Quattro Colonne, Verso Don Matteo 10

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Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in A.P. 70% regime libero – ANNO XXIV n° 8 30 aprile 2015 – AUT.DR/CBPA/CENTRO1 – VALIDA DAL 27/04/07 Q uattro colonne SGRT Notizie Periodico del Centro Italiano di Studi Superiori per la Formazione e l’Aggiornamento di Giornalismo Radiotelevisivo Storie da esportazione Giovani umbri con la valigia pagg. 8-9 Umbria, terra di ficon Spoleto: torna Don Maeo pagg. 12-13 Vendesi Castelfranco, la Pompei dei Sibillini pagg. 14-15 Così combattiamo chi ferisce l’ambiente Una giornata con la Forestale Controlli a tappeto tra boschi e allevamen

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A breve l'inizio delle riprese di Don Matteo 10, per la seconda volta a Spoleto

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Quattro colonneSGRT Notizie Periodico del Centro Italiano di Studi Superiori

per la Formazione e l’Aggiornamento di Giornalismo Radiotelevisivo

Storie da esportazioneGiovani umbri con la valigia

pagg. 8-9

Umbria, terra di fi cti onSpoleto: torna Don Matt eo

pagg. 12-13

Vendesi Castelfranco,la Pompei dei Sibillini

pagg. 14-15

Così combattiamochi feriscel’ambiente

Una giornata con la ForestaleControlli a tappetotra boschi e allevamenti

12 | 30 aprile 2015

Cultura espett acoli

«C’è chi ha San Francesco, chi ha Santa Rita, e poi ci siamo noi… che abbiamo

Don Matteo». Spoleto si gode gli effetti del successo da fi ction e aspetta l’inizio delle riprese della nuova serie sul prete detective campione di ascolti: sarà la de-cima serie, la seconda a Spoleto dopo le otto stagioni a Gubbio. E il successo, anno dopo anno, è immutato: Don Mat-teo, con le sua bicicletta e le sue indagini a fi anco dei carabinieri, continua a colle-zionare su Rai1 milioni di spettatori. La nona serie, la prima a Spoleto, ha fatto anche meglio di quella precedente, su-perando spesso gli 8 milioni di telespet-tatori e il 30% di share. Le riprese di Don Matteo 10, fra l’Umbria e Roma (dove vengono girati gli interni), dovrebbero cominciare nei primi giorni di giugno: si andrà avanti tutta l’estate, probabilmen-te fi no ad autunno inoltrato. La messa in onda è prevista per l’inizio del 2016, ov-viamente in prima serata su Rai1.

Ospitare il set di una fi ction di suc-cesso come Don Matteo vuol dire per Spoleto un grande ritorno d’immagine. D’altra parte entrando in quella che è anche la città del “Festival dei Due Mon-di”, trovi subito un cartello che ti aiuta a ripercorrere i luoghi più celebri dell’ulti-ma stagione. Perché Spoleto si è subito affezionata a Don Matteo, e fra i tanti vi-sitatori dell’Umbria ormai ci sono anche i cosiddetti “turisti da fi ction”.

«Per Spoleto è sicuramente un’occa-sione di visibilità, ma c’è di più». Sparta-co Grilli è il titolare del bar di piazza del Duomo: il locale dove, nella fi ction, Don Matteo e il maresciallo Cecchini (alias Terence Hill e Nino Frassica) giocano a scacchi davanti a un buon caffè. «Per noi è anche divertente, perché questo bar è ormai un punto di ritrovo e di ri-ferimento per il set, visto che i camerini sono qui a pochi metri. E con gli attori e la troupe si è venuto a creare un bel rapporto di amicizia». Per lui anche la soddisfazione di comparire nella fi ction: Spartaco, infatti, interpreta proprio il barista che porta il caffè ai due prota-gonisti. «E la cosa buffa è che questo è anche lo storico bar di ritrovo per il

Festival dei Due Mondi, dove il caffè lo ha preso gente come Andy Warhol… E oggi è forse più conosciuto per essere il bar di Don Matteo».

I turisti, insomma, telefonano per in-formarsi sulla data di inizio delle ripre-se. E poi, magari, prenotano. Dai fan della fi ction ai semplici curiosi rimasti impressionati dalla bellezza della cit-tà: gli effetti sul turismo all’ombra della rocca albornoziana si sentono eccome, specie d’estate e – appunto – durante le riprese. Non è dunque un caso se all’intera troupe vengono garantiti vitto e alloggio gratis, a differenza di come avveniva a Gubbio. Per alcuni il divor-zio dalla città eugubina è da conside-rarsi uno scippo. «Ma non andò così»,

Lavori in corso

La Basilicadi Sant’Eufemia,

la chiesa diDon Matteo,

è in restauro dalla scorsa estate, ma

dovrebbe esserepronta per l’inizio

delle riprese

Un cartelloa Spoletosegnala i luoghidell’ultima seriedella fiction

La cittàalbornozianasi appresta per la seconda volta adospitaregli attori ela troupe:«Per noisoddisfazione e un’occasionedi visibilità»

di Iacopo Barlotti

Don Matteo 10 e lode Tutto pronto a SpoletoA giugno il primo ciak

30 aprile 2015 | 13

Cultura espettacoli

spiega Stefano Galli, location mana-ger, che ha lavorato anni per portare il set di Don Matteo a Spoleto. «In realtà io volevo solo che qualche puntata del-la serie fosse girata qua. Per questo ho cercato di coinvolgere la Conspoleto (il Consorzio Operatori Alberghi, ndr), i commercianti e l’amministrazione. Scrivemmo alla produzione per que-sto, e rimanemmo sorpresi quando ci risposero che per motivi logistici ave-vano deciso di spostare l’intero set». Gubbio d’altra parte è assai lontana da Roma, è collegata malissimo dal treno e poi – dopo otto stagioni – probabil-mente anche gli spunti di trama erano agli sgoccioli. C’erano anche altre città in lizza, ma alla fine Spoleto riuscì ad avere la meglio. La vicinanza con la ca-pitale fu un fattore decisivo. «La prima volta Ettore Bernabei, presidente della Lux Vide, ci disse: “Come, siamo già arrivati?”».

E così, dopo il successo di Don Matteo 9 arriva Don Matteo 10. «Qua la gente è tutta contenta. Ha risposto benissimo, anche perché i disagi in centro durante le riprese sono davvero limitati. Qualcu-no, devo dire, si lamenta che il Festival dei Due Mondi rischia di essere oscurato da Don Matteo: ma cosa c’entra?». Nel-la nuova serie si proverà ulteriormente a valorizzare le bellezze artistiche del-la città. «Saranno girate alcune scene all’interno delle chiese di San Salvatore e della basilica di Sant’Eufemia, ma an-che lungo l’ex ferrovia Spoleto-Norcia e le sue gallerie scavate nella roccia». E poi il nuovissimo tunnel che collega, grazie a due tapis roulant, il parcheggio della Posterna al centro storico. Come ce lo vedete, lì, Terence Hill in tonaca che sfreccia sulla sua bicicletta?

Da “Sei forte maestro”a “Carabinieri”Umbria terra di fiction

Dai maestri di scuola ai preti de-tective, dalle forze dell’ordine ai giornalisti che indagano. L’Um-

bria è stato il set, negli ultimi anni, di nu-merose fiction tv. Un business che porta visibilità (e turismo) perché permette di mostrare al Paese intero le bellezze della regione, i suoi paesaggi, gli scorci più nascosti e suggestivi delle sue citta-dine. Prima di ciascun episodio di “Don Matteo 9”, ad esempio, andava in onda un breve sketch con i protagonisti della fiction in visita alle varie cittadine um-bre: dei veri e propri spot, slegati dalla trama, che potrebbero essere replica-ti anche nella nuova serie.

È dalla fine degli anni Novanta che l’Umbria è divenuta sede di numero-se fiction e serie tv.

Assisi, già negli anni precedenti, era stata ovviamente location di film e sce-neggiati su San Francesco. L’ultima miniserie, andata in onda in due punta-te su Rai1 nello scorso dicembre, era stata girata nei mesi estivi del 2014 an-che in altre località umbre, così come la fiction del 2002 (con Raul Bova) che fu girata a San Gemini.

Nel 1998 in varie località della regione furono realizzate le riprese di Una don-na per amico, mentre è del 1999 il pri-mo ciak della prima serie di Don Matteo,

a Gubbio. Nel 2000 furono scelte Terni e Todi per la serie tv Angelo il custode, con Lino Banfi, mentre Orvieto divenne location della fiction Il bello delle don-ne, con Nancy Brilli, Virna Lisi e Stefa-nia Sandrelli, di cui sono state realizza-te tre stagioni. Sempre al 2000 risale la serie tv Sei forte maestro, ambientata a Terni, con Gaia De Laurentiis, Emilio Solfrizzi, Gastone Moschin.

Dopo Don Matteo, l’altra grande fi-ction di successo degli ultimi anni gi-rata in Umbria è stata Carabinieri, di

Mediaset: la caserma di Manuela Arcuri ed Ettore Bassi si trovava a Città della Pieve, per le prime sei stagioni dal 2001 al 2007 (e poi a Montepul-ciano nell’ottava e ultima

stagione). Nel 2007 era ambietata a Pe-rugia la miniserie televisiva Rai La terza verità, dedicata al difficile intreccio fra indagini e giornalismo locale.

Per quanto riguarda i film, infine, nel cuore dell’Umbria all’ombra delle ca-scate delle Marmore ci sono gli studios di Papigno. Erano un vecchio sito in-dustriale, sono stati trasformati in studi cinematografici e utilizzati da Roberto Benigni: vi sono stati girati film come La vita è bella, La tigre e la neve, la fiction Orgoglio, e alcune produzioni straniere.

i. B.

Terni, Orvieto, Città della Pieve: il cuore verde d’Italia in tv

Il bar diPiazza del Duomo, dove Don Matteo(Terence Hill) e il maresciallo Cecchini (Nino Frassica) sono soliti giocare a scacchi

Il Ponte delle Torriè uno dei luoghi più

suggestivi di Spoleto

Spoleto in vetrina