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A.A. 2019-2020 Ingegneria per l’Ambiente e il Territorio Laboratorio di Disegno Docente: Ing. Cristina Vanini, PhD 22-04-21 esercitazione 6 Marchio istituzionale dell’Università degli Studi di Cagliari Queste slide non possono essere utilizzate al di fuori degli scopi didattici di questo corso. «E' vietata la copia e la riproduzione dei contenuti e immagini in qualsiasi forma. E' inoltre vietata la redistribuzione e la pubblicazione dei contenuti e immagini non autorizzata espressamente dall'autore. Il divieto include le registrazioni delle videolezioni con qualsiasi modalità e mezzo non autorizzate espressamente dall'autore o da Unica»

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A.A. 2019-2020Ingegneria per l’Ambiente e il Territorio

Laboratorio di Disegno

Docente: Ing. Cristina Vanini, PhD

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Queste slide non possono essere utilizzate al di fuori degli scopi didattici di questo corso.

«E' vietata la copia e la riproduzione dei contenuti e immagini in qualsiasi forma.E' inoltre vietata la redistribuzione e la pubblicazione dei contenuti e immagini non autorizzata espressamente dall'autore. Il divieto include le registrazioni delle videolezioni con qualsiasi modalità e mezzo non autorizzate espressamente dall'autore o da Unica»

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ESERCITAZIONE 6_22-04-2021

- disegno architettonico: pianta e sezione quotate e prospetti in scala :100 di un edificio

- l’esercizio è da svolgere solo in CAD

CONSEGNA entro giovedì 29-04-2021a [email protected]

Identificare i file inviati con le iniziali di cognome e nome e matricola + ES6

Scrivete il vostro nome e cognome intero solo nel testo della email di invio.

Conservate sempre una copia di ogni esercizio, perché al termine del corso ve li farò raccogliere ed “esporre tutti”, in tavole riassuntive.

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Es. 6 - PIANTA E SEZIONE QUOTATE E PROSPETTI (in scala 1:100) DI UN IPOTETICO EDIFICIO

- solo in CAD

La forma della pianta dell’edificio è creata dallo studente, dipendentemente dalla lunghezza del proprio nome e cognome. Il disegno è svolto interamente in CAD.

Realizzare la pianta quotata, in scala 1:100, di un ipotetico edificio, di forma rettangolare, avente una delle due dimensioni di 7 metri e l’altra di N metri = somma del numero delle lettere del nome e del cognome.L’involucro deve avere dei vani d’apertura (porte e/o finestre) in ogni faccia. Saranno presenti anche partizioni interne. Non si specifica la destinazione d’uso, la pianta non deve essere arredata.L’edificio avrà un solo livello e copertura piana.

Poi realizzare una sezione quotata in scala 1:100 ed i 4 prospetti in scala 1:100.

IMPORTANTE : 1 unità del disegno = 1 metro.

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Es. 6 - precisazioni e consigli

Potete procedere secondo uno tra questi due metodi di lavoro, a vostra scelta:

- METODO 1: realizzare pianta, sezione e prospetti direttamente in 2D, con processi di offset, proiezione ortogonale per linee ecc.- METODO 2: generare pianta, sezioni e prospetti, partendo dal modellino 3D con le bucature, sezionandolo e proiettando le viste scelte su appositi piani. Infine caratterizzando i tipi di linea.

In entrambi i casi, dovete assegnare tipi e spessori di linea adeguati, secondo convenzione, e mettere infine le quote. Fortemente consigliato utilizzare appositi layer, preimpostati con i rispettivi tipi e spessori di linea.

Ricordiamo alcune convenzioni grafiche

Le linee che rappresentano parti sezionate devono essere continue con spessore 0,5 mm.Le linee che rappresentano parti non sezionate, in vista, devono essere continue di spessore massimo 0,2 mm.Le linee delle quote e delle campiture saranno continue con spessore fine (default o 0,09).Le campiture a 45° devono riempire tutte le aree chiuse sezionate (sia in pianta che in sez. vert.).La linea, indicante la traccia della sezione verticale in pianta, deve essere tratto punto grossa (almeno 0,5 mm).La linea di terra deve essere continua grossa (almeno 0,7 mm).

Spiegherò entrambi i metodi: per il primo conoscete già tutti gli strumenti necessari per fare il disegno.

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Es. 6 - precisazioni e consigli – misure elementi costruttivi

Per questo semplice edificio, usiamo le seguenti misure delle parti.

- Spessore delle pareti dell’involucro esterno di 0,30 m.- Le pareti di partizione interna saranno spesse 0,10 m.- Altezza di interpiano (cioè dal livello di calpestio all’intradosso del solaio) 2,70 m.- Spessore del solaio finito di copertura 0,40 m. - La copertura sborda lateralmente, dal filo esterno dell’involucro, 0,30 m.- Rialzare l’edificio rispetto al livello zero del suolo, su un basamento alto 0,15 m e largo almeno 1 m oltre il filo esterno dell’edificio.- Le porte esterne saranno alte 2,30 m e quelle interne 2,10 m.- Le finestre avranno il davanzale ad altezza 1,00 m dal pavimento e saranno alte 1,30 m. Comunque è concesso realizzare aperture esterne di altre dimensioni purché fruibili.- Gli spazi interni devono essere fruibili.- Nella scala di rappresentazione 1:100 vanno disegnati gli infissi. Spessore dei telai circa 0,07 m.- In sezione verticale si disegneranno anche ipotetiche fondazioni.

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Il linguaggio grafico progettualeriferimenti normativi

Per la designazione, facciamo riferimento alle norme UNI ISO 4157;per le scale dimensionali da usare per l’esecuzione dei disegni tecnici, facciamo riferimento alle norme UNI 3967;per le viste da rappresentare e per il posizionamento dei piani di sezione, riferimento alle norme UNI 3970 (Proiezioni Ortogonali-Viste) e 3971 (Proiezioni Ortogonali-Sezioni);per l’uso di tratteggi per rappresentare i materiali nelle sezioni, norme UNI 3972;per la denominazione e applicazione dei tipi di linee, facciamo riferimento alle Norme UNI 3968, UNI EN ISO 128-2002, e UNI EN ISO 128-23. Le norme riportano delle tabelle in cui sono descritti i tipi e spessori di linee e le loro applicazioni nella pratica grafica;per le quotature, la norma di riferimento è la UNI-ISO 129-1, che sostituisce le UNI 3973, 3974, 3975, 3976 e 4820.

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Ecco come appare l’esercizio 6, completo, nello spazio modello.

Quando impagineremo le tavole, inseriremo le scale nominali e le linee saranno stampate in monocromia (nero su bianco) coi giusti tipi e spessori assegnati ai layer.

Esempio di Es. 6 CAD completo, come appare nello spazio modello

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Ingrandimenti per vedere i dettagli (qui sono stati cambiati i colori dei layer e dello sfondo). Ogni studente è libero si usare i colori preferiti purché da tabella ACI AutoCAD Color Index)

Dovete disegnare anche una linea, in pianta e sezione verticale, per ogni vetro di finestra, al centro dei vani.

In sezione verticale, indicare anche ipotetiche fondazioni (dimensioni plinto 0,50x0,40 m).

In prospetto vanno disegnati anche gli infissi.

Precisazioni sul livello di dettaglio del disegno alla scala 1:100.

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GUIDA ES. 6_22-04-2021

nozioni CAD introdotte

- STRUMENTI DI ANNOTAZIONE:- strumenti di quotatura;- strumenti di testo

- in 3D, comando GEOMETRIA PIATTA

Di seguito alcune schermate per indicarvi i “nuovi” comandi utilizzati rispetto alle esercitazioni precedenti. Per realizzare i disegni con il metodo 1, conoscete già tutti gli strumenti.Per il metodo 2, vi dirò come generare i disegni di proiezione ortogonale dal modellino 3D. Per mettere le quote lavoreremo nell’interfaccia 2D “Disegno e annotazione”.

RICORDATE SEMPRE DI LEGGERE I SUGGERIMENTI DATI DAL SOFTWARE E DI DIALOGARE CON LA BARRA DEI COMANDI!

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Es. 6

metodo 1 - tutto in 2D

Si disegna solo nell’interfaccia 2D “Disegno e annotazione”.

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Uso dei layer per definire spessori e tipi di linea a seconda dei loro significati convenzionali.

Ecco quali layer ho usato e come ho impostato i rispettivi TIPI DI LINEA e SPESSORI.

Anche l’uso del numero di layer è soggettivo, ma può agevolare l’ordine del lavoro anche in vista delle operazioni di stampa. Gli oggetti possono essere spostati di layer in qualunque momento. Le proprietà dei layer possono essere sempre modificate.

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Disegnare la pianta rettangolare secondo le misure indicate. Indicare anche i vani delle bucature nelle pareti.

Alcuni dei comandi già noti utili possono essere: LINEA, POLILINEA, RETTANGOLO, OFFSET, TAGLIA, EDITA POLILINEA; proviamo anche ESTENDI e CIMA e SPEZZA. Si lascia lo studente libero di disegnare con la sequenza di strumenti che ritiene più consoni, sperimentandone anche di nuovi.

Usare, a seconda della necessità, i vari comandi “Disegna” ed “Edita”, già noti, ma provatene anche altri.

Dopo aver eseguito l’offset per lo spessore murario, creo le aperture nelle pareti perimetrali e le partizioni di ambienti interni. Per misurare le distanze volute posso usare vari strumenti, ad esempio: offset, circonferenze, copia ecc.Poi userò ad esempio taglia, spezza ecc. per distinguere le linee secondo convenzione, spostandole nei layer predisposti.

L2 =

num. lettere nome + cognome

L1 = 7 metri

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Comandi RETTANGOLO, ESTENDI, CIMA e SPEZZA IN UN PUNTO possono essere utili.

Il comando RETTANGOLO crea direttamente una polilinea della forma giusta, a cui si possono assegnare rapidamente le dimensioni scrivendo nella barra dei comandi @ L1, L2 (valori in metri).

Il comando ESTENDI permette di allungare una linea sino ad un elemento selezionato.

Il comando CIMA consente di congiungere due linee staccate in un angolo.

Il comando SPEZZA IN UN PUNTO interrompe una linea in un punto (selezionare con gli SNAP) e ne conserva i pezzi, che poi possiamo spostare nei giusti layer.

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Esempio di processo di proiezione, realizzato solo in 2D, sul quale posso poi procedere con la quotatura e la definizione finale.

Proseguo il disegno 2D, con tutte le aperture e le indicazioni convenzionali come l’apertura delle porte, la freccia indicante l’ingresso, la linea che indica dove passa la sezione verticale e distribuisco le linee nei rispettivi layer con tipi e spessori definiti secondo norme.

Su questa base andremo poi a mettere anche le quote ed i testi.

Procediamo, con linee di proiezione ortogonale, a disegnare tutti i prospetti ed una sezione verticale, differenziando sempre per layer le linee.

Ricordiamo che, nelle proiezioni ortogonali, usiamo sempre il metodo europeo (centro di proiezione – oggetto - piano di proiezione).

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Perfezioniamo la grafica del disegno, con tipi e spessori di linea, tratteggi ed indicazioni convenzionali.

Alle pareti sezionate, sia in pianta che in sez. verticale, oltre alle linee di contorno con spessore grosso, assegniamo anche una campitura, che applichiamo grazie al già noto comando “Tratteggio”.

Ricordate di impostare correttamente anche la scala del tratteggio altrimenti questo potrebbe non vedersi correttamente. Per il tratteggio, usiamo un modello ANSI a linee inclinate di 45°, spessore fine.

Decidiamo dove far passare la sezione verticale: cercando di sezionare un punto significativo, con almeno una porta e/o finestra.

Indichiamo la sezione in pianta con una linea tratto punto grossa che alle estremità presenta due frecce che indicano il verso di sezione (la parte che resta), con accanto ad esse due lettere maiuscole uguali (inserite come TESTO).

Il verso di sezione è la direzione di proiezione ortogonale della sezione in favore di vista.

I comandi sono già noti: in particolare per il tipo di linea dovete creare un layer e caricare il nuovo tipo di linea, impostando poi la scala della linea in modo che si veda.

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Ecco come devono apparire rispettivamente la sezione verticale ed un prospetto, nello spazio modello, avendo assegnato i giusti tipi e spessori delle linee.

N.B. in questo esempio gli edifici sono due, ed hanno alcune pareti curve.

In questo esempio è presente anche una finestra che sta al di sopra dell’altezza di sezione della pianta,

quindi si disegna come “proiezione virtuale” in pianta(linee fini tratteggiate).

Perfezioniamo la grafica del disegno, con tipi e spessori di linea, tratteggi ed indicazioni convenzionali (qui si mostra un esempio diverso).

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Es. 6

metodo 2 – dal 3D al 2D

Si passa dal 3D al 2D, dove poi si perfeziona il disegno e si mettono le quote.

Questo è un metodo di disegno alternativo, che procede non per classica costruzione/proiezione delle proiezioni ortogonali e sezioni, ma parte dalla modellazione 3D per generare in automatico i disegni in proiezione di pianta, sezione e prospetti, che poi verranno successivamente quotati e perfezionati con i tipi di linea ed i tratteggi convenzionali.

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Realizzare il 3D dell’edificio con le bucature (procedendo come si è fatto coi solidi delle lettere cavi)

Con i comandi 3D già usati, Estrudi ed Operazioni booleane (sottrazione, unione), creo un solido cavo con “basamento” e “soffitto”, partendo dal rettangolo di base ed avendo definito le bucature come parallelepipedi disposti nelle posizioni reali.

Per creare i solidi devo avere aree chiuse (polilinee) e poi posso spostare i solidi alle altezze corrette.

Poiché questo edificio è molto semplice, io ho usato solo unioni e sottrazioni di parallelepipedi.

Alla fine ho unito tutto ottenendo un unico solido, per essere sicura, poi, di sezionare tutto insieme.

Poi CREARE DELLE COPIE dell’edificio intero prima di fare le sezioni orizzontale e verticale. Bastano 3 copie.

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Per ottenere la pianta. Tagliare i solidi cavi secondo un piano orizzontale ad altezza 1,40 m (= 1.4 unità di disegno).

Eseguire il comando TRANCIA sull’edificio, scegliendo l’opzione con piano XY e impostandone la quota ad 1.40 m.

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Ora dobbiamo generare un disegno 2D a partire dalla sezione del solido. Ci mettiamo nella vista adeguata e usiamo “Geometria piatta”.

Innanzitutto selezioniamo la visualizzazione con vista dall’alto che è quella che ci mostra la pianta come la vogliamo estrarre (proiettare).

Nel pannello comandi, interfaccia “Modellazione 3D”, strumenti di “Sezione”, scegliamo dalla tendina il comando GEOMETRIA PIATTA.

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Stiamo generando la pianta (proiezione ortogonale della sezione orizzontale) con l’uso del comando “Geometria piatta”.

Il comando Geometria piatta apre questa finestra di dialogo (che lasciamo impostata come in default.)

Come seleziono “crea”, si genera, un BLOCCO contenente la proiezione 2D della pianta e la barra dei comandi chiede il punto d’inserimento (sceglierlo) poi il fattore di scala (inserire 1 per X e poi per Y) e la rotazione (inserire il valore 0).

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Esplodiamo il blocco della geometria piatta generata, e procediamo a impostare tipi e spessori giusti di tutte le linee della pianta.

Uso il comando ESPLODI dal pannello Edita per separare gli oggetti del blocco della pianta altrimenti non posso modificare le singole linee per adeguarle alla rappresentazione convenzionale richiesta.

Le singole linee che compongono la pianta possono ora essere sistemate, spostandole nei layer creati con gli appropriati spessori e tipi di linea, come nel metodo precedente.

Dal pannello Proprietà assicurarsi che tutte le linee abbiano impostate le proprietà “Da Layer”, altrimenti manterranno le proprietà “Da blocco”.

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Dal modello 3D posso analogamente (con “geometria piatta”) ottenere i prospetti secondo i punti cardinali, e la sezione verticale (avendo tranciato il modello in verticale nel punto stabilito).

A seconda della vista che imposto, di volta in volta nello spazio modello, posso ottenere con “geometria piatta” tutti i prospetti e le sezioni che voglio del modello.

Chiaramente le linee dovranno essere poi distribuite nei vari layer, per ottenere i giusti spessori e tipi di linea, secondo convenzione di rappresentazione degli elaborati architettonici richiesti.

Tranciando il modello in verticale, posso generare così anche la sezione richiesta.

Vista Sinistra

Vista Destra

Vista Fronte

Vista Retro

Proiezione ortogonale del modello sezionato in verticale

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Esercizio 6

mettere le quote

dopo aver disegnato piante, prospetti e sezione verticale con uno dei due metodi, ed aver definito le convenzioni grafiche delle linee e della simbologia, si può perfezionare il disegno con le quote

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Per quotare i vani delle bucature uso gli strumenti “Linea” e “Testo”.

Le quote delle bucature vanno disegnate e scritte. normalmente.Si disegna la linea di mezzeria con un tratto di linea continua fine (comando “Linea” e ruotata in accordo con il vano relativo). Il valore della quota si mette come “Testo” (comando già usato) avendo cura di impostare la giusta altezza del testo in accordo con le quote lineari che metteremo.

I versi di lettura sono solo in due direzioni, orizzontale e verticale, ruotando di 90° in senso antiorario la “tavola”.

In ogni vano delle aperture (porte e finestre, esterne ed interne) devo quotare la larghezza e l’altezza del vano, in metri, con la precisione del centimetro (2 cifre decimali), rispettivamente scritte sopra e sotto la linea di mezzeria.

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Gli strumenti di quota si trovano nel pannello Annotazione(siamo nell’interfaccia “Disegno e annotazione”)

Dal pannello Annotazione posso selezionare il tipo di quota desiderato (prendo lineare) e, aprendo le tendine dai triangolini, posso andare ad impostare la “Gestione degli STILI DI QUOTA”.

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Lo STILE DI QUOTA deve essere impostato nella finestra di “Gestione stili di quota”.

Senza impostare lo stile di quota, queste avranno un aspetto inadeguato quando proviamo a metterle, e quindi è necessario modificarle impostando i vari parametri.

Nella finestra di gestione degli stili di quota è possibile scegliere lo stile di quota tra quelli già esistenti e modificarlo, oppure crearne uno nuovo apposito per il nostro disegno (soluzione consigliata) ed impostarlo secondo necessità.Durante l’impostazione ci viene mostrata l’anteprima in tempo reale.

Come appare la quota se non imposto lo stile

Clicco su Modifica per aprire la finestra

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Creazione e gestione di uno stile di quota. In ogni specifico disegno posso impostare i parametri voluti.

Le linee le ho lasciate come di default, mi viene sempre mostrata l’anteprima.Se poi non sono soddisfatto delle modifiche, quando torno nello spazio modello, posso sempre riaprire la modifica dello stile di quota in qualsiasi momento e verranno riadeguate tutte le quote già messe.

Avendo creato un nuovo stile di quota per il mio esercizio, ho aperto la modifica degli stili di quota. Nella finestra posso selezionare la cartella relativa ai singoli parametri da impostare.Vediamo nel mio specifico disegno cosa ho modificato.

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Creazione e gestione di uno stile di quota.In ogni specifico disegno posso impostare i parametri voluti.

Degli indicatori terminali ho voluto cambiare lo stile.Ho dovuto anche cambiare la dimensione (messa uguale al testo).

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Creazione e gestione di uno stile di quota. In ogni specifico disegno posso impostare i parametri voluti.

Per il testo ho cambiato la dimensione e scelto di posizionarlo sopra la linea di misura settando anche l’offset. Inoltre ho scelto di allinearlo con la linea di quota.

N.B. anche lo stile di testo può essere modificato dalle impostazioni generali, analogamente alle quote.Basta aprire la finestra di “Gestione stili di testo” e potremo scegliere il font e altre caratteristiche.

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Creazione e gestione di uno stile di quota. In ogni specifico disegno posso impostare i parametri voluti.

Nell’adattamento dello stile ho scelto i parametri indicati.

Mantenere la scala generale a 1.

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Creazione e gestione di uno stile di quota. In ogni specifico disegno posso impostare i parametri voluti.

Poiché stiamo eseguendo un disegno architettonico in scala 1:100, quotiamo in metri, quindi lasciamo ad 1 il fattore di scala.

Il formato è decimale, con due cifre dopo la virgola (precisione al centimetro).

Eliminare la spunta per la soppressione dello zero finale.

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Posso modificare ogni quota singolarmente anche dai grip e dal pannello “proprietà”.

Anche gli elementi quota possono essere modificati a posteriori anche attraverso lo spostamento dei Grip (quadratini blu). Ad esempio può essere utile spostare il testo, se la lettura risulta disturbata da altri elementi del disegno.

Spostando i grip delle linee di riferimento, lungo la distanza misurata, le quote invece vengono ricalcolate.

Spostando i grip in direzione perpendicolare alla distanza misurata, viene solo spostata la linea di misura.

Ogni quota messa secondo lo stile di quota creato rispetta i parametri assegnati nelle impostazioni a monte. Ogni quota spostata successivamente in un determinato stile di quota, ne prende tutte le proprietà.

Come tutti gli elementi del disegno CAD, ogni singola quota può essere anche modificata a posteriori dal pannello delle proprietà.

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Aspetto della pianta completamente quotata, nello spazio modello.

Ricordate di quotare esternamente le misure parziali, la posizione dell’interasse dei vani delle bucature e poi, ancora più esternamente le misure complessive.All’interno vanno invece messe tutte le quote interne essenziali.Vanno quotati tutti i vani delle bucature (esterni ed interni).

In pianta indicare la traccia della sezione.

Ecco la pianta quotata in scala 1:100, ed un ingrandimento per vedere meglio le quote ed i tipi di linea.

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Zoom sulla sezione quotata, nello spazio modello.

Ecco un ingrandimento della sezione quotata, con le quote di livello al finito e la quota interna lineare all’intradosso del solaio.

Le quote di livello vanno disegnate come triangoli e scrivendo sopra un testo riga singola, sempre in metri con due cifre decimali.

La scelta dei colori è a discrezione dello studente e verranno comunque tutti stampati in nero (i colori vanno scelti tra quelli del pannello ACI = AutoCAD Color Index)

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Indicazioni precise verranno fornite per l’uso del software AutoCAD (ultime versioni) e l’esercitazione verrà anche svolta passo per passo nell’aula virtuale.Versioni di AutoCAD più vecchie o recenti sono quasi identiche e possono essere considerate equivalenti.

Si ribadisce che la scelta del software da utilizzare non è imposta nel corso e che ogni studente può realizzare i disegni con gli strumenti che ritiene a lui più congeniali, se li possiede e li usa in autonomia.L’uso del CAD e dello specifico software è offerto come opportunità ma non è essenziale per l’apprendimento dei contenuti fondamentali.I risultati possono essere ottenuti con strumenti diversi e devono semplicemente rispettare, in consegna, le caratteristiche richieste per ogni esercitazione.

Qualora lo studente dovesse assentarsi e/o non consegnare entro scadenza (nei limiti consentiti di frequenza), nella pagina docente troverà le specifiche relative ad ogni esercitazione assegnata.In questo caso lo studente dovrà mettersi al passo con le esercitazioni, procedendo al recupero in autonomia e consegnare le volte successive.Alcune esercitazioni procedono partendo dalla precedente e quindi è necessario non tralasciarle.

Uso del software e recupero assenze esercitazioni

Informazioni ripetute