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Quattro chiacchiere sotto il chiostro UNI EN ISO 9001:2008 Periodico d’informazione della Fondazione Giuseppina Scola Autorizzazione del Tribunale di Monza n. 1457 in data 27.04.2011, numero 09, settembre 2014

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Quattro chiacchiere sotto il chiostroUNI EN ISO 9001:2008

Periodico d’informazione della Fondazione Giuseppina ScolaAutorizzazione del Tribunale di Monza n. 1457 in data 27.04.2011, numero 09, settembre 2014

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EDITORIALE 3Consiglio di Amministrazione

CONSIGLIO 4Inaugurata la Biblioteca

L’INTERVISTA 5Domenico Di Toro

RACCONTIAMOCI 6Il Servizio di Animazione

SERVIZIO ANIMAZIONE 8Storie di vita

SALUTE 11I rimedi di una volta

EVENTI IN FONDAZIONE 12Residenza aperta

LETTERE 14La Redazione risponde

TEMPO LIBERO 15Agenda

Direzione GeneraleI nostri numeri telefonici ed orari

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Dott.ssa E. Baio tutti i Lunedì del mese dalle ore 17.00 alle ore 18.00

Dott.ssa S. Aliprandi tutti i Venerdì del mese dalle ore 17.00 alle ore 18.00

Le informazioni di servizio BrugoraOggi 2

Periodico d’informazionedella Fondazione G. ScolaAutorizzazione del Tribunale di Monza n. 1457in data 27.04.2011, numero 8

Tiratura 2000 copie

Direttore ResponsabileRaffaella Pozzoli

Comitato di RedazioneN. Casati, R. Pozzoli, C. Rinallo,D. Redaelli, A. Riva

Servizio fotograficoGentile Sangalli

Impaginazione e StampaEdizioni GR s.r.l. - Besana in Brianza

Direzione e RedazioneUrp Giuseppina Scola20842 Besana in Brianza (MB)Via Cavour 27, frazione Brugora

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Residenza Sanitaria AssistenzialeNucleo Alzheimer

Centro Diurno IntegratoMini Alloggi Protetti

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Il 16 aprile u.s. si è insediato il nuovoConsiglio di Amministrazione della Fon-dazione nominato con decreto dal Sin-daco del Comune di Besana in Brianza,composto da 5 persone che durerannoin carica 3 anni.Sono stati nominati i Sigg. Alberto Ma-pelli, Maria Rosa Elena Motta, SalvatorePanzera, Aldo Perego e Giuliano Euge-nio Villa. Come disposto dallo Statutodella Fondazione nella prima seduta ilC.d.A. ha nominato Presidente l’Avv.Aldo Perego e Vice Presidente il Dr. Al-berto Mapelli. Il 18 giugno 2014 il Con-sigliere Villa ha rassegnato le propriedimissioni dal Consiglio, si è tuttavia inattesa che il Sindaco del Comune di Be-sana provveda alla nomina del sostituto.

PresidenteAvv. Aldo PeregoAvvocato civilista nato nel maggio 1953a Besana, svolge la propria attività inBrianza con studio, dal 2014, in Besanain Brianza (dopo avere svolto attivitàprofessionale dal 1981 prima presso loStudio di Seregno in via R. Sanzio e poiin Giussano), dove anche risiede. Dal 1980 al 1986 è stato Giudice Con-ciliatore di Besana in Brianza e fin dal1985 ha svolto e svolge attività di Revi-sore contabile in varie società di capi-tali; è stato anche Revisore dellaFarmacia Comunale di Besana in B.za.Nel 1998 è stato nominato quale Con-sigliere nel Consiglio Direttivo dellaCasa di Riposo G. Scola di Brugora sinoal 2003 (svolgendo anche la carica diVice Presidente con Presidente la com-pianta signora Maria Rosa Vergani); hafatto parte poi anche dei successiviConsigli con Presidente il Rag. Giu-seppe Crippa essendo ancora Vice Pre-sidente nel periodo dal 2010 al 2013 diVice Presidente.Ha fatto parte nel 2013 nel gruppo ri-stretto che ha predisposto lo Statutodella Fondazione G. Scola che reggetutta l’organizzazione dell’Ente.

Vice PresidenteDr. Alberto MapelliLaureato in Medicina Chirurgia, specia-lizzato in Anestesiologia e Rianimazione,professione puramente ospedaliera, aErba, Besana, Vimercate, Chiavenna,con rientro a Carate-Besana-Giussanonel 92 come Primario del Servizio diAnestesia e Rianimazione. Già Direttoredell’Unità Operativa Complessa di CurePalliative di Giussano. Attualmente fuoriservizio. Direttore Sanitario volontariodella Croce Bianca.

ConsigliereMaria Rosa Elena MottaNata a Brugora di Besana in BrianzaMB. Sposata con Carlo, ha un figlio.Profondamente legata alla Casa di Ri-poso “G. Scola” ora Fondazione l’havista bambina, adolescente e adulta.Ha lavorato con entusiasmo, per alcunianni come infermiera Professionalepresso la “G. Scola“. È stata la prima in-fermiera professionale dopo la presenzadelle suore. Ha sempre eseguito con af-fetto e con grande interesse le varie tra-sformazioni di questa Fondazione.Ricorda ogni volto delle persone (ospitie personale) che ha incontrato qui e ri-prova ogni volta le sensazioni che

l’hanno accompagnata all’interno dellaCasa di Riposo. Ora, portando la suapiccola esperienza nel nuovo Consigliodi Amministrazione, spera di essereutile a questa antica ma sempre gio-vane e dinamica “AMICA”.

ConsigliereSalvatore PanzeraDi anni 74 vive a Besana in Brianza. Co-niugato con Renata Tosi. Padre di duefigli. Laureato in Filosofia presso l’Uni-versità Cattolica S. Cuore di Milano,specializzato in psicologia presso l’ Uni-versità Statale di Milano. Abilitato al-l’esercizio della psicoterapia. Ha svoltola sua attività di psicologo in strutturesia private sia pubbliche a Bergamo eLimbiate e di psichiatra in alcuni Co-muni della Provincia di Monza e Brianzae dintorni. Componente CommissioneHandicap, Assessorato Servizi Socialidell’USSL 12 di Ponte S. Pietro (BG). Di-rettore del Distretto Socio-sanitario Isolabergamasca. Componente del Cda dellaRSA “Giuseppina Scola” dal 2002 al2006. Autore di diverse pubblicazioni inambito disabilità e Consultori familiari ecoautore di una ricerca sul ruolo dellopsicologo nelle RSA lombarde.

EditorialeBrugoraOggi3

Consiglio di AmministrazioneNominati dal Sindaco di Besana in Brianza i nuovi consiglieri

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Anche la Fondazione G. Scola ha avutouna nuova arrivata: il 19 giugno 2014alle 16,30 è stata inaugurata la Biblio-teca intitolata allo scrittore appenascomparso Eugenio Corti.Alla cerimonia di inaugurazione, svoltasidinanzi ai locali della biblioteca posti alprimo piano dell’immobile che si affac-cia sul secondo cortile, ha partecipatoanche la sig.ra Wanda Marsciano, mo-glie dello scrittore, che ha donato allabiblioteca alcuni volumi delle opere disuo marito.All’incontro ha partecipato il nuovo Sin-daco di Besana che ha dato il benvenutoda parte della nuova Amministrazione,nonché il prof. Carlo Ratti, che ha intrat-tenuto i presenti sulla figura di Eugenio

Corti, nonché il già Presidente uscentedella Fondazione rag. Giuseppe Crippache ha ricordato gli anni passati afianco dello scrittore quando entrambilavoravano alla Tessitura di famiglia

La biblioteca, nata dall’idea del prece-dente Presidente nel voler dare un mo-mento di cultura e svago a tutti coloroche frequentano la Fondazione, avrà unregolamento approvato dal Consiglio Di-rettivo e sarà aperta a tutti gli ospiti, pa-renti, ai dipendenti e ai volontari dellaFondazione; sarà dotata anche di unapostazione computer per poter avereaccesso a Internet.Come ha ricordato la vedova dello scrit-tore, per gli ospiti della Fondazione, ilibri potranno sicuramente essere unamico di viaggio anche per poter ritro-vare sé stessi nei personaggi che gli au-tori nelle loro opere propongono.

Il PresidenteAvv. Aldo Perego

Dal Consiglio di Amministrazione BrugoraOggi 4

Inaugurata la BibliotecaIntitolata allo scrittore Eugenio Corti recentemente scomparso

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L’IntervistaBrugoraOggi5

Nel mese di giugno, per raggiunti limiti dietà, lascia la casa di riposo Domenico DiToro, infermiere professionale che hasempre seguito gli ospiti del centrodiurno, sin dall’inizio della sua istituzionepresso la Fondazione Scola. Si tratta diun personaggio che per le sue grandidoti di umanità ha lasciato un segno tragli ospiti della struttura ma anche tra ilpersonale e la dirigenza.Domenico, dopo 14 anni ti appresti alasciare la Fondazione Scola, conquale stato d’animo?Sono davvero un po’ triste perché lascioun ambiente in cui mi sono trovato be-nissimo, soprattutto sotto l’aspetto deirapporti umani, sia con gli ospiti che coni miei colleghi e superiori. Devo dire chemi sono lasciato molto coinvolgere,anche affettivamente. Lasciare le per-sone a cui vuoi bene è sempre difficile.-Sappiamo che prima della casa di ri-poso hai passato una vita a lavorare inospedale, cosa ci puoi raccontare diquesta esperienza?Vengo da un’esperienza di quarant’annidi “pronto soccorso”, il reparto ospeda-liero dove, per la varietà dei casi chedevi affrontare, puoi dire di aver cono-sciuto una parte della condizione umanacome la sofferenza, il bisogno imme-diato ed estremo e, soprattutto, puoi co-noscere le persone nella loro singolaritàa 360 gradi. Professionalmente non fi-nisci mai di imparare, umanamente nonfinisci mai di ricevere.Come mai hai deciso di passare ad unmondo molto diverso come quellodegli anziani?È stata una casualità. Dopo quarant’annidi lavoro pensavo, da pensionato, di de-dicarmi a qualche piccola attività di vo-lontariato. Il caso volle che proprio inquel periodo la Fondazione Scola decisedi far partire il Centro Diurno e stava cer-cando un infermiere che potesse dedi-carsi a questo nuovo servizio. Sono statocontattato e decisi di fare una prova diun anno. Ne sono trascorsi quattordici...Ti sei trovato a lavorare in un serviziocompletamente nuovo per la Fonda-

zione, il centro diurno, che cos’è inpoche parole e qual’era il tuo ruolo?Il Centro Diurno è un servizio per gli an-ziani che prevede l’inserimento nellastruttura per un periodo limitato dellagiornata, dalle 8 alla 18 da lunedì a sa-bato. Per l’anziano rappresenta un mo-mento di vita comunitaria e protetta enon viene vissuto come un distacco dallafamiglia. Nello stesso tempo, soprattuttoper le famiglie che lavorano, permette dipoter continuare la propria attività senzaabbandonare la persona anziana durantele ore di lavoro. Il mio ruolo è stato di In-fermiere responsabile del Centro, sia dalpunto di vista sanitario che organizzativo.Insieme a me infatti nella struttura sonoimpegnati il fisioterapista, l’animatrice, leausiliarie. Ma non solo... Per me i mo-menti più belli sono stati quelli passaticon gli anziani.Come giudichi questo servizio per lapersona anziana?Eccellente e molto indovinato per l’an-ziano e perfettamente il linea con le esi-genze delle famiglie.Umanamente, come hai vissuto que-sta esperienza, cosa ti ha dato? Comesono stati i tuoi rapporti con gli ospitie con i tuoi colleghi o superiori?La risposta sono i successivi 14 annitrascorsi al Centro dopo quel primo annodi prova. Come ho già ricordato prima,forse anche per il mio carattere e l’espe-rienza umana acquisita negli anni tra-

scorsi al Pronto soccorso, non mi è statodifficile entrare in contatto con questonuovo mondo fatto di persone e di biso-gni tutti diversi tra loro. Mi sono fattocoinvolgere anche affettivamente e que-sto forse è il segreto del mio attacca-mento. Gli anziani mi hanno semprevoluto bene e il mio entusiasmo sperosia stato contagioso anche per i mieicolleghi ed i miei superiori, con cui hoavuto un ottimo rapporto.Quali sono i ricordi che ti porti dentrodi questi 14 anni?I ricordi che mi porto nel cuore lasciandoquesto ambiente sono moltissimi e civorrebbe un libro per raccontarli: le per-sone infatti ti lasciano sempre un segno,se le avvicini con disponibilità e se le in-contri davvero. Mi rimangono particolar-mente nell’animo alcuni anziani che hoaccolto in condizioni problematiche eche, grazie al lavoro presso il Centro,hanno riacquistato un po’ più di autono-mia e di voglia di vivere. Mi resterannosempre dentro le parole di una delleospiti più anziane che in queste ultimesettimane, alla notizia della mia defini-tiva uscita dal servizio, tutti i giorni michiedeva con un po’ di tristezza e conmolta sincero rincrescimento: “Ma èproprio vero che lascia? Come faremosenza di lei?” Queste cose ti fanno diredentro di te: “Quasi quasi non me nevado più”.

Dario Redaelli

Domenico Di ToroUno con un cuore grande così

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BrugoraOggi 6

IlServizio Animazione è parte attiva dellaFondazione G. Scola da poco più di 20anni, periodo in cui la pratica dell’ani-mazione sociale è stata inserita a pienotitolo negli standard gestionali delleStrutture per anziani. Nel corso deglianni ha sviluppato organizzazione ecompetenze al fine di garantire inter-venti pensati e organizzati attraversometodologie sempre più professionali.Oggi siamo sempre più lontani dall’an-tica concezione che vedeva l’animazionecome un estemporaneo momento dipuro svago o semplice passatempo:l’animazione ha l’importanza e la spe-cializzazione di una terapia... certo unaterapia molto particolare! E vi spie-ghiamo in che modo. Partendo dalla sua definizione ci accor-giamo come il suo concetto sia esteso:con il termine Animazione socio-cultu-rale si intende una pratica sociale mirataal prendersi cura, rieducare e prevenireil disagio sociale di singole persone, pic-coli gruppi e comunità.La finalità principale del nostro inter-vento è il raggiungimento, o il manteni-mento, del massimo grado di benesseresociale possibile, attraverso la metodo-logia della relazione d’aiuto. Questa me-todologia si basa su questi elementi:l’incontro, la conoscenza (delle personee delle loro storie di vita), l’ascolto au-tentico ed empatico (tipico di chi sa met-tersi nei panni dell’altro), l’accoglienzaincondizionata di ciò che l’altro portanella relazione, l’astensione dal giudizio,la valorizzazione delle risorse dell’utente,la definizione chiara e ferma del confinetra sè e l’altro (spazi e bisogni compresi),individuazione condivisa di ciò che èutile e benefico alla relazione e di ciò cheinvece non lo è.Diverse sono le teorie psicosociali chesottendono al nostro lavoro. Citiamol’autore che prima di ogni altro ha par-lato della “centratura sulla persona”, omeglio della “centratura sul cliente”.Carl Rogers sostiene che è l’individuo

stesso che, se è sostenuto da una rela-zione d’aiuto efficace, può essere arte-fice del proprio benessere psico-sociale.L’intento del nostro lavoro è di andare inquesta direzione, superare una standar-dizzata concezione assistenziale in cuil’ospite non è parte attiva nello svolgi-mento delle attività della giornata, mapossa muoversi, scegliere, intraprendere

contatti sociali e vivere la propria esi-stenza in modo più personale. Natural-mente ciò vale per gli ospiti checonservano buone risorse cognitive,espressive e relazionali. Gli interventipiù strettamente animativi invece sonorivolti a tutti i nostri ospiti e ci permet-tono di stimolare anche le risorse più re-sidue. Naturalmente molti conoscono il

Il Servizio di AnimazioneDiamo uno sguardo e scopriamo questo servizio della Fondazione

Raccontiamoci

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Servizio Animazione proprio grazie aqueste attività, alle quali dedichiamotanta energia ed entusiasmo: i ”Pome-riggi musicali” con canzoni e balli, leFeste dei Compleanni ogni mese, le vi-site dei bambini delle scuole, l’anima-zione teatrale delle Festività di Natale edi Pasqua, il grande evento di ResidenzaAperta nel mese di giugno. Entrandosempre più nel vivo della nostra pianifi-cazione (che fa parte del Piano Assi-stenziale Individualizzato redatto da tuttele figure professionali), possiamo affer-mare quanto la parte più cospicua delnostro lavoro sia costituita dagli inter-venti settimanali in reparto… e ogni re-parto ha i suoi specifici!Da anni non proponiamo solo attivitàstandard, alle quali gli ospiti si devono“adeguare”: cerchiamo ogni giorno, nelrispetto di un programma indicativo, diproporre idee e metodi di intervento nuovie corrispondenti ai bisogni degli utenti.Ciò vale anche per gli ospiti del CentroDiurno Integrato che spesso hanno vo-glia di cambiare e fare attività nuovecome i tornei o i laboratori, ma ciò valeanche per il Nucleo Alzheimer.

In questo nucleo speciale e protetto, gliospiti, a causa della loro malattia, de-vono essere ascoltati con la massimaattenzione, accompagnati in ogni azione,valorizzati per le loro vitali capacità resi-due, spesso ricche di espressività. Daparte nostra non può mancare unosguardo accogliente, un ascolto pa-ziente, un contatto amorevole e sincero. Dopo aver descritto le modalità di lavorodel Servizio Animazione, è opportunopresentare le professioniste che lo rap-presentano:

• Paola Meroni è la veterana del gruppo,lavora alla Fondazione G. Scola da piùdi 20 anni, oggi con un orario part-time; attualmente è referente per ilCDI e il reparto C2. Ha una formazionepsico-pedagogica ed il titolo di Ani-matrice Sociale.

• Licia Mariani, anch’essa AnimatriceSociale con orario part-time, lavorapresso la nostra struttura dal 2006,dopo aver realizzato progetti di ani-mazione in diversi centri sociali peranziani del territorio. È referente delreparto A0 e C3.

• Manuela Meli, da 6 anni nel nostrogruppo, è un’Educatrice Professionalecon titolo afferente all’ambito delleprofessioni sanitarie della riabilitazio-ne; ha maturato esperienze di lavoronell’area psichiatrica e della disabi-lità; diplomanda in Danza-MovimentoTerapia. È referente dei reparti A1, B1,B2 e B3.

• Ed infine io, Annalisa Riva, da 10 annisono la Responsabile del Servizio Ani-mazione; la mia formazione è iniziatain ambito artistico con l’Accademia diBelle Arti, poi con titolo di AnimatriceSociale ho lavorato presso RSA, Nu-clei Alzheimer e Centri Diurni delleprovince di Milano e Bergamo. Attual-mente sono diplomanda in Artetera-pia. Sono la referente del NucleoAlzheimer e dei reparti A2 e A3.

Ci auguriamo di mettere sempre “ani-ma” nel nostro operato come indica ilnome della nostra interessante profes-sione. Buon lavoro!

Annalisa Riva

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BrugoraOggi

Isolina Cesana nata a Carate alla Ca-scina Cusanina e trasferitasi una voltasposata alla cascina Bulanitt.Ha conosciuto il marito sul lavoro,quando faceva l’operaia alla “For-menti”. Trasferitasi, è poi andata a la-vorare in tessitura alla Rossi-Meregal-li. Dal matrimonio sono nati tre figli:due femmine e un maschio. Maria, lapiù piccola, racconta della mamma,del suo carattere forte, deciso che hatramandato a tutti figli.Una mamma che ha sempre lavorato,prima in fabbrica poi casa, senza mai

andare in vacanza fino all’ età di cin-quant’anni quando si è finalmenteconcessa un viaggio organizzato dallaCassa Rurale in compagnia del maritoe così sono andati via per la primavolta per giungere a SanRemo.Le è sempre piaciuto lavorare a magliae all’uncinetto e con questa passioneproduceva i regali per i suoi nipoti.In età più matura ha frequentato ilCentro anziani di Carate Brianza e nel2001 è venuta a vivere alla FondazioneG. Scola diventata ormai una secondafamiglia.

Storie di vitaOggi conosciamo la signora Isolina Cesana

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Tutti insieme abbiamo celebrato nelgiorno del 2 aprile il centenario dellasignora Isolina che ha goduto con noidi canti, balli, musica e dolci.Non è mancata neanche la visita delleautorità!Considerato il carattere di ecceziona-

lità dell’evento abbiamo preso accordicon la figlia affinchè si organizzasseuna celebrazione speciale per questicento anni di vita di Isolina.Abbiamo chiamato Marco Aliotta, unbravo musicista già noto per aver al-lietato altri momenti qui a Brugora,proprio per suonare al piano dove al-loggia la festeggiata, esattamente nelgiorno in cui cento anni fa, in un pae-sino di questa ridente brianza, la pic-cola Isolina veniva alla luce.Pasticcini, salatini e leccornie d’ognisorta sono stati ordinati per non farcimancare niente, neanche nel gusto, inquesto giorno speciale.Accorsi per il ricevimento sorelle, figli,nipoti e pronipoti; personale anchefuori dall’orario di lavoro; direttori epresidente della fondazione; persinoun inviato di un giornale locale!

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Dal Servizio Animazione BrugoraOggi 10

Cotto e GustatoRubrica di ricettedella tradizione popolarea cura della signora Panzeri Giancarladi ?????????????Reparto A1

Melodie della MemoriaCanzoni della tradizione italianaa cura del signor D’Antonio Carminedi ???????????Reparto A0

PeperonataIngredienti3 Peperoni carnosi1 Patata1 Cipolla

Polpa di pomodoroolio, sale, un dado

PreparazioneIn una casseruola con due cucchiai diolio mettiamo la cipolla tagliata finea soffriggere.Pulire i peperoni, togliendo i semi e laparte bianca all’interno, lavare la pa-tata e tagliare il tutto a cubetti. Tra-sferire il tutto nel soffritto, aggiungerelapolpa di pomodoro e lasciare cuocerea fuoco lento coperto per 10 minuti.Scoprire e aggiungere un po’ di brodoe continuare la cottura. Aggiungeresale a piacere.

AccorgimentiPer non fare abbrustolire la cipolla,mettere un goccio di acqua.

Il cuoreè uno zingaro diMigliacci-Mattone

Cantata daNicola di Barivinse il Festival

di Sanremo nel 1971

Avevo una ferita in fondo al cuore,soffrivo, soffrivo... Le dissi non è niente ma mentivo,piangevo, piangevo.

Per te si è fatto tardi è già notte, non mi tenere lasciami giù mi disse non guardarmi negli occhi, e mi lasciò cantando così:

“Che colpa ne hose il cuore è uno zingaro e va catene non ha, il cuore è uno zingaro e va. Finché troverà, il prato più verde che c’è raccoglierà le stelle su di se e si fermerà chissà... e si fermerà”.

L’ ho vista un anno dopo l’altra sera,rideva, rideva. Mi strinse, lo sapeva che il mio cuore,batteva, batteva.

Mi disse stiamo insieme stasera che voglia di rispondere sì... ma senza mai guardarla negli occhi io la lasciai cantando così:

“Che colpa ne ho...”

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Il rosmarino è un arbusto perenne dallefoglie profumate; regina delle piantearomatiche, è la tipica pianta mediterra-nea, che cresce sia spontanea che col-tivata soprattutto lungo le fasce costiere.

Benefici terapeuticiIl rosmarino e sempre stato una dellepiante più amate , fin dai tempi antichi.Ricco di virtù terapeutiche, si rivelaancor oggi di grande utilità per nume-rose patologie.Per organismo in generaleÈ un ottimo tonico, agisce efficacementenelle condizioni di affaticamento fisico ementale. Agisce come antispastico e an-tidolorifico, è anche antibatterico esvolge un’efficace azione preventiva incaso di malattie infettive.Apparato gastrointestinaleLa pianta possiede spiccate proprietà di-gestive. È indicata inoltre nel reflussoesofageo, quando cioè si verifica unpassaggio di succo gastrico acido, oanche di bile, nell’esofago.Stimola la peristalsi intestinale ed haanche azione antispastica.Apparato locomotoreIl rosmarino consente di ottenere buonirisultati nel trattamento delle affezionireumatiche e muscolari, anche in casodi distorsioni, negli stati di ipotonia mu-scolare in generale e nelle forme di gotta.Apparato urinarioLa sua azione stimolante agisce anchesulle vie urinarie favorendo la diuresi.FegatoStimola la funzionalità del fegato el’escrezione della bile.

Consigli per l’utilizzo

Uso Interno1-2 cucchiaini di foglie essiccate di ro-smarino in una tazza di acqua bollente.Lasciare in infusione, in un recipientecoperto, per 10-15 min. e filtrare. Assu-mere 3 volte al giorno dopo i pasti.

Uso EsternoBagniPer una azione stimolante della circola-zione sanguinea aggiungere all’acquadel bagno un infuso di rosmarino. Questibagni risultano utili anche in caso di reu-matismi e durante le convalescenze. 50gr. di rosmarino in un litro di acqua, la-sciare in infusione per 20 min. e filtrare.Bagni alle gambePer eliminare la sensazione di peso allegambe, che spesso si avverte a fine gior-nata , sono indicati i bagni con il decotto.60-70 gr. di rosmarino, 20gr. di sale in3 litri di acqua. Lasciare bollire per 10minuti, poi filtrare: utilizzare per un bagnotiepido alle gambe diluendo il decottocon acqua fino a ricoprirle. Terminare conuna doccia fredda alle gambe.ImpacchiPer reumatismi, artrite, dolori articolari emuscolari si possono utilizzare com-presse di garza imbevute di infuso o de-cotto di rosmarino. Favoriscono un’azio-ne topica stimolante della circolazione eantidolorifica. 50-60 grammi di rosma-rino in 1 litro di acqua. lasciare bollireper 10-15 min. e filtrare. Applicare sullezone interessare. In caso di distorsionigli impacchi possono essere effettuatiimmergendo una compressa di garzanell’infuso caldo e utilizzandola sullaparte dolorante, per 2-3 min. Alternarela compressa calda con applicazioni dighiaccio, sempre per 2-3 min.Gargarismi/SciacquiL’infuso di rosmarino e indicato per gar-garismi, per l’igiene della bocca e perun effetto rinfrescante delle gengiveavendo un’efficace azione deodorante eantisettica.

Mito e StoriaNelle Metamorfosi di Ovidio si parla dellaprincipessa Leucotoe, figlia del re diPersia Laocoonte, della quale si inna-morò Apollo, dio del sole. Questi entròcon l’inganno nella camera della gio-vane e la sedusse. Il padre venuto a co-noscenza di quanto accaduto, si infuriòe, non potendo prendersela con Apollo,punì con la morte la debolezza della fi-glia. Sulla tomba della principessa iraggi del sole penetrarono fino a rag-giungere le spoglie della fanciulla chelentamente si trasformò in una splen-dida pianta dalla fragranza intensa: il ro-smarino.

Forse a seguito di questo mito derivòl’usanza degli antichi romani di coltivarele piante di rosmarino sulle tombe deipropri cari. Medici illustri del I secolo,quali Ippocrate e Galeno, già conosce-vano le proprietà del rosmarino e lo in-serivano nelle loro preparazioni.Si narra inoltre, che Maria stese i pannidel Bambin Gesù ad asciugare su un ce-spuglio di rosmarino, e che da allora ifiori di questa pianta, dapprima bianchi,divennero di un colore che ricorda quellodel velo della Vergine.

Il Direttore SanitarioDr.ssa Raffaella Pozzoli

I rimedi di una voltaRosmarino: storia, proprietà e curiosità

Rubrica della SaluteBrugoraOggi11

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Giunta quest’anno alla sua 6° edizione,la Kermesse settimanale di ResidenzaAperta ha offerto, come sempre, nume-rose occasioni di incontro, di relazione edi festa.In particolare domenica 22 giugno2014, la Fondazione ha aperto le sueporte a tutti coloro che, spinti dalla cu-riosità e dalla voglia di divertirsi, ci hannofatto visita in un clima di allegria.Quest’anno abbiamo puntato sulla pre-senza di tutti i servizi: la fisioterapia, l’uf-ficio Relazioni con il pubblico e qualitàhanno dato informazioni e visibilità alloro lavoro.Sempre molto preziosa per noi è la pre-senza dei nostri volontari, che hanno sa-

puto ben rappresentare l’operato del-l’associazione AVULSS.E poi intrattenimenti di ogni tipo creatiad opera di molti dipendenti: i fiori dicarta, il giro del postino, il truccabimbi, ipalloncini, il gioco della zingara...Ad animare il pubblico le canzoni ita-liane interpretate da Davide Testa e lospettacolo di giocolerie dei Giocomatti.Un grazie particolare alla nostra cucina“Ristorazione Oggi” che ha saputo deli-ziare il nostro palato ed a tutti coloro chehanno generosamente collaborato per ipreparativi.Ci auguriamo che la scia di entusiasmosuscitata in noi da questa festa, si man-tenga anche nei mesi successivi, in-

sieme all’eco della poesia scelta per inostri biglietti di invito:

Lo splendore dell’amicizianon è la mano tesané il sorriso gentilené la gioia della compagnia:è l’ispirazione spiritualequando scopriamoche qualcuno crede in noied è disposto a fidarsi di noi. R.W. Emerson

Sentire l’autentica fiducia dell’altro è ilmotore di ogni nostra azione. Buon lavoro a tutta la Fondazione G.Scola!

Il Servizio Animazione

Eventi in Fondazione BrugoraOggi 12

Residenza apertaLa nostra festa più importante

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Eventi in FondazioneBrugoraOggi13

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La Redazione rispondePubblichiamo alcune lettere e una cartolina

Lettere al giornalino BrugoraOggi 14

Gent.mi lettorivi proponiamo questa volta, uscendo daisoliti schemi, una serie di testimonianzedi affetto e riconoscenza che i familiaridei nostri ospiti hanno voluto esprimerecon poche righe ma colme di significatoumano e sociale che va al di là di ogninostra aspettativa. Queste lettere sonol'espressione concreta della nostra pro-fessionalità grazie alla quale garantiamouna qualità continua ed efficiente, tra-

guardi che portano la firma e l'improntadi un lavoro costante.Insieme possiamo ancora fare tanto efare la differenza per tantissime famiglieche contano sul nostro impegno. L'at-teggiamento nei confronti della personaanziana costituisce infatti per gli opera-tori sanitari il banco di verifica delle loroprofessionalità.Così vissuta quella della cura dell'an-ziano diventa un’esperienza ricca sia

professionalmente che umanamente, incaso contrario essa si riduce ad unasemplice tutela fisica; questa è una ri-flessione che non va sottovaluta.Un grazie speciale va ai familiari del si-gnor Alberto Poletti che, ancora unavolta, hanno avuto un pensiero nei nostririguardi da un'isola meravigliosa comela Sardegna; anche noi cogliamo l'oc-casione di questo splendido paesaggioper augurare a tutti voi buone vacanze.

URP Ufficio Relazioni con il PubblicoRinallo C. (Liliana) - Telefono [email protected]

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AgendaTempo liberoBrugoraOggi15

settembreDomenica 21Giornata Mondiale AlzheimerMercoledì 24Festa dei Compleanniin Sala del Coro ore 15.30 – 16.45

ottobreMercoledì 29Festa dei Compleanniin Sala del Coro ore 15.30 – 16.45

L’angolo del buon umoreI proverbi di una voltaChi nò pensa innanzdespoeu sospira.Chi non medita bene prima di agire,poi sospira pentito.Chi toeu miee a bonoracoi sò fioeu lavora.Chi prolifica da giovanepotrà avere un aiuto dai propri figli.I danee fann dannàma a mia avègghen fann penà. I soldi fanno dannare,ma a non averceli fanno penare.

Orari Funzioni Religiose in CappellaDomenica e Festivi Santa Messa ore 10.00

Giovedì Santa Messa e Santo Rosario ore 15.45

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