Radio 24. Bollette, nuove ombre sugli sconti · di Assorinnovabili, Agostino Re Rebaudengo di...

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Lunedì 6 Luglio 2015 IL GIORNALE DELL’ECONOMIA REALE www.ilsole24ore.com t @ 24ImpresaTerr Energia & Pmi. Secondo le rilevazioni di Ref Ricerche nel primo semestre le imprese hanno beneficiato di tariffe più basse del 4% Bollette, nuove ombre sugli sconti Aumenti in vista per gli oneri di sistema - La Consulta dovrà decidere sullo «spalma-incentivi» Chiara Bussi p Qualcosa si muove. Nel primo semestre di quest’anno le Pmi hanno iniziato a toccare con mano gli sconti sulla bolletta elettrica, ma si intravedono già alcune nubi all’orizzonte per i prossimi mesi. Secondo la fotografia scattata dalla Camera di Commercio di Milano con il contributo di Ref Ri- cerche le piccole e medie imprese hanno pagato circa il 4% in meno rispetto alla prima parte del 2014 . Da gennaio, infatti, per la prima volta ha iniziato a scendere la voce «oneri di sistema», che copre i co- sti per le attività di interesse gene- rale per il sistema elettrico e negli ultimi anni aveva imboccato la strada del rialzo controbilancian- do il minor costo dell’energia. Me- rito del cosiddetto provvedimen- to «Taglia-bollette», entrato in vi- gore all’inizio dell’anno, introdot- to con il Decreto competitività e convertito in legge (Dl 91/2014) con un pacchetto di misure per al- leggerire i costi di circa il 10% a re- gime. Tra queste l’estensione del- la platea dei soggetti al pagamento degli oneri e una rimodulazione degli incentivi per il fotovoltaico. Così un’impresa manifatturie- ra allacciata in media tensione e una potenza installata di 300 KW ha risparmiato in totale il 4,2%, con minori oneri di sistema per il 2 per cento. Il calo di questa voce di spesa è stato ancora più significa- tivo per una Pmi artigiana allac- ciata in bassa tensione e una po- tenza installata di 60 KW: ben il 2,8 per cento. «La maggior parte degli effetti - spiega l’economista di Ref Ricerche Samir Traini - è stata ben visibile nei primi tre mesi dell’an- no, tuttavia già a partire dal secon- do trimestre si è verificato un nuo- vo rialzo di alcune voci come i maggiori costi relativi alla fine del meccanismo dei certificati verdi e all’introduzione di meccanismi amministrati». Non solo: nel ter- zo trimestre, secondo le stime del- la società di consulenza, gli oneri continueranno a calare rispetto all’anno precedente, ma dovreb- bero registrare un nuovo rialzo su base congiunturale. Così, ad esempio, la stessa impresa mani- fatturiera pagherebbe il 3,7% di oneri in meno rispetto allo stesso periodo di un anno prima, ma il 3% in più a confronto con il periodo aprile-giugno di quest’anno. «Un dato allarmante - dice Traini - per- ché rischia di annullare l’effetto del taglia-bollette». C’è poi un’altra incognita per i costi futuri dell’energia per le Pmi: a fine giugno il Tar ha accolto il ri- corso promosso da Assorinnova- bili e Confagricoltura che aveva- no sollevato dubbi di legittimità costituzionale della misura “spal- ma-incentivi”. La palla passa ora alla Corte Costituzionale per il verdetto finale. «Chiediamo al Governo - sottolinea il presidente di Assorinnovabili, Agostino Re Rebaudengo - di ripensarci per re- stituire coerenza con le scelte pas- sate, dato anche il valore dell’in- dustria fotovoltatica in Italia. Se la Consulta dichiarerà incostituzio- nale la norma si risolverebbe an- che la procedura arbitrale inter- nazionale che si è aperta con gli in- vestitori esteri, restituendo at- trattività al nostro Paese». L’Associazione rilancia inoltre con 33 azioni da promuovere in vi- sta del prossimo «Green Act» an- nunciato dall’esecutivo. «Siamo confidenti - fanno sa- pere dal ministero dello Sviluppo economico - che la Corte costitu- zionale riconoscerà la validità delle ragioni che ci hanno portato a varare lo spalma-incentivi che nasceva dalla presa d’atto di una notevole sovra-incentivazione dell’energia fotovoltaica. In attesa che si pronunci la Consulta prose- guiamo comunque lungo la strada delle misure tese a comprimere la bolletta elettrica delle Pmi». Intanto con ogni probabilità verrà anticipata all’inizio del 2016 la fine dei contratti di maggiori tu- tela per le piccole e micro-impre- se, come annunciato dall’Autori- tà per l’Energia (si veda nell’arti- colo in basso). «La Camera di Commercio di Milano - conclude Sergio Rossi, dirigente dell’area Sviluppo del territorio e del mer- cato - dal 2007 monitora l’evolu- zione dei prezzi praticati sul mer- cato libero e intende diventare un punto di riferimento per le micro e piccole imprese davanti alle sfi- de del mercato libero, con un ser- vizio di orientamento delle offer- te commerciali presenti sul mer- cato che vadano oltre il solo “se- gnale” di prezzo e contempli anche una valutazione della qua- lità del servizio di fornitura. L’idea è quella di costituire un vero e pro- prio “sportello energia” che aiuti le imprese a valutare con maggio- re razionalità le proprie scelte in materia di fornitura di energia elettrica e gas naturale». © RIPRODUZIONE RISERVATA INTERNAZIONALIZZAZIONE Al via la missione italiana a Cuba: alimentare e biomedicale in prima fila Micaela Cappellini u pagina 14 COMPETITIVITÀ Industria 4.0: in Italia si muovono i primi passi Enrico Netti u pagina 15 MOTORI La Fiat 500 aggiorna lo stile e diventa più tecnologica Mario Cianflone u pagina 23 Fonte: elaborazione Ref Ricerche su dati Cciaa di Milano IMPRESA MANIFATTURIERA Allacciata in MT, consumo medio 600 MWh/anno, potenza installata 300 KW SUPERMERCATO Allacciato in MT, consumo medio 800 MWh/anno, potenza installata 400 KW PICCOLO COMMERCIO Allacciato in BT - Consumo medio 35 MWh, potenza installata 30 KW IMPRESA ARTIGIANA Allacciata in BT, consumo medio 70 MWh/anno, potenza installata 60 KW Le stime sugli oneri di sistema nel III trimestre Variazione rispetto al III trimestre 2014 Variazione rispetto al trimestre precedente Variazione totale della bolletta Energia Oneri di sistema -3,4% -7,3% -2,8% Variazione totale della bolletta Energia Oneri di sistema -4,2% -8,3% -2,0% Variazione totale della bolletta Energia Oneri di sistema -3,34% -7,2% -2,7% Variazione totale della bolletta Energia Oneri di sistema -4,22% -8,6% -2,0% -3,6% +3,0% Le stime sugli oneri di sistema nel III trimestre Variazione rispetto al III trimestre 2014 Variazione rispetto al trimestre precedente -3,7% +3,0% Le stime sugli oneri di sistema nel III trimestre Variazione rispetto al III trimestre 2014 Variazione rispetto al trimestre precedente -3,6% +3,0% Le stime sugli oneri di sistema nel III trimestre Variazione rispetto al III trimestre 2014 Variazione rispetto al trimestre precedente -3,7% +3,0% La fotografia ANALISI Cambio di «tutela» a caro prezzo di Donato Berardi e Samir Traini L’ Autorità per l’energia ha an- nunciato che i tempi sono maturiperunripensamento della tutela di prezzo, cioè per un ad- dio, più o meno graduale, a prezzi dell’energia elettrica stabiliti in via amministrativagiàdal2016perlemi- croepiccoleimprese. Unpassaggiodelicatochesolleva qualche interrogativo. Sino a oggi, infatti, metà delle imprese che han- no scelto il mercato libero lo hanno fatto in favore delle società di vendi- tadeidistributori,cioèdiqueglistes- sisoggettiesercentilatutela:uncon- tratto a prezzi amministrati sostitui- todaunoaprezziliberamentenego- ziati tra le parti. Per scongiurare l’eventualità che milioni di micro e piccole imprese siano consegnate alle società di vendita dei distributo- ri l’Autorità ha annunciato che sa- rannobanditedellegare. Ci si interroga sul fatto che impre- se e famiglie siano pronte per affron- tare questo passo, ovvero se, usando unterminecaroallastessaAutorità,il lorogradodicapacitazionesiataleda lasciare intuire che le scelte saranno razionali,informateeconsapevoli. Le evidenze disponibili sono ab- bastanzacontroverse.Traleimprese che hanno sottoscritto un contratto sulliberomercatocircametànonèin grado di indicarne gli elementi di ba- se: la durata, la modalità di aggiorna- mento del prezzo, fisso o variabile. Si potrà obiettare che la disinformazio- neèfigliadiuneccessoditutelaeche gliimprenditorinonsicurerebberoa sufficienza della fornitura di energia proprioacausadellatroppaattenzio- nelororiservata.Altreletturedescri- vono un mercato ancora poco tra- sparente e puntano sugli eccessivi costi dell’informazione. Fare scelte consapevolierazionalirichiedetem- po e competenze, così più semplice- mentesipreferiscenonscegliere. Del resto, finora gli strumenti di empowerment  a disposizione delle imprese non abbondano: il “Trova Offerte” dell’Autorità, che consente dicomparareinmodoindipendente le offerte dei fornitori che vi aderi- scono,èpoconoto,eperaltronondi- sponibileperleimprese. Il percorso ideale avrebbe voluto uno“svuotamentonaturale”delser- vizio di maggior tutela. Ma ciò non è avvenuto per un semplice motivo: il mercato libero (come mostrano le rilevazioni in questa pagina) non è statoingradodiassicurarecondizio- nieconomichecompetitive. L’istituto della tutela di prezzo è pensato per assicurare condizioni economiche ragionevoli e non di- scriminatorie, non migliori di quelle disponibili sul mercato. Tariffe re- golate che battono sistematicamen- teedaoltrequattroanniilmercatoli- bero ne ostacolano la diffusione. Per risolvere questo problema l’Autori- tàsembraintenzionataaselezionare ifuturiesercentidella“nuovatutela” mediante gare. Una concorrenza per il mercato che, comunque con- gegnata, comporterà un aggravio di costipergliutenti. Non sarebbe sufficiente stabilire che chi rimane all’interno del peri- metro della tutela di prezzo soppor- tacostisuperioriaquellidimercato? © RIPRODUZIONE RISERVATA Ambiente. Oltre 3 milioni le tonnellate raccolte nel 2014 con un aumento dell’11% nelle regioni meridionali Il Sud accelera nel recupero della carta Rossella Cadeo p Il Sud si prende una rivincita in ambito ambientale, nella raccolta differenziata (Rd) della carta. Se è vero che per quantità resta in coda alle altre macro-aree, nel trend l’impegno si vede: nel 2014 rispetto al 2013 ha aumentato la Rd di carta di quasi dell’11%, contro l’1,6% del Nord e il 4,7% delCentro. Ma al di là dello sprint del Mezzogiorno, è l’incremento del 4% totale del comparto (per il secondo anno consecutivo dopo un quinquen- nio stabile) a oltre 3 milioni di ton- nellate (il triplo rispetto a 15 anni fa) a poter essere interpretato co- meunsegnalediripresadeiconsu- mi nel loro complesso. Sono que- ste le linee che emergono dal XX Rapporto annuale di Comieco (Consorzio nazionale recupero e riciclo degli imballaggi a base cel- lulosica), che viene presentato og- gi a Milano all’interno di Expo. «È vero che il Sud con una rac- colta di 30 chili pro capite è ancora lontano dai livelli raggiunti nelle altre aree del Paese - osserva Carlo Montalbetti, direttore generale di Comieco -, ma il balzo registrato nel 2014 lascia spazio a previsioni positive anche per l’anno in corso, tanto più che si stimano in 650mila le tonnellate ancora intercettabili nell’area. Merito anche delle nu- meroseiniziativeattivatedalCon- sorzio in collaborazione con le istituzioni e i Comuni convenzio- nati. Quest’anno Comieco ha mes- so a punto un vero e proprio “Pia- no per il Sud”, patrocinato dal mi- nistero dell’Ambiente, che preve- de lo stanziamento di 7 milioni di euro per incentivare la Rd di carta e cartone nel Mezzogiorno. Com- plessivamente sono 70 i Comuni interessati in otto regioni, tra i qua- li è stato individuato un primo gruppo su cui intervenire subito: Pescara, Foggia, Bari, Napoli, Ca- serta, Palermo, Messina, Siracusa, Ragusa, Sassari, Sciacca e Catania. Quest’anno, poi, replichiamo in- sieme ad Anci un bando di 2 milio- ni di euro per sostenere i Comuni sotto i 100mila abitanti impegnati ad avviare o ottimizzare il servizio di Rd della carta». Impegnarsi nel- la Rd della carta è del resto una scelta vincente per i Comuni non solo dal punto di vista ambientale: il contributo annuo da parte del Comieco è arrivato nel 2014 a 95 milioni di euro (da 88 del 2013). «Fra le città più grandi in parti- colare evidenza si colloca Bari per le frazioni cellulosiche “intercet- tate”. Ma anche Messina ha fatto molta strada - continua Montal- betti - così come Napoli, che sta sperimentando nuove modalità di gestione con l’esternalizzazio- ne dei servizi». Milano, invece, tra le città metropolitane vanta, insie- me a Vienna, il primo posto in Eu- ropa come modello di riferimento per la Rd generale. Se il Mezzogiorno spicca nel bi- lancio 2014 (con la Calabria a +30%), è comunque il Nord a pre- valere per volumi raccolti: oltre mezzo milione di tonnellate nella sola Lombardia, seguita dall’Emi- lia-Romagna e dal Lazio (oltre 300mila ciascuna). Fanalino di co- da Molise e Valle d’Aosta. Quanto al volume per abitante (52 chili la media), i più virtuosi sono gli abi- tanti di Trentino-Alto Adige ed Emilia-Romagna (oltre 80 chili), mentre in fondo troviamo sicilia- ni e molisani (15 e 20 chili). Il risul- tato si spiega però anche con il di- vario nella produzione pro capite di rifiuti urbani: a fronte di una me- dia di 496 chili/anno si spazia dai 667 dell’Emilia-Romagna ai 351 della Basilicata. Al di là del quadro territoriale, il comparto vanta altri buoni risultati: con il 43% degli im- ballaggi riciclati dall’intero siste- ma Conai è secondo solo all’orga- nico; il tasso di riciclo e recupero si colloca all’80% (88% includendo il recupero energetico). Inoltre il saldo netto nel 2014 sfiora i 440 mi- lioni di euro (126 i costi, ma 565 i be- nefici, per un totale di 5 miliardi nell’arco di 15 anni). Interessante il saldo commerciale con l’estero: sono quasi 1,7 milioni le tonnellate esportate nel 2014 (stabili), men- tre le importazioni (in calo) sono circa 300mila. © RIPRODUZIONE RISERVATA Il trend Classificadelleregioniperaumento%2013/2014dellaRddicartaecartone Var. % 2013-14 Rd 2014 (tonn) Kg/ab % Rd carta /Ru totali 1 Calabria 29,3 47.074 23,4 5,7 2 Campania 17,6 198.572 34,0 7,8 3 Abruzzo 16,5 67.990 50,9 11,3 4 Basilicata 13,7 17.087 28,9 8,2 5 Puglia 13,1 137.250 33,6 7,3 6 Lazio 9,9 332.068 59,0 10,5 7 Liguria 6,7 91.158 56,4 10,0 8 Marche 6,5 104.219 65,5 13,7 9 Trentino A.A. 5,3 83.988 83,1 17,0 10 Molise 4,0 6.565 20,5 5,3 11 Lombardia 3,2 548.759 56,3 11,7 12 Emilia R. 2,6 359.227 81,8 12,3 13 Veneto 1,5 293.582 60,1 13,3 14 Friuli V.G. 1,3 74.056 59,9 13,6 15 Toscana - 0,5 267.782 70,9 11,8 16 Umbria - 1,6 55.210 61,7 11,4 17 Valle d'Aosta - 2,6 9.336 73,5 12,9 18 Sardegna - 3,1 73.196 43,8 9,9 19 Piemonte - 5,1 267.896 60,4 13,4 20 Sicilia - 7,1 76.357 15,2 3,2 TOTALE ITALIA 4,0 3.111.373 51,7 10,4 Fonte: XX Rapporto Comieco Il bilancio della Rd di carta e cartone. Variazione % 2013/2014 Fonte: Comieco Nord Centro Sud 1,6 4,7 4,0 10,6 Italia Nelle macro-aree Radio 24. Il palinsesto estivo Week end di novità e Ruggeri per Mango p Da sabato scorso è partito il nuovo palinsesto dei week end estivi di Radio 24, ricco di novi- tà: «Chiedimi se sono felice» di Rosita Celentano e Angelo Vai- ra; il nuovo «Terra in vista - L’Expo spiegato a mio figlio (e ai genitori dei suoi amici)» di Tel- mo Pievani e Federico Taddia; «Globetrotter24» con Valeria DeRosaeAnnaritaD'Ambrosio. Domani, invece, alle 15,30 la storia di Mango, con un’inedita intervista a Laura Valente, ve- dovadelcantautore,asettemesi dalla scomparsa. Enrico Rugge- ri nel «Falco e il Gabbiano» rico- struisce così la vita dell’artista lucano. Con la testimonianza di Mara Maionchi. Acolpidiremiedihumour. «Treuominiinbarca»diJeromeK. Jeromeaprelacollana«Iclassici dell’umorismo»:ognivenerdìa6,90 eurooltreilquotidiano EXPO2015 E GAETANO PINI Alimentazione e prevenzione In occasione di Expo 2015, per discutere dell’alimentazione come fattore di rischio in traumatologia e ortopedia e per trattare il tema dell’obesità e dei danni articolari, l’Istituto Ortopedico Gaetano Pini organizza domani e dopo, 7 e 8 giugno, presso l’Auditorium Giorgio Gaber (Palazzo Pirelli, Piazza Duca d’Aosta, Milano) l’evento «Feeding the future, now». I lavori iniziano domani alle 8.30, per la giornata dedicata all’alimentazione (presieduta da Giorgio Maria Calori, direttore Chirurgia Ortopedica Riparativa e Risk Management, Istituto Pini), e proseguono mercoledì con le sessioni su obesità e danni articolari (presieduta da Giuseppe V. Mineo, direttore della Clinica ortopedica traumatologica e direttore scientifico Istituto Pini) e sull’impiego della vitamina D (presieduta da Pierluigi Meroni, direttore Dipartimento Reumatologia e Fisiatria, Istituto Pini, e da Alberto Panerai, docente di Farmacologia, Università degli studi di Milano). La partecipazione è gratuita. ANNIVERSARI Trenta anni da Stava: giornate di studio A trent’anni dalla tragedia di Stava (quando, il 19 luglio 1985 il crollo dei bacini di Prestavel, in val di Stava, nel Trentino, fece 268 vittime sotto una valanga di fango) la Fondazione Stava 1985 Onlus, in collaborazione con la Regione autonoma Trentino Alto Adige, la Provincia autonoma di Trento, il Comune di Tesero e altre istituzioni, organizza eventi di commemorazione e di formazione scientifica a fini preventivi. Sono previsti, dal 16 al 18 luglio, tre giornate di eventi di alta formazione (curati dall’Associazione Geotecnica Italiana, dall’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Trento e dalla stessa Fondazione Stava 1985 Onlus) intitolate alla sicurezza e alla prevenzione nei bacini di decantazione e nelle discariche, per evitare analoghe tragedie in futuro. Per info: www.stava1985.it APPUNTAMENTI In edicola con «Il Sole» DA VENERDÌ La nuova collana dei classici dell’umorismo

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Lunedì 6 Luglio 2015 IL GIORNALE DELL’ECONOMIA REALE www.ilsole24ore.com

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Energia & Pmi. Secondo le rilevazioni di Ref Ricerche nel primo semestre le imprese hanno beneficiato di tariffe più basse del 4%

Bollette, nuove ombre sugli scontiAumenti in vista per gli oneri di sistema - La Consulta dovrà decidere sullo «spalma-incentivi»

Chiara Bussi

pQualcosa si muove. Nel primosemestre di quest’anno  le Pmi hanno iniziato a toccare con manogli sconti sulla bolletta elettrica, ma si intravedono già alcune nubiall’orizzonte per i prossimi mesi. 

Secondo la fotografia scattatadalla Camera di Commercio di Milano con il contributo di Ref Ri­cerche le piccole e medie impresehanno pagato circa il 4% in meno rispetto alla prima parte del 2014 . Da gennaio, infatti, per la prima volta ha iniziato a scendere la voce«oneri di sistema», che copre i co­sti per le attività di interesse gene­rale per il sistema elettrico e negli ultimi anni aveva imboccato la strada del rialzo controbilancian­do il minor costo dell’energia. Me­rito del cosiddetto provvedimen­to «Taglia­bollette», entrato in vi­gore all’inizio dell’anno, introdot­to con il Decreto competitività e convertito in legge (Dl 91/2014) con un pacchetto di misure per al­leggerire i costi di circa il 10% a re­gime. Tra queste l’estensione del­la platea dei soggetti al pagamentodegli oneri e una rimodulazione degli incentivi per il fotovoltaico.

Così un’impresa manifatturie­ra allacciata in media tensione e una potenza installata di 300 KW ha risparmiato in totale il 4,2%, con minori oneri di sistema per il 2per cento. Il calo di questa voce di spesa è stato ancora più significa­tivo per una Pmi artigiana allac­ciata in bassa tensione e una po­tenza installata di 60 KW: ben il 2,8per cento. «La maggior parte deglieffetti ­ spiega l’economista di RefRicerche Samir Traini ­ è stata benvisibile nei primi tre mesi dell’an­no, tuttavia già a partire dal secon­do trimestre si è verificato un nuo­vo rialzo di alcune voci come i maggiori costi relativi alla fine delmeccanismo dei certificati verdi eall’introduzione  di  meccanismi amministrati». Non solo: nel ter­zo trimestre, secondo le stime del­la società di consulenza, gli oneri continueranno a calare rispetto all’anno precedente, ma dovreb­bero registrare un nuovo rialzo subase  congiunturale.  Così,  ad esempio, la stessa impresa mani­fatturiera pagherebbe il 3,7% di oneri in meno rispetto allo stesso periodo di un anno prima, ma il 3%in più a confronto con il periodo aprile­giugno di quest’anno. «Un dato allarmante ­ dice Traini ­ per­ché rischia di annullare l’effetto del taglia­bollette». 

C’è poi un’altra incognita per icosti futuri dell’energia per le Pmi:a fine giugno il Tar ha accolto il ri­corso promosso da Assorinnova­bili e Confagricoltura che aveva­no sollevato dubbi di legittimità costituzionale della misura “spal­ma­incentivi”. La palla passa ora alla Corte Costituzionale per il verdetto  finale.  «Chiediamo  al Governo ­ sottolinea il presidentedi Assorinnovabili, Agostino Re Rebaudengo ­ di ripensarci per re­stituire coerenza con le scelte pas­sate, dato anche il valore dell’in­dustria fotovoltatica in Italia. Se laConsulta dichiarerà incostituzio­nale la norma si risolverebbe an­che la procedura arbitrale inter­nazionale che si è aperta con gli in­vestitori  esteri,  restituendo  at­trattività  al  nostro  Paese». L’Associazione  rilancia  inoltre con 33 azioni da promuovere in vi­sta del prossimo «Green Act» an­nunciato dall’esecutivo. 

«Siamo confidenti ­ fanno sa­pere dal ministero dello Sviluppo economico ­ che la Corte costitu­zionale  riconoscerà  la  validità delle ragioni che ci hanno portato a varare lo spalma­incentivi che nasceva dalla presa d’atto di una notevole  sovra­incentivazione dell’energia fotovoltaica. In attesache si pronunci la Consulta prose­guiamo comunque lungo la stradadelle misure tese a comprimere labolletta elettrica delle Pmi». 

Intanto  con  ogni  probabilitàverrà anticipata all’inizio del 2016 la fine dei contratti di maggiori tu­tela per le piccole e micro­impre­se, come annunciato dall’Autori­tà per l’Energia (si veda nell’arti­colo  in basso). «La Camera di Commercio di Milano ­ conclude Sergio Rossi, dirigente dell’area Sviluppo del territorio e del mer­cato ­ dal 2007 monitora l’evolu­zione dei prezzi praticati sul mer­cato libero e intende diventare unpunto di riferimento per le micro e piccole imprese davanti alle sfi­de del mercato libero, con un ser­vizio di orientamento delle offer­te commerciali presenti sul mer­cato che vadano oltre il solo “se­gnale”  di  prezzo  e  contempli anche una valutazione della qua­lità del servizio di fornitura. L’ideaè quella di costituire un vero e pro­prio “sportello energia” che aiuti le imprese a valutare con maggio­re razionalità le proprie scelte in materia di  fornitura di energia elettrica e gas naturale». 

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INTERNAZIONALIZZAZIONE

Al via la missione italiana a Cuba:alimentare e biomedicale in prima filaMicaela Cappellini upagina 14

COMPETITIVITÀ

Industria 4.0:in Italiasi muovonoi primi passiEnrico Netti u pagina 15

MOTORI

La Fiat 500aggiorna lo stilee diventapiù tecnologicaMario Cianflone u pagina 23

Fonte: elaborazione Ref Ricerche su dati Cciaa di Milano

IMPRESA MANIFATTURIERAAllacciata in MT, consumo medio600 MWh/anno, potenza installata 300 KW

SUPERMERCATOAllacciato in MT, consumo medio800 MWh/anno, potenza installata 400 KW

PICCOLO COMMERCIOAllacciato in BT - Consumo medio 35 MWh,potenza installata 30 KW

IMPRESA ARTIGIANAAllacciata in BT, consumo medio70 MWh/anno, potenza installata 60 KW

Le stime sugli oneri di sistemanel III trimestre

Variazione rispetto alIII trimestre 2014

Variazione rispetto altrimestre precedente

Variazione totale della bolletta

Energia

Oneri di sistema

-3,4%

-7,3%

-2,8%

Variazione totale della bolletta

Energia

Oneri di sistema

-4,2%

-8,3%

-2,0%

Variazione totale della bolletta

Energia

Oneri di sistema

-3,34%

-7,2%

-2,7%

Variazione totale della bolletta

Energia

Oneri di sistema

-4,22%

-8,6%

-2,0%

-3,6%

+3,0%

Le stime sugli oneri di sistemanel III trimestre

Variazione rispetto alIII trimestre 2014

Variazione rispetto altrimestre precedente

-3,7%

+3,0%

Le stime sugli oneri di sistemanel III trimestre

Variazione rispetto alIII trimestre 2014

Variazione rispetto altrimestre precedente

-3,6%

+3,0%

Le stime sugli oneri di sistemanel III trimestre

Variazione rispetto alIII trimestre 2014

Variazione rispetto altrimestre precedente

-3,7%

+3,0%

La fotografia

ANALISI

Cambio di «tutela» a caro prezzodi Donato Berardie Samir Traini

L’Autorità per l’energia ha an­nunciato che i tempi sonomaturi per un ripensamento

della tutela di prezzo, cioè per un ad­dio, più o meno graduale, a prezzi dell’energia elettrica stabiliti in via amministrativa già dal 2016 per le mi­cro e piccole imprese. 

Un passaggio delicato che sollevaqualche interrogativo. Sino a oggi, infatti, metà delle imprese che han­no scelto il mercato libero lo hanno fatto in favore delle società di vendi­ta dei distributori, cioè di quegli stes­si soggetti esercenti la tutela: un con­tratto a prezzi amministrati sostitui­to da uno a prezzi liberamente nego­ziati tra le parti. Per scongiurare l’eventualità che milioni di micro e 

piccole imprese siano consegnate alle società di vendita dei distributo­ri l’Autorità ha annunciato che sa­ranno bandite delle gare.

Ci si interroga sul fatto che impre­se e famiglie siano pronte per affron­tare questo passo, ovvero se, usando un termine caro alla stessa Autorità, illoro grado di capacitazione sia tale dalasciare intuire che le scelte saranno razionali, informate e consapevoli. 

Le evidenze disponibili sono ab­bastanza controverse. Tra le impreseche hanno sottoscritto un contratto sul libero mercato circa metà non è in grado di indicarne gli elementi di ba­se: la durata, la modalità di aggiorna­mento del prezzo, fisso o variabile. Si potrà obiettare che la disinformazio­ne è figlia di un eccesso di tutela e che gli imprenditori non si curerebbero a sufficienza della fornitura di energia 

proprio a causa della troppa attenzio­ne loro riservata. Altre letture descri­vono un mercato ancora poco tra­sparente e puntano sugli eccessivi costi dell’informazione. Fare scelte consapevoli e razionali richiede tem­po e competenze, così più semplice­mente si preferisce non scegliere. 

Del resto, finora gli strumenti diempowerment a disposizione delle imprese non abbondano: il “Trova Offerte” dell’Autorità, che consente di comparare in modo indipendentele offerte dei fornitori che vi aderi­scono, è poco noto, e peraltro non di­sponibile per le imprese. 

Il percorso ideale avrebbe volutouno “svuotamento naturale” del ser­vizio di maggior tutela. Ma ciò non è avvenuto per un semplice motivo: il mercato libero (come mostrano le rilevazioni in questa pagina) non è 

stato in grado di assicurare condizio­ni economiche competitive. 

L’istituto della tutela di prezzo èpensato per assicurare condizioni economiche ragionevoli e non di­scriminatorie, non migliori di quelle disponibili sul mercato. Tariffe re­golate che battono sistematicamen­te e da oltre quattro anni il mercato li­bero ne ostacolano la diffusione. Per risolvere questo problema l’Autori­tà sembra intenzionata a selezionarei futuri esercenti della “nuova tutela”mediante gare. Una concorrenza per il mercato che, comunque con­gegnata, comporterà un aggravio di costi per gli utenti. 

Non sarebbe sufficiente stabilireche chi rimane all’interno del peri­metro della tutela di prezzo soppor­ta costi superiori a quelli di mercato? 

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Ambiente. Oltre 3 milioni le tonnellate raccolte nel 2014 con un aumento dell’11% nelle regioni meridionali

Il Sud accelera nel recupero della cartaRossella Cadeo

pIl Sud si prende una rivincita inambito ambientale, nella raccolta differenziata (Rd) della carta. Se è vero che per quantità resta in codaalle altre macro­aree, nel trend l’impegno si vede: nel 2014 rispettoal 2013 ha aumentato la Rd di carta di quasi dell’11%, contro l’1,6% del Nord e il 4,7% delCentro. Ma al di là dello sprint del Mezzogiorno, è l’incremento  del  4%  totale  del comparto (per il secondo anno consecutivo dopo un quinquen­nio stabile) a oltre 3 milioni di ton­nellate (il triplo rispetto a 15 anni fa) a poter essere interpretato co­me un segnale di ripresa dei consu­mi nel loro complesso. Sono que­ste le linee che emergono dal XX Rapporto  annuale  di  Comieco (Consorzio nazionale recupero e 

riciclo degli imballaggi a base cel­lulosica), che viene presentato og­gi a Milano all’interno di Expo. 

«È vero che il Sud con una rac­colta di 30 chili pro capite è ancoralontano dai livelli raggiunti nelle altre aree del Paese ­ osserva CarloMontalbetti, direttore generale di Comieco ­, ma il balzo registrato nel 2014 lascia spazio a previsioni positive anche per l’anno in corso,tanto più che si stimano in 650milale tonnellate ancora intercettabili nell’area. Merito anche delle nu­merose iniziative attivate dal Con­sorzio in collaborazione con le istituzioni e i Comuni convenzio­nati. Quest’anno Comieco ha mes­so a punto un vero e proprio “Pia­no per il Sud”, patrocinato dal mi­nistero dell’Ambiente, che preve­de lo stanziamento di 7 milioni di 

euro per incentivare la Rd di carta e cartone nel Mezzogiorno. Com­plessivamente sono 70 i Comuni interessati in otto regioni, tra i qua­li è stato individuato un primo gruppo su cui intervenire subito: Pescara, Foggia, Bari, Napoli, Ca­serta, Palermo, Messina, Siracusa, Ragusa, Sassari, Sciacca e Catania.Quest’anno, poi, replichiamo in­sieme ad Anci un bando di 2 milio­ni di euro per sostenere i Comuni sotto i 100mila abitanti impegnati ad avviare o ottimizzare il serviziodi Rd della carta». Impegnarsi nel­la Rd della carta è del resto una scelta vincente per i Comuni non solo dal punto di vista ambientale:il contributo annuo da parte del Comieco è arrivato nel 2014 a 95 milioni di euro (da 88 del 2013).

«Fra le città più grandi in parti­

colare evidenza si colloca Bari perle frazioni cellulosiche “intercet­tate”. Ma anche Messina ha fatto molta strada ­ continua Montal­betti ­ così come Napoli, che sta sperimentando nuove modalità di gestione con l’esternalizzazio­ne dei servizi». Milano, invece, trale città metropolitane vanta, insie­me a Vienna, il primo posto in Eu­ropa come modello di riferimentoper la Rd generale. 

Se il Mezzogiorno spicca nel bi­lancio  2014  (con  la  Calabria  a +30%), è comunque il Nord a pre­valere per volumi raccolti: oltre mezzo milione di tonnellate nella sola Lombardia, seguita dall’Emi­lia­Romagna e dal Lazio  (oltre 300mila ciascuna). Fanalino di co­da Molise e Valle d’Aosta. Quantoal volume per abitante (52 chili la 

media), i più virtuosi sono gli abi­tanti di Trentino­Alto Adige ed Emilia­Romagna (oltre 80 chili), mentre in fondo troviamo sicilia­ni e molisani (15 e 20 chili). Il risul­tato si spiega però anche con il di­vario nella produzione pro capite di rifiuti urbani: a fronte di una me­dia di 496 chili/anno si spazia dai 667 dell’Emilia­Romagna ai  351 della Basilicata. Al di là del quadroterritoriale, il comparto vanta altribuoni risultati: con il 43% degli im­ballaggi riciclati dall’intero siste­ma Conai è secondo solo all’orga­nico; il tasso di riciclo e recupero sicolloca all’80% (88% includendo il recupero energetico). Inoltre il saldo netto nel 2014 sfiora i 440 mi­lioni di euro (126 i costi, ma 565 i be­nefici, per un totale di 5 miliardi nell’arco di 15 anni). Interessante ilsaldo commerciale con l’estero: sono quasi 1,7 milioni le tonnellateesportate nel 2014 (stabili), men­tre le importazioni (in calo) sono circa 300mila.

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Il trend

Classifica delle regioni per aumento % 2013/2014 della Rd di carta e cartone

Var. %2013­14

Rd 2014(tonn) Kg/ab

% Rd carta/Ru totali

1 Calabria 29,3 47.074 23,4 5,72 Campania 17,6 198.572 34,0 7,83 Abruzzo 16,5 67.990 50,9 11,34 Basilicata 13,7 17.087 28,9 8,25 Puglia 13,1 137.250 33,6 7,36 Lazio 9,9 332.068 59,0 10,57 Liguria 6,7 91.158 56,4 10,08 Marche 6,5 104.219 65,5 13,79 Trentino A.A. 5,3 83.988 83,1 17,010 Molise 4,0 6.565 20,5 5,311 Lombardia 3,2 548.759 56,3 11,712 Emilia R. 2,6 359.227 81,8 12,313 Veneto 1,5 293.582 60,1 13,314 Friuli V.G. 1,3 74.056 59,9 13,615 Toscana - 0,5 267.782 70,9 11,816 Umbria - 1,6 55.210 61,7 11,417 Valle d'Aosta - 2,6 9.336 73,5 12,918 Sardegna - 3,1 73.196 43,8 9,919 Piemonte - 5,1 267.896 60,4 13,420 Sicilia - 7,1 76.357 15,2 3,2 TOTALE ITALIA 4,0 3.111.373 51,7 10,4

Fonte: XX Rapporto Comieco

Il bilancio della Rd di carta e cartone. Variazione % 2013/2014

Fonte: Comieco

Nord

Centro

Sud

1,6

4,7

4,0

10,6

Italia

Nelle macro­aree

Radio 24. Il palinsesto estivo

Week end di novitàe Ruggeri per MangopDa sabato scorso è partito il nuovo palinsesto dei week end estivi di Radio 24, ricco di novi­tà: «Chiedimi se sono felice» di Rosita Celentano e Angelo Vai­ra; il nuovo «Terra in vista ­ L’Expo spiegato a mio figlio (e aigenitori dei suoi amici)» di Tel­mo Pievani e Federico Taddia; «Globetrotter24»  con  Valeria 

De Rosa e Annarita D'Ambrosio.Domani, invece, alle 15,30 la

storia di Mango, con un’inedita intervista a Laura Valente, ve­dova del cantautore, a sette mesidalla scomparsa. Enrico Rugge­ri nel «Falco e il Gabbiano» rico­struisce così la vita dell’artista lucano. Con la testimonianza di Mara Maionchi. 

A colpi di remi e di humour. «Tre uomini in barca» di Jerome K. Jerome apre la collana «I classici dell’umorismo» : ogni venerdì a 6,90euro oltre il quotidiano

EXPO2015 E GAETANO PINIAlimentazionee prevenzioneIn occasione di Expo 2015, per discutere dell’alimentazione come fattore di rischio intraumatologia e ortopedia e per trattare il tema dell’obesità e dei danni articolari, l’Istituto Ortopedico Gaetano Pini organizza domani e dopo, 7 e 8 giugno, presso l’Auditorium Giorgio Gaber (Palazzo Pirelli, Piazza Duca d’Aosta, Milano) l’evento «Feeding the future, now». I lavori iniziano domani alle 8.30, per la giornata dedicata all’alimentazione (presieduta da Giorgio Maria Calori, direttore Chirurgia Ortopedica Riparativa e Risk Management, Istituto Pini), e proseguono mercoledì con le sessioni su obesità e danni articolari (presieduta da Giuseppe V. Mineo, direttore della Clinica ortopedica traumatologica e direttore scientifico Istituto Pini) e sull’impiego della vitamina D (presieduta da Pierluigi Meroni, direttore Dipartimento Reumatologia e Fisiatria, Istituto Pini, e da Alberto Panerai, docente di 

Farmacologia, Università degli studi di Milano). La partecipazione è gratuita.

ANNIVERSARITrenta anni da Stava:giornate di studioA trent’anni dalla tragedia di Stava (quando, il 19 luglio 1985 il crollo dei bacini di Prestavel, in val di Stava, nel Trentino, fece 268 vittime sotto una valanga di fango) la Fondazione Stava 1985 Onlus, in collaborazione con la Regione autonoma Trentino Alto Adige, la Provincia autonoma di Trento, il Comune di Tesero e altre istituzioni, organizza eventi di commemorazione e di formazione scientifica a fini preventivi. Sono previsti, dal 16 al 18 luglio, tre giornate di eventi di alta formazione (curati dall’Associazione Geotecnica Italiana, dall’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Trento e dalla stessa Fondazione Stava 1985 Onlus) intitolate alla sicurezza e alla prevenzione nei bacini di decantazione e nelle discariche, per evitare analoghe tragedie in futuro. Per info: www.stava1985.it

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