Pubblica amministrazione e Terzo Settore.

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Pubblica amministrazione e Terzo Settore. Principi e strumenti per l’amministrazione condivisa. 20 aprile 2021

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PubblicaamministrazioneeTerzoSettore.Principiestrumentiperl’amministrazionecondivisa.

20 aprile 2021

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Premessa

amministrazione condivisa

Legranditrasformazioni(poli3ca,sociale,economicaeculturale)delPaesenegliul3miven3annidelsecoloscorso,nelrapportotraStatoeCi<adini

Lacrisidellapoli3ca,lacrisieconomica,ilimi3delmodellodisviluppo,ilprotagonismosocialedeici<adini,cambiamentodellaPA

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Lalungastradadell’amministrazionecondivisa

Laleggequadro328/2000(DPCM31marzo2001)

IntroduzionedelprincipiodisussidiarietànellaCos3tuzione(art.118)Leggecos3tuzionale3/2001

PronunciadellaCorteCos3tuzionalen.131del26giugno2020

DecretoMinisteriale72del31marzo2021(Lineeguidasulrapportotrapubblicheamministrazionieden3delTerzose<orenegliar<.55/57delD.Lgs.117/2017)

PareredelConsigliodiStatodel26luglio2018(rispostaalquesitodell’ANAC)

ApprovazionedelD.Lgs.117/2017CodicedelTerzoSe<ore

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L.328/2000-Art.5.(Ruolodelterzose@ore).

1.  Perfavorirel'a<uazionedelprincipiodisussidiarietà,glien3locali,leregionieloStato,nell'ambitodellerisorsedisponibiliinbaseaipianidicuiagliar3coli18e19,promuovonoazioniperilsostegnoelaqualificazionedeisoggeUoperan3nelterzose<oreanchea<raversopoli3cheforma3veedinterven3perl'accessoagevolatoalcreditoedaifondidell'Unioneeuropea.

2.  Aifinidell'affidamentodeiserviziprevis3dallapresentelegge,glien3pubblici,fermorestandoquantostabilitodall'ar3colo11,promuovonoazioniperfavorirelatrasparenzaelasemplificazioneamministra3vanonchéilricorsoaformediaggiudicazioneonegozialicheconsentanoaisoggeUoperan3nelterzose<orelapienaespressionedellapropriaproge<ualitàavvalendosidianalisiediverifichechetenganocontodellaqualitàedellecara<eris3chedelleprestazioniofferteedellaqualificazionedelpersonale.

3.  Leregioni,secondoquantoprevistodall'ar3colo3,comma4,esullabasediuna<odiindirizzoecoordinamentodelGoverno,aisensidell'ar3colo8dellalegge15marzo1997,n.59,daemanareentrocentoven3giornidalladatadientratainvigoredellapresentelegge,conlemodalitàprevistedall'ar3colo8,comma2,dellapresentelegge,ado<anospecificiindirizziperregolamentareirappor3traen3localieterzose<ore,conpar3colareriferimentoaisistemidiaffidamentodeiserviziallapersona.

4.  Leregionidisciplinanoaltresì,sullabasedeiprincipidellapresenteleggeedegliindirizziassun3conlemodalitàprevistealcomma3,lemodalitàpervalorizzarel'apportodelvolontariatonell'erogazionedeiservizi.

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IlDPCM30marzo2001fornisceindirizziperlaregolazionedeirappor3deiComuniconi

soggeUdelTerzoSe<oreaifinidell'affidamentodeiserviziprevis3dallaL.328/2000,nonchéperlavalorizzazionedellororuolonelleaUvitàdiprogrammazioneeproge<azionedelsistema

integratodiinterven3sociali.

L’a@uazionedellalegge328/2000

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Art.7.Istru@oriepubblicheperlacoproge@azioneconisoggeJdelterzoSe@ore

1.Alfinediaffrontarespecificheproblema3chesociali,valorizzandoecoinvolgendoaUvamenteisoggeUdelterzose<ore,icomunipossonoindireistru<oriepubblicheperlacoproge<azionediintervenLinnovaLviesperimentalisucuiisoggeUdelterzose<oreesprimonodisponibilitàacollaborareconilcomuneperlarealizzazionedegliobieUvi.Leregionipossonoado<areindirizziperdefinirelemodalitàdiindizioneefunzionamentodelleistru<oriepubblichenonchéperlaindividuazionedelleformedisostegno.

IlDpcm30marzo2001

In questa prospettiva è stato scritto il regolamento regionale 4/2007 (Artt. 21 e successivi)

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Stato,Regioni,Ci-àmetropolitane,ProvinceeComunifavorisconol'autonomainizia;vadeici-adini,singolieassocia;,perlosvolgimentodia=vitàdiinteressegenerale,sullabasedelprincipiodisussidiarietà

ART.118COSTITUZIONE

Ilprincipiodisussidiarietà

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Stato,Regioni,Ci-àmetropolitane,ProvinceeComunifavorisconol'autonomainizia;vadeici-adini,singolieassocia;,perlosvolgimentodia=vitàdiinteressegenerale,sullabasedelprincipiodisussidiarietà

ART.118COSTITUZIONE

Ilprincipiodisussidiarietà

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Stato,Regioni,Ci-àmetropolitane,ProvinceeComunifavorisconol'autonomainizia1vadeici4adini,singolie

associa;,perlosvolgimentodia=vitàdiinteressegenerale,sullabasedelprincipiodisussidiarietà

ART.118COSTITUZIONE

Ilprincipiodisussidiarietà

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Stato,Regioni,Ci-àmetropolitane,ProvinceeComunifavorisconol'autonomainizia;vadeici-adini,singolieassocia;,perlosvolgimentodia5vitàdiinteressegenerale,sullabasedelprincipiodisussidiarietà

ART.118COSTITUZIONE

Ilprincipiodisussidiarietà

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“(…)l’introduzionedelprincipiodisussidiarietànel

nostroordinamentocos;tuzionalesegnalafinedel

monopoliodelloStatonelperseguimentodell’interesse

generale.”

GiuseppeCo@urri

Ilprincipiodisussidiarietà

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Amministrazionecondivisa

Unnuovomododiamministrarecheprevedeilsuperamentodellatradizionaledis3nzione(ediffidenza)trapubblicoeprivato

paradigma bipolare

Ilprincipiodisussidiarietà

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«Da questo punto di vista, non si ha applicazione del principio di sussidiarietà laddove l’amministrazione attribuisca a soggetti privati, retribuendone l’attività, lo svolgimento di funzioni pubbliche. L’esternalizzazione di funzioni o servizi pubblici, nelle varie forme in cui essa può manifestarsi (dagli appalti all’outsourcing), è un modo di amministrare che rientra nell’ambito del paradigma bipolare, non di quello sussidiario, perché l’amministrazione rimane pur sempre l’unico soggetto legittimato al perseguimento dell’interesse generale e il privato rappresenta solo un suo strumento. Il soggetto privato cui viene affidata l’erogazione di un servizio pubblico si attiva se e in quanto da tale attività ricavi un vantaggio economico. Il suo obiettivo non è la massimizzazione dell’interesse generale, secondo quanto previsto dall’art. 118, u. c., bensì del proprio. E l’amministrazione opportunamente fa leva su tale motivazione per ottenere, in una logica di mercato, il miglior servizio possibile al costo minore: se il soggetto prescelto non dà buona prova, l’amministrazione è libera di scegliere un altro privato di cui servirsi.»

Gregorio Arena, Animazione Sociale aprile 2007

Ilprincipiodisussidiarietà

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Attività innovative e sperimentali

Amministrazione condivisa dei beni comuni

Qualificare la progettazione del PsZ

Cosasuccedeneglianni2002-2017

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LEGGE6giugno2016,n.106

DelegaalGovernoperlariformadelTerzose@ore,dell'impresasocialeeperladisciplinadelserviziocivileuniversale.

DecretolegislaLvo3luglio2017,n.117

DECRETOLEGISLATIVO3luglio2017,n.117CodicedelTerzose@ore,anormadell'arLcolo1,comma2,le@erab),dellalegge6giugno2016,n.106.(GUSerieGeneralen.179del02-08-2017-Suppl.Ordinarion.43)

Lariformadelterzose@ore

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“La riforma del terzo settore mostra chiaramente che i confini tra enti del primo libro ed enti del quinto libro del codice civile sono saltati”

“La riforma del terzo settore crea e istituisce un «diritto del terzo settore» (quale distinto sotto-sistema del diritto privato delle organizzazioni) che prima non esisteva.”

Antonio Fici, Docente di Diritto Privato all’Università del Molise

Lariformadelterzose@ore

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Lariformadelterzose@ore

Cara@erisLcaessenzialedegliEtsèlosvolgimentodiaJvitàdiinteressegenerale,unelenco,aggiornabile,cheme@eordinenelleaJvitàconsuetedelnonprofitindividuandoneben26

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RapporLtraPAeTerzose@ore

Titolo VII, art. 55-57

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Il26luglio2018ilConsigliodiStatorispondendoallarichiestadipareredell’ANAC,ridimensionasignifica3va-menteilcampodiapplicazionedellaco-proge<azionerispe<oalleprimeinterpretazioni,affermandonellasostanzacheilwelfareè(quasisempre)unse<oreeconomicoechedunque,coerentementeconlale<uraparzialechevienepropostadegliindirizzicomunitari,vaso<opostoaiprocedimen3dimercatoeconseguente-mente,quandositra<adicoinvolgeresoggeUterzi,implicaquasisempreilricorsoadappal3.

Unanuovastagioneperlaco-proge@azione?

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Unrallentamentodelleesperienzedico-proge<azionenelPaese(…)

Unaintensadiscussione

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SentenzadellaConsultan.131del26giugno2020suirapporLtraETSepubblicheamministrazioni

Giugno2020:intervienelaCorteCosLtuzionale

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(…) È in espressa attuazione, in particolare, del principio di cui all’ultimo comma dell’art. 118 Cost., che l’art. 55 CTS realizza per la prima volta in termini generali una vera e propria procedimentalizzazione dell’azione sussidiaria - strutturando e ampliando una prospettiva che era già stata prefigurata, ma limitatamente a interventi innovativi e sperimentali in ambito sociale, nell’art. 1, comma 4, della legge 8 novembre 2000, n. 328 (Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali) e quindi dall’art. 7 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 30 marzo 2001 (Atto di indirizzo e coordinamento sui sistemi di affidamento dei servizi alla persona ai sensi dell’art. 5 della legge 8 novembre 2000, n. 328).

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Si instaura, in questi termini, tra i soggetti pubblici e gli ETS, in forza dell’art. 55, un canale di amministrazione condivisa, alternativo a quello del profitto e del mercato: la «co-programmazione», la «co-progettazione» e il «partenariato» (che può condurre anche a forme di «accreditamento») si configurano come fasi di un procedimento complesso espressione di un diverso rapporto tra il pubblico ed il privato sociale, non fondato semplicemente su un rapporto sinallagmatico.

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Duestradeperl’entepubblico

Acquisto di servizi e prestazioni, anche da Enti del Terzo settore

Collaborazione con Enti del Terzo Settore per lo svolgimento di attività di interesse generale

EquiordinazionetraPAeETS

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Duestradeperl’entepubblico

LaLeggen.120/2020diconversionedelD.L.n.76/2020(cosidde<oSemplificazioni)entratainvigoreloscorso15se<embre,introduceunimportantecoordinamentonorma3votraidueCodici

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Decreto31marzo2021,n.72

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Decreto31marzo2021,n.72

Introduzione1.  Inquadramento generale degli istituti

1.1) La distinzione fra l’attivazione di rapporti collaborativi con ETS e l’affidamento di appalti e concessioni di servizi.2.1) L’ambito soggettivo di applicazione ed i principi comuni nell’applicazione degli strumenti previsti dal Titolo VII del CTS.

2.  Il procedimento di co-programmazione3.  Il procedimento di co-progettazione4.  Le convenzioni con APS e ODV5.  Le convenzioni per il servizio di trasporto sanitario di emergenza e urgenza6.  Le misure di trasparenza e pubblicità

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Decreto31marzo2021,n.72

Inprimoluogo,vaevidenziatocheladisciplina,ogge<odelpresentedocumento,riguardatuUglien3pubbliciqualificabilicome“amministrazionipubbliche”,aisensideld.lgs.n.165/2001esegnatamente:-tu<eleamministrazionidelloStato,ivicompresigliis3tu3escuolediogniordineegradoeleis3tuzionieduca3ve;-leaziendeedamministrazionidelloStatoadordinamentoautonomo;-leRegioni;-leProvince;-iComuni(e,dunque,leUnionidiComuni);-leComunitàmontane,eloroconsorzieassociazioni;-leis3tuzioniuniversitarie;-gliIs3tu3autonomicasepopolari(variamentedenomina3);-leCameredicommercio,industria,ar3gianatoeagricolturaeloroassociazioni;-tuUglien3pubblicinoneconomicinazionali,regionalielocali;- leamministrazioni,leaziendeeglien3delServiziosanitarionazionale:- -l'Agenziaperlarappresentanzanegozialedellepubblicheamministrazioni(ARAN);-leAgenziedicuialdecretolegisla3vo30luglio1999,n.300.

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Decreto31marzo2021,n.72

(…) va precisato che il presente documento è stato elaborato tenendo conto della disciplina vigente, delle Relazioni governative di illustrazione del CTS e del suo correttivo, adottato nel 2018, dei pareri resi dal Consiglio di Stato, nonché dei primi pronunciamenti della giurisprudenza amministrativa e contabile, direttamente o indirettamente, inerenti il tema trattato, degli atti dell’ANAC e delle competenti Amministrazioni statali nonché, da ultimo, della sentenza n. 131 del 26 giugno 2020 della Corte costituzionale e della legge 11 settembre 2020,n.120 di conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 16 luglio 2010, n. 76, recante «Misure urgenti per la semplificazione e l’innovazione digitali» (cd. decreto “semplificazioni”).

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Decreto31marzo2021,n.72

Definiscelaposizionerispe<oallenormediderivazioneeuro-unitariachedisciplinanoilrapportofrasoggeUpriva3ePP.AA

Dis3nguelanaturadelprocedimentorispe<oaquelleprevistedaCodicedeicontraUpubblicidicuiald.lgs.24aprile2016,n.50,riconoscendolapeculiaritàdelcara<eregene;codegliETS

Ancoralaproceduraalleregoledelprocedimentoamministra3voaisensidellalegge7agosto1990,n.241

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Decreto31marzo2021,n.72

Individualanaturaeloscopodellaco-programmazione

(…) la co-programmazione si sostanzia in un’istruttoria partecipata e condivisa, nellaquale – fermo restando le prerogative dell’ente pubblico, quale “amministrazione procedente”, ai sensi della legge n. 241/1990 – il quadro di conoscenza e di rappresentazione delle possibili azioni da intraprendere è il portato della collaborazione di tutti i partecipanti al procedimento (…)

La co-programmazione dovrebbe generare un arricchimento della lettura dei bisogni, anche in modo integrato, rispetto ai tradizionali ambiti di competenza amministrativa degli enti, agevolando – in fase attuativa – la continuità del rapporto di collaborazione sussidiaria, come tale produttiva di integrazione di attività, risorse, anche immateriali, qualificazione della spesa e, da ultimo, costruzione di politiche pubbliche condivise e potenzialmente effettive, oltre alla produzione di clima di fiducia reciproco

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Decreto31marzo2021,n.72

Definiscepassoperpassoilprocedimento

La co-programmazione è un procedimento amministrativo e, pertanto, si articolerà nelle seguenti fasi:

- iniziativa, che si sostanzia nell’atto con il quale si dà avvio al procedimento (eventualmentein accoglimento dell’istanza di parte);- nomina di un Responsabile del procedimento, ai sensi dell’art. 6 della legge n. 241/1990 edella eventuale disciplina regionale in materia di procedimento amministrativo;- pubblicazione di un Avviso;- svolgimento dell’attività istruttoria;- conclusione del procedimento.

Il procedimento si conclude con atto del dirigente competente dell’ente

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Indicaicontenu3minimidell’avviso

a) oggetto del procedimento di co-programmazione;b) requisiti dei partecipanti;c) modalità di presentazione della domanda di partecipazione e relative dichiarazioni, inclusaespressa liberatoria in favore dell’Amministrazione procedente in ordine ad eventualiresponsabilità legate alla proprietà intellettuale delle proposte presentated) tempi e modalità di svolgimento del procedimento;e) conclusione del procedimento;f) regime di pubblicità e trasparenza.

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Perlaco-proge<azione,richiamandolasentenza131CorteCostleLineeguidaspieganochesitra<adiunaprocedurache

(…) non si basa sulla corresponsione di prezzi e corrispettivi dalla parte pubblica a quella privata, ma sulla convergenza di obiettivi e sull’aggregazione di risorse pubbliche e private per la programmazione e la progettazione, in comune, di servizi e interventi diretti a elevare i livelli di cittadinanza attiva, di coesione e protezione sociale, secondo una sfera relazionale che si colloca al di là del mero scambio utilitaristico

(…) di norma, ma non in via esclusiva, è la PA a indire il procedimento (…) Infatti l’iniziativa può essere anche di parte e, dunque, di uno o più ETS

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AnchequileLineeguidaindicanoicontenu3minimidell’Avviso

a) finalità del procedimento;b) oggetto del procedimento;c) durata del partenariato;d) quadro progettuale ed economico di riferimento;e) requisiti di partecipazione e cause di esclusione, con particolare riguardo alla disciplina inmateria di conflitti di interesse;f) fasi del procedimento e modalità di svolgimento;g) criteri di valutazione delle proposte, anche eventualmente finalizzate a sostenere – nel rispettodei principi di ragionevolezza e di proporzionalità – la continuità occupazionale del personaledipendente degli ETS;h) conclusione del procedimento.

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…eanchegliallega3

i. documento progettuale di massima e/o progetto preliminare;ii. schema di convenzione, regolante i rapporti di collaborazione fra Amministrazioneprocedente e ETS, anche ai fini del rispetto degli obblighi previsti dalla disciplina vigente in materia di tracciabilità dei flussi finanziari;iii. modello di domanda di partecipazione e relative dichiarazioni, inclusa espressa liberatoria infavore dell’Amministrazione procedente in ordine ad eventuali responsabilità legate alla proprietà intellettuale delle proposte presentate;iv. eventuale modello di proposta (progettuale ed economica).

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…preferibileinserireVIS

Gli atti del procedimento di co-progettazione, inoltre, potrebbero prevedere e disciplinare lavalutazione dell’impatto sociale (in avanti anche come “VIS”), generato dall’attività degli ETS, in applicazione di quanto previsto dall’art.7, comma 3 della legge n.106/2016 e dal DM 23 luglio 2019 ( pubblicato nella G.U. del 12 settembre 2019).

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Decreto31marzo2021,n.72

Qualirisorse?

In ragione della peculiarità della metodologia della co-progettazione, le risorse pubbliche messea disposizione dei partecipanti possono essere di vario tipo e, dunque, trattarsi di:- risorse economiche, proprie o di altro ente o soggetto;- beni mobili e/o immobili;- risorse umane, proprie dell’ente procedente o di cui esso si avvale a vario titolo (ad esempioper attività di stage o tirocinio o altro ancora).Le risorse economiche, in ragione della natura giuridica della co-progettazione e del rapporto di collaborazione, che si attiva con gli ETS, sono da ricondurre ai contributi, disciplinati dall’art. 12 della legge n. 241/1990.

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Inchemodo?

Per quanto riguarda, invece, lo svolgimento delle sessioni di co-progettazione, ferme restando le eventuali previsioni e/o indicazioni regionali e locali, la prassi dimostra sostanzialmente duemodalità, fra loro alternative:

i) l’attivazione del c.d. tavolo di co-progettazione con i soli ETS utilmente collocati nellagraduatoria finale o, comunque, la cui proposta progettuale sia stata valutata positivamente;

ii) l’ammissione di tutti gli ETS, purché in possesso dei requisiti previsti dagli avvisi, alla coprogettazione

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Decreto31marzo2021,n.72

Icontenu3dellaconvenzione

- la durata del partenariato;- gli impegni comuni e quelli propri di ciascuna parte, incluso il rispetto della disciplina vigente in materia di tracciabilità dei flussi finanziari;- il quadro economico risultante dalle risorse, anche umane, messe a disposizione dall’ente procedente e da quelle offerte dagli ETS nel corso del procedimento;- le eventuali garanzie e le coperture assicurative richieste agli ETS (tenuto conto della rilevanza degli impegni e delle attività di progetto);- le eventuali sanzioni e le ipotesi di revoca del contributo a fronte di gravi irregolarità o inadempimenti degli ETS;- la disciplina in ordine alla VIS (valutazione di impatto sociale), per come risultante dagli atti della procedura;- i termini e le modalità della rendicontazione delle spese;- i limiti e le modalità di revisione della convenzione, anche a seguito dell’eventuale riattivazione della co-progettazione;- la disciplina in materia di tracciabilità dei flussi finanziari, in applicazione della disciplina vigente.

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Decreto31marzo2021,n.72

Accreditamento

ConvenzioniconODVeAPS(art.56)

Convenzioniperilservizioditrasportosanitariodiemergenzaeurgenza

Misureditrasparenzaepubblicità

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Laco-proge<azioneèunaproceduracheapreanuoveopportunitàdisviluppo

airappor3traPAedEn3delterzose<oreinItalia

Necessitàdiunforteinves3mentointerminidiconsapevolezzaematuritàculturale

Lostrumentosipresentapar3colarmenteu3lenell’aUvareprocessidicollaborazione

frasoggeUdiversi

Tantastradaancoradafare…

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Programma nazionale di formazione per funzionari pubblici

Ciclo di incontri, schemi e modelli di atti amministrativi, collaborazione con la Regione Puglia per interventi normativi e amministrativi

ANCI Puglia – [email protected]

080.5231218