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Mensile a cura dell’associazione “Adotta il tuo Paese” Direttore responsabile: Luigia De Ciampis detta Luella – Redazione: Via Porres, 119 – 82026 Morcone (Bn) – e-mail: [email protected] Poste Italiane S.p.A. – Spedizione in abbonamento postale – 70% – Aut. 110/ATSUD/BN Questo giornale è distribuito gratuitamente nei comuni di Morcone, Campolattaro, Castelpagano, Circello, Colle Sannita, Pontelandolfo, Santa Croce del Sannio, Sassinoro Ro Patraterno re fa e ro diaoro r’accocchia ANNO VI - N. 6 - GIUGNO 2016 NUOVA EDIZIONE - COPIA OMAGGIO Vivo o morto? Il Murgantino a pag. 2 a pag. 2 a pag. 2 Questo mese di giugno la no- stra cittadina ha registrato una serie di eventi in notevole quan- tità, alcuni anche di qualità. No- nostante tutto (e non è la prima volta che lo scriviamo) tra la gente serpeggia il mal- contento: a Morcone non si fa mai niente! Se vogliamo, que- sto è un bel passo avanti visto che qualche tempo fa si scri- veva: “Morcone è un paese morto”. Vivo, dunque, ma che vegeta secondo alcuni. Eppure le manifestazioni hanno toccato tutte le sfaccettature della nostra società. Sport, spettacolo, musica, teatro, tra- dizione, cultura in senso stretto e lato. Sono state organizzate da enti pubblici, da associa- zioni, da privati. Destinate a un pubblico di adulti e piccini, gio- vani e meno giovani. Sono da sottolineare le inizia- tive realizzate da alcune asso- ciazioni quali la Gi.Fra., l’oasi Wwf Lago di Campolattaro, il Centro sociale anziani, le asso- ciazioni sportive, la comunità parrocchiale, i locali istituti sco- lastici, l’Accademia Murgantina. Auguri di buon lavoro alla neo costituita associazione “Verde- mente”, che già si è fatta ap- prezzare per alcune iniziative. Adotta il tuo Paese Siamo stati invitati dall’I.I.S. “don Pep- pino Diana al “Senza Zaino Day” a cui volentieri abbiamo partecipato. Infatti il pomeriggio del sette giugno, presso la ex chiesa del SS.mo Salvatore, abbiamo portato i saluti della nostra Associa- zione e confermato pubblicamente gli impegni che avevamo assunto con la di- rigente, finalizzati a sostenere, promuo- vere e incentivare le iscrizioni: una borsa di studio destinata ai neo iscritti e un contributo per l’allestimento della se- conda aula senza zaino per favorire e migliorare la frequentazione. Una bella e riuscita manifestazione dove, alla presenza della dirigente Mupo, della rappresentante del gruppo promotore “Senza Zaino”, Pietropaolo, del corpo docente e di una gran parte di studenti, sono state evidenziate, rap- presentate e premiate le eccellenze di tutto l’Istituto. In un clima di serenità, di “DON PEPPINO DIANA” MOMENTO CRITICO Raggiunte le iscrizioni necessarie per recuperare l’autonomia gestionale I BORGHI DELLA LETTURA Un nuovo progetto a livello nazionale che parte da Campobasso e ha già interessato numerosi comuni. Ora c’è anche Morcone grazie all’associazione “Adotta il tuo Paese” SU IL SIPARIO gioia e di positività, animata dal coro po- lifonico e dalla band del Liceo Scienti- fico di Morcone, la serata si è conclusa con un ricco buffet allestito dagli alunni dell’Ipsar di Colle Sannita. Nulla lasciava presagire che dopo dieci giorni sarebbe arrivata la notizia della perdita della au- tonomia gestionale, con eventuale ac- corpamento ad altri Istituti scolastici della provincia. Una doccia fredda, un fulmine a ciel sereno che nessuno si aspettava tant’ è che, considerata l’at- tiva collaborazione, anche alla nostra as- sociazione era stato comunicato che per quest’anno l’I.I.S. “Don Diana”, nono- stante le note difficoltà, avrebbe man- tenuto l’autonomia. Evidentemente, così non era. Trecentonovantasette e non quattrocento (soglia minima) gli iscritti al nuovo anno scolastico 2016 - 2017 per cui era scattato il “cartellino giallo”. Nella totale indifferenza di gran parte della popolazione, tra i commenti dei di Oriana Caviasca Si chiama ‘Borghi della Lettura’ il nuovo progetto ideato dal Centro Studi Storici “Fusco”, diretto dai giovani giornalisti Roberto Colella e Davide Vitiello avva- lendosi del prezioso contributo di Fran- cesca Carnevale, presidente dell’Aib Molise. Mercoledì, 15 giugno 2016, l’as- sociazione Adotta il tuo Paese ha uffi- cializzato l’adesione, entrando nel circuito nazionale e aprendo le strade a “Morcone, Borgo della lettura”. Il pro- getto, a livello nazionale ha già riscon- trato l’adesione di ventidue comuni puntando a creare un marchio di qualità con l’obiettivo di costruire un’offerta di turismo tematico, mettendo in evidenza le meraviglie locali. Ma il respiro del pro- getto Borghi della Lettura è più ampio e mira a promuovere i Borghi innescando un indotto economico virtuoso, con l’obiettivo di creare un ritorno d’imma- gine positivo. Quattro le finalità del pro- getto: la tutela del patrimonio finalizzato alla sua conoscenza, il soddisfacimento diretto dei bisogni della popolazione lo- cale con primario interesse alla crescita culturale, la creazione di tour e guide per la conoscenza del borgo e l’attiva- zione, in risposta, di processi produttivi nel territorio. La valorizzazione del borgo storico avviene anche attraverso l’arredo urbano: dei tronchi-libreria ver- ranno posizionati a disposizione della comunità per promuovere il piacere della lettura attraverso lo scambio. Il meccanismo è semplice: chiunque può portare un libro affinché venga trovato e La nostra Morcone per oltre un mese è stata il palcoscenico di una nutrita serie di eventi offrendo agli spettatori il suo incomparabile scenario naturale di Ruggiero Cataldi Dalla seconda quindicina di maggio e per tutto il mese di giugno si è assistito, qui a Morcone, a un frenetico e rapido avvicenda- mento di eventi di ogni genere tanto da stra- volgere e far rimpiangere, a qualcuno, quella sana lentezza nel vivere, tipica delle nostre terre e delle nostre comunità. Locandine, manifesti, inviti, comunicazioni e messaggi accattivanti via web hanno pubbli- cizzato, senza soluzione di continuità, le nu- merose iniziative promosse da associazioni, comitati, scuole, parrocchie, contrade, enti e istituzioni di ogni genere, esercizi commer- ciali e privati cittadini, tanto da creare addi- rittura una sovrapposizione di appuntamenti che poteva anche essere evitata se solo ci fosse stata una “cabina di regia” deputata a coordinare le tante manifestazioni. Teatro, musica, sport, recitazioni, saggi, danza, inaugurazioni, mostre, feste e riti civili e religiosi di contrade e di paese, celebra- zioni di ricorrenze, passeggiate, promozioni, incontri, sagre, cortei, spettacoli e manifesta- zioni culturali, visite guidate, di tutto di più al- l’insegna di una ritrovata voglia di fare, di proporre, di coinvolgere i cittadini e di pro- muovere una comunità che a volte si pre- senta un po’distratta e perché no, svogliata. Come già detto, quindi, abbiamo registrato un tourbillon di eventi e di appuntamenti che hanno suscitato, chi più e chi meno, inte- resse e partecipazione. Vogliamo però sof- fermarci sulle quattro serate (tre, per la verità, perché una è saltata per il maltempo), dal 16 al 19 giugno, dedicate al teatro. La Fon- dazione Campania dei Festival, una istitu- zione culturale di notevole valenza, promotrice degli eventi, tramite Napoli tea- tro festival Italia, quest’anno ha voluto inse- rire Morcone, tra i quattro comuni della a pag. 2 “Napoli Teatro Festival Italia” in un tourbillon di eventi giugno 2016 n. 6_Il Murgantino 02/07/2016 13.27 Pagina 1

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Mensile a cura dell’associazione“Adotta il tuo Paese”

Direttore responsabile: Luigia De Ciampis detta Luella – Redazione: Via Porres, 119 – 82026 Morcone (Bn) – e-mail: [email protected] Italiane S.p.A. – Spedizione in abbonamento postale – 70% – Aut. 110/ATSUD/BN

Questo giornale è distribuito gratuitamente nei comuni di Morcone, Campolattaro, Castelpagano, Circello, Colle Sannita, Pontelandolfo, Santa Croce del Sannio, Sassinoro

Ro Patraterno re fae ro diaoro r’accocchia

ANNO VI - N. 6 - GIUGNO 2016NUOVA EDIZIONE - COPIA OMAGGIO

Vivo o morto?Il Murgantino

a pag. 2

a pag. 2

a pag. 2

Questo mese di giugno la no-stra cittadina ha registrato unaserie di eventi in notevole quan-tità, alcuni anche di qualità. No-nostante tutto (e non è laprima volta che lo scriviamo)tra la gente serpeggia il mal-contento: a Morcone non si famai niente! Se vogliamo, que-sto è un bel passo avanti vistoche qualche tempo fa si scri-veva: “Morcone è un paesemorto”.Vivo, dunque, ma che vegetasecondo alcuni.Eppure le manifestazioni hannotoccato tutte le sfaccettaturedella nostra società. Sport,spettacolo, musica, teatro, tra-dizione, cultura in senso strettoe lato. Sono state organizzateda enti pubblici, da associa-zioni, da privati. Destinate a unpubblico di adulti e piccini, gio-vani e meno giovani.Sono da sottolineare le inizia-tive realizzate da alcune asso-ciazioni quali la Gi.Fra., l’oasiWwf Lago di Campolattaro, ilCentro sociale anziani, le asso-ciazioni sportive, la comunitàparrocchiale, i locali istituti sco-lastici, l’Accademia Murgantina.Auguri di buon lavoro alla neocostituita associazione “Verde-mente”, che già si è fatta ap-prezzare per alcune iniziative.

Adotta il tuo Paese

Siamo stati invitati dall’I.I.S. “don Pep-pino Diana al “Senza Zaino Day” a cuivolentieri abbiamo partecipato. Infatti ilpomeriggio del sette giugno, presso laex chiesa del SS.mo Salvatore, abbiamoportato i saluti della nostra Associa-zione e confermato pubblicamente gliimpegni che avevamo assunto con la di-rigente, finalizzati a sostenere, promuo-vere e incentivare le iscrizioni: unaborsa di studio destinata ai neo iscritti eun contributo per l’allestimento della se-conda aula senza zaino per favorire emigliorare la frequentazione.Una bella e riuscita manifestazionedove, alla presenza della dirigenteMupo, della rappresentante del gruppopromotore “Senza Zaino”, Pietropaolo,del corpo docente e di una gran partedi studenti, sono state evidenziate, rap-presentate e premiate le eccellenze ditutto l’Istituto. In un clima di serenità, di

“DON PEPPINO DIANA”MOMENTO CRITICORaggiunte le iscrizioni necessarie perrecuperare l’autonomia gestionale

I BORGHI DELLA LETTURAUn nuovo progetto a livello nazionale cheparte da Campobasso e ha già interessatonumerosi comuni. Ora c’è anche Morconegrazie all’associazione “Adotta il tuo Paese”

SU IL SIPARIO

gioia e di positività, animata dal coro po-lifonico e dalla band del Liceo Scienti-fico di Morcone, la serata si è conclusacon un ricco buffet allestito dagli alunnidell’Ipsar di Colle Sannita. Nulla lasciavapresagire che dopo dieci giorni sarebbearrivata la notizia della perdita della au-tonomia gestionale, con eventuale ac-corpamento ad altri Istituti scolasticidella provincia. Una doccia fredda, unfulmine a ciel sereno che nessuno siaspettava tant’ è che, considerata l’at-tiva collaborazione, anche alla nostra as-sociazione era stato comunicato cheper quest’anno l’I.I.S. “Don Diana”, nono-stante le note difficoltà, avrebbe man-tenuto l’autonomia. Evidentemente, cosìnon era. Trecentonovantasette e nonquattrocento (soglia minima) gli iscrittial nuovo anno scolastico 2016 - 2017 percui era scattato il “cartellino giallo”.Nella totale indifferenza di gran partedella popolazione, tra i commenti dei

di Oriana Caviasca

Si chiama ‘Borghi della Lettura’ il nuovoprogetto ideato dal Centro Studi Storici“Fusco”, diretto dai giovani giornalistiRoberto Colella e Davide Vitiello avva-lendosi del prezioso contributo di Fran-cesca Carnevale, presidente dell’AibMolise. Mercoledì, 15 giugno 2016, l’as-sociazione Adotta il tuo Paese ha uffi-cializzato l’adesione, entrando nelcircuito nazionale e aprendo le strade a“Morcone, Borgo della lettura”. Il pro-getto, a livello nazionale ha già riscon-trato l’adesione di ventidue comunipuntando a creare un marchio di qualitàcon l’obiettivo di costruire un’offerta diturismo tematico, mettendo in evidenzale meraviglie locali. Ma il respiro del pro-getto Borghi della Lettura è più ampio e

mira a promuovere i Borghi innescandoun indotto economico virtuoso, conl’obiettivo di creare un ritorno d’imma-gine positivo. Quattro le finalità del pro-getto: la tutela del patrimonio finalizzatoalla sua conoscenza, il soddisfacimentodiretto dei bisogni della popolazione lo-cale con primario interesse alla crescitaculturale, la creazione di tour e guideper la conoscenza del borgo e l’attiva-zione, in risposta, di processi produttivinel territorio. La valorizzazione delborgo storico avviene anche attraversol’arredo urbano: dei tronchi-libreria ver-ranno posizionati a disposizione dellacomunità per promuovere il piaceredella lettura attraverso lo scambio. Ilmeccanismo è semplice: chiunque puòportare un libro affinché venga trovato e

La nostra Morconeper oltre un mese

è stata il palcoscenico diuna nutrita serie di eventi

offrendo agli spettatoriil suo incomparabile

scenario naturale

di Ruggiero Cataldi

Dalla seconda quindicina di maggio e pertutto il mese di giugno si è assistito, qui aMorcone, a un frenetico e rapido avvicenda-mento di eventi di ogni genere tanto da stra-volgere e far rimpiangere, a qualcuno, quellasana lentezza nel vivere, tipica delle nostreterre e delle nostre comunità. Locandine, manifesti, inviti, comunicazioni emessaggi accattivanti via web hanno pubbli-cizzato, senza soluzione di continuità, le nu-merose iniziative promosse da associazioni,comitati, scuole, parrocchie, contrade, enti eistituzioni di ogni genere, esercizi commer-ciali e privati cittadini, tanto da creare addi-rittura una sovrapposizione di appuntamentiche poteva anche essere evitata se solo cifosse stata una “cabina di regia” deputata acoordinare le tante manifestazioni. Teatro, musica, sport, recitazioni, saggi,danza, inaugurazioni, mostre, feste e riti civilie religiosi di contrade e di paese, celebra-zioni di ricorrenze, passeggiate, promozioni,incontri, sagre, cortei, spettacoli e manifesta-zioni culturali, visite guidate, di tutto di più al-l’insegna di una ritrovata voglia di fare, diproporre, di coinvolgere i cittadini e di pro-muovere una comunità che a volte si pre-senta un po’distratta e perché no, svogliata.Come già detto, quindi, abbiamo registratoun tourbillon di eventi e di appuntamenti chehanno suscitato, chi più e chi meno, inte-resse e partecipazione. Vogliamo però sof-fermarci sulle quattro serate (tre, per laverità, perché una è saltata per il maltempo),dal 16 al 19 giugno, dedicate al teatro. La Fon-dazione Campania dei Festival, una istitu-zione culturale di notevole valenza,promotrice degli eventi, tramite Napoli tea-tro festival Italia, quest’anno ha voluto inse-rire Morcone, tra i quattro comuni della

a pag. 2

“Napoli Teatro Festival Italia”in un tourbillon di eventi

giugno 2016 n. 6_Il Murgantino 02/07/2016 13.27 Pagina 1

Anno VI - n. 6 - Giugno 2016Dalla prima pagina2

RIFLESSIONIA MANOVELLAdel Grillo sparlanteRubrica irriverente di satira murgantina

Prendiamo i voti

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I morconesi prendono i voti: sarà contento padre Eliseo che staràgià pensando (illuso) di incrementare le presenze in convento nellasperanza di trovare un po' di aiuto ora che deve correre da la Mon-tagna a Cannavino, quale novello Napoleone che di quel securo ilfulmine tenea dietro al baleno.Tempo di esami, tempo di voti. D'ora in poi attenzione cari amici"murgantini", il vostro comportamento sarà sottoposto alla lented'ingrandimento, le vostre azioni saranno passate ai raggi X, forsecon i mitici occhiali che sono stati il sogno erotico (per dirla "in pu-lito") degli anni Settanta. I lettori dell'Intrepido" e del "Monello" nesanno qualcosa. Proprio così, intrepidi e monelli eravamo a quel-l'epoca, ma pensavamo a divertirci e non a fare i "saputelli", pro-muovendo o bocciando chicchessia.Attenzione, dicevo. Magari prendete un bell'otto per avere realiz-zato qualcosa di importante e, neanche il tempo de ve ciacia', vi ar-riva un bel due tra capo e noce 'e ro collo per qualche motivo nongradito agli esaminatori.Io sono matto (come ormai è noto a tutti) ma non sono un profes-sore. I voti non li do agli altri ma a me stesso.Il dieci non lo metto perché è la perfezione, almeno così ci hannoinsegnato a quei tempi, e poi, diciamo la verità, in che potrei meri-tarlo?Il nove rimane un voto elevato, roba da secchioni!Otto? Beh, forse un otto in latino me lo merito. Ricordo i compli-menti ricevuti qualche anno fa da Irene Mobilia, che della lingua deiRomani se ne intende.Sette alla frequenza. Da quando è cominciata questa rubrica non hoperso un colpo (almeno in questo caso vado come un treno: magraconsolazione).Sei all'ironia. Questo è un voto che fa media: se coloro ai quali invio"anatemi e allusioni chiare solo a chi le scrive" e perciò mi hannomesso quattro, incasso un otto da quelli che stanno dall'altra parte(che onestamente mi sembrano molto, ma molto più numerosi) eche non vedono l'ora di leggere anche e soprattutto gli "anatemi ele allusioni".Infine la cocciutaggine. Beh, in questo caso non esiste un numeroche possa rappresentarla. Pensate che anche quando me ne di-cono di cotte e di crude non perdo la calma e neanche l'appetito.Eh, sì cari amici "murgantini": tempo di esami, tempo di voti... e i pro-fessori abbondano.

... Sì, ma a Morcone non si fa niente.Prendiamo in considerazione la comunicazione: tra carta stampata,siti web e web radio si contano più di cinque testate, in pratica sonopiù quelli che scrivono che quelli che leggono.Passiamo alle associazioni e ai comitati: ce ne sono una ventina cheoperano nei campi più disparati. Sono poche? Forse sì, ci manca, adesempio, quella che aiuta i criceti abbandonati o quella che si oc-cupa della crescita del dente canino nell’elefante nano.La scuola: oltre a quelle statali (infanzia, elementare, media e supe-riore), ci sono la scuola di musica e quella di danza classica e mo-derna. Eppure molti studenti si recano a Benevento e Campobassoo in qualche paese vicino: lo spirito d’avventura dove lo mettiamo...Lo sport: calcio, basket e tennis quelli più seguiti, ma ci sono impiantiper le bocce, la pesca sportiva, l’equitazione, il karting, sentieri per iltrekking, tra qualche mese avremo il nuoto (oggi “in esilio” a Ponte-landolfo). Sì, ma ci mancano il badminton, il golf e il tiro con l’arco.... A Morcone non c’è niente.Secondo noi, invece, c’è molto. La presenza di tutte queste attivitàdovrebbe renderci fieri, convincerci di appartenere a una comunitàintraprendente, volitiva, aperta culturalmente e mentalmente, capacedi mettersi in gioco in ogni situazione e di accettare le sfide piùdure. Sarebbe così se tutte queste forze tendessero a un unicoobiettivo: mettere in vetrina la nostra cittadina per attrarre personedall’esterno e indurle a venire a Morcone. E invece...Gli studenti si iscrivono fuori paese e il nostro liceo scientifico ognianno rischia di chiudere. Alle manifestazioni si recano poche per-sone, magari quelle appartenenti alla “parrocchia” organizzatrice, glialtri “non sia mai”; lo stesso dicasi per le associazioni.A volte si ha la sensazione che quando si afferma che “a Morconenon c’è niente” è perché si vorrebbe che esistesse qualcosa fatta apropria immagine e somiglianza: non c’è, allora ci si attrezza. Forsecosì si spiega l’esplosione di tanti piccoli gruppi che un tempo eranoun tutt’uno.Sparti ricchezza, diventa povertà.

Vivo o morto?

gufatori di professione, tra le pa-role di tristezza e di “cordoglio” daparte di qualcuno che si affrettavaa celebrare il funerale del nostrobenamato Istituto, tra qualche ac-corato appello postumo e senza ri-sultati utili, c’è stato invece chi,operando fattivamente e nel silen-zio più assoluto, è riuscito a repe-rire e a far comunicare agli ufficicompetenti, nei termini utili, nuoveiscrizioni che hanno permesso disuperare la soglia dei quattrocento

e quindi, di consentire sicura-mente il mantenimento dell’auto-nomia gestionale anche per ilprossimo anno scolastico. Non essendo professori, non ci per-mettiamo di dare giudizi, ma a que-sto punto vogliamo e dobbiamofare qualche considerazione.A noi non piace parlare sempre delpassato, continuare a fare e a scri-vere le storie del tempo che fu; le

Campania, uno per ogni provincia,esclusa Napoli, per rappresentaredue spettacoli con repliche chehanno avuto come scenario la bel-lissima Piazza Padre Pio. Bus Thea-ter, lo spettacolo che viaggia; unanovità per la nostra cittadina. Unautobus a due piani, trasformabile,ha fatto da palcoscenico alle duerappresentazioni.La prima, “Sinfonia n. 5 per teatroa motore”, è stata una piccola sin-fonia visiva creata a partire dallesuggestioni, dai limiti e dalle pos-sibilità di questo grande teatro amotore, immaginato e concepitocome un gigantesco strumento dasuonare insieme. L’orchestra inquesto caso era formata da ungruppo di cinque performer e at-tori di varia formazione e prove-nienza che hanno dato vita a unospettacolo corale originale, basatosulla fusione di diversi linguaggiscenici: teatro, danza, nuovo circo,teatro di strada e visual art. Idea-tori e attori: Alessio Ferrara, Ro-berta Ferraro, Ilaria Cecere,Domenico Santo e Federica Gattei.La seconda rappresentazione daltitolo “Frankenstein ‘o mostro” èstata una “terrificante” commediamusicale che ha adattato temi,personaggi e atmosfere del ro-manzo di Mary Shelley alle melo-

die e alla comicità de I Posteggia-tori Tristi: una formazione di mu-sicisti che ha ripreso in chiavecomico-clownesca l’antica arte distrada della posteggia. La com-media ha voluto anche esorciz-zare con leggerezza alcuni mostridel nostro tempo: la precarietà, losfruttamento e l’alienazione nelmondo del lavoro, così come il de-prezzamento del ruolo sociale del-l’artista, sempre più spesso vistocome un fannullone privilegiato ouno sconsiderato che non si pre-occupa di essere produttivo.

Scritto e diretto da Sara Sole No-tarbartolo.Senza dubbio gli spettacoli sonostati di alto livello e la partecipa-zione, tranne la prima serata, èstata notevole. Abbiamo avuto ilpiacere di avere tra il pubblico ladott.ssa Cristina Loglio, Vice Presi-dente della Fondazione Campaniadei Festival. Una persona squisitacon la quale ci siamo trattenuti alungo a dialogare e visto il suo en-tusiasmo abbiamo ottenuto l’im-pegno ad inserire Morcone anchenel tour dell’anno prossimo. Il

letto da un’altra persona, che potràlasciare un commento e rimettere incircolo il libro. I tronchi, donati dal cir-cuito Borghi della lettura, sono stati realizzati recuperando due pini neridi mezzo secolo di età, crollati nel 2012 a causa di abbondantinevicate nel territorio molisano. Quei pini ora ospiterannolibri. L’associazione Adotta il tuo Paese ha accolto con en-tusiasmo il progetto perché unisce passione per la letturae disponibilità alla condivisione della cultura. Con questainiziativa dal forte valore simbolico si riscopre il piaceredella condivisione, in particolare di un oggetto chepuò creare un grande senso di comunanza e con-tribuire alla costruzione del senso civico: scam-biare, donare, non danneggiare, prendersi cura diun bene comune.Il progetto sarà presentato a Morcone dall’asso-ciazione Adotta il tuo Paese, durante una seratanella prima quindicina di agosto 2016, attraverso lo sto-

ERRATA CORRIGELo scorso numero, a pagina 5, è stato pubbli-cato un articolo dal titolo “Il cortile che piacemolto!”. che erroneamente è stato attribuito aGisella Villani.Ce ne scusiamo con i diretti interessati.

La redazione

“Napoli Teatro Festival Italia” in un tourbillon di eventigiorno successivo, infatti, siamostati con il suo stretto collabora-tore, Gennaro Staiano, in giro per ilpaese per individuare una nuovalocation adatta a ospitare la pros-sima manifestazione. Natural-mente ne abbiamo trovate tante.Arrivederci all’anno prossimo congli amici di Napoli Teatro FestivalItalia, sperando che il teatro entridi nuovo a far parte stabilmentedegli appuntamenti socio culturalimorconesi. C’è da dire che giàl’anno scorso inaugurammo que-sta nuova stagione su iniziativadella nostra cara amica e concitta-dina regista Alina Narciso di MetecAlegre che con la sua compagniacubana animò per quindici giornile strade e le piazze del nostrocentro storico. Giornate indimenti-cabili!Le serate teatrali sono state rea-lizzate su iniziativa dell’Ammini-strazione Comunale di Morconecon la collaborazione della nostraassociazione “Adotta il tuo Paese”.Un grazie particolare alle mae-stranze comunali coordinate dalgeom. Nicola Longo che ha curatoegregiamente anche la logistica enaturalmente a tutti coloro che aqualsiasi titolo hanno dato unamano per la buona riuscita dellemanifestazioni.

conosciamo benissimo, le abbiamovissute, digerite, metabolizzate esiamo sempre più convinti che con-tinuare con gli amarcord senza darerisposte ai problemi del presente,non serve assolutamente a nulla senon a dimostrare la totale incapa-cità di vivere, muoversi e adeguarsiai tempi correnti. Per quanto ri-guarda la questione legata alla so-pravvivenza del “don PeppinoDiana” anche questa volta sembrache sia stato evitato il peggio. Mac’è anche da dire che non è possi-bile continuare con questa agonia.Da qualche anno, nel periodo delleiscrizioni, cioè il mese di febbraio,iniziano le ansie, le paure e i timoridi non farcela, tali e tante da sedi-mentare una angoscia cronicanello stato d’animo di chi crede esostiene quella Istituzione che rap-presenta un baluardo e un puntodi riferimento di eccellenza cultu-rale della nostra cittadina. Ven-gono spontanee alcune domande:perché su circa settanta ragazziche si licenziano dall’Istituto com-prensivo “De Filippo” nemmeno unsesto di questi si iscrivono al no-stro liceo? Infatti solo undici hanno

deciso di rimanere; gli altri quattroo cinque provengono da altri Isti-tuti. Perché, invece al liceo scienti-fico di Colle Sannita si iscrivonoventitré ragazzi tutti licenziati dal-l’Istituto comprensivo di quelpaese pur essendo in numero in-feriore a quello di Morcone? E an-cora: chi dovrebbe promuovere lescelte e gli orientamenti e chi do-vrebbe prendere decisioni e creareincentivi che in qualche modo in-coraggino le iscrizioni e la fre-quentazione della nostra scuola?Di risposte ce ne sarebbero tante,ma come già detto non siamo, névogliamo fare i professori di turno.Una cosa però la vogliamo dire: si-curamente è necessario creare dellesinergie tra le istituzioni interessateper attivare politiche adeguate,per formare le coscienze e quindiutili a favorire quella inversione ditendenza che potrebbe consentireun rilancio del nostro liceo.Come abbiamo scritto la nostra

Associazione già fa la sua parte edè attiva in alcune iniziative che in-teressano e promuovono il liceo eil mondo della scuola più in gene-rale ed è come sempre disponibilea collaborare per costruire un fu-turo migliore.

La CuffiexitI giornali ci stanno rompendo i timpani (e non solo quelli) con laBrexit e insistono nel dire che la scelta della Gran Bretagna po-trebbe diventare contagiosa.Ma Costantino lo sa? Vi immaginate se questo contagio si allar-gasse a tal punto arrivando a Cuffiano. Se lì si indicesse un refe-rendum sulla scelta di restare con Morcone o uscire dal comune ilsì (la Cuffiexit) vincerebbe col 99,99%.Hanno l'edificio scolastico, la chiesa, il campo sportivo, il campo-santo, il seggio elettorale, la farmacia, le frazioni nel circondario,fino a poco tempo fa l'ufficio postale, e poi negozi e piccole indu-strie a reggere l'economia. Ce n'è per creare un comune a sé, pic-colo sì, ma come ce ne sono già tanti altri.Secondo me se trovano uno come Salvini che ce l'ha duro (viat’aisso), Costantino ha le ore contate...

“Don Peppino Diana”, momento critico

rytelling, una narrazione musicata sueventi e uomini storici del Paese. L’in-contro diventa così narrativo e non

solo più informativo, attraverso un percorso emotivo che allontana dalmondo tecnologico. Le donne e gli uomini del nostro tempo

hanno bisogno di emozioni, anche di una storia alla qualecredere, soprattutto se il finale è da scrivere insieme. Un

racconto per mobilitare sentimenti, coagulare e cemen-tificare relazioni e rapporti di fiducia, uno storytelling dibellezza, ultima frontiera della comunicazione diretta.Il protagonista della serata diventa Morcone, fonte di

inesauribili racconti.L’evento vedrà la partecipazione dei due ideatoridel progetto, augurando una entusiasta parteci-pazione quale segno di volenterosa sensibiliz-zazione ai temi della cultura nella prospettiva di

un auspicabile rinnovamento sociale e culturaledel territorio.

I borghi della lettura

giugno 2016 n. 6_Il Murgantino 02/07/2016 13.27 Pagina 2

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di Chiara De Michele

C’era una volta la terra dei Santi e dei Papi… C’era una volta un’isolafelice… C’era una volta il Sannio tranquillo.Oggi tutte queste definizioni romantiche e ovattate sembrano soloun lontano ricordo che collidono col presente. Su questo lembo didorsale appenninica, infatti, attecchisce come la graminacea la cro-naca nera. Da qualche anno a questa parte, con una certa frequenza(e lo si dice con grande amarezza), finiamo sulle prime pagine deigiornali o nei titoli di Tg e rotocalchi. Eventi tragici scuotono l’opi-nione pubblica e, inevitabilmente, inducono a una triste riflessione:anche i nostri paesi sono contaminati dall’orrore di crimini efferati.Morcone, Benevento, San Salvatore Telesino (ultimi centri a esserecoinvolti in ordine cronologico)… tutte realtà che fino a qualche de-cennio fa, in linea di massima, attiravano i riflettori per lieti eventi.Qualcosa è cambiato. Il marcio è arrivato sull’uscio delle nostreporte e, con profonda tristezza interiore, ne stiamo prendendo atto.È ancora vivo il ricordo di Aurora Marino, tragicamente uccisa a col-tellate in una abitazione nel centro storico di Morcone. Qualche set-timana il cadavere di una giovane prostituta nigeriana è statotrovato nei pressi della stazione ferroviaria di Benevento. La vita diEster è stata interrotta dal rumore sordo di cinque proiettili. Qual-cuno, in maniera un po’ frettolosa, ha commentato l’evento con unlaconico ‘se lo è cercato. Faceva la meretrice. Era di Castelvolturnoe solo per una semplice casualità l’evento si è verificato qui’. D’ac-cordo, il mestiere sarà anche discutibile, ma non giustifica una finecosì tragica e non è un caso che la mano armata abbia scelto comescena del crimine il capoluogo sannita.Infine è toccato alla piccola Maria, una bimba di soli dieci anni, tro-vata annegata in una piscina di una struttura ricettiva non aperta alpubblico. Stavolta siamo nella valle telesina. Dall’autopsia è emersoche la bimba ha subito anche violenza sessuale, un orrore senzafine che ha generato mestizia anche in chi, per mestiere, quotidia-namente è chiamato ad analizzare delle morti sospette. Attual-mente è indagato un amico di famiglia. I genitori della vittima,entrambi romeni, sono stati più volte ascoltati da chi indaga sulcaso. C’è un filo rosa che lega questi tre episodi. Le vittime (di variaetà) sono tutte donne. Pare, quindi, che la graminacea che sta at-tecchendo nel Sannio sia della peggiore specie.

Adotta il tuo Paese

L’intervento di ristrutturazione del-l’ex carcere mandamentale è og-getto in questo ultimo periodo diaccese discussioni. Infatti, recen-temente, il Comune di Morcone haconcesso in comodato d’uso gra-tuito la struttura di Piana Molino infavore del Ministero dell’interno-Prefettura Ufficio Territoriale delGoverno di Benevento, appro-vando il relativo schema di con-tratto. La struttura, previo adeguatiinterventi di riattamento e riquali-ficazione, verrà destinata a Centrodi accoglienza per richiedenti laprotezione internazionale.Di recente su Crazy radio, la webradio che l’amico Tommaso sta te-nacemente portando avanti, ci ècapitato di ascoltare alcune inter-viste riguardanti l’argomento.Da queste sono emerse sostan-zialmente due osservazioni-consi-derazioni che ci piace riportare: daun lato il timore di essere invasi daextracomunitari, dall’altro la ipotiz-zata totale incapacità di predi-sporre progetti di accoglienza. Dueaspetti che, guardati dal punto divista del microcosmo personale efamiliare, sono certamente da con-dividere e, magari, sono da appog-giare, umanamente, moralmente. Il23 giugno, basandosi anche sul ti-more dello straniero, l’Inghilterra haaddirittura deciso di abbandonarel’Europa ai suoi drammi e l’Italia, in-sieme alla Grecia, a drammi ancorapiù gravi nell’immediato mare pro-spiciente.Rispettando le ansie e i sentimentidi tutti vorremmo fare anche noiqualche osservazione. In primoluogo i paesi anglosassoni sonosempre stati l’esempio dell’acco-glienza, del multietnico, e il segnaleemerso dal referendum inglesequantomeno ci distrugge in alcunecertezze; in secondo luogo vor-remmo far notare che la nostraMorcone è già invasa da stranieri.

di Luigi Moffa

Al via il soggiorno marino per i cittadini over 65 resi-denti nel Comune. È questa l’iniziativa messa in campodall’amministrazione comunale, guidata dal sindacoPasquale Narciso, che anche quest’anno punta a pro-muovere azioni nel settore del sociale, dedicando par-ticolare attenzione alle esigenze e alle problematichedei soggetti più anziani. Al soggiorno marino che èiniziato il 14 giugno e si protrarrà fino al 25 giugno nelComune di Silvi Marina, in provincia di Teramo, hannopartecipato 17 cittadini over 65 che hanno aderito al-l’iniziativa.Ormai da diversi anni, l’amministrazione comunale diCampolattaro promuove per gli anziani un soggiornopresso località balneari che possa rappresentare unavalida occasione per favorire la socializzazione nellesue diverse forme, nonché per godere dei benefici

dell’aria salubre propria delle località marine.La giunta comunale ha deciso di sostenere il sog-giorno marino degli anziani con una compartecipa-zione alla spesa per tutti i residenti nel Comune diCampolattaro che hanno compiuto i 65 anni di età.L’organo esecutivo considera in via prioritaria di pro-muovere iniziative volte alla tutela della salute dellapopolazione, in particolare di quella anziana al fine dimigliorarne la qualità della vita. La spesa che sostieneil Comune come compartecipazione per il soggiornomarino presso la struttura alberghiera prescelta è paria 1.360 euro. Il Comune contribuirà per tale iniziativacon l’indennità mensile di carica dovuta al sindaco dicui egli ne ha fatto espressa rinuncia. L’amministra-zione comunale, invece, sostiene anche le spese peril trasporto degli anziani che sono pari a 550 euro. Ilservizio di trasporto anziani è effettuato dalla ditta“Colle Bus” di Colle Sannita.

di Gabriele Palladino

È prossima l’attivazione da parte dell’Amministra-zione Comunale dell’applicazione mobile “Ponte-landolfo 2.0”. Realizzata dalla Easy Cloud, aziendalocale di eccellenza nel settore informatico nazio-nale.“Pontelandolfo 2.0” è un’App sviluppata per le spe-cifiche esigenze dell’Ente Locale. In particolare l’ap-plicazione si pone come un nuovo strumento,strutturato per la tecnologia mobile, in grado di ga-rantire una comunicazione efficace, immediata ecostante tra l’Amministratore pubblico e il cittadino.È possibile fruire, anche in modalità offline, infor-mazioni utili sulle attività, le iniziative, i progetti del-l’Amministrazione Comunale, sulle programmazionidelle associazioni più attive sul territorio, sulle atti-vità commerciali del territorio e sulle iniziative cul-turali più interessanti.Il Comune potrà raggiungere attraverso un nuovostrumento di comunicazione, tecnologicamenteavanzato, tutte le categorie (cittadini, utenti dei ser-vizi, turisti, partecipanti e organizzatori delle inizia-tive culturali, imprese, associazioni e quant’altro).L’applicazione ha potenziato il servizio “NotifichePush Istituzionali” e inserito la tecnologia “Realtà

Aumentata” in grado di arricchire i percorsi del ter-ritorio con informazioni e contenuti che riceviamodall’ambiente intorno a noi. L’applicazione è multi-language e verrà sviluppata in lingua italiana e in-glese. La spesa sarà finanziata mediante l’utilizzodei fondi destinati al pagamento dell’indennità difunzione del Sindaco Rinaldi, così come è nella vo-lontà dello stesso, sia per l’anno 2016 che per glianni rimanenti del suo mandato. È questo sicura-mente un gesto (non è il primo) meritevole di ap-prezzamento da parte della comunità.“Pontelandolfo 2.0 – si legge nella relazione dellaEasy Cloud di presentazione del progetto – èun’App necessaria al fine di migliorare la comuni-cazione con la cittadinanza attraverso i canali digi-tali mobile, smartphone, tablet, ecc., sempre piùutilizzati, fornendo all’Amministrazione Comunale uncanale tecnologico dedito alla comunicazione in“real time” di info e news alla cittadinanza che usu-fruirà del servizio in modo gratuito indipendente-mente dal gestore di telefonia mobile o fissa e daltipo di device utilizzato”.L’Amministrazione, dunque, massimizza la comuni-cazione tra il Comune e il cittadino, con quest’ul-timo che avrà la possibilità di interagire con l’Entein modo semplice e moderno.

QUESTIONE IMMIGRATI SARÀ L’EX CARCERE MANDAMENTALE AD ACCOGLIERLI

App “Pontelandolfo 2.0”, prossima l’applicazione

Se qualcuno fa un giro per le no-stre stradine del centro storico saràpiacevolmente sorpreso dal sentireparlare altre lingue, che le radio tra-smettono musica straniera spessodi derivazione “est Europa”. E laquantità di questi suoni supera no-tevolmente quelli in lingua italiana.Non c’è famiglia che non abbiaavuto a che fare con la badante, colmuratore, con l’agricoltore. Le na-zionalità? Ucraina, Romania, Polo-nia, India. Cioè quei paesi chehanno conosciuto e conoscono an-cora la fame, la guerra, la povertà.E allora perché tutte queste re-more verso gli attuali immigrati? Èforse una questione di colore dellapelle? Sarebbe davvero meschinosolo pensarlo. La storia non è forsemaestra di vita? Se l’immigrazioneè un fenomeno che permette allasocietà di evolversi, come abbiamoimparato leggendo e studiando,non dovremmo forse considerarlaun fattore positivo? Certo, moltepersone non hanno avuto belleesperienze con gli stranieri pre-senti in Italia: furti, prostituzione,droga e spesso anche violenza. Sitratta però di fenomeni che pos-sono anche avere come protagoni-sti italiani, francesi, tedeschi inglesie qualsiasi abitante del mondo oc-cidentale. Ricordiamo che questiimmigrati sono anche loro dellepersone, con cervello e sentimenti,

con capacità tali da poter incre-mentare l’economia e il prestigio diuna comunità. Tra questi, anche quia Morcone, ci sono professionisti,laureati, persone che nel loropaese avevano un lavoro ma chesono dovute scappare dalla fame,dalla guerra, dai bombardamenti.Pertanto dovremmo farci un esamedi coscienza e provare ad essereempatici con chi ci sta vicino e chemolti considerano diverso da noi:l’essere umano è fragile allo stessomodo, di qualsiasi nazionalità eglisia.Un’altra riflessione da fare che sibasa anche questa su una “evi-denza” . Gli immigrati che sonoospiti dell’ex albergo Belvedere,stanno a perdere tempo per gior-nate intere davanti al supermer-cato. Giusto! Cosa dovrebberofare? Chi dovrebbe attivarsi percoinvolgerli in progetti di integra-zione? Chi ne ha il compito? Natu-ralmente viene facile rispondere: ilComune! E potremmo anche es-sere d’accordo, ma non basta enon necessariamente. Esistonoanche altri enti, altre istituzioni, ti-tolari di attività economiche ecommerciali, operatori privati, as-sociazioni e sodalizi che potreb-bero produrre progetti diaccoglienza. Perché non provarci?Nel nostro piccolo, come Associa-zione, stiamo promuovendo e por-

tando avanti una sorta di integra-zione, interagendo attraverso lacomunicazione, attraverso la rap-presentazione delle loro storie,delle loro culture, delle loro civiltà.L’importante è non farli sentiresoli. Siamo stati i primi a far visitaa questi amici e subito abbiamoiniziato a dialogare attraverso leamiche Maria Pina Giaquinto eEnza Soprano. Abbiamo anchealtre idee e siamo a conoscenzache anche altre associazioni sistanno muovendo per favorire l’ac-coglienza e l’integrazione e questoci fa molto piacere. Sicuramentebisognerebbe fare di più. Alcuni sichiedono: come fare per farli lavo-rare rispettando le normative esi-stenti? Qualche esperto ci hariferito che chiunque abbia inten-zione di assumere lavoratori noncomunitari può presentare do-manda di nulla osta allo SportelloUnico per l’Immigrazione della pro-vincia di residenza, nell’ambitodelle quote previste dall’apposito“Decreto Flussi” che stabilisce ilnumero massimo di cittadini stra-nieri non comunitari ammessi an-nualmente a lavorare sul territorionazionale. Come si vede c’è moltoda fare, ma questo non deve spa-ventare nessuno. I flussi migratorili puoi regolamentare, li puoi regi-mentare, ma sicuramente non lipuoi arrestare.

Mai entrato in funzione con la sua destinazione d’uso originaria, il complesso di Piana deiMulini sarà la sede che ospiterà i rifugiati previo adeguati interventi di riqualificazione

IL BENEVENTANO E LA CRONACA NERA

CAMPOLATTAROSOGGIORNO MARINO PER GLI OVER 50Dal 14 al 25 giugno Silvi Marina ha ospitato diciassette anzianidi Campolattaro: Il Comune ha sostenuto parte delle spese

Silvi Marina

giugno 2016 n. 6_Il Murgantino 02/07/2016 13.27 Pagina 3

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di Gabriele Palladino

Le parole diventano fatti, i fatti di-ventano storia e la storia dice cheda oggi la piazza nei pressi delnuovo Palazzo di Giustizia, inseritanel complesso di Borgo Bergadella città di Vicenza, porterà persempre il nome di “Pontelandolfo– Città Martire nel 1861”.

A Vicenza inaugurata piazza Pontelandolfo – Città Martire nel 1861

di Agostino Jamiceli

A Sassinoro, nella tarda mattinatadel giorno 31 maggio 2016, si èsvolto il consiglio comunale cuihanno partecipato: il sindaco Cu-sano, il suo vice Iamiceli, l’asses-sore Santucci e il consigliereGagliardi. Assenti, come da moltotempo avviene: Fausto Parente eAugusto Lentini, rappresentantidell’opposizione. Tra gli argomenti in discussione èstata esaminata e approvata laproposta del Bilancio di PrevisioneFinanziario 2016-2018 con relativiallegati, in merito, su cui il Revisoredei Conti, nella persona del dott.Castaldo, ha espresso il suo parerenon favorevole.Nella parte della sua relazione de-dicata alle “verifiche preliminari”, ilrevisore ha precisato di aver rice-vuto, a mezzo di posta elettronica:i documenti relativi al bilancio diprevisione 2016-18 approvato dallagiunta municipale; dello stessoatto documento integrato e cor-retto secondo il d.lgs. 126/2014;conto bilancio 2014; programmatriennale dei LL.PP.2016-18, elencoannuale 2016 ecc.; prospetto diprevisione del rispetto del vincolodel pareggio di bilancio per gliesercizi 2016 – 2017 -2018; nota in-tegrativa al bilancio di previsione2016- 2018 ecc.; delibera 10/2016

di Luigi Moffa

Il Comune promuove l’iniziativa “Balconi in fiore 2016” che nascedalla consapevolezza di poter rendere belli i propri quartieri attra-verso il decoro floreale di balconi, davanzali, particolari architetto-nici, scale del Comune per poter contribuire al miglioramento dellaqualità della vita e dell’ambiente urbano, a creare un fenomeno diintegrazione e coinvolgimento della comunità, a svolgere un ruoloeducativo e di sensibilizzazione nei confronti dell’ambiente. Per-tanto è stata indetta la prima edizione del concorso “Balconi in fiore2016” rivolto a tutti gli abitanti di Campolattaro, i partecipanti do-vranno allestire l’esterno visibile sul fronte strada dei balconi delleloro abitazioni o di una fioriera o aiuola messa a disposizione dalComune con fiori e piante.Il bando e il modulo di adesione del concorso sono disponibili sulsito del Comune www.comunecampolattaro.it e l’allestimento di bal-coni o quant’altro dovrà avvenire nel periodo dal 18 luglio al 9 set-tembre. I premi saranno assegnati ai primi tre classificati e laproclamazione dei vincitori avverrà in luogo e data ancora da defi-nire. Per il primo classificato è previsto un buono da 150 euro, peril secondo uno da 100 euro e per il terzo da 50 euro tutti da spen-dere in prodotti per il giardinaggio. Il finanziamento dei premi finoalla concorrenza di 300 euro saranno finanziati con parte dell’in-dennità di funzione spettante al sindaco Pasquale Narciso.

di Irene Mobilia

Non sono mai stata una ammiratrice di Berlusconi, anzi spesso hoprovato rabbia per le figuracce che ci ha fatto fare in campo na-zionale e internazionale con le sue battute di dubbio gusto. Ma tan-t’è, nessuno è perfetto. Devo riconoscergli, tuttavia, il merito di avervivacizzato la vita politica italiana nella più che ventennale “discesain campo”. I litigi, le ritorsioni, le denunzie, infatti, si sono sprecatida una parte e dalle altre che, nonostante l’impegno profuso daqueste ultime, non hanno sortito alcun effetto nell’appannare l’im-magine del “cavaliere”.Adesso, però, saperlo gravemente ammalato e, quindi, bisognoso diun intervento chirurgico molto impegnativo, mi ha indotta a pen-sare a lui come a un quasi coetaneo affetto da patologie dovute,forse, anche all’attività politica e a rivolgergli un pensiero non dipietà (lo disdegnerebbe), ma di solidarietà; dopotutto, nessuno è alriparo da certi inconvenienti.Ho riflettuto, inoltre, sulla realtà politica attuale e non ho potuto farea meno di pensare quale sarebbe la sorte di Forza Italia, PD, 5 Stelleecc. se venisse a mancare tale personaggio nell’agone politico. Chie con chi litigherà? A chi si rinfacceranno colpe vere o presunte? Achi farà ala il popolo “Forzista” qualora il possente divo non appa-risse nelle piazze? Sono domande alle quali mi auguro che si possarispondere in maniera rassicurante, quando cioè uno dei politici piùattivi del panorama italiano tornerà a sorriderci dai teleschermi e aincoraggiarci a non temere per il nostro futuro che è in buone mani(le sue ovviamente).Al di là di considerazioni di parte, formulo comunque al dottor Ber-lusconi sinceri auguri di pronta e completa guarigione, in modo chepossa continuare a gratificare col suo largo sorriso le folle di soste-nitori e seguaci, spesso illusi, ma mai delusi, almeno come sembra.

Lunga vita a Berlusconi

di Teresa Bettini

Anche le piccole realtà custodi-scono grandi tesori.È il caso del bravo Andrea Ma-strantone, figlio di Antonio e Fran-cesca Soprano, allievo della terzaClasse dell’Istituto ComprensivoScuola Media “E. de Filippo” diMorcone. Nel Novembre 2015, in-fatti, il giovane matematico inerba, già noto per la sua pas-sione per tutto ciò che riguarda icalcoli…, ha partecipato ai giochimatematici autunnali organizzatidall’Università Bocconi di Milanosvoltisi a Morcone, risultandoprimo classificato. Non pago, il 19 marzo c.a. a Benevento ha supe-rato le semifinali e finalmente il 14 maggio u.s. è approdato a Milano,direttamente alla Bocconi, insieme a oltre 4.000 concorrenti divarie età, per la finale internazionale dei Giochi Matematici. Nellasua categoria C2 hanno partecipato 1.500 ragazzi di terza media eprimo superiore e Andrea, dopo un difficile test si è classificato altrecentesimo posto. Un traguardo eccellente se si considera l’altonumero dei partecipanti e la giovane età dell’allievo!Bravo Andrea! Come comunità morconese siamo orgogliosi dei ri-sultati che hai ottenuto e ti auguriamo di vero cuore di proseguirecon entusiasmo i tuoi studi, prima al Liceo Scientifico “Don PeppinoDiana” di Morcone a partire dal prossimo anno scolastico, e suc-cessivamente all’Università, dove potrai perfezionarti brillantementee realizzare tutti i tuoi sogni.Che la vita ti sorrida! Con affetto

Olimpiadi di Matematica 2016

Successo di un giovane morconesedi approvazione TASI 2016; appro-vazione IMU 2016; delibera cons.com. di approvazione TARI 2016,proposta elaborato DUP 2016-2018;proposta di deliberazione consi-glio com. di approvazione bilanciodi previsione 2016 -2018 e DUP2016 2018; prospetto di composi-zione dell’accantonamento alfondo crediti di dubbia esigibilitàper tre annate di riferimento; pro-spetto di previsioni di spesa per letre annualità ecc.; conto del bilan-cio (preconsuntivo) alla data del 19maggio c.a.; scrittura privata stipu-lata in data 06.05.2016 tra comunee la Finvanvitelli s.r.l. e diversi altridocumenti relativi allo svolgimentodell’azione amministrativa.Tuttavia, alla data di adozione delparere (20.05.16), al predetto Re-visore non risultavano trasmessi iseguenti atti obbligatori: determi-nazione del limite di spesa mas-sima per il conferimento di treincarichi esterni; la proposta di de-libera sulla verifica della quantitàe qualità di aree e fabbricati dadestinare a residenza, attività pro-duttive e terziario e determina-zione dei prezzi di cessione perciascun tipo di area o di fabbri-cato; piano delle alienazioni e va-lorizzazioni immobiliari; il pianotriennale 2016 2018 di conteni-mento della spesa.Il dottor Castaldo, che opera

presso il comune di Sassinorocome Revisore Unico dei Conti dal14 .11.2013, dopo la sua verifica hanotificato i seguenti rilievi: inatten-dibili le previsioni di entrata prove-nienti dalla vendita di energiafotovoltaica e da concessioni cimi-teriali. Incongrue e incompatibili leprevisioni di spesa. Non congrue ein contrasto con le specifiche nor-mative le previsioni di spesa delpersonale in convenzione per su-peramento del limite di legge; ilfondo crediti è di dubbia esigibilitàper mancato rispetto della percen-tuale minima di accantonamentoper ciascun anno di quelli conside-rati; mancata iscrizione di un fondodi riserva di cassa come da normedel Tuel. Errata determinazione ederrata iscrizione del fondo Plurien-nale vincolato in entrata. Non è

coerente il programma triennaledelle opere pubbliche poiché nonconforme alle disposizioni del D.M.11.11.2011 del Ministero delle infra-strutture e dei trasporti.Il responsabile municipale del set-tore economico finanziario, inogni caso, ha predisposto note eosservazioni (prot. 1998/del31.05.2016) con cui ha fornito de-lucidazioni e precisazioni in meritoad alcuni rilievi sollevati dal revi-sore relativamente: alla mancanzadi alcuni allegati; alle osservazionisull’impianto fotovoltaico; al pro-gramma triennale LL.PP.; ai pro-venti da concessioni cimiteriali;alla spesa di personale assuntocon forme flessibili; al fondo cre-diti di dubbia esigibilità; ai fondi diriserva cassa e al fondo plurien-nale vincolato.

SASSINOROAPPROVATA LA PROPOSTA DI BILANCIO DI PREVISIONE

Fu il Sindaco Achille Variati dellacittadina veneta ad annunciarepubblicamente la volontà della suaamministrazione, allorquando il 14agosto 2011, con un gesto digrande onestà intellettuale e dimaturata coscienza civile, venne aPontelandolfo in occasione dellacelebrazione del 150° dell’eccidio,per portare le scuse di Vicenza, la

città del tenente colonnello PierEleonoro Negri esecutore mate-riale del massacro pontelandolfeseil 14 agosto 1861 dietro ordine delgenerale Cialdini. Oggi è lo stessoSindaco Achille Variati a dare lapubblica notizia dell’avvenuta inti-tolazione della nuova piazza a Pon-telandolfo, mantenendo così fedealla sua promessa. Il sindaco Gian-franco Rinaldi, il suo vice DonatoAddona, Renato Rinaldi presidentedell’Associazione “PontelandolfoCittà Martire” e il suo collaboratoreCarmine Fusco, hanno composto ladelegazione della comunità sannitache ha raggiunto la cittadina ve-neta, per onorare un giorno storicoper Pontelandolfo.La scopertura della targa avvenutal’11 giugno 2016, rappresenta il mo-mento della definitiva riconcilia-zione tra i due comuni di Vicenzae Pontelandolfo per centocin-quanta lunghi anni separati dal“muro divisorio dell’amarezza – ha

così scritto il sindaco Rinaldi sullaminiatura della torre medievaleportata in dono alla città di Vi-cenza per l’occasione –, eretto daifatti di un evento storico tragico ebeffardo accaduto all’indomanidell’Unità d’Italia”.Se Pontelandolfo ha la sua piazzaa Vicenza, Vicenza ha la sua piazzaa Pontelandolfo, il belvedere chedalle case antiche del paese si af-faccia sulla suggestiva valle Amen-dola fino a scoprire lontano, versol’orizzonte, le balze dell’Appenninoirpino. La Giunta Comunale nel2012 espresse motivata volontà diintitolare la piazza antistante lacasa comunale alla città veneta,accolta con i favori della SocietàNapoletana di Storia Patria. Condecreto del 1° agosto 2013, il Pre-fetto di Benevento ne sancì il com-pimento burocratico autorizzativocon esito positivo. Pontelandolfooggi è a Vicenza … domani Vi-cenza sarà a Pontelandolfo!

Vicenza. La cerimonia di inaugurazione

CAMPOLATTARO

Partita l’iniziativa “Balconi in fiore”

giugno 2016 n. 6_Il Murgantino 02/07/2016 13.28 Pagina 4

5Anno VI - n. 6 - Giugno 2016Scuola - Sanità

di Gabriele Palladino

Una giornata iniziata col fuggi fuggigenerale sotto un cielo plumbeo euna pioggia battente che ha quasimandato in tilt l’organizzazione, si èfantasticamente conclusa a notteinoltrata nella splendida cornice delGolden Gala Pietro Mennea, fino al-l’ultima emozione regalata dalloscatto esplosivo dello sprinter ame-ricano Justin Gatlin nella gara deicento metri.Già nelle ore pomeridiane, quandoil sole, finalmente caldo e splen-dente, ha spazzato via i nuvoloniscuri e piovosi che incombevanonel cielo capitolino, a sfornare in-contenibile, condivisa emozionesulla pista rossa dell’imponentestadio Olimpico di Roma, sonostati i piccoli atleti della scuolaMedia dell’I.C. S@mnium in gara nel

Un’entusiasmante giornata vissuta dai ragazzi dell’IstitutoComprensivo “S@mnium” al Golden Gala “Pietro Mennea”.La festa dello sport si è tenuta allo stadio Olimpico di Roma

di Gabriele Palladino

Non abbiamo dubbi che l’ambienteall’aperto offra le migliori condizioniper lo sviluppo della creatività. Ilgioco in ambiente esterno è moltopiù variato rispetto a quello svoltoin un ambiente strutturato, sia perla vastità degli ambienti che con-sentono di rafforzare legami e rela-zioni fra gruppi di bambini e frabambini e adulti, (insegnanti, vo-lontari, genitori) sia per le capacitàcreative e di sviluppo motorio chesi possono realizzare anche inmodo autonomo. I bambini infattisono liberi di muovere i loro corpisenza le restrizioni associate alleattività al chiuso. Su questa basenasce il progetto “Penso, progetto,realizzo lo spazio che vorrei”, nel-l’ambito del quale i bambini dellascuola dell’infanzia di Morcone ca-poluogo, Cuffiano, Sassinoro, SantaCroce del Sannio, appartenenti al-l’Istituto Comprensivo “Eduardo DeFilippo”, diventano protagonisti delloro spazio esterno che diventaluogo stimolante nel quale organiz-zare diverse e importanti attività.L’ex dirigente scolastica Flavia Co-lesanti, oggi in pensione, che nellascuola ha lasciato un segno tangi-bile del suo equilibrio, della sua

professionalità, ha scritto sul pro-getto con penna impeccabile epuntuale: “A chiusura di una inizia-tiva di aggiornamento, nell’ambitodel tema: “Valutazione e certifica-zione delle competenze”, le inse-gnanti hanno presentato leconclusioni del corso che si è arti-colato come laboratorio … dal ti-tolo: “Penso progetto realizzo lospazio che vorrei”.Il tema è stato suggerito dai bam-bini stessi desiderosi di avere unospazio esterno tutto per loro pergiocare liberamente e nellostesso tempo conquistare lo spa-zio, orientarsi in esso e padroneg-giarlo, imparando a rispettarel’ambiente e a collaborare per rea-lizzare un progetto comune. Ciòha contribuito a far nascere ilsenso civico e a realizzare una ci-vile convivenza.Il corso si è avvalso della collabo-razione di due autentiche esperte:Raffaella Iacovelli già appartenenteal gruppo di lavoro sull’aggiorna-mento presso il Provveditorato agliStudi di Benevento, e di Elvira Fe-leppa, con la supervisione del-l’Ispettore Tecnico MinisterialePetracca. Dopo la performance deibambini che si sono esibiti in cantie allegre attività con la collabora-

zione di molti genitori, ha preso laparola Luigi Bollella, presidente delConsiglio d’Istituto, che nel suo in-tervento, sobrio e convincente, hasottolineato il ruolo insostituibiledella famiglia nel promuovere leesperienze fondamentali di vitadel bambino e l’equilibrata orga-nizzazione della sua personalità.Dopo un breve saluto della prof. Ia-covelli, che si è soffermata sullabontà del progetto e sul conse-guimento degli obiettivi prefissati,ha preso la parola il prof. Petraccache in una brillante sintesi ha illu-strato il ruolo della scuola dell’in-fanzia oggi. Richiamandosi aldibattito pedagogico contempora-neo, ha chiarito come la scuola siapassata dall’ottica dei contenuti(da scuola, cioè, come trasmis-sione di conoscenze) alle compe-tenze (scuola come ambiente, perpromuovere nei bambini modi divedere, di comunicare, di immagi-nare, di pensare). Le competenze,articolate in abilità conoscenze elinguaggi, si sviluppano nell’incon-tro con i sistemi simbolico-culturaliin un ambiente, la scuola, appunto,dove sono presenti forti dinamichesociale e affettive. S’incontrano quila prospettiva bruneriana (lascuola come laboratorio) e quella

Scuola dell’infanziavaloriale, deweyana come scuolache è soprattutto il luogo dellamemoria, della costruzione diidentità, di trasmissione del patri-monio di conoscenza e di sa-pienza di cui è ricca la nostratradizione culturale.La cerimonia si è conclusa con lavisione dei lavori eseguiti dai bam-bini con l’aiuto dei genitori pre-senti alla manifestazione. E qui –conclude la Colesanti – è doverosoringraziarli unitamente alle inse-gnanti che hanno mostrato di es-sere all’altezza del compito perpreparazione professionale e crea-tività, senso del dovere e dedi-zione ai bambini. Ciò con la guidasicura della preside Giovanna Leg-gieri, vero motore della scuola allaquale si devono tante iniziativepromosse per la crescita equili-brata per gli alunni. Un ringrazia-mento anche a tutti coloro chehanno collaborato alla realizza-zione del progetto, tra cui il per-sonale ATA con l’ottimo direttoreamministrativo Pinuccio Colesantie Tommaso Delli Veneri direttoredi Radio Crazy, che ha commen-tato con grande bravura tutte lefasi della manifestazione”.

di Matilde Prozzillo

Nei giorni 11 e 12 giugno, presso l’Audito-rium di San Bernardino in Morcone, si ètenuto il Saggio di fine anno degli alunniiscritti all’“Accademia Murgantina” perl’anno 2015/16.Il giorno 11, il programma ha previsto ilsaggio di Canto del M° Stefania Pagano edel M° Nunzia Raucci, nonché quello diFisarmonica del M° Pietro Iannace. Lostesso giorno ha visto la partecipazionedegli allievi delle classi di Canto e Fisar-monica dell’Accademia di Musica e Cantomoderno – Fondazione “Arturo Vernillo” di Benevento. Il giorno 12 invece l’esibizione ha riguardato il Saggiodi Pianoforte degli allievi del M° Anna Majorano, di Chi-tarra del M° Giovanna Cioccia, di Tromba e Musicad’insieme del M° Rocco Di Cicco, per un totale di 46allievi.I ragazzi si sono esibiti dinanzi a una sala gremita cheha dimostrato di gradire la performance dei giovaniartisti che, mentre cercavano lo sguardo rassicurantedel loro insegnante, si godevano gli scroscianti e ri-petuti applausi. L’esibizione degli allievi nei Saggi difine anno, ha rappresentato un’importante tappa nelpercorso didattico dei ragazzi che hanno studiatoCanto o Strumento Musicale, ed è stato anche un fon-

damentale momento di condivisione con genitori, fa-miglie e amici.La musica, oggi più che mai, è un elemento fonda-mentale della società. Aristotele, filosofo greco del IVsec. a. C. sosteneva che la sua pratica apporta innu-merevoli benefici, serve per l’educazione, per la ri-creazione ed il sollievo e riposo dallo sforzo.“Senza musica la vita sarebbe un errore” (Nietzsche).La Scuola Civica “Accademia Murgantina” riaprirà ilprimo ottobre e terminerà il mese di giugno con il re-lativo Saggio finale.Le iscrizioni sono già aperte e termineranno il 28 set-tembre. È possibile iscriversi ai Corsi di Canto, Stru-mento Musicale e Musica d’ Insieme.

di Luella De Ciampis

Non sono affatto rosee le prospettive a pochi giornidall’ufficializzazione del nuovo atto aziendale del-l’Asl, perché si prevedono severe contrazioni dellestrutture sanitarie e del personale medico dirigenteche, seppure giovano alle casse dello Stato, sonoben lungi dal garantire i servizi necessari alla tuteladella salute pubblica.Il taglio drastico alla spesa sanitaria e la penalizza-zione dell’erogazione dei servizi assistenziali carat-terizzeranno, infatti, l’atto aziendale dell’Asl, ormai indirittura di arrivo. È certo che, delle 70 strutture com-plesse presenti su tutto il territorio provinciale, ap-provate e ufficializzate dalla Regione nell’anno 2004,ne sarà soppressa circa la metà, sempre che  tuttovada per il verso giusto. In realtà, la Regione ha im-posto che le strutture complesse siano ridotte a 26,ma il commissario straordinario, Franklin Picker, cheaveva già precedentemente ottenuto il placet perpoter riscrivere l’atto aziendale, è fermamente de-ciso a raggiungere l’obiettivo di poter contare sullapiena disponibilità di un numero di strutture che siasuperiore a trenta unità e che, nella migliore delleipotesi, riesca a “contare fino a trentaquattro”. Èquanto necessita per garantire la funzionalità del-l’azienda. In caso contrario, non sarebbe possibileassicurare agli utenti i servizi richiesti e l’azienda sa-nitaria diventerebbe ingovernabile. I tagli imposti daldecreto 18, adottato nel 2013, allo scopo di ridurre laspesa sanitaria regionale, comporterebbero, comeconseguenza logica e numerica, un taglio del per-sonale medico dirigenziale di 35 unità. Quindi, una ri-duzione dei dirigenti medici, da 61 a 26 elementi.Infatti, il decreto in oggetto prevedeva un’unità ope-

rativa ogni 100 posti letto, per 13.500 abitanti. Que-sto, per esempio, nella sola struttura ospedaliera diSant’Agata dei Goti, determinerebbe la revoca di cin-que primari su nove, Dunque ne rimarrebbero soloquattro. Di essi, tre, e più precisamente quello dianestesia, di radiologia e di direzione sanitaria, sonoinsostituibili, sicché le cariche devono per forza dicose essere ricoperte da un anestesista, un radio-logo e un direttore sanitario, mentre il quarto pri-mario dovrebbe occuparsi di dirigere tutti gli altrireparti, soluzione, questa, decisamente improponi-bile e inattuabile. Insomma, lo scenario che si confi-gura non lascia presagire nulla di positivo in camposanitario, in quanto la soppressione di un numerocosì considerevole di strutture complesse rischia dimettere a dura prova l’erogazione dei servizi essen-ziali sull’intero territorio provinciale e rischia altresì dipenalizzare fortemente i centri rurali più distanti daipresidi ospedalieri e ambulatoriali del territorio. Tut-tavia, al solo scopo di limitare i danni, non resta chesperare che le aspettative del commissario straor-dinario non siano disilluse in Regione.“Il percorso è ormai giunto a conclusione, – dice Pic-ker –  ma, insieme al sub commissario sanitario, DeGirolamo Faraone, abbiamo lavorato sodo fino al-l’ultimo, per apportare le ultime modifiche al docu-mento. L’atto aziendale sarà ufficializzato condelibera odierna. Nei giorni scorsi ho presentato laproposta al Collegio di Direzione, al Collegio sinda-cale e alle organizzazioni sindacali. È un adempi-mento e un iter di lavoro e di preparazione a cuiabbiamo messo un primo punto fermo, ma che, perdiventare effettivo e definitivo e quindi essere adot-tato, dovrà essere sottoposto all’approvazione dellaRegione Campania”.

di Luella De Ciampis

Sarà aumentata di 40 ore settimanali, da distribuiretra il lunedì e il sabato, l’attività del Cup dell’ospe-dale Rummo di Benevento, con decorrenza retro-attiva, dal mese di aprile e fino a dicembre 2016.La scelta, che costerà all’azienda ospedaliera 18euro per ogni ora in più, fa seguito al notevole in-cremento dell’utenza presso gli sportelli del Cup.Un provvedimento tampone per il Rummo, che hanecessità di trovare soluzioni immediate per velo-cizzare i tempi di prenotazione, avendo quasi rad-doppiato gli accessi che, in due anni, sono passatida 400 a 760 al giorno. Il potenziamento del Cup,al momento, si è dimostrata l’unica possibilità frui-bile, per riuscire a contenere i disagi, la dilatazioneeccessiva dei tempi di prenotazione e le file inter-minabili agli sportelli, ma è altresì finalizzato a con-sentire un accesso più rapido agli ambulatorimedici, evitando disservizi per il personale sanita-rio e per gli utenti.Da alcuni anni si parla di riorganizzare i Centri diPrenotazione e fare un Cup unico, affidandone lagestione alle farmacie presenti su tutto il territoriodel Sannio, ma le soluzioni in tal senso tardano adarrivare, a causa della difficoltà di reperire i fondiper compensare le spese che dovrebbero soste-nere i farmacisti, deputati a erogare questo tipo diservizio. Per l’utenza, avere la possibilità di effet-tuare le prenotazioni per le visite e per le analisi dafare, direttamente nella farmacia di fiducia, rappre-senterebbe un grosso vantaggio, di cui benefice-rebbero soprattutto gli abitanti dei 78 comuni dellaprovincia, ma, in special modo,  quelli dei centri ru-

rali più distanti dal capoluogo, che non dovrebberopiù spendere tempo e denaro per raggiungere icentri di prenotazione cittadini per poter accederealle visite specialistiche.È stato intanto nominato il nuovo dirigente medicodella Struttura Semplice Dipartimentale di GeneticaMedica del Rummo. Sarà dunque Fortunato Lonardoa occupare il posto lasciato vacante da GioacchinoScarano, che aveva ricoperto la carica di responsa-bile dell’Unità Complessa di Genetica Medica, poitrasformata in Struttura Semplice, in virtù delle mi-sure intraprese in tema di spending review, in at-tuazione dell’atto aziendale di marzo 2016. Lonardoaveva già assolto alle funzioni di responsabile delreparto, subito dopo il collocamento a riposo, diScarano, che si era dimesso volontariamente,avendo raggiunto i necessari requisiti contributivi.Partono intanto i bandi, per titoli e colloqui, per lacopertura di quattro posti per dirigente medico diAnestesia e Rianimazione, da destinare al presidioospedaliero Sant’Alfonso Maria de’ Liguori di San-t’Agata dei Goti, dove c’è necessità di anestesisti emedici che possano soddisfare appieno le esigenzedell’unità di pronto soccorso e possano soprattuttogarantire l’assistenza domiciliare integrata, checomprende prestazioni di tipo socio assistenzialee sanitario da erogare a persone affette da malat-tie croniche invalidanti, progressive e terminali. Inmolti casi, infatti, è indispensabile la presenza deglianestesisti, che al “Sant’Alfonso” attualmente man-cano, per la sostituzione di cannule a domicilio, perpazienti e bambini che, pur avendo patologie che licostringono a subire determinati trattamenti, risie-dono comunque a casa.

Penso, progetto, realizzo lo spazio che vorrei

Palio dei Comuni provenienti dallamaggior parte delle regioni d’Ita-lia. In piedi, coinvolti nella festadello sport, hanno scandito il pas-saggio sotto la curva nord dei ve-locisti baby, il sindaco GianfrancoRinaldi in prima fila, l’assessoreRocco Guerrera, i docenti accom-pagnatori, tutti i ragazzi dell’I.C.S@mnium partecipanti e i genitorial seguito.Già lo scorso anno Pontelandolfoè stata presente all’evento e inquell’occasione l’assessore RoccoGuerrera promise che anche que-st’anno il Comune avrebbe aderitoal Golden Gala Pietro Mennea – IlPalio dei Comuni. Promessa man-tenuta, esperienza straordinaria ri-petuta, segno che certe emozioni,vissute o meno in una diversa di-mensione, con interpreti diversi,sotto il sole o sotto la pioggia bat-

tente, non sono irripetibili.Al prossimo anno, allora, ancorapiù numerosi. A notte ormai inol-trata la carovana pontelandolfeseha preso la strada del ritorno acasa, indistintamente tutti i suoicomponenti arricchiti nell’animoper la bella giornata vissuta all’in-segna dello sport e del sano di-vertimento. Ancora più contenti erumorosi, seppur assonnati, sonostati i ragazzi dell’I.C. S@miumquando al microfono del pullmanil Sindaco, entusiasmato anch’eglidall’esperienza romana, ha pro-messo, non prima delle prove diesame degli alunni della terza, unpranzo per tutte e tre le classidella scuola media, per un’altragiornata da vivere nella spensiera-tezza e nell’allegria.A presto, dunque, ragazzi e inbocca al lupo per gli esami.

OSPEDALE RUMMONOVITÀ IN ARRIVO PER LE PRENOTAZIONI ASL BN 1 PREVISTI TAGLI ALLE STRUTTURE SANITARIE

PONTELANDOLFO PALIO DEI COMUNIACCADEMIA MURGANTINA SAGGIO DI FINE ANNO

Idi Ruggiero Cataldi

l tre giugno di venticinque anni fa, ci lasciava Tommaso Lombardi.Nel corso di una vita, tutto sommato breve – aveva sessantotto anniquando è morto – ma molto intensa e piena di successi, è riuscitoad essere tante cose: politico e amministratore di spicco, ha rico-perto gli incarichi più prestigiosi nell’ambito del panorama provin-ciale ed è stato bravo nel prevedere quello che sarebbe poiaccaduto avendo, senza dubbio, quella abilità di cogliere e inter-pretare i segni anticipatori. Aveva, altresì, una notevole capacità dicomunicazione e di rapportarsi con la gente comune con semplicitàe in modo efficace. Sapeva ascoltare e, nel parlare, proprio quelsuo modo quasi esitante nel pronunciare le parole, riusciva a creareun ascolto straordinario. Usava poche frasi essenziali, i suoi eranointerventi brevi, ma per chi lo ascoltava costituivano sempre unapreziosa occasione di intelligenza.È fuori discussione che Tommaso Lombardi andrebbe ricordato pertante cose buone e giuste che ha fatto e se ne potrebbe parlare perintere giornate. Nel 1988 e nel 1989 scrisse la “Nostra Morcone” pub-blicati dal Comune e dalla Biblioteca di Morcone. Una raccolta di ar-ticoli frutto di attente riflessioni e di considerazioni, di un lavoroserio, lungo e meticoloso. Un’opera di grande interesse in quantomediante un’attenta lettura si ha la possibilità di conoscere megliopersone, cose, fatti, usi, costumi e vicende che hanno segnato unperiodo della storia di Morcone.Sei anni fa, nel luglio 2010, l’Amministrazione comunale volle, a pe-renne memoria, intitolargli il parco della villa comunale che ancoraoggi costituisce un fiore all’occhiello del nostro paese. Tantissimealtre cose si potrebbero dire sulla vita di questo grande personag-gio, ma quella veramente importante è che con la suo morte, si èdisintegrato un pezzo importante di Morcone, una cittadina che an-cora era fondata sui valori veri della vita, compresi quelli del rispettoe della sana educazione. Una cittadina che amava i suoi figli.

VENTICINQUE ANNI FA E SEMBRA IERI

giugno 2016 n. 6_Il Murgantino 02/07/2016 13.28 Pagina 5

RubricheAnno VI - n. 6 - Giugno 20166

salute & benesserea cura del dott. Luigi Formisano [email protected]

iNGREDIENTI (per 6 persone): 4 Melenzane - 300 gr. Formaggio grat-tugiato + 50 gr a parte (quello che si preferisce o misto tra grana epecorino) – 4 Uova intere – 80 gr Prosciutto cotto a fette sottili – Fet-tine di Provola affumicata q.b. – 1 mazzetto di Prezzemolo – Olio disemi per friggere – 250 gr Pomodori ciliegini - Sale q.b.- Basilicoq.b.- Olio Evo q.b.- 1 spicchio d'Aglio – Origano q.b.PREPARAZIONESbucciate le melenzane e tagliatele a fettine spesse circa 1/2 cm. A parte, in una terrina, mettete il formaggio grattugiato, il prezze-molo tritato finemente, il prosciutto cotto a listarelle e le 4 uova.Amalgamate, ottendendo un composto bello sodo, senza mettere ilsale visto che c'è già il formaggio.A questo punto prendete una fettina di melenzana, spalmateci soprail composto, metteci una fettina di provola e richiudete "a panino"con un'altra fettina di melenzana di eguale misura, facendo atten-zione che il composto non fuoriesca.Friggetele in abbondante olio di semi e sgocciolate su carta assor-bente.Io spesso le lascio anche così, bianche, ma la tradizione vuole che ven-gano condite con il sugo. Poichè è un piatto che faccio soprattuttod'estate, negli ultimi anni, anzichè con la salsa, le condisco con i pomo-dorini fatti a pezzetti e conditi con olio, sale, basilico, aglio, origano. In una pirofila fate uno strato di melenzane "a panino", cospargetedi pomodorini e di formaggio grattugiato; fate un altro strato di me-lenzane, ancora pomodorini e formaggio grattugiato e andate avantifino ad esaurimento delle melenzane. L'ultimo strato sarà di pomo-dorini e formaggio grattugiato. Decorate con foglioline di basilico avostro piacimento. Servite a temperatura ambiente. Se volte, comeper quelle con la salsa, potete metterle sul fuoco per una decina diminuti prima di servirle (in tal caso usate una padella antiaderenteper comporre il tutto).

I CONSIGLI DEL NUTRIZIONISTALa MELANZANA: il bassissimo contenuto calorico, unito ad un elevatopotere saziante dovuto alla trama spugnosa delle fibre alimentari dicui è ricca e al gran contenuto d’acqua ne fanno un ottimo alimentoper risolvere problemi di sovrappeso, ritenzione idrica, stipsi ed iper-colesterolemia. Le sostanze amare contenute nella melanzana sti-molano la produzione di bile migliorando digestione e salute delfegato. L’elevato contenuto di potassio ne fa un toccasana per chi sof-fre di crampi muscolari. Ricca di antiossidanti migliora la salute diossa, cervello, cuore e circolazione. Secondo la medicina popolare èanche un ottimo antinfiammatorio.

VARIANTE LIGHTGrigliando le melanzane eviteremo l’effetto “spugna” della fritturae sostituendo una delle quattro uova con mezza tazzina di latte ilgusto sicuramente non ne risentirà. Volendo si può sostituire la pro-vola con scamorza passita ed in totale ci saremo risparmiati un belpo’ di calorie (l’equivalente di un buon secondo per persona) e sfrut-tato a pieno le proprietà nutrizionali ed i benefici delle melanzane. In forno a 180 per 20 minuti

Fata Chef

Melenzanecaso e ova

IL CONTRO MESSAGGIO IL CONTRO MESSAGGIO

Il Sannio in tavolaPiatti tipici tra tradizione e innovazione

Sono semplicemente le lettere cheidentificano le due vitamine, Vita-mina A (o retinolo) e Vitamina D (ocalciferolo) che sotto certi aspettipossono considerarsi le vere re-gine, spesso sottovalutate, dellastagione appena entrata. Sia chiaroche un po’ tutte le vitamine sonoda considerarsi tra i nutrienti dellevere e proprie “cenerentole” del-l’alimentazione, che solo in seguitoa una carenza che provoca disturbipiù o meno evidenti, acquisisconol’attenzione che meritano.Vitamina liposolubile presente innatura sotto varie forme, con il ter-mine vitamina A si indicano sia ilretinolo che altre molecole similichiamate retinoidi, nonché i caro-tenoidi (il più noto è il beta-caro-tene), che hanno la stessa attivitàbiologica e ne sono la fonte ali-mentare più disponibile. Qualisono i benefici che questa classedi molecole dona al nostro organi-smo? Prima di tutto i retinoidisono legati al buon funzionamentodella retina e quindi fondamentaliper la vista; sono poi efficaci con-tro la degenerazione maculare le-gata all’età e nei casi di cataratta eglaucoma (se associati all’assun-zione di grassi omega-3). Impor-tante è la funzione di supporto alsistema immunitario per combat-tere le infezioni soprattutto deltratto respiratorio, urinario e vagi-nale (da Candida soprattutto), eper l’herpes labiale. Il beneficio “acarattere estivo” di questa classedi molecole è principalmentequello regalato a capelli (più resi-stenti e luminosi) e soprattuttopelle (più idratata ed elastica).Oltre che essere particolarmentepreziosi contro l’acne (anche nelleforme gravi) i retinoidi infatti, sonomolto utili nel trattamento di ec-zema, psoriasi, scottature eustioni, e contribuiscono al be-nessere delle mucose (naso,bocca, congiuntiva, utero). Non dameno è l’azione antiossidante(protegge le cellule dall’invecchia-mento), in particolare quellasvolta dal licopene di cui sonomolto ricchi i pomdori, che impe-dendo l’ossidazione del coleste-rolo Ldl (ricordate… è quello“cattivo”) riduce anche la forma-zione delle placche ateroscleroti-che. Ricche fonti alimentari divitamina A sono soprattutto il fe-gato animale, latte, yogurt, for-maggi, pesce azzurro, uova,carote, verdure a foglia verde, efrutti di colore giallo e arancione.L’alcol, il caffè, il tabacco, gli anti-biotici e il cortisone invece ne neu-tralizzano l’efficacia. È bene infinericordare che questa è una vita-mina termolabile (ad alte tempe-rature perde efficacia), quindiattenti alle temperature di cottura.L’assunzione eccessiva di vitaminaA (soprattutto tramite integratori)può risultare tossica, e per evitaredanni al fegato (dove abitualmentesi accumula) si consiglia di affian-carla a una corretta quantità di vi-tamina D. Per Vitamina D si intende ungruppo di cinque vitamine (dallaD1 alla D5) delle quali le più im-portanti sono la D2 di provenienzavegetale e la D3 sintetizzata daglianimali e derivante dal colesterolo(che come più volte detto non fasolo male). Questa vitamina è co-nosciuta soprattutto per la sua im-portanza insieme al calcio e aifosfati nel mantenimento del-l’equilibrio minerale osseo; pococalcio e poca vitamina D in circolosignifica inevitabilmente, averedelle ossa più fragili. La sua ca-renza interessa circa l’80 % dellapopolazione, con un considerevole

aumento delle percentuali manmano che l’età avanza, fino a inte-ressare la quasi totalità degli an-ziani che non la integranoassumendo dei supplementi. Nonmolto migliore è la situazionenelle donne in gravidanza, che no-nostante gli integratori abitual-mente prescritti, ne risultanocarenti nel 65 % dei casi, cosìcome nella popolazione più gio-vane, in particolare nei mesi inver-nali quando l’esposizione ai raggisolari è ridotta. Non tutti infattisanno che c’è un legame pratica-mente diretto; più ci si espone alsole, più il nostro organismo sinte-tizza (a partire dal colesterolo) lavitamina D. E c’è di più, in quantoessendo anch’essa come la vita-mina A una vitamina liposolubile(si scioglie nei grassi), l’eccesso diquesta vitamina prodotto in estatepuò essere in parte accumulatonel tessuto adiposo per essere poiutilizzato quando necessita du-rante le stagioni meno soleggiate.

A questo proposito i suggerimentidell’Organizzazione Mondiale dellaSanità sono di esporre faccia ebraccia alla luce solare (preferibil-mente nelle ore meno calde perevitare di bruciarsi) per almeno 30minuti al giorno, in modo da otte-nerne naturalmente una produ-zione adeguata. Riguardo aglialimenti che possono aiutarci adaccumularne un po’, ricordiamocidi inserire nella nostra alimenta-zione del pesce (l’accoppiatamare-sole in questo caso risultavincente) e nello specifico so-gliola, salmone, sgombro, tonno esardine, uova (soprattutto tuorlo),e poi cereali e verdure a fogliaverde, latte, burro, e grassi animali(senza eccedere) in particolarequelli contenuti nelle carni di pollo,anatra e tacchino. È bene inoltresapere che un adeguato apportodi vitamina D è utilissimo nelle per-sone affette da rachitismo chepresentano abitualmente dolorealle ossa, debolezza muscolare e

A.D.: …non solo Anno Dominiosteomalacia (fragilità ossea), esoprattutto in quelle colpite dapsoriasi dove fondamentale per larisoluzione del problema risultaprima di tutto il riequilibrio del fab-bisogno giornaliero di questa vita-mina e dei suoi precursori. Èefficace per prevenire e trattare lasclerosi multipla, utile in alcunicasi di ipertensione e ipotiroidi-smo e rafforza il sistema immuni-tario. Recentissimi studi infinehanno dimostrato che la vitaminaD agisce sulla sintesi della seroto-nina,  da molti considerato “l’or-mone del benessere”, e attiva gliormoni ossitocina (“ormone delpiacere”) e vasopressina (“quellodella fedeltà”). E come se non ba-stasse ci sono prove che la  de-pressione maggiore  (in continuoaumento negli ultimi decenni) èassociata a bassi livelli di vitaminaD. Ecco forse perché d’estate,mare, sole e una corretta alimen-tazione ci aiutano a rendere più fe-lice corpo e anima.

Nel corso della propria vita, ognuno di noi può sentirsischiacciato da una sensazione di malessere in seguito acambiamenti, attesi o inaspettati. Può essere del tuttonormale provare un senso di solitudine, inadeguatezza opaura dopo eventi traumatici, come un lutto, una gravemalattia, un incidente, la fine di un amore o ancora la per-dita del lavoro; tuttavia, se restiamo a lungo con una sen-sazione di affaticamento, disordine e caos, un po’ comesuccede dopo il passaggio di una tromba d’aria, alloraprobabilmente un campanello d’allarme sta suonando perrichiamare l’attenzione sul nostro equilibrio psicofisico. Per alcuni, chiedere aiuto a un professionista che non usacamici e ricette potrebbe confermare l’idea che si è de-boli o incapaci di impegnarsi per cavarsela da soli, am-plificando, così, il proprio disagio; affidarci, però, a unestraneo che ascolta e dialoga con noi della nostra vitapotrebbe aiutarci non solo a superare gli ostacoli, maanche a fare di questi un’occasione per intraprendere unpercorso di crescita personale. Chiedere una consulenzapsicologica, infatti, può aiutarci ad ampliare la prospet-tiva con cui guardiamo noi stessi e le nostre relazioni,permettendoci di ripristinare e preservare uno stato ge-nerale di benessere.Ci si può rivolgere a uno Psicologo, dunque, per un primoascolto, per un sostegno durante le fasi del ciclo vitale oper conoscere e accrescere le proprie potenzialità. Que-st’ultimo, abilitato all’esercizio della professione medianteun esame di stato successivo alla laurea quinquennale inPsicologia e iscritto a un Albo Professionale, può svolgere,

Psicologo o Psicoterapeuta?Che confusione!

infatti, attività di orientamento, supporto, riabilitazione ediagnosi. In ogni specifico caso, egli saprà valutare se in-tervenire direttamente sul problema o se richiedere unaconsulenza allo specialista Psicoterapeuta.Il termine Psicoterapia unisce la parola psiché (dal grecoanima, soffio vitale) a therapeia (cura: fare psicoterapia si-gnifica letteralmente “prendersi cura dell’anima”). Lo Psi-coterapeuta, colui che dopo la laurea in Psicologia o inMedicina e Chirurgia ha conseguito anche una specializ-zazione in Psicoterapia, lavora con la persona per rag-giungere, attraverso l’utilizzo di specifiche metodologie,un equilibrio psichico personale declinabile nel migliora-mento delle capacità relazionali, in una maggiore realiz-zazione di se stessi e delle proprie capacità e in una piùapprofondita conoscenza di sé e dell’altro. Nella riduzione

della sofferenza psicopatologica, la Psicoterapia è indi-cata nella cura dell’ansia, dell’insonnia, della depressione,dei disturbi di personalità, degli attacchi di panico, dellostress, delle fobie, dei disturbi dell’alimentazione (ano-ressia, bulimia…), delle dipendenze, ma anche nelle dif-ficoltà relazionali inerenti l’ambito familiare o lavorativo,nei problemi di coppia o in quelli relativi alla sfera ses-suale.Molto spesso, però, c’è una gran confusione fra i vari spe-cialisti che si occupano della salute mentale (Psicologo,Psicoterapeuta, Psichiatra, Neurologo) e piuttosto che leg-gere un sintomo come una comunicazione che la nostramente ci sta inviando attraverso il corpo, lo riduciamo allasola patologia organica.Partendo da questo presupposto, l’Associazione “Vaso diPandora”, operante a Morcone in via Fontana Nuova 5/B,intende promuovere la cultura del benessere bio-psico-sociale, riconoscendo una forte interazione tra mente ecorpo, coerentemente con quanto stabilito dall’Organiz-zazione Mondiale della Sanità, che definisce la salutecome “uno stato di completo benessere fisico, mentale esociale, e non la semplice assenza dello stato di malattiao infermità”. Nello specifico, essa realizza servizi psicolo-gici di prevenzione, consulenza, intervento e cura rivolti al-l’individuo, alla coppia e alla famiglia e promuoveinterventi sulla persona orientati alla prevenzione di com-portamenti disfunzionali legati a stili di vita alimentariscorretti grazie alla presenza nello staff di un biologo nu-trizionista.

Psicologica... menteRubrica a cura di Vaso di PandoraAssociazione Psicologia, Benessere e Cultura

www.vasodipandora.net

Me sa chequest’estate...me tocca puntà tuttosulla simpatia!!!

giugno 2016 n. 6_Il Murgantino 02/07/2016 13.28 Pagina 6

Di tutto un po’

Un viaggio conDalmazio D’AndreaPaolo aveva fantasticato sulle va-

canze per tutto l’inverno e ora che gliesami di terza media erano stati superati,niente era come se l’era immaginato.Non più, avendo dovuto affrontare quel-l’impietosa malattia che gli aveva sot-tratto già un mese d’estate. Era uscito dinascosto da sua madre: da che si era am-malato, lo controllava continuamente ePaolo sentiva il bisogno di starsene unpo’ per conto proprio. Il silenzio che lesue scarpe da tennis infrangevano per-correndo via Porres, gli risultava oppri-mente come la calura che permeava levie di Morcone dopo pranzo. Da bam-bino gli bastava poco per divertirsi (unapistola ad acqua, un pugno di plastilina)ora invece, gli sembrava che il paese nonavesse molto da offrirgli. Forse era lui chevedeva tutto con occhi diversi: lo spettrodella chemioterapia saliva assieme a luiogni gradino e la solitudine della malat-tia offuscava ogni riflesso di luce tra i ge-rani appesi ai balconcini. Paolo optò perun ghiacciolo allo Storico bar: quel caldogli faceva girare la testa; in fondo suamadre non aveva tutti i torti a preoccu-parsi per lui…

Anche Alessia aveva fantasticatotanto durante l’inverno: aveva contato igiorni sul diario di scuola in attesa dellasua vacanza a Morcone, vinta col temasulla storia di Bova Marina, dove viveva,in provincia di Reggio Calabria. Si erachiesta per tutto il viaggio in pullman conla zia, come potesse essere il paese cheaveva dato i natali a monsignor DalmazioD’Andrea, fondatore di Bova Marina, eaveva visualizzato questo cappuccino,senza il quale il suo paese non sarebbe esi-stito, come nei quadri: con una barbalunga e bianca. Ora saliva i gradini checonducevano al centro del paese, impa-ziente di scoprirne ogni caratteristica. Suazia era troppo pigra per accompagnarla elei troppo vivace per restarsene a dormic-chiare al bad & breakfast. Così ora divo-rava con lo sguardo quegli scorci che siaprivano all’improvviso tra un vicolo el’altro, come pure all’improvviso, scorsequel ragazzino con i capelli rasati e i ber-muda a vita bassa, che se ne stava all’om-bra della tettoia verde di un piccolo bar.

«Ciao» esordì Alessia con voce squil-lante «sai indicarmi la lapide muraria de-dicata a Dalmazio D’Andrea?»

Paolo guardò smarrito la ragazzinaabbronzata che lo fissava coi suoi occhiazzurri. Il suo pensiero s’impigliò suipantaloncini che scoprivano due gambeperfette e sul biondo luminoso del suo ca-schetto, quindi esclamò: «Chee?!!»

«Ma sì: quel cappuccino, nato a Mor-cone il 13 Aprile del 1800, vescovo diBova Marina e custode generale dei no-vizi… »

«Mmhh… » nicchiò il ragazzo.«Divenuto vescovo intorno al 1870,

D’Andrea acquistò dal Regio Demaniodel terreno, lungo il fiume Siderone e lodistribuì ai contadini che, dalla monta-gna, si trasferirono sulla costa. OggiBova Marina è una splendida area turi-stica che si affaccia sul mar Ionio e convista Etna e tutto grazie a DalmazioD’Andrea. Soddisfatto?!»

L’unica cosa che Paolo riuscì a dire fu:«Ecco allora dove hai preso quell’ab-bronzatura!»

«Allora, questa lapide? Anzi, ne sono

due» lo sollecitò Alessia mettendosi abraccia conserte. «So che sono in CorsoItalia, collocate nel 1970 presso la suacasa natale per il centenario della suamorte.»

«Lungo Corso Italia ci siamo già! An-diamo.»

Quando scorsero le lapidi bianche,Alessia tirò fuori dalla borsa una mac-china fotografica «Ti esalti troppo!»commentò sarcastico Paolo. Alessia nongli badò e, tra uno scatto e l’altro glispiegò che a Bova Marina esisteva unapiazza, dedicata a D’Andrea e un fondonell’archivio ecclesiastico con sessanta-tré fascicoli contenenti i suoi discorsi epanegirici.»

«Saliamo al castello…?» propose poila ragazzina.

«Non c’è niente da vedere, solo pietreammucchiate…» borbottò Paolo, sen-tendo di essere ancora debole per affron-tare tutta quella strada.

«Come? Quell’arco antico lo liquidicosì?!» s’infervorò Alessia. «Ma lo sai chequelle pietre sono la storia del tuopaese?!»

«E va bene, andiamo» l’accontentòPaolo.

Mentre salivano verso Piazza delPozzo, Alessia gli narrava della reginaMargherita e delle sei antiche porte. Chebuffo, pensava il ragazzo: avrebbe do-vuto farle lui da guida e invece era Ales-sia a svelargli chicche di storia e visualidi Morcone mai considerate!

Man mano che procedevano, Paolo sisentiva sempre più debole; il sudore gliinzuppava la maglietta e non per il caldo,bensì per un’enorme spossatezza. Alessiase ne accorse, gli porse l’acqua che tenevain borsa.

«Mi arrendo» confessò infine il ra-gazzo, accoccolandosi accanto al para-petto del belvedere in Piazza SanSalvatore. In quel momento pensò che lasua vita non sarebbe stata mai più lastessa; che non avrebbe mai più potutocorrere e fare sport e ballare, come i suoicoetanei. Lo spiegò ad Alessia.

La ragazzina gli sedette accanto, glipoggiò una mano sulla spalla smagrita.Gli sorrise, e il suo sorriso era pieno diluce: come quella luce che filtrava tra ilfogliame, disegnando e disfacendo ombremobili sulle panchine, quando di mattinase ne stava in villa, pensò Paolo. Leistessa era piena di luce. Mentre la suavita era piena di ombre, piena di paure.

«Al castello ci torniamo un altrogiorno. Anch’io sono stremata!» lo rassi-curò la ragazza. Alessia aiutò Paolo adalzarsi, lo prese per mano, nel suo palmoliscio e delicato.

«Godiamoci questo panorama» lo in-vitò.

Paolo gettò uno sguardo al quadro dimonti e cielo che gli si apriva davanti egli sembrò che nella sua vita si fosse spa-lancata una finestra, grazie ad Alessia eun po’ anche a Dalmazio D’Andrea.Strinse di più la sua mano. Domani sa-rebbero tornati fino al castello, imma-ginò, e magari sotto l’arco si sarebberobaciati: sarebbe stato il suo primo bacioe ogni volta che avesse volto lo sguardoalla rocca, avrebbe pensato a loro due in-sieme e dopo aver conosciuto Alessia e ilsuo entusiasmo per le cose, la sua vitanon sarebbe più stata la stessa: sicura-mente migliore.

7Anno VI - n. 6 - Giugno 2016

Chi vince l’Europeo?(13/6/2016 - ORE 16,30)

I racconti diDaniela Agostinone La Francia organizza ed ha già il suo da fare

per cui alla vittoria può anche rinunciare!L’Inghilterra tra un po’ non sarà più Europea,si troverebbe una coppa solo per “nomea”...La Spagna è la Regina d’Europa uscente,perchè esserlo ancora in questo presente?La Germania è già Campione del Mondo:potrebbe bastarle come posto, il secondo?Polonia, Albania, Romania e Croazia, non sia quest’annata quella propizia!Russia, Ucraina, Turchia e Ungheria,speriamo che vittoria sia solo utopia!Galles, Islanda, Svezia e le Irlande,capiscono solo di “certe” bevande!!!Austria, Slovacchia, Svizzera e Repubblica Ceca:per loro l’augurio di sorte più “bieca”!Belgio e Portogallo, senza mai un successo:mai vinto in passato, perchè farlo adesso?

Resta l’ITALIA, la squadra che emozionasin quando di Mameli l’Inno s’intona!Può vincere, può perdere, è lei la mia NAZIONEio resterò tifosa del tricolor pallone!!!

Chi vince l’Europeo? Spero l’Italia, la squadra del mio cuore...altrimenti, comunque, che vinca la migliore!!!

Raffaella Morelli

Sorprende, avvilisce la notizia pervenuta della dipartita, dopo lunga e sofferta ma-lattia, di Antonio Biondi, limpido uomo di sport della vicina Circello. Personaggioemblematico nel mondo del calcio, sia a livello giovanile che dilettantistico. Viene in mente quando l’amico Antonio ancora adolescente, giungeva puntuale aMorcone per schierarsi tra i pali, orgoglioso di poter difendere i colori sociali dellasquadra locale, quale estremo difensore, nel campionato di “seconda categoria”. Dopo le prime entusiasmanti esperienze, il passaggio presso il sodalizio di casapropria, prima come calciatore, poi lungamente da tecnico, in particolare a favoredelle giovani leve. Si distinse, per competenza e abnegazione.Consistente e concreto il suo percorso terreno, a favore del calcio come riportato,e ancor più della famiglia, del lavoro, del bene comune, quale amministratore pub-blico, anche nel ruolo di primo cittadino. La sua scomparsa, resta un vuoto incolmabile in chi ne ha conosciuto le virtù e ap-prezzato le spiccate qualità morali e intellettive. Sentite condoglianze, alla moglie, ai figli, ai familiari tutti.

Arnaldo Procaccini

Una telefonata dei nipoti Tino e Gina ricorda al mio prozio, LuigiCaviasca, di aver compiuto 102 anni. 24 giugno 1914, la nascita delfratello minore di mia nonna paterna Teresa Caviasca. Vive dal1948 a New York, nel noto quartiere Bronx e annualmente è ri-tornato a Morcone per soggiornare nella sua amata Piazza delPozzo finché, dopo gli ottant’anni, ha pensato bene di non poter affrontare più il lungo viag-gio. La moglie, Iolanda è ancora “giovane”, 85 anni e insieme da una vita hanno affrontato dureprove.“Zio Luigino” (un vezzeggiativo perché il più piccolo dei fratelli) si sposa qualche anno dopoil rientro dalla guerra e, con la sua sposa, fa la scelta di una vita: emigrare in America. Ha la-vorato come falegname, portando con sé l’arte artigiana della lavorazione del legno… suopadre, i suoi fratelli sono stati tutti falegnami. Oggi vive sereno, ama leggere, svolge piccoli la-vori in casa ma, purtroppo, non ha più la patente perché, due anni fa, hanno deciso di non rin-novarla, nonostante il suo disaccordo!!Un momento della mia famiglia che con piacere condivido e che non volevo far passare in sor-dina. Non possiamo festeggiare come vorremmo ma, credo, con gioia leggerà queste righe.Buon compleanno Zio Luigino.

Oriana Caviasca

Buon compleanno zio Luigino

giugno 2016 n. 6_Il Murgantino 02/07/2016 13.28 Pagina 7

CronacaAnno VI - n. 6 - Giugno 20168

PONTELANDOLFO IL COMUNE ADERISCE AL COMITATO “NO LOMBROSO”

Conosciamo meglio i nostri migranti Conosciamo meglio i nostri migranti

Il 20 giugno di ogni anno dal 2001viene celebrata in tutto il mondola Giornata del rifugiato, indettadall’Onu, per commemorare l’ap-provazione nel 1951 della Conven-zione relativa allo status di rifugiati(conosciuta anche semplicementecome Convenzione di Ginevra) daparte della Assemblea generaledelle Nazioni Unite.La Convenzione, insieme al Proto-collo del 1967, tutela i diritti di chiha ottenuto l’asilo, sancisce lenorme sul trattamento e le garan-zie contro l’espulsione dei rifugiati. Essa si basa sull’articolo 14 dellaDichiarazione universale dei dirittiumani del 1948, con il quale si ri-conosce ad ogni individuo il dirittodi chiedere asilo in altri Paesi a se-guito di persecuzioni. L’articolo 1 della Convenzione defi-nisce il concetto di rifugiato dalpunto di vista del diritto interna-zionale:“Chiunque nel giustificato timored'essere perseguitato per ragionidi razza, religione, cittadinanza, ap-partenenza a un determinatogruppo sociale o per opinioni poli-

tiche, si trova fuori dello Stato dicui possiede la cittadinanza e nonpuò o, per tale timore, non vuoledomandare la protezione di dettoStato; oppure chiunque, essendoapolide e trovandosi fuori dei suoStato di domicilio in seguito a taliavvenimenti, non può o, per il ti-more sopra indicato, non vuole ri-tornarvi”.Nel 2015 si è registrato un recordstorico di persone in fuga, che hasuperato i 65 milioni. Quasi lametà dei rifugiati di tutto il mondoè rappresentata da minori, mentrela guerra in Siria continua a esserela principale causa mondiale di mi-grazione forzata (secondo l’ultimorapporto dell’Alto Commissariatodelle Nazioni Unite per i rifugiati). Ma chi accoglie tutte queste per-sone costrette a lasciare il proprioPaese? Più dell’86% dei rifugiati si trova inPaesi a basso e medio reddito: Li-bano, Giordania, Etiopia, RepubblicaCentrafricana, Pakistan, Turchia,Kenya. Nell’Unione Europea nelcorso dello scorso anno hannofatto domanda di asilo poco più di

un milione e trecento mila persone.La giornata mondiale del rifugiatonasce con il fine di sensibilizzarel’opinione pubblica sulla condi-zione di milioni di persone chesono state obbligate ad abbando-nare la propria abitazione, i propriaffetti, la propria comunità per fug-gire da guerre e persecuzioni, maanche torture, pulizie etniche, stu-pri, discriminazioni razziali e reli-giose, motivi politici o personali. Dietro ogni rifugiato e richiedenteasilo ci sono storie di sofferenze, diumiliazioni, di dolore profondo mac’è anche il desiderio forte di ritor-nare a sperare in un futuro miglioreper se stessi e per i propri figli.Noi richiedenti asilo del centro diaccoglienza “Belvedere” veniamoda Somalia, Etiopia, Guinea Cona-kry, Guinea Bissau, Mali, Costad’Avorio, Bangladesh, Gambia e Se-negal. Si tratta di Paesi in cui lecondizioni di vita sono piuttostodifficili, in cui l’appartenenza et-nica, religiosa e politica non vienetutelata e i diritti, le possibilità, laricchezza sono spesso appannag-gio di una élite.

20 GIUGNO 2016. GIORNATA MONDIALE DEL RIFUGIATO Cari amici del Murgantino, questo mese voglio donarvi la poesia di un importante scrittore guineano. Il suo nome è CamaraLaye e la poesia che ho pensato per voi si intitola “A ma mère” (“A mia madre”). I bambini guineanidella scuola primaria studiano a memoria questa poesia, perché devono riflettere sull’amore dellapropria madre. Laye è considerato uno dei padri della cultura guineana. Buona lettura!

Sekou

di Gabriele Palladino

L’Amministrazione Comunale diPontelandolfo, sempre attenta allatutela dei valori umani, morali e re-ligiosi che difendono la dignità deidefunti e tutelano la dignità del-l’uomo e il rispetto dovuto ai suoiresti mortali, aderisce al formaleinvito e assume il ruolo di testi-monial del Comitato TecnicoScientifico “No Lombroso”, controla riapertura a Torino del museointitolato a Cesare Lombroso.Cesare Lombroso fu fondatore diuna scienza dimostratasi successi-vamente erronea e senza fonda-mento alcuno, poggiata sulla tesidell’uomo delinquente nato o ata-vico, riconoscibile dalla misurazione

A ma mèreFemme noire, femme africaine,Ô toi ma mère, je pense à toi...Ô Daman, ô ma Mère,Toi qui me portas sur le dos,Toi qui m'allaitas, toi qui gouvernas mes premiers pas,Toi qui la première m'ouvris les yeux aux prodiges de la terre,Je pense à toi...

Ô toi Daman, Ô ma mère,Toi qui essuyas mes larmes,Toi qui me réjouissais le cœur,Toi qui, patiemment, supportais mes caprices,Comme j'aimerais encore être près de toi,Etre enfant près de toi !

Femme simple, femme de la résignation,Ô toi ma mère, je pense à toi.Ô Daman, Daman de la grande famille des forgerons,Ma pensée toujours se tourne vers toi,La tienne à chaque pas m'accompagne,Ô Daman, ma mère,Comme j'aimerais encore être dans ta chaleur,Etre enfant près de toi...

Femme noire, femme africaine,Ô toi ma mère,Merci, merci pour tout ce que tu fis pour moi,Ton fils si loin, si près de toi.

Femme des champs, femme des rivièresfemme du grand fleuve, ô toi, ma mère jepense à toi!

A mia madreDonna nera, donna africana, o madre mia, io penso a te.O Dâman*, o madre mia, io penso a te che mi portasti sul dorsoche allattasti, che guidasti i miei primi passi, che per la prima volta mi apristi gli occhi ai prodigi della terra,Io penso a te.

O Dâman, o madre mia, che asciugasti le mie lacrime, che allietasti il mio cuore,che sopportasti pazientemente i miei capricci,quanto vorrei essere ancora vicino a te,essere un fanciullo accanto a te!

Donna semplice, donna della rassegnazione, o madre mia, io penso a te.O Dâman, donna della grande famiglia dei fabbri, il mio pensiero vola sempre verso di tee il tuo mi accompagna ad ogni passo.O Donna, o madre mia, come mi piacerebbe essere ancora in mezzo al tuo tepore,essere di nuovo fanciullo accanto a te!

Donna nera, donna africana, o madre mia,io ti ringrazio per tutto quello che hai fatto per me, tuo figliocosì lontano e così vicino a te!

Donna dei campi, donna dei lidi,donna del grande fiume, o madre mia,io penso a te!

* Daman è uno dei modi che, nel mio dialetto, indicano la propria madre.

Camara Laye è nato a Kouroussa, nel sud della Guinea Conakry, nel 1928. Frequenta dapprima la scuola fran-cese nella sua città d’origine e poi si trasferisce nella capitale per studiare al CAP (una scuola di specializzazioneprofessionale come meccanico). Terminati gli studi professionali, si reca in Francia per studiare ingegneria. Negli anni francesi Camara Laye, che attraversa un periodo di crisi esistenziale, pubblica nel 1953 L’enfant noir,il suo primo romanzo, seguito da Le regard du roi.Nel 1956, all’epoca in cui la Guinea si apprestava a diventare indipendente, prende la decisione di far ritorno aConakry per mettersi a disposizione del suo Paese. Ricopre funzioni importanti al Ministero dell’Informazione. A causa della deriva dittatoriale del regime di Ahmed Sékou Touré, esilia in Senegal. Denuncerà la difficile si-tuazione politica della Guinea nel libro dal titolo Dramouss del 1966, il suo ultimo romanzo.Laye è anche l’autore dell’opera Maître de la parole, una raccolta di racconti che raccontano l’origine del Mali.

di Luigi Moffa

Giro di vite nei confronti dei cittadini che non pagano l’IMU (Impo-sta Municipale Unica). Infatti, con determina del responsabile delsettore finanziario è stato affidato alla società Monter Sas, l’inca-rico per l’assistenza tecnica e la consulenza in merito all’accerta-mento e al recupero dell’evasione tributaria relativi all’Imu per leannualità 2012 e 2013.Il Comune di Castelpagano decide così di proseguire in tale dire-zione dopo che per il 2010 e 2011 è stato realizzato sempre dallastessa società l’accertamento e il recupero dell’Ici (Imposta Co-munale sugli Immobili). Finora la scelta del Comune di affidarsi auna società specializzata per scovare gli evasori ha consegnato unrisultato efficace, consentendo il raggiungimento di obiettivi piùche lusinghieri. L’ufficio tributi, con questo tipo di accertamento,intende continuare nella direzione della bonifica della propriabanca dati e nella individuazione di tutte le posizioni anomale alfine di individuare gli evasori. Il Comune metterà a disposizioneogni supporto utile in termini di logistica e di accesso agli atti nellediverse fasi di svolgimento del servizio. In particolare, consegneràalla società l’anagrafe dei residenti, le dichiarazioni e i versamentirelativi al 2012 e 2013 e i dati catastali. A oggi risulta effettuato l’ac-certamento sull’Ici per l’anno 2011. Il Comune ha stipulato con laMonter Sas una convenzione che, tra l’altro, prevede la durata delservizio per un anno anche se il termine di scadenza potrà essereprorogato previo accordo tra le parti. Il corrispettivo del servizio infavore della suddetta società individuato nella percentuale del 20%del maggior importo tributario effettivamente riscosso, è presun-tivamente quantificato in 2.000 euro.

CASTELPAGANOLotta all’evasione dell’Imu.

Il Comune attiva le contromisureper stanare gli inadempienti

antropometrica del cranio. I teoremidi Lombroso sono stati alla basedelle dottrine razziste, facendo sìche nel nostro Paese prendesse vitala teoria delle “Due Italie” forte-mente discriminante nei confrontidel Sud Italia. Per le teorie di CesareLombroso numerosi furono, infatti, icadaveri sottoposti dallo “scien-ziato” ad autopsie e studi, resti chesono ancora oggi conservati nelmuseo torinese a lui dedicato.Il Comune, dunque, condivide gliscopi del Comitato Tecnico Scien-tifico “No Lombroso” e in partico-lare le azioni promosse dallostesso al fine di ottenere la resti-tuzione dei resti delle numerosis-sime spoglie ancora espostepresso il museo torinese e della tu-

tela e del rispetto dei diritti umani,nel rifiuto di qualsiasi atteggia-mento di discriminazione, razzismoe offesa della dignità dell’uomo.Tanti sono i Comuni italiani che so-stengono il Comitato che fa capo aDomenico Iannantuoni di Milano, lecui azioni “proseguiranno finchél’ultimo reperto umano presentepresso il museo – per lo più teschi“terroni”, resti di pseudo “briganti”meridionali condotti dall’esercitoSabaudo al cospetto di CesareLombroso –, non avrà ricevutodegna e cristiana sepoltura”.Una battaglia legale il Comitato in-sieme al Comune di Motta SantaLucia in provincia di Catanzaro,pure riuscirono a vincere contro ilmuseo “Lombroso” dell’Università

di Torino. Su ordinanza del Tribu-nale di Lamezia Terme del 2012, in-fatti, essendo superata la teoria delLombroso, i resti di Giuseppe Vi-lella, presunto brigante, sarebberodovuti essere restituiti al Comunecatanzarese, il suo paese natale.La Corte di Appello di Catanzaro,invece, ne ha sospeso l’efficacia.Avverso il provvedimento del Tri-bunale, anche l’Avvocatura Distret-tuale dello Stato di Catanzaroaveva proposto appello nell’inte-resse dell’Università degli Studi diTorino, chiedendo la sospensionedell’efficacia esecutiva del provve-dimento. E così Giuseppe Vilella, ilcranio della discordia, il patriota in-carcerato per errore, non torna acasa, almeno per ora.

giugno 2016 n. 6_Il Murgantino 02/07/2016 13.28 Pagina 8

9Anno VI - n. 6 - Giugno 2016Cronaca

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di Luella De Ciampis

C’è la richiesta formale, inoltrataalla Regione Campania, dal Co-mitato Pro Sannio di Santa Crocedel Sannio e da altre associazioniambientaliste, presenti sul terri-torio provinciale, per ottenerela convocazione per l’indivi-duazione dei siti non idoneiagli insediamenti eolici, previ-sta nell’ambito dell’approvazionedel Piano Energetico Ambientale.Si apre così un ennesimo spiraglioper gli ambientalisti, in quanto, ilConsiglio dei Ministri non ha impu-gnato la moratoria sull’eolico, in-serita nell’articolo 15 della LeggeRegionale e ha quindi convalidatola sospensione della scadenza del-l’obbligazione disposta con prov-vedimento legislativo.Il presidente della Regione Cam-pania, Vincenzo De Luca, a finefebbraio, aveva assunto una po-sizione netta e inequivocabilesulla questione dell’eolico nelSannio, approvando all’unani-mità, in Regione, la mozione re-lativa alla moratoria sugliimpianti eolici, proprio in attesadel Piano Energetico.Già in quell’occasione, dunque, sierano aperti nuovi scenari chefacevano sperare che, le deci-sioni prese in merito, grazie al-l’intervento di De Luca, cheaveva ipotizzato diversi tipi di so-luzioni, più adeguate a favorire

lo sviluppo delle zone rurali del-l’Alto Sannio, ricche di storia e dipercorsi turistici, avrebbero po-tuto frenare, in qualche modo, larealizzazione dissennata di par-chi a energia eolica.Tutto è cominciato con l’appro-vazione in Commissione Bilanciodell’emendamento proposto dalconsigliere regionale Carlo Ian-nace, e dal vicepresidente dellaRegione Campania, Fulvio Bona-vitacola, inserito nella finanziariaregionale, che blocca per 180giorni le nuove autorizzazionisugli impianti eolici, a partire dal-l’approvazione della legge di bi-lancio regionale.Una sospensiva futura dunqueche non può tener conto delleprocedure già aperte e in via diattuazione e di conclusione. In-tanto però sono stati stabiliti icriteri e sono state individuate learee non idonee alla realizza-zione di produzione di energiaelettrica da fonte eolica, di po-tenza superiore a 20 KW, preci-sando che, per zone non idoneesi intendono tutte quelle aree arischio idrogeologico o sottopo-ste a vincoli, in quanto indivi-duate come beni paesaggistici oarcheologici, come siti di parti-colare pregio ambientale di im-portanza comunitaria o areeprotette, quali, parchi regionali,riserve naturali e terreni di ec-cellenza agricola.

di Luigi Moffa

Con delibera dell’organo esecutivoè stato approvato, anche con va-lore di ratifica, l’atto di transazionetra il Comune di Colle Sannita e ilConsorzio Smaltimento R.S.U. BN1così come effettivamente sotto-scritto dalle parti il 29 aprilescorso. Dunque, finalmente è stataraggiunta l’intesa tra il Comune diColle e il Consorzio SmaltimentoR.S.U. BN1, oggi in liquidazione, perun contenzioso in atto dal 2011 re-lativo al pagamento di somme ri-chieste dal Consorzio a titolo diquote consortili e di ripiano dei di-savanzi gestionali. Per l’esattezza,il Consorzio ha richiesto al Tribu-nale Civile di Benevento e poi no-tificato al Comune di Colle Sannitaun decreto ingiuntivo per l’importodi 25.965,69 euro e un secondodecreto ingiuntivo per l’importo di31.903,06 euro oltre interessi espese legali.Il Comune, ritenendo non dovutele somme pretese dal Consorzio,ha proposto opposizione avversoentrambi i decreti ingiuntivi. Ma ilTribunale di Benevento non ha ac-colto le ragioni del Comune ilquale ha proposto ricorso allaCorte d’Appello di Napoli, innanzialla quale pende ora il giudizio per

di Agostino Jamiceli

Recentemente, a cura del presi-dente Narciso Pasquale e del coor-dinatore Massimo Di Tocco del “GalTammaro -Terre dei Tratturi scarl-”è stato diffuso, via e-mail, una av-viso, con cui è stata data comuni-cazione dell’avvio di una “NuovaProgrammazione per lo SviluppoLocale del Territorio”, sollecitandoenti locali, soggetti pubblici e privatia manifestare il proprio assenso.Nel comunicato sono indicate,quindi, le modalità e le tempisticheche gli interessati dovranno rispet-tare ai fini dell’adesione che potràessere formalizzata, mediante lacompilazione di apposito modulo lacui scadenza era fissata per il 24giugno scorso. Benché tale data siagià trascorsa è opportuno portarea conoscenza le opportunità chel’Europa, attraverso i fondi destinatianche all’agricoltura, offre a tutti gliStati che ne fanno parte.Va premesso che l’Area del “GalAlto Tammaro” è un sito di partico-lare rilevanza soprattutto sottol’aspetto storico culturale; il territo-rio possiede, infatti, un alto poten-ziale di produttività e di svilupposoprattutto nei settori collegati al-l’agricoltura, al turismo, nonché allaconservazione dei beni culturali.Il progetto che si andrà a realiz-zare, pertanto, mira a creare e raf-forzare sinergie per dare impulso

di Luigi Moffa

L’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Mi-chelino Zeoli, da sempre impegnata nella salvaguardiadel territorio e dell’ambiente, nell’ambito del processodi razionalizzazione ed implementazione del serviziodi raccolta differenziata dei rifiuti, ha introdotto alcuneimportanti novità; in particolare l’istituzione del si-stema dei codici a barre nonché la raccolta di ulte-riori frazioni di rifiuto differenziato.La raccolta differenziata è iniziata il primo ottobre2008 secondo il piano approvato, i nuovi servizi sonostati attivati dal primo giugno scorso, anche se entre-ranno a pieno regime il prossimo primo luglio. I nuoviservizi prevedono la raccolta di oli vegetali esausti:agli utenti sarà consegnato un contenitore da Kg. 3, ilritiro da parte degli operatori avverrà il primo lunedìdel mese. Prevista anche la raccolta di farmaci sca-duti, per questo tipo di servizio saranno posizionatidue contenitori stradali uno in via Roma e un altro invia Vittorio Emanuele III. Inoltre, altri due contenitoriposizionati in piazza Umberto I e via Roma serviranno

per la raccolta di pile esauste. Per queste tre tipolo-gie di rifiuto differenziato è stata affidata alla ditta“Waste Services” S.r.l. di Campobasso la fornitura deicontenitori stradali e domestici nonché il prelievo e iltrasporto presso impianti autorizzati allo smaltimentoper un importo complessivo di 3.233 euro.Un’altra novità introdotta riguarda l’istituzione del si-stema dei codici a barre sui sacchetti per la raccoltadifferenziata dei rifiuti tranne l’umido. Tale sistemaconsentirà l’identificazione delle utenze che espon-gono il rifiuto, di stimare la quantità di rifiuti prodottida ogni utenza e verificare il rispetto delle modalitàoperative di conferimento dei rifiuti da parte dei cit-tadini stabilite dal Comune. Il codice a barre identifi-cativo dell’utente sarà riprodotto su ogni sacchetto eil costo dei sacchetti sarà addebitato a ogni utente infattura. “Lo scopo finale - afferma il sindaco MichelinoZeoli - è quello di migliorare la raccolta differenziata.Ridurre la quantità di rifiuto indifferenziato non solo èimportante dal punto di vista ambientale ma serve aridurre i costi del servizio, costi che per legge devonoessere recuperati attraverso la tassa”.

GAL ALTO TAMMAROAL VIA LA NUOVA PROGRAMMAZIONEa nuove imprenditorialità e a favo-rire nuove e diverse opportunitàoccupazionali. Con questo spirito e nel pieno ri-spetto dell’Approccio Leader pre-visto dal Regolamento Ue n.1303/2013”, i comuni e gli interes-sati, dopo la sottoscrizione delprotocollo di intesa, potranno ac-cedere al bando della “Misura 19”del programma di Sviluppo Ruraledella Campania 2014-2020, finan-ziato con i fondi FEASR e FESR. Inmodo potranno “garantire al terri-torio una crescita intelligente, so-stenibile ed inclusiva, in coerenzacon gli orientamenti per le politi-

che di sviluppo rurale espressidalla Commissione e consolidaticon l’emanazione della relativanormativa comunitaria.” Si è convinti che per risollevare lesorti sociali e lavorative dei nostripiccoli centri sono queste le politi-che, gli intenti e gli interventi da se-guire, grazie ad azioni mirate, sipotrà, infatti, garantire il reale svi-luppo agricolo della maggior partedel territorio. Dette opere di svi-luppo rurale dovranno essere, però,progettate, appaltate ed eseguitesenza alcuna discriminante e con ilrispetto del nuovo Codice dei Con-tratti Pubblici (D. Lgs. 50/2016).

S. CROCE DEL SANNIO PARCO EOLICO

Il comitato Pro Sannio e altre associazioniambientaliste del beneventano, hanno chie-sto una convocazione alla Regione Campania

Vale la pena sottolineare chel’Area interessata dal progetto ècostituita da un vasta estensioneterritoriale che racchiude al suo in-terno tutti Comuni situati sulle rivedel Tammaro e del Fortore.Il fiume Tammaro presenta una lun-ghezza di 78 km ed è il principaletributario del fiume Calore. Nascein Molise dalla “Sella di Vinchiaturo”(558 m.) tra le montagne di Sepino,a confine con la Campania, en-trando poi nella provincia di Bene-vento fra Sassinoro e Santa Crocedel Sannio. Scorre da nord-ovest asud-est lasciando sulla destra Sas-sinoro, Morcone, Campolattaro eFragneto l’Abate, volgendo pressoil centro di Pesco Sannita; a nord-est per “Valle Cupo” intorno allamontagna di Pago Veiano. Quinditorna poi verso mezzogiorno la-sciando a sinistra il centro di Padulie a destra Pietrelcina per poi sfo-ciare nel fiume Calore in localitàPonte Valentino. Presenta un re-gime torrentizio e letto solita-mente angusto e fortementeincassato fra i monti.Il fiume per il suo lungo e tortuososviluppo in regione montuosa, è in-grossato da non pochi tributari: in-fatti ben 22 sono i suoi affluenti.Il tratturo Pescasseroli-Candelacorre fino alla masseria Fiscarelli,(tra Saepinum a nord e Sassinoroa sud, parallelamente alla via Her-culea (che si dirige verso Ponte-stretto e Piano viole), poi l’ampiaasta del tratturo con raccordo cir-colare verso nord si dirige, (attra-versando il fiume Tammaro) versocontrada “Izzarelli” (a nord di S.Croce del Sannio), si interseca conTammarecchia e sottopassa a suddegli abitati di Circello e di S. Gior-gio La Molara, prosegue a nord diCasalbore e a sud di Monteleonedi Puglia, per raggiungere Can-dela.

Gli ambientalisticontinuano a sperare.

Si apre un nuovo spiraglio

COLLE SANNITA INTESA TRA COMUNE E R.S.U. BN1

CASTELPAGANOCODICI A BARRE PER LA DIFFERENZIATA

la sospensione della provvisoriaesecuzione della sentenza diprimo grado. Dopo una serie dicolloqui intercorsi tra i legali delleparti in causa mirati alla composi-zione bonaria del contenzioso,anche per evitare ulteriori reci-proci aggravi di spesa, si è addi-venuti a un atto di transazione. Lagiunta comunale ha accettato ditransigere il contenzioso: il Co-mune dovrà pagare al Consorzio lasomma di 28.000 euro. Contraria-mente a quanto stabilito nellaprima fase della transazione, il Co-mune ora dovrà farsi carico anchedelle competenze legali dell’avvo-

cato Raffaele Lamparelli che ha di-feso il Consorzio. Tali spettanzesono quantificabili in 5.352,82euro, ma secondo la giunta comu-nale “anche con tale modifica sus-sistono tutti i motivi di opportunitàa transigere atteso che la transa-zione oltre ai due crediti includequalsiasi ulteriore credito even-tualmente vantato dal Consorzionei confronti del Comune”.L’organo esecutivo ha scelto lastrada della transazione in quantoil contenzioso è dall’esito incertoe l’importo concordato è inferiorea quanto richiesto inizialmente dalConsorzio.

giugno 2016 n. 6_Il Murgantino 02/07/2016 13.28 Pagina 9

10 Anno VI - n. 6 - Giugno 2016Cultura

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di Paolo Mastracchio

Se questo fosse un paese normalefarebbe cose normali. E, anzichédividere gli italiani, li unirebbe in-torno agli ideali che li accomu-nano. Invece, cosa si esaltano? Glielementi che li dividono. Due ri-correnze ritenute essenziali dauna parte degli italiani, il 25 aprileed il 2 di giugno sono due dateche hanno spaccato l’Italia e sullequali non si è mai trovata l’unitàperché troppo diverse le motiva-zioni che le sostengono.Il 2 giugno è il 70mo della Repub-blica, festa nazionale che fu sop-pressa, o meglio trasferita allaprima domenica di giugno nelmarzo 1971 con la legge 54 inpiena Congiuntura economica aitempi di Giulio Andreotti e BettinoCraxi insieme ad altre cinque ri-correnze perché non era ritenutaessenziale ai fini della tenuta dellademocrazia. Tra l’altro, oltre a nonessere entrata nella memoria degliitaliani come il 14 luglio per i fran-cesi e il 4 luglio per gli americani,era ed è una festa costosissima,sia per lo Stato che per la comu-nità nazionale per via del lungoponte che si creava, con la perditadi milioni di ore di lavoro. Costosaallo Stato perché la parata militaresi faceva alla grande e spostaretruppe e mezzi da ogni angolod’Italia richiedeva costi esorbitanti.Sicuramente quella fu una sceltagiusta. Anzi, sarebbe stato beneestrapolare l’avvenimento più im-portante di quel lontano 1946: ilsuffragio universale che restituì di-gnità alle donne, permettendole,per la prima volta nella storia ita-liana, di esprimere la propria opi-nione attraverso il voto.Le parate militari sono remini-

scenza della “Guerra Fredda” doveoccorreva mostrare i muscoli perintimorire gli avversari. Chi non ri-corda i missili sovietici che sfila-vano sui camion per le vie diMosca il primo maggio, festa deilavoratori? Quelle parate servivanoad intimidire principalmente gliamericani, avversari diretti. Sonotempi passati e speriamo che re-stino solo un ricordo.Tra le feste soppresse, il Presi-dente Ciampi nel 2001 volle ripri-stinare la Festa della Repubblicanella speranza di unire gli italiani.Ma, pare che non abbia funzionatoperché vecchi partigiani, partiti disinistra e antifascisti hanno pun-tato la loro attenzione sul 25 aprilequale festa della Liberazione.È pur vero che le ideologie sonoscomparse, ma le idee sono so-pravvissute. Ed è importante ricor-darlo e lo ha fatto anche il nostroPresidente Mattarella, personasquisita. In uno dei suoi discorsi diquesti giorni ha affermato che gliuomini che gestirono la fine delSecondo Conflitto furono più ca-paci di quelli che li precedetteroalla fine della Grande Guerra iquali crearono le premesse per laseconda.

Non sembra che i fatti gli diano ra-gione perché le guerre non sicombattono solo con le armi. In-nanzitutto in Europa hanno gover-nato sempre i vincitori, quegliuomini che umiliarono profonda-mente il popolo tedesco e parte diquello italiano per i motivi che ve-dremo. La Germania fu divisa, spezzan-dole la schiena e rendendola inof-fensiva fin quando non fossescomparsa quella generazioneche aveva fatto la guerra. Oggi laGermania, grande potenza econo-mica, ripresasi da quell’umilia-zione, si sta vendicando con leguerre economiche che provo-cano ancora più danni di quellecombattute con le armi perchéesasperano i popoli spingendoliverso l’estremismo. Attenzione, èun fenomeno in atto.In merito all’Italia essa fu umiliataugualmente perché le due zone incui fu divisa l’area triestina crea-rono dissenso e malcontento. Nondimentichiamo che gli inglesi nonvolevano più restituirci Trieste,tanto che i ministri dell’epoca,Scelba e Pella minacciarono i vin-citori che, se necessario, sareb-bero andati a riprendersi Trieste

Ha ancora senso festeggiare in modo solenne il 2 giugno, data che divise inmaniera traumatica gli italiani e mai condivisa appieno da tutti?

FESTA DELLA REPUBBLICAQUEST’ANNO È IL SETTANTESIMOcon la forza. Significava un’altraguerra. Bisogna ringraziare quelgalantuomo di De Gasperi che in-sieme a Togliatti non è amato nelCarso, che ebbe il coraggio di fareanticamera alla Casa Bianca perelemosinare la richiesta degli ita-liani, riavendo nel 1954 solo Trie-ste, mutilata del suo territorioceduto a Tito. Il tutto siglato suc-cessivamente con quello scelle-rato Trattato di Osimo avallatoanche da Fini che tradì il suo elet-torato. E non è finita. Oggi, si stadimostrando che quelle scelte fu-rono superficiali perché non è pen-sabile che convivano sotto lostesso tetto popoli ed economietroppo diverse che rischiano diperdere l’identità nazionale. Sa-ranno le generazioni future a pa-garne le conseguenze con questocaos in cui, quell’Europa disegnataalla fine della seconda guerra sista dimostrando incapace di es-sere se stessa. Intanto la Germa-nia spadroneggia e i governiimposti dal Presidente Napolitanosi stanno dimostrano inermi e in-capaci di reagire con scelte co-raggiose. Risultato? La “PerfidaAlbione”, come la chiamava ilDuce, attraverso una scelta popo-lare fatta dai sudditi di Sua Maestà,in particolare quelli delle piccolerealtà rurali, si è ribellata rifiutandonettamente i diktat franco-tede-schi e, per l’ennesima volta, sal-verà l’Europa dalla supremazia deidiscendenti dei tre “Reich”. Chivivrà vedrà.

di Oriana Caviasca

Ogni scuola ha la propria biblio-teca. Piccole biblioteche, bibliote-che ben fornite, biblioteche curatee con titoli accattivanti per il pub-blico che vi accede. Oggi pur-troppo, nonostante i grandi sforzidei docenti, i ragazzi sono sempremeno invogliati a scegliere un librodagli stessi scaffali che stuzzica-vano la nostra fantasia quandoavevamo la loro età. Non servi-rebbe qualcosa di più accattivante,qualcosa che sembri meno “an-tico” di un libro passato di mano inmano per chissà quanti anni? Nonbasta la vicinanza dei libri per svi-luppare la voglia di leggere. Forsecambiare il mezzo potrebbe es-sere uno stimolo. In questo casogli e-Readers potrebbero aiutarci ei ragazzi potrebbero apprezzarliperché considerano (e così è)qualcosa che parla la loro lingua,di familiare. Certo, il testo è pursempre il testo. Che le parolesiano scritte su carta, o che appa-iano su di uno schermo non cam-bia la realtà dei fatti: lacomprensione, il divertimento el’apprendimento avvengono den-tro la testa di chi legge, non dovesono scritte le parole. È quindi es-senziale che siano gli insegnanti ele famiglie a far capire che la let-

BIBLIOTECA DIGITALEUN’IDEA PER RILANCIARE LA LETTURA

di Luella De Ciampis

È ormai stato ufficializzato il rinveni-mento della necropoli Longobarda invia delle Puglie, a Benevento, in seguitoalla demolizione di un gruppo di casesemi diroccate.Da alcuni giorni, le ruspe della ditta cheera stata scelta per eseguire i lavori dicostruzione di un nuovo fabbricato,erano state sostituite dai picconi edalle pale che procedevano nelle ope-razioni di sbancamento con grandecautela. Lo scavo, ancora in corso, ma quasi ultimato, sottoposto alla tutela della Soprintendenza ar-cheologica di Salerno, ha evidenziato 90 sepolture, di epoca compresa tra il sesto e l’ottavo secolo, al-cune delle quali conservano resti di bambini.Si tratta dunque di una vera necropoli beneventana e non di un luogo di sepoltura di piccoli gruppi fa-miliari. Accanto ai corpi, in prossimità del capo, sono stati ritrovati boccali e vasetti che, insieme a essi,sono stati rimossi e catalogati dagli archeologi della Soprintendenza.Lo stato di conservazione dei resti umani ritrovati, cambia, a seconda della natura del terreno, di strut-tura estremamente variabile da un punto all’altro e, su un versante, attraversato dall’acqua di un canale,ma cambia anche a causa delle condizioni di sepoltura, su cui ha avuto un ruolo determinante la diffe-renza tra  la copertura dei corpi e l’inumazione diretta nel terreno. Lo scenario che si apre, all’indomanidel completamento degli scavi si può definire, allo stesso tempo, conservativo e rispettoso dei canonidell’archeologia urbana. Quindi, nulla ostacolerà la costruzione del fabbricato che era stato previsto, men-tre è già allo studio la possibilità di predisporre una serie di pannelli in materiale trasparente che faccianorimanere la necropoli in bella vista. Intanto, i resti umani esumati saranno conservati dalla Soprinten-denza, insieme agli oggetti rinvenuti nelle tombe. Lo scopo è quello di studiarli, per scoprire tassi e causedi mortalità e legami parenterali.

di Gaetano Cipolletti

“Non possedevano nulla. Solo im-pronte di passi che la sabbia rico-priva. Il sole muoveva le ombre. …Pensava soltanto a quello. Riportarela sua vita a quel punto. Nel puntodove si era interrotta. Si trattava diunire due lembi di terra, due lembi ditempo. In mezzo c’era il mare. Si met-teva i fichi aperti sugli occhi per ri-cordarsi quel sapore di dolce e digrumi. Vedeva rosso attraverso queisemi. Cercava il cuore del suo mondolasciato”. (Margaret Mazzantini, Mareal mattino, Torino, Einaudi, 2011).La citata monografia è stata protagonista, nel mese di giugno, dellasettimanale rubrica “Il libro alla finestra”, l’autrice è Margaret Maz-zantini, scrittrice e drammaturga italiana. Nata a Dublino il 27 ottobre 1961 è figlia di Carlo Mazzantini, scrittore,e Anne Donnelly, pittrice irlandese.Margaret Mazzantini è una scrittrice di romanzi sentimentali, “Mareal mattino”, edito nel 2011, è stato insignito di due premi: PremioCesare Pavese e Premio Matteotti.Il romanzo si articola intorno a “Farid e Jamila che fuggono da unaguerra che corre più veloce di loro. Angelina insegna a Vito cheogni patria può essere terra di tempesta, lei che è stata araba finoa undici anni. Sono due figli, due madri, due mondi.A guardarlo dalla riva, il mare che li divide è un tappeto volante, op-pure una lastra di cristallo che si richiude sopra le cose. Ma sullaterra resta l’impronta di ogni passaggio, partenza o ritorno – che lascrittura, come argilla fresca, conserva e restituisce.Un romanzo di promesse e di abbandoni, forte e luminoso comeuna favola”.Un nuovo viaggio offerto dalla rubrica “Il libro alla finestra”, un viag-gio tra le parole che uniscono, che accolgono ciò che da sempree per sempre sono custoditi nel libro.La calma, il silenzio apparenti del libro che attendono il lettore sono,invece, un vociare continuo di pensieri che animano la vita.Buona lettura a tutti.

teratura apre la nostra mente avite, esperienze e prospettivenuove. Tuttavia, questo passaggiorichiede nuove competenze, oltreche un nuovo modo di approc-ciarsi al libro. L’associazione Adotta il tuo Paesee il liceo scientifico “Don PeppinoDiana” stanno lavorando al pro-getto Biblioteca digitale, azione24, fortemente voluto dal Pianonazionale di Scuola digitale. È unbando destinato alle scuole diogni ordine e grado che vuole so-stenere l’educazione digitale. Sista procedendo verso un luogo“aperto”, un nuovo concetto di bi-blioteca, abbattendo “i muri” eaprendosi al territorio. L’idea è dicreare uno spazio nuovo, ad ini-ziare dai luoghi e dall’arredo; fles-sibile perché promuove la letturae la condivisione all’esterno attra-

verso la rete internet in attività in-dividuali o di gruppo; Il digital len-ding, affinché tutti, in qualsiasimomento e luogo, possano acce-dere alla piattaforma di e-book ecentro di documentazione trascuola, biblioteca e associazionidel territorio impegnate nella pro-mozione della lettura. I lettori nongiudicheranno più un romanzodalla quantità di pagine che locompongono, ed avranno una per-cezione più precisa di quantohanno letto. La possibilità di evi-denziare o prendere appunti saràdecisamente più immediata, nondovendo abbandonare il libro percercare matite o quant’altro. Chiha difficoltà, inoltre, avrà a dispo-sizione dizionari online, così comestrumenti per la riproduzione vo-cale, la grandezza del testo…Certo, il libro di carta non ha unabatteria che si scarica e non ha bi-sogno di essere collegato alla cor-rente, senza contare il fatto che hauna materialità tutta sua che dàquel gusto in più alla lettura. Il pas-saggio non sarà brusco, ci sonolibri perfetti per la lettura in for-mato e-book, e libri di formato econtenuto particolari che non pos-sono non essere letti su carta.Come sempre, occorre buonsenso e gradualità. L’importante èche sia la lettura a vincere.

“Adotta il tuo Paese” e l’I.I.S. “Don Diana” stanno lavorando a questo progetto

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di Fr. Luigi M. Lavecchia

In una suggestiva cornice di emozione e commozione, lo scorso 12 giu-gno si succedevano sulla cattedra episcopale della Chiesa beneventanai due arcivescovi: Mugione e Acrocca. Il primo, per estinzione natu-rale del suo mandato ministeriale, (dato il raggiunto limite d’età)consegnava il pastorale al nuovo arcivescovo, Mons. Felice, ilquale lo assumeva con tanta trepidazione, data la sua gio-vane età, e altrettanta commozione e grande senso di re-sponsabilità, accogliendo nel proprio cuore come nuovifigli donatigli dal Signore, quegli stessi che fino a pocoprima appartenevano alla paternità spirituale e mini-steriale del vescovo Andrea.Un coro festante e plaudente, quello del popolo di Dio– e non solo –, composto dal presbiterio tutto, religiosi,gruppi e associazioni religiose di vario genere, oltre chedalle autorità civili e militari, ha caratterizzato tutto lo spa-zio della cerimonia prevista per l’ingresso e il congedo.Negli occhi dei due presuli il luccichio di lacrime: di gra-titudine a Dio, per il ministero svolto per l’uno, e digioia e richiesta di preghiera per il ministero da ini-ziare, per l’altro, in un vistoso clima di co-munione ecclesiale e fraternità.L’arcidiocesi di Benevento guarda congratitudine a monsignor Andrea Mu-gione, esprimendogli viva e sentitariconoscenza per i 10 anni diguida feconda e sicura dellaChiesa, e pone a caratteri d’oroil suo nome nella propria sto-ria, come una pietra miliareavuta in dono dallo SpiritoSanto sul suo cammino diporzione di popolo di Diouniversale, che vanta unagrande tradizione e una sto-ria di tutto rispetto.Nello stesso tempo, quellache è stata la cattedra disan Gennaro, e che oggivede intronizzato ilnuovo arcivescovo nellapersona di Mons. FeliceAcrocca, ripone nelcuore del novello pa-store le proprie ansie,

GIOIA A TE, CHIESA BENEVENTANA!speranze, fatiche, ambizioni di crescita e novità, per confermare il cam-mino ecclesiale sotto la guida illuminata di Papa Francesco, con passoe stile profetico, per essere Chiesa che parte dal cuore di Cristo per

raggiungere il cuore dell’uomo, chinarsi in atteggiamento diaconalefino ai piedi dell’uomo stanco e ferito, e lavarglieli, baciarli e solle-

varli con terapie di carità.É convinzione comune che, quella che sta vivendo Benevento,

è una grazia primaverile da parte dell’amore attento e mise-ricordioso di Dio, a beneficio della Chiesa beneventana, laquale, forte di tutto il cammino e il magistero formativofruito dai precedenti arcivescovi, si pone oggi sul passodella continuità dell’azione del medesimo Spirito, per es-sere ad immagine di Cristo e avere nel cuore la stessa pas-sione del Redentore: l’uomo concreto, che abita la suaquotidianità, i suoi stessi paesi e città, e che lo si può in-contrare per quelle stesse vie e piazze, ove continuano acelebrarsi riti di abitudine, sotto cui si nascondono attesedi speranza e desideri di annunci di novità.È doveroso esprimere sentimenti di gratitudine a Sua Ec-cellenza Monsignor Andrea Mugione per la nitida improntadi paternità impressa nel cuore dell’intera diocesi bene-

ventana, e nel caso di specie, nella piccola comunità di Mor-cone. Nelle pagine della sua storia

compare come indimenticabileanche il volto dell’arcivescovoemerito.

È motivo di grande gioia e natu-rale soddisfazione, nonché di entusia-

smo, porgere l’ossequio filiale erispettoso al nuovo arcivescovo, auspi-

candogli ogni gratificazione spirituale eumana, ma impegnandoci anche ad as-sicurargli mansuetudine e obbedienza

nella fede (per chi crede); ferma vo-lontà di incontro, confronto arric-chente ed edificante sul pianoculturale, umano, progettuale, pertutti gli uomini di buona volontà di-sposti a uscire dai limiti di appar-tenenza culturali, religiose epolitiche, e desiderosi di incon-trarsi nella stessa piazza pro-gettuale, che si chiama dialogo,avendo nel cuore la stessa pas-sione: la dignità dell’uomo e ilbene comune della collettività.

di Agostino Jamiceli

Fra i devoti e le compagnie che, proprio durantequesto periodo nelle giornate prefestive e fe-stive, in processione verso Santa Lucia canta-vano e recitavano litanie, c’erano spesso alcuniche impugnavano, insieme con altri oggettisacri, bastoni verdi di orno, diritti e gentili, coni rami intrecciati in cima, ricoperti di foglie e ab-belliti di nastrini multicolori. In quei rami si na-scondeva, sconosciuta e dimenticata la Dea,abitatrice dei monti, delle colline, delle pianuree dei prati, dei dirupi rocciosi e scoscesi, dovecrescono piante e arbusti selvatici. “La Terra Madre” generatrice del noce elegantee prezioso, del castagno forte e indistruttibile,dell’olmo biondo e calcareo, delpioppo tenero e bianco, dell’alloro aro-matico e coriaceo, del cipresso com-patto e odoroso, dell’ulivo paziente esecolare, della quercia dura e longeva,della vite ritorta e generosa, del fru-mento, dei fiori, delle erbe e di tutti ifrutti del mondo, che abitava sullecime lussureggianti dei monti, nellepietre e nelle caverne, non potevaavere dimora migliore della nostragrotta sulla montagna di Monte Ro-tondo, all’ombra di querce poderose erobuste, come ancora oggi si vedononei paraggi. Nel suo regno la “Potnia” (Signora) èdonna e albero. Sotto un albero la tro-

viamo rappresentata in un sigillo d’avorio mice-neo, come albero sacro la raffigurano due altrisigilli d’oro provenienti da Cnosso, un altro mitola racconta donna che partorisce un albero dacui nasce una creatura umana. “Dea-Albero” ap-pare in una pittura su un sarcofago egizio. Ritiincentrati sull’albero erano in uso in Grecia e aRoma, lo sono tuttora in svariati paesi del nordEuropa, da dove ci è giunto anche l’albero di Na-tale.La “Dea Albero” era, dunque in quei primaverilivirgulti di orno portati in processione nellagrotta di Santa Lucia da paesi limitrofi o lontani,da umili e timorosi fedeli o contadini che rivol-gevano una preghiera, un’implorazione o scio-glievano un voto per uno scampato pericolo o

per una grazia ricevuta, ma essi non sospetta-vano l’origine antica del loro gesto rituale. Dallacorteccia dell’orno in Sicilia trasuda la “manna”che, si pensava, in passato fosse il cibo cadutodal cielo, di cui parla la Bibbia.Quando il ragazzo delle nostre rustiche con-trade, nei lontani anni prima dell’ultima guerra,voleva divertirsi a suonare lo zufolo (re ciufe-glie) accompagnando le pecore al pascolo, locostruiva con le sue mani, utilizzando un ramodi salice. In dialetto il ramo si dice “cacchie”; questo ter-mine sottolinea il fatto che la pianta alla fine diun ciclo e con la spinta di una energia inconte-nibile, provvede a far crescere e sviluppare unnuovo momento per continuare a vivere.

Si accenna anche a colui che, una voltagettato il seme si prende cura diretta-mente dei campi e rompe i cumuli diterra e poi su quelli seminati porta l’ac-qua corrente dai ruscelli. Ecco la per-cezione dell’acqua come essenza nonaggiuntiva o funzionale alla terra maquasi come una diversa natura capacedi sconfiggere le forze oscure che lesottraggono vita per ripristinare l’equi-librio vitale terra-acqua. Nessuno deidue si sostituisce all’altro ma insiemesi fondono in un miscuglio che può es-sere assunto come “principio cosmicodi nascita e vita”, secondo una conce-zione filosofica che dal greco ci con-duce fino al romanzo di Lucrezio.

SASSINORO LA TERRA MADRE

Ordine Francescano Secolaree Gioventù Francescana di Morcone

“Aggiungi un posto a tavola ...” è il titolo di un famoso musical diqualche anno fa, dal quale la Gi.Fra. Campania/Basilicata, ha trattospunto per attuare un progetto annuale di servizio verso gli ultimi,aperto ai gifrini di tutte le fraternità zonali, con lo scopo di vivereuna giornata insieme a chi non sempre ha l’opportunità di farlo, per-ché riposto “nella periferia del nostro cuore”.La fraternità di Morcone, domenica 19 giugno, ha colto questo invitoe, in collaborazione con le fraternità di Benevento “Le Grazie”, Pie-trelcina, Circello e San Bartolomeo in Galdo, ha dato vita a un in-contro micro-zonale che ha visto protagonisti non solo i gifrini, mal’intera cittadina di Morcone e soprattutto i fratelli più bisognosi.Dopo l’accoglienza e la colazione, curate dal Terz’ordine Francescanolocale, ha avuto inizio la giornata con un momento formativo tenutoda Fra’ Luigi Lavecchia, il quale si è ispirato ai verbi presenti nella pa-rabola del Buon Samaritano. Verbi del servizio come: “Uscire, Fer-marsi, Compassionarsi, Scendere/Farsi vicino, Sporcarsi le mani,Caricarsi del problema, Approfondire e Prendersi cura.” Verbi chesimboleggiano la vera identità francescana, perché: “non c’è incon-tro se non c’è uscita. L’uscita serve per guardare, guardare con occhidi contemplazione senza fermarsi. Una Gi.Fra. che si ferma per sen-tire su di sé la sofferenza degli altri. Una Gi.Fra. che deve scenderedal piedistallo ed essere ospedale da campo, che tende la mano esi fa vicina ai fratelli, constatando la realtà dell’abbandono, estraendola forza dalla giovinezza, come buoni samaritani.”In virtù di questo messaggio i giovani francescani, accompagnatidagli Araldini e dall’Ordine Francescano Secolare, hanno voluto te-stimoniare la loro vera identità  e, in corteo, hanno attraversato lestrade di Morcone fino a giungere in Piazza Manente, dove con cantie balli hanno dimostrato la loro capacità di “rendere vivo il mondo”.Il percorso naturalistico/didattico “Lo scoiattolo”, invece, è statoscelto come location per consumare il pranzo a sacco e per divi-dersi nei tre gruppi di servizio per le attività pomeridiane. Radici -Fusto - Foglie (i nomi dati a ciascun gruppo) compongono l’alberoscelto come simbolo della giornata. Radici forti e adese al terrenocom’è Dio, com’è la Fede; fusto e rami protesi verso l’alto indicanola Gioventù France-scana che con il servi-zio vogliono innalzaretutto a Lui; foglie chesventolano, a simbo-leggiare le personepiù deboli di noi, chehanno bisogno di es-sere curate, affinchépossano rimanere alungo attaccate all’al-bero della vita.I pazienti del Dsm, Rsa e i giovani immigrati della casa accoglienzaBelvedere sono stati i protagonisti dell’espressione di servizio resodai giovani francescani nel corso del pomeriggio. Nei loro occhi ètrapelata la gioia del sentirsi accolti, dello stare insieme, per chiac-chierare e parlare senza imbarazzo delle loro storie. Le loro testi-monianze hanno manifestato la felicità di ricevere un sorriso el’importanza del semplice calore di una stretta di mano.Questa giornata ha consentito di vivere nel senso più profondo il si-gnificato della cultura, della gratuità; si è approfondito il rispetto ela conoscenza verso l’altro, si è riscoperto il valore e la bellezza nelcondividere con semplicità e genuinità un momento della giornata.Un’esperienza che ha permesso alla Gi.Fra. di conoscere se stessie gli altri, attraverso il confronto e la relazione... ecco perché a con-clusione dell’attività, nel momento dedicato alla condivisione deivari gruppi, i giovani hanno aggiunto le foglie ad un albero dipintosu un lenzuolo, dove ciascuno ha riportato un pensiero o una fraseche racchiudesse i sentimenti propri vissuti durante la giornata.Questo simbolo è stato presentato in offertorio durante la Cele-brazione Eucaristica, in segno di ringraziamento per i doni del ser-vizio e dell’amore, ricevuti in questa giornata.Le fraternità si sono salutate piantando nel giardino del convento unalbero di fico emblema della vita, della luce, della forza e della co-noscenza.Sono doverosi i ringraziamenti alle fraternità di Benevento “Le Gra-zie”, Circello, San Bartolomeo in Galdo e Pietrelcina che hanno col-laborato con la fraternità di Morcone alla buona riuscita di questagiornata; ai frati e all’Ordine Francescano Secolare, che con pazienzasostengono i giovani a seguire sempre la sequela di San Francescodonando entusiasmo e amore; all’amministrazione comunale e ai vi-gili urbani, all’associazione il Presepe nel Presepe per il lavoro ese-guito nei giorni precedenti all’incontro.“Non dimentichiamo mai che il vero potere è il servizio. Bisogna cu-stodire la gente, aver cura di ogni persona con amore, dei bambini,degli anziani, di coloro che sono più fragili e che spesso sono allaperiferia del nostro cuore”

Dal 12 giugno la diocesi di Benevento ha un nuovo vescovo: è mons. Felice Accrocca

GI.FRA. MORCONE

Mons. Felice Accrocca (Archivio Chiesainforma)

Una giornata condivisa con le fraternità zonali

Sassinoro. Ecco come vengono salvaguardati gli spazi in pros-simità del cimitero (foto: A. Jamiceli)

giugno 2016 n. 6_Il Murgantino 02/07/2016 13.28 Pagina 11

Mensile a cura dell’associazione “Adotta il tuo Paese”Direttore responsabile: Luigia De Ciampis detta Luella

Aut. Trib. Benevento n. 5/12Redazione: Via Porres, 119 - Morcone (Bn)

[email protected] - www.adottailtuopaese.orgEditore: Scripta Manent - Tipografia: Scripta Manent

Via degli Italici, 29/A - Morcone (Bn)

COME ABBONARSIBollettino postale intestato a: Ass. Adotta il tuo Paese - via Porres, 119 - 82026 Morcone (Bn)

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Anno VI - n. 6 - Giugno 201612 Sport e Tempo libero

di Arnaldo Procaccini

Non è tutto buio, qualche stellaspunta ad illuminare il firmamentocalcistico nel settore dilettantisticoin crisi d’affezione con tante so-cietà, anche dal passato glorioso,che nelle modeste realtà localichiudono i battenti. Motivo delleavvilenti decisioni non tanto l’im-perante crisi economica, a cui sipotrebbe sopperire eliminando ilsuperfluo. Quello che invece piùsgomenta è il progressivo allonta-namento di tanti dalle sane tradi-zioni popolari che da sempre sonostate centro d’interesse, occasionedi svago, piacevole motivo di stareinsieme al fine di condividere mo-menti di ansia ed esplosioni digioia, emozioni che il calcio riescea trasmettere. A ciò va aggiunto,da parte delle nuove generazioni,il calo di attaccamento alla disci-plina, che esige passione e spiritodi sacrificio, e così tanti sono i gio-vani che si affacciano al calcio,come ad altri sport, che dopo leprime inevitabili delusioni agoni-stiche si arrendono di fronte alledifficoltà. Invece la sconfitta deveservire a far maturare la persona-lità di sportivo, a farne valutare lemotivazioni che il più delle volte ri-siedono nell’errato approccio allavita da atleta che ha regole da ri-spettare. Il talento di ciascuno, poi,va coltivato e arricchito attraversoallenamenti mirati, volti ad evol-vere in chi li pratica le intrinsechequalità tecniche e mentali, tese almiglior rendimento nelle presta-zioni. Di assoluto rilievo, infine, èlo stile di vita richiesto all’atleta,corretto e leale in ogni circo-stanza, all’interno e all’esterno delrettangolo di gioco. Va altresì rile-vato che il calcio è passione chenon abbandona: il germe, pure nelterreno arido, in qualche modo at-tecchisce.Se c’è tarlo che rode lo sport, nonè certo da ricercarsi nel calciogiovanile e dilettantistico, dovepassione e abnegazione contri-buiscono a conservarne l’origina-rio candore. Invece, talvolta, leombre che offuscano si rilevanonei sodalizi d’élite, data l’infiltra-zione di estranei alla disciplina non

per fini sportivi, ma perché allettatidal miraggio di facili guadagni darealizzarsi nel mare di denaro deidiritti televisivi, della pubblicità,degli incassi. Scoppiano così casidi corruzione che evidenziano i latinegativi di uno sport che avvince eche è capace di mobilitare interepopolazioni in occasione di com-petizioni di alto livello.Quanto al calcio locale, rincuoraconstatare il ritorno all’attività fe-derale di realtà dal trascorso lumi-noso, per qualche tempoeclissatesi. Il riferimento è a SantaCroce del Sannio, attivo centro del-l’Alto Tammaro, dove il calcio ha dasempre destato interesse. Giàprima degli anni Sessanta, viene inmente Lorenzo Studach, lo “Sviz-zero”, che organizzava presso ilvecchio campo gare amichevoli acui era piacevole partecipare. Nonspaventava all’epoca raggiungerea piedi da Morcone l’accidentatocampo sportivo tanta era la vo-lontà di confrontarsi con i ragazzidel posto, animati da condiviso in-teresse. Più in qua negli anni, iderby tra la squadra di SantaCroce, allenata dal tecnico LuigiCastello nel campionato di “se-conda categoria” e la PolisportivaMorcone, presso il nuovo campo dicalcio. Lascia Castello e arriva Sal-vatore Lombardi: i derby conti-nuano nella stessa categoria.Lungo distacco dal calcio, poi il ri-

torno nella terza categoria, con al-lenatore il sottoscritto. A SantaCroce la passione per il calcioresta, ma cala la rosa dei calciatoridisponibili. Dal calcio a undici atutto campo, nella stagione calci-stica 2014/15, si opta per il calcio acinque, su campo ridotto, si giocacosì all’interno del confortevole Pa-lazzetto dello Sport. La partecipa-zione è al campionato regionaleMolise di serie C, cresce l’interesseintorno alla squadra, viene poten-ziata la rosa, il presidente del so-dalizio dott. Antonio Zeoli (excalciatore dalle spiccate attitudini)punta in alto e così, nella stagione2015/16, tenta la scalata in serie B.Sfiorata la storica impresa, dopo ilsuccesso nei play off, l’entusiasmoviene smorzato nella gara decisivadi Roma, non andata a buon fine,opposti al Ciampino sabato 28maggio. Dopo il 3-0 di partenza,c’è il recupero nella ripresa, congol messi a segno da Salvatore Pe-rugini e Luca Mastrogiacomo. Sul3-2 il ritorno della squadra capito-lina: finisce 5-2 e svanisce il sognodi promozione.Lodevole il lavoro svolto dal tec-nico Marco De Michele, come dalpreparatore atletico Alessandro Pi-nelli. Da encomiare i calciatori chehanno dato vita all’impresa: FabioIannelli, Salvatore Perugini, AndreaSodano, Tiberio Laudati, GiovanniPalladino, Antonio Prozzillo, Fran-cesco Vitale, Diego Toscano, Fran-cesco Griffini, Michelino D’Uva,Nicola Lupacchino, Luca Mastro-giacomo e Cristian Moffa.Si distingue tra gli altri il morco-nese Luca Mastrogiacomo, classe1997, prodotto della “Scuola CalcioPolisportiva Morcone”, dove ha ti-rato i primi calci al pallone e haproseguito nella categoria “Pul-cini”, mostrando particolare incli-nazione alla disciplina per tecnicainnata e visione di gioco. C’è stoffae volontà di far bene, immediato ilvolo verso realtà di più elevato re-spiro. Da Morcone Luca si trasferi-sce presso la vicina Campobasso,va a nutrire ancor più l’organicodell’affermata Scuola Calcio “ACLICampobasso”. Tre anni di rapidaevoluzione, sotto l’occhio vigile deltecnico Tonino Vitale. Gioca cen-trocampista offensivo, prima nellacategoria “Esordienti”, poi nei “Gio-

QUALCHE STELLA TORNA A RISPLENDERELuca Mastrogiacomo, astro nascente del calcio morconese, con la squadra di SantaCroce del Sannio sfiora la promozione in serie B nel campionato di calcio a cinque

di Luigi Moffa

Sul campo sportivo comunale“La Salvata” si è disputato ilprimo torneo giovanile di calcio“Madonna dei Fiori” riservato allecategorie piccoli amici e pulcini,organizzato dall’ASD PolisportivaJuventina Circello con il patroci-nio dei Comuni di Colle, Circelloe Castelpagano.L’evento sportivo è iniziato con labenedizione dei calciatori da partedel parroco Don Antonio Cerronee il saluto del vice sindaco di Colle,Michele Iapozzuto e dell’assessoreallo sport di Circello, Paola DiTocco. Prima dell’inizio delle gareè stato osservato un minuto di rac-coglimento in memoria dello sto-rico allenatore circellese, AntonioBiondi, venuto a mancare da poco.Ecco le squadre partecipanti di-visi per categoria: Juventina Cir-cello, Valfortore, Aurelio MassimoPacillo, San Bartolomeana (pic-coli amici) e Juventina Circello,Valfortore, Aurelio Massimo Pa-cillo (A) e (B), San Bartolomeana,Gioventù Benevento (pulcini).Una intera giornata dedicata allosport che ha visto la partecipa-zione di circa 120 giovani calcia-tori che nel corso della mattinatasono stati impegnati nei gironi

eliminatori, mentre nel pomerig-gio si sono svolte le semifinali efinali. Per la categoria piccoliamici, al primo posto si è classi-ficata l’ASD Aurelio Massimo Pa-cillo, mentre in secondaposizione si è piazzata l’ASD SanBartolomeana, terzo posto perl’ASD Valfortore; miglior gioca-tore Alessandro Grasso (Pacillo)e miglior portiere Michele Giovi-netti (Valfortore). Per quanto ri-guarda invece la categoriapulcini la Gioventù Benevento haconquistato il primo posto, se-condo posto invece per la Ju-ventina Circello, mentre terzaposizione per l’ASD Aurelio Mas-simo Pacillo; miglior giocatoreVincenzo Ciullo (Gioventù Bene-vento) e miglior portiere DaniloZeoli (Juventina Circello). Du-rante la premiazione il sindaco diCircello, Gianclaudio Golia, ha an-nunciato che il complesso spor-tivo comunale “La Salvata” saràintitolato al compianto allenatoreAntonio Biondi. Per tutti parteci-panti una medaglia ricordo.Dopo questo torneo, la scuolacalcio Juventina Circello, curatadal mister Leo Martone, sarà im-pegnata domenica 12 giugno perl’evento calcistico “FoglianiseCup”.

CIRCELLO TORNEO DI CALCIO A 5

vanissimi Regionali”. Viene seguito,preso in considerazione da societàdi rilievo e, appena quindicenne,approda al provino col Lanciano,società di serie B. Piace al tecnicoGenovesi che ne chiede il tessera-mento. Le trattative tuttavia nonvanno in porto, Luca resta alle“ACLI Campobasso”. Da qui il pas-saggio al Campobasso Calcio,negli “Allievi Nazionali”, con allaguida il tecnico Enzo Nunziato, excalciatore professionista. Viene se-lezionato, arriva la convocazioneper la disputa delle “finali nazionaliallievi” con la rappresentativa Mo-lise, disputatesi in Valle d’Aosta.Traguardi importanti, in crescendo,da parte di un calciatore cheguarda lontano, ma tarda l’attesodecollo. Imprevedibile il cambio dirotta: dal Campobasso, la stagionecalcistica 2014/2015, al Pontelan-dolfo nel “Calcio a cinque”. Al for-fait del Pontelandolfo al calcio,segue il passaggio di Luca Mastro-giacomo all’U.S. Santacroce delSannio nella stagione calcistica2015/2016, con le imprese di cuisopra, non coronate per fatalitàdall’ingresso in serie B nel calcio acinque.Luca intanto, appena dicianno-venne, votato al calcio, non hasmesso di sognare, ha voglia direalizzarsi come merita, in societàdi buon livello, quale centrocampi-sta nel calcio a undici. Fondate lepretese di un ragazzo che vedenello sport che ama il proprio do-mani, senza esaltarsi più di tanto,nella consapevolezza che nella vitail successo va maturato conumiltà, volontà e impegno.In bocca al lupo “talento” Luca, leattese ti siano propizie!

di Luigi Moffa

Nella suggestiva cornice del crossodromo “La lucer-tola” di Circello, gestito dal pilota Pino Pilla di ColleSannita, si è svolta la quinta prova del campionato re-gionale motocross campano.Una avvincente gara a diretto contatto con la naturache ha visto la partecipazione di circa 100 piloti pro-venienti da diverse località della regione Campania,ma anche dal Molise, Puglia, Basilicata, Lazio, Calabriae Abruzzo. Diamo uno sguardo ai risultati di questaquinta prova.Per quanto riguarda la categoria regina MX1 (cilindrata450) al primo posto si è piazzato Luca Morelli (motoclub Cerbone), mentre in seconda posizione è giuntoNicola Di Luccia (motoclub Cumaricambike), il terzoposto assoluto invece è andato a Alfredo Memoli(moto club Cerbone).Nella categoria esordienti (cilindrata 250 e 450) inprima posizione si è piazzato Lorenzo Del Bonifro(motoclub Chieti), mentre il secondo posto è statoconquistato da Michele Caprioli (moto club Team Ex-treme Sport) ed in terza posizione è giunto GiuseppeCastorio (moto club Cerbone).Per le altre categorie che hanno preso parte a questocampionato i primi posti sono andati a: Daniele Sa-lone, moto club Cerbone (categoria MX2 Top Class);Giuseppe Di Carlo, moto club Caserta (categoria MX2Mid Class); Antonio Cerbone, motoclub Cerbone (ca-tegoria Veteran 040); Carmine Turco, moto club Cu-

maricambike (categoria Veteran 048); Carmine In-tonti, moto club Team Iannarone MC (categoria 2tempi amatoriale); Agostino Barbera, moto club DiGuida Moto (categoria 125 cc).In tanti gli sportivi amanti delle due ruote che sin dalleprime ore del mattino con l’inizio delle prove hannoassistito alla quinta tappa del campionato regionaledi motocross. L’unico pilota sannita in gara è stato Giu-seppe De Lillo di Apice che nella categoria esordientiè giunto al nono posto. Soddisfatto per la riuscitadella competizione il gestore del crossodromo “La Lu-certola” Pino Pilla che ha avuto la possibilità di col-laudare la nuova pista dopo le modifiche apportate direcente con un nuovo tratto molto tecnico. Infine,sono stati premiati i primi cinque classificati per ognicategoria.

CIRCELLO CAMPIONATO REGIONALE DI MOTOCROSSDisputata nel nuovo crossodromo la quinta prova. Circacento i piloti partecipanti provenienti da tutto il centro sud

Luca Mastrogiacomoin un’azione di gioco

giugno 2016 n. 6_Il Murgantino 02/07/2016 13.28 Pagina 12