PROTOCOLLO D’ACCOGLIENZA PER L’INSERIMENTO DEGLI ALUNNI STRANIERI · 2017. 11. 27. · italiano...

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1 ISTITUTO COMPRENSIVO PERUGIA 7 Strada Lacugnano 06132 PERUGIA S. SISTO - C.F. 941522440544 - 'Tel . 075/52.87.904 e 7Fax 075/5288487 *E-mail:[email protected] – Pec: Pec:[email protected] PROTOCOLLO D’ACCOGLIENZA PER L’INSERIMENTO DEGLI ALUNNI STRANIERI

Transcript of PROTOCOLLO D’ACCOGLIENZA PER L’INSERIMENTO DEGLI ALUNNI STRANIERI · 2017. 11. 27. · italiano...

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    ISTITUTO COMPRENSIVO PERUGIA 7

    Strada Lacugnano

    06132 PERUGIA S. SISTO - C.F. 941522440544 -

    'Tel . 075/52.87.904 e 7Fax 075/5288487

    *E-mail:[email protected] – Pec:

    Pec:[email protected]

    PROTOCOLLO D’ACCOGLIENZA

    PER L’INSERIMENTO

    DEGLI ALUNNI STRANIERI

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    PREMESSA

    La presenza di alunni stranieri nel nostro Istituto è un fenomeno presente

    oramai da diversi anni ed in continua crescita. L'integrazione di questi

    alunni è divenuto un obiettivo prioritario per la nostra istituzione scolastica

    che ha ritenuto opportuno dotarsi di un protocollo d’accoglienza che

    permetta di creare prassi di metodo e procedure riutilizzabili dai docenti

    anno per anno.

    Il protocollo d’accoglienza è un documento che, integrato e rivisto

    annualmente e deliberato dal collegio docenti, predispone e organizza le

    procedure che la Scuola intende mettere in atto riguardo l’iscrizione,

    l’accoglienza e l’inserimento degli alunni stranieri.

    Il protocollo d’accoglienza consentirà agli studenti neo arrivati di esprimere

    le loro conoscenze e potenzialità, accompagnerà gli alunni e le loro famiglie

    dall’ingresso a scuola (iscrizione), attraverso la fase di adattamento al

    mutato contesto, fino al loro completo inserimento nella comunità scolastica

    e sociale.

    La normativa di riferimento Il protocollo d’accoglienza è stato elaborato facendo riferimento alle

    principali fonti normative specifiche in materia, per fare fronte alle necessità

    degli alunni stranieri e delle loro famiglie con lo scopo di individuare

    strategie educative efficaci, in collaborazione, dove possibile, con le diverse

    istituzioni, associazioni e agenzie educative del territorio.

    Legge n. 40 del 6 /03/1998 (in particolare art.n.6) “Disciplina

    dell’immigrazione e norme sulla condizione dello straniero” D.L. del 25/07/1998 “Testo unico delle disposizioni concernenti la

    disciplina dell’immigrazione e norme sulla condizione dello

    straniero” Legge n. 189 del 30 luglio 2002 “Disposizioni in materia di

    immigrazione”

    Legge n. 53 - 8/01/2003 C.M. del 2/3/1994 “Dialogo interculturale e convivenza

    democratica: l’impegno progettuale della scuola.” C.M. 205 del 26/07/1990 “La scuola dell’obbligo e gli alunni

    stranieri: L’educazione interculturale”

    Legge n. 144 - 17 maggio 1999 (art. 68), DPR 31/8 1999 n.394 art. 45 “Regolamento di attuazione del testo

    Unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell’immigrazione e norme sulla condizione dello straniero”

    C. M. n. 24 del 1° marzo 2006 “Linee guida per l’accoglienza e

    l’integrazione degli alunni stranieri”

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    MODALITA’ ORGANIZZATIVE

    Gli ambiti nei quali avvengono l’accoglienza-inserimento degli alunni neo-

    arrivati sono i seguenti:

    area amministrativa

    area comunicativo - relazionale area educativo - didattica

    AREA AMMINISTRATIVA

    Iscrizione Un assistente amministrativo si occuperà in modo continuativo

    dell’iscrizione degli alunni stranieri. Al momento dell'iscrizione è

    indispensabile la presenza di un genitore dell'alunno o di un suo tutore e se

    necessario di un mediatore linguistico.

    Cosa consegnare

    o modulo per l’iscrizione (ove necessario nella lingua madre dell’alunno)

    o libretto scolastico per le assenze

    o regolamento ed orari di funzionamento dell’istituto

    o POF in versione ridotta

    Cosa chiedere

    o modulistica d’Istituto compilata

    o certificato vaccinazioni

    o documenti scolastici e/o autocertificazioni relativi alla precedente scolarità

    o opzioni di avvalersi o meno della religione cattolica

    o opzioni di usufruire o meno della mensa scolastica e del servizio di trasporti del Comune

    In accordo con la Commissione Intercultura l’assistente stabilisce una data

    per un colloquio con i genitori e con l’alunno ( ove necessario si richiederà

    presenza di un mediatore linguistico) e trasmette alla Commissione il

    materiale raccolto.

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    AREA COMUNICATIVO-RELAZIONALE

    Prima conoscenza

    Il docente referente per la Commissione Intercultura insieme ad un altro

    membro o al D. S. effettuerà un colloquio con la famiglia eventualmente

    supportato dalla presenza di un mediatore linguistico

    Colloquio con i genitori

    Durante il colloquio si forniranno informazioni sul funzionamento della

    scuola, si illustreranno le varie fasi per l’ inserimento dell’alunno e i criteri

    per l’assegnazione della classe e della sezione.

    Si avrà cura di raccogliere informazioni sulla situazione familiare, sul

    percorso scolastico e linguistico dell’alunno e sul progetto migratorio della

    famiglia.

    Colloquio con l’alunno

    Obiettivi

    o Rilevare il livello delle competenze linguistico - comunicative in

    italiano L2 in base al Quadro comune di riferimento europeo

    o Rilevare, per quanto possibile l’atteggiamento dell’alunno nei confronti

    dell’apprendimento

    I colloqui si svolgeranno entro 2/3 giorni dall’iscrizione. Se l’ingresso

    avvenisse durante il corso dell’anno si potrebbe posticipare la frequenza

    finché non siano espletate le prime fasi del protocollo (iscrizione - colloquio-

    assegnazione della classe). Qualora la famiglia chiedesse la frequenza

    immediata si procederà all’inserimento dell’alunno in qualità di “uditore”

    nella classe corrispondente all’età anagrafica e inizierà l’ osservazione

    sistematica dell’alunno in momenti strutturati e non della vita scolastica.

    Determinazione della classe

    L’individuazione della classe è determinata dal Dirigente Scolastico e dai

    membri della Commissione Intercultura . Di norma si introduce l’alunno

    nella classe corrispondente l’età anagrafica ( D.P.R. 394/1999, art. 46), ma

    lo si può inserire in una classe immediatamente precedente o successiva

    tenendo conto dei seguenti parametri:

    o Ordinamento degli studi del paese di provenienza

    o Risultati conseguiti nella scolarità pregressa

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    o Valutazione effettuata dalla Commissione in merito alle competenze linguistiche in Italiano.

    Una volta scelta la classe si passerà alla individuazione della sezione. La

    determinazione di essa si svolgerà in base ad alcuni indici di complessità

    quali:

    il numero degli alunni presenti nella classe

    il numero di alunni stranieri

    la presenza di alunni con bisogni educativi speciali

    il grado di socializzazione del gruppo classe e la qualità del comportamento

    il rendimento didattico generale

    Una volta operate queste scelte, si darà comunicazione al coordinatore di

    classe, al consiglio e alla famiglia e si procederà con il percorso di

    accoglienza.

    AREA EDUCATIVO-DIDATTICA

    Accoglienza

    L’attesa

    Informare gli alunni dell’arrivo del nuovo compagno in classe, dando

    informazioni in merito alla nazionalità, al paese di provenienza e al grado di

    conoscenza della lingua.

    Prima relazione

    o Individuare uno o più alunni tutor che supportino lo studente straniero in attività di conoscenza e scoperta della scuola e lo aiutino nella

    organizzazione scolastica (compiti, orario..). Qualora la conoscenza dell’italiano da parte dell’alunno straniero fosse insufficiente, ove possibile, sarebbe auspicabile assegnare l’attività di tutoring ad alunni stranieri della classe di stessa nazionalità in grado di fare da mediatori linguistici nel primo momento di inserimento.

    o Fornire all’alunno schede o creare cartelloni con parole e frasi importanti

    per la prima comunicazione: saluti nelle due lingue, semplici richieste, nomi degli insegnanti e materie di insegnamento, orario della classe…..

    Progetto didattico

    In base alle competenze linguistiche possedute dall’alunno si attiveranno dei

    percorsi didattici personalizzati che prevedano:

    o una programmazione per obiettivi minimi nelle varie discipline

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    o l’attivazione di corsi di italiano L2

    o la semplificazione dei testi

    Formazione interculturale

    Si prevedranno dei percorsi di educazione interculturale in collegamento con le associazioni e i mediatori culturali presenti nel territorio.

    Comunicazione con le famiglie

    La gestione della comunicazione con la famiglia è un aspetto importante da

    curare. Il referente per l’intercultura si renderà disponibile per qualsiasi chiarimento, il Consiglio di classe utilizzerà la modulistica tradotta, ove necessario, per la comunicazione dei rappresentanti di classe, per la

    sospensione delle attività didattiche, per l’autorizzazione alle uscite.......

    COMMISSIONE INTERCULTURA

    Si è costituita una Commissione Intercultura formata da cinque docenti (uno

    per plesso scolastico) compreso il referente. I compiti della commissione sono i

    seguenti:

    tenere i contatti con la segreteria in particolare nel caso di nuove

    iscrizioni

    organizzare i colloqui con i genitori e con gli alunni nelle modalità

    specificate nel protocollo

    valutare le competenze linguistico - comunicative dell’alunno e definire

    il livello linguistico posseduto

    fornire al Dirigente le indicazioni per concordare l’assegnazione della

    classe

    fornire le informazioni ottenute e la modulistica in lingua ai Consigli di

    classe

    predisporre insieme al Consiglio di Classe un percorso linguistico di

    italiano L2: primo livello – Italiano come Lingua della Comunicazione

    secondo livello – Italiano come Lingua dello Studio

    contattare, eventualmente, le associazioni che operano nel territorio

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    stabilire incontri annuali per condividere problematiche e proposte e

    prevedere incontri ulteriori in caso di inserimenti di alunni stranieri.

    ACQUISIZIONE DELLA LINGUA

    Le tappe della lingua

    1. Il linguaggio della scuola. E’ la lingua che si utilizza per l’acquisizione e la messa in atto delle regole che normano la convivenza scolastica, la

    relazione con compagni ed insegnanti.

    2. Livello soglia. E’ la lingua del qui ed ora, dei bisogni, della prima

    relazione. Si acquisisce nei primi mesi con la relazione intenzionale e con l’alfabetizzazione.

    3. La lingua per narrare. E’ la lingua per comunicare i propri stati d’animo, le esperienze personali, per raccontare storie. Si acquisisce

    almeno con un anno di corso.

    4. La lingua per lo studio. E’ la lingua che permette l’utilizzo del lessico

    specifico di ogni disciplina, servono 3 o 4 anni per svilupparla. Per l’acquisizione della lingua per lo studio servono tecniche da utilizzare

    nel lungo periodo.

    Si definiscono dunque due obiettivi in ambito linguistico:

    1. il diritto alla lingua italiana

    2. il diritto alla lingua dello studio

    E’ necessario dunque elaborare due percorsi distinti per il raggiungimento dei

    sopracitati obiettivi.

    Il diritto alla lingua italiana si raggiunge con i corsi di alfabetizzazione di

    primo livello. Tali corsi rivestono un ruolo di primaria importanza, per questo motivo si dovrebbero evitare verifiche scritte o orali durante le ore in cui gli alunni sono impegnati nella alfabetizzazione.

    Il diritto alla lingua dello studio vede coinvolti sia gli insegnanti

    alfabetizzatori che quelli curricolari. L’importante è la definizione, almeno nei primi anni, da parte degli insegnanti curricolari degli obiettivi fondanti per l’acquisizione dei nuclei tematici irrinunciabili alle varie discipline che

    porterà nel tempo al conseguimento del lessico specifico.

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    LA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI STRANIERI

    Si precisa che anche i minori con cittadinanza non italiana presenti sul

    territorio nazionale, in quanto soggetti all’obbligo d’istruzione (art. 45 del

    D.P.R. del 31 agosto 1999, n. 394), sono valutati nelle forme e nei modi

    previsti per i cittadini italiani, la valutazione terrà comunque in

    considerazione la necessaria gradualità in rapporto al progredire

    dell’acquisizione della conoscenza della lingua italiana, le potenzialità di

    apprendimento dimostrate, la motivazione e l’impegno, gli interessi e le

    attitudini dimostrate in relazione anche alle indicazioni delle Linee Guida del

    MIUR (CM. n 24 dell’ 1.3.2006).

    In relazione al fatto che, come le stesse linee guida evidenziano, “la valutazione

    degli alunni stranieri, in particolare quelli neoarrivati, pone problemi di vario

    genere” e sulla base dell’art. 4 del DPR n. 275/1999, relativo all’autonomia

    didattica delle istituzioni scolastiche, il Consiglio di Classe, per poter valutare

    l’alunno straniero non alfabetizzato in lingua italiana, potrà programmare

    interventi di educazione linguistica e percorsi disciplinari appropriati.

    Sarà fondamentale comunque conoscere la storia scolastica precedente

    dell’alunno e ogni altra informazione.

    Ciascun docente, nell’ambito della propria disciplina, dovrà opportunamente

    selezionare i contenuti individuando i nuclei tematici fondamentali, al fine di

    permettere il raggiungimento almeno degli obiettivi minimi previsti dalla

    programmazione.

    Il lavoro svolto dall’alunno nei corsi di alfabetizzazione o di sostegno linguistico

    (ITALIANO/L2), che è oggetto di verifiche, concorrerà alla sua valutazione

    formativa.

    In questo contesto, che privilegia la valutazione formativa rispetto a quella

    “sommativa”, i Consigli di Classe prendono in considerazione i seguenti

    indicatori:

    il percorso scolastico pregresso;

    gli obiettivi possibili, rispetto alla situazione di partenza

    i risultati ottenuti nell’apprendimento dell’italiano L2

    i risultati ottenuti nei percorsi disciplinari programmati

    la motivazione

    la partecipazione

    l’impegno

    la progressione e le potenzialità d’apprendimento

    Dopo aver preso in esame gli elementi sopraindicati, il Consiglio di Classe

    potrà esprimere, in ogni singola disciplina, una valutazione di questo tipo:

    http://dirisp.interfree.it/norme/dpr%20394%2031-8-99.htm

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    I QUADRIMESTRE

    Qualora l’alunno non abbia raggiunto la conoscenza linguistica sufficiente

    per affrontare l’apprendimento di contenuti anche semplificati l’insegnante

    può:

    o decidere di non valutarlo. In questo caso si potrà assegnare SV sul

    documento di valutazione riportando a verbale la seguente

    motivazione: “La valutazione non viene espressa in quanto

    l’alunno si trova nella fase di prima alfabetizzazione”.

    o valutare comunque l’alunno specificando a verbale che la

    valutazione espressa fa riferimento ad un percorso personale di

    apprendimento, in quanto l’alunno si trova nella prima fase di

    alfabetizzazione in lingua italiana

    o il lavoro svolto dagli alunni stranieri durante i corsi di

    alfabetizzazione diventa parte integrante della valutazione di

    Italiano o anche di altre discipline nel caso in cui durante le

    attività sia possibile l’apprendimento di contenuti.

    Qualora lo studente sia in grado di affrontare i contenuti delle discipline

    curriculari, essi dovranno essere opportunamente selezionati, individuando

    i nuclei tematici irrinunciabili, e semplificati in modo da permettere almeno

    il raggiungimento degli obiettivi minimi previsti dalla programmazione. In

    tal caso l’insegnante valuterà le competenze raggiunte dall’allievo rispetto

    agli obiettivi minimi previsti per la classe.

    Nel caso in cui gli alunni stranieri abbiano una buona conoscenza di una

    lingua straniera (inglese, francese…), essa, almeno in un primo tempo,

    potrà essere utilizzata come lingua veicolare per l’acquisizione dei

    contenuti e l’esposizione degli stessi, previa la predisposizione di opportuni

    materiali.

    Qualora lo studente non abbia alcuna difficoltà di comprensione, né della

    lingua parlata né della lingua scritta, può essere valutato normalmente.

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    II QUADRIMESTRE E SCRUTINIO FINALE

    Per ogni classe dei diversi ordini di scuola il CdC dovrà valutare

    attentamente le potenzialità di recupero di ciascun alunno una volta

    acquisiti gli indispensabili strumenti linguistici, ammettendo alla classe

    successiva nel caso che tale valutazione risulti positiva in relazione al

    raggiungimento degli obiettivi previsti dai percorsi personalizzati e

    considerando anche i livelli minimi di competenza richiesti per la classe

    successiva (in modo particolare per le classi V della primaria e terza

    della secondaria).

    Per la classe terza è possibile l’ammissione all’esame di stato come per

    tutti gli altri ragazzi italiani o italofoni.

    In tutti i casi è opportuno riportare a verbale la motivazione della

    promozione alla classe successiva, quando ci si trovi in presenza di

    debiti facendo riferimento ad un percorso personalizzato di

    apprendimento dello studente straniero.

    Si ricorda che per tutti gli alunni, e quindi anche per gli alunni stranieri, il

    vo-to/valutazione sommativa non può essere la semplice media delle

    misurazioni rilevate con le varie prove, ma deve tener conto anche del

    raggiungimento degli obiettivi trasversali che sono impegno,

    partecipazione, progressione nell’apprendimento e eventuali

    condizioni di disagio. Per la valutazione degli alunni stranieri inoltre è

    opportuno prendere in considerazione la situazione di svantaggio

    linguistico e rispettare i tempi di apprendimento dell’italiano.

    Casi particolari

    Alunni neo arrivati che hanno frequentato per meno di 60 giorni il

    quadrimestre:

    o Si esprime il giudizio sintetico disciplinare( nelle discipline in cui è

    possibile farlo altrimenti il voto si omette come precisato sopra) scrivendo a verbale che la valutazione è relativa agli obiettivi del percorso individualizzato di apprendimento

    o Per quanto riguarda il voto in italiano si può specificare a verbale che esso è relativo ai progressi compiuti nel percorso di alfabetizzazione per

    l’apprendimento della lingua italiana.

    Alunni che non hanno partecipato ad una o più attività disciplinari perché impegnati nei corsi di alfabetizzazione.

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    o Non si esprime il voto in merito alla/e disciplina/e e nel verbale

    si annota che non ha partecipato alle attività perché è stata assegnata la priorità al laboratorio di alfabetizzazione.

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    I N D I C A Z I O N I U T I L I

    P E R L A S O M M I N I S T R A Z I O N E

    D E L L E P R O V E I N V A L S I

    A D A L U N N I S T R A N I E R I

    PREMESSA

    Considerato che per le prove INVALSI il Miur consente di adattare le prove di

    accertamento degli “obiettivi nazionali” alle singole situazioni, in analogia a

    tale principio si prevede la possibilità di poter elaborare e sottoporre prove

    personalizzate anche nell’esame di stato, purché motivate dalla presenza di un

    piano di studi personalizzato seguito dall’alunno.

    1. Le prove INVALSI si possono somministrare così come sono:

    Se la competenza linguistica dell’alunno si situa pienamente nel livello B1

    (o B2);

    Se inoltre l’alunno ha una sufficiente padronanza in merito all’ambito

    lessicale e contenutistico proposti dalla prova stessa;

    Oppure se lo stesso alunno, con l’aiuto del dizionario e un allungamento dei

    tempi di somministrazione, può comunque affrontare la prova.

    2. E’ opportuno somministrare prove personalizzate elaborate dalla

    scuola:

    se l’alunno ha una scarsa conoscenza della lingua italiana e si trova vicino

    al livello A1;

    oppure se si ritiene che le prove INVALSI proposte lo scorso anno siano

    troppo lontane da quanto seguito nel percorso scolastico dello studente di

    livello A2 (in tutti e tre gli ambiti:lingua italiana, matematica, scienze).

    E’ utile ricordare che:

    Per alunni di livello A1 il testo (brevissimo) può essere composto di parole o

    piccole frasi (rispettando la sequenza Soggetto Verbo Oggetto ed usando un

    lessico minimo) e/o essere affiancato da immagini;

    Le prove possono limitarsi a:

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    - Far corrispondere parole o frasi ad immagini, anche con l’uso del

    dizionario;

    - Ordinare in sequenza immagini con relative didascalie (frasi o parole);

    - Dimostrare la comprensione del significato globale del testo, attraverso

    quesiti che chiedano la scelta di immagini/parole appropriate;

    - Per alunni di livello A2 si deve individuare un breve testo di tipo

    narrativo (escludendo quelli poetici, riflessivi o con funzioni espositive),

    legato ad un lessico personale ed esperienziale, comunque già affrontato

    in precedenza.

    F.to Il Dirigente Scolastico

    Dott.ssa Antonella Ubaldi

    Firma autografa sostituita a mezzo stampa Ai sensi dell’art. 3 comma 2 del D.lgs. n. 39 del 1993

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    ALLEGATO N.2 VALUTAZIONE INIZIALE

    (Valutazione in ingresso del livello di conoscenze)

    SCHEDA LINGUISTICA: COMPETENZE IN ITALIANO L2

    Comprensione dell’orale Livello principiante:

    Non comprende alcuna parola (in italiano)

    Comprende singole parole (dell’italiano) Livello A1

    Comprende espressioni familiari e frasi molto semplici

    Comprende semplici domande, indicazioni e inviti formulati in modo lento e chiaro

    Comprende alcuni vocaboli ad alta frequenza delle discipline scolastiche Livello A2

    Comprende frasi ed espressioni usate frequentemente e di senso immediato

    Comprende quanto gli viene detto in semplici conversazioni quotidiane

    Individua l’argomento di conversazioni cui assiste, se si parla in modo lento e chiaro

    Comprende l’essenziale di una spiegazione semplice, breve e chiara

    Ricava le informazioni principali da semplici messaggi audiovisivi Livello B1

    Comprende i punti principali di un discorso su argomenti legati alla vita quotidiana e scolastica, a condizione che si parli in modo lento e chiaro

    Ricava l’informazione principale da testi (audiovisivi,) radiofonici o televisivi Livello B2

    Comprende un discorso anche articolato in modo complesso purché riferito ad argomenti relativamente noti.

    Comprende la maggior parte delle trasmissioni televisive e dei film Comprensione dello scritto Livello principiante:

    Non sa decodificare il sistema alfabetico

    Sa leggere e comprendere qualche parola scritta

    Legge parole e frasi senza comprenderne il significato Livello A1

    Comprende semplici domande, indicazioni e frasi con semplice struttura e con vocaboli di uso quotidiano

    Su argomenti di studio comprende testi molto semplificati, con frasi elementari e vocaboli ad alta frequenza della disciplina

    Livello A2

    Comprende il senso generale di un testo elementare su temi noti

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    Comprende un testo di studio semplificato con frasi strutturate in modo semplice Livello B1

    Comprende testi in linguaggio corrente su temi a lui accessibili

    Adeguatamente supportato, comprende i libri di testo Livello B2

    Riesce a comprendere un testo di narrativa (contemporanea) o un argomento di attualità

    Produzione orale Livello principiante:

    Non si esprime oralmente in italiano

    Comunica con molta difficoltà

    Comunica con frasi composte da singole parole Livello A1

    Sa rispondere a semplici domande e sa porne

    Sa usare espressioni quotidiane per soddisfare bisogni concreti

    Sa produrre qualche frase semplice con lessico elementare

    Sa comunicare in modo semplice se l’interlocutore collabora Livello A2

    Sa produrre messaggi semplici su temi quotidiani e scolastici ricorrenti

    Prende l’iniziativa per comunicare in modo semplice

    Sa descrivere in modo semplice fatti legati alla propria provenienza, formazione, ambiente

    Livello B1

    Sa comunicare in modo semplice e coerente su argomenti [per lui/lei] familiari

    Sa partecipare in modo adeguato a conversazioni su argomenti [per lui/lei] familiari

    Sa riferire su un’esperienza, un avvenimento, un film, “su un testo letto” Livello B2

    Si esprime in modo chiaro e articolato su una vasta gamma di argomenti, esprimendo eventualmente anche la propria opinione Produzione scritta Livello principiante

    Non sa scrivere l’alfabeto latino

    Scrive qualche parola (in italiano) Livello A1

    Sa scrivere sotto dettatura frasi semplici

    Sa produrre frasi semplici con lo spunto di immagini e di domande

    Sa produrre brevi frasi e messaggi Livello A2

    Sa produrre un testo semplice con la guida di un questionario

    Se opportunamente preparato, sa produrre un testo semplice, comprensibile, anche se con alcuni errori

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    Livello B1

    Sa produrre testi semplici e coerenti su argomenti noti Livello B2

    Sa produrre testi articolati su diversi argomenti di suo interesse _______________ NOTE 1) L’indicazione del Livello di competenza (principiante, A1, A2, B1, B2) sono in base al Framework europeo non figura nella Scheda dell’alunno, ma solo in quella (in italiano) dell’insegnante. 2) Le abilità indicate nella scheda linguistica prescindono dall’età e dal livello generale di istruzione dello studente e consentono di delinearne principalmente la competenza linguistica finalizzata alla comunicazione orale e scritta (dunque strumentale all’acquisizione di ogni contenuto disciplinare e all’integrazione). Gli alunni neo arrivati, infatti, partono generalmente tutti da un livello basso o nullo di conoscenza dell’italiano. 3) Un livello si ritiene raggiunto se sono conseguite tutte le quattro abilità a tale livello. 4) Le abilità indicate (dai livelli A1 in poi) fungono pure da obiettivi per l’insegnamento nelle diverse fasi dell’acquisizione dell’italiano da parte dell’alunno.

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    ALLEGATO N.2

    SCHEDA INFORMATIVA ALUNNO STRANIERO

    NOME__________________________________COGNOME____________________________________

    ISCRITTO A____________________________DAL_________________________

    CLASSE_______________

    NATO A_____________________IL_______________ CITTADINANZA_______________________________

    COMPOSIZIONE NUCLEO

    FAMILIARE__________________________________________________________

    _____________________________________________________________________________________ ABITANTE

    A________________________VIA_______________________________________(PR.)_______

    TEL_______________________________

    CELL.________________________________________________

    IN CASO DI NECESSITA’ C’E’ QUALCUNO CHE CONOSCE L’ITALIANO A CUI

    TELEFONARE?_____________________________

    L’ALUNNO E’ IN ITALIA DAL_______________________________________

    PRECEDENTEMENTE SCOLARIZZATO IN PATRIA (BARRARE) SI NO

    HA PRESENTATO DOCUMENTAZIONE SCOLASTICA SI NO

    ANNI DI SCOLARIZZAZIONE IN PATRIA ____________________________

    PRECEDENTEMENTE SCOLARIZZATO IN ITALIA SI NO

    ELEMENTARI

    CLASSE I SI NO

    CLASSE II SI NO

    CLASSE III SI NO

    CLASSE IV SI NO

    CLASSE V SI NO

    MEDIE

    CLASSE I SI NO

    CLASSE II SI NO

    CLASSE III SI NO

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    LINGUE CONOSCIUTE (barrare con una crocetta ove possibile definire il livello in base al quadro comune europeo )

    LINGUA MATERNA____________________________________

    LINGUE PARLATE: □ INGLESE □ FRAN CESE □ SPAGNOLO □ PORTOGHESE

    ALTRO________________________________

    LINGUE USATE ANCHE A LIVELLO

    SCRITTO:_________________________________________________

    LINGUE STUDIATE: □ INGLESE □ FRANCESE □ SPAGNOLO □ PORTOGHESE

    ALTRO________________________________

    HA SEGUITO UN LABORATORIO DI ITALIANO L2 SI NO

    PER QUANTE ORE/SETT? ___________________________

    PER QUANTI ANNI? ___________________________

    IN FAMIGLIA QUALE LINGUA SI

    PARLA?_________________________________________________________________

    RAPPORTI ALUNNO /SCUOLA

    RISPETTA LE CONSEGNE SI NO

    RISPETTA LE REGOLE SI NO

    HA UN ATTEGGIAMENTO COLLABORATIVO SI NO

    E’ ISOLATO SI NO

    E’ INSERITO IN GRUPPI DI CONNAZIONALI SI NO

    E’ INTEGRATO NEL GRUPPO CLASSE SI NO

    ALTRO_________________________________________________________

    I RAPPORTI SCUOLA/FAMIGLIA SONO:

    □ INESISTENTI □ DIFFICOLTOSI □ REGOLARI

    ELEMENTI CARATTERIZZANTI L’AMBITO SOCIOCULTURALE DI PROVENIENZA (gruppo familiare numeroso, famiglia unita o separata, difficoltà economiche, l’alunno vive con parenti, l’alunno ha fratello più grandi o più piccoli)

    ______________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

    PROGETTO MIGRATORIO DELLA FAMIGLIA (ipotesi di un ritorno in patria, di migrazione in altro paese, di permanenza in Italia)

    ______________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

    CHI PARLA ITALIANO IN FAMIGLIA?__________________________________________________________