PROSPETTIVE NELLE UTILIZZAZIONI DELLE NANOTECNOLOGIE IN CAMPO MEDICO 7 MARZO 2008.
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PROSPETTIVE NELLE
UTILIZZAZIONI DELLE
NANOTECNOLOGIE
IN CAMPO MEDICO
7 MARZO 2008
Prospettive per il rilascio di
farmaci e DNA nelle cellule
Azioni nel sistema
cardiovascolare
Già utilizzati in medicina:
ultrasuoni e microbolle
Settori di ricerca nell’ambito della
salute
La ricerca si sta orientando verso l’utilizzazione di oggetti le cui dimensioni si aggirano intorno al miliardesimo di metro, per diagnosticare malattie e portare farmaci e geni in specifici punti del nostro corpo.
LE NANOTECNOLOGIE IN CAMPO MEDICO
I nanorobot possono
viaggiare nei vasi sanguigni, portando medicinali che vanno a colpire solo le parti malate, inoltre possono pulire le arterie ostruite e analizzare una cellula malata.
I NANOROBOT
Dispositivi microscopici teorici di dimensioni nanometriche
Le nanotecnologie possono
essere utilizzate per la
diagnosi di malattie genetiche
e per l'applicazione di terapie
adeguate attraverso il
sequenziamento del DNA.
IL SEQUENZIAMENTO DEL DNA
LE NANOSFERE
Nanoparticelle sferiche di dimensioni da 1 a 1000 nm
Le ricerche più promettenti riguardano le nanosfere che potrebbero somministrare i trattamenti in punti specifici dell’organismo, senza portare gli effetti collaterali collegati ai medicinali tradizionali, che si distribuiscono invece in tutto il corpo.
NANOSFERE E TERAPIA GENICA
Nanosfere rivestite o contenenti DNA possono essere utilizzate per effettuare la terapia genica
sostituzione di un gene difettoso con uno funzionante o integrazione di un allele normale
GLI ULTRASUONI
• sono onde sonore con frequenze superiori a quelle udibili dall’ orecchio umano(20 kHz)
• sono soggetti a fenomeni di riflessione, rifrazione e diffrazione
UltrasuoniSuoni udibiliInfrasuoni
La diagnostica medica utilizza in molti casi le ecografie ottenute mediante la riflessione degli ultrasuoni.
LE MICROBOLLE
Le microbolle contenenti gas (ad es. esafluoruro di zolfo), interagiscono con il fascio di ultrasuoni affinché gli echi di ritorno possano risaltare meglio.
Se esposte ad ultrasuoni di ampiezza sufficientemente elevata, le microbolle potrebbero rilasciare,in cellule e tessuti, farmaci o geni che sono contenuti in ogni strato incapsulato.
Dimensioni : 0,5-10 μm di diametro
A. Immagine di una microbolla bersaglio costruita per il rilascio di farmaci o DNA.
B. Immagine di una microbolla bersaglio legata alla superficie cellulare attraverso l’interazione fra un ligando e un recettore.
Microbolla
Ligando
Recettore
B
STRUTTURA DI UNA MICROBOLLA
A
I ligandi possono attaccarsi alla superficie delle microbolle:
LIGANDI E MICROBOLLE
A. direttamente
B. attraverso un ponte di avidina
C. attraverso un braccio spaziatore flessibile
E. Farmaci idrofobici possono essere incorporati in uno strato di materiale oleoso
D. Le microbolle possono anche essere strutturate per riempirsi di farmaci e gas
C. Il DNA può legarsi alla superficie delle microbolle
B. I farmaci possono inserirsi all’interno della stessa
A. I farmaci possono legarsi alla membrana delle microbolle
LEGAME CON FARMACI E DNA
Provoca l’ aumento della permeabilità della membrana cellulare tramite :
• un’ azione meccanica
• un aumento della temperatura
• l’attivazione di ossigeno reattivo
DISTRUZIONE DI MICROBOLLE MEDIANTE ULTRASUONI
Il rilascio del farmaco per mezzo delle microbolle avviene grazie a:
A. buchi transitori indotti dall’azione meccanica degli ultrasuoni e delle microbolle
B. aumento della fluidità della membrana
C. endocitosi di microbolle
D. fusione della membrana delle microbolle con quella della cellula
RILASCIO DEI FARMACI
Cellule al microscopio elettronico a scansione:
MODALITA’ DI AZIONE DELLE MICROBOLLE DI
PERFLUOROCARBONIO
F: cellule irradiate solo con ultrasuoni
E: cellule intatte non trattate
A-D: cellule irradiate con ultrasuoni in presenza di MC540
La presenza del gas nelle microbolle fa si che l’energia degli ultrasuoni le faccia scoppiare. Successivamente, la stessa energia, consente l’ingresso del materiale genetico all’interno delle cellule.
ultrasuoni
DNA che entra nella
cellula
Microbolla scoppiata
Microbolla cationica
CONSEGNA DEL GENE TRAMITE ULTRASUONI E
MICROBOLLE
Comparazione del trasferimento del gene β-Gal nelle cellule vascolari del tessuto muscolare liscio (VSMCs) usando microbolle Levovist (A) e Albumex e Optison (B) nelle stesse condizioni di esposizione agli ultrasuoni.
GRAFICI RELATIVI A SPERIMENTAZIONI
I recettori GPIIb/IIIa presenti sulle piastrine giocano un ruolo chiave nella formazione di coaguli vascolari.
LA TROMBOSI CARDIOVASCOLARE
Trombosi : coagulazione intravascolare localizzata. Può essere di due tipi: venosa ed arteriosa.
Microbolle contenenti ligandi specifici per tali recettori possono legarsi al trombo e trasportare agenti trombolitici.La lisi è accelerata dalla contemporanea esposizione ad ultrasuoni.
trombo
microbolla
ligandorecettore
TROMBO BERSAGLIATO DA UNA MICROBOLLA
Allegri Damiana Avitabile Fabrizio
Boraga AlessiaBrigandì Chiara
Bruni MarinaBussotti Elena Catalucci SofiaChieruzzi Sara
Comodini ValeriaFoschi Francesca
Grassi JessicaMinutella FrancescaMorelli FrancescoNevi Emanuela
Pernazza MatteoPescara Jessica
Poli M.ElenaStoiadinovich Lucia
Venturini Giulia
Catalucci Sofia
Comodini Valeria Nevi Emanuela
Pernazza Matteo
La realizzazione del progetto è
opera della classe IV C:
Realizzazione tecnica:
Coordinamento: prof.ssa O.Sperandei
Si ringrazia per la collaborazione la prof.ssa D. Maccari