Prossima fermata Mestre - Ritmi / Spazi / Progetti per la riqualificazione delle aree ferroviarie

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Il fascicolo si propone di rendicontare il percorso di studio e approfondimento che il Comune di Venezia ha condotto nell’affrontare il tema complesso della progettazione delle aree della stazione di Mestre. Con questa volontà di approfondire i temi che stanno alla base dell’Accordo di Programma, ci si è confrontati con due progetti di respiro europeo: Railhuc ed Europan, che con presupposti e metodologie diverse, indagano e prefigurano i possibili futuri scenari.

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RAILHUC LOCAL LEAFLET No 2

PROSSIMA FERMATA MESTRE RITMI/SPAZI/PROGETTI PER LA RIQUALIFICAZIONE

DELLE AREE FERROVIARIE

Questo progetto è implementato attraverso il Programma CENTRAL EUROPE co-finanziato dal FESR RAILHUC Project- http://www.railhuc.eu/

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COMUNE DI VENEZIA

Sindaco

Giorgio Orsoni

Assessore all'Urbanistica

Andrea Ferrazzi

Assessore alla Mobilità e Trasporti

Ugo Bergamo

Direzione Sviluppo del Territorio

Direttore

Oscar Girotta

Dirigente

Luca Barison

Settore Urbanistica Terraferma

Valentino Bassato

Betti Tombolato

Settore Mobilità e Trasporti

Lucio Rubini

Matteo Stevanato

Settore Sviluppo Economico Politiche

Comunitarie e Processi Partecipativi

Isabella Marangoni

Marco Popolizio

Michele Vernier

Direzione Affari Istituzionali

Paolo Ortelli

Direzione Politiche Sociali, Partecipative e dell'Accoglienza

Servizio ETAM

Roberta Zanovello

Alice Cesco

Davide Morello

Direzione Lavori Pubblici

Claudio Carli

Claudio Ficotto

Progetto Grafico

Filippo Lavato

Fotografie

Giorgio Bombieri

ASSOCIAZIONE EUROPAN ITALIA

Virginia Giandelli

Marilia Vesco

GRUPPO DI LAVORO DI VIA PIAVE

Ruben Baiocco

Leopoldo Mattei

Giorgio Roccato

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INDICE

l.

2.

3.

4.

INTRODUZIONE

INQUADRAMENTO

RAILHUC Cooperazione europea per l'integrazione dei nodi ferroviari d'interscambio

2.1 Indagine ai passeggeri della stazione di Mestre

EUROPAN

3.1 Europan 12 - La città adattabile - Inserire i ritmi urbani

3.2 Europan 12 - Gli esiti del concorso

3.3 La tavola rotonda del 26 febbraio 2014

3.4

3.5

3.6

3.7

3.8

l progetti: l'approccio urbanistico

Le aree di progetto: la stazione ferroviaria

Le aree di progetto: l'ex scalo merci

Le aree di progetto: i giardini di via Piave

l giardini di via Piave - il farmer's market

CONCLUSIONI

5

6

8

12

24

26

30

32

34

38

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62

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INTRODUZIONE

Sono lieto di raccontare come si inserisce questo concorso all'interno di un lavoro complessivo che stiamo compiendo insieme a molti soggetti. La stazione di Mestre è una delle grandi stazioni del nostro paese: non a caso è gestita da Grandi Stazioni e non da Cento Stazioni in quanto è una delle tredici stazioni più importanti a livello nazionale. E' un nodo rilevante di arrivo e anche di interconnessione all'interno di corridoi europei di grande rilevanza. che avrà in futuro ulteriori prospettive di crescita legate sia alle dinamiche nazionali che internazionali. Si pensi alle ricadute dello sviluppo del Sistema Ferroviario Metropolitano Regionale (S.F.M.R.) e dell'alta velocità/alta capacità. E' evidente che l'importanza della stazione di Mestre relativamente al flusso del traffico merci e passeggeri non trova adeguato riscontro nella sua qualità urbanistico/funzionale. Nel marzo del 2010. la precedente Amministrazione comunale firmò un Protocollo d'Intesa che impegnava i soggetti firmatari a uno sviluppo della stazione di Mestre. In questi mesi abbiamo compiuto un lavoro paziente insieme a RFI. e gli altri soggetti per rimodulare il protocollo in funzione di una fattibilità e di una sostenibilità reale. Dall'approfondimento congiunto tra Amministrazione comunale e RFI Sistemi Urbani è emerso con chiarezza che i contenuti di tale protocollo erano da rivedere. Le dinamiche economiche di sistema e le conseguenti ricadute urbanistiche comportano infatti la necessità di rivedere quanto già sottoscritto nella logica della sostenibilità economica. urbanistica e ambientale. Si è dunque ripartiti ridefinendo un Accordo di Programma che impegna l'Amministrazione Comunale. RFI Sistemi Urbani. Grandi Stazioni, Immobiliare Favretti e Regione del Veneto. a puntare decisamente nel rilancio urbanistico e funzionale di tutto l'asse della stazione. Si tratta di una grande occasione e di un importante impegno che permetterà una riqualificazione generale di una parte così strategica della città di Mestre. Gli ambiti dell'Accordo infatti non si esauriscono nella stazione ma comprendono anche i giardini di Via Piave e l'ex scalo merci. In questo modo si darà avvio ad una rigenerazione urbana tanto importante quanto necessaria.

Allo stesso modo si potenzierà l'interscambio tram. bus e treno nelle sue declinazioni alta velocità/alta capacità e SFMR valorizzando al meglio il tunnel tranviario di collegamento tra Mestre e Marghera. Un lavoro analogo lo stiamo compiendo per l'accesso alla stazione di Marghera in particolare da Via Ulloa. Anche lì un'importante operazione di rigenerazione urbana sarà accompagnata da un incremento qualitativo delle funzioni destinate a stazione. In tale modo l'importante stazione di Mestre avrà un duplice accesso di alta qualità e altamente funzionale. All'interno di questo percorso, che trova esito nell'Accordo di Programma. abbiamo voluto inserire tale progetto all'interno del concorso EUROPAN 12. Le idee progettuali proposte da decine di giovani architetti provenienti da tutta Europa. saranno un importante contributo allo sviluppo attuativo dell'Accordo stesso. D'altro canto i lavori già in corso ne sono i primi stralci funzionali (mi riferisco in particolare all'interscambio di Piazzale Favretti. ai lavori di restyling in corso della stazione. al bici park. all'autoparco). Desidero ringraziare tutti coloro che hanno partecipato al percorso fin qui svolto. i miei collaboratori che con grande competenza e passione stanno lavorando dietro le quinte. l'Amministratore Delegato di RFI Sistemi Urbani dott. De Vito che ha dimostrato una grande velocità e flessibilità nel ripensare con noi i progetti legati al vecchio Protocollo di Intesa. tutti coloro che lavorano con EUROPAN che si stanno dimostrando un'inesauribile fonte di ispirazione.

ANDREA FERRAZZI Assessore all' Urbanistica. Edilizia Privata ed alla Gestione partecipata del Territorio.

Negli ultimi decenni abbiamo assistito a processi ambiziosi di riconversione di aree portuali in molti dei più importanti complessi urbani europei. laddove la rigenerazione dei cosiddetti waterfront ha permesso la completa riorganizzazione. e anche riappropriazione da parte delle città, di ampi spazi portuali dismessi. Altrettanto sta succedendo per le aree interessate dai sistemi ferroviari. Nei secoli scorsi erano i punti dai quali si organizzavano gli insediamenti produttivi e insediativi. In questi tempi, attorno a queste aree, nuove opportunità

sembrano nascere per ripensare ampie parti di quartieri delle nostre città. È il caso anche di Mestre, laddove l'infrastruttura ferroviaria ha rappresentato per molto tempo una cesura tra parti importanti del suo territorio e che adesso l'Amministrazione Comunale intende ricucire proprio valorizzando il nodo ferroviario e le aree limitrofe. In tema di mobilità. le sfide che abbiamo dinanzi per le nostre città ci chiamano ad affrontare con successo la razionalizzazione delle infrastrutture e la sostenibilità dei sistemi a supporto della mobilità delle persone e delle merci. La sfida può essere sostenuta favorendo un'efficiente intermodalità tra diversi sistemi di trasporto, razionalizzando le diverse reti e garantendo un facile interscambio tra queste. Intorno al sistema del trasporto pubblico locale - sia esso su gomma o su rotaia - l'area centrale di Mestre e la sua stazione rappresentano la massima opportunità in tal senso. Il tram in particolare. con il completamento del tratto di rete verso Marghera e il prossimo arrivo a Venezia. I'SFMR (il sistema ferroviario metropolitano di superficie) e le stazioni come hub efficiente di raccordo, potranno creare un miglioramento complessivo della città e dell'accessibilità a Mestre. Accessibilità che costituisce presupposto per esprimere le potenzialità residenziali, economico-sociali, culturali di un territorio in una piena integrazione soprattutto con l'area vasta metropolitana. Per quel che riguarda la stazione di Mestre. la presente pubblicazione vuole dare testimonianza dei molti interventi avviati nei mesi scorsi che stanno modificando radicalmente l'assetto morfologico e di funzionalità dell'area. La fermata ipogea per il collegamento tram-treno. il terminai autobus di superficie, il BiciPark recentemente inaugurato. il Bike-Sharing sul fronte nord e sud e il prossimo nuovo parcheggio per auto multipiano. andranno a completare un disegno complessivo di efficientamento dei servizi in termini di integrazione modale. Sono ancora molte le azioni da intraprendere nel breve periodo: queste dovranno includere gli interventi necessari di riqualificazione, compatibili con la realtà socio-economica del momento. per non correre il rischio che, per aspettare "il meglio", si perdano le opportunità che invece possiamo cogliere nell'immediato.

Avv. UGO BERGAMO Assessore alla Mobilità e Trasporti

5

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l. INQUADRAMENTO

6

L'area della stazione di Mestre, importante nodo di

scambio sia per le merci che per i passeggeri. si pone al

centro di due vasti ambiti urbani - Mestre e Marghera - e

può rappresentare. una volta riqualificata sotto il profilo

edilizio e rigenerata nelle funzioni urbane. non più

momento di cesura e separazione fra le due parti di città,

ma nuovo elemento di cerniera che infrastruttura e

raccorda le aree.

Questa riflessione ha animato l'agire dell'Amministrazione

Comunale di Venezia quando ha intrapreso il processo di

riqualificazione sulla stazione di Mestre attraverso la

promozione di un Accordo di Programma finalizzato alla

riqualificazione e rigenerazione dell'hub ferroviario.

La stazione ferroviaria di Mestre, al centro dell'asse che

idealmente raccorda gli insediamenti residenziali posti a

nord (Mestre) e a sud (Marghera). con l'entrata in esercizio

della linea tranviaria da Favaro a Marghera.

rappresenterà per la città il nodo di interscambio fra

trasporto ferroviario, trasporto tranviario e linee dei bus

urbani ed extraurbani, collegando di fatto tra loro tutte le

modalità di trasporto pubblico e. al contempo. svolgendo.

a scala urbana. quel ruolo di promotore di una mobilità

sostenibile e sostitutiva del trasporto su gomma

attraverso la connessione della rete ciclopedonale

esistente a tutti i mezzi di trasporto pubblico. mentre .a

scala territoriale. connettendo Mestre. e quindi anche la

Venezia insulare. alla città metropolitana e ai servizi

ferroviari SFMR e di alta velocità.

Questo fascicolo si propone di rendicontare, per sommi

capi. il percorso di studio e approfondimento che il

Comune di Venezia ha condotto nell'affrontare un tema

così complesso qual è quello della progettazione delle aree

di stazione.

Con questa volontà di approfondire i temi che stanno alla

base dell'Accordo di Programma. ci si è confrontati nel

corso dell'ultimo anno. con due progetti di respiro

europeo: Railhuc ed Europan. che con presupposti e

metodologie diverse. indagano e prefigurano i possibili

futuri scenari.

Il Progetto Railhuc. finanziato dall'Unione Europea. mette

insieme tredici partner, provenienti da otto paesi europei,

che cooperano per rafforzare e migliorare l'

interconnettività attraverso l'integrazione tra i sistemi di

trasporto urbano e regionale e il sistema ferroviario

nell'area dell'Europa centrale. La finalità del progetto è

l'integrazione intermodale degli hub ferroviari con i tre

livelli differenti di trasporto pubblico: il sistema Ten-T. i

sistemi di trasporto regionali e locali su rotaia e non.

Obiettivo del progetto è lo sviluppo di modelli. di concetti e

di strategie coordinate tra i partner. per superare

strozzature o colli di bottiglia della rete e. al momento. ha

dato. per il nostro caso di studio. la possibilità di studiare

nel dettaglio i flussi e i modi di utilizzo dei luoghi della

stazione. l grafici di sintesi. riportati nella pagine a seguire.

traducono e restituiscono l'indagine. evidenziando.

attraverso i numeri. la complessa vitalità e i nuovi ritmi

della stazione di Mestre che obbligano ad un uso diverso

degli spazi e ad un ripensamento delle funzioni assolte.

Europan è una federazione europea di organizzazioni

nazionali che gestiscono concorsi di architettura seguiti da

realizzazioni o studi urbani. lanciati simultaneamente da

più paesi su un tema e con obiettivi comuni. In ogni paese.

l'organizzazione dei concorsi è affidata a una struttura

nazionale che si impegna a organizzare il concorso sullo

stesso tema, secondo le medesime regole e negli stessi

termini degli altri paesi membri.

Per la dodicesima edizione. Europan. ha bandito il

concorso sul tema generale: La città adattabile. inserire i

ritmi urbani; l'edizione si è inserita nel quadro di ricerca di

un nuovo modello di città, convinti che l'architettura e

l'urbanistica svolgano un ruolo importante nell'evoluzione

dei territori e dei paesaggi urbani. degli spazi pubblici della

città. delle relazioni sociali e delle condizioni di vita dei

cittadini del XXI secolo e che quindi contribuiscano in modo

determinante alla vita culturale europea e all'identità

dell'urbanità europea.

Per l'area della stazione di Mestre e per gli ambiti ferroviari

posti nelle vicinanze della stazione. prevalentemente di

proprietà di Rete Ferroviaria Italiana. i giovani architetti

partecipanti al concorso europeo Europan 12, hanno

proposto progetti adattabili nel tempo attraverso un

percorso di rigenerazione urbana che ha. come punto di

partenza. la stazione di Mestre da restituire al suo ruolo

centrale. per poi proseguire ed estendersi al recupero con

nuove funzioni residenziali e di socialità degli spazi dell'ex

scalo merci ferroviario e dei giardini posti lungo via Piave.

L'Amministrazione, in collaborazione con R.F.I.-Sistemi

Urbani. si attende con l'approvazione dell'Accordo di

Programma di innescare un processo di riqualificazione

economica e sociale che inizi dall'area della stazione e che

si diffonda virtuosamente all'intero quartiere

riconsegnando questa parte della città ai suoi cittadini e

al territorio.

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l - Stazione di Mestre - Vista dall'alto 7

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2. RAILHUC COOPERAZIONE EUROPEA PER

L'INTEGRAZIONE DEl NODI FERROVIARI DI INTERSCAMBIO

Gli indirizzi approvati di recente dall'Unione Europea per lo

sviluppo della rete trans europea TEN-T confermano il ruolo

strategico dei trasporti nel rafforzare la coesione sociale,

economica e territoriale dell'Unione e nel contribuire alla

creazione di uno spazio unico europeo dei trasporti,

efficiente e sostenibile. Tra i principali obiettivi. si riconosce

alla rete TEN-T la capacità di garantire la coesione

territoriale attraverso l'accessibilità e la connettività di tutte

le regioni dell'Unione, la riduzione del divario esistente fra

Stati membri a livello di qualità dell'infrastruttura.

l'interconnessione - sia per il traffico passeggeri che per

quello merci - tra le infrastrutture di trasporto per il traffico

di lungo raggio, da un lato, e il traffico regionale e locale,

dall'altro.

Nell'ambito del trasporto ferroviario, le grandi aree e

corridoi metropolitani sono stati interessati negli ultimi anni

da profonde modifiche dell'assetto infrastrutturale, a favore

di reti ad Alta Velocità e ad Alta Capacità. Gli investimenti

hanno permesso una separazione e specializzazione del

traffico ferroviario, con decongestionamento dei principali

nodi e recupero di capacità da dedicare al trasporto

regionale-metropolitano e merci, restituendo alla modalità

ferroviaria un ruolo centrale per lo sviluppo del sistema di

trasporto. Non sempre però lo sviluppo delle reti Alta

Velocità ha fatto seguire la corretta armonizzazione di

queste con le altre reti di trasporto pubblico, in particolare a

livello metropolitano, non permettendo un completo

sfruttamento delle potenzialità espresse dalla nuova

offerta ferroviaria. In questo contesto, le stazioni

ferroviarie emergono come nodi di relazione tra queste

diverse reti, sui quali intervenire per favorire una migliore

integrazione tra le diverse modalità di trasporto.

Il progetto comunitario RaiiHuc nasce per favorire

l'ottimizzazione e l'integrazione dei nodi ferroviari di

interscambio di diverso livello (europeo-nazionale-locale) e

intende favorire non solo il trasporto ferroviario delle

persone. ma anche migliorarne l'interconnessione con il

trasporto urbano. con ricadute positive sulla sostenibilità

ambientale dell'intero trasporto pubblico. RAILHUC

(Railway Hub Cities and TEN-T network) è un progetto

implementato attraverso il Programma CENTRAL

EUROPE. co-finanziato dal FESR. Il progetto. di cui il

Comune di Venezia è partner e che coinvolge anche la

Regione del Veneto. interessa 12 partner provenienti da 7

paesi europei (Italia, Repubblica Ceca, Germania,

Ungheria. Repubblica Slovacca. Slovenia e Austria)

localizzati lungo i principali corridoi delle reti TEN-T che

collegano la regione settentrionale del nostro paese verso

il quadrante Nord-Est europeo.

All'interno del progetto. il Comune di Venezia ha inteso

sviluppare una serie di attività mirate a descrivere tutti i

fenomeni di mobilità che interessano le due stazioni di

Venezia S.Lucia e Mestre. Obiettivo ultimo è quello di

dimensionare le possibili azioni verso una migliore

funzionalità delle due stazioni quali strutture efficienti per

l'intermodalità tra diversi sistemi di trasporto.

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2 - Stazione di Mestre - Uscita del tram 9

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2.A- IL NODO DI MESTRE NELLA RETE INFRASTRUTTURALE VENETA

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LEGENDA

Rete stradale principale

Rete ferroviaria

Stazione

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• 2.8 - TRANS EUROPEAN TRANSPORT NETWORK- CORE NETWORK CORRIDORS

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11

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2.1 INDAGINE Al PASSEGGERI DELLA STAZIONE DI MESTRE

Le pagine che seguono illustrano i risultati del lavoro di

analisi realizzato sul nodo della stazione di Mestre. Le

indagini - svolte nel febbraio 2013 - hanno interessato un

conteggio degli utenti della stazione e una contestuale

campagna di interviste per investigare modalità e tempi

degli spostamenti. Ciò ha permesso una restituzione

completa degli schemi della mobilità per una giornate

feriale tipo.

12

Per quanto riguarda la descrizione quantitativa, i rilievi

hanno riguardato il conteggio degli utenti in entrata l uscita dalla stazione. suddivisi per varco di accesso. nella

fascia 6.30 -19.30.

Dal punto di vista qualitativo invece, l'indagine ha

interessato la realizzazione di interviste a campione ai

passggeri disposti presso le banchine della stazione e in

Stazione di Mestre - ingresso principale - 3

Autostazione sul viale della Stazione - 5

attesa di salire al treno. L'indagine è stata svolta nelle ore

mattutine dalle 6.30 alle 9.30 e nel pomeriggio dalle 16.30

alle 19.30. Va sottolineato che il numero di interviste

complessivamente realizzate ha permesso di raggiungere

un campione di utenti di circa il 20%, un valore

mediamente più alto rispetto alle metodologie di indagine

normalmente utilizzate in contesti simili.

Stazione di Mestre - Vista dal primo binario - 4

Stazione di Mestre - Uscita del sottopasso di Via Ul/oa - 6

Page 15: Prossima fermata Mestre - Ritmi / Spazi / Progetti per la riqualificazione delle aree ferroviarie

2.C- UTENTI COMPLESSIVI DELLA STAZIONE DI MESTRE

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L'indagine ha permesso di quantificare gli utenti in ingresso e uscita dai

varchi della stazione. L'accesso da nord (composto da ingresso

principale, ingresso biglietteria e ingresso dal terminai bus tramite

sottopasso) è quello maggiormente utilizzato. Di interesse risulta la

quantificazione degli accessi al varco secondario da Marghera (via

Ulloa). in special modo se si considera lo scarso livello di

infrastrutturazione dell'accesso. La stazione di Mestre inoltre si

conferma anche un importante nodo ferroviario di interscambio. A

fronte del numero complessivo di passeggeri rilevati ai varchi di

accesso (22.600) le interviste agli utenti in salita ai treni hanno

permesso di stimare una quota altrettanto significativa che utilizza la

stazione di Mestre come punto di trasferimento tra due treni.

13

Page 16: Prossima fermata Mestre - Ritmi / Spazi / Progetti per la riqualificazione delle aree ferroviarie

Stazione di Mestre - Il primo binario - 7

14 Stazione di Mestre - Binari visti dal binario l - 8 Stazione di Mestre - Treno in arrivo al binario S - 9

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2.D- ANDAMENTO GIORNALIERO DEl FLUSSI IN INGRESSO E USCITA (FASCIA ORARIA 6.30 l 19.30)

2419

2881

1754

1986

• 2064

2788

• 2440

170}

• • 1668 1672

• 1742

• 1695

280 •

1670

Nella fascia oraria mattutina 6.30 - 10.00 il numero complessivo di

utenti in uscita dalla stazione supera quelli in entrata.

Il valore indica quindi un maggior utilizzo della stazione come punto di

arrivo piuttosto che di partenza. confermando il ruolo di polo attrattore di Mestre.

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862

TOTALE

USCITA DAl BINARI

ACCESSO Al BINARI

ATTRAVERSAMENTO SOTTOPASSO

Tale ruolo è confermato anche nella fascia serale per i rientri verso

casa. Dalle interviste a campione, emerge un utilizzo del sottopasso

della stazione unicamente come collegamento pedonale tra l'area di

Mestre e quella di Marghera (senza quindi accedere ai binari): la quota

stimata è pari al13% del numero complessivo di conteggi realizzati.

15

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Autostazione in viale della Stazione - Fermata - 10

16

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2.E- FREQUENZA DEL VIAGGIO(%)

In relazione alla frequenza (infografica 2.E). l'utenza della stazione è

equamente distribuita tra chi accede alla stazione in modo sistematico.

ovvero ripetuto almeno 2-3 giorni alla settimana (53.2%) e chi ha uno

spostamento di tipo occasionale (46.8%). Per quel che riguarda i modi

di arrivo (infografica 2.F). complessivamente risultano prevalenti le

modalità di accesso sostenibili (piedi. mezzi pubblico. bicicletta) rispetto

all'auto privata. per la quale tuttavia - nella configurazione attuale

dell'area della stazione - non sembrano adeguatamente dimensionati

gli spazi dedicati per il Park and Ride (13,3%) e del Kiss and Ride (area

di sosta breve per l'accompagnamento, 11,9%).

2.F - MODI DI ARRIVO (%) 17

Page 20: Prossima fermata Mestre - Ritmi / Spazi / Progetti per la riqualificazione delle aree ferroviarie

2.G- MOTIVO DELLO SPOSTAMENTO(%)

POSTO DI LAVORO SCUOLA MEETING MOTIVI TURISMO DIVERTIMENTO SHOPPING

CASA ABITUALE UNIVERSITÀ ALTRO LAVORO PERSONALI

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In relazione al motivo dichiarato dagli utenti in partenza dalla stazione

all'interno della fascia oraria mattutina (infografica 2.G). si conferma la

quota rilevante di quanti si spostano quotidianamente per motivi di

lavoro e studio (54.1%).

Di rilievo risultano essere anche gli sposta menti diretti verso un luogo

di lavoro diverso da quello abituale (18,8%). È possibile inoltre dedurre

8,3%

71,4%

un utilizzo tutto sommato ridotto del nodo ferroviario di Mestre per la

quota di turisti (6,6%). Combinando il motivo dichiarato con il modo di

arrivo alla stazione (infografica 2.H) si evidenzia un maggiore utilizzo

dei mezzi di trasporto pubblico o del modo piedi l bicicletta per chi si

sposta quotidianamente per motivi di lavoro e studio, a discapito

dell'auto privata (17,6%).

19

Page 21: Prossima fermata Mestre - Ritmi / Spazi / Progetti per la riqualificazione delle aree ferroviarie

Stazione di Mestre - Attraversamento pedonale all'incrocio con via Piave - 14

20

Page 22: Prossima fermata Mestre - Ritmi / Spazi / Progetti per la riqualificazione delle aree ferroviarie

2.H - MODO DI ARRIVO ALLA STAZIONE PER MOTIVO DELLO SPOSTAMENTO(%)- FASCIA ORARIA MATTUTINA (6:30/10:00)

TRENO 47,4%

PIEDI 14,4%

BUS 11,9%

TRAM 2,3%

TAXI 0,4%

MOTO -CICLOMOTORE 0,1%

LAVORO 31,4%

STUDIO 22,9%

AFFARI 18,9%

PRATICHE PERSONALI O CURE 12,6%

TURISMO- HOTEL 6,6%

RITORNO A CASA 3,3%

21

Page 23: Prossima fermata Mestre - Ritmi / Spazi / Progetti per la riqualificazione delle aree ferroviarie

Stazione di Meste - Treno in sosta al binario 10 - 15

22 Stazione di Mestre - Uscita dal sottopasso al binario l - 16 Stazione di Mestre - Sottopasso - 17

Page 24: Prossima fermata Mestre - Ritmi / Spazi / Progetti per la riqualificazione delle aree ferroviarie

2.1 -ORIGINE DEGLI UTENTI DELLA STAZIONE DI MESTRE ZONE ESTERNE AL COMUNE DI VENEZIA*

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2.J- ORIGINE DEGLI UTENTI DELLA STAZIONE DI MESTRE ZONE INTERNE AL COMUNE DI VENEZIA*

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2.K- STAZIONE DI DESTINAZIONE DEGLI UTENTI DELLA STAZIONE DI MESTRE*

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* Origine e destinazione dichiarata da tutti i passeggeri

intervistati compresi quanti utilizzano la stazione di

Mestre come punto di interscambio tra due treni

23

Page 25: Prossima fermata Mestre - Ritmi / Spazi / Progetti per la riqualificazione delle aree ferroviarie

3. EUROPAN

24

EUROPAN è una federazione europea di organizzazioni

nazionali che gestiscono concorsi di architettura seguiti da

realizzazioni o studi urbani. lanciati simultaneamente da

più paesi su un tema e con obiettivi comuni.

Obiettivo di Europan. nella prospettiva di un'apertura e di

una cooperazione all'interno di un' Europa allargata. è

mirare ad approfondire le conoscenze e le riflessioni sulla

residenza e sull'urbanistica e a favorire gli scambi in

materia fra i vari paesi europei.

Europan ha inoltre come obiettivo aiutare i giovani

progettisti europei a sviluppare e far conoscere le loro idee

su scala europea ed internazionale e di aiutare i comuni e

gli operatori che hanno proposto i siti a trovare soluzioni

architettoniche ed urbanistiche innovative.

Europan intende quindi promuovere. nei paesi

partecipanti. studi urbani ed interventi sperimentali nel

settore dell'edilizia residenziale e attivare processi

innovativi di sviluppo urbano.

Come opera Europan? In ogni paese, l'organizzazione dei

concorsi è affidata a una struttura nazionale composta

da: rappresentanti delle Amministrazioni o delle Istanze

tutelari, rappresentanti dei comuni, operatori pubblici e

privati. progettisti e istituzioni rappresentative degli stessi.

personalità culturali.

Questa struttura nazionale si organizza nella forma

giuridica di un'associazione senza scopo di lucro. Il ruolo

della struttura nazionale è di curare ciascuno dei concorsi

e di promuovere le idee dei progettisti premiati

contribuendo alla loro realizzazione. Ogni struttura

nazionale è dotata di una segreteria nazionale.

La struttura nazionale di un paese organizzatore.

firmatario della Carta, si impegna a organizzare il

concorso sullo stesso tema. secondo le medesime regole e

negli stessi termini degli altri paesi membri.

La struttura nazionale dei paesi associati, firmataria della

Carta. si impegna a proporre almeno un sito. Forma

un'associazione con un paese organizzatore per la giuria e

partecipa al concorso sullo stesso tema. con le stesse

regole e seguendo lo stesso calendario degli paesi

organizzatori.

Le strutture Europan di questi paesi associati si

impegnano ad elaborare il dossier del sito e a distribuirlo. l

paesi associati si impegnano ad organizzare. in

coordinamento con paesi organizzatori, il giudizio dei

progetti pervenuti.

L'Associazione Europea «EUROPAN» opera come struttura

federativa delle diverse strutture nazionali. La sua

Assemblea Generale è costituita da quattro

rappresentanti di ciascuna delle strutture nazionali istituite

in ogni paese organizzatore. da rappresentanti dei paesi

associati e da membri onorari. Il suo Consiglio è costituito

da un rappresentante di ciascun paese organizzatore.

Un Comitato Scientifico, composto da esperti di tutta

Europa, ha il compito di formulare i temi per un analisi

comparativa dei siti e dei risultati e di esprimere una

riflessione strategica sullo sviluppo urbano delle città

europee.

~Associazione è dotata di una segreteria generale che

organizza il lavoro dell'Associazione e coordina l'attività

delle segreterie nazionali, del Comitato Esecutivo e

dell'Assemblea Generale. La segreteria generale europea

assicura. in coordinamento con le segreterie nazionali, la

realizzazione concreta delle manifestazioni e dei concorsi e

sovrintende alla regolarità delle procedure.

Il tema di Europan invita ad una cooperazione con le

pubbliche Amministrazioni. i promotori dello sviluppo

urbano e gli operatori dei paesi organizzatori. Questi

promotori sono stati sollecitati da ogni struttura nazionale

per proporre delle situazioni urbane che rispondano alle

esigenze dei concorsi Europan. Tale collaborazione è

l'occasione perché questi partner di Europan possano

trarre profitto. attraverso i progetti premiati e il dibattito

che ne deriva. per una riflessione aperta ed funzionale allo

sviluppo delle situazioni urbane proposte.

Page 26: Prossima fermata Mestre - Ritmi / Spazi / Progetti per la riqualificazione delle aree ferroviarie

EUROPAN 12: CARTA DEI16 PAESI PARTECIPANTI

"Noi, rappresentanti delle organizzazioni nazionali

EUROPAN di Austria, Belgio, Danimarca, Finlandia,

Francia, Germania. Italia. Kosovo, Norvegia. Olanda,

Polonia, Portogallo, Spagna, Svezia, Svizzera, Ungheria,

firmatari della presente carta, ci impegniamo a

partecipare ad EUROPAN 12.

Nel quadro di un nuovo modello di città sostenibile e delle

trasformazioni qualitative che essa opera attraverso la

considerazione dell'economia, delle risorse. dei nuovi

sistemi di mobilità e della valorizzazione degli spazi urbani,

siamo convinti che l'architettura e l'urbanistica svolgano un

ruolo importante nell'evoluzione dei territori e dei paesaggi

urbani. degli spazi pubblici della città. delle relazioni sociali

e delle condizioni di vita dei cittadini del XXI secolo e

contribuiscano in modo determinante alla vita culturale

europea e all'identità dell'urbanità europea.

Condividiamo l'obiettivo principale di Europa n di dar corpo

all'idea di un'Europa nella quale i giovani talenti possono

offrire un contributo all'architettura, all'urbanistica ed al

paesaggio costituendo una federazione di paesi Europei

attorno ad un concorso di idee d'architettura e di scambi

professionali su questi temi. Per queste ragioni:

promuoviamo scambi scientifici e culturali.

Obiettivo di tali scambi è di permettere la condivisione

degli elementi comuni a tutti i paesi e alle città d'Europa, di

diffondere le esperienze di ciascuno pur affermando le

specificità nazionali, regionali e locali.

Offriamo ai giovani architetti europei la possibilità di

esprimere idee nuove che contribuiscono allo sviluppo

dell'architettura e dell'urbanistica, favorendo la

realizzazione di interventi che mettano in pratica queste

idee. Associamo alla nostra iniziativa alcune città europee

che cercano risposte innovative ai problemi posti dai

contesti urbani e dall'evoluzione dei modi di vita.

Intendiamo diffondere le idee di Europan oltre paesi

membri. incoraggiando ed invitando altri paesi europei che

non sono ancora in grado di unirsi ad Europan come

organizzatori. a partecipare come paesi associati.

Decidiamo di lanciare la dodicesima edizione di Europan

sul tema generale: La città adattabile, inserire i ritmi

urbani.

Conformemente a questi obiettivi e per assicurarne

l'attuazione, ci impegniamo a garantire:

- la qualità della nostra organizzazione a livello nazionale

ed europeo. attraverso il personale e le risorse delle

segreterie esecutive, per assicurare il buon andamento dei

concorsi e delle manifestazioni, nel rispetto delle regole,

delle decisioni e degli atti dell'Assemblea Generale e del

Consiglio;

- ai paesi organizzatori il finanziamento dell'organizzazione

europea versando la quota secondo rate e scadenze

fissate e pagando gli interessi dovuti in caso di ritardo nei

pagamenti;

- che le aree proposte per il concorso (l per ogni paese

associato e 2 o più per ogni paese organizzatore) siano

conformi alle regole stabilite dall'Assemblea Generale

(conformità al tema. impegno dei responsabili. fattibilità,

qualità dell'informazione e dei documenti forniti);

- la pubblicità dei concorsi e promuovere i progetti

premiati;

- l'eminente qualità della giuria e le condizioni per il suo

buon funzionamento;

- che i documenti del concorso siano tradotti nelle lingue

concordate;

- supporto e assistenza ai gruppi premiati, quale che sia la

loro nazionalità e agevolare un processo e/o studio di

realizzazione che nasca dalle idee espresse nei loro

progetti;

- a garantire alle città, agli operatori e alle autorità

appaltatrici che le idee, gli studi e le realizzazioni dei

progetti vincitori rispetteranno i requisiti stabiliti per i siti di

concorso di Europan 12."

25

Page 27: Prossima fermata Mestre - Ritmi / Spazi / Progetti per la riqualificazione delle aree ferroviarie

3.1 EUROPAN 12- LA CITTÀ ADATTABILE -INSERIRE l RITMI URBANI

In che modo gli ambiti ferroviari della stazione di Mestre

contribuiscono alla città adattabile?

Le politiche territoriali del Comune di Venezia sono

attualmente orientate a considerare che il tema

urbanistico della città non è quello della crescita. ma

quello del riordino e della riqualificazione urbana di Mestre

e Marghera. che non possono prescindere dalla

rigenerazione delle parti storiche e degli elementi di

maggior degrado presenti.

Sviluppo della città a consumo di suolo zero. puntando

sulla riqualificazione urbana sono elementi fondanti del

piano di assetto del territorio di recente approvazione che

stabilisce in modo inequivoco la centralità dei processi di

trasformazione urbanistica delle parti più obsolete della

città esistente auspicandone: - lo sviluppo infrastrutturale

al fine di meglio caratterizzarne l'integrazione e

l'accessibilità - lo sviluppo delle dotazione territoriali in

favore dei cittadini e- la riqualificazione delle parti edilizie

di proprietà pubblica e privata.

In tal senso. sono in corso di sviluppo piani e progetti tesi a

riqualificare aree urbane che oggi. pur esprimendo

importanti potenzialità. evidenziano difficoltà sotto il

profilo economico e sociale oltre che urbanistico ed edilizio.

Per l'area della stazione di Mestre e gli ambiti ferroviari

posti nelle vicinanze della stazione. prevalentemente di

proprietà delle Ferrovie dello Stato. è stata elaborata una

proposta di Accordo di Programma per la rigenerazione e

riqualificazione del tessuto urbano degradato dal punto di

vista ambientale e sociale.

L' "Accordo di Programma per la riqualificazione delle aree

della Stazione di Mestre", inizia con la firma del "Protocollo

d'Intesa per il potenziamento dei sistemi di interscambio

moda le e la riqualificazione urbana delle aree ferroviarie di

Mestre" il 22.3.2010.

l soggetti firmatari del protocollo d'intesa. oltre al Comune

di Venezia. sono stati Rete Ferroviaria Italiana SpA (RFI) e

26

FS Sistemi Urbani (FSSU). Il protocollo d'intesa prevede

l'istituzione di un Tavolo Tecnico con lo scopo di concordare

"per l'insieme delle aree di intervento i contenuti generali

relativamente al dimensionamento urbanistico, all'assetto

funzionale. alle quote minime di aree a verde e

attrezzature di interesse generale. nonché alla previsione

di edilizia residenziale pubblica".

Il Comune di Venezia. dalla firma del Protocollo d'Intesa. ha

sviluppato i temi di progetto, anche attraverso occasioni di

confronto con gli altri soggetti pubblici e privati coinvolti.

arrivando a definire uno scenario di trasformazioni più

dettagliato rispetto a quello iniziale.

E' in questo scenario di dettaglio che si pone il

coinvolgimento di Europan per il progetto della nuova

stazione di Venezia Mestre che attivando un percorso di

rigenerazione urbana più complessivo avrà quale punto di

partenza il recupero di alcune aree R.F.I. ridestinate a

residenze. servizi e lavoro.

Il progetto dovrà proporre spazi adattabili nel tempo per

riconnettere due parti della città: Marghera e Mestre. che

attualmente sono fisicamente tagliate dal fascio di binari

pur esistendo continuità di tessuto urbano tra le due parti.

Il recente potenziamento delle infrastrutture urbane (tram

e rete ferroviaria) definiscono gli elementi da prendere in

considerazione affinché i siti contribuiscano a rendere il

contesto urbano adattabile ai cambiamenti spazio­

temporali che si susseguiranno durante il completamento

di questi progetti infrastrutturali in corso.

L'area della stazione di Mestre. importante nodo di

scambio sia per le merci che per i passeggeri si pone al

centro di questi due vasti ambiti di rigenerazione urbana e

può rappresentare un elemento di cerniera che

infrastruttura e raccorda le due aree. Tre sono i lotti che

possono favorire questa rigenerazione:

• l'attuale area di Stazione FS di fronte a Piazzale Favretti

che prevede il progetto della stazione con tutti i relativi

servizi e la conversione dell'edificio 'ex Poste' (di proprietà

privata) ad una destinazione ricettivo-alberghiera:

• l'area ex scalo ferroviario. che prevederà residenza. nuovi

servizi, il potenziamento degli standard urbanistici e

l'espansione dell'area verde del Parco del Piraghetto:

• i giardini di via Piave. area di proprietà di Metropolis (soc.

mandatario Ferrovie dello Stato) dove è prevista la

riqualificazione dell'area verde attraverso realizzazione di

un progetto di opera pubblica che restituisca i giardini

all'uso della città. Le operazioni di trasformazione dell'area

di stazione comportano la necessità di modificare alcune

previsioni della Variante al P.R.G. per la Terraferma vigente

per le operazioni di: trasferimenti di volume. altezze degli

edifici, assegnazione di nuova superficie lorda e che

saranno definite all'interno di un "Accordo di Programma

per la riqualificazione urbana delle aree ferroviarie di

Mestre "attivato tra i soggetti promotori.

Con la prossima entrata in esercizio. della linea tranviaria

da Favare a Marghera, la stazione ferroviaria di Mestre,

rappresenterà il nodo di interscambio tra trasporto

ferroviario. linea del tram e linee dei bus urbani e.

extraurbani e per l'aeroporto. permettendo così un

efficiente connessione tra mezzi di trasporto pubblici

nell'ottica di una mobilità sostenibile sia in ambito urbano

che extraurbano.

Le superfici corrispondenti all'area ex scalo ferroviario

saranno cedute da Rete Ferroviaria Italiana al Comune di

Venezia assieme a tutti gli edifici sovrastanti da demolire.

L'intervento di demolizione e nuova costruzione del

comparto dovrà perseguire il miglioramento della qualità

architettonica e della dotazione di standard di quartiere.

L'area di Stazione, troverà valorizzazione, oltre che nella

conferma della volumetria già esistente nell'area di

stazione. attraverso nuova allocazione di superfici lorde,

mentre l'area dei giardini verrà ceduta dalla società

Metropolis al Comune di Venezia.

Page 28: Prossima fermata Mestre - Ritmi / Spazi / Progetti per la riqualificazione delle aree ferroviarie

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............ - .. 3.A- LE AREE DI PROGETTO NELLA CITTÀ DI MESTRE

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LEGENDA

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Tram

Percorso Ciclabile

27

Page 29: Prossima fermata Mestre - Ritmi / Spazi / Progetti per la riqualificazione delle aree ferroviarie

Mestre - Piazza Ferretto - 18 Mestre - Mercato in piazzetta Coin - 19

28 Mestre - Vista di via Piave dalla Stazione - 20

Page 30: Prossima fermata Mestre - Ritmi / Spazi / Progetti per la riqualificazione delle aree ferroviarie

21 - Marghera - Piazza del Mercato 22 - Mestre - Il nuovo bicipark su Viale della Stazione

23 - Mestre - Viale della Stazione e via Ca' Marcello 29

Page 31: Prossima fermata Mestre - Ritmi / Spazi / Progetti per la riqualificazione delle aree ferroviarie

3.2 EUROPAN 12 -GLI ESITI DEL CONCORSO

Il concorso EUROPAN 12 si è concluso dopo il "Forum delle

città e delle Giurie" che si è svolto a Parigi lo scorso

novembre 2013.

Allivello europeo complessivamente 2412 gruppi iscritti sui

51 siti messi a concorso in 16 paesi Europei. 1762 progetti

inviati (il 73% delle iscrizioni) da 44 paesi differenti, 330

progetti discussi al Forum delle Città e delle Giurie, 106

gruppi premiati (43 vincitori e 63 segnalati) e 64 menzioni

speciali.

L'interesse al concorso. con i siti di Milano e Venezia. ha

portato a 94 i gruppi iscritti. 69 i progetti ricevuti dalla

segreteria di Europan. 5 gruppi premiati (l vincitore e 4

segnalati) e 8 menzioni speciali.

Da un'analisi generale emerge che la metodologia di

lavoro delle Giurie nazionali ha tenuto in considerazione i

programmi proposti dalle Amministrazioni per selezionare

proposte progettuali caratterizzate da fattibilità ma anche

idee e suggerimenti per una visione più critica dei

programmi stessi.

l gruppi vincitori all'estero provengono dalla Spagna (15

gruppi su 21 vincitori). Francia (12 gruppi su 25). Italia (10

gruppi su 14) e Paesi Bassi (5 gruppi su 11). Come in tutte le

precedenti edizioni. si distinguono sempre i gruppi italiani

premiati.

In Italia, tra le 2 città che hanno aderito al programma di

Europan 12, Milano e Venezia, la Giuria,composta da

Patrizia Gabellini, Alfonso Porrello, Franco Purini, -Juan

Manuel Palerm Salazar. Lapo Ruffi. Rodolphe Luscher e

Valeria Sassanelli. ha assegnato 5 premi (l vincitore e 4

segnalati) e 8 menzioni su un totale di 69 proposte

progettuali.

Per il sito di Venezia la Giuria ha ritenuto di assegnare tre

ex aequo:

"Percorsi per riqualificare", degli architetti italiani Gregorio

Indelicato, Chiara Gugliotta. Mario Cottone, che costruisce

la relazione con l'edificio della stazione tramviaria e con il

sottopasso e si ripropone di rimodulare lo spazio

dell'edificio della stazione con un nuovo volume sospeso.

grazie all'attacco a terra interamente vetrato che

consente una forte relazione visiva tra interno ed esterno.

Il sistema dei pannelli, con fori circolari di tre misure, dà

30

all'esterno una sensazione di dinamicità nella regola. e

all'interno filtra la luce generando giochi di luce ed ombra

sempre diversi.

Nell'area dell'ex scalo il cuore del progetto è il parco, che si

estende sino al limite della linea ferroviaria. e include tutta

l'area passando dalla scala di giardino di città a quella di

parco urbano. La fruibilità dello spazio avvicina due

diverse modalità di spostamento: una lenta, fatta di

percorsi pedonali e ciclabili: e una veloce, legata alla

mobilità ferroviaria e al traffico veicolo re.

"Innesti Urbani", degli architetti italiani Andres Holguin,

Gilda Lombardi, Alessandro Deana. Elena Barbiere con il

collaboratore Benedetto Bertozzi, dove per l'ambito dell'ex

scalo ferroviario si propone lo spostamento di via Trento

sul limite est dell'area in modo da assicurare la continuità

spaziale e ambientale tra il nuovo parco e il parco del

Piraghetto; il recupero e l'integrazione nel disegno del

parco dei binari ferroviari ancora presenti come memoria

del luogo: recupero. la valorizzazione e la

rifunzionalizzazione degli edifici ex scalo merci da destinare

a servizi e delle due tettoie; la realizzazione di due sistemi

edificati diversi per tipologia e altezza. che hanno come

funzione quella di contenere e alimentare funzionalmente

il parco. Per la stazione si propongono nuove volumetrie in

aggiunta alle volumetrie esistenti in modo da valorizzare e

funzionalizzare il patrimonio edilizio esistente; la conferma

dei vuoti urbani presenti: la realizzazione di una nuova

piazza pubblica posta tra la stazione dei treni e l'edificio ex

poste.

"The territorial threshold", degli architetti italiani Francesco

Messina, Francesco Fragole, Daria Caruso, Giuseppe

Messina. Rosario Cristelli, Francesca Mazzone, Anna De

Marco con la collaboratrice Giorgia di Giorgi. Qui la

strategia progettuale propone di dare forma e identità al

bordo della città e ricucirlo per riformulare il senso del

limite verso Marghera e la ferrovia, trasformandolo in

confine valicabile e assumere un ruolo propulsore per la

città.ll progetto assume una valenza infrastrutturale sia in

termini dimensionali, confrontandosi con la scala della

linea ferrata. sia in termini gestionali, per governare le

istanze urbane, sociali e di mobilità,differenziate per

consistenza e natura. Un muro abitato segue il tracciato

della ferrovia declinando,attraverso la propria

disposizione, diversi gradi di urbanità e di configurazione

dello spazio pubblico. Un nuovo bordo che raccoglie la città

e le sue dinamiche, puntando a riordinare la vasta area di

progetto,attraverso due grandi elementi di scala

territoriale.

Tre menzioni speciali sono andate ai progetti:

"The Anatomy Lesson", degli architetti italiani Alessandro

Carmine Console e Gina Oliva:

"Match boxes",dell'architetto italiano Matteo Fraschini e

collaboratori Camilla Fasoli, Elisa Riviera. Fiorella

Nataly,Medina Zambrano;

"Sewing Threads", dell'architetto spagnolo -Jose Maria

Sanchez e collaboratori Eva Klenk, Alba Gonzalez. Elena

Nunez. Alida Regodon, Cristina Teran, Chiara Oggioni,

Paloma Diez Vallejo, -Jaime Martin Rivero, Sofien Kaabi,

lgnacio Hornillos Cardenas, Enrique Garda Margallo,

Francisco Sanchez;

"Canali urbani", degli architetti italiani Bianca Montorselli,

Flaminia Liberati, Daniele Carfagna, Walter Lafrate. Gaia

Rengo. Stefano Bigiotti.Eride Caramia, Leonardo Loy.

Per il sito di Milano è risultato vincitore il progetto dal titolo

"Landscape transition",del gruppo francese composto

dagli architetti Cyrille Lamouche, Cécilia Robergeaud,

Guillaume Chatelain.

È poi stato segnalato il progetto "Porto agricolo",

dell'architetto italiano -Jonathan Galli con gli architetti

Emiliano Capasso, Roberto Alesi, Serena Armandi,

Giammario Volatili e Serafino D'Emidio come collaboratori.

Quattro menzioni speciali sono andate ai progetti :­

"Visioning porto di mare 2035", degli architetti francesi

-Julie Siol, David Pistre, Louis Bauchet; codice HX631, dal

titolo "San Rocco", degli architetti italiani Andrea

Fradegrada, Valentino Celeste, Simone Natoli, Giovanni

Munafò. Riccardo Riva: - "Pomerio", degli architetti italiani

Simone Sante, Laura Fabriani, Ester Bonsante, Alessandro

Zappaterreni; - RoomScape_Milano",degli architetti italiani

Lina Malfona. Elena Mattia, Monica Manicone, Gregorio

Froio.

Page 32: Prossima fermata Mestre - Ritmi / Spazi / Progetti per la riqualificazione delle aree ferroviarie

PERCORSI PER RIOUALIFICARE GE774 Sciacca (AG)

INNESTI URBANI L0451 Venezia

THE TERRITORIAL THRESHOLD NU727 Barcellona Pozzo di Gotto (ME)

THE ANATOMY LESSON BW788 Roma

MATCH BOXES GR211 Milano

SEWING THREADS KZ323 Madrid (ES)

CANALI URBANI Vl658 Roma

MESTRE, TERRITORIO NEL PERIMETRO DELLE SOSTENIBILITÀ E0021 Ascoli Piceno

GREEN ARCHEOLOGY JB821 Roma

CLASSIFICA FINALE DI EUROPAN 12 PER IL SITO DI VENEZIA

Gregorio Indelicato Chiara Gugliotta Mario Cottone

Andres Holguin Gilda Lombardi Alessandro Deana Elena Barbiera Benedetto Bertozzi

Francesco Messina Francesco Fragole Daria Caruso Giuseppe Messina Rosario Cristelli Francesca Mazzone Anna De Marco Giorqia Di GiorQi

Alessandro Carmine Console Gina Oliva

Matteo Fraschini Camilla Fasoli Elisa Riviera Medino Zambrano Fiorella Nataly

Jose Marìa Sanchez Maria José Sanchez Eva Klenk Alba Gonzalez Elena Nunez Alicia Regodon Cristina Teran Chiara Oggioni Paloma Diez Vallejo Martin Rivero Jaime Sofien Kaabi lgnacio Hornillos Càrdenas Enrique Garcia-Margallo Francisco Sànchez

Bianca Montorselli Flaminia Liberati Daniele Carfagna Walter lafrate Gaia Rengo Stefano Bigiotti Eride Cara mia Leonardo Lo)'

Davide Fratoni Maurizio Tempera Stefano Novelli Vasileios Kontos Rocco Puopoplo Gabriele Pede

Laura Fassio Emanuele Caporrella Renzo Sgolacchia Andrea Valentini

TITOLO DEL PROGETTO CODICE IDENTIFICATIVO Luogo di provenienza

L-SHAPED MESTRE RT873 Monterotondo (Roma)

WALKSCAPES XJ710 Roma

GLOCAL CRASIS ZM984 Trieste

STREETLIFE Bl330 Milano

SUPERNOVA CC621 Padova

WIREFRAME EF768 Venezia

RE. ME. AL684 Roma

HD/LD AY383 Gemona del Friuli

Capogruppo Altri componenti

(UD)

Enrico Ansaloni MORE GREEN SPACE IN A lvan Lomuti DENSER CITY David Varone EN983 Tommaso Modesti Venezia Marco Tius Anna Riciputo Giulio Galli

INTO THE NATURE INTO Alessia Maggio THEART Andrea Abatecola NB182 Raffaella Gatti Castel San Pietro Terme Micaela Vivaldi (BO)

Mauro Ventura DEFRAG Elia Snidero NN127

Alberto Pacor Venezia

Marcello Bondavalli URBAN HALL Nicola Brenna ODllO

Carlo Alberto Tagliabue Rotterdam (NL)

Stefano Tropea Alberto D'Asaro Amedeo Wolfango OTTO E TERZO

Alfredo Barba OU839

Corrado Lazzari Zaragoza (ES)

Francesca Finotti Roberto Levati Samuele Paudice LIFE UNE

Jessica Spinelli OW362 Olmi(TV) Luca Vacchini

Nicola Sirugo PERCORRENZE.

Zhao Muyun RIACOUISIRE LE

Federica Vassena CONTINUITÀ NEGATE.

Michel Carlona OR290

Luca Mezzalira Cammarata (AG)

Curzio Pentimalli Daniela Maiullari Emanuele Paladin M-SUM Francesco Poloniato MESTRE-SUSTAI NABLE

URBAN MOBILITY Alessandra Rampazzo SB995 Laura Frasson Venezia Alessandro Pizzolato Marcello Galiotto RECYCLED SPACES Michele Venturini YS889

Martino De Rossi Venezia

Isabella Tenti Roberto Brichese GREEN UNE

Maria Vittoria Porro YY962

Davide Pretto Palermo

Elisa Ferro Marco Caorlini Alvise Luchetta

Luigi Esposito TRACKS Gianni Ferrari ZP528

Stoccolma (SE)

Stefania Anzil PARALLAXIMEASURED Tino Carletti EMPHASIS Tania Teixeira ZU862 Elisabetta Paviotti Cesenatico (FC) Monica Vittorio

• Progetto segnalato

• Progetto meritevole di menzione speciale

Progetto partecipante

Andrea Martino Gion Tania Sarria Gloria Zanardo Nicola Fasolo Silvia Vicentini Guido Pantani

Maddalena Casa rotti

Andrea Boscolo Leonidas Paterakis Elia De Tomasi

Andreas Faoro Francesca Rizzetto Ariel Vazquez Paolo Ruaro

José Angel Rem6n Esteban Jana Brankova Hamoud Kamal Hussein

Giulio Vezzani Edoardo Verga n i

Francesco Scrudato Vincenzo Spataro Francesco Patti Leonardo Terrusa Nicola Albanese Livia Scibetta

Massimiliano Dellamaria Diego Gasparotto Alessia Castrignano

Antonio Zennari Alessandro Mognato

Pietro Airoldi Domenico Argento Sergio Sanno Vito Priolo Stanislao Gabriele Anello Roberto Lentini

Anna Pang

Maria Luisa Cappelli Francesco Gasperini Nicola Buccioli Valentino Brunetti Andrea Simone

31

Page 33: Prossima fermata Mestre - Ritmi / Spazi / Progetti per la riqualificazione delle aree ferroviarie

3.3 LA TAVOLA ROTONDA DEL 26 FEBBRAIO 2014

Il 26 febbraio 2014 la Tavola Rotonda svoltasi presso il

Cotonificio di S. Marta deii 1Università IUAV a Venezia e

organizzata dalla Città di Venezia diventa occasione per

riunire gli attori dei diversi percorsi di studio e ri-disegno

che riguardano la stazione ferroviaria di Venezia - Mestre

e dei suoi dintorni.

Questi percorsi concorrono - in forme diverse - alla

elaborazione di un Accordo di Programma tra il Comune di

Venezia e la proprietà delle aree coinvolte. In sintesi sono:

• il percorso di studio del Programma Europeo RAILHUC,

un programma implementato attraverso il Programma

Centrai Europe e co-finanziato dal FESR a cui partecipa il

Comune di Venezia. Il programma RAILHUC studia

l'integrazione tra il traffico ferroviario passeggeri sui nodi

delle tratte ad alta velocità e le altre modalità di

trasporto. Una indagine realizzata appositamente.

esamina gli utenti della stazione di Venezia - Mestre e dei

passeggeri che la utilizzano:

• il Concorso di Progettazione Europan 12 che, indetto dal

Comune di Venezia e di concerto con Sistemi Urbani,

gruppo Ferrovie dello Stato. vuole ridisegnare l'assetto

fisico della stazione stessa e di alcune aree non ferroviarie

di proprietà delle immobiliari controllate dalle Ferrovie

dello Stato e da una immobiliare privata.

l progetti più interessanti emersi dal concorso. i cui esiti

sono stati resi pubblici nel Dicembre 2013, diventano

riferimento per la stesura di un accordo di Programma:

• la prossima estensione delle linee del tram. che porta nel

2014 all'apertura di una stazione tramviaria sotto alla

stazione ferroviaria e alla riorganizzazione di parte delle

linee degli autobus.

Numerosi gli interventi, di cui si riporta di seguito una

breve sintesi.

32

OSCAR GIROTTO Direttore dello Sviluppo del Territorio del

Comune di Venezia ricorda che ci sono vari processi in

corso sulla stazione ferroviaria di Venezia-Mestre, in

quanto non si lavora solo sulla rigenerazione di un'area e

sulle sue funzioni. ma anche sul suo ruolo di connessione

tra parti diverse del territorio.

ANDREA FERRAZZI Assessore all'Urbanistica del Comune

di Venezia evidenzia che la stazione ferroviaria di Venezia­

Mestre è gestita da Grandi Stazioni. proprio perché si

tratta di un hub ferroviario tra i più importanti d'Italia.

Quando la linea AV da Milano e da Bologna sarà

completata, la sua importanza aumenterà. Il ri-disegno

non include solo la stazione ma anche l'ex deposito

ferroviario di Mestre e i giardini pubblici di via Piave a

Mestre.

UGO BERGAMO Assessore alla Mobilità e Trasporti al

Comune di Venezia la ritiene un'area strategica: se nel

'900 è stata un polo attrattore della città, attualmente è

un'opportunità per la rigenerazione della città. Anche

l'interscambio bus-treno deve essere migliorato.

CARLO DE VITO C.E.O. di "Sistemi Urbani", azienda del

Gruppo Ferrovie dello Stato, spiega che il suo ramo

societario è la parte del Gruppo Ferrovie dello Stato che

possiede le aree non connesse con la circolazione

ferroviaria. Rileva che 4 dei 10 corridoi intermodali Europei

attraversano l'Italia. Sottolinea come ci siano concorsi di

progettazione anche in altre Città Metropolitane in Italia

(Venezia lo diventerà a breve). Rileva che c'è una certa

debolezza nell'attuale catena di trasporto pubblico (nel

centro storico ad esempio).

STEFANO ANGELINI del Dipartimento Infrastrutture e

Mobilità della Regione del Veneto spiega che la Legge

Regionale del Veneto n·3s del 2001 disciplina gli accordi

tra settore pubblico e privato e illustra l'iter procedurale.

MATTEO STEVANATO e LUCIO RUBINI della Direzione

indagini svolte sul traffico passeggeri della stazione di

Venezia - Mestre sottolineando la forte funzione di

interscambio (illustrata più in dettaglio su un altro capitolo

della presente pubblicazione.)

DAVIDE MORELLO Direzione Politiche Sociali, ETAM

Animazione di Comunità e Territorio illustra le iniziative in

corso per combattere situazioni di degrado sociale attorno

alla stazione e promuovere attività di integrazione.

GIORGIO RONCATO in rappresentanza del Gruppo di

lavoro di via Piave sottolinea come sia importante il ruolo

dello spazio pubblico e che la progettualità non può essere

circoscritta all'area in particolare dei giardini pubblici e

come. per una vera rigenerazione. occorra valorizzare le

iniziative locali.

VIRGINIA GIANDELLI e MARILIA VESCO Europan 12

commentano l'esito del concorso di progettazione

rilevando che 29 sono i progetti ricevuti. L'eta media dei

team di progettazione è 30 anni. Gli Italiani, considerando

tutti i bandi Europan indetti nella sessione. sono secondi

per numero di partecipanti nell'intera Europa. Si sottolinea

anche un nuovo approccio alla progettazione: i progetti

sono "adattabili".

VALENTINA BASSATO Direzione Sviluppo del Territorio del

Comune di Venezia coordina l'illustrazione da parte dei

progettisti di alcuni dei progetti elaborati per il concorso di

progettazione. e conduce la "open discussion" che si svolge

successivamente.

Nella "open discussion" seguente. si affrontano i vari temi

emersi durante gli interventi: integrazione delle diverse

aree di progetto: sostenibilità finanziaria: percorsi ciclabili:

evitare la costruzione di nuovi volume sulle aree verdi:

fermate degli autobus. etc. L'obiettivo è tener conto di

tutto questo in vista della firma di un Accordo di

Programma tra Comune di Venezia e la proprietà delle

Mobilità e Trasporti del Comune di Venezia illustrano le aree.

Page 34: Prossima fermata Mestre - Ritmi / Spazi / Progetti per la riqualificazione delle aree ferroviarie

3.4 l PROGETTI: L• APPROCCIO URBANISTICO

Le strategie per la trasformazione dei siti proposti con il

concorso Europan 12. sono oggetto. in questa sezione

introduttiva. di un raggruppamento sotto il profilo

territoriale. Le aree della stazione di Mestre. inserite nel

sub-tema di concorso "Reti territoriali", offrono una sfida

complessa non solo legata alla trasformazione. fisica e

funzionale. degli ambiti ma anche alla natura e al ruolo

che le stesse assumono rispetto al tessuto urbano e alle

dinamiche sociali preesistenti.

La città di Mestre. se si escludono i due centri storici di

Mestre e Marghera. del resto già normati da specifici piani.

si configura in realtà con i caratteri di una "periferia",

connotata: da una frammentazione del costruito, da un

prevalere di tipologie edilizie a palazzina o addirittura

unifamiliari. da un progressivo annullamento del rapporto

tra edificio e spazio pubblico. da una occupazione acritica

del suolo edificabile privato. da una prevalenza

nell'immagine urbana di elementi deboli e sempre

eterogenei (recinzioni. box auto. insegne e fatti decorativi

34

diversi, ... ).

Le proposte di piano regolatore per la Terraferma già

configurano una vera e propria riorganizzazione dell'intero

ambito territoriale attraverso due diverse strategie

operative. Da un lato. puntuali "esplorazioni progettuali"

per alcune aree strategiche (riorganizzazione territoriale

attraverso precisazioni dei bordi interni e degli assi

portanti); dall'altro, una trasformazione diffusa del tessuto

costruito. per mezzo di una nuova disciplina normativa. a

partire dalla specificità riconosciute nelle diverse parti

urbane.

Gli input forniti dal concorso non ponevano vincoli. nello

specifico, neppure in altezza, in quanto l'Amministrazione,

intendendo operare attraverso Accordo di Programma.

aveva inteso concordare la migliore trasformazione delle

aree di stazione. attraverso la condivisione di una nuova

soluzione planivolumetrica con tutti i soggetti coinvolti. Si è

chiesto tuttavia che lo sviluppo progettuale entrasse in

dialogo con i volumi della città esistente e con gli spazi

aperti presenti in prossimità delle tre aree a concorso.

oltre che relazionarsi con la scala territoriale. L'unico limite

è rappresentato dai vincoli di navigazione aerea ENAC per

cui gli ostacoli non devono superare l'altezza di 146,65 per

questa zona.

Gli esiti del concorso. in particolare la mancanza di un

effettivo vincitore, e la segnalazione di tre soluzioni

progettuali. danno in parte risposta all'ambiziosa e

complessa suggestione di concorso.

Governare la connessione dei progetti sulle aree a

concorso con la rete territoriale. avendo cura. da un lato.

al dialogo con il territorio circostante e dall'altro ad una

'chiusura protettiva' per evitare eventuali effetti negativi

di elementi detrattori presenti nel territorio circostante.

risulta un processo complesso. Solo alcuni progettisti

hanno costruito scenari suggestivi a scala urbana. con

approcci differenti e forse non del tutto completi, ma

meritevoli comunque di uno spazio dedicato.

Page 35: Prossima fermata Mestre - Ritmi / Spazi / Progetti per la riqualificazione delle aree ferroviarie

THE TERRITORIAL THRESHOLD

Il progetto urbano ha un valore strutturale necessario a fondare le parti

della città che la presenza della ferrovia e le attività connesse, rendono

destrutturate. Un muro abitato, infatti, segue il tracciato della ferrovia

declinando, attraverso la propria disposizione diversi gradi di urbanità e di

configurazioni dello spazio pubblico. ~immagine del muro esprime

chiaramente l'idea di un nuovo bordo che raccoglie la città e le sue

dinamiche, puntando a riordinare la vasta area di progetto attraverso i due

grandi elementi di scala territoriale.

WALKSCAPES

La visione "globale" del luogo è l'elemento dominane sul quale è stato elaborato l'intervento: nuove prospettive di

fruizione e di miglioramento dettano nuove regole, da un lato tendono alla preservazione (assi della città), dall'altro

di sviluppo (nuovi edifici), al fine di compiere un progetto integrato di utilizzo contemporaneo legato al contesto. Si

esce totalmente dal concetto di urbanistica razionalista che imposta assi e perimetro ambiti in una grande scala, al

contrario dal piccolo si vuole generare il grande (..). Il secondo elemento generatore è la "linea del

tempo"conformata dalle spinte della città e dall'uso del territorio, diventando un camminamento che produce luoghi

(..). La direzione viene scandita da moderni menhir quali le torri solari che oltre ad assolvere al detto compito,

producono energia per autoalimentare l'intervento.

35

Page 36: Prossima fermata Mestre - Ritmi / Spazi / Progetti per la riqualificazione delle aree ferroviarie

INNESTI URBANI

Si propone uno sviluppo della città a basso consumo di suolo. in cui vengono riciclate le strutture obsolete. con

l'inserimento di nuove architetture capaci di innestare nuovi cicli di vita: riqualificazione economica. sociale e urbana

dell'area attraverso l'inserimento di nuove funzioni e spazi pubblici e il miglioramento degli standard a verde;(..) La

proposta si articola in due momenti progettuali: il primo risponde alla richieste edificatorie effettive e attuali della

città, mentre il secondo completerà la capacità edificatoria prevista del piano mediante occupazione degli spazi

liberi lasciati a tale scopo (..). Intervenire sulla città costruita permette di ripristinare la continuità spaziale

rafforzando i tessuti urbani, permette l'introduzione di nuovi usi che soddisfano le necessità della comunità,

introduce nuove tipologie abitative, e destinazioni d'uso aumentando la mixitè sociale e funzionale (..).

36

Page 37: Prossima fermata Mestre - Ritmi / Spazi / Progetti per la riqualificazione delle aree ferroviarie

GLOCAL CRASIS URBAN HETEROGENIS

La strategia di sviluppo proposta per l'area di concorso è finalizzato a finanziare un processo di genesi urbana

locale. attraverso la "crasi" delle eterogenee intenzioni progettuali. ( .. ) Il progetto di recupero si fonda su alcune

essenziali intenzioni evolutive: l'organicità urbana. la genesi del senso di appartenenza a origine con la progettazione

GREEN ARCHEOLOGY

del corretto ambito degli spazi pubblici e luoghi di pubblico interesse.(..)Mobilità integrata, intesa come dispositivi di

connessione tra gli approcci e i sistemi di trasporto pubblico e privato; (..). Sostenibilità economica (..)

Contestualizzazione ambientale come riduzione delle volumetrie. integrazione reale e controllata del verde pubblico.

37

Page 38: Prossima fermata Mestre - Ritmi / Spazi / Progetti per la riqualificazione delle aree ferroviarie

3.5 LE AREE DI PROGETTO: LA STAZIONE FERROVIARIA

La riqualificazione della stazione di Mestre rappresenta

uno snodo essenziale per lo sviluppo urbanistico della

città. Rafforza in primo luogo uno dei principali punti di

snodo della rete ferroviaria del Nord Italia, cruciale per

tutta la mobilità verso le principali direttrici del Paese e

verso importanti aree internazionali in forte sviluppo. Al

riguardo, è utile sottolineare la prossima realizzazione

della fermata Alta Velocità che consentirà un salto di

qualità significativo nell'integrazione del capoluogo veneto

con le principali città del Paese. Si noti ancora come lo

sviluppo della stazione di Mestre riguarda sia una

infrastruttura di rilievo nelle relazioni territoriali di media e

lunga distanza sia in quelle di rango metropolitano:

Mestre rappresenta uno snodo fondamentale della rete

ferroviaria regionale (SFMR) in fase di completamento ed

avvio.

Il rafforzamento e lo sviluppo dell'infrastruttura su ferro.

integrata nella rete della mobilità pubblica cittadina (rete

bus e tram). permette di ipotizzare il significativo aumento

di importanza relativa dell'area nel sistema urbano e

territoriale veneziano. Allo sviluppo infrastrutturale deve

dunque essere affiancato lo sviluppo di funzioni che bene

si integrino nel contesto (terziario direzionale pubblico e

privato. strutture ricettive) e che ne qualifichino le

38

vocazioni.

L'elemento centrale dell'asse che idealmente raccorda il

centro di Mestre con il Centro di Marghera, è la stazione

ferroviaria di Venezia Mestre. che necessita di

riqualificazione urbanistica e rigenerazione di funzioni. al

fine di restituirla ad un ruolo preminente a servizio degli

insediamenti residenziali posti a nord (Mestre) ed a sud

(Marghera) potenziando inoltre la qualità dell'offerta al

viaggiatore in transito.

L'area posta a concorso corrisponde all'attuale edificio di

Stazione di Mestre dove il bando specificava "troverà

valorizzazione attraverso nuova allocazione di circa 10.000

mq di superficie lorda di pavimento provenienti dalla

C2RS66, i 5.100 mq di sp provenienti dalla nuova

destinazione assegnata all'area 3 e nella conferma della

volumetria già esistente nell'area di stazione. La somma

delle sp descritte dovrebbe riversare nell'area di stazione

27.000 mq circa di sp con le destinazioni consentite."

Ulteriori specificazioni del bando indicavano come gli edifici

presenti nel sito di progetto della stazione potevano

essere demoliti. a stimolo per una progettazione esempio

di edificazione sostenibile sia sotto il profilo della qualità

architettonica e urbanistica dell'intervento sia sotto il

profilo della sua sostenibilità economica e della capacità

attrattiva per investimenti privati. Le destinazioni d'uso

ammesse. nuova stazione con servizi connessi all'uso di

stazione, lasciavano libertà di pensare a nuovi usi o utilizzi

degli spazi. escludendo, quale unica destinazione non

compatibile con le funzioni di stazione. l'alloggio e/o

l'abitazione privata.

All'interno dell'area di progetto a concorso. insiste inoltre

la proprietà privata dell'Immobiliare Favretti

corrispondente al mapp. 2083 del Fg. 17 di Mestre. La

proprietà Immobiliare Favretti S.r.l. intende. avvalendosi

dello strumento dell'Accordo di Programma, convertire

l'edificio 'ex Poste' ad una destinazione ricettiva­

alberghiera attraverso la riconversione del volume

esistente. Alcune proposte per lo sviluppo del nuovo

edificio sono già state prodotte dalla proprietà. l progetti

presentati hanno come minimo comune denominatore un

sedime lievemente inferiore a quello attualmente

occupato dall'edificio 'ex Poste', un incremento del 30% del

volume esistente ed un cambio di destinazione d'uso da

direzionale a ricettivo. Queste possibilità di trasformazione

generate dalla partecipazione all'Accordo di Programma.

dovranno tradursi in un beneficio pubblico per la città da

investire nelle opere di urbanizzazione a riqualificazione

dello stesso ambito di stazione.

La Stazione di Mestre - Immagini ©2014 Google. Map data ©2014 Google - 28

Page 39: Prossima fermata Mestre - Ritmi / Spazi / Progetti per la riqualificazione delle aree ferroviarie

ID ALTEZZA AREA mq VOLUME mc NO PIANI DESTINAZIONE D'USO ID ALTEZZA AREA mq VOLUME mc NO PIANI DESTINAZIONE D'USO - 8,06 156 1259 2 Edificio RFI 4,87 645 3141 Pensilina treni - 3,29 304 1000 2 8,15 298 2429 Edifico RFI + Ex poste

4 Cabina Enel 19,9 1139 22659 3 - 15,33 627 9606 5 Edificio Uffici RFI 22,31 122 2724 3

6 2,88 141 407 2,91 20 58 3

3,26 431 1406 Edificio Uffici 7,59 253 1918 2

13,73 164 2253 4 Edifico Uffici 3,69 93 345 2 - 10,84 323 3502 4 Edifico Uffici - 4,07 51 206 2

SA 6,32 4339 27425 Pensilina 15 3,38 41 138 Annesso Edificio 5

10,77 336 3621 4 Edifico Uffici 16 2,52 33 83 Baracche cantiere

9 4,66 855 3985 Pensilina treni 17 5,3 75 396 Baracche cantiere

lO 4,59 1612 7398 Pensilina treni 18 2,35 15 36 Baracche cantiere

11 4,64 1583 7343 Pensilina treni - -

39

Page 40: Prossima fermata Mestre - Ritmi / Spazi / Progetti per la riqualificazione delle aree ferroviarie

Edificio 8 - Fabbricato della stazione - 29 Edificio 13 Ex poste - Vista da Viale della Stazione - 30 Stazione di Mestre - Vista dell'ingresso principale dal binario 2 - 31

Edificio 5 - 32 Stazione di Mestre - Vista binari 2 e 3 - 33 Edificio 3 - 34

Edificio 13 - Vista dal Binario l - 35 Edificio 2 - Vista da Viale della Stazione - 36 Edificio 13 - Vista da Viale della Stazione - 37

40

Page 41: Prossima fermata Mestre - Ritmi / Spazi / Progetti per la riqualificazione delle aree ferroviarie

38 - Vista della stazione di Mestre

41

Page 42: Prossima fermata Mestre - Ritmi / Spazi / Progetti per la riqualificazione delle aree ferroviarie

PERCORSI PER RIQUALIFICARE

Il volume della nuova stazione, che sostituisce l'esistente, si estende per 280 mt (..) per circa 20 mt di profondità,

inglobando a destra l'area occupata dall'edificio della polizia ferroviaria e delle ex poste(..). Vi è un incremento della

volumetria con l'introduzione di due piani e un corpo aggettante (..). L'edificio appare come un volume sospeso.

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INNESTI URBANI

Il progetto si propone la realizzazione di una nuova piazza pubblica posta tra la stazione dei treni e l'edificio ex­

poste. Questa piazza sarà motore della rigenerazione urbana dell'area e favorirà la mobilità e i flussi tra i diversi

42

grazie all'attacco a terra interamente vetrato (..). La lunga fascia trasparente ha un'altezza di 3.20, quota da cui

parte un rivestimento di pannelli perforati, che come una pelle, protegge gli spazi interni (..).

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sistemi di trasporto; l'inserimento di nuove volumetrie in aggiunta alle volumetrie esistenti in modo da valorizzare e funzionalizzare il patrimonio edilizio esistente (..); la conferma dei vuoti urbani presenti liberandoli da volumetrie

incongruenti e inserendo chiare destinazioni.

Page 43: Prossima fermata Mestre - Ritmi / Spazi / Progetti per la riqualificazione delle aree ferroviarie

THE ANATOMY LESSON

Il progetto consiste nell'aggiungere alla mappa della Mestre in-attesa 3 nuovi elementi (..) elemento del "trittico

della terraferma" è costituito dalla Stazione di Mestre. La matrice formale alla base è quella della Trincea. La

stazione. quindi, diviene luogo urbano su più livelli che, oltre ad ospitare le attività e gli spazi di una stazione. ospita

nuovi luoghi per la cultura e il tempo libero(..).La stazione è costituita da una successione di spazi di differente forma

THE TERRITORIAL THRESHOLD Il progetto prevede la totale sostituzione dei manufatti esistenti con un edificio "infrastrutturale" che possa riordinare l'intera area e mediare il rapporto tra la città e il tracciato ferroviario. (. .. ). L'intervento si propone come

l'estrusione di una sezione che si articola secondo tre modalità: l'attacco a terra configurato come spazio a terra di

attraversamento e della mobilità; la piastra che contiene le attività collettive (..) mentre le stecche che si poggiano

e funzione posti tra due lunghi portici, alti 5 metri. che costituiscono 2 filtri tra questi spazi e viale Stazione da un lato e i binari della ferrovia dall'altro.(..) La decisione di interrare la stazione riesce. contemporaneamente a risolvere il

problema del collegamento tra Mestre e Marhera.(..) Non potendo portare i collegamenti trasversali al livello della stazione, abbiamo portato la stazione allivello dei collegamenti esistenti(..).

contengono funzioni legate al commercio, al terziario e al turismo.(..) La copertura della piastra è pensata come una

promenade sospesa sulla città che in alcuni patii trova le connessioni con i piano inferiori. In tutti i blocchi che

costituiscono il nuovo fronte. la facciata esposta a sud è caratterizzata da brise soleil che fanno da supporto a

dispositivi per l'energia solare.

43

Page 44: Prossima fermata Mestre - Ritmi / Spazi / Progetti per la riqualificazione delle aree ferroviarie

MATCH BOXES

La strategia di progetto si concentra nel ricollegare i due tessuti urbani. attraverso la creazione di un nuovo fronte

adiacente alla linea ferroviaria che serve come come testa del sistema Mestre . che superando la stazione. crea

continuità fra le due città (Mestre e marghera). ora visivamente e fisicamente separate. Questa nuova scheda tra

città e infrastrutture. agisce come una soglia porosa in entrambe le direzioni grazie all'inserimento di un fronte

continuo e ripetibile. l suoi moduli di base creano un disegno chiaramente identificabile all'interno della maglia della

città contribuendo a percepire l'intervento come unificante per il tessuto urbano.

44

CANALI URBANI

Stabilire il concetto del tempo nella stazione ferroviaria è piuttosto complesso (prendere un treno. aspettare qualcuno .. ) la facciata lungo il Viale della Stazione è concepita come un elemento mutevole e adattabile; concetto

rappresentato anche dall'utilizzo del corten per realizzare l'involucro principale. Il rivestimento non arriva mai al

livello del suolo, assumerà colori variabili e influenzabili dalla luce ma anche dall'illuminazione interna dell'edificio. Il

complesso della stazione concepito come lungo canale si apre e cambia la sezione in corrispondenza di via Piave,

accogliendo l'asse via rio che arriva in corrispondenza della mezzeria.

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-

-· ...

Page 45: Prossima fermata Mestre - Ritmi / Spazi / Progetti per la riqualificazione delle aree ferroviarie

MESTRE, TERRITORIO NEL PERIMETRO DELLE SOSTENIBILITÀ

Il disegno di progetto raffigura un'architettura parete. un presidio urbico che con enfasi perimetro e cinge la maglia

urbana di Mestre (..). La stazione è rappresentata come grande luogo pubblico. fisico e ideale, capace di suscitare le

relazioni virtuose con il luogo poiché riconoscibile, simbolicamente significativo (..). Il progetto dispiega una grande

copertura (..) determinando esiti formali e spaziali (..) quali la grande terrazza coperta. da cui è spiccata la

passerella . che esile si estende ortogonalmente ad essa e alle pensiline dei viaggiatori(..).

WALKSCAPES

La compos1z1one spaziale dell'edificio stazione è generata da una serie di esigenze costruttive. distributive e

soprattutto rappresentative della volontà di strutturare uno spazio di vita. (..) è un edificio che cresce si alza. ruota.

curva crea continuamente nuove prospettive tutte diverse. si evolve e si perde in fuga. Lo spazio centrale accoglie

l'atrio d'ingresso eh diventa anche distribuzione principale alla diverse funzioni contenute nell'edificio(..)ll simbolico

rapporto tra la copertura della stazione e il suo interno. invita l'utente a usufruire dei servizi all'aperto e godere degli

articolati percorsi e spazi alternati alla sistemazione a verde.

45

Page 46: Prossima fermata Mestre - Ritmi / Spazi / Progetti per la riqualificazione delle aree ferroviarie

GREEN ARCHEOLOGY

La nuova stazione di Mestre è configurata come una porta lineare - un Portico - che agisce non solo come nuovo

elemento portante . ma vuole richiamare la tipologia del porticato presente ovunque nella realtà veneziana. così come nel centro storico di Mestre e nelle immediate vicinanze della stazione . Il nuovo porticato è l'infrastruttura

attraverso la quale si passerà per la stazione degli autobus, per i collegamenti con il sottopasso per Marghera e

con le piattaforme dei treni , per raggiungere la fermata del tram, per gli accessi pedonali alle auto e alle aree di

L-SHAPED MESTRE

Dal punto di vista funzionale e distributivo le due strutture ad "L'' rovesciata, nell'interspazio che le separa. vanno a

configurare una galleria attrezzata a più livelli, nella quale troveranno dislocamento tutte le funzioni in maniera da

creare uno spazio urbano protetto. luminoso e confortevole cosicché la città entri nella stazione e la stazione diventi

46

parcheggio. Sul retro. il portico diventa anche riparo per le piattaforme. Inoltre. è il tavolo su cui diversi oggetti sono

collocati. Alcuni servizi come: negozi. uffici amministrativi. parcheggi per biciclette e per automobili . il nuovo hotel, emergono infatti dalla parte superiore del portico. Il tetto è un giardino comune che mette in relazione le diverse

parti emergenti. Se le funzioni inferiori si presentano come le più pubbliche , per i passeggeri che si muovono da un

luogo all'altro , le parti superiori del tetto del portico rappresentano gli spazi relax adatti alle pause e ai tempi di

attesa dei viaggiatori , degli ospiti dell'hotel e degli stessi impiegati.

parte di essa. Il complesso ferroviario si trasformerà così in un nuovo portale intermodale dove nella struttura ad L

di dimensioni maggiori troveranno luogo principalmente i servizi ferroviari ed i servizi primari, mentre in quella di

dimensioni minori saranno dislocati i servizi secondari dal carattere prettamente commerciale e terziario.

Page 47: Prossima fermata Mestre - Ritmi / Spazi / Progetti per la riqualificazione delle aree ferroviarie

SEWING THREADS

Il progetto propone la realizzazione di una nuova piazza pubblica posta tra la stazione dei treni e l'edificio ex-poste.

Questa piazza sarà motore della rigenerazione urbana dell'area e favorirà la mobilità e i flussi tra i diversi sistemi di

GLOCAL CRASIS

La strategia di sviluppo proposta per l'area di concorso è finalizzato a finanziare un processo di genesi urbana

locale. attraverso la "crasi" delle eterogenee intenzioni progettuali. ( .. ) Il progetto di recupero si fonda su alcune

essenziali intenzioni evolutive: l'organicità urbana. la genesi del senso di appartenenza a origine con la progettazione

trasporto: l'inserimento di nuove volumetrie in aggiunta alle volumetrie esistenti in modo da valorizzare e

funzionalizzare il patrimonio edilizio esistente ( .. ): la conferma dei vuoti urbani presenti liberandoli da volumetrie incongruenti e inserendo chiare destinazioni.

del corretto ambito degli spazi pubblici e luoghi di pubblico interesse.( .. )Mobilità integrata, intesa come dispositivi di

connessione tra gli approcci e i sistemi di trasporto pubblico e privato: ( .. ). Sostenibilità economica ( .. )

Contestualizzazione ambientale come riduzione delle volumetrie, integrazione reale e controllata del verde pubblico.

47

Page 48: Prossima fermata Mestre - Ritmi / Spazi / Progetti per la riqualificazione delle aree ferroviarie

3.6 LE AREE DI PROGETTO: L•Ex SCALO MERCI

La scheda norma di Piano Regolatore C2RS n.66 per

l'ambito dell'ex scalo merci organizza le modifiche

urbanistiche pensando alla definizione del limite della città

a sud-ovest tra il parco del Piraghetto e l'asse ferroviario

VE-TV e VE-TS. Si prevede l'ampliamento del parco. la

ridefinizione del sedime della via Trento per dare soluzione

al nodo di collegamento tra il sottopasso al passaggio a

livello della via Gazzera e l'incrocio con la via Miranese in

direzione della stazione F.S .. e la realizzazione di nuova

residenza che affaccia verso la ferrovia su una fascia di

parco e verso la città con una successione di spazi pubblici

pavimentati.

Gli indirizzi di concorso indicano come tipo di intervento

possibile la libera demolizione di tutti gli edifici eccetto il

mantenimento del "magazzino merci" (fabbricato indicato

con il numero 8 all'interno dell'area) e la possibilità

facoltativa di mantenere. anche in parte. il cosiddetto

"magazzino V.O." (fabbricato indicato con i numeri 2 e 3

all'interno dell'area).

E' richiesto di mantenere parte o tutto del fabbricato

48

indicato con il numero 9 in particolare per la porzione

destinata a "Centro per l'affido e la solidarietà

familiare"del Comune di Venezia.

La destinazione d'uso indicata è prevalentemente

residenziale con possibilità di mixare destinazioni

complementari all'insediamento residenziale (negozi di

quartiere. servizi alla persona. attività direzionali. pubblici

esercizi. ... ) con un limite massimo di 4.300 mq di sp sul

totale dell'edificato. e integrazione degli standard di

quartiere in particolare verde con connessione al parco

Piraghetto.

La quantità di superficie totale realizzabile corrisponde a

quanto previsto dalla vigente V. Prg per la Terraferma.

21.500 mq di sp complessivi maggiorati dai volumi

provenienti dal mantenimento. con recupero obbligatorio,

del fabbricato "magazzino merci" e dall'eventuale

mantenimento con recupero. anche in parte. del

fabbricato "magazzino V.O".

All'interno dei 21.500 sp di volumi ex novo sviluppabili

null'area. dovranno trovare collocazione i circa 70 alloggi

provenienti dalla demolizione degli edifici posti a nord

dell'area (tra i due fasci di binari in direzione Trieste e in

direzione Treviso).

All'interno della procedura di Accordo di Programma le

superfici corrispondenti all'ambito dell'ex scalo merci

saranno cedute dalla proprietà, Rete Ferroviaria Italiana,

al Comune di Venezia assieme a tutti gli edifici sovrastanti

da demolire. L'operazione di valorizzazione dell'area. una

volta ceduta al Comune di Venezia, dovrà prevedere la

demolizione totale o parziale degli edifici esistenti. la

conferma delle previsioni di superficie lorda di pavimento

già previste dal PRG vigente. il trasferimento - a pari

tipologia e consistenza - dei volumi residenziali e

commerciali presenti nel quartiere tra le linee ferroviarie

per Treviso e per Trieste. L'intervento di demolizione e

nuova costruzione del comparto dovrà perseguire il

miglioramento della qualità architettonica e della

dotazione di standard di quartiere. anche attraverso

l'espansione dell'area verde del Parco del Piraghetto.

L'Ex scalo merci- Immagini ©2014 Google. Map data ©2014 Google - 39

Page 49: Prossima fermata Mestre - Ritmi / Spazi / Progetti per la riqualificazione delle aree ferroviarie

l 3.C- L•Ex SCALO MERCI: CONSISTENZA DELLE VOLUMETRIE

ID ALTEZZA AREA mq VOLUME mc NO PIANI DESTINAZIONE D'USO

2,44 11 27 Cabina Ferrovia

5,13 135 691 Edificio Uffici

4,22 1161 4S9S l+ Edificio (deposito)

3A 4,52 374 1690 Pensiline/Tettoie

38 5,54 324 1795 Pensiline/Tettoie - 6,4 255 1632 2 Edificio Uffici - 4,4S 2491 11160 l+ Edificio (deposito)

5A 5,06 525 2655 Pensiline/Tettoie

58 5,06 344 1743 Pensiline/Tettoie

5,5 109 601 Pensiline/Tettoie

6 6,13 1276 7S21 Pensiline/Tettoie - 3,71 140 519 Edificio Uffici - 3,SS 19S 76S Edificio Uffici - 6,59 347 22S5 Deposito

SA 6,16 lOS 666 Pensili ne

SB 6,31 94 595 Pensiline

se 4,17 69 2SS Pensili ne

3,35 910 304S Ufficio

Ufficio Magazzino

Cabina Enel

Tettoia

3,3 149 492 Edificio

3,97 S33 330S Magazzini/Officina

15 5,05 761 3S44 Tettoia - 2,95 17 51 Cabina

3,17 3S 119 Pensiline/Tettoie

3,93 65 257 Tettoia in muratura

3,12 10 32 Cabina

2,21 63 139

5,05 16S S4S Tettoia in muratura

4,79 154 736 Deposito/Magazzino

7,16 112 79S 2 Deposito/Magazzino

23 2,74 15S 433 Pensiline/Tettoie - 2,65 72 192 Cabina

25 2,S4 153 435 Tettoie

26 3,05 17 51 Tettoie

27 2,63 3SO 1000 Tettoie

2S 2,32 3S ss Tettoie - -

100m

49

Page 50: Prossima fermata Mestre - Ritmi / Spazi / Progetti per la riqualificazione delle aree ferroviarie

41 - Vista binari da cavalcavia della Giustizia 42 - Via Trento 43 - Via Trento

44 - Ingresso area Ex scalo merci 45 - Vista interna dell'area Ex scalo merci 46 - Vista interna edifici Ex scalo merci

47 - Vista esterno edificio Ex scalo merci 48 - Via Trento verso viale della Stazione 49 - Vista binari da cavalcavia della Giustizia

51

Page 51: Prossima fermata Mestre - Ritmi / Spazi / Progetti per la riqualificazione delle aree ferroviarie

INNESTI URBANI

Il progetto propone lo spostamento di via Trento sul limite est dell'area in modo da assicurare la continuità spaziale

e ambientale tra il nuovo parco e il parco del Piraghetto; il recupero nel disegno del parco dei binari ferroviari ( ... ); il

recupero degli edifici ex scalo da destinare a servizi e delle due tettoie ( .. ); la realizzazione di due sistemi edificati

diversi per tipologia e altezza ( .. ). Il primo a est è costituito da tre serie di case a schiera ( .. ) il secondo a ovest

dell'area è costituito da quattro edifici residenziali di dimensione e altezza analoghe a quelli del quartiere Piraghetto.

53

Page 52: Prossima fermata Mestre - Ritmi / Spazi / Progetti per la riqualificazione delle aree ferroviarie

MATCH BOXES

Una strada verde, naturale e urbana, è l'elemento di collegamento di tutto il progetto. Supera la barriera della

stazione per continuare verso la città giardino. Il collegamento verde è accompagnato da un sistema di mobilità

lenta che penetra nella stazione e poi penetra nella maglia urbana in collegamento con le piste ciclabili (disponibili e

previsti). La posizione dei moduli edificati si basa su uno studio fatto sui binari della città esistente, mantiene gli assi

principali, e li prosegue mantenendoli legati tra loro.

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GREEN ARCHEOLOGY

Il sito di progetto corrispondente all'ex scalo merci, destinato a diventare un grande, maestoso parco,che

rappresenterà l'estensione del parco del Piraghetto: con una 'foresta' a Permacultura, la nuova area verde avrà

bisogno di più tempo per organizzare se stessa rispetto ai tempi necessari per la costruzione degli edifici. Gli edifici

preesistenti, le strutture ex depositi merci vengono mantenute e ristrutturate per diventare. nel tempo, piccoli

incubatori per l'avvio di imprese o atelier. Le nuove architetture. che saranno principalmente edifici residenziali, con

le loro facciate completamente aperte (con un sistema scorrevole e interamente pieghevole di filtri solari)

consentiranno una completa esperienza di godimento di ( questi nuovi) paesaggi urbani e verdi. Il nuovo quartiere

potrà diventare un esempio positivo di integrazione dell'umanità con la natura ..

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Page 53: Prossima fermata Mestre - Ritmi / Spazi / Progetti per la riqualificazione delle aree ferroviarie

CANALI URBANI

(..) Il tetto piattaforma guida verso il parco; Lo scalo merci esistente diventa parte integrante del sistema con lo

scopo di inserire il "vecchio" in un processo di rigenerazione e di utilizzo tanto da essere impiegato come luogo per

eventuali eventi. (..) lo spazio si espande ed il concetto di ritmo sbiadisce per meglio adattarsi al carattere aperto e

arioso del grande spazio verde (..). l ritmi urbani sono estremamente mutevoli: la velocità dettata dal portico varia

dal resto dei servizi che in alcune occasioni diventano piazze. Nel volume destinato ad uso residenziale sono state

previste delle piazze/ballatoi per offrire delle pause a chi sta facendo rientro nelle proprie abitazioni. l servizi sono

dislocati al piano terra sotto delle rampe verdi mentre l'accesso alle residenze si trova a quota 5 metri.

GLOCAL CRASIS

Il dispositivo urbano è progettato per collegare l'ex-scalo merci, zona terminale della città, allo stile di vita del centro

città; la ferrovia viene individuata come un limite da cui partire per il recupero della scala urbana, caratterizzata

dalla nuova piazza e dall'integrazione con il parco del Piraghetto, nella sua doppia identità di parco pubblico e

residenziale. L:argine verde è il vero collegamento ciclo-pedonale tra la zona della stazione ferroviaria e. a un livello

superiore. il nuovo quartiere residenziale. fino a discendere verso la piazza collegandosi poi ai circuiti ciclabili

esistenti.(..) Tutte le costruzioni sono caratterizzate dagli orti-giardino privati affacciati al percorso-giardino pubblico

che attraversa il quartiere. connesso con il parcheggi destinato ai residenti. situato sotto l'argine verde che protegge l'area dall'infrastruttura ferroviaria.

55

Page 54: Prossima fermata Mestre - Ritmi / Spazi / Progetti per la riqualificazione delle aree ferroviarie

THE ANATOMY LESSON

Il progetto consiste nell'aggiungere alla mappa della Mestre in-attesa 3 nuovi elementi (..). Il Recinto è la matrice

formale alla base del progetto delle residenze nell'area. Il progetto è costituito da due corti quadrate di 120 m di lato l'una e di 78 m l'altra. poste all'interno di un fitto bosco di alberi ad alto fusto. L:interno delle corti. (..) attorno al

quale sono disposte le residenze che, quindi, costituiscono il bordo e la separazione tra l'interno/prato e

l'esterno/bosco. (..) le corti quadrate divengono dei recinti/radura che, separando il bosco esterno pubblico (naturale

prosecuzione del bosco del Piraghetto) dal prato interno collettivo, ribaltano il classico binomio interno/esterno(..).

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56

L-SHAPED MESTRE

Geometricamente esatte, le due torri articolano i propri volumi riproponendo il concept della doppia L- utilizzato per

organizzare la sezione della stazione - che qui diventa il nucleo attorno al quale si sviluppa la pianta. La prima L, più

piccola e completamente piena, accoglie gli ambienti di servizio quali scale e ascensori; la seconda L più grande e

sovrapposta a creare un quadrato, contiene gli spazi residenziali. (..) Il sistema naturale inserito all'interno di un

contesto urbano definito assume dei connotati di solidità e plusvalore. Le linee di progetto(..) lavorano all'interno dei

parchi come delle propaggini urbane che determinano dei percorsi di penetrazione "aggrappando" il costruito al

naturale come dei cavi in tensione ..

Page 55: Prossima fermata Mestre - Ritmi / Spazi / Progetti per la riqualificazione delle aree ferroviarie

MESTRE, TERRITORIO NEL PERIMETRO DELLE SOSTENIBILITÀ

(..) si giunge attraverso il muro che si dispiega parallelamente ai binari e che può essere percorso come una

moderna passatoia di ronda (..) alle aree di sedime dell'ex deposito. che giacciono prospicienti e parallele a essa;

sono sollevate al di sopra di un basamento(..) che è inteso come fondamenta su cui impostare gli edifici residenziali

che (..) costituiscono rappresentazione della vocazione di tale brano di città. Essi perimetrano e cingono l'area di

pertinenza del sinuoso disegno murario (..) inteso quale grande piazza, "vuoto urbano"(..) in rapporto con installazioni

e attrezzature, quali la torre direzionale che snella ed esile si eleva su di un basamento che riprende un modulo di

6X6 (..). Questo sistema investe le superfici del sedime degli edifici residenziali scandendone la partitura. Su

ciascuno dei 4 corpi di fabbrica sono impostate delle torri le cui altezze confermano lo skyline del tessuto urbano

(..).L'impianto planimetrico del complesso residenziale intende celebrare (..)il progetto dell'ospedale civile di Venezia

presso l'area del macello comunale di San Giobbe di Le Corbusier.

WALKSCAPES

Una nuova immagine dell'abitare: leggera e mutevole, adagiata sul territorio e dettata dalle direttrici della città (..)

Gli edifici comunicano con la collina artificiale grazie a terrazzi/ballatoi del primo o secondo piano che annegano in

essa.(..) al suo interno vengono collocati le cantine e i garage delle abitazioni nonché i magazzini dei fabbricati

destinati ai servizi. inoltre nella parte di confine a ovest. trova vita una seconda strada a scorrimento veloce che

permette nuove connessioni (..).

57

Page 56: Prossima fermata Mestre - Ritmi / Spazi / Progetti per la riqualificazione delle aree ferroviarie

3.7 LE AREE DI PROGETTO: l GIARDINI DI VIA PIAVE

Le vicende urbanistiche dei giardini di via Piave. nate con

la demolizione di una serie di tre edifici simili agli attuali.

ancora esistenti, le cosiddette "case dei ferrovieri", si

relazionano fortemente con i temi della riqualificazione

degli spazi ferroviari.

Via Piave è la porta di Mestre è il primo sguardo, la prima

impressione sulla città. Via Piave (intesa come zona

stazione - zona Piraghetto fino a via Cappuccina e Corso

Del Popolo) è caratterizzata da alcune questioni legate

all'ordine pubblico a cui si è sommata, per tutta la prima

decade del 2000, la forte immigrazione e il conseguente

cambiamento demografico che ha modificato. in un tempo

rapidissimo. il tessuto sociale. Pur essendo un'asse

importante che collega il centro di Mestre alla stazione. la

stessa presenza della stazione accentua le problematiche

sociali dell'area di via Piave. Una sorta di corto circuito in

cui la necessità di ristabilire un ordine pubblico e sociale

sembra passare anche per la necessità di riacquisire un

decoro urbano e una nuova funzionalità dell'area trattata

dal concorso.

58

In questo contesto si è mosso l'intervento di Etam. Servizio

di Animazione di Comunità e Territorio del Comune di

Venezia: promuovendo processi di partecipazione.

incentivando la cittadinanza attiva. valorizzando le risorse

positive e accompagnando gruppi di cittadini che si sono

presi cura del loro territorio. Etam segue iniziative come

laboratori di convivenza. di coesione sociale. di sviluppo

della conoscenza delle diversità culturali, dello scambio e

dell'integrazione e per l'ambito dei giardini Etam ha

collaborato con il Gruppo di lavoro di Via Piave. Ne sono

nate iniziative originali e positive. mirate a rioccupare e

riappropriarsi di spazi degradati che sono spesso usati in

maniera impropria: i giardini di Via Piave. l'area verde di

Via Sernaglia, il parco Piraghetto. la Stazione. e Casa

Bainsizza. In quest'ultimo caso, i cittadini del Gruppo di

lavoro di Via Piave. attraverso una sottoscrizione. hanno

risanato l'immobile, in stato di abbandono. dato in

comodato d'uso gratuito dalla proprietà in cambio di lavori

di ristrutturazione e guardiania. L'edificio. tra le case dei

ferrovieri. in piena zona Piave diventa luogo d'incontro e

ospitalità per la cittadinanza.

All'interno di questo quadro gli elementi forniti in sede di

concorso chiedevano la riqualificazione dell'area,

progettandola con funzione di giardino pubblico fruibile di

quartiere. attrezzato esclusivamente con sottoservizi e

piazzole che possano ospitare. in strutture rimovibili,

mercati stagionali, farmer's market. stand di promozione

prodotti, etc ...

Non è prevista la realizzazione di nessun volume: infatti il

volume maturato. a fronte della cessione della superficie

al Comune di Venezia, verrà trasferito. sommandosi ai

volumi già esistenti. sull'area di Stazione. La valorizzazione

dell'area verde lungo via Piave si sostanzierà nella

attribuzione alla stessa di una volumetria pari alla

sottozona residenziale Bl contermine (i.f. 1.5 mq/mq).

Il Comune di Venezia, a cessione avvenuta, attiverà la

riqualificazione attraverso un progetto di opera pubblica

che restituirà i giardini di via Piave all'uso della città.

l Giardini di Via Piave - Immagini ©2014 Google. Map data ©2014 Google - 50

Page 57: Prossima fermata Mestre - Ritmi / Spazi / Progetti per la riqualificazione delle aree ferroviarie

51 - Percorso interno ai giardini di via Piave

52 - Vista dei giardini di via Piave 53 - Vista dei giardini lungo via Piave 59

Page 58: Prossima fermata Mestre - Ritmi / Spazi / Progetti per la riqualificazione delle aree ferroviarie

PERCORSI PER RIQUALIFICARE

Mantenendo l'alberatura esistente. si procede per piccoli interventi di

riformulazione dei percorsi (. .. ) Il percorso. insieme a un sistema di quote

differenti genera spazi di seduta liberi. all'ombra degli alberi e stabilisce due

ambiti, uno più prossimo agli edifici dove si predispongono i giochi dei

bambini e le aiuole verdi prive di bordo si fondono con la terra senza soluzioni di continuità; l'altro più vicino al bordo strada dove la

pavimentazione. in terra stabilizzata. disegna una piazza per mercati

temporanei e piccoli stand fieristici.

MESTRE, TERRITORIO NEL PERIMETRO

DELLE SOSTENIBILITÀ

Nell'area pubblica attrezzata di via Piave. piani lastricati e verdi si

avvicendano denunciando modesti dislivelli, corredati da esili pergole, ave

possono essere ospitati piccoli mercati stagionali a servizio dell'aggregato

urbano prospiciente; orientati nella direzione stabilita da un percorso pedonale e ciclabile che si estende da un vertice e l'altro dell'area, distinto

da un' alberatura che arricchisce il patrimonio vegetale esistente, e si

costituisce quale diaframma rispetto ai tracciati viari destinati al traffico

veicolare.

60

Page 59: Prossima fermata Mestre - Ritmi / Spazi / Progetti per la riqualificazione delle aree ferroviarie

3.8 l GIARDINI DI VIA PIAVE- IL FARMER•s MARKET

L'area dei giardini di via Piave è attualmente destinata a

parco di quartiere, caratterizzato da una oramai folta

vegetazione. da alcune attrezzature di arredo urbano e da

un percorso pedonale che lo attraversa con andamento

curvilineo lungo tutta la lunghezza.

L'Amministrazione comunale, ancor prima di veder definiti

gli esisti del concorso. ha espresso la volontà di

riqualificare l'area sia sotto l'aspetto architettonico sia

intervenendo sul profilo di carattere sociale.

L'intervento si propone di attrezzare l'area a verde

definendo le condizioni per ospitare attività commerciali di

qualità o meglio un "Farmer's market'' con i prodotti delle

aziende locali, principalmente agricoli. Un mercato rionale

con venti piazzole di sosta, fornite di acqua ed energia

elettrica, collegate da un percorso pensato in tavolato di

legno per consentire la semplicità dell'intervento e un

basso impatto con l'area a verde in cui si inserisce.

Di seguito si riportano le osservazioni di una

62

rappresentanza di cittadini. il Gruppo di lavoro di Via

Piave. raccontate durante la tavola rotonda del 26

febbraio 2014, focalizzata sulle proposte progettuali

emerse dal concorso Europa n, dove si è cercato comunque

di dare uno spazio e voce a chi in concreto vive le aree di

concorso.

"Per quanto riguarda i Giardini di via Piave consideriamo

positiva( .. .) l'acquisizione da parte dell'amministrazione

comunale. Valutiamo con interesse anche il progetto per

l'inserimento di un mercato (biologico. km O. ecc.).

Considerato il fatto che occorra anche valutare la

compatibilità del mercato con la funzionalità di parco

(assumendo come limite concreto la sua esigua

estensione( .. .). Un intervento sui Giardini di Via Piave deve

prevedere una proposta di gestione degli spazi pubblici

circostanti (fra i più critici dal punto di vista della micro­

criminalità e dello spaccio di stupefacenti), ( . .) ma con esso

anche il reticolo di strade e stradine che si distendono a

comprenderli da via Piave a via Cappuccina. Sulle

modalità di ri-progetto di questi spazi pubblici degradati,

la proposta del Gruppo di lavoro di via Piave è che non si

tratti tanto di un progetto calato dall'alto ma frutto della

possibilità di svolgervi permanentemente attività di varia

natura da parte delle associazioni culturali di cittadinanza

attiva."

Il messaggio è chiaro. La trasformazione di un luogo

dipende dall'intervento di tutti; la politica sociale senza un

intervento coordinato con tutti gli altri settori non è

sufficiente, non ha completa efficacia sul contesto. O

meglio: se le azioni sociali non sono accompagnate da

interventi coordinati con altri ambiti (commerciale,

culturale, urbanistico, viabilistico, ecc .. ) e condotte con

processi partecipati, la loro efficacia è minore e fatica a

creare cambiamenti positivi e permanenti.

Page 60: Prossima fermata Mestre - Ritmi / Spazi / Progetti per la riqualificazione delle aree ferroviarie

3.E- PROGETTO PER l GIARDINI DI VIA PIAVE

~ Parcheggio Auto

~ Area carico-scarico

~ Parcheggio Bici

Piazzola Farm Market

Illuminazione pubblica

63

Page 61: Prossima fermata Mestre - Ritmi / Spazi / Progetti per la riqualificazione delle aree ferroviarie

3.F- LE AREE DI PROGETTO NELLA CITTÀ DI MESTRE

65

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RAILHUC LOCAL LEAFLET No 2

PROSSIMA FERMATA MESTRE RITMI/SPAZI/PROGETTI PER LA RIQUALIFICAZIONE

DELLE AREE FERROVIARIE

Questo progetto è implementato attraverso il Programma CENTRAL EUROPE co-finanziato dal FESR RAILHUC Project- http://www.railhuc.eu/

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COMUNE DI VENEZIA

Sindaco

Giorgio Orsoni

Assessore all'Urbanistica

Andrea Ferrazzi

Assessore alla Mobilità e Trasporti

Ugo Bergamo

Direzione Sviluppo del Territorio

Direttore

Oscar Girotta

Dirigente

Luca Barison

Settore Urbanistica Terraferma

Valentino Bassato

Betti Tombolato

Settore Mobilità e Trasporti

Lucio Rubini

Matteo Stevanato

Settore Sviluppo Economico Politiche

Comunitarie e Processi Partecipativi

Isabella Marangoni

Marco Popolizio

Michele Vernier

Direzione Affari Istituzionali

Paolo Ortelli

Direzione Politiche Sociali, Partecipative e dell'Accoglienza

Servizio ETAM

Roberta Zanovello

Alice Cesco

Davide Morello

Direzione Lavori Pubblici

Claudio Carli

Claudio Ficotto

Progetto Grafico

Filippo Lavato

Fotografie

Giorgio Bombieri

ASSOCIAZIONE EUROPAN ITALIA

Virginia Giandelli

Marilia Vesco

GRUPPO DI LAVORO DI VIA PIAVE

Ruben Baiocco

Leopoldo Mattei

Giorgio Roccato

Page 68: Prossima fermata Mestre - Ritmi / Spazi / Progetti per la riqualificazione delle aree ferroviarie

INDICE

l.

2.

3.

4.

INTRODUZIONE

INQUADRAMENTO

RAILHUC Cooperazione europea per l'integrazione dei nodi ferroviari d'interscambio

2.1 Indagine ai passeggeri della stazione di Mestre

EUROPAN

3.1 Europan 12 - La città adattabile - Inserire i ritmi urbani

3.2 Europan 12 - Gli esiti del concorso

3.3 La tavola rotonda del 26 febbraio 2014

3.4

3.5

3.6

3.7

3.8

l progetti: l'approccio urbanistico

Le aree di progetto: la stazione ferroviaria

Le aree di progetto: l'ex scalo merci

Le aree di progetto: i giardini di via Piave

l giardini di via Piave - il farmer's market

CONCLUSIONI

5

6

8

12

24

26

30

32

34

38

48

58

62

64

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INTRODUZIONE

Sono lieto di raccontare come si inserisce questo concorso all'interno di un lavoro complessivo che stiamo compiendo insieme a molti soggetti. La stazione di Mestre è una delle grandi stazioni del nostro paese: non a caso è gestita da Grandi Stazioni e non da Cento Stazioni in quanto è una delle tredici stazioni più importanti a livello nazionale. E' un nodo rilevante di arrivo e anche di interconnessione all'interno di corridoi europei di grande rilevanza. che avrà in futuro ulteriori prospettive di crescita legate sia alle dinamiche nazionali che internazionali. Si pensi alle ricadute dello sviluppo del Sistema Ferroviario Metropolitano Regionale (S.F.M.R.) e dell'alta velocità/alta capacità. E' evidente che l'importanza della stazione di Mestre relativamente al flusso del traffico merci e passeggeri non trova adeguato riscontro nella sua qualità urbanistico/funzionale. Nel marzo del 2010. la precedente Amministrazione comunale firmò un Protocollo d'Intesa che impegnava i soggetti firmatari a uno sviluppo della stazione di Mestre. In questi mesi abbiamo compiuto un lavoro paziente insieme a RFI. e gli altri soggetti per rimodulare il protocollo in funzione di una fattibilità e di una sostenibilità reale. Dall'approfondimento congiunto tra Amministrazione comunale e RFI Sistemi Urbani è emerso con chiarezza che i contenuti di tale protocollo erano da rivedere. Le dinamiche economiche di sistema e le conseguenti ricadute urbanistiche comportano infatti la necessità di rivedere quanto già sottoscritto nella logica della sostenibilità economica. urbanistica e ambientale. Si è dunque ripartiti ridefinendo un Accordo di Programma che impegna l'Amministrazione Comunale. RFI Sistemi Urbani. Grandi Stazioni, Immobiliare Favretti e Regione del Veneto. a puntare decisamente nel rilancio urbanistico e funzionale di tutto l'asse della stazione. Si tratta di una grande occasione e di un importante impegno che permetterà una riqualificazione generale di una parte così strategica della città di Mestre. Gli ambiti dell'Accordo infatti non si esauriscono nella stazione ma comprendono anche i giardini di Via Piave e l'ex scalo merci. In questo modo si darà avvio ad una rigenerazione urbana tanto importante quanto necessaria.

Allo stesso modo si potenzierà l'interscambio tram. bus e treno nelle sue declinazioni alta velocità/alta capacità e SFMR valorizzando al meglio il tunnel tranviario di collegamento tra Mestre e Marghera. Un lavoro analogo lo stiamo compiendo per l'accesso alla stazione di Marghera in particolare da Via Ulloa. Anche lì un'importante operazione di rigenerazione urbana sarà accompagnata da un incremento qualitativo delle funzioni destinate a stazione. In tale modo l'importante stazione di Mestre avrà un duplice accesso di alta qualità e altamente funzionale. All'interno di questo percorso, che trova esito nell'Accordo di Programma. abbiamo voluto inserire tale progetto all'interno del concorso EUROPAN 12. Le idee progettuali proposte da decine di giovani architetti provenienti da tutta Europa. saranno un importante contributo allo sviluppo attuativo dell'Accordo stesso. D'altro canto i lavori già in corso ne sono i primi stralci funzionali (mi riferisco in particolare all'interscambio di Piazzale Favretti. ai lavori di restyling in corso della stazione. al bici park. all'autoparco). Desidero ringraziare tutti coloro che hanno partecipato al percorso fin qui svolto. i miei collaboratori che con grande competenza e passione stanno lavorando dietro le quinte. l'Amministratore Delegato di RFI Sistemi Urbani dott. De Vito che ha dimostrato una grande velocità e flessibilità nel ripensare con noi i progetti legati al vecchio Protocollo di Intesa. tutti coloro che lavorano con EUROPAN che si stanno dimostrando un'inesauribile fonte di ispirazione.

ANDREA FERRAZZI Assessore all' Urbanistica. Edilizia Privata ed alla Gestione partecipata del Territorio.

Negli ultimi decenni abbiamo assistito a processi ambiziosi di riconversione di aree portuali in molti dei più importanti complessi urbani europei. laddove la rigenerazione dei cosiddetti waterfront ha permesso la completa riorganizzazione. e anche riappropriazione da parte delle città, di ampi spazi portuali dismessi. Altrettanto sta succedendo per le aree interessate dai sistemi ferroviari. Nei secoli scorsi erano i punti dai quali si organizzavano gli insediamenti produttivi e insediativi. In questi tempi, attorno a queste aree, nuove opportunità

sembrano nascere per ripensare ampie parti di quartieri delle nostre città. È il caso anche di Mestre, laddove l'infrastruttura ferroviaria ha rappresentato per molto tempo una cesura tra parti importanti del suo territorio e che adesso l'Amministrazione Comunale intende ricucire proprio valorizzando il nodo ferroviario e le aree limitrofe. In tema di mobilità. le sfide che abbiamo dinanzi per le nostre città ci chiamano ad affrontare con successo la razionalizzazione delle infrastrutture e la sostenibilità dei sistemi a supporto della mobilità delle persone e delle merci. La sfida può essere sostenuta favorendo un'efficiente intermodalità tra diversi sistemi di trasporto, razionalizzando le diverse reti e garantendo un facile interscambio tra queste. Intorno al sistema del trasporto pubblico locale - sia esso su gomma o su rotaia - l'area centrale di Mestre e la sua stazione rappresentano la massima opportunità in tal senso. Il tram in particolare. con il completamento del tratto di rete verso Marghera e il prossimo arrivo a Venezia. I'SFMR (il sistema ferroviario metropolitano di superficie) e le stazioni come hub efficiente di raccordo, potranno creare un miglioramento complessivo della città e dell'accessibilità a Mestre. Accessibilità che costituisce presupposto per esprimere le potenzialità residenziali, economico-sociali, culturali di un territorio in una piena integrazione soprattutto con l'area vasta metropolitana. Per quel che riguarda la stazione di Mestre. la presente pubblicazione vuole dare testimonianza dei molti interventi avviati nei mesi scorsi che stanno modificando radicalmente l'assetto morfologico e di funzionalità dell'area. La fermata ipogea per il collegamento tram-treno. il terminai autobus di superficie, il BiciPark recentemente inaugurato. il Bike-Sharing sul fronte nord e sud e il prossimo nuovo parcheggio per auto multipiano. andranno a completare un disegno complessivo di efficientamento dei servizi in termini di integrazione modale. Sono ancora molte le azioni da intraprendere nel breve periodo: queste dovranno includere gli interventi necessari di riqualificazione, compatibili con la realtà socio-economica del momento. per non correre il rischio che, per aspettare "il meglio", si perdano le opportunità che invece possiamo cogliere nell'immediato.

Avv. UGO BERGAMO Assessore alla Mobilità e Trasporti

5

Page 71: Prossima fermata Mestre - Ritmi / Spazi / Progetti per la riqualificazione delle aree ferroviarie

l. INQUADRAMENTO

6

L'area della stazione di Mestre, importante nodo di

scambio sia per le merci che per i passeggeri. si pone al

centro di due vasti ambiti urbani - Mestre e Marghera - e

può rappresentare. una volta riqualificata sotto il profilo

edilizio e rigenerata nelle funzioni urbane. non più

momento di cesura e separazione fra le due parti di città,

ma nuovo elemento di cerniera che infrastruttura e

raccorda le aree.

Questa riflessione ha animato l'agire dell'Amministrazione

Comunale di Venezia quando ha intrapreso il processo di

riqualificazione sulla stazione di Mestre attraverso la

promozione di un Accordo di Programma finalizzato alla

riqualificazione e rigenerazione dell'hub ferroviario.

La stazione ferroviaria di Mestre, al centro dell'asse che

idealmente raccorda gli insediamenti residenziali posti a

nord (Mestre) e a sud (Marghera). con l'entrata in esercizio

della linea tranviaria da Favaro a Marghera.

rappresenterà per la città il nodo di interscambio fra

trasporto ferroviario, trasporto tranviario e linee dei bus

urbani ed extraurbani, collegando di fatto tra loro tutte le

modalità di trasporto pubblico e. al contempo. svolgendo.

a scala urbana. quel ruolo di promotore di una mobilità

sostenibile e sostitutiva del trasporto su gomma

attraverso la connessione della rete ciclopedonale

esistente a tutti i mezzi di trasporto pubblico. mentre .a

scala territoriale. connettendo Mestre. e quindi anche la

Venezia insulare. alla città metropolitana e ai servizi

ferroviari SFMR e di alta velocità.

Questo fascicolo si propone di rendicontare, per sommi

capi. il percorso di studio e approfondimento che il

Comune di Venezia ha condotto nell'affrontare un tema

così complesso qual è quello della progettazione delle aree

di stazione.

Con questa volontà di approfondire i temi che stanno alla

base dell'Accordo di Programma. ci si è confrontati nel

corso dell'ultimo anno. con due progetti di respiro

europeo: Railhuc ed Europan. che con presupposti e

metodologie diverse. indagano e prefigurano i possibili

futuri scenari.

Il Progetto Railhuc. finanziato dall'Unione Europea. mette

insieme tredici partner, provenienti da otto paesi europei,

che cooperano per rafforzare e migliorare l'

interconnettività attraverso l'integrazione tra i sistemi di

trasporto urbano e regionale e il sistema ferroviario

nell'area dell'Europa centrale. La finalità del progetto è

l'integrazione intermodale degli hub ferroviari con i tre

livelli differenti di trasporto pubblico: il sistema Ten-T. i

sistemi di trasporto regionali e locali su rotaia e non.

Obiettivo del progetto è lo sviluppo di modelli. di concetti e

di strategie coordinate tra i partner. per superare

strozzature o colli di bottiglia della rete e. al momento. ha

dato. per il nostro caso di studio. la possibilità di studiare

nel dettaglio i flussi e i modi di utilizzo dei luoghi della

stazione. l grafici di sintesi. riportati nella pagine a seguire.

traducono e restituiscono l'indagine. evidenziando.

attraverso i numeri. la complessa vitalità e i nuovi ritmi

della stazione di Mestre che obbligano ad un uso diverso

degli spazi e ad un ripensamento delle funzioni assolte.

Europan è una federazione europea di organizzazioni

nazionali che gestiscono concorsi di architettura seguiti da

realizzazioni o studi urbani. lanciati simultaneamente da

più paesi su un tema e con obiettivi comuni. In ogni paese.

l'organizzazione dei concorsi è affidata a una struttura

nazionale che si impegna a organizzare il concorso sullo

stesso tema, secondo le medesime regole e negli stessi

termini degli altri paesi membri.

Per la dodicesima edizione. Europan. ha bandito il

concorso sul tema generale: La città adattabile. inserire i

ritmi urbani; l'edizione si è inserita nel quadro di ricerca di

un nuovo modello di città, convinti che l'architettura e

l'urbanistica svolgano un ruolo importante nell'evoluzione

dei territori e dei paesaggi urbani. degli spazi pubblici della

città. delle relazioni sociali e delle condizioni di vita dei

cittadini del XXI secolo e che quindi contribuiscano in modo

determinante alla vita culturale europea e all'identità

dell'urbanità europea.

Per l'area della stazione di Mestre e per gli ambiti ferroviari

posti nelle vicinanze della stazione. prevalentemente di

proprietà di Rete Ferroviaria Italiana. i giovani architetti

partecipanti al concorso europeo Europan 12, hanno

proposto progetti adattabili nel tempo attraverso un

percorso di rigenerazione urbana che ha. come punto di

partenza. la stazione di Mestre da restituire al suo ruolo

centrale. per poi proseguire ed estendersi al recupero con

nuove funzioni residenziali e di socialità degli spazi dell'ex

scalo merci ferroviario e dei giardini posti lungo via Piave.

L'Amministrazione, in collaborazione con R.F.I.-Sistemi

Urbani. si attende con l'approvazione dell'Accordo di

Programma di innescare un processo di riqualificazione

economica e sociale che inizi dall'area della stazione e che

si diffonda virtuosamente all'intero quartiere

riconsegnando questa parte della città ai suoi cittadini e

al territorio.

Page 72: Prossima fermata Mestre - Ritmi / Spazi / Progetti per la riqualificazione delle aree ferroviarie

l - Stazione di Mestre - Vista dall'alto 7

Page 73: Prossima fermata Mestre - Ritmi / Spazi / Progetti per la riqualificazione delle aree ferroviarie

8

2. RAILHUC COOPERAZIONE EUROPEA PER

L'INTEGRAZIONE DEl NODI FERROVIARI DI INTERSCAMBIO

Gli indirizzi approvati di recente dall'Unione Europea per lo

sviluppo della rete trans europea TEN-T confermano il ruolo

strategico dei trasporti nel rafforzare la coesione sociale,

economica e territoriale dell'Unione e nel contribuire alla

creazione di uno spazio unico europeo dei trasporti,

efficiente e sostenibile. Tra i principali obiettivi. si riconosce

alla rete TEN-T la capacità di garantire la coesione

territoriale attraverso l'accessibilità e la connettività di tutte

le regioni dell'Unione, la riduzione del divario esistente fra

Stati membri a livello di qualità dell'infrastruttura.

l'interconnessione - sia per il traffico passeggeri che per

quello merci - tra le infrastrutture di trasporto per il traffico

di lungo raggio, da un lato, e il traffico regionale e locale,

dall'altro.

Nell'ambito del trasporto ferroviario, le grandi aree e

corridoi metropolitani sono stati interessati negli ultimi anni

da profonde modifiche dell'assetto infrastrutturale, a favore

di reti ad Alta Velocità e ad Alta Capacità. Gli investimenti

hanno permesso una separazione e specializzazione del

traffico ferroviario, con decongestionamento dei principali

nodi e recupero di capacità da dedicare al trasporto

regionale-metropolitano e merci, restituendo alla modalità

ferroviaria un ruolo centrale per lo sviluppo del sistema di

trasporto. Non sempre però lo sviluppo delle reti Alta

Velocità ha fatto seguire la corretta armonizzazione di

queste con le altre reti di trasporto pubblico, in particolare a

livello metropolitano, non permettendo un completo

sfruttamento delle potenzialità espresse dalla nuova

offerta ferroviaria. In questo contesto, le stazioni

ferroviarie emergono come nodi di relazione tra queste

diverse reti, sui quali intervenire per favorire una migliore

integrazione tra le diverse modalità di trasporto.

Il progetto comunitario RaiiHuc nasce per favorire

l'ottimizzazione e l'integrazione dei nodi ferroviari di

interscambio di diverso livello (europeo-nazionale-locale) e

intende favorire non solo il trasporto ferroviario delle

persone. ma anche migliorarne l'interconnessione con il

trasporto urbano. con ricadute positive sulla sostenibilità

ambientale dell'intero trasporto pubblico. RAILHUC

(Railway Hub Cities and TEN-T network) è un progetto

implementato attraverso il Programma CENTRAL

EUROPE. co-finanziato dal FESR. Il progetto. di cui il

Comune di Venezia è partner e che coinvolge anche la

Regione del Veneto. interessa 12 partner provenienti da 7

paesi europei (Italia, Repubblica Ceca, Germania,

Ungheria. Repubblica Slovacca. Slovenia e Austria)

localizzati lungo i principali corridoi delle reti TEN-T che

collegano la regione settentrionale del nostro paese verso

il quadrante Nord-Est europeo.

All'interno del progetto. il Comune di Venezia ha inteso

sviluppare una serie di attività mirate a descrivere tutti i

fenomeni di mobilità che interessano le due stazioni di

Venezia S.Lucia e Mestre. Obiettivo ultimo è quello di

dimensionare le possibili azioni verso una migliore

funzionalità delle due stazioni quali strutture efficienti per

l'intermodalità tra diversi sistemi di trasporto.

Page 74: Prossima fermata Mestre - Ritmi / Spazi / Progetti per la riqualificazione delle aree ferroviarie

2 - Stazione di Mestre - Uscita del tram 9

Page 75: Prossima fermata Mestre - Ritmi / Spazi / Progetti per la riqualificazione delle aree ferroviarie

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2.A- IL NODO DI MESTRE NELLA RETE INFRASTRUTTURALE VENETA

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LEGENDA

Rete stradale principale

Rete ferroviaria

Stazione

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Page 76: Prossima fermata Mestre - Ritmi / Spazi / Progetti per la riqualificazione delle aree ferroviarie

2.1 INDAGINE Al PASSEGGERI DELLA STAZIONE DI MESTRE

Le pagine che seguono illustrano i risultati del lavoro di

analisi realizzato sul nodo della stazione di Mestre. Le

indagini - svolte nel febbraio 2013 - hanno interessato un

conteggio degli utenti della stazione e una contestuale

campagna di interviste per investigare modalità e tempi

degli spostamenti. Ciò ha permesso una restituzione

completa degli schemi della mobilità per una giornate

feriale tipo.

12

Per quanto riguarda la descrizione quantitativa, i rilievi

hanno riguardato il conteggio degli utenti in entrata l uscita dalla stazione. suddivisi per varco di accesso. nella

fascia 6.30 -19.30.

Dal punto di vista qualitativo invece, l'indagine ha

interessato la realizzazione di interviste a campione ai

passggeri disposti presso le banchine della stazione e in

Stazione di Mestre - ingresso principale - 3

Autostazione sul viale della Stazione - 5

attesa di salire al treno. L'indagine è stata svolta nelle ore

mattutine dalle 6.30 alle 9.30 e nel pomeriggio dalle 16.30

alle 19.30. Va sottolineato che il numero di interviste

complessivamente realizzate ha permesso di raggiungere

un campione di utenti di circa il 20%, un valore

mediamente più alto rispetto alle metodologie di indagine

normalmente utilizzate in contesti simili.

Stazione di Mestre - Vista dal primo binario - 4

Stazione di Mestre - Uscita del sottopasso di Via Ul/oa - 6

Page 77: Prossima fermata Mestre - Ritmi / Spazi / Progetti per la riqualificazione delle aree ferroviarie

2.C- UTENTI COMPLESSIVI DELLA STAZIONE DI MESTRE

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L'indagine ha permesso di quantificare gli utenti in ingresso e uscita dai

varchi della stazione. L'accesso da nord (composto da ingresso

principale, ingresso biglietteria e ingresso dal terminai bus tramite

sottopasso) è quello maggiormente utilizzato. Di interesse risulta la

quantificazione degli accessi al varco secondario da Marghera (via

Ulloa). in special modo se si considera lo scarso livello di

infrastrutturazione dell'accesso. La stazione di Mestre inoltre si

conferma anche un importante nodo ferroviario di interscambio. A

fronte del numero complessivo di passeggeri rilevati ai varchi di

accesso (22.600) le interviste agli utenti in salita ai treni hanno

permesso di stimare una quota altrettanto significativa che utilizza la

stazione di Mestre come punto di trasferimento tra due treni.

13

Page 78: Prossima fermata Mestre - Ritmi / Spazi / Progetti per la riqualificazione delle aree ferroviarie

Stazione di Mestre - Il primo binario - 7

14 Stazione di Mestre - Binari visti dal binario l - 8 Stazione di Mestre - Treno in arrivo al binario S - 9

Page 79: Prossima fermata Mestre - Ritmi / Spazi / Progetti per la riqualificazione delle aree ferroviarie

2.D- ANDAMENTO GIORNALIERO DEl FLUSSI IN INGRESSO E USCITA (FASCIA ORARIA 6.30 l 19.30)

2419

2881

1754

1986

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2788

• 2440

170}

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• 1742

• 1695

280 •

1670

Nella fascia oraria mattutina 6.30 - 10.00 il numero complessivo di

utenti in uscita dalla stazione supera quelli in entrata.

Il valore indica quindi un maggior utilizzo della stazione come punto di

arrivo piuttosto che di partenza. confermando il ruolo di polo attrattore di Mestre.

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TOTALE

USCITA DAl BINARI

ACCESSO Al BINARI

ATTRAVERSAMENTO SOTTOPASSO

Tale ruolo è confermato anche nella fascia serale per i rientri verso

casa. Dalle interviste a campione, emerge un utilizzo del sottopasso

della stazione unicamente come collegamento pedonale tra l'area di

Mestre e quella di Marghera (senza quindi accedere ai binari): la quota

stimata è pari al13% del numero complessivo di conteggi realizzati.

15

Page 80: Prossima fermata Mestre - Ritmi / Spazi / Progetti per la riqualificazione delle aree ferroviarie

Autostazione in viale della Stazione - Fermata - 10

16

Page 81: Prossima fermata Mestre - Ritmi / Spazi / Progetti per la riqualificazione delle aree ferroviarie

2.E- FREQUENZA DEL VIAGGIO(%)

In relazione alla frequenza (infografica 2.E). l'utenza della stazione è

equamente distribuita tra chi accede alla stazione in modo sistematico.

ovvero ripetuto almeno 2-3 giorni alla settimana (53.2%) e chi ha uno

spostamento di tipo occasionale (46.8%). Per quel che riguarda i modi

di arrivo (infografica 2.F). complessivamente risultano prevalenti le

modalità di accesso sostenibili (piedi. mezzi pubblico. bicicletta) rispetto

all'auto privata. per la quale tuttavia - nella configurazione attuale

dell'area della stazione - non sembrano adeguatamente dimensionati

gli spazi dedicati per il Park and Ride (13,3%) e del Kiss and Ride (area

di sosta breve per l'accompagnamento, 11,9%).

2.F - MODI DI ARRIVO (%) 17

Page 82: Prossima fermata Mestre - Ritmi / Spazi / Progetti per la riqualificazione delle aree ferroviarie

Stazione di Mestre - Sottopasso - 11

18 Stazione di Mestre - Uscita sottopasso - 12 Stazione di Mestre - Incrocio tra via Piave e viale della Stazione - 13

Page 83: Prossima fermata Mestre - Ritmi / Spazi / Progetti per la riqualificazione delle aree ferroviarie

2.G- MOTIVO DELLO SPOSTAMENTO(%)

POSTO DI LAVORO SCUOLA MEETING MOTIVI TURISMO DIVERTIMENTO SHOPPING

CASA ABITUALE UNIVERSITÀ ALTRO LAVORO PERSONALI

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20%

10%

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10% 7,9%

20%

30%

40%

50%

60%

In relazione al motivo dichiarato dagli utenti in partenza dalla stazione

all'interno della fascia oraria mattutina (infografica 2.G). si conferma la

quota rilevante di quanti si spostano quotidianamente per motivi di

lavoro e studio (54.1%).

Di rilievo risultano essere anche gli sposta menti diretti verso un luogo

di lavoro diverso da quello abituale (18,8%). È possibile inoltre dedurre

8,3%

71,4%

un utilizzo tutto sommato ridotto del nodo ferroviario di Mestre per la

quota di turisti (6,6%). Combinando il motivo dichiarato con il modo di

arrivo alla stazione (infografica 2.H) si evidenzia un maggiore utilizzo

dei mezzi di trasporto pubblico o del modo piedi l bicicletta per chi si

sposta quotidianamente per motivi di lavoro e studio, a discapito

dell'auto privata (17,6%).

19

Page 84: Prossima fermata Mestre - Ritmi / Spazi / Progetti per la riqualificazione delle aree ferroviarie

Stazione di Mestre - Attraversamento pedonale all'incrocio con via Piave - 14

20

Page 85: Prossima fermata Mestre - Ritmi / Spazi / Progetti per la riqualificazione delle aree ferroviarie

2.H - MODO DI ARRIVO ALLA STAZIONE PER MOTIVO DELLO SPOSTAMENTO(%)- FASCIA ORARIA MATTUTINA (6:30/10:00)

TRENO 47,4%

PIEDI 14,4%

BUS 11,9%

TRAM 2,3%

TAXI 0,4%

MOTO -CICLOMOTORE 0,1%

LAVORO 31,4%

STUDIO 22,9%

AFFARI 18,9%

PRATICHE PERSONALI O CURE 12,6%

TURISMO- HOTEL 6,6%

RITORNO A CASA 3,3%

21

Page 86: Prossima fermata Mestre - Ritmi / Spazi / Progetti per la riqualificazione delle aree ferroviarie

Stazione di Meste - Treno in sosta al binario 10 - 15

22 Stazione di Mestre - Uscita dal sottopasso al binario l - 16 Stazione di Mestre - Sottopasso - 17

Page 87: Prossima fermata Mestre - Ritmi / Spazi / Progetti per la riqualificazione delle aree ferroviarie

2.1 -ORIGINE DEGLI UTENTI DELLA STAZIONE DI MESTRE ZONE ESTERNE AL COMUNE DI VENEZIA*

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2.J- ORIGINE DEGLI UTENTI DELLA STAZIONE DI MESTRE ZONE INTERNE AL COMUNE DI VENEZIA*

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2.K- STAZIONE DI DESTINAZIONE DEGLI UTENTI DELLA STAZIONE DI MESTRE*

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* Origine e destinazione dichiarata da tutti i passeggeri

intervistati compresi quanti utilizzano la stazione di

Mestre come punto di interscambio tra due treni

23

Page 88: Prossima fermata Mestre - Ritmi / Spazi / Progetti per la riqualificazione delle aree ferroviarie

3. EUROPAN

24

EUROPAN è una federazione europea di organizzazioni

nazionali che gestiscono concorsi di architettura seguiti da

realizzazioni o studi urbani. lanciati simultaneamente da

più paesi su un tema e con obiettivi comuni.

Obiettivo di Europan. nella prospettiva di un'apertura e di

una cooperazione all'interno di un' Europa allargata. è

mirare ad approfondire le conoscenze e le riflessioni sulla

residenza e sull'urbanistica e a favorire gli scambi in

materia fra i vari paesi europei.

Europan ha inoltre come obiettivo aiutare i giovani

progettisti europei a sviluppare e far conoscere le loro idee

su scala europea ed internazionale e di aiutare i comuni e

gli operatori che hanno proposto i siti a trovare soluzioni

architettoniche ed urbanistiche innovative.

Europan intende quindi promuovere. nei paesi

partecipanti. studi urbani ed interventi sperimentali nel

settore dell'edilizia residenziale e attivare processi

innovativi di sviluppo urbano.

Come opera Europan? In ogni paese, l'organizzazione dei

concorsi è affidata a una struttura nazionale composta

da: rappresentanti delle Amministrazioni o delle Istanze

tutelari, rappresentanti dei comuni, operatori pubblici e

privati. progettisti e istituzioni rappresentative degli stessi.

personalità culturali.

Questa struttura nazionale si organizza nella forma

giuridica di un'associazione senza scopo di lucro. Il ruolo

della struttura nazionale è di curare ciascuno dei concorsi

e di promuovere le idee dei progettisti premiati

contribuendo alla loro realizzazione. Ogni struttura

nazionale è dotata di una segreteria nazionale.

La struttura nazionale di un paese organizzatore.

firmatario della Carta, si impegna a organizzare il

concorso sullo stesso tema. secondo le medesime regole e

negli stessi termini degli altri paesi membri.

La struttura nazionale dei paesi associati, firmataria della

Carta. si impegna a proporre almeno un sito. Forma

un'associazione con un paese organizzatore per la giuria e

partecipa al concorso sullo stesso tema. con le stesse

regole e seguendo lo stesso calendario degli paesi

organizzatori.

Le strutture Europan di questi paesi associati si

impegnano ad elaborare il dossier del sito e a distribuirlo. l

paesi associati si impegnano ad organizzare. in

coordinamento con paesi organizzatori, il giudizio dei

progetti pervenuti.

L'Associazione Europea «EUROPAN» opera come struttura

federativa delle diverse strutture nazionali. La sua

Assemblea Generale è costituita da quattro

rappresentanti di ciascuna delle strutture nazionali istituite

in ogni paese organizzatore. da rappresentanti dei paesi

associati e da membri onorari. Il suo Consiglio è costituito

da un rappresentante di ciascun paese organizzatore.

Un Comitato Scientifico, composto da esperti di tutta

Europa, ha il compito di formulare i temi per un analisi

comparativa dei siti e dei risultati e di esprimere una

riflessione strategica sullo sviluppo urbano delle città

europee.

~Associazione è dotata di una segreteria generale che

organizza il lavoro dell'Associazione e coordina l'attività

delle segreterie nazionali, del Comitato Esecutivo e

dell'Assemblea Generale. La segreteria generale europea

assicura. in coordinamento con le segreterie nazionali, la

realizzazione concreta delle manifestazioni e dei concorsi e

sovrintende alla regolarità delle procedure.

Il tema di Europan invita ad una cooperazione con le

pubbliche Amministrazioni. i promotori dello sviluppo

urbano e gli operatori dei paesi organizzatori. Questi

promotori sono stati sollecitati da ogni struttura nazionale

per proporre delle situazioni urbane che rispondano alle

esigenze dei concorsi Europan. Tale collaborazione è

l'occasione perché questi partner di Europan possano

trarre profitto. attraverso i progetti premiati e il dibattito

che ne deriva. per una riflessione aperta ed funzionale allo

sviluppo delle situazioni urbane proposte.

Page 89: Prossima fermata Mestre - Ritmi / Spazi / Progetti per la riqualificazione delle aree ferroviarie

EUROPAN 12: CARTA DEI16 PAESI PARTECIPANTI

"Noi, rappresentanti delle organizzazioni nazionali

EUROPAN di Austria, Belgio, Danimarca, Finlandia,

Francia, Germania. Italia. Kosovo, Norvegia. Olanda,

Polonia, Portogallo, Spagna, Svezia, Svizzera, Ungheria,

firmatari della presente carta, ci impegniamo a

partecipare ad EUROPAN 12.

Nel quadro di un nuovo modello di città sostenibile e delle

trasformazioni qualitative che essa opera attraverso la

considerazione dell'economia, delle risorse. dei nuovi

sistemi di mobilità e della valorizzazione degli spazi urbani,

siamo convinti che l'architettura e l'urbanistica svolgano un

ruolo importante nell'evoluzione dei territori e dei paesaggi

urbani. degli spazi pubblici della città. delle relazioni sociali

e delle condizioni di vita dei cittadini del XXI secolo e

contribuiscano in modo determinante alla vita culturale

europea e all'identità dell'urbanità europea.

Condividiamo l'obiettivo principale di Europa n di dar corpo

all'idea di un'Europa nella quale i giovani talenti possono

offrire un contributo all'architettura, all'urbanistica ed al

paesaggio costituendo una federazione di paesi Europei

attorno ad un concorso di idee d'architettura e di scambi

professionali su questi temi. Per queste ragioni:

promuoviamo scambi scientifici e culturali.

Obiettivo di tali scambi è di permettere la condivisione

degli elementi comuni a tutti i paesi e alle città d'Europa, di

diffondere le esperienze di ciascuno pur affermando le

specificità nazionali, regionali e locali.

Offriamo ai giovani architetti europei la possibilità di

esprimere idee nuove che contribuiscono allo sviluppo

dell'architettura e dell'urbanistica, favorendo la

realizzazione di interventi che mettano in pratica queste

idee. Associamo alla nostra iniziativa alcune città europee

che cercano risposte innovative ai problemi posti dai

contesti urbani e dall'evoluzione dei modi di vita.

Intendiamo diffondere le idee di Europan oltre paesi

membri. incoraggiando ed invitando altri paesi europei che

non sono ancora in grado di unirsi ad Europan come

organizzatori. a partecipare come paesi associati.

Decidiamo di lanciare la dodicesima edizione di Europan

sul tema generale: La città adattabile, inserire i ritmi

urbani.

Conformemente a questi obiettivi e per assicurarne

l'attuazione, ci impegniamo a garantire:

- la qualità della nostra organizzazione a livello nazionale

ed europeo. attraverso il personale e le risorse delle

segreterie esecutive, per assicurare il buon andamento dei

concorsi e delle manifestazioni, nel rispetto delle regole,

delle decisioni e degli atti dell'Assemblea Generale e del

Consiglio;

- ai paesi organizzatori il finanziamento dell'organizzazione

europea versando la quota secondo rate e scadenze

fissate e pagando gli interessi dovuti in caso di ritardo nei

pagamenti;

- che le aree proposte per il concorso (l per ogni paese

associato e 2 o più per ogni paese organizzatore) siano

conformi alle regole stabilite dall'Assemblea Generale

(conformità al tema. impegno dei responsabili. fattibilità,

qualità dell'informazione e dei documenti forniti);

- la pubblicità dei concorsi e promuovere i progetti

premiati;

- l'eminente qualità della giuria e le condizioni per il suo

buon funzionamento;

- che i documenti del concorso siano tradotti nelle lingue

concordate;

- supporto e assistenza ai gruppi premiati, quale che sia la

loro nazionalità e agevolare un processo e/o studio di

realizzazione che nasca dalle idee espresse nei loro

progetti;

- a garantire alle città, agli operatori e alle autorità

appaltatrici che le idee, gli studi e le realizzazioni dei

progetti vincitori rispetteranno i requisiti stabiliti per i siti di

concorso di Europan 12."

25

Page 90: Prossima fermata Mestre - Ritmi / Spazi / Progetti per la riqualificazione delle aree ferroviarie

3.1 EUROPAN 12- LA CITTÀ ADATTABILE -INSERIRE l RITMI URBANI

In che modo gli ambiti ferroviari della stazione di Mestre

contribuiscono alla città adattabile?

Le politiche territoriali del Comune di Venezia sono

attualmente orientate a considerare che il tema

urbanistico della città non è quello della crescita. ma

quello del riordino e della riqualificazione urbana di Mestre

e Marghera. che non possono prescindere dalla

rigenerazione delle parti storiche e degli elementi di

maggior degrado presenti.

Sviluppo della città a consumo di suolo zero. puntando

sulla riqualificazione urbana sono elementi fondanti del

piano di assetto del territorio di recente approvazione che

stabilisce in modo inequivoco la centralità dei processi di

trasformazione urbanistica delle parti più obsolete della

città esistente auspicandone: - lo sviluppo infrastrutturale

al fine di meglio caratterizzarne l'integrazione e

l'accessibilità - lo sviluppo delle dotazione territoriali in

favore dei cittadini e- la riqualificazione delle parti edilizie

di proprietà pubblica e privata.

In tal senso. sono in corso di sviluppo piani e progetti tesi a

riqualificare aree urbane che oggi. pur esprimendo

importanti potenzialità. evidenziano difficoltà sotto il

profilo economico e sociale oltre che urbanistico ed edilizio.

Per l'area della stazione di Mestre e gli ambiti ferroviari

posti nelle vicinanze della stazione. prevalentemente di

proprietà delle Ferrovie dello Stato. è stata elaborata una

proposta di Accordo di Programma per la rigenerazione e

riqualificazione del tessuto urbano degradato dal punto di

vista ambientale e sociale.

L' "Accordo di Programma per la riqualificazione delle aree

della Stazione di Mestre", inizia con la firma del "Protocollo

d'Intesa per il potenziamento dei sistemi di interscambio

moda le e la riqualificazione urbana delle aree ferroviarie di

Mestre" il 22.3.2010.

l soggetti firmatari del protocollo d'intesa. oltre al Comune

di Venezia. sono stati Rete Ferroviaria Italiana SpA (RFI) e

26

FS Sistemi Urbani (FSSU). Il protocollo d'intesa prevede

l'istituzione di un Tavolo Tecnico con lo scopo di concordare

"per l'insieme delle aree di intervento i contenuti generali

relativamente al dimensionamento urbanistico, all'assetto

funzionale. alle quote minime di aree a verde e

attrezzature di interesse generale. nonché alla previsione

di edilizia residenziale pubblica".

Il Comune di Venezia. dalla firma del Protocollo d'Intesa. ha

sviluppato i temi di progetto, anche attraverso occasioni di

confronto con gli altri soggetti pubblici e privati coinvolti.

arrivando a definire uno scenario di trasformazioni più

dettagliato rispetto a quello iniziale.

E' in questo scenario di dettaglio che si pone il

coinvolgimento di Europan per il progetto della nuova

stazione di Venezia Mestre che attivando un percorso di

rigenerazione urbana più complessivo avrà quale punto di

partenza il recupero di alcune aree R.F.I. ridestinate a

residenze. servizi e lavoro.

Il progetto dovrà proporre spazi adattabili nel tempo per

riconnettere due parti della città: Marghera e Mestre. che

attualmente sono fisicamente tagliate dal fascio di binari

pur esistendo continuità di tessuto urbano tra le due parti.

Il recente potenziamento delle infrastrutture urbane (tram

e rete ferroviaria) definiscono gli elementi da prendere in

considerazione affinché i siti contribuiscano a rendere il

contesto urbano adattabile ai cambiamenti spazio­

temporali che si susseguiranno durante il completamento

di questi progetti infrastrutturali in corso.

L'area della stazione di Mestre. importante nodo di

scambio sia per le merci che per i passeggeri si pone al

centro di questi due vasti ambiti di rigenerazione urbana e

può rappresentare un elemento di cerniera che

infrastruttura e raccorda le due aree. Tre sono i lotti che

possono favorire questa rigenerazione:

• l'attuale area di Stazione FS di fronte a Piazzale Favretti

che prevede il progetto della stazione con tutti i relativi

servizi e la conversione dell'edificio 'ex Poste' (di proprietà

privata) ad una destinazione ricettivo-alberghiera:

• l'area ex scalo ferroviario. che prevederà residenza. nuovi

servizi, il potenziamento degli standard urbanistici e

l'espansione dell'area verde del Parco del Piraghetto:

• i giardini di via Piave. area di proprietà di Metropolis (soc.

mandatario Ferrovie dello Stato) dove è prevista la

riqualificazione dell'area verde attraverso realizzazione di

un progetto di opera pubblica che restituisca i giardini

all'uso della città. Le operazioni di trasformazione dell'area

di stazione comportano la necessità di modificare alcune

previsioni della Variante al P.R.G. per la Terraferma vigente

per le operazioni di: trasferimenti di volume. altezze degli

edifici, assegnazione di nuova superficie lorda e che

saranno definite all'interno di un "Accordo di Programma

per la riqualificazione urbana delle aree ferroviarie di

Mestre "attivato tra i soggetti promotori.

Con la prossima entrata in esercizio. della linea tranviaria

da Favare a Marghera, la stazione ferroviaria di Mestre,

rappresenterà il nodo di interscambio tra trasporto

ferroviario. linea del tram e linee dei bus urbani e.

extraurbani e per l'aeroporto. permettendo così un

efficiente connessione tra mezzi di trasporto pubblici

nell'ottica di una mobilità sostenibile sia in ambito urbano

che extraurbano.

Le superfici corrispondenti all'area ex scalo ferroviario

saranno cedute da Rete Ferroviaria Italiana al Comune di

Venezia assieme a tutti gli edifici sovrastanti da demolire.

L'intervento di demolizione e nuova costruzione del

comparto dovrà perseguire il miglioramento della qualità

architettonica e della dotazione di standard di quartiere.

L'area di Stazione, troverà valorizzazione, oltre che nella

conferma della volumetria già esistente nell'area di

stazione. attraverso nuova allocazione di superfici lorde,

mentre l'area dei giardini verrà ceduta dalla società

Metropolis al Comune di Venezia.

Page 91: Prossima fermata Mestre - Ritmi / Spazi / Progetti per la riqualificazione delle aree ferroviarie

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............ - .. 3.A- LE AREE DI PROGETTO NELLA CITTÀ DI MESTRE

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LEGENDA

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Area verde

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- Strada principale extraurbana

- Ferrovia

Tram

Percorso Ciclabile

27

Page 92: Prossima fermata Mestre - Ritmi / Spazi / Progetti per la riqualificazione delle aree ferroviarie

Mestre - Piazza Ferretto - 18 Mestre - Mercato in piazzetta Coin - 19

28 Mestre - Vista di via Piave dalla Stazione - 20

Page 93: Prossima fermata Mestre - Ritmi / Spazi / Progetti per la riqualificazione delle aree ferroviarie

21 - Marghera - Piazza del Mercato 22 - Mestre - Il nuovo bicipark su Viale della Stazione

23 - Mestre - Viale della Stazione e via Ca' Marcello 29

Page 94: Prossima fermata Mestre - Ritmi / Spazi / Progetti per la riqualificazione delle aree ferroviarie

3.2 EUROPAN 12 -GLI ESITI DEL CONCORSO

Il concorso EUROPAN 12 si è concluso dopo il "Forum delle

città e delle Giurie" che si è svolto a Parigi lo scorso

novembre 2013.

Allivello europeo complessivamente 2412 gruppi iscritti sui

51 siti messi a concorso in 16 paesi Europei. 1762 progetti

inviati (il 73% delle iscrizioni) da 44 paesi differenti, 330

progetti discussi al Forum delle Città e delle Giurie, 106

gruppi premiati (43 vincitori e 63 segnalati) e 64 menzioni

speciali.

L'interesse al concorso. con i siti di Milano e Venezia. ha

portato a 94 i gruppi iscritti. 69 i progetti ricevuti dalla

segreteria di Europan. 5 gruppi premiati (l vincitore e 4

segnalati) e 8 menzioni speciali.

Da un'analisi generale emerge che la metodologia di

lavoro delle Giurie nazionali ha tenuto in considerazione i

programmi proposti dalle Amministrazioni per selezionare

proposte progettuali caratterizzate da fattibilità ma anche

idee e suggerimenti per una visione più critica dei

programmi stessi.

l gruppi vincitori all'estero provengono dalla Spagna (15

gruppi su 21 vincitori). Francia (12 gruppi su 25). Italia (10

gruppi su 14) e Paesi Bassi (5 gruppi su 11). Come in tutte le

precedenti edizioni. si distinguono sempre i gruppi italiani

premiati.

In Italia, tra le 2 città che hanno aderito al programma di

Europan 12, Milano e Venezia, la Giuria,composta da

Patrizia Gabellini, Alfonso Porrello, Franco Purini, -Juan

Manuel Palerm Salazar. Lapo Ruffi. Rodolphe Luscher e

Valeria Sassanelli. ha assegnato 5 premi (l vincitore e 4

segnalati) e 8 menzioni su un totale di 69 proposte

progettuali.

Per il sito di Venezia la Giuria ha ritenuto di assegnare tre

ex aequo:

"Percorsi per riqualificare", degli architetti italiani Gregorio

Indelicato, Chiara Gugliotta. Mario Cottone, che costruisce

la relazione con l'edificio della stazione tramviaria e con il

sottopasso e si ripropone di rimodulare lo spazio

dell'edificio della stazione con un nuovo volume sospeso.

grazie all'attacco a terra interamente vetrato che

consente una forte relazione visiva tra interno ed esterno.

Il sistema dei pannelli, con fori circolari di tre misure, dà

30

all'esterno una sensazione di dinamicità nella regola. e

all'interno filtra la luce generando giochi di luce ed ombra

sempre diversi.

Nell'area dell'ex scalo il cuore del progetto è il parco, che si

estende sino al limite della linea ferroviaria. e include tutta

l'area passando dalla scala di giardino di città a quella di

parco urbano. La fruibilità dello spazio avvicina due

diverse modalità di spostamento: una lenta, fatta di

percorsi pedonali e ciclabili: e una veloce, legata alla

mobilità ferroviaria e al traffico veicolo re.

"Innesti Urbani", degli architetti italiani Andres Holguin,

Gilda Lombardi, Alessandro Deana. Elena Barbiere con il

collaboratore Benedetto Bertozzi, dove per l'ambito dell'ex

scalo ferroviario si propone lo spostamento di via Trento

sul limite est dell'area in modo da assicurare la continuità

spaziale e ambientale tra il nuovo parco e il parco del

Piraghetto; il recupero e l'integrazione nel disegno del

parco dei binari ferroviari ancora presenti come memoria

del luogo: recupero. la valorizzazione e la

rifunzionalizzazione degli edifici ex scalo merci da destinare

a servizi e delle due tettoie; la realizzazione di due sistemi

edificati diversi per tipologia e altezza. che hanno come

funzione quella di contenere e alimentare funzionalmente

il parco. Per la stazione si propongono nuove volumetrie in

aggiunta alle volumetrie esistenti in modo da valorizzare e

funzionalizzare il patrimonio edilizio esistente; la conferma

dei vuoti urbani presenti: la realizzazione di una nuova

piazza pubblica posta tra la stazione dei treni e l'edificio ex

poste.

"The territorial threshold", degli architetti italiani Francesco

Messina, Francesco Fragole, Daria Caruso, Giuseppe

Messina. Rosario Cristelli, Francesca Mazzone, Anna De

Marco con la collaboratrice Giorgia di Giorgi. Qui la

strategia progettuale propone di dare forma e identità al

bordo della città e ricucirlo per riformulare il senso del

limite verso Marghera e la ferrovia, trasformandolo in

confine valicabile e assumere un ruolo propulsore per la

città.ll progetto assume una valenza infrastrutturale sia in

termini dimensionali, confrontandosi con la scala della

linea ferrata. sia in termini gestionali, per governare le

istanze urbane, sociali e di mobilità,differenziate per

consistenza e natura. Un muro abitato segue il tracciato

della ferrovia declinando,attraverso la propria

disposizione, diversi gradi di urbanità e di configurazione

dello spazio pubblico. Un nuovo bordo che raccoglie la città

e le sue dinamiche, puntando a riordinare la vasta area di

progetto,attraverso due grandi elementi di scala

territoriale.

Tre menzioni speciali sono andate ai progetti:

"The Anatomy Lesson", degli architetti italiani Alessandro

Carmine Console e Gina Oliva:

"Match boxes",dell'architetto italiano Matteo Fraschini e

collaboratori Camilla Fasoli, Elisa Riviera. Fiorella

Nataly,Medina Zambrano;

"Sewing Threads", dell'architetto spagnolo -Jose Maria

Sanchez e collaboratori Eva Klenk, Alba Gonzalez. Elena

Nunez. Alida Regodon, Cristina Teran, Chiara Oggioni,

Paloma Diez Vallejo, -Jaime Martin Rivero, Sofien Kaabi,

lgnacio Hornillos Cardenas, Enrique Garda Margallo,

Francisco Sanchez;

"Canali urbani", degli architetti italiani Bianca Montorselli,

Flaminia Liberati, Daniele Carfagna, Walter Lafrate. Gaia

Rengo. Stefano Bigiotti.Eride Caramia, Leonardo Loy.

Per il sito di Milano è risultato vincitore il progetto dal titolo

"Landscape transition",del gruppo francese composto

dagli architetti Cyrille Lamouche, Cécilia Robergeaud,

Guillaume Chatelain.

È poi stato segnalato il progetto "Porto agricolo",

dell'architetto italiano -Jonathan Galli con gli architetti

Emiliano Capasso, Roberto Alesi, Serena Armandi,

Giammario Volatili e Serafino D'Emidio come collaboratori.

Quattro menzioni speciali sono andate ai progetti :­

"Visioning porto di mare 2035", degli architetti francesi

-Julie Siol, David Pistre, Louis Bauchet; codice HX631, dal

titolo "San Rocco", degli architetti italiani Andrea

Fradegrada, Valentino Celeste, Simone Natoli, Giovanni

Munafò. Riccardo Riva: - "Pomerio", degli architetti italiani

Simone Sante, Laura Fabriani, Ester Bonsante, Alessandro

Zappaterreni; - RoomScape_Milano",degli architetti italiani

Lina Malfona. Elena Mattia, Monica Manicone, Gregorio

Froio.

Page 95: Prossima fermata Mestre - Ritmi / Spazi / Progetti per la riqualificazione delle aree ferroviarie

PERCORSI PER RIOUALIFICARE GE774 Sciacca (AG)

INNESTI URBANI L0451 Venezia

THE TERRITORIAL THRESHOLD NU727 Barcellona Pozzo di Gotto (ME)

THE ANATOMY LESSON BW788 Roma

MATCH BOXES GR211 Milano

SEWING THREADS KZ323 Madrid (ES)

CANALI URBANI Vl658 Roma

MESTRE, TERRITORIO NEL PERIMETRO DELLE SOSTENIBILITÀ E0021 Ascoli Piceno

GREEN ARCHEOLOGY JB821 Roma

CLASSIFICA FINALE DI EUROPAN 12 PER IL SITO DI VENEZIA

Gregorio Indelicato Chiara Gugliotta Mario Cottone

Andres Holguin Gilda Lombardi Alessandro Deana Elena Barbiera Benedetto Bertozzi

Francesco Messina Francesco Fragole Daria Caruso Giuseppe Messina Rosario Cristelli Francesca Mazzone Anna De Marco Giorqia Di GiorQi

Alessandro Carmine Console Gina Oliva

Matteo Fraschini Camilla Fasoli Elisa Riviera Medino Zambrano Fiorella Nataly

Jose Marìa Sanchez Maria José Sanchez Eva Klenk Alba Gonzalez Elena Nunez Alicia Regodon Cristina Teran Chiara Oggioni Paloma Diez Vallejo Martin Rivero Jaime Sofien Kaabi lgnacio Hornillos Càrdenas Enrique Garcia-Margallo Francisco Sànchez

Bianca Montorselli Flaminia Liberati Daniele Carfagna Walter lafrate Gaia Rengo Stefano Bigiotti Eride Cara mia Leonardo Lo)'

Davide Fratoni Maurizio Tempera Stefano Novelli Vasileios Kontos Rocco Puopoplo Gabriele Pede

Laura Fassio Emanuele Caporrella Renzo Sgolacchia Andrea Valentini

TITOLO DEL PROGETTO CODICE IDENTIFICATIVO Luogo di provenienza

L-SHAPED MESTRE RT873 Monterotondo (Roma)

WALKSCAPES XJ710 Roma

GLOCAL CRASIS ZM984 Trieste

STREETLIFE Bl330 Milano

SUPERNOVA CC621 Padova

WIREFRAME EF768 Venezia

RE. ME. AL684 Roma

HD/LD AY383 Gemona del Friuli

Capogruppo Altri componenti

(UD)

Enrico Ansaloni MORE GREEN SPACE IN A lvan Lomuti DENSER CITY David Varone EN983 Tommaso Modesti Venezia Marco Tius Anna Riciputo Giulio Galli

INTO THE NATURE INTO Alessia Maggio THEART Andrea Abatecola NB182 Raffaella Gatti Castel San Pietro Terme Micaela Vivaldi (BO)

Mauro Ventura DEFRAG Elia Snidero NN127

Alberto Pacor Venezia

Marcello Bondavalli URBAN HALL Nicola Brenna ODllO

Carlo Alberto Tagliabue Rotterdam (NL)

Stefano Tropea Alberto D'Asaro Amedeo Wolfango OTTO E TERZO

Alfredo Barba OU839

Corrado Lazzari Zaragoza (ES)

Francesca Finotti Roberto Levati Samuele Paudice LIFE UNE

Jessica Spinelli OW362 Olmi(TV) Luca Vacchini

Nicola Sirugo PERCORRENZE.

Zhao Muyun RIACOUISIRE LE

Federica Vassena CONTINUITÀ NEGATE.

Michel Carlona OR290

Luca Mezzalira Cammarata (AG)

Curzio Pentimalli Daniela Maiullari Emanuele Paladin M-SUM Francesco Poloniato MESTRE-SUSTAI NABLE

URBAN MOBILITY Alessandra Rampazzo SB995 Laura Frasson Venezia Alessandro Pizzolato Marcello Galiotto RECYCLED SPACES Michele Venturini YS889

Martino De Rossi Venezia

Isabella Tenti Roberto Brichese GREEN UNE

Maria Vittoria Porro YY962

Davide Pretto Palermo

Elisa Ferro Marco Caorlini Alvise Luchetta

Luigi Esposito TRACKS Gianni Ferrari ZP528

Stoccolma (SE)

Stefania Anzil PARALLAXIMEASURED Tino Carletti EMPHASIS Tania Teixeira ZU862 Elisabetta Paviotti Cesenatico (FC) Monica Vittorio

• Progetto segnalato

• Progetto meritevole di menzione speciale

Progetto partecipante

Andrea Martino Gion Tania Sarria Gloria Zanardo Nicola Fasolo Silvia Vicentini Guido Pantani

Maddalena Casa rotti

Andrea Boscolo Leonidas Paterakis Elia De Tomasi

Andreas Faoro Francesca Rizzetto Ariel Vazquez Paolo Ruaro

José Angel Rem6n Esteban Jana Brankova Hamoud Kamal Hussein

Giulio Vezzani Edoardo Verga n i

Francesco Scrudato Vincenzo Spataro Francesco Patti Leonardo Terrusa Nicola Albanese Livia Scibetta

Massimiliano Dellamaria Diego Gasparotto Alessia Castrignano

Antonio Zennari Alessandro Mognato

Pietro Airoldi Domenico Argento Sergio Sanno Vito Priolo Stanislao Gabriele Anello Roberto Lentini

Anna Pang

Maria Luisa Cappelli Francesco Gasperini Nicola Buccioli Valentino Brunetti Andrea Simone

31

Page 96: Prossima fermata Mestre - Ritmi / Spazi / Progetti per la riqualificazione delle aree ferroviarie

3.3 LA TAVOLA ROTONDA DEL 26 FEBBRAIO 2014

Il 26 febbraio 2014 la Tavola Rotonda svoltasi presso il

Cotonificio di S. Marta deii 1Università IUAV a Venezia e

organizzata dalla Città di Venezia diventa occasione per

riunire gli attori dei diversi percorsi di studio e ri-disegno

che riguardano la stazione ferroviaria di Venezia - Mestre

e dei suoi dintorni.

Questi percorsi concorrono - in forme diverse - alla

elaborazione di un Accordo di Programma tra il Comune di

Venezia e la proprietà delle aree coinvolte. In sintesi sono:

• il percorso di studio del Programma Europeo RAILHUC,

un programma implementato attraverso il Programma

Centrai Europe e co-finanziato dal FESR a cui partecipa il

Comune di Venezia. Il programma RAILHUC studia

l'integrazione tra il traffico ferroviario passeggeri sui nodi

delle tratte ad alta velocità e le altre modalità di

trasporto. Una indagine realizzata appositamente.

esamina gli utenti della stazione di Venezia - Mestre e dei

passeggeri che la utilizzano:

• il Concorso di Progettazione Europan 12 che, indetto dal

Comune di Venezia e di concerto con Sistemi Urbani,

gruppo Ferrovie dello Stato. vuole ridisegnare l'assetto

fisico della stazione stessa e di alcune aree non ferroviarie

di proprietà delle immobiliari controllate dalle Ferrovie

dello Stato e da una immobiliare privata.

l progetti più interessanti emersi dal concorso. i cui esiti

sono stati resi pubblici nel Dicembre 2013, diventano

riferimento per la stesura di un accordo di Programma:

• la prossima estensione delle linee del tram. che porta nel

2014 all'apertura di una stazione tramviaria sotto alla

stazione ferroviaria e alla riorganizzazione di parte delle

linee degli autobus.

Numerosi gli interventi, di cui si riporta di seguito una

breve sintesi.

32

OSCAR GIROTTO Direttore dello Sviluppo del Territorio del

Comune di Venezia ricorda che ci sono vari processi in

corso sulla stazione ferroviaria di Venezia-Mestre, in

quanto non si lavora solo sulla rigenerazione di un'area e

sulle sue funzioni. ma anche sul suo ruolo di connessione

tra parti diverse del territorio.

ANDREA FERRAZZI Assessore all'Urbanistica del Comune

di Venezia evidenzia che la stazione ferroviaria di Venezia­

Mestre è gestita da Grandi Stazioni. proprio perché si

tratta di un hub ferroviario tra i più importanti d'Italia.

Quando la linea AV da Milano e da Bologna sarà

completata, la sua importanza aumenterà. Il ri-disegno

non include solo la stazione ma anche l'ex deposito

ferroviario di Mestre e i giardini pubblici di via Piave a

Mestre.

UGO BERGAMO Assessore alla Mobilità e Trasporti al

Comune di Venezia la ritiene un'area strategica: se nel

'900 è stata un polo attrattore della città, attualmente è

un'opportunità per la rigenerazione della città. Anche

l'interscambio bus-treno deve essere migliorato.

CARLO DE VITO C.E.O. di "Sistemi Urbani", azienda del

Gruppo Ferrovie dello Stato, spiega che il suo ramo

societario è la parte del Gruppo Ferrovie dello Stato che

possiede le aree non connesse con la circolazione

ferroviaria. Rileva che 4 dei 10 corridoi intermodali Europei

attraversano l'Italia. Sottolinea come ci siano concorsi di

progettazione anche in altre Città Metropolitane in Italia

(Venezia lo diventerà a breve). Rileva che c'è una certa

debolezza nell'attuale catena di trasporto pubblico (nel

centro storico ad esempio).

STEFANO ANGELINI del Dipartimento Infrastrutture e

Mobilità della Regione del Veneto spiega che la Legge

Regionale del Veneto n·3s del 2001 disciplina gli accordi

tra settore pubblico e privato e illustra l'iter procedurale.

MATTEO STEVANATO e LUCIO RUBINI della Direzione

indagini svolte sul traffico passeggeri della stazione di

Venezia - Mestre sottolineando la forte funzione di

interscambio (illustrata più in dettaglio su un altro capitolo

della presente pubblicazione.)

DAVIDE MORELLO Direzione Politiche Sociali, ETAM

Animazione di Comunità e Territorio illustra le iniziative in

corso per combattere situazioni di degrado sociale attorno

alla stazione e promuovere attività di integrazione.

GIORGIO RONCATO in rappresentanza del Gruppo di

lavoro di via Piave sottolinea come sia importante il ruolo

dello spazio pubblico e che la progettualità non può essere

circoscritta all'area in particolare dei giardini pubblici e

come. per una vera rigenerazione. occorra valorizzare le

iniziative locali.

VIRGINIA GIANDELLI e MARILIA VESCO Europan 12

commentano l'esito del concorso di progettazione

rilevando che 29 sono i progetti ricevuti. L'eta media dei

team di progettazione è 30 anni. Gli Italiani, considerando

tutti i bandi Europan indetti nella sessione. sono secondi

per numero di partecipanti nell'intera Europa. Si sottolinea

anche un nuovo approccio alla progettazione: i progetti

sono "adattabili".

VALENTINA BASSATO Direzione Sviluppo del Territorio del

Comune di Venezia coordina l'illustrazione da parte dei

progettisti di alcuni dei progetti elaborati per il concorso di

progettazione. e conduce la "open discussion" che si svolge

successivamente.

Nella "open discussion" seguente. si affrontano i vari temi

emersi durante gli interventi: integrazione delle diverse

aree di progetto: sostenibilità finanziaria: percorsi ciclabili:

evitare la costruzione di nuovi volume sulle aree verdi:

fermate degli autobus. etc. L'obiettivo è tener conto di

tutto questo in vista della firma di un Accordo di

Programma tra Comune di Venezia e la proprietà delle

Mobilità e Trasporti del Comune di Venezia illustrano le aree.

Page 97: Prossima fermata Mestre - Ritmi / Spazi / Progetti per la riqualificazione delle aree ferroviarie

9:00

9:30

9:40

9.50

10:00

10:15

10:30

11:00

11:30

February 26,2014- ROUNDTABLE I.U.A.V- Istituto Universitario di Architettura di Venezia Calle Larga Santa Marta Venezia, room Ll first floor

Registration

Greetings Amerigo Restucci, Rector of I.U.A.V. University

Presentation Andrea Ferrazzi. Alderman Municipality ofVenice Development and planning department

Presentation Ugo Bergamo, Alderman Municipality of Venice Mobility department

l n g. Carlo De Vito "Sistemi Urbani" Group state railways C.E. O.

l n g. Alessandro Maculani "Sistemi Urbani" Group state railways Special projects

Ing. StefanoAngelini -Veneto Region Department lnfrastructure and Mobility

Arch. OscarGirotto - Municipality ofVenice Development and planning department

Arch. Lucio Rubini, Arch. Matteo Stevanato Municipality of Venice Mobility department

Coffee break

Report european competition Europan 12 Arch. Virginia Giandelli Arch. Mari/io Vesco

1215

13.30

14:30

15:00

16:00

1615

17.30

Reference Europan Projects Brief presentati o n of mai n findings

Output: GE774 'Percorsi per riqualificare'

Output: L0451 'Innesti Urbani'

Output: NU727 'The territorio! threshold'

Output: BW788 'The Anatomy Lesson'

Output: GR211 'Match Boxes'

Output: Vl658 'Canali Urbani'

Lune h

presentation planning themes

Open discussion

Coffee break

Open discussion

Open discussion reporting Agenda program agreement

24 - Partecipanti alla Tavola Rotonda 25 - Partecipanti alla Tavola Rotonda

26 - Partecipanti alla Tavola Rotonda 27 - Open discussion

Output: E0021 'Mestre, territorio nel perimetro della sostenibilità'

Output: JB821 'Green Archeology'

Output: RT873 'L-Shaped MESTRE'

Output: XJ710 'Walkscapes'

Output: ZM984 'Giocai crasis'

33

Page 98: Prossima fermata Mestre - Ritmi / Spazi / Progetti per la riqualificazione delle aree ferroviarie

THE TERRITORIAL THRESHOLD

Il progetto urbano ha un valore strutturale necessario a fondare le parti

della città che la presenza della ferrovia e le attività connesse, rendono

destrutturate. Un muro abitato, infatti, segue il tracciato della ferrovia

declinando, attraverso la propria disposizione diversi gradi di urbanità e di

configurazioni dello spazio pubblico. ~immagine del muro esprime

chiaramente l'idea di un nuovo bordo che raccoglie la città e le sue

dinamiche, puntando a riordinare la vasta area di progetto attraverso i due

grandi elementi di scala territoriale.

WALKSCAPES

La visione "globale" del luogo è l'elemento dominane sul quale è stato elaborato l'intervento: nuove prospettive di

fruizione e di miglioramento dettano nuove regole, da un lato tendono alla preservazione (assi della città), dall'altro

di sviluppo (nuovi edifici), al fine di compiere un progetto integrato di utilizzo contemporaneo legato al contesto. Si

esce totalmente dal concetto di urbanistica razionalista che imposta assi e perimetro ambiti in una grande scala, al

contrario dal piccolo si vuole generare il grande (..). Il secondo elemento generatore è la "linea del

tempo"conformata dalle spinte della città e dall'uso del territorio, diventando un camminamento che produce luoghi

(..). La direzione viene scandita da moderni menhir quali le torri solari che oltre ad assolvere al detto compito,

producono energia per autoalimentare l'intervento.

35

Page 99: Prossima fermata Mestre - Ritmi / Spazi / Progetti per la riqualificazione delle aree ferroviarie

INNESTI URBANI

Si propone uno sviluppo della città a basso consumo di suolo. in cui vengono riciclate le strutture obsolete. con

l'inserimento di nuove architetture capaci di innestare nuovi cicli di vita: riqualificazione economica. sociale e urbana

dell'area attraverso l'inserimento di nuove funzioni e spazi pubblici e il miglioramento degli standard a verde;(..) La

proposta si articola in due momenti progettuali: il primo risponde alla richieste edificatorie effettive e attuali della

città, mentre il secondo completerà la capacità edificatoria prevista del piano mediante occupazione degli spazi

liberi lasciati a tale scopo (..). Intervenire sulla città costruita permette di ripristinare la continuità spaziale

rafforzando i tessuti urbani, permette l'introduzione di nuovi usi che soddisfano le necessità della comunità,

introduce nuove tipologie abitative, e destinazioni d'uso aumentando la mixitè sociale e funzionale (..).

36

Page 100: Prossima fermata Mestre - Ritmi / Spazi / Progetti per la riqualificazione delle aree ferroviarie

GLOCAL CRASIS URBAN HETEROGENIS

La strategia di sviluppo proposta per l'area di concorso è finalizzato a finanziare un processo di genesi urbana

locale. attraverso la "crasi" delle eterogenee intenzioni progettuali. ( .. ) Il progetto di recupero si fonda su alcune

essenziali intenzioni evolutive: l'organicità urbana. la genesi del senso di appartenenza a origine con la progettazione

GREEN ARCHEOLOGY

del corretto ambito degli spazi pubblici e luoghi di pubblico interesse.(..)Mobilità integrata, intesa come dispositivi di

connessione tra gli approcci e i sistemi di trasporto pubblico e privato; (..). Sostenibilità economica (..)

Contestualizzazione ambientale come riduzione delle volumetrie. integrazione reale e controllata del verde pubblico.

37

Page 101: Prossima fermata Mestre - Ritmi / Spazi / Progetti per la riqualificazione delle aree ferroviarie

3.5 LE AREE DI PROGETTO: LA STAZIONE FERROVIARIA

La riqualificazione della stazione di Mestre rappresenta

uno snodo essenziale per lo sviluppo urbanistico della

città. Rafforza in primo luogo uno dei principali punti di

snodo della rete ferroviaria del Nord Italia, cruciale per

tutta la mobilità verso le principali direttrici del Paese e

verso importanti aree internazionali in forte sviluppo. Al

riguardo, è utile sottolineare la prossima realizzazione

della fermata Alta Velocità che consentirà un salto di

qualità significativo nell'integrazione del capoluogo veneto

con le principali città del Paese. Si noti ancora come lo

sviluppo della stazione di Mestre riguarda sia una

infrastruttura di rilievo nelle relazioni territoriali di media e

lunga distanza sia in quelle di rango metropolitano:

Mestre rappresenta uno snodo fondamentale della rete

ferroviaria regionale (SFMR) in fase di completamento ed

avvio.

Il rafforzamento e lo sviluppo dell'infrastruttura su ferro.

integrata nella rete della mobilità pubblica cittadina (rete

bus e tram). permette di ipotizzare il significativo aumento

di importanza relativa dell'area nel sistema urbano e

territoriale veneziano. Allo sviluppo infrastrutturale deve

dunque essere affiancato lo sviluppo di funzioni che bene

si integrino nel contesto (terziario direzionale pubblico e

privato. strutture ricettive) e che ne qualifichino le

38

vocazioni.

L'elemento centrale dell'asse che idealmente raccorda il

centro di Mestre con il Centro di Marghera, è la stazione

ferroviaria di Venezia Mestre. che necessita di

riqualificazione urbanistica e rigenerazione di funzioni. al

fine di restituirla ad un ruolo preminente a servizio degli

insediamenti residenziali posti a nord (Mestre) ed a sud

(Marghera) potenziando inoltre la qualità dell'offerta al

viaggiatore in transito.

L'area posta a concorso corrisponde all'attuale edificio di

Stazione di Mestre dove il bando specificava "troverà

valorizzazione attraverso nuova allocazione di circa 10.000

mq di superficie lorda di pavimento provenienti dalla

C2RS66, i 5.100 mq di sp provenienti dalla nuova

destinazione assegnata all'area 3 e nella conferma della

volumetria già esistente nell'area di stazione. La somma

delle sp descritte dovrebbe riversare nell'area di stazione

27.000 mq circa di sp con le destinazioni consentite."

Ulteriori specificazioni del bando indicavano come gli edifici

presenti nel sito di progetto della stazione potevano

essere demoliti. a stimolo per una progettazione esempio

di edificazione sostenibile sia sotto il profilo della qualità

architettonica e urbanistica dell'intervento sia sotto il

profilo della sua sostenibilità economica e della capacità

attrattiva per investimenti privati. Le destinazioni d'uso

ammesse. nuova stazione con servizi connessi all'uso di

stazione, lasciavano libertà di pensare a nuovi usi o utilizzi

degli spazi. escludendo, quale unica destinazione non

compatibile con le funzioni di stazione. l'alloggio e/o

l'abitazione privata.

All'interno dell'area di progetto a concorso. insiste inoltre

la proprietà privata dell'Immobiliare Favretti

corrispondente al mapp. 2083 del Fg. 17 di Mestre. La

proprietà Immobiliare Favretti S.r.l. intende. avvalendosi

dello strumento dell'Accordo di Programma, convertire

l'edificio 'ex Poste' ad una destinazione ricettiva­

alberghiera attraverso la riconversione del volume

esistente. Alcune proposte per lo sviluppo del nuovo

edificio sono già state prodotte dalla proprietà. l progetti

presentati hanno come minimo comune denominatore un

sedime lievemente inferiore a quello attualmente

occupato dall'edificio 'ex Poste', un incremento del 30% del

volume esistente ed un cambio di destinazione d'uso da

direzionale a ricettivo. Queste possibilità di trasformazione

generate dalla partecipazione all'Accordo di Programma.

dovranno tradursi in un beneficio pubblico per la città da

investire nelle opere di urbanizzazione a riqualificazione

dello stesso ambito di stazione.

La Stazione di Mestre - Immagini ©2014 Google. Map data ©2014 Google - 28

Page 102: Prossima fermata Mestre - Ritmi / Spazi / Progetti per la riqualificazione delle aree ferroviarie

ID ALTEZZA AREA mq VOLUME mc NO PIANI DESTINAZIONE D'USO ID ALTEZZA AREA mq VOLUME mc NO PIANI DESTINAZIONE D'USO - 8,06 156 1259 2 Edificio RFI 4,87 645 3141 Pensilina treni - 3,29 304 1000 2 8,15 298 2429 Edifico RFI + Ex poste

4 Cabina Enel 19,9 1139 22659 3 - 15,33 627 9606 5 Edificio Uffici RFI 22,31 122 2724 3

6 2,88 141 407 2,91 20 58 3

3,26 431 1406 Edificio Uffici 7,59 253 1918 2

13,73 164 2253 4 Edifico Uffici 3,69 93 345 2 - 10,84 323 3502 4 Edifico Uffici - 4,07 51 206 2

SA 6,32 4339 27425 Pensilina 15 3,38 41 138 Annesso Edificio 5

10,77 336 3621 4 Edifico Uffici 16 2,52 33 83 Baracche cantiere

9 4,66 855 3985 Pensilina treni 17 5,3 75 396 Baracche cantiere

lO 4,59 1612 7398 Pensilina treni 18 2,35 15 36 Baracche cantiere

11 4,64 1583 7343 Pensilina treni - -

39

Page 103: Prossima fermata Mestre - Ritmi / Spazi / Progetti per la riqualificazione delle aree ferroviarie

Edificio 8 - Fabbricato della stazione - 29 Edificio 13 Ex poste - Vista da Viale della Stazione - 30 Stazione di Mestre - Vista dell'ingresso principale dal binario 2 - 31

Edificio 5 - 32 Stazione di Mestre - Vista binari 2 e 3 - 33 Edificio 3 - 34

Edificio 13 - Vista dal Binario l - 35 Edificio 2 - Vista da Viale della Stazione - 36 Edificio 13 - Vista da Viale della Stazione - 37

40

Page 104: Prossima fermata Mestre - Ritmi / Spazi / Progetti per la riqualificazione delle aree ferroviarie

PERCORSI PER RIQUALIFICARE

Il volume della nuova stazione, che sostituisce l'esistente, si estende per 280 mt (..) per circa 20 mt di profondità,

inglobando a destra l'area occupata dall'edificio della polizia ferroviaria e delle ex poste(..). Vi è un incremento della

volumetria con l'introduzione di due piani e un corpo aggettante (..). L'edificio appare come un volume sospeso.

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INNESTI URBANI

Il progetto si propone la realizzazione di una nuova piazza pubblica posta tra la stazione dei treni e l'edificio ex­

poste. Questa piazza sarà motore della rigenerazione urbana dell'area e favorirà la mobilità e i flussi tra i diversi

42

grazie all'attacco a terra interamente vetrato (..). La lunga fascia trasparente ha un'altezza di 3.20, quota da cui

parte un rivestimento di pannelli perforati, che come una pelle, protegge gli spazi interni (..).

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sistemi di trasporto; l'inserimento di nuove volumetrie in aggiunta alle volumetrie esistenti in modo da valorizzare e funzionalizzare il patrimonio edilizio esistente (..); la conferma dei vuoti urbani presenti liberandoli da volumetrie

incongruenti e inserendo chiare destinazioni.

Page 105: Prossima fermata Mestre - Ritmi / Spazi / Progetti per la riqualificazione delle aree ferroviarie

THE ANATOMY LESSON

Il progetto consiste nell'aggiungere alla mappa della Mestre in-attesa 3 nuovi elementi (..) elemento del "trittico

della terraferma" è costituito dalla Stazione di Mestre. La matrice formale alla base è quella della Trincea. La

stazione. quindi, diviene luogo urbano su più livelli che, oltre ad ospitare le attività e gli spazi di una stazione. ospita

nuovi luoghi per la cultura e il tempo libero(..).La stazione è costituita da una successione di spazi di differente forma

THE TERRITORIAL THRESHOLD Il progetto prevede la totale sostituzione dei manufatti esistenti con un edificio "infrastrutturale" che possa riordinare l'intera area e mediare il rapporto tra la città e il tracciato ferroviario. (. .. ). L'intervento si propone come

l'estrusione di una sezione che si articola secondo tre modalità: l'attacco a terra configurato come spazio a terra di

attraversamento e della mobilità; la piastra che contiene le attività collettive (..) mentre le stecche che si poggiano

e funzione posti tra due lunghi portici, alti 5 metri. che costituiscono 2 filtri tra questi spazi e viale Stazione da un lato e i binari della ferrovia dall'altro.(..) La decisione di interrare la stazione riesce. contemporaneamente a risolvere il

problema del collegamento tra Mestre e Marhera.(..) Non potendo portare i collegamenti trasversali al livello della stazione, abbiamo portato la stazione allivello dei collegamenti esistenti(..).

contengono funzioni legate al commercio, al terziario e al turismo.(..) La copertura della piastra è pensata come una

promenade sospesa sulla città che in alcuni patii trova le connessioni con i piano inferiori. In tutti i blocchi che

costituiscono il nuovo fronte. la facciata esposta a sud è caratterizzata da brise soleil che fanno da supporto a

dispositivi per l'energia solare.

43

Page 106: Prossima fermata Mestre - Ritmi / Spazi / Progetti per la riqualificazione delle aree ferroviarie

MATCH BOXES

La strategia di progetto si concentra nel ricollegare i due tessuti urbani. attraverso la creazione di un nuovo fronte

adiacente alla linea ferroviaria che serve come come testa del sistema Mestre . che superando la stazione. crea

continuità fra le due città (Mestre e marghera). ora visivamente e fisicamente separate. Questa nuova scheda tra

città e infrastrutture. agisce come una soglia porosa in entrambe le direzioni grazie all'inserimento di un fronte

continuo e ripetibile. l suoi moduli di base creano un disegno chiaramente identificabile all'interno della maglia della

città contribuendo a percepire l'intervento come unificante per il tessuto urbano.

44

CANALI URBANI

Stabilire il concetto del tempo nella stazione ferroviaria è piuttosto complesso (prendere un treno. aspettare qualcuno .. ) la facciata lungo il Viale della Stazione è concepita come un elemento mutevole e adattabile; concetto

rappresentato anche dall'utilizzo del corten per realizzare l'involucro principale. Il rivestimento non arriva mai al

livello del suolo, assumerà colori variabili e influenzabili dalla luce ma anche dall'illuminazione interna dell'edificio. Il

complesso della stazione concepito come lungo canale si apre e cambia la sezione in corrispondenza di via Piave,

accogliendo l'asse via rio che arriva in corrispondenza della mezzeria.

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Page 107: Prossima fermata Mestre - Ritmi / Spazi / Progetti per la riqualificazione delle aree ferroviarie

MESTRE, TERRITORIO NEL PERIMETRO DELLE SOSTENIBILITÀ

Il disegno di progetto raffigura un'architettura parete. un presidio urbico che con enfasi perimetro e cinge la maglia

urbana di Mestre (..). La stazione è rappresentata come grande luogo pubblico. fisico e ideale, capace di suscitare le

relazioni virtuose con il luogo poiché riconoscibile, simbolicamente significativo (..). Il progetto dispiega una grande

copertura (..) determinando esiti formali e spaziali (..) quali la grande terrazza coperta. da cui è spiccata la

passerella . che esile si estende ortogonalmente ad essa e alle pensiline dei viaggiatori(..).

WALKSCAPES

La compos1z1one spaziale dell'edificio stazione è generata da una serie di esigenze costruttive. distributive e

soprattutto rappresentative della volontà di strutturare uno spazio di vita. (..) è un edificio che cresce si alza. ruota.

curva crea continuamente nuove prospettive tutte diverse. si evolve e si perde in fuga. Lo spazio centrale accoglie

l'atrio d'ingresso eh diventa anche distribuzione principale alla diverse funzioni contenute nell'edificio(..)ll simbolico

rapporto tra la copertura della stazione e il suo interno. invita l'utente a usufruire dei servizi all'aperto e godere degli

articolati percorsi e spazi alternati alla sistemazione a verde.

45

Page 108: Prossima fermata Mestre - Ritmi / Spazi / Progetti per la riqualificazione delle aree ferroviarie

GREEN ARCHEOLOGY

La nuova stazione di Mestre è configurata come una porta lineare - un Portico - che agisce non solo come nuovo

elemento portante . ma vuole richiamare la tipologia del porticato presente ovunque nella realtà veneziana. così come nel centro storico di Mestre e nelle immediate vicinanze della stazione . Il nuovo porticato è l'infrastruttura

attraverso la quale si passerà per la stazione degli autobus, per i collegamenti con il sottopasso per Marghera e

con le piattaforme dei treni , per raggiungere la fermata del tram, per gli accessi pedonali alle auto e alle aree di

L-SHAPED MESTRE

Dal punto di vista funzionale e distributivo le due strutture ad "L'' rovesciata, nell'interspazio che le separa. vanno a

configurare una galleria attrezzata a più livelli, nella quale troveranno dislocamento tutte le funzioni in maniera da

creare uno spazio urbano protetto. luminoso e confortevole cosicché la città entri nella stazione e la stazione diventi

46

parcheggio. Sul retro. il portico diventa anche riparo per le piattaforme. Inoltre. è il tavolo su cui diversi oggetti sono

collocati. Alcuni servizi come: negozi. uffici amministrativi. parcheggi per biciclette e per automobili . il nuovo hotel, emergono infatti dalla parte superiore del portico. Il tetto è un giardino comune che mette in relazione le diverse

parti emergenti. Se le funzioni inferiori si presentano come le più pubbliche , per i passeggeri che si muovono da un

luogo all'altro , le parti superiori del tetto del portico rappresentano gli spazi relax adatti alle pause e ai tempi di

attesa dei viaggiatori , degli ospiti dell'hotel e degli stessi impiegati.

parte di essa. Il complesso ferroviario si trasformerà così in un nuovo portale intermodale dove nella struttura ad L

di dimensioni maggiori troveranno luogo principalmente i servizi ferroviari ed i servizi primari, mentre in quella di

dimensioni minori saranno dislocati i servizi secondari dal carattere prettamente commerciale e terziario.

Page 109: Prossima fermata Mestre - Ritmi / Spazi / Progetti per la riqualificazione delle aree ferroviarie

SEWING THREADS

Il progetto propone la realizzazione di una nuova piazza pubblica posta tra la stazione dei treni e l'edificio ex-poste.

Questa piazza sarà motore della rigenerazione urbana dell'area e favorirà la mobilità e i flussi tra i diversi sistemi di

GLOCAL CRASIS

La strategia di sviluppo proposta per l'area di concorso è finalizzato a finanziare un processo di genesi urbana

locale. attraverso la "crasi" delle eterogenee intenzioni progettuali. ( .. ) Il progetto di recupero si fonda su alcune

essenziali intenzioni evolutive: l'organicità urbana. la genesi del senso di appartenenza a origine con la progettazione

trasporto: l'inserimento di nuove volumetrie in aggiunta alle volumetrie esistenti in modo da valorizzare e

funzionalizzare il patrimonio edilizio esistente ( .. ): la conferma dei vuoti urbani presenti liberandoli da volumetrie incongruenti e inserendo chiare destinazioni.

del corretto ambito degli spazi pubblici e luoghi di pubblico interesse.( .. )Mobilità integrata, intesa come dispositivi di

connessione tra gli approcci e i sistemi di trasporto pubblico e privato: ( .. ). Sostenibilità economica ( .. )

Contestualizzazione ambientale come riduzione delle volumetrie, integrazione reale e controllata del verde pubblico.

47

Page 110: Prossima fermata Mestre - Ritmi / Spazi / Progetti per la riqualificazione delle aree ferroviarie

3.6 LE AREE DI PROGETTO: L•Ex SCALO MERCI

La scheda norma di Piano Regolatore C2RS n.66 per

l'ambito dell'ex scalo merci organizza le modifiche

urbanistiche pensando alla definizione del limite della città

a sud-ovest tra il parco del Piraghetto e l'asse ferroviario

VE-TV e VE-TS. Si prevede l'ampliamento del parco. la

ridefinizione del sedime della via Trento per dare soluzione

al nodo di collegamento tra il sottopasso al passaggio a

livello della via Gazzera e l'incrocio con la via Miranese in

direzione della stazione F.S .. e la realizzazione di nuova

residenza che affaccia verso la ferrovia su una fascia di

parco e verso la città con una successione di spazi pubblici

pavimentati.

Gli indirizzi di concorso indicano come tipo di intervento

possibile la libera demolizione di tutti gli edifici eccetto il

mantenimento del "magazzino merci" (fabbricato indicato

con il numero 8 all'interno dell'area) e la possibilità

facoltativa di mantenere. anche in parte. il cosiddetto

"magazzino V.O." (fabbricato indicato con i numeri 2 e 3

all'interno dell'area).

E' richiesto di mantenere parte o tutto del fabbricato

48

indicato con il numero 9 in particolare per la porzione

destinata a "Centro per l'affido e la solidarietà

familiare"del Comune di Venezia.

La destinazione d'uso indicata è prevalentemente

residenziale con possibilità di mixare destinazioni

complementari all'insediamento residenziale (negozi di

quartiere. servizi alla persona. attività direzionali. pubblici

esercizi. ... ) con un limite massimo di 4.300 mq di sp sul

totale dell'edificato. e integrazione degli standard di

quartiere in particolare verde con connessione al parco

Piraghetto.

La quantità di superficie totale realizzabile corrisponde a

quanto previsto dalla vigente V. Prg per la Terraferma.

21.500 mq di sp complessivi maggiorati dai volumi

provenienti dal mantenimento. con recupero obbligatorio,

del fabbricato "magazzino merci" e dall'eventuale

mantenimento con recupero. anche in parte. del

fabbricato "magazzino V.O".

All'interno dei 21.500 sp di volumi ex novo sviluppabili

null'area. dovranno trovare collocazione i circa 70 alloggi

provenienti dalla demolizione degli edifici posti a nord

dell'area (tra i due fasci di binari in direzione Trieste e in

direzione Treviso).

All'interno della procedura di Accordo di Programma le

superfici corrispondenti all'ambito dell'ex scalo merci

saranno cedute dalla proprietà, Rete Ferroviaria Italiana,

al Comune di Venezia assieme a tutti gli edifici sovrastanti

da demolire. L'operazione di valorizzazione dell'area. una

volta ceduta al Comune di Venezia, dovrà prevedere la

demolizione totale o parziale degli edifici esistenti. la

conferma delle previsioni di superficie lorda di pavimento

già previste dal PRG vigente. il trasferimento - a pari

tipologia e consistenza - dei volumi residenziali e

commerciali presenti nel quartiere tra le linee ferroviarie

per Treviso e per Trieste. L'intervento di demolizione e

nuova costruzione del comparto dovrà perseguire il

miglioramento della qualità architettonica e della

dotazione di standard di quartiere. anche attraverso

l'espansione dell'area verde del Parco del Piraghetto.

L'Ex scalo merci- Immagini ©2014 Google. Map data ©2014 Google - 39

Page 111: Prossima fermata Mestre - Ritmi / Spazi / Progetti per la riqualificazione delle aree ferroviarie

l 3.C- L•Ex SCALO MERCI: CONSISTENZA DELLE VOLUMETRIE

ID ALTEZZA AREA mq VOLUME mc NO PIANI DESTINAZIONE D'USO

2,44 11 27 Cabina Ferrovia

5,13 135 691 Edificio Uffici

4,22 1161 4S9S l+ Edificio (deposito)

3A 4,52 374 1690 Pensiline/Tettoie

38 5,54 324 1795 Pensiline/Tettoie - 6,4 255 1632 2 Edificio Uffici - 4,4S 2491 11160 l+ Edificio (deposito)

5A 5,06 525 2655 Pensiline/Tettoie

58 5,06 344 1743 Pensiline/Tettoie

5,5 109 601 Pensiline/Tettoie

6 6,13 1276 7S21 Pensiline/Tettoie - 3,71 140 519 Edificio Uffici - 3,SS 19S 76S Edificio Uffici - 6,59 347 22S5 Deposito

SA 6,16 lOS 666 Pensili ne

SB 6,31 94 595 Pensiline

se 4,17 69 2SS Pensili ne

3,35 910 304S Ufficio

Ufficio Magazzino

Cabina Enel

Tettoia

3,3 149 492 Edificio

3,97 S33 330S Magazzini/Officina

15 5,05 761 3S44 Tettoia - 2,95 17 51 Cabina

3,17 3S 119 Pensiline/Tettoie

3,93 65 257 Tettoia in muratura

3,12 10 32 Cabina

2,21 63 139

5,05 16S S4S Tettoia in muratura

4,79 154 736 Deposito/Magazzino

7,16 112 79S 2 Deposito/Magazzino

23 2,74 15S 433 Pensiline/Tettoie - 2,65 72 192 Cabina

25 2,S4 153 435 Tettoie

26 3,05 17 51 Tettoie

27 2,63 3SO 1000 Tettoie

2S 2,32 3S ss Tettoie - -

100m

49

Page 112: Prossima fermata Mestre - Ritmi / Spazi / Progetti per la riqualificazione delle aree ferroviarie

Vista interna dell'area Ex scalo merci - 40

50

Page 113: Prossima fermata Mestre - Ritmi / Spazi / Progetti per la riqualificazione delle aree ferroviarie

41 - Vista binari da cavalcavia della Giustizia 42 - Via Trento 43 - Via Trento

44 - Ingresso area Ex scalo merci 45 - Vista interna dell'area Ex scalo merci 46 - Vista interna edifici Ex scalo merci

47 - Vista esterno edificio Ex scalo merci 48 - Via Trento verso viale della Stazione 49 - Vista binari da cavalcavia della Giustizia

51

Page 114: Prossima fermata Mestre - Ritmi / Spazi / Progetti per la riqualificazione delle aree ferroviarie

PERCORSI PER RIQUALIFICARE

Il cuore del progetto è il parco, che si estende sino al limite della linea ferroviaria e include tutta l'area dell'ex scalo

merci, passando dalla scala di giardino di città a quella di parco urbano. (..) in mezzo al parco si trovano il magazzino

ristrutturato e riutilizzato come sala espositiva, un corpo basso che si affianca come centro culturale e quattro

volumi di residenze in linea che con la loro disposizione accompagnano e indirizzano i percorsi apparentemente liberi

nello spazio verde ma fortemente ancorati ai segni esistenti.

52

SEWING THREADS

Nell'area delle antiche vie ferroviarie abbiamo scelto di evitare barriere fisiche e visuali, sopraelevando il progetto

rispetto al suolo, senza modificare queste vie: riducendo al minimo i punti di contatto con la terra, si stabilisce così

una relazione visuale in tutta la superficie di attuazione. Inoltre, con il riutilizzo delle direttrici di queste linee e con il

materiale di rivestimento delle strutture. è intenzione rivendicare l'identità storica e ferroviaria della città. L'edificio

viene così relazionato e visto come se fosse un treno.

Page 115: Prossima fermata Mestre - Ritmi / Spazi / Progetti per la riqualificazione delle aree ferroviarie

MATCH BOXES

Una strada verde, naturale e urbana, è l'elemento di collegamento di tutto il progetto. Supera la barriera della

stazione per continuare verso la città giardino. Il collegamento verde è accompagnato da un sistema di mobilità

lenta che penetra nella stazione e poi penetra nella maglia urbana in collegamento con le piste ciclabili (disponibili e

previsti). La posizione dei moduli edificati si basa su uno studio fatto sui binari della città esistente, mantiene gli assi

principali, e li prosegue mantenendoli legati tra loro.

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GREEN ARCHEOLOGY

Il sito di progetto corrispondente all'ex scalo merci, destinato a diventare un grande, maestoso parco,che

rappresenterà l'estensione del parco del Piraghetto: con una 'foresta' a Permacultura, la nuova area verde avrà

bisogno di più tempo per organizzare se stessa rispetto ai tempi necessari per la costruzione degli edifici. Gli edifici

preesistenti, le strutture ex depositi merci vengono mantenute e ristrutturate per diventare. nel tempo, piccoli

incubatori per l'avvio di imprese o atelier. Le nuove architetture. che saranno principalmente edifici residenziali, con

le loro facciate completamente aperte (con un sistema scorrevole e interamente pieghevole di filtri solari)

consentiranno una completa esperienza di godimento di ( questi nuovi) paesaggi urbani e verdi. Il nuovo quartiere

potrà diventare un esempio positivo di integrazione dell'umanità con la natura ..

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Page 116: Prossima fermata Mestre - Ritmi / Spazi / Progetti per la riqualificazione delle aree ferroviarie

THE ANATOMY LESSON

Il progetto consiste nell'aggiungere alla mappa della Mestre in-attesa 3 nuovi elementi (..). Il Recinto è la matrice

formale alla base del progetto delle residenze nell'area. Il progetto è costituito da due corti quadrate di 120 m di lato l'una e di 78 m l'altra. poste all'interno di un fitto bosco di alberi ad alto fusto. L:interno delle corti. (..) attorno al

quale sono disposte le residenze che, quindi, costituiscono il bordo e la separazione tra l'interno/prato e

l'esterno/bosco. (..) le corti quadrate divengono dei recinti/radura che, separando il bosco esterno pubblico (naturale

prosecuzione del bosco del Piraghetto) dal prato interno collettivo, ribaltano il classico binomio interno/esterno(..).

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56

L-SHAPED MESTRE

Geometricamente esatte, le due torri articolano i propri volumi riproponendo il concept della doppia L- utilizzato per

organizzare la sezione della stazione - che qui diventa il nucleo attorno al quale si sviluppa la pianta. La prima L, più

piccola e completamente piena, accoglie gli ambienti di servizio quali scale e ascensori; la seconda L più grande e

sovrapposta a creare un quadrato, contiene gli spazi residenziali. (..) Il sistema naturale inserito all'interno di un

contesto urbano definito assume dei connotati di solidità e plusvalore. Le linee di progetto(..) lavorano all'interno dei

parchi come delle propaggini urbane che determinano dei percorsi di penetrazione "aggrappando" il costruito al

naturale come dei cavi in tensione ..

Page 117: Prossima fermata Mestre - Ritmi / Spazi / Progetti per la riqualificazione delle aree ferroviarie

3.7 LE AREE DI PROGETTO: l GIARDINI DI VIA PIAVE

Le vicende urbanistiche dei giardini di via Piave. nate con

la demolizione di una serie di tre edifici simili agli attuali.

ancora esistenti, le cosiddette "case dei ferrovieri", si

relazionano fortemente con i temi della riqualificazione

degli spazi ferroviari.

Via Piave è la porta di Mestre è il primo sguardo, la prima

impressione sulla città. Via Piave (intesa come zona

stazione - zona Piraghetto fino a via Cappuccina e Corso

Del Popolo) è caratterizzata da alcune questioni legate

all'ordine pubblico a cui si è sommata, per tutta la prima

decade del 2000, la forte immigrazione e il conseguente

cambiamento demografico che ha modificato. in un tempo

rapidissimo. il tessuto sociale. Pur essendo un'asse

importante che collega il centro di Mestre alla stazione. la

stessa presenza della stazione accentua le problematiche

sociali dell'area di via Piave. Una sorta di corto circuito in

cui la necessità di ristabilire un ordine pubblico e sociale

sembra passare anche per la necessità di riacquisire un

decoro urbano e una nuova funzionalità dell'area trattata

dal concorso.

58

In questo contesto si è mosso l'intervento di Etam. Servizio

di Animazione di Comunità e Territorio del Comune di

Venezia: promuovendo processi di partecipazione.

incentivando la cittadinanza attiva. valorizzando le risorse

positive e accompagnando gruppi di cittadini che si sono

presi cura del loro territorio. Etam segue iniziative come

laboratori di convivenza. di coesione sociale. di sviluppo

della conoscenza delle diversità culturali, dello scambio e

dell'integrazione e per l'ambito dei giardini Etam ha

collaborato con il Gruppo di lavoro di Via Piave. Ne sono

nate iniziative originali e positive. mirate a rioccupare e

riappropriarsi di spazi degradati che sono spesso usati in

maniera impropria: i giardini di Via Piave. l'area verde di

Via Sernaglia, il parco Piraghetto. la Stazione. e Casa

Bainsizza. In quest'ultimo caso, i cittadini del Gruppo di

lavoro di Via Piave. attraverso una sottoscrizione. hanno

risanato l'immobile, in stato di abbandono. dato in

comodato d'uso gratuito dalla proprietà in cambio di lavori

di ristrutturazione e guardiania. L'edificio. tra le case dei

ferrovieri. in piena zona Piave diventa luogo d'incontro e

ospitalità per la cittadinanza.

All'interno di questo quadro gli elementi forniti in sede di

concorso chiedevano la riqualificazione dell'area,

progettandola con funzione di giardino pubblico fruibile di

quartiere. attrezzato esclusivamente con sottoservizi e

piazzole che possano ospitare. in strutture rimovibili,

mercati stagionali, farmer's market. stand di promozione

prodotti, etc ...

Non è prevista la realizzazione di nessun volume: infatti il

volume maturato. a fronte della cessione della superficie

al Comune di Venezia, verrà trasferito. sommandosi ai

volumi già esistenti. sull'area di Stazione. La valorizzazione

dell'area verde lungo via Piave si sostanzierà nella

attribuzione alla stessa di una volumetria pari alla

sottozona residenziale Bl contermine (i.f. 1.5 mq/mq).

Il Comune di Venezia, a cessione avvenuta, attiverà la

riqualificazione attraverso un progetto di opera pubblica

che restituirà i giardini di via Piave all'uso della città.

l Giardini di Via Piave - Immagini ©2014 Google. Map data ©2014 Google - 50

Page 118: Prossima fermata Mestre - Ritmi / Spazi / Progetti per la riqualificazione delle aree ferroviarie

51 - Percorso interno ai giardini di via Piave

52 - Vista dei giardini di via Piave 53 - Vista dei giardini lungo via Piave 59

Page 119: Prossima fermata Mestre - Ritmi / Spazi / Progetti per la riqualificazione delle aree ferroviarie

PERCORSI PER RIQUALIFICARE

Mantenendo l'alberatura esistente. si procede per piccoli interventi di

riformulazione dei percorsi (. .. ) Il percorso. insieme a un sistema di quote

differenti genera spazi di seduta liberi. all'ombra degli alberi e stabilisce due

ambiti, uno più prossimo agli edifici dove si predispongono i giochi dei

bambini e le aiuole verdi prive di bordo si fondono con la terra senza soluzioni di continuità; l'altro più vicino al bordo strada dove la

pavimentazione. in terra stabilizzata. disegna una piazza per mercati

temporanei e piccoli stand fieristici.

MESTRE, TERRITORIO NEL PERIMETRO

DELLE SOSTENIBILITÀ

Nell'area pubblica attrezzata di via Piave. piani lastricati e verdi si

avvicendano denunciando modesti dislivelli, corredati da esili pergole, ave

possono essere ospitati piccoli mercati stagionali a servizio dell'aggregato

urbano prospiciente; orientati nella direzione stabilita da un percorso pedonale e ciclabile che si estende da un vertice e l'altro dell'area, distinto

da un' alberatura che arricchisce il patrimonio vegetale esistente, e si

costituisce quale diaframma rispetto ai tracciati viari destinati al traffico

veicolare.

60

Page 120: Prossima fermata Mestre - Ritmi / Spazi / Progetti per la riqualificazione delle aree ferroviarie

GREENARCHEOLOGY

Page 121: Prossima fermata Mestre - Ritmi / Spazi / Progetti per la riqualificazione delle aree ferroviarie

3.8 l GIARDINI DI VIA PIAVE- IL FARMER•s MARKET

L'area dei giardini di via Piave è attualmente destinata a

parco di quartiere, caratterizzato da una oramai folta

vegetazione. da alcune attrezzature di arredo urbano e da

un percorso pedonale che lo attraversa con andamento

curvilineo lungo tutta la lunghezza.

L'Amministrazione comunale, ancor prima di veder definiti

gli esisti del concorso. ha espresso la volontà di

riqualificare l'area sia sotto l'aspetto architettonico sia

intervenendo sul profilo di carattere sociale.

L'intervento si propone di attrezzare l'area a verde

definendo le condizioni per ospitare attività commerciali di

qualità o meglio un "Farmer's market'' con i prodotti delle

aziende locali, principalmente agricoli. Un mercato rionale

con venti piazzole di sosta, fornite di acqua ed energia

elettrica, collegate da un percorso pensato in tavolato di

legno per consentire la semplicità dell'intervento e un

basso impatto con l'area a verde in cui si inserisce.

Di seguito si riportano le osservazioni di una

62

rappresentanza di cittadini. il Gruppo di lavoro di Via

Piave. raccontate durante la tavola rotonda del 26

febbraio 2014, focalizzata sulle proposte progettuali

emerse dal concorso Europa n, dove si è cercato comunque

di dare uno spazio e voce a chi in concreto vive le aree di

concorso.

"Per quanto riguarda i Giardini di via Piave consideriamo

positiva( .. .) l'acquisizione da parte dell'amministrazione

comunale. Valutiamo con interesse anche il progetto per

l'inserimento di un mercato (biologico. km O. ecc.).

Considerato il fatto che occorra anche valutare la

compatibilità del mercato con la funzionalità di parco

(assumendo come limite concreto la sua esigua

estensione( .. .). Un intervento sui Giardini di Via Piave deve

prevedere una proposta di gestione degli spazi pubblici

circostanti (fra i più critici dal punto di vista della micro­

criminalità e dello spaccio di stupefacenti), ( . .) ma con esso

anche il reticolo di strade e stradine che si distendono a

comprenderli da via Piave a via Cappuccina. Sulle

modalità di ri-progetto di questi spazi pubblici degradati,

la proposta del Gruppo di lavoro di via Piave è che non si

tratti tanto di un progetto calato dall'alto ma frutto della

possibilità di svolgervi permanentemente attività di varia

natura da parte delle associazioni culturali di cittadinanza

attiva."

Il messaggio è chiaro. La trasformazione di un luogo

dipende dall'intervento di tutti; la politica sociale senza un

intervento coordinato con tutti gli altri settori non è

sufficiente, non ha completa efficacia sul contesto. O

meglio: se le azioni sociali non sono accompagnate da

interventi coordinati con altri ambiti (commerciale,

culturale, urbanistico, viabilistico, ecc .. ) e condotte con

processi partecipati, la loro efficacia è minore e fatica a

creare cambiamenti positivi e permanenti.

Page 122: Prossima fermata Mestre - Ritmi / Spazi / Progetti per la riqualificazione delle aree ferroviarie

3.E- PROGETTO PER l GIARDINI DI VIA PIAVE

~ Parcheggio Auto

~ Area carico-scarico

~ Parcheggio Bici

Piazzola Farm Market

Illuminazione pubblica

63

Page 123: Prossima fermata Mestre - Ritmi / Spazi / Progetti per la riqualificazione delle aree ferroviarie

4. CONCLUSIONI

64

Le attività di studio e progettazione che sono state

profuse per approfondire i temi della stazione e delle aree

ferroviarie di Mestre troveranno conclusione

nell'approvazione dell'Accordo di Programma.

L'Accordo di Programma, che trasformerà radicalmente

l'immagine della stazione, dell'ex scalo merci e dei giardini

di via Piave, così come è stato prefigurato nelle possibili

soluzioni indicate alle pagine precedenti dai giovani

progettisti Europan, è il frutto di un lavoro di concertazione

condotto dall'Amministrazione Comunale di Venezia

assieme a Rete Ferroviaria Italiana - Sistemi Urbani.

La trasformazione della stazione. che rientra tra i progetti

strategici per la città, si pone l'obiettivo di rendere

funzionale, adeguato ai tempi e ai ruoli, oltrechè bello,

l'hub ferroviario di Mestre.

Nel processo di trasformazione in corso le aree

assumeranno gradatamente una nuova identità.

L'area di stazione attraverso un processo di rigenerazione

edilizia e funzionale andrà ad assorbire le nuove richieste

di funzioni e di spazi che emergono dai dati di indagine, e

quindi più servizi e più differenziati per le varie tipologie di

utenti (lavoro. studio. affari. turismo .... ). ma anche nuove

offerte negli spazi di stazione di servizi o attività

commerciali rivolte alla città e ai residenti di quartiere.

Per l'area di Via Piave che soffre per una situazione di

degrado urbano e sociale . l'accordo di programma

prevede un intervento di riqualificazione a partire dai

giardini che. trasferiti in proprietà al Comune di Venezia,

potranno essere utilizzati dai residenti anche attraverso un

nuovo utilizzo commerciale illustrato nel progetto di

'farmer's market' riassunto nelle pagine precedenti.

Per l'area dell'ex scalo merci è prevista una rigenerazione

con dismissione delle funzioni precedenti, che si

sostanzierà in un ampliamento del parco urbano del

Piraghetto e nella realizzazione di un quartiere residenziale

con mobilità interna essenzialmente ciclo-pedonale che

vedrà relegato ai margini dell'insediamento il traffico

veicolare su via Trento. Al fine di ottenere un ampliamento

significativo del Parco del Piraghetto. che andrebbe a

potenziare il ruolo di polmone verde che lo stesso

rappresenta per il quartiere Piave. si è pensato di

concentrare all'interno dell'ex scalo merci. non solo gli

standard a verde generati dall'edificazione residenziale

dell'ex C2rs 66, ma anche quelli maturati dalla

valorizzazione immobiliare dell'area di Stazione.

L'Accordo di Programma rappresenta quindi l'occasione

per riqualificare complessivamente l'area di Stazione che

dovrebbe fungere da volano per un processo di

riqualificazione complessivo del quartiere Piave. È utile

ricordare che all'interno di questo scenario di

trasformazione, agiscono, in una ottica di miglioramento,

gli interventi di recente completamento o di prossima

conclusione quali: il 'bicipark', di recente inaugurato, il

'Multipark', standard a parcheggio per l'intera asta di

stazione. il progetto di restyling della stazione a carico di

Grandi Stazioni, la conclusione dei lavori del sottopasso del

tram che restituiscono i luoghi fisici di interscambio per

bus locali/nazionali/internazionali con la rete ferroviaria e

con la nuova tranvia.

Le considerazioni esposte

rappresentazione a lato.

sono graficizzate nella

Page 124: Prossima fermata Mestre - Ritmi / Spazi / Progetti per la riqualificazione delle aree ferroviarie

3.F- LE AREE DI PROGETTO NELLA CITTÀ DI MESTRE

65

Page 125: Prossima fermata Mestre - Ritmi / Spazi / Progetti per la riqualificazione delle aree ferroviarie

CREDITI IMMAGINI

FOTOGRAFIE

Fotografie di copertina: Giorgio Bombieri

Giorgio Bombieri:

1.2.3.4.5.6,7,8,9.10.11.12.13.14.15.16.17.18.19.20.21.22.23.29,30,31.

32,33,34,35,36,37,38,40,45,49,51.52,53

Paolo Ortelli: 24.25.26.27

Valentino Bassato: 41.42.43.44.46.47.48

Google Maps: 28.39,50

INFOGRAFICHE E MAPPE

lnfografiche e mappe sono state elaborate da Filippo Lavato

sulla base di materiali riferibili ai seguenti soggetti:

Comune di Venezia

2A,3A,3B,3C,3D,3E,3F

European Commission - Trans European Transport Network

http://ec.europa.eu/transport/themes/infrastructure/doc/ten­

t-country-fiches/ten-t-corridor-map-2013.pdf

2B

Comune di Venezia - Direzione Mobilità e Trasporti

2C. 2D. 2E.2F.2G.2H.21.2J.2K

PROGETTI EUROPAN 12

PERCORSI PER RIQUALIFICARE

Gregorio lndelicato.Chiara Gugliotta. Mario Cottone

INNESTI URBANI

Andres Holguin. Gilda Lombardi. Alessandro Deana. Elena

Barbiera. Benedetto Bertozzi

THE TERRITORIAL THRESHOLD

Francesco Messina. Francesco Fragole, Daria Caruso. Giuseppe

Messina. Rosario Cristelli. Francesca Mazzone . Anna De Marco.

Giorgia Di Giorgi

THE ANATOMY LESSON

Alessandro Carmine Console. Gina Oliva

MATCH BOXES

Matteo Fraschini, Camilla Fasoli. Elisa Riviera. Medino Zambrano.

Fiorella Nataly

SEWI NG TH READS

Jose Maria Sanchez, Maria José Sanchez, Eva Klenk, Alba

Gonzalez. Elena Nunez. Alida Regodon. Cristina Teran. Chiara

Oggioni, Paloma Diez Vallejo, Martin Rivero Jaime, Sofien Kaabi,

lgnacio Hornillos C6rdenas. Enrique Garcia-Margallo. Francisco

S6nchez

CANALI URBANI

Bianca Montorselli, Flaminia Liberati, Daniele Carfagna, Walter

lafrate. Gaia Rengo. Stefano Bigiotti. Eride Caramia. Leonardo Loy

MESTRE TERRITORIO NEL PERIMETRO DLLE SOSTENIBILITÀ:

Davide Fratoni. Maurizio Tempera. Stefano Novelli, Vasileios

Kontos, Rocco Puopoplo, Gabriele Pede

GREEN ARCHEOLOGY: Laura Fassio. Emanuele Caporrella.

Renzo Sgolacchia, Andrea Valentini

L-SHAPED MESTRE

Enrico Ansaloni. lvan Lomuti. David Varone. Tommaso Modesti.

Marco Tius. Anna Riciputo. Giulio Galli

WALKSCAPES

Alessia Maggio. Andrea Abatecola. Raffaella Gatti. Micaela Vivaldi

GLOCAL CRASIS

Mauro Ventura. Elia Snidero. Alberto Pacor

l testi descrittivi dei progetti sono estratti da elaborati e dossier di

concorso

Fascicolo impaginato con: Scribus - Open source Desktop Publishing. V1.43

Mappe ed lnfografiche realizzate con: lnkscape V.0.48

Font utilizzato: NEXA

66

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