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Ragionamento critico-verbale (comprensione di brani) 1. Brani da completare 1. Quali parole vanno sostituite ai numeri per dare un senso compiuto e logico alla frase seguente? “Un giovane roseo e biondo che ____(1)____ un mantello raggiante di ricami a forma di sole, e offriva con la mano protesa un dono come quelli dei Re Magi - il nostro commensale voleva probabilmente informarci della sua condizione____(2)____, della sua inclinazione al lusso e alla _____(3)_____” A. (1) celava; (2) benestante; (3) cupidigia B. (1) cingeva; (2) disagiata; (3) magnanimità C. (1) sfoggiava; (2) facoltosa; (3) prodigalità D. (1) occultava; (2) agevole; (3) munificenza E. (1) ostentava; (2) indigente; (3) parsimonia 2. Quali parole vanno sostituite ai numeri per dare un senso compiuto e logico alla seguente frase? Le passioni generano spesso altre passioni a loro ____(1)____. Lavarizia produce talvolta la prodigalità; e la prodigalità l____(2)____; si è spesso irremovibili per ____(3)_____, e audaci per timidità”. A. (1) opposte (2) assuefazione (3) ambizione B. (1) simili (2) ostentazione (3) temerarietà C. (1) verosimili (2) avidità (3) avversione D. (1) contrarie (2) avarizia (3) debolezza E. (1) inverosimili (2) ostinazione (3) fiacchezza

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Ragionamento critico-verbale (comprensione di brani)

1. Brani da completare 1. Quali parole vanno sostituite ai numeri per dare un senso compiuto e logico alla frase seguente? “Un giovane roseo e biondo che ____(1)____ un mantello raggiante di ricami a forma di sole, e offriva con la mano protesa un dono come quelli dei Re Magi - il nostro commensale voleva probabilmente informarci della sua condizione____(2)____, della sua inclinazione al lusso e alla _____(3)_____”

A. (1) celava; (2) benestante; (3) cupidigia B. (1) cingeva; (2) disagiata; (3) magnanimità C. (1) sfoggiava; (2) facoltosa; (3) prodigalità D. (1) occultava; (2) agevole; (3) munificenza E. (1) ostentava; (2) indigente; (3) parsimonia

2. Quali parole vanno sostituite ai numeri per dare un senso compiuto e logico alla seguente frase? “Le passioni generano spesso altre passioni a loro ____(1)____. L’avarizia produce talvolta la prodigalità; e la prodigalità l’____(2)____; si è spesso irremovibili per ____(3)_____, e audaci per timidità”.

A. (1) opposte (2) assuefazione (3) ambizione B. (1) simili (2) ostentazione (3) temerarietà C. (1) verosimili (2) avidità (3) avversione D. (1) contrarie (2) avarizia (3) debolezza E. (1) inverosimili (2) ostinazione (3) fiacchezza

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2. Brani da ricomporre Attenzione: il seguente brano è suddiviso in paragrafi numerati con numeri romani. I periodi, numerati con numeri arabi, seguono una disposizione ERRATA rispetto al testo originale. Rispondere ai seguenti quesiti. Paragrafo I 1. Tuttavia, dopo un secolo di rivoluzioni nelle comunicazioni e nei trasporti, privilegiare lo spazio fisico può essere limitante se non addirittura fuorviante. 2. Quando parliamo di distanze, quasi sempre ci riferiamo allo spazio tra oggetti e luoghi nel mondo fisico, perché il più delle volte è proprio questo genere di distanza a fare la differenza. 3. Più significativo sarebbe riferirsi allo spazio sociale, al divario tra persone in termini di ricchezza, di istruzione, di religione o di provenienza, ma anche alla costituzione di un nuovo tipo di spazio, potenzialmente capace di colmare quel divario: lo spazio delle reti. Paragrafo II 4. Un concetto assai diffuso e popolare già all’inizio del XX secolo e direttamente testato alla fine degli anni Sessanta, con un esperimento, dallo psicologo sociale Stanley Milgram. 5. Ogni lettera poteva essere inviata dal mittente solo a persone di sua diretta conoscenza: più di sessanta lettere arrivarono a destinazione, passando di mano in mano non più di sei volte. 6. L’esperimento apparve come la dimostrazione di una crescente e diffusa percezione: persone molto lontane nello spazio fisico e sociale è invece molto più vicina di quanto appaia. 7. In quell’occasione, Milgram distribuì a circa trecento persone di Boston e Omaha delle lettere: l’indicazione era di farle pervenire tutte allo stesso destinatario, un agente di borsa di Boston. 8. Una teoria affascinante relativa allo spazio delle reti è quella dei piccoli mondi: chiunque, sul pianeta, è connesso a chiunque altro attraverso sei soli gradi di separazione. Paragrafo III 9. Ai partecipanti è stato chiesto di arrivare a diciotto persone sconosciute di tredici nazioni. 10. Su 24.163 catene di messaggi, 384 hanno raggiunto l’obiettivo richiesto: chiedendo ad amici e conoscenti, in media con cinque-sette passaggi è stato possibile ottenere il contatto. 11. Quarant’anni dopo, un altro esperimento condotto da un’università nordamericana ha utilizzato gli utenti della rete telematica Internet per indagare se la tecnologia più recente avesse ulteriormente avvicinato l’umanità. 12. (tra cui un ispettore in Estonia, un consulente in India, un poliziotto in Australia e un veterinario in Norvegia) utilizzando solo le proprie connessioni on line. Paragrafo IV 13. Ma forse l’applicazione più significativa è filosofica: il prossimo di ciascuno è, letteralmente, tutta l’umanità. 14. La teoria dei piccoli mondi e dei sei gradi di separazione ha dimostrato di avere innumerevoli e importanti applicazioni pratiche: 15. per esempio contribuendo a spiegare i meccanismi di diffusione di malattie, dove si dimostra cruciale, più che il numero di contatti dei singoli, il tipo di connessioni che essi hanno in una rete, individuando così i soggetti che possono fare da ponte per la malattia da un gruppo a un altro. 16. in campo sociologico come economico, neurologico come epidemiologico.

[Guido Tassinari, La globalizzazione]

3. Si individui, tra le soluzioni proposte, la corretta sequenza dei periodi, numerati da 9 a 12, che costituiscono il terzo paragrafo del brano.

A. 11 - 9 - 12 - 10 B. 11 - 10 - 9 - 12 C. 12 - 9 - 11 - 10 D. 10 - 9 - 12 - 11 E. 9 - 12 - 11 - 10

4. Si individui, tra le soluzioni proposte, la corretta sequenza dei periodi, numerati da 4 a 8, che costituiscono il secondo paragrafo del brano.

A. 8 - 4 - 7 - 5 - 6 B. 4 - 7 - 5 - 6 - 8 C. 8 - 7 - 4 - 6 - 5 D. 4 - 5 - 6 - 7 - 8 E. 8 - 5 - 6 - 4 - 7

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5. Si individui, tra le soluzioni proposte, la corretta sequenza dei periodi, numerati da 1 a 3, che costituiscono il primo paragrafo del brano.

A. 2 - 1 - 3 B. 1 - 3 - 2 C. 1 - 2 - 3 D. 2 - 3 - 1 E. 3 - 1 - 2

3. Brani da riassumere Al testo seguente è riferito un quesito che deve essere risolto individuando tra le alternative proposte la rielaborazione che meglio sintetizza il contenuto del testo di partenza in base ai criteri seguenti:

chiarezza: la rielaborazione deve esprimere chiaramente e completamente l’argomentazione principale del testo;

essenzialità: la rielaborazione deve evitare ridondanze e argomentazioni secondarie o subordinate e non può riportare informazioni addizionali o diverse da quelle contenute nel testo di partenza;

somiglianza: la rielaborazione deve contenere tutti i principali concetti espressi nel testo di partenza. Il nostro principale punto di riunione era la casa del barone d’Holbach. Il detto barone era figlio di un nuovo arricchito che godeva di una fortuna abbastanza grande, della quale si serviva in maniera nobile, ricevendo letterati a casa sua e tenendo bene il suo posto in mezzo a loro con il suo sapere e le sue conoscenze: già da molto tempo in rapporti con Diderot, mi aveva cercato, tramite suo, anche prima che il mio nome fosse conosciuto. Una naturale ripugnanza mi impedì per molto tempo di rispondere ai suoi approcci. Un giorno mi chiese perché lo sfuggivo, gli risposi: «Siete troppo ricco». Si ostinò, e infine vinse. La mia più grande disgrazia è stato sempre di non sapere resistere alle carezze: non mi sono mai trovato bene ad avervi ceduto. 6. Individuare l’alternativa che meglio sintetizza il testo secondo i criteri indicati.

A. D’Holbach era una persona colta che frequentava intellettuali. Egli tentò ripetutamente, attraverso Diderot, dapprima senza successo, di coinvolgere nelle sue iniziative l’autore del brano. Quest’ultimo godeva di una certa notorietà e non era per carattere insensibile alle lusinghe

B. L’autore del brano partecipava a riunioni che si tenevano settimanalmente a casa del barone d’Holbach, colto e ricco, che amava circondarsi di letterati ed era amico di Diderot

C. Il barone d’Holbach era certamente colto e amava attorniarsi di persone colte. Tra queste vi era Diderot, che gli permise, dapprima senza successo, di mettersi in contatto con l’autore di questo brano. Ma il vero tramite dell’incontro fu lo stesso barone, la cui ricchezza generava imbarazzo nell’autore del brano. Non risulta invece che Diderot fosse messo a disagio dalla ricchezza di d’Holbach

D. D’Holbach aveva tentato di avvicinare l’autore del brano già da diverso tempo, ma senza risultati; riuscì finalmente a coinvolgerlo nelle sue iniziative grazie al suo amico Diderot e alla sua testardaggine. Egli si faceva chiamare barone, anche se in realtà non poteva fregiarsi del titolo, essendo figlio di un arricchito

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Al testo seguente è riferito un quesito che deve essere risolto individuando tra le alternative proposte la rielaborazione che meglio sintetizza il contenuto del testo di partenza in base ai criteri seguenti:

chiarezza: la rielaborazione deve esprimere chiaramente e completamente l’argomentazione principale del testo;

essenzialità: la rielaborazione deve evitare ridondanze e argomentazioni secondarie o subordinate e non può riportare informazioni addizionali o diverse da quelle contenute nel testo di partenza;

somiglianza: la rielaborazione deve contenere tutti i principali concetti espressi nel testo di partenza. “Il karatè è un’arte marziale che nacque verso il 400 dopo Cristo in Giappone. Naturalmente, vi furono certamente contatti e collegamenti con altre arti affini di altri Paesi, in primo luogo la Cina. La leggenda dice però che il karatè, parola che letteralmente significa “mano vuota”, cioè senz’armi, fu ideato dai monaci buddisti giapponesi a scopo di difesa dopo che un decreto dell’imperatore aveva vietato loro di portare armi. Essi crearono così un’arte in grado di trasformare gli arti del corpo umano in strumenti letali al pari delle armi più pericolose.” 7. Individuare l’alternativa che meglio sintetizza il testo secondo i criteri indicati.

A. In Estremo Oriente, più precisamente in Giappone nel IV secolo d.C., nacque l’arte marziale chiamata karatè, ovvero “mano vuota”, per indicarne il carattere difensivo, stante il fatto che veniva praticata senza armi, non più necessarie, dato che rendeva gli arti simili a strumenti letali. Sicuramente ha avuto contatti con simili arti di Paesi vicini come la Cina, ma il karatè fu inventato da monaci buddisti giapponesi come risposta al decreto dell’imperatore che inibiva loro l’uso delle armi

B. Il karatè è certamente un terribile mezzo di offesa, in grado di trasformare il corpo umano in una straordinaria macchina da guerra. Lo stesso significato della parola “karatè”, cioè “mano vuota”, intende sottolineare la superfluità delle armi per il praticante del karatè

C. Sembra che il karatè sia stato ideato verso il terzo secolo dopo Cristo dai monaci del Giappone come rimedio al divieto imperiale di portare armi. Naturalmente, la nuova arte marziale fu anche influenzata da quelle di altri Paesi

D. Benché influenzato dalle arti marziali di altri Paesi, come la Cina, il karatè nacque in Giappone verso il 400 dopo Cristo. Si dice che, stante una proibizione dell’imperatore a portare armi, i monaci buddisti abbiano ideato il karatè, letteralmente “mano vuota”, a scopo di difesa. Il risultato fu che il corpo umano si rivelò in grado di offendere al pari delle armi più letali

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4. Brani seguiti da domande con formulazione stretta Gli esseri viventi comunicano tra di loro e cioè emettono e ricevono messaggi, in uno dei “codici” convenzionali, attraverso vari “canali” di comunicazione, dal gesto alla voce. Lo scambio dei messaggi è molto importante perché permette agli individui di regolare le proprie azioni in rapporto al comportamento degli altri. Senza comunicazione non potrebbe esistere alcuna forma di vita associata: gli animali non vivrebbero in branchi, gli uccelli non migrerebbero, i cuccioli non potrebbero segnalare agli adulti di avere fame o sonno. A differenza della maggior parte degli animali, l’uomo è in grado di costruire codici di comunicazione molto elaborati. Nell’antica Grecia, la scrittura e il calcolo divennero strumenti fondamentali per la vita civile, necessari per il sacerdote non meno che per il mercante. In quel tempo soltanto i ricchi avevano accesso a questo mezzo di comunicazione ed esso era circondato da un alone di sacralità. Un grande balzo in avanti si ebbe con il secolo XV, quando lo sviluppo della tecnica portò all’invenzione della stampa. Il fatto di poter produrre in molti esemplari un testo scritto aumentò considerevolmente il volume degli scambi e delle informazioni nella società e rappresentò un importante progresso per la cultura e la civiltà. Con la Rivoluzione industriale la stampa divenne una vera e propria industria e le tecniche di lettura si diffusero in tutti gli strati sociali: leggere e scrivere si avviava a diventare una capacità umana come il parlare. Il telegrafo, il telefono, il cinema e la televisione si svilupparono tra la fine dell’Ottocento e la metà del Novecento; a partire da questo periodo si può cominciare a parlare di circolazione mondiale dell’informazione. Oggi la massa di informazioni che raggiunge l’individuo è enorme e ciò ha modificato la vita quotidiana della gente. La comunicazione interagisce direttamente con l’organizzazione sociale e provoca mutamento: la televisione, il cinema e i giornali propongono mode, linguaggi e stili di comportamento che ben presto vengono assorbiti dalla massa dei cittadini. È come se, imparando a moltiplicare i processi informativi, gli esseri umani avessero scoperto una serie di nuove “dimensioni” individuali e collettive. Tutto questo ci porterà forse verso altri mondi, ma soprattutto verso altre organizzazioni della società, nelle quali il possesso di informazioni (più del possesso di capitali) sarà decisivo. Il problema delle società future riguarderà la gestione della comunicazione e la politica dell’informazione. 8. In base a quanto esposto nel brano, a partire da quando è possibile parlare di circolazione dell’informazione su scala mondiale?

A. A partire dalla metà del XV secolo B. A partire dalla Rivoluzione industriale C. A partire dal periodo compreso tra la fine del XIX e la metà del XX secolo D. A partire dai primi decenni del XIX secolo

9. L’autore del brano sostiene che lo scambio dei messaggi è:

A. importante per comprendere il mondo animale B. necessario per il magistero spirituale dei sacerdoti C. essenziale per la vita associata D. da preferirsi alla scrittura e al calcolo

10. In base a quanto sostenuto nel brano, quale effetto deriva all’individuo dall’interazione tra comunicazione e società?

A. Un cambiamento dello stile di vita B. Un maggior isolamento C. Un inevitabile regresso D. Un impoverimento del patrimonio lessicale

11. L’autore del brano prospetta un futuro in cui:

A. il possesso di capitali conterà più di quello delle informazioni B. il diritto all’informazione sarà prerogativa di pochi C. il capitale sarà discriminante rispetto all’informazione D. il ruolo dell’informazione sarà sempre più rilevante

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Le emozioni costituiscono una parte di rilievo nel nostro comportamento, influenzando profondamente lo sviluppo cognitivo e sociale di ogni essere umano. Le emozioni positive, come l’interesse o la gioia, costituiscono per esempio una spinta a intraprendere e a proseguire l’interazione con l’ambiente sia fisico sia sociale, portando dunque l’individuo a situazioni conoscitive varie, e contribuendo alla costruzione di legami affettivi e sociali; le emozioni negative spesso contribuiscono a mantenere più a lungo i legami tra le persone, come nel caso della vergogna che spinge l’individuo ad adeguarsi alle norme sociali dei gruppi a cui appartiene, favorendo la coesione con gli altri individui della sua specie. All’interno del panorama dei legami affettivi e sociali, sicuramente appare rilevante il fenomeno dell’empatia, definita come la risposta emotiva alle condizioni altrui, che induce a interagire con gli altri in base alla partecipazione emotiva nei loro confronti. L’empatia viene vista come l’esperienza di condividere lo stato d’animo di un individuo da parte di un altro individuo e dunque diviene il processo che rende capaci di immedesimarsi nell’altro e di relazionarsi a esso sulla base di tale immedesimazione. Avendo sostanzialmente a che fare con un processo di comprensione degli stati emotivi degli altri, risulta fondamentale individuare se l’empatia sia un processo unicamente cognitivo, consistente nella capacità di conoscere e comprendere lo stato d’animo altrui immedesimandosi, oppure se essa sia un processo di natura affettiva, che richiede sempre una condivisione di affetti alla base dell’attivazione del comportamento empatico. 12. In base a quanto espresso nel brano, le emozioni hanno un ruolo di spicco nel comportamento umano in quanto:

A. lo sviluppo cognitivo e affettivo dell’individuo è direttamente proporzionale alla sua capacità di provare emozioni

B. producono empatia C. sono l’unico fondamento dei legami sociali D. condizionano profondamente l’individuo dal punto di vista dell’autostima E. condizionano intensamente l’individuo dal punto di vista cognitivo e sociale

13. Quale delle seguenti parole o espressioni può essere sostituita nel brano a “cognitivo” senza cambiare il senso della frase?

A. Relativo alla capacità di conoscere B. Di studio C. Emotivo D. Relativo alla capacità di vivere associati E. Relativo alla costruzione di legami affettivi e sociali

14. Quale delle seguenti affermazioni relative alle emozioni positive non è deducibile dal brano?

A. Portano l’individuo a situazioni conoscitive varie B. Costituiscono una spinta a intraprendere e a proseguire l’interazione con l’ambiente fisico C. Costituiscono una spinta a intraprendere e a proseguire l’interazione con l’ambiente sociale D. Contribuiscono a mantenere più a lungo i legami tra le persone E. Contribuiscono alla costruzione di legami affettivi e sociali

15. Quale delle seguenti emozioni viene classificata nel brano tra quelle negative?

A. Gioia B. Interesse C. Vergogna D. Odio E. Empatia

16. In base a quanto scritto nel brano, l’empatia è:

A. la capacità di provare un sentimento di sofferta partecipazione ai mali altrui B. la capacità di immedesimarsi in un’altra persona C. un fenomeno in primo luogo cognitivo che attiva comportamenti di socializzazione D. il sentimento di attrazione istintiva verso una persona o di adesione nei confronti di una cosa E. una forza attrattiva di tipo vitale che lega fra loro gli esseri e li influenza a vicenda

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Che assurdità! Essere fatto fuori, e nemmeno in battaglia, ma in quel fetente angolo di trincea, per un istante di distrazione! Pensai all’uomo che mi aveva sparato contro; mi chiesi chi potesse essere, se spagnolo o straniero, se sapesse che m’aveva colpito. Non potevo sentire nessun rancore contro di lui. Riflettevo che io lo avrei ucciso se ci fossi riuscito, ma che se fosse stato prigioniero e me lo avessero portato di fronte, mi sarei solo congratulato con lui per la sua buona mira. Ma può anche darsi che, quando si è veramente moribondi, si pensino tutt’altre cose. M’avevano appena messo sulla barella che il braccio cominciò a dolermi in modo infernale. Pensai d’essermelo spezzato cadendo, ma il dolore mi rallegrò, perché sapevo che la nostra sensibilità non si acutizza quando si agonizza. Cominciai a sentirmi più normale e a dispiacermi per quei quattro poveri diavoli che sudavano e sdrucciolavano con la barella sulle spalle. Le foglie dei pioppi che in certi punti fiancheggiavano le nostre trincee mi sfioravano la faccia, e io pensai come fosse bello vivere in un mondo dove allignano i pioppi.

[George Orwell, “Omaggio alla Catalogna”, Mondadori]

17. Cosa pensa l’autore del brano nel momento in cui avverte la sofferenza?

A. Nel dolore appare confuso e delirante riguardo alla sua ferita B. Ha la conferma di non essere stato colpito a morte C. Si augura che il dolore diminuisca al più presto D. Spera che le foglie dei pioppi gli possano sfiorare il volto

18. Quale riflessione fa l’autore del brano riguardo ai suoi trasportatori?

A. Ammira il loro spirito di sacrificio B. Cerca nei loro volti un’espressione di conforto C. Sente il loro imbarazzo nei suoi confronti D. Comprende la loro fatica e difficoltà

19. Quando l’autore del brano comincia a pensare di non essere in punto di morte?

A. Provando un dolore infernale al braccio B. Quando comincia a compatire i barellieri C. Quando realizza che il desiderio di congratularsi con il proprio feritore non è esattamente quel che dovrebbe

pensare un moribondo D. Quando le foglie dei pioppi gli sfiorano il viso

5. Brani seguiti da domande con formulazione ampia - generalità Cerca di individuare:

Premessa/e

Conclusione/i (che possono o meno essere precedute da elementi di congiunzione come “perciò”, “quindi”)

Supposizione/i (ad esempio, passaggi cruciali di un ragionamento che non sono stati esplicitamente espressi nel testo)

Soprattutto se il brano è molto lungo, potrebbe convenirti adottare la cosiddetta “lettura orientativa” (o skimming) per individuare rapidamente le principali finalità comunicative dell’autore, come anche il tema centrale del brano. Lo skimming consiste nel concentrare l’attenzione sul titolo, sui primi e sugli ultimi paragrafi del testo, dal momento che, generalmente, in essi sono trattati i concetti che più stanno a cuore all’autore

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6. Brani seguiti da domande con formulazione ampia – dedurre/non dedurre Due neurobiologi di rilievo internazionale per un libro che affronta il Sacro Graal delle scienze contemporanee: la coscienza, l’ultimo oggetto dei desideri della comunità scientifica del XXI secolo. Il libro propone una teoria dettagliata della coscienza fondata su basi empiriche. Nessuna descrizione, per quanto esauriente, potrà mai spiegare una percezione fenomenica vissuta in prima persona. In altre parole, possiamo osservare come si vede un colore, ma non possiamo descrivere esaurientemente cosa si prova nel percepirlo. L’analisi degli autori quindi si fonda su un approccio sistemico: vista l’inutilità dell’analisi oggettiva dei gruppi di neuroni coinvolti, bisogna dedicarsi allo studio dei processi neuronali, l’attività neurale distribuita. La coscienza e i neuroni hanno infatti almeno due caratteristiche in comune: l’unitarietà integrata e l’estrema differenziazione. Infiniti stati di coscienza e infiniti stati neuronali, ma tutti hanno luogo in una coscienza unitaria e in un solo cervello. Il libro, come è logico, si addentra in questioni molto tecniche di neurofisiologia e neurobiologia, ma il linguaggio utilizzato è sempre comprensibile. Lo scopo è comunque l’analisi, scientificamente corretta, attraverso teorie verificabili e sperimentali, del “mistero” della coscienza umana. Accogliendo la coscienza nella sfera dell’indagine scientifica, gli autori intendono rispondere a queste domande: Come emerge la coscienza, intesa come risultato dei processi neuronali e delle interazioni tra cervello, corpo e mondo? Come si spiegano neurologicamente le proprietà dell’esperienza cosciente? Come si possono intendere in termini neurali gli stati soggettivi? Come si collega questa descrizione scientifica della coscienza con il più ampio dominio del sapere e dell’esperienza umana? Un’opera complessa, simile all’oggetto che cerca di descrivere, ambiziosa e che ha sollevato commenti contrastanti nel mondo accademico americano. Da leggere per una visione aggiornata, autorevole e integrata sul tema apparentemente più semplice di tutti: perché siamo coscienti? E, soprattutto, come? 20. Dalla lettura del brano si può dedurre che:

A. il libro recensito ha ricevuto l’unanime apprezzamento della comunità scientifica B. la scienza è ormai in grado di spiegare in che modo siamo coscienti C. l’autore del brano ha apprezzato il libro di cui parla D. i due autori del libro segnalato hanno una formazione filosofica E. anche la scienza contemporanea ha i suoi tabù

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Nel novembre del 1903 Enrico Corradini fondò la prima rivista nazionalista, “Il Regno”, che voleva essere “una voce di protesta contro la viltà presente. E prima di tutto contro quella dell’ignobile socialismo”, uno strumento per svegliare dal suo torpore la borghesia, “decadente, ma non irrimediabilmente”, per forgiare un’élite che avrebbe creato ricchezza, si sarebbe imposta un’autodisciplina e avrebbe aspirato alla potenza e alle conquiste: la borghesia italiana aveva bisogno ancora di un secondo Crispi. […]. Corradini compì uno studio approfondito sull’emigrazione e visitò le comunità italiane a Tunisi, negli Stati Uniti e nell’America del Sud: tornò amareggiato, dopo aver visto come vivevano i suoi connazionali [...]. Gli italiani costruivano ferrovie e strade, bonificavano paludi e foreste, ma erano forze perdute per il Paese e, quel che è peggio, in Italia ci si vantava di questa perenne emorragia, rivelando con ciò una mentalità da schiavi. L’emigrazione, affermò Corradini, era “un fenomeno di popolo inferiore o, perlomeno, in un periodo inferiore della sua esistenza”, ed era “benefica come la morte”. La soluzione andava cercata in Africa, dove bisognava conquistare nuove terre e dove i coloni italiani avrebbero potuto lavorare sotto la loro bandiera: l’italiano sarebbe diventato un grande popolo soltanto quando “lo spirito migratorio” fosse stato abbandonato e al suo posto fosse sorto “lo spirito coloniale, imperialista”. Il contributo particolare di Corradini all’ideologia nazionalista fu la formulazione del concetto di “nazione proletaria”: egli fece proprio il linguaggio del marxismo e trasferì il concetto di lotta di classe sul piano internazionale. La Francia e l’Inghilterra, egli affermò, avevano costruito la propria potenza sul capitale: gli Italiani avrebbero potuto costruire la loro soltanto sul lavoro, l’unica risorsa che possedessero in abbondanza. In un mondo dominato dalle plutocrazie l’Italia era la nazione proletaria e, in tale mondo, il nazionalismo sarebbe stato il suo socialismo, la strada che l’avrebbe portata alla rinascita, che avrebbe suscitato uno spirito di guerra nella nazione, così come il socialismo lo risvegliava nelle classi lavoratrici. La guerra avrebbe anche posto fine alle lotte interne, avrebbe forgiato una coscienza nazionale e avrebbe dato maggiore prosperità a tutti: “L’Italia - scrisse Corradini - deve avere la sua guerra, o non sarà mai una nazione”.

[C. Seton-Watson, Storia d’Italia, Laterza, Bari 1978]

21. Quale delle seguenti affermazioni è deducibile dal testo?

A. Secondo Seton-Watson “Il Regno” era una voce di protesta contro la viltà dell’epoca B. La guerra, per Seton-Watson, era l’unica soluzione ai problemi italiani C. Corradini riteneva l’emigrazione italiana un bene per il Paese D. Enrico Corradini riteneva che l’Italia poteva edificare la propria potenza basandosi sul lavoro

22. Quale delle seguenti affermazioni NON è deducibile dal testo?

A. Secondo Corradini l’Italia era una nazione proletaria B. Secondo Corradini il nazionalismo era la via per la riscossa dell’Italia C. Secondo Corradini in Italia nazionalismo e socialismo erano equivalenti D. Secondo Corradini l’Italia doveva diventare una nazione imperialista

23. Quale delle seguenti affermazioni NON è deducibile dal testo?

A. “Il Regno” fu pubblicato a partire dal 1903 B. Corradini era contrario all’emigrazione C. Corradini usò strumenti marxisti per analizzare la situazione internazionale D. “Il Regno” è una rivista di ispirazione fascista

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7. Brani seguiti da domande con formulazione ampia – messaggio principale Nel Regno Unito la maggior parte degli adulti non utilizza mai per lavoro una lingua diversa dalla propria, cioè l’inglese. Pertanto molti sostengono che l’insegnamento delle lingue straniere in tutte le scuole britanniche sia inutile. Le aziende britanniche non risentono affatto di una carenza di personale con competenze linguistiche, ma piuttosto di una mancanza di diplomati che abbiano un buon livello in inglese e in matematica. Le scuole dovrebbero concentrarsi sull’insegnamento di materie utili agli studenti per le loro future carriere e che, al contempo, serviranno ad assicurare il benessere economico dell’intera nazione. 24. Quale delle seguenti affermazioni esprime il messaggio principale del brano precedente?

A. Le scuole dovrebbero solo insegnare materie utili B. Il benessere economico della nazione dipende da ciò che si insegna nelle scuole C. Sono poche le aziende che risentono di una carenza di personale con competenze linguistiche D. Per i diplomati le materie più importanti sono inglese e matematica E. Le lingue straniere non dovrebbero essere obbligatorie nelle scuole britanniche

8. Brani seguiti da domande con formulazione ampia – trarre una conclusione Numerose campagne mediatiche di sensibilizzazione hanno promosso il consumo di prodotti ortofrutticoli di stagione “a chilometro zero” di provenienza locale. Tuttavia i consumatori si aspettano che i supermercati offrano qualsiasi tipo di frutta e ortaggi in ogni stagione. Il fatto che il cibo sia “a chilometro zero” non sembra un fattore rilevante per orientare le scelte dei consumatori. 25. Quale delle seguenti affermazioni è totalmente sostenuta dal brano precedente?

A. Le casalinghe hanno avuto l’imbarazzo della scelta per troppo tempo nei supermercati B. L’economia agricola locale continua a soffrire C. I consumatori sono diventati maggiormente esigenti nel richiedere gli alimenti che desiderano D. È improbabile che le emissioni di gas serra diminuiscano nell’immediato futuro E. Contrariamente a tutte le aspettative, le campagne mediatiche di sensibilizzazione hanno un basso impatto

sui consumatori

9. Brani seguiti da domande con formulazione ampia – supposizione implicita Molti conducenti infrangono deliberatamente il codice stradale, sia perché sono convinti di avere poche possibilità di essere sorpresi, sia perché, anche se ciò succedesse, le multe non costituiscono un deterrente sufficiente. Ad esempio, le persone che non ruberebbero mai del denaro anche se ne avessero bisogno, non avrebbero problemi a superare un limite di velocità di 20km/h perfino in una strada dove ci sono bambini che giocano. È chiaro dunque che una riduzione sostanziale degli incidenti stradali può essere raggiunta solo individuando più automobilisti che infrangono le regole e incrementando le multe per i trasgressori. 26. Su quale supposizione implicita si basa il brano precedente?

A. Il numero degli incidenti stradali e in aumento perche gli automobilisti ignorano il codice stradale B. I conducenti che sono stati condannati per avere infranto il codice stradale non ci pensano due volte ad

infrangerlo nuovamente C. Le persone che infrangono le regole stradali sono una causa significativa degli incidenti stradali D. Se le punizioni per aver rubato fossero meno severe, la gente non ci penserebbe due volte a rubare denaro se

ne avesse bisogno E. Se le multe per aver infranto il codice stradale aumentassero, i conducenti non infrangerebbero le regole cosi

frequentemente

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10. Brani seguiti da domande con formulazione ampia – indebolire un’argomentazione “Viviamo in una società consumistica. Le apposite strutture di accoglienza sono stracolme di animali domestici abbandonati che i proprietari erano semplicemente stanchi di tenere. L’ENPA sostiene che nell’ultimo anno si è assistito ad un incremento del 23% degli animali abbandonati. All’età di 12 anni i ragazzi sono legalmente autorizzati a possedere un animale domestico e molti animali vengono acquistati dai ragazzi stessi o vengono loro regalati. È giunto il momento di modificare la legge e di alzare il limite legale per il possesso di animali domestici all’età di 16 anni”. 27. Quale delle seguenti affermazioni, se considerate vere, indebolisce l’argomentazione precedente?

A. Molti negozi di animali non vendono animali ai ragazzi al di sotto dei 16 anni senza il consenso dei genitori B. Il numero di persone che ha adottato un animale presso le apposite strutture di accoglienza è aumentato C. Molti degli animali abbandonati provengono da famiglie senza figli D. Potrebbero esservi delle ragioni valide per cui si deve talvolta trovare una nuova sistemazione per gli animali

domestici abbandonati E. Sono in molti a cercare stili di vita alternativi alla società consumistica

11. Brani seguiti da domande con formulazione ampia – rafforzare un’argomentazione Non si dovrebbero bocciare progetti per la costruzione di nuove centrali nucleari poiché sono più “verdi” rispetto alle centrali elettriche tradizionali alimentate a carbone. Tuttavia, ci si dovrebbe assicurare che le nuove centrali nucleari siano costruite in modo da minimizzare eventuali problemi ambientali. Ad esempio, in Francia le centrali nucleari in zone costiere, che usano acqua marina nei sistemi di raffreddamento, sono responsabili dello sterminio di miliardi di pesci e delle loro uova che ogni anno vengono risucchiati all’interno delle centrali. In quelle regioni della Francia l’impatto ambientale può essere così devastante che il tasso di mortalità tra alcune specie di pesci è equivalente alla metà della pesca commerciale. 28. Quale delle seguenti affermazioni, se considerate vere, rafforza l’argomentazione precedente?

A. L’energia nucleare genera minori gas inquinanti rispetto all’energia generata da combustibili fossili B. La pesca eccessiva, che in passato è stata causa di un significativo declino nelle riserve di pesce, è ormai sotto

controllo C. La maggior parte delle uova di pesce non si schiude D. Il danno recato alla popolazione ittica può essere evitato facendo uso di sistemi di raffreddamento alternativi E. Oggigiorno si pescano specie diverse che sono apprezzate dai consumatori

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12. Brani seguiti da domande con formulazione ampia – passaggio logico errato Di solito Laura pota le rose nel mese di novembre, ma lo scorso anno ha dimenticato di farlo. Ha aspettato, invece, che terminasse il gelo invernale per poi potarle nel mese di marzo. Quest’estate Laura ha avuto la più abbondante fioritura di rose che si fosse mai vista nel suo giardino. Quindi, il gelo fa bene alle rose. 29. Quale delle seguenti risposte costituisce il passaggio logico errato nel brano precedente?

A. Si presuppone che non ci siano gelate nel mese di marzo B. Si presuppone che le rose debbano essere potate C. Si presuppone sulla base di un solo caso che una tarda potatura faccia bene a tutte le piante in generale D. Si presuppone che il gelo abbia causato l’abbondante fioritura di rose E. Si presuppone che il mese di novembre e il mese di marzo siano gli unici mesi in cui si può effettuare la

potatura Negli Stati Uniti d’America i test di logica non sarebbero necessari se gli esami nelle materie di base consistessero in temi scritti piuttosto che in domande a risposte brevi oppure a scelta multipla. Domande di questo tipo non danno la possibilità agli studenti né di pensare in maniera logica in modo indipendente né di presentare coerentemente le loro argomentazioni in forma scritta. Quindi, negli Stati Uniti i temi scritti dovrebbero essere più ampiamente utilizzati come mezzo di valutazione degli studenti. 30. Quale delle seguenti affermazioni mette in luce il passaggio logico errato nel brano precedente?

A. Molti studenti usualmente non studiano materie di base B. Domande a risposte brevi oppure a scelta multipla possono essere valutate in maniera più obiettiva rispetto

ai temi scritti C. Scrivere temi non offre necessariamente l’opportunità di mettere alla prova le abilità logiche degli studenti D. Molti studenti, specialmente nelle materie scientifiche, non sono abituati a produrre temi scritti E. I test di logica mettono alla prova in modo efficiente le potenzialità di ciascuno studente ad affrontare

ragionamenti complessi