PROGRAMMAZIONE DI DIPARTIMENTODI MATEMATICA E · PDF filecorriere Documento di Programmazione...

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corriere Documento di Programmazione Dipartimento di Matematica e Fisica (biennio/triennio) a. s. 2014/2015 Coordinatore Prof. Emilio Del Regno DIRIGENTE SCOLASTICO Dott. Prof.ssa Silvana Rocco

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corriere

Documento di ProgrammazioneDipartimento di Matematica e Fisica

(biennio/triennio)

a. s. 2014/2015

CoordinatoreProf. Emilio Del Regno

DIRIGENTE SCOLASTICODott. Prof.ssa Silvana Rocco

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Premessa

Gli ultimi anni sono stati nella scuola gli anni della "coscienza del cambiamento", gli anni in cui siè ravvisato e percepito il salto quantico della scuola rispetto al contesto sociale in cui essa opera, edi conseguenza il cambiamento che essa ha dovuto affrontare e maturare per continuare ad esseremotore nella formazione del cittadino,seppur con difficoltà e con una certa lentezza.La sensibile attenzione mostrata dai docenti , durante i lavori del dipartimento, nasce dallapreoccupazione, di carattere generale, dell’abbassamento dei livelli di apprendimento dellamatematica e fisica degli studenti, che coinvolgendo tutte le scuole d’Italia, chiaramente toccaanche la nostra scuola.

Le priorità che sono emerse durante la discussione sono state:1. la qualità dell’insegnamento nelle classi che ha come conseguenze immediate i successi degli

studenti in ambito universitario e la dispersione scolastica durante gli anni di corso del liceo;2. la riflessione sull’etica e responsabilità professionale, che deve scaturire in un codice di

comportamento deontologico.

E’ stato quindi discusso l’intero impianto progettuale della programmazione annuale di matematicae fisica per il biennio e il triennio. In particolare per il biennio è stato discusso in modo dettagliato- Documento Tecnico allegato al Decreto Ministeriale del 22 Agosto2007 n° 139 “ Regolamentorecante norme in materia di adempimento dell’obbligo di istruzione,ai sensi dell’art.1, comma 622,della legge del 27 dicembre 2006 n°296”;

- Regolamento recante “Indicazioni nazionali riguardanti gli obiettivi specifici di apprendimentoconcernenti le attività e gli insegnamenti compresi nei piani degli studi previsti per i percorsiliceali di cui all’articolo 10, comma 3, del decreto del Presidente della Repubblica 15 marzo 2010,n. 89, in relazione all’articolo 2, commi 1 e 3, del medesimo regolamento.”

“I percorsi liceali forniscono allo studente gli strumenti culturali e metodologici per una

comprensione approfondita della realtà, affinché egli si ponga, con atteggiamento razionale,

creativo, progettuale e critico, di fronte alle situazioni, ai fenomeni e ai problemi, ed acquisisca

conoscenze, abilità e competenze sia adeguate al proseguimento degli studi di ordine superiore,

all’inserimento nella vita sociale e nel mondo del lavoro, sia coerenti con le capacità e le scelte

personali”. (art. 2 comma 2 del regolamento recante “Revisione dell’assetto ordinamentale,

organizzativo e didattico dei licei…”).

Il Dipartimento di Matematica e fisica del Liceo Scientifico “E. Medi” di Battipaglia condivide leindicazioni nazionali sulla formazione degli studenti e gli obiettivi. Per raggiungere questi risultatioccorre il concorso e la piena valorizzazione di tutti gli aspetti del lavoro scolastico, declinato nelmodo seguente:

- la pratica dei metodi di indagine propri dei diversi ambiti disciplinari;

- l’uso del laboratorio per l’insegnamento delle discipline scientifiche;

- la pratica dell’argomentazione e del confronto;

- la cura di una modalità espositiva scritta ed orale corretta, pertinente, efficace e personale;

- l‘uso degli strumenti multimediali a supporto dello studio e della ricerca.

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0. Risultati apprendimento degli studenti del Liceo Scientifico:

A conclusione dei percorsi di ogni liceo gli studenti dovranno:

1. Area metodologica

Aver acquisito un metodo di studio autonomo e flessibile, che consenta di condurre ricerche

e approfondimenti personali e di continuare in modo efficace i successivi studi superiori,

naturale prosecuzione dei percorsi liceali, e di potersi aggiornare lungo l’intero arco della

propria vita.

Essere consapevoli della diversità dei metodi utilizzati dai vari ambiti disciplinari ed essere

in grado valutare i criteri di affidabilità dei risultati in essi raggiunti.

Saper compiere le necessarie interconnessioni tra i metodi e i contenuti delle singole

discipline.

2. Area logico-argomentativa

Saper sostenere una propria tesi e saper ascoltare e valutare criticamente le argomentazioni

altrui.

Acquisire l’abitudine a ragionare con rigore logico, ad identificare i problemi e a individuare

possibili soluzioni.

Essere in grado di leggere e interpretare criticamente i contenuti delle diverse forme di

comunicazione.

3.Area scientifica, matematica e tecnologica

Comprendere il linguaggio formale specifico della matematica, saper utilizzare le procedure

tipiche del pensiero matematico, conoscere i contenuti fondamentali delle teorie che sono alla

base della descrizione matematica della realtà.

Possedere i contenuti fondamentali delle scienze fisiche e delle scienze naturali (chimica,

biologia, scienze della terra, astronomia), padroneggiandone le procedure e i metodi di indagine

propri, anche per potersi orientare nel campo delle scienze applicate.

Essere in grado di utilizzare criticamente strumenti informatici e telematici nelle attività di

studio e di approfondimento; comprendere la valenza metodologica dell’informatica nella

formalizzazione e modellizzazione dei processi complessi e nell’individuazione di

procedimenti risolutivi.

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Gli studenti, a conclusione del percorso di studio, oltre a raggiungere i risultati di

apprendimento comuni, dovranno:

aver acquisito una formazione culturale equilibrata nei due versanti linguistico-storico-

filosofico e scientifico; comprendere i nodi fondamentali dello sviluppo del pensiero, anche

in dimensione storica, e i nessi tra i metodi di conoscenza propri della matematica e delle

scienze sperimentali e quelli propri dell’indagine di tipo umanistico;

saper cogliere i rapporti tra il pensiero scientifico e la riflessione filosofica;

comprendere le strutture portanti dei procedimenti argomentativi e dimostrativi della

matematica, anche attraverso la padronanza del linguaggio logico-formale; usarle in

particolare nell’individuare e risolvere problemi di varia natura;

saper utilizzare strumenti di calcolo e di rappresentazione per la modellizzazione e la

risoluzione di problemi;

aver raggiunto una conoscenza sicura dei contenuti fondamentali delle scienze fisiche e

naturali (chimica, biologia, scienze della terra, astronomia) e, anche attraverso l’uso

sistematico del laboratorio, una padronanza dei linguaggi specifici e dei metodi di indagine

propri delle scienze sperimentali;

essere consapevoli delle ragioni che hanno prodotto lo sviluppo scientifico e tecnologico

nel tempo, in relazione ai bisogni e alle domande di conoscenza dei diversi contesti, con

attenzione critica alle dimensioni tecnico-applicative ed etiche delle conquiste scientifiche,

in particolare quelle più recenti;

saper cogliere la potenzialità delle applicazioni dei risultati scientifici nella vita quotidiana.

MatematicaCLASSI PRIME

FINALITA’ EDUCATIVE

L’insegnamento della matematica nel biennio si prefigge il compito di:

1) promuovere:

- lo sviluppo delle capacità intuitive attraverso l’analisi del ragionamento e la codifica di regole per

operare deduzioni in modo rigoroso;

- la capacità di utilizzare procedimenti euristici;

- la maturazione dei processi di astrazione e di formazione dei concetti;

- la capacità di ragionare induttivamente e deduttivamente;

- l’abitudine alla precisione di linguaggio;

- la capacità di ragionamento coerente ed argomentativo;

2) indirizzare i giovani:

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- all’attenta lettura dei testi e all’approfondimento dei concetti esposti, sino ad una loro piena

comprensione ed assimilazione;

- al piacere della ricerca e della scoperta;

- al controllo critico delle fonti di informazione e alla verifica sistematica dell’approfondimento;

- al dialogo aperto e costruttivo finalizzato soprattutto alla comprensione del perché delle cose e delle

scelte effettuate e da effettuare.

OBIETTIVI GENERALI

Sviluppare l’intuizione geometrica nel piano;

Individuare e costruire relazioni e corrispondenze;

Acquisire capacità dei processi ipotetico-deduttivi;

Utilizzare consapevolmente tecniche e strumenti di calcolo;

Acquisire il rigore espositivo e la comprensione della funzione necessaria del rigore logico e linguistico.

OBIETTIVI MNIMI

distinguere tra assiomi e teoremi

ricostruire alcune fondamentali dimostrazioni di geometria nel piano

applicare i teoremi nella risoluzione dei problemi

operare con il calcolo algebrico numerico e letterale

risolvere equazioni

tradurre semplici problemi con equazioni

METODOLOGIA

Si cercherà di far discendere la teoria da esercizi opportunamente scelti, dando poi sistematicità ed organicità ai

contenuti concettuali induttivamente introdotti. Gli alunni verranno abituati all’uso appropriato del linguaggio, ad

esprimere cioè correttamente le proposizioni matematiche e a concatenarle logicamente.

VERIFICA E VALUTAZIONE

VERIFICA E VALUTAZIONE: 1. VERIFICHE FORMATIVE O IN ITINERE

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La valutazione formativa sarà effettuata con esercitazioni e discussione in classe; quella sommativa utilizzerà i

metodi classici quali compiti scritti ed interrogazioni orali. Le verifiche scritte potranno essere articolate sia sotto

forma di problemi ed esercizi, sia sotto forma di “test”, potranno anche consistere in breve relazioni su argomenti

specifici proposti dal. Il numero delle prove scritte sarà di almeno due per il primo periodo di lezione e almeno

quattro per il secondo periodo. Le interrogazioni orali, frequenti nel tempo e di varia tipologia, saranno volte

soprattutto a valutare le capacità di ragionamento sempre attenti ai livelli di partenza ed intermedi mediante

accertamenti calibrati al fine di intraprendere azioni mirate di consolidamento e, se necessario, di recupero , prima

di procedere ad altre con lo sviluppo del programma. Il numero delle interrogazioni sarà tale da consentire una

valutazione serena di ogni alunno.

VERIFICA E VALUTAZIONE : 2. VERIFICHE VALUTATIVE O FINALI

Verifiche scritte e orali. I fattori che concorrono alla valutazione finale e periodica sono:

partecipazione all’attività didattica,

impegno,

progresso.

Mezzi : prove scritte ed orali. Valutazione finale (raggiungimento degli obiettivi minimi): la sufficienza sarà attribuita

se l’alunno dimostrerà di avere conoscenze abbastanza complete a livello informativo, di sapere applicare i contenuti

in modo accettabile e di usare una esposizione semplice.

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GRIGLIA DI VALUTAZIONE

CONTENUTI

Num.Titolo del modulo

1 Gli strumenti di base

2 Gli insiemi numerici

3 Il calcolo letterale

4 Equazioni e disequazioni di primo grado

5 Geometria nel piano

Modulo N.1: Gli strumenti di base

Competenze da certificare Descrittori

Operare con gli insiemi

Tempi: mese di Settembre

Conoscenze:

Il concetto di insieme. Le modalità di rappresentazione degli insiemi. Le definizioni delle operazioni tra insiemi.

Capacità: Riconoscere un insieme matematico. Rappresentare un insieme in diverse modalità. Operare con gli insiemi. Riconoscere e utilizzare in modo adeguato i simboli

insiemistici.

Operare con strutture algebriche

Tempi: mese di Ottobre

Conoscenze: Il concetto di operazione e di operazione interna. La definizione di insieme chiuso rispetto a una data

operazione. Le proprietà delle operazioni.

Capacità: Riconoscere una legge di composizione interna. Riconoscere se un insieme è chiuso rispetto ad una data

operazione. Individuare le proprietà di una data operazione.

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Prerequisiti per l’accesso al modulo:Conoscere la grammatica e la lingua italianaSaper eseguire elementari operazioni in N, Z, Q.

Elenco delle unità didattiche in cui è stato diviso il modulo

Num. Titolo dell’unità didattica Obiettivi

1 Gli insiemi Utilizzare il linguaggio simbolico degli insiemi

2 Le operazioniOperare con strutture algebriche non necessariamentenumeriche

Modulo N. 2: Gli insiemi numerici

Competenze da certificare Descrittori

Riconoscere la struttura

degli insiemi N, Z, Q.

Tempi: mesi di Ottobre/Novembre

Conoscenze: Definire l’insieme N con le rispettive proprietà. Definire l’insieme Z con le rispettive proprietà. Definire l’insieme Q con le rispettive proprietà.

Capacità: Individuare strutture analoghe in insiemi diversi.

Svolgere le operazioni in N,Z,Q.

Tempi: mesi di Ottobre/Novembre

Conoscenze: Definire le proprietà delle operazioni in N,Z,Q.

Capacità: Eseguire operazioni in N,Z,Q. Applicare le proprietà delle operazioni negli insiemi

numerici. Eseguire espressioni in N, Z, Q.

Riconoscere i sistemi di numerazione

Tempi: mesi di Ottobre/Novembre

Conoscenze: Definire le caratteristiche dei diversi sistemi di

numerazioneCapacità:

Rilevare la differenza tra i diversi sistemi dinumerazione.

Eseguire operazioni in basi diverse da 10.

Prerequisiti per l’accesso al modulo:

Saper eseguire le operazioni elementari.Essere in possesso di elementi di teoria degli insiemi, delle relazioni ,delle funzioni.Conoscere elementi di logica.

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Elenco delle unità didattiche in cui è stato diviso il modulo

Num. Titolo dell’unità didatticaObiettivi

1 Gli insiemi N, Z, Q Conoscere gli insiemi N, Z, Q.

2 Operazioni in N, Z, QConoscere le operazioni in N, Z, Q.Comprendere la necessità dell’ampliamento degliinsiemi numerici

3 I sistemi di numerazione Conoscere vari sistemi di numerazione

Modulo N.3: Il calcolo letterale

Competenze da certificare Descrittori

Operare con monomi epolinomi

Tempi: mesi diNovembre/Dicembre

Conoscenze: Cosa sono un monomio e un polinomio. Le operazioni tra monomi e polinomi. Le regole dei prodotti notevoli.

Capacità: Applicare le regole dei prodotti notevoli. Calcolare e semplificare espressioni contenenti monomi e polinomi.

Scomporre in fattori unpolinomio

Tempi: mese di Gennaiomese di Febbraio

Conoscenze: Riconoscere i prodotti notevoli. Riconoscere fattori comuni.

Capacità: Individuare ed utilizzare le tecniche per la scomposizione in fattori di

un polinomio (raccoglimento, prodotti notevoli, raccoglimentoparziale, trinomio notevole ).

Operare con frazioni algebriche

Tempi: mese di Marzo

Conoscenze: Cos’è una frazione algebrica. Significato di frazioni equivalenti. Cos’è il m.c.m. Le operazioni tra frazioni algebriche.

Capacità: Applicare la scomposizione nella semplificazione di frazioni

algebriche e/o nella riduzione al comun denominatore. Saper eseguire e semplificare espressioni contenenti frazioni

algebriche.

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Prerequisiti per l’accesso al modulo:Conoscere gli argomenti dei moduli precedenti

Elenco delle unità didattiche in cui è stato diviso il modulo

Num. Titolo dell’unità didatticaObiettivi

1 Monomi e polinomiSaper calcolare e semplificare espressioni contenentimonomi e polinomi

2La scomposizione in fattori dipolinomi

Saper scomporre un polinomio in fattori

3 Le frazioni algebricheSaper semplificare espressioni contenenti frazionialgebriche.

Modulo N.4 : Equazioni e disequazioni di primo grado

Competenze da certificare DESCRITTORI

Risolvere equazioni di primo grado

Tempi: mese di Aprilemese di Maggio

Conoscenze: Cos’è un’identità Cos’è un’equazione di primo grado e riconoscere la sua forma

normale. Principi di equivalenza delle equazioni. Saper distinguere tra equazione determinata, indeterminata,

impossibile. Cos’e un’equazione fratta e il significato delle condizioni di esistenza.

Capacità: Verificare identità. Risolvere equazioni di primo grado numeriche intere con soluzioni in

N, Z ,Q e verificarne le soluzioni. Porre le condizioni di esistenza e risolvere una equazione fratta. Controllare l’accettabilità della soluzione di una equazione fratta.

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Risolvere disequazioni di primo grado

Tempi: mese di Maggiomese di Giugno

Conoscenze:

Conoscere la definizione di disuguaglianza numerica e didisequazione.

Conoscere le proprietà delle disuguaglianze numeriche. Conoscere i principi di equivalenza delle disequazioni. Conoscere la differenza tra una disequazione sempre vera e una

impossibile.Capacità:

Applicare le proprietà delle disuguaglianze numeriche. Risolvere le disequazioni lineari. Rappresentare graficamente l’insieme soluzioni.

Prerequisiti per l’accesso al modulo:

Conoscere gli argomenti relativi ai moduli precedenti

Elenco delle unità didattiche in cui è stato diviso il modulo

Num. Titolo dell’unità didatticaObiettivi

1 Le equazioni di primo gradoConvertire formule algebriche in schemi di calcolonumerico.Utilizzare correttamente il calcolo algebrico.

2 Le disequazioni di primo grado

Modulo N.5 : La geometria nel piano euclideo

Competenze da certificare Descrittori

Conoscere le nozioni fondamentali dellageometria euclidea

Tempi: mese di Ottobre

Conoscenze: Cosa sono un ente primitivo, un assioma, un teorema. Quali sono gli enti primitivi e gli assiomi della geometria euclidea. La classificazione di segmenti ed angoli complanari.

Capacità: Riconoscere le reciproche posizioni tra rette complanari. Operare con segmenti ed angoli complanari.

Riconoscere ed operare con triangolicongruenti

Tempi: mesi di Novembre/Dicembre

Conoscenze: La definizione di poligono e di triangolo. La classificazione dei triangoli (rispetto ai lati e rispetto agli

angoli).

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I criteri di congruenza dei triangoli. Le definizioni di asse, altezza, mediana, bisettrice di un triangolo

e dei suoi punti notevoli.Capacità:

Saper classificare i triangoli Applicare i criteri di congruenza Dimostrare alcune proprietà dei triangoli utilizzando i criteri di

congruenza e le proprietà dei triangoli stessi.

Le rette parallele

Tempi: mese di Gennaio

Conoscenze: La definizione di rette parallele e rette perpendicolari. Le proprietà delle relazioni di parallelismo e perpendicolarità. La classificazione degli angoli formati da due rette parallele

tagliate da una trasversale e le relative proprietà. Teorema dell’angolo esterno Relazioni tra lati ed angoli di un triangolo

Capacità: Riconoscere le proprietà del parallelismo tra rette.

Riconoscere ed operare conquadrilateri

Tempi: mesi di Febbraio/Marzo

Conoscenze: La definizione di quadrilatero, trapezio, parallelogrammo, rettangolo,

rombo, quadrato. Le proprietà dei parallelogrammi e dei parallelogrammi particolari.

Capacità: Dimostrare alcune proprietà dei trapezi e dei parallelogrammi utilizzando

i criteri di congruenza e le proprietà del parallelismo.

Riconoscere e operare concirconferenza e cerchio

Tempi: mese di Aprile/Maggio

Conoscere: I concetti riguardanti la circonferenza, il cerchio e le loro parti Riconoscere le posizioni di una retta rispetto a una circonferenza

Capacità: Saper confrontare archi, angoli, circonferenze

Prerequisiti per l’accesso al modulo

Individuare e disegnare figure geometriche nel piano euclideo

Elenco delle unità didattiche in cui è stato diviso il modulo

Num. Titolo dell’unità didattica Obiettivi

1 Il piano euclideo Comprendere il significato del metodo assiomaticoUtilizzare un linguaggio rigoroso servendosi di termini adeguati.Definire le principali figure geometriche e conoscerne le proprietàSviluppare capacità logico-deduttive.

2 Criteri di congruenza

3 Rette perpendicolari e rette parallele

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4 Circonferenza e cerchio

MODULO PASSERELLAObiettivo

- Inserimento di eventuali alunni nella classe con opportuni interventi mirati all’acquisizione delle nozioni minime

richiedibili.

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MatematicaCLASSE SECONDA

FINALITA’ EDUCATIVE

L’insegnamento della matematica nel biennio si prefigge il compito di:

3) promuovere:

- lo sviluppo delle capacità intuitive attraverso l’analisi del ragionamento e la codifica di regole per

operare deduzioni in modo rigoroso;

- la capacità di utilizzare procedimenti euristici;

- la maturazione dei processi di astrazione e di formazione dei concetti;

- la capacità di ragionare induttivamente e deduttivamente;

- l’abitudine alla precisione di linguaggio;

- la capacità di ragionamento coerente ed argomentativo;

4) indirizzare i giovani:

- all’attenta lettura dei testi e all’approfondimento dei concetti esposti, sino ad una loro piena

comprensione ed assimilazione;

- al piacere della ricerca e della scoperta;

- al controllo critico delle fonti di informazione e alla verifica sistematica dell’approfondimento;

- al dialogo aperto e costruttivo finalizzato soprattutto alla comprensione del perché delle cose e delle

scelte effettuate e da effettuare.

OBIETTIVI GENERALI

Sviluppare l’intuizione geometrica nel piano;

Individuare e costruire relazioni e corrispondenze;

Acquisire capacità dei processi ipotetico-deduttivi;

Utilizzare consapevolmente tecniche e strumenti di calcolo;

Acquisire il rigore espositivo e la comprensione della funzione necessaria del rigore logico e linguistico.

OBIETTIVI MNIMI

Ricostruire alcune fondamentali dimostrazioni di geometria nel piano

Risolvere sistemi di primo grado, equazioni, disequazioni e sistemi di primo e secondo grado ed equazioni

irrazionali

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Tradurre semplici problemi con equazioni o sistemi

Operare con l’insieme dei numeri irrazionali

METODOLOGIA

Si cercherà di far discendere la teoria da esercizi opportunamente scelti, dando poi sistematicità ed organicità ai

contenuti concettuali induttivamente introdotti. Gli alunni verranno abituati all’uso appropriato del linguaggio, ad

esprimere cioè correttamente le proposizioni matematiche e a concatenarle logicamente.

VERIFICA E VALUTAZIONE

VERIFICA E VALUTAZIONE: 1. VERIFICHE FORMATIVE O IN ITINERE

La valutazione formativa sarà effettuata con esercitazioni e discussione in classe; quella sommativa utilizzerà i

metodi classici quali compiti scritti ed interrogazioni orali. Le verifiche scritte potranno essere articolate sia sotto

forma di problemi ed esercizi, sia sotto forma di “test”, potranno anche consistere in breve relazioni su argomenti

specifici proposti dal. Il numero delle prove scritte sarà di almeno due nel primo periodo di lezione e di almeno

quattro nel secondo periodo. Le interrogazioni orali, frequenti nel tempo e di varia tipologia, saranno volte soprattutto

a valutare le capacità di ragionamento sempre attenti ai livelli di partenza ed intermedi mediante accertamenti

calibrati al fine di intraprendere azioni mirate di consolidamento e, se necessario, di recupero , prima di procedere ad

altre con lo sviluppo del programma. Il numero delle interrogazioni sarà tale da consentire una valutazione serena di

ogni alunno.

VERIFICA E VALUTAZIONE : 2. VERIFICHE VALUTATIVE O FINALI

Verifiche scritte e orali. I fattori che concorrono alla valutazione finale e periodica sono:

partecipazione all’attività didattica,

impegno,

progresso.

Mezzi : prove scritte ed orali. Valutazione finale (raggiungimento degli obiettivi minimi): la sufficienza sarà attribuita

se l’alunno dimostrerà di avere conoscenze abbastanza complete a livello informativo, di sapere applicare i contenuti

in modo accettabile e di usare una esposizione semplice.

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CONTENUTI

Num. Titolo del modulo

6 RETTE E SISTEMI DI PRIMO GRADO

7 EQUAZIONI DI SECONDO GRADO

8 PROBABILITA’ E STATISTICA

9 GEOMETRIA , PROBLEMI DI 1^ E 2^ GRADO

MODULO N. 6: RETTE E SISTEMI DI PRIMO GRADO

COMPETENZE DACERTIFICARE

DESCRITTORI:

RISOLVERE SISTEMILINEARI

Tempi: mese di Ottobremese di Novembre

Conoscenze: Cos’è un’equazione lineare e suo significato geometrico Cos’è un sistema lineare e suo significato geometrico Conoscere almeno un metodo di risoluzione dei sistemi di equazioni Distinguere tra sistema determinato , indeterminato e impossibile

Capacità: Risolvere sistemi lineari numerici interi e fratti Rappresentare graficamente sistemi lineari di equazioni

UTILIZZARE RADICALIQUADRATICI

Tempi: mese di Novembremese di Dicembremese di Gennaio

Conoscenze: Cos’è un radicale Cos’è un radicale quadratico

Capacità: Eseguire calcoli con i radicali aritmetici quadratici Razionalizzare una espressione contenente radicali

PREREQUISITI PER L'ACCESSO AL MODULO:Conoscere gli argomenti del 1°, 2° e 3° modulo svolti nel primo anno

ELENCO DELLE UNITÀ DIDATTICHE IN CUI È STATO DIVISO IL MODULO

Num. Titolo dell'unità didattica Obiettivi

1 SISTEMI LINEARI Saper risolvere sistemi lineari numerici interi e fratti

2 RADICALI Saper effettuare calcoli con i radicali quadratici

Verifica formativa

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Verifica di fine moduloRecuperoVerifica di recupero

MODULO N.7: EQUAZIONI DI SECONDO GRADO

COMPETENZE DA CERTIFICARE DESCRITTORI:

RISOLVERE EQUAZIONI DISECONDO GRADO

Tempi: mese di Febbraiomese di Marzo

Conoscenze: Cos’è un’equazione di secondo grado e riconoscere la sua forma

normale La formula risolutiva delle equazioni di secondo grado Il significato di parametro Definire le soluzioni di equazioni

Capacità: Riconoscere i coefficienti a, b, c di equazioni di secondo grado Risolvere equazioni di secondo grado intere a coefficienti numerici Scomporre il trinomio di secondo grado in fattori lineari Risolvere equazioni di secondo grado fratte a coefficienti reali

SAPER RISOLVERE DISEQUAZIONIDI PRIMO E DI SECONDO GRADOO RICONDUCIBILI

Tempi: mese di Aprile

Conoscenze: I principi di equivalenza delle disequazioni Distinguere tra disequazioni sempre verificate ed impossibili Definire le soluzioni di disequazioni

Capacità: Applicare i principi di equivalenza delle disequazioni Risolvere disequazioni di primo e secondo grado o riconducibili ad

esse, intere o fratte

RISOLVERE SISTEMI DIDISEQUAZIONI DI PRIMO ESECONDO GRADO

Tempi: mese di Aprile

Conoscenze: Definire le soluzioni di sistemi di disequazioni

Capacità: Risolvere sistemi di disequazioni di primo grado, o riconducibili al

primo

RISOLVERE SISTEMI DIEQUAZIONI DI SECONDO GRADO

Tempi: mese di Maggio

Conoscenze: Il metodo di sostituzione per la soluzione dei sistemi di equazioni di

secondo grado Saper distinguere tra sistema determinato , indeterminato,

impossibile Definire le soluzioni di sistemi di equazioni

Capacità:Risolvere sistemi di equazioni di secondo grado numerici interi o fratti

PREREQUISITI PER L'ACCESSO AL MODULO:

Conoscere gli argomenti del 1°, 2°, 3° e 5° modulo svolti nel primo anno

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ELENCO DELLE UNITÀ DIDATTICHE IN CUI È STATO DIVISO IL MODULO

Num. Titolo dell'unità didattica Obiettivi

1 EQUAZ. 2° GRADO Saper risolvere equazioni di 2° grado intere e fratte

2 DISEQUAZIONI Saper risolvere disequazioni di 1° e 2° grado o riconducibili, intereo fratte

3 SISTEMI DI DISEQUAZIONI Saper risolvere sistemi di disequazioni

4 SISTEMI 2° GRADO Saper risolvere sistemi di equazioni di 2° grado

Verifica formativaVerifica di fine moduloRecuperoVerifica di recupero

MODULO N. 8: PROBALITA’ E STATISTICA

COMPETENZE DA CERTIFICARE DESCRITTORI:

EFFETTUARE DETERMINAZIONIPROBABILISTICHE

Tempi: mese di Giugno

Conoscenze: Eventi dipendenti e indipendenti. Probabilità condizionata.

Capacità: Saper riconoscere i vari tipi di eventi Saper determinare la probabilità a seconda degli eventi.

EFFETTUARE SEMPLICI INDAGINISTATISTICHE E SAPERLERAPPRESENTARE

Tempi: mese di Giugno

Conoscenze: Indagine statistica e raccolta dei dati. I grafici statistici.

Capacità: Saper effettuare un’indagine statistica Saper rappresentare ed interpretare i grafici.

PREREQUISITI PER L'ACCESSO AL MODULO:Conoscere gli argomenti del 2° modulo

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ELENCO DELLE UNITÀ DIDATTICHE IN CUI È STATO DIVISO IL MODULO

Num. Titolo dell'unità didattica Obiettivi

1 PROBABILITA’Comprendere il significato e la differenza tra probabilità soggettiva edoggettiva.Saper eseguire semplici determinazioni in entrambi i casi.

2 STATISTICAComprendere l’importanza dell’indagine statistica e della raccolta dei dati.Saper interpretare i grafici.

Verifica formativaVerifica di fine moduloRecuperoVerifica di recupero

MODULO N. 9: GEOMETRIA E PROBLEMI DI PRIMO E SECONDO GRADO

COMPETENZE DA CERTIFICARE DESCRITTORI:

RICONOSCERE E OPERARE CONCIRCONFERENZA E CERCHIO

Tempi: primo periodo

Conoscenze: I concetti riguardanti la circonferenza, il cerchio e le loro parti Riconoscere le posizioni di una retta rispetto ad una circonferenza La definizione e le proprietà dei poligoni inscritti e circoscritti

Capacità: Saper confrontare archi, angoli circonferenze Saper applicare le proprietà dei poligoni inscritti e circoscritti

APPLICARE EQUIVALENZA ESIMILITUDINE

Tempi: secondo periodo

Conoscenze: Le proprietà di figure equivalenti Le definizioni di figure simili e i criteri di similitudine dei triangoli I teoremi di Euclide , Pitagora, Talete Le relazioni tra i lati di un triangolo rettangolo con angoli di 30° e

60° e con angoli di 45° Ulteriori applicazione della similitudine

Capacità: Applicare le proprietà dell’equivalenza nella risoluzione di

problemi Applicare i teoremi di Euclide, Pitagora ai triangoli rettangoli Risolvere problemi di 2° grado con Euclide e Pitagora Risolvere problemi di 2° grado con similitudine

PREREQUISITI PER L'ACCESSO AL MODULO:Conoscere gli argomenti del 1°, 2°, 3°, 4° 5° e 6° modulo

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ELENCO DELLE UNITÀ DIDATTICHE IN CUI È STATO DIVISO IL MODULO

Num. Titolo dell'unità didattica Obiettivi

1CIRCONFERENZA ECERCHIO

Saper dimostrare proprietà di figure geometriche con l’applicazione delleproprietà dei poligoni inscritti e circoscritti

2EQUIVALENZA ESIMILITUDINE

Saper utilizzare i teoremi di equivalenza ed applicare i criteri di similitudineApplicare i teoremi di Euclide e PitagoraRisolvere problemi di geometria con l’uso di equazioni e sistemi di 1° e 2°grado

Verifica formativaVerifica di fine moduloRecuperoVerifica di recupero

MODULO PASSERELLAObiettivo

- Inserimento di eventuali alunni nella classe con opportuni interventi mirati all’acquisizione delle nozioni minime

richiedibili.

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Matematica (triennio)

COMPETENZE GENERALI COMPETENZE SPECIFICHE

1) Effettuare una indagine critica dellarealtà che si realizzi attraverso

l'analisi di fatti e situazioni; la descrizione di proprietà varianti e

invarianti, di analogie, e di differenze; la raccolta e l'elaborazione di dati la comprensione storica dei concetti

acquisiti

2) Compiere una attività dimodellizzazione che si effettui attraverso:

la formulazione di ipotesi e dicongetture

la scelta tra differenti strategie e metodi,e modelli diversi;

la risoluzione di problemi reali

3) Possedere la padronanza delragionamento che si raggiunge grazie

alla definizione corretta degli entimatematici utilizzati

alla classificazione, generalizzazione,dimostrazione di tesi

allo sviluppo logico di capacità dianalisi e di sintesi

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Fisica (biennio/ triennio)

COMPETENZE GENERALI COMPETENZE SPECIFICHE

1) Osservare, descrivere edanalizzare fenomeni appartenentialla realtà naturale e artificiale ericonoscere nelle sue varie formei concetti di sistema ecomplessità

Raccogliere dati attraversol’osservazione diretta dei fenomeninaturali, ordinare e rappresentare i datiricavati, valutando gli ordini digrandezza e le approssimazioni,mettendo in evidenza l'incertezzaassociata alla misura;

esaminare dati e ricavare informazionisignificative da tabelle, grafici ed altradocumentazione;

individuare con la guida del docente unapossibile interpretazione dei dati in basea semplici modelli

porsi problemi, prospettare soluzioni; risolvere problemi semplici e complessi inquadrare in un medesimo schema

logico situazioni diverse, riconoscendoanalogie o differenze, proprietà variantied invarianti;

trarre semplici deduzioni teoriche econfrontarle con i risultati sperimentali;

utilizzare classificazionigeneralizzazioni e/o schemi logici perriconoscere il modello di riferimento.

2) Analizzare qualitativamente equantitativamente i fenomenilegati alle trasformazioni dienergia a partire dall’esperienza

Interpretare un fenomeno naturale o unsistema artificiale dal punto di vistoenergetico, distinguendo le varietrasformazioni di energia in relazionealle leggi che le governano

3) Essere consapevole dellepotenzialità delle tecnologierispetto al contesto culturale

Riconoscere il ruolo della tecnologianella vita quotidiana e nell’economiadella società

Adottare semplici processi per larisoluzione di problemi pratici

Saper spiegare il principio difunzionamento e la struttura deiprincipali dispositivi fisici

Utilizzare le funzioni di base deisoftware più comuni per produrre testi e

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comunicazioni multimediali, calcolare erappresentare dati, disegnare, catalogareinformazioni, cercare informazioni inrete.

4) Favorire la socialità e il senso diresponsabilità che si realizziattraverso:

lo sviluppo delle manualità nellaboratorio di fisica

l'articolazione in gruppo di lavoro il rispetto per le attrezzature utilizzate.

1.2 Individuazione delle competenzeViene chiarito e definito il concetto di competenza , qui riportato:

COMPETENZE sono ciò che in un contesto si sa fare (abilità) sulla base di un sapere, diconoscenze sia esperite che concettualizzate, per raggiungere l'obiettivo atteso e produrreconoscenza. Costituiscono la disposizione a scegliere, utilizzare, padroneggiare le conoscenze, lecapacità, in un contesto determinato per impostare e risolvere un problema dato.

Possono essere riassunte in cinque categorie: saper comunicare (costruire e interpretare il sapere specifico di ogni disciplina) saper selezionare (osservare, percepire, delimitare il campo d'indagine…) saper leggere ( analizzare, codificare…) saper generalizzare (sintetizzare, astrarre, dedurre…) saper strutturare (mettere in relazione, strutturare modelli…)

Per la loro individualizzazione occorre:

porre al centro ciò che lo studente deve imparare a fare, piuttosto che su una lista di contenuti daacquisire passivamente;

spostare l'attenzione dalla sequenza di contenuti e metodi, ai traguardi formativi,che lo studente deve acquisire al termine di una certa fase di studio.

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2. Modalità d'insegnamento: programmazione modulare.

E' opinione comune e concorde che la programmazione modulare sia lo strumento efficace perconseguire le finalità formative precedentemente illustrate e per costruire i percorsi formatividisciplinari, che traducano nella successione dei moduli i nuclei fondanti precedentementeindividuati e stabiliscano le competenze da accertare.

2.1 Principi della programmazione modulareSi è ritenuto importante elencare una serie di principi che saranno rispettati nel lavoro individualedi programmazione:

- Principio di realtà la programmazione non è un documento astratto che si ispira ad un modelloipotetico deduttivo, è un documento calato nella realtà di ogni singola classe, riferito alle realiattività e condizioni che caratterizzano una certa scuola in un certo contesto sociale;

- Principio di razionalità nel senso che le scelte che sono state operate sono state giustificate emotivate razionalmente anche attraverso un'assunzione di responsabilità riguardo alle attivitàdidattiche intraprese

- Principio di verificabilità nel senso che le scelte didattiche operate devono poter esserecontrollate e verificato il raggiungimento degli obiettivi;

- Principio di pubblicità una programmazione non è un documento privato ma rappresenta unprogetto educativo comunicabile, democraticamente aperto all'analisi e al controllo esterno;

- Principio di collegialità una programmazione è il prodotto di collaborazioni differenti

- Principio di professionalità docente la programmazione è anche espressione dellaprofessionalità di ciascun docente, essendo occasione per progettare e organizzare il propriolavoro;

- Principio di produttività sociale della scuola la programmazione è anche lo strumentoefficace per personalizzare gli interventi educativi in modo che ciascun allievo raggiunga ilsuccesso formativo.

La programmazione costituisce uno strumento indispensabile per l'attività del docente, in grado dievitare che l'estemporaneità si traduca in pressappochismo, in soluzioni posticce dei problemi viavia emergenti. La programmazione e in particolare la programmazione in moduli diventa la rispostarigorosa e nel contempo flessibile alla grande mole dei problemi posti oggi dal fare scuola.

2.2 Il moduloL'organizzazione modulare flessibile della didattica è una strategia formativa altamente strutturatache prevede l'impiego di segmenti unitari chiamati moduli.Il modulo è una parte significativa, omogenea ed unitaria di un più esteso percorso formativo,disciplinare, o pluri, multi-inter disciplinare ( con la distinzione nominale nel caso di una soladisciplina di "modulo debole", nel caso di più discipline di "modulo forte") la cui finalità è ilraggiungimento di obiettivi. Il modulo può essere disinserito facilmente, modificato nei contenuti enella durata, sostituito, mutato di posto nella struttura curriculare sequenziale iniziale. I motivi chehanno portato alla scelta dei moduli nella programmazione sono: L'individualizzazione dell'insegnamento: l'assemblaggio di moduli consente di operare una

didattica vicina alle esigenze di ciascun allievo; La quantificazione della competenze acquisite: i moduli possono rappresentare l'unità di misura

delle competenze acquisite; L'organizzazione razionale delle attività: i moduli e ancor più le unità didattiche (o di

apprendimento) di cui essi sono costituiti consentono di operare su segmenti curricolari brevi inmodo da ridurre gli insuccessi e i fallimenti formativi.

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3. Struttura modulare dei contenuti di Matematica e Fisica

E' stato successivamente elaborato un piano di programmazione annuale, alla luce diquello elaborato negli anni precedenti, dei moduli disciplinari per le tre classi terminali, incui sono stati elencati i contenuti irrinunciabili per le discipline di matematica e fisica, nelrispetto dei piani di studio proposti dal Ministero della Pubblica Istruzione e per il primobiennio del Regolamento recante “Indicazioni nazionali riguardanti gli obiettivi specificidi apprendimento concernenti le attività e gli insegnamenti compresi nei piani deglistudi previsti per i percorsi liceali di cui all’articolo 10, comma 3, del decreto delPresidente della Repubblica 15 marzo 2010, n. 89, in relazione all’articolo 2, commi 1 e 3,del medesimo regolamento.”

Matematica

CLASSE III

Modulo 0 Disequazioni algebriche Disequazioni di primo grado; Segno di un trinomio di secondo grado; Disequazioni di secondo grado; Disequazioni di grado superiore al secondo Moduli o valori assoluti; Disequazioni irrazionali; Disequazioni frazionarie; Sistemi di disequazioni

1. Introduzione alla geometria analitica Sistema di ascisse su una retta; Coordinate cartesiane nel piano; Distanza tra due punti nel piano cartesiano; Coordinate del punto medio di un segmento; Coordinate del punto che divide internamente un segmento in un dato rapporto; La geometria analitica: metodo e finalità. Equazione di un luogo geometrico; Traslazione degli assi coordinati Traslazione dei punti del piano individuata da un vettore; Le simmetrie.

2. La retta Assi cartesiani e rette parallele ad essi; Retta passante per l’origine; Retta in posizione generica; Rette parallele e perpendicolari; Equazione generale della retta; Posizione reciproca di due rette; Fascio proprio e improprio; Retta per un punto con assegnato coefficiente angolare; Coefficiente angolare della retta per due punti;

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Retta per due punti; Distanza di un punto da una retta; Luoghi geometrici (asse di un segmento, bisettrice di un angolo); Equazioni parametriche di un luogo; Fascio proprio di rette generato da due rette.

3. La circonferenza La circonferenza; Posizione reciproca tra retta e circonferenza; Circonferenza per tre punti; Tangenti ad una circonferenza; Posizione reciproca tra due circonferenza.

4. La parabola La parabola; Parabola con asse parallelo all’asse delle ascisse e con asse parallelo all’asse

delle ordinate; Parabole in posizioni particolari; Posizione reciproca tra retta e parabola; Parabola per tre punti; Tangenti alla parabola; Parabola con asse di simmetria parallelo all’asse delle ascisse; Risoluzioni grafiche di equazioni e disequazioni.

5. L’ellisse L’ellisse come luogo geometrico Tangenti all’ellisse

6. L’iperbole L’iperbole come luogo geometrico Iperbole riferita al centro e agli assi Iperbole equilatera riferita al centro e agli assi Iperbole equilatera riferita ai propri asintoti Funzione omografica Iperbole riferita a rette parallele ai suoi assi Risoluzioni grafiche di equazioni e disequazioni

7. Successioni numeriche Principio di induzione Successioni numeriche

8. Progressioni numeriche Progressioni aritmetiche: definizioni, termine generale, inserimento di m medi

aritmetici, somma dei termini di una progressione aritmetica finita Progressioni geometriche: definizione, termini generale, inserimento di m medi

geometrici, prodotto di n termini consecutivi di una progressione geometrica,somma dei termini di una progressione geometrica finita.

9. Statistica descrittiva Concetti fondamentali Distribuzioni statistiche: semplici, congiunte, condizionate, marginali. Valori di sintesi: indici di posizione, indici di variabilità

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Medie ferme Medie lasche Varianza e deviazione standard Formula per il calcolo di varianza e deviazione standard

10. Statistica descrittiva e bivariata Dipendenza Regressione: Interpolazione matematica e interpolazione statistica Regressione lineare, regressione quadratica Indice di correlazione di Pearson Contingenza

L’indice del χ2

OBIETTIVI

- saper riconoscere e distinguere le curve attraversol’equazione

- saper scrivere l’equazione di una conica assegnatele condizioni

- saper rappresentare graficamente le curve- saper individuare le simmetrie di una curva, saper disegnare dei grafici traslati

CLASSE IV

CONTENUTI1. Equazioni esponenziali e logaritmiche

PREREQUISITI Numeri reali Concetto di funzione Grafici di funzioni Equazioni e principi di equivalenza Equazioni e disequazione algebriche Potenza ad esponente razionale e relative proprietà.

OBIETTIVI Rappresentare graficamente funzioni esponenziali e logaritmiche Risolvere equazioni e disequazione esponenziali Risolvere equazioni e disequazione logaritmiche.

UNITA’ DIDATTICHE Potenze con esponente reale Funzione esponenziale e logaritmica Equazioni esponenziali e logaritmiche.

2. Elementi di goniometriaPREREQUISITI

Concetti di angolo e di arco di circonferenza e loro relazioni Funzioni.

OBIETTIVI

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Conoscere la misura di un angolo in vari sistemi Conoscere le funzioni goniometriche.

UNITA’ DIDATTICHE Misura degli archi e degli angoli Funzioni goniometriche.

3. Relazioni tra le funzioni goniometrichePREREQUISITI

Funzioni goniometriche.OBIETTIVI

Conoscere le relazioni tra archi e funzioni.UNITA’ DIDATTICHE

Archi associati e archi complementari Archi particolari Formule goniometriche.

4. Equazioni e disequazioni goniometrichePREREQUISITI

Relazione tra le funzioni goniometri Risoluzione delle disequazioni algebriche.

OBIETTIVI Risoluzione delle equazioni e delle disequazioni goniometriche.

UNITA’ DIDATTICHE Equazioni goniometriche Disequazioni goniometriche

5. TrigonometriaPREREQUISITI

Nozioni fondamentali di geometria euclidea Conoscenza delle funzioni goniometriche e delle proprietà degli

angoli associati e complementari Risoluzione delle equazioni goniometriche.

OBIETTIVI Conoscere le relazioni tra funzioni goniometriche e lati di un

triangolo e saperle applicare alla soluzione di problemi.UNITA’ DIDATTICHE

Relazioni tra lati ed angoli di un triangolo Applicazioni della trigonometria alla geometria piana Applicazioni della trigonometria alla geometria analitica.

6. Geometria solidaPREREQUISITI

Nozioni di geometria euclidea del piano Saper risolvere problemi.

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OBIETTIVI Conoscere la geometria dello spazio Conoscere i solidi Saper calcolare superfici e volumi dei solidi.UNITA’ DIDATTICHE Rette e piani nello spazio Diedri, angoloidi e poliedri Superfici e solidi di rotazione Area della superficie dei solidi Volume dei solidi e solidi simili.

CLASSE V

OBIETTIVIAlla fine della classe quinta lo studente deve:

Conoscere l’analisi Saper studiare una funzione Applicare teoremi e regole studiate alla risoluzione di problemi Utilizzare correttamente il linguaggio specifico Sviluppare in modo coerente le varie dimostrazioni.

CONTENUTI1. Richiami e approfondimenti sulle funzioni

PREREQUISITI Equazioni e disequazioni algebriche Sistemi di disequazioni Equazioni e disequazioni goniometriche, esponenziali e logaritmiche

OBIETTIVI Acquisire il concetto di intorno e di punto di accumulazione Definire e classificare le funzioni numeri reali Saper determinare il campo di esistenza delle funzioni

UNITA’ DIDATTICHE Insiemi numerici Funzioni matematiche

2. Limiti delle funzioni e continuitàPREREQUISITI

Nozioni su funzioni e intorni Risoluzioni di disequazioni con valore assoluti

OBIETTIVI Acquisire la nozione di limite

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Apprendere le tecniche per il calcolo di limiti di funzioni Conoscere la nozione di continuità Classificare i vari tipi di discontinuità Introdurre la nozione di asintoto

UNITA’ DIDATTICHE Definizione di limite Teoremi sui limiti Funzioni continue Limiti notevoli Forme indeterminate Infinitesimi e infiniti Discontinuità delle funzioni Grafico probabile di una funzione

3. Derivata di una funzionePREREQUISITI

Limiti e limiti notevoli Continuità di funzioni Funzioni algebriche e trascendenti Infinitesimi

OBIETTIVI Acquisire la nozione di derivata Apprendere le tecniche per il calcolo delle derivate Conoscere i teoremi del calcolo differenziale Saper applicare la regola di de l’Hospital

UNITA’ DIDATTICHE Derivate Teoremi sul calcolo delle derivate Retta tangente in un punto al grafico di una funzione Differenziale di una funzione Applicazione della derivata in fisica Teoremi sulle funzioni derivabili

4. Massimi, minimi e flessiPREREQUISITI

Le derivate Risoluzione di disequazioni

OBIETTIVI Acquisire strumenti per lo studio di funzioni Risolvere problemi di massimo e minimo

UNITA’ DIDATTICHE Punti stazionari Concavità

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Ricerca di massimi minimi e flessi Problemi di massimo e minimo Studio di funzioni

5. Calcolo integralePREREQUISITI

Calcolo differenzialeOBIETTIVI

Apprendere la nozione di integrale indefinito e di integrale definito Acquisire i concetti di primitiva di una funzione e di funzione

integrale Saper utilizzare i principali metodi di integrazione indefinita Comprendere il teorema del calcolo integrale e le sue applicazioni Saper calcolare l’area di una superficie piana e il volume di un solido

di rotazioneUNITA’ DIDATTICHE

Integrali indefiniti Integrali definiti Volume di un solido di rotazione Integrali impropri

6. Calcolo combinatorio e progressioniPREREQUISITI

Elementi di algebraOBIETTIVI

Conoscere permutazioni, disposizioni e combinazioni Saper applicare i coefficienti binomiali Saper operare con le progressioni aritmetiche e geometriche

UNITA’ DIDATTICHE Permutazioni, combinazioni, disposizioni Coefficienti binomiali

Progressioni aritmetiche e geometriche

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Fisica (Biennio)

CONTENUTI PROGRAMMAZIONE DI FISICACLASSI PRIME

Modulo 1. La misura Grandezze scalari La misura di lunghezze, aree e volumi Massa e densità di una sostanza Notazione scientifica e approssimazione Errori nella misura Grandezze vettoriali I vettori Scomposizione di vettori Operazioni con i vettori Rappresentazione di un fenomeno: i grafici cartesiani Grandezze direttamente proporzionali e inversamente proporzionali

Modulo 2. Cinematica Spostamento Velocità Accelerazione Moto rettilineo e uniforme Moto uniformemente accelerato Moto circolare uniforme

Modulo 3. Dinamica Prima legge della dinamica Seconda legge della dinamica Terza legge della dinamica Forza peso e massa Forze di attrito Forze elastiche Forza gravitazionale

Modulo 4. Equilibrio dei corpi Momento di una forza Coppie di forze Le macchine semplici

Modulo 5. Equilibrio dei fluidi La pressione Il principio di Pascal I vasi comunicanti La spinta di Archimede Legge di Stevino

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CLASSI SECONDE

Modulo 1. Lavoro ed energia Lavoro Potenza Energia cinetica Energia potenziale Conservazione energia meccanica

Modulo 2. La temperatura e il calore La temperatura Dilatazione termica Capacità termica e calore specifico

L’equilibrio termico

Cambiamenti di stato della materia

Propagazione del calore

Modulo 3. Elementi di ottica geometrica La propagazione della luce La riflessione della luce La riflessione sugli specchi curvi La rifrazione della luce Le lenti

OBIETTIVI SPECIFICI DEL BIENNIO

Nel primo biennio si inizia a costruire il linguaggio della fisica classica (grandezze fisiche scalari e

vettoriali e unità di misura), abituando lo studente a semplificare e modellizzare situazioni reali, a

risolvere problemi e ad avere consapevolezza critica del proprio operato.

Al tempo stesso gli esperimenti di laboratorio consentiranno di definire con chiarezza il campo di

indagine della disciplina e di permettere allo studente di esplorare fenomeni (sviluppare abilità

relative alla misura) e di descriverli con un linguaggio adeguato (incertezze, cifre significative,

grafici). L’attività sperimentale lo accompagnerà lungo tutto l’arco del primo biennio, portandolo a

una conoscenza sempre più consapevole della disciplina anche mediante la scrittura di relazioni che

rielaborino in maniera critica ogni esperimento eseguito.

Alla fine del biennio gli allievi dovranno essere in grado di :

Analizzare un fenomeno o un problema riuscendo ad indiv iduare gli

element i s ignificat ivi, le relaz ioni, i dat i superflu i, quelli mancant i,

r iuscendo a collegare premesse e conseguenze;

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Eseguire in modo corretto semplici misure con chiara co nsapevo lezza delle

operazioni effet tuate e degli st rument i ut ilizzat i;

Raccogliere, ordinare e rappresentare i dat i r icavat i, valutando gli ordini d i

grandezza e le approssimazioni, met tendo in evidenza l’ incertezza associata

alla misura;

Esaminare i dat i e r icavare informazioni significat ive da tabelle, grafici ed

alt ra documentazione;

Porsi problemi, prospet tare soluzioni e modelli;

Inquadrare in medesimo schema logico situazioni diverse riconoscendo

analogie o differenze, proprietà variant i ed invariant i;

Trarre semplici deduzioni teoriche e confrontarle con i r isult at i

sper imentali;

Utilizzare o elaborare semplic i programmi da verificare con l’elaboratore,per la r iso luzione di problemi o per la simulazione di fenomeni;

Con l’att ività di laboratorio gli allievi dovranno inolt re:

Aver sviluppato la capacità di proporre semplic i esperiment i at t i a fornire

r isposte a problemi di natura fis ica;

Aver imparato a descr ivere, anche a mezzo di schemi, le apparecchiature

e le procedure ut ilizzate e aver sviluppato abilit à operat ive connesse con l’uso degli st

rument i;

Aver acquis ito flessibilità nell’affrontare situaz ioni impreviste di naturascient ifica e/o tecnica.

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Fisica - Triennio

LE CONOSCENZE E LE COMPETENZE SOTTOLINEATE SONO DA INTENDERSI COME CONOSCENZE E COMPETENZE MINIME.

MODULI DEL 3^ ANNO

Modulo 1 – Il moto

Contenuti del modulo Conoscenze Competenze Cinematica : lo studio del

moto Unidimensionale Grandezze scalari e

vettoriali Operazioni con i vettori Cinematica : lo studio del

moto bidimensionale Moto del proiettile con

angolo di lancio qualunque

Concetti di posizione , distanza espostamentoVelocità media e istantaneaAccelerazione media e istantaneaEquazioni del moto erappresentazioni graficheConcetto di sen, cos, tan,e sen

-1

, cos-1,

tan-1

di un angoloqualsiasiLe equazioni del moto del lancio delproiettile gittata e massima altezza

Saper utilizzare le equazioni del motounidimensionale e per estensionebidimensionaleSaper rappresentare i vettori e esaper sommare e sottrarre vettori conl’usodeiversori.Costruzione elettura dei grafici, interpretazione diqualunque grafico.Calcolo dell’angolo di lancio,calcolo della gittata e della massimaaltezza.Soluzione di problemi usando ilproblem solvine

Modulo 2-Le leggi del moto di NewtonContenuti del modulo Conoscenze Competenze

Forza e massa Le interazioni Prima , seconda e terza legge

di Newton Natura vettoriale delle forze

in due dimensioni Forza peso Forze normali

Differenza tra massa gravitazionale imassa inerziale.I tre principi della dinamicaPeso reale e apparente e le loroconseguenze fisiche

Saper fare uno schema di corpo liberoSaper operare con le forze e con lecomponenti delle forze in duedimensioniSaper operare con le forze normali supiano inclinato

Modulo 3–Applicazioni delle leggi di NewtonContenuti del modulo Conoscenze Competenze

Forze di attrito Tensioni e forze elastiche Moto circolare

Distinzione dei vari tipi di attrito econoscenza delle equazioni delleforze di attrito.Concetto di tensione .Legge di Hooke e suoi limitiConcetto di equilibrio traslazionale .Moto circolare come conseguenzadella tensione di una corda vincolatoe rotanteDistinguerel‘accelerazionecentripeta da quella tangenziale

Saper operare con le forze di attritoanche su piani inclinati .Saper rappresentare il cambiamentodi direzione delle tensioni con lepuleggieSaper rappresentare la legge di Hookesu piano cartesiano e saper operarecon essa.Saper operare con forze equilibratesul piano.Saper calcolare l’accelerazionecentripeta e la forza centripeta eapplicarle nel caso di una curva o diuna centrifuga

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Modulo 4- Lavoro ed energia cineticaContenuti del modulo Conoscenze Competenze

Lavoro compiuto da unaforza costante

Energia cinetica e teoremadelle “forze vive”

Lavoro compiuto da unaforza variabile.

Potenza

Concetto di lavoro meccanicoConoscere la relazione che lega illavoroconl’energiameccanicaConoscere la relazione di potenza

Saper calcolare il lavoro compiuto dauna forza costante e variabileCalcolare il lavoro compiutoda una mollaSaper utilizzare il concetto di potenza

Modulo 5- Energia potenziale e forze conservativeContenuti del modulo Conoscenze Competenze

Forze conservative e nonconservative

Energia potenziale e lavorofatto da forze conservative

Conservazione dell’energiameccanica

Lavoro fatto da forze nonconservative

Conoscere le caratteristiche delleforze conservative e non conservativeConoscerelarelazionedell’energiapotenziale e del lavoro per le forzeconservative e non.

Applicazione della conservazionedell’energiameccanicainesercizididinamicaSaper dedurre dalle curve dipotenziale i punti di inversione el’energia posseduta da un corpo

6-Modulo – Quantità di moto e urtiContenuti del modulo Conoscenze Competenze

Quantità di moto Seconda legge di Newton Impulso Conservazione della quantità

di moto Urti elastici e anelatici Centro di massa

Definizione di quantità di motoLa relazione tra la quantità di moto ela seconda legge di NewtonLa definizione e il concetto diimpulsoConoscere in quale situazione fisicala quantità di moto si conserva

Saper applicare i contenutidel modulo in situazioni fisichediverse anche in urti bidimensionali.

Definire urti elastici e nonConcetto di centro di massa

Modulo 7-Cinematica ed energia di rotazioneContenuti del modulo Conoscenze Competenze

Posizione velocità eaccelerazione angolari

Cinematica rotazionale Relazioni tra grandezze

lineari e rotazionali Energia cinetica di rotazione

e momento di inerzia Conservazione dell’energia

Posizione, velocità e accelerazioneangolari medie e istantaneeConfronto tra le equazioni dei motilineari e rotazionaliPrincipio di conservazionedell’energianelmotorotazionaleedirotolamento

Saper utilizzare le equazioni del motorotazionaleSaper individuare un moto dirotolamento Saperutilizzarel’energiadirotazione e saper applicare laconservazione dell’energia a corpi cheruotano e rotolano

Modulo 8- La gravitazione

Contenuti del modulo Conoscenze Competenze

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La legge della gravitazioneuniversale di Newton

Le leggi di Keplero dei motiorbitali

Energia potenzialegravitazionale

Conservazione dell’energia

Formulazione matematica della leggedella gravitazioneEnunciati delle leggi di KepleroLa relazione tra G e g

Saper applicare il principio disovrapposizione alle forzegravitazionalieall’energiapotenzialeSaper calcolare l’energia potenzialegravitazionale, applicandola allaconservazione dell’energia

Modulo 9– Leggi dei GasContenuti del modulo Conoscenze Competenze

Gas ideali Teoria cinetica

Proprietà fondamentali dei gas idealiRelazione tra energia cinetica e

Applicazioni delle proprietàfondamentali dei gas ideali

Modulo 10–Le leggi della termodinamicaContenuti del modulo Conoscenze CompetenzePrincipio zero della termodinamicaPrimo principio dellatermodinamicaTrasformazioni termodinamicheCalori specifici di un gas idealeSecondo principio dellatermodinamicaMacchine termiche e principio diCarnetEntropia

Terzo principio della termodinamica

Primo principio della termodinamicaTrasformazioni :reversibili,irreversibili,quasi-statiche ,isobare ,isocore, isotermiche, adiabatiche.Enunciato del secondo principio dellatermodinamica.Concetto di entropia, ordine edisordine

Saper applicare il 1° principio dellatermodinamica.Saper riconoscere e graficarequalunque tipo di trasformazione .Concetto di rendimento e lavoromassimo e COP.

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MODULI DEL 4^ ANNO (nuovo ordinamento)Modulo 1–Le onde e il suono

Contenuti del modulo Conoscenze CompetenzeOnde su cordaFunzione d’onda armonicaOnde sonoreIntensità del suonoEffetto DopplerSovrapposizione einterferenzaOnde stazionarie

Conoscere le principali caratteristichedelle ondeCome si generano le onde stazionarieComprendere la sovrapposizione el’interferenza

Saper applicare le conoscenzeacquisite in problemi specifici

Modulo2–Le onde e la luce ( interferenza e diffrazione)Contenuti del modulo Conoscenze Competenze

Sovrapposizione einterferenza

Esperimento della doppiafenditura di Young

Diffrazione

Condizione per frange luminose escure

Determinazione delle condizioni perl’interferenzaDeterminazione delle frangeluminose o scure nelle diffrazione diuna sola fenditura

Modulo3–Cariche elettriche,forze e campiContenuti del modulo Conoscenze CompetenzeCarica elettricaElettrizzazione dei corpiLegge di CoulombCampo elettrico e linee di forzaFlusso del campo elettrico e legge diGauss. Circuitazione del C.E.

Intensità della minima caricaDifferenza tra conduttori e isolantiLegge di Coulomb e campoelettrostatico, confronto con il campogravitazionale

Saper utilizzare la legge di Coulombe la legge di sovrapposizioneSaper rappresentare il campo elettricoSaper utilizzare il concetto di flussodel campo e la legge di Gauss

Modulo4–Potenziale elettrico ed energia potenzialeContenuti del modulo Conoscenze Competenze

Potenziale elettrico ed energiapotenziale elettrica Conservazionedell’energia Superficiequipotenziali e campo elettricoCondensatori e dielettrici

Relazione tra campo elettrico epotenziale elettrico

Relazione tra campo elettrico epotenziale elettricoRelazione della conservazionedell’energia

Relazione della capacità delcondensatore piano

Saper determinare il potenzialeelettrico di un sistema di carichepuntiformi. Saper utilizzare la relazionetra superfici equipotenziali e campoElettrico. Saper utilizzare le relazionifondamentali dei condensatori nel vuotoe con dielettrico

Modulo5–Corrente elettrica e circuiti in corrente continuaContenuti del modulo Conoscenze CompetenzeCorrente elettricaLeggi di OhmEnergia e potenza nei circuiti elettriciResistenze in serie e parallelo Leleggi di KirchhoffCircuiti con condensatoriCircuiti RCAmperometri e voltmetri

Differenza tra fem e ddpFormulazione delle leggi di OhmResistenze equivalente per semplicicircuiti con resistenze in serie e/oparalleloLeggi di Kirchhoff Capacitàequivalente per condensatori inserie e/o parallelo

Applicazioni delle leggi di OhmCalcolo della resistenze equivalenteper semplici circuiti con resistenze inserie e/o paralleloCalcolo della capacità equivalente percondensatori in serie e/o in paralleloCarica e scarica del condensatoreInserimento di amperometro evoltmetro in un circuito

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Modulo6–MagnetismoContenuti del modulo Conoscenze CompetenzeCampo magnetico

Forza magnetica su cariche inmovimentoMoto di particelle cariche in campomagneticoForza magnetica su un fili percorsi dacorrenteCorrenti elettriche, campi magnetici elegge di AmpèreSpire di correnti e solenoidiCaratteristiche magnetiche dellamateria

Rappresentazione delle linee delcampo magneticoIntensità della forza magneticaRegola della mano destraConfronto tra forze elettriche e forzemagneticheForza magnetica esercitata su un filopercorso da correnteMomento torcente su spireLegge di AmpèreLa legge di Ampère e campomagnetico di un solenoideParamagnetismo e diamagnetismo

Saper determinare la forza magneticaesercitata da un campo magnetico suuna carica in movimentoSaper descrivere il moto di una caricain un campo magnetico uniformeSaper determinare la forza magneticadi interazione tra fili percorsi dacorrente

Modulo7–Flusso del campo magnetico indotto e legge di FaradayContenuti del modulo Conoscenze CompetenzeFEM indottaFlusso del campo magneticoLegge di Faraday-Lenzdell’induzione elettromagneticaGeneratori elettriciAutoinduzione e induttanza

Legge di FaradayLegge di Lenz

Applicazioni della legge di FaradayApplicazioni della legge di Lenz

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MODULI DEL 5^ ANNO (nuovo ordinamento)

Competenze/abilità, dell’area metodologica e dell’area linguistica e comunicativa: acquisire un metodo di studio autonomo e flessibile, per condurre ricerche e approfondimenti personali; essere consapevoli della diversità dei metodi utilizzati nei vari ambiti disciplinari e saper compiere le necessarie

interconnessioni tra i metodi e i contenuti delle singole discipline;

curare l’esposizione orale e saperla adeguare ai diversi contesti, imparando quindi ad esprimersi con proprietà di

linguaggio;

saper utilizzare le tecnologie dell’informazione e della comunicazione per studiare, fare ricerca, comunicare.

Altre competenze di carattere generale:

saper semplificare e modellizzare situazioni reali;

saper risolvere problemi;

saper esplorare fenomeni e descriverli con un linguaggio adeguato;

possedere i contenuti fondamentali delle scienze fisiche, padroneggiandone le procedure e i metodi di indagine,

anche per orientarsi nelle scienze applicate.

Si prevede l’utilizzo di Excel come foglio di calcolo per elaborare dati e comunicare risultati.

Conoscenze Competenze/abilità

Induzione einduttanza.

Legge di Faraday-Neumann-Lenz. Induttori e induttanze.Autoinduzione, circuiti RL.Corrente alternata. Mutuainduzione. Il trasformatore.

Comprendere il fenomeno dell’induzionemagnetica, attraverso le leggi che lo governano.Capire la sua importanza dal punto di vistaenergetico e delle applicazioni fisiche etecnologiche conseguenti. Saper applicare iconcetti alla risoluzione di semplici circuiti incorrente alternata.

Equazioni diMaxwell. Ondeelettromagnetiche.

Equazioni di Maxwell.Produzione e propagazionedelle onde elettromagnetiche.Spettro elettromagnetico.

Comprendere il legame tra campi elettrici emagnetici grazie all’equazioni che caratterizzano ilcomportamento di entrambi. Saper applicarequanto appreso alla spiegazione di fenomeni ditrasporto d’energia sotto forma di onde.

La relatività.

Postulati della relativitàristretta. Tempo assoluto etempo relativo. Dilatazionedei tempi e contrazione dellelunghezze. Equivalenzamassa-energia.Cenni di relatività generale.

Comprendere le conseguenze che ha l’assolutezzadel valore della velocità della luce sul concetto direlatività del moto, ovvero sui concetti di tempo edi spazio.

Le origini dellafisica dei quanti

La radiazione di corpo nero ei quanti di Planck. L’effettofotoelettrico e la teoriacorpuscolare della luce.

Comprendere la necessità di descrivere la luce siamediante un modello corpuscolare, sia medianteuno ondulatorio e quali siano le proprietà salientidi ciascuno. Comprendere che la dualità onda-corpuscolo della luce vale anche per gli oggetticomuni e in particolare per le particelle atomiche esub-atomiche.

L’atomo

Quantizzazione dell’atomonucleare: il modello di Bohr.Dualità onda-corpuscolo. Ilprincipio di indeterminazione

Comprendere in maniera qualitativa lecaratteristiche principali degli atomi. Saperdescrivere, anche in modo parziale, talicaratteristiche e applicazioni.

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ed il principio di esclusionedel Pauli.

Fisica nucleare.L’energia delnucleo.

Il nucleo e alcune sueproprietà; il decadimentoradioattivo, i decadimentialfa e beta. La fissionenucleare. La fusionetermonucleare

Comprendere in modo qualitativo ilcomportamento del nucleo atomico e le leggi chelo governano. Apprendere i processi energetici cheavvengono al suo interno.

Cenni di fisicasub-nucleare.

Classificazione delleparticelle elementari emodello standard.

Apprendere l’esistenza e le caratteristiche generalidelle particelle elementari.Comprendere qualitativamente la relazione tra leforze fondamentali e le particelle che le mediano.Saper descrivere, anche in modo parziale, taliargomenti.

Elementi dicosmologia.

L’Universo in espansione;radiazione cosmica di fondoa microonde, la materiaoscura, il big bang.

Apprendere l’esistenza di tali fenomeni e alcuneloro caratteristiche. Comprendere qualitativamentele relazioni tra di essi. Saper descrivere, anche inmodo parziale, tali argomenti.

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4. Metodologia

4.1 Approcci didattici, tipologia di attività e modalità di lavoro

La presentazione degli argomenti disciplinari sarà effettuata attraverso lezioni frontali e lezioni -discussione:

- nella lezione frontale, della quale si farà un uso ridotto, è il docente a trasmettere leinformazioni al gruppo classe. Questa metodologia trova la sua efficacia nella genesi di nuoveteorie nelle quali si dovranno dare nuove definizioni o nuove regole di calcolo.

- nella lezione - discussione, che sarà maggiormente utilizzata, all'esposizione del docente sialterna la discussione del gruppo - classe ,che è sollecitato a discutere e sviluppareulteriormente gli argomenti trattati.

Gli allievi saranno, dunque, stimolati, ricorrendo ad opportuni riferimenti, riguardo alle conoscenzepossedute sui vari argomenti e acquisite negli anni precedenti (processo di brainstorming) , adedurre proprietà, ad arrivare a generalizzazioni, a completare con esempi significativi le lezionisvolte, a suggerire o a ultimare procedimenti risolutivi.L’alunno dovrà essere il protagonista dell’attività didattica –educativa. La teoria trattata saràarricchita da numerosi esercizi, che avranno il fine di chiarire ulteriormente il percorso didatticoeffettuato e saranno di riscontro, per gli studenti, del grado di approfondimento delle conoscenzeacquisite.In ogni momento delle attività didattiche si cercherà inoltre di rendere l'insegnamento quanto piùvicino alle esigenze di ciascun allievo operando anche in alcuni casi una didattica per"individualizzazione", finalizzata ad un particolare soggetto, relativamente ad un certo argomento,ad una specifica attività.

L’informatica più che una disciplina sarà considerata una metodologia e la multimedialità sarà

presente durante le attività didattiche, con l’uso di pacchetti operativi: Derive, Cabri Geometre,Geogebra, Matematica, Fisica Interattiva e altro ancora.

Nello specifico si rimanda alle programmazioni individuali dei docenti.

Fisica biennioLa fase iniziale del processo di insegnamento-apprendimento della fisica ha una funzione diraccordo con le conoscenze e le abilità già acquisite dagli allievi negli studi precedenti.Dopo aver valutato il livello degli allievi per quanto riguarda le conoscenze prerequisite, sicercherà di omogeneizzare il gruppo classe, facendo ricorso ad opportune strategie di recupero,mediante l'osservazione di semplici fenomeni fisici e la esecuzione di misure e facili esperimenti,che richiedano premesse teoriche elementari e che riguardino alcune proprietà dei corpi. Sipotranno effettuare, in relazione alle eventuali esigenze, misure di:

- lunghezza, superfici, volumi;

- angoli;- tempo;- velocità media;- massa e densità;- peso e peso specifico.L'analisi dei fenomeni, approfondita con il dibattito in classe ed effettuata sotto la guida

dell'insegnante, dovrà gradualmente e con continuità sviluppare negli allievi la capacità dischematizzare fenomeni via via più complessi e di proporre modelli. L'individuazione dellegrandezze fisiche in gioco e la valutazione degli ordini di grandezza saranno utili per creare un

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ulteriore collegamento con le conoscenze già acquisite nella scuola secondaria di primo grado.Il metodo sperimentale e la teoria della misura rappresenteranno un riferimento costante durante

tutto il corso e saranno affrontati non separatamente dai problemi fisici concreti, ma comenaturale conseguenza dell'attività teorica e di laboratorio. L'uso del materiale audiovisivodovrà integrare, ma non sostituire, l'attività di laboratorio che è da ritenersi fondamentale perl'educazione al "saper operare". Si potrà, inoltre, utilizzare software didattico di provata qualitàper la simulazione di fenomeni fisici che non sia possibile studiare direttamente in laboratorio.La prova scritta comprenderà esercizi e problemi non limitati ad un'automatica applicazione diformule, ma orientati all'analisi del fenomeno considerato e alla giustificazione logica delle variefasi del processo di risoluzione. Durante l'anno scolastico, la prova scritta potrà consistere anchein una relazione descrittiva individuale, successiva ad una o più esperienze del laboratorio.La trattazione parallela di tali argomenti permette al docente di evidenziare come spesso uno stessoschema logico possa inquadrare situazioni profondamente diverse da un punto di vista puramentefenomenologico, ma descrivibili con formalismi uguali o analoghi. Il docente dovrà, quindi,condurre gli allievi ad evidenziare in questo contesto analogie e differenze, proprietà varianti edinvarianti. Si sottolinea il fatto che una trattazione parallela di fenomenologie diverse, maconcettualmente analoghe, permette un notevole risparmio sia di tempo che concettuale, rispettoalla trattazione classica delle stesse.4.2 Laboratorio di fisicaL’attività nel laboratorio di fisica è fondamentale per un approccio corretto alla disciplina, a questoproposito si vuole mettere in evidenza la difficoltà di effettuare una azione didattica efficace nellaboratorio dovuta soprattutto alla mancanza di un valido aiuto, che vada oltre la semplicesistemazione degli strumenti sul banco di lavoro, del personale addetto al laboratorio.L’allestimento della strumentazione per l’esperimento è qualcosa di più complesso , che richiededel tempo , non è una attività che il docente può realizzare durante la lezione con il gruppo classe.Obiettivi specifici:Con l'attività di laboratorio gli allievi dovranno:

- sviluppare la capacità di proporre semplici esperimenti, atti a fornirerisposte a problemi di natura fisica;- imparare a descrivere, anche per mezzo di schemi, le apparecchiature ele procedure utilizzate sviluppare abilità operative connesse con l'uso degli strumenti;- acquisire flessibilità nell'affrontare situazioni impreviste di natura scientifica e/o tecnica.

5 .Strumenti di lavoro

5.1 Libro di testo, testi di lettura, di consultazione, dispense, fotocopieIl libro di testo sarà il riferimento essenziale per lo studente, ad esso per le parti che non sonoesaustive saranno associate alcune fotocopie da altri testi di matematica.

5.2 Sussidi, audiovisivi, informatici e/o laboratori (modalità e frequenza)

Le lezioni teoriche di matematica saranno supportate nei tempi e negli spazi assegnati da unaattività nel laboratorio di informatica nel modo seguente:

- Eventuale uso di software di analisi matematica e di geometria ( Cabri e Derive, Geogebra)

- Eventuale uso di software per la fisica (Phisica Interattiva,Physics2000, applets variamentereperibili in rete)

6. Verifica dell'apprendimento

6.1 Modalità di verificaNel processo di insegnamento-apprendimento l'attività di verifica è possibile paragonarla a quella di

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un fotografo che ritrae uno scorcio del reale senza aggiungervi nulla di suo; misurare unaprestazione equivale a fotografare la prestazione dell'allievo, cercando di attribuirvi una misura unvalore, che sia il più possibile libero da particolarismi o soggettivismi. Le verifiche che sarannoeffettuate saranno diversificate:

- per valutare abilità diverse;

- per poter comparare i risultati ottenuti con i vari tipi di verifiche ed avere più chiari gli ambitiin cui intervenire

- per abituare gli allievi a sostenere vari tipi di prove.

6.2 Tipologie di prove fisica biennioSaranno frequenti le verifiche formative, spesso senza voto, tendenti a valutare l’acquisizione dinuove conoscenze, specifiche abilità per poter stabilire il successivo itinerario di lavoro o per poterintervenire con l’azione di recupero; in numero più limitato le verifiche sommative con votoeseguite al termine di una U.D. o di un argomento rilevante. Si propongono: prove scritte, testoggettivi, temi, discussioni ed interrogazioni. L’errore dell’allievo verrà usato didatticamente, ossiastabilito il tipo di errore si cercherà di fornire chiarimenti o si esorterà l’alunno ad una maggioreattenzione invitandolo a correggere da solo i propri errori.matematica e fisica triennioSaranno così effettuati :

- test d'ingresso per accertare il livello dei prerequisiti posseduti dagli allievi (classi terze);

verifiche formative alla fine di ogni unità didattica per accertare il raggiungimento degliobiettivi specifici, in forma di colloqui aperti alla classe o come semplici quesiti da risolvere inmodo individuale,

- una verifica sommativa alla conclusione del modulo con l'utilizzazione delle seguenti tipologiedi prove: risoluzione di problemi di matematica e di fisica, domande a scelta multipla, saggi brevi, domande a risposta aperta nelle prove scritte, per le quarte e quinte classi simulazione di terze prove, colloqui orali individuali relazioni di laboratorio osservazione attenta e sistematica dei comportamenti della classe e dei singoli alunni;

una registrazione puntuale degli interventi effettuati dagli allievi durante la lezione .6.3 Griglie di valutazione

Le verifiche non saranno episodiche o concepite come un fatto eccezionale durante l'attivitàdidattica, gli allievi saranno sentiti sempre più spesso, in modo da abituarli all'intervento ealladiscussione sui problemi, l'obiettivo è stato quello di eliminare i fattori emotivi connessicon l'attività di verifica.All'interno della logica programmatoria oggetto di verifica è l'obiettivo che lo studente deveraggiungere; pertanto la misura attribuita alla prova scaturisce dal confronto:

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prestazione/obiettivo da raggiungere

Per rendere quanto più oggettiva possibile la misurazione di ciascuna prova, di matematica e di fisica,gli elaborati saranno corretti in base ad una griglia di valutazione che sarà formulatacontemporaneamente alla scelta degli esercizi da svolgere, la stessa sarà comunicata agli studentiall'atto della verifica.

matematica e fisica triennio

Nelle verifiche di matematica e di fisica, rispettando le finalità generali contenute nel P.O.F.,saranno ritenuti descrittori irrinunciabili: la risoluzione teorica del problema :

analisi sintetica delle scelte risolutive e delle procedure padronanza del supporto matematico, esplicitazione chiara delle strategie risolutive eseguite

la risoluzione numerica del problema svolgimento dell'impianto calcolatorio, completezza e correttezza dei risultati ottenuti

la risoluzione grafica del problema (rappresentazione grafica del problema come verifica dellerisoluzioni precedenti);

Nella correzione dei "saggi brevi" o domande a risposta aperta che saranno prevalentementeutilizzati per la fisica saranno utilizzati come descrittori: l'aderenza alla traccia conoscenza dei contenuti coerenza logico-espositiva uso del linguaggio specifico applicazione formule e procedure

Nella prova di laboratorio sono ritenuti descrittori fondamentali: descrizione della strumentazione utilizzata modellizzazione dei fenomeni

descrizione dell’esperienza raccolta e rappresentazione dei dati; analisi conclusiva dei risultati ottenuti.

Nelle prove orali saranno utilizzati come descrittori: la conoscenza di formule e di procedure l'acquisizione di un linguaggio corretto l'argomentazione delle conoscenze

A ciascun docente è affidata la possibilità di correzione con una griglia di valutazione o con giudizio,in entrambi i casi la valutazione dovrà essere effettuata attraverso un voto in scala decimale.

7. ValutazioneIl momento della valutazione si presenta come fondamentale nel processo di

insegnamento - apprendimento poiché:permette il controllo del grado di apprendimento dello studenteconsente il monitoraggio delle strategie didattiche dell'insegnante

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Il raggiungimento degli obiettivi didattici rimane legato a degli standard minimi da conseguireconnessi con la situazione iniziale dell'allievo e il suo significativo miglioramento non intermini assoluti, ma relativo ai prerequisiti iniziali.I dati raccolti durante i momenti delle verifiche saranno interpretati sia in itinere che al terminedi ogni quadrimestre. In ogni caso dovrà essere rispettata la griglia di valutazione presente nelPOF della scuola, che viene di seguito riportata:

Nella valutazione, il docente partendo dalla misura dell'apprendimento realizzato dal discente,prenderà in esame la sua storia e dunque saranno ritenuti parametri indispensabili:

Il percorso di apprendimento realizzato dallo studente in un certo periodo di tempo (irrilevante, accettabile, notevole) La partecipazione alla vita scolastica ( passiva, propositiva, sollecitata) L'impegno profuso (finalizzato alle prove di verifica,, scarso, notevole) Il metodo di studio realizzato (organizzato , ripetitivo, rielaborativi, autonomo)

8. Obiettivi minimi e Valorizzazione delle EccellenzeNegli ultimi anni i licei scientifici sono stati protagonisti di un vero e proprio boom delle iscrizioni,le motivazioni sono tante e forse questa non è la sede più adatta per esaminarne le cause, certamenteuna riflessione accurata e attenta deve essere effettuata in relazione alle conseguenze che talefenomeno ha provocato nell’attività d’insegnamento/ apprendimento in particolare delle disciplinescientifiche.Gli allievi che si iscrivono al liceo scientifico hanno spesso una preparazione di base eterogenea,molti di loro poco vocati verso le discipline scientifiche si ritrovano a dover convivere con un pesocurricolare di contenuti scientifici notevole e in alcuni casi molto difficoltoso. La risposta non puòche essere la personalizzazione degli interventi e dei percorsi, l’attivazione di aree di recupero e disupporto agli studenti, l’individuazione di obiettivi minimi indispensabili per la promozione allaclasse successiva e nel contempo la valorizzazione delle eccellenze, in tutte le classi infatti sonopresenti allievi che al contrario mostrano notevole interesse nei confronti delle disciplinescientifiche.

matematica e fisica (biennio/triennio)

Obiettivi minimi

Decodificazione e organizzazione dei contenuti disciplinari essenziali Comunicazione ed argomentazione essenziale dei contenuti disciplinari Analisi e risoluzione di problemi di base

Gli obiettivi minimi riportati si intendono per ciascuna classe di riferimento.

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GRIGLIA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PROVA SCRITTA DI MATEMATICA E FISICA

ALUNNO: CLASSE: DATA:

Parametri divalutazione Descrittori Punteggi Valutazione

AConoscenzee abilitàspecifiche

Conoscenza ed utilizzo diprincipi, teorie, concetti,termini, regole,procedure, metodi etecniche

Approfondite, ampliate esistematizzate

3

Pertinenti e corrette 2.5

Adeguate 2

Essenziali 1.5

Superficiali e incerte 1

Scarse e confuse 0.5

Nulle 0.25

B

Sviluppologicoe originalitàdellarisoluzione

Organizzazione eutilizzazione delleconoscenze e delle abilitàper analizzare,scomporre, elaborare eper la scelta di procedureottimali

Originale e valida 2

Coerente e lineare 1.5

Essenziale ma conqualche imprecisione

1

Incompleta eincomprensibile

0.5

Nessuna 0.25

C

Correttezzaechiarezzadeglisvolgimenti

Correttezza nei calcoli,nell'applicazione ditecniche e di procedure.Correttezza e precisionenell'esecuzione dellerappresentazionigeometriche dei grafici

Appropriata, precisa edordinate

2.5

Coerente e precisa 2

Sufficientementecoerente ma imprecisa

1.5

Imprecisa e/o incoerente 1

Approssimata esconnessa

0.5

Nessuna 0.25

DCompletezzadellarisoluzione

Rispetto della consegnacirca il numero diquestioni da risolvere

Completo eparticolareggiato

2.5

Completo 2

Quasi completo 1.5

Svolto per metà 1

Ridotto e confuso 0.5

Non svolto 0.25

VOTO CONSEGUITO

DOCENTE