilkinson, Canada
Presidente elettoDong Kurn (D.K.) Lee, Corea
Vice-presidenteStephen R. Brown, USA
AmministratoriAntonio Hallage, BrasileLynn A. Hammond, USAJackson San-Lien Hsieh, TaiwanJohn Kenny, ScoziaRay Klinginsmith, USAAshok M. Mahajan, India
Michael K. McGovern, USASamuel F. Owori, UgandaKazuhiko Ozawa, GiapponeIan H.S. Riseley, AustraliaJulio Sorjús, SpagnaStephanie A. Urchick, USA
Segretario generaleJohn Hewko, USA
Grazie a una sovvenzione globale, i Rotariani stanno allestendo impianti igienico-sanitari e condutture per l’acqua potabile nelle scuole di diversi villaggi maya del Guatemala; il progetto beneficerà oltre 10.000 bambini d’età scolare.
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INDICE
É sin troppo evidente la necessità del rinnovamento e dello
sviluppo qualitativo e quantitativo in qualsiasi forma asso-
ciativa: nel Rotary questa importanza assume carattere di
assoluta rilevanza.
Il vero patrimonio del Rotary non è costituito dalle risorse
economiche che, peraltro, nel tempo ha mostrato di sa-
per raccogliere e correttamente utilizzare, ma dalla forza
propulsiva dei suoi soci, chiamati ad essere artefici delle
idee e strumenti della loro realizzazione. Sono i soci, con
il proprio impegno civile e con le proprie professionalità
che rendono possibile tutto questo; ma, per essere efficaci
nella loro azione, essi devono essere sufficientemente in-
formati e formati.
Clifford Dochterman, Presidente Internazionale 92-93 del
RI, sosteneva che le idee rotariane soni i semi: essi hanno
bisogno di un buon terreno per svilupparsi (i soci), ma prin-
cipalmente di “cure e attenzioni” (verso i soci)
Cure e attenzioni a cominciare dalla fase iniziale, quella
della cooptazione e dell’ingresso, perché è quello il mo-
mento formativo più importante, quello della condivisione
delle grandi idealità alla base del nostro operare, senza
equivoci, evitando forzati autocompiacimenti ma anche
interpretazioni al limite della correttezza, così come il
possibile cristallizzarsi di pregiudizi e di una solo parziale
aderenza allo spirito e alla lettera delle nostre idealità.
Nessuna ragione di opportunità personale, d’impegno
temporale e professionale, di “lesa maestà” nei confronti
della storia personale di ciascuno di noi può giustificare
un comportamento “rilassato” o comunque non conforme
all’impegno assunto al momento della cooptazione.
I NUOVI SOCITRA IDENTITÁ E PREGIUDIZI
46 ROTARY maggio 2014
segue >
47 opinioni
Rotariani del Distretto 6440 hanno cammi-nato a piedi attraverso la foresta pluviale trasportando filtri per la potabilizzazione dell’acqua.
Li hanno consegnati e assemblati presso una sperduta comunità sul fiume, a Tatin, in Guatemala.
È stato detto, autorevolmente, che l’affiliazione è il punto
terminale di un percorso che tutti dobbiamo compiere. Nasce
dalla conoscenza e dalla consapevolezza dell’appartenenza a
un’Associazione fondata su forti valori per il conseguimento
degli ideali di pace e fratellanza universali. Si sviluppa nella
testimonianza di questa appartenenza. Si sostanzia nel sen-
tirsi parte di un processo. Si consolida nell’essere soggetto
attivo dello stesso.
Noi non apparteniamo a una semplice associazione benefica,
apparteniamo ad un’associazione che ha visto e vede nella
capacità di operare dei suoi soci il mezzo per dare un aiuto
al più debole, uno strumento finalizzato a determinare il mi-
glioramento di quell’epsilon infinitamente piccolo che fa la
differenza tra un mondo tragicamente chiuso su se stesso e
uno che, pur tra errori e omissioni, si impegna per creare una
realtà più giusta e più equa.
Vi deve essere chiara la percezione dell’appartenenza a un’as-
sociazione che, partendo da una forte radicazione sul territo-
rio, si riconnette in una trama estesa nel tempo e nello spazio,
che abbraccia città, regioni, distretti per costituire un unicum
a livello globale. Il Rotary International al di là di usi, costumi,
religioni, etnie, culture diverse è infatti capace di parlare la
stessa lingua e di coltivare gli stessi ideali integrando il locale
con il globale.
In questa realtà complessa, estesa in ogni parte del globo,
ogni socio rappresenta una risorsa unica e irripetibile, da tute-
lare e valorizzare. Ogni rotariano può e deve dare un suo con-
tributo, con le proprie specificità, con i propri connotati etici
e professionali, all’interno di quell’insieme di valori e idealità
che costituiscono l’asse portante ideologico e culturale del
nostro essere rotariani, sin dalla sua fondazione.
Se è poco credibile che in quel fatale 23 febbraio 1905 i
quattro amici fondatori (ricordiamolo: un ingegnere, un av-
vocato, un commerciante, un sarto; di religione protestante,
cattolica, ebrea) possano mai aver auto l’audacia di pensare
a una associazione diffusa sull’intero globo terrestre, così im-
portante da parlare con i “potenti” della terra; è però percepi-
bile che all’origine del loro agire ci fosse la consapevolezza di
una umanità isolata e sofferente, la necessità sentita di supe-
rare il proprio vivere quotidiano per rivolgersi anche agli altri.
48 ROTARY maggio 2014
OPINIONI
I primi quattro rotariani: Silvester Schiele, Paul P. Harris, Hiram Shorey, and Gustavus Loehr, scattata tra il 1905 e il 1912.
E già nella composizione di quella prima riunione ci sono gli
elementi caratterizzanti che costituiranno la struttura portan-
te del Rotary nei suoi valori di riferimento.
Professionalità diverse (su cui si fonda ancora oggi l’ordina-
mento organizzativo del sistema di cooptazione del Rotary);
aconfessionalità (che è punto di forza del Rotary per poter par-
lare a tutte le genti, indipendentemente dal credo religioso)
ancorché essa sia stata all’origine di incomprensioni, anche
gravi, all’interno del mondo cattolico dove l’above religions
venne interpretato come “indifferentismo religioso”; detto
per inciso e sottovoce: persino la preghiera del rotariano, a
cominciare dalla sua iniziale invocazione “Dio di tutti i popoli
della terra” sgombra il campo da ogni possibile equivoco di
specifico riferimento a “una” religione per assumere i conno-
tati di assoluta generalità, tant’è che essa può essere letta da
un ebreo, come da un cristiano, da un islamico, ….e, cosa
ancor più affascinante, da un laico;
apartiticità (che non significa apoliticità, perché il Rotary si
occupa e preoccupa della Polis, cioè della cosa pubblica, ma
senza una visione ideologizzata della stessa);
amicizia, quel rapporto particolare che si instaura tra persone
animate da uno stesso progetto di azione che diventa progetto
di vita (engage rotary – change lives, dice in nostro presidente
internazionale Ron Burton).
A ciò si aggiunse ben presto l’internazionalismo, cioè la ca-
pacità di guardare oltre il proprio cortile, di finalizzare ogni
azione in un’ottica più ampia.
Tornando alla fondazione, per due anni sembra non accadere
nulla; naturalmente è impressione del tutto errata... è la fase
di gestazione, ma anche di turbolenze, nel corso delle quali
si confrontano prospettive e idealità diverse, si consolidano
principi, valori, idealità.
Solo dopo il primo service a favore dei cittadini – i famosi ba-
gni pubblici a Chicago del 1907 - la filosofia rotariana prende
sostanza, entusiasma gli animi, e in un processo di celere
autogenerazione si moltiplicano le fondazioni di nuovi Rotary
Club. Solo alcuni numeri correlati ad altrettante date signi-
ficative: nel 1908 nasce il secondo club (RC S.Francisco), i
club diventano 15 nel 1910 (data di nascita dell’associazione
centrale dei Rotary Club); nel 2012, con la fondazione dei RC
di Winnipeg e di Londra, nasce anche il Rotary International.
Ma è nella Convention di Portland nel 1911 (cioè prima
ancora della nascita ufficiale del Rotary International) che
viene fissato quel principio “He profits most who serves best”
aggiornato nel 1950, nella Convention di Detroit, nel più
sintetico ed efficace “Service above self”, che costituisce il
fondamento dell’agire rotariano.
E il percorso si completa con la Convention di Edimburgo del
1921 in cui si definisce che “Obiettivo del Rotary è la Cultura
della Pace”.
Cultura della pace, da conseguire attraverso la realizzazione di
progetti pensati e realizzati dai componenti dell’Associazione
utilizzando le loro professionalità.
Questo perché non c’è possibilità di pace in un mondo che
– per cause certo non imputabili all’attuale generazione, o
almeno non esclusivamente, ma di cui i contemporanei deb-
bono farsi carico – veda l’uno affianco all’altro la ricchezza e
lo spreco dei pochi contro la fame e la disperazione dei molti;
non ci può essere pace in un mondo in cui c’è la consapevo-
lezza che la fame, l’ignoranza, le malattie, non sono l’effetto
di ineluttabili volontà superiori, ma il risultato di egoismi e di
vecchie politiche e decisioni; non ci può essere pace in un
mondo senza giustizia; non ci può essere pace in un mondo
senza cultura.
La cultura che genera la consapevolezza del proprio essere e
delle proprie radici, la cultura motore di ogni progresso socia-
le, tecnologico, economico. E il contributo del Rotary anche
sul piano squisitamente culturale è stato grande nel tempo;
direi tanto più grande quanto più gravi erano le situazioni
di crisi del mondo, anticipando concetti e valori tesi a dare
o restituire dignità e speranza a una umanità, disorientata,
scoraggiata, offesa nei suoi valori.
Al congresso dell’Avana nel 1940, nel pieno di una guerra
senza pietà e senza quartiere, i rotariani elaborano i concetti
fondamentali sulla dignità dell’Uomo e sulla sua libertà che
divennero poi gli elementi costitutivi della Dichiarazione dei
Diritti dell’Uomo (10 dicembre 1948); nel 1942 i rotariani
britannici organizzano un convegno, sotto la presidenza del
Presidente Internazionale Sidney, nel corso del quale vengono
49 opinioni
OPINIONI
segue >
evidenziati principi posti alla base della fondazione dell’U-
nesco. Per non parlare del notissimo contributo fornito dai
49 rotariani nel corso dei lavori per la definizione della boz-
za per le Nazioni Unite (essi ebbero il ruolo di consigliere
per le azioni di traduzione e di risoluzione delle questioni
nate tra i partecipanti).
Ecco perché, oggi più che mai, c’è bisogno di Rotary, di
un Rotary che si scrolli di dosso il timore di non essere
sufficientemente visibile, ma che affidi la propria visibilità
al proprio operare, esposto senza falsi controproducenti
pudori, di un Rotary a contatto con il sentire comune e
preoccupato dalle necessità primarie della gente.
In un mondo dominato dalla comunicazione il Rotary deve
informare e farlo al meglio, a cominciare dai soci, scrollan-
dosi di dosso ogni forma di minimalismo e di vittimismo e
ogni sottovalutazione del proprio impegno, con la consape-
volezza di chi sa utilizzare il proprio potere (inteso come
verbo, il poter fare) in contrapposizione al potere fine a se
stesso (inteso come sostantivo, il potere di ottenere qual-
cosa per sé e per i propri amici).
Sono passati tanti anni, sono stati commessi anche tanti
errori, ma valori e idealità restano fissi ed indiscussi, con
l’affermazione del principio “laico” che il lavoro dell’uomo
ha un valore etico che supera quello strettamente economi-
co, per assurgere a strumento di pacificazione nei confronti
dell’Umanità; si afferma il principio della disponibilità a
dare parte del proprio tempo, a mettere a disposizione la
propria professionalità e il proprio bagaglio culturale a chi
ne ha più bisogno in una visione integrata dei problemi,
avendo consapevolezza della loro dimensione e della loro
complessità, ma anche sapendo che il sogno del singolo è
destinato a restare tale se non supportato e correlato a tanti
altri o meglio ad una organizzazione capace di trasformare
in opere eccezionali le idee di uomini e donne normali.
Il principio riferito “al di là di ogni interesse personale” è
quel cardine inderogabile che fa la differenza. Il principio
“laico” dell’operare correttamente perché solo in questa
maniera è possibile trovare punti di incontro, di collabora-
zione per il bene comune, al di là di ogni possibile premio
50 ROTARY maggio 2014
OPINIONI
segue >
51 opinioni
Due ragazzi si bendano prima di scalare una parete artificiale, durante un weekend RYLA organizzato dal Distretto 6450 in Wi-sconsin, Stati Uniti d’America.
Più di 80 studenti hanno approfondito la conoscenza del Rotary International e han-no partecipato ad attività che per stimolare le capacità di team building e di problem solving, migliorando le proprie doti comu-nicative e di leadership.
52 ROTARY maggio 2014
terreno e ultraterreno, costituisce quella “purezza” di intenti
(uso una parola molto impegnativa) che, sola, ci consente
il superamento di ostacoli ideologici, religiosi e culturali. E
su questo punto non ci possono essere interpretazioni più o
meno interessate, né amichevoli cedimenti a possibili limitate
“libere uscite” dall’etica delle professioni.
Viste in quest’ottica anche le riunioni settimanali assumono
un preciso significato; lungi dal costituire momenti di esibi-
zione, esse hanno il senso di una conoscenza reciproca tra
i soci, con specifica attenzione ai caratteri professionali e
culturali di ciascuno, attraverso cui più facilmente dar luogo
alle sinergie necessarie per dar corpo ai nostri service. E non
sia di ostacolo, l’aspetto conviviale, purché esso sia contenuto
nei tempi e nelle quantità. Per troppo tempo (in Italia) abbia-
mo dato eccessivo rilievo all’aspetto del convivio, creando e
consolidando l’immagine del rotariano dedito ai piaceri della
tavola, immagine che appartiene da lungo tempo al passato
remoto (ammesso che sia mai stato reale!) ma che continua
a perseguitarci come una “damnatio memoriae”. E non la si
supera con campagne giornalistiche, della cui efficacia mi sia
consentito avere fondati dubbi. Dobbiamo comprendere inve-
ce che sono i nostri comportamenti lo strumento più efficace
di diffusione dell’idea rotariana sia a livello di singolo, con
il nostro agire quotidiano in maniera eticamente corretta nel
campo delle professioni e della cultura, sia a livello collettivo
e di Club con i nostri service.
Se solo fossimo in grado di mostrare con i nostri comporta-
menti lo spirito e le idealità rotariane che ci animano, senza
pretesa di essere eroi o santi, anzi con la piena consapevolez-
za dei nostri limiti, avremmo ampiamente raggiunto un primo
importante risultato riaffermando in maniera esemplare la
nostra volontà di cambiare il mondo. I nuovi soci, indipenden-
temente dall’età anagrafica, rappresentano nel Rotary quella
OPINIONI
Membri del Rotaract Club dell’Università di Findlay, Ohio, Stati Uniti d’America, par-tecipano alla Fiera del progetto “Uniendo America” di Antigua, Guatemala, e visita-no la “Clinica del Nino Sano”: una clinica pediatrica sostenuta dal Rotary Club Gua-temala Metropoli.
spinta vitale al rinnovamento, alla rigenerazione etica, profes-
sionale e culturale, che le giovani generazioni rappresentano
per l’umanità.
Dobbiamo essere orgogliosi dell’appartenenza a questa gran-
de Associazione, per quel che si è costruito nel passato, di
cui oggi ciascuno di noi gode gli effetti; ma dobbiamo esserlo
molto di più per il desiderio di corrispondere alle responsabi-
lità che l’appartenenza ci procura; il Rotary è in movimento
ed esso sarà quello che noi riusciremo a realizzare al di là di
errori e omissioni, che pure ci sono stati, ma che non hanno
scalfito la forza delle nostre idealità e della nostra capacità di
trasformare un sogno in realtà.
Questa non è retorica rotariana, ma essenza dell’essere rota-
riano, non è ripetizione rituale di concetti altre volte espressi,
ma sincera adesione e conferma a quei principi cui abbiamo
tentato di far riferimento in queste brevi note, è insomma il
richiamo a quella tensione morale che affronta i problemi e
che non cerca scuse, come quella bambina della favola da
me tante volte raccontata nel mio anno di servizio apicale,
che invece di disperarsi o attendere che altri facciano, fa quel
che può rigettando in mare le stelle marine spiaggiate dalla
tempesta, ben sapendo che non potrà salvarle tutte ma che,
comunque, il suo operare non sarà inutile. E operando in tal
modo segna la strada per tutti coloro che possono e vogliono
operare…
É questo il Rotary che vogliamo contribuire ad alimentare, è
questo il Rotary che parla e opera per la pace quando tutto
sembra andare in direzione opposta, è questo il Rotary che
guarda con fiducia e speranza alle nuove generazioni e che
le affianca nella loro difficile crescita, è questo il Rotary che
a fronte dei dubbi e delle indecisioni dell’Organizzazione
Mondiale della Sanità parte autonomamente con la campagna
Polioplus, forzando in tal modo la mano delle grandi organiz-
zazioni mondiali, è questo il Rotary che pensa, progetta, rea-
lizza e traccia la strada, cui dobbiamo fare riferimento e che
dobbiamo contribuire a rendere sempre più vero ed efficace.
E questo avverrà se noi, se ciascuno di noi lo vorrà.
OPINIONI
53 opinioni
Giambattista De tommasi
Campagne di vaccinazione del progetto PolioPlus, ideato dal Rotary per eradicare il virus della Poliomielite dal mondo.
INDICE
SPECIALEBAMBINIDI STRADAIDENTITÁ FUTURA
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SI
55 bambini di strada
SPECIALEBAMBINIChi sono? Una definizione classica li vorrebbe come quei bambini la cui quotidianità
si svolge principalmente tra le strade delle grandi città, al di fuori di una
famiglia o di una comunità pronta e capace di accudirla. Questa definizione,
purtroppo, è diventata stretta e sarebbe ipocrita pensare che i bambini che si
trovano a vagabondare per le vie delle città siano accomunati solo da un ab-
bandono familiare. Il fattore comune che in realtà li unisce è l’essere nessuno
davanti alla legge e il non avere futuro, tranne quello di cadere nel baratro
della violenza. Questi milioni di bambini costretti a far della strada il proprio
habitat di crescita provengono dal mercato degli schiavi, dallo sfruttamento
minorile, dalle segregazioni razziali e sociali, dal turismo sessuale e dall’e-
strema povertà ambientale che talvolta li rende merce di scambio.
Rappresentano sfaccettature e lati della stessa medaglia, la violenza. Una
violenza infame, perché perpetrata verso i componenti più deboli della so-
cietà, i bambini, i più indifesi. Una violenza che si fa scudo del benessere
acquisito per non mostrarsi per quella che è in realtà. Una violenza che disin-
tegra il futuro d’intere generazioni. Una violenza che troppo spesso tendiamo
a nascondere o a soffocare con mere distinzioni e terminologia tecnica per
evitare di confrontarci con la nostra coscienza. E allora i ragazzi delle fogne
di Bucarest non sono altro che dei giovani disadattati che sniffano colla, i
niños de rua di Rio non sono altro che delle gang di poco di buono pronte ad
aggredire i turisti indifesi, i bimbi di Korogocho non sono altro che bambini
abbandonati dalle famiglie, le bambine thailandesi delle vittime indifese dei
mercanti del sesso.
Di fronte a tutto questo le possibilità sono solo due: pensare che le cose non
si possano cambiare e legittimare così questo status oppure impegnarsi nel
proprio piccolo a fare qualcosa, qualunque cosa che possa donare un futuro
nuovo a questi bambini.
Il Rotary, da tempo, ha deciso di percorrere la seconda strada e in questo
dossier andremo a presentare dei “buoni esempi”. Non potrà mai essere un
dossier completo ed esaustivo di cosa, in tutto il mondo rotariano, si stia
facendo per cercare di arginare ed eliminare questa piaga che distrugge i
sogni di milioni di bambini, ma vuole essere un approfondimento su un tema
sempre attuale e importante per la società tutta. Il fil rouge sarà quindi l’in-
seguire la libertà perduta di questi bambini, la perdita dei sogni e del futuro
e l’adoperarsi di qualcuno per far sì che possano ritrovarli e costruirsi un
domani migliore.segue >
INDICE
56 ROTARY maggio 2014
SPECIALE
Tanti anni fa, era il 1999, a Buenos Aires, ho avuto il mio
primo contatto con i bambini di strada. Ero lì per una grande
Mostra di immagine sull’Italia. Il lavoro finiva la sera molto
tardi e di solito andavamo a cena con i colleghi verso mez-
zanotte. Una sera, un po’ stanca, decisi di non seguirli e mi
andai a comprare un panino in un drugstore dietro l’albergo.
Vidi un bambino che girovagava tra i banchi. Era evidente che
avesse fame così gli comprai un panino. Avrà avuto sei anni e
rimasi sorpresa che a quell’ora girasse da solo per la città. Gli
chiesi dove dormiva e mi portò davanti alla serranda chiusa
di un negozio. C’era un pezzo di cartone di una settantina di
centimetri e mi disse che lui dormiva lì. Con sgomento e senza
sapere che fare, realizzai che era un bambino di strada; nella
mia ignoranza pensavo che esistessero solo in Brasile. Cercai
in seguito di aiutarlo. Ma non c’erano possibilità: poiché non
aveva una registrazione anagrafica, semplicemente non esi-
steva. Solo se avesse compiuto un reato, il tribunale avrebbe
potuto affidarlo a una Casa Famiglia che oltre ad accoglierlo
gli avrebbe dato una identità.
Questa situazione riguarda tanti Paesi del mondo da quelli
dell’ex Unione Sovietica, all’Africa, all’Asia, all’America Lati-
na. Un immenso esercito di piccoli di cui non si sa nemmeno
il numero, Save the Children parla di 100 o 200 milioni ma
probabilmente sono molti di più, forse sono 500 milioni e
il loro numero cresce costantemente, anche secondo l’As-
sociazione evangelica “Arco Iris de la Esperanza” attiva ad
Haiti. Le caratteristiche sono sempre le stesse: bambini che
scelgono la strada a partire dai tre anni a seguito di morte dei
genitori, guerre o sconvolgimenti naturali, violenze e abusi in
famiglia. Chávez quando venne eletto Presidente del Vene-
zuela dichiarò che avrebbe messo fine al problema dei Niños
de la Calle e che se fosse rimasto anche un solo bambino di
strada in Venezuela, avrebbe cambiato nome. Poi non se ne
fece nulla e tutto continua come sempre.
Molti Paesi hanno strutture di governo che cercano di contra-
stare la situazione, fondamentalmente appoggiando le case
di accoglienza laiche o religiose, soprattutto cristiane oppure
gestite direttamente. Così fanno anche organizzazioni interna-
IL PROGETTOPRIMO INCONTRO
BAMBINI DI STRADA
57 bambini di strada
zionali come UNICEF, Save the Children, Action Aid, ecc. ma i
fondi sono sempre scarsi rispetto alla vastità del problema. In-
tervenire a monte è praticamente impossibile. Questi bambini
nascono in degradati nuclei famigliari, spesso monoparentali:
popolazioni, senza speranza e analfabete, che spinte dalla
miseria vanno ad affollare le periferie delle grandi città dei
Paesi dell’emisfero sud oppure villaggi africani devastati dalle
guerre tribali e serbatoio per il fenomeno dei bambini-soldato.
Le caratteristiche della vita dei bambini di strada sono sempre
le stesse, ovunque nel mondo: paura, fame, piccoli reati, la-
vori forzati, prostituzione autogestita per pedofili, attori di fil-
metti sadomaso hard che spesso si concludono con l’uccisio-
ne in diretta del protagonista. In molte città se ne incontrano
i cadaverini martoriati chiusi in sacche sportive gettate dietro
un cespuglio. In Oriente, poi, frequentemente, sono venduti
dalle famiglie ai bordelli per pedofili.
Mi colpì come un pugno nello stomaco il senso di totale im-
potenza di fronte a questo spaventoso dramma. Poi ho pen-
sato che forse il Rotary, con la sua forza, avrebbe potuto fare
molto. Un sogno tenuto per anni nel cassetto fino a quando
è arrivato Roberto Giua come Presidente del mio Club Roma
Cassia, nel 2009. Ha aderito al Progetto immediatamente e
con entusiasmo, insieme alla sua Laura, e tutti e tre insieme
abbiamo cominciato a lavorare senza più fermarci.
In questi anni abbiamo raccolto, unendo l’impegno del mio
Club Roma Cassia e quello dei tanti aderenti al Progetto,
circa 45.000 dollari e collaborato ad aiutare un migliaio di
bambini. Pochi rispetto al numero totale, ma per ognuno di
questi piccoli salvati c’è stato un ritorno alla vita. E questo
ben vale lo sforzo.
In ogni caso abbiamo avuto grandi appoggi esterni a comin-
ciare dall’allora Card. Bergoglio che, durante una missione di
Roberto Giua dedicata ai bambini di strada di Buenos Aires,
volle incontrare i componenti della delegazione rotariana e
scrisse una lettera di ringraziamento al Presidente Interna-
zionale, Kenny per l’impegno del Rotary a favore di questi
piccoli, e cosa non dire del generoso Rettore della Università
LUMSA, Prof. Giuseppe Dalla Torre. La Radio vaticana ha più
volte parlato di noi così come ha fatto l’amico Marcello Masi
direttore del TG2. Il rotariano Sergio La Via sponsorizza il
Progetto con il suo studio internazionale UNILEX e tormenta i
suoi amici per comprare generi di prima necessità per l’Ecua-
dor, mentre Piero Cacace e la PUER Onlus da lui fondata ci ha
messo a disposizione personale e un conto corrente per dona-
zioni deducibili, e infine il Gran Priore di Roma dell’Ordine di
Malta, vicino anch’esso ai piccoli di Encuentro.
Ma anche il nostro Distretto 2080 i cui Governatori dal 2009
ad oggi sono sempre stati sensibili al Progetto, cui sono state
dedicate due Commissioni Distrettuali, è stato poi inquadrato
come iniziativa di Interesse distrettuale e che ha anche bene-
ficiato di una Sovvenzione distrettuale per il restauro di una
Casa famiglia in Argentina, distrutta da un incendio. segue >
58 ROTARY maggio 2014
SPECIALE
Il PDG Luciano di Martino, dopo aver voluto controllare in loco
la struttura di accoglienza Encuentro del Vescovo Cob García,
ne è rimasto così colpito da donare, direttamente in Ecuador,
nuovi macchinari per i laboratori di falegnameria, sartoria e
meccanica.
Così anche tanta riconoscenza per le amiche del RC Pilar
Norte con cui è cominciato tutto, in particolare a Graciela
Oriol, ora Governatore del Distretto 4825, Monica Moretti,
Pilar Butterworth e Nora Barbaresi che si sono rimboccate le
maniche e non hanno avuto problemi a lavorare anche ma-
nualmente nelle Case Famiglia per le quali erano stati raccolti
i fondi. E un grazie al nostro Rotaract che si è prodigato per
noi. Tutto questo rientra in quello che Graciela Oriol chiama
la “magia del Rotary”. Avvicinare persone anche lontane
fisicamente ma vicine per comunanza di interessi fino a far
sorgere le amicizie.
Insomma, una storia di speranza nata a partire da tragiche
e dolorose situazioni ed efferati crimini compiuti su questi
“figli di un dio minore”, bambini che sopravvivono alla meno
peggio nella miseria e nella disperazione assolute, spesso dro-
gandosi con devastanti droghe da quattro soldi che bruciano
il cervello, per sopportare la durezza delle loro vite destinate
comunque a non superare quasi mai l’adolescenza.
Ma adesso nuove sfide ci attendono, anche in Italia.
Infatti anche da noi, vediamo le prime avvisaglie del fenome-
no: ogni anno scompaiono circa 1000 minori non accompa-
gnati che arrivano con i barconi alle nostre coste. Spesso van-
no a lavorare per 3 euro l’ora nei mercati generali, dormono
in strada, pare probabile anche che vadano ad alimentare il
mercato clandestino degli organi. Ci sono case famiglia che li
accolgono ma poi se ne vanno. Con l’aiuto di chi?
Prof.ssa Valeria Galletti
Past President RC Roma Cassia, Distretto 2080
Vicepresidente Comitato di Coordinamento
Progetto Bambini di strada
INDICE
La tavola con i primi frutti dell’orto
Bambini imparano un mestiere
Alcuni dei macchinari donati dal PDG Luciano di Martino
BAMBINI DI STRADA
59 bambini di strada
Era il 2009, e non avrei mai immaginato che nel giro di pochi
mesi la mia vita ed i miei interessi si sarebbero fortemente
indirizzati verso un tema tra i più crudi, forti e spaventosi che
riguardano l’umanità, quello dei bambini violati.
Mia figlia Marzia da anni, professionalmente come psicote-
rapeuta, cura gli esiti di maltrattamenti, abusi e violenza su
minori, e sulle loro madri, quindi ero già sensibile a questi
argomenti e l’incontro con Valeria Galletti nel 2009, l’anno
in cui ero il Presidente del RC Roma Cassia, è stato come un
seme che cadeva in un terreno già fertile.
Volevamo approfondire il tema, tentare di dimensionarlo, e so-
prattutto sensibilizzare il Rotary, le Istituzioni e le Associazio-
ni e siamo subito partiti con un primo Forum nel 2009, presso
la LUMSA, grazie alla totale disponibilità del Rettore Dalla
Torre, che si è poi ripetuta, consentendoci di replicare con
degli approfondimenti nel 2013 con il secondo Forum, con
un tentativo di analisi di quanto sviluppato nei territori dove
avevamo scelto di intervenire, Argentina, Ecuador ed Egitto.
Abbiamo sensibilizzato e coinvolto nel tempo ben 18 Club
di vari distretti, nel momento di maggior espansione, abbia-
mo avuto il riconoscimento di costituire una Commissione
Distrettuale per più anni, poi ci hanno identificati come Pro-
getto di interesse distrettuale e ancora con una Commissione
Distrettuale per le adozioni a distanza in Ecuador quest’anno,
grazie alla sensibilità del Governatore Poddighe, per uno degli
aspetti fondamentali in questo processo di intervento, quello
di portar via dalla strada i bambini e accoglierli in case fa-
miglia, anche con soluzioni di sostegno a distanza, una sorta
di “adozione” e dargli un nome, ove necessario e una prima
alfabetizzazione e istruzione.
Tanti gli interessi suscitati, dalle due uscite su TG2 Storie nel
2009 e nel 2013, la nascita dei due blog, con un totale di
oltre 17.450 accessi in 23 mesi dalla nascita, alla lettera di
condivisione del PI Tanaka, al riconoscimento dell’azione in
favore dell’infanzia del Presidente della Repubblica Italiana
con il conferimento di una medaglia, primo ed unico ricono-
scimento di questa natura avuto dal Rotary in Italia.
UNA LUCEA DISPETTO DI TUTTO
segue >
60 ROTARY maggio 2014
SPECIALE
Tutti questi sono segnali importanti di adesione e coinvolgi-
mento, ma che comunque sono ancora pochi, rispetto alla
dimensione del problema; ecco perché sono i benvenuti i
contributi di tutti, le domande, i chiarimenti dovuti per inter-
venire sul territorio dei tanti club che vogliono fare progetti,
ma ancora più importante è il tema connesso, quello della
schiavitù minorile. Esiste nel Rotary un modo di fare progetti
transnazionali, definiti RAG, che vedono la definizione di un
tema e l’aggregazione ad esso di singoli rotariani, per superare
i confini dei club e dei distretti e delle nazioni.
Il tema degli Shadow Children o bambini di strada è stret-
tamente connesso con quello della schiavitù minorile, che
poi altro non è se non un tragico esito del vivere in strada;
e cosa di peggio per un minore, oltre a essere solo ed ab-
bandonato, affamato e spesso malato, con una speranza di
vita media che non raggiunge neppure la maggiore età, se a
tutto questo si aggiunge anche lo stato di schiavitù? Abbiamo
pertanto con entusiasmo aderito a quello che viene chiamato
Rotarian Action Group Against Child Slavery, per diventare
un solo corpo e una sola anima nel tentativo di combattere
questa piaga dell’umanità, piaga che certamente, se non si
interverrà efficacemente da oggi in poi, potrà portare anche a
conseguenza che gli attori più attenti della politica mondiale
intravedono chiaramente: il Segretario di Stato americano
John Kerry, a ottobre ha dichiarato che il traffico umano e la
schiavitù possono avere degli importanti impatti sulla stessa
democrazia mondiale e Papa Francesco che ha voluto forte-
mente un Workshop sul tema “Trafficking In Human Beings:
Modern Slavery” lo ha stigmatizzato in modo inequivocabile,
costituendo a fine marzo una apposita Pontificia Commissione
per la tutela dei minori.
Nel 2013 abbiamo ritenuto di cooptare alcuni nomi come
membri onorari del Comitato di coordinamento della Commis-
sione: il Rettore della Lumsa Prof. Giuseppe Dalla Torre Del
Tempio di Sanguinetto, il PDG Prof. Luciano Di Martino, il
Direttore del TG2, Dr. Marcello Masi e il Gran Priore di Roma,
Fra’ Giacomo Dalla Torre del Tempio di Sanguinetto, Sovrano
Militare Ordine di Malta.
A novembre scorso infine vi è stato il riconoscimento
dell’importanza del tema, con l’invito a Laura Dryjanska
e al sottoscritto di partecipare come Observer prima e poi
come firmatari del “Final Statement” del Workshop in Va-
ticano. http://bambinidistrada.wordpress.com/2013/11/07/
rotarian-action-group-against-child-slavery-in-vaticano-rasse-
gna-stampa/
Bisogna tenere un livello molto alto di attenzione nei confronti
degli abusi sui minori, perché è riconosciuto che tale trauma
è difficilmente assorbibile e superabile, ma necessita di tanta
sensibilità, cure, psicoterapia e protezione, senza le quali da
adulti si riscontreranno purtroppo una grande percentuale di
donne che scivoleranno nella depressione, nella bassissima
autostima, per arrivare a scelte estreme, come la prostituzione
o il suicidio, e di ragazzi che potrebbero diventare a loro volta
degli abusanti.
Il futuro di tanti minori sarà dove e come il Rotary vorrà por-
tare questo importante progetto nel mondo. Noi ci crediamo.
Roberto Giua
Past President RC Roma Cassia
INDICE
BAMBINI DI STRADA
61 bambini di strada
AL PROGETTO SHADOW CHILDREN DA UNILEXIl progetto Shadow Children è stato sin dalla sua genesi, un progetto grandioso che guardava ben oltre il termine di un anno, normalmente dedicato ai progetti dei Club Rotary dai loro rispettivi Presidenti e giustamente molto ambizioso, perché enorme era il problema che si prometteva e si ripromette di cercare di risolvere e cioè quello di dare un futuro ai milioni di bambini abbandonati.In quei giorni si era tutti coscienti che se si voleva che effettivamente il progetto avesse successo, si sarebbe dovuto procedere a organizzare il suo divenire su basi solide e durature. In questo ambito nel corso del pri-mo anno di vita del progetto mi proposi, anche come allora Presidente della UNILEX (Associazione di Studi Legali Italiani), di studiare forme e modi per far sì che il progetto avesse il necessario supporto legale ed eco-nomico che gli facilitasse il raggiungimento dei suoi obiettivi. É stato così che la UNILEX ha deciso come prima cosa di donare al progetto il suo attuale logo, che ha acquistato dal suo creatore e appunto donato al Rotary Cassia, attuale proprietario.
Successivamente è stata promossa con successo la raccolta di fondi (grazie anche alle deduzioni fiscali rese possibili dalla fattiva collaborazione della ONLUS PUER, creatura del Dott. Piero Cacace anche lui socio del Rotary Cassia, organizzazione anch’essa impe-gnata da anni nel medesimo settore), soprattutto nei periodi di Natale, attraverso una forma particolare di sostegno a distanza. Infatti nel solco della migliore tra-dizione rotariana, che guarda soprattutto al risultato
pratico, la raccolta fondi è stata orientata su progetti definiti, dove a chi donava il suo contributo, veniva dato immediato riscontro circa il cosa si era effettiva-mente realizzato.
La UNILEX ha quindi contribuito attraverso la sua raccolta fondi al sostentamento di una comunità di ragazzi per il periodo di un anno, tempo necessario alla realizzazione di un orto per l’autosussistenza ali-mentare. Ha poi contribuito all’acquisto di scarpe per alcuni ragazzi che ne erano privi.
L’attività non si è fermata al contributo economico è stata creata una modulistica contrattuale che consen-tirà nel prossimo futuro di proporre alle aziende o a chi vorrà, di potersi fregiare del logo del progetto, dietro il versamento di un contributo detraibile/deducibile, finalizzato ovviamente alla realizzazione di altri e nuovi progetti specifici. La UNILEX è ovviamente molto grata a tutti coloro che si sono a vario titolo prodigati, per contribuire al progetto, che compie, senza che ce ne fossimo accorti, cinque anni. Rinnovando i migliori auguri a Shadow Children, Uni-lex si candida a dare il proprio contributo anche per le necessità future.
Sergio La Via Unilex
AUGURI
INDICE
62 ROTARY maggio 2014
SPECIALE
Nel corso dei suoi decenni di vita il Rotary ha dato origine ad
un’infinità di azioni benefiche che si sono per lo più esaurite
con la realizzazione dei progetti ideati dai vari Club. Alle volte,
però, da tali iniziative ne sorgono altre che hanno una propria
vita autonoma, durano per molto tempo e finiscono per incro-
ciare nuovamente il Rotary.
Una di queste è certamente l’iniziativa del Rotary Roma Nord
che nel 1991 decise di sovvenzionare il villaggio SOS di Ro-
ma, che aveva dato accoglienza ad alcuni bambini provenienti
dalle zone disastrate di Chernobyl. Insieme agli aiuti materiali
ci fu anche l’assistenza magnificamente prestata dai ragazzi
del Rotaract, da alcuni rotariani e da volontari delle parroc-
chie romane per tutte le attività svolte insieme a quei bambi-
ni. Tale iniziativa si esaurì dopo alcuni mesi ma lasciò intatta
la volontà e il desiderio di aiutare i bambini in difficoltà. Così
nacque l’Associazione di Volontariato Puer, su iniziativa di un
rotariano e dell’allora Direttore della Caritas romana, Don Lui-
gi Di Liegro. Da allora sono passati vent’anni e l’associazione,
diventata ONLUS ed ente morale, continua tuttora nella sua
attività, essendosi finora occupata di circa ottanta mila bam-
bini, per lo più provenienti da orfanotrofi o case famiglia, delle
zone contaminate di Chernobyl in Bielorussia, ma anche della
Moldavia, della Lituania e di altri Paesi. Ha fornito assistenza
medica a chi ne aveva bisogno, sia in patria, sia in Italia e
ha cercato di migliorare le loro condizioni di vita e, nei limiti
del possibile, di farli studiare e poi assisterli nell’inserimento
nella vita civile una volta usciti dalle strutture che li hanno
ospitati. Dopo il terremoto/tsunami di Fukushima, in Giappo-
ne, è stata chiamata dai giapponesi per occuparsi di alcuni
gruppi di bambini dei villaggi intorno alla centrale nucleare,
anch’essi con problemi di radiazioni.
Quando il Club di Roma Cassia è stato coinvolto nell’assisten-
za alimentare a distanza dei piccoli del Centro Encuentro di
Puyo, in Ecuador, è sembrato più che naturale che la PUER,
anch’essa originatasi da un’iniziativa Rotary e il cui scopo è di
dare una mano ai bambini in difficoltà in qualunque parte del
mondo, cercasse in qualche modo di aiutare. Ha così adottato
anche lei il progetto e messo a disposizione la propria orga-
nizzazione, curando la raccolta di fondi a proprio nome ma a
favore dell’iniziativa di Puyo, con il non trascurabile vantaggio
di fornire una certificazione che permetta ai donatori la dedu-
cibilità fiscale delle somme offerte.
In questo modo un’iniziativa, nata da un progetto Rotary, ha
finito per tornare a collaborare, dopo oltre venti anni, con lo
stesso Rotary.
Piero Cacace
PUER ONLUS
sponsor del Progetto Bambini di Strada
LA TESTIMONIANZAPUER ONLUS
INDICE
BAMBINI DI STRADA
63 bambini di strada
IL BENE DELL’ALTRO ATTRAVERSO UN PROGETTOChe il progetto “Bambini di strada” sia una iniziativa di grande rilievo umano e sociale è cosa verissima, e del tutto evidente. Il sostegno di vario genere dato a bambini abbandonati e facile preda delle più inumane sottrazioni – dalla ingenuità infranta nello sfrutta-mento sessuale alla depredazione di organi – è opera talmente meritoria, che non ha bisogno di argomen-tazioni di sostegno.
C’è un aspetto però che forse sfugge perché, come in ogni rapporto umano, anche in questo caso la partita non è a senso unico: chi dà, infatti, riceve pure.Che cosa si riceve in questa bella esperienza? Il recupero del senso e del valore della gratuità.
La nostra società ha perduto il senso della gratuità, del dono. Eppure la gratuità è iscritta nel patrimonio genetico dell’uomo, a cominciare dal fatto che la sua identità e la sua dignità sono date, sono “donate”, e l’uomo non è in grado di auto-forgiarsele; così pure la vita è un dono, l’amore è un dono. Costruita tutta sull’idea del profitto, questa società non riesce più a cogliere il grande valore, anche “economico”, della
gratuità, come forza di crescita delle relazioni interper-sonali e sociali, di miglioramento delle condizioni di vita, di effettivo perseguimento del bene comune. Lo smarrimento del senso del dono può essere anche una chiave di lettura di elementi che caratterizzano il no-stro tempo, come il riduttivismo che spesso circonda la considerazione del valore della vita o lo svilimento dell’amore, che autenticamente significa volere il bene dell’altro.
Dunque i bambini di strada restituiscono ai loro bene-fattori un valore che è essenziale per un nuovo uma-nesimo; che è collante necessario per tenere unita, nonostante le diversità, la società contemporanea.
Prof. Giuseppe Dalla Torre Del Tempio di Sanguinetto
Rettore della LUMSA
DONARE
INDICE
64 ROTARY maggio 2014
SPECIALE
BAMBINI DI STRADA
65 bambini di strada
La notte degli Oscar quest’anno ha voluto premiare la pelli-
cola “12 anni schiavo” di Steve McQueen. Il film racconta
la straordinaria storia di un uomo libero, Solomon Northup,
strappato dalla sua famiglia e reso schiavo in Louisiana, USA,
per oltre dieci anni. Il film inoltre fornisce esempi di traumi
fisici e psicologici sopportati da milioni di africani che furono
duramente sfruttati e ridotti in schiavitù durante 400 anni di
tratta degli schiavi attraverso l’Atlantico.
Il film finisce con la ricomposizione della vita di Solomon
Northup, ma tristemente, per milioni di vittime sotto il giogo
di una moderna schiavitù non è così e fallisce dal punto di
vista del non dimostrare che la schiavitù esiste ancora ed è in
crescita in ogni paese del mondo, dove una stima conservativa
riporta oltre 27 milioni di schiavi e la maggioranza di questi
sono minori.
Questi sfortunati sono forzati a lavorare in fabbriche, nei cam-
pi, in case, in ristoranti e nel mercato del sesso, dove sono
usati e abusati e, per le ragazze, ripetutamente vendute per
il mercato dello sfruttamento del corpo, dove sono passate di
mano in mano come una sigaretta condivisa … usata e quindi,
troppo spesso, schiacciata. Kofi Annan, il precedente Segre-
tario Generale dell’ONU dichiarò che “Non c’è responsabilità
più sacra di quella che il mondo ha verso i bambini. Non c’è
dovere più importante di garantire che siano rispettati i loro
diritti, che il loro benessere sia tutelato, che le loro vite siano
libere dalla paura e dal bisogno, che essi possano credere
nella pace”.
Oggi noi rotariani abbiamo una scelta sul tema della schiavi-
tù. Sta a noi decidere: arrenderci al fatto che lo sfruttamento
è un antico problema, che la natura umana non cambierà mai
e in ogni caso che la schiavitù è un problema per i Governi
e quindi non fare nulla. Oppure possiamo ricordare la “prova
delle quattro domande” degli obiettivi del Rotary e il Codice
della Policy del Rotary International in relazione ai diritti dei
minori e quindi fare il massimo per eradicare queste pratiche
malvage.
Edmund Burke disse: “Tutto ciò che è necessario per il trionfo
del male per un uomo giusto è di non fare nulla”. Noi rotariani
dobbiamo evitare questa trappola. Noi dobbiamo seguire il
consiglio del Past RI President Kalyan Banerjee, quando ci ri-
cordava pochi anni fa che “noi siamo nel Rotary per cambiare
il mondo- per quale altro motivo noi saremmo rotariani? Noi
non siamo qui per ascoltare i pessimisti, i profeti di sventure,
quelli che dicono che il mondo non può migliorare e quindi
perché sforzarsi per cambiarlo? Siamo qui perchè crediamo
nel cambiamento”.
Questo è uno dei motivi perché il Rotarian Action Group (RAG)
Against Child Slavery fu costituito. I nostri duplici obiettivi
sono: aumentare la consapevolezza dell’esistenza della schia-
vitù e intraprendere azioni dando supporto al lavoro delle
organizzazioni contro la schiavitù per proteggere i minori dalla
schiavitù e le sue conseguenze. Se noi rotariani possiamo rag-
giungere l’impossibile quasi eliminando la polio dalla faccia
della terra, certamente possiamo dare un contributo significa-
tivo anche alla radicazione della schiavitù.
Ognuno di noi ha una responsabilità per bloccare questo odio-
so crimine contro l’umanità una volta per tutte. Il primo passo
da fare è diventare membro del RAG Against Child Slavery. Se
pensi che tu sia troppo piccolo per avere un impatto, prova ad
andare a letto con una zanzara nella tua stanza! Ma la nostra
singola azione, quand’anche piccola, può essere ampliata se
coordinata con le azioni degli altri.
Una persona, saltando su e giù, non causa un terremoto, ma
se tutti saltiamo insieme, l’effetto potrebbe non essere indif-
ferente. Quindi, mettiamoci a saltare insieme come membri
del Rotarian Action Group Against Child Slavery e invadiamo
il mondo con il messaggio “ Aiutiamo a fermare la schiavitù”-
Per saperne di più della Schiavitù Moderna e Traffico Umano,
vi prego di contattare il nostro Coordinatore in Italia RAG,
Laura Dryjanska, il cui indirizzo mail è: [email protected]
Mark Little
Presidente RAG Against Child Slavery
RC di Norwich St Edmund
GRUPPO D’AZIONE ROTARIANAAGAINST CHILD SLAVERY
INDICE
66 ROTARY maggio 2014
SPECIALE
Shadow children, bambini di strada, bambini invisibili. Quan-
ti modi di parlare di una realtà immensa di solitudine, paure,
sofferenza, violenza. Le Nazioni Unite, L’UNICEF, Save the
Children, e tante altre organizzazioni internazionali non rie-
scono, neppure unendo le forze e le informazioni, a sapere
quanti sono questi bambini. Si parla di 150 milioni, solo per
quelli di strada. Si presume che 1,2 bilioni di persone sotto i
diciotto anni, quindi tecnicamente minori per la legge, siano
a rischio; gruppo di età, questo, che in certi paesi in via di
sviluppo rappresenta il 50% e più della popolazione. Rischio,
però, vuol dire solo una cosa: violenza. Violenza su se stessi,
violenza interpersonale della comunità o dei gruppi, violenza
collettiva della politica, della società e dell’economia, che
come tale si esprime sui bambini di strada.
Cosa dire, poi, di oltre 300.000 minori coinvolti in guerre in
tutte le parti del mondo?
È proprio in questo contesto che il Rotary cerca di intervenire,
dando il suo contributo attraverso progetti di servizio, iniziati-
ve di vario tipo e manifestazioni informative.
La mia esperienza al riguardo ha avuto inizio nel 2009,
in occasione del “I° Forum Bambini della Strada”. In tale
circostanza, in qualità di Governatore Distrettuale in carica,
ho avuto l’ opportunità di far partecipare il nostro Distretto
a una bella iniziativa in Argentina, promossa dal RC Roma
Cassia su indicazione del RC Pilar Norte, patrocinata da Papa
Francesco, allora Arcivescovo di Buenos Aires. Un progetto in
favore di una Hogar, ovvero una casa famiglia, consistente in
un contributo finalizzato all’acquisto di materiale informatico
didattico.
In quello stesso anno proposi a tutti i club del nostro Distretto
di organizzare, in occasione della mia visita ufficiale al Club
da DG, delle riunioni conviviali non dispendiose e di versare
quanto veniva risparmiato in un fondo particolare, per la
realizzazione di Progetti in favore dei bambini ombra o, co-
munque, bisognosi di aiuti particolari. Con la collaborazione
di cari amici rotariani del nostro Distretto, inoltre, ho potuto
portare alla stampa un libro di culinaria, “Con il cuore a ta-
vola”, contenente le ricette datemi dai club di Roma, Lazio
SERVIZIO ROTARIANOATTRAVERSO I CONTINENTI
BAMBINI DI STRADA
67 bambini di strada
e Sardegna. Il ricavato delle offerte ottenute dalla distribu-
zione del libro ha incrementato il fondo che ha permesso di
concretizzare una serie di progetti in favore di “ Bambini di
strada” tuttora in atto. Di alcuni di questi, vi espongo ora i
dati salienti.
Prima, però, mi pare importante spiegare per brevi linee al-
cuni principi che hanno guidato la scelta dei vari progetti di
volta in volta selezionati e portati a termine o in corso d’opera.
Nel realizzare progetti di servizio, infatti, ovunque, ma soprat-
tutto in Paesi in via di sviluppo, è bene partire da una attenta
valutazione anche in loco sia della necessità e fattibilità della
iniziativa che dell’affidabilità dei partner da aiutare, per non
rischiare di investire in una impresa fallimentare e senza fu-
turo. Questo rischio viene evitato con il coinvolgimento attivo
dei Rotary Club locali. Personalmente, mi sono rivolto a tanti
amici e in particolare a Valeria e a Roberto che mi hanno
parlato della cittadina di Pujo. Confesso, che pur essendo
andato più volte in Ecuador, non sapevo dove essa fosse. Sono
tornato, quindi, a Quito, dove ho alcuni cari amici rotariani
conosciuti grazie al Programma Scambio Giovani, in primis
Rolf e Toni Andreetti, ai quali ho chiesto di mettermi in con-
tatto con il RC di Pujo. Ho avuto in tal modo l’opportunità di
conoscere la Presidente e alcuni soci di questo Club, i quali,
nonostante l’incontro non fosse stato programmato, mi hanno
ricevuto con squisita cortesia, si sono prontamente dichiarati
disponibili a collaborare e mi hanno messo in contatto con il
vescovo, amico di Valeria e Roberto, Mons. Rafael Cob Garcia.
Ho trovato in lui una persona eccezionale che prontamente mi
ha accompagnato dalla responsabile del progetto, suor Maria
Rosario. Mi sono subito reso conto che il progetto del “Centro
Encuentro” era una “macchina” perfetta e organizzata in mo-
do eccellente. Peraltro, Roberto mi aveva chiesto di verificare
la fattibilità di un progetto “agricolo” del RC Roma Cassia, poi
realizzato con successo: donare al centro un orto, per poter
insegnare l’agricoltura ai ragazzi e per produrre alimenti per
la scuola.
Oltre alla scuola classica tradizionale, nel centro esistono
dei laboratori per la formazione di falegnami, fabbri, sarti.
Si producono mobili, sedie, cancellate, vestiti, ecc., sia per
attrezzare la scuola e il Centro che per vendita. Quando siamo
arrivati a Pujo, io e Rolf siamo stati accolti in maniera affet-
tuosa, spontanea e informale. È stata organizzata una festa
di benvenuto alla quale hanno partecipato anche SE Mons.
Cob Garcia e i rappresentanti del RC di Pujo, nel corso della
quale i bambini e le bambine della comunità hanno eseguito
una danza in onore degli ospiti, con i costumi dell’amazzonia.
Molti bambini ospitati nel Centro, infatti, vengono dall’Amaz-
zonia. Si è deciso di dare un contributo, secondo lo spirito che
guida il nostro progetto, cioè, “insegniamogli a pescare”. In
particolare, sono state donate due macchine per cucire, una
macchina per fare le asole dei bottoni su tessuti robusti e una
sega elettrica. Parlando con Suor Rosario, abbiamo realizzato
che le insegnanti del laboratorio di cucito avevano problemi
per approvvigionarsi di materie prime. Grazie ad una rotariana
socia del RC di Quito, proprietaria di una fabbrica di tessuti,
Dona Marieta Espinosa De Moreno, abbiamo potuto integrare
il contributo con una grande quantità di scampoli di tessuti,
che sono risultati molto utili al laboratorio di cucito di Pujo.
Ma non ci stiamo dedicando solo a Paesi in via di sviluppo.
In Europa, la nostra attenzione è focalizzata sui bambini an-
che della Polonia e della Moldova. In Polonia, grazie a Laura
Dryjanska, che è polacca, a un amico italiano che vive in segue >
68 ROTARY maggio 2014
SPECIALE
Polonia ed è socio di un RC di Varsavia, Massimo Merighi e
sua moglie Elena e a un’altra gentile signora polacca moglie
di un caro amico maestro di conservatorio in Italia, Agniezska
Zielonka Gasbarroni, ho contattato il Rotary Club di Rzeszov.
Il delegato del presidente di questo Club, un collega primario
internista, Maciek Sieklucki, mi ha portato a visitare una cit-
tadina al confine con la repubblica Ceca, Cieszyn. In questa
zona di frontiera, quando il comunismo è stato abolito, la
popolazione rurale si è trovata in grave difficoltà economica
e socio-organizzativa. Di tale drammatica situazione hanno
fatto le spese soprattutto i figli più giovani dei vecchi conta-
dini, in favore dei quali una associazione senza fini di lucro
locale, la “Associazione Stanislaw Brzozowskig” ha messo in
opera un progetto, con un doposcuola sulla frontiera intitolato
“LA POVERTA’ NON È EREDITARIA”. Lo scopo è quello di
educare i ragazzi a uscire dalla povertà attraverso lo studio,
la conoscenza dei buoni principi morali, la collaborazione e
il lavoro. É un progetto molto bello al quale abbiamo dato un
contributo acquistando per il doposcuola, due computer, due
calcio-balilla e dei banchi scolastici.
Nel prossimo mese di maggio, infine, in occasione di un mio
viaggio in Brasile, verranno concretizzati altri due progetti.
Uno a Recife, con la collaborazione del PDG Leandro Araujo
e del RC Recife, in favore di una locale Onlus che ha cura
dei neonati abbandonati. L’altro a Rio de Janeiro, in collabo-
razione con Beth Tayar Presidente del RC Rio de Janeiro Rio
Comprido e del suo Club, esso pure in favore dei ragazzi della
strada della Favela Santa Teresa, visitata anche dal santo Pa-
dre Francesco lo scorso anno.
Una serie di iniziative di servizio mirate ad aiutare in maniera
costruttiva e formativa una così numerosa minoranza di ra-
gazzi che vivono una realtà terribile. Una realtà dalla quale,
nonostante gli aiuti, spesso non è facile uscire per inserirsi in
una “normalità” che, seppure più confortevole, comporta il
rispetto di regole difficili da osservare perchè inesistenti nel
violento mondo della strada nel quale i ragazzi erano costretti
a vivere.
In conclusione, “working to progress”, cioè continuare a ser-
vire con costanza e operosa dedizione anche e soprattutto nei
momenti di maggiore difficoltà, per migliorare sempre più la
qualità dei progetti che si vogliono realizzare.
PDG Luciano di Martino
Vicepresidente EEMA 2012/14
INDICE
Una povera casa, per ospitare provvisoriamente i piccoli la notte
BAMBINI DI STRADA
69 bambini di strada
Tutte le mattine, quando l’alba cede il passo al sole mattutino
o alla pioggia tropicale che inzuppa la terra di questa regione
amazzonica equatoriale, si presenta alla porta di Encuentro
una lunga fila di bambini, bambine e adolescenti, insieme
a qualche ragazzo un po’ più grandicello: hanno percorso
un lungo tratto a piedi dalle baracche di legno, alla periferia
di Puyo, o dalle stanzette in affitto, dove hanno trascorso la
notte, pressati come sardine. Si tratta sempre di dimore tem-
poranee da cui spesso si devono allontanare perché non ce la
facciamo a pagare l’affitto.
E questi ragazzini arrivano con lo zainetto in spalla pieno
soprattutto di speranza perché sanno che il Progetto Encuen-
tro li libererà, magari solo per un giorno, dal dramma della
violenza che pesa sulle loro giovani vite. Encuentro è la loro
famiglia dove trovano l’affetto e l’attenzione che altrove non
riceveranno mai, trovano un cibo caldo preparato con amore
che riempirà i loro stomaci vuoti visto che non c’é nessuno
che gli dia una colazione e forse non hanno neppure trovato
un pugno di riso prima di andare a dormire. Magari è anche
per questo che sperano che la notte passi presto e tornare a
Encuentro.
Encuentro è lo spazio che redime, insegna ed educa: scuola,
famiglia e laboratorio dove più di dieci anni fa la Chiesa ha
creato questo spazio di accoglienza per bambini e adolescenti
a rischio, impegnandosi in un compito meraviglioso di carità
per proteggere e liberare i più vulnerabili della nostra società
dal mondo della droga, della prostituzione e della violenza.
Bambini privi di protezione, bambini privi di istruzione, facile
preda dei tentacoli del male organizzato.
Ma come riusciamo a portare avanti questo Progetto? Solo
attraverso l’amore che redime e libera. Un gruppetto di reli-
giose: le suore Maestre domenicane dirigono e amministrano
questo Progetto con l’aiuto di un gruppo di insegnanti e per-
sonale volontario. Tutti insieme cercano, giorno dopo giorno,
attraverso una mistica del lavoro coordinato, di dare risposte
alla sfida per redimere e liberare queste giovani vite dall’infer-
no che spesso si portano dentro, illuminando l’oscurità con la
luce della speranza.
Encuentro si occupa di 140 bambini che arrivano tutte le
mattine e se ne vanno tutte le sera con il loro zainetto pieno
di rinnovato desiderio di vivere per lottare e vincere.
Encuentro è sicuramente sostenuto dalla Fede in quel Dio,
padre provvidente, che si manifesta in tante mani solidali che
ci porgono la loro collaborazione. Perciò, attraverso queste
poche righe, desidero rivolgere il mio ringraziamento a Dio e a
tutti voi. Che le parole di Gesù in cui crediamo, si avverino an-
che per voi tutti: “Ogni cosa che avrete fatto per uno di questi
miei fratelli più piccoli, lo avete fatto anche a me.”
Che Dio ve ne renda merito.
S.E. Vescovo Mons. Cob Garcìa
Fondatore di ENCUENTRO a Puyo, Ecuador
ENCUENTROUN LUOGO CHE REDIME E ACCOMPAGNA
INDICE
Mons. Cob Garcìa, con Valeria Galletti e Roberto Giuia
70 ROTARY maggio 2014
SPECIALE
Nonostante molti psicologi, sociologi e antropologi abbiano
dedicato anni di studio ad analizzare i fenomeni dei bambini
di strada e della schiavitù minorile in vari contesti, è difficile
avere un quadro completo della situazione.
Dal punto di vista metodologico, non esiste una fonte affi-
dabile d’informazione. La prassi di intervistare o osservare i
bambini stessi è già estremamente difficile in se, anche ove
possibile, ed è abbastanza probabile che il ricercatore regi-
strerà le non-verità presentate da abili “attori” il cui scopo
è la sopravvivenza. Come sintetizzato da Lewis Aptekar, pre-
sentare informazioni su se stessi fa parte delle loro capacità
che, come quelle degli artisti nomadi, si basa sulla capacità
di manipolare il proprio pubblico. Manipolare l’informazione è
una funzione psicologica che permette ai bambini di strada di
colpire la società che li aveva respinti, mantenendo segreta la
loro vita. Spesso infatti i bambini di strada sviluppano un mo-
do tutto loro di comunicare (verbale e non), che generalmente
risulta tanto più articolato quanto più la popolazione locale è
ostile a loro. Un altro modo per “studiare” i bambini di strada
sono i test standardizzati la cui somministrazione presenta
però un grosso problema. Visto che la corretta interpretazione
dei test dipende anche dall’età dei bambini, tale interpreta-
zione è fortemente compromessa dal fatto che normalmente i
bambini di strada non esistono nei registri anagrafici e quindi
non possiamo, soprattutto sul campo, accertare la loro età.
Secondo Plan International, ogni anno 51 milioni di bambini
nel mondo non sono registrati anagraficamente. Considerando
la cronica malnutrizione, gli esiti da abbandono, violenza etc.
le caratteristiche fisiche di un bambino possono confondere
l’età, anche perché tendenzialmente i bambini dichiarano di
essere più piccoli, sapendo che in questo modo hanno più
probabilità di ottenere attenzioni e un gesto di carità o di
sfuggire alle leggi.
Ovviamente i bambini di strada generalmente non sanno ne
leggere né scrivere, cosa che ulteriormente limita la quantità
degli elementi psicodiagnostici da poter utilizzare.
Per quanto riguarda gli strumenti di ricerca etnografici come
l’osservazione, è difficile raggiungere la copertura necessaria
per quanto riguarda il tempo e lo spazio. Ad esempio, nella
stessa città di Rio de Janeiro, la tipologia dei bambini di
strada cambia drasticamente tra il giorno e la notte. Lusk ha
notato che durante il giorno la maggioranza dei bambini sono
maschi dedicati a lustrare scarpe, piccole vendite e lavaggio
delle macchine, mentre durante la notte aumenta la percen-
tuale delle femmine e ragazzi più grandi, con un contesto
sociale diverso.
Osservare i bambini in riformatori o nelle strutture di acco-
glienza, governative e non, restringe il campione soltanto a
quei bambini che accedono a tali strutture, che non sono mai
tutti e sono tra i più fortunati. Per l’ultimo, gli aspetti etici,
principalmente per le culture anglosassoni, dello studio dei
bambini di strada non permettono al ricercatore di analizzarli
come formiche nel loro habitat naturale, anche se spesso
così definiti dalla popolazione locale, quasi una loro rappre-
sentazione sociale trasversale, come “scarafaggi, ratti, ladri,
drogati o baby-prostituti”. Sì, vogliamo dire prostituti, perché
questo è il “mestiere” che più viene adottato da maschi e
femmine, indifferentemente, per sopravvivere, per esistere,
per vendicarsi della società che li tiene ai margini, magari
consapevolmente infettando di mille malattie i propri “clien-
ti”. “Bambini” che innocenti non sono mai stati, per la loro
storia e mai lo saranno, per il loro futuro, negato.
Laura Dryjanska
PhD, La Sapienza, Roma
Facoltà di Medicina e Psicologia
CONSIDERAZIONI METODOLOGICHESTUDIARE I “PROFILI” DEI BAMBINI DI STRADA
INDICE
BAMBINI DI STRADA
71 bambini di strada
Provo e riprovo a riflettere sulle tante forme di violenza fatte ai
bambini per vedere quale può essere quella che incide più nel
profondo della loro essenza; e per vedere se è possibile porre
un qualche serio rimedio in tempi ragionevolmente rapidi.
Le tante analisi e ricerche su questo fenomeno dilagante mi
indirizzano su un ambito ben preciso, dove le responsabilità
degli adulti, siano esse caratterizzate da azioni o da omissioni,
sono grandi e nel quale un intervento correttivo è possibile,
ma solo con un loro atto di grande intelligenza e di umiltà.
L’ambito più importante e subdolo delle violenze sui bambini,
a mio avviso, riguarda i tanti condizionamenti che sulla mente
dei piccoli oggi esercita il mondo dei media. 31.500: è questo
il numero di spot pubblicitari che mediamente un bambino
guarda in un anno attraverso la televisione. La media è dun-
que di 90 spot commerciali al giorno, un numero superiore,
probabilmente, ai gesti di affetto che un genitore può mani-
festare a suo figlio durante la giornata. Il “cliente bambino
over3”. Esiste un florido mercato pubblicitario per questo
particolare cliente. Secondo l’International Clearinghouse
dell’UNESCO, soltanto negli USA le aziende spendono ogni
anno 12 miliardi di dollari per il marketing dedicato all’infan-
zia. I bambini americani riescono ad influenzare la spesa dei
genitori per 500 miliardi di dollari. Programmi particolari di
condizionamento sono dedicati al “cliente bambino under 3”,
con precise combinazioni di suoni e immagini. Siamo, cioè, di
fronte a un fenomeno di condizionamento della comunicazio-
ne televisiva di portata molto vasta, spesso molto aggressiva,
che punta a formare e orientare in maniera incisiva la menta-
lità e gli interessi dei giovani, con il comportamento passivo
dei genitori, prima ancora dell’intervento della scuola. È il
mondo della cosiddetta pre-school television. Dobbiamo allora
domandarci: quale rapporto deve esserci fra questo mondo
televisivo e il sistema educativo? Chi deve arrivare prima: il
condizionamento commerciale o l’orientamento educativo
della famiglia e della scuola ? Quali responsabilità deve essere
esercitata dagli adulti per porre un limite a questa sottile vio-
lenza e salvaguardare la dignità e l’identità dei bimbi?
SONO SOLO BAMBINILA VIOLENZA SOTTILE DEL MONDO DEI MEDIA
segue >
72 ROTARY maggio 2014
SPECIALE
La comunicazione televisiva commerciale non è che un aspet-
to dei tanti condizionamenti aggressivi a cui è sottoposto un
bimbo nella nuova situazione che si è venuta a creare negli
ultimi anni con lo sviluppo delle tecnologie informatiche (e
siamo solo all’inizio di un percorso) le quali hanno costruito
quello che viene ormai comunemente chiamato il mondo della
“mediasfera”, di cui sono sempre più protagonisti soprattutto
i giovani.
I bambini iniziano a navigare in età sempre più giovane. Se-
condo gli analisti, quest’età è, in media, intorno ai sette-otto
anni: siamo di fronte a una media e ciò significa che tale
navigazione spesso inizia anche molto prima. È sufficiente,
ad esempio, visitare i siti Internet dedicati all’offerta dei gio-
chi digitali per i bimbi di età compresa tra i due e i sei anni
per avere un’idea della varietà e quantità davvero notevole di
stimoli e sollecitazioni che i tanti prodotti esercitano a favore
del loro coinvolgimento nella mondo digitale. Vi si trova ogni
tipologia di gioco collegata alle più diverse finalità: giochi
per stimolare l’azione o la fantasia, giochi per far acquisire
le abilità, per educare, per informare (il brain training in ver-
sione junior). Perciò giochi con cui un bimbo può imparare
le parole ed i numeri, visitare uno zoo virtuale o compiere un
viaggio virtuale in aereo, può ascoltare una fiaba, colorare i
cartoni, imparare insieme a batman a entrare in Internet (dai
videogiochi ai minicomputer). Tutto questo si trova sui tablet,
su ipad e smartphone, ADSL e Internet mobile, touchscreen
e app, oltre che sul normale computer da tavolo, vale a dire
su una strumentazione che sempre più spesso i genitori non
hanno esitazione a regalare anche ai più piccini (con l’aiuto
del genitore già a 18 mesi un bimbo impara ad utilizzare
facilmente un tablet). È in questa realtà sociale della “me-
diasfera” che i bambini digitali di oggi (la cosiddetta terza
generazione digitale) si muovono a loro agio con una grande
precocità, formando il loro patrimonio conoscitivo e culturale
ed acquisendo le loro abilità pratiche che sopravanzano quelle
dei genitori, incidendo fortemente sulla loro azione educativa
e anticipando quella successiva della scuola. Ma i rischi di
BAMBINI DI STRADA
73 bambini di strada
condizionamento del loro modo di pensare e i pericoli per il
loro sistema di relazioni sociali sono altissimi (non ci sono
soltanto quelli legati all’incitazione alla violenza o gli abusi
sessuali); si tratta di rischi tali che la Commissione Europea,
dopo aver messo a punto alcuni programmi tra cui quello
specifico relativo a Internet Sicuro (Safer Internet) ha sentito
il dovere di chiamare alla collaborazione i maggiori provider
europei i quali hanno formato dal 2011 la cosiddetta CEO Co-
alition, un’alleanza tra produttori (le Top Tech & Media Com-
panies) che si è impegnata nella salvaguardia dei piccoli. Il
principio fondamentale che ispira queste azioni, ribadito dagli
Amministratori delegati delle imprese di settore, è molto sem-
plice: quando si tratta dei problemi riguardanti i bambini, ciò
che conta deve essere la cooperazione, non la concorrenza. A
questo va aggiunto l’impegno congiunto, delle Autorità euro-
pee e delle imprese, ad aiutare in ogni modo i genitori e gli
insegnanti nella loro azione di orientamento e di educazione.
Nel 2005 il prof. Suterland dell’università di Londra fece una
sfida e invitò i suoi studenti della facoltà di lettere a ridurre
il grande romanzo di Joyce, l’Ulisse, in 160 battute, che è la
capacità di un messaggio sms. È la sua lunghezza minima.
Questa sfida, annunciata su Internet, ha dato vita a un gioco
molto alla moda che coinvolge giovani in tutto il mondo: il
gioco del “pensiero corto”. È il gioco di ridurre nello spazio
di un messaggio sms i grandi romanzi e le grandi opere di
pensiero; da “Moby Dick” di Melville a “Il Capitale” di Carlo
Marx. Il successo di questo esperimento è stato possibile,
hanno commentato in Francia, perché il nostro pensiero è
ormai diventato debole; e dopo essere diventato debole ora
diventa anche corto. Il pensiero corto, dicono alcuni studiosi
(es. il francese Michaud), prevale perché noi viviamo in un
mondo sincopato che vive con gli spot, gli zapping, le email,
i video clip, il chat telematico, i cartelloni pubblicitari ed,
appunto i messaggi SMS. Con questi strumenti tutto viene
ridotto a qualcosa di breve: un grande avvenimento, una
grande cultura sono come spezzettati e il giovane, viaggiatore
moderno, passa da una cosa all’altra vedendo e conoscendo
tutto in breve, con l’illusione di aver compreso tutto. Il suo
linguaggio breve, riflette il suo pensiero corto che, in questo
mondo così organizzato, è l’unico contatto con la realtà. Il
pensiero corto prova a semplificare la complessità, respinge
ogni visione sistemica; si illude di conoscere il mondo ma in
realtà non lo conosce affatto. Questo è il tipo di cultura che,
soprattutto nel mondo occidentale, stanno vivendo sempre di
più i giovani del nostro tempo.
Non vi è dubbio, allora, che il fronte della “mediasfera” è
quello dove si aprono indubbiamente tante opportunità, ma
dove si esercitano anche tante forme di violenza sui bambini
che solo un diverso esercizio della responsabilità da parte
degli adulti potrebbe quantomeno limitare e contenere. Certo
sono violenze meno evidenti di quelle legate alla fame, alla
povertà, all’abbandono; ma non sono per questo meno tragi-
che perché incidono sul profondo della natura di un bimbo,
condizionandolo per tutto il resto della vita.
Marco Ricceri
Segretario Generale Eurispes
INDICE
74 ROTARY maggio 2014
SPECIALE
RA
NI
HO
NG
BAMBINI DI STRADA
75 bambini di strada
L’infanzia di Rani Hong si è interrotta all’età di sette anni.
L’ultima volta che ha visto i volti di sua madre e di suo padre,
l’ultimo volta con cui ha avuto contatti con la sua famiglia per
i successivi 21 anni. Cresciuta in un villaggio senza acqua cor-
rente nel Kerala, India, Hong ha vissuto in casa finché le con-
dizioni di salute del padre non si sono deteriorate, così come le
condizioni finanziare della famiglia. In preda alla disperazione,
sua madre ha chiesto aiuto a una donna di fiducia che si è
offerta di portare Hong nella sua casa per educarla e darle da
mangiare. Entrambi i genitori facevano visita regolarmente alla
giovane figlia, verificando il suo benessere e le cure che veni-
vano date alla piccola, finché un giorno gli fu comunicato che
la bambina era stata mandata in un’altra città per una migliore
educazione. Questa era una bugia: la tutrice di Hong aveva
venduto la piccola ai mercanti di schiavi del lavoro giovanile.
“Fui portata in un Paese di cui non conoscevo la lingua e dove
tutti era stranieri” ricorda Hong. “Ho pianto sperando che mia
mamma venisse a prendermi – questo era tutto quello che
poteva capire una mente di sette anni.” Traumatizzata smise
di mangiare e si ammalò fisicamente e mentalmente. “I miei
rapitori mi etichettarono come indigente e morente, questo
significava che io non avevo nessun valore nel mercato del
lavoro minorile.” L’unico modo per poter ricavare qualcosa da
lei, spiega Hong, era quello di metterla nel giro delle adozioni
internazionali illegali. Venduta in Canada, fu picchiata, denu-
trita e imprigionata – “preparata alla sottomissione” secondo
il gergo dei rapitori. Una foto sua di quando aveva otto anni
la mostra come una piccola ragazza emaciata con contusioni
e segni su gambe e braccia, gli occhi quasi chiusi dal gonfiore
delle botte al volto. “Non potevo nemmeno parlare” ci raccon-
ta. “Ero completamente annichilita.”
Storie come quella di Hong sono comuni. Si stima che circa
800.000 persone ogni anno siano rapite e vendute oltre i
confini nazionali, 150.000 solo dall’Asia meridionale, ma è
molto difficile avere numeri precisi di questa tratta illegale.
Alcune vittime sono schiavizzate in bordelli e centri massaggi
o costrette a mendicare per le strade, e qualcuno di loro riesce
a fuggire.
Il destino di Hong svoltò per il meglio quando fu adottata.
La donna che se ne prese cura fu una madre eccezionale, un
Rotary club la aiutò ad andare al college, e la gracile ragazzina
sviluppò un’appassionata fermezza per dar voce alle vittime
sulla scena mondiale. Come consigliere speciale alle Nazioni
Unite, Hong si batte per i diritti umani e per la riabilitazione
dei sopravvissuti. Fa poi parte della Fondazione Tronie, dove
lei e suo marito hanno istituito nel 2006 programmi, in 20 Pa-
esi, per l’educazione della popolazione al problema del traffico
di persone e per il supporto dei sopravvissuti.
Lei non dimenticherà mai il suo incubo o le persone che le
hanno fatto del male, ma Hong ha velocemente saputo foca-
lizzarsi su le persone che l’hanno aiutata, in particolar modo
sulla madre adottiva, Nell. Nell la adottò attraverso un’agenzia
legittima che inconsapevolmente trattava con i trafficanti, e
la portò a casa sua a Olympia, nello stato di Washington. “C’è
voluto un po’ per uscire dallo stato mentale in cui ero caduta”
racconta Hong. “Lei ha speso tantissimo tempo a giocare con
me, per stare con me.”
Non capace di scrivere o leggere in inglese, la piccola Hong di
otto anni fu inserita in una classe d’asilo per ragazzi con biso-
gni speciali. Per aiutarla a socializzare con i bambini della pro-
pria età, Nell la iscrisse ad attività sportive extrascolastiche.
“Nessuno sapeva cosa fare con me all’inizio,” racconta Hong.
“Ma divenni brava nel calcio, e ciò accrebbe la mia autostima.
Per questo nei programmi Tronie proponiamo molte attività
sportive e artistiche ai bambini recuperati.” Sotto la guida e
gli insegnamenti di Nell, recuperò il gap scolastico e la sua vita
assunse un ritmo normale. Stava progettando di andare al col-
lege quando la questa stabilità fu nuovamente distrutta. A Nell
fu diagnosticato un cancro terminale. Quando Nell soccombé
alla sua malattia nel 1989, la diciassettenne Hong ha dovuto
chiamare a se tutte le sue forze per sopravvivere – di nuovo.
“Fu un periodo molto difficile,” ricorda. “Ero sola, a Olympia
non avevo parenti da cui andare, non ero in grado di pagare
al tempo stesso le bollette e gli studi con il mio lavoro pagato
al minimo salariale, così decisi di ritirarmi. Una famiglia della
nostra chiesa fermò questa mia decisione e mi permise di
STORIEDA VITTIMA A GUERRIERA
segue >
76 ROTARY maggio 2014
diplomarmi. Ero sicura che non avrei avuto nessuna possibilità
di andare al college.” Ma nel 1991 vinse una borsa di studio
del Rotary Club di Olympia per frequentare il South Puger
Sound Community College, dove ha potuto studiare ammini-
strazione aziendale. “Non sapevo molto del Rotary al tempo,
ma da allora i Rotary club hanno avuto un ruolo centrale nel
mio viaggiare per presentare workshop ai sopravvissuti.” Hong
ha da allora collaborato con i vari club per sviluppare progetti
tra i quali un campo medico nell’India nordorientale e una
fiera sul tema della tratta degli umani svoltosi a Olympia. Ha
anche parlato al Rotary-UN Day nel 2012. Quello che impres-
siona di più di Hong, ora sulla quarantina, è la distanza che
ha saputo mettere tra la sua vita odierna e il suo passato. Una
persona attiva, dal sorriso facile, dagli occhi gentili, e con la
capacità di condividere naturalmente i propri successi con gli
altri – una qualità che lei riconosce nei rotariani con cui ha
lavorato.
La sua forza d’animo le è servita spesso nel suo ruolo di
consigliere speciale ONU per le vittime, in particolare per
promuovere l’Iniziativa Globale per Combattere il Traffico di
Uomini dell’ONU. Lo scorso autunno, ha presentato all’As-
semblea Generale delle Nazioni Unite un piano composto in
tre punti per eliminare la schiavitù. Ha parlato con il cuore e
determinatezza, dicendo all’Assemblea: “non è facile susci-
tare negli altri le emozioni che provano le vittime senza voce
che giacciono in gravissime condizioni, ma dobbiamo provarci
e impegnarci per assicurare la libertà a un numero tra i 20 e
i 30 milioni di donne e bambini costretti in schiavitù in tutto
il mondo.” In quella sessione, ha anche proposto il Freedom
Seal, un logo creato dalla Fondazione Tronie. Come con il
Fair-Trade o il Cruelty-Free dei prodotti cosmetici, il Freedom
Seal aiuterà i consumatori e gli investitori a identificare le
compagnie, i prodotti e i servizi che adotteranno delle strette
direttive create e pensate per garantire un trattamento umano
per tutti i lavoratori.
In una recente visita nella penisola arabica, Hong ha ricordato
il dovere di trasparenza e di garanzia che il Freedom Seal com-
porta. Una giovane donna che ha partecipato a uno dei suoi
workshop e che lavorava per una catena di hotel libanese aveva
accettato una posizione retributiva migliore in Qatar, il Paese
più ricco al mondo. Una volta arrivata ha scoperto di dover
consegnare il proprio visto al suo datore di lavoro, il manager
dell’hotel, che ha avuto così il completo controllo dei suoi
spostamenti. Il lavoro non era assolutamente quello che le era
stato promesso. È stata abusata fisicamente, trattenuta contro
la sua volontà, e costretta a girare al suo datore di lavoro gran
parte del suo salario. “In questo circolo vizioso il manager,”
afferma Hong, “si comporta allo stesso modo di un trafficante
di uomini, e se fossimo stati in quell’hotel noi non avremmo
avuto la minima idea di quello che stava accadendo e di quello
che i membri dello staff erano costretti a subire. Questo ac-
cade sempre. Il caso della donna libanese non è che uno di
migliaia. Non ci sono leggi adeguate per proteggere le persone
e non ci sono adeguate risorse per la loro riabilitazione. Se ri-
esci a uscirne, non dimenticherai mai le torture e le violenze.”
Hong non ha rivissuto il proprio trauma finché non è ritornata
in India, all’età di 28 anni. Aveva rifiutato il viaggio per anni,
spaventata di dover affrontare quei difficili ricordi. Ma durante
un soggiorno di tre settimane ha ritrovato sua madre grazie a
una serie di conoscenze e l’ha incontrata per capire cosa le
fosse successo. “La notte che aprii la porta della mia camera
di albergo e la vidi, e ascoltai il suo racconto pieno di dolore
nel perdere ogni contatto con me, ho deciso di diventare un
avvocato per qualunque vittima dei trafficanti,” racconta
SPECIALE
Hong. Tornata a Olympia ha dovuto sforzarsi molto all’inizio
per convincere la propria comunità dell’esistenza della moder-
na schiavitù giovanile. Il suo intervento al The Oprah Winfrey
Show nel 2006 e l’attenzione nazionale che ne ha seguito ha
creato l’opportunità di cominciare a cambiare la mentalità,
così come le sue varie testimonianze a diversi gruppi, incluso
quello di alcuni Rotaract. L’anno scorso, a un evento organiz-
zato da alcuni Rotary club, ha condiviso il palco con l’attivista
Elizabeth Smart, che fu rapita dalla sua casa di Salt Lake City
all’età di 14 anni. Hong ha compiuto progressi importanti e ha
avuto l’appoggio di influenti alleati: la sua testimonianza prima
la votazione di alcuni testi di legge per lo stato di Washington
è servita a far approvare la prima legge statale contro il traffico
di persone, e nell’apertura della conferenza di Delhi ha rac-
colto il supporto e la vinicanza del Dalai Lama. Dopo un suo
discorso all’Assemblea Generale della Nazioni Unite, i delegati
hanno preso la decisione di dedicare il 30 Luglio 2014 per la
prima giornata mondiale contro il traffico delle persone. Hong
spera che questo riconoscimento porterà l’attenzione interna-
zionale sulle gravi condizioni delle vittime.
Hong e suo marito, Trong, segnato anche lui da un’infanzia
orribile in Vietnam, sono ora dei genitori con quattro bambini.
“Il mio lavoro mi ha portato a parlare di me ai miei bambini,
per educarli fin da piccoli contro i pericoli della schiavitù,”
racconta. Li mette in guardia nel salire a bordo con scono-
sciuti, come molti genitori fanno, ma cerca di non essere ipe-
rapprensiva – una sfida, ammette, date le esperienze vissute
in gioventù. Cerca, inoltre, di crescerli secondo uno spirito di
compassione e servizio: suo figlio di quinta elementare ha par-
tecipato a una gara di arrampicata scolastica nella quale sono
stati raccolti 4,500 dollari per la Fondazione Tronie. “La sua
scuola elementare è la prima in tutti gli USA a contribuire alla
nostra causa,” dice con orgoglio.
“Non ho mai incontrato nessuno così impegnato in una cau-
sa,” racconta Paul Hirose, procuratore di Los Angeles, che sta
lavorando con la Fondazione Tronie nel creare i criteri per il
Freedom Seal. “La maggior parte delle persone non ha idea di
come il traffico di umani ci interessi tutti i giorni, attraverso le
cose che usiamo, il cibo e perfino tramite gli abiti che indos-
siamo. Io stesso non me ne rendevo conto, prima che Rani mi
aprisse gli occhi.”
Nella lotta al traffico degli umani il primo passo critico è ren-
dere consapevole la comunità. La famiglia Hong ha sostenuto
la Fondazione Tronie con piccole donazioni e hanno messo a
disposizione le loro esperienze e conoscenze per promuovere
questa causa. Con i fondi adeguati, Rani spera di fornire i
sussidi scolastici necessari per i bambini salvati, dare rifugio
alle donne malate di AIDS coinvolte nel traffico sessuale di
Mumbai, e costruire ancora nuovi progetti con governi e azien-
de. Il costo di questo sforzi è alto, ma la cosa più importante
per Hong è riuscire a donare una vita serena e sana a donne e
bambini. “Voglio che le aziende mondiali cambino il loro modo
di intendere la schiavitù, “ dice. “Nessuna somma in denaro
sarà mai troppa per far sì che questo avvenga.”
Hong ha tratto ispirazione dal movimento per i diritti civili
e dalle parole di Fannie Lou Hamer, uno dei più importanti
attivisti dell’epoca. Abbracciando il pensiero di Hamer che
cantava “nessuno può considerarsi libero finché tutti non sa-
ranno liberi,” Hong si impegna per ogni singolo sopravvissuto.
“Devono fidarsi di te,” dice. “E hanno imparato a non fidarsi di
nessuno. Ma quando gli parlo, uno per uno, realizzano: lei ci è
passata, sa cos’è, ed è sopravvissuto a questo.”
Stephen Jafa
77 bambini di strada
BAMBINI DI STRADA
INDICE
NOTIZIE ITALIA
DISTRETTO 2032
Genova - dalle Alpi al Mediterraneo
Le sorprendenti dichiarazioni degli ul-
timi tempi, in contrasto con decisioni e
impegni già assunti a livello di Commis-
sione Europea, di governo nazionale e
di Istituzioni regionali, potrebbero dare
forza agli scetticismi localistici e agli
interessi di quei gruppi economici che si
oppongono agli sviluppi del trasporto su
ferro come alternativa ecosostenibile al
trasporto su strada.
Per questo è stato organizzato dal Rotary
Club di Genova e dal Rotary Club di
Lugano, con tutti i Rotary Club genovesi
e le forze più responsabili della società
civile, il convegno “Dalle Alpi al Medi-
terraneo”, presso la Sala delle Grida,
Borsa Valori di Genova con lo scopo di
attivare tutte le Istituzioni competenti,
a tutti i livelli, per scongiurare ulteriori
declassamenti del nostro territorio e del-
la nostra economia. Sulla base di queste
considerazioni, i Rotary Club genovesi
hanno costituito una “Commissione Ter-
zo Valico” reclutando esperti professio-
nisti rotariani con l’obiettivo primario di
affiancare le Istituzioni locali, che hanno
più volte confermato il loro impegno,
per promuovere la concreta attuazione
dell’infrastruttura nei tempi compatibili
con lo sviluppo internazionale dei traffici
del porto, e con l’avanzamento degli
investimenti della vicina Svizzera. “In
particolare – ha dichiarato Fabio Capo-
caccia, Presidente della Commissione
Terzo Valico – intendiamo aprire un serio
dibattito sulle precondizioni, tecniche,
finanziarie e gestionali, per un effettivo
avvio dei cantieri, evidenziando le stroz-
zature nell’ultimo miglio e nella rete
ferroviaria portuale”.
Con i colleghi dei Rotary Club piemon-
tesi e lombardi interessati dalle ricadute
– positive e negative - della linea sono
stati avviati contatti di fattibilità che in-
tendono proseguire nel rapporto già av-
viato con la vicina Svizzera, allo scopo di
fornire validi contributi per uno sviluppo
socio-economico per la collettività.
Il completamento, infatti, dei nuovi
varchi svizzeri (Loetschberg e Gottar-
do), senza il proseguimento su Genova,
determinerebbe un ulteriore incentivo
perché le merci del nord Italia, come
già oggi largamente avviene, scelgano
anche in futuro la via dei porti nord-eu-
ropei. “Il futuro della città di Genova
- ha commentato Fabio Rossello, Go-
vernatore Rotary di Liguria e Piemonte -
dipende in larga misura dalla possibilità
di crescita del suo porto, condizionata a
sua volta dalla rete di collegamento con
l’entroterra nazionale ed europeo.
L’insufficienza dei collegamenti ferro-
viari e la scarsa qualità del servizio ri-
chiedono interventi sia organizzativi che
infrastrutturali, fra i quali la concreta at-
tuazione del Terzo Valico riveste un’im-
portanza vitale per il territorio.
É vero che forse da troppo tempo se ne
discute, ma è anche vero che la recente
altalena di partenze e arresti rende il
tema quanto mai attuale, anche perché
questo clima di incertezza non avrà al-
tro effetto se non di aumentare costi e
risarcimenti, di ritardare l’attuazione e
di dare forza alle correnti di pensiero
contrarie all’innovazione.”
Il futuro di Genova dipende anche da noi
rotariani: questa è l’ora delle decisioni.
LuiGi De ConCiLio
78 ROTARY maggio 2014
INDICE
Attività e servizio nei Distretti
NOTIZIE ITALIA
DISTRETTO 2041
Ospiti IYFR a Milano
L’8 maggio scorso, presso il Westing
Palace di Piazza della Repubblica a
Milano, la conviviale del Club San Siro
si è svolta con l’interessante presenza
del Comandante dello squadrone IYFR
di Milano Sergio Murri, del Commo-
doro Mondiale dell’IYFR Sergio Santi,
del Chief of Staff IYFR Luigi Norsa,
del Commodoro della flotta dell’IYFR
nord-ovest Federico Solari, con inter-
venti a tema “Il Rotary del mare e delle
vele”.
Erano presenti 64 persone tra soci ed
ospiti, 4 presidenti di club milanesi e
soci di altri club. Sono in programma
futuri incontri, a cura di Sergio Murri,
per incentivare l’adesione dei rotariani
alla famosa Yachting Fellowship.
Accedi a www.rotary.org/trf100 prima del 15 giugno 2014 per sele-zionare il titolo del libro definitivo della storia della Fondazione Rotary, che sarà pubblicato nel 2016/17 per il centenario della Fondazione.
Inserendo la tua email, potrai essere tra i 10 fortunati vincitori di una co-pia del libro. Uno dei dieci vincitori riceverà, inoltre, l’invito pagato per la convention per il centenario che si terrà nel 2017 ad Atlanta.
DAI UN TITOLOA QUESTO LIBRO
Nave Italia, gestita dalla Marina Militare, e finanziata dal Rotary, per i giovani con disabilità.
NOTIZIE ITALIA
Attività e servizio nei Distretti
DISTRETTO 2060
Tessere di mosaico
Aquileia è un sito Unesco principalmen-
te grazie ai suoi mosaici; ma che cos’è
un mosaico?
Si possono dare molte definizioni di mo-
saico e già questo ci intriga. Ne scelgo
una: un mosaico è il più sofisticato ed
elegante mezzo (o dovrei dire “medium”,
che al plurale fa “media”?) dell’antichi-
tà per veicolare un messaggio.
Così ci ha spiegato il professor Alviano
Scarel, sindaco di Aquileia e guida d’ec-
cezione nella domenica successiva al
Forum “Contaminazioni culturali – L’al-
tra faccia delle migrazioni”, Forum al
quale ha pure partecipato con una dotta
e avvincente relazione sulla vocazione
multiculturale di questa città fin dai
tempi della sua fondazione.
Quando visitiamo la Basilica, la dottrina
della cristianità o, meglio, il suo mes-
saggio universale si fa leggere mentre
camminiamo sulle sospensioni vitree
del pavimento musivo: sotto di noi la
barca che salvò Giona dal mostro mari-
no; sopra di noi la carena rovesciata del
soffitto basilicale, pronta a salvarci tutti.
Del mosaico, poi, ci colpisce l’effetto
ottico: da lontano sembra un dipinto; a
mano a mano che ci avviciniamo, però,
appaiono le migliaia di piccolissime
tessere che lo compongono. La figura
non esiste fino a che tutte le tessere non
sono armonicamente accostate; ogni
tessera considerata da sola è priva di
significato, ma reca in sé la potenzialità
dell’intera figura, poiché è indispensa-
bile alla figura stessa. Chi realizza un
mosaico deve aver ben chiara in mente
l’immagine integrale, deve calcolare la
proporzione delle tessere in base al loro
colore e deve applicarle con infinita pa-
zienza, tenendo sempre bene in mente
il risultato finale.
Sabato 22 marzo, sul palcoscenico del-
la Sala Romana di Aquileia, abbiamo
assistito alla creazione di un mosaico.
Il Maestro Raffaele ha ideato il Forum,
ne ha immaginato il contenuto, ha pro-
curato le tessere di diverso colore, nelle
giuste quantità: color avorio, soprat-
tutto, per lo sfondo, come le pietre del
contesto basilicale che ci ha ospita-
ti; azzurro quanto basta per il cielo in
cui si incrociano gli uccelli migratori
di Escher, che hanno significato il logo
dell’evento. La pazienza e la creatività
di Fabio hanno invece accostato le altre
coloratissime tessere, introducendo e
legando fra loro le tanto rigorose quanto
interessanti relazioni degli illustrissimi
ospiti, ciascuno dei quali, con profes-
sionalità e semplicità - due aspetti della
medesima qualità, cioè l’intelligenza
- hanno contribuito a dare un quadro
completo e approfondito del fenomeno
delle migrazioni, approcciato di volta
in volta dal punto di vista statistico,
storico, religioso, letterario, politico e
internazionale.
La platea, selezionatissima, ha apprez-
zato tutti gli interventi, ritenendo che il
risultato fosse addirittura superiore alle
aspettative, già molto elevate, data la
fama della coppia Caltabiano-Millevoi.
Il tema dell’immigrazione, così insidioso
da trattare, poiché facile risulta cadere
nelle trappole ideologiche o nella melas-
sa del buonismo deresponsabilizzante, è
stato affrontato dal professor Bruno Tel-
lia con il ciglio asciutto e l’occhio acuto
di chi vuole innanzitutto capire per cer-
care una soluzione; la realtà dramma-
80 ROTARY maggio 2014
Intervento del Governatore Distretto 2060 Arch.Roberto Xausa
tica di un numero sempre crescente di
persone disperate è stata descritta da
don Paolo Zuttion con il tono misurato
e dolente dell’uomo che riconosce i suoi
simili e non può esimersi dal fare qual-
che cosa per aiutarli.
La professoressa Cristina Benussi ha
spiegato come gli scrittori immigrati,
che scrivono in italiano e che sanno dare
voce a tutto il popolo che rappresentano,
cercano nel nostro Paese quello che
hanno perduto nel loro e che anche a
noi manca. Così, l’innocente purezza di
un mondo contadino ormai scomparso è
quello che rimpiangono coloro che pro-
vengono dall’est Europa; il totalitarismo
sovietico ha soffocato la cultura contadi-
na e la religiosità che vi era connaturata:
come non pensare ai versi che Pasolini
scrisse negli anni cinquanta a propo-
sito di un’Italia del dopoguerra avviata
all’ateismo consumistico “... attratto
da una vita proletaria a te anteriore, è
per me religione la sua allegria, non la
millenaria sua lotta: la sua natura, non
la sua coscienza: è la forza originaria
dell’uomo, che nell’atto s’è perduta, a
darle l’ebbrezza della nostalgia, una luce
poetica ...” (Le Ceneri di Gramsci).
Gli immigrati sudamericani, invece, vor-
rebbero recuperare il rapporto conso-
latorio con la natura e con la fisicità
che trasmette energia e crea un legame
comunicativo tra le persone: immediato
il confronto con la cultura nordica, in cui
ogni uomo è un’isola, assunto che nella
nostra regione può ben dirsi un conno-
tato significativo di qualunque ambito si
voglia prendere in considerazione: fami-
liare, lavorativo, imprenditoriale, comu-
nitario. Anche in questo caso, le società
economicamente ricche e “civilizzate”
hanno perduto la coralità di popolo, da
cui derivano i valori della solidarietà e
dell’appartenenza che caratterizzano,
invece, le società povere; con l’aggra-
vante, però, che anche noi ci stiamo
impoverendo economicamente e i valori
in cui trovare la forza per riscattarci sono
sempre più sbiaditi e incerti.
Infine, gli immigrati africani, insieme
al fascino di una cultura che sconfina
continuamente nel magico e nell’arche-
tipico, ci fanno percepire, non senza
sgomento per la verità, che il tempo non
è una categoria universale, ma un ritmo
dell’anima, che l’anima istintivamente
compone.
Dirompente, poi, la rivelazione della
giornalista Christiana Ruggeri: i ragaz-
zi africani che guardano all’Occidente
vogliono soltanto imparare e applicare
quello che hanno imparato nel loro Pa-
ese, dal quale mai se ne andrebbero
se non fossero costretti. Neanche En-
zo Gandin, emigrato in Venezuela da
Gonars nel dopoguerra, avrebbe volu-
to lasciare quel Paese nel quale aveva
costruito la sua famiglia e la sua vita,
ma è stato costretto a tornare in Italia,
vivendo una sorta di nuova emigrazione.
Alla fine il mosaico era completo, il dise-
gno è apparso definito e nitido. Aquileia,
una volta di più, si è rivelata sede degna
di ospitare un Forum, cioè un gruppo
di persone riunite per dialogare su un
tema impegnativo e problematico, co-
me quello delle incessanti e inevitabili
migrazioni di uomini che, come è stato
sottolineato, in ultima analisi cercano
soltanto di essere felici.
NOTIZIE ITALIA
tania anDrioLi
INDICE
81 notizie italia
NOTIZIE ITALIA
Attività e servizio nei Distretti
Progetto “Rotary per Amico” la consegna dei buoni spesa ai Club
DISTRETTO 2060
Rotary per amico - 15.000 Euro di buoni spesa alle famiglie disagiate
A Padova grazie al progetto “Rotary per
Amico” e alla sinergia di ben sei club
patavini – Abano/Montegrotto, Campo-
sampiero, Padova, Padova Est, Padova
Euganea e Padova Nord, ognuno a rife-
rimento di zone diverse della città – è
stato possibile raccogliere 15.000 euro.
La somma è stata organizzata in buoni
spesa dei Supermercati Alì così da ren-
dere agevole la consegna a molte asso-
ciazioni che si occupano di nuove pover-
tà. Ogni Club ha scelto a chi destinare
l’importo di 2.500 euro che aveva come
destinatari ultimi famiglie e persone in
stato di necessità.
Il Club Padova Nord insieme al Club
Padova Euganea hanno condiviso la di-
stribuzione dei buoni attraverso la Co-
munità di Sant’Egidio ONLUS che da
oltre vent’anni si occupa di anziani e
famiglie in disagio economico. Il Club di
Padova, tramite il Settore Servizi Sociali
del Comune di Padova ha destinato i
buoni a Casa Priscilla, la Casa del Fan-
ciullo, all’associazione Renato Franco, a
Casa Leonati e al Centro aiuto alla vita,
tutte strutture che offrono un riferimento
a persone sole e bisognose.
Il Club di Abano-Montegrotto ha scelto
il Centro di Ascolto Vicariale delle Po-
vertà che opera in 14 parrocchie di 5
Comuni diversi e che tramite volontari
cerca di venire incontro alle necessità
delle persone maggiormente in difficol-
tà. Questo è solo l’inizio, con l’impegno
di tutti si possono aiutare tante realtà, il
Club di Camposampiero ha collaborato
con alcuni Comuni del suo territorio:
Cadoneghe, Campodarsego, Camposam-
piero, Vigonza, Piombino, Massanzago e
Loreggia per destinare i buoni a famiglie
che avevano richiesto aiuto.
Il Club Padova Est, cuore e promotore
di tutto il Progetto Rotary per Amico,
tramite il coordinatore Gianpaolo Pinton
ha destinato i buoni a delle Parrocchie
padovane, tra le quali quella di San Da-
niele seguita da Don Cavazzana e quella
dell’Immacolata gestita da Don Roberto,
due realtà molto attive a Padova per so-
stenere i più poveri.
Il progetto Rotary per Amico si è con-
cretizzato con tre giornate di incontri
“aperti alla città”, per parlare di giovani,
donne, imprese, attualità ed economia,
cultura e sociale, con importanti ospiti
e moderatori. In poco più di un mese il
service benefico è stato completato con-
segnando i buoni spesa, ottenuti grazie
anche alla partecipazione di sponsor
sensibili ai bisogni della comunià.
INDICE
82 ROTARY maggio 2014
DISTRETTO 2071
Rotary, archeologia: antico osservatorio di oltre 4.000 anni
È senza dubbio affascinante il progetto
che sta interessando i Club della Ma-
remma grossetana del Distretto 2071
relativo a un sito archeologico “vec-
chio” di 4300 anni e decisamente fuori
dal comune, anche in un Paese come
il nostro che di antichità è ricchissimo.
È un progetto in fieri questo sul quale i
cinque club hanno puntato l’attenzio-
ne, pensando ad un finanziamento del
Rotary.
Il sito si trova nel territorio di Pitigliano,
a “Poggio Rota”, su una rupe di tufo
che domina la valle del Fiume Fiora;
lassù si erge un suggestivo monumento
che ha già attirato l’attenzione di mol-
ti appassionati molti studiosi. Cos’è?
Tutto lascerebbe supporre (anche se
la scoperta recente è già studiata dal
punto di vista archeoastronomico) che
si tratti di un osservatorio dei solstizi
e degli equinozi il cui uso astronomico
risalirebbe al 2300 circa a. C.
È costituito da una serie di monoliti di
tufo, alti fino a 4 metri sul lato verso
valle e con una circonferenza massima
di circa 9 metri, intervallati da fessure
che li distanziano gli uni dagli altri,
simili a stretti e profondi corridoi, le
cui pareti appaiono lisciate. Data la
loro grandezza e collocazione, appare
probabile che non siano stati portati
sulla rupe, ma che siano stati intagliati
sulla sua cima.
I monoliti sono interessati da numerosi
incavi di diversa grandezza: quelli di
minori dimensioni con ogni probabilità
sono il frutto dell’erosione, ma quelle
più grandi e alcune allineate sono state
fatte intenzionalmente.
Anche le pareti degli stretti corridoi,
che dividono un masso dall’altro ap-
paiono lisciate e regolarizzate e inoltre
alcuni segni sono inequivocabilmen-
te di origine antropica: soprattutto la
lunga scanalatura (cm 85, profonda
cm 20) che interessa la sommità del
masso, che appare orientata astrono-
micamente.
Allo stato attuale delle ricerche non è
possibile stabilire se si tratta di un sito
naturale così strano da avere attirato la
curiosità delle comunità antiche che in
qualche modo vi sono intervenute la-
sciando alcune tracce , usandolo come
osservatorio astronomico, oppure se si
tratta addirittura di opera umana e in
tal caso la sua importanza sarebbe mol-
to accresciuta. D’altra parte costruzioni
orientate astronomicamente e realizzate
prima del 2000 a.C. sono conosciute
nel mondo; basti pensare all’Irlanda
(vedi New Grange) o la Francia (Carnac
e non solo) o l’Inghilterra (Stonenge).
Per il sito di Poggio Rota gli studi ar-
cheoastronomici già effettuati ne hanno
definito la funzione, ma è necessario
uno scavo archeologico per accertare
la natura antropica del monumento e la
sua datazione archeologica.
Il sito, segnalato alla Soprintendenza
ai Beni Archeologici della Toscana, non
è mai stato oggetto di scavo, tuttavia
appare urgente, anche per la sua sal-
vaguardia, un intervento di ripulitura
dell’intero pianoro sommitale, sia per
motivi di sicurezza, sia per appurare
di quanto e perché sia intervenuta la
mano dell’uomo.
Uno scavo approfondito potrebbe es-
sere per il Rotary non solo la soddisfa-
zione per aver contribuito al recupero
di antichità remote, ma anche per aver
contribuito fattivamente ad una vera e
propria “alfabetizzazione” alla archeo-
astronomia che, come la musica, parla
un linguaggio universale.
INDICE
La parte fuori terra dei monoliti di Pitigliano (GR)
83 notizie italia
DISTRETTO 2100
Napoli: giovani da 30 Club partecipano al RYLA
Servizio, amicizia, diversità, integrità e
leadership. In una parola: RYLA
Anche quest’anno, i valori rotariani
hanno ispirato una magnifica “quattro
giorni”, che in un clima sinergico e
propulsivo hanno guidato i nostri ra-
gazzi alla riscoperta dell’etica nelle sue
forme più alte. Parliamo del RYLA (Ro-
tary Youth Leadership Award), evento
formativo annuale per giovani leader.
Il tema scelto, l’etica. Etica intesa co-
me “risorsa primaria per la società del
futuro”, sviluppata nelle sue tre forme
di legalità, bene comune e sviluppo so-
stenibile. I tre principi richiamano, oltre
l’aspetto valoriale, anche l’aspetto eco-
nomico, con cui si è scelto di connotare
l’evento (scelta significativa nell’attuale
momento di crisi economica).
Il primo approccio “ludico” al RYLA per
i ragazzi, dopo la prima giornata di lavo-
ro tecnico in aula, si è avuto attraverso
la partecipazione a una “caccia al te-
soro” organizzata nella città di Napoli,
coordinata sotto la supervisione esperta
di Masina Boccia. Le attività “outdoor”
sono state un’importante integrazione
didattico-motivazionale, che hanno sti-
molato i giovani partecipanti al RYLA
a mettere in pratica, in un’atmosfera
meno formale, quanto appreso durante
i corsi e le lezioni. E non è un caso che
si sia scelta proprio la “caccia al teso-
ro” per iniziare questo tipo di attività,
per giungere primi all’obiettivo, servono
diverse capacità, tra cui: capacità di
gestione del gruppo; coesione; sana
competizione; focus e concentrazione;
capacità di problem solving.
Apre il RYLA uno straordinario discor-
so da subito incentrato sui valori fon-
damentali; un invito dal Governatore
Maria Rita Acciardi a non disperdere
il nostro capitale intellettuale, risorsa
fondamentale per la società, basato
sull’etica “che si conquista” come ci
dice il PDG Raffaele Pallotta di Acqua-
pendente.
L’attenzione si sposta, poi, alle attività
economiche e imprenditoriali ed è su-
bito chiaro che serve una nuova chiave
di lettura: “É superata la definizione di
un’impresa che nasce unicamente per
massimizzare i profitti. L’impresa nasce
per avere un ruolo sociale, nel rispetto
di legge, morale ed etica” (prof. Sergio
Sciarelli). E si proseguirà con l’inter-
vento del sostituto procuratore Vincen-
zo d’Onofrio, arricchito di fortissime
esperienze personali (che ricordano il
periodo degli attentati mafiosi), che si
scaglia contro l’abitudine italiana a cu-
rare esclusivamente i propri interessi e
che ha portato alla nascita dell’impresa
a “convenienza mafiosa”. Ma “l’im-
presa mafiosa non produce ricchezza!
Svilisce solamente il territorio in cui
opera”.
Ed è proprio in aperta opposizione a
tale svilimento che si colloca l’espe-
rienza di GOEL, raccontata dal presi-
dente del Gruppo, Vincenzo Linarello:
la realtà di un gruppo cooperativo che
opera nella Locride (territorio ad alto
tasso d’incidenza mafiosa) nel rispetto
della legalità e in aperto contrasto alle
organizzazioni criminali, nell’obiettivo
NOTIZIE ITALIA
Attività e servizio nei Distretti
Maria Rita Acciardi premia Daniela Raia, Antonio Esposito, Giovanni Conzo
84 ROTARY maggio 2014
finale di sottrarre il territorio al controllo
mafioso. Un’azione, quella del gruppo
GOEL, in grado di infondere speran-
za, fungere da esempio e, soprattutto,
un’azione vincente.
Il terzo giorno, unico aperto al pubblico,
presso la sede di via Partenope dell’U-
niversità Federico II di Napoli, si so-
no raggiunti probabilmente i momenti
d’intensità maggiore. I saluti d’apertura
sono stati tenuti dal Rettore Massimo
Marrelli e dal sindaco Luigi De Magi-
stris che ha rivolto ai ragazzi il suo invi-
to a non rinunciare alle proprie idee, ma
ad ascoltare anche quelle altrui, come
solo un vero leader sa fare.
Di rilievo assoluto la relazione del pro-
fessor Aldo Masullo, che ha svolto una
splendida lezione di etica della politica.
Il professor Masullo ha rapito letteral-
mente l’attenzione dell’assemblea par-
lando di etica, intesa come “dimora”,
luogo che realizza l’umanità, luogo in
cui l’uomo si riconosce possibile solo
nel rapporto con l’altro, che coincide
con la politica, luogo in cui si costru-
isce e progetta il futuro. “Dove altro si
può trovare la dimora (ethos) se non nel
luogo in cui la si costruisce (politica)?”
Sintesi dell’apertura rotariana, invece,
è stata tenuta dal PRID Elio Cerini:
“Saper fare e saper essere. Accesso è
ricchezza. Esclusione è povertà. Abbia-
mo bisogno di politiche dell’accesso,
investire nell’ eliminazione delle chiu-
sure sociali”.
La giornata è stata ricchissima d’inter-
venti ed eventi (come la premiazione
dei campioni mondiali under 21 del
Judo delle Fiamme oro della Polizia di
Stato, allenati dai maestri Pino Madda-
loni e Lello e Massimo Parlati).
Si è registrata la partecipazione di
esponenti di valore assoluto come il
Rettore dell’Università L’Orientale di
Napoli, Lida Viganoni, la giornalista de
“La Repubblica” Conchita Sannino e
le Cavalieri del Lavoro Pina Amarelli e
Stefania Brancaccio.
L’ultimo giorno Laura Giordano, coordi-
natrice del gruppo partenopeo, ha posto
l’accento sulla missione rotariana: “Sta
a noi essere portatori di competenze in-
novative ma anche di messaggi sociali,
catalizzatori e sprone di professionalità,
etica sociale e morale della nostra real-
tà”. Sulla stessa lunghezza d’onda an-
che il PDG Pallotta di Acquapendente,
quando ha detto che “non è possibile
accettare violenza e sfruttamento. È
proprio su questi temi che il Rotary
deve far sentire la sua azione. Vivere
meglio e vivere tutti!” Nicola Pasquino,
poi, ha ricordato l’importanza di un’a-
zione rotariana che guardi anche ai non
rotariani per un reciproco scambio e ar-
ricchimento, e soprattutto perché è solo
tramite l’apertura che si piò realizzare il
vero spirito di servizio.
Ha chiuso gli interventi il Governatore
Acciardi che con la sua testimonian-
za, sentita e veramente toccante, ha
trasmesso ai presenti tutta la sua pas-
sione, che ha animato e anima la sua
azione rotariana e che ha reso possibili
questa entusiasmante esperienza.
NOTIZIE ITALIA
INDICE
LuCa CoraGGio
Luigi De Magistris, Sindaco di Napoli Foto di gruppo dei partecipanti al RYLA 2014
85 notizie italia
NOTIZIE ITALIA
86 ROTARY maggio 2014
INDICE
Attività e servizio nei Distretti
DISTRETTO 2110
Successo per la terza Rotary Sciacca Golf Cup
Si è svolta al Verdura Golf & Spa Resort
la terza edizione della Rotary Sciacca
Golf Cup, trofeo del Distretto Rotary
2110 Sicilia-Malta, un torneo che or-
mai è diventato un appuntamento tradi-
zionale per tutti i rotariani golfisti della
Sicilia e di Malta.
L’evento di quest’anno, inoltre, ha visto
incrementare la partecipazione con la
presenza di numerosi golfisti provenien-
ti anche dal resto d’Italia e dall’Inghil-
terra.
John Miller della delegazione maltese:
“Le cose belle non capitano per caso!
Grazie al Rotary Club di Sciacca che ha
organizzato ancora uno splendido week
end con cura e attenzione. È stato mol-
to divertente per tutti noi. Qui è iniziato
qualcosa che merita di essere ripetuto”.
I due bellissimi percorsi del resort si-
ciliano, che portano la firma di uno dei
più noti golf designer mondiali, l’archi-
tetto Kyle Phillips, hanno messo a dura
prova i golfisti in gara, i quali, però,
hanno potuto beneficiare di due splen-
dide giornate di sole.
Nella prima giornata di gara, giocata
con la formula Louisiana a coppie, i
campioni uscenti del Rotary Club di
Sciacca, Alessi e Spagnolo, sono sem-
brati in difficoltà e si è portata al co-
mando la squadra del Rotary Club di
Malta “La Valletta” con Belussi e Cre-
amers. Il secondo giro, nel quale era
previsto la gara individuale, è stato con-
traddistinto da una clamorosa rimonta
della squadra dei Rotary Club di Ragusa
e Bagheria che, con Iurato e Tomasello,
si è aggiudicata il trofeo. Al secondo
posto si è classificata la squadra del
Rotary Club di Malta “La Valletta” con
Creamers e Belussi, mentre la terza
piazza è andata alla coppia del Rotary
Club di Treviso, Riscica e Zaccaria. Nel-
la categoria Amici la coppia migliore
è stata quella formata da Manniello e
Eufrate del Golf Club Donnafugata.
Per quanto riguarda la classifica indi-
viduale dei rotariani si è registrato il
successo di Tommaso Tomasello del
Rotary Club di Bagheria, mentre tra gli
Amici ha vinto Varma Munish, socio del
prestigioso circolo inglese di Wentwor-
th, vicino a Londra.
“Il merito principale di questo torneo,
organizzato per la terza volta dal nostro
socio Filippo Alessi, è quello di avere
formato un gruppo di golfisti rotariani
– ha detto Sergio Indelicato, presidente
del Rotary Club di Sciacca - Dopo le
prime due edizioni, hanno continuato
a incontrarsi, creando un nucleo mol-
to omogeneo di rotariani golfisti del
Distretto, cui adesso si sono aggiunti,
oltre ai siciliani e ai maltesi, anche soci
provenienti dal Veneto, dal Friuli Vene-
zia Giulia, dalla Campania e dall’Inghil-
terra ”.
Anche in questa occasione le strutture
del Verdura Golf & SPA Resort, che si
affaccia su quasi 2 km. di costa con le
sue 203 camere, i 4.000 mq. di spa,
una piscina di 60 metri, i suoi raffi-
nati ristoranti, sono state la splendida
cornice di un evento che, anno dopo
anno, acquisisce sempre più prestigio
e importanza.
Nel complesso questa 3° edizione della
Rotary Golf Cup si è confermata un
evento golfistico di ampio respiro inter-
nazionale destinato a un notevole incre-
mento di presenze nei prossimi anni.
Insomma a Sciacca il binomio Rotary e
Golf è ormai diventato tradizione.
FiLippo aLessi
I vincitori Tommaso Tomasello e Giovanni Iurato e l’organizzatore Filippo Alessi
Lo start alla prima buca
endpolionow.org/it
Pupi Avati
basta così poco
BASTA COSÍ POCO PERERADICARE LA POLIO
Adesso abbiamo la possibilità di cambiare il mondo.Perché nessun altro bambino sia colpito dalla polio
Agisci. Spargi la voce. Dona. Fai parte della storia.
NOTIZIE ITALIA
88 ROTARY maggio 2014
Attività e servizio nei Distretti
DISTRETTO 2120
Mediterraneo mare di pace. Borsa di studio
“La cooperazione nel Mediterraneo non
può essere lasciata ai soli apparati in-
tergovernativi, ma richiede il coinvol-
gimento della società civile e, in par-
ticolare, delle organizzazioni come il
Rotary”. E’ uno dei passaggi del discor-
so del Presidente del Gruppo dei Past
Governor Italia, Malta e San Marino, il
PDG Franco Arzano, a sostegno della
proposta lanciata e approvata all’As-
semblea di Roma del 2012 di istituire
una borsa annuale dal titolo “Mediterra-
neo mare di pace”.
Su mandato datomi, in quella stessa
occasione, ho presieduto un gruppo di
studio per l’elaborazione del relativo
regolamento, che ho illustrato e che è
stato approvato nell’Assemblea di Fi-
renze del 2013. Si è successivamente
provveduto a formulare e pubblicare
in tutte le università italiane il relativo
bando, rivolto ai giovani laureandi o
laureati non ultratrentenni dei Paesi del
Mediterraneo che avessero comprovato
con la tesi di laurea o altro elabora-
to “una particolare propensione alla
promozione della cultura del dialogo,
dell’integrazione, della cooperazione,
del rispetto dei diritti umani e delle di-
versità, della prevenzione dei conflitti”
nell’area mediterranea.
Nel termine previsto dal bando (31 gen-
naio 2014) sono pervenuti da parte di
giovani di diverse regioni italiane (Lom-
bardia, Sardegna, Campania, Puglia,
Calabria) e di un libanese 12 elaborati,
attentamente esaminati dall’apposita
costituita Commissione, composta ol-
tre che dal presidente del gruppo, da
me, dai PDG Ivo De Lotto del Distret-
to 2050, Salvo Sarpietro del Distretto
2110 e dalla Prof. Carmela Ferrandes
dell’Università di Bari.
C’è stato un fitto scambio di pareri tra
noi della Commissione selezionatrice
e alla fine il punteggio più alto è risul-
tato quello dato alla tesi “Pluralismo
e libertà religiosa nel quadro europeo
e mediterraneo” della dott.ssa Miriam
Santamaria.
All’Assemblea di Padova dello scorso 5
aprile c’è stata la proclamazione della
vincitrice e a distanza di una settima-
na, nella giornata conclusiva del RYLA
nazionale a Bari (12 aprile), c’è stata
la consegna materiale dell’assegno di
2.000 euro nelle mani della dott.ssa
Santamaria, alla presenza dei giovani
ryliani provenienti da tutte le regioni
d’Italia, di nove governatori in carica,
con in testa il padrone di casa Renato
Cervini, di molti PDG e rotariani del
Distretto 2120.
La scelta di celebrare la prima edizio-
ne dell’iniziativa del gruppo dei PDG
in occasione del RYLA è stata forte-
mente voluta per una serie di validi
motivi: perché il RYLA, al pari della
borsa, è riservato ai giovani; perché sia
il RYLA sia la borsa di studio hanno
come ultimo obiettivo la Pace. Inoltre
perché sapevamo che il RYLA naziona-
le quest’anno si sarebbe svolto in una
sede prestigiosa e altamente signifi-
cativa per i temi oggetto della nostra
iniziativa: presso il Centre International
de Hautes Edutes Agronomiques Medi-
terranéennes, organizzazione intergo-
vernativa cui aderiscono 13 Paesi del
bacino del Mediterraneo, con sede a
Parigi e 4 sedi operative, tra cui quella
italiana dell’Istituto Agronomico Medi-
terraneo di Bari-Valenzano (IAM), che
Il PDG Mario Greco consegna la Borsa di studio Mediterraneo mare di pace.Presenti anche i Governatori partecipanti al RYLA nazionale.
NOTIZIE ITALIA
89 notizie italia
INDICE
mario GreCo
oltre alla principale attività di formazio-
ne e ricerca postuniversitaria nel settore
agronomico persegue la divulgazione
della cultura della cooperazione come
fattore decisivo per uno sviluppo solida-
le tra i Paesi del Mediterraneo.
Per inciso mi piace qui sottolineare che
proprio le comuni finalità di coopera-
zione tra i Paesi del Mediterraneo sono
state quelle che hanno indotto lo IAM e
la “Casa rotariana del dialogo” (nata da
un progetto del mio anno di Governato-
rato) a stipulare una convenzione, con
l’intento di entrambe le Parti di lavorare
in sinergia sulle diverse tematiche euro
mediterranee e con la messa a disposi-
zione a favore della “Casa del dialogo”
dell’ampio e multifunzionale campus
del centro barese.
Un doveroso cenno al contenuto del-
la tesi vincitrice che, come ho avuto
modo di riferire ai giovani del RYLA, è
stata da noi della Commissione ritenuta
un’intelligente ed equilibrata analisi sul
pluralismo confessionale e sulla libertà
religiosa, in una prospettiva di apertura
al dialogo e alla prevenzione dei conflit-
ti, con particolare riferimento ad alcuni
stati di fede islamica, dove il legame
Stato-Religione è molto forte, con la
deleteria conseguenza che il diritto alle
libertà (soprattutto religiosa) e al ri-
spetto dei diritti umani spesso vengono
sacrificati sull’altare dell’integralismo.
E mi piace anche qui fare un cenno a
quella parte della tesi in cui si richia-
mano le “Primavere arabe” come even-
to che hanno alimentato la speranza
della nascita di una “coscienza nuova
che incoraggi le riforme di democratiz-
zazione progressiva (ma senza forzatu-
re) del mondo islamico”.
Una speranza che –s’intuisce facilmen-
te- è alla base anche di tutte le ini-
ziative del Rotary, perché tutte hanno
un unico obiettivo finale: la Pace nel
mondo
Ed è stato per tutti noi gratificante ri-
levare come la dott.ssa Santamaria,
se pure estranea al mondo rotariano,
abbia dato prova di essere a conoscenza
di questa nobile missione del Rotary
Internazionale, quando ha richiama-
to nell’abstract del suo elaborato un
testuale passaggio di una lezione da
me tenuta alla Scuola di Dottorato in
Diritto dell’Università di Bari, passaggio
che credo non sia superfluo riportare a
conclusione di questo resoconto sulla
prima Edizione della Borsa “Mediterra-
neo mare di pace”:
“Il Rotary, con la sua capacità dialo-
gante e le sue diversità professionali, di
civiltà, di etnia, di religione, di lingua,
può arrivare dove molte volte falliscono
le Istituzioni politico-intergovernative,
troppo spesso condizionate dalle soli-
te barriere ideologiche ed interessi di
parte, che sono invece completamente
assenti nel modo di essere e di agire
del Rotary”.
Peccato che non riusciamo a esprimere
e realizzare tutte queste nostre poten-
zialità. Forse perché noi stessi non ci
crediamo a pieno. Eppure se fossimo
tutti convinti di questa nostra immensa
forza potremmo dare un grosso concreto
contributo a fare del Mare nostrum un
lago di pace.
Il compianto Presidente PDG Franco Arzano con il Director Jaques Di Costanzo
LA TUTELA DELLA SALUTE COME SERVIZIO. QUALI SINER-GIE PER IL NOSTRO TERRITORIOForum di riflessione e di incontro tra istituzioni e rotariani. In un contesto di ca-
renza di risorse reali, la razionalizzazione delle risorse e la convergenza delle azioni
umanitarie verso un numero limitato di aree strategiche (dove stabilire coordina-
menti e cooperazioni forti con istituzioni pubbliche e private) è uno degli elementi
portanti del processo di innovazione della Fondazione Rotary e del suo programma
di sovvenzione “Visione Futura”. Il Distretto 2080 del Rotary International, nella
sua funzione di coordinamento dell’attività di servizio dei Club del Lazio e della
Sardegna, ha organizzato nel mese di aprile un pomeriggio di riflessione e di in-
contro tra istituzioni e rotariani. Temi in
discussione: la cooperazione con le isti-
tuzioni nell’azione di pubblico interesse;
l’azione di sensibilizzazione; le campagne
di screening e di azione preventiva; il
sostegno agli interventi di riabilitazione.
RETE DI DONNE PER UNA CULTURA DI PACE IN AFRICA “Costruire un’Africa integrata, con la prosperità e la pace, governata dai suoi stessi
cittadini e che rappresenti una forza dinamica nell’arena globale.” Questa visione,
sostenuta dall’Unione Africana, è al centro della strategia operativa dell’UNESCO
per Priority Africa. L’UNESCO ha recentemente ribadito il messaggio, in occasione
del primo Crans Montana Forum per le Donne Africane svoltosi a Bruxelles dal 19
al 22 marzo. La sessione di chiusura del Forum è stata l’occasione per presentare
gli obiettivi e le azioni di una nuova rete
dedicata a “Donne per una cultura di pa-
ce in Africa”. Il suo obiettivo è quello di
riunire organizzazioni africane e non afri-
cane coinvolte nella promozione del ruolo
centrale delle donne africane nella pre-
venzione e nella risoluzione dei conflitti.
L’AGENZIA DELLE BUONE NOTIZIEa cura di Sergio Tripi
GOOD NEWS AGENCY
PORTIAMO GOOD NEWS AGENCY NELLE SCUOLEGood News Agency - l’agenzia delle buone notizie - iniziativa giornalistica di puro volontariato, riporta notizie positive e costruttive da tutto il mondo delle Nazioni Unite, delle organizzazioni non governative, delle associazioni di servizio e delle istituzioni im-pegnate nel miglioramento della qualità della vita. Questa campagna per le scuole è sostenuta da noi del Rotary da diversi anni perchè puntare sui giovani significa contribuire significativamente a costruire un ponte verso il futuro. Rinnoviamo uno speciale invito a tutti i Club affinchè presentino Good News Agency ai professori degli istituti superiori del proprio territorio e segnalino l’indirizzo e-mail delle scuole “reclutate” al responsabile del progetto distrettuale di servizio per Good News Agency, Sergio Tripi: [email protected]. Le scuole riceveranno gratuitamente e regolarmente il notiziario senza alcuna formalità. Queste sono alcune notizie tratte dai numeri più recenti, tutti disponibili sul sito www.goodnewsagency.org
IFAD E UE UNISCONO GLI SFORZI PER AGRICOLTURA SOSTENIBILE E SICUREZZA ALIMENTARE IN KENYAIl Governo del Kenya sta collaborando
per finanziare un nuovo programma
che sosterrà i piccoli agricoltori del
paese dell’Africa orientale nell’aumen-
tare la loro produttività e redditività. Il
programma per l’aumento dei cerali in
Kenya, del costo totale di 30,1 milioni
di Euro, è co-finanziato dal Governo
del Kenya (2,4 milioni), dai beneficiari
(3,6 milioni), dall’UE (17,6 milioni
come sovvenzione), dal settore privato
(3,6 milioni) e dall’Equity Bank (2,9
milioni). Equity Bank fornirà inoltre le
attrezzature e la tecnologia necessa-
ria per implementare le capacità dei
piccoli agricoltori, consentendo loro di
collegarsi ai servizi finanziari. Il Kenya
è un paese con carenze alimentari che,
anche negli anni di buon raccolto, deve
importare fino al 20% del suo fabbiso-
gno annuale di cereali.
90 ROTARY maggio 2014
91 good news agency
GOOD NEWS AGENCY
RUANDA: 34 MILIONI DI DOLLARI DALL’ IFAD PER RAFFOR-ZARE GLI INTERVENTI DI POST-RACCOLTA E LA RESILIEN-ZA AI CAMBIAMENTI CLIMATICIUn nuovo progetto recentemente lanciato a Kigali dal Governo del Ruanda e dall’
IFAD permetterà di aumentare gli sforzi del Paese nel ridurre le perdite post-rac-
colto. Il Progetto per la Resilienza Climatica e per il Supporto Agroalimentare Post
Raccolto si rivolgerà a oltre 32.400 famiglie rurali (oltre 155.000 persone) in dieci
distretti del Ruanda. Il progetto darà l’opportunità ai piccoli agricoltori di acquisire
le competenze, le conoscenze e l’accesso
a fornitori di servizi specializzati per crea-
re e gestire imprese redditizie in grado di
fornire maggiori quantità di prodotti otti-
mizzati per il mercato e per gestire i rischi
climatici nei processi di post-produzione.
SMART CITY: IDEE, TECNO-LOGIE E PROPOSTE PER LE CITTÀ INTELLIGENTI DEL FUTUROA cura dei Rotary Club del Trentino-Alto
Adige/Südtirol, questo Forum, tenutosi
il 5 aprile a Trento, ha visto la pre-
sentazione d’idee, tecnologie, modelli
organizzativi e proposte per le città
intelligenti del futuro. Al Forum sono
state focalizzate le aree che costitui-
scono il progetto Smart City, che sono:
ambiente e raccolta sostenibile; salute
e servizi sanitari; servizi intelligenti per
la città del futuro; sicurezza stradale e
trasporti intelligenti; casa intelligente,
cellula generatrice.
Nelle presentazioni della mattina per
una Smart City sono stati trattati i temi:
vivere e muoversi meglio nelle città del
futuro; la città intelligente e umana;
le sfide energetiche; Il design biofilico
per le Smart City. I cinque workshop
del pomeriggio hanno affrontato i temi:
ambiente e raccolta sostenibile; salute
e servizi sanitari: la sfida della soste-
nibilità; sicurezza stradale e sistemi di
trasporto intelligenti; la casa intelligen-
te cellula generatrice della Smart City;
servizi intelligenti per modellare le città
del futuro.
IL SUD-EST ASIATICO DI-CHIARATO LIBERO DALLA POLIOIl 27 marzo l’Organizzazione Mondiale
della Sanità ha certificato undici Paesi
del sud-est asiatico come liberi dalla
polio, una dichiarazione lungamente
attesa, anche perché cinque anni fa in
India si contava circa la metà dei casi
di polio di tutto il mondo. L’ultimo caso
di polio della regione è stato riportato
a West Bengal, India, il 13 gennaio
2011. “Abbiamo battuto la polio nel
sud-est asiatico e adesso dobbiamo
fare altrettanto nel resto dell’Asia e
dell’Africa”, ha poi dichiarato D.K. Lee,
Presidente del Consiglio di Amministra-
zione della Fondazione Rotary. La sfida
della GPEI adesso è eliminare la polio
nei tre Paesi polio-endemici rimanenti:
Afghanistan, Pakistan e Nigeria, dove
il poliovirus non è mai stato interrotto.
UNIVERSITÀ DI HARVARD, PROGETTO PLURALISMO – STAGE ESTIVI 2014Il Progetto Pluralismo dell’Università
di Harvard seleziona candidati per gli
stage di ricerca per l’estate 2014. I
progetti varieranno secondo gli interes-
si e l’esperienza dello studente, ma po-
tranno comprendere la conduzione di
ricerche etnografiche e visite sul campo
per studiare le diversità religiose e/o
lavorare direttamente con il personale
senior del Progetto Pluralismo.
Tutti gli stagisti saranno tenuti a parte-
cipare a incontri settimanali interni via
Skype e lavoreranno a stretto contatto
con il personale senior del Progetto
Pluralismo per tutta la durata dello sta-
ge. Gli stage non sono retribuiti.
92 ROTARY maggio 2014
GOOD NEWS AGENCY
INAUGURAZIONE DELL’EDI-FICIO POLIFUNZIONALE PA-LAROTARY – S. ANTONIO IN MERCADELLO (MO)Struttura donata dai Rotary Club
del Gruppo Ghirlandina. Una nuova
struttura, una “Sala Polivalente”, re-
alizzata nel Comune di Novi, frazione
Sant’Antonio in Mercadello, una pic-
cola comunità di circa 900 abitanti,
profondamente colpita e devastata nel
patrimonio edilizio pubblico e privato
durante il recente sisma. L’edificio è
stato realizzato su terreno di proprietà
comunale, posto al centro del paese e
viene donato al Comune di Novi che ne
acquisisce l’impegno per la gestione e
la manutenzione nel futuro.
Una convenzione tra il Rotary e l’Am-
ministrazione definisce le modalità di
utilizzo e di conduzione per un utilizzo
primario a favore delle nuove genera-
zioni: potranno quindi essere ospitati i
bambini e gli studenti per lo svolgimen-
to di doposcuola, catechismo, corsi
di apprendimento, campi gioco ecc.,
senza però trascurare altre esigenze
nella vita comunitaria quali momenti
culturali, esposizioni, associazionismo,
volontariato, spazi per anziani e tutte
le occasioni di che si verificano in una
piccola realtà di paese.
“AZIONE GLOBALE OCEANI” PER SICUREZZA ALIMENTAREL’Aja, 22 - 25 aprile. La salute degli oceani e la produttività devono essere al centro
degli sforzi globali per eradicare la povertà, rafforzare la sicurezza alimentare e la
resistenza ai cambiamenti climatici.
Per la prima volta, con l’obiettivo di migliorare la sicurezza alimentare, eradicare la
povertà e realizzare una prosperità condivisa, i leader globali, esperti oceanografi,
scienziati, e rappresentanti di governo,
imprenditoria, società civile e organiz-
zazioni internazionali si riuniranno per
esplorare partenariati orientati all’azio-
ne, accordi governativi, programmi di
investimento e nuovi canali finanziari
per volgere la marea a favore della salute
degli oceani.
I PRIMI SEI PAESI A BENEFI-CIARE DEL FONDO DI SOLI-DARIETÀ AFRICANOLa Repubblica Centrafricana, l’Etio-
pia, il Malawi, il Mali, il Niger e il Sud
Sudan hanno firmato degli accordi con
la FAO per ricevere 2 milioni di dollari
ciascuno dal Fondo di Solidarietà Afri-
cano. I contributi saranno utilizzati per
sostenere una vasta gamma di progetti
volti a migliorare la sicurezza alimen-
tare, la nutrizione, l’agricoltura e lo
sviluppo rurale.
Il Fondo è stato lanciato ufficialmente
nel giugno 2013 con un pacchetto di fi-
nanziamento di 30 milioni di dollari da
parte della Guinea Equatoriale. Ulte-
riori finanziamenti da parte dell’Angola
(10 milioni di dollari) e di un gruppo di
organizzazioni della società civile della
Repubblica del Congo, hanno portato il
totale a 40 milioni di dollari.
INIZIATIVA DECENNALE DELL’ONU: IMPEGNO PER AVERE ENERGIA SOSTENI-BILE PER TUTTILe Nazioni Unite hanno lanciato la
Decade of Sustainable Energy for All
(2014-2024), con un forum che si ter-
rà ogni anno, a partire da questo pros-
simo giugno. L’iniziativa, annunciata
a New York al Bloomberg New Energy
Finance Summit, ha tre obiettivi prin-
cipali: garantire l’accesso universale
ai servizi energetici moderni, raddop-
piare il tasso globale di miglioramento
dell’efficienza energetica e condividere
le energie rinnovabili a livello globale.
“La velocità e l’entità degli interventi
di cui abbiamo bisogno per trasformare
il nostro sistema energetico attuale e
garantire una prosperità condivisa, si
trovano nel settore privato”, ha affer-
mato Kandeh Yumkella, rappresentante
speciale della Segreteria Generale.
INDICE
Oltre il 70% dell’acqua consumata a Lima proviene dal fiume Rimac, contaminato con alti livelli di cadmio, rame, piombo, zinco e arsenico.La Fondazione Rotary e i suoi partner hanno dotato 5.000 famiglie che abitano lungo le sponde del fiume di filtri per l’acqua. “Non ci stanno dando solo un siste-ma di depurazione. Stanno donando a noi e ai nostri bambini salute e una miglio-re qualità della vita.”I tuoi contributi al Fondo Annuale aiuteranno la Fondazione Rotary a fornire ac-qua potabile e a implementare i servizi di sanificazione in tutto il mondo.
ROTARIANOOGNI
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FARE BENENEL MONDO