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1° Rapporto provinciale delle politiche sociali territoriali comasche Provincia di Como Assessorato Servizi Sociali, Sanità e Pari Opportunità

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1° Rapporto provinciale delle politiche sociali territoriali comasche

Provincia di ComoAssessorato Servizi Sociali, Sanità e Pari Opportunità

Provincia di Como – Assessorato Servizi Sociali, Sanità e Pari OpportunitàVia Borgovico, 148 - 22100 Comowww.provincia.como.itwww.socialeinretecomo.it

Assessore ai Servizi Sociali, Sanità e Pari OpportunitàSimona Saladini

Gruppo di lavoro istituito presso la Provincia di Como per la realizzazione del 1° Rapporto provinciale delle politiche sociali territoriali comasche:

Injenia srl Via dell’Arcoveggio,74 - Bologna (BO)www.injenia.itEmanuela MontanariSilvano PancaldiGiordano Vidale

Quix srlVia Strada Statale Romana 413, 160 - Appalto di Soliera (MO)www.quix.itSimone SmerieriMarco Bartoli

Cooperativa Sociale LeonardoVia Giustizia e Libertà, 3 - Como (CO)

Giordano Vidale che ha coordinato il ‘gruppo di lavoro’

Si ringrazia per la fattiva collaborazione:Azienda Sociale Le Tre Pievi – Ufficio di Piano di GravedonaAzienda Sociale Centro Lario e Valli – Ufficio di Piano di MenaggioConsorzio Servizi Sociali dell’Olgiatese – Ufficio di Piano di Olgiate ComascoAzienda Sociale Comuni Insieme – Ufficio di Piano di LomazzoComune di Como – Ufficio di Piano di ComoComune di Cantù – Ufficio di Piano di CantùConsorzio Erbese Servizi alla Persona – Ufficio di Piano di ErbaAzienda Territoriale per i Servizi alla Persona – Ufficio di Piano di Mariano ComenseInoltre Azienda Sanitaria Locale della Provincia di Como

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Presentazione

Il progetto che la Provincia di Como ha avviato da alcuni anni ha portato ora alla possibilità della redazione del RAPPORTO PROVINCIALE DELLE POLI-TICHE SOCIALI TERRITORIALI COMASCHE che è la prima azione di sintesi del lavoro fatto e degli strumenti acquisiti come Assessorato e delle collabo-razioni avviate e consolidate con gli attori istituzionali e non che operano nel settore sociale ed assistenziale del territorio provinciale.

Il Rapporto si pone due importanti obiettivi:• Fornire agli attori sociali del territorio l’opportunità di approfondire la cono-

scenza delle caratteristiche socioeconomiche ed ambientali, delle risorse operative e finanziarie e dei fenomeni sociali che sono propri della provin-cia comasca;

• Fornire agli attori della programmazione sociale una guida all’utilizzo delle informazioni e delle conoscenze finalizzate a definire gli obiettivi della pro-grammazione sociale fondati su migliore e più adeguata oggettività.

In queste premesse sono sintetizzati gli obiettivi che la Provincia si è data per questo importante e significativo progetto e le azioni volte a realizzar-li; non è superfluo sottolineare che come tutti i progetti a valenza sociale anche questo – che è ancora in fase non compiuta – ha avuto ed avrà la necessità di ricercare collaborazioni e promuovere condivisioni nel sistema provinciale dei soggetti sociali. Soggetti sociali che sono di fatto gli ‘ammi-nistratori locali’ delle politiche sociali attraverso le loro azioni, le loro attivi-tà, i loro progetti, i loro servizi costruiti e realizzati con le loro competenze professionali e di capacità di solidarietà facendo ‘buon uso’ delle risorse economiche a disposizione.

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Premesse

Il RAPPORTO PROVINCIALE DELLE POLITICHE SOCIALI TERRITORIALI CO-MASCHE nasce come primo risultato del lavoro dell’Osservatorio provinciale per le politiche sociali; si ritiene quindi fondamentale dare la possibilità di co-noscere come si sono definite le tracce di lavoro e quali siano gli strumenti che si sono predisposti.Pertanto sono di seguito brevemente illustrate le linee del progetto provinciale e le caratteristiche e le potenzialità degli strumenti informatici utilizzati.

L’Osservatorio provinciale per le politiche socialiIl progetto Osservatorio nasce nell’ambito della funzione di supporto tecnico che la Provincia ha nei confronti delle istituzioni territoriali sia pubbliche che private che realizzano attività e servizi sociali ed assistenziali.L’obiettivo che si è posto è stato quello di promuovere e sostenere l’approfon-dimento della conoscenza di:• servizi, attività, interventi e progetti sociali e la loro articolazione nel territorio

con informazioni qualitative e quantitative;• identità dei soggetti gestori dei servizi e loro presenza nella provincia;• identità dei soggetti di rappresentanza e di tutela delle persone con bisogni

sociali (volontariato di advocacy);• spesa sociale: quantificazione, finalizzazione, articolazione (identificazione

dei diversi soggetti che partecipano a vario titolo alla spesa dei servizi);• bisogni sociali in senso ampio e generale; salute, benessere, casa, lavoro,

formazione, integrazione sociale, ecc.Il ‘piano di lavoro’ che è stato previsto ha individuato le seguenti azioni:• la formazione di competenze operative per la raccolta, gestione ed elabora-

zione delle informazioni;• l’acquisizione di adeguati programmi per la raccolta e la elaborazione delle

informazioni;• il supporto tecnico:

- sociale per individuazione dei settori di approfondimento;- strumentale per individuazione/definizione dei metodi, degli strumenti per la

raccolta delle informazioni;- informatico per la individuazione/definizione degli strumenti e dei program-

mi di dotazione informatica locale e provinciale.È stato fondamentale nella realizzazione del progetto il coinvolgimento diretto dei responsabili degli Uffici di piano degli Ambiti territoriali della provincia; a loro si rivolge l’impegno della realizzazione dell’Osservatorio ma gli stessi devono

diventare attori partecipanti della costruzione del sistema. Gli Uffici di piano devono infatti diventare gli ‘amministratori locali’ della rete che si va a costituire per governare il passaggio delle informazioni; devono tenere i rapporti con i soggetti gestori dei servizi pubblici e privati ed i Comuni del loro territorio di competenza e contemporaneamente devono svolgere la funzione di snodo e passaggio delle informazioni verso la Provincia che sviluppa l’azione di verifica della loro correttezza e quindi di messa a disposizione delle elaborazioni sul livello provinciale.Gli Uffici di piano dovranno ora acquisire la competenza di utilizzo del pro-gramma messo a disposizione per poter sviluppare in autonomia indagini ed approfondimenti propri all’interno dell’Ambito per il lavoro di approfondimento, valutazione e successivamente di programmazione.

Gli strumenti informatici predispostiObiettiviL’Assessorato alle Politiche Sociali ha identificato chiaramente questi obiettivi:- Mettere in condizione i cittadini di “conoscere” i servizi che il territorio Coma-

sco è in grado di fornire.- Facilitare l’accesso dei cittadini ai servizi, fornendo tutte le informazioni

necessarie.- Poter disporre di un potente strumento di analisi dei dati della spesa sociale,

ai fini della programmazione.- “Mettere in rete” i diversi attori del sociale, dagli operatori territoriali alle struttu-

re qualificate, al terzo settore.La risposta a queste esigenze è stata la realizzazione di un Osservatorio Socia-le; compito delle società Injenia e Quix realizzarne l’infrastruttura tecnologica. Questa realizzazione è avvenuta attraverso un percorso di controllo del cor-retto funzionamento degli strumenti tecnici ma anche, principalmente, veri-ficando l’aderenza costante degli obiettivi fissati al loro concreto significato, e quindi al positivo impatto che, quanto realizzato, avesse sugli utilizzatori dell’Osservatorio.Il lavoro si è concretizzato in 2 oggetti principali: Il catalogo dei servizi ed il “cubo” delle analisi dati; il tutto legato all’interno di un portale dall’eloquente titolo: il sociale in rete.Architettura tecnologica dell’Osservatorio SocialeLa costituzione di un Osservatorio delle Politiche Sociali non può prescindere da due elementi fondamentali:• La banca dati in cui centralizzare tutti gli elementi a disposizione• Gli strumenti per: alimentare, esplorare, analizzare questa raccolta di dati

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Su questi due basilari concetti si sono articolati gli obiettivi “politici” a cui le realizzazioni informatiche hanno dovuto rispondere. UtilizzatoriL’osservatorio non è un mero strumento di lavoro per gli addetti ai lavori del-l’assessorato politiche sociali, bensì un “servizio” fruibile da una moltitudine di soggetti molto variegata.Prima di tutto i cittadini, in un doppio ruolo. Il cittadino che a fronte dei propri bisogni vuole reperire tutte le informazioni utili all’individuazione dei servizi che il territorio mette a disposizione ma anche tutto ciò che rende facile, immedia-to, sicuro l’accesso a questi servizi. Dall’altra il cittadino che vuole conoscere come si muove l’Amministrazione Pubblica, in che misura e su cosa si impe-gnano le risorse.Gli operatori pubblici del sociale, gli otto Ambiti Territoriali della Provincia ed i loro rispettivi Comuni costitutivi, sia come fornitori dei dati ma anche e priorita-riamente come fruitori delle informazioni e delle analisi messe a disposizione.Tutti gli operatori “qualificati” e del volontariato che operano sul territorio, per avere uno spazio ed una visibilità maggiore.Ed infine la struttura Provinciale per adempiere al proprio compito istituzionale di programmazione dei servizi e supporto agli Ambiti territoriali.Tutta questa molteplicità di utilizzatori dell’Osservatorio Sociale ha imposto scelte tecniche ben precise: sicuramente strumenti informatici di immediata comprensione e facile utilizzo, ma prima di tutto disponibili in ogni luogo, in ogni momento. La scelta principale è stata dunque quella di una soluzione completamente web, che non richiede particolari dotazione tecnologica: un semplice computer connesso in Internet.Completezza e tempestività delle informazioniNumerosissimi Osservatori della Pubblica Amministrazione, e non solo in cam-po sociale, hanno caratteristiche e strutture molto pesanti che portano ad es-sere sempre in ritardo rispetto alla realtà, a fornire dati obsoleti e costringere ad onerosi sforzi operativi per il loro mantenimento ed aggiornamento.Si sono quindi affrontate e risolte una ad una le cause alla base di questi insuccessi.Per quanto riguarda i dati si è minimizzata la necessità di chiederne dei nuovi, riutilizzando quelli che già oggi vengono prodotti. Alcuni esempi: per quanto riguarda l’analisi della spesa sociale ci si avvale della comunicazione annuale che i singoli ambiti raccolgono dai Comuni e trasmettono tramite l’ASL alla Regione Lombardia, si è così in grado di elaborare le analisi sugli stessi dati che utilizza la Regione. Così come per i dati demografici non viene fatta nes-suna ulteriore richiesta a Comuni o altri ma il sistema recepisce ed utilizza i dati

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Istat liberamente accessibili. Questo metodo fa sì che il dato pubblicato sia assolutamente “fresco” perché contestuale alla sua produzione. A supporto di questo risultato si sono sviluppate opportune procedure per automatizzare il caricamento di questi flussi di dati riducendo all’unità di misura “ora” il tempo necessario agli addetti per pubblicare i dati dal momento del loro ricevimento.Un’altra causa di insuccesso di alcuni osservatori è dovuta ad una impostazio-ne che vede l’Ente che lo gestisce, nel nostro caso la Provincia, farsi carico di tutta la fase di alimentazione dei dati. Risolto come detto precedentemente il problema dei dati per le analisi, spesa e demografico, resta aperto il discorso del catalogo dei servizi, in cui come sarà dettagliato successivamente, è ne-cessario definire compiutamente le strutture in grado di erogare determinati servizi, completando l’informazione sulle modalità di accesso, orari, sede a cui rivolgersi, ecc., tutte informazioni in mano a Comuni o singoli Soggetti operativi pubblici e privati. Normalmente il processo vedeva il soggetto depositario dell’informazione co-municarla alla Provincia e questa farsi carico del caricamento sul sistema, evi-dentemente un doppio lavoro di scarsa utilità. La procedura adottata ribalta questa situazione: il soggetto che detiene l’informazione accede direttamente al sistema e carica i propri dati, una segnalazione automatica avverte la Provin-cia dell’inserimento o semplicemente di una modifica ai dati, la quale eserciterà solamente un’operazione di controllo sulla liceità dei dati inseriti. Questa soluzione comporta una serie di benefici assolutamente non marginali: la Provincia svolge esattamente il proprio ruolo di controllo non appesantendo ulteriormente l’operatività dei già scarsi organici; gli altri soggetti (pubblici o pri-vati) entrano direttamente sul sistema e sono responsabili dei propri dati, della loro completezza e tempestività; un passo importante per la realizzazione di quella “rete” citata fra gli obiettivi dell’Osservatorio. Il risvolto tecnico di questa modalità operativa è la realizzazione di un robusto sistema di sicurezza e riservatezza da una parte, e dall’altro un diverso approc-cio alle soluzioni informatiche che non devono essere “passive” aspettando l’utente, ma viceversa essere “proattive”, è il sistema che spinge verso l’utente l’informazione, lo sollecita alle azioni da compiere.Gestione nel tempoSu questo aspetto l’obiettivo raggiunto è la completa autonomia degli utenti in tutte le fasi a regime: dall’aggiornamento della base dati, allo sviluppo di nuove analisi.Questo significa che tutte le funzionalità sono state predisposte a misura di utente e non è richiesto in nessun momento della vita dell’applicativo, l’inter-vento di tecnici informatici.

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Gli strumenti disponibili in dettaglioL’Osservatorio Sociale risponde a precisi requisiti tecnologici e funzionali: - è un sistema unico ed integrato, per una gestione organizzata ed organica

dei servizi erogati, creando un raccordo tra le varie istituzioni operanti nel sociale nell’ottica dello sviluppo del sistema integrato dei servizi (Legge 328/2000);

- permette anche a soggetti terzi di comunicare i servizi erogati e garantisce l’accesso al sistema mediante opportune politiche di autenticazione defi-nite dalla Provincia;

- permette l’acquisizione automatica dei dati e delle informazioni gestite dai distretti/ambiti e da altri operatori del territorio con elevato e costante livello di aggiornamento, consentendo una riduzione degli errori dovuti a gestioni manuali o all’uso di fonti non normalizzate o confrontabili;

- consente rapidità elaborativa e analisi del dato acquisito; - semplifica l’operatività, con funzioni standard e immediate; - permette una pianificazione consapevole basata sulla conoscenza delle

reali necessità della popolazione e del territorio; - risponde ad un preciso impegno dell’amministrazione pubblica nella tra-

sparenza e comunicazione ai cittadini; - offre ai cittadini informazioni dettagliate dell’offerta di servizi sul territorio

nell’ottica dello sviluppo del sistema integrato dei servizi; - supporta le iniziativie periodiche per valorizzare le esperienze e le risorse

esistenti attraverso la loro “messa in rete”. Alla luce di questi principi generali si esaminano in dettaglio le singole componenti.Portale Il portale è per definizione un contenitore di informazioni e di servizi; il porta-le dell’Osservatorio Sociale vuole essere prima di tutto un canale di comu-nicazione diretto, immediato, verso i cittadini e di tutti i soggetti del sociale di Como fra di loro. Un canale comunicativo non a senso unico ma in grado di raccogliere segnalazioni, note, quesiti da portare all’attenzione dell’amministrazione pubblica.Il portale svolge anche la funzione di interfaccia con i diversi utenti dei due strumenti che costituiscono l’ossatura dell’Osservatorio. Catalogo strutture e serviziUno strumento specificatamente pensato per il cittadino. L’obiettivo di questo strumento è duplice: costituire la banca dati di tutte le strutture ed i servizi pubblici, privati e del volontariato che operano nel socia-

le in Provincia di Como, una vera mappatura dei servizi sociali Comaschi. Inoltre consentire a cittadini ed operatori dello sportello sociale di “trovare” il servizio desiderato ma anche tutte le informazioni utili alla sua fruizione, dal-le modalità burocratiche da espletare ai costi, dall’ubicazione della struttura alle caratteristiche del servizio offerto. La completezza dei dati è senza alcun dubbio una condizione indispensa-bile ma, se vogliamo dare un servizio veramente utile ai cittadini, l’aspetto dominante sono le modalità con cui il singolo visitatore può trovare quanto cerca, la facilità con cui trova le risposte alla sua ricerca. Per definizione una soluzione web deve essere immediatamente compren-sibile, non si fa formazione agli utenti (in questo caso i cittadini) come per le normali procedure informatiche, e non solo, esiste un problema lessicale molto forte: il mondo del sociale ha una propria terminologia, termini il più delle volte lontani dal parlato comune. Diverse le soluzioni attuate per sopperire a queste difficoltà. Innanzi tutto una guida all’utente contestuale alle videate su cui ci si sofferma. Il sistema potrà essere ulteriormente affinato nella misura in cui si raccoglieranno i giudizi ed i suggerimenti degli utenti.Il Catalogo, in ultima analisi, è un mero elenco di informazioni, quello che lo caratterizza e ne fa uno strumento utile e fruibile sono le diverse possibilità con cui reperire e visualizzare le sole informazioni utili alla ricerca. Nel nostro caso si sono rese disponibili diverse “chiavi” di ricerca, da quella a testo libero (tipo motore di ricerca), a quella per tipologia di servizio, a quella per località.Di quest’ultima modalità è particolarmente utile la visualizzazione sulle mappe geografiche di tutte le strutture censite. La chiave più interessante riteniamo sia quella “Io sono – Io cerco” in cui, sulla base di una propria catalogazione, la Provincia di Como ha riclassificato tutti i servizi secondo il principio denominato “la metafora degli eventi della vita”.La costituzione della banca dati dei servizi è un passo importante an-corché oneroso, ed apre scenari evolutivi particolarmente interessanti. A partire dal continuo arricchimento delle informazioni gestite, la struttura dinamica della scheda può ospitare una molteplicità di dati e quindi que-sto ampliamento di contenuti può essere fatto in completa autonomia da-gli operatori. Un’altra significativa evoluzione del Catalogo potrà essere il completamento delle pratiche amministrative direttamente sul sistema da parte dell’utente stesso, ottemperando quindi all’indicazione del Ministero della Pubblica Amministrazione per una completa digitalizzazione dei pro-cessi amministrativi.

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“Cubo” di analisi datiQuesta componente, centrale in un Osservatorio Sociale, è lo strumento preposto alla reportistica ed analisi statistica della spesa sociale.È interessante esaminare in dettaglio le caratteristiche principali dello strumento.Quanto realizzato consente la raccolta e messa a sistema dei dati prove-nienti da tutti i Comuni della Provincia. Lo strumento consente il caricamento dei set di dati anno dopo anno, così da costituire un notevole patrimonio informativo in grado di fornire analisi non solo puntuali ma anche di seguire l’evoluzione dei fenomeni nel tempo.Sono integrati nel sistema altri due elementi fondamentali al fine della com-prensione dei fenomeni sociali: - la classificazione dei Comuni in base a diverse “viste”: morfologia del terri-

torio, vocazione (industriale, agricolo, residenziale, ecc), dimensione (scale di abitanti). Queste viste sono libere ed infinite, modellabili direttamente dagli utenti;

- i dati demografici, rilevati direttamente dall’Istat; anche questi dati sono liberamente aggregabili per fasce di età.

Tutto questo consente confronti ed analisi molto accurate in cui non ci si limita ai soli valori assoluti ma si relazionano al potenziale bacino di utenza. Non ha senso parlare di una certa spesa per anziani in un dato territorio se non lo percentualizzo sul numero di anziani presenti nello stesso territorio.Dal punto di vista delle potenzialità statistiche, il sistema consente la pro-duzione di una gamma completa di elaborati: analisi numeriche, rappre-sentazioni grafiche, confronti, analisi di trend, cruscotti. Queste potenzialità possono essere sfruttate da tutti gli utenti del sistema, che si ricorda, non necessitano di nessuna professionalità informatica, per generare nuove ana-lisi e in base ad opportune autorizzazioni metterle a disposizione di tutti gli altri utenti. In questo modo l’Osservatorio diventa uno strumento dinamico di agevole evoluzione, sul quale sarà possibile operare non solo in consul-tazione delle informazioni, ma anche in modifica-integrazione dei contenuti e delle analisiSi è già detto come l’intero Osservatorio Sociale sia completamente web, questo consente il raggiungimento di numerosi obiettivi.Gli utilizzatori dello strumento sono sicuramente gli operatori dell’Assesso-rato provinciale ma anche tutti i responsabili degli AmbitiTerritoriali. Questo è un aspetto molto rilevante e risponde ad una precisa strategia della Pro-vincia: affiancare e supportare gli Uffici di Piano di Zona nel loro operato di programmazione e gestione sul territorio.

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Gli Ambiti hanno non solo accesso ai loro dati, ma si troveranno già predi-sposte un notevole numero di elaborazioni ed analisi. Un primo ed immedia-to ritorno di questa possibilità è l’utilizzo di report e grafici nella stesura del Piano triennale di Zona. La Provincia di Como ora – per meglio supportare le azioni degli Uffici di Pia-no – metterà a disposizione un percorso ‘formativo’ di accompagnamento che permetta agli operatori della programmazione di meglio conoscere gli strumenti a disposizione e le loro potenzialità; ciò favorirà inoltre la indispen-sabile azione di definizione di prassi e procedure comuni al fine di creare i presupposti di regolamentazione di inserimento ‘omogeneo e condiviso’ delle informazioni. Altro obiettivo è quello di rispondere alle sempre più forti aspettative della citta-dinanza in termini di trasparenza amministrativa. Il sistema consente due mo-dalità di accesso agli elaborati: direttamente tramite specifiche autorizzazioni e su un set ben definito e circoscritto, oppure estraendoli nel formato più conso-no alla loro pubblicazione in internet ad esempio sul portale dell’ Osservatorio stesso.

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CAPITOLO 1

Il territorio provincialeCaratteristiche fondamentali per la programmazione sociale

Il patrimonio persone.La popolazione: presenze, distribuzione, evoluzioneLa popolazione della provincia di Como al 1 gennaio 200� supera il limite dei �80 mila abitanti ed osservando l’andamento delle presenze nell’ultimo triennio precedente si rileva una costante crescita che, partendo dai �72.441 abitanti del 1.1.2007, ha portato ai �78.17� (+ 1,00%) del 1.1.2008 e quindi alle �84.762 unità (+ 1,14%) del 1.1.200�.

Tabella 01 - Dinamica popolazione residente nel triennio 2007/2009

2007 2008 % 200� %Provincia �72.441 �78.17� +1,00% �84.762 +1,14%Lombardia �.�4�.441 �.642.406 +1,02% �.742.676 +1,04%Italia ��.131.287 ��.61�.2�0 +0,83% 60.04�.068 +0,71%Fonte: ISTAT

Questo trend di crescita della provincia comasca riproduce l’evoluzione che possiamo osservare a livello regionale (+ 1,02% al 1.1.2008 e + 1,04% al 1.1.200�) mentre cresce più lentamente la popolazione a livello nazionale (+ 0,83% al 1.1.2008 e + 0,71% al 1.1.200�).Ciò porta ad avere anche un leggero incremento della presenza della popo-lazione comasca all’interno del contesto regionale passando nel triennio dal �,��% al 6,00% sul totale dei cittadini lombardi.Osservando poi nello specifico la presenza e l’andamento nei tre anni conside-rati nei territori di riferimento della programmazione sociale – Ambiti territoriali – e tenuto conto della anomalia data dalla presenza isolata, dalle altre aggre-gazioni territoriali, del Comune di Campione d’Italia (dove comunque abbiamo un costante decremento delle presenze), nel territorio provinciale, nell’interval-lo tra il 1.1.2007 ed il 1.1.2008, il maggior aumento di popolazione residente lo riscontriamo per i Comuni compresi nell’Ambito territoriale di Lomazzo (+ 1,��%) mentre la crescita inferiore la osserviamo per i Comuni che fanno parte dell’Ambito territoriale di Como (+ 0,17%).

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Tabella 02 - Variazione della popolazione residente negli Ambiti territoriali

Ambito Territoriale 2007 2008 % 2009 %Cantù 68.�20 6�.�82 +0,�6% 70.�38 +1,37%Como 144.367 144.610 +0,17% 14�.64� +0,72%Dongo 17.�27 17.��4 +0,38% 17.62� +0,18%Erba 70.�6� 71.0�6 +0,7�% 71.�21 +1,16%Lomazzo �3.773 ��.638 +1,��% �7.644 +2,10%Mariano Comense �3.��0 �4.8�� +1,76% ��.641 +1,3�%Menaggio 36.687 37.070 +1,04% 37.212 +0,38%Olgiate Comasco 84.4�1 8�.�31 +1,28% 86.3�� +1,01%Campione d’Italia 2.201 2.1�� -2,0�% 2.137 -0,84%Provincia �72.441 �78.17� +1,00% �84.762 +1,14%Lombardia �.�4�.441 �.642.406 +1,02% �.742.676 +1,04%Italia ��.131.287 ��.61�.2�0 +0,83% 60.04�.068 +0,71%Fonte: ISTAT e Osservatorio provinciale

Per l’intervallo tra il 1.1.2008 ed il 1.1.200� è ancora il territorio lomazzese quello che ha rilevato il maggior aumento (+ 2,10%) arrivando a �7.644 abitanti mentre i comuni dell’Ambito territoriale di Dongo hanno un incremento solo di 0,18 il che porta alla presenza totale di 17.62� unità. È ora interessante mettere in evidenza come si è arrivati al cambiamento della quantità di popolazione nel triennio; tre sono i fatti demografici che producono tale cambiamento: le nascite, le morti e le migrazioni.

Tabella 03 - Variazione della popolazione per natalità negli Ambiti territoriali nel triennio 2007/2009Tasso di natalità: rapporto tra il numero dei nati vivi dell’anno e l’ammontare medio della popolazione residente, moltiplicato per 1.000

Tasso di natalitàAmbiti Territoriali 2007 2008 2009Cantù 10,�3 10,2 �,82Como 8,8� � 8,83Dongo 8,84 7,�6 7,66Erba �,6� 10 �,�6Lomazzo 10,8� 10,84 12,4Mariano Comense 10,66 11,17 11,�Menaggio �,�7 �,2� 8,�2

1�

Olgiate Comasco 10,11 10,3� 10,3Campione d’Italia 4,�4 8,3� 4,68Provincia �,8� �,�7 10,1Lombardia 10,01 10,23 10,14Italia �,�4 �,67 �,47Fonte: ISTAT e Osservatorio provinciale

Osservando l’evoluzione delle nascite rileviamo un incremento del tasso di na-talità nel triennio passando a livello provinciale da �,8� a 10,1 al 1.1.200�; tale andamento è diverso da quello riscontrato nei medesimi periodi sia a livello lombardo – da 10,01 a 10,14 al 1.1.200� con una punta di 10,23 al 1.1.2008 – sia a livello nazionale – da �,�4 scende al 1.1.200� a �,47 dopo che era aumentato a �,67 al 1.1.2008.In particolare per gli Ambiti Territoriali si osserva nel triennio il costante incremen-to del tasso di natalità per Mariano Comense, il notevole incremento per l’anno 200� per i Comuni del lomazzese dopo aver riscontrato un tasso in diminuzione nell’annualità precedente; inoltre si rileva il costante decremento nel biennio per gli Ambiti di Cantù, Dongo e Menaggio mentre abbiamo alternanza di aumento e diminuzione del tasso per i territori di Como, Erba ed Olgiate Comasco.

Tabella 04 - Variazione della popolazione per mortalità negli Ambiti territoriali nel triennio 2007/2009Tasso di mortalità: rapporto tra il numero dei decessi nell’anno e l’ammontare medio della popolazione residente, moltiplicato per 1.000

Tasso di mortalitàAmbiti Territoriali 2007 2008 2009Cantù 7,73 8,02 8,48Como 10,�1 10,6 10,04Dongo 11,�3 12,11 11,6�Erba 8,72 �,24 �,33Lomazzo 7,62 8,27 7,�2Mariano Comense 6,6� 7,63 7,�4Menaggio 11,�8 12,33 11,�8Olgiate Comasco 7,�7 8,68 8,22Campione d’Italia �,�4 11,14 �,1�Provincia 8,84 �,33 �,01Lombardia 10,04 10,18 10,1Italia �,� �,64 �,4�Fonte: ISTAT e Osservatorio provinciale

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Dall’osservazione dei tassi di mortalità dal 1.1.2007 al 1.1.200� si evidenzia che in provincia di Como si è avuto un andamento simile a quello del territorio lom-bardo; un aumento con la punta massima al 1.1.2008. Per il livello nazionale si osserva invece un andamento costante di crescita; il tasso di mortalità provin-ciale al 1.1.200� è quello più basso nel confronto con quello regionale e quello nazionale.In ambito provinciale i territori di Cantù, Erba e Mariano Comense – anche se con sostanziali diversità – si sono mantenuti nel triennio in incremento del tasso di mortalità e quindi in controtendenza con il dato provinciale; nei territori di Como, Dongo, Lomazzo, Menaggio e Olgiate Comasco si è passati da un tasso di mortalità in crescita tra il 2007 ed il 2008 ad un tasso negativo nell’an-no successivo e ciò anche in modo significativo per Lomazzo. In questo Ambito emerge che nell’anno 200�, a fronte di un buon aumento del tasso di natalità, si ha anche corrispondentemente un decremento importante del tasso di mortalità nel confronto con l’anno precedente.

Questi due fatti portano a mettere in evidenza quello che viene definito il ‘saldo naturale’ e che osserviamo nella seguente tabella.

Tabella 05 - Variazione della popolazione per movimento naturale negli Ambi-ti territoriali nel triennio 2007/2009 Saldo naturale: differenza tra il numero di iscritti per nascita e il numero di cancellati per decesso dai registri anagrafici dei residenti.Crescita naturale (tasso di): differenza tra il tasso di natalità e il tasso di mortalità

2007 2008 2009

Ambito Saldo naturale

Tasso di crescita naturale

Saldo naturale

Tasso di crescita naturale

Saldo naturale

Tasso di crescita naturale

Cantù 1�3 3 1�2 2 �� 1Como -233 -2 -231 -2 -177 -1Dongo -47 -3 -73 -4 -71 -4Erba 6� 1 �4 1 4� 1Lomazzo 306 3 246 3 47� �Mariano Comense 214 4 1�4 4 200 4Menaggio -74 -2 -114 -3 -�� -3Olgiate Comasco 181 2 147 2 181 2Campione d’Italia -11 -� -6 -3 -1 0Provincia ��8 1 36� 1 6�2 1Fonte: ISTAT e Osservatorio provinciale

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La situazione di ‘movimento naturale’ vede gli Ambiti di Lomazzo, Mariano Comense, Olgiate Comasco, Erba e Cantù costantemente in tasso positivo mentre Como, Dongo e Menaggio sono in situazione negativa.

Nel triennio considerato dobbiamo approfondire anche quanto e come la po-polazione si sposta dai e nei territori; con la successiva Tabella si è sintetizzato il ‘movimento sociale’

Tabella 06 - Variazione della popolazione per movimento sociale negli Ambiti territoriali nel triennio 2007/2009 Tasso Migratorio: rapporto tra il saldo migratorio dell’anno e l’ammontare medio della popolazione residente, moltiplicato per 1.000

Tasso migratorioAmbiti Territoriali 2007 2008 2009Cantù +6,80 +11,�� +8,�2Como +3,30 +8,78 +6,1�Dongo +6,�0 +�,�1 +3,�1Erba +6,�� +10,84 +7,1�Lomazzo +16,63 +18,40 +11,�3Mariano Comense +13,62 +�,�8 +6,�6

Menaggio +12,46 +6,�1 +7,74Olgiate Comasco +10,6� +8,38 +8,46Campione d’Italia -1�,�0 -�,�7 0,�4Provincia +8,�7 +10,7� +7,�3Lombardia +�,03 +�,47 +7,62Italia +8,37 +7,28 +�,3

Fonte: ISTAT e Osservatorio provinciale

Per quanto riguarda il ‘movimento sociale’ pur essendo tutti gli Ambiti in situa-zione di incremento di ingressi nei propri territori si individua comunque un ral-lentamento con la diminuzione del trend di arrivo di nuovi residenti; infatti sono presenti in alcuni degli Ambiti dei dati negativi delle percentuali di arrivi; ciò è anche in linea con la situazione regionale.

Possiamo ora osservare complessivamente il risultato che hanno prodotto nel triennio i fenomeni di natalità, mortalità e migrazione nel territorio provinciale nella sintesi che abbiamo riportato nella successiva Tabella con l’evidenza del saldo totale ed il relativo tasso di crescita totale.

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Tabella 07 - Dinamica del movimento anagrafico negli Ambiti territoriali nel triennio 2007/2009 Saldo migratorio totale: differenza tra il numero degli iscritti ed il numero dei cancellati dai registri anagrafici per trasferimento di residenza.Saldo totale: somma di saldo naturale e saldo migratorio.Crescita totale (tasso di): somma del tasso di crescita naturale e del tasso migratorio totale.

2007 2008 2009

Ambito Territoriale

Saldo naturale

Saldo migr.

Saldo totale

Tasso di crescita totale

Saldo naturale

Saldo migr.

Saldo totale

Tasso di crescita totale

Saldo naturale

Saldo migr.

Saldo totale

Tasso di crescita totale

Cantù 1�3 46� 662 10 1�2 804 ��6 14 �� 601 6�6 10

Como -233 476 243 2 -231 1270 103� 7 -177 �01 724 �

Dongo -47 114 67 4 -73 104 31 2 -71 6� -2 0

Erba 6� 462 �31 8 �4 771 82� 12 4� �14 ��� 8

Lomazzo 306 1��� 186� 20 246 1760 2006 21 47� 116� 1644 17

Mariano Comense 214 73� �4� 18 1�4 �48 742 14 200 36� �6� 10

Menaggio -74 4�7 383 10 -114 2�6 142 4 -�� 288 18� �

Olgiate Comasco 181 8�� 1080 13 147 717 864 10 181 731 �12 11

Campione D’Italia -11 -3� -46 -21 -6 -12 -18 -8 -1 2 1 0

Provincia ��8 �136 �734 10 36� 6218 6�87 11 6�2 4636 �288 �

Fonte: ISTAT e Osservatorio provinciale

Da questa osservazione rileviamo che in particolare emerge la difficoltà di cre-scita dell’Ambito di Dongo, ma anche i territori di Como e di Menaggio si con-fermano in difficoltà; decisamente in positivo l’Ambito di Lomazzo ed in buon trend di crescita anche i territori di Olgiate Comasco, Mariano Comense e di Cantù.

1�

Il patrimonio ambiente.Il territorio: morfologia, ampiezzaUna delle osservazioni indispensabili – e per la quale non poniamo sempre la sufficiente attenzione nel nostro lavoro di programmazione delle politiche sociali – è quella che nasce dall’elemento territorio come composizione della realtà ambientale, morfologica, storico-culturale e sociale ed anche istituzio-nale che si è venuta a concretizzare nel tempo e che è strettamente legata, indissolubilmente, alla presenza/non-presenza delle persone.È questa composizione di elementi che va a segnare la specificità e la omo-geneità di uno spazio e che lo trasformano e lo fanno diventare territorio e le persone che ci vivono, i suoi abitanti.Nella osservazione che deve fare da premessa alla programmazione sociale tutto ciò non può essere dimenticato, anzi deve essere tenuto in adeguata con-siderazione in quanto permette di avere una corretta consapevolezza degli ele-menti che producono in ugual misura gli effetti di modificazione e cambiamento dei bisogni sociali e delle possibilità di affrontarli per una risoluzione.Tra le osservazioni da fare nel contesto del ‘territorio’ c’è anche quella delle vie di comunicazione, elementi fondamentali per la vita sociale, per il lavoro e per la gestione dei servizi alla persona.Soprattutto oggi in cui sempre maggiormente si tenta di dare consistenza – anche attraverso specifici servizi – alle attività ed alle prestazioni domiciliari, la rete delle vie di comunicazione e la tipologia e consistenza del trasporto pubblico diventano requisiti fondamentali per la valutazione delle prospettive programmatorie. Tale osservazione dovrà essere tenuta in considerazione nel momento in cui potremo ulteriormente implementare le possibilità di raccolta delle informazioni e della loro elaborazione.Per ora abbiamo cominciato ad individuare quattro opzioni di tipologia mor-fologica significative per la descrizione del territorio della provincia di Como – pianura, montagna e collina (già definite anche dalla Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Como) cui abbiamo aggiunto la situa-zione lago – e quindi abbiamo classificato la ‘prevalenza’ di ciascun Comune della provincia.

Tabella 08 - Distribuzione della popolazione per morfologia del Comune di residenza al 1.1.2009

Pianura Collina Montagna LagoPopolazione 82.�3� 2�3.878 72.106 13�.843Kmq �3,47 2��,48 �73,26 32�,86popolazione /kmq 887 ��� 126 417Fonte: elaborazione dell’Osservatorio provinciale

Il territorio collinare è quello che accoglie globalmente il maggior numero di abi-tanti e che di fatto ha una densità superiore alle altre situazioni morfologiche; il territorio più esteso è quello occupato dalla montagna ma con il minor numero di persone residenti e quindi con la più bassa densità che è decisamente in-feriore alla densità media provinciale di 4�4 ab/Kmq. Anche i Comuni che si affacciano sul lago – pur con la presenza del comune capoluogo – hanno una densità di presenza di abitanti inferiore alla media provinciale. Importante an-che la presenza abitativa nella pianura – 887 per Kmq. – che è la componente morfologica meno estesa nel territorio provinciale.

Figura 01 - Descrizione della morfologia del territorio provinciale per Comune

20

21

È evidente che la provincia di Como ha un territorio disomogeneo, vario ed articolato; è quindi indispensabile che anche queste osservazioni possano essere elaborate e messe a confronto con le altre informazioni per diventare patrimonio per gli approfondimenti di programmazione sociale.

Figura 02 - Distribuzione della popolazione per Ambiti territoriali al 1.1.2009

Dalla Figura precedente si possono apprezzare le distribuzioni della popola-zione nei diversi Ambiti territoriali e ciò anche in considerazione di quanto mes-so in rilievo con la precedente che presenta la confi gurazione morfologica del territorio provinciale.La parte meridionale della provincia è quella maggiormente popolata ed è anche quella con la minore disponibilità di territorio; abbiamo così in questi quattro Am-

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biti territoriali la maggiore densità di popolazione con la punta massima di Maria-no Comense con 1447 ab/Kmq, quando la densità provinciale è di 4�4 abitanti. Nel contempo la parte settentrionale, che è anche quella che presenta il ter-ritorio morfologicamente più ‘difficile’ prevalentemente collinare e montano, è quella meno popolata e corrispondentemente quindi, quella con una densità decisamente più bassa con la punta estrema dell’Ambito territoriale di Dongo con la presenza di 74 ab/Kmq.

Tabella 09 - Distribuzione degli abitanti negli Ambiti per ampiezza territoriale e numerosità dei Comuni al 1.1.2009

Ambiti Territoriali kmq numero comuni

Kmq /Comune popolazione popolazione

/ kmqpopolazione

/ comune

Cantù ��,76 8 7,47 70.�38 1.180 8.817Como 234,�7 2� �,38 14�.64� 621 �.826Dongo 23�,3� 18 13,30 17.62� 74 �7�Erba 1�3,82 26 �,�2 71.�21 468 2.766Lomazzo 106,2� 1� �,�� �7.644 �1� �.13�Mariano Comense 38,4� 6 6,41 ��.641 1.447 �.274Menaggio 34�,12 36 �,�� 37.212 108 1.034Olgiate Comasco 108,1� 23 4,70 86.3�� 7�� 3.7�6Campione d’Italia 2,60 1 2,60 2.137 822 2.137Provincia 1.288,07 162 7,�� �84.762 4�4 3.610Fonte: ISTAT e Osservatorio provinciale

Tabella 10 - Consistenza di Ambito per ampiezza territoriale, numerosità dei Comuni e presenza abitanti al 1.1.2009

Ambiti Territoriali kmq % su provincia

numerocomuni

% su provincia popolazione %

su provincia

Cantù ��,76 4,64% 8 4,�4% 70.�38 12,06%Como 234,�7 18,21% 2� 1�,43% 14�.64� 24,�1%Dongo 23�,3� 18,�8% 18 11,11% 17.62� 3,01%Erba 1�3,82 11,�4% 26 16,0�% 71.�21 12,30%Lomazzo 106,2� 8,2�% 1� 11,73% �7.644 16,70%Mariano Comense 38,4� 2,��% 6 3,70% ��.641 �,�2%Menaggio 34�,12 26,7�% 36 22,22% 37.212 6,36%Olgiate Comasco 108,1� 8,40% 23 14,20% 86.3�� 14,77%Campione d’Italia 2,60 0,20% 1 0,62% 2.137 0,37%Provincia 1.288,07 100% 162 100% �84.762 100%Fonte: elaborazione dell’Osservatorio provinciale

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Con ulteriori approfondimenti si mette in evidenza che i 4 Ambiti territoriali me-ridionali dove vive poco più della metà della popolazione (�3,0�%) comasca hanno a disposizione meno di un quarto (24,28%) del territorio provinciale; nel contempo – escludendo l’Ambito territoriale di Como - nella restante area com-prendente Dongo, Menaggio ed Erba pari al �7,31% del territorio provinciale vive solo poco più del 21% della popolazione lariana.

Tabella 11 - Distribuzione della popolazione per dimensione del Comune di residenza al 1.1.2009 per Ambiti territoriali

0-999 1000-4999 5000-19999 20000-49000 49001-100000

Ambiti Territoriali abitanti n.

comuni abitanti n. comuni abitanti n.

comuni abitanti n. comuni abitanti n.

comuni

Cantù 12.471 4 1�.66� 3 38.3�8 1Como 2.727 � 40.173 16 18.664 3 84.08� 1Dongo �.412 11 12.213 7Erba 4.7�2 8 33.828 14 33.341 4Lomazzo 3�.600 11 62.044 8Mariano C. 4.808 1 27.42� 4 23.404 1Menaggio 13.284 24 23.�28 12Olgiate C. 848 1 3�.�43 16 46.004 6Campione 2.137 1Provincia 27.023 4� 204.701 82 207.1�1 28 61.802 2 84.08� 1Fonte: elaborazione dell’Osservatorio provinciale

Una ulteriore serie di osservazioni provengono dall’esame della Tabella 11 e dalla corrispondente Figura 03 dove si sono evidenziate le dimensioni per pre-senza di popolazione dei diversi Comuni negli Ambiti territoriali.Dalle stesse emerge che la maggioranza – circa il 70% – della popolazione provinciale ‘abita’ in Comuni della fascia �000/1���� abitanti (3�,42%) e della fascia 1000/4��� quasi in uguale misura (3�,01%); fasce nelle quali troviamo la maggior presenza – quasi il 61% – dei Comuni della provincia.

Appaiono molto ‘compatti’ – con la presenza di tutti i Comuni di Ambito in solo due fasce – i territori di Dongo, Lomazzo e Menaggio.Lo sarebbero anche quelli di Cantù e Mariano Comense se non considerassi-mo i due Comuni capozona.

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Grafi co 01 - Distribuzione della popolazione per dimensione del Comune di residenza al 1.1.2009 in provincia di Como

Fonte: elaborazione dell’Osservatorio provinciale

Figura 03 - Distribuzione negli Ambiti territoriali dei Comuni per dimensioni di abitanti

0

50.000

100.000

150.000

200.000

250.000

0-999 1000-4999

5000-19999

20000-49000

49001-100000

distribuzione della popolazione per dimensione del Comune di residenza al 31.12.2009

2�

Il patrimonio del lavoro: economia e solidarietà

In questo paragrafo si conclude l’approfondimento di quelle caratteristiche ge-nerali che, in sede di analisi, devono essere considerate qualifi canti ed identifi -cative della realtà di un territorio; sono quelle caratteristiche che fanno sì che un gruppo più o meno consistente di persone che convive in uno specifi co spazio – fi sico e temporale – possa di fatto considerarsi Comunità Sociale: osservare quindi come emerge e si sviluppa la capacità economica e di produzione di beni e servizi ma anche la capacità di ‘produzione’ di solidarietà.Si dovranno pertanto mettere in evidenza le informazioni e le conoscenze base che si ritengono necessarie ed opportune per meglio conoscere la realtà in funzione delle scelte che entreranno nella programmazione dei servizi sociali ed assistenziali.Utilizzando i dati e le informazioni della Camera di Commercio, Industria, Arti-gianato e Agricoltura di Como abbiamo defi nito le opzioni di ‘prevalenza’ pro-duttiva – agricoltura, commercio, industria, costruzioni, terziario – di ciascun Comune della provincia sulla base della prevalenza del numero di addetti; tali informazioni sono quindi state inserite nel ‘cubo’ informatico a disposizione del-l’Osservatorio provinciale.

Tabella 12 - Distribuzione della popolazione per ‘settore produttivo prevalen-te’ del Comune di residenza al 1.1.2009Nota: i dati di partenza per la creazione di questa classifi cazione sono stati presi dalla Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Como. Ogni Comune è stato classifi cato in base all’attività prevalente sul suo territorio. L’attività prevalente di ogni Comune è stata determinata sulla base del numero di addetti per settore produttivo.

Ambiti Territoriali Agricoltura Commercio Costruzioni Industria Terziario

Cantù - - - 70.�38 -Como - 4.�66 3.38� 31.862 10�.836

Dongo 2.86� 1.20� 1.888 �.�22 �.741

Erba - - - 66.788 �.133

Lomazzo - - - �7.644 -

Mariano Comense - - - ��.641 -

Menaggio �74 2.�66 �.0�1 4.271 23.137

Olgiate Comasco - - 1.18� 77.104 8.102Campione D’Italia - - - 2.137 -

Totale 3.83� 8.741 11.�13 411.�07 147.�4�Fonte: elaborazione dell’osservatorio provinciale

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Da ciò emerge che la maggior parte dei comaschi risiede – come possiamo apprezzare nella Tabella 12 – in Comuni a prevalenza di produzione industriale; elevata la presenza anche nei Comuni a prevalenza di attività ‘terziaria’.

Figura 04 - Distribuzione negli Ambiti territoriali dei Comuni per settore pro-duttivo prevalente

Dalla Figura 04 emergono le prevalenze di attività produttiva dei singoli Comu-ni e con la quale si compone la prevalenza di ciascun Ambito territoriale. Per Cantù, Lomazzo e Mariano Comense troviamo la totalità dei Comuni con prevalenza di ‘produzione industriale’.Anche i territori di Erba e Olgiate Comasco hanno la presenza di un buon nu-mero di Comuni con la stessa prevalenza, mentre nel territorio di Dongo sono presenti tutte le possibilità produttive. Nei Comuni dell’Ambito di Como non è presente la produzione agricola e la maggioranza della popolazione risiede in Comuni con prevalenza di attività

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nel settore terziario (in tale settore è prevalente l’attività nel Comune di Como). La prevalenza nel settore terziario è anche per numerosi Comuni dell’area Erbese.Scarsa la presenza di Comuni a prevalenza di attività agricola con solo meno dell’1% di presenze abitative sul totale della popolazione provinciale.

La Provincia ha tra le proprie funzioni nel ‘settore sociale’ quella della registra-zione delle cooperative sociali e delle organizzazioni di volontariato e delle as-sociazioni di promozione sociale; per questi particolari aspetti, rimandando per osservazioni più approfondite ai due rapporti specifi ci redatti dell’Osser-vatorio Provinciale per le politiche sociali, sono di seguito sintetizzate le attuali presenze nel territorio provinciale.

Tabella 13 - Distribuzione negli Ambiti territoriali delle Cooperative sociali al 31.12.2010Nota: Le Cooperative sociali di tipo A gestiscono servizi socio-sanitari ed educativi ed altri. Le Cooperative sociali di tipo B possono svolgere attività diverse (agricole, industriali, commerciali, di servizi) al fi ne di inserire, dal punto di vista lavorativo persone svantaggiate. I Consorzi sono particolari tipi di cooperative (tipo C) costituite dall’asso-ciazione tra Cooperative.

Ambiti Territoriali coop Tipo A Tipo B ConsorziCantù 10 � � 0Como 42 33 8 1Dongo � 4 1 0Erba 8 7 1 0Lomazzo 10 7 3 0Mariano Comense 3 3 0 0Menaggio 4 3 1 0Olgiate Comasco 1� 10 � 0Provincia �7 72 24 1Fonte: Albo Regionale delle Cooperative Sociale - sezione provinciale di Como

In particolare si può evidenziare la presenza di cooperative sociali in tutti gli Ambiti territoriali con una prevalenza signifi cativa nell’Ambito di Como dove troviamo circa il 40% delle cooperative di tutta la provincia; si rileva inoltre la specifi cità dell’Ambito di Olgiate Comasco dove ha sede quasi il 1�% delle cooperative iscritte al registro provinciale. Da osservare il fatto che nel territorio Marianese non sono iscritte al registro provinciale cooperative sociali di tipo B, mentre ne è particolarmente ‘fornito’ il territorio di Olgiate Comasco.

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Tabella 14 - Distribuzione negli Ambiti delle Organizzazioni di volontariato e delle Associazioni al 31.12.2010

Ambiti Territoriali ODV ASSO APSCantù 20 6 �Como 68 27 33Dongo 7 2 1Erba 2� 3 2Mariano Comense 28 0 0Menaggio � 4 0Lomazzo 28 6 �Olgiate Comasco 21 7 �Provincia 210 �� ��Fonte: Registro Regionale del Volontariato - sezione provinciale di Como; Registro Regionale dell’Associa-zionismo - sezione provinciale di Como

Non con le stesse modalità è avvenuta ad oggi la diffusione delle associazio-ni senza scopo di lucro (ASSO) che al �0% hanno sede nell’Ambito territoria-le di Como e che non hanno alcuna presenza nel territorio del Marianese.Anche per le associazioni di promozione sociale troviamo una diffusione simile con l’Ambito di Como con il 60% del totale delle associazioni iscrit-te al registro mentre a Menaggio ed ancora a Mariano sono assenti tali soggetti.Per quanto riguarda le organizzazioni di volontariato (ODV) – che è sicura-mente il gruppo più folto con oltre il 6�% nel totale degli enti di volontariato – abbiamo una distribuzione maggiormente omogenea nel territorio pro-vinciale anche se comunque nell’Ambito di Como ha sede oltre il 32%.

Grafico 02 - Presenza del volontariato organizzato in provincia di Como al 31.12.2010. Fonte: elaborazione dell’Osservatorio provinciale

0

50

100

150

200

250

ODV ASSO APS

presenza del volontariato organizzato in provincia di Como al 31.12.20010

2�

Sempre per le Organizzazioni si rileva il dato di presenza nell’Ambito Erbese con quasi il 14%, mentre Mariano e Lomazzo hanno poco oltre il 13% di enti registrati ciascuna. In questa analisi non sono state fatte distinzioni circa la mission, la vocazione istitutiva delle organizzazioni e delle associazioni in quanto riteniamo che con qualsiasi tipologia di interesse – ambientale, culturale, sociale, educativo, ecc. – esse siano state costituite, comunque attualmente producono valore sociale ed entrano nel sistema della solidarietà civile; hanno quindi a che fare con la valorizzazione delle persone con le persone.

In questo primo capitolo sono state utilizzate informazioni provenienti da basi dati e conoscenze proprie di soggetti istituzionali nazionali, regionali e pro-vinciali; alcune di tali informazioni sono poi state utilizzate ed esposte senza alcuna altra elaborazione mentre per altre abbiamo ritenuto significativo un passaggio di elaborazione specifico attraverso lo strumento a disposizione dell’Osservatorio provinciale. Con le osservazioni raccolte in questo primo capitolo del Rapporto si sono co-minciate a tracciare alcune linee delle caratteristiche identificative della provin-cia di Como; si è iniziato a mettere le basi per conoscere la situazione generale della Comunità Provinciale attraverso l’analisi dei tre vettori che danno direzio-ne e forza alla definizione dell’essere Comunità: quello delle persone, quello del territorio e quello del lavoro (la produzione di beni e servizi e la produzione di relazione e solidarietà).Ciò che abbiamo appena cominciato ad accennare, come relazione tra i tre vettori nel contesto provinciale, dovrà essere invece completamente affrontato nel livello locale degli Ambiti territoriali alfine di individuare le diverse connes-sioni e collegamenti che consentano di ‘scoprire’ le potenzialità, le risorse che possano accompagnare la definizione degli obiettivi di politica sociale zonale. Oltre alle osservazioni qui riportate potranno esserci, a livello locale, tutti quegli approfondimenti provenienti dalle informazioni che sono reperibili solo attraver-so la presenza diretta con la frequentazione dei luoghi e delle persone, cosa possibile ed indispensabile per gli amministratori ed i programmatori locali.

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Capitolo 2

Le caratteristiche della popolazione provincialeLe persone risorse ed i loro bisogni

Una delle difficoltà che da sempre si incontra nei servizi sociali è quella di sentirsi costantemente in balìa degli eventi; gli eventi provocati dal continuo mutare delle situazioni che provocano il disagio della singola persona e della sua famiglia, piuttosto che quelli provocati dalle influenze che nascono e si sviluppano nella vita della comunità sociale dalle influenze dovute a fattori sociali ‘superiori’ o ‘esterni’ – le migrazioni, le questioni economiche, la disoc-cupazione, ecc.Nello stesso tempo molto spesso diamo per scontato il patrimonio di risorse a disposizione della comunità sociale e lo consideriamo immutabile, senza evo-luzione e quindi non sviluppiamo alcuna azione di monitoraggio; in tal senso a volte ci accorgiamo che le risorse che stiamo utilizzando non hanno neppure più senso, usiamo ancora strumenti ed opportunità vecchie per risolvere que-stioni e bisogni nuovi.Quindi diventa sempre maggiormente necessario ricercare informazioni che producono le auspicate appropriate conoscenze per meglio ‘governare’ le situazioni di vita delle singole persone e quelle di benessere sociale della co-munità; approfondire le informazioni date dalla situazione demografica, tanto più ora che attraverso l’utilizzo dell’informatica possiamo mettere in relazione e a confronto le diverse e varie informazioni, diventa azione imprescindibile della programmazione sociale.

La composizione generale della popolazioneCon la Tabella seguente osserviamo la situazione provinciale con la presenza per genere e che è percentualmente simile a quella regionale e nazionale an-che se con una forbice differenziale tra femmine e maschi più ridotta.A livello provinciale si ha quindi una presenza femminile (�1,08%) prevalente a quella maschile; particolare, e quindi da rilevare, è la situazione dell’Am-bito territoriale di Como che, unico, si differenzia dagli altri con oltre 1 punto percentuale in meno di presenza maschile al 1 gennaio 200�; per il resto si può confermare una situazione di distribuzione omogenea della presenza per genere negli Ambiti territoriali.

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Tabella 15 - Residenti per Ambiti territoriali per genere al 1.1.2009

Ambiti Territoriali Tot pop. res. M %M Tot pop. res. F %FCantù 34.6�� 4�,14% 3�.87� �0,86%Como 6�.81� 47,�3% 7�.834 �2,07%Dongo 8.678 4�,24% 8.�47 �0,76%Erba 3�.373 4�,18% 36.�48 �0,82%Lomazzo 48.243 4�,41% 4�.401 �0,��%Mariano Comense 27.�62 4�,�4% 28.07� �0,46%Menaggio 18.1�1 48,78% 1�.061 �1,22%Olgiate Comasco 42.�34 4�,23% 43.861 �0,77%Campione D’Italia 1.0�0 4�,13% 1.087 �0,87%Provincia 286.06� 48,�2% 2�8.6�7 �1,08%Lombardia 4.762.370 48,88% 4.�80.306 �1,11%Italia 2�.1�2.423 48,��% 30.8�2.64� �1,44%Fonte: ISTAT e Osservatorio Provinciale

Tabella 16 - Distribuzione dei nuclei famigliari per Ambito territoriale nel trien-nio 2007/2009

Ambiti Territoriali 2007 2008 % 2009 %Cantù 27.223 27.7�8 +2,11% 28.314 +1,86%Como 62.7�8 63.�6� +1,23% 64.448 +1,38%Dongo 7.637 7.712 +0,�8% 7.781 +0,8�%Erba 2�.2�7 2�.776 +1,77% 30.134 +1,20% Lomazzo 38.406 3�.�4� +2,�7% 40.341 +2,01%Mariano Comense 21.648 22.07� +1,�7% 22.384 +1,40%Menaggio 16.267 16.38� +0,73% 16.46� +0,�1%Olgiate Comasco 33.7�1 34.363 +1,81% 34.863 +1,46%Campione D’Italia 1.066 1.118 +4,88% 1.130 +1,07%Provincia 238.0�3 242.341 +1,80% 24�.864 +1,4�%Lombardia 4.132.818 4.203.176 +1,70% 4.24�.1�� +1,0�%Italia 24.282.48� 24.641.200 +1,48% 24.�0�.042 +1,07%Fonte: ISTAT e Osservatorio Provinciale

L’altro elemento da osservare è quello della presenza della famiglia; per tutto il territorio provinciale nel triennio considerato si evidenzia un incremento di presenza e quindi si è in linea con l’andamento regionale e nazionale. Si nota

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comunque che nei due intervalli l’incremento provinciale è sempre superiore sia di quello regionale sia di quello nazionale del corrispondente periodo.In particolare sono da evidenziare le situazioni dell’Ambito territoriale di Lo-mazzo e dell’Ambito territoriale di Cantù nei quali abbiamo – in entrambi gli intervalli annuali considerati – un incremento decisamente superiore a quello provinciale. Un ulteriore approfondimento nasce nell’osservare il rapporto tra la popolazione residente e numero di famiglie presenti al 1.1.200� nel territorio provinciale.

Tabella 17 - Rapporto tra popolazione e nuclei famigliari negli Ambiti territo-riali al 1.1.2009

popolazione nuclei famigliari composizione mediaCantù 70.�38 28.314 2,4�Como 14�.64� 64.448 2,26Dongo 17.62� 7.781 2,27Erba 71.�21 30.134 2,3�Lomazzo �7.644 40.341 2,42Mariano Comense ��.641 22.384 2,4�Menaggio 37.212 16.46� 2,26Olgiate Comasco 86.3�� 34.863 2,48Campione d’Italia 2.137 1.130 1,8�Provincia �84.762 24�.864 2,38Lombardia �.742.676 4.24�.1�� 2,2�Italia 60.340.328 24.�0�.042 2,41Fonte: ISTAT e Osservatorio Provinciale

Evidenziamo così la consistenza media famigliare che per il territorio provin-ciale risulta essere di 2,38 unità in linea con il dato nazionale (2,41 unità) ma superiore al dato regionale (2,2� unità).Nell’analisi della situazione dei singoli Ambiti emerge la situazione dei territori di Como e di Menaggio dove abbiamo una ‘consistenza’ di 2,26 unità per fami-glia residente ben inferiore al dato provinciale ed a quello regionale.Differentemente negli Ambiti territoriali di Mariano Comense e Cantù (2,4� uni-tà), Olgiate Comasco (2,48 u.) e Lomazzo (2,42 u.) è superiore alla media pro-vinciale ed anche a quella nazionale.Questa osservazione porta a confermare una certa omogeneità sotto l’aspetto socio-demografico del territorio a meridione della provincia, quello collocato ai confini tra la provincia di Varese e quella di Monza Brianza.

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Altre importanti e significative considerazioni possono nascere dalle elabora-zioni dei dati socio-demografici a disposizione; ogni singolo Ufficio di piano zonale, nelle proprie attività programmatorie, meglio e più opportunamente potrà mettere in rilievo le caratteristiche tra le quali le famiglie unipersonali (in-crociando il dato con quello di genere e dell’età), le famiglie con la presenza di minori, le famiglie con la presenza di persone anziane, le famiglie straniere e le famiglie italiane, ecc.

La composizione della popolazione per etàPer questo lavoro, che prevalentemente ha l’obiettivo di mettere a disposizione alcuni esempi-tracce di ragionamenti per la programmazione sociale, non fa-remo approfondimenti particolarmente dettagliati circa la composizione della popolazione per età anagrafica, bensì appunteremo alcune schematiche os-servazioni nelle tre fasce d’età – minori, giovani, anziani – che riteniamo siano, per il livello provinciale, maggiormente significative.Lo strumento informatico applicativo a disposizione dell’Osservatorio provin-ciale delle politiche sociali permette – su questo specifico aspetto – tutte le elaborazioni che il programmatore locale ritenesse di dover fare ‘spacchettan-do’ e ‘riunendo’ le diverse età in fasce diversificate in ragione delle esigenze di approfondimento.

Tabella 18 - Distribuzione delle presenze dei minori (0-17) negli Ambiti territo-riali ed andamento nel triennio 2007/2009

Ambiti Territoriali 2007 2008 % 2009 %Cantù 11.�22 12.043 +1,01% 12.18� +1,17%Como 22.282 22.384 +0,4�% 22.68� +1,34%Dongo 2.�81 2.��� +0,6�% 2.��6 -1,6�%Erba 11.888 12.027 +1,00% 12.147 +0,��%Lomazzo 16.142 16.�08 +2,27% 16.�60 +2,74%Mariano Comense �.3�7 �.�30 +1,8�% �.718 +1,�7%Menaggio �.876 �.�34 +0,��% �.�87 +0,8�%Olgiate Comasco 1�.306 1�.�22 +1,41% 1�.6876 +1,06%Campione d’Italia 300 286 -4,66% 2�7 +3,84%Provincia ��.6�4 �6.833 +1,23% �8.226 +1,44%Lombardia 1.�6�.04� 1.��2.328 +1,74% 1.620.2�3 +1,7�%Italia 10.088.141 10.14�.827 +0,61% 10.1�8.��� +0,48%Fonte: ISTAT e Osservatorio Provinciale

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Per quanto attiene la presenza minorile la provincia di Como vede un incre-mento della presenza negli intervalli tra 2007/2008 (+1,23% contro +0,61%) e 2008/200� (+1,44 contro +0,48%) e ciò è decisamente superiore a quanto si è rilevato a livello nazionale.Diverso è invece il confronto con il livello lombardo dove l’incremento della popolazione minorile è stato rispettivamente del 1,74% tra il 2007 ed il 2008 e del 1,7�% tra il 2008 ed il 200� e quindi superiore agli incrementi registrati nella provincia comasca.È però superiore all’incremento regionale l’Ambito territoriale di Lomazzo con dati rispettivamente di +2,27% e di +2,74% nei due intervalli annuali conside-rati; questo territorio è quello che – con Mariano Comense (anche se con dati di incremento inferiore) – mantiene un trend positivo costante. Il resto degli Ambiti territoriali della provincia presenta situazioni differenti con Como, Erba e Menaggio con incrementi sempre inferiori alla media provinciale dell’anno corrispondente, mentre Olgiate Comasco un anno ha incremento superiore e l’altro inferiore all’incremento provinciale. Da rilevare la particolare situazione dell’Ambito territoriale di Dongo che tra il 2007 ed il 2008 incrementa (1,��%) più della media provinciale per poi scen-dere decisamente a –0,76% nell’anno successivo.

Tabella 19 - Incidenza della popolazione minorile su popolazione residente per Ambito territoriale al 1.1.2009

popolazione % su provincia minori % su

provincia% su

popolazione

Cantù 70.�38 12,06% 12.18� 12,41% 17,28%

Como 14�.64� 24,�1% 22.68� 23,0�% 1�,�8%

Dongo 17.62� 3,01% 2.��6 2,60% 14,�0%

Erba 71.�21 12,30% 12.147 12,36% 16,8�%

Lomazzo �7.644 16,70% 16.�60 17,27% 17,37%

Mariano Comense ��.641 �,�2% �.718 �,8�% 17,47%

Menaggio 37.212 6,36% �.�87 6,0�% 16,0�%

Olgiate Comasco 86.3�� 14,77% 1�.687 1�,�7% 18,16%

Campione d’Italia 2.137 0,37% 2�7 0,30% 13,0�%

Provincia �84.762 100% �8.226 100,00% 16,27%

Lombardia �.742.676 1.620.2�3 16,4�%

Italia 60.04�.068 10.1�8.��� 16,�0%Fonte: ISTAT e Osservatorio Provinciale

3�

Dalla Tabella 1� e dalle corrispondenti Figura 0� e Figura 06 emergo-no una serie di osservazioni estremamente signifi cative per le prospettive programmatorie.

Figura 05 - Distribuzione della popolazione minorile negli Ambiti territoriali al 1.1.2009

Una è senza dubbio quella che la provincia di Como è in una situazione me-diana come incidenza della popolazione rispetto al dato regionale (più bassa incidenza) e quello nazionale (incidenza superiore pari al 16,�0) al 1.1. 200�.

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Figura 06 - Incidenza della popolazione minorile su popolazione residente per Ambito territoriale al 1.1.2009Ogni omino nella cartina equivale all’1% della popolazione della provincia di Como.

Abbiamo poi, analizzando i dati di presenza minorile per Ambito territoriale, una situazione estremamente diversifi cata ed infatti si passa dalla presenza percentuale più bassa di 1�,�0 di Dongo (sempre non considerando il dato anomalo di Campione d’Italia), al 1�,13 di Olgiate Comasco. Con Dongo è solo il territorio di Como ad essere al di sotto della media regio-nale e nazionale con Menaggio poco al di sopra delle stesse.Tutti gli altri Ambiti hanno percentuali superiori di presenza di minori sul totale della popolazione residente; sono ancora i territori di Mariano Comense, Lo-mazzo e Cantù ad essere superiori alla percentuale provinciale.

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Tabella 20 - Distribuzione delle presenze dei giovani (15-30 anni) negli Ambiti territoriali ed andamento nel triennio 2007/2009

Ambiti Territoriali 2007 2008 % 2009 %Cantù 12.174 12.044 -1,07% 11.��4 -0,7�%Como 22.78� 22.346 -1,�4% 22.17� -0,77%Dongo 2.800 2.7�7 -1,�4% 2.732 -0,�1%Erba 11.�82 11.630 -2,�4% 11.617 -0,11%Lomazzo 16.6�6 16.604 -0,��% 16.703 +0,60%Mariano Comense �.608 �.�04 -1,08% �.3�3 -1,17%Menaggio �.81� �.781 -0,6�% �.70� -1,2�%Olgiate Comasco 14.64� 14.442 -1,3�% 14.316 -0,87%Campione d’Italia 301 2�8 -1,00% 2�8 0,00%Provincia �6.814 ��.406 -1,4�% �4.8�7 -0,�3%Lombardia 1.�74.8�� 1.�61.�7� -0,82% 1.���.3�1 -0,42%Italia 10.�71.248 10.�13.76� -0,�4% 10.4�1.�64 -0,��%Fonte: ISTAT e Osservatorio Provinciale

Passando ora alla presenza di giovani e considerati sempre gli anni 2007, 2008 e 200� dalla relativa tabella si osserva che, a differenza della situazione della fascia di età minorile, abbiamo costantemente segno negativo; la presenza giovanile decresce sia dal 2007 al 2008 che dal 2008 al 200� per il livello pro-vinciale, ma anche per il livello regionale e per il livello nazionale. C’è quindi omogeneità nella diminuzione della presenza dei giovani.Specifi catamente osserviamo che, mentre rimane pressoché invariata la per-centuale di decremento nelle due annualità a livello nazionale, abbiamo un au-mento della diminuzione sia sul livello regionale (-0,82) sia su quello provinciale (-1,4�%) tra il 2007 ed il 2008 rispetto al periodo successivo dove abbiamo rispettivamente –0,42% e –0,�3%. Da ciò emerge che il territorio della provincia di Como sta attualmente ‘sof-frendo’ di un decremento di presenza di giovani superiore rispetto al territorio regionale.

Dalla tabella 21 e dalle successive Figura 07 e Figura 08 emergono ulteriori osservazioni signifi cative; in particolare si nota che la provincia di Como con il 16,23% di presenza di giovani sul totale della popolazione è in una situazione intermedia tra la posizione nazionale con il 17,32% e quella regionale con il 1�,83% al 1.1.200�; la situazione provinciale è più simile a quella lombarda piuttosto che a quella nazionale.

Tabella 21 - Incidenza della popolazione giovanile su popolazione residente per Ambito territoriale al 1.1.2009

popolazione % su provincia giovani % su

provincia% su

popolazioneCantù 70.�38 12,06% 11.��4 12,60% 16,��%Como 14�.64� 24,�1% 22.17� 23,37% 1�,22%Dongo 17.62� 3,01% 2.732 2,88% 1�,�0%Erba 71.�21 12,30% 11.617 12,24% 16,1�%Lomazzo �7.644 16,70% 16.703 17,60% 17,11%Mariano Comense ��.641 �,�2% �.3�3 �,�0% 16,88%Menaggio 37.212 6,36% �.70� 6,02% 1�,34%Olgiate Comasco 86.3�� 14,77% 14.316 1�,0�% 16,�7%Campione d’Italia 2.137 0,37% 2�8 0,31% 13,�4%Provincia �84.762 100% �4.8�7 100,00% 16,23%Lombardia �.742.676 1.���.3�1 1�,�6%Italia 60.04�.068 10.4�1.�64 17,40%Fonte: ISTAT e Osservatorio Provinciale

Figura 07 - Distribuzione della popolazione giovanile negli Ambiti territoriali al 1.1.2009

3�

Per gli Ambiti quello di Como è il territorio maggiormente in sofferenza, quello in cui la percentuale di presenza giovanile sul totale della popolazione è più bassa (1�,22) anche inferiore a quella regionale; mentre positiva è la situazione dell’Ambito di Lomazzo che con il suo 17,11 è quasi al livello del dato nazionale di presenza di giovani sul totale della popolazione.

Figura 08 - Incidenza della popolazione giovanile su popolazione residente per Ambito territoriale al 1.1.2009Ogni omino nella cartina equivale all’1% della popolazione della Provincia di Como.

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Si evidenzia che questo dato conferma, per i due territori osservati, la medesi-ma situazione già emersa nella fascia della popolazione minorile dove il territo-rio di Como è in sofferenza e quello di Lomazzo è in posizione positiva.Si confermano anche le posizioni negative di Dongo e Menaggio e positive rispetto all’andamento provinciale per gli Ambiti di Cantù, Mariano Comense e Olgiate Comasco mentre Erba è ancora in situazione quasi identica a quella provinciale.

Tabella 22 - Distribuzione delle presenze delle persone anziane (da 65 anni) negli Ambiti territoriali ed andamento nel triennio 2007/2009

Ambiti Territoriali 2007 2008 % 2009 %Cantù 12.626 12.8�8 +2,1�% 13.0�8 +1,��%Como 32.374 32.671 +0,�2% 33.178 +1,��%Dongo 4.038 4.08� +1,16% 4.086 +0,02%Erba 13.130 13.443 +2,38% 13.711 +1,��%Lomazzo 1�.�04 16.466 +3,�3% 16.664 +1,20%Mariano Comense �.283 �.��1 +2,8�% �.761 +2,20%Menaggio 7.��6 8.021 +0,82% 8.084 +0,7�%Olgiate Comasco 14.614 14.�16 +2,07% 1�.136 +1,47%Campione d’Italia �44 ��4 +1,84% ��� +0,18%Provincia 110.46� 112.60� +1,�3% 114.273 +1,48%Lombardia 1.880.6�3 1.�14.881 +1,82% 1.�43.422 +1,4�%Italia 11.7�2.7�2 11.�4�.�86 +1,30% 12.08�.1�8 +1,17%Fonte: ISTAT e Osservatorio Provinciale

Per la fascia di età anziana dalla Tabella di sintesi emerge la omogeneità tra l’incremento provinciale e quello regionale nei tre anni considerati, mentre si evidenzia la differenza con quello nazionale; in provincia di Como l’incremento della presenza di persone ultrasessantacinquenni è maggiore di quello riscon-trabile in Italia: tra il 2007 ed il 2008 abbiamo +1,�3% in provincia contro il +1,30 nazionale ed ancora al 1.1.200� la crescita provinciale è del 1,48% men-tre a livello nazionale è del 1,17%.Nei due intervalli annuali considerati l’incremento globale maggiore di popo-lazione anziana si evidenzia per l’Ambito territoriale di Mariano Comense con 4,�0% e di Lomazzo con 4,�6; l’incremento inferiore si riscontra per Dongo con 1,18 e Menaggio con 1,�8.Anche Como evidenzia con il 2,42 un incremento inferiore alla percentuale pro-vinciale (3,33).

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Tabella 23 - Incidenza della popolazione anziana su popolazione residente per Ambito territoriale al 1.1.2009

popolazione % su provincia anziani % su

provincia% su

popolazioneCantù 70.�38 12,06% 13.0�8 11,46% 18,�7%Como 14�.64� 24,�1% 33.178 2�,03% 22,78%Dongo 17.62� 3,01% 4.086 3,�8% 23,18%Erba 71.�21 12,30% 13.711 12,00% 1�,06%Lomazzo �7.644 16,70% 16.664 14,�8% 17,07%Mariano Comense ��.641 �,�2% �.761 8,�4% 17,�4%Menaggio 37.212 6,36% 8.084 7,07% 21,72%Olgiate Comasco 86.3�� 14,77% 1�.136 13,2�% 17,�2%Campione d’Italia 2.137 0,37% ��� 0,4�% 2�,�7%Provincia �84.762 100% 114.273 100,00% 1�,�4%Lombardia �.742.676 1.�43.422 1�,�4%Italia 60.04�.068 12.08�.1�8 20,12%Fonte: ISTAT e Osservatorio Provinciale

Tale andamento va evidentemente a ‘compensare’ uno sbilanciamento che era già avvenuto nel recente passato in quanto, al 1 gennaio 200�, i territori di Como con il 22,78, di Dongo con il 23,18 e Menaggio con il 21,72 sono di fatto quelli con presenza di anziani mediamente superiore a quella provinciale (1�,�4) regionale (1�,�4) e nazionale (20,12) rapportata al totale della popolazione.

Inoltre tale osservazione è anche sostenuta dal fatto che, a fronte di una pre-senza del 24,�1% di popolazione nell’Ambito di Como sul totale provinciale, abbiamo invece una presenza nettamente superiore (2�,03% ) nella fascia di età anziana.

Tutti gli altri Ambiti - eccetto Dongo e Menaggio che hanno anch’essi una percentuale di anziani superiore - si trovano nella situazione inversa con quindi una presenza di anziani percentualmente inferiore a quella riferita al tota-le della popolazione residente nell’Ambito rispetto al totale provinciale.

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Figura 09 - Distribuzione della popolazione anziana negli Ambiti territoriali al 1.1.2009

43

Figura 10 - Incidenza della popolazione anziana su popolazione residente per Ambito territoriale al 1.1.2009Ogni omino nella cartina equivale all’1% della popolazione della Provincia di Como.

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Per quanto riguarda questo specifico settore di popolazione ulteriori appro-fondimenti nelle singole realtà territoriali possono rivelarsi particolarmente significativi nella prospettiva della programmazione sociale; ed in partico-lare potrà essere indagata la presenza di anziani suddivisi per genere, che vivono soli o con altra persona ultrasessantacinquenne ed altre ancora.

Ciascun Ambito territoriale potrà di volta in volta approfondire situazioni di-verse anche monitorate nel loro andamento negli anni; tali indagini avranno la possibilità anche di essere confrontate con altre informazioni provenienti da altri settori di conoscenza portati dall’applicativo dell’Osservatorio provin-ciale (es. anziani presenti in area urbana, in area montana, ecc.).

Tabella 24 - Distribuzione delle presenze degli stranieri negli Ambiti territoriali ed andamento nel triennio 2007/2009

Ambiti Territoriali 2007 2008 % 2009 %

Cantù 3.468 3.837 +10,64% 4.44� +1�,��%

Como 10.7�8 11.�7� +7,63% 13.073 +12,�0%

Dongo �18 �84 +12,74% 61� +�,31%

Erba 3.771 4.224 +12,01% 4.7�6 +13,�4%

Lomazzo �.338 6.1�� +1�,31% 6.�44 +12,82%

Mariano Comense 2.646 3.0�4 +16,�3% 3.442 +11,2�%

Menaggio 2.028 2.3�8 +16,27% 2.��8 +10,18%

Olgiate Comasco 3.4�2 3.846 +11,41% 4.171 +8,4�%

Campione d’Italia 402 3�6 -1,4�% 407 +2,78%

Provincia 32.381 36.073 +11,40% 40.4�� +12,26%

Lombardia 728.647 81�.33� +11,�0% �04.816 +10,�7%

Italia 2.�38.�22 3.432.6�1 +16,80% 3.8�1.2�� +13,36%Fonte: ISTAT e Osservatorio Provinciale

Altro settore di composizione della popolazione per il quale è importante approfondire la conoscenza è quello della presenza di persone straniere, che molto si è ampliata negli ultimi anni e che spesso provoca opinioni non sempre e non completamente sostenute e confermate dai dati oggettivi.L’incremento di presenza di persone straniere negli anni 2007, 2008 e 200� in provincia di Como è in linea con l’incremento percentuale riscontrabile in

4�

regione Lombardia; questo dato pone il territorio provinciale in un incremen-to decisamente inferiore a quello riscontrato nel medesimo periodo a livello nazionale.

Tabella 25 - Incidenza della popolazione straniera su popolazione residente per Ambito territoriale al 1.1.2009

popolazione % su provincia stranieri % su

provincia% su

popolazione

Cantù 70.�38 12,06% 4.44� 10,��% 6,31%Como 14�.64� 24,�1% 13.073 32,28% 8,�8%

Dongo 17.62� 3,01% 61� 1,�2% 3,4�%

Erba 71.�21 12,30% 4.7�6 11,84% 6,67%

Lomazzo �7.644 16,70% 6.�44 17,1�% 7,11%

Mariano Comense ��.641 �,�2% 3.442 8,�0% 6,1�%

Menaggio 37.212 6,36% 2.��8 6,42% 6,�8%

Olgiate Comasco 86.3�� 14,77% 4.171 10,30% 4,83%Campione D’Italia 2.137 0,37% 407 1,01% 1�,0�%

Provincia �84.762 100% 40.4�� 100,00% 6,�3%Lombardia �.742.676 �04.816 �,28%Italia 60.04�.068 3.8�1.2�� 6,48%Fonte: ISTAT e Osservatorio Provinciale

Ciò comunque in concomitanza di un dato di presenze percentuale sul totale di popolazione molto simile – 6,�3% (1 straniero ogni 14,44 comaschi) per la provincia di Como e 6,48% (1 straniero ogni 1�,43 italiani) per il territorio na-zionale – al 1 gennaio 200�; decisamente superiore è la presenza di cittadini stranieri nel territorio lombardo che raggiunge una diffusione pari al �,28% (1 straniero ogni 10,76 lombardi) della popolazione totale residente al 1.1.200�.

Inoltre dalla osservazione delle tabelle e delle cartine riportate emerge che solo gli Ambiti di Como con il suo 8,�8% e di Lomazzo con il 7,11% di presenza sul totale di stranieri in provincia hanno una percentuale superiore di quella riscon-trata sulla popolazione totale; tra gli altri territori emergono i dati di Dongo con il 3,4�% e soprattutto di Olgiate Comasco con ‘solo’ il 4,83% di presenza di persone straniere sul totale della popolazione di Ambito.

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Figura 11 - Distribuzione della popolazione straniera negli Ambiti territoriali al 1.1.2009

Possiamo quindi affermare che al 1.1.200� per il territorio provinciale ab-biamo una situazione di maggiore concentrazione di persone straniere nel-l’Ambito di Como – 1 straniero ogni 11,14 italiani – e di Lomazzo – 1 straniero ogni 14,06 italiani; abbiamo invece bassa incidenza nei territori di Dongo – 1 straniero ogni 28,6� italiani – e di Olgiate Comasco – 1 straniero ogni 20,71 italiani.

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Figura 12 - Incidenza della popolazione straniera su popolazione residente per Ambito territoriale al 1.1.2009Ogni omino nella cartina equivale all’1% della popolazione della Provincia di Como.

Anche in questo caso il territorio di Campione d’Italia si distingue con una ele-vata presenza di persone straniere pari al 18,1�% del totale.Particolari ulteriori osservazioni potrebbero essere fatte nei singoli Ambiti in pro-spettiva programmatoria ed in specifi co signifi cative risulterebbero le indagini delle presenze suddivise per genere, per età con particolare riferimento all’età minorile e alla composizione famigliare; in tal senso può sicuramente essere

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d’aiuto lo specifico rapporto che annualmente viene redatto dalla Provincia in collaborazione con ISMU di Milano.

Tabella 26 - Principali caratteristiche degli Ambiti territoriali per composizio-ne e distribuzione della popolazione al 1.1.2009

Cantù Como Dongo Erba Lomazzo Mariano Comense Menaggio Olgiate

ComascoCampione

d’Italia totale

popolazione 70�38 14�64� 1762� 71�21 �7644 ��641 37212 863�� 2.137 �84762

italiani 6608� 132�76 17010 6712� �0700 �21�� 34614 82224 1.730 �44267

stranieri 444� 13073 61� 47�6 6�44 3442 2��8 4171 407 404��

densità (ab/kmq) 1180 621 74 468 �1� 1447 108 7�� 822 4�4

percentuale stranieri 6,31% 8,�8% 3,4�% 6,67% 7,11% 6,1�% 6,�8% 4,83% 23,�3% 6,�3%

indice di femminilizzazione 1,04% 1,0�% 1,03% 1,03% 1,02% 1,02% 1,0�% 1,03% 1,04% 1,04%

n. famiglie 28314 64448 7781 30134 40341 22384 1646� 34863 1.130 24�864

minori 12.18� 22.68� 2.��6 12.147 16.�60 �.718 �.�87 1�.687 2�7 �8.226

percentuale minori 17,28% 1�,�8% 14,�0% 16,8�% 17,37% 17,47% 16,0�% 18,16% 13,0�% 16,27%

bambini 0-2 anni 20�7 3867 417 2106 3116 17�� �88 272� 48 17163

percentuale bambini 0-2 anni 2,�7% 2,66% 2,37% 2,�3% 3,1�% 3,23% 2,66% 3,16% 2,2�% 2,�4%

over 8� 1441 4384 �34 1701 18�7 �18 113� 171� 72 13761

percentuale over 8� 2,04% 3,01% 3,03% 2,37% 1,�0% 1,6�% 3,0�% 1,��% 3,37% 2,3�%

n. anziani per bambino � anni 3,12 4,30 �,00 3,2� 2,70 2,80 4,00 2,82 6,03 3,3�

n. Comuni 8 2� 18 26 1� 6 36 23 1 162

Fonte: elaborazione dell’osservatorio provinciale

Con la tabella “Principali caratteristiche degli Ambiti territoriali per composizio-ne e distribuzione della popolazione” si sono voluti sintetizzare alcuni aspetti significativi, aggiungendo qualche ulteriore elaborazione per meglio descrivere la situazione della popolazione provinciale ma anche per dare alcune indica-

4�

zioni di possibilità di indagine che potrebbero essere opportune a livello di Ambito.Dalla tabella emerge come il territorio dell’Ambito di Erba, per gli aspetti che riguardano la popolazione, sia quello che ha dati di presenza al 1.1.200� che maggiormente si avvicinano alla media provinciale; anche il dato della densità abitativa con 468 abitanti per Kmq è quello che più si avvicina alla densità rile-vata a livello provinciale con 4�4 abitanti per Kmq. Altro rilievo interessante proviene dall’approfondimento della presenza della popolazione 0-2 anni che porta ad evidenziare la preminenza dei territori di Mariano Comense, Lomazzo ed Olgiate Comasco – in linea con quanto già ri-levato con la fascia di età minorile -, mentre per la presenza di persone over 8� anni gli Ambiti di Como, Dongo e Menaggio con circa il 3% sono in posizione prevalente rispetto alla media provinciale (2,3�%) sul totale della popolazione residente (anche in questo caso si rileva una sintonia con il dato di presenza della popolazione anziana).

Tabella 27 - Indice carico sociale [(pop.0-15 anni+pop.>65 anni)/pop.16-64 anni] x100

Ambiti Territoriali 2007 2008 % 2009 %Cantù �0,6�% �1,06% 0,81% �1,24% 0,34%Como �6,63% �7,11% 0,8�% �7,76% 1,14%Dongo ��,�6% �6,63% 1,1�% �6,08% -0,�6%Erba �0,78% �1,4�% 1,40% �2,0�% 1,0�%Lomazzo 47,83% 48,37% 1,12% 48,37% 0,00%Mariano Comense 48,44% 4�,03% 1,21% 4�,64% 1,24%Menaggio �6,13% �6,01% -0,23% �6,3�% 0,68%Olgiate Comasco �0,38% �0,78% 0,78% �1,0�% 0,�3%Campione d’Italia �8,00% ��,7�% 3,01% 62,02% 3,80%Provincia �1,�3% �2,3�% 0,8�% �2,73% 0,66%Lombardia �2,32% �2,�4% 1,1�% �3,42% 0,�0%Italia �3,87% �4,00% 0,2�% �4,14% 0,2�%Fonte: elaborazione Osservatorio Provinciale

Con questa Tabella abbiamo voluto aggiungere una ulteriore possibilità di ap-profondimento che vada in prospettiva programmatoria; qui si possono avere le conferme dell’attuale situazione di ‘energia sociale’ – persone in età lavora-tiva in rapporto alle persone in carico al welfare sociale e formativo – ed infatti

�0

si individuano situazioni maggiormente favorevoli per gli Ambiti di Lomazzo e Mariano Comense mentre la situazione maggiormente critica è attualmente per i territori di Como, Menaggio e Dongo.Nel confronto con la situazione nazionale e regionale la provincia di Como ne esce positivamente: l’indice di carico sociale provinciale è quello più basso tra i tre livelli territoriali; inoltre nei tre anni considerati la crescita di tale indice è superiore all’incremento nazionale ma inferiore alla crescita regionale.

Questa ultima Tabella di approfondimento ha sicuramente un grosso significa-to per il programmatore nazionale che deve avere una esatta percezione delle prospettive di capacità di ‘produzione economica e fiscale’ dei cittadini per il sostegno al sistema generale di welfare – la scuola, le pensioni, i servizi per l’assistenza educativa dei minori e quelli socioassistenziali per la non autosuf-ficienza, ecc. Ma soprattutto a livello locale non si deve correre il rischio di tralasciare di ap-profondire – adducendo la non competenza – tale indagine in quanto è par-tendo dalla conoscenza di quella che abbiamo definito ‘energia sociale’ che i territori locali hanno la possibilità di iniziare quel processo di responsabilizza-zione delle Comunità nel sostenere – e non solo in termini finanziari – il proprio ‘carico sociale’. Si potrebbe così davvero iniziare dalle Comunità locali il percorso virtuoso della realizzazione della riforma federalista del nostro paese e anche cominciare a valutare una società non solo sulla sua capacità di produrre reddito economico e finanziario ma anche – come abbiamo cercato di individuare nello specifico paragrafo del capitolo 1 – per la sua capacità di produrre relazione e solidarietà e quindi ‘energia sociale’.

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Capitolo 3

Le risposte socialiQuesto capitolo si sviluppa sulle disponibilità informative dei due applicativi a disposizione dell’Osservatorio provinciale e descritti nella premessa del pre-sente Rapporto. Si cercherà di mettere in relazione le informazioni provenienti dai due applica-tivi in modo da dare ulteriori spunti elaborativi per il lavoro di programmazione ma anche per poter fare altre considerazioni circa la situazione delle politiche sociali in provincia di Como.Dal ‘catalogo’ abbiamo tabulato le presenze di servizi con struttura – quelli che precedentemente erano soggetti al provvedimento di autorizzazione al funzionamento – e ciò secondo le ‘categorie’ regionali di settore ed in relazio-ne all’Ambito territoriale di appartenenza operativa; abbiamo così ottenuto le tabelle di sintesi sotto riportate.Tabella 28 - Strutture per ‘minori e famiglia’ negli Ambiti territoriali

tipo strutturaAmbito Territoriale

Cantù Como Dongo Erba Lomazzo Mariano Comense Menaggio Olgiate

Comasco totale

Asilo Nido 10 21 2 1 10 7 � 10 66

Asilo Nido Aziendale 1 - 0 4 2 - 1 - 8

Casa Famiglia 1 3 1 - - - 1 - 6

Centro Aiuto alla Vita 3 2 1 1 2 2 1 1 13

Centro di Aggregazione Giovanile - 4 - 2 - 2 - - 8

Centro Prima Infanzia - 0 1 2 - - 4 - 7

Centro Ricreativo Diurno 4 14 � 8 � 4 8 2 54

Comunità Alloggio Giovani Donne - 4 - - - - - - 4

Comunità Alloggio Minori 3 � 1 4 1 - - 3 21

Comunità Protetta - 2 - - - 1 - - 3

Consultorio 1 4 1 2 1 1 1 1 12

Convitto - 1 - - - - - - 1

Micro Nido 2 7 1 1 1 2 1 3 18

Nido Famiglia - 0 3 - 3 1 - - 7

Neuropsichiatria Infantile 1 3 - 1 2 1 1 1 10

Spazio Gioco 1 � - - - - 1 - 7

Totale 27 79 16 26 31 21 24 21 245

Fonte: elaborazione dell’Osservatorio provinciale

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Tabella 29 - Strutture per ‘persone disabili’ negli Ambiti territoriali

tipo strutturaAmbito Territoriale

Cantù Como Dongo Erba Lomazzo Mariano Comense Menaggio Olgiate

Comasco totale

Centro Diurno Disabili 2 3 1 2 2 1 2 2 15

Comunità Alloggio Disabili 2 7 1 - 3 1 2 4 20

Centro Lavoro Guidato - 1 - - - - - - 1

Centro Socio Educativo 1 0 - 4 - 1 1 3 10

Comunità Socio Sanitaria per Disabili - 4 - - - - - 3 7

Residenza Sanitaria Disabili 1 2 - 1 - - 3 1 8

Servizio Formazione Autonomia - 2 - - 1 - - 1 4

Totale 6 19 2 7 6 3 8 14 65

Fonte: elaborazione dell’Osservatorio provinciale

Tabella 30 - Strutture per ‘persone anziane’ negli Ambiti territoriali

tipo strutturaAmbito Territoriale

Cantù Como Dongo Erba Lomazzo Mariano Comense Menaggio Olgiate

Comasco totale

Casa Albergo Anziani - 3 1 1 3 - 3 - 11

Centro Diurno Anziani - 0 - - - 1 - - 1

Centro Diurno Integrato 1 1 - � 3 1 2 2 15

Mini Alloggi Protetti Anziani 1 1 - 2 - 3 - 4 11

Residenza Sanitaria Assistenziale 3 20 3 � 4 3 � 8 59

Totale 5 25 4 17 10 8 14 14 97

Fonte: elaborazione dell’Osservatorio provinciale

Tabella 31 - Strutture per ‘persone immigrate’ negli Ambiti territoriali

tipo strutturaAmbito Territoriale

Cantù Como Dongo Erba Lomazzo Mariano Comense Menaggio Olgiate

Comasco totale

Centro di Consulenza, Orientamento e Assistenza Immigrati

- 1 - 2 - - - - 3

Centro Prima Accoglienza - 4 - - - 1 - - 5

Struttura Residenziale Immigrati 1 2 - - - - - - 3

Ufficio Immigrazione - 2 - - - - - - 2

Totale 1 9 0 2 0 1 0 0 13

Fonte: elaborazione dell’Osservatorio provinciale

�3

Tabella 32 - Strutture per la ‘salute mentale’ negli Ambiti territoriali

tipo strutturaAmbito Territoriale

Cantù Como Dongo Erba Lomazzo Mariano Comense Menaggio Olgiate

Comasco totale

Centro Diurno Psichiatrico 1 1 1 - - - 1 1 5

Centro Psico Sociale 3 � 1 1 - 1 2 1 14

Centro Residenziale di Terapie Psichiatriche - - - - - - 1 1 2

Comunità Psichiatrica a Media intensità assistenziale

- 0 - - - - - 1 1

Comunità Psichiatrica ad Alta intensità assistenziale

- 0 - - - - - 1 1

Reparto Psichiatria adulti 1 0 - - - - - - 1

Servizio Psichiatrico Diagnosi e Cura - 1 - - - - 1 - 2

Struttura Residenziale per psichiatrici - 2 - - - - 2 1 5

Struttura Residenziale per psichiatrici gravi - 3 1 2 - 1 - 1 8

Totale 5 12 3 3 0 2 7 7 39

Fonte: elaborazione dell’Osservatorio provinciale

Tabella 33 - Strutture dedicate a ‘emarginazione e povertà’ negli Ambiti terri-toriali

tipo strutturaAmbito Territoriale

Cantù Como Dongo Erba Lomazzo Mariano Comense Menaggio Olgiate

Comasco totale

Casa di Accoglienza - 2 - - 3 1 - - 6

Centro di Ascolto 2 1 - 1 - 2 3 3 12

Mensa di solidarietà 1 3 - - - - - - 4

Totale 3 6 0 1 3 3 3 3 22

Fonte: elaborazione dell’Osservatorio provinciale

Tabella 34 - Strutture per le ‘dipendenze’ negli Ambiti territoriali

tipo strutturaAmbito Territoriale

Cantù Como Dongo Erba Lomazzo Mariano Comense Menaggio Olgiate

Comasco totale

Comunità Terapeutica - 3 - - 1 - - - 4

SERT - 2 - 1 - 1 1 1 6

Servizio Cura Dipendenze - 1 - 1 - - - - 2

Totale 0 6 0 2 1 1 1 1 12

Fonte: elaborazione dell’Osservatorio provinciale

�4

Tabella 35 - Strutture per ‘altri bisogni’ negli Ambiti territoriali

tipo strutturaAmbito Territoriale

Cantù Como Dongo Erba Lomazzo Mariano Comense Menaggio Olgiate

Comasco totale

Casa di Cura - - - - - - - 1 1

Centro Diurno Malati di AIDS - 1 - - - - - - 1

Comunità Malati di AIDS - 1 - 1 1 - - 1 4

Drop - in notturno - 1 - - - - - - 1

Hospice - 1 - 1 - - - - 2

Sportello 6 10 1 6 12 � 1 6 47

Struttura di Riabilitazione - 1 - 2 - 1 - - 4

Uff. Inform. e Consulenza legale - 1 - - - - - - 1

Totale 6 16 1 10 13 6 1 8 61

Fonte: elaborazione dell’Osservatorio provinciale

Dalle tabelle presentate rileviamo che:• sono presenti anche strutture che erogano servizi ed interventi sociosanitari;• sono presenti servizi di ogni tipologia organizzativa – residenziale, diurna,

ambulatoriale/consulenziale, ecc. - con un unico requisito di riferimento: ave-re una sede/struttura per la realizzazione dell’attività.

Per la categoria ‘minori e famiglia’ si osserva la rilevanza che hanno i servizi per la ‘prima infanzia’ che globalmente tra asili nido, nidi aziendali, centri prima infanzia, micro nidi, nidi famiglia e spazi gioco raggiungono con 113 unità ben il 46% del totale dei servizi di questa ‘categoria’, di cui il 30% operante nell’Am-bito territoriale di Como.

Grafico 03 - Servizi per la ‘prima infanzia’ per Ambito territoriale. Fonte: elabora-zione dell’Osservatorio provinciale

12%

29%

6% 7%

14%

9%

11%

12% Cantu'

Como

Dongo

Erba

Lomazzo

Mariano C.Se

Menaggio

Olgiate C.sco

��

Per questa tipologia di servizio abbiamo anche la possibilità di fare un appro-fondimento collegandone la presenza operativa con la situazione demografica relativa alla fascia 0/2 anni e con le tendenze di incremento per l’età minorile nei diversi Ambiti territoriali.

Tabella 36 - Confronto tra servizi prima infanzia, popolazione 0/2 anni ed in-cremento popolazione minorile 2007/2009 per Ambito territoriale

ambito territoriale servizi prima infanzia %pop. 0/2 anni % increm.minoriCantù 14 2,�7 2,78Como 33 2,66 1,72Dongo 7 2,37 0,7�Erba 8 2,�3 2,32Lomazzo 16 3,1� 4,��Mariano Comense 10 3,23 3,66Menaggio 12 2,66 1,74Olgiate Comasco 13 3,16 2,��Provincia 113 2,�4 2,77Fonte: elaborazione dell’Osservatorio provinciale

Un’altra osservazione porta a valutare positivamente la distribuzione di alcuni servizi come i ‘centri ricreativi diurni’ che sono presenti in tutti gli Ambiti ter-ritoriali per un totale provinciale di �4 unità; le ‘comunità alloggio’ non sono presenti nei territori di Mariano Comense e di Menaggio.

Per la categoria ‘persone disabili’ abbiamo, a livello provinciale, un totale di 6� unità operative con 20 ‘comunità alloggio’; la distribuzione territoriale privilegia l’Ambito territoriale di Como anche se è da rilevare l’importanza quantitativa (14 unità) e qualitativa (tutte le tipologie di servizio) dell’offerta presente nell’Ambito di Olgiate Comasco; nel complesso in questi due territori abbiamo la presenza del �0% di tutti i servizi per le persone disabili della provincia.

Nella categoria ‘persone anziane’ abbiamo la presenza di RSA – residenza sanitaria assistenziale – in tutti gli Ambiti della provincia con una prevalenza su Como; una buona percentuale è presente nell’Ambito di Erba ed anche a Menaggio ed a Olgiate Comasco. Sono comunque i servizi a valenza sociosanitaria quelli maggiormente (circa il 76%) presenti in questa categoria con quindi anche una maggiore distribuzio-ne nel territorio provinciale.

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Per la ‘categoria immigrazione’ troviamo ben il 70% dei servizi concentrato nel-l’Ambito di Como, mentre nei territori di Dongo, Menaggio, Lomazzo e Olgiate Comasco sono totalmente assenti.

Nella categoria ‘emarginazione e povertà’ abbiamo prevalentemente servizi di ‘ascolto’, consulenza, informazione e supporto (centri di ascolto della Cari-tas) che non troviamo presenti però negli Ambiti di Dongo e di Lomazzo. Tali servizi sono oltre il �0% del totale di servizi di questa ‘categoria’ nel territorio provinciale.

Non ci soffermiamo ad approfondire la presenza dei servizi per le categorie ‘salute mentale’ e ‘dipendenze’ in quanto ad esclusiva valenza sociosanitaria così come quelli che figurano nella categoria ‘altro’ dalla quale rileviamo la pre-senza di 47 servizi di ‘sportello’ e di un servizio di ‘informazione e di consulenza legale’, che hanno significatività sociale.

Una serie di osservazioni possono essere fatte nell’esame della tabella ge-nerale che sintetizza per le diverse ‘categorie’ i servizi con strutture presenti in provincia di Como.

Tabella 37 - Distribuzione delle ‘strutture’ per ‘categoria di bisogno’ negli Am-biti territoriali

CategorieAmbito Territoriale

Cantù Como Dongo Erba Lomazzo Mariano Comense Menaggio Olgiate

Comasco totale

Minori e famiglia 27 7� 16 26 31 21 24 21 245

Disabili 6 1� 2 7 6 3 8 14 65

Anziani � 2� 4 17 10 8 14 14 97

Stranieri 1 � 0 2 0 1 0 0 13

Emarginazione e povertà 3 6 0 1 3 3 3 3 22

Salute mentale � 12 3 3 0 2 7 7 39

Dipendenza 0 6 0 2 1 1 1 1 12

Altri bisogni 6 16 1 10 13 6 1 8 61

Totale 53 172 26 68 64 45 58 68 554

Fonte: elaborazione dell’Osservatorio provinciale

Abbiamo la presenza di ��4 unità di servizi di cui 164 a valenza sociosanitaria e quindi con una distribuzione media di oltre 48 strutture socio-assistenziali per ciascuno degli Ambiti territoriali della provincia.

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Tabella 38 - Distribuzione delle strutture ‘sociali ed assistenziali’ per ‘catego-ria di bisogno’ negli Ambiti territoriali

Categoria Cantù Como Dongo Erba Lomazzo Mariano Comense Menaggio Olgiate

Comasco totale

Minori e famiglia 26 76 16 2� 2� 20 23 20 235

Disabili � 13 2 6 6 3 � 10 50

Anziani 1 4 1 3 3 3 3 4 22

Immigrati 1 � 0 2 0 1 0 0 13

Emarginazione e Povertà 3 6 0 1 3 3 3 3 22

Altri bisogni 6 11 1 6 12 � 1 6 48

Totale 42 119 20 43 53 35 35 43 390

Fonte: elaborazione dell’Osservatorio provinciale

Grafico 04 - Distribuzione delle strutture ‘sociali ed assistenziali’ per Ambito territoriale. Fonte: elaborazione dell’Osservatorio provinciale

Grafico 05 - Distribuzione delle strutture ‘sociali ed assistenziali’ per ‘catego-ria di bisogno’. Fonte: elaborazione dell’Osservatorio provinciale

11%

30%

5% 11% 14%

9%

9% 11%

Distribuzione delle strutture 'sociali ed assistenziali' per Ambito territoriale

Cantu'

Como

Dongo

Erba

Lomazzo

Mariano C.

Menaggio

Olgiate C.

0

50

100

150

200

250

minori e famiglia

Disabili Anziani Immigrati Emarginazione e Povertà

Altri bisogni

Serie1 235 50 22 13 22 48

Distribuzione delle strutture 'sociali ed assistenziali' per 'categoria di bisogno'

Minori e Famiglia

Disabili Anziani Immigrati Emargi-nazione e Povertà

Altri bisogni

23� �0 22 13 22 48

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Questo dato può essere messo a confronto con due delle significatività ter-ritoriali generali – tra quelle viste nei capitoli precedenti – che caratterizzano ciascun Ambito: l’ampiezza demografica – numero abitanti – e l’ampiezza isti-tuzionale – numero dei Comuni per ciascun Ambito territoriale.

Tabella 39 - Confronto tra abitanti (al 1.1.2009), servizi socio-assistenziali e Comuni per Ambito territoriale

ambito territoriale Abitanti n° servizi n° Comuni densità serviziCantù 70.�38 42 8 �,2�Como 14�.64� 11� 2� 4,76Dongo 17.62� 20 18 1,11Erba 71.�21 43 26 1,6�Lomazzo �7.644 �3 1� 2,78Mariano Comense ��.641 3� 6 �,83Menaggio 37.212 3� 36 0,�7Olgiate Comasco 86.3�� 43 23 1,86Campione d’italia 2.137 0 1 0Provincia �84.762 3�0 162 2,41Fonte: elaborazione dell’Osservatorio provinciale

Per un ulteriore approfondimento è senza dubbio indispensabile acquisire dati certi anche per le attività ed i servizi territoriali, quelli senza il riferimento ‘struttu-rale’ per la loro realizzazione; essi sono tutti i servizi domiciliari e di consulenza e supporto, gli interventi di ‘affido’ ma anche l’inserimento lavorativo, l’assisten-za scolastica ed i servizi di tutela dei minori.Tutte queste attività, ben conosciute a livello territoriale e che stanno di fat-to molto conseguenti alle attività di programmazione zonale, trovano ancora notevoli difficoltà di monitoraggio e di ‘registrazione’ in quanto fino a qualche tempo fa non soggette ad alcuna regolamentazione formale quale invece è stata nel passato l’autorizzazione al funzionamento.Dalla emanazione della l.n. 328/2000 si sarebbe potuto colmare questa lacu-na dovendo introdurre la procedura dell’accreditamento in stretta correlazione con le attività di programmazione zonale.Di fatto però sono state privilegiate altre funzioni e solo recentemente, sulla base delle indicazioni regionali, gli Uffici di piano hanno avviato le procedure dell’accreditamento e quindi, solo in un prossimo futuro, potremo avere defini-zioni chiare e certe circa la presenza dei servizi territoriali senza riferimento di ‘struttura’.

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Per ora siamo nella possibilità di fare solo ipotetici conteggi sulla base di quan-to prodotto a seguito della rendicontazione annuale legata alla ‘ex-circolare 4’ ma l’inventario potrà essere realizzato in maniera esaustiva e completa solo nel momento in cui si riuscirà a portare a regime il ‘catalogo dei servizi’ in col-laborazione con gli Uffici di piano e dei soggetti erogatori dei servizi – pubblici e privati – e ciò all’interno del progetto dell’Osservatorio provinciale per le poli-tiche sociali. Infatti è solo attraverso il coinvolgimento diretto del livello locale – Uffici di piano zonali, Comuni e Soggetti erogatori dei servizi – che sarà possibile avere un corretto e tempestivo trasferimento delle informazioni circa la presenza ed il contenuto di attività dei servizi territoriali; sono loro la vera lente di ingrandimen-to che ci permetterà di osservare il territorio. Sono loro gli attori principali del progetto Osservatorio provinciale delle politiche sociali. Dalla rilevazione ‘spesa sociale’ otteniamo un ulteriore dato che può permetter-ci approfondimenti – soprattutto a livello di zona – particolarmente significativi per il lavoro di programmazione. È il dato relativo agli accessi alle varie tipologie organizzative di servizio, suddivise per le ‘categorie’ regionali.

Tabella 40 - Accessi alle varie tipologie organizzative dei servizi per ‘livelli essenziali di assistenza’ nel 2009

Area Altro Assistenza economica

Progetti sociali di

prevenzioneServizi

domiciliariServizi informativi/

consulenzialiServizi

residenzialiServizi semi-residenziali Totale

Anziani 1.6�0 633 6.684 214 82� 10.006

Compartecipazione alla spesa socio sanitaria

��4 ��4

Dipendenze 7 8 20 1 7 1 44

Disabili 1.076 126 �02 18� �6 30� 2.2�4

Emarginazione-povertà 88 3.47� 7�3 2�8 776 130 �.�60

Immigrazione 14 7 2.464 1�1 2.676

Minori-Famiglia 1.470 2.4�� 2.618 1.41� �41 4.�06 13.413

Salute mentale 21 2.441 24 47 20 2.��3

Totale 4.�20 �.142 20 10.62� 4.424 1.608 6.3�7 37.100

Fonte: elaborazione dell’Osservatorio provinciale

È evidente che in termini di ‘accessi’ ai servizi non abbiamo la certezza della omogeneità del dato che i singoli Comuni e nelle diverse tipologie di servizio hanno inserito nelle schede di monitoraggio della ‘spesa sociale’.

60

Diverso è ‘accedere’ ad un contributo economico rispetto che ‘accedere’ alla frequenza dell’asilo-nido o a una prestazione del SAD – servizio di assistenza domiciliare.Quindi è evidente che non possiamo ‘pesare’ e considerare i numeri quan-tificati come accessi ai vari diversi servizi nella stessa maniera e soprattutto confrontare l’utilizzo di servizi diversi tra loro.I dati di ‘accesso’ ai servizi devono principalmente essere di riferimento all’in-terno delle diverse ‘categorie’ e confrontati, messi in rapporto con altri dati ed informazioni di livello demografico e/o economico-finanziario.In qualunque caso sarà necessaria grande cautela e notevole accortezza nel maneggiare questo dato soprattutto per evitare di giungere a conclusioni non aderenti alla realtà di funzionamento dei servizi e conseguentemente di rispo-sta ai bisogni dei cittadini.In tal senso diventa quindi fondamentale l’azione di formazione ed accom-pagnamento che la Provincia di Como ha in programma di realizzare al fine – tra l’altro – di creare condizioni condivise ed omogenee di imputazione delle informazioni nelle fasi di monitoraggio.L’esame quindi della tabella precedente deve essere fatto con tali presupposti e si può solo rilevare che la maggiore numerosità di accessi nell’anno 200� è stata documentata per i servizi domiciliari con oltre il 28% del totale seguiti con il 24,6% dagli interventi di assistenza economica; con il 17% del totale troviamo successivamente i servizi semiresidenziali dei quali sono parte quelli per la prima infanzia con il 77% del totale degli accessi ai servizi diurni.Questo dato ha la possibilità di essere comparato con i potenziali utenti delle ‘categorie’ quali gli anziani, i minori e gli immigrati al 1 gennaio 200�.

Tabella 41 - Rapporto tra accessi e popolazione – al 1.1.2009 – nelle categorie anziani, immigrati e minori nel 2009

Categoria accessi popolazionedella categoria

accessi/popolazione

Anziani 10.006 114.273 1/11Immigrazione 2.676 40.4�� 1/1�Minori-Famiglia 13.413 103.641 1/8Fonte: elaborazione dell’Osservatorio provinciale

Abbiamo così la possibilità di individuare un ‘tasso di utilizzo’ dei servizi di que-ste tre categorie.Rileviamo un utilizzo maggiore nei servizi per minori rispetto a quelli per le per-sone anziane, mentre poi abbiamo i servizi per l’immigrazione con una media di 1 accesso per ogni 1� persone straniere residenti.

61

Una ultima osservazione può provenire dall’approfondimento della presenza del servizio sociale professionale nei Comuni della provincia di Como.

Tabella 42 - Servizio sociale professionale negli Ambiti territoriali: rapporto tra ore di presenza ed abitanti al 1.1.2009Il dato di Menaggio e di Campione d’Italia non è pervenutoAmbito territoriale n. ore abitanti ore /abitantiCantù 37.818 70.�38 1/1,8 ab.Como ��.4�0 14�.64� 1/2,4 ab.Dongo �.662 17.62� 1/3,1 ab.Erba 43.442 71.�21 1/1,6 ab.Lomazzo 30.066 �7.644 1/3,2 ab.Mariano Comense 17.118 ��.641 1/3,2 ab.Menaggio n.p.Olgiate Comasco 20.741 86.3�� 1/4,1 ab.Campione d’Italia n.p.Totale 214.297 545.413 1/2,5Fonte: elaborazione dell’Osservatorio provinciale

Anche in questo caso può essere significativo, in funzione delle prospettive di programmazione zonale, un confronto che, oltre ai dati precedenti, tenga con-to anche del numero dei Comuni presenti in ciascun Ambito territoriale.

Tabella 43 - Servizio sociale professionale negli Ambiti territoriali: confronto con numero Comuni e presenza abitanti al 1.1.2009Il dato di Menaggio e di Campione d’Italia non è pervenutoAmbito territoriale n. ore abitanti n° ComuniCantù 37.818 70.�38 8Como ��.4�0 14�.64� 2�Dongo �.662 17.62� 18Erba 43.442 71.�21 26Lomazzo 30.066 �7.644 1�Mariano Comense 17.118 ��.641 6Menaggio n.p.Olgiate Comasco 20.741 86.3�� 23Campione d’Italia n.p.Totale 214.297 545.413 125Fonte: elaborazione dell’Osservatorio provinciale

Non ci pare necessario fare alcuna osservazione da queste elaborazioni; si ritiene invece importante dare, con queste ipotesi di approfondimento, alcune linee di interpretazione che devono necessariamente poi confrontarsi con altri dati ed altre conoscenze che sono proprie di ciascun Ambito territoriale.

62

Capitolo 4

Le risorse finanziarie

Entriamo ora ad osservare ed analizzare come sono sostenute le attività ed i servizi sociali sotto l’aspetto finanziario; da dove provengono le risorse di da-naro per poter realizzare i servizi e come vengono prevalentemente utilizzate e finalizzate. Tale indagine è supportata dalle informazioni che provengono dal monitoraggio ‘spesa sociale’ che i Comuni – sulla base di schede di raccol-ta informazioni oramai consolidate – ‘rassegnano’ annualmente alla Regione Lombardia.Poiché tale prassi da tempo si concretizza, dobbiamo dare per acquisita la co-noscenza dello specifico contenuto informativo richiesto e delle modalità per correttamente riportarlo e raccoglierlo nelle schede. Tale data-base, compilato da ciascun Comune, passa successivamente ai singoli Uffici di piano zonali per il loro assemblaggio ed il completamento con le informazioni delle funzioni realizzate in forma associata; il tutto poi per il tramite dell’ASL provinciale viene fatto pervenire alla Regione.

In questo Capitolo volutamente non si sono fatte elaborazioni ed indagini aven-do come discriminante la suddivisione del territorio provinciale in Ambiti ter-ritoriali ma si sono trattati i dati finanziari e di spesa come se fosse un unico soggetto di responsabilità gestionale: l’Ambito provinciale; ciò permette di evi-tare confronti principalmente sulla bontà o meno delle scelte di politica sociale dei diversi territori. Invece si può cominciare a delineare quali possano essere le metodologie ed i percorsi di approfondimento che ciascun Ambito avrà poi la possibilità/opportunità di realizzare nel processo di valutazione utilizzando il ‘cubo delle analisi dei dati’ messo a disposizione dalla Provincia di Como; ciò permetterà sostenere la successiva programmazione dei servizi e degli interventi sociali.

La Provincia di Como, in collaborazione con gli Uffici di piano degli Ambiti ter-ritoriali, ha raccolto i singoli monitoraggi della ‘spesa sociale’ di ciascuna zona – per l’anno 200� – e quindi ha caricato le informazioni nel cosiddetto ‘cubo per le analisi sociali’ per procedere alla elaborazione nell’ambito delle funzioni dell’Osservatorio provinciale per le politiche sociali.

Da una prima generale osservazione emerge una non sempre omogenea im-putazione, da parte dei Comuni, delle entrate in corrispondenza dei soggetti

63

istituzionali e dei ‘fondi’ di provenienza. Infatti si individua la carenza dell’espo-sizione di FNPS - fondo nazionale per le politiche sociali - che non corrisponde alla totalità dei finanziamenti previsti per gli Ambiti territoriali della provincia di Como; inoltre tra le voci di entrata non compare il cosiddetto ‘fondo per la non autosufficienza’ che comunque è transitato dagli Uffici di piano per la succes-siva disponibilità anche dei Comuni.Si ipotizza quindi che le cifre risultanti dalla somma delle voci di entrata delle schede ‘spesa sociale’ e riportate nella successiva

Tabella 44 - Entrate Comunali anno 2009 per servizi sociali: altre entrate, altri EE.LL., FNPS

(euro)altre entrate 2.1�0.268altri EE.LL. 1.774.476FNPS 374.471Fonte: elaborazione dell’Osservatorio provinciale

possano significativamente essere quelle riferite al totale del ‘fondo naziona-le politiche sociali’ e del ‘fondo non autosufficienza’ assegnato dalla Regione Lombardia per l’anno 200� agli Ambiti territoriali delle provincia Comasca; tale operazione porta infatti ad individuare una entrata totale di 4.2��.21� € che è senz’altro più verosimile di quella risultante dalle schede ‘spesa sociale’ dei Comuni considerando solo la voce FNPS. Abbiamo quindi la possibilità di sintetizzare nella tabella seguente le entrate dei Comuni per i servizi e gli interventi sociali

Tabella 45 - Individuazione delle risorse economiche per la realizzazione dei servizi per provenienza del finanziamento nei Comuni per l’anno 2009

provenienza del finanziamento euro % su totalealtre entrate,altri EELL e FNPS 4.2��.21� 7,3Comune 4�.336.816 77,07FSR 2.�87.�20 �,1Utenza 6.1�6.23� 10,�3TOTALE �8.820.1�0 100Fonte: elaborazione dell’Osservatorio provinciale

Dalla Tabella 4� e dal successivo grafico emerge evidente il maggiore e mas-siccio impegno finanziario dei Comuni per la realizzazione dei servizi e degli interventi sociali ed assistenziali.

64

L’altro intervento economico importante è dato dalle persone e dalle famiglie che utilizzano i servizi e che, in base alle diverse regolamentazioni comunali, partecipano alla spesa con il pagamento di una quota del costo del servizio.

Grafico 06 - Ripartizione finanziamenti per provenienza

Fonte: elaborazione dell’Osservatorio provinciale

Abbiamo così conferma alle sensazioni – a volte non completamente sostenu-te da dati oggettivi – degli amministratori e dei programmatori locali; con que-ste elaborazioni si accerta in sostanza che gli Enti Locali, o meglio, le Comunità Locali si ‘pagano’ quasi totalmente i servizi e le attività che vengono realizzate a favore dei cittadini-abitanti.Le risorse provenienti dai soggetti istituzionali sovraordinati – Regione e Stato – sono residuali – e nel 200� hanno raggiunto appena il 12% sul totale della spesa sociale sostenuta in provincia di Como.Il welfare locale – fatto di servizi, di progetti sociali, di prestazioni professionali, di interventi anche di tipo economico – è per l’88% del suo costo a carico delle risorse finanziarie dei Comuni e dei cittadini che utilizzano i servizi; decisamen-te marginale è l’intervento finanziario proveniente dai fondi nazionali e regionali che risultano essere per l’anno 200� pari 12,46 € per ciascun cittadino della provincia comasca. Oltre 77,�3 € pro-capite sono invece le risorse che media-mente provengono dalle casse comunali per la realizzazione dei servizi.

Entriamo ora più nel dettaglio dei diversi settori di intervento secondo la sud-divisione data dalla Regione Lombardia (anziani, disabili, emarginazione e po-vertà, ecc.) e cerchiamo di fare qualche comparazione per mettere in rilievo gli aspetti che possono essere maggiormente significativi.

Dalla Tabella 46 si individua nello specifico l’utilizzo nelle varie ‘categorie’ dei finanziamenti a disposizione avendone confermata la modalità di composizio-ne delle entrate.

7%

77%

5% 11%

Ripartizione finanziamenti per provenienza

altre entrate,altri EELL e FNPS

Comune

FSR

utenza

7%

77%

5% 11%

Ripartizione finanziamenti per provenienza

altre entrate,altri EELL e FNPS

Comune

FSR

utenza

6�

Tabella 46 - Finanziamento dei servizi anno 2009 per accertamento di entrata ed impegno di spesa

Canali di Finanzia-mento

Anziani (euro)

Comparte-cipazione alla spesa

socio sanitaria

(euro)

Dipenden-ze (euro)

Disabili (euro)

Emargi-nazione - povertà

(euro)

Immi-grazione

(euro)

Minori-Famiglia

(euro)

Salute mentale (euro)

SVZ sociale

professio-nale

(euro)

Totale (euro)

Altre entrate 66.01� - - 480.�62 303.707 830.227 468.262 1.0�1 - 2.1�0.268

Altri EE.LL. 78.268 - - 81.7�3 886.478 �7�.242 40.�16 111.77� 1.774.476

Comune 3.0�3.�02 - 114.203 �.428.03� 1.�8�.�76 236.06� 18.�84.8�� 301.734 6.746.104 40.4�4.122

Fondo Nazionale Politiche Sociali

4.0�8 - 1.684 13�.��0 7.6�3 4.87� 183.200 2.27� 31.0�2 374.471

Fondo Sociale Regionale

720.000 - 8�2 262.76� 332.740 1.6��.0�6 12.467 - 2.�87.�20

Recupero da utenza - 741.172 - - - - - - - 741.172

Spesa sostenuta dal Comune per la retta

- 4.842.6�4 - - - - - - - 4.842.6�4

Utenza 1.241.3�� - 244 471.3�8 126.818 4.�64 3.�70.603 40.041 - �.4��.067

totale �.203.246 �.�83.866 117.023 10.864.�43 3.647.012 1.07�.73� 2�.041.262 3�8.�24 6.888.�7� �8.820.1�0

Fonte: elaborazione dell’osservatorio provinciale

Il settore ‘anziani’ con quello ‘minori e famiglia’ sono quelli in cui è maggiore l’intervento economico dei cittadini-utenti; del totale di questa entrata di finan-ziamento – € 6.1�6.23� – ben il �7,6% riguarda i servizi per ‘minori e famiglia’ (in particolare ricordiamo la presenza in questo settore degli asili-nido e degli altri servizi per la prima infanzia) ed il 20% per i servizi e le prestazioni alle persone anziane.

66

Grafi co 07 - Distribuzione dei fi nanziamenti dell’utenza per ‘categoria’ - anno 2009

Valori espressi in euroFonte: elaborazione dell’Osservatorio provinciale

Su questi dati possiamo ulteriormente approfondire la nostra osservazione mettendo in relazione il fi nanziamento dei servizi con gli accessi e con i po-tenziali utenti.

Tabella 47 - Confronto tra popolazione, costo servizi, accessi e partecipazio-ne alla spesa degli utenti dei servizi per anziani e per minori e famiglia - anno 2009 minori e famiglia AnzianiPopolazione 103.641 114.273costo servizi (euro) 2�.041.262 �.203.246partecipazione utenti (euro) 3.�70.603 1.241.3��% partecipazione utenti (euro) 14,2� 23,8�n° accessi 13.413 10.006partecipazione per accesso (euro) 266 124costo accesso (euro) 1.867 �20Fonte: elaborazione dell’Osservatorio provinciale

Altra osservazione signifi cativa proviene dal confrontare la portata della spesa sostenuta per realizzare i servizi all’interno delle diverse categorie di bisogno.

67

Anche qui la spesa per i servizi per ‘minori e famiglia’ è quella maggiore es-sendo quasi la metà (42,6%) del totale sostenuto per tutti i servizi, seguiti dalle prestazioni ed interventi a favore delle persone disabili con il 18,�% del totale.Due altre osservazioni particolarmente importanti:• notevole l’intervento fi nanziario dei Comuni per ‘compartecipazione alla spe-

sa sociosanitaria’ – di cui parleremo anche in altro paragrafo - che rappre-senta quasi il 10% del totale della spesa provinciale,

• per la presenza del ‘servizio sociale professionale’ nei 162 Comuni della pro-vincia si utilizza circa il 12% del totale delle disponibilità, con una spesa me-dia annua per ambito territoriale di circa 861.000 €.

Grafi co 08 - Distribuzione dei fi nanziamenti propri dei Comuni per ‘categoria’ - anno 2009. Fonte: elaborazione dell’Osservatorio provinciale

È signifi cativo osservare che le risorse messe a disposizione dai Comuni sono prevalentemente utilizzate per realizzare interventi e servizi per minori e famiglia per il 4�,�% e per le persone con disabilità per il 23,3%.

Ugualmente sono utilizzate le risorse provenienti dal livello nazionale (FNPS, altre entrate e altri EE.LL.) che vanno prevalentemente a fi nanziare la realizza-zione di interventi e servizi per ‘minori e famiglia’ per il 2�,�% e per le persone in situazione di emarginazione e povertà per il 27,8%.

68

Tabella 48 - Distribuzione delle risorse provenienti da ‘altre entrate, altri EE.LL. e FNPS’ nelle ‘categorie’ - anno 2009

Anziani(euro)

Comparte-cipazione alla spesa socio sani-

taria(euro)

Dipen-denze(euro)

DisabiliEmargi-nazione

– povertà(euro)

Immigra-zione(euro)

Minori-Fa-miglia(euro)

Salute mentale(euro)

SVZ socia-le profes-sionale(euro)

Totale(euro)

Altre en-trate 66.01� - - 480.�62 303.707 830.227 468.262 1.0�1 - 2.1�0.268

Altri EE.LL. 78.268 - - 81.7�3 886.478 �7�.242 40.�16 111.77� 1.774.476

Fondo Nazionale Politiche Sociali

4.0�8 - 1.684 13�.��0 7.6�3 4.87� 183.200 2.27� 31.0�2 374.471

Totale 148.34� 1684 702.34� 1.1�7.878 83�.106 1.226.704 44.282 142.871 4.2��.21�

Fonte: elaborazione dell’Osservatorio provinciale

Grafi co 09 - Distribuzione dei fi nanziamenti del Fondo Sociale Regionale per ‘categoria’ - anno 2009. Fonte: elaborazione dell’Osservatorio provinciale

Le risorse regionali (FSR) confermano l’utilizzo prevalente per il settore ‘minori e famiglia’ per ben il ��,�% mentre troviamo – a seguire – il settore ‘anziani’ sostenuto con il 24% dei fi nanziamenti provenienti dalla Regione Lombardia.Una delle possibilità di approfondimento signifi cativo per le defi nizioni pro-grammatiche è quella che utilizza il criterio dei ‘livelli essenziali di assistenza’ così come defi niti all’art. 22 – comma 4 della l.n. 328/00:a) servizio sociale professionale e segretariato sociale per informazione e con-

sulenza al singolo e ai nuclei familiari;

6�

b) servizio di pronto intervento sociale per le situazioni di emergenza personali e familiari;

c) assistenza domiciliare; d) strutture residenziali e semiresidenziali per soggetti con fragilità sociali; e) centri di accoglienza residenziali o diurni a carattere comunitario.”Abbiamo quindi impostato tali criteri nel nostro ‘cubo’ ed abbiamo approfon-dito le priorità di utilizzo delle risorse discriminando tra servizi domiciliari, diurni e residenziali; mettendo anche in rilievo la spesa per l’assistenza economica, i progetti di prevenzione sociale ed i servizi informativi e di consulenza.

Tabella 49 - ripartizione della spesa dei Comuni anno 2009 per ‘categoria’ e per ‘livelli essenziali di assistenza’ (Non inserita la ‘compartecipazione alla spesa sociosanitaria’)

Tipologia Anziani (euro)

Dipendenze (euro)

Disabili(euro)

Emargina-zione-

povertà(euro)

Immigra-zione(euro)

Minori-Famiglia

(euro)

Salute mentale(euro)

SVZ sociale professio-

nale(euro)

Totale(euro)

Altro 1.331.873 �.700 4.66�.7�� 20�.�16 23.�70 1.380.��4 14.130 7.632.382

Assistenza economica �1�.800 7.�01 266.030 2.3�8.8�4 1.803.0�2 �6.026 �.047.343

Progetti sociali di prevenzione

67.030 81.266 11.7�8 113.�42 380.207 6�3.803

Servizi domiciliari 3.006.22� 2.174 2.388.88� 2��.023 10.026 2.1�6.�06 83.060 7.�4�.�03

Servizi informativi/consulen-ziali

20.018 303.281 408.�82 41.311 1.64�.�84 48.�60 6.888.�7� �.3�7.111

Servizi residenziali 266.�00 14.600 1.01�.130 �7.441 4.7�0.28� 1�3.�4� 6.337.�0�

Servizi semi-residenziali 82.848 2.140.148 304.��3 886.8�0 12.844.��4 16.2��.433

Totale �.203.246 117.023 10.864.�43 3.646.�67 1.07�.73� 2�.041.262 3�6.12� 6.888.�7� �3.233.880

Fonte: elaborazione dell’Osservatorio provinciale

Il costo maggiore è per la realizzazione dei servizi e degli interventi diurni e semiresidenziali del settore ‘minori e famiglia’ – all’interno dei quali abbiamo tutti i servizi per la prima infanzia – che assorbono oltre il 24% del totale delle risorse a disposizione.A seguire con circa il �% delle risorse totali troviamo i servizi residenziali per ‘minori e famiglia’ dove, tra gli altri, ci sono i servizi di comunità educative per minori, servizio finalizzato a dare risposta da parte dei Comuni al decreto di affidamento disposto dal Tribunale per i minori.

7070

Grafi co 10 - Ripartizione della spesa dei Comuni per livelli essenziali di assi-stenza: anno 2009

Grafi co 11 - Spesa per Servizi residenziali - Distribuzione per ‘categorie’. Fonte: elaborazione dell’Osservatorio provinciale

Grafi co 12 - Spesa Servizi domiciliari - Distribuzione per ‘categorie’. Fonte: elaborazione dell’Osservatorio provinciale

14% 9% 1%

15%

18% 12%

31%

ripartizione della spesa dei Comuni per livelli essenziali di assistenza: anno 2009

Altro Assistenza economica

Progetti sociali di prevenzione Servizi domiciliari Servizi informativi/consulenziali Servizi residenziali

Servizi semi-residenziali

71

Escludendo le spese relative al ‘servizio sociale professionale’ ed a quanto definito con ‘altro’, troviamo poi due servizi domiciliari: quello per le persone anziane che assorbe circa il �,6% delle risorse totali e quello per le persone con disabilità per il quale sono utilizzate risorse per il 4,�% del totale a disposizione per l’anno 200�; anche l’assistenza domiciliare per minori impegna circa il 4% delle risorse.Si evidenzia che la residenzialità per le persone anziane e per le persone disa-bili ha una prevalenza di competenza sociosanitaria e pertanto è a carico dei Comuni solo la parte di spesa assistenziale ed alberghiera. Deve quindi essere visto in tale contesto anche l’intervento economico realizza-to dai Comuni e denominato ‘compartecipazione alla spesa sociosanitaria’ e che è prevalentemente indirizzato per sostenere il ricovero di persone anziane e disabili con significativi problemi di disponibilità di reddito, oltre che persone con precedenti ricoveri in servizi psichiatrici.Per tale intervento figurano utilizzati € �.�83.866 pari a circa il �,�% del tota-le delle disponibilità finanziarie rendicontate dai Comuni comaschi per l’anno 200�.

Scorrendo in generale la tabella ed i grafici emerge che sono totalmente assenti interventi di prevenzione ed i servizi di consulenza per le persone anziane.È bassissima la spesa per progetti sociali di prevenzione che comunque – ol-tre al settore ‘anziani’ – non considera neppure quello della ‘salute mentale’. Nello specifico si rileva che con i progetti di prevenzione si arriva globalmente a 6�3.803 € e quindi poco oltre l’1% del totale della spesa.Le politiche sociali locali a partire dall’applicazione della l.n. 328/00 e dalle con-seguenti normative regionali hanno avuto quale obiettivo principale quello del ‘mantenimento al domicilio’ delle situazioni di fragilità personale e di disagio sociale; in tal senso dobbiamo quindi pensare che l’assistenza domiciliare – in tutte le sue forme sia sociali che assistenziali che educative – e l’assistenza economica siano stati gli interventi che maggiormente hanno trovato sviluppo per dare sostanza e forma a questo importante obiettivo programmatorio.Nell’anno 200� tali interventi hanno assorbito quasi 13 milioni di euro giungen-do globalmente a quasi il 2�% delle risorse finanziarie impegnate.È da osservare inoltre che tale intervento è doppio, per l’anno 200�, di quello necessario a garantire la realizzazione degli interventi di ricovero; infatti per la re-sidenzialità – senza l’intervento di compartecipazione alla spesa sociosanitaria – assistenziale si è reso necessario circa il 12% delle risorse totali a disposizione.Lo strumento informatico – il cosiddetto ‘cubo’ - a disposizione dell’Osserva-torio provinciale permette di elaborare le informazioni attraverso angolature

72

particolari e specifi che che di volta in volta possono aiutare per ulteriori appro-fondimenti; tali indagini sono sempre più opportune nella fase di verifi ca dei servizi e di valutazione nella prospettiva delle nuove programmazioni annuali e triennali.Di seguito riteniamo quindi utile presentare alcuni grafi ci che possono illustrare le potenzialità strumentali e che meglio disegnano la realtà provinciale.

Grafi co 14 - Categoria ‘anziani’ - Distribuzione della spesa per ‘livelli essen-ziali assistenza’. Fonte: elaborazione dell’Osservatorio provinciale

Grafi co 13 - Spesa per Progetti sociali di prevenzione - Distribuzione per ‘ca-tegoria’. Fonte: elaborazione dell’Osservatorio provinciale

73

Grafi co 15 - Categoria ‘dipendenze’ - Distribuzione della spesa per ‘livelli es-senziali assistenza’. Fonte: elaborazione dell’Osservatorio provinciale

Grafi co 16 - Categoria ‘disabili’ - Distribuzione della spesa per ‘livelli essen-ziali assistenza’. Fonte: elaborazione dell’Osservatorio provinciale

Grafi co 17 - Categoria ‘emarginazione-povertà’ - Distribuzione della spesa per ‘livelli essenziali assistenza’. Fonte: elaborazione dell’Osservatorio provinciale

73

74

Grafi co 18 - Categoria ‘immigrazione’ - Distribuzione della spesa per ‘livelli essenziali assistenza’. Fonte: elaborazione dell’Osservatorio provinciale

Grafi co 19 - Categoria ‘minori e famiglia’ - Distribuzione della spesa per ‘livelli essenziali assistenza’. Fonte: elaborazione dell’Osservatorio provinciale

Dal sistema ‘cubo’ possiamo anche tentare di fare ulteriori indagini ed elabora-zioni di approfondimento; ciò mettendo in relazione tra di loro elementi informa-tivi provenienti da settori toccati in questo ‘rapporto’ e diversi tre di loro: quello demografi co, quello dell’utilizzo dei servizi e quello del costo dei servizi.

7�

Grafi co 20 - Categoria ‘salute mentale’ - Distribuzione della spesa per ‘livelli essenziali assistenza’. Fonte: elaborazione dell’Osservatorio provinciale

In questi approfondimenti dobbiamo tenere in considerazione la questione del-la qualifi cazione degli ‘accessi’ trattata nel capitolo precedente e quindi pren-dere con ogni cautela quanto sintetizzato – in termini di rapporti e di confronti – nelle tabelle seguenti.Prendiamo per esemplifi cazione:• due categorie: anziani e minori e famiglia• tre livelli di assistenza che corrispondono a tre tipologie organizzative dei ser-

vizi: assistenza economica, servizi domiciliari, servizi diurni/semiresidenziali.

Tabella 50 - Confronto tra popolazione, costo servizi e accessi per ‘assisten-za economica’ per minori e famiglia e anziani - anno 2009

Popolazione n° accessi spesa ass. economica (euro)

spesa per accesso (euro)

minori e famiglia �8.226 13.413 1.803.0�2 733anziani 114.273 10.006 �1�.800 814Fonte: elaborazione dell’Osservatorio provinciale

Tabella 51 - Confronto tra popolazione, costo servizi e accessi per ‘servizi domiciliari’ per minori e famiglia e anziani anno 2009

Popolazione n° accessi spesa ass. economica (euro)

spesa per accesso (euro)

minori e famiglia �8.226 2.618 2.1�6.�06 83�anziani 114.273 6.684 3.006.22� 44�Fonte: elaborazione dell’Osservatorio provinciale

76

Tabella 52 - Confronto tra popolazione, costo servizi e accessi per ‘servizi diurni/semiresidenziali’ per minori e famiglia e anziani anno 2009

popolazione n° accessispesa

ass. economica(euro)

spesa per accesso

(euro)minori e famiglia �8.226 4.�06 12.844.��4 2.618anziani 114.273 82� 82.848 100Fonte: elaborazione dell’Osservatorio provinciale

Di seguito ora presentiamo una ulteriore analisi comparativa, tra alcune delle informazioni a disposizione rilevabili, come le altre, nelle schede di monitorag-gio della ‘spesa sociale’ dei Comuni, che ci può servire, soprattutto in questa fase storica che prevede l’attuazione del ‘federalismo fiscale’ con l’applicazio-ne della l.n. 42/200�, anche per una nuova modalità di assegnazione delle risorse finanziarie a livello locale.

Tabella 53 - Spesa per utenti dei servizi e spesa pro-capite per abitante della provincia di Como – anno 2009 (valori espressi in euro)

ASpesa(euro)

BContributo

utenti(euro)

CSpesa

(escluso contributo

utenza)(euro)

DSpesa

pro-capite(euro)

Anziani �.203.246 1.241.3�� 3.�61.847 6,78

Compartecipazione alla spesa socio sanitaria

�.�83.866 741.172 4.842.6�4 8,28

Dipendenze 117.023 244 116.77� 0,20

Disabili 10.864.�43 471.3�8 10.3�3.14� 17,77

Emarginazione-povertà 3.646.�67 126.818 3.�20.14� 6,02

Immigrazione 1.07�.73� 4.�64 1.071.17� 1,83

Minori-Famiglia 2�.041.262 3.�70.603 21.470.6�� 36,72

Salute mentale 3�6.12� 40.041 3�6.084 0,61

SVZ sociale professionale 6.888.�7� 6.888.�7� 11,78

Totale �8.817.746 6.1�6.23� �2.621.�07 8�,��Fonte: elaborazione dell’Osservatorio provinciale

77

Dalla osservazione di quanto sintetizzato nella tabella precedente possiamo evidenziare due aspetti particolarmente significativi.Il primo è conseguente a quale attualmente sia la situazione di applicazione dei ‘livelli essenziali di assistenza’.Dalla colonna B – contributo utenti – emerge che solo per il ‘servizio sociale professionale’ non è richiesto alcun intervento economico all’utente; per tutti gli altri servizi per tutte le ‘categorie’ sono richiesti interventi finanziari più o meno sostanziosi alle persone che usufruiscono delle prestazioni (v. le tabelle anziani e minori e famiglia precedenti).

La definizione di livello essenziale – a parte quello del servizio sociale profes-sionale – non essendo stata stabilita né in ambito nazionale né in ambito regio-nale è in questo momento totalmente in balia delle decisioni regolamentari che possono essere fatte a livello locale dai singoli Comuni. Ciò viene fatto preva-lentemente, non in ragione di una definizione di priorità di accesso nell’ambito della programmazione delle politiche sociali con criterio discriminante la tipo-logia del bisogno, bensì sulla base delle opportunità date dalle disponibilità di bilancio oppure dai suoi vincoli.Nella tabella “Confronto tra popolazione, costo servizi, accessi e partecipazione alla spesa degli utenti dei servizi per anziani e per minori e famiglia anno 2009” abbiamo messo in evidenza la differente partecipazione alla spesa per i servizi per minori e famiglia (14,2�%) e per i servizi per anziani (23,8�%).L’attuale situazione ha quindi privilegiato i servizi per ‘minori e famiglia’ rispetto a quelli per ‘anziani’; avendo infatti un recupero di 266 € per ciascun accesso che ha un costo medio di 1.867 € per minore, rispetto ad un recupero di 124 € per ciascun accesso che ha un costo medio di �20 € per persona anziana.

Il secondo aspetto significativo da evidenziare è quello che viene messo in luce con la colonna D della tabella soprariportata; tale colonna va a rappresentare nella sostanza quanto per ciascuna ‘categoria’ sia l’intervento finanziario a cari-co della ‘solidarietà’ collettiva dei cittadini residenti nella provincia di Como.Vediamo allora che nell’anno 200� circa �0 € delle tasse pagate da ciascun cittadino della provincia di Como sono state impegnate per la realizzazione dei servizi sociali ed assistenziali; la prevalenza – poco più di 36 € - è stato utilizzato per la realizzazione dei servizi per minori e famiglia e quasi il 20% (17,77 €) per i servizi per le persone disabili. Oltre 8 € servono per la ‘compartecipazione alla spesa sociosanitaria’; meno di 2 € all’anno per i servizi per le persone im-migrate e poco meno di 12 € all’anno per la realizzazione del livello essenziale ‘servizio sociale professionale’.

78

Grafico 21 - Quota pro-capite abitante per spesa sociale

Infine, a conclusione dell’approfondimento relativo agli aspetti finanziari, con il Grafico 21 si è voluto sintetizzare la fotografia della copertura con fondi ‘pub-blici’ – quindi provenienti dalla fiscalità – della spesa per i servizi sociali ed assistenziali in provincia di Como; l’abbiamo rapportato alla quota pro-capite abitante provinciale in quanto riteniamo sia quella che maggiormente riesca a spiegare la situazione reale; viene confermata la precedente osservazione che con la quale abbiamo messo in luce il diverso impegno finanziario esistente tra livello locale ed il livello regionale e nazionale. A conclusione ci interessa però ora mettere in luce e sottolineare che, oltre a tale impegno di carattere finanziario, deve essere ricompreso nel complessivo della disponibilità che viene messa in campo a livello locale anche ciò che è stato evidenziato al termine del Capitolo 1 con il ‘patrimonio solidarietà’ che la Comunità provinciale attraverso le competenze professionali ed organizzative date dalle cooperative sociali e con le competenze solidali e civili date dal vo-lontariato mette a disposizione del proprio territorio.

0

20

40

60

80

spesa sociale in carico ai Comuni

spesa sociale FSR, FNPS e altro

Quota pro-capite abitante per spesa sociale

7�

Conclusioni

Nella redazione del Rapporto per la parte che riguarda i servizi e la spesa per la loro realizzazione si sono evidenziate alcune criticità date dalla non sempre chiara evidenza del dato a disposizione per le elaborazioni e gli approfondimenti.Alcuni elementi significativi di valutazione portano ad evidenziare che il la-voro realizzato dall’Osservatorio provinciale in collaborazione con gli Uffici di piano degli Ambiti territoriali per la predisposizione del Catalogo delle Strutture e dei Servizi Sociali è stato più impegnativo di quanto si possa pensare; infatti se per la parte delle Strutture il risultato ottenuto è di un buon livello anche se non ancora esaustivo nella completezza delle infor-mazioni che dovranno avere a disposizione, quella relativa ai Servizi è ben lungi dall’essere rispondente alla realtà e quindi di scarsa fruibilità per gli obiettivi di servizio al cittadino che ci si è posti.Tale lavoro comunque ha cominciato a dare alcuni frutti in particolare per avere la possibilità di meglio operare per l’elaborazione delle informazioni che riguardano gli aspetti della realizzazione dei servizi e delle attività.Per questi aspetti due sono state le basi informative sulle quali si è operato: ⇒ quella relativa al monitoraggio annuale della ‘spesa sociale’⇒ quella relativa agli interventi ed ai servizi che essendo compresi nella

cosiddetta ‘ex-circolare 4’ hanno annualmente la raccolta delle informa-zioni di rendiconto per poter essere finanziate dal ‘fondo regionale’ (tale base informativa ha come riferimento i soggetti gestori dei servizi e quindi anche i Comuni).

Entrambe queste ‘basi informative’ hanno avuto lo stesso riferimento annua-le – il 200� – e lo stesso riferimento istituzionale-programmatorio – l’Ufficio di piano di ciascun Ambito territoriale.La prima ipotesi prevedeva di poter lavorare per la stesura del Rapporto sulla disponibilità informativa di 3 annualità al fine di poter dare alcune indagini ed approfondimenti di andamento e quindi anche di prospettiva; di fatto ci si è ritrovati nell’impossibilità di realizzare tale ipotesi in quanto ci si è scontrati con la difficoltà da parte di alcuni Uffici di piano di trasferire le informazioni riferite alle due basi informative (spesa sociale ed ex-circolare 4) complete, con garanzia di certezza e di completezza per gli anni 2007,2008 e 2009.

I dati riportati dai Comuni nelle schede di rendicontazione per la pianifica-zione del ‘fondo regionale’ (ex-circolare 4) sono informazioni che dobbiamo

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ritrovare anche nel monitoraggio ‘spesa sociale’ comunale; dobbiamo tro-varli uguali sia per la parte di utilizzo del servizio (utenti/accessi) sia per la parte di spesa.Ebbene alcune verifiche fatte a campione non sempre hanno confermato il dato dando quindi origine a perplessità circa la correttezza delle informazio-ni raccolte nelle schede.

Lo strumento di raccolta ed elaborazione delle informazioni – il cubo delle analisi dei dati – operativo presso l’Osservatorio provinciale sarà prossima-mente a disposizione dei singoli Uffici di piano dando quindi la possibilità di incroci e collegamenti immediati e direttamente da parte del competente livello di programmazione locale.Ciò potrà permettere di individuare tempestivamente le anomalie e/o le non-correttezze di inserimento dei dati e definire insieme e a priori le regole inter-pretative di esecuzione della fondamentale operazione di monitoraggio.Un’altra delle osservazioni emerse nella fase di elaborazione delle informa-zioni per la stesura del Rapporto è stata quella della non corrispondenza tra il dato di assegnazione del FNPS per l’anno 200� risultante dalla delibera regionale di riferimento per gli Ambiti territoriali comaschi e quanto docu-mentato in accertamento di entrata con le schede ‘spesa sociale’ e di cui abbiamo trattato nel capitolo 4.

Il Rapporto per come si è configurato nel suo sviluppo deve considerarsi - ancora maggiormente rispetto alla ipotesi che ci si era dati all’inizio del progetto – come una prima tappa di un percorso di miglioramento delle basi di conoscenza sulle quali avviare la indispensabile – sempre di più in una prospettiva di diminuzione delle risorse finanziarie a disposizione – azione di valutazione dell’efficienza e dell’efficacia delle politiche sociali.La verifica e la valutazione è pur entrata sempre maggiormente ad essere patrimonio culturale, tecnico ed operativo nel settore sociale ma quasi elu-sivamente ancora sul livello della erogazione della prestazione, del singolo servizio; molto si è fatto – sul livello dei singoli progetti da parte dei soggetti erogatori; poco o nulla da parte dei soggetti competenti per la program-mazione sociale rispetto alla valutazione delle politiche dei servizi nella loro globalità rispetto al loro impatto sul benessere della Comunità.Si è sicuramente più attenti alla ‘soddisfazione’ dei cittadini per l’utilizzo del servizio e delle prestazioni (i questionari per la misurazione della soddisfa-zione sono entrati a far parte del patrimonio delle azioni che di prassi sono fatte anche perché obbligati all’interno dei processi di certificazione della

81

qualità), mentre non si sono predisposte iniziative di valutazione da parte dei soggetti sociali della Comunità per la lettura dei risultati che otteniamo con i piani di politica sociale.È evidente che per fare ciò è indispensabile una conoscenza il più ampia, approfondita e corretta possibile di ciò che si è realizzato; è indispensabile che siano attivati ‘canali’ di passaggio e di acquisizione delle informazioni che diventino ‘prassi’ nei confronti di un qualsiasi soggetto sovraordinato e soprattutto, attraverso la messa a disposizione di appropriati strumenti per la manipolazione/elaborazione delle informazioni, mettere i soggetti istitu-zionali nella miglior condizione possibile di usare di quelle informazioni per la valutazione di cui sono politicamente ed eticamente responsabili.Con i servizi sociali ed assistenziali vengono prodotte molte prestazioni e da questi provengono oramai plurime informazioni; è giunto il momento di mettere a disposizione dei soggetti istituzionali responsabili i supporti e gli strumenti essenziali per i processi di programmazione per permettere una loro elaborazione diretta e tempestiva. Avranno finalmente la possibilità di indagare, approfondire e comprendere i risultati prodotti dai loro servizi e degli interventi per affinare, confermare e modificare le linee delle politiche sociali delle loro Comunità.Non è più il tempo di usare le informazioni provenienti dai monitoraggi dei servizi per produrre statistiche quantitative isolate dai contesti socio-culturali ed ambientali nei quali si producono; non è più il tempo di tenere le informa-zioni che nascono dalla realizzazione dei servizi non collegate con le altre informazioni della vita della Comunità.A questo punto è opportuno confermare che, solo attraverso la messa a disposizione delle informazioni, le Comunità avranno modo di potersi co-noscere meglio dal ‘di dentro’ e quindi riappropriarsi – anche attraverso la partecipazione sociale – del ruolo fondamentale di costruzione delle politi-che sociali.Con progetti come quelli che si stanno realizzando a Como ed in altri territori si ha oggi la possibilità di cominciare a dare oggettività alle opinioni che dan-no valutazioni di efficacia ed efficienza alle risorse che vengono utilizzate a livello locale per la realizzazione dei servizi e degli interventi sociali; efficacia che invece non è sempre misurabile ed accertabile per tutte le provvidenze economiche che – nella realizzazione del welfare – vengono gestite a livello centrale – nazionale e regionale – essendo pressoché impossibile – se non a costo di un aumento di azioni burocratiche di controllo con un conse-guente aumento anche della spesa – sviluppare verifiche dirette di esito che siano anche trasparenti e tempestive.

82

Dal lavoro compiuto quindi emergono una serie di criticità sicuramente impu-tabili alla fase di avvio del progetto e del sistema delle relazioni operative che nel procedere, anche a partire dal contributo portato dal presente Rapporto, potranno essere risolte. E sarà soprattutto attraverso la possibilità che i pro-grammatori locali avranno di confrontarsi con i risultati delle elaborazioni che di volta in volta potranno trovare le soluzioni alle criticità.Con questo Rapporto si è cercato di dare alcuni contributi di supporto per la accessibilità delle informazioni e delle conoscenze dei servizi sociali ed assistenziali:• per i cittadini Comaschi per meglio conoscere le offerte presenti nel territorio

e quindi più appropriatamente e velocemente poter usare i servizi sociali ed assistenziali di cui hanno la necessità;

• per i programmatori locali dei servizi e degli interventi sociali avere la possi-bilità di verificare tempestivamente, correttamente ed oggettivamente gli esiti delle azioni realizzate;

• per i soggetti pubblici e privati erogatori dei servizi avere costantemente la possibilità di individuare le prospettive, gli andamenti e le evoluzioni dei biso-gni delle persone e delle Comunità della provincia comasca.

83

Elenco Tabelle

Capitolo 1Tabella 01 - Dinamica popolazione residente nel triennio 2007/200�: pag. 13Tabella 02 - Variazione della popolazione residente negli Ambiti territoriali: pag. 14Tabella 03 - Variazione della popolazione per natalità negli Ambiti territoriali nel triennio

2007/200�: pag. 14Tabella 04 - Variazione della popolazione per mortalità negli Ambiti territoriali nel triennio

2007/200�: pag. 1�Tabella 0� - Variazione della popolazione per movimento naturale negli Ambiti territoriali nel

triennio 2007/200�: pag. 16 Tabella 06 - Variazione della popolazione per movimento sociale negli Ambiti territoriali nel

triennio 2007/200�: pag. 17 Tabella 07 - Dinamica del movimento anagrafico negli Ambiti territoriali nel triennio 2007/200�:

pag. 18 Tabella 08 - Distribuzione della popolazione per morfologia del Comune di residenza al

1.1.200�: pag. 1� Tabella 0� - Distribuzione degli abitanti negli Ambiti per ampiezza territoriale e numerosità dei

Comuni al 1.1.200�: pag. 22Tabella 10 - Consistenza di Ambito per ampiezza territoriale, numerosità dei Comuni e

presenza abitanti al 1.1.200�: pag. 22Tabella 11 - Distribuzione della popolazione per dimensione del Comune di residenza al

1.1.200� per Ambiti territoriali: pag. 23Tabella 12 - Distribuzione della popolazione per ‘settore produttivo prevalente’ del Comune di

residenza al 1.1.200�: pag. 2�Tabella 13 - Distribuzione negli Ambiti territoriali delle Cooperative sociali al 31.12.2010: pag. 27Tabella 14 - Distribuzione negli Ambiti delle Organizzazioni di volontariato e delle Associazioni

al 31.12.2010: pag. 28Capitolo 2Tabella 1� - Residenti per Ambiti territoriali per genere: pag. 31Tabella 16 - Distribuzione dei nuclei famigliari per Ambito territoriale nel triennio 2007/200�:

pag. 31Tabella 17 - Rapporto tra popolazione e nuclei famigliari negli Ambiti territoriali al 1.1.200�:

pag. 32Tabella 18 - Distribuzione delle presenze dei minori (0-17) negli Ambiti territoriali ed andamento

nel triennio 2007/200�: pag. 33Tabella 1� - Incidenza della popolazione minorile su popolazione residente per Ambito

territoriale al 1.1.200�: pag. 34Tabella 20 - Distribuzione delle presenze dei giovani (1�-30 anni) negli Ambiti territoriali ed

andamento nel triennio 2007/200�: pag. 37Tabella 21 - Incidenza della popolazione giovanile su popolazione residente per Ambito

territoriale al 1.1.200�: pag. 38Tabella 22 - Distribuzione delle presenze delle persone anziane (da 6� anni) negli Ambiti

territoriali ed andamento nel triennio 2007/200�: pag. 40Tabella 23 - Incidenza della popolazione anziana su popolazione residente per Ambito

territoriale al 1.1.200�: pag. 41Tabella 24 - Distribuzione delle presenze degli stranieri negli Ambiti territoriali ed andamento nel

triennio 2007/200�: pag. 44Tabella 2� - Incidenza della popolazione straniera su popolazione residente per Ambito

territoriale al 1.1.200�: pag. 4�

84

Tabella 26 - Principali caratteristiche degli Ambiti territoriali per composizione e distribuzione della popolazione: pag. 48

Tabella 27 - Indice carico sociale: pag. 4�Capitolo 3Tabella 28 - Strutture per ‘minori e famiglia’ negli Ambiti territoriali: pag. �1Tabella 2� - Strutture per ‘persone disabili’ negli Ambiti territoriali: pag. �2Tabella 30 - Strutture per ‘persone anziane’ negli Ambiti territoriali: pag. �2Tabella 31 - Strutture per ‘persone immigrate’ negli Ambiti territoriali: pag. �2Tabella 32 - Strutture per la ‘salute mentale’ negli Ambiti territoriali: pag. �3Tabella 33 - Strutture dedicate a ‘emarginazione e povertà’ negli Ambiti territoriali: pag. �3Tabella 34 - Strutture per le ‘dipendenze’ negli Ambiti territoriali: pag. �3Tabella 3� - Strutture per ‘altri bisogni’ negli Ambiti territoriali: pag. �4Tabella 36 - Confronto tra servizi prima infanzia, popolazione 0/2 anni ed incremento

popolazione minorile 2007/200� per Ambito territoriale: pag. ��Tabella 37 - Distribuzione delle ‘strutture’ per ‘categoria di bisogno’ negli Ambiti territoriali: pag. �6Tabella 38 - Distribuzione delle strutture ‘sociali ed assistenziali’ per ‘categoria di bisogno’ negli

Ambiti territoriali: pag. �7Tabella 3� - Confronto tra abitanti (al 1.1.200�), servizi socio-assistenziali e Comuni per Ambito

territoriale: pag. �8Tabella 40 - Accessi alle varie tipologie organizzative dei servizi per ‘livelli essenziali di

assistenza’ nel 200�: pag. ��Tabella 41 - Rapporto tra accessi e popolazione – (al 1.1.200�) – nelle categorie anziani,

immigrati e minori nel 200�: pag. 60Tabella 42 - Servizio sociale professionale negli Ambiti territoriali: rapporto tra ore di presenza

ed abitanti al 1.1.200�: pag. 61Tabella 43 - Servizio sociale professionale negli Ambiti territoriali: confronto con numero

Comuni e presenza abitanti al 1.1.200�: pag. 61Capitolo 4Tabella 44 - Entrate Comunali anno 200� per servizi sociali: altre entrate, altri EE.LL., FNPS:

pag. 63Tabella 4� - Individuazione delle risorse economiche per la realizzazione dei servizi per

provenienza del finanziamento nei Comuni per l’anno 200�: pag. 63Tabella 46 - Finanziamento dei servizi anno 200� per accertamento di entrata ed impegno di

spesa: pag. 6�Tabella 47 - Confronto tra popolazione, costo servizi, accessi e partecipazione alla spesa degli

utenti dei servizi per anziani e per minori e famiglia - anno 200�: pag. 66Tabella 48 - Distribuzione delle risorse provenienti da ‘altre entrate, altri EE.LL. e FNPS’ nelle

‘categorie’ - anno 200�: pag. 68Tabella 4� - Ripartizione della spesa dei Comuni anno 200� per ‘categoria’ e per ‘livelli

essenziali di assistenza’: pag. 6�Tabella �0 - Confronto tra popolazione, costo servizi e accessi per ‘assistenza economica’ per

minori e famiglia e anziani - anno 200�: pag. 7�Tabella �1 - Confronto tra popolazione, costo servizi e accessi per ‘servizi domiciliari’ per minori

e famiglia e anziani anno 200�: pag. 7�Tabella �2 - Confronto tra popolazione, costo servizi e accessi per ‘servizi diurni/

semiresidenziali’ per minori e famiglia e anziani anno 200�: pag. 76Tabella �3 - Spesa per utenti dei servizi e spesa pro-capite per abitante della provincia di Como

- anno 200�: pag. 76

8�

Elenco grafici

Capitolo 1Grafico 01 - Distribuzione della popolazione per dimensione del Comune di residenza al

1.1.200� in provincia di Como: pag. 24Grafico 02 - Presenza del volontariato organizzato in provincia di Como al 31.12.2010: pag. 28Capitolo 3Grafico 03 - Servizi per la ‘prima infanzia’ per Ambito territoriale: pag. �4Grafico 04 - Distribuzione delle strutture ‘sociali ed assistenziali’ per Ambito territoriale: pag. �7Grafico 0� - Distribuzione delle strutture ‘sociali ed assistenziali’ per ‘categoria di bisogno’:

pag. �7Capitolo 4Grafico 06 - Ripartizione finanziamenti per provenienza: pag. 64Grafico 07 - Distribuzione dei finanziamenti dell’utenza per ‘categoria’ - anno 200�: pag. 66Grafico 08 - Distribuzione dei finanziamenti propri dei Comuni per ‘categoria’ - anno 200�: pag. 67Grafico 0� - Distribuzione dei finanziamenti del Fondo Sociale Regionale per ‘categoria’ - anno

200�: pag. 68Grafico 10 - Ripartizione della spesa dei Comuni per livelli essenziali di assistenza: anno 200�:

pag. 70Grafico 11 - Spesa per Servizi residenziali - Distribuzione per ‘categorie’: pag. 70Grafico 12 - Spesa Servizi domiciliari - Distribuzione per ‘categorie’: pag. 70Grafico 13 - Spesa per Progetti sociali di prevenzione - Distribuzione per ‘categoria’: pag. 72Grafico 14 - Categoria ‘anziani’ - Distribuzione della spesa per ‘livelli essenziali assistenza’:

pag. 72Grafico 1� - Categoria ‘dipendenze’ - Distribuzione della spesa per ‘livelli essenziali

assistenza’: pag. 73Grafico 16 - Categoria ‘disabili’ - Distribuzione della spesa per ‘livelli essenziali assistenza’:

pag. 73Grafico 17 - Categoria ‘emarginazione-povertà’ - Distribuzione della spesa per ‘livelli essenziali

assistenza’: pag. 73Grafico 18 - Categoria ‘immigrazione’ - Distribuzione della spesa per ‘livelli essenziali

assistenza’: pag. 74Grafico 1� - Categoria ‘minori e famiglia’ - Distribuzione della spesa per ‘livelli essenziali

assistenza’: pag. 74Grafico 20 - Categoria ‘salute mentale’ - Distribuzione della spesa per ‘livelli essenziali

assistenza’: pag. 7�Grafico 21 - Quota pro-capite abitante per spesa sociale: pag. 78

86

Elenco figure

Capitolo 1Figura 01 - Descrizione della morfologia del territorio provinciale per Comune: pag. 20Figura 02 - Distribuzione della popolazione per Ambiti territoriali al 1.1.200�: pag. 21Figura 03 - Distribuzione negli Ambiti territoriali dei Comuni per dimensioni di abitanti: pag. 24Figura 04 - Distribuzione negli Ambiti territoriali dei Comuni per settore produttivo prevalente:

pag. 26Capitolo 2Figura 0� - Distribuzione della popolazione minorile negli Ambiti territoriali al 1.1.200�: pag. 3�Figura 06 - Incidenza della popolazione minorile su popolazione residente per Ambito

territoriale al 1.1.200�: pag. 36Figura 07 - Distribuzione della popolazione giovanile negli Ambiti territoriali al 1.1.200�: pag. 38Figura 08 - Incidenza della popolazione giovanile su popolazione residente per Ambito

territoriale al 1.1.200�: pag. 3�Figura 0� - Distribuzione della popolazione anziana negli Ambiti territoriali al 1.1.200�: pag. 42Figura 10 - Incidenza della popolazione anziana su popolazione residente per Ambito

territoriale al 1.1.200�: pag. 43Figura 11 - Distribuzione della popolazione straniera negli Ambiti territoriali al 1.1.200�: pag. 46Figura 12 - Incidenza della popolazione straniera su popolazione residente per Ambito

territoriale al 1.1.200�: pag. 47

Indice

Presentazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 3

Premesse . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4

Capitolo 1Il territorio provinciale Caratteristiche fondamentali per la programmazione sociale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 13Il patrimonio persone. La popolazione: presenze, distribuzione, evoluzione . . . . . . . . . . . . . . . . . . 13Il patrimonio ambiente. Il territorio: morfologia, ampiezza . . . . . . . . . . . . . . . 1�Il patrimonio lavoro: economia e solidarietà . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2�

Capitolo 2Le caratteristiche della popolazione provinciale Le persone risorse ed i loro bisogni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 30La composizione generale della popolazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 30La composizione della popolazione per età . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 33

Capitolo 3Le risposte sociali . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . �1

Capitolo 4Le risorse finanziarie . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 62

Conclusioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 7�

Gli indiciLe tabelle . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 83I grafici . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 8�Le figure . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 86

Finito di stampare nel mese di dicembre 2011dalla Litografia Titanlito S.p.A.

Dogana (Repubblica di San Marino)

ImpaginazioneJMD srl

Como (Italia)