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PROTOCOLLO OPERATIVO PER LA GESTIONE DELLA RACCOLTA Parte seconda Corso Regionale per il personale addetto alla raccolta Medolla, 5 Novembre 2011

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PROTOCOLLO OPERATIVO PER LA GESTIONE DELLA

RACCOLTA

Parte seconda

Corso Regionaleper il personale addetto alla

raccolta

Medolla, 5 Novembre 2011

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Temi trattati1. I controlli al termine

della seduta di prelievo2. Confezionamento

provette e trasporto3. Sicurezza dell’operatore 4. Igiene ambientale5. Igiene personale6. Conservazione del

materiale7. Gestione

farmaci/disinfettanti 8. Smaltimento rifiuti

potenzialmente a rischio

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• Terminata la seduta di raccolta in sala prelievi, ha inizio una seconda parte dell’attività da svolgere non meno importante della prima;

• Per questa ragione è indispensabile che il personale non “fugga” dalla sede ma che dia il suo contributo affinché l’intera mattinata si concluda nel migliore dei modi;

• A volte l’omissione dei controlli che specificheremo di seguito può creare grossi problemi sino a portare all’eliminazione di una o più sacche prelevate

1. CONTROLLI DA EFFETTUARE A FINE SEDUTA DI PRELIEVO

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• Al termine dei prelievi vanno stampati i fogli nei quali sono riassunte le donazioni effettuate e gli esami richiesti;

• I fogli delle donazioni debbono essere timbrati e firmati dal medico che ha operato in occasione della seduta di raccolta;

• Essi dovranno essere altresì firmati dal personale che ha eseguito l’inserimento dei dati nell’elaboratore;

• Questi sono i documenti ufficiali della seduta di prelievo e come tale sono molto importanti;

• È bene che non siano macchiati, strappati stropicciati.

STAMPARE I FOGLI

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• In primo luogo è essenziale che venga effettuato un controllo del foglio di lavoro stampato dall’elaboratore e delle sacche effettivamente prelevate.

• Andranno in particolare controllate la corrispondenza dei dati dei donatori e del numero in codebar delle sacche

RISCONTRO DELLE SACCHE PRELEVATE E DEL FOGLIO DI

PRELIEVO

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CONTROLLARE ANCHE GLI ESAMI

• Allo stesso modo andrà controllata la stampa degli esami con le provette presenti per essere certi che tutto sia conforme a quanto prenotato.

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• Molto importante è il corretto confezionamento delle provette una volta terminati i controlli.

• è essenziale che tutto avvenga come segue.

2. CONFEZIONAMENTO DELLE PROVETTE E TRASPORTO

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PROVETTE PER GLI EMOCROMI

Le provette per gli emocromi DEI DONATORI CHE HANNO EFFETTUATO LA DONAZIONE E NON GLI ESAMI (etichetta bianca) vanno confezionate in un sacchetto a parte.

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PROVETTE PER I CONTROLLI SIEROLOGICI

• Un sacchetto a parte va predisposto anche per le provette col tappo rosso contenenti il gel precedentemente centrifugate indipendentemente dal colore dell’etichetta

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PROVETTE PER I NAT• Un sacchetto a parte va predisposto per

le provette per i NAT (capienza 5 ml e tappo viola con dischetto giallo)

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PROVETTE PER IL WEST NILE VIRUS

• Se sono state prelevate, in un sacchetto a parte vanno riposte le provette per la effettuazione degli esami del WNV

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PROVETTE PER ESAMI• In uno (o più) sacchetti

vanno invece riposte assieme:

• Le provette per gli emocromi dei donatori che debbono fare esami assieme alla donazione, contrassegnate dall’etichetta gialla;

• Le eventuali provette di chi effettua solo esami legando con un elastico le provette rossa col gel e lilla per emocromo dello stesso donatore verificando che i codici siano corrispondenti

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PER IL TRASPORTO

• A fine prelievo le sacche e le provette raccolte devono essere inviate alla sede dell’Avis Provinciale o Direttamente al Servizio Trasfusionale del Policlinico;

• Le sacche andranno riposte nei contenitori grandi di polistirolo unitamente ad una o due piastre refrigeranti;

• Le provette devono invece essere riposte nei contenitori piccoli di polistirolo unitamente ad una piastra refrigerante e al foglio dove sono riportati gli esami richiesti;

• I fogli riassuntivi delle sacche raccolte vanno invece riposte nella cartelline rosse oppure inserite nel contenitore di polistirolo assieme alle sacche.

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AL MOMENTO DEL RIENTRO

• E’ importantissimo che al momento della partenza del personale venga controllato che tutte le sacche, le provette ed i fogli di lavoro siano stati riposti negli appositi contenitori e vengano inviati alla sede provinciale.

• E’altresì necessario che le sedi che non lavorano in terminal server telefonino alla sede provinciale o al Servizio Trasfusionale (soprattutto alla domenica) per accertarsi che l’export dei dati sia stato effettuato correttamente.

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• E’ importantissimo che l’operatore che svolge la propria attività in sala prelievi lo possa fare operando nelle condizioni di massima sicurezza possibile:

• Va infatti tenuto presente che si lavora a contatto con il sangue, un fluido che va maneggiato con attenzione e con cura in quanto potenzialmente pericoloso;

• A tal fine è necessario osservare alcune semplici indicazioni.

3. LA SICUREZZA DELL’ OPERATORE

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A) L’ ORGANIZZAZIONE DELLO SPAZIO E DELLE ATTREZZATURE IN SALA PRELIEVI

• L’attività in sala prelievi deve essere svolta in maniera agevole ed ordinata;

• Occorre pensare bene a come si posizionano arredi, attrezzature e materiali nella sale prelievi e dove si effettua l’emoglobina;

• Spazi troppo ristretti, bidoni per i rifiuti numericamente scarsi o in posizioni lontane da dove occorrono, materiale scomodo, sono elementi che possono creare confusione e causare errori;

• E’ da evitare anche un sovraffollamento della sala prelievi all’interno della quale deve essere presente il personale in servizio e i donatori che donano;

• I donatori in attesa è bene che stiano fuori dalla sala e che vi entrino solo quando invitati dal personale addetto.

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B) I GUANTI

• E’ indispensabile che gli operatori di sala prelievi, quando effettuano la prova dell’emoglobina e quando operano sul donatore, indossino sempre i guanti;

• E’ una prima barriera utile ad evitare possibili contatti con gocce di sangue e che possono ridurre anche effetti indesiderati nel caso di punture accidentali.

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CAMBIARE I GUANTI !!!

E’ necessario che i guanti:• vengano cambiati spesso durante la

seduta di prelievo;• Vengano cambiati immediatamente

se si sporcano;• Non vengano riutilizzati una volta

tolti;• Non vengano utilizzati per svolgere

attività diverse (ad esempio scrivere e successivamente chiudere una sacca, oppure mangiare e fare l’emoglobina)

• Va tenuto presente che il donatore è molto attento a ciò che accade nel corso delle sedute di prelievo. Il personale in servizio deve essere cordiale ma molto professionale

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C) IL CAMICE• E’ indispensabile che gli operatori

di sala prelievi indossino sempre il camice;

• E’ un elemento distintivo che permette al donatore di individuare il personale in servizio;

• E’ anche una importante barriera che protegge da possibili contatti tra gli indumenti e gocce di sangue. A tal fine deve coprire busto e braccia;

• Al pari dei guanti, è indispensabile che il camice sia pulito e curato;

• L’immagina trasmessa da un camice macchiato o sciatto è davvero deteriore

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D) LE CALZATURE• E’ opportuno che gli

operatori di sala indossino calzature comode ma chiuse, realizzate in materiale rigido e non assorbente;

• Calzature aperte o con buchi (ad esempio ciabatte con i fori) sono potenzialmente pericolose;

• È infatti accaduto che qualche operatore si sia punto al piede con la caduta accidentale di un ago da prelievo

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4) IGIENE AMBIANTALE

• Gli ambienti nei quali si svolge l’attività di selezione e di raccolta non sono ambienti qualunque;

• Essi soggiacciono a precise caratteristiche di metrature, di aerazione, di vivibilità (temperature, umidità ecc) e sono autorizzati al funzionamento solo se rispondono ai requisiti richiesti;

• Debbono inoltre essere puntualmente puliti con detergenti e modalità opportune

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PULIZIA DEI LOCALI E SUOPERFICI AMBIANTALI

• Per le superfici delle sale prelievi e degli ambulatori non contaminati da sangue debbono essere previsti solo interventi di detersione programmata con normali detergenti saponosi da casa;

• Gli interventi di disinfezione sono indispensabili per le superfici contaminate da sangue o altro materiale organico (compresi gli strumenti).

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SE SI CONTAMINA UNA SUPERFICIE COL SANGUE

• Qualora una o più gocce di sangue dovessero sporcare il pavimento o altre superfici, debbono essere rimosse con carta che possa essere successivamente eliminata nei contenitori per lo smaltimento dei rifiuti speciali;

• La zona contaminata va poi sanificata con un adeguato disinfettante.

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5. IGIENE PERSONALE

• Nell’attività di sala prelievi l’igiene personale è importantissima;

• E’ fatto obbligo mantenere in ordine e pulite le divise ed i camici.

• Prima di eseguire i prelievi (infermieri) è obbligo lavarsi le mani (lavaggio sociale e lavaggio antisettico);

• Come già detto è fatto obbligo indossare i guanti prima del prelievo e tenerli per tutta la durata dello stesso.

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LAVAGGIO DELLE MANI1. Lavaggio sociale: rimuove

meccanicamente la popolazione microbica transitoria (detergenti liquidi erogati da dispenser). Deve essere praticato prima della seduta di prelievo, dopo l’uso di servizi igienici, a fine turno di lavoro e comunque quando necessario. Le mani devono essere asciugate con getto d’aria calda o asciugamani di carta.

2. Lavaggio antisettico: riduce la popolazione batterica residente e transitoria. Per questa operazione utilizzare il Pharma soap frizionando più volte mani ed avambracci. Sciacquare ed asciugare con salviette monouso.

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EVITARE ANELLI. BRACCIALI, ECC..

• È da evitare l’uso di anelli, bracciali, orologi perché trattengono lo sporco ed impediscono un corretto lavaggio delle mani. Inoltre potrebbero venire a contatto col sangue creando problemi di pulizia per lo steso operatore

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6. CONSERVAZIONE DELLE SACCHE DA PRELIEVO E SCADENZA

La corretta ed ordinata conservazione delle sacche e dell’altro materiale da prelievo, è elemento importante per garantire che l’attività di raccolta venga svolta nel migliore dei modi.

A tal fine va posta attenzione:

• a quanto riportato sull’etichetta applicata sul cartone che contiene le sacche;• a quanto indicato sul foglio contenuto nelle confezioni delle sacche

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CONSIDERAZIONI DI CARATTERE GENERALE

• E’ opportuno che il materiale utilizzato per la raccolta (sacche, provette, camicie, adattatori, aghi, ecc.), venga conservato in condizioni ambientali di normalità ovvero:

• in ambienti non troppo caldi, non troppo freddi e non umidi;

• al riparo dalla luce del sole;• in condizioni tali che rendano

facilmente rilevabile le date di scadenza;

• a questo proposito è opportuno rendere evidente le sacche o l’altro materiale che deve avere la precedenza nell’uso, magari apponendo un foglio con la scritta “Utilizzare per prime”.

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CONSERVAZIONE DELLE SACCHE CONFEZIONATE

Le sacche confezionate sono contenute in involucri di cartone. Su di essi è apposta una etichetta sulla quale è indicata, tra l’altro, la data di scadenza a confezione integra

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SIGNIFICATO DEI SIMBOLI RIPORTATI SULL’ETICHETTA DELLE SACCHE (1)

Consultare la documentazioneacclusa

Non pirogena

Uso singolo

Non usare se deteriorato

Numero massimo di confezioni impilabili

Percorso da liquidi

Sterilizzato

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SIGNIFICATO DEI SIMBOLI RIPORTATI SULL’ETICHETTA DELLE SACCHE (2)

Data di scadenza a Confezione integra

Durata a confezione aperta

Durata una volta aperta la confezione singola

Numero sacche contenute nella confezione

Numero registro

Numero lotto

Contiene ftalati

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UNA VOLTA APERTO IL CARTONE

• Aperto il cartone, le sacche si trovano inserite in un sacchetto di plastica che avvolge tutti i set da prelievo contenuti nella confezione.

• A sacco chiuso vale la data di scadenza riportata sul cartone

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UNA VOLTA APERTO IL SACCHETTO

• Aperto il sacchetto che avvolge tutte le sacche della confezione, si noterà che ogni sacca è confezionata in un singolo blister di plastica.

• La sacca ancora chiusa nel proprio blister ma rimossa dal sacchetto della confezione, andrà utilizzata ENTRO 60 GIORNI DALLA DATA DI APERTURA

• E’ opportuno scrivere sul sacchetto la data di apertura

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UNA VOLTA APERTA LA SIGNOLA CONFEZIONE

• Può accadere che a fine prelievo non vengano utilizzate sacche già estratte dal blister singolo;

• In questo caso questa vanno riposte all’interno dello stesso blister, chiuse con cerotto o scotch. Esse dovranno essere utilizzate entro i 10 successivi all’apertura;

• Se non si è sicuri del loro impiego entro tale periodo, vanno rimandate alla sede dell’AVIS provinciale assieme alle sacche riempite nel turno di donazione.

• È opportuno scrivere sul blister la data di apertura dello stesso.

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SACCHE RIMASTE A FINE PRELIEVO

• Le sacche vanno lasciate nel proprio blister fino al momento dell’utilizzo.

• le sacche rimaste a fine prelievo e contenute nel blister singolo non aperto vanno inserite nel sacchetto più grande ed utilizzate nei 60 giorni successivi. Se non si è sicuri del loro impiego entro tale periodo, vanno rimandate alla sede dell’AVIS provinciale assieme alle sacche riempite nel turno di donazione.

• È opportuno scrivere sul sacchetto la data di apertura dello stesso.

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7. FARMACI E DISINFETTANTI

• Nello svolgimento dell’attività di raccolta, particolare attenzione va posta alla conservazione, gestione e all’utilizzo dei farmaci e dei disinfettanti.

• i farmaci in dotazione e i presidi di primo soccorso sino ad oggi disponibili, verranno a breve aggiornati.

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I FARMACII farmaci vanno mantenuti nelle confezioni originali poiché sono le sole che in caso di necessità possono fornire le seguenti indicazioni:

• nome e dosaggio della sostanza;

• data di preparazione e scadenza;

• modalità di conservazione,• accorgimenti da prendere al

momento dell’uso; • posologia e modalità di

somministrazione.

Particolare attenzione va rivolta ad eventuali farmaci che debbano essere conservati in frigorifero.

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BOMBOLE CONTENENTI GAS

• Tra le attrezzature in dotazione alle varie sedi vi sono anche le bombole di ossigeno. Occorre ricordare che;

• non debbono essere sottoposte a calore;

• va periodicamente controllato che siano ancora cariche

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CONTROLLO DELLE SCADENZE DEI FARMACI

• Il controllo delle scadenze dei farmaci (ma anche dell’altro materiale in uso) è un adempimento della massima importanza;

• E’ opportuno che ogni sede:• Individui un addetto che

periodicamente (almeno una volta al mese) proceda a tale controlli;

• Apponga sull’armadietto dei farmaci la check list dei prodotti in dotazione con annotata la relativa scadenza e lo spazio nel quale l’addetto indica la data di verifica ed apponga la sua firma;

• Si ricorda che i farmaci giunti a 3 mesi dalla scadenza dovranno essere inviati alla sede provinciale per essere sostituti

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DISINFETTANTI E ANTIBATTERICI • Presso le varie sedi debbono

essere disponibili i seguenti prodotti:

• Braunoderm (per la disinfezione della cute prima della venipuntura)

• Pharma soap per la pulizia delle mani;

• Pharma steril per la pulizia degli strumenti utilizzati (forbici, klemmer, ecc).Può essere utilizzato anche per la rimozione di gocce di sangue cadute sul pavimento o su diverse attrezzature.

• In mancanza del Pharma steril può essere utilizzata la normale amuchina

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IMPORTANTISSIMO !!

• 1. Rispettare le modalità d’uso riportate su ciascun prodotto.

• 2. Fare sempre attenzione alla data di scadenza

• 3. Conservare i flaconi lontano da fonti di calore e di luce

• 4. Sarebbe opportuno chiudere il flacone dopo ogni singolo uso soprattutto se la confezione è dotata di tappo a vite;

• 5. Non rabboccare mai i contenitori di antisettici e disinfettanti;

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IMPORTANTISSIMO !!• 6. Evitare le operazioni di travaso da

flaconi più grandi a più piccoli;• 7. annotare sempre sul flacone la

data di apertura ed utilizzare il prodotto entro il periodo

indicato sulle istruzioni;• 8. Durante l’uso, evitare che la bocca

del contenitore venga a contatto con le mani dell’operatore, con la cute del paziente o con qualsiasi altro materiale come garze o batuffoli di cotone

• 9. La cute da decontaminare deve essere perfettamente pulita

• 10. Dopo l’antisepsi non risciacquare o asciugare la cute, per consentire al prodotto di svolgere la sua azione residua.

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SMALTIMENTO DEI RIFIUTIA RISCHIO

POTENZIALMENTE INFETTI

Lo smaltimento dei rifiuti potenzialmente infetti prodotti in occasione delle sedute di prelievo, va fatto utilizzando esclusivamente gli appositi contenitori in dotazione ad ogni sede

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I BIDONI GIALLI

• Dove si effettua la plasmaferesi produttiva, vengono utilizzati anche bidoni gialli di forma rettangolare di capienza maggiore

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COSA INSERIRE NEI CONTENITORI

• I rifiuti speciali prodotti nel corso della seduta di prelievo vanno inseriti nei contenitori bianchi più piccoli

• al loro interno vanno riposti:• i pezzi di raccordo con annesso

l’ago da prelievo (protetto dal copri - ago se possibile);

• Gli aghi utilizzati per effettuare l’emoglobina, quelli utilizzati per il prelievo delle provette per esami, le farfalline;

• Tutti gli altri rifiuti che sono andati a contatto con il sangue (garze, batuffoli di cotone, camicie, provette utilizzate ecc).

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AVVERTENZE IMPORTANTIOccorre ricordare che:

• I bidoni non devono essere eccessivamente riempiti, perché la cosa comporterebbe rischio per gli operatori;

• L’inserimento dei rifiuti nei bidoni deve essere agevole e non richiedere alcuna forzatura da parte dell’operatore (compressioni, spostamento dei rifiuti ecc);

• Quando un bidone è pieno va immediatamente chiuso, rimosso dalla sala prelievi e sostituito con un bidone nuovo;

• Al termine della seduta di prelievo debbono essere richiusi con gli appositi coperchi accertandosi che la chiusura sia ermetica. Tale operazione può essere fatta a pressione o con un martello avendo cura di non danneggiare il coperchio.

• Non vanno mai utilizzati i piedi.

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CONFEZIONAMENTO DEI BIDONI

• Una volta chiusi, i bidoni primari vanno inseriti in un secondo contenitore più grande identificato dall’etichetta gialla con la “R”;

• Su questo secondo contenitore va applicata l’etichetta con la scritta “Policlinico Modena” sulla quale va segnata la data di produzione ed il luogo di prelievo;

• Questo secondo contenitore dovrà a sua volta essere chiuso in maniera ermetica con il relativo coperchio;

• A fine seduta di prelievo i contenitori vanno rimandati alla sede Provinciale unitamente al sangue e all’altro materiale

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PER LE SEDI CHE PRELEVANO PIU’ SPESSO

• Le sedi che prelevano con cadenza giornaliera, possono trattenere provvisoriamente i rifiuti in attesa che i bidoni utilizzati siano riempiti;

• essi vanno chiusi in maniera non definitiva e riposti in un luogo appartato e non accessibile al pubblico in modo che la loro presenza non crei pericoli;

• una volta pieni, questi vanno inviati alla sede provinciale o smaltiti attraverso i canali ospedalieri

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Grazie per l’attenzione….

…e buon lavoro !!!