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1 Programma 1 Guadagnare Salute Piemonte Scuole che promuovono salute Obiettivo del Piano Locale di Prevenzione L’obiettivo del programma è la promozione della salute nella comunità scolastica. Il raggiungimento di questo obiettivo richiede la partecipazione attiva del mondo della scuola e il coinvolgimento della comunità. L’ambiente scolastico è un ambiente prioritario in cui promuovere il potenziamento dei fattori di protezione (life skill, empowerment) e l’adozione di comportamenti sani (alimentazione, attività fisica, fumo e alcol) in età infantile e adolescenziale. È dimostrato, infatti, che gli interventi precoci sono i più efficaci nel migliorare gli stili di vita, in particolare quelli che sono determinanti per la salute della persona. Una scuola che orienta l’organizzazione dell’intera comunità scolastica verso la promozione di stili di vita sani e attivi rappresenta il contesto favorevole perché gli studenti sviluppino le conoscenze, le abilità e le abitudini necessarie per vivere in modo salutare e attivo anche in età adulta. La cornice istituzionale del programma è il Protocollo d’Intesa 2017/2020 tra Regione Piemonte e Ufficio Scolastico Regionale. Azioni del Piano Locale di Prevenzione Le azioni individuate sono: Consolidamento dell’alleanza scuola /sanità per le Scuole che promuovono Salute. Vengono organizzati incontri formalizzati tra i soggetti aderenti al fine di creare un’alleanza utile per una programmazione comune e condivisa della promozione della salute nella scuola. Consolidamento e sviluppo di una formazione congiunta. Continua la predisposizione di momenti di formazione condivisa con operatori della scuola e operatori della sanità sui temi e sugli strumenti della promozione della salute. Il Catalogo: promozione e disseminazione di buone pratiche. Viene predisposto e diffuso il Catalogo contenente le proposte di promozione della salute disponibili per l’attività didattica ed educativa durante l’anno scolastico corrente. Programmazione annuale delle azioni prioritarie in co-progettazione. Viene attuata una programmazione condivisa di interventi con la scuola sulla base di temi prioritari di salute stabiliti dalle linee guida regionali previste dal Protocollo d’Intesa.

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Programma 1

Guadagnare Salute Piemonte

Scuole che promuovono salute

Obiettivo del Piano Locale di Prevenzione

L’obiettivo del programma è la promozione della salute nella comunità scolastica. Il raggiungimento di questo obiettivo richiede la partecipazione attiva del mondo della scuola e il coinvolgimento

della comunità.

L’ambiente scolastico è un ambiente prioritario in cui promuovere il potenziamento dei fattori di protezione (life skill, empowerment) e l’adozione di comportamenti sani (alimentazione, attività fisica, fumo e alcol) in età infantile e adolescenziale. È dimostrato, infatti, che gli interventi precoci sono i più efficaci nel migliorare gli stili di vita, in particolare quelli che sono determinanti per la salute della persona.

Una scuola che orienta l’organizzazione dell’intera comunità scolastica verso la promozione di stili di vita sani e attivi rappresenta il contesto favorevole perché gli studenti sviluppino le conoscenze, le abilità e le abitudini necessarie per vivere in modo salutare e attivo anche in età adulta.

La cornice istituzionale del programma è il Protocollo d’Intesa 2017/2020 tra Regione Piemonte e Ufficio Scolastico Regionale.

Azioni del Piano Locale di Prevenzione

Le azioni individuate sono:

• Consolidamento dell’alleanza scuola /sanità per le Scuole che promuovono Salute.

Vengono organizzati incontri formalizzati tra i soggetti aderenti al fine di creare un’alleanza utile per una programmazione comune e condivisa della promozione della salute nella scuola.

• Consolidamento e sviluppo di una formazione congiunta.

Continua la predisposizione di momenti di formazione condivisa con operatori della scuola e operatori della sanità sui temi e sugli strumenti della promozione della salute.

• Il Catalogo: promozione e disseminazione di buone pratiche.

Viene predisposto e diffuso il Catalogo contenente le proposte di promozione della salute disponibili per l’attività didattica ed educativa durante l’anno scolastico corrente.

• Programmazione annuale delle azioni prioritarie in co-progettazione.

Viene attuata una programmazione condivisa di interventi con la scuola sulla base di temi prioritari di salute stabiliti dalle linee guida regionali previste dal Protocollo d’Intesa.

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In evidenza - ASL TO3

• Per il consolidamento dell’alleanza scuola /sanità per le Scuole che promuovono Salute,

vengono realizzati incontri a livello distrettuale finalizzati alla presentazione del Catalogo e a alla condivisione della programmazione degli interventi nelle scuole, al fine di creare un’alleanza utile per la promozione della salute nella scuola. A oggi sono stati già realizzati 7 incontri in tutti i Distretti, per la presentazione del Catalogo AS 2018/19. Inoltre sono attivi Tavoli permanenti, come ad esempio a Rivoli, dove è attivo il Tavolo “Progetto Educativo”, che riunisce periodicamente il Comune, le Scuole e le Istituzioni del territorio per una programmazione condivisa delle attività nelle scuole.

• Consolidamento e sviluppo di una formazione congiunta. Nel corso del 2018 si sono attuate:

• Giornate regionali della Rete delle Scuole che promuovono salute a cui la ASL TO3 ha partecipato

• “La salute in gioco” – incontro di presentazione del corso per Insegnanti

• Un progetto sperimentale, costruito insieme agli insegnanti, nel progetto “Promozione del Benessere e dell’intelligenza emotiva” a Villarbasse, che ha coinvolto circa 20 docenti e tre operatori (2 dell’ASL TO3 e 1 del CISA di Rivoli)

• Il Catalogo è stato predisposto e deliberato nel mese di giugno 2018 e diffuso via mail con lettera protocollata a 73 destinatari tra Istituti Comprensivi e Scuole superiori

E’ presente sul sito ASL TO3 il Catalogo completo e il Catalogo suddiviso per i livelli di scuola. Inoltre è presente il modulo per l’adesione ai progetti che deve essere compilato dagli insegnanti. La scadenza per le adesioni è fissata al 26 ottobre prossimo. L’atteso è che il 50% degli Istituti a cui è stato inviato (37 Istituti su 73) aderisca almeno ad un progetto.

• Programmazione annuale delle azioni prioritarie in co-progettazione.

Le iniziative per le scuole si suddividono tra:

interventi di sensibilizzazione e informazione

interventi di Educazione alla Salute

interventi di Promozione della salute.

In particolare questi ultimi richiedono una co-progettazione in quanto coinvolgono attivamente le classi, gli insegnati, operatori della scuola e, dove è possibile anche i genitori, nella progettazione, nella realizzazione e valutazione degli interventi. In tal caso le scuole coinvolte sono indicati come partner.

Tutte le iniziative sono state caricate sulla Banca Dati Pro.Sa. sul sito www.retepromozionesalute.it

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Programma 2

Guadagnare Salute Piemonte

Comunità e ambienti di vita

Obiettivo del Piano Locale di Prevenzione

Il programma intende diffondere la cultura della salute e attuare progetti di empowerment di comunità, con proposte rivolte alla famiglia, alla prima infanzia, all’adolescenza e all’età

anziana.

Si valorizzano le comunità locali, si creano e si consolidano collaborazioni, specialmente con le amministrazioni locali e con altri attori da sensibilizzare e formare su temi della prevenzione e della promozione della salute.

Le iniziative sono realizzate sia a livello individuale, sostenendo le persone a fare scelte più salutari, sia a livello di ambiente di vita, creando contesti che favoriscano e sostengano tali scelte.

Le azioni del programma sono orientate a tutta la comunità e sono declinate in base ai contesti di vita e alle fasce d’età, privilegiando momenti della vita particolarmente delicati (prima infanzia, adolescenza e adulti senior).

Azioni del Piano Locale di Prevenzione

Le azioni individuate sono:

• promuovere l’attività fisica, orientando gli enti locali all’adozione di impegni formali e azioni mirate alla modifica del contesto urbano; sviluppare programmi di cammino;

• sostenere la genitorialità e gli interventi precoci di prevenzione e promozione della salute nei “primi 1000 giorni di vita”;

• rendere sicuri gli ambienti domestici, attraverso momenti di sensibilizzazione nei luoghi di aggregazione e di vita degli adulti senior;

• rendere sicuro e responsabile il divertimento notturno attraverso interventi preventivi inerenti la guida sicura e il monitoraggio del consumo di alcol;

• migliorare la convivenza con gli animali di affezione (registrazione dei cani, sensibilizzazione della popolazione);

• lavorare con le associazioni di categoria per ridurre il contenuto di sale nel pane e per aumentare la consapevolezza dei cittadini sull’importanza di ridurre il consumo di sale.

In evidenza - ASL TO3

• Nella ASL TO3, 3 Comuni hanno già adottato nel 2018 la Carta di Toronto per la promozione dell’attività fisica: mentre altri 4 si sono impegnati ad adottarla a breve. I Comuni che hanno formalizzato l’adozione si sono impegnati a promuovere azioni mirate sul territorio come Gruppi di Cammino e Attività fisica Adattata (AFA). L’Attività Fisica Adattata è un progetto locale (PLP) che vede tra i promotori i fisiatri e i fisioterapisti dell’Azienda, i Distretti, i MMG e la Promozione della Salute, per offrire alle persone adulte e anziane che presentano dolore cronico e difficoltà motorie legate all’età, delle strutture convenzionate in cui trovare personale qualificato SUISM

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che gestisce corsi di 10 incontri di AFA in piccolo gruppo. Attualmente 12 strutture tra piscine e palestre del territorio sono convenzionate con la ASL TO3 per promuovere corsi di AFA a prezzi calmierati.

Personale dell’ASL TO3 collabora con Comuni e Associazioni private nell'attivazione dei "Gruppi di cammino" sia nella progettazione che nella realizzazione e nell’autovalutazione delle attività svolte e della percezione del miglioramento della propria qualità di vita. L’elenco dei Gruppi di Cammino (monitorati 17) e delle strutture convenzionate AFA (12) si trovano sul sito web aziendale all’indirizzo: http://www.aslto3.piemonte.it/info/promozionesalute.shtml

• E’ stato redatto il Progetto per il “Profilo dei primi 1000 gg di vita” e individuati gli indicatori.

L’ASL TO3 era stata individuata come una delle due aziende in cui sperimentare il Profilo. Il Progetto, condotto con la collaborazione di DoRS e realizzato con una metodologia di progettazione partecipata di coinvolgimento delle famiglie, avrà una prima realizzazione sperimentale in coerenza con la prevista apertura della Casa della Salute materno infantile a Susa.

• Nell’ASL TO3 si è puntato sul metodo della “peer education” per quanto riguarda le iniziative

finalizzate alla prevenzione degli incidenti domestici e sul metodo della realizzazione di giochi appositamente pensati per far raggiungere una migliore consapevolezza dei rischi presenti nelle abitazioni. Gli incontri con piccoli gruppi di anziani, finalizzati all’attivazione di gruppi di cammino, sono stati una valida occasione per sottolineare come le attività fisiche proposte siano anche utile strumento di prevenzione delle cadute . È stato anche effettuato un percorso di prevenzione degli incidenti domestici in ambito pediatrico nel Distretto di Orbassano.

• Per rendere sicuro e responsabile il divertimento notturno, sul territorio dell’ASL TO3 continua lo sviluppo del progetto “Vivi la Notte!”, con la regolare collocazione delle postazioni delle due unità mobili in diverse zone dell’ASL e con la partecipazione del personale ASL ai lavori del gruppo regionale Rete Safe Night; si sta lavorando con il gruppo regionale allo sviluppo di nuove iniziative per i prossimi anni.

• Per migliorare la convivenza con gli animali di affezione l’ASL TO3 ha realizzato con pieno

successo due corsi per i possessori di cani denominati “il Patentino”. Sono state realizzate attività di educazione sanitaria nelle scuole sulla corretta “relazione uomo animale” e sulle malattie a carattere zoonotico. Si realizzano interventi di formazione del “volontariato animalista”; vengono effettuati interventi di sensibilizzazione della popolazione generale finalizzati a migliorare la relazione uomo animale e continuano le attività di revisione ed aggiornamento delle informazioni registrate nell’anagrafe canina regionale.

• Per promuovere una riduzione del consumo di sale sono state effettuate azioni di sensibilizzazione indirizzate alle scuole e altre destinate alla popolazione generale; nella ristorazione collettiva (scuole, centri di vacanza e residenze assistenziali per anziani) si è svolta un’azione di “indirizzo ” ad un corretto apporto di sale tramite, l’espressione di indicazioni sui menu, in linea con le raccomandazioni sugli apporti di sodio indicati dai LARN (Livelli di assunzione raccomandati di energia e nutrienti per la popolazione italiana).

• Save the Date: tutte le iniziative promosse nell’ASL TO3 per celebrare le date più significative per la salute sono registrate dalla SS Promozione della Salute per la rendicontazione di fine anno

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Programma 3

Guadagnare Salute Piemonte

Comunità e ambienti di lavoro

Obiettivo del Piano Locale di Prevenzione Il programma riguarda la promozione della salute nei luoghi di lavoro e ha l’obiettivo prioritario di incoraggiare lo sviluppo di iniziative per renderli ambienti che sostengano scelte salutari (alimentazione, stile di vita attivo) e contrastino fattori di rischio (fumo, consumo di alcol...), contribuendo alla prevenzione delle malattie croniche. Il luogo di lavoro è infatti un contesto favorevole in cui promuovere la salute: si possono coinvolgere fasce considerevoli di popolazione, si può moltiplicare l’azione preventiva in ambito familiare, amicale e nella comunità. Il programma ha quindi l’obiettivo di:

• sviluppare nei vari portatori di interesse (datori di lavoro, medici competenti, esperti del settore, lavoratori, parti sociali, decisori, comunità locale, ecc.) le conoscenze e competenze utili alla promozione di stili di vita salutari negli ambienti di lavoro;

• favorire l’adozione di comportamenti salutari nella popolazione adulta che lavora, per ridurre il carico prevenibile ed evitabile di mortalità e disabilità delle malattie croniche non trasmissibili quali malattie cardiovascolari, diabete, ecc.

Azioni del Piano Locale di Prevenzione Le azioni individuate sono:

• l’elaborazione e la diffusione di materiali informativi, la realizzazione di eventi formativi per lo sviluppo delle conoscenze, la progettazione, la valutazione e la valorizzazione di progetti di promozione della salute nei luoghi di lavoro;

• l’attuazione di interventi di promozione della salute multifattoriali e multicomponente, che cioè agiscono su più fattori di rischio per la salute attraverso più strategie d'azione (informative, formative, organizzative...) rivolte a differenti destinatari (singoli individui, gruppi, organizzazioni, comunità locale);

• la valorizzazione delle risorse esistenti utili per la creazione di reti di luoghi di lavoro che

promuovono salute.

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In evidenza - ASL TO3

1) All’interno del Progetto BenVivere, rivolto ai Dipendenti della ASL TO3, sono state promosse le seguenti iniziative rivolte ai dipendenti:

• Questionario per la misurazione del rischio diabete (Findrisc), Alcol e Fumo, Attività Fisica.

I questionari che hanno presentato un punteggio medio o alto di rischio sono stati inviati al Medico Competente, che ha inoltrato una mail di informazione con l’invito a rivolgersi al proprio MMG.

• Laboratori della salute per stili di vita sani, attraverso l’offerta di proposte per l’attività motoria e il benessere personale (Rivoli, Pinerolo, Susa). Dal 2018 i Laboratori sono sostenuti direttamente dai dipendenti che partecipano. I risultati sono incoraggianti in termini di partecipazione e soddisfazione.

• Interventi sulla nutrizione. • Interventi mirati sui disordini alimentari (Rivoli). • Ambulatori per la disassuefazione dal fumo di tabacco (Rivoli e Pinerolo).

Il Progetto BenVivere è proseguito nelle sedi dell’ASL TO3 di:

• Pinerolo • Rivoli • Giaveno • Venaria

2) Inoltre nel 2018 all’interno dell’azienda di Pinerolo “Tsubaki Nakashima Co., Ltd” è stato

avviato il progetto di promozione della salute “La Fabbrica della salute”; sono stati svolti degli interventi rivolti ai lavoratori in merito al consumo di alcol, fumo, alimentazione e gioco d’azzardo, con la collaborazione degli operatori del SIAN, SISP e SerD.

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Programma 4

Guadagnare Salute Piemonte

Promozione della salute e prevenzione

del setting sanitario

Obiettivo del Piano Locale di Prevenzione

L’obiettivo del programma è utilizzare in modo opportunistico l’accesso ai servizi sanitari per veicolare informazioni o promuovere azioni per il miglioramento degli stili di vita delle persone. È quindi necessario sensibilizzare e formare il personale sanitario affinché integri le azioni di promozione nel suo agire professionale quotidiano, in ambito:

• “fisiologico”: attraverso azioni dedicate alle persone che si rivolgono ai servizi sanitari in momenti fisiologici “particolari”, in cui è rilevante l’aspetto dello stile di vita: ad esempio donne in gravidanza, caregiver di anziani, ecc.;

• “clinico”: con azioni nel contesto delle cure primarie o specialistiche per le persone con malattie croniche o a forte rischio di tali malattie, per le quali il cambiamento degli stili di vita gioca un ruolo fondamentale di prevenzione della patologia o delle sue complicanze.

Azioni del Piano Locale di Prevenzione

Le azioni individuate prevedono la sensibilizzazione e la formazione del personale sanitario in ambito di:

• promozione dell’allattamento al seno e sostegno alla genitorialità, tramite la formazione del personale sanitario a più stretto contatto delle donne in gravidanza e delle madri nei primi anni di vita dei bambini;

• contrasto al consumo rischioso di alcol e contrasto del fumo, tramite percorsi formativi rivolti a operatori sanitari per migliorare l’identificazione precoce degli atteggiamenti a rischio;

• contrasto delle abitudini alimentari non salutari e della sedentarietà, tramite la formazione degli operatori sanitari nelle tecniche volte al miglioramento dei comportamenti alimentari e dell’attività fisica, compresa l’attività fisica a scopo terapeutico per pazienti con patologie croniche;

• prevenzione degli incidenti stradali e domestici, tramite aggiornamento continuo degli operatori sanitari sull’incidenza e la gravità degli incidenti e realizzazione di corsi di formazione sulle tecniche di counselling e sulle strategie di prevenzione degli incidenti.

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In evidenza – ASL TO3

• Nell’ASL TO3 la formazione del personale sanitario in ambito di prevenzione ed in particolare di prevenzione tramite stili di vita sani era già patrimonio delle ASL che vi sono confluite ed è stata incrementata e organizzata all’interno del programma 4 del PLP.

• In particolare per la promozione dell’allattamento al seno e il sostegno alla genitorialità, nel

2017 si è effettuata la formazione del personale dei consultori familiari e pediatrici nell’ambito del sostegno alle situazioni di allattamento difficile e attualmente tutto il personale che lavora nei consultori del territorio è adeguatamente formato.

• Uno dei problemi riscontrati per l’ASL TO3 tramite l’indagine “PASSI” è legato alla difficoltà di

fornire agli utenti dei servizi sanitari i consigli sugli stili di vita salutari in modo efficace. Per questo sono in corso eventi di formazione del personale sanitario in ambito di tecniche di

comunicazione efficace (interventi brevi di counselling) sia generici, sia applicati direttamente ai temi principali del programma.

• Nel 2017 si sono effettuati due corsi generici di comunicazione efficace e un corso diretto

all’informazione efficace sulle abitudini rischiose del consumo di bevande alcoliche. • Nel mese di dicembre 2018 si svolge un intervento di formazione del personale del

dipartimento materno-infantile sulla prevenzione efficace del consumo di alcol in

gravidanza, un evento formativo per i Pediatri di Libera Scelta, evento pilota nel distretto di Orbassano per la prevenzione degli incidenti domestici e un evento di formazione in ambito di comunicazione efficace nell’ambito della nutrizione e dell’attività fisica con i Medici di Medicina Generale della casa della salute di Avigliana.

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Programma 5

Screening di popolazione

Obiettivo del Piano Locale di Prevenzione

Gli screening oncologici per la prevenzione e la diagnosi precoce dei carcinomi della mammella, della cervice uterina e del colon retto sono caratterizzati dalla disponibilità di prove scientifiche di efficacia rispetto alla diminuzione della mortalità e di incidenza (per il carcinoma della cervice uterina e del colon-retto) causa-specifica.

Essi fanno parte dei Livelli essenziali di assistenza (LEA) e la Commissione Europea raccomanda la realizzazione di programmi organizzati di screening dotati di procedure di verifica e assicurazione di qualità e linee guida.

In Piemonte è attivo il programma di screening organizzato “Prevenzione Serena”, che ha l’obiettivo di garantire l’offerta dei protocolli di screening validati; la sua configurazione territoriale prevede 6 aggregazioni territoriali fra aziende sanitarie (o programmi), definite con l’obiettivo di garantire i volumi di attività necessari al mantenimento di adeguati livelli di qualità delle prestazioni.

Sono inoltre attivi gli screening per la prevenzione di alcuni disturbi neuro-sensoriali nei neonati.

Azioni del Piano Locale di Prevenzione

Le azioni individuate per gli screening oncologici sono:

• il coinvolgimento della popolazione target oggetto della prevenzione specifica, mirata al raggiungimento delle coperture indicate dagli obiettivi del PRP;

• il consolidamento dell’attività di screening con raggiungimento della copertura della popolazione e incremento della quota di assistiti che effettua i test di screening proposti nell’ambito del programma regionale;

• il potenziamento degli interventi rivolti alle donne straniere;

• l’assicurazione di qualità nell’intero processo screening;

• il supporto all’attuazione di quanto previsto dal programma del territorio di riferimento per favorire il mantenimento della copertura della popolazione bersaglio oggetto di screening e gli interventi di contrasto alle diseguaglianze.

Il programma include inoltre l’attuazione e il monitoraggio degli screening neonatali per la prevenzione dei disturbi neurosensoriali (test con riflesso rosso, screening della retinopatia, screening audiologico con otoemissioni, screening audiologico con otoemissioni e ABR) in tutti i punti nascita del territorio ASL, lavorando per assicurare l’omogeneità dell’offerta.

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In evidenza - ASL TO3

Azioni del Piano Locale di Prevenzione

Le azioni individuate per gli screening oncologici sono:

• il coinvolgimento della popolazione target oggetto della prevenzione specifica ha previsto il reclutamento della seguente popolazione residente e/o domiciliata nell’ASL TO3:

• Donne di età 50-69 anni per lo screening mammografico (due anni); • Donne di età 25-64 anni (30-64 per HPV) per lo screening cervico-vaginale (tre anni

screening citologico e 5 anni HPV). • Uomini e donne 58-69 anni per lo screening colorettale (due anni per il FIT e solo una

volta a 58 anni per la sigmoidoscopia). • il consolidamento dell’attività di screening con raggiungimento della copertura della

popolazione e incremento della quota di assistiti che effettua i test di screening proposti nell’ambito del programma regionale.

Nel corso del 2018 si sono attuate diverse strategie per promuovere un’adesione “consapevole” delle donne agli screening e diffondere la cultura della prevenzione; l’ASL TO 3, nel corso di questi ultimi anni, ha implementato le attività e investito in risorse umane e tecnologiche con l’acquisto di nuove attrezzature (es. mammografi) di ultima generazione per garantire un’offerta di qualità nell’erogazione delle prestazioni, ponendo molta attenzione per garantire una maggiore capillarità dei servizi sul territorio, una riduzione dei tempi, dei disagi e degli spostamenti per le pazienti.

• il potenziamento degli interventi rivolti alle donne straniere;

il 2018 ha visto un potenziamento degli interventi, non solo per aumentare l’adesione consapevole ma anche per adottare strategie di inclusione delle donne straniere, attraverso le sempre più numerose iniziative a livello locale in occasione di eventi quali Ottobre Rosa e la Festa della donna che costituiscono momenti informativi con divulgazione di documentazione multilingue (brochure, altro), utile per l’accesso ai servizi del territorio. • l’assicurazione di qualità nell’intero processo screening viene perseguita attraverso il

monitoraggio continuo delle attività e il confronto periodico con le Strutture coinvolte negli screening.

• il supporto per favorire il mantenimento della copertura della popolazione bersaglio e gli interventi di contrasto alle diseguaglianze ha visto, innanzitutto, il rinnovo dell’informazione rivolta ai Medici di Medicina Generale per diminuire la prenotazione di esami extra screening e ricondurre tutti gli utenti al programma organizzato di screening. In tutti gli eventi vengono ricordati i recapiti di Prevenzione Serena a cui fare riferimento per prenotare, confermare o disdire un appuntamento: Numero Verde 800002141, dal lunedì al venerdì dalle ore 9,00 alle 12,30 e dalle 14,00 alle 16,00 e mail [email protected].

Il programma include inoltre l’attuazione e il monitoraggio degli screening neonatali per la prevenzione dei disturbi neurosensoriali (test con riflesso rosso, screening della retinopatia, screening audiologico con otoemissioni, screening audiologico con otoemissioni e ABR) a tutti i nati dei Punti Nascita di Pinerolo e di Rivoli, come già consolidato nel tempo, ad eccezione dei neonati trasferiti per competenza nelle prime ore di vita alla Terapia Intensiva Neonatale di riferimento.

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Programma 6

Lavoro e salute

Obiettivo del Piano Locale di Prevenzione

Gli infortuni, ancora oggi, rappresentano un fenomeno sociale rilevante come anche i mass media evidenziano spesso, mentre si parla meno di malattie professionali, pur rappresentando una delle principali cause di inabilità al lavoro. È scarsa l’informazione riguardante le attività svolte da Istituzioni, Enti, associazioni di categoria e sindacati, spesso congiuntamente, per ridurre e prevenire tali fenomeni.

I principali obiettivi del programma sono:

• favorire l’emersione e il riconoscimento delle malattie professionali; • sostenere il ruolo dei soggetti della prevenzione (per esempio datori di lavoro,

rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza, responsabili del servizio di prevenzione e protezione, medici competenti, coordinatori per la sicurezza);

• promuovere e favorire programmi di miglioramento del benessere organizzativo nelle aziende;

• ridurre gli infortuni e le malattie professionali nei comparti a maggior rischio, quali edilizia e agricoltura;

• coinvolgere l’istituzione scolastica nello sviluppo delle competenze in materia di salute e sicurezza sul lavoro nei futuri lavoratori.

Azioni del Piano Locale di Prevenzione

In particolare il programma 2014-2019 prevede di:

• avviare iniziative per il miglioramento qualitativo e quantitativo delle segnalazioni di malattia professionale;

• consolidare l’utilizzo dei sistemi informativi previsti dalla programmazione locale e regionale;

• svolgere attività di formazione e assistenza ai rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza, imprese ed altri soggetti della prevenzione;

• realizzare interventi formativi rivolti al mondo della scuola; • fornire indicazioni utili per la realizzazione dei corsi di formazione previsti dalla

normativa in materia di igiene e sicurezza del lavoro; • promuovere iniziative in materia di stress lavoro-correlato; • promuovere interventi mirati ai comparti a maggior rischio quali edilizia e agricoltura; • promuovere il coordinamento dell’attività di vigilanza fra enti.

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In evidenza - ASL TO3

Le attività previste dal Piano Regionale di Prevenzione sono state declinate a livello locale in base alle caratteristiche del tessuto produttivo, ai rischi lavorativi, e ai conseguenti danni per la salute, emersi dal report locale redatto annualmente con i dati del sistema informativo nazionale sui rischi e danni nei luoghi di lavoro. Il Piano Locale di Prevenzione prevede in particolare:

• l’elaborazione del report locale descrittivo dei rischi e dei danni con i dati degli addetti, delle aziende, degli infortuni e delle malattie professionali aggiornati da INAIL all’aprile 2016;

• la gestione con data-base locale dei dati dei registri di esposizione ad agenti cancerogeni, in attesa dell’attivazione della sezione dedicata sul sito INAIL;

• l’analisi di tutte le segnalazioni di malattia professionale e l’applicazione dei protocolli di gestione delle stesse stabiliti con le Procure della Repubblica di Torino e Ivrea competenti per i comuni dell’A.S.L. TO3;

• la collaborazione con gli Osservatori Regionali per i Mesoteliomi (ReNaM) e i Tumori dei seni nasali e para-nasali (ReNaTuNS), ai fini dell’emersione di patologie neoplastiche che potrebbero sfuggire alla notifiche di legge;

• la prosecuzione dello storico impegno del Servizio nell’attività informativa e formativa per tutti i soggetti della prevenzione con particolare attenzione alle attività con RLS e RLST (Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza-Territoriali), al supporto al servizio informativo regionale info.sicuri, allo sviluppo e alla realizzazione di percorsi formativi rivolti a insegnati con un ruolo nei Servizi di Prevenzione e all’attività didattica per gli studenti della scuola secondaria di I grado;

• lo svolgimento delle attività di prevenzione e vigilanza previste dai piani nazionali mirati in edilizia e agricoltura, secondo gli obiettivi dettati a livello regionale, con particolare impegno sulle grandi opere in corso sul territorio quali il cantiere di realizzazione dell’alta velocità Torino-Lione e il tunnel del Frejus e sui cantieri che insistono nei comuni della Val di Susa dove è presente terreno contente amianto in matrice naturale;

• l’applicazione dei protocolli stabiliti con le Procure della Repubblica per la gestione delle denunce di infortunio e lo svolgimento di tutta l’attività d’indagine delegata dall’Autorità Giudiziaria;

• l’effettuazione, nell’ambito dell’attività preventiva e di vigilanza sulle aziende di tutti i comparti, di interventi congiunti e coordinati con gli Enti di vigilanza (Organismo Provinciale di Vigilanza, Polizia, Carabinieri, ARPA, Procure della Repubblica);

• la realizzazione della seconda fase del progetto “Campagna per il miglioramento della sicurezza nelle aziende di stoccaggio cereali e produzione mangimi del territorio dell’ASLTO3” rivolto al distretto pinerolese.

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Programma 7

Ambiente e salute

Obiettivo del Piano Locale di Prevenzione

L’ambiente di vita è un determinante rilevante di salute che coinvolge varie matrici: aria, acqua, suolo, gli agenti chimici e fisici (radiazioni ionizzanti, non ionizzanti, campi elettromagnetici, rumore) per molti dei quali si sono accumulate prove convincenti di rischio per la salute (inquinamento dell’aria, residenza in aree o siti contaminati, consumo di acqua contaminata, esposizione a rumore, a radiazioni ionizzanti) e sospetto di effetti possibili per altre (campi elettromagnetici).

Obiettivo generale del programma è prevenire gli effetti dannosi per la salute derivanti

dall’esposizione ad inquinanti di origine ambientale.

Ciò si realizza essenzialmente attraverso il potenziamento dell’integrazione fra Enti e professionisti al fine di costituire un sistema di «rete», indirizzare le politiche territoriali al rispetto della salute, gestire il rischio e la comunicazione del rischio, mettere in campo azioni basate su prove di efficacia.

Azioni del Piano Locale di Prevenzione

Le azioni individuate sono:

• il mantenimento della collaborazione istituzionale con l’ARPA e con gli Enti preposti per la caratterizzazione e la valutazione del rischio;

• la costituzione di una equipe di esperti in ambito dipartimentale in grado di assistere le attività e di coordinarsi con il gruppo di lavoro regionale;

• la formazione di tutti i professionisti che operano nel campo;

• la gestione delle istanze provenienti dagli Enti e dalla popolazione sia per quanto riguarda la valutazione preventiva degli impatti, sia per la verifica di pericoli e rischi presenti in un territorio;

• l’esecuzione dei controlli in ambito REACH/CLP (Registration Evaluation Authorisation of Chemicals / Classification Labelling and Packaging) in materia di rischio chimico;

• la gestione dei problemi legati alla presenza di amianto;

• il controllo delle fonti artificiali di radiazioni ultraviolette.

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In evidenza - ASL TO3

• E’ garantita la collaborazione istituzionale con l’ARPA per la valutazione del rischio nelle situazioni segnalate sul territorio; esempi: 1) Progetto SPOTT termovalorizzatore Gerbido, 2) Segnalazioni casi-problema territoriali. Con ARPA è prevista la collaborazione per l’effettuazione del piano REACH/CLP e le valutazioni dei manufatti in amianto.

• Equipe di esperti in ambito dipartimentale: dopo la costituzione del gruppo “Ambiente e Salute” nell’anno 2017, se ne segnala la proficua continuazione dell’attività. Il gruppo costituito da 12 tra dirigenti e tecnici della prevenzione di tutte le SS.CC. del Dipartimento di Prevenzione si è riunito il 15/01/2018, 20/03/2018 e 08/05/2018 ratificando la codifica e il funzionamento della procedura dipartimentale “Gestione esposti e reclami” che permette la raccolta unitaria di tutte le segnalazioni inerenti le problematiche di ambiente e salute segnalate territorialmente.

• In merito alla formazione dei professionisti che operano nel campo, oltre alla normale formazione specifica di ogni S.C. garantita al personale, è stata trasmesso ai partecipanti del gruppo “Ambiente e Salute” (equipe di esperti in ambito dipartimentale) tutto il materiale formativo inviato dalla Regione Piemonte con nota prot. 2016/A1409A del 03/10/2018 relativo alla riunione cui ha partecipato il referente locale del Programma 7 “Ambiente e Salute”, in data 14 settembre 2018 sulle seguenti tematiche 1)restituzione e discussione dei risultati delle attività svolte nel 2017 a livello regionale; 2) azione 7.2: illustrazione dell’Atlante Regionale Ambiente e Salute; 3(azione 7.5.1: illustrazione materiale per formazione a cascata nei Servizi sui temi dell’impatto Ambiente – Salute; 4) azione 7.6.1: presentazione della bozza delle linee di indirizzo sulla comunicazione del rischio; 5) azione 7.7.1: chiarimenti sulla attività dei controlli e campionamenti in ambito REACH/CLP;

• Per quanto concerne la gestione delle istanze provenienti dagli Enti e dalla popolazione sia per quanto riguarda la valutazione preventiva degli impatti, sia per la verifica di pericoli e rischi presenti in un territorio, come sopra riportato, è stato costituito ed è in pieno funzionamento la procedura dipartimentale “Gestione esposti e reclami” che permette la raccolta unitaria di tutte le segnalazioni inerenti le problematiche di ambiente e salute segnalate territorialmente. Gli esperti di tutte le SS.CC. del Dipartimento di Prevenzione del gruppo “Ambiente e Salute” collaborano per la gestione condivisa di tali istanze.

• Per i controlli in ambito REACH/CLP (Registration Evaluation Authorisation of Chemicals / Classification Labelling and Packaging) in materia di rischio chimico, è stata proposta alla Regione una nuova suddivisione dei 25 campioni con un aumento del numero dei campioni di inchiostro per tatuaggi, da da 5 a 8, in quanto categorizzati come più a rischio, mantenendo i 5 controlli per plastiche, monili e cosmetici e grantendo lo scadenziaro dei campionamenti Di particolare interesse la segnalazione di due campioni positivi per tracce di nichel.

• In merito alla gestione dei problemi legati alla presenza di amianto, secondo la D.G.R. 18/12/2012 n.40-5094, i servizi SPRESAL o SISP, ricevono gli esposti/ segnalazioni per la verifica della presenza di manufatti di amianto nei fabbricati. Per i luoghi di lavoro il sopralluogo è a carico dello SPRESAL, negli altri casi l’attività è svolta dal SISP. La valutazione dell'indice di degrado del manufatto contenente amianto è a carico dell'ARPA, che segnala gli esiti anche al Sindaco. I sopralluoghi sono a volte effettuati in congiuntamente fra i due servizi. E' ipotizzabile che, a fronte dell’attività congiunta sperimentale, si estenda l'attività a tutto il Dipartimento per l’anno 2019.

• Sul controllo delle fonti artificiali di radiazioni ultraviolette è stato garantito il contatto con l’ARPA per l’effettuazione dei controlli congiunti previsti per individuando il personale . Tale attività riveste particolare importanza in quanto obiettivo sentinella dell’attività legata al punto 7 del Programma ambiente e salute.

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Programma 8

Prevenzione e controllo

delle malattie trasmissibili

Obiettivo del Piano Locale di Prevenzione La lotta alle malattie trasmissibili rappresenta un importante capitolo nell’ambito della prevenzione e cura delle malattie e più in generale della promozione della salute.

L’obiettivo del programma è la prevenzione e il controllo delle malattie trasmissibili tramite:

• il raggiungimento degli obiettivi ministeriali di incremento delle coperture per le vaccinazioni

obbligatorie e raccomandate;

• il miglioramento della conoscenza della diffusione delle malattie infettive sul territorio, al fine di contrastarle più agevolmente;

• il contrasto dell’antibiotico-resistenza in particolare per i pazienti fragili e nelle strutture sanitarie.

Azioni del Piano Locale di Prevenzione Le azioni individuate sono:

• incrementare la copertura vaccinale e l’adesione consapevole nella popolazione generale e in specifici gruppi a rischio attraverso una corretta comunicazione e migliorare l’efficacia delle azioni tramite l’ottimizzazione e la condivisione del sistema di registrazione informatizzato;

• migliorare la conoscenza della diffusione delle malattie infettive sul territorio, al fine di ridurne la diffusione, tramite sistemi di sorveglianza efficaci e di allerta precoce con l’aumento delle segnalazioni da parte degli operatori sanitari e l’informatizzazione del sistema;

• ottenere i dati sui quali programmare le azioni di contrasto dell’antibiotico-resistenza, migliorando la sorveglianza delle malattie batteriche e del consumo di antibiotici in ambito ospedaliero e territoriale e in ambito veterinario.

In evidenza - ASL TO3

• Per quanto riguarda le vaccinazioni obbligatorie e raccomandate, nel corso del 2018 è proseguito lo sforzo iniziato nel 2017 con il DL 73, poi convertito nella Legge 219 sull’obbligo vaccinale, di recupero dei soggetti da 0 a 16 anni non vaccinati e/o incompletamente vaccinati. Tutti i soggetti che nell’anagrafe vaccinale di ASL non risultavano in regola con le vaccinazioni hanno ricevuto, con lettera a mezzo posta, un appuntamento vaccinale o sono stati invitati a produrre idonea documentazione se vaccinati altrove e/o privatamente. Sono state spedite circa 10,.000 lettere di invito a partire da agosto 2017 e calendarizzati appuntamenti sino a giugno 2018. Sono state recuperate circa 3.500 informazioni vaccinali su dati mancanti. Sono stati recuperati circa 3.000 utenti, che non avevano completato per le più varie motivazioni il ciclo vaccinale. Rispetto ai soggetti definiti “renitenti” si sono recuperati circa il 40% dei bambini della fascia di età 0-6 anni, che hanno avviato un ciclo vaccinale tuttora in corso.

Le coperture vaccinali, come dimostrano i dati inviati alla Regione per il debito informativo verso il Ministero, sono in incremento, specie per quanto riguarda le coperture MMR, prima e

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seconda dose ed il completamento del ciclo dell’Esavalente ai 24 mesi. L’obiettivo è stato raggiunto anche grazie ad azioni di informazione di vario tipo:

� indirizzate verso le singole famiglie, quali colloqui ad hoc relativi alla discussione di un piano vaccinale di “quel bambino”

� attività di recool nei confronti di bambini assenti all’appuntamento (ripetute nel tempo) � incontro con le 5 equipes pediatriche territoriali, per concordare un lavoro di squadra

nei confronti delle famiglie � partecipazioni a incontri/serate (12 ) a valenza comunale, alcune solo con addetti ai

lavori, altre aperte al pubblico di informazione sulle prevenzione vaccinale e sull’applicazione della legge dell’obbligo nella nostra ASL

� rapporti continui con le Direzioni scolastiche/Responsabili delle comunità infantili relativamente alla situazione vaccinale degli iscritti: il 100% degli elenchi inviati dalle scuole è stato controllato e restituito entro il mese di settembre 2018.

Per quanto riguarda l’offerta delle Vaccinazioni raccomandate, l’invio da parte dei reparti e specialisti ospedalieri dei soggetti a rischio per patologia e/o abitudini di vita agli ambulatori vaccinali ha subito nell’ultimo anno un incremento importante, sia per quanto riguarda la prevenzione nei soggetti candidati a trapianto, con applicazione puntuale del protocollo preventivo, sia per quanto riguarda le vaccinazioni antipneumococcica e antimeningococcica nei soggetti affetti da patologie croniche, inviati dai MMG.

• Il miglioramento della conoscenza della diffusione delle malattie infettive sul territorio, si

evidenzia che il sistema di sorveglianza/segnalazione delle Malattie infettive è continuamente sottoposto a verifica ed ha dimostrato che il livello soglia di segnalazione è molto sensibile e tempestivo; valutato sulla segnalazione da parte dell’emergenza (DEA, PS, rianimazione), specie relativamente a patologia “sentinella”, ha dimostrato una grande flessibilità e capacità di adesione ai nuovi protocolli (vedi West Nile). Contemporaneamente i MMG e PLS segnalano tempestivamente patologie per le quali è in corso una campagna vaccinale (quali morbillo, pertosse, varicella), così facilitando la vaccinazione degli eventuali contatti in tempi utili. Tale segnalazione permette, altresì, di monitorare l’insorgenza di eventuali insuccessi vaccinali. I flussi informativi con i sistemi di segnalazione regionali sono utilizzati al 100%, come di dimostrano i sistemi di verifica che appaiano le segnalazioni del SIMI con quelle dei laboratori e delle sorveglianze speciali.

• In tema di contrasto dell’antibiotico-resistenza, sono stati avviati interventi in ambito

ospedaliero e veterinario, quali: • istituzione di un gruppo di lavoro in ambito ospedaliero, la cui azione è di monitoraggio

dell’applicazione dei protocolli aziendali di antibiotico profilassi in area chirurgica, la predisposizione di linee guida per DEA, PS, Area Medica, il controllo dell’appropriatezza prescrittiva da parte dei sanitari ospedalieri, lo screening dei ricoverati a rischio per germi multiresistenti. Implementazione entro l’anno 2018 del Corso FAD sull’antibiotico-resistenza indirizzato ai MMG.

• in ambito veterinario informazione/formazione degli allevatori sui mangimi medicati, il monitoraggio dei germi multiresistenti in tamponi nasali degli allevatori, promozione del ricetta veterinaria informatizzata.

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Programma 9

Sanità pubblica veterinaria

e sicurezza alimentare

Obiettivo del Piano Locale di Prevenzione

L’obiettivo principale del programma è di rafforzare e migliorare il sistema di tutela della sicurezza alimentare e della sanità pubblica veterinaria in un’ottica di integrazione di competenze e professionalità tra sanità pubblica, medicina veterinaria, ambiente e agricoltura, al fine di garantire la sicurezza e salubrità di beni essenziali quali l'acqua, le materie prime, gli alimenti e la salute gli animali.

Le azioni sono inserite in un quadro normativo fortemente strutturato, basato su regolamenti comunitari direttamente applicabili anche nel nostro Paese, e sono coerenti con quanto previsto dal Piano Regionale Integrato di Sicurezza Alimentare (PRISA). In particolare le attività di sorveglianza e controllo sono svolte dalle autorità competenti locali per la sicurezza alimentare, rappresentate dalla sanità pubblica e dai servizi veterinari, anche in collaborazione con altri organi di controllo. Il programma comprende inoltre azioni di coordinamento, formazione degli operatori, informazione e comunicazione.

Azioni del Piano Locale di Prevenzione

Le azioni individuate sono le seguenti:

• il potenziamento del sistema di gestione delle malattie trasmesse da alimenti o da agenti zoonotici, comprese le malattie di animali domestici e selvatici che possono ripercuotersi sulla salute umana;

• la gestione delle allerte alimentari;

• il miglioramento della gestione del controllo ufficiale, aggiornando e adeguando l’anagrafica delle imprese, la capacità dei laboratori e la risposta alle emergenze;

• il miglioramento del coordinamento tra Autorità Competente e altri organi di controllo;

• azioni per incrementare la qualità nutrizionale e la sicurezza nella ristorazione collettiva e pubblica, e per migliorare lo stato nutrizionale della popolazione o di singole categorie a rischio;

• la riduzione del fenomeno dell’antibiotico-resistenza tramite la corretta gestione del farmaco veterinario;

• la gestione delle emergenze veterinarie, epidemiche e non epidemiche.

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In evidenza - ASL TO3 • In tema di malattie trasmesse da alimenti o da agenti zoonotici, sono stati aperti canali di

comunicazione con Associazioni Venatorie al fine di individuare ambiti informativi rivolti agli associati in ordine ai rischi connessi al consumo di carni di selvatici abbattuti.

• Per la gestione delle allerte alimentari si è costituito il gruppo Allerte alimentari ASLTO3 che

ha acquisito piena operatività e sta operando per intensificare gli scambi informativi tra i diversi attori coinvolti.

• Al fine di migliorare la gestione del controllo ufficiale, nel corso dell’anno 2018 sono stati

completati gli adeguamenti connessi alle anagrafiche delle imprese e sono stati effettuati incontri per perfezionare l’utilizzo dei sistemi informativi da parte degli operatori dei Servizi di Sicurezza alimentare.

• Per il miglioramento del coordinamento tra Autorità Competente e altri organi di controllo,

sono proseguite le attività integrate con le Capitanerie di Porto relative ai controlli sul settore ittico e si è avviata una prima attività di collaborazione e confronto con il Corpo dei Carabinieri Forestali.

• Tra le azioni per incrementare la qualità nutrizionale e la sicurezza nella ristorazione

collettiva, sono proseguite le attività di informazione rivolte alla popolazione relative ai corretti stili alimentari ed in ordine alla riduzione del consumo di sale. Sono stati attuati momenti formativi intorno alla applicazione delle metodiche di HACCP presso i servizi di mensa degli Ospedali ASLTO3.

• Per ridurre il fenomeno dell’antibiotico-resistenza tramite la corretta gestione del farmaco

veterinario, è in corso di svolgimento un progetto di informazione sui rischi connessi alla imperfetta gestione dell’antibiotico rivolto alla popolazione e sono stati attuati incontri informativi, anche nell’ambito del Sistema Regionale ECM, rivolti ai Veterinari Operatori del SSN e Veterinari Liberi Professionisti sull’utilizzo della ricetta elettronica e sul corretto uso dell’antibiotico.

• Nell’ambito della gestione delle emergenze veterinarie, epidemiche e non epidemiche, è’

costante la partecipazione attiva del Gruppo Emergenze Veterinarie ASLTO3 alle iniziative di aggiornamento ed addestramento attuate da parte della Regione Piemonte.

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Programma 10

Governance, organizzazione e monitoraggio

del Piano regionale di Prevenzione

Obiettivo del Piano Locale di Prevenzione

L’obiettivo del programma è quello di migliorare l’integrazione e il coordinamento delle attività di prevenzione e di armonizzare attività e strutture aziendali rispetto agli obiettivi del Piano locale della prevenzione, attraverso azioni di accompagnamento e supporto alla realizzazione del PLP e di monitoraggio dello stato di attuazione e del grado di raggiungimento degli obiettivi.

Azioni del Piano Locale di Prevenzione

Le azioni individuate sono:

• il miglioramento del modello organizzativo, affinché il coordinamento del Piano locale possa più efficacemente svolgere la funzione di stewardship (accurata e responsabile gestione del benessere della popolazione) indicata dai Piani nazionale e regionale della prevenzione come un determinante di interventi efficaci;

• l’assicurazione di adeguate basi informative a sostegno della definizione dei bisogni di salute della popolazione, della pianificazione, del monitoraggio e della valutazione del PLP, nello specifico attraverso le sorveglianze di popolazione e la banca dati dei progetti di promozione della salute (Pro.Sa.);

• la realizzazione di eventi informativi e formativi per accrescere le competenze degli operatori sanitari, migliorare la qualità degli interventi e promuovere la cultura della prevenzione anche in funzione di un razionale utilizzo delle risorse;

• il miglioramento della comunicazione e della collaborazione all’interno della ASL, a livello interistituzionale e con gli stakeholder relativamente agli obiettivi del piano favorendo la partecipazione sociale alle decisioni e alle politiche per la salute, con l’obiettivo di promozione della cultura della prevenzione e aumento della consapevolezza delle funzioni e delle potenzialità del PLP.

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In evidenza - ASL TO3

• il miglioramento del modello organizzativo, viene perseguito attraverso l’individuazione di referenti di programma motivati e competenti; all’interno di ciascun programma vengono individuati i responsabili delle singole azioni per avere interlocutori di riferimento aggiornati sullo stato di avanzamento e sul monitoraggio;

• per fornire adeguate basi informative a sostegno della definizione dei bisogni di salute della popolazione, della pianificazione, del monitoraggio e della valutazione del PLP, viene utilizzato il sistema informativo Pro.Sa. (la banca dati dei progetti di promozione della salute);

• vengono garantite le azioni necessarie per l’attuazione delle sorveglianze di popolazione (PASSI, la sorveglianza OKkio alla Salute e HBSC);

• sono stati realizzati eventi informativi e formativi per accrescere le competenze degli operatori sanitari (corso sul counselling breve per il miglioramento degli stili di vita, corso sul consumo di alcool in gravidanza); è stato inoltre stato realizzato ad aprile un corso specifico per gli operatori delle diverse strutture aziendali che partecipano alla stesura dei documenti di programmazione e rendicontazione del PLP, per migliorare il governo del Piano;

• con l’obiettivo di migliorare la comunicazione e per promuovere la cultura della prevenzione è stato elaborato il piano di comunicazione del PLP che viene trasmesso a tutte le Strutture coinvolte dell’ASL e pubblicato sul sito istituzionale dell’Azienda; lo strumento sarà diffuso in occasione degli incontri istituzionali con gli Enti del territorio;

• gli operatori dell’ASL TO3 individuati nell’ambito del Piano hanno partecipato ai Corsi formativi proposti dalla Regione in tema di Monitoraggio e contrasto alle disuguaglianze e del Laboratorio della Prevenzione;

• la S.S. Promozione della Salute e le diverse Strutture del Dipartimento di Prevenzione forniscono il loro contributo alle altre Strutture dell’ASL TO3, coinvolte nella fase pilota del Piano regionale cronicità.