Lancio Del Disco Giovanile - Antonella Meregalli

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Lancio del Disco

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    LANCIO DEL DISCO GIOVANILE

    Obiettivi tecnici e metodologici delle categorie allievi e

    juniores finalizzati al raggiungimento di prestazioni di

    medio-alto livello.

    Antonella Meregalli

    Corso allenatore specialista Lanci 2014

    Scuola dello Sport Coni e Fidal

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    1 - BREVE STORIA DEL LANCIO DEL DISCO

    Il lancio del disco uno sport antico. Si individuata

    nell'agonismo, inteso come elemento essenziale della

    societ greca, la chiave per comprendere lo

    straordinario significato dello sport, considerato dai

    greci una componente essenziale nella formazione e

    nella vita del cittadino. Nel 776 a.C., con la fondazione

    dei Giochi olimpici, il lancio universalmente

    riconosciuto come un'azione atletica "classica" ed era

    praticato in antichit con attrezzi maggiorati sia per diametro sia per peso (il

    diametro di 15 - 20 cm e nell'antichit il peso oscillava da 1 a 5 Kg)

    Nella necessit di avvicinarsi il pi possibile agli antichi modelli, ai primi giochi

    Olimpici moderni il disco fu lanciato da una elevazione dal basso verso lalto da

    fermo. Questo esercizio aveva per qualcosa di statico e non corrispondeva

    alla idea degli atleti moderni, che preferivano una tecnica dinamica, pi

    tecnicamente influenzata. Cos si svilupp parallelamente un lancio da una pi

    o meno ampia rotazione, con cui il rendimento della prestazione aument.

    Allo stesso tempo stato utilizzato come zona di lancio una pedana prima di

    forma quadrata, poi un cerchio, ad anello, con un diametro

    di 2.5 metri. Inizialmente il disco veniva lanciato da un

    quarto di giro, pi tardi da una rotazione pi ampia fino

    allattuale rotazione dominante ad un giro e mezzo.

    Rotazioni ancora pi grandi come i due giri interi o la

    rotazione a tre quarti, con cui solo il lanciatore\-trice

    tedesco si era cimentato negli anni 70, non erano riusciti a

    prevalere.

    Come le altre discipline dellatletica leggera, anche il lancio del disco ha fatto

    enormi progressi nel tempo e diversi atleti hanno lanciato lattrezzo sopra i 70

    metri; ci in virt del fatto che, insieme allo sviluppo di una moderna tecnica di

    lancio, si elevato il grado di preparazione specifica per i lanciatori.

    Figura 1 Consolini Adolfo

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    2 - INTRODUZIONE

    I lanci sono discipline per loro natura acicliche, con elevati coefficienti di

    difficolt tecniche (tra lei pi elevate nel campo dellattivit sportiva in generale),

    con un aspetto complesso relativo allo sviluppo delle capacit condizionali.

    La metodologia dellallenamento giovanile, in questi ultimi anni, probabilmente

    restata in secondo piano per la diffusa tendenza a ricercare di aumentare il

    rendimento degli atleti particolarmente a livello giovanile. Ci in virt

    dellinserimento dellattivit internazionale di alto livello giovanile (campionati

    mondiali allievi, juniores, olimpiadi giovanili) che di fatto hanno fatto imboccare

    delle scorciatoie: limpiego di mezzi e metodi caratterizzati da altri gradienti di

    forza, forza speciale e alte intensit di carico, assimilabili a quelle utilizzate da

    atleti maturi di alto livello nei giovani.

    Lattuale approccio dellallenamento dei giovani appare fortemente sbilanciato

    sullo sviluppo della forza, costituendo di fatto un fattore limitante per le future

    prestazioni. Infatti un allenamento della forza troppo accentuato, se da un lato

    apporta subito un rapido miglioramento dei risultati, dallaltro porta

    inevitabilmente ad un ristagno degli stessi. La mancanza di progressivit dei

    risultato da ricercarsi nella scarsa attenzione riservata allapprendimento del

    gesto tecnico.

    Per poter consentire una crescita dei risultati costante nel tempo, necessario

    che lallenamento contenga tutti gli elementi necessari a creare le basi tecniche

    importanti su cui nel tempo costruire la preparazione condizionale.

    3 - LALLENAMENTO GIOVANILE

    Il sistema nellallenamento giovanile (secondo P. Tschiene) si basa su diversi

    principi che appartengono a categorie differenti e valgono per periodi di tempo

    diversi:

    Principi generali dellallenamento che hanno validit permanente

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    Processo di orientamento (validit a lungo termine- 6/8 anni)

    Organizzazione del carico (validit a medio termine 3 / 4 anni)

    Principi didattici (validit seduta di orientamento)

    Ci occupiamo per il momento del processo di orientamento dellallenamento

    giovanile che a sua volta si basa su 2 principi importanti:

    1. Utilizzazione delle possibilit condizionali e coordinative, specifiche dello

    sviluppo dei giovani

    2. Passaggio continuo da un livello funzionale al successivo; lobiettivo

    finale infatti la ricerca della massima prestazione individuale e

    assoluta nazionale e internazionale e sviluppo della personalit

    dellatleta.

    Gi in et giovanile, gli atleti devono essere abituati gi durante i primi anni a

    carichi elevati accessibili, che rispettino il rapporto intercorrente tra

    preparazione generale e specifica. Ci richiede un ottimale grado di sviluppo

    delle capacit condizionali che determinano il rendimento del giovane atleta in

    ogni fase dellallenamento giovanile. Questa proporzione necessaria serve a

    raggiungere il livello funzionale specifico per la massima prestazione.

    Il principio dellequilibrio relativo nello sviluppo delle capacit condizionali

    elimina la contraddizione esistente tra il principio generale di allenamento alla

    specializzazione e il principio parziale della multilateralit.

    Per motivi specifici dellet, la componente di forza della struttura motoria del

    principiante e del giovane che si specializza sempre incompleta e soprattutto

    molto diversa da quella dellatleta di elevata qualificazione. Dato che lentit e il

    tipo di forza sviluppata del giovane atleta sono inferiori necessario far

    apprendere una tecnica semplificata e facilitata o cambiata in qualche maniera.

    Piuttosto di deve insegnare a far apprendere la struttura di velocit-ritmo

    specifica della tecnica del movimento utilizzando le possibilit specifiche

    dellet, per arricchirle pi tardi nellallenamento di alto livello con le componenti

    di forza necessarie.

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    In una relazione del prof. Carnevali degli anni 80 si evidenziava che gi allora

    che lallenamento sella forza appariva esagerato nei giovani lanciatori con effetti

    limitanti sulle future prestazioni: un iniziale rapido miglioramento dei risultati,

    seguito a una fase di ristagno dovuta non a un abbassamento dei parametri

    dinamici, bens a uno scarso livello della tecnica. Pertanto lallenamento della

    forza nei giovani atleti, non deve essere considerato primario, ma solo uno dei

    mezzi (e non il pi importante) che formano il contenuto dellallenamento.

    Lapprendimento della tecnica, create le relative premesse, deve diventare

    preponderante. Un lanciatore deve esser condotto, gi a 19-20 anni, a

    padroneggiare completamente la tecnica; a questo preciso scopo occorre

    sfruttare gli anni che vanno dallinizio della specializzazione sportiva (10-14

    ani), favorendo nei pi dotati le tendenze, e poi quelli che coincidono con

    lallenamento specifico in una disciplina (15-18/19 anni), evitando di forzare i

    tempi verso una specializzazione prematura.

    Daltra parte un basso livello della tecnica a 20 anni non solo lascia poco

    margine al miglioramento, ma lacquisizione di cattive abitudini motorie

    consolidatesi a questa et, instaura molto spesso un processo irreversibile. Se

    aggiustare la tecnica di un lanciatore avviato alla maturit sportiva risulta

    sempre assai problematico e difficile, al contrario un deficit nel campo della

    forza facilmente eliminabile con un allenamento appropriato in tempi brevi.

    Infatti lo sviluppo della forza una delle qualit fisiche (come lendurance) pi

    allenabili lungo lintero arco della vita.

    Linsegnamento della tecnica assume dunque unimportanza assoluta presso i

    giovani lanciatori. Occorre dapprima puntare solo sullinsegnamento della

    tecnica basilare corretta ed assegnare nel corso della singola seduta di

    allenamento uno a massimo due compiti tecnici. dato che i lanci sono

    movimenti complessi, peri principianti si utilizzer un sistema del lego basato

    sullaggiunta di volta in volta di elementi tecnici che compongono la struttura del

    movimento. Pertanto con i giovani (15-16 anni) indicato lanciare un poco tutti i

    giorni, puntando sulla tecnica e sulla velocit di esecuzione del gesto anche

    utilizzando attrezzi leggeri.

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    4 - CARATTERISTICHE DEL LANCIATORE DI ALTO LIVELLO

    Requisiti fisici e psicologici secondo la scuola tedesca per il reclutamento di

    lanciatori di alto livello:

    Altezza elevata, leva favorevole, ampia apertura di braccia

    Fibre muscolari veloci e potenti e buona allenabilit muscolare

    Rapidit elevata e buone capacit di accelerazione

    Alta potenza esplosiva (es. lungo da fermo, lancio della palla)

    Buona agilit (in particolare del cingolo scapolare)

    Capacit coordinative superiore alla media con alte capacit di

    apprendimento motorio

    Essere in buona salute, alte capacit di sopportazione dello stress,

    buona capacit di rigenerazione

    Assenza di gravi problemi articolari (traumi e infortuni)

    Forte motivazione, applicazione e perseveranza.

    I lanciatori hanno bisogno di alte capacit coordinative e tecniche in modo da

    sviluppare nello spazio e nel tempo ristretto velocit ottimali, ma anche di

    essere in gradi di controllare tali velocit. Essi dovrebbero essere in grado di

    cogliere rapidamente il compito richiesto e metterlo in atto utilizzando un

    movimento corretto, ma anche essere in grado di rispondere in modo rapido

    alla situazione creatasi. Naturalmente le abilit coordinative variano con il

    crescere dellet fisiologica e delle capacit dellatleta.

    5 - BASI DEL LANCIO DEL DISCO

    5.1 - Aspetti biomeccanici (tratto da Jugend-leichtatletikpubblicato da

    DLV della Federazione Tedesca)

    5.1.1 - Oscillazione

    Il lancio del disco un movimento di lancio che inizia dalle gambe che muovono

    la parte superiore del corpo passiva che porta alla accelerazione finale delle

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    spalle- braccio. Quindi la traiettoria di accelerazione deve essere progettata in

    modo ottimale e a lungo, affinch sia data al disco unalta velocit duscita. Allo

    stesso modo deve essere progettata lorbita, perch possa essere raggiunto un

    angolo duscita ottimale. Semplificando, il piano rotante del disco inclinato

    come quello dellangolo duscita del lancio. Attraverso i punti alti e bassi del

    disco, il movimento finale del braccio di lancio e langolo di uscita del disco

    vengono determinati nella rotazione. Gi una buona posizione iniziale e

    loscillazione del disco diventano significative nellimpostazione del lancio in s:

    in tal modo la strada percorsa per laccelerazione del disco verr

    considerevolmente allungata. Attraverso loscillazione del braccio e il

    movimento del busto, il discobolo compie fino al momento del lancio due giri

    interi, ci, aggiunto ad una apertura delle braccia di due metri, rende la

    traiettoria di accelerazione di 8 metri.

    Fig. 2 - La

    traiettoria

    del disco

    (visione

    laterale e

    dallalto).

    La traiettoria dinsieme, che il disco percorre dal punto di inversione della

    ripresa fino al rilascio, non ha una sola e continua accelerazione. Il disco

    volutamente mantenuto passivo da una pre-accelerazione dellintero sistema

    Lanciatore-Disco fino allinizio della rotazione, affinch nella fase centrale

    dellaccelerazione del movimento di lancio si sviluppino condizioni di lavoro

    ottimali per i muscoli. Anche qui loscillazione gioca un ruolo importante, perch

    con la ripresa dal basso viene creata prima di tutto una torsione fra braccio di

    lancio, lasse delle spalle e quella delle anche, tramite cui i muscoli coinvolti

    vengono preelasticizzati (tra gli altri i muscoli del petto e del tronco) e vengono

    portati in una lunghezza duscita ottimale per la contrazione del lancio. Perch

    si crei linclinazione, il movimento di ripresa dovrebbe essere n troppo lento n

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    troppo veloce: da unoscillazione troppo lenta il movimento di

    preelasticizzazione troppo basso, da una troppo veloce il lanciatore dovrebbe

    rallentare poi di troppo il movimento rotatorio, cosa che porta alla correzione dei

    movimenti, che influenzano negativamente su ogni piano la tensione dei

    muscoli.

    Anche se allinizio della rotazione corpo e disco si muovono insieme, quindi con

    una simile velocit angolare, la velocit assoluta del disco (7-8 metri al

    secondo) pi alta di quella del tronco (spalle: 2-3,5 m/s), a causa del raggio

    maggiore creatosi dal braccio teso.

    5.1.2 - Rotazione

    La prima forte torsione tra lasse delle spalle e quella delle anche, creatasi

    dalloscillazione, viene parzialmente persa nella spinta. Mentre le gambe (la

    gamba destra nella prima parte della rotazione viene tesa nellarticolazione del

    ginocchio e dellanca, aumentando cos il

    momento della rotazione) e la parte inferiore del

    corpo sono attive, la spalla e il braccio di lancio

    sono sciolti e in fase passiva.

    Dopo che il piede destro e sinistro toccano di

    nuovo la pedana, con la spinta della gamba

    destra contro la parte sinistra stabile, si crea una

    significativa tensione del corpo. Con il braccio e

    la spalla di lancio tenuti dietro, linclinazione

    raggiunta tra le spalle e lasse dellanca al suo

    massimo (nel caso pi estremo fino a 90 gradi).

    La differenza di angolo tra il ginocchio destro e il

    braccio di lancio pu arrivare fino ai 200 gradi. Mentre la velocit del disco, tra il

    Precisazioni sulla torsione

    Hinz sottolinea che le donne grazie alla loro maggiore agilit nel mantenere il

    braccio di lancio dietro raggiungono nella torsione, braccio di lancio contro il

    ginocchio destro, valori di picco fino a 240 gradi.

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    posizionamento della gamba destra e sinistra diminuisce leggermente,

    mantenendo ben dietro il braccio, la velocit riprende e si alza subito fino

    alluscita del lancio, raggiungendo valori di 20 metri al secondo.

    5.1.3 - Aerodinamica e angolo di uscita

    Il disco a causa della sua forma piatta risente particolarmente di alcuni fattori

    aerodinamici. Per questo motivo il lanciatore dovr sfruttare tale peculiarit:

    pertanto il disco non verr lanciato con langolo ottimale ma utilizzer un angolo

    pi basso. Langolo di uscita nel lancio del disco di 35-38, quindi gradi pi

    piatto rispetto agli altri lanci.

    Tabella 1 - Da Jugend-Leichtatletik

    A seconda delle condizioni del vento si cambia langolo duscita ottimale:

    controvento pi piatto, con vento favorevole pi inclinato (la regola generale

    applicata e che con il vento forte, langolo del lancio cambia di 1 m/s). Al

    contrario che nella corsa veloce e nei salti, il vento contro nel lancio del disco

    migliora le prestazioni: se il disco viene lanciato in maniera corretta, subisce

    necessariamente una forza di galleggiamento dellaria. Jrgen Schult

    (allenatore della nazionale tedesca e detentore del record mondiale di lancio del

    disco) ha affermato che le pi grandi misure vengono raggiunte con vento

    contrario frontale destro (per i destrorsi).

    Langolo di attacco, a differenza del angolo di lancio, l'angolo tra la sezione

    longitudinale dellattrezzo e la pedana nella fase di lancio e in aria (vedi Figura

    3 a pag. 10).

    Angolo di uscita degli attrezzi nei lanci

    attrezzo condizioni normali contro vento favore di vento

    Disco 32 -35 27 - 32 35 - 42

    Giavellotto 37 - 38 34 - 37 38 - 41

    Peso 38 - 41 - -

    Martello 42 - 45 - -

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    Traduzione

    Abflugrichtung: direzione di volo

    Abflugwinkel: angolo di volo

    Anstellwinkel: angolo di attacco

    Horizontale: orizzontale

    Figura 3

    Al contrario del lancio del giavellotto in cui per avere un lancio ottimale entrambi

    gli angoli coincidono, nel lancio del disco langolo di attacco deve essere tra i 10

    e i 15 gradi pi basso dellangolo di lancio. Cos la forza di galleggiamento

    dellaria viene usata nel modo migliore (Hinz, 1991). A seconda della direzione

    del vento il lanciatore pu cercare la traiettoria di lancio attraverso una

    posizione laterale di uscita del lancio (=del finale), che gli consenta di sfruttare

    al meglio il vento. Per esempio se il vento arriva da davanti e da sinistra, il

    lanciatore si deve posizionare pi verso sinistra sul finale in modo da sfruttare il

    vento contrario, comunque in posizione tale che gli consenta di lanciare nel

    settore di lancio.

    Cos, affinch il disco voli perfettamente stabile, il lanciatore non lo deve solo

    lanciare con il giusto angolo di lancio e angolo di attacco, ma anche farlo

    ruotare sullasse longitudinale con 5 -8 giri al secondo. Per imprimere questa

    rotazione in senso orario al disco, il lanciatore lascia uscire lattrezzo dalla

    mano per ultimo con il dito indice che gli imprime una forte rotazione. E

    necessario perfezionare questo movimento con esercizi preparatori appositi.

    5.1.4 - Fattori determinanti e caratteristiche che influenzano le prestazioni

    La velocit di uscita del disco la condizione pi importante per ottenere un

    lancio lungo. Per raggiungere la misura di oltre di 50mt, il disco deve lasciare la

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    mano a una velocit di pi di 21 metri al secondo; perch passi oltre i 60 metri,

    la velocit duscita dovr raggiungere i 23 metri al secondo.

    Come abbiamo gi evidenziato anche langolo di volo (uscita) importante. A

    causa della forma aerodinamica del disco necessario considerare direzione e

    forza del vento: lampiezza dellangolo di uscita pu variare dai 30 (con forte

    vento contrario) ai 43 gradi (con forte vento piatto\sfavore).

    Queste prestazioni rendono chiaro perch il lancio del disco sostanzialmente

    richieda abilit tecniche, buone condizioni fisiche per raggiungere considerevoli

    risultati. Il discobolo di conseguenza deve disporre di un alto livello tecnico-

    motorio oppure un giovane atleta deve disporre di una buona capacit di

    apprendimento e unalta disponibilit ad imparare. Anche la costituzione fisica

    ha, nel lancio del disco, una certa importanza. I discoboli pi forti al mondo

    sono alti o hanno unampiezza alare sopra la media, che consente un ampio

    raggio e quindi per un dato angolo di velocit unalta velocit laterale e di uscita.

    I lanciatori pi bassi devono sempre compensare questa leva minore con angoli

    di rapidit molto pi ampi. Cos il discobolo pu utilizzare con prestazioni

    effettive la propria leva nella ripresa, nelloscillazione e nel lancio del disco

    come anche nel movimento del finale, ma deve anche avere una certa mobilit

    fisica. Ora, poich Le gambe guidano il lancio, un buon lanciatore oltre ad

    eccezionali valori di salto e di forza delle gambe, deve possedere anche una

    forte e vigorosa muscolatura delle spalle, delle braccia e del petto, e una ottima

    forza di stabilizzazione delle anche e del torso.

    Il lancio del disco, pi di ogni altra disciplina, si presta ad interpretazioni

    personali della tecnica: ci in relazione alle caratteristiche individuali dei

    lanciatori e al loro modo di sentire il lancio. Tuttavia le posizioni basilari della

    tecnica e la velocit di esecuzione appaiono sempre rispettati. Ogni atleta

    dovrebbe prendere a riferimento un modello tecnico che poi adeguer alle

    proprie caratteristiche atletiche.

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    5.2 - Modello di tecnica del lancio del disco (tratto da Jugend-

    leichtatletikpubblicato da DLV della Federazione Tedesca)

    Per definizione (e valutazione della tecnica di lancio del disco) il ritardo del

    braccio di lancio si mostra come elemento estremamente rilevante. Per cui

    sono state evidenziate le seguenti posizioni come elementi chiave che verranno

    poi estrapolate una ad una nellanalisi della tecnica (nelle pagine seguenti):

    - Oscillazione

    - Inizio della rotazione

    - Spinta

    - Posizione di lancio

    - Lancio

    - Rilascio

    5.2.1 - Oscillazione (Fig. 4 immagine 1)

    Dalla posizione iniziale (opposta alla direzione di lancio, parte superiore del

    corpo dritta, ginocchia distese, spalle e braccia alla stessa altezza) loscillazione

    viene eseguita con uno spostamento del peso sulla gamba destra e il ritorno del

    braccio di lancio al punto di inversione (in verticale sul piede sinistro, vedi Fig.

    1).

    Cos verr raggiunta una prima forte torsione tra le anche e la spalla. Con

    loscillazione il braccio portato il pi lungo possibile e raggiunge nel punto di

    inversione un primo punto alto, in cui il disco dovrebbe per rimanere sotto il

    livello della spalla. Con questo movimento di ripresa il braccio sinistro, la spalla

    sinistra e la testa vengono coinvolti. particolarmente importante che gi in

    questa fase il movimento intero sia costruito e controllato dalle gambe. La fase

    delloscillazione lascia molto spazio allindividualit di ogni atleta. Il giovane

    lanciatore dovrebbe cercare di avvicinarsi ad uno stile personale proprio, che gli

    consenta un inizio della rotazione dinamico, ma anche coordinato e armonico.

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    Figura 4

    5.2.2 - Inizio della rotazione\preludio (fig. 4 vedi immagini da 1 a 7)

    Linizio della rotazione viene avviato con uno spostamento del peso parallelo

    alla pedana dalla gamba destra al lato sinistro del corpo; entrambe le ginocchia

    si trovano distanti luna dalle altre (Posizione magistrale). E fondamentale che

    la rotazione inizi con il piede sinistro (e il ginocchio che segue) e non con la

    testa, poich determinerebbe una torsione insufficiente tra lasse delle spalle e

    lasse delle anche. Con lo spostamento del peso dalla gamba sinistra (angolo

    del ginocchio di circa 130 gradi) la parte superiore del corpo viene leggermente

    inclinata in avanti. Il ginocchio sinistro si deve trovare nella direzione di

    movimento di circa 10 gradi davanti alla spalla sinistra e al braccio sinistro (vedi

    Fig 3). Quando si rilascia il piede destro, durante la fase iniziale del lancio, la

    torsione tra lasse delle anche e lasse delle spalle\a dovrebbe mantenersi e

    essere tra i 20 e i 30 gradi, con il rilascio del piede sinistro. Quando il piede

    destro si stacca dalla pedana la parte destra del corpo accelera il movimento,

    cos il piede destro in aria, con il ginocchio leggermente piegato e

    leggermente stretto, ruota verso lesterno e descrive un ampio arco attorno alla

    Figura 4

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    gamba sinistra. (vedi fig. da 4 a 7). Pi il baricentro del corpo si sposta sulla

    gamba sinistra, pi la spinta (con il piede sinistro in direzione del centro della

    pedana) sar attiva (v. fig 7).

    Figura 4

    5.2.3 - Spinta (Fig 4 immagini da 7 a 9)

    Come stato gi descritto il rilascio della gamba destra e lampio raggio della

    gamba oscillante determinano la qualit della spinta, che sar effettuata da un

    energico salto della gamba sinistra. Il movimento della gamba destra che oscilla

    va in avanti, finch il piede destro, che ruotato ancora un po verso lesterno,

    raggiunge il punto pi alto. Qui necessario, che la direzione della spinta del

    sinistro e la direzione delloscillazione della gamba destra siano armoniose luna

    con laltra, affinch la spinta sia diretta nella giusta direzione creando cos

    anche la corretta ritmica del lancio E inoltre necessario anche che la parte

    superiore del corpo rimanga passiva e indietro rispetto al movimento rotatorio

    delle gambe.

    5.2.4 - Preparazione al lancio (fig.4 immagini da 9 a 11)

    Affinch siano soddisfatti i requisiti ottimali per la fase di lancio, una volta che il

    piede destro si posizionato, la parte superiore del corpo si deve trovare acora

    con i pesi sopra la gamba destra (v. Fig 9). Lasse delle spalle molto pi

    indietro dellasse delle anche. Il piede destro poggia sulla pedana con la gamba

    piegata e in appoggio dellavampiede rimanendo attivo cos da continuare a

    lavorare e girare. Inoltre il piede destro dovrebbe poggiare gi leggermente

    ruotato, senza fare ruotare lanca destra in direzione di lancio. In questo modo

    si viene a creare un ulteriore accumulo di tensione elastica per la fase

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    successiva di accelerazione. Solo con lulteriore movimento rotatorio del piede

    destro la parte sinistra del corpo viene in avanti. Finch il piede sinistro non

    poggia a terra (piatto e veloce sulla pedana) la parte superiore del corpo rimane

    quasi passiva. Le spalle rimangono il pi rilassato possibile e il braccio di lancio

    viene trainato dietro (vedi Fig 11). Poco prima che il piede sinistro poggi a

    terra il lavoro di spinta del lato destro del corpo inizia. La testa rimane per

    ancora in una posizione neutrale: con la linea dello sguardo perpendicolare

    allasse delle spalle.

    Figura 4

    5.2.5 - Fase di lancio (Fig4 immagini da 11 a 15)

    Il piede sinistro poggia pi verso destra rispetto a dove si trova il piede destro

    (dai 15 ai 30 cm). La gamba destra molto piegata (angolo delle ginocchia tra i

    120 e i 130 gradi) e la parte superiore del corpo si trova ben oltre la gamba

    destra dalla parte opposta alla direzione di lancio (Angolo del torso di circa 60

    gradi). Mentre la gamba sinistra solo leggermente piegata. La figura 11, con

    una visione laterale, mostra che il braccio di lancio dietro il corpo: si viene a

    creare una grande torsione tra lasse delle spalle e lasse delle anche; questo

    il punto massimo di torsione raggiunto durante il lancio.

    Il lavoro di spinta viene svolto prioritariamente dalla caviglia destra, che

    continuando nel movimento rotatorio porta il ginocchio destro a ruotare nella

    direzione di lancio mantenendo langolo del ginocchio costante (angolo del

    ginocchio sopra i 125gradi; vedi da Fig 11 a 13). Successivamente la caviglia

    effettua un movimento di flessione o spinta in avanti (vedi Fig 14) che determina

    una variazione dellangolo del ginocchio senza tuttavia giungere al punto di

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    stiramento completo della gamba. Cruciale per il trasferimento di energia al

    disco la sequenza ottimale di impulsi dalla gamba destra, le anche, la spalla e

    il braccio di lancio. Con laccelerazione finale del braccio e del disco il

    movimento passa per un asse, che va dal piede della gamba dappoggio fino

    alla spalla sinistra. Allo stesso tempo il lato sinistro del corpo e soprattutto la

    gamba dappoggio sono fissi (blocco del lato sinistro del corpo). Il ginocchio

    sinistro non dovrebbe superare la verticale sopra il piede.

    5.2.6 - Rilascio (fig. 4 immagini 15-16)

    Per una ripresa sicura dopo il lancio lappoggio dei piedi ideale, perch

    lenergia va tutta nel movimento di lancio. Dopo il lancio il lanciatore dovrebbe

    non riuscire a vedere da dietro il disco perch si gira cos tanto (sostenuto da

    movimenti compensatori come la spinta, gli addominali frontali o\e il piede che

    si alza) per riuscire a mantenere una posizione stabile in piedi.

    Questo quanto insegnato come tecnica basilare dei giovani della Federazione

    Tedesca di Atletica Leggera che non si discosta molto da quanto scritto anche

    dal Prof. Carnevali. Tuttavia come gi in precedenza riportato, il lancio del

    disco, pi di ogni altra disciplina dellatletica leggera, si presta a interpretazioni

    personali della tecnica (partenza a gambe tese, a gambe leggermente flesse, a

    gambe molto flesse, con il disco nel punto pi lontano molto pi alto della

    spalla destra, con il palmo della mano destra rivolto verso lalto, ecc) alcune

    delle quali sicuramente rappresentano un errore. Cos pure diverso il lavoro

    delle gambe nel finale da luogo a tre varianti:

    Con appoggio di entrambi i pedi a terra che definiremo a piedi pari o

    senza cambio gambe come sopra spiegato e utilizzato dai colleghi

    tedeschi:

    Con appoggio su una sola gamba la sinistra, utilizzata dalla gran parte

    dei lanciatori

    Senza appoggio, quando il disco lascia la mano con tutte e due le gambe

    che hanno abbandonato il terreno.

    Qual la tecnica migliore?

  • 17

    Non si pu rispondere a questo interrogativo senza fare alcune considerazioni

    di carattere generale. Le tre varianti principalmente sono il relazione alle

    caratteristiche individuali di ogni singolo lanciatore (rapporto del livello di forza

    tra gambe e tronco e del proprio modo di sentire ritmicamente il lancio). A

    priorit di livello di forza, sembra essere privilegiata la tecnica a con appoggio

    su una sola gamba; con livelli di forza inferiore nelle gambe la tecnica usata

    quella con appoggio a piedi pari; la tecnica senza appoggio sembra essere

    preferita da atleti che posseggono in gere pi forza esplosiva nelle gambe.

    Da un punto di vista strettamente biomeccanico il finale dovrebbe sempre

    essere fatto con appoggio a piedi pari perch:

    a) La mancanza di contatto col terreno nei lanci con rotazione porta a

    perdite di velocit significative, sensibilmente superiori rispetti ai lanci

    rettilinei: ci in relazione allaccorciamento del raggio fra il baricentro del

    disco e lasse di rotazione del corpo.

    b) Nelle fasi a due appoggi si creano migliori condizioni per lo sviluppo e la

    trasmissione della forza dal corpo allattrezzo.

    c) Se il contatto con il terreno viene abbandonato solo quando il disco

    scorre sulle dita, la perdita di velocit alluscita e di conseguenza la

    perdita sulla misura finale del lancio minima.

    6 - PIANIFICAZIONE E PERIODIZZAZIONE DELLALLENAMENTO (tratto da

    Jugend-leichtatletikpubblicato da DLV della Federazione Tedesca)

    Per il raggiungimento di un alto livello e di un ottimo successo sportivo

    necessario che vengano variati e combinati diversamente tra di loro una variet

    di componenti, in particolare nellallenamento a lungo termine. Tra le

    componenti che devono essere incluse evidenziamo:

    - Orientamento\definizione di uno, due o pi punti critici evidenziati

    nelle gare

    - Scelta dei contenuti dellallenamento a seconda dellet degli atleti

    - Sequenza dei contenuti formativi nelle fasi dellallenamento

  • 18

    - Variazione del carico e dellintensit

    - Percentuale di contenuto generale e specifico dellallenamento

    - Rapporto tra carico e scarico

    Vista la complessit della tematica da sviluppare, non ci sorprende il fatto che ci

    siano pi percezioni a riguardo, su cosa e come cercare la migliore strategia di

    allenamento. Procedere secondo ogni singola esperienza non rientra nel grado

    di pianificazione dellallenamento, pertanto illustreremo strategie gi collaudate.

    Per le discipline di lancio, nel corso di molti anni sono stati sviluppati, da

    associazioni di allenatori esperti e di successo, degli standard nella

    pianificazione e gestione dellallenamento, che sono stati pi volte comprovati.

    Grazie alla crescita delle prestazioni, nel campo dei lancio ci sono idee chiare,

    su quali siano gli obiettivi raggiungibili, quanto tempo, carico e intensit

    lallenamento richieda, affinch questi obiettivi prefissati vengano raggiunti;

    quali priorit, esercizi e metodo devono essere applicati e come deve anche

    essere controllato il rapporto di carico e scarico per una crescita ottimale delle

    prestazioni. Elemento centrale della pianificazione la durata minima su base

    annua, in cui vengono stabilite le sessioni base del piano di allenamenti, la

    pianificazione annua del carico cos come anche la pianificazione settimanale

    degli allenamenti.

    PERIODI NELLALLENAMENTO

    Periodi di training Definizione

    Microciclo Sequenza periodica di sessioni di allenamento, di solito formati da settimane di allenamento

    Mesociclo Riepilogo di pi settimane di allenamento ad una unit di carico, ad esempio 4 settimane con una sequenza di carico 100-80-120-40%

    Macrociclo/

    periodo di allenamento

    Riepilogo di pi mesocicli ad una unit di contenuti, ad esempio il periodi di preparazione generale e specifica, di gare e di transizione

    Ciclo di periodo Ciclo integrale di allenamenti e gare

    Anno di allenamenti e

    gare

    In atletica di solito va da ottobre a settembre dellanno successivo rendendo possibile una periodizzazione semplice, doppia o multipla

    Ciclo di pi anni Concetto di allenamento a lungo termine, come ad esempio ciclo di formazione di base e di formazione tecnica o il ciclo per le Olimpiadi.

    Tabella 2

  • 19

    6.1 - Informazioni generali per la pianificazione dellallenamento

    Prima che possa essere progettato un vero e proprio programma di

    allenamento, lallenamento deve essere visto in un contesto pi ampio: allenarsi

    un processo di gestione con diversi elementi da considerare in una sequenza

    circolare come sotto riportato:

    Tabella 3 Programmazione Allenamento da Jugend-Leichathletik

    Il punto di partenza lanalisi dettagliata del precedente ciclo di allenamento e

    di gara. Quali obbiettivi sono stati posti in quel momento, quali valori di

    allenamento sono stati posti per il loro raggiungimento? Gli obiettivi allenamento

    sono stati raggiunti, mancati o superati? Si sono create situazioni speciali

    (infortuni o sbalzi della crescita)? Dalla risposta a queste domande vengono

    Analisi del precedente sviluppo

    sportivo

    Cambiamento deli obiettivi di gara

    Cambiamento degli obiettivi di

    allenamento

    Cambiamento della

    pianificazione

    dellallenamento

    Deviazione dalla

    pianificazione

    Conferma della

    pianificazione

    Step di analisi: confronto tra

    valori-obiettivo e valori-reali

    PIANIFICAZIONE

    OBIETTIVI

    Obiettivi gara

    Obiettivi allenamento

    Pianificazione dellallenamento

    Attuazione dellallenamento

    Registrazione dellallenamento

  • 20

    pianificati gli obiettivi e una pianificazione, che contenga livelli differenziati per

    adeguati periodi, per lanno successivo.

    Quindi sulla base della pianificazione viene preparato lallenamento. Con la

    registrazione, la valutazione e il confronto tra i valori reali e quelli obiettivo

    vengono confermati o meno gli obiettivi della pianificazione. Nel caso in cui non

    ci sia conformit dei valori attuali e quelli obiettivo, gli obiettivi di gara e di

    allenamento, come anche la pianificazione, devono essere ripensati e se

    necessario modificati. Oltre ai parametri principali (prestazioni di gara e quelle

    misurabili in allenamento) giocano un ruolo anche quei parametri come la

    valutazione dellallenamento da parte dellatleta e dellallenatore. Nel dubbio,

    soprattutto nellambito\zona dei limiti di carico, verr caricato meno quellatleta

    talentuoso ma pi sensibile in allenamento con condizioni apposite (come una

    serie di massimali di forza o di lanci specifici in meno). Invece il fuoco\la

    concentrazione sar poi sullallenamento coordinativo-tecnico come profilassi

    generale (risoluzione delle debolezze).

    6.2 - Periodizzazione e ciclizzazione

    Il concetto di allenamento ha sempre una componente prospettiva:

    lallenamento punta al futuro, una preparazione a un evento successivo, di

    solito una gara. Lallenamento impostato sulla tecnica, o comunque molto

    condizionato da questa, ha bisogno di tempo per essere efficace e assimilato.

    Con un allenamento di carico, latleta va incontro ad una perdita delle

    prestazioni attuali. Seguito poi, una volta raggiunto ladattamento biologico e

    assimilato lapprendimento , dal raggiungimento di un livello significativamente

    superiore di prestazioni.

    Nota per la classificazione

    Nellambito della pianificazione degli allenamenti gi nel 1993 era stata creata questa

    divisione per punti focali\obiettivi, ma non era ancora stata formulata cosi

    dettagliatamente. Qui lallenatore tedesco ha verificato, nel lavoro di insieme, un saggio

    sviluppo dei modelli di periodizzazione, che era sostenuto da tutti gli allenatori, giovani,

    esperti e dai loro atleti

  • 21

    6.2.1 - Periodizzazione dellallenamento

    Con laumento dellet, nellambito di allenamento per un adulto, si va incontro

    ad una variazione specifica di carico, di portata e di intensit sia con il passare

    degli anni che allinterno di cicli di allenamenti e gare. Questa variazione

    sistematica del carico si manifesta come periodizzazione. Lobiettivo della

    periodizzazione lo sviluppo di una resa della prestazione pi alta per un

    determinato evento, idealmente alla gara pi importante. La

    periodizzazione si concentra principalmente sul perfezionamento fisico, il suo

    mezzo centrale il controllo del carico nel tempo, che viene ancora una volta

    distinto fra carico di portata, carico dintensit e specifico dellallenamento.

    Mentre il principiante nella preparazione alle gare come i campionati nazionali

    giovanili o una gara di squadra si allena sempre, per mettersi in forma, per

    atleti avanzati e allenati con unalta intensit di allenamento avviene il contrario:

    viene stabilito il loro carico pi importante nella fase di allenamento, subiscono

    poi una perdita temporanea della forma, perch poi nelle gare- con una

    diminuzione del carico raggiungano una forma decisamente pi alta o una

    capacit di realizzazione della prestazione migliore.

    La periodizzazione cos uno strumento avanzato di controllo del carico a

    medio e lungo termine e quindi non adatto per i principianti! Anche per un

    giovane la periodizzazione deve essere usata in modo cauto.

    Il pi importante requisito un dominio tecnico di un certo (alto) livello

    (tecnica di obiettivo, tecnica legata agli esercizi, esercizi centrali in

    allenamento come la pesistica).

    Finch il dominio tecnico non garantito, il potenziamento tecnico deve

    essere dato come priorit davanti al continuo sviluppo delle condizioni.

    Nota per lallenamento tecnico.

    Per un efficace miglioramento tecnico, la periodizzazione non adatta.

  • 22

    Anche latleta avanzato deve garantire unalta e sempre crescente qualit di

    movimento, quindi le priorit di carico della periodizzazione possono essere

    attuati in modo ottimale.

    Per la ricerca del raggiungimento degli obiettivi primari di gara si distinguono

    diverse forme di periodizzazione:

    - periodizzazione semplice con solo una fase di preparazione e una

    di gara generalmente svolta in estate (di solito nei lanci lunghi, vedi

    tabella sotto riportata);

    PERIODIZZAZIONE SEMPLICE CON PREPARAZIONE

    IMMEDIATA ALLA GARA IN ESTATE

    Legenda: Trainungsumfang: quantit di allenamento

    Kalendarwoche: calendario settimanale

    AT: Preparazione atletica generale MK: massimale di allenamento

    SK: allenamento di forza specifico WA: lancio

    - doppia periodizzazione con due fasi di preparazione e due di gara

    (di solito nel lancio del peso, nelle gare invernale anche per i lanci

    lunghi)

    - mix tra periodizzazione semplice e doppia, dove lallenamento

    allaperto viene sostituito con quello in palestra -una forma di

  • 23

    periodizzazione che spesso non viene usata solo nei lanci (vedi

    tabella sotto riportata)

    -

    FORMA MISTA DELLA PERIODIZZAZIONE SEMPLICE E DOPPIA

    Legenda: Trainungsumfang: quantit di allenamento

    Kalendarwoche: calendario settimanale

    AT: Preparazione atletica generale MK: massimale di allenamento

    SK: allenamento di forza specifico WA: lancio

    Periodizzazione mista

    Allenatori esperti usano spesso la periodizzazione mista, dove viene sospesa la

    preparazione a lungo termine per la stagione estiva, per prendere parte alle gare

    indoor. Di seguito riportato il lungo mesociclo autunnale, che consente una buona

    realizzazione dei punti focali (atletica generale e massimali di forza), un allenamento

    invernale in cui viene dispensato il picco di forza, ma la quantit di lanci rimane sotto il

    massimo annuale. Allinizio dellanno il mesociclo risulta abbreviato. Questa

    periodizzazione mista per quanto riguarda i lanci rimane la terza variante di

    periodizzazione.

    - periodizzazione multipla con tre o pi priorit di gara (nella tipica

    forma delle gare di strada)

    :

    Con o senza stagione al coperto, la stagione allaperto pu essere divisa in due

    blocchi di gara ciascuno con la sua preparazione specifica. Per gli atleti di et

    scolare verr spesso messa in atto grazie alle vacanze.

  • 24

    La periodizzazione semplice ha il vantaggio che gli obiettivi di allenamento

    possono essere seguiti in modo molto dettagliato, per manca per un lungo

    tempo (fino a 8 mesi) lo stimolo alla gara.

    Con la periodizzazione doppia si raggiunge la forma due volte in un anno, cosa

    che anche se gli obiettivi unici di allenamento vengono affrontati in maniera

    ridotta- nel totale dovrebbe portare ad una migliore prestazione.

    CONFRONTO TRA LA PERIODIZZAZIONE SEMPLICE E DOPPIA

    PERIODIZZAZIONE SEMPLICE PERIODIZZAZIONE DOPPIA

    Be

    ne

    fic

    i

    periodo di riposo dopo una stagione faticosa lungo e ottimale; possono essere curati gli infortuni

    mesociclo sufficientemente lungo

    allenamenti medi che possono essere ben realizzati, le somme di carico sono alte

    .adattamento senza disturbi o problemi del sistema

    ogni ciclo breve e vario

    pochi mesi senza gare

    raggiungimento della forma due volte lanno

    Sv

    an

    tag

    gi

    periodo molto lungo senza gare

    problemi motivazionali

    il raggiungimento della forma solo una volta lanno, meno incentivi per la crescita della muscolatura

    i cicli sono abbreviati

    le somma di carico sono minori

    la prestazione pu non essere preparata in modo ottimale

    le possibilit di gare (per i lanci lunghi) in inverno sono limitate

    breve periodo di transizione a fine estate, dove inizia subito la fase di preparazione, per cui c meno tempo di recupero

    Tabella 4 da Jugend-Leichathletik

    6.2.2 - La preparazione immediata alla gara

    La stagione estiva dipender ancora una volta dalla periodizzazione semplice o

    doppia, definita e svolta durante la fase invernale. La preparazione immediata

    alla gare si differenzia a seconda che si tratti di un giovane atleta o per gli atleti

    di lite. Quindi una preparazione mirata per un secondo obiettivo stagionale

  • 25

    nel corso della stagione allaperto. Per gli atleti di lite si tratta dellannuo

    campionato internazionale (europeo o mondiale, o le olimpiadi), per un giovane

    i campionati nazionali. In ogni caso la preparazione immediata alla gara

    (UWV) prende uno spazio di tempo di circa 6 settimane (minimo 4

    massimo 8).

    NellUWV vengono ripetuti in sequenze pi brevi gli allenamenti centrali della

    fase di preparazione, portati ad un valore di punta del carico e usati per una

    realizzazione finale della forma. Cosi i contenuti di allenamenti, la portata e

    lintensit ottimali devono essere determinati individualmente. Per atleti ancora

    inesperti bisogna fare attenzione nellapplicare della UWV. La tabella n. alla

    pagina successiva mostra una tipica tabella annuale di un giovane lanciatore;

    lUWV rappresentato allinterno di 10 mesocicli, in ciascuno dei quali si

    evidenziano una settimana con gli obiettivi massimali, una di forza speciale e

    due settimane di lanci. Questo perch la UVW nei lanci la principale variante

    di preparazione per raggiungere il picco stagionale.

    6.2.3 - Ciclizzazione

    La ciclizzazione degli allenamenti descrive le tappe e il tempo dellallenamento:

    si parla di periodi o cicli per una preparazione ottimale alla gara pi importante,

    iniziando da microcicli fino a pianificazioni di pi anni (vedi tab. 5 pagina

    successiva). La costruzione dellallenamento prevede quindi una tappa di

    allenamento di pi anni, che nellordine di tempo va tra i 15 e i 19 anni.

    Lallenamento viene organizzato in cicli, con lo scopo di primario del

    miglioramento della prestazione. e periodicamente ricalibrato nelle sue unit

    chiuse. Il microciclo viene organizzato per motivi organizzativi in cicli

    settimanali, dal momento che riguarda diverse varianti come la disponibilit

    della palestra, gli orari di scuola o di lavoro e la disponibilit dellallenatore. Per

    cui si stabilisce indicativamente che lunedi e giovedi si fa forza, martedi al

    campo sportivo, venerdi in palestra e gare nel fine settimana. Generalmente nei

    microcicli i carichi devono essere suddivisi in questo modo, perch ci sia una

    relazione ottimale tra carico e scarico e quindi venga garantito uno sviluppo

    ottimale della prestazione.

  • 26

    week MESOCICLI MISURE\GARE

    36

    37 MESOCICLO 1

    38 DLV-team week atletica generale

    39 Allenamento atletico generale (AT)

    40

    41

    42

    43 MESOCICLO 2:

    44

    45 Allenamento di massimali (MK)

    46

    47

    48

    49 MESOCICLO 3: DLV-team week lanci

    50 Allenamento di forza speciale (SK)

    51

    52

    1 MESOCICLO 4: DLV-team week

    2 Allenamento lanci (WA) Lanci\diagnostica delle prestazioni

    3

    4

    5 MESOCICLO 5: Campionati regionali

    6 Gare Campionati italiani invernali

    7 Gare giovanili

    8 Transizione\AT atletica generale

    9

    10

    11 MESOCICLO 6: DLV-team week

    12 Allenamento di massimali lanci\diagnostica delle prestazioni

    13

    14 MESOCICLO 7: DLV-campo di allenamento

    15 Allenamento di forza speciale (SK) DLV-campo di allenamento

    16

    17

    18 MESOCICLO 8: DLV-SETTIMANA DI SQUADRA LANCI

    19 Lanci (WA)

    20

    21

    22 MESOCICLO 9: Preparazione gare

    23 Gare

    24

    25

    26

    27 MESOCICLO 10:

    28 UWV-preparazione agli obiettivi stagionali Costruzione della gara

    29

    30

    31

    32

    33 Periodo di transizione Ferie

    34

    35 Tabella 5 Ciclizzazione da Jugend-Leichtathletik

  • 27

    Il mesociclo corrispondente ad un multiplo dellallenamento settimanale, che

    nelle discipline di lancio riguarda nellinsieme circa 6 settimane (da 4 a 8).

    Allinterno di un mesociclo lobiettivo dellallenamento pu venire individuato e

    testato attraverso una prova settimanale.

    6.2.4 - Sviluppo della massa del controllo di carico

    La periodizzazione un avanzato strumento di allenamento, che si basa su una

    precedente stabile formazione dallenamento (idealmente lallenamento

    scolastico o di base), che nei bambini viene indirizzato da una parte al

    divertimento e dallaltra a unesperienza di movimento. Attraverso questo

    allenamento di base verr sviluppato un livello di allenamento e prestazione

    specifico, che si distingue per un minimo di tre o 4 allenamenti alla settimana

    per una durata di 90-150 minuti ciascuno, unalta sopportabilit del carico, una

    buona attivit rigenerativa personale, un buon livello tecnico-coordinativo negli

    esercizi di allenamento e di gara e da ultimo buone prestazioni in diverse aree.

    ( sono gli obiettivi di un allenamento di base).

    Anche gli atleti che si sono avvicinati allatletica allet di 15-16 anni dovrebbero

    innanzitutto passare attraverso un qualche formazione di base di allenamento.

    Questo viene in genere tramite un veloce allenamento di passaggio legato

    allet, in cui vengono acquisite le tecniche dellatletica leggera, e le basi

    coordinative e atletiche generali. Una formazione tale pu essere iniziata con

    lorganizzazione periodica degli allenamenti. Chi tuttavia lavora troppo presto e

    specificatamente, corre il rischio di chiedere un alto sviluppo della potenza al

    fisico dellatleta senza che certe strutture di movimento (giunture e legamenti)

    siano ancora sufficientemente sviluppate e forti, rischiando di provocare un

    sovraccarico o un allenamento vano.

    Giovani B

    Nei giovani-B fuori dal periodo di gara la portata e il carico di allenamento sar

    pi alto rispetto a quando c la gara. Nei giovani in et B lallenamento di

    massimali avverr con molte ripetizioni e con un peso moderato, la formazione

    specifica viene lasciata da parte.

  • 28

    Giovani A

    Nei giovani A grazie a uno sviluppo fisico migliore e al continuo aumento del

    carico di allenamento viene sviluppata specificatamente per la prima volta la

    forza massima. Tuttavia il numero di ripetizioni verr ridotto fino a tre.

    La prima volta che lavoravo nei giovani A con la forza speciale ho dovuto fare

    molta attenzione alla tecnica di esecuzione

    Nella fase scolastica e giovanile la sezione di allenamenti generali diminuisce

    gradualmente, mentre la sezione di allenamenti specifici aumenta (vedi tabella

    6 sotto riportata )

    Dati degli anni

    Alla fine dellanno si dispone dei dati dettagliati dellallenamento svolto e dei

    risultati delle gare che possono essere scomposti sin nei minimi dettagli. Si

    ottiene cos una tabella simile a quella sotto riportata che riassume volumi di

    carico svolti nel corso dellanno, La tab. sotto riportata mostra il raffronto tra

    lanciatori del gruppo A e B. (si tratta di valori medi anche se effettivamente

    svolti). Nella divisione del somma del carico nella tabella per il numero di

    settimane di allenamento (circa 45 lanno), giorni di allenamento (circa 250\275

    lanno) si otterr una media delle settimane di somma del carico o di quantit

  • 29

    del carico per allenamento che si dovr utilizzare come orientamento e punto di

    partenza per il piano operativo di allenamento dellanno successivo.

    SOMMA DEL CARICO ANNUALE LEGATO ALLE PRESTAZIONI DEL LANCIATORE

    gruppo di et

    B-JUGEND A-JUGEND

    Periodo annuale di allenamento h 550 650

    Allenamento generale allanno h 180 180

    Sessioni di allenamento (TE) allanno n 250 (fino a 300) 275 (fino a 350) TE di allenamento atletico generale (AT) n 100 85

    TE allenamento di massimali di forza (MK) n 50 60

    TE allenamento di forza speciale (SK) n 25 40

    TE Lanci (WA) n 75 90

    MK-gamma di intensit 95-100 % % 8 11 MK-gamma di intensit 80-95 % % 27 44

    MK-gamma di intensit 70-80& % 65 45

    Somma di tutte le ripetizioni di MK n 3000 4000

    Somma di tutte le ripetizioni di SK n 3000 4500

    lanci con attrezzi leggeri n -- 150 lanci con attrezzo da gara n 1500 2000

    lanci con attrezzi pesanti n 500 1000

    lanci con attrezzi speciali n 500 600

    somma di tutti i lanci n 3500 3750

    Imitativi h 25 25

    Sprints km 12 14

    Balzi verticali n 1500 2000

    Balzi orizzontali n 3000 3000

    Lanci generali n 4500 4500

    Forza generale n

    16000 15000

    Tabella 7 da Jugend-Leichtathletik

  • 30

    6.3 - Punti focali\obiettivi sostanziali durante lanno

    Nelle discipline di lancio si ha convalidato sotto laspetto della forma di lancio

    per un punto di tempo definito (=periodizzazione) un determinato ordine dei

    punti focali di allenamento, che con ogni picco di carico viene riflesso nel

    mesociclo corrispondente:

    1. AT: allenamento atletico generale

    2. MK: allenamento di massimali

    3. SK: allenamento di forza speciale

    4. WA: lancio

    Ecco ogni punto focale sta alla base di quello successivo: la forza di resistenza

    dellallenamento atletico generale per lallenamento di massimali, per la forza

    speciale e per il lancio. Allinterno di ogni punto focale verranno a loro volta

    aumentate la portata prima e lintensit poi, che culminer in un carico

    massimo. I carichi massimi saranno raggiunti alla fine di ogni sezione

    interessata. Un test eventualmente chiude la settimana di carico con una

    portata di carico minore. Unaltra possibilit che gi durante la lunga durata

    del mesociclo, sia inserita una settimana rigenerativa prima che il lavoro sul

    punto focale successivo inizi. Da qui si sovrappongono diversi effetti della

    periodizzazione con il dosaggio appropriato- e portano allottimizzazione della

    forma durante la sezione di lancio.

    Durante i carichi precedenti meno specifici ma pi pesanti, una prima

    realizzazione della forma o una perdita di forma probabilmente minore prima

    dellultimo ciclo. Questo si comprovato dopo una serie di generazioni di

    lanciatori, ed stato davvero perfezionato e adattato per ogni disciplina, anche

    secondo le diverse classi di et e le prestazioni.

    6.3.1 - Allenamento atletico generale (AT)

    Nellallenamento atletico generale prevalgono i carichi della durata di forza con

    numerose, generali, in un ordine non specifico, sequenze di movimento.

    Allenamenti circolari per diversi circuiti funzionali (torso, gambe, spalle,

  • 31

    braccia), giochi, corse a tempo, serie pi lunghe di balzi, numerosi lanci,

    macchine per lallenamento di forza con alte ripetizioni o giochi fanno parte di

    un tipico allenamento medio (vedi tabella 8 sotto riportata).

    I contenuti dellallenamento di AT sono molto faticosi per un lanciatore, ma

    servono anche per creare squadra con i compagni grazie alla fatica condivisa,

    lassistenza reciproca e il concetto di gara. La metodologia di allenamento vista

    promuove la circolazione e la densit dei capillari su muscoli mirati, aumenta la

    tonicit e riduce il peso. Laumento del carico di allenamento (portata e

    intensit) nellAT, in uno spazio di tempo da sei a otto settimane, porta a un

    maggiore sopportabilit di carico da parte del successivo carico specifico.

    Inoltre il lento aumento di carico consente la guarigione di infortuni muscolari

    lievi o di cadute fisiche nella fase di gara o nella prima parte dellAT.

    a - Resistenza

    La resistenza una condizione di base. Molte volte gli stress da resistenza

    creano una buona base per lallenamento successivo, promuovono la

    capillarizzazione e aumentano anche la circolazione dei muscoli, aumentando

    nellinsieme la capacit di sopportabilit generale di carico. La resistenza oltre

    che con la corsa pu essere sviluppata anche tramite altri sport come le

    passeggiate in montagna, il ciclismo, il nuoto, coi pattini e lo sci.

    Resistenza generale ai diversi tipi di sport

    Allenamento ciclico per diverse aree funzionali

    Coordinazione multipla, tecniche di altre discipline

    Allenamento di forza generale con uso di attrezzi e macchine

    Allenamento di stabilizzazione, ginnastica per la potenza, ginnastica, ginnastica funzionale

    Allenamenti di lanci generale con palle mediche e altri attrezzi

    Altri sport e discipline non specifiche

    Giochi

    UNITA DI ALLENAMENTO DELLA PREPARAZIONE ATLETICA

    GENERALE

  • 32

    b - Coordinazione

    La coordinazione dovrebbe essere sviluppata nel modo pi versatile possibile.

    Insieme alla corsa, i balzi e i lanci servono tecniche e processi come sport di

    squadra o individuale per un miglioramento della coordinazione. Per un

    lanciatore sono interessanti gli sport supplementari come ad esempio la

    ginnastica sul trampolino, salti in acqua o surf, qui importante il

    raggiungimento della padronanza del corpo e di equilibrio. Buone istruzioni,

    feedback e correzioni accurate da parte dellallenatore aiutano lo sviluppo della

    coordinazione.

    c - Circuiti

    Un classico strumento dellallenamento atletico generale il circuito. Come

    allenamento di resistenza della forza si adatta con ad esempio esercizi veloci

    formati dalle 10 alle 18 stazioni con una durata di carico dai 20 ai 40 secondi e

    dai 20 ai 30 di pausa (incluso il cambio della stazione). Questo tipo di

    allenamento sostenuto sia dal metabolismo aerobico che da quello

    anaerobico. Con la scelta degli esercizi lallenamento circolare pu non solo

    essere di diversi gradi un ciclo stressante (cosi lo stress, aumenter la massa

    muscolare), ma verranno sollecitati tuttavia anche un singolo gruppo di muscoli

    o un ciclo effettivo specifico (braccia\spalle, gambe\anca, addominali\schiena).

    Di esercizio in esercizio, da una parte ogni parte del corpo dovrebbe essere

    sollecitata e sforzata (gambe, addominali, schiena, braccia etc), dallaltra gli

    esercizi cambiano da dinamici a statici. Generalmente in un mesociclo si

    mantengono le stesse stazioni, cos che lordine di allenamento possa essere

    previsto.

    d - Allenamenti di forza generali

    Nellambito dellallenamento di forza generale gli esercizi sono preparati a

    seconda del proprio peso corporeo (sollevamento pesi, flessioni, corsa sulle

    scale), circuiti alle macchine (con diverse stazioni), le tecniche della pesistica

    (ridotta fino alla resistenza pi lieve), bilanciamento rotatorio (4-6 x 5-10

    ripetute, ad esempio girate, strappo, alzate tirare su piano la barra sopra le

  • 33

    ginocchia) , piegamento sulle ginocchia in avanti e indietro) e lanci generici con

    le palle mediche e altri attrezzi da lancio leggeri.

    e - Allenamento di stabilizzazione

    La stabilizzazione comprende esercizi di pesi e forza senza e con attrezzi (ad

    esempio con cinghie o elastici), ginnastica libera (barre o anelli), ma anche

    ginnastica funzionale sotto la guida di esperti. Tutti questi esercizi saranno

    ripetuti ampiamente e con brevi pause fra una serie e laltra, affinch

    garantiscano un effetto duraturo sulla forza. importante in questarea

    guardare lesecuzione del movimento, per non sbagliare la postura e per evitare

    che ci siano effetti negativi o addirittura controproducenti dellallenamenti.

    Nellambito dei lanci del dellAssociazione Tedesca di Atletica leggere, da molti

    anni vengono quindi interpellati allenatori atletici specifici, cosa che capita

    sempre pi spesso anche nelle altre discipline sportive.

    f - Allenamento lanci generale

    Lallenamento di lanci generale pu essere condotto con molti attrezzi diversi:

    sbarre, anelli, pneumatici, palle di gomma, pietre etc. in palestra sono gi state

    comprovate le palle mediche, che non sono pericolose e sono adatte per un

    allenamento non individuale, in cui c uno scambio continuo della palla con

    anche movimenti rotatori. importante che lesercizio di lancio venga cambiato

    spesso, per garantire una formazione completa di lancio.

    g - Giochi

    I giochi hanno una grande importanza e promuovono il carattere e il

    comportamento socievole del giocatore. Questo fondamentale per tutti gli

    sport. In particolare sono adatti la pallavolo, il basket, lhockey e il ping-pong,

    pallamano e calcio. Ma anche piccoli sport come calcio tennis, basket in un

    piccolo canestro o calcio in palestra con piccole porte si offrono come ottimi

    giochi per un giovane (e vecchio) lanciatore.

  • 34

    6.3.2 Allenamento di massimali di forza (MT)

    Lallenamento dei massimali di forza ha come obiettivo il miglioramento della

    coordinazione intermuscolare, lingrossamento della sezione di muscolo, in

    particolare lipertrofia delle fibre muscolari forti e veloci, un miglior rapporto

    carico-forza e naturalmente un aumento della forza massimale e assoluta. In

    questo modo sostengono il peso corporeo e la massa muscolare.

    Il metodo principale nellallenamento dei massimali per un giovane lanciatore

    la piramide smussata di carico, che inizia con 6-8 ripetute e con laumento di

    peso arriva fino al minimo di 3 ripetute a serie. La piramide rimane smussata,

    per evitare di mettere a prova la salute dellatleta con prove al limite delle sue

    prestazioni (una sola ripetuta).

    Nellallenamento dei massimali di forza si possono distinguere tre diverse

    intensit:

    - Intensit 3 (13): carico fino all80 per cento del massimo carico da

    superare

    - Intensit 2 (12): carico dall80 al 95 per cento del massimo carico

    da superare

    - Intensit 1 (119. Carico dal 95 al 100 per cento del massimo carico

    da superare

    Con laumentare dellet, latleta vecchio, in allenamento, pu sopportare una

    pi alta intensit degli allenamenti di forza (ved abb 7.4). Come per tutti i

    carichi, anche per lallenamento dei massimali di forza i grandi carichi individuali

    sono da dosare: la forza nuova pu solo stimare il massimo delle prestazioni e

    dedurre i valori percentuali, in una fase di allenamento avanzata si stabilisce un

    test di forza per poter determinare lesatta quantit di carico da utilizzare.

    Scelta degli esercizi

    Gli esercizi focali dellallenamento di forza di un giovane lanciatore sono girate,

    strappi, alzate (tirare su la barra, piano sopra le ginocchia), squat e mezzo

    squat con le ginocchia in avanti e dietro o alzate\colpo in alto e/o dietro la testa.

    Lallenatore deve assicurarsi che latleta abbia una buona padronanza dello

  • 35

    svolgimento di questi esercizio o comunque li impari sotto gli occhi di una

    persona esperta o con pesi bassi (manico di scopa, bilanciere vuoto).

    essenziale lavorare indossando prima una fascia che immobilizzi il torso e la

    spina dorsale. Solo se la forza del torso sufficientemente forte verranno

    controllate le tecniche di sollevamento e si pu inserire pi carico solitamente

    nei giovani B-. Nei giovani A verr necessariamente aumentata lintensit, cio

    brevi serie (min 3 ripetute) con maggiore peso.

    I diversi esercizi di base potrebbero e dovrebbero essere cambiati durante

    lesecuzione (ad esempio strappi come strappi con girate, strappi accovacciati o

    strappo da un piano rialzato). Esercizi di aiuto sono squat con una gamba,

    adduttori, farfalla e richiamo della coscia dietro. Anche questi possono essere

    cambiati molte volte.

    6.3.3 - Allenamento di forza speciale (SK)

    Lallenamento di forza speciale il collegamento tra lallenamento di forza

    massimale e quello di tecnica di lancio. Hinz (1991) a riguardo dice che

    nellallenamento speciale la perfezione tecnica accompagnata

    dallottimizzazione della prestazione fisica, cosi la spinta della forza verr

    tradotta nel modo ottimale. Negli allenamenti di forza speciale ci sono tecniche

    di lanci correlate con pesi pi difficili e pesanti (diversi per ogni disciplina)

    oppure tecniche di esercizi collegati ad attrezzi speciali le cosiddette KTG-

    macchine di forza per il lancio. Tra cui oltre a esercizi che imitano il lancio, ci

    sono anche i lavori per allenare le gambe e le anche quando sono nel

    movimento di lancio (rotazione e tensione dellarcata), ad esempio un esercizio

    pu essere eseguito con pesi sulle anche e il movimento deve andare contro la

    resistenza.

    Con gli esercizi di forza speciale da una parte la forza generale ottenuta pu

    essere usata per le specifiche esigenze, cos latleta impara a coordinare la

    forza in pi rispetto al movimento finale intermuscolare. Dallaltra parte la forza

    speciale porta ad un aumento delle resistenze e della forza. Questo crea per i

    muscoli coinvolti uno stimolo di crescita superiore al normale allenamento di

    tecnica: la forza speciale quindi doppiamente importante!

  • 36

    La forza speciale pu portare prima al successo se latleta ha gi raggiunto

    unalta stabilit di movimento e un buon livello tecnico. Tuttavia lallenamento di

    forza speciale un mezzo di molto efficace e dovrebbe essere usato solo alla

    fine di una catena di allenamenti, perch ci sia la possibilit di uno sviluppo a

    lungo termine. Gli esercizi di forza speciale vanno per graduati a seconda del

    bisogno dellatleta e seguendo criterio di et, potenzialit e sviluppo.

    6.3.4 - Il lancio (WA)

    Nellallenamento di lancio come mezzo di allenamento sono centrali i lanci con

    gli attrezzi di gara o attrezzi simili (ad esempio le palline del lancio del

    giavellotto), con lanci singoli o in serie. I lanci possono essere fatti con il peso

    normale di gara, con pesi pi leggeri o con pesi solo di poco pi pesanti. Con

    attrezzi troppo pesanti c il pericolo che la tecnica di gara venga

    negativamente influenzata. Per quanto riguarda la selezione del peso degli

    attrezzi, nei maschi il peso massimo dellattrezzo deve essere quello della

    classe di et subito successiva, per le donne il peso pu aumentare fino al

    20%in pi di quello usato in gara.

    I cosiddetti picchi di lanci- il periodo con il massimo numero di lanci-

    generalmente si trova alla fine di una sezione di allenamenti o allinizio della

    fase di gara. La seguente regola si applica qui cos: fino allobiettivo di gara o

    alla miglior forma latleta richiede un allentamento della quantit di lanci dalle

    sei alle otto settimane..

    Lallenamento di forza speciale e lutilizzo dei picchi di lancio sono allenamenti

    medi avanzati, che sarebbero da utilizzare nei giovani, nello specifico in quelli di

    classe B, in misura minore. E questo per due ragioni: da una parte perch

    latleta non ancora sviluppatosi non ancora sufficientemente pronto per un

    carico di allenamento di forza speciale alto; dallaltra parte, per ottenere margini

    Nota sul peso degli attrezzi lanciati

    Bartonietz (2006) ricorda che gli atleti che in fase di allenamento si allenano con pesi

    dellattrezzo diversi e pi difficili, raggiungono in gara un miglioramento notevole

    rispetto a quelli che non lo fanno

  • 37

    di sviluppo per le sezioni di allenamento successive cio quelle di collegamento

    e quelle ad altra prestazione. La seguente mostra un tipico esempio di

    allenamento medio per il lancio del martello.

    ESEMPIO DI ALLENAMENTO MEDIO DEL LANCIO DEL MARTELLO

    Preparazione atletica

    generale

    Corsa\camminata: durata della corsa, test di Cooper, corsa su strada, corsa in montagna

    Sprint: tempo della corsa (120-250m), aumenti di velocit, dentro e fuori, sprint fino ai 120 m

    Balzo: verticali e orizzontali, trampolino, da un rialzo Altro: lanci generali, ginnastica\aerobica, giochi, pattini

    Allenamento dei

    massimali di forza

    Forza generale: cicli di forza, esercizi con manubri corti e con un peso sul corpo

    Tecnica col bilanciere: tecnica in strappi, girate, ZUG, piegamenti sul ginocchio avanti e dietro

    Esercizi di assistenza: braccia, sollevate incorciate, panca Allenamento di forza

    speciale

    Massimali ad alta intensit Lanci difficili con pesi del lancio del peso: 9kg\0.75 m,

    8kg\0.75, 7kg\1.00 m, 6kg\1.10m

    Lanci con attrezzi di allenamento corti: speciale aumento di potenza e sollevamento

    Esercizi di assistenza: esercizi con peso rotondo, asta e dischi

    Lancio Lanci con attrezzo da gara, con attrezzi pi leggeri e leggermente pi difficili

    Lanci con attrezzo da gara: serie di lanci, lancio singolo, lavoro sulla tecnica

    Lanci con un attrezzo lungo: serie di lanci, lancio singolo, lavoro sulla tecnica

    lanci con un attrezzo lungo\difficile: serie di lanci, lancio singolo, lavoro sulla tecnica

    Tabella 9 da Jugend-Leichtathletik

    6.3.5 - Le quote dei punti focali durante lanno

    Anche se le sezioni di allenamento portano i nomi dei diversi punti focali, questo

    non vuol dire che in quella fase venga allenato solo ed esclusivamente quello

    specifico contenuto dellallenamento. Anzi tutti i contenuti dellallenamento vi

    trovano la propria collocazione, seppur in quantit differenti, e servono come

    stimoli, base preparatoria per lo step successivo. Praticamente i contenuti di un

    singolo allenamento medio si costruiscono luno sullaltro.

  • 38

    Tabella 10 da Jugend-Leichtathletic

    Il picco di carico dellallenamento si trova alla fine del mesociclo pertinente.

    Questi picchi di carico per gli atleti evoluti sono da definirsi chiaramente per

    quanto riguarda quantit e intensit dellallenamento, ma possono essere e

    versatili in termini di selezione degli esercizi,.

    Per gli atleti giovani lallenatore deve considerare quantit e intensit minori, in

    particolare per i carichi di allenamento speciali e intensivi. Lallenatore osserva

    Fase AT Fase MK Fase SK Fase WA Stagione gara

    AT - allenamento atletico generale

    MK - forza massimale

    SK - forza speciale

    WA - lanci

    8

    9

    10

    2

    3

    4

    5

    6

    7

    A -

    JU

    GEN

    D

    1

    2

    3

    4

    5

    6

    7

    8

    1

    SEZIONI DI ALLENAMENTO ALL'INTERNO DI UN MESOCICLO

    obiettivi di ogni mesocicloore di

    allenamen

    to alla

    settimana

    B -

    JU

    GEN

    D

  • 39

    attentamente latleta durante lallenamento per decidere se aumentare o

    diminuire il carico.

    Attenzione - Gli errori persistenti di dosaggio di carico degli allenamenti, dal

    momento che la periodizzazione da effetti su lungo termine, sono difficili da

    correggere. Di conseguenza compito dellallenatore tenere i carichi speciali

    piuttosto bassi, cos da accelerare la costruzione delle basi generali

    dellallenamento per creare una base ottimale da cui partire per un possibile

    aumento delle del carico in futuro!

    Al termine di un mesociclo lobiettivo raggiunto verr ridotto a scapito

    dellobiettivo dellallenamento successivo, rimanendo comunque ancora di una

    certa quantit.

    La tab mostra la diversa ripartizione degli obiettivi dei mesocicli in relazione

    allet (giovani B e A). In particolare di pu notare uno spostamento in termini

    di incremento dellallenamento speciale e intensivo (forza speciale e lanci), cos

    come un incremento anche della quantit totale di allenamento.

    La fase di lancio dovrebbe avere il suo culmine poco prima della stagione estiva

    (picco di lanci con pi lanci possibili alla settimana).

    Nella preparazione delle gare, i test, come ad esempio i massimali di forza, e i

    balzi contribuiscono alla realizzazione della forma. Tipicamente i valori migliori

    saranno presenti in questi allenamenti (sprint, balzi, pesi e lanci), non durante i

    picchi di carico, sebbene siano raggiunti in prossimit delle gare. Questi sono

    anzi indicatori della realizzazione della forma!

  • 40

    MODALITA PER LA CREAZIONE DI UN PIANO DI ALLENAMENTO

    (ad esempio del lancio del peso)

    Analisi dello sviluppo precedente

    - Livello delle prestazioni, potenzialit della realizzazione in gara, risultati

    dei campionati nazionali

    - Tempo\fatica dedicati allallenamento, motivazione e ambizione

    Obiettivi di gara

    - Vincere i campionati nazionali nel lancio del peso

    - Prendere parte ai campionati europei under 20

    Obiettivi parziali di gara

    - Miglioramento della prestazione (di 1,2 m)

    - Vincere le gare a eliminatoria

    - Aumentare il primato personale indoor (di 0, 6 m)

    Obiettivi allenamento

    - Migliorare la tecnica del lancio del peso (tecnica rotatoria)

    - Aumentare la forza esplosiva del braccio

    - Migliorare la forza dei massimali

    Obiettivi parziali di allenamento

    - Migliorare il getto allapertura

    - Aumentare la prestazione da fermo, da due quarti, intero e del lancio del

    peso

    - Migliorare la prestazione di squat, panca, girate e del getto

    - Prestazione di accelerazione migliore (tempo sui 20-30 metri per gli scatti)

    - Miglioramento della forza dei balzi (da fermo, con 3 balzi, con 5 balzi)

    Ripartizione dagli allenamenti medi agli allenamenti obiettivo

    - Tecnica: serie metodica, lancio da mezzo giro, completo e un giro e mezzo

    - Potenza della gamba: allenamento con manubrio (piegamenti e strappi) e

    con le macchine

    - Potenza del braccio: panca, alzate, lanci con un peso maggiore

    - Potenza del petto: esercizi di sollevamento pesi, palle mediche, cicli di

    stabilizzazione

    - Velocit: esercizi di frequenza, partenze con brevi sprint

    - Forza dei balzi: balzi con gli ostacoli, corsa a balzi

    Pianificazione delle tappe\cicli di allenamento

    Pianificazione delle settimane\unit di allenamento

  • 41

    7 CONCLUSIONI

    Da quanto sopra riportato risulta che laspetto fondamentale da privilegiare nei giovani lanciatori sia lapprendimento della tecnica, della corretta ritmica in stretta relazione alla velocit di esecuzione del gesto.

    Pertanto con i giovani (15-16 anni) indicato lanciare un poco tutti i giorni,

    puntando sulla tecnica e sulla velocit di esecuzione del gesto anche

    utilizzando attrezzi leggeri.

    Infatti il corretto apprendimento delle tecnica crea il presupposto basilare per

    avere una atleta di alto livello in futuro.

    Quindi un lanciatore deve esser condotto, gi a 19-20 anni, a padroneggiare

    completamente la tecnica; lacquisizione di una tecnica errata in et giovanile

    non consente al lanciatore maturo di esprimere in modo completo il proprio

    potenziale in quanto aggiustare la tecnica di un lanciatore avviato alla maturit

    sportiva risulta sempre assai problematico e difficile.

  • 42

    Sommario

    1. BREVE STORIA DEL LANCIO DEL DISCO

    2. INTRODUZIONE

    3. LALLENAMENTO GIOVANILE

    4. CARATTERISTICHE DEL LANCIATORE DI ALTO LIVELLO

    5. BASI DEL LANCIO DEL DISCO

    5.1. Aspetti biomeccanici (tratto da Jugend-leichtatletikpubblicato da DLV della Federazione Tedesca)

    5.1.1. Oscillazione 5.1.2. Rotazione 5.1.3. Aerodinamica e angolo di uscita 5.1.4. Fattori determinanti e caratteristiche che influenzano le prestazioni

    5.2. Modello di tecnica del lancio del disco (tratto da Jugend-leichtatletikpubblicato da DLV della Federazione Tedesca)

    5.2.1. Oscillazione 5.2.2. Inizio della rotazione/preludio 5.2.3. Spinta 5.2.4. Preparazione al lancio 5.2.5. Fase di lancio 5.2.6. Rilascio

    6. PIANIFICAZIONE E PERIODIZZAZIONE DELLALLENAMENTO (tratto da Jugend-

    leichtatletikpubblicato da DLV)

    6.1. Informazioni generali per la pianificazione dellallenamento

    6.2. Periodizzazione e ciclizzazione 6.2.1. Periodizzazione dellallenamento 6.2.2. La preparazione immediata alla gara 6.2.3. Ciclizzazione 6.2.4. Sviluppo della massa del controllo di carico

    6.3. Punti focali\obiettivi sostanziali durante lanno

    6.3.1. Allenamento atletico generale (AT) a. Resistenza b. Coordinazione c. Circuiti d. Allenamenti di forza generale e. Allenamento di stabilizzazione f. Allenamento lanci generale g. Giochi

    6.3.2. Allenamento di massimali di forza (MT) 6.3.3. Allenamento di forza speciale (SK) 6.3.4. Il lancio (WA) 6.3.5. Le quote dei punti focali durante lanno

    7. CONCLUSIONI

  • 43

    Bibliografia

    Atleticastudi Anno XVI Mag-Ago 1985 n. 3-4 - Peter Tschiene - La strategia

    dellallenamento giovanile

    Atleticastudi Anno 1985 Renato Carnevali Il lancio del disco

    Renato Carnevali Aspetti metodologici dellallenamento giovanile dei lanciatori

    Jugend Leichtathletik Rahmentrainingsplan des Deutschen Leichtathletik-Verbandes fur die

    Wurfdisziplinen im Aufbautraining (Diskuswerfen Traininsplanung und periodisierung)