PROVINCIA DI MODENA AREA territorio e Ambiente
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PROVINCIA DI MODENAAREA territorio e AmbienteSERVIZIO Sicurezza del territorio e Programmazione Ambientale
Il Piano Provinciale per la Gestione dei
Rifiuti
COS’E IL PPGR ?UNO STRUMENTO DI PIANIFICAZIONE DEL TERRITORIO, ANALOGO AD UN PRG
Regionale:
Provinciale:
Piano Territoriale Regionale (PTR) integrato dal Piano Territoriale Paesistico Regionale (PTPR)
Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (PTCP)Piano Provinciale di Gestione Rifiuti (PPGR)
Strumenti urbanistici comunali –
destinazione d’uso del territorio
Piano d’Ambito per l’Organizzazione dei Servizi di Gestione dei Rifiuti Urbani
Ambito Territoriale Ottimale:
Conforme e coerente con Pianificazione territoriale di area vasta
Delina indirizzi cui la pianificazione d’ambito deve dare pratica attuazione
I contenuti e le procedure di approvazione degli strumenti di pianificazione
Documento Preliminare approvato in Giunta - ottobre 2010
Conferenza di Pianificazione
da sottoporre
Tutti gli Enti territoriali e le Amministrazioni competenti
Udienze conoscitive con tutti i portatori di interesse
Eventuale accordo di
pianificazione
Piano ADOTTATO dal Consiglio ProvincialeDeposito per le osservazioni di tutti i soggetti interessati
Piano APPROVATO dal Consiglio Provinciale
Documento di Indirizzo approvato dal Consiglio Provinciale – 03/2010
L.R. 20/00 Disciplina generale sulla tutela e l’uso del territorioPianificazione territoriale ed
urbanistica
Integrazione con percorso di VAS
I contenuti e le procedure di approvazione degli strumenti di pianificazione
• Individuazione degli obiettivi• Formazione del quadro conoscitivo• Determinazione delle azioni idonee alla realizzazione degli obiettivi individuati• Regolamentazione degli interventi e la programmazione della loro attuazione• Monitoraggio e bilancio degli effetti sul territorio conseguenti
all’attuazione dei piani
QUADRO CONOSCITIVO
RELAZIONE DI PIANO
NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE
VALSAT
VAS
DOCUMENTI PRELIMINARI
DOCUMENTI DI PIANO
QUADRO CONOSCITIVO PRELIMINARE
DOCUMENTO PRELIMINARE
VALSAT PRELIMINARE
VAS
ELABORATI CARTOGRAFI
CIELABORATI
CARTOGRAFICI
Il PPGR vigente pianificava la gestione dei rifiuti fino al 2012.SI SONO ANTICIPATI I TEMPI PERCHE’ : • il quadro normativo è mutato rispetto al periodo di elaborazione del PPGR vigente ed è tutt’ora in divenire: la nuova direttiva comunitaria dovrà essere recepita dagli stati membri entro il 12/12/2010, dovrebbe essere in corso di pubblicazione la modifica alla parte IV del D.Lgs. 152/06• il percorso di approvazione dei Piani impostato dalla L.R. 20/00 è molto lungo.• occorreva aggiornare il piano agli obiettivi di legislatura della Provincia e dei Comuni sul tema della RD e della collocazione degli impianti (discariche), e agli obiettivi e scelte operate con il PTCP nel maggio 2009 • dotare il territorio di nuova pianificazione in tempo utile ma anche garantendo la condivisione e la partecipazione degli Enti locali e dei diversi soggetti interessati
L’avvio del percorso….
DOCUMENTO DI INDIRIZZO
1. Il quadro normativo ed amministrativo di riferimento e l’elaborazione di un nuovo Piano Provinciale per la Gestione dei Rifiuti,
2. Quadro sintetico dei contenuti del PPGR vigente,3. Estratto sintetico del quadro conoscitivo sui Rifiuti Urbani
nel territorio modenese al 31/12/08: produzione rifiuti, Raccolta Differenziata, destinazione e flussi dei rifiuti;
4. Individuazione degli indirizzi per l’elaborazione del nuovo PPGR.
Indice:
Approvato in Consiglio Provinciale il 17/03/10Dopo condivisione con:• Conferenza Autonomie Locali 8/02/10• Cabina di Regia il 22/02/10
Trasmesso a tutte le Amministrazioni ed Enti interessati
1) Elementi di carattere generale:• gli aspetti strategici dovranno avere una connotazione il più possibile informata a criteri di flessibilità e dinamicità, per recepire gli effetti e le potenzialità connessi con l’evoluzione sociale, ambientale, tecnica e tecnologica;• Prevedere un’impostazione di Piano che allenti progressivamente l’indicazione sulle scelte operative, privilegiando la proposizione di standard prestazionali sempre più elevati cui il Gestore deve conformarsi;•Affidare all’Osservatorio Provinciale Rifiuti (vigente marzo 2001) il compito di condurre le elaborazioni tecniche necessarie alla stesura del nuovo PPGR attraverso le forme di partecipazione previste dalla normativa;•Il percorso di elaborazione dovrà avvenire attraverso forme di pubblicizzazione e condivisione necessarie a garantire la partecipazione del pubblico e dei soggetti interessati;•Assumere a riferimento la zonizzazione del territorio già definita da nuovo PTCP (come recepimento della Variante specifica approvata nel 2005) per le zone idonee e non idonee alla localizzazione di nuovi impianti di recupero e smaltimento rifiuti (urbani e speciali)
2) Le linee generali di pianificazione:• Pianificare misure di prevenzione e gestione dei rifiuti in coerenza con la Direttiva Comunitaria 2008/98/CE:
•assumere a riferimento gli obiettivi definiti dalle normative vigenti (D.L. 152/06 e s.m.i e L. 296/06-Finanziaria 2007) in materia di raccolta differenziata dei rifiuti urbani, di raccolta differenziata dei RAEE (Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche), di riduzione dei RUB (Rifiuti Urbani Biodegradabili) da avviare in discarica, in coerenza anche con le rispettive direttive comunitarie ecc.•declinare obiettivi di effettivo recupero, in termini di peso di materiale da avviare a recupero, accanto a quelli in termini percentuali di materiale raccolto in maniera separata, aggiornandoli progressivamente avendo a riferimento le reali condizioni del mercato del recupero;• il PPGR dovrà porre particolare attenzione al recupero delle diverse frazioni raccolte e condurre approfondimenti in grado di analizzare complessivamente ciascuna frazione raccolta separatamente;
a) prevenzione;b) preparazione per il riutilizzo;c) riciclaggio;d) recupero di altro tipo, ad es. recupero di energia;e) smaltimento;
3) La prevenzione e la minimizzazione dei rifiuti urbani:
• confermare come prioritaria la prevenzione della produzione dei rifiuti delineando obiettivi, misure ed indicatori in grado di monitorare l’evolversi della situazione; • diffondere iniziative di comprovata efficacia quali le aree del riuso ed il compostaggio domestico, così come misure di coinvolgimento dell’intero sistema economico, assumendo a riferimento anche l’Allegato IV della Direttiva 2008/98/CE, oltre che le Linee Guida nazionali sulla prevenzione e minimizzazione dei rifiuti urbani curate da Federambiente e Osservatorio Nazionale Rifiuti emanate nel novembre 2006;• impostare logiche sostenibili di gestione dei rifiuti che consentano di efficientare i sistemi di raccolta, minimizzando i quantitativi di rifiuti da avviare a recupero energetico o smaltimento finale in discarica;
4) La gestione dei rifiuti urbani ed i sistemi di raccolta:
• il PPGR diventa lo strumento attraverso cui analizzare, unitamente a Gestori e Comuni, i diversi sistemi di raccolta dei rifiuti urbani adottati sul territorio per costruire un dettagliato quadro conoscitivo funzionale a valutare lo stato di attuazione;• assumere a riferimento le conoscenze acquisite in termini di sistemi di raccolta dei rifiuti urbani e relativi risultati per fornire uno strumento da cui i Gestori del Servizio traggano indirizzi per l’organizzazione del servizio di raccolta dei rifiuti urbani;• dovrà essere considerata come prioritaria l’opportunità di creare sistemi integrati di raccolta, mettendo a sistema le diverse modalità in questi anni introdotte e sfruttando al meglio impiantistica ed investimenti già sostenuti (x es. le SEA o le isole di base x la raccolta stradale); •per condurre l’analisi dovranno essere relazionati i risultati ottenuti con metodi di raccolta adottati e dovranno essere assunti a riferimento anche i criteri di economicità;
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4) La gestione dei rifiuti urbani ed i sistemi di raccolta:• il sistema pubblico ha in questi anni investito molto nel sistema delle Stazioni Ecologiche Attrezzate, ora Centri di Raccolta, che andrà sfruttato al meglio, valutandone criticità e potenzialità, come patrimonio dei cittadini x essere utilizzate al meglio e garantire una efficiente gestione dei rifiuti urbani (domestici ed assimilati) prodotti nel territorio provinciale;• Confermare la necessità di incentivare la raccolta differenziata dei rifiuti organici; con i dati del quadro conoscitivo, le eventuali criticità degli attuali sistemi, dovranno essere pianificati obiettivi ed impianti di destinazione, in coerenza con il Programma di Riduzione dei Rifiuti Urbani Biodegradabili (di cui alla D.G.R. 282/08), nonché un elevato grado di protezione ambientale anche in relazione al traffico indotto;• Confermare l’importanza della diffusione del compostaggio domestico, come strumento di prevenzione della produzione dei rifiuti e una corretta modalità di smaltimento della frazione organica; • Dovranno essere analizzate quelle situazioni di criticità per il territorio, affinché il sistema integrato di gestione dei rifiuti urbani sia in grado di fornire risposte efficienti ed efficaci rispettando il principio di elevata protezione ambientale.
5) Il trattamento dei rifiuti urbani indifferenziati residui:• Alla luce del nuovo quadro normativo nazionale e della nuova direttiva comunitaria, il PPGR dovrà -analizzare le previsioni di produzione dei rifiuti urbani per il periodo di pianificazione-definire obiettivi e misure di prevenzione - declinare quantitativi di rifiuti urbani da raccogliere in maniera differenziata-stimare il fabbisogno impiantistico per lo smaltimento dei rifiuti, assumendo a riferimento i seguenti principi:
• Rispetto del principio di prossimità, superando il frazionamento in zone di produzione e smaltimento, pianificando una rete di stazioni di trasferenza per garantire i minori impatti dei trasporti sull’ambiente.
Per lo smaltimento del rifiuto non destinabile al recupero di materia, dovrà essere sfruttato il sistema impiantistico ad oggi esistente (termovalorizzatore, discariche, ecc.), prevedendo solo ipotesi di ampliamento/adeguamento sulla base di un calcolo puntuale del fabbisogno, in coerenza con l’obiettivo regionale “DISCARICHE ZERO” Autosufficienza nello smaltimento dei rifiuti a livello di ambito territoriale ottimale (intero territorio provinciale);
6) Partecipazione e Comunicazione:
• Il PPGR potrà delineare modalità di partecipazione, formazione ed informazione per la cittadinanza, il tessuto sociale e i diversi portatori di interesse, per coinvolgere, far conoscere le diverse tematiche connesse alla gestione integrata dei rifiuti, non solo come “problematica” che coinvolge tutti e su cui occorre l’impegno di tutti, a partire dalle singole azioni quotidiane, ma come politica ambientale e di sostenibilità che concorre alla definizione dell’idea di sviluppo del territorio.
Le prossime tappe:
Nella delibera di approvazione del Documento di Indirizzo è previsto :• di dare mandato alla Giunta Provinciale di istituire un gruppo tecnico di progetto per il supporto nell’elaborazione dei documenti di Piano • di affidare all’Osservatorio Provinciale Rifiuti, istituito presso il Servizio Sicurezza del territorio e programmazione ambientale, il compito di condurre le elaborazioni necessarie all’aggiornamento del Piano• di individuare nella Cabina di Regia (D.C.P. 135/05) l’organo deputato a sovrintendere all’elaborazione dell’aggiornamento del Piano
La Direzione Tecnica a supporto dell’elaborazione dell’aggiornamento del PPGR
Servizio Sicurezza del Territorio e Programmazione Ambientale - Coordinamento Direzione Tecnica
Servizio Pianificazione Territoriale, Ambientale e della Mobilità
Servizio Valutazioni, Autorizzazioni e controlli ambientali
Azienda USL di ModenaAIMAG S.p.A
Hera S.p.A. - SOT di Modena
Componenti
ARPA - Sezione Provinciale di Modena
GEOVEST S.r.l.
Regione Emilia Romagna - Servizio Rifiuti e Bonifica Siti
Provincia di
Modena
Servizio Gestione ATO e autorizzazioni scarichi idrici e rifiuti
La normativa prevede un periodo di pianificazione di 10 anni: 2010-2019
1. Hp anno di riferimento: 20092. Proposta di assumere come periodo di riferimento per le
valutazioni dei trend il periodo 2000-2009
Le prime “decisioni….”
I dati consolidati al 2009 – rapida visualizzazione delle principali tabelle riassuntive:
• Tabella Riepilogo raccolte di rifiuti urbani • Tabella Raccolta differenziata di RU avviati a recupero• Tabella Raccolta differenziata di RU avviati a smaltimentoTabelle trend provinciale 2000-2009
Visualizzazione trend andamenti produzione RU e RD
…sviluppo di alcune tematiche…
Dati definitivi – anno 2009
453.030 tonProduzione Rifiuti Urbani:
230.546 tonRD complessiva:
50,9%
222.484 tonRU indifferenziato a smaltimento:
Indicatori TOTALI
226.629 ton – 50,0%RD a recupero:
3.917 ton – 0,9%RD a smaltimento:
(DGR 1620/2001 e 2317/2009)
I dat
i con
solid
ati:
indi
cato
ri
652,2 kg/abProduzione Rifiuti Urbani:
331,9 kg/ab
50,9%
320,3 kg/abRU indifferenziato a smaltimento:
Indicatori PRO-CAPITE
326,3 kg/ab – 50,0%RD a recupero:
5,6 kg/ab – 0,9%
RD complessiva:
RD a smaltimento:
Dati definitivi – anno 2009I d
ati c
onso
lidat
i: in
dica
tori
(DGR 1620/2001 e 2317/2009)
0100200300400500600700
kg/a
b an
no
2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009
Composizione pro-capite RU prodotto
RD RU indifferenziato
RD e RU indifferenziato totale
050.000
100.000150.000200.000250.000300.000
2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009
t/an
no
RU indifferenziato RD
RD e RU indifferenziato pro-capite
0
100
200
300
400
500
2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009
kg/a
b an
no
RU indifferenziato RD
Analisi dei trend:Raccolta differenziata e RU indifferenziato residuo
% RD
0%10%20%30%40%50%60%
2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009
% RD
0%
10%
20%
30%
40%
50%
60%
2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009
0%20%40%60%80%
100%
2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009
Composizione percentuale RU prodotto
RD a recupero RD a smaltimento RU indifferenziato
Analisi dei trend: Raccolta differenziata
Obiettivi normativi
Obiettivo PPGR 55%
Dati definitivi – anno 2009
39.219 tonProduzione Rifiuti Urbani:
22.712 tonRD complessiva:
57,9%
16.507 tonRU indifferenziato a smaltimento:
Indicatori TOTALI
21.337 ton – 54,4%RD a recupero:
1.375 ton – 3,5%RD a smaltimento:
(DGR 1620/2001 e 2317/2009)
I dat
i con
solid
ati:
indi
cato
riDati Comune di Carpi
576,3 kg/abProduzione Rifiuti Urbani:
333,7 kg/ab
57,9%
242,5 kg/abRU indifferenziato a smaltimento:
Indicatori PRO-CAPITE
313,5 kg/ab – 54,4%RD a recupero:
20,2 kg/ab – 3,5%
RD complessiva:
RD a smaltimento:
Dati definitivi – anno 2009I d
ati c
onso
lidat
i: in
dica
tori
(DGR 1620/2001 e 2317/2009)
Dati Comune di Carpi
Dati Comune di Carpi - FLUSSI
Produzione RU pro-capite
0100200300400500600700
2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009
kg /a
b an
no
% RD
0%10%20%30%40%50%60%70%
2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009
Dati Comune di Carpi - FLUSSI
RD pro-capite
0
100
200
300
400
2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009
kg /a
b an
no
RU indifferenziato pro-capite
0100200300400500
2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009
kg /a
b an
no
Dati Comune di Carpi: evoluzione principali frazioni RD
0
5
10
15
20
25
30
35
40
45
50
55
60
65
70
75
80
85
Cartacartone
Vetrolattine
Plastica Frazioneorganica
Potaturesfalci
Legno Metalli RAEE Abiti Pneumatici Inerti Accumulatori al pb
Oli vegetali
Oli esausti da motore
Ingombranti a recupero
Altre RD a recupero
Ingombranti a smalt.
Altre RD a smalt.
kg/a
b an
no
2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009
Destinazione RU Comune di Carpi - FLUSSI
0
100
200
300
400
500
600
700
2005 2006 2007 2008 2009
kg/a
b an
no
SelezioneDiscaricaTermovalorizzatoreRD a smaltimentoRD a recupero
Ultimi dati disponibili:1° semestre 2010NOTIZIARIO OPR n°12
Destinazione RU prodotti [t]
050.000
100.000150.000200.000250.000300.000350.000400.000450.000500.000
2005 2006 2007 2008 2009
RD selezione discarica termovalorizzatore
Analisi dei trend:I flussi dei RU dal 2005 al 2009
Il primo passaggio è valutare quale sia l’ammontare dei rifiuti urbani per il decennio di riferimento:
1. l’approccio del PPGR vigente;2. confronto tra dati previsti e dati reali3. le variabili da considerare con le prime
riflessioni su cui lavorare4. l’esempio del PPGR di Bologna di recente
approvazione
LA PRODUZIONE – previsione di produzione RU nel periodo di pianificazione
3. VARIABILI DA CONSIDERARE:
a) Andamento della popolazioneb) Variazione annua della produzione pro-capitec) Criteri di assimilazione dei rifiuti speciali agli
urbani
a) Andamento della popolazioneFonte ISTAT- scenario Intermedio (risulta essere il più probabile ed il più vicino ai dati reali dei primi anni di osservazione)
Previsione demografica creata ipotizzando un incremento decrescente nel tempo
anno ISTAT - Medio variaz2009 694.942 2010 701.302 0,9%2011 707.005 0,8%2012 712.570 0,8%2013 717.969 0,8%2014 723.225 0,7%2015 728.340 0,7%2016 733.308 0,7%2017 738.147 0,7%2018 742.880 0,6%2019 747.510 0,6%
Dato reale 2009:
694.580 abitanti
Considerato che il dato reale 2009 è
molto simile a quello stimato si propone di
utilizzare la serie elaborata dall’ISTAT
Produzione RU pro-capite
540560580600620640660680
2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009
kg/a
b an
no
Produzione RU totale
300.000330.000360.000390.000420.000450.000480.000
2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009
t/an
no
b) Andamento produzione
Analisi dei SISTEMI DI RACCOLTA degli RUSi dovranno analizzare i sistemi di raccolta attualmente
adottati (in ciascun Comune o ambito omogeneo) per confrontarli con quanto previsto dal PPGR vigente nonché valutarne l’efficienza (in termini di ottimizzazione del metodo) e l’efficacia (in termini di risultati ottenuti), ed infine l’economicità.
Si dovrà costruire un quadro che possa essere di supporto all’elaborazione del Piano, indicando dove i sistemi attuali possono essere ancora ottimizzati e di conseguenza quali risultati è possibile perseguire con i sistemi attuali
Se i risultati stimati non sono sufficienti, occorrerà individuare nuovi sistemi e valutarne gli impatti anche economici
Analisi dei SISTEMI DI RACCOLTA degli RU
Il punto di partenza…è rappresentato dal PPGR vigente aveva individuato dei Modelli di riferimento
UN SISTEMA INTEGRATO DI MODELLI DI RACCOLTA
Utenze Target
Porta a Porta
Stazione Ecologica Attrezzata
MODELLO 1MODELLO 2AMODELLO 2BPP
GR
SISTEMA DI RACCOLTA DEI RIFIUTI URBANI ED ASSIMILATI
Raccolta Stradale
Analisi dei SISTEMI DI RACCOLTA degli RU
• Raccolta dei dati di dettaglio esplicativi dei sistemi adottati per costruire un quadro riassuntivo• Realizzazione elaborati cartografici di sintesi Individuazione di indicatori della raccolta stradale:
Rapporto contenitori RU/contenitori RD Rapporto abitanti/contenitori
Analisi dei sistemi di raccolta
Il SISTEMA IMPIANTISTICO ESISTENTE
Il Documento di Indirizzo approvato dal Consiglio provinciale ha fissato:“- Per lo smaltimento del rifiuto non destinabile al recupero di materia dovrà essere sfruttato il sistema impiantistico ad oggi esistente come destinazione del rifiuto indifferenziato, prevedendo solo ipotesi di ampliamento/adeguamento allorquando un calcolo puntuale del fabbisogno lo renda necessario- Rispetto dell’autosufficienza nello smaltimento dei rifiuti a livello di ambito territoriale ottimale (intero territorio provinciale)”
Il SISTEMA IMPIANTISTICO ESISTENTE
Il Documento di Indirizzo approvato dal Consiglio provinciale ha fissato:“Rispetto del principio di prossimità andando al superamento del frazionamento in zone di produzione e smaltimento, pianificando una opportuna rete di stazioni di trasferenza per garantire i minori impatti dei trasporti sull’ambiente”
Il sistema pianificato dal PPGR vigente(compresi gli impianti di compostaggio per il trattamento della
frazione organica)
Lo stato degli impianti esistenti
Al 31/12/2009