Il costo globale(comprensivo dell’iscrizione)per chi risiederà stabilmente

presso la Casa «Stella Mattutina»da venerdì sera 17 giugno

a domenica sera 19 giugno 2011(cena compresa) è di ¤ 85,00.

NB: portare con sé da casa una Bibbia, lenzuola, federa per cuscino e salviette.

Per i pendolari che non si fermano a dormire, il costo è di ¤ 12,50 per pasto,

più ¤ 10,00 per l’iscrizione.

Per giungere alla Casa«Stella Mattutina»:

andare in Valle Imagna,giungere fino a Selino Basso,

prendere la deviazione per Rota Imagna; in cima alla salita,

la prima via sulla destraè quella della Casa «Stella Mattutina»,

sita in Via Torre n. 8(un centinaio di metri dopo la deviazione

dalla via principale). Il numero telefonico della Casa è

035 868055.

L’arrivo e l’accoglienza sono previstitra le ore 17-18 del 17 giugno;

seguirà la Celebrazione eucaristica(ore 18.30) e la cena (ore 19.30).

Le relazioni inizierannoalle ore 20.45 del 17 giugno.

Sono previsti momenti di preghierae la celebrazione quotidiana dell’Eucarestia.

Si concluderà con la cena,domenica sera, 19 giugno (ore 20).

Note pratiche

Responsabiledell’Ufficio Diocesano per l’Apostolato biblico:

Mons. Patrizio Rota Scalabrini

Per informazioni e per l’iscrizione(con nome e recapito)

rivolgersi telefonicamente,possibilmente per tempo ed in ogni caso

non oltre il 13 giugno, presso:Maria Luisa Grena (Curia Vescovile):035 278111 [ore 9-12.30 e 14.30-17]

Per informazioni ed iscrizioneè possibile rivolgersi anche a:

Maria Elena Bergamaschi (tel. 0363 902565)Maria Antonietta Gusmini (tel. 035 290127)Mariella Tajocchi (tel. 035 256699)Anna Vaglieri (tel. 035 249245)

Weekend biblic

o

“Questo mi basta!”Acquerello di Carlo Tarantini

QUESTO MI BASTA!

Weekend biblicoCorso biblico residenziale

Rota Imagna Casa “Stella Mattutina”

17-19 giugno 2011

Diocesi di BergamoUfficio per l’Apostolato biblico

Informazioni ed iscrizione

Provocazioni bibliche sull’uso dei beni

programma

venerdì 17 giugno

ore 20,45

COSA VUOLE DIO?

sabato 18 giugno domenica 19 giugno

ore 9,30

ore 15,30 ore 15,30

ore 20,45

ore 9,30

Un mondo prospero per tuttiPatrizio Rota Scalabrini

MA CHI NE RISPONDE?Custodi del giardinoGiacomo Facchinetti

QUALE STILE? DIO FA PREFERENZE?

LE RESPONSABILITÀ DEL POTERE

MARCELLO CANDIA

Sobrietà e condivisione Il privilegio dei poveri

Incontro con il fotoreporter G. Fornoni

Fantasia e concretezza della carità

Cristina Simonelli

«Il Signore, tuo Dio, sta per farti entrare in una buona terra: terra di torrenti, di fonti … terra di frumento, di orzo, di viti, di fichi e di melograni; terra di ulivi, di olio e di miele; terra dove non mangerai con scarsità il pane, dove non ti mancherà nul-la… Mangerai, sarai sazio e benedirai il Signore, tuo Dio, a cau-sa della buona terra che ti avrà dato». (Dt 8,7-10)

Residui della contrapposizione dualista tra materia e spirito, influenzano ancora una concezione del rapporto dell’uomo con il mondo e i suoi beni. Da qui la necessità di rivisitare il messaggio biblico per ritrovare lo sguardo liberante di un Dio che vuole un mondo prospero, nel quale ciascuno possa gode-re dei beni, anche materiali. Non vi è, nella Scrittura, nessuna esortazione a liberarsi del peso del corpo, a dimenticarlo, a fuggire da esso, ma piuttosto il comando divino di prendersi cura del giardino del mondo, diventandone i custodi attraver-so il lavoro e godendone i frutti, poiché tale è la volontà di Dio. Sono un comando e una benedizione che esigono uno stile di vita in cui il rapporto con i beni non sia dominato da bramosia, che poi si muta in abuso, in nausea, bensì da un uso sobrio di essi e, soprattutto, da una disponibilità alla condivisione. È questo il concetto di volontà divina largamente attestato dal Primo e dal Nuovo Testamento, che si scontra però nella storia con gli interessi umani mossi da ingiustizia, da egoismo, da culto del potere. È uno scontro drammatico, ben presente nel-le parole dei profeti, nella riflessione dei sapienti e nella vita e predicazione di Gesù, e in quella dei suoi primi discepoli. È la grande questione che contrappone una falsa concezione del potere ad un potere che invece si fa responsabilità e servizio. Proprio l’ingiustizia continua a far regnare tra gli uomini una divisione fra padroni e servi, oppressori e oppressi. E allora il Dio biblico, che è il Liberatore, mostra di avere uno sguardo di preferenza proprio per gli ultimi, per i poveri, e chiede al suo popolo, il suo ‘povero’ che Egli ha liberato, di costituire una società giusta e fraterna, in cui tutti possono accedere ai beni di cui vivere e gioire. Anche il Nuovo Testamento conferma questo sguardo preferenziale per i poveri. Sono addirittura dichiarati ‘beati’ perché il regno di Dio comincia con loro e so-no chiamati a costituire un germe di società nuova, in cui il mondo sia un giardino del quale tutti sono responsabili e tutti possono godere.

QUESTO MI BASTA!Provocazioni bibliche sull’uso dei beni

Ezio Bolis

Alberto Maffeis