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Sommario Numero 01 15 gennaio 2009 Newsletter quindicinale della Camera di Commercio italo-serba Membro Assocamerestero riconosciuta ex lege 518/70 PROSPETTIVE La maledizione kosovara del numero 3. I tre Kosovo, tanto per cominciare. Il Kosovo indipendente e albanese di Pristina, secondo, il Kosovo internazionale delle ricche missioni civili e delle munite caserme Nato e, terzo, il Kosovo delle enclavi e di Mitrovica nord che sognano il loro futuro in serbo. Per i tre Kosovo, ovviamente, tre diversi passaporti. Quello vecchio, jugoslavo, al momento considerato il migliore per viaggiare, quello dell’altro ieri con la sigla “U.N.M.I.K.” che vale quanto una banconota fuori corso; tre, il nuovo e fiammante passaporto della “Repubblica del Kosovo” con cui, senza visto, puoi andare al massimo sino a Skopje o a Tirana. Il vero guaio arriva con i tre diversi codici penali in concorrenza tra loro e tutti applicati da qualcuna delle tre diverse magistrature. Il vecchio codice jugoslavo contro chi delinque a Mitrovica nord, quello nuovo e fiammante della Repubblica del Kosovo per i sospetti criminali oltre il fiume Ibar e quello Onu per i pochi che si sono fatti beccare dalla polizia in questi anni di colonia internazionale. Solo le galere sono unificate, ma con detenuti e secondini divisi accortamente per etnia. Ora è cambiato tutto, ci dicono. Dal 9 dicembre, ad Unmik (Onu) è subentrata Eulex (Unione europea) ed il Kosovo fiorirà presto come un giardino a primavera. Se vai a grattare sotto la vernice delle ipocrisie internazionali, trovi sempre l’ormai maledetto 3 kosovaro. Il progetto pubblicizzato “urbi et orbi” ci prometteva, come premessa, una nuova risoluzione Onu a superare la vecchia 1244 della guerra, quella che insiste a raccontarci che il Kosovo è parte della Serbia. Al vertice politico del Kosovo immaginato da Stati Uniti ed Unione europea, una sorta di “superman” istituzionale chiamato “International Civilian Office”, “Ai Si O”, letto all’americana, col ruolo di garante per guidare l’azione della comunità internazionale in Kosovo da qui all’eternità. Meno Consiglio di Sicurezza Onu e quindi meno Russia era la furbata pensata a Bruxelles. Numero due, l’ormai “schierata” ma poco operativa Eulex, con i muscoli intorpiditi di 2000 magistrati, sbirri in divise e specializzazioni varie, doganieri e spie europei ed americani, ed un forziere di 220 milioni di euro solo per cominciare. Il braccio operativo di ICO, era l’idea. Tre, l’eterna garanzia di Kfor, i 16 mila militari della Nato e dintorni che, avendo visto giusto, in Kosovo si sono acquartierati in confortevoli villaggi in grado di durare diversi decenni. La frittata che tutte le diplomazie fanno finta sia diventata un sofisticato “soufflè”, comincia dalla premessa. Il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite non partorisce nessuna nuova risoluzione. La Russia e la Cina non digeriscono l’unilateralismo Usa di Bush sul Kosovo e nel mondo e, non soltanto bloccano tutto, ma insistono a ribadire il vincolo alla vecchia risoluzione 1244. Tutti sanno di partecipare ad una recita, ma tutti sono costretti in commedia. La risoluzione Onu che ha messo il cappello ai bombardamenti Nato del 1999, a Jugoslavia già spianata, nasce come pezza ad un buco e come tale continua a stonare. La premessa imposta allora dai russi ci dice del Kosovo come “territorio della Repubblica serba”. Ali Babà kosovaro e i suoi 40 soci Kosovski Ali Baba i njegovih 40 hajduka Kosovsko prokletstvo broja 3. Već u startu imamo 3 Kosova. Nezavisno albansko Kosovo u Prištini, medjunarodno Kosovo skupih civilnih misija i super opremljenih kasarni NATO i, treće, Kosovo enklava iz Severne Mitrovice koje o svojoj budućnosti mašta na srpskom. Naravno za tri Kosova i tri različita pasoša. Onaj stari, jugoslovenski, trenutno najpogodniji za putovanja, zatim onaj od prekjuče sa pečatom “U.N.M.I.K.” koji važi isto koliko i nevažeća banknota; treći, najsvežiji, nove Republike Kosovo sa kojim može da se ode najdalje do Skoplja ili do Tirane. Pravi problemi nastaju sa tri krivična zakona koja se medjusobno prepliću i gde se svaki primenjuje u tri različita sudska sistema. Stari jugoslovenski zakon za one koji čine prestupe u Severnoj Mitrovici, novi, najsvežiji Republike Kosovo, za one koji se bave kriminalom s one strane Ibra, i zakonodavstvo OUN po kome je policija malo koga zakačila u ovom periodu medjunarodne kolonizacije. Jedini su unificirani zatvori, ali sa striktno podeljenim zatvorenicima i čuvarima po etničkoj osnovi. Sad je sve promenjeno, kažu nam. Od 9. decembra umesto Unmik (OUN) na scenu je stupio Euleks (Evropska Unija) i Kosovo će veoma brzo da procveta kao bašta u proleće. Ako malo zagrebeš ispod površinske boje medjunarodne hipokrizije i dalje nailaziš na prokleti kosovski broj 3. Plan “urbi et orbi” obaćavao nam je, kao prvu stvar, novu rezoluciju OUN kao zamenu za staru ratnu rezoluciju 1244, onu u kojoj se o Kosovu govori kao delu Srbije. U zamišljenom kosovskom političkom vrhu, kako su zamislile Sjedinjene Države i Evropska Unija, neka vrsta institucionalnog “supermena” nazvanog “International Civilian Office”, “Ai Si O”, po američkom izgovoru, sa zadatkom da kao garant odavde do večnosti vodi aktivnosti medjunarodne zajednice na Kosovu. Bez Saveta Bezbednosti, dakle, pa samim tim i bez Rusije, lukavo je zamišljeno u Briselu. Broj dva, već “rasporedjen” ali nedovoljno operativan Euleks, opterećen sa 2000 sudskih činovnika, žbirima u uniformi raznih specijalnosti, carinicma i evropskim i američkim špijunima, i sa čeličnim sefom sa 220 miliona evra samo za početak. Ideja je bila operativna ruka ICO. Tri, večita garancija Kfora, 16 hiljada vojnika NATO i ostalih koji su se, kao što je lepo primećeno, na Kosovu smestili u konfornim naseljima spremni da tu ostanu više decenija To što se sve diplomatije prave nevešte i što je sve postalo sofisticirani “sufle”, počinje još od premise. Ali Babà kosovaro e i suoi 40 soci Pg. 1 Notizie in Breve Pg. 4 Guitar Art Festival – programma Pg. 5 Export /Import da Gennaio a Novembre 2008 Pg. 4 Ennio Remondino: “Ali Babà kosovaro e i suoi 40 soci” a pg 1 aaaaaaaaaa

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Sommario

Numero 01 15 gennaio 2009

Newsletter quindicinale della Camera di Commercio italo-serba Membro Assocamerestero riconosciuta ex lege 518/70

PROSPETTIVE

La maledizione kosovara del numero 3. I tre Kosovo, tanto percominciare. Il Kosovo indipendente e albanese di Pristina, secondo, ilKosovo internazionale delle ricche missioni civili e delle munite casermeNato e, terzo, il Kosovo delle enclavi e di Mitrovica nord che sognano illoro futuro in serbo. Per i tre Kosovo, ovviamente, tre diversi passaporti.Quello vecchio, jugoslavo, al momento considerato il migliore perviaggiare, quello dell’altro ieri con la sigla “U.N.M.I.K.” che vale quantouna banconota fuori corso; tre, il nuovo e fiammante passaporto della“Repubblica del Kosovo” con cui, senza visto, puoi andare al massimosino a Skopje o a Tirana. Il vero guaio arriva con i tre diversi codici penaliin concorrenza tra loro e tutti applicati da qualcuna delle tre diversemagistrature. Il vecchio codice jugoslavo contro chi delinque a Mitrovicanord, quello nuovo e fiammante della Repubblica del Kosovo per isospetti criminali oltre il fiume Ibar e quello Onu per i pochi che si sonofatti beccare dalla polizia in questi anni di colonia internazionale. Solo legalere sono unificate, ma con detenuti e secondini divisi accortamenteper etnia.Ora è cambiato tutto, ci dicono. Dal 9 dicembre, ad Unmik (Onu) èsubentrata Eulex (Unione europea) ed il Kosovo fiorirà presto come ungiardino a primavera. Se vai a grattare sotto la vernice delle ipocrisieinternazionali, trovi sempre l’ormai maledetto 3 kosovaro. Il progettopubblicizzato “urbi et orbi” ci prometteva, come premessa, una nuovarisoluzione Onu a superare la vecchia 1244 della guerra, quella che insistea raccontarci che il Kosovo è parte della Serbia. Al vertice politico delKosovo immaginato da Stati Uniti ed Unione europea, una sorta di“superman” istituzionale chiamato “International Civilian Office”, “Ai SiO”, letto all’americana, col ruolo di garante per guidare l’azione dellacomunità internazionale in Kosovo da qui all’eternità. Meno Consiglio diSicurezza Onu e quindi meno Russia era la furbata pensata a Bruxelles.Numero due, l’ormai “schierata” ma poco operativa Eulex, con i muscoliintorpiditi di 2000 magistrati, sbirri in divise e specializzazioni varie,doganieri e spie europei ed americani, ed un forziere di 220 milioni dieuro solo per cominciare. Il braccio operativo di ICO, era l’idea. Tre,l’eterna garanzia di Kfor, i 16 mila militari della Nato e dintorni che,avendo visto giusto, in Kosovo si sono acquartierati in confortevoli villaggiin grado di durare diversi decenni.La frittata che tutte le diplomazie fanno finta sia diventata un sofisticato“soufflè”, comincia dalla premessa. Il Consiglio di sicurezza delle NazioniUnite non partorisce nessuna nuova risoluzione. La Russia e la Cina nondigeriscono l’unilateralismo Usa di Bush sul Kosovo e nel mondo e, nonsoltanto bloccano tutto, ma insistono a ribadire il vincolo alla vecchiarisoluzione 1244. Tutti sanno di partecipare ad una recita, ma tutti sonocostretti in commedia. La risoluzione Onu che ha messo il cappello aibombardamenti Nato del 1999, a Jugoslavia già spianata, nasce comepezza ad un buco e come tale continua a stonare. La premessa impostaallora dai russi ci dice del Kosovo come “territorio della Repubblicaserba”.

Ali Babà kosovaro e i suoi 40 soci Kosovski Ali Baba i njegovih 40 hajduka

Kosovsko prokletstvo broja 3. Već ustartu imamo 3 Kosova. Nezavisnoalbansko Kosovo u Prištini,medjunarodno Kosovo skupih civilnihmisija i super opremljenih kasarniNATO i, treće, Kosovo enklava izSeverne Mitrovice koje o svojojbudućnosti mašta na srpskom.Naravno za tri Kosova i tri različitapasoša.

Onaj stari, jugoslovenski, trenutno najpogodniji za putovanja, zatim onajod prekjuče sa pečatom “U.N.M.I.K.” koji važi isto koliko i nevažećabanknota; treći, najsvežiji, nove Republike Kosovo sa kojim može da seode najdalje do Skoplja ili do Tirane. Pravi problemi nastaju sa tri krivičnazakona koja se medjusobno prepliću i gde se svaki primenjuje u trirazličita sudska sistema. Stari jugoslovenski zakon za one koji čineprestupe u Severnoj Mitrovici, novi, najsvežiji Republike Kosovo, za onekoji se bave kriminalom s one strane Ibra, i zakonodavstvo OUN po komeje policija malo koga zakačila u ovom periodu medjunarodnekolonizacije. Jedini su unificirani zatvori, ali sa striktno podeljenimzatvorenicima i čuvarima po etničkoj osnovi.Sad je sve promenjeno, kažu nam. Od 9. decembra umesto Unmik (OUN)

na scenu je stupio Euleks (Evropska Unija) i Kosovo će veoma brzo daprocveta kao bašta u proleće. Ako malo zagrebeš ispod površinske bojemedjunarodne hipokrizije i dalje nailaziš na prokleti kosovski broj 3. Plan“urbi et orbi” obaćavao nam je, kao prvu stvar, novu rezoluciju OUN kaozamenu za staru ratnu rezoluciju 1244, onu u kojoj se o Kosovu govori kaodelu Srbije. U zamišljenom kosovskom političkom vrhu, kako su zamislileSjedinjene Države i Evropska Unija, neka vrsta institucionalnog“supermena” nazvanog “International Civilian Office”, “Ai Si O”, poameričkom izgovoru, sa zadatkom da kao garant odavde do večnosti vodiaktivnosti medjunarodne zajednice na Kosovu. Bez Saveta Bezbednosti,dakle, pa samim tim i bez Rusije, lukavo je zamišljeno u Briselu. Broj dva,već “rasporedjen” ali nedovoljno operativan Euleks, opterećen sa 2000sudskih činovnika, žbirima u uniformi raznih specijalnosti, carinicma ievropskim i američkim špijunima, i sa čeličnim sefom sa 220 miliona evrasamo za početak. Ideja je bila operativna ruka ICO. Tri, večita garancijaKfora, 16 hiljada vojnika NATO i ostalih koji su se, kao što je lepoprimećeno, na Kosovu smestili u konfornim naseljima spremni da tuostanu više decenijaTo što se sve diplomatije prave nevešte i što je sve postalo sofisticirani“sufle”, počinje još od premise.

Ali Babà kosovaro e i suoi 40 soci Pg. 1

Notizie in Breve Pg. 4

Guitar Art Festival – programma Pg. 5

Export /Import da Gennaio a Novembre 2008 Pg. 4

Ennio Remondino: “Ali Babà kosovaro e i suoi 40 soci” a pg 1

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“Semplice premessa”, arriva a dire Marty Ahtisaari che prima convinceMilosevic ad arrendersi per mantenere la sovranità sul Kosovo e poi pagala cambiale firmata dagli americani agli albanesi. Il finlandese ci guadagnaun discutibile Nobel per la pace, l’Unione europea un arzigogolo giuridicosu cui far esercitare contorte intelligenze. Gli Stati Uniti, seguiti da 20paesi dell’Unione, tra cui l’Italia, decisi a riconoscere il Kosovoindipendente a qualsiasi costo, arrivano a sostenere che la loro decisioneè coerente con la 1244. L’interpretazione del settimo comandamento daparte di Ali Babà e i suoi 40 soci.Più sorprendente ancora la storia dell’International Civilian Office.L’”AiSiO” trova posto persino nella costituzione del nuovo Kosovoindipendente e vincola il nuovo Stato alla tutela di questa specie di “Papainternazionale” di vaticana memoria. Non a caso, in questa trovata risultaci sia lo zampino di un fine giurista italiano. Scrivono di uno Stato asovranità controllata in cambio della promessa di una marea diriconoscimenti internazionali subito e della sua integrità territorialegarantita, territori a maggioranza di popolazione serba compresi. Più omeno come Totò quando cercava di vendere la Fontana di Trevi.Riconoscimenti fermi a 53 e integrità territoriale sempre irrealizzata.Anche l’ICO finisce male. Entrata in Conclave come futuro Papa, ne esceche non è manco prete. Nessuna nuova risoluzione e nessun nuovogarante internazionale per il Kosovo. Resta l’Onu e basta. ICO nelfrattempo, dopo impegnativa lottizzazione internazionale, avevaassegnato all’Olanda il suo comando e spartito tra il resto del mondo isuoi ricchi incarichi di missione estera. L’ICO nasce lo stesso per volontàdegli Stati Uniti, della Commissione europea, e di alcuni dei paesi chehanno riconosciuto l’indipendenza del Kosovo. Una sorta di liberaassociazione di tifosi simile ad una costosa Organizzazione umanitaria.Dai 20 ai 25 milioni di euro soltanto per partire, metà a carico dellaCommissione europea, il 25 per cento degli Stati Uniti ed il resto ai noneuropei. Al comando c’è l’olandese Peter Feith e, al momento, 380 suoi“inviati” sul campo. Manca soltanto di capire a cosa servono.“Eulex”, pensata come braccio operativo dell’ICO per garantire i settoristrategici di polizia, giustizia e dogane, finisce per diventare una semplicesub appaltatrice del potere Onu da spartire a gomitate con Unmik. Unacuriosità rilevata da pochi. Il “dispiegamento di Eulex” è deliberatodall’Unione europea soltanto due o tre giorni prima della proclamazioneunilaterale d’indipendenza del 17 febbraio 2008. Si scrive genericamentedi Kosovo e gli Stati contrari (Spagna, Romania, Cipro, Slovacchia, ecc.),che avrebbero dovuto votare contro ad indipendenza dichiarata,accettano di astenersi. Il giuoco delle parti per evitare di affondare Eulexprima ancora di farla nascere. Diplomazia da prestigiatori. Pezza dopopezza, la comunità internazionale sembra intanto aver perso di vista ilbuco. A cominciare dalla Serbia che cambia rapidamente. Una Belgradodiplomaticamente più duttile e dichiaratamente europeista incassa duepunti decisivi: la formale dichiarazione di neutralità di Eulex imposta dalSegretario Generale delle Nazioni Unite rispetto allo “Status” finale delKosovo e l’approvazione, da parte dell’Assemblea generale Onu, del suoricorso alla Corte internazionale di giustizia sulla legittimità delladichiarazione d’indipendenza kosovara.Il segretario Onu Ban Ki Moon è costretto a cambiare le carte in tavola.Visto che non c’è speranza di arrivare ad una nuova risoluzione sulKosovo, manda il suo nuovo “Alto rappresentante”, l’italiano LambertoZannier, a fare da arbitro nella partita che s’è riaperta. Un Kosovoalbanese decisamente arrabbiato, un Kosovo serbo che crea più imbarazziinternazionali quando fa il buono, un mare di ambizioni tra organizzazioniinternazionali concepite in un modo e nate tutte con le gambe storte. Aquesto punto torniamo alla maledizione kosovara del numero 3 emultipli. Sei i punti “pragmatici” di intervento internazionale inventati daZannier e firmati da Ban Ki Moon nel nome della “Dodiciquarantaquattro”. Per Eulex soltanto il 3 di polizia, giustizia e dogane.Per la polizia c’è un capo scelto ovviamente dal governo kosovaro incarica, ma al numero due c’è un vice che deve essere serbo.

Savet Bezbednosti Ujedinjenih Nacija ne pravi nikakvu novu rezoluciju.Rusija i Kina ne podnose Bušov USA unilateralizam na Kosovu i u svetu, ine samo što blokiraju sve nego i potvrdjuju značaj rezolucije 1244. Sviznaju da je sve gluma, ali svi znaju da su obavezni u toj predstavi.Rezolucija UON koja je pokrivala bombardovanja NATO iz 1999, na većrazbijenu Jugoslaviju, nastaje kao zakrpa na rupi i kao takva je i daljedisonantna. Premisa koju su tada nametnuli Rusi govori o Kosovu kao“teritoriji Republike Srbije”. “Jednostavna preambula”, uspeva da kažeMarti Aktisari, koji prvo uspeva da ubedi Miloševića da se preda kako bizadržao suverenitet nad Kosovom, a zatim isplaćuje Albancima menicuizdatu od Amerikanaca.Finac tako zaradjuje diskutabilnu Nobelovu nagradu za mir, EvropskaUnija pravnu ujdurmu na kojoj će da razbija glavu. Sjedinjene Države, uzpratnju 20 država Evropske Unije, medju kojima je i Italija, odlučne dapriznaju nezavisnost Kosova po svaku cenu, idu čak dotle da tvrde da jenjihova odluka u skladu sa rezolucijom 1244. Interpretacija sedmezapovesti iz Ali Babe i 40 hajduka.Još više je za čudjenje priča oko International Civilian Office.”AiCiO” nalazisvoje mesto čak i u ustavu novog nezavisnog Kosova i stavlja novu državupod tutorstvo “medjunarodnog pape” po vatikanskom konceptu. Nijeslučajno da se čini da je tu umešana ruka jednog finog italijanskogpravnika. Piše se o državi sa nadziranom nezavisnošću u zamenu zaobećanje da će odmah da se dobije gomilu priznanja nezavisnosti igaranciju teritorijalnog integriteta računajući i teritorije sa srpskomvećinom. Malo kao kad je ono Toto pokušavao da proda Fontanu di Trevi.Priznanja su se zaustavila na brojci od 53 a teritorijalni je integritet i daljenerealizovan. I ICO završava loše. Ulazi u Konklavu kao budući Papa, a iznje izlazi kao običan paroh. Nema nove rezolucije i nema novogmedjunarodnog garanta za Kosovo. Ostaje OUN i to je sve. Umedjuvremenu je ICO, nakon zamašnog medjunarodnog rasporedjivanja,komandu prepustio Holandiji i razdelio u ostatku sveta svoje bogateangažmane strane pomoći. ICO je takodje nastao voljom SjedinjenihDržava, Evropske Komisije i nekih zemalja koje su priznale kosovskunezavisnost. Neka vrsta slobodnog navijačkog udruženja u obliku skupehumanitarne organizacije. Izmedju 20 do 25 miliona evra, samo započetak, polovina na teret Evropske Komisije, 25 Ujedinjenih Nacija iostatak na vanevropske zemlje. Na čelu je Holandjanin Piter Fejt i u ovomtrenutku na terenu 380 njegovih “poslanika”. Još samo da shvatimo čemusluže.“Euleks”, zamišljen kao operativna ruka ICO za obezbedjenje strateškihsektora policije, pravosudja i carine, na kraju postaje samo podizvodjačradova za OUN koje na jedvite jade deli sa Unmikom. Kuriozitet koji jemalo ko primetio. O “razmeštaju Euleksa” odlučila je Ebropska Unija samodva ili tri dana pre jednostranog proglašenja nezavisnosti 17. februara2008. godine. Govori se načelno o Kosovu a države koje su bile protiv(Španija, Rumunija, Kipar, Slovačka itd), koje bi glasale protiv nezavisnosti,prihvataju da budu uzdržane. Mala igra kako se Euleks ne bi ugušio prenego što je i nastao. Madjioničarska diplomatija. Zakrpa po zakrpu aliizgleda da je medjunarodna zajednica u medjuvremenu izgubila iz vidarupu. Počev od Srbije koje se brzo menja. Diplomatski prilagodljivijiBeograd postže dva značajna poena: formalno izrečenu neutralnostEuleksa koju nalaže Generalni sekretar OUN i prihvatanje u UjedinjenimNacijama njenog zahteva da se Medjunarodni sud pravde izjasni olegitimnoati proglašenja samostalnosti Kosova.Sekretar OUN Ban Ki Mun je prinudjen da izmeša karte za stolom. Poštonije moglo da se dodje do nove rezolucije o Kosovu, šalje svog novog“Visokog predstavnika”, italijana Lamberta Canijera da bude sudija unovoj utakmici. Albansko Kosovo koje je žestoko razljućeno, srpskoKosovo koje kad je dobro stvara još više medjunarodnih problema, gomilaambicija medjunarodnih organizacija koje su sve rodjene kilavo. I tu smokod prokletstva kosovskog broja 3 i to još udvostručenog. Šest“pragmatičkih” tačaka medjunarodnog učešća koje je osmislio Canijer apotpisao Ban Ki Mun pod imenom “može da bude al’ ne mora da znači”.Za Euleks samo 3 za policiju, pravosudje i carinu.

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In caso di controversia il vice può scavalcare il capo appellandosi al terzocapo della polizia, creato con un colpo di bacchetta magica: il “SeniorPolice Chief”, un internazionale di nomina Onu che può fischiare fallo oassegnare il goal al capo albanese o a quello serbo. Dalla trinità deglisbirri a quella dei magistrati. Dei tre diversi codici penalicontemporaneamente in vigore abbiamo detto.A Mitrovica i magistrati in carica hanno giurato fedeltà alle leggi

jugoslave, a Pristina sulla neonata Costituzione kosovara e, gliinternazionali, quando finiranno di litigare tra toghe Unmik ed Eulex,dovranno spiegare quali codici intendono applicare. Nel frattempo, finitala corsa all’auto legittimazione di Eulex che ha messo la sua bandierina aMitrovica, il pasticcio resta senza soluzione.Neppure da immaginare un giudice albanese a Mitrovica o un giudiceserbo a Pristina. Altrettanto fantasiosa l’ipotesi di una richiesta di arrestifatta dalla magistratura di una parte nei confronti di presunti colpevolidell’altra parte. La partizione dei criminali che coincide con quella delterritorio.Il solo Kosovo territorialmente unitario sia per Pristina che per Belgrado èquello doganale. Peccato che al momento, quell’area abbia due buchi: iconfini fatti saltare per aria sopra Mitrovica e verso il Sangiaccato. “Gate 1e 31”, li chiama la Nato. La pacchia del contrabbando transnazionale dovead incassare c’è la sola realtà interetnica esistente oggi in Kosovo, quellacriminale, e a perderci sono tutti e due gli Stati litiganti. Due milioni dieuro di danno erariale la settimana, calcolano a Pristina, con una serie ditrucchi e una rete di complicità da fare invidia alle più famose mafienostrane. Un esempio. Benzina raffinata in Serbia e destinata,nominalmente al Kosovo. Paga dogana ma non le iperboliche “accise” suicarburanti. Viaggiano i documenti, ma la benzina resta in Serbia dove èvenduta a guadagno moltiplicato per 1000. In Kosovo restano i rivoli disoldi della corruzione capillare che garantisce occhi distratti e un timbrofacile. Dogane senza frontiere, potremmo dire oggi. Accordi serbo-albanese su questi punti, possibili. L’opinione popolare, da ambedue i latidel confine gruviera è ovviamente contraria.Fotografia finale. Il Kosovo albanese chiede alla Nato e ad Eulex digarantirgli l’unità territoriale. I militari Nato rispondono che il loromandato è soltanto quello di garantire la sicurezza e non di decidere chigoverna. Eulex, che forse vorrebbe poterlo fare, non ne ha il mandato enon ne ha la forza. Resta la realtà del Kosovo diviso e incasinato che citrasciniamo da quasi 10 anni, nell’attesa del giudizio della Corteinternazionale. Previsioni sulla sentenza. La Suprema corte dell’Ajadichiara l’indipendenza unilaterale del Kosovo illegittima (la sovranitànon si eredita), ma conclude che il fatto (l’indipendenza realizzata)“innova il diritto”. Pristina prima applaude e poi capisce. Il principio del“fatto compiuto”, vale anche per la Mitrovica serba ed i territori a norddel fiume Ibar. Come nel gioco dell’Oca, si torna sempre alla casella dipartenza. I trucchi giuridici attorno alla 1244 per evitare di dover fare iconti politici con la partizione del Kosovo che è già nei fatti. Prenderetempo. Qualche decennio e miliardi di euro dopo, prima di arrivare ariconoscere universalmente il tragico errore del 24 marzo 1999.

Na čelu policije nalazi se šef koga je naravno postavila aktuelna kosovskavlada, ali za zamenika je predvidjen čovek koji treba da bude Srbin.U slučaju neslaganja zamenik može da nadglasa šefa pozivajući se natrećeg šefa policije, stvorenog udarcem čarobnog štapića: “Senior PoliceChief”, predstavnik medjunarodne zajednice koga imenuje OUN i kojimože da svira faul i da zabije gol albanskom ili srpskom šefu. Odpandurskog trojstva do trojsva u sudstvu. Već smo govorili o tri u istovreme važeća krivična zakona.U Mitrovici su se sudije zaklele na vernost jugoslovenskom zakonu, uPrištini na poštovanje novostvorenog kosovskog ustava a medjunarodniće predstavnici, kad prestanu da se svadjaju izmedju sebe toge Unmika iEuleksa, morati da saopšte koje će pravo da primenjuju. U medjubremenuse, pošto bude završena trka samolegitimisanja Euleksa koji je u Mitrivicipostavio zastavicu, ne vidi rešenje ovog zamešateljstva. Ne može ni da sezamisli sudija Albanac u Mitrovici ili sudija Srbin u Prištini. Isto tako udomenu je mašte da se zamisli privodjenje nekog osumnjičenog na zahtevone druge strane. Kriminalci su rasporedjeni u skladu sa teritorijalnompodelom.Jedino teritorijalno kompaktno Kosovo, kako za Prištinu tako i za Beograd,je ono carinsko. Šteta što u ovom trenutku taj prostor ima dve rupe:granica koja je dignuta u vazduh iznad Mitrovice prema Sandžaku. “Gejt 1i 31”, kako ih naziva NATO. Dembelija transnacionalnog šverca gdezaradjuje jedino postojeći interetnički faktor na Kosovu, onaj krimalni, ana gubitku su obe države koje se svadjaju. Dva miliona evra štete uprihodima nedeljno, računaju u Prištini, sa nizom prevara i takorazvijenom mrežom jataka da im prosto mogu da zavide i našenajpoznatije domaće mafije. Jedan primer. Benzin iz srpskih rafinerijanominalno upućen na Kosovo. Plaća se carina ali ne i hiperbolične“akcize” na gorivo. Dokumenta putuju ali benzin ostaje u Srbiji gde seprodaje sa zaradom pomnoženom sa 1000. Kosovu ostaju sića od para zakapilarno podmićivanje koje obezbedjuje zatvaranje očiju i ponekijednostavni pečat. Carine bez granica, mogli bi da kažemo danas. Srpsko-albanski dogovor po ovom pitanju, moguć. Narodno mišljenje, sa obestrane šupljikave granice, je naravno suprotno.Krajnja slika. Albansko Kosovo traži od NATO i Euleksa da im garantujeteritorijalnu celovitost. Vojnici iz NATO odgovaraju da imaju mandatjedino da garantuju bezbednost a ne da odlučuju ko će da vlada. Euleks,koji bi to možda i voleo da radi, nema za to mandat, a nema ni snage.Ostaje realnost podeljenog i haotičnog Kosova koju vučemo već skorodeset godina, dok se čeka ocena Medjunarodnog suda. Moguća presuda.Sud u Hagu odlučuje da je jednostrano proglašenje nezavisnosti Kosovanelegitimno (suverenitet se ne nasledjuje), ali zaključuje da faktičko stanje(ostvarena nezavisnost) “inovira pravo”. Priština prvo aplaudira a zatimshvata. Princip “svršeng čina” važi i za Severnu Mitrovicu i teritorijuseverno od reke Ibar. Kao u igri Ne ljuti se čoveče, vraća se uvek u polaznukućicu. Poltički trikovi oko rezolucije 1244 kako bi se izbeglo polaganjepolitičkih računa oko podele Kosova, koja u stvarnosti već postoji.Dobijanje na vremenu. Neku deceniju i milijardi evra, pre nego što sedodje do univerzalnog priznanja tragične greške od 24. marta 1999.godine.( Preveo prof. Dragan Veljkovic )

Il Presidente della Camera Cav. Del lavoro dott. Vincenzo Divella, ha fissato la dataper la Convocazione del Consiglio di Amministrazione e dell’Assemblea generale deiSoci per il giorno 28 gennaio 2009.La Segreteria della Camera provvederà, nei prossimi giorni, a diramare l’elenco degliargomenti all’ordine del giorno.Invitiamo i sigg. Soci a non far mancare la loro presenza considerato chel’Assemblea dovrà procedere anche al rinnovo degli organi camerali. Ricordiamo,infine, che per essere ammessi all’Assemblea con diritto di voto attivo e passivo, isigg. Soci devono essere in regola con il pagamento della quota sociale per il 2008.

COMUNICATO PER I SOCI DELLA CAMERA

Predsednik Komore Cav.del.lav.dott. Vincenzo Divella, zakazao je datum zaodržavanje Upravnog odbora i Generalne Skupštine članova za 28.januar2009.god.U narednim danima sekretarijat Komore počeće sa slanjem dnevnog redanašim članovima.Stoga pozivamo sve naše članice da prisustvuju Skupštini jer će ista moratida pristupi i izmenama samih komornih organa.Takođe vas podsećamo da , kako bi imali pravo aktivnog ili pasivnog glasa,sve članice moraju podmiriti uplatu članarine u Komori za tekuću 2008.god.

SAOPŠTENJE ZA ČLANICE KOMORE

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Dal 12 gennaio Nikola Dudukovic ha lasciato Alitalia. Nelle sue funzionisarà sostituito da Goran Jokic (tel.: 011-3235266).A Nikola la nostra Camera rivolge un sentito ringraziamento per la cortesedisponibilità sempre dimostrata ed un sincero augurio di buon successoper le sue future attività.

Nella tarda serata del 29 dicembre il Parlamento serbo ha approvato ilbilancio 2009. Al voto hanno partecipato 150 parlamentari su 250: lavotazione ha fatto registrare 129 favorevoli e 21 contrari.Il bilancio prevede entrate per 698,8 miliardi di RSD ed uscite per 748,8miliardi di RSD con un deficit che, su invito dell’FMI, dovrebbe esserecontenuto entro l’1,5% del PIL.

Anche l’applicazione unilaterale da parte serba dell’Accordo CommercialeTransitorio prevista a partire dal 1° gennaio 2009 è saltata. L’entrata invigore dell’Accordo, la cui applicazione bilaterale con l’UE era statabloccata dal veto olandese, è stata rinviata a data da definirsi in quanto ilParlamento serbo non ha ancora approvato le modifiche alle leggidoganali propedeutiche all’entrata in vigore dell’Accordo.

Dopo settimane di scontro tra il Gen.le Ponos ed il Ministro della Difesa,Dragan Sutanovac, il Presidente Tadić, ha deciso, nella sua veste di CapoSupremo delle Forze Armate serbe, di destituire il Gen.le Ponos.La decisione di Tadić è stata dettata anche dalla necessità di calmierare letensioni all’interno del proprio Partito (DS) di cui il Ministro Sutanovac èVice-Presidente.

Il disegno di legge sostenuto dall’attuale maggioranza di governo, seapprovato, dovrebbe risolvere il problema dell’ostruzionismo cheparalizza l’attività parlamentare bloccando di fatto anche la possibilitàper la Serbia di chiedere lo “status” di Paese Candidato all’ammissionenell’UE. Tale possibilità, infatti, è subordinata all’approvazione di unaquarantina di modifiche alla legislazione vigente, richieste quale“condicio sine qua non” della UE.

In attesa che si appianino le divergenze tra Mosca e Kiev, che hannospinto la russa Gazprom a bloccare le forniture di gas a vecchia e nuovaEuropa, la MOL si è impegnata, dall’8 gennaio, a fornire alla Serbia 2milioni di m3 di gas al giorno. Questo aiuto provvidenziale consentirà allaSerbia di tamponare l’emergenza energetica che l’aveva obbligata asospendere l’erogazione del riscaldamento nelle abitazioni di molti centriurbani, soprattutto in Vojvodina.

Il Ministro dell'Economia e dello Sviluppo Regionale ha propostol’approvazione di un prestito per la Jat Airways da parte del Ministerodelle Finanze di Dinkić, per aiutare il vettore di bandiera serbo a ridurre lasua forza lavoro. Dinkić ha altresì proposto che lo Stato rilasci garanzieper aiutare la Jat a procurarsi quattro nuovi aerei a titolo di leasingfinanziario. Il Direttore Generale della JAT Airways, ŠašaVlaisavljević, ha detto che sono necessari EUR 12,3 milioni per ridurre ilnumero dei dipendenti e per ammodernare la flotta: la JAT vorrebbeusare il prestito di un anno per pagare i pacchetti di indennità di circa 700lavoratori, per un valore di 7,5 milioni di euro, e per la revisione degliaeromobili che richiede EUR 4,8 milioni, aggiungendo che la societàimpegnerebbe i suoi immobili, come garanzia per il prestito.La necessità del prestito è una conseguenza dell’infruttuoso tentativo diprivatizzare la compagnia aerea che al momento ha 1800 dipendenti e 16aerei.La Serbia ha invitato ad avanzare offerte per la Jat nel luglio scorso, sullabase di 51 milioni di euro per un 51% del capitale sociale, ma dallecompagnie potenzialmente interessate, ovvero la Russia Aeroflot, laIcelandair islandese, la tedesca Air Berlin e la greca Aegean Airlines, non èstata avanzata nessuna offerta.

Il reparto Sviluppo dell’Ambasciata Indiana ha rinviato l'avvio per lacostruzione di un parco IT in Indjija, inizialmente prevista per l'autunnodel 2008, all’autunno del 2009, a causa della crisi finanziaria mondiale. Ilparco IT dovrebbe creare 2.500 posti di lavoro alla fine della prima fase,che si dovrebbe concludere in un anno di lavori di costruzione su 50 ettaridi terreno. L’Ambasciata ha firmato un contratto con Indjija nel luglio del2008 per investire circa 60 milioni di dollari nella prima fase dicostruzione del parco IT, per il quale è previsto un investimentocomplessivo di 600 milioni di euro entro la fine del 2014 e di 25.000 nuoviposti di lavoro. Molte altre aziende hanno rinviato i loro investimenti inIndjija a causa della crisi economica globale, tra cui la danese Grundfos,costruttore di pompe, che prevede di iniziare la costruzione di unimpianto da 80 milioni di euro alla fine del 2009, piuttosto che nei primimesi dell’anno, come previsto in precedenza, e di renderlo operativo nel2010 impiegando 500 persone. Il sindaco di Indjija, Goran Jesić, tuttavia ècerto di vedere l'apertura di numerosi nuovi impianti nel 2009 e prevedeche verranno creati un totale di circa 700 posti di lavoro, osservando chel’ industria siderurgica tedesca ThyssenKrupp, l’italiana Farmina PetFoods, la Gombit di Belgrado, la slovena produttrice di materiali isolanti,Plastica, la produttrice di materiali da costruzione Martini Gradnja, diproprietà dell’italiana Martini Prefabbricati e l’azienda chimica Galenika-Magmasil di Belgrado, sono attualmente operative nella città.

Secondo il Ministro del Commercio e dei Servizi Slobodan Milosavljević, iprezzi al dettaglio in Serbia rimarranno stabili nel primo trimestre del2009. I prezzi dei prodotti alimentari di base, come la farina e il latte,hanno registrato un calo nelle ultime settimane, e questo può portare allacaduta dei prezzi del pane, dei prodotti lattiero-caseari, prodotti dolciari,di carne e prodotti a base di carne alla fine di gennaio o all'inizio difebbraio.

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Saturday, February 14 – Belgrade Arena

Ennio Morricone & Roma Sinfonietta(soloists: Carlo Marchione & Roberto Fabbri)

www.gaf.rs GUITAR ART Association - phone/ fax: +381 11 2769840 e-mail: [email protected]

Guitar Art Festival isfounded in 2000 and todayrepresents a professional andexpert event that gathers classicalguitarists of all kinds, amateurs,primary and secondary musicschools pupils, students, as well astheir teachers and professors andeminent guests, leading worldguitarists.The essential educational groundsand goal of the project is exchangeof knowledge, practice, experienceand introducing worldwide trendsof modern guitar teachingpedagogy and concert practice.Due to financial problems, majorityof primary and secondarymusicschools students finish theireducation without getting anyexperiences of this kind. Greateducational, cultural andpsychosocial importance of thisfestival is obvious.

Concert Program.Saturday, February 7 – Sava CenterVicente Amigo GroupSunday, February 8 – Sava CenterSting & Edin KaramazovMonday, February 9 – Kolarac Foundation HallAlirio & Senio Diaz, Edin Karamazov Quartet, VojinKocić, Kazuhito YamashitaTuesday, February 10 – Kolarac Foundation HallXuefei Yang, Pavel Steidl & Gabriela Demeterova, Roland Dyens, Badi AssadWednesday, February 11 – Kolarac Foundation HallVera Ogrizović, Srđan Tošić, Aleksandar Hadži-Đorđević, Zoran Anić,Vesna Petković, DarkoKarajić, Miloš Janjić, Zoran Krajišnik, DušanBogdanovićThursday, February 12 – Kolarac Foundation HallCostas Cotsiolis, Zoran Dukić, AnielloDesiderio, Roberto Aussel, EOS Guitar QuartetFriday, February 13 – Sava CenterMiroslav Tadić, Vlatko Stefanovski & Teodosije SpasovSaturday, February 14 – Belgrade ArenaEnnio Morricone & Roma Sinfonietta(soloists: Carlo Marchione & Roberto Fabbri)

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Exports and Imports Gennaio - Novembre 2008EXPORTS IMPORTS share in total exports (%) share in total imports (%)

2007 2008 index 2007 2008 index 2007 2008 2007 2008

Total 5876,3 6887,7 117,2 12199,4 14382,4 117,9 100,0 100,0 100,0 100,0Europe 5671,5 6632,9 116,9 10136,7 11813,2 116,5 96,5 96,3 83,1 82,1

European Union 3321,7 3759,4 113,2 6708,6 7638,2 113,8 56,5 54,6 55,0 53,1Other European Countires 2349,8 2873,5 122,3 3428,1 4175 121,8 40 41,7 28,1 29

Africa 36 53,2 147,7 67,8 214,2 316 0,6 0,8 0,5 1,5North Africa 27,2 41,3 152,2 27,1 169,8 626,8 0,5 0,6 0,2 1,2

Other African countries 8,8 11,9 133,9 40,7 44,4 109,2 0,1 0,2 0,3 0,3America 68,3 51,7 75,7 420,2 503,6 119,9 1,2 0,8 3,4 3,5

North America 59,3 45,7 77,1 260,7 331,4 127,1 1 0,7 2,1 2,3

Central America, Caribbean 2,4 2,6 108,1 15,7 19,8 125,9 0 0 0,1 0,1

South America 6,6 3,3 50,9 143,7 152,5 106,1 0,1 0 1,2 1,1Asia 96,4 145,2 150,5 1566,1 1843,3 117,7 1,6 2,1 12,8 12,8

Countries of Near and Mid. East 58 101,5 174,9 52,5 67,2 128 1 1,5 0,4 0,5

Other Asian Countries 38,4 43,7 113,8 1513,6 1776,1 117,3 0,6 0,6 12,4 12,3Oceania and Polar Regions 4 4,7 118,3 8,6 8 93,2 0,1 0,1 0,1 0

Australia, New Zealand 4 4,7 118,4 8,5 8 93,6 0,1 0,1 0,1 0

Other countries of Oceania 0 0 89,8 0 0 33,5 0 0 0 0

PER PAESIRussian Federation 276,6 353,5 127,8 1711,4 2158,9 126,1 4,7 5,1 14 15Germany 630,4 726,3 115,2 1427,3 1687 118,2 10,7 10,5 11,7 11,7Italy 737 717,5 97,3 1178,9 1371,2 116,3 12,5 10,4 9,7 9,5Rep. of BiH 697,6 836 119,8 340,3 404,8 119 11,9 12,1 2,8 2,8China 3,6 3,7 103,9 902 1161,8 128,8 0,1 0 7,4 8,1Rep. of Montenegro 629,2 806,1 128,1 85,9 126,8 147,7 10,7 11,7 0,7 0,9Hungary 165 204,5 124 473,6 516,7 109,1 2,8 3 3,9 3,6Rep. of Slovenia 273,5 319 116,6 475,5 395,9 83,3 4,6 4,6 3,9 2,8France 197,8 222,4 112,4 368,8 467,1 126,6 3,4 3,2 3 3,2Fonte: Istituto statistico serbo

La Camera di Commercio italo-serba e la societa` Dante Alighieri, incollaborazione con la Fondazione Ilija Kolarac e la Fondazione Casad’Italia, organizzano:LaLaI contenuti dei corsi saranno quelli propedeutici per i conseguimenti deiCertificati di Italiano Commerciale Plida, rilasciati dall’Istituto DanteAlighieri.Le docenze si baseranno su concrete situazioni lavorative al fine diutilizzare l’italiano comunemente parlato nelle aziende.Per la partecipazione al corso intermedio è previsto un test preliminare.Nel corso intermedio saranno particolarmente approfonditi i temiriguardanti il mercato del lavoro, il mondo dell’economia e dellalegislazione italiana in ambito commerciale e si concluderà con lezionispecifiche di marketing e comunicazione.Per la partecipazione al corso avanzato non è previsto un testpreliminare. Saranno trattate le tematiche relative alla strutturazione delpiano di comunicazione.Alla fine dei corsi i partecipanti riceveranno, dopo il superamento dellaprova finale, un attestato di partecipazione rilasciato dalla Camera diCommercio italo-serba. Inoltre viene offerta la possibilità di ottenere,previo superamento del relativo esame, la “CERTIFICAZIONE DI ITALIANOCOMMERCIALE PLIDA” ufficialmente riconosciuta in Italia.Per maggiori informazioni telefonare alla Camera di Commercio italo-serba al numero: (011) 3287725 dalle 9.30 alle 14, dal lunedì al venerdì,entro il 12 febbraio, oppure presentarsi, negli stessi giorni e orari, pressola sede della Camera sita in Kneza Mihaila 47/I.

Komora italijansko-srpskih Privrednika i Društvo Dante Aligijeri ,u saradnji sa Zadužbinom Ilije Kolarca i Fondacijom Casa d’Italia,organizuje:

Sadržaj kurseva biće orijentisan na pripremi polaznika za dobijanjeSertifikata Poslovnog Italijanskog “Plida” koje izdaje Društvo DanteAligijeri.Predavanja će se bazirati na konkretnim situacijama na poslu kakobi se koristio poslovni italijanski, jezik firmi.Za sve zainteresovaneza pohađanje kursa srednjeg nivoa predviđen je preliminarni test.Na ovom nivou posebno će se obrađivati teme koje se tiču svetatržišta, ekonomije i italijanskog pravosuđa .Završetak kursa predviđen je specijalnim predavanjima iz oblastimarketinga i komunikacije.Za sve zainteresovane za pohađanje kursa naprednog nivoa nije predviđenopreliminarno testiranje. Tematika samog kursa biće usko vezana zastrukturu komunikacije.Na kraju pohađanja kursa polaznici će dobiti, nakon uspešno položenogfinalnog testa, diplomu o pohađanju kursa koju izdaje Komora italijansko-srpskih Privrednika.Polaznici će takođe imati priliku da dobiju po svom izboru, naravno uzprethodno položen ispit, i “Sertifikat o poslovnom italijanskom- PLIDA”koji je zvanično priznat u Italiji.Za sve detaljnije informacije molimo vas da kontaktirate Komoruitalijansko-srpskih Privrednika: (011) 32 877 25 od 9.30 do 14, odponedeljka do petka, do 12.februara, ili da dođete lično u naznačenimvremenskim intervalima u sedište Komore, ul. Kneza Mihaila 47/I,Beograd.

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La nostra Camera sta consolidando la propria struttura, ma perattuare appieno il programma di attività deve poter disporre dellenecessarie risorse finanziarie, risorse che ancora per quest'annosono rappresentate dalle quote associative.La normativa vigente, infatti, penalizza pesantemente le Cameredi recente costituzione in quanto non prevede contributi per lespese di funzionamento, ma cofinanziamenti (+ - 25%) arendicontazione delle spese sostenute per la realizzazione diprogetti, spese che la Camera deve essere in grado di finanziarecon un anticipo di 15-18 mesi al 100%.Invitiamo, pertanto, i soci tutti ad attivarsi per promuovere nuoveadesioni e a versare, con cortese sollecitudine, la quota sociale2009.

Campagna sottoscrizioni quote sociali 2009

Naša Komora je trenutno u fazi učvršćivanja svoje strukture, alikako bi u potpunosti ostvarila svoj program aktivnosti, mora biti ustanju da raspolaže finansijskim sredstvima koji će i ove godinepristizati od članarina.Trenutna normativa, zapravo, pogađa skoro osnovane Komoretako što ne predviđa finansiranje troškova rada Komore, već samokofinansiranja (od +/- 25%) na osnovu troškova koje je Komorasnosila za realizaciju projekata; a te iste troškove Komora morabiti u stanju da isfinansira 15-18 meseci unapred i to ustopostotnom iznosu.Stoga ljubazno pozivamo sve članove da pristupe plaćanjučlanarina za 2009.god.

Kampanja plaćanja članarine za 2008.god.

La Camera mette a disposizione dei propri soci servizi diversificati in

grado di soddisfare tutte le esigenze di carattere economico, finanziario,

fiscale, logistico.

Servizi gratuiti:

" Servizi di incoming;

" Assistenza pratiche, rilascio visti Schengen;

" Business-centre attrezzato in pieno centro di Belgrado con sala riunioni;

" Servizi in sede di traduzione e interpretariato;

" Informazioni di base e di primo orientamento;

" Indirizzario di aziende in settori d’ interesse;

" Informazioni sulle normative doganali, fiscali ed in materia di lavoro;

" Segnalazioni sulle opportunità di collaborazione industriale ecommerciale;

" Organizzazione di incontri con operatori o istituzioni;

" Newsletter quindicennale;

" Sito Internet con link interattivi.

Servizi a pagamento con tariffe convenzionate:

" Trasporti con taxi o limousine con autista;

" Hotel e ristoranti;

" Servizi di traduzioni giurate e di interpretariato fuori sede;

" Studi e ricerche di mercato;

" Campagne pubblicitarie;

" Assistenza legale e fiscale;

" Servizi di domiciliazione e segretariato permanente;

" Tenuta contabilità e controllo di gestione;

" Assistenza nelle procedure di privatizzazione;

" Locazione di depositi in zona franca e non;

" Progettazione, costruzione, ristrutturazione di immobili industriali e civili;

" Assistenza in materie di leasing e finanziamenti agevolati;

" Assistenza medica.

Kneza Mihajla 47/I

11000 Belgrado

Tel.: +381 11 32 87 725

+381 11 33 48 703

Fax: +381 11 33 48 702

mail: [email protected]

Web: www.camera-italo-serba.rs

Skype: Komora italjiansko srpskih privednika

Come iscriversi alla Camera

Pagamento della quota in euro sulla banca:

Sociétè Generale Yugoslav Bank Belgrade, Serbia, Codice SWIFT: SOGYRSBG

Beneficiario: KOMORA ISC PRIVR. PU. BGD,KNEZA MIHAILA 47/I 11000 BEOGRAD, Serbia. IBAN: RS352752217818088320959

Banche Corrispondenti:

SOCIETE GENERALE, FRANKFURT, SWIFT Address: SOGEDEFF

SOCIETE GENERALE PARIS, SWIFT Address: SOGEFRPP

DEUTSCHE BANK AG FRANKFURT, SWIFT Address: DEUTDEFF

L’utilizzo di tutte le informazioni contenutenella Newsletter è consentito in manieralibera per tutti gli aderenti adAssocamerestero.

Numero chiuso alle ore 16 del

15 gennaio2009.

Camera di Commercio Italo-Serba

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Numero 01

PROSPETTIVE Newsletter quindicinale della Camera di Commercio Italo-Serba

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La Fondazione “Casa d'Italia” mette a disposizione dei Soci della Camera di Commercio le proprie sale perriunioni d'affari, seminari, presentazione di cataloghi, etc.Il salone ristorante “Cinecittà by Casa d’Italia” che vanta una cucina di classe della migliore tradizioneitaliana è, altresì, disponibile per colazioni di lavoro, per cerimonie ed eventi.

The Foundation “Casa d'Italia” offers its hall to the associates in order to organize business meetings,seminars, catalouges' introductions, etc.The restaurant hall “Cinecittà by Casa d’Italia” boasts a classy italian traditional cuisine and it is alsoavailable to host working breakfast, cerimonies and events.

Fond “Casa d'Italia ” stavlja na raspolaganje svim članovima Komore svoje sale u cilju organizovanjaposlovnih sastanaka, seminara, prezentacije kataloga, itd.Salon restoran “Cinecittà by Casa d’Italia” koji se može pohvaliti luksuznom kuhinjom najbolje italijansketradicije, takođe je na raspolaganju za radne doručke, ceremonije i slične događaje .