Spedali Civili di BresciaOspedale dei Bambini

Ortopedia Pediatrica

SCOLIOSI IDIOPATICA DEVIAZIONE DEL RACHIDE

NEL PAZIENTE IN ETA’ EVOLUTIVA

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SCOLIOSI IDIOPATICA DEVIAZIONE DEL RACHIDE

NEL PAZIENTE IN ETÀ EVOLUTIVA

DESCRIZIONE DELLA PATOLOGIA

La scoliosi consiste in una deviazione della colonna vertebrale su tutti i piani dello spazio. Oltre a descrivere la ben nota curvatura sul piano frontale, ben visibile in radiografi a e che tanto preoccupa le famiglie, le vertebre ruotano anche sul loro asse dando origine alle gibbosità; inoltre anche le normali curvature della colonna vertebrale vista di profi lo, e cioè cifosi dorsale e lordosi lombare possono alternarsi. Si tratta quindi di una deformazione che può interessare il tronco nel suo insieme, compresa la gabbia toracica (alla fl essione anteriore si notano gibbosità) e che nelle forme più gravi può compromettere la funzione degli organi interni del torace.

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1-2: Cifosi Dorsale3-4: Scoliosi Dorso Lombare

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PRINCIPI DEL TRATTAMENTO RIABILITATIVO

Quando la patologia è lieve il trattamento riabilitativo può contri-buire a prevenire l’evoluzione. Si tratta in genere di eseguire, sotto il controllo del terapista, esercizi specifici finalizzati al miglioramento delle capacità neuromotorie, adattati caso per caso sulla base della patologia e delle caratteristiche individuali. Maggiormente eseguiti sono: esercizi di rieducazione posturale, esercizi di rinforzo muscolare e respiratori. Nel caso di scoliosi più accentuata può rendersi necessario il ricorso al busto ortopedico. In questo caso il trattamento riabilitativo è vol-to, oltre che a trattare le deformità del rachide (esercizi con e senza busto), anche ad evitare taluni effetti negativi tipici del busto, quali limitazioni dell’attività e della partecipazione. L’intervento pertanto, oltre che riabilitativo, è psicologico ed educativo e vede pertanto la partecipazione di più figure: specialista ortopedico, fisioterapista, tecnico ortopedico, insegnanti e famiglia.

PROGRAMMA RIABILITATIVO A DOMICILIO

Agli esercizi specifici (da eseguire tutti i giorni dopo adeguato adde-stramento) è importante associare l’attività sportiva. Essa consente un riequilibrio psico-motorio consigliabile per tutti e deve trovare spazio nell’adolescente scoliotico con le dovute modalità a seconda del tipo di paziente e della gravità ed evolutività della curva scoliotica. Il paziente scoliotico deve giocare come e più di tutti gli altri. L’attività motoria consente di intervenire sulla immagine negativa che il pazien-te ha di se (soprattutto se è ortesizzato) mantenendolo inserito nel suo gruppo (in particolare durante l’educazione fisica scolastica). Sono sconsigliati sport in cui si praticano intense mobilizzazioni ed estensioni del rachide (ginnastica ritmica, artistica, danza, tennis, ad alto livello) che potrebbero essere fattori determinanti in soggetti a rischio.

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