RAPPORTO 2017 - Informazione Fiscale...Nel corso del 2016, in occasione del rinnovo dei Consigli...

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RAPPORTO 2017sull’Albo dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili

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Rapporto2017sull’Albo dei Dottori Commercialistie degli Esperti Contabili

001-018_FNC rapporto 2017 10/07/17 17.53 Pagina 1

ISBN 978-88-99517-19-9

Copyright Fondazione Nazionale dei Commercialisti

Il presente rapporto è stato curato da Tommaso Di Nardo. Le elaborazioni statistiche sono state realizzate da Gianluca Scardocci.L’”Introduzione”, “La nuova geografia degli Ordini” e “I numeri della profes-sione” sono scritti da Tommaso Di Nardo, “Lo scenario macroeconomico” e“Il sistema produttivo e le PMI” sono scritti da Paola Samà.


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INDICE

Presentazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 7Massimo Miani

Avvertenze . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 9

La nuova geografia degli ordini . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 11

Introduzione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1 5

Scenario macroeconomico . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 19

Il sistema produttivo e le PMI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 41

I numeri della professione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 57

APPENDICE STATISTICA: TAVOLE STATISTICHE ORDINI TERRITORIALI . . . . 81


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Composizione del Consiglio Nazionaledei Dottori Commercialisti edegli esperti contabili

Presidente

Massimo Miani

Vice Presidente

Davide Di Russo

Consigliere Segretario

Achille Coppola

Consigliere Tesoriere

Roberto Cunsolo

CNDCEC

Piazza della Repubblica, 59

00185 - Roma

Tel. 06.47863300

Fax. 06.47863349

E-mail [email protected]

Web. www.commercialisti.it

Consiglieri

Antonio Borrelli

Andrea Foschi

Marcella Galvani

Gilberto Gelosa

Valeria Giancola

Maurizio G. Grosso

Giuseppe Laurino

Giorgio Luchetta

Raffaele Marcello

Francesco Muraca

Maurizio Postal

Sandro Santi

Massimo Scotton

Remigio E. M. Sequi

Lorenzo Sirch

Alessandro Solidoro

Giuseppe Tedesco

Direttore Generale

Francesca Maione


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Composizione della Fondazione Nazionale dei Commercialisti

Presidente

Massimo Miani

Consiglieri

Nicola Cavalluzzo

Andrea Foschi

Nicolò La Barbera

Vittorio Raccamari

Paolo Rollo

Ermanno Werthhammer

Coordinatore dipartimenti ricerca scientifica

Gianpaolo Valente

FNC

Piazza della Repubblica, 68

00185 - Roma

Tel. 06.4782901

Fax. 06.4874756

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Presentazione

Nel 2016 l’economia italiana cresce per il secondo anno consecutivo e simigliora rispetto al 2015 facendo segnare un +0,9% di Pil e un + 1,3% di oc-cupati. Per la prima volta dopo molti anni, i Commercialisti iscritti all’Albocrescono a un ritmo inferiore all’1% corrispondente a +564 unità e raggiun-gendo il livello di 117.916 (+0,5%). Prosegue lenta ma inarrestabile la crescitadella quota di donne (32,3%), mentre continuano a calare in maniera pre-occupante i giovani (17,4%). Sempre nel 2016, il numero di imprese attive presenti negli archivi cameraliè cresciuto di 1.612 unità, sintesi di un aumento di 38.162 società di capitalie di un calo di 19.083 società di persone e di 19.711 imprese individuali. Afine anno, le imprese attive totali sono pari a 5.145.995, di cui 1.082.003 so-cietà di capitali. Il numero medio di imprese attive per ogni Commercialista iscritto all’Alboscende così da 43,8 a 43,6, mentre il numero medio di società di capitalisale da 8,9 a 9,2. Si tratta, per quest’ultimo, di un dato particolarmente significativo che,per essere apprezzato ancora meglio, deve essere opportunamente colle-gato con la “quota di mercato” di società di capitali seguite dai Commer-cialisti stimata pari all’80%. Bastano questi pochi dati per accorgersi della trasformazione epocale inatto nel sistema economico e produttivo dell’Italia. Una trasformazioneche ci vede coinvolti in prima linea accanto alle imprese già impegnate inimportanti processi di ristrutturazione e riorganizzazione produttiva a se-guito della crisi economica e finanziaria che ha colpito il paese a partiredal 2008. Il Rapporto presenta i numeri degli Iscritti all’Albo dei Dottori Commercialistie degli Esperti Contabili al 1° gennaio 2017 con un dettaglio a livello di sin-golo Ordine territoriale e in questa edizione presenta alcune importantinovità, come la rappresentazione cartografica dei 131 Ordini che rappre-sentano il territorio, i dati relativi alle imprese attive, alle società di capitalie alle società di persone elaborati a livello provinciale e la mediana delreddito professionale che quest’anno, per la prima volta, affianca la media


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con l’intenzione di offrire un’informazione più puntuale circa la distribu-zione dei redditi. Grazie ai dati reddituali trasmessi dalla Cassa di Previdenza e Assistenzadei Dottori Commercialisti e dalla Cassa di Previdenza dei Ragionieri, op-portunamente aggregati ed elaborati, è stato calcolato il reddito mediodell’anno 2015 sulla base delle dichiarazioni raccolte nel 2016 pari a 58.602euro, in crescita del 2,2% in termini nominali rispetto al 2014. In terminireali, invece, il reddito medio è calato del 13,9% rispetto al 2007, anno pre-crisi, a dimostrazione di come la crisi che ha colpito le libere professioniitaliane non abbia risparmiato i Commercialisti colpiti anche dalle conse-guenze in termini di maggiori costi operativi derivanti dalle numerosenovità introdotte nel campo degli adempimenti fiscali. Infine, la mediana, cioè il valore che divide la distribuzione degli iscrittialle casse di previdenza in due parti uguali, per il 2015 è risultata pari a33.207 euro, il 56,7% della media. Ciò significa che il 50% dei Commercialistipercepisce un reddito non superiore a 33.207 euro. Si tratta di un dato significativo che invita alla prudenza quando si leggonole statistiche reddituali e si osserva un aumento delle medie nominali poi-ché, come mostra con estrema chiarezza il dato relativo alla mediana, lastragrande maggioranza dei redditi sono schiacciati verso il basso. Ciòpone, con tutta evidenza, il problema del sostegno al reddito per un’ampiafascia di professionisti e rafforza la campagna sull’equo compenso chevede i Commercialisti coinvolti in prima fila accanto alle altre professioni.

Massimo MianiPresidente della Fondazione Nazionale dei Commercialisti

Rapporto 2017


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Avvertenze

Il Rapporto 2017 tiene conto della nuova geografia giudiziaria di cui al D.Lgs. 7 settembre 2012 n. 155, entrato in vigore il 13 settembre 2013, che haprevisto la soppressione delle Sezioni distaccate di tutti i tribunali italiani,la soppressione di alcuni tribunali e la ridefinizione di alcuni circondari. Ilnuovo assetto, infatti, ha avuto impatto sulla geografia amministrativadegli Ordini territoriali per la prima volta nel corso del 2014 con l’istituzionedell’Ordine di Napoli Nord e nel corso del 2016 con la soppressione ditredici Ordini territoriali e la modifica delle circoscrizioni territoriali di nu-merosi altri Ordini (cfr. La nuova geografia degli Ordini). Tali modifiche impattano notevolmente sui dati relativi agli Ordini territorialiinteressati. Pertanto, nella lettura del Rapporto e dei dati relativi ai singoliOrdini, occorrerà prestare particolare attenzione nei confronti con i datidel Rapporto 2016.Il Rapporto 2017 presenta, per la prima volta, i dati reddituali relativi allemediane per sesso e classi di età per ogni Ordine territoriale. A differenzadella media, che può essere influenzata dal tipo di distribuzione, la medianarappresenta il valore che divide la distribuzione a metà. Nel caso della di-stribuzione dei redditi, la mediana rappresenta il reddito percepito da chisi trova al centro della distribuzione. Il Rapporto presenta, inoltre, i dati relative alle imprese, le società di per-sone e le società di capitali attive al 31 dicembre 2016 per singolo Ordineterritoriale. In tal caso, i dati sono relativi alla provincia di riferimento del-l’Ordine.Per ogni Ordine locale sono riportati i principali dati territoriali (popola-zione, superficie, pil pro-capite provinciale, numero di comuni e imprese),i dati relativi agli iscritti, con particolare riferimento alla loro strutturaanagrafica, i dati reddituali dell’anno 2015 con le variazioni rispetto all’annoprecedente, i dati relativi ai neoiscritti agli Ordini e quelli relativi ai tiroci-nanti. Nel Rapporto sono riportati anche i dati relativi agli Esperti Contabili, se-zione B dell’Albo, e alle Società tra Professionisti (Stp). I dati elaborati e pubblicati nel Rapporto si riferiscono agli iscritti agliOrdini territoriali dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili al 1°


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gennaio 2017 così come rilevati dal Consiglio Nazionale. I dati relativi alla struttura anagrafica per genere ed età degli iscritti sonostati desunti dall’analisi statistica dei database trasmessi dagli Ordini ter-ritoriali al Consiglio Nazionale.Le statistiche reddituali sono state elaborate partendo dai dati redditualidella Cassa nazionale di previdenza e assistenza dei dottori commercialisti(CNPADC) e della Cassa nazionale di previdenza dei ragionieri (CNPR). I datireddituali pubblicati per singolo Ordine locale sono relativi alle medie ealle mediane opportunamente rielaborate in forma aggregata del redditonetto professionale dichiarato. Pertanto, i dati reddituali del Rapporto 2017non corrispondono ai dati puntuali dei redditi degli iscritti alla CNPADC ealla CNPR; tali dati possono essere consultati facendo riferimento ai ri-spettivi enti.Per i dati reddituali relativi alle mediane, trattandosi della prima elabora-zione di questo tipo, non sono presenti le variazioni annuali. Il Rapporto è strutturato in due parti. Nella prima sono riportate le analisi relative al quadro macroeconomiconazionale, al sistema delle piccole e medie imprese e agli iscritti all’Albodei dottori commercialisti e degli esperti contabili. Nella seconda parte sono riportati i dati relativi a ogni singolo Ordine ter-ritoriale. Il Rapporto 2017, per la prima volta, presenta una rappresentazione carto-grafica degli Ordini territoriali. Ciò ha indotto a modificare l’indice di pre-sentazione degli Ordini che da alfabetico diventa geografico. Per semplicità ed omogeneità, nel Rapporto le città metropolitane sonoindicate come province.L’eventuale mancata quadratura a 100 dei tassi di composizione percentualeè dovuta unicamente agli arrotondamenti decimali.

Rapporto 2017


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LA NUOVA GEOGRAFIA DEGLI ORDINI

Secondo l’Ordinamento professionale dell’Albo dei Dottori Commercialisti edegli Esperti Contabili (Decreto Legislativo 28 giugno 2005 n. 139), l’Ordine siarticola nel Consiglio nazionale e negli Ordini territoriali (art. 6, comma 2).L’Ordinamento prevede l’istituzione dell’Ordine territoriale in ciascun cir-condario di tribunale che abbia almeno 200 iscritti (art. 7, comma 1) e, co-munque, in ogni capoluogo di provincia (art. 7, comma 2).Il circondario di tribunale è, dunque, il riferimento territoriale dell’Ordinee ad esso fanno riferimento i singoli Ordini territoriali istituiti. Nel corso del 2016, in occasione del rinnovo dei Consigli degli Ordini e delConsiglio Nazionale, vista la legge di riforma della geografia giudiziaria, ildecreto legislativo 7 settembre 2012 n. 155 e le successive modifiche conte-nute nel decreto legge 19 febbraio 2014 n. 14, a seguito di nota ministerialedel 1° aprile 2016 del Ministero della Giustizia, è avvenuto il riallineamentodella geografia amministrativa degli Ordini territoriali alla nuova geografiagiudiziaria. Al 1° gennaio 2017, data di riferimento dei dati relativi agli iscritti all’Albopresentati nel Rapporto 2017, gli Ordini territoriali istituiti sono 131, trediciin meno rispetto al 1° gennaio 2016. Gli Ordini cessati sono Bassano delGrappa, Montepulciano, Casale Monferrato, Chiavari, Crema, Lucera, Melfi,Nicosia, Rossano Calabro, Sanremo, Tortona, Vigevano e Voghera. Il riallineamento non è completo a causa della proroga concessa ai tribunalisoppressi dell’Abruzzo dallo stesso decreto di riforma e ulteriormente pro-rogati dal decreto legge 9 febbraio 2017 n. 8 (art. 16) al 13 settembre 2020.Gli Ordini interessati sono quelli di Avezzano, Lanciano e Vasto. Gli Ordini che hanno accorpato gli iscritti afferenti agli Ordini cancellati eche perciò hanno subito modifiche significative al numero di iscritti tra il1° gennaio 2016 e il 1° gennaio 2017 sono: Alessandria, Castrovillari, Cre-mona, Enna, Foggia, Genova, Imperia, Pavia, Potenza, Siena, Vercelli, Vicenza(cfr. tab. 1).


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Altri Ordini che hanno subito modifiche, talvolta anche significative, aipropri circondari per effetto della ridefinizione dei circondari dei Tribunalidi riferimento sono: Milano, Padova, Venezia, Latina, Salerno, Caltagirone,Catania, Marsala, Cuneo, Avellino, Messina ed i corrispondenti Busto Arsizio,Rovigo, Pordenone, Cassino, Nocera Inferiore, Agrigento, Gela, Asti, Bene-vento, Patti (cfr. tab. 2). Ne deriva che, in molti casi, il numero di iscritti al 1 gennaio 2017 delsingolo Ordine subisce variazioni significative in aumento o in diminuzioneper ragioni connesse a tale riallineamento. Per la Sardegna, il Rapporto 2017, tiene conto delle nuove province istituitecon la Legge regionale del 4 febbraio 2016 n. 2 ed operative dal 1° gennaio2017. In considerazione del fatto che numerosi Ordini territoriali insistono su uncircondario di tribunale non sempre coincidente con la circoscrizione pro-vinciale, il Rapporto 2017 riporta il dato “Quota provinciale”, cioè il rapportotra la popolazione dell’Ordine e la popolazione della provincia di riferimentodell’Ordine. Ciò anche perché si possano apprezzare meglio i dati provincialiriportati per ogni Ordine e, in particolare, per gli Ordini non coincidenticon le province.

Tab. 1 Ordini soppressi e Ordini accorpanti. Variazioni conseguenti al numero diiscritti.

Ordini soppressi 2016 Ordini accorpanti 2016 2017 Var. Var. %Bassano del Grappa 344 Vicenza 1.223 1.583 360 29,4%Casale Monferrato 99 Vercelli 199 302 103 51,8%Chiavari 243 Genova 1.522 1.753 231 15,2%Crema 183 Cremona 262 453 191 72,9%Lucera 319 Foggia 1.244 1.554 310 24,9%Melfi 141 Potenza 474 522 48 10,1%Montepulciano 135 Siena 400 542 48 35,5%Nicosia 96 Enna 106 202 96 90,6%Rossano Calabro 253 Castrovillari 279 527 248 88,9%Sanremo 244 Imperia 163 403 240 147,2%Tortona 111 Alessandria 449 561 112 24,9%Vigevano 259 Pavia 423 894 471 111,3%Voghera 219 Pavia 423 894 471 111,3%

Rapporto 2017


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Rapporto 2017

Tab. 2 Ordini che hanno subito modifiche al circondario. Variazioni conseguenti alnumero di iscritti.

Ordini 2016 2017 Var. Var. %Agrigento 662 664 2 0,3%Asti 203 403 200 98,5%Avellino 986 950 -36 -3,7%Benevento 813 849 36 4,4%Busto Arsizio 753 862 109 14,5%Cassino 429 595 166 38,7%Caltagirone 141 138 -3 -2,1%Catania 1.959 1.968 9 0,5%Cuneo 783 907 124 15,8%Gela 138 149 11 8,0%Latina 1.179 1.040 -139 -11,8%Marsala 400 390 -10 -2,5%Messina 883 861 -22 -2,5%Milano 8.588 8.667 79 0,9%Nocera Inferiore 680 785 105 15,4%Padova 1.662 1.615 -47 -2,8%Patti 251 274 23 9,2%Pordenone 439 512 73 16,6%Rovigo 250 312 62 24,8%Salerno 1.687 1.585 -102 -6,0%Venezia 1.235 1.186 -49 -4,0%

Alcuni Ordini, infine, presentano un circondario di tribunale particolarmenteanomalo, poichè sono posti a cavallo tra due province. In questi casi, laprovincia di riferimento è stata scelta in base al comune sede del tribunalee quindi dell’Ordine. Infine, l’Ordine di Cagliari, con l’entrata in vigore dellaL. R. 04.02.2016, insiste su due ambiti provinciali, quello dell’area metropo-litana di Cagliari e quello della nuova provincia Sud Sardegna. In ogni caso, il rapporto tra imprese attive e iscritti è stato calcolato subase provinciale, rapportando cioè le imprese attive della provincia congli iscritti della provincia.


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Rapporto 2017 Introduzione

Introduzione

Scenario Macroeconomico e statistiche reddituali

Nel corso del 2016, gli iscritti all’Albo dei Dottori Commercialisti e degliEsperti Contabili sono cresciuti a un tasso dello 0,5% raggiungendo la cifradi 117.916 al 1° gennaio 2017 (tab. 1). Nello stesso periodo, gli iscritti alledue casse di previdenza della Categoria, la Cassa nazionale di previdenzae assistenza dei dottori commercialisti e la Cassa nazionale di previdenzadei ragionieri, sono cresciuti a un tasso dell’1,1% e sono risultati pari a95.498 (tab 1).Dal 2008 al 2017, gli iscritti all’Albo sono aumentati del 9,7% (+10.417), mentregli iscritti alle Casse sono aumentati del 21,5% (+16.897). La crescita degliiscritti all’Albo e ancor più quella degli iscritti alle casse, manifestatasi innetta controtendenza rispetto all’andamento dell’occupazione generale, èassociata a un calo dei redditi medi professionali, osservati attraverso i datireddituali delle casse di previdenza.

Tab. 1 Iscritti Albo e Iscritti Casse. Anni 2008-2016*

Anni Iscritti Albo Tasso di crescita Iscritti Casse Tasso di crescita2008 107.499 — 78.6012009 109.474 1,8% 80.759 2,8%2010 110.787 1,2% 82.658 2,4%2011 112.164 1,2% 84.721 2,5%2012 113.235 1,0% 86.965 2,6%2013 114.041 0,7% 88.628 1,9%2014 115.067 0,9% 89.970 1,5%2015 116.245 1,0% 92.345 2,6%2016 117.352 1,0% 94.455 2,3%2017 117.916 0,5% 95.498 1,1%*Dati al 1° gennaio di ogni anno

Tra il 2007 e il 2015, infatti, mentre il Pil nominale è cresciuto del 2,2% equello reale si è contratto del 7,8% per effetto della crisi, il reddito medionominale dei commercialisti è diminuito del 2% e quello reale ha perso il13,9% (tab. 2).


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Rapporto 2017Introduzione

Nel 2015, dopo tre anni consecutivi di contrazione, il reddito medio profes-sionale dei Commercialisti, calcolato come media dei redditi CNPADC eCNPR, è ritornato ad aumentare in termini nominali facendo segnare un+2,2% pur risultando ancora inferiore al valore di 59.847 euro calcolato peril 2007, e, soprattutto, al valore record di 61.138 euro calcolato per il 2008.In termini reali, la crescita 2015 su 2014 è stata del 2,4%. Rispetto al 2007, lacrescita reale, calcolata tenendo conto del tasso di inflazione, è stata paria -13,9% (tab. 3).

Tab. 2 Pil nominale e reale. Anni 2007-2015. Valori in milioni di euro

Anni Pil nominale Tasso di rescita Pil reale Tasso di crescita2007 1.609.551 3,9% 1.687.143 1,5%2008 1.632.151 1,4% 1.669.421 -1,1%2009 1.572.878 -3,6% 1.577.903 -5,5%2010 1.604.515 2,0% 1.604.515 1,7%2011 1.637.463 2,1% 1.613.767 0,6%2012 1.613.265 -1,5% 1.568.274 -2,8%2013 1.604.599 -0,5% 1.541.172 -1,7%2014 1.621.827 1,1% 1.542.924 0,1%2015 1.645.439 1,5% 1.555.009 0,8%

Complessivamente, stando alla serie storica disponibile (2007-2015), il red-dito professionale medio dei commercialisti, contrariamente alla tesi anti-ciclica, segue la tendenza ciclica del Pil italiano con oscillazioni più ampiedel trend economico generale.

Tab. 3 Media Irpef nominale e reale. Anni 2007-2015.

Anni Media Irpef Tasso di crescita Media Irpef* Tasso di crescita2007 59.847 — 59.847 —2008 61.138 2,2% 59.043 -1,3%2009 58.126 -4,9% 55.542 -5,9%2010 58.537 0,7% 54.268 -2,3%2011 59.854 2,2% 53.653 -1,1%2012 59.187 -1,1% 52.268 -2,6%2013 58.437 -1,3% 51.399 -1,7%2014 57.340 -1,9% 50.296 -2,1%2015 58.602 +2,2% 51.501 2,4%*Valori deflazionati sulla base dell’indice IPCA su anno base 2007


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Sintesi dei principali indicatori del Rapporto

Al 1° gennaio 2017 gli iscritti ai 131 Ordini territoriali sono 117.916, le donnesono pari al 32,3%, i giovani (≤40 anni) sono il 17,4%. Rispetto al 1° gennaio2008 vi sono 10.417 iscritti in più con una crescita complessiva del 9,7%. Allastessa data le donne erano il 28% e in otto anni sono aumentate comples-sivamente del 27,2%, i giovani invece sono calati a un ritmo molto soste-nuto, pari a -35,4% dal 2009 quando erano pari al 29% del totale. Il rapporto tra la popolazione e gli iscritti all’Albo è perciò progressivamentediminuito raggiungendo i 514 abitanti per ogni commercialista al 1° gennaio2017 contro i 555 del 1° gennaio 2008 (-7,4%). Il numero di praticanti, dopo il calo continuo degli ultimi anni, è in au-mento. Al 1° gennaio 2017, secondo i dati dell’ultima rilevazione effettuatadirettamente presso gli ordini territoriali, il numero di praticanti è pari a13.519, il 3% in più rispetto al 2016.

Rapporto 2017 Introduzione


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SCENARIO MACROECONOMICO

Congiuntura internazionale

Secondo il Fondo Monetario Internazionale, nel 2016, l’economia mondialeè stata caratterizzata da un livello di crescita, pari al 3,1%. La Figura 1 mette in risalto il tasso di crescita annuale del PIL rispettiva-mente per le economie avanzate e per quelle emergenti e in via di sviluppo.Confrontando i due scenari, risalta una netta differenza nei livelli dei tassidi crescita. Le economie avanzate sono caratterizzate da una brusca cadutadel PIL tra il 2008-2009 e tra il 2010-2011 e da una lenta ripresa iniziatadopo il 2013, attestatasi intorno al 3%. I paesi emergenti e in via di sviluppo,invece, seppur rallentando, hanno continuato a manifestare dei tassi net-tamente superiori (più del 4%) trainati dall’economia asiatica.

Figura 1: Quadro macroeconomico internazionale: tassi di crescita annuale del PILnei paesi sviluppati. Anni 2000-2016.

Fonte: Dati FMI, World Economic Outlook database, Aprile 2017.

Le proiezioni di crescita per l’economia mondiale, per il 2017 e 2018, sonopositive e i tassi sono previsti intorno al 3,6%, di circa 0,5 punti percentualiin più rispetto al 2016. Secondo il Fondo Monetario Internazionale, alla base dello sviluppo del-l’economia mondiale, vi è il traino delle economie emergenti e dei paesi in

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Rapporto 2017Scenario macroeconomico

via di sviluppo che, nel 2016, sono cresciute a un ritmo pari al 5,1% conproiezioni per il 2017-2018 al rialzo rispettivamente del 7,9 e 7,6%. Tra leeconomie emergenti l’India nel 2016 è cresciuta a un tasso del 7,9% mentrela Cina si è stabilizzata intorno al 6,5%.Nelle ultime proiezioni OECD1 (Tabella 1), i paesi appartenenti all’OECDsono cresciuti nel 2016 dell’1,7% in linea con l’area EU28 (+1,7%), mentre ilG7 si è fermato all’1,5% ed è diviso in due gruppi: i paesi a crescita frenatacome l’Italia, il Giappone e la Francia e i paesi a crescita più sostenutacome il Canada, la Germania, il Regno Unito e gli Stati Uniti. Le proiezionidi crescita diffuse nel bollettino intermedio dell’OECD sono positive e in-coraggianti per l’economia globale, infatti, per il 2017-2018 si stima un tassodi crescita rispettivamente del 3,3% e del 3,6%. Le stime per l’Italia nonsono, invece, incoraggianti, in quanto è stata prevista per entrambi gli anniuna crescita costante pari all’1%.

Tabella 1: Quadro macroeconomico internazionale: tasso di crescita annuale delPIL e proiezioni 2017-2018.

Paesi 2016 2017 2018Canada 1,4 2,4 2,2Francia 1,1 1,4 1,4Germania 1,8 1,8 1,7Italia 1,0 1,0 1,0Giappone 1,0 1,2 0,8Regno Unito 1,8 2,4 2,8Stati Uniti 1,6 2,4 2,8EU 28 1,7 1,6 1,6G7* 1,5 - -G20 3,1 3,5 3,8Paesi OECD* 1,7 2,0 2,3Mondo 3,0 3,3 3,6Fonte: Elaborazioni FNC su dati OECD

*Dati aggiornati secondo l’ “Economic Outlook n.100”, Nov.2016.

____________________________________

1 I valori delle proiezioni sono stati estratti dai seguenti bollettini OECD: ”Interim Economic Outlook”, 7-03-2017 ed “Economic Outlook n.100”, Nov.2016


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Rapporto 2017 Scenario macroeconomico

Se osserviamo la dinamica dell’evoluzione del PIL nominale dal 2010 neiprincipali paesi europei, così come esposto in Figura 2, notiamo comel’Italia mostri un percorso di sviluppo nettamente sotto la media europea.Particolare è l’andamento rilevato per la Spagna, la quale tra il 2010 e il2013 è stata il paese che è progredito meno rispetto alle altre nazioni,mentre dal 2014 ha iniziato a conseguire prestazioni economiche positive. La Germania si conferma essere il perno dell’economia europea insieme alRegno Unito.

Figura 2: Andamento del PIL in termini nominali nei principali paesi europei. Anni2007-2016. (Numeri Indice)

Fonte: Dati Eurostat. Il PIL è valutato ai prezzi di mercato con anno base 2010.

Congiuntura nazionale

Lo stato di salute dell’economia italiana negli ultimi anni è in via di ripresa;i dati sul valore del prodotto interno lordo in termini reali sono, dal 2013,in costante crescita, anche se il ritmo di crescita è ancora troppo lento ri-spetto agli altri paesi avanzati. In generale, i segnali di ripresa della nostraeconomia sono essenzialmente dovuti a politiche fiscali orientate a sti-molare la produzione interna e all’implementazione di riforme strutturali,tra cui la riforma del mercato del lavoro. Nello stesso tempo, la Banca Centrale Europea ha emanato politiche mo-netarie accomodanti tra cui bassi tassi d’interesse e lo strumento del quan-titative easing.Osservando l’evoluzione delle singole componenti del PIL, come illustratonella Figura 3.A, vediamo come, dopo il 2008, la crescita economica sia

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stata sostenuta prevalentemente dalle esportazioni con i consumi chehanno dato un contribuito positivo, mentre gli investimenti sono crollatiper poi dare segni di ripresa dal 2014.

Figura 3: Andamento dei principali indicatori dell’economia in termini reali. Anni2000-2016. (Numeri Indice).

Fonte: Elaborazioni FNC su dati Istat.

Parallelamente, la Figura 3.B mette in rapporto il PIL reale con la produttivitàdei fattori. Ciò che si evince è una lenta ripresa della nostra economia conun peggioramento della produttività totale soprattutto nel biennio 2015-2016.Le previsioni sull’andamento del PIL reale per il biennio 2017-2018, confer-mano la cauta e lenta ripresa; infatti, secondo il Documento di Economia eFinanza del 2017, si prevede per il 2017 un tasso dell’1,1% e solo dell’1% nel2018. Invece, le stime di crescita sul PIL nominale sono rispettivamente del2,3% nel 2017 e del 2,7% per il 2018.Come illustrato nella figura seguente, dopo una fase iniziale di decrescitadurante il biennio 2008-2009, si assiste a una successiva fase di ripresafino al 2011; nei tre anni seguenti si è evidenziata una successiva contrazionedel PIL sia in termini reali sia monetari. Dal 2014, grazie alle manovre dipolitica monetaria attuate dalla BCE, dal basso livello del prezzo del petrolioe da politiche fiscali volte a stimolare la domanda interna, l’andamentodel PIL ha ripreso la sua fase espansiva anche se ad un tasso lento e con-tenuto.

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Figura 4: Andamento del PIL e relativi tassi di variazione. Anni 2008-2016. (valoriassoluti e percentuali).


Il valore aggiunto nei principali settore della produzione

Gli ultimi dati diffusi dall’Istat2, per il 2016, mostrano un incremento delValore Aggiunto (VA) delle società non finanziarie di 2,9 punti percentuali;crescita trainata essenzialmente dalle imprese operanti nel settore mani-fatturiero (+1,2% nel 2016) e nei servizi (con un incremento rispetto di 1,5punti percentuali). Per quanto concerne le piccole imprese appartenenti alle famiglie produt-trici, il VA ai prezzi base si è attestato nel 2016 a 288.533 milioni di euro,con una crescita dello 0,3% rispetto al 2015. Ciò è dovuto all’incrementodelle imprese appartenenti al settore dei servizi. Una contrazione del VA ai prezzi base si segnala nelle società finanziarieove è stato perso, rispetto al 2015, il 6,4%.La figura successiva illustra l’andamento altalenante della serie storica delVA al costo dei fattori dell’intera economia dal 1999 al 2016 con le relativevariazioni percentuali annuali. Nel 1999, il valore del VA espresso in migliaiadi Euro era pari 1.311.239; il valore è aumentato anno dopo anno fino al2007, dove ha raggiunto il valore di 1.474.945. Nei due anni successivi ècrollato del 5,4% per poi crescere nel 2010 dell’1,7%. Il periodo 2011-2013 èsegnato da un’altra contrazione del valore aggiunto a seguito della reces-sione in cui il nostro paese, in quegli anni, è precipitato. Dal 2014, il VA ètornato a incrementarsi segno di una minima ripresa nel sistema produttivonazionale.

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2 Report Istat: “Conti economici nazionali per settore istituzionale. Anni 2014-2016”. Diffuso l’11 aprile 2016.


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Figura 5: Serie storica del valore aggiunto al costo dei fattori prodotto dall’interaeconomia dal 1999 al 2016. (Valori assoluti e percentuali).


La figura che segue illustra in maniera più dettagliata la dinamica delle va-riazioni del VA nei principali settori produttivi: attività economiche non dimercato, agricoltura selvicoltura e pesca, industria e servizi. Durante la prima crisi economica mondiale iniziata nel 2007, il settore cheha sofferto di una maggiore contrazione del VA al costo dei fattori è statoil comparto dell’industria (-13,9% tra il 2008 e il 2009). Dopo il 2011, oltreall’industria anche l’agricoltura e i servizi soffrono della contrazione delVA, per poi mostrare segni di ripresa nel 2015.

Figura 6: Serie storica delle variazioni percentuali del valore aggiunto al costo deifattori dal 2000 al 2016 nei principali settori della produzione.


In Tabella 2 si illustra la serie storica dell’indicatore del valore aggiuntocalcolato al costo dei fattori per i principali settori economici: agricoltura,industria e servizi. Esaminando la dinamica intercorsa nel periodo preso

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in esame, si evince che, dal 2010, a migliorare è stata solo l’agricoltura (+2,1punti percentuali dal 2010 al 2016). L’Industria, invece, è il settore produttivoche ha perso maggiormente in termini di valore aggiunto (-5,5% dal 2010 al2016) mentre i servizi risultano essere in lieve contrazione (-0,8% dal 2010al 2016). Il periodo 2014-2016 si caratterizza per un miglioramento in quasitutti i settori rispetto ai risultati del quadriennio 2011-2014.

Tabella 2: Serie storica del valore aggiunto al costo dei fattori dal 2010 al 2016 neiprincipali settori dell’economia.

Macro-Settori 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016Agricoltura, silvicoltura e pesca 100 101,7 99,3 100,7 98,3 102,8 102,1Industria 100 99,9 96,2 93,6 92,5 93,6 94,5Servizi 100 101,2 98,1 96,6 97,8 98,4 99,2Totale 100 100,8 97,5 95,7 96,0 96,9 97,7Fonte: Dati Istat. Anno base = 100.

La Tabella 3 evidenzia le variazioni annuali del valore aggiunto nei principalisettori economici; nello specifico, nel 2009 sia il settore agricolo, sia l’in-dustria che i servizi, contemporaneamente, segnano variazioni negative ri-spetto all’anno precedente. Se consideriamo le posizioni lavorative (Tabella4), gli anni più critici sono stati il 2009 e il triennio 2011 e 2013, mentre dal2014 si segnala un trend positivo.

Tabella 3: Variazioni annuali del V.A. nei principali settori dell’economia.

Anno Agricoltura, silvicoltura e pesca Industria Servizi Totale Economia2000 -0,5% 4,2% 6,8% 5,9%2001 2,0% 4,2% 6,2% 5,5%2002 -1,4% 3,0% 4,1% 3,6%2003 2,7% 1,0% 4,6% 3,6%2004 3,9% 4,0% 4,0% 4,0%2005 -11,0% 2,2% 3,5% 2,7%2006 -0,6% 4,5% 2,9% 3,2%2007 1,3% 5,5% 3,8% 4,2%2008 0,1% 0,5% 2,4% 1,9%2009 -7,6% -10,4% -0,9% -3,5%2010 0,9% 2,0% 1,4% 1,5%2011 8,7% 1,2% 1,9% 1,9%


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2012 2,6% -2,9% -1,2% -1,5%2013 6,0% -1,0% -0,2% -0,3%2014 -6,4% -0,4% 1,6% 1,0%2015 6,0% 2,9% 0,8% 1,4%2016 -5,4% 3,0% 1,2% 1,5%Fonte: Elaborazioni FNC su dati Istat.

Tabella 4: Variazioni annuali delle ULA nei principali settori dell’economia.

Anno Agricoltura, silvicoltura e pesca Industria Servizi Totale Economia2000 -2,2% 0,5% 2,6% 1,7%2001 0,8% 1,1% 2,1% 1,7%2002 -3,5% 0,9% 1,5% 1,0%2003 -3,1% 0,7% 0,9% 0,6%2004 -0,8% -0,1% 0,8% 0,5%2005 -4,4% 0,2% 0,4% 0,1%2006 1,6% 0,8% 2,0% 1,7%2007 -3,3% 1,4% 1,2% 1,0%2008 -2,6% -1,1% 0,0% -0,4%2009 -1,4% -6,9% -1,3% -2,7%2010 0,8% -2,9% -0,3% -0,8%2011 -2,1% -0,6% 0,6% 0,1%2012 -2,5% -4,3% -0,3% -1,4%2013 -1,4% -4,6% -1,8% -2,4%2014 1,5% -2,0% 0,8% 0,2%2015 1,2% 0,5% 1,2% 1,0%2016 0,9% 0,3% 1,7% 1,4%Fonte: Elaborazioni FNC su dati Istat.


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Figura 7: Serie storica del rapporto Valore aggiunto/ULA a prezzi correnti dal 1999al 2016 nei principali settori della produzione.


Consumi e investimenti

Dal 2014 la crescita economica è sostenuta anche dai consumi totali, in par-ticolare da quelli delle famiglie. Questo trend positivo è frutto di strumentidi politica fiscale implementati nel mercato del lavoro (attraverso lo stru-mento del Jobs Act) e di una politica monetaria accomodante che hannoportato all’incremento dell’occupazione, all’aumento dei redditi delle fami-glie e conseguentemente hanno stimolato la ripresa dei consumi interni. Nei paragrafi che seguono, si analizza con maggior dettaglio lo storico del-l’andamento dei consumi.Nel 2016, come si evince dalla Tabella 5, i consumi finali nazionali hannocontinuato il trend positivo manifestato nei due anni precedenti. La partepiù dinamica è rappresentata dalla spesa delle famiglie residenti, incre-mentata dell’1,3% rispetto al 2015. Anche la spesa per i consumi finali na-zionali ha evidenziato una crescita quasi in linea con quella delle famiglie:+1,2% rispetto all’anno precedente. L’Istat3 afferma che nel 2016 il reddito primario delle famiglie consumatriciè incrementato dell’1,6% sul 2015; in particolare attesta che tale l’aumentoè in parte dovuto dalla crescita del risultato lordo di gestione e dalla ridu-zione delle imposte sulla produzione attraverso la riduzione della Tasi edelle imposte sulle abitazioni.

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3 Istat, Report: ”Conti economici nazionali per settore istituzionale. Anni 2014-2016”, pubblicato il 11.04.2017.


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Tabella 5: Spesa per i consumi delle famiglie residenti e per i consumi finali nazionali.Valori concatenati con anno di rif. 2010. (Valori assoluti e %)

Anno Spesa per i consumi Var. Spesa per i consumi finali nazionali Var.2006 973.334 - 1.302.467 -2007 984.602 1,2% 1.315.002 1,0%2008 974.363 -1,0% 1.307.308 -0,6%2009 958.535 -1,6% 1.293.138 -1,1%2010 970.153 1,2% 1.306.580 1,0%2011 970.083 0,0% 1.300.509 -0,5%2012 931.831 -3,9% 1.257.227 -3,3%2013 908.635 -2,5% 1.232.845 -1,9%2014 910.941 0,3% 1.233.129 0,0%2015 925.046 1,5% 1.245.611 1,0%2016 937.478 1,3% 1.260.374 1,2%Fonte: Elaborazioni FNC su dati Istat.

Nella Figura 8 si evidenzia l’andamento della spesa per i consumi delle fa-miglie residenti; in particolare, dopo un periodo iniziale di crescita (dal1999 al 2007), è susseguito un periodo di declino, con una contrazione deiconsumi (dal 2007 al 2009). In seguito, durante il biennio 2009-2010, si è re-gistrato un aumento, cui ha fatto seguito un rilevante crollo, dal 2011 al2013, dei consumi; negli ultimi tre anni stiamo assistendo a una sostanzialeripresa dei consumi che riescono a raggiungere i livelli registrati nel 2003. Nella Figura seguente, inoltre, la spesa per i consumi è stata rapportata,dal 2011 al 2016, all’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività NICal lordo dei tabacchi.


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Figura 8: Serie storica della spesa per i consumi a valori concatenati dell’anno diriferimento 2010 e var. % del NIC. Anni 1999-2016.


L’andamento del NIC ha fatto registrare nel 2016 un calo dello 0,1% dopodue anni di crescita. Questa flessione è derivata dalla diminuzione deiprezzi di quasi tutti i tipi di prodotto. Contemporaneamente, nel 2016, la componente degli investimenti ha con-tinuato a mostrare i segni di ripresa che erano già evidenti nel 2014 e 2015dopo anni di brusche contrazioni. Nella figura 9 si mostra l’andamento degli investimenti fissi lordi a valoricorrenti, le variazioni su base annuale e il rapporto degli investimenti sulPIL. Dallo studio del trend si evince che dopo una fase di continua espansione(dal 1999 al 2007) gli investimenti hanno riscontrato una contrazione che èproseguita fino al 2014. La contrazione maggiore si è registrata tra il 2008 e il 2009 (-9,3%) e tra il2011 e il 2012 (-8%). Dal 2015 si è palesata la ripresa degli investimenti conuna variazione positiva pari all’1,8% nel 2015 e 2,8% nel corso del 2016. Per quanto concerne l’andamento della quota degli investimenti sul Pildal 1999 al 2016, si ravvisa una contrazione di 3 punti percentuali. Nel 1999la percentuale era pari al 20%, mentre nel 2016 si è attestata al 17%, so-stanzialmente costante negli ultimi tre anni. Nella stessa figura, si è stimato l’andamento degli investimenti fissi lordiche conferma un periodo iniziale di crescita, con il raggiungimento delpunto di massimo attorno al 2007 e poi una fase di decrescita.

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Figura 9: Investimenti fissi lordi a prezzi correnti, var. % e quota sul Pil reale. Anni1999-2016.


Il mercato del lavoro

Il mercato del lavoro mostra segnali positivi di ripresa; nel 2016 il numerodi occupati è stato di 22 milioni e 758 mila occupati esattamente pari al li-vello registrato nel 2006. La forza lavoro è incrementata di circa un milionee mezzo di unità raggiungendo il suo valore più elevato (25 milioni e 770mila persone). In Tabella 6 sono rappresentati i livelli conseguiti, dal 2006 al 2014, daiprincipali indicatori economici che misurano l’andamento del mercato dellavoro. Dalla serie storica si evince che, negli ultimi dieci anni, il tasso dioccupazione ha perso 1,1 punti percentuali, ma è in costante aumento dal2014 toccando, nel 2016, la percentuale del 57,2%. Nel corso del 2016 iltasso di disoccupazione complessivo si è attestato all’11,7%, in calo rispettoagli anni precedenti, ma comunque ancora troppo elevato. Lo scenario piùscoraggiante riguarda la disoccupazione giovanile; infatti, nel 2014 si è ri-levato il tasso più alto (42,7%) anche se, negli ultimi due anni, il livello èriuscito a diminuire (-4,9%) grazie all’implementazione di politiche in favoredell’occupazione.

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Tabella 6: Serie storica sui principali indicatori del mercato del lavoro. Anni 2006-2016 (Valori assoluti e percentuali).

Tasso di Tasso di Tasso di Anno Forza Lavoro N. Occupati Attività Occupazione Disoccupazione Neet

15+ 15-64 15+ 15-24 25-342006 24.412 22.758 49,1 58,3 6,8 21,8 9,1 13,92007 24.375 22.894 48,8 58,6 6,1 20,4 8,3 13,72008 24.755 23.090 49,1 58,6 6,7 21,2 8,9 14,32009 24.605 22.699 48,5 57,4 7,7 25,3 10,6 16,42010 24.583 22.527 48,2 56,8 8,4 27,9 11,9 18,22011 24.660 22.598 48,1 56,8 8,4 29,2 11,7 18,82012 25.257 22.566 49,1 56,6 10,7 35,3 14,9 20,72013 25.259 22.191 48,8 55,5 12,1 40,0 17,7 23,62014 25.515 22.279 49,1 55,7 12,7 42,7 18,6 24,02015 25.498 22.465 49,0 56,3 11,9 40,3 17,8 23,42016 25.770 22.758 49,5 57,2 11,7 37,8 17,7 22,2

Fonte: Dati Istat.

Nella figura seguente si illustra l’andamento del tasso di occupazione(Figura 10.A) e di disoccupazione (Figura 10.B), con le relative variazioni inpunti percentuali annuali. Riguardo al tasso di occupazione, gli anni più critici sono stati il 2009 (-1,2% sul 2008) e il 2013 (-1,1% sul 2012). Parallelamente, il 2012 è l’anno incui si perdono migliaia posti di lavoro, per cui si è assistito a un incrementodel tasso di disoccupazione pari a 2,3 punti percentuali rispetto al 2011.

Figura 10: Tassi di occupazione e disoccupazione e relativi tassi di variazione. Anni2006-2016.


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In termini di variazioni annuali, il tasso di disoccupazione giovanile (15-24anni) mostra il picco più alto nel 2012, con un incremento sul 2011 di 6,1punti percentuali; l’inversione di tendenza si ha negli ultimi due anni dellaserie, con un calo di 2,4 punti rispetto al 2014 e di 2,5 punti percentuali ri-spetto al 2015.

Figura 11: Tassi di disoccupazione giovanile e relativi tassi di variazione. Anni 2006-2016.


I Neet, vale a dire coloro che non lavorano e non sono impiegati in attivitàformative, come si evince dalla Tabella 6, tendono ad aumentare nel corsodegli anni. Infatti, dal 2004 al 2014, la percentuale di Neet è passata dal13,6% al 24%, mentre nel biennio 2015-2016 si è ridotta di due punti per-centuali.Contemporaneamente, si riscontra il fenomeno degli occupati irregolari,calcolati dall’Istat come percentuale sul totale degli occupati. A livello na-zionale, dal 2004 al 2014 (ultimo dato disponibile), sono aumentati dello0,9%. Particolarmente esplicativa è la tabella successiva che mostra la percentualedi occupati in rapporto alle regioni. I tassi più elevati si registrano al Sud(più del 20%), ovvero in Campania, Calabria e Sicilia. Le regioni del Nordsembrano essere quelle più virtuose, mostrando tassi che vanno dall’8,8%del Veneto al 12,1% della Liguria.

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Tabella 7: Occupati irregolari. Anni 2004-2014. (Valori percentuali).Var. p.p

Regioni 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 ’04-‘14Piemonte 6,5 7,1 7,8 7,7 7,7 7,9 8,5 9,3 10,4 10,7 11,0 4,6Valle d’Aosta 7,1 6,7 6,7 7,1 7,6 7,5 8,3 7,9 9,2 9,8 9,9 2,8Liguria 8,3 9,1 9,9 9,3 8,9 9,3 9,6 10,5 11,1 11,5 12,1 3,8Lombardia 10,9 9,8 10,4 10,8 10,8 10,0 9,2 9,1 9,5 9,5 10,2 -0,6Trentino-Alto Adige 7,1 7,4 7,5 7,6 7,2 7,3 7,9 8,0 9,1 9,4 9,6 2,5Veneto 8,6 8,1 8,5 8,6 8,1 8,1 8,0 8,2 8,3 8,3 8,8 0,2Friuli-Venezia Giulia 8,5 8,6 8,7 9,2 8,8 8,8 8,7 9,5 9,9 10,0 10,8 2,3Emilia-Romagna 7,8 7,9 8,1 8,4 8,7 8,7 8,5 9,1 9,3 9,7 10,0 2,3Toscana 9,4 10,0 10,2 11,3 10,8 10,2 9,7 9,7 10,1 10,6 11,1 1,7Umbria 11,4 11,7 12,4 12,0 11,7 11,2 11,5 11,8 12,5 12,8 12,5 1,1Marche 9,5 10,0 10,0 10,0 9,5 9,3 9,3 8,7 8,9 9,4 10,2 0,7Lazio 15,1 14,9 14,0 14,2 13,7 14,2 14,6 13,8 13,8 14,9 16,1 1,0Abruzzo 13,4 14,0 13,8 12,7 13,5 14,6 14,8 15,3 15,2 15,9 15,7 2,3Molise 9,9 10,6 11,6 11,3 12,6 14,1 13,7 14,5 15,0 14,9 15,6 5,7Campania 25,6 24,5 23,6 21,4 22,1 22,4 22,2 22,1 21,3 20,8 21,5 -4,1Puglia 14,6 15,5 16,1 16,0 16,1 16,7 16,7 17,3 17,1 16,5 16,8 2,2Basilicata 8,8 9,3 10,3 10,2 11,3 12,3 11,8 12,8 13,9 14,2 15,0 6,2Calabria 19,5 20,5 21,4 20,7 20,9 21,6 23,3 22,8 22,4 22,6 23,0 3,4Sicilia 18,7 20,4 19,5 18,4 18,0 19,1 19,2 19,4 19,5 19,8 20,3 1,6Sardegna 10,8 10,8 11,4 11,2 11,2 11,7 13,1 14,0 14,1 14,3 14,8 4,0Italia 12,4 12,4 12,5 12,4 12,2 12,3 12,3 12,4 12,6 12,8 13,3 0,9Fonte: Elaborazioni FNC su dati Istat “Noi Italia 2017 - Mercato del lavoro”. Gli occupati irregolari sonocalcolati come percentuale sul totale degli occupati.

Il commercio estero

Negli ultimi quattro anni, il saldo commerciale, riporta un evidente incre-mento nel volume delle esportazioni italiane rispetto agli anni interessatidalla crisi economica (tabella seguente), trainate principalmente dalleesportazioni nel mercato extra-UE.Il rapporto tra il saldo commerciale e il PIL reale, dal 2012 al 2016, è semprepositivo e maggiore del 2%. Le esportazioni nel 2016 hanno mostrato unincremento del 2,4% sull’anno precedente, ma in misura leggermente infe-riore rispetto alle importazioni, che hanno registrato un +2,9%.


34


Tabella 8: Importazioni ed Esportazioni. Anni 2006-2016. (Valori assoluti e percen-tuali).

Saldo Saldo comm./ Anno Importazioni Var. Esportazioni Var. commerciale PIL reale2006 438.347 428.769 -9.578 -0,6%2007 461.900 5,4% 455.248 6,2% -6.652 -0,4%2008 445.035 -3,7% 441.173 -3,1% -3.862 -0,2%2009 387.698 -12,9% 361.539 -18,1% -26.160 -1,7%2010 435.744 12,4% 404.148 11,8% -31.596 -2,0%2011 438.038 0,5% 425.107 5,2% -12.931 -0,8%2012 402.755 -8,1% 434.987 2,3% 32.232 2,1%2013 393.242 -2,4% 438.035 0,7% 44.793 2,9%2014 405.975 3,2% 449.943 2,7% 43.969 2,8%2015 433.666 6,8% 469.527 4,4% 35.861 2,3%2016 446.245 2,9% 480.967 2,4% 34.722 2,2%Fonte: Elaborazioni FNC su dati Istat.

La ragione per cui le importazioni sono aumentate in maniera consistenterisiede nella crescita della domanda interna, con una ripresa dei consumidelle famiglie e degli investimenti.La figura successiva illustra l’andamento del tasso di cambio euro/dollarostatunitense, la cui quotazione ha dato un aiuto, negli ultimi periodi, nonsolo alla nostra economia ma anche a quella europea in termini di exporte costi delle materie prime. Dal 2010 al 2016, se nel 2010 per un euro erano necessari 1,32 dollari, nel2016 servono solo 1,1 dollari.

Figura 12: Andamento tasso di cambio medi annuali EUR/US. Anni 2010-2016.

Fonte: Dati Banca D’Italia.

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Oltre al cambio Euro/$, è necessario menzionare anche l’andamento delprezzo del petrolio. Il calo del prezzo del petrolio oltre ad influenzare i costi delle imprese (inparticolare i costi energetici), influenza anche il prezzo della benzina. Se diminuisce, i consumatori avranno a disposizione nel proprio portafogliomaggior reddito disponibile che andranno successivamente a spendere oimpiegare in altre attività/investimenti. La figura 13.A illustra sia il trenddell’Opec basket price (indicatore del prezzo del petrolio dell’OPEC) sia lemaggiori quotazioni del prezzo del petrolio. Le differenti misure confermanola caduta del prezzo del petrolio $/barile dal 2014 al 2016.

Figura 13: Andamento del OPEC Basket Price in dollari e delle quotazioni del prezzodel petrolio in dollari/barili.

Fonte: Elaborazione FNC su dati OPEC. Dati FMI.”Actual Market Prices for Non-Fuel and Fuel Commodities,2014-2017”.

Finanza Pubblica

La finanza pubblica è condizionata dall’esigenza imposta dall’Unione Eu-ropea di ridurre costantemente il valore del debito pubblico in rapporto alPIL. Negli anni più recenti si è assistito a un incremento del debito causatoda una crescita prossima allo zero del PIL e dal fenomeno della deflazione. Il debito pubblico nel 2016 è stato pari a 2.218 milioni di euro, vale a dire di132,5 punti percentuali in rapporto al PIL; per gli anni a seguire si attendeuna lieve contrazione. Le entrate totali delle Pubbliche Amministrazioni caleranno di 0,3 puntipercentuali nel 2017, mentre si incrementeranno di 0,2 punti nel 2018. Leuscite delle PA si prevedono in continua diminuzione. La pressione fiscale, pari al 42,9% nel 2016, si presume in calo di 0,6 punti

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nel 2017 e in aumento di 0,5 punti percentuali nel 2018.

Tabella 9: Quadro macroeconomico nazionale. Anni 2016-2018.

Valori conseguiti Previsione in % del PIL2016 in % del PIL 2017 2018

Tasso di crescita PIL reale 0,9 - 1,1 1,0Debito Pubblico 2.217.909 132,6 132,5 131,0Entrate Totali PA 788.502 47,1 46,8 47,0Uscite totali PA 829.311 49,6 49,1 48,3Deficit pubblico -40.809 -2,4 -2,1 -1,2Spesa per interessi 66.272 4,0 3,9 3,7Pressione Fiscale - 42,9 42,3 42,8Fonte: Elaborazioni FNC su dati Istat, Mef.

Tra il 2013 e il 2016, il valore in termini nominali del debito pubblico è cre-sciuto di 200.000 milioni di euro e parallelamente il rapporto debito/PIL èpassato dal 129%, misurato per il 2013, al 132,6% nel 2016. La difficoltà nelriuscire a diminuire l’elevato debito risiede anche nell’elevata percentualedi economia sommersa dovuta sia all’ evasione fiscale che al lavoro irre-golare.

Figura 14: Debito pubblico in milioni di euro e rapporto percentuale con il PIL. Anni2013-2016.

Fonte: Dati Mef.

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In generale, lo Stato italiano tende a spendere più di quanto riesce a in-cassare, per cui nel corso degli anni l’ammontare delle uscite ha superatodi misura le entrate. Nella figura seguente sono riprodotte le serie storiche delle entrate euscite complessive della Pubblica Amministrazione, dal 1999 al 2016, inrapporto al prodotto interno lordo. La differenza verticale tra le due lineerappresenta il saldo tra le due voci ed è interpretato come l’ammontaredell’indebitamento netto. Nel 2009 la variazione totale tra le entrate e leuscite è pari a 5,3 punti percentuali, la più ampia registrata nell’arco ditutta la serie storica presa in esame. Dal 2012, la percentuale delle uscitesul PIL è iniziata a diminuire, anche se continua a essere molto consi-stente.

Figura 15: Andamento del rapporto Entrate/PIL ed Uscite/PIL. Anni 1999-2016. (Valoripercentuali).


In Figura 16 si evidenzia in maniera più dettagliata la differenza tra leentrate e le uscite della pubblica amministrazione attraverso l’andamentodell’indebitamento netto registrato dal 1999 al 2016.

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Figura 16: Serie storica dell’indebitamento netto della Pubblica Amministrazione.


Pressione fiscale

Le entrate fiscali, in particolare, le imposte dirette e indirette, dal 1999 al2016 sono costantemente aumentate; nel 1999 la totalità delle imposte di-rette ammontava a 168.082 milioni di euro, mentre nel 2016 sono state248.450 milioni di euro. Tale incremento nasce dall’esigenza di aumentare le entrate tributarie alfine di far fronte a un elevato debito pubblico. La pressione fiscale, prima della crisi economica del 2008, ovvero dal 1999al 2008 è stata in media pari al 40,3%. Dal 2009, si è costantemente incre-mentata fino a raggiungere il valore più alto nel biennio 2011 e 2012: 43,6%.Durante il biennio 2014-2015, la pressione fiscale è rimasta stabile al 43,3%,mentre nel 2016 si è assistito a una lieve contrazione pari allo 0,5% rispettoal 2015. Tale flessione è derivata dalle politiche messe in atto dal governoitaliano negli ultimi anni.

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Tabella 10: Entrate fiscali in milioni di euro e pressione fiscale in % del PIL. Anni1999-2016.

Imposte Imposte Imposte in Contributi Contributi Pressione Var.Anno dirette indirette conto capitale sociali effettivi sociali figurativi fiscale in p.p.1999 168.082 170.659 1.252 139.007 3.813 41,22000 170.947 178.438 1.090 141.864 3.988 40,1 -1,12001 183.168 182.692 1.048 149.980 3.905 40,1 0,02002 180.593 189.898 2.975 157.844 3.742 39,8 -0,32003 178.386 190.902 17.925 164.899 3.730 40,0 0,22004 185.164 199.121 8.372 173.096 3.518 39,3 -0,72005 190.861 207.669 1.870 178.612 3.345 39,1 -0,22006 213.336 225.056 225 180.876 3.461 40,2 1,12007 233.352 231.452 299 199.297 3.771 41,5 1,32008 239.738 221.557 487 209.107 3.819 41,3 -0,22009 222.379 211.462 12.256 208.166 3.967 41,8 0,52010 226.541 223.855 3.517 209.683 4.019 41,6 -0,22011 226.826 231.100 6.981 212.216 4.078 41,6 0,02012 239.760 246.746 1.524 211.733 4.104 43,6 2,02013 240.920 239.813 4.154 211.200 4.089 43,6 0,02014 237.815 248.849 1.582 210.414 3.932 43,3 -0,32015 242.974 249.864 1.217 215.134 3.926 43,3 0,02016 248.450 242.199 5.199 217.577 3.863 42,9 -0,5Fonte: Elaborazioni FNC su dati Istat.

Nella figura seguente si illustra la serie storica della pressione fiscale cal-colata come percentuale del PIL; il picco più alto si è toccato nel 2012, dovela pressione fiscale ha raggiunto quota pari al 43,6%, mentre il valore mi-nimo si è raggiunto nel 2005 (39,1%). I periodi in cui si palesano alti livellidi debito pubblico e consistenti crisi economiche hanno portato la pres-sione fiscale a livelli molto alti, tanto da annoverare l’Italia tra i primi paesiavanzati per imposizione fiscale. Secondo l’OECD, nel 2016, la categoria dipercettore di reddito più tassata è stata quella del lavoratore single, conun cuneo fiscale pari al 47,8%; a seguire il percettore di reddito con duefigli, con il 38,6%, dato nettamente superiore alla media OECD posta al26,6%.


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Figura 17: Serie storica della pressione fiscale e la relativa variazione % annuale.


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IL SISTEMA PRODUTTIVO E LE PMI

I dati del registro delle imprese

A fine 2016 il Registro delle imprese computa 6.063.0763 imprese registrate,di cui 5.145.995 attive. Il saldo tra le imprese iscritte e cessate è positivo erispetto all’anno precedente si è registrato un incremento dello 0,3%, men-tre si annovera una sostanziale stabilità nel numero delle imprese attive.La crescita, anche nel 2016, è attribuibile alle società di capitali, aumentatedel 3,7% rispetto al 2015, mentre continuano a mostrare tassi negativi siale società di persone (-2,3%) che le imprese individuali, (-0,6%).

Tabella 1: Le imprese per forma giuridica. Anno 2016. (Valori assoluti e percentuali).Var.% Var.%

Forma giuridica Registrate Attive Iscritte Cessate Saldi Registrate AttiveSocietà di capitale 1.591.590 1.082.003 102.664 46.185 48.947 3,4 3,7Società di persone 1.040.095 813.228 25.843 40.592 -21.393 -2,2 -2,3Imprese individuali 3.229.190 3.119.577 225.367 228.871 -15.340 -0,4 -0,6Altre persone 212.888 131.187 9.614 6.486 2.131 1,0 1,7Totale 6.073.763 5.145.995 363.488 322.134 14.345 0,3 0,0Fonte: Elaborazioni FNC su dati Infocamere.

Le società di capitali al 31/12/2016 sono 1.591.590, di cui 1.082.003 attive esi sono incrementate del 3,7% rispetto al 2015. Le società di persone sono1.040.095, di cui 813.228 attive, e sono diminuite del 2,3%. Le imprese indi-viduali sono 3.229.190, di cui 3.119.557 attive e in lieve diminuzione rispettoal 2015 dello 0,6%.

La dinamica settoriale (tabella 2) mostra un andamento positivo nel settoredelle “Attività professionali, scientifiche e tecniche” (+1,5%), mentre con-tinua a diminuire il tasso di variazione annuale nel settore manifatturiero,sia in termini di imprese registrate (-1,1%) che attive (-1,1%), e nelle co-struzioni (-1,0% e -1,3%). Anche il settore del commercio dà segnali negativi,anche se lievi; in particolare -0,1% per le registrate e -0,2% per quelleiscritte. Segnali positivi continuano a essere visibili nelle attività finanziariee assicurative (+1,5%).


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Rapporto 2017Il sistema produttivo e le PMI

Tabella 2: Le imprese per settore economico Ateco 2007 - Variazioni percentualianni 2015-2016.

Registrate Attive Iscritte CessateAgricoltura, silvicoltura pesca -0,3 -0,4 25,3 4,5Estrazione di minerali da cave e miniere -1,9 -2,3 -48,1 -20,8Attività manifatturiere -1,1 -1,1 -6,9 -2,7Fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria condiz. 5,3 4,7 -23,4 -11,8Fornitura di acqua; reti fognarie, attività di gestione d. 1,2 0,8 -21,7 -2,4Costruzioni -1,0 -1,3 -6,5 -7,3Commercio -0,1 -0,2 -8,7 -1,3Trasporto e magazzinaggio -0,5 -0,8 -3,7 -5,8Attività dei servizi alloggio e ristorazione 2,3 1,9 -0,2 -0,4Servizi d’informazione e comunicazione 1,3 1,2 -7,2 -3,3Attività finanziarie e assicurative 1,5 1,5 8,6 4,4Attivita’ immobiliari 0,4 -0,3 9,9 20,0Attività professionali, scientifiche e tecniche 1,7 1,5 0,5 -3,6Noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle im. 3,6 3,5 -8,2 2,3Amministrazione pubblica e difesa; assicurazione sociale 5,4 10,3 -33,3 -75,0Istruzione 2,8 2,9 4,1 3,1Sanità e assistenza sociale 4,1 4,3 -1,8 1,4Attività artistiche, sportive, d’intrattenimento e diver. 3,0 2,9 1,1 -5,7Altre attività di servizi 1,2 1,1 -2,9 -4,7Attività di famiglie e convivenze come datori di lavoro p. 8,3 10,0 50,0 66,7Totale 0,3 0,0 -2,2 -1,3Fonte: Elaborazioni FNC su dati Infocamere.

La tabella seguente descrive lo stock di imprese per tipologia di predomi-nanza di controllo per il biennio 2015-2016. In dettaglio, nel 2016 le imprese registrate per la classe under trentacinquesono state 608.240, di cui 114.081 quelle iscritte; tali imprese sono diminuitedel 4,4% rispetto al 2015 e contano per il 10% sulla totalità delle impreseregistrate al 31 dicembre 2016 (quota che è calata di 0,3 punti percentualirispetto al 2015). Le imprese registrate con predominanza nel controllo dipersone straniere sono state 571.255, di cui 61.074 le iscritte. La percentualedi imprese straniere rispetto alla totalità di quelle registrate, nel 2016,conta per il 9,4%, con un incremento di 0,3 punti rispetto all’anno prece-dente. Invece, le imprese registrate che hanno una predominanza di con-trollo prettamente femminile sono state 1.321.862 pari al 21,8% del totale


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Rapporto 2017 Il sistema produttivo e le PMI

delle imprese, le imprese femminili iscritte sono state 101.200, in diminu-zione dell’1,3% rispetto al 2015. Analizzando le variazioni percentuali delleimprese iscritte, durante il biennio considerato, a soffrire di più sono statele imprese straniere che hanno registrato una considerevole riduzione parial 10,2%, a seguire annoveriamo le imprese dell’under trentacinque chehanno perso il 4,4% delle iscrizioni.

Tabella 3: Stock di imprese per tipologia di predominanza di controllo. Anni 2015-2016. (Valori assoluti e percentuali).

2015 2016 Var % ’15-‘16Tipologia Peso % sullo Peso % sullo di imprese Registrate Iscrizioni Cessazioni stock totale Registrate Iscrizioni Cessazioni stock totale Iscrizioni CessazioniUnder 35 623.755 119.279 53.070 10,3 608.240 114.081 50.435 10,0 -4,4 -5,0Stranieri 550.717 68.015 37.813 9,1 571.255 61.074 38.336 9,4 -10,2 1,4Femminili 1.312.451 102.579 88.227 21,7 1.321.862 101.200 88.225 21,8 -1,3 0,0Tot. imprese 6.057.647 371.705 326.524 100,0 6.073.763 363.488 322.134 100,0 -2,2 -1,3Fonte: Elaborazioni FNC su dati Infocamere.

Nel 2016 lo stock di imprese artigiane registrate a fine anno è stato di1.342.389, di cui 1.331.396 attive. Le imprese artigiane registrate contanoper il 22,1%, dato in calo rispetto al 2014 dove la quota si attestava al 22,9%.La stessa dinamica si evince per la numerosità di imprese artigiane che trail 2014 ed il 2016 sono diminuite di 40.384 unità.

Tabella 4: Stock di Imprese Artigiane. Anni 2014-2016. (Valori assoluti e percen-tuali).

Peso % Registrate Peso % Attivesul totale sul totale

Registrate Attive Iscritte Cessate Imprese registrate Imprese Attive2016 1.342.389 1.331.396 82.995 101.622 22,1 25,92015 1.361.014 1.349.797 87.929 109.689 22,5 26,22014 1.382.773 1.371.577 88.498 113.476 22,9 26,6Fonte: Elaborazioni FNC su dati Infocamere.

Le tabelle successive illustrano la distribuzione delle imprese artigiane inrelazione al settore economico di attività. I dati riportati in tabella fannoriferimento al 2016.


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Tabella 5: Le imprese artigiane per settore economico Ateco 2007. Anno 2016. (Valoriassoluti).

Registrate Attive Iscritte Cessate SaldiAgricoltura, silvicoltura pesca 9.861 9.816 594 1.201 -607Estrazione di minerali da cave e miniere 704 678 13 33 -20Attività manifatturiere 312.361 308.883 16.949 22.290 -5.341Fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria condiz. 84 82 4 35 -31Fornitura di acqua; reti fognarie, attività di gestione 2.424 2.403 85 113 -28Costruzioni 511.077 507.007 31.261 41.992 -10.731Commercio 85.752 85.201 3.768 5.552 -1.784Trasporto e magazzinaggio 87.784 86.864 3.657 5.566 -1.909Attività dei servizi alloggio e ristorazione 49.131 48.769 4.929 5.239 -310Servizi di informazione e comunicazione 12.346 12.271 1.396 1.306 90Attività finanziarie e assicurative 116 101 2 24 -22Attività immobiliari 300 284 44 795 -751Attività professionali, scientifiche e tecniche 24.315 24.167 2.040 2.174 -134Noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imp. 50.747 50.401 5.668 4.074 1.594Amministrazione pubblica e difesa; assicurazione sociale 1 0 0 0 0Istruzione 2.254 2.248 67 66 1Sanità e assistenza sociale 889 879 62 68 -6Attività artistiche, sportive, di intrattenimento e diver. 5.909 5.878 462 466 -4Altre attività di servizi 185.040 184.532 11.234 10.463 771Attività di famiglie e convivenze come datori di lavoro p. 5 5 0 1 -1Organizzazioni ed organismi extraterritoriali 0 0 0 0 0Imprese non classificate 1.289 927 760 164 596

Totale 1.342.389 1.331.396 82.995 101.622 -18.627Fonte: Elaborazioni FNC su dati Infocamere.

Dalla tabella precedente si evince una predominanza di imprese artigianenel settore delle costruzioni pari a 511.077 (di cui 507.007) a seguire il settoredelle attività manifatturiere con 312.361 imprese registrate e il compartorelativo alle altre attività di servizi, con poco più di 185 mila imprese regi-strate. Tale dinamica si riflette nelle quote elaborate nella tabella succes-siva. Le imprese artigiane attive nelle costruzioni contano per il 38,1% sultotale delle imprese artigiane, mentre il 23,2% svolge attività produttivenel manifatturiero. Ne discende che più del 50% delle imprese artigiane faparte del settore dell’industria.


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Tabella 6: Distribuzione percentuale delle imprese artigiane attive per settore eco-nomico Ateco 2007. Anno 2016.

Valori %Agricoltura, silvicoltura pesca 0,7Estrazione di minerali da cave e miniere 0,1Attività manifatturiere 23,2Fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria condiz. 0Fornitura di acqua; reti fognarie, attività di gestione d. 0,2Costruzioni 38,1Commercio 6,4Trasporto e magazzinaggio 6,5Attività dei servizi alloggio e ristorazione 3,7Servizi di informazione e comunicazione 0,9Attività finanziarie e assicurative 0Attività immobiliari 0Attività professionali, scientifiche e tecniche 1,8Noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle im. 3,8Amministrazione pubblica e difesa; assicurazione sociale etc 0Istruzione 0,2Sanità e assistenza sociale 0,1Attività artistiche, sportive, di intrattenimento e diver. 0,4Altre attività di servizi 13,9Attività di famiglie e convivenze come datori di lavoro p. 0Organizzazioni ed organismi extraterritoriali 0Imprese non classificate 0,1Totale 100Fonte: Elaborazioni FNC su dati Infocamere.

I dati dell’Archivio Statistico delle Imprese Attive (Istat)

Secondo gli ultimi dati diffusi dall’Istat e relativi all’archivio ASIA, anchenel 2014 il numero di imprese attive si è ridotto. Precisamente, dal 2013 al2014 le imprese attive sono diminuite dello 0,7%. Analizzando la strutturadelle imprese in relazione alla classe di addetti4, dalla tabella seguente si

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4 La definizione di PMI in relazione alle classi di addetti è la seguente: per micro-impresa si intendel’impresa con meno di 10 dipendenti e un fatturato o bilancio annuo inferiore ai 2 milioni di euro; lapiccola impresa è quella con meno di 50 dipendenti e un fatturato o bilancio annuo inferiore a 10 milionidi euro infine la media impresa ha meno di 250 dipendenti e un fatturato annuo inferiore a 50 milioni dieuro o un bilancio inferiore a 43 milioni di euro. Fonte: http://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT.


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evince che le microimprese (0-9 addetti) sono state poco più di quattromilioni e 158 mila dato più basso dal 2012 con una diminuzione rispetto al-l’anno precedente dello 0,6%. Le micro imprese rappresentano il 95,4% delle imprese attive totali. Le pic-cole imprese (10-49 addetti) continuano a diminuire; in particolare, dal2012 al 2014 si è registrato un calo pari a 0,2 punti percentuali. Nel 2014, lepiccole imprese sono state pari a 175.742. Le grandi imprese, invece, sonostate 3.579 e contano per lo 0,1%.

Tabella 7: Struttura delle imprese attive per classi di addetti. Anni 2012-2014. (Valoriin migliaia e percentuali).

2012 2013 2014 Var. %Classe N. imprese N. imprese N. imprese di addetti attive peso % attive peso % attive peso % 2014-20130-9 4.229.730 95,2 4.185.081 95,3 4.158.660 95,4 -0,610-49 187.514 4,2 180.464 4,1 175.742 4,0 -2,650-249 21.606 0,5 21.385 0,5 21.106 0,5 -1,3250 e più 3.602 0,1 3.583 0,1 3.579 0,1 -0,1Tot. 4.442.452 100,0 4.390.513 100,0 4.359.087 100,0 -0,7Fonte: Elaborazioni FNC su dati Istat aggiornati al 20 Aprile 2017.

La tabella seguente traccia la struttura delle imprese per classe di addettisecondo il settore produttivo classificato in base ad Ateco 2007; i dati si ri-feriscono al biennio 2013-2014. In generale, i comparti che hanno subito icali maggiori sono stati: costruzioni, -3,8%; estrazione di minerali da cavee miniere, -3,4% e trasporto e magazzinaggio, -3,2%. In dettaglio, le costru-zioni hanno perso maggiormente nella classe di addetti 10-49 (-8,5%). Ilsettore dell’estrazione di minerali da cave e miniere, invece, ha registratovariazioni negative nelle micro imprese (-4,1%); anche nei trasporti e ma-gazzinaggio le micro imprese sono diminuite del 3,6%. Al contrario nel2014, il comparto che ha visto incrementare in maggior misura il numero diimprese attive è stato quello relativo alla sanità ed assistenza sociale,+6,2%. Rispetto al biennio precedente, il settore fornitura di energia elet-trica, gas, vapore e aria condizionata continua a crescere ma a ritmi menosostenuti, +2,9%.


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Tabella 8: Struttura delle imprese per classi di addetti e settore produttivo. Anni2013-2014. (Valori percentuali).

Settori Ateco 2007 Var. % 2014-20130-9 10-49 50-249 250 e più Tot.

B: estrazione di minerali da cave e miniere -4,1 -1,2 1,9 0,0 -3,4C: attività manifatturiere -2,8 -2,0 -1,8 -1,8 -2,7D: fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata 3,2 -2,0 -4,7 -7,0 2,9E: fornitura di acqua reti fognarie, attività di gestione dei rifiuti e risanamento 0,9 -0,9 -4,0 0,9 0,3F: costruzioni -3,6 -8,5 -8,0 0,0 -3,8G: commercio all’ingrosso e al dettaglio, riparazione di autoveicoli e motocicli -2,6 -3,0 -0,7 -0,9 -2,6H: trasporto e magazzinaggio -3,6 -0,2 1,0 3,8 -3,2I: attività dei servizi di alloggio e di ristorazione -0,3 -1,1 3,0 0,0 -0,4J: servizi di informazione e comunicazione 1,3 -2,7 3,2 0,0 1,1K: attività finanziarie e assicurative 2,4 0,2 -4,1 0,0 2,3L: attività immobiliari -1,8 -6,6 -12,5 0,0 -1,8M: attività professionali, scientifiche e tecniche 2,1 -3,2 5,0 13,2 2,1N: noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese 0,5 -0,7 -1,8 -2,2 0,4P: istruzione 5,4 1,6 -3,3 -20,0 5,1Q: sanità e assistenza sociale 6,4 1,0 -3,5 1,2 6,2R: attività artistiche, sportive, di intrattenimento e divertimento 2,7 -7,2 0,5 -8,3 2,3S: altre attività di servizi 1,6 1,0 9,1 30,4 1,6Tot. -0,6 -2,6 -1,3 -0,1 -0,7Fonte: Elaborazioni FNC su dati Istat aggiornati al 20 Aprile 2017.

Analizzando i dati, la forma giuridica che ha visto diminuire in manieraconsiderevole il numero di addetti è stata la società in nome collettivo; in-fatti, nel triennio considerato ha perso il 10,5%; a seguire si posiziona lasocietà in accomandita semplice con una riduzione nel numero di addettipari al 7,5% tra il 2012 ed il 2014. Segnali positivi, sono stati registrati nellasocietà cooperativa sociale, +8,2%.Nel 2014, il 31% degli addetti è impiegato nelle imprese attive con la formagiuridica di società a responsabilità limitata; rispetto al 2012, in questocomparto il numero di addetti è diminuito del 3,2%.


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Tabella 9: Numero di imprese attive ed addetti. Anni 2012-2014. (Valori assoluti epercentuali).

Forma giuridica 2012 2013 2014 Var.% ’12-‘14N. Imprese N. Addetti N. Imprese N. Addetti N. Imprese N. Addetti N. Imprese N. Addetti

Imprenditore individuale 2.811.729 4.283.128 2.743.752 4.138.554 2.742.995 4.082.121 -2,4 4,7 S.n.c. 399.332 1.517.450 388.092 1.440.123 369.404 1.357.809 -7,5 -10,5S.a.s. 316.460 943.412 312.442 910.338 300.354 872.735 -5,1 -7,5Altra società di persone diversa da Snc e sas 42.016 165.092 42.021 166.657 41.287 162.900 -1,7 -1,3S.p.A., S.a.p.a 34.274 3.598.739 32.785 3.507.049 31.065 3.450.293 -9,4 -4,1S.r.l. 765.433 4.946.302 795.761 4.969.599 798.486 4.961.179 4,3 0,3Società cooperativa sociale 13.336 337.125 13.941 352.227 14.342 364.799 7,5 8,2Società cooperativa esclusa societàcooperativa sociale 42.477 759.841 43.278 755.230 43.074 769.232 1,4 1,2Altra forma d’impresa 17.395 171.122 18.441 187.014 18.080 168.241 3,9 -1,7

Tot. 4.442.452 16.722.210 4.390.513 16.426.791 4.359.087 16.189.310 -1,9 -3,2Fonte: Elaborazioni FNC su dati Istat aggiornati al 20 Aprile 2017.

Se consideriamo la distribuzione percentuale delle imprese in relazionealla forma giuridica (Tabella 10), la figura dell’imprenditore individuale, dal2012 al 2014, è la più diffusa; infatti nel 2014 ha raggiunto il 62,9% di impresee il 25,2% degli addetti. A distanza si posiziona la società a responsabilitàlimitata che conta per il 18,2% ma in termini di addetti la quota si attestaal 30,6%.


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Tabella 10: Quota di imprese ed addetti sul totale per forma giuridica. Anni 2012-2014. (Valori percentuali).

2012 2013 2014 Var. p.p. ’12-‘14 Forma giuridica Imprese Addetti Imprese Addetti Imprese Addetti Imprese AddettiImprenditore individuale 63,3% 25,6% 62,5% 25,2% 62,9% 25,2% -1,26 -0,51S.n.c. 9,0% 9,1% 8,8% 8,8% 8,5% 8,4% -0,17 -0,17S.a.s. 7,1% 5,6% 7,1% 5,5% 6,9% 5,4% -0,14 -0,11Altra società di persone diversa da Snc e sas 0,9% 1,0% 1,0% 1,0% 0,9% 1,0% -0,02 -0,02S.p.A., S.a.p.a 0,8% 21,5% 0,7% 21,3% 0,7% 21,3% -0,01 -0,43S.r.l. 17,2% 29,6% 18,1% 30,3% 18,3% 30,6% -0,36 -0,60Società cooperativa sociale 0,3% 2,0% 0,3% 2,1% 0,3% 2,3% -0,01 -0,04Società cooperativa esclusa società cooperativa sociale 1,0% 4,5% 1,0% 4,6% 1,0% 4,8% -0,02 -0,09Altra forma d’impresa 0,4% 1,0% 0,4% 1,1% 0,4% 1,0% -0,01 -0,02

Tot. 100% 100% 100% 100% 100% 100% - -Fonte: Elaborazioni FNC su dati Istat aggiornati al 20 Aprile 2017.

Nella Tabella 11 sono riportate le variazioni percentuali calcolate tra il 2008e il 2014 dei principali indicatori delle imprese italiane suddivise per indu-stria, commercio e servizi. Dalla tabella si evince un netto calo nel numerodi imprese soprattutto nell’industria che perde il 14,5% di imprese dal 2008al 2014. In aggiunta, si evincono dati negativi sia in termini di fatturato (-10,4%) sia in termini di valore aggiunto calcolato al costo dei fattori (-10,6%). Il risultato più eclatante è la contrazione degli investimenti lordidel 35,1%. Il settore del commercio ha visto incrementare solo il valore ag-giunto (+4,4%). I servizi, durante il periodo preso in esame, hanno registratoun aumento sia nel numero delle imprese sia nel numero dei dipendenti(dato che può essere letto in parallelo con l’incremento delle imprese in-tercorso nel settore della sanità e dei servizi alla persona).


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Tabella 11: Variazione percentuale dei principali indicatori delle imprese per macroaree. Anni 2008-2014. (Valori percentuali).

Valore VA al costo Investimenti lordi N. persone N. ore lavorateN. imprese Fatturato della prod. dei fattori in beni materiali occupate N. dip. dai dip.

Industria -14,5% -10,4% -17,8% -10,6% -35,1% -20,8% -18,7% -23,2%Commercio -7,6% -1,6% -26,1% 4,4% -46,0% -7,2% -2,2% -11,6%Servizi 3,9% -1,1% 1,8% 2,6% -32,0% -0,5% 4,0% -9,9%Fonte: Elaborazioni FNC su dati Istat aggiornati al 20 Aprile 2017.

Nell’analisi dell’evoluzione della struttura del sistema produttivo italiano,occorre approfondire anche l’evoluzione delle unità locali. L’Unità locale,rilevata dall’Istat, corrisponde al luogo fisico dove l’impresa o l’istituzioneesercita una o più attività economiche. La Tabella 12 illustra il numero diunità locali delle imprese attive tra il 2012 e il 2014 e il relativo tasso di cre-scita. Da essa si evince un simile andamento rispetto alla dinamica prece-dentemente illustrata per le imprese attive; anche le unità locali mostranoun trend decrescente. Nel 2012 erano pari a 4.826.882 unità mentre nel2014 si sono calcolate circa 100 mila unità in meno con una perdita del2,2% dal 2012. Le perdite più consistenti si annoverano nelle piccole emicro imprese.

Tabella 12: Numero di Unità locali delle imprese attive. Anni 2012-2014. (Valori as-soluti e percentuali).

Classe di addetti 2012 2013 2014 Var. % 2012-20140-9 4.579.638 4.553.852 4.483.598 -2,110-49 217.134 210.107 207.005 -4,750-249 27.082 27.077 27.063 -0,1250 e più 3.028 3.039 3.012 -0,5Tot. 4.826.882 4.794.075 4.720.678 -2,2Fonte: Elaborazioni FNC su dati Istat aggiornati al 20 Aprile 2017.

Ulteriori dati, che confermano i trend fin qui esposti, sono il tasso di mor-talità/natalità delle imprese, il tasso di sopravvivenza delle imprese a cin-que anni dalla nascita e il turnover lordo di imprese. Nello specifico, iltasso di mortalità ci dà la misura del numero di imprese cessate nell’annoin esame sulla totalità di imprese attive nello stesso anno; il tasso dinatalità è dato dal rapporto percentuale tra numero di imprese nate nel-


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l’anno e la popolazione di imprese attive nello stesso anno; il tasso di so-pravvivenza indica la percentuale di imprese ancora in vita dopo 5 anni sultotale delle imprese nate nell’anno preso in considerazione.Negli ultimi 10 anni (Tabella 13), il tasso di mortalità delle imprese è au-mentato di 1,3 punti percentuali a fronte di una diminuzione del tasso dinatalità pari allo 0,6%. Interessante è il valore della variazione del tasso disopravvivenza delle imprese a 5 anni che, tra il 2004 e il 2014, è sceso di 9,8punti.

Tabella 13: Ulteriori indicatori delle imprese. Anni 2004-2014. Valori percentuali.

Var. p.p.2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 ’04-‘14

Tasso di mortalità delle imprese 7,3 7,5 7,7 7,5 7,8 7,9 7,8 8,0 8,1 8,5 8,6 1,3Tasso di natalità delle imprese 7,7 7,8 7,1 8,4 7,1 7,2 6,7 6,7 7,0 7,1 7,1 -0,6Tasso di sopravvivenza delle imprese a 5 anni 54,6 - - - 52,5 50,4 49,9 47,1 48,3 47,5 44,8 -9,8Turnover lordo di imprese 15,0 15,3 14,8 15,9 14,8 15,1 14,4 14,6 15,1 15,6 15,7 0,7Fonte: Elaborazioni FNC su dati Istat “Noi Italia 2017 - Strutture produttive”.

Le Start-up e le PMI

Secondo il Report trimestrale diffuso da Infocamere, alla fine di marzo2017, il numero di Start-Up innovative è stato di 6.880 unità, in aumentodel 2% rispetto alla fine di dicembre 2016. Alla data di estrazione dei dati,invece, il numero di Start-Up innovative è pari a 7.134 imprese, dato in co-stante aumento, mentre il numero di PMI innovative si attesta a 533. Alivello di localizzazione geografica, la Lombardia è la regione più dinamicacon 1.621 start up innovative seguita dall’Emilia Romagna e il Lazio.


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Tabella 14: PMI innovative e Start-Up per regione. Valori Assoluti.

Regione PMI Innovative Start-UpAbruzzo 11 169Basilicata 3 51Calabria 13 165Campania 38 506Emilia-Romagna 41 791Friuli-Venezia Giulia 20 170Lazio 41 679Liguria 21 124Lombardia 135 1.621Marche 19 332Molise 1 34Piemonte 45 392Puglia 36 269Sardegna 10 147Sicilia 15 352Toscana 28 326Trentino-Alto Adige 8 235Umbria 8 123Valle d’Aosta 3 15Veneto 37 633Italia 533 7.134Fonte: Dati Infocamere aggiornati al 15/05/2017.

La figura seguente illustra la distribuzione percentuale delle PMI e Start upa livello regionale. Dai calcoli effettuati emerge che la regione Lombardiadetiene la quota maggiore di entrambe le tipologie di impresa; rispettiva-mente il 25,3% di PMI e il 22,7% di Start-up sul totale nazionale.


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Figura 1: Distribuzione percentuale di PMI innovative e Start-Up.

Fonte: Elaborazioni FNC su dati Infocamere aggiornati al 17/04/2017.

La forma giuridica maggiormente rappresentativa è la società a responsa-bilità limitata con il 73,5% per le PMI e l’82,3% per le Start-up.

Tabella 15: PMI innovative e Start-Up per Forma giuridica.

Forma giuridica PMI innovative Start-UpValori Assoluti Peso % Valori Assoluti Peso %

S.p.a. con socio unico 5 0,9 - -S.r.l. 397 74,5 5.878 82,4S.r.l. con socio unico 26 4,9 75 1,1S.r.l. semplificata 3 0,6 977 13,7Società consortile a responsabilità limitata 1 0,2 6 0,1Società consortile per azioni 1 0,2 - -Società cooperativa 5 0,9 129 1,8S.p.a. 95 17,8 62 0,9Società Costituita In Base A Leggi Di Altro Stato - - 5 0,1Società Europea - - 2 0,0Totale 533 100 7.134 100Fonte: Elaborazioni FNC su dati Infocamere aggiornati al 15/05/2017.

In termini di classe di addetti, le micro imprese contano per più del 50%nelle PMI ovvero la classe con 0-4 addetti pesa il 29,6% sul totale, mentrela classe 5-9 ha una quota pari al 23,5%. Nelle Start-up la sola classe 0-4conta per il 31,9% sul totale delle imprese. Nel computo di tali quote è ne-cessario tener presente il numero elevato di Start Up la cui classe di addetti

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non è disponibile in quanto potrebbe inficiare il dato presentato.

Tabella 16: PMI innovative e Start-Up per classe di Addetti.

Addetti PMI innovative Start-UpValore Assoluto Peso % Valore Assoluto Peso %

0-4 158 29,6 2.273 31,95-9 128 24,0 408 5,710-19 89 16,7 114 1,620-49 65 12,2 19 0,350-249 48 9,0 6 0,1Non disponibile 45 8,4 4.314 60,5Totale 533 100 7.134 100Fonte: Elaborazioni FNC su dati Infocamere aggiornati al 15/05/2017.

I settori economici più rappresentativi, in cui prestano le proprie attivitàproduttive tali tipologie di imprese, sono il settore dei Servizi e dell’Indu-stria/Artigianato (Tabella 17).

Tabella 17: PMI innovative e Start-Up per Settori economici.

Settore PMI innovative Start-UpValore Assoluto Peso % Valore Assoluto Peso %

Agricoltura/Pesca 1 0,2 43 0,6Commercio 24 4,5 319 4,5Industria/Artigianato 170 31,9 1.371 19,2Servizi 334 62,7 5.308 74,4Turismo 3 0,6 66 0,9NC 1 0,2 27 0,4Totale 533 100 7.134 100Fonte: Elaborazioni FNC su dati Infocamere aggiornati al 15/05/2017.

Le tre tabelle a seguire mostrano la percentuale di donne, stranieri egiovani all’interno dell’organico aziendale sia delle PMI che delle Start-up.Dall’elaborazione delle informazioni contenute dal database, si evince chein entrambe le tipologie di impresa non vi è un’esclusiva componente fem-minile. Lo stesso viene registrato sia per la componente giovanile che perquella straniera.


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Tabella 18: Prevalenza femminile nelle PMI innovative e Start-Up.

PMI innovative Start-UpValore Assoluto Peso % Valore Assoluto Peso %

Esclusiva 11 2,1 304 4,3Forte 19 3,6 427 6,0Maggioritaria 14 2,6 192 2,7No 460 86,3 5.884 82,5Vuote 29 5,4 327 4,6Totale 533 100 7.134 100Fonte: Elaborazioni FNC su dati Infocamere aggiornati al 15/05/2017.

Tabella 19: Prevalenza giovanile nelle PMI innovative e Start-Up.



Tabella 20: Prevalenza straniera nelle PMI innovative e Start-Up.




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Rapporto 2017 I numeri della professione

I NUMERI DELLA PROFESSIONE

La dinamica degli iscritti all’Albo

Il 2016Nel corso del 2016, gli iscritti all’Albo dei Dottori Commercialisti e degliEsperti Contabili hanno fatto registrare una crescita pari allo 0,5%. Nel2015 il numero di iscritti era cresciuto dell’1% come nel 2014 mentre nel2013 dello 0,9% rispetto al +0,7% del 2012.L’incremento in valore assoluto è stato pari a 564 iscritti, inferiore a quellodell’anno precedente di 543 unità, quando l’incremento era stato pari a 1.107. Il trend nazionale non è omogeneo a livello territoriale. Nel Nord (+0,9%contro il +1,2% del 2015) la crescita è tripla rispetto al Centro (+0,3% controil +1,1% del 2015) e più alta rispetto al Sud in ulteriore decelerazione (+0,1%contro +0,6%). Ne risulta ancora più accentuata la divaricazione tra Nord eSud già emersa nel 2012 e proseguita negli anni fino a raggiungere nel 2016una differenza di 0,8 punti percentuali.Il contributo in valore assoluto alla crescita è quasi completamente da at-tribuire al Nord 447 sul totale di 564 praticamente ferma la crescita delSud: +39 iscritti e del Centro +78 iscritti, consolidando un’inversione di untrend che prima era invece significativamente a favore del Sud. L’analisi per regioni evidenzia una dinamica piuttosto differenziata: cinqueregioni sono in negativo (Basilicata -9,7% Liguria -0,8%, Puglia -0,5%, Cala-bria -0,3% e Sicilia -0,2%), mentre per le restanti 15 regioni si va dal +5,4%del Friuli Venezia Giulia al +1,9% del Trentino passando per il +1,3% di Cam-pania, Marche e Sardegna, mentre la Lombardia fa registrare un +1,2% ed ilMolise un +1%. Le altre regioni con tassi di crescita inferiori all’1% sonoEmilia Romagna (+0,8%), Veneto (+0,5%) Piemonte e Umbria (+0,4%), Lazio(+0,2%), Abruzzo e Toscana (+0,1%), stabile la Valle d’Aosta. Presentanotassi di crescita superiori alla media nazionale il Friuli Venezia Giulia (+5,4%),il Trentino-Alto Adige (+1,9%), la Campania, le Marche e la Sardegna (+1,3%),la Lombardia (+1,2%) il Molise (+1%) e l’Emilia Romagna (+0,8%). La regionepiù grande, la Lombardia (1,2% rispetto a +2,1% del 2015), continua ad offrireun contributo significativo e sempre più grande alla crescita dell’Albo (+226iscritti rispetto a +342 del 2015).


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Rapporto 2017I numeri della professione

Nel Nord-est, il Friuli (+5,4%) e l’Emilia Romagna (+0,8% rispetto al +0,5%del 2015) hanno offerto un contributo alla crescita maggiore rispetto aquello dell’anno precedente (+93 il Friuli e +66 l’Emilia Romagna).Il Centro, dove il contributo determinante è sempre provenuto dal Lazio(+25 iscritti), quest’anno vede le Marche in testa (+38 iscritti), mentre laToscana con +9 iscritti (+0,1%) e l’Umbria +6 iscritti (+0,4%) hanno offertoun contributo minore. Nell’Italia meridionale, il contributo maggiore proviene ancora dalla Cam-pania con 180 iscritti (+1,3% rispetto al +1,1% del 2015) seguita dal Molisecon 5 iscritti (+1,0% rispetto al 2015) e dall’Abruzzo con 2 iscritti (+0,1% ri-spetto al +0,3% del 2015), in negativo la Basilicata con -99 iscritti rispettoai +15 iscritti del 2015 (-9,7% rispetto al +1,5% del 2015) e la Puglia, che con-47 iscritti conferma la tendenza negativa del 2015. Da segnalare, però,che la Basilicata subisce gli effetti della nuova geografia degli Ordini cheha previsto il passaggio del circondario del tribunale di Lagonegro a SalaConsilina. Infine, nelle Isole, si rafforza il trend positivo della Sardegna con 26 iscrittirispetto ai 49 del 2015 (+1,3% rispetto a +2,5% del 2015) e si registra un an-damento negativo della Sicilia con -13 iscritti (-0,2% rispetto allo +0,2%del 2015).In termini di quote percentuali il Nord (41,1%) resta l’area con il peso più ri-levante che guadagna lo 0,1%, seguita dal Sud (37,3%) e dal Centro (21,5%)che perdono lo 0,1%. La Lombardia pesa per il 16,4% (+0,2% rispetto al 2015) seguita dalla Cam-pania con il 12,1% (+0,1% rispetto al 2015) e dal Lazio con l’11,6% (meno 0,1%rispetto al 2015). La quarta regione per peso di iscritti è la Puglia con l’8,6%che perde lo 0,1% rispetto allo scorso anno seguita dalla Sicilia con il 7,3%,dall’Emilia Romagna con il 7%, dal Veneto con il 6,8%, dalla Toscana con il6,1%, dal Piemonte con il 5,5% e dalla Calabria con il 3,7%. Le altre regionihanno tutte un peso percentuale inferiore al 3%.

Il periodo 2008-2016Nel periodo 2008-2016, la crescita è stata complessivamente del 9,7%, conuna punta del 12% nel Nord-est e un andamento meno vivace pari a unacrescita del 7,0% nelle Isole. A Nord la crescita è stata in media dell’11,1%:sintesi di un +12% nelle regioni del Nord-est e +10,6% nel Nord-ovest. Nel


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Centro la crescita totale del periodo è stata del 9,8%, mentre nel Sud èstata dell’8,1%, sintesi di un +8,5% nelle regioni meridionali e + 7,0% nelleIsole.In termini assoluti nel periodo 2008-2016 l’Albo è cresciuto di 10.417 iscritti.Il contributo maggiore è provenuto dal Nord con 4.856 iscritti contro i 3.302del Sud e i 2.259 del Centro. In particolare, le regioni meridionali hannocontribuito per 2.611 unità. La regione con il tasso di crescita più elevato è la Sardegna (+25,2%)seguita dal Molise e dal Trentino-Alto Adige (+24,9%). Le altre regioni cre-sciute a un tasso superiore alla media sono Valle d’Aosta (+16%), Marche(+15,9%), Veneto (+15,2%), Abruzzo (+12,6%), Calabria e Umbria (+11,6%%),Campania (+11,4%) e Lazio (+10,8%). La Liguria resta l’unica regione ad aversubito un calo (-5,5%). Le altre regioni sono cresciute a tassi inferiori oprossimi al 9,7%.

Analisi per genere e classi di età

L’analisi della struttura anagrafica degli iscritti all’Albo presentata nel Rap-porto 2017 è condotta sulla base di dati aggiornati a inizio 2017, così cometrasmessi dagli stessi Ordini territoriali al Consiglio Nazionale. Nel 2017 la componente femminile degli iscritti all’Albo compie un ulteriorepasso in avanti portando la propria quota sul totale dal 32% al 32,3%. Gliiscritti fino a 40 anni fanno registrare una lieve flessione passando dal18,1% del 2015 al 17,4% del 2016. Gli iscritti nella classe 41-60 anni passanodal 65,6% al 65,8%, mentre gli over 60 passano dal 16,3% al 16,9%.

Macroaree territorialiL’analisi per macroaree territoriali mostra come nell’Italia Meridionale sicontinui a registrare la più bassa percentuale di donne (29,5%), ma non piùla più alta percentuale di iscritti fino a 40 anni che ora tocca al Nord-est(19,8%).Nelle Isole, si registra una percentuale di donne più alta che nelle regionimeridionali (31,4%), e una percentuale di giovani più bassa rispetto allestesse regioni (14,6% contro 16,8%).Nel Nord la percentuale di donne sale al 34,5%, mentre gli iscritti fino a 40anni passano dal 22% al 19,1%.


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Nel Centro le donne passano dal 31,7% al 32,0%, valore leggermente inferiorealla media nazionale, mentre gli iscritti fino a 40 anni passano dal 15,9% al15,8%.Il Nord-est ed il Nord-ovest, con il 35,2 e il 34,7% di donne e il 19,8% e il18,7% di iscritti fino a 40 anni restano le due zone geografiche superiorialla media nazionale. Il Meridione continua ad avere, invece, la più bassapercentuale di over 60 (13,0%) che, invece, raggiunge il valore più elevatonel Nord-ovest (19,9%).

RegioniLa regione con la più alta percentuale di donne iscritte è in assoluto l’EmiliaRomagna (40,3%) seguita dall’Umbria (38,9%), dal Piemonte (38,8%), dallaSardegna (38,0%) e dal Basilicata (35,9%).Le regioni con percentuali di donne superiori alla media nazionale sononell’ordine la Liguria (35,9%), il Molise (35,8%), l’Abruzzo (35%), il Friuli Ve-nezia Giulia (33,8%), le Marche (33,4%) e la Calabria (32,4%).La regione con la più bassa percentuale di donne dopo il Trentino-AltoAdige (25,4%) è la Campania (26,1%) seguita dalla Valle d’Aosta (26,7%) edalla Sicilia (29,6%). Puglia (30,1%), Veneto (30,8%), Toscana (30,9%) e Lazio(31%) si collocano al di sotto della media nazionale.La regione con la più alta percentuale di iscritti fino a 40 anni è il Piemonte(24,3%), seguito dal Trentino Alto Adige (28,3%) dal Veneto (20,8%), dallaLombardia (20,2%), dalla Calabria (19,7%), dalle Marche (19,6%) e dall’EmiliaRomagna (19,3%). Le regioni con valori di iscritti fino a 40 anni poco superiorialla media nazionale sono Campania (18,7%) e Abbruzzo (18%). Le altre re-gioni con una percentuale di iscritti fino a 40 anni poco al di sotto dellamedia sono Piemonte (17,6%), Sardegna (17,5%), Basilicata (17%), Umbria(16,6%) e Puglia 16,1%). Le regioni, infine, che presentano valori significati-vamente inferiori alla media nazionale sono Valle d’Aosta (15,9%), FriuliVenezia Giulia (15%), Toscana (13,6%), Sicilia (12,9%) e Liguria (11,3%).

Indici di diffusione territoriale

Gli indici di diffusione territoriale misurano il grado di diffusione degliiscritti sul territorio in rapporto all’estensione e alla popolazione. Il primoè un indicatore di densità territoriale, misurato in termini di numero diiscritti per 10 kmq ed è calcolato per ogni singolo Ordine locale. Il secondo


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è un rapporto di incidenza demografica e misura il numero di abitanti perogni iscritto, anch’esso calcolato per singolo Ordine territoriale. Nel 2016, vi sono in Italia 3,9 iscritti per 10 kmq e 514 abitanti per ogniiscritto.

Il rapporto Iscritti/10kmqLa diffusione territoriale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabiliè piuttosto variabile. Si va, infatti, dai 2,1 iscritti per 10 kmq delle Isole ai5,0 iscritti per 10 kmq del Nordovest. Nel Nord il rapporto anche quest’annoha superato la media nazionale: 4,1 iscritti per 10 kmq; con una sensibiledifferenza, però, tra il Nord-est che presenta un rapporto più basso pari a3,2 e il Nord-ovest che raggiunge i 5,0 iscritti per 10 kmq. Nel Sud il datomedio è poco al di sotto di quello della media nazionale, 3,6 iscritti per 10kmq, mentre nel Centro è più alto (4,4).Sul piano regionale la Valle d’Aosta (0,6) e la Sardegna (0,9) presentano ilrapporto più basso seguiti da Trentino Alto Adige (1) e Basilicata (1,1), Molise(1,1), Umbria (1,8), Piemonte (2,6), Calabria (2,9), Abruzzo e Marche (3), To-scana (3,1), Sicilia (3,3) ed Emilia Romagna (3,8). Le altre regioni presentanovalori superiori alla media: Veneto (4,6), Liguria (5,6), Lazio (7,9) e Lombardia(8,1), mentre la Campania presenta un valore pari a 9,1

Il rapporto Popolazione/IscrittiIl rapporto popolazione/iscritti raggiunge il suo valore massimo nelle Isole(632) seguito a poca distanza dal Nordest (598) e minimo nel Meridione(421). Il Centro (476) e il Sud (472) presentano dati piuttosto omogenei,mentre una maggiore differenza si verifica tra il Nord-est (598) e il Nord-ovest (554). Tra il Nord e il Sud si registra una differenza di circa 96 abitanti,in calo del 6,8% rispetto al 2015. Sul piano regionale spiccano i valori altis-simi della Valle d’Aosta (701), della Sardegna (805) e del Trentino Alto Adige(776), seguiti da Friuli Venezia Giulia (671), Piemonte (673), Molise (620), Ve-neto (608).La Puglia (401), l’Abruzzo (412), il Lazio (431), la Campania (410) e la Calabria(448) sono le regioni con gli indici più bassi.


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Iscritti alle casse di previdenza e statistiche reddituali

Alla data del 1° gennaio 2017 e sulla base dei dati comunicati dalle cassedi previdenza nel mese di maggio 2017 il numero di iscritti totali alla CassaNazionale di Previdenza e Assistenza dei Dottori Commercialisti (CNPADC)e alla Cassa Nazionale di Previdenza e Assistenza a favore dei Ragionieri edei Periti Commerciali (CNPR) (al netto dei cancellati/esonerati) è pari a95.498 (+1,1% rispetto a un anno prima)Le statistiche reddituali elaborate sulla base dei dati delle casse di previ-denza dei dottori (CNPADC) e dei ragionieri (CNPR) e relative ai redditi 2015presentano un’elevata variabilità territoriale. Il dato medio nazionale rela-tivo è stato calcolato in 58.602 euro di Irpef (+2,2 % rispetto al redditomedio 2014) e 33.602 euro di valore Mediano (il valore che si pone al 50%della distribuzione delle dichiarazioni). In valore assoluto, dal 2014 al 2015,il reddito medio dei Commercialisti ha guadagnato 1.262 euro. Il divario Nord-Sud è particolarmente pronunciato ed evidente: si va dai79.811 euro di Irpef del Nord (+1,7%) ai 30.078 del Sud (+1,7%), con un livellomedio del Nord pari a più del doppio rispetto al Sud (265% il rapportoNord-Sud). Il divario si amplia ancora di più se si osserva il dato Irpef più elevato delNord-ovest, pari a 84.419 euro (+2,7%), rispetto al dato Irpef più basso delleregioni meridionali (+2,2%), pari a 29.260 euro (288%).Rispetto all’anno precedente, si segnala la variazione positiva di tutte learee territoriali con un picco a Nord-Ovest (+2,7%) rispetto al Nord-Est(+1,7%) e al Sud (+1,7%). Anche nel Sud è diverso l’andamento tra l’insiemedelle regioni meridionali (+2,2%) e le Isole (+0,6%).Le regioni con la crescita più elevata dei redditi medi nominali 2015 rispettoa quelli 2014 sono la Basilicata (+8,5%), la Calabria (3,6%) il Piemonte(+3,5%), il Lazio (+3,1%) il Veneto (+2,9%), la Lombardia e la Puglia (+2,5%).Uniche regione a mostrare il segno meno sono la Sardegna (-2,0%) e l’Um-bria (-0,7%).

Iscritti al Registro del Tirocinio

Il Rapporto 2017 presenta aggiornate e riviste le statistiche sugli iscritti alRegistro del Tirocinio. A differenza dei Rapporti precedenti, nel Rapporto2016 i dati sui praticanti sono stati raccolti mediante un questionario indi-


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rizzato direttamente agli Ordini territoriali dalla FNC. Gli iscritti al Registro dei Tirocinanti dei 131 Ordini territoriali al 1° gennaio2017 sono pari a 13.519. Rispetto al 2016, si è verificata una variazione invalore assoluto di -+408 iscritti, pari a un incremento in percentuale del 3%.Sul piano territoriale l’andamento è molto disomogeneo. L’unica macroareaa far registrare un aumento è il Centro (+40%) mentre il Nord fa registrareun -4% ed il sud un -8%.

Esperti contabili e Società tra professionisti

Il Rapporto 2017 presenta anche i dati relativi agli esperti contabili e allesocietà tra professionisti per singolo Ordine territoriale.Al 1 gennaio 2017, gli esperti contabili iscritti nella sezione B dell’Albo sono1.010 e sono aumentati del 36% in un anno. Le società tra professionistisono 438 e sono aumentate del 55% in un anno.


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Tab. 1 Dinamica degli iscritti all’Albo. Anno 2016

Quota % REGIONI 01/01/16 01/01/17 Var. Var. % sul totaleABRUZZO 3.204 3.206 2 0,1% 2,7%BASILICATA 1.016 917 -99 -9,7% 0,8%CALABRIA 4.403 4.388 -15 -0,3% 3,7%CAMPANIA 14.051 14.231 180 1,3% 12,1%EMILIA ROMAGNA 8.159 8.225 66 0,8% 7,0%FRIULI VENEZIA GIULIA 1.722 1.815 93 5,4% 1,5%LAZIO 13.691 13.716 25 0,2% 11,6%LIGURIA 3.067 3.041 -26 -0,8% 2,6%LOMBARDIA 19.066 19.292 226 1,2% 16,4%MARCHE 2.891 2.929 38 1,3% 2,5%MOLISE 496 501 5 1,0% 0,4%PIEMONTE 6.506 6.530 24 0,4% 5,5%PUGLIA 10.188 10.141 -47 -0,5% 8,6%SARDEGNA 2.028 2.054 26 1,3% 1,7%SICILIA 8.583 8.570 -13 -0,2% 7,3%TOSCANA 7.182 7.191 9 0,1% 6,1%TRENTINO ALTO ADIGE 1.344 1.370 26 1,9% 1,2%UMBRIA 1.544 1.550 6 0,4% 1,3%VALLE D’AOSTA 181 181 0 0,0% 0,2%VENETO 8.030 8.068 38 0,5% 6,8%

NORD 48.075 48.522 447 0,9% 41,1%NORD-EST 19.255 19.478 223 1,2% 16,5%

NORD-OVEST 28.820 29.044 224 0,8% 24,6%CENTRO 25.308 25.386 78 0,3% 21,5%SUD 43.969 44.008 39 0,1% 37,3%

MERIDIONE 33.358 33.384 26 0,1% 28,3%ISOLE 10.611 10.624 13 0,1% 9,0%

ITALIA 117.352 117.916 564 0,5% 100,0%


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Tab. 2 Dinamica degli iscritti all’Albo. Periodo 2008-2016

Var. % REGIONI 01/01/08 01/01/17 Var. Var. % mediaABRUZZO 2.847 3.206 359 12,6% 1,4%BASILICATA 933 917 -16 -1,7% -0,2%CALABRIA 3.931 4.388 457 11,6% 1,3%CAMPANIA 12.777 14.231 1.454 11,4% 1,3%EMILIA ROMAGNA 7.543 8.225 682 9% 1%FRIULI VENEZIA GIULIA 1.694 1.815 121 7,1% 0,8%LAZIO 12.379 13.716 1.337 10,8% 1,2%LIGURIA 3.219 3.041 -178 -5,5% -0,6%LOMBARDIA 16.766 19.292 2.526 15,1% 1,7%MARCHE 2.527 2.929 402 15,9% 1,8%MOLISE 401 501 100 24,9% 2,8%PIEMONTE 6.128 6.530 402 6,6% 0,7%PUGLIA 9.884 10.141 257 2,6% 0,3%SARDEGNA 1.641 2.054 413 25,2% 2,8%SICILIA 8.292 8.570 278 3,4% 0,4%TOSCANA 6.832 7.191 359 5,3% 0,6%TRENTINO ALTO ADIGE 1.097 1.370 273 24,9% 2,8%UMBRIA 1.389 1.550 161 11,6% 1,3%VALLE D’AOSTA 156 181 25 16,0% 1,8%VENETO 7.063 8.068 1005 14,2% 1,6%

NORD 43.666 48.522 4.856 11,1% 1,2%NORD-EST 17.397 19.478 2.081 12% 1,3%

NORD-OVEST 26.229 29.044 2.775 10,6% 1,2%CENTRO 23.127 25.386 2.259 9,8% 1,1%SUD 40.706 44.008 3.302 8,1% 0,9%

MERIDIONE 30.773 33.384 2611 8,5% 0,9%ISOLE 9.933 10.624 691 7,0% 0,8%

ITALIA 107.499 117.916 10.417 9,7% 1,1%


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Tab. 3 Struttura anagrafica degli iscritti all’Albo. Anno 2016

REGIONI Maschi Femmine ≤ 40 41-60 > 60ABRUZZO 65,1% 34,9% 16,1% 68,4% 15,4% BASILICATA 64,1% 35,9% 16,3% 70,9% 12,8% CALABRIA 67,5% 32,5% 18,4% 69,3% 12,3% CAMPANIA 73,7% 26,3% 17,4% 70,8% 11,8% EMILIA ROMAGNA 59,7% 40,3% 19,0% 64,0% 17,0% FRIULI VENEZIA GIULIA 65,4% 34,6% 14,8% 64,9% 20,3%LAZIO 68,7% 31,3% 16,1% 67,1% 16,8%LIGURIA 63,5% 36,5% 11,5% 65,9% 22,6%LOMBARDIA 67,8% 32,2% 20,3% 59,9% 19,9%MARCHE 65,8% 34,2% 19,9% 62,9% 17,2%MOLISE 64,8% 35,2% 22,4% 66,7% 11,0%PIEMONTE 61,2% 38,8% 17,4% 63,8% 18,7%PUGLIA 69,9% 30,1% 15,3% 70,2% 14,5%SARDEGNA 62,0% 38,0% 17,6% 66,1% 16,4%SICILIA 70,2% 29,8% 13,8% 68,5% 17,7%TOSCANA 69,0% 31,0% 13,6% 66,9% 19,5%TRENTINO ALTO ADIGE 74,0% 26,0% 24,1% 57,3% 18,5%UMBRIA 61,1% 38,9% 15,5% 68,4% 16,1%VALLE D’AOSTA 73,3% 26,7% 15,6% 70,0% 14,4%VENETO 68,3% 31,7% 21,1% 60,8% 18,1%

NORD 65,5% 34,5% 19,1% 61,8% 19,1%NORD-EST 64,8% 35,2% 19,8% 62,3% 17,9%

NORD-OVEST 65,9% 34,1% 18,7% 61,5% 19,9%CENTRO 68,0% 32,0% 15,8% 66,6% 17,6%SUD 70,0% 30,0% 16,3% 69,6% 14,1%

MERIDIONE 70,5% 29,5% 16,8% 70,1% 13,0%ISOLE 68,6% 31,4% 14,6% 68,0% 17,4%

ITALIA 67,7% 32,3% 17,4% 65,8% 16,9%


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Tab. 4 Indici di diffusione territoriale. Anno 2016

REGIONI Iscritti per 10 Kmq Popolazione/IscrittiABRUZZO 3,0 412BASILICATA 1,1 622CALABRIA 2,9 448CAMPANIA 9,1 410EMILIA ROMAGNA 3,7 541FRIULI VENEZIA GIULIA 2,1 671LAZIO 7,9 431LIGURIA 5,6 515LOMBARDIA 8,1 519MARCHE 3,1 530MOLISE 1,1 620PIEMONTE 2,6 673PUGLIA 5,2 401SARDEGNA 0,9 805SICILIA 3,3 590TOSCANA 3,2 519TRENTINO ALTO ADIGE 1,0 776UMBRIA 1,8 574VALLE D’AOSTA 0,6 701VENETO 4,6 608

NORD 4,1 572NORD-EST 3,2 598

NORD-OVEST 5,0 554CENTRO 4,4 476SUD 3,6 472

MERIDIONE 4,5 421ISOLE 2,1 632

ITALIA 3,9 514


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Tab. 5 Statistiche reddituali. Medie e Mediane. Anno 2016 (Dichiarazioni 2015)

REGIONI Media Irpef Var. % MedianaABRUZZO 31.937 1,7% 23.262BASILICATA 32.443 8,5% 24.046CALABRIA 23.919 3,6% 17.851CAMPANIA 29.351 1,4% 21.774EMILIA ROMAGNA 70.219 0,5% 44.113FRIULI VENEZIA GIULIA 69.212 1,2% 48.030LAZIO 57.104 3,1% 29.519LIGURIA 61.491 1,5% 39.699LOMBARDIA 93.288 2,5% 53.983MARCHE 51.599 0,5% 35.085MOLISE 30.237 0,0% 21.439PIEMONTE 69.582 3,5% 44.002PUGLIA 29.911 2,5% 21.583SARDEGNA 38.226 -2,0% 27.785SICILIA 30.827 1,4% 23.010TOSCANA 58.737 1,4% 39.705TRENTINO ALTO ADIGE 104.721 1,9% 68.725UMBRIA 46.664 -0,7% 31.071VALLE D’AOSTA 73.765 0,8% 58.831VENETO 71.536 2,9% 46.129

NORD 79.811 2,3% 48.592NORD-EST 73.104 1,7% 46.640

NORD-OVEST 84.419 2,7% 49.793CENTRO 56.275 2,0% 33.369SUD 30.078 1,7% 22.144

MERIDIONE 29.260 2,2% 21.525ISOLE 32.419 0,6% 24.074

ITALIA 58.602 2,2% 33.602


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Tab. 6 Iscritti al Registro del Tirocinio. Anno 2016

REGIONI 01/10/16 01/10/17 Var. Var. %ABRUZZO 387 298 -89 -23%BASILICATA 234 39 -195 -83%CALABRIA 594 608 14 2%CAMPANIA 3.298 3.319 21 1%EMILIA ROMAGNA 577 565 -12 -2%FRIULI VENEZIA GIULIA 109 86 -23 -21%LAZIO 1.511 2.509 998 66%LIGURIA 176 158 -18 -10%LOMBARDIA 1.648 1.611 -37 -2%MARCHE 241 313 72 30%MOLISE 81 62 -19 -23%PIEMONTE 548 452 -96 -18%PUGLIA 854 668 -186 -22%SARDEGNA 198 227 29 15%SICILIA 889 809 -80 -9%TOSCANA 777 766 -11 -1%TRENTINO ALTO ADIGE 128 119 -9 -7%UMBRIA 117 129 12 10%VALLE D’AOSTA 8 5 -3 -38%VENETO 736 776 40 5%

NORD 3.930 3.772 -158 -4%NORD-EST 1.550 1.546 -4 0%

NORD-OVEST 2.380 2.226 -154 -6%CENTRO 2.646 3.717 1071 40%SUD 6.535 6.030 -505 -8%

MERIDIONE 5.448 4.994 -454 -8%ISOLE 1.087 1.036 -51 -5%

ITALIA 13.111 13.519 408 3%Fonte: FNC


70


Tab.7 Esperti contabili anni 2016 e 2017.

REGIONI 01/01/16 01/01/17 Var. Var. %ABRUZZO 22 27 5 23%BASILICATA 10 10 0 0%CALABRIA 43 50 7 16%CAMPANIA 67 95 28 42%EMILIA ROMAGNA 51 61 10 20%FRIULI VENEZIA GIULIA 14 17 3 21%LAZIO 74 105 31 42%LIGURIA 15 17 2 13%LOMBARDIA 106 139 33 31%MARCHE 19 31 12 63%MOLISE 4 4 0 0%PIEMONTE 22 58 36 164%PUGLIA 39 70 31 79%SARDEGNA 12 13 1 8%SICILIA 68 102 34 50%TOSCANA 70 94 24 34%TRENTINO ALTO ADIGE 23 17 -6 -26%UMBRIA 17 2 -15 -88%VALLE D'AOSTA 0 0 0 ----VENETO 66 98 32 48%

NORD 297 407 167 37%NORD-EST 154 193 61 25%

NORD-OVEST 143 214 106 50%CENTRO 180 232 94 29%SUD 265 371 170 40%

MERIDIONE 185 256 120 38%ISOLE 80 115 50 44%

ITALIA 742 1.010 431 36%


71


Tab.8 Società tra professionisti. Anni 2016 e 2017

REGIONI 01/01/16 01/01/17 Var. Var. %ABRUZZO 4 5 1 25%BASILICATA 4 6 2 50%CALABRIA 4 6 2 50%CAMPANIA 17 25 8 47%EMILIA ROMAGNA 23 37 14 61%FRIULI VENEZIA GIULIA 4 10 6 150%LAZIO 18 29 11 61%LIGURIA 9 12 3 33%LOMBARDIA 82 129 47 57%MARCHE 10 12 2 20%MOLISE 1 1 0 0%PIEMONTE 26 38 12 46%PUGLIA 13 17 4 31%SARDEGNA 4 4 0 0%SICILIA 13 16 3 23%TOSCANA 11 21 10 91%TRENTINO ALTO ADIGE 12 18 6 50%UMBRIA 1 4 3 300%VALLE D'AOSTA 2 3 1 ----VENETO 24 45 21 88%

NORD 182 292 110 60%NORD-EST 63 110 47 75%

NORD-OVEST 119 182 63 53%CENTRO 40 66 26 65%SUD 60 80 20 33%

MERIDIONE 43 60 17 40%ISOLE 17 20 3 18%

ITALIA 282 438 156 55%


72


Tab. 9 Iscritti agli Ordini territoriali. Anno 2016

ORDINI 01/01/16 01/01/17 Var. Var. % Quota %AGRIGENTO 662 664 2 0,3% 0,6%ALESSANDRIA 449 561 112 24,9% 0,5%ANCONA 783 795 12 1,5% 0,7%AOSTA 181 181 0 0,0% 0,2%AREZZO 697 697 0 0,0% 0,6%ASCOLI PICENO 375 371 -4 -1,1% 0,3%ASTI 203 403 200 98,5% 0,3%AVELLINO 986 950 -36 -3,7% 0,8%AVEZZANO 260 259 -1 -0,4% 0,2%BARCELLONA P. DI GOTTO 280 272 -8 -2,9% 0,2%BARI 3.137 3.132 -5 -0,2% 2,7%BELLUNO 195 199 4 2,1% 0,2%BENEVENTO 813 849 36 4,4% 0,7%BERGAMO 1.667 1.689 22 1,3% 1,4%BIELLA 308 303 -5 -1,6% 0,3%BOLOGNA 2.469 2.502 33 1,3% 2,1%BOLZANO 665 687 22 3,3% 0,6%BRESCIA 2.131 2.144 13 0,6% 1,8%BRINDISI 870 866 -4 -0,5% 0,7%BUSTO ARSIZIO 753 862 109 14,5% 0,7%CAGLIARI 1.069 1.081 12 1,1% 0,9%CALTAGIRONE 141 138 -3 -2,1% 0,1%CALTANISSETTA 224 230 6 2,7% 0,2%CAMPOBASSO 175 178 3 1,7% 0,2%CASERTA 1.284 1.295 11 0,9% 1,1%CASSINO 429 595 166 38,7% 0,5%CASTROVILLARI 279 527 248 88,9% 0,4%CATANIA 1.959 1.968 9 0,5% 1,7%CATANZARO 549 548 -1 -0,2% 0,5%CHIETI 393 393 0 0,0% 0,3%CIVITAVECCHIA 268 269 1 0,4% 0,2%COMO 905 907 2 0,2% 0,8%COSENZA 918 926 8 0,9% 0,8%CREMONA 262 453 191 72,9% 0,4%CROTONE 359 351 -8 -2,2% 0,3%CUNEO 783 587 -196 -25,0% 0,5%ENNA 106 202 96 90,6% 0,2%FERMO 405 415 10 2,5% 0,4%


73


FERRARA 480 486 6 1,3% 0,4%FIRENZE 2.020 2.033 13 0,6% 1,7%FOGGIA 1.244 1.554 310 24,9% 1,3%FORLI’ 645 651 6 0,9% 0,6%FROSINONE 473 478 5 1,1% 0,4%GELA 138 149 11 8,0% 0,1%GENOVA 1.522 1.753 231 15,2% 1,5%GORIZIA 152 157 5 3,3% 0,1%GROSSETO 267 270 3 1,1% 0,2%IMPERIA 163 403 240 147,2% 0,3%ISERNIA 167 167 0 0,0% 0,1%LA SPEZIA 384 381 -3 -0,8% 0,3%LAMEZIA TERME 240 232 -8 -3,3% 0,2%LANCIANO 239 241 2 0,8% 0,2%L’AQUILA 332 329 -3 -0,9% 0,3%LARINO 154 156 2 1,3% 0,1%LATINA 1.179 1.040 -139 -11,8% 0,9%LECCE 2.380 2.360 -20 -0,8% 2,0%LECCO 421 429 8 1,9% 0,4%LIVORNO 495 490 -5 -1,0% 0,4%LOCRI 321 320 -1 -0,3% 0,3%LODI 281 283 2 0,7% 0,2%LUCCA 799 794 -5 -0,6% 0,7%MACERATA 688 696 8 1,2% 0,6%MANTOVA 690 675 -15 -2,2% 0,6%MARSALA 400 390 -10 -2,5% 0,3%MASSA CARRARA 380 375 -5 -1,3% 0,3%MATERA 401 395 -6 -1,5% 0,3%MESSINA 883 861 -22 -2,5% 0,7%MILANO 8.588 8.667 79 0,9% 7,4%MODENA 1.223 1.239 16 1,3% 1,1%MONZA 1.545 1.557 12 0,8% 1,3%NAPOLI 4.748 4.742 -6 -0,1% 4,0%NAPOLI NORD 1.423 1.471 48 3,4% 1,2%NOCERA INFERIORE 680 785 105 15,4% 0,7%NOLA 1.090 1.092 2 0,2% 0,9%NOVARA 466 468 2 0,4% 0,4%NUORO 123 129 6 4,9% 0,1%ORISTANO 113 112 -1 -0,9% 0,1%PADOVA 1.662 1.615 -47 -2,8% 1,4%PALERMO 1.970 1.963 -7 -0,4% 1,7%


74


PALMI 318 314 -4 -1,3% 0,3%PAOLA 273 277 4 1,5% 0,2%PARMA 888 897 9 1,0% 0,8%PATTI 251 274 23 9,2% 0,2%PAVIA 423 894 471 111,3% 0,8%PERUGIA 1.184 1.192 8 0,7% 1,0%PESARO 640 652 12 1,9% 0,6%PESCARA 1.064 1.078 14 1,3% 0,9%PIACENZA 448 437 -11 -2,5% 0,4%PISA 793 800 7 0,9% 0,7%PISTOIA 591 586 -5 -0,8% 0,5%PORDENONE 439 512 73 16,6% 0,4%POTENZA 474 522 48 10,1% 0,4%PRATO 605 604 -1 -0,2% 0,5%RAGUSA 467 466 -1 -0,2% 0,4%RAVENNA 495 496 1 0,2% 0,4%REGGIO CALABRIA 603 597 -6 -1,0% 0,5%REGGIO EMILIA 765 770 5 0,7% 0,7%RIETI 180 179 -1 -0,6% 0,2%RIMINI 746 747 1 0,1% 0,6%ROMA 10.259 10.236 -23 -0,2% 8,7%ROVIGO 250 312 62 24,8% 0,3%SALA CONSILINA 200 305 105 52,5% 0,3%SALERNO 1.687 1.585 -102 -6,0% 1,3%SASSARI 479 484 5 1,0% 0,4%SAVONA 511 504 -7 -1,4% 0,4%SIENA 400 542 142 35,5% 0,5%SIRACUSA 651 646 -5 -0,8% 0,5%SONDRIO 195 199 4 2,1% 0,2%TARANTO 1.103 1.112 9 0,8% 0,9%TEMPIO PAUSANIA 244 248 4 1,6% 0,2%TERAMO 755 745 -10 -1,3% 0,6%TERNI 360 358 -2 -0,6% 0,3%TIVOLI 437 446 9 2,1% 0,4%TORINO 3.671 3.696 25 0,7% 3,1%TORRE ANNUNZIATA 868 880 12 1,4% 0,7%TRANI 1.135 1.117 -18 -1,6% 0,9%TRAPANI 355 347 -8 -2,3% 0,3%TRENTO 679 683 4 0,6% 0,6%TREVISO 1.402 1.419 17 1,2% 1,2%TRIESTE 346 358 12 3,5% 0,3%


75


UDINE 785 788 3 0,4% 0,7%VALLO DELLA LUCANIA 272 277 5 1,8% 0,2%VARESE 544 533 -11 -2,0% 0,5%VASTO 161 161 0 0,0% 0,1%VENEZIA 1.235 1.186 -49 -4,0% 1,0%VERBANIA 217 210 -7 -3,2% 0,2%VERCELLI 199 302 103 51,8% 0,3%VERONA 1.719 1.754 35 2,0% 1,5%VIBO VALENTIA 290 296 6 2,1% 0,3%VICENZA 1.223 1.583 360 29,4% 1,3%VITERBO 466 473 7 1,5% 0,4%


76

Tab. 10 Iscritti agli Ordini territoriali. Periodo 2008-2016

Var. %ORDINI 01/01/08 01/01/17 Var. Var. % mediaAGRIGENTO 600 664 64 10,7% 1,2%ALESSANDRIA 451 561 110 24,4% 2,7%ANCONA 699 795 96 13,7% 1,5%AOSTA 156 181 25 16,0% 1,8%AREZZO 660 697 37 5,6% 0,6%ASCOLI PICENO 317 371 54 17,0% 1,9%ASTI 191 403 212 111,0% 12,3%AVELLINO 856 950 94 11,0% 1,2%AVEZZANO 211 259 48 22,7% 2,5%BARCELLONA POZZO DI GOTTO 139 272 133 95,7% 10,6%BARI 3.178 3.132 -46 -1,4% -0,2%BELLUNO 182 199 17 9,3% 1,0%BENEVENTO 692 849 157 22,7% 2,5%BERGAMO 1.461 1.689 228 15,6% 1,7%BIELLA 321 303 -18 -5,6% -0,6%BOLOGNA 2.333 2.502 169 7,2% 0,8%BOLZANO 548 687 139 25,4% 2,8%BRESCIA 1.862 2.144 282 15,1% 1,7%BRINDISI 856 866 10 1,2% 0,1%BUSTO ARSIZIO 655 862 207 31,6% 3,5%CAGLIARI 917 1.081 164 17,9% 2,0%CALTAGIRONE 150 138 -12 -8,0% -0,9%CALTANISSETTA 223 230 7 3,1% 0,3%CAMPOBASSO 141 178 37 26,2% 2,9%CASERTA 1.586 1.295 -291 -18,3% -2,0%CASSINO 330 595 265 80,3% 8,9%CASTROVILLARI 240 527 287 119,6% 13,3%CATANIA 1.951 1.968 17 0,9% 0,1%CATANZARO 475 548 73 15,4% 1,7%CHIETI 335 393 58 17,3% 1,9%CIVITAVECCHIA 243 269 26 10,7% 1,2%COMO 809 907 98 12,1% 1,3%COSENZA 821 926 105 12,8% 1,4%CREMONA 253 453 200 79,1% 8,8%CROTONE 307 351 44 14,3% 1,6%CUNEO 700 587 -113 -16,1% -1,8%ENNA 108 202 94 87,0% 9,7%



77

FERMO 353 415 62 17,6% 2,0%FERRARA 481 486 5 1,0% 0,1%FIRENZE 1.848 2.033 185 10,0% 1,1%FOGGIA 1.218 1.554 336 27,6% 3,1%FORLI’ 604 651 47 7,8% 0,9%FROSINONE 428 478 50 11,7% 1,3%GELA 139 149 10 7,2% 0,8%GENOVA 1.621 1.753 132 8,1% 0,9%GORIZIA 137 157 20 14,6% 1,6%GROSSETO 262 270 8 3,1% 0,3%IMPERIA 155 403 248 160,0% 17,8%ISERNIA 129 167 38 29,5% 3,3%LA SPEZIA 436 381 -55 -12,6% -1,4%LAMEZIA TERME 211 232 21 10,0% 1,1%LANCIANO 203 241 38 18,7% 2,1%L’AQUILA 277 329 52 18,8% 2,1%LARINO 131 156 25 19,1% 2,1%LATINA 1.172 1.040 -132 -11,3% -1,3%LECCE 2.247 2.360 113 5,0% 0,6%LECCO 379 429 50 13,2% 1,5%LIVORNO 475 490 15 3,2% 0,4%LOCRI 296 320 24 8,1% 0,9%LODI —- 283 283 n.d. n.d.LUCCA 807 794 -13 -1,6% -0,2%MACERATA 602 696 94 15,6% 1,7%MANTOVA 658 675 17 2,6% 0,3%MARSALA 397 390 -7 -1,8% -0,2%MASSA CARRARA 387 375 -12 -3,1% -0,3%MATERA 376 395 19 5,1% 0,6%MESSINA 861 861 0 0,0% 0,0%MILANO 7.512 8.667 1.155 15,4% 1,7%MODENA 1.067 1.239 172 16,1% 1,8%MONZA 1.466 1.557 91 6,2% 0,7%NAPOLI 5.246 4.742 -504 -9,6% -1,1%NAPOLI NORD 1.471 1.471 n.d. n.d.NOCERA INFERIORE 622 785 163 26,2% 2,9%NOLA 931 1.092 161 17,3% 1,9%NOVARA 435 468 33 7,6% 0,8%NUORO 69 129 60 87,0% 9,7%ORISTANO 99 112 13 13,1% 1,5%PADOVA 1.423 1.615 192 13,5% 1,5%



78


PALERMO 1.950 1.963 13 0,7% 0,1%PALMI 296 314 18 6,1% 0,7%PAOLA 253 277 24 9,5% 1,1%PARMA 840 897 57 6,8% 0,8%PATTI 235 274 39 16,6% 1,8%PAVIA 392 894 502 128,1% 14,2%PERUGIA 1.045 1.192 147 14,1% 1,6%PESARO 556 652 96 17,3% 1,9%PESCARA 950 1.078 128 13,5% 1,5%PIACENZA 412 437 25 6,1% 0,7%PISA 718 800 82 11,4% 1,3%PISTOIA 542 586 44 8,1% 0,9%PORDENONE 413 512 99 24,0% 2,7%POTENZA 428 522 94 22,0% 2,4%PRATO 557 604 47 8,4% 0,9%RAGUSA 401 466 65 16,2% 1,8%RAVENNA 471 496 25 5,3% 0,6%REGGIO CALABRIA 592 597 5 0,8% 0,1%REGGIO EMILIA 671 770 99 14,8% 1,6%RIETI —— 179 179 n.d. n.d.RIMINI 664 747 83 12,5% 1,4%ROMA 9.775 10.236 461 4,7% 0,5%ROVIGO 200 312 112 56,0% 6,2%SALA CONSILINA 213 305 92 43,2% 4,8%SALERNO 1.645 1.585 -60 -3,6% -0,4%SASSARI 392 484 92 23,5% 2,6%SAVONA 525 504 -21 -4,0% -0,4%SIENA 434 542 108 24,9% 2,8%SIRACUSA 659 646 -13 -2,0% -0,2%SONDRIO 166 199 33 19,9% 2,2%TARANTO 963 1.112 149 15,5% 1,7%TEMPIO PAUSANIA 164 248 84 51,2% 5,7%TERAMO 737 745 8 1,1% 0,1%TERNI 344 358 14 4,1% 0,5%TIVOLI 446 446 n.d. n.d.TORINO 3.380 3.696 316 9,3% 1,0%TORRE ANNUNZIATA 763 880 117 15,3% 1,7%TRANI 1.090 1.117 27 2,5% 0,3%TRAPANI 385 347 -38 -9,9% -1,1%TRENTO 549 683 134 24,4% 2,7%TREVISO 1.185 1.419 234 19,7% 2,2%


79

TRIESTE 357 358 1 0,3% 0,0%UDINE 787 788 1 0,1% 0,0%VALLO DELLA LUCANIA 223 277 54 24,2% 2,7%VARESE 531 533 2 0,4% 0,0%VASTO 134 161 27 20,1% 2,2%VENEZIA 1.129 1.186 57 5,0% 0,6%VERBANIA 210 210 0 0,0% 0,0%VERCELLI 229 302 73 31,9% 3,5%VERONA 1.603 1.754 151 9,4% 1,0%VIBO VALENTIA 247 296 49 19,8% 2,2%VICENZA 1.040 1.583 543 52,2% 5,8%Viterbo 431 466 35 8,1% 1,0%



81

APPENDICE STATISTICATAVOLE STATISTICHE ORDINI TERRITORIALI

FNC rapporto 081-163 10/07/17 16.50 Pagina 81

82

Italia

Rapporto 2017Appendice statistica I: Tavole statistiche Ordini Territoriali


83

Statistiche Albo4

Iscritti N. Var. Var %

Albo 117.916 564 0,5%Sezione A 113.896 398 0,4%Sezione B 966 224 30,2%Elenco Speciale 3.054 -58 -1,9%STP 438 156 55,3%Praticanti 13.418 307 2,3%

Statistiche reddituali

Sesso e classi Mediadi età IRPEF

Var. % Mediana

Totale 58.602 2,2% 33.206Maschi 67.665 2,3% 37.835Femmine 38.874 2,8% 26.195≤ 40 anni 30.927 1,6% 22.72041-60 anni 63.741 2,7% 36.978> 60 anni 70.782 -1,8% 39.605

Dati Territoriali

Quota nazionale1 100%Popolazione 60.593.819Superficie (Kmq) 300.719Pil pro-capite nazionale2 100%Numero di comuni 7.981Abitanti/iscritti 514

Imprese3

Imprese attive 5.145.995Società di persone 813.228Società di capitali 1.082.003Imprese attive/iscritti 44Società di persone/iscritti 7Società di capitali/iscritti 9

1 Popolazione Ordini/Popolazione nazionale. 2 Pil pro-capite nazionale anno 2014 in % della media Italia. 3 I dati sulle impresesono riferiti alla nazione. 4 Eventuali variazioni, anche importanti, vanno lette alla luce della nuova geografia degli Ordini.

Rapporto 2017 Appendice statistica I: Tavole statistiche Ordini Territoriali

maschi femmine ≤40 anni 41-60 anni > 60 anni

2013 2014 2015 2016 2017

Distribuzione per genere Distribuzione per classi di età

Iscritti al primo gennaio 2013-2017


84

Regione PiemonteOrdine di AlessandriaOrdine di AstiOrdine di BiellaOrdine di CuneoOrdine di NovaraOrdine di TorinoOrdine di VerbaniaOrdine di Vercelli



85

Statistiche Albo4


Albo 6.530 24 0,4%Sezione A 6.354 -2 0,0%Sezione B 46 24 109,1%Elenco Speciale 130 2 1,6%STP 38 12 46,2%Praticanti 452 -96 -17,5%



Var. % Mediana

Totale 69.582 3,5% 44.002Maschi 78.266 -2,9% 48.316Femmine 54.878 22,3% 37.157≤ 40 anni 37.955 2,4% 27.29241-60 anni 76.054 3,0% 49.230> 60 anni 80.321 3,3% 47.686

Dati Territoriali

Quota regionale1 100%Popolazione 4.395.350Superficie (Kmq) 25.436Pil pro-capite regionale2 106%Numero di comuni 1.201Abitanti/iscritti 673

Imprese3

Imprese attive 390.348Società di persone 82.936Società di capitali 55.642Imprese attive/iscritti 60Società di persone/iscritti 13Società di capitali/iscritti 9

1 Popolazione Ordini/Popolazione regione. 2 Pil pro-capite regionale anno 2014 in % della media Italia. 3 I dati sulle impresesono riferiti alla regione. 4 Eventuali variazioni, anche importanti, vanno lette alla luce della nuova geografia degli Ordini.



2013 2014 2015 2016 2017




86

Statistiche Albo4


Albo 561 112 24,9%Sezione A 542 106 24,3%Sezione B 2 1 100,0%Elenco Speciale 17 5 41,7%STP 3 1 50,0%Praticanti 18 -11 -37,9%



Var. % Mediana

Totale 64.936 2,4% 46.257Maschi 74.744 1,7% 53.858Femmine 42.099 3,8% 33.789≤ 40 anni 40.412 -15,3% 26.22041-60 anni 68.337 4,5% 46.379> 60 anni 68.399 0,7% 59.529

Dati Territoriali

Quota provinciale1 89%Popolazione 378.346Superficie (Kmq) 3.192Pil pro-capite2 104%Numero di comuni 169Abitanti/iscritti 674

Imprese3


Ordine di AlessandriaProvincia di AlessandriaDistretto di Corte di Appello di TorinoTribunale di Alessandria

1 Popolazione Ordine/Popolazione provincia. 2 Pil pro-capite provinciale anno 2014 in % della media Italia. 3 I dati sulle impresesono riferiti alla provincia. 4 Eventuali variazioni, anche importanti, vanno lette alla luce della nuova geografia degli Ordini.


maschi femmine ≤40 anni 41-60 anni > 60 anni 2013 2014 2015 2016 2017

Distribuzione per genere Distribuzione per classi di età Iscritti al primo gennaio 2013-2017


87

Statistiche Albo4


Albo 403 200 98,5%Sezione A 388 193 99,0%Sezione B 4 2 100,0%Elenco Speciale 11 5 83,3%STP 2 2 ---Praticanti 21 12 133,3%



Var. % Mediana

Totale 69.633 26,6% 44.748Maschi 86.976 37,5% 59.029Femmine 41.939 3,8% 28.036≤ 40 anni 30.996 9,6% 24.54941-60 anni 72.947 22,2% 52.058> 60 anni 109.364 66,8% 52.413

Dati Territoriali


Imprese3


Ordine di AstiProvincia di AstiDistretto di Corte di Appello di TorinoTribunale di Asti






88

Statistiche Albo4


Albo 303 -5 -1,6%Sezione A 293 -3 -1,0%Sezione B 3 -1 -25,0%Elenco Speciale 7 -1 -12,5%STP 2 1 100,0%Praticanti 12 4 50,0%



Var. % Mediana

Totale 69.044 3,4% 45.323Maschi 84.938 5,9% 53.830Femmine 41.104 -0,6% 32.160≤ 40 anni 44.431 16,1% 28.86141-60 anni 79.732 1,9% 52.236> 60 anni 52.785 7,2% 38.097

Dati Territoriali

Quota provinciale1 98%Popolazione 175.242Superficie (Kmq) 894Pil pro-capite2 98%Numero di comuni 72Abitanti/iscritti 578

Imprese3


Ordine di BiellaProvincia di BiellaDistretto di Corte di Appello di TorinoTribunale di Biella






89

Statistiche Albo4


Albo 587 -196 -25,0%Sezione A 573 -181 -24,0%Sezione B 0 -12 -100,0%Elenco Speciale 14 -3 -17,6%STP 2 0 0,0%Praticanti 39 -79 -66,9%



Var. % Mediana

Totale 68.938 -4,0% 48.239Maschi 80.462 -6,8% 62.627Femmine 49.341 4,7% 37.252≤ 40 anni 40.664 11,4% 33.62941-60 anni 71.079 -7,3% 52.771> 60 anni 99.049 -7,8% 67.727

Dati Territoriali


Imprese3


Ordine di CuneoProvincia di CuneoDistretto di Corte di Appello di TorinoTribunale di Cuneo






90

Statistiche Albo4


Albo 468 2 0,4%Sezione A 466 0 0,0%Sezione B 1 1 ---Elenco Speciale 1 1 ---STP 5 1 25,0%Praticanti 76 5 7,0%



Var. % Mediana


Dati Territoriali


Imprese3


Ordine di NovaraProvincia di NovaraDistretto di Corte di Appello di TorinoTribunale di Novara






91

Statistiche Albo4


Albo 3.696 25 0,7%Sezione A 3.591 17 0,5%Sezione B 34 6 21,4%Elenco Speciale 71 2 2,9%STP 16 3 23,1%Praticanti 261 -12 -4,4%



Var. % Mediana


Dati Territoriali

Quota provinciale1 98%Popolazione 2.236.124Superficie (Kmq) 6.673Pil pro-capite2 113%Numero di comuni 311Abitanti/iscritti 605

Imprese3


Ordine di TorinoProvincia di TorinoDistretto di Corte di Appello di TorinoTribunali di Torino e Ivrea






92

Statistiche Albo4


Albo 210 -7 -3,2%Sezione A 206 -7 -3,3%Sezione B 0 0 ---Elenco Speciale 4 0 0,0%STP 6 4 200,0%Praticanti 10 3 42,9%



Var. % Mediana


Dati Territoriali


Imprese3


Ordine di VerbaniaProvincia di VerbaniaDistretto di Corte di Appello di TorinoTribunale di Verbania






93

Statistiche Albo4





Var. % Mediana


Dati Territoriali


Imprese3


Ordine di VercelliProvincia di VercelliDistretto di Corte di Appello di TorinoTribunale di Vercelli






94

Regione Valle D’AostaOrdine di Aosta



95

Statistiche Albo4


Albo 181 0 0,0%Sezione A 173 -3 -2,3%Sezione B 3 2 ---Elenco Speciale 5 1 25,0%STP 3 1 50,0%Praticanti 5 -3 -37,5%



Var. % Mediana

Totale 73.765 0,8% 58.831Maschi 80.595 0,4% 65.075Femmine 52.591 2,7% 39.201≤ 40 anni 37.771 -10,2% 31.63141-60 anni 79.625 2,4% 65.570> 60 anni 90.154 -3,6% 61.806

Dati Territoriali

Quota regionale1 100%Popolazione 126.849Superficie (Kmq) 3.128Pil pro-capite regionale2 128%Numero di comuni 74Abitanti/iscritti 701

Imprese3





2013 2014 2015 2016 2017




96

Statistiche Albo4


Albo 181 0 0,0%Sezione A 173 -3 -1,7%Sezione B 3 2 200,0%Elenco Speciale 5 1 25,0%STP 3 1 50,0%Praticanti 5 -3 -37,5%



Var. % Mediana


Dati Territoriali


Imprese3


Ordine di AostaProvincia di AostaDistretto di Corte di Appello di TorinoTribunale di Aosta






97


98

Regione LiguriaOrdine di GenovaOrdine di ImperiaOrdine di La SpeziaOrdine di Savona



99

Statistiche Albo4


Albo 3.041 -26 -0,8%Sezione A 2.953 -22 -0,7%Sezione B 19 4 26,7%Elenco Speciale 69 -8 -10,4%STP 12 3 33,3%Praticanti 158 -18 -10,2%



Var. % Mediana


Dati Territoriali

Quota regionale1 100%Popolazione 1.565.886Superficie (Kmq) 5.434Pil pro-capite regionale2 112%Numero di comuni 235Abitanti/iscritti 515

Imprese3





2013 2014 2015 2016 2017




100

Statistiche Albo4


Albo 1.753 231 15,2%Sezione A 1.706 229 15,5%Sezione B 11 3 37,5%Elenco Speciale 36 -1 -2,7%STP 4 2 100,0%Praticanti 103 26 33,8%



Var. % Mediana


Dati Territoriali


Imprese3


Ordine di GenovaProvincia di GenovaDistretto di Corte di Appello di GenovaTribunale di Genova






101

Statistiche Albo4


Albo 403 240 147,2%Sezione A 386 234 153,9%Sezione B 3 1 50,0%Elenco Speciale 14 5 55,6%STP 3 2 200,0%Praticanti 22 11 -100,0%



Var. % Mediana

Totale 46.262 -9,0% 32.558Maschi 53.353 -9,3% 38.553Femmine 33.986 -3,8% 25.455≤ 40 anni 29.027 -13,4% 24.19941-60 anni 52.303 -8,1% 38.482> 60 anni 36.790 -26,2% 25.048

Dati Territoriali


Imprese3


Ordine di ImperiaProvincia di ImperiaDistretto di Corte di Appello di GenovaTribunale di Imperia






102

Statistiche Albo4


Albo 381 -3 -0,8%Sezione A 366 -2 -0,5%Sezione B 0 0 ---Elenco Speciale 15 -1 -6,3%STP 2 0 0,0%Praticanti 9 -28 -75,7%



Var. % Mediana


Dati Territoriali


Imprese3


Ordine di La SpeziaProvincia di La SpeziaDistretto di Corte di Appello di GenovaTribunale di La Spezia






103

Statistiche Albo4


Albo 504 -7 -1,4%Sezione A 495 -7 -1,4%Sezione B 5 0 0,0%Elenco Speciale 4 0 0,0%STP 3 0 0,0%Praticanti 24 -2 -7,7%



Var. % Mediana


Dati Territoriali


Imprese3


Ordine di SavonaProvincia di SavonaDistretto di Corte di Appello di GenovaTribunale di Savona






104

Regione LombardiaOrdine di BergamoOrdine di BresciaOrdine di Busto ArsizioOrdine di ComoOrdine di CremonaOrdine di LeccoOrdine di LodiOrdine di MantovaOrdine di MilanoOrdine di Monza e della BrianzaOrdine di PaviaOrdine di SondrioOrdine di Varese



105

Statistiche Albo4


Albo 19.292 226 1,2%Sezione A 18.944 196 1,0%Sezione B 143 37 34,9%Elenco Speciale 205 -7 -3,3%STP 129 47 57,4%Praticanti 1.611 -37 -2,2%



Var. % Mediana


Dati Territoriali

Quota regionale1 100%Popolazione 10.014.182Superficie (Kmq) 23.793Pil pro-capite regionale2 133%Numero di comuni 1.521Abitanti/iscritti 519

Imprese3





2013 2014 2015 2016 2017




106

Statistiche Albo4





Var. % Mediana

Totale 90.230 3,8% 55.531Maschi 108.285 5,6% 65.706Femmine 52.653 -1,1% 41.234≤ 40 anni 42.354 0,4% 35.99741-60 anni 103.221 5,5% 62.828> 60 anni 105.908 -1,1% 71.254

Dati Territoriali


Imprese3


Ordine di BergamoProvincia di BergamoDistretto di Corte di Appello di BresciaTribunale di Bergamo






107

Statistiche Albo4


Albo 2.144 13 0,6%Sezione A 2.099 13 0,6%Sezione B 23 2 9,5%Elenco Speciale 22 -2 -8,3%STP 24 10 71,4%Praticanti 136 -10 -6,8%



Var. % Mediana


Dati Territoriali


Imprese3


Ordine di BresciaProvincia di BresciaDistretto di Corte di Appello di BresciaTribunale di Brescia






108

Statistiche Albo4





Var. % Mediana

Totale 77.675 1,4% 52.037Maschi 90.511 -0,9% 61.967Femmine 53.986 10,4% 38.141≤ 40 anni 42.014 8,8% 33.75941-60 anni 83.103 1,1% 60.065> 60 anni 100.346 -5,3% 58.127

Dati Territoriali

Quota provinciale1 113%Popolazione 1.007.978Superficie (Kmq) 820Pil pro-capite2 106%Numero di comuni 80Abitanti/iscritti 1.169

Imprese3


Ordine di Busto ArsizioProvincia di VareseDistretto di Corte di Appello di MilanoTribunale di Busto Arsizio






109

Statistiche Albo4


Albo 907 2 0,2%Sezione A 887 -1 -0,1%Sezione B 9 2 28,6%Elenco Speciale 11 1 10,0%STP 5 0 0,0%Praticanti 33 -14 -29,8%



Var. % Mediana


Dati Territoriali


Imprese3


Ordine di ComoProvincia di ComoDistretto di Corte di Appello di MilanoTribunale di Como






110

Statistiche Albo4


Albo 453 191 72,9%Sezione A 436 184 73,0%Sezione B 6 2 50,0%Elenco Speciale 11 5 83,3%STP 3 2 200,0%Praticanti 21 7 50,0%



Var. % Mediana

Totale 76.028 4,4% 55.593Maschi 89.348 7,3% 62.244Femmine 54.290 -3,0% 43.325≤ 40 anni 35.366 -7,0% 26.31741-60 anni 89.068 5,5% 62.359> 60 anni 81.189 6,3% 69.055

Dati Territoriali


Imprese3


Ordine di CremonaProvincia di CremonaDistretto di Corte di Appello di BresciaTribunale di Cremona






111

Statistiche Albo4


Albo 429 8 1,9%Sezione A 416 7 1,7%Sezione B 6 0 0,0%Elenco Speciale 1 1 ---STP 34 -7 -17,1%Praticanti 8 0 100,0%



Var. % Mediana

Totale 94.994 2,7% 63.830Maschi 115.067 4,3% 82.481Femmine 53.877 2,2% 39.984≤ 40 anni 47.065 -4,2% 32.10541-60 anni 107.647 -2,3% 78.499> 60 anni 127.888 12,9% 103.235

Dati Territoriali


Imprese3


Ordine di LeccoProvincia di LeccoDistretto di Corte di Appello di MilanoTribunale di Lecco






112

Statistiche Albo4





Var. % Mediana


Dati Territoriali

Quota provinciale1 232%Popolazione 533.258Superficie (Kmq) 1.133Pil pro-capite2 97%Numero di comuni 95Abitanti/iscritti 1.884

Imprese3


Ordine di LodiProvincia di LodiDistretto di Corte di Appello di MilanoTribunale di Lodi






113

Statistiche Albo4





Var. % Mediana


Dati Territoriali


Imprese3


Ordine di MantovaProvincia di MantovaDistretto di Corte di Appello di BresciaTribunale di Mantova






114

Statistiche Albo4





Var. % Mediana


Dati Territoriali

Quota provinciale1 61%Popolazione 1.974.867Superficie (Kmq) 448Pil pro-capite2 195%Numero di comuni 29Abitanti/iscritti 228

Imprese3


Ordine di MilanoProvincia di MilanoDistretto di Corte di Appello di MilanoTribunale di Milano






115

Statistiche Albo4


Albo 1.557 12 0,8%Sezione A 1.546 27 1,8%Sezione B 0 -15 -100,0%Elenco Speciale 11 0 0,0%STP 5 1 25,0%Praticanti 199 36 22,1%



Var. % Mediana


Dati Territoriali


Imprese3


Ordine di Monza e della BrianzaProvincia di Monza e della BrianzaDistretto di Corte di Appello di MilanoTribunale di Monza






116

Statistiche Albo4





Var. % Mediana

Totale 69.474 -6,6% 43.524Maschi 84.566 -6,0% 52.385Femmine 47.600 1,9% 34.990≤ 40 anni 39.634 11,9% 27.35741-60 anni 77.006 -13,0% 47.008> 60 anni 74.690 3,8% 54.877

Dati Territoriali


Imprese3


Ordine di PaviaProvincia di PaviaDistretto di Corte di Appello di MilanoTribunale di Pavia






117

Statistiche Albo4


Albo 199 4 2,1%Sezione A 195 4 2,1%Sezione B 2 0 0,0%Elenco Speciale 2 0 0,0%STP 0 0 ---Praticanti 16 4 -100,0%



Var. % Mediana


Dati Territoriali


Imprese3


Ordine di SondrioProvincia di SondrioDistretto di Corte di Appello di MilanoTribunale di Sondrio






118

Statistiche Albo4


Albo 533 -11 -2,0%Sezione A 527 -13 -2,4%Sezione B 4 3 300,0%Elenco Speciale 2 -1 -33,3%STP 3 0 0,0%Praticanti 29 -5 -14,7%



Var. % Mediana


Dati Territoriali


Imprese3


Ordine di VareseProvincia di VareseDistretto di Corte di Appello di MilanoTribunale di Varese






119


120

Regione Trentino Alto AdigeOrdine di BolzanoOrdine di Trento e Rovereto



121

Statistiche Albo4


Albo 1.370 26 1,9%Sezione A 1.322 27 2,1%Sezione B 18 -5 -21,7%Elenco Speciale 30 4 15,4%STP 18 6 50,0%Praticanti 119 -9 -7,0%



Var. % Mediana


Dati Territoriali


Imprese3





2013 2014 2015 2016 2017




122

Statistiche Albo4





Var. % Mediana


Dati Territoriali


Imprese3


Ordine di BolzanoProvincia di BolzanoDistretto di Corte di Appello di TrentoTribunale di Bolzano






123

Statistiche Albo4


Albo 683 4 0,6%Sezione A 663 9 1,4%Sezione B 0 -8 -100,0%Elenco Speciale 20 3 17,6%STP 12 3 33,3%Praticanti 64 -8 -11,1%



Var. % Mediana


Dati Territoriali


Imprese3


Ordine di Trento e RoveretoProvincia di TrentoDistretto di Corte di Appello di TrentoTribunali di Trento e Rovereto






124

Regione VenetoOrdine di BellunoOrdine di PadovaOrdine di RovigoOrdine di TrevisoOrdine di VeneziaOrdine di VeronaOrdine di Vicenza



125

Statistiche Albo4





Var. % Mediana


Dati Territoriali


Imprese3





2013 2014 2015 2016 2017




126

Statistiche Albo4


Albo 199 4 2,1%Sezione A 190 2 1,1%Sezione B 4 2 100,0%Elenco Speciale 5 0 0,0%STP 0 0 ---Praticanti 6 -2 -25,0%



Var. % Mediana

Totale 60.260 -4,9% 47.079Maschi 67.157 -6,4% 58.869Femmine 47.156 -0,2% 39.072≤ 40 anni 42.618 5,0% 26.95441-60 anni 63.594 -4,3% 50.077> 60 anni 69.858 -11,0% 62.109

Dati Territoriali


Imprese3


Ordine di BellunoProvincia di BellunoDistretto di Corte di Appello di VeneziaTribunale di Belluno






127

Statistiche Albo4


Albo 1.615 -47 -2,8%Sezione A 1.585 -57 -3,5%Sezione B 14 10 250,0%Elenco Speciale 16 0 0,0%STP 8 5 166,7%Praticanti 274 36 15,1%



Var. % Mediana


Dati Territoriali


Imprese3


Ordine di PadovaProvincia di PadovaDistretto di Corte di Appello di VeneziaTribunale di Padova






128

Statistiche Albo4


Albo 312 62 24,8%Sezione A 300 61 25,5%Sezione B 4 2 100,0%Elenco Speciale 8 -1 -11,1%STP 2 1 100,0%Praticanti 20 -2 -9,1%



Var. % Mediana


Dati Territoriali


Imprese3


Ordine di RovigoProvincia di RovigoDistretto di Corte di Appello di VeneziaTribunale di Rovigo






129

Statistiche Albo4





Var. % Mediana

Totale 72.951 1,6% 45.630Maschi 84.878 1,0% 57.027Femmine 47.078 4,2% 35.520≤ 40 anni 36.050 0,9% 27.93741-60 anni 78.147 -1,8% 54.259> 60 anni 105.530 3,4% 68.698

Dati Territoriali


Imprese3


Ordine di TrevisoProvincia di TrevisoDistretto di Corte di Appello di VeneziaTribunale di Treviso






130

Statistiche Albo4


Albo 1.186 -49 -4,0%Sezione A 1.157 -53 -4,4%Sezione B 18 5 38,5%Elenco Speciale 11 -1 -8,3%STP 6 2 50,0%Praticanti 71 6 9,2%



Var. % Mediana


Dati Territoriali


Imprese3


Ordine di VeneziaProvincia di VeneziaDistretto di Corte di Appello di VeneziaTribunale di Venezia






131

Statistiche Albo4





Var. % Mediana


Dati Territoriali


Imprese3


Ordine di VeronaProvincia di VeronaDistretto di Corte di Appello di VeneziaTribunale di Verona






132

Statistiche Albo4


Albo 1.583 360 29,4%Sezione A 1.538 351 29,6%Sezione B 28 7 33,3%Elenco Speciale 17 2 13,3%STP 11 5 83,3%Praticanti 86 18 26,5%



Var. % Mediana


Dati Territoriali


Imprese3


Ordine di VicenzaProvincia di VicenzaDistretto di Corte di Appello di VeneziaTribunale di Vicenza






133


134

Regione Friuli-Venezia GiuliaOrdine di GoriziaOrdine di PordenoneOrdine di TriesteOrdine di Udine



135

Statistiche Albo4





Var. % Mediana


Dati Territoriali


Imprese3





2013 2014 2015 2016 2017




136

Statistiche Albo4


Albo 157 5 3,3%Sezione A 149 5 3,5%Sezione B 0 0 ---Elenco Speciale 8 0 0,0%STP 2 2 ---Praticanti 5 -8 -61,5%



Var. % Mediana


Dati Territoriali


Imprese3


Ordine di GoriziaProvincia di GoriziaDistretto di Corte di Appello di TriesteTribunale di Gorizia






137

Statistiche Albo4





Var. % Mediana


Dati Territoriali


Imprese3


Ordine di PordenoneProvincia di PordenoneDistretto di Corte di Appello di TriesteTribunale di Pordenone






138

Statistiche Albo4





Var. % Mediana


Dati Territoriali


Imprese3


Ordine di TriesteProvincia di TriesteDistretto di Corte di Appello di TriesteTribunale di Trieste






139

Statistiche Albo4


Albo 788 3 0,4%Sezione A 764 4 0,5%Sezione B 9 0 0,0%Elenco Speciale 15 -1 -6,3%STP 2 2 ---Praticanti 34 -17 -33,3%



Var. % Mediana

Totale 74.128 3,1% 50.584Maschi 88.881 4,9% 66.546Femmine 49.502 -0,4% 36.149≤ 40 anni 34.457 -11,9% 27.40341-60 anni 82.424 5,4% 61.943> 60 anni 81.941 -1,2% 56.144

Dati Territoriali


Imprese3


Ordine di UdineProvincia di UdineDistretto di Corte di Appello di TriesteTribunale di Udine






140

Emilia RomagnaOrdine di BolognaOrdine di FerraraOrdine di ForlìOrdine di ModenaOrdine di ParmaOrdine di PiacenzaOrdine di RavennaOrdine di Reggio EmiliaOrdine di Rimini



141

Statistiche Albo4





Var. % Mediana


Dati Territoriali


Imprese3





2013 2014 2015 2016 2017




142

Statistiche Albo4





Var. % Mediana


Dati Territoriali


Imprese3


Ordine di BolognaProvincia di BolognaDistretto di Corte di Appello di BolognaTribunale di Bologna






143

Statistiche Albo4





Var. % Mediana

Totale 58.843 0,2% 39.727Maschi 66.392 -1,2% 45.110Femmine 49.108 3,3% 35.864≤ 40 anni 32.742 -9,8% 25.75641-60 anni 62.780 0,0% 43.208> 60 anni 70.653 0,9% 53.248

Dati Territoriali


Imprese3


Ordine di FerraraProvincia di FerraraDistretto di Corte di Appello di BolognaTribunale di Ferrara






144

Statistiche Albo4


Albo 651 6 0,9%Sezione A 637 9 1,4%Sezione B 0 -3 -100,0%Elenco Speciale 14 0 0,0%STP 3 2 200,0%Praticanti 25 -10 -28,6%



Var. % Mediana


Dati Territoriali


Imprese3


Ordine di ForlìProvincia di ForlìDistretto di Corte di Appello di BolognaTribunale di Forlì






145

Statistiche Albo4





Var. % Mediana


Dati Territoriali


Imprese3


Ordine di ModenaProvincia di ModenaDistretto di Corte di Appello di BolognaTribunale di Modena






146

Statistiche Albo4





Var. % Mediana

Totale 68.945 -3,9% 46.473Maschi 83.714 -4,2% 58.733Femmine 42.754 0,4% 31.393≤ 40 anni 32.744 -7,9% 26.08941-60 anni 77.757 -3,0% 54.395> 60 anni 77.783 -15,1% 52.105

Dati Territoriali


Imprese3


Ordine di ParmaProvincia di ParmaDistretto di Corte di Appello di BolognaTribunale di Parma






147

Statistiche Albo4


Albo 437 -11 -2,5%Sezione A 419 -11 -2,6%Sezione B 4 -1 -20,0%Elenco Speciale 14 1 7,7%STP 0 0 ---Praticanti 25 9 56,3%



Var. % Mediana

Totale 73.075 1,4% 44.356Maschi 89.365 -0,7% 61.596Femmine 49.283 8,4% 35.182≤ 40 anni 34.741 -14,1% 26.92141-60 anni 84.452 2,6% 60.144> 60 anni 75.616 5,3% 31.746

Dati Territoriali


Imprese3


Ordine di PiacenzaProvincia di PiacenzaDistretto di Corte di Appello di BolognaTribunale di Piacenza






148

Statistiche Albo4


Albo 496 1 0,2%Sezione A 489 1 0,2%Sezione B 1 1 ---Elenco Speciale 6 -1 -14,3%STP 3 0 0,0%Praticanti 30 -6 -16,7%



Var. % Mediana

Totale 69.406 -1,6% 41.864Maschi 88.453 0,2% 57.671Femmine 44.357 -5,1% 34.292≤ 40 anni 31.252 4,5% 24.07441-60 anni 78.684 -1,8% 47.802> 60 anni 72.213 -7,5% 66.105

Dati Territoriali


Imprese3


Ordine di RavennaProvincia di RavennaDistretto di Corte di Appello di BolognaTribunale di Ravenna






149

Statistiche Albo4


Albo 770 5 0,7%Sezione A 756 6 0,8%Sezione B 5 0 0,0%Elenco Speciale 9 -1 -10,0%STP 4 2 100,0%Praticanti 49 15 44,1%



Var. % Mediana

Totale 78.194 -1,6% 49.742Maschi 95.935 -0,3% 64.260Femmine 48.859 -2,3% 37.410≤ 40 anni 36.417 -18,8% 27.30541-60 anni 88.567 2,5% 63.472> 60 anni 98.694 -4,0% 55.754

Dati Territoriali


Imprese3


Ordine di Reggio EmiliaProvincia di Reggio EmiliaDistretto di Corte di Appello di BolognaTribunale di Reggio Emilia






150

Statistiche Albo4





Var. % Mediana


Dati Territoriali


Imprese3


Ordine di RiminiProvincia di RiminiDistretto di Corte di Appello di BolognaTribunale di Rimini






151


152

Regione ToscanaOrdine di ArezzoOrdine di FirenzeOrdine di GrossetoOrdine di LivornoOrdine di LuccaOrdine di Massa CarraraOrdine di PisaOrdine di PistoiaOrdine di PratoOrdine di Siena



153

Statistiche Albo4


Albo 7.191 9 0,1%Sezione A 6.907 -6 -0,1%Sezione B 86 16 22,9%Elenco Speciale 198 -1 -0,5%STP 21 18 90,1%Praticanti 766 -11 -1,4%



Var. % Mediana

Totale 58.737 1,4% 39.705Maschi 63.079 -4,3% 43.732Femmine 48.304 24,3% 29.797≤ 40 anni 28.714 -1,9% 23.23141-60 anni 63.738 2,1% 43.732> 60 anni 64.099 -1,8% 43.643

Dati Territoriali


Imprese3





2013 2014 2015 2016 2017




154

Statistiche Albo4


Albo 697 0 0,0%Sezione A 678 -2 -0,3%Sezione B 13 2 18,2%Elenco Speciale 6 0 0,0%STP 1 0 0,0%Praticanti 132 16 13,8%



Var. % Mediana


Dati Territoriali


Imprese3


Ordine di ArezzoProvincia di ArezzoDistretto di Corte di Appello di FirenzeTribunale di Arezzo






155

Statistiche Albo4





Var. % Mediana


Dati Territoriali


Imprese3


Ordine di FirenzeProvincia di FirenzeDistretto di Corte di Appello di FirenzeTribunale di Firenze






156

Statistiche Albo4





Var. % Mediana


Dati Territoriali


Imprese3


Ordine di GrossetoProvincia di GrossetoDistretto di Corte di Appello di FirenzeTribunale di Grosseto






157

Statistiche Albo4


Albo 490 -5 -1,0%Sezione A 481 -4 -0,8%Sezione B 4 0 0,0%Elenco Speciale 5 -1 -16,7%STP 1 1 ---Praticanti 49 0 0,0%



Var. % Mediana


Dati Territoriali


Imprese3


Ordine di LivornoProvincia di LivornoDistretto di Corte di Appello di FirenzeTribunale di Livorno






158

Statistiche Albo4


Albo 794 -5 -0,6%Sezione A 741 0 0,0%Sezione B 12 3 33,3%Elenco Speciale 41 -8 -16,3%STP 4 4 ---Praticanti 60 -35 -36,8%



Var. % Mediana


Dati Territoriali


Imprese3


Ordine di LuccaProvincia di LuccaDistretto di Corte di Appello di FirenzeTribunale di Lucca






159

Statistiche Albo4


Albo 375 -5 -1,3%Sezione A 335 -1 -0,3%Sezione B 3 1 50,0%Elenco Speciale 37 -5 -11,9%STP 1 0 0,0%Praticanti 33 -28 -45,9%



Var. % Mediana


Dati Territoriali


Imprese3


Ordine di Massa CarraraProvincia di Massa CarraraDistretto di Corte di Appello di FirenzeTribunale di Massa Carrara






160

Statistiche Albo4





Var. % Mediana


Dati Territoriali


Imprese3


Ordine di PisaProvincia di PisaDistretto di Corte di Appello di FirenzeTribunale di Pisa






161

Statistiche Albo4





Var. % Mediana


Dati Territoriali


Imprese3


Ordine di PistoiaProvincia di PistoiaDistretto di Corte di Appello di FirenzeTribunale di Pistoia






162

Statistiche Albo4





Var. % Mediana


Dati Territoriali


Imprese3


Ordine di PratoProvincia di PratoDistretto di Corte di Appello di FirenzeTribunale di Prato






163

Statistiche Albo4





Var. % Mediana


Dati Territoriali


Imprese3


Ordine di SienaProvincia di SienaDistretto di Corte di Appello di FirenzeTribunale di Siena






164

Regione UmbriaOrdine di PerugiaOrdine di Terni



165

Statistiche Albo4


Albo 1.550 6 0,4%Sezione A 1.510 20 1,3%Sezione B 4 -13 -76,5%Elenco Speciale 36 -1 -2,7%STP 4 3 300,0%Praticanti 129 12 10,3%



Var. % Mediana

Totale 46.664 -0,7% 31.071Maschi 54.415 -2,1% 35.097Femmine 34.050 2,3% 25.443≤ 40 anni 25.692 -1,8% 20.57041-60 anni 51.148 0,8% 34.123> 60 anni 49.625 -5,8% 31.375

Dati Territoriali


Imprese3





2013 2014 2015 2016 2017




166

Statistiche Albo4


Albo 1.192 8 0,7%Sezione A 1.163 22 1,9%Sezione B 0 -13 -100,0%Elenco Speciale 29 -1 -3,3%STP 2 1 100,0%Praticanti 89 14 18,7%



Var. % Mediana

Totale 49.268 -0,1% 32.828Maschi 59.387 1,2% 38.128Femmine 33.450 -1,8% 27.564≤ 40 anni 26.837 0,7% 20.64941-60 anni 55.175 1,4% 36.890> 60 anni 51.560 -3,9% 30.748

Dati Territoriali


Imprese3


Ordine di PerugiaProvincia di PerugiaDistretto di Corte di Appello di PerugiaTribunali di Perugia e Spoleto






167

Statistiche Albo4


Albo 358 -2 -0,6%Sezione A 347 -2 -0,6%Sezione B 4 0 0,0%Elenco Speciale 7 0 0,0%STP 2 2 ---Praticanti 40 -2 -4,8%



Var. % Mediana


Dati Territoriali


Imprese3


Ordine di TerniProvincia di TerniDistretto di Corte di Appello di PerugiaTribunale di Terni






168

Regione Marche Ordine di AnconaOrdine di Ascoli PicenoOrdine di FermoOrdine di Macerata e CamerinoOrdine di Pesaro e Urbino



169

Statistiche Albo4





Var. % Mediana


Dati Territoriali


Imprese3





2013 2014 2015 2016 2017




170

Statistiche Albo4





Var. % Mediana


Dati Territoriali


Imprese3


Ordine di AnconaProvincia di AnconaDistretto di Corte di Appello di AnconaTribunale di Ancona






171

Statistiche Albo4





Var. % Mediana

Totale 40.175 -2,8% 28.783Maschi 45.213 -3,9% 32.584Femmine 25.255 2,3% 24.272≤ 40 anni 21.590 -4,5% 19.99441-60 anni 41.628 -4,2% 31.896> 60 anni 56.577 4,8% 37.489

Dati Territoriali


Imprese3


Ordine di Ascoli PicenoProvincia di Ascoli PicenoDistretto di Corte di Appello di AnconaTribunale di Ascoli Piceno






172

Statistiche Albo4





Var. % Mediana

Totale 41.668 -1,1% 30.202Maschi 50.556 0,0% 38.788Femmine 26.669 -1,2% 24.074≤ 40 anni 21.363 -3,9% 18.27541-60 anni 43.401 -4,4% 33.542> 60 anni 61.379 -1,7% 49.516

Dati Territoriali


Imprese3


Ordine di FermoProvincia di FermoDistretto di Corte di Appello di AnconaTribunale di Fermo






173

Statistiche Albo4


Albo 696 8 1,2%Sezione A 678 11 1,6%Sezione B 0 -2 -100,0%Elenco Speciale 18 -1 -5,3%STP 3 0 0,0%Praticanti 53 -4 -7,0%



Var. % Mediana


Dati Territoriali


Imprese3


Ordine di Macerata e CamerinoProvincia di MacerataDistretto di Corte di Appello di AnconaTribunale di Macerata






174

Statistiche Albo4


Albo 652 12 1,9%Sezione A 649 19 3,0%Sezione B 0 -7 -100,0%Elenco Speciale 3 0 0,0%STP 1 0 0,0%Praticanti 148 102 221,7%



Var. % Mediana


Dati Territoriali


Imprese3


Ordine di Pesaro e UrbinoProvincia di PesaroDistretto di Corte di Appello di AnconaTribunali di Pesaro e Urbino






175


176

Regione LazioOrdine di CassinoOrdine di CivitavecchiaOrdine di FrosinoneOrdine di LatinaOrdine di RietiOrdine di RomaOrdine di TivoliOrdine di Viterbo



177

Statistiche Albo4


Albo 13.716 25 0,2%Sezione A 13.154 13 0,1%Sezione B 88 14 18,9%Elenco Speciale 474 -2 -0,4%STP 29 11 61,1%Praticanti 2.509 998 66,0%



Var. % Mediana


Dati Territoriali


Imprese3





2013 2014 2015 2016 2017




178

Statistiche Albo4


Albo 595 166 38,7%Sezione A 547 149 37,4%Sezione B 0 0 ---Elenco Speciale 48 17 54,8%STP 3 0 0,0%Praticanti 60 17 39,5%



Var. % Mediana


Dati Territoriali


Imprese3


Ordine di CassinoProvincia di FrosinoneDistretto di Corte di Appello di RomaTribunale di Cassino






179

Statistiche Albo4


Albo 269 1 0,4%Sezione A 255 1 0,4%Sezione B 3 -1 -25,0%Elenco Speciale 11 1 10,0%STP 0 0 ---Praticanti 17 -5 -22,7%



Var. % Mediana


Dati Territoriali


Imprese3


Ordine di CivitavecchiaProvincia di RomaDistretto di Corte di Appello di RomaTribunale di Civitavecchia






180

Statistiche Albo4





Var. % Mediana


Dati Territoriali


Imprese3


Ordine di FrosinoneProvincia di FrosinoneDistretto di Corte di Appello di RomaTribunale di Frosinone






181

Statistiche Albo4


Albo 1.040 -139 -11,8%Sezione A 1.012 -123 -10,8%Sezione B 5 0 0,0%Elenco Speciale 23 -16 -41,0%STP 3 2 200,0%Praticanti 203 203 ---



Var. % Mediana


Dati Territoriali


Imprese3


Ordine di LatinaProvincia di LatinaDistretto di Corte di Appello di RomaTribunale di Latina






182

Statistiche Albo4


Albo 179 -1 -0,6%Sezione A 169 -4 -2,3%Sezione B 4 3 300,0%Elenco Speciale 6 0 0,0%STP 0 0 ---Praticanti 16 1 6,7%



Var. % Mediana


Dati Territoriali


Imprese3


Ordine di RietiProvincia di RietiDistretto di Corte di Appello di RomaTribunale di Rieti






183

Statistiche Albo4


Albo 10.236 -23 -0,2%Sezione A 9.846 -33 -0,3%Sezione B 71 13 22,4%Elenco Speciale 319 -3 -0,9%STP 21 8 61,5%Praticanti 2.093 1.001 91,7%



Var. % Mediana


Dati Territoriali


Imprese3


Ordine di RomaProvincia di RomaDistretto di Corte di Appello di RomaTribunale di Roma






184

Statistiche Albo4


Albo 446 9 2,1%Sezione A 423 10 2,4%Sezione B 3 1 50,0%Elenco Speciale 20 -2 -9,1%STP 0 0 ---Praticanti 34 -1 -2,9%



Var. % Mediana


Dati Territoriali


Imprese3


Ordine di TivoliProvincia di RomaDistretto di Corte di Appello di RomaTribunale di Tivoli






185

Statistiche Albo4





Var. % Mediana


Dati Territoriali


Imprese3


Ordine di ViterboProvincia di ViterboDistretto di Corte di Appello di RomaTribunale di Viterbo






186

Regione AbruzzoOrdine di Avezzano e della MarsicaOrdine di ChietiOrdine di LancianoOrdine di L’AquilaOrdine di PescaraOrdine di TeramoOrdine di Vasto



187

Statistiche Albo4





Var. % Mediana


Dati Territoriali


Imprese3





2013 2014 2015 2016 2017




188

Statistiche Albo4





Var. % Mediana


Dati Territoriali


Imprese3


Ordine di Avezzano e della MarsicaProvincia di L’AquilaDistretto di Corte di Appello di L’AquilaTribunale di Avezzano






189

Statistiche Albo4





Var. % Mediana


Dati Territoriali


Imprese3


Ordine di ChietiProvincia di ChietiDistretto di Corte di Appello di L’AquilaTribunale di Chieti






190

Statistiche Albo4


Albo 241 2 0,8%Sezione A 228 2 0,9%Sezione B 0 0 ---Elenco Speciale 13 0 0,0%STP 1 1 ---Praticanti 31 0 0,0%



Var. % Mediana


Dati Territoriali


Imprese3


Ordine di LancianoProvincia di ChietiDistretto di Corte di Appello di L’AquilaTribunale di Lanciano






191

Statistiche Albo4


Albo 329 -3 -0,9%Sezione A 303 0 0,0%Sezione B 0 -4 -100,0%Elenco Speciale 26 1 4,0%STP 2 0 0,0%Praticanti 0 0 ---



Var. % Mediana


Dati Territoriali


Imprese3


Ordine di L’AquilaProvincia di L’AquilaDistretto di Corte di Appello di L’AquilaTribunale di L’Aquila






192

Statistiche Albo4


Albo 1.078 14 1,3%Sezione A 1.068 13 1,2%Sezione B 2 1 100,0%Elenco Speciale 8 0 0,0%STP 0 0 ---Praticanti 87 6 7,4%



Var. % Mediana


Dati Territoriali


Imprese3


Ordine di PescaraProvincia di PescaraDistretto di Corte di Appello di L’AquilaTribunale di Pescara






193

Statistiche Albo4


Albo 745 -10 -1,3%Sezione A 705 -12 -1,7%Sezione B 16 3 23,1%Elenco Speciale 24 -1 -4,0%STP 0 0 ---Praticanti 92 -4 -4,2%



Var. % Mediana


Dati Territoriali


Imprese3


Ordine di TeramoProvincia di TeramoDistretto di Corte di Appello di L’AquilaTribunale di Teramo






194

Statistiche Albo4





Var. % Mediana


Dati Territoriali


Imprese3


Ordine di VastoProvincia di ChietiDistretto di Corte di Appello di L’AquilaTribunale di Vasto






195


196

Regione MoliseOrdine di CampobassoOrdine di IserniaOrdine di Larino



197

Statistiche Albo4





Var. % Mediana


Dati Territoriali


Imprese3





2013 2014 2015 2016 2017




198

Statistiche Albo4


Albo 178 3 1,7%Sezione A 165 3 1,9%Sezione B 0 0 ---Elenco Speciale 13 0 0,0%STP 0 0 ---Praticanti 20 -10 -33,3%



Var. % Mediana

Totale 29.990 -2,6% 23.848Maschi 34.036 -6,3% 26.330Femmine 23.846 7,3% 17.828≤ 40 anni 17.441 -20,0% 18.76841-60 anni 36.110 -0,4% 27.743> 60 anni 21.429 3,3% 23.093

Dati Territoriali


Imprese3


Ordine di CampobassoProvincia di CampobassoDistretto di Corte di Appello di CampobassoTribunale di Campobasso






199

Statistiche Albo4





Var. % Mediana


Dati Territoriali


Imprese3

Imprese attive 7.801Società di persone 822Società di capitali 1.570Imprese attive/iscritti 42Società di persone/iscritti 4Società di capitali/iscritti 9

Ordine di IserniaProvincia di IserniaDistretto di Corte di Appello di CampobassoTribunale di Isernia






200

Statistiche Albo4





Var. % Mediana

Totale 26.123 -3,6% 19.189Maschi 30.958 2,7% 21.924Femmine 17.142 -20,0% 13.647≤ 40 anni 12.355 -19,4% 13.55941-60 anni 31.421 -3,2% 22.065> 60 anni 25.038 16,2% 20.456

Dati Territoriali


Imprese3


Ordine di LarinoProvincia di CampobassoDistretto di Corte di Appello di CampobassoTribunale di Larino






201


202

Regione CampaniaOrdine di AvellinoOrdine di BeneventoOrdine di CasertaOrdine di NapoliOrdine di Napoli NordOrdine di Nocera InferioreOrdine di NolaOrdine di Sala ConsilinaOrdine di SalernoOrdine di Torre AnnunziataOrdine di Vallo della Lucania



203

Statistiche Albo4


Albo 14.231 180 1,3%Sezione A 13.790 134 1,0%Sezione B 94 27 40,3%Elenco Speciale 347 19 5,8%STP 25 8 47,1%Praticanti 3.319 21 0,6%



Var. % Mediana


Dati Territoriali


Imprese3





2013 2014 2015 2016 2017




204

Statistiche Albo4


Albo 950 -36 -3,7%Sezione A 928 -36 -3,7%Sezione B 1 -1 -50,0%Elenco Speciale 21 1 5,0%STP 5 3 150,0%Praticanti 342 64 23,0%



Var. % Mediana


Dati Territoriali


Imprese3


Ordine di AvellinoProvincia di AvellinoDistretto di Corte di Appello di NapoliTribunale di Avellino






205

Statistiche Albo4





Var. % Mediana

Totale 26.395 1,8% 20.069Maschi 29.618 -1,2% 21.255Femmine 19.096 11,2% 14.794≤ 40 anni 19.347 7,1% 13.87641-60 anni 26.704 -7,0% 20.895> 60 anni 44.123 70,0% 24.074

Dati Territoriali


Imprese3


Ordine di BeneventoProvincia di BeneventoDistretto di Corte di Appello di NapoliTribunale di Benevento






206

Statistiche Albo4





Var. % Mediana


Dati Territoriali


Imprese3


Ordine di CasertaProvincia di Caserta Distretto di Corte di Appello di NapoliTribunale di S. Maria Capua Vetere






207

Statistiche Albo4


Albo 4.742 -6 -0,1%Sezione A 4.666 -10 -0,2%Sezione B 20 1 5,3%Elenco Speciale 56 3 5,7%STP 7 1 16,7%Praticanti 840 8 1,0%



Var. % Mediana


Dati Territoriali


Imprese3


Ordine di NapoliProvincia di NapoliDistretto di Corte di Appello di NapoliTribunale di Napoli






208

Statistiche Albo4


Albo 1.471 48 3,4%Sezione A 1.434 47 3,4%Sezione B 15 4 36,4%Elenco Speciale 22 -3 -12,0%STP 1 1 ---Praticanti 325 12 3,8%



Var. % Mediana

Totale 23.282 -0,2% 18.818Maschi 24.857 0,7% 20.149Femmine 15.704 -5,5% 13.589≤ 40 anni 19.213 16,8% 14.94641-60 anni 25.645 0,4% 21.394> 60 anni 23.564 -2,5% 17.402

Dati Territoriali


Imprese3


Ordine di Napoli NordProvincia di NapoliDistretto di Corte di Appello di NapoliTribunale di Napoli Nord






209

Statistiche Albo4


Albo 785 105 15,4%Sezione A 725 104 16,7%Sezione B 7 -1 -12,5%Elenco Speciale 53 2 3,9%STP 3 1 50,0%Praticanti 117 -- --



Var. % Mediana


Dati Territoriali


Imprese3


Ordine di Nocera InferioreProvincia di SalernoDistretto di Corte di Appello di SalernoTribunale di Nocera Inferiore






210

Statistiche Albo4


Albo 1.092 2 0,2%Sezione A 1.067 -9 -0,8%Sezione B 9 6 200,0%Elenco Speciale 16 5 45,5%STP 1 0 0,0%Praticanti 235 -39 -14,2%



Var. % Mediana


Dati Territoriali


Imprese3


Ordine di NolaProvincia di NapoliDistretto di Corte di Appello di NapoliTribunale di Nola






211

Statistiche Albo4





Var. % Mediana


Dati Territoriali


Imprese3


Ordine di Sala ConsilinaProvincia di SalernoDistretto di Corte di Appello di PotenzaTribunali di Lagonegro






212

Statistiche Albo4


Albo 1.585 -102 -6,0%Sezione A 1.540 -105 -6,4%Sezione B 14 3 27,3%Elenco Speciale 31 0 0,0%STP 2 0 0,0%Praticanti 252 -22 -8,0%



Var. % Mediana


Dati Territoriali


Imprese3


Ordine di SalernoProvincia di SalernoDistretto di Corte di Appello di SalernoTribunale di Salerno






213

Statistiche Albo4


Albo 880 12 1,4%Sezione A 853 12 1,4%Sezione B 0 0 ---Elenco Speciale 27 0 0,0%STP 0 0 ---Praticanti 451 451 ---



Var. % Mediana


Dati Territoriali


Imprese3


Ordine di Torre AnnunziataProvincia di NapoliDistretto di Corte di Appello di NapoliTribunale di Torre Annunziata






214

Statistiche Albo4





Var. % Mediana


Dati Territoriali


Imprese3


Ordine di Vallo della LucaniaProvincia di SalernoDistretto di Corte di Appello di SalernoTribunale di Vallo della Lucania






215


216

Regione PugliaOrdine di BariOrdine di BrindisiOrdine di FoggiaOrdine di LecceOrdine di TarantoOrdine di Trani



217

Statistiche Albo4





Var. % Mediana


Dati Territoriali


Imprese3





2013 2014 2015 2016 2017




218

Statistiche Albo4





Var. % Mediana


Dati Territoriali


Imprese3


Ordine di BariProvincia di BariDistretto di Corte di Appello di BariTribunale di Bari






219

Statistiche Albo4





Var. % Mediana


Dati Territoriali


Imprese3


Ordine di BrindisiProvincia di BrindisiDistretto di Corte di Appello di LecceTribunale di Brindisi






220

Statistiche Albo4





Var. % Mediana


Dati Territoriali


Imprese3


Ordine di FoggiaProvincia di FoggiaDistretto di Corte di Appello di BariTribunale di Foggia






221

Statistiche Albo4





Var. % Mediana


Dati Territoriali


Imprese3


Ordine di LecceProvincia di LecceDistretto di Corte di Appello di LecceTribunale di Lecce






222

Statistiche Albo4





Var. % Mediana


Dati Territoriali


Imprese3


Ordine di TarantoProvincia di TarantoDistretto di Corte di Appello di LecceTribunale di Taranto






223

Statistiche Albo4


Albo 1.117 -18 -1,6%Sezione A 1.064 -19 -1,8%Sezione B 8 1 14,3%Elenco Speciale 45 0 0,0%STP 3 0 0,0%Praticanti 59 -6 -9,2%



Var. % Mediana


Dati Territoriali


Imprese3


Ordine di TraniProvincia di Barletta-Andria-TraniDistretto di Corte di Appello di BariTribunale di Trani






224

Regione BasilicataOrdine di MateraOrdine di Potenza



225

Statistiche Albo4





Var. % Mediana


Dati Territoriali


Imprese3





2013 2014 2015 2016 2017




226

Statistiche Albo4





Var. % Mediana


Dati Territoriali


Imprese3


Ordine di MateraProvincia di MateraDistretto di Corte di Appello di PotenzaTribunale di Matera






227

Statistiche Albo4


Albo 522 48 10,1%Sezione A 502 51 11,3%Sezione B 2 0 0,0%Elenco Speciale 18 -3 -14,3%STP 5 2 66,7%Praticanti 0 0 ---



Var. % Mediana


Dati Territoriali


Imprese3


Ordine di PotenzaProvincia di PotenzaDistretto di Corte di Appello di PotenzaTribunale di Potenza






228

Regione CalabriaOrdine di CastrovillariOrdine di CatanzaroOrdine di CosenzaOrdine di CrotoneOrdine di Lamezia TermeOrdine di LocriOrdine di PalmiOrdine di PaolaOrdine di Reggio CalabriaOrdine di Vibo Valentia



229

Statistiche Albo4


Albo 4.388 -15 -0,3%Sezione A 4.139 -18 -0,4%Sezione B 59 16 37,2%Elenco Speciale 190 -13 -6,4%STP 6 2 50,0%Praticanti 608 14 2,4%



Var. % Mediana


Dati Territoriali


Imprese3





2013 2014 2015 2016 2017




230

Statistiche Albo4





Var. % Mediana


Dati Territoriali


Imprese3


Ordine di CastrovillariProvincia di CosenzaDistretto di Corte di Appello di CatanzaroTribunale di Castrovillari






231

Statistiche Albo4


Albo 548 -1 -0,2%Sezione A 517 1 0,2%Sezione B 11 0 0,0%Elenco Speciale 20 -2 -9,1%STP 1 0 0,0%Praticanti 159 23 16,9%



Var. % Mediana


Dati Territoriali


Imprese3


Ordine di CatanzaroProvincia di CatanzaroDistretto di Corte di Appello di CatanzaroTribunale di Catanzaro






232

Statistiche Albo4





Var. % Mediana


Dati Territoriali


Imprese3


Ordine di CosenzaProvincia di CosenzaDistretto di Corte di Appello di CatanzaroTribunale di Cosenza






233

Statistiche Albo4





Var. % Mediana


Dati Territoriali


Imprese3


Ordine di CrotoneProvincia di CrotoneDistretto di Corte di Appello di CatanzaroTribunale di Crotone






234

Statistiche Albo4


Albo 232 -8 -3,3%Sezione A 207 -1 -0,5%Sezione B 4 -1 -20,0%Elenco Speciale 21 -6 -22,2%STP 0 0 ---Praticanti 32 13 68,4%



Var. % Mediana


Dati Territoriali


Imprese3


Ordine di Lamezia TermeProvincia di CatanzaroDistretto di Corte di Appello di CatanzaroTribunale di Lamezia Terme






235

Statistiche Albo4





Var. % Mediana


Dati Territoriali


Imprese3


Ordine di LocriProvincia di Reggio CalabriaDistretto di Corte di Appello di Reggio CalabriaTribunale di Locri






236

Statistiche Albo4





Var. % Mediana


Dati Territoriali


Imprese3


Ordine di PalmiProvincia di Reggio CalabriaDistretto di Corte di Appello di Reggio CalabriaTribunale di Palmi






237

Statistiche Albo4





Var. % Mediana


Dati Territoriali


Imprese3


Ordine di PaolaProvincia di CosenzaDistretto di Corte di Appello di CatanzaroTribunale di Paola






238

Statistiche Albo4





Var. % Mediana


Dati Territoriali


Imprese3


Ordine di Reggio CalabriaProvincia di Reggio CalabriaDistretto di Corte di Appello di Reggio CalabriaTribunale di Reggio Calabria






239

Statistiche Albo4





Var. % Mediana

Totale 21.482 -2,6% 16.219Maschi 22.474 -7,8% 16.566Femmine 18.743 19,4% 15.657≤ 40 anni 13.562 -0,4% 12.42241-60 anni 22.941 5,4% 16.810> 60 anni 27.684 -37,8% 24.074

Dati Territoriali


Imprese3


Ordine di Vibo ValentiaProvincia di Vibo ValentiaDistretto di Corte di Appello di CatanzaroTribunale di Vibo Valentia






240

Regione Sicilia Ordine di AgrigentoOrdine di Barcellona Pozzo di GottoOrdine di CaltagironeOrdine di CaltanissettaOrdine di CataniaOrdine di EnnaOrdine di GelaOrdine di MarsalaOrdine di MessinaOrdine di PalermoOrdine di PattiOrdine di RagusaOrdine di SiracusaOrdine di Trapani



241

Statistiche Albo4





Var. % Mediana


Dati Territoriali


Imprese3





2013 2014 2015 2016 2017




242

Statistiche Albo4





Var. % Mediana


Dati Territoriali


Imprese3


Ordine di AgrigentoProvincia di AgrigentoDistretto di Corte di Appello di PalermoTribunali di Agrigento e Sciacca






243

Statistiche Albo4





Var. % Mediana

Totale 23.067 -1,2% 19.548Maschi 25.290 -1,7% 21.426Femmine 17.782 4,6% 13.464≤ 40 anni 11.570 1,8% 11.57641-60 anni 24.419 -3,3% 20.502> 60 anni 26.172 4,6% 24.074

Dati Territoriali


Imprese3


Ordine di Barcellona Pozzo di GottoProvincia di MessinaDistretto di Corte di Appello di MessinaTribunale di Barcellona Pozzo di Gotto






244

Statistiche Albo4





Var. % Mediana


Dati Territoriali


Imprese3


Ordine di CaltagironeProvincia di CataniaDistretto di Corte di Appello di CataniaTribunale di Caltagirone






245

Statistiche Albo4





Var. % Mediana


Dati Territoriali


Imprese3


Ordine di CaltanissettaProvincia di CaltanissettaDistretto di Corte di Appello di CaltanissettaTribunale di Caltanissetta






246

Statistiche Albo4





Var. % Mediana


Dati Territoriali


Imprese3


Ordine di CataniaProvincia di CataniaDistretto di Corte di Appello di CataniaTribunale di Catania






247

Statistiche Albo4





Var. % Mediana


Dati Territoriali


Imprese3

Imprese attive 13.116Società di persone 917Società di capitali 1.184Imprese attive/iscritti 59Società di persone/iscritti 4Società di capitali/iscritti 5

Ordine di EnnaProvincia di EnnaDistretto di Corte di Appello di CaltanissettaTribunale di Enna






248

Statistiche Albo4


Albo 149 11 8,0%Sezione A 122 10 8,9%Sezione B 0 0 ---Elenco Speciale 27 1 3,8%STP 1 0 0,0%Praticanti 0 -47 -100,0%



Var. % Mediana


Dati Territoriali


Imprese3


Ordine di GelaProvincia di CaltanissettaDistretto di Corte di Appello di CaltanissettaTribunale di Gela






249

Statistiche Albo4


Albo 390 -10 -2,5%Sezione A 376 -11 -2,8%Sezione B 4 -1 -20,0%Elenco Speciale 10 2 25,0%STP 0 0 ---Praticanti 47 11 30,6%



Var. % Mediana


Dati Territoriali


Imprese3


Ordine di MarsalaProvincia di TrapaniDistretto di Corte di Appello di PalermoTribunale di Marsala






250

Statistiche Albo4


Albo 861 -22 -2,5%Sezione A 831 -26 -3,0%Sezione B 5 -1 -16,7%Elenco Speciale 25 5 25,0%STP 2 0 0,0%Praticanti 89 14 18,7%



Var. % Mediana


Dati Territoriali


Imprese3


Ordine di MessinaProvincia di MessinaDistretto di Corte di Appello di MessinaTribunale di Messina






251

Statistiche Albo4





Var. % Mediana


Dati Territoriali


Imprese3


Ordine di PalermoProvincia di PalermoDistretto di Corte di Appello di PalermoTribunali di Palermo e Termini Imerese






252

Statistiche Albo4





Var. % Mediana

Totale 19.426 1,9% 16.656Maschi 22.012 9,6% 18.261Femmine 15.335 -11,3% 11.957≤ 40 anni 13.239 20,3% 12.77041-60 anni 19.264 -3,8% 16.925> 60 anni 23.971 26,4% 16.681

Dati Territoriali


Imprese3


Ordine di PattiProvincia di MessinaDistretto di Corte di Appello di MessinaTribunale di Patti






253

Statistiche Albo4


Albo 466 -1 -0,2%Sezione A 442 1 0,2%Sezione B 8 2 33,3%Elenco Speciale 16 -4 -20,0%STP 3 1 50,0%Praticanti 41 -3 -6,8%



Var. % Mediana


Dati Territoriali


Imprese3


Ordine di RagusaProvincia di RagusaDistretto di Corte di Appello di CataniaTribunale di Ragusa






254

Statistiche Albo4





Var. % Mediana

Totale 29.788 -1,7% 21.761Maschi 35.582 0,3% 24.074Femmine 16.298 -4,1% 14.614≤ 40 anni 15.852 -0,9% 12.41041-60 anni 34.823 0,7% 24.074> 60 anni 26.280 -10,4% 22.392

Dati Territoriali


Imprese3


Ordine di SiracusaProvincia di SiracusaDistretto di Corte di Appello di CataniaTribunale di Siracusa






255

Statistiche Albo4





Var. % Mediana


Dati Territoriali


Imprese3


Ordine di TrapaniProvincia di TrapaniDistretto di Corte di Appello di PalermoTribunale di Trapani






256

Regione Sardegna Ordine di CagliariOrdine di NuoroOrdine di OristanoOrdine di SassariOrdine di Tempio Pausania



257

Statistiche Albo4





Var. % Mediana


Dati Territoriali


Imprese3





2013 2014 2015 2016 2017




258

Statistiche Albo4


Albo 1.081 12 1,1%Sezione A 1.063 12 1,1%Sezione B 1 1 ---Elenco Speciale 17 -1 -5,6%STP 3 0 0,0%Praticanti 74 -18 -19,6%



Var. % Mediana


Dati Territoriali


Imprese3


Ordine di CagliariProvincia di CagliariDistretto di Corte di Appello di CagliariTribunali di Cagliari e Lanusei






259

Statistiche Albo4


Albo 129 6 4,9%Sezione A 124 5 4,2%Sezione B 1 1 ---Elenco Speciale 4 0 0,0%STP 1 0 0,0%Praticanti 29 2 -100,0%



Var. % Mediana


Dati Territoriali


Imprese3


Ordine di NuoroProvincia di NuoroDistretto di Corte di Appello di CagliariTribunale di Nuoro






260

Statistiche Albo4


Albo 112 -1 -0,9%Sezione A 110 1 0,9%Sezione B 1 -1 -50,0%Elenco Speciale 1 -1 -50,0%STP 0 0 ---Praticanti 12 2 20,0%



Var. % Mediana


Dati Territoriali


Imprese3


Ordine di OristanoProvincia di OristanoDistretto di Corte di Appello di CagliariTribunale di Oristano






261

Statistiche Albo4


Albo 484 5 1,0%Sezione A 464 7 1,5%Sezione B 4 0 0,0%Elenco Speciale 16 -2 -11,1%STP 0 0 ---Praticanti 72 18 33,3%



Var. % Mediana

Totale 35.933 1,3% 24.902Maschi 41.040 -0,9% 27.290Femmine 27.825 7,5% 24.074≤ 40 anni 19.080 13,3% 16.51741-60 anni 38.721 -1,8% 25.984> 60 anni 41.237 -8,1% 40.281

Dati Territoriali


Imprese3


Ordine di SassariProvincia di SassariDistretto di Corte di Appello di CagliariTribunale di Sassari






262

Statistiche Albo4





Var. % Mediana


Dati Territoriali


Imprese3


Ordine di Tempio PausaniaProvincia di SassariDistretto di Corte di Appello di CagliariTribunale di Tempio Pausania






Finito di stamparegiugno 2017

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RAPPORTO 2017 - Informazione Fiscale...Nel corso del 2016, in occasione del rinnovo dei Consigli...

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