R ck = 250 kg/cm 2 (Tensioni Ammissibili) f ck = 200 kg/cm 2 (Stati Limite) C20/25 (Eurocodici –...
-
Upload
fulvio-leo -
Category
Documents
-
view
225 -
download
0
Transcript of R ck = 250 kg/cm 2 (Tensioni Ammissibili) f ck = 200 kg/cm 2 (Stati Limite) C20/25 (Eurocodici –...
Rck = 250 kg/cm2 (Tensioni Ammissibili)fck = 200 kg/cm2 (Stati Limite)C20/25 (Eurocodici – N.T.C.2008)
RESISTENZE DEI MATERIALI
STRUTTURE DI DESTINAZIONE CLASSE DI RESISTENZA MINIMA
Per strutture non armate o a bassa percentuale di armatura C8/10
Per strutture semplicemente armate C16/20
Per strutture precompresse C28/35
METODI DI VERIFICA DEGLI ELEMENTI STRUTTURALI
(D.M. 14/01/08)Capitolo 2.7 - VERIFICHE ALLE TENSIONI AMMISSIBILI
Relativamente ai metodi di calcolo, è d'obbligo il metodo agli stati limite.Per le costruzioni di tipo 1 (VN ≤10 anni) e tipo 2 (50 anni ≤VN <100 anni) e Classe d’uso I e II, limitatamente a siti ricadenti in Zona 4, è ammesso il metodo di verifica alle tensioni ammissibili. Per tali verifiche si deve fare riferimento alle norme tecniche di cui al D.M. LL. PP. 14.02.92, per le strutture in calcestruzzo e in acciaio, al D.M. LL. PP. 20.11.87, per le strutture in muratura e al D.M. LL. PP. 11.03.88 per le opere e i sistemi geotecnici.
Le azioni sismiche debbono essere valutate assumendo pari a 5 il grado di sismicità S, quale definito al § B. 4 del D.M. LL. PP. 16.01.1996, ed assumendo le modalità costruttive e di calcolo di cui al D.M. LL. PP. citato, nonché alla Circ. LL. PP. 10.04.97, n. 65/AA.GG. e relativi allegati.
Metodo delle tensioni ammissibili
c c c
s s s
E
E
Legami costitutivi lineari
METODI DI VERIFICA DEGLI ELEMENTI STRUTTURALI
1 cE
1
sE
METODI DI VERIFICA DEGLI ELEMENTI STRUTTURALI
Metodo delle tensioni ammissibili
Tensioni ammissibili
c
s
c s
Metodo delle tensioni ammissibili
METODI DI VERIFICA DEGLI ELEMENTI STRUTTURALI
( deformazioni )
,maxc
N
M
Verifica di resistenza
,maxc c
Metodo delle tensioni ammissibili
METODI DI VERIFICA DEGLI ELEMENTI STRUTTURALI
( deformazioni ) ( tensioni )
,maxc ,maxc
N
M
Legami costitutivi non lineari (più realistici)
Metodo degli Stati Limite
METODI DI VERIFICA DEGLI ELEMENTI STRUTTURALI
fc
fy
cu su
DUTTILITA’ DELL’ELEMENTO STRUTTURALE
Legame costitutivo del calcestruzzo
Parabola-rettangolo triangolo-rettangolo rettangolo (stress block)
c2 = 0.20% c3 = 0.175% c4 = 0.07% cu = 0.35%
DUTTILITA’ DELL’ELEMENTO STRUTTURALE
Legame costitutivo dell’acciaio
Bilineare con incrudimento elastico perfettamente plastico
Metodo degli Stati Limite
METODI DI VERIFICA DEGLI ELEMENTI STRUTTURALI
( deformazioni )
,maxc
N
M
Verifica di resistenza
,maxc cu
Metodo degli Stati Limite
METODI DI VERIFICA DEGLI ELEMENTI STRUTTURALI
( deformazioni ) ( tensioni )
,maxc ,maxc
N
M
N
M
Campi di rottura
Metodo degli Stati Limite
METODI DI VERIFICA DEGLI ELEMENTI STRUTTURALI
su
cu
0c
Domini di resistenza
NR
MR
NS
MS
Metodo degli Stati Limite
METODI DI VERIFICA DEGLI ELEMENTI STRUTTURALI
N
M
(vantaggi rispetto alle T.A.)
Legami sperimentali acciaio
Tensioni
Ammissibili
Legami costitutivi non lineari (più realistici)
Metodo degli Stati Limite
METODI DI VERIFICA DEGLI ELEMENTI STRUTTURALI
Stati Limite
T.A. – Verifica puntuale
Legami costitutivi non lineari (più realistici)
Verifiche globali per l’intera sezione
(vantaggi rispetto alle T.A.)Metodo degli Stati Limite
METODI DI VERIFICA DEGLI ELEMENTI STRUTTURALI
Punto di verifica
S.L. – Verifica globale
Legami costitutivi non lineari (più realistici)
Verifiche globali per l’intera sezione
(vantaggi rispetto alle T.A.)Metodo degli Stati Limite
METODI DI VERIFICA DEGLI ELEMENTI STRUTTURALI
Flessione deviataT.A. S.L.
Legami costitutivi non lineari (più realistici)
Verifiche globali per l’intera sezione
(vantaggi rispetto alle T.A.)Metodo degli Stati Limite
METODI DI VERIFICA DEGLI ELEMENTI STRUTTURALI
Flessione rettaT.A. S.L.
Legami costitutivi non lineari (più realistici)
Verifiche globali per l’intera sezione
(vantaggi rispetto alle T.A.)Metodo degli Stati Limite
METODI DI VERIFICA DEGLI ELEMENTI STRUTTURALI
Possibilità di eseguite verifiche nei confronti di condizioni diverse da
quella di collasso
Definizione di diversi tipi di
Stati Limite (S.L.)
Legami costitutivi non lineari (più realistici)
Verifiche globali per l’intera sezione
Legami costitutivi non lineari (più realistici)
(vantaggi rispetto alle T.A.)Metodo degli Stati Limite
METODI DI VERIFICA DEGLI ELEMENTI STRUTTURALI
STATI LIMITE DI ESERCIZIO (S.L.E.)
• verifiche di deformabilità
• verifiche di vibrazione
• verifiche di fessurazione
• verifiche delle tensioni di esercizio
• verifiche a fatica per quanto riguarda eventuali danni che possano compromettere la durabilità
STATO LIMITE ULTIMO (S.L.U.)
• verifiche di resistenza
Verifica allo Stato Limite di Esercizio
Fessurazione, deformazioni e tensioni
FESSURAZIONE
- Stato limite di decompressione: la tensione normale nella fibra considerata è pari a zero- Stato limite di prima fessurazione: raggiungimento della resistenza a trazione del calcestruzzo- Stato limite di apertura delle fessure: formazione di fessure di una data ampiezza
FATTORI DA CONSIDERARE NELLA VALUTAZIONE DELLA
FESSURAZIONECombinazione delle azioni
azioni quasi permanenti
azioni frequenti
azioni rare
Condizioni ambientali
Sensibilità della armature
armature sensibili
armature poco sensibili
poco aggressivo, caratterizzato da umidità relativa non elevata o da umidità relativa elevata per brevi periodi
moderatamente aggressivo, caratterizzato da elevata umidità relativa in assenza di vapori corrosivi
molto aggressivo, caratterizzato da presenza di liquidi o di aeriformi particolarmente corrosivi
VALUTAZIONE DELLA MASSIMA AMPIEZZA DI APERTURA DELLE
FESSURE
mk ww 7.1 mmm sw r
m kks
cs
32102
c = ricoprimento dell’armatura
s = distanza fra le barre; se s > 14 si adotterà s = 14
= diametro della barra
k2 = coefficiente che caratterizza l’aderenza del calcestruzzo alla barra e al quale si assegnano i seguenti valori:
k2 = 0.4 per barre ad aderenza migliorata
k2 = 0.8 per barre lisce
k3 = coefficiente che tiene conto della forma del diagramma delle tensioni prima della fessurazione
AMPIEZZA E DISTANZA FRA LE FESSURE
VERIFICHE STRUTTURALI AGLI STATI LIMITE
(Verifiche D.M. ‘05)
STATO LIMITE ULTIMO (S.L.U.) - Sotto l’effetto dell’azione sismica di progetto per un sisma avente un periodo di ritorno di circa 500 anni, caratterizzata da una probabilità di superamento non maggiore del 10% in 50 anni, l’edificio pur subendo danni di grave entità agli elementi strutturali e non strutturali, deve mantenere una residua resistenza e rigidezza nei confronti delle azioni orizzontali e l’intera capacità portante per carichi verticali.
STATO LIMITE DEL DANNO (S.L.D.) - Sotto l’effetto di un sisma con basso periodo di ritorno (frequente), e di intensità non maggiore del 50% in 50 anni, avente quindi una significativa probabilità di verificarsi più di una volta nel corso della durata utile dell'opera, gli edifici non devono riportare danni (gravi) significativi né alle strutture né alle parti non strutturali, in particolare agli impianti.
VERIFICHE STRUTTURALI AGLI STATI LIMITE(Verifiche D.M. ‘08)
STATO LIMITE DI SALVAGUARDIA DELLA VITA (S.L.V.) - A seguito del terremoto la costruzione subisce rotture e crolli dei componenti non strutturali ed impiantistici e significativi danni dei componenti strutturali cui si associa una perdita significativa di rigidezza nei confronti delle azioni orizzontali; la costruzione conserva invece una parte della resistenza e rigidezza per azioni verticali e un margine di sicurezza nei confronti del collasso per azioni sismiche orizzontali;
STATO LIMITE DI OPERATIVITA’ (S.L.O.) - A seguito del terremoto la costruzione nel suo complesso, includendo gli elementi strutturali, quelli non strutturali, le apparecchiature rilevanti alla sua funzione, non deve subire danni ed interruzioni d'uso significativi.
STATO LIMITE DI DANNO (S.L.D.) - A seguito del terremoto la costruzione nel suo complesso, includendo gli elementi strutturali, quelli non strutturali, le apparecchiature rilevanti alla sua funzione, subisce danni tali da non mettere a rischio gli utenti e da non compromettere significativamente la capacità di resistenza e di rigidezza nei confronti delle azioni verticali ed orizzontali, mantenendosi immediatamente utilizzabile pur nell’interruzione d’uso di parte delle apparecchiature.
STATO LIMITE DI PREVENZIONE DEL COLLASSO (S.L.C.) - A seguito del terremoto la costruzione subisce gravi rotture e crolli dei componenti non strutturali ed impiantistici e danni molto gravi dei componenti strutturali; la costruzione conserva ancora un margine di sicurezza per azioni verticali ed un esiguo margine di sicurezza nei confronti del collasso per azioni orizzontali.
STATI LIMITE DI ESERCIZIO (Comportamento strutturale non dissipativo)
STATI LIMITE ULTIMI (Comportamento strutturale dissipativo)
VERIFICHE STRUTTURALI AGLI STATI LIMITEStrutture di Classe 1
STATO LIMITE DEL DANNO (S.L.D.) – Controllo degli spostamenti.STATO LIMITE DI SALVAGUARDIA DELLA VITA (S.L.V.) – Verifica di Resistenza.
Strutture di Classe 2
STATO LIMITE DEL DANNO (S.L.D.) – Controllo degli spostamenti.STATO LIMITE DI SALVAGUARDIA DELLA VITA (S.L.V.) – Verifica di Resistenza.
STATO LIMITE DI OPERATIVITA’ (S.L.O.) – Controllo degli spostamenti.
Strutture di Classe 3
STATO LIMITE DEL DANNO (S.L.D.) – Controllo degli spostamenti.STATO LIMITE DEL DANNO (S.L.D.) – Controllo degli spostamenti + Verifica di Resistenza.STATO LIMITE DI SALVAGUARDIA DELLA VITA (S.L.V.) – Verifica di Resistenza.
STATO LIMITE DI OPERATIVITA’ (S.L.O.) – Controllo degli spostamenti.
Strutture di Classe 4
STATO LIMITE DEL DANNO (S.L.D.) – Controllo degli spostamenti.STATO LIMITE DEL DANNO (S.L.D.) – Controllo degli spostamenti + Verifica di Resistenza.STATO LIMITE DI SALVAGUARDIA DELLA VITA (S.L.V.) – Verifica di Resistenza.
STATO LIMITE DI OPERATIVITA’ (S.L.O.) – Controllo degli spostamenti.
Strutture Isolate
STATO LIMITE DEL DANNO (S.L.D.) – Controllo degli spostamenti.STATO LIMITE DEL DANNO (S.L.D.) – Controllo degli spostamenti + Verifica di Resistenza.STATO LIMITE DI SALVAGUARDIA DELLA VITA (S.L.V.) – Verifica di Resistenza.STATO LIMITE DI COLLASSO (S.L.C.) – Controllo degli spostamenti.
SPETTRO DI PROGETTO PER LA VERIFICA AGLI S.L.U.
BOBOge T
T
F
q
T
TF
qSaTS 1
1
Oge Fq
SaTS 1
T
TF
qSaTS C
Oge
1
2
1
T
TTF
qSaTS DC
Oge
TTD
DC TTT
TcTTB
BTT 0
Rispetto alle formule relative allo spettro elastico, si sostituisce con 1/q
VERIFICHE ALLO S.L.D.
Per costruzioni di Classe III e IV, se si vogliono limitare i danneggiamenti strutturali, per tutti gli elementi strutturali, inclusi nodi e connessioni tra elementi, deve essere verificato che il valore di progetto di ciascuna sollecitazione (Ed) calcolato in presenza delle azioni sismiche
corrispondenti allo S.L.D. ed attribuendo ad il valore di 2/3, sia inferiore al corrispondente valore della resistenza di progetto (Rd).
Verifiche di Resistenza
BOBOge T
T
FT
TFSaTS 1
1
3
2
Oge FSaTS 3
2
T
TFSaTS C
Oge 3
2
23
2
T
TTFSaTS DC
Oge
TTD
DC TTT
TcTTB
BTT 0
VERIFICHE S.L.U. E S.L.D.
Spettro di risposta elastico (S.L.D.) e spettro di progetto (S.L.U.)
VERIFICHE ALLO S.L.O. E ALLO S.L.D.
Per le costruzioni ricadenti in classe d’uso I e II si deve verificare che l’azione sismica di progetto non produca agli elementi costruttivi senza funzione strutturale danni tali da rendere la costruzione temporaneamente inagibile.Nel caso delle costruzioni civili e industriali, qualora la temporanea inagibilità sia dovuta a spostamenti eccessivi interpiano, questa condizione si può ritenere soddisfatta quando gli spostamenti interpiano ottenuti dall’analisi in presenza dell’azione sismica di progetto relativa allo SLD siano inferiori ai limiti indicati nel seguito.
Verifiche di Danno degli Elementi non Strutturali
Tipologia strutturale
dr < 0,005 h Edifici con tamponamenti collegati rigidamente alla struttura che interferiscono con la deformabilità della stessa
dr < drp < 0,01 h per tamponamenti progettati in modo da non subire danni a seguito di spostamenti di interpiano d rp, per effetto della loro deformabilità intrinseca ovvero dei collegamenti alla struttura
dr < 0,003 h per costruzioni con struttura portante in muratura ordinaria
dr < 0,004 h per costruzioni con struttura portante in muratura armata
dr - Spostamento interpiano, ovvero differenza tra gli spostamenti al solaio superiore ed inferiore.
h – Altezza di interpiano
Per le costruzioni ricadenti in classe d’uso III e IV si deve verificare che l’azione sismica di progetto non produca danni agli elementi costruttivi senza funzione strutturale tali da rendere temporaneamente non operativa la costruzione. Nel caso delle costruzioni civili e industriali questa condizione si può ritenere soddisfatta quando gli spostamenti interpiano ottenuti dall’analisi in presenza dell’azione sismica di progetto relativa allo S.L.O. siano inferiori ai 2/3 dei limiti in precedenza indicati.