PTOF - icrsa.edu.it · Daniel Pennac, Diario di scuola, 2008 . 3 Il presente Piano Triennale...
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PTOF
Piano Triennale
dell’Offerta Formativa
ISTITUTO COMPRENSIVO
“R A D I C E - S A N Z I O - AMMATURO”
SCUOLA DELL’ INFANZIA, PRIMARIA E SECONDARIA DI 1° GRADO
Via R. CUOMO 78 - 80143 NAPOLI
C. F. 95186580635 - Cod. Mecc. NAIC8F8007 - Tel. e Fax 081 7590290
[email protected] - [email protected] - www.icrsa.gov.it
Anni scolastici 2016/17 – 2017/18 – 2018/19
AGGIORNAMENTO ANNO SCOLASTICO 2016/2017
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“Ogni studente suona il suo strumento, non c'è niente da fare.
La cosa difficile è conoscere bene i nostri musicisti e trovare l'armonia.
Una buona classe non è un reggimento che marcia al passo, è un'orchestra che prova la stessa sinfonia.
E se hai ereditato il piccolo triangolo che sa fare solo tin tin, o lo scacciapensieri che fa soltanto bloing bloing,
la cosa importante è che lo facciano al momento giusto, il meglio possibile,
che diventino un ottimo triangolo, un impeccabile scacciapensieri,
e che siano fieri della qualità che il loro contributo conferisce all'insieme.
Siccome il piacere dell'armonia li fa progredire tutti,
alla fine anche il piccolo triangolo conoscerà la musica,
forse non in maniera brillante come il primo violino, ma conoscerà la stessa musica.
Il problema è che vogliono farci credere che nel mondo contino solo i primi violini.”
Daniel Pennac, Diario di scuola, 2008
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Il presente Piano Triennale dell’Offerta Formativa è stato approvato all’unanimità
dal Collegio dei docenti in data 19.01.2016 con delibera n° 30 e dal Consiglio di Istituto in data 20.01.2016 con delibera n° 85
L’aggiornamento del Piano Triennale dell’Offerta Formativa per l’anno scolastico 2016/17 è stato approvato
dal Collegio dei docenti in data 26.10.2016 con delibera n° 19 e dal Consiglio di Istituto in data 26.10.2016 con delibera n° 117
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INDICE
1. PREMESSA Pag.6 1.1 1.2
Il percorso di elaborazione del PTOF I riferimenti normativi
Pag.6 Pag.7
2. PRESENTAZIONE DELL’ISTITUTO Pag.9 2.1 2.2 2.3 2.4 2.5 2.6 2.7
Le sedi dell’Istituto Analisi del contesto e delle risorse Popolazione scolastica Territorio e capitale sociale Risorse economiche e materiali Risorse professionali Interlocutori istituzionali
Pag.10 Pag.14 Pag.15 Pag.16 Pag.17 Pag.17 Pag.18
3. RILEVAZIONE DEI BISOGNI FORMATIVI DELL’UTENZA E AMBITI DI INTERVENTO Pag.21 3.1 3.2
Bisogni formativi Ambiti di intervento
Pag.21 Pag.21
4. IL PROFILO IDENTITARIO DELL’ISTITUTO Pag.23 4.1 4.2 4.3 4.4 4.5
Finalità generali Principi ispiratori delle azioni dell’Istituto Azioni irrinunciabili Priorità strategiche Piano di miglioramento
Pag.23 Pag.23 Pag.24 Pag.24 Pag.29
5. IL CURRICOLO Pag.30 5.1 5.2 5.3
Progettazione curricolare verticale d’istituto: il Gruppo Competenze Potenziamento dell’offerta formativa Ampliamento dell’offerta formativa
Pag.30 Pag.33 Pag.34
6. PROGETTAZIONE FORMATIVA INTEGRATIVA Pag.45 6.1 6.2
6.3
6.4
6.5
6.6
6.7
I bisogni del contesto di riferimento Art.9 del C.C.N.L. Comparto Scuola 2006/2009 - Misure incentivanti per progetti relativi alle aree a rischio, a forte processo immigratorio e contro l’emarginazione scolastica – “SUMMER INSIDE AND OUTSIDE THE SCHOOL” “La Scuola al Centro”. Piano Nazionale per la prevenzione della dispersione scolastica nelle periferie – Progetto “IL CIELO SOPRA NOI” P.O.R. Campania FSE 2014-2020 Asse III Istruzione e Formazione – Programma “Scuola Viva” – Progetto “CANTIERE SCUOLA” Progetto Integrato per l’Inclusione sociale e il contrasto alla Evasione, Espulsione e Dispersione Scolastica nel tempo della Preadolescenza e Adolescenza – Progetto VALDOCCO Realizzazione da parte delle istituzioni scolastiche ed educative statali di atelier creativi e per le competenze chiave nell’ambito del Piano Nazionale Scuola Digitale (PNSD) – TARGET
Realizzazione da parte delle istituzioni scolastiche ed educative statali di Biblioteche scolastiche innovative, concepite come centri di informazione e
Pag.45 Pag.46 Pag.47 Pag.49 Pag.58 Pag.59 Pag.60
5
6.8 6.9
6.10 6.11 6.12 6.13 6.14
documentazione anche in ambito digitale – Piano Nazionale Scuola Digitale
(PNSD) SPORT DI CLASSE CONI Ragazzi SARANNO CRONISTI PROGRAMMA IL FUTURO: L’ORA DEL CODICE GENERAZIONI CONNESSE – Safer internet centre Italy III VIAGGIANDO NEL BENESSERE VORREI UNA LEGGE CHE…
Pag.61 Pag.62 Pag.63 Pag.64 Pag.66 Pag.67 Pag.68
7. PROGETTAZIONE ORGANIZZATIVA Pag.69 7.1 7.2 7.3 7.4
Le scuole dell’istituto e la popolazione scolastica Organizzazione didattica complessiva Organigramma Organizzazione uffici
Pag.69 Pag.70 Pag.71 Pag.73
8. ORGANICO DELL’AUTONOMIA Pag.74 8.1 8.2
8.2.1 8.2.2 8.2.3
Situazione attuale e proiezioni Fabbisogno di organico Posti comuni e di sostegno Posti per il potenziamento a.s. 2016/17 Posti per il personale amministrativo, tecnico e ausiliario
Pag.74 Pag.75 Pag.75 Pag.76 Pag.76
9. PNSD – PIANO NAZIONALE SCUOLA DIGITALE Pag.77
10. FABBISOGNO DI ATTREZZATURE E INFRASTRUTTURE MATERIALI Pag.79
11. CONTROLLO DEGLI APPRENDIMENTI E DELLE AZIONI DEL PTOF Pag.81
11.1 11.2 11.3
Riferimenti normativi Gli oggetti della valutazione Controllo e monitoraggio delle azioni del PTOF
Pag.81 Pag.81 Pag.82
ALLEGATI Allegato n° 1 - Atto di indirizzo al Collegio dei docenti del DS Allegato n° 2 – Curricolo verticale d’Istituto Allegato n° 3 - Piano di miglioramento
Allegato n° 4 - PNSD Piano Nazionale Scuola Digitale
Allegato n° 5 - Regolamento per la valutazione degli apprendimenti degli alunni Allegato n° 6 - Piano triennale della formazione dei docenti
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1. PREMESSA
1.1 Il percorso di elaborazione del PTOF
Il Piano Triennale dell’Offerta Formativa è il piano che l’I.C. “Radice - Sanzio - Ammaturo” di Napoli
assume come documento fondamentale e costitutivo dell’identità culturale e progettuale che
esplicita la progettazione curriculare, extracurriculare, educativa ed organizzativa.
Si tratta di una pianificazione di ampio respiro che punta non solo ad illustrare, ma anche a motivare
le scelte compiute tutte confluenti in un curricolo di scuola caratterizzante per l’utenza di riferimento
che nello scegliere questo istituto ne assume l’orientamento, ne condivide le prospettive,
partecipando attivamente alla sua piena realizzazione.
Il percorso che ci ha condotti all’elaborazione del Piano Triennale dell’Offerta Formativa ha previsto
un lavoro a vari livelli: il tutto ha avuto avvio dalle risultanze del Rapporto di autovalutazione, un
momento di riflessione che ci ha consentito di ragionare sull’impatto dell’azione dell’istituto rispetto
ai bisogni formativi dell’utenza; a questo, è seguito il livello della ricerca, che ha trovato nel Piano di
miglioramento la sua massima espressione e che ha consentito di ragionare in maniera più cogente
sul rapporto tra processi ed esiti degli studenti. Tale aspetto ha avuto una ricaduta positiva
sull’impianto generale del PTOF all’interno del quale le ipotesi di lavoro trovano tutte un
collegamento diretto rispetto ad un piano di intervento teso proprio a realizzare un innalzamento
della qualità del servizio attraverso l’investimento in due grandi direttrici: incrementare il valore
aggiunto dell’azione dell’Istituto e costruire un’identità condivisa.
Il tutto si è potuto realizzare grazie alla partecipazione di tutte le componenti (personale, famiglie,
istituzioni, associazioni, organismi operanti sul territorio) che hanno consentito una riflessione
accurata e soprattutto una pianificazione che riflettesse le aspettative espresse da più punti di vista.
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1.2 I riferimenti normativi
I riferimenti normativi che ne hanno orientato l’elaborazione sono rappresentati dal CCNL 2006/09
relativo al personale del comparto Scuola (art. 26, c.3) e in particolare il DPR 275/199 (art.3) così come
novellato dalla L.107/2015, art.1, c.14:
«Art. 3 (Piano triennale dell’offerta formativa).
1. Ogni istituzione scolastica predispone, con la partecipazione di tutte le sue componenti, il piano
triennale dell’offerta formativa, rivedibile annualmente. Il piano è il documento fondamentale
costitutivo dell’identità culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche ed esplicita la
progettazione curricolare, extracurricolare, educativa e organizzativa che le singole scuole adottano
nell’ambito della loro autonomia.
2. Il piano è coerente con gli obiettivi generali ed educativi dei diversi tipi e indirizzi di studi,
determinati a livello nazionale a norma dell’articolo 8, e riflette le esigenze del contesto culturale,
sociale ed economico della realtà locale, tenendo conto della programmazione territoriale
dell’offerta formativa. Esso comprende e riconosce le diverse opzioni metodologiche, anche di
gruppi minoritari, valorizza le corrispondenti professionalità e indica gli insegnamenti e le discipline
tali da coprire:
a) il fabbisogno dei posti comuni e di sostegno dell’organico dell’autonomia, sulla base del
monte orario degli insegnamenti, con riferimento anche alla quota di autonomia dei curricoli e agli
spazi di flessibilità, nonché del numero di alunni con disabilità, ferma restando la possibilità di istituire
posti di sostegno in deroga nei limiti delle risorse previste a legislazione vigente;
b) il fabbisogno dei posti per il potenziamento dell’offerta formativa.
3. Il piano indica altresì il fabbisogno relativo ai posti del personale amministrativo, tecnico e
ausiliario[…], il fabbisogno di infrastrutture e di attrezzature materiali, nonché i piani di miglioramento
dell’istituzione scolastica previsti dal regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 28
marzo 2013, n. 80.
4. Il piano è elaborato dal collegio dei docenti sulla base degli indirizzi per le attività della scuola
e delle scelte di gestione e di amministrazione definiti dal dirigente scolastico. Il piano è approvato dal
consiglio d’istituto.
5. Ai fi ni della predisposizione del piano, il dirigente scolastico promuove i necessari rapporti con gli
enti locali e con le diverse realtà istituzionali, culturali, sociali ed economiche operanti nel territorio;
tiene altresì con to delle proposte e dei pareri formulati dagli organismi e dalle associazioni dei genitori
e, per le scuole secondarie di secondo grado, degli studenti».
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La sua funzione fondamentale è quella di informare sulle modalità di organizzazione e funzionamento
dell’Istituto, presentare “la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa” che l’Istituto mette
a disposizione della sua utenza per raggiungere gli obiettivi educativi e formativi, orientare rispetto
alle scelte effettuate, a quelle da compiere durante il percorso e al termine di esso. Pur nella
molteplicità delle azioni didattiche e dei diversi ordini e gradi scolastici, l’intero PTOF del nostro
Istituto si caratterizza come un progetto unitario ed integrato, pensato ed elaborato nel rispetto delle
reali esigenze dell’utenza e del territorio, con l’intento di formare persone in grado di pensare ed
agire autonomamente e responsabilmente all’interno della società.
Esso rappresenta il punto di incontro di un sistema complesso di relazioni, finalità, vincoli e mette in
rapporto le variabili che caratterizzano il sistema scuola, la realtà del contesto territoriale, le
aspettative delle famiglie rispetto all’istruzione e alla formazione dei propri figli, le molteplici
professionalità, gli operatori, le risorse di cui l’Istituto dispone, oltre la sua capacità di fare rete.
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2. PRESENTAZIONE DELL’ISTITUTO
Codice meccanografico NAIC8F8007
Intitolazione
Istituto Comprensivo Statale
“Radice - Sanzio - Ammaturo”
Settori Scuola dell’Infanzia
Scuola Primaria
Scuola Secondaria di 1° grado
Sede centrale “Radice” – Via R.Cuomo, 78
80143 Napoli
Tel./Fax 0817590290
Plessi
Infanzia - Primaria “Alberti” - Via Nazionale delle Puglie,
312
Tel. 0815842497
Primaria – Sec.1° grado “Cacciottoli” – Via Cupa Carbone, 65 bis Tel. 08119706879
Infanzia - Primaria “San Francesco” – Via L.Giusso snc Tel. 0817804143
Secondaria 1° grado “Sanzio” – Via Selva Cafaro, 7 Tel. 0815844669
Infanzia – Primaria –Sec.1 grado
“Selva Cafaro” – Via Rosa dei venti, 2 Tel. 0815843775
Indirizzo e.mail [email protected]
Sito web www.icrsa.gov.it
L’Istituto è il risultato dell’aggregazione di una pluralità di identità riconducibili alle “autonomie” di
provenienza. Come istituto comprensivo “Radice – Sanzio – Ammaturo” vede la luce a partire
dall’a.s.2013/14 a seguito di dimensionamento. Al suo interno si fondono le storie e le esperienze di
istituti affermati sul territorio di pertinenza che nel corso degli ultimi anni hanno dovuto mettersi in
discussione, creare nuove relazioni al fine di gettare le basi di una nuova identità di istituto. Un
processo che non può dirsi compiuto, ma nel quale tutte le componenti della comunità scolastica
stanno investendo in termini di energie, risorse e motivazione.
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2.1 Le sedi dell’istituto
L'Istituto Comprensivo “Radice Sanzio Ammaturo", risultato di un doppio dimensionamento
scolastico, accoglie le scuole di un territorio vasto che si estende per gran parte della periferia est
della città. L’Istituto si verticalizza nell'anno scolastico 2011/2012, anno in cui avviene la fusione del
44° C.D. “Lombardo Radice” con l’I.C. “Raffaello Sanzio”. Nell’anno scolastico 2013/2014 si completa
il dimensionamento della rete scolastica regionale con l’integrazione dell’I.C. “Ammaturo”. La data
del 1° settembre 2013 segna, dunque, la nascita giuridica dell'Istituto Comprensivo “Radice Sanzio
Ammaturo”, così come è oggi, articolato in ben sei plessi, con all’attivo sezioni di scuola dell’infanzia
e classi di scuola primaria e secondaria di 1° grado.
I tre istituti autonomi di provenienza dell’attuale istituto comprensivo si sono sempre contraddistinte
per una significativa apertura al proprio territorio, per l’accoglienza e l’integrazione, per l’impegno
nel perseguimento del successo scolastico per tutti i suoi utenti.
Con l’unificazione in Istituto Comprensivo le spinte interne a ciascuna realtà devono diventare
“sistema”, realizzando una sinergia di intenti e di azione che è stata ben sintetizzata con la massima
“Facciamo centro” per ricostruire un’identità condivisa, che apre e sintetizza le azioni del Piano
Triennale dell’Offerta Formativa per il triennio 2016/2019.
Attualmente l’istituto statale comprensivo di Napoli “Radice Sanzio Ammaturo” si compone delle
seguenti 6 sedi o plessi scolastici:
Sede centrale “Radice”:
La scuola “Lombardo Radice” è la sede centrale dell’Istituto Comprensivo, ospita la scuola
dell’Infanzia e Primaria ed è sede degli uffici di Presidenza e di Segreteria.
Le aule per la scuola dell’Infanzia sono sei, ubicate al piano terra e al primo piano, particolarmente
luminose e accoglienti. La scuola Primaria occupa ben ventitré aule dislocate tra il secondo e il
terzo piano, tutte luminose ma non ugualmente spaziose.
La scuola dispone di un teatro, di un laboratorio di informatica, di una sala video utilizzata anche
come aula speciale per le attività di psicomotricità e di un’ampia palestra ben attrezzata.
All’esterno, è dotata di un ampio cortile e di un giardino utilizzato anche come orto didattico.
La presenza di questi spazi e il proficuo utilizzo delle risorse strumentali di cui la scuola dispone,
consentono di coinvolgere l’intera comunità in attività ed eventi che hanno lo scopo di alimentare
l’integrazione, la condivisione, la costruzione del senso di appartenenza.
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Un grande punto di forza del plesso “Radice” sta nella stabilità del corpo docente che garantisce
continuità all’iter formativo dei propri studenti rappresentando per le famiglie un punto di
riferimento fermo e solido.
Plesso “Alberti”
Il plesso “Alberti”, sito in Via Nazionale delle Puglie, è ubicato al primo piano di uno stabile privato;
è provvisto di un’entrata propria, posta in un vialetto laterale. Si contano otto aule, illuminate da
ampie finestre: due sono impegnate da sezioni di scuola dell’infanzia, quattro da classi della scuola
primaria. Una delle aule è adibita ad attività laboratoriali di tipo informatico. E’ in cantiere la
realizzazione di un laboratorio multifunzionale.
La conformazione del plesso Alberti, le cui aule sono disposte su di un unico piano, è tale da
consentire il realizzarsi di un ambiente familiare e sereno dove i piccoli della scuola dell’infanzia
hanno modo di incontrare ed interagire con gli alunni della primaria instaurando un rapporto sano
e costruttivo. Ed anche per questo il passaggio da questo primo segmento al seguente non risulta
affatto traumatico, tutti gli alunni di tutte le sezioni e classi si conoscono e hanno modo di
familiarizzare con le insegnanti di scuola dell’Infanzia e Primaria del plesso Alberti.
Si può definire questo plesso un micromondo dove il piccolo alunno di tre anni viene accolto e
seguito con competenza ed affetto fino alla sua uscita dalla scuola primaria.
Il team docente impegnato nel plesso è professionale e costantemente aggiornato, capace di
creare ambienti di apprendimento sereni ed istaurare rapporti di stima e fiducia reciproca.
I due collaboratori scolastici sono sempre disponibili ed attivi, propensi ad offrire il loro valido
contributo.
Non da meno è il contributo apportato dai genitori, interessati ed impegnati a seguire il percorso
scolastico dei propri figli, a partecipare alle attività proposte dall’Istituto e a collaborare
attivamente con tutte le docenti.
Plesso “Cacciottoli”
Il plesso è allocato in un edificio di struttura moderna a due piani, ubicato al limite del quartiere
S. Pietro, nella zona denominata Doganella, che è strettamente influenzata dalla presenza
dell’Aeroporto e dal complesso delle reti viarie a scorrimento veloce: quali la Tangenziale e gli
svincoli autostradali. Facilmente raggiungibile dalla Cupa Carbone, la scuola è contornata di ampi
spazi verdi, attrezzati e non, ricchi di alberi, piante e aiuole che spesso accolgono manifestazioni
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e iniziative anche in collaborazione col territorio. Prossima alla parrocchia dell’Immacolata, la sede
resta con questa l’unica struttura aggregante presente nella zona. Il plesso ospita al piano terra
gli uffici di segreteria e le aule della scuola primaria e al primo piano quelle della scuola secondaria
di I grado che, nella formazione delle sue nuove classi, solitamente accoglie sia gli alunni che
provengono dallo stesso plesso sia quelli provenienti da San Francesco.
La struttura è dotata di una palestra attrezzata e di un teatro in cui svolgere eventi e
rappresentazioni che non di rado sono concesse alle associazioni del territorio che condividono
con la scuola le stesse finalità.
Il contesto sociale di riferimento si caratterizza per una condizione di precarietà economica e
lavorativa. Tutti i genitori però, se convenientemente sensibilizzati, seguono i propri figli, offrendo
il loro contributo, quando richiesto, anche in attività informative e di sensibilizzazione sociale per
collaborare alla realizzazione del servizio istruttivo. Marginali i fenomeni di disagio e di
conseguente disaffezione verso la scuola che non sempre è vissuta come luogo accogliente dove
crescere e maturare insieme.
Per questo motivo è sempre più intenso il lavoro svolto dal corpo docente di integrazione con le
famiglie e condivisione del progetto formativo e di rimotivazione all’impegno e alla partecipazione
degli studenti alla costruzione del proprio sapere anche mediante iniziative di sensibilizzazione
civile e di arricchimento formativo.
Plesso “San Francesco”
Il plesso si trova all’interno del rione Amicizia, un’area costituita da agglomerati di abitazioni sorte
intorno a due importanti presidi, vale a dire l’ospedale San Giovanni Bosco e la parrocchia.
Il tessuto sociale è caratterizzato da nuclei parentali, uniti anche da forti vincoli di amicizia che
hanno riscontrato nella scuola un terzo presidio di aggregazione e di legalità. Ci sono famiglie
stabili, altre nuove formate da giovani coppie che si insediano nelle strutture abitative del rione e
che si integrano nella realtà sociale collaborando attivamente con la parrocchia, il quartiere e la
scuola.
La Scuola dell’Infanzia e Primaria “San Francesco” ha da sempre rappresentato per la comunità
del posto un punto di riferimento, un luogo sicuro e accogliente in cui far screscere i propri figli,
in cui trovare ascolto e condivisione. Uno spazio dedicato alla cura e alla crescita dei bambini che
negli anni ha rappresentato per gli utenti del posto un servizio basilare per la famiglia, offrendo
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sostegno e supporto anche in relazione a problematiche spesso profonde e incidenti
sull’andamento educativo e didattico degli alunni.
L’edificio, recentemente ristrutturato, si sviluppa su tre piani: piano terra, primo piano, secondo
piano. Oltre alle aule destinate alle sezioni di scuola dell’infanzia e alle classi, il plesso è dotato di
un’aula destinata all’accoglienza e alla psicomotricità, di un laboratorio multimediale e del teatro.
La palestra è al momento oggetto di un intervento di ristrutturazione da parte dell’ente locale. Lo
stesso edificio ospiterà a breve una ludoteca aperta al territorio che sarà realizzata grazie ad un
intervento significativo dell’Ente locale.
Plesso “Sanzio”
Il plesso appartiene alla circoscrizione di San Pietro a Patierno e sorge alle spalle di Via Stadera, al
confine con la zona di via Argine - Casoria. Qui i fabbricati sorti nell’ambito della legge 219 nel
periodo post-terremoto, con grandi palazzi di edilizia popolare, si alternano a costruzioni di tipo
rurale.
La struttura, situata in Via Selva Cafaro 7, è disposta su due piani, di cui il secondo attualmente
chiuso ed è circondata da un cortile attualmente non attrezzato. Dispone di numerose aule, oltre
che di un ampio Auditorium, della biblioteca e della palestra, di recente resa nuovamente
fruibile. Ospita classi di scuola secondaria di 1° grado.
Il territorio in cui il plesso è inserito non offre altre occasioni di crescita per cui nell’ottica di
coinvolgere il più possibile l’utenza e per creare continuità, la scuola si avvale di una rete di fitti
scambi e proficui rapporti con Centri sociali e di Assistenza ai minori, Consultorio, Parrocchia,
servizi della ASL e con l’Educativa territoriale della VII Municipalità.
Plesso “Selva Cafaro”
La struttura si trova in Via Rosa dei Venti ed ospita due sezioni di Scuola dell’Infanzia, tre classi di
Scuola Primaria e due classi di scuola secondaria di 1° grado. La sua posizione, centrale rispetto al
quartiere in cui è ubicata, è sicuramente un gran vantaggio per l’utenza, essendo l’edificio
facilmente raggiungibile anche a piedi in pochi minuti e in totale sicurezza. Interessato negli ultimi
mesi da una serie di lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria, alcuni dei quali già terminati,
l’edificio è disposto su due piani, ospita aule ampie e luminose e gli spazi sono vasti ed accoglienti.
La struttura accoglie anche un laboratorio linguistico all’avanguardia, una biblioteca, due aule
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dotate di Lavagne Interattive Multimediali, una palestra attrezzata, due ampie sale mensa e un
moderno teatro che sarà a breve ristrutturato.
Da aggiungere che anche all’esterno la scuola è dotata di spazi all’aperto che oltre a renderla
accogliente e gradevole alla vista, offrono occasioni per numerose attività educative e didattiche,
anche nel periodo estivo.
Non mancano il sostegno e l’appoggio delle associazioni del territorio, quali “Comitato La Bussola”
e “Città senza Periferie”, che contribuiscono alla cura degli spazi interni ed esterni e alla
realizzazione di iniziative per i piccoli utenti.
La scuola, inoltre, conta su docenti affiatati e motivati e sull’appoggio di numerose risorse esterne,
quali la biblioteca comunale, i centri sociali come il polisportivo, la Parrocchia e diversi consultori
familiari.
Al momento è in corso la realizzazione all’interno dell’edificio di un nido comunale.
2.2 Analisi del contesto e delle risorse
L’analisi del contesto all’interno del quale è situata l’azione dell’Istituto è stata effettuata utilizzando
evidenze e dati in possesso della scuola, integrati con indicatori messi a disposizione dal Fascicolo
Scuola in chiaro e dall’INVALSI. Tale analisi è stata svolta nell’ambito delle attività di autoanalisi di
istituto consentendo alla scuola di osservarsi al suo interno, di riflettere grazie a sollecitazioni
“esterne” e di interpretare lo stato dell’arte ai fini di una proficua programmazione dei suoi interventi.
Alcune domande che hanno orientato l’analisi e il confronto sono state:
Popolazione scolastica:
Qual è il contesto socio-economico di provenienza degli studenti?
Qual è l'incidenza degli studenti con cittadinanza non italiana?
Ci sono gruppi di studenti che presentano caratteristiche particolari dal punto di vista della
provenienza socio economica e culturale (es. studenti nomadi, studenti provenienti da zone
particolarmente svantaggiate, ecc.)? Per quali peculiarità si caratterizza il territorio in cui è collocata
la scuola?
Sono state considerate in questo ambito le caratteristiche del territorio in cui è localizzata la scuola
(es. dispersione geografica, diversità degli ambienti fisici in cui sono localizzate le diverse sedi
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della scuola), le caratteristiche economiche del territorio e sua vocazione produttiva, le
caratteristiche della popolazione (es. occupati, disoccupati, tassi di immigrazione).
Territorio e capitale sociale:
Per quali peculiarità si caratterizza il territorio in cui è collocata la scuola?
Quali risorse e competenze utili per la scuola sono presenti nel territorio?
Qual è il contributo dell'Ente Locale di riferimento (Comune o Provincia) per la scuola e più in generale
per le scuole del territorio?
Sono state esaminate in questo ambito le risorse e competenze presenti nella comunità per la
cooperazione, la partecipazione e l’interazione sociale, le istituzioni rilevanti nel territorio (es. per
l’integrazione degli stranieri, l’inclusione, la lotta alla dispersione scolastica, l’orientamento, la
programmazione dell’offerta formativa).
Risorse economiche e materiali:
Qual è la qualità delle strutture e infrastrutture interne alla scuola ?
Qual è la qualità degli strumenti in uso nella scuola (es. LIM, pc, ecc.)?
Quali le risorse economiche disponibili?
Sono state prese in considerazione in questo settore il livello e il grado di diversificazione delle fonti
di finanziamento della scuola (es. sostegno delle famiglie e dei privati alle attività scolastiche,
impegno finanziario degli enti pubblici territoriali), oltre che la qualità delle strutture e delle
infrastrutture scolastiche.
Risorse professionali:
Quali le caratteristiche socio anagrafiche del personale (es. età, stabilità nella scuola)?
Quali le competenze professionali e i titoli posseduti dal personale (es. certificazioni linguistiche,
informatiche, ecc.)?
A questo livello, si è ragionato su quantità e qualità del personale della scuola (es. conoscenze e
competenze disponibili).
2.3 Popolazione scolastica
L'utenza del territorio scolastico presenta caratteristiche da un punto di vista socio - economico e
culturale eterogenee; si tratta, infatti, di una platea che proviene da ben quattro Municipalità (III-
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Stella/San Carlo all’Arena; IV- San Lorenzo Vicaria/Poggioreale/Zona industriale; VI-
Ponticelli/Barra/San Giovanni a Teduccio; VII-Miano/Secondigliano/San Pietro a Patierno) oltre che
da comuni limitrofi, nella quale convivono tensioni di opposto tenore: dalla cura e dall’attenzione ai
processi formativi dei propri figli si va alla totale delega di ogni compito educativo. Una convivenza
resa a volte difficile proprio dalla persistenza di impostazioni valoriali differenti, ma che può
diventare, se opportunamente orientata, fonte di arricchimento reciproco.
La mancanza di adeguati spazi di aggregazione rende difficile anche la costruzione di un tessuto
sociale coeso e in grado di trasferire all'interno dell'istituto un clima di fiducia e collaborazione.
Pertanto, è di primaria importanza fare in modo che la scuola venga riconosciuta dall’utenza come
un irrinunciabile e fondamentale punto di riferimento culturale e di aggregazione sociale, un contesto
troppo spesso vissuto con disagio e che invece pian piano deve assumere i connotati di uno spazio
“vitale” dove ridurre lo svantaggio scolastico insieme a quello morale e culturale.
2.4 Territorio e capitale sociale
Le strutture presenti sul territorio sono la parrocchia, alcune palestre private e diverse associazioni
del terzo settore. I rapporti con le municipalità di appartenenza sono improntati al confronto, alla
collaborazione, alla condivisione di scelte e progetti per la propria utenza.
In generale, la partecipazione dei genitori alla vita della scuola è connotata da variabili diverse che
vanno da una certa collaborazione e una significativa presenza fino alla mancanza di una consapevole
coscienza genitoriale e alla scarsa attenzione al fatto educativo. I genitori degli alunni della Scuola
dell’Infanzia e Primaria si mostrano generalmente interessati alla crescita scolastica dei propri figli e
prendono parte quasi sempre alle iniziative proposte; le famiglie degli alunni della Scuola Secondaria
di I grado, invece, si mostrano progressivamente più distanti e sempre meno coinvolti nel corso di
studi dei propri ragazzi; l’interesse e l’attenzione sono circoscritti quasi esclusivamente al
conseguimento del titolo di studio in esito al primo ciclo e poco si bada sia alla qualità dell’istruzione
che agli anni impiegati per terminare il percorso, oltre il quale, solo raramente, sono previsti percorsi
di studi superiori che si completeranno con un diploma o una qualifica. E’ proprio sulla
responsabilizzazione e sul coinvolgimento di questa parte dell’utenza tendenzialmente “distratta” e
asfittica che si deve puntare al fine di ricucire le fratture determinatesi.
17
2.5 Risorse economiche e materiali
Le strutture dei sei plessi si stanno gradualmente rinnovando grazie ai finanziamenti ricevuti col piano
del Governo “Scuole belle”. Ancora resta tanto da fare in termini di sviluppo e valorizzazione delle
strutture, ma anche in questo campo si sta intervenendo con la richiesta di fondi ad hoc per il tramite
di progetti nazionali (“La mia scuola sicura”, “La nostra scuola ripulita e aperta a tutti in collaborazione
con Fondazione con il sud”; La mia scuola accogliente”).
Gli edifici sono dotati di palestra, teatro, aule spaziose e luminose, in alcuni casi anche di spazi verdi
che vengono curati anche dagli studenti in occasione di progetti e laboratori specifici.
Le infrastrutture tecnologiche e di rete non sono sufficientemente diffuse da permettere una
innovazione dal punto di vista didattico, ma anche in questo campo si è intervenuti con la
partecipazione ad avvisi PON FESR (Reti W/LAN, Ambienti per l’apprendimento).
2.6 Risorse professionali
Per quanto riguarda le risorse professionali, va precisato innanzitutto che l'Istituto esce da un periodo
di difficoltà dovuto da un lato alle reggenze che hanno caratterizzato gli ultimi anni, dall’altro ai
dimensionamenti. Al momento può contare sulla presenza di un Dirigente Scolastico titolare neo
immesso in ruolo insediatosi nell’anno in corso, che ha dato inizio ad un periodo di continuità che
sarà garanzia di stabilità e consolidamento per una scuola che sta gettando proprio ora le basi della
sua nuova identità di Istituto comprensivo. I docenti, con particolare riferimento a quelli di ruolo, si
offrono ad una platea con bisogni formativi così diversificati, come validi e costanti punti di
riferimento; sono informati e propensi all'aggiornamento e sempre disponibili al confronto e alla
collaborazione.
Convivono leve storiche che sono garanzia di continuità e memoria dell’esperienza insieme a nuove
leve che hanno accolto con impegno e motivazione le nuove sfide di questo triennio.
Insieme rappresentano la vera carta vincente dell’istituto, quella che potrà trainare la scuola in un
nuovo tempo, caratterizzato da un innalzamento della qualità del servizio, da un rinnovato patto
formativo con le famiglie e con gli studenti, fondato su credibilità e fiducia.
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2.7 Interlocutori istituzionali
L’Istituto è in costante relazione con il territorio i cui servizi e le cui opportunità integra all’interno
della sua offerta formativa che effettivamente può essere considerata “a più mani”.
Del resto, il processo di innovazione della scuola indotto dall’introduzione dell’autonomia e
ulteriormente sostenuto dalla Legge 107/2015 segna il passaggio da un sistema policentrico e quindi
polverizzato, alla realizzazione di una rete sistemica in cui gli attori, che concorrono in diversa misura
alla realizzazione del processo educativo, operano in un’ottica sinergica, mettendo in campo
dinamiche di interazione delle responsabilità di tutte le componenti del processo educativo e
formativo (quelle che sono state definite “l’esagono del sistema educativo”: la scuola, la famiglia, gli
enti locali, l’associazionismo, il mondo del lavoro, le chiese).
In questo scenario, l’integrazione costituisce una messa in comune di più esperienze, ruoli, compiti e
diventa uno strumento di connessione tra strategie generali e singolo intervento.
La centralità della persona che apprende sostituisce la centralità della struttura che elargisce il
servizio, di conseguenza ciascuna istituzione, ciascun interlocutore, partecipa alla pianificazione del
servizio, lo integra nel rispetto del proprio ambito di competenza, contribuisce all’innalzamento della
qualità dello stesso.
Grazie alla rete di relazioni con enti e interlocutori di diversa natura, si sta costruendo una vera e
propria alleanza formativa sulla quale l’Istituto punta fortemente per affrontare in modo più incisivo
e sistemico le problematiche più cogenti con cui si confronta:
- dispersione scolastica e rischio di abbandono del percorso formativo
- diffusa cultura dell’illegalità
- sfiducia nel ruolo delle istituzioni e della scuola
Si elencano i principali membri della “rete” delle relazioni dell’I.C. “Radice – Sanzio – Ammaturo”
Comune di Napoli
Assessorato all’Istruzione, Polizia Municipale, Servizi Sociali, Diritto allo studio
Municipalità
III Municipalità: Stella/San Carlo all’Arena
IV Municipalità: San Lorenzo Vicaria / Poggioreale / Zona industriale
VI Municipalità: Ponticelli / Barra / San Giovanni a Teduccio
VII Municipalità: Miano / Secondigliano / San Pietro a Patierno
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Servizi di neuropsichiatria infantile
A.S.L. NA1 - Distretti n.1, 29, 30, 33, 52.
Assistenti sociali afferenti le quattro municipalità
Centri di Riabilitazione
Tribunale per i minori
Privato sociale
Associazione AICS
Centro KODOKAN
Associazione “Città senza periferie”
Cooperativa “Il Millepiedi”
CENCIT – Centro contro i Tumori ONLUS
CALT – Centro assistenza lotta ai tumori
AUSER – Associazione per l’invecchiamento attivo
Centro Salesiano E. Minichini
Comunità parrocchiali
Reti di scuole
L’Istituto Comprensivo è promotore di una rete permanete di scuole finalizzata alla realizzazione di
progetti formativi di ampio respiro per la platea di riferimento.
La rete, denominata “Facciamo centro in periferia” vede al suo interno i seguenti Istituti del Comune
di Napoli:
- I.C. 80 Berlinguer
- I.C. Radice-Sanzio-Ammaturo
- I.C. 31 Borsellino
- I.C. 51 Oriani-Guarino
- I.C. Pascoli 2
Altra rete cui ha aderito è PRO.VA.MI (Progettazione-Valutazione-Miglioramento) che promuove la
formazione, la ricerca e la sperimentazione, il supporto e il confronto nella fase attuativa dei Piani di
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miglioramento, il monitoraggio delle azioni intraprese, la documentazione di ricerche, esperienze,
prassi e informazioni.
L’educativa territoriale
L’istituto ha sottoscritto altresì un protocollo di intesa con la Cooperativa “Il Millepiedi” per la
realizzazione dell’Educativa territoriale all’interno dei locali della sede centrale che avrà come
destinatari gli alunni eventualmente segnalati dai docenti e dalle famiglie residenti nel territorio della
IV e della VII Municipalità del Comune di Napoli.
L’Educativa territoriale avrà una durata di 61 settimane a partire da gennaio 2016.
Università Suor Orsola Benincasa di Napoli
L’IC Radice-Sanzio-Ammaturo è accreditato quale polo formatore che accoglie i Tirocinanti
dell’Università “SUOR ORSOLA BENINCASA”, mettendo a disposizione dei giovani che scelgono di
seguire la strada dell’insegnamento, attraverso gli appositi percorsi universitari, la propria esperienza.
I tirocinanti attueranno un lavoro progettuale che sarà caratterizzato da dinamicità, policentricità e
capacità di autoadattamento in relazione agli input dati. In questo percorso, i tirocinanti saranno
accompagnati da Tutor interni che orienteranno gli studenti rispetto agli assetti organizzativi e
didattici della scuola e delle diverse attività e pratiche in classe/sezione.
21
3. RILEVAZIONE DEI BISOGNI FORMATIVI DELL’UTENZA E AMBITI DI INTERVENTO
3.1 Bisogni formativi
La realtà socio-culturale nella quale si trova ad operare il nostro Istituto, nonché la singolare
dislocazione dei plessi da cui è costituito, evidenziano la grande eterogeneità di bisogni educativi e
formativi espressi da tutta l’utenza, come sottolineano i dati raccolti in merito al contesto e alle
risorse disponibili.
E’ possibile tuttavia identificare tre grandi aree alle quali sono riconducibili i bisogni più urgenti delle
alunne e degli alunni dell’Istituto:
3.2 Ambiti di intervento
La rilevazione di tali bisogni ha rappresentato la fase prioritaria e ineludibile della progettazione
dell’offerta formativa, perché ha segnalato e fatto emergere gli ambiti all’interno dei quali operare:
per agire sui bisogni riferiti agli strumenti culturali:
- Elaborazione di un curriculo verticale che rifletta il profilo ideale dello studente in uscita dal
nostro Istituto
- Pianificazione di percorsi individualizzati e personalizzati che consentano ad ogni alunno di
costruire un bagaglio di conoscenze, abilità e competenze atte sia al proseguimento degli studi
che a rispondere alle richieste del mondo del lavoro
- Potenziamento formazione docente sul versante della didattica per competenze,
dell’inclusione, dell’innovazione
• Sviluppare lecompetenze di base
• Ampliare leesperienze diapprendimento
• Stimolare lo spiritocritico e la riflessione
Strumenti culturali
• Riconoscere esviluppare la propriaidentità
• Svilupparel'autonomia
• Maturareconsapevolezzarispetto alle scelte
Sviluppo dell’identità
• Maturare capacità di interagire e collaborare
• Sviluppare la consapevolezza di essere partecipi di una collettività
Convivenza civile
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- Creazione di un team di docenti stabili, anche alla Secondaria di I grado, in grado di offrire
garanzia di continuità con i primi due segmenti del curricolo verticale
Per agire sui bisogni riferiti allo sviluppo dell’identità
- Lotta ai disagi evolutivi, spesso legati ai contesti familiari di origine, alle difficoltà
comportamentali e alle problematiche legate alla pratica dello studio, all’apprendimento e
alla ritenzione delle conoscenze, alla strutturazione e al mantenimento di metodi di studio
- Trasformazione della scuola in luogo della crescita consapevole, alimentando il legame con
essa e riducendo il fenomeno dei trasferimenti e dell’abbandono scolastico in itinere e al
termine del Primo ciclo, dopo il quale solo una minima percentuale sceglie di continuare gli
studi
- Creazione di stimoli operativi e costruttivi e di punti di riferimento positivi per contrastare il
dilagante disorientamento valoriale
Per agire sui bisogni riferiti alla convivenza civile
- Contrasto alla disaffezione degli strati giovanili verso la partecipazione attiva alla vita
scolastica
- Creazione di spazi di aggregazione adeguatamente attrezzati che diventino luoghi di
integrazione e crescita
- Coinvolgimento delle famiglie degli allievi nelle dinamiche scolastiche e nelle attività
progettuali al fine di creare percorsi di crescita d'insieme
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4. IL PROFILO IDENTITARIO DELL’ISTITUTO
4.1 Finalità generali
La finalità generale del Piano dell’offerta formativa per il triennio di riferimento può essere
sintetizzata con la massima:
“FACCIAMO CENTRO” PER RICOSTRUIRE UN’IDENTITA’ CONDIVISA
A tal fine l’Istituto investe, attraverso azioni orientate al coinvolgimento di tutta l’utenza oltre che
alla valorizzazione delle opportunità offerte dal territorio (ente locale, associazioni, scuole), nella
costruzione di un “centro” da intendersi non tanto come spazio fisico di aggregazione, quanto come
luogo concreto di condivisione di un’idea, di un progetto formativo rispetto al quale far maturare
all’intera platea di riferimento senso dell’appartenenza.
Tale processo si concretizza nella realizzazione di un modello di scuola unitario, una comunità
educante in cui si condividono buone pratiche, conoscenze e competenze e nella quale tutte le
componenti possono operare in sinergia.
4.2 Principi ispiratori delle azioni dell’istituto
Ad ispirare le scelte, gli investimenti in termini di uso proficuo delle risorse umane e materiali, sono
alcuni principi ispiratori che rappresentano la motivazione che è alla base delle azioni dell’Istituto:
- innalzare i livelli di istruzione e le competenze di tutti gli alunni, rispettandone i tempi e gli stili
di apprendimento;
- contrastare le diseguaglianze socio-culturali e territoriali, prevenire e recuperare l'abbandono
e la dispersione scolastica;
- realizzare una scuola aperta, quale laboratorio permanente di ricerca, sperimentazione e
innovazione didattica, di partecipazione e di educazione alla cittadinanza attiva,
- garantire il diritto allo studio, le pari opportunità di successo formativo e di istruzione
permanente dei cittadini.
In tal modo, l’istituto rafforza la propria identità culturale e progettuale, integra e armonizza risorse
e opportunità realizzando un processo unitario di istruzione, formazione ed educazione.
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4.3 Azioni irrinunciabili
Tale disegno richiede un investimento in direzioni ben precise, sintetizzabili nelle seguenti azioni:
rafforzamento dell’autovalutazione
costituzione di reti permanenti per l’istituto
rafforzamento dell’identità dell’istituto attraverso il coinvolgimento del territorio e delle
famiglie
progettazione curricolare d’istituto per competenze e integrazione tra curricolo ed
extracurricolo
ampliamento offerta formativa nell’ambito delle priorità individuate nel RAV
attività di inclusione, recupero, potenziamento e sostegno didattico
valorizzazione del merito e delle eccellenze
formazione del personale docente e ATA
Si tratta di azioni irrinunciabili, dalle quali dipende l’innalzamento degli esiti dei nostri studenti e che
richiedono l’attivazione di percorsi specifici in grado di incrementare positivamente il rapporto con la
complessità della realtà scolastica nella quale è possibile realizzare il “successo formativo” di ciascuno
soltanto investendo in molteplici direzioni, integrando le risorse, coinvolgendo il più possibile gli attori
coinvolti nelle scelte.
Superando una visione frammentaria delle problematiche scolastiche, investendo in una prospettiva
sistemica e allargata sarà possibile avviare un percorso di miglioramento e di innalzamento della
qualità del servizio.
4.4 Priorità strategiche
Come previsto dalla legge 107/15 che ha introdotto la dotazione organica per il potenziamento
finalizzata alla programmazione di interventi mirati al miglioramento dell'offerta formativa, ogni
scuola deve individuare delle priorità d'intervento per il raggiungimento degli obiettivi formativi che
ovviamente non possono prescindere da quanto formulato nel RAV – Rapporto di Autovalutazione
dell’Istituto. Si riportano di seguito le priorità strategiche riferite agli esiti degli studenti.
Risultati scolastici:
Priorità: sostenere l'inclusione e prevenire l'abbandono del personale progetto formativo da
parte degli studenti
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Descrizione del traguardo: Incrementare iscrizione a classi di scuola secondaria da parte di
alunni interni e diminuire trasferimenti in uscita
Azioni:
- Valorizzazione dei percorsi formativi individualizzati e personalizzati per il recupero delle
difficoltà, per il potenziamento dei talenti, per la valorizzazione delle risorse personali
- Potenziamento delle politiche d’inclusione scolastica e del diritto al successo formativo, con
particolare cura per gli alunni con BES
- Contrasto alla dispersione scolastica, lotta al bullismo e cyber bullismo;
- Integrazione con il territorio e coinvolgimento delle famiglie nel processo educativo/formativo
degli studenti
Le priorità e i traguardi individuati nel RAV si incentrano, innanzitutto, sulla necessità di sostenere
l’inclusione e prevenire quindi l’abbandono del personale progetto formativo da parte degli alunni. A
questo scopo mirano la valorizzazione di percorsi formativi individualizzati e personalizzati per il
recupero delle difficoltà e la valorizzazione del merito, nonché per il potenziamento delle eccellenze
laddove venissero individuate. I bisogni più emergenziali riguardano gli studenti della Scuola
Secondaria di I grado, quelli più a rischio di abbandono scolastico e disaffezione verso un progetto
formativo che abbia ricadute positive sul loro futuro. Per limitare al minimo gli insuccessi di questi
allievi e il loro conseguente allontanamento dalla scuola, c'è bisogno da un lato di investire in una
didattica alternativa in grado di intercettarne le attese e dall’altro di creare progetti che coinvolgano
le famiglie, anch’esse, spesso per prime, bisognose di punti di riferimento e incapaci di seguire i propri
figli nel loro percorso di crescita.
Nell’ambito del potenziamento delle politiche d’inclusione scolastica e del diritto al successo
formativo, particolare cura va riservata agli alunni H e a quelli con bisogni educativi speciali. Per tutti
gli alunni diversamente abili presenti nel nostro Istituto vengono messi in atto interventi
individualizzati e collettivi che promuovono e favoriscono la loro piena inclusione nel gruppo-classe.
I Piani Educativi Individualizzati vengono redatti e condivisi da tutti gli insegnanti di classe e monitorati
periodicamente. Per il numero esiguo di alunni extracomunitari nel nostro Istituto, gli interventi
didattici e progettuali sono mirati e calibrati sui singoli soggetti. Per ciò che riguarda nello specifico
gli alunni con bisogni educativi speciali, l’Istituto sta procedendo all’organizzazione di percorsi
formativi per i docenti, spesso privi di una formazione specifica, sia per quanto riguarda la didattica
che per gli aspetti organizzativi veri e propri (modulistica, compilazione di documenti…) Nell’ottica di
una piena inclusione di questa tipologia di allievi e per garantire loro continuità di crescita risulta
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necessaria una migliore organizzazione con gli stessi specialisti di competenza, dal momento che
frequentemente accade che l’orario delle terapie coincida con gli orari curricolari di lezione.
Per quanto riguarda la promozione di politiche formative territoriali, la scuola è impegnata nella
costruzione di una rete permanente che integri l'offerta della scuola con le risorse provenienti dal
territorio. L’Istituto ha già da tempo avviato diverse forme di collaborazione con soggetti esterni,
anche se alcune di queste cooperazioni devono essere maggiormente integrate con la vita della
scuola; è inoltre impegnato in attività di apertura al territorio, sigla accordi con associazioni del terzo
settore nell'ambito dell'educativa territoriale e con associazioni nel campo della prevenzione e nel
recupero della dispersione scolastica. Per quanto concerne invece il coinvolgimento delle famiglie, la
scuola si rivolge a loro attraverso iniziative e progetti, sebbene nel corso degli anni si sia riscontrata
una percentuale sempre minore di proposte destinate alla formazione dei genitori da parte degli Enti
locali. Nella definizione dell'offerta formativa le famiglie, attraverso i loro rappresentanti nel Consiglio
di Istituto, partecipano alla definizione del Regolamento d'Istituto e al Patto di corresponsabilità che
ha l’obiettivo esplicito di definire, in maniera chiara e condivisa, i diritti e i doveri di tutti. Si tratta di
un insieme di princípi, regole e comportamenti che ciascuno si impegna a rispettare per prevenire i
disagi e gli insuccessi e garantire a ciascun allievo il proprio successo educativo e formativo.
Risultati nelle prove standardizzate nazionali:
Priorità: rafforzare le competenze di base
Descrizione del traguardo: Sviluppare competenze linguistiche e matematiche (riportare esiti
invalsi per le classi V primaria e III sec.1° grado nelle medie ESCS)
Azioni:
- Potenziamento competenze linguistiche
- Potenziamento competenze scientifiche, logico-matematiche e digitali;
- Sviluppo di gruppi di ricerca e di sperimentazione didattica quale garanzia del presidio dei
processi di sviluppo delle competenze e di valutazione delle stesse;
L’individuazione delle priorità non può non tenere conto anche degli esiti delle prove standardizzate
(INVALSI) i cui risultati sono, globalmente, al di sotto delle medie nazionali e regionali. Solo le classi II
della Primaria fanno registrare percentuali superiori alle medie mentre per le classi V e le III della
Secondaria di I grado, l'Istituto perde il vantaggio iniziale fino ad attestarsi, al termine del Primo ciclo,
nelle fasce più basse.
27
Per raggiungere gli obiettivi prefissati e descritti nel RAV si intende recuperare le competenze di base,
linguistiche e logico-matematiche, con attenzione anche quelle digitali, per poi via via consolidarle e
potenziarle. In tale prospettiva rientra anche lo sviluppo dei dipartimenti disciplinari dei suddetti
ambiti, come luoghi privilegiati di ricerca e di sperimentazione didattica e quale garanzia
dell’omogeneità, della trasparenza e dell’equità del processo valutativo. Si punta a migliorare la
progettazione didattica attraverso l’utilizzo di strategie innovative e laboratoriali che abbiano come
fine lo sviluppo delle competenze, prevedendo nella progettazione la diversificazione degli stimoli
per l’apprendimento, delle consegne e dei percorsi stessi di apprendimento, adeguando i processi di
insegnamento ai bisogni formativi di ciascun allievo e valorizzandone le differenze.
Solo migliorando la metodologia didattica, infatti, attraverso una progettazione più vicina agli stili di
apprendimento degli studenti, si avrà come conseguenza il miglioramento degli esiti.
Pertanto, in relazione a quanto sinora esposto, per la programmazione di interventi mirati al
miglioramento dell'offerta formativa curricolare ed extracurricolare, vengono individuate quattro
macro aree di azione didattica per raggiungimento degli obiettivi formativi prefissati.
1) Area linguistica
2) Area logico-matematica e scientifica
3) Area artistico-espressiva
4) Imparare ad imparare
All’interno di ciascuna delle macro aree saranno incardinate le progettualità che risponderanno ai
bisogni emergenti dell’utenza cui si darà risposta attraverso la valorizzazione delle risorse interne e,
in caso di indisponibilità, facendo riferimento a quelle esterne.
Competenze chiave e di cittadinanza:
Priorità: Educare all'esercizio di una cittadinanza consapevole attraverso la maturazione del
senso di appartenenza al progetto di scuola
Descrizione del traguardo: Elaborare la progettazione didattica a partire dalle competenze
chiave per l'apprendimento permanente
Azioni:
- Sviluppo di competenze chiave di cittadinanza attiva attraverso una proposta formativa che si
fondi su problemi complessi, aperti, posti agli studenti come mezzo per dimostrare il
personale livello di padronanza delle stesse competenze, per mobilitare le proprie risorse, per
evidenziare il contenuto di realtà dei propri apprendimenti
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A tale scopo, nel corso dell’anno scolastico 2015/16 è stato costituito il “Gruppo competenze” ,
gruppo di lavoro che ha visto l’ampio coinvolgimento dei docenti dei tre gradi scolastici (circa
cinquanta) che in presenza, coordinati anche dal dirigente scolastico, e a distanza, utilizzando una
piattaforma virtuale di lavoro, hanno elaborato il curricolo verticale d’Istituto per competenze chiave
e le relative rubriche per la valutazione delle competenze stesse in uscita dai tre gradi scolastici.
Il lavoro proseguirà nel corso dell’anno scolastico 2016/17 grazie allo stimolo di un dipartimento di
ricerca e sviluppo della didattica, istituito in seno al Collegio dei docenti, che innanzitutto si occuperà
di promuovere la traduzione del curricolo verticale, inteso quale impianto programmatico di ampio
respiro, in strumenti operativi in grado di svilupparne la filosofia di fondo all’interno delle sezioni e
classi dell’Istituto.
Risultati a distanza:
priorità: monitorare gli esiti del progetto formativo degli studenti in itinere e in uscita
dall'istituto
descrizione del traguardo: creare un sistema di monitoraggio dei risultati
azioni:
- Potenziamento delle attività di orientamento in itinere e in uscita e di continuità tra ordini di
scuola
- Monitoraggio degli esiti degli studenti a distanza
Le attività di continuità presentano un livello di strutturazione discreto, anche se sono
prevalentemente orientate alla formazione delle classi e alla cura dei momenti di passaggio degli
studenti.
Al termine del Primo ciclo, tali attività di orientamento coinvolgono almeno tutte le classi finali anche
se per lo più sono limitate a presentare i diversi istituti scolastici/indirizzi di scuola superiore. La scuola
non monitora ancora i risultati delle proprie azioni di orientamento e perciò si individua, tra le priorità
da seguire, la creazione di un sistema di monitoraggio dei risultati a distanza per testare gli esiti del
progetto formativo degli studenti in uscita dall'istituto.
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4.5 Piano di miglioramento
Il quadro normativo che si è delineato a partire dalla emanazione del DPR 80/2013, Regolamento sul
sistema nazionale di valutazione, vede le istituzioni scolastiche protagoniste di un processo riflessivo
che coinvolge l’intera comunità scolastica e che intende sostenere processi di qualificazione e
miglioramento del servizio.
La nozione che entra prepotentemente nella realtà scolastica è, infatti, quella di miglioramento, da
intendersi come processo continuo che per essere orientato necessita di un piano che scaturisca dalla
lettura critica della realtà scolastica e si sostanzia nella individuazione di alcuni obiettivi strategici di
sviluppo e nella precisazione di alcuni traguardi attesi.
L’analisi e la sintesi hanno riguardato in particolare il processo di autovalutazione conclusosi con
l’elaborazione del rapporto di Autovalutazione (RAV); la fase successiva e attuale è quella della
pianificazione delle azioni, con individuazione di strategie, risultati attesi, strumenti per il
monitoraggio e la valutazione dei risultati raggiunti.
In questo modo si dà il via ad un circolo virtuoso che si avvantaggia della capacità di rilevare le criticità
interne perché esse stesse rappresentano il presupposto di qualsiasi intervento migliorativo.
Si consente alle scuole di verificare la propria capacità progettuale, l’efficacia e l’efficienza delle
azioni, si assume con forza la responsabilità nei confronti dell’intera comunità scolastica rispetto alle
scelte compiute e ai percorsi intrapresi, coinvolgendo l’utenza in un confronto attivo rispetto alla
qualità del servizio reso.
Il Piano di miglioramento dell’I.C. “Radice-Sanzio-Ammaturo” come prevede la L.107/2015, art.1,
c.14, fa parte integrante del Piano Triennale dell’Offerta Formativa ed è inserito in forma di allegato
(All.n°3) al presente documento.
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5. IL CURRICOLO
5.1 Progettazione curricolare verticale d’istituto: il Gruppo Competenze
Le Indicazioni nazionali e, con ulteriore incisività, le Misure di accompagnamento ad esse collegate,
configurano una scuola nuova, fucina di attività di ricerca, impegnata nella realizzazione di progetti
strutturati e concreti di curricolo: “L’ambizione è quella di favorire l’apertura di numerosi “cantieri”
che, a partire dalle esperienze in atto, e attraverso il ricorso a metodologie attive, consentano
pratiche riflessive, approfondimenti teorici e sperimentazioni che sappiano condurre alla migliore
elaborazione di un curricolo di scuola, sulla base delle Indicazioni. […] Le scuole hanno piena libertà
nella scelta dei percorsi di ricerca da attivare, i quali però dovranno innestarsi sui bisogni espressi dai
docenti e riscontrati nella popolazione scolastica e nel territorio”1
In questa prospettiva è possibile costruire un curricolo autentico, di senso, centrato sulla persona: un
percorso di esperienze significative e orientanti per l’acquisizione di competenze per la vita.
Il ruolo cruciale è affidato alle scuole, alle sue figure strategiche, ai team di docenti e in particolare a
ogni insegnante che, come protagonista attivo e professionista riflessivo, scende in campo per la
definizione e la realizzazione del percorso.
E’ una pratica attiva di progettazione finalizzata all’elaborazione di scelte produttive e proficue. Si
fonda sull’interpretazione delle evidenze e si rinforza, in un’ottica di miglioramento, nell’azione
valutativa.
In questa ottica è stato istituito il Gruppo comptenze, gruppo di lavoro stabile costituito in seno al
collegio dei docenti dalla partecipazione di circa cinquanta docenti appartenenti ai tre gradi scolastici.
Il lavoro che ha visto impegnato il “Gruppo Competenze” si è fondato sulle premesse sopra citate e
ha rappresentato una occasione di riflessione e riorientamento rispetto al percorso di costruzione del
curricolo di scuola.
L’ipotesi di lavoro ha mosso da questi convincimenti:
- il curricolo è espressione dell’autonomia delle scuole che si concretizza in un sistema di scelte
che include esperienze, elaborazione di significati, protagonismo del soggetto, costruzione di
competenze di vita;
- il docente è un professionista riflessivo che ha un ruolo fondamentale nella
definizione/realizzazione del percorso;
1 Misure di accompagnamento delle Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione
DOCUMENTO DI LAVORO DEL COMITATO SCIENTIFICO NAZIONALE -Roma, agosto 2013
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- la progettazione è una occasione di miglioramento continuo fondata sulla interpretazione
delle evidenze e sulla elaborazione di scelte positive.
I bisogni di partenza rilevati all’interno del Gruppo di lavoro sono stati:
- Essenzializzare il curricolo
- Sostenere la continuità verticale all’interno ed oltre ciascun grado scolastico
- Orientare il lavoro di progettazione didattica
- Promuovere lo sviluppo di competenze chiave e disciplinari
- Condividere il lessico, costruire strumenti di lavoro comuni
Obiettivi del lavoro sono stati:
Esplorare i cambiamenti intervenuti nel passaggio dalla scuola delle conoscenze alla scuola
delle competenze
Individuare i nuclei e le procedure per la costruzione di un curricolo verticale per competenze
Tracciare il curricolo verticale dell’Istituto
Punto di riferimento per tutti le competenze chiave esplicitate nella Raccomandazione del
Parlamento Europeo del 18 dicembre 2006 e riportate dalle Indicazioni 2012:
1. Comunicazione nella madrelingua
2. Comunicazione nelle lingue straniere
3. Competenze di base in matematica, scienze e tecnologia
4. Competenza digitale
5. Imparare a Imparare
6. Competenze sociali civiche
7. Spirito di iniziativa e imprenditorialità
8. Consapevolezza ed espressione culturale
A questo gruppo di competenze si ispirano le “Competenze chiave di cittadinanza da acquisire al
termine dell’istruzione obbligatoria” del DM n. 139/2007:
1. Imparare ad imparare
2. Progettare
3. Comunicare
4. Collaborare e partecipare
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5. Agire in modo autonomo e responsabile
6. Risolvere problemi
7. Individuare collegamenti e relazioni
8. Acquisire e interpretare l’informazione
Il lavoro che il Gruppo Competenze ha realizzato, con il coinvolgimento dei gruppi di lavoro, referenti
di settore e funzioni strumentali, è stato quello di elaborare un curricolo verticale che parta da una
premessa: quella di conoscere con quali strumenti ciascuno, con la propria disciplina o con i propri
campi di esperienza, possa contribuire a realizzare quel Profilo dello studente previsto dalle
Indicazioni 2012 che indossa un abito confezionato col concorso di competenze chiave che lasciano
intravedere quanto l’Europa ci chiede in termini di competenze per l’apprendimento permanente.
Da un lato si è concentrata l’attenzione sul qui ed ora, con riferimento ai bisogni formativi dell’utenza
e al disegno di insieme che a livello centrale si è prefigurato con le Indicazioni per il curricolo, dall’altro
si sono gettate le basi per la costruzione di un cittadino europeo in grado di esercitare una
cittadinanza attiva anche al di fuori dei confini del nostro Paese.
Le operazioni fi qui condotte sono state:
- Esplicitare il profilo in uscita dall’Istituto anche con riferimento alle tappe intermedie del
percorso
- Mettere in contatto competenze chiave per l’apprendimento permanente / competenze
chiave di cittadinanza attiva e discipline / campi di esperienze
- Individuare per ciascuna disciplina / campo di esperienza i nuclei fondanti generativi
- Identificare le competenze disciplinari in uscita per ciascun anno di corso
- Riconoscere i processi cognitivi relativi alle singole competenze individuate
- Richiamare le competenze trasversali al cui sviluppo si contribuisce
- Esemplificare i possibili compiti finalizzati allo scopo
Il Curricolo verticale d’Istituto integralmente è disponibile a questo link
http://www.icrsa.gov.it/sito/index.php?option=com_content&view=article&id=172&Itemid=188
E’ inserito anche in forma di allegato al PTOF. (Allegato n. 2)
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5.2 Potenziamento dell’offerta formativa
Il potenziamento dell’offerta formativa è stato pianificato a partire dai bisogni formativi delle alunne
e degli alunni, e, dunque, considerando le priorità strategiche individuate nell’ambito del Rapporto di
autovalutazione in ordine agli esiti degli studenti.
Purtuttavia, le azioni messe in campo si sono dovute confrontare con le risorse “reali” conferite
all’Istituto e con situazioni contingenti di difficoltà (ad es. pluriclassi).
Pertanto, la proposta attuale coniuga la dimensione ideale con le risorse e le reali opportunità
praticabili.
PRIORITA’ STRATEGICHE
PERCORSO SETTORE CLASSI N° ORE
ORGANIZZAZIONE
Rafforzare le competenze
di base
Potenziamento
Logico – matematico
Scuola
Primaria
N. 10
Classi V
2 h
settimanali
Compresenza in
classe
Attività con la generalità della
classe
Sostenere
l'inclusione e prevenire
l'abbandono del personale
progetto formativo da
parte degli studenti
Individualizzazione/ Personalizzazione
Scuola
Primaria
N. 4
Pluriclassi
9 h
settimanali
Compresenza in
classe
Gruppi articolati nelle classi
Supporto alunni
BES
Educare
all'esercizio di una
cittadinanza consapevole attraverso la maturazione del senso di
appartenenza al progetto di
scuola
Sviluppo
competenze musicali
Scuola
Primaria
Tutte le
classi n. 37
1 h
settimanale
Compresenza in
classe
Attività con la generalità della
classe
Ampliamento dell’offerta con
utilizzo di risorse professionali specializzate
34
5.3 Ampliamento dell’offerta formativa
La progettazione extracurricolare è stata elaborata a partire dalle priorità strategiche individuate per
il triennio a partire dal rapporto di autovalutazione che investono i bisogni formativi dei nostri
studenti.
Tali bisogni sono stati riferiti a quattro macro aree:
MACRO AREA LINGUISTICA SETT. COMPETENZE DA PROMUOVERE
INFA
NZI
A
Padroneggiare gli strumenti espressivi e lessicali indispensabili per gestire l’interazione comunicativa verbale in vari campi d’esperienza Comprendere testi di vario tipo letti da altri
PR
IMA
RIA
Padroneggiare gli strumenti espressivi e argomentativi indispensabili per gestire l’interazione comunicativa verbale in vari contesti Leggere, comprendere ed interpretare testi scritti di vario tipo Produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi Riflettere sulla lingua e sulle sue regole di funzionamento.
SEC
ON
DA
RIA
DI 1
° G
RA
DO
Padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per gestire l’interazione comunicativa verbale in vari contesti Leggere, comprendere ed interpretare testi scritti di vario tipo Produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi Riflettere sulla lingua e sulle sue regole di funzionamento
MACRO AREA LOGICO – MATEMATICA E SCIENTIFICA
SETT. COMPETENZE DA PROMUOVERE
INFA
NZI
A
Riconoscere i dati di un problema e saper mettere in relazione “causa - effetto” Porre domande, discutere, confrontare ipotesi, soluzioni e azioni. Individuare le trasformazioni naturali su di sé, nelle altre persone, negli oggetti, nella natura. Osservare il proprio corpo, i fenomeni naturali e gli organismi viventi sulla base di criteri o ipotesi, con attenzione e sistematicità
PR
IMA
RIA
Utilizzare con sicurezza le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico e algebrico, scritto e mentale, anche con riferimento a contesti reali Rappresentare, confrontare ed analizzare figure geometriche, individuandone varianti, invarianti, relazioni, soprattutto a partire da situazioni reali; Rilevare dati significativi, analizzarli, interpretarli, sviluppare ragionamenti sugli stessi, utilizzando consapevolmente rappresentazioni grafiche e strumenti di calcolo; Riconoscere e risolve problemi di vario genere, individuando le strategie appropriate, giustificando il procedimento seguito e utilizzando in modo consapevole i linguaggi specifici
SEC
ON
DA
RIA
DI 1
° G
RA
DO
Utilizzare con sicurezza le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico e algebrico, scritto e mentale, anche con riferimento a contesti reali Rappresentare, confrontare ed analizzare figure geometriche, individuandone varianti, invarianti, relazioni, soprattutto a partire da situazioni reali; Rilevare dati significativi, analizzarli, interpretarli, sviluppare ragionamenti sugli stessi, utilizzando consapevolmente rappresentazioni grafiche e strumenti di calcolo; Riconoscere e risolve problemi di vario genere, individuando le strategie appropriate, giustificando il procedimento seguito e utilizzando in modo consapevole i linguaggi specifici
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MACRO AREA ARTISTICO-ESPRESSIVA SETT. COMPETENZE DA PROMUOVERE
INFA
NZI
A
Padroneggiare gli strumenti necessari ad un utilizzo dei linguaggi espressivi, artistici, visivi, multimediali (strumenti e tecniche di fruizione e produzione, lettura ) Ampliare la conoscenza plurisensoriale, musicale, drammaturgica e della manipolazione Stimolare la curiosità dei bambini e relative tecniche per combinazioni ed effetti di grande divertimento Disegnare dipingere modellare e dare forma e colore all’esperienza
PR
IMA
RIA
Padroneggiare gli strumenti necessari ad un utilizzo consapevole del patrimonio artistico e letterario (strumenti e tecniche di fruizione e produzione, lettura critica) Ampliare la conoscenza plurisensoriale, musicale, drammaturgica e della manipolazione Promuovere la produzione di messaggi con l’uso di linguaggi e materiali diversi Leggere e comprendere immagini di diverso tipo Sviluppare le proprie capacità espressive e di elaborazione musicale attraverso l’esplorazione e la manipolazione della dimensione ritmico melodica
SEC
ON
DA
RIA
DI 1
° G
RA
DO
Conoscere e collocare nello spazio e nel tempo fatti ed eventi del la storia della propria comunità, del Paese, delle civiltà Individuare trasformazioni intervenute nelle strutture delle civiltà nella storia e nel paesaggio, nelle società Utilizzare conoscenze e abilità per orientarsi nel presente, per comprendere i problemi fondamentali del mondo contemporaneo, per sviluppare atteggiamenti critici e consapevoli Esprimere la propria creatività nelle varie forme comunicative (arte, musica, teatro, cinema, giornale) Utilizzare gli elementi grammaticali di base del linguaggio visuale per osservare, descrivere e leggere immagini statiche (fotografie, manifesti, opere d’arte) e messaggi in movimento (spot, brevi filmati, videoclip) Utilizzare le conoscenze sul linguaggio visuale per produrre e rielaborare in modo creativo le immagini attraverso molteplici tecniche, di materiali e di strumenti diversificati (grafico-espressivi, pittorici e plastici, ma anche audiovisivi e multimediali)
MACRO AREA IMPARARE AD IMPARARE
SETT. COMPETENZE DA PROMUOVERE
IN
FAN
ZIA
– P
RIM
AR
IA –
SEC
.1°
GR
AD
O
Acquisire ed interpretare l’informazione Individuare collegamenti e relazioni Trasferire in altri contesti i propri apprendimenti Organizzare il proprio apprendimento Manifestare il senso dell’identità personale, attraverso l’espressione consapevole delle proprie esigenze e dei propri sentimenti, controllati ed espressi in modo adeguato. Conoscere elementi della storia personale e familiare, le tradizioni della famiglia, della comunità, alcuni beni culturali, per sviluppare il senso di appartenenza. Porre domande sui temi esistenziali e religiosi, sulle diversità culturali, su ciò che è bene o male, sulla giustizia. Riflettere sui propri diritti e sui diritti degli altri, sui doveri, sui valori, sulle ragioni che determinano il proprio comportamento. Riflettere, confrontarsi, ascoltare, discutere con gli adulti e con gli altri, tenendo conto del proprio e dell’altrui punto di vista, delle differenze e rispettandoli. Giocare e lavorare in modo costruttivo, collaborativo, partecipativo e creativo con gli altri bambini. Individuare e distinguere chi è fonte di autorità e di responsabilità, i principali ruoli nei diversi contesti; alcuni fondamentali servizi presenti nel territorio. Assumere comportamenti corretti per la sicurezza, la salute propria e altrui e per il rispetto delle persone, delle cose, dei luoghi e dell’ambiente; seguire le regole di comportamento e assumersi responsabilità.
Seguono, nello specifico i percorsi e i progetti proposti dal Collegio dei docenti nell’ambito dell’ampliamento dell’offerta formativa.
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Scuola dell’Infanzia
IDENTIKIT DEL PROGETTO
GRADO SCOLASTICO
MACRO AREA ALUNNI COINVOLTI DURATA
CODIKIDS SCUOLA DELL’INFANZIA
LOGICO -MATEMATICA E
SCIENTIFICA
4/5 ANNI 20 ORE
Il progetto logico-matematico nasce dal desiderio di accompagnare i bambini di 4/5 anni alla scoperta dello spazio della logica e dei numeri. Attraverso questo progetto i bambini esplorano la realtà ed imparano ad organizzare le proprie esperienze attraverso il raggruppare, il contare, l’ordinare e il rappresentare con il disegno e le parole. Il bambino che riflette e ragiona con strumenti logici adeguati, diventa sempre più consapevole della sua posizione nel mondo e protagonista delle sue scelte. Esprimersi verbalmente per pensare, comunicare e condividere, percepire il punto di vista degli altri delle azioni e nelle comunicazioni; porre domande, fare ipotesi, organizzare le cose, sono alcune delle competenze che si intendono promuovere. Questo progetto è rivolto ai bambini di 4/5 anni della scuola dell’infanzia e avrà una durata di 20 ore.
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IDENTIKIT DEL PROGETTO
GRADO SCOLASTICO
MACRO AREA ALUNNI COINVOLTI
DURATA
CODIVERTIAMOCI SCUOLA DELL’INFANZIA
LOGICO -MATEMATICA E
SCIENTIFICA
5 ANNI 14 ORE
Questo progetto vuole far avvicinare i bambini, già dalla scuola dell’infanzia ad utilizzare pratiche di Coding semplificate, atte a far acquisire loro, il pensiero computazionale. E attraverso esso, a consolidare la capacità di orientarsi nello spazio e la laterizzazione. Nell’ambito del RAV, l’obiettivo, che si vuole perseguire, è quello di ampliare l’offerta formativa, affinché affianchi e supporti il Curricolo d’Istituto. Le scelte didattiche-metodologiche e le strategie educative sono incentrate sulla valorizzazione del GIOCO, come risorsa privilegiata di apprendimenti e di relazioni, sulla libera esplorazione e ricerca, sull’ ascolto, la narrazione, sul Brainstorming, sul lavoro di gruppo, sul Cooperative Learning, sul Problem Solving. Si intendono sviluppare competenze quali: saper osservare, sperimentare, porre domande, formulare ipotesi e verificare con l’aiuto dell’insegnante saper individuare le posizioni di oggetti e persone nello spazio, usando termini come avanti/dietro, sopra/sotto, destra/sinistra saper seguire correttamente un percorso sulla base di indicazioni verbali saper giocare in modo costruttivo e creativo con gli altri saper argomentare, confrontarsi, sostenere le proprie ragioni con adulti e bambini saper risolvere problemi
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IDENTIKIT DEL PROGETTO
GRADO SCOLASTICO
MACRO AREA ALUNNI COINVOLTI
DURATA
CONOSCO, CUCINO, MANGIO
SCUOLA DELL’INFANZIA
IMPARARE AD IMPARARE
4 ANNI 14 ORE
Il progetto nasce con l’intento di accompagnare i piccoli alla scoperta del cibo, illustrando loro la derivazione degli alimenti e la preparazione degli stessi, incoraggiandoli a seguire una sana alimentazione, intesa sia come gusto e piacere sensoriale nonchè come rispetto per l’ambiente. Si intende con questo percorso perseguire l’obiettivo del RAV di ampliare l’offerta formativa, affiancando e supportando il Curricolo d’Istituto. Il gioco e le esperienze sensoriali, unite al cooperative learning, saranno la risorsa privilegiata di apprendimento ed attraverso esse saranno proposte attività gustative e manipolative. Il progetto si articolerà vari incontri con cadenza settimanale e vedrà una prima fase in cui si prediligerà guidare i bambini alla scoperta “sensoriale” dei vari alimenti. Nella seconda fase i piccoli saranno impegnati nella preparazione di semplici ricette che fanno parte dei cibi della piramide alimentare.
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Scuola Primaria
IDENTIKIT DEL PROGETTO
GRADO SCOLASTICO
MACRO AREA ALUNNI COINVOLTI
DURATA
MATEMATICA? NO PROBLEM!
SCUOLA PRIMARIA
LOGICO-MATEMATICA E SCIENTIFICA
CLASSI II 4 MODULI DI 20 ORE
Il progetto intende promuovere atteggiamenti di riflessione e curiosità valorizzando il contributo che il gioco
logico-matematico è in grado di recare alla maturazione delle risorse cognitive e relazionali degli alunni, alla
loro creatività e all’ appropriazione di competenze logico-matematiche specifiche.
“Matematica? No problem” ha come obiettivo lo sviluppo di un atteggiamento positivo rispetto alla logica
e alla matematica grazie ad esperienze in contesti significativi, ad attività laboratoriali, alla discussione tra
pari e alla manipolazione per permettere agli alunni di giungere alla costruzione di ragionamenti.
Saranno progettati giochi che concorrano al raggiungimento delle competenze attese.
I giochi possono consistere sia in oggetti concreti che in giochi –attività. Sarà privilegiato l’uso di materiali
poveri o facilmente reperibili.
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IDENTIKIT DEL PROGETTO
GRADO SCOLASTICO
MACRO AREA ALUNNI COINVOLTI
DURATA
PROBLEM SOLVING?
SCUOLA PRIMARIA
LOGICO-MATEMATICA E SCIENTIFICA
CLASSI II/III 2 MODULI DI 20 ORE
Il progetto intende promuovere lo sviluppo del pensiero computazionale, cioè pensare in maniera algoritmica, ovvero rendere gli alunni capaci di affrontare problemi per trovare soluzioni e diventare soggetti attivi e produttori di tecnologia. Orientare l’alunno a “programmare” per evitare una fruizione passiva della tecnologia, alfine di maturare anche una presa di coscienza, migliorando le competenze socio-relazionali e di cittadinanza, nella condivisione di un progetto comune. Attroverso “Problem solving?”si intendono promuovere varie competenze: - Comunicare: Comprendere e individuare il senso globale e le informazioni principali, rilevare informazioni utili per l’apprendimento di un argomento dato e metterle in relazione; sintetizzarle, in funzione anche dell’esposizione orale; acquisire il primo nucleo di terminologia specifica. - Risolvere problemi: Risolvere facili problemi in tutti gli ambiti di contenuto, mantenendo il controllo sia sul processo risolutivo, sia sui risultati. Descrivere il procedimento seguito e riconoscere strategie di soluzione diverse dalla propria. Costruire ragionamenti formulando ipotesi, sostenendo le proprie idee e confrontarsi con il punto di vista di altri. - Imparare ad imparare: Comprende, seleziona, sintetizza e utilizza in contesti diversi le informazioni essenziali, trasforma le informazioni individuate, in parole chiave. Possiede un sufficiente patrimonio di conoscenze e nozioni di base. Ricava e seleziona semplici informazioni da fonti conosciute per i propri scopi. - Cittadinanza: Interagisce in gruppo, comprendendo i diversi punti di vista, valorizzando le proprie.
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IDENTIKIT DEL PROGETTO
GRADO SCOLASTICO
MACRO AREA ALUNNI COINVOLTI
DURATA
ANDIAMO A PROGRAMMAR
SCUOLA PRIMARIA
LOGICO-MATEMATICA E SCIENTIFICA
CLASSI III 4 MODULI DI 20 ORE
Attraverso l'uso delle nuove tecnologie a supporto della didattica e delle attività di apprendimento, nonché il potenziamento delle competenze digitali, gli studenti svilupperanno la capacità di individuare e concepire la soluzione di un problema in modo algoritmico, imparando ad utilizzare modelli matematici di pensiero (pensiero logico e spaziale) e di presentazione (formule, modelli, schemi, grafici, rappresentazioni, algoritmi). Il progetto intende promuovere l’acquisizione di un pensiero razionale che consenta agli alunni di affrontare problemi e situazioni sulla base di elementi certi. Le attività potranno essere attuate sia con l’ uso di computer e di connessione a Internet, sia in modo tradizionale, con supporti cartacei e simulazioni pratiche. Saranno oggetto di studio e applicazione pratica: - Introduzione ai concetti di informatica e programmazione (coding) - Avviamento al pensiero computazionale. - Programmazione su carta a quadretti - Algoritmi - Funzioni - La ricerca dell’errore - Istruzioni condizionali - Composizione di canzoni - Astrazione
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IDENTIKIT DEL PROGETTO
GRADO SCOLASTICO
MACRO AREA ALUNNI COINVOLTI
DURATA
A SCUOLA DI SCACCHI
SCUOLA PRIMARIA
LOGICO-MATEMATICA E SCIENTIFICA
CLASSI II E ALCUNI
ALUNNI DI V
20 ORE
Questo progetto recepisce alcune esigenze emerse dal Rav del nostro Istituto: 1)Sostenere l’inclusione Gli scacchi producono effetti positivi non solo nei bambini normodotati o plusdotati, ma anche in quelli con difficoltà di apprendimento o con disturbi comportamentali (soprattutto i bambini iperattivi). Gli scacchi permetterebbero a questi bambini di far emergere abilità latenti che non sono state raggiunte da altri mezzi educativi. In questi rapporti, infatti, i bambini con difficoltà traggono vantaggio dall'analisi e dall'utilizzo di schemi; riescono anche ad aumentare i tempi di attenzione. 2)Rafforzare le competenze di base Attraverso uno stimolo ludico e sulla scia della filosofia del coding il bambino verrà sollecitato a sviluppare le capacità logiche, di ragionamento e di astrazione e sviluppare capacità di analisi, sintesi, approfondimento; a trovare schemi di risoluzione a problemi dati coinvolgendo diverse attenzioni e memorie e i processi di pensiero nella poliedricità delle loro sfaccettature (intuizioni e deduzioni, astrazioni, uso di linguaggi e di intelligenze diverse) prevalentemente non verbali 3)Educare all’esercizio di una cittadinanza consapevole L’approccio ludico-competitivo, in particolar degli scacchi ha particolare effetto sulla formazione della coscienza sociale dell’alunno spingendolo a rispettare le regole e la correttezza; l’altro (l'avversario); favorire e sviluppare la leale competitività; sublimare nel gioco la propria aggressività; accettare la sconfitta e adattarsi alla realtà; rafforzamento del carattere e della capacità di affrontare situazioni problematiche senza perdere la testa facendo ricorso e gestendo tutte le risorse fisiche e mentali disponibili. Inoltre sarà un momento di incontro, conoscenza e confronto tra i pari. Attraverso metodologie quali il learning by doing, il learning by playing, il tutoring, il peer to peer, si intendono promuovere una molteplicità di competenze, quali: - migliorare le capacità di riflessione; sviluppare l'esercizio della pazienza; - controllare l'impulsività, l'emotività, l'approssimazione, la superficialità e la presunzione; - favorire la formazione di una coscienza autocritica e stimolare la fiducia in se stessi, l'autocontrollo, le capacità decisionali, il senso di responsabilità e la maturazione generale; - incoraggiare e sviluppare lo spirito d’iniziativa e stimolare l'autovalutazione, l’autoregolazione delle emozioni; - sviluppare un'equilibrata valutazione dei propri comportamenti e della propria personalità; - rispettare le regole e la correttezza e rispettare l'avversario; - favorire e sviluppare la leale competitività sublimando nel gioco la propria aggressività; - accettare la sconfitta e adattarsi alla realtà. Il progetto avrà una durata di 20 ore e coinvolgerà alunni delle classi II e alcuni alunni delle V
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IDENTIKIT DEL PROGETTO
GRADO SCOLASTICO
MACRO AREA ALUNNI COINVOLTI
DURATA
TEATRANDO SCUOLA PRIMARIA
LINGUISTICA ARTISTICO/ESPRESSIVA
CLASSI III/IV 20 ORE
L’attività di drammatizzazione consente di tracciare un percorso esperenziale e ricreativo che favorisce la riflessione e la crescita culturale degli alunni. Essa rappresenta un importante momento di socializzazione ed un’opportunità didattica per lo sviluppo delle potenzialità di ciascun allievo rinforzando capacità di comprensione, analisi, sintesi ed elaborazione. Con l’attività di drammatizzazione vengono coinvolti una molteplicità di linguaggi: da quello gestuale-mimico a quello verbale-musicale. La modalità di lavoro collaborativo inoltre potenzia, l’accrescere dell’autostima e l’interiorizzazione di norme sociali. La metodologia si baserà sulla costruzione di mappe e percorsi concordati all’interno di piccoli gruppi favorendo negli alunni l’interesse, la propositività, la partecipazione, problem posing / problem solving. Attraverso la rappresentazione di un testo teatrale si intende: - migliorare la capacità di comunicazione ed espressione; - favorire l’uso di diversi linguaggi; - accrescere il senso di autostima; - potenziare il lavoro cooperativo ed il rispetto dell’altro.
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IDENTIKIT DEL PROGETTO
GRADO SCOLASTICO
MACRO AREA ALUNNI COINVOLTI
DURATA
CANTO A SCUOLA
SCUOLA PRIMARIA
ARTISTISTICO/ESPRESSIVA CLASSI IV e V 40 ORE
La musica è una risorsa preziosa ponendosi come agenzia culturale sul territorio. essa infatti aggrega le energie propulsive esistenti nella scuola e dà un contributo ad un’azione di integrazione e di contrasto al disagio giovanile. La musica abbatte le difficoltà legate a modeste competenze linguistiche e mette i giovani in relazione fra loro, facilitando le capacità di comunicazione, di espressione, di ascolto e rafforzando il rispetto delle regole di convivenza civile nonché la socializzazione. Una delle attività musicali maggiormente aggreganti è l’attività corale. “Canto a scuola” è un progetto interamente dedicato alla vocalità, parlata e cantata, di alunni con una predisposizione naturale per la musica. E’ fondamentale smuovere le doti vocali presenti in ogni alunno, in particolar modo nel periodo sociale in cui viviamo se si considera il grande avvento di pratiche sociali e di attività formative e cognitive che, sempre più impongono il non uso della voce, a favore di un mutismo indotto dai tanti esasperati percorsi audio, visivi e audiovisivi. Doti vocali che, se non mantenute vive, andranno ad incidere sulle capacità degli alunni di instaurare umane relazioni con gli altri visto che un buon parlare e cantare possono offrire alla personalità grande potenza disinibitoria. Altre competenze che il progetto si prefigge di promuovere sono: - ampliamento della capacità di presa mnemonica dei vari elementi sonori. - sviluppo graduale della coscienza intervallare e degli ambiti vocali. - acquisizione di nozioni storiche e geografiche. - miglioramento nell’apprendimento linguistico e fonetico. - maturazione di ambiti spazio-motori e gesto-sincronici. Il progetto avrà la durata di 40 ore e saranno coinvolti circa 50 alunni del plesso di scuola primaria , scelti tra le quarte e quinte classi che hanno già partecipato ad una prima fase l’anno precedente. Gli alunni che partecipano al progetto fungono da traino per i compagni di classe durante la sola ora di lezione curricolare, accelerando e rafforzando le acquisizioni musicali. Alcuni brani del progetto hanno una chiara definizione storica e sono legati a campi d’azione etnico-geografici molti brani, attraverso il testo, promuovono il miglioramento di articolazioni fonetiche e l’apprendimento e la pronuncia di alcuni aspetti delle lingue e dialetti del mondo.
45
6. PROGETTAZIONE FORMATIVA INTEGRATA
6.1 I bisogni del contesto di riferimento
La realtà in cui opera l’Istituto è caratterizzata da un profondo disagio socio-culturale e ambientale,
con una significativa presenza di alunni e famiglie segnalate e seguite dai servizi sociali e un tasso
importante di dispersione scolastica e frequenza discontinua con un basso profitto scolastico.
L’istituto, frutto di un doppio dimensionamento che ha aggregato tre istituti già di per sé complessi e
periferici, accoglie un’utenza che vive una condizione forte di marginalità, accentuata dalla natura del
territorio di confine in cui risiede. Si tratta di un’area piuttosto vasta, accomunata da una profonda
crisi, d’identità, dell’occupazione, delle relazioni sociali e familiari con un conseguente diffuso stato
di difficoltà esistenziale e socio-relazionale.
Ci si trova di fronte a bambini e a preadolescenti che non riescono ad inserirsi serenamente nel
contesto scolastico. Sono spesso bambini e ragazzi insoddisfatti, fragili psicologicamente, che
mostrano atteggiamenti di rifiuto, di passività, di disagio che, in alcuni casi, sfociano in fenomeni di
bullismo, intolleranza verso l’alterità, incapacità al rispetto delle regole di convivenza, fino
all’abbandono del percorso formativo e a fenomeni di devianza.
La sola offerta formativa curricolare non può dirsi sufficiente a rispondere alla complessità delle
istanze rilevate. In particolare, il tempo scuola che l’Istituto può attualmente offrire non rappresenta
una risposta significativa alla domanda di attenzione e cura posta dai nostri giovani utenti.
E’ per queste ragioni che l’Istituto coglie tutte le opportunità offerte da progetti integrativi dedicati
al mondo della scuola, cimentandosi con avvisi diramati dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università
e della Ricerca, dall’Ufficio Scolastico Regionale della Campania, dalla Regione Campania, per citare
solo i più rappresentativi.
Uno sforzo che ha l’ambizione di dare una risposta aggregante e convincente alle problematiche
evidenziate attraverso il perseguimento dei seguenti obiettivi generali:
Potenziare il ruolo dell’istituzione scolastica nel territorio di riferimento;
Qualificare l’offerta formativa, la sua pluralità, flessibilità e innovatività;
Incrementare il capitale culturale e sociale dei destinatari diretti e indiretti.
Si riportano in sintesi le azioni in corso per il presente anno scolastico.
46
6.2 Art.9 del C.C.N.L. Comparto Scuola 2006/2009 - Misure incentivanti per progetti relativi alle aree a rischio, a forte processo immigratorio e contro l’emarginazione scolastica.
SUMMER INSIDE AND OUTSIDE THE SCHOOL
Il progetto intende investire i bisogni rilevati attraverso un percorso di qualità che alzi il tiro rispetto alle
aspettative e alla significatività dell’esperienza stessa. Si interviene sul recupero delle tante “marginalità”, dei
tanti bisogni educativi speciali attraverso una rimotivazione alla partecipazione, alla riuscita, e se è possibile,
all’eccellenza.
I destinatari saranno coinvolti un campus che prevede laboratori, parte in lingua madre, parte in lingua inglese
da realizzarsi nella prima parte dell’anno scolastico che li immerga in una esperienza nuova, motivante e in
grado di stimolare l’elaborazione di ipotesi riguardo al proprio futuro.
Si vuole così sostenere negli alunni coinvolti il superamento della percezione di isolamento e di marginalità
dovuta alla residenza in aree periferiche della città mediante:
- la promozione della conoscenza del territorio più vasto che va ben oltre il rione o la strada in cui
abitano;
- la valorizzazione delle competenze cognitive, relazionali e affettive nella realizzazione di compiti
autentici consistenti nell’entrare in contatto con visitatori reali della città, italiani e stranieri, offrendo
loro supporto, informazioni, orientamento in lingua italiana e inglese.
In pratica, gli alunni vivranno una fase di conoscenza o riconoscimento del territorio da spendere in una
successiva fase di contatto con turisti e visitatori ai quali potranno offrire le conoscenze apprese, mostrando
di aver maturato competenze in ordine alla comunicazione in L1 e L2, alla gestione dell’imprevisto e delle
emozioni, alla relazione.
I gruppi saranno eterogenei per provenienza/bisogni formativi e si costituiranno successivamente ad una fase
di osservazione e condivisione con i consigli di classe di provenienza.
Si prevede di costituire tre “poli” in modo tale da consentire l’accesso agli alunni provenienti dai vari quartieri
di riferimento su cui l’istituto insiste.
Le classi coinvolte saranno le classi terminali della scuola primaria (IV e V) e le classi di scuola secondaria di 1°
grado dei plessi “Cacciottoli”, “San Francesco”, “Sanzio”, “Selva Cafaro”.
Il monte ore complessivo è pari a 180 ore di didattica a valere sul fondo ex art.9.
I destinatari coinvolti saranno all’incirca 100.
47
6.3 “La Scuola al Centro”. Piano Nazionale per la prevenzione della dispersione scolastica nelle periferie
IL CIELO SOPRA NOI
Il progetto si è articolato in due percorsi distinti entrambi proposti ai partecipanti in forma alternata.
Si tratta di percorsi pensati per offrire agli alunni la possibilità di vivere esperienze formative al di fuor
dello spazio consueto in cui normalmente si svolgono le attività didattiche, ma nelle quali siano
comunque riconoscibili e spendibili i saperi e le competenze acquisite nell’ambito del percorso
scolastico e che in un contesto “autentico” possano essere ulteriormente sviluppati e amplificati. I
luoghi che li accoglieranno rappresentano “aule decentrate” che hanno però il vantaggio di portare
non solo gli alunni, ma anche la scuola in una nuova dimensione.
Questo ha permesso di far vivere loro esperienze in luoghi non abitualmente praticati, né
sufficientemente diffusi sul territorio di appartenenza, e nello stesso tempo dimostrare che la scuola
– intesa come spazio e tempo dell’apprendimento formale – travalica i luoghi consueti e accompagna
ciascuno nella costruzione del proprio mondo, dimostrando come si possa continuare ad imparare ad
imparare.
I due percorsi in cui si è articolato il campo estivo che hanno avuto i seguenti focus, tra loro
complementari:
1. Sport, salute e cittadinanza
Percorso volto alla scoperta e al progressivo sviluppo di azioni positive tese a valorizzare una condotta
di vita sana e a sostenere lo sviluppo di competenze sociali e civiche.
Si va dall’avviamento allo sport mediante la familiarizzazione con una pluralità di discipline sportive
(atletica, arti marziali, arti circensi, etc.) per sperimentare una forma di benessere psico – fisico,
determinata dall’assumere scelte consapevoli in campo alimentare, dallo scoprire nuovi modi di stare
insieme, nuovi modi di giocare, che favoriscono lo sviluppo dell’autostima, della fiducia in se stessi e
negli altri, il rispetto dei propri compagni/rivali, grazie allo straordinario potere di aggregazione, di
stimolo alla crescita degli individui e di sviluppo delle competenze di cittadinanza che ha lo sport, allo
scopo di:
- approfondire la conoscenza del proprio corpo e delle sue potenzialità e riconoscere
comportamenti di base funzionali al mantenimento della propria salute;
- maturare consapevolezza rispetto all’impegno richiesto a ciascuno per preservare la propria
salute e vivere in modo sempre più sano e sostenibile.
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- sviluppare fiducia nei propri mezzi e scoprire nuovi obiettivi da raggiungere;
- utilizzare le regole sportive come strumento di convivenza civile.
2. Ambiente, natura e scoperte
Percorso volto all’esplorazione della natura alla ricerca di segnali, trasformazioni, fenomeni da
osservare, narrare, illustrare, spiegare attraversi una pluralità di approcci, conoscitivo e di scoperta,
scientifico, creativo, corporeo e ludico.
Attraverso il contatto con la natura i bambini colgono aspetti di trasformazione temporale (ciclicità
delle stagioni) e segni del tempo meteorologico. Dall’osservazione degli ambienti e dei fenomeni
naturali si va, secondo un metodo scientifico empirico, alla formulazione di ipotesi da mettere a
verifica e i cui risultati possono essere misurati e valutati allo scopo di:
- osservare direttamente la natura;
- sviluppare la prima formazione di atteggiamenti e abilità di tipo scientifico;
- sviluppare la capacità di esplorare la realtà e di interiorizzare le regole della vita quotidiana
per assumere comportamenti sempre più responsabili;
- migliorare la conoscenza di tutto ciò che riguarda le scienze naturali;
- favorire atteggiamenti e comportamenti etici rispettosi della natura in tutte le sue forme,
valorizzare i sani stili di vita e la tutela dell'ambiente in cui si vive;
- stimolare la curiosità, la spinta ad esplorare, il gusto della scoperta, la creatività, la capacità di
osservazione e intuizione;
- accrescere la socializzazione e lo spirito di gruppo;
Il monte ore complessivo finanziato è pari a 100 ore di didattica a valere sul fondo ex art.9.
I destinatari coinvolti sono stati all’incirca 100. Si è trattato di alunni di tutte le classi di scuola primaria dei
plessi “Radice”, “Alberti” e “Selva Cafaro”.
49
6.4 P.O.R. Campania FSE 2014-2020 POR CAMPANIA FSE 2014-2020 – Asse III - Obiettivo specifico 12 – Azione 10.1.1 - DGR n. 204 del 10/05/2016, D.D. n. 229 del 29/06/2016 approvato con DD n. 322 del 30/09/2016.
CANTIERE SCUOLA
In attuazione del programma triennale “Scuola Viva”, con cui la Regione Campania intende ampliare
l’offerta formativa e al contempo sostenere una intensa azione di apertura dell’Istituzione Scolastica
al territorio, è stato pubblicato sul BURC n° 43 del 29/06/2016 il Decreto Dirigenziale di approvazione
dell'avviso pubblico per la selezione di proposte progettuali per l'anno scolastico 2016/2017, per un
importo complessivo di euro 25.000.000 a valere sulle risorse del POR Campania FSE 2014-2020.
Il nostro Istituto ha avuto accesso al finanziamento grazie ad una proposta integrata realizzata
mediante accordi di partenariato con ben nove associazioni culturali e sociali del territorio che ha
inteso coinvolgere per la realizzazione delle attività.
Le attività, libere, gratuite e aperte al territorio, saranno rivolte agli studenti iscritti, agli studenti degli
altri Istituti di I e II grado del territorio e ai giovani fino ai 25 anni di età, italiani e stranieri, prevedendo
il più ampio coinvolgimento delle diverse fasce di popolazione.
Il progetto “Cantiere scuola” con cui l’Istituto ha ottenuto il finanziamento si articolerà in ben otto
moduli per un totale di 630 ore di attività di formazione ed un coinvolgimento di 300 utenti circa.
“CANTIERE SCUOLA” rappresenta una fucina di opportunità: otto moduli che intendono pungolare,
stimolare, arricchire il bagaglio delle esperienze dei nostri alunni in particolar modo in ordine alle tre
grandi aree alle quali sono riconducibili i loro bisogni più urgenti:
Strumenti culturali: sviluppare le competenze di base; ampliare le esperienze di apprendimento;
stimolare lo spirito critico e la riflessione.
Sviluppo dell’identità: riconoscere e sviluppare la propria identità; sviluppare l'autonomia; maturare
consapevolezza rispetto alle scelte.
Convivenza civile: maturare capacità di interagire e collaborare; sviluppare la consapevolezza di
essere partecipi di una collettività.
Gli otto moduli in cui si articola il progetto coinvolgeranno tutti i plessi dell’istituto.
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SCRITTORE TRA I BANCHI
L’Associazione “La pagina che non c’era” propone di realizzare una serie di azioni finalizzate alla
promozione della lettura e della scrittura, i cui destinatari sono gli alunni delle classi terminali di
scuola primaria, della scuola secondaria di I grado e i loro insegnanti, coinvolti nella formazione e
nello scambio di buone pratiche.
L’Associazione intende affrontare con un approccio innovativo e sinergico un nodo problematico della
pratica didattica: la necessità di ampliamento delle attività di scrittura che devono riguardare le
tipologie testuali più investigate nelle classi (riassunto, recensione, analisi e schedatura di documenti,
saggio breve, articolo di giornale), ma aprirsi anche a forme di narrazione/indagine più ampie quali
ad esempio il reportage e la scrittura saggistica o volgersi al versante creativo della scrittura mimetica.
E’ prevista la partecipazione degli studenti all’evento organizzato annualmente dall’associazione
nell’ambito della rassegna “La pagina che non c’era”.
Il modulo avrà una durata complessiva di 60 ore e prevede il coinvolgimento di alunni delle classi
terminali della scuola primaria e secondaria di 1° grado.
E’ prevista la partecipazione degli studenti all’evento organizzato annualmente dall’associazione
nell’ambito della rassegna “La pagina che non c’era”.
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UNO SPORT PER CRESCERE
Il modulo, affidato all’ASD “Kodokan Sport Napoli”, intende promuovere lo sviluppo delle capacità
motorie, relazionali e cognitive per star bene con sé e con gli altri, sviluppare l’autostima e
promuovere l’attività motoria.
Obiettivi Formativi Generali:
- saper impiegare le capacità motorie in situazioni espressive e comunicative esplorando le
proprie possibilità di linguaggio corporeo;
- favorire lo sviluppo di un senso di sicurezza che porti ad un adeguato senso di sé e alla
possibilità di migliorarsi.
L’attività prevista sarà organizzata in relazione agli interessi del bambino, per sollecitare la sua
iniziativa, la sua partecipazione, la sua immaginazione, la sua capacità di risoluzione dei problemi.
Le caratteristiche organizzative saranno le seguenti:
- sviluppare le potenzialità che il bambino utilizzerà poi in tutti i campi;
- considerare il “corpo”, come l’elemento fondamentale nel processo di acquisizione e di
apprendimento;
- portare i bambini a confrontarsi con gli altri, a cercarli come compagni di gioco in uno sforzo
di educazione alla socializzazione;
- promuovere la comunicazione, mirata alla cooperazione, all’aiuto ed al rispetto degli altri;
- differenziare i compiti dei membri del gruppo sviluppando un reciproco apporto ed uno spirito
di collaborazione.
Il modulo avrà una durata complessiva di 150 ore e prevede il coinvolgimento di alunni della scuola
primaria e secondaria di 1° grado.
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TEATRO AMICO
Il modulo è affidato all’associazione “Opus cafè” che intende dimostrare come l’attività teatrale sia
un pretesto per comunicare, capire e conoscere gli altri e se stessi. Nello specifico, l’educazione alla
teatralità contribuisce ad un sensibile miglioramento nei ragazzi, nella capacità di ascolto,
nell’attenzione e nella disciplina.
L’esperienza del laboratorio teatrale, attraverso esperienze ludiche, rappresenta un’occasione di
conoscenza, di espressione e di relazione. Obiettivo primario del progetto, infatti, non è tanto
“formare attori”, bensì creare un percorso di conoscenza di sé e dell’altro, attraverso il magico gioco
della rappresentazione. La finalità dunque non sarà nel risultato finale, ma nel percorso che ogni
piccolo allievo traccerà.
I risultati attesi vertono attorno all’aerea dell’acquisizione di competenze teatrali, e quindi il lavoro
sul testo teatrale, l’analisi, la comprensione e la memorizzazione, la capacità mnemonica, l’abitudine
a fare collegamenti e associazioni di pensiero e persino il vocabolario dei ragazzi ne risentirà
positivamente. Ma il teatro in quanto percorso può diventare l’ambiente caldo in cui l’uomo riesce a
crescere e a sviluppare il proprio benessere fisico e psichico, per cui può essere auspicabile e
potenzialmente possibile, il superamento di alcuni blocchi emotivi; la capacità di gestire la propria
ansia, il desiderio di apprendimento, la consapevolezza dei propri limiti e delle proprie reali
potenzialità, la capacità di parlare “in pubblico”.
Ciascun incontro inizierà con un riscaldamento del corpo e della voce, un momento dedicato alla
socializzazione ed alla creazione di un gruppo di lavoro sereno e non-giudicante grazie a giochi
cooperativi. Ogni incontro si svilupperà intorno ad una tematica centrale riguardante il linguaggio
verbale e non-verbale, l’ambiente e l’altro, che verrà esplorata mediante attività creative, divertenti
ed appaganti, consentendo agli allievi di vivere un luogo accogliente, ricco di stimoli espressivi ed
aperto alla sperimentazione volta alla scoperta di sé stessi. Al termine degli incontri è previsto un
momento finale dedicato al rilassamento e alla verbalizzazione di quanto è stato affrontato, in modo
da favorire l’esteriorizzazione di opinioni, vissuti, emozioni che promuovano la criticità nei confronti
dell’esperienza e la capacità di condividere il proprio pensiero. Il progetto prevede che il lavoro
compiuto durante il percorso esiti in una rappresentazione teatrale.
Il modulo avrà una durata complessiva di 60 ore e prevede il coinvolgimento di alunni della scuola
primaria e secondaria di 1° grado.
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IL TEATRO DEI PENSIERI, OVVERO IL PENSIERO A TEATRO
Il modulo, è curato dall’associazione “Filosofia fuori le mura”. La finalità del percorso è stabilire un
rapporto “teatrale” con quanto si apprende a scuola. Un piano di corrispondenza tra il sapere che si
apprende e quello che si vede e si trova nel proprio quartiere, nella città, alla televisione, in casa, con
gli amici. Passare dal libro alla strada attraverso l’immaginazione, educando così il proprio
immaginare e sentire. L’obiettivo è l’educazione ai sentimenti. Non c’è teatro più attivo e nomade di
quello interiore, di quanto si svolge dentro se stessi. Siamo in fondo registi non solo dei nostri sogni
notturni, ma anche di quelli ad occhi aperti, quando stabiliamo dei ruoli, quando c’immaginiamo
quello che altri provano nei nostri confronti e come le prove di relazioni ne smentiscono i giudizi
ricavati. Siamo spettatori della scena che noi stessi creiamo. Educare ai sentimenti è anche lo scopo
di educare il proprio immaginario e perciò le proprie relazioni.
I contenuti sono letterari e reali in una commistione che solo l’educazione all’immaginazione può
mettere in scena, quella interiore, personale e quella pubblica. I contenuti saranno i sentimenti ad
esprimerli sulla base dei personaggi scelti dai testi. Un “inside out” come si può ripetere, ma senza
lasciarsi prendere dal piano semplicemente emotivo, perché le passioni si danno, le emozioni si
provano, ma i sentimenti si educano.
Il metodo costruisce la sua strada attraverso la lettura di testi teatrali come possono essere quelli
classici o moderni, dal teatro dei greci a quello di Shakespeare o Pirandello ed Eduardo, ma facendo
in modo di incarnare i personaggi, non riferendoli alla scena del testo, ma a quella della realtà, della
cronaca quotidiana. E’ come prendere le vesti di un personaggio e fargli prendere posizione e parola
rispetto ad una scena e un racconto di quel che accade e che prende la nostra attenzione. Ci si muove
leggendo e recitando. Leggendo insieme, in un circolo di voci, che sale il palco e allestisce la scena dei
pensieri che vengono.
Il modulo avrà una durata complessiva di 60 ore e prevede il coinvolgimento di alunni della scuola
primaria e secondaria di 1° grado.
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I LEARN ENGLISH PLAYING
Il modulo affidato all’associazione “AICS” intende offrire ai destinatari un’opportunità per potenziare
l’apprendimento della lingua inglese. Si prevede l’attivazione di un percorso di potenziamento della
lingua inglese attraverso metodologie di educazione informale sotto forma di gioco.
Il modulo si articolerà in due fasi:
- la prima fase servirà da un lato a individuare con la docente di lingua straniera le maggiori
criticità nel percorso curriculare, a pianificare con il corpo docente gli obiettivi in termini di
competenze da acquisire e a condividere con essi le metodologie utilizzate.
Oltre a ciò si promuoverà il modulo presso la platea scolastica con lo scopo di monitorare
criticità, motivazioni e stimolare la partecipazione.
- La seconda fase punterà a raccontare e a raccontarsi in inglese sperimentando la lingua viva.
Il valore dell’esperienza in un contesto informale, infatti, rappresenta un’efficace risorsa
educativa più volte sperimentata in contesti educativi.
L’originalità del modulo risiede nella prima sperimentazione di un insegnamento non formale della
lingua nel contesto di riferimento.
La metodologia adottata sarà il cooperative learning adattato all’apprendimento della lingua.
Come già sperimentato nelle classi di insegnamento di Italiano come L2 per stranieri, il cooperative
learning è un potente strumento operativo nei contesti educativi. Ciò permette di mantenere
l’insegnamento ad un livello non formale e proporlo sotto forma di gioco. Interverranno in alcune
lezioni anche degli stranieri di madrelingua anglofoni che poteranno la propria esperienza
raccontandosi in classe.
Il modulo avrà una durata complessiva di 60 ore e prevede il coinvolgimento di alunni della scuola
primaria e secondaria di 1° grado.
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STORIE VISIVE
Il modulo affidato a due associazioni del territorio, “Art.45” e alla cooperativa sociale ONLUS “Il
millepiedi”,si articola in due percorsi:
“Storie fotografiche” che ha tra i suoi obiettivi quello di educare l’occhio a vedere ciò ch e è
intorno a noi. Il percorso fornirà le conoscenze tecniche riguardo l’utilizzo della macchina
fotografica, svilupperà i temi della fotografia (come la figura umana, il paesaggio, lo sport e la
Street photography) e lo sviluppo di un proprio progetto fotografico. come modo per
raccontare la propria storia personale e come modo di raccontare gli altri e la propria realtà;
“Città viva - Docu-film” che ha l’obiettivo di accrescere nei destinatari il senso di cittadinanza e
di coinvolgimento nella comunità di appartenenza, nel contesto cittadino, attraverso l’utilizzo
di metodi innovativi che permettano di accedere a nuove conoscenze e a nuovi modi di
elaborare le esperienze in forma creativa come il docu-flm che renderà i ragazzi testimoni
diretti, presso coetanei, territorio e contesto locale e regionale, di messaggi di legalità e di
“napoletanità” intesa come tradizioni, valori, innovatività, legami .
Il modulo intende spronare l’osservazione della realtà e la narrazione creativa negli studenti e
far riscoprire agli alunni il piacere di collaborare alla realizzazione di un prodotto che possa
essere apprezzato anche all’esterno del contesto scolastico . Il laboratorio è concepito come
occasione utile ad approfondire, attraverso la conoscenza dell’arte filmica e fotografica la
conoscenza di se stessi e degli altri, della realtà che ci circonda, al fine di rappresentarla e
reinventarla.
Inoltre, l’impiego delle immagini e di un linguaggio epigrammatico e sintetico, tipico degli spot
pubblicitari ad esempio, ha il vantaggio di stimolare ad una sintesi dei concetti, delle idee e delle
emozioni che riguardano il tema della cittadinanza attiva, della partecipazione, del rispetto delle
regole comuni, del recupero dei beni confiscati come forma di lotta alla criminalità.
Infine, l’uso di strumenti tecnologici consente anche ai ragazzi, da un lato, di avvicinarsi alle
nuove tecnologie con attenzione e con responsabilità dato l’utilizzo spesso deleterio che i ragazzi
fanno di foto e video attraverso i cellulari, dall’altro di renderli più capaci di padroneggiare testi
di tipo giornalistico, pubblicitario, dialogico.
Il modulo avrà una durata complessiva di 120 ore e prevede il coinvolgimento di alunni della scuola
primaria e secondaria di 1° grado.
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PLAY LAB
Il modulo, a cura dell’associazione “Oltre la tenda”, prevede l’attuazione di laboratori, per bambini e
ragazzi, di espressione attraverso canali artistici quali la musica e il colore; di educazione alla relazione
e alla integrazione sociale; e di promozione della consapevolezza di sé nelle aree: corporea, emotiva,
comportamentale e cognitiva. La musica e il colore sono potenti strumenti per dare forma al proprio
mondo interiore e condividere con gli altri un nuovo modo di stare insieme incentrato sul rispetto e
l’ascolto reciproco in un clima divertente.
Obiettivi:
- Promuovere il benessere psicologico
- Sviluppare le singole capacità e l’acquisizione di nuove competenze (relazionali e pratiche)
- Sviluppare consapevolezza e capacità di scegliere
- Incrementare l’autostima e la fiducia in se stessi e negli altri
- Educare allo stare in relazione e all’accettazione di sé e delle diversità e fragilità
- Promuovere l’immagine della scuola come punto di riferimento e luogo di scambio e
arricchimento
Prevenire la dispersione scolastica e i fenomeni psicosociali “devianti” tipici dell’istituzione scolastica
e della vita dei minori (bullismo, cyber bullismo, emarginazione, auto distruttività)
Il modulo avrà una durata complessiva di 60 ore e prevede il coinvolgimento di alunni della scuola
primaria.
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ORTO SOCIALE
Il modulo, affidato all’associazione “Città senza periferie” permetterà ai bambini di occuparsi degli
orti, allestiti negli spazi verdi intorno ai tre plessi scolastici, e di lavorare a contatto con i genitori e
con contadini esperti. “Città senza periferie”, inoltre, darà il proprio supporto per la costituzione di
un'Associazione dei Genitori e di un “database delle professioni”.
OBIETTIVO GENERALE: aumentare la coesione familiare ed il coinvolgimento dei genitori
nell'educazione dei figli, incoraggiandoli a collaborare e a trascorrere più tempo insieme.
Obiettivi specifici:
1. Incrementare le occasioni di condivisione di “tempo di qualità” tra genitori e figli,
coinvolgendoli in ogni fase del modulo, dalla semina alla vendita dei prodotti;
2. Sensibilizzare sia i più piccoli che gli adulti ad un rapporto armonioso con la natura, riscoprendo
tecniche di coltivazione e prodotti tipici del territorio;
Aumentare le occasioni di incontro e partecipazione attiva dei genitori alla vita scolastica, aiutandoli
a costituirsi in Associazione.
Le attività saranno realizzate nel corso dell’intero anno scolastico ma nei mesi in cui le condizioni
metereologiche sono ottimali per lo svolgimento di attività all'aperto; a settembre, in particolare,
verranno seguite tutte le fasi della vendemmia e si procederà alla costituzione dell'Associazione dei
genitori e all'attivazione della Banca delle Ore (database delle professioni).
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6.5 Progetto Integrato per l’Inclusione sociale e il contrasto alla Evasione, Espulsione e Dispersione Scolastica nel tempo della Preadolescenza e Adolescenza
PROGETTO VALDOCCO
Partendo dal presupposto che non esistono ragazzi a rischio, ma esistono “ragazzi in situazioni a
rischio” e dalla considerazione che spesso sono le istituzioni, proprio quelle che dovrebbero
correggere i comportamenti “devianti”, ad alimentare il procedimento di “apprendimento della
devianza” il nostro istituto ha aderito alla rete di scuole che si è creata intorno al progetto “Valdocco”,
progetto che intende ripensare lo spazio e il tempo dell’istruzione e formazione destinata agli
studenti della scuola secondaria di 1° grado.
Si pensa di offrire ai ragazzi uno spazio di sperimentazione delle proprie capacità, piuttosto che
“costringerli” a seguire percorsi didattici “tradizionali”, lontani dalle loro esperienze e dalla loro
cultura. In questo modello l’apprendimento copre tutta la vita quotidiana del minore: tutto lo
spazio/tempo diventa luogo di educazione e di apprendimento a vivere.
Con l’adesione al progetto, gli istituti della rete si impegnano a:
- progettare e realizzare interventi di tipo sperimentale, finalizzati al miglioramento dei processi
di apprendimento;
- avviare percorsi di cooperazione tra professionisti diversi (docenti ed educatori, pedagogista,
psicologo, assistente sociale) cercando sinergie e intese nel metodo e nella pratica;
- impostare un percorso formativo per i docenti sulla progettazione per competenze con il
rilievo dell’apprendimento socio-emotivo e sulle metodologie didattiche attive;
- creare contesti di apprendimento diversi dalla classe (laboratori, visite a luoghi specifici di
produzione …) condivisi, che sviluppino negli alunni la capacità di contestualizzare le
competenze a fronte del formalismo statico delle conoscenze, a cui possano aderire gli
studenti coinvolti nella sperimentazione;
- coinvolgere docenti, educatori, studenti e genitori nella creazione della “comunità che
apprende” in cui ogni componente si senta interconnesso per il raggiungimento di un fine
comune.
- Creare un percorso dedicato alle famiglie con modalità concordate da tutte le scuole.
- Creare un raccordo con le scuole superiori perché si promuova continuità e orientamento.
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6.6 Realizzazione da parte delle istituzioni scolastiche ed educative statali di atelier creativi e per le
competenze chiave nell’ambito del Piano Nazionale Scuola Digitale (PNSD)*
TARGET
“TARGET” è la web tv che si intende fondare con lo scopo di promuovere azioni di sensibilizzazione all’uso
attivo e critico delle tecnologie della comunicazione e di aggregare l’intera comunità scolastica intorno ad una
idea forte, in grado di offrire agli studenti l’opportunità di essere protagonisti nella costruzione della
conoscenza. “TARGET” sintetizza l’attenzione centrata sugli esiti, ma anche la fascia di pubblico cui ci si rivolge,
giovani e meno giovani che a vario titolo entrano a scuola con molteplici idee e aspettative.
I canali principali in cui si articolerà il lavoro sono lo storytelling, la costruzione di video tutorial, l’investigate,
vale a dire lo “smontaggio” di format per comprenderne il funzionamento e, in un’ottica ecologica, ripensarli
in chiave formativa e creativa; il pubblic speaking finalizzato a favorire negli studenti lo sviluppo della capacità
di sostenere in pubblico le proprie idee (istituzione club TED-Ed).
“TARGET” intende promuovere nei suoi attori consapevolezza, responsabilità e spirito critico nell’utilizzo dei
linguaggi multimediali attraverso lo sviluppo delle seguenti competenze:
- Comunicare e operare in contesto collaborativo per affrontare problemi, progettare soluzioni,
produrre risultati collettivi
- Riflettere sulle proprie scelte ed azioni nel contesto di una performance attraverso un processo di
controllo e di autoregolazione
- Potenziare l'autoapprendimento e migliorare le proprie strategie cognitive e di azione
- Rappresentare/Ricostruire/Analizzare eventi, fenomeni, procedure utilizzando linguaggi diversi e
molteplici conoscenze disciplinari
- Esporre in modo efficace le proprie idee, i risultati del proprio lavoro o di un progetto in pubblico
TARGET traduce in termini operativi l’obiettivo centrale del Piano triennale dell’offerta formativa sintetizzato
nell’espressione “Facciamo centro. Per costruire un’identità condivisa”. La web tv con le attività che propone
intende promuovere la costruzione di senso dell’appartenenza al progetto di scuola da parte di una comunità
che non è ancora decollata; impattare la didattica con un’attenzione allo sviluppo delle competenze trasversali
individuate, mediante compiti autentici e prodotti significativi; agganciare gli studenti a rischio di abbandono
del percorso scolastico e formativo attraverso una proposta formativa che possa incrementare il livello di
motivazione, autostima e partecipazione e che possa portarli a contatto con esperienze di vita parallele per
riflettere in chiave metacognitiva sulla propria.
Il progetto vedrà il coinvolgimento di soggetti quali l’associazione culturale “La casa dei cristallini”, la
cooperativa sociale “Il Millepiedi”, l’ordine dei giornalisti della Campania, giornalisti professionisti (Guido
Pocobelli Ragosta - TGR Campania e Armida Parisi - Il Roma) iscritti all’albo dei giornalisti della Campania
(*progetto in attesa di finanziamento)
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6.7 Realizzazione da parte delle istituzioni scolastiche ed educative statali di Biblioteche scolastiche innovative, concepite come centri di informazione e documentazione anche in ambito
digitale – Piano Nazionale Scuola Digitale (PNSD)* La biblioteca che si configura nel progetto è un luogo accogliente negli spazi, negli arredi, nei libri,
periodici e strumenti che contiene; al passo coi tempi, realizzabile attraverso la definizione di nuovi
spazi, tempi e modalità di fruizione miranti a:
- integrare risorse documentarie multimediali nel processo di apprendimento e di risoluzione dei
problemi e nel processo di aggiornamento degli insegnanti;
- sviluppare abilità e strategie di uso competente dell'informazione;
- sperimentare stili diversi di insegnamento – apprendimento;
- costruire il piacere della ricerca autodiretta e quello della lettura libera;
- sviluppare un habitus documentario tra gli insegnanti per la socializzazione dei prodotti della
sperimentazione e dell'innovazione didattica;
- sperimentare forme di apertura all'esterno, di cooperazione e rispetto delle regole;
- svolgere attività trasversali al curricolo che favoriscano la continuità didattica orizzontale e verticale.
La biblioteca deve rappresentare il centro delle attività di lettura e consultazione per gli alunni della
sede centrale e del territorio che potranno fruirne in modo diretto, ma anche il centro di diffusione
di materiali per gli studenti che frequentano classi dei cinque plessi, più distanti dalla sede centrale e
del territorio in senso più vasto. Per questo motivo, la biblioteca avrà una doppia configurazione, di
spazio reale di scambio, confronto, lettura corale e individuale, e di spazio virtuale di consultazione a
distanza, collettiva e personale.
A tale scopo, si prevede l’acquisto di: arredi accoglienti e comodi (espositori, scaffali, poof, tavoli e
sedie, tappeti); volumi in formato cartaceo e digitale; postazioni informatiche per la realizzazione e
consultazione del catalogo, per la comunicazione a distanza; e-reader per la fruizione individuale;
lavagna interattiva per la visualizzazione di videostorie/per il collegamento a distanza con altre realtà.
Gli studenti diventano attori principali che possono muoversi e operare per cercare contenuti,
rielaborarli e stendere testi, esprimere la loro creatività con immagini e video; possono lavorare
insieme agli altri e attivare una forma di apprendimento che si basa sulla valorizzazione della
collaborazione all’interno del gruppo nella realizzazione di un compito.
(*progetto in attesa di finanziamento)
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6.8 “SPORT DI CLASSE”
Sport di Classe è un progetto, promosso e realizzato dal Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca
e dal Coni, che si offre al mondo della scuola quale risposta concreta e coordinata all’esigenza di
diffondere l’educazione fisica e sportiva fin dalla primaria per favorire i processi educativi e formativi
delle giovani generazioni.
Finalità
Nello specifico, il modello di intervento delineato ha l’obiettivo di:
dare la possibilità di partecipazione a tutte le scuole primarie d’Italia
coinvolgere tutte le classi dalla 1^ alla 5^
coprire l’intero anno scolastico
promuovere l’adozione delle 2 ore settimanali di educazione fisica nella scuola primaria
promuovere i valori educativi dello sport
motivare le giovani generazioni all’attività motoria e fisica
Destinatari sono gli alunni della scuola primaria, ma anche gli insegnanti e il dirigente
Il progetto prevede l’inserimento di un tutor sportivo, una figura specializzata inserita all’interno della
scuola primaria che supporta gli insegnanti nell'attività motoria e sportiva.
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6.9 “CONI RAGAZZI”
È un progetto sociale, sportivo ed educativo, promosso da Presidenza del Consiglio dei Ministri,
Ministero della Salute e CONI. Un programma ideato perché lo sport diventi un diritto di tutti e
alleni i ragazzi a crescere più sani e felici.
Coni Ragazzi ha l’obiettivo di incoraggiare i bambini e ragazzi dai 5 ai 13 anni a svolgere attività
fisica, facilitando il loro processo di crescita e aiutandoli ad acquistare consapevolezza delle
proprie potenzialità.
Il progetto si propone anche di offrire supporto alle famiglie che non possono sostenere i costi
dell’attività sportiva extrascolastica, promuovendo stili di vita corretti e salutari, insieme ai valori
educativi dello sport come lo spirito di gruppo e l’integrazione sociale.
Azioni previste:
- un’attività sportiva pomeridiana gratuita, offerta a ragazzi dai 5 ai 13 anni, nelle aree di
disagio sociale ed economico;
- una campagna informativa sui sani e corretti stili di vita, rivolta alle scuole, alle società
sportive, ai ragazzi e a tutte le famiglie, per contrastare l’obesità e le cattive abitudini
alimentari.
- la diffusione di valori educativi dello sport come lo spirito di gruppo, l’inclusione sociale e
la valorizzazione delle differenze.
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6.10 “SARANNO CRONISTI”
E’ il progetto editoriale nato da una idea di A.I.D.A.Con, – Associazione Italiana per la Difesa
dell’Ambiente e dei Consumatori.
Dar vita ad un giornale scolastico (gratuito e senza scopo di lucro) non vuole essere solo un modo
per ricercare capacità ed attitudini negli studenti, ma altresì una occasione di confronto e
condivisione, in modo da permettere ad alunni e agli insegnanti, di raccontare esperienze, di
affrontare tematiche relative alla propria scuola, al proprio quartiere e/o città, proporre
argomenti di discussione di carattere sociale, culturale, artistico, sportivo e scientifico, per poi
descriverli ed analizzarli attraverso le pagine del giornale, e portare all’attenzione dei più, ciò che
fino ad oggi non si poteva “raccontare”, per carenza di strumenti appositi.
Per realizzare tutto ciò, l’Aidacon ha creato il giornale on line www.sarannocronisti.it e l’ha messo
a disposizione ( gratuitamente ) delle scuole, che ne faranno richiesta.
I vari Istituti scolastici avranno la possibilità di mettere a punto una vera e propria redazione, di
nominare un responsabile per la verifica degli articoli e della relativa pubblicazione.
L’Aidacon, ogni mese, suggerirà, in maniera non vincolante, senza mai interferire, l’argomento
mensile da trattare (es. ambiente, bullismo, social network, sport, musica, ecc…) favorendo e
promuovendo, di volta in volta, anche incontri tra i ragazzi ed esperti in materia o professionisti
del settore (es. politici, musicisti, atleti, calciatori…..).
Il progetto prevede il coinvolgimento di più istituti scolastici, che dovranno creare tra loro un
collegamento, una condivisione di idee ed un confronto tra ragazzi, che vivono realtà sociali
diverse, anche attraverso l’utilizzo di internet, come veicolo di scambio di notizie tra più scuole,
riscoprendo il piacere di poter lavorare in squadra con gli stessi intenti.
Al termine dell’anno scolastico verrà organizzato un incontro-evento, a cui parteciperanno tutti
gli istituti aderenti all’iniziativa, in cui sarà tracciato un bilancio annuale del progetto e saranno
premiati gli articoli più interessanti, redatti dagli studenti delle singole scuole.
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6.11 “PROGRAMMA IL FUTURO: L’ORA DEL CODICE”
Il MIUR, in collaborazione con il CINI – Consorzio Interuniversitario Nazionale per l’Informatica, ha
avviato questa iniziativa con l’obiettivo di fornire alle scuole una serie di strumenti semplici, divertenti
e facilmente accessibili per formare gli studenti ai concetti di base dell'informatica.
Partendo da un’esperienza di successo avviata negli USA nel 2013 che ha visto sino ad ora la
partecipazione di circa 200 milioni di studenti e insegnanti di tutto il mondo, l’Italia è stato uno dei
primi Paesi al mondo a sperimentare l’introduzione strutturale nelle scuole dei concetti di base
dell’informatica attraverso la programmazione (coding), usando strumenti di facile utilizzo e che non
richiedono un’abilità avanzata nell’uso del computer.
Nel mondo odierno i computer sono dovunque e costituiscono un potente strumento di aiuto per le
persone. Per essere culturalmente preparato a qualunque lavoro uno studente di adesso vorrà fare
da grande è indispensabile quindi una comprensione dei concetti di base dell’informatica.
Esattamente com’è accaduto in passato per la matematica, la fisica, la biologia e la chimica.
Il lato scientifico-culturale dell'informatica, definito anche pensiero computazionale, aiuta a
sviluppare competenze logiche e capacità di risolvere problemi in modo creativo ed efficiente, qualità
che sono importanti per tutti i futuri cittadini. Il modo più semplice e divertente di sviluppare il
pensiero computazionale è attraverso la programmazione (coding) in un contesto di gioco.
Partendo da queste premesse di natura didattica e culturale, il MIUR in collaborazione con il CINI,
rende disponibili alle scuole mediante il sito http://programmailfuturo.it/ una serie di lezioni
interattive e non, che ogni istituzione scolastica potrà utilizzare compatibilmente con le proprie
esigenze e la propria organizzazione didattica.
Gli strumenti disponibili sono di elevata qualità didattica e scientifica, progettati e realizzati in modo
da renderli utilizzabili in classe da parte di insegnanti di qualunque materia. Non è necessaria alcuna
particolare abilità tecnica né alcuna preparazione scientifica. Il materiale didattico può essere fruito
con successo da tutti i livelli di scuole. Raccomandiamo soprattutto alle scuole primarie di avvicinare
i propri studenti allo sviluppo del pensiero computazionale.
Il progetto viene realizzato grazie a risorse (materiali, tecnologiche, economiche, ...) fornite da enti
che condividono la necessità di avviare un'azione fondamentale per la crescita culturale e lo sviluppo
della società italiana.
l progetto prevede due differenti percorsi: uno di base e cinque avanzati. La modalità base di
partecipazione, definita L'Ora del Codice, consiste nel far svolgere agli studenti un'ora di avviamento
al pensiero computazionale. Una modalità di partecipazione più avanzata consiste invece nel far
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seguire a questa prima ora di avviamento dei percorsi più approfonditi, che sviluppano i temi del
pensiero computazionale con ulteriori lezioni. Esse possono essere svolte nel resto dell’anno
scolastico.
Entrambe le modalità possono essere fruite sia in un contesto tecnologico, per le scuole dotate di
computer e connessione a Internet, sia in modo tradizionale, per le scuole ancora non supportate
tecnologicamente. Gran parte del materiale disponibile è stato opportunamente adattato al contesto
italiano da parte degli esperti scientifici del CINI.
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6.12 GENERAZIONI CONNESSE – SAFER INTERNET CENTRE ITALY III
Il percorso di generazioni connesse è rivolto alle classi quarta e quinta della Scuola Primaria di Primo
Grado e a tutte le classi della Scuola Secondaria di Primo Grado.
Il progetto si inserisce nel quadro delle attività svolte dal Ministero dell'Istruzione, dell'Università e
della Ricerca per dare attuazione all’ art 1, comma 7, lettera l della legge 107 del 13 luglio 2015
denominata "la Buona Scuola", e agli impegni contenuti nel Piano Nazionale per la prevenzione del
bullismo e del cyberbullismo a scuola.
Vi sono strategie finalizzate a rendere Internet un luogo più sicuro per gli utenti più giovani,
promuovendone un uso positivo e consapevole.
Il progetto, coordinato dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e dall’Ufficio
Scolastico per la Regione Campania prevede attività di formazione per il personale docente, il
rafforzamento dell’helpline di telefono azzurro e una campagna itinerante di sensibilizzazione.
Lo scopo è quello di partecipare attraverso i nostri giovani alunni ad una riflessione sui temi della
sicurezza in rete e su un uso positivo delle tecnologie, nella vita ma anche nell’apprendimento.
Obiettivo delle azioni sarà quello di dotarsi di una policy interna all’istituto che includa l’adozione di
misure di prevenzione e gestione di situazione problematiche relative all’uso di internet e delle
tecnologie multimediali.
67
6.13 VIAGGIANDO NEL BENESSERE
Il progetto, realizzato col sostegno dalla GESAC – Aeroporto Internazionale di Napoli, e con la
collaborazione della No Limits A.S.D., intende promuovere tra gli alunni e le famiglie dei plessi
“Cacciottoli” e “San Francesco” una cultura del benessere e dello stare insieme.
I bambini coinvolti saranno avviati alla pratica della ginnastica artistica, mentre le loro mamme
potranno dedicare a se stesse del tempo curando la propria persona, dal punto di vista fisico e
interiore.
Saranno messi a disposizione di grandi e piccini operatori specializzati. In particolar modo, le mamme
potranno avvalersi della consulenza di uno psicologo col quale confrontarsi su tematiche afferenti la
genitorialità e i rapporti familiari, di un nutrizionista al fine di promuovere una più corretta
alimentazione e di una istruttrice di pilates.
Il progetto intende investire sul miglioramento dei rapporti tra genitori e figli e in famiglia e sulla
restituzione al territorio di spazi di aggregazione e di crescita, nell’ottica di promuovere un ruolo
rinnovato della scuola nel contesto territoriale.
68
6.14 VORREI UNA LEGGE CHE
Il Senato della Repubblica, nel quadro delle iniziative rivolte al mondo della scuola e in collaborazione
con il Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, promuove, anche per l’anno scolastico
2016-2017, il Progetto - Concorso "Vorrei una legge che...".
L'iniziativa si propone di far riflettere bambini e ragazzi su temi di loro interesse e di far cogliere
l'importanza delle leggi e del confronto democratico sulla regolamentazione della vita di tutti i giorni;
lo scopo è quello di avvicinare anche i più piccoli alle Istituzioni e incentivarne il senso civico.
Obiettivo principale è quello di individuare un tema di primaria importanza per bambini e ragazzi e di
redigere un disegno di legge contraddistinto da un titolo identificativo e suddiviso in articoli (es. brevi
frasi esplicative delle finalità della legge proposta).
L’Istituto partecipa al progetto – concorso con le prime classi della scuola secondaria di 1° grado.
69
7 PROGETTAZIONE ORGANIZZATIVA
7.1 Le scuole dell’istituto e la popolazione scolastica Le scuole dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di 1° grado dell’Istituto comprensivo “Radice - Sanzio - Ammaturo” sono dislocate in sei plessi: Radice (sede centrale), Alberti, Cacciottoli, San Francesco, Sanzio, Selva Cafaro. Nei plessi sono presenti i seguenti segmenti scolastici:
PLESSO
SEGMENTI
RADICE INFANZIA PRIMARIA
ALBERTI INFANZIA PRIMARIA
SELVA CAFARO INFANZIA PRIMARIA SEC.1° GRADO
SAN FRANCESCO INFANZIA PRIMARIA
CACCIOTTOLI PRIMARIA SEC.1° GRADO
SANZIO SEC.1° GRADO
Per l’anno scolastico 2016/17 le classi attive sono complessivamente 56 così distribuite:
SCUOLA
DELL’INFANZIA
SCUOLA PRIMARIA
SCUOLA SECONDARIA
DI 1° GRADO
12 37 7
La popolazione scolastica è così distribuita:
SCUOLA
DELL’INFANZIA
SCUOLA PRIMARIA
SCUOLA SECONDARIA DI
1° GRADO
267 640 134
70
7.2 Organizzazione didattica complessiva
Il monte ore settimanale della didattica nei singoli segmenti e plessi è il seguente:
PLESSO SEGMENTO N° CLASSI ORARIO SETTIMANALE
RADICE INFANZIA 6 40 ORE
PRIMARIA 22 27 ORE
ALBERTI INFANZIA 2 40 ORE
PRIMARIA 3 27 ORE
SAN FRANCESCO INFANZIA 2 40 ORE
PRIMARIA 6 27 ORE
SELVA CAFARO INFANZIA 2 40 ORE
PRIMARIA
SECONDARIA 1° GRADO
3
2
27 ORE
30 ORE
CACCIOTTOLI PRIMARIA 3 27 ORE
SECONDARIA 1° GRADO 3 30 ORE
SANZIO SECONDARIA 1° GRADO 2 30 ORE
L’orario di funzionamento è articolato in tutti i plessi su 5 giorni:
PLESSO SEGMENTO INGRESSO USCITA
RADICE INFANZIA 8.15 16.15
PRIMARIA Lunedì - Giovedì
Venerdì
8.00 8.00
13.30 13.00
ALBERTI INFANZIA 8.15 16.15
PRIMARIA Lunedì - Giovedì
Venerdì
8.00 8.00
13.30 13.00
SAN FRANCESCO INFANZIA 8.15 16.15
PRIMARIA Lunedì - Giovedì
Venerdì
8.00 8.00
13.30 13.00
SELVA CAFARO INFANZIA 8.15 16.15
PRIMARIA Lunedì - Giovedì
Venerdì
8.00 8.00
13.30 13.00
SECONDARIA 1° GRADO 8.00 14.00
CACCIOTTOLI PRIMARIA Lunedì - Giovedì
Venerdì
8.00 8.00
13.30 13.00
SECONDARIA 1° GRADO 8.00 14.00
SANZIO SECONDARIA 1° GRADO 8.00 14.00
71
7.3 Organigramma
Per gestire la complessità dell’Istituto è stato adottato un modello organizzativo in grado di realizzare
una governance dell’Istituto.
La dirigenza è sostenuta da figure di sistema che sono a capo di comparti/sedi/funzioni:
FIGURA/ORGANO AMBITO FUNZIONE PERSONALE INCARICATO
1° Collaboratore del D.S. con funzioni vicarie
Organizzazione
Ins. Anna Cangiano
2° Collaboratore del D.S. Ins. Gabriella Palma
Coordinatori di plesso Inss. Cangiano, Galloppi, Gambardella, Moccia,
Palma, Scala
RSPP Sicurezza
Ing.Parascandolo
Organigramma sicurezza Personale incaricato
RLS Ins. Menditti
Funzioni strumentali al PTOF PROGETTUALITA’ D’ISTITUTO
INCLUSIONE CONTINUITA’, TERRITORIO, RETE
COMUNICAZIONE
Didattica
Ins. Sodano
Inss. Besia – Monaco Ins. Cutolo
Ins. Vallefuoco
Referenti di settore Inss. Cangiano, Nurra, Palma
Gruppo NIV Inss. Anselmo, Ciasullo, Fusacchia, Palladino, Ruggiero, Sommese
Animatore digitale Ins. Rinaldi
Team per l’innovazione Inss. Ciasullo, Cutolo, Vallefuoco
GLH/GLI
D.S. Docenti di sostegno e docenti di classe degli alunni H
Dipartimento dispersione Inss. Milone, Rocco, Sorgente
Dipartimento Ricerca e innovazione
Cesario, De Vita, Gambardella, Papaccio
Coordinatori di classe Scuola Sec.1° grado
Ciampi (1A) Cava (2A) Sarraco (3A) Ciampi (1B)
Di Febbraro(1C) Altieri (2C) Papaccio(3C)
Gruppo correzione prove Invalsi
Inss. Anselmo, Besia, Cozzolino, De Vita,
Rocco, Vallefuoco
Referente uscite didattiche Ins. Menditti
72
FIGURA/ORGANO AMBITO FUNZIONE PERSONALE INCARICATO
Consiglio d’Istituto
Coordinamento, gestione e controllo
In attesa di rinnovo
Giunta esecutiva D.S. Nocera DSGA Daniele
In attesa di rinnovo
Collegio dei docenti Consigli di
Classe/Interclasse/Intersezione
Tutti i docenti in servizio nell’Istituto
RSU Ins. Fusacchia, Galloppi, Menditti
Organo di Garanzia Ins. Papaccio, Sigg. Golia, Ruoppo,
Polise (suppl.)
Comitato per la valutazione dei docenti
D.S. Nocera Membro esterno (USR)
DS. Angela Russo Inss. Monaco, Sommese,
De Vita Sig.re Polise, Caputo
FIGURA/ORGANO AMBITO FUNZIONE PERSONALE INCARICATO
Direttore dei Servizi Generali e
Amministrativi
Coordinamento e direzione
amministrativa
Dott.ssa Daniele
Assistenti amministrativi Didattica, personale, contabilità, contratti, protocollo, acquisti
Sigg.Di Meglio, Frate, Gibotta, Martorelli, Rubbo
Collaboratori scolastici Vigilanza, assistenza, accoglienza, pulizia
Sigg. Ilardo, Pace A. Visconti, De Luca, Insabato, Lauri, Ferrara, Ignuti, Esposito Pace P., Petrucci, Salvati
73
7.4 Organizzazione uffici
Dirigenza
L’ufficio del Dirigente Scolastico è situato nella sede centrale dell’Istituto, in via R.Cuomo, 78 – Napoli.
Il Dirigente riceve nel suo ufficio il lunedì, il mercoledì e il venerdì su appuntamento dalle 8.30 alle
10.00.
In caso di richiesta, è disponibile a ricevere le famiglie nei rispettivi plessi.
Recapiti:
Tel./Fax.: 0817590290
E.Mail: [email protected]
Uffici di Segreteria
Gli uffici di Segreteria della sede centrale sono aperti al pubblico:
Lunedì - Mercoledì - Venerdì: dalle 8.30 alle 9.30
L’ufficio di Segreteria del Plesso “Cacciottoli” (via Cupa Carbone, 65 bis) è aperto al pubblico:
Lunedì - Mercoledì - Venerdì: dalle 8.30 alle 9.30
74
8 ORGANICO DELL’AUTONOMIA
8.1 Situazione attuale e proiezioni
L’attuale situazione vede l’istituto in crescita nella sede centrale e in lieve perdita nei plessi, in
particolare per quanto riguarda la formazione delle classi di Scuola Primaria.
Più critica appare la situazione della Scuola Secondaria di 1° grado, sulla quale si stanno concentrando
azioni di rilancio in collaborazione con l’Ente locale di riferimento e con le associazioni del terzo
settore operanti sul territorio.
Attuale diponibilità classi/sezioni/plesso a.s. 2016/17
Plesso Scuola dell’infanzia Scuola primaria Scuola secondaria di 1° grado
RADICE 6 22 /
ALBERTI 2 3 /
SELVA CAFARO 2 3 2
CACCIOTTOLI / 3 3
SAN FRANCESCO 2 6 /
SANZIO / / 2
TOTALE 12 37 7
Ipotesi formazione classi/sezioni per plesso a.s. 2017/18
Plesso Scuola dell’infanzia Scuola primaria Scuola secondaria di 1° grado
RADICE 6 23 /
ALBERTI 2 3 /
SELVA CAFARO 2 3 5
CACCIOTTOLI / 3 3
SAN FRANCESCO 2 5 /
SANZIO / / /
TOTALE 12 37 8
Ipotesi formazione classi/sezioni per plesso a.s. 2018/19
Plesso Scuola dell’infanzia Scuola primaria Scuola secondaria di 1° grado
RADICE 6 24 /
ALBERTI 2 3 /
SELVA CAFARO 2 3 6
CACCIOTTOLI / 3 3
SAN FRANCESCO 2 5 /
SANZIO / / /
TOTALE 12 38 9
75
8.2 Fabbisogno di organico
Il fabbisogno di organico è stato ipotizzato sulla base di una ipotesi previsionale che potrà essere
confermata solo al termine delle operazioni di iscrizione alle classi iniziali di scuola dell’Infanzia, Scuola
Primaria e Scuola Secondaria di 1° grado.
8.2.1 Posti comuni e di sostegno
Sulla base delle previsioni sopra riportate si ipotizza:
Settore Annualità Posto comune
Posto di sostegno
Specialista L2
IRC Motivazione
Scuola dell’Infanzia
a.s. 2016-17 24 5 / 18h Tempo pieno
a.s. 2017-18 24 5 / 18h
a.s. 2018-19 24 5 / 18h
Scuola Primaria
a.s. 2016-17 45 16 2 3 + 16h 27h settimanali a.s. 2017-18 45 16 2 3 + 16h
a.s. 2018-19 47
17 2 4
Settore Classe di concorso/ sostegno
a.s. 2016-17 (docente + spezzone
orario)
a.s. 2017-18 (docente + spezzone
orario)
a.s. 2018-19 (docente + spezzone
orario)
Motivazione
Scuola Secondaria Di 1° grado
A028 ED.ARTISTICA
14h 16h 1
30h settimanali
A030 ED.FISICA
14h 16h 1
A032 ED.MUSICALE
14h 16h 1
A033 ED.TECNICA
14h 16h 1
A043 MAT.LETTERARI
E
3 + 9h 4 4 + 9h
A059 SC.MAT.CHIM. FISICHE E NAT.
2 + 6h 2 + 12h 3
A245 LINGUA
FRANCESE
14h 16h 1
A345 LINGUA INGLESE
1 + 3h 1 + 6h 1 + 9h
AD00 SOSTEGNO
5 5 5
IRC 7h 8h 9h
76
8.2.2 Posti per il potenziamento a.s. 2016/17
La previsione dei posti di potenziamento è riferita solo all’anno scolastico 2017/18. L’Istituto si riserva
di rivederne il piano in base agli esiti registrati al termine dell’anno scolastico.
Scuola Primaria
Tipologia (es. posto comune
primaria, classe di concorso
scuola secondaria, sostegno…)
n.
docenti
Motivazione
Posto comune
1 Copertura esonero vicario
3 Potenziamento ambito linguistico
3 Potenziamento ambito logico – matematico
Docente specialista L2 2 Potenziamento L2
Scuola Secondaria di 1° grado
Tipologia (es. posto comune
primaria, classe di concorso
scuola secondaria, sostegno…)
n.
docenti
Motivazione
A043 1 Potenziamento ambito linguistico
Potenziamento metodo di studio
A059 1 Potenziamento ambito logico - matematico
Potenziamento metodo di studio
8.2.3 Posti per il personale amministrativo, tecnico e ausiliario (comma 14 dell’art. 1, legge 107/2015)
Tipologia n.
Assistente amministrativo
7
Collaboratore scolastico
18
77
9. PNSD – PIANO NAZIONALE SCUOLA DIGITALE
Come previsto dalla Legge 107/2015 di riforma del sistema dell’Istruzione all’art. 1 comma 56, il
MIUR, con D.M. n. 851 del 27.10.2015 ha adottato il Piano Nazionale Scuola Digitale. Non solo una
dichiarazione di intenti, ma una vera e propria strategia complessiva di innovazione della scuola,
come pilastro fondamentale del disegno riformatore delineato dalla legge. Si
tratta di un’opportunità di innovare la scuola, adeguando non solo le strutture e le dotazioni
tecnologiche a
disposizione degli insegnanti e dell’organizzazione, ma soprattutto le metodologie didattiche e le
strategie usate con gli alunni in classe.
La legge 107 ha previsto che le progettualità dei Piani Triennali dell’Offerta Formativa includano azioni
coerenti con il Piano Nazionale Scuola Digitale, per perseguire obiettivi :
di sviluppo delle competenze digitali degli studenti
di potenziamento degli strumenti didattici laboratoriali necessari a migliorare la formazione e
i processi di innovazione delle istituzioni scolastiche
di adozione di strumenti organizzativi e tecnologici per favorire la governance, la trasparenza
e la condivisione di dati
di formazione dei docenti per l’innovazione didattica e lo sviluppo della cultura digitale
di formazione del personale amministrativo e tecnico per l’innovazione digitale nella
amministrazione
di potenziamento delle infrastrutture di rete
di valorizzazione delle migliori esperienze nazionali
di definizione dei criteri per l’adozione dei testi didattici in formato digitale e per la diffusione
di materiali didattici anche prodotti autonomamente dalle scuole.
Per facilitare questo processo di cambiamento in ogni scuola è stato individuato un Animatore
Digitale, una nuova figura che coordina la diffusione dell’innovazione digitale a scuola e le attività del
PNSD. Si tratta, quindi, di una figura di sistema e non di un supporto tecnico (su questo, infatti, il PNSD
prevede un’azione dedicata, la #26, le cui modalità attuative saranno dettagliate in un momento
successivo).
L’AD sarà formato in modo specifico affinché possa (rif. Prot. N° 17791 del 19/11/2015)
78
“favorire il processo di digitalizzazione delle scuole nonché diffondere le politiche legate
all’innovazione didattica attraverso azioni di accompagnamento e di sostegno sul territorio del
Piano Nazionale Scuola Digitale”.
Il profilo dell’AD (cfr. azione #28 del PNSD) è rivolto ai seguenti ambiti:
1. Formazione interna: stimolare la formazione interna alla scuola negli ambiti del PNSD,
attraverso l’organizzazione di laboratori formativi, favorendo l’animazione e la
partecipazione di tutta la comunità scolastica alle attività formative.
2. Coinvolgimento della comunià scolastica: favorire la partecipazione e stimolare il
protagonismo degli studenti nell’organizzazione di workshop e altre attività, anche
strutturate, sui temi del PNSD, anche attraverso momenti formativi aperti alle famiglie
e ad altri attori del territorio, per la realizzazione di una cultura digitale condivisa.
3. Creazione di soluzioni innovative: individuare soluzioni metodologiche e tecnologiche
sostenibili da diffondere all’interno degli ambienti della scuola (es. uso di particolari strumenti
per la didattica di cui la scuola si è dotata; la pratica di una metodologia comune;
informazione su innovazioni esistenti in altre scuole), coerenti con l’analisi dei fabbisogni
della scuola stessa, anche in sinergia con attività di assistenza tecnica condotta da altre
figure.
Coerentemente con quanto previsto dal PNSD (Azione #28), l’Animatore Digitale dell’Istituto,
prof.ssa Rinaldi, ha presentato il proprio piano di intervento, soggetto a modifiche e variazioni
in accordo con i cambiamenti che eventualmente si presenteranno nel corso del prossimo
triennio sia a livello normativo sia i considerazione delle esigenze della comunità scolastica.
Il Piano è allegato al presente documento (Allegato n° 4)
79
10. FABBISOGNO DI ATTREZZATURE E INFRASTRUTTURE MATERIALI
Al fine di intraprendere un processo di significativo ammodernamento dell’offerta formativa
dell’Istituto nel corso del triennio si prevede di realizzare:
Le attrezzature e le infrastrutture materiali che si prevede di acquistare concorrono alla realizzazione
delle azioni inserite nel Piano di miglioramento dell’istituto e contribuiscono al raggiungimento delle
priorità strategiche.
RETE
Dotare l'istituto di unarete in grado di crearei presupposti per unaefficacecomunicazione internaed esterna e permettere a sistema unadidattica innovativache richieda l'uso ditecnologie e di unabuona connettività
PORTALE
Realizzare un portale d’istituto con dominio .gov.it in grado di mettere in rete i sei plessi in cui è articolato l'istituto per una efficace comunicazione interna ed esterna
LIM
Realizzare ambienti di apprendimento sempre più innovativi con incremento della dotazione tecnologica a disposizione delle singole classi
SEGRETERIA DIGITALERealizzare un’infrastruttura di segreteria digitale per la dematerializzazione della segreteria scolastica con digitalizzazione dei flussi procedimentali che interessano gli uffici amministrativi dell’istituto
80
Nel dettaglio:
INFRASTRUTTURA/ ATTREZZATURA
MOTIVAZIONE FONTI DI FINANZIAMENTO
RETE LAN/WLAN
Priorità strategica Rafforzare le competenze di base Obiettivo di processo Ambiente di apprendimento Dotare gli spazi didattici di connessione al fine di implementare l'uso delle tecnologie nella didattica
Prot.n. AOODGEFID/9035-13.07.15 Asse II Infrastrutture per l’istruzione FESR-Obiettivo specifico 10.8 “Diffusione della società della conoscenza nel mondo della scuola e della formazione e adozione di approcci didattici innovativi” Azione 10.8.1 Interventi infrastrutturali per l’innovazione tecnologica, laboratori di settore e per l’apprendimento delle competenze chiave.
PORTALE
Priorità strategica Educare all'esercizio di una cittadinanza consapevole attraverso la maturazione del senso di appartenenza al progetto di scuola Obiettivo di processo Ambiente di apprendimento Realizzare una infrastruttura in grado di mettere in rete i sei plessi in cui è articolato l'istituto per una efficace comunicazione interna ed esterna
Dotazione ordinaria
LIM
Priorità strategiche Sostenere l'inclusione e prevenire l'abbandono del personale progetto formativo da parte degli studenti Rafforzare le competenze di base Obiettivo di processo Ambiente di apprendimento Dotare gli spazi didattici di connessione al fine di implementare l'uso delle tecnologie nella didattica
Prot. n.AOODGEFID-22259-30.11.15 Asse II Infrastrutture per l’istruzione FESR - Obiettivo specifico 10.8 “Diffusione della società della conoscenza nel mondo della scuola e della formazione e adozione di approcci didattici innovativi” Azione 10.8.1 Interventi infrastrutturali per l’innovazione tecnologica, laboratori professionalizzanti e per l’apprendimento delle competenze chiave.
SEGRETERIA DIGITALE
Priorità strategiche Sostenere l'inclusione e prevenire l'abbandono del personale progetto formativo da parte degli studenti Obiettivo di processo Ambiente di apprendimento Realizzare una infrastruttura in grado di mettere in rete i sei plessi in cui è articolato l'istituto per una efficace comunicazione interna ed esterna
Dotazione ordinaria
81
11. CONTROLLO DEGLI APPRENDIMENTI E DELLE AZIONI DEL PTOF
11.1 Riferimenti normativi
Le disposizioni vigenti in materia di valutazione degli alunni hanno trovato organico coordinamento
nel Regolamento emanato il 22 Giugno 2009 con il DPR 122/09 e complessivo quadro di riferimento
nel “ Regolamento recante Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo
ciclo di istruzione” del 16 Novembre 2012.
Nell’ applicazione di tali linee normative, coerentemente con l’impianto didattico - educativo
espresso dal presente Piano dell’Offerta Formativa e nell’esercizio dell’autonomia professionale
propria della funzione docente, il Collegio dei Docenti dell’istituto intende esplicitare modalità e
criteri sottesi all’articolazione del processo di valutazione degli alunni che è alla base della sua azione
didattica.
Attraverso tale processo, infatti, il Collegio dà attuazione alla finalità portante della sua proposta
educativa: la messa in atto di un processo di valutazione per l’apprendimento piuttosto che
dell’apprendimento, vera e propria risorsa formativa atta alla promozione e all’orientamento (e ri-
orientamento continuo) sia del processo di insegnamento - apprendimento che delle strategie auto-
valutative dell’alunno, al fine di promuovere l’obiettivo dell’apprendimento permanente, (“imparare
ad imparare”), come elemento portante del successo formativo.
11.2 Gli oggetti della valutazione
L’offerta formativa dell’Istituto, curricolare ed extracurricolare, andrà monitorata sistematicamente
in modo da poter controllare il valore aggiunto dell’azione dell’Istituto stesso, la validità delle scelte
didattiche operate, la tenuta della programmazione, al fine di procedere con opportuni interventi di
revisione e sviluppo.
A tal fine si procederà, ai sensi del DPR 122/2009, con:
1. la valutazione degli apprendimenti
2. la valutazione del comportamento
3. la valutazione e certificazione delle competenze di base
La valutazione è un’operazione didattico-educativa effettuata dal singolo insegnante e dall’intero
Consiglio di Classe, di Interclasse e di Intersezione rispetto agli obiettivi generali del processo
educativo e agli obiettivi specifici di apprendimento e risponde alle seguenti funzioni fondamentali:
82
- verificare l’acquisizione degli apprendimenti programmati,
- adeguare le proposte didattiche e le richieste alle possibilità e ai ritmi di apprendimento
individuali e del gruppo classe;
- predisporre eventuali interventi di recupero o consolidamento, individuali o collettivi;
- fornire agli alunni indicazioni per orientare l’impegno e sostenere l’apprendimento;
- promuovere l’autoconsapevolezza e la conoscenza di sé, delle proprie potenzialità e difficoltà;
- fornire ai docenti elementi di autovalutazione del proprio intervento didattico;
- comunicare alle famiglie gli esiti formativi scolastici e condividere gli impegni relativi ai
processi di maturazione personale.
Costituiscono oggetto della valutazione, secondo l’attuale quadro normativo e sono competenza del
gruppo docente responsabile delle classi:
- gli apprendimenti, ossia le conoscenze e le abilità disciplinari indicate negli obiettivi di
apprendimento elaborati dalla scuola in linea con le Indicazioni Nazionali;
- il comportamento, cioè la relazione con i compagni, con gli adulti e con l’ambiente;
- le competenze di base, relative agli apprendimenti disciplinari e propedeutiche allo sviluppo
continuo della capacità di apprendere. Tali competenze saranno certificate coerentemente
con il modello ministeriale previsto dalla C.M. n° 3 del 13.02.2015 cui l’istituto ha aderito in
via sperimentale
(L’intero regolamento per la valutazione degli apprendimenti degli alunni è riportato come allegato
n° 5)
11.3 Controllo e monitoraggio delle azioni del PTOF
Il monitoraggio e la valutazione acquistano importanza decisiva all'interno di una scuola che progetta
il suo miglioramento. Essi costituiscono strumento indispensabile per il controllo in itinere e per
l’innalzamento della qualità del servizio.
Una scuola autonoma che progetta in modo innovativo deve rispondere alle caratteristiche
identitarie e di indirizzo e deve dotarsi degli strumenti di misura dell’efficacia della sua azione, in
modo da poter apportare le necessarie correzioni sia in itinere che a conclusione delle attività
didattiche e dei progetti.
L'attuazione di processi di monitoraggio è di competenza delle Funzioni Strumentali, ciascuna per le
aree presidiate e del Nucleo Interno di Valutazione. Attraverso la costruzione e l’adozione di
strumenti e modelli adeguati faciliteranno il confronto costante con i referenti dei progetti e con i
83
coordinatori dei consigli di classe per la valutazione degli esiti delle attività svolte, la rielaborazione
dei dati raccolti, la sistematica osservazione delle criticità e dei bisogni e l’elaborazione delle relative
proposte di miglioramento da proporre al Collegio dei docenti.
La nuova sfida che interessa l’Istituto è quella di predisporre strumenti efficaci di valutazione e
autovalutazione che possano essere utilizzati per il confronto con il Sistema di valutazione nazionale
e con i sistemi locali.
I processi di autoanalisi/valutazione sono una risorsa essenziale per lo sviluppo qualitativo dell'offerta
formativa tramite l'introduzione di concetti di riflessione e analisi delle prassi; essi favoriscono la
crescita professionale dei docenti e lo sviluppo organizzativo della scuola.
In tale ottica, la scuola verifica e valuta le azioni e gli interventi del piano nei confronti non solo degli
alunni, ma anche nei riguardi delle azioni messe in atto dalla scuola nel suo complesso.
Oggetto di autovalutazione sarà dunque l’intero PTOF che verrà monitorato in merito ai seguenti
indicatori:
livello e modalità di attuazione
vincoli incontrati
risorse che ne hanno consentito l'attuazione
livello di partecipazione e condivisione rispetto alle diverse componenti scolastiche
risultati
proposte di miglioramento
Monitoraggio, autovalutazione e valutazione riguarderanno tutte le componenti della scuola:
didattiche, organizzative e gestionali nonché gli enti e i soggetti collaboratori.
84
L’effettiva realizzazione del piano nei termini indicati resta comunque condizionata alla concreta
destinazione a questa istituzione scolastica da parte delle autorità competenti delle risorse umane e strumentali con esso individuate e richieste
85
Istituto Comprensivo statale
“RADICE SANZIO AMMATURO” DI NAPOLI
Scuola dell’Infanzia - Scuola Primaria - Scuola Secondaria di 1° grado Sede Centrale: Via R.Cuomo, 78 – 80143, Napoli
Tel. e Fax 081 7590290 C. F. 95186580635 - Cod. Mecc. NAIC8F8007
www.icrsa.gov.it - [email protected] - [email protected]
Napoli, 29/09/2015
AI DOCENTI
AL PERSONALE ATA
AL DSGA
AI GENITORI
ALBO SEDE
ATTO DI INDIRIZZO PER LE ATTIVITÀ DELLA SCUOLA
AI SENSI DEL COMMA 14.4 ART. 1 LEGGE 107 DEL 2015
TRIENNIO 2016-19
IL DIRIGENTE SCOLASTICO
VISTA la Legge n. 59 del 1997 che ha introdotto l’autonomia delle istituzioni scolastiche;
VISTO il DPR n. 275/1999 che disciplina l’autonomia scolastica;
VISTO il D. L. vo n. 165 del 2001 e ss. mm. e integrazioni;
VISTO l’art.1, Legge n. 107 del 2015, nel quale è previsto che il Dirigente Scolastico assegni gli obiettivi da
conseguire e impartisca direttive di massima.
PREMESSO
che l’obiettivo del Piano Triennale dell’Offerta Formativa è fornire una chiara indicazione sulle modalità di
elaborazione, sui contenuti indispensabili, gli obiettivi strategici, le priorità e gli elementi caratterizzanti
l’identità dell’istituzione scolastica, nonché sugli adempimenti che il corpo docente ed il personale tutto è
chiamato a svolgere in base alla normativa vigente;
che le competenze del collegio dei docenti, risultanti dal combinato disposto dell’art. 7 del T.U. 297/74, di
successivi provvedimenti normativi e delle disposizioni del CCNL si riferiscono a:
1. elaborazione del Piano dell’offerta formativa ai sensi dell’art. 3 del D.P.R. n. 275/99 e della Legge di
Riforma n. 107/2015 che introduce il PTOF (triennale) elaborato dal Collegio sulla base delle linee di
indirizzo fornite dal Dirigente Scolastico;
2. adeguamento dei programmi d’insegnamento alle particolari esigenze del territorio e del coordinamento
disciplinare (art. 7 comma 2 lett. a) T.U. 297/94 e D.P.R. n. 275/99);
Allegato n° 1
86
3. adozione delle iniziative per il sostegno di alunni diversamente abili;
4. adozione di iniziative secondo quanto indicato da Linee Guida sull’integrazione degli alunni con
disabilità 2009, Legge n.170/2010 e Direttiva MIUR del 27.12.2012 sui bisogni educativi speciali (BES)
e Linee Guida per l’accoglienza e l’integrazione degli alunni stranieri 2014 (art. 7 comma 2 lett. m e n
T.U.);
5. studio delle soluzioni dei casi di scarso profitto o di irregolare comportamento degli alunni, su iniziativa
dei docenti della rispettiva classe e sentiti, eventualmente, gli esperti (art. 7 comma 2 lett. o T.U.).
TENUTO CONTO
degli esiti dell’Autovalutazione di Istituto, condivisi nelle sedi collegiali e contenuti nel Rapporto di
Autovalutazione (RAV), e delle priorità strategiche con i relativi obiettivi di processo, che saranno sviluppati
nel Piano di Miglioramento (PDM), parte integrante del Piano Triennale dell’Offerta Formativa (PTOF)
EMANA
il presente ATTO D'INDIRIZZO, volto ad indicare gli obiettivi strategici di miglioramento cui devono tendere
le attività dell’istituto nel triennio 2016-2019 in modo da garantire l’esercizio del diritto degli studenti al
successo formativo e alla migliore realizzazione di sé in relazione alle caratteristiche individuali, secondo
principi di equità e di pari opportunità.
FINALITA’ GENERALE
La finalità generale per il triennio di riferimento può essere sintetizzata con la massima:
“FACCIAMO CENTRO” PER RICOSTRUIRE UN’IDENTITA’ CONDIVISA
A tal fine l’Istituto dovrà investire nella costruzione di un “centro” da intendersi non tanto come spazio fisico di
aggregazione, quanto come luogo concreto di condivisione di un’idea, di un progetto formativo rispetto al quale
far maturare all’intera platea di riferimento senso dell’appartenenza.
Tale processo dovrà concretizzarsi attraverso la realizzazione di un modello di scuola unitario, una comunità
educante in cui si condividono buone pratiche, conoscenze e competenze e nella quale tutte le componenti
possano operare in sinergia.
PRINCIPI ISPIRATORI:
- innalzare i livelli di istruzione e le competenze di tutti gli alunni, rispettandone i tempi e gli stili di
apprendimento;
- contrastare le diseguaglianze socio-culturali e territoriali, prevenire e recuperare l'abbandono e la
dispersione scolastica;
- realizzare una scuola aperta, quale laboratorio permanente di ricerca, sperimentazione e innovazione
didattica, di partecipazione e di educazione alla cittadinanza attiva,
- garantire il diritto allo studio, le pari opportunità di successo formativo e di istruzione permanente dei
cittadini.
In tal modo, l’istituto rafforza la propria identità culturale e progettuale, integra e armonizza risorse e opportunità
realizzando un processo unitario di istruzione, formazione ed educazione.
AZIONI IRRINUNCIABILI
Tale disegno richiede un investimento in direzioni ben precise, sintetizzabili nelle seguenti azioni:
rafforzamento dell’autovalutazione
costituzione di reti permanenti per l’istituto
rafforzamento dell’identità dell’istituto attraverso il coinvolgimento del territorio e delle famiglie
progettazione curricolare d’istituto per competenze e integrazione tra curricolo ed extracurricolo
ampliamento offerta formativa nell’ambito delle priorità individuate nel RAV
attività di inclusione, recupero, potenziamento e sostegno didattico
valorizzazione del merito e delle eccellenze
formazione del personale docente e ATA
87
ARTICOLAZIONE DEL PTOF – PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA 2016-2019
Il Piano Triennale dell’Offerta Formativa rappresenta la traduzione operativa di queste premesse. Esso va inteso,
dunque, come programmazione unitaria della progettazione, dell’organizzazione, della gestione, della concreta
erogazione e della valutazione del servizio formativo.
Il PTOF dovrà risultare così articolato:
- ANALISI DEL CONTESTO E DELLE RISORSE
- RILEVAZIONE DEI BISOGNI FORMATIVI DELL’UTENZA
- PRIORITÀ STRATEGICHE
- PIANO DI MIGLIORAMENTO
- PROGETTAZIONE CURRICOLARE VERTICALE D’ISTITUTO
- PROGETTAZIONE EXTRACURRICOLARE
- PROGETTAZIONE ORGANIZZATIVA (CARTA DEI SERVIZI, ORGANIGRAMMA,
ORGANIZZAZIONE E ORARI UFFICI, ECC.)
- PIANO DELLA FORMAZIONE DEL PERSONALE
- PNSD – PIANO NAZIONALE SCUOLA DIGITALE
- SISTEMA DI MONITORAGGIO E VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI E
DELL’OFFERTA FORMATIVA
- ORGANICO DELL’AUTONOMIA
- FABBISOGNO DI ATTREZZATURE E INFRASTRUTTURE MATERIALI
ANALISI DEL CONTESTO E DELLE RISORSE
L’istituto, nell’assumere una prospettiva locale rispetto all’impegno istituzionalmente affidatogli, deve
necessariamente superare la definizione rigida di confini interni ed esterni, in favore di una concezione
dinamica di contesto, osservando e descrivendo i fenomeni e i processi con cui entra in contatto al fine di
arricchire la propria progettazione, che diventa co-progettazione e implica percorsi di autovalutazione più
ampi che prevedono modalità di triangolazione tra punti di vista
Il contesto di riferimento dovrà essere descritto in termini di opportunità e vincoli e articolarsi nelle seguenti
sezioni:
1. Popolazione scolastica
2. Territorio e capitale sociale
3. Risorse economiche e materiali
4. Risorse professionali
RILEVAZIONE DEI BISOGNI FORMATIVI DELL’UTENZA
In relazione ai dati raccolti in merito al contesto e alle risorse disponibili, andranno individuati i bisogni
dell’utenza.
I bisogni formativi, espressi in termini di competenze riferibili agli ambiti disciplinari o trasversali ad essi,
rappresenteranno il profilo ideale dello studente in uscita dall’Istituto, profilo al quale tenderanno e ai cui
contenuti si ispireranno le azioni di tipo progettuale, educativo e didattico ed organizzativo, della scuola.
PRIORITA’ STRATEGICHE
Lo sviluppo delle competenze di base e civiche e il sostegno ai processi di inclusione sono i presupposti
indispensabili su cui costruire la condivisione del progetto personale e di scuola all'interno di una cornice di
senso condivisa da tutti gli attori scolastici.
Gli esiti in ordine alle ammissioni alle classi successive, ai risultati nelle prove invalsi, ai trasferimenti in uscita
(in particolar modo per la scuola secondaria), al numero di studenti fuoriusciti dal sistema educativo formale e
alle percentuali di provvedimenti disciplinari disposti, ci dicono che queste sono le direzioni da cui far scaturire
le priorità strategiche del Piano triennale dell’offerta formativa dell’istituto nell'ottica di accrescere la
partecipazione di tutti (famiglie e studenti, oltre che personale docente) alla costruzione di un progetto di vita
per ciascuno che ben si inquadri nell'ambito del più vasto progetto di istituto.
Ciò richiede la co-costruzione di un'identità condivisa e connotante l'offerta formativa che crei appartenenza e
alimenti la partecipazione e l'integrazione anche col territorio.
Le priorità strategiche riferite agli esiti degli studenti possono essere così sintetizzate:
88
1. Sostenere l'inclusione e prevenire l'abbandono del personale progetto formativo da parte degli
studenti
- Valorizzazione dei percorsi formativi individualizzati e personalizzati per il recupero delle difficoltà,
per il potenziamento delle eccellenze, per la valorizzazione del merito
- Potenziamento delle politiche d’inclusione scolastica e del diritto al successo formativo, con particolare
cura per gli alunni con BES
- Contrasto alla dispersione scolastica, lotta al bullismo e cyber bullismo;
- Integrazione con il territorio e coinvolgimento delle famiglie nel processo educativo/formativo degli
studenti
2. Rafforzare le competenze di base
- Potenziamento competenze linguistiche
- Potenziamento competenze scientifiche, logico-matematiche e digitali;
- Sviluppo dei dipartimenti disciplinari di ambito linguistico e logico – matematico e digitale come luoghi
privilegiati di ricerca e di sperimentazione didattica e quale garanzia dell’omogeneità, della trasparenza
e della equità del processo valutativo
3. Educare all'esercizio di una cittadinanza consapevole attraverso la maturazione del senso di
appartenenza al progetto di scuola
- Sviluppo di competenze chiave di cittadinanza attiva attraverso una proposta formativa che si fondi su
problemi complessi, aperti, posti agli studenti come mezzo per dimostrare il personale livello di
padronanza delle stesse competenze, per mobilitare le proprie risorse, per evidenziare il contenuto di
realtà dei propri apprendimenti
4. Monitorare gli esiti del progetto formativo degli studenti in uscita dall'istituto
- Potenziamento delle attività di orientamento in uscita e di continuità tra ordini di scuola
- Monitoraggio degli esiti degli studenti a distanza
PIANO DI MIGLIORAMENTO
Il Piano di miglioramento che parte dall’analisi del Rapporto di autovalutazione rappresenterà la pianificazione
di azioni coerenti con le priorità individuate e in grado di dare risposte credibili alle criticità rilevate.
Lo schema di elaborazione prevede le seguenti fasi:
a. individuazione criticità a partire dal RAV
b. analisi delle cause delle criticità rilevate
c. individuazione degli obiettivo di processo connessi alle criticità rilevate
d. allineamento degli obiettivi di processo selezionati con le priorità strategiche identificate all’interno del
RAV
e. individuazione macro azioni strategiche
Ciascuna macro azione sarà descritta in azioni collegate ad obiettivi intermedi e articolati per annualità.
Nello specifico, si descriveranno le azioni della prima annualità rinviando le successive al termine della
valutazione degli esiti del PDM del primo anno.
PROGETTAZIONE CURRICOLARE VERTICALE D’ISTITUTO
La progettazione curricolare dovrà essere pianificata in senso verticale a partire dalle Indicazioni nazionali per
il curricolo del 2012.
Essa sarà incardinata nelle competenze chiave esplicitate nella Raccomandazione del Parlamento Europeo
del 18 dicembre 2006 e riportate dalle Indicazioni 2012:
9. Comunicazione nella madrelingua
10. Comunicazione nelle lingue straniere
11. Competenze di base in matematica, scienze e tecnologia
12. Competenza digitale
13. Imparare a Imparare
14. Competenze sociali e civiche
15. Spirito di iniziativa e imprenditorialità
16. Consapevolezza ed espressione culturale
89
Esse rappresentano, come del resto precisa la Premessa delle Indicazioni 2012, la finalità generale dell’istruzione
e dell’educazione e spiegano le motivazioni dell’apprendimento stesso, attribuendogli senso e significato.
Sono, dunque, delle “metacompetenze”, poiché, come dice il parlamento Europeo, “ le competenze chiave sono
quelle di cui tutti hanno bisogno per la realizzazione e lo sviluppo personali, la cittadinanza attiva, l’inclusione
sociale e l’occupazione”.
A ciascuna di esse concorreranno una o più discipline di riferimento e concorrenti, come sottolineato anche
dall’impostazione della Certificazione delle competenze in esito al primo ciclo di istruzione (CM n°3 del
13.02.2015) alla cui sperimentazione l’istituto ha aderito a partire dal corrente anno scolastico.
Ciascuna delle competenze chiave per l’apprendimento permanente sarà esplicitata attraverso aree di
competenza specifiche così come espresse dal documento degli Assi culturali (allegato n° 1 al DM 139/2007 -
Regolamento recante norme in materia di adempimento dell’obbligo di istruzione), riconducibili agli ambiti del
profilo dello studente così come delineato dalle Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia
e del primo ciclo d’istruzione 2012 da sviluppare con il concorso di una o più discipline di insegnamento.
Ciascuna delle competenze chiave sarà declinata in abilità e conoscenze riconducibili alla conclusione della
scuola dell’infanzia, alla classe terza e quinta della scuola primaria e alla classe terza della scuola secondaria di
1° grado. Si individueranno compiti significativi come ipotesi orientative per lo sviluppo delle stesse
competenze.
La costruzione di un curricolo verticale d’Istituto impegnerà i docenti in un percorso di ricerca – azione e
autoformazione coordinato dal dirigente scolastico che avrà come esito un impianto curricolare per competenze
e l’individuazione di schemi di progettazione curricolare condivisi e coerenti con la nuova certificazione delle
competenze prevista dalla C.M. n° 3 del 13.02.2015.
PROGETTAZIONE EXTRACURRICOLARE
La progettazione extracurricolare segue la progettazione curricolare e rappresenta lo strumento con cui si
potenzia, si amplia e si sostiene lo sviluppo delle competenze chiave e nel contempo si dà risposta ancor più
compiuta alle priorità strategiche individuate.
Tale progettazione sarà organizzata per macro aree e comprenderà tutte le progettualità interne ed esterne (POF,
Piani nazionali, PON, etc.) con riferimento anche alle scelte espresse dai docenti dei consigli di classe,
interclasse e intersezione in merito alle uscite didattiche.
Le macro aree individuate per il triennio di riferimento a partire dagli esiti del RAV sono le seguenti:
1. Macro area linguistica
2. Macro area logico – matematica e scientifica
3. Macro area artistico – espressiva
4. Macro area imparare ad imparare
All’interno di ciascuna delle macro aree saranno incardinate le progettualità che risponderanno ai bisogni
emergenti dell’utenza cui si darà risposta attraverso la valorizzazione delle risorse interne e, in caso di
indisponibilità, facendo riferimento a risorse esterne.
Con la stessa logica di integrare le progettualità all’interno di un disegno coerente che dia risposte ai bisogni e
alle criticità rilevate, l’Istituto aderirà alle iniziative del PON 2014 – 2020 e ai Piani Nazionali banditi dal MIUR.
PROGETTAZIONE ORGANIZZATIVA (CARTA DEI SERVIZI, ORGANIGRAMMA,
ORGANIZZAZIONE E ORARI UFFICI, ECC.)
L’istituto, che si articola su sei plessi, impone una chiarezza in merito ai servizi erogati e alla didattica che possa
garantire trasparenza nei confronti dell’utenza. A tale scopo andrà schematicamente presentata:
- l’organizzazione didattica complessiva (plessi, tempo scuola, schemi orari, attività, servizi)
- l’organigramma e relativo funzionigramma
- l’organizzazione degli uffici di presidenza e di segreteria
L’utenza avrà la possibilità di prendere contatti direttamente con i referenti delle aree individuate per il tramite
del sito dell’istituto e di fissare eventualmente un appuntamento.
Allo stesso modo, le famiglie e il personale avranno la possibilità di accedere alle news, alla modulistica e alle
informazioni basilari che riguardano l’erogazione del servizio.
L’organizzazione del personale sarà finalizzata al miglioramento della qualità dei servizi offerti.
A tale scopo, il Dirigente Scolastico sarà coadiuvato da uno staff composto da:
- DSGA Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi
- 1° collaboratore del DS con funzioni vicarie
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- 2° collaboratore del DS
- Coordinatori di plesso
- Figure strumentali individuate in n° 5 aree:
1. Progettualità formativa ed didattica
2. Inclusione
3. Continuità, territorio, rete
4. Recupero della dispersione
5. Comunicazione
Si istituiranno i Dipartimenti linguistico e logico matematico a capo dei quali sarà preposto un referente con
funzioni di coordinamento della progettazione didattica.
Con lo staff saranno organizzati incontri periodici per un puntuale controllo della situazione e una piena
condivisione delle strategie di intervento.
Gli incarichi saranno sempre affidati per iscritto e il personale individuato dovrà produrre puntuali resoconti
delle attività svolte.
Per quanto riguarda la gestione e amministrazione della scuola dovrà essere improntata ai criteri di efficienza,
efficacia, economicità e trasparenza. Il DSGA curerà la gestione dei servizi generali e amministrativi, secondo
il puntuale rispetto della normativa vigente, organizzerà il servizio, garantendo la qualità della sua erogazione
e il soddisfacimento delle esigenze dell’utenza.
Nell’organizzazione del personale della Segreteria, le mansioni e gli incarichi saranno assegnati come previsto
dalla contrattazione integrativa d’istituto.
Sarà potenziato il processo di dematerializzazione tramite la gestione on line di tutti i documenti, in coerenza
con la normativa vigente. A tal fine sarà sostenuta la partecipazione del personale a specifici corsi di
formazione/aggiornamento.
PIANO DELLA FORMAZIONE DEL PERSONALE
Alla luce degli esiti del RAV, si ritiene ineludibile puntare sulla formazione dei docenti e del personale al fine
di sviluppare e consolidare i seguenti ambiti di competenza:
- competenze metodologiche e didattiche
- competenze progettuali
- competenze disciplinari
- competenze digitali
Tali ambiti rappresentano insieme una architettura di massima del Piano di formazione che andrà implementato
anche alla luce degli esiti registrati nel campo degli apprendimenti degli studenti.
Le azioni di formazione, aggiornamento e ricerca - azione dei docenti saranno orientate alla implementazione
di forme di documentazione e valorizzazione delle buone pratiche, alla diffusione e condivisione delle stesse
anche mediante uno spazio messo a disposizione all’interno del sito dell’istituto.
Inoltre, al fine di attivare un confronto significativo rispetto alle scelte che saranno operate nell’ambito del Piano
di miglioramento e alle azioni intraprese, si costituirà una rete con istituti della provincia di Napoli interessati
ad approfondire la riflessione rispetto alle questioni dell’autovalutazione e del miglioramento.
In particolare, il personale amministrativo sarà interessato da una formazione tesa ad ammodernare la gestione
dei flussi comunicativi in entrata e in uscita, in modo da rispondere in modo coerente alle nuove norme in materia
di CAD (Codice amministrazione digitale).
Tutto il personale sarà coinvolto nella formazione/informazione riguardante la sicurezza della scuola, secondo
quanto previsto dal D. Lgs. n. 81 del 9 aprile 2008.
PNSD – PIANO NAZIONALE SCUOLA DIGITALE Al fine di promuovere i princìpi e gli strumenti previsti nel Piano nazionale per la scuola digitale (c.56 art. 1
L.107/15), di favorire il processo di digitalizzazione dell’Istituto nonché di diffondere le politiche legate
all'innovazione didattica, l’Istituto propone un proprio Piano che si articolerà in azioni che seguiranno i seguenti
indirizzi prioritari:
1. formazione metodologica e tecnologica del personale
2. potenziamento degli strumenti didattici e laboratoriali e progettazione di soluzioni metodologiche e
tecnologiche sostenibili da diffondere all’interno dell’Istituto
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3. adozione di strumenti organizzativi e tecnologici per favorire la governance, la trasparenza e la
condivisione di dati e sostenere il coinvolgimento della comunità scolastica
Tali indirizzi rispondono agli obiettivi di processo individuati nel RAV e nello specifico:
Realizzare una infrastruttura in grado di mettere in rete i sei plessi in cui è articolato l'istituto per una
efficace comunicazione interna ed esterna
Dotare gli spazi didattici di connessione al fine di implementare l'uso delle tecnologie nella didattica
Coinvolgere il personale nella costruzione di una struttura professionale in grado di seguire le fasi del
processo di miglioramento d'istituto
Valorizzare le risorse esistenti e sostenere la formazione dei docenti negli ambiti di sviluppo individuati
come prioritari all'interno del RAV
All’interno del Piano la figura dell’Animatore digitale avrà un ruolo strategico in quanto si farà promotore delle
azioni di innovazione e coordinerà la partecipazione di tutta la comunità scolastica al processo di cambiamento.
SISTEMA DI MONITORAGGIO E VALUTAZIONE DELL’OFFERTA FORMATIVA
L’offerta formativa dell’Istituto, curricolare ed extracurricolare, andrà monitorata sistematicamente in modo da
poter controllare il valore aggiunto dell’azione dell’Istituto stesso, la validità delle scelte didattiche operate, la
tenuta della programmazione, al fine di procedere con opportuni interventi di revisione e sviluppo.
A tal fine bisognerà procedere, ai sensi del DPR 122/2009, con:
1. la valutazione degli apprendimenti
2. la valutazione del comportamento
3. la valutazione e certificazione delle competenze di base
Andranno altresì condivisi nelle sedi opportune:
- i criteri per la valutazione degli apprendimenti
- i criteri per la valutazione del comportamento
- gli indicatori descritti per livelli con riferimento ai criteri adottati
- modalità di accertamento degli apprendimenti
- strumenti per la valutazione delle competenze al fine di realizzare una certificazione coerente con il
modello ministeriale previsto dalla C.M. n° 3 del 13.02.2015 cui l’istituto ha aderito in via sperimentale.
Andrà altresì predisposto un sistema di monitoraggio che consenta all’Istituto di tenere il polso delle azioni
intraprese, con particolare riferimento a quelle che saranno previste nell’ambito del Piano di miglioramento, con
coinvolgimento di tutta l’utenza interessata.
PREVISIONE ORGANICO DELL’AUTONOMIA
L’organico dell’autonomia sarà determinato sulla scorta dei dati di cui l’istituto entrerà in possesso al termine
delle operazioni di iscrizione.
Si prevede di incrementare l’organico docente finora determinato in ragione del numero delle classi autorizzate
di:
n° 2 unità docenti di scuola dell’infanzia da destinare ad attività di potenziamento dell’autonomia e alla
inclusione con riferimento ai bisogni educativi speciali precocemente rilevati
n° 4 unità di docenti di scuola primaria da destinare ad attività di potenziamento delle competenze linguistiche
e logico – matematiche e all’inclusione di alunni con bisogni educativi speciali, all’incremento del tempo scuola
per le classi che ne facciano richiesta
n° 1 unità di docente di scuola primaria da destinare allo sviluppo delle competenze specifiche del linguaggio
musicale e della padronanza degli strumenti necessari ad un utilizzo consapevole del patrimonio artistico e
musicale
n° 1 unità di docenti di scuola secondaria di 1° grado classe di concorso A043 da destinare ad attività di
potenziamento delle competenze linguistiche
n° 1 unità di docenti di scuola secondaria di 1° grado classe di concorso 59/A da destinare ad attività di
potenziamento delle competenze logico – matematiche
FABBISOGNO DI ATTREZZATURE E INFRASTRUTTURE MATERIALI
Al fine di intraprendere un processo di significativo ammodernamento dell’offerta formativa dell’Istituto si
ipotizza di:
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- dotare l'istituto di una rete in grado di creare i presupposti per una efficace comunicazione interna ed
esterna e per mettere a sistema una didattica innovativa che richieda l'uso di tecnologie e di una buona
connettività.
- realizzare un portale d’istituto con dominio .gov.it in grado di mettere in rete i sei plessi in cui è articolato
l'istituto per una efficace comunicazione interna ed esterna
- realizzare ambienti di apprendimento sempre più innovativi con incremento della dotazione tecnologica
a disposizione delle singole classi (LIM, notebook, tablet)
- realizzare un’infrastruttura di segreteria digitale per la dematerializzazione della segreteria scolastica
con digitalizzazione dei flussi procedimentali che interessano gli uffici amministrativi dell’istituto
Il presente atto di indirizzo, nato dal confronto con il Collegio dei Docenti e illustrato al Consiglio d’Istituto,
verrà pubblicato sul sito web dell’istituto.
L’auspicio è che l’impegno e la competenza di ognuno possano contribuire all’elaborazione e al miglioramento
complessivo della qualità dell’Offerta Formativa dell’Istituto.
IL DIRIGENTE SCOLASTICO
Prof.ssa Filomena Nocera
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CURRICOLO VERTICALE PER COMPETENZE Parte 1
COMPETENZE CHIAVE PER L’APPRENDIMENTO PERMANENTE E COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA:
INDIVIDUAZIONE DELLE COMPETENZE IN USCITA DAI SEGMENTI SCOLASTICI
COMPETENZE CHIAVE PER
L’APPRENDIMENTO PERMANENTE
COMPETENZE CHIAVE DI
CITTADINANZA
PROFILO IN USCITA PRIMO CICLO
SCUOLA DELL’INFANZIA
SCUOLA PRIMARIA CLASSE III
SCUOLA PRIMARIA CLASSE V
SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO
COMUNICAZIONE
NELLA MADRELINGUA
COMPETENZA IN LINGUA STRANIERA
COMPETENZA DIGITALE
COMUNICARE
Esprimere e interpretare concetti, pensieri, sentimenti, fatti e opinioni in forma sia orale sia scritta. Interagire in modo creativo sul piano verbale e non verbale in un’intera gamma di contesti culturali e sociali
Utilizza con sempre maggiore proprietà la lingua italiana tale da consentirgli di comprendere comunicazioni, raccontare i propri vissuti e comunicare efficacemente utilizzando un linguaggio appropriato alle diverse situazioni. Possiede i prerequisiti necessari per l’apprendimento della letto-scrittura. È in grado di esprimere le prime forme di comunicazione in lingua inglese. Usa le tecnologie in contesti ludici.
Ha una padronanza della lingua italiana tale da consentirgli di comprendere e individuare il senso globale e le informazioni principali, rileva informazioni utili per l’apprendimento di un argomento dato e le mette in relazione; le sintetizza, in funzione anche dell’ esposizione orale; acquisisce il primo nucleo di terminologia specifica. Comprende e descrive in lingua inglese, oralmente e per iscritto, in modo semplice, aspetti del proprio vissuto. Conosce, utilizza e descrive testi multimediali, usando in modo efficace l’accostamento dei linguaggi verbali con quelli iconici o sonori.
Ha una padronanza della lingua italiana tale da consentirgli di comprendere enunciati, di raccontare le proprie esperienze e di adottare un registro linguistico appropriato alle diverse situazioni. È in grado di esprimersi a livello elementare in lingua inglese e di affrontare una comunicazione essenziale in semplici situazioni di vita quotidiana. Usa le tecnologie in contesti comunicativi concreti per ricercare dati e informazioni e per interagire con soggetti diversi.
Ha una padronanza della lingua italiana tale da consentirgli di comprendere enunciati e testi di una certa complessità, di esprimere le proprie idee, di adottare un registro linguistico appropriato alle diverse situazioni. Nell’incontro con persone di diverse nazionalità è in grado di esprimersi a livello elementare in lingua inglese e di affrontare una comunicazione essenziale, in semplici situazioni di vita quotidiana, in una seconda lingua europea. Utilizza la lingua inglese nell’uso delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione. Usa con consapevolezza le tecnologie della comunicazione per ricercare e analizzare dati ed informazioni, per distinguere informazioni attendibili da quelle che necessitano di approfondimento, di controllo e di verifica e per interagire con soggetti diversi nel mondo.
Allegato n° 2
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COMPETENZE CHIAVE PER
L’APPRENDIMENTO PERMANENTE
COMPETENZE CHIAVE DI
CITTADINANZA
PROFILO IN USCITA
PRIMO CICLO
SCUOLA DELL’INFANZIA
SCUOLA PRIMARIA CLASSE III
SCUOLA PRIMARIA CLASSE V
SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO
COMPETENZA MATEMATICA E COMPETENZE DI
BASE IN SCIENZE E TECNOLOGIA
RISOLVERE PROBLEMI
INDIVIDUARE COLLEGAMENTI
E RELAZIONI
Costruire e verificare ipotesi, individuando le fonti e le risorse adeguate, raccogliendo e valutando dati, proponendo soluzioni. Utilizzare secondo il tipo di problema, contenuti e linguaggi specifici delle diverse discipline Comprendere il valore e la complessità dei sistemi simbolici e culturali per gestire e migliorare il proprio processo di crescita
Utilizza le sue conoscenze logico-matematiche e scientifico-tecnologiche per classificare e simbolizzare; esplorare, formulare domande, ipotesi e trovare soluzioni sulla base di ciò che osserva.
Risolve facili problemi in tutti gli ambiti di contenuto, mantenendo il controllo sia sul processo risolutivo, sia sui risultati. Descrive il procedimento seguito e riconosce strategie di soluzione diverse dalla propria. Costruisce ragionamenti formulando ipotesi, sostenendo le proprie idee e confrontandosi con il punto di vista di
Utilizza le sue conoscenze matematiche e scientifico-tecnologiche per trovare e giustificare soluzioni a problemi reali.
Le sue conoscenze matematiche e scientifico-tecnologiche gli consentono di analizzare dati e fatti della realtà e di verificare l’attendibilità delle analisi quantitative e statistiche proposte da altri. Il possesso di un pensiero logico-scientifico gli consente di affrontare problemi e situazioni sulla base di elementi certi e di avere consapevolezza dei limiti delle affermazioni che riguardano questioni complesse che non si prestano a spiegazioni univoche.
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COMPETENZE CHIAVE PER
L’APPRENDIMENTO PERMANENTE
COMPETENZE CHIAVE DI
CITTADINANZA
PROFILO IN USCITA
PRIMO CICLO
SCUOLA DELL’INFANZIA
SCUOLA PRIMARIA CLASSE III
SCUOLA PRIMARIA CLASSE V
SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO
IMPARARE A IMPARARE
IMPARARE A IMPARARE
Acquisire un metodo di studio e di lavoro e saper gestire il proprio tempo. Assimilare ed elaborare nuove conoscenze per usarle ed applicarle in una serie di contesti scolastici ed extrascolastici.
Si orienta nello spazio e nel tempo; osserva, descrive e attribuisce significato ad ambienti, fatti, fenomeni e produzioni artistiche. Possiede numerose conoscenze di base, le utilizza in contesti diversi ed è in grado di ricercare nuove informazioni.
Comprende, seleziona, sintetizza e utilizza in contesti diversi le informazioni essenziali, trasforma le informazioni individuate, in parole chiave. Possiede un sufficiente patrimonio di conoscenze e nozioni di base. Ricava e seleziona semplici informazioni da fonti conosciute per i propri scopi.
Si orienta nello spazio e nel tempo; osserva, descrive e attribuisce significato ad ambienti, fatti, fenomeni e produzioni artistiche. Possiede un patrimonio di conoscenze e nozioni di base ed è in grado di ricercare ed organizzare nuove informazioni. Ha consapevolezza delle proprie potenzialità e dei propri limiti.
Si orienta nello spazio e nel tempo dando espressione a curiosità e ricerca di senso Possiede un patrimonio organico di conoscenze e nozioni di base ed è allo stesso tempo capace di ricercare e di procurarsi velocemente nuove informazioni ed impegnarsi in nuovi apprendimenti anche in modo autonomo.
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COMPETENZE CHIAVE PER
L’APPRENDIMENTO PERMANENTE
COMPETENZE CHIAVE DI
CITTADINANZA
PROFILO IN USCITA PRIMO CICLO
SCUOLA DELL’INFANZIA
SCUOLA PRIMARIA CLASSE III
SCUOLA PRIMARIA CLASSE V
SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO
COMPETENZE
SOCIALI E CIVICHE
COLLABORARE E PARTECIPARE
Saper interagire nel gruppo, nel rispetto dei diritti degli altri e dei diversi punti di vista, contribuendo all’apprendimento comune e alla condivisione del lavoro
È attento alle consegne e si impegna per portare a termine il lavoro iniziato da solo o insieme ad altri. Rispetta le regole condivise, collabora con gli altri per la costruzione del bene comune. Ha cura e rispetto di sé, degli altri e dell’ambiente in cui vive.
Assolve agli obblighi scolastici con responsabilità. Interagisce in gruppo, comprendendo i diversi punti di vista, valorizzando le proprie e le altrui capacità, contribuendo alla realizzazione delle attività collettive. Riconosce la necessità delle regole della convivenza civile.
Si impegna per portare a compimento il lavoro iniziato da solo o insieme ad altri. Rispetta le regole condivise, collabora con gli altri per la costruzione del bene comune. Si assume le proprie responsabilità, chiede aiuto quando si trova in difficoltà e sa fornire aiuto a chi lo chiede. Ha cura e rispetto di sé, degli altri e dell’ambiente come presupposto di un sano e corretto stile di vita.
Si assume le proprie responsabilità, chiede aiuto quando si trova in difficoltà e sa fornire aiuto a chi lo chiede. È disposto ad analizzare se stesso e a misurarsi con le novità e gli imprevisti. Si impegna per portare a compimento il lavoro iniziato da solo o insieme ad altri.
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COMPETENZE CHIAVE PER
L’APPRENDIMENTO PERMANENTE
COMPETENZE CHIAVE DI
CITTADINANZA
PROFILO IN USCITA PRIMO CICLO
SCUOLA DELL’INFANZIA
SCUOLA PRIMARIA CLASSE III
SCUOLA PRIMARIA CLASSE V
SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO
SENSO DI INIZIATIVA E IMPRENDITORIALITÀ
PROGETTARE Utilizzare e organizzare le conoscenze in modo creativo per ipotizzare e realizzare un progetto. Pianificare le fasi operative di un percorso individuale e/o di gruppo
Utilizza materiali, tecniche e codici in modo personale. È in grado di progettare e costruire attività da solo e in gruppo, rispettando le regole per una corretta collaborazione. Si assume le proprie responsabilità, chiede aiuto quando si trova in difficoltà e sa fornire aiuto a chi lo chiede.
Individua e valuta informazioni. Traduce le idee in azione, formulando ipotesi creative e innovative. Pianifica progetti per raggiungere obiettivi.
Dimostra originalità e spirito di iniziativa. È in grado di realizzare semplici progetti
Dimostra originalità e spirito di iniziativa. Si assume le proprie responsabilità, chiede aiuto quando si trova in difficoltà e sa fornire aiuto a chi lo chiede.
AGIRE IN MODO
AUTONOMO E RESPONSABILE
Utilizzare gli strumenti di conoscenza per comprendere se stesso e gli altri in un’ottica di dialogo e rispetto reciproco elaborando opinioni e soluzioni su problema riguardanti i vari ambiti culturali e sociali.
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COMPETENZE CHIAVE PER
L’APPRENDIMENTO PERMANENTE
COMPETENZE CHIAVE DI
CITTADINANZA
PROFILO IN USCITA
SCUOLA DELL’INFANZIA
SCUOLA PRIMARIA CLASSE III
SCUOLA PRIMARIA CLASSE V
SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO
CONSAPEVOLEZZA
E ESPRESSIONE CULTURALE
ACQUISIRE ED INTERPRETARE
L’INFORMAZIONE
Acquisire metodi, concetti e atteggiamenti indispensabili per porsi domande, osservare e comprendere il mondo naturale e antropico e contribuire al loro sviluppo nel rispetto dell’ambiente e della persona.
Utilizza gli strumenti di conoscenza per comprendere se stesso e gli altri, per riconoscere le diverse identità, le tradizioni culturali e religiose, in un’ottica di dialogo e di rispetto reciproco. In relazione alle proprie potenzialità si esprime negli ambiti motori, artistici e musicali che gli sono congeniali.
Esprime le proprie idee, le esperienze ed emozioni in forma creativa attraverso tutti i linguaggi comunicativi anche artistico-espressivi.
Utilizza conoscenze e abilità per conoscere fatti ed eventi della storia della propria comunità, per orientarsi nel presente, avviandosi allo sviluppo di atteggiamenti critici nel rispetto delle diversità
Utilizza gli strumenti di conoscenza per comprendere se stesso e gli altri, per riconoscere le diverse identità, le tradizioni culturali e religiose, in un’ottica di dialogo e di rispetto reciproco. In relazione alle proprie potenzialità e al proprio talento si esprime negli ambiti motori, artistici e musicali che gli sono congeniali.
Utilizza gli strumenti di conoscenza per comprendere se stesso e gli altri, per riconoscere ed apprezzare le diverse identità, le tradizioni culturali e religiose, in un’ottica di dialogo e di rispetto reciproco. Interpreta i sistemi simbolici e culturali della società. In relazione alle proprie potenzialità e al proprio talento si esprime in ambiti motori, artistici e musicali che gli sono congeniali.
99
Parte 2 SCUOLA DELL’INFANZIA
INDIVIDUAZIONE DEI TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE
COMPETENZE CHIAVE PER L’APPRENDIMENTO
PERMANENTE
COMPETENZE CHIAVE DI
CITTADINANZA
COMPETENZA IN USCITA
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE
COMUNICAZIONE NELLA
MADRELINGUA
COMUNICARE
Utilizza con sempre maggiore proprietà la lingua italiana tale da consentirgli di comprendere comunicazioni, raccontare i propri vissuti e comunicare efficacemente utilizzando un linguaggio appropriato alle diverse situazioni. Possiede i prerequisiti necessari per l’apprendimento della letto-scrittura. È in grado di esprimere le prime forme di comunicazione in lingua inglese. Usa le tecnologie in contesti ludici.
Il sé e l’altro
Il bambino gioca in modo costruttivo e creativo con gli altri, sa argomentare, confrontarsi, sostenere le proprie ragioni con adulti e bambini. Percepisce le proprie esigenze e i propri sentimenti, sa esprimerli in modo sempre più adeguato. Riflette, si confronta, discute con gli adulti e con gli altri bambini e comincia a riconoscere la reciprocità di attenzione tra chi parla e chi ascolta.
COMPETENZA IN LINGUA STRANIERA
Il corpo e il movimento
Il bambino vive pienamente la propria corporeità e percepisce il potenziale comunicativo ed espressivo. Controlla l’esecuzione del gesto, valuta il rischio, interagisce con gli altri nei giochi di movimento, nella musica, nella danza, nella comunicazione espressiva.
Immagini, suoni, colori
Il bambino comunica, esprime emozioni, racconta utilizzando le varie possibilità che il linguaggio del corpo consente. Inventa storie e sa esprimerle attraverso la drammatizzazione, il disegno, la pittura e altre attività manipolative. Utilizza materiali e strumenti, tecniche espressive e creative. Esplora le potenzialità offerte dalle tecnologie.
COMPETENZA DIGITALE
I discorsi e le parole
Il bambino usa la lingua italiana, arricchisce e precisa il proprio lessico, comprende parole e discorsi, fa ipotesi sui significati. Sa esprimere e comunicare agli altri emozioni, sentimenti, argomentazioni attraverso il linguaggio verbale che utilizza in differenti situazioni comunicative. Sperimenta rime, filastrocche, drammatizzazioni; inventa nuove parole, cerca somiglianze e analogie tra i suoni e i significati. Ascolta e comprende narrazioni, racconta e inventa storie, chiede e offre spiegazioni, usa il linguaggio per progettare attività e per definire regole. Ragiona sulla lingua, scopre la presenza di lingue diverse, riconosce e sperimenta la pluralità dei linguaggi, si misura con la creatività e la fantasia. Si avvicina alla lingua scritta, esplora e sperimenta prime forme di comunicazione attraverso la scrittura, incontrando anche le tecnologie digitali e i nuovi media. Impara alcuni termini del linguaggio cristiano, ascoltando semplici racconti biblici, ne sa narrare i contenuti riutilizzando i linguaggi appresi, per sviluppare una comunicazione significativa anche in ambito religioso.
La conoscenza del mondo
Riferisce correttamente eventi del passato recente; sa dire cosa potrà succedere in un futuro immediato e prossimo. Si interessa a macchine e strumenti tecnologici, sa scoprirne le funzioni e i possibili usi.
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COMPETENZE CHIAVE PER
L’APPRENDIMENTO PERMANENTE
COMPETENZE CHIAVE DI
CITTADINANZA
COMPETENZA IN USCITA
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE
COMPETENZA MATEMATICA E COMPETENZE DI
BASE IN SCIENZE E TECNOLOGIA
RISOLVERE PROBLEMI
Utilizza le sue conoscenze logico-matematiche e scientifico-tecnologiche per classificare e simbolizzare; esplorare, formulare domande, ipotesi e trovare soluzioni sulla base di ciò che osserva.
Il sé e l’altro
Il bambino gioca in modo costruttivo e creativo con gli altri, sa argomentare, confrontarsi, sostenere le proprie ragioni con adulti e bambini.
Il corpo e il movimento
Prova piacere nel movimento e sperimenta schemi posturali e motori, li applica nei giochi individuali e di gruppo, anche con l’uso di piccoli attrezzi ed è in grado di adattarli alle situazioni ambientali all’interno della scuola e all’aperto.
Immagini, suoni, colori
Il bambino esplora le potenzialità offerte dalle tecnologie. Sperimenta e combina elementi musicali di base, producendo semplici sequenze sonoro-musicali. Esplora i primi alfabeti musicali, utilizzando anche i simboli di una notazione informale per codificare i suoni percepiti e riprodurli.
INDIVIDUARE COLLEGAMENTI
E RELAZIONI
I discorsi e le parole
Il bambino usa la lingua italiana, arricchisce e precisa il proprio lessico, comprende parole e discorsi, fa ipotesi sui significati. Sperimenta rime, filastrocche, drammatizzazioni; inventa nuove parole, cerca somiglianze e analogie tra i suoni e i significati.
La conoscenza del mondo
Il bambino raggruppa e ordina oggetti e materiali secondo criteri diversi, ne identifica alcune proprietà, confronta e valuta quantità; utilizza simboli per registrarle; esegue misurazioni usando strumenti alla sua portata. Sa collocare le azioni quotidiane nel tempo della giornata e della settimana. Riferisce correttamente eventi del passato recente; sa dire cosa potrà succedere in un futuro immediato e prossimo. Osserva con attenzione il suo corpo, gli organismi viventi e i loro ambienti, i fenomeni naturali, accorgendosi dei loro cambiamenti. Si interessa a macchine e strumenti tecnologici, sa scoprirne le funzioni e i possibili usi. Ha familiarità sia con le strategie del contare e dell’operare con i numeri sia con quelle necessarie per eseguire le prime misurazioni di lunghezze, pesi, e altre quantità. Individua le posizioni di oggetti e persone nello spazio, usando termini come avanti/dietro, sopra/sotto, destra/sinistra, ecc.; segue correttamente un percorso sulla base di indicazioni verbali. Osserva con meraviglia ed esplora con curiosità il mondo, riconosciuto dai cristiani e da tanti uomini religiosi come dono di Dio Creatore, per sviluppare sentimenti di responsabilità nei confronti della realtà, abitandola con fiducia e speranza.
101
COMPETENZE CHIAVE PER
L’APPRENDIMENTO PERMANENTE
COMPETENZE CHIAVE DI
CITTADINANZA
COMPETENZA IN USCITA
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE
IMPARARE A IMPARARE
IMPARARE A IMPARARE
Si orienta nello spazio e nel tempo; osserva, descrive e attribuisce significato ad ambienti, fatti, fenomeni e produzioni artistiche. Possiede numerose conoscenze di base, le utilizza in contesti diversi ed è in grado di ricercare nuove informazioni.
Il sé e l’altro
Il bambino gioca in modo costruttivo e creativo con gli altri, sa argomentare, confrontarsi, sostenere le proprie ragioni con adulti e bambini. Sviluppa il senso dell’identità personale, percepisce le proprie esigenze e i propri sentimenti, sa esprimerli in modo sempre più adeguato. Riflette, si confronta, discute con gli adulti e con gli altri bambini e comincia a riconoscere la reciprocità di attenzione tra chi parla e chi ascolta. Pone domande sui temi esistenziali e religiosi, sulle diversità culturali, su ciò che è bene o male, sulla giustizia e ha raggiunto una prima consapevolezza dei propri diritti e doveri, delle regole del vivere insieme. Scopre nei racconti del Vangelo la persona e l’insegnamento di Gesù, da cui apprende che Dio è Padre di tutti e che la Chiesa è la comunità di uomini e donne unita nel suo nome, per sviluppare un positivo senso di sé e sperimentare relazioni serene con gli altri, anche appartenenti a differenti tradizioni culturali e religiose.
Il corpo e il movimento
Il bambino vive pienamente la propria corporeità, ne percepisce il potenziale comunicativo ed espressivo, matura condotte che gli consentono una buona autonomia nella gestione della giornata a scuola. Riconosce i segnali e i ritmi del proprio corpo, le differenze sessuali e di sviluppo e adotta pratiche corrette di cura di sé, di igiene e di sana alimentazione. Prova piacere nel movimento e sperimenta schemi posturali e motori, li applica nei giochi individuali e di gruppo, anche con l’uso di piccoli attrezzi ed è in grado di adattarli alle situazioni ambientali all’interno della scuola e all’aperto. Controlla l’esecuzione del gesto, valuta il rischio, interagisce con gli altri nei giochi di movimento, nella musica, nella danza, nella comunicazione espressiva.
Immagini, suoni, colori
Il bambino comunica, esprime emozioni, racconta, utilizzando le varie possibilità che il linguaggio del corpo consente. Inventa storie e sa esprimerle attraverso la drammatizzazione, il disegno, la pittura e altre attività manipolative; utilizza materiali e strumenti, tecniche espressive e creative; esplora le potenzialità offerte dalle tecnologie. Scopre il paesaggio sonoro attraverso attività di percezione e produzione musicale utilizzando voce, corpo e oggetti. Sperimenta e combina elementi musicali di base, producendo semplici sequenze sonoro- musicali. Esplora i primi alfabeti musicali, utilizzando anche i simboli di una notazione informale per codificare i suoni percepiti e riprodurli.
I discorsi e le parole
Il bambino usa la lingua, arricchisce e precisa il proprio lessico, comprende parole e discorsi, fa ipotesi sui significati. Sa esprimere e comunicare agli altri emozioni, sentimenti, argomentazioni attraverso il linguaggio verbale che utilizza in differenti situazioni comunicative. Ascolta e comprende narrazioni, racconta e inventa storie, chiede e offre spiegazioni, usa il linguaggio per progettare attività e per definire regole. Ragiona sulla lingua, scopre la presenza di lingue diverse, riconosce e sperimenta la pluralità dei linguaggi, si misura con la creatività e la fantasia. Si avvicina alla lingua scritta, esplora e sperimenta prime forme di comunicazione attraverso la scrittura, incontrando anche le tecnologie digitali e i nuovi media.
La conoscenza del mondo
Il bambino raggruppa e ordina oggetti e materiali secondo criteri diversi, ne identifica alcune proprietà, confronta e valuta quantità; utilizza simboli per registrarle; esegue misurazioni usando strumenti alla sua portata. Osserva con attenzione il suo corpo, gli organismi viventi e i loro ambienti, i fenomeni naturali, accorgendosi dei loro cambiamenti.
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Si interessa a macchine e strumenti tecnologici, sa scoprirne le funzioni e i possibili usi. Ha familiarità sia con le strategie del contare e dell’operare con i numeri sia con quelle necessarie per eseguire le prime misurazioni di lunghezze, pesi, e altre quantità. Individua le posizioni di oggetti e persone nello spazio, usando termini come avanti/dietro, sopra/sotto, destra/sinistra, ecc.; segue correttamente un percorso sulla base di indicazioni verbali.
COMPETENZE CHIAVE PER
L’APPRENDIMENTO PERMANENTE
COMPETENZE CHIAVE DI
CITTADINANZA
COMPETENZA IN USCITA
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE
COMPETENZE
SOCIALI E CIVICHE
COLLABORARE E PARTECIPARE
È attento alle consegne e si impegna per portare a termine il lavoro iniziato da solo o insieme ad altri. Rispetta le regole condivise, collabora con gli altri per la costruzione del bene comune. Ha cura e rispetto di sé, degli altri e dell’ambiente in cui vive.
Il sé e l’altro
Il bambino gioca in modo costruttivo e creativo con gli altri, sa argomentare, confrontarsi, sostenere le proprie ragioni con adulti e bambini. Sviluppa il senso dell’identità personale, percepisce le proprie esigenze e i propri sentimenti, sa esprimerli in modo sempre più adeguato. Sa di avere una storia personale e familiare, conosce le tradizioni della famiglia, della comunità e le mette a confronto con altre. Riflette, si confronta, discute con gli adulti e con gli altri bambini e comincia e riconoscere la reciprocità di attenzione tra chi parla e chi ascolta. Pone domande sui temi esistenziali e religiosi, sulle diversità culturali, su ciò che è bene o male, sulla giustizia e ha raggiunto una prima consapevolezza dei propri diritti e doveri, delle regole del vivere insieme. Si orienta nelle prime generalizzazioni di passato, presente, futuro e si muove con crescente sicurezza e autonomia negli spazi che gli sono familiari, modulando progressivamente voce e movimento anche in rapporto con gli altri e con le regole condivise. Riconosce i più importanti segni della sua cultura e del territorio, le istituzioni, i servizi pubblici, il funzionamento delle piccole comunità e della città. Scopre nei racconti del Vangelo la persona e l’insegnamento di Gesù, da cui apprende che Dio è Padre di tutti e che la Chiesa è la comunità di uomini e donne unita nel suo nome, per sviluppare un positivo senso di sé e sperimentare relazioni serene con gli altri, anche appartenenti a differenti tradizioni culturali e religiose.
Il corpo e il movimento
Il bambino interagisce con gli altri nei giochi di movimento, nella musica, nella danza, nella comunicazione espressiva. Prova piacere nel movimento e sperimenta schemi posturali e motori che li applica nei giochi individuali e di gruppo.
Immagini, suoni, colori
_____________________
I discorsi e le parole
Sa esprimere e comunicare agli altri emozioni, sentimenti, argomentazioni attraverso il linguaggio verbale che utilizza in differenti situazioni comunicative.
La conoscenza del mondo
_____________________
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COMPETENZE CHIAVE PER
L’APPRENDIMENTO PERMANENTE
COMPETENZE CHIAVE DI
CITTADINANZA
COMPETENZA IN USCITA
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE
SENSO DI INIZIATIVA
E IMPRENDITORIALITÀ
PROGETTARE
Utilizza materiali, tecniche e codici in modo personale. È in grado di progettare e costruire attività da solo e in gruppo, rispettando le regole per una corretta collaborazione. Si assume le proprie responsabilità, chiede aiuto quando si trova in difficoltà e sa fornire aiuto a chi lo chiede.
Il sé e l’altro
Il bambino gioca in modo costruttivo e creativo con gli altri, sa argomentare, confrontarsi, sostenere le proprie ragioni con adulti e bambini. Riflette, si confronta, discute con gli adulti e con gli altri bambini e comincia e riconoscere la reciprocità di attenzione tra chi parla e chi ascolta. Pone domande sui temi esistenziali e religiosi, sulle diversità culturali, su ciò che è bene o male, sulla giustizia, e ha raggiunto una prima consapevolezza dei propri diritti e doveri, delle regole del vivere insieme. Si orienta nelle prime generalizzazioni di passato, presente, futuro e si muove con crescente sicurezza e autonomia negli spazi che gli sono familiari, modulando progressivamente voce e movimento anche in rapporto con gli altri e con le regole condivise.
Il corpo e il movimento
Prova piacere nel movimento e sperimenta schemi posturali e motori, li applica nei giochi individuali e di gruppo, anche con l’uso di piccoli attrezzi ed è in grado di adattarli alle situazioni ambientali all’interno della scuola e all’aperto. Controlla l’esecuzione del gesto, valuta il rischio, interagisce con gli altri nei giochi di movimento, nella danza, nella comunicazione espressiva. Riconosce nei segni del corpo l’esperienza religiosa propria e altrui per cominciare a manifestare anche in questo modo la propria interiorità, l’immaginazione e le emozioni.
Immagini, suoni, colori
Inventa storie e sa esprimerle attraverso la drammatizzazione, il disegno, la pittura e altre attività manipolative; utilizza materiali e strumenti, tecniche espressive e creative; esplora le potenzialità offerte dalle tecnologie. Sperimenta e combina elementi musicali di base, producendo semplici sequenze sonoro-musicali. Esplora i primi alfabeti musicali, utilizzando anche i simboli di una notazione informale per codificare i suoni percepiti e riprodurli.
AGIRE IN MODO
AUTONOMO E RESPONSABILE
I discorsi e le parole
Ascolta e comprende narrazioni, racconta e inventa storie, chiede e offre spiegazioni, usa il linguaggio per progettare attività e per definirne regole. Ragiona sulla lingua, scopre la presenza di lingue diverse, riconosce e sperimenta la pluralità dei linguaggi, si misura con la creatività e la fantasia. Si avvicina alla lingua scritta, esplora e sperimenta prime forme di comunicazione attraverso la scrittura, incontrando anche le tecnologie digitali e i nuovi media.
La conoscenza del mondo
Si interessa a macchine e strumenti tecnologici, sa scoprirne le funzioni e i possibili usi.
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COMPETENZE CHIAVE PER
L’APPRENDIMENTO PERMANENTE
COMPETENZE CHIAVE DI
CITTADINANZA
COMPETENZA IN USCITA
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE
CONSAPEVOLEZZA
E ESPRESSIONE CULTURALE
ACQUISIRE ED INTERPRETARE
L’INFORMAZIONE
Utilizza gli strumenti di conoscenza per comprendere se stesso e gli altri, per riconoscere le diverse identità, le tradizioni culturali e religiose, in un’ottica di dialogo e di rispetto reciproco. In relazione alle proprie potenzialità si esprime negli ambiti motori, artistici e musicali che gli sono congeniali.
Il sé e l’altro
Il bambino sa argomentare, confrontarsi e sostenere le proprie ragioni con adulti e bambini. Sviluppa il senso dell’identità personale, percepisce le proprie esigenze e i propri sentimenti, sa esprimerli in modo sempre più adeguato. Riflette, si confronta, discute con gli adulti e con gli altri bambini e comincia e riconoscere la reciprocità di attenzione tra chi parla e chi ascolta. Pone domande sui temi esistenziali e religiosi, sulle diversità culturali, su ciò che è bene o male, sulla giustizia, e ha raggiunto una prima consapevolezza dei propri diritti e doveri, delle regole del vivere insieme. Riconosce i più importanti segni della sua cultura e del territorio, le istituzioni, i servizi pubblici, il funzionamento delle piccole comunità e della città.
Il corpo e il movimento
Prova piacere nel movimento e sperimenta schemi posturali e motori, li applica nei giochi individuali e di gruppo, anche con l’uso di piccoli attrezzi ed è in grado di adattarli alle situazioni ambientali all’interno della scuola e all’aperto. Controlla l’esecuzione del gesto, valuta il rischio, interagisce con gli altri nei giochi di movimento, nella danza, nella comunicazione espressiva. Riconosce il proprio corpo, le sue diverse parti e rappresenta il corpo fermo e in movimento. Riconosce nei segni del corpo l’esperienza religiosa propria e altrui per cominciare a manifestare anche in questo modo la propria interiorità, l’immaginazione e le emozioni.
Immagini, suoni, colori
Il bambino comunica, esprime emozioni, racconta, utilizzando le varie possibilità che il linguaggio del corpo consente. Inventa storie e sa esprimerle attraverso la drammatizzazione, il disegno, la pittura e altre attività manipolative; utilizza materiali e strumenti, tecniche espressive e creative; esplora le potenzialità offerte dalle tecnologie. Segue con curiosità e piacere spettacoli di vario tipo (teatrali, musicali, visivi, di animazione…); sviluppa interesse per l’ascolto della musica e per la fruizione di opere d’arte. Scopre il paesaggio sonoro attraverso attività di percezione e produzione musicale utilizzando voce, corpo e oggetti. Sperimenta e combina elementi musicali di base, producendo semplici sequenze sonoro-musicali. Esplora i primi alfabeti musicali, utilizzando anche i simboli di una notazione informale per codificare i suoni percepiti e riprodurli. Riconosce alcuni linguaggi simbolici e figurativi caratteristici delle tradizioni e della vita dei cristiani (segni, feste, preghiere, canti, gestualità, spazi, arte), per poter esprimere con creatività il proprio vissuto religioso.
I discorsi e le parole
Sa esprimere e comunicare agli altri emozioni, sentimenti, argomentazioni attraverso il linguaggio verbale che utilizza in differenti situazioni comunicative.
La conoscenza del mondo
Osserva con attenzione il suo corpo, gli organismi viventi e i loro ambienti, i fenomeni naturali, accorgendosi dei loro cambiamenti. Individua le posizioni di oggetti e persone nello spazio. Segue correttamente un percorso sulla base di indicazioni verbali.
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Parte 3 SCUOLA PRIMARIA
INDIVIDUAZIONE DEI TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE AL TERMINE DELLA CLASSE III
COMPETENZE CHIAVE PER
L’APPRENDIMENTO PERMANENTE
COMPETENZE CHIAVE DI
CITTADINANZA
COMPETENZA IN USCITA
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE AL TERMINE DELLA TERZA CLASSE DELLA SCUOLA PRIMARIA
COMUNICAZIONE
NELLA MADRELINGUA
COMUNICARE
Ha una padronanza della lingua italiana tale da consentirgli di comprendere e individuare il senso globale e le informazioni principali, rileva informazioni utili per l’apprendimento di un argomento dato e le mette in relazione; le sintetizza, in funzione anche dell’ esposizione orale; acquisisce il primo nucleo di terminologia specifica. Comprende e descrive in lingua inglese, oralmente e per iscritto, in modo semplice, aspetti del proprio vissuto. Conosce, utilizza e descrive testi multimediali, usando in modo efficace l’accostamento dei linguaggi verbali con quelli iconici o sonori.
ITALIANO Partecipa a scambi comunicativi (conversazione, discussione di classe o di gruppo) con compagni e insegnanti rispettando il turno e formulando messaggi chiari e pertinenti. Ascolta e comprende testi orali "diretti" o "trasmessi" dai media cogliendone il senso, le informazioni principali e lo scopo. Legge e comprende testi di vario tipo, continui e non continui, ne individua il senso globale e le informazioni principali. Scrive testi corretti ortograficamente, chiari e coerenti, legati all'esperienza. Rielabora testi completandoli, trasformandoli. Individua in semplici testi le regolarità morfosintattiche e le caratteristiche del lessico. Riconosce che le diverse scelte linguistiche sono correlate alla varietà di situazioni comunicative.
COMPETENZA IN LINGUA
STRANIERA
LINGUA INGLESE
Comprende brevi messaggi orali e scritti relativi ad ambiti familiari Descrive oralmente, in modo semplice, aspetti del proprio vissuto e del proprio ambiente ed elementi che si riferiscono a bisogni immediati.
STORIA Usa carte geografiche-storiche, racconta i fatti studiati, sa produrre semplici testi storici , anche con l’ausilio di strumenti informatici.
GEOGRAFIA Utilizza il linguaggio della geo-graficità per interpretare carte geografiche e globo terrestre, realizzare semplici schizzi cartografici e carte tematiche, progettare percorsi e itinerari di viaggio.
MATEMATICA
Legge e comprende testi che coinvolgono aspetti logici e matematici
COMPETENZA DIGITALE
SCIENZE Espone con forma chiara ciò che ha sperimentato, utilizzando un linguaggio appropriato.
MUSICA Ascolta, interpreta e descrive brani musicali di diverso genere.
ARTE E IMMAGINE
Esprime sensazioni, emozioni, pensieri in produzioni di vario tipo (grafiche, plastiche, multimediali...) utilizzando materiali e tecniche adeguate e integrando diversi linguaggi.
ED.FISICA Utilizza il linguaggio corporeo e motorio per comunicare ed esprimere i propri stati d’animo, anche attraverso la drammatizzazione e le esperienze ritmico-musicali e coreutiche.
TECNOLOGIA
Conosce e utilizza semplici strumenti di uso comune e descrive le parti e il funzionamento. Acquisisce le basilari regole per la navigazione in internet
IRC Riconosce che la Bibbia è il libro sacro per cristiani ed ebrei e documento fondamentale della nostra cultura, sapendola distinguere da altre tipologie di testi, tra cui quelli di altre religioni; identifica le caratteristiche essenziali di un brano biblico, sa farsi accompagnare nell’analisi delle pagine a lui più accessibili, per collegarle alla propria esperienza
106
COMPETENZE CHIAVE PER L’APPRENDIMENTO
PERMANENTE
COMPETENZE CHIAVE DI
CITTADINANZA
COMPETENZA IN USCITA
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE
COMPETENZA
MATEMATICA E COMPETENZE DI BASE
IN SCIENZE E TECNOLOGIA
RISOLVERE PROBLEMI
Risolve facili problemi in tutti gli ambiti di contenuto, mantenendo il controllo sia sul processo risolutivo, sia sui risultati. Descrive il procedimento seguito e riconosce strategie di soluzione diverse dalla propria. Costruisce ragionamenti formulando ipotesi, sostenendo le proprie idee e confrontandosi con il punto di vista di
ITALIANO Inizia ad utilizzare i più frequenti termini specifici legati alle discipline di studio. Legge e comprende semplici testi, di vario tipo, ne individua il senso globale e le informazioni principali, utilizzando diverse strategie di lettura.
LINGUA INGLESE Svolge semplici compiti secondo le indicazioni date dall’insegnante in lingua straniera chiedendo spiegazioni.
STORIA Usa la linea del tempo per organizzare informazioni, conoscenze, periodi e individua successioni, contemporaneità, durate e periodizzazioni. Individua le relazioni tra gruppi umani e contesti spaziali
GEOGRAFIA Individua i caratteri che connotano i paesaggi (di montagna, collina, pianura, vulcanici…) con particolare attenzione a quelli italiani.[….]
MATEMATICA Ricerca dati per ricavare informazioni e costruisce rappresentazioni (tabelle e grafici). Riesce a risolvere facili problemi in tutti gli ambiti di contenuto. Descrive il procedimento seguito.
SCIENZE Attraverso le varie fonti (libri, internet, discorsi degli adulti,…) ricava informazioni e spiegazioni sui problemi. Individua attraverso interazioni e manipolazioni qualità e proprietà di oggetti e materiali riconoscendovi relazioni qualitative tra loro.
INDIVIDUARE COLLEGAMENTI E
RELAZIONI
MUSICA Articola combinazioni timbriche, ritmiche e melodiche applicando schemi elementari; le esegue con la voce, il corpo e gli strumenti ivi compresi della tecnologia informatica.
ARTE E IMMAGINE Padroneggia gli elementi principali del linguaggio visivo, legge e comprende i significati di immagini statiche e in movimento, di filmati audiovisivi e di prodotti multimediali.
ED.FISICA Comprende, all’interno delle varie occasioni di gioco e di sport, il valore delle regole e l’importanza di rispettarle.
TECNOLOGIA Individua e rappresenta collegamenti e relazioni tra fenomeni, eventi e concetti diversi.
107
COMPETENZE CHIAVE PER L’APPRENDIMENTO
PERMANENTE
COMPETENZE CHIAVE DI
CITTADINANZA
COMPETENZA IN USCITA
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE
IMPARARE A IMPARARE
IMPARARE A IMPARARE
Comprende, seleziona, sintetizza e utilizza in contesti diversi le informazioni essenziali, trasforma le informazioni individuate, in parole chiave. Possiede un sufficiente patrimonio di conoscenze e nozioni di base. Ricava e seleziona semplici informazioni da fonti conosciute per i propri scopi.
ITALIANO Utilizza in situazioni diverse le conoscenze fondamentali relative all’organizzazione logico-sintattica della frase semplice […]. Legge e comprende semplici testi, di vario tipo, ne individua il senso globale e le informazioni principali, utilizzando diverse strategie di lettura.
LINGUA INGLESE Svolge i compiti secondo le indicazioni date in lingua straniera dall’insegnante, chiedendo eventualmente spiegazioni
STORIA Organizza le informazioni e le conoscenze, tematizzando e usando le concettualizzazioni pertinenti.
GEOGRAFIA Ricava informazioni geografiche da una pluralità di fonti (cartograf., satellitari, tecn.digitali fotograf., artistico-letterarie).
MATEMATICA Sviluppa un atteggiamento positivo rispetto alla matematica, attraverso esperienze significative.
SCIENZE Sviluppa atteggiamenti di curiosità e modi di guardare il mondo che lo stimolano a cercare spiegazioni di quello che vede succedere. Esplora i fenomeni con un approccio scientifico: con l’aiuto dell’insegnante, dei compagni, in modo autonomo, osserva e descrive lo svolgersi dei fatti, formula domande, anche sulla base di ipotesi personali, propone e realizza semplici esperimenti.
MUSICA Articola combinazioni timbriche, ritmiche e melodiche, applicando schemi elementari; le esegue con la voce, il corpo e gli strumenti, ivi compresi quelli della tecnologia informatica.
ARTE E IMMAGINE Individua i principali aspetti formali dell’opera d’arte; apprezza le opere artistiche e artigianali provenienti da culture diverse dalla propria.
ED.FISICA Acquisisce consapevolezza di sé attraverso la percezione del proprio corpo e la padronanza degli schemi motori e posturali nel continuo adattamento alle variabili spaziali e temporali contingenti
TECNOLOGIA Individua collegamenti fra le varie aree disciplinari.
IRC Riflette su Dio Creatore e Padre, sui dati fondamentali della vita di Gesù e inizia a collegare i contenuti principali del suo insegnamento alle tradizioni dell’ambiente in cui vive.
108
COMPETENZE CHIAVE PER
L’APPRENDIMENTO PERMANENTE
COMPETENZE CHIAVE DI
CITTADINANZA
COMPETENZA IN USCITA
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE
SENSO DI INIZIATIVA
E IMPRENDITORIALITÀ
PROGETTARE
Individua e valuta informazioni. Traduce le idee in azione, formulando ipotesi creative e innovative. Pianifica progetti per raggiungere obiettivi.
ITALIANO Padroneggia e applica in situazioni diverse le conoscenze fondamentali relative all’organizzazione logico-sintattica della frase semplice. Utilizza abilità funzionali allo studio: individua nei testi scritti informazioni utili per l’apprendimento dato e le mette in relazione; le sintetizza, in funzione anche dell’esposizione orale; acquisisce un primo nucleo di terminologia specifica
LINGUA INGLESE
Svolge i compiti secondo le indicazioni date in lingua straniera dall’insegnante, chiedendo eventualmente spiegazioni.
STORIA Organizza le informazioni e le conoscenze, tematizzando e usando le concettualizzazioni pertinenti. Riconosce e esplora in modo via via più approfondito le tracce storiche presenti nel territorio e comprende l’importanza del patrimonio artistico e culturale.
GEOGRAFIA Utilizza il linguaggio della geo-graficità per interpretare carte geografiche e globo terrestre, realizzare semplici schizzi cartografici e carte tematiche, progettare percorsi e itinerari di viaggio.
MATEMATICA Descrive, denomina e classifica figure in base a caratteristiche geometriche; progetta e costruisce modelli concreti di vario tipo.
SCIENZE Individua aspetti quantitativi e qualitativi nei fenomeni, produce rappresentazioni grafiche di livello adeguato, elabora semplici modelli. Esplora i fenomeni con un approccio scientifico: formula domande, anche sulla base di ipotesi personali, propone e realizza semplici esperimenti.
AGIRE IN MODO
AUTONOMO E RESPONSABILE
MUSICA Articola combinazioni timbriche, ritmiche e melodiche, applicando schemi elementari; le esegue con la voce, il corpo e gli strumenti, ivi compresi quelli della tecnologia informatica.
ARTE E IMMAGINE
Realizza elaborati personali e creativi sulla base di un’ideazione e progettazione originale, applicando le conoscenze e le regole del linguaggio visivo, scegliendo in modo funzionale tecniche e materiali differenti anche con l’integrazione di più media e codici espressivi
ED.FISICA Sperimenta, in forma semplificata e progressivamente sempre più complessa, diverse gestualità tecniche. Agisce rispettando i criteri base di sicurezza per sé e per gli altri, sia nel movimento che nell’uso degli attrezzi e trasferisce tale competenza nell’ambiente scolastico ed extrascolastico.
TECNOLOGIA Produce semplici modelli o rappresentazioni grafiche del proprio operato utilizzando strumenti multimediali
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COMPETENZE CHIAVE PER
L’APPRENDIMENTO PERMANENTE
COMPETENZE CHIAVE DI
CITTADINANZA
COMPETENZA IN USCITA
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE
COMPETENZE
SOCIALI E CIVICHE
COLLABORARE E PARTECIPARE
Assolve agli obblighi scolastici con responsabilità. Interagisce in gruppo, comprendendo i diversi punti di vista, valorizzando le proprie e le altrui capacità, contribuendo alla realizzazione delle attività collettive. Riconosce la necessità delle regole della convivenza civile.
ITALIANO L'allievo partecipa a scambi comunicativi (conversazione, discussione di classe o di gruppo) con compagni e insegnanti rispettando il turno e formulando messaggi chiari e pertinenti.
LINGUA INGLESE
Interagisce nel gioco; comunica in modo comprensibile, anche con espressioni e frasi memorizzate, in scambi di informazioni semplici e di routine.
STORIA Individua le relazioni tra gruppi umani e contesti spaziali
GEOGRAFIA Si rende conto che lo spazio geografico è un sistema territoriale, costituito da elementi fisici e antropici legati da rapporti di connessione e/o di interdipendenza
MATEMATICA Costruisce ragionamenti formulando ipotesi e confrontandosi con il punto di vista di altri.
SCIENZE Ha atteggiamenti di cura verso l’ambiente scolastico che condivide con gli altri; rispetta e apprezza il valore dell’ambiente sociale e naturale.
MUSICA Esplora diverse possibilità espressive della voce, di oggetti sonori e strumenti musicali, imparando ad ascoltare se stesso e gli altri; fa uso di forme di notazione analogiche o codificate.
ARTE E IMMAGINE
Riconosce gli elementi principali del patrimonio culturale, artistico e ambientale del proprio territorio ed è sensibile ai problemi della sua tutela e conservazione
ED.FISICA Comprende, all’interno delle varie occasioni di gioco e di sport, il valore delle regole e l’importanza di rispettarle.
TECNOLOGIA Usa le tecnologie in contesti comunicativi per ricavare informazioni
IRC Identifica nella Chiesa la comunità di coloro che credono in Gesù Cristo e si impegnano per mettere in pratica il suo insegnamento. Riconosce il significato cristiano del Natale e della Pasqua, traendone motivo per interrogarsi sul valore di tali festività nell’esperienza personale, familiare e sociale.
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COMPETENZE CHIAVE PER
L’APPRENDIMENTO PERMANENTE
COMPETENZE CHIAVE DI
CITTADINANZA
COMPETENZA IN USCITA
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE
CONSAPEVOLEZZA
E ESPRESSIONE CULTURALE
ACQUISIRE ED INTERPRETARE
L’INFORMAZIONE
Esprime le proprie idee, le esperienze ed emozioni in forma creativa attraverso tutti i linguaggi comunicativi anche artistico-espressivi.
Utilizza conoscenze e abilità per conoscere fatti ed eventi della storia della propria comunità, per orientarsi nel presente, avviandosi allo sviluppo di atteggiamenti critici nel rispetto delle diversità
ITALIANO Scrive testi corretti ortograficamente, chiari e coerenti, legati all'esperienza; rielabora testi completandoli, trasformandoli. Capisce e utilizza nell'uso orale e scritto i vocaboli fondamentali.
LINGUA INGLESE
Individua alcuni elementi culturali e coglie rapporti tra forme linguistiche e usi della lingua straniera.
STORIA Comprende aspetti fondamentali del passato dell’Italia […]
GEOGRAFIA Si orienta nello spazio circostante e su semplici carte geografiche, utilizzando riferimenti topologici e punti cardinali.
MATEMATICA Ricerca dati per ricavare informazioni e costruisce rappresentazioni (tabelle e grafici)
SCIENZE Individua nei fenomeni somiglianze e differenze, fa misurazioni, registra dati significativi, identifica relazioni spazio/temporali.
MUSICA Improvvisa liberamente e in modo creativo, imparando gradualmente a dominare le tecniche e i materiali.
ARTE E IMMAGINE
Utilizza le conoscenze e le abilità relative al linguaggio visivo per produrre varie tipologie di testi visivi (espressivi, narrativi, rappresentativi e comunicativi) e rielabora in modo creativo le immagini con molteplici tecniche, materiali e strumenti (grafico-espressivi, pittorici e plastici, ma anche audiovisivi e multimediali).
ED.FISICA Comprende, all’interno delle varie occasioni di gioco e di sport, il valore delle regole e l’importanza di rispettarle
TECNOLOGIA Inizia a riconoscere in modo critico le caratteristiche, le funzioni e i limiti della tecnologia attuale
IRC Riconosce che la Bibbia è il libro sacro per cristiani ed ebrei e documento fondamentale della nostra cultura. Identifica le caratteristiche essenziali di un brano biblico.
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SCUOLA PRIMARIA
INDIVIDUAZIONE DEI TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE AL TERMINE DELLA CLASSE V
COMPETENZE CHIAVE PER
L’APPRENDIMENTO PERMANENTE
COMPETENZE CHIAVE DI
CITTADINANZA
COMPETENZA IN USCITA
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE AL TERMINE DELLA QUINTA CLASSE DELLA SCUOLA PRIMARIA
COMUNICAZIONE
NELLA MADRELINGUA
COMUNICARE
Ha una padronanza della lingua italiana tale da consentirgli di comprendere enunciati, di raccontare le proprie esperienze e di adottare un registro linguistico appropriato alle diverse situazioni. È in grado di esprimersi a livello elementare in lingua inglese e di affrontare una comunicazione essenziale in semplici situazioni di vita quotidiana. Usa le tecnologie in contesti comunicativi concreti per ricercare dati e informazioni e per interagire con soggetti diversi.
ITALIANO L’allievo partecipa a scambi comunicativi (conversazione, discussione di classe o di gruppo) con compagni e insegnanti rispettando il turno e formulando messaggi chiari e pertinenti, in un registro il più possibile adeguato alla situazione. Ascolta, legge e comprende testi di vario tipo, ne individua il senso globale e le informazioni principali, formula su di essi giudizi personali, utilizzando anche strategie di lettura adeguate agli scopi. Scrive testi corretti nell’ortografia, chiari e coerenti, legati all’esperienza e alle diverse occasioni di scrittura che la scuola offre; rielabora testi parafrasandoli, completandoli. Padroneggia e applica in situazioni diverse le conoscenze fondamentali relative all’organizzazione logico-sintattica della frase semplice, alle parti del discorso (o categorie lessicali) e ai principali connettivi. Riconosce che le diverse scelte linguistiche sono correlate alla varietà di situazioni comunicative.
COMPETENZA IN LINGUA STRANIERA
LINGUA INGLESE
L’alunno comprende brevi messaggi orali e scritti. Interagisce e comunica in modo comprensibile, anche con espressioni e frasi memorizzate, in scambi di informazioni semplici o di routine. Individua alcuni elementi culturali e coglie rapporti tra forme linguistiche e usi della lingua straniera.
STORIA L’alunno organizza le informazioni e le conoscenze, tematizzando e usando le concettualizzazioni pertinenti. Comprende i testi storici proposti e sa individuarne le caratteristiche. Racconta i fatti studiati e sa produrre semplici testi storici, anche con risorse digitali.
GEOGRAFIA Utilizza il linguaggio specifico della geo-graficità anche per interpretare carte geografiche e globo terrestre, realizzare semplici schizzi cartografici e carte tematiche, progettare percorsi e itinerari di viaggio. Ricava informazioni geografiche da una pluralità di fonti (cartografiche e satellitari, tecnologie digitali, fotografiche, artistico-letterarie). Riconosce e denomina i principali “oggetti” geografici fisici (fiumi, monti, pianure, coste, colline, laghi, mari, oceani, ecc.)
MATEMATICA Legge e comprende testi che coinvolgono aspetti logici e matematici, descrivendo, denominando e classificando contenuti anche di tipo geometrico. Costruisce ragionamenti formulando ipotesi, sostenendo le proprie idee e confrontandosi con il punto di vista di altri. Riesce a risolvere facili problemi in tutti gli ambiti di contenuto, mantenendo il controllo sia sul processo risolutivo, sia sui risultati. Descrive il procedimento seguito e riconosce strategie di soluzione diverse dalla propria.
COMPETENZA DIGITALE
SCIENZE Espone in forma chiara ciò che ha sperimentato, utilizzando un linguaggio appropriato. Trova da varie fonti (libri, internet, discorsi degli adulti, ecc.) informazioni e spiegazioni sui problemi che lo interessano.
MUSICA Ascolta, interpreta e descrive brani musicali di diverso genere.
ARTE E IMMAGINE
È in grado di osservare, esplorare, descrivere e leggere immagini (opere d’arte, fotografie, manifesti, fumetti, ecc) e messaggi multimediali (spot, brevi filmati, videoclip, ecc.)
ED.FISICA Utilizza il linguaggio corporeo e motorio per comunicare ed esprimere i propri stati d’animo, anche attraverso la drammatizzazione e le esperienze ritmico-musicali e coreutiche.
TECNOLOGIA Conosce e utilizza semplici oggetti e strumenti di uso quotidiano ed è in grado di descriverne la funzione principale e la struttura e di spiegarne il funzionamento.
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Sa ricavare informazioni utili su proprietà e caratteristiche di beni o servizi leggendo etichette, volantini o altra documentazione tecnica e commerciale. Produce semplici modelli o rappresentazioni grafiche del proprio operato utilizzando elementi del disegno tecnico o strumenti multimediali.
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COMPETENZE CHIAVE PER
L’APPRENDIMENTO PERMANENTE
COMPETENZE CHIAVE DI
CITTADINANZA
COMPETENZA IN USCITA
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE
COMPETENZA
MATEMATICA E COMPETENZE DI
BASE IN SCIENZE E TECNOLOGIA
RISOLVERE PROBLEMI
Utilizza le sue conoscenze matematiche e scientifico-tecnologiche per trovare e giustificare soluzioni a problemi reali.
ITALIANO Legge e comprende testi di vario tipo, continui e non continui, ne individua il senso globale e le informazioni principali, utilizzando strategie di lettura adeguate agli scopi. Capisce e utilizza nell’uso orale e scritto i vocaboli fondamentali e quelli di alto uso; capisce e utilizza i più frequenti termini specifici legati alle discipline di studio
LINGUA INGLESE
Descrive oralmente e per iscritto, in modo semplice, aspetti del proprio vissuto e del proprio ambiente ed elementi che si riferiscono a bisogni immediati.
STORIA Usa la linea del tempo per organizzare informazioni, conoscenze, periodi e individuare successioni, contemporaneità, durate, periodizzazioni.
GEOGRAFIA L’alunno si orienta nello spazio circostante e sulle carte geografiche, utilizzando riferimenti topologici e punti cardinali.
MATEMATICA Legge e comprende testi che coinvolgono aspetti logici e matematici. Descrive il procedimento seguito e riconosce strategie di soluzione diverse dalla propria. Descrive, denomina e classifica figure in base a caratteristiche geometriche, ne determina misure, progetta e costruisce modelli concreti di vario tipo. L’alunno si muove con sicurezza nel calcolo scritto e mentale con i numeri naturali e sa valutare l’opportunità di ricorrere a una calcolatrice. Ricerca dati per ricavare informazioni e costruisce rappresentazioni (tabelle e grafici). Ricava informazioni anche da dati rappresentati in tabelle e grafici. Riconosce e quantifica, in casi semplici, situazioni di incertezza. Riesce a risolvere facili problemi in tutti gli ambiti di contenuto, mantenendo il controllo sia sul processo risolutivo, sia sui risultati. Riconosce e utilizza rappresentazioni diverse di oggetti matematici (numeri decimali, frazioni, percentuali, scale di riduzione, ...).
SCIENZE L’alunno sviluppa atteggiamenti di curiosità e modi di guardare il mondo che lo stimolano a cercare spiegazioni di quello che vede succedere. Esplora i fenomeni con un approccio scientifico: con l’aiuto dell’insegnante, dei compagni, in modo autonomo, osserva e descrive lo svolgersi dei fatti, formula domande, anche sulla base di ipotesi personali, propone e realizza semplici esperimenti. Individua nei fenomeni somiglianze e differenze, fa misurazioni, registra dati significativi, identifica relazioni spazio/temporali. Individua aspetti quantitativi e qualitativi nei fenomeni, produce rappresentazioni grafiche e schemi di livello adeguato, elabora semplici modelli.
INDIVIDUARE COLLEGAMENTI
E RELAZIONI
MUSICA Esplora diverse possibilità espressive della voce, di oggetti sonori e strumenti musicali, imparando ad ascoltare se stesso e gli altri; fa uso di forme di notazione analogiche o codificate. Articola combinazioni timbriche, ritmiche e melodiche, applicando schemi elementari; le esegue con la voce, il corpo e gli strumenti, ivi compresi quelli della tecnologia informatica.
ARTE E IMMAGINE
Utilizza le conoscenze e le abilità relative al linguaggio visivo per produrre varie tipologie di testi visivi (espressivi, narrativi, rappresentativi e comunicativi) e rielaborare in modo creativo le immagini con molteplici tecniche, materiali e strumenti (grafico-espressivi, pittorici e plastici, ma anche audiovisivi e multimediali).
ED.FISICA L’alunno acquisisce consapevolezza di sé attraverso la percezione del proprio corpo e la padronanza degli schemi motori e posturali nel continuo adattamento alle variabili spaziali e temporali contingenti.
TECNOLOGIA Produce semplici modelli o rappresentazioni grafiche del proprio operato utilizzando elementi del disegno tecnico o strumenti multimediali.
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COMPETENZE CHIAVE PER
L’APPRENDIMENTO PERMANENTE
COMPETENZE CHIAVE DI
CITTADINANZA
COMPETENZA IN USCITA
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE
IMPARARE A IMPARARE
IMPARARE A IMPARARE
Si orienta nello spazio e nel tempo; osserva, descrive e attribuisce significato ad ambienti, fatti, fenomeni e produzioni artistiche. Possiede un patrimonio di conoscenze e nozioni di base ed è in grado di ricercare ed organizzare nuove informazioni. Ha consapevolezza delle proprie potenzialità e dei propri limiti.
ITALIANO Utilizza abilità funzionali allo studio: individua nei testi scritti informazioni utili per l’apprendimento di un argomento dato e le mette in relazione; le sintetizza, in funzione anche dell’esposizione orale; acquisisce un primo nucleo di terminologia specifica. Capisce e utilizza i più frequenti termini specifici legati alle discipline di studio. È consapevole che nella comunicazione sono usate varietà diverse di lingua e lingue differenti (plurilinguismo).
LINGUA INGLESE
Individua alcuni elementi culturali e coglie rapporti tra forme linguistiche e usi della lingua straniera.
STORIA Organizza le informazioni e le conoscenze, tematizzando e usando le concettualizzazioni pertinenti. Individua le relazioni tra gruppi umani e contesti spaziali. Comprende avvenimenti, fatti e fenomeni delle società e civiltà che hanno caratterizzato la storia dell’umanità dal paleolitico alla fine del mondo antico con possibilità di apertura e di confronto con la contemporaneità.
GEOGRAFIA Si rende conto che lo spazio geografico è un sistema territoriale, costituito da elementi fisici e antropici legati da rapporti di connessione e/o di interdipendenza. Ricava informazioni geografiche da una pluralità di fonti (cartografiche e satellitari, tecnologie digitali, fotografiche, artistico-letterarie).
MATEMATICA L’alunno si muove con sicurezza nel calcolo scritto e mentale con i numeri naturali e sa valutare l’opportunità di ricorrere a una calcolatrice. Riesce a risolvere facili problemi in tutti gli ambiti di contenuto, mantenendo il controllo sia sul processo risolutivo, sia sui risultati. Descrive il procedimento seguito e riconosce strategie di soluzione diverse dalla propria. Costruisce ragionamenti formulando ipotesi, sostenendo le proprie idee e confrontandosi con il punto di vista di altri. Sviluppa un atteggiamento positivo rispetto alla matematica, attraverso esperienze significative, che gli hanno fatto intuire come gli strumenti matematici che ha imparato ad utilizzare siano utili per operare nella realtà.
SCIENZE L’alunno sviluppa atteggiamenti di curiosità e modi di guardare il mondo che lo stimolano a cercare spiegazioni di quello che vede succedere. Trova da varie fonti (libri, internet, discorsi degli adulti, ecc.) informazioni e spiegazioni sui problemi che lo interessano.
MUSICA Esplora diverse possibilità espressive della voce, di oggetti sonori e strumenti musicali, imparando ad ascoltare se stesso e gli altri; fa uso di forme di notazione analogiche o codificate. Riconosce gli elementi costitutivi di un semplice brano musicale, utilizzandoli nella pratica.
ARTE E IMMAGINE
È in grado di osservare, esplorare, descrivere e leggere immagini (opere d’arte, fotografie, manifesti, fumetti, ecc) e messaggi multimediali (spot, brevi filmati, videoclip, ecc.)
ED.FISICA L’alunno acquisisce consapevolezza di sé attraverso la percezione del proprio corpo e la padronanza degli schemi motori e posturali nel continuo adattamento alle variabili spaziali e temporali contingenti. Sperimenta, in forma semplificata e progressivamente sempre più complessa, diverse gestualità tecniche.
TECNOLOGIA Sa ricavare informazioni utili su proprietà e caratteristiche di beni o servizi leggendo etichette, volantini o altra documentazione tecnica e commerciale. Si orienta tra i diversi mezzi di comunicazione ed è in grado di farne un uso adeguato a seconda delle diverse situazioni. Produce semplici modelli o rappresentazioni grafiche del proprio operato utilizzando elementi del disegno tecnico o strumenti multimediali.
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COMPETENZE CHIAVE PER
L’APPRENDIMENTO PERMANENTE
COMPETENZE CHIAVE DI
CITTADINANZA
COMPETENZA IN USCITA
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE
COMPETENZE SOCIALI E CIVICHE
COLLABORARE E PARTECIPARE
Si impegna per portare a compimento il lavoro iniziato da solo o insieme ad altri. Rispetta le regole condivise, collabora con gli altri per la costruzione del bene comune. Si assume le proprie responsabilità, chiede aiuto quando si trova in difficoltà e sa fornire aiuto a chi lo chiede. Ha cura e rispetto di sé, degli altri e dell’ambiente come presupposto di un sano e corretto stile di vita
ITALIANO L’allievo partecipa a scambi comunicativi (conversazione, discussione di classe o di gruppo) con compagni e insegnanti rispettando il turno e formulando messaggi chiari e pertinenti, in un registro il più possibile adeguato alla situazione. È consapevole che nella comunicazione sono usate varietà diverse di lingua e lingue differenti (plurilinguismo).
LINGUA INGLESE
Interagisce nel gioco comunica in modo comprensibile con espressioni e frasi memorizzate, in scambi di informazioni semplici e di routine. Svolge i compiti secondo le indicazioni date in lingua straniera dall’insegnante, chiedendo eventualmente spiegazioni
STORIA Comprende avvenimenti, fatti e fenomeni delle società e civiltà che hanno caratterizzato la storia dell’umanità dal paleolitico alla fine del mondo antico con possibilità di apertura e di confronto con il mondo contemporaneo.
GEOGRAFIA Si rende conto che lo spazio geografico è un sistema territoriale, costituito da elementi fisici e antropici legati da rapporti di connessione e/o di interdipendenza. L’alunno individua le relazioni tra gruppi umani e contesti spaziali.
MATEMATICA il procedimento seguito per la soluzione dei problemi matematici e riconosce strategie di soluzione diverse dalla propria.
SCIENZE Ha atteggiamenti di cura verso l’ambiente scolastico che condivide con gli altri; rispetta e apprezza il valore dell’ambiente sociale e naturale.
MUSICA
Esegue, da solo e in gruppo, semplici brani vocali o strumentali, appartenenti a generi e culture differenti, utilizzando anche strumenti didattici e auto-costruiti. Esplora diverse possibilità espressive della voce, di oggetti sonori e strumenti musicali, imparando ad ascoltare se stesso e gli altri;
ARTE E IMMAGINE
Conosce i principali beni artistico-culturali presenti nel proprio territorio e manifesta sensibilità e rispetto per la loro salvaguardia.
ED.FISICA Sperimenta una pluralità di esperienze che permettono di maturare competenze di giocosport anche come orientamento alla futura pratica sportiva. Agisce rispettando i criteri base di sicurezza per sé e per gli altri, sia nel movimento che nell’uso degli attrezzi e trasferisce tale competenza nell’ambiente scolastico ed extrascolastico. Comprende, all’interno delle varie occasioni di gioco e di sport, il valore delle regole e l’importanza di rispettarle.
TECNOLOGIA Richiama e riorganizza in modo opportuno le proprie conoscenze per utilizzarle in contesti diversi da quelli studiati. Si orienta tra i diversi mezzi di comunicazione ed è in grado di farne un uso adeguato a seconda delle diverse situazioni. È a conoscenza di alcuni processi di trasformazione di risorse e di consumo di energia, e del relativo impatto ambientale.
IRC Si confronta con l’esperienza religiosa e distingue la specificità della proposta di salvezza del cristianesimo; identifica nella Chiesa la comunità di coloro che credono in Gesù Cristo e si impegnano per mettere in pratica il suo insegnamento; coglie il significato dei Sacramenti e si interroga sul valore che essi hanno nella vita dei cristiani. L’alunno riflette su Dio Creatore e Padre, sui dati fondamentali della vita di Gesù e sa collegare i contenuti principali del suo insegnamento alle tradizioni dell’ambiente in cui vive; riconosce il significato cristiano del Natale e della Pasqua, traendone motivo per interrogarsi sul valore di tali festività nell’esperienza personale, familiare e sociale.
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COMPETENZE CHIAVE PER
L’APPRENDIMENTO PERMANENTE
COMPETENZE CHIAVE DI
CITTADINANZA
COMPETENZA IN USCITA
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE
SENSO DI INIZIATIVA
E IMPRENDITORIALITÀ
PROGETTARE
Dimostra originalità e spirito di iniziativa. È in grado di realizzare semplici progetti.
ITALIANO
L’allievo partecipa a scambi comunicativi (conversazione, discussione di classe o di gruppo) con compagni e insegnanti rispettando il turno e formulando messaggi chiari e pertinenti, in un registro il più possibile adeguato alla situazione. Padroneggia e applica in situazioni diverse le conoscenze fondamentali relative all’organizzazione logico-sintattica della frase semplice, alle parti del discorso (o categorie lessicali) e ai principali connettivi. Scrive testi corretti nell’ortografia, chiari e coerenti, legati all’esperienza e alle diverse occasioni di scrittura che la scuola offre; rielabora testi parafrasandoli, completandoli, trasformandoli. Legge e comprende testi di vario tipo, continui e non continui, ne individua il senso globale e le informazioni principali, utilizzando strategie di lettura adeguate agli scopi, formulando su di essi giudizi personali.
LINGUA INGLESE
Individua alcuni elementi culturali e coglie rapporti tra forme linguistiche e usi della lingua straniera. Svolge i compiti secondo le indicazioni date in lingua straniera dall’insegnante, chiedendo eventualmente spiegazioni.
STORIA Organizza le informazioni e le conoscenze, tematizzando e usando le concettualizzazioni pertinenti.
GEOGRAFIA Utilizza il linguaggio della geo-graficità per interpretare carte geografiche e globo terrestre, realizzare semplici schizzi cartografici e carte tematiche, progettare percorsi e itinerari di viaggio. Individua i caratteri che connotano i paesaggi (di montagna, collina, pianura, vulcanici, ecc.) con particolare attenzione a quelli italiani, e individua analogie e differenze con i principali paesaggi europei e di altri continenti.
MATEMATICA Descrive, denomina e classifica figure in base a caratteristiche geometriche, ne determina misure, progetta e costruisce modelli concreti di vario tipo. Riconosce e quantifica, in casi semplici, situazioni di incertezza. Costruisce ragionamenti formulando ipotesi, sostenendo le proprie idee e confrontandosi con il punto di vista di altri. Sviluppa un atteggiamento positivo rispetto alla matematica, attraverso esperienze significative, che gli hanno fatto intuire come gli strumenti matematici che ha imparato ad utilizzare siano utili per operare nella realtà.
SCIENZE L’alunno sviluppa atteggiamenti di curiosità e modi di guardare il mondo che lo stimolano a cercare spiegazioni di quello che vede succedere. Esplora i fenomeni con un approccio scientifico: con l’aiuto dell’insegnante, dei compagni, in modo autonomo, osserva e descrive lo svolgersi dei fatti, formula domande, anche sulla base di ipotesi personali, propone e realizza semplici esperimenti. Individua nei fenomeni somiglianze e differenze, fa misurazioni, registra dati significativi, identifica relazioni spazio/temporali. Individua aspetti quantitativi e qualitativi nei fenomeni, produce rappresentazioni grafiche e schemi di livello adeguato, elabora semplici modelli.
AGIRE IN MODO
AUTONOMO E RESPONSABILE
MUSICA Improvvisa liberamente e in modo creativo, imparando gradualmente a dominare tecniche e materiali, suoni e silenzi. Articola combinazioni timbriche, ritmiche e melodiche, applicando schemi elementari; le esegue con la voce, il corpo e gli strumenti, ivi compresi quelli della tecnologia informatica
ARTE E IMMAGINE
L’alunno utilizza le conoscenze e le abilità relative al linguaggio visivo per produrre varie tipologie di testi visivi (espressivi, narrativi, rappresentativi e comunicativi) e rielaborare in modo creativo le immagini con molteplici tecniche, materiali e strumenti (grafico-espressivi, pittorici e plastici, ma anche audiovisivi e multimediali).
ED.FISICA Sperimenta una pluralità di esperienze che permettono di maturare competenze di giocosport anche come orientamento alla futura pratica sportiva. Agisce rispettando i criteri base di sicurezza per sé e per gli altri, sia nel movimento che nell’uso degli attrezzi e trasferisce tale competenza nell’ambiente scolastico ed extrascolastico.
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TECNOLOGIA Produce semplici modelli o rappresentazioni grafiche del proprio operato utilizzando elementi del disegno tecnico o strumenti multimediali. Inizia a riconoscere in modo critico le caratteristiche, le funzioni e i limiti della tecnologia attuale. Si orienta tra i diversi mezzi di comunicazione ed è in grado di farne un uso adeguato a seconda delle diverse situazioni.
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COMPETENZE CHIAVE PER
L’APPRENDIMENTO PERMANENTE
COMPETENZE CHIAVE DI
CITTADINANZA
COMPETENZA IN USCITA
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE
CONSAPEVOLEZZA
E ESPRESSIONE CULTURALE
ACQUISIRE ED INTERPRETARE
L’INFORMAZIONE
Utilizza gli strumenti di conoscenza per comprendere se stesso e gli altri, per riconoscere le diverse identità, le tradizioni culturali e religiose, in un’ottica di dialogo e di rispetto reciproco. In relazione alle proprie potenzialità e al proprio talento si esprime negli ambiti motori, artistici e musicali che gli sono congeniali.
ITALIANO Ascolta e comprende testi orali "diretti" o "trasmessi" dai media cogliendone il senso, le informazioni principali e lo scopo. Utilizza abilità funzionali allo studio: individua nei testi scritti informazioni utili per l’apprendimento di un argomento dato e le mette in relazione; le sintetizza, in funzione anche dell’esposizione orale; acquisisce un primo nucleo di terminologia specifica. Padroneggia e applica in situazioni diverse le conoscenze fondamentali relative all’organizzazione logico-sintattica della frase semplice, alle parti del discorso (o categorie lessicali) e ai principali connettivi.
LINGUA INGLESE
Individua alcuni elementi culturali e coglie rapporti tra forme linguistiche e usi della lingua straniera.
STORIA Riconosce e esplora in modo via via più approfondito le tracce storiche presenti nel territorio e comprende l’importanza del patrimonio artistico e culturale. L’alunno riconosce elementi significativi del passato del suo ambiente di vita.
GEOGRAFIA Coglie nei paesaggi mondiali della storia le progressive trasformazioni operate dall’uomo sul paesaggio naturale. Si rende conto che lo spazio geografico è un sistema territoriale, costituito da elementi fisici e antropici legati da rapporti di connessione e/o di interdipendenza.
MATEMATICA Riconosce e rappresenta forme del piano e dello spazio, relazioni e strutture che si trovano in natura o create dall’uomo. Sviluppa un atteggiamento positivo rispetto alla matematica, attraverso esperienze significative, che gli hanno fatto intuire come gli strumenti matematici che ha imparato ad utilizzare siano utili per operare nella realtà.
SCIENZE L’alunno sviluppa atteggiamenti di curiosità e modi di guardare il mondo che lo stimolano a cercare spiegazioni di quello che vede succedere. Ha consapevolezza della struttura e dello sviluppo del proprio corpo, nei suoi diversi organi e apparati, ne riconosce e descrive il funzionamento, utilizzando modelli intuitivi ed ha cura della sua salute. Individua nei fenomeni somiglianze e differenze, fa misurazioni, registra dati significativi, identifica relazioni spazio/temporali.
MUSICA L’alunno esplora, discrimina ed elabora eventi sonori dal punto di vista qualitativo, spaziale e in riferimento alla loro fonte. Esplora diverse possibilità espressive della voce, di oggetti sonori e strumenti musicali, imparando ad ascoltare se stesso e gli altri; fa uso di forme di notazione analogiche o codificate.
ARTE E IMMAGINE
Individua i principali aspetti formali dell’opera d’arte, apprezza le opere artistiche e artigianali provenienti da culture diverse dalla propria. Conosce i principali beni artistico-culturali presenti nel proprio territorio e manifesta sensibilità e rispetto per la loro salvaguardia.
ED.FISICA Riconosce alcuni essenziali principi relativi al proprio benessere psico-fisico legati alla cura del proprio corpo, a un corretto regime alimentare e alla prevenzione dell’uso di sostanze che inducono dipendenza.
TECNOLOGIA L’alunno riconosce e identifica nell’ambiente che lo circonda elementi e fenomeni di tipo artificiale. Inizia a riconoscere in modo critico le caratteristiche, le funzioni e i limiti della tecnologia attuale.
IRC Si confronta con l’esperienza religiosa e distingue la specificità della proposta di salvezza del cristianesimo; identifica nella Chiesa la comunità di chi crede in Gesù Cristo e si impegnano per mettere in pratica il suo insegnamento; coglie il significato dei Sacramenti e si interroga sul valore che hanno nella vita dei cristiani.
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L’alunno riflette su Dio Creatore e Padre, sui dati fondamentali della vita di Gesù e sa collegare i contenuti principali del suo insegnamento alle tradizioni dell’ambiente in cui vive; riconosce il significato cristiano del Natale e della Pasqua, traendone motivo per interrogarsi sul valore di tali festività nell’esperienza personale, familiare e sociale. Riconosce che la Bibbia è il libro sacro per cristiani ed ebrei e documento fondamentale della nostra cultura, sapendola distinguere da altre tipologie di testi, tra cui quelli di altre religioni; identifica le caratteristiche essenziali di un brano biblico, sa farsi accompagnare nell’analisi delle pagine a lui più accessibili, per collegarle alla propria esperienza.
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Parte 4
SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO INDIVIDUAZIONE DEI TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE AL TERMINE DELLA CLASSE III
COMPETENZE CHIAVE PER
L’APPRENDIMENTO PERMANENTE
COMPETENZE CHIAVE DI
CITTADINANZA
COMPETENZA IN USCITA
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE
COMUNICAZIONE
NELLA MADRELINGUA
COMUNICARE
Ha una padronanza della lingua italiana tale da consentirgli di comprendere enunciati e testi di una certa complessità, di esprimere le proprie idee, di adottare un registro linguistico appropriato alle diverse situazioni. Nell’incontro con persone di diverse nazionalità è in grado di esprimersi a livello elementare in lingua inglese e di affrontare una comunicazione essenziale, in semplici situazioni di vita quotidiana, in una seconda lingua europea. Utilizza la lingua inglese nell’uso delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione. Usa con consapevolezza le tecnologie della comunicazione per ricercare e analizzare dati ed informazioni, per distinguere informazioni attendibili da quelle che necessitano di approfondimento, di controllo e di verifica e per interagire con soggetti diversi nel mondo.
ITALIANO
L'allievo interagisce in modo efficace in diverse situazioni comunicative, attraverso modalità dialogiche sempre rispettose delle idee degli altri; con ciò matura la consapevolezza che il dialogo, oltre a essere uno strumento comunicativo, ha anche un grande valore civile e lo utilizza per apprendere informazioni ed elaborare opinioni su problemi riguardanti vari ambiti culturali e sociali. Usa la comunicazione orale per collaborare con gli altri, ad esempio nella realizzazione di giochi o prodotti, nell’elaborazione di progetti e nella formulazione di giudizi su problemi riguardanti vari ambiti culturali e sociali. Espone oralmente all'insegnante e ai compagni argomenti di studio e di ricerca, anche avvalendosi di supporti specifici (schemi, mappe, presentazioni al computer, ecc.). Scrive correttamente testi di tipo diverso (narrativo, descrittivo, espositivo, regolativo, argomentativo) adeguati a situazione, argomento, scopo, destinatario. Adatta opportunamente i registri informale e formale in base alla situazione comunicativa e agli interlocutori, realizzando scelte lessicali adeguate.
COMPETENZA IN LINGUA STRANIERA
LINGUA INGLESE
Descrive oralmente situazioni, racconta avvenimenti ed esperienze personali, espone argomenti di studio. Interagisce con uno o più interlocutori in contesti familiari e su argomenti noti. Scrive semplici resoconti e compone brevi lettere o messaggi rivolti a coetanei e familiari. Individua elementi culturali veicolati dalla lingua materna o di scolarizzazione e li confronta con quelli veicolati dalla lingua straniera, senza atteggiamenti di rifiuto. Affronta situazioni nuove attingendo al suo repertorio linguistico; usa la lingua per apprendere argomenti anche di ambiti disciplinari diversi e collabora fattivamente con i compagni nella realizzazione di attività e progetti.
SECONDA L2 L’alunno comprende brevi messaggi orali e scritti relativi ad ambiti familiari. Comunica oralmente in attività che richiedono solo uno scambio di informazioni semplice e diretto su argomenti familiari e abituali. Descrive oralmente e per iscritto, in modo semplice, aspetti del proprio vissuto e del proprio ambiente. Chiede spiegazioni, svolge i compiti secondo le indicazioni date in lingua straniera dall’insegnante. Stabilisce relazioni tra semplici elementi linguistico comunicativi e culturali propri delle lingue di studio.
STORIA Espone oralmente e con scritture – anche digitali – le conoscenze storiche acquisite operando collegamenti e argomentando le proprie riflessioni.
GEOGRAFIA Utilizza opportunamente carte geografiche, fotografie attuali e d’epoca, immagini da telerilevamento, elaborazioni digitali, grafici, dati statistici, sistemi informativi geografici per comunicare efficacemente informazioni spaziali.
MATEMATICA Riconosce e denomina le forme del piano e dello spazio, le loro rappresentazioni e ne coglie le relazioni tra gli elementi. Spiega il procedimento seguito, anche in forma scritta, mantenendo il controllo sia sul processo risolutivo, sia sui risultati. Produce argomentazioni in base alle conoscenze teoriche acquisite (ad esempio sa utilizzare i concetti di proprietà caratterizzante e di definizione). Sostiene le proprie convinzioni, portando esempi e controesempi adeguati e utilizzando concatenazioni di
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affermazioni; accetta di cambiare opinione riconoscendo le conseguenze logiche di una argomentazione corretta. Utilizza e interpreta il linguaggio matematico (piano cartesiano, formule, equazioni, ...) e ne coglie il rapporto col linguaggio naturale.
COMPETENZA DIGITALE
SCIENZE
Sviluppa semplici schematizzazioni e modellizzazioni di fatti e fenomeni ricorrendo, quando è il caso, a misure appropriate e a semplici formalizzazioni.
MUSICA L’alunno partecipa in modo attivo alla realizzazione di esperienze musicali attraverso l’esecuzione e l’interpretazione di brani strumentali e vocali appartenenti a generi e culture differenti. Usa diversi sistemi di notazione funzionali alla lettura, all’analisi e alla riproduzione di brani musicali.
ARTE E IMMAGINE
L’alunno realizza elaborati personali e creativi sulla base di un’ideazione e progettazione originale, applicando le conoscenze e le regole del linguaggio visivo, scegliendo in modo funzionale tecniche e materiali differenti anche con l’integrazione di più media e codici espressivi. Padroneggia gli elementi principali del linguaggio visivo, legge e comprende i significati di immagini statiche e in movimento, di filmati audiovisivi e di prodotti multimediali. Analizza e descrive beni culturali, immagini statiche e multimediali, utilizzando il linguaggio appropriato.
ED.FISICA Utilizza gli aspetti comunicativo-relazionali del linguaggio motorio per entrare in relazione con gli altri, praticando, inoltre, attivamente i valori sportivi (fair – play) come modalità di relazione quotidiana e di rispetto delle regole
TECNOLOGIA Ricava dalla lettura e dall’analisi di testi o tabelle informazioni sui beni o sui servizi disponibili sul mercato, in modo da esprimere valutazioni rispetto a criteri di tipo diverso. Conosce le proprietà e le caratteristiche dei diversi mezzi di comunicazione ed è in grado di farne un uso efficace e responsabile rispetto alle proprie necessità di studio e socializzazione. Sa utilizzare comunicazioni procedurali e istruzioni tecniche per eseguire, in maniera metodica e razionale, compiti operativi complessi, anche collaborando e cooperando con i compagni.
IRC A partire dal contesto in cui vive, sa interagire con persone di religione differente, sviluppando un’identità capace di accoglienza, confronto e dialogo.
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COMPETENZE CHIAVE PER
L’APPRENDIMENTO PERMANENTE
COMPETENZE CHIAVE DI
CITTADINANZA
COMPETENZA IN USCITA
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE
COMPETENZA
MATEMATICA E COMPETENZE DI
BASE IN SCIENZE E TECNOLOGIA
RISOLVERE PROBLEMI
INDIVIDUARE COLLEGAMENTI
E RELAZIONI
Le sue conoscenze matematiche e scientifico-tecnologiche gli consentono di analizzare dati e
fatti della realtà e di verificare l’attendibilità delle analisi quantitative e statistiche proposte da altri.
Il possesso di un pensiero logico-scientifico gli consente di affrontare problemi e situazioni sulla base di elementi certi e di avere consapevolezza dei limiti delle affermazioni che riguardano questioni complesse che non si prestano a spiegazioni univoche.
ITALIANO Usa manuali delle discipline o testi divulgativi (continui, non continui e misti) nelle attività di studio personali e collaborative, per ricercare, raccogliere e rielaborare dati, informazioni e concetti; costruisce sulla base di quanto letto testi o presentazioni con l’utilizzo di strumenti tradizionali e informatici. Adatta opportunamente i registri informale e formale in base alla situazione comunicativa e agli interlocutori, realizzando scelte lessicali adeguate. Padroneggia e applica in situazioni diverse le conoscenze fondamentali relative al lessico, alla morfologia, all’organizzazione logico-sintattica della frase semplice e complessa, ai connettivi testuali; utilizza le conoscenze metalinguistiche per comprendere con maggior precisione i significati dei testi e per correggere i propri scritti.
LINGUA INGLESE
Affronta situazioni nuove attingendo al suo repertorio linguistico Usa la lingua per apprendere argomenti anche di ambiti disciplinari diversi e collabora fattivamente con i compagni nella realizzazione di attività e progetti.
SECONDA L2 Confronta i risultati conseguiti in lingue diverse e le strategie utilizzate per imparare.
STORIA Usa le conoscenze e le abilità per orientarsi nella complessità del presente, comprende opinioni e culture diverse, capisce i problemi fondamentali del mondo contemporaneo.
GEOGRAFIA Osserva, legge e analizza sistemi territoriali vicini e lontani, nello spazio e nel tempo
MATEMATICA Riconosce e risolve problemi in contesti diversi valutando le informazioni e la loro coerenza. Spiega il procedimento seguito, anche in forma scritta, mantenendo il controllo sia sul processo risolutivo, sia sui risultati. Confronta procedimenti diversi e produce formalizzazioni che gli consentono di passare da problemi specifici a classi di problemi Nelle situazioni di incertezza (vita quotidiana, giochi, …) si orienta con valutazioni di probabilità.
SCIENZE L’alunno esplora e sperimenta, in laboratorio e all’aperto, lo svolgersi dei più comuni fenomeni, ne immagina e ne verifica le cause; ricerca soluzioni ai problemi, utilizzando le conoscenze acquisite.
MUSICA È in grado di ideare e realizzare, anche attraverso l’improvvisazione o partecipando a processi di elaborazione collettiva, messaggi musicali e multimediali, nel confronto critico con modelli appartenenti al patrimonio musicale, utilizzando anche sistemi informatici.
ARTE E IMMAGINE
L’alunno realizza elaborati personali e creativi sulla base di un’ideazione e progettazione originale, applicando le conoscenze e le regole del linguaggio visivo, scegliendo in modo funzionale tecniche e materiali differenti anche con l’integrazione di più media e codici espressivi.
ED.FISICA Utilizza le abilità motorie e sportive acquisite adattando il movimento in situazione.
TECNOLOGIA È in grado di ipotizzare le possibili conseguenze di una decisione o di una scelta di tipo tecnologico, riconoscendo in ogni innovazione opportunità e rischi Utilizza adeguate risorse materiali, informative e organizzative per la progettazione e la realizzazione di semplici prodotti, anche di tipo digitale.
IRC L’alunno è aperto alla sincera ricerca della verità e sa interrogarsi sul trascendente e porsi domande di senso, cogliendo l’intreccio tra dimensione religiosa e culturale.
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COMPETENZE CHIAVE PER
L’APPRENDIMENTO PERMANENTE
COMPETENZE CHIAVE DI
CITTADINANZA
COMPETENZA IN USCITA
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE
IMPARARE AD
IMPARARE
IMPARARE AD
IMPARARE
Si orienta nello spazio e nel tempo dando espressione a curiosità e ricerca di senso Possiede un patrimonio organico di conoscenze e nozioni di base ed è allo stesso tempo capace di ricercare e di procurarsi velocemente nuove informazioni ed impegnarsi in nuovi apprendimenti anche in modo autonomo.
ITALIANO Usa manuali delle discipline o testi divulgativi (continui, non continui e misti) nelle attività di studio personali e collaborative, per ricercare, raccogliere e rielaborare dati, informazioni e concetti; costruisce sulla base di quanto letto testi o presentazioni con l’utilizzo di strumenti tradizionali e informatici. Padroneggia e applica in situazioni diverse le conoscenze fondamentali relative al lessico, alla morfologia, all’organizzazione logico-sintattica della frase semplice e complessa, ai connettivi testuali; utilizza le conoscenze metalinguistiche per comprendere con maggior precisione i significati dei testi e per correggere i propri scritti.
LINGUA INGLESE
Legge testi informativi e ascolta spiegazioni attinenti a contenuti di studio di altre discipline. Autovaluta le competenze acquisite ed è consapevole del proprio modo di apprendere.
SECONDA L2 Chiede spiegazioni, svolge i compiti secondo le indicazioni date in lingua straniera dall’insegnante. Stabilisce relazioni tra semplici elementi linguistico-comunicativi e culturali propri delle lingue di studio. Confronta i risultati conseguiti in lingue diverse e le strategie utilizzate per imparare
STORIA L'alunno si informa in modo autonomo su fatti e problemi storici anche mediante l’uso di risorse digitali. Usa le conoscenze e le abilità per orientarsi nella complessità del presente, comprende opinioni e culture diverse, capisce i problemi fondamentali del mondo contemporaneo. Produce informazioni storiche con fonti di vario genere – anche digitali – e le sa organizzare in testi. Comprende testi storici e li sa rielaborare con un personale metodo di studio.
GEOGRAFIA Riconosce nei paesaggi europei e mondiali, raffrontandoli in particolare a quelli italiani, gli elementi fisici significativi e le emergenze storiche, artistiche e architettoniche, come patrimonio naturale e culturale da tutelare e valorizzare
MATEMATICA Riconosce e risolve problemi in contesti diversi valutando le informazioni e la loro coerenza. Confronta procedimenti diversi e produce formalizzazioni che gli consentono di passare da un problema specifico a una classe di problemi. Ha rafforzato un atteggiamento positivo rispetto alla matematica attraverso esperienze significative e ha capito come gli strumenti matematici appresi siano utili in molte situazioni per operare nella realtà.
SCIENZE Ha una visione della complessità del sistema dei viventi e della sua evoluzione nel tempo Collega lo sviluppo delle scienze allo sviluppo della storia dell’uomo.
MUSICA Integra con altri saperi e altre pratiche artistiche le proprie esperienze musicali, servendosi anche di appropriati codici e sistemi di codifica.
ARTE E IMMAGINE
Riconosce gli elementi principali del patrimonio culturale, artistico e ambientale del proprio territorio e è sensibile ai problemi della sua tutela e conservazione.
ED.FISICA Riconosce, ricerca e applica a se stesso comportamenti di promozione dello “star bene” in ordine a un sano stile di vita e alla prevenzione.
TECNOLOGIA È in grado di ipotizzare le possibili conseguenze di una decisione o di una scelta di tipo tecnologico, riconoscendo in ogni innovazione opportunità e rischi. Ricava dalla lettura e dall’analisi di testi o tabelle informazioni sui beni o sui servizi disponibili sul mercato, in modo da esprimere valutazioni rispetto a criteri di tipo diverso.
IRC Riconosce i linguaggi espressivi della fede (simboli, preghiere, riti, ecc.), ne individua le tracce presenti in ambito locale, italiano, europeo e nel mondo imparando ad apprezzarli dal punto di vista artistico, culturale e spirituale.
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COMPETENZE CHIAVE PER
L’APPRENDIMENTO PERMANENTE
COMPETENZE CHIAVE DI
CITTADINANZA
COMPETENZA IN USCITA
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE
COMPETENZE
SOCIALI E CIVICHE
COLLABORARE E
PARTECIPARE
Si assume le proprie responsabilità, chiede aiuto quando si trova in difficoltà e sa fornire aiuto a chi lo chiede. È disposto ad analizzare se stesso e a misurarsi con le novità e gli imprevisti. Si impegna per portare a compimento il lavoro iniziato da solo o insieme ad altri.
ITALIANO Usa la comunicazione orale per collaborare con gli altri, ad esempio nella realizzazione di giochi o prodotti, nell’elaborazione di progetti e nella formulazione di giudizi su problemi riguardanti vari ambiti culturali e sociali. Legge testi letterari di vario tipo (narrativi, poetici, teatrali) e comincia a costruirne un'interpretazione, collaborando con compagni e insegnanti.
LINGUA INGLESE
Interagisce con uno o più interlocutori in contesti familiari e su argomenti noti. Affronta situazioni nuove attingendo al suo repertorio linguistico; usa la lingua per apprendere argomenti anche di ambiti disciplinari diversi e collabora fattivamente con i compagni nella realizzazione di attività e progetti.
SECONDA L2 Interagisce con uno o più interlocutori in contesti familiari e su argomenti noti.
STORIA Comprende aspetti, processi e avvenimenti fondamentali della storia italiana dalle forme di insediamento e di potere medievali alla formazione dello stato unitario fino alla nascita della Repubblica, anche con possibilità di aperture e confronti con il mondo antico.
GEOGRAFIA Riconosce nei paesaggi europei e mondiali, raffrontandoli in particolare a quelli italiani, gli elementi fisici significativi e le emergenze storiche, artistiche e architettoniche, come patrimonio naturale e culturale da tutelare e valorizzare.
MATEMATICA Sostiene le proprie convinzioni, portando esempi e controesempi adeguati e utilizzando concatenazioni di affermazioni; accetta di cambiare opinione riconoscendo le conseguenze logiche di una argomentazione corretta.
SCIENZE È consapevole del ruolo della comunità umana sulla Terra, del carattere finito delle risorse, nonché dell’ineguaglianza dell’accesso a esse, e adotta modi di vita ecologicamente responsabili.
MUSICA L’alunno partecipa in modo attivo alla realizzazione di esperienze musicali attraverso l’esecuzione e l’interpretazione di brani strumentali e vocali appartenenti a generi e culture differenti. È in grado di ideare e realizzare, anche attraverso l’improvvisazione o partecipando a processi di elaborazione collettiva, messaggi musicali e multimediali, nel confronto critico con modelli appartenenti al patrimonio musicale, utilizzando anche sistemi informatici.
ARTE E IMMAGINE
Analizza e descrive beni culturali, immagini statiche e multimediali, utilizzando il linguaggio appropriato.
ED.FISICA Rispetta criteri base di sicurezza per sé e per gli altri. È capace di integrarsi nel gruppo, di assumersi responsabilità e di impegnarsi per il bene comune.
TECNOLOGIA Sa utilizzare comunicazioni procedurali e istruzioni tecniche per eseguire, in maniera metodica e razionale, compiti operativi complessi, anche collaborando e cooperando con i compagni.
IRC Inizia a confrontarsi con la complessità dell’esistenza e impara a dare valore ai propri comportamenti, per relazionarsi in maniera armoniosa con se stesso, con gli altri, con il mondo che lo circonda
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COMPETENZE CHIAVE PER
L’APPRENDIMENTO PERMANENTE
COMPETENZE CHIAVE DI
CITTADINANZA
COMPETENZA IN USCITA
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE
SENSO DI INIZIATIVA
E IMPRENDITORIALITÀ
PROGETTARE
AGIRE IN MODO
AUTONOMO E RESPONSABILE
Dimostra originalità e spirito di iniziativa.
Si assume le proprie responsabilità, chiede aiuto quando si trova in difficoltà e sa fornire aiuto a chi lo chiede.
ITALIANO Adatta opportunamente i registri informale e formale in base alla situazione comunicativa e agli interlocutori, realizzando scelte lessicali adeguate. Padroneggia e applica in situazioni diverse le conoscenze fondamentali relative al lessico, alla morfologia, all’organizzazione logico-sintattica della frase semplice e complessa, ai connettivi testuali; Utilizza le conoscenze metalinguistiche per comprendere con maggior precisione i significati dei testi e per correggere i propri scritti.
LINGUA INGLESE
Affronta situazioni nuove attingendo al suo repertorio linguistico; usa la lingua per apprendere argomenti anche di ambiti disciplinari diversi e collabora fattivamente con i compagni nella realizzazione di attività e progetti.
SECONDA L2 Stabilisce relazioni tra semplici elementi linguistico comunicativi e culturali propri delle lingue di studio. Confronta i risultati conseguiti in lingue diverse e le strategie utilizzate per imparare.
STORIA Produce informazioni storiche con fonti di vario genere –anche digitali – e le sa organizzare in testi. Usa le conoscenze e le abilità per orientarsi nella complessità del presente, comprende opinioni e culture diverse, capisce i problemi fondamentali del mondo contemporaneo.
GEOGRAFIA Osserva, legge e analizza sistemi territoriali vicini e lontani, nello spazio e nel tempo e valuta gli effetti di azioni dell'uomo sui sistemi territoriali alle diverse scale geografiche.
MATEMATICA Produce argomentazioni in base alle conoscenze teoriche acquisite (ad esempio sa utilizzare i concetti di proprietà caratterizzante e di definizione). Sostiene le proprie convinzioni, portando esempi e controesempi adeguati e utilizzando concatenazioni di affermazioni; accetta di cambiare opinione riconoscendo le conseguenze logiche di una argomentazione corretta. Utilizza e interpreta il linguaggio matematico (piano cartesiano, formule, equazioni, ...) e ne coglie il rapporto col linguaggio naturale.
SCIENZE L’alunno esplora e sperimenta, in laboratorio e all’aperto, lo svolgersi dei più comuni fenomeni, ne immagina e ne verifica le cause; ricerca soluzioni ai problemi, utilizzando le conoscenze acquisite. Ha curiosità e interesse verso i principali problemi legati all’uso della scienza nel campo dello sviluppo scientifico e tecnologico.
MUSICA È in grado di ideare e realizzare, anche attraverso l’improvvisazione o partecipando a processi di elaborazione collettiva, messaggi musicali e multimediali, nel confronto critico con modelli appartenenti al patrimonio musicale, utilizzando anche sistemi informatici.
ARTE E IMMAGINE
L’alunno realizza elaborati personali e creativi sulla base di un’ideazione e progettazione originale, applicando le conoscenze e le regole del linguaggio visivo, scegliendo in modo funzionale tecniche e materiali differenti anche con l’integrazione di più media e codici espressivi.
ED.FISICA Rispetta criteri base di sicurezza per sé e per gli altri. È capace di integrarsi nel gruppo, di assumersi responsabilità e di impegnarsi per il bene comune.
TECNOLOGIA Sa utilizzare comunicazioni procedurali e istruzioni tecniche per eseguire, in maniera metodica e razionale, compiti operativi complessi, anche collaborando e cooperando con i compagni. Progetta e realizza rappresentazioni grafiche o infografiche, relative alla struttura e al funzionamento di sistemi materiali o immateriali, utilizzando elementi del disegno tecnico o altri linguaggi multimediali e di programmazione.
IRC Coglie le implicazioni etiche della fede cristiana e le rende oggetto di riflessione in vista di scelte di vita progettuali e responsabili.
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COMPETENZE CHIAVE PER
L’APPRENDIMENTO PERMANENTE
COMPETENZE CHIAVE DI
CITTADINANZA
COMPETENZA IN USCITA
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE
CONSAPEVOLEZZA
E ESPRESSIONE CULTURALE
ACQUISIRE ED INTERPRETARE
L’INFORMAZIONE
Utilizza gli strumenti di conoscenza per comprendere se stesso e gli altri, per riconoscere ed apprezzare le diverse identità, le tradizioni culturali e religiose, in un’ottica di dialogo e di rispetto reciproco. Interpreta i sistemi simbolici e culturali della società.
In relazione alle proprie potenzialità e al proprio talento si esprime in ambiti motori, artistici e musicali che gli sono congeniali.
ITALIANO Ascolta e comprende testi di vario tipo "diretti" e "trasmessi" dai media, riconoscendone la fonte, il tema, le informazioni e la loro gerarchia, l'intenzione dell'emittente. Espone oralmente all'insegnante e ai compagni argomenti di studio e di ricerca, anche avvalendosi di supporti specifici (schemi, mappe, presentazioni al computer, ecc.). Usa manuali delle discipline o testi divulgativi (continui, non continui e misti) nelle attività di studio personali e collaborative, per ricercare, raccogliere e rielaborare dati, informazioni e concetti; costruisce sulla base di quanto letto testi o presentazioni con l’utilizzo di strumenti tradizionali e informatici. Legge testi letterari di vario tipo (narrativi, poetici, teatrali) e comincia a costruirne un'interpretazione, collaborando con compagni e insegnanti. Riconosce e usa termini specialistici in base ai campi di discorso. Riconosce il rapporto tra varietà linguistiche/lingue diverse e il loro uso nello spazio geografico, sociale e comunicativo Padroneggia e applica in situazioni diverse le conoscenze fondamentali relative al lessico, alla morfologia, all’organizzazione logico-sintattica della frase semplice e complessa, ai connettivi testuali; utilizza le conoscenze metalinguistiche per comprendere con maggior precisione i significati dei testi e per correggere i propri scritti.
LINGUA INGLESE
L’alunno comprende oralmente e per iscritto i punti essenziali di testi in lingua standard su argomenti familiari o di studio che affronta normalmente a scuola e nel tempo libero. Individua elementi culturali veicolati dalla lingua materna o di scolarizzazione e li confronta con quelli veicolati dalla lingua straniera, senza atteggiamenti di rifiuto. Affronta situazioni nuove attingendo al suo repertorio linguistico; usa la lingua per apprendere argomenti anche di ambiti disciplinari diversi e collabora fattivamente con i compagni nella realizzazione di attività e progetti.
SECONDA L2 L’alunno comprende brevi messaggi orali e scritti relativi ad ambiti familiari. Chiede spiegazioni, svolge i compiti secondo le indicazioni date in lingua straniera dall’insegnante. Confronta i risultati conseguiti in lingue diverse e le strategie utilizzate per imparare.
STORIA L'alunno si informa in modo autonomo su fatti e problemi storici anche mediante l’uso di risorse digitali Usa le conoscenze e le abilità per orientarsi nella complessità del presente, comprende opinioni e culture diverse, capisce i problemi fondamentali del mondo contemporaneo. Conosce aspetti e processi fondamentali della storia europea medievale, moderna e contemporanea, anche con possibilità di aperture e confronti con il mondo antico. Conosce aspetti e processi fondamentali della storia mondiale, dalla civilizzazione neolitica alla rivoluzione industriale, alla globalizzazione. Conosce aspetti e processi essenziali della storia del suo ambiente. Conosce aspetti del patrimonio culturale, italiano e dell'umanità e li sa mettere in relazione con i fenomeni storici studiati.
GEOGRAFIA Utilizza opportunamente carte geografiche, fotografie attuali e d’epoca, immagini da telerilevamento, elaborazioni digitali, grafici, dati statistici, sistemi informativi geografici per comunicare efficacemente informazioni spaziali.
MATEMATICA L’alunno si muove con sicurezza nel calcolo anche con i numeri razionali, ne padroneggia le diverse rappresentazioni e stima la grandezza di un numero e il risultato di operazioni. Analizza e interpreta rappresentazioni di dati per ricavarne misure di variabilità e prendere decisioni.
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Utilizza e interpreta il linguaggio matematico (piano cartesiano, formule, equazioni, ...) e ne coglie il rapporto col linguaggio naturale.
SCIENZE Riconosce nel proprio organismo strutture e funzionamenti a livelli macroscopici e microscopici, è consapevole delle sue potenzialità e dei suoi limiti. Ha una visione della complessità del sistema dei viventi e della sua evoluzione nel tempo; riconosce nella loro diversità i bisogni fondamentali di animali e piante, e i modi di soddisfarli negli specifici contesti ambientali. Collega lo sviluppo delle scienze allo sviluppo della storia dell’uomo
MUSICA Usa diversi sistemi di notazione funzionali alla lettura, all’analisi e alla riproduzione di brani musicali. Comprende e valuta eventi, materiali, opere musicali riconoscendone i significati, anche in relazione alla propria esperienza musicale e ai diversi contesti storico-culturali.
ARTE E IMMAGINE
L’alunno realizza elaborati personali e creativi sulla base di un’ideazione e progettazione originale, applicando le conoscenze e le regole del linguaggio visivo, scegliendo in modo funzionale tecniche e materiali differenti anche con l’integrazione di più media e codici espressivi. Padroneggia gli elementi principali del linguaggio visivo, legge e comprende i significati di immagini statiche e in movimento, di filmati audiovisivi e di prodotti multimediali. Legge le opere più significative prodotte nell’arte antica, medievale, moderna e contemporanea, sapendole collocare nei rispettivi contesti storici, culturali e ambientali; riconosce il valore culturale di immagini, di opere e di oggetti artigianali prodotti in paesi diversi dal proprio
ED.FISICA L’alunno è consapevole delle proprie competenze motorie sia nei punti di forza che nei limiti. Utilizza le abilità motorie e sportive acquisite adattando il movimento in situazione.
TECNOLOGIA L’alunno riconosce nell’ambiente che lo circonda i principali sistemi tecnologici e le molteplici relazioni che essi stabiliscono con gli esseri viventi e gli altri elementi naturali. Conosce i principali processi di trasformazione di risorse o di produzione di beni e riconosce le diverse forme di energia coinvolte Conosce e utilizza oggetti, strumenti e macchine di uso comune ed è in grado di classificarli e di descriverne la funzione in relazione alla forma, alla struttura e ai materiali. Utilizza adeguate risorse materiali, informative e organizzative per la progettazione e la realizzazione di semplici prodotti, anche digitali. Ricava dalla lettura e dall’analisi di testi o tabelle informazioni sui beni o sui servizi disponibili sul mercato, in modo da esprimere valutazioni rispetto a criteri di tipo diverso. Conosce le proprietà e le caratteristiche dei diversi mezzi di comunicazione ed è in grado di farne un uso efficace e responsabile rispetto alle proprie necessità di studio e socializzazione.
IRC Individua, a partire dalla Bibbia, le tappe essenziali e i dati oggettivi della storia della salvezza, della vita e dell’insegnamento di Gesù, del cristianesimo delle origini. Ricostruisce elementi fondamentali della storia della Chiesa e li confronta con vicende della storia passata e recente elaborando criteri per avviarne una interpretazione consapevole.
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Allegato n° 3
Istituto Comprensivo statale
“RADICE SANZIO AMMATURO” DI NAPOLI
Scuola dell’Infanzia - Scuola Primaria - Scuola Secondaria di 1° grado Sede Centrale: Via R.Cuomo, 78 – 80143, Napoli
Tel. e Fax 081 7590290 C. F. 95186580635 - Cod. Mecc. NAIC8F8007
www.icrsa.gov.it - [email protected] - [email protected]
Piano di
miglioramento
aa.ss.
2015/16 - 2016/17 - 2017/18
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INTRODUZIONE
La scuola riflessiva
Il quadro normativo che si è delineato a partire dalla emanazione del DPR 80/2013, Regolamento sul
sistema nazionale di valutazione, vede le istituzioni scolastiche protagoniste di un processo riflessivo
che coinvolge l’intera comunità scolastica e che intende sostenere processi di qualificazione e
miglioramento del servizio.
La nozione che entra prepotentemente nella realtà scolastica è, infatti, quella di miglioramento, da
intendersi come processo continuo che per essere orientato necessita di un piano che scaturisca dalla
lettura critica della realtà scolastica e si sostanzia nella individuazione di alcuni obiettivi strategici di
sviluppo e nella precisazione di alcuni traguardi attesi.
L’analisi e la sintesi hanno riguardato in particolare il processo di autovalutazione conclusosi con
l’elaborazione del rapporto di Autovalutazione (RAV); la fase successiva e attuale è quella della
pianificazione delle azioni, con individuazione di strategie, risultati attesi, strumenti per il
monitoraggio e la valutazione dei risultati raggiunti.
In questo modo si dà il via ad un circolo virtuoso che si avvantaggia della capacità di rilevare le criticità
interne perché esse stesse rappresentano il presupposto di qualsiasi intervento migliorativo.
Si consente alle scuole di verificare la propria capacità progettuale, l’efficacia e l’efficienza delle
azioni, si assume con forza la responsabilità nei confronti dell’intera comunità scolastica rispetto alle
scelte compiute e ai percorsi intrapresi, coinvolgendo l’utenza in un confronto attivo rispetto alla
qualità del servizio reso.
.
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Normativa di riferimento
Il Regolamento sul sistema nazionale di valutazione (DPR 80/2013) definisce l’organizzazione e gli
obiettivi del Sistema Nazionale di Valutazione (SNV) teso a valutare l'efficienza e l'efficacia del
sistema educativo di istruzione e formazione.
A tale scopo, si chiariscono le fasi salienti del procedimento di valutazione:
1. Ai fini dell'articolo 2 il procedimento di valutazione delle istituzioni scolastiche si sviluppa, in modo
da valorizzare il ruolo delle scuole nel processo di autovalutazione, sulla base dei protocolli di
valutazione e delle scadenze temporali stabilite dalla conferenza di cui all'articolo 2, comma 5, nelle
seguenti fasi, ed è assicurato nell'ambito delle risorse umane, finanziarie e strumentali disponibili in
base al piano di riparto del Fondo di cui all'articolo 7 del decreto legislativo 5 giugno 1998, n. 204, a
decorrere dall'anno 2013:
a) autovalutazione delle istituzioni scolastiche:
1) analisi e verifica del proprio servizio sulla base dei dati resi disponibili dal sistema informativo del
Ministero, delle rilevazioni sugli apprendimenti e delle elaborazioni sul valore aggiunto restituite
dall'Invalsi, oltre a ulteriori elementi significativi integrati dalla stessa scuola;
2) elaborazione di un rapporto di autovalutazione in formato elettronico, secondo un quadro di
riferimento predisposto dall'Invalsi, e formulazione di un piano di miglioramento;
b) valutazione esterna:
1) individuazione da parte dell'Invalsi delle situazioni da sottoporre a verifica, sulla base di indicatori
di efficienza ed efficacia previamente definiti dall'Invalsi medesimo;
2) visite dei nuclei di cui al comma 2, secondo il programma e i protocolli di valutazione adottati dalla
conferenza ai sensi dell'articolo 2, comma 5;
3) ridefinizione da parte delle istituzioni scolastiche dei piani di miglioramento in base agli esiti
dell'analisi effettuata dai nuclei;
c) azioni di miglioramento:
1) definizione e attuazione da parte delle istituzioni scolastiche degli interventi migliorativi anche con
il supporto dell'Indire e attraverso una formazione strutturata così come prevista dal nuovo Piano
nazionale per la formazione.
Infatti la formazione in servizio ai sensi della nuova legge è “obbligatoria, permanente e strutturale” è connessa alla
funzione docente e rappresenta un fattore decisivo per la qualificazione dell’Istituzione scolastica e per la crescita
professionale del personale stesso.
Sono in fase di predisposizione alcune linee di azione nazionali, mirate a coinvolgere un numero ampio di docenti nei
seguenti temi strategici:
le competenze digitali e per l'innovazione didattica e metodologica;
le competenze linguistiche;
l'inclusione, la disabilità, l'integrazione, le competenze di cittadinanza globale;
il potenziamento delle competenze di base, con particolare riferimento alla lettura e comprensione, alle competenze logico-
argomentative degli studenti e alle competenze matematiche;
la valutazione.
d) rendicontazione sociale delle istituzioni scolastiche:
1) pubblicazione, diffusione dei risultati raggiunti, attraverso indicatori e dati comparabili, sia in una
dimensione di trasparenza sia in una dimensione di condivisione e promozione al miglioramento del
servizio con la comunità di appartenenza.
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Il quadro è arricchito e completato dalla Direttiva n° 11 del 18.09.14 che ha delineato le priorità
strategiche del Sistema Nazionale di Valutazione:
- riduzione della dispersione scolastica e dell'insuccesso scolastico;
- riduzione delle differenze tra suole e aree geografiche nei livelli di apprendimento degli studenti;
- rafforzamento delle competenze di base degli studenti rispetto alla situazione di partenza;
- valorizzazione degli esiti a distanza degli studenti con attenzione all'università e al lavoro.
Gli esiti dell’autovalutazione, uniti alle priorità strategiche hanno consentito di delineare la cornice e
lo sfondo della progettazione successiva i cui primi orientamenti sono riconducibili alla nota del MIUR
prot.n° 7904 del 01.09.15, nella quale si forniscono alle istituzioni scolastiche indicazioni di massima
per la predisposizione del PdM:
A -Lavorare sui nessi tra obiettivi di processo e traguardi di miglioramento
Nel RAV ogni scuola ha considerato molteplici punti di forza/debolezza, corrispondenti
all'articolazione delle quattro aree legate agli esiti e alle sette aree di processo. La scuola ha portato
a sintesi questo quadro individuando, di norma, una o al massimo due priorità su una o due aree per
il miglioramento e ha specificato i relativi traguardi da raggiungere. Sono stati infine definiti gli
obiettivi di processo funzionali al raggiungimento dei traguardi, che "articolano in forma osservabile
e/o misurabile i contenuti delle priorità e rappresentano le mete verso cui la scuola tende nella sua
azione di miglioramento". È dunque necessario analizzare in dettaglio i nessi esistenti tra i processi e
i traguardi, valutando con attenzione l'impatto e la fattibilità di ogni processo, in modo da finalizzare
al meglio le risorse umane e finanziarie da mettere in campo nel processo di miglioramento.
B - Pianificare le azioni
Una volta stabiliti in via definitiva gli obiettivi di processo del primo anno, la scuola è invitata a
pianificare con precisione le azioni da mettere in atto per raggiungerli. La pianificazione può essere
facilitata dall' adozione di un quadro di riferimento per definire le risorse umane e finanziarie che
verranno impegnate per ciascun obiettivo, con i dettagli delle azioni previste e i tempi di realizzazione
di ciascuna. È opportuno che per ogni obiettivo siano anche chiaramente indicati i risultati attesi e gli
indicatori sulla base dei quali la scuola potrà periodicamente compiere delle valutazioni sullo stato di
avanzamento e sul raggiungimento dei risultati previsti.
C - Valutare periodicamente lo stato di avanzamento del PdM Il nucleo interno di valutazione potrà
programmare delle verifiche periodiche dello stato di avanzamento del PdM, confrontando la
situazione di partenza con il traguardo indicato nel RAV e rilevando l'entità dei risultati conseguiti.
Sarà lo stesso nucleo, sulla base dei dati rilevati, a considerare se la direzione intrapresa è quella
giusta o se occorre riconsiderare l'efficacia delle azioni di miglioramento intraprese dalla scuola. Nel
caso di situazioni particolari, come previsto dalla Direttiva ministeriale n. Il del 18/9/2014, le scuole
potranno aggiornare il loro RAV con le riaperture che a seguito verranno comunicate.
D - Documentare l'attività del nucleo di valutazione
Il nucleo interno di valutazione rappresenta un elemento di interazione continua tra la leadership più
direttamente legata alle scelte del Dirigente scolastico e l'insieme della comunità scolastica. Uno dei
fattori di successo dei PdM sta proprio nella partecipazione di tutta la scuola alle azioni di
miglioramento, nella condivisione a tutti i livelli della direzione strategica che la scuola adotta, nella
consapevolezza diffusa del percorso intrapreso e dei risultati che esso produce. La documentazione di
questi aspetti può fornire elementi utili per una lettura di ampio respiro dell' efficacia del PdM, tenendo
conto anche degli effetti a lungo termine.
132
ESITI DELL’AUTOVALUTAZIONE
Il processo di autovalutazione
Il processo ha avuto inizio con l’elaborazione di un Rapporto di Autovalutazione teso a rendere
riconoscibile in quale contesto la scuola opera e con quali vincoli ed opportunità si confronta, quanto
la scuola ha realizzato, quali criticità persistono e in quali ambiti specifici, quali priorità strategiche
individua ai fini di un incremento della qualità della propria offerta formativa.
Il processo autovalutativo ha rappresentato un passaggio fondamentale, inevitabilmente destinato a
condizionare ed orientare le tappe successive. Da qui la centralità che hanno assunto alcuni attributi
che qualificano un processo di valutazione interna:
- essere situato, ovvero attento alle peculiarità dell’istituzione scolastica in cui si attua, in
rapporto alla sua evoluzione nel tempo e al contesto socio-ambientale e culturale nel quale
agisce;
- essere plurale, ovvero fondato su una molteplicità di evidenze, quantitative e qualitative, in
grado di restituire le diverse prospettive di analisi di funzionamento della scuola e i punti di
vista dei diversi attori;
- essere partecipato, ovvero attento al coinvolgimento delle diverse componenti scolastiche, pur
nella chiarezza dei ruoli e delle responsabilità, e dei suoi organi di governo;
- essere proattivo, ovvero orientato allo sviluppo del piano di miglioramento da attuarsi nel
secondo anno, il quale rappresenta il banco di prova dell’efficacia stessa del processo
autovalutativo.
I risultati delle prove INVALSI e i dati del Fascicolo Scuola in chiaro ci hanno fornito una prima base
dati per l’autovalutazione, in particolare per quanto riguarda gli esiti di apprendimento che
costituiscono il punto di riferimento fondamentale. Si è trattato di analizzare i dati e di leggerli
criticamente anche in relazione agli indici di comparazione forniti per un confronto a livello territoriale
e nazionale, ponendosi delle domande sui propri punti di forza e di debolezza.
Essi sono stati integrati tanto con gli esiti interni, quanto, e ancor più, coi processi in atto per
verificare la loro adeguatezza rispetto al contesto entro cui la scuola opera.
L’analisi ha visto emergere alcune criticità di fondo:
- Risultati della valutazione interna ed esterna (esiti scrutini, prove Invalsi)
- Abbandono scolastico
- Ancora poco significativo il senso di appartenenza a un progetto comune
- Quota ancora alta di trasferimenti in uscita nel passaggio tra scuola primaria e secondaria di 1°
grado e conseguente perdita di platea
Le stesse criticità sono state al centro della riflessione che ha orientato l’elaborazione del Piano di
miglioramento.
133
L’individuazione delle priorità strategiche
Il Rapporto di Autovalutazione ha messo in luce criticità in riferimento agli esiti e ai processi finora
attivati. Le stesse hanno orientato l’individuazione delle priorità strategiche che si riportano di seguito:
ESITI PRIORITÀ TRAGUARDI
Risultati scolastici
Sostenere l'inclusione e
prevenire l'abbandono del
personale progetto formativo
da parte degli studenti
Incrementare iscrizione a classi
di scuola secondaria da parte di
alunni interni e diminuire
trasferimenti in uscita
Risultati nelle prove
standardizzate nazionali
Rafforzare le competenze di
base
Sviluppare competenze
linguistiche e matematiche
(riportare esiti invalsi per le
classi V primaria e III sec.1°
grado nelle medie ESCS)
Competenze chiave e di
cittadinanza
Educare all'esercizio di una
cittadinanza consapevole
attraverso la maturazione del
senso di appartenenza al
progetto di scuola
Elaborare la progettazione
didattica a partire dalle
competenze chiave per
l'apprendimento
permanente
Risultati a distanza
Monitorare gli esiti del
progetto formativo degli
studenti in uscita dall'istituto
Creare un sistema di
monitoraggio dei risultati a
distanza
Tali priorità in ordine agli esiti sono state individuate per le seguenti motivazioni:
lo sviluppo delle competenze di base e civiche e il sostegno ai processi di inclusione sono i presupposti
indispensabili su cui costruire la condivisione del progetto personale e di scuola all'interno di una
cornice di senso condivisa da tutti gli attori scolastici;
- gli esiti in ordine alle ammissioni alle classi successive, ai risultati nelle prove invalsi, ai
trasferimenti in uscita (in particolar modo per la scuola secondaria), al numero di studenti
fuoriusciti dal sistema educativo formale e alle percentuali di provvedimenti disciplinari
disposti, ci dicono che queste sono le direzioni verso cui continuare ad orientare il piano di
miglioramento dell'istituto nell'ottica di accrescere sempre più la partecipazione di tutti
(famiglie e studenti, oltre che personale docente) alla costruzione di un progetto di vita per
ciascuno che ben si inquadri nell'ambito del più vasto progetto di istituto;
Bisogna, pertanto, proseguire nel solco segnato della co-costruzione di un'identità condivisa e con-
notante l'offerta formativa, che crei appartenenza e che continui ad alimentare la partecipazione e
l'integrazione anche col territorio
134
Gli obiettivi di processo
Gli obiettivi di processo rappresentano una definizione delle attività su cui si intende agire
concretamente per raggiungere le priorità strategiche individuate. Essi costituiscono degli obiettivi
operativi da raggiungere nel breve periodo.
L’autovalutazione ha fatto emergere criticità in più aree di processo, di conseguenze per tutte sono stati
elaborati obiettivi di processo:
AREA DI PROCESSO DESCRIZIONE DELL'OBIETTIVO
DI PROCESSO
Curricolo, progettazione e
valutazione
Realizzare un curricolo verticale per competenze al fine
di revisionare la progettazione didattica per competenze
di base e chiave di cittadinanza
Incrementare logica integrata (curricolo /
extracurricolo) nella progettazione dell'offerta
formativa, orientata al raggiungimento degli obiettivi
di miglioramento
Ambiente di apprendimento Realizzare una infrastruttura in grado di mettere in
rete i sei plessi in cui è articolato l'istituto per una
efficace comunicazione interna ed esterna
Dotare gli spazi didattici di connessione al fine di
implementare l'uso delle tecnologie nella didattica
Inclusione e differenziazione Sviluppare e potenziare la formazione dei docenti in
merito alla didattica per competenze e ai BES
Continuità e orientamento Contrastare la discontinuità del percorso degli
studenti (uscita pregressa dal percorso) investendo su
progetto d'istituto
Orientamento strategico Coinvolgere il personale nella costruzione di una
struttura professionale in grado di seguire le fasi del
processo di miglioramento d'istituto
Sviluppo e valorizzazione
delle risorse umane
Valorizzare le risorse esistenti e sostenere la
formazione dei docenti negli ambiti di sviluppo e
individuati come prioritari all’interno del RAV.
Integrazione con il territorio
e rapporti con le famiglie
Costruire una rete permanente per l'istituto che
integri l'offerta della scuola con le risorse provenienti
dal territorio
Tali obiettivi, seppur numerosi e non “agibili” tutti in modo compiuto nel corrente anno scolastico in
modo compiuto, possono contribuire al raggiungimento delle priorità strategiche rilevate.
Il nostro I.C. si presenta attualmente come la fusione di una pluralità di identità che è il risultato di un
doppio dimensionamento, completatosi nell’a.s. 2013/14 e sicuramente sofferto.
135
La platea manifesta bisogni divergenti. Quelli più emergenziali riguardano gli studenti della scuola
secondaria di 1° grado, ma non solo, per i quali c'è bisogno di investire in una didattica alternativa e in
grado di intercettarne le attese. In questo senso, bisognerà continuare a lavorare alla formazione dei
docenti, alla revisione dell'offerta formativa e del curricolo orientato alla costruzione di competenze
per l'apprendimento permanente, al coinvolgimento delle famiglie e del territorio nella costruzione del
progetto personale di vita e del progetto di scuola.
136
L’ELABORAZIONE DEL PIANO DI MIGLIORAMENTO
Il processo di lavoro
L’elaborazione del PDM ha preso le mosse da una fase di studio e di analisi del RAV da parte dei nuovi
membri del NIV (Nucleo Interno di Valutazione) che hanno integrato la composizione precedente.
Il gruppo ha operato a partire dalle indicazioni e dagli orientamenti forniti dal MIUR con nota prot. N°
7904 del 01.09.2015. Ha vagliato il format elaborato da Indire e quello fornito alle scuole dal Gruppo
Qualità di Napoli personalizzandoli anche al fine di rendere quanto più chiaro, leggibile ed accessibile
all’intera comunità scolastica il Piano di miglioramento d’Istituto.
Queste le fasi di lavoro:
1. Riflessione sulle criticità emerse nell’ambito dell’autovalutazione ed individuazione e analisi
delle cause
2. Verifica della coerenza tra le criticità emerse, gli obiettivi di processo e le priorità strategiche
individuate all’interno del RAV
3. Individuazione di macro azioni strategiche da intendersi quali ambiti di intervento ai quali si
riferiranno le singole azioni di miglioramento
4. Pianificazione delle azioni di miglioramento per l’a.s. 2016/2017
5. Descrizione delle azioni
6. Individuazione di strumenti di monitoraggio e valutazione delle azioni di miglioramento
Il Piano di miglioramento che ne è scaturito rappresenta un documento dinamico che sarà sottoposto
ad azioni di controllo e monitoraggio. A partire dai risultati emersi al termine dell’anno scolastico
2016/2017 si pianificheranno le azioni per gli anni scolastici successivi.
137
Congruenza tra criticità, obiettivi di processo e priorità strategiche espressi nel RAV
In questa sezione viene presentata la correlazione tra le criticità emerse in fase di autovalutazione, gli obiettivi
di processo e le priorità strategiche riportate nel RAV.
CRITICITA`
RILEVATE
ANALISI CAUSE
DELLE CRITICITA`
OBIETTIVO
DI PROCESSO
PRIORITA’
STRATEGICHE
Risultati della
valutazione
interna
ed esterna
(esiti scrutini,
prove Invalsi)
Mancanza di una condivisione e
riflessione sui risultati delle prove
INVALSI, per rivisitare la
propria pratica didattica
finalizzandola al miglioramento
degli ESITI.
Mancanza di riunioni di
Dipartimento in cui si
individuino attività, percorsi e
verifiche comuni mirate
all’acquisizione delle
competenze non possedute nei
vari ambiti.
Scarsa conoscenza degli
strumenti di promozione e
valutazione delle competenze.
Saltuaria applicazione di
metodologie didattiche
innovative.
Curricolo, progettazione e
valutazione:
Revisionare la progettazione
curricolare per competenze di
base e chiave di cittadinanza
Incrementare logica integrata
(curricolo/extra) nella
progettazione dell'offerta
formativa, orientata al
raggiungimento degli
obiettivi di miglioramento
Inclusione e
differenziazione
Potenziare la formazione dei
docenti in merito alla
didattica per competenze e ai
BES
Continuità e orientamento
Contrastare la discontinuità
del percorso degli studenti
(uscita anticipata dal
percorso) investendo su
progetto d'istituto
Ambiente di
apprendimento
Dotare tutti gli spazi didattici
di connessione al fine di
implementare l'uso delle
tecnologie nella didattica
Risultati scolastici:
Sostenere l'inclusione e prevenire
l'abbandono del personale
progetto formativo da parte degli
studenti
Risultati nelle prove
standardizzate nazionali:
Rafforzare le competenze di base
Abbandono
scolastico
Rigidità dell’impostazione
didattica che non tiene realmente
conto dei bisogni formativi
dell’utenza
Precarietà del corpo docente
Scarsa conoscenza del fenomeno
e delle modalità di intervento più
idonee
Difficoltà di intervento con
utenza a rischio a causa di una
carente formazione specifica del
personale
Difficoltà di orientamento degli
studenti
Disaffezione della platea
(studenti e famiglie) al progetto
di scuola
138
CRITICITA`
RILEVATE
ANALISI CAUSE
DELLE CRITICITA`
AREA e OBIETTIVO
DI PROCESSO
PRIORITA’
STRATEGICHE
Mancanza di
curricolo
verticale
d’Istituto
Residua persistenza di
“identità” di plesso
Eterogeneità dei bisogni delle
“platee” di riferimento
Difficoltà di collegamento
nell'attività di programmazione
tra i vari plessi dell'Istituto
Sviluppo e valorizzazione
delle risorse umane:
Valorizzare le risorse esistenti,
sostenere la formazione dei
docenti negli ambiti di sviluppo
individuati come
prioritari all'interno del RAV
Prevedere incontri periodici per
il confronto e la condivisione
nell'attività di programmazione
tra i vari plessi.
Competenze chiave e di
cittadinanza
Educare all'esercizio di una
cittadinanza consapevole
attraverso la maturazione del
senso di appartenenza al progetto
di scuola
Risultati a distanza
Monitorare gli esiti del progetto
formativo degli studenti in uscita
dall'istituto Scarso senso di
appartenenza a
un progetto
comune
Graduale superamento delle
criticità legate al processo di
dimensionamento
Isolamento
Percezione della istituzione
scolastica come estranea,
distante ed oppositiva anche per
un diffuso stile di vita ai limiti
della legalità
Regolamentazione e
organizzazione percepite come
azioni repressive
Orientamento strategico e
organizzazione della scuola:
Coinvolgere il personale nella
costruzione di una struttura
professionale in grado di
seguire le fasi del processo di
miglioramento d'istituto
Integrazione con il territorio e
rapporti con le famiglie:
Proseguire nello sviluppo di
una rete permanente per
l'istituto che integri l'offerta
della scuola con le risorse
provenienti dal territorio
Ambiente di apprendimento
Realizzare una infrastruttura in
grado di mettere in rete tutti i
sei plessi in cui è articolato
l'istituto per una efficace
comunicazione interna ed
esterna
Trasferimenti
in uscita nel
passaggio tra
scuola primaria
e secondaria di
1° grado e
conseguente
perdita di
platea
Difficoltà di mantenimento
della credibilità dell’azione
formativa dell’Istituto in senso
verticale
Appiattimento dell’utenza di
riferimento della scuola
secondaria di 1° grado e
affermazione di un profilo di
classe "difficile"
Difficoltà di contenimento delle
situazioni a maggiore rischio di
devianza
Scarsa continuità verticale
Continuità e orientamento:
Contrastare la discontinuità del
percorso degli studenti (uscita
anticipata dal percorso)
investendo su progetto d'istituto
139
Livelli delle priorità, impatto in termini di traguardi attesi e individuazione di macro azioni
strategiche
La seguente tabella sintetizza la correlazione tra priorità e obiettivi di processo esplicitando il livello
delle priorità nell’ambito delle scelte operative per il corrente anno scolastico, cui si fa corrispondere
un macro ambito di intervento.
Livello di priorità 1
Esiti Priorità Area di processo Obiettivi di processo Traguardi attesi
Risultati
scolastici
Risultati nelle
prove
standard.
nazionali
Sostenere
l'inclusione e
prevenire
l'abbandono del
personale progetto
formativo da parte
degli studenti
Rafforzare le
competenze di base
Curricolo,
progettazione e
valutazione
Revisionare la progettazione
curricolare per competenze di
base e chiave di cittadinanza
Incrementare logica integrata
(curricolo/extra) nella
progettazione dell'offerta
formativa, orientata al
raggiungimento degli obiettivi
di miglioramento
Diminuire del 30% i
trasferimenti in uscita nella
scuola secondaria
Sviluppare competenze
linguistiche e matematiche
(riportare esiti invalsi per le
classi V primaria e III sec.1°
grado nelle medie ESCS).
Inclusione e
differenziazione
Potenziare la formazione dei
docenti in merito alla didattica
per competenze e ai BES
Continuità e
orientamento
Contrastare la discontinuità del
percorso degli studenti (uscita
anticipata dal percorso)
investendo su progetto d'istituto
Sviluppo e
valorizzazione
delle risorse
umane
Valorizzare le risorse esistenti,
sostenere la formazione dei
docenti negli ambiti di sviluppo
individuati come prioritari
all'interno del RAV
Macro azione strategica 1
“INCREMENTARE IL VALORE AGGIUNTO DELL’AZIONE DELL’ISTITUTO”
140
Livello di priorità 2
Esiti Priorità Area di processo Obiettivi di processo Traguardi attesi
Competenze
chiave e di
cittadinanza
Educare
all'esercizio di una
cittadinanza
consapevole
attraverso la
maturazione del
senso di
appartenenza al
progetto di scuola
Ambiente di
apprendimento
Realizzare una infrastruttura in
grado di mettere in rete i sei
plessi in cui è articolato
l’istituto per un’efficace
comunicazione interna ed
esterna
Dotare gli spazi didattici di
connessione al fine di
implementare l'uso delle
tecnologie nella didattica
Incrementare l'offerta
formativa trasversale e
inerente lo sviluppo delle
competenze
di cittadinanza
Creare un sistema di
monitoraggio dei risultati a
distanza
Orientamento
strategico e
organizzazione
della scuola
Coinvolgere il personale nella
costruzione di una struttura
professionale in grado di
seguire le fasi del processo di
miglioramento d'istituto
Risultati a
distanza
Monitorare gli esiti
del progetto
formativo degli
studenti in uscita
dall'istituto
Integrazione con
il territorio e
rapporti con le
famiglie
Costruire una rete permanente
per l'istituto che integri l'offerta
della scuola con le risorse
provenienti dal territorio
Continuità e
orientamento
Contrastare la discontinuità del
percorso degli studenti (uscita
anticipata dal percorso)
investendo su progetto d'istituto
Macro azione strategica 2
“COSTRUIRE UN’IDENTITA’ CONDIVISA”
141
LE AZIONI DI MIGLIORAMENTO
Le azioni di miglioramento sono state riferite a due grandi ambiti che sintetizzano le sfide dell’Istituto
per il prossimo triennio. Sono state definite macro azioni strategiche, da intendersi come piani di lungo
periodo in grado di attivare più obiettivi di processo e di contribuire al raggiungimento degli esiti
previsti in termini di priorità strategiche.
Rappresentano grandi ambiti di riferimento all’interno dei quali la scuola orienta la propria azione per
migliorare la qualità del servizio e che identificano l’idea di “scuola attesa”.
Sono state individuate due macro azioni strategiche che nel corso del triennio saranno sottoposte a
monitoraggio e revisione al fine di integrare/correggere le azioni degli anni successivi.
AREE OBIETTIVI DI PROCESSO:
1. Curricolo, progettazione e valutazione 2. Inclusione e differenziazione 3. Continuità e orientamento 4. Sviluppo e valorizzazione delle risorse umane (PTF)
MACRO AZIONE STRATEGICA N° 1
INCREMENTARE IL VALORE AGGIUNTO DELL'AZIONE
DELL'ISTITUTO
Risultati nelle prove standardizzate
Risultati scolastici
AREE OBIETTIVI DI PROCESSO:
1. Ambiente di apprendimento 2. Orientamento strategico e organizzazione della scuola 3. Integrazione con il territorio e rapporti con le famiglie 4. Continuità e orientamento
MACRO AZIONE STRATEGICA N° 2
COSTRUIRE UN'IDENTITA' CONDIVISA
Risultati nelle prove standardizzate
Risultati scolastici
142
Macro azione strategica n° 1
“INCREMENTARE IL VALORE AGGIUNTO DELL’AZIONE DELL’ISTITUTO”
Il livello di apprendimenti degli studenti dipende, oltre che dal contributo delle scuole, dalle
caratteristiche degli allievi e dal contesto nel quale si svolge l’azione educativa.
Per “valore aggiunto” si intende la misura di quanto ciascuna scuola aggiunge al livello degli
apprendimenti conseguito dai propri allievi, tenendo conto della preparazione pregressa degli studenti
in entrata e delle loro caratteristiche. Rappresenta, dunque, quella porzione del risultato attribuibile
effettivamente al contributo educativo offerto dalla singola Istituzione scolastica, e non ai fattori
estranei al suo controllo diretto.
Questa macro azione strategica mira ad incrementare il valore aggiunto dell’azione dell’Istituto e sarà
osservata e verificata attraverso il controllo degli esiti degli studenti e in particolare:
Risultati scolastici
Risultati nelle prove standardizzate
Le azioni riferite a questa macro azione strategica agiranno su quattro aree di processo:
Curricolo, progettazione e valutazione
Inclusione e differenziazione
Continuità e orientamento
Sviluppo e valorizzazione delle risorse umane
Le azioni che saranno promosse riguarderanno i seguenti ambiti:
1. Curricolo verticale e programmazione per competenze
2. Inclusione
3. Didattica per competenze
4. Valutazione e certificazione delle competenze
143
Azioni ambito n°1
CURRICOLO VERTICALE E PROGRAMMAZIONE PER COMPETENZE
N° Azione a.s.
15/16
a.s.
16/17
a.s.
17/18
A Adesione rete di scuole PRO.VA.MI (Progettazione-
Valutazione-Miglioramento)
Novembre
Giugno
B Elaborazione curricolo verticale d’istituto per competenze
C Elaborazione modello per la programmazione per
competenze a partire dal curricolo verticale
Ottobre
Dicembre
D Elaborazione di applicazione per l’elaborazione della
programmazione per competenze
Gennaio
Giugno
Impegno di risorse umane e strumentali
Azione A: Adesione rete PRO.VA.MI
Figure
professionali
Tipologia di attività Ore aggiuntive
presunte
Costo previsto Fonte
finanziaria
DS
NIV Attività di ricerca /
€100,00
(contributo di adesione)
Funzionam.
Amministr.
Azione C: Elaborazione modello programmazione per competenze a partire dal curricolo verticale
Figure
professionali
Tipologia di attività Ore aggiuntive
presunte
Costo previsto Fonte
finanziaria
D.S
FF.SS.
Ref.settore
NIV
Attività di autoformazione 20 / /
Dipartimento
Ricerca e
sviluppo della
didattica
Istituzione commissione di
lavoro 80 €1.400,00 FIS
Personale
ATA Apertura scuola in orario
extracurricolare 10 €125,00 FIS
Azione D: Elaborazione di applicazione per l’elaborazione della programmazione per competenze
Figure
professionali
Tipologia di attività Ore aggiuntive
presunte
Costo previsto Fonte
finanziaria
FS
Area 5
Comunicazione Elaborazione applicazione 10 / /
144
Azioni ambito n° 2
INCLUSIONE
N° Azione a.s.
15/16
a.s.
16/17
a.s.
17/18
A Formare i docenti sulla didattica per l’inclusione
B Sperimentare la didattica per l’inclusione in classi obiettivo Gennaio/
Maggio
C Elaborare un protocollo di intervento per alunni con BES Ottobre/
Maggio
D Costruire un catalogo di esperienze a disposizione dei docenti
dell’istituto
Maggio
Giugno
Impegno di risorse umane e strumentali
Azione B: Sperimentare la didattica per l’inclusione in classi obiettivo
Figure
professionali
Tipologia di attività Ore aggiuntive
presunte
Costo previsto Fonte
finanziaria
Docenti in
formazione Attività di sperimentazione
(Orario
curricolare) / /
Azione C: Elaborare un protocollo di intervento per alunni con BES
Figure
professionali
Tipologia di attività Ore aggiuntive
presunte
Costo previsto Fonte
finanziaria
Docenti in
formazione
FS Area
Inclusione
Attività di studio
e ricerca 10 / /
Azione D: Costruire un catalogo di esperienze a disposizione dei docenti dell’istituto
Figure
professionali
Tipologia di attività Ore aggiuntive
presunte
Costo previsto Fonte
finanziaria
FS Area
Inclusione e
Comunicazione
Attività di
formattazione 5 / /
145
Azioni ambito n° 3
DIDATTICA PER COMPETENZE
N° Azione a.s.
15/16
a.s.
16/17
a.s.
17/18
A Formare i docenti sulla didattica per competenze Gennaio
Marzo
B Sperimentare la didattica per competenze in classi obiettivo Marzo/
Aprile
C Costituire gruppi di lavoro per l’implementazione della
didattica per competenze
Marzo/
Aprile
D Costruire un catalogo di proposte ed esperienze a disposizione
dei docenti dell’istituto
Giugno
Impegno di risorse umane e strumentali
Azione A: Formare i docenti sulla didattica per competenze
Figure
professionali
Tipologia di attività Ore aggiuntive
presunte
Costo previsto Fonte
finanziaria
Docenti
universitari/
Esperti Seminari 10 / /
Esperti
esterni Formazione
40
(2 gruppi
per 20h cad)
€1.652,80 Ex 440
Personale
ATA Apertura scuola in orario
extracurricolare 30 €375,00 FIS
Azione B: Sperimentare la didattica per competenze in classi obiettivo
Figure
professionali
Tipologia di attività Ore aggiuntive
presunte
Costo previsto Fonte
finanziaria
Docenti in
formazione Attività di sperimentazione
(Orario
curricolare) / /
Azione C: Costituire gruppi di lavoro per l’implementazione della didattica per competenze
Figure
professionali
Tipologia di attività Ore aggiuntive
presunte
Costo previsto Fonte
finanziaria
Docenti in
formazione Attività di ricerca
e studio 10 / /
146
Azione D: Costruire un catalogo di proposte/esperienze a disposizione dei docenti dell’istituto
Figure
professionali
Tipologia di attività Ore aggiuntive
presunte
Costo previsto Fonte
finanziaria
FS Area 5
Comunicazione Attività di
formattazione 5 / /
147
Azioni ambito n° 4
VALUTAZIONE E CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE
N° Azione a.s.
15/16
a.s.
16/17
a.s.
17/18
A Formare i docenti sulla valutazione e certificazione delle
competenze
Settembre/
Novembre
B Sperimentare l’uso di strumenti per la valutazione e
certificazione di competenze in classi obiettivo
Novembre/
Febbraio
C Costituire gruppi di lavoro per l’implementazione degli
strumenti per la valutazione e la certificazione di competenze
Marzo/
Maggio
D Costruire un catalogo di rubriche valutative finalizzate alla
valutazione e certificazione delle competenze attese
(Curricolo d’Istituto)
Giugno
Impegno di risorse umane e strumentali
Azione A: Formare i docenti sulla valutazione e certificazione per competenze
Figure
professionali
Tipologia di attività Ore aggiuntive
presunte
Costo previsto Fonte
finanziaria
Docenti
universitari/
Esperti Seminari 10 / /
Esperti
esterni Formazione
40
(2 gruppi
per 20h cad)
€1.652,80 Ex 440
Personale
ATA Apertura scuola in orario
extracurricolare 30 €375,00 FIS
Azione B: Sperimentare l’uso di strumenti per la valutazione e certificazione di competenze in classi obiettivo
Figure
professionali
Tipologia di attività Ore aggiuntive
presunte
Costo previsto Fonte
finanziaria
Docenti in
formazione Attività di autoformazione
(Orario
curricolare) / /
Azione C: Costituire gruppi di lavoro per l’implementazione degli strumenti per la valutazione e la
certificazione di competenze
Figure
professionali
Tipologia di attività Ore aggiuntive
presunte
Costo previsto Fonte
finanziaria
Docenti in
formazione Attività di ricerca
e studio 10 / /
148
Azione D: Costruire un catalogo di rubriche valutative finalizzate alla valutazione e certificazione delle
competenze attese (vedi Curricolo d’Istituto)
Figure
professionali
Tipologia di attività Ore aggiuntive
presunte
Costo previsto Fonte
finanziaria
Docenti in
formazione Attività di ricerca
e studio 10 / /
149
Pianificazione operativa e monitoraggio dei processi
Pianificazione e monitoraggio Macro azione strategica n° 1
“INCREMENTARE IL VALORE AGGIUNTO DELL’AZIONE DELL’ISTITUTO”
Ambito n° 1: Curricolo verticale e programmazione per competenze
Area di processo: Curricolo, progettazione e valutazione
Obiettivi di processo:
- Revisionare la progettazione curricolare per competenze di base e chiave di cittadinanza
- Incrementare logica integrata (curricolo/extra) nella progettazione dell'offerta formativa,
orientata al raggiungimento degli obiettivi di miglioramento
Aree di processo: Sviluppo e valorizzazione delle risorse umane
Obiettivi di processo: Valorizzare le risorse esistenti , sostenere la formazione dei docenti negli ambiti
di sviluppo individuati come prioritari all'interno del RAV
Azioni previste Soggetti
responsabili
attuazione
Termine
previsto
di
conclusio
ne
Risultati attesi
per ciascuna
azione
Adeguamenti
effettuati in
itinere
(eventuali)
Azione
realizzata
entro il
termine
stabilito
Risultati
effettivam.
raggiunti
Adesione rete
PRO.VA.MI
DS
NIV
a.s.
2017/18
Supporto
avanzamento
azioni di
miglioramento
Supporto al
monitoraggio dei
processi
si Condivisione
impostazione
Piano di
migliorament
o
Elaborazione
curricolo verticale
d’istituto per
competenze
DS
Staff
FF.SS.
NIV
Aprile
2016
Predisposizione
curricolo verticale
d’istituto
Si Predisposizio
ne curricolo
verticale
d’Istituto per
competenze
Disseminazio
ne
Elaborazione
modello per la
programmazione per
competenze a partire
dal curricolo
verticale
DS
Staff
FF.SS.
NIV
Dicembre
2016
Predisposizione
modello di
programmazione
per competenze
Elaborazione di
applicazione per
l’elaborazione della
programmazione per
competenze
DS
F.S. Area
Comunicazione
Giugno
2017
Creazione
applicazione
Settembre
2017
150
Ambito n° 2: Inclusione
Area di processo: Inclusione e differenziazione
Obiettivi di processo: Sviluppare e potenziare la formazione dei docenti in merito alla didattica per
competenze e ai BES
Aree di processo: Sviluppo e valorizzazione delle risorse umane
Obiettivi di processo: Valorizzare le risorse esistenti, sostenere la formazione dei docenti negli ambiti
di sviluppo individuati come prioritari del RAV
Azioni previste Soggetti
responsabili
attuazione
Termine
previsto di
conclusion
e
Risultati attesi
per ciascuna
azione
Adeguamenti
effettuati in
itinere (eventuali)
Azione
realizzata
entro il
termine
stabilito
Risultati
effettivam.
raggiunti
Formare i
docenti sulla
didattica per
l’inclusione
DS
FS Area 2
Inclusione
Aprile 2016 Progettazione di
percorsi da
sperimentare
finalizzati
all’inclusione di
alunni con BES
Si Aggiornament
o delle
competenze
dei docenti
sul tema
dell’inclusion
e (BES / DSA
/ PDP)
Sperimentare
la didattica
per
l’inclusione in
classi
obiettivo
DS
FS Area 2
Inclusione
Docenti
destinatari
della
formazione
Maggio
2016
Documentazione
esiti della
sperimentazione
Maggio 2017
Elaborare un
protocollo di
intervento per
alunni con
BES
DS
FS Area 2
Inclusione
Docenti
destinatari
della
formazione
Giugno
2016
Protocollo di
intervento
Maggio 2017
Costruire un
catalogo di
esperienze a
disposizione
dei docenti
dell’istituto
DS
FS Area 5
Comunicazione
Giugno
2016
Catalogo
esperienze
sperimentate
Giugno 2017
151
Ambito n° 3: Didattica per competenze
Aree di processo: Continuità e orientamento
Obiettivi di processo: Contrastare la discontinuità del percorso degli studenti (uscita anticipata dal
percorso) investendo su progetto d'istituto
Aree di processo: Sviluppo e valorizzazione delle risorse umane
Obiettivi di processo: Valorizzare le risorse esistenti sostenere la formazione dei docenti negli ambiti
di sviluppo individuati come prioritari all'interno del RAV
Azioni previste Soggetti
responsabili
attuazione
Termine
previsto di
conclusion
e
Risultati attesi
per ciascuna
azione
Adeguamenti
effettuati in
itinere
(eventuali)
Azione
realizzata
entro il
termine
stabilito
Risultati
effettivam.
raggiunti
Formare i
docenti sulla
didattica per
competenze
DS
FS Area 1
Progettualità
formativa e
didattica
Dicembre
2016
Progettazione di
percorsi da
sperimentare
finalizzati alla
promozione di
competenze
Marzo 2017
Sperimentare
la didattica
per
competenze
in classi
obiettivo
DS
FS area 3
Continuità,
territorio, rete
Docenti
destinatari
della
formazione
Aprile
2017
Documentazione
esiti della
sperimentazione
Costituire
gruppi di
lavoro per
l’implementa
zione della
didattica per
competenze
DS
FS area 3
Continuità,
territorio, rete
Docenti
destinatari
della
formazione
Giugno
2017
Ideazione proposte
di percorsi
finalizzati alla
promozione di
competenze
152
Ambito n° 4: Valutazione e certificazione delle competenze
Area di processo: Curricolo, progettazione e valutazione
Obiettivi di processo: Revisionare la progettazione curricolare per competenze di base e chiave di
cittadinanza
Aree di processo: Sviluppo e valorizzazione delle risorse umane
Obiettivi di processo: Valorizzare le risorse esistenti , sostenere la formazione dei docenti negli ambiti
di sviluppo individuati come prioritari all'interno del RAV
Azioni
previste
Soggetti
responsabili
attuazione
Termine
previsto di
conclusione
Risultati attesi
per ciascuna
azione
Adeguamenti
effettuati in
itinere
(eventuali)
Azione
realizzata
entro il
termine
stabilito
Risultati
effettivam.
raggiunti
Formare i
docenti
sulla
valutazione
e
certificazio
ne delle
competenze
DS
FS Area 1
Progettualità
formativa e
didattica
Novembre
2017
Elaborazione di
format di
rubriche
Elaborazione di
una rubrica
valutativa
Sperimentar
e l’uso di
strumenti
per la
valutazione
e
certificazio
ne di
competenze
in classi
obiettivo
DS
FS area 1
Progettualità
formativa e
didattica
Docenti
destinatari
della
formazione
Febbraio
2018
Documentazio
ne esiti della
sperimentazion
e
Costituire
gruppi di
lavoro per
l’implement
azione degli
strumenti
per la
valutazione
e la
certificazio
ne di
competenze
DS
FS area 1
Progettualità
formativa e
didattica
Docenti
destinatari
della
formazione
Maggio
2018
Ideazione
rubriche per la
valutazione
delle
competenze
attese
Costruire un
catalogo di
Giugno
2018
Catalogo
rubriche
valutative
153
rubriche
valutative
finalizzate
alla
valutazione
e
certificazio
ne delle
competenze
attese
(Curricolo
d’Istituto)
154
Azione specifica del Ds
La tabella, replicata per ciascuna area degli obiettivi di processo promossi, riprende e sviluppa le azioni
specifiche che rappresentano il "contributo del dirigente al perseguimento dei risultati per il
miglioramento del servizio scolastico previsti nel rapporto di autovalutazione" (Legge n. 107/2015, art.
1, comma 93) e collega ciascuna di esse ad una possibile dimensione professionale:
1. definizione dell'identità, dell'orientamento strategico e della politica dell'istituzione scolastica;
2. gestione, valorizzazione e sviluppo delle risorse umane;
3. promozione della partecipazione, cura delle relazioni e dei legami con il contesto;
4. gestione delle risorse strumentali e finanziarie, gestione amministrativa e adempimenti
normativi;
5. monitoraggio, valutazione e rendicontazione.
N° AREA
OBIETTIVI DI
PROCESSO
AZIONE DEL DIRIGENTE
SCOLASTICO
DIMENSIONI
PROFESSIONALI
INTERESSATE
1 Curricolo,
progettazione e
valutazione
Promozione confronto interno
Promozione pratiche condivise, strutturali e
coerenti con il progetto di scuola
Impulso alla digitalizzazione della
documentazione
Promozione documentazione esperienze e
condivisione buone pratiche
Definizione dell'identità,
dell'orientamento
strategico e della politica
dell'istituzione scolastica
Gestione, valorizzazione
e sviluppo delle risorse
umane
Promozione della
partecipazione, cura delle
relazioni e dei legami con
il contesto
Gestione delle risorse
strumentali e finanziarie,
gestione amministrativa e
adempimenti normativi
2 Inclusione e
differenziazione
Promozione formazione dei docenti
Promozione ricerca – azione
Promozione pratiche condivise, strutturali e
coerenti con il progetto di scuola
Impulso alla digitalizzazione della
documentazione
Promozione documentazione esperienze e
condivisione buone pratiche
3 Continuità e
orientamento
Promozione formazione dei docenti
Promozione ricerca – azione
Promozione pratiche condivise, strutturali e
coerenti con il progetto di scuola
Impulso alla digitalizzazione della
documentazione
Promozione documentazione esperienze e
condivisione buone pratiche
155
4 Sviluppo e
valorizzazione delle
risorse umane
Promozione confronto interno
Promozione formazione dei docenti
Promozione ricerca – azione
Promozione assunzione di responsabilità e
compiti per figure legittimate nelle sedi
collegiali
Monitoraggio,
valutazione e
rendicontazione
156
Macro azione strategica 2
“COSTRUIRE UN’IDENTITA’ CONDIVISA”
L’istituto Comprensivo “Radice - Sanzio - Ammaturo” è il risultato dell’aggregazione di una pluralità
di identità riconducibili alle tre “autonomie” di provenienza. Come è emerso in fase di autovalutazione,
manca un disegno d’insieme nel quale siano riconoscibili obiettivi comuni e in cui possano trovare
senso ed espressione le molteplici istanze locali.
Dall’anno scolastico 2015/2016 il nuovo orientamento di senso voluto dal DS ha prodotto
l’innalzamento della condivisione tra i docenti rispetto alle azioni, agli esiti, alle modalità necessarie
per pianificare ed orientare il miglioramento dell’Istituto.
All’esterno, l’istituto ha promosso ed intensificato vecchie e nuove alleanze con Enti locali,
Associazioni Onlus, Educative territoriali, promuovendo iniziative di apertura al territorio per
connotare la Scuola come centro permanente di formazione/informazione.
Nel corrente anno scolastico, nell’ accogliere le criticità emerse, si opererà al fine di ricucire il rapporto
con l’utenza fondandolo sulla condivisione delle scelte, su un rinnovato rapporto di fiducia, su una
impostazione del servizio più rigorosa e razionale
Questa macro azione strategica mira a sostenere la costruzione di una identità condivisa e sarà osservata
e verificata attraverso il controllo degli esiti degli studenti e in particolare:
Competenze chiave e di cittadinanza
Risultati a distanza
Le azioni riferite a questa macro azione strategica agiranno su cinque aree di processo:
Ambiente di apprendimento
Orientamento strategico e organizzazione della scuola
Integrazione con il territorio e rapporti con le famiglie
Continuità e orientamento
Le azioni che saranno promosse riguarderanno i seguenti ambiti:
1. Nuove tecnologie
2. Comunicazione
3. Cittadinanza attiva (Appartenenza, identità, partecipazione)
157
Azioni ambito n°1
NUOVE TECNOLOGIE
N° Azione a.s.
15/16
a.s.
16/17
a.s.
17/18
A Dotare i plessi dell'istituto di una rete per la connessione ad
internet
Ottobre
Aprile
B Dotare le classi III - IV - V di scuola primaria . plesso Radice
di LIM
Luglio
C Formare i docenti sull’integrazione delle nuove tecnologie
nella didattica
Novembre/
Dicembre
D Sperimentare l’utilizzo delle tecnologie nella didattica in
classi obiettivo
Gennaio/
Aprile
E Costituire gruppi di lavoro per l’implementazione delle
tecnologie nella didattica
Aprile/
Giugno
F Costruire un catalogo di proposte ed esperienze rispetto
all’uso delle tecnologie nella didattica a disposizione dei
docenti dell’istituto
Giugno
Impegno di risorse umane e strumentali
Azione A: Dotare i plessi dell'istituto di una rete per la connessione ad internet
Figure
professionali
Tipologia di attività Ore aggiuntive
presunte
Costo previsto Fonte
finanziaria
DS
DSGA PON FESR 9035 del
13/07/2015 -
Realizzazione/ampliamento
rete LanWLan
/ €18.368,40 PON
FESR
Azione B: Dotare le classi III - IV - V di scuola primaria - plesso Radice di LIM
Figure
professionali
Tipologia di attività Ore aggiuntive
presunte
Costo previsto Fonte
finanziaria
D.S
DSGA PON FESR 12810 del
15/10/2015
Realizzazione ambienti
digitali
/ € 21.995,00 PON
FESR
158
Azione C: Formare i docenti sull’integrazione delle nuove tecnologie nella didattica
Figure
professionali
Tipologia di attività Ore aggiuntive
presunte
Costo previsto Fonte
finanziaria
Esperto esterno
Formazione
10
(2 gruppi
per 10h cad)
PON FESR
Personale
ATA Apertura scuola in orario
extracurricolare 20 €250,00 FIS
Azione D: Sperimentare l’utilizzo delle tecnologie nella didattica in classi obiettivo
Figure
professionali
Tipologia di attività Ore aggiuntive
presunte
Costo previsto Fonte
finanziaria
Docenti in
formazione Attività di sperimentazione
(Orario
curricolare) / /
Azione E: Costituire gruppi di lavoro per l’implementazione delle tecnologie nella didattica
Figure
professionali
Tipologia di attività Ore aggiuntive
presunte
Costo previsto Fonte
finanziaria
Docenti in
formazione Attività di ricerca
e studio 10 / /
Azione F: Costruire un catalogo di proposte ed esperienze rispetto all’uso delle tecnologie nella didattica a
disposizione dei docenti dell’istituto
Figure
professionali
Tipologia di attività Ore aggiuntive
presunte
Costo previsto Fonte
finanziaria
FS Area 5
Comunicazione Attività di
formattazione 5 / /
159
Azioni ambito n° 2
COMUNICAZIONE
N° Azione a.s.
15/16
a.s.
16/17
a.s.
17/18
A Creazione nuovo sito web d’Istituto Gennaio/
Febbraio
B Razionalizzazione flusso comunicazioni e dematerializzazione Dicembre/
Marzo
C Creazione gruppo Facebook chiuso destinato al personale interno per
la promozione di iniziative di formazione
Febbraio
D Creazione nuovo logo d’Istituto Marzo/
Maggio
Impegno di risorse umane e strumentali
Azione A: Creazione nuovo sito web d’Istituto
Figure
professionali
Tipologia di attività Ore aggiuntive
presunte
Costo previsto Fonte
finanziaria
Esperto
interno Costruzione sito web 20 €850,00 Ex 440
Azione B: Razionalizzazione flusso comunicazioni e dematerializzazione
Figure
professionali
Tipologia di attività Ore aggiuntive
presunte
Costo previsto Fonte
finanziaria
Agenzia esterna Acquisto software
“Segreteria digitale” / €3.538,00
Funzionam.
amministr.
Formazione del personale
ATA 16 ore
(incluso nell’acquisto del
pacchetto
hardware/software)
/
Azione C: Creazione gruppo Facebook chiuso destinato al personale interno per la promozione di iniziative di
formazione
Figure
professionali
Tipologia di attività Ore aggiuntive
presunte
Costo previsto Fonte
finanziaria
F.S.
Area 5
Comunicazione Elaborazione pagina FB 2 / /
160
Azione D: Creazione nuovo logo d’Istituto
Figure
professionali
Tipologia di attività Ore aggiuntive
presunte
Costo previsto Fonte
finanziaria
Docenti Promozione partecipazione al
concorso interno per
l’elaborazione del nuovo
logo d’Istituto
/ / /
161
Azioni ambito n° 3
CITTADINANZA ATTIVA
N° Azione a.s.
15/16
a.s.
16/17
a.s.
17/18
A Adesione a protocollo di intesa per Educativa territoriale e
realizzazione intervento
B Promozione ciclo di seminari destinati ai genitori degli alunni
su cittadinanza attiva (Prevenzione - Legalità-Relazione, etc.)
C Promozione costituzione associazione di genitori PRO
“Radice Sanzio Ammaturo”
Gennaio
Giugno
Impegno di risorse umane e strumentali
Azione A: Adesione a protocollo di intesa per Educativa territoriale e realizzazione intervento
Figure
professionali
Tipologia di attività Ore aggiuntive
presunte
Costo previsto Fonte
finanziaria
Cooperativa
territoriale Educativa territoriale / / /
Azione B: Promozione ciclo di seminari destinati ai genitori degli alunni su cittadinanza attiva (Prevenzione -
Legalità- Relazione, etc.)
Figure
professionali
Tipologia di attività Ore aggiuntive
presunte
Costo previsto Fonte
finanziaria
Esperti
Membri di
associazioni
ONLUS
Informazione e
sensibilizzazione / / /
Azione C: Promozione costituzione associazione di genitori PRO Radice Sanzio Ammaturo
Figure
coinvolte
Tipologia di attività Ore aggiuntive
presunte
Costo previsto Fonte
finanziaria
Genitori Istituzione associazione 60 /
POR
Campania
Scuola viva
162
Pianificazione operativa e monitoraggio dei processi
Pianificazione e monitoraggio Macro azione strategica n° 2
“COSTRUIRE UN’IDENTITA’ CONDIVISA”
Ambito n° 1: Nuove tecnologie
Area di processo: Ambiente di apprendimento
Obiettivi di processo:
- Realizzare una infrastruttura in grado di mettere in rete i sei plessi in cui è articolato l’istituto
per un’efficace comunicazione interna ed esterna
- Dotare gli spazi didattici di connessione al fine di implementare l'uso delle tecnologie nella
didattica
Area di processo: Orientamento strategico e organizzazione della scuola
Obiettivi di processo: Coinvolgere il personale nella costruzione di una struttura professionale in
grado di seguire le fasi del processo di miglioramento d'istituto
Area di processo: Continuità e orientamento Obiettivi di processo: Contrastare la discontinuità del percorso degli studenti (uscita anticipata dal
percorso) investendo su progetto d'istituto
Azioni previste Soggetti
responsabili
attuazione
Termine
previsto di
conclusion
e
Risultati attesi
per ciascuna
azione
Adeguamenti
effettuati in
itinere (eventuali)
Azione
realizzata
entro il
termine
stabilito
Risultati
effettivam.
raggiunti
Dotare i plessi
dell'istituto di
una rete per la
connessione ad
internet
DS
DSGA Aprile
2016
Completare
cablaggio plessi
Si Dotazione di
una rete per la
connessione
ad internet
Dotare le classi
III - IV - V di
scuola primaria .
plesso Radice di
LIM
DS
Animatore
digitale
Dicembre
2016
Promuovere una
didattica
innovativa
Innalzare il
livello degli
apprendimenti
degli studenti
Si Dotazione di
LIM in 8
classi di
scuola
primaria della
sede centrale
Radice
Formare i
docenti
sull’integrazione
delle nuove
tecnologie nella
didattica
DS
FS AREA 5
Comunicazione
Animatore
digitale
Dicembre
2016
Promuovere una
didattica
innovativa
Innalzare il
livello degli
apprendimenti
degli studenti
163
Sperimentare
l’utilizzo delle
tecnologie nella
didattica in classi
obiettivo
DS
FS AREA 5
Comunicazione
Animatore
digitale
Aprile
2017
Promuovere una
didattica
innovativa
Innalzare il
livello degli
apprendimenti
degli studenti
Costituire gruppi
di lavoro per
l’implementazio
ne delle
tecnologie nella
didattica
DS
FS AREA 5
Comunicazione
Animatore
digitale
Giugno
2017
Promuovere una
didattica
innovativa
Disseminare gli
esiti della
formazione
Costruire un
catalogo di
proposte ed
esperienze
rispetto all’uso
delle tecnologie
nella didattica a
disposizione dei
docenti
dell’istituto
DS
FS AREA 5
Comunicazione
Animatore
digitale
Giugno
2017
Promuovere una
didattica
innovativa
Disseminare gli
esiti della
formazione
164
Ambito n° 2: Comunicazione
Area di processo: Integrazione con il territorio e rapporti con le famiglie
Obiettivi di processo: Costruire una rete permanente per l'istituto che integri l'offerta della scuola con
le risorse provenienti dal territorio
Area di processo: Orientamento strategico e organizzazione della scuola
Obiettivi di processo: Coinvolgere il personale nella costruzione di una struttura professionale in
grado di seguire le fasi del processo di miglioramento d'istituto
Area di processo: Continuità e orientamento Obiettivi di processo: Contrastare la discontinuità del percorso degli studenti (uscita anticipata dal
percorso) investendo su progetto d'istituto
Azioni previste Soggetti
responsabili
attuazione
Termine
previsto di
conclusion
e
Risultati attesi
per ciascuna
azione
Adeguamenti
effettuati in
itinere (eventuali)
Azione
realizzata
entro il
termine
stabilito
Risultati
effettivam.
raggiunti
Creazione nuovo
sito web
d’Istituto
DS
FS AREA 5
Comunicazione
Febbraio
2016
Facilitare
l’accesso alle
informazioni
dell’istituto
Diminuire il
volume dello
sportello
Si Apertura di
un portale
istituzionale
dotato di area
riservata e di
ambiente di
lavoro
virtuale che
integra le
risorse
dell’Istituto
Razionalizzazio
ne flusso
comunicazioni e
dematerializzazi
one
DS
DSGA
AA.AA.
Marzo
2016
Diminuire/elimin
are l’uso del
cartaceo nelle
comunicazioni
interne e con
l’esterno
Si Dotazione di
una segreteria
digitale
Creazione
gruppo
Facebook chiuso
destinato al
personale
interno per la
promozione di
iniziative di
formazione
DS
FS AREA 5
Comunicazione
Febbraio
2016
Favorire la
circolazione di
informazioni
interne
Creare rete
Sostenere
l’appartenenza
all’istituto
Si Apertura di
una pagina
ufficiale FB
dell’Istituto
denominata
ICRSA_Radic
e Sanzio
Ammaturo
come spazio
di diffusione
delle proprie
attività
Apertura di
un gruppo
chiuso
destinato al
personale
165
della scuola in
cui
promuovere il
confronto, la
riflessione,
l’innovazione
Creazione nuovo
logo d’Istituto
DS
FS AREA 3
Continuità,
territorio, rete
Maggio
2016
Sostenere
l’appartenenza
all’istituto
Si Chiusura
concorso Un
logo per la
mia scuola
con scelta del
nuovo logo
inserito nella
carta intestata
166
Ambito n° 3: Cittadinanza attiva
Area di processo: Integrazione con il territorio e rapporti con le famiglie
Obiettivi di processo: Costruire una rete permanente per l'istituto che integri l'offerta della scuola con
le risorse provenienti dal territorio
Area di processo: Orientamento strategico e organizzazione della scuola
Obiettivi di processo: Coinvolgere il personale nella costruzione di una struttura professionale in
grado di seguire le fasi del processo di miglioramento d'istituto
Area di processo: Continuità e orientamento
Obiettivi di processo: Contrastare la discontinuità del percorso degli studenti (uscita anticipata dal
percorso) investendo su progetto d'istituto
Azioni previste Soggetti
responsabili
attuazione
Termine
previsto di
conclusion
e
Risultati attesi
per ciascuna
azione
Adeguamenti
effettuati in
itinere
(eventuali)
Azione
realizzata
entro il
termine
stabilito
Risultati
effettivam.
raggiunti
Adesione a
protocollo di
intesa per
Educativa
territoriale e
realizzazione
intervento
DS
COOPERATI
VA
ENTE
LOCALE
Marzo
2017
Promuovere il
recupero degli
studenti a rischio
dispersione
Sostenere
l’inclusione
Si Apertura alle
famiglie
Integrazione
servizi
Maggiore
senso
dell’appartene
nza
Promozione
ciclo di seminari
destinati ai
genitori degli
alunni su
cittadinanza
attiva
(Prevenzione -
Legalità-
Relazione, etc.)
DS
FS AREA 3
Continuità,
territorio, rete
Maggio
2018
Promuovere
l’appartenenza
all’istituto
Incrementare le
conoscenze
dell’utenza
Favorire la
diffusione della
cultura della
legalità
Si Diffusione di
informazione
Determinazio
ne di una
posizione di
riferimento
dell’Istituto
per l’utenza
Promozione
costituzione
associazione di
genitori PRO
Radice Sanzio
Ammaturo
DS
FS AREA 3
Continuità,
territorio, rete
Maggio
2016
Giugno 2017
167
Azione specifica del Ds
La tabella, replicata per ciascuna area degli obiettivi di processo promossi, riprende e sviluppa le azioni
specifiche che rappresentano il "contributo del dirigente al perseguimento dei risultati per il
miglioramento del servizio scolastico previsti nel rapporto di autovalutazione" (Legge n. 107/2015, art.
1, comma 93) e collega ciascuna di esse ad una possibile dimensione professionale:
1. definizione dell'identità, dell'orientamento strategico e della politica dell'istituzione scolastica;
2. gestione, valorizzazione e sviluppo delle risorse umane;
3. promozione della partecipazione, cura delle relazioni e dei legami con il contesto;
4. gestione delle risorse strumentali e finanziarie, gestione amministrativa e adempimenti
normativi;
5. monitoraggio, valutazione e rendicontazione.
N° AREA
OBIETTIVI DI
PROCESSO
AZIONE DEL DIRIGENTE
SCOLASTICO
DIMENSIONI
PROFESSIONALI
INTERESSATE
1 Curricolo,
progettazione e
valutazione
Promozione confronto interno
Promozione pratiche condivise, strutturali e
coerenti con il progetto di scuola
Impulso alla digitalizzazione della
documentazione
Promozione documentazione esperienze e
condivisione buone pratiche
Definizione dell'identità,
dell'orientamento
strategico e della politica
dell'istituzione scolastica
Gestione, valorizzazione
e sviluppo delle risorse
umane
Promozione della
partecipazione, cura delle
relazioni e dei legami con
il contesto
Gestione delle risorse
strumentali e finanziarie,
gestione amministrativa e
adempimenti normativi
2 Inclusione e
differenziazione
Promozione formazione dei docenti
Promozione ricerca – azione
Promozione pratiche condivise, strutturali e
coerenti con il progetto di scuola
Impulso alla digitalizzazione della
documentazione
Promozione documentazione esperienze e
condivisione buone pratiche
3 Continuità e
orientamento
Promozione formazione dei docenti
Promozione ricerca – azione
Promozione pratiche condivise, strutturali e
coerenti con il progetto di scuola
Impulso alla digitalizzazione della
documentazione
Promozione documentazione esperienze e
condivisione buone pratiche
168
4 Sviluppo e
valorizzazione delle
risorse umane
Promozione confronto interno
Promozione formazione dei docenti
Promozione ricerca – azione
Promozione assunzione di responsabilità e
compiti per figure legittimate nelle sedi
collegiali
Monitoraggio,
valutazione e
rendicontazione
169
Valutazione, condivisione e diffusione dei risultati del piano di miglioramento
La valutazione sarà effettuata alla fine di ciascun anno scolastico per gli obiettivi di processo e alla fine
del triennio per i traguardi individuati in relazione alle priorità strategiche dell’Istituto.
Il Piano di miglioramento, allegato al Piano dell’Offerta Formativa Triennale di cui sarà parte
integrante, verrà discusso nel Collegio dei docenti e in Consiglio d’Istituto prima del termine di ciascun
anno scolastico, sulla base dei dati raccolti in fase di monitoraggio e valutazione dei processi attivati.
Sarà altresì oggetto di riflessione con l’utenza e il territorio al fine di individuare gli opportuni
correttivi.
Sarà pubblicato sul sito web dell’istituto nella sezione dedicata all’Autovalutazione.
170
Composizione del Nucleo interno di valutazione
Il nucleo interno di valutazione è attualmente composto dal Dirigente Scolastico e da docenti nominati
in sede collegiale
NOME E COGNOME RUOLO NELL’ORGANIZZAZIONE
FILOMENA NOCERA Dirigente Scolastico
GIOVANNA ANSELMO Docente Scuola Primaria
CARMELA CIASULLO Docente Scuola Primaria
FLORIANA FUSACCHIA Docente Scuola Primaria
ASSUNTA PALLADINO Docente Scuola Primaria
FRANCESCO RUGGIERO Docente Scuola Primaria
ROSA SOMMESE Docente Scuola Primaria
171
Allegato n. 4
PIANO TRIENNALE DI INTERVENTO DELL’ANIMATORE
DIGITALE PER IL PNSD
Premessa
Come previsto dall’azione #28 del Piano Nazionale per la Scuola Digitale, l’animatore digitale individuato
dovrà essere formato in modo specifico affinché possa (rif. Prot. N° 17791 del 19/11/2015) “favorire il
processo di digitalizzazione delle scuole nonché diffondere le politiche legate all'innovazione didattica
attraverso azioni di accompagnamento e di sostegno sul territorio del piano nazionale scuola digitale”.
L’azione dell’Animatore Digitale (cfr. Azione #28 del PNSD) sarà focalizzata sulle seguenti direttrici:
172
In particolare, l’azione verrà spalmata su quattro annualità: l’annualità in corso, che sarà dedicata alla
formazione dell’Animatore Digitale ed ad una prima fase esplorativa delle esigenze dell’Istituto, le tre
annualità successive in cui l’Animatore Digitale potrà espletare con maggiore efficacia la sua funzione.
Anno 0: Fase Preliminare (a.s. 2015/16) Si riporta di seguito una breve indicazione delle prime azioni dell’Animatore Digitale nel corso dell’anno scolastico 2015/16 in attesa della formazione prevista dalla nota 17791 del 19/11/2015 e dell’approvazione del piano di intervento inserito nel PTOF:
• PUBBLICAZIONE del Piano Nazionale Scuola Digitale sul sito della Scuola con area dedicata e
socializzazione del documento con l’intero corpo docente per avviare una seria riflessione sul merito.
Questa fase potrebbe essere svolta tra gennaio e febbraio 2016 mediante incontri in presenza o,
preferibilmente, mediante l’impiego di strumenti digitali online.
• RICOGNIZIONE. Il secondo passo consisterà necessariamente nel fare una ricognizione puntuale:
• Del reale stato di alfabetizzazione informatica dell’intero corpo docente
• Di tutte le eventuali “buone pratiche” digitali già attuate nel nostro istituto e prive della
giusta visibilità.
Tale fase potrebbe essere svolta fra febbraio e marzo 2016 e tradursi in un documento ufficiale che sia
a disposizione di docenti, alunni e famiglie.
• ANALISI DEI BISOGNI. Dopo la ricognizione sarà necessario fare il punto sui reali bisogni dell’Istituto
nel breve, medio e lungo termine. In particolare, in questa fase, si potrà iniziare a delineare un’idea
più precisa degli interventi innovativi realmente implementabili nelle successive tre annualità.
Questa fase potrebbe essere svolta fra marzo ed aprile 2016.
• INTERVENTI AD HOC. Chiarite le esigenze e messi a fuoco i mezzi più idonei da mettere in campo,
l’AD potrà progettare dei primi interventi di formazione specifici.
Tale fase di formazione potrebbe essere svolta nei mesi di aprile e maggio 2016.
• VALUTAZIONE. Al termine dell’anno scolastico l’AD potrà già elaborare alcune preliminari conclusioni
sui primi interventi ed approcci da lui coordinati. Ad esempio potrà esprimersi sul grado di
partecipazione dei propri colleghi relativamente alle fasi precedenti di RICOGNIZIONE e di
INTERVENTO.
Questa fase potrebbe essere svolta nel mese di giugno 2016.
Nei paragrafi successivi illustriamo le linee guida che si intendono seguire per le tre annualità dell’incarico.
173
Anno 1: Prima Annualità (a.s. 2016/17)
Ambito Azione
Formazione • Formazione specifica per l’Animatore Digitale mediante la partecipazione a comunità di pratica in rete con altri animatori del territorio e con la rete nazionale.
• Azione di segnalazione di eventi/opportunità formative in ambito digitale. • Coordinamento della formazione di base per tutti i docenti per l’uso degli
strumenti tecnologici già presenti nell’Istituto. • Coordinamento della formazione all’uso del coding nella didattica. • Sostegno ai docenti per lo sviluppo e la diffusione del pensiero
computazionale. • Creazione di uno “sportello virtuale” di assistenza. • Monitoraggio attività e rilevazione del livello di competenze digitali
acquisite dal corpo docente.
interna
Coinvolgimento • Creazioni di spazi web specifici di documentazione e diffusione di materiale informativo delle azioni relative al PNSD e di condivisione di attività per la diffusione delle buone pratiche.
• Raccolta e pubblicizzazione sul sito della scuola delle attività svolte nella scuola in formato multimediale/digitale.
• Utilizzo sperimentale di strumenti per la condivisione con gli alunni (gruppi, community, ecc...).
• Partecipazione al progetto “Programma il futuro”. • Partecipazione a bandi nazionali, europei ed internazionali. • Pianificazione della revisione/integrazione della rete di Istituto. • Ricognizione della dotazione tecnologica di Istituto e sua eventuale
integrazione/revisione. • Creazione di un repository d’Istituto per discipline d’insegnamento e aree
tematiche per la condivisione del materiale prodotto. • Aggiornamento dei curricola verticali per la costruzione di competenze
digitali trasversali o calate nelle discipline. • Aggiornamento del curricolo di Tecnologia nella scuola (cfr. azione #18 del
PNSD). • Sviluppo del pensiero computazionale. • Individuazione e richiesta di possibili finanziamenti per incrementare le
attrezzature in dotazione alla scuola.
della comunità
scolastica
Creazione di
soluzioni innovative
174
Anno 2: Seconda Annualità (a.s. 2017/18)
Ambito Azione
Formazione • Formazione specifica per l’Animatore Digitale mediante la partecipazione a comunità di pratica in rete con altri animatori del territorio e con la rete nazionale.
• Mantenimento dello “sportello virtuale” di assistenza. • Azione di segnalazione di eventi/opportunità formative in ambito digitale. • Coordinamento della formazione per l’uso di software open source. • Coordinamento della formazione per l’uso di applicazioni utili per
l’inclusione. • Coordinamento della formazione all’utilizzo di strumenti Cloud per
l’organizzazione e per la didattica. • Coordinamento della formazione per l’uso di strumenti per la realizzazione
di “digital story telling”. • Coordinamento della formazione all’uso del coding nella didattica. • Sostegno ai docenti per lo sviluppo e la diffusione del pensiero
computazionale. • Aggiornamento del repository d’istituto per discipline d’insegnamento ed
aree tematiche per la condivisione del materiale prodotto. • Monitoraggio attività e rilevazione del livello di competenze digitali
acquisite.
interna
Coinvolgimento Coordinamento con lo staff di direzione. Coordinamento per l’implementazione degli spazi web specifici di
documentazione e diffusione delle azioni relative al PNSD.
Realizzazione da parte di docenti e studenti di video utili alla didattica e alla documentazione di eventi/progetti dell’Istituto.
Raccolta e pubblicizzazione sul sito della scuola delle attività svolte nella scuola in formato multimediale/digitale.
Utilizzo di soluzioni Cloud per la stesura e consegna di documentazione: Programmazioni, Relazioni finali, ecc…
Creazione di un Calendario condiviso per il piano delle attività. Utilizzo di strumenti per la condivisione con gli alunni (gruppi, community,
ecc…).
Partecipazione al progetto “Programma il futuro”. Partecipazione a bandi nazionali, europei ed internazionali. Promozione dell’accesso ad Internet per tutto il personale dell’Istituto. Creazione di repository disciplinari di video per la didattica auto-prodotti
e/o selezionati a cura della comunità dei docenti.
Attività rivolte allo sviluppo delle competenze dell’area computazionale degli alunni.
Diffusione dell’utilizzo del coding nella didattica (linguaggio Scratch) Attivazione di un Canale Youtube per la raccolta di video delle attività svolte
nella scuola.
Promozione dell’attivazione di postazioni/chioschi digitali per la connessione ad Internet a disposizione delle famiglie per il disbrigo di pratiche amministrative.
Sperimentazione di nuove soluzioni digitali hardware e software.
Individuazione e richiesta di possibili finanziamenti per incrementare le attrezzature in dotazione all’Istituto.
della comunità
scolastica
Creazione di
soluzioni innovative
175
Anno 3: Terza Annualità (a.s. 2018/19)
Ambito Azione
Formazione • Formazione specifica per l’Animatore Digitale mediante la partecipazione a comunità di pratica in rete con altri animatori del territorio e con la rete nazionale.
• Mantenimento dello “sportello virtuale” di assistenza. • Azione di segnalazione di eventi/opportunità formative in ambito digitale. • Coordinamento alla formazione per l’uso degli strumenti da utilizzare per
una didattica digitale integrata. • Coordinamento alla formazione per l’uso di strumenti per la realizzazione di
test, web quiz, ecc… • Coordinamento alla formazione ed uso di soluzioni tecnologiche da
sperimentare per la didattica (uso del linguaggio Scratch). • Aggiornamento del repository d’istituto per discipline d’insegnamento ed
aree tematiche per la condivisione del materiale prodotto. • Coordinamento alla formazione sull’uso di ambienti di apprendimento per
la didattica digitale integrata: soluzioni on line per la creazione di classi virtuali, social network, ecc...
• Monitoraggio attività e rilevazione del livello di competenze digitali acquisite.
interna
Coinvolgimento Coordinamento con lo staff di direzione. Coordinamento per l’implementazione degli spazi web specifici di
documentazione e diffusione delle azioni relative al PNSD.
Coordinamento delle iniziative digitali per l’inclusione.
Realizzazione da parte di docenti e studenti di video utili alla didattica ed alla documentazione di eventi/progetti di Istituto.
Raccolta e pubblicizzazione sul sito della scuola delle attività svolte nella scuola in formato multimediale/digitale.
Utilizzo di soluzioni Cloud per la stesura e consegna di documentazione: Programmazioni, Relazioni finali, Monitoraggio azioni del PTOF, Richieste (svolgimento di attività, incarichi, ecc…), ecc…
Creazione di un Calendario condiviso per il piano delle attività.
Utilizzo di strumenti per la condivisione con gli alunni (gruppi, community, ecc…)
Partecipazione al progetto “Programma il futuro”. Coordinamento per la realizzazione di workshop e programmi formativi sul
digitale a favore di studenti, docenti e famiglie.
Promozione dell’accesso ad Internet per tutto il personale dell’Istituto.
Creazione di laboratori mobili sfruttando oltre alla tecnologia già in dotazione della scuola, la tecnologia in possesso degli alunni e docenti.
Coordinamento per l’implementazione di repository disciplinari di video per la didattica auto-prodotti e/o selezionati a cura della comunità dei docenti.
Potenziamento dell’utilizzo del coding.
Educazione all’utilizzo di classi virtuali (community, classroom, ecc…)
Supporto per la produzione percorsi didattici disciplinari e interdisciplinari con particolare riferimento agli alunni BES.
Sperimentazione di soluzioni digitali hardware e software sempre più innovative e condivisione delle esperienze.
Supporto per la creazione di webinar per le attività di recupero.
Individuazione e richiesta di possibili finanziamenti per incrementare le attrezzature in dotazione all’Istituto.
della comunità
scolastica
Creazione di
soluzioni innovative
Allegato n° 5
Istituto Comprensivo statale
“RADICE SANZIO AMMATURO” DI NAPOLI
Scuola dell’Infanzia - Scuola Primaria - Scuola Secondaria di 1° grado Sede Centrale: Via R.Cuomo, 78 – 80143, Napoli
Tel. e Fax 081 7590290 C. F. 95186580635 - Cod. Mecc. NAIC8F8007
www.icrsa.gov.it - [email protected] - [email protected]
REGOLAMENTO PER LA VALUTAZIONE
DEGLI APPREDIMENTI DEGLI ALUNNI
1. Riferimenti normativi
Le disposizioni vigenti in materia di valutazione degli alunni hanno trovato organico coordinamento
nel Regolamento emanato il 22 Giugno 2009 con il DPR 122/09 e complessivo quadro di riferimento
nel “ Regolamento recante Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo
ciclo di istruzione” del 16 Novembre 2012.
Nell’ applicazione di tali linee normative, coerentemente con l’impianto didattico - educativo
espresso dal presente Piano dell’Offerta Formativa e nell’esercizio dell’autonomia professionale
propria della funzione docente, il Collegio dei Docenti dell’istituto intende esplicitare modalità e
criteri sottesi all’articolazione del processo di valutazione degli alunni che è alla base della sua
azione didattica.
Attraverso tale processo, infatti, il Collegio dà attuazione alla finalità portante della sua proposta
educativa: la messa in atto di un processo di valutazione per l’apprendimento piuttosto che
dell’apprendimento, vera e propria risorsa formativa atta alla promozione e all’orientamento (e ri-
orientamento continuo) sia del processo di insegnamento - apprendimento che delle strategie
auto-valutative dell’alunno, al fine di promuovere l’obiettivo dell’apprendimento permanente,
(“imparare ad imparare”), come elemento portante del successo formativo.
2. Gli oggetti della valutazione
L’offerta formativa dell’Istituto, curricolare ed extracurricolare, andrà monitorata sistematicamente
in modo da poter controllare il valore aggiunto dell’azione dell’Istituto stesso, la validità delle scelte
didattiche operate, la tenuta della programmazione, al fine di procedere con opportuni interventi
di revisione e sviluppo.
A tal fine si procederà, ai sensi del DPR 122/2009, con:
1. la valutazione degli apprendimenti
2. la valutazione del comportamento
3. la valutazione e certificazione delle competenze di base
La valutazione è un’operazione didattico-educativa effettuata dal singolo insegnante e dall’intero
Consiglio di Classe, di Interclasse e di Intersezione rispetto agli obiettivi generali del processo
educativo e agli obiettivi specifici di apprendimento e risponde alle seguenti funzioni fondamentali:
- verificare l’acquisizione degli apprendimenti programmati,
- adeguare le proposte didattiche e le richieste alle possibilità e ai ritmi di apprendimento
individuali e del gruppo classe;
- predisporre eventuali interventi di recupero o consolidamento, individuali o collettivi;
- fornire agli alunni indicazioni per orientare l’impegno e sostenere l’apprendimento;
- promuovere l’autoconsapevolezza e la conoscenza di sé, delle proprie potenzialità e
difficoltà;
- fornire ai docenti elementi di autovalutazione del proprio intervento didattico;
- comunicare alle famiglie gli esiti formativi scolastici e condividere gli impegni relativi ai
processi di maturazione personale.
Costituiscono oggetto della valutazione, secondo l’attuale quadro normativo e sono competenza
del gruppo docente responsabile delle classi:
- gli apprendimenti, ossia le conoscenze e le abilità disciplinari indicate negli obiettivi di
apprendimento elaborati dalla scuola in linea con le Indicazioni Nazionali;
- il comportamento, cioè la relazione con i compagni, con gli adulti e con l’ambiente;
- le competenze di base, relative agli apprendimenti disciplinari e propedeutiche allo sviluppo
continuo della capacità di apprendere. Tali competenze saranno certificate coerentemente
con il modello ministeriale previsto dalla C.M. n° 3 del 13.02.2015 cui l’istituto ha aderito in
via sperimentale.
3. La valutazione degli apprendimenti
La valutazione degli apprendimenti si articola in tre momenti basilari: iniziale, in itinere e quella
finale.
La valutazione iniziale si colloca nella prima fase dell’anno scolastico e verte sulle prove d’ingresso
predisposte dai docenti delle varie discipline per classi parallele/dipartimenti. Ha una funzione di
natura diagnostica relativa ai livelli cognitivi di partenza e si riferisce a conoscenze, abilità, ritmi e
stili di apprendimento, motivazione, partecipazione, autonomia e personalità, e rappresenta un
punto di avvio ineludibile per impostare l’attività didattica e procedere alla programmazione.
La valutazione in itinere o formativa si colloca nel corso degli interventi didattici e assicura
all'insegnante le informazioni necessarie per la regolazione dell'azione formativa. Accerta la
dinamica degli apprendimenti rispetto agli obiettivi programmati e, pertanto, consente di adeguare
la programmazione, progettare azioni di recupero, modificare all’occorrenza tempi e modalità di
intervento, informare tempestivamente l’alunno circa il suo progresso, orientandone gli impegni
La valutazione finale è situata al termine di una frazione rilevante del lavoro scolastico, che può
essere sia una singola unità didattica, sia un quadrimestre, sia l'intero anno scolastico. La sua
funzione è sommativa, nel senso che consente di redigere un bilancio complessivo
dell’apprendimento, sia al livello del singolo alunno (con la conseguente espressione di voti o di
giudizi quadrimestrali o annuali), sia a livello dell'intero gruppo classe (nell'intento di stimare la
validità della programmazione).
3.1 Modalità di accertamento degli apprendimenti
In linea con le indicazioni del Regolamento sulla valutazione (DPR 122/09, art. 1) le verifiche
intermedie e le valutazioni periodiche e finali sono coerenti con gli obiettivi di apprendimento previsti
dal curricolo di istituto. L’accertamento degli apprendimenti disciplinari si effettua mediante
verifiche in itinere nel corso dell’attività didattica e sommative a conclusione di ogni percorso
didattico e/o di anno scolastico. Questi strumenti di valutazione sono di vario tipo e, a seconda della
disciplina interessata, possono essere scritti, orali, operativi, grafici e informatici. Essi, inoltre,
possono essere di tipo oggettivo come i questionari a risposta chiusa, completamenti, correlazioni,
problemi, o strutturati in modo più aperto e libero o semi-strutturato come temi, relazioni,
questionari a risposta aperta, schematizzazioni, saggi brevi.
È previsto un congruo numero di prove a seconda della disciplina interessata e delle ore settimanali
disponibili.
Nell’uso degli strumenti per la verifica dei percorsi didattici e formativi si terrà conto dei seguenti
criteri:
- Adeguata distribuzione delle prove nel corso dell’anno
- Coerenza della tipologia e del livello delle prove con la relativa sezione di lavoro effettivamente
svolta in classe
- Esplicitazione degli obiettivi che si verificano e dei criteri di correzione
Le modalità di accertamento degli apprendimenti avvengono quindi mediante:
- Verifiche scritte: prove strutturate e semistrutturate (vero/falso, a scelta multipla, a
integrazione…), relazioni, componimenti, esercizi di varia tipologia, sintesi, soluzione di problemi,
dettati.. Le prove saranno strutturate a livelli di difficoltà graduati, onde permettere agli alunni di
rispondere secondo le loro possibilità. Prove diversificate saranno somministrate agli alunni con
certificazione di handicap o svantaggio debitamente e tempestivamente documentate dagli enti e
servizi competenti.
- Verifiche orali: colloqui, interrogazioni, , interventi, discussioni su argomenti di studio, esposizione
di attività svolte. Sarà riservata una particolare attenzione alle interrogazioni e alle relazioni orali,
perché si ritiene che la capacità di parlare costituisca non solo un obiettivo didattico (imparare a
parlare favorisce la capacità di riflettere e di scrivere), ma anche un obiettivo educativo (imparare a
parlare in pubblico incrementa la stima di sé, dà sicurezza, favorisce l’articolazione del pensiero). La
valutazione delle interrogazioni sarà motivata e comunicata agli alunni per favorire il processo di
auto-valutazione. L’impreparazione sarà valutata negativamente, per sottolineare la necessità
dell’impegno costante nello studio.
- Verifiche di performance o comportamenti attesi: prove grafico-cromatiche, prove strumentali e
vocali, test e prove motorie, prove tecnico-grafiche.
Si consideri il valore formativo delle prove alla scuola primaria, che possono prevedere un voto
corrispondente a più elaborati.
- Le osservazioni sistematiche sulla partecipazione alle attività della classe: le osservazioni
sistematiche permettono di conoscere e verificare le modalità di apprendimento di ogni singolo
alunno e concorrono alla verifica degli apprendimenti. Sono considerate osservazioni sistematiche
quelle riferite alla partecipazione con interventi “dal posto”, richiesti durante il normale svolgimento
delle lezioni e/o durante la correzione dei compiti per casa. Importante, rispetto alla situazione di
partenza, sarà la valutazione delle modalità di approccio ai contenuti, dei tempi di attenzione, di
concentrazione, del grado di partecipazione e interesse. Per mantenere vivo l’interesse si
valorizzeranno le conoscenze degli alunni tramite domande, richieste di precisazioni e chiarimenti
nel corso dello svolgimento della normale attività didattica.
3.2 Modalità di svolgimento e di registrazione delle prove
Nello svolgimento delle prove e nelle relative annotazioni sul registro, si farà riferimento
fondamentalmente ai seguenti criteri:
- annotazioni degli esiti registrati, con riferimento alle competenze disciplinari o, secondo le
decisioni del docente, a specifici obiettivi di apprendimento;
- registrazione di non meno di due risultati per disciplina, per quadrimestre, ricavate da prove
orali o scritte, grafiche, operative o di altro tipo;
- distribuzione dello svolgimento delle prove nell'arco temporale del quadrimestre. Non
devono essere svolte più prove nell’arco di una giornata;
- utilizzo di tutti gli esiti degli apprendimenti rilevati nella definizione del voto quadrimestrale;
- annotazione sul registro anche delle osservazioni sistematiche del processo di
apprendimento, le quali concorrono alla determinazione del voto quadrimestrale
3.3 Modalità di coinvolgimento e responsabilizzazione degli alunni
Gli alunni vengono coinvolti e responsabilizzati nel processo valutativo, affinché la valutazione
sostenga, orienti e promuova il loro impegno verso il conseguimento degli obiettivi di
apprendimento e la piena realizzazione della loro personalità. In questo senso i docenti del consiglio
di classe:
- informano gli alunni circa le competenze e gli obiettivi di apprendimento attesi all’inizio delle
unità di apprendimento;
- informano anticipatamente gli alunni circa gli obiettivi di apprendimento oggetto di verifica
scritta o colloquio orale, le modalità generali di svolgimento del colloquio o della verifica, i
criteri per la valutazione degli esiti;
- informano gli alunni circa i risultati delle prove e definiscono tempi dedicati per una
riflessione individuale e/o collegiale;
- aiutano gli alunni a cogliere i motivi delle difficoltà e a individuare i modi e le azioni per
migliorare il risultato, nell’ottica di promuovere una riflessione metacognitiva.
Ogni prova è opportunamente corretta e riportata agli alunni prima della somministrazione della
prova successiva. Ciascun alunno è informato sul livello raggiunto, i progressi ottenuti o le difficoltà
ancora manifestate e gli vengono offerte tutte le spiegazioni richieste e le indicazioni su come
procedere nel lavoro successivo. Il giudizio sul risultato delle verifiche viene fornito col voto
numerico espresso in decimi. Le prove, opportunamente conservate, sono a disposizione delle
famiglie e vengono loro mostrate, se richieste e se ritenuto necessario dai docenti, in occasione dei
colloqui scuola-famiglia.
3.4 Modalità di comunicazione alla famiglia
L’Istituzione scolastica garantisce la tempestiva informazione alle famiglie sul processo di
apprendimento degli alunni e sui diversi risultati ottenuti nel rendimento attraverso tutte le forme
possibili:
- comunicazioni sul diario, lettera o convocazione dei genitori per questioni rilevanti inerenti
persistenti carenze nell’impegno, difficoltà specifiche o cali nel rendimento
- colloqui periodici e ricevimenti dei docenti (su richiesta del genitore e/o del docente)
3.5 Criteri generali per la valutazione degli apprendimenti
La valutazione dello studente da parte dei docenti è un momento delicato in cui si intrecciano
elementi di diversa natura che coinvolgono conoscenze, competenze, abilità e fattori relazionali.
L’individuazione di criteri di valutazione corrisponde quanto più possibile all’esigenza di porre dei
punti di riferimento condivisi che rendano omogeneo e confrontabile il voto espresso da singole
équipe pedagogiche e dai consigli di classe. Al tempo stesso l’esplicitazione dei criteri facilita
l’attivazione del processo di autovalutazione degli studenti e coinvolge in modo più consapevole i
genitori stessi.
Per giungere all’espressione di una votazione occorre che sussista un congruo numero di prove
all’interno di una assidua frequenza scolastica. In caso di assenze saltuarie, frequenti, prolungate,
sia pure giustificate, i docenti accerteranno che siano stati raggiunti gli obiettivi propri di ciascuna
disciplina, attraverso prove orali e scritte suppletive. All’interno degli standard di valutazione di
conoscenze, competenze e abilità indicati (vedi tabella) e delle capacità relazionali, deve essere dato
l’opportuno rilievo ai progressi realizzati dallo studente nel processo di formazione/apprendimento,
considerati in rapporto ai livelli di ingresso accertati.
I punteggi e i giudizi non si traducono automaticamente nella valutazione conclusiva di fine periodo
(quadrimestre o anno). Quest’ultima tiene conto, infatti, di altri elementi o criteri, perché non
considera solo il punteggio medio delle prestazioni disciplinari, ma guarda anche al processo
complessivo di sviluppo della persona. Conseguentemente, nell’espressione dei voti e/o giudizi
conclusivi si farà riferimento ai seguenti criteri:
- esiti di apprendimento registrati rispetto agli standard attesi;
- impegno manifestato in termini di personale partecipazione e regolarità nello studio;
- progressi conseguiti rispetto alla situazione di partenza;
- organizzazione del lavoro (autonomia e metodo di studio).
La valutazione delle discipline, che utilizzerà i voti dal 4 al 10 terrà conto degli indicatori di seguito
riportati in tabella:
Criteri di valutazione degli APPRENDIMENTI DISCIPLINARI degli alunni in ambito scolastico:
LIVELLI CONOSCENZE ABILITÀ COMPETENZE
10 Conoscenza completa,
approfondita, organica ed
interdisciplinare degli argomenti.
Interesse spiccato verso i saperi e positiva capacità di porsi di fronte a problemi e risolvere quelli nuovi. Metodo di lavoro efficace, propositivo e con apporti di approfondimento personale ed autonomo, nonché di analisi critica
L’alunno sa: esporre in modo scorrevole, chiaro ed autonomo, padroneggiando lo strumento linguistico; utilizzare in modo efficace e personale la componente ideativa; usare in modo appropriato e critico i linguaggi specifici
9 Conoscenza approfondita ed
organica dei contenuti anche in
modo interdisciplinare.
Capacità di cogliere, nell’analizzare i temi, i collegamenti che sussistono con altri ambiti disciplinari ed in diverse realtà, anche in modo problematico. Metodo di lavoro personale, rigoroso e puntuale.
L’alunno sa: rielaborare, valorizzando l’acquisizione dei contenuti in situazioni diverse; utilizzare uno stile espositivo personale e sicuro con utilizzo appropriato del linguaggio specifico.
8 Conoscenza completa ed
organizzata dei contenuti.
Uso autonomo delle conoscenze per la soluzione di problemi. Capacità intuitive che si estrinsecano nella comprensione organica degli argomenti.
L’alunno sa: riconoscere problematiche chiave degli argomenti proposti; padroneggiare i mezzi espressivi; usare una efficace componente ideativa. esporre in modo sicuro con uso appropriato del linguaggio specifico.
7 Conoscenza puntuale dei contenuti ed assimilazione dei
concetti.
Applicazione guidata delle conoscenze acquisite nella soluzione dei problemi e nella deduzione logica. Metodo di lavoro personale ed uso consapevole dei mezzi e delle tecniche specifiche realizzative.
L’alunno sa: aderire alla consegna e analizzare correttamente; esporre in modo chiaro con corretta utilizzazione del linguaggio specifico
6 Complessiva conoscenza dei
contenuti ed applicazione
elementare delle informazioni.
Sufficienti capacità di analisi, confronto e sintesi anche se non autonome. Utilizzo ed applicazione delle tecniche operative in modo adeguato, se pur poco personalizzato.
L’alunno sa: esporre in modo abbastanza corretto; usare in maniera accettabile la terminologia specifica; esprimere, se guidato, concetti e evidenziare i più importanti; comprendere e leggere gli elementi di studio in modo adeguato.
5 Conoscenze parziali e frammentarie dei
contenuti. Comprensione
confusa dei concetti
Guidato, l’alunno applica in modo precario concetti teorici a situazioni pratiche. Metodo di lavoro poco personale e pertanto poco efficace. Applicazione parziale ed imprecisa delle informazioni.
L’alunno sa: esprimere concetti con difficoltà, ma evidenziare quelli più importanti; usare, anche se in modo impreciso, i linguaggi nella loro specificità e adoperare modestamente la componente ideativa.
4 I contenuti specifici delle discipline non sono stati recepiti.
Lacune nella preparazione di base.
Difficoltà ad eseguire semplici procedimenti logici, a classificare ed ordinare con criterio. Difficoltà ad applicare le informazioni. Metodo, uso degli strumenti e delle tecniche inadeguati.
L’alunno sa: utilizzare concetti e linguaggi specifici con difficoltà esporre in maniera imprecisa e confusa.
4. la valutazione del comportamento
La valutazione del comportamento si propone di favorire l’acquisizione di una coscienza civile nella
quale la libertà personale si realizzi quale concreta adesione all’adempimento dei propri doveri e
all’esercizio dei diritti, nel riconoscimento e rispetto dei diritti-doveri altrui e nella promozione di
comportamenti coerenti con tali principi.
Oggetto di valutazione sarà il comportamento di ogni studente sia durante tutto il periodo di
permanenza nella sede scolastica, che in relazione alla partecipazione alle attività ed agli interventi
educativi realizzati dalle istituzioni scolastiche fuori della propria sede.
Per la valutazione del comportamento si riporta integralmente l’art.21 del Regolamento d’Istituto:
Articolo 21 - Valutazione del comportamento degli studenti 1. L’Istituto fa proprie le disposizioni normative previste in merito dal DM 16/01/2009, n.5:
Articolo 1 - Finalità della valutazione del comportamento degli studenti 1.La valutazione del comportamento degli studenti di cui all’art. 2 del decreto legge 1 settembre 2008, n. 137, convertito, con modificazioni dalla legge 30 ottobre 2008, n. 169, risponde alle seguenti prioritarie finalità: - accertare i livelli di apprendimento e di consapevolezza raggiunti, con specifico riferimento alla cultura e ai valori della cittadinanza e della convivenza civile; - verificare la capacità di rispettare il complesso delle disposizioni che disciplinano la vita di ciascuna istituzione scolastica; - diffondere la consapevolezza dei diritti e dei doveri degli studenti all’interno della comunità scolastica, promuovendo comportamenti coerenti con il corretto esercizio dei propri diritti e al tempo stesso con il rispetto dei propri doveri, che corrispondono sempre al riconoscimento dei diritti e delle libertà degli altri; - dare significato e valenza educativa anche al voto inferiore a 6/10. 2. La valutazione del comportamento non può mai essere utilizzata come strumento per condizionare o reprimere la libera espressione di opinioni, correttamente manifestata e non lesiva dell’altrui personalità, da parte degli studenti. Articolo 2 - Caratteristiche ed effetti della valutazione del comportamento 1. La valutazione del comportamento degli studenti nella scuola secondaria di primo grado e nella scuola secondaria di secondo grado è espressa in decimi. 2. La valutazione, espressa in sede di scrutinio intermedio e finale, si riferisce a tutto il periodo di permanenza nella sede scolastica e comprende anche gli interventi e le attività di carattere educativo posti in essere al di fuori di essa. La valutazione in questione viene espressa collegialmente dal Consiglio di classe ai sensi della normativa vigente e, a partire dall’anno scolastico 2008-2009, concorre, unitamente alla valutazione degli apprendimenti, alla valutazione complessiva dello studente. 3. In attuazione di quanto disposto dall’art. 2, co. 3, del decreto legge 1 settembre 2008, n. 137, convertito dalla legge 30 ottobre 2008, n. 169, la valutazione del comportamento inferiore alla sufficienza, ovvero a 6/10, riportata dallo studente in sede di scrutinio finale, comporta la non ammissione automatica dello stesso al successivo anno di corso o all’esame conclusivo del ciclo di studi. 4. La votazione insufficiente di cui al comma 3 del presente articolo può essere attribuita dal Consiglio di classe soltanto in presenza di comportamenti di particolare ed oggettiva gravità, secondo i criteri e le indicazioni di cui al successivo articolo 4. Articolo 3 - Criteri e modalità applicative della valutazione del comportamento 1. Ai fini della valutazione del comportamento dello studente, il Consiglio di classe tiene conto dell’insieme dei comportamenti posti in essere dallo stesso durante il corso dell’anno. 2. La valutazione espressa in sede di scrutinio intermedio o finale non può riferirsi ad un singolo episodio, ma deve scaturire da un giudizio complessivo di maturazione e di crescita civile e culturale dello studente in ordine all’intero anno scolastico. In particolare, tenuto conto della valenza formativa e educativa cui deve rispondere l’attribuzione del voto sul comportamento, il Consiglio di classe tiene in debita evidenza e considerazione i progressi e i miglioramenti realizzati dallo studente nel corso dell’anno, in relazione alle finalità di cui all’articolo 1 del presente decreto. Articolo 4 - Criteri ed indicazioni per l’attribuzione di una votazione insufficiente 1. Premessa la scrupolosa osservanza di quanto previsto dall’articolo 3, la valutazione insufficiente del comportamento, soprattutto in sede di scrutinio finale, deve scaturire da un attento e meditato giudizio
del Consiglio di classe, esclusivamente in presenza di comportamenti di particolare gravità riconducibili alle fattispecie per le quali lo Statuto delle studentesse e degli studenti - D.P.R. 249/1998, come modificato dal D.P.R. 235/2007 e chiarito dalla nota prot. 3602/PO del 31 luglio 2008 - nonché i regolamenti di istituto prevedano l’irrogazione di sanzioni disciplinari che comportino l’allontanamento temporaneo dello studente dalla comunità scolastica per periodi superiori a quindici giorni (art. 4, commi 9, 9 bis e 9 ter dello Statuto). 2. L’attribuzione di una votazione insufficiente, vale a dire al di sotto di 6/10, in sede di scrutinio finale, ferma restando l’autonomia della funzione docente anche in materia di valutazione del comportamento, presuppone che il Consiglio di classe abbia accertato che lo studente: a. nel corso dell’anno sia stato destinatario di almeno una delle sanzioni disciplinari di cui al comma precedente; b. successivamente alla irrogazione delle sanzioni di natura educativa e riparatoria previste dal sistema disciplinare, non abbia dimostrato apprezzabili e concreti cambiamenti nel comportamento, tali da evidenziare un sufficiente livello di miglioramento nel suo percorso di crescita e di maturazione in ordine alle finalità educative di cui all’articolo 1 del presente Decreto. 3. Il particolare rilievo che una valutazione di insufficienza del comportamento assume nella carriera scolastica dell’allievo richiede che la valutazione stessa sia sempre adeguatamente motivata e verbalizzata in sede di effettuazione dei Consigli di classe sia ordinari che straordinari e soprattutto in sede di scrutinio intermedio e finale. 4. In considerazione del rilevante valore formativo di ogni valutazione scolastica e pertanto anche di quella relativa al comportamento, le scuole sono tenute a curare con particolare attenzione sia l’elaborazione del Patto educativo di corresponsabilità, sia l’informazione tempestiva e il coinvolgimento attivo delle famiglie in merito alla condotta dei propri figli.
La Valutazione del comportamento degli alunni è espressa:
a. nella scuola Primaria attraverso un giudizio
b. nella scuola Secondaria di I grado in decimi con voto numerico (riportato anche in lettere).
Tale valutazione deve essere motivata e verbalizzata in sede di scrutinio.
Come sottolinea il legislatore “I provvedimenti disciplinari hanno finalità educativa e tendono al
rafforzamento del senso di responsabilità ed al ripristino di rapporti corretti all’interno della
comunità scolastica, nonché al recupero dello studente attraverso attività di natura sociale,
culturale ed in generale a vantaggio della comunità scolastica.”(comma 2 art.4 DPR 249/1998).
Seguendo tale indicazione legislativa, sarà cura della valutazione dei singoli Consigli di classe, quindi,
decidere in che modo applicare le sanzioni previste dal Regolamento di Istituto (art. 22) a seconda
della peculiarità dei casi di violazione delle norme che si dovessero presentare.
La votazione sul comportamento degli studenti, attribuita collegialmente dal consiglio di classe,
concorre alla valutazione complessiva dello studente e determina, se inferiore a sei decimi, la non
ammissione al successivo anno di corso o all'esame conclusivo del ciclo.
4.1 Criteri per la valutazione del comportamento.
Criteri di valutazione del COMPORTAMENTO degli alunni in ambito scolastico:
INDICATORI CON RELATIVI DESCRITTORI
LIV. Rispetto dell’ambiente delle persone, degli oggetti.
Assenze Partecipazione e interesse alle
attività curricolari
Rispetto dei doveri scolastici
Comportamento in classe durante le
attività didattiche
Socializzazione, rapporto con gli altri, convivenza
civile.
Interventi sanzionatori
del CDC
10 Manifesta pieno rispetto di sé, degli altri e dell’ambiente, consapevole accettazione della diversità, scrupolo nel rispetto delle regole e delle norme di sicurezza
Frequenta regolarmente le attività curricolari. Assolve assiduamente e proficuamente gli impegni di studio. Manifesta interesse costante curiosità e partecipazione assidua alle lezioni
Assolve assiduamente e proficuamente gli impegni di studio. Rispetta i tempi programmati dell’attività didattica, impegnandosi in modo responsabile e costruttivo nell’esecuzione dei compiti richiesti
Manifesta un comportamento corretto, educato, equilibrato Partecipa al dialogo educativo Offre il proprio aiuto ai compagni che ne hanno bisogno
Manifesta eccellente socializzazione e interazione attiva e costruttiva nel gruppo classe da leader maturo e responsabile
Non ha riportato sanzioni disciplinari previste dal Regolamento di istituto.
9 Manifesta buon rispetto di sé, degli altri, dell’ambiente, delle regole di classe e del regolamento d’Istituto, delle norme di sicurezza
Frequenta regolarmente le attività curricolari Assolve assiduamente agli impegni di studio. Manifesta vivo interesse e attiva partecipazione alle lezioni.
Rispetta i tempi programmati dell’attività didattica, impegnandosi in modo responsabile nell’esecuzione dei compiti richiesti
Manifesta un comportamento Corretto, educato, equilibrato Partecipa al dialogo educativo
Manifesta ottima socializzazione e ruolo positivo e collaborazione nel gruppo classe, pieno rispetto di sé, degli altri e dell’ambiente, consapevole accettazione della diversità
Non ha riportato sanzioni disciplinari previste dal Regolamento di istituto.
8 Manifesta rispetto di sé, degli altri e dell’ambiente. Osserva le norme relative alla vita scolastica
Frequenta regolarmente le attività curricolari. Assolve costantemente agli impegni di studio. Manifesta attenzione e partecipazione alle attività scolastiche
Rispetta i tempi programmati dell’attività didattica, impegnandosi regolarmente nell’esecuzione dei compiti richiesti.
Manifesta un comportamento corretto ed educato
Manifesta buona socializzazione e normale partecipazione al funzionamento del gruppo classe, discreto rispetto di sé, degli altri e dell’ambiente e adeguata accettazione
Non ha riportato sanzioni disciplinari previste dal Regolamento di istituto.
7 Sollecitato, osserva le norme che regolano la vita scolastica
Frequenta in modo non del tutto regolare le attività. Assolve discretamente agli impegni di studio. Essenziale l’attenzione e la partecipaz.alle attività scolast.
Rispetta i tempi programmati dell’attività didattica, impegnandosi parzialmente nell’esecuzione dei compiti richiesti.
Occasionale disturbo delle lezioni, comportamento per lo più corretto ed educato.
Normale socializzazione e funzione poco collaborativa all’interno della classe
Non ha riportato sanzioni disciplinari previste dal Regolamento di istituto.
6 Si è reso protagonista di episodi di inosservanza del regolamento interno
Frequenta in modo non del tutto regolare le attività curricolari Assolve parzialmente agli impegni di studio. Manifesta minimo interesse e partecipazione alle attività scolastiche.
Deve essere sollecitato regolarmente al rispetto dei tempi programmati dell’attività didattica Si impegna saltuariamente nell’esecuzione dei compiti richiesti.
Disturba le lezioni, Fa registrare occasionali e ingiustificate uscite dall’aula, nei corridoi e fuori dal proprio banco
Ha rapporti problematici e non pienamente corretti con compagni e personale scolastico Incompleta socializzazione e funzione non collaborativa
Ha riportato sanzioni disciplinari Ha dimostrato, apprezzabili cambiamenti nel comportamento tali da evidenziare un sufficiente livello di miglioramento nel suo percorso di crescita e di maturazione
5/4 Si è reso protagonista di episodi frequenti di inosservanza del regolamento interno
Non frequenta in modo regolare le attività curricolari. Non assolve agli impegni di studio Manifesta elevato disinteresse e scarsa partecipazione alle attività scolastiche.
Deve essere sollecitato regolarmente al rispetto dei tempi programmati nell’attività didattica, e all’impegno nell’esecuzione dei doveri scolastici Non riesce a portare a termine i compiti richiesti
Disturba frequentemente le lezioni Manifesta un comportamento scorretto nei confronti dei compagni e personale scolastico frequenti e ingiustificate uscite dall’aula, nei corridoi e fuori dal proprio banco Non manifesta volontà di modificare l’atteggiamento Si è reso protagonista di atti di bullismo
Manifesta rapporti problematici e comportamento scorretto verso compagni e personale scolastico Bassissima socializzazione e funzione negativa nel gruppo classe
Ha riportato ammonizioni scritte sul diario personale e sul registro di classe, nonché una sospensione superiore ai cinque giorni. Non ha dimostrato apprezzabili cambiamenti nel comportamento nonostante gli interventi educativi attivati.
5. Valutazione per alunni in difficoltà
Si fa riferimento ad alunni per i quali è previsto un percorso individualizzato per obiettivi minimi, di
disciplina, di area o di parte di una disciplina; ad alunni BES per i quali è possibile prevedere un PDP;
ad alunni con certificazione DSA, per i quali il Consiglio di classe dovrà prevedere un Piano Didattico
Personalizzato (PDP) in cui siano evidenziate misure dispensative e strumenti compensativi; ad
alunni diversamente abili tenendo presente il loro P.E.I.; ad alunni non italofoni di recente
immigrazione.
5.1 Indicazioni per alunni con disturbi specifici di apprendimento
In considerazione della Direttiva BES e CTS, 27 dicembre 2012 e delle successive circolari esplicative
sugli alunni con bisogni educativi speciali, per i quali va preparato un Piano didattico personalizzato,
che può anche essere soltanto transitorio, ma che va formalizzato si raccomanda di:
- concordare prove graduate e pensate proprio per consentire a tutti di dimostrare di aver
raggiunto gli obiettivi stabiliti, in sede dipartimentale, con un discreto anticipo rispetto alla data
degli esami
- strutturare e condurre il colloquio tenendo ben presenti quali sono gli obiettivi di apprendimento
stabiliti per uno specifico alunno, solo per sondare il raggiungimento degli stessi.
Per gli alunni con difficoltà di apprendimento si tiene conto dei livelli minimi prefissati ed esplicitati
in dettaglio in sede di dipartimenti disciplinari.
5.2 La valutazione degli alunni diversamente abili
Ai sensi del DPR n. 122/2009 la valutazione degli alunni con disabilità certificata nelle forme e con
le modalità previste dalle disposizioni normative in vigore è riferita al comportamento, alle discipline
e alle attività svolte sulla base del piano educativo individualizzato. Per gli alunni diversamente abili
la valutazione è strettamente correlata al percorso individuale e deve essere finalizzata a mettere
in evidenza il percorso dell’alunno. Tenuto conto che non è possibile definire un’unica modalità di
valutazione degli apprendimenti, essa potrà essere:
- uguale a quella della classe
- in linea con quella della classe, ma con criteri personalizzati
- differenziata
- mista
La scelta verrà affidata al PEI di ogni singolo alunno.
5.3 La valutazione degli alunni DSA art. 10 DPR 122/2009
Per gli alunni con difficoltà specifiche di apprendimento (DSA) adeguatamente certificate, la
valutazione e la verifica degli apprendimenti, comprese quelle effettuate in sede di esame
conclusivo, devono tenere conto delle specifiche situazioni soggettive di tali alunni; a tali fini, nello
svolgimento dell’attività didattica e delle prove di esame, sono adottati, gli strumenti metodologico-
didattici compensativi e dispensativi ritenuti dal Consiglio di classe più idonei.
In particolare, per quanto attiene alle misure dispensative, ci si riferisce a:
- privilegiare verifiche orali piuttosto che scritte, tenendo conto anche del profilo individuale
di abilità;
- prevedere nelle prove scritte l’eventuale riduzione quantitativa, ma non qualitativa, nel caso
non si riesca a concedere tempo supplementare;
- considerare nella valutazione i contenuti piuttosto che la forma e l’ortografia.
Per quanto attiene agli strumenti compensativi, si ritiene altresì che si debba consentire agli studenti
con diagnosi di DSA di poter utilizzare le facilitazioni e gli strumenti in uso durante il percorso
scolastico, quali, per esempio registrazione delle lezioni, utilizzo di testi in formato digitale,
programmi di sintesi vocale, altri strumenti tecnologici di facilitazione nella fase di studio e di esame,
tempi più lunghi.
Si ritiene opportuno, inoltre,
- indicare l'obiettivo oggetto di valutazione;
- usare verifiche scalari o graduate;
- dividere le richieste per argomento con un titolo scritto più grande e la parola-chiave
evidenziata;
- assegnare un punteggio maggiore alla comprensione piuttosto che alla produzione;
- leggere la consegna a voce ed eventualmente spiegarla;
- fare attenzione alla qualità delle fotocopie che devono essere chiare e non contenere una
scrittura troppo fitta (aumentare gli spazi e l'interlinea);
Per quanto riguarda la valutazione è sempre preferibile:
- personalizzare;
- far verificare gli errori all'alunno facendogli capire che possono essere ridotti;
- evitare di mortificarlo segnalando in rosso tutti gli errori di ortografia;
- insistere sulla correzione degli stessi anche se può sembrare inutile;
- distinguere le diverse competenze (la conoscenza dalla forma);
- abituare gli alunni all'autovalutazione;
- valutare il percorso compiuto dall'alunno, evidenziando soprattutto i progressi;
- considerare le ripercussioni sull'autostima: più i rimandi sono positivi, più migliora
l'autostima dell'alunno;
- considerare l'impegno;
- fare attenzione alla comunicazione della valutazione.
5.4 La valutazione degli alunni non italofoni di recente immigrazione
I minori con cittadinanza non italiana presenti sul territorio nazionale, in quanto soggetti all’obbligo
d’istruzione ai sensi dell’articolo 45 del decreto del Presidente della Repubblica 31 agosto 1999, n.
394, sono valutati nelle forme e nei modi previsti per i cittadini italiani considerando la possibilità
della personalizzazione del percorso di apprendimento. Nella valutazione degli alunni stranieri, per
i quali i piani individualizzati prevedono interventi di educazione linguistica e di messa a punto
curricolare, si terrà conto, per quanto possibile, della storia scolastica precedente, degli esiti
raggiunti, delle abilità e delle competenze essenziali acquisite. In questo contesto, che privilegia la
valutazione formativa rispetto a quella “certificativa” si prenderanno in considerazione il percorso
dell’alunno, i passi realizzati, gli obiettivi possibili, la motivazione e l’impegno e, soprattutto, le
potenzialità di apprendimento dimostrate. In particolare, nel momento in cui si deciderà il passaggio
o meno da una classe all’altra occorrerà far riferimento a una pluralità di elementi fra cui non può
mancare una previsione di sviluppo dell’allievo.
6. Criteri di ammissione alla classe successiva
Premesso che si concepisce la non ammissione:
- come costruzione delle condizioni per attivare/riattivare un processo positivo, con tempi più
lunghi e più adeguati ai ritmi individuali;
- come evento condiviso dalle famiglie e accuratamente preparato per l’alunno;
- come evento da considerare prioritariamente (senza limitare l’autonoma valutazione dei
docenti) negli anni di passaggio da segmenti formativi ad altri che richiedono salti cognitivi
particolarmente elevati ed esigenti di definiti prerequisiti, mancando i quali potrebbe
risultare compromesso il successivo processo (dalla terza alla quarta classe primaria e dalla
quinta primaria alla prima classe della secondaria primo grado);
- come evento da evitare, comunque, al termine della classe prima primaria;
- quando siano stati adottati, comunque, documentati interventi di recupero e di sostegno
che non si siano rilevati produttivi
si considerano casi di eccezionale gravità quelli in cui si registrino contemporaneamente le seguenti
condizioni:
1. assenza o gravi carenze delle abilità propedeutiche ad apprendimenti successivi (letto-scrittura,
calcolo, logica matematica);
2. mancati processi di miglioramento cognitivo pur in presenza di documentati stimoli
individualizzati;
3. gravi carenze e assenza di miglioramento, pur in presenza di documentati stimoli individualizzati,
relativamente agli indicatori del comportamento che attengono alla partecipazione, alla
responsabilità e all’impegno.
L’ipotesi della non ammissione sarà formulata dal Consiglio di classe/Interclasse entro la metà di
maggio per consentire la dovuta preventiva condivisione con la famiglia. L’alunno del quale si sia
considerata grave la situazione, sia che con decisione all’unanimità non sia stato ammesso, sia che,
per mancanza di unanimità, sia stato ammesso, fruirà, nell’anno successivo, di precoci e formalizzati
interventi di recupero e/o sostegno.
Sono ammessi alla classe successiva gli studenti che hanno ottenuto, con decisione assunta a
maggioranza dal consiglio di classe, un voto non inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina o gruppo
di discipline; nel caso in cui l’ammissione alla classe successiva sia comunque deliberata in presenza
di carenze relativamente al raggiungimento degli obiettivi di apprendimento, la scuola provvede ad
inserire una specifica nota al riguardo nel documento individuale di valutazione e a trasmettere
quest’ultimo alla famiglia dell’alunno.
Il Consiglio di Classe/interclasse può prevedere che l’ammissione alla classe successiva sia
deliberata, con criteri e scopi pedagogici, anche in presenza di carenze relative al raggiungimento
degli obiettivi di apprendimento.
Nel deliberare in sede di scrutinio l’ammissione o la non ammissione alla classe successiva il
Consiglio di Classe/Interclasse tiene in considerazione il percorso formativo complessivo, valutando
prioritariamente se l’ammissione o la non ammissione possono rappresentare delle reali possibilità
di promozione della persona-studente, tenendo conto dei reali bisogni di ciascuno.
7. Valutazione e certificazione delle competenze
7.1 La valutazione delle competenze
La valutazione delle competenze impone l’adozione di una didattica per competenze, all’interno di
un curricolo d’istituto declinato per competenze.
Per questo motivo, nel corso dell’anno scolastico 2015/16 un gruppo di lavoro (Gruppo competenze)
interno all’istituto, coordinato dal dirigente scolastico, si è occupato di:
elaborare di un curricolo verticale d’istituto per competenze
elaborare rubriche per la valutazione delle competenze chiave per la cittadinanza in esito ai
gradi scolastici presenti all’interno dell’istituto.
Le rubriche per la valutazione delle competenze sono disponibili a questo link:
http://www.icrsa.gov.it/sito/index.php?option=com_content&view=article&id=173&Itemid=189
7.2 La certificazione delle competenze
La certificazione delle competenze, che accompagna il documento di valutazione degli
apprendimenti e del comportamento degli alunni, rappresenta un atto educativo legato ad un
processo di lunga durata e aggiunge informazioni utili in senso qualitativo in quanto descrive i
risultati del processo formativo, quinquennale e triennale, anche in vista della ulteriore
certificazione delle competenze al termine dell’obbligo di istruzione del secondo ciclo. Tale
operazione, pertanto, piuttosto che come semplice trasposizione degli esiti degli apprendimenti
disciplinari, va intesa come valutazione complessiva in ordine alla capacità degli allievi di utilizzare i
saperi acquisiti per affrontare compiti e problemi, complessi e nuovi, reali o simulati.
Al tema, il “Regolamento recante coordinamento delle norme vigenti per la valutazione degli alunni”
DPR 122/2009 dedica l’intero art. 8:
Art. 8. - Certificazione delle competenze 1. Nel primo ciclo dell'istruzione, le competenze acquisite dagli alunni sono descritte e certificate al termine della scuola primaria e, relativamente al termine della scuola secondaria di primo grado, accompagnate anche da valutazione in decimi, ai sensi dell'articolo 3, commi 1 e 2, del decreto-legge. 2. Per quanto riguarda il secondo ciclo di istruzione vengono utilizzate come parametro di riferimento, ai fini del rilascio della certificazione di cui all'articolo 4 del decreto del Ministro della pubblica istruzione 22 agosto 2007, n. 139, le conoscenze, le abilità e le competenze di cui all'allegato del medesimo decreto. 3. La certificazione finale ed intermedia, già individuata dall'accordo del 28 ottobre 2004 sancito in sede di Conferenza unificata di cui all'articolo 8 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, per il riconoscimento dei crediti formativi e delle competenze in esito ai percorsi di istruzione e formazione professionale, è definita dall'articolo 20 del decreto legislativo 17 ottobre 2005, n. 226. 4. La certificazione relativa agli esami di Stato conclusivi dei corsi di studio di istruzione secondaria di secondo grado è disciplinata dall'articolo 6 della legge 10 dicembre 1997, n. 425, e successive modificazioni. 5. Le certificazioni delle competenze concernenti i diversi gradi e ordini dell'istruzione sono determinate anche sulla base delle indicazioni espresse dall'Istituto nazionale per la valutazione del sistema di istruzione (INVALSI) e delle principali rilevazioni internazionali.
6. Con decreto del Ministro dell'istruzione, dell'università e ricerca, ai sensi dell'articolo 10, comma 3, del decreto del Presidente della Repubblica 8 marzo 1999, n. 275, sono adottati i modelli per le certificazioni relative alle competenze acquisite dagli alunni dei diversi gradi e ordini dell'istruzione e si provvede ad armonizzare i modelli stessi alle disposizioni di cui agli articoli 2 e 3 del decreto-legge ed a quelle del presente regolamento.
Le linee guida del MIUR per la certificazione delle competenze nel primo ciclo di istruzione
richiamano l’attenzione sul nuovo costrutto della competenza, che impone alla scuola di ripensare
il proprio modo di procedere, suggerendo di utilizzare gli apprendimenti acquisiti nell’ambito delle
singole discipline all’interno di un più globale processo di crescita individuale. I singoli contenuti di
apprendimento rimangono i mattoni con cui si costruisce la competenza personale. Non ci si può
quindi accontentare di accumulare conoscenze, ma occorre trovare il modo di stabilire relazioni tra
esse e con il mondo al fine di elaborare soluzioni ai problemi che la vita reale pone quotidianamente.
L’Istituto ha aderito all’iniziativa che prevede l’adozione sperimentale dei nuovi modelli nazionali di
certificazione delle competenze nelle scuole del primo ciclo di istruzione (CM 13.02.2015).
La circolare chiarisce che la certificazione si riferisce a conoscenze, abilità e competenze, in sintonia
con i dispositivi previsti a livello di Unione Europea per le "competenze chiave per l’apprendimento
permanente" (2006) e per le qualificazioni (EQF, 2008) recepite nell'ordinamento giuridico italiano.
Elementi salienti dei modelli sperimentali sono
la definizione di quattro livelli di competenza, di cui quello "iniziale" predisposto per favorire
una adeguata conoscenza e valorizzazione di ogni allievo, anche nei suoi progressi iniziali e
guidati (principio di individualizzazione);
la mancanza di un livello negativo;
la sottoscrizione e la validazione del documento da parte dei docenti e del dirigente
scolastico avviene con procedimento separato rispetto alla conclusione dell'esame di Stato;
la presenza di un consiglio orientativo, affidato all’attenzione dei genitori
Allegato n. 6
PIANO TRIENNALE DI FORMAZIONE
PROPOSTA DI PIANO DI FORMAZIONE
Triennio 2016-2019
La legge 107/2015, nella prospettiva di una piena attuazione dell’autonomia delle istituzioni
scolastiche, richiede ad ogni scuola di elaborare un Piano dell’Offerta Formativa (riferito agli anni
scolastici 2016-17, 2017-18, 2018-19), che contenga tutte le scelte curricolari, di organizzazione, di
gestione delle risorse umane, ivi compresa la progettazione delle azioni formative per il personale
in servizio .
Il MIUR con nota prot. n. 35 del 07.01.2016 fornisce le indicazioni operative per il piano triennale
dell’offerta formativa prevista dalla L. 107/2015 ed in particolare per le attività formative del
personale scolastico.
La formazione in servizio ai sensi della nuova legge è “obbligatoria, permanente e strutturale” è
connessa alla funzione docente e rappresenta un fattore decisivo per la qualificazione
dell’Istituzione scolastica e per la crescita professionale del personale stesso.
Il MIUR, precisa che a partire dall'esercizio finanziario 2016, metterà annualmente a disposizione
delle scuole, singole o associate in rete, risorse certe per accompagnare le politiche formative di
istituto e di territorio. Sono in fase di predisposizione alcune linee di azione nazionali, mirate a
coinvolgere un numero ampio di docenti nei seguenti temi strategici:
le competenze digitali e per l'innovazione didattica e metodologica;
le competenze linguistiche;
l'inclusione, la disabilità, l'integrazione, le competenze di cittadinanza globale;
il potenziamento delle competenze di base, con particolare riferimento alla lettura e
comprensione, alle competenze logico-argomentative degli studenti e alle competenze
matematiche;
la valutazione.
Tenuto conto delle priorità nazionali, le iniziative formative di questo I.C. scaturiscono dall'analisi
dei bisogni degli insegnanti, dalla lettura ed interpretazione delle esigenze dell'istituto, evidenziate
dall'autovalutazione d'istituto (RAV), dai piani di miglioramento (PdM), dalle proposte di
innovazione che si intendono mettere in atto. Il Piano di Formazione e Aggiornamento (PTF),
rappresenta un supporto utile al raggiungimento di obiettivi trasversali attinenti alla qualità delle
risorse umane ed è pertanto un’azione tendente a migliorare il clima nell’organizzazione, per creare
condizioni favorevoli al raggiungimento degli obiettivi del PTOF oltre che al tentativo di dare corpo
ad attività di confronto, di ricerca e sperimentazione previste dall’Autonomia.
Si precisa altresì che vanno favorite anche azioni formative di libera iniziativa dei docenti, da ricondurre
comunque ad una dimensione professionale utile ad arricchire le competenze degli insegnanti e quindi la
qualità dell’insegnamento e di autoformazione attraverso carta elettronica per i singoli docenti (v. DPCM 23
settembre 2015); inoltre vanno programmate attività formative obbligatorie sulla sicurezza del lavoro e/
inerenti la stessa (D.Lgs. 81/2008);
FINALITA’ E OBIETTIVI DEL PIANO
L’attività di formazione sarà ispirata a:
consentire al personale scolastico di ogni area e disciplina di potersi appropriare di strumenti e
competenze ritenuti indispensabili e “trasversali” per affrontare l’attività professionale e l’evoluzione
normativa che regola il funzionamento della Scuola, con riferimento agli specifici saperi disciplinari,
in relazione alla costruzione di percorsi didattici per competenza, anche ai fini della certificazione al
termine dell’obbligo di istruzione;
consentire al personale docente di approfondire, sperimentare ed implementare informazioni e
competenze a supporto della didattica (utilizzo delle nuove tecnologie informatiche e/o
multimediali);
sostenere la ricerca didattico-pedagogica in riferimento alle innovazioni di struttura e di
ordinamento;
facilitare l’accoglienza e l’inclusione, con l’integrazione degli alunni stranieri, degli alunni disabili,
DSA e BES;
favorire l’accoglienza e l’inserimento dei nuovi docenti presso l’Istituto.
INIZIATIVE COMPRESE NEL PIANO
Il Piano di Formazione, redatto tenendo conto delle linee generali indicate dal MIUR e degli orientamenti
strategici del RAV e del PDM promuoverà specifici corsi di formazione e aggiornamento rispondenti ai bisogni
dei docenti e alle reali esigenze della scuola e dell’offerta formativa comprendendo:
corsi di formazione organizzati da MIUR e uffici terriotoriali per rispondere a specifiche esigenze
connesse agli insegnamenti previsti dagli ordinamenti o a innovazioni di carattere strutturale o
metodologico decise dall’Amministrazione;
corsi organizzati dalle Reti di scuole a cui l’Istituto aderisce;
interventi formativi dell’Istituto, sia in autoaggiornamento che in presenza di tutor esterni o interni
(adeguatamente formati), autonomamente progettati e realizzati dalla scuola a supporto degli
obiettivi previsti dal PTOF;
interventi di formazione on line;
interventi formativi predisposti dal datore di lavoro e discendenti da obblighi di legge (Decreto
Legislativo 81/2008).
In continuità con la normativa vigente, il nostro PTF di istituto contempla, accanto a attività formative rivolte
a tutti i docenti, altre indirizzate prevalentemente a gruppi distinti o figure specifiche quali:
docenti neo-assunti (con impegno a far “crescere” l’attenzione ai processi interni di accoglienza e
prima professionalizzazione);
gruppi di miglioramento (impegnati nelle azioni conseguenti al RAV e al PDM);
docenti impegnati nello sviluppo dei processi di digitalizzazione e innovazione metodologica (nel
quadro delle azioni definite nel PNSD);
team docenti, personale comunque coinvolto nei processi di inclusione e integrazione;
insegnanti impegnati in innovazioni curricolari ed organizzative, prefigurate dall’istituto anche
relativamente alle innovazioni introdotte dalla legge 107/2015;
figure sensibili impegnate ai vari livelli di responsabilità sui temi della sicurezza, prevenzione, primo
soccorso, ecc. anche per far fronte agli obblighi di formazione di cui al D.lgs. 81/2008.
Alcune attività formative rivolte a tutti i docenti o a categorie specifiche/figure di riferimento, sono attivate
già dallo scorso anno scolastico.
TEMPI E DESTINATARI DELLE PROPOSTE DI FORMAZIONE
Alcune attività formative rivolte a tutti i docenti o a categorie specifiche/figure di riferimento, sono attivate
già dallo scorso anno scolastico. Altre vengono declinate nel triennio di riferimento del PTOF.
Anno scolastico Destinatari Attività
2016/2017 GRUPPI SPECIFICI DI DOCENTI
Autovalutazione, valutazione e miglioramento Strumenti di monitoraggio dei processi
(NIV)
Inclusione
Alfabetizzazione informatica
Impiego didattico delle tecnologie multimediali
Didattica specifica disciplinare
Inglese livello B1/B2
Flipped classroom Didattica per competenze
Cooperative Learning Valutazione delle competenze
Sicurezza (Nuovi docenti e figure preposte)
Il presente Piano può essere successivamente integrato con altre iniziative di formazione di volta in volta
proposte a livello nazionale, regionale e provinciale, cui l’Istituto aderisce.