raccolta del dal sito 28 febbraio 2014 · “Tommaso Campanella” di Curinga - Catanzaro). Il Club...

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dal sito dell’Associazione Italiana del Libro raccolta del 28 febbraio 2014 libri

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dal sito dell’Associazione Italiana del Libro

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SpecialeAssegnati i Premi Gutenberg 2013alle migliori iniziative di promozio-ne del libro e della lettura

L’Associazione Italiana del Libro ha assegnato i PremiGutenberg 2013.I riconoscimenti sono stati attribuiti alle 50 migliori inizia-tive di promozione del libro e della lettura realizzate nelcorso del 2012-2013 da comuni, scuole, biblioteche e asso-ciazioni culturali.Ciascuna iniziativa riceverà nei prossimi giorni un diplo-ma di riconoscimento.La giuria dei Premi Gutenberg - presieduta dal presidentedell'Associazione Italiana del Libro - è costituita da docen-ti, letterati ed esperti di comunicazione provenienti datutta Italia, ai quali si affiancheranno nell’edizione 2014anche i componenti della Consulta dell’AssociazioneItaliana del Libro.La seconda edizione dei Premi Gutenberg (2014) riguarderàle iniziative e i progetti realizzati nel corso dell’anno 2013-2014 con una sezione appositamente dedicata alle iniziati-ve delle scuole. La scadenza per la presentazione dellecandidature e delle relazioni sulle attività svolte è fissataquest’anno al 30 settembre 2014, per rendere possibile lapremiazione prima della fine dell’anno.per informazioni:[email protected](o anche: [email protected] )

Le 50 iniziative premiate (in ordine alfabetico):

Biblioarcobalena (Amici dellaBiblioarcobalena di Margheritadi Savoia - Barletta, Andria,Trani). Iniziative di promozio-ne del libro Individuati i localidella futura bibliotechina inun'aula dismessa della scuolaprimaria, dopo mesi di durolavoro, il 2 aprile del 2009abbiamo finalmente chiuso ilbibliocantiere e consegnato al

paese un piccolo contenitore coloratissimo, pieno di beilibri nuovi e arredato con mobili raccolti porta a portanelle case dei bambini e rimessi a nuovo. restituire allacittà la biblioteca comunale, attualmente un deposito divecchi libri ingialliti dal tempo, disertata da tutti, di cui siignora persino l'esistenza. Purtroppo la scuola, legandol'apprendimento della lettura alla fatica di un esercizioripetuto e prolungato, spesso allontana irrimediabilmentei bambini dal piacere di leggere, invece che conquistarlicome dovrebbe.

Bibli?os' (AssociazioneBibli?os’ onlus di Bologna). LaBibli?os è una Biblioteca pres-so il reparto di Pediatria d’ur-genza dell’Ospedale S.Orsola?Malpighi di Bologna.L'iniziativa coinvolge i degentidel reparto di Pediatria(Pediatria d'urgenza, ProntoSoccorso pediatrico, Pediatriaspecialistica) e, tramite la

sezione Adulti della biblioteca, le loro famiglie, il personalesanitario e gli stessi volontari. L’associazione gestisce unservizio di biblioteca all’interno di un presidio ospedaliero,rivolto ai degenti in età pediatrica e ai loro familiari,offrendo loro conforto e sostegno attraverso lo strumentodel prestito e della lettura. E' stato pertanto allestito,all'interno del reparto e con arredi specificamentestudiati per le strutture ospedaliere, uno spazioaccogliente di lettura e di studio.

Cassino che legge (Comune diCassino - Frosinone). La rasse-gna, il cui scopo è quello dipromuovere la conoscenza ela diffusione di volumi dimaterie letterarie, scientifichee artistiche, con particolareriguardo per le opere di autoridel cassinate, è organizzatanella Biblioteca Comunale“Pietro Malatesta” della città.

L’intento primario di “Cassino che legge” è quello di pro-muovere in particolare le opere di autori operanti sul terri-torio. La rassegna continuerà anche nei prossimi mesi

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con nuove presentazioni ed appuntamenti il cui obiettivoè quello di coinvolgere un numero sempre maggiore dipersone. Attraverso questi incontri si vuole, passo dopopasso o, in questo caso, mattone dopo mattone, costruireun evento che rimanga nel tempo e cresca sempre di più.

Chi cerca trova (Biblioteca delComune di Cles - Trento).Settimana del Giallo-Thriller.Il progetto della Biblioteca hateso a ricollocare per areetematiche il materiale librarioconservato. La motivazioneche ha spinto i bibliotecari diCles ad affrontare questo pro-getto è stata quella di andareincontro agli utenti, che spes-

so sono affezionati lettori di un genere letterario. Le stesselibrerie infatti espongono i libri secondo il genere proprioperché ottengono maggiori riscontri di vendite. Anche lanostra missione di bibliotecari è quella di incentivare ilfrequentatore della biblioteca a curiosare negli scaffali, ascoprire un nuovo autore all’interno del genere preferito, aprelevare autonomamente, sentendosi indipendente,capace e importante in biblioteca.

Club dei piccoli lettori(Biblioteca Comunale“Tommaso Campanella” diCuringa - Catanzaro). Il Clubdei piccoli lettori, i cui desti-natari sono bambini e bambi-ne della scuola elementare, hala finalità di far scoprire la let-tura quale attività ricca difascino, di sorpresa, di scoper-ta; far compiere, con gioia e

curiosità, il primo incontro con il libro non scolastico cosìda attivare fin dai primi anni della scuola un’esperienzapiacevole e coinvolgente di lettura. Chi si iscrive al Club hadiritto alla tessera che certifica l’iscrizione, al Quadernodegli Appunti, a un libro in regalo dalla biblioteca in occa-sione del compleanno. Ha inoltre il dovere di leggere duelibri ogni tre mesi, di far conoscere il libro che sta leggen-do agli insegnanti, ai genitori, agli amici, di restituire ilQuaderno degli Appunti dopo aver compilato completa-mente almeno la scheda di un libro oppure, se è più facile,o se piace di più, di disegnare su un foglio un personaggio,un ambiente, un episodio di almeno un libro.

Cremona da leggere (Comunedi Cremona). Percorsi di pro-mozione del libro e della let-tura giunti alla 3° edizione.Promosso dall’Assessoratoalle Politiche Educative e dellaFamiglia del Comune diCremona, in collaborazionecon la Cooperativa Altana, ilcentro di riuso creativo

TiConZero e la libreria per ragazzi Timpetill, il progetto ènato per favorire lo sviluppo di “una cultura del libro edella lettura”, in ambito scolastico ed extrascolastico. Sonostati proposte attività e percorsi di formazione rivolti adasili nido, scuole per l’infanzia e scuole primarie. L'area diinteresse del progetto è relativa al Comune di Cremona, lapopolazione di riferimento comprende bambini, ragazzi efamiglie da 0 a 14 anni che ammontano a circa al 12%della popolazione totale.

Crescere leggendo(Cooperativa Damatrà diUdine e Associazione ItalianaBiblioteche sezione FriuliVenezia Giulia. “CrescereLeggendo” è un progetto inte-grato di promozione della let-tura rivolto a bambini e ragaz-zi tra i 6 e gli 11 anni d’età.L’iniziativa, sostenuta dallaRegione Friuli Venezia Giulia, è

stata realizzata in collaborazione con l’Associazione cultu-rale 0432 e l’Ente regionale teatrale. La lettura precoce èriconosciuta dalla letteratura scientifica internazionalecome attività che facilita i processi di sviluppo cognitivo erelazionale. Purtroppo quasi il 20% degli adolescenti haseri problemi con la lettura e la comprensione dei testi.”Crescere Leggendo” basato sulla sinergia di scuole,biblioteche, famiglie e operatori culturali nasce propriodalla volontà di contrastare questa tendenza.

Dall’apprendimento della let-tura e scrittura alla stesuradel testo attraverso l’anima-zione teatrale (Città di PortoSant’Elpidio - Fermo). Attivitàdi animazione, letture dram-matizzate di fiabe e favole perragazzi e bambini. Le attivitàdi animazione hanno favoritomomenti di confronto colletti-vo diretto al “raccontarsi”;

aspetto a cui viene attribuita una forte rilevanza futuranel campo sociale; all'interno dell'attività scolastica, ogniclasse, cura una lettura drammatizzata di favole e fiabe,selezionate fra le diverse produzioni individuali, e la rap-presenta con lettura drammatizzata alle classi dei bambi-ni più piccoli .

Facciamo un Libro. A scuola dieditoria (Liceo ScientificoStatale “Antonio Pacinotti” diCagliari). Il progetto realizzato- proposto dalla FondazioneBellonci di Roma - ha vistol’organizzazione presso l’aulamultimediale del Liceo diseminari pomeridiani setti-manali con gli studenti,incontri con gli scrittori, attivi-

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tà di scrittura e lettura; stesura di recensioni, la realizza-zione di un booktrailer, interviste e altre diverse iniziative.Successivamente il progetto ha visto la artecipazione aRoma alle attività conclusive del Premio Strega e la pre-miazione dei venti studenti che hanno vinto il concorsodi scrittura e la visita alla sede della Fondazione Bellonci ealla biblioteca di Maria e Goffredo Bellonci.

Festival dei lettori (IstituzioneBiblioteche del Comune diBologna). Il Festival si è svoltonelle undici biblioteche diQuartiere della città per untotale di tredici incontri contredici autori diversi e unincontro plenario (Barcampletterario) dei gruppi di lettu-ra. Il Festival dei lettori si pro-poneva, con l'aiuto dei gruppi

di lettura della città, di realizzare un festival diffuso, condiversi appuntamenti nelle biblioteche di quartiere met-tendo al centro i lettori come protagonisti della sceltadegli autori e della conduzione degli incontri, facendo daincubatrice per la nascita di nuovi gruppi di lettura nellebiblioteche e ponendo l'accento sulle biblioteche nei quar-tieri come luoghi della cultura e della socialità.

Festival del Libro di Viaggio(Biblioteca Europea di Cultura“Victor Del Litto” di Moncalieri- Torino). Nelle cinque setti-mane del programma si sonosvolti eventi di vario genere,ciascuno dei quali originatoda uno dei libri selezionati perl’edizione del festival.Ciascuna delle giornate orga-nizzate si è rivelata poliedrica

e ricca di contenuti, tanto che ognuna avrebbe potutocostituire da sola un progetto culturale separato. LaBiblioteca Civica “A. Arduino” di Moncalieri ha accolto lamaggioranza degli eventi del Festival. Per quanto riguar-da la collaborazione offerta da Associazioni locali, si evi-denziano in particolare le giornate realizzate con le duePro Loco di Moncalieri e di Revigliasco. Oltre al pubblicoin sala molte persone hanno seguito gli eventi attraversoFacebook e sul web.

Festival del libro per ragazzi(Comune di Candelo - Biella).L’evento, realizzato dalla Cittàdi Candelo, è finalizzato allapromozione della lettura per ibambini. Si è svolto in raccor-do con le associazioni deibibliotecari, degli editori e deilibrai e in collaborazione conesponenti del mondo dellacultura, dell’informazione e

dello spettacolo. La manifestazione si è svolta con valenza

di festival diffuso: dal borgo medievale del Ricetto, allabiblioteca civica di Biella e ad altre realtà dell’area. Il ricet-to di Candelo è un unicum a livello europeo nonché ban-diera arancione del Touring Club Italiano, borgo certificatoANCI, meraviglia italiana. Ha rappresentato lo scenarioideale per la prima edizione del Festival.

Fiumi di Libri (Assessoratoalla Cultura del Comune diRovigo e Fondazione RovigoCultura). Fiera della Piccola eMedia Editoria. Libri, autori,editori, incontri nel centrostorico della città. Il titolo del-l’iniziativa, “Fiumi di libri”, havoluto ricordare i confininaturali del territorio che haospitato l’evento, l’Adige e il

Po, ma la parola “fiume” ha voluto essere rievocativaanche della condizione necessaria per la nascita e lo svi-luppo di ogni civiltà: riserva alimentare, luogo di scambio,via di comunicazione, barriera protettiva. Indispensabili enecessari, i fiumi, come lo sono i libri e le storie in essinarrate. Un coinvolgimento particolare è stato riservatodurante la Fiera alle scuole superiori con uno spazio inte-ramente dedicato dal titolo “Raccontami un libro”, doveciascuna classe ha potuto presentare in modo del tuttooriginale un libro letto durante l’anno scolastico.

Frutta e letture di stagione(Gruppo di volontarie presso ilServizio PsichiatricoUniversitario di Diagnosi eCura dell’Ospedale SanSalvatore dell’Aquila). È unprogetto di lettura collettiva,simile ad un semplice aperiti-vo letterario, se non fosse peril luogo in cui si svolge e pergli orari cadenzati dal ritmo

del reparto stesso (tutti gli incontri si sono svolti dalle 16alle 18) così “non potendo proporre né un aperitivo eneanche una sorta di book caffè - dicono gli organizzatori- abbiamo pensato ad una merenda a base di frutta di sta-gione accompagnata dalla lettura condivisa. L’iniziativa èstata realizzata presso il Servizio Psichiatrico Universitariodi Diagnosi e Cura dell’Ospedale “S. Salvatore” dell’Aquila.

Fusioni Confusioni tra musicae letteratura (IstituzioneBiblioteche di Roma Capitale).Una kermesse d’appuntamen-ti. Attività di promozionedella lettura rivolte in partico-lare agli adolescenti attraversoil messaggio universale rap-presentato dalla musica. Dalgenere melodico al jazz, dalcanto popolare alla musica

degli anni ’60, dal rock duro alla musica leggera, alla ricer-

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ca del corpo musicale che si fa scrittura e viceversa. Sisono organizzate: conversazioni con scrittori e musicisti,un workshop per adolescenti, una tavola rotonda, un reci-tal per voce e contrabbasso. Al progetto hanno partecipatodieci biblioteche del sistema delle Biblioteche di RomaCapitale, sparse tra il centro e la periferia. Gli incontri sisono svolti sia in orario scolastico che pomeridiano.

Gioco a squadre nel mondodei libri (Biblioteca Comunale“Mario Rigoni Stern” diBellusco - Monza e Brianza).Attività organizzate in collabo-razione con il CentroComunale di AggregazioneGiovanile “Spazio Giovani” e laScuola Statale Secondaria diPrimo Grado “Falcone eBorsellino” di Bellusco. Un

gioco a squadre dove le classi si sono sfidate con quiz eprove varie sulla conoscenza di un libro. Come prima faseil gioco e' stato presentato nelle singole classi dalla biblio-tecaria e dall'educatore di Spazio Giovani, in un breveincontro in cui è stata proposta ai ragazzi la lettura dellibro, precedentemente scelto in accordo con le insegnan-ti. Ad ogni classe è stato inoltre assegnato il compito didividersi in quattro gruppi di specialisti (esploratori delpassato, teologi, filologi, esperti del ciclo arturiano).

Gita al faro. Festival Letterariodi Ventotene (Associazioneculturale “Tùrbìne”). La mani-festazione persegue la finalitàdi tutela e rilancio del patri-monio culturale, storico, arti-stico e ambientale dell'isola diVentotene, attraverso la cultu-ra, per affermare la vocazioneisolana di centro internazio-nale da cui tutto è cominciato

e può ricominciare. Il progetto si propone di promuo-vere la bellezza irripetibile delle ricchezze, sociali, cul-turali, storiche e naturalistiche dell'isola verso un turi-smo sensibile, con obiettivi di collaborazione con sog-getti pubblici, privati, nazionali e internazionali che necondividano le finalità. Agli scrittori viene offerta lapossibilità di scoprire l’isola e le sue peculiarità attra-verso visite guidate, gite in barca, incontri con i per-sonaggi del luogo, scoperta del territorio.

I dialoghi di Trani(Associazione culturale “LaMaria del porto” di Trani). Lamanifestazione, giunta alla13° edizione, è promossa eorganizzata con l’Assessoratoal Mediterraneo, Cultura eTurismo della Regione Puglia econ il Comune di Trani.L’elemento centrale è il

Dialogo come spazio di confronto e di scambio, di apertu-ra e di curiosità, come soglia tra culture, linguaggi, arti,con una particolare attenzione a quanto si affaccia sulMediterraneo e condivide il valore comune dello scambioe quindi del dialogo. La manifestazione è ospitata nelCastello Svevo di Trani. Intorno ai dialoghi si tengonomolte altre iniziative volte a valorizzare l’arte e le qualitàdel territorio pugliese: spettacoli teatrali e musicali,mostre, laboratori, proiezioni di film, itinerari storico-arti-stici, degustazioni di specialità enogastronomiche.

Il furgolibro (AssociazioneCulturale Acchiappasogni incollaborazione con laBiblioteca Comunale RaulBartoli di Camerata Picena -Ancona). Il Furgolibro è unabiblioteca itinerante checoniuga il prestito librario e lazona lettura/relax con la let-tura animata. E’ stato impe-gnato per tutto l'anno con

attività diverse tra cui “Furgolibro va a scuola”: prestitolibrario nelle scuole dell'infanzia, elementare e media diCamerata Picena. Sono anche coinvolti nell'organizzazio-ne del progetto, oltre all'Associazione Acchiappasogni ealla Biblioteca Comunale Raul Bartoli di Camerata Picena,il Comune di Camerata Picena, l'Istituto Comprensivo“Matteo Ricci” di Polverigi, l'Associazione Il sensodell'Asino e la sezione di Camerata Picena dellaProtezione civile.

Il libro a portata di mano(Biblioteca Casa del Parco diRoma). Mostra di libri artigia-nali collegata ad attività dipromozione della lettura. “Illibro a portata di mano” ènato per rispondere all’esi-genza di sensibilizzare e atti-rare i giovani alle tante inizia-tive culturali e interculturaliorganizzate dalla biblioteca e

per risvegliare in loro il desiderio di tornare a leggere; inmodo particolare si rivolge ai ragazzi della scuola primariae secondaria di I grado, ma con grande sorpresa e soddi-sfazione vede la partecipazione di molti studenti dellescuole superiori, nonché di universitari.

InChiostro (Comune di Amelia- Terni). Per una giornata ilChiostro Boccarini si trasfor-ma in un salotto all'aperto perla libera consultazione di librie la lettura all’aperto: unnuovo appuntamento per sen-sibilizzare sul valore socialedella lettura come elementochiave della crescita persona-le, culturale e civile, portare i

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libri al di fuori dal loro contesto abituale e coinvolgereanche coloro che ancora non hanno scoperto il piaceredella lettura. “InChiostro” nasce per creare le condizioniper una duplice forma di approccio al libro e di avvicina-mento alla lettura. Da un lato, la possibilità di prendere inlibera consultazione un libro, tra quelli messi a disposizio-ne dalle associazioni aderenti all’iniziativa, dai librai diAmelia e dalla Biblioteca Comunale.

Io volontario per la cultura(Biblioteca del Comune diBormio - Sondrio). Il progettonasce dalla proposta dellaProvincia di Sondrio, rivolta aiComuni e alle strutture cultu-rali del territorio, di introdurrei volontari nei servizi culturali.Tra le attività realizzate: Cuoredi libro con l’allestimento diun punto di prestito libri pres-

so la scuola dell’infanzia di Bormio, Incontri di parole:Letture ad alta voce per bambini dai 3 ai 10 anni e altreattività, corsi e iniziative per adulti. In particolare Cuoredi libro intende favorire il rapporto del bambino con illibro, ma anche facilitare un momento di condivisione edi confronto tra genitori e figli che avesse come fulcro illibro.

La biblioteca in viaggio (PoloBibliotecario Feltrino “PanfiloCastaldi” di Feltre - Belluno).Ogni quindici giorni una mac-china piena di libri arrivavanelle frazioni della città e neilocali messi a disposizione daalcune associazioni, e alcunvolontarie del Servizio civilecoordinate dal personale delPolo Bibliotecario svolgono

attività di prestito, raccolgono prenotazioni da evadere conil viaggio successivo, registrano nuove iscrizioni alla biblio-teca, diffondono le iniziative culturali organizzate nel terri-torio comunale. Il progetto è stato elaborato ed attuato dalServizio cultura e Polo bibliotecario del Comune di Feltrecon la collaborazione di alcune Associazioni di volontaria-to, ossia il Gruppo Alpini Villabruna, Il Circolo ricreativodelle frazioni di Pren e Lamen, i volontari del servizio civilenazionale.

La cucina delle parole e altreiniziative (Comune diZafferana Etnea - Catania). Seinvitati nella "Cucina delleparole", tutti possono diventa-re grandi chef dell’arte sopraf-fina della grammatica!Gustando scritture deliziosefatte con ingredienti di primascelta e condite di grandi dosidi musica e divertimento,

migliorare la conoscenza della lingua italiana e delle pro-prie abilità linguistiche diventa proprio... un gioco daragazzi! Nel 2009 si è formato all’Università di Catania ungruppo di lavoro che si occupa di ricerca e sperimentazio-ne nel campo della didattica ludica della lingua italiana.Da anni ormai un team di studenti e laureati continua aperseguire la strategia dell’insegnamento con il sorriso euna metodologia induttivo-deduttiva basata sul “fare”grammatica costruendo le regole insieme agli alunni.

La luna nel lago. Notte biancadella Poesia (Circolo LetterarioBel-Ami di Roma). L'iniziativa- realizzata a Nettuno (Roma)- è finalizzata a valorizzare lapoesia non solo nella suaaccezione più letterale ma a360 gradi con esibizioni musi-cali, teatrali e ovviamente rea-ding di poesia. Durante lamanifestazione, sono presenti

spazi riservati alle realtà indipendenti connesse con lapoesia (poeti, pittori, associazioni culturali, circoli letterari)che vogliano farsi conoscere dal pubblico. La Notte Biancadella Poesia, dopo il successo della prima edizione, tornaquindi per valorizzare i talenti artistici del mondo indi-pendente. Sul palco del Teatro Tenda del LaghettoGranieri, dal tramonto all’alba, si susseguono poeti, scrit-tori, attori, ballerini, registi, musicisti, cantanti, acrobati,pittori, fotografi che offrono al pubblico la propria produ-zione artistica e culturale.

La pagina che non c’era(Istituto Superiore Pitagora diPozzuoli - Napoli). Festival.L’iniziativa si è articolata inquattro fasi: la prima consistenella lettura dei libri scelti dalcomitato organizzativo, laseconda nell’incontro con gliscrittori, la terza nella stesuradella pagina che non c’era, unesercizio di scrittura creativa,

un pastiche con il quale i ragazzi diventano autori. Infinele migliori pagine, scelte da una giuria in cui l’ultima paro-la spetta agli scrittori, vengono premiate naturalmentecon tanti libri. L’ospitalità degli iscritti di altre regioni è inparte gestita dall’Istituto “Pitagora” e dalle famiglie deisuoi alunni

LaAV – Letture ad alta voce(Associazione Nausika diArezzo). L’iniziativa è stata rea-lizzata grazie ad una rete dicircoli animati da volontariche aderiscono al motto: “Ioleggo per gli altri”. I volontariLaAV hanno età compresa tra i15 e i 90 anni, amano leggere eprestano un po’ del loro

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tempo, in funzione della propria disponibilità, per leggeread alta voce per persone che si trovano in una situazionedi bisogno o fragilità. Nausika promuove la diffusionedella cultura in una logica di contaminazione, per amplia-re il numero di sguardi potenziali sulla realtà, mettendoin comunicazione stili, modalità, esperienze e ricerche incostante tensione creativa e offrendo numerose occasionidi confronto con scrittori, attori, musicisti, critici, operato-ri culturali, sceneggiatori, registi, giornalisti.

Laboratori didattici tra museoe biblioteca (Bibliotecadell’Accademia d’Egitto diRoma). Le molte attività pro-grammate sono rivolte allescuole elementari e prevedo-no anche la realizzazione dialcune “giornate speciali dedi-cate alla cultura egiziana. Unadi queste attività è “Lo ScribaIntelligente”, titolo di uno tra i

percorsi didattici proposti, teso a rendere gli studenti piùavvezzi alle scritture “altre”, come il geroglifico e l’arabo.Lo stesso è avvenuto nell’ambito del laboratorio “L’Egittoin favola”. Per far conoscere ai bambini il Premio Nobelper la Letteratura, lo scrittore Naghib Mahfouz, è stato rea-lizzato un laboratorio ad hoc, che comprendeva la letturadel volume per ragazzi “Naguib Mahfouz ed i suoi amici”.

Leggere (Comune di SanLazzaro di Savena - Bologna).Attività di promozione dellibro e della lettura rivolte adun pubblico ampio, senza spe-cifica destinazione per età,con attenzione alla creazionedi un pubblico trasversale eintergenerazionale. Altre atti-vità rivolte alla fascia di etàcompresa tra 8 mesi e 12

anni. La Mediateca di San Lazzaro è uno spazio innovati-vo, multimediale, fortemente integrato: libri, giornali,audiovisivi, risorse informatiche, servizi di informazione,attività culturali e formative si intrecciano per diffonderela cultura e costruire la cittadinanza, riflettere sul nostrotempo, conservare e valorizzare la nostra memoria stori-ca e sociale. Si propone anche come luogo di dialogo frale generazioni: i suoi spazi, i suoi servizi e le sue attivitàsono rivolte ai bambini, ai giovani, agli adulti.

Leggere è un piacere?ConFermo! (Biblioteca Civica“Romolo Spezioli” di Fermo).Attività di promozione dellibro e della lettura per giova-nissimi lettori (visite guidate,percorsi esplorativi sul libro,letture animate e attività dilaboratorio, teatro in bibliote-ca) in collaborazione con il

Comune di Fermo, l’associazione “Libera Libri” e altreassociazioni culturali. Ricco in particolare il programma diincontri con gli autori e i laboratori, resi ancor più vivi dal-l'esperienza della Biblioteca Ragazzi cittadina capace dicreare forti interazioni tra i soggetti coinvolti: scuole, enti,associazionismo, aziende e privati e d proporre attivitàparticolarmente stimolanti per i lettori più piccoli.

Leggere per leggere. Festa delLibro (Circolo didattico diZafferana Etnea - Catania).Diverse le attività realizzatetra cui: lettura quotidiana diuna storia o di una parte distoria; visite periodiche delleclassi alla biblioteca scolasti-ca; visite alla LibreriaTempolibro di Catania per ibambini dei cinque anni della

scuola dell’infanzia, e della scuola primaria; attività discrittura creativa e di illustrazione di storie; laboratori dicostruzione del libro, incontri-laboratorio. Il progetto diEducazione alla lettura “Leggere per…leggere” è stato isti-tuito nel settembre del 2000. Le attività si svolgono duran-te tutto l'anno scolastico.

Libri in …corso (Biblioteca delComune di Cascina - Pisa).Festival della piccola editoria.Due giorni dedicati all’editoriaminore e alla letteratura. Laseconda edizione è stata dedi-cata all’infanzia e all’adole-scenza. Per la promozionedella lettura nelle scuole èstata prevista, durante il festi-val, l’incursione del

“BiblioApe”, un veicolo Ape Piaggio, opportunamenteattrezzato e carico di libri, che ha effettuato il prestito iti-nerante (dimostrativo) la mattina del festival, nei cortilidelle scuole più lontane dal centro, mentre nel pomeriggioha sostato nella piazza principale del centro storico diCascina. Il coinvolgimento delle scuole è stato realizzatoattraverso il canale delle biblioteche scolastiche con lacollaborazione dei bibliotecari.

Libri incatenati (Casa editriceLiberodiscrivere). Il progettoviene proposto ai Comuni ita-liani. Alcuni libri vengonoincatenati a panchine, colon-ne, belvedere, ambienti diinteresse artistico, storico,sociale e paesaggistico apertial pubblico, restando disponi-bili e in libera lettura per pas-santi, visitatori e turisti. I

“Libri incatenati” vengono fotografati e messi in rete,diventando veicolo di promozione del Comune ospitante.La catena indica unione, insieme di elementi, restituisce

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al libro il principio di un oggetto prezioso trasformandoloin elemento di attrazione per i passanti.

Libriamoci. Leggere ovunque,leggere comunque (SistemaBibliotecario Urbano dellaSpezia). La rassegna culturaleè dedicata alla promozionedella lettura. “Libriamoci” è ungrande contenitore di presen-tazioni di libri, incontri conautori, dibattiti, conversazioni,animazioni, il tutto realizzatoin luoghi non tradizionalmen-

te dedicati al libro. L’obiettivo è quello di incuriosire, attira-re e coinvolgere anche quei cittadini che solitamente nonfrequentano le biblioteche o che non sono lettori abituali.Il filo conduttore della quarta edizione è stato il tema del-l’ecosostenibilità, con tutte le problematiche e le sfaccet-tature ad esso collegate, dal risparmio energetico, alrispetto dell’ambiente e del pianeta, alle possibilità di unvivere sostenibile, di una economia sociale e solidale.

Librinmostra. Leggere di gusto(Comune di Novi Ligure -Alessandria). Il programma ditutte le edizioni della manife-stazione ha visto la presenta-zione di libri ed incontri conl’autore, esposizione di volu-mi e mostre collaterali di librid’arte, di pregiati fondi anti-chi, convegni, premiazioni inambito letterario, laboratori di

narrazione e di creatività per bambini, workshop per adul-ti, performances e, spesso, l’inserimento di eventi musicalie spettacoli per adulti e bambini. L’organizzazione è curatadalla Biblioteca Civica - Centro Comunale di Cultura“Gianfrancesco Capurro”- Centro rete del SistemaBibliotecario Novese. Le attività hanno previsto ancheoperazioni di bookcrossing, conferenze, relazioni, momen-ti di formazione e informazione, uno “scambia libro” elaboratori specifici per i vari ordini di scuole: da quelladell’infanzia agli istituti superiori passando per le prima-rie e le medie che partecipano con buon numero di ade-sioni.

Libro che gira, libro che leggi(Associazione BarchettaBlu diVenezia). Iniziativa dedicata aibambini e alle loro famigliecon attività e laboratori checoinvolgono anche le scuoledella città. L’edizione 2013 haavuto per tema conduttore“Abitare il mondo”: percorrerele strade significa mettersi incammino, iniziare un percor-

so di conoscenza di se stessi, degli altri e dell’ambientefisico e sociale che ci circonda. I bambini delle scuole

d’infanzia ed elementari vivono l’esposizione e fannovivere le illustrazioni attraverso voci, suoni, corpi ed espe-rienze tattili. E' stata realizzata anche una giornata perpromuovere e valorizzare la professione e la produzione diimmagini degli autori dell’illustrazione, del fumetto e del-l’animazione per illustratori, fumettisti, studenti di mate-rie artistiche e persone interessate al mondo dell’illustra-zione editoriale.

Nichelino incantata (BibliotecaCivica “Giovanni Arpino” diNichelino - Torino). Attraversola promozione del libro e dellalettura rivolta in un primomomento all'infanzia, il pro-getto è stato capace di avvici-nare al gusto per la lettura cit-tadini di ogni età, estrazioneculturale e sociale. Seguendo ilprincipio biblioteconomicodella “biblioteca fuori di sé”,

l’iniziativa ha proposto un calendario di periodiche lettureper l'infanzia , ad alta voce, in spazi pubblici della Città.Sono stati individuati quattro giardini pubblici all'internodei quali sono state collocate apposite installazioni sce-nografiche fisse consistenti in una cassapanca apribilecontenente libri liberamente consultabili, una seduta perle lettrici volontarie ed una mappa indicante le finalitàdell'installazione e la localizzazione.

Pianissimo. Libri sulla strada(Filippo Nicosia, Maura Romeo,Mauro Maraschi, SerenaCasini). Pianissimo è una libre-ria itinerante che dal 9 agostoal 2 settembre si è messa inviaggio per portare il più lonta-no possibile il piacere della let-tura, del dialogo, dello scam-bio. Per il suo primo viaggioPianissimo ha scelto la Siciliaportando in giro autori, rea-

ding pubblici e soprattutto i libri. Ma Pianissimo è statasoprattutto un’avventura on the road, alla guida diLeggiu, un furgone Fiat 900 Panorama del '76: un viaggiosenza troppe comodità, ma in cui si è avuto il tempo diincontrare persone, ascoltare e raccontare storie e apprez-zare le meraviglie di un'intera regione.

Piccoli editori a Mantova(Istituzione Biblioteche delComune di Mantova). Mostramercato della piccola editoria:graphic novel, editoria locale,narrativa, saggistica, libri perbambini, libri d'artista e moltoaltro della piccola editoria ita-liana. Piccoli editori aMantova ha proposto unaindicativa rassegna della pro-

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duzione di molti piccoli e medi editori di qualità, di rile-vanza nazionale. Sono stati esposti e posti in vendita libridi narrativa e saggistica, libri per bambini e ragazzi, anchein lingua, graphic novel, libri d'artista e libri degli editorilocali. La manifestazione, rivolta a tutti i cittadini dellaprovincia di Mantova, ha coinvolto anche altre province.

Poesia e Solidarietà,Linguaggio dei Popoli(Associazione Poesia eSolidarietà onlus di Trieste).Concorso Internazionale diPoesia e Teatro Castello diDuino. “Poesia e Solidarietà,Linguaggio dei Popoli” com-prende nella sua formula unserie di iniziative che hannocome principale finalità quel-

la di promuovere la lettura e l’ascolto di piccoli, grandi egrandissimi autori in tutti i luoghi della città, dai caffé sto-rici alle biblioteche, dalle scuole ai ricreatori, dalle saleteatrali agli spazi di ricreazione delle carceri: in tutti i luo-ghi dove la parola diventa veicolo di conoscenza e di sol-lievo. Tra le principali attività si segnalano: Festa diPrimavera e Poeti a Scuola per celebrare la GiornataMondiale della Poesia, Festa delle Culture a Trieste neigiardini o nelle ville della città, Forum Mondiale deiGiovani “Diritto di Dialogo” e i percorsi di lettura.

Poetry Slam e altre attività(Biblioteca Comunale di SanGemini - Terni). Poetry Slam(contest di poesie ad altaenergia: gara di poesia oralead alta energia che metteinsieme più poeti e un pubbli-co rumoreggiante che li ascol-ta ed esprime apertamenteassenso o dissenso), Ap(e)rili-bro (forum di discussione elettura dove ognuno è invitato

a portare un proprio libro e a condividere la propria espe-rienza di lettura con gli altri), San Gemini Libri (FestivalLetterario per dare rilievo e valorizzare gli scrittori e lescrittrici della provincia di Terni), Processo all’autore (auto-ri e personaggi famosi a confronto), Letture a lume di can-dela (maratona di letture con tema l’eco-sostenibilità el’energia), Favole e letture per bambini.

Premio Asti d’Appello e Astid’Appello jr. (AssociazionePremio Letterario Astid’Appello di Asti). I due premisono realizzati in collabora-zione con la BibliotecaAstense. La formula delPremio d’Appello si ispiraall'omonimo premio letterarioideato negli anni '60 quandouna giuria di scrittori assegnò

per alcuni anni un premio all'opera di narrativa giudicatala più valida tra quelle candidate con probabilità di suc-cesso ai diversi premi letterari ma non premiata nellascelta finale. Sulla falsariga del premio maggiore a partiredal 2010 la Biblioteca organizza il Premio d’Appello jr. pergli allievi delle classi quinte delle scuole elementari pub-bliche e private della provincia di Asti: gli allievi, coordina-ti da un insegnante, vanno a comporre la giuria incaricatadi aggiudicare il premio al volume più votato tra i quattrotitoli selezionati dalla classifica del Premio Andersen edella rivista Liber e messi a disposizione in più copie dallaBiblioteca Astense.

Progetto coordinato di pro-mozione della Lettura Cittàdi Bassano (Comitato perl’Educazione alla Letturadella Città di Bassano delGrappa - Vicenza). Il progettoè rivolto agli alunni dell’ulti-mo anno di scuola dell’in-fanzia, alunni scuola prima-ria, alunni scuola secondariadi primo grado, alunni di

scuola secondaria di secondo grado, insegnanti, genitoried educatori. Il Comitato per l’educazione alla lettura èun gruppo di lavoro trasversale, che opera in città daiprimi anni ‘90 nell’ambito della promozione della lettu-ra. Tra le attività realizzate nell’ambito del progetto:Amico Libro, seminario di studi, progetti, festival,Biennale di letteratura e cultura. Il Comitato per l’edu-cazione alla lettura è un gruppo di lavoro trasversale,che opera in città dai primi anni ‘90 nell’ambito dellapromozione della lettura. In esso collaborano variefigure professionali tra cui insegnanti referenti dei pro-getti lettura delle scuole di ogni ordine e grado e unarappresentanza delle librerie bassanesi.

Rondalles a les escoles(Biblioteca Catalanadell’Obra Cultural di Alghero- Sassari). L’Obra Cultural,che è una biblioteca privatadi pubblica lettura, si è postacome finalità fondamentaleil recupero e la valorizzazio-ne del patrimonio linguisticoe culturale di Alghero. Le“rondalles” poste a disposi-

zione dei bambini delle scuole sono racconti fantastici,leggendari che ad Alghero, in passato, venivano tra-smessi oralmente di generazione in generazione, tra-smissione che ormai si è persa. L’esperienza ha rappre-sentato per i bambini un’occasione privilegiata perentrare in contatto con i valori autentici, la lingua e letradizioni della comunità algherese di una volta.Alghero ha ospitato, in diverse sedi del centro storico,laboratori creativi e di animazione alla lettura, mostre,esibizioni e spettacoli che hanno visto come protagoni-sti i lettori più piccoli.

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Salone del Libro per ragazzi diBra (Comune di Bra - Cuneo).La città di Bra porta avanti,non senza difficoltà, da ben14 anni, un salone interamen-te dedicato alla letteratura perragazzi dai 3 ai 16 anni, unmomento importante e signi-ficativo nel panorama regio-nale e non solo di promozio-ne della lettura. Mostre mer-

cato, laboratori, incontri con gli autori, concorsi, spettacoli.Nell’Anno europeo dei Cittadini, il Salone del Libro perRagazzi di Bra ha dedicato la sua quattordicesima edizio-ne alle “Parole d’Europa”. I tanti ragazzi che ormai sonoospiti fissi del salone hanno dimostrato di apprezzare e disentirsi protagonisti dell’evento facendosi coinvolgere inun percorso che va ben oltre il semplice “mercato” dellibro, ma che da esso intende cogliere tutte le emozioni, legioie e i dolori, le amarezze, che il piacere di una buonalettura può suscitare.

Se il mio letto è una nave…(Laboratorio di Ricerca eStudio per l’Infanzia,Dipartimento di StudiUmanistici dell’Universitàdegli Studi di Foggia). Arte, let-tura e gioco in ospedale. Ilprogetto di promozione dellalettura realizzato ha comeparole chiave salute, supportogenitoriale e cultura ed è

volto principalmente alla promozione della ConvenzioneInternazionale dell’Onu sui Diritti dei Minori (1989), conparticolare riferimento all’articolo 31 della medesima, cheprescrive che si riconosca al fanciullo “il diritto al riposo eallo svago, a dedicarsi al gioco ed attività ricreative propriedella sua età, ed a partecipare liberamente alla vita cultu-rale ed artistica”. Scopo del progetto è accompagnare conla fantasia e con la partecipazione le speranze e le attesedei bambini che approdano negli ambienti dell’Ospedalee, soprattutto, coinvolgere i piccoli pazienti in attività dianimazione e di apprendimento che valorizzino la loro“parte sana” e migliorino la qualità della degenza.)

Soligatto. Un premio e un pro-getto per l’infanzia (BibliotecaComunale “G. e M. Battistella”di Pieve di Soligo - Treviso). IlPremio “Soligatto” è un pre-mio e un progetto di lettera-tura per l’infanzia. Obiettivo,al di là dell’assegnazione delPremio Soligatto ai vincitori, èquello di continuare ad offrirea bambini, docenti e famiglie

opportunità d’incontro con i libri illustrati e di valorizzar-ne e incentivarne la lettura nelle scuole, per formare futu-

ri lettori e fruitori consapevoli. Il Premio include anche unarticolato Progetto Didattico formativo, che si rivolge a:scuole dell’infanzia e scuole primarie, docenti, famiglie,operatori del settore dell’editoria per l’infanzia e comunitàtutte.

Umanità dentro la guerra. Dallibro al progetto (IstitutoStatale d’Istruzione SuperioreBonaldo Stringher di Udine). Ilprogetto è animato dalla fina-lità di rimotivare i giovani allastoria, attraverso le storiegelosamente custodite neilibri per andare oltre a con-suetudini ed avvenimenti notie proposti, le considerazioni

codificate per ricercare e affinare uno spirito nuovo capa-ce di superare le contrapposizioni sterili ed i conflitti recu-perando il senso dell’Uomo che con la sua presenza, lesue scelte, le parole, i fatti. Le diverse iniziative si sonotenute nei comuni di Udine, Gemona, Faedis, Vito D’Asio,Lucca, Firenze coprendo una vasta area di diffusione. Lapopolazione coinvolta è costituita da studenti delle scuolesuperiori ma anche aperta alla cittadinanza ed ai suoienti di riferimento.

What’s up? rEsisto! (BibliotecaCivica Villa Valle di Valdagno -Vicenza). Come va? Resisto!Storie di sogni che cambianoil mondo: due giorni per rac-contare storie di ragazzi eragazze che credendo nei lorosogni hanno cambiato il loromondo. Sull'onda dell'omag-gio alla poetessa Alda Merini,si è tenuto il concerto poetico

“Ci sono notti che non accadono mai”. Moltissimi glieventi collaterali tra cui: Apericena a cura dei ragazzidell’Istituto Alberghiero Artusi di Recoaro, Playing list acura dei ragazzi delle scuole superiori di Valdagno,Proiezione dei booktrailers realizzati dai ragazzi dellescuole superiori della provincia di Vicenza, Scambialibro,Segnalibri con suggerimenti di lettura a tema (in collabo-razione con le biblioteche della cooperazione vicentina),Bibliografia “What’s up?”, Un titolo al giorno su bibliote-che vicentine (facebook).

Xanadu. Comunità di lettoriostinati (AssociazioneCulturale Hamelin diBologna). Alla 9° edizionedella manifestazione, dedica-ta alle Cose preziose: desiderie passioni, hanno partecipatocirca 150 insegnanti e biblio-tecari, e 4000 studenti. ilgruppo di lettura (operatori diHamelin, insegnanti e biblio-

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tecari di tutta Italia) decide il tema di riferimento dell’edi-zione, interrogandosi sull’immaginario e la società.Durante l’anno scolastico gli operatori di Hamelin, sututto il territorio nazionale, incontrano le classi presentan-do il progetto nella sua interezza, il tema e soprattutto lestorie protagoniste. I partecipanti commentano e votano ititoli attraverso un sito internet creando una vera comuni-tà di lettori che si scambia opinioni, consigli, impressionisui libri, i film e i fumetti scelti. La festa finale è a Bolognadove si incontrano circa 700 ragazzi e ragazze provenientida tutta Italia e insieme ad alcuni autori si svela la classi-fica finale.

Le altre iniziative segnalate (inordine alfabetico):

La giuria dei Premi Gutenberg vuole segnalare all'attenzio-ne dell'opinione pubblica anche le iniziative di seguitoriportate, distintesi in modo particolare per la qualità dellaproposta rivolta alla popolazione, soprattutto ai giovani:

A me mi piace crescere (Biblioteca Comunale La Fornacedi Maiolati Spontini - Ancona)A scuola con l’autore e con il libro (Liceo ScientificoStatale “Ilaria Alpi” di Rutigliano - Bari)Altro che leggere! (Biblioteca Comunale “Alberto Pirovano”di Vaprio d’Adda - Milano)Amico Libro (Istituto d’IstruzioneSuperiore “Vincenzo Capirola” diLeno - Brescia)Aperitivo in biblioteca (BibliotecaComunale di Fosciandora - Lucca)Attività di promozione del libro edella lettura (Officina di StudiMedievali di Palermo)Attività di Promozione della Letturae di Didattica dell’Arte(Associazione Culturale“utopikaMente” di Foggia)Biblosia. Libri & Cibi (Associazioneculturale Gutenberg di Lanciano -Chieti)Calepino. Parole in trasferta(Biblioteca del Comune di Assemini- Cagliari)Caro sindaco… mi leggi un libro?(Comune di Riolo Terme - Ravenna)DieciLune. Festival dell’Autore (Comitato Dieci Lune diNapoli)E vinca il lettore (Biblioteca Comunale “Oriana Fallaci” diMagenta - Milano)Festival delle Storie di Valle di Comino (Associazione cul-turale Il Festival delle Storie di Atina - Frosinone)Giovedì Rossettiani (Centro Europeo di Studi Rossettiani diVasto - Chieti)I Giorni della Lettura: la Biblioteca incontra... (Bibliotecacomunale “Francesco Morlicchio” di Scafati - Salerno)

I Pirandello (Città di Noto - Siracusa)Il contastorie (Oratorio di San Giuda Taddeo della BasilicaSS. Annunziata Maggiore di Napoli)Il giardino sostenibile (Istituzione Biblioteche di RomaCapitale)Il gioco della lettura (Istituto Comprensivo Castiglione-Camugnano di Castiglione dei Pepoli - Bologna)Il Paese dei Libri (Biblioteca Comunale di Sovizzo -Vicenza)Iniziative di promozione della lettura (Biblioteca Civica“Vincenzo Pappalettera” di Cesano Maderno - Monza eBrianza)Insieme sul sentiero dorato (Biblioteca Comunale diLagosanto - Ferrara)La ciurma di Virgilio (V elementare sez. C dell’IstitutoComprensivo “Martin Luther King” di Caltanissetta)La laguna di Marano El palùo del bisato (Classe V Bdell’I.S.I.S. “Bonaldo Stringher” di Udine)La Voce del Pitagora (Liceo Scientifico Pitagora di Rende -Cosenza)Le domandone di Zio Pippuzzo. Storie di Primitivo,Sbronze e Matematica (Associazione “Antonio De Viti DeMarco” di Uggiano La Chiesa - Lecce)Leggere, riflettere, crescere (Assessorato alla PubblicaIstruzione del Comune di Rossano - Cosenza)Leggiamoci un libro… all’Aurum (Comune di Pescara)Librarsi in estate. Invito alla lettura (Biblioteca del Comunedi Borgo Tossignano - Bologna)Libri e parole sul sofà di Sant’Antonio (Biblioteca conven-tuale Sant’Antonio di Afragola - Napoli)Libri in cerca di lettore (Biblioteca Comunale di Turbigo -

Milano)Libriamoci (Istituto Comprensivo“T. Grossi” di Treviglio - Bergamo)Libriamoci. Festa del libro(Associazione Culturale“Guglielmo Tocco” di Lentini -Siracusa)Piccoli maestri (Biblioteca PierPaolo Pasolini dell’Istituto diIstruzione Superiore EdoardoAmaldi di Roma)Quando le stelle vanno a dormire(Biblioteca Civica “F. Pezza” delComune di Mortara - Pavia)Racconti d’estate (Comune diMassafra - Taranto)Sabato d’autore (Istituto di StudiSabini di Scandriglia - Rieti)Sognando Garibaldi: l’Italia che èstata fatta e che si farà (Biblioteca

Comunale Francesco Selmi di Vignola - Modena)Tallone editore. Il design del libro. Ottant’anni di ricercatipografica (Biblioteca Comunale Forteguerriana di Pistoia)Un libro per la legalità (Scuola media statale “M.Pluchinotta” di Sant’Agata Li Battiati - Catania)Una torre di libri (Biblioteca comunale "E. Aprea" delComune di Torre del Greco - Napoli)Vietato ai maggiori di 12 anni (Biblioteca Civica “MicheleLeoni” di Fidenza - Parma)

The Voice.Vita e italia-nità di Frank Sinatra

Gildo De StefanoThe Voice. Vita e italianità di FrankSinatraConiglio editore, 2011

Poche, forse pochissime, biografie sulfenomeno vocale del Novecento,meglio conosciuto come The Voice,hanno dato il giusto risalto alle origi-ni italiane - o meglio, siciliane - diFrank Sinatra, nemmeno quella com-missionata dalle figlie, Nancy e Tina,a Charles Pingione (White StarEdition), il portavoce dello stessoSinatra. Ha colmato la lacuna GildoDe Stefano, già avvezzo alle biografiedi grandi musicisti, che già nel 1991aveva scritto proprio una relativaall’artista di Hoboken (MarsilioEditori), prefata da Guido Gerosa(allora direttore del settimanaleGente) che si affiancava alle innume-revoli già in circolazione e che trac-ciavano il percorso americano diSinatra. Questa The Voice - Vita e ita-lianità di Frank Sinatra (appena pub-blicata dalla romana ConiglioEditore, Prefazione di Renzo Arbore) ètutt’altra cosa, si potrebbe definireunica in Italia (ma a questo puntounica nel mondo), in cui il musicolo-go partenopeo approfondisce le suericerche nel profondo sud italiano,andando a scovare le più reconditeorigini di Frankie da Lercara Friddipercorrendo l’intero territorio dellaTrinacria e contattando gli ultimieredi del grande ‘crooner’americano.Ma la chicca in assoluto del libro diDe Stefano rimane la certosina quan-to intrigante cronaca dell’ultima esi-bizione italiana di The Voice, quella di

Pompei, nel maestoso anfiteatro, asuggello del 78° Diamond JubileeTour, che ebbe come triste epilogouno scandalo giudiziario che coinvol-se il Comune di Napoli. L’autoreripercorre, da cronista giudiziario, letappe dell'intero scandalo attingendoalla stampa quotidiana di quel 1995che buttò nello sconforto sindaco eassessori del tempo, soprattutto sividero dirottare il grande evento daNapoli a Pompei.Il libro rappresenta inoltre un’analisiminuziosa, distaccata, esperta, in cuil’autore scandaglia oltre alle originidi Sinatra anche tutti i legami chequesti ebbe con l’Italia fin dagli anniCinquanta, quando all’aeroportonapoletano ebbe il fatidico incontrocon Lucky Luciano. Nel libro di DeStefano possiamo conoscere sor-prendenti retroscena dell’ormai noto‘love affair’ con Ava Gardner in queldi Milano e Roma, ma anche penetra-re nell’indole più irascibile del can-tante quando si scaglia, a più riprese,col pubblico italiano. Una sarabandasfrenata di relazioni e frequentazio-ni, da cui emerge la personalità del redell’intrattenimento, divisa tra gene-rosità e spietatezza, arroganza e vul-nerabilità. Il testo è arricchito da uncorredo iconografico da collezione,una biografia frizzante e indiscretache si allarga fino a disegnare unintero, intenso periodo.Strangers In The Night, My Way, NewYork New York… dagli esordi deglianni Trenta con gli Hoboken Four finoall’esibizione su MTV nel ’94 al fiancodi Bono Vox, dagli “slum” del NewJersey fino a Hollywood, Las Vegas,Pompei, Sinatra ha attraversato tuttoil firmamento del Novecento, diven-tandone il classico per eccellenza. Masotto la patina istituzionale covava ilfuoco della passione: Ava Gardner e iKennedy, il passaggio dai democraticiai repubblicani, la folgorazione arti-stica per Mina, i rapporti mai chiariticon la mafia. Una grande epopeaamericana, da ripercorrere in questepagine con un occhio particolare allegame di odio-amore con l’Italia, lapatria delle origini e una ferita maidel tutto rimarginata. Una vitaaffrontata secondo regole proprie,con un senso quasi feroce di orgoglioper la classe e il rispetto: «Ho viaggia-to su tutte le strade. Ho amato, horiso e pianto. Ho avuto le mie soddi-

sfazioni, la mia dose di sconfitte. Mapiù, molto più di questo, l’ho fattoalla mia maniera».

(Annamaria Alagna)

Una città, un racconto

Anna MannaUna città, un raccontoEdizioni Nemapress, 2012

Le donne presenti nei racconti dellaraccolta di Anna Manna dedicata adalcune città italiane - “Una città, unracconto”, Edizioni Nemapress, 2012- hanno subito un danno, comedirebbe Josephine Hart (libro divenu-to nel 1992 film diretto da LouisMalle con Juliette Binoche e JeremyIrons).Hanno cioè una ferita nell’animo,nascosta nelle profondità della pro-pria interiorità, che freme, sanguinae non riesce a conciliarsi con ilmondo esterno. E infatti c’è sempreun personaggio che funge da media-tore tra l’interno e l’esterno.Nel bel racconto dedicato alla cittàdi Urbino – “La Muta” -, la protagoni-sta, Eleonora, “bella, perfetta.Sembra uscita da un atelier pariginod’alta moda” ha preso in prestito untratto autobiografico dell’autrice,infatti è ritratta durante un conve-gno di studio, ma lei sfugge agliappuntamenti gastronomici e siabbandona alla visita solitaria dellacittà d’arte. Eleonora ha un segretodoloroso che la fa esplodere in lacri-me davanti al quadro “La Muta” diRaffaello, complice un poeta chel’aiuta a liberarsi da quel pesantefardello” (dalla prefazione di Neria

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De Giovanni).Ci vuole uno choc per Eleonora chele consenta di far riemergere insuperficie il suo dolore e questascossa è ritrovarsi dinanzi ai proprisilenzi che in realtà urlano e allapropria femminilità che la guardadritto negli occhi: La Muta diRaffaello. “Si sente attratta soltantodal quadro di Raffaello Lo cerca, sispinge con una fretta ansiosa versolo spazio dedicato al quadro…la fan-ciulla sembra una presenza vera…lamuta vive…Perché non le interessatoccare il quadro ma farsi toccaredal quadro…aspetta di essere trafit-ta da quello sguardo indagatore….”(Anna Manna, op. cit. p. 80). Eleonorasi sente male: “ Ad un certo punto ilsuo battito cardiaco, le sue pulsazio-ni, il suo respiro, tutta se stessa sonomodulati secondo lo sguardo dellafanciulla. Sembra fermarsi la vitadentro le sue vene. Per un secondo lesembra di sfiorare l’eternità di quel-lo sguardo. Si compenetrano. Siabbandona a quel silenzio che lecomanda di tacere per l’eternità”: èla sindrome di Stendhal, detta anchesindrome di Firenze (città in cui si èspesso manifestata).E’ il nome di una affezione psicoso-matica che provoca tachicardia,capogiro, vertigini, confusione eallucinazioni in soggetti messi alcospetto di opere d'arte di straordi-naria bellezza, specialmente se essesono compresse in spazi limitati. Lamalattia, piuttosto rara, colpisceprincipalmente persone molto sen-sibili e fa parte dei cosiddetti“malanni del viaggiatore”. Il nomedella sindrome si deve allo scrittorefrancese Stendhal, pseudonimo diMarie-Henri Beyle (1783 – 1842).Egli, essendone stato personalmentecolpito durante il proprio GrandTour effettuato nel 1817, ne diedeuna prima descrizione che riportònel libro Roma, Napoli e Firenze:«Ero giunto a quel livello di emozionedove si incontrano le sensazionicelesti date dalle arti ed i sentimen-ti appassionati.Uscendo da Santa Croce, ebbi unbattito del cuore, la vita per me siera inaridita, camminavo temendodi cadere. »

(Fausta Genziana Le Piane)

Finestre di casanostra. Immagini eracconti di un annodiverso

Paolo Rebecchi e Guido ZaccarelliFinestre di casa nostra. Immagini eracconti di un anno diversoItaca, 2013

Gli scatti fotografici, che raccontanola vita delle nostre finestre nellequattro stagioni, dall’estate 2012 allaprimavera 2013, sono il filo condutto-re che accompagna il lettore nellasuccessione di immagini e testi, cheesprimono il desiderio di condurloalla ricerca di una ritrovata serenità.Il libro, Finestre di casa nostra.Immagini e racconti di un annodiverso, di Paolo Rebecchi e GuidoZaccarelli, è pubblicato da Itaca. Gliscatti fotografici, infatti, raccontanola vita delle finestre dei paesidell'Emilia colpiti dal terremoto, apartire dall'estate 2012 fino alla pri-mavera 2013, immagini da cui si evin-ce il desiderio e la ricerca di unaritrovata serenità.Dramma ed espressione artistica siintrecciano in momenti di condivi-sione, che coinvolgono le radici stes-se degli autori, partendo dai luoghid’infanzia, attraverso i ricordi discuola, fino ad arrivare ai giorninostri, mostrando un profondo sensodi appartenenza alla vita di questoterritorio, che conforta e rinfrancanei momenti difficili della vita.Abbiamo cercato con le immagini diraccontare il nostro territorio per farenascere nuove emozioni, attraversol’occhio, attento e umile, di chi ha

vissuto questa esperienza in primalinea, a stretto contatto con le perso-ne che, fin dai primi momenti, hannosentito forte il bisogno di rimanereancorati alle proprie radici per nonperdere il contatto con i luoghi di untempo, per anni, punti di riferimentoincontrastati delle nostre comunità.Un viaggio, un cammino da fareinsieme tra le finestre di casa nostra.

Ildegarda di Bingen.La donna, la monaca,la santa

Neria De GiovanniIldegarda di Bingen. La donna, lamonaca, la santaLibreria Editrice Vaticana, 2013

Un mio amico scienziato mi regalò,circa due anni fa, un libro dal titoloaffascinante“L’universo elegante” di Brian Greene,prestigioso fisico teorico. Un librodedicato agli appassionati di scienzama lui confidando, a dire la verità inmodo eccessivo, nelle mie capacitàintellettuali pensò di regalarmelo.Immediatamente lusingata da tantafiducia, cercai di essere all’altezzadelle sue aspettative e tentai di leg-gerlo tutto d’un fiato. Nella mia tota-le meschinità e pochezza riguardoalle questioni scientifiche non riusciineanche a finire il primo capitolo eaffondarono nel nulla tutti i mieibuoni propositi.Ma, c’è sempre un ma nella vita edirei che è della vita l’aspetto miglio-re!

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Sorpresa! Quella montagna di notiziescientifiche mi sovrastava. Stringhe,dimensioni nascoste, teoria ultima !Tutto si mescolava nella mia mente emi emozionava. Ma alla fine questotsunami estraneo e sconosciutonascondeva una luce, un faro, unastella cometa accessibile anche a me.O per lo meno accendeva un interes-samento altro, un diverso accostarsial libro. Così ripresi L’universo ele-gante in mano e cercai di capire cosavolesse dire quel concetto.Addentrandomi nelle pagine astruse,tra presenze a me poco familiari, inuna marea di eventi , fatti e notazio-ni scientifiche ero però pervasa da unsenso di pacatezza, di ordine, diarmonia. Ed era proprio questo chevoleva dire l’autore : l’universo è ordi-nato, non dominato dal caos, maaccarezzato da una dolce e melodio-sa armonia, una forma di eleganzaappunto, con movenze cadenzatericorrenti e rassicuranti. La scienzamal capita mi regalava comunqueuna sensazione bellissima a cometale la conservai nel cuore. Ebbenequesta sensazione, questa emozioneè riaffiorata in me quando ho letto illibro di Neria De Giovanni“Ildegarda di Bingen”. Un libro com-pletamente diverso nel contenuto enelle tematiche , ma comunque inquesto libro ho incontrato un univer-so garbato e colto, consapevole edequilibrato. Leggendo, pagina dopopagina, ho sentito la stessa armonio-sa melodia. La stessa sensazione diordine, di garbo, di precisione, diequilibrio, un buon profumo di civil-tà, insomma ho incontrato un uni-verso elegante. Quello con cui opera elavora giorno dopo giorno Neria DeGiovanni con la sua penna affasci-nante. La tematica del libro è la vitadi una santa. Un libro su una religio-sa spesso risulta distante e relegatoad una sfera di interessi delimitata.Invece, questa è la sorpresa veramen-te piacevole, il libro di Neria DeGiovanni, scrittrice di razza, ha lacapacità di azzerare ogni distanza, didilatare la sfera d’interesse fino adidentificare con la vita e l’umanitàtout-court l’avventura terrestre diIldegarda.Il libro ha il potere di addolcire unatematica che per la necessità di esat-tezza e precisione, profondità e rigo-re, potrebbe diventare non dico ostica

ma di difficile accostamento. Ed inve-ce l’equilibrio, l’ordine che regna trale pagine descrivono e raggiungonoappunto una espressione di grandeeleganza narrativa.Un mondo diverso certamente dalnostro ma comunque riconducibileanche alle nostre azioni quotidiane.Così tutti i muri che separano l’uomodi tutti i giorni dall’uomo sacro cado-no, si sbriciolano. La narrazione dellavita della Santa diventa così l’avven-tura umana nelle sue fragilità e nellesue difficoltà. Una santa stanca per illungo peregrinare ! Che immaginemodernissima ed attuale!E’sorprendente la sintonia della scrit-trice con il momento che stiamovivendo dove anche la stanchezzaacquista una incredibile dignità esacralità. Dove anche il sacrificio chemostra i segni dell’accasciamentoassurge a simbolo di sacralità.Ma Neria De Giovanni descrive oltrela santa, anche la donna , la monacacome è annunciato nella copertinadel libro. Anzi la copertina meritauna pausa di riflessione. E’ di tagliomoderno, con una alternanza di colo-ri misurata e morbida. Il taglio, lemisure del libro sono particolari edelineano una preziosità della propo-sta editoriale non solo nel contenutoma anche nella bella veste fisica.Ecco questo dualismo tra tematica erappresentazione della tematica pog-gia su un asse di grande eleganza chene determina l’equilibrio armonioso.Come in una orchestra di melodieanche contrastanti Neria De Giovannidiventa maestra abilissima ed effica-ce.Con l’occhio della critica letterariaesperta e nella piena maturitàespressiva dei suoi mezzi critici,come studiosa profonda e abituale diricerche bibliografiche, avventuremeravigliose tra manoscritti ed anti-che pergamene, Neria De Giovanniriesce ad abbracciare in un unicosguardo il racconto di questa perso-nalità di religiosa interessantissima,di monaca vigorosa e tenace, didonna che riserva lati femminili dol-cissimi. Ildegarda di Bingen è vera-mente e fino in fondo donna. Le suericette, la sua pulizia interiore edesteriore, il suo rincorrere l’igienenella vita di tutti i giorni, la dipingo-no in una femminilità costruttiva,dedita alla manipolazione positiva

dei doni della vita come una madre,una moglie, una donna di casa. E poiecco fiorire la sua dedizione mistica,la sua santità, la sua dignità rivestitadi sacralità. Neria De giovanni hasilenziosamente compiuto un piccologrande miracolo di scrittura con que-sto gioiello letterario : ha reso vicinis-sima la santa a tutti noi, abbattendo imuri delle metaforiche cattedrali neldeserto che troppo spesso allontana-no dai comuni mortali le vite deisanti. Questa vicinanza però è vissu-ta senza nulla perdere della sublima-zione della personalità di Ildegarda.Autorevolezza ed amore, abnegazio-ne e sacrificio albergano nell’animocome in un algido castello che peròriesce ad accogliere il lettore come inun nido familiare. La materia nonfacile nelle mani amorevoli ed amo-rose di una vera scrittrice diventacome un marmo morbido da plasma-re per creare non una statua , non unricordo, non una celebrazione, mauna testimonianza viva, vera, palpi-tante. Una protagonista di ieri che ècapace di entrare in contatto contutti noi, di parlarci, di diventare con-temporanea a noi, illuminarci con laluce del divino.Così anche se certamente pedagogicae di alto valore divulgativo, la pennadi Neria è comunque la penna di unagrande narratrice. Che riporta la sto-ria di Ildegarda rinnovandola paginadopo pagina. Ildegarda è stata scrit-trice di versi e salmi , autrice di musi-ca sacra, teologa, filosofa, botanicama soprattutto profetessa. Ecco giànel suo esistere , nel suo aderire allavita giorno dopo giorno, Ildegardaannunciava e profetizzava l’immagi-ne di una donna a tutto tondo. Unadonna colta , dotta, vigorosa e fortenella mente e nel fisico tanto daessere proclamata Dottore dellaChiesa da Benedetto XVI.La scelta narrativa di Neria DeGiovanni ci racconta e ci dipinge nonsolola studiosa, la critica e la scrittriceche è Neria De Giovanni ma anche ladonna che è in lei e l’ideale di donnache Neria diffonde con i suoi scritti, isuoi libri, suoi saggi. La sua scelta let-teraria evidenzia l’anima di Neria checon passione vive una identità fem-minile di grande spessore culturale eprofonda consapevolezza umana.

(Anna Manna)

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SpecialeDal Premio “L’Italia delle Tipicità”100 opere di Enogastronomia eCultura

Lia Giancristofaro, TomatoDay. Il rituale della conserva dipomodoro, Franco Angeli, 2012

Maya, Come mangiare con(meno di) 5 euro al giorno etornare alla natura, Golena,2013

Fausto Borella, Terred’Olio2013, In viaggio tra oltre 100produttori selezionati dalmaestrod’Olio per conoscere

altrettante identità culturali del Bel Paese, Cinquesensi,2013

Teresa Scacchi, Gianfranco Podestà, Viaggio in Piemonte.Una guida GourmArt che si legge come un libro,Cinquesensi, 2012

Alessia Zacchei, Viaggio in Valle d’Aosta. Una guidaGourmArt che si legge come un libro, Cinquesensi, 2011

SapereSapori, Un’Itàlia, 150 anni, 150 piatti, 150 vini, 150territori. L’Italia unita attraverso la sua cultura gastrono-mica, Ci.Vin, 2011

Ferdinando Scianna, Ti mangio con gli occhi, Contrasto,2013

Alessandra Calzecchi-Onesti, Il manuale del borghigia-no. Piatti, percorsi e parole per scoprire i borghi italiani,Mursia, 2010

Roberto Codazzi, Libiamo ne’ lieti calici. L’alfabeto dellacucina verdiana, 2013

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Gruppo Pasticcieri Artigiani dell’AssociazioneProvinciale Pubblici Esercizi, I dolci segreti dei pasticcieripadovani - vol. I e II, 2011-2012

Maria Clara Zuin, Piante alimurgiche del Veneto.Riconoscerle, coltivarle e gustarle, Veneto AgricolturaAzienda Regionale per i Settori Agricolo, Forestale eAgroalimentare, 2010

Ornella Fiorentini, La Principessa Virginia, Nike EdizioniAlice Lupi, Oltre la qualità del vino: l’eccellenza enoica

italiana. Uno studio sul rapporto tra vino, territorio ecomunicazione, tesi di laurea in Scienze e Tecnologie dellaComunicazione, 2010/2011.

(Alice Lupi (a cura), Garganega. Un’operazione culturale,lapiazzaditalia.it, 2012

Città di Mortara, Sicuramente insaporito, Loquendo edi-trice, 2013

Sante Laviola, Breve cronaca di un viaggio in Sicilia: ilfrappato di Calì in due versioni, vinoalvino.org, 2013

Fabrizia Cusani, Giampaolo Sodano, Fuga dalla città.Come condire un convivio con l’olio e vivere felici, L.T.Editore, 2013

Passioninsieme, La biònda ad Santarcanz?l ad Rumagna,2011

Ugo Bellesi, Ettore Franca, Tommaso Lucchetti, Storiadell’alimentazione della cultura gastronomica e dell’arteconviviale nelle Marche, il lavoro editoriale, 2009

Il Cuoco Letterato, Stoccafisso & Baccalà nella tradizionegastronomica italiana, Yorick Editore, 2013

Daniela Delli Noci, Leggere a tavola è maleducazione.Viaggio tra cucina e letteratura, Iacobelli editore, 2012

Federico Campolattano, Il gusto dell’immaginazione,Youcanprint, 2013

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Sara Goretti, Le ricette della Nonna Marcella.Espressione di tipicità e tradizione, Edizioni Far Chicken,2012

Enrico Volpe, Egano Lambertini, La cucina napoletana. Atavola con le ricette e la storia di una città, Cuzzolin, 2010

Giuseppina Gambino, Un viaggio nella terra del sole edel fuoco, Lombardo Edizioni, 2013

Mariano Iaccarino (a cura), Con la dieta mediterranea.Cattive abitudini e buoni auspici, Think Thanks edizioni,2012

Cosimo Marcello Corciulo, La scommessa del mistero,Editrice GDS

Enos Costantini (a cura), Tocai e Friuliano. Un raccontodi civiltà del vino, Forum Editrice Universitaria Udinese,2013

Luigi Alberto Bruzzone, Ricette senza pensieri (o pensie-ri senza ricette?), Le Brumaie Editore. 2005

Anita Laporta, Articoli di turismo enogastronomico(l’autrice firma anche con lo pseudonimo di AlessandraCortesi)

Donato Ciociola, Francesco Festuccia, Mozzarella? Ticucino io, Sovera Edizioni, 2012

Giuliana Giannetti, La mia cucina kasher. Assaggiandoqua è là, Sovera Edizioni. 2011

Sapori d’Italia. La rivista dei prodotti autentici e tradizio-nali, rivista bimestrale, 2013

Franco Soldaini, I sapori della mia vita, NodoLibri, 2011Augusta Corbellini (a cura), Lavéc’. Pentole in pietra olla-

re di Valtellina e Valchiavenna, NodoLibri, 2009Paola Caretti, Ivano Pollini, Antiche Ricette Ossolane,

2010I.S.I.S. “Bonaldo Stringher” di Udine, La laguna di

Marano. El palùo del bisato. Edizioni della Laguna, 2012(Giovanna Baldini (a cura), Ricette al fresco. Gli 85 modi

per cucinare nel carcere di Pisa, Edizioni ETS, 2012Federica Bertolini Vettori, La cucina di nanne Chica.

Cento ricette di mare, a cura di Rosanna Betti, EdizioniETS, 2012

(Silvia Lenzini e Gabriella Minelli (a cura). La ruola e il

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libri

tameso. Ricette senza tempo di un’antica famiglia bolo-gnese, Edizioni ETS, 2010

(Lorena Isabellon (a cura), Les femmes à vin. Il lato ine-dito della Valle d’Aosta vitivinicola, Regione Valle d’Aosta,2013

Lorena Isabellon e Cesare Marguerettaz (a cura), D’abordle ton... à condition de ne pas brailler, Regione AutonomaValle d’Aosta, 2012

Gian Marco Pedroni, Tortellino, grazia e ricchezza,Edizioni Pendragon, 2013

(Aa. Vv., Il gusto della letteratura in Sardegna. I cibi, gliusi e i luoghi del mangiare raccontati nei libri,MieleAmaro, Cuec, 2011

(Rita Boini, Torgiano in tavola. Ricette e riti di un territo-rio, Edizioni dell’Anthurium, 2011

Luca Bonacini, Confraternita del Gnocco d’Oro.Modenesi da non perdere, Edizioni Artestampa

Massimo Angelini, Minima Ruralia. Semi, piante emondo contadino, Pentàgora, 2013

Max Mariola, Lo chef in tasca. Ricette per l’estate,Gambero Rosso - Editori Laterza, 2013

Marino Marini, Le cucine di Parma. Storia e ricette,Orme Editore, 2012

Graziano Pozzetto, Le cucine di Romagna. Storia e ricet-te, Orme Editore, 2013

Giacomo Pilati, Alba Allotta, La cucina trapanese e delleisole. Storia e ricette, Orme Editore, 2013

Salvatore Marchese, Benedetta patata. Storie, folclore,ricette, Orme Editore, 2013

Anna Tina Mirra, Intervista a Marco Sed: “Cucinakosher? Un servizio di natura sociale”, Giroma, 2013

Roberto Ferretti, I racconti del piatto. Viaggio nella cuci-na contadina del Fermano, Zefirobooks, 2010

Savor. Ricordi, ricette e filmati per tramandare la cultu-ra delle rezdore modenesi, Edizioni Artestampa, 2010

Luigi Mariani e Massimo Pirovano, Il cibo e gli uomini.L’alimentazione nelle collezioni etnografiche lombarde,Rete Musei e Beni Etnografici Lombardi, 2012

Stefania De Carli, La festa della signora Polenta, Curcu& Genovese, 2009

Maria Natalia Iiriti, Lo Slow Food è mediterraneo, inCalabria sconosciuta, n. 109, 2006

Giancarlo Galasso, Mediterraneo. Un mare di sensi,Massa Editore, 2004

Francesca Bellafronte, Bianca e Petra. Storia d’amore ed’amicizia, Editrice Rotas, 2013

Gabriele Eschenazi, Ruggero Montingelli, Il Panneronedel Lodigiano e Il Testarolo di Pontremoli, presidi di SlowFood (video), 2013

Pier Paolo Zani, Le mani nella zolla, Pazzini Editore, 2012Le strade della Chianina. Piatti della qualità,

Associazione Nazionale Città della ChianinaAa. Vv. I giorni della merla. Inverno 2012, Sergio Conti

Editore, 2012Sua Maestà la Chianina, Sergio Conti Editore, 2011V. Gerbi, A. Caudana, M. Hock, L. Rolle, Freisa… da

Cenerentola a principessa, in L’Assaggiatore, 2011Provincia di Vibo Valentia, Vibo Valentia. Storia, cultura,

tradizioniEmilana Lucchesi, La cucina di Lucchesia e Versilia,

Franco Muzzio Editore, 2010Maria Giuseppina Truini Palomba, La cucina sabina,

Franco Muzzio Editore, 2010Marcella Croce, Guida ai sapori perduti. Storie e segreti

del cibo siciliano con quaranta antiche ricette, Kalòs, 2012(Pierluigi Ceolin, Il cibo delle feste, Marcianum Press,

2011Vincenzo Di Michele, Mussolini finto prigioniero al Gran

Sasso, Curiosando Editore, 2011Paolo Petroni, Il grande libro della vera Cucina Toscana,

Giunti, 2008-2013Clara Vada Padovani, Gigi Padovani, Street Food all’ita-

liana. Il cibo di strada da leccarsi le dita, Giunti, 2013Aa. Vv. Piscispada. Sulla cultura del pescespada nello

Stretto di Messina, Pungitopo, 2013Aa. Vv. Piscistoccu. Sulla cultura del pescestocco a

Messina, Pungitopo, 2011Gianfilippo Centanni & Rolando Ramoscelli, Urbino a

tavola, Confcommercio Pesaro e Urbino, 2012Soprintendenza Archivistica per l’Abruzzo, Le gocciole

d’Abruzzo. Aurea storia di una distilleria, Casa EditriceTinari, 2011

Gianni Di Santo, A tavola con Dio, Editrice Ave, 2007Ornella D’Alessio, Sergio Rossi, Pane toscano, Moroni

editoreKatia Laura Sidali, K. L., Spiller, A. & Schulze (a cura),

Food, Agri-Culture & Tourism, Springer, 2011Katia Laura Sidalia, Elisabeth Kastenholz, Rossella

Bianchi, Food tourism, niche markets and products inrural tourism: combining the intimacy model and theexperience economy as a rural development strategy, inJournal of Sustainable Tourism, 2013

Errico Cuozzo (a cura), Studi in onore di Guglielmo de’Giovanni-Centelles, Società Italiana di Scienze Ausiliariedella Storia, 2010

Pierpaolo Lala (a cura), 50 sfumature di fritto. Piccolomanuale untologico, Lupo Editore, 2012

Pierpaolo Lala (a cura), Una frisella sul mare. Canzoni,ricordi e ricette da spiaggia, Lupo Editore, 2013

Erica Croce e Giovanni Perri (a cura), All’origine deisapori. Cuneo, viaggio tra i prodotti agroalimentari dellaprovincia, Slow Food Editore, 2012

Vincenzo Signorelli e Claudia Giordano (a cura), Anticacucina del Val di Noto, Officina di Studi Medievali, 2013

Maria Teresa Olivieri, La cucina abruzzese dei trabocchi.Storia e ricette, Edizioni Orme Tarka, 2013

Storie di Mani e di Vino, fotografie di Khanh Nguyen,Masso delle Fate Edizioni, 2010

Giuseppe Rotolo, Napoli e la pizza. La storia comincia daqui, Input Edizioni

Katia Trinca Colonel (a cura), Pane, amore e misultitt.Ricette della cucina comasca dalla tradizione alla moder-nità, Editoriale S.r.l., 2011

Domenico Russo, Lessico della Cultura AlimentareAbruzzese, Aracne editrice, 2010

Manrico Murzi (a cura), Il Maiale InCartato, Grandi &Grandi Editori

Carlo Conticchio, L'Italia delle ciliegie. Un territorio... tiral'altro, Associazione Nazionale Città delle Ciliegie, 2012

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Zia Antonia sapeva dimenta

Andrea VitaliZia Antonia sapeva di mentaGarzanti, 2013

Zia Antonia sapeva di menta, diAndrea Vitali (Garzanti) è un roman-zo leggero, scritto in punto di penna,un giallo che non si esaurisce perònella ricerca della soluzione ma affa-scina col colore e il ritmo di una nar-razione che ha accenti di oralità. E’ambientato a Bellano, in Lombardia,nell’Italia degli anni ’70, al centro unacasa di riposo, la vecchia zia Antonia ei nipoti Ernesto e Antonio.La superiora Suor Speranza e il dottorFastelli, medico del ricovero e delpaese, tengono le fila dell’intreccioche si svolge attorno alla misteriosasparizione di un estratto conto del-l’anziana che profuma di menta, la cuicamera una mattina puzza di aglio…Poche altre figure entrano in primopiano, le suore dell’ospizio, il prevostoe la sua perpetua, l’esuberanteAugusta, moglie di Antonio, il diretto-re della banca, ma accompagnano contratti precisi il procedere scorrevoledella trama, la prosa ariosa e ironica,che lascia incisa la figura di Antonianel letto che intraprende lo scioperodella fame e sussurra il suo segretoall’orecchio del dottore…per poiriprendere a succhiare le sue mentine.Ernesto e Antonio, operaio ai turni dinotte e bidello, i fratelli, non si parlanoda anni, uno è molto legato alla zia,l’altro l’ha abbandonata, la storiaruota sul gioco delle parti e riservanon poche sorprese.

(Roberta De Thomasis)

La conversazione

Jean d'OrmessonLa conversazioneEdizioni Clichy, 2013

E' uscito nei cinema italiani il film “Lacuoca del presidente” di ChristianVincent, che racconta la storia diDanièle Delpeuch, tra l'88 e l'89 chefpersonale di François Mitterrand.Ad interpretare il presidente francesesarà Jean d'Ormesson, uno dei piùcelebri scrittori e intellettuali france-si. Nato nel 1925 a Parigi, è membrodell'Académie Française (è in parti-colare grazie al suo sostegno e ai suoisforzi che nel 1980 la scrittriceMarguerite Yourcenar è entrata afarne parte della prestigiosaAccademia, prima donna ad essereaccolta tra gli Immortali), di cui èdecano d’elezione dal 2009.D’Ormesson è stato per anni diretto-re di «Le Figaro» e presidente delConsiglio internazionale della filoso-fia e delle scienze umanedell'Unesco, oltre che ambasciatorefrancese all'Onu.Tradotto in tutto il mondo, i suoi libripiù noti in Italia sono A Dio piacendo,La gloria dell'Impero, Il vento dellasera, Il romanzo dell'ebreo errante,Che cosa strana è il mondo, pubblica-to in Italia da Barbès, che è diventatoin Francia un autentico caso editoria-le, restando per mesi nei primi cin-que posti dei libri più venduti efacendo di d'Ormesson uno degliscrittori più amati dalle nuove e nuo-vissime generazioni di lettori.Il suo ultimo libro, La conversazione,pubblicato dai tipi di Edizioni Clichy,è un dialogo che immortala

Napoleone alla vigilia della sua stori-ca decisione di proclamarsi impera-tore, che ha avuto un grande succes-so in patria, rappresentato al Theatrede Batignolles di Parigi ogni sera daoltre sei mesi.Le prime pagine:«Ci sono momenti in cui la storiasembra esitare prima di prendere lesue strade: Annibale quando decidedi varcare le Alpi con i suoi elefantiper colpire al cuore Roma; Cesaresulle rive del Rubicone; il generale deGaulle all'alba del 17 giugno 1940,quando sale sull'aereo che lo porteràa Londra, verso una resistenza chepotrebbe apparire senza speranze. èuno di questi lampi che ho cercato diesplorare: l'istante in cui Napoleone,adorato dai francesi che ha portatofuori dall'abisso, decide di diventareImperatore». Una sera d'inverno, nel1803, al palazzo delle Tuileries, aParigi: in scena Bonaparte e il suosecondo console, Jean-Jacques Régisde Cambacères, colui al qualeNapoleone non nasconde niente, alquale chiede tutto. Al colmo dellatensione tra spirito rivoluzionario eavidità di potere, il vincitore, l'uomodel destino, cerca di avvicinare il suocomplice alle proprie convinzioni:costruire da solo la propria leggendavivente, dimostrare che l'Impero saràla Repubblica che sale sul trono.Utilizzando solo frasi realmentescritte da Bonaparte o a lui attribuiteda documenti storici, l'accademico diFrancia Jean d'Ormesson costruisce,con la consueta leggerezza e profon-dità, un'immaginaria conversazionedel futuro Imperatore conCambacères, poco prima dell'istantecruciale: tra le digressioni sulle abitu-dini alimentari di Napoleone e ladiscussione sul ruolo che la Chiesadeve ricoprire in uno stato, le previ-sioni sulla posizione francese nelgrande scacchiere d'Europa e la que-relle dello scialle armeno che opponela moglie Josephine e la sorellaCaroline, in queste pagine prendeforma, nella sua interezza, l'ambizio-ne nel momento in cui si trasformain Storia. Poichè, in fondo,«la politicaè la forma moderna della tragedia.Sostituisce nel nostro teatro l'anticofato».

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libri

Televisione

Carlo FrecceroTelevisioneBollati Boringhieri, 2013

Il libro di Carlo Freccero, Televisione(Torino, Bollati Boringhieri, 2013) èuna schietta e impietosa disaminadella storia di questi 40 anni, deiquali nulla si può capire se non si facentro su quello che la televisioneha rappresentato per l'intero svilup-po socio-culturale del paese: "latelevisione ha avuto un ruolo cen-trale nel plasmare la coscienza poli-tica delle persone e per formare lanostra opinione pubblica. Non tantoper i contenuti (...) quanto perché unconcetto di maggioranza comedemocrazia, maggioranza comeverità, maggioranza come benesociale, ha preso il sopravvento suquei concetti illuministici e moder-ni, che vedevano nella tutela deidiritti delle minoranze la vera mis-sione della democrazia, nella divi-sione dei poteri la garanzia essen-ziale contro il totalitarismo, nellaricerca della verità, anche in con-trapposizione all'opinione più diffu-sa, una necessità e un dovere" (p. 11-12).Siamo ad apertura di libro e giàentriamo nel clima del discorso,ormai divenuto attuale e stringente,che contrappone il moderno, comequella visione razionale e illumini-sta che nel pensiero che cerca laverità trova la sua ragion d'essere, eil postmoderno, il quale ha pretesodi spazzare via questi concetti, accu-sati di essere borghesi e repressivi,

in favore di una supposta libertà delpensiero laterale, che invece ci haportato a non saper più distinguere idati dalle opinioni, e a dover dareragione a colui che sa alzare la vocepiù forte, "e attribuiamo al concettodi maggioranza e non di verità, unvalore essenziale" (p. 14).Eccoci quindi a una storia socialedella televisione. La televisionepedagogica della RAI pubblica conun solo canale, che ha cercato final-mente di unificare il paese, nella sualingua, insegnata, attraverso il video,ai tanti rimasti ancora analfabeti;nella sua cultura, con gli sceneggiatitratti dai grandi romanzi italiani edeuropei, e il teatro di Pirandello e diEduardo, e il melodramma, allestitoappositamente negli studi televisivi,e gli show, che presentavano ilmeglio di quanto l'arte attoriale ecanora producessero. Una dimensio-ne che ha sempre distinto la televi-sione europea da quella americana,da subito nata come televisionecommerciale; ora però, e soprattuttoin Italia, "l'aspetto più evidente dellatelevisione generalista di oggi è ilsuo interesse ossessivo per la futili-tà del quotidiano, l'abbandono tota-le dell'informazione a favore delgossip: in breve, il suo passaggiodalla dimensione pubblica alladimensione privata" (p. 23).La fase di passaggio è stata rappre-sentata dall'apertura del mercatotelevisivo. Sostanziale è la parolamercato: un prodotto culturale èstato commercializzato, ed è divenu-to funzionale a quel sistema econo-mico liberista che dagli anni ottantasi è affermato come pensiero uniconel mondo. Illusoria è stata l'ideache il concetto predominante fossequello di libertà: alla fine degli annisettanta sono nate le televisioni"libere", ma subito si è visto che laloro controinformazione non hafatto altro che dare voce a miriadi diimbonitori di vario genere (il web stapercorrendo lo stesso solco? aiposteri l'ardua sentenza!); finché ilgrosso della torta è stato fagocitatoda chi aveva i mezzi economici e gliappoggi politici per appropriarsene,e divenire un grande monopolista, inbarba alle sentenze della Cortecostituzionale, del mercato concor-renziale, e della libertà.Il liberismo economico rompe la

centralità della produzione e dellavoro, per puntare tutto sui consu-mi: l'individuo diventa un consuma-tore, estraneo alle logiche del grup-po-classe, invece pienamente inte-grato nella maggioranza omologata,dall'alto al basso, dagli stessi identi-ci consumi, che la televisione, e lapubblicità che la condiziona, trasfor-mano in valori. E la tv verità, cheprende piede dopo la caduta delmuro di Berlino e l'inchiesta manipulite, piano piano si trasforma neltalk show, nell'inutile vaniloquio dipolitici e non, che possono dire tuttoe il contrario di tutto, senza preoccu-parsi di smentite o contraddittori,comunque vanificati in quell'unicamelassa televisiva. "In questo modol'istanza di rinnovamento espressadalla maggioranza del paese vienestrumentalizzata per conseguire ilrisultato opposto. Sul modello del-l'audience e della maggioranza ècostruito anche il populismo politicoberlusconiano" (p. 67).Si arriva quindi al reality. La televi-sione diventa autoreferenziale: nonguarda più al mondo esterno, guardaa se stessa, l'unica realtà "vera" èquella che appare in televisione, el'individuo perde la dimensione del-l'essere, la dimensione del limite, esogna di poter anche lui "apparire"in tv e svoltare la propria esistenza.L'argomentazione di Freccero ha giàtrovato anche le sue icastiche rap-presentazioni nei film Videocrazy eReality, che mostrano proprio comeil sogno di "apparire" distrugga infi-ne l'esistenza delle persone.Fino alla distruzione del pensiero"politico": ormai "la politica nonparla alla ragione, ma all'emotività.Non richiede un processo di com-prensione, ma di identificazione. Ilpolitico si trova a svolgere un ruolodi star, condiviso con altri figurantidel mondo dello spettacolo" (p. 86), eogni possibilità di autonomia criticasi perde tra le urla che caratterizza-no i talk show.A questo punto tutta una serie diriflessioni rimbalzano, nel libro diFreccero, dal pensiero postmodernoalla televisione come si è infinestrutturata per influenzare quelpensiero e le nostre coscienze: lanotizia si consuma rapidamente enon viene approfondita; sono "reali"solamente le notizie di cui parla la

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tv, e chi ne detiene i meccanismidetermina anche le priorità di quel-lo di cui si discute e di quello che"deve" essere percepito come fonda-mentale; alla verità, al sapere, sisostituiscono l'opinione e il sondag-gio, questi determinano il discorsopolitico, questi rendono l'uomo poli-tico non più portatore di valori "con-vincenti", ma succube a sua voltadell'opinione della maggioranza, acui tutti si adeguano, una volta che èstata "formata" da chi gestisce la"verità" televisiva; si perde la dimen-sione storica, e chi perde il passatoperde anche il futuro, e si finisce colvivere in questo eterno presenteprivo di senso.Tutto questo non può non incideresul modello di democrazia, che sisvuota dei suoi valori dialettici; tuttoquesto è stato determinato dallatelevisione e da chi ha "saputo"impossessarsene, a dispetto di chiieri ne ha sottovalutato le potenzia-lità, e di chi oggi sogna il grandebalzo nella rete; ma la rete come talenon esiste: i dibattiti e i modellidella rete sono quelli proposti dal-l'agenda televisiva.A proposito della caduta del muro diBerlino: "Ho sempre pensato che laspinta decisiva a scavalcare il muroe poi ad abbatterlo, fosse costituitaper i cittadini dell'Est non tanto daldesiderio di libertà, quanto dall'av-vento della televisione commerciale.Il muro separava fisicamente ematerialmente due modelli di vita.Da un lato il modello comunista incui erano garantiti i bisogni essen-ziali, ma non c'era possibilità diaccedere al superfluo, dall'altro illiberismo occidentale in cui il mini-mo non è garantito, ma in cui tuttipossono aspirare al massimo deiconsumi" (p. 126). Confessiamo diaverlo sempre pensato anche noi (davedere a questo proposito il filmGoodbye Lenin). Da qui Frecceroprende le mosse per riproporre ilsenso del servizio pubblico televisi-vo, ma con coordinate completa-mente diverse da quelle che hannocaratterizzato la tv pedagogica.Nel cambiamento epocale che attra-versiamo, in cui i media sono diversie più fruibili, in cui i nativi digitaliprobabilmente stanno sviluppandouna capacita di elaborazione menta-le completamente diversa, il servizio

pubblico deve divertire, con i tele-film seriali che intrecciano più storiee costringono lo spettatore alla con-centrazione; educare, in ogni spazio,non con programmi appositi tra-smessi in orari impossibili; informa-re, realmente su quanto avviene nelmondo, non guardandosi il proprioombelico televisivo. Qui però dob-biamo confessare di non condivide-re totalmente questa visione ottimi-stica sulla quale il libro si chiude.Forse siamo più scettici, o semplice-mente più "vecchi", ma ci sembra divivere in un grande paradosso: in unmondo molto più complesso di quel-lo conosciuto dai nostri padri, cisiamo dotati di strumenti di analisiinadeguati alla complessità, come ipochi caratteri di un tweet: comemilioni di cinguettii non fanno unasinfonia, così milioni di tweet nonelaborano un pensiero di verità e dilibertà!

(Angelo Ariemma)

La meraviglia è nemi-ca della prudenza

Fausta Genziana Le PianeLa meraviglia è nemica della pru-denzaEdizioni EventualMente, 2012

Quando qualche tempo fa regalai aFausta Genziana Le Piane “L’arte dellagioia” di Goliarda Sapienza: non avreimai potuto immaginare gli effetti cheil mio gesto avrebbe provocato.Goliarda Sapienza era una scrittriceancora poco nota al grande pubblicoitaliano. Sono stati gli Inglesi, i

Tedeschi e i Francesi a scoprirlaprima di noi e a far sì che anche inItalia se ne parlasse. Ma Fausta nonebbe bisogno di leggere che anche adaltri piaceva e interessava la scrittri-ce catanese deceduta già da alcunianni, seppe capirne fino in fondo lavalenza e se ne innamorò immedia-tamente di suo.Ecco allora che anche lei desideracondividere la gioia della scoperta efarne partecipi quanti più lettori èpossibile. Nasce così il prezioso gio-iellino di Fausta Genziana Le Piane“La meraviglia è nemica della pru-denza” edito da “EdizioniEventualMente”, Comiso – 2012. SuGoliarda Sapienza, via via riconosciu-ta sempre più concordemente comeautrice di un autentico capolavoro, sistanno moltiplicando gli scritti. Maciò non scoraggia Fausta: “Da moltotempo cercavo un incontro con unadonna di cui scrivere, intelligente,forte, anticonformista dalle parolelimpide e potenti: ho trovato GoliardaSapienza, del sud come me. E’ statoun colpo di fulmine ed una vera rive-lazione…”Io trovo che l’incontro ideale diFausta con Goliarda abbia i caratteridell’evento importante. E’ difficile enon sempre trasparente il messaggiodi Goliarda nel suo romanzo princi-pale “L’arte della gioia”. Non è dettoche ogni aspetto di quello scrittopossa prestarsi ad interpretazioniunivoche, ma Fausta rinuncia allaprudenza e mette in gioco tutta lameraviglia che le ha generato quellalettura. E non perché entrambedonne del sud, dico io, sud che secon-do me c’entra, sì, ma marginalmente,considerando i comportamenti fuoridall’ordinario di Modesta, protagoni-sta del romanzo… ma per un certotipo di affinità elettiva, per la condivi-sione di un carattere forte e ribelle,per il rifiuto della banalità, per unasensibilità particolarissima, tuttafemminile, pur nella ribellione al tra-dizionale ruolo della donna. Ilromanzo “L’arte della gioia” cheSergio Sciacca definisce una “epopeadella vittoria femminile” ci rivelainfatti una Goliarda molto vicina aduna tematica cara da sempre allanostra Fausta Le Piane.Fausta, poetessa raffinata, coglie lanatura insolita della scrittrice cata-nese vissuta anche a Roma e, a lungo,

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libri

a Gaeta, e cerca di aiutare il lettorefornendo comode, ma importantipiste di lettura. Non solo l’arte dellagioia, quindi, ma anche l’arte dellafinzione, l’arte di studiare le parole,l’arte di viaggiare, l’arte di rinascere.Ed ecco l’insistenza sulla metaforadei capelli, visti come realtà moltointima, sensuale, oltre che punto dicontatto col mondo, manifestazionedel destino, forza vitale. Direi che ilcontatto ideale fra Fausta, poetessacalabro/romana e Goliarda, scrittricesiculo/romana, attraverso la metafo-ra dei capelli diventa intensissi-mo,coinvolgente, quasi fisico.La natura di un’autrice come laSapienza è estremamente variegata ericca di importanti pieghe e sfumatu-re. Fausta tenta di cogliere, riuscen-doci, quelle che maggiormente somi-gliano a lei stessa; ma poi, per allar-gare il metro di giudizio, utilizza nelpiccolo saggio (che lei però non vuoledefinire tale) l’aiuto di altre personein grado di capirne la grandezza e,alcune, che l’avevano conosciuta per-sonalmente: Beppe Costa, AlbertoVaudo, Ruggiero di Lollo, Plinio Perillie Paolo Ruffilli.

(Tommaso Maria Patti)

Il museo spiegato airagazzi

Salvatore CarrubbaIl museo spiegato ai ragazziFrancesco Brioschi Editore, 2012

Chi l'ha detto che al museo ci sidebba annoiare? Oggi non c'è curio-

sità che un museo non possa soddi-sfare. Inoltre i musei si stanno tra-sformando profondamente, con loscopo di attrarre e di interessaresempre di più. I musei ci aiutano aconoscere la storia in cui siamoimmersi per dare un senso al nostropresente e forse indicarci la via delnostro futuro... Età di lettura: da 8anni.Salvatore Carrubba, presidentedell'Accademia di Brera e vice presi-dente della Fondazione IULM, giàassessore alla cultura del Comune diMilano, direttore di MondoEconomico e del Sole 24 Ore, parla airagazzi di cultura con un libro pub-blicato da Francesco BrioschiEditore, Il museo spiegato ai ragazzi.A che serve un museo? - scriveSalvatore Carrubba nell’introduzio-ne - Vi sarà certo capitato di chie-dervelo, magari perché trascinati,dalla scuola o dalla famiglia, a visi-tarne uno, mentre avreste preferitodedicarvi, che so, allo shopping sein gita in una città nuova, o sempli-cemente al gioco o al riposo (attivi-tà peraltro rispettabilissime, se nondiventano esclusive, come dovrebbeessere di tutto ciò che facciamo).Allora, a che serve un museo? Provoa rispondere come non si dovrebbefare, ossia ponendo un'altradomanda: a che servono i nonni?Sicuramente, ai nonni sarete affe-zionati: e non solo perché vi coltiva-no qualche vizietto o vi concedonoqualche mancetta, ma perché neinonni riconoscete (soprattutto sesiete già grandicelli) uno scrigno disaggezza e di esperienze al quale,certe volte, anche i vostri genitoriricorrono. Ed essere nonno, oggi,non significa necessariamenteessere decrepito, ossia fuori almondo. Molto spesso, oggi, i nonninavigano in Internet, si tengono informa, viaggiano, e non sono nem-meno troppo distanti dai vostri gustimusicali o cinematografici, proprioperché è stato nella loro generazio-ne che la vita ha avuto un'accelera-zione quale mai era stata sperimen-tata nel corso dell'umanità. Starecoi nonni diventa un piacere quandocon essi possiamo condividere delleesperienze, magari anche una parti-ta a calcetto, e farci raccontare dellestorie che ci possono aiutare a capi-re il mondo così com'è, e magari

anche che cosa stia diventando.Ecco, un museo è come un nonno.Senza essere pedante e fuori daltempo, ci può aiutare a capire dellecose, a conoscere meglio il mondo incui ci troviamo, a farci delle idee e atrovare un nostro stile di vita:insomma, a crescere. Come unnonno paziente e disponibile, nonc'è curiosità che un museo nonpossa soddisfare, senza necessaria-mente farvi precipitare nella noiapiù insopportabile. Basta adottarequalche avvertenza, magari da partedegli stessi musei che in molte partidel mondo ci stanno provando, pro-prio perché hanno capito di dovercambiare pelle e funzione persopravvivere.Si spiega così come l'idea stessa dimuseo stia profondamente cam-biando dall'immagine tradizionale,alla quale forse qualche puristarimane affezionato: quella di unluogo solenne di studio e di consul-tazione dove, in fondo, non è maleche entri poca gente, che così nondisturberà gli autentici intenditori,ai quali si addicono il silenzio e lasolitudine. Vedremo che non è piùcosì, piaccia o non piaccia, perché simodifica radicalmente l'idea stessadi museo, proprio per effetto dimolti fenomeni di cui voi più giova-ni siete protagonisti e artefici: la vir-tualizzazione della realtà, che pervoi si riduce a giochi sempre piùstrabilianti, ma che contribuisce amodificare radicalmente la perce-zione che ciascuno ha delle cose; lacaduta delle barriere geografiche,che permette a ciascuno di visitareluoghi che per i nonni, da giovani,sarebbero stati irraggiungibili; l'allu-vione di informazioni che inondanoi nostri telefonini, computer, tablet;la connessione permanente, che cipermette di essere sempre in con-tatto con tutti, di scambiare infor-mazioni, consigli, raccomandazioni

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Nutrire il pianeta.La nostra proposta alle scuole italiane nel nome di Expo 2015

“Expo 2015”, l’Esposizione universale che si terrà il pros-simo anno a Milano da maggio a ottobre, è dedicata allasicurezza e alla qualità alimentare: un’occasione preziosaper dare visibilità alla tradizione e alla creatività italianenel campo dell’alimentazione ma anche per riproporre inmodo forte il tema del diritto ad una alimentazione sana,sicura e sufficiente per il pianeta.

Su questi obiettivi l’AssociazioneItaliana del Libro chiama tutte lescuole italiane (in particolare lescuole medie e gli istituti di istru-zione superiore) a misurarsi e aconfrontarsi portando nel dibattitodi Expo 2015 la voce dei giovani edel mondo della scuola e dellaricerca.

L’edizione di quest’anno delPremio “L’Italia delle Tipicità.Enogastronomia e Cultura” apre leporte alle scuole e agli studentiche desiderano parteciparvi. Sipartecipa al Premio inviando -direttamente o attraverso gliinsegnanti - saggi, articoli ericerche sul tema di Expo 2015.La lunghezza massima degli articoli non deve superare le50.000 battute (spazi inclusi).

Un’attenzione particolare verrà riservata alle ricerche ealle opere collettive realizzate in classe nell’ambito delleattività didattiche.

Gli studenti e le scuole possono presentare le proprieopere a concorso entro il 30 giugno 2014 (anno scolatico2013-2014) oppure entro il 31 dicembre 2014 (per l’annoscolastico 2014-2015).

Le modalità di partecipazione sono riportate in un’altraparte del nostro sito al seguente link: Premio L'Italia delleTipicità "Enogastronomia e Cultura"

La premiazione è prevista per la primavera 2015.Il Premio L'Italia delle Tipicità è organizzato in collabora-

zione con la Rete Res Tipica delle associazioni delle cittàdi identità aderenti all'ANCI (Associazione Nazionale deiComuni Italiani)

Fanno parte del Comitato Scientifico del Premio:Marirosa Santiloni, presidente (giornalista, segretariogenerale della Fondazione Ippolito e Stanislao Nievo, stu-diosa della storia dell’alimentazione e del cibo), FabrizioMontepara (presidente di ANCI Res Tipica e vicepresidentedelle Città del Vino), Sergio Bonetti (Confartigianato,Artigiani del cibo), Mihaela Gavrila (Dipartimento diComunicazione e Ricerca Sociale dell’Università di RomaLa Sapienza), Maria Catricalà (Dipartimento di Filosofia,Comunicazione e Spettacolo dell’Università di Roma Tre),Andrea Fabbri, Dipartimento di Scienze degli Alimenti,Presidente del Corso di Laurea in Scienze Gastronomiche

dell'Università degli Studi di Parma).Partecipano alle attività di ricerca e di valutazione colle-

gate al Premio le Biblioteche di Roma e il DipartimentoAgricoltura Ambiente Alimenti dell'Università degli Studidel Molise.

Per maggiori informazioni scrivere a: [email protected]

Questi gli obiettivi della manifestazione universale chesi terrà a Milano:

1. Rafforzare la qualità e la sicurezza dell’alimen-tazione, vale a dire la sicurezza di avere cibo a sufficienzaper vivere e la certezza di consumare cibo sano e acqua

potabile;2. Assicurare un’alimen-

tazione sana e di qualità a tuttigli esseri umani per eliminare lafame, la sete, la mortalità infan-tile e la malnutrizione che colpi-scono oggi 850 milioni di perso-ne sul Pianeta, debellando care-stie e pandemie;

3. Prevenire le nuovegrandi malattie sociali dellanostra epoca, dall’obesità allepatologie cardiovascolari, daitumori alle epidemie più diffuse,valorizzando le pratiche chepermettono la soluzione di que-ste malattie;

4. Innovare con la ricer-ca, la tecnologia e l’impresa l’in-

tera filiera alimentare, per migliorare le caratteristichenutritive dei prodotti, la loro conservazione e distribuzio-ne;

5. Educare ad una corretta alimentazione perfavorire nuovi stili di vita in particolare per i bambini, gliadolescenti, i diversamente abili e gli anziani;

6. Valorizzare la conoscenza delle “tradizioni ali-mentari” come elementi culturali e etnici.

Tra i temi lanciati da Expo 2015, su cui possono concen-trarsi le ricerche e gli articoli delle scuole e degli studenti,vi sono anche queste raccomandazioni:

“L’alimentazione è l’energia vitale del Pianeta necessariaper uno sviluppo sostenibile basato su un corretto ecostante nutrimento del corpo, sul rispetto delle pratichefondamentali di vita di ogni essere umano, sulla salute.

La genuinità e la diffusione di prodotti agro-alimentari èinnanzitutto una necessità sociale, oltre a rappresentareun importante valore economico.

Centrale è il ruolo del territorio, in quanto la qualità e lagenuinità del cibo vanno di pari passo con la tradizioneconsolidata nelle attività di coltivazione e di allevamentodei popoli e delle comunità locali, frutto d’esperienze mil-lenarie sulle quali oggi si innestano forti innovazioniscientifiche e tecnologiche.

Le istituzioni pubbliche, le imprese private, le associa-zioni umanitarie, le organizzazioni non governative, lerappresentanze dei consumatori e dei produttori promuo-vono, lungo l’intera filiera agro-alimentare, lo sviluppo deisistemi economici e sociali di tutto il Pianeta”.

Una foto della campagna contro la Fame nelMondo dell'ACTED (Agency for Technical Coopera-tion and Development)

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Vacanze in Italia.Bandito il 1° Premio Internazionaledi letteratura turistica e di viaggio

L’Associazione Italiana del Libro intende bandire il 1°Premio internazionale di letteratura turistica e di viaggio“Vacanze in Italia” aperto alla partecipazione di autori,giornalisti, studiosi, case editrici, istituti di ricerca, azien-de, enti pubblici e privati, associazioni culturali.

Il Premio tende a valorizzare e a diffondere quelle operedi autori italiani o stranieri, in lingua originale o tradotti inItalia, che meglio contribuiscono, per l’intensità e la bel-lezza delle descrizioni, a stimolare la curiosità di viaggia-tori e turisti, accrescendo i flussi turistici e culturali ancheverso i luoghi meno conosciuti d’Italia.

Si potrà concorrere con libri, pubblicazioni, saggi, ricer-che, articoli - sia in italiano che in lingua straniera - editi apartire dal 1° gennaio 2010. Sono escluse dal Premio leopere inferiori a 15.000 battute (spazi inclusi). Si può par-tecipare a più le sezioni e/o con più pubblicazioni.

Il Premio è suddiviso in tre sezioni:• Sezione opere edite• Sezione opere inedite• Sezione comunicazione istituzionale

Rientrano tra le opere edite anche quelle autopubblicateo pubblicate soltanto in formato elettronico.

Per informazioni:[email protected](o anche: [email protected] )Per i non iscritti all'Associazione è richiesto un contribu-

to di partecipazione al Premio di 7,00 euro (entro il 31marzo 2014) e di 15,00 euro (dopo il 31 marzo 2014) perogni opera presentata. Chi è iscritto all'Associazione nondeve versare alcun contributo per la prima opera presen-tata.

Il versamento può essere effettuato in questi modi:• utilizzando il servizio PayPal accessibile dal sitowww.associazioneitalianadellibro.it• versamento sul conto corrente postale n 1012061907intestato all’Associazione Italiana del Libro, Via GiuseppeRosso 1/a, 00136 Roma (in questo caso è consigliato invia-re copia della ricevuta via email)• bonifico sullo stesso conto dell’Associazione Italiana delLibro, IBAN: IT39I 07601 03200 00 1012061907

Gli interessati possono presentare le proprie opere aconcorso entro il 30 giugno 2014 specificando la sezionealla quale intendono partecipare.

Sono ammesse a concorso nella sezione opere editeanche le opere non ancora stampate purché la data diuscita prevista non sia successiva al 30 settembre 2014.

In ragione delle opere pervenute o per motivi attinentiall'organizzazione del concorso l'Associazione Italiana delLibro può procedere allo slittamento dei termini di pre-sentazione delle opere, indicandone e rendendone pubbli-che attraverso il sito le modalità.

Le candidature e le opere possono essere presentatedagli autori, dalla casa editrice o dall'ente che le ha pro-mosse.

Entro il termine fissato i partecipanti dovranno richiede-re via email di partecipare al Premio inviando le propriegeneralità (nome e cognome o ragione sociale e email diriferimento), indicando la sezione alla quale intendonopartecipare (opere edite o opere inedite) e allegando l’ope-ra o le opere presentate in formato digitale.

Vanno sempre indicate le email dell’autore o, in caso diopere collettive, di tutti gli autori della pubblicazione.

Per le opere collettive l'opera può essere presentata, anome di tutti, oltre che dall’editore, anche da un singoloautore o dal curatore.

Le richieste di partecipazione, con le opere allegate,vanno inviate al seguente indirizzo di posta elettronica:

[email protected]( o anche: [email protected] )La documentazione può essere allegata, a seconda della

pesantezza, in un unico file o in più file e deve compren-dere:• Per la sezione opere edite e la sezione comunicazioneistituzionale: l’opera intera oppure una parte consistentedel libro ritenuta sufficiente ai fini degli obiettivi del con-corso. Sono consigliati un abstract e un breve profilo bio-bibliografico dell'autore o degli autori. Se l’opera non vieneallegata nella sua interezza sono necessari il sommario,l’eventuale presentazione o introduzione, la copertina, ilcolophon o il frontespizio della pubblicazione (da cui risul-tino autore, titolo, editore o testata, data di edizione).• Per la sezione opere inedite: l’opera intera oppure, seeccessivamente voluminosa, una parte consistente ritenu-ta sufficiente ai fini degli obiettivi del concorso. Sono con-sigliati un abstract e un breve profilo bio-bibliografico del-l'autore o degli autori.

L’Associazione Italiana del Libro, in coerenza con le suefinalità, dà il massimo di diffusione alle opere premiate,anche attraverso iniziative nelle scuole, nel mondo dellaricerca e dell’università, nelle librerie, nelle biblioteche.Tutti i premi non sono in denaro. Le targhe e i riconosci-menti assegnati vengono tuttavia normalmente integraticon premi in libri o di altro tipo messi generosamente adisposizione da istituzioni ed enti che collaborano conl’Associazione.

Le opere inedite presentate nell’ambito del Premio ven-gono valutate e promosse anche ai fini della loro eventua-le pubblicazione presso le case editrici associate.

Op Op TrottaCavallino. Epopeadello swing italiano

Tiziano TarliOp Op Trotta Cavallino. Epopea delloswing italiano

Curcio Musica Edizioni, 2013Il libro di Tarli, “Op Op TrottaCavallino” (Curcio Musica Edizioni,Roma 2013) ripercorre quella mesco-lanza tra la canzone italiana e i ritmid’Oltreoceano, in altre parole quellainiezione di entusiasmo che arrivò acavallo degli anni Trenta e Quarantaagli italiani in un momento storico didepressione. La canzone “sincopata”comunque è figlia di quegli echi cheal di là dell’oceano già si eranoampiamente consolidati; peraltro iltermine ‘sincopato’ si addicevameglio non tanto alle canzoni quantoa certa musica che proprio in queglianni assunse negli States il nome di‘ragtime’. Tuttavia l’arrivo di questaventata suscitò, negli ambienti arti-stici e intellettuali, reazioni contra-stanti ma vivaci. Fra gli altri, poeti eparolieri ne colsero prontamente lacarica innovativa, ispirandosi proprioalla già citata “musica sincopata” perriaccendere l’immaginazione lettera-ria e ‘canzonettistica’ dell’Italia diquel periodo.Fu così avviata la costruzione di quel-l’ambito di scrittura creativa cheviene generalmente definito, con ter-mine anglosassone, jazz fiction.Radio e dischi rappresentarono il‘medium’ attraverso cui si diffuse aprofusione il nuovo genere che irra-diava nuova felicità alle famiglie ita-liane, malgrado i padrini da cui trae-

va ispirazione venissero fortementecensurati dal regime fascista, connomi estremamente ridicoli (LouisArmstrong diventava LuigiFortebraccio). Esaurita l’èra del taba-rin e messa un po’ in disparte la lineamelodico-operistica che conducevada Gigli a Villa, il cosiddetto swingitaliano di Kramer, Barsizza,Angelini, e Semprini rappresentò ilpiù importante vettore innovativodella canzone italiana.Si trattava di un fenomeno non privodi interesse, anche perché più omeno contemporaneo al formarsi diuna tradizione italiana di studi criti-ci. Si consideri che Gianfranco Madiniavviava già nell’ottobre del 1944 lapubblicazione di “Ritmo”, primo bol-lettino italiano di informazione jazzi-stica. Ecco quindi i nuovi ‘eroi’ di que-sta ventata, i divi della radio,Rabagliati, il Trio Lescano, NatalinoOtto, per citarne qualcuno, ma la listaè cospicua. Ma come scrive Tarli, percomprendere fino in fondo il feno-meno della ‘canzone sincopata’ biso-gna contestualizzarla al momentostorico e quindi al fascismo che con-traltava col ‘new deal’ rooselvetiano,ambedue figli della Grande Crisi del’29, l’éra dei telefoni bianchi, fino aiballi che partivano da quel genereche, come si è detto prima, avevadato i natali alla nostra canzoneoosia il ‘ragtime’.A tal proposito ci rende alquanto per-plessi una grave lacuna bibliograficadello stesso Tarli ossia come, nel-l’aver dissertato nell’intero capitoloappunto sul ‘ballo’, che trae forte eincisiva ispirazione dal “ragtime” sta-tunitense, non abbia fatto alcunamenzione all’unico testo autorevolein lingua italiana sull’argomento, untesto pubblicato nel 1984 per i prege-voli ‘Saggi’ della Marsilio, con un’al-trettanta pregevole prefazione del-l’ex-Sovrintendente al Teatro ‘LaFenice’ di Venezia e autorevole gior-nalista RAI, Ezio Zefferi. Ci piaceimmaginare che si tratti di una mal-destra dimenticanza dell’autore piùche una forma di inesperienza musi-cologica o, addirittura, uno stolidosnobbismo.

(Gildo De Stefano)

Hitorizumo

Nicola SkertHitorizumoMinerva Edizioni, 2013

Una notte improvvisa e inaspettataavvolge la terra, precipitando gliuomini nel caos e nel terrore. Paolo,un giovane meteorologo, con unmezzo di fortuna cerca di far ritornodalla sua famiglia che si trova, cometutti, ad affrontare la catastrofe pla-netaria. Sulla strada verso casa, attra-verso un ambiente freddo e ostile,egli troverà ad attenderlo un’umanitàpreda della paura, immersa in unoscurità senza speranza né spiega-zione, sconvolta da una violenza ata-vica e incontrollata. Un percorsoaffrontato da Paolo con coraggio edeterminazione, sospinto dalla vogliadi sopravvivere nonostante tutto.In bilico fra il presente e continui fla-shback, egli avvertirà anche la pre-senza di ombre che lo accompagna-no, lo seguono, lo braccano. Chi sono?Da dove vengono? Come fanno asapere tutto di lui? Le percepisce sololui o sono comuni a tutti?Ma gli enigmi che si sovrappongonosu diversi piani di lettura sono anchealtri. In una tensione che non lasciarespiro verso un finale inatteso,Hitorizumo, di Nicola Skert (MinervaEdizioni Bologna), è un romanzo delbuio e nel buio. Ma è proprio nel-l’oscurità che a volte si può vederelontano. Molto lontano, poiché nienteè come sembra.

(Maria Irene Cimmino)

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Le Iene del CirceoAntonio PennacchiLe Iene del CirceoEditori Laterza, Bari, 2010

Il libro qui recensito non è dei piùrecenti, ma è davvero interessante peralcuni aspetti scientifici che riguarda-no la scoperta, nel febbraio del 1939, diun teschio di Neandertal nei pressi delMonte Circeo, 100 km a sudest diRoma.In breve, la storia è questa. Nel 1939,alcuni operai che lavoravano nei pres-si dell’Albergo Guattari ai piedi delMonte Circeo scoprirono casualmentel’entrata di una grotta che era statachiusa fino ad allora da una frana.Nella grotta, sistemato al centro di unpiccolo circolo di pietre, fu scopertoun teschio in posizione rovescia, suc-cessivamente riconosciuto comeappartenente alla specie Neandertal edatato a circa cinquantamila anni fa.Gli studi del Prof. Blanc dell’Universitàdi Roma La Sapienza portarono allaconclusione che gli operai avevanoscoperto ciò che rimaneva di un even-to di cannibalismo avvenuto nelmedio-Paleolitico. Successivamente(1989), in occasione di un convegnotenutosi in Italia per celebrare il cin-quantesimo anniversario del ritrova-mento del teschio, alcuni studiosiamericani ed italiani ribaltarono lateoria proposta da Blanc indicandocome autrici dell’episodio antropofa-go iene del tempo medio-Paleolitico.Nel libro, Antonio Pennacchi, conpenna arguta, tagliente e provocatoriaripercorre tutta la storia del ritrova-mento del teschio, degli studi del Prof.Blanc e della successiva re-interpreta-zione in favore delle iene. Pennacchi

sostiene con forza la teoria di Blancelencando e commentando tutti gliindizi a favore di tale teoria e quellicontrari alla teoria delle iene. La veritàè con tutta probabilità impossibile dadefinire con gli strumenti scientificiattuali, ma il libro di Pennacchi fariflettere e ragionare. In particolare,non si spiega chi possa aver dispostole pietre in circolo e il teschio al centrodi tale circolo. Non di certo le iene eneanche i processi naturali.Il colpo di scena arriva al termine dellibro, anzi nella sua appendice, dovePennacchi spiega di avere scopertocasualmente che un suo vecchioamico, l’ex senatore Finestra, avevavisitato la grotta nelle primissime oredopo la sua scoperta ed in quellaoccasione aveva potuto vedere ilteschio depositato al centro del cer-chio di pietre dove era stato scopertopoco prima.

(Andrea Billi)

Proust e la filosofiacontemporanea

Anne SimonProust e la filosofia contemporaneaEdizioni Solfanelli, 2013

Esce per le Edizioni Solfanelli il librodi Anne Simon, Proust e la filosofiacontemporanea, curato da GiuseppeGrasso, che comprende quattroscritti, apparsi in francese tra il 2004e il 2009, in cui l’autrice propone uninteressante percorso di lettura sullecomplesse relazioni che s’intessono –a partire dal caso Proust – fra la crea-zione letteraria e la creazione delpensiero.

Se Proust ha avuto un rapporto ambi-valente con la filosofia, anche i pen-satori del Novecento – da Sartre aBarthes a Deleuze – hanno adottatostrategie di appropriazione e didistanziazione diversificate nei con-fronti della Recherche, opera divenu-ta punto di riferimento ineludibilenel corso degli anni Cinquanta.Dopo alcuni suggestivi raffronti conla filosofia di Husserl, che la criticafrancese non ha mai accostato aProust, Anne Simon passa in rasse-gna le divergenze di fondo che sepa-rano l’approccio ermeneutico diRicœur da quello fenomenologico diMerleau-Ponty, ugualmente interes-sati al mondo poetico proustiano.La raccolta di scritti antologizzati –tre dei quali sono inediti in Italia –mira a far vedere il modo in cuiProust non smette d’infondere il pro-prio respiro al pensiero. Alla ricercadel tempo perduto rimane oggi, sottomolti profili, il romanzo-chiave peraffrontare i legami fra letteratura efilosofia, proprio perché non smettedi confondere (e di rendere fluidi) iconfini fra le due pratiche.Anne Simon, ex allieva dell’Écolenormale supérieure, è ricercatrice alCentre national de la recherchescientifique (CNRS) di Parigi, in uncentro di ricerca che fa capo all’Écoledes Hautes Études en SciencesSociales, dove studia la prosa narrati-va associando approcci tematici, sti-listici e interdisciplinari quali filoso-fia, sociologia, studi di genere ed eto-logia. La sua ricerca si colloca allaconfluenza fra due assi principali:l’espressione fra il sensibile e ilvivente, i rapporti fra il pensiero e lacreazione letteraria. Dopo aver lavo-rato sull’apprensione del reale in "Àla recherche du temps perdu", ispi-randosi alla filosofia di MauriceMerleau-Ponty, attualmente si occu-pa del ruolo importante che haassunto l’opera di Proust in alcunipensatori francesi dal 1950 al 1980.Attenta ai rapporti fra scienze, saperie creazione letteraria, ha esteso lasua ricerca al sensibile del vivente,alla corporeità e all’animalità. Dirigeinfatti, lungo tale versante, il pro-gramma di ricerca internazionale«Animots: animali e animalità nellaletteratura di lingua francese (del XXe XXI secolo)». Autrice dei libri "Àleur corps défendant. Les femmes à

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l’épreuve du nouvel ordre moral"(insieme alla sociologa ChristineDétrez, 2006) e Proust ou le réelretrouvé (2011), ha pubblicato finora,nel corso della sua carriera accade-mica, quasi duecento articoli e curatouna decina di volumi collettanei, fra iquali ricordiamo "Merleau-Ponty et leLittéraire" (1999), "Le Discours desorganes" (2006), "Nomadismes desromancières contemporaines de lan-gue française" (2008), "FacingAnimals-Face aux bêtes" (2011) e"Human/Animal" (2012).

E le stelle non stannoa guardare

Loredana LimoneE le stelle non stanno a guardare. Lestorie di Borgo PropizioSalani, 2014

Tanti sono gli avvenimenti che scom-bussolano le giornate di BorgoPropizio e dei suoi numerosi abitanti,come la sempreverde zia Letizia,indaffarata a gestire la latteria insie-me a Belinda, nipote acidina; le duesorelle Mariolina e Marietta, con illoro teatrino di litigi e riappacifica-zioni; l’amabile Ruggero, rozzo-che-piace; Dora, più pettegola che giorna-laia; il maresciallo capo BartolomeoSaltalamacchia...Con a capo il sindaco Rondinella, ilpaese sfoggia una nuova zelantegiunta, il cui assessore alla Cultura, ilnevrotico professor TranquilloConforti, incarica Ornella di organiz-zare un evento per l’inaugurazionedella biblioteca. Sì, perché il paeseora vuole la sua biblioteca civica. E

dovrà essere un evento speciale, omeglio spaziale, addirittura un festi-val letterario, sotto le luccicanti epropizie stelle del borgo. Be’, nonsempre propizie.Le chiacchiere ricominciano il giornoin cui giunge Antonia, una forestieradai boccoli ramati, che porta unmisterioso bagaglio interiore.Scappando da se stessa, è alla ricercadi un luogo dove curare l’anima,tanto

da decidere che lì organizzerà la pro-pria vendetta d’amore. Una vendettacontro chi? E perché? Quale che sia ilmotivo, è un piatto che andrà servitofreddo.Ma Antonia non sa che BorgoPropizio ha il dono di cambiare la vitadi coloro che varcano la sue muramerlate…

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Dio non si stanca diperdonare. Il nuovolibro di Jorge MarioBergoglio

In occasione della Quaresima,l'Editrice Missionaria Italiana pubbli-ca il nuovo libro (inedito in italiano) diJorge Mario Bergoglio – papaFrancesco, Dio non si stanca di perdo-nare, testo che raccoglie alcune medi-tazioni dell'allora cardinale di BuenosAires incentrate sul tema della con-versione e della misericordia.

In queste dense pagine Francescolancia un invito ai suoi lettori: viverel'esperienza «dell'incontro con Dioche è sempre una novità e che cispinge a fare una scelta decisa, versole periferie e le frontiere, dove c'èl'umanità più ferita e dove gli uomini,sotto l'apparenza della superficialità edel conformismo, continuano a cerca-re la risposta alla domanda del sensodella vita».

Partendo dalla situazione precisadella sua diocesi di allora (i testi risal-gono agli anni tra il 2004 e il 2011), ilpontefice nota di aver cambiato radi-calmente approccio nel modo di con-durre l'azione pastorale della Chiesa:«Aspettavamo e ricercavamo il tempoper decidere e pianificare. Invece ilSignore ha scombinato le nostre coor-dinate e ci ha condotto pian piano,con il suo Spirito, a posare lo sguardosulla gente: non per vedere ciò chevogliamo, ma ciò che è».

Per Bergoglio è decisivo il rifiuto delpeccato essenziale, ovvero l'egoismoche annulla ogni prossimità: «Seviviamo in questa situazione di pec-cato, viviamo accentrando l'attenzio-ne su noi stessi. E configuriamo queltipo di uomo e di donna che invece di

chiamarsi Giovanni, Pietro, Maria,Antonia, si chiama io-me-stesso-con-me-per-me». Ma la buona notizia cheBergoglio vuole comunicare a tutti èche: «Dio è tenerezza e ci vieneincontro per avvicinarci con la suagrazia e guidarci in una itineranzacostante e rinnova?trice».

Anzi, la tenerezza del Padre di Gesùè la notizia buona che la gente desi-dera ascoltare dalla voce dei cristiani:«Il popolo fedele di Dio ci ha chiestola tenerezza del Padre, che gli possia-mo render vicina soltanto nella misu-ra in cui rinnoviamo il nostro fervoreapostolico essendo audaci testimonidell’amore di Colui che “ci ha amatiper primo”».

Il testo di Bergoglio si avvale di unapostfazione di padre GianCarloBregantini, arcivescovo diCampobasso-Bojano e presidentedella Commissione CEI per i problemisociali e il lavoro, la giustizia e lapace.

L'opera di Proust e ilpennello di Vermerr,pittore dell'essenziale

Lorenzo RenziProust e VermeerIl Mulino, 2012

Nel quinto volume “La prigioniera”dei sette dell’opera “Alla ricerca deltempo perduto” di Marcel Proust(1871-1922) si parla della morte diBergotte, un celebre scrittore il cuipersonaggio, per molti, adombra lafigura di Anatole France (1844-1924).Bergotte termina i suoi giorni ad unamostra di pittura dinanzi al quadrodi Vermeer “Veduta di Delft” (circa1660), ritenuto da Proust il più belquadro del mondo, come egli affer-ma in una lettera del ’21 ad unamico.Jan Vermeer (Delft, 1632–1675) fu ungrandissimo artista anche se non sioccupò troppo di pittura, producen-do in media non più di due quadril’anno. I proventi dell’arte nonsarebbero bastati a mantenere lanumerosa famiglia - aveva quindicifigli – ed egli fu, infatti, anche mer-cante d’arte e proprietario ed eser-cente di un albergo in Delft. Il qua-dro è oggi conservato al Mauritshuisdi L’Aia, e il brano su Bergotte sem-bra essere scaturito dalla visita diProust nel 1921 ad una mostra di pit-tura olandese al museo parigino Jeude Paume, in cui Marcel fu realmen-te colto da malore. Vermeer oggi èun artista di enorme richiamo: è incorso una mostra delle sue opere alPalazzo Fava di Bologna che si starivelando un grande successo.La storia del muretto giallo nel qua-dro – il famoso “petit pan de murjaune” – ha fatto consumare fiumi diinchiostro, in essi compreso il libroche trattiamo. Diciamo subito che,sulla base della individuazione piùaccreditata, il dettaglio nell’opera èpiù di color rosa che giallo ma, tan-t’è, procediamo. Bergotte muoreparagonando questo straordinarioframmento alla propria scritturache, al confronto, gli appare scarna epovera:“È così che avrei dovuto scrivere,pensava. I miei ultimi libri sonotroppo secchi, avrei dovuto stendere

più strati di colore, rendere la miafrase preziosa in sé, come quel pic-colo lembo di muro giallo.”Traslatamente, ciò che scrive relati-vamente a Bergotte può pensarsi cri-tica di Proust alla propria opera.Lorenzo Renzi è un celebre e polie-drico linguista vicentino, autore dinumerosi testi nel campo, giàdocente di Filologia Romanzaall’universitàpadovana. Inquesto lavoro,p a r t e n d odalle ottopagine relati-ve alla mortedi Bergotte, sia n a l i z z a n omolti dei temibasilari del-l’arte prou-stiana. Questiconosceva ilquadro sin daun viaggiogiovanile inO l a n d a ,a m m i r a t o l onella sua sedea L’Aia. Ildipinto è diuna precisio-ne minuziosa,forse dipinto con l’ausilio di unacamera oscura (anche il Canalettone fece largo uso), occupato inbuona parte dallo Schie, il fiume diDelft, in cui si specchiano barche,palazzi e, in particolare, i campanilidelle chiese. Il cielo è nuvoloso, cre-ando preziosi effetti di chiaroscuro.C’è poi da sottolineare la passioneorientalista di Marcel - la predilezio-ne per oggetti e minuterie esotiche,Persia, Giappone, e altri -, e l’artedello scrittore è tale da coinvolgereanche questo aspetto personale nelquadro di Vermeer:“poiché un critico aveva scritto chenella Veduta di Delft di Vermeer (...),quadro ch'egli adorava e credeva diconoscere alla perfezione, un picco-lo lembo di muro giallo (di cui non siricordava) era dipinto così bene dafar pensare, se lo si guardava isolata-mente, a una preziosa opera d'artecinese, d'una bellezza che potevabastare a se stessa, Bergotte mangiòun po' di patate, uscì di casa e andòalla mostra.”

Per quanto riguarda la “preziositàcinese” riferita in questa frase, per ilRenzi si tratta di una trasfigurazioneartistica. Le preziosità non sono col-legate al pezzo di muro quanto piut-tosto ai punti luminosi in granquantità inseriti su altre parti delquadro, in particolare nella fiancatadella penultima barca sulla destradel dipinto e nelle mura affioranti

dal fiumedelle caser e t r o s t a n t i ,una sorta dip u n t i n i s m oante-litteram,allora in vogain Francia. Iltutto vistonella prospet-tiva generaledel termine“ s u r i m p re s -s i o n i s m e ”coniato dalc r i t i c oB e n j a m i nCrémieux: sitratta dunquedi un guizzoletterario nel“sovraimpres-sionismo”.Nell’ampia e

puntuale disamina dei riferimentiartistici, filosofici, letterari, operatidal Renzi, tra confronti e raffronti,ecco balzar fuori anche un giallo “Laseconda morte di Ramòn Mercader“(1969) di Jorge Semprùn (Madrid,1923-2011), romamzo che in ben trepunti parla della nostra “Veduta”, omeglio dei pensieri a riguardo delprotagonista e di Boutor, altro perso-naggio, professore universitariofrancese. A motivo del loro spintoamore per l’arte, nel libro si trattaanche di altri quadri olandesi cheentrano addirittura a far parte dellatrama spionistica. Boutor è un culto-re anche di Proust ma più per dove-re professionale che per conoscenzadiretta, ignorandone quasi del tuttol’opera. Vengono riportati ampibrani del libro sull’argomento eRenzi tira le somme per lo specificoche ci riguarda:“Quanto al muretto le due visioni diBoutor, l'abbiamo visto, si contraddi-cono. Nel primo passo, agli occhi diun Boutor irritato il muretto sembra

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«introvabile, pura finzione lettera-ria» (untrouvable, pure fiction litté-raire). Nel secondo passo, un Boutortrasformato dalla grazia percepisceil muretto, una superficie gialla,rugosa, friabile, impalpabile, densa,massiccia, luminosa e splendente(ma senza violenza) tanto che la sualuce irradia su tutto il quadro (sinte-tizzo la caratterizzazione diSemprun estraendone gli elementidal grasso impasto lirico) come ilvero centro del quadro.”Ricordando che Proust aveva moltafretta nello scrivere le ultime partidella “Recerche”, e dando il giustopeso alla creazione artistica delloscrittore, come vuole evidenziareanche il sottotitolo di quest’opera:“Apologia dell’imprecisione”, Renzisi orienta verso una commistionenel ricordo tra più di un elementopresente nell’estrema destra delquadro, dove sono raffigurati tremuretti in sequenza. È probabileavvenga l’associazione inconscia trastruttura dell’uno e colore di unaltro. A favore dell’imprecisione nel-l’elaborazione artistica, Renzi citaanche la ricomparsa di Bergottenella “Recerche” altre due volte dopola morte, questo giustificato dall’ag-giunta successiva delle pagine sullasua fine da parte di Proust.“Lo seppellirono, ma per tutta lanotte prima dei funerali, nelle vetri-ne illuminate, i suoi libri, disposti atre a tre, vegliarono come angelidalle ali spiegate sembrando, percolui che non era più, un simbolo diresurrezione.”Proust lavorò alla stesura dell’im-menso capolavoro più di dieci anni,fino alla morte, in una clausuraquasi totale interrotta da pochesuperstiti uscite mondane, in generenotturne, via via diradate al peggio-rare dello stato di salute. Scriveva inuna camera tappezzata di lastre disughero per attutire i rumori esterni,travagliato da imponenti disturbifisici. Lavorava di notte, per sfruttar-ne il silenzio, e dormiva poche ore alsorgere dell’alba. Il primo volumedell’opera “Dalla parte di Swann” fupubblicato nel 1913 a spesedell’Autore, rifiutato dagli editori; gliultimi tre libri usciranno postumi.Diciamo la verità: per chiunque scri-ve, il pensare a qualcosa del genererappresentato nel periodo sopra

citato fa serpeggiare brividi ripetutinella schiena! È troppo stupefacenteimmaginare che, dopo la fine chetutti tocca, rimangano in giro, nellevetrine delle librerie, sugli scaffalidei supermercati, nei duty-free degliaeroporti, sui banchi dei giornalai, ipropri libri, le creature generate conpassione e sacrificio, a pavoneggiar-si sotto lo sguardo certo fugace edistratto di migliaia di passanti. Ma,tra le migliaia, ci sarà pure qualcunoche si attarderà a leggere nome,cognome e titolo, del lavoro in bellamostra. Ed ecco prendere forma,attraverso questo tramandare meta-fisico, l’illusione di una vita che siprolunga oltre la fine corporea.Quale miglior viatico per accompa-gnare il misero mortale all’ingressonell’altrove?Ma anche il trampolino, alla lunga,finisce col perdere i propri trampoli:la fiumara del tempo non risparmiaalcunché. L’arte, come ogni cosa, ècaduca: essa durerà solamente finoa quando esisteranno gli uomini. Edunque, per quanto ancora?La pittura, nella “Recerche” è perso-nificata da Elstir, (ispirato da ClaudeMonet?). Pittori – il personaggio el’ispiratore - per eccellenza delle bel-lezze naturali: paesaggi, squarci,viste. La “Veduta” è “natura”, ma èanche qualcos’altro.Scritta pochi mesi prima dellamorte, la pagina su Vermeer non silimita al contenuto raffigurato nelquadro: le considerazioni espostetrascendono l’incanto del panoramacittadino presentato nei minimi det-tagli. Nella sua opera Proust sudescrizioni del genere ha fornitomolteplici pagine incantevoli e tut-tavia Renzi, cogliendo la sostanzadell’insieme, può concludere la suadisamina:“Proust ha ridotto all'essenziale laveduta di Vermeer, pittore dell'es-senziale. Abbiamo un distillato diVermeer, un Vermeer, alla fine, checonta più per come dipinge (la mate-ria preziosa, ottenuta con «più stratidi colore») che non per cosa dipin-ge.”

(Luigi Alviggi)

Il diritto di famiglianelle famiglie immi-grate

Sandro VallettaIl diritto di famiglia nelle famiglieimmigrateAracne, 2013

Un libro di Sandro Valletta, docente didiritto delle migrazioni pressol'Università telematica GuglielmoMarconi di Roma, "Il diritto di fami-glia nelle famiglie immigrate" pubbli-cato dalla casa editrice Aracne nellacollana sul diritto dell'immigrazione,affronta la problematica situazionegiuridica delle famiglie immigrateche risiedono nel nostro Paese siadal punto di vista generale della nor-mativa nazionale ed europea, siamuovendo dall’analisi di un casogiudiziario esemplare.La Collana intende coniugare la ricer-ca e l’interpretazione della Norma-tiva del Diritto dell’Immigrazione –apparentemente disciplinata inmodo unitario solo per specificiaspetti ma sostanzialmente ancoraframmentaria e variamente inclusain diversi accorpamenti di disposizio-ni – con l’individuazione della naturae della tipologia dei piu’ ricorrenti“conflitti”che l’immigrazione ha ali-mentato e alimenta. Il Dirittodell’Immigrazione non si confonde enon si risolve nel trattamento giuri-dico dello “Straniero” perche’ lanozione di “Immigrato” implica un“inserimento” nella Societa’ del Paesedi accoglienza che puo’ non esserenecessario per tutta una serie di rap-porti che possono riguardarlo.Sussiste, peraltro, ed assume valenzagiuridica, il collegamento dell’Immi-

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grato col Paese d’origine, non unica-mente espresso dal rapporto con undiverso Ordinamento Giuridico, chepuo’ assumere rilievo nei casi in cui siaprevista la reciprocita’ ma che si mani-festa sotto il profilo culturale e deiconnessi Diritti Fondamentali. In que-sta monografia si cerca di affrontare ilproblema della situazione giuridicadelle Famiglie immigrate che risiedononel nostro Paese. Questa prima analisici permetterà di affrontare poi il pro-blema principale, cioè come il fenome-no dell’immigrazione e della semprepiù massiccia presenza di Stranieri nelnostro Paese possa far sorgere dei casigiudiziari complessi in ambito delDiritto di Famiglia che fino a questomomento non venivano presi in consi-derazione.Il Comitato Scientifico è composto daiProf Raffaele CHIARELLI, Direttoredella Collana, Eugenio DE MARCO,Giuseppe GUARINO, Claudio ROSSA-NO, Dante COSI. In questa monografiasi cerca di affrontare il problema dellasituazione giuridica delle famiglieimmigrate che risiedono nel nostroPaese. I criteri di riferimento utilizzatisono il pluralismo giuridico e, l’esamedelle questioni che riguardano la coe-sistenza di ordinamenti giuridicidiversi anche all’interno di uno stessoStato.Si inizierà prendendo in considerazio-ne l’analisi dell’evoluzione storica delconcetto di pluralismo giuridico, deifattori concomitanti che sono venuti asorgere e dei problemi che vengono anascere oggi giorno con la presenzadella globalizzazione che ha messo incrisi lo Stato sovrano.Stato sovrano che non è più l’unico ingrado di avere il potere di elaborare lenorme giuridiche, in quanto ormaisono presenti tutta una seria di ordi-namenti sovra-nazionali che moltospesso tendono a scontrarsi con lanormativa nazionale.Proprio per questo motivo è utileaffrontare l’approccio del pluralismogiuridico che mette in evidenza comeall’interno di una nazione possonovenirsi a scontrare varie concezioni dinorme, soprattutto nelle nostre societàormai così complesse.Per via dell’evoluzione della societàcontemporanea, determinata dallaglobalizzazione e dai fenomeni migra-tori, si è venuta a modificare sia la con-cezione di pluralismo giuridico (ades-

so molto più incentrata sul soggetto) esia la fisionomia della famiglia italia-na. Questa prima analisi ci permetteràdi affrontare poi il problema principa-le, cioè come il fenomeno dell’immi-grazione e della sempre più massicciapresenza di stranieri nel nostro Paesepossa far sorgere dei casi giudiziaricomplessi in ambito di diritto di fami-glia che fino a questo momento nonvenivano presi in considerazione.Abituati a considerare l’immigrazionecome un fenomeno emergenziale, cidimentichiamo facilmente che, unavolta varcate le frontiere, gli immigratilavorano e abitano con noi, produconobeni e servizi indispensabili per il fun-zionamento della nostra società,nascono, muoiono, si sposano e/ointrecciano relazioni affettive con ita-liani o con altri stranieri che possonoanche in seguito concludersi e con unaseparazione In conclusione si passeràad esaminare il caso di una donnaalgerina residente in Italia che hadivorziato dal marito e ci si chiederàquale sia l’ordinamento giuridico daprendere in considerazione dopo checon la Legge 31 maggio 1995 n. 218,l’Italia ha ratificato una norma deldiritto internazionale privato che per-metteva ad uno straniero residente sulterritorio di un altro Paese di far valereil suo ordinamento in ambito di dirittodi famiglia. Ciò ha fatto sorgere neces-sariamente una domanda dettata dalfatto che se questo ordinamento siscontrasse con il nostro per via d’ideo-logie molto differenti, come si risolve-rebbe il conflitto? Si è cercato, infine, didefinire dei possibili criteri di soluzio-ne da poter attuare per tutelare almeglio le persone immigrate: si osser-verà come Stati quali la Francia, chevivono il fenomeno d’immigrazione damolto più tempo rispetto a noi, hannoattuato delle politiche di integrazionemolto utili. Non si può più fingere dinon vivere sempre più a stretto contat-to con gli immigrati e proprio per que-sto bisogna cercare di riconoscereanche le loro esigenze e tutelare i lorodiritti: non si deve avere paura del plu-ralismo né culturale né giuridico, ma sideve conoscerlo e affrontarlo inmaniera chiara, senza nessuna formadi razzismo e superiorità.

(Sandro Valletta con la collaborazione di Raffaele Chiarelli)

Rivoluzione

Paolo CuginiRivoluzione. Quando il Vangelo smuo-ve le montagneEditrice Missionaria Italiana, 2014

L'Editrice Missionaria Italiana mandain libreria Rivoluzione. Quando ilVangelo smuove le montagne. Diariodi una trasformazione politica non-violenta nel Nordest brasiliano didon Paolo Cugini, prete della diocesi diReggio Emilia e per quindici anni mis-sionario in Brasile.L’autore è stato per anni parroco delladiocesi di Ruy Barbosa, nello statodella Bahia, uno dei più poveri di tuttoil Brasile, dove ha fondato il Mo-vimento Fede e Politica di Tapiramutáper offrire risposte evangeliche allasituazione di crisi e per cercare dicombattere la rampante corruzionepolitica nelle amministrazioni locali.In un luogo in cui le discriminazioni ele disuguaglianze sociali sono causa-te da una esigua ma potente classe dilatifondisti, la gente povera, moltissi-ma analfabeta, preferisce non denun-ciare i soprusi di cui è vittima ognigiorno, «perchè ha imparato che amettersi contro il potere si perde sem-pre e comunque». Per don Cugini esse-re chiesa in questi contesti di povertà eoppressione significa prestare profon-da attenzione alla vita politica locale,perché «il Vangelo è il grido di libertàdegli oppressi ed è, allo stesso tempo,un grido di denuncia contro ogniforma di esclusione e di prevaricazio-ne dei forti contro i deboli».

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