Radio 24. Bollette, nuove ombre sugli sconti · di Assorinnovabili, Agostino Re Rebaudengo di...
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Lunedì 6 Luglio 2015 IL GIORNALE DELL’ECONOMIA REALE www.ilsole24ore.com
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Energia & Pmi. Secondo le rilevazioni di Ref Ricerche nel primo semestre le imprese hanno beneficiato di tariffe più basse del 4%
Bollette, nuove ombre sugli scontiAumenti in vista per gli oneri di sistema - La Consulta dovrà decidere sullo «spalma-incentivi»
Chiara Bussi
pQualcosa si muove. Nel primosemestre di quest’anno le Pmi hanno iniziato a toccare con manogli sconti sulla bolletta elettrica, ma si intravedono già alcune nubiall’orizzonte per i prossimi mesi.
Secondo la fotografia scattatadalla Camera di Commercio di Milano con il contributo di Ref Ricerche le piccole e medie impresehanno pagato circa il 4% in meno rispetto alla prima parte del 2014 . Da gennaio, infatti, per la prima volta ha iniziato a scendere la voce«oneri di sistema», che copre i costi per le attività di interesse generale per il sistema elettrico e negli ultimi anni aveva imboccato la strada del rialzo controbilanciando il minor costo dell’energia. Merito del cosiddetto provvedimento «Tagliabollette», entrato in vigore all’inizio dell’anno, introdotto con il Decreto competitività e convertito in legge (Dl 91/2014) con un pacchetto di misure per alleggerire i costi di circa il 10% a regime. Tra queste l’estensione della platea dei soggetti al pagamentodegli oneri e una rimodulazione degli incentivi per il fotovoltaico.
Così un’impresa manifatturiera allacciata in media tensione e una potenza installata di 300 KW ha risparmiato in totale il 4,2%, con minori oneri di sistema per il 2per cento. Il calo di questa voce di spesa è stato ancora più significativo per una Pmi artigiana allacciata in bassa tensione e una potenza installata di 60 KW: ben il 2,8per cento. «La maggior parte deglieffetti spiega l’economista di RefRicerche Samir Traini è stata benvisibile nei primi tre mesi dell’anno, tuttavia già a partire dal secondo trimestre si è verificato un nuovo rialzo di alcune voci come i maggiori costi relativi alla fine delmeccanismo dei certificati verdi eall’introduzione di meccanismi amministrati». Non solo: nel terzo trimestre, secondo le stime della società di consulenza, gli oneri continueranno a calare rispetto all’anno precedente, ma dovrebbero registrare un nuovo rialzo subase congiunturale. Così, ad esempio, la stessa impresa manifatturiera pagherebbe il 3,7% di oneri in meno rispetto allo stesso periodo di un anno prima, ma il 3%in più a confronto con il periodo aprilegiugno di quest’anno. «Un dato allarmante dice Traini perché rischia di annullare l’effetto del tagliabollette».
C’è poi un’altra incognita per icosti futuri dell’energia per le Pmi:a fine giugno il Tar ha accolto il ricorso promosso da Assorinnovabili e Confagricoltura che avevano sollevato dubbi di legittimità costituzionale della misura “spalmaincentivi”. La palla passa ora alla Corte Costituzionale per il verdetto finale. «Chiediamo al Governo sottolinea il presidentedi Assorinnovabili, Agostino Re Rebaudengo di ripensarci per restituire coerenza con le scelte passate, dato anche il valore dell’industria fotovoltatica in Italia. Se laConsulta dichiarerà incostituzionale la norma si risolverebbe anche la procedura arbitrale internazionale che si è aperta con gli investitori esteri, restituendo attrattività al nostro Paese». L’Associazione rilancia inoltre con 33 azioni da promuovere in vista del prossimo «Green Act» annunciato dall’esecutivo.
«Siamo confidenti fanno sapere dal ministero dello Sviluppo economico che la Corte costituzionale riconoscerà la validità delle ragioni che ci hanno portato a varare lo spalmaincentivi che nasceva dalla presa d’atto di una notevole sovraincentivazione dell’energia fotovoltaica. In attesache si pronunci la Consulta proseguiamo comunque lungo la stradadelle misure tese a comprimere labolletta elettrica delle Pmi».
Intanto con ogni probabilitàverrà anticipata all’inizio del 2016 la fine dei contratti di maggiori tutela per le piccole e microimprese, come annunciato dall’Autorità per l’Energia (si veda nell’articolo in basso). «La Camera di Commercio di Milano conclude Sergio Rossi, dirigente dell’area Sviluppo del territorio e del mercato dal 2007 monitora l’evoluzione dei prezzi praticati sul mercato libero e intende diventare unpunto di riferimento per le micro e piccole imprese davanti alle sfide del mercato libero, con un servizio di orientamento delle offerte commerciali presenti sul mercato che vadano oltre il solo “segnale” di prezzo e contempli anche una valutazione della qualità del servizio di fornitura. L’ideaè quella di costituire un vero e proprio “sportello energia” che aiuti le imprese a valutare con maggiore razionalità le proprie scelte in materia di fornitura di energia elettrica e gas naturale».
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INTERNAZIONALIZZAZIONE
Al via la missione italiana a Cuba:alimentare e biomedicale in prima filaMicaela Cappellini upagina 14
COMPETITIVITÀ
Industria 4.0:in Italiasi muovonoi primi passiEnrico Netti u pagina 15
MOTORI
La Fiat 500aggiorna lo stilee diventapiù tecnologicaMario Cianflone u pagina 23
Fonte: elaborazione Ref Ricerche su dati Cciaa di Milano
IMPRESA MANIFATTURIERAAllacciata in MT, consumo medio600 MWh/anno, potenza installata 300 KW
SUPERMERCATOAllacciato in MT, consumo medio800 MWh/anno, potenza installata 400 KW
PICCOLO COMMERCIOAllacciato in BT - Consumo medio 35 MWh,potenza installata 30 KW
IMPRESA ARTIGIANAAllacciata in BT, consumo medio70 MWh/anno, potenza installata 60 KW
Le stime sugli oneri di sistemanel III trimestre
Variazione rispetto alIII trimestre 2014
Variazione rispetto altrimestre precedente
Variazione totale della bolletta
Energia
Oneri di sistema
-3,4%
-7,3%
-2,8%
Variazione totale della bolletta
Energia
Oneri di sistema
-4,2%
-8,3%
-2,0%
Variazione totale della bolletta
Energia
Oneri di sistema
-3,34%
-7,2%
-2,7%
Variazione totale della bolletta
Energia
Oneri di sistema
-4,22%
-8,6%
-2,0%
-3,6%
+3,0%
Le stime sugli oneri di sistemanel III trimestre
Variazione rispetto alIII trimestre 2014
Variazione rispetto altrimestre precedente
-3,7%
+3,0%
Le stime sugli oneri di sistemanel III trimestre
Variazione rispetto alIII trimestre 2014
Variazione rispetto altrimestre precedente
-3,6%
+3,0%
Le stime sugli oneri di sistemanel III trimestre
Variazione rispetto alIII trimestre 2014
Variazione rispetto altrimestre precedente
-3,7%
+3,0%
La fotografia
ANALISI
Cambio di «tutela» a caro prezzodi Donato Berardie Samir Traini
L’Autorità per l’energia ha annunciato che i tempi sonomaturi per un ripensamento
della tutela di prezzo, cioè per un addio, più o meno graduale, a prezzi dell’energia elettrica stabiliti in via amministrativa già dal 2016 per le micro e piccole imprese.
Un passaggio delicato che sollevaqualche interrogativo. Sino a oggi, infatti, metà delle imprese che hanno scelto il mercato libero lo hanno fatto in favore delle società di vendita dei distributori, cioè di quegli stessi soggetti esercenti la tutela: un contratto a prezzi amministrati sostituito da uno a prezzi liberamente negoziati tra le parti. Per scongiurare l’eventualità che milioni di micro e
piccole imprese siano consegnate alle società di vendita dei distributori l’Autorità ha annunciato che saranno bandite delle gare.
Ci si interroga sul fatto che imprese e famiglie siano pronte per affrontare questo passo, ovvero se, usando un termine caro alla stessa Autorità, illoro grado di capacitazione sia tale dalasciare intuire che le scelte saranno razionali, informate e consapevoli.
Le evidenze disponibili sono abbastanza controverse. Tra le impreseche hanno sottoscritto un contratto sul libero mercato circa metà non è in grado di indicarne gli elementi di base: la durata, la modalità di aggiornamento del prezzo, fisso o variabile. Si potrà obiettare che la disinformazione è figlia di un eccesso di tutela e che gli imprenditori non si curerebbero a sufficienza della fornitura di energia
proprio a causa della troppa attenzione loro riservata. Altre letture descrivono un mercato ancora poco trasparente e puntano sugli eccessivi costi dell’informazione. Fare scelte consapevoli e razionali richiede tempo e competenze, così più semplicemente si preferisce non scegliere.
Del resto, finora gli strumenti diempowerment a disposizione delle imprese non abbondano: il “Trova Offerte” dell’Autorità, che consente di comparare in modo indipendentele offerte dei fornitori che vi aderiscono, è poco noto, e peraltro non disponibile per le imprese.
Il percorso ideale avrebbe volutouno “svuotamento naturale” del servizio di maggior tutela. Ma ciò non è avvenuto per un semplice motivo: il mercato libero (come mostrano le rilevazioni in questa pagina) non è
stato in grado di assicurare condizioni economiche competitive.
L’istituto della tutela di prezzo èpensato per assicurare condizioni economiche ragionevoli e non discriminatorie, non migliori di quelle disponibili sul mercato. Tariffe regolate che battono sistematicamente e da oltre quattro anni il mercato libero ne ostacolano la diffusione. Per risolvere questo problema l’Autorità sembra intenzionata a selezionarei futuri esercenti della “nuova tutela”mediante gare. Una concorrenza per il mercato che, comunque congegnata, comporterà un aggravio di costi per gli utenti.
Non sarebbe sufficiente stabilireche chi rimane all’interno del perimetro della tutela di prezzo sopporta costi superiori a quelli di mercato?
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Ambiente. Oltre 3 milioni le tonnellate raccolte nel 2014 con un aumento dell’11% nelle regioni meridionali
Il Sud accelera nel recupero della cartaRossella Cadeo
pIl Sud si prende una rivincita inambito ambientale, nella raccolta differenziata (Rd) della carta. Se è vero che per quantità resta in codaalle altre macroaree, nel trend l’impegno si vede: nel 2014 rispettoal 2013 ha aumentato la Rd di carta di quasi dell’11%, contro l’1,6% del Nord e il 4,7% delCentro. Ma al di là dello sprint del Mezzogiorno, è l’incremento del 4% totale del comparto (per il secondo anno consecutivo dopo un quinquennio stabile) a oltre 3 milioni di tonnellate (il triplo rispetto a 15 anni fa) a poter essere interpretato come un segnale di ripresa dei consumi nel loro complesso. Sono queste le linee che emergono dal XX Rapporto annuale di Comieco (Consorzio nazionale recupero e
riciclo degli imballaggi a base cellulosica), che viene presentato oggi a Milano all’interno di Expo.
«È vero che il Sud con una raccolta di 30 chili pro capite è ancoralontano dai livelli raggiunti nelle altre aree del Paese osserva CarloMontalbetti, direttore generale di Comieco , ma il balzo registrato nel 2014 lascia spazio a previsioni positive anche per l’anno in corso,tanto più che si stimano in 650milale tonnellate ancora intercettabili nell’area. Merito anche delle numerose iniziative attivate dal Consorzio in collaborazione con le istituzioni e i Comuni convenzionati. Quest’anno Comieco ha messo a punto un vero e proprio “Piano per il Sud”, patrocinato dal ministero dell’Ambiente, che prevede lo stanziamento di 7 milioni di
euro per incentivare la Rd di carta e cartone nel Mezzogiorno. Complessivamente sono 70 i Comuni interessati in otto regioni, tra i quali è stato individuato un primo gruppo su cui intervenire subito: Pescara, Foggia, Bari, Napoli, Caserta, Palermo, Messina, Siracusa, Ragusa, Sassari, Sciacca e Catania.Quest’anno, poi, replichiamo insieme ad Anci un bando di 2 milioni di euro per sostenere i Comuni sotto i 100mila abitanti impegnati ad avviare o ottimizzare il serviziodi Rd della carta». Impegnarsi nella Rd della carta è del resto una scelta vincente per i Comuni non solo dal punto di vista ambientale:il contributo annuo da parte del Comieco è arrivato nel 2014 a 95 milioni di euro (da 88 del 2013).
«Fra le città più grandi in parti
colare evidenza si colloca Bari perle frazioni cellulosiche “intercettate”. Ma anche Messina ha fatto molta strada continua Montalbetti così come Napoli, che sta sperimentando nuove modalità di gestione con l’esternalizzazione dei servizi». Milano, invece, trale città metropolitane vanta, insieme a Vienna, il primo posto in Europa come modello di riferimentoper la Rd generale.
Se il Mezzogiorno spicca nel bilancio 2014 (con la Calabria a +30%), è comunque il Nord a prevalere per volumi raccolti: oltre mezzo milione di tonnellate nella sola Lombardia, seguita dall’EmiliaRomagna e dal Lazio (oltre 300mila ciascuna). Fanalino di coda Molise e Valle d’Aosta. Quantoal volume per abitante (52 chili la
media), i più virtuosi sono gli abitanti di TrentinoAlto Adige ed EmiliaRomagna (oltre 80 chili), mentre in fondo troviamo siciliani e molisani (15 e 20 chili). Il risultato si spiega però anche con il divario nella produzione pro capite di rifiuti urbani: a fronte di una media di 496 chili/anno si spazia dai 667 dell’EmiliaRomagna ai 351 della Basilicata. Al di là del quadroterritoriale, il comparto vanta altribuoni risultati: con il 43% degli imballaggi riciclati dall’intero sistema Conai è secondo solo all’organico; il tasso di riciclo e recupero sicolloca all’80% (88% includendo il recupero energetico). Inoltre il saldo netto nel 2014 sfiora i 440 milioni di euro (126 i costi, ma 565 i benefici, per un totale di 5 miliardi nell’arco di 15 anni). Interessante ilsaldo commerciale con l’estero: sono quasi 1,7 milioni le tonnellateesportate nel 2014 (stabili), mentre le importazioni (in calo) sono circa 300mila.
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Il trend
Classifica delle regioni per aumento % 2013/2014 della Rd di carta e cartone
Var. %201314
Rd 2014(tonn) Kg/ab
% Rd carta/Ru totali
1 Calabria 29,3 47.074 23,4 5,72 Campania 17,6 198.572 34,0 7,83 Abruzzo 16,5 67.990 50,9 11,34 Basilicata 13,7 17.087 28,9 8,25 Puglia 13,1 137.250 33,6 7,36 Lazio 9,9 332.068 59,0 10,57 Liguria 6,7 91.158 56,4 10,08 Marche 6,5 104.219 65,5 13,79 Trentino A.A. 5,3 83.988 83,1 17,010 Molise 4,0 6.565 20,5 5,311 Lombardia 3,2 548.759 56,3 11,712 Emilia R. 2,6 359.227 81,8 12,313 Veneto 1,5 293.582 60,1 13,314 Friuli V.G. 1,3 74.056 59,9 13,615 Toscana - 0,5 267.782 70,9 11,816 Umbria - 1,6 55.210 61,7 11,417 Valle d'Aosta - 2,6 9.336 73,5 12,918 Sardegna - 3,1 73.196 43,8 9,919 Piemonte - 5,1 267.896 60,4 13,420 Sicilia - 7,1 76.357 15,2 3,2 TOTALE ITALIA 4,0 3.111.373 51,7 10,4
Fonte: XX Rapporto Comieco
Il bilancio della Rd di carta e cartone. Variazione % 2013/2014
Fonte: Comieco
Nord
Centro
Sud
1,6
4,7
4,0
10,6
Italia
Nelle macroaree
Radio 24. Il palinsesto estivo
Week end di novitàe Ruggeri per MangopDa sabato scorso è partito il nuovo palinsesto dei week end estivi di Radio 24, ricco di novità: «Chiedimi se sono felice» di Rosita Celentano e Angelo Vaira; il nuovo «Terra in vista L’Expo spiegato a mio figlio (e aigenitori dei suoi amici)» di Telmo Pievani e Federico Taddia; «Globetrotter24» con Valeria
De Rosa e Annarita D'Ambrosio.Domani, invece, alle 15,30 la
storia di Mango, con un’inedita intervista a Laura Valente, vedova del cantautore, a sette mesidalla scomparsa. Enrico Ruggeri nel «Falco e il Gabbiano» ricostruisce così la vita dell’artista lucano. Con la testimonianza di Mara Maionchi.
A colpi di remi e di humour. «Tre uomini in barca» di Jerome K. Jerome apre la collana «I classici dell’umorismo» : ogni venerdì a 6,90euro oltre il quotidiano
EXPO2015 E GAETANO PINIAlimentazionee prevenzioneIn occasione di Expo 2015, per discutere dell’alimentazione come fattore di rischio intraumatologia e ortopedia e per trattare il tema dell’obesità e dei danni articolari, l’Istituto Ortopedico Gaetano Pini organizza domani e dopo, 7 e 8 giugno, presso l’Auditorium Giorgio Gaber (Palazzo Pirelli, Piazza Duca d’Aosta, Milano) l’evento «Feeding the future, now». I lavori iniziano domani alle 8.30, per la giornata dedicata all’alimentazione (presieduta da Giorgio Maria Calori, direttore Chirurgia Ortopedica Riparativa e Risk Management, Istituto Pini), e proseguono mercoledì con le sessioni su obesità e danni articolari (presieduta da Giuseppe V. Mineo, direttore della Clinica ortopedica traumatologica e direttore scientifico Istituto Pini) e sull’impiego della vitamina D (presieduta da Pierluigi Meroni, direttore Dipartimento Reumatologia e Fisiatria, Istituto Pini, e da Alberto Panerai, docente di
Farmacologia, Università degli studi di Milano). La partecipazione è gratuita.
ANNIVERSARITrenta anni da Stava:giornate di studioA trent’anni dalla tragedia di Stava (quando, il 19 luglio 1985 il crollo dei bacini di Prestavel, in val di Stava, nel Trentino, fece 268 vittime sotto una valanga di fango) la Fondazione Stava 1985 Onlus, in collaborazione con la Regione autonoma Trentino Alto Adige, la Provincia autonoma di Trento, il Comune di Tesero e altre istituzioni, organizza eventi di commemorazione e di formazione scientifica a fini preventivi. Sono previsti, dal 16 al 18 luglio, tre giornate di eventi di alta formazione (curati dall’Associazione Geotecnica Italiana, dall’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Trento e dalla stessa Fondazione Stava 1985 Onlus) intitolate alla sicurezza e alla prevenzione nei bacini di decantazione e nelle discariche, per evitare analoghe tragedie in futuro. Per info: www.stava1985.it
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