punti di vista La trippa è buona E’ bene cambiare solo … · sionale. “L u i” , enopr ca d...

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Direttore responsabile: Michele Guccione settimanale di prevenzione medica e di solidarietà - da un’idea di Diego Fabra anno 5 n. 36 - 4 ottobre 2010 copia gratuita nell’attesa... www.nellattesa.it speciale estetica La trippa è buona solo se alla romana E ’ inutile che ci prendiamo in giro. I rotoli di trip- pa che abbiamo accumulato con i nostri ecces- si sono tutti lì. Non se ne vogliono andare. Facciamo superdiete, ma poi tornano. Ci sottoponia- mo a vari supplizi di Tantalo, ma l’unico risultato è quello di fare disperare il nostro medico, per il quale rappresentiamo ormai solo un suo fallimento profes- sionale. “Lui”, e non noi, si preoccupa delle conseguenze che quei rotoli possono avere sul nostro cuore, sul nostro organismo dal quale pretendiamo davvero troppo, sulla “tenuta” dei rapporti familiari messi a dura prova da quel “panzone” che incredibilmente non tutti apprez- zano. Che fare? Io, da “trippatore” incallito, ho una personale convinzione: quando si è sereni si dimagrisce molto di più che con qualsiasi dieta o palestra. Ovviamente gli operatori del settore non saranno d’accordo. Allora cerchiamo il punto di compromesso. Il nostro giornale odia quel “mondo di plastica” fatto di silicone, botulino, chirurgia estetica esa- sperata, medicinali che fanno gonfiare i muscoli via. Siamo i primi a sostenere che quando c’è di mezzo una brutta malattia, o quando un certo inestetismo fa male alla salute psico-fisica della persona, bisogna intervenire con la chirurgia, con ogni terapia possibile, perchè la per- sona ha diritto di stare bene, con se stessa e con gli altri. Il resto sono capricci, che alla lunga danneggiano l’aspetto. La via di mezzo, come al solito, sta nel trovare un equilibrio fra la vitaccia che conduciamo e le richieste inascoltate del nostro corpo. Un modo per trovare questo virtuoso sentiero è, su consiglio del medico di famiglia, quello di immergersi in un buon centro benessere. Non quelli di “plastica” che ci promettono di diventare alti, biondi e con gli occhi azzurri, ma quel- li che ci studiano e ci consigliano un sano “matrimonio” fra un po’ di movimento, un po’ di drenaggio e tanto relax. Se il nostro medico ci conferma che tutto ciò è salutare, perchè non farlo? Oggi i centri impostati sull’etica e non sul commercio spinto hanno prezzi abborda- bili. Credetemi, la trippa buona è solo quella cucinata alla romana. E con l’arrivo del freddo rinunciare a questa prelibatezza è davvero un delitto! editoriale di Michele Guccione - [email protected] E’ bene cambiare seguendo la natura I l miglior modo per affrontare le stagioni che cambiano non è essere sempre uguali. Ce lo insegna la natura. I prati, gli alberi, le monta- gne mutano il loro aspetto difendendosi dai climi estremi e aprendosi a quelli favorevoli. Le sta- gioni dell’esistenza alternano momenti pieni di vigore ad altri, tormentati e fragili. L’adattamento è un processo che avviene già in termini biologici. Occorre che avvenga anche ad un livello cosciente, riconoscendo le caratteristiche della stagione che affronteremo senza averne paura, ma, piuttosto, pianificando il nostro cambiamento. Diverse volte m'imbatto in donne non più giovani che lamentano dolori articolari incredibili, dovuti alle pessime condizioni rag- giunte dopo anni di trascuratezza. Mi chiedo: perché lasciar dete- riorare così il proprio corpo? Sembra follia il mio suggerimento di alleggerire il peso, o di frequentare palestre ed esercizi fisici, per tempo... Mi si guarda come se fosse offensivo chiedere a una donna attempata o a un grasso signore non di primo pelo di smet- terla di trattar male le proprie giunture! Pianificare significa comprendere ciò di cui si ha bisogno a dieci, a quaranta o a set- tant’anni. Quanti giovanotti trentenni continuano la vita eccessi- va da adolescenti, non comprendendo che cambiare decennio impone delle necessarie trasformazioni allo stile di vita? Ma trovo anche sbagliato ostinarsi ad apparire sempre uguali. La televisione mostra di continuo i risultati di una chirurgia estetica a dir poco patetica. Donne anziane, che sembrano appartenenti alla stessa tribù, affette da qualche strano male che le rende gon- fie, artefatte, incapaci di sorridere, lente nella mimica, in altre parole, brutte. Ho diversi amici tra i colleghi della chirurgia pla- stica e tutti mi confessano di dover fronteggiare una quantità cre- scente di persone che pretendono interventi di ogni tipo, contro il loro stesso parere estetico. Appartengo alla generazione di coloro che hanno ammirato Jane Fonda farsi paladina di un invec- chiamento sano, gestito tra palestra e alimenti macrobiotici. punti di vista di Diego Fabra - [email protected] segue a pagina 7 Per informazioni www.lamedicinaestetica.it Tel. 063217304 In Sicilia 0916817905 [email protected] A.I.d.M.E. Accademia Italiana di Medicina Estetica I Professionisti della Medicina Estetica garantiti dal Bollino Blu

Transcript of punti di vista La trippa è buona E’ bene cambiare solo … · sionale. “L u i” , enopr ca d...

Direttore responsabile: Michele Guccione settimanale di prevenzione medica e di solidarietà - da un’idea di Diego Fabra

anno 5 n. 36 - 4 ottobre 2010

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speciale estetica

La trippa è buona solo se alla romana

E’ inutile che ci prendiamo in giro. I rotoli di trip-pa che abbiamo accumulato con i nostri ecces-si sono tutti lì. Non se ne vogliono andare.

Facciamo superdiete, ma poi tornano. Ci sottoponia-mo a vari supplizi di Tantalo, ma l’unico risultato èquello di fare disperare il nostro medico, per il qualerappresentiamo ormai solo un suo fallimento profes-

sionale. “Lui”, e non noi, si preoccupa delle conseguenze che queirotoli possono avere sul nostro cuore, sul nostro organismo dal qualepretendiamo davvero troppo, sulla “tenuta” dei rapporti familiari messia dura prova da quel “panzone” che incredibilmente non tutti apprez-zano. Che fare? Io, da “trippatore” incallito, ho una personale convinzione:quando si è sereni si dimagrisce molto di più che con qualsiasi dieta opalestra. Ovviamente gli operatori del settore non saranno d’accordo.Allora cerchiamo il punto di compromesso. Il nostro giornale odia quel“mondo di plastica” fatto di silicone, botulino, chirurgia estetica esa-sperata, medicinali che fanno gonfiare i muscoli via. Siamo i primi asostenere che quando c’è di mezzo una brutta malattia, o quando uncerto inestetismo fa male alla salute psico-fisica della persona, bisognaintervenire con la chirurgia, con ogni terapia possibile, perchè la per-sona ha diritto di stare bene, con se stessa e con gli altri. Il resto sonocapricci, che alla lunga danneggiano l’aspetto. La via di mezzo, comeal solito, sta nel trovare un equilibrio fra la vitaccia che conduciamo ele richieste inascoltate del nostro corpo. Un modo per trovare questovirtuoso sentiero è, su consiglio del medico di famiglia, quello diimmergersi in un buon centro benessere. Non quelli di “plastica” checi promettono di diventare alti, biondi e con gli occhi azzurri, ma quel-li che ci studiano e ci consigliano un sano “matrimonio” fra un po’ dimovimento, un po’ di drenaggio e tanto relax. Se il nostro medico ciconferma che tutto ciò è salutare, perchè non farlo? Oggi i centriimpostati sull’etica e non sul commercio spinto hanno prezzi abborda-bili. Credetemi, la trippa buona è solo quella cucinata alla romana. Econ l’arrivo del freddo rinunciare a questa prelibatezza è davvero undelitto!

editoriale

di Michele Guccione - [email protected]

E’ bene cambiareseguendo la natura

Il miglior modo per affrontare le stagioni checambiano non è essere sempre uguali. Ce loinsegna la natura. I prati, gli alberi, le monta-

gne mutano il loro aspetto difendendosi dai climiestremi e aprendosi a quelli favorevoli. Le sta-gioni dell’esistenza alternano momenti pieni divigore ad altri, tormentati e fragili.

L’adattamento è un processo che avviene già in termini biologici.Occorre che avvenga anche ad un livello cosciente, riconoscendole caratteristiche della stagione che affronteremo senza avernepaura, ma, piuttosto, pianificando il nostro cambiamento. Diverse volte m'imbatto in donne non più giovani che lamentanodolori articolari incredibili, dovuti alle pessime condizioni rag-giunte dopo anni di trascuratezza. Mi chiedo: perché lasciar dete-riorare così il proprio corpo? Sembra follia il mio suggerimento dialleggerire il peso, o di frequentare palestre ed esercizi fisici, pertempo... Mi si guarda come se fosse offensivo chiedere a unadonna attempata o a un grasso signore non di primo pelo di smet-terla di trattar male le proprie giunture! Pianificare significacomprendere ciò di cui si ha bisogno a dieci, a quaranta o a set-tant’anni. Quanti giovanotti trentenni continuano la vita eccessi-va da adolescenti, non comprendendo che cambiare decennioimpone delle necessarie trasformazioni allo stile di vita? Ma trovo anche sbagliato ostinarsi ad apparire sempre uguali. Latelevisione mostra di continuo i risultati di una chirurgia esteticaa dir poco patetica. Donne anziane, che sembrano appartenentialla stessa tribù, affette da qualche strano male che le rende gon-fie, artefatte, incapaci di sorridere, lente nella mimica, in altreparole, brutte. Ho diversi amici tra i colleghi della chirurgia pla-stica e tutti mi confessano di dover fronteggiare una quantità cre-scente di persone che pretendono interventi di ogni tipo, controil loro stesso parere estetico. Appartengo alla generazione dicoloro che hanno ammirato Jane Fonda farsi paladina di un invec-chiamento sano, gestito tra palestra e alimenti macrobiotici.

punti di vista

di Diego Fabra - [email protected]

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Per informazioni www.lamedicinaestetica.itTel. 063217304In Sicilia 0916817905 [email protected]

A.I.d.M.E.Accademia Italiana di Medicina Estetica

I Professionisti

della Medicina Estetica

garantiti dal Bollino Blu

Una nuova figura di professionista per aiutare i pazientiad invecchiare bene: il medico anti-aging

L’ a u m e n t odella quotadegli indivi-

dui anziani sultotale degli abi-tanti ha fattoemergere una

serie di problematiche sanitariecorrelate all’aging. Accanto allanecessità di far fronte ad unmaggior numero di patologiegeriatriche, si avverte l’esigenzadi interventi volti a prevenirel’insorgenza delle stesse e amigliorare le condizioni in cuiviene vissuta la terza età dellavita. La possibilità di un similerisultato viene fatta balenare daiprogressi nella comprensione deimeccanismi molecolari che sonoalla base del decadimento seni-le. La divulgazione, attraverso imass media, dei progressi dellescienze biomediche ha fatto cre-scere forti (e non sempre giusti-ficate) aspettative sulle attualipossibilità di manipolazione delbiologico. Si va consolidando latendenza ad individuare nellaconoscenza scientifica una guidaper il raggiungimento di condi-zioni di maggiore benessere psi-cofisico, attraverso l’armonizza-zione dell’uomo con la sua realtàcorporea, in perpetua trasforma-zione. Nel nostro Paese è stata fondatae diffusa una nuova branca spe-cialistica che ha precorso tuttele principali tematiche dellamedicina anti-aging. Si trattadella Medicina estetica, intesanella sua più autentica ed origi-nale espressione, quella cherimane fedele all’impianto con-cepito e sviluppato dalla Società

Italiana di Medicina Estetica(SIME), sul quale viene incardina-to l’insegnamento trasmessopresso la Scuola Internazionale diMedicina Estetica dellaFondazione InternazionaleFatebenefratelli. Nel suo approccio alla rimozionedegli inestetismi, la prassi dellaMedicina Estetica prevede un’at-tività prioritaria di tipo essen-zialmente internistico. Attraver-so una relazione terapeutica,necessariamente non breve néepisodica, viene realizzata unavalutazione diagnostica ad ampioraggio, continuamente aggiorna-ta al fine di mantenere sottoattenta sorveglianza le condizio-ni psico-organiche del pazienteed individuare precocementeogni forma di malfunzionamentoed ogni fattore di rischio.Sulla base del quadro clinico cosìdisegnato, vengono posti in esse-re provvedimenti di normalizza-zione, nel cui ambito prevaleun’attività continuativa di edu-cazione sanitaria. Le indicazionivengono modulate ed adattate aiproblemi del singolo paziente, inmodo da consegnargli una pre-scrizione personalizzata checomprenda, tra l’altro, l’igienealimentare, l’attività fisica gra-duata in base all’età ed allecapacità, la difesa dallo stress ela protezione cosmetologicadella cute, il tutto nell’ambito diun programma di formazionepermanente che porti all'elimi-nazione delle circostanzeambientali morbigene e delleabitudini errate. In questo modo,la medicina estetica assume, adogni effetto, i connotati di una

medicina preventiva.Gli interventi più propriamentecorrettivi, integrano, ma nonsostituiscono la prevenzione. Lecure richieste, in parte possonoessere erogate direttamentedalla medicina estetica, la qualeha preso a prestito alcune areed'intervento che altre disciplinelasciavano ai margini della lorooperatività, le ha arricchite erivitalizzate, con l’invenzione dinuove tecniche terapeutiche edha ricomposto ed integrato taleinsieme nell’ambito di una prassiassolutamente originale; per iprovvedimenti restanti, in basealla natura del problema, ipazienti vengono indirizzati aglispecialisti del ramo, in un quadrodi ampia collaborazione multidi-sciplinare. Molte considerazioni concorrono,oggi, a mettere l'accento sull’e-sigenza di ritagliare, nel conte-sto del sapere medico, uno spa-zio espressamente riservato agliinterventi anti-aging: la medici-na estetica si trova nella condi-zione ottimale per tenere a bat-tesimo il neonato settore, chepuò, a buon diritto, considerareuna propria filiazione. L'urgenzadi definire i contorni di unanuova figura professionale dimedico anti-aging è dettata,innanzitutto, dall’esigenza ditutelare gli utenti. Questi, infat-ti, nel momento in cui manife-stano un crescente interesseverso le tematiche attinenti laprevenzione e la terapia deldegrado senile, devono esseremessi in condizione di identifica-re i professionisti che dannogaranzie di fornire risposte quali-

ficate. Per salvaguardare ipazienti dai rischi legati all’im-provvisazione ed alla speculazio-ne, è indispensabile rendereimmediatamente riconoscibile ilpersonale che ha seguito un iterformativo specifico. Questi sono imotivi che ci hanno spinto adassumerci il compito di delinearei contorni professionali e la pras-si operativa di questa nuova figu-ra di operatore sanitario.Negli ultimi sei anni la SIME e laScuola internazionale di Medicinaestetica della Fondazione Fate-benefratelli hanno dato vita adun gruppo di studio di medicinaanti-aging che ha realizzato, inoccasione dei congressi nazionalidella SIME, due giornate naziona-li di medicina anti-aging. Questogruppo si è trasformato in unanuova società scientifica:l’Accademia Italiana di MedicinaAnti-Aging (AIMAA). L’Accademiamuove i primi passi sotto la guidadell’European Society of Anti-Aging Medicine di cui è rappre-sentante per l’Italia. In questiprimi Congressi nazionali l’AIMAAha riunito ricercatori di chiarissi-ma fama che hanno tenuto lettu-re magistrali sullo stato dell’artedei principali campi di applica-zione della medicina anti-aging.Un pool di esperti ha collaboratoad una prima definizione delbagaglio delle competenze checoncorreranno a delineare i con-notati professionali del medicoanti-aging. Questo insieme diconoscenze è diventato oggettodi una prossima iniziativa: sonogià aperte le iscrizioni al primoCorso di formazione in medicinaanti-aging.

speciale estetica4 ottobre 2010nell’attesa...2

di Carlo Alberto Bartoletti - Specialista in Cardiologia, Gastroenterologia, Gerontologia e Geriatria

speciale estetica4 ottobre 2010

“La medicina estetica miranon tanto e non solo allaconservazione della giovi-

nezza dei pazienti, come l'opinionepubblica tende a pensare, quanto,semmai, ad accompagnarli nell'in-vecchiamento in piena salute psico-logica e fisica”: con queste parole,pronunciate nel corso della lectiomagistralis dal titolo “Gestionemedico-estetica del paziente: ven-t’anni di esperienza”, tenuta daEmanuele Bartoletti, vicedirettoredella Scuola Internazionale diMedicina Estetica, si sono aperte, loscorso 17 settembre a Monreale, inprovincia di Palermo, le “Giornatesiciliane di Medicina estetica”. Parole che hanno riassunto l’essen-za di un evento che ha coinvolto einteressato numerosi esponentidella comunità scientifica naziona-le, e che si è svolto nella splendidacornice del Centro Congressi HotelTorre Normanna, ad AltavillaMilicia, dove relatori e partecipantisi sono trasferiti subito dopo la ceri-monia di apertura tenutasi pressol’Aula Consiliare del Comune diMonreale, alla presenza del primocittadino, Filippo Di Matteo, delvicesindaco, Salvino Caputo, e delpresidente del Consiglio, AlbertoArcidiacono. A dare il via alla “tre giorni” sonostati, tra gli altri, GiuseppeFrancavilla, responsabile del Centrodi riferimento regionale di Medicinadello Sport del Policlinico diPalermo, Mario Bilardo, segretariodell’Ordine dei Farmacisti dellaprovincia di Palermo, EdmondoPalmeri, medico specialista in chi-rurgia vascolare, nonché presidentedella Libera Accademia di MedicinaBiologica, Vittorio Virzì, presidente

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L'annuncio è stato dato nel corso delle “Giornate siciliane di Medicina estetica” organizzatodall’A.I.d.M.E. Sicilia che in tre giorni ha raccolto il gotha del settore

Direttore responsabile: Michele Guccione [email protected]

Direttore editoriale:Diego Fabra [email protected]

Progetti e impaginazione:Sergio Fabra [email protected]

Hanno collaborato a questo numero:Giovanni Alberti [email protected] Barra [email protected] Alberto Bartoletti

Claudio Fabra [email protected] Fabra [email protected] E. Munda [email protected]

Giochi:Alessio Fabra [email protected]

Responsabile commerciale: Marcello Barbaro [email protected] cell: 3401211397

Comitato etico scientifico:Diego Fabra coordinatore

Edizioni Associazione Nell’attesa - Palermo

settimanale di prevenzione medica e di solidarietàda un’idea di Diego FabraRegistrato presso il Tribunale di Palermo al n° 11 del 29 maggio 2006

Mariella Falzone area socialeSergio Fasullo cardiologiaSilvia Tinaglia psicologia

Redazione, uffici: Via Vaccarini 36 -Palermo Tel.: 0916255846 - 0919760831e-mail:[email protected] - sito web:www.nellattesa.itDistribuzione:Associazione Nell’attesaStampa:Sprint s.a.s.Via Telesino 18/a Palermo - Tel. 091405411

Questo numero è stato stampato in 15.000copie. Chiuso in tipografia il 29 settembre

Un modulo (mm. 48x20): Euro 25,00Una pagina: 48 moduliAbbonamento soste-nitore: 100,00 EuroIl giornale viene distribuito in oltre 400punti di Palermo e provincia

Gli articoli firmati riflettono esclusivamen-te l’opinione degli autori. E’ consentita la riproduzione anche parzia-le degli articoli, citandone la fonte.

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Amato: “Presto un registro dei medici estetici”nell’attesa...

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dell' Associazione Medico Sportivadi Palermo, e Fausto Perletto, presi-dente del Consiglio direttivodell'Accademia Italiana di MedicinaEstetica. A moderare gli interventi èstato Giovanni Alberti (medicosportivo, vicepresidente nazionale ecoordinatore per la Siciliadell’Accademia Italiana di MedicinaEstetica, organizzatore e “anima”dell’iniziativa approdata con suc-cesso alla terza edizione) che ha piùvolte sottolineato gli elementi checaratterizzano la medicina estetica:scienza non invasiva, bensì preven-tiva, correttiva e riabilitativa.“L’edizione di quest’anno – ha spie-gato Giovanni Alberti congiunta-mente ai colleghi Ettore Damiani eFabrizio Melfa, rispettivamente chi-rurgo e specialista in Scienza dell’a-limentazione, co-organizzatori del-l’evento - è stata dedicata al temadel benessere dell’uomo e delladonna d’oggi, con particolareattenzione rivolta sia alla sfera del-

l’intimo che del sociale; sono stateaffrontate tematiche che hannoriguardato, trasversalmente, anchela dermatologia, la nutrizione, lafarmacologia, il wellness, il fitness,le tecniche e le metodologie ingrado di garantire il migliore statodi salute possibile ai pazienti, tra-ghettandoli verso un invecchiamen-to di successo, inclusi i soggetti chesoffrono di patologie oncologiche”. Varie le sessioni che si sono susse-guite nell’arco dei tre giorni: medi-cina naturale e anti-aging, alimen-tazione, dermatologia, chirurgia efitoterapia, attraverso le esaustive edettagliate relazioni dei numerosiprofessionisti e specialisti presenti.Tra le novità più importanti emersenell’ambito della terza edizione,l’annuncio, dato dal presidentedell’Ordine dei Medici Chirurghi edOdontoiatri della provincia diPalermo Salvatore Amato, dell’inse-diamento, ormai prossimo, di unacommissione presso lo stesso

Ordine, finalizzata alla costituzionedel Registro dei medici esteticicom'è già stato fatto presso altriOrdini provinciali tra i quali quelli diMilano e Roma. Il dottor Alberti nella sua relazione,dal titolo “E si liccavanu 'a sarda”,ha proposto un rapido quanto iro-nico excursus sulle abitudini culina-rie siciliane e palermitane in parti-colare, rivelandone “sfiziosità”, ori-gini e tradizioni che hanno accesola curiosità dei numerosi astantiprovenienti da ogni parte d’Italia,divertiti anche dalle tipiche espres-sioni dialettali isolane. Altrettanto successo hanno riscossole interessanti relazioni che avevanopreceduto l’intervento di Albertinella sessione dedicata all’alimen-tazione e all’antiaging che ha aper-to i lavori della seconda giornata:tra esse, “L’adipe sotto inchiesta:dall’aging alla cellulite” diFerdinando Terranova, medico chi-rurgo e docente della ScuolaInternazionale di Medicina Esteticadella Fondazione Fatebenefratelli,“Alimentazione e declino cognitivo”di Sonya Vasto, specialista in virolo-gia e microbiologia, “Esiste uncaso- caucasico per gli xeno bioticie lo stress ossidativo? Elementi dia-gnostici e predittivi” di FrancescoMarotta, esperto di nutrigenomica,e “Omega3: il benessere neltempo” di Gigliola Braga, biologanutrizionista.Al centro della seconda sessionededicata alla dermatologia, di par-ticolare interesse è stata la relazionedi Fulvio Tomaselli, coordinatoreorganizzativo dell'Ambulatorio dellaScuola Internazionale di Medicina

segue a pagina 7

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Estetica del benessere: non vanità, ma ricerca di armonia

speciale estetica4 ottobre 2010nell’attesa...4

Quando siparla dibenessere

non si può pre-scindere da dueaspetti, quellofisico e quello

mentale, che interagiscono traloro e sono complementari. Unavolta il benessere era considera-to, più che altro, come assenzadi malattia: oggi, invece, questoconcetto si è ampliato, fino aricomprendere elementi sociali espirituali che incidono sulla qua-lità della vita. La prima cosa dafare – allora – è recuperare unadimensione vivibile del contestoin cui ci troviamo. Concediamocimomenti di relax, assaporando ilgusto di una passeggiata anchesenza una meta precisa, spe-gnendo il cellulare e chiudendol'agenda degli impegni e abban-donandola fin che si può. E poicerchiamo il centro benesserepiù vicino a noi per godere apieno di trattamenti estetici checi facciano sentire al centro dinoi stessi. Anche la nostra vitasociale ne trarrà giovamento.

I moderni centri benessere (ospa, o beauty farm) offrono unaserie di servizi e trattamenti. C’èsolo l’imbarazzo della scelta! Ifrequentatori di questi centrisono davvero tanti, e di etàdiverse. Ma quali sono i criteri da tenerein considerazione per scegliere ilcentro benessere più adatto allenostre esigenze? Innanzitutto. ènecessario informarsi sui serviziche offrono. Le tecniche e imetodi per raggiungere un totalestato di relax sono davvero tanti.La maggior parte di essi offretrattamenti specifici per la curadel corpo, del viso o di entrambi.All’interno di un centro benesse-re è possibile effettuare tratta-menti che aiutano a disintossica-re la pelle, a regalare colore allapropria pelle attraverso le lam-pade solari, a recuperare unabuona forma fisica usufruendo diuna piccola palestra attrezzata,come quelle combinate che albeneficio del movimento unisco-no l’azione degli infrarossi per ildimagrimento. E, al termine,rilassarsi sotto le mani sapienti

Sono tanti i centri specializzati del settore. Ma come riconoscere i più seri? Ne parliamo con una specialista

dei professionisti del settore perun massaggio relax o drenante.E’ possibile provare un po’ ditutto, in base alle proprie esi-genze, ma, ovviamente, standoattenti a valutare al meglio ciòche è benefico o meno per il pro-prio corpo.Se, per esempio, si soffre di pro-blemi cardiaci, si sconsiglia l'e-lettrostimolazione con azionetonificante o drenante. Cosìcom'è importante scegliere ilmassaggio più adatto alle pro-prie esigenze, puramente esteti-che o rilassanti. E, per sceglierenella maniera più adeguata, unaiuto è offerto dalla consulenzaprofessionale degli operatori chelavorano in tali centri. Lo sabene la signora Maria Gioia, con-titolare di un noto centro benes-sere palermitano, che rivolgealle sue clienti la massima atten-zione, professionalità e disponi-bilità, consigliandole per ilmeglio. Accolti nei locali delcentro di via delle Alpi 24/B, nelquale regna disponibilità, cordia-lità e professionalità, abbiamorivolto alcune domande alla

signora Gioia per conosceremeglio il settore e come orien-tarsi per scegliere i più seri ope-ratori per dei trattamenti.

Qual è la differenza tra centrobenessere e centro estetico?“Il primo abbraccia un concettodi benessere in senso ampio:segue una filosofia precisa, per-seguibile attraverso trattamentidisintossicanti e relax per aiuta-re la persona a stare bene. In uncentro benessere si pratica l’e-stetica del benessere. Nel nostrosettore questo traguardo si ottie-ne attraverso trattamenti di tipobiologico, dunque non invasivi,che rispettano l'essere umano ela sua fisiologia. Un centrobenessere abbraccia un po’tutto, dall’estetica tradizionale(che offre servizi come manicu-re, pedicure, epilazione, curadella cellulite, tonificazione) alsettore benessere vero e proprio,prendendosi cura della persona a360°. Chi si rivolge ad un centroestetico, invece, richiede soprat-tutto servizi (solarium, epilazio-ne, mani e pedicure) che aiutino

di Giusy Egiziana Munda - [email protected]

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speciale estetica4 ottobre 20105

a migliorare il proprio aspettofisico”.

Come fare a distinguere i centriche operano seriamente e conprofessionalità?“Un centro benessere serio dis-pone di personale qualificato,dotato di diploma professionaleconseguito presso scuole regio-nali di durata triennale. E’ beneanche porre attenzione a unaserie di elementi. Prima di untrattamento, se, per esempio, ilcliente viene accolto da unresponsabile che si occupa dieseguire la sua anamnesi, ossiauna diagnosi estetica attraversola quale vengono valutate le sueabitudini di vita per orientarlo,se necessario, a un nutrizionistao altro specialista. La mancanzadell’anamnesi è come sottoporreun paziente ad una cura senzaaverne fatto la diagnosi. E' undato importante che permettedi capire che il centro operasecondo un metodo che permet-te di personalizzare il trattamen-to. L’anamnesi si rivela necessa-ria nei casi di trattamenti al visoo al corpo, non ha particolarerilievo in caso di cerette, mani-cure o pedicure”.

In che modo il cliente può averela garanzia di sicurezza dei trat-tamenti a cui viene sottoposto?“Innanzitutto, con la presenza dipersonale specializzato, la dispo-nibilità dei certificati di confor-mità delle apparecchiature uti-lizzate. Un consenso firmato,inoltre, permette al cliente diriceve tutte le informazioni rela-tive ai trattamenti a cui sarà sot-toposto, le indicazioni e le even-tuali controindicazioni a cui puòandare incontro. E, ancora, l’usodi materiale monouso, la steriliz-zazione di tutte le attrezzatureutilizzate e l’igiene generale deilocali del centro”.

Ma l’aver conseguito un titolo distudio triennale è sufficiente adoperare con professionalità inun centro benessere?“No. Gli studi seguiti aiutano adavere le basi per operare nelcampo. Ma un centro benessere

che si avvale di strumentazionisempre più all’avanguardia esofisticate, richiede formazionespecifica e costante. Risiedenella serietà del titolare di uncentro estetico qualificato sotto-porre il proprio personale a con-tinua formazione. Solo il perso-nale che ha acquisito la pienapreparazione nel settore puòoperare sul cliente. A noi sta,particolarmente, a cuore la for-mazione dei nostri operatori cheseguiamo personalmente o liinviamo presso le aziende specia-lizzate, per ricevere adeguatapreparazione su tecniche e stru-menti. Non tutti i centri esteticicurano la formazione del propriopersonale in questa maniera”.

Qual è il target dei clienti di uncentro benessere?“Secondo la nostra esperienza,circa il 60% di clienti è formatoda donne di età compresa tra itrentacinque e i sessantacinqueanni che richiedono prevalente-mente trattamenti per la curadel corpo e trattamenti antiagingper il viso ma anche la cura dellemani, dei piedi e l’epilazione. Mauna discreta presenza è dataanche dalle più giovani la cuirichiesta è maggiormente orien-tata all’epilazione, alla manicuree pedicure ed ai trattamenti con-

tro la cellulite. Un buon 15 percento è rappresentato da uominiche richiedono soprattutto trat-tamenti relax, ma sono interes-sati anche alla cura del viso edalla epilazione”.

A quali trattamenti ci si può sot-toporre in un centro benesse-re?“I massaggi sono praticabili più omeno su tutti i clienti. Noi prati-chiamo diverse manualità. Nelnostro centro si può aver cura delproprio dimagrimento, per esem-pio, lavorando sulla massa gras-sa attraverso l’uso di una parti-colare apparecchiatura, unostepper potenziato con erogazio-ne di infrarossi, che unisce almovimento l’azione di riduzionedella massa grassa. Al terminedel quale in genere il clienteviene sottoposto a massaggiorelax, ma, più frequentemente,a massaggio drenante. E' possibi-le acquisire un’abbronzatura dasogno nella doccia solarium (l’u-tilizzo è seguito dai consigli pro-fessionali sul tipo di pelle). O latermoaromaterapia praticataattraverso l’applicazione diaromi e calore. Sottolineo cheogni macchinario utilizzato vieneconsentito solo dopo aver accer-tato la condizione di salute delcliente a seguito dell’anamnesi

iniziale.

Di quali apparecchiature viavvalete per eseguire i tratta-menti? “Tecnologie con infrarossi,crioelettroforesi, ultrasuoni peril trattamento della cellulite.Luce pulsata per l’epilazioneprogressivamente definitiva.Apparecchi per l’elettrostimola-zione per favorire il drenaggiodei liquidi sottocutanei e il ripri-stino del tono cutaneo e musco-lare. Una vasca ad idromassaggioper un’azione relax, disintossi-cante e drenante grazie all’uti-lizzo di olii essenziali.Un angolorilassante che si chiama “HatmaSpace” cioè spazio per l’anima incui si praticano manualitàAjurvediche, una particolare tec-nica che unisce l’uso di oli essen-ziali (aromaterapia) ad unasapiente manualità e che fondale sue radici nella notte deitempi per garantire benessere erelax. Il suo impiego ha il meritodi preparare l’organismo ai trat-tamenti specifici. Un’area dedi-cata a make-up e alla pedicurecompletano, se la cliente lorichiede, il quadro dedicato allacura del suo benessere”.

Cosa ne pensa sull’uso dei filleranti-rughe o delle ricostruzionedelle unghie?“Consiglio l’uso di trattamenti ilpiù possibile sani e naturali, cheevitino il ricorso a trattamentiinvasivi. Sconsigliamo il filler perle pelli più giovani, per le qualiriteniamo siano più opportunitrattamenti che sfruttino e sti-molino la loro reazione naturale.Se proprio non se ne può fare ameno, il ricorso al filler è indica-to di più per le pelli delle ultrasessantenni. La ricostruzionedelle unghie è un interventoestetico che comporta una certasofferenza per le unghie che, acausa dell’applicazione delmateriale utilizzato, non respira-no e, quindi, s'indeboliscono.Anche in questo caso, sarebbepreferibile cercare di farne ameno (anche se i prodotti sono diottima qualità), o, comunque,ricorrervi il meno possibile”.

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me-se di settem-bre, ultimo del-l'estate: il 21 èentrato l’autun-

no, una di quelle mezze stagioniche, si dice, non ci siano più, mache, invece, conservano la bel-lezza dei colori e degli odori par-ticolari. E' tempo di vendemmiae di funghi e, quasi fosse un vil-laggio globale dove gli animatorici tengono impegnati tutto ilgiorno, è tempo di programmarele nostre attività per poter cer-care o mantenere uno stato dibenessere. Seguendo il paragone appenafatto, la prima cosa da organiz-zare è il risveglio muscolare: nes-suna attività fisica molto intensache porti affaticamento e produ-zione di radicali liberi, i principa-li imputati del nostro invecchia-mento, ma un’attività blanda eregolare che deve tenere elasti-che le nostre articolazioni e toni-ci i nostri muscoli e, magari,serva anche a perdere qualchechilo accumulato durante una“sana” mangiata sulla spiaggia osotto un pergolato (“tanto poinuoto o vado a correre, ma, nelfrattempo, mi sdraio un po’ qui

Arriva l'autunno: organizziamo il risveglio del nostro corpo

al fresco”). Risveglio che nonnecessariamente dev’esseremattutino (anche se sarebbe pre-feribile), ma può essere pro-grammato in uno dei momentid'intervallo dal solito tran tranquotidiano, anche la sera se si hala possibilità di usare qualcheattrezzo che trova ormai spazioin molte case, come una cyclet-te, un tapis roulant, uno step ouna pedana vibrante.Un’altra attività che possiamoriprendere dai villaggi, in cuimolti amano passare le ferieestive, è quella del “gioco aperi-tivo”, sostituendo all’aperitivoalcolico un succo di frutta o unfrullato di verdura che diano unparziale senso di sazietà allo sto-maco, per poter limitare l’assun-zione di altri cibi più calorici. In molti villaggi, poi, c’è la possi-bilità di frequentare dei centribenessere. E, allora, anche dopo il rientro incittà, perché non continuare ocominciare questa buona abitu-dine? A tal proposito, la nostra

di Giovanni Alberti - Vicepresidente nazionale e Coordinatore regionale AidME - www.giovannialberti.com - [email protected]

Accademia mette a disposizionela propria esperienza e la propriaorganizzazione su tutto il territo-rio nazionale per poter dare, achi ne avesse voglia, consigli eproposte terapeutiche, miratialle singole necessità come, peresempio, un inestetismo localiz-zato (come la classica cellulite),un problema di sovrappeso o adi-posità diffusa o localizzata, unproblema di pelle (come uneccesso di esposizione solare,comparsa di rughe o macchie). Inquesto periodo, è molto impor-tante aiutare la nostra pelle adaffrontare meglio il cambio distagione, magari con un tratta-mento all’avanguardia comel’ossigeno concentrato.Il fil-rouge che unisce tutti questisuggerimenti per il benessere,ispirati, come visto, da eventualiabitudini prese durante l’estate,dev'essere una corretta alimen-tazione che deve prevedere l’usodi prodotti locali, di stagione,cucinati in modo semplice, conporzioni non eccessive e frazio-

nate in quattro - cinque pastigiornalieri, cominciando da unaprima colazione che, per chi èabituato e lo tolleri, può preve-dere una tazza di latte parzial-mente scremato o uno yogurtmagro, arricchito magari condella frutta fresca o con dei pro-dotti da forno, per dare la giustaenergia per la giornata.Uno o due spuntini a metà matti-na e/o metà pomeriggio condella frutta o uno yogurt o unbicchiere di latte, se non sonostati assunti di mattina, e poi idue pasti principali che, secondole necessità ed abitudini, posso-no prevedere un piatto unico amezzogiorno, come un’insalatadi pasta o di riso, o un minestro-ne con dei legumi, o delle pro-teine magre, pollo o pesce, concontorno per aumentare la quotaproteica la sera per stimolare lasecrezione del GH, ormone dellacrescita con funzione della rige-nerazione cellulare. Ultimo consiglio è logicamente lacostanza nel seguire quantodetto e non fermarsi alla primadifficoltà o al primo invito a cenaper poi dover ricominciare dac-capo o, ancor peggio, “fra pococi sono le vacanze di Natale,tanto vale che cominci dopo”. E,poi, non si comincia mai.

I DISCORSI DEL BOLLINO BLU - Rubrica a cura dell'A.I.d.M.E.

nell’attesa...

medicina4 ottobre 20107nell’attesa...

da pagina 3: Amato: “Presto un registro dei medici estetici”

Estetica, che ha parlato dell’applicazione della medicina estetica per ipazienti oncologici, ai quali è possibile trasmettere, anche attraverso le cureestetiche, la voglia di vivere più serenamente la loro malattia, migliorandocosì la qualità della loro vita e quella dei propri cari; grande interesse hannoriscosso, nell’ambito della sessione dedicata alla chirurgia, le relazioniriguardanti la chirurgia dei genitali, a cura di Elena Fasola, specialista inmicrochirurgia, e quella del viso, a cura Ignazio Scimè; è stata, inoltre, illu-strata una metodologia che, seppure non chirurgica, può ottenere ottimirisultati nel rimuovere il grasso localizzato, ovvero la cavitazione, della qualeha parlato Fulvio Vannini, anestesista rianimatore e medico estetico.La terza giornata ha visto alternarsi sul podio dei relatori i medici sportividella F.M.S.I., per dibattere su fitness e wellness, seguiti poi dalla sessionededicata alle innovazioni tecnologiche; tali relazioni sono state seguite da unampio dibattito perché sono proprio le novità quelle che il medico esteticopreparato cerca per soddisfare al massimo le esigenze della collettività. Traqueste ricordiamo la relazione del dr. Michele Rosa "Liposoluzione alimen-tare (LSA)", una terapia di riabilitazione nutrizionale determinante contro obe-sità, sovrappeso e malattie croniche, tra le quali la sindrome metabolica;questa metodica è stata validata, da studi scientifici internazionali, non soloper i benefici che apporta alla suddetta sindrome metabolica, ma anche perquelli generali, tra i quali un diffuso senso di benessere.

di Claudio Fabra - [email protected]

Successo degli screeningagli occhi per i bambini

Esito più che soddisfacente per gli screening agli occhi proposti dalCentro Oculistico Domus che, nei giorni 21 e 22 settembre, ha datomodo ai genitori dei bambini visitati di conoscere lo stato di salu-

te visiva dei loro figli. Complessivamente, nel periodo è stata sottopo-sta a screening una cinquantina di bambini. Come conferma il diretto-re sanitario del Centro, una soddisfatta dott.ssa Rossella Macedonio: “L’ottanta per cento dei bambini visitati presentava deficit visivi e ades-so sono in trattamento. Addirittura – confida la specialista - un bambi-no che sembrava fosse dislessico e che, pertanto, da un anno venivaseguito da una psicologa, in realtà, a seguito della nostra visita, è risul-tato affetto da deficit di convergenza. La cosiddetta causa del rigo chesalta e la vera ragione di quelle distrazioni durante lo studio, che gli èvalsa la diagnosi di dislessia, come si vede, è da imputare ad un pro-blema degli occhi. Purtroppo, non sempre i deficit di convergenza(strabismi) sono visibili. Il rischio è quando sono latenti. Sono, infatti,questi, noti sotto il nome di forie, che determinano le difficoltà di let-tura e scrittura di molti bambini a scuola”. L’esito degli screening dimostra ancora una volta (se ce ne fosse biso-gno) l’importanza della prevenzione e della necessità di rivolgersi confiducia agli specialisti per risolvere disturbi della salute, soprattutto dichi è più debole, cioè bambini ed anziani. E, nel caso specifico, èun'ulteriore dimostrazione di quanto sia importante sottoporre i proprifigli il più precocemente possibile (già a partire dall’età di tre anni) acontrolli della vista volti a ricercare l’eventuale presenza di problemiagli occhi e di poterli recuperare, se presi in tempo. Alla nostra domanda se pensa di ripetere un nuovo ciclo di screening,la specialista ha risposto: “Certamente, penso di riproporli a gennaio,approfittando delle vacanze scolastiche”. Il nostro giornale, ovviamen-te, ne darà, come di consueto, tempestiva comunicazione ai lettoriprima dell’avvio degli screening.

Il 28 agosto la Sezione di Palermo della U.I.L.D.M.(Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare) ha fattoscendere in campo o, più precisamente, per strada i suoi

atleti. Piazza Fontana Nuova di Misilmeri è stato il palco-scenico di uno spettacolo inedito per le abitudini delpaese. Una dimostrazione pratica dell’hockey in carrozzinaelettrica (wheelchair hockey, nell’accezione ufficiale) che ha

affascinato i presenti. Il riscontro è stato pressoché immediato, con il pubbli-co locale pronto a rispondere ai momenti del gioco più spettacolari con untifo appassionato e sapienti commenti tecnici. I giocatori presenti all’eventofanno parte tutti dell’Associazione Sportiva Dilettantistica Red Cobra Palermoche da anni, ormai, s'impegna nella ricerca di futuri campioni affetti da dis-trofia muscolare ed altre patologie neuromuscolari ad essa affini. I RedCobra, quest’anno, rappresenteranno l’intera Sicilia nella massima serie delcampionato italiano di wheelchair hockey, pronti alle grandi sfide che livedranno protagonisti, con l’obiettivo di contribuire, anche solo in piccolaparte, alla crescita dell’intero movimento nazionale. Giovanni D’Aiuto, presidente sia della squadra sia della U.I.L.D.M., si è dettosoddisfatto per come ha risposto l’intero paese. Ricordiamo che il Comunedi Misilmeri da tempo collabora con l’associazione, soprattutto nei periodidell’anno nei quali è aperta la raccolta fondi di Telethon. Il sindaco D’Aì hadato il calcio d’inizio, rendendosi ancora una volta disponibile ad iniziativedi solidarietà sociale, finalizzate alla promozione ed alla sensibilizzazioneriguardo temi delicati come quello della disabilità. Il pomeriggio è stato chiu-so dalle foto di rito che hanno immortalato le autorità locali, che hanno con-tribuito alla realizzazione della dimostrazione, ed i soci delle due associazio-ni “cugine”.Per informazioni sulle attività proposte dai Red Cobra Palermo, è possibilerivolgersi a Giovanni D'Aiuto (cell. 3898765169) o a Fabio Puglisi (cell.3476749151). Indirizzo email - [email protected] .

di Franca Barra - [email protected]

Un hockey molto particolareentusiasma Misilmeri

Che abbia fatto ricorso al chirurgo plastico o no poco importa, perchéanche il bisturi si sarà compiaciuto di trovarla in forma! Quello checonta è che tutte le persone che incontro quando sono in palestra ofaccio yoga si sforzano in qualche modo di mettersi in discussione e dinon lasciarsi andare. Le esagerazioni sono da evitare anche nelle saleda palestra, perché non smetterò mai di dire che non è importanteapparire belli, ma essere in salute. Ma è pur sempre meglio sbagliarein tuta, scarpette e con una mela in mano, che farlo vivendo su un diva-no tra patatine, dolci e birra! Persino la malattia è un evento naturale. Essa muta qualcosa, a voltein modo pesante: la possibilità che l’adattamento avvenga dipendedalla gravità del male, certo, ma moltissime forme croniche consento-no di pianificare uno stile di vita adeguato. Di recente ho incontrato unprofessionista quarantenne affetto da una malattia invalidante a cari-co dei tendini e delle articolazioni che lo rende quasi completamente“saldato”. Ha organizzato la sua esistenza, complice una moglie che losprona a migliorare sempre, in modo da non privarsi di nulla. Nellemedesime condizioni molti si adagiano al declino in modo ineluttabi-le. Ogni giorno è una crescita - lo insegnano i saggi - che ci può renderemigliori. Sempre che lo si voglia.

da pagina 1: E’ bene cambiare seguendo la natura

seguiti

Salemi: per la prima volta in Sicilia un convegno sulla sclerosi tuberosa

“Le malattie rare: un problema medi-co, sociale, umano. Approfondireed informare sulla Sclerosi

Tuberosa ” era il titolo dell’incontro tenu-tosi lo scorso fine settimana a Salemi. Ilconvegno era organizzato dall'Associa-zione Sclerosi Multipla. Alla cerimonia diapertura – che si è tenuta a Palazzo deiNormanni - erano presenti Vittorio Sgarbi,Sindaco di Salemi, l'assessore regionalealla Salute, Massimo Russo e l'on.Francesco Cascio, presidente dell'As-sem-blea regionale siciliana, che ha presentato

il convegno. La sclerosi tuberosa è unamalattia genetica rara che colpisce unbimbo ogni settemila nati. È dovuta ad undifetto nel controllo della proliferazione edifferenziazione cellulare, tale per cui sisviluppano amartomi multipli in diversiorgani – quali i reni, i polmoni, il cuore, lapelle, gli occhi - la cui funzione può risul-tare compromessa. I sintomi neurologiciprincipali sono il ritardo mentale, l'epiles-sia, disturbi psichiatrici e problemi com-portamentali. L’Associazione SclerosiTuberosa è da dieci anni attiva in Italia per

il supporto alle persone affette da sclerosituberosa, ai familiari, al sostegno allaricerca scientifica, la divulgazione dellaconoscenza della patologia tra medici epubblico, anche attraverso una rete didelegati regionali e medici di riferimentoST. L’Associazione fa parte del circuitoTuberous Sclerosis International. Per even-tuali informazioni sull'attività dell'As-sociazione e sulla malattia è possibile con-tattare la referente provinciale, SignoraVita Amata, al numero di cellulare 3387162776.

Lunedì 4 - venerdì 8 ottobre(turno 12)Ciprì V. via Brunetto Latini 14 tf. 091 588942Greco G. v.le Resurrezione 5tf. 091 6714384La Mantia p.tta Visita Poveri 3tf. 091 323559La Nuova Farmacia via delLevriere 18 - tf. 091 6475888Li Calzi G. via E. Amari 2 (ang. Crispi) - tf. 091 585383Lo Bianco G. via Lancia di Brolo151/F - tf. 091 6811584Mancuso F. viale delle Alpi 7/C tf.091 308150Pizzitola via A. Molara 6 tf. 091 6686022Salvo A. via Ponte di Mare 77 (S. Erasmo) - tf. 091 6170693Sirchia G. c.so Tukory 82 tf. 091 6511887Tortorici M. via Papa Sergio 24tf. 091 544778

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