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PROTESI DI GINOCCHIO ISTRUZIONI D’USO A cura del Dott. Giuseppe Di Napoli Cos’è una protesi di ginocchio La protesi di ginocchio permette ai pazienti affetti da artrosi la ricostruzione dell’articolazione e il recupero di una elevata qualità di vita. Consente di nuovo il movimento del ginocchio senza dolore. La chirurgia protesica si è evoluta nel corso degli anni; il chirurgo può scegliere per il paziente varie tipologie di protesi ed eseguire interventi chirurgici su misura del paziente e in assoluta sicurezza. Quando la protesi del ginocchio L’intervento si esegue quando l’erosione della cartilagine articolare (artrosi) causa dolore, deformità articolare e disfunzione. In cosa consiste l’intervento chirurgico Si esegue un’incisione cutanea anteriore centrata sul ginocchio. Esposte le superfici articolari di femore e tibia, si eseguono i tagli ossei opportuni per ottenere lo spazio sufficiente per l’impianto delle componenti protesiche, che si fissano all’osso attraverso cemento specifico. COMPLICANZE POSSIBILI Infezione: La ferita o l’articolazione possono infettarsi e necessitare un nuovo intervento di pulizia (1-2% dei casi). Antibiotici specifici sono somministrati prima e dopo l’intervento per prevenzione. TVP (Trombosi venosa profonda): Durante le prime settimane dopo l’intervento è possibile sviluppare un coagulo all’interno di una vena della gamba, che può anche portare a embolia polmonare (TEP). Con l’impiego di eparina a basso peso molecolare, l’incidenza di TVP sintomatiche ed EP fatali a 90 giorni dall’intervento è del 3.5% e 0.4% rispettivamente. Sono inoltre indossate calze elasto-compressive per prevenire tale complicanza. Dolore post-operatorio: l’utilizzo di farmaci anti-dolorifici e borsa di ghiaccio serve a ridurre il dolore, ma non ad annullarlo completamente. Il dolore tuttavia regredisce dopo 2-3 giorni. Ematoma post-operatorio dovuto a sanguinamento più importante del solito. Per evitare la formazione di un ematoma sono inseriti dei drenaggi aspirativi sotto la ferita, lasciati in sede per 24-48 ore. Lesione di nervi o vasi: durante l’intervento è un evento molto raro, ma sempre possible. Rigidità: L’eccesso di produzione di tessuto cicatriziale può causare una limitazione della mobilità del ginocchio. Scollamento della protesi: può verificarsi precocemente prima degli abituali 10-15 anni di durata di vita normale di una protesi. In questo caso un cambio di una parte o di tutta la protesi è necessario. Dott. Giuseppe Di Napoli www.chirurgiadellosport.it [email protected] Il presente foglietto illustrativo serve ad integrare un approfondito colloquio che il paziente deve avere con l’ortopedico.

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PROTESI DI GINOCCHIOISTRUZIONI D’USO

A cura delDott. Giuseppe Di Napoli

Cos’è una protesi di ginocchioLa protesi di ginocchio permette ai pazienti affetti da artrosi la ricostruzione dell’articolazione e il recupero di una elevata qualità di vita. Consente di nuovo il movimento del ginocchio senza dolore. La chirurgia protesica si è evoluta nel corso degli anni; il chirurgo può scegliere per il paziente varie tipologie di protesi ed eseguire interventi chirurgici su misura del paziente e in assoluta sicurezza.

Quando la protesi del ginocchioL’intervento si esegue quando l’erosione della cartilagine articolare (artrosi) causa dolore, deformità articolare e disfunzione.

In cosa consiste l’intervento chirurgicoSi esegue un’incisione cutanea anteriore centrata sul ginocchio. Esposte le superfici articolari di femore e tibia, si eseguono i tagli ossei opportuni per ottenere lo spazio sufficiente per l’impianto delle componenti protesiche, che si fissano all’osso attraverso cemento specifico.

COMPLICANZE POSSIBILI

Infezione: La ferita o l’articolazione possono infettarsi e necessitare un nuovo intervento di pulizia (1-2% dei casi). Antibiotici specifici sono somministrati prima e dopo l’intervento per prevenzione.

TVP (Trombosi venosa profonda): Durante le prime settimane dopo l’intervento è possibile sviluppare un coagulo all’interno di una vena della gamba, che può anche portare a embolia polmonare (TEP). Con l’impiego di eparina a basso peso molecolare, l’incidenza di TVP sintomatiche ed EP fatali a 90 giorni dall’intervento è del 3.5% e 0.4% rispettivamente. Sono inoltre indossate calze elasto-compressive per prevenire tale complicanza.Dolore post-operatorio: l’utilizzo di farmaci anti-dolorifici e borsa di ghiaccio serve a ridurre il dolore, ma non ad annullarlo completamente. Il dolore tuttavia regredisce dopo 2-3 giorni.Ematoma post-operatorio dovuto a sanguinamento più importante del solito. Per evitare la formazione di un ematoma sono inseriti dei drenaggi aspirativi sotto la ferita, lasciati in sede per 24-48 ore.Lesione di nervi o vasi: durante l’intervento è un evento molto raro, ma sempre possible.Rigidità: L’eccesso di produzione di tessuto cicatriziale può causare una limitazione della mobilità del ginocchio.Scollamento della protesi: può verificarsi precocemente prima degli abituali 10-15 anni di durata di vita normale di una protesi. In questo caso un cambio di una parte o di tutta la protesi è necessario.

Dott. Giuseppe Di Napoliwww.chirurgiadellosport.it [email protected]

Il presente foglietto illustrativo serve ad integrare un approfondito

colloquio che il paziente deve avere con l’ortopedico.

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Prima dell’intervento chirurgico1. Informare il chirurgo e gli anestesisti sulla eventuale

presenza di allergie a farmaci (presidi indispensabili per la profilassi antibiotica e tromboembolica)

2. Sospendere l’assunzione abituale di cardioaspirina o altri anti-aggrecanti (es ticlopidina o plavix). Embricare la terapia anti-agrecante o anticoagulante con eparine a basso peso molecolare.

3. Controllare la presenza di eventuali infezioni latenti (es. infezioni vie genito-urinarie, odontogene...)

4. Fornire al chirurgo e al personale sanitario del reparto informazioni sulle condizioni generali di salute. In casi selezionati è opportuno eseguire consulenze specialistiche prima dell’intervento.

5. Evitare l’assunzione abituale di antinfiammatori per almeno 2 settimane prima dell’intervento. Per il dolore si può assumere Paracetamolo .

6. Smettere di fumare o ridurre il consumo di sigarette giornaliere7. Perdere il peso in eccesso per evitare il sovraccarico s u l l e

ginocchia.

Dopo l’intervento chirurgicoGIORNO 1: si trascorre a letto in assoluto riposo. Si pratica opportuna terapia antibiotica, anti-tromboembolica e anti-dolorifica.GIORNO 2: si inizia il trattamento riabilitativo per il recupero della mobilità e della forza muscolare. (KINETEC)GIORNO 3-7: si continua il programma fisiokinesiterapico. Il paziente deambula con ausili (prima girello deambulatore, poi bastoni canadesi). Si effettuano le medicazioni necessarie. In casi selezionati si potranno effettuare trasfusioni di sangue (auto-trasfusione o compatibile). Si consiglia l’uso di calze elasto-compressive per prevenire l’insorgenza di problemi vascolari.

Il ritorno a casaPassati 5-7 giorni il paziente può ritornare a casa, se le condizioni generali di salute lo permettono e la ferita chirurgica è asciutta. Il paziente a casa continua il programma riabilitativo e gradualmente riprende la propria vita di relazione. Ritorna all’attività lavorativa dopo l’assenso dell’ortopedico. Continua la terapia anticoagulante eparinica per 3 settimane.

1. Utilizzare le stampelle anche in casa.2. Alzarsi e sedersi dal letto, sedia o poltrona senza fretta.3. Dormire in posizione supina.4. Utilizzare scarpe comode con suola antiscivolo.5. Eliminare tutto ciò che possa essere da intralcio nel cammino.

Usare tappetini antiscivolo in bagno.

La rimozione dei punti di sutura avviene dopo 2 settimane. In seguito, passati 2 giorni, sarà possibile fare la doccia.

RiabilitazioneLa riabilitazione si pone i seguenti obiettivi:• Recupero dell’articolarità (ROM)• Recupero della forza muscolare• Recupero della coordinazione e dello schema del passo

Dopo la prima fase riabilitativa domiciliare, è consigliabile affidarsi ad un centro qualificato, dove personale medico specializzato esegue valutazione iniziale ed elabora un programma riabilitativo personalizzato da svolgere con l’aiuto del fisioterapista.

Ogni giorno è fondamentale dedicare tempo alla riabilitazione. (Almeno 1 ora al dì)

E’ consigliabile dimagrire e NON aumentare di peso.