Puttini, piombinesi dal cuore d’oro Mario e Paola, 1 euro per una … · Puttini, piombinesi dal...

Puttini, piombinesi dal cuore d’oro

Mario e Paola, 1 euro per una casa in Kenya

autunnodal 1962

il giornale della nostra terraA

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Periodico di informazione, attualità, cultura settembre - ottobre - novembre 2019 - n. 42 - copia omaggio

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settembre - ottobre - novembre 20192

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9 Editoriale: Dona 1 euro per una casa in Kenya di Ivio Barlettani

10 Ecco chi governerà i nostri comuni

15 La parola agli ex sindaci (Giuliani, Parodi, Soffritti)

16 Luxury&Tourism, investimenti immobiliari all’estero

18 Barsellini, uomo dai tanti talenti di Francesca Ghiribelli

23 Vittorio Fabbri, paladino della pulizia di Serena Carè

24 Fatti & Persone (Nasce Costa Etrusca Informa online)

25 Fatti & Persone (Ecco Liberty Magona)

26 Fatti & Persone (Quel tunnel per l’Elba)

27 Fatti & Persone (San Vincenzo e Campiglia, stazioni ok)

28 1 euro per una casa in Kenya (sottoscrizione fra i lettori)

30 Remigini, benvenuti nel mondo del sapere di Giuseppina Toncelli

31 Quella zattera in cerca di futuro di Daniele Toncelli

32 Petaloso, davvero una bella trovata di Davide Puccini

33 Ecco gli accorgimenti per il vostro gatto di Sergio Falagiani

34 “Un giorno… insieme”, quindicesima edizione

45 Le nostre radici, albo d’oro dei premiati

47 Quando una “Stella” è per sempre di Francesca Ghiribelli

48 Respirando Livorno di Consalvo Noberini

49 Medicina estetica per l’autunno di Riccardo Vigetti

50 La magia dell’arte di Daniele Toncelli

52 Tosca & Nando di Mario Barsellini

53 Voce ai giornalisti (parlano Schiavina e Morandini)

54 Capannino Venturina, magnifico complesso

56 Per Elisa, storia illustrata di Elena Migliorini

57 L’estate e i giovani: “divertiamoci!” di Ginevra Bussotti

58 I migliori calciatori (classifica finale) di Marcello Cardinali

59 Dialogo muto fra madre e figlio di Licena Pizzi Maccanti

60 Ricordo amici scomparsi

62 La parola ai lettori

64 Quell’estate rovente da dimenticare di Francesca Ghiribelli

66 Ferrari, terribile ossessione (appello di un uomo di sinistra)

Anno 58 - n. 42 settembre - ottobre - novembre 2019

Periodico trimestrale di informazione, attualità, cultura

Direttore responsabile Ivio Barlettani

[email protected] Tel 334 3378121

Coordinatrice redazionale Francesca Ghiribelli

[email protected] Tel 392 6779371

Marketing-pubblicità Umberto Maria Barlettani [email protected]

Tel 339 4812117 Direzione, redazione, pubblicità

Corso Italia 95 - Piombino [email protected]

Tel 0565 475192 - 334 3378121 Registrazione Tribunale Livorno

n. 167 in data 4/7/1962 r.s. Sped. abb. post. 70% DCB Livorno

Poste Italiane Spa Editore e pubblicità

Costa Etrusca Comunicazione Grafica e impaginazione

Opus Piombino Stampa

Reggiani Arti Grafiche s.r.l. Brezzo di Bedero (VA)

Gli articoli firmati o con pseudonimo riflettono

unicamente le opinioni dell’autore Chiuso in tipografia, giovedì 29 agosto.

Data di uscita mercoledì 4 settembre. © Costa Etrusca. I testi e le foto non possono essere riprodotti

senza autorizzazione.

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di Ivio Barlettani

Care amiche e cari amici lettori, fi-nalmente dopo

un’estate di fuoco che non auguriamo il ripetersi ai nostri peggiori nemici, diamo il benvenuto al tanto atteso e fresco au-tunno. A seguito degli ampi servizi pubblicati sui risultati elettorali delle elezioni amministrative ed europee del 26 maggio e del ballottaggio del 9 giugno 2019, stavolta Co-sta Etrusca – per com-pletezza di informazione – ci offre un approfon-dimento sulle composi-zioni delle giunte e dei consigli comunali del-l’intera provincia di Li-vorno. I lettori potranno così verificare, “control-lare”, stare insomma col fiato sul collo a tutti co-loro, i quali d’ora in poi governano le nostre città, i nostri paesi. Un augurio e una racco-mandazione agli “addetti ai lavori”: non fatevi tra-scinare in sterili polemi-che, cercate di trovare invece, nel possibile si intende, una leale colla-

borazione per tentare al-meno di far tornare il sor-riso alla gente della nostra terra. Lasciamo al suo “vento” la politica e passiamo ad una nota lieta: il lavoro. É ufficiale, lunedì 16 set-tembre ci sarà la cerimonia d’inaugurazione di Liberty Magona. ArcelorMittal lascia definitivamente Piombino e cede il testi-mone allo storico e pre-stigioso marchio Liberty Magona. Ma il lettore più attento guardando la copertina si accorgerà che Costa Etru-sca ha avuto l’idea di in-traprendere la strada della solidarietà globale. Già in tanti sicuramente si ri-corderanno della famiglia Puttini, una bella storia di grande solidarietà da parte di due piombinesi che hanno lasciato il loro cuore in Kenya aiutando la famiglia Charo, origi-naria del posto. Ecco che manca veramente poco per ultimare la casa dei Charo (che non vuole as-solutamente lasciare la sua terra d’origine a Wa-tamu), così Costa Etrusca ha deciso di lanciare una

sottoscrizione con una donazione di 1 euro a per-sona per raggiungere la somma utile a ultimare l’abitazione della famiglia africana. Una precisazione: la famiglia Puttini, che già tanto ha fatto per la famiglia Charo, non è al corrente dell’iniziativa di Costa Etrusca. Anche per loro sarà una sorpresa! Fra le pagine potrete leg-gere l’intervista della no-stra coordinatrice reda-zionale Francesca Ghi-ribelli a Mario Barsellini, storico collaboratore e vignettista di Costa Etru-sca, che da sempre ha mantenuto alta la ban-diera della sua amata Piombino. Interessanti gli articoli sulla Luxury&Tourism, società che opera sugli investimenti immobiliari all’estero, di cui ci parla la referente Regione To-scana Chiara Crott e sul Capannino a Venturina Terme, complesso resi-denziale realizzato dal-l’imprenditore Antonio Lauria recuperando un antico borgo rurale (dove sono presenti 14 unità abitative).

Inoltre tante le pagine dedicate alla manifesta-zione “Un giorno… in-sieme” giunta alla quin-dicesima edizione. Oltre 510 i pasti serviti ai nostri ospiti. Dalla crociera al pranzo sociale tutto è an-dato nel migliore dei mo-di: grazie anche alla pre-ziosa collaborazione del Circolo Nautico Ponte-doro con in testa il pre-sidente Franco Carmi-gnani. Ecco poi un toc-cante racconto a cuore aperto di un padre alla figlia disabile, dove tra-spare l’infinito amore fa-miliare. Nelle pagine finali l’ac-corato appello di un uo-mo di sinistra sulla nuova nomina di Francesco Ferrari a sindaco di Piombino. “Ferrari, è stato la mia ossessione. La sua faccia sulla co-pertina del mio giornale mi ha perseguitato per tre mesi. Si riproponeva come un incubo dapper-tutto”. Insomma, anche stavolta il giornale non si fa mancare proprio nulla e vi augura come al solito… buona lettura e un felice autunno!

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A seguito dei risultati elettorali delle elezioni amministrative ed eu-

ropee del 26 maggio e del ballottaggio del 9 giugno 2019, di cui abbiamo dato ampissimo risalto nel prece-dente numero di Costa Etrusca (giugno-luglio-agosto 2019), pubblichiamo oggi per com-pletezza di informazione i com-ponenti delle giunte e dei con-sigli comunali di ogni comune del territorio. Inoltre viene ri-portata anche una breve di-chiarazione dei sindaci.

LIVORNO Luca Sal-vetti sin-daco con deleghe a: comu-nicazione, polizia lo-cale, sport e impianti sportivi, protezione civile, sanità, servizi demografici, servizio elettorale, sicurezza urbana e Urp. Collaboratore di Telegrafo e Nazione, dal 1991 è Telere-porter nella redazione giorna-listica dell'emittente televisiva toscana Granducato Tv. Nel 2017 ha ricevuto il “mare no-strum awards” per il video “le autostrade del mare”. Monica Mannucci vicesindaca con deleghe a istruzione, delega a edilizia scolastica, istruzioni e politiche educative, pari op-portunità, tutela animali, po-litiche giovanili, amministrazione condivisa dei beni comuni e politiche della partecipazione. Silvia Viviani assessora urba-nistica con deleghe lavori pub-blici, piano strutturale, porto, arredo urbano, manutenzioni e impianti, verde pubblico, edi-lizia privata, sportello edilizia, Peba. Viola Ferroni assessora al bi-lancio con deleghe entrate, contratti, economato, provve-ditorato, patrimonio, personale, servizi cimiteriali. Segretaria dell’Unione Comunale Pd dei circoli Campiglia Marittima, Venturina Terme e Cafaggio. Ex assessora di Campiglia Ma-rittima durante l’amministrazione

guidata da Rossana Soffritti. Gianfranco Simoncini asses-sore lavoro con deleghe azien-de, formazione e innovazione, Piuss, sviluppo economico, affari legali, statistica, traspa-renza, fondi Unione europea, finanziamenti pubblici. Giovanna Cepparello assessora ambiente con deleghe mobilità, gestione rifiuti, energie rinno-vabili, resilienza urbana, ad interim: rapporti consiglio co-munale - capigruppo e com-missioni consiliari. Barbara Bonciani assessora porto con deleghe integrazione porto e città, cooperazione e pace, innovazione e università e relazioni internazionali. Andrea Raspanti assessore al sociale con deleghe politiche abitative, terzo settore, asso-ciazionismo, diritti. Simone Lenzi assessore cultura con deleghe biblioteche e mu-sei, fondazione Goldoni, rapporti Istituto Mascagni, tavolo delle religioni, folklore, toponoma-stica. Rocco Garufo assessore al commercio e al turismo con deleghe artigianato, pesca, agricoltura, Suap, marketing territoriale. Dipendente della Toremar, origini piombinesi, ma trapiantato a Livorno, è stato segretario della federa-zione della Val di Cornia-Elba ed ex assessore provinciale all’ambiente. Ecco i componenti del consiglio comunale di Livorno. Presidente consiglio comunale Pietro Caruso. Consiglieri comunali: Eleonora Agostinelli, Valentina Barale, Enrico Bianchi, Marco Bruciati, Francesca Cecchi, Marina Cor-niglia, Gianluca Di Liberti, Paolo Fenzi, Valerio Ferretti, Carlo Ghiozzi, Filippo Girardi, Cristina Lucetti, Carolina Marengo, Fe-derico Mirabelli, Salvatore Nasca, Igor Nencioni, Giulia Pacciardi, Alessandro Perini, Francesca Pritoni, Andrea Romiti, Irene Sassetti, Cecilia Semplici, Polas Shaha, Cinzia Simoni, Stella Sorgente, Marco Talini, Piero Tomei, Daniele Tornar, Aurora Trotta, Costanza Vaccaro, Luca Vecce, Erika Vivoli.

Luca Salvetti, aprirsi agli altri «Questo non è un ritorno al passato – dichiara il nuovo sindaco di Livorno Luca Salvetti – qui c'è un qualcosa di nuovo che parte da un Pd che ha deciso con grande umiltà di aprirsi agli altri, di confrontarsi e lavorare in maniera paritetica con gli altri, di fare anche un programma con tanti punti nuovi e scegliere un candidato senza tessera di partito dopo 70 anni. È un grande orgoglio per me, francamente al ballottaggio non mi aspettavo i 13mila voti in più rispetto al primo turno – ha concluso Salvetti – passare da 29mila voti a 42mila è un segnale che mi arriva dalla città di cui vado fiero e orgoglioso. Adesso siamo un nuovo la-boratorio politico con il cen-trosinistra che deve asso-lutamente guardare agli altri e ampliarsi ancora di più».

Luca Salvetti

(sindaco Livorno)

ROSIGNANO Danie le D o n a t i sindaco, manterrà le deleghe in merito a politiche sanitarie, sicurezza e polizia municipale, politiche industriali. Licia Montagnani vicesindaco e assessora a politiche culturali, turismo, eventi e promozione del territorio. Giovanni Bracci assessore a manutenzioni, decoro e so-stenibilità urbana, mobilità, protezione civile. Vincenzo Brogi assessore a programmazione del territorio, demanio, infrastrutture, tutela ambientale e parchi. Beniamino Franceschini as-sessore con deleghe relative ad attuazione di programma, strumenti di partecipazione,

innovazione e semplificazione, pari opportunità, politiche gio-vanili. Cecilia Peccianti assessora alle politiche educative e spor-tive, politiche sociali ed inclusive, politiche abitative. Alice Prinetti assessora con deleghe affari generali, attività economiche, politiche venatorie, tutela degli animali, patrimonio. Ilaria Ribechini assessora con deleghe a bilancio, personale, società partecipate. Ecco i componenti del consiglio comunale di Rosignano. Pre-sidente consiglio comunale Daniele Cecconi. Consiglieri comunali: Matteo Alessandroni, Roberto Balzini, Elisa Becherini, Roberto Biasci, Paolo Chirici, Donatella Di Dio, Enrico Ferri, Massimo Garzelli, Claudio Ma-rabotti, Stefano Montagnani, Fabio Niccolini, Antonella Pe-done, Manuel Petza, Ignazio Pollari, Laura Romboli, Cristina Santinelli, Stefano Scarascia, Mario Settino, Lorenzo Tad-deucci, Roberta Torretti.

Donati, avanti tutta, Rosignano! «Per i prossimi cinque anni – dichiara il sindaco di Ro-signano Marittimo Daniele Donati – cercherò ogni giorno di esserne all’altezza, ri-spettando gli impegni presi, ascoltando le esigenze che arriveranno dai territori e non perdendo mai quel con-tatto con i cittadini che ha caratterizzato la mia cam-pagna elettorale. Uno dei primi obiettivi – ha concluso Donati – è rafforzare il tes-suto commerciale e le age-volazioni per la nascita di nuovi esercizi. Non resta che dire… avanti tutta, in-sieme per Rosignano».

Daniele Donati (sindaco Rosignano)


Analisi dopo i risultati delle amministrative 2019

Ecco chi governerà i nostri comuni Sindaci

e Consiglieri

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CECINA

Samuele Lippi sin-d a c o , mantiene le deleghe per sani-tà, opere pubbliche, urbanistica, parte-cipate. Nato a Livorno, sposato con due figli è residente a Ce-cina dalla nascita. Antonio Giuseppe Costantino vicesindaco, assessore eco-nomia del territorio con deleghe: commercio, artigianato, turismo, attività produttive, agricoltura, caccia, pesca, demanio, poli-tiche del lavoro, eventi, ac-cessibilità, mobilità e trasporto pubblico. Daria Forestiero assessora risorse umane e finanziarie con deleghe bilancio, tributi, finanze, personale. Lucia Valori assessora cultura, educazione, scuola con de-leghe scuola, educazione, istruzione, pari opportunità, infanzia e gemellaggio, as-sociazionismo. Fabio Pacchini assessore le-galità e sicurezza sociale con deleghe polizia municipale, protezione civile, decoro urbano, edilizia privata, patrimonio, politiche della casa e società della salute. Gabriele Bulichelli assessore ambiente, sviluppo e innova-zione con deleghe energia, Green Economy Smart City, partecipazione e trasparenza, servizi demografici, digitaliz-zazione archivi, start up. Ecco i componenti del consiglio comunale di Cecina. Presidente consiglio comunale Sabrina Giannini. Consiglieri comunali: Tiziana Agostini, Flavia Bellani, Elena Benedetti, Gian Luca Benetti, Lia Burgalassi, Aurora Crecchia, Domenico Mimmo Di Pietro, Michele Ferretti, Mat-teo Ferrini, Chiara Franchi, Lo-renzo Gasperini, Mauro Niccolini,

Federico Pazzaglia, Andrea Quiriconi, Chiara Tenerini.

Lippi, tanta strada ancora da fare «È stata una campagna elet-torale impegnativa – dichiara il sindaco di Cecina Samuele Lippi – ma è stata anche l’occasione per rinsaldare un bel gruppo, per arricchirlo di nuove belle persone, per aprire dibattiti e confronti. Grazie a chi ci ha creduto, a chi ha lavorato per questa mia rielezione, a tutti voi che mi avete dato il voto. Ora festeggiamo – ha con-cluso Lippi – ma per poco, perché di strada da fare ne abbiamo ancora parec-chia. Questo non è il finale ragazzi, è un nuovo inizio!».

Samuele Lippi (sindaco Cecina)

COLLESALVETTI Adelio An-tolini sin-daco. A n d r e a Crespolini vicesinda-co con de-lega al bilancio e all’ambiente. Dario Fattorini assessore de-coro urbano con deleghe a “Colline”, consigli di frazione e cittadinanza attiva. Mila Giommetti assessora ur-banistica con delega all’edilizia privata. Roberto Menicagli assessore deleghe trasporti, lavori pubblici, polizia municipale e protezione civile. Mascia Vannozzi assessora deleghe istruzione, sociale e cultura. Ecco i componenti del consiglio comunale di Collesalvetti. Presidente consiglio comunale Frontini Enrico Luciano. Con-siglieri comunali: Anna Beretta, Giovanni Biasci, Alessio Biso,

Isabella Buttino, Gabriele Cantù, Massimo Ciacchini, Mattia Gi-glioli, Fabio Del Seppia, Ema-nuele Marcis, Florida Mariottini, Annamaria Mureddu, Sara Paoli, Rita Saporito, David Sca-tena, Daniele Rossi.

Antolini, comunità e partecipazione «Comunità e partecipazione – dichiara il sindaco di Col-lesalvetti Adelio Antolini – sviluppo e ambiente, effi-cienza della pubblica am-ministrazione comunale e collaborazione con le op-posizioni. Continuare a pro-muovere la collaborazione tra amministrazione comu-nale e associazioni, foca-lizzando l’impegno con il tessuto associativo sportivo e sociale. Valorizzare e raf-forzare – ha concluso Antolini – il contributo delle parroc-chie all’assistenza dei più bisognosi ed alla promozione dello sport tra bambini e adolescenti».

Adelio Antolini (sindaco Collesalvetti)

SAN VINCENZO Alessan-dro Bandi-ni sindaco, si afferma a n c o r a una volta per il suo secondo mandato alla guida della bella cittadina turistica con la coalizione Pd-Psi. Delia Del Carlo vicesindaca e assessora con deleghe ai servizi educativi, società della salute, sicurezza urbana, tutela animali, affari legali, polizia municipale, cultura della le-galità. Serena Malfatti assessora con deleghe a turismo, am-biente e mare, parchi, agricol-tura, qualità e arredo urbano,

mobilità, comunicazione. Marco Bonicoli assessore con deleghe a bilancio, partecipate, patrimonio, manutenzione e reperimento risorse, europro-gettazione. Massimiliano Roventini as-sessore con deleghe urbani-stica, edilizia, demanio e spiag-ge, sviluppo economico. Ecco i componenti del consiglio comunale di San Vincenzo. Pre-sidente consiglio comunale Dario Ginanneschi. Consiglieri comunali: Fausto Bonsignori, Daniela Cacelli, Roberta Casali, Elisa Cecchini, Luca Cosimi, Patrizia Nobili, Fausto Passoni, Paolo Riccucci, Celeste Tamburini.

Bandini, il motto è “insieme” «“Insieme” è una delle pa-role che hanno caratterizzato la mia campagna elettorale – dichiara il sindaco di San Vincenzo Alessandro Bandini – perché la comunità è il centro della mia e della no-stra idea di amministrare. Sarò come sempre il sindaco di tutti! Il risultato politico del centrosinistra nel cir-condario non è roseo, ma San Vincenzo è uno dei casi in cui, anche in con-trotendenza con il risultato europeo, il centrosinistra ha ottenuto una riconferma forte, fondata sui principi di uguaglianza che iniziano dalla garanzia di servizi di qualità, mantenendo una gestione virtuosa delle ri-sorse collettive. Siamo or-gogliosi di rappresentare ancora San Vincenzo – ha concluso Bandini – e di poter guidare la nostra splendida comunità in un percorso di sviluppo e cre-scita, che unisca le nostre radici ad un futuro di op-portunità».

Alessandro Bandini (sindaco San Vincenzo)

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CASTAGNETO C.

S a n d r a Scarpelli-ni sinda-ca, asses-sora sani-tà, cultu-ra, am-biente, bilancio, polizia muni-cipale. Valerio Di Pasquale vicesindaco, deleghe lavori pubblici, manu-tenzioni, patrimonio, agricoltura, caccia, demanio, protezione civile. Catia Mottola assessora con deleghe politiche sociali, scuola, sport, personale. Cristiano Pullini assessora con deleghe turismo, commer-cio, attività produttive, trasporti, innovazione, reperimento ri-sorse. Valeria Bellucci assessora con deleghe urbanistica, edilizia privata. Ecco i componenti del consiglio comunale di Castagneto Car-ducci. Presidente consiglio comunale Sandra Scarpellini (sindaca). Consiglieri comunali: Matilde Barsacchi, Jessica Callaioli, Miriano Corsini, Benito Gragnoli, Michele Iacoponi, Silvia Menicagli, Hilary Pacella, Giancarlo Querci, Daniele Ricci, Marco Sarri, Angela Simonetti, Emiliano Viti.

Scarpellini, lavoro e forti valori «Grazie a tutti, a chi ci ha votato convintamente – di-chiara la sindaca di Casta-gneto Carducci Sandra Scar-pellini – come a chi non ci ha accordato la sua fiducia. Oggi andiamo a governare questo Comune bellissimo, con la consapevolezza di dover dimostrare qualco-sa».

Sandra Scarpellini (sindaca Castagneto C.)

BIBBONA

Massimo Fedeli sin-daco. S i m o n e Rossi vi-cesinda-co, segre-tario provinciale del Pd, con deleghe alle attività produttive, turismo e sport. Enzo Mulè assessore con de-leghe a lavori pubblici, ambiente e innovazione tecnologica. Enzo Cristoforo Mobilia as-sessore al patrimonio, alle aree protette, alla sicurezza e al personale, con l’aggiunta della delega all’agricoltura. Francesco Spinelli assessore a bilancio e sociale. Maria Cristina D’Amato con-sigliera con delega alla cultu-ra. Ecco i componenti del con-siglio comunale di Bibbona. Presidente consiglio comunale Massimo Fedeli (sindaco). Consiglieri comunali: Giuseppe Ciarcia, Cristina D’Amato, An-tonio Donnarumma, Monica Mansani, Enzo Cristoforo Mo-bilia, Enzo Mulè, Manuela Pac-chini, Stefano Pacchini, Simone Rossi, Francesco Spinelli.

Fedeli, sono fiero della mia squadra «Sono fiero di come è sta-ta gestita la ‘cosa pubbli-ca’ – dichiara il sindaco di Bibbona Massimo Fedeli – da parte mia e della mia squadra, sono fiero di es-sermi circondato di perso-ne corrette, serie, compe-tenti e preparate. Lo stes-so posso dire delle perso-ne che mi hanno accom-pagnato nella formazione della nuova lista e nella campagna elettorale».

Massimo Fedeli (sindaco Bibbona)

SUVERETO

Jess ica Pasquini sindaca, gestirà in prima per-sona le deleghe a lavori pubblici, urbanistica, personale e cultura. È ammi-nistratrice dell’azienda di fa-miglia che si occupa di mac-chine e attrezzature per l’a-gricoltura. Da dieci anni in co-mune, prima come consigliera e poi come vicesindaco della giunta uscente di Parodi. Primo sindaco donna per il suggestivo borgo di Suvereto. Caterina Magnani (dottore com-mercialista con 3 figli) vicesin-daca, con le deleghe a bilancio, sanità e politiche sociali. Marco Cecchi (commerciante) assessore con deleghe a cura del patrimonio, associazioni e centro storico. Gianluca Casini (libero pro-fessionista ingegnere proget-tista) assessore con deleghe ad ambiente, agricoltura e scuola. Andrea Morelli (lavora in una grande azienda vitivinicola e dal 2014 al 2019 è stato pre-sidente dell’Ente valorizzazione Suvereto) assessore con de-leghe a turismo, commercio, attività produttive, sport e fra-zioni. Ecco i componenti del consiglio comunale di Suvereto. Presi-dente consiglio comunale Si-mone Donnoli. Consiglieri co-munali: Rosalba Cardinale, Pierluigi Cortigiani, Luca Del-l’Agnello, Roberto Magazzini, Valentino Masi, Luciano Nocenti, Chiara Nocera, Claudio Parenti, Lorenzo Piccioni, Cristina So-lignani, Antonio Russo.

Pasquini, coraggio ed equilibrio «Un grande orgoglio nel ve-dere premiato dai suveretani il nostro progetto – dichiara la nuova sindaca di Suve-reto Jessica Pasquini – vorrei ringraziare uno ad uno tutti quelli che hanno creduto in me, tutte le per-sone che mi hanno sup-portato. Essere il sindaco di questa splendida comu-nità sarà una grande re-sponsabilità, un compito che porterò avanti con co-raggio ed equilibrio. È stata una battaglia di cittadini e hanno vinto i cittadini. Ci tengo anche a precisare che sarò a disposizione per dialogare con tutti gli altri sindaci, – ha concluso Pasquini – nel pieno rispetto delle istituzioni, senza preconcetti ».

Jessica Pasquini (sindaca Suvereto)

CAMPIGLIA M. A lbe r ta Ticciati, s indaca e asses-sora al-l’urbani-stica. Ex assessora alle politiche so-ciali, Sport e Pubblica istru-zione, ex segretaria del circo-lo Pd a Venturina Terme. Vin-citrice alle primarie Pd con-tro Viola Ferroni, anche lei ex assessora della giunta uscente Soffritti. Si confer-ma così una storia tutta al femminile per il governo del paese dopo le amministra-zioni guidate da Silvia Velo e Rossana Soffritti. Iacopo Bernardini (presi-dente del Comitato Agorà e colui che ha raccolto più preferenze in lista) vicesin-

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daco con deleghe alle politi-che giovanili, sport, tempo libero, servizi educativi e istruzione. Matteo Brogioni (segretario dell’Unione comunale Pd) as-sessore con deleghe alle fi-nanze, contabilità, affari ge-nerali, politiche per il centro storico, politiche venatorie e polizia municipale. Gianluca Camerini (storico ed editore) assessore con deleghe alle politiche cultu-rali, valorizzazione del territo-rio, tutela del patrimonio sto-rico. Elena Fossi (ex assessora al bilancio, finanze e politiche sociali nel primo mandato Soffritti) assessora con dele-ghe alle politiche sociali, la-vori pubblici e ambiente. Stella Zannoni (imprenditri-ce del settore vitivinicolo) as-sessora con deleghe al turi-smo, sviluppo economico e delle imprese. Ecco i componenti del con-siglio comunale di Campi-glia Marittima. Presidente consiglio comunale Silvia Az-zimondi. Consiglieri comuna-li: Viola Balestri, Enrico Ber-nardini, Nicola Bertini, Alber-to Bertoli, Sara Brogioni, Francesca Bucciantini, Elisa Caciagli, Melissa Campioni, Enzo D’Ingeo, Federico Ful-cheris, Sara Gabrielli, Marco Noti, Elisa Papa, Samanta Poli.

Ticciati, sindaca per me una passione «Quella che mi porta oggi ad indossare la fascia di sindaco è una passione, – dichiara la nuova sinda-ca di Campiglia Alberta Ticciati – un impegno e una convinzione che mi accompagnano ormai da diverso tempo. Il progetto con il quale mi sono pre-sentata alle amministrati-

ve e la squadra del Consi-glio comunale, così come la giunta preannunciata nel Consiglio di insedia-mento, sono i risultati di un lavoro articolato, serio, iniziato grazie ad una ri-flessione profonda del contesto politico, storico e culturale e ad una forte consapevolezza dei punti di forza, – ha concluso Ticciati – così come quelli di debolezza, unita ad una buona dose di coraggio».

Alberta Ticciati (sindaca Campiglia M.)

PORTOFERRAIO

A n g e l o Zini sin-daco e assesso-rato al bi-lancio e alle poli-tiche territoriali, 61 anni, sposato e padre di due figli, svolge la professione di con-sulente del lavoro. È stato consigliere comunale e capo-gruppo nella giunta Fratini e nelle due amministrazioni di centrosinistra guidate da Ro-berto Peria è stato vicesinda-co e assessore al bilancio e alle società partecipate. Luca Baldi vicesindaco e as-sessore a sanità, politiche sociali, politiche dello sport, commercio e attività produt-tive e sviluppo economico. Leo Lupi assessore esterno a lavori pubblici, demanio e patrimonio, piano del deco-ro, piano del verde, mobilità e traffico, personale. Chiara Marotti assessore a istruzione, scuola, formazio-ne, lavoro, politiche scolasti-che e dell’inclusione. Nadia Mazzei assessore a turismo, cultura ed eventi, politiche giovanili.

Idilio Pisani assessore a ur-banistica, ambiente e pae-saggio, ciclo dei rifiuti, ge-stione risorsa idrica, traspor-ti, società partecipate. Ecco i componenti del consi-glio comunale di Portofer-raio. Presidente consiglio co-munale Chiara Marotti. Con-siglieri comunali: Luca Baldi, Giuseppe Massimo Battagli-ni, Alessia Bicecci, Andrea Fratti, Marino Garfagnoli, Car-la Mibelli, Idilio Pisani, Mas-simo Scelza, Delia Scotto.

Zini, un grazie a tutti i cittadini «Siamo contenti del risul-tato straordinario, oltre ogni nostra aspettativa – dichiara il nuovo sindaco di Portoferraio Angelo Zini – sono felice non solo per noi, ma per Portoferraio e per tutta l’Elba. Siamo consapevoli della grande responsabilità che il go-verno della città richiede. Ma questo è il nostro obiettivo e siamo pronti ad amministrare. Grazie a tutti i cittadini e a tutti co-loro che hanno reso pos-sibile questo risultato, – ha concluso Zini – i candi-dati della lista e tutto il gruppo di Cosmopoli Rina-sce».

Angelo Zini (sindaco Portoferraio)

CAPOLIVERI A n d r e a Gelsi sin-daco. Ruggero Barbetti v i ces in -daco e deleghe rapporti con le Istitu-zioni, politiche del turismo, sanità Elba, politiche della protezione e tutela dei diritti degli animali, realizzazione

canile e gattile, decoro del territorio, politiche di svilup-po e messa in sicurezza del-la baia di Mola e di Margido-re. Claudio Della Lucia coordi-natore gestione associata turismo, con deleghe attività culturali, politiche compren-soriali, rapporti istituzionali, politiche di Pareti. Lorenzo Cuneo assessore con deleghe politiche dello sviluppo edilizio sostenibile e ecocompatibile, politiche del centro storico, politiche della scuola, politiche della famiglia e del sociale. Daniela Sapere assessore con deleghe pari opportuni-tà, politiche degli spettacoli e delle manifestazioni, politi-che dell’associazionismo, politiche dello sport, politi-che dell’accoglienza dei nuo-vi residenti. Italo Sapere assessore con politiche dell’ambiente com-preso lo Stop al Dissalatore, politiche agricole e dello svi-luppo rurale, politiche della difesa del suolo, politiche della Piana e della zona umi-da di Mola. Sono inoltre stati individuati, inoltre, i nomi di tre consu-lenti esterni della nuova am-ministrazione comunale: si tratta di Sara Ballerini che si occuperà di politiche della protezione e tutela dei diritti degli animali, eventi e spet-tacoli, canile/gattile, centro di prima accoglienza animali di Capoliveri. Silvia Sottocasa che curerà gestione associata del turi-smo e manifestazioni, cultu-ra, eventi e spettacolo. Tere-sa Silvio si occuperà di fami-glia, sociale e manifestazioni sportive. Ecco i componenti del con-siglio comunale di Capolive-ri. Presidente consiglio co-munale Antonello Colombi. Consiglieri comunali: Leonar-


do Cardelli, Gianluca Carma-ni, Andrea Crispu, Stefano Baldetti, Daniele Luperini, Walter Montagna, Vittorio Ugo Morosi, Gabriele Pucci-ni, Gabriele Rotellini, Loren-zo Zini.

Gelsi, obiettivi per il futuro «Il nostro è un programma – dichiara Gelsi, nuovo sindaco di Capoliveri – per fare il punto sul per-corso politico amministra-tivo svolto fino ad oggi e sugli obiettivi da persegui-re per il futuro della no-stra Capoliveri in un con-fronto aperto nel quale scambiare idee, opinioni e proposte».

Andrea Gelsi (sindaco Capoliveri)

MARCIANA S i m o n e Barbi sin-daco 43 anni, ban-cario, lau-reato in economia aziendale. Susanna Berti, vicesindaco, assessora all’ambiente, ter-ritorio, sociale e cultura. Fortunato Mazzei, assessore ai trasporti e viabilità. Ecco i componenti del consiglio comunale di Marciana. Presi-dente consiglio comunale Si-mone Barbi (sindaco). Consiglieri comunali: Giada Anselmi, Nives Anselmi, Susanna Berti, Anna Bulgaresi, Michele Ciangherotti, Daniel Giacomelli, Fortunato Mazzei, Maurizio Mazzei, Cri-stiano Ricci, Giovanni Vai.

Barbi, non solo fare ma fare bene «Per noi governare un ter-ritorio significa tornare alla politica – dichiara il nuovo sindaco di Marciana Simone Barbi – ed abbandonare contrapposizioni ancorate a barriere ideologiche e a personalismi che nulla hanno a che vedere con gli interessi dei cittadini e con i loro problemi».

Simone Barbi (sindaco Marciana)

PIOMBINO

France -sco Ferra-ri (sinda-co, asses-sore urba-nistica e infrastrut-ture, porto, comunicazione, caccia e pesca, attuazione del programma) nato il 10 novem-bre 1977 (41 anni), laureato all’Università di Siena nel 2003. Dal 2007 esercita la professione di avvocato pe-nalista nella nostra città. Piom-binese da sempre, anche se nato a Pisa, è sposato con Sara, collega nel lavoro e nella vita, da cui ha avuto due bam-bine. Passione per la caccia e lo sport. Non è nuovo al mondo della politica, consigliere comunale uscente in quota Forza Italia quando nel 2014 si era già candidato a sindaco di Piombino con ben altri ri-sultati. Poi l’adesione a Fratelli d’Italia. In questi anni dai banchi dell’opposizione ha condotto diverse battaglie, al-cune delle quali condivise con altre forze politiche; esempi sono quelle sulla sicurezza e il decoro urbano o quelle contro la discarica Rimateria con le altre forze di opposizione. Giuliano Parodi (vicesindaco, turismo, commercio, attività produttive, cultura) nato a Piombino nel 1968 padre di due figli, ottimo disegnatore con oltre 20 anni di esperienza come illustratore, e dipendente di Rete Ferroviaria Italiana. Ha ricoperto il ruolo di sindaco nel comune di Suvereto dal 2014 al 2019 per la lista “As-semblea Popolare”. (Capolista per Ferrari Sindaco). Simona Cresci (assessora istruzione, associazionismo, sport, personale, politiche ani-mali, Europa, innovazione e sistemi informativi, politiche giovanili). Madre di due bambini, 39 anni, laureata in Scienze Politiche, ha lavorato fino a inizio 2019 (responsabile qua-lità/ambiente e pianificazione del team, ndr) nella DueEmme, azienda in liquidazione recen-temente al centro della cessione a un nuovo imprenditore. (Lista per Ferrari Sindaco). Sabrina Nigro (assessora al lavoro) nata a Piombino nel

1968, con oltre venti anni di esperienze sindacali in categorie diverse (nel settore del Terziario e Metalmeccanico). Ricopre il ruolo di segretario generale provinciale, componente nella segreteria regionale e nel con-siglio nazionale del sindacato Ugl. Nella sua vita ci sono altre fondamentali componenti: la famiglia, la fortuna di essere madre di una figlia, l’amore per la sua città e un grande interesse per le problematiche ambientali e del lavoro. (Lista Lavoro&Ambiente). Riccardo Gelichi (assessore ai lavori pubblici e decoro) nato nel 1965, lavora in Unicoop Tirreno dal 1987 attualmente capo reparto al negozio di via Gori a Piombino. È portavoce della Lista Civica Ascolta Piom-bino dal 2010 e ha rappre-sentato la lista in Consiglio come consigliere comunale dal 2014. Ha due figli. Passioni: mare, cinema e politica. (Lista Ascolta Piombino). Paolo Ferracci (assessore bi-lancio e semplificazione) classe 1967, sposato con due figlie, iscritto all’Albo dei commer-cialisti e degli esperti contabili di Livorno e al Registro dei Revisori legali presso il ministero dell’economia e delle finanze. È partner dello studio com-merciale, tributario e di con-sulenza del lavoro Ferracci As-sociati in Livorno e della Ferracci Associati Stp in Cecina e Ro-signano. Ha svolto incarichi di advisor nel risanamento di aziende in crisi nel settore au-tomotive, dello shipping, dei lavori pubblici e del commercio. È sindaco e revisore dei conti in società che operano nel settore dell’industria, dello shipping e dell’ambiente. (Area Lega, nomina esterna). Veronica Piacentini (assessora all’ambiente) ingegnere chimico nata a Piombino, 42 anni, co-niugata con due figlie. Attual-mente addetta del Servizio prevenzione e protezione presso JSWsteel Italy Piombino spa ex Aferpi. Breve esperienza post laurea come tecnico di laboratorio presso università di Pisa, assunta in Lucchini nel 2004 come tecnico qualità, successivamente project ma-nager per i progetti di miglio-ramento in ambito produttivo e ingegnere di processo in ac-

ciaieria. (Nomina esterna). Gianluigi Palombi (assessore sanità e sociale) nato a Roma il 31 dicembre 1967, coniugato padre di una figlia. Dirigente medico di Medicina Interna presso U.O. di Medicina Ge-nerale dell’ospedale di Villa-marina a Piombino. Coordina-tore di Forza Italia Val di Cornia isola d’Elba, ex assessore al Demanio, Turismo, Infrastrutture e Sanità nel Comune di Campo nell’Elba. (Area Forza Italia) Ecco i componenti del consiglio comunale di Piombino. Presi-dente consiglio comunale Mas-simo Giannellini. Consiglieri co-munali: Alessandro Adami, Da-vide Anselmi, Mario Atzeni, Eleonora Baldi, Laura Bardi, Monica Bartolini, Paolo Bianchi, Fabrizio Callaioli, Vittorio Cec-carelli, Luigi Coppola, Mariaelena Cosimi, Rosalia Di Falco, Mauro Franceschini, Bruna Geri, Ber-nardo Giannoni, Emanuele Or-landini, Daniele Pasquinelli, Marco Pellegrini, Anna Tempe-stini, Cristina Tomi, Angelo Trotta, Marco Vita, Marco Viti.

Ferrari, dimostrare il proprio valore «Abbiamo lavorato per for-mare la migliore squadra di governo possibile – di-chiara il nuovo sindaco di Piombino Francesco Ferrari presentando la giunta che lo affiancherà nei prossimi cinque anni – il criterio che abbiamo utilizzato è stato quello della persona giusta al posto giusto, senza ap-plicare manuali da prima repubblica, perché siamo convinti che il cambiamento debba passare anche dal metodo. Nella genesi della giunta, tutta la coalizione ha dimostrato compattezza nella visione dei fini e forte desiderio di dimostrare il proprio valore. I piombinesi si aspettano molto da noi e non vogliamo certo delu-derli. Si tratta di una giunta composta in maggioranza da persone provenienti dalla società civile – ha concluso Ferrari – siamo orgogliosi delle scelte fatte e siamo pronti a metterci al lavoro da subito».

Francesco Ferrari (sindaco Piombino)

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MASSIMO GIULIANI (ex sindaco Piombino)

1) Il bilancio del suo mandato (5 anni). Non è semplice fare in poche parole il bilancio di un periodo lungo 5 anni. È un bilancio in chiaroscuro, dove abbiamo affrontato problemi sociali ed economici spesso più grandi delle nostre possibilità di in-tervento. Tuttavia si sono messe in campo azioni in cam-po sociale e lavorativo, urba-nistico e dei lavori pubblici tali da non rinunciare a dise-gnare un futuro di sviluppo e rinascita per Piombino. Al con-tempo si sono incrementate le risorse sul fronte del turismo, in particolare quello crocieristico. Abbiamo mantenuto servizi strategici per la nostra città come gli uffici del Giudice di Pace e l’ufficio Agricoltura pro-vinciale, scongiurato il trasfe-rimento a Livorno dell’Agenzia delle Entrate mettendo a dis-posizione parte dei locali dell’ex Pretura e messo a disposizione locali del palazzo comunale per gli uffici di Asa. Di certo sul bilancio di mandato ha pesato non poco la vicenda ambientale, utilizzata a fini elettorali e i cui sviluppi po-trebbero pesare non poco sul quel processo di risanamento ambientale e paesaggistico che avevamo pensato per Piombino, oltre che sul futuro dei lavoratori di Rimateria e sul progetto industriale ed oc-cupazionale di Aferpi. 2) Ha un rimpianto per un progetto non realizzato per il comune di Piombino? Non nutro rimpianti per un progetto in particolare, quanto per il fatto che come Ammi-nistrazione non siamo stati in grado di far percepire e tra-smettere ai cittadini quanto di buono svolto in questi anni. Di sicuro mi rammarico per l’infelice vicenda dei quartieri ed i rapporti spesso difficili tra Amministrazione e Partito Democratico. 3) Ora che ha lasciato il ruolo di sindaco, di cosa si occuperà in futuro? Sono attualmente commissario tecnico della nazionale di nuoto di fondo. Amo il nuoto e più in generale lo sport, in tutte le sue declinazioni da quella

sociale a quella turistica. Spero quindi di dare il mio contributo coniugando in un futuro di im-pegno pubblico le due espe-rienze, quella di amministratore pubblico e quella di commis-sario tecnico.

GIULIANO PARODI (ex sindaco Suvereto)

1) Il bilancio del suo mandato (5 anni). Un’esperienza unica ed irri-petibile, la mia vittoria ha rotto un’egemonia che andava avanti dal dopoguerra e ha dato il via ad una stagione di risveglio e cambiamento sfociata poi nella vittoria di Ferrari a Piom-bino. Nel 2014 ho preso il co-mune di Suvereto senza un euro in cassa che secondo il Pd andava fuso con Campiglia altrimenti non sarebbe soprav-vissuta e non avrebbe potuto garantire servizi ai cittadini, in 5 anni di buon governo ho dimostrato che invece si poteva fare, infatti non solo ho garantito tutti i servizi, ma ho anche in-vestito molto su scuole, in-frastrutture e turismo, facendo di Suvereto una meta appetibile e i numeri lo dimostrano basta vedere gli incrementi percentuali di turisti. In 5 anni ho dimostrato che un’alternativa valida fatta di persone con la voglia di fare libere da ogni pregiudizio pos-sono governare bene e fare la differenza. 2) Ha un rimpianto per un progetto non realizzato per il comune di Suvereto? A Suvereto manca da sempre

una struttura polifunzionale che possa accogliere eventi ed iniziative anche nel periodo invernale, pertanto con la trat-tativa fatta con Terna sulle opere compensative al progetto Sa.Co.I 3 avevo ipotizzato l'idea di costruire un piccolo teatro (300/400 posti), il “Pa-laTerna”. Mi auguro che l'attuale sindaca di Suvereto che è stata mia vicesindaca per 5 anni porti avanti questa idea e realizzi un’opera pubblica utile alla comunità per la scuola e per tutte le associazioni, visto che l'abbiamo già prevista anche nel nuovo piano operativo (ex regolamento urbanistico). 3) Ora che ha lasciato il ruolo di sindaco di Suvereto, si ritrova vicesindaco di Piombino. Una sua considerazione. Io sono uno che accetta le sfide, 5 anni fa era quella di dimostrare che Suvereto non doveva chiudere, ma aveva potenzialità per rinascere, e mi pare di aver dimostrato che avevo ragione, messa in sicurezza Suvereto ho lasciato le casse piene per futuri in-vestimenti e una strada trac-ciata. Ora la sfida lanciata da Ferrari, che ho colto al volo, è quella di ridare le ali a Piombino e farla di nuovo decollare sia dal punto di vista della grande, media-pic-cola impresa, sia per quanto riguarda il turismo. Piombino ha grandi problematiche ma ha anche enormi potenzialità inespresse che solo grazie ad un’amministrazione libera da vincoli e una visione precisa

del futuro può esprimere al massimo, questo il mio obiet-tivo.

ROSSANA SOFFRITTI (ex sindaca Campiglia M.)

1) Il bilancio del suo mandato (10 anni). I 10 anni da sindaca preceduti da altrettanti da assessora del Comune di Campiglia, hanno avuto un ruolo centrale nella mia vita e il bilancio è senz’altro positivo e di grande riconoscenza alla cittadinanza e ai tanti che hanno condiviso con questo percorso. Sono stati anni difficili per l’economia degli enti locali e del territorio, con un mutato quadro politico e socio-economico. Penso però che siamo riusciti a dare risposte in termini di servizi, tenuta sociale e investimenti, che ci sono state riconosciute e che ha permesso alla sot-toscritta di fare due mandati e al centrosinistra di restare alla guida del Comune anche alle ultime amministrative 2019. 2) Ha un rimpianto per un progetto non realizzato per il comune di Campiglia? La mia più grande aspirazione è sempre stata quella di dare opportunità di crescita, studio e lavoro per i ragazzi, i giovani ai quali dobbiamo dare gli stru-menti per vivere bene nel proprio Paese. Sulla formazione scolastica, extrascolastica e sulla cultura abbiamo investito molto. Sul lavoro giovanile avrei voluto poter fare qualcosa di più. 3) Ora che ha lasciato il ruolo di sindaca, di cosa si occu-perà? Ho investito molti anni nella pubblica amministrazione e nella politica per cui il bagaglio di conoscenze acquisite e la passione politica fanno parte del mio percorso professionale e personale. La mia professione di avvocato, intanto, mi impone di riprendere le attività di studio e aggiornamento che mi hanno permesso già in queste set-timane di rivedere piacevol-mente colleghi e aule di Tri-bunale. Il mio impegno pubblico comunque non mancherà, per-ché è prima di tutto un dovere per chi ha avuto l'onore di es-sere il primo cittadino.

La parola agli

ex sindaci

Giuliani

Parodi

Soffritti


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Mario Barsellini

Storico uomo dai tanti talenti

Personaggio che ha tenuto alta la bandiera della sua Piombino


di Francesca Ghiribelli

Fin da quindicenne si è diviso fra tanti mestieri, uno fra i più memorabili

quello di cartellonista per il noto negozio d’abbigliamento “Semaforo Rosso” di Piom-bino, ma è stato anche dal 1985 al 1990 fra i consiglieri del consiglio d’amministra-zione del porto Marina di Sa-livoli. Insomma, un uomo sempre al pezzo per il nostro territorio, un esempio da imi-tare e che dovrebbe fare da monito alle nuove generazioni! Ma di fervi menti come la sua, se ne possono contare sulla punta delle dita ormai… perché se facciamo ancora un passo indietro, il suo talento artistico lo porta sempre più lontano.

Già, perché dopo alcuni anni che il carnevale piombinese non trovava più patrocinatori, nel lontano 1965 il grafico e vignettista Mario Barsellini sempre al fianco del giornale Costa Etrusca decide di ri-esumare il glorioso masche-rone Cicciolo. Barsellini così fa uno schizzo del boz-zetto: è un Cicciolo a cavallo di una barca mentre legge Costa Etrusca. Il 27 febbraio 1965 così di-venta una data storica perché Costa Etrusca, grazie all’es-senziale e preziosa collabo-razione di Barsellini, riesce a far rinascere il carnevale di Piombino. Ecco che in quel-l’anno il mascherone Cicciolo (che ogni anno ancora oggi con la presenza di grandi e piccini raggiunge lo storico rogo in piazza Bovio) torna a rallegrare le strade della città. Da allora Cicciolo è l’u-nico simbolo rimasto del nostro carnevale. Ecco perché personaggi come Mario Barsellini sono una medaglia al valore per la storia del nostro territorio. L’artista è conosciuto a Piombino anche per la sua attività svolta negli anni a partire da presidente del consiglio direttivo del Cir-

colo “Il Porticciolo”, sede a Marina. Valido il suo impegno con questa realtà sportiva e pure sociale. Tra gli animatori della “Festa del mare”, alla “Sagra del pesce” fino al ra-duno turistico di canoe. Ma Barsellini nel corso degli anni ci svela anche la sua bra-vura come scrittore. Tanti i titoli pubblicati fra cui “Ra-schiafondo e Sciacquanuvole e le chiacchere al Porticciolo”

(La Bancarella Editrice 2017): racconti e le storie relativi a fatti di pesca ed avventure di mare veramente accaduti e narrati spesso dagli stessi pro-tagonisti creati dall’umorista di Italo Graziani. “Raschia-fondo e Sciacquanuvole” fa-cevano parte della rubrica fissa nel giornale “Testa e lisca” uscito stampato tipo-graficamente nel 1985, di cui Barsellini è stato ideatore.

Dal passato fino ad oggi, oltre che vignettista di Costa Etrusca, ne è anche assiduo collabo-ratore con la sua rubrica fissa “Tosca & Nando”, una serie di racconti in chiave satirica scritti in dialetto piombinese, che hanno riscosso notevole successo fra i lettori. Ultima pubblicazione il ro-manzo “Gregorio Gremigna-

Mario Barsellini, nasce a Piombino, in provincia di Livorno. Talentuoso per-

sonaggio, collaboratore storico di Costa Etrusca, sempre attivo per mantenere alta la bandiera della sua amata Piombino. De-finito da tutti non solo un abile scrittore, ma anche un artista a tutto tondo, precoce magonista, grafico ante litteram, formida-bile “costruttore” di maschere e carri del Carnevale Piombinese, pubblicitario, vi-gnettista e disegnatore. Insomma, il curri-culum sarebbe ancora lungo da estrapola-re, ci sono tutti i connotati per montarsi la testa, ma lui, Mario Barsellini non è asso-lutamente il tipo. Lui definisce sé stesso un bravo artigiano che ha sempre affronta-to la vita con spirito ironico. Un uomo che ha sempre fatto con amore quello che gli piaceva fare. Già, perché in primis, ha sempre voluto rendere soddisfatto prima sé stesso di ciò che realizzava. Quella è la vera felicità essere contenti di sé stessi pur rinunciando talvolta a invitanti propo-ste e allettanti guadagni. A soli quindici anni diventa capofamiglia, costretto a subentrare a suo padre nel suo lavoro e lasciare la scuola ufficiale, ma ha continuato imperterrito a studiare tutto ciò che più gli interessava, acquistando libri che spesso costavano quanto “una quindi-cina”, ovvero il salario che Barsellini perce-piva all’epoca nello stabilimento La Mago-

na d’Italia. E proprio lì ha collaborato a creare il mitico giornale di fabbrica “La Ta-naglia”, partecipandovi oltre che con artico-li, anche con vignette, che in seguito ha continuato a realizzare per alcune riviste umoristiche nazionali, fino ad essere pre-sente al Salone Internazionale dell’Umori-smo di Bordighera. A vent’anni Barsellini inizia a girare il mondo, come si usava dire all’epoca, in realtà ha girato solo in qualche luogo d’I-talia e di Francia e infine per sei mesi, si ferma in Svizzera con i vecchi compagni di lavoro de “La Magona”. Contemporanea-mente, però si fa apprezzare come cartel-lonista ricevendo proposte da alcune im-portanti società di pubblicità. Rientrato a Piombino, ha continuato a fare il grafico e il cartellonista per due ditte del nord Italia. A ventisette anni Barsellini si sposa con Nadia, la donna della sua vita. La loro unione viene coronata da due figlie che hanno regalato loro tre belle nipoti. Barsellini si definisce ormai un “anziano stagionato” arrivato al fatidico momento di fare i cosiddetti bilanci della vita. Dopo i tanti malanni che gli sono stati “recapitati” nel percorso delle varie stagioni della vita, ci lascia un saggio e ironico consiglio: “la-sciamo stare le coliche di vecchiaia e aspettiamo a concludere, dopotutto, doma-ni è un altro giorno”.

Chi è Mario Barsellini

Barsellini e il vescovo Bassetti, oggi cardinale, al Porticciolo

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Da ragazzo sognava di fare

l’architetto.

Cicciolo, la sua creatura.

Scrittore

e vignettista, tanti premi ricevuti.

Con Barlettani

la bella esperienza

di Telepiombino, seconda tv

in Italia


di Umberto Barlettani Il tratto principale del suo carattere? L’ironia. Stato attuale del suo animo? Sereno. Un suo difetto? Disordinato, rischio il caos. La persona a cui chiederebbe consiglio? A mia moglie. Il giorno più felice della sua vita? Festeggiare le nozze d’oro. Mi sono risposato in comune, testimoni le mie nipoti. Il più infelice? La morte di mio padre. Di cosa ha bisogno per essere felice? Tranquillità e libertà. Una cosa che non ha mai capito della gente? Il vandalismo e l’arroganza.

Il vero lusso è? Essere padroni del nostro tempo. Il più bel ricordo da bambino? Il mare a Pontedoro e le “cabine” di canneggiole. Cosa voleva fare a dodici anni? L’architetto. Un consiglio ai giovani? Se hanno un’idea, impegnarsi per realizzarla. L’incontro che le ha cambiato la vita? Aver conosciuto mia moglie. Città preferita? Sono attaccato a questo scoglio sul mare. Il piatto che predilige? La zuppa corsa. E la bevanda? Vino bianco, quello buono. Quel che detesta di più? Malignità e ipocrisia. La qualità che preferisce

in un uomo? La serietà. E di una donna? La simpatia. Il personaggio storico più ammirato? Leonardo Da Vinci. Film cult? “Otto e mezzo” di Fellini e “La vita è bella” di Benigni. Attori preferiti? Charlie Chaplin, Totò, Alberto Sordi, Roberto Benigni. Pittori tanti da Caravaggio a Picasso. Cantanti preferiti? Fabrizio De Andrè e Giorgio Gaber. Mi piacevano pure Buscaglione e Carosone. Squadra del cuore? Fiorentina. Una frase che porterebbe sulla t-shirt? Sarei tentato da “fesso chi legge”. Libri preferiti? Il Decamerone e tutti gli

umoristi. Hobby? Quello che ora faccio è tutto per hobby. Programma televisivo preferito? Qualche buon film. Il regalo più bello che ha ricevuto? Quando, dopo 48 giorni di incubatrice, ho preso in braccio mia figlia. Un suo rimpianto? Tutto quello che non ho potuto fare. Ciò di cui non può fare a meno? Scarabocchiare e una salutare risata. Nella vita a chi deve dire grazie? A chi mi ha dato la vita. Io vorrei? Campare tranquillo qualche altro anno, senza mettere limiti alla provvidenza.

Botta e risposta

Mario Barsellini

investigatore privato” (La Bancarella Editrice 2018), un giallo in chiave umoristica, in cui si narra di un investi-gatore che sogna di poter ri-solvere casi come quelli del famoso poliziotto Marlowe. Ma, dopo l’introduzione al suo personaggio, accingiamoci ad incontrare il nostro Mario Barsellini che in redazione accoglie l’intervista di Costa Etrusca con un radioso sorriso e la disarmante gentilezza dei veri uomini di un tempo. Ci parli della sua infanzia. Quali sono i ricordi più felici? «Nella mia infanzia, dopo l’a-silo, la guerra. Il mio ricordo più felice: il compleanno 1939, in ferie a Gavorrano. Mio padre venne a trovarmi con un astuccio di 12 matite co-lorate». E quelli più infelici? «La malattia e la morte di mio padre. Una figura essen-ziale nella mia vita».

Che percorso di studi ha fatto? «Quello che ai miei tempi ve-niva chiamato l’avviamento commerciale». Cosa sognava di fare da grande? «L’architetto, anche se poi non è stato così. Ma il prin-cipio di creare ed “edificare” sono la propensione del mio carattere». Com’è nata la passione per

la grafica in generale? «È esplosa dopo la chiusura della Magona, visto che avevo più tempo libero e la mia mente creativa ha trovato così sfogo». E il suo talento di vignettista quando e com’è nato? «Oserei dire innato. Scara-bocchiavo fin da bimbetto. Primo guaio a scuola facendo la caricatura di una supplente. Successivamente altri guai sorti per caricature di politici».

Qual è stato il suo primo la-voro? «Le diapositive per la pub-blicità al cinema». È stato anche cartellonista al negozio d’abbigliamento il “Semaforo Rosso” di Piom-bino. Com’è stata quell’e-sperienza? «Il “Semaforo Rosso” era uno dei miei clienti e quando ho avuto la necessità di essere un dipendente (perché disoc-cupato), feci un accordo con Aulo Giuliani, il titolare». Altre esperienze lavorative importanti? «Fiera di Milano, Aosta, Biella. Avrei dovuto trasferirmi da quelle parti ma ero troppo at-taccato allo scoglio salmastroso di Piombino». Come ha conosciuto per la prima volta il nostro direttore Ivio Barlettani? «Con precisione l’anno non lo ricordo, ma intorno agli

Nadia e Mario Barsellini il giorno delle nozze nel 1960

20 settembre - ottobre - novembre 2019

anni Cinquanta insieme a Franco Barone e Roberto Fi-danzi, tre “banditi” che mi sfruttavano in ogni occasione per le manifestazioni e gli spettacoli che organizzavano e che Ivio ha continuato a realizzare con Costa Etrusca». Lei è stato colui che con il suo talento insieme a Costa Etrusca ha fatto rinascere il mascherone di Cicciolo nel 1965, dopo alcuni anni di assenza. Ci racconti quel-l’esperienza. «Non è stato difficile coin-volgermi in quella avventura e devo essere sincero è stata una delle più allegre costruzioni di Cicciolo. Ogni guaio che capitava terminava in una risata collettiva». Ci racconti uno dei ricordi più belli vissuti al fianco di Barlettani e del giornale Co-sta Etrusca, di cui ancora oggi è assiduo e valido vi-gnettista e collaboratore. «Ricordare Barlettani… Ho qualche vecchio numero di Costa Etrusca (formato len-zuolo), ma non dobbiamo di-menticare anche la tv via cavo (Telepiombino, ndr) e, come già detto, tutte le manifestazioni organizzate. Il più bel ricordo credo sia per tutti “Un gior-no… insieme” che si ripete puntualmente con grande suc-cesso da 15 anni. In barca e a tavola in centinaia e centinaia di persone con gli amici di-versamente abili».

Com’è nata l’avventura al porto Marina di Salivoli? «Prima sono stato presidente del Circolo il Porticciolo e con questo incarico ho par-tecipato e addirittura promosso varie attività nell’ambito cit-tadino. In seguito, ho orga-nizzato con alcuni amici la costituzione della Coop l’Or-meggio per la costruzione di un nuovo approdo turistico a Piombino. Dopo alcuni anni siamo riusciti a realizzare l’approdo di Salivoli». Oltre a grafico e vignettista, è anche un bravo scrittore. Quando e come nasce tale passione? «Non esageriamo con bravo scrittore. Dai tempi della Ma-

gona mi sono interessato di giornali e riviste. Alcune a scopo pubblicitario, poi come vignettista collaborando con alcune riviste è stato conse-guente lo scrivere barzellette e piccoli testi umoristici. I libri sono nati per riportare alla memoria la storia della nostra città». A quale dei suoi libri è più affezionato? «A tutti naturalmente». Quale dei suoi libri invece è stato il più amato dai let-tori? «Credo “Cicciolo, il re del carnevale”». Ora arriva un tasto dolente.

Desidera parlarci della sua malattia? «Preferirei di no, è una cosa troppo personale. Il tumore è una brutta bestia che ognuno deve combattere soprattutto in sé stesso. Io credevo di averlo vinto dieci anni fa e invece lui è tornato più cruento e invadente di prima, ma… tiriamo avanti». Un messaggio che vuole la-sciare alla sua città per il futuro e soprattutto alle prossime generazioni. «Amate questa piccola città, non solo ha una piazza unica al mondo, ma anche una storia incredibilmente eccezionale. Ricordate che Piombino era uno Stato, uno dei più antichi Principati. Spesso si va a cer-care la bellezza altrove, quando invece l’abbiamo proprio da-vanti agli occhi». Ed ecco che si conclude il racconto dello straor-dinario personaggio e uo-mo che è Mario Barsellini. La sua è un’esperienza che può rappresentare un esempio per chi come lui è riuscito ad affrontare il beffardo destino della vita con straordinaria for-za d’animo e magnifico coraggio.

Da sx Franco Bruscolini, presidente circolo Carbonifera, Roberto Fidanzi, il comandante della Vespucci Armando Leoni, Barsellini e Fabio Baldassarri, sindaco di Piombino.

Mario organizza musica di strada con Guglie e company a Marina

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Francesca Ghiribelli (coordinatrice redazionale

Costa Etrusca):

«Essendo la coordinatrice re-dazionale del giornale tutti i giorni ho il piacere e l’onore di essere a contatto con Mario. Un artista a tutto tondo, dalle mille sfaccettature. Sempre attivo collaboratore di Costa Etrusca, per lui storico baluardo del nostro territorio. Ogni volta che entra nella nostra redazione si percepisce tutta l’energia che riesce a regalare agli altri con la sua forza d’animo e il suo grande talento. Ma più di tutto ci dona un radioso sorriso, forse il più bel regalo che si può dare agli altri. Barsellini è e resterà per sempre un pi-lastro della nostra città».

Paolo Stipa (titolare studio

Opus Piombino):

«Conosco Barsellini da tren-t’anni, da quando faceva il vi-gnettista e i cartelloni al “Se-maforo Rosso” di Piombino.

Abbiamo stampato insieme tanti dei suoi bei libri. Lo ap-prezzo e lo ammiro da sempre come artista. Una persona dai mille talenti, davvero insosti-tuibile. Se non esistesse, an-drebbe sicuramente inventato! Sono fiero di avere un amico come Mario».

Fabio Piccini (presidente Asd

Porticciolo Piombino):

«Conosco Mario Barsellini da tanti anni e posso solo dire che è una mente vulcanica e un uomo dalla tempra d’acciaio. Da attuale presidente del Circolo Porticciolo di Piombino siamo rimasti in contatto e ogni tanto viene a trovarci por-tandoci una sferzata della sua infinita vitalità. È un personaggio che ha fatto tanto per la nostra

Piombino e oggi artisti pieni di umanità come lui, è vera-mente raro trovarli. Per Piombino è il maestro del volontariato».

Ivio Barlettani (direttore Costa Etrusca):

«Per parlare di Barsellini ci vorrebbe un libro. Fa parte di quei personaggi straordinari, che si possono contare sulle dita di una mano. Nella sua semplicità e nella sua umanità riesce a esprimere la cultura che ha nel cervello grazie alle sue storie, alle sue vi-gnette e a ogni altra forma di arte, a cui riesce da sempre a dare vita con successo. La sua amicizia e la sua col-laborazione da anni mi ono-rano infinitamente. Sono felice di conoscere una per-sona come Mario. È un vero privilegio».

Dicono di lui

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barsellinate

Il suicida

Ecco una vignetta di Mario Barsellini più

volte premiata

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di Serena Carè

Una vera e propria man-na dal cielo per la no-stra Piombino! Ecco

il miglior modo per qualificare nella nostra simpatica parlata toscana Vittorio Fabbri, ventenne piombinese nato con la “mania” di salvare il mondo dalla spaz-zatura. Per lui lasciare in giro anche il più minuscolo rifiuto è il più grande dispiacere che si può recare al nostro amato pianeta. Vittorio, è il cosiddetto paladino della pulizia. Dove passa lui non rimane traccia di nulla, una vera e propria “aspirapolvere” vivente. E la sua giovane età dovrebbe essere da esempio ai più grandi, che sempre più spesso rappresentano nel vero e profondo significato del suo termine la parola “in-civiltà”. Sigarette, siringhe, carta, bot-tiglie e chi più ne ha più ne metta. A Vittorio niente spa-venta si arma di sacco nero e guanti e si mette al lavoro a testa bassa. Ha ripulito chilo-

metri di spiaggia e di costa, giardini pubblici, strade e vi-coli. Ma l’impegno più gros-so del suo volontariato sono stati i sette mesi e mezzo in cui ha dovuto ripulire la spiaggia sotto gli ex Macelli da una montagna di spazzatu-ra alta 3 metri portata dalla mareggiata di fine ottobre 2018. A un ventenne con tutta questa buona forza di volontà andrebbe dedicato un “mo-numento”. Ma ora finalmente qualche risultato inizia a fare capoli-no. Dopo una breve convoca-zione nel 2015 dall’ex asses-sore Claudio Capuano in oc-casione dell’evento #menti-pulite, e l’accennato ringra-ziamento dell’ex sindaco Massimo Giuliani, ecco che giunge un vero e più che me-ritato riconoscimento dal co-mune di Piombino. Nella sala consiliare il nuovo sindaco

Francesco Ferrari insieme al-la neo-assessora all’ambiente Veronica Piacentini hanno consegnato durante una pic-cola cerimonia di ringrazia-mento una bella targa intito-lata a Vittorio Fabbri per il suo impegno verso l’ambien-te e per il decoro della città. Ed ecco che Vittorio si è sen-tito per una volta davvero “ri-pagato” per tutto quello che fa. Anche se non desidera niente in cambio, perché per lui pulire è come trovare la pace e riuscire la sera ad an-dare a dormire sereno e tran-quillo. Finito il liceo artistico Leon Battista Alberti, ha svolto uno stage con la co-operativa “Nuova giovanile” per fare della passione una professione. Ma il suo sogno più grande, sapete qual è? È ripulire la terra dall’immon-dizia, perché soltanto così l’uomo potrà essere migliore.

E per chi volesse seguire da vicino la “missione” di Vitto-rio Fabbri può unirsi al grup-po facebook AMICI DI VIT-TORIO #missioneambiente S.O.W (che ha raggiunto già gran successo). Anche il sin-daco Ferrari ha ribadito «che ragazzi come Vittorio do-vrebbero essercene molti di più ed essere d’esempio ai coetanei e agli adulti. Ciascu-no di noi nel proprio piccolo può far molto per contribuire a rendere la nostra città mi-gliore».

Una vera e propria manna dal cielo per la nostra Piombino! Vittorio Fabbri, paladino della pulizia

Ha rassettato spiagge, coste, giardini, strade. Per lui pulire è davvero come trovare la pace.

Premiato dal sindaco Ferrari per il suo impegno

Fabbri premiato dal sindaco


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fatti & persone

Care amiche e cari ami-ci lettori vi comuni-chiamo con grande en-

tusiasmo che nasce Costa Etrusca Informa, pagina on-line del giornale su Facebook. Basta essere iscritti al social network, ormai così in voga, e digitare Costa Etrusca In-forma… et voilà appare come per magia il familiare logo della storica testata accom-pagnato da rinnovate e co-lorate vesti con la semplice aggiunta della parola Informa. Da tempo in redazione tante le proposte relative a una pagina online di Costa Etru-sca, soprattutto perché i let-tori sono sempre più impa-zienti di leggere il giornale e tre mesi sono lunghi da aspettare! Allora, perché non far diventare il nostro giornale anche online una volta per tutte e farlo così uscire tutti i giorni su internet trasfor-mandolo in un quotidiano digitale? Un modo anche per stare al passo con i tempi in quest’era così frenetica e sempre meno aperta al confronto sociale dal vivo, ma piuttosto favorevole alla condivisione di notizie, pen-

sieri, commenti e foto attra-verso il semplice click di un tasto sul proprio pc o sul proprio smartphone. Ed ecco che Costa Etrusca, dai lontani albori del 4 luglio 1962, si digitalizza riscuotendo grandi consensi. Davvero già numerose le persone iscritte alla pagina Costa Etrusca In-forma. Ogni giorno crescono sempre più i numeri delle iscrizioni, delle condivisioni di notizie ed eventi, dei mes-saggi ricevuti e delle lettere inviate dai lettori o postate sul profilo con foto d’impatto. Compaiono anche aforismi del giorno e annunci su oggetti, animali smarriti e chi più ne ha più ne metta. E se Costa Etrusca cartaceo finora era arrivato in America, in Vietnam, in Russia e in molti altri luoghi, adesso siamo più che sicuri che può raggiungere davvero

tutto il mondo! Insomma, un vero e proprio portale quotidiano dove l’in-formazione di qualsiasi ge-nere non ha fine. Ovviamen-te, per chi non fosse iscritto su Facebook e per tutti gli altri fedeli lettori rimasti an-cora affezionati alla nostra amica carta, esiste ancora il periodico cartaceo con uscita trimestrale, che si può trovare su WWW.CO-STAETRUSCA.NET

Cari lettori di Costa Etrusca mi piace scrivere e lo sapete, ma ora ai miei 91 anni mi viene in mente una cosa “sca-brosa” che vorrei risolvere pri-ma di andarmene a “miglior vita”. Chi conosce la tafofobia? Per me è la più grande os-sessione della vita. Sì, se mi puntano contro una pistola, dico: “Spara!”, ma se mi chiu-dono nella bara ho la tremenda

paura del risveglio… Non sono la sola con questo problema, esistono molte altre persone, che la pensano come me. Signori, perché non for-miamo un Comitato per avere

dalla nostra parte le istituzioni? Io tempo fa avevo tentato que-sta strada, ma non sono ri-uscita ad ottenere niente… Signori, chiedo scusa, ma chi cercherà su internet la parola “tafofobia” comprenderà si-curamente il mio disagio, sono successi casi così anche nel II e III secolo.

Licena Pizzi Maccanti

Tafofobia, paura risveglio dopo la morte

Nasce Costa Etrusca Informa

Per collegarsi alla pagina online del giornale digitare Costa Etrusca Informa su Facebook. Per vedere pub-blicati in tempo reale tutte le informazioni, i comunicati o qualsiasi altro contenuto sulla pagina online Costa Etrusca Informa, inviare il materiale all’email: [email protected].

Per Piombino ancora dram-ma per la viabilità. Questa benedetta statale 398, non s’ha da fare! Code infinite per giorni, per fortuna non ci sono stati incidenti di ri-lievo. Un vero e proprio sup-plizio per chi ogni anno arriva dalle nostre parti come turista, ma poi a far tirare un sospiro di sollievo c’è la beatitudine della va-canza da trascorrere. Per chi invece riprende la via di casa, quell’infinito ser-pentone di traffico diventa una tragedia senza fine. Facciamo qualcosa, suvvia politici, alcolisti, tabagisti, padri e madri di famiglia, nonni e nonne che avete vi-sto la guerra in faccia… ri-belliamoci ancora una volta al giro di firme, accordi e possibili rapide soluzioni da sempre promesse e mai mantenute. Già, perché nel 2019 purtroppo siamo an-cora al punto di partenza. Volendo facciamo prima ad arrivare su Marte che vedere realizzata una volta per tutte la statale 398… o meglio la strada della discordia.

398, traffico infernale Si va prima su Marte!

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fatti & persone

Prossimamente si terrà la cerimonia d’inaugu-razione per Liberty Ma-

gona. All’evento sarà presente Sanjeev Gupta, executive chairman di GFG Alliance e Liberty House. L’appunta-mento è per lunedì 16 set-tembre 2019 nello stabili-mento di Piombino. La nuova Magona è pronta per ripartire e puntare ai mercati inter-nazionali, con il piano indu-striale della nuova proprietà. Finalmente aria fresca per la prestigiosa fabbrica che si butta alle spalle 10 anni così difficili. Una storia fatta di sacrifici, grande qualità e alto livello di servizi al cliente.

Durante l’evento il discorso di benvenuto e l’intervento di Sanjeev Gupta, a seguire la cerimonia dell’alzabandiera, un ricco brunch e successi-vamente la visita allo sta-bilimento.

Ecco Liberty Magona

Sanjeev Gupta

L’avvocata elbana Cesarina Barghini non è più il di-fensore di Fausta Bonino,

l’infermiera di Piombino con-dannata all’ergastolo in primo grado per la morte di quattro pazienti ricoverati all’ospedale Villamarina di Piombino tra il 2014 e il 2015 nel reparto di terapia intensiva con dosi di

eparina. La donna 57enne invece è stata assolta per gli altri sei casi di morte, perché il fatto non sussiste. Assolta anche per abuso di ufficio. Dopo la sentenza relativa alla condanna all’ergastolo dell’in-fermiera, la famiglia della Bonino avrebbe espresso all’avvocata Barghini l’eventuale necessità di essere affiancata con un altro avvocato per il processo d’appello. Da qui il passo indietro dell’avvocata Barghini che ha rinunciato al suo mandato. Il nuovo avvocato è Vinicio Nardo, penalista milanese presidente del-l’ordine degli avvocati lombardi.

Morti in corsia Caso Bonino, la Barghini abbandona

Fausta Bonino con la sua ex avvocata Cesarina Barghini

fatti & persone

Il progetto di visione e fat-tibilità di Elba Tunnel, cioè un tunnel ipogeo che collega

Piombino e la costa toscana con l'isola d'Elba è stato completato. Ad annunciarlo è l'ufficio stampa degli ideatori. Il progetto di fattibilità è stato lanciato da Cacelli Group di Riccardo Cacelli in collabo-razione con lo studio Adu London dell'architetto David Ulivagnoli, supportati da uno staff tecnico di oltre 30 pro-fessionisti. «Elba Tunnel non ama appro-fittare delle mancanze e delle

lacune altrui, – si legge in una loro nota – ma invitiamo la popolazione, l’associazio-nismo e la classe politica el-bana, regionale e nazionale ad una più attenta riflessione del nostro progetto di visione e fattibilità. Progetto che è volto, lo ricordiamo, a realizzare un’infrastruttura di attraver-samento polifunzionale intel-ligente per unire l’isola d’Elba alla costa toscana e garantire il diritto alla continuità terri-toriale per le persone, merci e servizi da e per la terza isola italiana».

Ecco le caratteristiche di Elba Tunnel in base al progetto di fattibilità. Dal promontorio di Piombino al versante orientale dell’isola d’Elba: lunghezza circa 16 km, tempo percorrenza previsto 14 minuti, velocità massima consentita 70 km orari, distanza tra veicoli 150 metri, asfalto intelligente, wi-fi, luminoso e silenzioso, bas-sissimo impatto ambientale, elevato livello architettonico, ingresso-uscita di elevata ri-levanza architettonica, appli-cazione intelligenza artificiale, uso della robotica.

Nuova fascia per Anna Spina

Eccelsi risultati per la mostra di pittura e scultura di Teofilo Colombini. Un fiume di appassionati d’arte da tutto il mondo. L’artista stavolta ha dedicato le sue opere a Gutenberg, padre della tecnica della stampa moderna in Europa. Presenti anche opere che evadono da tale argomento per incantare tutti con una abilità e una creatività in-vidiabili. La sua mostra a Palazzo Appiani ha attirato l’attenzione di chi ha il fiuto da intenditore, ma ha avvicinato anche coloro che sono più restii all’arte. Colombini è tra i più noti e ap-prezzati scultori e pittori del territorio. Ad maiora, mr Co-lombini!

Mostra di pittura e scultura Bravo, maestro Teofilo Colombini

Claudio Ciampi, campione di dama Claudio Ciampi campione toscano in carica, si ag-giudica anche il torneo nazionale di Scansano pre-valendo con 5 vittore e 2 pareggi. Buon secondo posto in terza serie nazionale Va-lerio Malotti. Nella cate-goria provinciali vittoria del piombinese Francois Aridon. Nei maestri prova sottotono di Marcello Fantozzi e Ales-sandro Malotti.

La pugilistica piombinese porta il nome di Fedio Fos-si, a lungo allenatore nella palestra di via Giordano Bruno. Alla presenza di Paolo di Paola (presidente della pugilistica), del sinda-co Francesco Ferrari e degli assessori Giuliano Parodi e Simona Cresci, è stata scoperta la targa sulla pa-rete esterna dell’impianto. Fedio Fossi che pugile non è mai stato, ma ha insegnato tanto dentro la Pugilistica. Nato nel 1941 a Piombino, Fedio ha contribuito a far na-scere e poi crescere la boxe, allenando atleti co-me Nedo Fabbri (campio-ne d’Italia), Adriano Spi-nelli e tantissimi altri. I ricordi dei suoi ex allievi: «Un grande uomo di sport che trasmetteva valori».

Targa in memoria di Fedio Fossi

A Castiglione della Pescaia si è svolta la penultima sele-zione regionale di Miss Italia 2019. Prima classificata Ma-tilde Cecchi di Signa. Secondo posto Miss Rocchetta Bellezza Elisa Bortolozzo di Rosignano Solvay. Terzo posto Miss Sara Pinotti di Carrara, quarta con la fascia Miss Be Much Serena Sestini di Massa, quinta Giulia Duranti di Arezzo e sesta clas-sificata la piombinese Anna Spina (già in finale nel 2017 per Miss Italia).

Quel tunnel per l’Elba


Dall’idea al rendering Elba Tunnel

San Vincenzo e Campi-glia Marittima hanno un volto tutto rinnovato

grazie ai lavori di RFI (Rete Ferroviaria Italiana), per un importo complessivo di nove milioni di euro (quattro per San Vincenzo e cinque per Campiglia). Alle inaugurazioni, oltre all'assessore trasporti Regione Toscana Vincenzo Ceccarelli, presenti anche i sindaci di San Vincenzo Ales-sandro Bandini e di Campiglia Marittima Alberta Ticciati e il direttore Produzione Toscana di RFI Efisio Murgia. San Vincenzo. Per migliora-re la fruibilità dei viaggiatori realizzate nuove pensiline metalliche a servizio dei due binari. Oggi tutti i mar-

ciapiedi sono alti 55 cm collegati al sottopassaggio con scale fisse e due nuovi ascensori. Riqualificati an-che i fabbricati in ambito stazione e quello viaggiatori

e i servizi igienici che sono stati dotati di nursery e di bagno attrezzato per le per-sone a ridotta mobilità. Creati anche un nuovo im-pianto di illuminazione con

luci a led un nuovo parcheg-gio biciclette coperto, dota-to di 86 posti. Campiglia Marittima. Per migliorare gli spazi da atte-sa sono stati realizzati nuo-vi rivestimenti delle pensili-ne metalliche sui marcia-piedi 2 e 3 dotate di un’illu-minazione a led integrata nel rivestimento. Inoltre, è stato rinnovato il sottopassaggio con rivesti-menti e pavimentazioni in gres. I nuovi servizi igienici, dotati di bagno attrezzato per le persone a ridotta mo-bilità e di un ambiente nur-sery, sono stati realizzati al-l'interno del fabbricato viag-giatori per consentire una maggiore accessibilità.

San Vincenzo e Campiglia, stazioni ok!

fatti & persone

Nel riquadro la stazione di San Vincenzo. A dx quella di Campiglia

Oro per il gruppo Equestre VenturineseSi sono svolti a Pontedera i Campionati toscani a squadre outdoor di equitazione salto ostacoli, al Centro ippico Lo scoiattolo. L'associazione sportiva Equestre Venturinese ha tenuto alto il nome di questo sport in Val di Cornia, andando a vincere la medaglia d'oro. Luca Fadda, in sella a Graf-fiata, ha concluso senza pe-nalità, mentre Giulia Deiola con Duncan, ha fatto registrare zero penalità ed il miglior tempo. La veterana Arianna Chiavaroli, con il giovane Dia-mante, ha concluso con quat-tro penalità, mentre Giulia Diliberto, su Carmilla, ha

chiuso con otto penalità. Insomma, la somma delle manche ha premiato la squadra venturinese come la migliore in Toscana per il 2019. Per i

quattro giovani un meritato riconoscimento, ma soprattutto una grande soddisfazione per il loro allenatore Cristiano Buc-ciantini.

Inaugurato il nuovo pulmino di Spazio H Venturina Terme alla sede in via Cerrini. L’associazione ha festeggiato il lieto evento con un ricco buffet. Presenti Tamara Poli, la presidente, Stefania Stefanini, presidente onorario Spazio H Piombino, don Marcello Cappagli, parroco della Sacra Famiglia e la sindaca Alberta Ticciati. «Il nuovo pulmino è stato acquistato – dichiara Tamara Poli – grazie al contributo di SeiVenturineseSe con il pro-getto MettiAmociinmoto avviato nel 2017. Il gruppo è riuscito a raccogliere 50mila euro. Spazio H ha fatto veri passi da gigante».

Spazio H, nuovo pulmino

I giovani dell’Equestre Venturinese

Medicina Estetica dr. R. Vigetti Cell. 338 3186467 Omeopatia dr. R. Moretti Cell. 338 9343261 Osteopatia dr. M. Bernardini Cell. 331 1092392 Dietista dr.ssa S. Cubattoli Cell. 338 8865577

Psicoterapeuta dr.ssa A. Lenzerini Cell. 339 8668408 Naturopata counselor dr.ssa. A. Tosi Cell. 348 8122726 Logopedista dr.ssa Rossella De Pilla Cell. 328 6218939

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Puttini, piombinesi dal cuore d’oro

Mario e Paola, il nostro Kenya

Stanno costruendo una casa per una famiglia africana

Ecco un breve riepilogo per i lettori che si fos-sero persi la bellissima

storia pubblicata nell’edizione di Costa Etrusca (settembre-ottobre-novembre 2018, ndr) del piombinese Mario Puttini e della moglie Paola, che grazie a un viaggio di piacere incontrano la meravigliosa terra del Kenya e lì per caso conoscono William Charo, abitante nella zona di Watamu. Prima capitano di barca in un villaggio turistico, in seguito

perde il lavoro e grazie alla magica motocicletta rossa do-natagli dai coniugi Puttini, diventa “taxista” offrendo ser-vizi per i turisti e gli abitanti del luogo. William vive a Wa-tamu in Kenya con la madre Sanita, la moglie Esther, i figli Janet, Serena, Pamela e Puttini. Sì, il figlio più piccolo si chiama proprio così! Un modo per ringraziare Mario e sua moglie Paola di tutto quello che hanno fatto per lui e la sua famiglia.

Fra Mario Puttini e William è come “amore a prima vista” e nasce un legame affettivo così forte, tanto che William e i suoi cari diventano per i Puttini una seconda “fami-glia”. Il Kenya diventa così la loro Africa. Quel pezzo d’Africa che è sempre presente dentro al loro cuore anche quando tornano in Italia. Per la famiglia Charo vivere in una capanna di fango però diventerà presto un lontano ricordo, perché Mario Puttini

si è attivato fin da subito per regalare loro una vera e propria casa. Ecco così che la famiglia Charo ha visto prendere forma il sogno di un’autentica abi-tazione in muratura che è composta da due camere e un bagno, in aggiunta alla cucina già realizzata. Mario Puttini ha pensato ad installare la tubazione del-l’acqua, ai lavori di rifinitura e ha fatto da capocantiere al progetto insieme ad alcuni muratori del posto. Insomma,

Serve

veramente poco

per ultimare

i lavori.

Mancano infissi,

impianto

elettrico

e sanitari.

Costa Etrusca lancia una colletta di solidarietà globale. Donare 1 euro a testa per realizzare un sogno

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una bella storia quella di Ma-rio Puttini, quasi una favola dei giorni nostri, che dovrebbe essere da esempio per tutti noi: aiutare i popoli a vivere meglio nelle loro terre d’o-rigine senza per forza co-stringerli ad abbandonare i loro cari per cercare migliore vita altrove. Di recente è tornato a farci visita in redazione, dove ci ha raccontato che ha trascorso le vacanze estive nella sua Piombino con la famiglia e in compagnia degli amici, dividendosi fra il nostro bel mare e il suo orto, a cui non rinuncia mai. Fra una chiac-chiera e l’altra ci ha aggior-nato anche sulle novità ri-

guardanti il Kenya, dove con-tinuano i lavori per la co-struzione della casa della fa-miglia Charo. «Manca veramente poco per ultimare l’abitazione – dichiara Mario Puttini – servono più o meno 40mila scellini (circa 500 euro, ndr). All’appello mancano soltanto le rifiniture degli infissi, dell’impianto elettrico e alcuni sanitari». Sicuramente Costa Etrusca impiegherebbe pochissimo tempo a racimolare tale som-ma, appunto, per ultimare i lavori, ma durante una riunione in redazione a qualcuno è ba-lenata una bella idea. «Perché non coinvolgiamo i nostri let-tori facendo una sottoscrizione

popolare con la donazione massima di 1 euro a testa? E realizzare così il sogno della famiglia Charo rendendo tutti partecipi di aver messo un piccolo tassello a questo bel progetto?». Un modo per sen-sibilizzare più persone a una forma di solidarietà globale. SONO ESCLUSE DONA-ZIONI SUPERIORI A 1 EURO! La proposta è stata accolta positivamente dai nostri lettori e da altri cittadini, proprio perché l’idea di non volere finanziamenti da poche per-sone, ma far partecipare il po-polo al completo, è la vera anima dell’importante inizia-tiva. Costa Etrusca ha quindi

“sposato” la strada della so-lidarietà globale, ma sarà dav-vero la strada giusta? Qualcuno sorriderà in modo anacroni-stico, ma chi ci riflette bene troverà l’iniziativa utile a unire gli animi per una piccola gran-de missione. A volte, se ci ri-flettiamo, basta davvero poco per far felici le persone. E fa-miglie dal cuore d’oro come i Puttini si contano veramente sulla punta delle dita… Costa Etrusca confida nel buon cuore della gente e quindi invita chiunque voglia dare questo piccolo contributo, in modo che la famiglia Puttini (che ha già dato tanto) possa completare la casa della fa-miglia Charo.

Ed ora dalle parole passiamo ai fatti. Chi vuole donare 1 euro per costruire in Kenya una casa per una famiglia africana può rivolgersi alla redazione di Costa Etrusca, corso Italia n° 95, Piombino (primo piano). Contattare

3926779371 3343378121 0565 475192

Chi fosse impossibilitato, ci telefoni pure e provvede-remo a inviare un nostro in-caricato a ritirare la dona-zione. Naturalmente sarà emessa regolare ricevuta.

Puttini Charo in cravattaLa famiglia Charo. Da sx la figlia Pamela, la madre Sanita, la figlia Serena, William Charo, il piccolo Puttini e la moglie Esther

La capanna di fango dove vive oggi la famiglia Charo Si lavora per ultimare la nuova casa


Indovinate di Giuseppina Toncelli1) Sono cose dell’altro mondo. 2) Se troppo lunghe sono finte. 3) Si lanciano ai primatisti. 4) Chi lo dice chiarisce. 5) Più si sbarrano e meno si chiudono.

6) È un atto di nascita. 7) Si vedono meglio da rovescio. 8) Suscita molti perché.

Soluzioni: 1) I fantasmi. 2) Le ciglia. 3) Le sfide. 4) Cioè. 5) Gli occhi. 6) Il parto. 7) Le tasche. 8) La curiosità.

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Il 16 settembre per molti alunni toscani delle ele-mentari, la campanella suo-

nerà l’inizio del nuovo anno scolastico. Gli studenti entre-ranno con il loro bagaglio di studi da ampliare, di iniziative e conoscenze da fare, che li impegneranno non poco per raggiungere il risultato sperato. Specialmente per i “remigini” (da San Remigio, che si fe-steggia il primo ottobre, un tempo giorno iniziale per la scuola), sarà più difficile l’im-patto con la prima elementare, l’adattarsi ad un ambiente nuovo, con maestre, perfette sconosciute, e compagni di classe mai visti prima. Perciò vorrei dire loro: “Cari remigini, benvenuti nel mondo del sapere! Piano piano sco-prirete il mistero della scrittura,

il fascino della lettura, l’im-portanza dei numeri, la gioia di imparare tante cose nuove. Prima di voi ci sono passati i

vostri genitori e i vostri nonni, superando il primo imbarazzo, all’improvviso si sono sentiti già grandi rispetto ai piccoli

d’asilo, perché loro erano di-ventati scolari!”.

Giuseppina Toncelli

Remigini, benvenuti nel mondo del sapere!

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di Daniele Toncelli

Il museo del Louvre è molto spesso ricordato per l’enigmatico e sinuoso

sorriso che traspare con de-licatezza dal volto sublime della Gioconda. Le vicende e la bellezza di quest’opera pittorica di Leonardo da Vinci ne hanno fatto un’icona im-mortale e, forse, grazie anche ai mass media, la più cono-sciuta al mondo. Eppure, in quelle immense sale sono esposti dipinti e sculture di incommensurabile valore. Fra questi una grande tela di Gerricault, “La zattera della medusa”. Vi è rappresentato il dram-matico naufragio di una nave e l’estrema resistenza di alcuni naufraghi che, aggrappati ad una zattera, cercano la so-pravvivenza, lottando con le loro ultime energie, per re-spingere la morte che aleggia fra le onde inquiete di un mare in tempesta. Il grande pittore del Roman-ticismo vi voleva rappresen-tare simbolicamente la vio-lenta deriva della Francia del XIX secolo e del suo popolo che tanto aveva lottato per

ottenere l’indipendenza e la libertà. Guardando con emo-zione il dipinto, i visitatori rivedono di volta in volta tutti i drammi che coinvolgono i popoli nel tempo. Oggi la possiamo paragonare forse al nostro bel paese, che naufraga trascinato da venti impetuosi. Nella zattera i so-pravvissuti lottano e cercano di scoprire, tra le tenui luci dell’orizzonte lontano, la nave

della speranza. La speranza che gonfia le sue vele alla ricerca di un futuro diverso, dove la saggezza, la passione, l’abnegazione, l’al-truismo, la solidarietà, la pa-zienza, la giustizia, la pace, la sincerità, l’uguaglianza siano le virtù di governi il-luminati, che agiscano con efficacia nel programmare il futuro dei loro popoli e, so-prattutto, dei loro giovani.

E quei popoli non devono farsi guidare come docili pe-core, in sentieri tortuosi, ma anche loro, illuminati dalla stessa speranza, sappiano essere più attenti alla vita sociale e più partecipi e con-sapevoli nelle loro scelte e nelle loro azioni. Con questo, siamo sicuri che presto, quel veliero così lon-tano potrà approdare felice-mente nei nostri porti...

“La zattera della medusa” di Gerricault al museo del Louvre a Parigi

Quella zattera in cerca di futuro


di Davide Puccini

Qualche anno fa un ra-gazzo, per designare un fiore con molti pe-

tali, si inventò l’aggettivo pe-taloso, e la maestra, colpita dall’efficacia della parola, scrisse all’Accademia della Crusca, la massima autorità in materia di lingua, per sapere se poteva entrare nel vocabo-lario. Correttamente l’Acca-demia rispose che l’aggettivo era costruito bene, essendocene parecchi altri simili nella nostra lingua, come peloso o corag-gioso, ma quanto ad entrare nel vocabolario, dipendeva dal fatto che venisse davvero usato dalla comunità dei parlanti e degli scriventi. In effetti -oso è un suffisso molto produttivo. Chi non è più giovanissimo ricorderà che la Fiat lanciò un suo mo-dello di auto con lo slogan comodosa, risparmiosa ecc., parole che non si trovavano

sui dizionari e quindi, secon-do la logica della pubblicità, erano adatte a colpire e resta-re bene impresse. Ma almeno in un caso non avevano in-ventato nulla di nuovo, per-ché Renato Fucini si era già servito di risparmioso agli inizi del Novecento in un li-bro per ragazzi, Il ciuco di Melesecche, e probabilmente il vocabolo circolava in To-scana nell’uso popolare. D’altra parte, se petaloso è una parola di fantasia ma co-

struita bene, ce ne sono an-che di costruite male. Quan-do sulle nostre spiagge co-minciarono a farsi vedere, per la gioia degli occhi ma-schili e per lo scandalo dei benpensanti, belle ragazze in topless, nacque il monokini, inventato da qualcuno che nel due pezzi bikini percepi-va il prefisso bi- ‘due’ come in bipede. Ma Bikini è in realtà un atollo del Pacifico e monokini morì di morte na-turale, rapida e indolore.

A volte sono gli stessi scritto-ri che inventano, più o meno scherzosamente, le parole. In tutta serietà Gabriele D’An-nunzio coniò il termine veli-volo, che è, sì, stato accolto nel vocabolario, ma come si-nonimo di aereo è oggi poco usato. Un simpatico scrittore del Quattrocento, Luigi Pul-ci, era molto creativo in fatto di lingua. Per esempio un suo personaggio a un certo punto prende un drago per la coda e lo usa come una clava per colpire il suo avversario, dan-dogli cioè una dragata. Il ter-mine, strutturato sul modello di legnata e simili, non è en-trato nel vocabolario comu-ne, ma ci potremmo divertire a inventare parole del genere con qualunque arma impro-pria a disposizione: una li-brata, una chitarrata e via dicendo. Attenzione, però: una bischerata non è un col-po dato con un bischero, bensì una fesseria.

Un ragazzo ha creato l’aggettivo per un fiore con tanti petali Petaloso, davvero una bella trovata!

Parole inventate, entreranno nel vocabolario? Alcune suonano bene, ma altre sono create male

“Non so se mi spiego”, disse il tovagliolo. “Se non mi spiego io, è molto peggio!”, rispose il paracadute. Nel deserto una duna dice a un’altra duna, “Speriamo che passi qualche duno!”. La differenza fra i giovani di oggi e i giovani del passato: ora hanno la tromba amica, quelli del passato avevano la “tromba mica”. Chi cerca di imbrogliarmi deve sapere che sono come

un fiammifero: si frega una volta sola. Le tende da sole soffrono di solitudine? In questa materia sono abbastanza infarinato! Allora ti possiamo anche friggere! Qual è la città dove le donne non digeriscono? Stoccolma. Definizione di psicocinesi:

cinesi con problemi psicologici. Cosa facciamo quando la giornata è brutta? Compriamo il Sole 24 Ore. Vai dove ti porta il cuore… dal cardiologo. Cosa facevano gli Incas quando erano nervosi? Si incassavano. Dove va lo stitico quando muore? In purgatorio.

L’auto stima è l’ultimo modello della Fiat? Cos’è il raffreddore? La goccia che fa traboccare il naso.

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di Sergio Falagiani*

Ora che siamo nel pe-riodo autunnale noi amanti degli animali

dobbiamo fare attenzione alla loro alimentazione. Innanzi-tutto, il vostro gatto inizierà a mangiare di più e più spesso. Consigliabile una dieta a base proteica, carni rosse o bianche è indifferente, anche il pesce va bene, ancora meglio se accompagnato da verdure cotte come piselli o carote per recuperare sali minerali e vitamine di cui ha bisogno. I gatti soffrono molto gli sbalzi di temperatura. Se no-tate che il vostro gatto inizia a zoppicare un po’, non preoc-cupatevi troppo: una volta che la temperatura si è sta-bilizzata, dovrebbe tornare tutto come prima. Molti dei parassiti tipici del-l’estate sopravvivono anche per tutto il periodo autunnale. Pulci, zecche, zanzare e pap-pataci possono causare con-seguenze gravi per il gatto, basti pensare al rischio di trasmissione della Leishma-niosi. Particolare attenzione anche ai parassiti interni, con cui i gatti entrano in

contatto ingerendo del cibo contaminato. Innanzitutto è necessario controllare i sin-tomi: la diarrea, continua e insistente, potrebbe essere il primo segnale di un’av-venuta infezione. Bisogna mantenere un’igiene elevato

in casa e sottoporre l’animale a trattamento antiparassitario ed eseguire tutte le vacci-nazioni di rito. Le malattie cutanee sono molto comuni nei gatti e possono essere causate da parassiti, allergie, infezioni

batteriche, candidosi, tumori e malattie sistemiche. La pelle di un gatto sano è di colore rosa o nero, a seconda dei pigmenti caratteristici della razza o dell’eredità ge-netica di ciascun animale. Non deve causare prurito, presentare croste, scaglie, macchie bianche-nere, masse, protuberanze e zone infette o infiammate. L’autunno per i gatti è periodo di muta, pertanto è necessario spazzolarli regolarmente, oltre ad acquistare una buona aspirapolvere, soprattutto nelle razze a pelo lungo. La pelle del gatto può risen-tire dell’ambiente circostante. Le alte temperature, ad esem-pio, possono renderla secca e causare prurito. Tuttavia, a meno che il gatto non si gratti in continuazione, la pelle secca difficilmente rap-presenta un problema di sa-lute grave. Chiedere consiglio al veterinario su come mi-gliorare la pelle del tuo gatto e somministragli un cibo di miglior qualità.

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Amici felini, consigli per l’autunno

Ecco gli accorgimenti per il vostro gatto

Alimentazione ricca di sali minerali e vitamine. Attenzione ai parassiti, rischio di Leishmaniosi

Gatti all’aperto in autunno

di Ivio Barlettani

Quindici anni – ininter-rottamente, un bel

percorso non c’è che dire – ed eccoci ancora qui a raccontare “Un giorno… insieme” la tradizionale festa di Costa Etrusca de-dicata ai diversamente abili, agli anziani, a tutti gli amici e ai sostenitori

del giornale. Anche que-st’anno abbiamo toccato i record: centinaia e cen-tinaia di persone si sono ritrovate dopo la minicro-ciera nel golfo al Circolo Nautico Pontedoro per il pranzo sociale (serviti 510 pasti), dove tra musica, giochi e allegria hanno tra-scorso un giorno diverso all’insegna del sorriso,

della convivialità, dell’a-micizia e della solidarietà. Anche stavolta ci siamo buttati con pieno entusia-smo nella macchina or-ganizzativa dell’evento… et voilà la forza dell’impegno nel sociale e nel volontariato ha reso ancora realizzabile “Un giorno… insieme”. E siamo sicuri che l’appun-tamento ci aspetterà anche

nel 2020… sempre se Dio vuole!

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2019 eravamocentinaia...e centinaia!

SERVITI 510 PASTI

Venerdì 5 luglio 2019

“Un giorno… insieme”organizzatoda Costa Etruscadedicatoai diversamenteabili, agli anziani,a tutti gli amicie ai sostenitoridella rivista

Il carisma del direttore

Ivio Barlettani ha contagiato tutti: e come per magia…

ecco la festa!


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Alla quindicesima edizione della manifestazione “Un giorno…

insieme” di venerdì 5 luglio 2019, organizzata da Costa Etrusca hanno collaborato: Liberty Magona, Unicoop Tirreno, Circolo Nautico Pontedoro, Etrusca Profilati, stabilimento Bal-neare La Principessa San Vincenzo, Galassi Immobiliare, Biagi Ascensori,

Scognamiglio Gioielleria, Pizzeria Tonino, studio Bezzini Franco e Sa-verio (Venturina Terme), studio commerciale Sergio Ballati (Piom-bino). Hanno collaborato lo staff di Costa Etrusca e le associazioni territoriali, Capitaneria di Porto, Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di Finanza.

I comuni di Piombino e di Campiglia Marittima per il patrocinio. Un grazie di cuore a voi sponsor, per aver condiviso con noi l’iniziativa e averla resa ancora una volta pos-sibile, facendo felici i nostri amici diversamente abili, che attendono la festa ogni anno con vera trepi-dazione.

Hanno inoltre dato il loro contributo Studio Bezzini Franco e Saverio (Venturina Terme) e Studio commerciale Sergio Ballati (Piombino).

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Carla

Il via dal porto di Salivoli La mattina del 5 luglio di buon’ora il porto turistico di Salivoli si anima come non mai. Il mare si è sve-gliato con il sorriso e un caldo solleone. Ed ecco l’arrivo dei pulmini delle tante associazioni con i no-stri amici diversamente abili, gli anziani, gli amici, sostenitori del giornale e molti bambini. Sulle ban-chine del porto a dare il benvenuto agli ospiti della minicrociera, il presidente del Marina di Salivoli Vin-cenzo Dinolfo e il direttore tecnico amministrativo Alessandro Compiani. Dopo strette di mano, sonore pacche sulle spalle e l’augurio di una buona traversata, i partecipanti so-no tutti pronti per la minicrociera nel golfo.

Pronti all’imbarco Il personale del porto sotto l’occhio vigile della capitaneria e della Polizia di Stato si appresta a dare inizio al-l’imbarco. Intanto l’Avis Piombino con il suo staff e il presidente Enzo Gilardetti distribuiscono i gadgets tra cui magliette e cappellini a tutti i partecipanti della traversata. Le barche si dirigono in fila indiana sotto la torre di controllo per prendere il largo. Presente anche il ri-morchiatore Sparviero del gruppo “Or-meggiatori e barcaioli” di Piombino grazie alla fattiva collaborazione del presidente Ettore Rosalba e di tutto il suo infaticabile staff: Marco Ascione, Marco Carletti, Giovanni Donato, Nicolò Magionesi, Massimo Martorella, Ciskye Pesce, Leandro Turini. Il rimorchiatore ha permesso di ospitare una ventina di persone rendendo più confortevole la traversata lungo le meravigliose coste del nostro territorio. Al comando delle altre imbarcazioni: Alessandro Bellucci (socio), Andrea Bor-racelli (ormeggiatore), Ivano Papini (socio). Da non dimenticare l’attiva dis-ponibilità di tutto lo staff della Coop l’Ormeggio del porto di Salivoli. Il consiglio di amministrazione: Vincenzo Dinolfo (presidente), Raffaello Ciampi (vicepre-sidente), Domenico Minuti, Pietro Milano e Gino Mochi (consiglieri). I sindaci revisori: Riccardo Petraroja (presidente), Nicola Mannari (membro), Marco Toccaceli (membro). I dipendenti e la segreteria: Ylenia Fabbri (torre di controllo), Rita Gabbricci (segreteria), Franco Andreotti, Marco Lunghi, Alessio Perillo (operato-ri-turnisti).

A Pontedoro Alla fine della minicrociera nel golfo i partecipanti si avviano con i loro pulmini verso il Cir-colo Nautico Pontedoro, nuo-va location per il pranzo socia-le. E’ un “esercito” di oltre 500 persone. Qui il benvenuto che lo staff di Pontedoro con in testa l’infaticabile presiden-te Franco Carmignani ha crea-to è veramente incantevole. Festoni, bandierine e tanti pal-loncini colorati ravvivano i ta-voli disposti nell’ampio salo-ne, ma anche fuori nel grande porticato, ormai pronti ad ac-cogliere il pranzo dell’amici-zia. Gente di mare, sguardi amichevoli e una sorprenden-te familiarità ospitano l’even-to all’insegna di sorrisi, mani in alto per seguire la musica e un profondo scambio di fratel-lanza e solidarietà.


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di Roberto Giannoni

E anche quest’anno la magia della festa è ar-rivata! Il cuore come

sempre in tumulto per le pre-visioni metereologiche… la domanda è sempre la stes-sa: giocheranno mica un brutto tiro all’infaticabile macchina organizzativa di Costa Etrusca? Ma anche stavolta i primi giorni di luglio hanno graziato con un caldo afoso, un cielo terso e un mare liscio come una tavola la quindicesima edizione della manifestazio-ne “Un giorno… insieme”. Ancora una volta uno staff impeccabile che ha tenuto come sempre le redini del-l’intera organizzazione con caloroso impegno rendendo l’evento una giornata da fa-vola! I visi di bambini, diversamen-te abili e anziani attendono come ogni anno con vera tre-

pidazione il momento del-l’imbarco. Un evento che or-mai è diventato storico e fa-miliare per il nostro amato territorio. Per le centinaia e centinaia di partecipanti al-l’evento, ogni anno l’appun-tamento diventa come una sorta di regalo da scartare,

quasi un Natale estivo atte-so con pieno entusiasmo e vivida soddisfazione. L’armonia che si crea fra i partecipanti è rara ed esem-plare. Mani sconosciute che si stringono lungo il percorso della minicrociera per condi-videre un’emozione unica

chiamata solidarietà. Il rumo-re delle barche fa da sotto-fondo e un mare di sorrisi unisce il cuore e l’anima in un sussulto chiamato amici-zia. Ecco che il grande evento di Costa Etrusca non si smenti-sce mai. Un evento ideato dalla fervida e carismatica mente del direttore Ivio Bar-lettani, un appuntamento an-nuale che fa riflettere ancora una volta sui temi fondamen-tali per la nostra comunità come l’impegno nel sociale e nel mondo del volontariato. Ce ne dovrebbero essere molti di più sul calendario di giorni dedicati all’altruismo, dove attraverso la crociera dell’amicizia e il pranzo so-ciale con centinaia e centi-naia di persone, possiamo rendere migliori perfino noi stessi rendendo semplice-mente felice chi è meno for-tunato di noi.

Un mare di sorrisi

Avis, si distribuiscono cappellini e magliette

Col rimorchiatore Sparviero verso Buca delle Fate

Dopo Buca delle Fate si punta su piazza Bovio

Grazie Algida e Moviter

Un particolare ringraziamento all’Algida dei Fratelli Benini e alla Moviter sas di Campo M&C per la preziosa colla-borazione e per il trasporto di frigoriferi, tavoli e altre strutture necessarie alla manifestazione.


I bravi animatori

Divertente animazione con la performance di Ales-sandro Malotti (in arte Alexander Malottis dal Te-xas col furgone) da sempre campione di dama, ma oltre a una brillante mente ha offerto al pubblico il suo lato più ironico e sorprendente riscuotendo scroscianti applausi. Ha incantato tutti rivisitando con maestria alcune storiche colonne sonore di En-nio Morricone e imitando alla perfezione gli spari e lo scalpiccio dei cavalli nei vecchi film western. Lodevoli anche le esibizioni di Enzo Malavolti, da sempre presente, con la sua bellissima voce. En-tusiasmanti prestazioni anche quelle di Renato Mantovani e Mario Pavolini che si sono esibiti con un vasto repertorio per i più giovani e i meno gio-vani ottenendo ottimi consensi. Bravissime, come al solito, le mascotte Bianca e Andrea che hanno distribuito simpatici pupazzi ai bambini. Impeccabile infine la direzione artistica dell’anima-zione di Sergio Ballati, tra l’altro anche sponsor dell’evento con il suo studio commerciale.

Enzo Malavolti con la sua voce possente incanta tutti

Alessandro Malotti, in arte Alexander Malottis nella sua applaudita esibizione

Pavolini, Ballati, Mantovani: il trio vincente

Costa Etrusca, lo staff Un ringraziamento particolare a tutti i collaboratori di Costa Etrusca. Ecco l’infaticabile staff: Aldo Agroppi, Ivio Barlettani, Ivana Bongini, Umberto Barlettani, Paolo Barlettani, Ginevra Bussotti, Mar-cello Cardinali, Grazia D’Argenio, Rosy Di Falco, Giovanni Fallone, Francesca Ghiribelli, Fabrizio Ghi-ribelli, Mauro Gianfaldoni, Roberto Giannoni, Emilio Guardavilla, Ales-sandro Malotti, Daniele Toncelli, Licena Pizzi Maccanti, Armanda Gardella, Giuseppina Toncelli, An-tonio Stecca, Piero Toniol.

Ecco l’albo d’oro delle premia-zioni relative al Premio Franco Biegi, cofondatore di Costa Etrusca. Un premio in denaro assegnato ad un calciatore del-l’Atletico Piombino, ancora in attività e una targa indirizzata ad un giocatore del passato, protagonista degli anni in cui Franco Biegi era parte attiva della squadra del Piombino. ANNO 2017. Rolando Batistini e Gino Ieri, due colonne por-tanti nel passato del Piombino calcio. Premia Franco Biegi ju-nior. Alessio Fatticcioni, bomber, giocatore ancora in attività del-la squadra del Piombino. Pre-mia Giovanni Biegi.

ANNO 2018. Alfredo Pierozzi, “vecchia gloria” nerazzurra del Piombino calcio. Premia Franco Biegi junior. Kevyn Catalano, bomber, gio-catore ancora in attività della squadra del Piombino. Premia Giovanni Biegi. ANNO 2019. Luciano Bianchi, eclettico giocatore e poi valido allenatore che ha sempre man-tenuto alta la bandiera neraz-zurra. Premia Franco Biegi ju-nior. Tommaso Rocchiccioli, calcia-tore de L’Atletico Piombino in attività, nonché valido capitano nonostante la difficile stagione calcistica. Premiano Alessan-dro e Francesco Biegi.

Il Premio Franco Biegi

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di Fabrizio Ghiribelli

Un’altra macchina orga-nizzativa in azione fin da subito. Quella del

Circolo Nautico Pontedoro, in località Colmata a Piombino. Uno staff che ha dato fondo alle sue energie diventando iperattivo. All’interno dell’i-niziativa “Un giorno… insieme” ci sono anche loro… una pic-cola grande armata di altrui-smo e volontariato allo stato puro. Hanno messo in moto anche i loro bravi cucinieri, dandosi da fare per cercare un maggior numero di tavoli e sedie volenterosi di acco-gliere le centinaia e centinaia di partecipanti all’evento. Facendo un passo indietro nel corso degli anni ha visto spesso cambiare la location per il pranzo sociale, a partire dalla pineta di Baratti con i cucinieri del Comitato festeg-giamenti piombinese con al vertice l’intramontabile Mirio Bientinesi, per poi passare alla Pinetina di Riotorto, alla collaborazione dell’Associa-zione Cultura e Spettacolo Riotorto con il presidente

Claudio Fornai e il servizio ai tavoli della Comunità Irpina presieduta da Giovanni Di Pietro e infine al Ciasa con il presidente Piero Mannelli e il suo valido staff. Quest’anno invece la cornice torna alla familiarità del Circolo Nautico Pontedoro, che già nelle prime edizioni aveva

collaborato all’organizzazione della manifestazione. Un cir-colo che ha sempre lavorato nel nostro territorio afferman-dosi grazie alla sua seria pro-fessionalità. Una struttura attrezzata da un ampio par-cheggio, da un grande salone interno e un vasto porticato esterno offrendo al nostro

evento tutti i posti disponibili per mettere a tavola centinaia e centinaia di ospiti. Al loro arrivo i crocieristi hanno trovato ad accoglierli una stupenda sala dall’at-mosfera allegra con i tavoli apparecchiati in maniera per-fetta grazie all’accurato lavoro dello staff di Pontedoro. Al-l’interno del salone e nel por-tico esterno a dare il benve-nuto ai partecipanti colorati palloncini e sventolanti ban-dierine. Fondamentale quindi la col-laborazione del Circolo Nautico Pontedoro con in testa il pre-sidente Franco Carmignani, persona affabile e davvero eccezionale nell’organizzazione del pranzo sociale. Il nostro grazie anche al consiglio d’am-ministrazione: Franco Carmi-gnani (presidente), Mario Pa-volini (vice presidente), Paolo Benedetti, Leonardo Cherchi, Alessandro Persiani (consi-glieri). Soci: Elio Casaglia, Stefano Grandi, Sergio Simoni. Sindaco unico: Sergio Ballati. Insomma, uno staff davvero ineguagliabile e un menù ot-timo e apprezzato da tutti!

Minicrociera e nuova location per il pranzo sociale

Prezioso il lavoro di PontedoroUn benvenuto davvero impeccabile.

Un menù ottimo e apprezzato da tutti

Tutti a tavola negli ampi saloni del Circolo Nautico Pontedoro addobbati a festa

Il presidente Pontedoro Carmignani durante il suo intervento

Il benvenuto di Carmignani

«Lieto di ospitare la quindicesima edizione di “Un giorno… insieme”, storica manifestazione dedicata ai diversamente abili, agli anziani, ma anche a tutti gli amici e so-stenitori del giornale Costa Etrusca – ha dichiarato Carmi-gnani, presidente Pontedoro –. In precedenti edizioni abbiamo partecipato e collaborato all’e-vento, finalmente quest’anno siamo lieti di accogliere nuova-mente la storica festa di Costa Etrusca nella nostra struttura. Per giorni e giorni abbiamo la-vorato a fianco di Costa Etrusca sotto il sole cocente per rendere i nostri ambienti più che ospitali. Io e il mio infaticabile staff siamo orgogliosi di aver regalato una giornata all’insegna della soli-darietà e dell’amicizia ai nostri amici diversamente abili».

di Umberto Barlettani

Quindici anni di “Un gior-no… insieme” nel nome della solidarietà e del

successo. La manifestazione organizzata da Costa Etrusca e dedicata ai diversamente abili, agli anziani, a tutti gli amici e ai sostenitori del giornale, si è confermata ancora una volta uno degli eventi più importanti del territorio. Anche quest’anno ad arricchire lo storico appun-tamento la terza edizione del premio intitolato a Franco Biegi, cofondatore di Costa Etrusca scomparso nel 2015. Un premio in denaro asse-

gnato ad un calciatore del-l’Atletico Piombino, ancora in attività, Tommaso Roc-chiccioli, nonché valido capi-tano nonostante la difficile stagione calcistica, che ha messo sempre la sua faccia e il suo impegno da piombi-nese doc fino alla fine del campionato. Una targa invece indirizzata a Capitan Luciano Bianchi, eclettico giocatore e poi vali-do allenatore che ha sempre mantenuto alta la bandiera nerazzurra e quindi protago-nista degli anni in cui Franco Biegi era parte attiva della squadra del Piombino.

Marisa Gastronomia per aver tagliato il traguardo dei 100 anni di attività. Premia Alessandro Bandini, sindaco San Vincenzo. Ritirano il marito Claudio Bellini e il figlio Filippo.

Liberty Magona, premiata come azienda leader nel mercato dell’acciaio, sempre a fianco di Costa Etrusca. Premia Francesco Ferrari, sindaco Piombino. Ritira Giovanni Carpino (direttore generale).

Assicurazioni Unipol Sai Lami e Bruscolini, per la valida attività nel campo assicurativo. Premia Alberta Ticciati, sindaca Campiglia Marittima. Ritirano Martina Lami e Franco Bruscolini.

Nel corso della quindicesima edizione di “Un giorno… insieme” Costa Etrusca ha consegnato molti riconoscimenti a personaggi del territorio che si sono distinti per il loro importante operato. I premi consistono in pregiate ceramiche realizzate dall’egregio artista fiorentino Carlo Giannitrapani. Le statuette rappresentano un guerriero etrusco, quasi un’immagine poetica, simbolo delle nostre radici che si riposa in modo solenne. In posizione seduta affiancato dalle sue armi, lo scudo e la spada, mentre la sua mente viaggia lontano nel tempo sospesa tra passato e presente. Un’opera suggestiva e di alto livello.

Premio Franco Biegi a Luciano Bianchi, eclettico giocatore e poi valido allenatore che ha sempre mantenuto alta la bandiera nerazzurra. Premia Franco Biegi junior.

Le nostre radici

Quindici ann


A consegnare i riconoscimenti Franchino Biegi e i nipoti Ales-sandro e Francesco Biegi. Anche quest’edizione si so-no svolte le premiazioni ad alcune personalità che si so-no contraddistinte per il loro operato nel nostro territorio. Il prestigioso premio ancora una volta è la splendida sta-tuetta in ceramica realizzata dall’artista fiorentino Carlo Giannitrapani. Insomma, anche stavolta spettacolo, gioia, felicità, musica, allegria si sono spri-gionate dalla traversata nel golfo fino all’incantevole struttura del Circolo Nautico

Pontedoro. Un grazie a tutti i volontari che hanno cucinato, servito ai tavoli, allestito la location, guidato le barche, animato la giornata e naturalmente prima di tutto, agli sponsor. Pronti per il 2020?

Assicurazioni Unipol Sai Ardenghi, per la valida attività nel campo assicurativo. Premia Jessica Pasquini, sindaca Suvereto. Ritira Luca Ardenghi.

Giovanni Carpino di Liberty Magona ha ricevuto una pergamena dall’ex dipendente Roberto Giannoni. Rappresenta il percorso di un lavoratore all’interno della prestigiosa fabbrica.

Tutti in piedi per l’inno nazionale.

Pupazzi distribuiti a sorpresa ai tanti bambini presenti.

Patrocinio dei Comuni di Piombino e Campiglia Marittima

Premio Franco Biegi a Tommaso Rocchiccioli, calciatore de L’Atletico Piombino in attività, nonché valido capitano nonostante la difficile stagione calcistica. Premiano Alessandro e Francesco Biegi.

ni di felicità

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In questa quindicesima edizione dell’evento inoltre nella mac-china organizzativa di Costa Etrusca il grande ritorno ai fornelli per il pranzo sociale, del bravissimo chef Daniele Spagnoli, in arte “Mangiafuo-co”. Insieme a lui l’aiuto chef

Aziz Sabih. «Abbiamo accettato di buon grado – ha dichiarato lo chef Daniele Spagnoli – la colla-borazione con Costa Etrusca per l’evento. Abbiamo impie-gato molti giorni con questo caldo torrido per preparare i

pasti in segno della solidarietà, ma quando il sacrificio viene ripagato dal sorriso dei nostri amici diversamente abili… tutto diventa possibile». Impeccabile anche l’impegno di coloro che hanno prestato il loro prezioso lavoro in cucina.

Ecco i preziosi e infaticabili collaboratori: Riccardo Ardrizzo, Ginevra Bussotti, Elio Casaglia, Nicoletta Cianchi, Dario Dan-zini, Giovanni Fallone, Fabrizio Ghiribelli, Roberto Giannoni, Stefano Grandi, Luca Pesare, Ivano Rosi, Sergio Simoni.

Ottime le portate del pranzo sociale. Antipa-sto, trionfo d’estate con uova e pomodori in crema di maionese e tonno, pennette fredde alla moda della “baia”, cuore di arista su letto di pisellini dolci, coppa alla panna affogata al cioccolato. Acqua minerale, aranciata, caffè accompagnato da un cioccolatino, no vino!

Il menù


Lami & Bruscolini srl agenti di assicurazioni

“Mangiafuoco”, il grande chef

Un particolare ringraziamento al gruppo Boyscout Piombino, en-comiabile nel servizio ai tavoli durante il pranzo sociale. Ecco i nomi dei ragazzi: Saverio Albanesi, Riccardo Brandi, Alessia Car-pino, Francesco Catalucci, Andrea Generoso, Paolo Mannocci.

Boyscout, grazie!

Ecco tutti riuniti i sindaci della Val di Cornia. Una foto che va di pari passo con l’intenzione da loro espressa: quella di lavorare con la massima collaborazione recipro-ca formando un’unica mente attiva per il bene del nostro amato territorio.Costa Etrusca vi augura buon lavoro di vero cuore, sindaci! Da sx Francesco Ferrari (sindaco Piombino), Jessica Pas-quini (sindaca Suvereto), Alberta Ticciati (sindaca Cam-piglia Marittima) Alessandro Bandini (sindaco San Vin-cenzo).

Sindaci, collaborate!

Hanno partecipato le asso-ciazioni: il gruppo Scout (rap-presentato da Francesco Barsi e Francesco Catalucci), Spazio H Piombino (rappre-sentato dal presidente ono-rario Stefania Stefanini con il marito editore Enrico Beni), Spazio H Venturina Terme (rappresentato dalla presi-dente Tamara Poli), Area Soci Unicoop Tirreno (rap-presentata da Monica Ago-stini, capo area soci, Maurilio Campani presidente, Giuliano Fedi vicepresidente sezione soci, Piero Ruffoli, comitato soci), Avis Piombino (rappre-sentata dal presidente Enzo Gilardetti), Opera Padre Giu-stino Senni (rappresentata da Suor Annalisa Colli), Re-sidenza Sanitaria Assistita Campiglia Marittima (rap-presentata da Grazia Viaggi), Residenza Sanitaria Assistita San Rocco Piombino (rap-presentata da Matilde Pinto) e Residenza Sanitaria Assistita I Giunchi Venturina Terme

(rappresentata da Carla Man-zi), Associazione Gdeim Izik di solidarietà con il popolo Saharawi (rappresentata da Italina Mambrini), Cst Fior di Loto Venturina Terme (rap-presentata da Barbara Agre-sti), San Vincenzo De Paoli (rappresentata dal presidente Enrico Eleuteri), Misericordia Piombino, Pubblica Assistenza Piombino con la presenza della presidente Anna Tem-pestini e della direttrice Mo-nica Agostini. A presenziare all’evento por-tando il suo caloroso saluto anche il consigliere regionale Gianni Anselmi. Purtroppo sono mancante all’appello le associazioni da sempre storiche parte-cipanti all’evento: La Prov-videnza Piombino con il pre-sidente Giovanni Basso per-ché in vacanza in montagna e Spazio H Piombino con il presidente onorario Valerio Paoli, perché occupati nelle attività estive.

Brillante la conduzione di Ivio Barlettani, direttore del giornale intervallata dalla simpatica collaborazione di Francesca Ghiribelli, coordinatrice redazionale e giornalista di Costa Etrusca. Grazie al buon lavoro di Cinzia Garosi di Zubi Targhe per la sua professionalità e gentile disponibilità.

I moderatori e le targhe

Le associazioni

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Un momento della tranquilla navigazione costeggiando Calamoresca

Un nostro caro amico in un passo di danza

I fotoreporterEcco i bravi fotografi, autori delle belle immagini presenti nello speciale di questa edizione: Paolo Barlettani (Pabar), Umberto Barlettani,

Domenico Finno, Francesco Livi, Guido Morelli. Un grazie anche al Tirreno, La Nazione, Tv9, Tgcom e Italia 1.


Un mare di ricordi “U

Avanti, Comitato festeggiamenti piombinese!

Il Comitato festeggiamenti piom-binese esiste nel nostro territorio da tanti anni ormai. Ha sempre riscosso grandi successi negli eventi organizzati, capeggiato dall’infaticabile Mirio Bientinesi, dal figlio Paolo e da tutto il suo valoroso staff. Una squadra da sempre compatta, fedele al motto “l’unione fa la forza”, è da sempre al fianco di Costa Etrusca, fin dai primi storici eventi, battendosi per l’animazione della nostra Piombino e del territorio. Sarebbero tanti e troppi gli eventi da elencare, organizzati dal Co-mitato, ma i più noti alla memoria di tutti sono: il carnevale piom-

binese fin dai suoi albori man-tenendo in vita il tradizionale mascherone di Cicciolo per grandi e piccini e la Sagra del Pesce, che anche quest’anno (da ben 40 edizioni) si è conclusa con grandi consensi attirando stranieri e cittadini con il suo famoso pa-dellone e le buonissime specialità di pesce che soltanto questa sagra sa offrire. Non c’è che dire, sono tempi duri per tutti, ma Costa Etru-sca si unisce al coro dicendo che quest’importante asso-ciazione deve continuare a vivere per regalarci tanti altri eventi speciali!

2010, sesta edizione. Entusiasmo tra i pini secolari di Baratti. A tavola oltre 400 ospiti

2005, prima edizione. Si naviga verso Baratti

2014, il bravissimo Marco Bocchigli e la sua band

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Un giorno… insieme” Speciale "Un giorno... insieme"

speciale

29 Giugno 2012, ottava edizione di “Un giorno… insieme”dedicata ai nostri amici diversamente abili

organizzata da Costa Etrusca Comunicazione

Luglio 2011Luglio 2012

Periodico di informazione, attualità, cultura

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Luglio 2015. Il Mago Gio con la piccola “assistente” Bianca

Luglio 2013. Esibizione del compianto Bruno Carletti

Giugno 2017. Claudio Fornai con il suo gruppo alla Pinetina di Riotorto

Giugno 2018. I “nostri baldi crocieristi” salutano piazza Bovio


Ecco l’albo d’oro delle pre-miazioni avvenute durante le edizioni di “Un giorno… insie-me”. A seguire suddivisi per anno i nomi di coloro che sono stati premiati con la prestigiosa statuetta in ceramica “Le nostre radici”, opera realizzata dall’egregio artista fiorentino Carlo Giannitrapani. Costa Etrusca ha consegnato molti riconoscimenti a personaggi del territorio che si sono distinti per il loro importante opera-to.

ANNO 2010. Leonardo Cherchi presidente Cooperativa Circolo Nautico Pontedoro per il lavoro svolto nell’ambito dell’ormeggio. Eros Garosi Comitato Festeg-giamenti piombinese per l’in-sostituibile collaborazione. Fabio Caselli presidente Circolo Nautico Baratti per il fonda-mentale sostegno. Aldo Agroppi ex calciatore, allenatore e opi-nionista sportivo per il simpatico entusiasmo dimostrato per l’evento e per il suo percorso professionale. ANNO 2011. Patrizia Paperini responsabile delle pubbliche relazioni ArcelorMittal per la costante e preziosa collabo-razione a “ Un giorno… insie-me”. Alberto Boschi Centro Velico per la sua fedele dis-ponibilità alla festa. Idoneo Quiriconi ex arbitro per la sua lunga vita dedicata allo sport. Coraldo Cavicchi storico im-prenditore di Venturina e autore di libri sulla Val di Cornia. ANNO 2012. Bruna Coscini per il suo percorso di poetessa ispirata dalla bellezza della nostra terra. Luca e Massimo D’Onofrio, titolari Calidario Terme Etrusche ricevono il prestigioso riconoscimento per la loro opera di valorizza-zione territoriale. Alberto Tricoli vice questore (ex dirigente del commissariato di Piombino) per l’ottimo lavoro svolto nel territorio e per le sue qualità umane. ANNO 2013. Mario De Cunzolo

comandante della Guardia di Finanza per i suoi cinque anni di servizio nel nostro territorio. Salvatore Muratore capitano dei Carabinieri per il suo per-corso professionale. Marisa Cecchini Anselmi riceve la targa in memoria del marito cantautore Ruffo. Sauro Scalzini direttore della Banda Galantara e ideatore di Bolgheri Melody. Franco Biegi cofondatore Costa Etrusca. Ugo Casini per la de-dizione sempre dimostrata al figlio Roberto. ANNO 2014. Ivio Barlettani direttore di Costa Etrusca no-minato “ Magnifico Messere 2014” riceve la prestigiosa statuetta dall’artista fiorentino Carlo Giannitrapani. Luca Ruffoli e Roberto Baroni per il loro percorso di fotoamatori. Alfio Callai storico collaboratore di Costa Etrusca e Telepiom-bino. Raffaello Ghisaura, co-fondatore Turismo Accessibile. Marco Vannucchi, titolare del magnifico Park Albatros. Livio Cristiani agente immobiliare per il suo impegno professio-nale. ANNO 2015. Assunta Astorino, vice presidente Lega Coop To-scana e presidente Cooperativa Cuore Liburnia Sociale per il suo costante impegno nel so-ciale. I familiari dell’imprenditore Franco Cadelago, titolare delle ditte Cadelago sas e Ica Cava. Premio alla memoria di Gabriele Grandi, prematuramente scom-parso, al fratello Giacomo e al padre Enzo. Tamara Poli (Spazio H Venturina Terme) per l’amorevole costanza verso il mondo degli ultimi. Spazio H Piombino per il suo impegno nel mondo del sociale. Giovanni Basso presidente La Provvi-denza per l’importante operato dell’associazione. Giovanni Di Pietro presidente della Co-munità Irpina, sempre presente agli eventi della nostra rivi-sta. ANNO 2016. Stefano Tamburini per la sua brillante carriera giornalistica costellata da im-

portanti reportages. Nado Bet-tini come cittadino esemplare e imprenditore di successo della Venfrut di Venturina Ter-me. Alessandro Doria per il costante impegno nel turismo grazie alla sua Casa Vacanze il “Podere Tre Cipressi”. Il pittore Daniele Toncelli, nonché valido collaboratore del giornale per il suo prestigioso percorso artistico. Miriano Botteghi per l’attività imprenditoriale di rilievo dell’azienda Mobo Impianti, leader nel settore della climatizzazione civile e industriale. Claudio Fornai presidente dell’associazione Cultura e Spettacolo di Riotorto e il suo staff per la valida col-laborazione nella realizzazione di “Un giorno… insieme”. Edo Marchionni, infaticabile col-laboratore del giornale e per la sua costante e minuziosa dedizione agli eventi di Costa Etrusca. ANNO 2017. Maila Papi (La Nazione) per la sua brillante carriera giornalistica. Il Tirreno Piombino per la sua collabo-razione. Lo scrittore Ado Grilli per il suo impegno nel volon-tariato. Piero Mannelli presidente Ciasa Piombino per il suo im-pegno nel sociale. Francesco Ghizzani Marcìa presidente Parchi Val di Cornia per la va-lorizzazione del territorio. Mi-chele Fruzzetti amministratore delegato Medical Group per l’eccellente polo sanitario del territorio. Paolo Fiorenzoni (Amplifon Piombino, Elba, Fol-lonica) per professionalità e tecnologia al servizio del cliente. Carlo Giannitrapani creatore del premio “Le nostre radici” per il sua egregia carriera ar-tistica. ANNO 2018. Fabrizio Lotti (presidente Consorzio Bal-neare Costa Est) per la valo-rizzazione del territorio. Pre-mia Marco Matteucci (Area Soci Unicoop Tirreno). Stefania Stefanini (fondato-re e presidente onorario per Spazio H Piombino) per l’im-

pegno nel mondo della dis-abilità. Premia Alessandro Bandini, sindaco San Vin-cenzo Enzo Gilardetti (presidente Avis Piombino) per l’impegno nel volontariato. Premia Giu-liano Parodi, sindaco Suvere-to. I fratelli Cristina e Alberto Martini (titolari Martini Sto-re, Venturina Terme) per il lo-ro storico punto commercia-le. Premia Rossana Soffritti, sindaca Campiglia Maritti-ma. Leonardo Carolini (presiden-te Sefi) per aver mantenuto sempre attivo l’evento Fiera Mostra Economica. Premia Giovanni Carpino, direttore generale ArcelorMittal. Angela D’Errico (direttrice Tv9 Telemaremma) per man-tenere da sempre alta l’in-formazione del territorio. Premia Massimo Giuliani, sindaco Piombino. Francesca Ghiribelli (coordi-natrice redazione Costa Etru-sca), premio speciale per il grande impegno e l’alta pro-fessionalità. Premia Ivio Bar-lettani, direttore Costa Etru-sca. ANNO 2019. Giovanni Carpi-no (direttore generale Liberty Magona) azienda leader nel mercato dell’acciaio. Premia Francesco Ferrari, sindaco Piombino. Marisa Gastronomia per aver tagliato il traguardo dei 100 anni di attività. Premia Alessandro Bandini, sindaco San Vincenzo. Ritirano il ma-rito Claudio Bellini e il figlio Filippo. Assicurazioni Unipol Sai La-mi e Bruscolini per la valida attività nel campo assicurati-vo. Premia Alberta Ticciati, sindaca Campiglia Maritti-ma. Ritirano Martina Lami e Franco Bruscolini. Assicurazioni Unipol Sai Ar-denghi, per la valida attività nel campo assicurativo. Pre-mia Jessica Pasquini, sinda-ca Suvereto. Ritira Luca Ar-denghi.

La nostra riconoscenza a coloro che si distinguono

L’albo d’oro dei premiati


Gli ultimi ospiti della serata danno la buona-notte e gli ultimi cappotti

sull’appendiabiti se ne vanno. Le posate nel lavello mi aspet-tano sotto il lento scorrere del-l’acqua dal rubinetto. Il sotto-fondo che proviene dalla tele-visione accesa mi fa compagnia, mentre rinuncio controvoglia a finire le faccende domestiche e dirigo il mio sguardo verso Stella. La mia bambina, ormai diventata ragazza ha lo sguardo perso altrove e con sgraziati gesti segue la nenia di una musichetta proveniente dalla tv. Stella ha la testa reclinata di lato e i suoi occhi verdi scru-tano il cielo con aria sognante, quella stessa aria sognante di cui mi sono innamorato al primo istante quando l’ho presa la prima volta fra le mie braccia. Il nome Stella è perfetto, perché nonostante tutto, è stata e sarà sempre la luce che ha il-luminato il mio cammino da genitore. Mi metto a osservarla come mi ritrovo a fare spesso, senza che lei ne sia consape-vole, senza che se ne accorga. Lei, quella dolce anima, vive in un mondo tutto suo, ma so che proprio per questo è felice! Ed ecco che appena distolgo lo sguardo dal verde prato dei suoi occhioni, l’attenzione cade ancora una volta su quelle dure cinghie di cuoio che la legano in un eterno abbraccio alla sua “migliore amica”, la sua sedia a rotelle. Ancora una volta per un istante mi piacerebbe entrare nella sua mente e come per magia schioccare le dita e rimettere tutto a posto, ma lei è nata così e non ha nessuna colpa. È proprio la natura ad averla

resa fragile ed indifesa, ma al contempo speciale. La maggior parte delle persone la vedono come un apparecchio da ag-giustare, quasi un vestito mal cucito da rattoppare qua e là. Se solo fosse così, a quest’ora tutto sarebbe risolto, ma non è così. Io, suo padre devo ac-cettarlo e amare questa rara Stella che il firmamento mi ha mandato con tutto il suo amore. Stella, è mia figlia. La ricordo da sempre come un esserino indifeso, l’eterna bambina che oggi ha festeggiato insieme a me e ai pochi amici di sempre i suoi trentacinque anni. Un’età, a cui medici hanno sempre dichiarato, non sarebbe riuscita a raggiungere, ma invece a dispetto di tutto è ancora qui. Tantissimi termini specialistici, cartelle cliniche difficili da tradurre, un vocabolario troppo dotto, che alla fine si sono messi da parte e hanno lasciato spazio alle parole “amore” e “speranza”. Per i più grandi specialisti aveva soltanto pochi anni di vita. I soggetti affetti dalla sua grave e rara malattia vivono forse fino a vent’anni, ma lei ha su-perato i trenta con coraggio e determinazione. Quel suo corpo troppo acerbo di donna rimasta quasi una neonata soggiogata per sempre da due indistruttibili cinghie alla sua stessa triste vita. Quante volte mi sono soffermato a pensare, riflettendo sul pos-sibile significato di un destino così crudele. Perché tutto questo a me? Ma poi se stacco il cuore dalla mente e lo lego

con un forte nodo all’anima comprendo subito la rispo-sta… Stella è qui. Mi volto in-dietro e vedo l’angoscia di tanti genitori che sono rimasti orfani di figli troppo presto, quando avrebbero soltanto sperato di non sopravvivere a loro. Ed ecco che in quel momento non dubito più di Dio e del suo operato, perché anche chi aveva un figlio completamente “normale” lo ha perso comun-que per sempre. Ed io invece ringrazio il cielo di avere Stella ancora qui con me. Di fronte a lei non mi spa-ventano né la morte, né la vita, perché non potrebbe suc-cedere altro di così peggio-re… soltanto la sua dolorosa scomparsa prima della mia. Sentirei la profonda mancanza di accudirla, oltre che amarla senza confini. Non ho mai chie-sto nessun aiuto ai servizi so-ciali, perché ho sempre desi-derato occuparmi di lei in prima persona. È un patto che ho fatto con me stesso e lo man-terrò fino alla morte. Soltanto una paura fa breccia nel mio cuore. E se me ne an-dassi prima di lei, cosa ne sa-rebbe di Stella? Non abbiamo parenti, ma soltanto pochissimi amici di famiglia su cui contare. Verrebbe sicuramente rinchiusa in un istituto, dove non vedrebbe più il suo amato padre e co-noscerebbe per la prima volta la vera solitudine. Molti pen-serebbero che se morissi, Stella non se ne accorgerebbe neppure, ma il mio cuore di padre sa benissimo che non è così. Lei riconosce la mia

voce, la mia figura, ormai da anni si è abituata ai nostri spe-ciali segnali per inviarci i mes-saggi di cui abbiamo bisogno per dialogare tra di noi, senza il comune uso delle parole. So i cibi che preferisce, i vestiti che desidera indossare, i colori che ama di più, ma soprattutto riconosco bene quando è il momento adatto per farle il bagno e renderla ancora più bella. La verità è che Stella è mia figlia e non sopporto l’idea di doverla abbandonare o lasciare ad altri. Amo ogni singolo gesto delle sue informi mani e ogni particolare movimento delle sue sgraziate gambe che cer-cano di trovare un soffio di libertà dalla statica e obbligata posizione della sedia a rotelle. Amo ogni gridolino di ribellione o di entusiasmo per rendermi partecipe della sua presenza, i suoi gutturali suoni per attirare la mia attenzione. Stella è san-gue del mio sangue e non la voglio dividere con nessuno, la voglio soltanto tenere con me per sempre. Stasera sta già per addormen-tarsi, non ha bisogno neanche della favola della buonanotte. Ma prima di cadere nel sonno sembra avere bisogno di un abbraccio, quel solito strano abbraccio che ci distingue, per-ché le sue mani e le sue braccia non possono stringermi. Così come sempre lo faccio io, la proteggo con le mie forti braccia come se fosse un uccellino, che deve ancora imparare a volare. Ma le ali lei ce le ha già, perché da tempo ha im-parato a volare per giungere dove è già arrivata. Restiamo così l’uno nell’altra, felici di quel niente che ci ha dato la vita, ma felici di essere insieme.

Cinghie di cuoio la legano alla sedia a rotelle. Oggi ha festeggiato trentacinque anni.

Un’età a cui i medici pensavano non arrivasse

Quando una “Stella” è per sempre

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di Consalvo Noberini

Amare la propria città, significa respirarne ogni alito di vita, co-

noscerne ogni angolo più na-scosto, essere orgogliosi della sua storia; vuol dire diventarne parte integrante, accettarne pregi e difetti. Queste pagine che parlano della mia città, sono il frutto di pensieri nati durante il mio vivere quoti-diano: le passeggiate, gli in-contri, i momenti di riflessione. Una dedica è d’obbligo, e va a tutti coloro che vogliono bene a Livorno e l’accettano così com’è.

Com’era bella la mia città, quando la Torre der Marzocco, la potevi vede’, tocca’. Rida-tecela! Rivoglio, anzi rivogliamo le ‘ose ‘he c’hanno levato. Basta ‘olle macchine, i piani der traffi’o, i fumi, le marmitte cataliti’he, la benzina verde, basta! Rivoglio, anzi rivogliamo: sentì le ‘ampane delle ’hiese, rivede’ le caate de’ avalli sur serciato,

i brocchi di diaccio che ven-devano i verdurai per rinfresca’ l’acqua ne’ ‘atini, le pigne d’uva con sopra ir verderame, le pro-cessioni a Montinero, i barrocci e ‘li sbarelli, le barche di fischi di vino, i bria’i anarcoidi il-letterari che discorrevano di Pietro Gori e di Errio Malatesta, fra un boccino e l’artro da’ vinai, si rivole senti’ i sopran-nomi d’una vorta: boccino, prispola, tonnellata, sartabotri, fumanicche, picchiastiaffi’opiedi, persiana, poncino, la bestia, rommel, rondello, dieci, set-tepotte, mona’hina, lo zoppone. Rivoglio, anzi rivogliamo: la boccia ‘ollo zifone, quella der

serze, la ‘onserva ner foglio di ‘arta velina, che se ne man-giavi troppo t’infiammava tutto, la ‘artagialla der macellaro, i pesciaioli co’ barroccini per le strade, con lo scacciamosche fatto di strisce di giornale in-collate ar mani’o, ‘arabinieri a cavallo, le guardie der dazio, le bicirette Torpado de’ panai, velle cor portapacchi davanti e dietro, le stufe a legna, ir to-polino, le brocche di rame per piglià l’acqua alla fonte, la farce e ‘r martello der Primo Maggio, vella dell’operai colle mani ‘allose e pulite, i ‘ontadini, per rubbanni un raspollo d’uva, la verità de’ bria’i nelle bettole,

i vetturini ‘olle ‘arrozze, du’ stornelli a veglia dall’amici, le serenate sotto le finestre, le strette di mano vere, le sigarette arfa che ti spaccavano i por-moni, ir motomme, la ‘onca de’ panni, l’inda’o, i topini in sarza, la solidarietà che nasceva dalla povertà, le puttane im-profumate che insegnavano la prima vorta, le penne ‘or pen-nino, ir calamaio, le maestre brutte ma brave, quelle che ti pigliavano in prima e ti mollavano in quinta, i preti senza moglie, le piazze vote di macchine e piene di gente, le turpedini ne’ barri di Venezia, i derby ‘or Pisa ar grido di: ‘ontadini! pesciaioli!, con quarche puntata ma senza ‘or-telli, i moccoli spontanei, l’arie der Mascagni, la voce di Lu-ciano ir Virgili, la gargana der Masini, ir varietà ar Pu-liteama, i cenciai co’ ‘arretti, le vattro stagioni, no ner senso della pizza eh!... come sarebbe bello riave’ tutto vesto.

Noberini: respirando Livorno

«La Torre der Marzocco la potevi vede’, tocca’»

Serenate sotto le finestre, le strette di mano vere. La solidarietà che nasceva dalla povertà

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di Riccardo Vigetti*

Il rientro dalle vacanze porta con sé ricordi e segni che possiamo an-

che leggere sulla nostra pelle che è stata esposta al sole senza adeguati accorgimenti per molte ore e che dunque appare disidratata e segnata da inestetismi come macchie e rughe. Settembre quindi è il mese giusto per iniziare trattamenti antiage con creme idratanti adatte al nostro tipo di pelle cercando così di diminuire lo stress ossidativo e la forma-zione di radicali liberi. Anche il nutrimento della pelle è importante, alimen-tandosi con sostanze ricche di antiossidanti, carote e mir-tilli in particolare, e alimenti ricchi di acido linoleico (avo-cado, olio di pesce, noci e semi di girasole). Abbandonare le serate estive ritrovando le buone abitudini e quindi smettere di bere al-

colici, dormire con regolarità: è tempo giusto di rimettersi in riga. Difendersi dall’am-biente: soprattutto dalle so-stanze tossiche contenute nell’inquinamento atmosfe-rico, quindi meglio applicare la mattina un prodotto con-tenente sostanze antiossidanti (il più efficace delle quali è

l’idebenone). Cambiare pelle: i peeling chi-mici fatti con vari acidi per-mettono di rimuovere le cellule morte, migliorare l’assorbi-mento degli altri prodotti e ridare luce all’epidermide. Le macchie: questo è il periodo giusto! Iniziare trattamenti schiarenti visto che ora il sole

tende ad essere meno diretto. Naturalmente però è fonda-mentale continuare a proteg-gersi con le creme solari 365 giorni all’anno.

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Le regole da seguire


Luca Dei è stato dal 1977 al 2007 costruttore di carri allegorici ai car-nevali di San Vincenzo e di Viareggio e ha realizzato fantastici oggetti scenici per molti spettacoli teatrali e presentazioni libri. Dal 2000 realizza sculture ed organizza numerose esposizioni in tutta la Toscana con performance eseguite in diretta.

Nello splendido negozio “Blu scuro” fra i pregevoli arredi sono state esposte, in occasione di “Carciofo Pride” le fan-tasiose sculture di cartapesta di Luca Dei. È un appuntamento che si rinnova da qualche anno e le opere presentate hanno nuovamente attratto i numerosi visitatori, per la loro originalità, ricca di pathos e sottile poesia. Con queste, l’arte povera raggiunge livelli di grande qualità, grazie alle capacità di un vero maestro che ha saputo coniugare la tecnica artigianale dei carri di carnevale di Viareggio con l’espressività esaltante della scultura. Ha infatti creato un mondo surreale, popolato da suggestive creature che sembrano sospese nell’atmosfera dei sogni e dei sentimenti più profondi. I suoi fantastici personaggi mostrano però anche un’umanità reale perché nasce dalla sincerità con la quale Luca li inventa e li interpreta, per evocare, con sottile ironia, passioni e ricordi. Ed

ecco allora i suoi leggiadri acrobati che si fermano nel tempo, esaltato da un cerchio magico, o strane figure che tra-scinano mondi inquinati, o i musicisti che suonano note misteriose. Appaiono anche i pacifici elefanti, i briosi cavalli, gli allegri topi, le simpatiche rane, le civette, la volpe e la tartaruga, tutti ap-partenenti a questa fantasia incantata.

Elena Migliorini è nata a Piombino nel 1942, dove vive e lavora illu-strando numerosi libri come “La leggenda delle bisce in amore”, “Piombino sulle ali di Pegaso”, “Raggio di sole”, “Kaslan il drome-dario intelligente”, “La bertuccia malandrina”, “Unitre in giallo” e “Nello il pipistrello”.

È proprio vero, l’arte è magia e ci regala sogni incantati attraverso le sue fantastiche creazioni. Talora si mani-festano in forme più tradizionali e talvolta in quelle più moderne come il computer. Elena Migliorini, pittrice e disegnatrice, da tempo è diventata un’artista che si esprime con la grafica computerizzata che le consente di rea-lizzare magnifiche visioni che illustrano e impreziosiscono innumerevoli libri di storie, fiabe e filastrocche. Il Signore le ha donato un talento im-menso che nel tempo si è evoluto rag-giungendo una perfezione tecnica in-credibile e una creatività che sprigiona fantasie gioiose ricche di pathos, poesia e sgargiante colore. Da giovane è stata attratta dai disegni di Walter Molino e della Walt Disney, ma ha saputo raggiungere uno stile tutto suo che la fa distinguere tra gli illustratori della piccola editoria rivolta non solo al fiabesco. Ricordiamo l’accattivante simpatia di

Nello, il pipistrello, le poetiche e solari immagini di “Piombino, un principato sulle ali di Pegaso”, l’espressività co-involgente del lupo in “Cappuccetto rosso” e la delicatezza e i cromatismi lirici di Raggio di Sole e del Gif “La fata con Pegaso”. Aspettiamo ora il suo cartone animato, mentre stiamo ammirando su Costa Etrusca il suo rac-conto a puntate “Per Elisa”.

Elena Migliorini Sulle ali di Pegaso

La magia...

Luca Dei Fantasiose sculture

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Anna Cianchini “Aime Llyn” è nata a Piombino nel 1962 e vive e lavora a Riotorto. Ha esposto a Reggio Emilia, Parma, Lugano, Ferrara, Sesto Fiorentino, Venezia e Firenze. Le sue opere sono presenti in collezioni private e pubbliche, in Italia e all’estero. Tiene corsi di disegno e pittura a Riotorto.

Il mondo affascinante e misterioso del-la pittrice Anna Cianchini riflette uno stato d’animo che esplora le sue meta-morfosi e contraddizioni interiori. La sua arte eccelsa non è solo germoglio di immagini bellissime scandite dal tratto del disegno sicuro e perfetto e dal colore che accarezza, con il palpitare della luce, le sublimi forme inventate, ma è anche poesia ed emozione. Emozione che attraverso le forme de-cantate dai ritmi dello sfumato riesce a coinvolgerci e a trascinarci in un viaggio straordinario. Le profonde in-trospezioni psicologiche che vengono motivate dai personaggi che risaltano magicamente dai fondi neri ci invita-no a scavare dentro i nostri sentimenti per scoprire chi siamo. Emerge così “l’anima muta” in un dialogo fatto di immagini, di luce e di colore. Le sue donne, dipinte con un iperrealismo inquieto, sono muse travolte da enig-matici destini.

Appaiono dall’oscurità, accarezzate da una luminosità spirituale che evidenzia liricamente le affascinanti e misteriose anatomie. Tra queste magiche figure femminili e talvolta maschili appare al-l’improvviso un misterioso dipinto do-ve è rappresentato “il piatto del maloc-chio”. Rappresenta il sapere popolare delle nostre nonne, un’antica credenza forse dimenticata, perché considerata troppo fantasiosa?

Verena Giavelli è nata a Milano nel 1959 e ha coltivato da sempre tre grandi passioni: gli animali, l’arte e la ricerca spirituale. Si è laureata nel 1986 in medicina veterinaria. Ha esposto a Piombino, Milano, Ve-nezia, Londra, Torino, Verona, Rozza-no e a numerosi eventi internazionali sia in Italia che all’estero.

La Galleria “Le gambe verdi” è una fonte inesauribile di nuove conoscenze artistiche. Questa volta ci ha proposto la mostra fantastica “Trapunte d’arte” di Verena Giavelli, facendoci scoprire un universo inesauribile di forme e colori visti attraverso il delicato fraseggio delle trame intriganti dei tessuti. Sono immagini fantastiche co-struite sapientemente con estro spon-taneo e a tempo stesso con profonda conoscenza tecnica che le permette di non essere mai ripetitiva. Sono composizioni astratte cariche di pathos e cromie sgargianti che vibrano suscitando emozioni e sentimenti. È un ritmo incessante accompagnato dalle figure sinuose e sviluppato ulte-riormente dalla flessibilità dei tessuti scelti con cura e sapienza. Verena afferma che l’arte tessile è conversazione energetica che le consente di dialogare emotivamente con l’osservatore. L’esposizione è stata apprezzata da tutti, sia per la bellezza delle immagini

elegantemente distribuite nel centro artistico, sia per l’originalità della tecnica molto personale. Inoltre la Gia-velli ci esorta a rispettare e tutelare l’ambiente, riciclando i rifiuti, così come fa lei, quando utilizza materiali di recupero come i tessuti, i sacchetti di plastica, oggetti di metallo ed altro che diventano d’incanto opere d’arte.

Verena Giavelli Trame di colore

Anna Cianchini Il fascino del mistero

dell’Arte a cura di Daniele Toncelli


di Mario Barsellini

Quando, a mezzo-giorno, Nando, co-me al solito, dopo

l’impegnativa mattinata di chiacchiericci affrontata con i consueti amici di piazza Verdi, rientra a casa, per gustarsi il pranzo che la moglie ha preparato; Tosca è in attesa, eccita-tissima e impaziente, pronta a raccontare i fatti ecce-zionali accaduti intorno casa.

Tosca: «Santa Creolina! Nan-do, e ti sei perso ‘na scena da niente? Artro che la tu’ combriccola di sfatihati nul-lafacenti di piazza Verdi! E ti ci devevi esse stamattina!... Ma lo sai che si sentiva urlà da qui… e un s’ho miha du passi fino alla hasa di Harlo e Verdiana… e te lo racconto in pohe hiacchere, tutto quello ch’è successo. Dunque, lo sai che lorolì e dovevano andà in villeggiatura, ‘na settimana intera, soli, all’isola d’Elba?». Nando: «Deh! Porcaccia in-ghiavolata! E chi ‘unno sa-peva? Mancava che t’appic-cihassero i manifesti su’ i muri… o lo dicessero in te-

levisione… anche i tarponi n’erano a conoscenza. Poi deh! “Radio Chiacchericcio di via Portovecchio”, ma-remma intorcinata! Unn’era miha stato zitto!». Tosca: «Ecco, sì! Proprio hosi! Lo sapevano hani e porci. Ma fammi raccontà hom’è andata. Dunque: sembra che ir tu ami-ho Carlo ‘stamani si sia sve-gliato co’ ‘na novità delle sue. Carlo ha chiesto alla moglie, “Deh! Verdiana, stammi bene a sentì… se ‘un mi sbaglio, te hai detto: che quando noi

andiamo ‘na settimana in va-hanza all’Erba, Andrea, ir no-stro vicino di hasa, si prende cura der gatto?”. E Verdiana, “Sì, Carlo, certo! E siamo ri-masti d’accordo; e gni do’ an-che du’ honfezioni di latte e le crocchette”. E Carlo, “Bene, deh! E sei sihura, che anche tu’ sorella Bice, e si prende Fido?”. E Verdiana, “Ma certo! Sihura, sihura! E te lo ripeto Carlo; me l’ha confermato ieri… Io e le lascio un sacco di hroc-chette e ‘na scatola di biscot-ti…quelli che Fido ci va’ matto, poi al resto pensa tutto lei!”. Poi Carlo, “Deh! Be-nissimo! Tu’ madre hai detto ch’è contentissima di tenè con se Pierino?”. E Verdiana, “Certo! È feli-cissima di avere ‘na settimana con sé, Pierino, il suo nipotino adorato”. Poi Carlo: “Ottimo! Allora, deh! Senti hosa t’ho pensato. Se le hose stanno hosì… o che ne diresti se trascorressimo

tranquilli ‘na settimanetta soli soletti a casa nostra?”. E qui n’un ti diho quanto s’è inviperita Verdiana. Deh! E t’era più d’un anno, Santa Creolina, che t’aspettava d’andà in vahanza, sola cor su’ Carlo … E t’è scoppiato ir finimondo! E ti s’o’ sentiti certi urli… che, a paragone, la sirena dell’ambulanza, sem-brava il miagolio d’un gatto fioho!». Nando: «Deh! Maremma smutandata! E ti ci hredo! Carlo …tirchio com’è… già t’aveva scerto settembre per risparmia’… gli era venuta l’occasione bona pe’ un fan-ne di niente! Io, fossi stato Verdiana, a Carlo … e te l’avrei preso a carci nelle hiappe, da qui fino ar Co-tone! Ma, dimmi, hom’è an-data a fini’?». Tosca: «Diobonino! Deh! Semplice! E t’hanno fatto le valigie… Lei, co’ su’ mà e ir bimbo, e ti s’ho partiti per ir porto e t’hanno preso er tra-ghetto per Portoferraio… e Carlo, e t’è rimasto, in casa solo soletto… no! No! Anzi, solo no! T’è rimasto cor gatto e ir cane!». Nando: «Maremma acetofe-niha! Deh! Di sihuro, e si godrà la solitudine che vole-va!». Tosca: «Diamine! E te lo im-magini quanto si rode?… Ar su posto, in ferie, e ti c’è andata la socera e… tutto pa-gato da lui!». Nando: «Deh! Mi par d’ar-rivà a domattina per raccontà tutto agli amici di piazza Verdi! Maremma acetofeniha, home dice ir proverbio: chi è causa der su’ male… pianga sé stesso!».In partenza per l’isola d’Elba

MARIA A. SCHIAVINA (giornalista professionista): 1) Una riflessione sul crollo del comune rosso a Piombino. A Piombino è successo quello che accadde a Livorno du-rante le penultime elezioni: la città, ormai delusa da un’amministrazione che non riusciva (non sempre per col-pa) a dare le risposte che la gente si aspettava, ha cercato di giocare la carta del rin-novamento, rinnegando in gran parte tutto ciò in cui fino ad allora aveva creduto. Livorno poi, nelle ultime ele-zioni, è ritornata al primo amore. Lo farà anche Piom-bino? 2) Se fosse sindaco, la prima cosa che farebbe per il ter-ritorio. Cose da fare ce ne sarebbero tante, ma la prima e la più urgente, dovrebbe essere l'im-pegno di dare a Piombino un’immagine diversa da quel-la che ha sempre avuto: una città di passaggio per andare all’Elba, in cui la fabbrica è sempre stata vista come l’u-nica possibilità di sopravvi-venza. In pratica vorrei ado-perarmi per far sì che Piom-bino cominciasse a mostrare ciò che di bello c’è nel ter-ritorio e non continuasse in-vece a discutere divisa per fazioni. 3) Ora è ufficiale Arcelor-Mittal lascia il campo a Li-berty Magona. La sua opi-nione. Che grandi gruppi siderurgici internazionali investano a Piombino, conferma la ca-pacità attrattiva del nostro territorio per le strategie mon-diali dei produttori dell'ac-ciaio. Sono impegni che han-no alto contenuto tecnologico, con forti ricadute di occu-pazione qualificata e stabile. Di più non mi sento di ag-giungere, in attesa che Liberty Steel faccia conoscere nel dettaglio il proprio piano in-dustriale.

MANOLO MORANDINI (giornalista Il Tirreno):

1) Una riflessione sul crollo del comune rosso a Piom-bino. La premessa è d’obbligo. Ho vissuto solo l’ultimo scorcio di campagna elettorale. Da Piombino manco da quando sono arrivati i russi, per dirla con i tempi dell’acciaieria. La città rossa è un’immagine nostalgica. Davvero prima del 26 maggio era ancora così? È pensabile che lo stare sul promontorio l’abbia pro-tetta dai cambiamenti che hanno investito il Paese? Di sicuro c’è chi lo ha sperato. Ancora una volta. Sordo al rumore di fondo. Alle voci della comunità, capace di reggere ai colpi di una crisi economica infinita che ha scavato anche sul piano so-ciale. Si è arroccato in un castello tirato su alla bell’e meglio. Neppure facendo in tempo a dipingere tutte le pareti di rosso. A crollare credo sia stato questo. 2) Se fosse sindaco, la prima cosa che farebbe per il ter-ritorio. In un’epoca in cui in troppi si sentono medici e all’oc-correnza economisti. Anche un po’ epidemiologi, per stare alla realtà locale, resto al valore del sapere e delle pro-fessioni. L’improvvisazione è divertente quando chi la pratica si limita a vestire i panni da Ct della Nazionale di calcio. Non ho i numeri per fare il sindaco. E non voglio spendere ricette scontate. Non mi vedo in quella re-sponsabilità a cui per profes-sione guardo cercando di con-trollarne l’attività, nell’interesse generale. 3) Ora è ufficiale Arcelor-Mittal lascia il campo a Li-berty Magona. La sua opi-nione. Dopo anni di attività al minimo è una prospettiva ritrovata per la Magona.

Voce ai giornalisti

Costa Etrusca ha rivolto tre domande su importanti temi relativi al nostro territorio. Rispondono Maria Antonietta Schiavina, giornalista professionista e Manolo Morandini, giornalista Il Tirreno. 1) Una riflessione sul crollo del comune rosso a Piombino. 2) Se fosse sindaco, la prima cosa che farebbe per il territorio. 3) Ora è ufficiale ArcelorMittal lascia il campo a Liberty Magona.

La sua opinione.

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FARMACIASALIVOLI

Dr. VITI MARCO

Lungomare Marconi, 59F/61 - PiombinoTel. 0565 45137/48840

Maria A. Schiavina Manolo Morandini


Ecco che quando l’in-gegno dell’uomo e il talento della creatività

si uniscono e vanno a nozze si può puntare in alto e dare vita a quel qualcosa che risalta agli occhi. E questo fa proprio al caso del Capannino Ven-turina, il nuovo complesso residenziale realizzato del-l’imprenditore Antonio Lauria (titolare della ditta Lauria di Grosseto specializzata nel re-stauro e nella manutenzione ordinaria e straordinaria dei beni immobili sottoposti a tu-tela ai sensi delle disposizioni in materia di beni culturali ed ambientali). Il Capannino si trova in via degli Affitti, sorge in Val di Cornia, tra borghi, mare blu, natura incontaminata e Terme etrusche nella campagna ap-pena fuori il centro di Venturina Terme. È un complesso composto da due edifici suddivisi in 14 unità abitative di varia tipo-logia. Si tratta del recupero

di un antico borgo rurale, da cui sono state ricavate appunto 14 unità abitative di diversa metratura realizzate con ma-teriali naturali e finiture di pregio, domotica integrata, sistema di sorveglianza, im-pianti fotovoltaici in copertura, riscaldamento a pavimento. Abitazioni in classe energetica A+ costruite con impianti ad alta prestazione, per garantire la massima efficienza d’ener-gia. Gli appartamenti sono tutti dotati di garage o posto auto, recupero acque meteo-riche per l’irrigazione, parco attrezzato, area condominiale recintata, accesso regolato da cancello elettrico, posti auto coperti e scoperti. Gli appar-tamenti a piano terra hanno anche il giardino privato. Le abitazioni di varia dimen-sione partono da un costo di

145mila euro. Il complesso è composto da due edifici (fabbricato A e fabbricato B). Nel fabbricato A presenti le seguenti tipologie. Piano terra: Appartamento n°6 di 85 mq; 370 mq di giardino e 20 mq di posto auto coperto. Appar-tamento n°7 di 83 mq; 246 mq di giardino e 20 mq di posto auto coperto. Apparta-mento n° 8 di 61 mq; 225 mq di giardino e 20 mq di posto auto coperto. Appartamento n° 9 di 110 mq; 120 mq di giardino e 20 mq di posto auto coperto. Appartamento n° 10 di 81 mq; 190 mq di giardino e 20 mq di posto auto coperto. Appartamento n° 11 di 110 mq; 62 mq di giardino e 20 mq di posto auto coperto. Primo piano: Appartamento n° 12 di 58 mq; no giardino,

mq 20 di posto auto coperto. Appartamento n° 13 di 110 mq; no giardino, mq 20 di posto auto coperto. Nel fabbricato B presenti le seguenti tipologie. Piano terra: Appartamento n° 1 di 71 mq; 320 mq di giardino e 20 mq di garage. Appartamento n° 2 di 79 mq; 130 mq di giar-dino e 20 mq di garage. Ap-partamento n° 3 di 63 mq; 75 mq di giardino e 20 mq di garage. Primo piano: Appartamento n°4 di 84 mq; no giardino, 20 mq di garage. Appartamento n° 5 di 62 mq; no giardino, 20 mq di garage. Appartamento n° 14 di 57 mq; 340 mq di giardino e 20 mq di posto auto coperto. Il Capannino Venturina, è stato ideato anche per il suo punto strategico, perché si trova a breve distanza dai principali centri urbani (Ven-turina Terme 2 km, Campiglia Marittima 5 km, Costa degli Etruschi 5-7 km, Piombino

Recupero di un antico borgo rurale, ricavate 14 residenze

Capannino Venturina, magnifico complessoVendita di appartamenti, tranquillità e natura in un contesto di pregio vicino a mare e terme.

Opera realizzata dall’imprenditore Antonio Lauria

14 km, Populonia 15 km, Fol-lonica 16 km) e dal tratto di mare tra i più belli e puliti del centro Italia con la pos-sibilità di scegliere tra le spiag-ge larghe e sabbiose e quelle con ciottoli e scogli (San Vin-cenzo, Baratti, Carbonifera, Torre Mozza e Follonica). Un’area cruciale, che consente di raggiungere in pochi minuti i siti di interesse archeologico, come Baratti e Populonia. Inoltre si trova a 5 minuti dal Calidario Terme Etrusche e dall’Hotel delle Terme di Ven-turina, a 10 minuti dal mare e a 5 minuti dal nuovo porto turistico della Chiusa, in località Pontedoro. Il Capannino ha un’ubicazione essenziale anche per la vici-nanza con la cosiddetta strada del vino della Val di Cornia, ovvero le suggestive campagne di Bolgheri, la storia medievale di Suvereto, che offrono la possibilità di calarsi nella scelta di una produzione vi-nicola prestigiosa e invidiata da tutto il mondo.

La sua posizione inoltre è ideale per scoprire la Toscana. È facile da raggiungere in macchina da nord via auto-strada fino a Campiglia Ma-rittima e da sud con la statale Aurelia, in treno e anche in aereo dagli aeroporti di Pisa e Firenze. Dista meno di un’ora da Pisa e due ore da Firenze. C’è da dire, che oltre ad essere una meraviglia per gli occhi, il Capannino ha inoltre ri-scosso grande successo alla sua inaugurazione. A dare il benvenuto agli innumerevoli ospiti l’imprenditore Antonio Lauria realizzatore dell’intero complesso residenziale. Una vera e propria giornata di festa coi fiocchi allietata da un ricco buffet allestito con le prelibatezze della Conca d’Oro, dalle specialità gourmet di Mezzo Km di Venturina Terme, dai salumi del salu-mificio Patrone di Campiglia

Marittima, dai piatti del Ri-storante Donati di Castiglione della Pescaia e dai vini della tenuta Guado al Tasso, Mar-chesi Antinori di Bolgheri. La scenografia dell’inaugu-razione è stata invece curata dalla creatività di Gabriella Tecla B. Grosseto. Il tutto ravvivato dalla musica in vi-nile di GiovanniMustach. Presenti Alberta Ticciati, sin-daca di Campiglia Marittima, gli assessori comunali Elena Fossi e Gianluca Camerini, il consigliere Psi Lido An-dreoni, le autorità del territorio e un vasto pubblico. Per info su appartamenti in vendita 3349024002 – 0564 412925 [email protected] www.ilcapanni-noventurina.it. Il Capannino Venturina, vendita di appar-tamenti, tranquillità e natura in un contesto di pregio.

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Alberta Ticciati (sindaca Campiglia M.)

«L’inaugurazione del Ca-pannino Venturina è moti-vo di soddisfazione, per il fatto, che in un momento difficile come questo, ci siano imprese che inve-stono sul territorio. In più è anche apprezzabile che tale intervento abbia recu-perato e riqualificato un’a-rea dandole nuova vita e decoro».

Gianfranco Benedettini

(storico ex assessore Campiglia M.)

«Un piccolo borgo che ho conosciuto nell’immediato dopoguerra. La casa pa-dronale, quelle dei contadini, le stalle, il porcile, il pozzo, l’abbeveratoio e la pompa dell’acqua. Nell’aia, quattro pagliai. Uomini con la ca-miciola di lana, cappellaccio in testa, le donne con la pezzola e uno stuolo di bambini. Era il Capannino, posto all’inizio della via degli Affitti che porta al mare di Torre del Sale. Una delle prime terre bonificate. Fu luogo di riunione dei primi partigiani. L’ho visto in abbandono. Ora è stato ristrutturato con giusto cri-terio e destinato a residenza turistica».


Per Elisa Testo e disegni di Elena Migliorini

In questo frammento di storia, nato da una mia attenta ricerca, colgo Elisa Bonaparte Baciocchi sorella di Napoleone Bonaparte, in una piccola nicchia di quei suoi dieci anni di regno a Piombino. Il racconto si muove in uno scenario della Piombino antica, il più possibile in armonia tra la storia vera e quella di fantasia, ma con lo scopo di conferire veridicità alla narrazione. Cerco di dare un’impronta mia personale alla figura di una donna che ho sempre ammirato molto e non solo per l’importanza che ha avuto nella storia della nostra città (Piombino), ma anche come madre, come donna, con le sue passioni e debolezze, paure e sofferenze che hanno travagliato il breve corso della sua vita. Lascio alla storia gli intrighi di corte, i conflitti politici, il sacro e il profano e do’ a voi, miei cari lettori, la mia Elisa… Notre-Dame 2 dicembre 1804 Un’atmosfera magica, quasi irreale, regnava nella maestosa Cattedrale di Notre-Dame, quando, da un silenzio soffocato, si udirono sgorgare dall’organo, i toni trionfanti de La Marsigliese. Le mani di Na-poleone Bonaparte, ricoperte dai guanti ricamati d’oro, tolsero la corona dalle mani del Pontefice, per un attimo tenne alta la corona poi se la posò solennemente sul capo…

(2 continua…)

L'immagine di Elena Migliorini è tratta dal suo libro “Piombino un principato sulle ali di Pegaso” per gentile concessione de “Le Brumaie Editore”.

Piombino, Porticciolo di Marina, nell’era napoleonica

di Ginevra Bussotti

Il 2019 è stato fino ad ora un anno pieno di sor-prese e eventi inaspettati,

ma nulla può eguagliare l'in-credulità dovuta al cambia-mento climatico. L'inverno è apparso infinito, il freddo ha colpito inaspettatamente la costa da novembre ad apri-le e non abbiamo potuto far altro che sperare nell'arrivo dell'estate. Se mi avessero pagata per quante volte nei mesi scorsi ho esclamato: «L'estate sarà la fine dei nostri problemi?», adesso scriverei che ho trascorso tutto luglio a costruire uno shuttle nel giardino di casa mia. Ma non è stato così. Il mese di maggio è stato uno dei più freddi degli ultimi anni. Dalla metà di giugno invece le prime ondate di caldo si sono fatte sentire fa-cendo scattare la temperatura in modo repentino. Siamo passati letteralmente da un freddo siberiano a un’estate di fuoco e molti hanno deciso di allontanarsi da casa e dis-trarsi. Ma per i giovani, del resto, rimane sempre sintomo di di-versivo e divertimento. Loro in particolare hanno ideato vacanze e spedizioni di tutti i tipi, all'estero o in Italia, con o senza amici, pur di dimen-ticare, anche se per poco, l'op-pressione del caldo. I corag-

giosi e più organizzati che si sono avventurati fuori dalla patria hanno scelto principal-mente mete europee: Ibiza continua a mantenere il primato di isola del divertimento negli anni grazie a spiagge, locali

e discoteche e insieme a lei molte altre mete in Spagna attraggono giovani turisti. I ventenni corrono verso Bar-cellona con la stessa velocità del toro che corre verso il torero e Maiorca non scende

dal podio delle isole più amate. Fin qui nulla di nuovo, a set-tembre continueremo a in-contrare ragazzi abbronzatis-simi che fanno finta di aver imparato lo spagnolo in due settimane e che tentano di stupire con un semplice “Hola, como estas?”. Le mete im-mediatamente successive nella classifica sono le numerosis-sime isole greche, adorate per gli stessi motivi, ma aventi il vantaggio di risparmiare ai rimasti in patria conversazioni strane a fine vacanze: Creta, Mykonos, Corfù, Zante, solo per citarne alcune. Una vera e propria novità nel panorama delle agenzie turistiche è il boom croato. Le isole della Croazia come Pag e Veglia, già popolari, quest'anno hanno incantato una quantità di turisti nettamente superiore. I giovani, invece che “Mil-lennials”, potrebbero esser definiti per questa classifica “i nuovi Ulisse”, vaganti nel Mediterraneo alla ricerca della loro Itaca (libertà, in-dipendenza?), ma molti sono anche gli amanti delle vacanze studio nel nord. Dublino, Londra, Edimburgo sono mete che non tramonteranno fa-cilmente e a settembre sarà sempre comune udire con-versazioni in un inglese ca-nonico o dialettale, ma sempre meglio di uno spagnolo il cui livello arriva alla corretta pronuncia di “paella”.

L’isola di Ibiza, primato del divertimento. Ragazzi, “i nuovi Ulisse”, alla ricerca di Itaca.

Da Dublino a Edimburgo, vacanze studio al nord

L’estate e i giovani: “divertiamoci!”

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Calcio: la classifica finale della scorsa stagione

I vincitori del nostro referendum

Ecco la classifica finale dei migliori giocatori re-lativa alla passata sta-

gione calcistica 2018/2019. I voti riportati nelle relative pagelle dei singoli giocatori sono stati espressi da una giuria esperta composta da allenatori, dirigenti, giornalisti e sportivi. Il lettore noterà per ogni società sportiva il miglior giocatore risultato vin-citore nella classifica finale evidenziato in neretto. Se-guono altri quattro calciatori nell’ordine in cui hanno ri-portato i voti. La rubrica è curata dal coordinatore di Costa Etrusca Marcello Car-dinali affiancato da Umberto Barlettani, Emilio Guardavilla. Nel prossimo numero di Costa Etrusca l’appuntamento per la classifica di tappa relativa alla nuova stagione calcistica 2019/2020.

Diamanti (il migliore) Giannetti, Luci, Valiani, Agazzi.

Livorno

Catalano (il migliore) Rocchiccioli T, Braschi, Rocchiccioli J, Quarta.

Atl. Piombino

Caroti (il migliore) Telesio, Scavi,

Paini, Tani.

Riotorto

Jukic (il migliore) Conti, Bruni,

Salvalaggio, Costanzo.

Gavorrano

Lunghi M (il migliore) Berrugi, Bussotti, Bastieri, Ciurli T.

Venturina

Ulivieri (il migliore) Tesi, Consiglio, Specos, Bezzini.

Salivoli

Cretella (il migliore) Boccardi, Gorelli,

Molinari, Zagaglioni.

Grosseto

Ferrini (il migliore) Montero, Meloni Dedja, Carducci.

Portoferraio

Zuardi (il migliore) Petricci, Gherardini A,

Breschi, Martelli.

San Vincenzo

Per quanto riguarda il migliore allenatore la classifica finale vede al primo posto Roberto Breda, allenatore del Livorno subentrato a Lucarelli, portando la squadra alla salvezza diretta senza passare dai playout. A lui il meritato titolo del mi-gliore allenatore della stagione calcistica 2018/2019

Breda, il migliore

MISERICORDIA DI PIOMBINO ANNO DI FONDAZIONE 1574

Sede: PIAZZA MANZONI (CITTADELLA) - Uffici: Tel. 0565 224259 Servizio Ambulanze S 0565.220157 Servizio Onoranza Funebri: S 0565.220139 Fax: S 0565.225659 [email protected]

Il diario di Licena

Dialogo muto fra madre e figlio

Nei numeri precedenti abbiamo pubblicato alcuni scritti di Licena Pizzi Maccanti. L’autrice e nostra valida collaboratrice affronta nelle sue pagine di diario il dialogo muto con il figlio

scomparso prematuramente nel 1995 a Parigi. Un importante messaggio morale a tutte le madri orfane del mondo.

5 febbraio 1997 Mio dolce tesoro, quale sarà la bonne nouvelle che ho trovato nei tuoi pantaloni? Mi arriverà un figlio tuo? Ieri sera, in chiesa, nel solito gioco di luci e ombre ho intravisto il viso sfumato di una

donna avvolta in un mantello. Come sempre ho pensato ad un tuo messaggio sul mistero della vita. Santa Trinità del Cielo, fatemi capire qualcosa. Vi prego, ascoltate il mio cuore! Sono una madre come

Maria ma io, al contrario di Lei, non ho mai scelto di vivere questo calvario. Avevo voluto un figlio, una famiglia da crescere nell’amore e nella semplicità quotidiana. Niente di più. Datemi la fede, non voglio

beni terreni, gloria o ricchezze. Vorrei solo un po’ d’amore nella continuità di mio figlio. Figlio mio, intercedi! Vivo e respiro solo per te.

6 febbraio 1997 Mio splendido figlio, a volte, assieme al dolore si amalgama la ricchezza dell’amore che tu mi trasmetti.

Tesoro, cerco di recepire ma spesso è più forte di me e non riesco ad accettare la realtà. Mi manca la tua presenza. Mi avvolgo nel tuo cappotto per ripararmi dal freddo ma soprattutto per sentirmi

abbracciata da te. La tua camera è sempre pronta e ci sono tutte le tue cose in ordine. Puoi arrivare in ogni momento, i tuoi abiti sono al loro posto. Per me è così, io ti sento e ti credo vivo, a Parigi

per il tuo lavoro. Ti penso con la tua donna e che un giorno mi chiamerai per telefono e io mi sveglierò da questo incubo.

L’alternativa è raggiungerti quanto prima, prima dell’anno Duemila, come ti ho pregato di fare tante e tante volte. Il terzo millennio non sarebbe il mio tempo. Il Novecento è

stato il nostro periodo, la nostra epoca, quello che ci ha visto insieme e non voglio valicarlo. Ti prego, figlio mio, aiutami a raggiungerti, non lasciarmi qui a

languire. Signore Iddio, chiamami a te. In me c’è il nulla.

Possiamo ancora vedere la luce di stelle che non esistono più da secoli. Così ancora ti riempie e folgora il ricordo di qualcuno che hai amato

per poi vederlo andar via. Kahlil Gibran poeta libanese Coloro che ci hanno lasciati non sono degli assenti, sono solo degli invisibili:

tengono i loro occhi pieni di gloria puntati nei nostri pieni di lacrime. Sant’Agostino

Dopo la morte c’è ancora vita

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Lynch, maestra d’eleganza

Si è spenta Luciana Lynch, il suo cognome prima di prendere quel-lo del marito era Criscuolo. Tutti la ricordano come maestra di eleganza, umanità e partecipa-zione. Amava viaggiare, dopo aver vissuto a lungo in Inghilter-ra critico e giudice internazionale nelle competizioni enologiche, era tornata a Piombino, dedican-dosi spesso alle vicende cittadi-ne. Luciana lascia il marito e una figlia.

In ricordo di Alessandro Guasti, 68 an-ni. Ex calciatore e poi allenatore del

Piombino era conosciuto e benvoluto in città. Una figura significativa del calcio piombinese con anni di attività nella so-cietà nerazzurra. Guasti ha lasciato un grande vuoto in particolare per quei ragazzi che nel lun-go tempo di militanza come allenatore degli juniores neroazzurri, ne aveva colti-vato i sogni di diventare bravi giocatori. Al suo attivo anche la guida della socie-tà maggiore. Alessandro se n’è andato improvvisamente nel sonno colpito da un infarto fulminante. «Un altro uomo che fa onore definire nostro concittadino ci ha prematura-mente lasciato – ha commentato l’ex sindaco Massimo Giuliani – una vita piena ma semplice che lo ha visto gran-de funzionario pubblico, grande soste-nitore dello sport e grande persona.

Alessandro credo che rappresentasse un poco lo zio-amico che tutti noi avremmo voluto avere».

Ciao Alessandro, vita per il Piombino calcio

È morto Roberto Marini 68 anni, negli anni No-vanta assessore ai lavori

pubblici al comune di Piombino nella giunta di Fabio Baldassarri che lo ha voluto ricordare così: “Tu sei stato un credente: se avevi ragione forse ci ri-troveremo, altrimenti mi sento di dire che è stato ugualmente bello averti avuto per amico, collaboratore sincero e com-pagno comunista, sia chiaro: anche quando la pensavamo diversamente e con passione discutevamo”. Da sempre impegnato nella politica (è stato anche segre-tario in Val di Cornia del Partito Comunista Italiano), dirigente

Asiu, una vita nell’associa-zionismo, recentemente si occupava alle politiche di mul-ticulturalità a partire dal Tavolo del Cotone. Amava il teatro,

è stato fra i protagonisti come attore, della “Bella vita” di Paolo Virzì. In moltissimi lo hanno ricordato con affetto e stima.

Ci lascia Marini, uomo di politica

Roberto, anima d’attorePaola Lippi,

cuore e coraggio

Ci ha lasciato Fabio Cardi-nali. La notizia ha destato profondo dolore e sentito cordoglio. Cardinali, 42 an-ni, è stato stroncato da una malattia che lo aveva

colpito da tempo. Ha lavo-rato nel reparto verniciatu-ra di ArcelorMittal. Ha esalato l’ultimo respiro in mezzo all’affetto dei suoi cari. Un ragazzo dolce dal sorriso buono con una grande passione per il ci-nema, aveva frequentato l’Ipsia di Piombino e gesti-

to la pagina facebook Cine-miamo. Il padre Claudio, infermie-re all’ospedale Villamari-na, era scomparso alcuni anni fa. Lascia la mamma Tiziana e il cugino Marcello Cardina-li, storico e valido collabo-ratore di Costa Etrusca.

Fabio Cardinali, dolce sorriso


Se ne è andata Paola Lippi alla fine di una battaglia condotta con un coraggio ammirevole, non ce l’ha fatta più a combattere contro il male. Laurea in biologia e una vita in prima fila come docente alla media Guardi e referente responsabile dei “tanti allievi e allieve speciali”. “Positiva, sorridente, dispo-nibile: qualunque fosse il problema da risolvere”. Que-sto il ricordo delle mamme degli studenti che ha aiutato e dei colleghi professori.

Ci ha lasciato Fabrizio Troisi, 50 anni, portato via da un male incurabile. Troi-si, in servizio alla Guardia di Finanza al porto di Piombino. Era molto cono-sciuto in città. Un uomo che amava la vita, un esempio da imitare, attaccato alla famiglia, al suo lavoro, alla sua

Fiorentina. «La tua forza, la tua dignità, il tuo sor-riso – dichiara Massimiliano Santini, uno dei suoi amici dai tempi della scuola – che siano d'esempio per chi, meno forte di te, avrà un attimo di sbandamento, di paura, di sfiducia».

Lutto per Fabrizio Troisi, esempio da imitare

Un gesto ignobile e ver-gognoso. La beffa oltre al dolore per la scom-

parsa di un familiare. Al pro-fondo vuoto che alla sua morte il pittore piombinese Giorgio Gabbrielli, 90 anni, ha lasciato nei cuori del figlio Filippo e della moglie Loriana Bellandi si aggiunge lo sgomento di trovare la casa svaligiata. I familiari del pittore Gabbrielli erano alla sala del commiato e al loro rientro hanno trovato la loro abitazione al Perticale messa totalmente a soqqua-dro. Dentro ogni stanza un totale disastro. Sì, perché mentre si erano recati a dare l’ultimo saluto al loro caro in-sieme ai tanti conoscenti e amici che lo hanno amato, i ladri devastano la casa dove Gabbrielli ha vissuto i migliori anni della sua lunga vita. Un gesto spregevole e inde-scrivibile a parole per la cru-deltà che si porta dietro. E tutto è successo proprio men-tre un’intera Piombino si è fermata per il sentito cordoglio

nei confronti di un uomo che da sempre ha rappresentato il mondo della scuola e del-l’arte. Ex insegnante di ap-plicazioni tecniche alle scuole medie, pittore, appassionato di arte e della sua famiglia, anche negli ultimi anni aveva continuato a ricevere importanti riconoscimenti. Più di sessant’anni di attività pittorica praticata senza in-terruzione. Dell’avanguardia storica degli artisti locali come Romano Guantini, Sirio Bandini, Furio Cavallini, Alessio Sozzi, Edro Colombini.

Gabbrielli, trasferitosi negli anni Sessanta a Piombino da Livorno, ha sempre rappre-sentato «un significativo punto di riferimento – afferma il critico d’arte Pablo Gorini – per quanti amano un figurativo estremamente moderno. Opere subito riconoscibili, per i colori decisi e il forte impatto». Ed ecco che il ricordo di que-st’uomo dai tanti talenti viene sfregiato dal sapore amaro di un atto deplorevole. Una casa derubata di tutti gli oggetti di valore, rovesciando il contenuto dei cassetti e svuotando gli armadi. Una casa derubata soprattutto di ricordi, quei ricordi di una vita, che sono più preziosi di qualsiasi valore economico. E per concludere non ci sono parole… rimane soltanto un assordante silenzio in cui ci accorgiamo che in questo mondo c’è sempre meno posto per il rispetto delle per-sone. O in questo caso è me-glio precisare… per il dolore delle persone.

Ci ha lasciato Mario Novi, uno dei tre fratelli eredi di Cesare Novi,

storico fotografo di Livorno. Dal lonta-no 1955 Mario gestiva il noto negozio di famiglia in via Pieroni lavorando an-che come fotoreporter per i giornali La Nazione e Il Telegrafo. Con la sua macchina fotografica ha immortalato “mezza Livorno”. Fra alcuni mesi avrebbe compiuto 82 anni. Un uomo dal sorriso aperto per tutti coloro che passavano dal suo negozio.

Lascia i figli Fabrizio e Alessandro, gli amati nipotini e l’adorata moglie Paola.

Scomparsa del pittore Giorgio Gabbrielli

Veglia alla salma, ladri rubano

Mario Novi, vita per le foto

Alessio Dondoli, 37 anni, piombinese, è morto per un malore nella sua casa di via Torino. Probabilmente un edema polmonare. A dare l’allarme un’amica di Alessio che era in casa con lui. Quando sono arrivati il medico e i soccorsi, il ragazzo era ancora vivo, ma in con-dizioni molto gravi. Dopo poco il suo cuore ha cessato di battere, durante il suo trasporto all’ospedale di Vil-lamarina. Dondoli era uscito da poco dal carcere per porto abusivo di arma e ri-cettazione. Ora che era tornato libero, purtroppo un infausto destino se l’è portato via.

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Dondoli, stroncato da malore

Addio a Lidia, brava prof

Una persona speciale, una donna luminosa, piena di curiosità della vita, di interessi, di allegria. Se ne è andata Lidia Cenni Salvioni inse-gnante di lettere per oltre trent’an-ni, una persona eclettica e intelli-gente, amante dei viaggi, della let-tura, dei Paesi Caldi, e dell’India, una donna che certo non passava inosservata. Era stata moglie di Ugo Salvioni, storico far-macista di P i omb ino decedu to anni fa. Lascia le fi-glie Paola e Valentina e le loro fa-miglie.

Questa rubrica è libera. Il contenuto delle lettere può non collimare col pensiero del giornale. Costa Etrusca si riserva di ridurre le lettere e di eliminare espressioni che possano integrare ipotesi di diffamazione. Gli autori, purchè noti alla direzione, potranno chiedere che la loro firma sia omessa. Precisazioni o rettifiche sa-ranno pubblicate.

MEDICO CURANTE Ingiustizia sociale: chiedo chiarezza! Gentili lettori, vivo a Piombino da quasi due anni, mio marito lavora a Campiglia Marittima dal luglio 2013, mentre io l’ho raggiunto non appena mi è stato possibile, libera da impegni lavorativi. Da quel momento in poi, ho vissuto stabilmente a Piombino, per cui mi sembrava naturale far richiesta alla Asl per avere un medico di base, lasciando il nostro medico di Genova. Purtroppo, mi sono arresa di fronte a risposte vaghe, paletti incomprensibili, addirittura la pretesa di rivalutare un’esen-zione nazionale di mio marito risalente al 2001. La nostra re-sidenza è a Genova, ma non credo che questo sia il nocciolo della questione: noi viviamo qui, abbiamo acquistato casa e il nostro reddito resta sul ter-ritorio. Ho avuto modo di contattare due medici piombinesi che con imbarazzo mi hanno con-fermato che la situazione della regione Toscana è di fatto que-sta: avrei avuto diritto ad un medico di base per un anno non rinnovabile. In questa si-tuazione, non era possibile abbandonare la Asl genovese, rischiando in questo lasso di tempo, di perdere il medico curante. So che ogni regione ha un inquadramento diverso riguardo la salute pubblica, ma questo non è consolante. Da cittadina italiana mi sono sentita discriminata e indignata. La Costituzione italiana all’art.

32 recita: “La Repubblica tutela la salute come fonda-mentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti”. Soffriamo entrambi di patologie croniche e questo ha comportato notevoli difficoltà per le richieste dei farmaci a Genova, nonché un danno economico ogni volta che abbiamo avuto bisogno di cure mediche o si è dimenticato un farmaco. Spero che questa lettera, serva a far chiarezza, e a far riflettere le amministra-zioni su una chiara ingiustizia sociale.

m.n.

COMPENSI LIVORNO Quel direttore costa troppo! Si legge la notizia sui gior-nali “Per Nicola Falleni, il nuovo direttore del comune di Livorno si spendono 230mila euro”. Ho diviso 230mila euro per 12 mesi e viene circa 19mila euro al mese. Pensando alla mia modesta pensione di dipen-dente comunale abbiamo che l’esimio direttore pren-de 12 volte più di me. Quale sarà mai la sua mansione per giustificare questa enorme differenza? Gli sono occorse

forse tre o quattro lauree? Lui sarà convinto di meritar-si quel trattamento, ma non gli vengono mai in mente i tantissimi cittadini come lui, che stentano ad arrivare a fi-ne mese? Mi sembra un in-felice esordio del sindaco di sinistra Luca Salvetti. E il Papa insiste a dire che siamo tutti fratelli! Direi che non siamo nemmeno biscu-gini…

Sergio Galligani CIRCOLO BERLINGUER Assemblea Pd, poche presenze Sono un iscritto al Pd, pur-troppo le elezioni a Piombi-no sono andate malissimo. Per fortuna Livorno si è sal-vata con Luca Salvetti (do-po il colpo dei 5 Stelle che Nogarin dette alle ammini-strative 2014 demolendo lo storico partito comunista ri-masto al potere fin dal lonta-no 1921). Ma torniamo a Piombino. Si è svolta un’importante as-semblea al Circolo Berlin-guer relativa all’analisi della


di Armanda Gardella 5 luglio 2019. Un venerdì molto caldo a Torre Mozza, mare e relax con i miei cari, un giorno qualunque diventato triste e scioccante per un evento luttuoso. Entro in acqua verso le 15.30 per fare il bagno, a mezzo metro da me vedo una sagoma scu-ra, sembrerebbe un sub in immersione, ma in pochi se-condi, mi accorgo che si tratta di una persona, così chiamo aiuto con la voce rotta dal-l’ansia. Due ragazzi si avvi-cinano dubbiosi… uno dei due intuisce il dramma, afferra la persona e grida: «Sono un carabiniere. Tutti fuori dal-

l’acqua!». Mi dirigo verso mia sorella, che per fortuna dormiva, ho un groppo alla gola e allo stomaco. Il mio sguardo è là sulla battigia, dove i bagnini del Consorzio Balneare Costa Est con la loro professionalità si affannano per rianimarlo. Una parte di spiaggia si svuo-ta, io resto muta ed attonita sotto un sole cocente. Inter-viene l’elisoccorso Pegaso,

anche loro si prodigano nel tentativo di salvare una vita, il tempo si dilata, prego che ce la facciano, ma quando staccano il defibrillatore e coprono il povero corpo ca-pisco che è finita. Muore così un ragazzo pakistano di 31 anni, ospite da poco del Re-sidence La Caravella di Piom-bino. L’immagine di questo ragazzo, per qualche giorno, è nei miei occhi, ma vi è anche l’indifferenza di alcuni che tranquillamente, hanno con-tinuato a fare il bagno o altro, come se un evento del genere non li sfiorasse minimamen-te… Amaro specchio dei nostri giorni…

Quel corpo senza vita

che galleggia sull’acqua

sconfitta alle amministrative 2019, in cui lo stesso Pd ha affermato «benché le convo-cazioni siano state divulgate a più di duecento iscritti, di cui vanta lo storico circolo, non vi è stata un’elevatissi-ma partecipazione». Insomma… a questo punto mi chiedo, ma il nostro Pd è davvero finito?

p.f. LIVORNO Filippo Nogarin andrà sulla Luna? Periodo buio per Filippo Nogarin, ex sindaco di Li-vorno nei 5 Stelle. Nogarin aveva scelto di non volersi ricandidare per la carica di primo cittadino alle elezioni comunali, dichiarando inve-ce di voler correre per le ele-zioni europee. A marzo 2019 si presenta, dunque, alle europarlamentarie del Movimento 5 Stelle, supe-rando sia il primo che il se-

condo turno e risultando co-me candidato al parlamento europeo. Il 26 maggio (pur-troppo per lui, ndr) si piazza in terza posizione con 30mi-la 913 preferenze risultando il primo dei non eletti. Così dopo la rinuncia alle elezioni amministrative e la “trombatura” alle europee di Strasburgo, si è visto co-stretto a fare le valigie. Ma il peggio non ha fine, perché il Movimento 5 Stelle ha re-gistrato un flop a livello na-zionale. Ecco una dichiara-zione rilasciata da Nogarin con tono pacato, ma comun-que amaro. «Purtroppo il consenso non va d’accordo con il buon governo e noi 5 Stelle abbiamo pagato que-sto contesto storico». L’ex sindaco di Livorno ha sintetizzato così i cinque an-ni di amministrazione pen-tastellata giustificando la clamorosa sconfitta. Ora per lui è arrivato il momento di farsi da parte. Tornerà a fare

il project manager o magari con la sua laurea in ingegne-ria aerospaziale volerà sulla Luna?

g.l. PIOMBINO In bocca al lupo, sindaco Ferrari! Finalmente a Piombino il comune rosso è crollato, non aspettavo altro da anni, ormai! Ci voleva un uomo come il brillante avvocato penalista Francesco Ferrari che con le forze di centrode-stra e liste civiche, rappre-sentanti la voce del popolo, è riuscito ad estirpare il po-tere allo storico Pd. Quando ho seguito in diret-ta, letteralmente al cardio-palma, lo sfoglio dei voti nei seggi, ho esultato a gran vo-ce fin da subito per la vitto-ria di Ferrari che si faceva sempre più reale… fino al momento in cui quella spe-ranza è diventata realtà. Una

realtà che io stesso con il mio voto ho contribuito a realizzare. Non mi resta al-tro che fare un sentito in bocca al lupo al nostro nuo-vo sindaco! Finalmente con lui Piombino ha “cambiato marcia” una volta per tutte.

b.t.

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La storica e valida collabo-ratrice di Costa Etrusca Li-cena Pizzi Maccanti non è potuta essere presente alla festa “Un giorno... insieme”, perché indisposta, ma ci ha lasciato un bel pensiero che abbiamo letto durante la manifestazione. Fra l’altro ha scritto: «Di-vertitevi, vi auguro una bella festa. Anche se non sono potuta essere presente, il mio pen-siero è con tutti voi, so-prattutto insieme a quei bambini e a quei ragazzi che io chiamo “speciali”».

La nostra Licena


L’estate, la stagione più bella, più attesa da tutto il mondo. Ma la

sua bellezza negli ultimi anni si è trasformata in un terribile tormento fino ad arrivare ad essere l’Apocalisse dei nostri giorni. Dal 29-30 giugno le prime ondate di caldo si sono fatte sentire facendo scattare la temperatura in modo re-pentino. Siamo passati lette-ralmente dalla fredda prima-vera a un’estate rovente, tanto che in molti dalla disperazione hanno deciso di allontanarsi da casa alla ricerca di un mi-nimo refolo di refrigerio. In tutta Italia il vero e proprio caldo africano è iniziato uf-ficialmente persistendo in modo asfissiante fino all’8 luglio. Ma il 9 luglio arriva la prima perturbazione, tutti ad attendere la grande pioggia che in alcuni parti d’Italia, ha provocato il finimondo. In Toscana raffiche di grande maltempo con diluvi universali nel Pisano, mentre una grossa tromba d’aria scuote Livorno danneggiando la copertura di alcuni capannoni industriali

in via Enriques. A Firenze un fulmine colpisce in pieno Pa-lazzo Vecchio procurando in-dicibili danni. Insomma, un cataclisma nel vero senso della parola, sembra quasi che il mondo si sia scatenato per ribellarsi contro il grande caldo. Nell’Italia del sud in-vece continuano imperterriti i 41 gradi centigradi di afa. Ma tali perturbazioni hanno fatto soltanto tanto chiasso e altrettanto danno, perché alla fine dopo pochissimo tempo il caldo torna più forte che mai. Un caldo africano carico di uno scirocco che sembra senza fine. Il più alto picco (intorno ai 40 gradi) giunge tra il 24 e il 26 luglio, i giorni più caldi dell’estate 2019. Una vera e propria condanna vissuta in prima persona dalle famiglie che hanno cercato “ristoro” portando i loro bam-bini in zone più arieggiate in campagna e in collina. In tanti hanno raggiunto luoghi più freschi del nostro territorio come le ombreggiate pinete di Baratti e di Rimigliano, il bellissimo Parco della Sterpaia, le suggestive località di Car-bonifera e di Torre Mozza.

Per non parlare delle persone anziane che si trovano nelle case di riposo, in cliniche o in ospedale. Alcune strutture hanno l’aria condizionata, altre ne sono sprovviste. Teste tuffate nelle fontane pubbliche per trovare un attimo di tregua. Tutti gli animali stramazzati a terra a poltrire, perfino i piccioni bevono mettendo la testa sotto le fontanelle. Un caldo così infernale ha superato ogni previsione. Nonni e nonne che si sven-tolano disperati con grandi ventagli sulle soglie delle porte in attesa dei figli e dei nipoti. Le ore del primo po-meriggio fanno trovare le strade totalmente deserte, nes-suno si azzarda ad uscire, perché il caldo è veramente asfissiante. Famiglie che abi-tano in piccoli appartamenti e che non si possono permet-tere l’aria condizionata, ma soltanto lo sporadico flusso d’aria dei ventilatori. Un'altra flebile speranza è quella di tenere tutte le finestre aperte della casa, ma il soffocante scirocco non dà tregua e non regala neanche un alito d’aria. Tutti ad attendere quel sospi-

rato maestrale, mentre durante la notte babbi e mamme ba-gnano pezze di stoffa con ac-qua fresca per metterle sulla fronte dei figli o degli anziani. Senza dimenticare i disabili costretti a stare chiusi in casa condannati sulle loro carroz-zine. La sera, il momento della giornata da sempre più atteso, nonostante si boccheggi anche quando il sole fa na-scondino dietro alle nuvole. Intere notti in bianco a pen-zoloni alla finestra per sospi-rare un alito d’aria che non arriva. Ventilatori a palla che invece di darti un po’ di sol-lievo ti centrifugano soltanto l’aria calda per piantartela ancor più addosso. Insomma, un’estate straziante, la stagione che da sempre è la più attesa si è trasformata letteralmente in un inferno di fuoco. Ma improvvisamente le pre-visioni metereologiche in te-levisione sembrano dare una speranza. Quando fino al giorno prima dalla rabbia avremmo tirato una scarpa allo schermo del televisore per non sentire più l’annuncio degli abituali 40 gradi, ecco che invece giunge il possibile


Quell’estate rovente da dimenticare

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arrivo di una grande pertur-bazione. Maltempo, grande calo delle temperature, tem-porali, allagamenti, rischio blackout e chi più ne ha, più ne metta. Rinviati per calamità naturali grandi eventi estivi in tutta Italia. Foto mandate in onda o pubblicate sui social network del rischio di chicchi di grandine enormi. Il 27 lu-glio quindi tutti con il naso per aria ad attendere la “fine del mondo” tanto annunciata. Ed ecco infatti che in lonta-nanza si sente il primo rombo dei tuoni, mentre la luce di improvvisi fulmini si fa spazio nel cielo scuro e pieno di nu-vole minacciose. C’è chi dice una preghiera dentro di sé chiedendo che non arrivi la “fine del mondo”, ma almeno la fine del “caldo rovente”. E finalmente si sentono venire giù rapidi chicchi di grandine e di scrosciante pioggia. E molti corrono alle finestre o ai balconi a toccare con le mani quella manna dal cielo. Ma ogni cosa ha i suoi pro e

i suoi contro e i danni sono pronti ad arrivare. Forti rovesci sull’isola d’Elba. A Porto-ferraio nel giro di tre quarti d’ora la pioggia è caduta co-piosamente: quasi 30 mm che equivalgono a 33 litri d’acqua per ogni metro quadro di superficie. Forti temporali e intensi venti in Valdelsa, Lucchesia e Aretino. A Cer-taldo (110 mm d’acqua), Gre-ve in Chianti (112 mm), Arez-zo (122 mm), nella Valle del Serchio e violente precipita-zioni in tutta la Toscana centro nord. Allerta meteo e codice giallo dalla Protezione civile regionale sono durati dalle 12 del 27 luglio alle prime ore del 28 luglio. Dopo una simile Apocalisse le tempe-rature sono scese dando un po’ di sollievo a tutta l’Italia, ma alla fine il rovente caldo dei precedenti mesi nessuno lo scorderà mai più. Ma se ci voltiamo indietro, chi si lamenta di questa tem-peratura asfissiante che ogni anno aumenta sempre più e

che porta allo scioglimento dei ghiacci sulla terra, siamo proprio noi. Proprio noi che con le nostre stesse mani stia-mo rovinando il nostro pianeta e le nostre vite. Le vite dei nostri figli e delle future ge-nerazioni. Negli ultimi anni l’aumento della temperatura si è intensificato, provocato dall’incremento dell’uso dei gas serra (anidride carbonica, metano, ozono e vapore ac-queo) nell’atmosfera. L’au-mento del loro utilizzo è cau-sato dallo sviluppo dei settori industriali e di deforestazione con un esagerato incremento di metano, protossido d’azoto e anidride carbonica nell’aria. Dovremmo pensare a dimi-nuire l’uso di tali sostanze: pensare di più al bene della nostra salute e non ragionare solo sul profitto economico del mondo. Se cominciassimo ad agire su questa base, negli anni futuri non saremmo co-stretti a vivere estati che as-somigliano sempre più all’in-ferno dantesco!

Dal 29-30 giugno caldo anomalo.

Teste tuffate dentro fontane

pubbliche. Il 9 luglio, la prima

perturbazione.

Nuovo picco d’afa 24-25-26 luglio, giorni più caldi. Quel sospirato

maestrale atteso

intere notti penzoloni

alla finestra.

Ventilatori a palla

centrifugano solo l’aria calda.

Babbi e mamme bagnano pezze

sulle fronti di figli

e anziani.

Il 27 luglio, ecco la pioggia

e un po’ di refrigerio,

ma quel caldo rovente, nessuno lo scorderà mai

Nella foto in alto, fontane pubbliche prese d’assalto Sopra, i fulmini, arriva un po’ di refrigerio Nell’ovale, il piccione disperato fa la doccia


Sono un uomo di 60 anni che da sempre legge Costa Etrusca. Mi tra-

stullo il giornale fra le mani, (senza togliere niente agli altri organi di informazione), col-leziono tutti i numeri, confronto tutti i pezzi, facendo un raffronto fra nuovi e vecchi articoli. A volte trovo migliorie, a volte qualche discrepanza. D’altron-de, per le cose a cui tengo davvero, sono molto critico. Ma la cosa più terrificante che mi è successa da quando leggo Costa Etrusca è vedere per tre lunghi mesi (edizione giugno-luglio-agosto 2019, ndr) sulla copertina del mio inseparabile giornale la faccia di Francesco Ferrari, nuovo sindaco di Piombino. Da uomo di sinistra mi sono sentito perseguitato per tutti questi mesi. Ho trovato la faccia di Ferrari nei bar, nei cinema, nei negozi, alla Coop, perfino all’ospedale di Cisanello a Pisa durante una visita di rou-tine. Ovunque andassi la sua faccia si riproponeva sempre più terrificante, e poi quando arrivavo a casa lo ritrovavo sul comodino sopra la copertina di Costa Etrusca (che devo dire sono stato tentato più volte di buttare via per non vederla più). Anche la notte non appena chiudevo gli occhi vedevo la sua faccia come un devastante incubo che non mi dava pace. Piombino, città insignita nel 2000 dal Presidente della re-pubblica Carlo Azeglio Ciampi della Medaglia d'Oro al Valor

Militare per la Battaglia di Piombino. Piombino inoltre fa anche parte delle città decorate al Valor Militare per la Guerra di Liberazione. Come può ac-cettare uno di sinistra, come me, una realtà così indegna? Che strazio vederla ora in mano a uomo come Ferrari, proveniente da una corrente politica che a quanto mi risulta è Fratelli d’ Italia-Giorgia Meloni (partito di destra o forse più). Non me ne voglia l’avvocato Ferrari, che risulta essere un ottimo personaggio e che ha vinto le elezioni a mani basse (fra quel 65% non c’era di certo il mio voto e quello della mia famiglia). Ha vinto… onore al merito, ma mi rammarico molto perché un uomo di destra siede lì sulla poltrona di primo cittadino e noi di sinistra ci siamo ritrovati un Pd incapace di qualsiasi contrasto. Così che tutte le forze del potere rosso hanno perso l’egemonia su Piombino. Responsabilità nostre e di chi ci ha guidato che hanno fatto solo gli inte-ressi propri e non quelli del popolo. Bene, adesso concludo, ri-prendendo la lettera pubblicata sull’ultimo numero di Costa Etrusca indirizzata al segretario generale Zingaretti, firmata da Roberto, ex militante Pd.

A conferma di quanto si pre-vedeva in tale lettera, tutta la Federazione Pd si è dimessa o si è fatta dimettere. Ma in questo momento par-ticolare noi uomini di sinistra rimasti con l’amaro in bocca ci rivolgiamo allo sparuto nu-mero dei consiglieri rimasti fra i banchi del consiglio co-munale di Piombino: Anna Tempestini, Angelo Trotta, Bruna Geri, Bernardo Giannoni, Laura Bardi, Marco Pellegrini. Sì, noi uomini di sinistra ci ri-volgiamo a voi, Tempestini e company! Siete gli unici rimasti. La Federazione, al momento, non esiste più, i circoli lan-guiscono, la gente è sempre più disinteressata. Ci appel-liamo a voi per far tornare squillante la voce del Pd. Siete i soli a poter tirare su il nostro partito. Dovrete però combat-tere strenuamente con le un-ghie e con i denti “fino alla morte” per ostacolare e con-trobattere gli avversari (che a mio parere non sono poi così preparati come amano tanto definirsi). Vi invito, cari compagni, in ogni futura con-vocazione del consiglio comu-nale a prendere sempre in contropiede la maggioranza con qualsiasi iniziativa, inter-pellanza o proposta per ricon-quistare la fiducia della citta-dinanza. Una vera e propria

missione di vita, la vostra. Siete la nostra unica speranza e la sola risorsa rimasta. Ed ecco che vi pongo que-st’ultima domanda: “il nostro amato Pd riuscirà a risorgere dalle sue ceneri, come un’araba fenice?”. Solo il tempo lo di-rà… Ci appelliamo a voi, “6 consiglieri 6” uomini e donne di sinistra, forza! Agite con serietà e profondo senno, sen-za però perdere ulteriore tempo. Quel tempo già fin troppo perso da chi ci ha guidato, fi-nora, e male. Intanto nell’attesa la sconfitta continuerà a bru-ciare ancora… senza fine.

Ferdinando (uomo di sinistra)

Sconfitta Pd: accorato appello di un uomo di sinistra

Ferrari, una terribile ossessioneOvunque la faccia del sindaco mi ha perseguitato.

Quando la delusione supera ogni limite. Ci appelliamo a voi, “6 consiglieri 6”, forza!

“I 6 consiglieri 6”

Anna Tempestini Bernardo Giannoni

Laura Bardi

Angelo Trotta

Marco Pellegrini

Bruna Geri

Sulla copertina di Costa Etrusca

la faccia di Ferrari

si riproponeva ovunque andassi.

Che strazio vedere la mia Piombino

in mano a un uomo di destra.

Che offesa! Noi uomini di sinistra

ci rivolgiamo a voi, Tempestini

e company! Gli unici rimasti, l’ultima speranza

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