Promuovere la continenza Ora in ITALIANO! · strumento di assistenza sia per decidere l ......

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Traduzione di Roberta Mazza Centro Studi EBN - Direzione Servizio Infermieristico e Tecnico Azienda Ospedaliero-Universitaria di Bologna - Policlinico S.Orsola-Malpighi - Italia www.ebn1.eu - www.evidencebasednursing.it Promuovere la continenza Ora in ITALIANO!

Transcript of Promuovere la continenza Ora in ITALIANO! · strumento di assistenza sia per decidere l ......

Traduzione di Roberta Mazza Centro Studi EBN - Direzione Servizio Infermieristico e Tecnico Azienda Ospedaliero-Universitaria di Bologna - Policlinico S.Orsola-Malpighi - Italia www.ebn1.eu - www.evidencebasednursing.it

Promuovere la continenza Ora in ITALIANO!

Promuovere la continenza urinaria usando lo Svuotamento Guidato

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Promuovere la Continenza usando lo Svuotamento Guidato Disclaimer Queste linee guida di miglior pratica sono relative solo alla pratica infermieristica e non progettate per entrare nel merito dell’efficienza fiscale. Queste linee guida non sono obbligatorie per gli infermieri ed il loro uso dovrebbe essere flessibile per conformarsi ai desideri degli assistiti, delle loro famiglie e delle situazioni locali. Esse non costituiscono un dovere o l’esenzione da un dovere. Mentre è stato fatto ogni sforzo per assicurare l’accuratezza dei contenuti al momento della pubblicazione, nessuno degli autori né la Registered Nurses’ Association of Ontario (RNAO) danno garanzie sull’accuratezza dell’informazione in esse contenuta né accettano responsabilità rispetto a perdita, danno, infortunio o esborsi derivati da errori od omissioni nei contenuti di questo lavoro. Eventuali riferimenti a specifici prodotti farmaceutici, presenti in questo documento e prodotti a scopo esemplificativo, non devono essere impiegati in senso pubblicitario per nessun prodotto. Copyright

First published in January 2002 by the Registered Nurses’ Association of Ontario. This document was revised in March 2005. Fatta eccezione per alcune parti per le quali appare la proibizione o la limitazione di copia, il resto di questo documento può essere riprodotto e pubblicato in ogni modalità, anche elettronica per scopi formative o non commerciali, senza richiedere il consenso o il permesso della Registered Nurses’ Association of Ontario, garantendo che sia esplicitamente dichiarata la fonte citando la Registered Nurses’ Association of Ontario (2005). Promoting Continence Using Prompted Voiding. (Revised). Toronto, Canada: Registered Nurses’ Association of Ontario. Come si usa questo documento

Questa linea guida di migliore pratica infermieristica, è un documento completo che fornisce le risorse necessarie a supportare l’evidenza di miglior pratica infermieristica. Il documento deve essere analizzato e applicato tanto sulla base dei bisogni specifici dell’organizzazione pratica locale quanto sui bisogni e i desideri dei clienti.

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Le linee guida non devono essere applicate come fossero un libro di cucina, ma usate come strumento di assistenza sia per decidere l’erogazione di cure individualizzate, sia per assicurare che le strutture e i supporti siano idonei a provvedere la miglior cura possibile. Infermieri, altri professionisti della sanità ed amministratori che coordinano e facilitano i cambiamenti nella pratica troveranno questo documento un importante strumento per lo sviluppo delle politiche, delle procedure, dei protocolli, dei programmi educativi, della valutazione e della documentazione, ecc. E’ raccomandato l’utilizzo delle linee guida di miglior pratica come una risorsa. Non e’ necessario, e non pratico, che ogni infermiere abbia una copia dell’intera linea-guida. Gli infermieri che provvedono direttamente alla cura del cliente troveranno benefici nel visionare le raccomandazioni, le evidenze che supportano le stesse ed i processi che sono stati usati per lo sviluppo delle linee guida. Tuttavia è altamente raccomandato che l’organizzazione pratica pubblichi queste linee guida sotto forma di opuscoli che possano essere facilmente e quotidianamente usati dagli utenti. Questa linea guida ha diversi formati proposti proprio per essere adattabili all’ambiente e al tipo di lavoro. Le organizzazioni che desiderano usare la linea guida possono decidere di farlo in diversi modi: • Valutare la pratica infermieristica e le pratiche sanitarie in vigore usando le raccomandazioni

della linea guida di riferimento. • Identificare le raccomandazioni che indirizzano verso i bisogni individuati o le lacune del

servizio. • Organizzare sistematicamente un piano di implementazione delle raccomandazioni usando in

associazione strumenti e risorse. Le risorse di esecuzione saranno rese disponibili attraverso il sito web di RNAO per aiutare gli individui e le organizzazioni ad applicare la linea-guida di riferimento di migliore pratica.

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Indice

Riassunto delle Raccomandazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 10Interpretazione delle Evidenze . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 12Responsabilità dello Sviluppo della Linea Guida. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 12Obiettivi & Scopi. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 13Processo Originale dello Sviluppo della Linea Guida– 2000 . . . . . . . . . . . . . . . . . 13Processo di Revisione – 2005 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 14Definizione dei Termini . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 15Background . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 17Raccomandazioni per la Pratica. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 18Descrizione dell’Intervento di Svuotamento Guidato . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 22Raccomandazioni per l’Educazione. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 24Raccomandazioni per l’Organizzazione & la Politica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 25Lacune della ricerca & Implicazioni Future . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 27Valutazione & Monitoraggio della Linea Guida . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 27Strategie per l’Implementazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 30Processo di Aggiornamento/Revisione della Linea Guida. . . . . . . . . . . . . . . . . . . 32Riferimenti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 32Bibliografia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 35Appendice A: Strategia di ricerca dell’ Evidenza Esistente. . . . . . . . . . . . . . . . . . 37Appendice B: Promuovere la Continenza Usando l’Algoritmo dello svuotamento Guidato. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 39

Appendice C: Probabilità Individuale di Beneficiare dello Svuotamento Guidato. 40Appendice D: Registrazione dello svuotamento . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 42Appendice E: Lista delle Risorse e dei siti Web. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 43Appendice F: Descrizione del Toolkit . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 44

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Riassunto delle raccomandazioni RACCOMANDAZIONI * LIVELLO DI

EVIDENZA

Raccomandazioni nella pratica

1.0 Ottenere l’anamnesi dell’incontinenza del cliente IV

Raccogliere informazioni circa:

La quantità, il tipo e gli orari dell’ingestione di liquidi nella giornata, facendo particolare attenzione all’assunzione di caffeina e alcool.

La frequenza, la natura e la consistenza delle evacuazioni.

Qualsiasi nota anamnestica rilevante circa eventi medici o chirurgici che possano essere messi in relazione al problema incontinenza come, ma non solo, diabete, ictus, Morbo di Parkinson, scompenso cardiaco, infezioni urinarie ricorrenti o pregressi interventi chirurgici sulla vescica.

IV

Controllare i farmaci assunti dai clienti per identificare quelli che potrebbe avere un impatto sull’incontinenza.

IV

4.0 Identificare le abilità funzionali e cognitive del cliente. III

5.0 Identificare le barriere attitudinali ed ambientali che possono ostacolare una evacuazione ben riuscita. Le barriere includono:

vicinanza e disponibilità del bagno più vicino;

Accessibilità della comoda;

Illuminazione soddisfacente;

Uso della contenzione;

Aspettativa dello staff che l’incontinenza sia una inevitabile conseguenza della senilità e

Convinzione dello staff che esistano pochi interventi di promozione della continenza.

III

6.0 Esaminare le urine per verificare se è presente infezione. IV

Determinare come il cliente percepisce la propria incontinenza urinaria e se trae beneficio da uno svuotamento guidato. Prima di iniziare uno svuotamento guidato, identificare il tipo di incontinenza del cliente registrando lo svuotamento per tre giorni.

III

Assicurare che siano individuati eventuali costipazione e fecalomi.

IV

9.0 Assicurare un adeguato livello di ingestione di liquidi (1500-2000 ml/die) e, se possibile, minimizzare l’uso di caffeina e di bevande alcoliche.

III

2.0

3.0

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8.0

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10.0 Iniziare un programma individualizzato di svuotamento guidato basato sui bisogni di eliminazione del cliente e come definito dal diario minzionale di tre giorni.

Ia

Iniziare un diario minzionale di tre giorni, per un minimo di tre fino a un massimo di otto settimane, dopo aver stabilito il programma di eliminazione urinaria.

IV

Implementare un programma formativo di promozione della continenza attraverso lo svuotamento guidato. Il programma dovrebbe essere strutturato, organizzato e diretto a tutti i livelli di assistenza sanitaria, agli assistiti, ai familiari ed ai caregivers. Il programma formativo dovrebbe identificare un infermiere interessato alla preparazione avanzata sulla cura della continenza (per es. consulente infermiere della continenza, infermiere esperto o infermiere specializzato) che sia responsabile del programma educativo. Il programma dovrebbe essere regolarmente aggiornato per incorporare ogni nuova informazione.

Il programma deve includere informazioni su: • Miti riguardo a incontinenza ed invecchiamento; • Definizione di continenza ed incontinenza; • Valutazione della continenza; • Svuotamento guidato; • Svuotamento vescicale ed intestinale individualizzato; • Impatto del decadimento cognitivo sull’abilità all’essere

continente e strategie di trattamento dei comportamenti aggressivi;

• Relazione tra pulizia intestinale e sano funzionamento della vescica, e

• Uso della registrazione dello svuotamento guidato individualizzato.

IV

Raccomandazioni

nell’educazione

13.0 Gli infermieri dovrebbero essere informati sulle risorse territoriali per lo sviluppo professionale, la consulenza e l’ assistenza continua.

IV

Raccomandazioni nell’Organizzazone e nella Politica

14.0 L’ implementazione di successo dello svuotamento guidato richiede:

• supporto gestionale; • opportunità formative e di addestramento; • coinvolgimento attivo di uno staff-chiave clinico; • graduale implementazione dei programmi di svuotamento; • raccolta di informazioni di base sui clienti, le risorse e le

conoscenze esistenti; • interpretazione dei dati e identificazione dei problemi; • sviluppo delle strategie di implementazione , e • monitoraggio del programma.

IV

15.0 Le organizzazioni sono incoraggiate a costituire un gruppo interdisciplinare di approccio alla cura della continenza.

IV

11.0

12.0

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16.0 Le linee guida di miglior pratica infermieristica possono essere efficacemente implementate solo dove ci siano adeguate pianificazioni, risorse, supporti organizzativi e amministrativi, così come adeguate facilitazioni per i processi di cambiamento da parte di esperti professionisti. L’implementazione delle linee guida deve tenere conto delle situazioni locali e deve essere disseminata attraverso un attivo programma educativo di addestramento.

A questo proposito, RNAO (attraverso un gruppo di infermieri, ricercatori e amministratori) ha sviluppato un “Toolkit” di implementazione delle linee guida pratiche, basato su evidenze disponibili, prospettive teoriche e consensi.

Il Toolkit è raccomandato per guidare l’implementazione delle linee guida RNAO Nursing Best Practice Guideline Promoting Continence Using Prompted Voiding.

IV

Interpretazione delle evidenze

Ia Evidenza ottenuta da meta-analisi o da revisioni sistematiche di RCT.

Ib Evidenza ottenuta da almeno un RCT.

IIa Evidenza ottenuta da almeno uno studio controllato senza randomizzazione.

IIb Evidenza ottenuta da almeno un altro tipo di studio quasi sperimentale, correttamente strutturato, senza randomizzazione.

III Evidenza ottenuta da buoni studi descrittivi non sperimentali, come gli studi comparativi, gli

studi correlati e gli studi di casi. IV Evidenze ottenute dal parere di una commissione di esperti o da opinioni o da esperienza

clinica di autorità riconosciute. . Responsabilità per lo sviluppo delle linee guida

The Registered Nurses’ Association of Ontario (RNAO), con il finanziamento da parte del Governo dell’Ontario, ha intrapreso un programma a lungo termine di sviluppo, implementazione pilota, valutazione e disseminazione di linee guida di miglior pratica infermieristica. Una delle aree di forza è la promozione alla continenza usando lo svuotamento guidato. Questa linea guida fu originariamente stilata nel 2002 e successivamente revisionata nel 2005 da parte di un gruppo di infermieri e ricercatori convocati da RNAO, che condussero il proprio lavoro indipendentemente da ogni condizionamento o influenza da parte del Governo dell’Ontario.

Fu osservato che prevenire e ridurre la costipazione è l’intervento chiave di prevenzione e gestione dell’incontinenza urinaria. Per queste ragioni, questa linea guida è stata revisionata in collegamento con la linea guida sulla miglior pratica per la “Prevenzione della costipazione nella popolazione

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anziana” (RNAO,2005). - Prevention of Constipation in the Older Adult Population (RNAO, 2005). (www.rnao.org/bestpractices), or can be purchased from the RNAO. Questa linea guida è disponibile sul sito della RNAO (www.rnao.org/bestpractices) o può essere acquistata alla RNAO. Obiettivi & Scopi

Le linee guida di miglior pratica sono affermazioni sviluppate in modo sistematico per supportare la presa di decisioni dei professionisti sanitari e degli assistiti circa un’appropriata assistenza. L’obiettivo di questa linea guida è di fornire informazioni sulla implementazione del programma di trattamento di svuotamento guidato per adulti anziani con incontinenza urinaria. Le finalità dello svuotamento guidato sono: • Ridurre la frequenza e la gravità degli episodi di incontinenza urinaria; • Prevenire le complicanze associate all’incontinenza, e • Migliorare la qualità della vita.

Questa linea guida ha rilevanza per tutte le aree di pratica clinica inclusi i reparti per acuti, l’assistenza comunitaria e le lungo-degenze.

Questa linea guida focalizza le proprie raccomandazioni su quattro aree: 1. raccomandazioni pratiche a supporto degli infermieri e della pratica infermieristica; 2. raccomandazioni formative a supporto delle competenze richieste per la pratica

infermieristica; 3. raccomandazioni organizzative e politiche dirette alla pratica clinica e ambientale per

facilitare l’assistenza infermieristica; 4. Indicatori di valutazione e monitoraggio.

Questa line guida contiene raccomandazioni per RNs (Registered Nurses) e per RPNs (Regitered Practical Nurses). E’ riconosciuto che le cure efficaci per gli assistiti dipendono da un approccio interdisciplinare e coordinato che contempli anche la comunicazione tra cliente, famiglie, medici, farmacisti, staff dietetico e ogni altro membro del team assistenziale, tenendo sempre in considerazione le preferenze personali e ogni bisogno specifico del singolo assistito. Le raccomandazioni non sono rivolte solo agli infermieri ma dovrebbero essere adattate ai desideri di clienti/famiglie e alle situazioni locali. Processo dello sviluppo originale della linea guida – 2000

Nel gennaio del 2000 fu istituito dalla RNAO un gruppo di infermieri con esperienza nella pratica e ricerca relative a svuotamento guidato, incontinenza urinaria e costipazione.

Fu condotta una ricerca della letteratura di revisioni sistematiche, linee guida per la pratica, articoli rilevanti e siti web. I membri del gruppo intrapresero un’ulteriore ricerca tra i lavori non pubblicati, conosciuti localmente e tra linee guida in sviluppo, e ne identificarono una sullo svuotamento guidato per persone con incontinenza urinaria. Questa fu valutata usando uno “Strumento di valutazione delle linea guida pratiche canadesi” (Appraisal Instrument for Canadian clinical practice guidelines), che è uno strumento adattato da Cluzeau, Littlejohns, Grimshaw, Feder & Moran (1997). Il gruppo identificò la seguente linea guida da adattare e modificare: Lyons, S. S. & Pringle Specht, J. K. P. (1999). Prompted voiding for persons with urinary incontinence evidence-based protocol. In M. G. Titler (Series Ed.), Series on Evidence-Based Practice for Older Adults. Iowa City, IA: The University of Iowa College of Nursing

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Gerontological Nursing Interventions Research Centre, Research Translation and Dissemination Core.

Fu condotta una revisione sistematica della letteratura pertinente per aggiornare le evidenze rispetto allo svuotamento guidato. La linea guida fu sviluppata attraverso un processo di consensi. Vari gruppi per il controllo, che comprendevano consumatori, staff di infermieri medici, dietisti e amministratori sanitari, ne revisionarono la bozza. La lista di tutti partecipanti è riportata sulla linea guida. Quest’ultima fu ulteriormente rifinita sei mesi dopo la fase di implementazione pilota in reparti selezionati, identificati mediante un procedimento di adesione volontaria. Processo di revisione –2005 The Registered Nurses’ Association of Ontario (RNAO) ha assunto l’impegno di assicurare che questa linea guida di miglior pratica sia basata sulle migliori evidenze disponibili. Al fine di raggiungere questo obiettivo è stato stabilito un monitoraggio e un processo di revisione per ogni linea guida pubblicata.

Trimestralmente, a partire dalla prima pubblicazione della linea guida Promoting Continence Using Prompted Voiding, (“Promuovere la continenza usando lo svuotamento guidato”), lo staff di sviluppo della linea guida ha revisionato gli abstracts pubblicati nei database principali circa lo svuotamento guidato e la continenza, focalizzandosi su revisioni sistematiche, trials controllati e randomizzati (RCT) e recenti linee guida di pratica cliniche. L’obiettivo di questa revisione era di identificare le evidenze che avrebbero potuto incidere sulle raccomandazioni, richiedendo una totale revisione prima della registrazione triennale. Durante il monitoraggio non fu identificata nessuna evidenza di questa natura e questa linea guida fu revisionata/corretta come stilata originariamente.

Nel settembre 2004 fu convocato dalla RNAO un gruppo di infermieri, esperti nella cura della continenza, selezionato in una gamma di ambiti che includevano istituzioni, comunità e università. Questo gruppo fu invitato a partecipare al gruppo di revisione e correzione della linea guida “Promuovere la continenza usando lo svuotamento guidato” che fu originariamente pubblicata nel gennaio 2002. Questo gruppo comprendeva sia i membri che avevano sviluppato il lavoro originale, sia altri specialisti consigliati.

Al gruppo fu dato il mandato di revisionare la linea guida, focalizzandosi su raccomandazioni e evidenze correnti, mantenendo lo scopo originale del documento. Questo lavoro portò a quanto segue: Pianificazione • Furono identificati quesiti clinici per strutturare la ricerca della letteratura. • La ricerca dei termini fu stimolata dall’input del team leader per ogni raccomandazione della

linea guida. • La ricerca della letteratura fu condotta da un esperto in pubblicazioni medico-scientifiche. Verifica di qualità

• I risultati della ricerca furono revisionati da un assistente ricercatore assegnato al gruppo di lavoro per l’inclusione/esclusione dei quesiti clinici. Consultare l’appendice A per una dettagliata descrizione della strategia di ricerca.

• Sono riportati gli studi/linea guida che hanno incontrato i criteri di inclusione/esclusione. La verifica della qualità e lo scorporo dei dati furono condotti dall’assistente ricercatore. Questi risultati furono riassunti e distribuiti al gruppo.

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Gruppo di revisione

• I membri del gruppo di lavoro revisionarono le tabelle dei dati ricavati, le revisioni sistematiche, e, se opportuno, gli studi originali e le linee guida cliniche.

• Come richiesto, furono identificate le raccomandazioni per le strategie di ricerca aggiuntive. • Attraverso un processo di discussione e consenso, furono identificate le raccomandazioni per

le revisione della linea guida. • Il gruppo di revisione trovò che non c’erano nuove evidenze significative. Comunque, sono

state aggiornate le raccomandazioni originali e la discussione delle evidenze. • L’interpretazione originale delle evidenze (forza dell’evidenza A-C), è stata modificata in

analogia con i Livelli di Evidenza (livello Ia-IV) correntemente usati dalla RNAO. • Sono state incluse ulteriori appendici che devono essere usate come strumento per

incrementare l’applicazione della linea guida.

Definizione dei termini Linea Guida per la pratica clinica o Linea Guida di miglior pratica Sviluppo sistematico di affermazioni (basate sulle migliori evidenze disponibili) per assistere gli operatori ed i clienti nelle decisioni circa le cure appropriate per specifiche circostanze cliniche (pratiche).(Field & Lohr, 1990).

Consenso Un processo di presa di decisioni politiche, non un metodo scientifico per creare nuove conoscenze. Lo sviluppo del consenso permette semplicemente il miglior utilizzo delle informazioni disponibili, siano esse derivate da dati scientifici o dalla saggezza collettiva dei partecipanti.(Black et al., 1999).

Definizione di multidisciplinare verso interdisciplinare Multidisciplinare e interdisciplinare sono termini che sono stati usati in modo interscambiabile. Tuttavia quando si esaminano le definizioni più da vicino ci sono sottili differenze. La definizione di Garner di multidisciplinare descrive il concetto di “gatekeeper” (“portiere”) dove uno determina quali altre discipline sono invitate a far parte di un team per discipline specifiche, indipendente, che conduce valutazioni separate, pianificazioni ed erogazioni di servizi con un coordinamento minimo. Questo processo implica la presa di decisioni indipendenti piuttosto che la coordinazione delle informazioni. (Garner, 1995). Il team interdisciplinare dei processi stabilisce i traguardi del team che lavora in collaborazione e produce un piano di servizio, nel quale i membri del gruppo sono coinvolti nella risoluzione dei problemi oltre i confini della propria disciplina.(Dyer, 2003). In accordo con the American Heritage Dictionary (2000), multidisciplinare è definito come “di, relativo a, o facente uso di” diverse discipline contemporaneamente: un approccio multidisciplinare per l’insegnamento è definito sia interdisciplinare sia “di, relativo a, o comprensivo di” due o più discipline accademiche che sono usualmente considerate distinte. Non è necessario che ogni membro del team multidisciplinare valuti tutti i singoli clienti. Tuttavia la conoscenza collettiva, le capacità e le esperienze cliniche dello staff professionale dovrebbero riflettere la competenza multidisciplinare necessaria a realizzare i programmi desiderati e le finalità dei clienti.

Per questa linea guida verrà usato il termine interdisciplinare

Raccomandazioni per l’educazione Affermazioni di necessità formative ed approcci/strategie educative per l’introduzione, l’implementazione e la sostenibilità della linea guida di miglior pratica

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Evidenze Un’osservazione, un fatto o un gruppo di informazioni strutturate offerti per supportare o per giustificare le deduzioni o le opinioni nella dimostrazione di qualche asserzione o dell’argomento in discussione. (Madjar & Walton, 2001, p. 28).

Facilitazioni E’ una tecnica attraverso la quale una persona rende più facili le cose ad altri. I facilitatori hanno un ruolo chiave nell’aiutare gli individui e i teams a capire cosa hanno bisogno di cambiare e come possono farlo applicando le evidenze alla pratica.(Rycroft-Malone, Kitson, Harvey, McCormack, Seers, Titchen, et al., 2002).

Famiglia Chiunque la persona definisca come famiglia. I membri della famiglia possono comprendere: genitori, bambini, fratelli, vicini di casa e/o altre persone significative.

Supporti informali Supporti e risorse procurate da una persona associata ad un’altra che riceve una cura. Le persone che forniscono supporti informali alla persona possono comprendere: famiglia, amici, membri di una comunità spirituale, vicini di casa, ecc.

Meta-analisi L’uso di metodi statistici per sintetizzare i risultati di studi indipendenti, così che si possano produrre stime più precise degli effetti della cura della salute derivarti da singoli studi individuali contenuti in una revisione. (Alderson, Green & Higgins, 2004).

Raccomandazioni organizzative e politiche Formulazione delle condizioni richieste per un ambiente lavorativo, che permettono il successo dell’implementazione della LINEA GUIDA di miglior pratica. Le condizioni di successo consistono prevalentemente nella responsabilità dell’organizzazione, benché ci possano essere implicazioni politiche di alto livello governativo o sociale

Raccomandazioni per la pratica Sono le affermazioni di miglior pratica dirette alla pratica degli operatori sanitari e sono basate su evidenze.

Svuotamento guidato Tecnica di comportamento che usa suggerimenti verbali e fisici per assistere l’individuo nell’ utilizzo del bagno o del recipiente appropriato. Lo svuotamento guidato è l’intervento in prima linea per alcuni tipi di incontinenza urinaria. (impulso, stress, misto e funzionale)

Studi randomizzati controllati Per il risultato di questa linea guida, uno studio in cui i soggetti sono scelti a caso e dove almeno una delle condizioni è un controllo o simile.

Stakeholder Lo stakeholder è un individuo, un gruppo o un’organizzazione, con interesse riconosciuto nelle decisioni e nelle azioni delle organizzazioni, che può tentare di influenzare. (Baker et al., 1999). Gli stakeholders sono tutti gli individui o i gruppi che saranno direttamente o indirettamente interessati al cambiamento o alla soluzione dei problemi. Possono essere di vario tipo e possono essere divisi in oppositori, di supporto o neutrali.

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(Ontario Public Health Association, 1996).

Revisioni sistematiche Applicazione di un rigoroso approccio scientifico alla preparazione della revisione di articoli (National Health and Medical Research Council, 1998). Le revisioni sistematiche stabiliscono dove gli effetti della cura sono consistenti e cercano risultati che possono essere applicati alla popolazione, agli ambienti e alle differenze nei trattamenti (p.e. il dosaggio) e dove gli effetti possono variare significativamente. L’uso di metodi espliciti e sistematici di revisione limita i bias (errori sistematici) e riduce gli effetti casuali, in tal modo produce risultati più affidabili prima di arrivare alle conclusioni e prendere delle decisioni (Alderson et al., 2004).

Evacuazione E’il processo di incoraggiamento, verso il cliente, all’uso alcuni tipi di dispositivi di raccolta in cui urinare o defecare. Tali dispositivi possono essere il bagno, la comoda, il pappagallo, la padella o qualsiasi altro tipo di contenitore, tranne la biancheria personale. L’evacuazione ha l’obiettivo di far svuotare e non di cambiare la biancheria sporca.

Incontinenza urinaria E’ la perdita di urina involontaria, sufficiente per essere un problema, e si può presentare come alcuni dei seguenti tipi:

Incontinenza transitoria: la perdita di urina deriva da cause esterne o affezioni del sistema urinario come confusione acuta, infezioni, uretrite atrofica o vaginiti, farmaci, condizioni psicologiche, ridotta mobilità o fecalomi

Incontinenza da urgenza: è l’involontario passaggio di urina immediatamente successivo a un forte stimolo di urinare

Incontinenza da stress: si verfica con la tosse e/o starnuti, dovuta ad aumentata pressione addominale

Incontinenza mista: è la perdita di urina con entrambe le caratteristiche di stress e urgenza

Incontinenza funzionale: perdita di urina associata ad incapacità di accesso al bagno a causa di decadimento cognitivo e/o funzioni psichiche o barriere ambientali

Incontinenza da reflusso: è l’involontaria perdita di urina associata a iperdistensione della vescica.

Incontinenza totale: è una continua ed imprevedibile perdita di urina.

Background E’ stato stimato che l’incontinenza urinaria affligga oltre 1.5 milioni di canadesi nei contesti comunitari e istituzionali (Canadian Continence Foundation, 1998). Essa può riguardare gli individui nelle diverse tappe della vita, ma è più comune negli anziani, e diversi studi confermano che oltre la metà di tutti i residenti nelle case di riposo è incontinente per le urine (Eustice, Paterson & Roe, 1999; Lyons & Pringle Specht, 1999; Ouslander, Schnelle, Uman, Fingold, Nigam, Tuico & Jensen, 1995; Schnelle, 1990). I familiari che si prendono cura degli individui incontinenti definiscono come gravoso il mantenere la continenza e l’incontinenza urinaria gioca un ruolo molto importante nella decisione di istituzionalizzare i membri anziani della famiglia. Nonostante molte donne anziane soffrano di questo problema, sono in realtà gli uomini quelli a maggior rischio di sviluppare una incontinenza urinaria (Lyons & Pringle Specht, 1999). Nonostante la sua prevalenza, ed è stimato che il costo

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annuale sia più di 15 miliardi di dollari (U.S.), la maggior parte della popolazione incontinente soffre in silenzio e non cerca aiuto. E’ prevedibile che l’incontinenza urinaria continuerà ad essere un significativo problema sanitario nell’anziano e crescerà con il progressivo invecchiamento della popolazione. Gli infermieri, come diretti fornitori di cura, hanno un ruolo fondamentale rispetto al problema dell’incontinenza nella comunità, nei reparti per acuti, nei reparti per lungodegenti e per malati cronici. Un intervento comportamentale conosciuto come “svuotamento guidato” è stato visto diminuire il numero di episodi giornalieri di incontinenza ed aumentare il numero di episodi di continenza. Questo intervento può essere usato con persone con decadimento fisico e mentale o scarsa abilità nel determinare come meglio soddisfare i propri bisogni. L’identificazione del modello individuale di eliminazione, (svuotamento urinario ed intestinale individualizzato) piuttosto che l’evacuazione di routine (per es. ogni due ore), può favorire maggiori livelli di successo con l’evacuazione ed è supportata da un più alto livello di evidenza. Questa LINEA GUIDA non è applicabile a quei clienti che presentano condizioni cliniche per le quali è prescritta una restrizione dell’assunzione di liquidi. Raccomandazioni nella pratica

Raccomandazione 1.0

Ottenere l’anamnesi dell’incontinenza del cliente (Livello di Evidenza = IV) Discussione dell’evidenza L’importanza dell’accertamento prima di determinare gli specifici interventi per l’incontinenza urinaria è costantemente sottolineata in letteratura, benché vi sia una limitata disponibilità di indicazioni. L’accertamento dovrebbe includere la prima identificazione del tipo di incontinenza urinaria (vedi “Definizione dei Termini” per l’elenco dei tipi di incontinenza urinaria) e deve tenere in considerazione la risposta individuale a questa condizione (Lyons & Pringle Specht, 1999). I risultati di molti studi indicano che l’anamnesi completa e la visita medica da parte dei clinici, può consentire di formulare una effettiva diagnosi di incontinenza urinaria con ragionevole accuratezza. In molti casi i clinici potranno poi indirizzare l’individuo verso idonei operatori sanitari, come gli infermieri, per iniziare gli interventi per l’incontinenza urinaria (Lyons & Pringle Specht, 1999). Zembrzuski (1997) aggiunge che l’interpretazione dei dati valutativi è una sfida che richiede un approccio interdisciplinare che comprenda gli operatori sanitari, i clienti ed i caregivers familiari. L’anamnesi ottenuta da assistito e/o caregiver, dovrebbe includere l’esordio e i sintomi dell’incontinenza urinaria così come i presidi di contenimento. L’accertamento dell’anamnesi dovrebbe includere inoltre: • Frequenza e tipo di incontinenza. • Consapevolezza del cliente dello stimolo ad evacuare ed il comportamento messo in atto al

momento del bisogno. • Motivazione all’essere continente. • Liquidi introdotti. • Frequenza delle defecazioni. • Anamnesi medico/chirurgica. • Farmaci. • Abilità funzionale. • Barriere ambientali.

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Promuovere la continenza urinaria usando lo Svuotamento Guidato

• Presenza di infezioni del tratto urinario. • Anamnesi delle infezioni del tratto urinario. • Identificazione degli obiettivi/motivazioni del cliente. Vedere Appendice B per l’algoritmo su “Promuovere la continenza usando lo svuotamento guidato”.

Raccomandazione 2.0

Raccogliere informazioni circa: Quanto, tipo e in quale momento della giornata si ha l’ingestione di liquidi, facendo

particolare attenzione all’assunzione di caffeina e alcool. La frequenza, la natura e la consistenza delle defecazioni. Qualsiasi nota anamnestica rilevante circa eventi medici o chirurgici che possano

essere messi in relazione con il problema incontinenza come, ma non solo, diabete, ictus parkinson, scompenso cardiaco, infezioni urinarie ricorrenti o pregressi interventi chirurgici sulla vescica. (Livello di Evidenza = IV)

Discussione dell’evidenza Un’appropriata idratazione dell’anziano è un problema citato in numerosi studi, e si ritiene che, con l’invecchiamento, ci sia una diminuzione del senso della sete. Questa è normalmente avvertita quando vi è una perdita di acqua corporea uguale al 2% del peso corporeo dell’individuo. Vi sono parecchi esempi di situazioni in cui scatta il bisogno di una ulteriore valutazione del problema disidratazione, visto che questi individui sono ritenuti essere più suscettibili di contrarre infezioni del tratto urinario, polmoniti, ulcere da pressione, confusione e disorientamento (Chidester & Spangler, 1997). In un RCT, Gaspar (1988) trovò sostanziali evidenze che supportavano il fatto che, tra i residenti nelle case di riposo, l’acqua introdotta è inadeguata e notò anche che gli individui con una maggiore capacità funzionale hanno una percentuale più alta di assunzione adeguata di acqua. Anche gli effetti diuretici ed irritativi di caffeina ed alcool sono ben documentati in letteratura. Eliminando questi effetti si ridurranno i sintomi di urgenza e frequenza e si riduce il bisogno di eliminazione. (Skelly, Eyles, Boblin-Cummings & Davis, 1998). La costipazione ha effetti diretti sull’incontinenza, e durante la fase di valutazione deve essere rimosso il fecaloma. (Peet, Castleden, McGrother & Duffin, 1996). Riferirsi alla linea guida RNAO “Prevenzione della costipazione nella popolazione anziana” (2005).- Prevention of Constipation in the Older Adult Population (2005) -.

Walters & Realini (1992), tra gli altri, rafforzano l’importanza di una raccolta completa dell’anamnesi medica e chirurgica per determinare la presenza di altre condizioni cliniche (p.e. diabete, ictus, sclerosi multipla, ecc.) che possono essere causa diretta di incontinenza urinaria.

Raccomandazione 3.0

Controllare i farmaci assunti dai clienti per identificare quelli che potrebbero avere un impatto sull’incontinenza (Livello di Evidenza = IV)

Discussione dell’evidenza I farmaci più spesso citati nella letteratura che hanno un impatto sull’incontinenza sono: • Diuretici; • Sedativi; • Ipnotici; • Anticolinergici; • Amitriptiline, e

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Promuovere la continenza urinaria usando lo Svuotamento Guidato

• Analgesici oppioidi. Molti studi concludono che i farmaci hanno effetti collaterali che possono essere nocivi per gli anziani. Per le persone con incontinenza, riconoscere e ridurre gli effetti collaterali dei farmaci che possono avere un impatto diretto o indiretto sulla funzionalità vescicale, è un passo importante nel trattamento (Lyons & Pringle Specht, 1999). Alcuni trattamenti farmacologici con proprietà anticolinergiche includono: • Secchezza della cute; • Visione offuscata; • Nausea; • Costipazione; • Secchezza delle fauci; • Vertigini; • Ipotensione posturale; • Debolezza; • Affaticamento; • Ritenzione urinaria, e • Insonnia (Lyons & Pringle Specht, 1999; McCormick, Bugio, Engel, Scheve & Leahy, 1992;

Schnelle, 1990). Ci sono ulteriori evidenze che i diuretici contribuiscono al senso di urgenza e frequenza, ed i sedativi e gli ipnotici possono ridurre la consapevolezza del bisogno di evacuare (Skelly et al., 1998).

Raccomandazione 4.0

Identificare le abilità funzionali e cognitive del cliente. (Livello di Evidenza III) Discussione dell’evidenza Ci sono forti evidenze che le persone che più facilmente sviluppano incontinenza urinaria, hanno un decadimento cognitivo o motorio (Lyons & Pringle Specht, 1999; Ouslander et al., 1995; Schnelle, 1990). E’ spesso asserito, però, che il decadimento cognitivo non dovrebbe essere considerato una barriera all’uso di uno svuotamento guidato. In uno studio prospettico controllato esplorativo, Enberg, Sereika, McDowell, Weber & Brodak (2002) trovarono che, ritornati a casa, gli anziani con decadimento cognitivo rispondevano allo svuotamento guidato e questo intervento può essere realmente applicato nella pratica. L’abilità del cliente nell’evacuare è altamente dipendente dal suo livello di auto-cura, dall’abilità a capire ed elaborare le informazioni e quindi a rispondere in modo conforme ( Lyons & Pringle Specht, 1999).

Strumenti per facilitare la valutazione delle funzioni e delle abilità cognitive possono essere trovati sulla linea guida RNAO Screening for Delirium, Dementia and Depression in Older Adults (2003) - “Screening per delirio, demenza e depressione negli adulti anziani” (2003) -, mentre per le abilità funzionali riferirsi all’Appendice M della linea guida Caregiving Strategies for Older Adults with Delirium, Dementia and Depression (2004). - “Strategie assistenziali per adulti anziani con delirio, demenza e depressione”(2004). - Entrambe le linee guida sono disponibili sul sito web della RNAO al www.rnao.org/bestpractices.

Raccomandazione 5.0

Identificare le barriere attitudinali o ambientali ad una evacuazione ben riuscita.

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Promuovere la continenza urinaria usando lo Svuotamento Guidato

Le barriere includono: vicinanza e disponibilità del bagno più prossimo; accessibilità della comoda; illuminazione soddisfacente; uso della contenzione; aspettativa dello staff che l’incontinenza è una inevitabile conseguenza della senilità; convinzione dello staff che esistano pochi interventi di promozione della

continenza. (Livello di Evidenza = III)

Discussione dell’evidenza Wyman (2003) in una revisione della letteratura sull’incontinenza urinaria, trovò che l’atteggiamento dello staff verso la stessa rappresentava una barriera al trattamento dell’incontinenza urinaria. L’atteggiamento dello staff è stato inoltre identificato come un fattore di promozione della continenza (Northwood, 2004).

Ci sono poche ricerche sull’impatto che le barriere ambientali hanno sul successo della evacuazione, sebbene l’opinione degli esperti sostenga fortemente questa raccomandazione. Hutchinson, Leger-Krall & Skodol Wilson (1996), tuttavia hanno notato che il numero e la dimensione dei bagni disponibili influiscono sulla facilità dell’evacuazione e i clienti in carrozzina si trovano di fronte ad una ulteriore sfida. L’uso della contenzione fisica apparentemente sembra avere un impatto significativo sul successo della evacuazione, ma molti studi sono inconcludenti circa questi risultati. In un RCT, Schnelle, MacCrae, Ouslander & Sui (1995) notarono che, in questo studio, il 63 % dei residenti nelle case di riposo, erano sottoposti a contenzione fisica in alcune parti della giornata e, quasi tutti, erano anche incontinenti. Schnelle et al. notarono anche che quasi tutti erano affetti da decadimento cognitivo. Un’ovvia barriera citata nella letteratura è il tempo e la disponibilità degli infermieri e degli assistenti ad accompagnare e assistere durante l’evacuazione. Lyons & Pringle Specht (1999) notano che richiede più tempo assistere una persona durante l’evacuazione, che cambiare un pannolone. La responsabilità dello staff verrà ulteriormente discussa nel corso di Educazione e Organizzazione & Raccomandazioni Politiche.

Raccomandazione 6.0

Esaminare le urine per verificare se è presente infezione (Livello di Evidenza = IV) Discussione dell’evidenza La maggior parte degli studi raramente indirizza verso questa procedura di valutazione, ma McCornick e al. (1992) conclusero che una valutazione iniziale per l’incontinenza urinaria dovrebbe includere dei test di rilevazione delle infezioni alle vie urinarie. Il gruppo di revisione ha raggiunto il consenso nel supportare questa raccomandazione. Questa procedura dovrebbe essere applicata in accordo con le facilitazioni politiche e procedurali. Se è presente un’infezione del tratto urinario, l’infermiere dovrebbe indirizzare verso il clinico per il trattamento appropriato.

Raccomandazione 7.0

Determinare come il cliente percepisce la propria incontinenza urinaria e se potrà trarre beneficio da uno svuotamento guidato. Prima di iniziare uno svuotamento guidato, identificare il tipo di incontinenza del cliente tenendo un diario minzionale per tre giorni. (Livello di Evidenza =III)

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Promuovere la continenza urinaria usando lo Svuotamento Guidato

Discussione dell’evidenza In uno studio di coorte, progettato per esaminare i fattori predittivi di successo circa l’incontinenza nei residenti nelle case di riposo, Ouslander e al. (1995), trovarono evidenze che supportavano il fatto che i residenti che rispondono positivamente allo svuotamento guidato, possono essere identificati durante un intervento-prova di tre giorni. In modo similare, Lyons & Pringle Specht (1999) trovarono in parecchi RCT, che il miglior predittivo di una risposta individuale positiva allo svuotamento guidato, è il successo stesso al trattamento di prova. La registrazione dell’evacuazione o dello svuotamento vescicale è essenziale per stabilire un modello di risposta in termini di eliminazione e di introduzione dei liquidi da parte dell’assistito, aiuta a determinare le probabilità individuali di successo dopo il trattamento ( Lyons & Pringle Specht, 1999). Schnelle (1990), promuove una valutazione che permette agli operatori assistenziali di identificare quali clienti possono trarre maggior beneficio dall’applicazione dello svuotamento guidato. Vedere Appendice C per determinare chi potrà trarre beneficio da questa procedura. Descrizione dell’intervento di Svuotamento Guidato Lo svuotamento guidato è un intervento comportamentale, messo in atto per il trattamento dell’incontinenza urinaria. Gli interventi comportamentali per l’incontinenza urinaria cercano di modificare il modo di reagire di una persona alla perdita di urine (Lyons & Pringle Specht, 1999). Altri esempi di risposta comportamentale all’incontinenza urinaria comprendono: Applicazione di un prodotto per l’incontinenza che raccoglie ed immagazzina le urine fino al

momento in cui le urine possono essere eliminate. Svuotamento della vescica prima della perdita di urina.

Lo svuotamento guidato differisce dagli esempi riportati sopra in quanto è la risposta dell’operatore, piuttosto che quella dell’individuo incontinente, ad essere cambiata rispetto all’incontinenza urinaria. Piuttosto che fidarsi di un aiuto o di un “abbigliamento” specifico, i caregivers dovranno intervenire preventivamente sullo svuotamento indesiderato della vescica. Un programma individualizzato di svuotamento vescicale, è determinato sulla base di una registrazione delle evacuazioni di tre giorni ed è basato sul modello normale di eliminazione e/o incontinenza della persona. Lo svuotamento guidato è usato per il trattamento di persone incontinenti con deficit fisici e/o cognitivi, che, per evacuare, richiedono opportuni solleciti da parte dei caregivers. Questo intervento è stato usato con successo per trattare l’incontinenza urinaria nei reparti per acuti e lungo-degenze, così come nelle case di riposo (Lyons & Pringle Specht, 1999). Ogni volta che iniziano lo svuotamento guidato, gli operatori devono mettere in atto tre comportamenti principali: Monitoraggio: comporta di chiedere all’individuo incontinente, ad intervalli regolari, se ha bisogno di evacuare. Gli operatori possono cercare i comportamenti messi in atto dal cliente che necessita di evacuare (es. inquietudine, agitazione, spogliazione, ecc.) e condurlo all’eliminazione ad intervalli regolari, specificati nel programma, piuttosto che abitudinariamente ogni due ore Suggerimento: questo processo include il sollecito alla minzione ad intervalli regolari ed incoraggia a mantenere il controllo della vescica tra uno svuotamento e l’altro Elogio: questo importante provvedimento è un rinforzo positivo alle evacuazioni pulite ed appropriate ed è la risposta degli operatori al successo dell’individuo che riesce a mantenere il controllo della vescica Adattato da Lyons & Pringle Specht, 1999. Vedere Appendice C per le tecniche di comunicazione consigliate per lo svuotamento guidato.

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Promuovere la continenza urinaria usando lo Svuotamento Guidato

Raccomandazione 8.0

Assicurare che costipazione e fecalomi siano individuati. (Livello di Evidenza = IV)

Discussione dell’evidenza Come precedentemente asserito, durante la fase di accertamento, gli studi hanno rilevato l’importanza di assicurare che siano rimossi i fecalomi (McCormick et al., 1992; Peet et al., 1996). Prevenire e ridurre la costipazione è stato visto essere l’intervento chiave nella prevenzione e gestione dell’incontinenza urinaria. Per questa ragione, questa linea guida è raccomandata per essere utilizzata in collegamento con la linea guida di miglior pratica RNAO Prevention of Constipation in the Older Adult Population (2005). - “Prevenzione della costipazione nella popolazione anziana” (2005) -.

Raccomandazione 9.0

Assicurare un adeguato livello di ingestione di liquidi (1500-2000 ml/die) e, quando possibile, minimizzare l’uso di caffeina e bevande alcoliche. (Livello di Evidenza = III)

Discussione dell’evidenza La letteratura supporta l’assunto che l’apporto idrico tra i residenti nelle case di riposo è inadeguato (Gaspar, 1988). Sansevero (1997) conclude che le conseguenze della disidratazione hanno chiaramente un effetto su cognizione, deterioramento e declino funzionale. L’idratazione appropriata degli anziani è una preoccupazione, spesso espressa da parte degli assistenti, ma altrettanto spesso trascurata nella pratica infermieristica. Ci sono alcune evidenze, sebbene inconcludenti, che gli infermiere sono più propensi ad iniziare un trattamento per l’idratazione quando l’individuo è totalmente dipendente, piuttosto che quando assistono coloro che sono solo parzialmente dipendenti (Chidester & Spangler, 1997; Zembrzuski, 1997).

Raccomandazione 10.0 Iniziare uno schema individualizzato di svuotamento guidato basato sui bisogni di eliminazione del cliente ed in conformità con quanto definito dal diario minzionale di tre giorni. (Livello di Evidenza = Ia)

Discussione dell’evidenza L’identificazione di un modello di eliminazione individuale può produrre più alti livelli di continenza nei soggetti, riducendo al contempo il tempo richiesto per l’evacuazione ed il tempo di assistenza da parte degli operatori. (Lyons & Pringle Specht, 1999). C’è una forte evidenza che lo svuotamento guidato riduce la frequenza dell’incontinenza nelle persone che possono iniziare l’eliminazione quando è guidata (Eustice, Roe & Paterson, 2004; Holroyd-Leduc & Strass, 2004; Schnelle, 1990). Vedere Appendice C per determinare chi è più predisposto a trarre beneficio da questo intervento. La letteratura suggerisce anche che lo svuotamento guidato non richiede un equipaggiamento costoso per essere implementato, un importante fattore del suo successo è la consistente disponibilità degli operatori e dello staff a fornire stimoli guidati. (Lyons & Pringle Specht, 1999). Parecchi studi concludono che questo intervento è facile da imparare, ma richiede dedizione personale e coerente applicazione del protocollo (Lyons & Pringle Specht, 1999; McCormick et al.,1992; Schnelle, Traughber, Sowell, Newman, Petrill & Ori, 1989).

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Promuovere la continenza urinaria usando lo Svuotamento Guidato

Raccomandazione 11.0

Iniziare un diario minzionale di tre giorni per un minimo di tre fino a un massimo di otto settimane dopo aver stabilito il programma di eliminazione urinaria.

(Livello di Evidenza = IV) Discussione dell’evidenza Ci sono diverse evidenze che suggeriscono che gli individui incapaci di mantenere la continenza urinaria, con un programma di eliminazione eseguito al massimo ogni due ore, dopo un ciclo completo di prova di svuotamento guidato (da 4 a 7 settimane), non hanno probabilità di rispondere al trattamento. Se un individuo ha necessità di eliminare ad intervalli inferiori alle due ore, viene sconsigliato di procedere con lo svuotamento guidato. (Lyons & Pringle Specht, 1999).

Vedere Appendice D per un esempio di registrazione di svuotamento guidato. Raccomandazioni per l’educazione

Raccomandazione 12.0

Implementare un programma formativo di promozione della continenza usando lo svuotamento guidato. Il programma dovrebbe essere strutturato, organizzato e diretto a tutti i livelli di assistenza sanitaria, agli assistiti , ai familiari e ai caregivers. Il programma formativo dovrebbe identificare un infermiere interessato alla preparazione avanzata nella cura della continenza (per es. consulente infermiere della continenza, infermiere esperto o infermiere specializzato), che sia responsabile dell’organizzazione del programma educativo. Il programma dovrebbe essere aggiornato regolarmente per incorporare ogni nuova informazione.

Il programma deve includere informazioni circa: Miti su incontinenza e invecchiamento; Definizione di continenza ed incontinenza; Accertamento della continenza; Svuotamento guidato; Evacuazioni personalizzate; Impatto del decadimento cognitivo sull’abilità all’essere continente e le strategie di

trattamento dei comportamenti aggressivi; Relazione tra pulizia intestinale e sano funzionamento della vescica, e Uso della registrazione dello svuotamento guidato individualizzato.

(Livello di Evidenza = IV) Discussione dell’evidenza Varie ricerche osservazionali sono state condotte sulla preparazione formativa e sulle conoscenze degli infermieri circa la cura della continenza (Cheater, 1992; Palmer, 1995). Entrambi gli studi conclusero che sull’incontinenza non ci sono conoscenze sufficienti. Palmer (1995) asserisce l’importanza di sviluppare un programma formativo dedicato allo staff per la continenza, per aumentarne la pratica e la qualità dell’assistenza. Tale programma dovrebbe includere gli standard di cura della continenza, le abilità di valutazione dello staff e la sua sensibilizzazione verso l’addestramento sulla continenza in tutti i programmi educativi, come suggerito da Peet et al. (1996). Altre ricerche suggeriscono, nella promozione della continenza, l’importanza dell’educazione relativa ai “miti” della incontinenza e dell’invecchiamento, alle definizioni di continenza e

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Promuovere la continenza urinaria usando lo Svuotamento Guidato

incontinenza ed alle strategie di gestione dei comportamenti aggressivi (Northwood, 2004; Sui, Schindel Martin, Skelly & Northwood, 2001). Lyons & Pringle Specht (1999) enfatizzano che la gestione da parte dello staff è un fattore cruciale per il successo dello svuotamento guidato. Le barriere percepite dallo staff riguardano: Supervisione e supporto dello staff inadeguati; Insufficienti tecniche di monitoraggio; Numero inadeguato di staff; Fallimento nella selezione dei residenti più predisposti a trarre beneficio dallo svuotamento

guidato; Fallimento nel completare regolari rivalutazioni degli individui sottoposti al trattamento; Inadeguata educazione iniziale, e Carenza di educazione continua sul programma.

Raccomandazione 13.0

Gli infermieri dovrebbero essere ben informati circa le risorse comunitarie per lo

sviluppo professionale, la consulenza e l’assistenza continua. (Livello di Evidenza = IV) Discussione dell’evidenza Il gruppo di revisione RNAO, supporta la necessità per gli infermieri di avere familiarità con, e di mantenere le conoscenze circa le risorse territoriali disponibili, per supportare i clienti durante la loro pratica. Vedi Appendice E per la lista delle risorse comunitarie e dei siti web utili. Raccomandazioni per l’Organizzazione & la Politica

Raccomandazione 14.0

L’ implementazione di successo dello svuotamento guidato richiede: • Supporto gestionale; • Opportunità di formazione e addestramento; • Coinvolgimento attivo di uno staff clinico-chiave; • Graduale implementazione del programma di svuotamento guidato; • Raccolta di una baseline delle informazioni sugli assistiti, delle risorse e delle

conoscenze esistenti; • Interpretazione di questi dati e identificazione dei problemi; • Sviluppo delle strategie di implementazione , e • Monitoraggio del programma.

(Livello di Evidenza = IV) Discussione dell’evidenza Il gruppo RNAO supporta la teoria che, perché l’implementazione di questa linea guida abbia successo, è necessario che essa sia graduale, raccomandando che siano scelti a partecipare contemporaneamente solo 1 o 2 clienti alla volta. Il gruppo raccomanda anche di scegliere i clienti con una comprensione relativamente buona, abilità a cooperare ed interesse a trovare una via d’uscita all’incontinenza.

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Promuovere la continenza urinaria usando lo Svuotamento Guidato

Raccomandazione 15.0

Le organizzazioni sono incoraggiate a costituire dei gruppi interdisciplinari di approccio alla cura della continenza. (Livello di Evidenza = IV)

Discussione dell’evidenza E’ necessario affrontare la cura dell’incontinenza con un approccio interdisciplinare. I membri del team devono includere infermieri, fisioterapisti, terapisti occupazionali, farmacisti clinici, dietisti diplomati, medici assistenti e specialisti, personale di supporto e assistenti sociali. Pur riconoscendo la sovrapposizione di alcuni ruoli, è importante che il gruppo lavori insieme per aiutare ogni cliente a mantenere i più alti livelli di continenza possibile, e contemporaneamente a promuove l’indipendenza e l’autostima. I fisioterapisti valutano la mobilità, i trasferimenti, l’equilibrio e la forza. I terapisti occupazionali valutano l’ambiente fisico e sociale, compresa l’abilità di ogni cliente ad eseguire le attività della vita quotidiana, come la gestione dell’abbigliamento e dell’eliminazione. I farmacisti clinici collaboreranno con una revisione dei farmaci per identificare quelli che possono contribuire all’incontinenza. Le dietiste consiglieranno le modificazioni dietetiche relative all’assunzione di acqua, di caffeina e di fibre. Gli operatori sociali possono dedicarsi agli aspetti emozionali dell’incontinenza che comprende: assistere con piani finanziari per le forniture ed i servizi. Gli operatori assistenziali di supporto aiutano durante l’eliminazione, l’igiene e la gestione dell’incontinenza. Essi sono spesso i primi ad identificare i problemi di incontinenza. Gli infermieri possono fare la valutazione iniziale e sviluppare i piani di trattamento comportamentale. Gli infermieri consulenti per la continenza possono fare un secondo livello di valutazione più completo, e sviluppare dei piani di trattamento comportamentale. Gli assistenti medici possono far riferimento a qualsiasi operatore sanitario tra quelli citati per la cura e la gestione dell’incontinenza. E’necessario che siano informati sullo stato del trattamento conservativo di ogni cliente, dopo la consulenza. Una volta che la valutazione è completa, gli assistiti possono richiedere ulteriori accertamenti e trattamenti medici o chirurgici da parte di specialisti come urologi e ginecologi. La comunicazione tra gli operatori sanitari è essenziale per identificare e gestire questo obiettivo di salute.

Raccomandazione 16.0

Le linee guida per la miglior pratica infermieristica possono essere efficacemente implementate solo dove ci siano adeguate pianificazioni, risorse, supporti organizzativi e amministrativi, come pure appropriate facilitazioni ai processi di cambiamento da parte di professionisti esperti. L’implementazione delle linee guida deve tenere conto delle situazioni locali e deve essere disseminata attraverso un attivo e sperimentato programma formativo. A questo proposito, RNAO (attraverso un gruppo di infermieri, ricercatori e amministratori) ha sviluppato un “Toolkit”: “Implementazione delle linee guida pratiche”, basato su evidenze disponibili, prospettive teoriche e consensi. Il Toolkit è raccomandato per guidare l’implementazione delle linee guida RNAO alla miglior pratica infermieristica sulla “Promozione alla continenza usando lo svuotamento guidato”. (Livello di Evidenza = IV)

Discussione dell’evidenza

The Registered Nurses’ Association of Ontario (attraverso un gruppo di infermieri, ricercatori e amministratori), ha sviluppato il “Toolkit: Implementation of Clinical Practice Guidelines (RNAO, 2002), - “Implementazione di linea guida di pratica clinica” - basato sulle evidenze disponibili, prospettive teoriche e consensi. Il Toolkit è raccomandato per guidare l’applicazione della linea

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guida RNAO Promoting Continence Using Prompted Voiding - “Promozione della continenza usando lo svuotamento guidato” -. Il successo della sua implementazione richiede l’uso di un processo di pianificazione strutturato e sistematico e di una forte guida da parte degli infermieri, capaci di trasformare le raccomandazioni in politiche e procedure che hanno un impatto sulla pratica nell’ambito dell’organizzazione. Questa struttura concettuale è ulteriormente supportata da Rycroft-Malone e colleghi (2002), i quali hanno suggerito che il successo dell’implementazione delle evidenze nella pratica, richiede l’interazione di tre elementi chiave: 1) evidenze, 2) contesto ambientale, 3) facilitazioni. Il toolkit RNAO (2002) fornisce un modello strutturato per implementare il cambiamento nella pratica. Vedere Appendice F per la descrizione del Toolkit. Lacune della ricerca e future implicazioni

Il gruppo di revisione, nel rivedere le evidenze per l’aggiornamento di questa linea guida, ha identificato parecchie lacune nella letteratura relativa alla ricerca sullo svuotamento guidato. In considerazione di ciò, il gruppo ha identificato le seguenti aree prioritarie di ricerca: I supporti richiesti per il successo dell’implementazione dello svuotamento guidato. Il ruolo del team di operatori sanitari nella cura della continenza. Gli effetti dell’incontinenza sulla qualità della vita degli anziani. Il bisogno di affinare gli strumenti di valutazione per lo svuotamento guidato nella pratica

quotidiana.

La suddetta lista, benché in nessun modo esaustiva, è un tentativo di identificare e dare priorità agli enormi quantitativi di ricerche necessarie in quest’area. Alcune delle raccomandazioni di questa linea guida sono basate su evidenze ottenute da ricerche sperimentali, altre sul consenso o sull’opinione di esperti. Ulteriori ricerche sostanziali sono necessarie per convalidare l’opinione degli esperti. Aumentare la ricerca può avere un impatto sulle conoscenze che potranno indurre un miglioramento nella pratica e nei risultati per i clienti con incontinenza urinaria. Valutazione & monitoraggio della Linea Guida

Le organizzazioni che implementano le raccomandazioni di questa linea guida per la miglior pratica assistenziale, sono incoraggiate a considerare come l’implementazione e il suo impatto dovranno essere monitorati e valutati. La seguente tabella, basata su una struttura delineata nel toolkit RNAO, illustra alcuni indicatori relativi al monitoraggio ed alla valutazione:

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Strategie per l implementazione

The Registered Nurses’ Association of Ontario (RNAO) e il gruppo di revisione della linea guida, ha compilato una lista di strategie per assistere le organizzazioni e/o le discipline sanitarie, che sono interessate ad applicare questa linea guida. Una sintesi di queste strategie, è la seguente:

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Avere almeno una persona dedicata, come un infermiere clinico, che fornirà supporto, esperienza clinica e leadership. Questa persona dovrà essere dotata di capacità relazionale, abilità nella facilitazione e nel progetto gestionale.

Condurre una valutazione dei bisogni organizzativi, in relazione alla promozione della continenza con lo svuotamento guidato, per identificare le conoscenze di base correnti e le necessità di ulteriore formazione.

La valutazione iniziale dei bisogni può includere: approccio analitico, osservazione e questionari, approcci di gruppo (p.e. focus group) ed episodi critici.

Stabilire un comitato di indirizzo che comprenda le professionalità-chiave e i membri della commissione interdisciplinare, impegnati a guidare l’iniziativa al cambiamento. Identificare obiettivi a breve e lungo termine. Tenere un piano di lavoro per monitorare le attività, le responsabilità e le scadenze.

Creare una vision che aiuti a dirigere lo sforzo del cambiamento e a sviluppare strategie per realizzarla e sostenerla.

La struttura del programma dovrebbe comprendere:

Popolazione target;

Mete e obiettivi;

Misurazione dei risultati;

Risorse necessarie (umane, strutturali, attrezzature, ecc);

Valutazione delle attività.

Organizzare sessioni educative e supporti in itinere per l’implementazione; il nocciolo della sessione educativa, della durata compresa tra 2.0 a 3.5 ore, dovrebbe analizzare il problema dell’incontinenza e il ruolo dello svuotamento guidato. La sessione educativa dovrebbe essere sviluppata sulle raccomandazioni contenute in questa linea guida. Può essere comprensiva di presentazione, guida dei facilitatori, opuscoli, e casi-studio. Fascicoli, poster e opuscoli possono essere usati come “reminders” dell’addestramento. I piani formativi che sono interattivi, comprendono: il problem solving, l’individuazione delle problematiche della cosa immediata e l’offerta di opportunità per mettere in pratica nuove abilità (Davies & Edwards, 2004).

Fornire supporti organizzativi come il disporre di strutture in loco che facilitino l’implementazione: per esempio assumere temporaneamente uno staff per la sostituzione, di modo che i partecipanti non siano distratti dai problemi del lavoro; avere una filosofia organizzativa che rifletta il valore della miglior pratica attraverso politiche e procedure. Sviluppare nuovi strumenti di accertamento e documentazione (Davies & Edwards, 2004).

Implementare questa linea guida con uno o due clienti alla volta.

Identificare e supportare le persone di riferimento designate alla miglior pratica in ogni unità, per promuovere e supportare l’implementazione. Esaltare i cambiamenti, i risultati positivi, riconoscendo il lavoro ben fatto (Davies & Edwards, 2004).

Per l’implementazione di questa linea guida le organizzazioni dovrebbero adottare una serie di strategie: auto-apprendimento, apprendimento di gruppo, tutoraggio e rinforzo che potranno, nel tempo, costruire le conoscenze e la sicurezza degli infermieri nell’implementazione di questa linea guida.

Il lavoro di gruppo, l’accertamento collaborativo, la pianificazione del trattamento con il cliente e la famiglia e attraverso il lavoro interdisciplinare sono strumenti vantaggiosi. E’ essenziale essere coscienti di e come ottenere le risorse che sono disponibili nel territorio. Un esempio

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Promuovere la continenza urinaria usando lo Svuotamento Guidato

potrebbe essere il collegare e sviluppare collaborazioni con i programmi regionali geriatrici per il processo di consulenza.

RNAO Advanced/ Clinical Practice Fellowship (ACPF) Project è un’altra risorsa dove le gli infermieri dell’Ontario possono associarsi e trovare un’opportunità di lavoro con un mentore che abbia esperienza clinica nella continenza. Con l’ACPF, gli infermieri possono avere anche l’opportunità di imparare di più circa le nuove risorse.

In aggiunta alle strategie appena elencate, la RNAO ha sviluppato risorse disponibili sul web. Un “Toolkit” per l’implementazione può essere di aiuto, se usato appropriatamente. Una breve descrizione di questo Toolkit può essere trovata nell’Appendice F. Una versione integrale del documento in formato pdf è anche disponibile sul web www.rnao.org/bestpractices. Processo di aggiornamento/revisione della Linea Guida

LaRegistered Nurses’ Association of OntarioRNAO propone l’aggiornamento di questa linea guida come segue:

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Appendice A : strategie di ricerca per le evidenze esistenti

La strategia di ricerca usata durante la revisione di questa linea guida si è focalizzata su due aree chiave. Una fu l’identificazione di nuove linea guida pubblicate in tema di continenza dopo la pubblicazione della linea guida originale nel 2002; la seconda fu l’identificazione di revisioni sistematiche e di studi primari pubblicati in quest’area dal 2001 al 2004.

STEP 1 – RICERCA sui DATABASE Una ricerca sui database delle evidenze esistenti in relazione alla continenza fu condotta dalla biblioteca universitaria di scienze della salute. Nell’agosto del 2004 fu condotta un’iniziale ricerca sui database di Medline, Embase e Cinhal per linee guida e studi pubblicati dal 2001 al 2004. Questa ricerca fu strutturata sulle domande relative ai seguenti quesiti clinici: Quali sono i fattori che contribuiscono al, o predicono il successo dello svuotamento guidato

nella popolazione anziana? Qual è l’evidenza dell’intervento di svuotamento guidato? Chi può beneficiare dell’intervento di svuotamento guidato? Quali strategie concomitanti/aggiuntive possono influenzare il successo dell’intervento di

svuotamento guidato? Come gli infermieri e gli altri operatori sanitari possono essere istruiti sullo svuotamento

guidato? Cosa può lasciare in “eredità” il programma educativo? Quali supporti devono essere forniti per il successo dello svuotamento guidato? Quali sono i fattori per il successo dell’implementazione del programma di svuotamento

guidato? Le stringhe di ricerca sviluppate per focalizzare questi quesiti sono disponibili in modo dettagliato sul sito RNAO www.rnao.org/bestpractices. STEP 2 – RICERCA STRUTTURATA SUL WebSITE Una singola persona, nel luglio 2004, ricercò una lista prestabilita di siti web in cui erano reperibili i contenuti relativi al campo specifico. Questa lista dei siti, revisionata e stilata nel maggio 2004, fu compilata sulla base delle conoscenze esistenti dei siti di pratica basata sull’evidenza, conoscenza di sviluppo di linee guida e raccomandazioni dalla letteratura. Per ogni sito e data di ricerca fu annotata la presenza o l’assenza di linee guida. I siti talvolta non avevano una linea guida, ma indirizzavano verso un altro sito o verso un’altra fonte di reperimento di linee guida. Le linee guida erano disponibili nella loro versione integrale scaricandole dal sito oppure si possono ordinare attraverso telefono/e-mail. Agency for Healthcare Research and Quality: http://www.ahcpr.gov ❡ Alberta Heritage Foundation for Medical Research – Health Technology Assessment: http://www.ahfmr.ab.ca//hta ❡ Alberta Medical Association – Clinical Practice Guidelines: http://www.albertadoctors.org ❡ American College of Chest Physicians: http://www.chestnet.org/guidelines ❡ American Medical Association: http://www.ama-assn.org ❡ Bandolier Journal: http://www.jr2.ox.ac.uk/bandolier ❡ British Columbia Council on Clinical Practice Guidelines: http://www.hlth.gov.bc.ca/msp/protoguides/index.html ❡ British Medical Journal – Clinical Evidence: http://www.clinicalevidence.com/ceweb/conditions/index.jsp ❡ Canadian Centre for Health Evidence: http://www.cche.net/che/home.asp ❡ Canadian Cochrane Network and Centre: http://cochrane.mcmaster.ca ❡ Canadian Coordinating Office for Health Technology Assessment: http://www.ccohta.ca ❡ Canadian Institute of Health Information: http://www.cihi.ca ❡ Canadian Task Force on Preventive Health Care: http://www.ctfphc.org ❡ Centers for Disease Control and Prevention: http://www.cdc.gov ❡ Centre for Evidence-Based Mental Health: http://cebmh.com ❡ Centre for Evidence-Based Nursing: http://www.york.ac.uk/healthsciences/centres/evidence/cebn.htm ❡ Centre for Evidence-Based Pharmacotherapy: http://www.aston.ac.uk/lhs/teaching/pharmacy/cebp ❡ Centre for Health Evidence: http://www.cche.net/che/home.asp ❡ Centre for Health Services and Policy Research: http://www.chspr.ubc.ca ❡ Clinical Resource Efficiency Support Team (CREST): http://www.crestni.org.uk

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Promuovere la continenza urinaria usando lo Svuotamento Guidato

❡ CMA Infobase: Clinical Practice Guidelines: http://mdm.ca/cpgsnew/cpgs/index.asp ❡ Cochrane Database of Systematic Reviews: http://www.update-software.com/cochrane ❡ Database of Abstracts of Reviews of Effectiveness (DARE): http://www.york.ac.uk/inst/crd/darehp.htm ❡ Evidence-based On-Call: http://www.eboncall.org ❡ Guidelines Advisory Committee: http://gacguidelines.ca ❡ Institute for Clinical Evaluative Sciences: http://www.ices.on.ca ❡ Institute for Clinical Systems Improvement: http://www.icsi.org/index.asp ❡ Institute of Child Health: http://www.ich.ucl.ac.uk/ich ❡ Joanna Briggs Institute: http://www.joannabriggs.edu.au ❡ Medic8.com: http://www.medic8.com/Clinicalinea guidauidelines.htm ❡ Medscape Women’s Health: http://www.medscape.com/womenshealthhome ❡ Monash University Centre for Clinical Effectiveness: http://www.med.monash.edu.au/healthservices/cce/evidence ❡ National Guideline Clearinghouse: http://www.guidelines.gov ❡ National Institute for Clinical Excellence (NICE): http://www.nice.org.uk ❡ National Library of Medicine Health Services/Technology Assessment Test (HSTAT): http://hstat.nlm.nih.gov/hq/Hquest/screen/HquestHome/s/64139 ❡ Netting the Evidence: A ScHARR Introduction to Evidence-Based Practice on the Internet:

http://www.shef.ac.uk/scharr/ir/netting ❡ New Zealand Guidelines Group: http://www.nzgg.org.nz ❡ NHS Centre for Reviews and Dissemination: http://www.york.ac.uk/inst/crd ❡ NHS Nursing & Midwifery Practice Dev. Unit: http://www.nmpdu.org ❡ NHS R & D Health Technology Assessment Programme: http://www.hta.nhsweb.nhs.uk/htapubs.htm ❡ NIH Consensus Development Program: http://consensus.nih.gov/about/about.htm ❡ PEDro: The Physiotherapy Evidence Database: http://www.pedro.fhs.usyd.edu.au/index.html ❡ Queen’s University at Kingston: http://post.queensu.ca/~bhc/gim/cpgs.html ❡ Royal College of General Practitioners: http://www.rcgp.org.uk ❡ Royal College of Nursing: http://www.rcn.org.uk/index.php ❡ Royal College of Physicians: http://www.rcplondon.ac.uk ❡ Sarah Cole Hirsh Institute – Online Journal of Issues in Nursing: http://fpb.cwru.edu/HirshInstitute ❡ Scottish Intercollegiate Guidelines Network: http://www.sign.ac.uk ❡ Society of Obstetricians and Gynecologists of Canada Clinical Practice Guidelines: http://www.sogc.medical.org/sogcnet/index_e.shtml ❡ SUMSearch: http://sumsearch.uthscsa.edu ❡ The Qualitative Report: http://www.nova.edu/ssss/QR ❡ Trent Research Information Access Gateway: http://www.shef.ac.uk/scharr/triage/TRIAGEindex.htm ❡ TRIP Database: http://www.tripdatabase.com ❡ U.S. Preventive Service Task Force: http://www.ahrq.gov/clinic/uspstfix.htm ❡ University of California, San Francisco: http://medicine.ucsf.edu/resources/guidelines/index.html ❡ University of Laval – Directory of Clinical Information Websites: http://132.203.128.28/medecine STEP 3 – MOTORE DI RICERCA SUL SITO WEB Una ricerca su Internet per l’esistenza di linee guida pratiche sulla promozione della continenza usando lo svuotamento guidato, fu condotta tramite il motore di ricerca “Google” usando parole chiave di ricerca. Una sola persona ha condotto questa ricerca, annotando i risultati, i siti visitati, i dati e la sintesi dei risultati. I risultati della ricerca furono ulteriormente revisionati da una seconda persona che identificò linee guida e letteratura non precedentemente reperite. STEP 4 - RICERCA MANUALE/CONTRIBUTI DEL GRUPPO

In aggiunta, ai membri del gruppo fu chiesto di revisionare il proprio archivio per identificare le linee guida non precedentemente trovate attraverso la suddetta strategia di ricerca. I risultati di questa strategia di ricerca non si sono rilevati positivi per altre linee guida di pratica clinica. RISULTATI DELLA RICERCA Nelle strategie di ricerca descritte sopra risultarono 140 abstract nel campo della continenza. Questi furono esaminati da un assistente ricercatore in relazione ai criteri di inclusione/esclusione. Sono stati selezionati 31 abstracts per la qualità degli articoli recuperati e della critica. La valutazione della qualità fu condotta da un infermiere con esperienza in valutazione critica. Lo strumento usato per condurre questo lavoro fu sviluppato dal “EPHPP” (Effective Public Health Practice Project) per la valutazione degli studi quantitativi. In aggiunta, è stata identificata per la revisione una linea guida di pratica clinica pubblicata recentemente. Questa linea guida include:

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Promuovere la continenza urinaria usando lo Svuotamento Guidato

Salsbury Lyons, S: & Pringle Specht, J: K: (2001). Evidence-based protocol: Prompted voiding for persons with urinary incontinence. In M. G. Titler (Series Ed.), In M. G. Titler (Series Ed.), Series on Evidence-Based Practice for Older Adults. Iowa City, IA: The University of Iowa Nursing College of Nursing Gerontological Nursing Interventions Research Center, Research Translation and Dissemination Core.

Appendice B: promozione della continenza usando l’algoritmo dello svuotamento guidato

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Promuovere la continenza urinaria usando lo Svuotamento Guidato

Appendice C : individui che potenzialmente traggono beneficio dallo svuotamento guidato I seguenti fattori possono riferirsi alla responsività di un individuo allo svuotamento guidato: riconoscimento del bisogno di evacuare; alto numero di richieste di eliminazione su iniziativa dell’individuo; abilità di evacuare con successo quando vi è assistenza; abilità a deambulare autonomamente buona integrità cognitiva, e sessioni di svuotamento guidato a più alta complessità assegnate agli operatori assistenziali.

Il miglior fattore predittivo di una risposta individuale allo svuotamento guidato è il suo successo durante il periodo di prova dell’intervento stesso (Lyons & Pringle Specht, 1999).

Tecniche di comunicazione da usare con il protocollo di svuotamento guidato

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Promuovere la continenza urinaria usando lo Svuotamento Guidato

Riprodotto con l’autorizzazione: Lyons, S. S. & Specht, J. K. P. (1999). Prompted voiding for persons with urinary incontinence evidence-based protocol. In M. G. Titler (Series Ed.), Series on Evidence-Based Practice for Older Adults. Iowa City, IA: The University of Iowa Nursing College of Nursing Gerontological Nursing Interventions Research Center, Research Translation and Dissemination Core.

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Promuovere la continenza urinaria usando lo Svuotamento Guidato

Appendice D: registrazione svuotamento Tabella a pag. 44 Svuotamento = scrivere le volte in cui l’eliminazione avviene nel bagno. Bevande = scrivere ogni volta che la persona beve. Eventi bagnati = annotare quando la persona è bagnata.

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Promuovere la continenza urinaria usando lo Svuotamento Guidato

Appendice E: lista delle risorse e dei siti web

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Appendice F: descrizione del Toolkit Toolkit : Implementazione delle linee guida di pratica clinica Le linee guida di miglior pratica possono essere implementate con successo se ci sono: pianificazione, risorse organizzative e supporto amministrativo adeguati come pure appropriate facilitazioni. RNAO, attraverso un gruppo di infermieri, ricercatori e amministratori ha sviluppato il Toolkit, basato sulle evidenze disponibili, sulle prospettive teoriche e sui consensi. Il Toolkit è raccomandato per guidare l’implementazione di qualsiasi linea guida di pratica clinica in un’organizzazione sanitaria. Il Toolkit provvede passo dopo passo a orientare gli individui e i gruppi coinvolti in pianificazione, coordinamento e facilitazione nell’implementazione della linea guida. Nello specifico, il toolkit evidenzia i seguenti passi chiave nell’implementazione della linea guida:

1. Identificazione di una linea guida di pratica clinica basato sulle evidenze ben sviluppata. 2. Identificazione, valutazione e partecipazione delle professionalità coinvolte. 3. Accertamento della disponibilità ambientale all’implementazione della linea guida. 4. Identificazione e pianificazione delle strategie basate sull’evidenza per l’implementazione. 5. Pianificazione e implementazione della valutazione. 6. Identificazione e assicurazione delle risorse necessarie per l’implementazione.

L’implementazione delle linee guida nella pratica che sfoci in un cambiamento di successo e che abbia un impatto clinico positivo è complessa da intraprendere. Il Toolkit è una risorsa chiave per la gestione di questo processo.

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A cura di Paolo Chiari e Luciana ModenaCentro Studi EBN

Direzione Servizio Infermieristico e TecnicoAzienda Ospedaliero-Universitaria di Bologna

Via Massarenti, 9 – 40138 Bologna - Italiawww.ebn1.eu - www.evidencebasednursing.it

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