PUNTO DI VISTA Diagnostica per Immagini e Radioterapia A … · 2015. 5. 14. · di Stefano Tognoli...

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PUNTO DI VISTA Non dimentichiamo il “5 per mille” Diagnostica per Immagini e Radioterapia A settembre il nuovo Corso di Laurea 14 marzo 2008 Taglio del nastro per la nuova sede dell’Ateneo Paolo Sormani Direttore Amministrativo Università Campus Bio-Medico di Roma C on l’inaugurazio- ne, lo scorso 14 marzo, del nuo- vo Polo di Ricerca Avanzata in Biomedi- cina e Bioingegneria, il Campus Bio-Medico di Roma ha realizzato un progetto ambizioso ed economicamente impe- gnativo, al fine di crea- re le condizioni neces- sarie a sviluppare pro- getti di ricerca naziona- li e internazionali nel- l’ambito delle bioscien- ze. L’attività dell’Ateneo in questo settore non inizia peraltro oggi, ma si avvale dell’esperien- za di ricercatori che già operavano presso la sede di via Longoni. Sono infatti molti i programmi attuati ne- gli ultimi anni e che quasi sempre ci hanno visto collaborare con altre istituzioni italiane e straniere, talvolta anche nel ruolo di coordinatori, come nel caso del progetto Tact sulla diagnosi precoce dell’autismo, all’inter- no del VI Programma Quadro Europeo. Gruppi di ricerca sono fortemente impegnati anche sul fronte delle patologie dell’invec- chiamento, nello svilup- po di nuove terapie oncologiche, delle ma- lattie del metabolismo, dell’ingegneria applica- ta allo sviluppo di ausili per la cura e per il riac- quisto dell’indipenden- za motoria. Gli esempi potrebbero continuare. Se si analizzano le fonti di finanziamento del settore ricerca negli ultimi cinque anni, si osserva che un euro su tre spesi nei laboratori dell’Università viene dall’industria privata o dall’Unione Europea. Questo testimonia la capacità del Campus Bio-Medico di attrarre capitali dal mondo pro- duttivo, che valuta con attenzione i propri inve- stimenti, e di essere in grado di competere con gli altri centri di ricerca del continente, che a Bruxelles si contendo- no i fondi dell’Ue. Le potenzialità di svi- luppo del nuovo Polo di Ricerca Avanzata sono molto elevate e, per favorirne la cresci- ta, è offerta a ciascuno di noi la possibilità di devolvere ogni anno alle attività di ricerca del nostro Ateneo il 5 per mille dell’Irpef, contestualmente alla compilazione della Di- chiarazione dei redditi. L’opportunità che lo Stato italiano offre ai suoi cittadini con il “5 per mille” rappresenta un modo concreto e prezioso di pensare al nostro futuro. È da tempo ormai evi- dente, infatti, che la crescita economica e occupazionale di siste- mi economici avanzati come quello occidenta- le, nel quale l’Italia è in- serita, dipenderà sem- pre meno dalla capacità di produrre e sempre più, invece, dalla capa- cità di creare, attraverso la ricerca, innovazione e nuovi prodotti. L’obiettivo dichiarato dai Paesi dell’Unione Europea al vertice di Lisbona del 2000, ovve- ro di portare in dieci anni gli investimenti di ciascuno Stato Membro per la ricerca al tre per cento del Prodotto Interno Lordo, non è stato raggiunto. A maggior ragione, è importante che ciascu- no di noi, anche con il 5 per mille, crei le con- dizioni per un futuro di sviluppo. Alla ricerca in ambito biomedico è in più legato il progres- so dei metodi di cura. RICERCA POLICLINICO ATENEO Progetto Campus per la Terza Età Apre il reparto di Neurologia PAGINA 3 PAGINA 6 PAGINA 3 Anno XIV, n° 2 Pubblicazione trimestrale dell’Università Campus Bio-Medico di Roma Maggio 2008 Etica dell’agire: istituito il FAST PAGINA 2 Un ponte per unire PAGINE 4-5 SPINLAB, un palloncino manda gli aghi in cantina Sono iniziate le opere di costru- zione del ponte di collegamen- to tra Policlinico Universitario e Polo di Ricerca. Sormonterà via Álvaro del Portillo, integrandosi nel verde del campus universitario attra- verso un percorso pedonale. Partita la sperimentazione clinica del brevetto realiz- zato da medici e ingegneri del Campus Bio-Medico CONGRESSI PREMI UNA GIORNATA CON... FOCUS ASSISTENZA PancreasCancer 2008: esperti mon- diali a confronto sulla lotta al tumore del pancreas Ortopedia vince l’ Hughston Award per studio su artroscopia alla spalla Servizi di Base: quando curare l’am- biente aiuta la terapia Unità di Gastroenterologia contro la patologia da reflusso 8 7 6 3 Una scelta importante che non costa nulla Devolvi il 5 x 1000 all’Università Campus Bio-Medico di Roma Codice Fiscale: 97087620585

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PPUUNNTTOO DDII VVIISSTTAA

NNoonn ddiimmeennttiicchhiiaammooiill ““55 ppeerr mmiillllee””

DDiiaaggnnoossttiiccaa ppeerr IImmmmaaggiinnii ee RRaaddiiootteerraappiiaaAA sseetttteemmbbrree iill nnuuoovvoo CCoorrssoo ddii LLaauurreeaa

1144 mmaarrzzoo 22000088Taglio del nastro per lanuova sede dell’Ateneo

PPaaoolloo SSoorrmmaanniiDirettore AmministrativoUniversitàCampus Bio-Medicodi Roma

Con l’inaugurazio-ne, lo scorso 14marzo, del nuo-

vo Polo di RicercaAvanzata in Biomedi-cina e Bioingegneria, ilCampus Bio-Medico diRoma ha realizzato unprogetto ambizioso edeconomicamente impe-gnativo, al fine di crea-re le condizioni neces-sarie a sviluppare pro-getti di ricerca naziona-li e internazionali nel-l’ambito delle bioscien-ze.L’attività dell’Ateneoin questo settore noninizia peraltro oggi, masi avvale dell’esperien-za di ricercatori che giàoperavano presso lasede di via Longoni.Sono infatti molti iprogrammi attuati ne-gli ultimi anni e chequasi sempre ci hannovisto collaborare conaltre istituzioni italianee straniere, talvoltaanche nel ruolo dicoordinatori, come nelcaso del progetto Tactsulla diagnosi precocedell’autismo, all’inter-no del VI ProgrammaQuadro Europeo.Gruppi di ricerca sonofortemente impegnatianche sul fronte dellepatologie dell’invec-chiamento, nello svilup-po di nuove terapieoncologiche, delle ma-lattie del metabolismo,dell’ingegneria applica-ta allo sviluppo di ausiliper la cura e per il riac-quisto dell’indipenden-za motoria. Gli esempipotrebbero continuare.Se si analizzano le fontidi finanziamento delsettore ricerca negliultimi cinque anni, siosserva che un euro sutre spesi nei laboratoridell’Università vienedall’industria privata odall’Unione Europea.Questo testimonia lacapacità del CampusBio-Medico di attrarre

capitali dal mondo pro-duttivo, che valuta conattenzione i propri inve-stimenti, e di essere ingrado di competere congli altri centri di ricercadel continente, che aBruxelles si contendo-no i fondi dell’Ue.Le potenzialità di svi-luppo del nuovo Polodi Ricerca Avanzatasono molto elevate e,per favorirne la cresci-ta, è offerta a ciascunodi noi la possibilità didevolvere ogni annoalle attività di ricercadel nostro Ateneo il 5per mille dell’Irpef,contestualmente allacompilazione della Di-chiarazione dei redditi.L’opportunità che loStato italiano offre aisuoi cittadini con il “5per mille” rappresentaun modo concreto eprezioso di pensare alnostro futuro.È da tempo ormai evi-dente, infatti, che lacrescita economica eoccupazionale di siste-mi economici avanzaticome quello occidenta-le, nel quale l’Italia è in-serita, dipenderà sem-pre meno dalla capacitàdi produrre e semprepiù, invece, dalla capa-cità di creare, attraversola ricerca, innovazionee nuovi prodotti.L’obiettivo dichiaratodai Paesi dell’UnioneEuropea al vertice diLisbona del 2000, ovve-ro di portare in diecianni gli investimenti diciascuno Stato Membroper la ricerca al tre percento del ProdottoInterno Lordo, non èstato raggiunto.A maggior ragione, èimportante che ciascu-no di noi, anche con il5 per mille, crei le con-dizioni per un futuro disviluppo. Alla ricercain ambito biomedico èin più legato il progres-so dei metodi di cura.

RRIICCEERRCCAA PPOOLLIICCLLIINNIICCOO AATTEENNEEOO

PPrrooggeettttoo CCaammppuussppeerr llaa TTeerrzzaa EEttàà

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PAGINE 4-5

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Sono iniziate le opere di costru-zione del ponte di collegamen-to tra Policlinico Universitarioe Polo di Ricerca.Sormonterà via Álvaro delPortillo, integrandosi nel verdedel campus universitario attra-verso un percorso pedonale.

Partita la sperimentazioneclinica del brevetto realiz-zato da medici e ingegneridel Campus Bio-Medico

CCOONNGGRREESSSSII

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FFOOCCUUSS AASSSSIISSTTEENNZZAA

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OOrrttooppeeddiiaa vviinnccee ll’’HHuugghhssttoonn AAwwaarrddppeerr ssttuuddiioo ssuu aarrttrroossccooppiiaa aallllaa ssppaallllaa

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possesso di Di-ploma di scuolamedia superioreche avranno su-perato l’esame diammissione, pre-visto per tutti iCorsi di Laureanel mese di set-tembre.Per conoscere ilnumero di postidisponibili biso-gnerà attendere ilpiano di pro-g r a m m a z i o n enazionale curatodal Ministerodell’Università. Ildato sarà comun-que contenutonel bando per ilconcorso di am-missione, che

l’Ateneo pubblicherà a giugnosul proprio sito Internet(www.unicampus.it).Con l’Anno Accademico incorso, terminano invece leiscrizioni al Corso di Laurea inDietistica. L’offerta formativanell’ambito nutrizionale restacomunque garantita dal Corsodi Scienze dell’Alimentazionee della Nutrizione Umana, chedal 2008/2009 non avrà piùsede presso il Polo Longoni,ma - come per tutti gli altriCorsi di Laurea - all’internodelle nuove strutture del cam-pus universitario di Trigoria.

mette, tra l’altro, di accedereanche all’affascinante mondodelle terapie oncologiche.La Radioterapia, branca clini-ca indispensabile per una cor-retta e moderna terapia onco-logica, si avvale oggi di tecno-logie sofisticate (acceleratorilineari, TAC dedicate, Tomo-therapy, etc.) che richiedonopersonale altamente qualifica-to e in possesso di non comunidoti di sensibilità e umanità.Ai tecnici di Diagnostica perImmagini e Radioterapia sonoaffidati, con autonomia pro-fessionale e in stretta collabo-razione con altre figure sanita-rie, tutti gli interventi e le pro-cedure tecniche necessarieall’esecuzione di metodichediagnostiche sia morfologiche(radiologia tradizionale, TAC,RMN), sia funzionali (scinti-grafie, SPECT, PET). È sem-pre a loro che spetta, all’inter-no delle strutture sanitarie, lamanipolazione e l’utilizzo re-sponsabile di sostanze radioat-tive a scopo diagnostico e tera-peutico su materiali biologici esulla persona.Potranno essere ammessi alCorso di Laurea i candidati in

Maggio 2008Lettere dal Campus 2 Università

Parte il nuovo Corso. Da settembre tutti gli studenti a Trigoria

DDiiaaggnnoossttiiccaa ppeerr IImmmmaaggiinnii ee RRaaddiiootteerraappiiaa

Dachà e dal Dr. Luca Borghi.È previsto l’insediamento di unConsiglio Scientifico, di cui èpresidente il Prof. JoaquínNavarro-Valls.“Parliamo di ‘filosofia dell’agirescientifico e tecnologico’ - haspiegato il Prof. Tambone,Direttore dell’Istituto - e non di‘filosofia della scienza e dellatecnica’ perché, senza trascuraregli aspetti ‘oggettivi’ delleimprese scientifiche e tecnologi-che, ci sembra urgente concen-trare l’attenzione sul ‘soggetto’umano che le presiede, o che neè coinvolto a vario titolo”. Finalità dell’Istituto è anchefavorire, tra chi opera nellestrutture del Campus Bio-

Ricerca e formazione sulla filosofia dell’agire scientificodi FFrraanncceessccoo MMaaccaarroo

L’Università Campus Bio-Medico di Roma ha costi-tuito un Istituto di

Filosofia dell’Agire Scientifico eTecnologico (FAST), organismoche concorda con le Facoltà leattività accademiche relative adiscipline come Antropologia,Etica generale e professionale,Bioetica, Filosofia delle scienze eBioetica clinica, e coordina inambito antropologico ed etico laformazione del personale e illavoro di ricerca e assistenza.L’Istituto è diretto dal Prof.Victor Tambone, affiancato dauna Giunta di Direzione com-posta dalla Prof.ssa Marina

BBiiooeettiiccaa:: iissttiittuuiittoo iill FFAASSTT

IInn bbrreevvee

È stato rinnovato a febbraio ilNucleo di Valutazione delCampus Bio-Medico di Roma.Lascia la Presidenza la Prof.ssaMarina Dachà, che ha guidato ilNucleo per due anni e ha assun-to nel frattempo il ruolo di Pro-Rettore. La sostituisce il Prof.Luigi Cuccurullo, Ordinario diAnatomia Patologica presso la IIUniversità degli Studi di Napoli.Sono membri del Nucleo laProf.ssa Maria Cristina Annesini,il Prof. Gaetano Lo Castro e duenuove nomine, il Prof. LucioCottini e l’Ing. Alfredo Razzano.Compito dell’organismo è laverifica della qualità, delle con-dizioni di economicità, efficaciaed efficienza delle attività didat-tiche e di ricerca dell’Ateneo.Il Nucleo si riunisce con caden-za bimestrale.

di SStteeffaannoo TTooggnnoollii

Partirà a settembre, inconcomitanza con l’avviodell’Anno Accademico

2008/2009, il Corso di Laureain Tecniche di RadiologiaMedica per Immagini e Radio-terapia dell’Università CampusBio-Medico di Roma.La scelta dell’Ateneo di attiva-re questo nuovo percorso distudi risponde alla richiestacrescente di personale specia-lizzato che viene dal mondosanitario.La disponibilità di apparec-chiature medicali sempre piùcomplesse ha rivoluzionato datempo le procedure di diagno-si e le possibilità terapeutiche,specialmente in campo oncolo-gico. Con l’uso delle TAC mul-tistrato, delle RisonanzeMagnetiche ad alta intensità dicampo, delle SPECT TC edelle PET (Positron EmissionTomography), il mito delcorpo umano “trasparente” èquasi una realtà; vengono peròrichiesti professionisti capacidi pilotare lo sguardo nel suoviaggio attraverso l’organismo.Il nuovo Corso di Laurea per-

NNuucclleeoo ddii VVaalluuttaazziioonnee

AAccccoorrddii ccoonn llaa CCoorreeaaÈ stato stipulato un accordo dicollaborazione scientifica tra iDipartimenti di Endocrinologiadell’Università Campus Bio-Medico di Roma e della KyungHee University di Seoul.L’intesa, messa a punto in occa-sione della visita di una delega-zione del Campus Bio-Medicopresso l’Ateneo coreano, preve-de programmi di scambio perstudenti e staff medico, svilup-po di progetti di ricerca comu-ni, organizzazione di meetinginternazionali e scambio di datiscientifici.

Medico, la diffusione di valori ecomportamenti condivisi, pro-muovendo iniziative formative elinee di ricerca specifiche.“Con questo intento - haaggiunto Tambone - il FASTcollabora al progetto TACT,coordinato dal Prof. FlavioKeller, si occupa degli aspettiantropologici, etici ed epistemo-logici di diversi corsi curricularinelle Facoltà di Medicina e diIngegneria, porta avanti un lavo-ro di ‘Etica Sperimentale’ nelCorso di Laurea in IngegneriaBiomedica, in collaborazionecon il Prof. Silvestri e con ilPoliclinico Universitario, e haattivato un Dottorato di Ricercain Bioetica”.

Con l’inizio del quindicesimoAnno Accademico, inauguratolo scorso 14 marzo, il CampusBio-Medico di Roma ha rag-giunto un totale di 1.086 stu-denti: 588 sono iscritti ai Corsicurriculari della Facoltà diMedicina e Chirurgia (Medi-cina, Infermieristica, Dietistica,Scienze dell’Alimentazione edella Nutrizione Umana), 256 aiCorsi della Facoltà di Ingegne-ria (Laurea e Laurea Specia-listica in Ingegneria Biomedica)e 242 alle 26 Scuole di Specia-lizzazione dell’area medica.

LL’’AAtteenneeoo iinn cciiffrree

S.Em. Card. Prof. GeorgesCottier O.P. ospite dell’incon-tro “Etica dell’Intelligenza”,una delle prime iniziative cul-turali organizzate dal FAST.

LL’’eettiicciissttaa nnoonn aappppaa--ggaa.. MMeegglliioo ll’’aarrttee ddiivviivveerree bbeennee..

“Mai si è parlato e si èscritto tanto di etica,ma l’impressione che

si ricava dall’osservazionedella realtà quotidiana èquella di trovarci davanti auna scienza ininfluente”.Da questa constatazioneprende avvio la riflessioneetica di MichelangeloPeláez in “L’arte di viverebene”, per riproporre ilvalore di una trattazione“della prima persona”contro modelli di filosofiamorale che, nel tentativoscientista di dedurre crite-ri universali dell’agire dapochi o addirittura ununico principio morale,astratto dalla concretezzadell’azione e dalla com-plessa natura del soggettoagente, finiscono perridursi “a metodi e proce-dure formali per prenderedecisioni davanti a dilem-mi morali”.Il dilemma morale, vissutonel contesto della propriaattività lavorativa, soprat-tutto se si esercitano pro-fessioni legate a valori fon-damentali come la salute,oppure nel contesto diuna società che dibatte afatica su norme e valorisenza poter attingere aprincipi comunementericonosciuti come validi,appare oggi opera enco-miabile.Peláez tuttavia sottolinea,rifacendosi alla tradizioneclassica e soprattutto ari-stotelica, l’orizzonte piùampio della riflessioneetica, che non può maiastrarre dal fine ultimodell’uomo - la felicità e ilsuo sommo bene - e dallaconcretezza dell’azione edelle inclinazioni persona-li del soggetto agente, apartire dalle quali l’uomoinsegue la propria felicitànella situazione esistenzia-le che gli è data.Ne nasce così una rifles-sione che, partendo dal-l’osservazione della naturaumana, della sua ragione,dei suoi sentimenti, deiconcetti di libertà eresponsabilità, recupera ilconcetto centrale di“virtù” e il suo correttorapporto con la norma.MICHELANGELO PELÁEZ, L’artedi vivere Bene, Ed. Ares, 2007.

Humanitiesin Science

PPRREESSEENNTTAAZZIIOONNEE DDEELLCCOORRSSOO DDII LLAAUURREEAA

GGiioovveeddìì,, 2299 mmaaggggiioo 22000088oorree 1166::0000 -- 1188::3300PPoolloo ddii RRiicceerrccaa -- PPRRAABBBBVViiaa ÁÁllvvaarroo ddeell PPoorrttiilllloo,, 22110000112288 -- RRoommaa

IInnffoo ee pprreennoottaazziioonnii::Tel. 06.22541.9056/ [email protected]

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occupata non solo dal punto divista chirurgico, ma anche dellaRicerca di Base, con oncologi,radioterapisti, radiologi, patolo-gi ed endoscopisti esperti nellostudio e nel trattamento di que-sta neoplasia.Ha concluso il simposio il Prof.Roberto Coppola, Ordinario diChirurgia Generale al CampusBio-Medico: “L’elemento piùrilevante emerso dal Congressoè la necessità di valutare inmodo più critico e completo idati scientifici attualmente anostra disposizione. Tra l’altro,in questo settore ce n’è partico-lare bisogno, in quanto pur-troppo la malattia è ancoramolto grave e le differenze intermini di miglioramento dellacura non sono valutabili in ma-niera significativa. L’imperativodel prossimo futuro per noisarà quindi di essere ancor piùprecisi, più corretti, più severinell’analizzare i nostri dati”.

Lettere dal Campus 3Maggio 2008

discussione, in quanto essenzia-li per combattere la malattia. “Sappiamo - ha spiegato laProf.ssa Teresa Brentnall,dell’Università di Washington- che ci sono alcuni fattori dirischio: fumo, familiarità gene-tica, alcune sostanze contenu-te negli alimenti; nessuno diessi, da solo, ci aiuta però adefinire in modo certo chidavvero stia per ammalarsi.Dobbiamo quindi trovare unacombinazione di fattori dirischio che, insieme, possanoaiutarci a capire davvero fino ache punto un paziente èpotenzialmente soggetto allapatologia in questione”.La Sala Conferenze del Polo diRicerca dell’Ateneo ha ospitatogli esperti dei Centri più impor-tanti a livello internazionale inquesto campo, nel qualel’Università Campus Bio-Medico di Roma vanta un’espe-rienza pluriennale, essendosene

di FFrraanncceessccoo MMaaccaarroo

La terza edizione delCongresso InternazionalePancreasCancer, tenutasi

presso l’Università CampusBio-Medico di Roma dal 7 al 9aprile 2008, si è chiusa con alcu-ne positive indicazioni nellalotta al tumore del pancreas,unica neoplasia al mondo incui, ad oggi, l’incidenza è prati-camente pari alla mortalità. Lastrada da percorrere sembrasempre più quella di un tratta-mento combinato della malat-tia, affiancando all’interventochirurgico di asportazione deltumore la chemioterapia e lachemio-radioterapia. “La chirurgia - ha sottolineato ilProf. William Traverso, delVirginia Mason Medical Centerdi Seattle (Usa) - è diventataoggi solo l’inizio del percorsoche consente a una persona diavere le migliori possibilità dicura. Si è scoperto, in particola-re in alcuni Paesi, che senzatrattamenti aggiuntivi, l’inter-vento chirurgico spesso non èin grado di curare efficacemen-te questa patologia”.I dati riportati dal Prof.Traverso dimostrano che “men-tre in passato, attraverso la tra-dizionale resezione chirurgica,poteva sopravvivere a 5 anni didistanza dall’intervento il 10%dei pazienti, oggi, mediante unachirurgia coadiuvata da tratta-menti addizionali come la che-mioterapia, è possibile raggiun-gere una percentuale del 50%.Ci sono alcuni posti nel mondodove questi numeri si raggiun-gono già ora”. Prevenzione e screening preco-ce sono stati altri due ambiti di

PPaannccrreeaassCCaanncceerr 22000088Al Campus la III edizione del Congresso Internazionale

Policlinico

A conclusio-ne della tregiorni, è statoassegnato alDr. GiuseppeP e r r o n e ,Dottorandodi Ricerca inE p a t o l o g i aSperimentalee Clinica especialista inAnatomia Pa-tologica pres-so il CampusBio-Medicodi Roma, unr i c o n o s c i -mento per ilm i g l i o rabstract pre-sentato du-

rante i lavori: uno studio chepone la presenza o meno, all’in-terno delle cellule tumorali, diuna proteina, l’hENT-1(human equilibrative nucleosi-de transporter 1), come discri-minante per l’efficacia di unacura mediante gemcitabina, unfarmaco antitumorale.

Il Consiglio Direttivo Nazionaledell’Associazione Italiana diOncologia Medica ha nominatoil Dr. Daniele Santini, dell’Unitàdi Oncologia dell’UniversitàCampus Bio-Medico, coordina-tore per la stesura delle “LineeGuida sulle metastasi ossee”,che avranno il compito di indi-care a tutti gli oncologi, a livellonazionale, comportamenti tera-peutici idonei.“Questo incarico - commentail Dr. Santini - rappresenta unriconoscimento di alto livelloper l’opera scientifica, clinica edidattica nel campo del-l’Osteoncologia che abbiamofinora portato avanti e che ciha reso un Centro di riferimen-to a livello nazionale e interna-zionale”.Tra i sei estensori delle LineeGuida figurano altri due rappre-sentanti del Campus Bio-Medico: il Prof. Vincenzo De-naro, Ordinario di Ortopedia, eil Prof. Lucio Trodella, Ordi-nario di Radioterapia oncologica.

MMeettaassttaassii oosssseeeeSantini coordina leLinee Guida

Pubblicazione trimestrale dell’UniversitàCampus Bio-Medico di Roma

Autorizzazione del Tribunale di Roman. 205/98 del 12/05/98

DIRETTORE RESPONSABILEStefano Tognoli

REDAZIONEPaola Raschielli, Francesco Macaro,

Piero Cavaglià

Fotografie tratte dall’archiviodel Campus Bio-Medico di Roma

Via Álvaro del Portillo, 21 - 00128 RomaTel. 06.22541.1 - Fax 06.22541.456

E-mail: [email protected]: www.unicampus.it

Stampato nel mese di Maggio 2008

S.E.C. srl Sede legale: Via Parigi, 11 - 00185 Roma

di FF.. MM..

Èpartita la sperimentazio-ne clinica dello Spinlab,dispositivo di sicurezza

progettato dal Laboratorio diStrumentazione Biomedicadell’Università Campus Bio-Medico di Roma per rilevare lecontrazioni del muscolo faccia-le durante le operazioni chirur-giche in ambito otorinolarin-goiatrico.L’elettromiografo, apparecchioattualmente in uso, comportal’inserimento di aghi all’internodel muscolo. Lo Spinlab preve-de l’applicazione di un pallon-cino in bocca, sotto la guanciadel paziente. I sensori pneuma-tici di cui dispone rilevano leeventuali contrazioni forzate -indotte dalla sollecitazione ner-vosa - del muscolo facciale,facendo scattare un allarmeacustico che consente al chirur-go di fermarsi. Rispetto agliaghi, dunque, il sistema è moltomeno invasivo. Inoltre, a diffe-renza dell’elettromiografo, nonva in saturazione con l’uso diun elettrobisturi.Titolari del brevetto del prototi-po sono due ingegneri (Prof.Sergio Silvestri, responsabile delLaboratorio di StrumentazioneBiomedica; Ing. Paolo Soda,Dottore di Ricerca in IngegneriaBiomedica) e due medici (Prof.Fabrizio Salvinelli, Direttoredell’Unità di Otorinolaringoia-tria; Dr. Manuele Casale, Dot-torando in Nuove Biotecnologiein Otorinolaringoiatria) del-l’Università Campus Bio-Medico.“Siamo arrivati allo step dellasperimentazione - ha spiegato ilProf. Silvestri - di un prototipo‘ingegnerizzato’, ovvero pron-to, dopo i trials clinici, per laproduzione di serie. L’esem-plare è stato realizzato da un’a-zienda con alcuni miglioramen-ti che abbiamo richiesto sullabase dei dati acquisiti speri-mentando un primo prototipo,realizzato direttamente da noinel 2003, per una tesi di Laureain Strumentazione Biomedica”.Lo Spinlab è stato testato incontemporanea con il sistemaclassico, per valutare le rispostedi entrambi alle medesime sti-molazioni.

Dr. Giuseppe Perrone:miglior abstract

SSPPIINNLLAABB,, ppaarrtteessppeerriimmeennttaazziioonnee

NNeeuurroollooggiiaa:: aapprree nnuuoovvoo rreeppaarrttoo

Presso il nuovo reparto potran-no essere effettuate, in regimedi convenzione con il ServizioSanitario Nazionale, prestazio-ni diagnostiche come risonanzamagnetica, TC, EEG, esameecocolor doppler dei vasi cere-brali, elettromiografia e poten-ziali evocati, stimolazione

magnetica transcranica,valutazione neuropsicolo-gica, studio di fattori dirischio genetici, esame delliquor, test farmacologici.Nell’ambito della ricercaclinica, il nuovo Repartocollaborerà con il Labora-torio di Neurobiologia,che conduce studi in parti-colare su sclerosi multiplaed epilessia, mentre l’atti-vità scientifica legata alDottorato di Ricerca sullaNeuroplasticità e il Recu-pero Funzionale assicureràla collaborazione con leAree d’Ingegneria Bio-medica e Fisiatria.

di FFaabbrriizziioo VVeerrnniieerrii

È stato aperto alla fine diaprile il nuovo Repartodi Neurologia del Poli-

clinico Universitario.Dispone di 6 posti letto perdegenza ordinaria, in camere

doppie con servizi, che vannoad aggiungersi ai 4 posti lettodi day-hospital, agli ambulatoridi Neurologia generale e aquelli dedicati a epilessia,demenze, disturbi del movi-mento, cefalee e malattie cere-brovascolari, da tempo attivi.

Opererà in collaborazione con Neurobiologia

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Lettere dal Campus 4 Maggio 2008Inaugurazione

SSccrriittttaa llaa pprriimmaa ppaaggiinnaa ddeell nn

di SStteeffaannoo TTooggnnoollii

“Abbiamo voluto realizzareun modello di università,nel quale didattica, ricerca

e assistenza medica fosserofortemente integrate tra loro.Sarà importante che il CampusBio-Medico, crescendo, si con-servi nella propria unità”.È questo uno dei passaggi piùimportanti del discorso concui il Presidente dell’Ateneo,Prof. Paolo Arullani, ha saluta-to lo scorso 14 marzo la folla diospiti, studenti e personale,radunata nella hall delPoliclinico per l’inaugurazioneufficiale del nuovo campusuniversitario di Trigoria.Alla giornata è intervenutoanche il Prelato dell’Opus Dei,Mons. Javier Echevarría, chenell’Omelia della Santa Messaha ricordato: “Il vostro vantonon sarà tanto quello di lavora-re in un’Università e in unPoliclinico dotati di tecnologieavanzate, quanto piuttosto ilcostituire un insieme di perso-ne che con la loro professiona-lità e i loro valori umani e cri-stiani, con tutta la loro vita,vogliono essere utili, imitandoGesù Cristo in un servizionascosto e silenzioso, quotidia-no e reale”.Ad aprire la giornata è stata l’i-naugurazione di via Álvaro delPortillo. La strada, che attra-versa i 75 ettari del campusuniversitario, è dedicata allamemoria del primo Prelatodell’Opus Dei, che alla finedegli anni ottanta promosse l’i-dea di realizzare a Roma un’i-niziativa universitaria in gradodi rispondere con spirito cri-stiano di servizio alla realtà deldolore e della malattia.Il taglio del nastro, che ha sim-bolicamente aperto le porte delnuovo Policlinico Universitarioe del vicino Polo di RicercaAvanzata in Biomedicina e

Bioingegneria, è statoaffidato con un fuoriprogramma ai gemel-lini Nicolò e Jacopodavanti a un divertitostuolo di autorità epubblico.Numerosi gli ospitipresenti, tra i quali ilSegretario di StatoVaticano, CardinaleTarcisio Bertone, ilPresidente della Re-gione Lazio, PieroMarrazzo, FrancescoRutelli, a quella dataVice-Presidente delConsiglio dei Mini-stri, e PierferdinandoCasini.Le celebrazioni perl’apertura del nuovocampus universitariosono arrivate pochigiorni dopo l’accor-do raggiunto tral’Ateneo e la Regionesul Protocollo d’inte-sa per il futuro svi-luppo della strutturanel contesto del siste-ma sanitario regionale.Marrazzo, intervenendo dalpodio, ha peraltro assicurato:“Non capita molto spesso a unPresidente di Regione, afflittoda un’emergen-za congiuntura-le, di vedere l’i-nizio e la fine diuna costruzio-ne. Ma per unPresidente diRegione c’è so-lo un compito:lavorare insie-me. E voi delCampus Bio-Medico potetestare ben certi,come tutti glialtri lavoratori e lavoratrici dellaSanità: comunque e dovunquelavoreremo insieme”.Il Cardinale Bertone, che habenedetto le strutture e porta-

to all’Ateneo il saluto delSanto Padre, si è soffermatosul significato e il ruolo cherealtà come il Campus Bio-

Medico sonochiamate adassumere nelcontesto delmondo scienti-fico: “La ricer-ca in ognicampo ha con-seguito tra-guardi inim-m a g i n a b i l i .Non senzaperò alcuni ri-schi che inclu-dono prospet-

tive drammatiche, quandoviene a svanire ogni riferimen-to etico e religioso. E così, purraggiungendo conquiste ine-splorate, l’uomo appare debo-

La nuova Università - presie-duta dal Professor PaoloArullani e diretta dal RettoreVincenzo Lorenzelli - è unavveniristico impianto realizza-to su 75 ettari di terreno,immersi nel verde, organizzatoper attività didattiche, ricerca eassistenza sanitaria con 18 saleoperatorie, 400 posti lettodisponibili in camere singole edoppie, e una pista d’atterrag-gio per gli elicotteri.

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Una giornata di festa per inaugurare P

A Roma c’è una nuova strada -l’hanno inaugurata proprio ieri- che porta a una sanità diversa,dove la scienza è per l’uomo.Non è ancora sulle carte: viaÁlvaro del Portillo è a Trigoriae finisce davanti al complessodell’Università Campus Bio-Medico […]. La strada è dedi-cata appunto a del Portillo, cheè stato prelato dell’Opus Deidopo la morte del fondatore,San Josemaría Escrivá.

Ricerca, assistenza ai malati edidattica: sono le tre gambedel nuovo campus universita-rio costruito in appena tre annia Trigoria, vicino Roma. IlCentro ricerche ospiterà fino a300 scienziati. Una Scienza perl’uomo la missione che uniscel’università e l’ospedale con400 posti-letto.

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La struttura è effettivamentenotevole, quasi monumentale:al centro del nuovo Campussorge infatti, su 62 mila metriquadrati di superficie, ilPoliclinico Universitario (rea-lizzato in circa 3 anni) dotato di18 sale operatorie, 400 postiletto in camere singole e dop-pie, disponibilità di un eliporto.

Dio non è nemico o concorren-te dell’uomo: è un suo alleatofedele e rispettoso. Dunque uncentro che si propone comepunta avanzata nel campo dellaricerca deve dimostrare che“ricerca, attività scientifica ecura della salute raggiungonotraguardi ancor più positiviquando si opera secondo ilpiano divino”. È la consegnadel cardinale Tarcisio Bertonealla comunità scientifica delCampus Bio-Medico durante lacerimonia per l’inaugurazionedella nuova sede a Trigoria.

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Novanta metri di costru-zione, tesi tra la pareteOvest del Polo di

Ricerca (PRABB) e la collinaattraverso la quale si snoda ilpercorso pedonale che portaall’ingresso studenti delPoliclinico Universitario. Èquesto il nuovo ponte del cam-pus universitario, la cui costru-zione è iniziata a maggio e ter-minerà entro la fine di agosto.L’opera architettonica si pre-senta molto lineare ed è suddi-visa in due segmenti. Quellopiù corto, di circa 20 metri dilunghezza, si stende dalla colli-na a Est del Policlinico fino aun primo pilastro cilindricoche si posa sulla fascia di verde

Echevarria: “Ilvostro vanto non

saranno le tecnolo-gie avanzate, ma illavoro nascosto e

silenzioso, quotida-no e reale”

14 marzo: si inaugura la nuovasede del Campus Bio-Medico.

L’arrivo del Cardinale TarcisioBertone, accompagnato daMons. Javier Echevarría.

“C’ero anch’io”. Tutto esauritonella hall del nuovo Policlinico.

Un momento della Santa Messacelebrata dal Prelato dell’OpusDei, Mons. Javier Echevarría.

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Maggio 2008 Lettere dal Campus 5Inaugurazione

nnuuoovvoo ccaammppuuss uunniivveerrssiittaarriioo

le, talora minacciato dal lavorodelle sue stesse mani”.Gli ha fatto eco Gianni Letta,membro dell’Advisory Boarddel CampusBio -Medico ,che richiaman-dosi ad alcunidei passi piùsuggestivi deiDialoghi diPlatone dedi-cati alla “curadel divino”, hasottol ineato:“In questoPoliclinico lamedicina non èattenta solo aisintomi. È una medicina per gliuomini liberi, attenta all’animae ai valori dello spirito; orienta-ta perciò a curare anche l’ani-ma del paziente e a recuperare

l’anima antica eautentica delmedico, nella con-sapevolezza diun’altissima mis-sione”.È stato compitodel Rettore, Prof.Vincenzo Loren-zelli, che nellamedesima giornataha presieduto lacerimonia ufficialed’inaugurazionedell’Anno Accade-mico, portare l’at-tenzione sui temidell’Università esul ruolo di questaistituzione, sem-pre sospesa tratradizione e inno-vazione: “Questacontinua dinami-ca - ha affermatoLorenzelli - ècaratteristica co-stitutiva dell’isti-tuzione universi-taria, che fin dalleorigini medievali èsempre stata so-

spesa tra passato e futuro,testimone e promotrice delcambiamento, ma sempredavanti a un bivio. Se sceglie la

staticità e siàncora troppoalle sue tradi-zioni, corre ilrischio di per-dere contattocon la realtàcontempora-nea e con lesue esigenzesempre rinno-vate, di diven-tare cioè unanacronismo,un’istituzione

destinata a essere prima o poisostituita da organizzazioni di‘sapere’ più agili e snelle. Seinvece sceglie di sottolineare lasua importanza per la moder-

nizzazione della società e lacrescita dell’economia, rischiadi perdere quella ‘distanza cri-tica’ che costituisce il suo valo-re culturale supremo e di nonessere più uno spazio autono-mo in cui può fiorire la veracreatività”.L’onere e l’onore dellaLezione Magistrale, presentetutto il corpo accademico,sono toccati quest’anno alProf. Joaquín Navarro-Valls,che con una Prolusione daltitolo “Scienza o Persona”, haapprofondito i fondamentiantropologici dell’atto medi-co, sottolineando l’irriducibi-lità dell’essere umano a unapproccio metodologico distampo riduzionista: “Si puòdire che è stata un’ottima eimportante meta raggiuntadalle correnti neo-positivistecontemporanee aver sollecita-to la questione metodologica eaver indicato una netta separa-zione di quanto è da conside-rarsi scientifico rispetto a ciòche non lo è [...] Tuttavia, pos-siamo semplicemente osserva-re qui che quanto noi sappia-mo di qualcuno presupponesempre un’ulteriorità di senso[...] Nella persona c’è dell’al-tro. E questo altro è appuntouna negatività irriducibile aquanto è presente di essa anoi, alla nostra scoperta cono-scitiva”.Numerosi gli studenti presentialla giornata d’inaugurazione.A loro nome è intervenutaElisa Stasi (VI anno diMedicina e Chirurgia), cheparlando di un “Campus piùche mai in fermento” ha sotto-lineato: “A volte vorremmoche ci fosse data la possibilitàdi fare di più, perché ilCampus lo sentiamo nostro, èla nostra università”.

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Lorenzelli: “Senzarinnovamento

l’Università divieneobsoleta, senzadistanza critica

perde il suo valoreculturale”

Policlinico e Polo di Ricerca Avanzata

Un nuovo campus universitariocomposto da un policlinico e uncentro di ricerca all’avanguardia,in grado di ospitare, contempo-raneamente, fino a 300 ricercato-ri. Questi i numeri dell’Univer-sità Campus Bio-Medico diRoma che da ieri inaugura lenuove strutture su una superficiedi 75 ettari a Trigoria, quartieresatellite alle porte della capitale.

“La sanità laziale in futuro saràricordata per l’eccellenza e laricerca biomedica, non più peril deficit”. Con queste parole ilpresidente della Regione, PieroMarrazzo, è intervenuto all’i-naugurazione della nuova sededell’Università Campus Bio-Medico a Trigoria.

18 sale operatorie, 400 posti-letto, un eliporto; ancora, unCentro ricerche sull’autismodei bambini e sullo sviluppodella mano meccanizzata.Prende avvio la nuova sededell’Università Campus Bio-Medico, con al centro ilPoliclinico convenzionato colServizio Sanitario Nazionale.

Ogni dettaglio è stato curatometicolosamente, dagli arrediai macchinari. Le risorse sonostate utilizzate con un uso dav-vero “oculato”, come ha com-mentato il presidente dellaRegione, Marrazzo, tra gli ospi-ti presenti all’inaugurazione.Darà lavoro a circa 3 mila per-sone, vi studieranno un migliaiotra studenti e dottorandi, conte-rà 139 medici e 185 infermieri.

Alla prima occhiata non sem-bra nemmeno di essere entratiin un ospedale: un’ampia halld’ingresso, ascensori e balau-stre vetrate, piante, divani.Accoglie così i propri pazienti ilPoliclinico Universitario delnuovo Campus Bio-Medico, aTrigoria.

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Senza riferimenti “etici e reli-giosi”, la ricerca scientifica emedica può avere conseguenze“drammatiche” per l’uomo: è ilmonito lanciato ieri dal cardi-nale Tarcisio Bertone, segreta-rio di Stato Vaticano durantel’inaugurazione del nuovo cam-pus biomedico dell’Opus Dei.

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PPoolllliiccee vveerrddee

che costeggia la strada. Da quisi diparte il lungo tratto di 69metri che sormonta la strada eva ad appoggiarsi su un altropilastro circolare antistante laterrazza del lato ovest delPRABB.Il ponte agevolerà lo sposta-mento delle persone tra i dueedifici e assicurerà un piacevo-le itinerario nel verde, sormon-tando via Álvaro del Portillo.La costruzione è destinata adavere anche un importantevalore simbolico per l’Univer-sità, unendo come in una meta-fora le attività di formazione, diricerca e di assistenza sanitariadistribuite tra il PRABB e ilPoliclinico Universitario.

Nel ricordo di Mons. Álvarodel Portillo.

Oltre 2000 persone giunte aTrigoria.

Il Presidente Paolo Arullanisaluta dal palco autorità eospiti.

Docenti in tocco per l’inau-gurazione del nuovo AnnoAccademico.

Sul nuovo campus universitariosono stati seminati 3 ettari diprato e piantati 322 alberi.Sono ficus, tigli, cipressi, ulivi,liquidambar ed eucalipti.

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economica, il pro-getto di ricerca sipropone di mette-re a punto stru-menti flessibili eintegrati, in gradodi dare rispostaadeguata non soloalle perdite di“abilità” connesseall’invecchiamen-to fisiologico (do-motica, roboticaintelligente, siste-mi per il movi-mento personaleservo-assistiti),ma soprattutto aquelle ben piùsevere delle prin-cipali patologieneurologiche cor-relate all’età (de-menze degenera-tive e vascolari,

morbo di Parkinson, debolezzamuscolare da sarcopenia, neu-ropatie dell’anziano).Il programma dell’Ateneo vedecosì il coinvolgimento di un’é-quipe integrata di ricercatori diArea Neurologica, Geriatrica,Riabilitativa e Bioingegneristica.Lo scambio d’informazioni, nelcorso del progetto, sarà facilita-to dalla creazione di una“comunità virtuale” dei ricerca-tori, che potrà avvalersi anchedi un sistema di organi all’inter-no di un “anziano virtuale”, sucui sperimentare pratiche diprevenzione e assistenza medicanonché soluzioni di tipo bioin-gegneristico.Tra le attività d’indagine giàavviate nell’ambito del progettoci sono gli studi sul possibilepositivo influsso di campi elet-tromagnetici sulle funzioni

Lettere dal Campus 6 Maggio 2008

RRiissppoossttee aallll’’eemmeerrggeennzzaa iinnvveecccchhiiaammeennttooMonopoli di Stato sponsor del programma del Campus Bio-Medico

cognitive e sulla reattività corti-cale di soggetti normali e dipazienti affetti da demenza diAlzheimer o diversamente col-piti da una riduzione delle fun-zioni cognitive.“Studi precedenti - spiega ilProf. Paolo Maria Rossini,Direttore Scientifico del CentroIntegrato di Ricerca dell’Ateneo- hanno dimostrato un incre-mento di eccitabilità della cor-teccia cerebrale e un migliora-mento della responsività a untest di riconoscimento uditivo(riduzione dei tempi di reazio-ne) in soggetti esposti a campielettromagnetici emessi da tele-foni cellulari”. Le basi fisiologi-che di questo effetto positivodei campi elettromagnetici sulleprestazioni cognitive non sonoperò ancora state chiarite.“L’obiettivo che ci proponiamo- prosegue il Prof. Rossini - èquello di verificare l’effettivacapacità dei campi elettroma-gnetici di modulare le prestazio-ni cognitive (studi comporta-mentali e neuropsicologici) e dicorrelare tali effetti a eventualimodificazioni di parametri og-gettivamente obiettivabili (studineurofisiologici e di neuroima-ging funzionale del cervello) insoggetti normali, tenendo contodi eventuali influenze legate alnormale processo d’invecchia-mento fisiologico”.L’estensione dello studio aipazienti affetti da decadimentocognitivo servirà quindi a verifi-care il possibile impiego dicampi elettromagnetici permigliorare le prestazioni cogni-tive di attenzione e memoria insoggetti nei quali tali funzionirisultano a vario grado compro-messe.

“Emergenza invecchiamen-to” è il nome del nuovoprogramma di ricerca avvia-

to presso l’Università CampusBio-Medico di Roma e che haconvinto i Monopoli di Stato aentrare come sponsor esclusivonel finanziamento del progetto.Una scelta strategica, quella delCentro Integrato di Ricercadell’Ateneo, tesa a valorizzare lapresenza nel campus universita-rio di un Centro, il CESA, spe-cificamente dedicato alle pato-logie dell’invecchiamento, e cherisponde a fenomeni demografi-ci che già da tempo stanno ridi-segnando il bisogno di assisten-za della popolazione.L’Italia si avvia a divenire unadelle nazioni con più elevatotasso di ultra 65enni e il feno-meno non risparmia ovviamen-te il territorio più prossimo al

Campus Bio-Medico, Roma e laRegione Lazio, che da sole con-tano oltre un milione di anzianiresidenti.Parlare di “emergenza invec-chiamento” non è quindiun’enfasi. Il contesto richiede alcontrario risposte concrete intermini di servizi, organizzazio-ne sociale, assistenza sanitarianonché innovazione tecnologi-ca in ambito bioingegneristico ericerca medica, per affinare lestrategie di cura contro malattiedestinate ad avere un impattosociale sempre crescente e peraumentare l’indipendenza disoggetti “fragili” (anziani con osenza patologie invalidanti)nella vita quotidiana. Partendo dalle evidenze di let-teratura sugli stili di vita e sullenecessità dell’anziano nell’o-dierna organizzazione socio-

LL’’IINNTTEERRVVIISSTTAA

Unitarietà e alto impattosociale del progetto sono idue aspetti di “Emergenza

invecchiamento” più apprezza-ti da GGaabbrriieellllaa AAlleemmaannnnoo,,Direttore per le Strategie eVice-Direttore Generale del-l'Amministrazione autonomadei Monopoli di Stato: “Il pro-getto mira a dare una rispostaarticolata e integrata in terminidi servizi, organizzazione socia-le, sistema sanitario e ausilii tec-nologici. Allo stesso tempo pre-senta un alto valore sociale, se siconsiderano i nuovi bisogni diassistenza sanitaria che deriva-no dal costante allungamentodella vita media. Questo ci haindotto a scegliere ‘Emergenzainvecchiamento’ tra i progettipresentatici”.PPeerrcchhéé uunnaa ssppoonnssoorriizzzzaazziioonneeddaa ppaarrttee ddeeii MMoonnooppoollii ddii SSttaattoo??Vogliamo dimostrare con datidi fatto che attraverso la contri-buzione volontaria, che in que-sto caso è quella dei giochi, sipossono finanziare delle inizia-tive che vanno a vantaggio dellacollettività. Storicamente laricerca non gode di ampi fondie abbiamo deciso di sostenerla.LLaa ccoollllaabboorraazziioonnee ccoonn iillCCaammppuuss BBiioo--MMeeddiiccoo??Il Campus Bio-Medico è unarealtà fantastica. L’attenzionealla persona e, in particolare, alpaziente che si affida alla strut-tura per ricevere cure ci ha col-pito e siamo orgogliosi di esserepartner dell’Ateneo in questoprogetto di ricerca.

di FFrraanncceessccoo MMaaccaarroo

L’American OrthopaedicSociety for Sports Me-dicine ha premiato con il

2008 Hughston Award uno stu-dio sull’efficacia e l’efficienza didue diverse tecniche di artro-scopia alla spalla, realizzatodall’Unità e Scuola di Specia-lizzazione in Ortopedia eTraumatologia del Campus Bio-Medico di Roma. Il lavoro haper titolo: “Equivalent ClinicalResults of Arthroscopic Single-Row and Double-Row SutureAnchor Repair for Rotator CuffTears: A Randomized Control-led Trial”.“Il dolore alla spalla - spiega ilProf. Vincenzo Denaro, respon-sabile dell’Unità - è, dopo lalombalgia, il motivo più fre-quente per cui ci si rivolge a unospecialista ortopedico, nonchécausa frequente di disabilità e diconseguente perdita di giornilavorativi. La cuffia dei rotatori,un tendine molto importantedell’articolazione della spalla,gioca un ruolo fondamentale

UUnniittàà ddii OOrrttooppeeddiiaa vviinnccee ll’’HHuugghhssttoonn AAwwaarrddPremiato lo studio su tecniche di artroscopia alla spalla

nei movimenti del braccio e lasua lesione determina un’inca-pacità a utilizzare il braccionelle normali attività della vitaquotidiana”.Tra le tecniche chirurgicheartroscopiche e a cielo apertooggi disponibili per il tratta-mento delle lesioni della cuffiadei rotatori, grande importanzaè stata data dall’industria farma-ceutica alla ricerca su quelle chepermettono un ripristino com-pleto dell’area d’inserzione deltendine della cuffia dei rotatorisull’omero (il cosiddetto foot-print). “Questo ripristino com-pleto - precisa Denaro - si ottie-ne però al prezzo di un notevoleaumento dei costi dell’interven-to chirurgico, causa l’utilizzo diun maggior numero di ancore, eanche di maggiori rischi per ilpaziente, dato l’aumento deitempi dell’operazione”. Gli autori dello studio (Fran-cesco Franceschi, Laura Ruz-zini, Umile Giuseppe Longo,Francesca Maria Martina, Bru-no Beomonte Zobel, NicolaMaffulli e Vincenzo Denaro)

hanno dimostrato che non c’èdifferenza, dal punto di vista deirisultati clinici a due anni dal-l’intervento, tra le innovativesuture con una doppia fila diancore e interventi più tradizio-nali ed economici eseguiti conuna singola fila di ancore, chenon prevedono il ripristinocompleto del footprint. In particolare, è stato evidenzia-to che la tecnica “a doppia filadi ancore” determina uncostrutto meccanicamente su-periore rispetto a quella “a unafila”, ma con vantaggi biomec-canici che non si traducono inuna migliore prestazione.L’Hughston Award è assegnatoal miglior lavoro pubblicatosull’American Journal of SportsMedicine durante il precedenteanno. È la prima volta che que-sto riconoscimento viene attri-buito a un gruppo di ricercatoriitaliano. Lo studio sarà presen-tato durante il Meeting annualedell’American OrthopaedicSociety for Sports Medicine,che si terrà a Orlando, inFlorida, il prossimo 11 luglio.

Ricerca

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Maggio 2008 Lettere dal Campus 7CampusStyle

di PPaaoollaa RRaasscchhiieellllii

Camici e divise impeccabi-li, cura della biancheria,ambienti accoglienti e

ordinati, tutti aspetti apparente-mente secondari nella vita di unPoliclinico e di un’Università.Eppure c’è chi, al Campus Bio-Medico, sulla cura di questi det-tagli costruisce la propria sfidaquotidiana. Sono le 6:30. AnnaRita Mereu, nella cappella delPoliclinico, posiziona sull’altarei lini piegati e stirati con minu-ziosa maestria e controlla chetutto sia pronto per le dueMesse del mattino. Poi inizia ilgiro quotidiano negli oltre 30ambulatori e nell’ampia areadella diagnostica strumentale.Di lì a poco arriveranno i primipazienti e tutto deve essere inordine. Il percorso è ormai col-laudato. In meno di un’ora rac-coglie la biancheria che per le8:00 sarà ritirata dalla ditta inca-ricata per il lavaggio e verifica lequantità da reintegrare. Intanto Pamela Paulone predi-spone il lavaggio dei capi erifornisce i carrelli di biancheriache alle 11:00 saranno conse-gnati in sala operatoria e ai pianidi degenza. Dal Polo di Ricerca,dopo essersi presa cura delledivise del personale, arrivaAntonella Giangrazi per aiutarele colleghe a preparare la dota-zione per le stanze dei medici diguardia e verificare che nei loca-li di servizio ai reparti non man-chi nulla.Il controllo è attento, il viavai

Rascioni, responsabile del Ser-vizio Dietetico e di Ristorazioneper i degenti. Anche qui tutto èstudiato nei particolari, dallascelta di menu calibrati sulle spe-cifiche esigenze alimentari deipazienti, all’abbinamento cro-matico delle pietanze, dal con-trollo dei processi di preparazio-ne all’allestimento dei vassoi,fino alla consegna dei pasti chenon supera i dieci minuti.Stoviglie di porcellana e posatein acciaio accompagnano singolicontenitori termici, studiati permantenere più a lungo la tempe-ratura delle diverse pietanze esorprendere sempre il paziente.“Siamo convinte che la dieta siaparte della cura - spiegano le die-tiste Edonella Sinigaglia, PatriziaMezzetti e Francesca Ferravante-. Un piatto ben presentato, oltreche sano, fa venire voglia alpaziente di alimentarsi e contri-buisce al suo recupero psicofisi-co”. È merito di tutto lo staffdella cucina, che non riusciamoqui a nominare, se al pazientearriva un vassoio ben curato.Ecco allora dolci cucinati diret-tamente dalle cuoche, menu dif-ferenziati nei giorni di festa, unbiglietto d’auguri servito con ilpasto nel giorno del complean-no… non finisce qui l’instanca-bile cura per il paziente.

SSeerrvviizzii ddii BBaassee:: iill sseeggrreettoo ddeellllaa qquuaalliittààEcco chi ogni giorno si preoccupa di farci vivere bene

IIll PPaappaa pprreeggaa ccoonn ggllii uunniivveerrssiittaarriiIl Rosario di fronte all’immagine sacra donata all’Ateneo

continuo, tra ascensori dedicatie percorsi rigorosamente distin-ti per tipologia di biancheria,per evitare intralci e rischiosiaccavallamenti. La vita in repar-to scorre frenetica e le premuro-se custodi della cura sembranopassare inosservate, nei meandridei percorsi interni che nascon-dono le loro mosse anche all’oc-chio più attento. Eppure c’è chisa a chi e cosa chiedere. AnnaFrancesca, Fabiola Peruginelli eMarcella Trombetti si dividonotra Policlinico, Polo di Ricerca,Cesa e Polo Longoni per acco-gliere le richieste del personale.“Ci comportiamo - dicono -come farebbe una padrona dicasa, attenta a ricevere gli ospitiverificando che tutto sia in ordi-ne. Studiamo come rendereaccoglienti gli ambienti, cercan-do di venire incontro alle esi-genze di chi lavora e di fare sen-tire il paziente a casa propria.Per noi è fondamentale che cia-scuno si senta oggetto dellanostra attenzione”. D’altraparte sentirsi curati aiuta il per-sonale a prendersi cura delpaziente, nulla di più importan-te in un Policlinico Universi-tario. Lo sanno bene AssuntaDi Castro, Rosanna Di Sarno,Barbara Francescangeli, AngelaMasi, Franca Persia e Marianna

Salerno, che con il proprio lavo-ro vigilano sull’immagine delpersonale. Lì nei guardaroba ilda fare non manca: c’è chi con-trolla che le divise siano in per-fetto ordine, chi le ripone negliarmadietti nominativi, chi ese-gue le riparazioni e chi, conamabilità, risponde allo squil-lante campanello che segnalauna nuova richiesta dagli spo-gliatoi. Marta Lo Turco intantoè al primo piano. Dopo aververificato l’arrivo dei capi dallalavanderia esterna, ripone negliarmadietti le divise di ausiliari,medici e personale di vari servizi. L’affiatata squadra dei Servizi diBase, più di 30 operatrici intutto, si combina come una sin-fonia ben orchestrata da GraziaDalla Torre: “Il nostro - spiega -è davvero un lavoro di squadra.Puntiamo molto alla formazio-ne secondo obiettivi di crescitapersonalizzati, che aiutano amotivare continuamente il per-sonale. Collaboriamo attiva-mente con la ditta delle pulizie,al cui impegno spesso nascostodobbiamo molto dello stiledella struttura. Inoltre, lagestione interna di servizi abi-tualmente in outsourcing per-mette di risolvere i problemi inmaniera più rapida”.La pensa così anche Simona

Agenda

Dal marzo scorso, è il responsa-bile della nuova Area ICT delCampus Bio-Medico di Roma.Nato a Roma nel 1960, sposato,con quattro figli, Biasiol è laurea-to in Ingegneria Meccanica e da23 anni presta servizio in aziendedel settore ICT.“Confido - ha auspicato Biasiol -di essere all’altezza del compito.Fare il CIO (Chief InformationOfficer) di una organizzazionecomplessa e articolata comequesta è sicuramente una bellasfida, ma è proprio questo, insie-me alla bellezza della struttura eallo spirito che traspare in chiun-que lavora per il Campus, che miha attratto irresistibilmente ecostituisce la mia più importantemotivazione”.

AAnnddrreeaa BBiiaassiiooll

“Rinnovate con il Vangelo laciviltà occidentale. Siateintrepidi e generosi opera-

tori della civiltà dell’amore,testimoniando la forza trasfor-matrice del Vangelo nella cultu-ra contemporanea dei vostricontinenti”. Così BenedettoXVI ha salutato gli oltre 10milauniversitari presenti lo scorsoprimo marzo nell’Aula PaoloVI, in Vaticano, per la vegliamariana che ogni anno si svolgein coincidenza con la GiornataEuropea degli Universitari,organizzata dall’Ufficio per laPastorale Universitaria delVicariato di Roma.La recita del Rosario, seguito incollegamento via satellite dagliuniversitari di Napoli, Bucarest,Toledo, Avignone, Minsk, NewYork, Città del Messico, L’Ava-na, Aparecida e Loja, ha con-giunto “come un punto sul-l’Atlantico - ha spiegato il Papa -

Vecchio e Nuovo Continente,allo stesso modo in cui ilCristianesimo costituisce unlegame forte e profondo tra idue Mondi”. L’evento ha chiusoanche idealmente il convegno“L’Europa e le Americhe insie-me verso uno sviluppo integralee solidale”, svoltosi due giorniprima presso la PontificiaUniversità Gregoriana con l’o-biettivo di riallacciare i legamistorico-culturali tra vecchioContinente e Americhe, ricono-scendo negli atenei il luogo pri-vilegiato in cui affrontare i pro-blemi della globalità e riscoprirele proprie radici.Papa Ratzinger ha quindi addi-tato agli universitari gli esempidi Benedetto da Norcia, Fran-cesco d’Assisi, Karl Leisner,Rosa da Lima, giovani testimonidi vita evangelica dei due conti-nenti, consegnando lorol’Enciclica Spe salvi, testo-bus-

sola per orientarsi nella societàcontemporanea, attingendo auna speranza non individualistama comunitaria.Durante la veglia, il Ponteficeha pregato di fronte a un basso-rilievo donato, per l’occasione,da Donna Ida Benucci.L’immagine, benedetta dalSanto Padre, si trova ora nellaCappella del Policlinico Univer-sitario: un segno della vicinanzaspirituale di Benedetto XVI alCampus Bio-Medico di Roma.

* Angela Filoni è iscritta al IIIanno del Corso di Laurea inMedicina e Chirurgia

NNeeww eennttrriieess

Dallo scorso 6 marzo, è membronel CdA dell’Università CampusBio-Medico di Roma con l’inca-rico di Vice-Presidente.Nato a Bari nel 1967, laureato inEconomia Aziendale, ha ottenu-to un Dottorato in Managementand Business Administrationdell’European Doctoral Pro-grammes Association in Mana-gement and Business Admi-nistration, presso l’Università diPisa, con la discussione di unaTesi sulla teoria del vantaggiocompetitivo applicata alle aziendenon-profit e ai beni relazionali.Ha svolto attività di ricerca e dididattica presso l’Università diPalermo e la Bocconi di Milano.Consulente aziendale, membrodel CdA della CBM Spa e di varienti, ha partecipato all’avvio diun’attività imprenditoriale nel-l’ambito della formazione e dellenuove tecnologie.

GGiioovvaannnnii AArrrriiggoonnii

30 maggio 2008, ore 15:30Seminario: “ChromatinImmunoprecipitation”Sala Conferenze, Polo RicercaVia Á. del Portillo, 21 - [email protected]

11 giugno 2008, ore 15:00“Ci conosciamo. Un incontroper conoscere l’HCV”Aula P7, Policlinico UniversitarioVia Á. del Portillo, 200 - [email protected]

15 giugno 2008, ore 20:30“Dedicato ad Albertone”Teatro CentraleVia Celsa, 6 - [email protected]

7 luglio 2008, ore 15:30Lunedì Senologici del Lazio:“Il carcinoma in età avanzata”CNR - P.le Aldo Moro, 7 - [email protected]

Bassorilievo della Scuola delGhiberti, raffigurante la Madonnacon in braccio il Bambino, donodelle Gallerie Benucci

di AAnnggeellaa FFiilloonnii *

Page 8: PUNTO DI VISTA Diagnostica per Immagini e Radioterapia A … · 2015. 5. 14. · di Stefano Tognoli Partirà a settembre, in concomitanza con l’avvio dell’Anno Accademico 2008/2009,

Lettere dal Campus 8 Maggio 2008FocusAssistenza

GGaassttrrooeenntteerroollooggiiaa,, ssppeecciiaalliissttii ccoonnttrroo iill rreefflluussssooL’Unità clinica impegnata su una patologia sempre più frequente

È in aumento, secondo glistudi condotti negli Usa eche trovano conferma

anche in Italia, la malattia dareflusso gastro-esofageo. Nesoffre oggi il 20% della popola-zione e la patologia ha un forteimpatto sulla qualità della vita.Procura spesso notti insonni esupera, per disagio del paziente,patologie più note come l’ulceraduodenale, l’angina pectoris el’insufficienza cardiaca lieve.Sintomi tipici sono brucioreretro-sternale e regurgito acido,ma il paziente accusa frequen-temente anche dolore toracicosimile a quello di origine car-diaca, raucedine, e altri disturbidi pertinenza otorinolaringoia-trica e polmonare, come ladisfonia e la tosse cronica.Proprio su questa patologia si staconcentrando da tempo un seg-mento d’avanguardia dell’attivi-tà di assistenza sanitaria e ricercadell’Unità di Gastroenterologiadel Campus Bio-Medico.Le prestazioni sanitarie sonodisponibili in convenzione conil Servizio Sanitario Nazionale,tutti i giorni, sia ambulatorial-mente che in regime di day-hospital. La strumentazione adisposizione e l’équipe di spe-cialisti fanno del Servizio diFisiopatologia Digestiva unodei centri di riferimento nazio-nali per la diagnosi e la curadelle patologie esofagee.“L’iter diagnostico - afferma ilProf. Michele Cicala - mira acomprendere tipologia e fre-quenza dei sintomi oltre che acogliere aspetti riguardanti lostile di vita e gli effetti dei far-maci (inibitori della pompaprotonica) che sopprimono l’a-

cidità gastrica.Solo in presen-za di alcuni sin-tomi ‘di al-larme’ è indica-ta l’esecuzionedi una gastro-scopia, che puòevidenziare lecompl icanzedella malattia,dall’esofagiteall’esofago diBarrett”.Il perfeziona-mento delletecnologie dia-gnostiche per-mette oggi alServizio diFisiopatologiaDigestiva diattuare ulte-riori procedure, che vengonomeglio tollerate dal paziente ehanno ormai raggiunto un ele-vato grado di accuratezza dia-gnostica.“La pH-impedenzometria e lapH-metria - spiega il Prof.Cicala - possono registrare per24 e anche 48 ore consecutive,senza interferire con l’attivitàquotidiana del soggetto, i movi-menti di tutto il contenutogastrico e del solo contenutoacido con un sistema di cateteriminiaturizzati naso-gastrici otelemetrici (ndr.: collegati conapparecchiature medicali attra-verso una rete senza fili per lo

scambio di dati). I parametriche vengono analizzati sono iltempo di esposizione acida inesofago, durante il giorno, lanotte, i pasti e l’attività fisica el’associazione degli episodi direflusso con i sintomi segnalatidal paziente”.Con semplici e veloci test delrespiro è anche possibile evi-denziare un ritardato svuota-mento gastrico, che può peg-giorare i sintomi da reflusso.Consigliabile secondo il Prof.Cicala solo in casi particolari,l’osservazione del paziente sipuò avvalere anche della mano-metria esofagea, sia di brevedurata che prolungata (24 ore).

Fornisce informa-zioni sull’attivitàmuscolare dell’eso-fago e consente ladiagnosi accurata didisturbi motori qua-li l’acalasia e lo spa-

smo esofageo, che sono spessocausa di disfagia (difficoltosadiscesa di solidi o liquidi attra-verso l’esofago).“Documentare o escludere l’e-sistenza di un reflusso patologi-co - precisa il Dr. MentoreRibolsi - è importante nei casidi incompleta o mancata rispo-sta ai farmaci, ma anche di sin-tomi atipici o extra-esofagei enella gestione dei pazienti can-didati all’intervento chirurgicoo a procedure endoscopicheanti-reflusso. Non dimentichia-mo che, anche in assenza diesofagite e di un’esposizioneacida patologica, potremmoriscontrare una significativarelazione acido-sintomo, neicosiddetti casi di esofago iper-sensibile. La caratterizzazionedel reflusso propria del singolopaziente consente inoltre digestire al meglio, e di persona-lizzare, la terapia”.

II SSEERRVVIIZZII AASSSSIISSTTEENNZZIIAALLII DDEELL PPOOLLIICCLLIINNIICCOO UUNNIIVVEERRSSIITTAARRIIOO CCAAMMPPUUSS BBIIOO--MMEEDDIICCOO

DDIIAAGGNNOOSSTTIICCAA PPEERR IIMMMMAAGGIINNII ((TTAACC,, rriissoonnaannzzaa mmaaggnneettiiccaa,, mmaammmmooggrraaffiiaa,, rraaddiioollooggiiaa ttrraaddiizziioonnaallee ee ccoonn ccoonnttrraassttoo,, eeccooggrraaffiiaa))::

Lunedì - Venerdì, ore 8:00 - 14:00

PPOOLLOO LLOONNGGOONNII -- VViiaa EEmmiilliioo LLoonnggoonnii,, 4477CCAAMMPPUUSS UUNNIIVVEERRSSIITTAARRIIOO -- VViiaa ÁÁllvvaarroo ddeell PPoorrttiilllloo,, 220000AAMMBBUULLAATTOORRII SSPPEECCIIAALLIISSTTIICCII ((oorree 99::0000 -- 1133::0000))

RRAADDIIOOTTEERRAAPPIIAA OONNCCOOLLOOGGIICCAA:: Lunedì - Venerdì, ore 8:00 - 17:00DDAAYY--HHOOSSPPIITTAALL OONNCCOOLLOOGGIICCOO:: Lunedì - Venerdì, ore 8:00-15:00

AAlllleerrggoollooggiiaa ee IImmmmuunnoollooggiiaa (incluse ecografieinternistiche)CChhiirruurrggiiaa ggeenneerraallee ee pprrooccttoollooggiiccaaCChhiirruurrggiiaa ppllaassttiiccaa (inclusi interventi ambulatoriali)CChhiirruurrggiiaa vvaassccoollaarreeDDeerrmmaattoollooggiiaaEEmmaattoollooggiiaaEEnnddooccrriinnoollooggiiaaEEppaattoollooggiiaaGGiinneeccoollooggiiaa (inclusi pap test, colposcopie, ecografie)GGaassttrrooeenntteerroollooggiiaa (incluse phmetrie, manometrie esofagee,visite di nutrizione clinica)NNeeffrroollooggiiaa ee IIppeerrtteennssiioonneeNNeeuurroollooggiiaaMMeeddiicciinnaa IInntteerrnnaaOOccuulliissttiiccaaOOnnccoollooggiiaa (visite di controllo tutti i giorni)OOrrttooppeeddiiaaOOttoorriinnoollaarriinnggooiiaattrriiaaSSeennoollooggiiaaTTeerraappiiaa ddeell ddoolloorreeUUrroollooggiiaa

Ma. Ve.

GiovedìLu. Me. Ve.LunedìMercoledìLu. Me. Ve.Lu. Ma. Me. Gi. Ve.Ma. Gi.Lu. Me. Gi. Ve.Mercoledì

LunedìMercoledìLu. Gi. Lu. Ma. Gi.Ma. Gi.Me. Ve.Lu. Ma. Me. Gi. Ve.Lu. Me. Gi.LunedìVenerdì

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AAMMBBUULLAATTOORRII SSPPEECCIIAALLIISSTTIICCII ((oorree 99::0000 -- 1177::3300))AAlllleerrggoollooggiiaa ee IImmmmuunnoollooggiiaaCCaarrddiioollooggiiaaCChhiirruurrggiiaa ggeenneerraallee,, ttoorraacciiccaa,, eeppaattoobbiilliiaarree ee pprrooccttoollooggiiccaa(incluse manometrie ano-rettali)CChhiirruurrggiiaa ppllaassttiiccaa (inclusi interventi ambulatoriali)CChhiirruurrggiiaa vvaassccoollaarreeDDeerrmmaattoollooggiiaaEEmmaattoollooggiiaaEEnnddooccrriinnoollooggiiaaEEppaattoollooggiiaaGGiinneeccoollooggiiaa (inclusi pap test, colposcopie, ecografie)GGaassttrrooeenntteerroollooggiiaaNNeeffrroollooggiiaa ee IIppeerrtteennssiioonneeMMeeddiicciinnaa IInntteerrnnaaNNeeuurroollooggiiaa (inclusi eeg, emg, test neuropsicologici)OOccuulliissttiiccaaOOnnccoollooggiiaa (visite di controllo tutti i giorni)OOrrttooppeeddiiaaOOttoorriinnoollaarriinnggooiiaattrriiaaSSeennoollooggiiaaUUrroollooggiiaa

Lu. Gi.Lu. Ma. Me. Gi. Ve.Lu. Ma. Gi.

Lu. Me. Ve.MartedìMercoledìMa. Gi.Lu. Ma. Me. Gi.Lu. Me.Lu. Me. Gi. Ve.Ma. Me.Ma. Gi.Ma. Me. Ve.Lu. Ma. Me. Gi. Ve.Lu. Ma. Me. Ve.Lu. Gi.Lu. Ma. Me. Ve.Lu. Ma. Me. Gi. Ve.Lu. Ma. Me. Gi.Ma. Gi. Ve.

DDIIAAGGNNOOSSTTIICCAA PPEERR IIMMMMAAGGIINNII ((TTAACC,, eeccooggrraaffiiaa,, rraaddiioollooggiiaa ttrraaddiizziioonnaallee eeccoonn ccoonnttrraassttoo,, mmaammmmooggrraaffiiaa**)):: Lunedì - Venerdì, ore 8:00 - 20:00

AAMMBBUULLAATTOORRII SSPPEECCIIAALLIISSTTIICCII ((oorree 99::0000 -- 1177::3300))GGeerriiaattrriiaa (inclusi diagnostica e trattamenti angiologici ediagnostica fisiopatologica respiratoria)FFiissiiaattrriiaaTTrraattttaammeennttii ffiissiiootteerraappiiccii ee rriiaabbiilliittaattiivvii

Lu. Ma. Me. Gi. Ve.

Lu. Ma. Me. Gi. Ve.Lu. Ma. Me. Gi. Ve.

CCEENNTTRROO SSAALLUUTTEE AANNZZIIAANNOO -- VViiaa ÁÁllvvaarroo ddeell PPoorrttiilllloo,, 55

EEppaattoollooggiiaaUn incontro perconoscere l’HCVÈ stata ribattezzata “Ci cono-sciamo” l’iniziativa del gruppodi Epatologia del Campus Bio-Medico in programma, l’11giugno prossimo, presso ilPoliclinico Universitario (ore15:00 - aula P7). Un incontrocon pazienti infetti da epatite Cal fine di confrontarsi e cono-scere me-glio le problematichesociali e mediche legate al virus.L’iniziativa è stata realizzata dal-l’équipe di Epatologia lavoreràin collaborazione con EPAC-Onlus, associazione no-profitche da anni si dedica all’assisten-za dei pazienti HCV positivi.In preparazione all’incontro èstato predisposto un questiona-rio conoscitivo, che i pazientipotranno compilare e recapita-re negli appositi raccoglitorisituati presso il PoliclinicoUniversitario, in Via Álvaro delPortillo 200, oppure presso ilPoliambulatorio di Via EmilioLongoni, 47.

UUNNIITTÀÀ DDII GGAASSTTRROOEENNTTEERROOLLOOGGIIAASSeerrvviizziioo ddii FFiissiiooppaattoollooggiiaa DDiiggeessttiivvaa

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* per questa prestazione chiedere giorni e orari di erogazione al Servizio di Prenotazione

L’Unità di Oncologia, in colla-borazione con l’Unità diOrtopedia costituirà entro l’ini-zio dell’estate un Centro clinico,didattico e di ricerca perpazienti con metastasi ossee ocon tumori primitivi dell'osso. Nell’ambito del Centro è previ-sta l’attivazione di un ambulato-rio di Osteoncologia, che si pro-pone di offrire ai pazienti untrattamento multidisciplinare,grazie a un’équipe composta daun oncologo e da diversi altrispecialisti medici, biologi einfermieri.

OOsstteeoonnccoollooggiiaaParte in estate ilCentro clinico