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Documento 1 – Protocollo Protocollo volontario di certificazione energetica

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Documento 1 – Protocollo

Protocollo volontario di certificazione energetica

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Valtellina EcoEnergy – Protocollo Versione 0 del 13/05/2013

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PROGETTO PROMOSSO E FINANZIATO DA:

Provincia di Sondrio

Camera di Commercio di Sondrio

Confartigianato Imprese Sondrio

Confindustria Sondrio

Coldiretti Sondrio

Unione del Commercio, del Turismo e dei Servizi della Provincia di Sondrio

PROGETTO ESEGUITO DAL GRUPPO DI LAVORO COSTITUITO DA:

Associazione Valtellina EcoEnergy

Politec - Polo dell’Innovazione della Valtellina

Politecnico di Milano - Polo Territoriale di Lecco

COORDINAMENTO SCIENTIFICO:

Prof. Ing. Marco Imperadori

Prof. Ing. Gabriele Masera

Politecnico di Milano - Polo Territoriale di Lecco

COORDINAMENTO OPERATIVO:

Ing. Graziano Salvalai - Politecnico di Milano - Polo Territoriale di Lecco

STESURA DEL DOCUMENTO A CURA DI:

Ing. Graziano Salvalai - Politecnico di Milano - Polo Territoriale di Lecco

Ing. Francesco Pradella – Politec – Polo dell’Innovazione della Valtellina

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SOMMARIO

1. DEFINIZIONI .............................................................................................................................. 17

2. OBIETTIVI DEL PROTOCOLLO .................................................................................................... 22

3. AMBITO DI APPLICAZIONE ........................................................................................................ 23

4. MARCHIO DI QUALITÀ VALTELLINA ECOENERGY ..................................................................... 23

5. REQUISITI PRESTAZIONALI DELL’INVOLUCRO EDILIZIO ED IMPIANTO TERMICO .................... 23

6. PROCEDURA PER LA CERTIFICAZIONE ENERGETICA VOLONTARIA .......................................... 24

7. COMPITI PRINCIPALI DEI SOGGETTI INTERESSATI .................................................................... 26

8. DOMANDA DI ADESIONE AL PROTOCOLLO: DOCUMENTAZIONE RICHIESTA .......................... 27

8.1. Modulo di adesione .................................................................................................................. 27

8.2. Relazione di calcolo del fabbisogno energetico dell’immobile o dell’unità immobiliare ........ 27

8.3. Elaborati grafici ......................................................................................................................... 27

8.4. Foto – documentazione ............................................................................................................ 28

8.5. Documentazione tecnica .......................................................................................................... 28

8.6. Documentazione per il rilascio del certificato .......................................................................... 28

9. METODI DI CONTROLLO ........................................................................................................... 29

10. SANZIONI .................................................................................................................................. 29

11. SOGGETTI CHE POSSONO CHIEDERE L’ADESIONE AL PROTOCOLLO ........................................ 29

12. REQUISITI PER L’AMMISSIONE ALL’ELENCO AUDITORI VALTELLINA ECOENERGY................... 30

13. CLASSIFICAZIONI ENERGETICA DEGLI EDIFICI ........................................................................... 30

14. PRODUZIONE DI ENERGIA DA FONTI ENERGETICHE RINNOVABILI .......................................... 35

15. CLASSE DI MERITO “ECOPLUS” RELATIVA ALLA QUALITÀ AMBIENTALE AGGIUNTA ............... 35

16. PUBBLICAZIONE E RICONOSCIMENTO INTERVENTI MINORI ................................................... 36

17. ATTESTATO DI CERTIFICAZIONE ENERGETICA (ACE) SECONDO PROTOCOLLO CENED ............ 37

18. SOFTWARE DI PROGETTAZIONE ............................................................................................... 37

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19. ATTIVITÀ DI SUPPORTO OFFERTE DAL SOGGETTO TECNICO ................................................... 38

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1. DEFINIZIONI

Ai fini del presente documento si definisce:

I. Auditore Valtellina EcoEnergy: persona fisica, in possesso dei requisiti previsti dal Protocollo

Valtellina EcoEnergy, la quale svolge attività di controllo e verifica in fase realizzativa dell’intervento

e ad intervento completato. Garantisce il rispetto dei requisiti del Protocollo Valtellina EcoEnergy e

comunica al Soggetto Tecnico (commissione tecnica) l’esito dei controlli.

II. Tutor Valtellina EcoEnergy: persona fisica delegata dal committente, la quale svolge attività di

accompagnamento dei progettisti e professionisti durante la fase progettuale e realizzativa

dell’intervento, sottoscrive e trasmette inoltre al Soggetto Tecnico la documentazione necessaria

per la certificazione Valtellina EcoEnergy.

III. Soggetto Tecnico: il ruolo di Soggetto Tecnico è svolto da Politec, a seguito dell’incarico conferitogli

dall’Associazione Valtellina EcoEnergy.

IV. Classe energetica: è l’intervallo convenzionale delimitato da soglie di riferimento volto a

rappresentare sinteticamente la prestazione energetica di un edificio sulla base di predefiniti

indicatori di prestazione energetica.

V. Edificio: è un sistema costituito da un unico fabbricato connesso ad un impianto termico, ovvero da

un fabbricato facente parte di un complesso di più fabbricati, mantenuti a temperatura controllata o

climatizzati da un impianto termico. La superficie esterna che delimita un edificio può confinare con

tutti o alcuni dei seguenti elementi: l’ambiente esterno, il terreno, altri edifici. Il termine può riferirsi

a un intero edificio ovvero a parti di edificio progettate o ristrutturate per essere utilizzate come

unità immobiliari a se stanti.

VI. Edificio ad energia quasi zero: In accordo con la direttiva europea EPBD (all’articolo 2 Direttiva

2010/31 EU), gli edifici a consumo quasi zero sono definiti come edifici “ad altissima prestazione

energetica, con un fabbisogno energetico molto basso o quasi nullo, coperto in misura molto

significativa da energia da fonti rinnovabili, compresa l’energia da fonti rinnovabili prodotta in loco o

nelle vicinanze”.

La nuova Direttiva Europea 31/2010/CE, all’articolo 9 prevede che gli stati membri provvedano a:

• entro il 31 Dicembre 2020 tutti gli edifici di nuova costruzione siano ad energia quasi zero;

• a partire dal 31 Dicembre 2018 gli edifici di nuova costruzione occupati da enti pubblici e di

proprietà di questi ultimi siano edifici ad energia quasi zero.

L’Allegato 1 della Direttiva, riporta diversi aspetti salienti che la metodologia di calcolo della

prestazione energetica degli edifici deve considerare:

• Caratteristiche termiche dell’edificio, comprese le sue suddivisioni interne:

a. capacità termica;

b. isolamento;

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c. riscaldamento passivo;

d. elementi di rinfresco;

e. ponti termici;

• impianto di riscaldamento e di produzione di acqua calda sanitaria, comprese le relative

caratteristiche di isolamento;

• impianto di condizionamento d’aria;

• ventilazione naturale e meccanica, compresa eventualmente l’ermeticità all’aria (Blower door

test);

• impianto di illuminazione incorporato;

• progettazione, posizione ed orientamento dell’edificio, compreso il clima esterno;

• sistemi solari passivi e protezione solare;

• condizioni climatiche interne;

• carichi interni.

Il calcolo deve tener conto, inoltre, dei vantaggi insiti nelle seguenti opzioni:

• condizioni locali di esposizione al sole, sistemi solari attivi ed altri impianti di generazione di calore ed elettricità a partire da energia da fonti rinnovabili;

• sistemi di cogenerazione dell’elettricità;

• impianti di teleriscaldamento e teleraffrescamento urbano e collettivo;

• illuminazione naturale.

L’articolo 6 prevede che, prima dell’inizio dei lavori di costruzione, per gli edifici di nuova costruzione,

sia valutata e tenuta presente la fattibilità tecnica, ambientale ed economica di sistemi alternativi ad

alta efficienza quali:

• sistemi di fornitura energetica decentrati basati su energia da fonti rinnovabili;

• cogenerazione;

• teleriscaldamento e teleraffrescamento urbano o collettivo;

• pompe di calore.

Discorso analogo vale per gli edifici esistenti: l’articolo 7 prevede che gli Stati membri incoraggino, in

relazione agli edifici destinati ad una ristrutturazione importante, a valutare e tener presenti i sistemi

alternativi ad alto rendimento di cui all’articolo 6, precedentemente esposto.

VII. Edificio adibito ad uso pubblico: è un edificio nel quale si svolge, in tutto o in parte, l’attività

istituzionale di Enti pubblici.

VIII. Edificio di proprietà pubblica: è un edificio di proprietà dello Stato, delle Regioni o degli Enti locali,

nonché di altri Enti pubblici, anche economici, destinati sia allo svolgimento delle attività dell’Ente,

sia ad altre attività od usi, compreso quello di abitazione privata.

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IX. Edificio di nuova costruzione: è un edificio per il quale la richiesta di permesso di costruite o

denuncia di inizio attività, comunque denominato, sia stata presentata successivamente alla data di

entrata in vigore del presente protocollo.

X. Edificio sottoposto a ristrutturazione rilevante: edificio che ricade in una delle seguenti categorie:

a. edificio esistente avente una superficie utile superiore a 1000 metri quadrati, soggetto a

ristrutturazione integrale degli elementi edilizi costituenti l’involucro;

b. edificio esistente soggetto a demolizione e ricostruzione anche in manutenzione straordinaria.

XI. Manutenzione ordinaria: interventi edilizi che riguardano le opere di riparazione, rinnovamento e

sostituzione delle finiture degli edifici e quelle necessarie ad integrare o mantenere in efficienza gli

impianti tecnologici esistenti;

XII. Manutenzione straordinaria: opere e modifiche necessarie per rinnovare e sostituire parti anche

strutturali degli edifici, nonché per realizzare ed integrare i servizi igienico-sanitari e tecnologici,

sempre che non alterino i volumi e le superfici delle singole unità immobiliari e non comportino

modifiche delle destinazioni d’uso;

XIII. Fabbisogno annuo di energia primaria per la climatizzazione invernale o per il riscaldamento: è la

quantità di energia primaria globalmente richiesta, nel corso della stagione di riscaldamento, per la

climatizzazione invernale ovvero per il solo riscaldamento, in regime di attivazione continuo

dell’impianto termico.

XIV. Fabbisogno annuo di energia primaria per la produzione di acqua calda sanitaria: è la quantità di

energia primaria globalmente richiesta, nel corso di un anno, per la produzione di acqua calda per

uso sanitario, sia che essa avvenga in modo separato o congiunto alla climatizzazione invernale o il

riscaldamento.

XV. Fonti energetiche rinnovabili: sono quelle definite all’articolo 2, comma 1, lettera a), del D.Lgs.

n°387 del 29 Dicembre 2003.

XVI. Generatore di calore: è un qualsiasi tipo di generatore di energia termica che permette di trasferire

al fluido termovettore il calore prodotto dalla combustione o dalla conversione di qualsiasi altra

forma di energia (elettrica, meccanica, chimica, ecc.) anche con il contributo di fonti energetiche

rinnovabili.

XVII. Impianto termico: è il complesso degli impianti tecnologici dell’edificio destinato alla

climatizzazione estiva e/o invernale degli ambienti, ovvero al solo riscaldamento e/o raffrescamento

e/o alla produzione di acqua calda per usi igienico-sanitari; esso comprende eventuali sistemi di

generazione, accumulo, distribuzione e utilizzazione e/o emissione dell’energia termica, sia per il

riscaldamento che per il raffrescamento, i sistemi di condizionamento dell’aria, nonché gli organi di

regolazione e di controllo; sono compresi negli impianti termici gli impianti individuali di

riscaldamento e/o di raffrescamento, mentre non sono considerati tali gli apparecchi quali stufe,

caminetti, radiatori individuali, apparecchi per il riscaldamento localizzato ad energia radiante,

scaldacqua unifamiliari; tali apparecchi, se fissi, sono tuttavia assimilati agli impianti termici quando

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la somma delle potenze nominali termiche utili degli apparecchi al servizio della singola unità

immobiliare è maggiore di 15 kW.

XVIII. Impianto termico di nuova installazione: è un impianto termico installato in un edificio di nuova

costruzione o in un edificio antecedente sprovvisto di impianto termico.

XIX. Indice di prestazione energetica (EP): rappresenta il fabbisogno annuo di energia primaria, riferito

ad un singolo uso energetico dell’edificio, rapportato all’unità di superficie utile degli ambienti a

temperatura controllata o climatizzati per edifici appartenenti alla categoria E.1, esclusi collegi,

conventi, case di pena e caserme, o all’unità di volume lordo a temperatura controllata o

climatizzato per tutti gli altri edifici, espresso rispettivamente in kWh/m2a o kWh/m3a.

XX. Interventi di manutenzione straordinaria: Sono le opere e le modifiche riguardanti il

consolidamento, il rinnovamento e la sostituzione di parti anche strutturali degli edifici, la

realizzazione e integrazione dei servizi igienico-sanitari e tecnologici, nonché le modificazioni

dell’assetto distributivo di singole unità immobiliari. Sono così considerati anche gli interventi che

comportino la trasformazione di una singola unità immobiliare in due o più unità immobiliari o

l’aggregazione di due o più unità immobiliari in una unità immobiliare.

XXI. Interventi di ristrutturazione edilizia: sono gli interventi rivolti a trasformare gli organismi edilizi

mediante un insieme sistematico di opere che possono portare ad un organismo edilizio in tutto o in

parte diverso dal precedente. Tali interventi comprendono il ripristino o la sostituzione di alcuni

elementi costitutivi dell’edificio, l’eliminazione, la modifica e l’inserimento di nuovi elementi.

Nell’ambito degli intervento di ristrutturazione edilizia, sono comprese anche la demolizione e la

ricostruzione parziale o totale nel rispetto della volumetria preesistente, fatte salve le sole

innovazioni necessarie per l’adeguamento alla normativa antisismica.

XXII. Interventi minori: si intendono tutti quegli interventi, i quali permettono di ottenere un

determinato risparmio energetico sull’edificio, ma che non consentono di raggiungere la riduzione

minima richiesta per il riconoscimento del Livello 1 di riqualificazione energetica prevista dal

Protocollo Valtellina EcoEnergy nel caso di edifici esistenti. Tali interventi possono essere:

installazione valvole termostatiche, coibentazione pareti, coibentazione coperture, sostituzione

serramenti ed infissi, sostituzione generatore di calore, installazione pannelli solari, ecc.

XXIII. Ristrutturazione di un impianto termico: è un insieme di opere che comportano la modifica

sostanziale dei seguenti sottosistemi: generazione e distribuzione ovvero generazione ed emissione

ovvero distribuzione ed emissione del calore; rientrano in questa categoria anche la trasformazione

di un impianto termico centralizzato in impianti termici individuali, nonché la risistemazione

impiantistica nelle singole unità immobiliari, o parti di edificio, in caso di installazione di un impianto

termico individuale previo distacco dall’impianto termico centralizzato.

XXIV. Involucro edilizio: è un sistema edilizio costituito dalle strutture esterne che delimitano uno spazio

di volume definito.

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XXV. Miglioramento dell’efficienza energetica: è un incremento dell’efficienza degli usi finali

dell’energia, risultante da cambiamenti tecnologici, comportamentali o economici.

XXVI. Prestazione energetica di un edificio: è la quantità annua di energia che si prevede possa essere

necessaria per soddisfare i vari fabbisogni connessi ad un uso standard dell’edificio, compresi la

climatizzazione invernale, ovvero il riscaldamento, la climatizzazione estiva, ovvero il

raffrescamento, la preparazione dell’acqua calda per usi igienico-sanitari, la ventilazione e

l’illuminazione. Tale quantità viene espressa da uno o più descrittori che tengono conto della

coibentazione, delle caratteristiche tecniche e di installazione degli impianti, della progettazione e

della posizione dell’edificio in relazione agli aspetti climatici, dell’esposizione al sole e dell’influenza

delle strutture adiacenti, dell’esistenza di sistemi di trasformazione propria di energia e di altri

fattori, che influenzano il fabbisogno energetico, compreso il clima degli ambienti interni.

XXVII. Riqualificazione energetica: si intendono tutte le operazioni, tecnologiche e gestionali, atte al

conferimento di una nuova (prima inesistente) o superiore (prima inadeguata) qualità prestazionale

alle costruzioni esistenti dal punto di vista dell’efficienza energetica, volte cioè alla razionalizzazione

dei flussi energetici che intercorrono tra sistema edificio (involucro + impianti) ed ambiente esterno;

XXVIII. Risparmio energetico: è la quantità di energia risparmiata, determinata mediante una misurazione

o una stima del consumo prima e dopo l’attuazione di una o più misure di miglioramento

dell’efficienza energetica, assicurando nel contempo la normalizzazione delle condizioni esterne che

influiscono sul consumo.

XXIX. Soggetto certificatore: è il soggetto accreditato al rilascio dell’attestato di certificazione energetica.

XXX. Sostituzione di un generatore di calore: consiste nella rimozione di un generatore di calore e

nell’installazione di uno nuovo destinato ad erogare energia termica alle medesime utenze; rientra

in questa fattispecie anche la rimozione di un generatore di calore a seguito dell’allacciamento ad

una rete di teleriscaldamento.

XXXI. Targa energetica Valtellina EcoEnergy: è il documento, rilasciato dall’Organismo di accreditamento,

in cui viene riportata la classificazione dell’edificio in riferimento alle classi di consumo. Nel caso di

soddisfacimento dei requisiti minimi, la targa energetica conterrà anche la dicitura “EcoPlus” in

riferimento alle prestazioni ambientali conseguite a seguito dei lavori.

XXXII. Trasmittanza termica: è il flusso termico espresso in Watt che attraversa, in regime stazionario, una

struttura piana per unità di superficie, espressa in metri quadrati, e per unità di differenza tra le

temperature, espresse in gradi Kelvin e assunte costanti nel tempo, degli ambienti confinanti con la

struttura stessa.

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2. OBIETTIVI DEL PROTOCOLLO

In linea con la Legge Regionale n°4 del 2012 Valtellina EcoEnergy, di seguito denominata “VEE”, intende

promuove un protocollo volontario di certificazione energetica, incrementativo, per alcuni aspetti,

rispetto al sistema di Certificazione ENergetica degli EDifici (CENED) e che assuma anche l’obiettivo di

coniugare i temi dell’efficienza energetica rispetto all’impiego dei materiali locali. La certificazione

volontaria VEE ha lo scopo di certificare il percorso di costruzione o di miglioramento delle prestazioni

energetiche effettuato, garantendo che quanto dichiarato in fase progettuale sia effettivamente

rispettato e suggerendo, inoltre, consigli tecnici nel caso di interventi di riqualificazione. Gli obiettivi

specifici del Protocollo consistono in:

• incrementare la conoscenza delle tematiche relative al risparmio energetico in edilizia;

• promuovere il risparmio energetico e ridurre l’impatto ambientale degli edifici;

• promuovere la sostenibilità ambientale;

• favorire l’uso di materiali locali;

• definire i punti critici da considerare nell’ottica del risparmio energetico e impatto ambientale;

• definire i valori limite da dover rispettare per poter conseguire la certificazioni volontaria VEE e la classe di merito EcoPlus;

• definire l’iter di certificazione da rispettare per la richiesta di adesione al Protocollo e conseguimento della targa energetica;

• definire i requisiti dei soggetti certificatori;

• definire le caratteristiche delle targhe energetiche, i layout e le modalità di rilascio;

• definire i requisiti dei soggetti abilitati al controllo del rispetto dei limiti previsti dal Protocollo per il conseguimento delle targa energetico-ambientale;

• definire le modalità di controllo e di eventuale revoca della certificazione VEE.

Certificazioni previste Riconoscimento

Processo Certificazione Cened + VEE +

Processo + Prodotto Certificazione Cened + VEE + EcoPlus +

Interventi minori Attestato e pubblicazione

Tabella 1. Certificazione previste dal Protocollo VEE

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3. AMBITO DI APPLICAZIONE

La certificazione volontaria si applica ai fini del contenimento dei consumi energetici e della riduzione

delle emissioni inquinanti nel caso di:

• progettazione e realizzazione di edifici di nuova costruzione e degli impianti in essi installati;

• opere di ristrutturazione degli edifici e degli impianti esistenti, ampliamenti volumetrici,

recupero ai fini abitativi di sottotetti esistenti e installazione di nuovi impianti in edifici esistenti.

Per entrambe le tipologie, lo scopo della certificazione volontaria consiste nella valutazione del

fabbisogno energetico dell’edificio e nel relativo controllo del processo realizzativo e di certificazione.

Sono escluse dall’applicazione del presente provvedimento le seguenti categorie di edifici e di impianti:

• gli immobili ricadenti nell’ambito della disciplina della parte seconda e dell’articolo 136, comma

1, lettere b) e c) del D.Lgs. 22 gennaio 2004, n. 42, recante il codice dei beni culturali e del

paesaggio nei casi in cui il rispetto delle prescrizioni implicherebbe una alterazione inaccettabile

del loro carattere o aspetto, con particolare riferimento ai caratteri storici o artistici;

• i fabbricati industriali, artigianali e agricoli non residenziali quando gli ambienti sono mantenuti

a temperatura controllata per esigenze del processo produttivo o utilizzando reflui energetici

del processo produttivo non altrimenti utilizzabili;

• i fabbricati isolati con una superficie utile totale inferiore a 50 m2;

• gli impianti installati ai fini del processo produttivo realizzato nell'edificio, anche se utilizzati, in

parte non preponderante, per gli usi tipici del settore civile.

4. MARCHIO DI QUALITÀ VALTELLINA ECOENERGY

Il marchio di qualità VEE identifica e qualifica gli edifici in cui è verificato un impiego razionale delle

risorse energetiche, un ampio uso delle fonti energetiche rinnovabili ed una gestione sostenibile delle

risorse locali al fine di migliorare la qualità delle vita degli utenti, ridurre l’impiego di energie di origine

fossile e limitare le emissioni inquinanti di CO2 in atmosfera.

5. REQUISITI PRESTAZIONALI DELL’INVOLUCRO EDILIZIO ED IMPIANTO TERMICO

Per quanto riguarda i requisiti minimi prestazionali relativi all’involucro edilizio ed all’impianto termico

di climatizzazione invernale, si faccia riferimento a quanto previsto dalla normativa di Regione

Lombardia ed in particolare all’art.5 ed all’art.6 della DGR 8745/2008.

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6. PROCEDURA PER LA CERTIFICAZIONE ENERGETICA VOLONTARIA

Al fine di garantire la reale qualità dei lavori eseguiti, la procedura di certificazione volontaria prevede

una struttura di controllo in grado di verificare la conformità dell’oggetto costruito rispetto alla

dichiarazione resa in fase preliminare. A seguito della verifica del processo realizzativo viene rilasciata

la Targa VEE, la quale si affianca alla targa energetica Cened di Regione Lombardia. Sono previsti due

momenti fondamentali di controllo ed accompagnamento:

• sul progetto;

• sul processo di costruzione (es. rilievo fotografico e sopralluogo da parte del Soggetto Tecnico

appartenente all’ente di certificazione volontario);

La procedura per l’ottenimento del Marchio VEE è suddivisa nei seguenti step:

• Primo passo - domanda:

la persona incaricata dal committente dell’opera, o il committente stesso, inoltra la domanda al

soggetto certificatore preposto.

• Secondo passo - certificazione preliminare:

la commissione tecnica, prevista in fase d’avvio, preposta per la valutazione esamina la

domanda e rilascia in caso di conformità con gli standard previsti dal seguente protocollo la

promessa di certificazione. In caso di non conformità viene richiesta la revisione del progetto su

guida della commissione tecnica e del Soggetto Tecnico.

• Terzo passo - sopralluoghi:

durante la realizzazione dell’opera, il Soggetto Tecnico preposto al controllo di conformità,

procede con almeno due sopralluoghi per tutte le tipologie di intervento. Richiede, inoltre, la

foto-documentazione della fase di posa degli isolamenti e dei serramenti insieme con le schede

tecniche indicanti le caratteristiche dei materiali impiegati. Il soggetto controllore può

comunque richiedere in ogni momento integrazioni o verifiche in cantiere.

• Quarto passo - certificazione finale:

Il Soggetto Tecnico, in seguito alla verifica di conformità del progetto, rilascia la Targa VEE (più

eventuale classe di merito “EcoPlus”).

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Figura 1. Schema della procedura operativa per l’ottenimento della certificazione volontaria

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7. COMPITI PRINCIPALI DEI SOGGETTI INTERESSATI

Figura 2. Principali compiti dei soggetti interessati.

Il proprietario, il quale sottoscrive l’adesione al Protocollo VEE, deve comunicare i referenti del

progetto:

• Progettista architettonico

• Progettista impianti termici

• Progettista impianti elettrici

• Direzione Lavori

Inoltre il proprietario, o suo delegato, deve comunicare al Soggetto Tecnico il nominativo della persona

che svolge il ruolo di Tutor VEE.

Tale ruolo può essere ricoperto anche dalle persone già coinvolte nella progettazione dell’intervento.

Il Tutor, accettando l’incarico dal committente si impegna ad avere rapporti di collaborazione stretta

con il Soggetto Tecnico inviando i calcoli tecnici dell’intervento, e le schede tecniche per una

valutazione accurata del progetto in atto come previsto dal paragrafo 8 del presente Protocollo.

Provvederà inoltre a comunicare al Soggetto Tecnico le tempistiche di realizzazione ed invierà

periodicamente i report fotografici delle principali fasi di cantiere e le bolle relative ai materiali

impiegati.

Il Soggetto Tecnico effettuerà una mirata attività di coaching ed accompagnamento professionale

durante la definizione del progetto e la sua esecuzione e garantirà una serie di controlli e verifiche sia

in fase realizzativa sia a lavoro ultimato. Le modalità di controllo sono definite al paragrafo 9.

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8. DOMANDA DI ADESIONE AL PROTOCOLLO: DOCUMENTAZIONE RICHIESTA

La domanda di adesione al Protocollo è completa se il richiedente elabora e compila la

documentazione richiesta nei seguenti punti. La documentazione è reperibile sul sito:

www.valtellinaecoenergy.it. Tutti i documenti dovranno essere firmati dal committente e/o dal tecnico

responsabile del progetto che segue la certificazione.

8.1. Modulo di adesione

Deve essere presentata attraverso la compilazione del modello specifico scaricabile dal sito

www.valtellinaecoenergy.it. È necessario allegare contestualmente la Scheda riassuntiva di Progetto e

l’autorizzazione agli audit energetici da parte del personale tecnico qualificato Valtellina EcoEnergy,

scaricabili entrambe dal sito www.valtellinaecoenergy.it.

8.2. Relazione di calcolo del fabbisogno energetico dell’immobile o dell’unità immobiliare

In caso di nuova costruzione deve essere consegnata al soggetto tecnico la relazione contenente il

calcolo del fabbisogno energetico di progetto dell’immobile. Nel caso in cui invece l’intervento sia di

riqualificazione edilizia, la relazione deve contenere il calcolo del fabbisogno energetico di progetto e di

quello attuale (pre-riqualificazione). Per entrambi i casi è richiesto il calcolo della Classe energetica

corrispondente.

8.3. Elaborati grafici

L’elaborato grafico consegnato al Soggetto Tecnico che procederà con l’iter certificativo deve

contenere le indicazioni tecniche relative alle dimensioni dell’involucro riscaldato, nonché le

stratigrafie dell’involucro, i dettagli costruttivi principali (interfaccia solaio-parete, parete-balcone,

parete-copertura ecc.), le caratteristiche dell’impianto di produzione, distribuzione, emissione e

regolazione dell’impianto termico e di produzione dell’acqua calda sanitaria. Tutti i disegni riprodotti in

adeguata scala devono essere firmati e timbrati dal progettista. Di seguito si riporta l’elenco degli

elaborati da consegnare:

• Piante di tutti i piani.

• Piante di tutti i piani con individuazione delle aree riscaldate e delle superfici disperdenti individuate da polilinee.

• Prospetti con indicazione degli elementi corredati dall’indicazione delle relative aree, individuate da polilinee, inseriti nel calcolo (finestre, muratura perimetrale, ombreggiature, ecc.).

• Dettagli costruttivi in scala almeno 1:10 di tutti i punti che potenzialmente possono rappresentare un ponte termico (vedi file esempio Casa Valtellina EcoEnergy scaricabile dal sito www.valtellinaecoenergy.it).

• Piante e sezioni sufficienti a descrivere l’impianto di ventilazione meccanica (se presente). I disegni possono essere fatti anche a mano e devono riportare, oltre al posizionamento dei canali e del recuperatore di calore in pianta e in sezione, le dimensioni delle tubazioni e le caratteristiche degli apparecchi di ventilazione attraverso l’efficienza energetica (assorbimento elettrico dei ventilatori e efficienza del recuperatore di calore).

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• Piante con individuazione delle aree destinate ai moduli fotovoltaici e termici con relative caratteristiche tecniche dimensionali e prestazionali.

8.4. Foto – documentazione

Il Tutor VEE incaricato della certificazione volontaria VEE deve inviare un’accurata foto-

documentazione delle principali fasi di lavoro:

• Posa degli strati di coibentazione per i diversi componenti edilizi (pareti, solai, coperture, ecc).

• Posa dei serramenti.

• Dettaglio di attacco dei solai con muri e tetto.

Ogni dettaglio tecnico consegnato deve essere corredato da un’adeguata foto-documentazione. Le

fotografie devono indicare, con l’utilizzo del metro, gli spessori degli isolanti impiegati.

8.5. Documentazione tecnica

Il Tutor VEE incaricato per la certificazione volontaria deve far pervenire al Soggetto Tecnico preposto

la seguente documentazione in formato digitale:

• Schede tecniche dei materiali impiegati, delle finestre e delle porte.

• Cronoprogramma dei lavori.

• Documento autorizzativo al fine di poter procedere con gli audit da parte dell’Auditore VEE.

8.6. Documentazione per il rilascio del certificato

I seguenti documenti devono essere consegnati al Soggetto Tecnico al fine del rilascio del certificato di

conformità con quanto previsto dal protocollo volontario VEE:

• Indirizzo e numero civico dell’edificio.

• Intestatario del certificato.

• Progettista principale.

• Foto esterna dell’edificio.

• Indirizzo per la spedizione del certificato.

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9. METODI DI CONTROLLO

La presenza di un ente di controllo indipendente, non coinvolto nel processo di progettazione e

costruzione dell’edificio, assicura la massima trasparenza e imparzialità di giudizio ed è quindi di

assoluta garanzia per l’utente finale. VEE, ed il Soggetto Tecnico preposto, nascono con l’obiettivo di

tutelare le aspettative dell’acquirente finale. A garanzia della qualità del manufatto finito, il Protocollo

prevede diversi momenti di analisi. Il primo, eseguito con il supporto di un’apposita commissione

tecnica, ha la funzione di analizzare il progetto depositato durante la fase di richiesta della

certificazione e conferire la dicitura “in fase di certificazione”. Il secondo, in fase di costruzione del

manufatto (almeno due momenti scelti in funzione del cronoprogramma dei lavori), è effettuato dal

personale del Soggetto Tecnico o da auditori accreditati che assicurano la reale qualità costruttiva

dell’opera.

10. SANZIONI

In caso del non rispetto della procedura prevista ai precedenti punti del Protocollo volontario VEE non

sarà rilasciata la targa energetica aggiuntiva prevista in fase di progetto.

In tal caso, non è previsto alcun rimborso dell’importo versato in fase di adesione al Protocollo.

11. SOGGETTI CHE POSSONO CHIEDERE L’ADESIONE AL PROTOCOLLO

L’adesione al Protocollo volontario Valtellina EcoEnergy può essere richiesta direttamente dai soggetti

privati, che intendono volontariamente aderire al sistema certificativo volontario locale, oppure dalle

Amministrazioni Comunali1 le quali possono decidere di adottare volontariamente sul proprio territorio

il Protocollo Valtellina EcoEnergy anche prevedendo particolari sistemi incentivanti e sanzionatori.

Figura 3. Schema dei soggetti che possono chiedere la certificazione secondo il protocollo

1 Le amministrazioni comunali hanno un ruolo di primaria importanza nell’ applicazione e diffusione di pratiche per la sostenibilità ambientale in edilizia soprattutto attraverso “allegati per l’efficienza energetica” al Regolamenti edilizi comunale.

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12. REQUISITI PER L’AMMISSIONE ALL’ELENCO AUDITORI VALTELLINA

ECOENERGY

Per poter diventare Auditore VEE è necessario frequentare un corso formativo riguardante

principalmente gli aspetti del Protocollo VEE ed i relativi metodi di controllo e verifica dei requisiti per

la certificazione. Una volta superato l’esame finale sarà rilasciato l’attesto di Auditore Valtellina

EcoEnergy.

13. CLASSIFICAZIONI ENERGETICA DEGLI EDIFICI

Prima di presentare la classificazione energetica degli edifici è opportuno definire come vengono

determinati i limiti delle diverse classi energetiche in Regione Lombardia. I limiti sono calcolati in

funzione della tipologia di edificio considerato e della zona climatica in cui esso è collocato. Per la

definizione della zona climatica di riferimento bisogna introdurre il concetto di Gradi Giorno (GG)

definito dal DPR 412/1993 nel seguente modo:

“somma, estesa a tutti i giorni di un periodo annuale convenzionale di riscaldamento, delle sole

differenze positive giornaliere tra la temperatura dell’ambiente, convenzionalmente fissata a 20 °C, e la

temperatura media esterna giornaliera”.

Il territorio della Provincia di Sondrio è suddiviso in 3 zone climatiche:

• Zona E: comuni che presentano un numero di GG maggiore di 2100 e non superiore a 3000;

• Zona F1: comuni che presentano un numero di GG maggiore di 3000 e non superiore a 3900;

• Zona F2: comuni che presentano un numero di GG maggiore di 3900.

Figura 4. Zone climatiche presenti in Provincia di Sondrio.

E

F1

F2

Zone Climatiche

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La tabella seguente riporta i GG (Gradi Giorno) e le rispettive zone climatiche dei comuni presenti in Provincia di Sondrio.

Comune GG Zona Climatica Comune GG Zona Climatica

Albaredo per San Marco 3419 F1 Chiesa in Valmalenco 3433 F1

Albosaggia 3256 F1 Chiuro 2873 E

Andalo Valtellino 3011 F1 Cino 3004 F1

Aprica 3734 F1 Civo 3091 F1

Ardenno 2447 E Colorina 3080 F1

Bema 3206 F1 Cosio Valtellino 3013 F1

Berbenno di Valtellina 2844 E Dazio 3041 F1

Bianzone 2700 E Delebio 3001 F1

Bormio 3838 F1 Dubino 2386 E

Buglio in Monte 3047 F1 Faedo Valtellino 3319 F1

Caiolo 3111 F1 Forcola 3067 F1

Campodolcino 3590 F1 Fusine 3064 F1

Caspoggio 3629 F1 Gerola Alta 3561 F1

Castello dell’Acqua 3012 F1 Gordona 2355 E

Castione Andevenno 2734 E Grosio 3001 F1

Cedrasco 3066 F1 Grosotto 3054 F1

Cercino 2761 E Madesimo 4056 F2

Chiavenna 2426 E Lanzada 3465 F1

Livigno 4648 F2 San Giacomo Filippo 3001 F1

Lovero 3011 F1 Sernio 3078 F1

Mantello 2369 E Sondalo 3403 F1

Mazzo di Valtellina 3032 F1 Sondrio 2755 E

Mello 3037 F1 Spriana 3140 F1

Menarola 3092 F1 Talamona 3064 F1

Mese 2459 E Tartano 3788 F1

Montagna in Valtellina 3041 F1 Teglio 3278 F1

Morbegno 3042 F1 Tirano 2696 E

Novate Mezzola 2371 E Torre di Santa Maria 3166 F1

Pedesina 3535 F1 Tovo Sant’Agata 3017 F1

Piantedo 2375 E Traona 2427 E

Piateda 3082 F1 Tresivio 3004 F1

Piuro 2496 E Valdidentro 3987 F2

Poggiridenti 3039 F1 Valdisotto 3690 F1

Ponte in Valtellina 2758 E Valfurva 3971 F2

Postalesio 3011 F1 Val Masino 3187 F1

Prata Camportaccio 2453 E Verceia 2354 E

Rasura 3206 F1 Vervio 3030 F1

Rogolo 3002 F1 Villa di Chiavenna 3065 F1

Samolaco 2372 E Villa di Tirano 2646 E

Tabella 2. Gradi Girono e Zone Climatiche dei Comuni in Provincia di Sondrio.

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Il Protocollo di certificazione energetica volontario riprende i limiti di classificazione energetica definita

a livello regionale e aggiunge un ulteriore classe di merito nel caso di edifici particolarmente

performanti (“Energia quasi zero” definita A++) con un indice di prestazione energetica come riportato

nella figura 5 e nelle tabelle 3-6. Tale scelta risulta in linea sia con l’attuazione della Direttiva

2010/31/CE che con l’obiettivo della Regione Lombardia di anticipare al 2015 la costruzione di edifici

pubblici ad energia quasi zero come previsto dall’art.9 bis della L.R. n°7 del 18 Aprile 20122. La

classificazione è riferita all’efficienza energetica complessiva dell’edificio: EPH (Energia primaria per la

climatizzazione invernale o il riscaldamento e la produzione di acqua calda sanitaria).

Figura 5. Limiti di classe energetica (per la zona Climatica E) secondo il protocollo Cened (sinistra) e Valtellina EcoEnergy

(destra)

Classe Edifici di classe E.1

Esclusi collegi, conventi, case di pena e caserme [kWh/m2a]

Zona E Zona F1 Zona F2

A++ EPH < 8 EPH < 12 EPH < 16

Tabella 3. Valori limite delle classi energetiche per la climatizzazione invernale o il riscaldamento, espressi in kWh/m2anno,

per gli edifici della classe E.1, esclusi collegi, conventi, case di pena e caserme.

Classe Altri edifici [kWh/m3a]

Zona E Zona F1 Zona F2

A++ EPH < 2 EPH < 3 EPH < 4

Tabella 4. Valori limite delle classi energetiche per la climatizzazione invernale o il riscaldamento, espressi in kWh/m3anno,

per tutti gli edifici esclusi quelli di cui alla Tabella 3.

2 Art 26 LR n° 7, Aprile 2012: La Giunta regionale stabilisce le modalità, nell'ambito della disciplina finalizzata a limitare il

consumo energetico degli edifici di cui all'articolo 9, comma 1, lettera a), per anticipare al 31 dicembre 2015 l'applicazione

dei limiti di fabbisogno energetico previsti dall'articolo 9 della direttiva 2010/31/UE. I limiti sono anticipati sia per le

costruzioni pubbliche che per quelle private.

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Classe Edifici di classe E.1

Esclusi collegi, conventi, case di pena e caserme [kWh/m3a]

Zona E Zona F1 Zona F2

A++ ETC < 3

Tabella 5. Valori limite delle classi energetiche per la climatizzazione estiva o il raffrescamento, espressi in kWh/m2anno, per

gli edifici della classe E.1, esclusi collegi, conventi, case di pena e caserme.

Classe Altri edifici [kWh/m3a]

Zona E Zona F1 Zona F2

A++ ETC < 1

Tabella 6. Valori limite delle classi energetiche per la climatizzazione estiva o il raffrescamento, espressi in kWh/m3anno, per

tutti gli edifici esclusi quelli di cui alla Tabella 5.

Il Protocollo volontario VEE prevede un sistema locale di classificazione, parallelo e affiancato a quello

obbligatorio regionale (Cened), in grado di identificare e garantire attraverso marchi di qualità, i reali

consumi energetici dell’edificio. Sono previste diverse targhe energetiche.

Nuove costruzioni:

• targa Valtellina EcoEnergy: rappresentata con il simbolo . È attribuita, per le nuove costruzioni, agli edifici rientranti nelle classi (A++, A+, A, B) e certifica la reale qualità dell’opera costruita.

• classe di merito “EcoPlus” : implementazione della targa energetica Valtellina EcoEnergy nel caso in cui gli edifici di nuova costruzione, rientranti nelle classi (A++, A+, A, B), ottengono almeno 9 dei 17 punti totali conseguibili con il rispetto dei parametri descritti nel paragrafo 15.

Cestec Nuovi edifici

A++ /

A+ A+ /

A A /

B B /

Tabella 7. Classi energetiche previste dal protocollo regionale obbligatorio e la relativa classificazione introdotta dal

protocollo volontario Valtellina EcoEnergy.

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Al fine di testare la reale qualità dell’involucro edilizio si suggerisce di eseguire la prova di tenuta

all’aria dell’involucro stesso attraverso il Blower Door test secondo la UNI EN 13829 metodo A.

Il test deve essere eseguito da un tecnico terzo al team di progetto e deve rispettare i seguenti valori:

• Classe Energetica A valore obiettivo n50,lim < 1,0 h(-1) ± 0,1

• Classe Energetica B valore limite n50,lim < 1,5 h(-1) ± 0,1

Edifici esistenti:

• targa Valtellina EcoEnergy: rappresentata con i simboli - - . E’

rilasciata per ogni classe energetica raggiunta purché venga rilevato un miglioramento minimo

dell’efficienza energetica rispetto al fabbisogno ante riqualificazione come riportato in tabella 8.

Vengono definiti tre livelli di miglioramento, identificati dal differente numero di cerchi posto

sulla targa.

• classe di merito “EcoPlus” - - : implementazione della targa

energetica Valtellina EcoEnergy definita al punto precedente, conferita agli interventi di

riqualificazione che ottengono almeno 9 dei 17 punti totali conseguibili con il rispetto dei

parametri descritti nel paragrafo 15.

Riqualificazione energetica

Livello 1

25% ≤ Riduzione ≤ 39% /

Livello 2

40% ≤ Riduzione ≤ 69% /

Livello 3

Riduzione ≥ 70% /

Tabella 8. Classi energetiche previste dal protocollo volontario Valtellina EcoEnergy

nei casi di interventi di riqualificazione energetica.

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14. PRODUZIONE DI ENERGIA DA FONTI ENERGETICHE RINNOVABILI

In termini di energia prodotta da fonti rinnovabili (termiche ed elettriche) il presente protocollo

anticipa i valori più performanti previsti dal DM 28/2011 (Gennaio 2017) a Gennaio 2014; nello

specifico:

1. nel caso di edifici nuovi o edifici sottoposti a ristrutturazioni rilevanti, gli impianti di produzione

di energia termica devono essere progettati e realizzati in modo da garantire il contemporaneo

rispetto della copertura, tramite il ricorso ad energia prodotta da impianti alimentati da fonti

rinnovabili, del 50% dei consumi previsti per l’acqua calda sanitaria e della seguente

percentuale della somma dei consumi previsti per l’acqua calda sanitaria, il riscaldamento e il

raffrescamento:

• il 50% dal 1° Gennaio 2014.

2. gli obblighi di cui al comma 1 non possono essere assolti tramite impianti da fonti rinnovabili

che producano esclusivamente energia elettrica la quale alimenti, a sua volta, dispositivi o

impianti per la produzione di acqua calda sanitaria, il riscaldamento e il raffrescamento.

3. la potenza elettrica degli impianti alimentati da fonti rinnovabili che devono essere

obbligatoriamente installati sopra o all’interno dell’edificio o nelle relative pertinenze, misurata

in kW, è calcolata secondo la seguente formula: P = (1/K)*S dove S è la superficie in pianta

dell’edificio al livello del terreno, misurata in m2, e K è un coefficiente (m2/kW) che assume i

seguenti valori:

• K = 50 dal 1° Gennaio 2014 (per gli edifici pubblici tali valori sono incrementati del 10%).

15. CLASSE DI MERITO “ECOPLUS” RELATIVA ALLA QUALITÀ AMBIENTALE

AGGIUNTA

Oltre alla classificazione relativa all’efficienza energetica dell’edificio si definisce la dicitura “EcoPlus”,

da affiancare alla classe di prestazione energetica, per individuare edifici di elevata qualità ambientale.

Tale classe di merito attesta la particolare attenzione della committenza ai problemi del benessere,

della difesa dell’ambiente, della riduzione di tutti gli sprechi energetici, del contenimento delle

emissioni climalteranti. La classe “EcoPlus” è attribuita agli edifici di nuova costruzione o ristrutturati,

certificati secondo quanto previsto dal presente Protocollo, che ottengono almeno 9 punti3 dei 17

totali ottenibili:

C1. uso di pietre locali;

C2. utilizzo del legno locale;

C3. sfruttamento della biomassa legnosa locale per il riscaldamento;

3 Ogni punto dell’elenco rispettato conferisce un punto nel calcolo dei requisiti minimi per l’ottenimento della classe di

merito EcoPlus ad eccezione dei punti C1 e C2 che ne conferiscono 2.

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Valtellina EcoEnergy – Protocollo Versione 0 del 13/05/2013

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C4. uso di materiali e finiture a basso contenuto di VOC;

C5. uso di sistemi di misura e controllo dei consumi energetici;

C6. uso di sistemi di accumulo di energia elettrica;

C7. presenza di ventilazione meccanica controllata con recupero di calore;

C8. uso di generatori di calore a “pompa di calore”;

C9. presenza di impianti domotici per la gestione dell’energia elettrica;

C10. presenza di sistemi di recupero delle acque meteoriche;

C11. adozione vasca a doppia cacciata acqua WC;

C12. alimentazione cassette di scarico con acque grigie;

C13. presenza di serre o logge per la captazione solare invernale;

C14. isolamento acustico;

C15. protezione dal Gas Radon.

Per la descrizione dettagliata dei diversi requisiti sopra riportati e per le modalità di assegnazione dei

punteggi si faccia riferimento al Documento 2.

Come per il caso VEE il rilascio dell’ulteriore classe di merito “EcoPlus” è subordinato alla verifica, da

parte del soggetto tecnico incaricato da VEE.

16. PUBBLICAZIONE E RICONOSCIMENTO INTERVENTI MINORI

Con il termine interventi minori si definiscono tutti quegli interventi i quali permettono di ottenere un

risparmio energetico sull’edificio ma che singolarmente non consentono di raggiungere una riduzione

del fabbisogno energetico dell’edificio corrispondente almeno al Livello 1 del Protocollo VEE. Per

maggiori dettagli si faccia riferimento al Capitolo 13, Paragrafo “Edifici esistenti”.

Gli interventi così definiti sono:

• Installazione valvole termostatiche sui corpi scaldanti;

• Coibentazione dell’involucro opaco (muri, pavimenti, tetto e basamento);

• Sostituzione dei serramenti;

• Sostituzione del generatore di calore;

• Installazione impianti solari termici;

• Installazione impianti solari fotovoltaici.

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Il presente protocollo intende promuovere gli interventi di riqualificazione energetica rientranti nelle

categorie sopra descritte e previste dalla normativa incentivante vigente4 anche se non portano ad un

cambio di classificazione energetica dell’oggetto di intervento. L’incentivo consiste nel promuovere e

riconoscere tale miglioria attraverso il conferimento di una certificazione rilasciata da VEE che dichiari

la tipologia dell’intervento eseguito, la presa visione della documentazione relativa alla richiesta degli

incentivi statali (Detrazioni fiscali ex 55%) e la dichiarazione che, per l’apporto al risparmio energetico

perseguito, l’intervento viene riconosciuto ed iscritto in un registro degli interventi approvati Valtellina

EcoEnergy reso pubblico sul sito: www.valtellinaecoenergy.it.

Per accedere a tale sezione, il progettista incaricato dal committente, deve inviare al Soggetto Tecnico,

prima dell’inizio dei lavori:

• relazione tecnica di descrizione dell’intervento (max 2500 battute spazi inclusi);

• eventuale copia della legge 10/91 redatta sia prima che dopo l’intervento di riqualificazione debitamente firmata dal tecnico stesso;

• eventuale certificazione energetica.

Oltre a quanto sopra, le fasi dell’intervento dovranno essere documentate con un adeguato rilievo

fotografico.

La pubblicazione ed il riconoscimento di interventi minori utili all’incremento dell’efficienza energetica

è riconosciuto anche a coloro che hanno sostenuto i lavori prima dell’entrata in vigore del presente

Protocollo. È comunque necessario l’invio della documentazione attestante l’intervento.

17. ATTESTATO DI CERTIFICAZIONE ENERGETICA (ACE) SECONDO

PROTOCOLLO CENED

Il presente protocollo e la relativa consegna della targa energetica non sostituiscono in alcun modo la

certificazione obbligatoria degli edifici prevista in Regione Lombardia. La redazione dell’Attestato di

Certificazione Energetica degli Edifici secondo protocollo Cened risulta indipendente dall’applicazione

del presente protocollo e lo stesso verrà rilasciato da personale addetto secondo quanto previsto dalla

normativa regionale lombarda.

18. SOFTWARE DI PROGETTAZIONE

Il Protocollo VEE non vincola all’utilizzo di un particolare software di calcolo in fase di determinazione

del fabbisogno energetico presunto, sia nel caso di nuova costruzione che di riqualificazione

energetica. È fatto però obbligo utilizzare un software aggiornato con le normative. Il calcolo per

l’individuazione della classe energetica deve essere eseguito come previsto dal Protocollo Regionale

vigente.

4 Il decreto legge 22 giugno 2012 n. 83 proroga al 30/6/2013 le detrazioni per interventi di riqualificazione energetica degli edifici ma l’aliquota è del 50% dal 1/1/2013. Inoltre proroga al 30/6/2013 le detrazioni per ristrutturazioni edilizie e l'aliquota sale al 50% dal 26/6/2012. Infine riammette a far data dal 1/1/2012 al beneficio del bonus del 36% (50% dal 26/6/2012) le opere finalizzate al conseguimento di risparmi energetici e allo sfruttamento delle fonti rinnovabili di energia.

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19. ATTIVITÀ DI SUPPORTO OFFERTE DAL SOGGETTO TECNICO

Il Soggetto Tecnico responsabile del processo di certificazione volontaria VEE ha il compito di svolgere

attività di coaching e accompagnamento, formazione, controllo ed informazione come di seguito

descritte.

ATTIVITA’ SVOLTA

TARGET OBIETTIVO MODALITA’ DI

SVOLGIMENTO

Imprese e Progettisti

Fornire consigli e suggerimenti sulle

migliori tecniche da adottare nei casi specifici

Affiancamento sul lavoro Corsi di approfondimento

Ecc.

Progettisti, Artigiani, Uffici tecnici, Personale

formazione, Addetti controlli e Scuole

Formare i singoli attori e valutarne

l’apprendimento, certificandone la qualità

Corsi organizzati ad-hoc per le singole categorie, da presone qualificate e

competenti

Progetto Processo realizzativo Targhe energetiche

Garantire la conformità a quanto dichiarato in fase progettuale ed il rispetto

dei requisiti per il conferimento della targa

eco-energetica

Attività di controllo eseguita da personale esperto e competente

Imprese, Professionisti, Enti e Cittadini

Portare a conoscenza di tutti gli interessati le

novità, i progetti, le azioni intraprese ed i risultati ottenuti in campo eco-

energetico

Convegni, Conferenze, Riviste, Sito internet, Ecc.

Tabella 9. Principali compiti del Soggetto Tecnico.

L’attività di coaching è di fondamentale importanza poiché permette di affiancare alle imprese che si

trovano impegnate nella realizzazione di nuovi edifici o nella loro ristrutturazione, soggetti preparati in

grado di fornire utili consigli durante tutto il percorso svolto dall’impresa stessa. Parallelamente

saranno realizzati corsi formativi ben strutturati e tenuti da persone qualificate che sappiano

trasmettere le conoscenze in modo chiaro mediante programmi di apprendimento studiati ad-hoc per

le singole categorie di professionisti o enti. I destinatari principali dei corsi saranno i diversi

professionisti ma anche ad esempio le pubbliche amministrazioni oppure gli addetti ai controlli. Altro

compito importante sarà quello di garantire un’attenta attività di controllo riguardante tutti gli aspetti

relativi all’attribuzione ed al conseguimento della Targa VEE. È necessario che le modalità dei controlli

e le tempistiche siano ben definite e chiare a chiunque può essere soggetto a controlli. Nel caso di

mancato rispetto dei vincoli imposti, la Targa VEE non verrà rilasciata. Infine il Soggetto Tecnico dovrà

eseguire un’attività informativa che permetta di portare a conoscenza dei cittadini, delle scuole e di

chiunque sia interessato, le novità, i progetti, le azioni intraprese ed i risultati ottenuti a proposito di

risparmio energetico e sviluppo sostenibile.

COACHING

FORMAZIONE

CONTROLLO

INFORMAZIONE