PROVINCIA DI VICENZA ESECUTIVO - Comune di Costabissara · L’edificio ai sensi della norma CEI...

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PROGETTO ESECUTIVO IL PROGETTISTA IMPIANTO ELETTRICO Crestale Per.Ind. Vittorio Elaborato IMPIANTI ELETTRICI SPECIALI RELAZIONE TECNICO SPECIALISTICA geom. Marina Listrani RUP Amministrazione Comunale di Costabissara PROVINCIA DI VICENZA REGIONE VENETO COMUNE DI COSTABISSARA oggetto: arch. giuseppe scarso & ARCHINGEGNO '17 giuseppe scarso a r c h i t e t t o YLDOH WUHQWR Q YLFHQ]D tel.& fax 0444.542604 e-mail:[email protected] PROGETTO ESECUTIVO 6WUDOFLR L)XQ]LRQDOH APRILE IE - ESE progetto architettonico promotore Crestale Per.Ind. Vittorio impianti elettrici ingegneria architettura IMPIANTO SPORTIVO COMUNALE GIOCO CALCIO MOTTA DI COSTABISSARA VIA ALCIDE DE GASPERI PROGETTO DI RIQUALIFICAZIONE ED AMPLIAMENTO DELLA ZONA SERVIZI 01

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PROGETTO

ESECUTIVO

IL PROGETTISTA IMPIANTO ELETTRICOCrestale Per.Ind. Vittorio

Elaborato

IMPIANTI ELETTRICI

SPECIALI

RELAZIONE TECNICO

SPECIALISTICA

geom. Marina Listrani

RUPAmministrazione Comunale di Costabissara

PROVINCIA DI VICENZAREGIONE VENETO

COMUNE DI COSTABISSARA

oggetto:

arch. giuseppe scarso

&ARCHINGEGNO

'17giuseppe scarsoa r c h i t e t t o

viale trento n ° 8 436100 • vicenzatel.& fax 0444.542604

e-mail:[email protected]

PROGETTO ESECUTIVO1° Stralcio iFunzionale

APRILE IE - ESE

progetto architettonico

promotore

Crestale Per.Ind. Vittorio

impianti elettrici

ingegneria

architettura

IMPIANTO SPORTIVOCOMUNALE

GIOCO CALCIOMOTTA DI COSTABISSARA

VIA ALCIDE DE GASPERIPROGETTO DI RIQUALIFICAZIONE EDAMPLIAMENTO DELLA ZONA SERVIZI

01

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2.1) PREMESSA ....................................................................................................................................................................... 2-2

2.2) CRITERI NORMATIVI DI PROGETTO E DI INSTALLAZIONE ................................................................................................. 2-2 2.2.1) CARATTERISTICHE E PRESCRIZIONI PARTICOLARI ................................................................................................. 2-2 2.2.2) NORMATIVE E LEGGI ADOTTATE ........................................................................................................................... 2-5 2.2.1) METODI DI PROTEZIONE UTILIZZATI ..................................................................................................................... 2-5

2.3) DESCRIZIONE DELL’INTERVENTO ................................................................................................................................... 2-7 2.3.1) GENERALITÀ .......................................................................................................................................................... 2-7 2.3.2) CLASSIFICAZIONE DELL'ALIMENTAZIONE .............................................................................................................. 2-7 2.3.3) DESCRIZIONE DEGLI IMPIANTI DI ILLUMINAZIONE E FORZA MOTRICE ................................................................ 2-7 2.3.4) SGANCIO DI EMERGENZA ...................................................................................................................................... 2-9 2.3.5) ILLUMINAZIONE ORDINARIA E DI SICUREZZA ..................................................................................................... 2-10 2.3.6) IMPIANTO DI TERRA ED EQUIPOTENZIALITÀ ...................................................................................................... 2-11 2.3.7) IMPIANTO DI CHIAMATA BAGNI ......................................................................................................................... 2-11

2.4) RELAZIONI DI CALCOLO .................................................................................................................................................. 2-12 2.4.1) DIMENSIONAMENTO DEI CONDUTTORI ............................................................................................................. 2-12 2.4.2) PROTEZIONE CONTRO I FULMINI ........................................................................................................................ 2-13 2.4.1) CALCOLI ILLUMINOTECNICI ................................................................................................................................. 2-19

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2.1) PREMESSA

il presente elaborato ha per scopo quello di illustrare le caratteristiche,aspetti tecnici e consistenza degli impianti elettrici previsti nel progetto Esecutivo 1^Stralcio della costruzione di un edificio adibito a spogliatoi nell’ambito del progetto diriqualificazione ed ampliamento della zona servizi dell’impianto comunale gioco calcio di Motta Di Costabissara(VI) in VIA ALCIDE DE GASPERIL’ elaborato contiene al suo interno la Relazione Tecnica Specialistica, la relazione di calcolo illuminotecnica e la Relazione di calcolo per la protezione della struttura contro i fulmini .Allegati al documento vengono inoltre fornite:

Planimetrie di distribuzione impianto elettrico e impianti speciali; Schemi elettrici; Computo metrico estimativo;

Il presente elaborato con gli allegati costituisce il progetto ed è stato redatto conformemente alla Norma CEI 0-2 (2° edizione - settembre 2002)"Guida per la definizione della documentazione di progetto degli impianti elettrici". La presente relazione tecnica sarà suddivisa in due parti principali:

parte prima di descrizione dei criteri normativi di progetto e di installazione (cap.2.2). parte seconda di descrizione dell'intervento (cap. 2.3); in tale sezione la descrizione e laconsistenza delle

apparecchiature installate e le sezioni delle linee utilizzate saranno rimandate,laddove non specificate, agli elaborati grafici di progetto;

Gli aspetti tecnici previsti nell'ambito dela presente attività di progettazione sono volti a dotare gli impianti elettrici come prescritto dalle destinazioni d'uso assegnate e come specifiche del capitolato del bando di gara, e saranno conformi alla Normativa vigente. Gli impianti devono essere realizzati a regola d'arte, per quanto non esplicitamente indicato si rimanda alle norme CEI vigenti. Si rimanda al capitolato speciale d'appalto per la descrizione degli impianti e dei materiali.

2.2) CRITERI NORMATIVI DI PROGETTO E DI INSTALLAZIONE

2.2.1) CARATTERISTICHE E PRESCRIZIONI PARTICOLARI

L’edificio ai sensi della norma CEI 64-8/7 va considerato come AMBIENTI ED APPLICAZIONI PARTICOLARI e dal punto di vista elettrico si applicano le prescrizioni della norma CEI 64-8/7, sez.701 LOCALI CONTENENTI BAGNI O DOCCE- In tali ambienti devono essere rispettati i seguenti requisiti generali(oltre alle prescrizioni generali delle altre Parti della Norma 64/8) I locali da bagno vengono divisi in 4 zone per ognuna delle quali valgono regole particolari. Zona 0 E’ il volume della vasca o del piatto doccia. In questa zona non sono ammessi: - apparecchi elettrici utilizzatori; - cassette di derivazione o di giunzione; - condutture; - dispositivi di protezione, di sezionamento e di comando. Zona 1 E’ il volume al di sopra della vasca da bagno o del piatto doccia fino all'altezza di 2,25m dal pavimento. Non sono ammessi: - dispositivi di protezione, sezionamento, comando (a meno di specifiche date dalla norma) Sono ammessi: - lo scaldabagno di tipo fisso, con la massa collegata al conduttore di protezione (il relativo interruttore di comando deve essere posizionato fuori dalle zone 0, 1 e 2); - altri apparecchi utilizzatori fissi, purché alimentati a tensione non superiore a 25V; - pulsante a tirante con cordone isolante e frutto incassato ad altezza superiore a 2,25m dal pavimento; Non sono ammesse cassette di derivazione o di giunzione. Zona 2 E’ il volume che circonda la vasca da bagno o il piatto doccia, largo 60 cm e fino all'altezza di 2,25 m dal pavimento: sono ammessi: - apparecchi di illuminazione di Classe I

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a condizione che i loro circuiti di alimentazione siano protetti per mezzo di interruzione automatica dell’alimentazione usando un interruttore differenziale avente corrente differenziale nominale non superiore a 30 mA; - lo scaldabagno di tipo fisso, con la massa collegata al conduttore di protezione (il relativo interruttore di comando deve essere posizionato fuori dalle zone 1 e 2); - altri apparecchi utilizzatori fissi, purché alimentati a tensione non superiore a 25V; - pulsante a tirante con cordone isolante e frutto incassato ad altezza superiore a 2,25 m dal pavimento; - prese a spina alimentate con trasformatori di isolamento di classe II di bassa potenza (prese per rasoi); - apparecchi illuminati dotati di doppio isolamento (Classe II), per cui non è necessario il conduttore di protezione. Non sono ammesse cassette di derivazione o di giunzione. Non sono ammessi: - dispositivi di protezione, sezionamento, comando (a meno di specifiche date dalla norma) Zona 3 E’ il volume al di fuori della zona 2, della larghezza di 2,40 m (e quindi 3 m oltre la vasca o la doccia). Qui sono ammessi: - componenti dell'impianto elettrico protetti contro la caduta verticale di gocce di acqua (grado di protezione IPX1), come nel caso dell'ordinario materiale elettrico da incasso, quando installati verticalmente; - prese a spina alimentate in uno dei seguenti modi: - bassissima tensione di sicurezza con limite 50V (SELV). Le parti attive del circuito SELV devono comunque essere protette contro i contatti diretti; - trasformatore di isolamento per ogni singola presa a spina; - interruttore differenziale a alta sensibilità, con corrente differenziale non superiore a 30mA; - l’aspiratore (di classe II e grado di protezione minimo IPX4) può essere temporizzato (ritardato allo spegnimento), avviato dal comando luce e protetto mediante interruttore differenziale con Idn=30mA. Se l’aspiratore viene installato oltre l’altezza di 2,25m, qui la zona è ordinaria, ma viene comunque consigliato un IPX4 per la presenza di condensa nei bagni. Locale da bagno Locale da bagno con riparo sulla vasca da

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Dimensioni delle zone (pianta)

Condutture elettriche Le condutture (zone 1 e 2) devono essere limitate a quelle necessarie per l'alimentazione degli apparecchi installati in queste zone e devono essere incassate con tubo protettivo non metallico; gli eventuali tratti in vista necessari per il collegamento con gli apparecchi utilizzatori (ad esempio con lo scaldabagno) devono essere protetti con tubo di plastica o realizzati con cavo munito di guaina isolante. Per il collegamento dello scaldabagno, il tubo, di tipo flessibile, deve essere prolungato per coprire il tratto esterno, oppure deve essere usato un cavetto tripolare con guaina (fase + neutro + conduttore di protezione) per tutto il tratto che va dall'interruttore allo scaldabagno, uscendo, senza morsetti, da una scatoletta passa-cordone vicina allo scaldabagno stesso.

Collegamento equipotenziale supplementare E’ richiesto un conduttore equipotenziale che colleghi fra di loro tutte le masse estranee delle zone 1-2-3 (tubazioni metalliche dell'acqua, del riscaldamento, del condizionamento, del gas, ecc.) con il conduttore di protezione all'ingresso dei locali da bagno.

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Le giunzioni devono essere realizzate conformemente a quanto prescritto dalle norme CEI 64-8; in particolare, devono essere protette contro eventuali allentamenti o corrosioni ed essere impiegate fascette che stringono il metallo vivo.

Grado di protezione minimo dei componenti installati: Gradi di protezione minimi dei componenti

IPX1 IPX4 IPX5

Installazione in zona 1 X

Installazione in zona 2 X

Installazione in zona 3 (3) X

Installazione in luogo destinato a comunità o bagno pubblico (1) X

(1) Luogo in cui la pulizia prevista è effettuata tramite getto d’acqua (3) Come protezione addizionale contro i contatti indiretti si può utilizzare un interruttore differenziale ad alta sensibilità (es. Idn ≤ 10 mA)

Alimentazione Può essere effettuata come per il resto dell'edificio. La protezione delle prese del bagno con interruttore differenziale ad alta sensibilità può essere affidata all'interruttore differenziale generale, purché questo sia del tipo ad alta sensibilità, o a un differenziale locale, che può servire anche per diversi bagni attigui.

Altri apparecchi consentiti Negli alberghi, un telefono può essere installato anche nel bagno, ma in modo che non possa essere usato da chi si trova nella vasca o sotto la doccia.

Livelli medi di illuminamento - Bagno, toilette, gabinetto: 200 lux

2.2.2) NORMATIVE E LEGGI ADOTTATE

Gli impianti elettrici sono stati progettati secondo quanto descritto dalla legge n° 186 del 1 marzo 1968, al Decreto ministeriale 37/08 succe ssivi decreti applicativi e seguendo la guida per la definizione della documentazione di progetto degli impianti elettrici (Guida C.E.I. 0-2). Gli impianti, così come i suoi componenti ,corrisponderanno in particolare a: Norma C.E.I. 64.8 Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000V in corrente alternata e

1500V in corrente continua Norma C.E.I. 64.50 Edilizia residenziale. Guida per l'integrazione nell'edificio degli impianti elettrici utilizzatori, ausiliari e

telefonici

2.2.1) METODI DI PROTEZIONE UTILIZZATI

2.2.1.1) PROTEZIONE DELL'IMPIANTO CONTRO I CONTATTI DIRETTI.

Per la protezione contro i contatti diretti sono richieste apparecchiature elettriche con involucri aventi grado di protezione minimo IP 40/55, in conformità con le caratteristiche delle normali apparecchiature della serie civile ed industriale esistenti sul mercato. Da tale classificazione sono escluse alcune prese di corrente che quando la spina è inserità sono con grado di protezione IP 21.

2.2.1.2) PROTEZIONE CONTRO I CONTATTI INDIRETTI.

Per la protezione contro i contatti indiretti è vincolante il coordinamento tra i dispositivi di protezione (differenziali o di massima corrente a tempo inverso) montati sui quadri elettrici e l'impianto equipotenziale e di terra, in base a quanto stabilito dalle NORME C.E.I 64-8 nel caso in oggetto, tutte le linee elettriche sono protette da interruttori differenziali ed intervento selettivo o instantaneo, con sensibilità dimensionata come riportato nello schema elettrico dei singoli quadri.

2.2.1.3) PROTEZIONE CONTRO LE SOVRACORRENTI.

La protezione contro le sovracorrenti dovrà essere eseguita mediante l'adozione di interruttori magnetotermici secondo le indicazioni delle NORME C.E.I. 64-8, capitolo 43, articoli 431, 432, 433 e nel caso di corto circuito, articolo 434

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2.2.1.4) SELETTIVITÀ DEGLI INTERVENTI.

La selettività degli interventi dovrà essere ottenuta tramite un interruttore differenziale con soglia di intervento regolabile sia in tempo che in corrente, (valore massimo della corrente di intervento differenziale di 1A secondo NORMA CEI 64-8 Parte 7 Rif. 751-04-27a) posto in funzione di generale e di interruttori differenziali con intervento istantaneo, montati come protezione di linea o protezione di zona sulle linee elettriche presenti. La selettività di intervento per sovracorrenti dovrà essere ottenuta mediante la riduzione della taratura dei relè magnetotermici degli interruttori e l'uso di caratteristiche di intervento più rapide, con l'avvicinarsi all'utenza da proteggere.

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2.3) DESCRIZIONE DELL’INTERVENTO

2.3.1) GENERALITÀ

L' edificio è a base rettangolare circa 100mq , con copertura a falda Al suo interno sarà suddiviso in varie zone adibite a diverse attività, di seguito elencate: Zona ingresso; Locali servizi igienici ad uso pubblico e per disabili con relativi antibagni; Locali ripostiglio; Locali doccie; Locali spogliatoi L'intervento prevede l’installazione di :

Impianto di illuminazione di tutti i locali. In tutti i locali l' illuminazione sarà ordinaria comandata da relativo interruttore o pulsante. Impianto di illuminazione di sicurezza delle vie di esodo, e di emergenza.

Impianto di forza motrice costituito essenzialmente da prese di servizio a 230V. Impianto di illuminazione esterna sul perimetro dell'edificio, Impianto di chiamata allarme nelle doccie e nei bagni per disabili con segnalzione su pannello segnalazione interno ed

esterno Impianto per le utenze tecnologiche di climatizzazione e riscaldamento/raffrescamento.

2.3.2) CLASSIFICAZIONE DELL'ALIMENTAZIONE

L'alimentazione dell'impianto elettrico sarà fornita dall'ente erogatore in bassa tensione, 400V c.a.,con una corrente di corto circuito presunta al punto di consegna pari a 15kA (CEI 0-21). I sistemi con tale alimentazione, in relazione allo stato del conduttore di neutro e del conduttore di protezione, sono classificati di tipo TT (conduttore di neutro posto a ten:a entro cabina, masse e masse estranee a terra nell'impianto utente CEI 64-8/2 art. 312.2.2), di prima categoria, in quanto la tensione nominale dell'impianto non supera i 1000 V in c.a..

2.3.3) DESCRIZIONE DEGLI IMPIANTI DI ILLUMINAZIONE E FORZA MOTRICE

2.3.3.1) DISTRIBUZIONE, FORZA MOTRICE E QUADRI ELETTRICI

2.3.3.1.1) QUADRI ELETTRICI E SEZIONAMENTI

Le fornitura saranno trifase con potenza impegnata di circa 20kW da richiedere all'Ente di distribuzione energia. La nuova fornitura sarà con arrivo linea interrata entro percorso da predisporre con i tecnici Enel. Il nuovo contatore sarà da installarsi comunque entro manufatto dedicato o in armadio in vetroresina all'esterno in prossimità dell'ingresso alla scuola. All'interno del medesimo manufatto sarà da installare il Quadro Contatori(Q0) per la protezione generale ,contenente l'interruttore automatico magnetotermico differenziale selettivo di protezione generale della linea di alimentazione entro 3 metri dal contatore di energia (CEI0-21) . Il quadro di fornitura avrà un grado di protezione IP55 in armadio resina. Le tubazioni per il passaggio dei cavi interrati sono costituite in materiale plastico flessibile doppio strato resistenti allo schiacciamento; i pozzetti di derivazione saranno in cls minimo 600x600 mm interno, con fondo, e coperti con adeguati coperchi in ghisa carrabili ove se ne richiede l'esigenza.

Il quadro elettrico generale Q.G.B.T. (Q1) a valle del quadro di fornitura, verrà collocato in apposito locale tecnico all'interno della agli spogliatoi. Le tubazioni corrugate dall'esterno saranno collegate direttamente a valle del quadri elettrici. Le linee di alimentazione esterne saranno realizzate con condutture in cavo unipolare con isolamento in EPR tipo FG7OR 0.6/lkV. Tutti i quadri saranno provvisti di protezione magnetotermiche differenziali ed assicureranno:

protezione contro i contatti indiretti mediante interruzione automatica con interruttori differenziali, coordinati in cascata e selettivi sia cronometricamente che amperometricamente.

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protezione contro le sovracorrenti (sia di sovraccarico che di cortocircuito) mediante coordinamento delle protezioni con le sezioni di linea adottate; sulle protezioni di massima corrente verrà garantita la selettività di intervento fra i vari dispositivi posti in cascata.

I quadri saranno realizzati in conformità alle norme CEI in vigore e contenenti le apparecchiature come da elaborati di progetto Le utenze e le caratteristiche dei dispositivi di protezione e delle linee elettriche di alimentazione sono indicate negli schemi elettrici relativi. Il quadro sarà corredato di targhette indicatrici sulle piastre in corrispondenza degli interruttori,morsetteria numerata, canaline plastiche autoestinguenti, schema elettrico e tasca porta schema,certificato di collaudo in conformità alla norma CEI 17-13 o 23-51 in base alle caratteristiche e targhetta indicante i dati della ditta costruttrice del quadro e le caratteristiche principali del quadro (Un, Ui, In, Ice, f, Pn). I quadri devono essere inoltre corredati di chiave di apertura portello frontale ovvero con attrezzo apposito, ed all 'interno le apparecchiature elettriche devono avere un grado minimo di protezione di IP20, pertanto dove non è possibile raggiungere questo grado di protezione gli apparecchi devono essere protetti mediante schermo in materiale isolante, asportabile con apposito attrezzo. Sarà predisposta all'interno di ogni quadro elettrico una barretta equipotenziale di rame di sezione adeguata sulla quale collegare tutti i conduttori di protezione. All' interno dei quadri deve essere previsto uno spazio libero pari al 30% delle apparecchiature installate per futuri ampliamenti. Tutti i conduttori dovranno essere attestati ai morsetti delle apparecchiature o delle barre di distiibuzione mediante adatti capicorda di adeguata sezione. I quadri elettrici devono avere un grado di protezione congruo al luogo in cui sono posti . Le apparecchiature di sezionamento, protezione e comando devono essere adeguate in portata e caratteristiche allo scopo a cui sono destinate. Tutti i circuiti dovranno essere identificati da un numero, sia all 'origine , sia all' arrivo, la numerazione dovrà corrispondere a quella riportata nello schema elettrico del quadro. Viene lasciata alla discrezione dell' installatore la scelta della numerazione dei circuiti ausiliari all'interno dei quadri.

2.3.3.1.2) DISTRIBUZIONE E LINEA DORSALE PRlNClPALE

Dal quadro generale Q1 le linee dorsali saranno realizzate con cavi tipo N07G9-K a ridotta emissione di gas corrosivi all' interno di tubi PVC flessibili protettivi incassati atti a garantire una protezione almeno IP40. Le linee con sezione di fase/neutro superiori o uguale a 50 mmq dovranno essere di tipo unipolare,multipolare per sezioni inferiori salvo dove già previsti unipolari e per eventuali osservazioni dellaDL. Tutte le connessioni tra i singoli componenti delle canaline dovranno garantire la continuità elettrica secondo le specifiche del costruttore.

2.3.3.1.3) FORZA MOTRICE

Dal Q1 vengono derivate tutte le alimentazioni alle utenze di FM. I tratti comuni delle linee di alimentazione alle utenze saranno posati all'interno di di tubazioni flessibili in Pvc incassate nella struttura. La posa dovrà rispettare le indicazioni fornite dal costruttore del cavo perciò che riguarda le temperature di posa, i raggi di curvatura e lo sforzo di tiro applicabile con cavi tipo N07G9-K. Ogni cavo dovrà essere segnalato nelle scatole di derivazione e lungo i percorsi in canale per individuare il circuito di appartenenza. La sigla apposta dovrà essere riportata sullo schema del quadro ed all'ingresso della linea in morsettiera. Dovrà essere segnato un riferimento in rosso, all'esterno del canale, indicante la posizione nella quale sono riportate le targhette indelebili ed inamovibili con la sigla della linea. Nei tratti terminali delle distribuzioni le condutture saranno del tipo incassate nelle pareti divisorie e realizzate con cavi tipo N07G9-K a ridotta emissione di gas corrosivi all' interno di tubi PVC rigidi o flessibili protettivi atti a garantire una protezione almeno IP40 . La protezione delle condutture sarà realizzata con interruttori differenziali avente corrente differenziale pari a 30 mA installati all'origine dei circuiti. In tutti i locali le prese a spina fisse a portata di mano dovranno avere gli schermi di protezione degli alveoli attivi con protezione contro le sovracorrenti poste sul centralino del locale di appartenenza. Le prese dovranno essere installate rispettando le quote riportate sul progetto; inoltre si dovrà prevedere di sfalsare i punti presa su una stessa parete di separazione locali ma contrapposti sui due lati di essa, di non meno 20 cm per preservare l' insonorizzazione acustica delle pareti. La dove è possibile è raccomandata di mantenere una distanza di suddetti punti presa ad almeno 30cm. Stessa cosa dicasi per le cassette di derivazione, i centralini, i pulsanti di comando, e qualsiasi altro apparecchio elettrico venga incassato. Gli impianti meccanici predisposti in apposto locale in copertura verranno alimentati dalle linee in partenza dal Quadro Centrale Termica(Q12). Il quadro avrà la porta frontale apribile conchiave in custodia al personale addetto alle operazioni di manovra.

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Per l'emergenza sarà predisposto un pulsante di sgancio all' esterno del fabbricato in posizione facilmente accessibile che aprirà il circuito di alimentazione generale intervenendo sull'interruttore generale presente sul Quadro Contatori (Q0) Tutte le macchine facenti parte di tali impianti se poste all’esterno del locale centrale termica saranno predisposte con sezionatore in loco, prima del collegamento al proprio quadro bordo macchina.

2.3.3.1.4) SEZIONI MINIME E COLORAZIONI DEI CONDUTTORI DA UTILIZZARE

La sezione minima dei conduttori attivi in rame per sistemi di I categoria deve essere di 1,5 mmq. La sezione minima dei conduttori di protezione in rame deve essere di 1,5 mmq se contenuti nella stessa conduttura del circuito di alimentazione, di 2,5 mmq se indipendente, mai inferiore allasezione dei conduttori di fase fino a 16 mmq, oltre pari alla la metà. Le colorazioni dei conduttori di neutro deve essere azzurro-celeste, quella dei conduttori di protezione ed equipotenziali, gialloverde. I conduttori di neutro devono avere la stessa sezione dei conduttori di fase; nei circuiti con conduttori di sezione superiore a 16 mmq è ammesso il neutro di sezione ridotta (comunque non inferiore a 16 mmq) purchè il neutro assicuri le portate ordinarie e sia protetto contro le sovracorrenti secondo le regole contenute nella norma CEI 64-8.

2.3.3.1.5) SCATOLE E CASSETTE DI DERIVAZIONE

Le scatole e cassette di derivazione, di cui si prevede l'impiego per la realizzazione degli impianti,dovranno essere dei tipi come di seguito:

o scatola di derivazione in esecuzione per posa incassata sotto intonaco; o scatole di contenimento apparecchi per posa incassata sotto intonaco;

Scatole di derivazione in esecuzione per posa sotto intonaco Le scatole per posa sotto intonaco (da incasso), in materiale isolante, saranno installate a filo muro e saranno tutte fornite di coperchio con viti. AI fine di ottenere il perfetto allineamento del coperchio,dovranno essere usate scatole del tipo con coperchio orientabile. Le dimensioni saranno compatibili con il numero dei conduttori in transito e delle derivazioni da eseguire all'interno.

Scatole di contenimento apparecchi in esecuzione per posa sotto intonaco Le scatole per posa sotto intonaco (da incasso), per contenimento apparecchi di comando e prese, in materiale isolante, potranno essere del tipo a tre (o quattro) posti con telai di supporto in plastica e placca in polimero di copertura. Particolare cura dovrà essere posta durante la posa per ottenere il perfetto allineamento con le strutture. Le scatole di contenimento apparecchi non potranno in alcun caso essere usate come scatole di derivazione.

2.3.3.2) CAVI ELETTRICI E CANALIZZAZIONI

La distribuzione sarà interrata entro cavi dotti corrugati in PVC a doppia parete all'esterno ell'edificio, per la linea di alimentazione principale da quadro contatori a quadro generale e linee di illuminazione esterna parcheggio; all'interno dell'edificio la distribuzione principale con tubi PVC rigidi e flessibi li di adeguate dimensioni. Le linee avranno formazione e sezione come indicato sugli schemi elettrici di progetto e saranno realizzate mediante: 1. cavi multipolari non propaganti l' incendio FG70M1 0,6/IKV (CEI 20-22) per i tratti di distribuzione, in canala metallica, ed entro tubi PVC fino al quadro o derivazione principale,o allacciamento alle macchine termiche. 2. cavi unipolari senza guaina non propaganti l'incendio N07G9-K 450/750V (CEI 20-22) per i tratti alle utenze terminali a partire dai centralini e/o quadri locali fino alle singole prese e utilizzatori.

2.3.4) SGANCIO DI EMERGENZA

E' previsto lo sgancio di emergenza nei seguenti impianti: Impianto elettrico generale; Centrale termica;

Lo sgancio degli impianti elettrici avviene tramite pulsante posto in zona facilmente accessibile e ben segnalato in prossimità dell'ingresso principale dei vari locali sulla parete esterna al fabbricato(vedi tavola IE,DEF.C2). Tale pulsante agisce a lancio di corrente con segnalazione che indichi permanentemente la funzionalità del circuito di comando, sganciando l' interruttore generale posto all'interno del quadro elettrico di fornitura a valle del contatore di I dispositivi di sgancio sono installati. in luogo facilmente raggi ungibile in prossimità dell'ingresso della struttura o in posizione possibilmente presidiata debitamente segnalati così come richiesto dalla CEI 64-52 (cartellonistica). II ripristino del dispositivo di ermergenza può avvenire solo manualmente.

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2.3.5) ILLUMINAZIONE ORDINARIA E DI SICUREZZA

2.3.5.1) ILLUMINAZIONE ORDINARIA

Gli impianti di illuminazione artificiale dovranno essere realizzati in modo da evitare fenomeni di abbagliamento per i praticanti e gli spettatori. A tal fine per le sorgenti di illuminazione, l'indice di abbagliamento dovrà rientrare nei limiti indicati dalla norma UNI EN 12193. Nel caso in cui non venga effettuata la verifica del suddetto indice, le sorgenti di illuminazione non dovranno risultare visibili, all'interno dello spazio di attività, sotto un angolo inferiore a 20° rispetto all'orizzontale, considerando il punto di visione coincidente con il piano delle vasche per gli impianti natatori ovvero posto convenzionalmente ad un'altezza di m 1,50 dal piano di gioco negli altri casi. Ai fini del contenimento dei consumi e per evitare l'inquinamento luminoso, le caratteristiche e l'orientamento degli apparecchi di illuminazione delle aree esterne, dovranno essere tali da limitare al massimo la dispersione del flusso luminoso al di fuori delle superfici da illuminare. In mancanza di indicazioni specifiche, per le caratteristiche di illuminamento degli impianti all'aperto ed al chiuso, nelle Tabelle B e C sono riportati i valori consigliati

Tabella C Caratteristiche ambientali

Tipologia

Temp. aria °C

Umidità relativa

%

Illum. medio

lux

Ricambi aria

volumi amb./ora

Velocità massima

aria m/sec

(1)

Livello massimo rumore

ambiente

dBA (2)

Locali

Sale al

16-20 50 (3) (4) 0,15 40 sala di attività 20-22 50 200 (4) 0,15 40 sale preatletismo

18-22(7)

50 150 5 0,15 40 spogliatoi

22(8) 70 80 8 0,15 50 docce

22 60 80 5-8 0,15 40 servizi igienici

chiuso 20 50 200 2,5 0,15 40 primo soccorso

20 50 200 1,5 0,15 40 uffici

20 50 200 1 0,20 40 atrio

16 50 100 0,5-1 0,25 50 magazzini

20 50 150 0,5 0,20 40 locali vari

Impianti

(9) (6)

≤ 70(9) ≥ 150(9) (3) (9) (5) ≤ 0,10

(9) 40 sala di attività

28 70 300 3 0,15 40 sale preatletismo

≥ 20(9)-24(7) 60 ≥ 100(9)

- 150 ≥ 4(9)

-5 0,15 40 spogliatoi

24(8) 70 80 8 0,15 50 docce

≥ 20(9) 60 ≥ 80(9) ≥ 4(9)

-5-8 0,15 40 servizi igienici natatori ≥ 20

(9) -22 50 200

≥ 4(9) 0,15 40 primo soccorso

20 50 300 1,5 0,15 40 uffici

20 50 200 1,5 0,20 40 atrio

20 50 100 0.5-1 0,25 50 magazzini

20 50 150 0,5 0,20 40 locali vari

Servizi

20-22 50 200 3 0,15 40 sale preatletismo 18-22

(7) 50 150 3 0,15 40 spogliatoi

22(8) 70 80 8 0,15 50 docce

20 60 80 5-8 0,15 40 servizi igienici

per 20 50 200 2,5 0,15 40 primo soccorso

impianti 20 50 300 1,5 0,15 40 uffici

all’aperto 18-20 50 200 1,5 0,20 40 atrio

16 50 100 0,5-1 0,25 50 magazzini

18-20 50 150 0,5 0,20 40 locali vari

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L'illuminazione sarà con apparecchi a vista del tipo stagno IP65,corpo in policarbonato autoestinguente,bilampada LED totale 20W 3090lm-36W 5560lm Questa scelta assicura il risparmio energetico ed un elevato indice di resa del colore. L'accensione degli apparecchi sarà comandata da interruttori/pulsanti posizionati ad incasso a parete.

2.3.5.1) ILLUMINAZIONE DI EMERGENZA E DI SICUREZZA

Tutti i locali e nei corridoi saranno installati corpi autoalimentati con batterie al Ni-Cd con minimo 1h di autonomia, ricarica completa entro 12h (in grado di fornire l'autonomia necessaria), arealizzare l'illuminazione di emergenza rispettando illuminamento minimo di 5 lx previsto dalla norma UNI EN 1838 (CEI 64-52 2007-06) ad un metro di altezza dal piano di calpestio lungo le vie di uscita e non inferiore a 2 lx negli altri ambienti accessibili al pubblico; le lampade in emergenza tipo SE, saranno alimentate da apposito circuito protetto da fusibile localmente nei centralini o da interruttore MTD sul quadro generale, ed il loro funzionamento è previsto solo in caso di assenza di rete; i corpi illuminanti per illuminazione di sicurezza delle vie di esodo nei corridoi dell'edificio saranno di tipo SE dotati di pittogramma disposti nel rispetto della normativa UNI EN1838, in prossimità di ogni uscita di sicurezza, in ogni intersezione nei corridoi e comunque ad una distanza minima tra due corpi consecutivi da garantire la visibilità minima riportata dalle schede tecniche del corpo illuminante. Per l'illuminamento delle vie di sicurezza il numero e la potenza delle lampade sono stati calcolati per garantire in caso di mancanza di illuminazione da rete ordinaria, il livello di illuminamento minimo richiesto di 5 lux ad un metro di altezza dal piano di calpestio per le vie di fuga e minimo di 0.5 lx per ilhuninamento orizzontale antipanico al suolo sull ' intera area non coperta con esclusione di una fascia di 0,5 m sul perimetro dell'area stessa(UNI EN 1838). Sul perimetro esterno del fabbricato saranno previste lampade autoalimentate di sicurezza in prossimità delle uscite di sicurezza. Gli accumulatori di tutte le lampade in emergenza prevedono la ricarica completa in 12h.

2.3.6) IMPIANTO DI TERRA ED EQUIPOTENZIALITÀ

Il sistema di distribuzione è di tipo TT con neutro a terra all'interno della cabina dell'ente distributore, mentre l'impianto di terra utente fa capo ad una rete di terra realizzata mediante corda di rame nudo da 35 mmq, connessa a ai ferri dei plinti delle fondazioni e ad alcuni dispersori di terra impiantati perimetralmente ad anello intorno all'edificio all'interno di pozzetti ispezionabili e con apposito cartello segnalatore; nei collegamenti del conduttore di terra ai dispersori ed ai plinti saranno utilizzati appositi morsetti tipo "C" in rame di adeguate sezioni; la corda di terra sarà collegata con corda isolata o nuda di adeguata sezione almeno 35 mmq, al collettore principale di terra ubicato all'interno del quadro generale; l'impianto fotovoltaico sarà collegato direttamente ad un dispersore di tipo a croce, il piu vicino in conrrispondenza del generatore, presente nell'impianto di terra generale. Le utenze tecnologiche saranno collegate tramite conduttore di protezione al quadro generale. Ogni quadro elettrico di zona sarà collegato al rispettivo nodo di terra principale posto sul Q.G. tramite il conduttore di protezione facente parte del cavo di alimentazione. Tutte le masse degli utilizzatori dovranno essere collegate con il conduttore di protezione al nodo di terra presente sul quadro di alimentazione. Le masse estranee dovranno essere collegate con conduttore equipotenziale; per i conduttori equipotenziali principali si intendono quelli che collegano il collettore principale di terra alle principali masse estranee alla base dell'edificio, in particolare alle tubazioni metalliche ;la sezione di questi conduttori deve essere almeno di 16 mmq; per conduttori equipotenziali supplementari si intendono quelli collegati localmente in alcuni ambienti (es.bagno); nei bagni saranno realizzati due distinti nodi EQS supplementari per le tubazioni metalliche presenti con cavi tipo N07G9-K di sezione minima 4 mmq. I nodi EQS saranno poi singolarmente collegati al nodo principale di terra presente nel QEG con cavo avente minimo la sezione piu grande dei vari PE ad esso collegato. Il cavo per il collegamento degli EQS sarà del tipo N07G9-K. I cavi dei PE saranno posati in tubazione corrugata se incassati a pavimento parete, e in tubazione PVC rigida nei percorsi a soffitto.

2.3.7) IMPIANTO DI CHIAMATA BAGNI

Nei bagni disabili enelle doccie saranno previsti dei pulsanti di chiamata a tirante i, direttamente collegati a segnalazioni ottico acustiche poste all’interno e all’esterno del fabbricato. All'interno dell'antibagno, sarà previsto il pulsante di annullo chiamata.

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2.4) RELAZIONI DI CALCOLO

2.4.1) DIMENSIONAMENTO DEI CONDUTTORI

Per il dimensionamento dei conduttori è stata utilizzata la seguente procedura:

- si determina la corrente di impiego (Ib) sulla base delle potenze nominali degli apparecchi utilizzatori alimentati dal circuito e di opportuni fattori di utilizzazione e di contemporaneità: - si sceglie la corrente nominale (IN) del dispositivo di protezione contro le sovracorrenti; - si determina in prima approssimazione la sezione (S) del conduttore sulla base della sua portata (Iz) nella condizione di posa scelta, verificando che la prima relazione riguardante la protezione dai sovraccarichi IB ≤ In ≤ Iz

sia soddisfatta; - si ricerca la corrente di funzionamento (If) del dispositivo di protezione, verificando che anche la seconda relazione riguardante la protezione contro i sovraccarichi If ≤ 1,45 Iz sia soddisfatta;

- si ricerca il valore di I2t lasciato passare dal dispositivo di protezione contro i corto circuiti; - si sceglie il valore di K relativo al conduttore da proteggere e si determina il valore dell’energia specifica K2S2

sopportabile dal conduttore; - si verifica che la relazione riguardante la protezione contro i corto circuiti

I2t ≤ K2S2 sia soddisfatta in corrispondenza della corrente di corto circuito massima; la verifica non è necessaria in corrispondenza della corrente di corto circuito minima se gli interruttori automatici assicurano anche la protezione contro i sovraccarichi.

- si verifica che la caduta di tensione tra l’origine dell’impianto BT e qualunque apparecchio utilizzatore non superi il 4% della tensione nominale BT;

- si verifica infine che le condizioni, riguardanti il valore dell’impedenza dell’anello di guasto, previste per la protezione contro i contatti indiretti siano soddisfatte.

Quando, durante il procedimento indicato, alcune delle condizioni richieste non vengano soddisfatte, si deve provvedere a scegliere valori diversi per alcune delle grandezze in gioco, come per esempio sezione o portata delle condutture o tipo di dispositivi di protezione , ripetendo le verifiche richieste. I risultati dei calcoli di dimensionamento, effettuati con la procedura sopra indicata, sono riportati sugli schemi elettrici allegati.

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2.4.2) PROTEZIONE CONTRO I FULMINI

Dati del progettista / installatore: Ragione sociale: CRESTALE PER IND VITTORIO Indirizzo: VIA CALLIANA 8 Città: AGUGLIARO CAP: 36020 Provincia: VI Albo professionale: COLLEGIO PERITI INDUSTRIALI E INDUSTRIALI LAUREATI VICENZA Numero di iscrizione all'albo: NR 1307 Committente: Committente: COMUNE DI COSTABISSARA Descrizione struttura: SPOGLIATOI CAMPO DA CALCIO MOTTA COSTABISSARA Indirizzo: VIA A.DE GASPERI Comune: COSTABISSARA Provincia: VI

SOMMARIO 1. CONTENUTO DEL DOCUMENTO 2. NORME TECNICHE DI RIFERIMENTO 3. INDIVIDUAZIONE DELLA STRUTTURA DA PROTEGGERE 4. DATI INIZIALI 4.1 Densità annua di fulmini a terra 4.2 Dati relativi alla struttura 4.3 Dati relativi alle linee esterne 4.4 Definizione e caratteristiche delle zone 5. CALCOLO DELLE AREE DI RACCOLTA DELLA STRUTTURA E DELLE LINEE ELETTRICHE ESTERNE 6. VALUTAZIONE DEI RISCHI 6.1 Rischio R1 di perdita di vite umane 6.1.1 Calcolo del rischio R1 6.1.2 Analisi del rischio R1

7. SCELTA DELLE MISURE DI PROTEZIONE 8. CONCLUSIONI 9. APPENDICI 10. ALLEGATI

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1. CONTENUTO DEL DOCUMENTO Questo documento contiene: - la relazione sulla valutazione dei rischi dovuti al fulmine; - la scelta delle misure di protezione da adottare ove necessarie.

2. NORME TECNICHE DI RIFERIMENTO

Questo documento è stato elaborato con riferimento alle seguenti norme: - CEI EN 62305-1 "Protezione contro i fulmini. Parte 1: Principi generali" Febbraio 2013; - CEI EN 62305-2 "Protezione contro i fulmini. Parte 2: Valutazione del rischio" Febbraio 2013; - CEI EN 62305-3 "Protezione contro i fulmini. Parte 3: Danno materiale alle strutture e pericolo per le persone" Febbraio 2013; - CEI EN 62305-4 "Protezione contro i fulmini. Parte 4: Impianti elettrici ed elettronici nelle strutture" Febbraio 2013; - CEI 81-29 "Linee guida per l'applicazione delle norme CEI EN 62305" Febbraio 2014; - CEI 81-30 "Protezione contro i fulmini. Reti di localizzazione fulmini (LLS). Linee guida per l'impiego di sistemi LLS per l'individuazione dei valori di Ng (Norma CEI EN 62305-2)" Febbraio 2014.

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3. INDIVIDUAZIONE DELLA STRUTTURA DA PROTEGGERE L'individuazione della struttura da proteggere è essenziale per definire le dimensioni e le caratteristiche da utilizzare per la valutazione dell'area di raccolta. La struttura che si vuole proteggere coincide con un intero edificio a sé stante, fisicamente separato da altre costruzioni. Pertanto, ai sensi dell'art. A.2.2 della norma CEI EN 62305-2, le dimensioni e le caratteristiche della struttura da considerare sono quelle dell'edificio stesso. 4. DATI INIZIALI 4.1 Densità annua di fulmini a terra La densità annua di fulmini a terra al kilometro quadrato nella posizione in cui è ubicata la struttura (in proposito vedere l'allegato "Valore di Ng"), vale: Ng = 4,95 fulmini/anno km² 4.2 Dati relativi alla struttura Le dimensioni massime della struttura sono: A (m): 21 B (m): 11 H (m): 4 Hmax (m): 4 La destinazione d'uso prevalente della struttura è: altro In relazione anche alla sua destinazione d’uso, la struttura può essere soggetta a: - perdita di vite umane In accordo con la norma CEI EN 62305-2 per valutare la necessità della protezione contro il fulmine, deve pertanto essere calcolato: - rischio R1; Le valutazioni di natura economica, volte ad accertare la convenienza dell’adozione delle misure di protezione, non sono state condotte perché espressamente non richieste dal Committente. 4.3 Dati relativi alle linee elettriche esterne La struttura è servita dalle seguenti linee elettriche: - Linea di energia: ENEL Le caratteristiche delle linee elettriche sono riportate nell'Appendice Caratteristiche delle linee elettriche. 4.4 Definizione e caratteristiche delle zone Tenuto conto di: - compartimenti antincendio esistenti e/o che sarebbe opportuno realizzare; - eventuali locali già protetti (e/o che sarebbe opportuno proteggere specificamente) contro il LEMP (impulso elettromagnetico); - i tipi di superficie del suolo all'esterno della struttura, i tipi di pavimentazione interni ad essa e l'eventuale presenza di persone; - le altre caratteristiche della struttura e, in particolare il lay-out degli impianti interni e le misure di protezione esistenti; sono state definite le seguenti zone: Z1: Struttura Le caratteristiche delle zone, i valori medi delle perdite, i tipi di rischio presenti e le relative componenti sono riportate nell'Appendice Caratteristiche delle Zone.

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5. CALCOLO DELLE AREE DI RACCOLTA DELLA STRUTTURA E DELLE LINEE ELETTRICHE ESTERNE L'area di raccolta AD dei fulmini diretti sulla struttura è stata valutata analiticamente come indicato nella norma CEI EN 62305-2, art. A.2. L'area di raccolta AM dei fulmini a terra vicino alla struttura, che ne possono danneggiare gli impianti interni per sovratensioni indotte, è stata valutata analiticamente come indicato nella norma CEI EN 62305-2, art. A.3. Le aree di raccolta AL e AI di ciascuna linea elettrica esterna sono state valutate analiticamente come indicato nella norma CEI EN 62305-2, art. A.4 e A.5. I valori delle aree di raccolta (A) e i relativi numeri di eventi pericolosi all’anno (N) sono riportati nell'Appendice Aree di raccolta e numero annuo di eventi pericolosi. I valori delle probabilità di danno (P) per il calcolo delle varie componenti di rischio considerate sono riportate nell'Appendice Valori delle probabilità P per la struttura non protetta. 6. VALUTAZIONE DEI RISCHI 6.1 Rischio R1: perdita di vite umane 6.1.1 Calcolo del rischio R1 I valori delle componenti ed il valore del rischio R1 sono di seguito indicati. Z1: Struttura RA: 4,09E-08 RB: 8,18E-10 Totale: 4,17E-08 Valore totale del rischio R1 per la struttura: 4,17E-08 6.1.2 Analisi del rischio R1 Il rischio complessivo R1 = 4,17E-08 è inferiore a quello tollerato RT = 1E-05 7. SCELTA DELLE MISURE DI PROTEZIONE Poiché il rischio complessivo R1 = 4,17E-08 è inferiore a quello tollerato RT = 1E-05 , non occorre adottare alcuna misura di protezione per ridurlo. 8. CONCLUSIONI Rischi che non superano il valore tollerabile: R1 SECONDO LA NORMA CEI EN 62305-2 LA PROTEZIONE CONTRO IL FULMINE NON E' NECESSARIA. Data 02/09/2016 Timbro e firma

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9. APPENDICI APPENDICE - Caratteristiche della struttura Dimensioni: A (m): 21 B (m): 11 H (m): 4 Hmax (m): 4 Coefficiente di posizione: in area con oggetti di altezza uguale o inferiore (CD = 0,5) Schermo esterno alla struttura: assente Densità di fulmini a terra (fulmini/anno km²) Ng = 4,95 APPENDICE - Caratteristiche delle linee elettriche Caratteristiche della linea: ENEL La linea ha caratteristiche uniformi lungo l'intero percorso Tipo di linea: energia - interrata Lunghezza (m) L = 200 Resistività (ohm x m) = 400 Coefficiente ambientale (CE): urbano APPENDICE - Caratteristiche delle zone Caratteristiche della zona: Struttura Tipo di zona: interna Tipo di pavimentazione: cemento (rt = 0,01) Rischio di incendio: ridotto (rf = 0,001) Pericoli particolari: ridotto rischio di panico (h = 2) Protezioni antincendio: nessuna (rp = 1) Schermatura di zona: assente Protezioni contro le tensioni di contatto e di passo: nessuna Valori medi delle perdite per la zona: Struttura Rischio 1 Tempo per il quale le persone sono presenti nella struttura (ore all'anno): 1000 Perdita per tensioni di contatto e di passo (relativa a R1) LA = LU = 1,14E-05 Perdita per danno fisico (relativa a R1) LB = LV = 2,28E-07 Rischi e componenti di rischio presenti nella zona: Struttura Rischio 1: Ra Rb Ru Rv APPENDICE - Frequenza di danno Frequenza di danno tollerabile FT = 0,1 Non è stata considerata la perdita di animali Applicazione del coefficiente rf alla probabilità di danno PEB e PB: no Applicazione del coefficiente rt alla probabilità di danno PTA e PTU: no FS1: Frequenza di danno dovuta a fulmini sulla struttura FS2: Frequenza di danno dovuta a fulmini vicino alla struttura FS3: Frequenza di danno dovuta a fulmini sulle linee entranti nella struttura FS4: Frequenza di danno dovuta a fulmini vicino alle linee entranti nella struttura Zona Z1: Struttura FS1: 3,59E-03 FS2: 0,00E+00 FS3: 0,00E+00

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FS4: 0,00E+00 Totale: 3,59E-03 APPENDICE - Aree di raccolta e numero annuo di eventi pericolosi Struttura Area di raccolta per fulminazione diretta della struttura AD = 1,45E-03 km² Area di raccolta per fulminazione indiretta della struttura AM = 4,07E-01 km² Numero di eventi pericolosi per fulminazione diretta della struttura ND = 3,59E-03 Numero di eventi pericolosi per fulminazione indiretta della struttura NM = 2,01E+00 Linee elettriche Area di raccolta per fulminazione diretta (AL) e indiretta (AI) delle linee: ENEL AL = 0,008000 km² AI = 0,800000 km² Numero di eventi pericolosi per fulminazione diretta (NL) e indiretta (NI) delle linee: ENEL NL = 0,001980 NI = 0,198000 APPENDICE - Valori delle probabilità P per la struttura non protetta Zona Z1: Struttura PA = 1,00E+00 PB = 1,0 PC = 0,00E+00 PM = 0,00E+00

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2.4.1) CALCOLI ILLUMINOTECNICI

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Progetto 1

02.09.2016

RedattoreTelefono

Faxe-Mail

Disano Illuminazione SpA 927 36W CLD CELL 927 Echo - bilampada LED / Scheda tecnica apparecchio

Per un'immagine della lampada consultare il nostro catalogo lampade.

Emissione luminosa 1:

Classificazione lampade secondo CIE: 97CIE Flux Code: 48 79 95 97 100

Emissione luminosa 1:

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Progetto 1

02.09.2016

RedattoreTelefono

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Disano Illuminazione SpA 927 20W CLD CELL 927 Echo - bilampada LED / Scheda tecnica apparecchio

Per un'immagine della lampada consultare il nostro catalogo lampade.

Emissione luminosa 1:

Classificazione lampade secondo CIE: 97CIE Flux Code: 48 79 95 97 100

Emissione luminosa 1:

pag 2-21

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Progetto 1

02.09.2016

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LINERGY s.r.l. CS08N10EGR-H CRISTAL 8W HF 1h SE IP65 REST MODE / Scheda tecnica apparecchio

Per un'immagine della lampada consultare il nostro catalogo lampade.

Emissione luminosa 1:

Classificazione lampade secondo CIE: 99CIE Flux Code: 55 89 99 99 100

A causa dell'assenza di simmetria, per questa lampada non è possibile rappresentare la tabella UGR.

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02.09.2016

RedattoreTelefono

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LINERGY s.r.l. CS24N10EGR-H CRISTAL 24W HF 1h SE IP65 REST MODE / Scheda tecnica apparecchio

Per un'immagine della lampada consultare il nostro catalogo lampade.

Emissione luminosa 1:

Classificazione lampade secondo CIE: 99CIE Flux Code: 59 90 99 99 100

A causa dell'assenza di simmetria, per questa lampada non è possibile rappresentare la tabella UGR.

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SPOGLIATOI / Lista pezzi lampade

14 Pezzo Disano Illuminazione SpA 927 20W CLD CELL 927 Echo - bilampada LEDArticolo No.: 927 20W CLD CELLFlusso luminoso (Lampada): 2890 lmFlusso luminoso (Lampadine): 2890 lmPotenza lampade: 21.4 WClassificazione lampade secondo CIE: 97CIE Flux Code: 48 79 95 97 100Dotazione: 1 x led5630_60 (Fattore di correzione 1.000).

Per un'immagine della lampada consultare il

nostro catalogo lampade.

22 Pezzo Disano Illuminazione SpA 927 36W CLD CELL 927 Echo - bilampada LEDArticolo No.: 927 36W CLD CELLFlusso luminoso (Lampada): 5205 lmFlusso luminoso (Lampadine): 5204 lmPotenza lampade: 40.0 WClassificazione lampade secondo CIE: 97CIE Flux Code: 48 79 95 97 100Dotazione: 1 x led5630_108 (Fattore di correzione 1.000).

Per un'immagine della lampada consultare il

nostro catalogo lampade.

9 Pezzo LINERGY s.r.l. CS08N10EGR-H CRISTAL 8W HF 1h SE IP65 REST MODEArticolo No.: CS08N10EGR-HFlusso luminoso (Lampada): 0 lmFlusso luminoso (Lampadine): 0 lmPotenza lampade: 0.0 WIlluminazione di emergenza: 254 lm, 0.0 WClassificazione lampade secondo CIE: 99CIE Flux Code: 55 89 99 99 100Dotazione: 1 x 8W (Fattore di correzione 1.000).

Per un'immagine della lampada consultare il

nostro catalogo lampade.

11 Pezzo LINERGY s.r.l. CS24N10EGR-H CRISTAL 24W HF 1h SE IP65 REST MODEArticolo No.: CS24N10EGR-HFlusso luminoso (Lampada): 0 lmFlusso luminoso (Lampadine): 0 lmPotenza lampade: 0.0 WIlluminazione di emergenza: 547 lm, 0.0 WClassificazione lampade secondo CIE: 99CIE Flux Code: 59 90 99 99 100Dotazione: 1 x 24W (Fattore di correzione 1.000).

Per un'immagine della lampada consultare il

nostro catalogo lampade.

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SPOGLIATOI / illuminazione emergenza / Riepilogo

Altezza locale: 2.800 m, Fattore di manutenzione: 0.80 Valori in Lux, Scala 1:210

Superficie r [%] Em [lx] Emin [lx] Emax [lx] Emin / Em

Superficie utile / 6.04 0.00 40 0.000

Pavimento 76 4.06 0.00 19 0.000

Soffitto 73 5.25 0.00 327 0.000

Pareti (138) 66 3.72 0.00 90 /

Superficie utile:Altezza: 0.850 mReticolo: 128 x 128 Punti Zona margine: 0.000 m

Scena illuminazione di emergenza (EN 1838):Viene calcolata solo la luce diretta. Apporto luce riflessa non considerato.

Distinta lampade

Potenza allacciata specifica: 0.00 W/m² = 0.00 W/m²/ lx (Base: 312.04 m²)

No. Pezzo Denominazione (Fattore di correzione) F (Lampada) [lm] F (Lampadine) [lm] P [W]

1 9LINERGY s.r.l. CS08N10EGR-H CRISTAL 8W HF 1h SE IP65 REST MODE (1.000)

254 254 0.0

2 11LINERGY s.r.l. CS24N10EGR-H CRISTAL 24W HF 1h SE IP65 REST MODE (1.000)

547 548 0.0

Totale: 8301 Totale: 8314 0.0

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SPOGLIATOI / illuminazione emergenza / Risultati illuminotecnici

Flusso luminoso sferico: 8301 lmPotenza totale: 0.0 WFattore di manutenzione:

0.80

Zona margine: 0.000 m

Superficie Illuminamenti medi [lx] Coefficiente di riflessione [%] Luminanza medio [cd/m²] diretto indiretto totale

Superficie utile 6.04 0.00 6.04 / /

Pavimento 4.06 0.00 4.06 76 0.98

Soffitto 5.25 0.00 5.25 73 1.22

Parete 1 4.80 0.00 4.80 66 1.01

Parete 2 2.99 0.00 2.99 66 0.63

Parete 3 0.01 0.00 0.01 66 0.00

Parete 4 2.04 0.00 2.04 66 0.43

Parete 5 9.99 0.00 9.99 66 2.10

Parete 6 4.75 0.00 4.75 66 1.00

Parete 7 8.23 0.00 8.23 66 1.73

Parete 8 4.94 0.00 4.94 66 1.04

Parete 9 3.37 0.00 3.37 66 0.71

Parete 10 7.23 0.00 7.23 66 1.52

Parete 11 5.46 0.00 5.46 66 1.15

Parete 12 6.10 0.00 6.10 66 1.28

Parete 13 3.59 0.00 3.59 66 0.75

Parete 14 9.30 0.00 9.30 66 1.95

Parete 15 3.31 0.00 3.31 66 0.70

Parete 16 0.86 0.00 0.86 66 0.18

Parete 17 10 0.00 10 66 2.14

Parete 18 7.30 0.00 7.30 66 1.53

Parete 19 3.22 0.00 3.22 66 0.68

Parete 20 0.00 0.00 0.00 66 0.00

Parete 21 2.28 0.00 2.28 66 0.48

Parete 22 9.23 0.00 9.23 66 1.94

Parete 23 2.19 0.00 2.19 66 0.46

Parete 24 0.00 0.00 0.00 66 0.00

Parete 25 0.62 0.00 0.62 66 0.13

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SPOGLIATOI / illuminazione emergenza / Risultati illuminotecnici

Superficie Illuminamenti medi [lx] Coefficiente di riflessione [%] Luminanza medio [cd/m²] diretto indiretto totale

Parete 26 0.18 0.00 0.18 66 0.04

Parete 27 0.00 0.00 0.00 66 0.00

Parete 28 0.01 0.00 0.01 66 0.00

Parete 29 0.07 0.00 0.07 66 0.01

Parete 30 5.12 0.00 5.12 66 1.08

Parete 31 1.08 0.00 1.08 66 0.23

Parete 32 0.09 0.00 0.09 66 0.02

Parete 33 0.00 0.00 0.00 66 0.00

Parete 34 0.00 0.00 0.00 66 0.00

Parete 35 0.00 0.00 0.00 66 0.00

Parete 36 0.00 0.00 0.00 66 0.00

Parete 37 0.00 0.00 0.00 66 0.00

Parete 38 0.00 0.00 0.00 66 0.00

Parete 39 0.00 0.00 0.00 66 0.00

Parete 40 0.00 0.00 0.00 66 0.00

Parete 41 0.00 0.00 0.00 66 0.00

Parete 42 0.00 0.00 0.00 66 0.00

Parete 43 0.00 0.00 0.00 66 0.00

Parete 44 0.00 0.00 0.00 66 0.00

Parete 45 6.48 0.00 6.48 66 1.36

Parete 46 2.23 0.00 2.23 66 0.47

Parete 47 0.00 0.00 0.00 66 0.00

Parete 48 6.26 0.00 6.26 66 1.32

Parete 49 15 0.00 15 66 3.23

Parete 50 7.31 0.00 7.31 66 1.54

Parete 51 0.27 0.00 0.27 66 0.06

Parete 52 0.00 0.00 0.00 66 0.00

Parete 53 14 0.00 14 66 2.96

Parete 54 5.00 0.00 5.00 66 1.05

Parete 55 0.17 0.00 0.17 66 0.04

Parete 56 0.00 0.00 0.00 66 0.00

Parete 57 0.51 0.00 0.51 66 0.11

pag 2-27

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Faxe-Mail

SPOGLIATOI / illuminazione emergenza / Risultati illuminotecnici

Superficie Illuminamenti medi [lx] Coefficiente di riflessione [%] Luminanza medio [cd/m²] diretto indiretto totale

Parete 58 0.00 0.00 0.00 66 0.00

Parete 59 14 0.00 14 66 3.02

Parete 60 10 0.00 10 66 2.10

Parete 61 0.10 0.00 0.10 66 0.02

Parete 62 0.21 0.00 0.21 66 0.04

Parete 63 4.88 0.00 4.88 66 1.02

Parete 64 13 0.00 13 66 2.69

Parete 65 0.00 0.00 0.00 66 0.00

Parete 66 0.20 0.00 0.20 66 0.04

Parete 67 3.69 0.00 3.69 66 0.78

Parete 68 8.41 0.00 8.41 66 1.77

Parete 69 0.00 0.00 0.00 66 0.00

Parete 70 0.00 0.00 0.00 66 0.00

Parete 71 0.02 0.00 0.02 66 0.00

Parete 72 5.92 0.00 5.92 66 1.24

Parete 73 1.26 0.00 1.26 66 0.26

Parete 74 0.35 0.00 0.35 66 0.07

Parete 75 0.00 0.00 0.00 66 0.00

Parete 76 0.00 0.00 0.00 66 0.00

Parete 77 0.00 0.00 0.00 66 0.00

Parete 78 0.00 0.00 0.00 66 0.00

Parete 79 9.19 0.00 9.19 66 1.93

Parete 80 25 0.00 25 66 5.28

Parete 81 11 0.00 11 66 2.24

Parete 82 7.69 0.00 7.69 66 1.62

Parete 83 6.83 0.00 6.83 66 1.44

Parete 84 10 0.00 10 66 2.15

Parete 85 6.24 0.00 6.24 66 1.31

Parete 86 0.25 0.00 0.25 66 0.05

Parete 87 4.14 0.00 4.14 66 0.87

Parete 88 0.00 0.00 0.00 66 0.00

Parete 89 4.19 0.00 4.19 66 0.88

pag 2-28

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SPOGLIATOI / illuminazione emergenza / Risultati illuminotecnici

Superficie Illuminamenti medi [lx] Coefficiente di riflessione [%] Luminanza medio [cd/m²] diretto indiretto totale

Parete 90 0.01 0.00 0.01 66 0.00

Parete 91 0.02 0.00 0.02 66 0.00

Parete 92 1.07 0.00 1.07 66 0.22

Parete 93 4.42 0.00 4.42 66 0.93

Parete 94 2.81 0.00 2.81 66 0.59

Parete 95 10 0.00 10 66 2.18

Parete 96 9.00 0.00 9.00 66 1.89

Parete 97 7.72 0.00 7.72 66 1.62

Parete 98 7.94 0.00 7.94 66 1.67

Parete 99 0.96 0.00 0.96 66 0.20

Parete 100 4.34 0.00 4.34 66 0.91

Parete 101 0.00 0.00 0.00 66 0.00

Parete 102 12 0.00 12 66 2.60

Parete 103 21 0.00 21 66 4.40

Parete 104 0.00 0.00 0.00 66 0.00

Parete 105 0.99 0.00 0.99 66 0.21

Parete 106 12 0.00 12 66 2.54

Parete 107 33 0.00 33 66 7.03

Parete 108 11 0.00 11 66 2.21

Parete 109 12 0.00 12 66 2.62

Parete 110 3.58 0.00 3.58 66 0.75

Parete 111 1.16 0.00 1.16 66 0.24

Parete 112 3.20 0.00 3.20 66 0.67

Parete 113 0.00 0.00 0.00 66 0.00

Parete 114 2.66 0.00 2.66 66 0.56

Parete 115 0.90 0.00 0.90 66 0.19

Parete 116 2.54 0.00 2.54 66 0.53

Parete 117 3.44 0.00 3.44 66 0.72

Parete 118 3.80 0.00 3.80 66 0.80

Parete 119 0.74 0.00 0.74 66 0.16

Parete 120 0.00 0.00 0.00 66 0.00

Parete 121 0.00 0.00 0.00 66 0.00

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Faxe-Mail

SPOGLIATOI / illuminazione emergenza / Risultati illuminotecnici

Superficie Illuminamenti medi [lx] Coefficiente di riflessione [%] Luminanza medio [cd/m²] diretto indiretto totale

Parete 122 0.00 0.00 0.00 66 0.00

Parete 123 0.00 0.00 0.00 66 0.00

Parete 124 0.00 0.00 0.00 66 0.00

Parete 125 1.14 0.00 1.14 66 0.24

Parete 126 0.00 0.00 0.00 66 0.00

Parete 127 0.00 0.00 0.00 66 0.00

Parete 128 2.62 0.00 2.62 66 0.55

Parete 129 13 0.00 13 66 2.81

Parete 130 6.77 0.00 6.77 66 1.42

Parete 131 0.22 0.00 0.22 66 0.05

Parete 132 0.04 0.00 0.04 66 0.01

Parete 133 0.01 0.00 0.01 66 0.00

Parete 134 3.06 0.00 3.06 66 0.64

Parete 135 11 0.00 11 66 2.27

Parete 136 1.10 0.00 1.10 66 0.23

Parete 137 0.27 0.00 0.27 66 0.06

Parete 138 3.09 0.00 3.09 66 0.65

Regolarità sulla superficie utileEmin / Em: 0.000

Emin / Emax: 0.000

Scena illuminazione di emergenza (EN 1838):Viene calcolata solo la luce diretta. Apporto luce riflessa non considerato.

Potenza allacciata specifica: 0.00 W/m² = 0.00 W/m²/ lx (Base: 312.04 m²)

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Faxe-Mail

SPOGLIATOI / illuminazione ordinaria / Riepilogo

Altezza locale: 2.800 m, Fattore di manutenzione: 0.80 Valori in Lux, Scala 1:210

Superficie r [%] Em [lx] Emin [lx] Emax [lx] Emin / Em

Superficie utile / 314 2.89 932 0.009

Pavimento 76 268 4.96 655 0.019

Soffitto 73 212 4.27 2831 0.020

Pareti (138) 66 240 3.25 2646 /

Superficie utile:Altezza: 0.850 mReticolo: 128 x 128 Punti Zona margine: 0.000 m

Distinta lampade

Potenza allacciata specifica: 3.78 W/m² = 1.20 W/m²/100 lx (Base: 312.04 m²)

No. Pezzo Denominazione (Fattore di correzione) F (Lampada) [lm] F (Lampadine) [lm] P [W]

1 14Disano Illuminazione SpA 927 20W CLD CELL 927 Echo - bilampada LED (1.000)

2890 2890 21.4

2 22Disano Illuminazione SpA 927 36W CLD CELL 927 Echo - bilampada LED (1.000)

5205 5204 40.0

Totale: 154964 Totale: 154948 1179.6

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SPOGLIATOI / illuminazione ordinaria / Risultati illuminotecnici

Flusso luminoso sferico: 154964 lmPotenza totale: 1179.6 WFattore di manutenzione:

0.80

Zona margine: 0.000 m

Superficie Illuminamenti medi [lx] Coefficiente di riflessione [%] Luminanza medio [cd/m²] diretto indiretto totale

Superficie utile 163 151 314 / /

Pavimento 114 154 268 76 65

Soffitto 35 177 212 73 49

Parete 1 174 281 455 66 96

Parete 2 145 294 439 66 92

Parete 3 122 289 411 66 86

Parete 4 124 194 318 66 67

Parete 5 74 169 243 66 51

Parete 6 53 163 216 66 45

Parete 7 86 176 262 66 55

Parete 8 87 236 323 66 68

Parete 9 63 208 271 66 57

Parete 10 103 235 338 66 71

Parete 11 68 235 303 66 64

Parete 12 129 237 366 66 77

Parete 13 99 233 333 66 70

Parete 14 132 242 373 66 78

Parete 15 89 244 333 66 70

Parete 16 90 219 308 66 65

Parete 17 79 228 307 66 65

Parete 18 127 257 383 66 81

Parete 19 124 275 399 66 84

Parete 20 0.00 101 101 66 21

Parete 21 104 241 346 66 73

Parete 22 206 324 530 66 111

Parete 23 72 144 216 66 45

Parete 24 0.00 41 41 66 8.65

Parete 25 9.94 55 65 66 14

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SPOGLIATOI / illuminazione ordinaria / Risultati illuminotecnici

Superficie Illuminamenti medi [lx] Coefficiente di riflessione [%] Luminanza medio [cd/m²] diretto indiretto totale

Parete 26 1.37 26 28 66 5.78

Parete 27 0.00 7.36 7.36 66 1.55

Parete 28 1.65 31 33 66 6.87

Parete 29 15 56 71 66 15

Parete 30 74 118 192 66 40

Parete 31 13 85 98 66 21

Parete 32 5.97 146 152 66 32

Parete 33 0.00 21 21 66 4.43

Parete 34 18 85 103 66 22

Parete 35 68 211 279 66 59

Parete 36 151 269 420 66 88

Parete 37 81 239 320 66 67

Parete 38 166 274 440 66 93

Parete 39 75 233 308 66 65

Parete 40 0.00 80 80 66 17

Parete 41 0.00 13 13 66 2.76

Parete 42 0.00 5.98 5.98 66 1.26

Parete 43 0.00 18 18 66 3.76

Parete 44 0.00 156 156 66 33

Parete 45 173 331 503 66 106

Parete 46 171 312 483 66 102

Parete 47 0.00 108 108 66 23

Parete 48 96 191 287 66 60

Parete 49 124 205 330 66 69

Parete 50 104 190 294 66 62

Parete 51 110 206 316 66 66

Parete 52 0.00 123 123 66 26

Parete 53 126 191 317 66 67

Parete 54 79 178 257 66 54

Parete 55 79 197 276 66 58

Parete 56 0.00 224 224 66 47

Parete 57 160 327 488 66 102

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Superficie Illuminamenti medi [lx] Coefficiente di riflessione [%] Luminanza medio [cd/m²] diretto indiretto totale

Parete 58 0.00 222 222 66 47

Parete 59 150 357 507 66 107

Parete 60 223 366 589 66 124

Parete 61 0.00 196 196 66 41

Parete 62 96 180 276 66 58

Parete 63 64 173 237 66 50

Parete 64 98 173 271 66 57

Parete 65 0.00 86 86 66 18

Parete 66 87 173 260 66 55

Parete 67 76 163 239 66 50

Parete 68 127 208 335 66 70

Parete 69 194 357 551 66 116

Parete 70 189 357 547 66 115

Parete 71 0.00 114 114 66 24

Parete 72 128 292 419 66 88

Parete 73 32 156 188 66 39

Parete 74 121 196 318 66 67

Parete 75 178 252 430 66 90

Parete 76 126 249 376 66 79

Parete 77 139 250 389 66 82

Parete 78 0.00 108 108 66 23

Parete 79 66 156 222 66 47

Parete 80 86 155 241 66 51

Parete 81 59 146 205 66 43

Parete 82 4.34 118 122 66 26

Parete 83 104 166 270 66 57

Parete 84 78 166 244 66 51

Parete 85 91 168 259 66 54

Parete 86 89 173 262 66 55

Parete 87 93 173 266 66 56

Parete 88 24 121 145 66 31

Parete 89 64 152 216 66 45

pag 2-34

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SPOGLIATOI / illuminazione ordinaria / Risultati illuminotecnici

Superficie Illuminamenti medi [lx] Coefficiente di riflessione [%] Luminanza medio [cd/m²] diretto indiretto totale

Parete 90 45 145 191 66 40

Parete 91 72 146 218 66 46

Parete 92 42 160 202 66 42

Parete 93 127 267 395 66 83

Parete 94 78 251 329 66 69

Parete 95 59 262 321 66 67

Parete 96 160 288 448 66 94

Parete 97 139 267 405 66 85

Parete 98 138 264 402 66 84

Parete 99 116 273 389 66 82

Parete 100 112 271 383 66 80

Parete 101 0.00 90 90 66 19

Parete 102 120 230 350 66 74

Parete 103 132 236 368 66 77

Parete 104 0.00 96 96 66 20

Parete 105 96 174 270 66 57

Parete 106 58 164 222 66 47

Parete 107 88 167 254 66 53

Parete 108 97 184 281 66 59

Parete 109 16 240 256 66 54

Parete 110 109 244 352 66 74

Parete 111 36 235 271 66 57

Parete 112 127 235 362 66 76

Parete 113 17 208 224 66 47

Parete 114 90 213 303 66 64

Parete 115 59 214 273 66 57

Parete 116 76 218 293 66 62

Parete 117 137 248 385 66 81

Parete 118 46 183 229 66 48

Parete 119 66 177 243 66 51

Parete 120 132 257 389 66 82

Parete 121 130 258 388 66 81

pag 2-35

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SPOGLIATOI / illuminazione ordinaria / Risultati illuminotecnici

Superficie Illuminamenti medi [lx] Coefficiente di riflessione [%] Luminanza medio [cd/m²] diretto indiretto totale

Parete 122 154 267 421 66 89

Parete 123 138 255 393 66 83

Parete 124 0.00 168 168 66 35

Parete 125 95 176 272 66 57

Parete 126 38 145 182 66 38

Parete 127 49 160 209 66 44

Parete 128 70 173 243 66 51

Parete 129 108 169 277 66 58

Parete 130 69 169 238 66 50

Parete 131 97 166 263 66 55

Parete 132 39 142 181 66 38

Parete 133 57 162 220 66 46

Parete 134 61 170 231 66 49

Parete 135 92 161 252 66 53

Parete 136 12 227 239 66 50

Parete 137 207 293 500 66 105

Parete 138 158 295 453 66 95

Regolarità sulla superficie utileEmin / Em: 0.009 (1:109)

Emin / Emax: 0.003 (1:323)

Potenza allacciata specifica: 3.78 W/m² = 1.20 W/m²/100 lx (Base: 312.04 m²)

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