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Istituto Comprensivo di Pontevico Protocollo di valutazione Allegato al PTOF SCUOLA DELL’INFANZIA SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO

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Istituto Comprensivo di Pontevico

Protocollo di valutazione

Allegato al PTOF

SCUOLA DELL’INFANZIA

SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO

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ISTITUTO COMPRENSIVO DI PONTEVICO

via Cicognini, 5 25026 PONTEVICO - BS Segreteria e Presidenza 030930167

Fax 0309930431 Email: [email protected]

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Protocollo INDICE PROGETTAZIONE EDUCATIVA E DIDATTICA Riferimenti normativi

pag. 2 Finalità e caratteristiche della valutazione

pag. 2 MODALITÀ DI VALUTAZIONE NELLA SCUOLA DELL’INFANZIA Valutazione nella scuola dell’infanzia pag. 3 MODALITÀ DI VALUTAZIONE NELLA SCUOLA PRIMARIA E SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO Religione cattolica

pag. 8 Attività alternativa pag. 9 Attività di studio e/o di ricerca individuale pag. 10 Valutazione interna

pag. 10 Criteri e modalità di verifica e valutazione degli apprendimenti

pag. 11 Tipologia degli strumenti di verifica

pag. 11 Criteri e livelli di valutazione delle prove d’ingresso pag. 12 Prove comuni quadrimestrali pag. 13 Strategie di intervento, recupero sostegno pag. 13 Criteri per l’attribuzione dei voti numerici espressi in decimi: per la misurazione delle prove di verifica individuali

pag. 14 Criteri analitici per l’attribuzione del voto nelle prove orali

pag. 14 Criteri per l’attribuzione del giudizio sintetico nel comportamento pag. 15 SCUOLA PRIMARIA - Valutazione del comportamento: modalità di espressione del giudizio

pag. 16 SCUOLA SECONDARIA - Valutazione del comportamento: modalità di espressione del giudizio

pag. 18 Attribuzione del livello globale di sviluppo dei processi formativi e di apprendimento pag. 19 SCUOLA PRIMARIA: descrizione dei processi formativi e di apprendimento pag. 20 SCUOLA SECONDARIA: descrizione dei processi formativi e di apprendimento

pag. 24 Valutazione degli alunni con bisogni educativi speciali (bes)

pag. 25

Valutazione alunni stranieri con svantaggio linguistico e culturale

pag. 27 Prova invalsi

pag. 28

Certificazione delle competenze

pag. 30 Patto educativo di corresponsabilità

pag. 31

Documenti di valutazione

pag. 32 AMMISSIONE ALLA CLASSE SUCCESSIVA E ALL’ESAME DI STATO Ammissione alla classe successiva nella scuola Primaria

pag. 33 Criteri di ammissione alla classe successiva pag. 33 Ammissione alla classe successiva nella scuola Secondaria di primo grado pag. 33 Ammissione all’esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione pag. 34 Criteri di valutazione del giudizio finale

pag. 34 Criteri di non ammissione alla classe successiva e all’esame di stato

pag. 35 Criteri di ammissione alla classe successiva e all’esame di stato

pag. 35 ESAME DI STATO Esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione pag. 37 Le prove d’esame pag. 37 Griglie di valutazione delle prove scritte d’esame: prova di italiano pag. 38 Griglie di valutazione delle prove scritte d’esame: prova di matematica pag. 39 Griglie di valutazione delle prove scritte d’esame: prova di inglese pag. 40 Griglie di valutazione delle prove scritte d’esame: prova di francese pag. 40 Colloquio multidisciplinare

pag. 40 Valutazione delle prove d’esame e determinazione del voto finale

pag. 41 Griglia per la definizione del giudizio globale

pag. 42 La valutazione e gli esami di stato degli alunni con disabilità e disturbi specifici di apprendimento

pag. 42

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PROGETTAZIONE EDUCATIVA E DIDATTICA: valutazione degli apprendimenti

RIFERIMENTI NORMATIVI Decreto del Presidente della Repubblica 22 giugno 2009, n. 122 Indicazioni nazionali per il curricolo 2012 D.L. n.62 del 13 aprile 2017 – Norme in materia di valutazione e certificazione delle competenze D.M. 741/2017 – Esami di Stato D.M. 742/2017 – Certificazione delle competenze Nota MIUR 1865 del 10 ottobre 2017– Indicazioni in merito a valutazione e certificazione delle competenze, esami di stato. Nota MIUR 312 del 09 gennaio 2018– Modelli di certificazione delle competenze del primo ciclo.

FINALITÀ E CARATTERISTICHE DELLA VALUTAZIONE La valutazione, nell’Istituto, è prioritariamente indirizzata a favorire la crescita della persona, quindi si configura come incentivo all’autovalutazione del singolo e contribuisce alla regolazione dei processi di insegnamento e di apprendimento. La valutazione si configura come un processo, ha finalità formative, educative e di orientamento tese a sviluppare nell'alunno il miglioramento dei livelli di conoscenza di sé e la capacità di operare scelte autonome. La valutazione terrà conto, oltre che degli obiettivi cognitivi, anche degli obiettivi generali del processo formativo, riferiti al comportamento sociale, affettivo relazionale, ad abilità e competenze personali per risolvere problemi, assumere e portare a termine compiti in contesti professionali, sociali, di sviluppo personale (sapere agito) in riferimento alle competenze chiave europee poste tra gli obiettivi dal Parlamento Europeo e dal Consiglio dell’Unione europea (Raccomandazione del 18 dicembre 2006). In base alla recente normativa sulla valutazione, il Collegio dei docenti per assicurare equità e trasparenza ha individuato delle linee condivise, mediante la formulazione di “criteri generali”, al fine di rendere omogenei gli standard utilizzati dai singoli Consigli di interclasse e di classe. Detti criteri e modalità fanno parte integrante del PTOF. I parametri di valutazione, dei processi di apprendimento, si riferiscono a tre ambiti: Ambito dei SAPERI

Intesi come conoscenze apprese di nozioni e contenuti, cioè di terminologie specifiche, fatti e concetti, dimostrando comprensione dei significati, delle procedure operative e delle relazioni elementari che spiegano i concetti.

Ambito delle ABILITÀ

Intese come capacità cognitive procedurali necessarie per eseguire compiti e risolvere problemi: - abilità cognitive - comprendenti l’uso del pensiero logico, intuitivo; - abilità creative o pratiche - comprendenti l’abilità manuale e l’uso di metodi,

materiali, strumenti. Ambito delle COMPETENZE

Intese come uso funzionale e personale delle conoscenze e delle abilità acquisite, come processi metacognitivi (consapevolezza, progettazione, autovalutazione, previsione) e motivazionali che influenzano le modalità con cui un alunno si pone verso l’esperienza (autocontrollo, motivazione, empatia, abilità sociali).

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MODALITÀ DI VALUTAZIONE: SCUOLA DELL’INFANZIA

VALUTAZIONE NELLA SCUOLA DELL’INFANZIA La Scuola dell’Infanzia non ha strumenti di valutazione ufficiali perché è difficile fissare, in modo definitivo, il quadro evolutivo del bambino in giudizi permanenti.

Le scuole, utilizzano l’osservazione come modo e strumento di verifica privilegiato per: - monitorare l’azione educativo - didattica (aspetti metodologici, organizzativi, relazionali); - consentire una corretta valutazione dei modi di essere dei bambini (loro esigenze, stili di

apprendimento, dinamiche relazionali, modalità di adattamento personale in varie situazioni). Osservazione occasionale: è legata a situazioni significative che accadono saltuariamente e non sono registrate in documenti ufficiali, ma vengono comunque prese in considerazione. Osservazione sistematica: - Periodo di accoglienza - Attività d’intersezione - Attività d’angolo - Attività per progetti Alla fine del percorso scolastico le insegnanti compilano il Fascicolo personale di ogni alunno e lo consegnano alla Scuola Primaria insieme alle prove IPDA.

FASCICOLO PERSONALE 1. Dati anagrafici

Alunno/a

Nato/a Prov. il Nazionalità Abitante a Via N° Tel.

2. Frequenza Scolastica

Regolare Saltuaria Sporadica

Anno Scolastico 20…/ ……. Anno Scolastico 20…/ …….

Anno Scolastico 20…/ …….

Anno Scolastico 20…/ ……. Eventuali trasferimenti nel corso del triennio ……………………………………............................................. 3. Partecipazione della famiglia alla vita scolastica

1°anno 2°anno 3°anno 4°anno Partecipa alle assemblee si no si no si no si no

Partecipa ai colloqui individuali si no si no si no si no

Segue il lavoro scolastico del/della figlio/a si no si no si no si no Collabora con le iniziative scolastiche si no si no si no si no

4. Valutazione dell’alunno nelle attività di gruppo omogeneo /eterogeneo

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IMPEGNO/CONTINUITÀ 1° anno 2°anno 3° anno 4° anno

Sa prestare attenzione □ si □ no □ in parte

□ si □ no □ in parte

□ si □ no □ in parte

□ si □ no □ in parte

Porta a termine un’attività □ si □ no □ in parte

□ si □ no □ in parte

□ si □ no □ in parte

□ si □ no □ in parte

E’ costante nell’impegno □ si □ no □ in parte

□ si □ no □ in parte

□ si □ no □ in parte

□ si □ no □ in parte

MODALITÀ DI APPRENDIMENTO

1° anno 2°anno 3° anno 4° anno

Tempi di attività

� Prolungati � Adeguati � Brevi � Brevissimi

� Prolungati � Adeguati � Brevi � Brevissimi

� Prolungati � Adeguati � Brevi � Brevissimi

� Prolungati � Adeguati � Brevi � Brevissimi

Stile cognitivo

� Globale � Analitico � Intuitivo � Riflessivo � Uditivo � Visivo � Imitativo � Creativo

� Globale � Analitico � Intuitivo � Riflessivo � Uditivo � Visivo � Imitativo

Creativo

� Globale � Analitico � Intuitivo � Riflessivo � Uditivo � Visivo � Imitativo � Creativo

� Globale � Analitico � Intuitivo � Riflessivo � Uditivo � Visivo � Imitativo � Creativo

AUTONOMIA IL CORPO IN MOVIMENTO

1° anno 2°anno 3° anno 4° anno

Sa eseguire autonomamente ed in modo corretto le pratiche di cura di sè

� si � no � in parte

� si � no � in parte

� si � no � in parte

� si � no � in parte

E’ in grado di gestire autonomamente i materiali

□ si □ no □ in parte

□ si □ no □ in parte

□ si □ no □ in parte

□ si □ no □ in parte

IL SE’ E L’ALTRO 1° anno 2°anno 3° anno 4° anno Si rende conto delle proprie autonomie e capacità

□ si □ no

□ in parte

□ si □ no

□ in parte

□ si □ no

□ in parte

□ si □ no

□ in parte Sa esprimere e compiere scelte in modo consapevole

□ si □ no

□ in parte

□ si □ no

□ in parte

□ si □ no

□ in parte

□ si □ no

□ in parte Sa rapportarsi,dialogare, discutere positivamente con gli altri

□ si □ no

□ in parte

□ si □ no

□ in parte

□ si □ no

□ in parte

□ si □ no

□ in parte Sa rispettare le regole di comportamento e si assume responsabilità

□ si □ no

□ in parte

□ si □ no

□ in parte

□ si □ no

□ in parte

□ si □ no

□ in parte OTTIENE RISULTATI MIGLIORI NELL’ESPRESSIONE

1° anno 2°anno 3° anno 4° anno □ Iconica □ Iconica □ Iconica □ Iconica □ Verbale □ Verbale □ Verbale □ Verbale □ Teatrale □ Teatrale □ Teatrale □ Teatrale □ Motoria □ Motoria □ Motoria □ Motoria □ Musicale □ Musicale □ Musicale □ Musicale

Interessi dimostrati ………………………………………………………………….

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CONTROLLO MOTORIO IL CORPO IN MOVIMENTO

1° anno 2°anno 3° anno 4° anno

Sa eseguire giochi individuali e di gruppo rispettando le regole concordate

□ si □ no □ in parte

□ si □ no □ in parte

□ si □ no □ in parte

□ si □ no □ in parte

Sa controllare la forza del proprio corpo valutando il rischio nell’interazione con gli altri

□ si □ no □ in parte

□ si □ no □ in parte

□ si □ no □ in parte

□ si □ no

□ in parte Sa riconoscere, denominare e rappresentare graficamente lo schema corporeo

□ si □ no □ in parte

□ si □ no □ in parte

□ si □ no □ in parte

□ si □ no □ in parte

MO

TRIC

ITA

' FI

NE

LINGUAGGI/CREATIVITA’ ESPRESSIONE

1° anno 2°anno 3° anno 4° anno

Sa collegare i punti di una figura

□ si □ no □ in parte

□ si □ no □ in parte

□ si □ no □ in parte

□ si □ no

□ in parte Sa copiare e disegnare in modo riconoscibile una croce,un quadrato

□ si □ no □ in parte

□ si □ no □ in parte

□ si □ no □ in parte

□ si □ no

□ in parte Sa organizzare lo spazio del foglio sul quale disegna e colora

□ si □ no □ in parte

□ si □ no □ in parte

□ si □ no □ in parte

□ si □ no

□ in parte Sa scrivere spontaneamente il suo nome e alcune lettere

□ si □ no □ in parte

□ si □ no □ in parte

□ si □ no □ in parte

□ si □ no □ in parte

Sa ritagliare una figura

□ si □ no □ in parte

□ si □ no □ in parte

□ si □ no □ in parte

□ si □ no

□ in parte Riesce a ritagliare seguendo le linee curve di una certa complessità

□ si □ no □ in parte

□ si □ no □ in parte

□ si □ no □ in parte

□ si □ no

□ in parte

MO

DA

LITA

' R

ELA

ZIO

NA

LI

IL SE’ E L’ALTRO 1° anno 2°anno 3° anno 4° anno Sa prendere coscienza che esistono punti di vista diversi e li rispetta

□ si □ no □ in parte

□ si □ no □ in parte

□ si □ no □ in parte

□ si □ no

□ in parte Sa comprendere e rispettare le diversità

□ si □ no □ in parte

□ si □ no □ in parte

□ si □ no □ in parte

□ si □ no

□ in parte Sa ascoltare gli altri

□ si □ no □ in parte

□ si □ no □ in parte

□ si □ no □ in parte

□ si □ no

□ in parte Sa dare spiegazioni del proprio comportamento e del proprio punto di vista

□ si □ no □ in parte

□ si □ no □ in parte

□ si □ no □ in parte

□ si □ no

□ in parte Sa progettare con gli altri dialogando e confrontando ipotesi

□ si □ no □ in parte

□ si □ no □ in parte

□ si □ no □ in parte

□ si □ no

□ in parte Sa riconoscere chi è fonte di autorità nei diversi contesti

□ si □ no □ in parte

□ si □ no □ in parte

□ si □ no □ in parte

□ si □ no

□ in parte

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Sa affermare la propria volontà senza aggressività

□ si □ no □ in parte

□ si □ no □ in parte

□ si □ no □ in parte

□ si □ no

□ in parte Sa mediare verbalmente nelle situazioni di conflitto

□ si □ no □ in parte

□ si □ no □ in parte

□ si □ no □ in parte

□ si □ no

□ in parte Sa stabilire una relazione positiva in piccolo-grande gruppo

□ si □ no □ in parte

□ si □ no □ in parte

□ si □ no □ in parte

□ si □ no □ in parte

IDEN

TITA

' SO

CIA

LE

CITTADINANZA E COSTITUZIONE

1° anno 2°anno 3° anno 4° anno

Sa riconoscersi appartenente ad un gruppo

□ si □ no □ in parte

□ si □ no □ in parte

□ si □ no □ in parte

□ si □ no □ in parte

Sa riconoscere alcune tradizioni della famiglia e della comunità territoriale

□ si □ no □ in parte

□ si □ no □ in parte

□ si □ no □ in parte

□ si □ no □ in parte

Sa porre domande sulle diversità culturali,di razza,di religione

□ si □ no □ in parte

□ si □ no □ in parte

□ si □ no □ in parte

□ si □ no □ in parte

SPAZIO – TEMPO LA CONOSCENZA DEL MONDO

1° anno 2°anno 3° anno 4° anno

Sa riferire eventi, vissuti, cogliendo la successione temporale: prima, adesso, dopo; ieri, oggi, domani

□ si □ no □ in parte

□ si □ no □ in parte

□ si □ no □ in parte

□ si □ no □ in parte

Sa orientarsi nel tempo scolastico ed extra-scolastico

□ si □ no □ in parte

□ si □ no □ in parte

□ si □ no □ in parte

□ si □ no

□ in parte MATEMATICA LA CONOSCENZA DEL MONDO

1° anno 2°anno 3° anno 4° anno

CO

MU

NIC

AZI

ON

E

I DISCORSI E LE PAROLE 1° anno 2°anno 3° anno 4° anno Sa formulare frasi di senso compiuto

□ si □ no □ in parte

□ si □ no □ in parte

□ si □ no □ in parte

□ si □ no

□ in parte Sa ascoltare con attenzione □ si

□ no □ in parte

□ si □ no □ in parte

□ si □ no □ in parte

□ si □ no □ in parte

Sa ascoltare con attenzione e comprende ciò che gli viene comunicato

□ si □ no □ in parte

□ si □ no □ in parte

□ si □ no □ in parte

□ si □ no □ in parte

Sa ascoltare e comprendere ciò che gli viene narrato

□ si □ no □ in parte

□ si □ no □ in parte

□ si □ no □ in parte

□ si □ no □ in parte

Sa utilizzare un linguaggio adeguato in relazione alle varie esperienze

□ si □ no □ in parte

□ si □ no □ in parte

□ si □ no □ in parte

□ si □ no □ in parte

Sa narrare semplici racconti e filastrocche

□ si □ no □ in parte

□ si □ no □ in parte

□ si □ no □ in parte

□ si □ no □ in parte

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Sa ordinare e classificare in base a più attributi

□ si □ no □ in parte

□ si □ no □ in parte

□ si □ no □ in parte

□ si □ no

□ in parte Sa confrontare e valutare quantità □ si

□ no □ in parte

□ si □ no □ in parte

□ si □ no □ in parte

□ si □ no

□ in parte Sa confrontare e valutare forme

□ si □ no □ in parte

□ si □ no □ in parte

□ si □ no □ in parte

□ si □ no

□ in parte Sa confrontare e valutare

dimensioni □ si □ no □ in parte

□ si □ no □ in parte

□ si □ no □ in parte

□ si □ no

□ in parte Sa associare il numero alla

quantità □ si □ no □ in parte

□ si □ no □ in parte

□ si □ no □ in parte

□ si □ no

□ in parte Sa localizzare e collocare se stesso, oggetti, persone nello spazio in base a più riferimenti

□ si □ no □ in parte

□ si □ no □ in parte

□ si □ no □ in parte

□ si □ no

□ in parte Sopra - sotto

□ si □ no □ in parte

□ si □ no □ in parte

□ si □ no □ in parte

□ si □ no

□ in parte Dentro - fuori

□ si □ no □ in parte

□ si □ no □ in parte

□ si □ no □ in parte

□ si □ no □ in parte

In alto - in basso

□ si □ no □ in parte

□ si □ no □ in parte

□ si □ no □ in parte

□ si □ no

□ in parte Vicino - lontano

□ si □ no □ in parte

□ si □ no □ in parte

□ si □ no □ in parte

□ si □ no □ in parte

Davanti - dietro

□ si □ no □ in parte

□ si □ no □ in parte

□ si □ no □ in parte

□ si □ no

□ in parte Destra - sinistra

□ si □ no □ in parte

□ si □ no □ in parte

□ si □ no □ in parte

□ si □ no

□ in parte

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MODALITÀ DI VALUTAZIONE: SCUOLA PRIMARIA E SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO La valutazione periodica e finale degli apprendimenti del primo ciclo, compresa la valutazione dell’esame di Stato, per ciascuna disciplina di studio prevista dalle Indicazioni Nazionali è espressa con valutazione in decimi. La corrispondenza tra voto e livelli di apprendimento è esplicitata tramite la definizione di descrittori di valutazione, volti a descrivere i processi formativi – in termini di progressi nello sviluppo culturale, personale e sociale – e il livello globale di sviluppo degli apprendimenti, in termini di conoscenze, abilità e competenze conseguito. Nella scuola Primaria la valutazione viene espressa attraverso voti numerici dal 5 al 10. Non si contemplano voti inferiori al 5 perché dal punto di vista di una valutazione formativa e in considerazione dell’età evolutiva degli alunni, s’intende promuovere il più possibile l’autostima e la fiducia in sé. La valutazione sommativa intermedia e finale è concordata e condivisa dai docenti del team di classe in sede di scrutinio collegiale. La proposta di voto utilizza la scala di valutazione da 5 a 10. Nella scuola Secondaria di primo grado la valutazione viene espressa attraverso voti numerici dal 4 al 10, e con il mezzo voto per le prove strutturate. La valutazione sommativa intermedia e finale è espressa dai docenti delle singole discipline e proposta in sede di scrutinio collegiale. La proposta di voto utilizza la scala di valutazione da 4 a 10. Nella scuola Primaria e nella scuola Secondaria di primo grado la valutazione quadrimestrale della religione cattolica e dell’attività alternativa viene espressa attraverso un giudizio sintetico (Ottimo, Distinto, Buono, Sufficiente, Non sufficiente) riferito all'interesse manifestato e ai livelli di apprendimento conseguiti.

RELIGIONE CATTOLICA (I.R.C.) Indicatori:

a. partecipazione alle attività proposte; interesse e impegno; b. conoscenza degli argomenti; c. riflessione e analisi dei punti nodali delle problematiche affrontate; d. uso di un linguaggio specifico (religioso); organizzazione espositiva;

Livello Descrittori di valutazione degli indicatori

Ottimo a. L’alunno partecipa in modo attivo e propositivo a tutte le attività proposte, dimostrando

interesse e impegno lodevoli. b. Conosce in modo ampio e approfondito gli argomenti trattati. c. Coglie i punti nodali delle problematiche affrontate. d. Si esprime con padronanza, utilizzando il linguaggio specifico in modo pertinente.

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Distinto a. L’alunno partecipa in modo attivo, dimostrando vivo interesse alle attività proposte. b. Conosce in modo completo gli argomenti trattati. c. Coglie i punti specifici delle problematiche affrontate. d. Usa il linguaggio specifico in maniera appropriata.

Buono a. L’alunno segue le attività proposte con impegno e interesse costanti. b. Conosce in modo complessivamente corretto gli argomenti trattati. c. Coglie i punti fondamentali delle problematiche affrontate. d. Usa il linguaggio specifico in maniera abbastanza appropriata.

Sufficiente a. L’alunno segue le attività proposte con un superficiale interesse; non è costante

nell’impegno. b. Conosce le linee generali degli argomenti trattati. c. Coglie il senso basilare delle problematiche affrontate. d. Usa il linguaggio specifico in maniera non sempre appropriata.

Insufficiente a. L’alunno segue le attività proposte con scarso interesse e impegno nonostante le

sollecitazioni e gli interventi dell'insegnante. b. Conosce in modo frammentario/incompleto gli argomenti trattati. c. Coglie solo il senso generale delle problematiche affrontate in situazioni note. d. Usa in modo scorretto il linguaggio specifico.

ATTIVITÀ ALTERNATIVA Indicatori:

a. partecipazione alle attività proposte, interesse e impegno; b. conoscenze e abilità; c. metodologia di lavoro.

Livello Descrittori di valutazione degli indicatori

Ottimo a. L’alunno partecipa in modo attivo a tutte le attività proposte, dimostrando interesse e

impegno lodevoli. b. Mostra di possedere conoscenze precise e approfondite che sa applicare con sicurezza,

trasferendole anche a contesti nuovi. c. È ben organizzato nel lavoro, che realizza in modo autonomo ed efficace.

Distinto a. L’alunno partecipa in modo attivo e con impegno costante alle attività proposte. b. Mostra di possedere conoscenze precise che sa applicare con sicurezza. c. Ha una buona autonomia nell’organizzazione del proprio lavoro.

Buono a. L’alunno segue le attività proposte con impegno e interesse adeguati. b. Mostra di possedere conoscenze sostanzialmente corrette che sa applicare in modo

generalmente corretto. c. É solitamente autonomo nell’organizzazione del proprio lavoro.

Sufficiente a. L’alunno mostra interesse e impegno non costanti. b. Mostra di possedere conoscenze essenziali che sa applicare in modo sufficientemente

corretto. c. Ha una limitata autonomia nell’organizzazione del proprio lavoro.

Insufficiente a. L’alunno partecipa con scarso interesse alle attività proposte, il suo impegno è saltuario e

superficiale. b. Mostra di possedere conoscenze incomplete e ha qualche difficoltà nell’applicarle. c. Mostra inadeguate capacità di organizzazione del proprio lavoro.

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ATTIVITÀ DI STUDIO E/O DI RICERCA INDIVIDUALI CON ASSISTENZA DI PERSONALE DOCENTE

Lo studio assistito, da parte del personale docente, non richiede alcuna programmazione ma è frutto della libera iniziativa degli alunni interessati, concordata di volta in volta con l’insegnante incaricato dell’assistenza. Lo studio individuale non dà luogo a valutazione, ma dovrà essere ugualmente prodotta dall’insegnante un’attestazione dello svolgimento di questo studio da inserire nel registro personale elettronico. Tali osservazioni concorrono alla stesura del giudizio sintetico-descrittivo del comportamento dell’alunno. Nella scuola primaria, vista l’età degli alunni, lo studio assistito è programmato dall’insegnante. Indicatori:

a. rispetto di se stesso e rispetto degli altri; b. partecipazione nell’attività di studio e/o di ricerca individuali: interesse, impegno; c. capacità relazionali.

Livello Descrittori per l’attestazione del giudizio A. a. L’alunno dimostra un atteggiamento sempre rispettoso ed educato.

b. Manifesta un completo/vivace interesse e un impegno assiduo nell’attività di studio e/o di ricerca individuali.

c. Interagisce positivamente con gli altri. B. a. L’alunno dimostra un atteggiamento corretto ed educato.

b. Manifesta un costante interesse e un impegno regolare nell’attività di studio e/o di ricerca individuali.

c. Interagisce positivamente con gli altri. C. a. L’alunno dimostra un atteggiamento corretto.

b. Manifesta un adeguato interesse e un impegno generalmente attivo nell’attività di studio e/o di ricerca individuali.

c. Interagisce positivamente con alcuni compagni. D. a. L’alunno dimostra un atteggiamento sostanzialmente corretto.

b. Manifesta un superficiale interesse e un modesto impegno nell’attività di studio e/o di ricerca individuali.

c. Interagisce con qualche difficoltà con gli altri. E. a. L’alunno dimostra un atteggiamento a volte scorretto e di disturbo.

b. Manifesta uno scarso interesse e disimpegno verso l’attività di studio e/o di ricerca individuali. c. Interagisce con qualche difficoltà con gli altri.

VALUTAZIONE INTERNA La valutazione, di competenza degli insegnanti, assume diverse funzioni in rapporto alla sua collocazione nel processo educativo, e consta di quattro momenti:

1) la valutazione diagnostica, iniziale individua il livello di partenza degli alunni, e accerta il possesso dei prerequisiti; permette di calibrare le linee progettuali in merito alla predisposizione di una programmazione di classe rispondente al curricolo ma anche in relazione ai bisogni formativi emersi. Nei primi giorni di lezione vengono elaborate delle prove d’ingresso, concordate tra i docenti delle Aree disciplinari, per tutti gli alunni delle classi prime della scuola primaria, e della scuola secondaria; nelle classi successive si somministrano prove atte a verificare le competenze principali delle discipline acquisite nell’anno precedente.

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Le prove d’ingresso servono a fornire delle prime indicazioni in merito agli alunni che presentano difficoltà e per i quali il gruppo docente/il consiglio di classe valuta la necessità di attuare un Piano Didattico Personalizzato (PDP);

2) la valutazione formativa, che avviene in itinere, coglie informazioni sul processo di apprendimento. Favorisce l’autovalutazione e l’autorientamento da parte degli studenti. Fornisce ai docenti indicazioni per attivare eventuali correttivi all’azione didattica o predisporre interventi di recupero e rinforzo;

3) la valutazione sommativa intermedia (1°quadrimestre) definisce i livelli di apprendimento raggiunti dagli alunni nelle varie discipline.

4) la valutazione sommativa finale (2°quadrimestre) definisce i livelli di apprendimento

raggiunti dagli alunni nelle varie discipline.

CRITERI E MODALITÀ DI VERIFICA E VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI

La valutazione si attua sistematicamente durante l’anno scolastico attraverso la progettazione di prove graduali, legate all’esperienza e a una prima concettualizzazione, per stabilire l’acquisizione delle:

- abilità strumentali di base (lettura, scrittura e calcolo); - abilità cognitive (comprendenti l’uso del pensiero logico, intuitivo e creativo); - abilità pratiche (comprendenti l’abilita manuale e l’uso di metodi, materiali, strumenti); - capacità di problematizzazione della realtà.

Le verifiche devono essere:

- strutturate su tutte le componenti e le attività del processo formativo; - proposte in modo costante e regolare; - nella scuola secondaria programmate.

I risultati delle verifiche saranno considerati in rapporto: • ai livelli di padronanza dei SAPERI - CONOSCENZE (il sapere teorico e/o pratico) risultato

dell’assimilazione di informazioni attraverso l’apprendimento; • alle modalità di utilizzo delle ABILITÀ (il saper fare), capacità di applicare conoscenze

operative e procedurali per portare a termine compiti e risolvere problemi; • al grado di sviluppo delle COMPETENZE (il saper essere), comprovata capacita di utilizzare

conoscenze, abilità e capacità personali, sociali e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio. Nel contesto del Quadro europeo delle qualifiche le competenze sono descritte in termini di responsabilità e autonomia.

TIPOLOGIE DEGLI STRUMENTI DI VERIFICA Al fine di valutare l’efficacia degli interventi programmati, la scuola adotta varie tipologie di prove di verifica, scritte, orali o pratiche finalizzate all’analisi dei livelli di apprendimento degli alunni e al controllo del raggiungimento degli obiettivi. Prove di tipo soggettivo (stimolo aperto e risposta aperta)

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• interrogazioni • temi • composizioni • espressioni artistiche/musicali

Prove di tipo oggettivo – semi strutturate (stimolo chiuso e risposta aperta)

• questionari con risposte aperte • problemi ed esercizi • saggi brevi

Prove di tipo oggettivo - strutturate (stimolo chiuso e risposta chiusa)

• vero/falso • questionari con risposta e scelta multipla • corrispondenze

Prove pratiche/sportive Le prove di verifica scritte devono essere consegnate agli alunni e fatte firmare ai genitori per presa visione e poi restituite ai docenti. Nel caso in cui non siano restituite, le verifiche non saranno più consegnate, ma sarà riportata la valutazione sul diario personale dell’alunno per la comunicazione scuola-famiglia. Nella scuola Secondaria le verifiche saranno conservate nelle cartellette personali degli alunni fino all’inizio dell’anno seguente.

CRITERI E LIVELLI DI VALUTAZIONE DELLE PROVE D’INGRESSO La situazione di partenza viene rilevata, principalmente, tramite osservazioni sistematiche iniziali che includono prove d’ingresso mirate e funzionali, in modo che si possa stabilire la reale situazione della classe e dei singoli alunni nell’area cognitiva e in quella non cognitiva. Tale rilevazione preventiva pone le basi per individuare le strategie d’intervento educativo e didattico e costituiscono mera valutazione diagnostica. Per le prove d’ingresso saranno utilizzati tre livelli di valutazione:

VALUTAZIONE SCUOLA PRIMARIA

SCUOLA SECONDARIA

RILEVAZIONE

Prova pienamente superata

dal 10 all’8 dal 10 all’8 dal 100% al 77%

L’alunno svolge compiti e risolve problemi, mostrando padronanza nell’uso delle conoscenze e delle abilità precedenti.

Prova superata dal 7 al 6 dal 7 al 6 dal 76% al 57%

L’alunno svolge compiti e risolve problemi, mostrando di saper utilizzare abbastanza correttamente le conoscenze e le abilità precedenti.

Prova non superata

5 dal 5 al 4 dal 56% al 43% ⇒):

L’alunno svolge compiti e risolve problemi, mostrando difficoltà nell’utilizzare conoscenze e abilità precedenti.

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PROVE COMUNI QUADRIMESTRALI I docenti delle scuole si confrontano per Dipartimenti disciplinari di ambito e concordano obiettivi, contenuti e valutazioni per la somministrazione/restituzione delle prove di verifica comuni iniziali e finali di italiano e di matematica per tutte le classi della scuola primaria e secondaria di 1° grado. Le prove verificano il raggiungimento di obiettivi specifici di apprendimento, conoscenze e competenze degli alunni. I risultati, rispetto a parametri di valutazione comuni, permettono ai docenti il confronto sull’efficacia dei percorsi metodologici e didattici attuati e garantiscono agli alunni il raggiungimento di un livello omogeneo di conoscenze, abilità e competenze. Tempi Le prove comuni iniziali (dicembre/gennaio) e finali (maggio) sono somministrate agli alunni a conclusione del primo e secondo quadrimestre. Modalità Particolare attenzione è rivolta al testo delle prove, affinché le richieste, in esso contenute, siano chiare, oggettive e pertinenti agli obiettivi da valutare. Per gli alunni che presentano disabilità o disturbi specifici d’apprendimento tale somministrazione sarà adattata in base alle indicazioni emerse all’interno dei C. C/team docenti o Dipartimenti disciplinari pertinenti alle singole discipline, a seguito di un confronto con i docenti di Sostegno. Le consegne saranno lette dall’insegnante senza dare altre interpretazioni e lasciando poi il tempo per eseguire. Durante la prova non sarà fornito alcun tipo di aiuto. Tabulazione delle prove La correzione delle prove è a cura dei docenti della disciplina di ciascuna classe; la valutazione è attribuita in voti numerici decimali o in percentuali (scuola Secondaria).

STRATEGIE DI INTERVENTO, RECUPERO, SOSTEGNO A fronte di valutazioni in itinere e intermedie insufficienti gli insegnanti possono attivare le seguenti strategie:

SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA - dividendo la classe in gruppi; - attività individualizzate/semplificate; - tutoraggio tra pari.

- dividendo la classe in gruppi; - attività guidate a crescente livello di difficoltà; - riorganizzando l’orario curriculare secondo il

bisogno; - a gruppi durante l’orario curriculare; - di lavoro domestico individualizzato; - di ripresa didattica (al rientro dalle vacanze

invernali); - attività propedeutiche: esami.

Qualora l'insegnante lo ritenga opportuno, saranno somministrate prove di recupero per gli alunni che non hanno raggiunto una valutazione sufficiente. Inoltre, previa copertura economica, la scuola organizza: corsi di recupero (scuola secondaria), corsi di prima e seconda alfabetizzazione nel primo e nel secondo quadrimestre.

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CRITERI PER L’ATTRIBUZIONE DEI VOTI NUMERICI ESPRESSI IN DECIMI PER LA MISURAZIONE DELLE PROVE DI VERIFICA INDIVIDUALI

Per la valutazione delle prove, possono essere usati voti intermedi (mezzo voto) per meglio segnare il percorso dell’allievo e consentire una più precisa misurazione e differenziazione dei risultati di apprendimento. Sulla verifica di ogni alunno, di tipo strutturato, il docente mostra la percentuale ottenuta e il voto numerico. Per gli alunni che seguono un PEI o un PDP la valutazione si riferisce agli obiettivi previsti nel percorso personalizzato.

CONOSCENZE e ABILITÀ

Voto Prove non strutturate Descrittori

Prove strutturate Percentuale di riferimento

10

Prova corretta e con elaborazione personale: completa padronanza delle conoscenze e delle abilità espresse in modo sicuro, appropriato e personale.

10 97-100 %

9,5 9

Prova complessivamente sicura e con contributi personali: piena e consolidata padronanza delle conoscenze e delle abilità espresse in modo completo.

9,5 94-96%

9 87-93% 8,5 8

Prova completa, abbastanza precisa: buona padronanza delle conoscenze e delle abilità espresse in modo corretto.

8,5 84-86% 8 77-83%

7,5 7

Prova complessivamente completa e precisa: globale padronanza delle conoscenze e delle abilità espresse in modo sostanzialmente corretto.

7,5 74-76% 7 67-73%

6,5 6

Prova complessivamente positiva: semplice padronanza delle conoscenze e delle abilità espresse in modo essenziale.

6,5 64-66% 6 57-63%

5,5 5

Prova parziale, poco corretta e/o non ancora adeguata: generica padronanza delle conoscenze e delle abilità, espresse in modo impreciso/incompleto.

5,5 54-56%

5 47-53% scuola

Secondaria 4,5 4

Prova molto limitata, confusa, scorretta: carenze delle conoscenze e delle abilità espresse in modo frammentario/scorretto.

4,5 44-46%

4 <=43% Le valutazioni in percentuale sono utilizzate solo nella scuola Secondaria di primo grado. Le valutazioni di tutte le prove vanno riportate sul registro elettronico.

CRITERI ANALITICI PER L’ATTRIBUZIONE DEL VOTO NELLE PROVE ORALI

SCUOLA PRIMARIA (quarta e quinta) SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO Indicatori Descrittori Voto Conoscenza degli argomenti

Conoscenza completa, approfondita e personale degli argomenti. 10 - 9,5 Conoscenza completa degli argomenti. 9- 8,5 Buona conoscenza degli argomenti. 8 - 7,5 Discreta conoscenza degli argomenti. 7 - 6,5 Conoscenza degli argomenti sufficiente/essenziale/superficiale. 6 – 5,5 Conoscenza incompleta e approssimativa degli argomenti. 5

scuola Secondaria Conoscenza degli argomenti insufficiente, con gravi carenze. 4,5 – 4

Capacità Comunicazione efficace con un linguaggio ricco e rigoroso 10 – 9,5

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espressiva: comunicare con una corretta scelta lessicale e grammaticale.

Comunicazione chiara e pertinente, con un linguaggio appropriato. 9 – 8,5 Comunicazione corretta con un linguaggio adeguato. 8 – 7,5 Comunicazione semplice, con un linguaggio essenziale e parzialmente corretto.

7 – 6,5

Comunicazione semplice, con un linguaggio essenziale e parzialmente corretto.

6 – 5,5

Comunicazione poco chiara con un linguaggio, ripetitivo/incerto. 5 scuola Secondaria Comunicazione confusa con frequenti scorrettezze nel linguaggio. 4,5 – 4

Capacità di collegamento

Ottima /specifica capacità di collegamento. 10 – 9,5 Capacità di collegamento più che buona. 9 – 8,5 Capacità collegamento buona. 8 – 7,5 Capacità collegamento discreta 7 – 6,5 Capacità collegamento sufficiente. 6 – 5,5 Capacità collegamento insufficiente. 5

scuola Secondaria Capacità di fare collegamenti gravemente insufficiente. 4,5 – 4

CRITERI PER L’ATTRIBUZIONE DEL GIUDIZIO NEL COMPORTAMENTO

La valutazione del comportamento, attribuita collegialmente dai docenti del consiglio di interclasse e di classe in sede di scrutinio del 1° e del 2° quadrimestre, è esplicitata in modo descrittivo e ulteriormente espressa da un giudizio sintetico per l’attestazione del raggiungimento degli obiettivi formativi/comportamentali. Il giudizio sintetico è determinato dalla media dei livelli attribuiti:

- OTTIMO (livello prevalentemente A);

- DISTINTO (livello prevalentemente B);

- BUONO (livello prevalentemente C);

- DISCRETO (livello prevalentemente D);

- SUFFICIENTE (livello prevalentemente E);

- NON SUFFICIENTE (livello prevalentemente F). La scuola adotta una griglia di osservazione/descrizione dei comportamenti abituali degli alunni. Le osservazioni sistematiche, relative alla predetta area, saranno rilevate con criteri di periodicità dai singoli docenti sul registro personale elettronico, verificate nell’ambito dei consigli di interclasse e dai consigli di classe.

SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

La valutazione del comportamento fa riferimento allo sviluppo delle competenze di cittadinanza e al patto di corresponsabilità. La valutazione del comportamento descrive il profilo dell’alunno/a relativamente ai seguenti indicatori:

1. Inserimento (classe prima) 2. Atteggiamento di rispetto nei

confronti delle persone. 3. Rispetto dell’ambiente scolastico,

del materiale didattico proprio e

La valutazione del comportamento fa riferimento allo Statuto delle studentesse e degli studenti, al patto di corresponsabilità, allo sviluppo delle competenze di cittadinanza sociali e civiche che s’intendono far conseguire al termine del primo ciclo d’istruzione in prospettiva di un’educazione permanente. La valutazione del comportamento descrive il profilo dell’alunno/a relativamente ai seguenti indicatori:

1. Rispetto di se stesso. Rispetto degli altri 2. Osservanza delle regole dell’Istituto e della

classe.

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altrui. 4. Osservanza delle regole dell’Istituto

e della classe. 5. Partecipazione alla vita scolastica. 6. Capacità relazionali.

3. Rispetto dell’ambiente scolastico. 4. Partecipazione alla vita scolastica: interesse,

impegno 5. Capacità relazionali.

SCUOLA PRIMARIA Valutazione del comportamento: modalità di espressione del giudizio

Indicatori Descrittori Livell

1. Inserimento (classe prima)

Ha vissuto in modo positivo il passaggio dalla scuola dell'infanzia alla scuola primaria. A

Ha vissuto in modo sereno il passaggio dalla scuola dell'infanzia alla scuola primaria. B

Ha vissuto in modo abbastanza positivo il passaggio dalla scuola dell'infanzia alla scuola primaria. C

Ha vissuto in modo abbastanza sereno il passaggio dalla scuola dell'infanzia alla scuola primaria. Stabilisce rapporti preferenziali con i compagni della scuola dell'infanzia.

D

Ha vissuto in modo non sempre positivo/sereno il passaggio dalla scuola dell'infanzia alla scuola primaria. Continua ad avere buoni rapporti solo con i compagni della scuola dell'infanzia.

E

Ha vissuto in modo difficoltoso il passaggio dalla scuola dell'infanzia alla scuola primaria. Mostra difficoltà nell'allacciare rapporti con i compagni.

F

2. Atteggiamento di rispetto nei confronti delle persone: rispetto di sé e degli altri.

L’alunno dimostra un atteggiamento sempre rispettoso ed educato nei confronti dei compagni e degli insegnanti;

A

L’alunno dimostra un atteggiamento corretto ed educato nei confronti dei compagni e degli insegnanti;

B

L’alunno dimostra un atteggiamento generalmente corretto nei confronti dei compagni e degli insegnanti;

C

L’alunno dimostra un atteggiamento poco adeguato nei confronti dei compagni e degli insegnanti; D

L’alunno dimostra un atteggiamento non adeguato, nei confronti dei compagni e degli insegnanti; E

L’alunno dimostra un atteggiamento gravemente inadeguato, troppo esuberante e spesso scorretto nei confronti dei compagni e degli insegnanti;

F

3. Rispetto dell’ambiente scolastico e del materiale didattico proprio e altrui.

rispetta l’ambiente scolastico e utilizza con responsabilità e cura il materiale didattico proprio e altrui.

A

rispetta l’ambiente scolastico e utilizza correttamente il materiale didattico proprio e altrui. B

rispetta l’ambiente scolastico e utilizza abbastanza correttamente il materiale didattico proprio e altrui. C

non sempre rispetta l’ambiente scolastico e il materiale didattico proprio e altrui. D

non rispetta l’ambiente scolastico e il materiale didattico proprio e altrui. E

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non rispetta l’ambiente scolastico e il materiale didattico proprio e altrui. F

4. Osservanza delle regole d’istituto e della classe: orario scolastico, comunicazioni scuola-famiglia, intervallo, spostamenti interni -esterni.

Osserva sistematicamente le regole dell’istituto e della classe. A Osserva le regole dell’istituto e della classe. B Osserva solitamente le regole dell’istituto e della classe. C Osserva solo parzialmente le regole dell’istituto e della classe. D Spesso non osserva le regole dell’istituto e della classe. E Non osserva le regole dell’istituto e della classe. F

5. Partecipazione alla vita scolastica. Interesse: attenzione/concentrazione. Impegno: organizzazione e precisione nello svolgimento delle consegne a scuola e a casa; puntualità nel portare a termine il lavoro assegnato.

È capace di attenzione e concentrazione prolungate. Manifesta un impegno assiduo, proficuo e puntualità nel portare a termine il lavoro assegnato con cura e precisione.

A

Ha tempi di attenzione e concentrazione sempre più prolungati. Manifesta un impegno costante e regolarità nel portare a termine il lavoro assegnato.

B

È costante nell’attenzione aumentando gradualmente i tempi concentrazione. Manifesta un impegno abbastanza costante e discreta regolarità nel portare a termine il lavoro assegnato.

C

L’attenzione e la concentrazione necessitano di tempi più adeguati alle richieste. Manifesta un impegno settoriale e sufficiente regolarità nel portare a termine il lavoro assegnato.

D

Va sollecitato a mantenere un’attenzione e una concentrazione più costanti e adeguate. Manifesta un impegno modesto e discontinuo, deve essere sollecitato nel portare a termine il lavoro assegnato.

E

L’attenzione e la concentrazione, troppo limitate e discontinue, necessitano di tempi adeguati alle richieste. Manifesta un impegno non adeguato e raramente porta a termine il lavoro assegnato.

F

6. Capacità relazionali: disponibilità e collaborazione con gli altri.

- Dimostra ottima disponibilità verso gli altri. - Collabora in modo attivo e propositivo, assumendosi impegni e

portandoli a termine. - Sa tener conto dei bisogni altrui. - E' sempre disponibile al dialogo.

A

- Dimostra disponibilità verso gli altri. - Collabora in modo positivo mostrandosi disponibile a

relazionarsi nel rispetto delle regole di convivenza. - Sa sostenere e incoraggiare chi è in difficoltà. - E' disponibile al dialogo

B

- Ha stabilito buoni rapporti con i compagni. - Collabora positivamente con gli altri. - E' disponibile ad aiutare i compagni.

C

- Generalmente accetta di confrontarsi con gli altri. - Collabora positivamente con alcuni compagni. D

- Dimostra alcune difficoltà a relazionare con gli altri. - Collabora prevalentemente all'interno del piccolo gruppo. - Non sempre sa comprendere i bisogni altrui.

E

- Non sempre è tollerante e rispettoso dei bisogni degli altri. - Dimostra scarsa disponibilità alla collaborazione. - Nel gruppo crea tensioni, tende a essere polemico e invadente

e s’impone sui compagni. - È talvolta aggressivo e tende ad avere rapporti conflittuali.

F

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SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO Valutazione del comportamento: modalità di espressione del giudizio

Indicatori

Descrittori Livelli

CO

MPE

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I CIT

TAD

INA

NZA

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soci

ali e

civ

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rego

le

1 - Rispetto di se stesso cura personale, igiene, ordine, abbigliamento consono, lealtà, senso di responsabilità. Rispetto degli altri: Attenzione alle necessità dei compagni, solidarietà; autocontrollo nei rapporti con gli altri; corretto registro linguistico.

L’alunno dimostra un atteggiamento sempre rispettoso ed educato.

A

L’alunno dimostra un atteggiamento corretto ed educato. B L’alunno dimostra un atteggiamento sostanzialmente corretto/a volte vivace. C

L’alunno dimostra un atteggiamento non sempre corretto e di disturbo, frequenti richiami verbali/note disciplinari. D

L’alunno dimostra un atteggiamento inadeguato/scorretto e di disturbo. Ha riportato note/sanzioni/e disciplinari/e, convocazione della famiglia. Il suo linguaggio è talvolta irrispettoso.

E

L’alunno dimostra atteggiamenti gravemente scorretti e/o un continuo disturbo delle lezioni. Il suo linguaggio è spesso offensivo/volgare. Continui e reiterati i comportamenti lesivi della dignità e del rispetto altrui, gravi provvedimenti disciplinari di sospensione dalle lezioni.

F

2 - Osservanza delle regole dell’Istituto e della classe. Frequenza: orario Adempimenti scolastici: giustifiche, comunicazioni scuola-famiglia, restituzione delle verifiche, intervallo, cambio dell’ora, spostamenti interni -esterni.

Frequenta le lezioni con puntualità e regolarità; osserva sistematicamente le regole d’Istituto e della classe; A Frequenta le lezioni con regolarità; osserva le regole d’Istituto e della classe; B

Frequenta le lezioni con regolarità, alcuni ritardi/uscite anticipate; osserva generalmente le regole d’Istituto e della classe;

C

Frequenta le lezioni abbastanza regolarmente, con episodi di ritardi/uscite anticipate/assenze strategiche; osserva parzialmente le regole d’Istituto e della classe;

D

Frequenta le lezioni con discontinuità, frequenti episodi di ritardi/uscite anticipate/assenze strategiche, spesso non osserva le regole d’Istituto e della classe;

E

Frequenta le lezioni con irregolarità, numerose assenze e ripetuti ritardi/uscite anticipate/assenze strategiche; non osserva le regole d’Istituto e della classe;

F

3 - Rispetto dell’ambiente scolastico. Cura e attenzione alle strutture, agli arredi, ai sussidi (strumenti e materiali) propri, degli altri e della scuola.

rispetta l’ambiente scolastico e utilizza con responsabilità i sussidi scolastici. A rispetta l’ambiente scolastico e utilizza correttamente i sussidi scolastici. B

rispetta l’ambiente scolastico e utilizza abbastanza correttamente i sussidi scolastici. C

a volte/talvolta non rispetta l’ambiente scolastico e non utilizza correttamente i sussidi scolastici. D

non rispetta l’ambiente scolastico e utilizza in modo non idoneo/senza riguardo i sussidi scolastici. E

non rispetta l’ambiente scolastico arrecando danni volontari alle cose; utilizza in maniera irresponsabile /scorrettamente i sussidi scolastici.

F

CO

LLA

BO

RA

RE

E

4 - Partecipazione alla vita scolastica Interesse: ascolto, attenzione/coinvolgimento, interventi pertinenti.

Manifesta un completo/spiccato interesse verso tutte le attività didattiche, un impegno assiduo e puntualità nell’adempimento delle consegne.

A

Manifesta un costante interesse verso tutte le attività didattiche, un impegno proficuo e continuità nell’adempimento delle consegne.

B

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ATTRIBUZIONE DEL LIVELLO GLOBALE DI SVILUPPO DEI PROCESSI FORMATIVI E DI APPRENDIMENTO

Per tutte le alunne e gli alunni della Scuola Primaria e della Scuola Secondaria di primo grado, la valutazione periodica e finale degli apprendimenti viene integrata con la descrizione dei processi formativi - in termini di progressi nello sviluppo culturale e personale dell’alunno - e del livello globale di sviluppo degli apprendimenti conseguito. Il giudizio, esplicitato in modo descrittivo, è attribuito collegialmente dai docenti del team classe e dal consiglio di classe in sede di scrutinio del 1° e del 2° quadrimestre. CRITERI La scuola adotta una tabella con indicatori e descrittori di rilevazione dei processi formativi e di apprendimento conseguiti dagli alunni.

SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

La valutazione fa riferimento ai seguenti indicatori: - padronanza delle conoscenze

disciplinari e delle abilità strumentali; - uso del linguaggio; - metodo di studio e autonomia

operativa.

La valutazione fa riferimento ai seguenti indicatori: Classe 1^ - 2^ - 3^

- acquisizione delle conoscenze; - acquisizione e padronanza delle

abilità; - efficacia comunicativa (uso del

linguaggio settoriale); - autonomia operativa;

Impegno: organizzazione e precisione nello svolgimento delle consegne a scuola e a casa; puntualità.

Manifesta interesse verso le attività didattiche e/ma un impegno poco proficuo/attivo/costante; sufficientemente regolare è l’adempimento delle consegne.

C

Manifesta un selettivo/superficiale interesse verso le attività didattiche e un impegno settoriale; poco regolare è l’adempimento delle consegne.

D

Manifesta uno scarso/limitato interesse verso le attività didattiche e un impegno modesto/discontinuo; saltuario/irregolare è l’adempimento delle consegne.

E

Manifesta un generale disinteresse e disimpegno verso le attività didattiche; non assolve le consegne assegnate. F

5 - Capacità relazionali Interazione nel gruppo e disponibilità al confronto. Gestione della conflittualità, rispetto dei diritti altrui e contributo alla realizzazione delle attività collettive anche nel rispetto delle diversità.

Interagisce positivamente con gli altri, collaborando attivamente alla realizzazione di attività e progetti. Assume iniziative personali e presta aiuto a chi ne ha

A

Interagisce positivamente con gli altri, contribuendo alla realizzazione di attività e progetti. B

Interagisce positivamente con alcuni compagni, mostrandosi solitamente collaborativo alla realizzazione di attività e progetti.

C

Interagisce con qualche difficoltà con gli altri, mostrandosi poco collaborativo, con atteggiamenti non sempre corretti nella realizzazione di attività e progetti.

D

Evidenzia difficoltà a stabilire/mantenere relazioni positive con gli altri, mostrando scarsa disponibilità alla collaborazione nella realizzazione di attività e progetti.

E

Interagisce con gli altri in maniera problematica non rendendosi disponibile alla collaborazione nella realizzazione di attività e progetti. Funzione negativa nel gruppo classe con atteggiamenti scorretti ed episodi di conflittualità/bullismo.

F

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Secondo quadrimestre: - progressi sul piano della maturazione

personale.

Classe 3^ Secondo quadrimestre: Classe. 1^ - 2^

- modalità di apprendimento.

SCUOLA PRIMARIA Valutazione dei processi formativi e di apprendimento

Indicatori Descrittori Livelli

Padronanza delle conoscenze disciplinari e delle abilità strumentali.

cl. 1^ e 2^

L’alunno - sa orientarsi e collocare nel tempo fatti ed eventi

personali utilizzando in modo funzionale e corretto i nessi temporali.

- Conosce, nomina, rappresenta in modo completo ambienti del proprio vissuto.

10

cl. 3^ - 4^ e 5^

- possiede articolate e complete conoscenze disciplinari.

- Applica con sicurezza le abilità strumentali e pratiche individuando le procedure risolutive.

⋅ Trasferisce con sicurezza conoscenze e abilità in contesti diversi.

cl. 1^ e 2^ - sa orientarsi e collocare nel tempo fatti ed eventi personali utilizzando in modo preciso i nessi temporali.

- Conosce, nomina, rappresenta correttamente ambienti del proprio vissuto.

9

cl. 3^ - 4^ e 5^

- possiede complete conoscenze disciplinari. - Applica correttamene le abilità strumentali e pratiche

individuando le procedure risolutive. - Trasferisce le conoscenze in contesti diversi.

1^ e 2^ - sa orientarsi e collocare nel tempo fatti ed eventi personali utilizzando in modo corretto i nessi temporali.

- Conosce, nomina, rappresenta gli ambienti del proprio vissuto.

8

cl. 3^ - 4^ e 5^

- possiede buone conoscenze disciplinari. - Applica in modo regolare le abilità strumentali e pratiche. - Procede nell’acquisizione della capacità di trasferire

conoscenze e abilità in contesti diversi. cl. 1^ e 2^ - sa orientarsi e collocare nel tempo fatti ed eventi

personali utilizzando i nessi temporali con discreta sicurezza.

7 cl. 3^ - 4^ e 5^

- possiede discrete conoscenze disciplinari. - Applica abbastanza correttamente le abilità strumentali e

pratiche. - Procede gradualmente nell’acquisizione della capacità di

trasferire conoscenze e abilità in contesti diversi. cl. 1^ e 2^ - Se guidato, sa orientarsi e collocare nel tempo fatti ed

eventi personali cercando di utilizzare i nessi temporali. - Possiede sufficienti conosce, nomina, rappresenta gli

ambienti del proprio vissuto.

6

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cl. 3^ - 4^ e 5^

- possiede basilari conoscenze disciplinari. - Presenta insicurezze nell’applicazione delle abilità

strumentali e pratiche; sa seguire le procedure in modo semplice e lineare.

- Procede con difficoltà nell’acquisizione della capacità di trasferire conoscenze e abilità in contesti diversi.

cl. 1^ e 2^ - Fatica a orientarsi e collocare nel tempo fatti ed eventi personali.

- Possiede limitate conoscenze, nomina e rappresenta gli ambienti del proprio vissuto in modo parziale.

5

cl. 3^ - 4^ e 5^

- Possiede frammentarie e parziali conoscenze disciplinari.

- Permangono difficoltà nell’applicazione delle abilità strumentali e pratiche.

Uso del linguaggio cl.1^- 2^

- Comunica esperienze, interviene nelle conversazioni in modo ordinato e pertinente con l’uso di un linguaggio ricco e articolato.

- Produce brevi testi in maniera corretta e completa.

10

cl. 3^- 4^- 5^ - Utilizza un linguaggio specifico attraverso una comunicazione chiara e logica.

- Nei testi è creativo, originale e corretto ortograficamente e nella forma.

- Ha acquisito sicure abilità nella comunicazione orale e scritta.

cl.1^- 2^

- Comunica esperienze, interviene nelle conversazioni in modo ordinato e pertinente con l’uso di un linguaggio ricco e pertinente.

- Produce brevi testi in maniera corretta e completa.

9

cl. 3^- 4^- 5^ - Utilizza con precisione un linguaggio specifico. - Nei testi è creativo e corretto ortograficamente e nella

forma. - Ha acquisito buone capacità comunicative orali e scritte.

cl.1^- 2^

- Comunica esperienze, interviene nelle conversazioni in modo pertinente con l’uso di un linguaggio ricco.

- Produce brevi testi in maniera corretta e abbastanza completa.

8

cl. 3^- 4^- 5^ - Utilizza con maggior precisione i linguaggi specifici. - Nei testi è corretto ortograficamente e nella forma. - Ha acquisito buone capacità comunicative orali e scritte.

cl.1^- 2^

- Comunica esperienze soggettive, interviene nelle conversazioni in modo semplice ma chiaro attraverso un linguaggio sempre più appropriato.

- Produce brevi testi in maniera abbastanza corretta e completa.

7

cl. 3^- 4^- 5^ - Utilizza con maggior correttezza i linguaggi specifici. - Nei testi è adeguatamente corretto ortograficamente e

nella forma. - Ha acquisito discrete capacità comunicative orali e

scritte. cl.1^- 2^

- Comunica esperienze soggettive in modo essenziale, fatica a intervenire nelle conversazioni e va guidato per produrre una semplice comunicazione orale; è insicuro nell’utilizzo dei linguaggi specifici.

6

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IC Pontevico – Protocollo di valutazione

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- Guidato, produce brevi, semplici testi organici e corretti. cl. 3^- 4^- 5^ - Sta gradualmente utilizzando i linguaggi specifici.

- Nei testi denota una sufficiente correttezza ortografica ma una forma non sempre adeguata.

- Ha acquisito basilari capacità comunicative orali e scritte.

cl.1^- 2^

- Comunica esperienze soggettive in modo frammentario/essenziale; fatica a intervenire e va guidato per riuscire a produrre una semplice comunicazione orale; non è ancora in grado di utilizzare i linguaggi specifici.

- Se guidato, produce brevi, semplici testi parzialmente corretti ortograficamente e comprensibili nella forma.

5

cl. 3^- 4^- 5^ - Possiede una frammentaria e lacunosa conoscenza dei linguaggi specifici.

- Nei testi denota diverse incertezze ortografiche e di forma.

- Deve progredire nell’acquisizione delle basilari capacità comunicative orali e scritte.

Metodo di studio e autonomia operativa

cl. 3^ ⋅ Ha avviato positivamente l’acquisizione di un metodo di studio.

10

cl. 4^ e 5^ ⋅ Ha maturato un metodo di studio efficace e produttivo. cl. 1^ - 2^ - 3^ - 4^ e 5^

⋅ Ha acquisito un ottimo grado di autonomia personal e. ⋅ Mostra spirito di iniziativa e autonomia decisionale. ⋅ Svolge il lavoro in modo costante. ⋅ Utilizza in modo corretto le procedure pratiche. - Interpreta in modo autonomo le diverse situazioni

problematiche, individua e applica correttamente il procedimento anche in contesti articolati e complessi.

cl. 3^ - Ha avviato l’acquisizione di un metodo di studio. 9 cl. 4^ e 5^ - Ha maturato un metodo di studio e di lavoro funzionale e

corretto. cl. 1^ - 2^ - 3^ - 4^ e 5^

- Ha acquisito un sicuro grado di autonomia personal e. - Pianifica in modo autonomo il proprio lavoro. - Svolge il lavoro in modo regolare, corretto e preciso. - Utilizza in modo corretto le procedure pratiche. - Opera in modo autonomo e di fronte a situazioni

problematiche individua e applica correttamente il procedimento.

cl. 3^ - Ha avviato il percorso di acquisizione di un metodo di studio.

8

cl. 4^ e 5^ - Sta sviluppando gradualmente le abilità di studio. cl. 1^ - 2^ 3^ - 4^ e 5^ -

- Ha acquisito un buon grado di autonomia personale. - Porta a termine in modo autonomo il proprio lavoro - Svolge il lavoro in modo regolare e corretto. - Utilizza in modo adeguato le procedure pratiche. - Opera in modo autonomo e di fronte a situazioni

problematiche individua il procedimento e cerca di applicarlo in modo corretto.

cl. 3^ - Ha avviato il percorso di acquisizione di un metodo di studio.

7

cl. 4^ e 5^ - Deve essere aiutato ad acquisire un metodo di studio.

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IC Pontevico – Protocollo di valutazione

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cl. 1^ - 2^ - 3^ - 4^ e 5^

- Ha acquisito un discreto grado di autonomia personale. - Porta a termine in modo abbastanza autonomo il proprio

lavoro. - Svolge il lavoro in modo regolare ma deve migliorare nella

cura e nell’ordine. - Utilizza le procedure pratiche ma ha bisogno di essere

guidato. - Di fronte a situazioni problematiche procede, non sempre

autonomamente, nell’individuare il procedimento e applicarlo in modo sufficientemente corretto.

cl. 3^ - Per studiare usa spesso strategie mnemoniche. 6 cl. 4^ e 5^ - Deve essere aiutato ad acquisire le abilità di studio. cl. 1^ - 2^ - 3^ - 4^ e 5^

- Ha acquisito un sufficiente grado di autonomia personale. - È poco autonomo nel portare a termine il lavoro. - Utilizza con incertezza/difficoltà le procedure pratiche e

deve essere seguito costantemente durante il lavoro. - Di fronte a situazioni problematiche non riesce a procedere

autonomamente, fatica a individuare il procedimento e applicarlo al proprio lavoro.

- Deve essere guidato nella fase iniziale di organizzazione del lavoro che svolge in modo irregolare/parziale/superficiale.

cl. 3^ - Per progredire nell’acquisizione di un metodo di studio deve essere seguito e aiutato.

5

cl. 4^ e 5^

- Deve essere costantemente aiutato ad acquisire le abilità di studio.

cl. 1^ - 2^ - 3^ - 4^ e 5^

- Non ha ancora acquisito un sufficiente grado di autonomia personale.

- Poco autonomo nel portare a termine il proprio lavoro necessita di costanti interventi dell’insegnante.

- Deve essere guidato nella fase iniziale di organizzazione del lavoro che, tuttavia, svolge in modo superficiale e non sempre corretto.

- Utilizza con difficoltà le procedure pratiche e deve essere seguito costantemente durante il lavoro.

- Di fronte a situazioni problematiche non riesce a procedere autonomamente.

Secondo quadrimestre Progressi sul piano della maturazione personale.

- Rispetto alla situazione di partenza il processo di maturazione globale è proseguito con costanza e con risultati soddisfacenti.

- La preparazione raggiunta è completa e consolidata. - Ha ottenuto un ottimo profitto

10

- Rispetto alla situazione di partenza ha evidenziato buoni progressi nel processo di maturazione globale.

- La preparazione raggiunta è completa e abbastanza consolidata. - Ha ottenuto un profitto più che buono

9

- Rispetto alla situazione di partenza ha continuato a progredire nel processo di maturazione globale.

- La preparazione raggiunta è abbastanza completa e consolidata. - Ha ottenuto un buon profitto.

8

- Rispetto alla situazione di partenza ha compiuto discreti progressi nel processo di maturazione globale.

- La preparazione raggiunta è abbastanza completa ma poco approfondita.

7

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IC Pontevico – Protocollo di valutazione

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- Rispetto alla situazione di partenza ha progredito in modo lento ma costante nel processo di maturazione globale.

- La preparazione raggiunta è settoriale e incompleta. - Ha ottenuto un profitto sufficiente/appena sufficiente.

6

- Rispetto alla situazione di partenza il processo di maturazione globale ha fatto registrare parziali progressi.

- La preparazione raggiunta è incompleta in alcune aree disciplinari. - Ha ottenuto un profitto non del tutto sufficiente.

5

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO Valutazione dei processi formativi e di apprendimento

Indicatori

Classe 1^ - 2^ - 3^ Descrittori Livello

Acquisizione delle conoscenze

L’alunno ha acquisito in modo ampio e approfondito le conoscenze fondanti.

10

L’alunno ha acquisito in modo completo e organico le conoscenze fondanti. 9 L’alunno ha acquisito in modo completo le conoscenze fondanti. 8 L’alunno ha acquisito in modo sostanzialmente corretto le conoscenze fondanti.

7

L’alunno ha acquisito in modo essenziale le conoscenze fondamentali. 6 L’alunno ha acquisito in modo superficiale/lacunoso le conoscenze essenziali.

5

L’alunno ha acquisito in modo frammentario le conoscenze basilari nonostante le strategie attuate per rendere possibile il recupero.

4

Acquisizione e padronanza delle abilità.

Applica le abilità in modo sicuro in compiti complessi, organizzando le proprie attività secondo una procedura precisa e personale.

10

Applica le abilità in modo preciso anche in compiti complessi, organizzando le proprie attività secondo una procedura efficace.

9

Applica le abilità in modo pertinente in compiti nuovi, organizzando le proprie attività seguendo una procedura regolare.

8

Applica le abilità in modo semplice in compiti nuovi, organizzando le proprie attività seguendo una procedura abbastanza regolare.

7

Applica le abilità in modo meccanico in compiti semplici/conosciuti, organizzando le proprie attività seguendo una procedura assegnata.

6

Applica le abilità con imprecisioni ed errori nell'esecuzione, organizzando le proprie attività seguendo una procedura incerta.

5

Applica abilità semplici in modo scorretto, organizzando le proprie attività con difficoltà.

4

Efficacia comunicativa (uso del linguaggio settoriale)

Utilizza un linguaggio ricco e appropriato ai diversi contesti. 10 Utilizza un linguaggio soddisfacente e appropriato ai diversi contesti. 9 Utilizza un linguaggio specifico e adeguato ai diversi contesti. 8 Utilizza un linguaggio discreto, adeguato ai diversi contesti. 7 Utilizza un semplice/elementare linguaggio, sufficientemente adatto ai diversi/ad alcuni contesti.

6

Utilizza un linguaggio impreciso e non sempre pertinente ai diversi

5 Utilizza un linguaggio approssimativo e inadeguato ai diversi contesti. 4

Autonomia operativa

È completamente autonomo e responsabile nello svolgere il compito, e consapevole nella scelta degli strumenti e delle informazioni.

10

È autonomo nello svolgere il compito, e consapevole nella scelta degli strumenti e delle informazioni.

9

È solitamente autonomo nello svolgere il compito, e consapevole nella scelta degli strumenti e delle informazioni.

8

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IC Pontevico – Protocollo di valutazione

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È generalmente autonomo nello svolgere il compito, nella scelta degli strumenti e delle informazioni.

7

È poco autonomo nello svolgere il compito, nella scelta degli strumenti e delle informazioni. Richiede spiegazioni integrative.

6

È scarsamente autonomo nello svolgere il compito e nella scelta degli strumenti e delle informazioni. Necessita di spiegazioni e chiarimenti integrativi.

5

Non è autonomo nello svolgere il compito, nella scelta degli strumenti e delle informazioni, anche se supportato, procede con fatica.

4

Indicatore

Descrittori Livello classe 3^ Secondo quadrimestre: classe 1^ e 2^ Modalità di apprendimento

Di fronte a nuove situazioni di apprendimento coglie le relazioni/analogie: produce possibili soluzioni e ne vaglia l’efficacia. Riflette con senso critico sulle varie esperienze.

10

Di fronte a nuove situazioni di apprendimento seleziona e utilizza procedimenti conosciuti per programmare diverse modalità risolutive. Riflette sulle varie esperienze.

9

Di fronte a nuove situazioni di apprendimento formula ipotesi che cerca poi di verificare.

8

Di fronte a nuove situazioni di apprendimento, guidato formula ipotesi di possibili soluzioni.

7

Di fronte a nuove situazioni di apprendimento, se guidato e supportato con delucidazioni comprende e formula ipotesi di possibili soluzioni.

6

Di fronte a nuove situazioni di apprendimento fatica a individuare le informazioni necessarie per formulare ipotesi di possibili soluzioni.

5

Nonostante l'aiuto, non riesce a comprendere le richieste connesse a una situazione di apprendimento.

4

VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI (BES) La valutazione degli alunni con disabilità certificata ai sensi della vigente normativa, riferita alle discipline e alle attività previste dal PEI e dal PDP, è espressa con voti in decimi e assume funzione formativa, di accompagnamento dei processi di apprendimento e di stimolo al miglioramento continuo. I docenti, nello stabilire il giudizio quadrimestrale degli apprendimenti e del comportamento, terranno conto degli indicatori e dei descrittori proposti, considerando il livello di partenza dell’alunno e l’impegno profuso, con la convinzione che valutare significa valorizzare, all’insegna di una scuola inclusiva. Le situazioni in cui l’apprendimento può essere difficoltoso o complesso sono molteplici. Con i termini Bisogni Educativi Speciali (BES), s’intendono esattamente: 1) alunni con disabilità, per il cui riconoscimento è necessaria la presentazione della certificazione

ai sensi della legge 104/92; 2) alunni con disturbi evolutivi specifici, tra cui s’inseriscono: D.S.A. – disturbi specifici dell’apprendimento (dislessia, la disgrafia, la disortografia, la

discalculia) per il cui riconoscimento è necessario presentare la diagnosi di D.S.A. ai sensi della legge 170/2010;

disturbi specifici del linguaggio; disturbi delle abilità non verbali (disturbo della coordinazione motoria, della disprassia, del

disturbo non-verbale); ADHD – deficit di attenzione e di iperattività in comorbilità con uno o più disturbi dell’età

evolutiva (DOP disturbo oppositivo provocatorio, disturbo oppositivo provocatorio; disturbo

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della condotta in adolescenza; disturbi specifici dell'apprendimento; disturbi d'ansia; disturbi dell'umore, etc.);

3) alunni con svantaggio sociale, culturale e linguistico derivante da: • motivi fisici, biologici, fisiologici, psicologici, sociali, economici, culturali e linguistici derivanti

dalla non conoscenza della lingua italiana; • interazioni tra i motivi.

Nella prima sottocategoria rientrano gli alunni con disabilità certificata. Solo in questo caso è prevista la presenza del docente di sostegno, per un numero di ore commisurato al bisogno. La seconda sottocategoria riguarda i disturbi evolutivi specifici. Per gli alunni con DSA è obbligatorio il ricorso ad un Piano Didattico Personalizzato (PDP) e l’utilizzo di strumenti compensativi e di misure dispensative che possano garantire il successo scolastico degli allievi. La terza sottocategoria, infine, riguarda quegli alunni con svantaggio socioeconomico, linguistico o culturale che, pur non essendo in presenza di una problematica certificata o diagnosticata ai sensi di una norma primaria e specifica di riferimento, rilevano un bisogno educativo speciale, generalmente limitato nel tempo, dovuto a situazioni molteplici e contingenti, causa di svantaggio e, pertanto, richiedono per un certo periodo una particolare attenzione educativa. Si tratta ad esempio degli alunni di recente immigrazione, che non hanno ancora appreso la lingua italiana, comportando disagi molteplici nel regolare percorso scolastico. Anche in questo caso, come previsto dalla nota ministeriale n. 2563/13 si può ricorrere alla compilazione di un PDP ed a strumenti compensativi e di misure dispensative, qualora il consiglio di classe lo ritenga necessario per un certo periodo di tempo; non è un obbligo ma una decisione collegiale dei docenti. Nella circostanza in cui uno studente presenti una disabilità, oppure un D.S.A. è necessario che sia presentata alla scuola la certificazione e la diagnosi. In tutti gli altri casi sono i docenti, in modo autonomo, a proporre e a motivare l’identificazione di bisogni educativi speciali degli studenti in conformità a considerazioni didattiche e pedagogiche. Il PDP può essere predisposto sia per una o più discipline utilizzando, come riferimento, il modello elaborato dal collegio docenti. L’informazione alle famiglie avviene in un incontro richiesto dai docenti che illustreranno il PDP stilato per l'alunno e richiederanno la firma per presa visione del documento. La comunicazione mirerà a evidenziare le difficoltà emerse, ma soprattutto le prospettive positive e il possibile miglioramento per l’alunno. Verbalizzazione incontro con le famiglie: la comunicazione alla famiglia del ricorso a una programmazione facilitata o a un PDP è verbalizzata nell’Agenda di Team (Scuola Primaria) nel Registro dei Verbali (Scuola Secondaria). Nel verbale va esplicitato l’eventuale dissenso della famiglia, disaccordo che comunque non esime gli insegnanti dal predisporre gli interventi necessari per garantire comunque il successo formativo. Se la famiglia non si presenta, va redatto il verbale esplicitando l’assenza.

NOME DOCUMENTO

SOGGETTI INTERESSATI

CHI LO REDIGE DATA CONSEGNA

P.A.I. Piano annuale Inclusione

Tutti gli alunni con disabilità e bisogni educativi speciali

G.L.I. (Gruppo di Lavoro per l’inclusione, evoluzione del G.L.H.

Termine anno scolastico

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IC Pontevico – Protocollo di valutazione

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d’Istituto) P.E.I. Piano Educativo Individualizzato

Alunni con certificazione, secondo la L. 104/1992

Gruppo docenti o Consiglio di Classe, insieme alla famiglia e agli specialisti

Entro due mesi dall’inizio dell’anno scolastico

P.D.P. Piano didattico Personalizzato Possibile P.D.P.

Alunni con disturbi evolutivi specifici (con certificazione o diagnosi). Alunni con svantaggio socio-economico, linguistico e culturale.

Gruppo docenti o Consiglio di Classe, in condivisione con la famiglia ed eventuali specialisti.

Nel corso dell’intero anno scolastico

VALUTAZIONE ALUNNI STRANIERI CON SVANTAGGIO LINGUISTICO E CULTURALE

La valutazione è collegata al percorso di apprendimento proposto agli alunni, a seconda della data di arrivo dell'alunno e delle informazioni raccolte durante la prima accoglienza. La C.M. 24/2006 recita: “…In questo contesto, che privilegia la valutazione formativa rispetto a quella “certificativa” si prendono in considerazione il percorso dell’alunno, i passi realizzati, gli obiettivi possibili, la motivazione e l’impegno e, soprattutto, le potenzialità di apprendimento dimostrate.” Nel primo quadrimestre la valutazione, in particolare per gli alunni di recente immigrazione o neo-arrivati, potrà:

- non essere espressa (fase della prima alfabetizzazione); - essere espressa in base al personale percorso di apprendimento; - essere espressa solo in alcune discipline.

Sul documento di valutazione sarà pertanto utilizzata, se necessario, la dicitura: “Valutazione riferita al percorso personale di apprendimento dell’alunno in fase di alfabetizzazione della lingua italiana” oppure “Valutazione non espressa poiché l’alunno si trova nella prima fase di alfabetizzazione della lingua”. Nel caso in cui l'alunno abbia una buona conoscenza di una lingua straniera, essa potrà essere utilizzata, temporaneamente, come lingua per comunicare l'acquisizione dei contenuti e l'esposizione degli stessi. Nel secondo quadrimestre la valutazione è in ogni caso formulata perché costituisce la base per il passaggio o meno alla classe successiva. La valutazione finale non potrà essere semplice media delle misurazioni rilevate, ma dovrà tenere in considerazione in modo particolare il percorso dell'alunno, la progressione nell'apprendimento, gli obiettivi possibili, e la motivazione, la partecipazione, l'impegno. VALUTAZIONE

FINALITÀ STRUMENTI Diagnostica

− Conoscenza del percorso scolastico − Rilevazione delle competenze linguistiche e

delle competenze disciplinari in ingresso

− Colloqui con i genitori − Analisi della documentazione

scolastica pregressa − Analisi del percorso di studi nel

paese di origine − Prove di rilevazione iniziale

− Omissione temporanea dell’insegnamento di una o più discipline

− Stesura del PDP (Piano didattico personalizzato)

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IC Pontevico – Protocollo di valutazione

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Formativa − Attribuzione della priorità dell’apprendimento dell’italiano

− Riduzione dei contenuti dei curricoli − Integrazione o modifica di contenuti − Identificazione di obiettivi essenziali

− Frequenza a Laboratori L2 − Adattamento delle prove

Sommativa

− Integrazione del documento di valutazione − Omissione temporanea della valutazione di

una o più discipline − Valutazione dei progressi nella padronanza

della L2 − Enfasi sulla valutazione delle competenze

interdisciplinari, relazionali, comportamentali

− Personalizzazione − Condivisione con la famiglia

PROVA INVALSI Articolo 4-7 del decreto legislativo n. 62/2017

Nella scuola primaria prove di italiano e matematica nelle classi Il e V con l’introduzione, solo nella classe quinta, della prova di inglese finalizzata ad accertare il livello delle abilità di comprensione di un testo letto o ascoltato e di uso della lingua, coerente con il QCER. Conseguentemente, sulla base di quanto stabilito dalle Indicazioni nazionali per il curricolo, il livello di riferimento è A1 del QCER.1, con particolare riguardo alla comprensione della lingua scritta e orale e alle prime forme di uso della lingua, puntando principalmente su aspetti non formali della lingua. La prova è somministrata in modo tradizionale ("su carta") in una giornata diversa dalle due previste per le prove di italiano e matematica, comunque sempre all'inizio del mese di maggio. Essa si articola principalmente nella lettura di un testo scritto e nell'ascolto di un brano in lingua originale di livello A1. Nella scuola secondaria di primo grado le prove non sono più parte integrante dell'esame di Stato, ma rappresentano un momento distinto del processo valutativo conclusivo del primo ciclo di istruzione. Esse riguardano italiano, matematica e inglese e fanno riferimento ai traguardi di sviluppo delle competenze previsti dalle Indicazioni nazionali per il curricolo. Le prove INVALSI si svolgono entro il mese di aprile di ciascun anno scolastico e sono somministrate mediante computer. La partecipazione alle prove INVALSI è un requisito indispensabile per l’ammissione all’esame di stato; i livelli, in forma descrittiva, conseguiti da ogni alunna e alunno nelle prove di italiano e matematica sono allegati, a cura di INVALSI, alla certificazione delle competenze, unitamente alla certificazione delle abilità di comprensione e uso della lingua inglese. Calendario delle prove Le prove INVALSI si svolgono durante il mese di aprile in un arco temporale di durata variabile. Le singole istituzioni scolastiche potranno scegliere tra diverse alternative possibili proposte a ciascuna scuola all'interno dell'area riservata sul sito INVALSI. Per le alunne e gli alunni assenti per gravi motivi documentati è prevista l'organizzazione di una sessione suppletiva che si svolgerà con le stesse modalità previste per le sessioni ordinarie in un arco temporale comunicato dall'lNVALSI.

PROVA NAZIONALE (PROVA INVALSI) DATA

Maggio Scuola Primaria - Aprile Scuola Secondaria di primo grado

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IC Pontevico – Protocollo di valutazione

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ALUNNI STRANIERI

Gli alunni con cittadinanza non italiana (a prescindere dal loro livello linguistico e dal tempo di permanenza in Italia) saranno sottoposti alla prova nazionale come gli altri alunni (si dovrà barrare -per meri fini statistici - nel modulo Invalsi la voce “alunno straniero”).

ALUNNI CON DSA DISTURBO SPECIFICO DELL’APPRENDIMENTO (dislessia, discalculia ecc.)

Solo gli alunni che possono contare su una certificazione di disturbo specifico dell’apprendimento hanno diritto ad avere a disposizione un tempo maggiore per svolgere la prova nazionale (15’ in più rispetto ai compagni) e a utilizzare durante la prova nazionale strumenti dispensativi e compensativi (calcolatrice, tavola pitagorica, computer con programma di sintesi vocale, computer con programma di correzione automatica, ecc.). L’INVALSI predispone una versione informatizzata della prova nazionale per i candidati con disturbo specifico di apprendimento per i quali ciascuna istituzione scolastica abbia fatto richiesta all’INVALSI in tempo utile e, comunque, non oltre il giorno precedente la prova.

ALUNNI CON DISABILITÀ

Per gli alunni con disabilità la prassi è la seguente: 1) il team docenti /consiglio di classe valuta se somministrare o no all’alunno con disabilità la stessa prova dei compagni; 2) se ciò non è praticabile, si valuta la possibilità di adattare la prova nazionale compatibilmente con il PEI dell’alunno con disabilità; 3) se l’adattamento non è praticabile (a causa per esempio del poco tempo a disposizione) si somministrano all’alunno con disabilità delle prove predisposte ad hoc; N.B. se l’alunno non ha sostenuto la prova nazionale bensì una prova personalizzata, il foglio risposte va compilato solo per la parte anagrafica.

ALUNNI NON VEDENTI

Per gli alunni non vedenti e/o con disabilità visiva, l’INVALSI provvede alla predisposizione della prova nazionale secondo le modalità indicate dalla scuola (copia ingrandita, copia su supporto digitale, copia in formato Braille). N.B. tale situazione va tempestivamente segnalata all’Invalsi e poi riportata nella compilazione del Report Dati a cura dell’istituto.

ALUNNI IN DIFFICOLTÀ MA NON CERTIFICATI

Gli alunni in difficoltà ma non certificati saranno sottoposti alla prova nazionale come gli altri alunni.

CORREZIONE E VALUTAZIONE DELLA PROVA INVALSI

SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA Dopo l’effettuazione della prova, le sottocommissioni procederanno alla correzione, secondo il calendario fissato, avvalendosi delle apposite griglie predisposte dall’INVALSI.

I livelli conseguiti da ogni alunno nelle prove sono allegati, a cura di INVALSI, alla certificazione delle competenze.

Le alunne e gli alunni con disturbo specifico di apprendimento (OSA) partecipano alle prove INVALSI di cui agli articoli 4 e 7 del decreto legislativo n. 62/2017.

DISABILITÀ

Prove INVALSI

Strumenti compensativi -

dispensativi

Documento di riferimento

Disabilità certificata ai sensi dell'art. 3 c. 1 e c. 3 della legge 104/1992

Disabilità intellettiva Tempi più lunghi e uso di TIC

Redazione del

PEI Disabilità sensoriale e motoria

Sì SI

Altra disabilità

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IC Pontevico – Protocollo di valutazione

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Disturbi evolutivi specifici (con certificazione o diagnosi)

DSA certificati (Legge 170/2010)

Sì SI Redazione del

PDP

Diagnosi di ADHD Borderline cognitivi Altri Disturbi evolutivi specifici.

Solo strumenti compensativi Nota Miur 03.06.2014, prot. N. 3587

Possibile PDP

Svantaggio socio-economico, linguistico e culturale

Sì Solo strumenti compensativi Nota Miur 03.06.2014, prot. N. 3587

Possibile PDP

Per lo svolgimento delle suddette prove il consiglio di classe può disporre adeguati strumenti compensativi o dispensativi coerenti con il piano didattico personalizzato, e, ove non fossero sufficienti, predisporre specifici adattamenti della prova ovvero disporre, in casi di particolare eccezionalità, l’esonero dalla prova.

CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE Articolo 1- 2 - 3 Decreto Ministeriale del 3 ottobre 2017 n. 742, Nota Miur n. 312 del 9 gennaio 2018

Finalità della certificazione delle competenze L’istituzione scolastica del primo ciclo di istruzione certifica, attraverso un modello unico nazionale, accompagnato anche da una sezione a cura dell’Invalsi con la descrizione dei livelli conseguiti nelle Prove nazionali, l'acquisizione delle competenze progressivamente acquisite dalle alunne e dagli alunni al termine della classe quinta della Scuola primaria e della classe terza della Scuola secondaria di primo grado alle alunne e agli alunni che superano l'esame di Stato. La certificazione delle competenze costituisce la finalità essenziale di tutto il curricolo, si lega strettamente alle Indicazioni nazionali, emanate con DM 16-11-2012, n. 254 e fa riferimento alle competenze chiave europee del 2006, articolate in dettaglio dalle competenze previste dal Profilo dello studente che l’alunno deve aver maturato al termine del primo ciclo di istruzione, anche in riferimento all’orientamento verso la scuola del secondo ciclo di istruzione. Il curricolo verticale di istituto diviene perciò lo strumento principale di progettazione con cui le scuole possono rispondere alla domanda educativa degli alunni e delle loro famiglie. La certificazione delle competenze descrive i risultati del processo formativo secondo una valutazione complessiva in ordine alla capacità di utilizzare i saperi acquisiti per affrontare compiti e problemi, complessi e nuovi, reali o simulati. La certificazione delle competenze rappresenta dunque: per gli alunni e le loro famiglie

▪ un documento leggibile e comparabile per la sua trasparenza; ▪ una descrizione degli esiti del percorso formativo; ▪ un insieme di elementi espliciti sulla base dei quali gli alunni stessi si possano orientare ed

effettuare scelte adeguate; per le istituzioni scolastiche che certificano

▪ la descrizione di risultati coerenti con un quadro comune nazionale ed europeo, riferiti ai livelli internazionali ISCED 1 (scuola primaria) e ISCED 2 (scuola secondaria di primo grado) nel rispetto dell’autonoma progettazione delle singole scuole;

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▪ la qualificazione finale del primo ciclo che corrisponde al primo livello EQF; ▪ una risposta alla domanda di qualità, di trasparenza e di rendicontazione dei risultati di

apprendimento e dell’offerta formativa; ▪ un maggiore riconoscimento sul territorio;

per le istituzioni scolastiche che accolgono l’alunno ▪ un elemento utile per un’efficace azione di accompagnamento dell’alunno in ingresso; ▪ un elemento per favorire la continuità dell’offerta formativa, attraverso la condivisione di

criteri/metodologie tra i diversi gradi di scuola.

SCUOLA DELL’INFANZIA SCUOLA PRIMARIA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

A conclusione del ciclo scolastico la scuola rilascia un Fascicolo Personale e prove IPDA consegnati ai docenti della classe prima, della scuola primaria, durante l'incontro di presentazione degli alunni.

La scuola primaria a conclusione della classe quinta, rilascia il documento ministeriale della Certificazione delle Competenze acquisite dall’alunno. Il documento viene inserito nel Fascicolo personale dell’alunno. La Scuola secondaria di primo grado a conclusione della classe terza, rilascia il documento ministeriale della Certificazione delle Competenze acquisite dall’alunno. Il documento, consegnato alla famiglia, accompagna il ragazzo nel proseguimento degli studi, e costituisce un documento integrativo al Diploma di Licenza di Scuola Secondaria di primo grado. Tempi e modalità di compilazione della certificazione Il documento, redatto durante lo scrutinio finale dai docenti di classe per la scuola primaria e dal consiglio di classe per la scuola secondaria di primo grado, è consegnato alla famiglia dell'alunna e dell'alunno e, in copia, all'istituzione scolastica o formativa del ciclo successivo. Per le alunne e gli alunni con disabilità, certificata ai sensi della legge n.104/l992, il modello nazionale può essere accompagnato, ove necessario, da una nota esplicativa che rapporti il significato degli enunciati di competenza agli obiettivi specifici del piano educativo individualizzato.

MODELLO D’ISTITUTO: Fascicolo personale Scuola dell’Infanzia MODELLO NAZIONALE: Certificazione delle Competenze Scuola Primaria MODELLO NAZIONALE: Certificazione delle Competenze Scuola Secondaria di primo grado

PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÀ

All’inizio della frequenza di ogni singola istituzione scolastica, Scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria, è richiesta la sottoscrizione di un Patto Educativo di Corresponsabilità, strumento finalizzato a esplicitare in maniera dettagliata i comportamenti che scuola, famiglia e studenti si impegnano a realizzare. La scuola propone, ai componenti fondamentali della Comunità scolastica, insegnanti, alunni e genitori, un “Patto”, cioè un insieme di principi, impegni, regole di comportamento che ciascuno è chiamato a condividere, concordare, e responsabilmente rispettare. MODELLO D’ISTITUTO: Patto Educativo di Corresponsabilità Scuola dell’Infanzia MODELLO D’ISTITUTO: Patto Educativo di Corresponsabilità Scuola Primaria e Scuola Secondaria di primo grado

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DOCUMENTI DI VALUTAZIONE Il Documento di valutazione rappresenta lo strumento per la fase sommativa della valutazione. I Documenti per la valutazione degli apprendimenti degli alunni sono:

1. Documento di valutazione di fine primo quadrimestre 2. Documento di valutazione annuale (2° quadrimestre) 3. Certificato delle competenze (conclusione scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di

1° grado) 4. Attestato esame di stato (conclusione scuola secondaria di 1° grado)

Il Documento di valutazione dei due ordini di scuola è consegnato e illustrato ai genitori alla fine del primo quadrimestre e alla fine dell’anno scolastico.

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AMMISSIONE ALLA CLASSE SUCCESSIVA E ALL’ESAME DI STATO

Le alunne e gli alunni della scuola primaria sono ammessi alla classe successiva e alla prima classe di scuola secondaria di primo grado anche in presenza di livelli di apprendimento parzialmente raggiunti o in via di prima acquisizione con voto

inferiore a 6/10 in una o più discipline da riportare sul documento di valutazione. Nel caso in cui le valutazioni periodiche o finali delle alunne e degli alunni indichino livelli di apprendimento parzialmente raggiunti o in via di prima acquisizione, l'istituzione scolastica, nell'ambito dell'autonomia didattica e organizzativa, attiva specifiche strategie per il miglioramento dei livelli di apprendimento. I docenti della classe in sede di scrutinio, possono non ammettere l'alunna o l'alunno alla classe successiva solo in casi eccezionali e comprovati da specifica motivazione. La decisione è assunta all'unanimità.

CRITERI DI AMMISSIONE ALLA CLASSE SUCCESSIVA In sede di scrutinio finale, gli alunni e le alunne della scuola Primaria saranno ammessi/e alla classe successiva e alla prima classe di scuola secondaria di primo grado, anche in presenza di tre valutazioni disciplinari con voto inferiore a 6/10. A seguito della valutazione finale i docenti del Team classe provvederanno a segnalare alle famiglie degli alunni e delle alunne, attraverso una nota di accompagnamento informativa allegata al documento di valutazione, gli eventuali livelli di apprendimento parzialmente raggiunti o in via di prima acquisizione, specificando le discipline interessate. Sarà inoltre consegnato alla famiglia un piano di lavoro di recupero o consolidamento estivo. All’inizio dell’anno scolastico seguente saranno predisposte delle prove in ingresso per verificare il recupero di tali carenze. L’esito delle verifiche sarà comunicato alle famiglie.

L’alunno, in via generale, viene ammesso alla classe successiva anche se in sede di scrutinio finale viene attribuita una valutazione con voto inferiore a 6/10 in una o più discipline da riportare sul documento di valutazione. In sede di scrutinio

finale, presieduto dal dirigente scolastico o da suo delegato, il consiglio di classe, con adeguata motivazione e tenuto conto dei criteri sotto elencati, può non ammettere l'alunna o l'alunno alla classe successiva. La non ammissione viene deliberata a maggioranza; il voto espresso nella deliberazione di non ammissione dall'insegnante di religione cattolica o di attività alternative - per i soli alunni che si avvalgono di detti insegnamenti - se determinante per la decisione assunta dal consiglio di classe diviene un giudizio motivato iscritto a verbale.

AMMISSIONE ALLA CLASSE SUCCESSIVA NELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO Articolo 6 del decreto legislativo Il. 62/2017

AMMISSIONE ALLA CLASSE SUCCESSIVA NELLA SCUOLA PRIMARIA Articolo 3 del decreto legislativo n. 62/2017

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L’alunno, è ammesso all'esame di Stato, anche nel caso di parziale o mancata acquisizione dei livelli di apprendimento in una o più discipline e avviene in presenza dei seguenti requisiti:

a) aver frequentato almeno tre quarti del monte ore annuale personalizzato, fatte salve le motivate deroghe deliberate dal collegio dei docenti;

b) non essere incorsi nella sanzione disciplinare della non ammissione all'esame di Stato Articolo 4. commi 6 c 9 bis. del DPR n. 249/1998;

c) aver partecipato, entro il mese di aprile, alle prove nazionali di italiano, matematica e inglese predisposte dall'INVALSI. Articoli 6 e 7 del decreto legislativo n. 62/2017

In sede di scrutinio finale, presieduto dal dirigente scolastico o da suo delegato, nel caso di parziale o mancata acquisizione dei livelli di apprendimento in una o più discipline, il consiglio di classe può deliberare, a maggioranza e con adeguata motivazione, tenuto conto dei criteri sotto elencati, la non ammissione dell'alunna o dell'alunno all'esame di Stato conclusivo del primo ciclo pur in presenza dei tre requisiti sopra citati. Il voto espresso nella deliberazione di non ammissione all'esame dall’insegnante di religione cattolica o dal docente per le attività alternative - per i soli alunni che si avvalgono di detti insegnamenti - se determinante, diviene un giudizio motivato iscritto a verbale.

CRITERI DI VALUTAZIONE DEL GIUDIZIO FINALE

In sede di scrutinio finale il consiglio di classe attribuisce, ai soli alunni ammessi all'esame di Stato, sulla base delle competenze manifestate nel percorso scolastico triennale da ciascuno effettuato, un voto di ammissione espresso in decimi, senza utilizzare frazioni decimali. La valutazione è espressa attraverso la media delle percentuali di valutazione dei tre anni, eventualmente anche con frazione decimale, senza alcun arrotondamento (per gli alunni ripetenti si terrà conto dell’anno in cui c’è stata l’ammissione alla classe successiva); Il Collegio dei docenti decide di assegnare, nell’attribuzione della media, un peso significativo ai livelli di apprendimento rilevati nell’ultimo anno rispetto agli anni precedenti, in quanto, i risultati del processo formativo dell’alunno hanno maggior valore al termine del processo stesso.

Calcolo del percorso scolastico triennale per la definizione del voto di ammissione Classe 1^

Secondo quadrimestre Classe 2^

Secondo quadrimestre Classe 3^

Primo quadrimestre

Secondo quadrimestre

25% 25% 25% 25% Il voto ottenuto, senza arrotondamenti per difetto o per eccesso, può essere aumentato (max 0,5 punti) nei casi in cui il Consiglio di classe, a maggioranza, ritenga che il percorso di maturazione e crescita personale sia stato particolarmente significativo tenendo conto: 1. del comportamento (Rispetto di se stesso - Rispetto degli altri - Osservanza delle regole dell’Istituto e

della classe - Rispetto dell’ambiente scolastico - Interesse - Impegno - Capacità relazionali); 2. della partecipazione e risultati ottenuti in Progetti di Ampliamento dell’Offerta Formativa.

AMMISSIONE ALL'ESAME DI STATO CONCLUSIVO DEL PRIMO CICLO DI ISTRUZIONE

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CRITERI DI NON AMMISSIONE ALLA CLASSE SUCCESSIVA E ALL’ESAME DI STATO In sede di scrutinio finale, il Consiglio di classe può procedere alla non ammissione dell’alunno alla classe successiva e all’esame finale a conclusione del 1° ciclo, nel caso di parziale o mancata acquisizione dei livelli di apprendimento in una o più discipline. L’alunno presenta un quadro valutativo con numerose insufficienze, anche gravi, diffuse nelle varie discipline e/o sanzione disciplinare. Tenendo conto dei criteri deliberati dal Collegio dei docenti, si apre la discussione in merito alla possibile non ammissione dell’alunno alla classe successiva e all’esame di Stato. Criteri

1 - Valutazioni del 2° quadrimestre: cinque o più valutazioni con voto 5/10 (parziale acquisizione dei livelli di apprendimento). 2 - Valutazioni del 2° quadrimestre: quattro valutazioni con voto 5/10 (parziale acquisizione dei livelli di apprendimento) e una o più valutazioni con voto 4/10 (mancata acquisizione dei livelli di apprendimento). 3 - Sanzione disciplinare di esclusione dallo scrutinio finale (articolo 4. commi 6 e 9 bis del DPR n. 249/1998) in base a quanto previsto dallo Statuto delle studentesse e degli studenti.

L’alunno presenta un quadro incerto nel processo formativo (in termini di progressi nello sviluppo culturale, personale e sociale). Motivazioni

a. Scarsi progressi rispetto al 1° quadrimestre. b. Mancata volontà dimostrata nel recupero delle lacune. c. Atteggiamento poco collaborativo nei confronti delle opportunità offerte di carattere

didattico e motivazionale. d. Mancata acquisizione delle conoscenze minime per affrontare positivamente la classe

successiva. Dopo aver considerato le condizioni soggettive (situazione personale dell’alunno) e oggettive (contesto scolastico) la non ammissione è intesa come ulteriore possibilità di crescita personale per un auspicabile miglioramento del livello di maturazione e del rendimento. La famiglia è stata precedentemente informata attraverso colloqui e almeno una comunicazione scritta da parte del Consiglio di classe circa l’andamento problematico dell’alunno. I docenti del Consiglio di classe consegneranno alla famiglia una nota informativa allegata al documento di valutazione.

CRITERI DI AMMISSIONE ALLA CLASSE SUCCESSIVA E ALL’ESAME DI STATO In sede di scrutinio finale, il Consiglio di classe può procedere all’ammissione dell’alunno alla classe successiva e all’esame di Stato nel caso di insufficienze formalmente non gravi, tali da poter trovare adeguate giustificazioni che non precludono la positiva frequenza dell’anno scolastico successivo e all’esame di stato. L’alunno presenta e un quadro complessivamente positivo nel processo formativo, in termini di progressi nello sviluppo culturale, personale e sociale. Tenendo conto dei criteri deliberati dal Collegio dei docenti si apre la discussione.

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Criteri a. Insufficienze inferiori rispetto ai precedenti punti 1 e 2:

- valutazione di 5/10 fino a quattro discipline curricolari; - valutazione di 4/10 in una disciplina curricolare e di 5/10 in due discipline curricolari.

b. Progressi rispetto al 1° quadrimestre. c. Volontà dimostrata nel recupero delle lacune. d. Atteggiamento collaborativo nei confronti delle opportunità offerte. e. Gravi e contingenti problematiche socio-familiari. f. Capacità o predisposizione verso alcune discipline. g. Giudizio complessivamente positivo del comportamento.

A seguito della valutazione finale i docenti del Consiglio di classe provvederanno a segnalare alla famiglia, attraverso una nota di accompagnamento informativa allegata al documento di valutazione, i livelli di apprendimento parzialmente raggiunti o in via di prima acquisizione dell’alunno/a, specificando le discipline interessate. Consegneranno, inoltre, un piano di lavoro estivo per il consolidamento e/o il recupero delle carenze rilevate, che lo studente si impegnerà a rispettare svolgendo i compiti e le attività in esso contenuti, anche in virtù del patto di corresponsabilità educativa sottoscritto tra scuola, alunni e genitori. Nel mese di settembre l’alunno/a sarà sottoposto/a a una prova d’ingresso che valuti l’avvenuto recupero, l’impegno profuso e la corretta esecuzione del piano di lavoro assegnato. L’esito sarà comunicato alle famiglie tramite lettera informativa di recupero carenze.

MODELLO: Nota di accompagnamento al documento di valutazione scuola Primaria MODELLO: Nota di accompagnamento al documento di valutazione scuola Secondaria MODELLO: Nota allegata al documento di valutazione MODELLO: Lettera informativa recupero carenze

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ESAME DI STATO

Sedi d'esame e commissioni Presso l’istituzione scolastica viene costituita una commissione d'esame, composta da tutti i docenti assegnati alle terze classi articolata in tante sottocommissioni quante sono le classi terze.

Fanno parte della commissione d'esame tutti i docenti delle classi terze cui è affidato l'insegnamento delle discipline indicate nel DPR n. 89/2009, art. 5, compresi eventuali docenti di sostegno e di strumento musicale, mentre non ne fanno parte i docenti che svolgono attività nell'ambito del potenziamento e dell'arricchimento dell'offerta formativa. Le funzioni di Presidente della commissione d'esame sono svolte dal dirigente scolastico preposto. In caso di sua assenza o di impedimento o di reggenza di altra istituzione scolastica, le funzioni di Presidente della commissione sono svolte da un docente collaboratore del dirigente scolastico, appartenente al ruolo della scuola secondaria di primo grado. Riunione preliminare e calendario delle operazioni Tutte le operazioni, dalla riunione preliminare della commissione alla pubblicazione degli esiti dell'esame, si svolgono nel periodo compreso tra il termine delle lezioni e il 30 giugno dell'anno scolastico di riferimento. La commissione, dopo aver esaminato la documentazione presentata, assegna gli eventuali candidati privatisti alle singole sottocommissioni. Nel caso siano presenti candidati privatisti con disabilità certificata, gli stessi vengono assegnati a una o più sottocommissioni in cui sia presente un docente di sostegno.

LE PROVE D'ESAME Articolo 8 dci decreto legislativo n. 6212017 e l'articolo 6 dci decreto ministeriale n. 741/2017

Le prove scritte relative all'esame di Stato, predisposte dalla commissione, sono tre:

1) prova scritta di italiano o della lingua nella quale si svolge l'insegnamento; 2) prova scritta relativa alle competenze logico-matematiche: 3) prova scritta articolata in una sezione per ciascuna delle lingue straniere studiate.

Prova scritta di italiano

Alla prova scritta viene attribuito un voto espresso in decimi, senza frazioni decimali.

Le commissioni predispongono almeno tre terne di tracce riferite alle seguenti tipologie, utilizzate anche in maniera combinata tra loro all’interno della stessa traccia:

testo narrativo o descrittivo; testo argomentativo; comprensione e sintesi del testo.

Prova scritta logico- matematica

Alla prova scritta viene attribuito un voto espresso in decimi, senza frazioni decimali.

Le commissioni predispongono almeno tre terne di tracce, riferite a entrambe le seguenti tipologie:

problemi articolati su una o più richieste; quesiti a risposta aperta.

Le soluzioni di problemi o quesiti non devono essere dipendenti l'una dall'altra, per evitare che la loro progressione pregiudichi l'esecuzione della prova stessa.

Prova scritta delle lingue straniere

Livello A2 per inglese

Le commissioni predispongono almeno tre terne di tracce, costruite sulla base dei due livelli di riferimento (A2 per inglese e A1 per la seconda lingua comunitaria), scegliendo tra le seguenti tipologie, che possono essere

ESAME DI STATO CONCLUSIVO DEL PRIMO CICLO DI ISTRUZIONE

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Livello A1 per francese

Alle due prove scritte viene attribuito un unico voto espresso in decimi, senza frazioni decimali. Il voto è la risultante di una media ponderata tra le due sezioni distinte di inglese e francese.

anche tra loro combinate all'interno della stessa traccia: questionario di comprensione del testo; completamento, riscrittura o trasformazione del

testo; elaborazione di un dialogo; lettera o email personale; sintesi di un testo.

Per le alunne e gli alunni che utilizzano le due ore settimanali di insegnamento della seconda lingua comunitaria per il potenziamento della lingua inglese o per potenziare l'insegnamento dell'italiano (solo per gli alunni con cittadinanza non italiana), la prova scritta fa riferimento a una sola lingua straniera.

Nei diversi giorni calendarizzati per l’effettuazione delle prove, la commissione sorteggia la terna di tracce che sarà proposta ai candidati. Ciascun candidato svolge la prova scegliendo una delle tre tracce sorteggiate.

GRIGLIE DI VALUTAZIONE DELLE PROVE SCRITTE D’ESAME

PROVA DI ITALIANO Testo narrativo/descrittivo e argomentativo (tipologia A e B)

Indicatori Descrittori Voto Contenuto

Sviluppo completo e rielaborazione originale del contenuto. 10 Sviluppo completo e rielaborazione appropriata del contenuto. 9 Sviluppo completo e rielaborazione corretta del contenuto. 8 Sviluppo abbastanza completo e rielaborazione adeguata del contenuto. 7 Sviluppo e rielaborazione del contenuto essenziali. 6 Sviluppo non del tutto aderente alla traccia e rielaborazione superficiale del contenuto,

5

Sviluppo non aderente alla traccia e rielaborazione molto limitata del contenuto.

4

Uso e conoscenza degli strumenti linguistici (ortografia, grammatica e sintassi)

Uso sicuro, corretto e ben articolato degli strumenti linguistici con un costrutto elaborato, coerente e coeso.

10

Uso sicuro, corretto e ben articolato degli strumenti linguistici. 9 Uso sicuro e corretto degli strumenti linguistici. 8 Uso corretto degli strumenti linguistici. 7 Uso di semplici strumenti linguistici. 6 Uso non sempre corretto degli strumenti linguistici. 5 Uso scorretto degli strumenti linguistici. 4

Lessico

Lessico vario, appropriato ed efficace 10 Lessico vario e appropriato 9 Lessico appropriato 8 Lessico abbastanza appropriato 7 Lessico semplice 6 Lessico impreciso, non sempre corretto, ripetitivo 5 Lessico povero e inappropriato 4

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Comprensione e sintesi di un testo: valutazione a punti dei quesiti di comprensione secondo la tabella delle percentuali di riferimento delle prove strutturate d’Istituto. Uso e conoscenza degli strumenti linguistici (ortografia, grammatica e sintassi)

Uso sicuro, corretto e ben articolato degli strumenti linguistici con un costrutto elaborato, coerente e coeso.

10

Uso sicuro, corretto e ben articolato degli strumenti linguistici. 9 Uso sicuro e corretto degli strumenti linguistici. 8 Uso corretto degli strumenti linguistici. 7 Uso di semplici strumenti linguistici. 6 Uso non sempre corretto degli strumenti linguistici. 5 Uso scorretto degli strumenti linguistici. 4

Lessico

Lessico vario, appropriato ed efficace 10 Lessico vario e appropriato 9 Lessico appropriato 8 Lessico abbastanza appropriato 7 Lessico semplice 6 Lessico impreciso, non sempre corretto, ripetitivo. 5 Lessico povero e inappropriato 4

Capacità di sintesi Sintesi completa e puntuale 10 Sintesi solida e ben strutturata 9 Sintesi soddisfacente 8 Sintesi adeguata 7 Sintesi sufficiente 6 Sintesi carente 5 Sintesi scarsa 4

PROVA DI MATEMATICA

Indicatori Descrittori Voto

L’elaborato è stato svolto

Completamente 10-9 Quasi completamente 8-7 Solo in parte 6-5 Non svolto 4

Tecniche di calcolo

Corrette e precise 10 Corrette e sostanzialmente precise 9 Corrette con qualche imprecisione 8 Sostanzialmente corrette con lievi errori 7 Non sempre corrette con vari errori 6 Generalmente scorrette 5 Scorrette 4

Procedimento seguito per la risoluzione dei problemi

Sicuro, completo e organico 10 Appropriato/corretto 9 Corretto con qualche imprecisione 8 Nel complesso corretto, con lievi errori 7 Essenziale, schematico, non sempre corretto. 6 Parziale, approssimativo, prevalentemente scorretto 5 Confuso/scorretto 4

Uso dei linguaggi specifici

Preciso e specifico 10 Preciso 9 Corretto 8 Generalmente corretto 7 Non sempre corretto 6 Impreciso 5 Scorretto 4

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PROVA DI LINGUA 2 INGLESE LIVELLO A2

Indicatori Descrittori Voto

Comprensione scritta

Completa e dettagliata 10 Quasi completa 9 Adeguata 8 Globale 7 Essenziale 6 Frammentaria 5-4

Produzione scritta Accurata e personale con strutture, funzioni e ortografia corrette e precise

10

Chiara con strutture, funzioni e ortografia corrette 9 Organica con struture, funzioni e ortografia abbastanza corrette 8 Abbastanza organizzata con struture, funzioni e ortografia sufficientemente corrette

7

Semplice con errori nelle strutture e nelle funzioni tali da non pregiudicare la comunicazione

6

Disorganica con strutture e funzioni scorrette 5-4

FRANCESE LIVELLO A1

Indicatori Descrittori Voto Comprensione scritta Completa e dettagliata 10

Quasi completa 9 Adeguata 8 Globale 7 Essenziale 6 Frammentaria 5-4

Produzione scritta Accurata e personale con strutture, funzioni e ortografia corrette e precise

10

Chiara con strutture funzioni e ortografia corrette 9 Organica con strutture, funzioni e ortografia abbastanza corrette 8 Abbastanza organizzata con strutture, funzioni e ortografia sufficientemente corrette.

7

Semplice con errori nelle strutture e nelle funzioni tali da non pregiudicare la comunicazione.

6

Disorganica con strutture e funzioni scorrette 5-4

COLLOQUIO MULTIDISCIPLINARE DM 741 - 2017

Attraverso il colloquio, la commissione valuta il livello di acquisizione delle conoscenze, abilità e competenze descritte nel profilo finale dello studente previsto dalle Indicazioni nazionali per il curricolo. Il colloquio è condotto collegialmente da parte della sottocommissione e si sviluppa in modo da porre attenzione soprattutto alle capacità di argomentazione, di risoluzione di problemi, di pensiero critico e riflessivo, di collegamento organico tra le varie discipline.

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Il colloquio tiene conto anche dei livelli di padronanza delle competenze connesse all'insegnamento di Cittadinanza e Costituzione, IRC/Attività Alternativa e verte sulle conoscenze e competenze acquisite nell’ultimo anno. Indicatori di valutazione:

a. acquisizione delle conoscenze; b. capacità di argomentazione (coerenza, correttezza ed efficacia espositiva); c. padronanza lessicale (linguaggi specifici); d. capacità di operare collegamenti, rielaborazioni e riflessioni tra le varie discipline

trasferendo le competenze da un campo disciplinare a un altro.

COLLOQUIO MULTIDISCIPLINARE Indicatori Descrittori

a. Il candidato ha dimostrato di possedere una conoscenza degli argomenti ……………………… b. che ha esposto in maniera ……………………………………………………………………………. c. attraverso una padronanza lessicale ………………………………………………………………… d. Ha saputo operare collegamenti e connessioni logiche, riferimenti pluridisciplinari

……………………………………………………………………………………………………………. Voto a. b. c. d. 10 approfondita personale sicura originali 9 completa precisa specifica personali 8 soddisfacente chiara corretta pertinenti 7 adeguata semplice accettabile globali 6 superficiale essenziale sufficiente semplici 5 approssimativa stentata limitata minimi 4 inadeguata confusa difficoltosa poco pertinenti

VOTO: Il voto finale sarà il risultato della media dei singoli voti ottenuti nei rispettivi indicatori.

VALUTAZIONE DELLE PROVE D'ESAME E DETERMINAZIONE DEL VOTO FINALE Articolo 8 del decreto legislativo n. 62/2017

La valutazione delle prove scritte e del colloquio viene effettuata sulla base di criteri comuni adottati dalla commissione, attribuendo un voto in decimi a ciascuna prova, senza frazioni decimali:

- alla prova scritta di lingua straniera, viene attribuito un unico voto espresso in decimi, senza utilizzare frazioni decimali.

La sottocommissione, quindi, determina la media dei voti delle prove scritte e del colloquio esprimendo un unico voto:

Modalità di calcolo Voto in decimi senza frazioni decimali Prova scritta competenze in italiano Voto in decimi senza frazioni decimali Prova scritta competenze logico - matematiche Voto in decimi senza frazioni decimali Prova scritta competenze lingue straniere Voto in decimi senza frazioni decimali Colloquio

Voto: media delle prove d’esame, anche con frazione decimale, senza alcun arrotondamento. Il voto finale viene determinato dalla media tra il voto di ammissione e il voto risultante dalla media dei voti attribuiti alle prove scritte e al colloquio.

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Voto di ammissione senza frazioni decimali

+ Voto della media delle prove d’esame, anche con frazione decimale, senza alcun arrotondamento.

= Voto finale che se espresso con frazione decimale pari o superiore a 0.5 viene arrotondato all'unità superiore.

Su proposta della sottocommissione, la commissione delibera il voto finale per ciascun alunno. Supera l'esame l'alunno che consegue un voto finale non inferiore a 6/10. La commissione può, su proposta della sottocommissione, con deliberazione assunta all'unanimità, attribuire la lode agli alunni che hanno conseguito un voto di 10/10, tenendo a riferimento sia gli esiti delle prove d'esame sia il percorso scolastico triennale. L'esito dell'esame è pubblicato all'albo dell'istituto con indicazione del voto finale conseguito espresso in decimi; per i candidati che non superano l'esame è resa pubblica esclusivamente la dicitura "Esame non superato" senza esplicitazione del voto finale conseguito.

GRIGLIA PER LA DEFINIZIONE DEL GIUDIZIO GLOBALE

GIUDIZIO GLOBALE Il candidato ha affrontato le prove d’esame con � serietà e

responsabilità

� impegno

� sufficiente impegno

� scarso impegno

� poca serietà

Dimostrando di possedere una preparazione � ampia e

approfondita

� apprezzabile

� soddisfacente

� essenziale

� frammentaria

a) e di aver raggiunto un livello di maturazione � elevato � soddisfacente � buono � adeguato � accettabile

b) Il suo processo di maturazione

� è in via di evoluzione.

La sottocommissione, tenendo a riferimento le modalità organizzative definite dalla commissione in sede di riunione preliminare, e tenuto conto del piano educativo individualizzato, predispone, se necessario, prove d'esame differenziate che hanno

valore equivalente a quelle ordinarie per l’alunna e l'alunno con disabilità certificata ai sensi della legge n. 104/1992 ai fini del superamento dell'esame e del conseguimento del diploma. Per lo svolgimento delle prove dell'esame di Stato, le alunne e gli alunni con disabilità utilizzano attrezzature tecniche e sussidi didattici, nonché ogni altra forma di ausilio professionale e tecnico loro necessario dei quali hanno fatto uso abitualmente nel corso dell'anno scolastico per l'attuazione del piano educativo individualizzato o comunque ritenuti funzionali allo svolgimento delle prove. Il voto finale viene determinato sulla base dei criteri e delle modalità previste dall'articolo 8 del decreto legislativo n. 62/2017. Solo per le alunne e gli alunni che non si presentano agli esami, fatta salva l'assenza per gravi e documentati motivi in base ai quali è organizzata una sessione suppletiva, è previsto il rilascio di

LA VALUTAZIONE E GLI ESAMI DI STATO DEGLI ALUNNI CON DISABILITÀ E DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO Art. Il dec. Leg. n. 62/2017

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IC Pontevico – Protocollo di valutazione

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un attestato di credito formativo che è titolo per l'iscrizione e la frequenza della scuola secondaria di secondo grado o dei corsi di istruzione e formazione professionale regionale. Le alunne e gli alunni con OSA dispensati dalla prova scritta di lingua straniera o esonerati dall'insegnamento della lingua straniera non sostengono la prova nazionale di lingua inglese. Le alunne e gli alunni con disturbo specifico di apprendimento sostengono le prove d'esame secondo le modalità previste dall'Art.14 del decreto ministeriale n. 741/2017, utilizzando, se necessario, gli strumenti compensativi indicati nel piano didattico personalizzato - dei quali hanno fatto uso abitualmente nel corso dell'anno scolastico o comunque ritenuti funzionali allo svolgimento delle prove - ed usufruendo, eventualmente, di tempi più lunghi per lo svolgimento delle prove scritte. In ogni caso, l'utilizzazione di strumenti compensativi non deve pregiudicare la validità delle prove scritte. Per le alunne e gli alunni dispensati dalle prove scritte di lingua straniera, la sottocommissione individua le modalità e i contenuti della prova orale sostitutiva della prova scritta. Nel caso di alunne e alunni esonerati dall'insegnamento di una o entrambe le lingue straniere, se necessario, vengono definite sulla base del piano didattico personalizzato prove differenziate con valore equivalente ai fini del superamento dell'esame e del conseguimento del diploma. Nel diploma finale rilasciato alle alunne e agli alunni con disabilità o con disturbo specifico di apprendimento che superano l'esame (voto finale non inferiore a 6/10) non viene fatta menzione delle modalità di svolgimento e di differenziazione delle prove. Analogamente, non ne viene fatta menzione nei tabelloni affissi all'albo dell'istituto