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Il buon suono Single Ended 56 AUDIOREVIEW n. 339 dicembre 2012/gennaio 2013 che l'imbarazzo della scelta... Estetica- mente l'A318B è molto tradizionale: in prima fila sul pannello superiore la pa- rata con la coppia della più ingom- brante 6C33 agli estremi, mentre al centro le due 6SL7 e 6SN7; alle loro spalle l'altrettanto tradizionale sezio- ne di alimentazione con la coppia di trasformatori resinati ed incapsulati, e l'induttanza di filtro tra loro. Per sua stessa dichiarazione Hiro Muramatsu, il proprietario di Almarro, è poco incli- ne ai facili effetti visivi, anzi di tale so- brietà fa un vero e proprio manifesto motivandolo come un inutile sovraco- sto da attribuire al prezzo finale che nulla andrebbe ad aggiungere alle qualità meccaniche e soprattutto soni- che dei suoi apparecchi. L'unica con- cessione che Muramatsu-San si conce- de è la finitura in vero legno dei telai dei suoi amplificatori; sembra addirit- tura che questo legno arrivi dalle col- tivazioni di suo padre. E anche l'A318B in questione non sfugge alla regola, ma lo fa in un modo del tutto personale, con il legno utilizzato che è di due tonalità: più scuro, tipo cilie- gio, sui lati e molto più chiaro, tipo C ollocazione centrale nel listino per l'A318B in prova, dove la parte alta è occupata dal- l'A50125A con i suoi 6.500 euro di prezzo (trattato nel numero scorso di AUDIOREVIEW), mentre l'entry level è rappresentato dall'A205A MKII che costa 1.800 euro. Il top di gamma Al- marro non è un integrato come i mo- delli citati ma un monoblock, l'A340 Reference Mono, da 9.000 euro la coppia. Pochi modelli, ognuno dei quali però riesce a presentare al pos- sibile acquirente una particolare e specifica divagazione sul tema valvole: così abbiamo la Classe A con pentodo single-ended dell'A205A MKII con i suoi 2x5 watt; ancora Classe A con triodo single-ended a feedback fisso per l'integrato in prova da 2x18 watt e una sua variante (A318A) con zero feedback; la Classe AB in push-pull dell'A50125A da 2x125 watt; la Classe A in push-pull da 40 watt dell'A340 Reference Mono. Quella di Almarro sembra essere una sorta di sfida al mercato e alle esigenze del cliente: vuoi valvole? Da noi ne trovi in modi diversi e per diversi prezzi, non hai betulla, per il pannello frontale. Un ac- costamento alquanto inusuale e che ognuno potrà apprezzare o meno a seconda del proprio gusto personale. Rimaniamo sul frontale dell'apparec- chio per sottolineare la presenza delle due grandi manopole che regolano la PROVE Almarro A318B ALMARRO A318B Amplificatore integrato a valvole Costruttore: Almarro Products, 3488-24 Kitagata Iida-shi, Nagano 395-0151, Giappone Distributore per l’Italia: LP Audio, Strada Nuova per Opicina 29/2, 34016 Trieste. Tel. 040 569824 Prezzo: Euro 3.600,00 CARATTERISTICHE DICHIARATE DAL COSTRUTTORE Numero di ingressi stereo: 3 RCA. Uscite: 4 e 8 ohm. Valvole di potenza: 2x6C33C. Valvole di segnale: 1x6SL7, 1x6SN7. Potenza di uscita: 2x18 watt. Potenza di assorbimento: 260 W. Dimensioni (LxAxP): 35,5x18,3x33,5 cm. Peso: 19,5 kg

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Il buon suono Single Ended

56 AUDIOREVIEW n. 339 dicembre 2012/gennaio 2013

che l'imbarazzo della scelta... Estetica-mente l'A318B è molto tradizionale: inprima fila sul pannello superiore la pa-rata con la coppia della più ingom-brante 6C33 agli estremi, mentre alcentro le due 6SL7 e 6SN7; alle lorospalle l'altrettanto tradizionale sezio-ne di alimentazione con la coppia ditrasformatori resinati ed incapsulati, el'induttanza di filtro tra loro. Per suastessa dichiarazione Hiro Muramatsu,il proprietario di Almarro, è poco incli-ne ai facili effetti visivi, anzi di tale so-brietà fa un vero e proprio manifestomotivandolo come un inutile sovraco-sto da attribuire al prezzo finale chenulla andrebbe ad aggiungere allequalità meccaniche e soprattutto soni-che dei suoi apparecchi. L'unica con-cessione che Muramatsu-San si conce-de è la finitura in vero legno dei telaidei suoi amplificatori; sembra addirit-tura che questo legno arrivi dalle col-tivazioni di suo padre. E anchel'A318B in questione non sfugge allaregola, ma lo fa in un modo del tuttopersonale, con il legno utilizzato che èdi due tonalità: più scuro, tipo cilie-gio, sui lati e molto più chiaro, tipo

Collocazione centrale nel listinoper l'A318B in prova, dove laparte alta è occupata dal-

l'A50125A con i suoi 6.500 euro diprezzo (trattato nel numero scorso diAUDIOREVIEW), mentre l'entry level èrappresentato dall'A205A MKII checosta 1.800 euro. Il top di gamma Al-marro non è un integrato come i mo-delli citati ma un monoblock, l'A340Reference Mono, da 9.000 euro lacoppia. Pochi modelli, ognuno deiquali però riesce a presentare al pos-sibile acquirente una particolare especifica divagazione sul tema valvole:così abbiamo la Classe A con pentodosingle-ended dell'A205A MKII con isuoi 2x5 watt; ancora Classe A contriodo single-ended a feedback fissoper l'integrato in prova da 2x18 watt euna sua variante (A318A) con zerofeedback; la Classe AB in push-pulldell'A50125A da 2x125 watt; la ClasseA in push-pull da 40 watt dell'A340Reference Mono. Quella di Almarrosembra essere una sorta di sfida almercato e alle esigenze del cliente:vuoi valvole? Da noi ne trovi in modidiversi e per diversi prezzi, non hai

betulla, per il pannello frontale. Un ac-costamento alquanto inusuale e cheognuno potrà apprezzare o meno aseconda del proprio gusto personale.Rimaniamo sul frontale dell'apparec-chio per sottolineare la presenza delledue grandi manopole che regolano la

PROVE

Almarro A318B

ALMARRO A318BAmplificatore integrato a valvole

Costruttore: Almarro Products, 3488-24Kitagata Iida-shi, Nagano 395-0151,GiapponeDistributore per l’Italia: LP Audio, StradaNuova per Opicina 29/2, 34016 Trieste.Tel. 040 569824Prezzo: Euro 3.600,00

CARATTERISTICHE DICHIARATE DAL COSTRUTTORE

Numero di ingressi stereo: 3 RCA.Uscite: 4 e 8 ohm. Valvole di potenza:2x6C33C. Valvole di segnale: 1x6SL7,1x6SN7. Potenza di uscita: 2x18 watt.Potenza di assorbimento: 260 W.Dimensioni (LxAxP): 35,5x18,3x33,5cm. Peso: 19,5 kg

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PROVEAlmarro A318B

All'interno dell'apparecchio prevale, in basso a destra, il trasformatore di alimentazione, componente di pregevole fattura giapponese. In alto il circuito di raddrizzamento della tensione anodica. Il montaggio dei componenti, point to point, è abbastanza ordinato.

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PROVE Almarro A318B

Amplificatore integrato a valvole ALMARRO A318B. Numero di matricola: 018333

CARATTERISTICHE RILEVATEuscita 8 ohm

Fattore di smorzamento su 8 ohm:8,8 a 100 Hz; 9,2 a 1 kHz; 8,4 a 10 kHz

Caratteristica di carico limite(per THD 10%)

Spettro 0/20 kHz di un tono puro da 1 kHz(livello 1 watt su 8 ohm)

Spettro 0/20 kHz di un tono puro da 1 kHz(livello 10 watt su 8 ohm)

Risposte in frequenza in banda 10/200.000 Hz(potenze di prova 1 e 8 watt su 8 ohm)

Andamenti distorsione/frequenza(potenze di prova 1 e 8 watt su 8 ohm)

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PROVEAlmarro A318B

La tecnica

L’ amplificatore single-ended riprende i canoni costruttividell’integrato A50125A, in configurazione push-pull,

presentato su AR il mese scorso. Anche in questo caso il ca-blaggio in aria “point-to point” dona ai componenti cosìsaldati un aspetto non particolarmente ordinato, ma nonper questo meno funzionale.Come valvola finale viene utilizzata la 6C33C-B, un doppiotriodo di potenza molto lineare e che non necessita di ele-vate tensioni anodiche.In questo caso la valvola finale è alimentata a 280 Vdc conuna corrente di riposo di 230 mA; da notare che il punto dilavoro dello stadio finale prevede l’impiego contemporaneodel fixed bias (negativo di griglia) e del bias catodico; nellamaggior parte dei casi viene adottato, per questa topologiadi circuito, solo il bias catodico.La dissipazione anodica della 6C33 è di circa 45 W, infatti latensione effettiva ai suoi capi è prossima ai 210 Vdc, e que-sto perché, in virtù della parte di bias catodico, la tensionepresente sul catodo è di 70 Vdc, che vanno sottratti allatensione anodica generale.Anche qui si riprende la filosofia del modello A50125A.Completissimo il manuale a corredo (benché solo in inglese),dove viene descritto con molta cura il procedimento per la re-golazione del bias. I relativi test point sono direttamente colle-gati allo zoccolo di ciascuna valvola finale, risultando di facileaccesso per i terminali del tester; lo stesso dicasi dei due trim-mer per la regolazione della tensione negativa di griglia.Esaminando lo stadio di ingresso e pilotaggio, è interessan-te notare che come primo stadio viene impiegata una sezio-ne della 6SL7/6H9C (di produzione russa) e come stadio dipilotaggio della valvola finale viene impiegata una sezionedella 6SN7/6H8C (anch’essa russa); si tratta di doppi triodidi impronta vintage, molto usati nel passato per le loro otti-me prestazioni elettriche.I due stadi amplificano entrambi e il costruttore li definisceanode-follower.Questo finale adotta il feedback globale, cioè uscita-ingres-so; infatti il segnale viene prelevato dalla presa a 16 ohm, cheè di fatto presente ma non viene usata, e riportato allo stadiodi ingresso tramite una resistenza; questa tecnica evita, se-condo il costruttore, l’interazione tra il segnale chiamato“back EMF” e il segnale di feedback. Il back EMF sarebbequel segnale presente ai capi dell’altoparlante quando, ter-minando un messaggio musicale, la membrana continua amuoversi (causa inerzia) producendo, di fatto, una tensioneproporzionale al movimento stesso. Una teoria affascinante eche meriterebbe un approfondimento, ma non è questa lasede più opportuna per parlarne, anche perché nutro delleperplessità al riguardo.I trasformatori di uscita sono di buona fattura, con lamierinimolto ben compatti e di dimensioni, rispetto alla potenzadichiarata, adeguate; di qualità è anche l’induttanza di filtrodella tensione anodica, fisicamente collocata tra i due tra-sformatori.Tutta la componentistica appare ben selezionata: le resisten-ze sono ad impasto di carbone e i condensatori di buona ca-pacità a garanzia di un basso ripple della tensione di alimen-tazione; il potenziometro del volume ha un valore inusitata-mente elevato, 250 kohm, ed è un Alps a strato di carbone.Guardando l’interno fanno impressione le dimensioni deltrasformatore di alimentazione con nuclei a C; è un oggettodi ottima fattura e sovradimensionato ma bisogna dire chescalda non poco, anche perché il suo posizionamento nonfacilita di certo la ventilazione!

W. Gentilucci

O gni finale dell'Almarro dissipa 40 watt dianodica (200 volt, 200 milliampère), per rag-

giungere 18 watt effettivi il rendimento dovrebbeessere al limite di quello teorico, ed in effetti l'ero-gazione al 10% di THD è minore, ma non di molto.Il comportamento è indubitabilmente da single-ended, con la distorsione che sale progressiva-mente al salire dell'erogazione, ma meno "proble-matico" di altri perché l'impedenza interna non èaltissima (meno di un ohm sull'uscita da 8 ohm) edinduce quindi fluttuazioni di risposta abbastanza li-mitate in caso di impedenze fortemente variabili. Ilcontenuto della distorsione è anche favorevole,perché la seconda armonica prevale sempre netta-mente sulle altre, anche in prossimità della pienapotenza, e lo spettro rimane comunque non moltoesteso verso le armoniche elevate. Il trasformatoredi uscita appare un po' "corto" sulle basse, comeindica sia l'attenuazione di risposta a 10 watt(mentre ad 1 watt si nota un po' di enfasi) che l'au-mento di distorsione al di sotto di alcune centinaiadi Hz. Buoni i parametri di interfacciamento, suffi-cientemente contenuto il rumore.

F. Montanucci

INGRESSO IN 1Impedenza: 220 kohm/160 pF. Sensibilità: 390 mV per18 W/8 ohm. Tensione di rumore pesata "A" riportataall'ingresso: terminato su 600 ohm, 4.1 µV. Rapporto se-gnale/rumore pesato "A": terminato su 600 ohm, 83 dB

Risposte in frequenza rilevate su 2/4/8/16 ohm aparità di tensione applicata all'ingresso (livello di uscita pari ad 2,83 volt sul carico da 8 ohm)

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ma senza una copertura isolante, deltipo WBT giusto per citare un riferi-mento del settore. Appena discreta latripla coppia di RCA (solo ingressi li-nea per questo A318B) dorati in su-perficie ma senza nessuna forma diisolamento alla base: efficaci ma pocoappariscenti, come da tradizione Al-marro. Il pannello posteriore si chiudecon il fusibile a vite, quindi facilmenteaccessibile alla bisogna, e la vaschettadi alimentazione IEC collocata verti-calmente. Non è prevista nessuna gri-glia di protezione alle/dalle valvole,

selezione degli ingressi e il volume:da fare tutto da qui, ché di teleco-mando neanche l'ombra... Appena vi-sibile il logo aziendale scavato diretta-mente sul legno del frontale. Sul pan-nello superiore le regolazioni del biasper le valvole e l'accensione a levetta.Stesso stile asciutto e lineare per ilpannello posteriore. I due terzetti diconnettori per gli altoparlanti (8 e 4ohm) sono di metallo e possono ac-cettare cavo spellato e terminazioni didimensioni anche elevate. Grandi an-che i connettori stessi e ben massicci

nemmeno tra gli accessori. Il test, em-pirico quanto significativo, della “con-sistenza” al tatto ci ha colpito positi-vamente: l'A318B è un prodotto mas-siccio, ben costruito meccanicamente,con componenti di buona qualità an-che se alcuni elementi (RCA su tutti)non sono all'altezza di tutto il resto.Ma Muramatsu-San ve lo dice moltochiaramente, ancora prima di acqui-stare uno dei suoi prodotti: se volete“effetti speciali”, non è questo il po-sto giusto!

Vincenzo Maragoni

PROVE Almarro A318B

L’ascolto

I l finale Almarro è stato collegato ad un sistema di al-toparlanti di buona sensibilità (circa 91 dB dichiarati)

utilizzando un lettore CD-SACD come sorgente.Nella nostra sala d’ascolto, di media cubatura, si notasubito che la potenza a disposizione non è certo esube-rante anche se l’impianto così composto è in grado disonorizzare adeguatamente l’ambiente, ascoltando pic-coli gruppi jazz e rock.In queste condizioni si nota una riproduzione realisticanel livello sonoro e nella definizione dello stage, senzache il suono appaia mai forzato o innaturale; infatti lamaggiore qualità che emerge sin dai primi ascolti diquesto Almarro è la sua elevata musicalità e pulizia neltrattare il messaggio sonoro.Il suo punto di forza appare proprio l’equilibrio che dàalla riproduzione con una risposta molto estesa sia allebasse frequenze che alle alte, unita ad un elevato con-trasto della microdinamica, rendendo l’esecuzione natu-rale e godibile, sempre nel rispetto della potenza mas-sima a disposizione.La fine trama musicale, la ricchezza del dettaglio e deiparticolari più minuti, il delicato soffio dell’ancia del saxti trasporta davanti ad una rappresentazione reale dei

brani riprodotti, soprattutto nei formati ad alta defini-zione, dove l’estensione in alto della risposta rende tut-to più naturale e fluido.Affascinato dal comportamento del finale, provo a spo-stare la connessione di uscita dei diffusori dagli 8 ai 4ohm; in queste condizioni migliora sensibilmente la ri-produzione della gamma bassa, che guadagna in con-trollo ed articolazione, mantenendo la stessa estensionedella risposta alle basse frequenze.Particolarmente belle le voci, sia maschili sia femminili,riproposte in tutta la loro estensione e presenza, con latendenza a porle sempre in primo piano nel palcosceni-co sonoro.Ottima la differenziazione dei piani sonori e la focaliz-zazione degli strumenti, con un plauso particolare allaricostruzione dell’ambienza e della profondità dellascena.Probabilmente la maggiore corrente e il controllo dimo-strato con questa connessione hanno come ulteriore ef-fetto quello di spingere ad agire sulla manopola del vo-lume per trovare nuovi limiti al livello sonoro, il che nonfa rimpiangere amplificatori di potenza superiore.

R. Pallocchia

Il pannello posteriore; nellaparte centrale si trovano i pin

jack dei tre ingressi di altolivello; ai lati le prese per i

diffusori con le prese a 4 e 8ohm. Nella parte superiore, adestra e a sinistra si notano i

trasformatori di uscita; alcentro è collocata la induttanza

di filtro dell'alimentazione.

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