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ABACO 6.3 COMUNE DI SOLARUSSA | PROVINCIA DI ORISTANO | PIANO PARTICOLAREGGIATO DEL CENTRO STORICO BENI IDENTITARI 'LULWWL ULVHUYDWL D 1RUPD GHOODUW ,O SUHVHQWH HODERUDWR QRQ SXz HVVHUH LQ DOFXQ PRGR ULSURGRWWR R FRSLDWR VHQ]D ODXWRUL]]D]LRQH GHO 3URJHWWLVWD 7XWWL L GLULWWL UHVWDQR GL SURSULHWj GHO 3URJHWWLVWD R GHL FROODERUDWRUL FKH KDQQR SUHVR SDUWH DOOD SURGX]LRQH GHJOL HODERUDWL JUDILFL UFFICIO DEL PIANO Corso f.lli Cervi 90 - 09077 Solarussa ARCHITETTO G. ARCHITETTI ARCH. IUNIOR ARCHEOLOGO ESPERTO GIS VAS CONSULENZE COLLABORATORI SINDACO Dott. Enrico Marceddu ASS. URBANISTICA Dott. Mario Tendas R. P. Geom. Faustino Vargiu Arch. Giovanni Maria Filindeu Arch. Andrea Casula | Arch. Pietro Frau Arch. Iunior Roberto Arfeli Dott. Barbara Puliga Dott. Andrea Serreli Ing. Cristian Cannaos Prof. Ing. Silvia Serreli Arch. Delia Pasella | Arch. Maurizio Serra |Arch. Giulia Collu Arch. Ilaria Suozzi| Dott. Pasquale Murru | Dott. Cinzia Frongia COORDINATORE UFFICIO DEL PIANO | Arch. Gianfranco Sanna Studio di Progettazione - via DeCastro, 16 - Oristano - tel/fax:0783/465045 DATA DI APPROVAZIONE AMMINISTRAZIONE Corso f.lli Cervi 90 - 09077 Solarussa

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ABACO 6.3

COMUNE DI SOLARUSSA | PROVINCIA DI ORISTANO | PIANO PARTICOLAREGGIATO DEL CENTRO STORICO

BENI IDENTITARI

Diritti riservati a Norma dell'art. 2578. Il presente elaborato non può essere in alcun modo riprodotto o copiato senza l'autorizzazione del Progettista. Tutti i diritti restano di proprietà del Progettista o dei collaboratori che hanno preso parte alla produzione degli elaborati grafici.

UFFICIO DEL PIANOCorso f.lli Cervi 90 - 09077 Solarussa

ARCHITETTOG. ARCHITETTIARCH. IUNIOR

ARCHEOLOGO

ESPERTO GIS

VAS

CONSULENZE

COLLABORATORI

SINDACO Dott. Enrico Marceddu

ASS. URBANISTICA Dott. Mario Tendas

R. P. Geom. Faustino Vargiu

Arch. Giovanni Maria FilindeuArch. Andrea Casula | Arch. Pietro FrauArch. Iunior Roberto Arfeli

Dott. Barbara Puliga

Dott. Andrea Serreli

Ing. Cristian Cannaos

Prof. Ing. Silvia Serreli

Arch. Delia Pasella | Arch. Maurizio Serra |Arch. Giulia ColluArch. Ilaria Suozzi| Dott. Pasquale Murru | Dott. Cinzia Frongia

COORDINATORE UFFICIO DEL PIANO | Arch. Gianfranco SannaStudio di Progettazione - via DeCastro, 16 - Oristano - tel/fax:0783/465045

DATA DI APPROVAZIONE

AMMINISTRAZIONECorso f.lli Cervi 90 - 09077 Solarussa

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La chiesa delle Anime del Purgatorio è posizionata nel centro storico di Solarussaprospiciente il medesimo sagrato, sulla quale si affaccia anche la chiesaParrocchiale di Solarussa dedicata a san Pietro Apostolo.La chiesa delle Anime venne fatta erigere nel 1749 dal canonico Giovanni StefanoOrrù, come scritto su una lapide marmorea posta sopra il portale architravato delfronte principale. Il monumento ecclesiale ancora oggi si presenta con la suastruttura originaria ove sono leggibili i segni degli interventi precedenti, dellemanutenzioni avvenute nei quasi 300 anni trascorsi dalla data della suarealizzazione. Tutto il fronte principale della chiesa è realizzato in conci isodomi dipietra basaltica riutilizzati a seguito della demolizione della chiesa parrocchiale di S.Barbara di Villalonga; un villaggio poco distante, lungo la strada per Siamaggiore.Il villaggio di Villalonga venne abbandonato alla fine del '600 a seguito della pesteche afflisse tutta l'isola nel 1652. Gli abitanti di questo sfortunato villaggiotrovarono asilo presso la comunità solarussese e per devozione al loro Patrono lasua statua assieme al suo sacrario vennero trasferiti a Solarussa presso la parrocchiaallora dedicata alla Vergine delle Grazie. In seguito le pietre basaltiche dellachiesa di Villalonga vennero trasportate a Solarussa e pochi anni più tardi furonoutilizzate per la costruzione dell'oratorio delle Anime del Purgatorio.L'impianto basilicale della chiesa è a tre navate. La navata centrale ha, in larghezza,dimensioni doppie rispetto alle due navate laterali ove si aprono le cappelle lateralicon sei monumentali altari. Tutto l'impianto ha uno sviluppo in profondità di 15 mte si conclude sul fondo della navata principale con un presbiterio a pianta quadrata,sormontato da una slanciata volta a crociera. Le tre navate sono coperte ciascuna dadelle graziose volte a botte impostate su delle cornici torate poggianti su dei grossipilastri in muratura. L'altare maggiore, risalente alla fine del '700 presente nel coro,è rivestito da pregiati marmi policromi.Su uno spesso pilastro posto in prossimità del presbiterio nel '700 venne realizzatoanche un pulpito ligneo raggiunto da una scaletta in pietra ricavataall'interno del pilastro che lo sorregge. La pavimentazione dell'interno della chiesa èdi notevole pregio in quanto venne realizzata in lastre di ardesia nera, sia sullanavata principale che sulle navate laterali e sul coro. Un'ampia cornice abbelliscel'ingresso alla sagrestia conferendo insieme agli altri elementi architettonicidescritti, pregio a tutta la struttura sacraAll'esterno il suo fronte principale, realizzato con muratura faccia a vista in blocchidi basalto, è coronato da una cornice ricurva realizzata con pietra trachiticarossa su cui estremi sono presenti due pinnacoli, sempre in trachite. Sul fronteprincipale oltre al monumentale portale d'accesso realizzato con un architrave apiattabanda con degli stipiti in trachite rossa, sono presenti anche tre ampie finestrecon architrave e stipiti sempre in trachite. Una è posta in asse sopra l'ingresso, lealtre due sono posizionate ai due lati in modo speculare. Una cornice orizzontaledivide il fronte in due porzioni al disopra del quale è stata realizzata la sommitàricurva in stile barocco. Lateralmente alla facciata in contemporanea vennerealizzato un secondo corpo di fabbrica, distinto dal fronte sempre in muraturafaccia a vista con pietre basaltiche isodome. Questo ulteriore spazio fungeva daingresso (oggi murato) conducente direttamente alla sagrestia mediante un lungocorridoio. Sempre all'esterno i paramenti murari della chiesa sono realizzati contecnica ad “opera incerta” (optus incertum) a tutt'oggi intonacati con malta di calce.La copertura originaria recentemente è stata sostituita con una nuova realizzata incoppi. Centro Culturale Solarussa, Registro Annotazione Parrocchiale,Schede n° 1, 2, 3, 4, 5, 6.

BENI IDENTITARI | Elaborati grafici

Chiesa ed ex cimitero delle Anime

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Chie

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ProspettoScala 1.200

Planimetria Scala 1.300Chiesa delle Anime e Cimitero

Sezione A-A'Scala 1.200

Sezione B-B'Scala 1.200

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Chiesa ed ex cimitero delle Anime

Foto 2

Foto 2

ISOLATO 21

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COMUNE DI SOLARUSSA | PROVINCIA DI ORISTANO | PIANO PARTICOLAREGGIATO DEL CENTRO STORICO

La chiesa di San Gragorio Magno, risalente alla seconda metà del XII secolo, sorgein un sito campestre con attestazioni nuragiche, interessato nella prima etàromano-imperiale da una struttura edilizia, di cui si sono individuati battutipavimentali e una vasca. Nel corso dei medesimi lavori di restauro della chiesa (A.Ingegno, G. Stefani 1985) sono emerse la pavimentazione romanica, una tomba acassone e murature di un'aula altomedioevale, con asse longitudinale divergente dipoco da quello della romanica, che dalla preesistente (di minori dimensioni) ereditòla dedica e l'impianto mononavato con abside a sudest. Nel XIV secolo il S.Gregorio era parrocchiale della villa di Sola-russa. Menzioni non del titolo, bensì diun clerigu e di un presbiter de Solagrussa si rintracciano in due atti non datati delCondaghe di S. Maria di Bonarcado. La fabbrica romanica, coperta in legname, è incantoni basaltici delle cave locali, di media pezzatura, con contrasti in bicromiaottenuti mediante l'inserto di conci in trachite rosata e purpurea. Nella facciata (c),con alloggio per bacino ceramico al vertice degli spioventi, e nel fianco nord siaprono portali architravati e lunettati, con arco di scarico a conci bicolori, diispirazione toscana. Nell'abside e in ogni fianco (a) le monofore sono a doppiostrombo. L'assoluta nudità dei paramenti murari e la perfetta tecnica stereotomicadipendono dai modi delle maestranze attive alla fase d'impianto della clesia nuova diS. Maria di Bonarcado (prima metà del XII sec.). Nel 1759, l'arcivescovo DelCarretto, avendo saputo che il tempio era divenuto ricettacolo di ladri e ricercati, losconsacrò e lo chiuse al culto. Nel 1829 l'arcivescovo, dopo aver visitato la struttura,diede il consenso per il restauro.

Da «Architettura romanica della metà del mille al primo '300» a cura di RobertoCoroneoBanco di Sardegna by ILISSO EDIZIONI Nuoro 1993- collana coordinata daSalvatore Naitza.

BENI IDENTITARI | Chiesa di San Gregorio

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N

Planimetria scala 1:100

Prospetto Ovest 1:100 Prospetto Est scala 1:100Prospetto Sud scala 1:100

Prospetto Sud scala 1:100

Prospetto Nord scala 1.100

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Chiesa di San Gregorio

ESTERNO AL CENTRO MATRICE

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COMUNE DI SOLARUSSA | PROVINCIA DI ORISTANO | PIANO PARTICOLAREGGIATO DEL CENTRO STORICO BENI IDENTITARI | Chiesa delle Grazie

Il culto per la Vergine delle Grazie, antica patrona di Solarussa, fu diffuso per ordinedell'imperatrice Irene Daucas, madre di Costantino VI.La chiesa dedicata alla Vergine delle Grazie fu eretta sulla parte più elevatadell'abitato. Sino al periodo in cui fu redatto il primo Catasto, la ostruzione eracompletamente isolata; fu chiuso nell'abside con un cortile nel 1885. Il santuarioebbe un ruolo molto importante sino alla metà del secolo scorso. Ogni anno nelperiodo Mariano, si teneva un pellegrinaggio, al quale partecipavano molti devoti,che provenivano da ogni parte: Campidano, Montiferru, Planargia, Marmilla eArcidano. L'affluenza al Santuario diminuì con l'affermarsi del culto della Vergine delRimedio, nei pressi Oristano.La parte frontale della Chiesa è caratterizzata da un loggiato a tre ordini di archipoggianti su pilastri e, sulla stessa linea, ha due torri campanarie di stile e fatturasimilari che affiancano la facciata della chiesa . Questi elementi, al secondo livello,danno origine a una terrazza passante alla quota dalle celle campanarie. Sul filodell'ingresso vero e proprio, sempre al livello superiore, il motivo architettonico èconcluso da una timpanatura (in cui si aprono tre finestre) a segnare le due falde deltetto.Lo spazio interno si articola su un'unica navata, con tre cappelle laterali per parteintercomunicanti. Queste, all'esterno sono definite da una struttura murariacompatta. Mentre, all'interno, danno sulla navata con degli archi a tutto sesto, confiniture in stucco e decorazioni a cassettoni attribuibili alla metà del XIX secolo. Nellazona presbiteriale, l'edificio è concluso da un'abside semicilindrica, con volte acalotta sferica, affrescata dal pittore oristanese Carlo Contini tra il 1933 e il 1936, suincarico del parroco di Solarussa Can. Giuseppe Loy. A seguire la linea dellecappelle, a destra e a sinistra, del corpo absidale, si trovano la sagrestia e l'oratoriodei confratelli dello Spirito Santo.

Da Quaderni storici e Turistici di Sardegna, n. 16, SOLARUSSA E IL CAMPIDANOMAGGIORE, Felice Cherchi Paba, edizioni «3T», Cagliari, 1978

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Centro Civico

Chiesa della Grazie

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Via G

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Via Tigellio

COMUNE DI SOLARUSSA | PROVINCIA DI ORISTANO | PIANO PARTICOLAREGGIATO DEL CENTRO STORICOBENI IDENTITARI | Elaborati grafici

Chiesa delle Grazie

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Planimetria Scala 1.200Planimetria Inquadramento Scala 1:1000

Prospetto laterale Scala 1:200 Prospetto principlae Scala 1:200

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COMUNE DI SOLARUSSA | PROVINCIA DI ORISTANO | PIANO PARTICOLAREGGIATO DEL CENTRO STORICO BENI IDENTITARI | Chiesa di San Pietro

La chiesa di San Pietro fu costruita secondo il disegno dell'architetto GiuseppeCominotti, e consacrata dall'arcivescovo Giovanni Maria Bua il 24 Giugno 1835.Secondo Monsignor Bua, i lavori si sarebbero protratti per due campagne. Si puòsupporre che siano stati portati a compimento entro il 1832. Probabilmente non sitrattava di una nuova costruzione, ma, come riporta il decreto del 15 giugno 1840,scritto da Monsignor Bua, della “ristorazione della Chiesa”. Si procedette quindi allaristrutturazione degli archi, delle volte, del tetto, della facciata e forse delle cappellesulle navate laterali.I registri del tempo riportano i materiali acquistati per il rifacimento della chiesa. Illegname necessario per la fabbricazione delle travi proveniva da Santulussurgiu,mentre i mattoni e le tegole furono prodotti in parte da maestranze di Solarussa conmateriale del luogo ed in parte acquistati a Silì.La facciata, di gusto neoclassico, fiancheggiata da un campanile ottagono su basequadrata, è coronata da un cornicione su puntoni a imitazione di possibili travicelli,concluso a resega. La linea di simmetria può essere individuata in orizzontale,escludendo il portone, sormontato da un timpano, che ha il suo paio nel rosonecircolare. Su questa linea di simmetria si aprono due finestrelle quadrate, che in alto ein basso, riportano due finestrelle cieche, senza decorazione al primo livello. Ilcampanile si slancia, quasi come un unico corpo autonomo, avendo come unicoelemento decorativo gocciolatoi ai vari livelli e gli sfondati delle aperture, tutti di fatturadifferente. La zoccolatura è unitaria, sia per l'edificio principale che per il campanile,con le soglie degli ingressi in pietra vulcanica. Tutti gli stipiti e le varie cornici sono finitiad intonaco alla stessa maniera delle superfici piane. Il corpo della chiesa da susagrato definito a sud dal corpo di fabbrica della chiesa delle Anime e a nord dallastrada su cui si affacciano le case.Lo spazio interno, con volta a crociera sul presbiterio sopraelevato, in stile composito,si articola mediante tre navate, con archi che poggiano su otto robusti pilastri, quattroper parte. La navata centrale è interrotta nella sua continuità da lesene, dalle corniciche delimitano la volta a botte e dal pulpito ottocentesco in marmo bianco addossato alterzo pilastro sinistro. L'altare maggiore è caratterizzato dalla presenza di marmipolicromi.

Centro Culturale Solarussa, Registro Annotazione Parrocchiale,Schede n° 1, 2, 3, 4, 5,6.

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Prospetto Principale Planimetria Scala 1.200Prospetto lateriale Planimetria Scala 1.200

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Via Ita

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Via Sauro

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Chiesa di San Pietro Apostolo

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