QUALI EMOZIONI PROVANO I BAMBINI?

QUALI EMOZIONI PROVANO I BAMBINI?

Una guida per aiutare i più piccoli a esprimere le proprie emozioni.

Dott.ssa Maria Concetta Garito

QUALI EMOZIONI PROVANO I BAMBINI?Una guida per aiutare i più piccoli a esprimere le proprie emozioni.

1. Emozioni e sviluppo

2. La competenza emotiva

3. La regolazione delle emozioni

4. Esprimere le emozioni

5. Strumenti utili per mamma e papà

LEZIONE 1: EMOZIONI E SVILUPPO

Che cosa sono le emozioni?

Ex-movere: smuovere, portare fuori, mettere in moto.

Il nostro corpo reagisce in tanti modi: ci batte forte il cuore, ci sudano le

mani, sentiamo caldo, ci rema la voce, …


Ti fanno gridare se ti senti furioso

Ti fanno saltare se ti senti felice

Ti fanno fare “cose sbagliate” se ti senti

infastidito


Quali emozioni nella prima infanzia?

Emozione = attribuzione si significato agli eventi.

Alla nascita non si può parlare di

emozioni vere e proprie.


5/6 mesi

Il bambino comincia ad attribuire

significato agli eventi

Si può parlare di EMOZIONE


ALLA NASCITA

RISPOSTE EMOTIVE

PIANTO

SORRISO


NEL PRIMO ANNO DI VITA

Comparsa del sorriso sociale

- In risposta a stimoli visivi e acustici- In risposta a persone familiari

Comparsa delle emozioni primarie

- Sorpresa, interesse, gioia, rabbia, tristezza, paura e disgusto


PAURA

Appare per la prima volta intorno ai 6

mesi e raggiunge l’apice a circa 18

mesi

Paura dell’estraneo (9-12 mesi)


NEL SECONDO/TERZO ANNO DI VITA

Comparsa delle emozioni secondarie

- Vergogna, imbarazzo, senso di colpa, soddisfazione, orgoglio

Comparsa della capacità di comprendere il carattere il carattere intenzionale dell’amozione dell’altro- Confortare o ferire deliberatamente


Sviluppo emotivo e sviluppo sociale

Gioia e rabbia

Felicità per il raggiungimento di uno scopo

Orgoglio, senso di colpa e vergogna

Scambi sociali con mamma e papà

Comprensione di regole e proibizioni

Desiderio di autonomia e relazioni tra pari


OSSERVA IL TUO BAMBINO…

ESPRESSIONI FACCIALI E VOCALIZZI

PRIMA-DURANTE E DOPO: IL PASTO, IL GIOCO, IL CAMBIO DEL PANNOLINO, QUANDO E’ DA SOLO NEL LETTINO O NELLA CARROZZINA

LEZIONE 2: LA COMPETENZA EMOTIVA

Cos’è la competenza emotiva?

E’ la capacità del bambino di

comprendere, esprime e gestire le

emozioni.


«COMPRENDERE LE EMOZIONI» «Quale tipo di comprensione hanno i

bambini delle emozioni?»


Nei primi 3 anni di vita

Raggiungere un certo grado di

«consapevolezza».

Dare significato alle espressioni

facciali.

Imitare diverse componenti delle emozioni di base


PRIMO ANNO

SECONDO ANNO

TERZO ANNO

I BAMBINI RIESCONO A DECIFRARE LE ESPRESSIONI MATERNE

L’EMOZIONE DIPENDE DAL SIGNIFICATO CHE UN EVENTO HA PER IL BAMBINO

CORRETTA ATTRIBUZIONE DELLE EMOZIONI ALLE ESPRESSIONI DI ALTRI


ETA’ PRESCOLARE

5-6 ANNI

8-9 ANNI

EMOZIONI E LINGUAGGIO

ANCHE GLI ALTRI PROVANO EMOZIONI!

COMPRENSIONE DELLE EMOZIONI MISTE


«ESPRIMERE LE EMOZIONI»

Significa tradurre uno stato interno

in segnali visibili e riconoscibili

dagli altri.


Da «La scatola delle emozioni»di Silvia Barbieri e Oreste CastagnaEd. La Scuola


«GESTIRE LE EMOZIONI»

Significa saper monitorare, valutare

e modulare le proprie reazioni

emotive.


PRIMO ANNO DI VITA

SECONDO E TERZO ANNO DI VITA

DAI 3 AI 6/7 ANNI

RI-ORIENTAMENTO DELL’ATTENZIONE E AUTOCONSOLAZIONE

L’ADULTO COME SOSTEGNO, COME RIFERIMENTO SOCIALE E COME REGOLATORE EMOTIVO

UTILIZZO DEL LINGUAGGIO E DISTRAZIONI ESTERNE DA SE’


OSSERVA IL TUO BAMBINO…

Il tuo bambino imita le tue espressioni facciali e risponde in modo adeguato?

In una situazione nuova, il tuo bambino di osserva per avere indizi su come è meglio comportarsi?

Il tuo bambino ti parla delle sue emozioni e degli eventi che l’hanno provocata?

LEZIONE 3: LA REGOLAZIONE DELLE EMOZIONI

Cos’è la regolazione emotiva?

È un compito evolutivo che consiste

nell’imparare a modulare le proprie

emozioni, sia negative che positive,

in modo adeguato in base ai contesti

in cui ci si trova.


REGOLAZIONE DELLE EMOZIONI

INTERAZIONE MADRE-BAMBINO


In età prescolareBAMBINO PIU’ AUTONOMO

RICERCA DI «EQUILIBRIO» IMPORTANZA

DELLE DIFFERENZE INDIVIDUALI


5/6 anni

Compaiono molti progressi sul piano

cognitivo e socio-emotivo

Il bambino padroneggia

piuttosto bene il linguaggio


In età scolare

CONQUISTA GRADUALE DI UN AUTOCONTROLLO

PIU’ SALDO


REGOLARE LE EMOZIONI

=

REGOLARE IL COMPORTAMENTO


E’ importante riconoscere l’emozione del bambino

• mai negarla, minimizzarla, cedere sotto la pressione delle emozioni

• queste risposte fanno sì che il bambino non si senta compreso, accettato, aiutato.


• Additare il comportamento e non la persona evitando il sorgere di sensi di colpa inopportuni.

• Piuttosto spiegare i motivi per cui il comportamento non è accettabile; ad esempio, “vedo che sei arrabbiato. Ti capisco ….”.

• Solo dopo che il bambino ha espresso come sa, come può, la sua emozione e dopo essersi sentito compreso (e non negato), il bimbo può calmarsi e affrontare il discorso sul piano razionale.


• Inutile tentare di controllare l’emozione con la logica

• Non è necessario sforzarsi di interpretare o capire il moto emotivo del bimbo.

• E’ molto più importante riconoscerlo e far sapere al bimbo che l’abbiamo recepito.

LEZIONE 3: LA REGOLAZIONE DELLE MOZIONI

OSSERVA IL TUO BAMBINO E TE STESSO…

IL TUO BAMBINO HA «LA SPINTA» AD ESPLORARE NUOVI AMBIENTI?

TU INCORAGGI LA SUA VOGLIA DI INDIPENDENZA?

NOTI DIFFERENZE TRA IL TUO BAMBINO E ALTRI BAMBINI DELLA STESSA ETA’?

NOTI DIFFERENZE TRA IL TUO COMPORTAMENTO E QUELLO DI ALTRE MAMME?

AIUTI IL TUO BAMBINO RICONOSCENDO LE SUE EMOZIONI O TENDI A SMINUIRLE?

LEZIONE 4: ESPRIMERE LE EMOZIONI

«ESPRIMERE LE EMOZIONI»

Significa tradurre uno stato interno

in segnali visibili e riconoscibili

dagli altri.

Verbalizzare le emozioni è molto

importante per il benessere

psicologico ed emotivo


«Com’è la vita di quei bambini che non riescono

ad esprimere le proprie emozioni?»


PAURE E FOBIE

MANIFESTAZIONI PSICOSOMATICHE

RITUALIOSSESSIVO-COMPULSIVI

ENURESI E/O ENCOPRESIINCUBI

AGGRESSIVITA’

DIFFICOLTA’ DICONCENTRAZIONE

SOVRECCITAZIONE


difficoltà

coppia

fratelli

famiglia

emozioni


«Cosa succede se i bambini cercano di

fronteggiare da soli la pressione delle loro

emozioni non espresse?»


Condotte devianti

Isolamento sociale

Senso di solitudine


«Perché i bambini reprimono le proprie

emozioni? Perché non le raccontano a qualcuno?»


1. Aver ricevuto una risposta non adeguata

2. Se il genitore non è emotivamente disponibile


Cosa possono fare mamma e papà?

EDUCARE ALLE EMOZIONI


OSSERVA IL TUO BAMBINO E TE STESSO…

IL TUO BAMBINO PARLA IN TERMINI DI EMOZIONI? E TU?

IL TUO BAMBINO ASSOCIA IN MODO ADEGUATO EMOZIONI ED EVENTI?

DEDICHI DEL TEMPO ESCLUSIVO AL TUO BAMBINO?

SEI SEMPRE PRONTO AD ASCOLTARE IL TUO BAMBINO SE LUI LO RICHIEDE?

LO AIUTI A COMPRENDERE COME SI SENTE O TI SOSTITUISCI A LUI?

LEZIONE 5: STRUMENTI UTILI PER MAMMA E PAPA’

BAMBINI

Per i più piccoli: nei primi anni di vita le regole riguardano situazioni e cambiamenti di vita quotidiana.

Si tratta di eventi quali la condivisione di giocattoli, la necessità di prendere medicine, mangiare cibi nuovi , l’inizio dell’asilo, … .

FIABE PSICOEDUCATIVE


BAMBINI 2-4 ANNI

Una fiaba per ogni perché

Elisabetta Mauti

Ed. Erickson


Per i più grandi: con la crescita, i bambini fanno nuove esperienze e nuovi problemi da affrontare.

Immedesimandosi nei personaggi delle fiabe, i piccoli impareranno a mettere in atto emozioni e comportamenti adeguati, riuscendo così ad affrontare situazioni e stati emotivi tipici della loro età.

FIABE PSICOEDUCATIVE


BAMBINI 5-10 ANNI

Con la testa fra le favole

Roberta Verità

Ed. Erickson


SO ASCOLTARE E COMPRENDERE I MIEI FIGLI?

Istruzioni

Mamma e papà rispondono indipendentemente l’una dall’altro senza consultarsi.

Per ogni situazione descritta, il genitore deve:- esprimere un giudizio di adeguatezza (quanto reputo adeguato il comportamento

genitoriale descritto?);- riportare la frequenza con cui si utilizza quel comportamento (io mi comporto come

descritto qui? Con che frequenza?).

Punteggio adeguatezza: 0=inadeguato; 1=parzialmente adeguato; 2= adeguato.

Punteggio frequenza: 0=non lo faccio mai; 1=lo faccio qualche volta; 2=lo faccio sempre

Alla fine, mamma e papà si confronteranno sui risultati.

GENITORI


QUESTIONARIO

Giudizio di adeguatezza

Frequenza con la quale io mi comporto così

1. Gianna dice alla mamma che deve raccontarle una cosa importante successa a scuola; la madre risponde: «Aspetta: vado a fare la spesa, dopo me lo dici».

0 1 2 0 1 2

2. Anna dice alla mamma che Francesco l’ha picchiata; la madre le risponde: «Tu dovevi andare subito dalla maestra a dirglielo: come si permette, quel cretino, di picchiarti…io non lo tollero!»

0 1 2 0 1 2

3. La mamma a cena: «Sono proprio disperata! Il mio capoufficio mi ha detto che la relazione che ho presentato era carente in due punti».

0 1 2 0 1 2


QUESTIONARIO



4. Il figlio torna frustrato a casa dicendo che non riesce a imparare l’equazione di secondo grado, che è un disastro e che in questo modo sarà bocciato. La mamma risponde: «Credi davvero che ti bocceranno perché non sai fare l’equazione di secondo grado? E se anche fosse, questo vorrebbe dire che è spiacevole ripetere un anno, non un disastro! Ma noi abbiamo cose ben più importanti nella vita no?».

0 1 2 0 1 2

5. Gianna dice alla mamma che deve raccontarle una cosa importante successa a scuola; la madre le risponde: «Ok: sediamoci, vado dopo a fare la spesa».

0 1 2 0 1 2


QUESTIONARIO



6. Anna dice alla mamma che Francesco l’ha picchiata; la madre risponde: «Mi dispiace Anna, devi sentirti frustrata e triste; anche a me da piccola una volta è successa la stessa cosa».

0 1 2 0 1 2

7. La mamma a cena: «Sono un po’ disperata perché c’erano due imperfezioni nella mia relazione e il mio capo me l’ha fatto notare; domani la farò meglio!».

0 1 2 0 1 2

8. Il figlio torna frustrato a casa dicendo che non riesce a imparare l’equazione di secondo grado, che è un disastro e che in questo modo sarà bocciato. La mamma risponde: «Se sarai bocciato non ti comprerò il motorino».

0 1 2 0 1 2


CALCOLO DEL PUNTEGGIO

I punteggi delle due valutazioni (adeguatezza del comportamento e frequenza con la quale lo utilizziamo)vanno calcolati separatamente. In entrambi i casi, la procedura è la seguente. Le risposte agli item 1, 2, 3, 8vanno trasformate attribuendo il valore 2 se il punteggio scritto è 0, 1 se si è risposto 1 e 0 se il punteggioscritto è 2. Una volta trasformati questi punteggi, li si somma a quelli degli item 4, 5, 6, 7, si divide per 8 e siottiene la valutazione globale della singola scala.

RISULTATI

Se il punteggio medio ottenuto è uguale o superiore a 1,5 abbiamo compreso la modalità giusta per ascoltare inostri figli. Se il punteggio oscilla da 0,5 a 1,4 dovremmo rivedere alcuni nostri comportamenti. Se il punteggioè inferiore a 0,5, dovremmo rimetterci totalmente in discussione.Se c’è una certa differenza fra il punteggio totale delle scala di adeguatezza e la scala della rilevazione deinostri comportamenti, vuol dire che riteniamo opportuni alcuni interventi ma non riusciamo ancora a metterliin atto.

dal libro «Genitori positivi figli forti»di Rosa Angela Fabioed. Erickson


Quando vostro figlio si comporta nei modi descritti qui di seguito, quali emozioni (ad esempio, collera, soddisfazione, ecc.)

provate e con quali azioni (ad esempio, fare la predica, incoraggiare, ecc.) reagite?

emozione azione

mamma papà entrambi mamma papà entrambi

1. Chiede soldi

2. Chiede di andare a letto più tardi

3. Piange

4. Porta un cattivo voto scolastico

5.Si sporca

6. Litiga con gli altri

7. Porta un bel voto scolastico

8. Arriva in ritardo

9. Vi nasconde la verità

10. Vi abbraccia

11. Vi fa un favore

12. Rifiuta di mangiare

13. Si dilunga nei compiti

Fonte: dott.ssa Maria Concetta GaritoPsicologa-Psicoterapeuta


LETTURE UTILI

BARBIERI, S., CASTAGNA, O. (2007). La scatola delle emozioni, Editrice La Scuola

FABIO, R.A. (2006). Genitori positivi, figli forti, Ed. Erickson

MAUTI, E. (2007). Una fiaba per ogni perché, Ed. Erickson

SUNDERLAND, M. (2007). Aiutare i bambini…a esprimere le emozioni, Ed. Erickson

VERITA’, R. (2000). Con la testa fra le favole, Ed. Erickson


BUON LAVORO!

QUALI EMOZIONI PROVANO I BAMBINI?

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