Quo Vadis? (Enrico Guazzoni, 1912) · 2017. 8. 31. · Quo Vadis? (Enrico Guazzoni, 1912) !...
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Quo Vadis? (Enrico Guazzoni, 1912)
v Adattamento del romanzo Quo vadis? di Henryk Sienkiewicz (1896)
v Nuovo sistema narrativo (individuo vs. folla) v Storia come sfondo v Nuovo eroe: Ursus v Mobilità sociale v Nuovi strumenti di marketing v Ruolo di Enrico Guazzoni
DUE PUNTI
v Il mondo antico e il mito romano in particolare svolgono
un ruolo strategico rispetto alle aspirazioni nazionaliste di
aristocrazia e borghesia in un momento in cui lo stato
italiano di recente fondazione (nel 1911 si festeggia il
cinquantenario dell’unità nazionale) coltiva ambizioni
espansionistiche nel bacino del Mediterraneo.
COLONIALISMO
à Ambizioni che raggiungono l’apice nella guerra italo
turca che tra il settembre 1911 e l’ottobre 1912 vedrà
impegnata l’Italia contro l’Impero Ottomano e che si
concluderà con la conquista della Cirenaica e Tripolitania
à Da qui l’interesse del cinema italiano per Cartagine e
l’Africa settentrionale
E VO LU Z I O N E LI N G U I S TI C A E I S TI TU Z I O N A LE
v Il periodo che va da La caduta di Troia (1911) a Cabiria (1914) è
contraddistinto da:
- Progressivo allungarsi del metraggio (da mezz’ora a tre ore)
- Ricerca soluzioni espressive sofisticate
- Legittimazione della nozione di autore
UN REGIME ALTERNATIVO
v Quello che si delinea nel periodo che va dal 1911 allo
scoppio della Prima Guerra Mondiale è un progressivo
passaggio dalla dimensione puramente mostrativa del modo
di rappresentazione primitivo a un altro regime
rappresentativo che costituisce l’alternativa italiana al modo
di rappresentazione istituzionale.
MODO DI RAPPRESENTAZIONE PRIMITIVO
MODO DI RAPPRESENTAZIONE ISTITUZIONALE
REGIME ALTERNATIVO
v L’idea è che a partire almeno dal dialogo tra massa e
individuo offerto nella scene finali del Quo Vadis? il film
storico-mitologico funga da laboratorio per la sperimentazione
di una via italiana al linguaggio cinematografico, nella quale
un’articolazione più complessa della narrazione non passa
tanto per il montaggio, quanto per una complessa dialettica tra
i piani interni dell’inquadratura e attraverso l’uso del carrello.
REGIME ALTERNATIVO
v Una soluzione ibrida che permette di salvaguardare la
preminenza della attrazioni visive integrandole comunque
nella narrazione ma evitando di segmentare lo spazio
scenico
v Rapporto tra una dimensione spettacolare iper-trofica e
messa un scena della Storia come caratteristiche aurea del
cinema italiano dell’epoca
CABIRIA
Giovanni Pastrone, 1914
CABIRIA
v Girato nel 1913 e distribuito il 18 aprile del 1914 a Torino
v Budget enorme (circa un milione di lire)
v Location in Tunisia e Alpi
v Successo al botteghino planetario
v Attribuito a Gabriele D’Annunzio, sebbene abbia scritto solo le
didascalie
CABIRIA
v La struttura narrativa del film è organizzata in cinque episodi,
ognuno dei quali è incentrato su almeno una sequenza di grande
impatto spettacolare
àeruzione Etna, distruzione della casa di Batto, salvataggio di Cabiria
durante il sacrificio nel tempio di Moloch, passaggio delle Alpi da
parte di Annibale, l’assedio di Siracusa, l’assedio e la caduta di Cirta
CINEMA OF ATTRACTIONS?
v Racconto: alternanza di storylines differenti
v Stile: esplorazione dello spazio cinematografico
v Punto di vista della macchina da presa variabile
v Lluminazione ed effetti di luce molto sofisticati (Segundo de
Chomón)
v Musica originale di Ildebrando Pizzetti di Manlio Mazza
LINGUAGGIO
v Cabiria si può collocare nella fase culminante dello scontro
tra due opposte concezioni del linguaggio cinematografico,
ovvero tra la tendenza a mostrare piuttosto che a raccontare,
che è tipica del cinema delle origini, e una complementare
spinta verso l’integrazione narrativa delle sequenze spettacolari
che contraddistingue invece il cinema del primo lustro degli
anni Dieci.
NAZIONE
v Film che esemplifica nel più sviluppato dei modi la
principale missione del cinema italiano dell’epoca: una
missione di unificazione culturale, attraverso la messa in
scena della storia, che mira a mettere in circolazione un
vocabolario culturale adatto a una moderna identità
nazionale
POLITICA
v Cabiria viene concepito nel 1912, durante e subito dopo
la conclusione del conflitto con la Turchia: la scelta di
collocare la narrazione all’epoca della seconda guerra punica
presente ovvi punti di contatto con la vittoria italiana e la
conseguente annessione delle colonie libiche.
POLITICA
v Cabiria rappresenta l’apoteosi delle tendenze nazionalistiche del
genere storico, anche per via della scelta di coinvolgere D’Annunzio.
v L’intreccio è infatti costruito sulla vittoria dell’antica Roma sulla
Repubblica africana che le contendeva il dominio del Mediterraneo.
v Inoltre, i personaggi cartaginesi sono tutti caratterizzate in modo
estremamente negativo.
CONTRADDIZIONI
v Ci sono però delle cose che non tornano, tanto che gli studiosi
parlano di Cabiria come di un film caratterizzato da un “nazionalismo
a bassa intensità”
- Film ambientato quasi tutto fuori Roma, ma affascinato invece
dagli spazio esotici e misteriosi dell’Africa
- Le sequenze più spettacolari sono imperniate sull’esercito
cartaginese e sulla sconfitta della flotta romana
INOLTRE…
- Le azioni di maggior rilievo nell’economia narrativa del film
vengono compiute da Maciste, lo schiavo nero del patrizio
romano Scipione
- - Scipione non attira le simpatie del pubblico, che invece
solidarizza per la regina Sofonisba, da lui condatta a una fine
atroce
CATALIZZATORE DI GENERI
v La dimensione profondamente contraddittoria del
nazionalismo di Cabiria, questo suo voler celebrare la gloria
italiana attraverso l’esibizione del suo contrario, risente
dell’intersecarsi d diversi modelli di genere, ovvero
dell’incontro tra il film storico-mitologico ed elementi che
saranno invece caratteristici rispettivamente del successivo
cinema dei forzuti e del melodramma divistico.
v Queste due linee produttive esploderanno alla metà del
decennio, con l’importante coinvolgimento di Pastrone, che
produrrà Maciste (1915) e girerà Il fuoco (1915) e Tigre reale
(1916)
SOFONISBA
v Nella porzione del film a lei dedicata, Sofonisba assume alcune
della caratteristiche che contraddistingueranno il cinema delle dive
v È protagonista di una vicenda tragica imperniata sul conflitto tra
amore e ragion di stato
v Ha l’apparenza della donna felina, di una dominatrice del mondo
animale
MACISTE
v Il personaggio di Maciste è alla base del filone del cinema
dei forzuti, di cui il personaggio interpretato da Bartolomeo
Pagano costituirà l’esempio di maggiore successo
v Già in Cabiria, le imprese di Maciste assumono quella
violenza iperbolica e farsesca che caratterizzerà i film
successivi; inoltre, il film è alla base dell’iconografa del
filone dei forzuti: catene spezzate, sbarre piegate, ecc.
CABIRIA
v Summa del panorama produttivo dell’epoca
v Premessa dello sviluppo del sistema dei generi nel lustro successivo
v Culmine della dimensione nazionalista
v Dissoluzione di questa stessa dimensione in ragione delle spinte
provenienti da generi diversi