Proposte didattiche per la DISLESSIA

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Proposte didattiche Proposte didattiche per la per la Scuola dell’infanzia Scuola dell’infanzia e scuola primaria e scuola primaria Luciana Ventriglia Insegnante- Formatore A.I.D.

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Presentazione di Luciana Ventriglia

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Page 1: Proposte didattiche per la DISLESSIA

Proposte didattiche Proposte didattiche per la per la

Scuola dell’infanzia Scuola dell’infanzia e scuola primariae scuola primaria

Luciana Ventriglia

Insegnante- Formatore A.I.D.

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Apprendimento Apprendimento

Si verifica quando chi apprende decide di mettere in relazione nuove informazioni con le conoscenze che già possiede, rielaborando da sé il materiale di studio, organizzando reti concettuali che collegano i

concetti chiave in una struttura unitaria e significativa (J.D. Novak)

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ApprendimentoApprendimento

È come un attaccapanni: se non si trova il gancio a cui appendere il cappotto, questo cade a terra (J.Bruner)

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Didattica per l’apprendimentoDidattica per l’apprendimento

Conflitto cognitivo Co-costruzione della conoscenza Dimensione operativa Monitoraggio Motivazione, autostima Senso di autoefficacia / stile di attribuzione Sfida ottimale Metacognizione Autoconsapevolezza

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SE IO FOSSI IL RE DELLA SCRITTURA ….SE IO FOSSI IL RE DELLA SCRITTURA ….

      Lascerei le ventuno lettere dell’alfabeto perché tutte servono e sono necessarie.

Mi piacerebbe eliminare la V e usare solo la F, però non potrei più riconoscere la parola Foglia dalla parola Voglia.

Userei, però una magia . Tutte le volte che io scrivo, le lettere si “autocorreggono” in modo da rappresentare la parola esatta, che corrisponde a quella che avevo pensato io. Le parole scritte dovrebbero conoscere il mio pensiero e andare d‘accordo con lui. Potrebbero lavorare secondo il principio del tele-trasporto.

Quando io scrivo delle frasi con le parole con i suoni sbagliati, la P da un posto dovrebbe andare ad un altro posto dove magari ho messo la B .

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AutoconsapevolezzaAutoconsapevolezza “ Io confondo la N e la M e anche la F e la V e anche la P e la B.

non le confndo quando le vedo, le confonto quando le vevo scrivere. Questo problema celo dalla prina e ancora non sono riuscito a superarlo e anche confonto la O con la U. se mi confnto scrivo una parolo, ma chi legge ne legge unaltra o legge una non-parolo” ( prod. scritta classe III° )

        “Le lettere mi combinano scherzi . Sono birichine, smemorate perché non si ricordano che suoni sono. Si travestono per non farsi riconoscere. Mi sono nemiche perché mi fanno sbagliare” (dettato alla maestra)

  “Mi confondo il suono di alcune lettere e poi le sbaglio a scrivere. Adesso ho preso il “toro per le corna” e l’ho immobilizzato.

Il toro sono le lettere che mi danno noia (l, h v, f, n, m, d, t, p, b, a, o , u)” (intervento orale “Le difficoltà nella scrittura”)

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Lettura e scrittura: Lettura e scrittura: processo di apprendimentoprocesso di apprendimento

“I bambini hanno la cattiva abitudine di non chiedere il permesso per imparare”

(Emilia Ferreiro)

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Fasi di acquisizione Fasi di acquisizione della lingua scrittadella lingua scritta

Scrittura preconvenzionaleScrittura sillabica Scrittura sillabico-alfabeticaScrittura alfabetica

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Scrittura preconvenzionaleScrittura preconvenzionale

Non c’è corrispondenza fra segni tracciati e i suoni delle parole da scrivere, mentre è presente una relazione tra la parola scritta e le caratteristiche del referente.

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Scrittura sillabicaScrittura sillabica

C’è corrispondenza fra quantità delle sillabe della parola detta e quantità di segni che bisogna scrivere .

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Scrittura sillabico-alfabeticaScrittura sillabico-alfabetica

E’ rappresentato un numero di suoni superiore a quello delle sillabe,ma non ancora tutti i suoni che compongono le parole

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Scrittura alfabeticaScrittura alfabetica

In questa fase i bambini capiscono che la quantità di lettere della parola scritta deve corrispondere alla quantità di suoni della parola detta

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Come conoscere il livelloCome conoscere il livello di concettualizzazione di concettualizzazione

della lingua scritta della lingua scritta posseduto dal bambino? posseduto dal bambino?

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Scrittura spontaneaScrittura spontanea Attività nella quale il bambino viene sollecitato

a scrivere parole e frasi “Così come sai!”

si individua l’evoluzione del livello di concettualizzazione della scrittura

si controlla l’esecutività della scrittura (direzione, orientamento lettere, occupazione spazio

foglio, adeguatezza del segno grafico, ecc.)

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Lo spazio per la lettura e scrittura Lo spazio per la lettura e scrittura nella scuola dell’infanzianella scuola dell’infanzia

“La scuola dell’infanzia dovrebbe permettere a tutti i bambini

una sperimentazione libera sui segni della scrittura in un ambiente ricco di scritture diverse,

un ascolto della lettura ad alta voce, di vedere gli adulti scrivere, di cercare di leggere, di giocare con il linguaggio per scoprire somiglianze e

differenze sonore”

(E. Ferreiro)

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Consapevolezza fonologicaConsapevolezza fonologica

Conoscenza metalinguistica Abilità di

- identificare

- classificare

- segmentare segmenti fonologici della parola

- fondere

- manipolare

Apprendimento lettura e scrittura

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Didattica metafonologicaDidattica metafonologica

PA TA TA

RO SA

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Didattica metafonologicaDidattica metafonologica

P A T A T A

R O S A

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Didattica metafonologicaDidattica metafonologica

TA VO LO

CA RO TA

CAR TO NE

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Didattica metafonologicaDidattica metafonologica

P A S T A

P A R E T E

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Didattica metafonologicaDidattica metafonologica

N A S O

V A S O

… A S O

T

N O T E

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Processo di Processo di acquisizione della scritturaacquisizione della scrittura

(Uta Frith 1985)(Uta Frith 1985)

Fase logografica

Fase alfabetica

Fase ortografica

Fase lessicale

VOCABOLARIO VISIVO

CONVERSIONE GRAFEMA/FONEMA

ASSOCIAZIONE

GRUPPI GRAFEMICI /SUONO SINGOLO

SCRITTURA DIRETTA DELLA PAROLA

PROCESSO AUTOMATICO

Page 23: Proposte didattiche per la DISLESSIA

Le due vie per la letturaLe due vie per la lettura Via fonologica indiretta

conversione fusione recupero del significato M . A . T . I . T .A MATITA

Via diretta lessicale confronto riconoscimento -dizionario immagazzinato -parole in forma visiva

MATITA

MATITA

MATITA

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La scuola osserva i processiLa scuola osserva i processi

COSA OSSERVARE?

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ELEMENTI DA OSSERVARE ELEMENTI DA OSSERVARE scuola dell’infanziascuola dell’infanzia

Disturbo di linguaggio Inadeguatezza nei giochi metafonologici

Difficoltà a memorizzare filastrocche

Difficoltà nella manualità fine

Goffaggine nel vestirsi, allacciarsi le scarpe,….

Inadeguato riconoscimento destra/sinistra

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ELEMENTI DA OSSERVARE ELEMENTI DA OSSERVARE scuola primariascuola primaria

Difficoltà a memorizzare sequenze ( mesi, giorni, ordine alfabetico,…)

Difficoltà a copiare dalla lavagna Utilizzo difficoltoso dello spazio-pagina Lentezza nell’acquisizione del codice alfabetico e della

corrispondenza grafema/fonema Scrittura speculare di grafemi e numeri Errori fonologici nella fase alfabetica della scrittura

(inversioni, sostituzioni, omissioni, intrusioni) Difficoltà con i digrammi e trigrammi Scarsa competenza metafonologica Difficoltà grafo-motorie

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ELEMENTI DA OSSERVARE ELEMENTI DA OSSERVARE scuola primariascuola primaria

Lettura lenta con errori (salti di riga, ripetizione di riga, confusione tra grafemi p/b/d; a/e/o; u/n; m/n)

Difficoltà di calcolo a mente entro il 10 Lentezza ed errori nella enumerazione all’indietro da

20 a 0 Difficoltà nella lettura e scrittura dei numeri ad una

cifra Difficoltà a memorizzare le procedure delle

operazioni aritmetiche Difficoltà di attenzione

Page 28: Proposte didattiche per la DISLESSIA

Dall’identificazione precoce alla diagnosiDall’identificazione precoce alla diagnosi

diagnosi SERVIZI SANITARI

SCUOLA

formazione FAMIGLIA osservazione sistematica monitoraggio processo apprendimento

screening

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IL BAMBINO CON D.S.A IL BAMBINO CON D.S.A NELLA SCUOLA PRIMARIANELLA SCUOLA PRIMARIA

Lentezza nella lettura

(con progressi

nella correttezza)

Comprensione del testo non sempre adeguata

Errori fonologici (scambio di grafemi, omissione o aggiunta di grafema o di sillaba, inversione, grafema inesatto) errori semantico lessicali (separazioni, fusioni illegali, uso dell’h, parole omofone non omografe), altri errori (accento, doppie)

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IL BAMBINO CON D.S.A IL BAMBINO CON D.S.A NELLA SCUOLA PRIMARIANELLA SCUOLA PRIMARIA

Difficoltà nell’organizzazione di un testo scritto. Prestazioni grammaticali inadeguate Contenuti di apprendimento dimenticati Difficoltà nell’acquisizione del lessico speciale

nei testi di studio Difficoltà nella lingua scritta straniera (per la

differenza tra scrittura e pronuncia es.:inglese)

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IL BAMBINO CON D.S.AIL BAMBINO CON D.S.A NELLA SCUOLA PRIMARIA NELLA SCUOLA PRIMARIA Difficoltà memorizzazione delle tabelline

Difficoltà nei sistemi di calcolo scritto e “a mente”

Difficoltà nell’imparare le procedure delle operazioni aritmetiche

Difficoltà nelle abilità esecutive della scrittura

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IL MIO MANDO MASCUSSO(Il mio mondo nascosto)

IN AMMAM DAI UNA MANO(Mamma mi dai una mano).

ASPETTA UN NINOTO (minuto)CHE NOTO (metto) LA CROSTATA IN FORNO.

CHE IO SO CON FARE DELL COSSECHE MESSONO SA FARE . SOLTANDO IO SO FARE COSE PELLISSINE ME IO SONO UN GEMIO DELLA LEGO EVO ANCHE LE PISTE CON LA LEGO.

  MATTEO A PAURA TEL BUGLIO E A LORA A PAURA ANCHE TELL

UONO MERO

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CHE COSA FARE? CHE COSA FARE?

Procedere con gradualità (presentazione inizialmente solo dello stampato maiuscolo,….)

Utilizzare differenti mediatori didattici Fare uso di organizzatori grafici della conoscenza (mappe, schemi,

tabelle…) Favorire l’impiego di strategie individuali (ascolto, lettura,

comprensione, produzione scritta, calcolo, studio, memoria, attenzione,…)

Curare la continuità educativa in verticale e in orizzontale Evitare di far leggere a voce alta (promuovere il piacere di

condividere un testo letto) Evitare la scrittura veloce sotto dettatura Evitare lo studio della lingua straniera scritta Non richiedere lo studio a memoria delle tabelline Sollecitare l’uso di strumenti compensativi e dispensativi Favorire l’uso del computer

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A proposito A proposito di strategie….di strategie….

Promuovere una Promuovere una relazione positiva con il bambinorelazione positiva con il bambino

“Io nella mente di…” “Per mia sorella io leggo male, il mio babbo dice che faccio male le “o”; la mamma

che guardo sempre la tv. Per la maestra di matematica, io sono disordinato.

Per la maestra di italiano, ha capito che mi piace scrivere.”

(da registrazione)

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Al lettore adulto dite: “E’ faticoso frequentare i bambini”. Avete ragione.

Poi aggiungete: “Perché bisogna mettersi al loro livello, abbassarsi, inclinarsi, curvarsi, farsi piccoli.”

Ora avete torto. Non è questo che più stanca…

“E’ piuttosto il fatto di essere obbligati a innalzarsi all’altezza dei loro

sentimenti. Tirarsi, allungarsi, alzarsi sulla punta dei piedi.… per non ferirli.” Janusz Korczak . Quando ridiventerò bambino 

PERCHE’?PERCHE’?