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P.T.O.F. PIANO TRIENNALE DELL'OFFERTA FORMATIVA A.S 2016/2019 PTOF – Istituto comprensivo Savona IV G. Marconi - 1

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P.T.O.F.PIANO TRIENNALE

DELL'OFFERTA FORMATIVA

A.S 2016/2019

PTOF – Istituto comprensivo Savona IV G. Marconi - 1

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INDICE

INDICE 2

PREMESSA 6

L'identità 7

I principi 8

1. LA FISIONOMIA DELLA SCUOLA 10

Tempo scuola e struttura 10

Le scuole dell'Istituto Comprensivo Savona IV “G. Marconi” 11

Segreteria e Presidenza 11

Scuola dell'Infanzia 11

Scuola Primaria 12

Scuola Secondaria di I grado 12

Mappa delle scuole nei quartieri 13

Sicurezza e primo soccorso 14

Piano di formazione e informazione relativo allasicurezza sul luogo di lavoro 15

2. TERRITORIO 16

Lettura e analisi del territorio 16

Rapporti fra scuole e territorio 16

Collaborazione con enti esterni 17

3. FINALITÁ EDUCATIVE 18

Finalità educative 18

Obiettivi educativi 19

Competenze degli alunni 20

Pari opportunità fra i sessi 20

4. PROCESSO DI INSEGNAMENTOE APPRENDIMENTO 21

L'istituto Comprensivo: la continuità 21

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Progettazione del Curricolo dei tre Ordini scolastici(Infanzia, Primaria, Secondaria di I grado) 21

La continuità 21

I percorsi della continuità 22

I progetti d'Istituto per la realizzazione della continuità 24

Dipartimenti disciplinari 24

Didattica della Shoah 26

Area artistico-musicale 27

Potenziamento 27

Orientamento 28

Obiettivi cl. I 30

Obiettivi cl. II 31

Obiettivi cl. III 32

Inclusione scolastica 34

I Bisogni educativi speciali (B.E.S.) 34

Attività di sostegno 36

Disturbi specifici d'apprendimento 37

Altri tipi di disturbo e disagio 38

Inserimento e integrazione degli alunni stranieri 38

Alunni adottati 39

Scuola in ospedale e servizio di istruzione domiciliare 40

Nuove tecnologie ed informatica 41

Progetto DiversaMente ImpariAmo 42

Registro elettronico 44

Progetto triennale d'intervento dell'Animatore Digitale 44

Verifica e valutazione, Esame di Stato 48

La valutazione* 48

Criteri di valutazione 49

Criteri per l'attribuzione del voto di comportamento

Scuola Primaria 49

Scuola secondaria di I grado 51

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Esame di stato conclusivo del primo ciclo 53

Invalsi 54

Monitoraggio 54

Valutazione del PTOF 55

5 RAPPORTI SCUOLA-FAMIGLIA 56

Relazione scuola-famiglia 56

Patto educativo di corresponsabilità 56

Scuola dell'Infanzia – Scuola primaria 56

Scuola secondaria di I grado 58

6 AREA PROGETTUALE 60

Aggiornamento e formazione 60

Piano di formazione del personale docente e ATA 61

Attività di formazione e aggiornamento docenti 61

Formazione Assistenti amministrativi 62

Formazione Collaboratori scolastici 62

Rete di scuole 63

Progetti per l'ampliamento dell’offerta formativa 64

PIANO DI MIGLIORAMENTO 65

Indice 66

1 . Obiettivi di processo 67

2. Azioni previste per raggiungere ciascun obiettivo

di progetto 74

3. Pianificazione delle azioni previste per ciascun

obiettivo di processo individuato 79

4. Valutazione, condivisione e diffusione dei risultati

del piano di miglioramento 83

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FABBISOGNO DEI POSTI COMUNI E DI SOSTEGNODELL'ORGANICO DELL'AUTONOMIA 85

Organico Scuola dell'Infanzia 85

Organico Scuola primaria 85

Organico Scuola secondaria di I grado 85

Richiesta posti in organico - Scuola dell'Infanzia 86

Richiesta di posti di organico potenziato per gli anni scolastici 206/2019 86

Organico personale amministrativo 88

Articolazione degli uffici 88

Organico personale collaboratore scolastico 89

Fabbisogno personale ATA 90

Risorse materiali 90

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PREMESSA

Cos'è il Piano Triennale dell'offerta formativa (PTOF)

Cosa sia, cosa debba essere un PTOF ce lo dice il regolamento sull'autonomia delle istituzioniscolastiche (DPR 275 dell'8 marzo 1999), il quale all'art. 3 c. 1 che è stato sostituito dallaL.107/2015 comma 14:

“ Ogni Istituzione scolastica, predispone con la partecipazione di tutte le sue componenti, il Piano

triennale dell’offerta formativa, rivedibile annualmente. Il Piano è il documento fondamentale

costitutivo dell'identità culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche ed esplicita la

progettazione curricolare, extracurricolare, educativa ed organizzativa che le singole scuole

adottano nell'ambito della loro autonomia”. Inoltre, pur dovendo ovviamente essere “coerente con

gli obiettivi generali ed educativi ... determinati a livello nazionale”, deve riflettere “le esigenze del

contesto culturale, sociale ed economico della realtà locale” (c. 2).

Il Piano è elaborato dal Collegio dei docenti sulla base degli indirizzi per le attività della scuola e

per le scelte di amministrazione definiti dal Dirigente scolastico e quindi approvato dal Consiglio di

Istituto.

Il PTOF è perciò, in sintesi, il documento in cui ogni scuola mette per iscritto in primo luogo cos'è,

qual è la sua identità; in secondo luogo quali sono gli obiettivi che la scuola si dà; infine quali sono

gli strumenti, i percorsi, le risorse da mettere in campo per raggiungerli e quali siano i principi che

li informano.

Come recita la norma, tutto questo deve tenere conto:

delle opinioni e delle proposte di tutte le componenti che partecipano alla vita della scuola,

in primo luogo le famiglie degli alunni, e delle disponibilità di mezzi e strutture;

del territorio dove la scuola è insediata, delle persone che lo abitano, delle relazioni sociali

cui danno vita.

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Se così tante componenti concorrono a definire il PTOF di una scuola, è chiaro che questo

documento non ha solo un valore programmatico per chi lavora all'interno della scuola, non è solo

un adempimento burocratico, ma diventa la carta d'identità (o la sua piccola Costituzione) con cui la

scuola si vuole presentare anche all'esterno.

Alle famiglie che iscrivono i loro figli alla scuola viene consigliata la lettura del PTOF: perchè

leggerlo non è solo un diritto garantito dalla norma, è in parte anche un dovere delle famiglie, per

informarsi su quali siano le proposte per i loro figli e per collaborare alla loro realizzazione,

affinché questi trovino nella scuola la risposta alle loro esigenze formative.

Perché in fondo, al centro del PTOF, della scuola, di tutto questo lavoro ci sono loro: i bambini e i

ragazzi, la loro educazione, la loro formazione, il loro successo scolastico e personale.

L'IDENTITÁ

Già dall'analisi del nome della nostra scuola, “Istituto Comprensivo Savona IV – Guglielmo

Marconi”, si possono avere alcune indicazioni rispetto alla sua identità.

E' importante partire dall'aggettivo comprensivo. Il nostro Istituto, infatti, nato a seguito del

dimensionamento scolastico regionale in vigore dall'a. s. 2012-13, “comprende” scuole di vario

ordine che coprono i bisogni formativi di età che vanno dalla nascita all'adolescenza.

Questo permette di seguire gli allievi lungo il loro percorso di crescita secondo un unico progetto,

un cammino che parte dalla scuola dell'infanzia per giungere, attraverso la primaria, al termine del

primo ciclo di studi nella secondaria di I grado.

Non si tratta di un semplice passaggio di consegne e di informazioni fra insegnanti di scuole

diverse, ma piuttosto di un passaggio di testimone fra insegnanti che accompagneranno gli alunni,

ognuno per il tratto di propria competenza, lungo un unico viaggio.

Anche se lungo questa strada col variare dell'età cambieranno gli obiettivi, cambieranno gli

insegnanti, cambieranno gli edifici in cui i ragazzi andranno a scuola, non cambieranno i principi,

gli indirizzi metodologici, i valori che daranno corpo al progetto educativo proposto a chi

frequenta la nostra scuola.

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I PRINCIPI

L'Unitarietà di fondo del progetto educativo comune a tutto l'Istituto, la sua condivisione da

parte di tutti i soggetti, i principi di trasparenza, uguaglianza e imparzialità che devono

governare i processi della scuola vanno però declinati nelle diverse situazioni in cui materialmente

quel progetto si deve realizzare.

Ecco perciò la necessità

di rapportare

quanto detto sopra a:

I luoghi – L'indicazione geografica riportata nel nome della scuola specifica che l'ambito

territoriale di riferimento e l'ubicazione delle singole scuole appartenenti all'Istituto è la parte più

occidentale del Comune di Savona. È un territorio che comprende quartieri geograficamente vicini,

ma con caratteristiche che li differenziano anche in modo sensibile: antichi borghi oggi uniti alla

città e zone di espansione recente o addirittura in atto, quartieri litoranei ed altri collinari, ognuno

con una propria vita e con relazioni interne specifiche.

Ecco allora che quei principi e quel progetto educativo comune prenderà forma, si concretizzerà e

si arricchirà secondo le richieste e la ricchezza data dalle strutture, relazioni, modi di socializzare

specifici di quell'ambiente particolare.

Le persone – Questo principio di flessibilità, che coniuga principi, metodi e valori nella realtà

specifica in cui la scuola vive, vale in maniera ancora maggiore per i rapporti con le persone che

sono al centro dell'attività della scuola: i bambini e i ragazzi.

Se è vero che, sulla base delle indicazioni nazionali, la scuola pone per ogni livello di età e

maturazione degli obiettivi formativi, educativi e didattici ben definiti, è anche vero che la strada

per raggiungerli non deve essere necessariamente uguale per tutti. Quegli stessi obiettivi

potrebbero, a volte, essere ridefiniti in base alla singola persona e al gruppo che con lei condivide

quel percorso.

La scuola è luogo dove conoscenze, abilità e quindi competenze si acquisiscono soprattutto

attraverso la relazione e la condivisione di esperienze. Ecco quindi l'importanza dell'integrazione

di ognuno all'interno del gruppo, della classe, per favorire e sviluppare tutte le potenzialità

dell’alunno nel rispetto dei tempi individuali di apprendimento. Ciò vale in primo luogo per gli

alunni diversamente abili o con DSA, ma ci sono anche altre forme di disagio o difficoltà non

certificate o certificabili, personali, culturali, sociali, psicologiche, che possono aver bisogno di

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PERSONESoggetto e oggetto della vita scolastica

LUOGHIDove tale vita si realizza

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una attenzione specifica. Di fronte a tutte queste possibili situazioni la scuola si impegna ad

accompagnare nel modo più vicino possibile alle loro esigenze i bambini o ragazzi, mettendo a

disposizione gli strumenti necessari, ma soprattutto l'attenzione umana e i tempi loro necessari.

Ed ogni volta che si troverà una strada nuova per giungere ad un obiettivo, ogni volta che una

capacità nascosta riesce a manifestarsi, ogni volta che grazie a questo si sarà creata una relazione

nuova, la conquista, il vantaggio non sarà solo di e per quel singolo ragazzo, ma per tutta la sua

classe, per tutta la scuola.

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1. LA FISIONOMIA DELLA SCUOLA

TEMPO SCUOLA

Le scuole del nostro istituto comprensivo adottano tempi scuola omogenei tali da garantire le

miglior risposta possibile alle esigenze didattiche, educative e formative dei bambini e dei

ragazzi che le frequentano.

Le Scuole dell'Infanzia prevedono un tempo scuola settimanale di 40 ore, garantendo peraltro

una certa flessibilità nell'orario d'ingresso per rispondere alle necessità dei bambini e delle loro

famiglie. Le Scuole Primarie propongono, come disposto dall'art. 4 c. 3 del dpr 89/2009, un

orario settimanale di 27 ore, estensibile a 30 ore qualora le risorse d'organico lo permettano.

Questo consente di predisporre un adeguato e completo percorso didattico, educativo e

formativo. In due scuole un corso a tempo pieno (40 ore settimanali) e la possibilità del tempo

integrato nella rimanente (a richiesta, con contributo da parte delle famiglie) danno la

possibilità di venire incontro ad esigenze particolari degli alunni, soprattutto in riferimento ai

modi e ai tempi di apprendimento.

La Scuola Secondaria di I grado è organizzata secondo l'orario settimanale di 30 ore previsto

dalla normativa nazionale (art. 5 c. 1 dpr 89/2009).

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ISTITUTO COMPRENSIVO SAVONA IV

GUGLIELMO MARCONI

SCUOLA DELL'INFANZIA

SCUOLA PRIMARIA

SCUOLA SECONDARIA

DI I GRADO

ZINOLA – E. GUALA

R. CUNEO

MONGRIFONE

E. GIRIBONE

G. CALLANDRONE

F. MIGNONE

XXV APRILE

RITA LEVI MONTALCINI

Plesso di LEGINO

Plesso di VIA MACHIAVELLI

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LE SCUOLE DELL'ISTITUTO COMPRENSIVO SAVONA IV

PRESIDENZA E SEGRETERIA

Piazzale Moroni, 28 019 264675fax 019 2303238 / 019 83105083E-mail: [email protected] (da utilizzare per tutte le comunicazioni ufficiali)PEC: [email protected] (da utilizzare per tutte le comunicazioni ufficiali che

necessitino di firma digitale o che debbano avere valore legale)Codice meccanografico: SVIC82100QSito web: www.istitutocomprensivosavona4.it . Il sito contiene le informazioni sull'Istituto e funge da albo pretorio per la pubblicazione di documenti e comunicazioni che lo necessitino.

SCUOLA DELL'INFANZIA

1) ZINOLA – ERNESTO GUALA

Via Brilla, 1 Orario: 40 ore settimanali- fax 019 883202 Ingresso: 7.30 – 9.00E-mail: [email protected] 1ª uscita (senza mensa): 11.45 – 12.00Codice meccanografico: SVAA82101L 2ª uscita (con mensa): 13.30 – 14.00

ultima uscita: 15.30 – 16.00

2) RENATA CUNEO

Via Chiappino Orario: 40 ore settimanali + una sezione- fax 019 860227 con solo tempo antimeridianoE-mail: [email protected] Ingresso: 8.00 – 9.00Codice meccanografico: SVAA82103P 1ª uscita (senza mensa): 11.30 – 11.45

uscita tempo antimeridiano12.50 – 13.002ª uscita (con mensa): 13.15 – 13.25ultima uscita: 15.30 – 16.00

3) MONGRIFONE

Via Moizo Orario: 40 ore settimanali 019 8489562 Ingresso: 7.30 – 8.45E-mail: [email protected] 1ª uscita (senza mensa): 11.45 – 12.00Codice meccanografico: SVAA82104Q 2ª uscita (con mensa): 13.45 – 14.00

ultima uscita: 15.35 – 16.00

4) EMMA GIRIBONE

Corso Vittorio Veneto Orario: 40 ore settimanali- fax 019 801024 Ingresso: 7.30 – 9.00E-mail: [email protected] 1ª uscita (senza mensa): 11.45 – 12.00Codice meccanografico: SVAA82102N 2ª uscita (con mensa): 13.15 – 13.30

ultima uscita: 15.30 – 16.00

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SCUOLA PRIMARIA

5) GIUSEPPE CALLANDRONE

Piazzale Moroni, 28 Orario: 019 264675 Tempo normale [27/30 ore – 5 giorni con unfax 019 2303238 rientro (27h) o due (30h) pomeridiani]E-mail: [email protected] Tempo pieno (40 ore)Codice meccanografico: SVEE82103X Servizio pre- e post-scuola (a richiesta e a

pagamento)

6) FRANCESCO MIGNONE

Via G. Bove, 6 Orario: - fax 019 862028 Tempo normale (30 ore – 5 giorni con dueE-mail: [email protected] rientri pomeridiani)Codice meccanografico: SVEE82102V Tempo integrato: nei tre pomeriggi in cui

l'orario non prevede i rientri.Servizio pre- e post-scuola (a richiesta e a pagamento)

7) XXV APRILEOrario:

Corso Vittorio Veneto, 29 Tempo normale [27/30 ore – 5 giorni con un- fax 019 800663 rientro (27h) o due (30h) pomeridiani]E-mail: [email protected] Tempo pieno (40 ore)Codice meccanografico: SVEE82101T Servizio pre- e post-scuola (a richiesta e a

pagamento)

SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO

RITA LEVI MONTALCINI

8) plesso di Legino

Via G. Bove, 4 Orario: 30 ore- fax 019 862435 (6 ore per 5 giorni a settimana)E-mail: [email protected] meccanografico: SVMM82101R

9) plesso di Via Machiavelli

Via N. Machiavelli, 4 Orario: 30 ore- fax 019 8488190 (6 ore per 5 giorni a settimana)Codice meccanografico: SVMM82101R

Legenda: Scuola dell'Infanzia Scuola Secondaria di I grado

Scuola Primaria

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SICUREZZA E PRIMO SOCCORSO

La sicurezza di chi frequenta le scuole dell'Istituto a qualunque titolo, studente, lavoratore, genitore, ospite, è

bene primario che contribuisce in larga parte a garantire a tutti un'attività serena all'interno degli edifici

scolastici.

Se, come previsto dal D. Lgs. 81/08 e successive integrazioni e modificazioni, la responsabilità in materia di

osservanza sul rispetto della normativa è in capo, in primis, al Dirigente Scolastico, molte sono le figure

presenti all'interno della scuola che lo coadiuvano in questo compito.

Alcune sono previste espressamente dalla normativa: il Responsabile per il servizio di Prevenzione

Protezione (RSPP), il Medico scolastico, il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS). Altre sono

previste dall'organigramma dell'Istituto, in considerazione dell'alto numero di plessi che lo vanno a formare;

in particolare per ogni plesso sono previsti due referenti, uno per la sicurezza e uno per il primo soccorso,

formati attraverso la partecipazione a corsi dedicati, punti di riferimento per l'emergenza insieme con i

responsabili di plesso, e punti di raccordo con Dirigente, RSPP e segreteria amministrativa per quanto attiene

la comunicazione e la segnalazione di eventuali problemi, carenze o necessità.

La filosofia che sottende i piani di sicurezza dei diversi plessi è quella per cui ognuno, docente, ATA o

alunno che sia, deve essere parte attiva nei processi che assicurano la sicurezza e il benessere a scuola.

Per realizzare questo la formazione e l'informazione sono momenti fondamentali, non solo per il personale

scolastico, ma anche per gli alunni che, per quanto lo permetta l'età, sono chiamati ad avere ruoli attivi, col

comportamento quotidiano all'interno dei locali scolastici.

Ciò è soprattutto vero nella scuola secondaria di I grado, dove lo sgombero degli edifici in caso di

emergenza potrebbe, in linea teorica, poter avvenire in totale autonomia senza alcun intervento da parte

adulti, almeno per quanto riguarda le singole classi e dove, grazie all'adesione al progetto

“Renzino Astengo” dell'ASL 2, gli alunni sono introdotti dai docenti, a loro volta formati da operatori del

servizio 118, alla conoscenza delle manovre di primo soccorso e della rianimazione con lezioni teoriche e

prove pratiche, da tenere in compresenza con esperti esterni.

Ciò dovrebbe portare i ragazzi a saper valutare la gravità delle singole situazioni, senza sotto o

sovrastimarle, e a conoscere entro quali limiti si può intervenire e quando invece è necessario allertare il

personale del servizio 118.

Tali competenze, come evidente, assumono un valore che oltrepassa i confini dell'ambiente scolastico,

divenendo patrimonio dei singoli quali futuri cittadini preparati e responsabili.

In questo senso le attività di cui sopra rientrano ampiamente nell'ambito della programmazione relativa a

Cittadinanza e Costituzione.

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PIANO DI FORMAZIONE E INFORMAZIONE (RELATIVO ALLA SICUREZZA SUL POSTO DI LAVORO D. LGS. 81/08)

In coerenza con quanto sopra esposto saranno annualmente attivati, ai sensi del D. Lgs. 81/08,

incontri di formazione e di informazione sulla normativa in tema di sicurezza sul lavoro.

Particolare cura sarà posta nel garantire la formazione permanente agli addetti antincendio e al

primo soccorso, di modo che questi possano trasmettere tali competenze al resto del personale e

garantire la presenza di personale preparato in ognuno dei diversi plessi dell'Istituto.

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2. TERRITORIO

IDENTITA’, ESIGENZE E RISORSE DEL TERRITORIO

Lettura e analisi del territorio

L’Istituto Comprensivo Savona IV, con sede a Savona, Piazzale Moroni 28, comprende quattro

Scuole dell’Infanzia, tre Scuole Primarie e una Scuola Secondaria di Primo Grado e si estende su

ben sei quartieri della città di Savona: Zinola, Legino, Ponente-La Rocca, Mongrifone, Fornaci,

Santa Rita, servendo una popolazione scolastica di 1.192 alunni (dati a. s. 2015-16) e coprendo la

parte sudoccidentale del territorio comunale di Savona che ospita circa 20.000 abitanti.

Quest'area, caratterizzata fino a metà del secolo scorso dalla presenza dei borghi storici di Legino,

Zinola e Fornaci e da un insediamento diffuso nella zona collinare, indice della vocazione agricola

del territorio, ha conosciuto a partire dalla fine degli anni '50 un forte sviluppo edilizio che ha

portato alla trasformazione del territorio e alla nascita di nuovi quartieri residenziali, anche con forte

caratterizzazione sociale.

Oltre all'aumento della popolazione, questo ha portato ad una continuità urbanistica fra i borghi e la

città di Savona e al trasferimento in questa zona delle residue attività produttive situate all'interno

dei confini comunali. Parallelamente, sebbene in modo non sempre ordinato, si sono sviluppate le

infrastrutture viarie e ferroviarie, di edilizia scolastica, sportive, di servizi in genere.

Oggi, nonostante il declino demografico che, stando ai dati statistici e in assenza di nuove

immigrazioni, dovrebbe continuare nei prossimi due decenni, nuove costruzioni di edifici ad uso

abitativo sono previste sul fronte mare e nel quartiere di Legino, cosa che fa ipotizzare in un futuro

prossimo uno spostamento della popolazione dalle zone più vicine al centro della città verso la

periferia di ponente, a fronte di un invecchiamento dei quartieri sviluppatisi negli anni '60 e '70 del

secolo scorso.

Rapporti fra scuole e territorio

Per il nostro Comprensivo è importante collaborare con Enti o Agenzie formative presenti nel

territorio savonese per favorire negli alunni la consapevolezza di far parte di una realtà più vasta e,

nello stesso tempo, per far conoscere all’esterno l’Istituto e la propria progettualità.

Pertanto il nostro Istituto intende:

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attribuire a una Funzione Strumentale specifica il coordinamento delle attività che

rappresentano il Comprensivo, la conoscenza esterna del POF e più in generale della vita

dell'Istituto e delle singole scuole;

collaborare con il Comune di Savona per realizzare le azioni previste dal “Patto per la

scuola”, stipulato fra l'Amministrazione comunale, i Dirigenti scolastici, le Associazioni di

insegnanti e di genitori, le Organizzazioni sindacali e il Forum del terzo settore di Savona

ricercare e concretizzare forme di comunicazione e collegamento con Istituzioni, Enti e

Agenzie del territorio;

collaborare con le Società sportive presenti nel territorio;

collaborare con Associazioni musicali, (bande musicali della città) teatrali, culturali e di

tutela ambientale presenti nel territorio;

collaborare con altre presenze del territorio, quali, ad esempio, le Società di Mutuo

Soccorso, le associazioni di categoria, quelle di risposta a esigenze specifiche, le attività

imprenditoriali, per partecipare od organizzare iniziative riguardanti attività di solidarietà e

di sensibilizzazione a temi specifici, anche con ricadute sull'ampliamento dell'offerta

didattica e formativa;

aderire ad iniziative Comunali a carattere culturale e didattico per la conoscenza ambientale

e storica del territorio;

collaborare con le agenzie a scopo organizzativo, ad esempio per il servizio mensa, di pre- e

post-scuola e per il progetto Piedibus;

predisporre e aggiornare periodicamente la presenza dell'Istituto nella rete internet, come

fonte di consultazione e di interazione con l’utenza.

COLLABORAZIONE CON GLI ENTI ESTERNI

La relazione tra scuola e territorio è sempre più finalizzata ad un interscambio tra enti che

collaborano secondo le specifiche competenze allo scopo di:

migliorare sempre più il livello del servizio scolastico offerto;

impiegare in modo efficace le risorse finanziarie a disposizione della scuola e cercare di

reperire fondi per realizzare progetti e acquistare materiale;

valorizzare le strutture scolastiche promuovendo attività sportive e culturali anche al di fuori

dell'orario di lezione.

Allo scopo di mettere a disposizione degli alunni percorsi formativi con proposte ampie ed efficaci,

la nostra scuola promuove la collaborazione con gli enti locali, le agenzie educative, le società

sportive e le associazioni artistico-culturali, le associazioni di volontariato presenti sul territorio.

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3. FINALITÀ EDUCATIVE

Consapevole dell’incisività del proprio compito, la scuola che accompagna il bambino dai tre ai

tredici anni non può non considerare di essere uno dei fattori principali che concorrono allo

sviluppo e alla formazione della persona, insieme alla famiglia in primo luogo, al gruppo dei

coetanei, all’ambiente circostante, agli stimoli sociali locali e globali.

Per il nostro Comprensivo è importante riaffermare il principio per cui la scuola è luogo di

relazione e condivisione di esperienze, vissuti e conoscenze, di acquisizione di competenze e di un

metodo di studio in un quadro unitario che aiuti il bambino ad attribuire senso alle esperienze e

significatività agli apprendimenti e delinea percorsi educativi che tengono conto della personalità,

degli interessi, delle attitudini, degli stili e dei tempi di apprendimento di ciascun alunno, mira al

perseguimento di finalità quali la formazione e lo sviluppo di un soggetto attivo, competente,

lettore e costruttore della realtà.

Così come individuato negli obiettivi di processo nel Rapporto di Autovalutazione (RAV), si può

ritenere che l'ambiente di apprendimento possa fortemente influenzare il raggiungimento di

risultati; un tipo di didattica laboratoriale è quella più adatta a fornire agli alunni le competenze

chiave di cittadinanza, a favorire l'acquisizione della consapevolezza di sè, ad orientarsi e ad

affrontare le situazioni che la vita quotidiana ci pone.

Per questo la esperienze in questo campo sono valutate in caso di conferimento di incarichi a

docenti individuati all'interno degli ambiti territoriali.

L'attività didattica laboratoriale è finalizzata anche ad una valutazione per competenze e consente ai

docenti di dotarsi di strumenti valutativi che vadano oltre la mera osservazione sistematica.

Una didattica per competenze può essere attuata soltanto se condivisa e concordata da tutti i docenti

che accompagnano l'alunno in tutto il percorso didattico pensato in verticale nell'ambito di un

istituto comprensivo. Gli incontri per dipartimenti e le attività di formazione, intese come ricerca-

azione, costituiscono momenti fondamentali di confronto e condivisione.

Un maggior coinvolgimento delle famiglie, con interventi di sensibilizzazione sull'importanza del

consiglio orientativo, insieme al potenziamento dei contatti con i docenti referenti per

l'orientamento degli istituti di istruzione superiore, potranno senz'altro contribuire al successo

scolastico degli alunni in uscita dal I ciclo di istruzione.

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OBIETTIVI EDUCATIVI

Al fine di costruire un fondamento pedagogico – educativo che costituisca la base di un ‟impronta

educativa globale ed unitaria” dei tre ordini di scuola del IV Comprensivo di Savona, i docenti

hanno individuato i seguenti obiettivi comuni:

Creare situazioni e rapporti che consentano all’alunno di star bene a scuola.

Favorire e sviluppare tutte le potenzialità dell’alunno nel rispetto dei tempi

individuali di apprendimento anche nei casi di alunni diversamente abili e con DSA .

Sviluppare l’autostima creando situazioni che favoriscano una positiva

consapevolezza di sé.

Favorire la socializzazione abituando l’alunno a convivere democraticamente con gli

altri ed accettare le diversità come elemento di arricchimento culturale e sociale.

Conoscere e rispettare le regole che caratterizzano la vita scolastica.

Sviluppare la capacità di osservazione, di analisi, di sintesi, di astrazione e di

simbolizzazione.

Conoscere la storia e le caratteristiche del proprio territorio per apprezzarlo e

rispettarlo maggiormente.

Promuovere rapporti di collaborazione scuola-famiglia.

Favorire relazioni corrette e collaborative;

Ottimizzare i processi di apprendimento, assumendo metodologie centrate sui

bisogni dell’alunno;

Graduare e individualizzare l’apprendimento; Promuovere la capacità di risolvere

autonomamente problemi (problem solving);

Acquisire competenze per capire e intervenire nel mondo in cui viviamo (capacità

logiche, matematiche e scientifiche);

Promuovere l’uso dei linguaggi verbali (lettura e scrittura) e non verbali (disegno,

musica, espressione corporea).

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COMPETENZE DEGLI ALUNNI

L’Istituto Comprensivo si pone come obiettivo generale del proprio processo di insegnamento di

sviluppare competenze intese come risorse fondamentali spendibili nei diversi contesti della vita in

ordine al:

Saper essere

Verso se stessi: Verso gli altri: Verso il proprio contestosociale e l’ambiente

acquisire autostima riconoscere interagire positivamente

acquisire autonomia accettare rispettare

assumersi responsabilità dialogare partecipare

operare delle scelte collaborare

Saper fare Sapere

comunicareacquisire conoscenze e abilità

rispetto alle propriepotenzialità

acquisire un metodo di studio

affrontare problemi

risolvere problemi

PARI OPPORTUNITÀ FRA I SESSI

Come previsto dall'art. 1 c. 16 della L. 170/2015, l'Istituto assicura l'attuazione dei principi di pari

opportunità promuovendo nelle scuole di ogni ordine e grado l'educazione alla parità tra i sessi, la

prevenzione della violenza di genere e di tutte le discriminazioni, al fine di informare e di

sensibilizzare gli studenti, i docenti e i genitori sulle tematiche indicate dall'articolo 5, comma 2, del

decreto-legge 14 agosto 2013, n. 93, convertito, con modificazioni, dalla legge 15 ottobre 2013, n.

119.

Tale aspetto è oggetto di costante attenzione nello svolgimento quotidiano delle attività scolastiche,

mirando soprattutto ad instaurare prassi di rispetto per la persona e contrastando la formazione di

stereotipi e discriminazioni.

È inoltre specifico argomento di discussione, in modalità adeguate all'età e alla maturità degli

alunni, all'interno delle più generali attività di Cittadinanza e Costituzione nei modi e con gli

strumenti che i diversi team/consigli di classe prevedono all'interno delle singole programmazioni.

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4. PROCESSO DI INSEGNAMENTO E APPRENDIMENTO

L'ISTITUTO COMPRENSIVO: LA CONTINUITA'

PROGETTAZIONE DEL CURRICOLO DEI TRE ORDINI SCOLASTICI(INFANZIA, PRIMARIA, SECONDARIA DI 1° GRADO)

Il curricolo delinea, dalla scuola dell’infanzia alla scuola secondaria di 1° grado senza ripetizioni e

ridondanze, un processo unitario, graduale e coerente, continuo e progressivo, verticale ed

orizzontale, delle tappe e delle scansioni d’apprendimento dell’allievo, in riferimento alle

competenze da acquisire e ai traguardi in termini di risultati attesi.

La costruzione del curricolo si basa su un ampio spettro di strategie e competenze in cui sono

intrecciati e interrelati il sapere, il saper fare, il saper essere.

Il percorso curricolare muove dai soggetti dell’apprendimento, con particolare attenzione ed ascolto

ai loro bisogni e motivazioni, atteggiamenti, problemi, affettività, fasi di sviluppo, abilità,

conoscenza delle esperienze formative precedenti.

Il curricolo verticale quindi non è la sommatoria, ma la risultante dei curricoli riferiti ai tre Ordini di

Scuola.

LA CONTINUITÀ

Il concetto di continuità educativa – didattica sottende ogni momento formativo che deve essere

legittimato dal precedente al fine di ricercare successive ipotesi educative ricche di significato per

l’armonica integrazione delle esperienze e degli apprendimenti compiuti dall’alunno (Rolando

Alberto Borzetti)

L'Istituto Comprensivo valorizza il percorso formativo di bambini e bambine, ragazzi e ragazze

promuovendo un apprendimento che si sviluppa attraverso la Continuità fra i diversi ordini

scolastici e fra la scuola e il contesto territoriale di appartenenza, ponendosi l'obiettivo di attenuare

le difficoltà che spesso si presentano nel passaggio tra i diversi ordini di scuola; per questo richiede

un percorso coerente che riconosca altresì la specificità e la pari dignità educativa di ogni grado

scolastico.

La continuità tra i diversi Ordini di Scuola è vissuta in un’ottica educativa e formativa da alunni e

docenti. Ciò significa pensare all’educazione dei ragazzi come ad un processo in continuo divenire

che risente dell’interazione tra le diverse agenzie formative; la continuità racchiude in sé il

concetto di sviluppo ed evoluzione come condizione della vita di ogni individuo ed è proprio nel

cambiamento che i nostri alunni trovano le risorse per crescere, costruire la propria identità e

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conoscere il mondo.

La continuità dell’istituto comprensivo si fonda sui principi

di: collegialità di progettazione;

corresponsabilità nella realizzazione delle attività.

Punto di forza della nostra scuola è la flessibilità, intesa come capacità di rispondere alle esigenze

delle famiglie e degli alunni oltre che di dialogare con il territorio.

In tale ottica viene promossa un’integrazione a differenti livelli, che porta alla valorizzazione

delle diversità, ponendo particolare attenzione alla dimensione interculturale sempre più presente.

In linea con le indicazioni ministeriali, che prevedono piani di studio personalizzati (L.53/2003,

art.2), compito prioritario dell’istituto è la personalizzazione dei percorsi formativi attraverso una

meditata diversificazione e arricchimento del PTOF.

Il Piano dell’offerta formativa viene verificato e ampliato annualmente con la valorizzazione delle

risorse professionali e l’uso di metodologie differenziate, quali la didattica per progetti, il

cooperative learning e la didattica laboratoriale, attente alla dimensione del sapere, del saper fare

e del saper essere, così come alla costruzione, in permanente divenire, di un ambiente di

apprendimento “idoneo a promuovere apprendimenti significativi e garantire il successo formativo

per tutti gli alunni.” (Indicazioni nazionali per il curricolo 2012)

L’efficacia formativa dei curricoli progettati è sostenuta dai progetti “accoglienza” e “continuità”

con cui l’istituto vuole:

a) favorire la continuità del percorso formativo dal nido alla scuola superiore e facilitarne il

passaggio.

b) formare e potenziare le capacità di conoscere se stessi, l’ambiente d’appartenenza e i

mutamenti socio-culturali;

rendere gli alunni protagonisti di un personale progetto di vita.

I PERCORSI DELLA CONTINUITÀ

Continuità Orizzontale

Continuità significa avviare forme di comunicazione e collaborazione continua tra le diverse

scuole e tra scuola, famiglie, istituzioni, servizi sociali e formativi che operano nell'ambito del

territorio.

Si articola attraverso modalità, strumenti e azioni finalizzate a una ricerca costante e proficua di

costruzione condivisa di contenuti e modelli educativi, affinché ciascun bambino possa percepire il

senso dell’unitarietà/continuità tra ambiente di vita familiare e ambiente di vita scolastico e

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sociale/territoriale.

Tutto ciò ha peso e valore ancora maggiore per gli alunni in situazione di difficoltà, ad esempio

coloro che presentano Bisogni Educativi Speciali, per i quali la scuola deve interagire con le

istituzioni, gli enti locali, l'ASL, le associazioni di volontariato sociale, culturale e sanitario allo

scopo di creare un tessuto sociale che li sostenga, anche per evitare la dispersione scolastica.

Continuità Verticale

Continuità significa anche progettare iniziative didattiche congiunte, chiaramente leggibili nei loro

intrecci dagli alunni e dalle famiglie. Le forme possibili sono quelle dei progetti ponte che di anno

in anno possono trovare una realizzazione diversa, a seconda della progettazione didattica

concordata a livello d'istituto. Questa prevede la possibilità di iniziare in un ordine scolastico

particolari percorsi didattici che proseguono sistematicamente e si concludono nel primo periodo

dell'ordine successivo o che prevedono iniziative comuni e accompagnamento dei bambini dalla

scuola dell'infanzia alla scuola primaria e dalla scuola primaria alla scuola secondaria.

Particolare valore viene dato all’accoglienza che custodisce il significato della persona e delle sue

relazioni e risponde alla necessità dei docenti di coordinare i loro interventi educativi per

accompagnare gli alunni nel passaggio tra un ordine di scuola e l’altro.

Risulta ancora attuale il concetto espresso da Clotilde Pontecorvo nel Gruppo di lavoro

ministeriale sulla Continuità Educativa CM 339/90:

“È soprattutto sul piano della relazione educativa che si riscontrano le maggiori difficoltà nei

passaggi tra i vari gradi scolastici ed è qui importante sottolineare che la continuitàà non va intesa

soltanto in senso ascendente in quanto gli alunni passano verso l’alto, ma anche in senso

discendente. Molte pratiche didattiche, proprie della scuola materna, possono essere utilmente

riprese dalla scuola elementare, così come le metodologie di questa ultima suggeriscono

indicazioni importanti per gli insegnanti della scuola media che, anche per la loro formazione, sono

spesso piu concentrati sui contenuti che sulle modalità di apprendimento (Art.2. comma 1c)”

Ogni anno, poi, il Collegio Docenti formula un Progetto d'istituto all'interno del quale viene

individuato un tema che tutte le classi dell'istituto si impegnano ad affrontare; lo scambio delle

esperienze e i risultati del lavoro svolto sono poi raccolti in un prodotto che è della scuola tutta.

La continuità coinvolge non solo le scuole dell'Istituto, ma anche le Scuole dell'infanzia private e

gli Asili nido comunali (dal Disegno di Legge 1260 alla Legge 107) spesso presenti nello stesso

edificio che ospita le Scuole dell'infanzia dell'Istituto. Tali percorsi di continuità sono volti a

valorizzare gli aspetti educativi presenti già nell'esperienza del Nido, focalizzando l'attività

educativa sull'aspetto affettivo-relazionale che rischia poi di passare in secondo piano rispetto a

quelli più prettamente cognitivi tipici degli ordini successivi, con la prospettiva di giungere a un

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unico progetto educativo-didattico.

Infine, continuità significa stabilire rapporti pedagogici e non soltanto burocratico-funzionali fra

ordini scolastici diversi e fra scuola ed extrascuola. Questo è possibile se si conducono iniziative,

convenute tra i diversi gradi scolastici, volte ad assicurare la reciproca conoscenza e la possibilità

di collegamenti strutturali attraverso il coordinamento dei rispettivi curricoli e modalità di

aggiornamento comuni, rispettosi delle differenti professionalità, tra i docenti dei diversi ordini

scolastici e tra questi e gli operatori dell'extrascuola.

I PROGETTI D'ISTITUTO

per la realizzazione della Continuità

Costruzione del curricolo verticale (gli obiettivi formativi e i criteri di valutazione comuni,

gli obiettivi specifici in continuità) attraverso il lavoro per dipartimenti disciplinari

trasversali ai diversi ordini di scuola.

Le iniziative di passaggio tra le classi ponte (nido/infanzia, ultimo anno della scuola

dell'infanzia e scuola primaria, quinta primaria e scuola secondaria) e fra le scuole esterne e

quelle interne all'istituto (fra gli Asili nido comunali e le Scuole dell'Infanzia, in gran parte

presenti nello stesso edificio, e fra le Scuole dell'Infanzia private e la Scuola primaria):

conoscenza degli ambienti, dell'organizzazione, delle regole della nuova realtà scolastica,

socializzazione con i nuovi compagni e con il personale della scuola primaria e della scuola

secondaria, partecipazione ad attività didattiche e ludico-didattiche.

Passaggio di informazioni tra i docenti dei diversi ordini di scuola.

Commissione formazione classi.

Funzione Strumentale Continuità.

Commissione Ptof.

DIPARTIMENTI DISCIPLINARI

L'istituzione del dipartimento è prevista dal D.L.vo 297/1994, Testo unico, che all'art. 7 recita: "Il

collegio dei docenti si articola in dipartimenti disciplinari e interdisciplinari e in organi di

programmazione didattico-educativa e di valutazione degli alunni".

La progettazione formativa delle istituzioni scolastiche è lo strumento per rispondere alle esigenze

degli studenti, al contesto socio-culturale e ai fabbisogni del territorio e del mondo del lavoro e

delle professioni; essa valorizza la funzione dei docenti che programmano le proprie attività sulla

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base degli obiettivi indicati nel piano dell’offerta formativa di ciascun istituto. La società odierna,

in continua evoluzione e mutamento, pone gli individui di fronte a problematiche che richiedono

competenze diverse. A tale proposito la Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio

del 18/12/2006, individua otto competenze chiave per l’apprendimento permanente,

all’acquisizione delle quali si giunge attraverso l’impianto di quattro assi culturali. L’UE sottolinea

la diversità concettuale tra semplice conoscenza e competenza, in quanto quest’ultima è la capacità

di rispondere a richieste complesse (incluse abilità ed attitudini) in un particolare contesto.

L’impianto dei nuovi ordinamenti richiede che la progettazione formativa sia sostenuta da forme

organizzative che pongano, al centro delle strategie didattiche collegiali, il laboratorio e la didattica

laboratoriale, la costruzione dei percorsi di insegnamento/apprendimento in contesti reali, il

raccordo con le altre istituzioni scolastiche (reti) e con gli enti locali (convenzioni), anche per

realizzare progetti condivisi. A questo fine si definiscono i dipartimenti quali articolazioni

funzionali del Collegio dei docenti, deputati alla ricerca, per il supporto alla didattica e alla

progettazione. Essi possono costituire un efficace modello organizzativo per favorire un maggiore

raccordo tra i vari ambiti disciplinari, garantire la continuità verticale e per realizzare interventi

sistematici in relazione alla didattica per competenze, all’orientamento e alla valutazione degli

apprendimenti in termini di conoscenze (sapere) e capacità/abilità (saper fare), secondo le direttive

del Trattato di Lisbona.

I dipartimenti sono funzionali al sostegno della didattica e alla progettazione formativa pertanto:

individuano gli obiettivi formativi di ciascuna disciplina;

valorizzano lo scambio e la cooperazione tra docenti allo scopo di innalzare la qualità

dell’insegnamento – apprendimento;

prevedono azioni di continuità nell’apprendimento dalla Scuola dell’Infanzia alla Scuola

Secondaria;

stabiliscono i livelli minimi di accettabilità, in termini di apprendimento, che tengano conto

degli obiettivi trasversali e disciplinari.

Nelle Indicazioni Nazionali, al termine di ciascun ordine di scuola, vengono fissati i traguardi per

lo sviluppo delle competenze relative a campi di esperienza e discipline. A tali competenze si

perviene gradualmente attraverso obiettivi di apprendimento che definiscono i contenuti di

conoscenza e le abilità ritenute essenziali al fine di raggiungere i traguardi per lo sviluppo delle

competenze.

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Le aree disciplinari individuate sono:

AREA LINGUISTICO – ESPRESSIVA finalizzata a sviluppare negli allievi la capacità di

comunicare integrando diversi linguaggi come strumento fondamentale per acquisire nuove

conoscenze e per interpretare la realtà in modo autonomo. Persegue l’obiettivo di far acquisire allo

studente la padronanza della lingua italiana sia a livello di produzione scritta che orale ; risulta

indispensabile per comprendere, relazionarsi ed esercitare pienamente la cittadinanza, insieme alla

competenza comunicativa di almeno una lingua straniera necessaria alla comprensione di altre

culture.

AREA LOGICO – MATEMATICA persegue l’obiettivo principale di fornire agli studenti gli

strumenti necessari per orientarsi nei diversi ambiti cognitivi del mondo contemporaneo. La

competenza matematica richiede lo sviluppo delle capacità astrattive implicanti l’uso di modelli

matematici di pensiero e di rappresentazione grafica e simbolica che consentano di individuare

procedure per la risoluzione di problem- solving. Trattandosi di un campo ampio per l’acquisizione

di metodi e concetti, emerge la necessità di una didattica chiara che motivi lo studente allo studio

delle discipline scientifiche e tecnologiche.

AREA ANTROPOLOGICA permette l’integrazione trasversale dei saperi che possano contribuire

alla consapevolezza del sapere, saper fare, saper essere.

Lo scopo principale del lavoro dei dipartimenti è di garantire degli standard disciplinari e formativi

comuni a tutte le classi. Nell’ottica del potenziamento di pratiche condivise, i dipartimenti

provvedono anche alla progettazione e costruzione delle prove di verifica, strutturate per obiettivi

di competenze.

DIDATTICA DELLA SHOAH

Sulla base delle indicazioni provenienti dall’Ufficio scolastico regionale della Liguria e di

esperienze simili realizzate in altre regioni d’Italia, anche l’Istituto Comprensivo Savona IV ha

aderito al progetto denominato “Didattica della Shoah”, individuando al proposito un docente di

riferimento. Il percorso, che coinvolge alunni, docenti e dirigenti scolastici, è stato avviato a livello

regionale in collaborazione con la Comunità ebraica di Genova e con l’Associazione nazionale ex

deportati (ANED).

Obiettivo principale delle iniziative proposte, un cammino di formazione con più appuntamenti

durante l’anno, quindi non solo in prossimità della “Giornata della Memoria” del 27 gennaio, è

l’avvicinamento allo studio della Shoah dal punto di vista non solo dei fatti storici, ma anche delle

implicazioni in ambito civile, umano, culturale.

L’Istituto, tramite il docente referente e altri docenti rappresentanti i diversi ordini di scuola,

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elaborerà percorsi di formazione specifici, graduati sulla base dell’età degli alunni e delle diverse

programmazioni delle classi, proponendo iniziative di approfondimento, sui temi della Shoah,

della deportazione durante la Seconda guerra mondiale e dei diritti dell'uomo.

Il lavoro viene sviluppato in un'ottica interdisciplinare, coinvolgendo docenti di diverse discipline.

Parimenti, sono proposte iniziative di formazione per i docenti organizzate dall'Ufficio scolastico

regionale.

Le attività possono riguardare tanto lavori svolti in classe, quanto iniziative svolte al di fuori della

scuola, quali uscite didattiche, partecipazione a spettacoli, mostre.

Alle classi terze della Scuola secondaria di I grado viene proposta la visita alla sinagoga di Genova.

Si valuterà di volta in volta anche l’eventuale partecipazione di una o più classi a concorsi sul tema.

AREA ARTISTICO-MUSICALE

Il legame dei ragazzi della scuola col territorio si costruisce anche e soprattutto attraverso il far

conoscere loro il patrimonio culturale che serbano i nostri quartieri e la nostra città.

In questo senso la scuola si apre ai contributi che le diverse associazioni e istituzioni locali

possono offrire, progettando insieme percorsi che mirino a favorire la conoscenza e la

valorizzazione di questa ricchezza da parte dei bambini e dei ragazzi, nella prospettiva di una

cittadinanza più consapevole, responsabile, propositiva e nella speranza che essi stessi diventino

trasmettitori di cultura verso gli altri.

Preziosa in questo senso è la collaborazione di associazioni culturali della città e del quartiere

(Società Savonese di Storia Patria, A Campanassa, Istituto di Studi Liguri, U Pregin etc.) e, per

quanto riguarda il patrimonio musicale, l'aiuto di associazioni (Pro Musica Antiqua), della banda

cittadina (A. Forzano) e di quella di quartiere (S. Ambrogio) nonché di singoli musicisti

professionisti che collaborano per lezioni dal vivo.

POTENZIAMENTO

L'organico dell'autonomia prevede la presenza di alcuni docenti che rispondano a diverse esigenze

dell'Istituto e, mettendo in atto progetti indirizzati ai diversi ordini di scuola, ne amplino e

potenzino l'offerta formativa.

I progetti in questione avranno anche il fine di rafforzare i percorsi di continuità fra le varie scuole

del comprensivo.

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ORIENTAMENTO

L'Istituto svolge con e per i ragazzi attività di orientamento scolastico, affinché, giunti al termine

del primo ciclo d'istruzione, possano avere tutti gli elementi necessari per poter consapevolmente

scegliere come e dove proseguire il proprio percorso formativo.

L'orientamento formativo è previsto in tutti e tre gli anni di scuola secondaria di I grado, con

percorsi graduali. I docenti lavorano nell'ambito della propria area, ma anche attraverso percorsi

interdisciplinari (raccordo tra i saperi che si pongono alla base di un processo formativo).

Già in precedenza, però, la scuola si assume il compito di favorire nell’alunno una piu

approfondita conoscenza di sé, delle proprie attitudini e delle proprie potenzialità, nell’ottica di

una progettualità comune fra i diversi ordini di scuola (infanzia, primaria, secondaria di secondo

grado). In quest'ottica si mira a valorizzare ed integrare risorse ed occasioni di conoscenza e di

formazione presenti nel contesto territoriale.

La consegna del Consiglio Orientativo, quale punto di arrivo di tale percorso, diventa un momento

di dialogo in un rapporto di stima con le famiglie e gli alunni.

Per quanto concerne l’orientamento informativo si organizzano attività specifiche per le classi

terze della Scuola Secondaria di I grado. Si promuovono iniziative rivolte ad alunni e genitori al

fine di far conoscere la scuola secondaria di II grado nella sua complessità di indirizzi e

opportunità e la realtà economica della Provincia.

In particolare la nostra scuola:

Prevede una funzione strumentale che curi e coordini le iniziative relative all'orientamento.

Ospita in classe interventi di personale esperto della Provincia di Savona in ordine

alle diverse scelte possibili al termine del primo ciclo.

Cura la distribuzione del materiale informativo fornito dagli Istituti superiori dellaprovincia.

Ospita in classe, ove e quando possibile, incontri con docenti dei diversi Istituti superiori.

Dà modo ai ragazzi, ove e quando possibile, di partecipare ad iniziative e

laboratori organizzati dagli Istituti superiori nei locali delle loro scuole.

Contribuisce, con gli altri Istituti comprensivi del Comune di Savona,

all'organizzazione degli incontri annuali di presentazione collettiva degli Istituti

superiori (OrientaRagazzi) programmato dall'Assessorato alla pubblica istruzione del

Comune di Savona. Per gli alunni con disabilità certificate sono previsti interventi

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specifici finalizzati all'orientamento e volti a offrire alle famiglie strumenti utili per

indirizzare la scelta del percorso formativo. Tali percorsi di orientamento si

inseriscono strutturalmente nell'ultimo anno della scuola secondaria di I grado (art. 8

c.2bis L. 8/11/2013 n. 128) e possono prevedere incontri specifici con gli insegnanti

delle scuole secondarie di II grado per conoscere tutti gli elementi necessari per una

decisione fruttuosa e consapevole.

Tutte le informazioni riguardanti le attività di orientamento proposte, oltre ad

essere comunicate ai ragazzi e alle loro famiglie tramite diario, sono pubblicate sul

sito istituzionale della scuola.

Sulla base di quanto previsto dalla L. 107/15, art. 1 c. 29 la Scuola secondaria di I grado individua

percorsi formativi e iniziative volti a garantire un maggior coinvolgimento degli studenti.

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OBIETTIVI CLASSE 1°

FINALITA' OBIETTIVI ATTIVITA'

CONOSCENZA DI SÈ

Conoscere le proprie possibilità fisiche e intellettuali

Schede dell’Accoglienza. Test specifici di Scienze motorie. Test d’ingresso disciplinari.

Sapersi orientare nella nuova realtà scolastica.

Presentazione dell’organizzazione della nuova scuola ( struttura, orario, Regolamento d’Istituto).

CONVIVENZA CIVILE

Conoscere le relazioni interpersonali nella classe.

Analisi delle situazioni che possonomettere a proprio agio o a disagio un compagno.

Riflessione sulle parole e gli atteggiamenti che feriscono.

Conoscere ed applicare le regole di convivenza per stare bene con se stessi e con gli altri

Regolamento d’Istituto. Condivisione e stesura del regolamento di classe.

ACQUISIZIONE DELMETODO DI STUDIO

Saper pianificare il proprio lavoro scolastico.

Organizzare le attività in classe e lostudio a casa (uso del diario, impostazione grafica di una pagina,criteri per l’esecuzione dei compiti)

Saper usare i libri di testoIndividuazione delle parole – chiave, dei concetti e costruzione dischemi e semplici mappe.

Allungare i tempi di attenzione.Assumere posture ed atteggiamentiper evitare distrazioni.

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OBIETTIVI CLASSE 2°

FINALITA' OBIETTIVI ATTIVITA'

CONOSCENZA DI SÈ

Conoscere le proprie possibilità fisiche e intellettuali

Consapevolezza delle proprie potenzialità e dei propri limiti. Riflessioni sul valore degli affetti e della solidarietà.

Comprendere l’importanza di corrette relazioni interpersonali nella classe.

Discussione sul condizionamento degli amici.

CONVIVENZA CIVILE

Conoscere le relazioni interpersonali nella classe.

Presa di coscienza di eventuali pregiudizi.

Conoscere ed applicare le regole di convivenza per stare bene con se stessi e con gli altri

Dibattito / superamento dei pregiudizi.

ACQUISIZIONE/CONSOLIDAMENTO DEL METODO DI

STUDIO

Saper pianificare il proprio lavoro scolastico.

Consolidamento delle abilità di organizzazione tempo/spazio/contenuti del lavoro scolastico.

Consolidare un efficace metodo distudio.

Discussione sulle motivazioni all’impegno.

Costruzione di mappe concettuali. Prendere

appunti.

Imparare ad apprendere.

Riflessioni sulle difficoltà incontrate nell’apprendimento e sulle strategieadottate per superarle, sugli errori commessi, sui propri punti di forza.

CONOSCENZA DEL MONDODEL LAVORO

Conoscere le basi dell’economia: risorse e lavoro.

Analisi e classificazione dei settori di produzione e dei loro elementi costitutivi; analisi della loro trasformazione.

Conoscere l’evoluzione del mondo del lavoro.

Conoscenza della prima rivoluzioneindustriale.

Incontri / dibattito sulla formazione e vissuto lavorativo di genitori nei vari settori produttivi.

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OBIETTIVI CLASSE 3°

FINALITA' OBIETTIVI ATTIVITA'

CONOSCENZA DI SÈ EAUTOVALUTAZIONE

Conoscere le proprie possibilità fisiche e intellettuali; presa di coscienza della propria situazionenelle varie discipline in ordine a conoscenze e abilità.

Attuazione di verifiche in funzione del possesso di prerequisiti per la Scuola Secondaria di II° grado. Attività per favorire la consapevolezza delle proprie attitudini e inclinazioni/interessi.

Conoscere le problematiche dell’età adolescenziale.

Riflessioni sui cambiamenti fisici e psicologici dell’adolescenza. Riflessioni sui rapporti interpersonali: in famiglia e nel gruppo dei pari (dentro e fuori la scuola).

Esplorare i propri interessi e le proprie abilità.

Schede di autovalutazione. Somministrazione di test su interessi e attitudini. Attività per formulare ipotesi e per verificarle con i dati della realtà personale.

CONVIVENZA CIVILE

Conoscere la dinamica delle relazioni interpersonali nella classe.

Presentazione e approfondimento sul Patto educativo di Corresponsabilità.

Conoscere ed applicare le regole di convivenza per stare bene con se stessi e con gli altri

Lettura e approfondimento del Regolamento d’Istituto.

CONSOLIDAMENTO /POTENZIAMENTO DELMETODO DI STUDIO

Consolidare / potenziare un efficace metodo di studio.

Discussione sulle motivazioni all’impegno. Costruzione di mappe su tematiche e contenuti interdisciplinari o pluridisciplinari.

Sviluppare la consapevolezza critica.

Analisi e confronto delle informazioni diffuse dai mass media. Collegamenti tra elementi e contenuti teorici con la realtà sociale, politica ed economica.

Imparare ad apprendere.

Riflessioni sulle difficoltà incontrate nell’apprendimento e sulle strategieadottate per superarle, sugli errori commessi, sui propri punti di forza.

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CONOSCENZA DELLAREALTÀ ECONOMICA

Conoscere alcuni aspetti della realtà economica.

Analisi e classificazione dei settori di produzione e dei loro elementi costitutivi; analisi della loro trasformazione.

Conoscere le problematiche adolescenziali in relazione al mondo del lavoro.

La II e III rivoluzione industriale. L’economia monetaria e la sua evoluzione. Le leggi della domandae dell’offerta.

Riflessioni su: disoccupazione giovanile, lavoro minorile, formazione professionale, mobilità, nuove professionalità.

Incontri / dibattito sulla formazione e vissuto lavorativo di genitori nei vari settori produttivi.

CONOSCENZA DELL’ORDINAMENTO SCOLASTICO E DELLA FORMAZIONE PROFESSIONALE.

Conoscere l’offerta formativa e di lavoro del territorio.

Analisi dei vari Istituti Secondari Superiori presenti in provincia. Incontro con Tutor Diritto-Dovere della Provincia. Incontri con rappresentanti del Centro per l’Impiego.

Saper cercare informazioni sulle opportunità di studio e di formazione professionale.

Salone "Orientaragazzi", organizzato dal Comune di Savona,dagli Istituti Comprensivi savonesi e dagli Istituti Secondari di 2° grado aperto anche ai genitori.

Partecipazione ai vari laboratori organizzati dagli Istituti Secondari di 2° grado

Scegliere con consapevolezza il proprio futuro percorso scolastico,anche in funzione degli sbocchi professionali.

Analisi della propria situazione scolastica, in base sia ad attività proposte, sia alle valutazioni delle varie discipline, sia a quelle espresse dagli Insegnanti nel Consiglio Orientativo.

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INCLUSIONE SCOLASTICA

L’inclusione scolastica di ogni alunno è un percorso che coinvolge tutta la scuola, in particolare tutti

i docenti, che contribuiscono secondo il proprio ruolo e le proprie competenze, coordinati dai

colleghi responsabili della funzione strumentale specifica.

Negli ultimi anni l’attenzione ai bisogni educativi speciali ha messo in campo strategie e

metodologie diverse e specifiche che hanno trasformato soluzioni emergenziali in proposte

complessive per il gruppo classe, rendendo ogni diversità una risorsa e l’inclusione uno degli

obiettivi fondamentali di ogni team di insegnanti.

I BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI (B.E.S.)

La direttiva ministeriale 27/12/2012 ha apportato una profonda modifica nel modo di affrontare le

situazioni di disagio, introducendo il concetto di bisogni educativi speciali (B:E:S:), la necessità,

cioè, da parte degli alunni in difficoltà, indipendentemente dal tipo di questa, di strumenti e/o

percorsi differenti che possano portarli al successo scolastico personale.

L’espressione B.E.S è indicata per definire tutte le situazioni in cui gli studenti incontrino

importanti difficoltà nel percorso scolastico; la normativa vigente precisa infatti che:

“Ogni studente, con continuità o per periodi limitati, può manifestare BISOGNI EDUCATIVI

SPECIALI: per motivi fisici, biologici, fisiologici o anche per motivi psicologici, sociali,

culturali, rispetto ai quali è necessario che le scuole offrano adeguata e personalizzata

risposta” (Premessa alla Direttiva Ministeriale 27/12/2012).

Il Collegio dei Docenti ha quindi il compito di definire il curricolo in direzione inclusiva, capace di

rispondere ai bisogni di ogni singolo alunno, tenendo conto dei due criteri dell’individualizzazione

e della personalizzazione, come specificato anche nelle Indicazioni Nazionali per il Curricolo del

2012. A tal proposito, nomina un Gruppo di lavoro per l’inclusione (G.L.I.) che svolge le seguenti

funzioni:

rilevazione dei BES presenti nella scuola;

raccolta e documentazione degli interventi didattico-educativi posti in essere anche in

funzione di azioni di apprendimento organizzativo in rete tra scuole e/o in rapporto

con azioni strategiche dell’Amministrazione;

focus/confronto sui casi, consulenza e supporto ai colleghi sulle

strategie/metodologie di gestione delle classi;

rilevazione, monitoraggio e valutazione del livello di inclusività della scuola;raccolta

e coordinamento delle proposte formulate dai singoli GLH Operativi sulla base delle

effettive esigenze, ai sensi dell’art. 1, c. 605, lettera b, della legge 296/2006, tradotte

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in sede di definizione del PEI come stabilito dall'art. 10 comma 5 della Legge 30

luglio 2010 n. 122 ;

elaborazione di una proposta di Piano Annuale per l’Inclusività riferito a tutti gli

alunni con BES, da redigere al termine di ogni anno scolastico (entro il mese di

giugno).

Il Piano annuale per l' inclusività è lo strumento cardine per realizzare una scuola inclusiva e deve

essere inteso come parte essenziale dell'Offerta Formativa, in quanto evidenzia le linee d'azione

più efficaci alla presa in carico degli alunni, analizza le criticità e i punti di forza degli interventi di

inclusione scolastica operati nell’anno scolastico e formula un’ipotesi globale di utilizzo funzionale

delle risorse specifiche, istituzionali e non, per incrementare il livello di inclusività generale della

scuola nell’anno successivo.

I Consigli di classe o team di docenti compilano per ogni classe una griglia di rilevazione dei BES,

evidenziando le tre categorie:

Studenti disabili certificati in base alla normativa vigente (L. 104/92)

Studenti con disturbi evolutivi specifici certificati (L.170/10)

Alunni che vivono situazioni di svantaggio sociale, linguistico-culturale

(la gravità di queste situazioni deve essere tale da compromettere, in maniera significativa, il

percorso scolastico causando scarsa frequenza delle lezioni, forti ritardi negli apprendimenti,

ripetenze. In particolare, in questa tipologia rientrano studenti stranieri di recente immigrazione,

famiglie ).

Sempre i Consigli di classe o team di docenti provvedono, entro novembre (o nel momento in cui

viene segnalato un caso), alla compilazione dei Piani didattici personalizzati (PDP) per gli alunni

con bisogni educativi speciali, in cui si potranno ad esempio includere progettazioni didattico-

educative calibrate sui livelli minimi attesi per le competenze in uscita e gli strumenti

programmatici utili a carattere didattico strumentale.

All’interno del nostro istituto come evidenziato dal piano annuale per l’inclusività , sono molteplici

le situazioni certificate e non certificate che evidenziano bisogni educativi speciali e che

necessiterebbero sempre di compresenza all’interno della classe , proprio per una migliore

individualizzazione dei percorsi e a tal proposito auspichiamo che nel corso dei tre anni si possa

disporre di un organico funzionale potenziato che possa coprire i nostri reali bisogni educativi.

Le diverse metodologie volte a valorizzare le potenzialità individuali, sono favorite anche da diversi

progetti attivati all’interno del nostro Istituto come:

Magia

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La finestra di Peter Pan

Lo sportello dello studente

Diversamente impariamo

ATTIVITA’ DI SOSTEGNO

FINALITA’

L'attività di sostegno richiede collaborazione tra l'insegnante specializzato ed i docenti della classe,

per la realizzazione di un progetto formativo che, accertata la situazione di partenza, definisca in

maniera realistica obiettivi, contenuti, metodi e strategie per condurre il soggetto disabile a

conseguire conoscenze, abilità e comportamenti adeguati alle sue potenzialità, coordinando la

creazione di un progetto di vita che coinvolga la famiglia e le realtà sociali presenti sul territorio..

OBIETTIVI

Inclusione dell'alunno nella classe/sezione

Potenziamento delle sue abilità

Sviluppo della sua autonomia

Sviluppo affettivo relazionale

Sviluppo di nuovi apprendimenti e competenze

AZIONI

• L'insegnante di sostegno è corresponsabile e contitolare della classe/sezione in cui è inserito

l'alunno segnalato, al pari degli altri docenti del team/consiglio di classe. Ha la responsabilità

dell'organizzazione e della registrazione dei documenti specifici per la progettazione

individualizzata (P.D.F, P.E.I., P.E.P.) nei modi e nei tempi previsti dalla normativa in materia e

dalle decisioni interne dell'Istituto;

• Nell'Area sostegno è stata individuata una figura con funzioni di coordinamento pedagogico ed

organizzativo;

• Il Dirigente Scolastico, di concerto con le insegnanti responsabili della funzione strumentale

Integrazione e intercultura in relazione alle risorse umane disponibili, decidono l’utilizzo delle ore

di sostegno attribuite alla classe, assegnando all’insegnante di sostegno anche funzioni curricolari,

in base alle competenze, dando priorità alle esigenze specifiche dell’alunno. La progettazione del

percorso individualizzato dell’alunno viene effettuata dall’insegnante di sostegno in collaborazione

con il team o consiglio di classe prevedendo momenti specifici di programmazione e verifica.

• L'intervento didattico dell'insegnante di sostegno può essere rivolto al singolo alunno segnalato,

all'alunno inserito in piccoli gruppi o all'intera classe tenendo conto del progetto individualizzato

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dell’alunno e in accordo con il piano di lavoro di classe.

• Le decisioni generali relative all'organizzazione dell'attività didattica annuale sono prese dal

consiglio di classe, team dei docenti, raccogliendo informazioni attraverso l’osservazione iniziale e

dai dati relativi alla documentazione sanitaria. Nel gruppo integrato costituito da operatori della

ASL, insegnanti della classe, dirigente scolastico , genitori, tali elementi sono condivisi e sono

registrati nel P.E.I. Nell'ambito di tali incontri si definisce il progetto individualizzato a lungo

termine dell'alunno, comprendendo quindi anche l'orientamento.

• La valutazione periodica e finale sarà riferita agli obiettivi della programmazione individualizzata;

a tal fine saranno anche predisposte prove specifiche. Allo stesso modo, si provvederà a valutare in

maniera individualizzata le prove d’ingresso.

• Il gruppo di lavoro per l’integrazione dell’handicap d’Istituto ha il compito di fornire i criteri per

la suddivisione delle risorse attribuite all’istituto nelle singole classi. Il gruppo di lavoro è costituito

dal Dirigente scolastico e da un rappresentante degli insegnanti per ogni ordine di scuola.

• Nella scuola dell'obbligo sono predisposte, in riferimento alla legge 104 del 05/02/1992, art. 16,

trasfuso nell'art. 318 del D.L.vo n. 297/1994, prove d'esame corrispondenti agli insegnamenti

impartiti e idonee a valutare il progresso dell'allievo in rapporto alle sue potenzialità e ai livelli di

apprendimento iniziali.

• Gli alunni in situazione di disabilità potranno utilizzare per le prove d'esame gli ausili necessari.

Gli interventi non specialistici attuati dal personale collaboratore scolastico, rispetto ai

diversamente abili, vengono concordati dal team e dalla DSGA.

DISTURBI SPECIFICI D’APPRENDIMENTO

Nell’Istituto sono presenti due insegnanti (uno per la primaria e uno per la secondaria) referenti per

i D.S.A. ed altri tipi di B.E.S. (esclusi quelli certificati ai sensi della L. 104/92). Tali insegnanti

raccolgono e custodiscono le documentazioni sugli alunni con D.S.A. (certificazioni ASL, PDP),

curano i rapporti con i responsabili provinciali e i terapisti della riabilitazione, partecipano alle

attività di formazione e informazione su tali tematiche proposte a livello provinciale e diffondono

tali informazioni nell’istituto.

Per ogni singolo alunno è cura dei referenti:

informare gli insegnanti o il consiglio di classe della presenza di alunni con D.S.A.;

fornire l’indicazione degli strumenti compensativi o dispensativi da utilizzare in ogni

singolo caso;

fornire le indicazioni sulle strategie generali, sugli strumenti da utilizzare;

creare occasioni d’incontro tra gli insegnanti e i terapeuti della riabilitazione.

L’Istituto Comprensivo offre inoltre un servizio alle famiglie e agli insegnanti, coordinato dalle

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referenti BES DSA, di consulenza in merito ai disturbi specifici e ai bisogni educativi speciali. Il

servizio e’ aperto anche al territorio.

ALTRI TIPI DI DISTURBO E DI DISAGIO

In base alla Dir. Min. 27/12/2012 la scuola esamina le situazioni di disagio e difficoltà (svantaggio

sociale, linguistico-culturale) che necessitano di percorsi particolari per permettere la riuscita

scolastica degli allievi che le stanno vivendo. Vanno altresì considerati gli alunni che presentano

disturbi di apprendimento individuati e certificati, ma non specifici e che pertanto non ricadono nei

casi precedenti. L'analisi della situazione e gli strumenti ritenuti maggiormente efficaci per

affrontarle, sono raccolti nel Piano Didattico Personalizzato, con le stesse modalità di verifica e di

aggiornamento previste per gli alunni con DSA.

Nel limite delle risorse finanziarie e di personale disponibili si elaborano progetti di intervento

attraverso l’utilizzo di risorse interne ed esterne all’istituto:

utilizzo di ore di contemporaneità degli insegnanti per attività a piccoli gruppi, anche

ricorrendo al personale assegnato per il potenziamento dell'offerta formativa;

predisposizione di progetti specifici con l’utilizzo di ore aggiuntive di personale

docente interno;

intervento e collaborazione di personale esterno quali: educatori, tirocinanti,

insegnanti di altri ordini di scuola;

progetti di collaborazione con altri istituti scolastici;

interventi rivolti sia agli alunni che ai genitori relativi a diverse tematiche (esempio

alimentazione, integrazione culturale, differenze…);

collegamento con i servizi sociali del territorio;

rapporti con società sportive.

L’istituto intende incentivare l'utilizzo di strumenti specifici per facilitare l’apprendimento di tali

alunni che presentano disabilità, disturbi dell'apprendimento o altre forme di disturbo o disagio,

anche investendo e ricercando finanziamenti per progetti che portino ad aumentare e migliorare la

dotazione di attrezzature quali, ad esempio, PC, LIM, proiettori, software specifici.

INSERIMENTO E INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI STRANIERI

In ragione del costante aumento di alunni stranieri che si iscrivono alle classi dell’Istituto la scuola

si impegna, in relazione ai propri compiti e alle risorse disponibili, ad attivare iniziative che

facilitino l’inserimento dei minori provenienti da altri Paesi comunitari od extracomunitari. In

particolare nel primo periodo saranno organizzate per quanto possibile attività di primo

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apprendimento della lingua italiana a supporto del normale percorso scolastico. In relazione alla

presente tematica si ricercano le intese possibili con mediatori culturali, Enti Locali e Associazioni

con competenze nel settore.

Per favorire l’inserimento e integrazione alunni stranieri è stato individuato un insegnante referente

che si può avvalere dei docenti dell'Istituto specializzati nell'insegnamento dell'Italiano quale

seconda lingua.

Esperienze e certificazioni al riguardo sono pertanto valutate nel conferimento di incarichi ai

docenti individuati all'interno degli ambiti territoriali.

Per le modalità di accoglienza, integrazione, inserimento degli alunni stranieri tanto ad inizio che

in corso d’anno si fa riferimento alle “Linee guida per l'accoglienza e l'integrazione degli alunni

stranieri” emanate dal MIUR con circolare n.24 del 1 marzo 2006 e aggiornate dallo stesso con

circolare 4233 del 19 febbraio 2014.

ALUNNI ADOTTATI

L'Italia è uno dei paesi in cui il fenomeno dell'adozione è molto diffuso, per cui risulta urgente

stabilire efficaci modalità di ingresso a scuola, rispettose delle necessità dei bambini appena arrivati

in famiglia.

Seguendo il percorso avviato nel 2010 dal MIUR con le associazioni famigliari, la Scuola, che è lo

spazio in cui avviene l'ingresso nella società dei figli, momento spesso coincidente col formarsi

della famiglia stessa, si impegna a porsi in ascolto delle famiglie comprendendo alcuni nodi critici

quali:

Gestione delle fasi di primo ingresso: possibilità di inserimento in corso d'anno, scelta della

classe, possibilità, in casi particolari, di poter permanere un anno in più nella scuola

dell'infanzia.

Gestione dei dati sensibili per quei bambini che essendo in affido pre-adottivo a ''rischio

giuridico'' continuano a mantenere per lunghi periodi i cognomi dei genitori di origine.

Utilizzo in classe di terminologie adeguate relative al prima e al dopo, che veicolino il

concetto di adozione e soprattutto gestiscano ciò che l'adozione stessa ha reso necessario,

ossia l'abbandono.

Insegnamento della storicizzazione ai bambini della scuola Primaria e gestione della storia

personale dei bambini adottati.

Analisi di possibili difficoltà negli apprendimenti.

Gestione delle dinamiche relazionali in classe con gli insegnanti e con i coetanei

Gestione delle età presunte di quei bambini che provengono da paesi dove non è garantita

una capillare registrazione all'Anagrafe e che possono avere uno, due, talvolta tre, anni in

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più dell'età dichiarata su carta.

Gestione delle fasi di passaggio nei vari ordini scolastici.

Comprensione della reale portata delle eventuali crisi durante le fasi dell'adolescenza con

rischio di grandi difficoltà scolastiche e di abbandono scolastico.

L' Istituto Comprensivo, alla luce di quanto espresso, interviene nel pieno rispetto delle “Linee di

indirizzo per favorire il diritto allo studio degli alunni adottati” firmate nel dicembre 2014 dal

Ministro dell'Istruzione a seguito del dialogo istituzionale intrapreso con il CARE (Coordinamento

delle Associazioni Familiari adottive e affidatarie in rete).

SCUOLA IN OSPEDALE E SERVIZIO DI ISTRUZIONE DOMICILIARE

Qualora se ne verifichino la necessità e le condizioni la scuola predispone il servizio di scuola in

ospedale o di istruzione domiciliare.

Questo ha lo scopo di consentire la piena realizzazione del diritto allo studio per gli alunni

ospedalizzati (laddove non esistano sezioni ospedaliere) o seguiti in regime di day-hospital

continuativo che non possano frequentare le lezioni per un periodo di tempo non inferiore a 30

giorni.

L’intervento orario sarà calibrato dagli insegnanti del team di appartenenza dell’alunno sulla base

del periodo di degenza e delle risorse finanziarie disponibili.

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NUOVE TECNOLOGIE ED INFORMATICA

L’Istituto ha da anni avviato un processo di informatizzazione che risulta avvalorato dalla legge

n.107 del 13 luglio 2015, articolo 1, comma 7 - lettere h e i, che affermano:

art. 1 - comma 7: Le istituzioni scolastiche, nei limiti delle risorse umane, finanziarie e strumentali

disponibili a legislazione vigente e, comunque, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza

pubblica, individuano il fabbisogno di posti dell'organico dell'autonomia, in relazione all'offerta

formativa che intendono realizzare, nel rispetto del monte orario degli insegnamenti e tenuto conto

della quota di autonomia dei curricoli e degli spazi di flessibilità, nonché in riferimento a iniziative

di potenziamento dell'offerta formativa e delle attività progettuali, per il raggiungimento degli

obiettivi formativi individuati come prioritari tra i seguenti:

lettera h: sviluppo delle competenze digitali degli studenti, con particolare riguardo al pensiero

computazionale, all'utilizzo critico e consapevole dei social network e dei media nonché alla

produzione e ai legami con il mondo del lavoro;

lettera i: potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di laboratorio.

In quest’ottica, ogni scuola dell'Istituto è dotata di strutture informatiche e multimediali.

L'inserimento delle nuove tecnologie multimediali nella didattica è un mezzo esplorativo della

realtà che va ad affiancarsi a quelli già in uso per:

offrire strumenti più vicini alle esperienze comunicative degli alunni;

migliorare l'efficacia del processo di insegnamento/apprendimento;

sviluppare la cooperazione;

personalizzare l'apprendimento;

aiutare i bambini e i ragazzi in situazioni di disagio;

scoprire abilità altrimenti non evidenti;

favorire la multiculturalità;

sviluppare la riflessione metacognitiva;

avere un nuovo mezzo di comunicazione.

L'utilizzo dell'informatica lungo tutto il percorso scolastico dà la possibilità a tutti gli alunni di

passare dalla condizione di semplici fruitori a diventare autori di prodotti multimediali per acquisire

padronanza del mezzo comunicativo.

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Inoltre lo sviluppo tecnologico permette di mettere in campo metodologie che possano meglio

affrontare le difficoltà degli alunni con bisogni educativi specifici.

Per questo l’Istituto intende rendere effettivo l'utilizzo di strumenti specifici per facilitare

l’apprendimento anche investendo e ricercando finanziamenti per progetti che portino ad aumentare

e migliorare la dotazione di tali attrezzature.

Ai docenti viene richiesto altresì di possedere o acquisire competenze in questo campo che

permettano di mettere realmente in pratica quanto detto sopra.

Viene individuata fra i docenti una figura di “animatore digitale”, come previsto dal PNSD (Piano

Nazionale Scuola Digitale) con il compito di guidare l'Istituto nella digitalizzazione e di

promuovere progetti innovativi nelle aule.

Il supporto tecnico è invece garantito da un Team digitale e dal Pronto soccorso informatico che

aiuta i docenti in caso di problemi nel funzionamento di apparecchiature o programmi.

In quest'ottica, e con l'ambizione di proporsi come polo didattico di riferimento per la scuola

savonese rispetto all'utilizzo delle nuove tecnologie per la didattica, è stato formulato il progetto

DiversaMente Impariamo che utilizzi PC e LIM per una didattica il più possibile inclusiva.

PROGETTO DIVERSAMENTE IMPARIAMO

La legge 170/2010 dispone che le istituzioni scolastiche garantiscano l'uso di una didattica

individualizzata e personalizzata, che tenga conto delle caratteristiche peculiari di ogni alunno,

adottando strategie e metodologie educative adeguate.

Partendo dalle indicazioni legislative del 2010 declinate, in data 11 luglio 2011, nelle “Linee-guida

per il diritto allo studio degli alunni e degli studenti con Disturbi Specifici di Apprendimento”, la

Scuola Secondaria di I grado - IV Comprensivo di Savona ha elaborato un progetto che si esplicita

nella funzione fondamentale di dare risposte efficaci e personalizzate atte a facilitare l’acquisizione

di nuove conoscenze, abilità e competenze, per un apprendimento in cui il sapere e il saper fare

diventino saper essere persona. Poiché si ritiene che i principi enunciati, gli obiettivi individuati e

gli strumenti con cui si intendono perseguire valgano per tutti gli ordini di scuola, l'Istituto ha

iniziato a dotare di LIM anche parte delle aule della Scuola Primaria, impegnandosi a provvederne

le rimanenti in un futuro prossimo e non escludendo, in avvenire, un utilizzo di tale strumento anche

nella Scuola dell'Infanzia.

Risposte efficaci e personalizzate che tanto più hanno un significato anche per le situazioni di

disabilità previste dalla L. 104/92 e in parte già sperimentate proprio con gli alunni che quel tipo di

difficoltà devono superare.

Per soddisfare tali esigenze, la proposta formativa prevede un percorso didattico inclusivo, che

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pone al centro proprio la PERSONA, sollecita e consente di sviluppare le risorse e le potenzialità

espresse ed inespresse che ogni alunno possiede, valorizzandole in un contesto collettivo.

A tal fine, gli strumenti compensativi ad alta tecnologia (computer con software per la costruzione

di mappe, dizionari elettronici, libri digitali, sintesi vocale, esercizi multimediali, etc.) e le

metodologie che si attivano per un alunno DSA o disabile, si rivelano utili per tutti i ragazzi, perché

rendono più efficace la pratica didattica, più consapevole il metodo di studio, più duraturi gli

apprendimenti.

COMPUTER PERCHÉ?

Perché per i nostri ragazzi, “nativi tecnologici”, il pc ha un effetto abilitativo, è di facile

accessibilità per costruire il loro percorso verso l'autonomia, per muoversi in un testo, per scaricare

file, anche in formato audio e trasformarli in file mp3/4, perché soprattutto per gli studenti della

Secondaria di I grado aumenta l'esigenza di software dotati di sintesi vocali, editor di testi di uso

comune, internet e libri digitali.

LAVAGNA INTERATTIVA MULTIMEDIALE PERCHÉ?

Perché la presenza di immagini e richiami visivi, che sono elementi sintetici, globali e

immediatamente fruibili, favorisce l'ancoraggio dell'informazione e produce un apprendimento di

tipo visivo (Visual learning)

GLI OBIETTIVI DEL PROGETTO:

Utilizzare le nuove tecnologie per stimolare la motivazione di tutti

Applicare gli strumenti compensativi a tutti gli alunni del gruppo-classe

Valorizzare gli stili di apprendimento diversi da quello uditivo

Realizzare l’approfondimento e l’individualizzazione dei curricoli

Attuare una finestra attiva genitori/insegnanti/Enti territoriali e una sitografia multimediale a

supporto dell’apprendimento condiviso.

Il progetto ha visto il coinvolgimento di Istituzione, Enti e Associazioni locali e nazionali che hanno

permesso, tramite il cofinanziamento, la fornitura di infrastrutture, la fornitura di programmi o di

consulenza, di dotare tutte le classi della scuola secondaria di I grado di LIM con PC dedicato,

come pure di programmi pensati per la didattica specifica con tali mezzi, che tengano conto

dell'utenza debole della scuola.

Oltre al IV Comprensivo sono stati attori del progetto:

Fondazione A. De Mari – Cassa di Risparmio di Savona

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Comune di Savona

Cooperativa Anastasis - Bologna

Associazione Autismo Savona

Associazione Italiana Dislessia

Azienda Sanitaria Locale n°2 savonese –Centro Età Evolutiva, Via Chiappino

REGISTRO ELETTRONICO

Il registro elettronico è uno strumento che, ben utilizzato, può portare ad una gestione più razionale

del lavoro in classe, della parte amministrativa, dei rapporti con gli alunni e le loro famiglie.

Il c. 29 dell'art. 7 del DL 6 luglio 2012, n. 95, convertito nella legge 7 agosto 2012 n. 135, ne

prevedeva l'adozione entro l'a. s. 2012-13, obiettivo, come chiarito successivamente, da raggiungere

gradualmente e compatibilmente con le risorse informatiche, di strumentazione e di rete, degli

istituti.

Poiché tali condizioni, anche grazie al progetto DiversaMente Impariamo, sono verificate nei due

plessi della Scuola secondaria di I grado, il registro elettronico è stato adottato da quest'ordine di

scuola a partire dall'a. s. 2013-14 per le funzioni dedicate ai docenti, mentre dall'a. s. 2014-15 anche

le famiglie degli alunni possono accedervi per seguire l'andamento scolastico dei propri figli,

conoscere gli argomenti delle lezioni, scaricare materiale didattico e prenotare i colloqui con i

docenti e consultare le circolari. La Scuola Primaria è in fase di dotazione di supporti informatici

(LIM) grazie ai contributi della Fondazione “De Mari” e l’Ente Locale, per giungere ad un pieno

utilizzo nei prossimi anni.

PROGETTO TRIENNALE DI INTERVENTO DELL’ANIMATORE DIGITALE

PREMESSA

L’Animatore Digitale è un docente che, insieme al Dirigente Scolastico e al Direttore

Amministrativo, avrà il compito di coordinare la diffusione dell’innovazione digitale nell’ambito

delle azioni previste dal PTOF e le attività del Piano Nazionale Scuola Digitale (PNSD).

Individuato dal Dirigente Scolastico di ogni Istituto sarà fruitore di una formazione specifica

affinché possa (rif. Prot. N° 17791 del 19/11/2015) “favorire il processo di digitalizzazione delle

scuole nonché diffondere le politiche legate all'innovazione didattica attraverso azioni di

accompagnamento e di sostegno sul territorio del piano PNSD”.

Si tratta quindi di una figura di sistema e NON di supporto tecnico (su quest’ultimo infatti il PNSD

prevede un’azione finanziata a parte per la creazione di un Pronto Soccorso Tecnico, la nr. 26, le cui

modalità attuative saranno dettagliate successivamente).

PTOF – Istituto comprensivo Savona IV G. Marconi - 44

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Il Miur chiede alla figura dell’AD di poter sviluppare progettualità sui seguenti ambiti: formazione

interna, coinvolgimento della comunità scolastica e creazione di soluzioni innovative (azione nr. 28

del PNSD).

FORMAZIONE INTERNA: stimolare la formazione interna alla scuola sui temi del PNSD,

attraverso l’organizzazione e la coordinazione di laboratori formativi (senza essere necessariamente

un formatore), favorendo l’animazione e la partecipazione di tutta la comunità scolastica alle attività

formative.

COINVOLGIMENTO DELLA COMUNITÀ SCOLASTICA: favorire la partecipazione e

stimolare il protagonismo degli studenti nell’organizzazione di workshop e altre attività, anche

strutturate, sui temi del PNSD, anche aprendo i momenti formativi alle famiglie e ad altri attori del

territorio, per la realizzazione di una cultura digitale condivisa.

CREAZIONE DI SOLUZIONI INNOVATIVE: individuare soluzioni metodologiche e

tecnologiche sostenibili da diffondere all’interno degli ambienti della scuola (es. uso di particolari

strumenti per la didattica di cui la scuola si è dotata; la pratica di una metodologia comune;

informazione su innovazioni esistenti in altre scuole; un laboratorio di coding per tutti gli studenti),

coerenti con l’analisi dei fabbisogni della scuola stessa, anche in sinergia con attività di assistenza

tecnica condotta da altre figure.

PIANO NAZIONALE SCUOLA DIGITALE (PNSD)

OBIETTIVI AZIONI

SCUOLA LABORATORIO PERMANENTE DI RICERCA

Nuove tecnologie e nuove metodologie nella didatticaStudio ed analisi delle "buone pratiche" didatticheDidattica project-basedDidattica basata sul problem solvingFavorire lo sviluppo del pensiero critico La ricerca-azione mediata dalle nuove tecnologieRicerca, selezione e organizzazione di informazioni Uso dei social nella didattica

SCUOLA LABORATORIO PERMANENTE DI SPERIMENTAZIONE

Sperimentazione su base volontaria da parte dei docenti della metodologia flipped classroomSperimentazione delle classi virtualiSviluppo del pensiero computazionaleDiffusione dell’utilizzo del coding nella didatticaEducazione ai media e ai social network; utilizzo dei social nella didattica tramite adesione a progetti specifici e peer-education

PTOF – Istituto comprensivo Savona IV G. Marconi - 45

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SCUOLA LABORATORIO PERMANENTE DI INNOVAZIONE

Revisione e utilizzo degli ambienti di apprendimento digitale Utilizzo delle LIMImplementazione di “ambienti digitaliinnovativi”Uso di testi digitaliCollaborazione e comunicazione in rete: dalle piattaforme digitali scolastiche alle comunità virtuali di pratica e di ricercaPiattaforme di e-learningUtilizzo di piattaforme on line per lapreparazione alla prova INVALSIUso di Internet per la ricerca di informazioni,soluzioni e/o approfondimentiUso consapevole dalla ReteUtilizzo di strumenti di condivisione, di repository, di documenti, forum e blog e classi virtualiSperimentazione di percorsi didattici basati sull’utilizzo di dispositivi individuali (BYOD)Partecipazione a progetti internazionali (etwinning, Erasmus+ )Coordinamento delle iniziative digitali per l’inclusione

SCUOLA LABORATORIO PERMANENTE DI PARTECIPAZIONE ETRASPARENZA OPEN DATA

Pubblicizzazione e socializzazione delle finalità del PNSD, anche attraverso la creazione di un apposito spazio web sul sito della scuolaCreazione di un’area riservata ai docenti per la formulazione e la consegna di documentazione: programmazioni disciplinari, PEI, PDF, PDP, relazioni finali, monitoraggio on line.Dare visibilità all’esterno delle attività svolte all’interno della scuola tramite un apposito spazio web sul sito della scuolaOrganizzazione di workshop tematici aperti al territorioOrganizzazione di Laborat

SCUOLA LABORATORIO PERMANENTE DI EDUCAZIONE E FORMAZIONE DIGITALE

Formazione specifica dell’Animatore DigitalePartecipazione a comunità di pratica in rete con altri animatori del territorio e con la rete nazionaleFormazione base per i docenti sull’uso degli strumenti tecnologici già presenti a scuola e sui programmi proprietari e open per LIMFormazione per i docenti sull’utilizzo delle Google App per la gestione di spazi condivisi e documentazione di sistemaFormazione per i docenti sull’utilizzo della piattaforma open sourcedi e-learning MOODLEFormazione per i docenti sull’utilizzo della piattaforma Classroom di GAXE, di Drive e di SitesFormazione per i docenti sull’uso di programmi di utilità e on line free per testi cooperativi, presentazioni, video e montaggi di o mappe e programmi di lettura da utilizzare nella didattica inclusivaFormazione per i docenti sull’utilizzo del coding nella didatticaFormazione sulle tematiche della cittadinanza digitaleCogliere opportunità che derivano dall’uso della Rete per affrontareil problema del digital divide, legato alla mancanza di competenze in ambito ICT e WebCoinvolgimento di tutti i docenti all’utilizzo di testi digitali, ricerca di soluzioni sostenibiliNel triennio è prevista anche la partecipazione ad eventuali progetti PON o bandi regionali, nazionali o internazionali inerenti ad azioni o progetti riguardanti la diffusione del digitale a scuola e le azioni del PSND.

PTOF – Istituto comprensivo Savona IV G. Marconi - 46

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In particolare per quest’ultimo obiettivo durante l’anno scolastico 2016-2017 la formazione digitale

vedrà coinvolti il DS, il DSGA, l’AD, il Team per l’innovazione e almeno 10 docenti che

seguiranno dei corsi specifici di aggiornamento tramite gli Snodi Formativi.

Inoltre si e` attivato un altro corso di aggiornamento di 20 ore in cui vengono affrontati alcuni

argomenti di quelli elencati nello schema precedente.

Le varie azioni elencate saranno sempre elaborate e coordinate insieme alle figure di sistema e al

Collegio Docenti e potranno subire variazioni o aggiornamenti in base alle esigenze dell’Istituto.

Essendo parte di un Piano Triennale ogni anno potrebbe subire variazioni o venire aggiornato.

PTOF – Istituto comprensivo Savona IV G. Marconi - 47

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VERIFICA E VALUTAZIONE. ESAME DI STATO

LA VALUTAZIONE

La valutazione costituisce un momento essenziale del processo di insegnamento apprendimento ed

è finalizzata a:

registrare i progressi degli studenti e avere sotto controllo il livello della classe e i risultati di

ciascun allievo;

promuovere un processo di autovalutazione nello studente e di crescita personale;

promuovere un processo di autovalutazione dei docenti, indicare le linee direttrici su cui

impostare il lavoro, apportare le necessarie revisioni e i dovuti correttivi in base alle

situazioni reali.

La verifica e la valutazione, fin dalla scuola dell'Infanzia abitua il bambino prima, e il ragazzo poi,

ad avere coscienza dei risultati raggiunti lungo il percorso personale di crescita e apprendimento

che prosegue negli ordini di scuola successivi, fino ad essere fotografato nella certificazione delle

competenze rilasciato al termine dell'Esame di Stato.

Dalla “lettura” della propria situazione scolastica, attraverso un progressivo senso di

consapevolezza, l’alunno verrà aiutato e sostenuto dai docenti a rimuovere o a superare eventuali

ostacoli nel suo percorso formativo.

Le verifiche sono attuate dai docenti in modo trasparente, per controllare il livello di conoscenze,

di abilità acquisite dagli alunni. Esse sono finalizzate alla valutazione che:

ha lo scopo di accertare il possesso dei prerequisiti inerenti le conoscenze e le abilità

richieste per raggiungere gli obiettivi didattici programmati;

valuta il processo di insegnamento-apprendimento e permette al docente di analizzare

l'adeguatezza della metodologia utilizzata, di accertare in itinere il raggiungimento degli

obiettivi intermedi programmati e di verificare il rispetto dei tempi di apprendimento

previsti, utile per organizzare l'attività di recupero;

ha lo scopo di classificare le performance degli alunni, sulla base della rilevazione degli

apprendimenti in itinere.

Le modalità di verifica possono essere scritte, orali e tecnico-pratiche. Le prove verranno

somministrate distribuendole nel corso del quadrimestre (ad esempio: ad ogni fine di unità

PTOF – Istituto comprensivo Savona IV G. Marconi - 48

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didattica, al termine delle sequenze operative di percorso) per evitare, il più possibile, un

sovraccarico per gli allievi.

I Criteri di valutazione sono condivisi dai docenti per omogeneizzare il più possibile i

comportamenti valutativi:

il progresso rispetto alla situazione iniziale;

l’impegno rispetto alle proprie capacità;

il metodo e la capacità di organizzare lo studio in autonomia;

il modo di relazionarsi.

CRITERI DI VALUTAZIONE

Nella scuola Primaria e in quella Secondaria di I grado, in merito agli obiettivi didattici, la

valutazione viene espressa in decimi corrispondenti ai seguenti livelli:

10 obiettivo raggiunto in modo eccellente e con rielaborazione personale

9 obiettivo raggiunto pienamente in modo stabile ed autonomo in qualsiasi situazione

8 obiettivo raggiunto in modo stabile in situazioni simili a quelle dell’apprendimento

7 obiettivo raggiunto nelle linee essenziali e fondamentali

6 obiettivo raggiunto nei limiti della soglia di accettabilità

5 obiettivo raggiunto parzialmente

4 obiettivo non raggiunto

CRITERI PER L'ATTRIBUZIONE DEL VOTO DI COMPORTAMENTO

SCUOLA PRIMARIA

GIUDIZIO INDICATORI DESCRITTORI

OTTIMO

Comportamento RESPONSABILE E CONSAPEVOLEL’alunno/a è sempre corretto nei comportamenti con idocenti, con i compagni, con il personale della scuola, eaccoglie attivamente le proposte degli insegnanti e dellascuola, anche con iniziative personali.

Richiami NESSUNO

Uso del materiale personale e delle strutture della scuola

APPROPRIATOUtilizza in maniera responsabile il materiale proprio e altrui e le strutture della scuola.

Frequenza, assenze e ritardi REGOLAREFrequenta con assiduità le lezioni e rispetta gli orari

Rispetto delle consegne PUNTUALE E COSTANTEAssolve le consegne in maniera puntuale e costante.

DISTINTO Comportamento RESPONSABILE E CONSAPEVOLEL’alunno/a è corretto nei comportamenti con i docenti, con i compagni, con il personale della scuola.

PTOF – Istituto comprensivo Savona IV G. Marconi - 49

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Richiami NESSUNO

Uso del materiale personale e delle strutture della scuola

APPROPRIATOUtilizza in maniera responsabile il materiale proprio e altrui e le strutture della scuola.

Frequenza, assenze e ritardi REGOLAREFrequenta con assiduità le lezioni e rispetta gli orari

Rispetto delle consegne PUNTUALE E COSTANTEAssolve le consegne in maniera puntuale e costante.

BUONO

Comportamento GENERALMENTE CORRETTOIl comportamento dell’alunno nei confronti dei docenti, dei compagni e del personale della scuola è generalmente corretto.

Richiami SPORADICIRichiami verbali e /o scritti nell’arco del quadrimestre.

Uso del materiale personale e delle strutture della scuola

RARAMENTE INAPPROPRIATONon sempre utilizza in maniera responsabile il materiale proprio e altrui e le strutture della scuola. Non sempre porta tutto il materiale richiesto.

Frequenza, assenze e ritardi TALVOLTA IRREGOLAREFrequenta con assiduità le lezioni ma non sempre rispetta gli orari

Rispetto delle consegne NON SEMPRE PUNTUALE E COSTANTETalvolta non rispetta le consegne.

DISCRETO

Comportamento POCO CORRETTOL’alunno/a ha talvolta comportamenti poco corretti nei confronti dei docenti, dei i compagni e del personale della scuola.

Richiami FREQUENTIRichiami verbali e /o scritti nell’arco del quadrimestre.

Uso del materiale personale e delle strutture della scuola

INADEGUATOUtilizza in maniera poco diligente il materiale proprio e altrui e le strutture della scuola. Spesso non porta il materialerichiesto.

Frequenza, assenze e ritardi IRREGOLARELa frequenza è connotata da assenze e ritardi.

Rispetto delle consegne CARENTENon assolve alle consegne in maniera puntuale e costante.

SUFFICIENTE

Comportamento SPESSO SCORRETTOIl comportamento dell’alunno nei confronti dei docenti, dei compagni e del personale della scuola è spesso connotato da azioni poco rispettose.

Richiami RIPETUTIRichiami verbali e/o scritti.

Uso del materiale personale e delle strutture della scuola

NEGLIGENTEUtilizza in maniera trascurata il materiale proprio e altrui e lestrutture della scuola. Porta saltuariamente il materiale necessario per le lezioni.

Frequenza, assenze e ritardi DISCONTINUANon sempre rispetta gli orari: è spesso assente e in ritardo.

Rispetto delle consegne MOLTO CARENTESolo saltuariamente rispetta le consegne.

PTOF – Istituto comprensivo Savona IV G. Marconi - 50

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SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO

VOTO INDICATORI DESCRITTORI

10

Comportamento RESPONSABILE E CONSAPEVOLEL’alunno/a è sempre corretto nei comportamenti con idocenti, con i compagni, con il personale della scuola, eaccoglie attivamente le proposte degli insegnanti e dellascuola, anche con iniziative personali.

Note disciplinari NESSUNANon ha a suo carico provvedimenti disciplinari

Uso del materiale personale e delle strutture della scuola

APPROPRIATOUtilizza in maniera responsabile il materiale e le strutture della scuola.

Frequenza, assenze e ritardi REGOLAREFrequenta con assiduità le lezioni e rispetta gli orari

Rispetto delle consegne PUNTUALE E COSTANTEAssolve le consegne in maniera puntuale e costante.

9

Comportamento CORRETTOL’alunno/a è generalmente corretto nei comportamenti con i docenti, con i compagni, con il personale della scuola.

Note disciplinari NESSUNANon ha a suo carico provvedimenti disciplinari

Uso del materiale personale e delle strutture della scuola

APPROPRIATOUtilizza in maniera responsabile il materiale proprio e altrui e le strutture della scuola.

Frequenza, assenze e ritardi REGOLAREFrequenta con assiduità le lezioni e rispetta gli orari

Rispetto delle consegne PUNTUALE E COSTANTEAssolve le consegne in maniera puntuale e costante.

8

Comportamento ORDINARIAMENTE CORRETTOIl comportamento dell’alunno nei confronti dei docenti, dei compagni e del personale della scuola è sostanzialmente corretto.

Note disciplinari SPORADICHEAmmonizioni verbali e /o scritte nell’arco del quadrimestre.

Uso del materiale personale e delle strutture della scuola

RARAMENTE INAPPROPRIATONon sempre utilizza in maniera responsabile il materiale e/o le strutture della scuola. Non sempre porta tutto il materiale richiesto.

Frequenza, assenze e ritardi TALVOLTA IRREGOLAREFrequenta con assiduità le lezioni ma non sempre rispetta gli orari

Rispetto delle consegne NON SEMPRE PUNTUALE E COSTANTETalvolta non rispetta le consegne.

7 Comportamento

POCO CORRETTOL’alunno/a ha talvolta comportamenti poco corretti nei confronti dei docenti, dei i compagni e del personale della scuola.

Note disciplinari FREQUENTI

PTOF – Istituto comprensivo Savona IV G. Marconi - 51

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Ammonizioni verbali e /o scritti nell’arco di ciascun quadrimestre.

Uso del materiale personale e delle strutture della scuola

INADEGUATOUtilizza in maniera poco diligente il materiale e le strutture della scuola. Spesso non porta il materiale richiesto.

Frequenza, assenze e ritardi IRREGOLARELa frequenza è connotata da assenze e ritardi.

Rispetto delle consegne CARENTENon assolve alle consegne in maniera puntuale e costante.

6

Comportamento NON SCORRETTOIl comportamento dell’alunno nei confronti dei docenti, dei compagni e del personale della scuola è spesso connotato da azioni poco rispettose.

Note disciplinari RIPETUTE E NON GRAVIAmmonizioni scritte frequenti e/o sospensioni dall'attività didattica

Uso del materiale personale e delle strutture della scuola

NEGLIGENTEUtilizza in maniera trascurata il materiale e le strutture della scuola. Porta saltuariamente il materiale necessario per le lezioni.

Frequenza, assenze e ritardi DISCONTINUANon sempre rispetta gli orari: è si rende spesso responsabile di assenze e ritardi non giustificati

Rispetto delle consegne MOLTO CARENTESolo saltuariamente rispetta le consegne.

5

Comportamento Esclusivamente in presenza di comportamenti di particolare gravità riconducibili alla fattispecie per le quali lo statuto delle studentesse e degli studenti , DPR 249/1998 come modificato dal DPR 235/2007 e chiarito dalla nota prot. 3602/PO del 31/7/2008, nonché i regolamenti di Istituto prevedano l'irrogazione di sanzioni disciplinari che comportino l'allontanamento temporaneo dello studente dalla comunità scolastica per periodi superiori a quindici giorni (art. 4, commi 9, pbis e 9 ter dello Statuto; art. 4 DM 16/1/2009 n. 5)

La valutazione, intesa nella sua funzione formativa, pone in relazione alunni, obiettivi, esperienze

di apprendimento, scelte educative e competenze professionali.

La scuola comunica alle famiglie i risultati del percorso formativo di ogni alunno durante i

colloqui individuali e tramite il documento di valutazione (quadrimestrale).

Sono oggetto di valutazione quadrimestrale e finale:

Il comportamento

Le materie

Le lezioni svolte in regime di Istruzione domiciliare

L’insieme di queste attività costituisce l’orario annuale personalizzato sul quale si calcolano

i tre quarti di frequenza utili per la validità dell’anno, ai sensi dell’art. 11 del D. L.vo 59; nel caso si

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superi il limite l’alunno non viene valutato in sede quadrimestrale e in sede finale, e non viene

ammesso alla classe successiva.

Per gli aspetti più specifici della valutazione, in particolare nella scuola secondaria di I grado si

rimanda allo specifico allegato al POF.

ESAME DI STATO CONCLUSIVO DEL PRIMO CICLO

Lo svolgimento dell'Esame di Stato è regolamentato dall'art. 3 del DPR 22.06.2009 n.122

(Regolamento recante coordinamento delle norme vigenti per la valutazione degli alunni) che

richiama il D. L.vo 19.2.2004, n. 59 e la L.25.10.2007, n. 176, e dalle successive circolari del

MIUR, ultima la circ. n. 48 del 31/05/2012, che forniscono istruzioni in merito.

Concorrono a formulare la valutazione finale espressa in decimi il voto di ammissione all'esame, le

diverse prove scritte, fra le quali la prova scritta nazionale (INVALSI) ed il colloquio orale

multidisciplinare.

Per quanto riguarda specificamente il colloquio d'esame di stato, questo sarà personalizzato,

selezionando per ciascun alunno nell'ambito degli obiettivi da verificare durante il colloquio:

la traccia dei contenuti e dei relativi riferimenti disciplinari

l'utilizzo della documentazione del lavoro svolto

l'utilizzo del materiale e dei sussidi esistenti a scuola, per meglio supportare l'esposizione

orale

Durante il colloquio pluridisciplinare:

si metterà il candidato a proprio agio, adottando uno stile di comunicazione piano ed

equilibrato

ogni candidato esibirà un dossier di materiali e di realizzazioni utili, come supporto al

colloquio

si valorizzeranno le discipline che non hanno accesso a prove scritte

si conterrà il numero di domande entro un limite ragionevole, al fine di facilitare il raccordo

tra il patrimonio culturale assimilato e la produzione in lingua orale

si porranno domande-guida aperte e semplici, onde consentire all'alunno un taglio personale

al suo discorso

si interverrà, nel caso che il candidato formuli la risposta in modo impreciso ed ambiguo,

con domande indirette, cioè proseguendo il discorso e recuperando gli aspetti già emersi.

PTOF – Istituto comprensivo Savona IV G. Marconi - 53

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INVALSI

Attraverso le prove I.N.Val.S.I. (Istituto nazionale per la valutazione del sistema educativo di

istruzione) vengono monitorati gli standard di conoscenze, abilità e competenze degli allievi.

La finalità della rilevazione nazionale è quella di avere un punto di riferimento esterno per

permettere al corpo docente e a chi lo coordina di avere una misura delle conoscenze/abilità e

competenze dei propri alunni comparata a quelle delle altre scuole del Paese, tenuto conto delle

caratteristiche degli allievi di ciascuna realtà scolastica. Pertanto, non sarà valutato il singolo

studente, ma la rilevazione degli apprendimenti rientrerà in una campionatura statistica a livello

nazionale, utile alla nostra scuola per valutare la validità delle proprie strategie d'insegnamento, per

confrontarsi con le altre scuole del Paese, per promuovere azioni di miglioramento del POF.

MONITORAGGIO

La scuola prevede una valutazione periodica per comprendere se la pianificazione per il

raggiungimento degli obiettivi fissati in base alle priorità è efficace e se è necessario apportare

modifiche, introducendo nuove strategie.

Le azioni per verificare il raggiungimento degli obiettivi vengono predisposte sia a livello

orizzontale che verticale nelle attività collegiali, negli incontri per dipartimenti, nei collegi

di settore, nelle ore di programmazione.

Avvengono costantemente dialoghi e confronti informali tra docenti per la condivisione e la

pianificazione di azioni e strategie.

Il raggiungimento degli obiettivi viene poi monitorato dai team educativi in itinere nei

consigli di sezione, interclasse, classe.

Al termine dell'anno scolastico le funzioni strumentali informano il collegio circa le azioni

intraprese e i risultati raggiunti.

Sempre a fine anno scolastico, anche allo scopo di agevolare la stesura del RAV, sono

proposti questionari a docenti e genitori allo scopo di verificare il grado di soddisfazione

relativamente all'organizzazione della scuola e al raggiungimento degli obiettivi che si

propone.

PTOF – Istituto comprensivo Savona IV G. Marconi - 54

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VALUTAZIONE DEL P.T.O.F.

SOGGETTI INTERNI /DOCENTI SOGGETTI ESTERNI /CLIENTI

VERIFICA ESITI FORMATIVI DIAGNOSI ORGANIZZATIVA

Valutazione dell’azione formativa e deimutamenti apportati ai modelli cognitivi e

metacognitivi degli alunni.

Rilevazione del livello di gradimento delservizio (monitoraggio tramite focus

group e questionari).

PTOF – Istituto comprensivo Savona IV G. Marconi - 55

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5. RAPPORTI SCUOLA-FAMIGLIA

RELAZIONE SCUOLA FAMIGLIA

I genitori che sono i titolari dell’educazione e dell’istruzione dei propri figli, avranno il dovere di

condividere con la scuola la responsabilità del compito, di conseguenza dovranno:

conoscere l’offerta formativa della scuola;

esprimere pareri e proposte;

collaborare – nell’interesse dei figli – al conseguimento dei fini della scuola.

Tale contratto può comprendere come estremi, da un lato, il riconoscimento dell’assenza di

difficoltà di inserimento, e dal lato opposto il riconoscimento del bisogno di avviare un percorso

personalizzato di compensazione e recupero.

Nel Patto educativo di corresponsabilità è particolarmente evidente l’intreccio fra la qualità della

didattica e la qualità delle relazioni umane: nulla è più educativo di un ambiente in cui le relazioni

interpersonali sono ricche e attente ad ognuno.

A tale scopo l'Istituto favorisce la nascita dei Comitati di genitori delle proprie scuole, collaborando

con essi per rendere sempre migliore la qualità degli ambienti tanto fisici che umani.

PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÀ

In ottemperanza a quanto esposto nel P.O.F. ed in linea con le indicazioni del Piano annuale i

docenti si impegneranno per stabilire un rapporto personale di coinvolgimento degli alunni e delle

famiglie nel processo educativo comune rispettando e facendo conoscere e rispettare i seguenti

Patti formativi:

PATTO DI CORRESPONSABILITA'

SCUOLA DELL'INFANZIA - SCUOLA PRIMARIA

La crescita dei bambini sia sul piano educativo che didattico è difficile senza la collaborazione delle

famiglie. Il “patto di corresponsabilità” sottolinea la necessità di un’alleanza tra le due istituzioni

sociali e si pone l’obiettivo di impegnare i genitori, sin dal momento dell’iscrizione, a condividere

con la scuola i nuclei fondanti dell’azione educativa. Esso vuol creare, a partire dai primi giorni, un

clima collaborativo tra coloro che, quotidianamente, sono impegnati nel processo di crescita del

bambino, attraverso una profonda condivisione dei valori che sottendono alla convivenza civile e

democratica.

PTOF – Istituto comprensivo Savona IV G. Marconi - 56

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Il presente “patto” si fonda sull’assunzione reciproca dei seguenti impegni:

IL BAMBINO

Cresce e raggiunge la propria autonomia fidandosi dei genitori e degli insegnanti dai quali si

aspetta affetto, incoraggiamento e fermezza, elementi utili a farlo diventare un buon

cittadino.

Impara a relazionarsi con coetanei ed adulti, attraverso dinamiche positive, usando parole e

modi gentili nel rispetto della sfera sociale.

I GENITORI si impegnano a:

Garantire al bambino una frequenza regolare della Scuola dell’Infanzia e della Scuola

Primaria riconoscendone il valore educativo nel pieno rispetto della gestione dei ruoli e degli

orari. Collaborare al fine di favorire lo sviluppo formativo del proprio figlio, rispettando la

libertà d'insegnamento di ogni docente e informandosi regolarmente circa le attività svolte.

Partecipare ai momenti di vita democratica della scuola (elezioni organi collegiali,

assemblee, colloqui individuali), prendendo visione delle comunicazioni apposte in bacheca,

sul diario e nel sito dell’Istituto Comprensivo.

Conoscere e rispettare il Regolamento di Istituto.

Condividere gli atteggiamenti educativi, mantenendo coerenza degli stessi anche nell'ambito

familiare.

Assumere decisioni che il bambino, vista l’età, non è ancora in grado di prendere.

Dare importanza alla buona educazione, al rispetto delle regole, degli altri e delle cose

proprie e altrui.

Assicurarsi quotidianamente dello stato di salute del proprio figlio nel rispetto del bambino

stesso e della comunità.

I DOCENTI si impegnano a:

Collaborare e informare i genitori sull'andamento educativo-didattico e sull'aspetto

comportamentale del bambino, al fine di definire un clima costruttivo fra famiglia e scuola,

progettando un percorso che dia valore all'impianto delle Indicazioni Nazionali, tenendo

conto dei diversi stili di apprendimento di cui ogni alunno è portatore. Rispettare il valore educativo della famiglia dimostrando sensibilità ed attenzione rispetto a

situazioni particolari.

Creare un ambiente di apprendimento accogliente e sereno in continuo divenire,

PTOF – Istituto comprensivo Savona IV G. Marconi - 57

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coinvolgendo l’alunno in progettualità mirate al raggiungimento di obiettivi specifici. Coinvolgere il bambino nell’elaborazione di regole necessarie ad una buona convivenza

civile.

Contribuire alla socializzazione ed all’integrazione del bambino nel gruppo (sezione e

scuola), valorizzando la specificità ed originalità di ognuno e promuovendo processi di

autonomia e autostima. Ricercare strategie atte a favorire il superamento di particolari problematiche valorizzando la

diversità. Arricchire ed aggiornare la propria formazione professionale e culturale.

SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO

PATTO FORMATIVO

La scuolasi impegna a…

La famigliasi impegna a…

Lo studentesi impegna a…

OFFERTA

FORMATIVA

Garantire un piano formativo basato su progetti ed iniziative volte a promuovere il benessere e il successo dello studente, la sua valorizzazione come persona, la sua realizzazione umana e culturale.

Prendere visione del piano formativo e del regolamento.

Condividere con gli insegnantie la famiglia la lettura del piano formativo e del regolamento.

RAPPORTI

CON GLI

ALTRI

Creare un clima sereno in cui stimolare il dialogo e la discussione, favorendo la conoscenza ed il rapporto reciproco tra studenti, l’integrazione, l’accoglienza, il rispettodi sé e dell’altro. Promuovere il talento e l’eccellenza, comportamenti ispirati alla partecipazione solidale, alla gratuità, alsenso di cittadinanza.

Condividere con gli insegnanti linee educative comuni

Mantenere costantemente un comportamento positivo e corretto, rispettando l’ambiente scolastico inteso come insieme di persone, oggetti e situazioni

PTOF – Istituto comprensivo Savona IV G. Marconi - 58

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PARTECIPA-ZIONE

Ascoltare e coinvolgeregli studenti e le famiglie, richiamandoliad un’assunzione di responsabilità rispetto aquanto espresso nel patto formativo

Informarsi costantemente del percorso didattico - educativo dei propri figli

Frequentare regolarmente i corsi e assolvere assiduamenteagli impegni di studio.Favorire in modo positivo lo svolgimento dell’attività didattica e formativa, garantendo costantemente la propria attenzione e partecipazione alla vita della classe.

INTERVENTIEDUCATIVI

Comunicare costantemente con le famiglie, informandole sull’andamento didattico- disciplinare degli studenti.Fare rispettare le norme di comportamento, i regolamenti ed i divieti, in particolare relativamente all’utilizzo di telefoninie altri dispositivi elettronici.Prendere adeguati provvedimenti disciplinari in caso di infrazioni.

Prendere visione di tutte le comunicazioni provenienti dalla scuola, discutendo coni figli di eventuali decisionie provvedimenti disciplinari, stimolando unariflessione sugli episodi di conflitto e di criticità

Riferire in famiglia le comunicazioni provenientidalla scuola e dagli insegnanti.Favorire il rapporto e il rispetto tra i compagni sviluppando situazioni di integrazione e solidarietà

PTOF – Istituto comprensivo Savona IV G. Marconi - 59

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6. AREA PROGETTUALE

AGGIORNAMENTO E FORMAZIONE

In ottemperanza dell’articolo 1-comma 124 della Legge n. 107 del 13 Luglio 2015, che afferma

“nell'ambito degli adempimenti connessi alla funzione docente, la formazione in servizio dei

docenti di ruolo è obbligatoria, permanente e strutturale. Le attività di formazione sono definite

dalle singole istituzioni scolastiche in coerenza con il piano triennale dell'offerta formativa e con i

risultati emersi dai piani di miglioramento delle istituzioni scolastiche previsti dal regolamento di

cui al decreto del Presidente della Repubblica 28 marzo 2013, n. 80, sulla base delle priorità

nazionali indicate nel Piano nazionale di formazione, adottato ogni tre anni con decreto del

Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, sentite le organizzazioni sindacali

rappresentative di categoria”, l’Istituto individua annualmente un piano di aggiornamento coerente

con gli obiettivi di processo che possono contribuire al raggiungimento delle priorità individuate nel

RAV e con i bisogni formativi espressi dai docenti dei tre ordini di scuola.

A cosa servono l’aggiornamento e la formazione in servizio?

La formazione in servizio si collega strettamente all’ambiente di lavoro, è orientata alla crescita

della professione dei docenti ed è finalizzata al miglioramento dei risultati degli allievi.

L’Istituto Comprensivo Savona IV con le sue proposte di aggiornamento e formazione può

diventare un vero e proprio Laboratorio per lo sviluppo professionale.

In osservanza agli articoli 282 e 395 del D. Lgs. 16-4-1994, n.297 (Testo Unico) e al capo VI del

vigente contratto di lavoro, l’aggiornamento è un diritto-dovere fondamentale. La formazione in

servizio costituisce un diritto personale in quanto funzionale alla piena realizzazione e allo sviluppo

della propria personalità.

La formazione e l’aggiornamento in servizio sono elementi imprescindibili del processo di :

Costruzione dell’identità dell’Istituto.

Innalzamento della qualità della proposta formativa della scuola.

Valorizzazione professionale.

Valore per il sistema formativo del Paese.

Come lavora l’insegnante?

L’insegnante non si limita ad utilizzare una quantità di repertori e di tecniche senza capitalizzarle;

sa ragionare sulle pratiche con strumenti concettuali (Schon, 1993).

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Il lavoro del docente non è solo mestiere, perché ci sono qualità aggiuntive, definite dai saperi (le

competenze), i valori (le responsabilità), la riflessività (la consapevolezza, l’essere presenti a se

stessi).

Al centro della professione docente ci sono domande etiche, responsabilità istituzionali: l’etica del

lavoro ben fatto, l’impegno verso i ragazzi, la formazione di persone e cittadini consapevoli ed

attivi. I saperi rimandano ad un rapporto adulto con la cultura, con i saperi disciplinari, che

andranno incentivati con scelte di politica della formazione.

Lo spessore tecnico-pragmatico del lavoro docente rimanda ad una interpretazione evoluta dei

modelli di apprendimento degli allievi e delle condizioni per favorirlo.

Quali competenze deve mettere in gioco?

La dimensione culturale della professione docente comprende senza dubbio la padronanza dei

nuclei fondamentali delle discipline oggetto di insegnamento, cioè delle conoscenze essenziali, dei

quadri concettuali, della connessione di informazioni e nozioni riferibili a specifici contenuti

disciplinari. Tale padronanza dovrà estendersi alle conoscenze di tipo procedurale, di tipo

immaginativo, di tipo rappresentativo, assai ricche sotto il profilo formativo ed indispensabili sul

piano professionale.

L’insegnante non si limita ad utilizzare repertori di strumentazioni utili a gestire l’insegnamento, ma

ritorna sulle esperienze quotidiane in termini di riflessività. Inoltre è orientato da una spiccata

sensibilità pedagogica, che gli consente, ad esempio, di "vedere" come il contesto implicito della

classe condizioni la dinamica insegnamento-apprendimento.

Le competenze didattiche comportano la focalizzazione sulla organizzazione della classe, sull’uso

del tempo, sulle forme di raggruppamento dei ragazzi, sulle dinamiche relazionali, sugli stili

comunicativi .

E’ decisiva, ai fini di un miglioramento degli esiti formativi, l’attenzione ai requisiti

dell’apprendimento, agli stili cognitivi, alle dominanze e preferenze.

L’insegnante deve padroneggiare le tecniche della trasmissione culturale, della comunicazione,

della relazione educativa (da come si gestiscono i materiali didattici a come si lavora sul testo del

manuale, a come si migliora il clima nella classe).

PIANO DI FORMAZIONE DEL PERSONALE DOCENTE E ATA

ATTIVITA’ DI FORMAZIONE ED AGGIORNAMENTO DOCENTI

In coerenza con quanto espresso sopra saranno attuati corsi di formazione e aggiornamento riferiti a

progetti o ad esigenze particolari di Istituto. Sarà data la possibilità a tutti gli insegnanti di seguire

corsi con ricaduta sulle attività programmate nell’Istituto, dando la priorità in particolare alla

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partecipazione ai corsi organizzati nell’ambito delle attività dei Dipartimenti per la realizzazione di

curricoli verticali e all’approfondimento delle Indicazione nazionali per il curricolo della Scuola

dell’Infanzia e del primo ciclo di istruzione, così come indicato dal Piano di Miglioramento.

FORMAZIONE ASSISTENTI AMMINISTRATIVI

All’art. 1 comma 58 punto e della Legge 107/2015 è prevista la formazione dei Direttori dei servizi

generali ed amministrativi, degli assistenti amministrativi e degli assistenti tecnici per

l’innovazione digitale dell’amministrazione.

. Si prevede un corso introduttivo nell’a. s. 2015/16 ed interventi più specifici per aree di lavoro nel

corso del triennio 2017 – 2019. Il periodo prescelto per l’esecuzione della formazione al personale

sarà febbraio – marzo di ogni anno finanziario con un impegno orario di attività compreso tra le 8 e

le 15 ore di lezione.

È previsto un corso avente per oggetto I nuovi obblighi normativi e formazione/aggiornamento

C.A.D.– 8 ore di impegno in aula.

FORMAZIONE COLLABORATORI SCOLASTICI

All’art. 1 comma 181 punto 8 della Legge 107/2015 è indicata la previsione dell’obbligo di

formazione in servizio per il personale amministrativo, tecnico e ausiliario, rispetto alle specifiche

competenze, sull’assistenza di base e sugli aspetti organizzativi ed educativo-relazionali relativi al

processo di integrazione scolastica.

Il corso, valutate le necessità formative del personale collaboratore scolastico in servizio, prevede

interventi formativi nel l'arco del triennio 2016/19, relativamente ai casi critici della gestione del

personale e sul potere disciplinare, che sono introduttivi agli argomenti che verranno trattati nel

triennio successivo. Tale formazione si rende necessaria in quanto costituisce substrato agli

argomenti più dedicati al rapporto con l’utenza esterna: se non si conoscono gli obblighi normativi

che fanno riferimento alla propria qualifica non si può comprendere la propria funzione nell’ambito

della “buona scuola”.

Il periodo prescelto per l’esecuzione della formazione al personale sarà febbraio – marzo di ogni

anno finanziario con un impegno orario di attività compreso tra le 8 e le 15 ore di lezione.

È previsto un corso sul tema: I casi critici nella gestione del personale della scuola - il potere

disciplinare del dirigente scolastico – 8 ore di impegno in aula.

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Piano di formazione del personale ATA 2016-2019

ARGOMENTODESTINATARI

A.A C.S. Dsga

Valutazione e gestione del rischio da stress lavoro – correlato : D.Lgs. 81/2008

x x x

Gestione integrale dell'attività amministrativa con procedura digitale: aspetti normativi , teorici e tecnico/pratici

x x

Informatica – Livelli base e medio x x

Assistenza ad alunni in condizione di disabilità:: modalità operative

x

Contenuti del profilo professionale : normativa, diritti ed obblighi

x

Lingua Inglese – Livelli base e medio x x

RETE DI SCUOLE

La scuola non può pensarsi come un sistema chiuso; deve perciò riferirsi a sistemi più ampi quali

la società e il sistema scolastico generale.

Lo stesso Ministero dell'Istruzione auspica ed incentiva la collaborazione fra Istituti e la

costituzione di reti di scuole.

Per questo motivo, oltre a motivi d'ordine organizzativo ed economico, tanto per alcuni progetti

che per taluni corsi di formazione dei docenti si ricorre ad iniziative da realizzare in rete con altre

scuole, in particolare con l'Istituto Comprensivo Savona III che copre un'area geografica limitrofa

a quella del nostro Istituto e nel quale sono confluite scuole fino a poco tempo fa appartenenti alle

stesse direzioni didattiche o allo stesso istituto delle scuole che hanno dato vita al nostro

Comprensivo.

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PROGETTI PER L'AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA

Ogni anno, compatibilmente con le risorse a disposizione, le scuole dell'istituto propongono

progetti per ampliare l'offerta formativa secondo le finalità e gli obiettivi prefissati.

Alcuni di questi progetti (integrazione, continuità, nuove tecnologie...) sono già stati ricordati in

precedenza; taluni hanno ormai una tradizione pluriennale, altri cercano di dare risposte ad esigenze

che si presentano di volta in volta col mutare delle situazioni didattiche e sociali.

Come da esiti del R.A.V. e come da Atto di Indirizzo del D. S. sono individuati i seguenti traguardi:

consolidare la valutazione di competenze-chiave di cittadinanza;

potenziare l’ottica trasversale e pluridisciplinare nella valutazione delle competenze;

agevolare il successo scolastico, promuovendo la capacità di autovalutazione;

concordare metodologia, obiettivi e criteri di valutazione tra i diversi ordini di scuola,

consolidando la verticalizzazione del percorso didattico-educativo;

favorire la didattica laboratoriale, creando un ambiente idoneo per la valorizzazione delle

esperienze e delle conoscenze.

Verranno pertanto attuati i progetti riportati nel relativo allegato, che costituisce parte integrante

del PTOF.

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Piano di Miglioramento (PDM)Dell'istituzione scolastica SVIC82100Q

ISTITUTO COMPRENSIVO SAVONA IV

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Indice

Sommario

1. Obiettivi di processo

1. 1.1 Congruenza tra obiettivi di processo e priorità/traguardi espressi nel Rapporto di

Autovalutazione (RAV)

2. 1.2 Scala di rilevanza degli obiettivi di processo

3. 1.3 Elenco degli obiettivi di processo alla luce della scala si rilevanza

2. Azioni previste per raggiungere ciascun obiettivo di processo

3. Pianificazione delle azioni previste per ciascun obiettivo di processo individuato

1. 3.1 Impegno di risorse umane e strumentali

2. 3.2 Tempi di attuazione delle attività

3. 3.3 Monitoraggio periodico dello stato di avanzamento del raggiungimento

dell'obiettivo di processo

4 Valutazione, condivisione e diffusione dei risultati del piano di miglioramento

1. 4.1 Valutazione dei risultati raggiunti sulla base degli indicatori relativi ai traguardi del

RAV

2. 4.2 Processi di condivisione del piano all'interno della scuola

3. 4.3 Modalità di diffusione dei risultati del PdM sia all'interno sia all'esterno

dell'organizzazione scolastica

4. 4.4 Componenti del Nucleo di valutazione e loro ruolo

PTOF – Istituto comprensivo Savona IV G. Marconi - 66

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1. Obiettivi di processo

1.1 Congruenza tra obiettivi di processo e priorità/traguardi espressi nel

Rapporto di Autovalutazione (RAV)

Priorità 1

Traguardi

Obiettivi funzionali al raggiungimento del traguardo

1 Avviare la costruzione del curricolo di istituto declinato nelle tre aree dei dipartimenti riguardo a

contenuti, metodologia, valutazione.

2 Consolidare l'idea della verticalizzazione del percorso didattico-educativo nella realizzazione pratica

di ciò che viene esplicitato nel curricolo.

3 Creare un contesto idoneo per valorizzare esperienze e conoscenze per ancorarvi nuovi contenuti

e dare senso a ciò che si impara.

4 Favorire la didattica laboratoriale superando il concetto di laboratorio quale spazio fisico

intendendolo piuttosto come scelta metodologica.

5 Potenziare il lavoro dei dipartimenti per favorire la condivisione di esperienze e buone pratiche tra i

docenti dei tre ordini di scuola.

6 Trovare ulteriori momenti formalizzati di condivisione di metodologie e finalità.

Priorità 2

Traguardi

Obiettivi funzionali al raggiungimento del traguardo

1 Coinvolgere maggiormente le famiglie con interventi mirati per sensibilizzarle sull'importanza del

consiglio orientativo.

2 Potenziare i contatti e i raccordi con i docenti referenti per l'orientamento degli istituti di istruzione

superiore presenti sul territorio.

PTOF – Istituto comprensivo Savona IV G. Marconi - 67

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1.2 Scala di rilevanza degli obiettivi di processo

Calcolo della necessità dell'intervento sulla base di fattibilità ed impatto

Obiettivo di

processo elencati

Fattibilità (da 1 a

5)

Impatto (da 1 a

5)

Prodotto: valore che

identifica la rilevanza

dell'intervento1 Avviare la

costruzione del

curricolo di

istituto declinato

nelle tre aree dei

dipartimenti

riguardo a

contenuti,

metodologia,

valutazione.

4 4 16

2 Coinvolgere

maggiormente le

famiglie con

interventi mirati

per sensibilizzarle

sull'importanza

del consiglio

orientativo.

4 3 12

3 Consolidare l'idea

della

verticalizzazione

del percorso

didattico-

educativo nella

realizzazione

pratica di ciò che

viene esplicitato

nel curricolo.

3 4 12

4 Creare un

contesto idoneo

per valorizzare

esperienze e

5 5 25

PTOF – Istituto comprensivo Savona IV G. Marconi - 68

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conoscenze per

ancorarvi nuovi

contenuti e dare

senso a ciò che si

impara.5 Favorire la

didattica

laboratoriale

superando il

concetto di

laboratorio quale

spazio fisico

intendendolo

piuttosto come

scelta

metodologica.

3 4 12

6 Potenziare i

contatti e i

raccordi con i

docenti referenti

per l'orientamento

degli istituti di

istruzione

superiore presenti

sul territorio.

3 3 9

7 Potenziare il

lavoro dei

dipartimenti per

favorire la

condivisione di

esperienze e

buone pratiche

tra i docenti dei

tre ordini di

scuola.

3 5 15

8 Trovare ulteriori 3 4 12

PTOF – Istituto comprensivo Savona IV G. Marconi - 69

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momenti

formalizzati di

condivisione di

metodologie e

finalità.

1.3 Elenco degli obiettivi di processo alla luce della scala si rilevanza

Obiettivo di processo in via di attuazione

Avviare la costruzione del curricolo di istituto declinato nelle tre aree dei dipartimenti riguardo a contenuti,

metodologia, valutazione.

Risultati attesi

Articolazione del curricolo di istituto nelle aree disciplinari individuate nei dipartimenti.

Indicatori di monitoraggio

Piano Triennale dell'Offerta Formativa, verbali riunioni per dipartimenti, programmazioni. classe e sezione e

singoli docenti.

Modalità di rilevazione

Analisi degli indicatori di monitoraggio.

Obiettivo di processo in via di attuazione

Coinvolgere maggiormente le famiglie con interventi mirati per sensibilizzarle sull'importanza del consiglio

orientativo.

Risultati attesi

Contribuire al successo scolastico nei percorsi successivi al I ciclo di istruzione e ridurre fenomeni di

abbandono e di dispersione.

Indicatori di monitoraggio

Risultati a distanza (percorso di scuola secondaria).

Modalità di rilevazione

Analisi dei dati (promozioni, ripetenze, cambio di scuola, abbandoni) provenienti dal percorso di scuola

successivo.

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Obiettivo di processo in via di attuazione

Consolidare l'idea della verticalizzazione del percorso didattico-educativo nella realizzazione pratica di ciò

che viene esplicitato nel curricolo.

Risultati attesi

Pervenire ad una sempre più concreta realizzazione di quanto enunciato nel curricolo, puntando soprattutto

sul concetto di "verticalità".

Indicatori di monitoraggio

Documentazione relativa a consigli di classe/interclasse/intersezione, ai lavori per dipartimenti, ai lavori di

continuità (anche promuovendo un "progetto di istituto"), programmazione classe e singola disciplina.

Modalità di rilevazione

Analisi degli indicatori di monitoraggio.

Obiettivo di processo in via di attuazione

Creare un contesto idoneo per valorizzare esperienze e conoscenze per ancorarvi nuovi contenuti e dare

senso a ciò che si impara.

Risultati attesi

Migliorare l'ambiente di apprendimento mediante una riorganizzazione condivisa delle pratiche didattiche in

vista di un "apprendimento significativo".

Indicatori di monitoraggio

Programmazioni di classe e sezione e dei singoli docenti; pratica didattica quotidiana; riunioni del Collegio

dei docenti anche nelle sue articolazioni, risultati scolastici (anche mediante certificazione delle

competenze).

Modalità di rilevazione

Analisi degli indicatori di monitoraggio individuati

PTOF – Istituto comprensivo Savona IV G. Marconi - 71

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Obiettivo di processo in via di attuazione

Favorire la didattica laboratoriale superando il concetto di laboratorio quale spazio fisico intendendolo

piuttosto come scelta metodologica.

Risultati attesiPervenire ad una concreta realizzazione, in tutti gli ordini di scuola, di una didattica

autenticamente laboratoriale, al di là di spazi effettivamente destinati a specifiche attività laboratoriali.

Indicatori di monitoraggio

Programmazioni di classe/singola disciplina; lavoro svolto in classe; documentazione e condivisione di

"buone pratiche", specialmente nei momenti di collegialità (lavori per dipartimenti, collegi di settore,

programmazione, riunioni di consiglio...); certificazione delle competenze (classe v scuola primaria, classe

III scuola secondaria I gr.).

Modalità di rilevazione

Analisi degli indicatori sopra esplicitati.

Obiettivo di processo in via di attuazione

Potenziare i contatti e i raccordi con i docenti referenti per l'orientamento degli istituti di istruzione superiore

presenti sul territorio.

Risultati attesi

Raggiungimento del successo scolastico nei percorsi successivi al I ciclo di istruzione e contenimento dei

fenomeni di dispersione e abbandono.

Indicatori di monitoraggio

Incontri (formalizzati e non) con docenti referenti orientamento dell'ordine di scuola superiore; risultati a

distanza; consiglio orientativo.

Modalità di rilevazione

Analisi degli indicatori di monitoraggio individuati.

PTOF – Istituto comprensivo Savona IV G. Marconi - 72

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Obiettivo di processo in via di attuazione

Potenziare il lavoro dei dipartimenti per favorire la condivisione di esperienze e buone pratiche tra i docenti

dei tre ordini di scuola.

Risultati attesi

Pervenire ad una chiara definizione di ciò che significa "lavorare per dipartimenti", strutture di fondamentale

importanza per un lavoro di ricerca-azione mirato al confronto e alla condivisione.

Indicatori di monitoraggio

Documentazione dei lavori nell'ambito dei dipartimenti; piano annuale delle attività.

Modalità di rilevazione

Analisi degli indicatori di monitoraggio sopra evidenziati.

Obiettivo di processo in via di attuazione

Trovare ulteriori momenti formalizzati di condivisione di metodologie e finalità.

Risultati attesi

Rendere maggiormente coesi i tre ordini di scuola presenti nell'istituto comprensivo in quanto a scelte

didattico-educative e metodologiche.

Indicatori di monitoraggio

Piano annuale delle attività, piano annuale aggiornamento e formazione, individuazione e attribuzione di

incarichi organizzativi, raccolta di documentazione, indicatori per la valutazione degli apprendimenti e delle

competenze.

Modalità di rilevazione

Monitoraggio e azioni di verifica sugli indicatori sopra individuati

PTOF – Istituto comprensivo Savona IV G. Marconi - 73

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2. Azioni previste per raggiungere ciascun obiettivo di

processo

Obiettivo di processo

Avviare la costruzione del curricolo di istituto declinato nelle tre aree dei dipartimenti riguardo a

contenuti, metodologia, valutazione.

Azione prevista

Dare un chiaro indirizzo ai lavori per dipartimenti per la progressiva costruzione del curricolo di

istituto declinato nelle tre aree dei dipartimenti riguardo a contenuti, metodologia, valutazione.

Effetti positivi a medio termine

All’interno di un progetto articolato di ricerca e sperimentazione sulla continuità educativa,

progressivo coordinamento dei curricoli sia sul piano teorico che su quello metodologico-operativo.

Effetti negativi a medio termine

Si prevedono difficoltà organizzative, legate anche alle scarse occasioni di confronto formalizzato

nell'ambito delle ore dedicate alle attività collegiali; non si prevedono effetti negativi

Effetti positivi a lungo termine

Garantire il diritto dell’alunno ad un percorso formativo organico e completo, che promuova uno

sviluppo articolato del soggetto il quale, pur nei cambiamenti evolutivi nei diversi ordini di scuola,

costruisce la sua identità

Effetti negativi a lungo termine

Non si prevedono effetti negativi a lungo termine.

Obiettivo di processo

Coinvolgere maggiormente le famiglie con interventi mirati per sensibilizzarle sull'importanza del

consiglio orientativo.

Azione prevista

Coinvolgere maggiormente le famiglie con interventi mirati per sensibilizzarle sull'importanza del

consiglio orientativo sia attraverso la figura della funzione strumentale che attraverso i colloqui con

i singoli docenti

Effetti positivi a medio termine

Contribuire in modo significativo alla giusta scelta del percorso di scuola superiore

Effetti negativi a medio termine

Non si prevedono effetti negativi

PTOF – Istituto comprensivo Savona IV G. Marconi - 74

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Effetti positivi a lungo termine

Successo scolastico nei percorsi di scuola superiore e forte limitazione dei fenomeni di abbandono

e dispersione

Effetti negativi a lungo termine

Non si prevedono effetti negativi

Obiettivo di processo

Consolidare l'idea della verticalizzazione del percorso didattico-educativo nella realizzazione pratica

di ciò che viene esplicitato nel curricolo.

Azione prevista

Improntare la programmazione didattico-educativa agli obiettivi previsti nel Ptof impegnandosi

nella concreta realizzazione nella pratica quotidiana

Effetti positivi a medio termine

Pur nella salvaguardia della libertà di insegnamento, pervenire ad una sempre maggiore

condivisione di pratiche metodologiche e scelte didattico-educative; progressiva realizzazione della

continuità educativa-metodologico-didattica.

Effetti negativi a medio termine

Si possono prevedere difficoltà nella realizzazione, ma non effetti negativi

Effetti positivi a lungo termine

Individuazione condivisa e concreto perseguimento di obiettivi di apprendimento e traguardi che

siano misurabili, osservabili e trasferibili, per garantire la continuità e l’organicità del percorso

formativo dell’alunno nella scuola dell’infanzia e nel primo ciclo di istruzione.

Effetti negativi a lungo termine

Non si prevedono effetti negativi a lungo termine

Obiettivo di processo

Creare un contesto idoneo per valorizzare esperienze e conoscenze per ancorarvi nuovi contenuti e

dare senso a ciò che si impara.

Azione prevista

Lavorare per “ambienti di apprendimento” mediante una ristrutturazione dei presupposti

concettuali sull’apprendimento e sull’insegnamento e una riorganizzazione delle pratiche didattiche.

Effetti positivi a medio termine

Diffusione della didattica laboratoriale, consistente in un metodo, adottato nell’intero arco del

PTOF – Istituto comprensivo Savona IV G. Marconi - 75

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curricolo ed in momenti definiti, che incoraggia un atteggiamento attivo degli allievi nei confronti

della conoscenza.

Effetti negativi a medio termine

Non si prevedono effetti negativi; occorre però saper ben calibrare conoscenze e competenze

Effetti positivi a lungo termine

Progressivo passaggio da una didattica "per conoscenze" ad una didattica "per competenze"

dotando gli alunni delle competenze-chiave per affrontare le situazioni che la realtà

quotidianamente propone

Effetti negativi a lungo termine

Non si prevedono effetti negativi a lungo termine

Obiettivo di processo

Favorire la didattica laboratoriale superando il concetto di laboratorio quale spazio fisico

intendendolo piuttosto come scelta metodologica.

Azione prevista

Rafforzare i momenti dedicati alla didattica laboratoriale nell'ambito delle singole discipline e campi

di esperienza.

Effetti positivi a medio termine

Diffusione di un "fare didattica" in cui il sapere viene conquistato dagli alunni sulla base di compiti

e problemi finalizzati a prodotti significativi ed utili, la cui realizzazione richiede scoperta e

conquista.

Effetti negativi a medio termine

Possibili difficoltà a conciliare la didattica "tradizionale", volta al "sapere", con quella

"laboratoriale", volta al "saper fare", sia nei tempi che nelle modalità.

Effetti positivi a lungo termine

Pervenire alla didattica laboratoriale quale prassi nel lavoro quotidiano.

Effetti negativi a lungo termine

Non si prevedono effetti negativi a lungo termine

Obiettivo di processo

Potenziare i contatti e i raccordi con i docenti referenti per l'orientamento degli istituti di istruzione

superiore presenti sul territorio.

Azione prevista

Prendere contatto con i docenti referenti per l’orientamento e progettare percorsi ed attività per

informare alunni e genitori dell’offerta formativa presente sul territorio.

PTOF – Istituto comprensivo Savona IV G. Marconi - 76

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Effetti positivi a medio termine

Fornire ai ragazzi e alle famiglie un ventaglio il più ampio possibile dei percorsi di scuola superiore

per una scelta consapevole e legata a interessi, inclinazioni, potenzialità.

Effetti negativi a medio termine

Si possono prevedere difficoltà a conciliare le attività di orientamento, specie se molto articolate,

con la pratica didattica quotidiana; auspicabile non concentrare le attività di orientamento nelle

sole classi terze.

Effetti positivi a lungo termine

Pervenire ad un sempre più pieno successo scolastico e limitare fortemente i fenomeni di

abbandono e dispersione

Effetti negativi a lungo termine

Non si prevedono effetti negativi a lungo termine.

Obiettivo di processo

Potenziare il lavoro dei dipartimenti per favorire la condivisione di esperienze e buone pratiche tra i

docenti dei tre ordini di scuola.

Azione prevista

Potenziare il lavoro dei dipartimenti per favorire la condivisione di esperienze e buone pratiche tra i

docenti dei tre ordini di scuola; prevedere un congruo numero di riunioni collegiali articolate nei

dipartimenti.

Effetti positivi a medio termine

Aumentare il senso di appartenenza ad un istituto comprensivo e pervenire ad una sempre

maggiore condivisione di buone pratiche e percorsi didattico-educativi.

Effetti negativi a medio termine

Non si prevedono effetti negativi

Effetti positivi a lungo termine

Stessi effetti previsti nel medio termine

Effetti negativi a lungo termine

Non si prevedono effetti negativi

Obiettivo di processo

Trovare ulteriori momenti formalizzati di condivisione di metodologie e finalità.

Azione prevista

Prevedere un congruo numero di incontri all'interno del piano annuale delle attività da dedicare alla

PTOF – Istituto comprensivo Savona IV G. Marconi - 77

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ricerca-azione, nell'ambito dei dipartimenti, dei collegi di settore, dei percorsi di aggiornamento-

formazione.

Effetti positivi a medio termine

Il potenziamento delle attività di ricerca-azione costituiscono “occasione” per attivare reali processi

di crescita professionale, nel senso di una maggiore capacità progettuale, sia delle équipe

educative che dei singoli docenti, con ricaduta positiva sull’attività didattica.

Effetti negativi a medio termine

Potrebbero sorgere difficoltà nel ricavare momenti finalizzati alla ricerca-azione all'interno del piano

annuale delle attività, specialmente se vincolati alle 40 ore degli impegni collegiali previste dal

contratto; non si prevedono effetti negativi.

Effetti positivi a lungo termine

Individuare e introdurre, in relazione all’analisi dell’esistente ed alle criticità rilevate, cambiamenti

migliorativi, nell'organizzazione della didattica e, in particolare, del contesto educativo, con ricadute

positive sul gruppo-classe.

Effetti negativi a lungo termine

Non si prevedono effetti negativi.

PTOF – Istituto comprensivo Savona IV G. Marconi - 78

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3. Pianificazione delle azioni previste per ciascun obiettivo di

processo individuato

3.1 Impegno di risorse umane e strumentali

Obiettivo di processo

Avviare la costruzione del curricolo di istituto declinato nelle tre aree dei dipartimenti riguardo a

contenuti, metodologia, valutazione.

Impegno di risorse umane interne alla scuola

Figure

profession

ali

Tipologia di

attività

Ore aggiuntive

presunte

Costo previsto Fonte finanziaria

Docenti Collegio dei

docenti, anche

articolato nei

dipartimenti e/o

commissioni e

gruppi di lavoro

FIS

Obiettivo di processo

Coinvolgere maggiormente le famiglie con interventi mirati per sensibilizzarle sull'importanza del

consiglio orientativo.

Impegno di risorse umane interne alla scuola

Figure

profession

ali

Tipologia di

attività

Ore aggiuntive

presunte

Costo previsto Fonte finanziaria

Docenti Docenti

coordinatori di

classe, tutti i

docenti della

scuola secondaria

PTOF – Istituto comprensivo Savona IV G. Marconi - 79

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Obiettivo di processo

Consolidare l'idea della verticalizzazione del percorso didattico-educativo nella realizzazione pratica

di ciò che viene esplicitato nel curricolo.

Impegno di risorse umane interne alla scuola

Figure

profession

ali

Tipologia di

attività

Ore aggiuntive

presunte

Costo previsto Fonte finanziaria

Docenti Coordinatori dei

dipartimenti,

coordinatori per

la continuità, tutti

i docenti di ogni

ordine e grado

Obiettivo di processo

Creare un contesto idoneo per valorizzare esperienze e conoscenze per ancorarvi nuovi contenuti e

dare senso a ciò che si impara.

Impegno di risorse umane interne alla scuola

Figure

profession

ali

Tipologia di

attività

Ore aggiuntive

presunte

Costo previsto Fonte finanziaria

Docenti Tutti i docenti di

ogni ordine e

grado

Obiettivo di processo

Favorire la didattica laboratoriale superando il concetto di laboratorio quale spazio fisico

intendendolo piuttosto come scelta metodologica.

Impegno di risorse umane interne alla scuola

Figure

profession

ali

Tipologia di

attività

Ore aggiuntive

presunte

Costo previsto Fonte finanziaria

Docenti Tutti i docenti di

ogni ordine e

gradoObiettivo di processo

PTOF – Istituto comprensivo Savona IV G. Marconi - 80

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Potenziare i contatti e i raccordi con i docenti referenti per l'orientamento degli istituti di istruzione

superiore presenti sul territorio.

Impegno di risorse umane interne alla scuola

Figure

profession

ali

Tipologia di

attività

Ore aggiuntive

presunte

Costo previsto Fonte finanziaria

Docenti Funzione

strumentale

Orientamento,

coordinatori di

classe

Quota MOF

"funzioni

strumentali", FIS

Obiettivo di processo

Potenziare il lavoro dei dipartimenti per favorire la condivisione di esperienze e buone pratiche tra i

docenti dei tre ordini di scuola.

Impegno di risorse umane interne alla scuola

Figure

profession

ali

Tipologia di

attività

Ore aggiuntive

presunte

Costo previsto Fonte finanziaria

Docenti Coordinatori dei

dipartimenti,

gruppi di lavoro,

collegio dei

docenti

PTOF – Istituto comprensivo Savona IV G. Marconi - 81

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Obiettivo di processo

Trovare ulteriori momenti formalizzati di condivisione di metodologie e finalità.

Impegno di risorse umane interne alla scuola

Figure

profession

ali

Tipologia di

attività

Ore aggiuntive

presunte

Costo previsto Fonte finanziaria

Docenti Coordinatori dei

dipartimenti,

formatori ed

esperti (interni

ed esterni), tutti i

docenti di ogni

ordine e grado

3.2 Tempi di attuazione delle attività

Tutto l’arco triennale con una scansione differenziata in rapporto al singolo obiettivo di processo.

3.3 Monitoraggio periodico dello stato di avanzamento del

raggiungimento dell'obiettivo di processo

La scuola è invitata a mettere in atto operazioni periodiche di monitoraggio dello stato di

avanzamento e dei risultati raggiunti. Tali indicatori devono consentire una misurazione oggettiva

del cambiamento introdotto con le azioni messe in atto.

Sulla base dei risultati del monitoraggio la scuola è invitata a riflettere sui dati e ad individuare le

eventuali necessità di modifica del piano.

Il raggiungimento degli obiettivi viene monitorato dai team educativi in itinere nei consigli di

sezione, interclasse, classe; alla presenza dei genitori rappresentanti viene esposto l’andamento

educativo-didattico e vengono condivise le possibili variazioni e/o strategie da attuare.

PTOF – Istituto comprensivo Savona IV G. Marconi - 82

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4. Valutazione, condivisione e diffusione dei risultati del

piano di miglioramento

4.1 Valutazione dei risultati raggiunti sulla base degli indicatori relativi ai

traguardi del RAV

Per verificare se il piano ha prodotto gli effetti programmati dovrebbe essere svolta una valutazione

sull'andamento complessivo del Piano di Miglioramento con frequenza annuale, evitando di

rimandare il controllo verso la conclusione del percorso. Una valutazione periodica in itinere, infatti,

permette di capire se la pianificazione è efficace o se invece occorre introdurre modifiche o/e

integrazioni per raggiungere i traguardi triennali. La scuola prevede una valutazione periodica in

itinere del PdM per comprendere se la pianificazione è efficace e se è necessario apportare

modifiche, introducendo nuove strategie. Le azioni per verificare il raggiungimento degli obiettivi

vengono predisposte sia a livello orizzontale che verticale nelle attività collegiali, negli incontri per

dipartimenti, nei collegi di settore, nelle ore di programmazione. Avvengono costantemente

dialoghi e confronti informali tra docenti per la condivisione e la pianificazione di azioni e strategie.

Il raggiungimento degli obiettivi viene poi monitorato dai team educativi in itinere nei consigli di

sezione, interclasse, classe.Al termine dell'anno scolastico le funzioni strumentali informano il

collegio circa le azioni intraprese e i risultati raggiunti. Sempre a fine anno scolastico, anche allo

scopo di agevolare la stesura del RAV, sono proposti questionari a docenti e genitori allo scopo di

verificare il grado di soddisfazione relativamente all'organizzazione della scuola e al raggiungimento

degli obiettivi che si propone.

4.2 Processi di condivisione del piano all'interno della scuola

Il Piano di Miglioramento messo in atto è efficace se coinvolge tutta la comunità scolastica nelle

azioni pianificate. Se è vero che il Nucleo di valutazione svolge un compito di progettazione,

coordinamento e valutazione, è però necessario programmare le modalità con cui tutta

l'organizzazione prenderà parte attivamente al suo sviluppo. E' auspicabile anche che il processo,

così attivato, incida sul miglioramento del clima e delle relazioni interne.

Predisposto dal Nucleo di Autovalutazione, il PdM è quindi portato all’attenzione dello Staff di

Istituto, organo fortemente rappresentativo in seno al Collegio dei Docenti; viene quindi discusso in

sede di Collegio dei Docenti ed approvato, in ultimo, dal Consiglio di Istituto.

PTOF – Istituto comprensivo Savona IV G. Marconi - 83

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4.3 Modalità di diffusione dei risultati del PdM sia all'interno sia

all'esterno dell'organizzazione scolastica

Al fine di avviare processi di diffusione e di trasparenza è importante che i contenuti e i risultati del

Piano di Miglioramento siano condivisi all'interno e all'esterno della scuola con tutti gli stakeholders

che potrebbero essere interessati alla vita della comunità scolastica.

Azioni per la diffusione dei risultati del PdM all’interno della scuola

Il PdM viene condiviso da tutto il personale docente e dal personale ATA; il Piano di miglioramento

è parte integrante del PTOF, il cui testo è integralmente pubblicato sul sito istituzionale.

Azioni per la diffusione dei risultati del PdM all’esterno

Il PdM viene condiviso con le famiglie e tutti gli stakeholders attraverso la pubblicazione del PTOF

(di cui il PdM costituisce parte integrante); viene inoltre pubblicizzato e discusso, anche per

raccogliere suggerimenti e proposte, durante gli incontri e le assemblee con i genitori.

4.4 Componenti del Nucleo di valutazione e loro ruolo

Il Nucleo di Valutazione così come deliberato all’atto della sua costituzione in Collegio Docenti ( a.s.

2014/15 e tuttora così composto) risulta formato da:

Prof. Andrea Piccardi – Dirigente Scolastico Reggente

Prof.ssa Ivana Virginiani – Referente Scuola Secondaria I gr.ado

Insegnante Giovanna Apparente – Referente Scuola Primaria

Insegnante Elisabetta Meloni – Referente Scuola dell’Infanzia

PTOF – Istituto comprensivo Savona IV G. Marconi - 84

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FABBISOGNO DEI POSTI COMUNI E DI SOSTEGNODELL’ORGANICO DELL’AUTONOMIA

ORGANICO DI DIRITTO E DI FATTO SCUOLA DELL'INFANZIA POSTICOMUNI E DI SOSTEGNO

ANNO SCOLASTICO 2015/2016

POSTI COMUNI POSTI SOSTEGNO

24 2

INTEGRAZIONE IN DEROGA(ORGANICO DI FATTO)

1

ORGANICO DI DIRITTO E DI FATTO SCUOLA PRIMARIA POSTI COMUNI EDI SOSTEGNO

ANNO SCOLASTICO 2015/2016

POSTI COMU NI POSTI SOSTEGNO

43 5

ORGANICO POTENZIATO INTEGRAZIONI IN DEROGA(ORGANICO DI FATTO)

4 3 + 16 h + 9 h

ORGANICO SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO ANNO SCOLASTICO 2015/2016

DISCIPLINA DOCENTI PER 14 CLASSI NOTE

ITALIANO, STORIA E GEOGRAFIA

8 (7 ord.+ una catt.est. 14h) Di cui una docente in part-time x 6 hUna docente in semi esonero x 9 h

MATEMATICA E SCIENZE 4 + 12 h residue + Una docente in part-time x 6 hINGLESE 2 + 6 h residue2ª LC - FRANCESE 1 Catt.ora.est. (12h + 6h)2ª LC - SPAGNOLO 1 Cattedra ora.est. (16 h + 2h)TECNOLOGIA 1 + 10 h residueARTE E IMMAGINE 2 Una catt.ora. est. (10 h + 8 h)MUSICA 1 + 10 h residueSC. MOTORIE E SPORTIVE 1 + 10 h residueRELIGIONE 14 hSOSTEGNO 6ORGANICO POTENZIATO 1 docente A032

PTOF – Istituto comprensivo Savona IV G. Marconi - 85

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RICHIESTA DI POSTI DI ORGANICO SCUOLA DELL'INFANZIA

Si richiede per il triennio 2016/19 un ulteriore posto comune allo scopo di ricondurre la sezione confunzionamento solo antimeridiano presso la Scuola dell'Infanzia “Guala” a sezione a tempo scuolaordinario (40 h).

RICHIESTE DI POSTI DI ORGANICO POTENZIATO PER ANNI SCOLASTICI 2016/2019

ex ART. 1, comma 7 Legge 107/2015

Semiesonero 1° Collaboratore del Dirigente

Esigenza organizzativa: coordinamento delle attività in un Istituto che presenta numerose

complessità a causa della particolarità del contesto territoriale comprendente 9 plessi e in

un'istituzione attualmente in condizione di reggenza, priva di Dirigente scolastico titolare.

- n. 2 posti Area Linguistica – 1 posto A043 e 1 posto Scuola Primaria

Esigenza progettuale: prevenzione e contrasto della dispersione scolastica, potenziamento

dell’inclusione scolastica e del diritto allo studio degli alunni con bisogni educativi speciali

attraverso percorsi individualizzati e personalizzati anche con il supporto e la collaborazione dei

servizi socio-sanitari ed educativi del territorio e le associazioni di settore.

Plessi di utilizzazione: Scuola Secondaria di primo grado - Scuole Primarie.

- n. 2 posti Area Logico-matematica – n. 1 posto– A059 - 1 posto Scuola Primaria

Esigenza progettuale: potenziamento delle competenze matematico–logiche e scientifiche.

Plessi di utilizzazione: Scuola Secondaria di primo grado - Scuole Primarie.

- n. 2 posti Area Sostegno

Plessi di utilizzazione: Scuola Secondaria di primo grado - Scuole Primarie.

- n. 2 posti comuni Scuola Primaria

Esigenza progettuale: apertura pomeridiana delle scuole e riduzione del numero di alunni e di

studenti per classe o per articolazioni di gruppi di classi, anche con potenziamento del tempo

scolastico o rimodulazione del monte ore rispetto a quanto indicato dalla normativa vigente.

Plessi di utilizzazione: Scuole Primarie.

PTOF – Istituto comprensivo Savona IV G. Marconi - 86

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- n. 1 posto – A345 Area lingue straniere

Esigenza progettuale: valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche, con particolare

riferimento alla lingua inglese e ad altre lingue dell’Unione europea, anche per permettere agli

alunni interessati di conseguire la certificazione Ket, essendo la nostra scuola ente certificatore

riconosciuto.

Plessi di utilizzazione: Scuole Secondarie di primo grado.

- n.1 posto - A030 Area tecnologico-informatica

Esigenza progettuale: assistenza nei laboratori informatici, interventi di manutenzione e

collaborazione con tutti gli altri docenti durante le attività didattiche con le classi in laboratorio.

Plesso di utilizzazione: Scuola Secondaria di primo grado - Scuole Primarie

-N. 1 posto - A032 Area artistico-musicale

PTOF – Istituto comprensivo Savona IV G. Marconi - 87

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ORGANICO PERSONALE AMMINISTRATIVOANNO SCOLASTICO 2015/2016

Organico di diritto Organico di fatto Totale

Rapportodi lavoro

ProfiloProf.le

N.unità

Rapporto di lavoro

Profilo Prof.le

N.unit

à

Tempo Pieno Ass. Amm. 5 5

Part-time h 30 – T.I. Ass. Amm.vo 1 Part-time 18 h. - T.D. Ass. Amm.vo 1 2

6 1 7

.ARTICOLAZIONE DEGLI UFFICI

Area di competenza

Unità assegnate

Alunni 2 unità T.P. T.I.

T.I.

Personale 1 unità T.P. T.I.

1 unità part-time 30 h. T.I.

1 unità part-time 18 h . T.D.

Contabilità 1 unità T.P. T I

Protocollo 1 unità T.P. T P

RAPPORTO CON L’UTENZA

Orario di apertura al pubblico degli uffici

metà settembre – giugno Lunedì, Mercoledì eVenerdì dalle ore 10,30 alle ore 12,30

Martedì e Giovedì dalle ore 15,00 alle ore 16,00

Sabato chiuso

orario estivo ridotto

L'orario di apertura viene ampliato in concomitanza con particolari esigenze del pubblico (es.:

iscrizioni, inizio delle lezioni, consegna certificazioni etc.)

PTOF – Istituto comprensivo Savona IV G. Marconi - 88

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ORGANICO PERSONALE COLLABORATORE SCOLASTICOANNO SCOLASTICO 2015/2016

Organico di diritto Organico di fatto Totale

Rapportodi lavoro

ProfiloProf.le

N.unità

Rapporto di lavoro

Profilo Prof.le

N.unità

Tempo Pieno - T.I. Coll.. Scol. 18 18

Part-time 18 h. - T.D. Coll. Scol. 1 1

18 1 19

Distribuzione unità in organico su sedi di servizio

Plesso di Servizio Unità assegnate

Scuola Inf. “Guala” 2 unità T.P. T.I.

T.I.

Infanzia “R. Cuneo” 2 unità T.P. T.I.

T.I.

Scuola Inf. “Giribone” 2 unità T.P. T.I.

T.I.

Inf. “Mongrifone” 2 unità T.P. T.I.

T.I.

Prim. “Callandrone” 1 unità part-time 18 h. T.D.

2 unità T.P. T.I.

T.I.

Prim. “XXV Aprile” 2 unità T.P. T.I.

T.I.

Primaria ”F. Mignone” - 4 unità T.P. T.I.

Sec. I° grado “Rita Levi T.I.

Montalcini” sede di Legino T.I.

T.I.

Sec. I° grado “Rita Levi 2 unità T.P. T.I.

Montalcini” sede di T.I.

Via Machiavelli

PTOF – Istituto comprensivo Savona IV G. Marconi - 89

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FABBISOGNO PERSONALE A.T.A.

Per quanto concerne i posti del personale amministrativo, tecnico ed ausiliario il fabbisogno è così

determinato:

A. A. conferma degli attuali 7 posti, compresa la DSGA

C. S. ampliamento di 4 unità, tenendo presente che il nostro Istituto è composto da 8 plessi

(di cui uno ospitante più ordini di scuola), dislocati su un'area molto vasta.

RISORSE MATERIALI

Tutte le scuole dell’Istituto hanno in dotazione materiali informatici e non, che favoriscono lo

svolgimento delle attività didattiche.

Tutti i materiali vengono man mano implementati attraverso appositi progetti per richiedere i

contributi alla Fondazione De Mari e all’Ente Locale per l’arricchimento dell’offerta formativa.

Per completare la dotazione informatica si dovranno acquistare:

n. 5 LIM E PC COMPLETI PLESSO SC. PRIM CALLANDRONE

n. 5 LIM E PC COMPLETI PLESSO SC. PRIM MIGNONE

n. 5 LIM E PC COMPLETI PLESSO SC. PRIM XXV APRILE

n. 1 LIM E PC COMPLETO PLESSO SC. SECONDARIA LEGINO

Strumentazione per implementare la rete Wireless della scuola.

Il plesso della Scuola secondaria di I grado sito in via N. Machiavelli

necessita di ulteriori spazi, in particolare per lo svolgimento di una

didattica laboratoriale.

PTOF – Istituto comprensivo Savona IV G. Marconi - 90