PROGRAMMA RIFORMA CALCIO ALESSANDRO GATTO

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CANDIDATURA UFFICIALE ALLA PRESIDENZA DELLA FEDERAZIONE ITALIANA GIUOCO CALCIO E PROGRAMMA DI RIFORMA DEL SISTEMA CALCIO ALESSANDRO GATTO

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Candidatura alla Presidenza della Federazione Italiana Giuoco Calcio e programma di riforma del sistema calcio, a cura di Alessandro Gatto

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CANDIDATURA UFFICIALE

ALLA PRESIDENZA DELLA

FEDERAZIONE ITALIANA

GIUOCO CALCIO

E

PROGRAMMA DI RIFORMA DEL

SISTEMA CALCIO

ALESSANDRO GATTO

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SOMMARIO

Pag. 1 Premessa Pag. 2 Obbiettivi e tempistiche Pag. 3 Riforma dei campionati Pag. 4 SERIE A Pag. 5 SERIE B Pag. 6 SERIE C Pag. 7 SERIE D e CAMPIONATI MINORI Pag. 9 Riforma Coppa Italia Pag. 11 Calendario competizioni Pag. 12 Principio del sorteggio integrale Pag. 12 Nuove disposizioni per l’operato della classe arbitrale Pag. 14 Fase transizione stagione 2015/2016 Pag. 15 Disposizioni contrattuali calciatori Pag. 17 Contratto allenatori Pag. 17 Semplificazione contrattazioni Pag. 20 Composizione delle rose e termini mercato Pag. 21 Precisazioni in merito ai bilanci societari Pag. 22 Introduzione dei BONUS e MALUS F.I.G.C. Pag. 23 Riforma del calcio dilettantistico Pag. 27 Riforma dei fuoriquota Pag. 28 Rapporti con le istituzioni Pag. 30 Conclusioni

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PREMESSA

Semplificazione, trasparenza, rispetto delle regole e uniformità: sono questi i principi che

hanno ispirato la riforma del sistema calcio. Numerose le problematiche emerse negli ultimi

anni: lo spirito della riforma è di tracciare delle linee guida e dare vita ad un ciclo importante

di cambiamenti strutturali. I successi in campo internazionale sono il traguardo più

significativo che la riforma vuole raggiungere, passando attraverso cambiamenti fondamentali

per conseguire risultati importanti in termini di qualità e competitività dei campionati

nazionali. Di seguito, alcuni punti fermi che hanno ispirato la redazione del programma:

- L’Italia è stata e deve continuare ad essere un paese produttore di calcio, tanto da poter

parlare di MADE IN ITALY riferito alla qualità del prodotto offerto dal nostro sistema.

Purtroppo la tendenza negativa degli ultimi anni sta rischiando di offuscare l’enorme

potenziale di cui dispone un sistema che, va sottolineato, ha storicamente ottenuto enormi

successi internazionali. Dal punto di vista della preparazione tecnica, tattica e umana dei

tesserati F.I.G.C., l’Italia può vantare eccellenze. Il punto fermo dell’iniziativa

programmatica è di invertire la tendenza negativa e di rivalutare il MADE IN ITALY del

prodotto calcio che, negli ultimi anni, non sembra più un principio guida dell’attivit{.

Obbiettivo: porre in essere un sistema che coinvolga grandi numeri ma che sia

finalizzato all’eccellenza.

- Fortunatamente la F.I.G.C. è una federazione che continua a vantare il più alto numero di

tesserati, appassionati e collaboratori. Per quanto le finalità della F.I.G.C. restino quelle di

promuovere e diffondere l’attivit{ calcistica, con l’obbiettivo di confermare e incrementare i

numeri, il programma di riforma che verrà presentato presuppone il principio di selezione.

Dai grandi numeri possono emergere eccellenze. Inoltre è necessario che il calcio coinvolga

persone con spirito positivo, aggregativo e mossi da una critica costruttiva. Obbiettivo:

allontanare dal mondo del calcio chi non è mosso da un sentimento positivo nei

confronti del movimento.

- dialogo e concertazione tra tutte le parti coinvolte nel sistema. Il primo anno del

quadriennio verr{ prevalentemente dedicato all’ascolto delle problematiche, alla valutazione

del programma di riforma di seguito descritto e, soprattutto, alla ricerca sistematica di un

compromesso. La risoluzione dei problemi presuppone concretezza. Obbiettivo:

concludere ogni riunione con soluzioni realizzabili in tempi brevi e accordi tra le parti.

- dignità e rispetto dei soggetti coinvolti. Il movimento calcistico italiano non deve

allontanarsi dai principi fondamentali dello Statuto Federale. L’enorme discrepanza tra

professionismo e dilettantismo, i diritti e i doveri dei tesserati, la trasparenza e il controllo sui

bilanci, la dignità e il rispetto per l’operato della classe arbitrale. Concetti troppo spesso citati

e professati che, nella pratica quotidiana, trovano raramente un riscontro. Dignità e rispetto

per i tesserati del calcio dilettantistico, autentico motore del sistema calcio nazionale.

Obbiettivo: creazione di un sistema uniforme, con regole chiare e semplici, che curi

l’interesse generale del movimento.

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OBBIETTIVI E TEMPISTICHE

Obbiettivi principali del programma quadriennale:

- riforma totale dei campionati e della Coppa Italia

- riforma e semplificazione dei contratti e delle trattative di mercato

- riforma dei tesseramenti

- introduzione del principio del “sorteggio integrale”

- introduzione dei BONUS e MALUS della F.I.G.C.

- nuove disposizioni per l’operato della classe arbitrale

- riforma del sistema calcio dilettantistico

- istituzione del FONDO PROGETTI F.I.G.C. e del FONDO NAZIONALE L.N.D.

- collaborazione con le Istituzioni

- calendario riunioni, in particolare con i responsabili del settore tecnico e del settore

giovanile scolastico al fine di valutare proposte di riforma e concreta attuazione delle stesse.

Il primo anno di attività è finalizzato alla raccolta dati, all’incontro tra le parti coinvolte nel

sistema calcio, ad una riorganizzazione da parte dei soggetti che saranno coinvolti dalla

riforma. Sarà dunque un anno di PREPARAZIONE: non avverrà nessun cambiamento

strutturale ma tutti i soggetti coinvolti dovranno impostare un progetto di lavoro TRIENNALE

che culminer{ con l’applicazione definitiva della riforma nella stagione 2016/2017.

Il secondo anno sarà caratterizzato dalla TRANSIZIONE: per raggiungere il definitivo

cambiamento, i soggetti saranno coinvolti direttamente nei primi passaggi di avvicinamento.

I campionati, ad esempio, che verranno totalmente riformati a partire dal terzo anno,

subiranno alcune modifiche nel corso del secondo anno. Obbiettivo finale del secondo anno

programmatico è la vittoria degli Europei in Francia e una riqualificazione delle Nazionali

giovanili.

Il terzo e quarto anno saranno caratterizzati dalla PIENA ATTUAZIONE di tutte le manovre

illustrate nel programma. L’obbiettivo finale è la vittoria della Coppa del Mondo, ma saranno

significativi i risultati registrati in termini di QUALITA’ e COMPETIZIONE durante lo

svolgimento delle stagioni agonistiche.

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RIFORMA DEI CAMPIONATI

La riforma ha il suo punto centrale nella riqualificazione di tutti i campionati. Dalla Serie A alla

Terza categoria il principio guida sar{ l’UNIFORMITA’: tutti i campionati avranno lo stesse

modalità di svolgimento e le stesse linee guida, a partire dalla stagione 2016/2017.

Competitività, tempi di svolgimento minori, maggiore avvicendamento di squadre, bonus e

malus quantificati in termini di punteggio che gratifichino, o puniscano, il comportamento

delle societ{ sportive nell’arco della stagione.

Imparzialità: il principio del SORTEGGIO INTEGRALE è applicato in molti campi. La totale

accettazione delle regole del gioco è un principio fondamentale del sistema calcio.

Questi i sostanziali cambiamenti:

SERIE A – girone unico a 16 squadre con 5 retrocessioni.

SERIE B – due gironi da 16 squadre, sorteggio integrale per la loro composizione, 5

promozioni, 10 retrocessioni.

SERIE C unica – quattro gironi da 16 squadre, composizione geografica con sorteggio

integrale, maggior numero di promozioni e retrocessioni che garantiscono competitività e

ricambio di formazioni. A tutti deve essere concesso il sogno di accedere al calcio

professionistico. Saranno soltanto i risultati sul campo a decidere le sorti delle società

sportive.

SERIE D e campionati dilettantistici – il numero dei gironi, a 16 squadre, nella fase di

transizione verrà strutturato A CASCATA e sarà affidato ai Comitati Regionali e alle

Delegazioni Provinciali. L’obbligo è di rispettare le regole previste per i campionati

professionistici a partire dalla stagione 2016/2017. L’unico campionato che può dare spazio a

più di 16 squadre sarà la Terza categoria in quanto le retrocessioni non sono previste.

COPPA ITALIA – ogni Lega organizzerà la propria Coppa Italia secondo le regole previste dal

programma.

SUPER COPPA ITALIA – competizione che coinvolge le vincitrici delle rispettive Coppe Italia di

Lega.

La composizione dei calendari, l’assegnazione dei posti per le coppe europee e l’allineamento

dei campionati saranno ovviamente vincolati al panorama italiano, europeo e mondiale della

stagione 2016/2017. Di seguito verranno illustrati i punti cardine, suscettibili di lievi

modifiche in base a quanto emergerà dalla stagione di transizione, dal ranking europeo e dallo

stato generale di salute del calcio italiano nel 2016.

In merito allo stato di salute, l’introduzione delle nuove forme contrattuali dei calciatori, e

allenatori, a partire dal 1 luglio 2015 darà nuovo impulso ad una politica sana di gestione

societaria, con costi contenuti e, soprattutto, trasparenti. Alle società e ai calciatori, come

verrò descritto in seguito, verrà concessa autonomia su alcune questioni, ma la

semplificazione complessiva di molti aspetti del calcio sarà esclusivamente finalizzata a

creare nuovi presupposti di crescita e sviluppo per il sistema.

Investimenti basati su presupposti chiari, produzione di un calcio di qualità.

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SERIE A

Girone unico a 16 squadre. Lo schema di riferimento di seguito descritto è basato sull’attuale

disponibilità di posti nelle Coppe Europee e suscettibile di cambiamenti in caso di

miglioramenti o peggioramenti nel RANKING.

1^ CLASSIFICATA: Vincitrice Scudetto e qualificata Champions League

2^ CLASSIFICATA: qualificata Champions League

3^ CLASSIFICATA: qualificata in Europa League

4^ CLASSIFICATA: qualificata in Europa League

5^ – 6^ – 7^ – 8^ CLASSIFICATA: play off per l’aggiudicazione dell’ultimo posto in Europa

League

Schema play off:

1 turno - partita secca in casa della meglio posizionata in campionato, con supplementari e

calci di rigore: 5^ contro 8^, 6^ contro 7^

2 turno – finale secca in campo neutro (sorteggio integrale tra tutti gli stadi del girone

partecipanti alla stagione, escludendo ovviamente quelli delle squadre partecipanti alla finale

play off e il campo sorteggiato per la finale di Coppa Italia), con eventuali supplementari e

calci di rigore.

ZONA RETROCESSIONE: 5 retrocessioni in SERIE B, di cui 4 dirette e una tramite play out.

9^ – 10^ – 11^ – 12^ CLASSIFICATA: compongono il “raggruppamento play out”. Le due

squadre peggiori, tra le classificate dal 9 al 12 posto, giocano uno scontro diretto, in campo

neutro (sorteggio integrale tra tutti gli stadi del girone partecipanti alla stagione, escludendo

gli stadi sorteggiati per la finali di Coppa Italia e play off e gli stadi delle squadre partecipanti

alla finale play out), con eventuali supplementari e calci di rigore. La perdente retrocede in

Serie B. Sarà quindi necessaria una classifica avulsa, in cui prevalgono gli scontri diretti, tra le

squadre facenti parti del “raggruppamento play out” per procedere alla scelta delle due

squadre peggiori. Il “raggruppamento play out” produce due risultati fondamentali:

- lotta al calcio scommesse: come dimostrano le indagini degli ultimi anni, il finale di

stagione è spesso caratterizzato da partite “non conformi”, che coinvolgono soprattutto le

formazioni senza particolari obbiettivi stagionali. Rendere suscettibili di retrocessione ben 4

squadre di metà classifica può sfavorire tale comportamento.

- competizione e spettacolo: l’esito delle partite è fondamentale in qualsiasi momento della

stagione. Ogni gara disputata, anche ad inizio campionato, potrebbe rivelarsi un fattore

decisivo nella classifica avulsa tenendo contro degli scontri diretti. Giocare al massimo ogni

partita, perché nessuno può prevedere quali squadre potrebbero far parte del

“raggruppamento play out” di fine stagione.

13^ – 14^ – 15^ – 16^: RETROCESSIONE DIRETTA IN SERIE B

Eventuale piazzamento finale, a pari punti, che coinvolge la 12^ classificata (o squadre

piazzate dal 12 posto a salire): classifica avulsa che tiene conto degli scontri diretti. Stabilite le

4 squadre che retrocedono direttamente, le altre formazioni concorrono al “raggruppamento

play out”.

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SERIE B

Due gironi (A e B) da 16 squadre ciascuno. La composizione dei due gironi è basata sul

sorteggio INTEGRALE. Non si tiene conto di provenienza geografica, teste di serie, eventuali o

presunti valori potenziali, blasone delle squadre.

ZONA RETROCESSIONE

Il meccanismo della retrocessione segue fedelmente quello proposto per il campionato di

SERIE A: 4 retrocessioni dirette, 1 tramite finale play out da disputarsi tra le due peggiori

formazioni del “raggruppamento play out”. Le retrocessioni riguardano i singoli gironi.

Complessivamente si contano 10 retrocessioni tra le 32 squadre partecipanti.

Schema di riferimento piazzamento finale, relativo ad ogni girone:

1^ e 2^ CLASSIFICATA di ogni girone accedono direttamente alla SERIE A.

3^ – 4^ – 5^ CLASSIFICATA di ogni girone: accedono direttamente ai play off.

6^ – 7^ – 8^ CLASSIFICATA di ogni girone: compongono il “raggruppamento play off”. Si

tratta di una classifica avulsa, che tiene contro degli scontri diretti disputati durante alla

stagione, dalla quale soltanto la prima classificata si qualifica per i play off. Le regole e i

principi ispiratori sono gli stessi del “raggruppamento play out” descritto precedentemente.

FINALI PLAY OFF

Per aggiudicarsi l’ultimo “posto promozione” previsto, le squadre dei due gironi qualificate ai

play off si affronteranno in scontri diretti che culmineranno con una finale. Questi gli

accoppiamenti:

PRIMA FASE (partita secca in casa della squadra posizionata meglio nel rispettivo

campionato)

3^ CLASSIFICATA GIRONE A – 6^ CLASSIFICATA GIRONE B : VINCENTE 1

4^ CLASSIFICATA GIRONE B – 5^ CLASSIFICATA GIRONE A : VINCENTE 2

4^ CLASSIFICATA GIRONE A – 5^ CLASSIFICATA GIRONE B : VINCENTE 3

3^ CLASSIFICATA GIRONE B – 6^ CLASSIFICATA GIRONE A : VINCENTE 4

SECONDA FASE (tutte le partite della seconda fase in campo neutro con sorteggio integrale)

VINCENTE 1 – VINCENTE 2: FINALISTA 1

VINCENTE 3 – VINCENTE 4: FINALISTA 2

FINALE (campo neutro con sorteggio integrale): partita secca, con supplementari e calci di

rigore.

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SERIE C UNICA

Composizione di 4 gironi (A – B – C – D ) da 16 squadre ciascuno. I gironi A e B sono composti

da squadre del Centro Nord, i gironi C e D sono composti da squadre del Centro Sud.

CENTRO NORD (A e B): Valle d’Aosta, Piemonte, Liguria, Lombardia, Trentino Alto Adige,

Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Toscana, Umbria, Marche.

CENTRO SUD (C e D): Sardegna, Lazio, Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Puglia, Calabria,

Sicilia.

Soltanto in caso di maggiore presenza di squadre appartenenti ad una zona geografica viene

effettuata una suddivisione preliminare.

È il caso che può riguardare le regioni più confinanti con l’AREA CENTRALE: Toscana, Umbria,

Lazio, Molise. Supponendo una predominanza di squadre che sbilanci la composizione dei

gironi a favore del CENTRO NORD (es. 38 Centro Nord, 26 Centro Sud), si applica la zona

geografica come discriminante: le squadre oggettivamente e geograficamente residenti nella

“zone sud” rispetto alle altre formazioni, verranno inserite nel girone Centro Sud fino al

definitivo bilanciamento dei gironi. O viceversa.

Una volta stabilita la composizione geografica, la composizione dei gironi è soggetta a

sorteggio integrale seguendo gli stessi principi espressi per la Serie B.

Tutti i meccanismi di promozione e retrocessione descritti per la Serie B vengono applicati

per la Serie C.

Totale complessivo promozioni in Serie B: 10

Totale retrocessioni in Serie D: 20

Le promozioni seguono il seguente schema:

- 8 promozioni dirette per ogni girone (1^ e 2^ classificata)

- 2 promozioni tramite finale play off

FINALI PLAY OFF serie C

Seguono lo stesso svolgimento della Serie B. Girone A e B si contendono 1 promozione, Girone

C e D l’altra.

RETROCESSIONI

Le retrocessioni sono di competenza di ogni singolo girone. Ogni girone produce 5

retrocessioni, di cui 4 dirette e 1 tramite finale play out.

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SERIE D e CAMPIONATI DILETTANTI

Viene ribadita la necessità di uniformare la composizione e lo svolgimento di tutti i

campionati. A tale proposito bisogna sottolineare l’esigenza, nei campionati dilettanti, di

ridurre il numero delle squadre partecipanti e applicare duramente il principio di selezione e

qualità. Troppo spesso si assiste alla nascita di realtà che hanno vita breve nei campionati

dilettantistici, o di avventure che scalano i campionati per poi sparire e disperdere le enormi

risorse umane investite nel progetto. A tutti viene data la possibilità di costituire società

sportive, ma l’inasprimento dei campionati dilettantistici ha la finalit{ di spingere le

associazioni a dedicarsi prevalentemente alla crescita di giovani calciatori e tentare

l’esperienza nei campionati ufficiali F.I.G.C. soltanto quando esse hanno forza sufficiente e

consapevolezza nei propri mezzi. È intenzione della F.I.G.C. quella di promuovere l’attivit{

calcistica AMATORIALE per tanti dei giocatori che, in virtù della riforma, potrebbero non

trovare spazio nei campionati. Premesso questo, va comunque detto che il campionato di

TERZA CATEGORIA non avrà vincoli per quanto riguarda il numero dei partecipanti.

SERIE D

Seguendo lo schema proposto e applicando le stesse regole dei campionati professionistici, la

SERIE D è composta da 8 gironi: vengono aboliti il sorteggio integrale per la composizione dei

gironi, al fine di ridurre al minimo gli spostamenti per le formazioni dilettantistiche, e i

sorteggi integrali nei play off e nei play out. Ai Comitati Regionali spetta l’organizzazione in

campo neutro delle finali.

ECCELLENZA

Ogni regione ha diritto a qualificare due formazioni per la SERIE D. Per questo motivo, ogni

Regione può organizzare un solo girone di ECCELLENZA che, a tutti gli effetti, deve

rappresentare la SERIE A dei campionati minori.

La vincitrice del campionato viene promossa direttamente in SERIE D. Il secondo posto

disponibile viene assegnato tramite play off che coinvolgono 8 squadre: dalla 2^ classificata

alla 9^ classificata. I play off si svolgono al termine della stagione regolare tramite scontro

diretto, giocato in casa della formazione meglio posizionata in campionato.

Questo lo schema dei play off:

1 turno

2^ contro 9^: gara 1

3^ contro 8^: gara 2

4^ contro 7^: gara 3

5^ contro 6^: gara 4

2 turno

Gara 1 contro Gara 3

Gara 2 contro Gara 4

3 turno

Finale in campo neutro

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Retrocessioni: 4 retrocessioni dirette e 1 tramite play out da disputare, in campo neutro, tra le

due squadre peggiori del “raggruppamento play out”, ovvero tra la 10^, 11^ e 12^ classificata.

PROMOZIONE

La Promozione conta due gironi da 16 squadre composti rispettando la disposizione

geografica delle squadre partecipanti. Vale il principio secondo cui allo sbilanciamento verso

una zona geografica deve far fronte un riequilibrio basato sull’effettiva collocazione geografica

dei comuni coinvolti.

La Promozione segue fedelmente lo schema di retrocessioni e promozioni descritto in merito

alla SERIE B.

PRIMA CATEGORIA

Si compone di 4 gironi ed il regolamento di promozione e retrocessione equivale esattamente

a quello descritto per la SERIE C.

SECONDA CATEGORIA

Si compone di 8 gironi ed il regolamento di promozione e retrocessione equivale esattamente

a quello descritto per la SERIE D.

TERZA CATEGORIA

Alle Delegazioni Provinciali spetta il compito di organizzare i gironi della TERZA CATEGORIA,

premettendo che i posti a disposizione per accedere alla SECONDA CATEGORIA sono 40 in

tutta la regione di competenza.

Avendo la riforma dei campionati dilettantistici rilevanza nazionale, si precisa che in caso di

regioni che non abbiano il numero sufficiente di società sportive per completare i gironi è

prevista la possibilità di accorpare le formazioni ad una delle regioni confinanti. Tale

possibilit{ comporta l’accettazione dei regolamenti, dello statuto e delle carte federali

competenti alla regione in cui su decide di convergere.

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RIFORMA COPPA ITALIA

La competizione denominata “COPPA ITALIA” sarà esclusiva di ogni singola Lega. L’Italia ha

bisogno di ritrovare identità: bene ispirarsi agli altri paesi, ma è giunto il momento di creare

un “sistema proprio”.

COPPA ITALIA SERIE A

16 squadre partecipanti. Sorteggio INTEGRALE ad inizio stagione, con partite ad eliminazione

diretta (andata e ritorno). Finale con partita secca da disputare in campo neutro (sorteggio

integrale).

COPPA ITALIA SERIE B

32 squadre partecipanti. Sorteggio INTEGRALE ad inizio stagione, con partite ad eliminazione

diretta (andata e ritorno). Finale con partita secca da disputare in campo neutro (sorteggio

integrale).

COPPA ITALIA SERIE C

Unico trofeo ad essere assegnato due volte in stagione. In base al principio geografico di

suddivisione dei gironi, e non volendo incidere ulteriormente nei costi di trasferta, le squadre

partecipanti alla competizione sono complessivamente 64, ma sono suddivise in due

competizioni da 32 squadre con lo stesso regolamento della Serie B.

Si tratta in sostanza di assegnare la COPPA ITALIA SERIE C (Centro Nord, Girone A e Girone B)

e la COPPA ITALIA Serie C (Centro Sud, Girone C e Girone D).

Al termine delle competizioni, verrà disputata una finale secca e in campo neutro tra le due

squadre vincitrici che parteciperanno all’assegnazione della SUPER COPPA ITALIA SERIE C.

PARTECIPAZIONE ALLA COPPA ITALIA e BENEFICI

La partecipazione alla COPPA ITALIA è obbligatoria. La vittoria in COPPA ITALIA, oltre al

trofeo, non comporta qualificazioni di diritto alle Coppe Europee o promozioni nella categoria

superiore.

Per conferire spessore al torneo e garantire il massimo impegno delle formazioni, la COPPA

ITALIA garantisce i seguenti benefici:

- la squadra vincitrice, nella stagione successiva, usufruisce dell’iscrizione GRATUITA al

campionato di competenza (qualunque esso sia). Anche in caso di paradossale retrocessione

con vittoria in COPPA ITALIA, la squadra vincitrice può quindi usufruire dell’iscrizione

gratuita nel campionato inferiore;

- la squadra vincitrice, nella stagione successiva, usufruisce di 5 PUNTI in classifica nel

campionato di competenza (qualunque esso sia).

Sarà obbiettivo primario del prossimo quadriennio di gestione rispettare i “Premi

Economici” già previsti dalla F.I.G.C. riguardanti il piazzamento in campionato o la

vittoria nelle Coppe Nazionali.

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SUPERCOPPA ITALIA

Le quattro squadre vincitrici delle rispettive COPPE ITALIA (1 di A, 1 di B e 2 di C), hanno

accesso alle finali per la SUPERCOPPA ITALIA.

Tramite sorteggio integrale verranno stabiliti gli accoppiamenti. La gara unica verrà disputata

sul campo della squadra appartenente al campionato minore.

In caso di accoppiamento tra le due squadre della SERIE C, la partita viene disputata sul

campo della vincente della SUPERCOPPA ITALIA Serie C.

Le vincitrici degli accoppiamenti accedono alla finale, da sul campo della squadra

appartenente alla categoria inferiore.

Date fisse della competizione: 1 turno il 15 agosto; finale il 25 agosto.

COPPA ITALIA SERIE D e COPPA REGIONALE

Abolizione delle coppe a livello dilettantistico per non incidere eccessivamente nei costi delle

società sportive e non costringere i dilettanti ad ulteriori sforzi con turni infrasettimanali.

La scelta è motivata dal fatto che la vittoria nelle coppe non garantisce promozioni nelle

categorie superiori.

Alle Delegazioni Provinciali e ai Comitati Regionali è data la possibilità di organizzare le Coppe

esclusivamente a fine campionato, con partecipazione facoltativa (minimo 8 squadre) e

garantendo l’iscrizione gratuita in campionato per la stagione successiva alle squadre

vincitrici delle competizioni.

PROMOZIONI e RETROCESSIONI

Considerato l’elevato numero di retrocessioni previste in ogni campionato, che incidono

notevolmente nell’assetto gestionale di una societ{ sportiva, viene garantita una riduzione del

25% sull’importo previsto per l’iscrizione al campionato da affrontare nella stagione

successiva. Una squadra che retrocede dalla SERIE A, ad esempio, partecipa al campionato di

SERIE B versando il 75% dell’iscrizione prevista.

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CALENDARIO COMPETIZIONI

Come da Statuto Federale, la F.I.G.C. ha l’obbligo di comporre i calendari nel rispetto delle

disposizioni F.I.F.A. e U.E.F.A. relative agli impegni internazionali. Per questo motivo, in sede

di redazione del presente programma, verranno fissati soltanto i termini iniziali dell’inizio dei

campionati e alcune date di riferimento relative alla COPPA ITALIA, al termine dei

trasferimenti e alla consegna delle LISTE UFFICIALI, alle soste.

I calendari di tutti i campionati professionistici rispetteranno le soste previste per gli impegni

delle Squadre Nazionali.

Tutti i campionati hanno inizio nella seconda domenica del mese di settembre.

L’ultima domenica del mese di agosto (o prima di settembre): gara di andata primo turno

COPPA ITALIA.

ABOLIZIONE TOTALE DEI TURNI INFRASETTIMANALI, salvo necessità di recupero per

giornate di campionato rinviate causa maltempo e eventi eccezionali.

PAUSA CAMPIONATI PER FESTIVITA’

I campionati professionistici rispetteranno una sosta invernale: nella seconda domenica

del mese di dicembre verr{ disputata l’ultima gara di campionato prevista dal calendario,

mentre nella seconda domenica del mese di gennaio riprenderanno le attività agonistiche.

Nella settimana successiva alla seconda domenica del mese di dicembre verranno fissati gli

incontri di AGGIORNAMENTO DI TUTTI I TECNICI. Le modalità verranno descritte nel capitolo

riservato agli ALLENATORI.

Dal 2 al 6 gennaio di ogni stagione viene istituito lo STAGE NAZIONALE A COVERCIANO: i

tecnici delle rappresentative Nazionali convocheranno 30 giocatori. La mancata risposta alla

convocazione comporta una squalifica immediata di 4 turni da scontare nel rispettivo

campionato. Gli eventuali infortuni dei giocatori convocati verranno valutati dallo staff medico

della Nazionale.

Sosta di Pasqua: le attività della F.I.G.C. rispetteranno la sosta di un turno in occasione della

settimana di Pasqua.

Campionati dilettantistici e settore giovanile scolastico: le date di inizio per la sosta

invernale e per la sosta di Pasqua sono identiche a quelle previste per i campionati

professionistici. Gli allenatori verranno convocati dal SETTORE TECNICO per il corso di

aggiornamento previsto nel mese di gennaio.

La ripresa di tutti i campionati dilettantistici, dopo la sosta invernale, viene fissata per la

seconda domenica di febbraio.

A partire dal 2 gennaio di ogni anno, e per due settimane, ai Comitati Regionali della Lega

Nazionale Dilettanti spetta il compito di organizzare i raduni delle RAPPRESENTATIVE

GIOVANILI.

I campionati dilettantistici e del settore giovanile scolastico non prevedono interruzioni in

occasione degli impegni della Rappresentative Nazionali.

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PRINCIPIO DEL SORTEGGIO INTEGRALE

Precisazioni sul sorteggio integrale: come specificato in occasione della riforma dei

campionati, il sorteggio integrale del campo di gioco delle finali (che si svolge una volta

terminato il campionato), prevede l’inserimento nell’urna di tutti gli stadi coinvolti nel

campionato di competenza.

Il sorteggio della finale di Coppa Italia ha priorità sui play off, che hanno precedenza sui play

out. Nell’urna delle rispettive finali (Coppa Italia, play off e play out) non sono considerati gli

stadi delle squadre coinvolte nella specifica fase.

INCASSO delle finali: 50% spettante alla società che gestisce l’impianto sorteggiato, 25% a

ciascuna delle squadre partecipanti. In caso di gestione congiunta dell’impianto sorteggiato

(es.: Olimpico con Roma e Lazio, San Siro con Milan e Inter, ecc.) il 50% previsto viene

equamente distribuito tra le società partecipanti alla gestione.

SUDDIVISIONE BIGLIETTI: il 30% dei biglietti è destinato ai RESIDENTI nella Provincia dello

stadio sorteggiato; il restante 70% viene equamente distribuito tra i sostenitori delle due

squadre partecipanti alla finale.

NUOVE DISPOSIZIONI PER L’OPERATO DELLA CLASSE ARBITRALE

UTILIZZO TECNOLOGIA IN CAMPO

L’unica tipologia sensibile di applicazione è il sensore di porta nei campionati professionisti.

L’Italia provveder{ all’applicazione del sistema soltanto nel momento in cui verranno

registrati sensibili miglioramenti e tale applicazione possa essere utilizzata anche nelle

categorie inferiori. Nel prossimo quadriennio non verranno introdotte innovazioni

tecnologiche in campo nazionale, se non adeguatamente sperimentate e tendenti

all’uniformit{ di applicazione. La F.I.G.C. fisser{ con urgenza un calendario di incontri con i

rappresentanti della classe arbitrale, volto ad approfondire e risolvere le problematiche dei

direttori di gara.

Il calcio italiano è un sistema unico: il professionismo non può assolutamente allontanarsi dal

dilettantismo. Il rispetto delle regole e del ruolo dell’arbitro è un principio di cui si parla

troppo senza effettivamente applicare linee guida che aiutino a diffondere tale valore.

La tecnologia ha lo scopo di facilitare il compito del direttore di gara, ma la gestione dei

rapporti con la classe arbitrale del prossimo quadriennio è finalizzata alla legittimazione e al

rispetto del ruolo dell’arbitro e dei suoi assistenti. La continua richiesta di innovazioni e

l’applicazione immediata delle stesse ha prodotto una delegittimazione del ruolo dell’arbitro

più che un contributo tangibile al suo operato.

Divieto assoluto di moviola in campo.

Introduzione dello spray per le barriere anche nei campionati dilettantistici.

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- 13 -

ABOLIZIONE DEGLI ARBITRI DI PORTA

Riduzione dei costi di gestione e ritorno ad un calcio sano. L’introduzione degli arbitri di porta

non ha prodotto sostanziali miglioramenti allo svolgimento di un gioco che ha nella sua

semplicit{ l’elemento dominante e coinvolgente.

Inoltre, in base alle motivazioni espresse in merito alla tecnologia, è inammissibile una totale

disparità di gestione del gioco che prevede 6 arbitri in Serie A e un solo arbitro in Terza

categoria.

I campionati professionistici nel prossimo quadriennio saranno caratterizzati da una terna

arbitrale e dalla presenza di un quarto uomo a bordo campo.

SORTEGGIO INTREGALE NELLE DESIGNAZIONI ARBITRALI

Il principio del sorteggio integrale coinvolge anche le designazioni arbitrali di tutti i

campionati professionistici. Nei dilettanti viene confermata la massima fiducia ai designatori

delle sezioni, poiché negli ultimi anni hanno dimostrato un sensibile miglioramento nelle

procedure di gestione e organizzazione interna.

Il sorteggio degli arbitri avviene 24 ore prima dell’inizio della prima gara ufficiale della

giornata (es.: partita di sabato alle ore 18, sorteggio di TUTTI gli arbitri della giornata fissato

per venerdì alle ore 18). La regola vale anche per la Coppa Italia.

Vincoli al sorteggio: non è possibile arbitrare una squadra per due volte consecutive.

Ai designatori arbitrali spetta il compito di inserire ogni settimana nell’urna i nominativi scelti

tra i componenti della squadra arbitrale.

Suggerimento per la composizione delle squadre arbitrali:

- la Serie A necessita di 8 direttori di gara e 8 assistenti (quarto uomo) per un totale di 16

arbitri e 16 guardalinee ogni settimana. La F.I.G.C. suggerisce la composizione di una squadra

che conti 20 arbitri e 20 guardalinee tra cui scegliere settimanalmente i nominativi presenti

nell’urna del sorteggio. Viene così garantito il turnover e la sostituzione in caso di infortuni o

sospensioni.

PROGETTO “ARBITRO AMICO” NEI CAMPIONATI DILETTANTISTICI

Il progetto è finalizzato ad instaurare una prolifica collaborazione tra le Sezioni provinciali

dell’A.I.A. e le societ{ dilettantistiche partendo dalla SERIE D. Agli arbitri delle Sezioni

provinciali è data la possibilità di arbitrare, una volta a settimana, la partita di allenamento

della prima squadra nelle società che, ad inizio stagione, faranno richiesta ufficiale di adesione

al progetto.

Secondo lo schema di applicazione del progetto, ad ogni campionato viene associata una

categoria di arbitri che potranno arbitrare la partita di allenamento:

TERZA CATEGORIA: giovani arbitri delle categorie GIOVANISSIMI Fascia B e ALLIEVI Fascia B

SECONDA CATEGORIA: giovani arbitri delle categorie GIOVANISSIMI e ALLIEVI

PRIMA CATEGORIA: arbitri della categoria JUNIORES

PROMOZIONE: arbitri di Seconda categoria

ECCELLENZA: arbitri di Prima categoria

SERIE D: arbitri di Promozione

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Alle Sezioni il compito di assegnare gli arbitri, rispettando un adeguato turnover, alle società

che hanno fatto richiesta. Il progetto è finalizzato ad instaurare una fattiva collaborazione tra

società sportive e classe arbitrale. I calciatori possono aiutare a crescere gli arbitri, con

suggerimenti e consigli durante le partite di allenamento. Anche gli arbitri possono aiutare i

calciatori e limitare alcuni comportamenti che, in gara ufficiale, possono rivelarsi dannosi per

la squadra e il risultato finale.

FASE TRANSIZIONE STAGIONE 2015/2016

I campionati subiranno modifiche dal punto di vista delle promozioni e retrocessioni per

consentire la composizione, tramite risultato SUL CAMPO, dei campionati a 16 squadre. In

base ai numeri della stagione 2013/2014 appena conclusa, queste sono le sostanziali

modifiche dei campionati 2015/2016.

Per la stagione sportiva 2014/2015 valgono tutte le disposizioni già approvate e in corso di

svolgimento.

SERIE A: 6 retrocessioni (4 dirette, 2 tramite play out) con 10 squadre coinvolte nella zona

retrocessione. Bonus di 5 punti in campionato per la stagione di Serie B 2016/2017 per le

squadre retrocesse.

SERIE B: 2 promozioni in SERIE A, retrocessioni bloccate, ingresso di 6 formazioni dalla Lega

Pro (1^ e 2^ di ogni girone di prima divisione, 1^ dei gironi di seconda divisione). Alle

squadre retrocesse dalla Serie A vengono concessi 5 punti iniziali in classifica, alle squadre

che hanno conquistato la “permanenza formale” in Serie B vengono concessi 3 punti di

partenza, alle squadre “formalmente retrocesse” in base agli attuali regolamenti non vengono

concessi punti.

SERIE C: 1 retrocessione in SERIE D per ogni girone, promozione in SERIE B come

precedentemente descritto, ingresso del numero di squadre dalla SERIE D sufficiente a

raggiungere quota 64 squadre. Alle squadre che hanno conquistato la permanenza in SERIE C

vengono concessi 4 punti di partenza in classifica. A tutte le altre formazioni, in particolare a

quelle “formalmente retrocesse” in base agli attuali regolamenti non vengono concessi punti.

SERIE D e campionati dilettantistici: procedura A CASCATA con retrocessioni bloccate o

aumentate (se necessario) fino alla composizione di gironi a 16 squadre come descritto nel

capitolo della riforma dei campionati. Unico campionato che può prevedere più formazioni è

la Terza Categoria che, di per sé, ha già le retrocessioni bloccate.

La composizione dei gironi di Serie D e categorie inferiori, per la stagione 2016/2017, è

vincolata al procedimento descritto nel capitolo della RIFORMA DEI CAMPIONATI 2016/2017.

Tutti i campionati devono rispettare i regolamenti previsti per i campionati professionisti

(retrocessioni, promozioni, play off, play out). Alla Lega Nazionale Dilettanti, alle sue

Delegazioni e alle Delegazioni Provinciali della FIGC spetta il compito di riorganizzare i

campionati in base alle nuove disposizioni.

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- 15 -

SQUADRE “B” società professionistiche

La presente riforma del sistema calcio NON PREVEDE la possibilità di partecipazione ai

campionati delle cosiddette SQUADRE B. Nei successivi capitoli verranno descritti tutti i punti

di intervento e riforma, su tutti la composizione delle rose e delle liste ufficiali, che di per sé

sono volte a risolvere l’annoso problema dell’impiego di calciatori stranieri e dei giovani

calciatori. Le “Squadre B” giocherebbero comunque fuori classifica incidendo negativamente

sulla necessità di rendere competitivi tutti i campionati.

DISPOZIZIONI CONTRATTUALI CALCIATORI

Il contratto professionistico dei giocatori e degli allenatori, a partire dalla stagione

2015/2016, subirà profonde modifiche guidate dai seguenti principi guida:

- semplificazione

- meritocrazia

- moralizzazione

- trasparenza

- omogeneità

- competitività

I contratti saranno suddivisi in due voci: PARAMETRI FISSI e PARAMETRI FLESSIBILI

I PARAMETRI FISSI

Tutti i nuovi contratti professionistici che verranno stipulati dal 1 luglio 2015 saranno

caratterizzati dalla rigida applicazione di queste regole:

- durata triennale

- totale abolizione della clausola di rescissione contrattuale

- massimo e minimo salariale

- modifica dei parametri in base all’et{

CONTRATTI GIOVANI CALCIATORI

Fino al compimento del 23 anno di età, stanti le regole descritte, per i giovani calciatori il

SALARIO NETTO è stabilito nelle seguenti cifre:

- Massimo giornaliero di € 1000

- Minimo giornaliero di € 50

CONTRATTI CALCIATORI

Al compimento del 24 anno di età, stanti le regole descritte, per i calciatori il SALARIO NETTO

è stabilito nelle seguenti cifre:

- Massimo giornaliero di € 2000

- Minimo giornaliero di € 100

CONTRATTI OVER 30

Al compimento del 30 anno di età la contrattazione è libera da ogni vincolo (durata e salario).

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CASI LIMITE

Un calciatore di 22 anni firma un contratto triennale secondo le modalità dei CONTRATTI

GIOVANI CALCIATORI. Ovviamente, il suo secondo anno di contratto coincide con il

compimento dei 24 anni. Il contratto subisce automaticamente la modifica in CONTRATTO

CALCIATORI: percepir{ nell’ultimo anno contrattuale esattamente il doppio di quanto

stabilito nel CONTRATTO GIOVANE CALCIATORE.

Es: se a 22 firma per un salario di € 100 giornalieri, al compimento dei 24 anni percepir{ €

200 giornalieri.

La regola si applica anche nel passaggio automatico tra CONTRATTO CALCIATORE e

CONTRATTO OVER 30: un calciatore che firma a 29 anni percepirà un anno di salario secondo

quanto stabilito nel CONTRATTO CALCIATORE (es: € 2000 giornaliere), e il doppio nelle due

stagioni restanti. Al termine del contratto triennale, quindi al compimento dei 32 anni, potrà

contrattare il nuovo salario in base alle modalità CONTRATTO OVER 30

CONTRATTO FUORICLASSE

Alle società sportive è data la possibilità di stipulare contratti che superino i limiti imposti dai

PARAMETRI FISSI nelle tipologie di CONTRATTO GIOVANE CALCIATORE e CONTRATTO

CALCIATORE. Fermo restando infatti la totale libertà di contrattazione per i CALCIATORI

OVER 30, le società possono incrementare il salario giornaliero dei calciatori ma sono

vincolati al rispetto della seguente disposizione:

- per ogni Euro corrisposto in più rispetto a quanto stabilito dai PARAMETRI FISSI, la società

riconosce un Euro alla F.I.G.C.. Tale importo andrà a costituire esclusivamente il FONDO

PROGETTI F.I.G.C., inizialmente destinato allo sviluppo delle piattaforme tecnologiche che di

seguito verranno descritte, e il FONDO NAZIONALE DELLA L.N.D. secondo un’equa

distribuzione delle risorse. Supponendo quindi che una società sportiva voglia ingaggiare un

calciatore di 21 anni, con contratto triennale che sancisce un salario giornaliero di Euro 1500,

questo sarebbe l’importo complessivo dovuto dalla società sportiva:

- Euro 1500 al calciatore + Euro 500 al FONDO PROGETTI FIGC = Euro 2000 giornaliere

PARAMETRI FLESSIBILI

Se i PARAMETRI FISSI garantiscono trasparenza, semplificazione, moralizzazione e

omogeneità, i PARAMETRI FLESSIBILI garantiscono competitività e, soprattutto, meritocrazia.

Sono infatti considerati parametri flessibili tutti quei bonus e malus, stabiliti in fase

contrattuale e non modificabili fino al termine del contratto triennale, che sono effettivamente

e concretamente misurabili attraverso le prestazioni del calciatore.

Goal realizzati o subiti, presenze in campionato o internazionali, provvedimenti disciplinari in

campo (gare ufficiali) o fuori (allenamenti e attività sociali), punti in classifica o

raggiungimento di obbiettivi stagionali.

Le società sportive possono stabilire LIBERAMENTE le cifre da corrispondere, o detrarre, per

ogni singolo parametro garantendo quindi la possibilità di aggiudicarsi le prestazioni dei

giocatori migliori. Le società sportive sono inoltre tutelate dai PARAMETRI FLESSIBILI: spetta

al calciatore conquistare sul campo i bonus.

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CONTRATTO ALLENATORI

I contratti degli allenatori professionisti sono basati sulle stesse norme riguardanti i calciatori.

Restano fermi i punti riguardanti la durata e la suddivisione dei PARAMETRI FISSI e

FLESSIBILI. Le seguenti disposizioni vengono applicate a partire dal 1 luglio 2015.

Per gli allenatori qualificati vengono stabiliti i seguenti compensi NETTI:

- minimo di € 200 giornalieri

- massimo di € 4000 giornalieri

Un allenatore che abbia maturato almeno 10 anni di anzianità nei campionati professionistici

può accedere alla libera contrattazione dei compensi.

Per allenare una qualsiasi società professionistica, a partire dal 1 luglio 2015, salvo contratti

già posti in essere, deve essere rispettato almeno uno dei seguenti requisiti nelle due stagioni

precedenti la stipula del contratto:

- aver allenato la stessa società sportiva, anche se diversa da quella con cui pone in essere il

nuovo contratto, continuativamente per almeno due stagioni;

- aver allenato una formazione primavera, anche se in una società sportiva diversa da quella

con cui pone in essere il nuovo contratto, continuativamente per almeno due stagioni;

- aver guidato, per almeno una stagione, una rappresentativa nazionale.

Tali requisiti sono richiesti anche agli allenatori stranieri provenienti da altre federazioni.

Requisito indispensabile a tutti gli allenatori, oltre a quelli descritti: aver preso

obbligatoriamente parte, nella stagione precedente, ai due corsi di aggiornamento previsti dal

Settore Tecnico che si svolgeranno a dicembre e a giugno. Il requisito dell’aggiornamento

obbligatorio entra in vigore nei contratti che verranno stipulati dal 1 luglio 2016.

SEMPLIFICAZIONE CONTRATTAZIONI

La già positiva abolizione delle comproprietà il primo passo verso una totale semplificazione

nella contrattazione, e contrattualizzazione, dei calciatori. L’obbiettivo della riforma, oltre a

quanto descritto in merito ai contratti, è quello di ridurre al minimo le clausole contrattuali e

regolamentare lo scambio, la cessione o l’acquisto di calciatori.

Il diritto di riscatto, ad esempio, è una voce non prevista nella riforma strutturale del calcio,

così come l’opzione per prolungare il contratto.

Alle società sportive è data la massima autonomia nella gestione dei PARAMETRI FLESSIBILI,

così come è concesso un punto di partenza oggettivo nelle contrattazioni grazie al VALORE DI

MERCATO.

Ai calciatori è concessa la possibilità di contrattare autonomamente sponsorizzazioni che

andranno ad incrementare i PARAMETRI FISSI e FLESSIBILI. Il diritto d’immagine sar{ di

esclusiva competenza dei soggetti interessati: una società sportiva non può influenzare le

scelte di un calciatore in merito alle sponsorizzazioni.

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Stesso principio verrà applicato nella scelta delle associazioni benefiche da sostenere: al

singolo calciatore deve essere concessa la possibilit{ di scegliere autonomamente l’eventuale

causa umanitaria da sostenere, oltre a quelle previste dalla società sportiva.

La F.I.G.C. pone soltanto un limite: l’obbiettivo è di vietare la sponsorizzazione di particolari

attività commerciali. In particolare, le agenzie di calcio scommesse. Posto che i contratti già

in essere dovranno essere rispettati, dal 1 settembre 2014 sarà vietato a tutti i soggetti di

stringere accordi commerciali con agenzie di calcio scommesse. Anche all’interno degli stadi

non potranno essere esposti cartelloni o altro materiale pubblicitario che richiami il mondo

delle scommesse sportive.

Alle televisioni, radio e mezzi di comunicazione di massa in generale è ovviamente concessa la

massima libertà di contrattazione con le agenzie di scommesse, magari con spot durante le

partite di calcio. Ma alle società sportive, ai calciatori e alle leghe calcio sarà vietato

promuovere tale attività in maniera diretta.

OBBLIGHI SOCIETARI

Alle società sportive spetta il compito di garantire ai calciatori la massima assistenza in caso

di infortuni e malattie. E’ compito delle società sportive investire nelle strutture adibite per lo

svolgimento dell’attivit{ fisica e agonistica, garantendo le migliori condizioni di sviluppo per il

calciatore.

Alle società sportive spetta inoltre il compito di garantire per gli allenamenti strutture che

rispettino standard qualitativi elevati; sono a carico delle società sportive i costi delle

trasferte.

CLAUSOLE INFORTUNI

L’indisponibilit{ del calciatore causa infortunio può comportare la riduzione di quanto

stabilito nei PARAMETRI FISSI. Alle società infatti è data la possibilità di trattenere fino al

25% del salario annuale in caso di infortunio che comporti il termine della stagione agonistica

per lo sfortunato calciatore. Alle società è data la possibilità di trattenere il 2,5% per ogni

mese di inattività fino, appunto, al 25% che coincide con i 10 mesi di attività sportiva.

La clausola non è obbligatoria: ogni società può decidere di non applicare la riduzione oppure

stabilire percentuali di riduzione proprie purché non superino il 25% complessivo. La

CLAUSOLA INFORTUNI deve essere formalizzata al momento della stipula, e firma, del

contratto con il calciatore.

Tale clausola intende anche porre fine all’annoso problema delle convocazioni in Nazionale. In

caso di infortunio in Nazionale la società sportiva è comunque tutelata dalla Clausola

Infortuni.

Non è invece prevista la possibilità di chiedere risarcimenti alla Federazione in merito alla

perdita TECNICA del calciatore. Il rispetto per la storia e l’impegno della F.I.G.C. è il

presupposto fondamentale nei rapporti tra Federazione, calciatori e società sportive. Rispetto

reciproco, considerato l’impegno della F.I.G.C. nel promuovere e migliorare costantemente il

movimento sportivo.

Alla F.I.G.C., come previsto nello Statuto Federale, spetta il compito di garantire la tutela

assicurativa ai calciatori, tecnici e dirigenti impiegati nelle Rappresentative Nazionali.

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MERCATO DI RIPARAZIONE

Nella finestra di mercato prevista per gennaio i contratti sono soggetti alle stesse modalità

finora descritte. L’unica differenza riguarda la durata: un calciatore acquistato da federazione

estera o in caso di passaggio a squadre delle stessa federazione, avrà un contratto di due anni

e 6 mesi a partire dal mese di gennaio.

DURATA CONTRATTUALE

Tutti i contratti hanno una durata triennale, con le singole annualità che hanno la seguente

durata: 1 luglio – 30 giugno. I contratti stipulati il 31 luglio garantiscono il conteggio della

mensilità di luglio. I contratti stipulati ad agosto coprono 11 mensilità nella prima annualità.

TIPOLOGIE DI CONTRATTAZIONI

Le uniche modalità di acquisto o cessione dei calciatori sono le seguenti:

Trasferimento definitivo: la cessione delle prestazioni di un calciatore ad una società

sportiva diversa da quella di appartenenza. Al momento della cessione definitiva, il calciatore

è libero di formulare un nuovo contratto, rispettando tutti i parametri descritti.

Trasferimento in prestito: il prestito ha durata annuale (o semestrale nel caso di prestito

durante la finestra di gennaio). Le due società concorrono al 50% al rispetto dei parametri,

fissi e flessibili, stabiliti al momento della stipula del contratto con la società di appartenenza.

La cessione in prestito non autorizza i calciatori a modificare il contratto.

Svincolo: la società sportiva, nelle due finestre di mercato, può decidere di interrompere il

rapporto contrattuale con il calciatore iscrivendolo nelle apposite liste di svincolo. Apertura e

chiusura liste di svincolo: 1 luglio – 20 luglio; 1 dicembre – 20 dicembre.

TRASPARENZA CONTRATTUALE

Tutti i contratti devono essere depositati in Lega entro i termini stabiliti. Alla Lega di

competenza spetta il compito di pubblicare il contenuto dei contratti sul proprio sito

internet. Anche alle società sportive è fatto obbligo di pubblicare sul proprio sito internet,

oltre alle caratteristiche del calciatore, anche il contenuto del contratto. Alle società sportive

professionistiche è fatto inoltre obbligo di pubblicare il bilancio sul proprio sito web.

VALORE DI MERCATO DEI CALCIATORI

L’obbiettivo principale della F.I.G.C. per la stagione sportiva 2014/2015 è la realizzazione di

un database di tutti i calciatori professionisti, con l’intento di renderlo operativo nella

stagione 2015/2016. Il progetto è volto a realizzare un archivio dei calciatori e creare una

banca dati che indichi, in base a determinati parametri, il valore di mercato dei singoli

calciatori. A partire dalla stagione 2015/2016 il valore di mercato di ogni singolo calciatore

verrà quindi stabilito dalla F.I.G.C.

Alle societ{ sportive è dato un margine del 20%, per l’incremento della valutazione stabilita,

da applicare in caso di contrattazione. Il Valore di Mercato, con l’incremento del 20%

concesso, rappresenta il punto di partenza delle contrattazioni.

In breve, i parametri che incidono sulla valutazione sono FATTORI DI CAMPO: goal, presenze,

disciplina, premi individuali, trofei, rendimento. Ogni fattore viene ponderato con un

COEFFICIENTE D’ETA’.

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La F.I.G.C. punta sul progetto database da implementare in tempi rapidi con il progetto “VIDEO

F.I.G.C.”: archivio video di tutte le partite professionistiche (SERIE C compresa) da cui

comporre l’archivio video di ogni calciatore. Il progetto, nel corso dei quattro anni del

programma di riforma, verrà esteso anche ai campionati dilettantistici.

Il database e l’archivio video sono un ottimo strumento per creare OCCUPAZIONE.

La FIGC seguirà lo sviluppo del progetto e valuterà ogni possibile soluzione di sviluppo

concreto del progetto finalizzandolo all’occupazione di risorse umane.

Nel primo anno di gestione verranno valutate le possibili ipotesi di sviluppo e interpellate le

societ{ di software. Verr{ inoltre istituito un bando per l’assunzione di collaboratori che

parteciperanno attivamente al progetto.

COMPOSIZIONE DELLE ROSE e TERMINI MERCATO

Premessa: la F.I.G.C. non impone obblighi tecnico- tattici. Nella composizione delle rose e,

soprattutto, nello schieramento delle formazioni, deve prevalere il principio della

meritocrazia. Anche la scelta dei giocatori deve avvenire nella massima libertà: nessun

vincolo, ad esempio, nel tesseramento di calciatori extra comunitari che non possono

essere privati del diritto di giocare nel campionato italiano in virtù della provenienza

geografica.

Anche per quanto riguarda i giovani calciatori, la F.I.G.C. non impone quote obbligatorie di

partecipazione alle gare ufficiali ma, come verrà descritto in seguito, ha il compito di

incentivare la loro presenza in campo. Agli allenatori, e al loro staff tecnico, deve essere

concessa la massima autonomia nel giudizio dei calciatori: la meritocrazia non è vincolata a

quote o imposizioni, ma a fattori esclusivamente tecnici e tattici.

Diverso il discorso relativo alle giovanili. La limitazione al tesseramento di calciatori

stranieri, oltre alla tutela del patrimonio calcistico italiano, è mosso anche dalla ben nota

politica di protezione già attuata con successo nelle precedenti gestioni: impedire flussi

migratori incontrollati e mercati illegali di esseri umani, tutelare i giovani stranieri dallo

sfruttamento indiscriminato.

Più che alla tutela dei giovani, la F.I.G.C. intende rivolgersi ai calciatori italiani di ogni età. Ai

giovani spetta il compito di conquistare sul campo un posto nelle formazioni della prima

squadra, fermo restando che nella riforma è previsto un’importante incentivo all’impiego dei

giovani calciatori. La riforma dei contratti, precedentemente descritta, sposta comunque

l’attenzione sui giovani calciatori in termini di risparmio per le società sportive. Agli addetti ai

lavori spetta il compito di programmare con attenzione le scelte societarie.

Le societ{ sportive hanno l’obbligo di comporre una rosa competitiva che rispetti le seguenti

disposizioni:

1) massimo 25 giocatori TESSERATI e CONTRATTUALIZZATI per la stagione agonistica

2) composizione di una lista ufficiale da consegnare entro i termini stabiliti

3) composizione di una rosa per la squadra primavera.

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PUNTO 1) : sia nella fase estiva di mercato che in quella invernale, alle società sportive non è

concesso superare il limite di 25 giocatori tesserati. Nel conteggio complessivo incidono

anche i giocatori dati e ricevuti in prestito per la stagione agonistica. Possono prendere parte

alla rosa dei 25 giocatori un massimo di 8 calciatori stranieri, siano essi comunitari o extra

comunitari. In merito ai calciatori extra comunitari, la F.I.G.C. non prevede limitazioni: alle

società è concesso di tesserare anche 8 calciatori extra comunitari e schierarli in campo

contemporaneamente.

PUNTO 2) : il termine ultimo di presentazione della LISTA UFFICIALE sarà il 25 agosto (ore

12), con chiusura del mercato estivo prevista per il 20 agosto. Per quanto riguarda il

mercato di riparazione invernale, la chiusura del mercato è fissata per il 20 gennaio, mentre

la presentazione della nuova lista è fissata per il 25 gennaio (ore 12).

PUNTO 3) : nel conteggio dei 25 giocatori della prima squadra non incidono i giocatori

tesserati per la squadra primavera, che possono essere liberamente impiegati in prima

squadra (ad eccezione dei calciatori stranieri). La composizione della rosa primavera deve

seguire questi parametri:

- 25 calciatori tesserati

- almeno 15 calciatori italiani

- massimo 6 calciatori comunitari

- massimo 2 calciatori extra comunitari

Nessuna limitazione all’impiego in campo, contemporaneo, dei calciatori stranieri nel

campionato primavera. Soltanto i calciatori italiani però possono prendere parte all’attivit{

della prima squadra.

Se le società riterranno opportuno promuovere in prima squadra un calciatore straniero,

magari a stagione in corso, dovranno attendere il mercato invernale, ricomporre la nuova

LISTA UFFICIALE rispettando tutti i parametri stabili e consegnarla entro il 25 gennaio.

ERRORE NELLA COMPOSIZIONE DELLA LISTA UFFICIALE

Il mancato rispetto delle disposizioni relative alla LISTA UFFICIALE, sia in termini di

composizione che di consegna, comporta la penalizzazione immediata in classifica di 10 punti

e l’obbligo di correzione immediata.

PRECISAZIONI IN MERITO AI BILANCI SOCIETARI

Detto della riforma dei contratti, la F.I.G.C. intende inasprire i controlli e le sanzioni in merito

alla composizione dei bilanci delle società sportive professionistiche. Al Direttore Generale e

alla COVISOC verranno consegnati pieni poteri di controllo e vigilanza sull’operato delle

società sportive. I bilanci della stagione 2014/2015, se non in regola con le disposizioni

vigenti, comporteranno la penalizzazione di 10 punti in campionato nella stagione sportiva

successiva. Durante la stagione 2014/2015 la F.I.G.C. valuterà le nuove disposizioni in materia

di bilancio, che saranno operative dal 1 luglio 2015. L’obbiettivo è di semplificare il bilancio e

regolamentarlo con severità, al fine di non compromettere la stagione sportiva 2016/2017.

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INTRODUZIONE DEI BONUS e MALUS F.I.G.C.

L’applicazione delle regole non può essere imposta senza un adeguato incentivo al rispetto

delle stesse. Più che ai premi di carattere economico la F.I.G.C. ricorre a bonus e malus che

incidono sulla competizione. Così come lo sforzo economico, tecnico e gestionale delle società

è finalizzato al risultato sportivo, anche la F.I.G.C. propone dei premi e delle penalizzazioni che

vanno ad incidere “sul campo”.

Esplicati i bonus relativi alla FASE DI TRANSIZIONE, che andranno ad incidere sui campionati

2016/2017 con i nuovi gironi a 16 squadre, di seguito vengono elencati i BONUS e MALUS che

verranno assegnati in base ai comportamenti registrati a partire dalla stagione 2015/2016 e

avranno effetto sulla stagione successiva.

PREMIO DISCIPLINA: la vittoria finale nella Coppa Disciplina consente di ottenere 3 punti di

partenza nel campionato successivo.

PREMIO GIOVANI: le squadre che garantiranno 15 presenze da titolare in stagione ad

almeno 3 calciatori in età sufficiente alla convocazione in Under 21, riceveranno 5 punti di

partenza nella stagione successiva. Lo schieramento in campo da titolare presuppone che il

calciatore abbia un minutaggio corrispondente ad almeno un tempo di gioco. In sostanza:

schierare un giovane per poi sostituirlo dopo 30 minuti non comporta nessun bonus.

COPPA ITALIA: come già descritto, a partire dalla stagione 2016/2017 verrà riformata anche

la Coppa Italia che permette, alle squadre vincitrici delle rispettive competizioni, di usufruire

di un bonus di 5 punti di partenza nella stagione successiva e all’iscrizione gratuita.

SUPER COPPA ITALIA: la vittoria del trofeo concede 8 turni di immunità in campionato dal

punto di vista disciplinare. Tutte le sanzioni conseguite avranno gli effetti previsti dal codice

di giustizia sportiva, ma non incideranno sul conteggio della Coppa Disciplina.

CONTRATTI: in caso di mancato rispetto delle norme relative ai contratti con calciatori e

allenatori, alle società viene assegnato 1 punto di penalizzazione IMMEDIATO per ogni

contratto irregolare, con obbligo di rettifica immediata del contratto.

LISTE UFFICIALI: 10 punti di penalizzazione IMMEDIATI per errori nella compilazione delle

LISTE UFFICIALI. Nel campionato della prima squadra incidono anche gli errori di

compilazione delle LISTE UFFICIALI PRIMAVERA.

COPPA DISCIPLINA: L’ultima classificata ricever{ un MALUS di 1 punto nella stagione

successiva.

VITTORIA IN CAMPIONATO: la vittoria nei rispettivi campionati consente alle società sportive

di iscriversi gratuitamente alla stagione successiva. Se coincide con la vittoria in Coppa

Italia, vengono concessi ulteriori 3 punti in campionato per un totale di 8 punti.

RETROCESSIONE: in caso di retrocessione, la società sportiva usufruisce di una riduzione del

25% sull’iscrizione prevista.

SISTEMA DI PREMI ATTUALMENTE VIGENTE

La F.I.G.C. rispetta le attuali disposizioni in materia di PREMI ECONOMICI in caso di vittoria o

piazzamento in campionato, vittoria nelle COPPE NAZIONALI ecc.

La F.I.G.C. si riserva il diritto di riformare il sistema dei premi economici, ascoltate le parti in

causa nella stagione 2014/2015, e renderli operatici a partire dalla stagione 2015/2016.

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Candidatura Presidenza Federale e Riforma del Sistema Calcio

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RIFORMA DEL CALCIO DILETTANTISTICO

Creare un sistema calcio uniforme ed integrato: abissale l’attuale distanza tra professionismo

e dilettantismo. La F.I.G.C. propone una serie di interventi che consentano al calcio

dilettantistico di evolversi e alimentare la promozione, diffusione e riqualificazione del gioco

del calcio. Detto della riforma dei campionati, volta a garantire la maggiore competitività e

l’espressione di un calcio di livello, questi i principali interventi previsti per i prossimi 4 anni.

FONDO NAZIONALE LEGA NAZIONALE DILETTANTI PER INTERVENTI STRUTTURALI

L’obbiettivo, gi{ nel primo anno di gestione, è di costituire un fondo nazionale finalizzato al

miglioramento delle strutture utilizzate dalle società sportive dilettantistiche per la

promozione del calcio.

Nel fondo convergeranno le seguenti risorse:

- il 10% della cifra complessiva dei diritti televisivi concordate dalle rispettive Leghe

- il 50% dei ricavi ottenuti dai CONTRATTI FUORICLASSE

- cifra fissa annuale stabilita per le società professionistiche, interamente detraibile in fase di

adempimento fiscale

- il 10% sul totale complessivo delle iscrizioni delle società dilettantistiche.

Quote fisse società professionistiche:

- Serie A: un milione di euro per ogni società sportiva

- Serie B: Euro 500.000 per ogni società sportiva

- Serie C: Euro 250.000 per ogni società sportiva

ACCESSO AL FONDO NAZIONALE

Il fondo nazionale, annualmente, viene suddiviso equamente tra i vari Comitato Regionali.

Tramite bando di gara viene concessa la possibilità alle società sportive dilettantistiche di

richiedere fino ad un massimo di Euro 40.000 da investire ESCLUSIVAMENTE in interventi di

riqualificazione degli impianti sportivi, con particolare attenzione a ciò che riguarda l’utilizzo

diretto dai calciatori: spogliatoi, terreni di gioco, palestre al chiuso per l’attivit{ invernale dei

bambini, materiale tecnico, nuove tecnologie per la riduzione dei costi di gestione (fari a basso

consumo, pannelli solari), ecc …

Sar{ inoltre fondamentale investire parte delle risorse nell’omologazione e nella copertura

delle tribune, o nella realizzazione delle stesse.

La società sportiva che ottiene il fondo tramite bando, non può presentare richiesta per la

stagione immediatamente successiva. Attraverso concertazione con i Comitati Regionali,

verranno stabiliti i requisiti minimi per partecipare al bando e tutte le variabili per garantire

la massima trasparenza e possibilità di utilizzo. Ad esempio: longevit{ dell’attivit{

calcistica, partecipazione alle attività promosse dalla LND e dalle Delegazioni Provinciali,

numero di squadre del settore giovanile, ecc …

Viene garantito a tutte le società sportive l’accesso ai fondi seguendo l’esempio sottostante:

- 2015/2016: le società X, Y e Z partecipano al bando. La società X riceve i fondi, le società Y e

Z vengono escluse dalla graduatoria per mancanza di requisiti.

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- 2016/2017: le società Y e Z partecipano al bando, la società X non può prendervi parte

perché ha già usufruito nella stagione precedente. La società Y viene ancora esclusa dalla

graduatoria per mancanza dei requisiti, la società Z entra in graduatoria e ha accesso ai fondi.

- 2017/2018: la società Z non può partecipare, la società Y entra in graduatoria. La società X

ha tutte le caratteristiche per entrare di nuovo in graduatoria, ma la società Y ha precedenza

in quanto non ha ancora usufruito dei fondi.

VINCOLO DILETTANTI

La presente riforma prevede che per quanto riguarda il vincolo sportivo dei calciatori

dilettanti venga attivata immediatamente una discussione con l’Associazione Italiana

Calciatori. Lo scopo è di trovare una soluzione circa la tutela dei diritti dei calciatori e, nel

contempo, la tutela dei diritti delle società sportive. Non è prevista una totale abolizione del

vincolo sportivo, bensì una soluzione che renda trasparente la procedura di trasferimento dei

calciatori tra società dilettantistiche. La FIGC è invece fortemente orientata ad incentivare le

società sportive dilettantistiche a ricorrere al PREMIO PREPARAZIONE stabilito dalle carte

federali.

CONTRATTO CALCIATORI, ALLENATORI e COLLABORATORI DILETTANTI

Come per i professionisti, anche nei dilettanti vengono fissati dei punti fermi. Per i calciatori

dilettanti e per i dirigenti ufficiali è previsto un rimborso spese e un contratto che li tuteli dal

comportamento scorretto delle società sportive. Dal 1 luglio 2015 entrano in vigori le seguenti

disposizioni.

ECCELLENZA e campionati minori fino alla TERZA CATEGORIA, giovanili comprese:

il massimo dei compensi previsti è fissato in € 500 mensili per un massimo di 9 mensilità;

per gli allenatori il massimo dei compensi è fissato in € 750 mensili per un massimo di 9

mensilità.

I compensi sono intesi come “prestazioni occasionali” previste dalle disposizioni fiscali

vigenti.

SERIE D

Il compenso massimo per calciatori e dirigenti è fissato in € 2000 mensili per 10 mensilit{,

mentre per gli allenatori è fissato in € 2500 mensili per 10 mensilit{.

Tali compensi, se eccedenti i massimali previsti dalla attuali disposizioni fiscali, vengono

sottoposte alle normative vigenti circa i compensi e il rapporto di lavoro.

FORMAZIONE ALLENATORI

Agli allenatori è fatto obbligo di partecipare ai corsi di aggiornamento che verranno promossi

dal Settore Tecnico durante la pausa invernale, che fissa la ripresa dei campionati a febbraio,

e nel mese di giugno a chiusura dell’attivit{ agonistica. La mancata partecipazione ai corsi è

motivo valido di detrazione dei compensi stabiliti da parte delle società sportive per il 25%

della cifra pattuita.

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MODALITA’ CONTRATTUALI

Tramite sistema on-line, insieme alla pratica di tesseramento, viene visualizzato il MODELLO

CONTRATTUALE da compilare e consegnare in allegato ai Comitati Regionali e alle

Delegazioni Provinciali. Il MODELLO CONTRATTUALE, oltre ai dati della società sportiva e

quelli del calciatore, prevede due “FORM” da compilare:

- cifra stabilita per il compenso

- numero di mensilità

Nel contratto è prevista anche la voce “PRESTAZIONE VOLONTARIA”, che indica l’assenza di

compensi per l’attivit{ svolta.

Alle società sportive è fatto obbligo di stipulare e conservare in sede le quietanze di

versamento dei compensi (con moduli opportunamente scaricabili dal sistema on-line).

Le quietanze sono sottoscritte e firmate dalla società sportiva e dal calciatore. Una copia viene

conservata in sede, l’altra viene consegnata al calciatore.

Entro luglio 2015 verrà perfezionato anche il tesseramento on-line degli allenatori, con

identiche procedure riferite al contratto.

VERTENZE ECONOMICHE

In caso di mancata corresponsione dei compensi, i tesserati potranno ricorrere alla

Commissione Disciplinare Territoriale competente per dirimere la questione.

Il termine per il ricorso è fissato nell’intervallo di tempo che intercorre tra l’ultima giornata di

campionato e il 30 giugno, nella stagione in cui è stato stipulato il contratto. La discussione

delle vertenze, e l’esito delle stesse, verr{ comunicata entro il 30 settembre.

Le società sportive che non provvederanno alla regolarizzazione dei contratti entro la fine

della stagione successiva a quella relativa alla controversia, non potranno iscriversi ai

campionati agonistici per la stagione successiva. L’impossibilit{ dell’iscrizione non

compromette lo svolgimento delle attività di Scuola Calcio, ove prevista.

TUTELA SOCIETA’ SPORTIVE

Alle società sportive dilettantistiche vengono affidati degli strumenti di tutela per gestire al

meglio le nuove disposizioni contrattuali. È fatto obbligo, infatti, di produrre un importante

documento che, al termine di ogni mese, deve essere redatto in doppia copia e consegnato alle

Delegazioni Provinciali e ai Comitati Regionali competenti: il prospetto delle attività.

Tale documento, ricavabile dal sistema on-line, è composto dall’elenco di tutti i tesserati che

hanno stipulato contratti onerosi. Sono esclusi dall’elenco i nominativi di coloro che hanno

scelto il contratto con “PRESTAZIONE VOLONTARIA”.

Una volta stampato, il documento consente alle società sportive di redigere, per ogni

nominativo, le presenze mensili agli allenamenti (riferito a calciatori e allenatori) o le

presenze negli uffici per quanto riguarda i collaboratori o i dirigenti ufficiali.

Inoltre, è prevista la possibilità di segnalare tutti i provvedimenti disciplinari, accertati dai

comunicati ufficiali, che coinvolgono i tesserati.

Tale documento consente alle società sportive di applicare una riduzione sulle cifre pattuite in

base ai seguenti criteri:

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- 5% sul totale mensile per ogni assenza agli allenamenti

- 10% sul totale mensile per ogni gara ufficiale saltata per squalifica

Il prospetto delle attività, redatto in doppia copia, deve essere firmato dagli interessati

presenti nell’elenco e dal presidente della societ{ sportiva. Il documento mensile deve essere

conservato dalle società sportive e dai Comitati Regionali, o Delegazioni Provinciali, e

costituisce atto ufficiale in sede di vertenza.

PROGETTO DISTINTA DIGITALE e REFERTO ELETTRONICO

Considerato il grande successo del sistema online introdotto dai Comitati Regionali, la F.I.G.C.

intende promuovere l’investimento di risorse nel potenziamento del progetto e sviluppare

due nuovi tematiche digitali:

- creazione della distinta di gara digitale, integrando il già esistente sistema di gestione online

- sviluppo del referto elettronico per gli arbitri

I due progetti sono finalizzati alla massima trasparenza anche per il calcio dilettantistico, oltre

a costituire un efficace strumento di consultazione per gli addetti ai lavori. La distinta digitale,

ad esempio, oltre a facilitare le operazioni di riconoscimento (è prevista la classica stampa

cartacea della distinta nel giorno della gara), consente ai sempre più numerosi organi di

stampa (cartacea e web) di fornire un migliore servizio giornalistico e ai vari comitati

regionali, e delegazioni provinciali, di reperire informazioni in maniera dettagliata e nel

minor tempo possibile.

La creazione di un database di calciatori dilettanti è il sogno di questa riforma: nel prossimo

quadriennio l’intento è di creare tutti i presupposti utili a conferire maggiore dignità al

movimento dilettantistico. Il database, consultabile dalle società sportive, e la distinta

digitale sono strumenti utili per la riforma dei fuoriquota che verrà trattata in seguito.

Gli stessi principi ispirano la realizzazione del referto elettronico per l’arbitro. Fermo

restando le tempistiche necessarie al direttore di gara per adempiere alla sua funzione, il

referto arbitrale rappresenta un mezzo più preciso di comunicazione con le sezioni arbitrali di

riferimento e con le delegazioni, o i comitati, responsabili della giustizia sportiva. Inoltre,

essendo prevista la consultazione dei referti cartacei (spesso via fax) da parte delle società

sportive nel caso in cui si voglia presentare ricorso, con il referto cartaceo la disponibilità è

immediata e, ovviamente, non vincolata ad improbabili interpretazioni calligrafiche.

PROGETTO AGGIORNAMENO TECNOLOGICO

La F.I.G.C. intende promuovere la presenza fissa di un Personal Computer in ogni società

sportiva dilettantistica. Recapiti certi, sedi sportive identificabili, indirizzi di posta elettronica

e telefoni reperibili. L’innovazione tecnologica presuppone aggiornamento, formazione e

riqualificazione del panorama esistente.

Promozione di corsi di aggiornamento e formazione per dirigenti, adozione di Personal

Computer fissi nelle sedi sportive. Il FONDO PROGETTI FIGC creerà una piano di interventi,

seguendo ovviamente alcune priorità, e non intende escludere il calcio dilettantistico

dall’importante riforma strutturale del sistema calcio.

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RIFORMA DEI FUORIQUOTA

L’imposizione circa l’impiego di giovani calciatori nelle categorie dilettantistiche, per quanto

mossa da buoni propositi, non ha prodotto i risultati sperati. Piuttosto che imporre la

presenza in campo di giovani calciatori, la F.I.G.C. intende incentivare le società sportive a

sviluppare il proprio settore giovanile e consentire ai giovani più meritevoli di esordire in

prima squadra.

Le attuali disposizioni, prendendo come esempio il campionato di Eccellenza, impongono la

presenza in campo, anche in casi di sostituzione, di quattro giovani distinti per fasce d’et{.

Piuttosto che insistere nella rigida applicazione di questo principio, la riforma propone un

radicale cambiamento operativo dalla stagione 2015/2016.

Tramite comunicato ufficiale pubblicato ad inizio stagione, viene comunicata la classe di età

che rende un calciatore “fuoriquota”. Tale classe di et{ è valida per tutti i campionati

dilettantistici. Supponendo, per comodità esplicativa, che la classe di età fissata per la stagione

2015/2016 sia il 1996. Tutte le classi di età, dal 1996 in poi, costituiscono il ruolo di

“fuoriquota”.

Per ogni calciatore fuoriquota che prende attivamente parte alla gara, viene assegnato un

punteggio secondo i criteri seguenti:

- 1 punto per ogni calciatore fuoriquota che partecipa attivamente alla gara

- 3 punti per ogni calciatore fuoriquota che partecipa attivamente alla gara e che sia nelle

ultime due stagioni sia stato tesserato con la società di appartenenza della prima squadra

(settore giovanile)

Così come avviene per la Coppa Disciplina, ogni settimana viene stilata una graduatoria tra le

squadre dello stesso girone. Le prime cinque classificate di ogni girone hanno diritto

all’assegnazione di 10 punti in classifica, in campionato, nella stagione successiva. Inoltre, la

prima classificata ha diritto ad una riduzione del 25% sull’iscrizione al campionato della

stagione successiva. Se la prima classificata della graduatoria corrisponde alla squadra

vincitrice del campionato, che gi{ usufruisce dell’esenzione dell’iscrizione in campionato, la

riduzione del 25% viene concessa alla seconda classificata della graduatoria.

L’impiego dei fuoriquota è facoltativo.

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RAPPORTI CON LE ISTITUZIONI

L’obbiettivo della presente riforma è quello di intervenire direttamente sul mondo del calcio.

Nessun riferimento, durante la redazione del documento, è stato mai fatto nei confronti delle

istituzioni statali come soggetto interessato alle riforme strutturali. Lo scopo di questa

riforma è di fornire alle Istituzioni tutti gli strumenti di controllo sul sistema calcio. La

semplificazione e la trasparenza, oltre a migliorare la gestione del calcio, consentono alle

Istituzioni di vigilare sul regolare svolgimento delle attività.

I punti più importanti su cui FIGC e ISTITUZIONI sono spesso chiamate a collaborare sono le

questioni relative alla sicurezza delle manifestazioni sportive. La riforma intende rivedere il

concetto di RESPONSABILITA’ OGGETTIVA delle societ{ sportive. L’esigenza è quella di fissare

dei punti che, una volta rispettati, consentano ai soggetti coinvolti di declinare ogni

responsabilità. Il panorama attuale conferisce enormi responsabilità alle società sportive,

troppo spesso vittime di atteggiamenti e comportamenti estremamente difficili da controllare

completamente.

La FIGC intende fissare alcuni punti di discussione. Nella presente riforma verranno elencate

di seguito alcune proposte:

- sicurezza degli impianti sportivi professionistici

- servizio d’ordine a supporto delle forze armate nazionali

- controllo interno tramite telecamere

- modalità di ingresso negli stadi

- distribuzione di cibo e bevande all’interno degli stadi, caratterizzata da prezzi FISSI e

ACCESIBILI

- inasprimento dei provvedimenti disciplinari in caso di presenza negli stadi di bombe carta e

fumogeni

- competenza gestionale dei biglietti d’ingresso, anche a livello dilettantistico.

MODALITA’ D’INGRESSO NEGLI STADI e DISTRIBUZIONE CIBO E BEVANDE

Il principio ideale che ispira questa riforma è che gli spettatori possano entrare negli stadi

senza esigenza di zaini, borse o cibo comprati all’esterno. Fissare dei prezzi accessibili e fissi

in tutti gli stadi italiani consentirebbe agli spettatori di recarsi alla partita consapevoli di poter

soddisfare ogni necessità a prezzi modici. Inoltre, il controllo all’ingresso sarebbe

notevolmente più rapido ed efficiente.

GESTIONE BIGLIETTI

La F.I.G.C. intende affidare alle società sportive la responsabilità della gestione dei biglietti

d’ingresso per le manifestazioni sportive. Il criterio da rispettare è il seguente: il 25% dei posti

disponibili allo stadio deve essere riservato ai tifosi in trasferta.

Le politiche sul prezzo, la gestione delle ricevitorie e delle biglietterie, la stampa dei biglietti,

viene esclusivamente decisa dalle società sportive in piena autonomia.

Alle società sportive viene concessa piena autonomia burocratica: nessuno rapporto con la

SIAE per quanto riguarda i tagliandi o il resoconto delle sponsorizzazioni. Anche il calcio

dilettantistico viene svincolato dai rapporti con la SIAE.

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Il numero di spettatori, nelle precedenti gestioni, ha costituito titolo in caso di graduatoria per

le società sportive. Questo punto viene totalmente abolito nel prossimo quadriennio.

Il resoconto delle presenze annuali negli stadi, per quanto rappresenti una statistica

importante, non assume nessuna rilevanza nella gestione federale del sistema calcio del

prossimo quadriennio.

Per quanto riguarda il controllo sulle fatturazioni e le sponsorizzazioni, la riforma dei bilanci e

dei criteri di gestione delle società sportive sarà oggetto di profonda analisi e tutti gli

interventi saranno volti a facilitare il compito di controllo e vigilanza delle Istituzioni sulla

corretta gestione societaria e sugli adempimenti necessari.

BIGLIETTI GARE RAPPRESENTATIVE NAZIONALI

Alla F.I.G.C. spetta il compito esclusivo di gestire i biglietti d’ingresso delle partite delle

Rappresentative Nazionali. La F.I.G.C. riconosce il 20% dell’incasso complessivo alla società

sportiva che gestisce lo stadio sorteggiato per le partite ufficiali e amichevoli delle

rappresentative.

La Nazionale maggiore giocher{ negli stadi delle squadre partecipanti alla SERIE A, l’Under 21

negli stadi della SERIE B, le altre rappresentative nella SERIE C.

Il sorteggio integrale viene applicato anche nella scelta degli stadi, posto che uno stadio non

possa essere sorteggiato per due volte nella stagione agonistica.

Il sorteggio integrale degli stadi viene effettuato ad inizio stagione.

DIRITTI D’IMMAGINE LEGA NAZIONALE DILETTANTI

Abolizione totale delle disposizioni riguardanti i campionati dilettantistici, compresa la

SERIE D. La massima diffusione del prodotto deve essere garantita senza nessun vincolo che

limiti le testate giornalistiche, le televisioni pubbliche o private, le iniziative individuali.

Le società sportive dilettantistiche hanno massima libertà di contrattazione dei propri diritti

d’immagine, purché venga stipulato un regolare contratto con l’azienda o il privato che

intenda svolgere il servizio. In particolare, il contratto deve essere stipulato quando, nella

riproduzione integrale o parziale delle immagini, vengano inseriti banner pubblicitari in fase

di montaggio audio/video, diretta o post-produzione. Il mancato rispetto di questa norma

comporta sanzioni a carico della società sportiva e segnalazione alle autorità della

controparte.

Sono esclusi dalla trattativa tutti i filmati reperibili dalle piattaforme web gratuite (es.

Youtube) nelle quali i banner pubblicitari vengono pubblicati automaticamente dai gestori del

servizio.

L’eccesso di burocrazia ha prodotto una limitazione nell’attivit{ di diffusione del calcio

dilettantistico, vincolandolo a richieste che escludono numerosi soggetti dalle iniziative. Su

tutti, la concessione del diritto di cronaca esclusivamente per le testate giornalistiche con

direttore responsabile, come specificato ad inizio stagione sui comunicati ufficiali.

Il calcio dilettantistico ha bisogno di diffusione e visibilità, libera e accessibile. Sono gli

stessi dilettanti, intesi come tesserati operanti sul campo durante la settimana, a richiederlo.

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CONCLUSIONI

I punti fissati nel programma di riforma sono suscettibili di modifica, seppur non sostanziale,

in fase di concertazione e contrattazione con le parti interessati, ma fungono da importante

punto di partenza per una riforma strutturale del sistema calcio.

Posto che la riforma dei campionati e della Coppa Italia, anche nella fase di transizione,

l’istituzione del FONDO F.I.G.C. e del FONDO L.N.D., la riforma dei contratti dei dilettanti e

l’introduzione dei Bonus e Malus F.I.G.C. e buona parte della riforma del calcio dilettantistico

non saranno oggetto di modifica in caso di approvazione del documento accertata

dall’elezione come Presidente Federale, i restanti punti del presente documento e le tematiche

volutamente non affrontate in fase di redazione del documento, come le importanti

problematiche relative al Settore Giovanile Scolastico, saranno oggetto di approfondite

discussioni durante l’anno definito di PREPARAZIONE nella premessa.

Discussioni che, come ribadito, avranno il compito di produrre soluzioni immediate che non si

discostino dai principi guida del programma di riforma descritto.

In fede,

Alessandro Gatto

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