Progetto VARESE IN RETE PER LE PARI …...Ci auguriamo che le riflessioni emerse da questa ricerca...

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Progetto

VARESE IN RETE PER LE PARI OPPORTUNITÀ

IL FABBISOGNO DI SERVIZI A SUPPORTO DELLA FAMIGLIA DELLE DONNE CHE LAVORANO

I risultati di una indagine realizzata presso 9 grandi aziende localizzate in provincia di Varese

aprile 2003

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Nei mesi di ottobre e novembre 2002, nell�ambito del progetto �Varese in rete per le pari opportunità�, è stata realizzata una indagine che ha coinvolto 9 grandi aziende insediate sull�intero territorio varesino.

Abbiamo infatti voluto realizzare un�analisi qualitativa, da un lato, per riuscire a cogliere le principali caratteristiche dei problemi che le donne che lavorano devono affrontare per riuscire a conciliare i tempi di vita e i tempi di lavoro e, dall�altro, per ottenere dalle donne stesse suggerimenti e stimoli per l�avvio di nuove iniziative volte a sostenerle.

Da questi presupposti è nata l�indagine i cui risultati sono presentati in questo documento, frutto di una ricerca che ha coinvolto circa 1000 donne occupate a cui sono state poste delle �domande aperte� evitando quindi di proporre alle intervistate soluzioni preconfezionate sulle quali esprimersi in modo esclusivamente affermativo o negativo, ma lasciando lo spazio affinché ognuna potesse esporre le proprie considerazioni.

Altrettanto attenta è stata la scelta delle realtà aziendali in cui effettuare l�indagine. Oltre alla volontà di esplorare diversi ambiti del mondo produttivo, coinvolgendo aziende manifatturiere, di servizi e della grande distribuzione, ha avuto un peso determinante il fatto che le imprese costituissero una presenza significativa sul territorio e registrassero una elevata presenza di donne impiegate.

Vogliamo quindi ringraziare tutte le donne che hanno investito il loro tempo per rispondere alle nostre domande, permettendoci così di conoscere la loro esperienza, le aziende che hanno collaborato con noi, sostenendo la nostra iniziativa presso le loro dipendenti e mettendo a disposizione i loro canali informativi e i loro spazi per la raccolta delle informazioni e le rappresentanze sindacali che all�interno delle aziende si sono fatte promotrici del nostro progetto.

Ci auguriamo che le riflessioni emerse da questa ricerca possano essere un primo passo per la costruzione di un nuovo modo di vivere il lavoro �al femminile� che offra spazi di crescita e di soddisfazione sia per le lavoratrici che per le aziende.

Varese, aprile 2003

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Il rapporto di ricerca di seguito presentato è stato curato da Chiara Crepaldi, che ha diretto il

progetto, da Carla Dessi e da Maria Chiara Setti Bassanini, per la supervisione complessiva.

Si ringrazia per la collaborazione e la disponibilità dimostrata le seguenti aziende:

Inca, Iper Montebello, Lamberti, Lascor, Lindt, Novartis, Opengate, Ospedale del Circolo di Varese, Whirlpool

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INDICE Premessa CAPITOLO 1. LE CARATTERISTICHE SOCIO-DEMOGRAFICHE DEL CAMPIONE

CAPITOLO 2. GLI IMPEGNI QUOTIDIANI TRA LAVORO, GESTIONE E CURA DELLA

FAMIGLIA

2.1 L'orario di lavoro e i tempi dei trasferimenti 2.2 La famiglia e i suoi bisogni 2.2.1 L'accudimento dei figli 2.2.2 Le forme di aiuto nell'accudimento dei figli 2.2.3 L'assistenza agli anziani o ai disabili 2.2.4 Le forme di aiuto nell'assistenza agli anziani o ai disabili 2.2.5 Altri problemi da affrontare 2.2.6 Le forme di aiuto nell'affrontare gli altri problemi

CAPITOLO 3. I SERVIZI ESISTENTI E IL LORO UTILIZZO 3.1 La rete dei servizi sociali sul territorio della Provincia di Varese L'utilizzo di servizi a pagamento 3.2 Conoscenza e uso dei servizi esistenti nel comune di residenza 3.3 L�utilizzo di servizi a pagamento 3.4 Iniziative delle aziende per venire incontro alle esigenze delle donne che lavorano Allegato: Le schede dei distretti

CAPITOLO 4. PROPOSTE E SUGGERIMENTI PER MIGLIORARE LA CONDIZIONE DELLE DONNE CHE LAVORANO

4.1 La creatività al lavoro: proposte di servizi/iniziative volte alla conciliazione dei problemi della vita quotidiana provenienti dalle donne 4.2 Propensione all'utilizzo di un servizio di accudimento per bambini nei pressi dell'azienda 4.3 Propensione all'utilizzo di uno sportello che agevoli l'incontro tra domanda e offerta di prestazioni in aiuto alle famiglie CAPITOLO 5. CONCLUSIONI 5.1 I bisogni emersi 5.2 Le opportunità 5.3 Le proposte 5.4 Come e perché realizzare un asilo nido aziendale ALLEGATI

- Il questionario

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Varese in rete per le pari opportunità � Capitolo 1

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CAPITOLO 1

LE CARATTERISTICHE SOCIO-DEMOGRAFICHE DEL CAMPIONE

Nei mesi di ottobre e novembre 2002, nell�ambito del progetto VARESE IN RETE PER LE PARI OPPORTUNITA�, è stata realizzata una indagine che ha coinvolto 9 grandi aziende insediate sul territorio varesino e 976 donne impiegate in esse. Prima di addentrarsi nell�analisi dei risultati emersi dalla rilevazione è opportuno concentrarsi sulle caratteristiche del campione intervistato e sulle modalità della rilevazione dei dati. In fase progettuale lo strumento di analisi scelto era stato quello dell�analisi qualitativa, che coinvolgesse un numero estremamente ridotto di aziende molto significative del territorio provinciale, da un lato per riuscire a cogliere le principali caratteristiche dei problemi che le donne che lavorano devono affrontare per riuscire a conciliare i tempi di vita e i tempi di lavoro e dall�altro per ottenere da esse suggerimenti e stimoli per l�avvio di nuove iniziative volte a sostenerle in tal senso. L�indagine era stata pensata come qualitativa per riuscire a lavorare su �domande aperte evitando pertanto di proporre alle intervistate soluzioni preconfezionate sulle quali esprimersi in modo esclusivamente affermativo o negativo. L�utilizzo delle domande aperte richiede infatti numeri abbastanza piccoli per poter essere gestita. I criteri con i quali sono state scelte le aziende sono stati i seguenti: ! Aziende significative sul territorio con una elevata presenza di donne

impiegate ! La presenza in almeno una di esse di donne impegnate in turni notturni e

festivi ! La presenza di almeno una azienda di servizi, una manifatturiera e una

di distribuzione per poter avere una maggiore articolazione di figure professionali

! La distribuzione delle aziende sul territorio provinciale Per riuscire a contattare tre aziende rispondenti ai criteri indicati sono stati presi contatti con un numero superiore di aziende, numero che si pensava si sarebbe autoselezionato.

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Sorprendentemente praticamente tutte le aziende contattate hanno accettato di partecipare all�iniziativa, pertanto il campione è risultato composto da ben 9 importanti aziende con sede sul territorio varesino. Nonostante le difficoltà, la modalità di intervista con domande aperte è stata comunque mantenuta perché considerata l�elemento forte dell�iniziativa. Tabella 1.1

Aziende che hanno partecipato all'indagine per dimensione e % di donne impiegate

Tot.

dipendenti % donne impiegate sul totale dei dipendenti

Lascor 326 46,0% Novartis 390 53,8% Opengate 262 58,4% Lindt 819 67,2% Lamberti 399 30,8% Iper 520 58,3% Whirlpool 515 42,7% Inca 416 74,5% Ospedale di Circolo 3869 68,0% Totale

Come è possibile osservare dalla cartina nella pagina successiva alcune aziende hanno coinvolto nella rilevazione più sedi territoriali, consentendo di avere un quadro piuttosto articolato della situazione provinciale:

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Sesto C.:33

SVIZZERA n. interv: 1

Origgio: 59

Malnate: 48

Gallarate:25

Besozzo: 1

Comerio: 84

Varese: 369 Induno: 112 Arcisate: 1

Cittiglio: 57

Porto VT: 23

Luino: 47

Cuasso: 4

Gavirate: 6

Azzate: 1

Albizzate:12

Cassano:27

Cassinetta: 1Velate: 3

DISTRIBUZIONE TERRITORIALE DELLE INTERVISTE

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Il questionario, rigorosamente anonimo, è stato distribuito a tutte le donne lavoratrici delle aziende insieme alla busta paga di ottobre o novembre accompagnato da una breve nota di presentazione redatta dalle aziende stesse; la restituzione è stata effettuata depositando il questionario in una apposita urna. Rispetto alle aziende che hanno partecipato all'indagine, le donne intervistate si sono distribuite in questo modo: Tabella 1.2

Campione intervistato per azienda di appartenenza

Frequenza

% sul totale delle donne impiegate presso le

aziende Lascor 35 23,3 Novartis 62 29,5 Opengate 48 31,4 Lindt 149 27,7 Lamberti 38 30,9 Iper 83 27,4 Whirlpool 90 40,9 Inca 28 9,0 Ospedale di Circolo 443 16,8 Totale 976

I questionari compilati e restituiti sono complessivamente 976, per lo più compilati da donne in età compresa tra i 35 e i 44 anni, per un�età media di 37,6 anni. Tabella 1.3

Classi di età delle intervistate

Frequenza % valida 18 - 24 anni 27 3,0 25 - 34 anni 313 34,4 35 - 44 anni 392 43,0 45 - 54 anni 165 18,1 55 anni e oltre 14 1,5 Dati mancanti 65 Totale 976 100,0

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L'analisi che segue è finalizzata a mettere in evidenza le differenti composizioni sociali presenti nelle aziende coinvolte. Le classi di età prevalenti variano all'interno delle aziende, complessivamente notiamo però che la maggior parte delle intervistate si concentra nelle fasce di età tra i 25 e i 44 anni. Rappresentano una eccezione la Opengate e l'Iper che registrano una cospicua percentuale di intervistate tra i 18 e i 34 anni (l'età media delle intervistate presso queste due aziende è più bassa, rispettivamente di 28,6 e 32,2). Tabella 1.4

Classi di età (valori percentuali)

Lascor Novartis Opengate Lindt Lamberti Iper Whirlpool Inca Ospedale18 � 24 anni 6,1 - 13,3 3,0 2,9 10,5 2,3 3,6 0,7 25 � 34 anni 42,4 23,7 75,6 23,3 42,9 56,6 43,7 25,0 28,2 35 � 44 anni 27,3 49,2 11,1 45,9 42,9 27,6 35,6 50,0 49,9 45 � 54 anni 24,2 27,1 - 21,8 11,4 5,3 17,2 17,9 20,2 55 anni e oltre - - - 6,0 - - 1,1 3,6 1,0 Età media 36,9 39,8 28,6 39,6 36,1 32,2 36,5 38,3 38,9 % totale 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0

L'analisi dello stato civile evidenzia nel campione delle rispondenti una prevalenza di donne coniugate o conviventi. Rappresentano anche in questo caso una eccezione le intervistate che lavorano alla Opengate: il 72,3% di esse è ancora nubile (dato legato alle specificità dell�azienda stessa): Tabella 1.5

Stato civile delle intervistate

Frequenza % valida

Nubile 206 22,2 Coniugata/ convivente 643 69,4

Separata/ divorziata 67 7,2

Vedova 10 1,1 Totale 926 100,0 Dato mancante: 50

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Tabella 1.6

Stato civile (valori percentuali)

Lascor Novartis Opengate Lindt Lamberti Iper Whirlpool Inca Ospedale Nubile 28,6 13,3 72,3 15,9 20,0 39,5 28,2 14,3 15,9 Coniugata/ convivente 65,7 81,7 25,5 76,1 77,1 52,6 65,9 71,4 73,7 Separata/ divorziata 5,7 3,3 2,1 4,3 2,9 6,6 5,9 14,3 9,7 Vedova - 1,7 - 3,6 - 1,3 - - 0,7 % totale 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0

Da un'analisi complessiva, la maggior parte del campione delle intervistate ha un titolo di studio medio- alto: il 38,7% possiede infatti la Licenza superiore ed il 19,7% la Laurea o un titolo di studio affine. Tabella 1.7

Titolo di studio delle intervistate

Frequenza % valida Lic. Elementare 25 2,7 Lic. Media 175 18,9 Lic. Professionale 185 20,0 Lic. Superiore 359 38,7 Laurea/ affini 183 19,7 Totale 927 100,0 Dato mancante: 49

L'analisi comparativa evidenzia differenze tra le varie aziende: il livello di istruzione medio-alto è più frequente alla Novartis (83,4%), alla Opengate (89,4%), alla Lamberti ( 83,4%), alla Whirlpool (90,8%) e per quanto riguarda le donne impiegate presso l'azienda ospedaliera (68,7%). Le donne intervistate che lavorano alla Lascor, alla Lindt, all'Iper e all'Inca si caratterizzano invece per possedere in maggioranza un titolo di studio pari alla scuola media inferiore o ad un'istruzione professionale. Tabella 1.8

Titolo di studio (valori percentuali)

Lascor Novartis Opengate Lindt Lamberti Iper Whirlpool Inca Ospedale Lic. Elemen. 8,6 - - 9,4 - 4,1 - 10,7 0,7 Lic. Media 54,3 8,3 - 42,8 5,6 29,7 5,7 57,1 11,1 Lic. Prof. 22,9 8,3 10,6 18,1 11,1 24,3 3,4 17,9 26,5 Lic. Sup. 14,3 41,7 76,6 20,3 66,7 37,8 36,8 10,7 42,2

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Laurea/ affini - 41,7 12,8 9,4 16,7 4,1 54,0 3,6 19,4 % totale 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0

Passando ad analizzare la posizione professionale delle intervistate, considerando i dati a livello aggregato si nota che le figure professionali prevalenti risultano le seguenti Tabella 1.9

Qual è la sua posizione professionale? Frequenza % Impiegata 389 40,8 Operaia 176 18,5 Infermiera professionale 173 18,2 Dirigente/Quadro 76 8,0 Cassiera/ commessa 30 3,1 Operatrice sanitaria 29 3,0 Operatore tecnico 26 2,7 Ausiliaria specializzata/ socio assistenziale 25 2,6 Educatore professionale/ assistente sociale 7 0,8 Collaboratrice 5 0,5 Tecnico di laboratorio 4 0,4 Centralinista/portineria 2 0,2 Libera professionista 2 0,2 Medico 2 0,2 Altro 7 0,8 Totale 953 100,0 Dato mancante: 23

Osserviamo come è articolato il campione soprattutto rispetto a tre figure: le impiegate (rappresentano il 40,8%), le operaie (rappresentano il 18,5%), le infermiere professionali (rappresentano il 18,2%). Distinguendo le intervistate impiegate presso l'azienda ospedaliera da tutte le altre si osserva che tra il personale facente parte dell'Ospedale di Circolo prevalgono le infermiere (40,2%) e le impiegate (26,4%); le dirigenti sono solo il 5,4% e con frequenza minore compaiono tutte le altre figure professionali.

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Tabella 1.10

Qual è la sua posizione professionale? Azienda di appartenenza: Ospedale di Circolo

Frequenza % Infermiera professionale 172 40,2 Impiegata 113 26,4 Tecnici 30 7,0 Ausiliaria specializzata 28 6,5 Dirigente/Quadro 23 5,4 Operaia 13 3,0 Fisioterapista 9 2,1 Collaboratrice 5 1,2 Puericultrice 4 0,9 Educatore professionale 3 0,7 Assistente sociale 3 0,7 Medico 3 0,7 Centralinista/portineria 2 0,5 Operatore Socio Sanitario 2 0,5 Libera professionista 2 0,5 Altro 16 3,7 Totale 428 100,0

Per quanto riguarda le altre aziende, le impiegate rappresentano la maggioranza all'interno della Novartis, della Opengate, della Lamberti, dell'Iper e della Whirlpool; alla Lascor, alla Lindt e all'Inca prevalgono invece le operaie. La percentuale di dirigenti rispondenti al questionario è consistente per quanto riguarda la Novartis e la Whirlpool (con percentuali rispettivamente del 37,1% e del 24,7%), figure come la cassiera e la commessa si registrano solo per quanto riguarda l'Iper, l'unica azienda di distribuzione del campione. Tabella 1.11

Posizione professionale per azienda di appartenenza (valori percentuali)

Lascor Novartis Opengate Lindt Lamberti Iper Whirlpool Inca Impiegata 8,6 62,9 93,6 28,5 97,4 52,5 75,3 10,7 Operaia 91,4 - - 68,8 - 10,0 - 89,3 Dirigente/ Quadro - 37,1 6,4 2,1 2,6 - 24,7 - Cassiera - - - - - 27,5 - - Commessa - - - - - 10,0 - - Infermiera professionale - - - 0,7 - - - - % totale 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0

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CAPITOLO 2. GLI IMPEGNI QUOTIDIANI TRA LAVORO, GESTIONE E

CURA DELLA FAMIGLIA

2.1 L'orario di lavoro e i tempi dei trasferimenti Orario di lavoro e tempi di trasferimento rappresentano due variabili estremamente rilevanti nell�analisi delle difficoltà connesse alla conciliazione tra tempi di vita, tempi della famiglia e tempi del lavoro. Cominciamo quindi con il descrivere questi due aspetti della vita quotidiana delle donne intervistate. Qual è l'orario di lavoro abituale delle donne intervistate? Da questa domanda, alla quale era possibile fornire più di una modalità di risposta, è emerso che nella maggior parte dei casi (il 42,3%) l'orario di lavoro è fisso. Il lavoro a turni è anch'esso piuttosto frequente e si presenta nel 30,5% dei casi ( solo il 3,8% ha però specificato che tipo di turno svolge), vi è quindi una percentuale consistente di donne che lavorano anche durante il fine settimana mentre un orario flessibile è presente nel 17,3% dei casi, ovvero riguarda quasi una donna su cinque. Tabella 2.1

Domanda 1.2 Qual è il suo orario di lavoro abituale?

(è possibile fornire più di una risposta) Frequenza % dei casi* Ho un orario fisso 409 42,3 Lavoro a turni 295 30,5 Turno diurno 25 2,6 Turno serale/notturno 12 1,2 Lavoro anche di sabato e domenica 277 28,7 Ho un orario flessibile 167 17,3 Orario fisso ma spesso devo fare straordinari/trasferte 135 14,0 Non sono soggetta ad orario fisso di lavoro 50 5,2 Reperibilità 6 0,6 Mi gestisco gli orari autonomamente 4 0,4 Casi validi: 966

*Alla domanda era possibile fornire più di una risposta, la percentuale calcolata non è sul totale delle risposte bensì sul totale dei rispondenti. E' data dal rapporto tra frequenza e numero dei casi validi e indica quanti dei rispondenti hanno fornito quel particolare tipo di risposta. Le cassiere dell'Iper ad esempio possono

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avere un orario fisso lavorando anche di sabato e di domenica. Le donne che lavorano soggette ad un orario fisso, entrano nella maggior parte dei casi dalle 8.00 alle 9.00 del mattino ed escono tra le 17.00 e le 18.00. Questi orari sono comuni anche alle donne con un orario di lavoro flessibile, soprattutto per quanto concerne l'entrata mentre la flessibilità nell'orario di uscita si concretizza in realtà in un uscita oltre il consueto orario ( tra le 17.00 e le 18.30). Per quanto riguarda le donne che lavorano a turni, l'orario di entrata viene anticipato per cui nella maggior parte dei casi si comincia a lavorare tra le 6.00 e le 7.00 del mattino e si "stacca" tra le 13.00 e le 14.00. L'orario per il turno pomeridiano vede un'entrata tra le 13.00 e le 14.00 e un'uscita tra le 21.00 e le 22.00 e quindi il turno serale/notturno comincia tendenzialmente tra le 21.00 e le 22.00 per concludersi tra le 6.00 e le 7.00 della mattina successiva. Una donna intervistata su cinque ( il 21,3%) ha un contratto di lavoro part-time, questa percentuale varia notevolmente se analizziamo i dati per singola azienda e per posizione professionale delle intervistate Tabella 2.2

Intervistate con contratto part-time per azienda di provenienza

Frequenza % sul totale delle donne intervistate nell'azienda

Lascor 3 8,6 Novartis 2 3,2 Opengate 1 2,1 Lindt 36 24,2 Lamberti 4 10,5 Iper 41 49,4 Whirlpool 6 6,7 Inca 1 3,6 Ospedale di Circolo 114 25,7 Totale 208 21,3

L'incidenza maggiore di donne impiegate part-time sul totale delle rispondenti si registra per quanto riguarda le intervistate dell'Iper: quasi la metà di esse risulta infatti impiegata a tempo parziale. Valori alti si registrano poi all'interno della Lindt e all'Ospedale, in questi casi circa una intervistata su quattro risulta avere questa tipologia di contratto.

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Tabella 2.3

Intervistate con contratto part-time per tipologia di lavoratrice

Frequenza

% sul totale delle donne intervistate per

professione Dirigente/ Quadro 4 5,3 Impiegata 74 19,0 Operaia 33 18,7 Infermiera professionale 47 27,2 Cassiera/ commessa 18 60,0 Altro 27 24,5 Totale 203 Dato mancante : 5

Se analizziamo i dati per posizione professionale delle intervistate notiamo che la percentuale maggiore di impiegate part-time si trova all'interno della categoria cassiera/ commessa. Questo dato si ricollega alla tabella precedente contenente i dati per azienda: le rispondenti che svolgono questo tipo di lavoro fanno infatti tutte parte dell'Iper. La percentuale più bassa si ha per quanto riguarda le dirigenti mentre per quanto riguarda le altre professioni i valori non si discostano molto da quanto emerso a livello complessivo. Se analizziamo le motivazioni alla base di questa scelta notiamo come siano sostanzialmente legate a problemi di cura dei familiari

Domanda 1.3 Se Lei lavora a tempo parziale qual è il motivo?

Frequento corsi scolastici/ di formazione

professionale; 7; 3%

Non ho trovatoun lavoro a

tempo pieno; 3216%

Problemi di salute; 9; 4%

Motivi personali; 3; 1%

Problemi legati alla cura di

familiari; 146; 71%

Non desidero lavorare a tempo

pieno; 11; 5%

Grafico 2.1

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L�altra variabile estremamente importante nella conciliazione tra i tempi di vita e i tempi di lavoro è legata alla distanza dal posto di lavoro. Dalla tabella seguente possiamo notare che raggiungere il posto di lavoro non rappresenta un grosso problema per le donne intervistate: l'80,7% impiega infatti non più di mezz'ora. Tabella 2.4

Domanda 1.5 Quanto tempo ci mette quotidianamente per raggiungere il posto di lavoro

(solo andata)? Frequenza % valida Meno di 10 minuti 191 19,7 Da 10 a 20 minuti 380 39,3 Da 20 minuti a 30 minuti 210 21,7 Da 30 a 45 minuti 90 9,3 Da 45 minuti a 1 ora 56 5,8 Più di 1 ora 23 2,4 Dipende dal turno che faccio 18 1,9 Totale 968 100,0 Dato mancante: 8

La breve distanza dal posto di lavoro rappresenta da un lato senz�altro un vantaggio perché, come è ovvio, lascia alla donna maggior tempo disponibile per il resto dei suoi impegni, ma dall�altro potrebbe anche rendere più agevole la gestione dei problemi familiari e il �coordinamento� tra le diverse risorse familiari ed extrafamiliari mobilitabili per tamponare in particolare le emergenze e gli imprevisti. Vedremo più avanti come sia proprio la difficoltà nella gestione degli imprevisti il grosso nodo problematico per una donna che lavora.

2.2 La famiglia e i suoi bisogni In questo paragrafo entriamo nel vivo della ricerca analizzando quali sono gli impegni delle donne intervistate nella gestione e nella cura della famiglia. Quasi 9 donne su 10 (l'88,8%) affermano di doversi occupare quotidianamente di gestire i bisogni della famiglia; quali sono gli impegni che esse si trovano ad affrontare? Quali sono le difficoltà che questi impegni comportano?

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Tabella 2.5

Domanda 2.1 Lei quotidianamente si deve occupare di gestire i bisogni della sua famiglia e di alcuni suoi membri in particolare?

Frequenza % dei casi*Pulizia e gestione della casa 799 92,8 Spesa e commissioni varie 784 91,1 Di uno o più bambini 496 50,8 sotto i 3 anni 141 16,4 tra i 3 e i 6 anni 149 17,3 tra i 6 e i 10 anni 196 22,8 tra gli 11 e i 15 anni 167 19,4Di 1 o più familiari anziani che hanno bisogno di aiuto 120 12,3 Di 1 o più familiari invalidi che hanno bisogno di aiuto 45 4,6 Casi validi: 861 *La percentuale dei casi è data dal rapporto tra frequenza e numero dei casi validi e indica quanti dei rispondenti hanno fornito quel particolare tipo di risposta. Possiamo a questo proposito costruire una tipologia che ci consente di analizzare l�insieme degli impegni di cura che gravano sulle donne intervistate, mettendo in luce chi si deve occupare di una sola categoria di �persone bisognose di cura�, chi ne assomma due o più, oltre a chi invece ancora non ha questo tipo di problema. • DONNE LIBERE DA IMPEGNI: sono le donne che non hanno persone da

accudire (o che non lo hanno segnalato): si tratta di 376 persone ovvero del 38,5% del nostro campione. Si tratta prevalentemente di donne sotto i 34 anni nubili

• DONNE CHE SI DEVONO OCCUPARE SOLO DEI FIGLI: sono le donne che non hanno altre persone da accudire oltre ai propri figli: si tratta di 449 intervistate, pari al 46% del nostro campione. Si tratta nella maggioranza dei casi di donne tra i 35 e i 44 anni di età coniugate

• DONNE CHE SI DEVONO OCCUPARE SOLO DI FAMILIARI ANZIANI: sono le donne che non hanno altre persone da accudire oltre ad uno o più familiari anziani: si tratta di 72 intervistate, pari al 7,4% del nostro campione. Si tratta prevalentemente di donne dai 45 anni in su

• DONNE CHE SI DEVONO OCCUPARE SOLO DI FAMILIARI DISABILI: sono le donne che non hanno altre persone da accudire oltre ad uno o più familiari disabili: si tratta di 24 intervistate pari al 2,5% del nostro campione. Anche in questo caso si tratta prevalentemente di donne dai 45 anni in su

• DONNE CHE SI DEVONO OCCUPARE OLTRE CHE DEI FIGLI ANCHE DI FAMILIARI ANZIANI O DISABILI: si tratta di 55 intervistate, pari al 5,6% del nostro campione. La quasi totalità ha tra i 35 e 54 anni di età ed è coniugata

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I problemi principali, comuni a quasi tutte le intervistate, riguardano principalmente la pulizia e la gestione della casa (92,8% dei casi) e la spesa e commissioni varie (91,1%). Vi sono poi i problemi connessi con la cura e la crescita dei bambini (con valori che variano da un 22,8% per i bambini tra i 6 e i 10 anni ad un 16,4% per bambini sotto i tre anni), quindi la cura per i familiari anziani (12,3%) e per i familiari disabili (4,6%). Per il 14,4% delle intervistate esistono comunque anche altre tipologie di problemi, nella maggior parte dei casi problemi connessi alla gestione di figli maggiori di 15 anni, problemi legati al rapporto con la scuola, al seguire i figli negli impegni scolastici ed extrascolastici come ad esempio accompagnarli alle attività sportive. Si tratta di problematiche che le donne intervistate hanno espresso "liberamente", indicandole di proprio pugno nella relativa domanda aperta. Tabella 2.6

Domanda 2.1 Altri problemi di gestione e cura della famiglia

Frequenza %

Problemi familiari legati ai figli 31 56,4 Figli 15/20 anni 12 Attività sportive/ extra- scolastiche dei figli 10 Impegni scolastici figli 3 Marito e figlio 2 Ritiro bimbi nido/materna 1 Seguire i figli negli studi 1 Accompagnare figlio nei vari impegni 1 Cucina - bambini 1

Problemi di diversa natura 18 32,7 Animali domestici 6 Un po� di tutto 3 Studio 2 Giardino ecc. 2 Attività fisica e impegni religiosi 1 Integrare lo stipendio 1 Amministrazione 1 Problemi alimentari 1 Gestire uffici ditta del coniuge 1

Problemi legati all'assistenza di altri familiari 6 10,9 Marito 2 Aiuto genitori x nonna disabile 1 Terapia insulinica padre 1 Visite specialistiche 1 Terapie riabilitative 1

Totale 55 100,0

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Le problematiche di cui le donne che lavorano si fanno carico sono dunque considerevoli: la maggior parte delle intervistate (il 69%) si trova quotidianamente ad affrontare almeno due problematiche diverse nella gestione della casa e della famiglia.

Impegni di gestione e cura della famiglia da affrontare quotidianamente

Un problema31%

Due problemi57%

Tre ed altri problemi

12%

Grafico 2.2

I livelli di difficoltà incontrati Il questionario somministrato alle intervistate chiedeva di indicare i livelli di difficoltà relativamente 1) all'accudimento dei figli, 2) all'assistenza ad anziani o disabili e 3) agli altri problemi di gestione della casa e della famiglia che quotidianamente esse devono affrontare (domanda 2.2). Le modalità di risposta previste erano: Per ora nessuna difficoltà, A volte in difficoltà, Abbastanza in difficoltà, Molto in difficoltà. E' interessante osservare quanto emerso considerando innanzitutto i problemi che le donne hanno segnalato di avere e quindi il livello di difficoltà a questi corrispondente. Sommando i punteggi che le donne hanno attribuito alle diverse difficoltà che esse incontrano nella gestione della loro vita abbiamo potuto individuare 4 diverse tipologie di �carico assistenziale� di cui le donne si devono occupare, in termini non tanto di impegno quanto di difficoltà che esse incontrano nel fronteggiare gli impegni quotidiani:

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• Abbiamo in primo luogo le donne più fortunate, quelle che non hanno evidenziato grosse difficoltà nella gestione della vita quotidiana: le possiamo definire DONNE CON LA SITUAZIONE SOTTO CONTROLLO. Si tratta del il 12,2% delle rispondenti

• Abbiamo poi le donne che mostrano una situazione di vita con alcune difficoltà quotidiane, ma che nel complesso sembrano in grado di gestire. Le possiamo chiamare DONNE IN CERCA DI UN MIGLIOR EQUILIBRIO: rappresentano il 41,5% delle rispondenti

• La terza tipologia è rappresentata dalle donne che hanno parecchi problemi che cercano quotidianamente di fronteggiare: le abbiamo chiamate DONNE SUPER-IMPEGNATE e rappresentano il 33,6% delle rispondenti

• La quarta è senz�altro quella che possiamo chiamare DONNE SULL�ORLO DI UNA CRISI DI NERVI: hanno moltissimi problemi di cui occuparsi e tutti estremamente difficili da gestire: rappresentano il 12,6% delle rispondenti

Domanda 2.2 I livelli di difficoltà

situazione sotto controllo;

12%

sull'orlo di una crisi di nervi;

12,6%

super- impegnate;

33,6%

in cerca di un miglior

equilibrio; 41,5%

Grafico 2.3

Analizziamo ora le varie problematiche che si incontrano suddividendole per aree tematiche.

2.2.1 L'accudimento dei figli Relativamente all�accudimento dei figli i problemi principali per cui le intervistate affermano di trovarsi molto in difficoltà sono presentati nella tabella che segue. I valori % che vengono presentati sono nella prima colonna relativi alle sole donne che hanno dei figli da gestire, nel secondo caso sono relativi a tutte le donne intervistate: abbiamo pensato di proporre anche questa percentuale

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relativa all�universo femminile per una ragione specifica: volendo riflettere sulle possibili strategie di soluzione e politiche da implementare ci sembra rilevante avere a disposizione anche il dato che indica quanto quello specifico problema incide sull�intera popolazione femminile. Tabella 2.7

Domanda 2.2 a) Problemi di accudimento dei figli per i quali ci si trova molto in difficoltà

Frequenza% sulle donne con

bambini % sul totale delle

intervistate Gestire gli imprevisti 112 27,4 11,5 Accudirli per malattia 98 21,6 10,0 Accompagnarli a corsi/ attività pomeridiane

83 20,3 8,5

Affidarli durante il periodo estivo 80 19,8 8,2 Aiutarli nei compiti 58 15,9 5,9 Accompagnarli alle visite mediche 44 10,0 4,5 Accompagnarli/ ritirarli da asilo/scuola

22 5,8 2,3

Affidarli durante il giorno 17 3,8 1,7 Affidarli durante il turno sera/ notte 10 4,6 1,0

Ci sono poi molti casi nei quali le donne che lavorano si trovano in difficoltà in modo meno �pressante� oppure solo saltuariamente: il grafico seguente sintetizza le difficoltà articolandole nelle categorie: �a volte in difficoltà� e abbastanza o molto in difficoltà�: (per semplificare la lettura dei dati non vengono visualizzate le percentuali relative alla modalità di risposta "Per ora nessuna difficoltà"). In questo caso abbiamo considerato le risposte delle sole donne con figli da accudire.

Domanda 2.2 a) Livelli di difficoltà che si incontrano nell'accudimento dei figli Grafico 2.4

38,1

16,823,5

14,3

27,7

43,337,6

23,828,8

37,242,3

26,231,9

4135,8

46,8

30,4

54,2

0

10

2 0

3 0

4 0

50

6 0

70

Affi

darli

dura

nte

ilgi

orno

Affi

darli

dura

nte

il tu

rno

sera

le/ n

otte

Affi

darli

dura

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riodo

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Acc

ompa

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li/rit

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com

piti

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Ges

tire

gli

impr

evis

ti

A volte in difficoltà Abbastanza/ molto in difficoltà

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Osserviamo se emergono delle differenze a seconda della professione delle intervistate Tabella 2.8

Domanda 2.2 a) Problemi che comportano un grado elevato di difficoltà per tipologia di lavoratrice

(% sulle donne con bambini)

Dirigente/ Quadro Impiegata Operaia

Infermiera professionale

Cassiera/ commessa

%

v.a. %

v.a. %

v.a. %

v.a. %

v.a.

Affidarli durante il giorno 2,9

1 4,5

7 7,3 4 4,3

4 -

-

Affidarli durante il turno serale/ notte -

- 3,0

2 7,1

3 5,4

3 -

-

Affidarli durante il periodo estivo 20,6

7 17,0

25 27,4

17 22,2

20 11,1

1

Accompagnarli/ ritirarli da asilo- scuola 5,9

2 5,4

8 5,3

3 5,6

5 11,1

1

Aiutarli nei compiti 20,0

6 14,3

20 20,0

12 14,8

13 12,5

1

Accompagnarli alle visite mediche 5,6

2 5,1

20 9,8

6 12,4

12 -

-

Accompagnarli a corsi/ attività 38,2

13 25,0

37 25,4

16 14,8

13 12,5

1

Accudirli per malattia 19,4

7 24,7

42 25,0

16 17,8

18 - -

Gestire gli imprevisti 16,7

6 29,9

46 26,9

14 26,6

25 22,2

2 Per rendere più immediata la lettura dei valori contenuti nella tabella abbiamo evidenziato le tre percentuali più alte presenti in ciascuna colonna. Queste percentuali rappresentano per tipologia di lavoratrice quante hanno risposto "Molto in difficoltà" ai problemi elencati alla domanda 2.2 del questionario. Ad esempio tra le dirigenti che hanno risposto di avere problemi nell'accudimento dei figli durante il periodo estivo, il 20,6% ha indicato di essere molto in difficoltà rispetto a questo problema. Come indica la nota sotto la tabella, ci troviamo di fronte alle percentuali dei casi: le intervistate potevano infatti segnalare i livelli di difficoltà riscontrati per più di una tipologia di problema, le percentuali si leggono in colonna e la loro somma può risultare inferiore o superiore a 100. ! possiamo osservare che gli imprevisti rappresentano un

problema comune complessivamente a quasi tutte le tipologie di lavoratrici (ad eccezione delle dirigenti),

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! altri due problemi piuttosto diffusi sono quelli relativi all'affidamento dei figli durante il periodo estivo e l'accompagnarli a corsi e attività pomeridiane.

! L'avere un contratto part-time rappresenta un aiuto

fondamentale per le donne che lavorano: osserviamo che le cassiere e le commesse, le quali risultano per il 60% impiegate a tempo parziale, sono quelle che in misura minore hanno problemi per i quali si trovano "molto in difficoltà".

Osserviamo quindi i problemi incontrati a seconda dell'orario di lavoro delle intervistate. Abbiamo considerato principalmente tre tipologie di orario:

1. orario diurno 2. orario diurno che si estende anche al fine settimana 3. orario serale/ notturno1.

A queste tipologie poi abbiamo inserito le lavoratrici part-time per vedere se emergevano delle differenze significative Tabella 2.9

Domanda 2.2 a) Problemi che comportano un grado elevato di difficoltà per tipologia di orario di lavoro

(% sulle donne con bambini da accudire)

Orario diurno

Orario diurno che si estende al fine

settimana

Orario serale/

notturno

Part- time

%

v.a. %

v.a. %

v.a. %

v.a.

Affidarli durante il giorno 4,8

17 2,5 3 3,6

4

2,5

3

Affidarli durante turno sera/ notte 4,3 9 8,3 8 6,3 6 - -

Affidarli durante il periodo estivo 19,9

73 24,8

29 21,5

23

16,3

22 Accompagnarli/ ritirarli da asilo- scuola 5,5

20 7,0

8 6,4

7

6,3

8

Aiutarli nei compiti 15,6

54 16,5

18 15,5

16

7,1 9

Accompagnarli alle visite mediche 10,0

40 9,4

12 6,8

8

9,1

12

Accompagnarli a corsi/ attività 20,4

75 15,7

19 13,9

16

5,4 7

Accudirli per malattia 21,6

89 15,4

20 16,7

20

19,6

28

Gestire gli imprevisti 28,3

105 27,7

33 25,2

28

25,5

35

1 All'interno di questa terza tipologia rientrano oltre ai turni notturni i turni diurni o pomeridiani che si estendono alla fascia serale (dalle 20.00 in poi).

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Vediamo come non emergano sostanziali differenze in merito ai problemi più rilevanti (ovvero i problemi di affidare i bambini durante il periodo estivo, di aiutarli nei compiti, di accompagnarli a corsi/ attività pomeridiane, di accudirli quando sono malati e la gestione degli imprevisti). Notiamo però come il lavorare part- time costituisca un aiuto: ! le lavoratrici a tempo parziale si trovano meno in difficoltà delle

colleghe per quanto riguarda l'affidamento dei figli durante il periodo estivo, l'aiutare i figli nei compiti o l'accompagnarli alle attività sportive o pomeridiane.

2.2.2 Le forme di aiuto nell'accudimento dei figli ! L'aiuto principale nell'accudimento dei figli viene

complessivamente fornito dagli altri familiari (ovvero da fratelli o sorelle, dai propri genitori, dai suoceri ecc.), subito dopo interviene il marito.

! Al di là di queste figure che si delineano come le più importanti, rileviamo una certa difficoltà nell'individuare altre forme di sostegno: in media circa il 17-18% delle intervistate ha infatti risposto di non disporre di "alcun aiuto" nell�affrontare le diverse problematiche quotidiane.

E' da segnalare come il 14,8% delle donne con figli per l�accudimento diurno si rivolga per l�accudimento dei bambini ad una persona a pagamento, in qualche caso si rivolge ai servizi del Comune (8,5%) quindi ad amici e vicini oppure alla Parrocchia o al volontariato (3,5%). La tabella sottostante riassume tutte le forme di aiuto che intervengono nell�accudimento complessivo dei figli ed esprime la composizione percentuale delle diverse forme di aiuto.

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Tabella 2.10

Domanda 3.1 Composizione percentuale degli aiuti principali

nell'accudimento dei figli

Frequenza % sulle

risposte Altri familiari 865 33,9 Marito 801 31,4 Nessuno 376 14,7 Una persona a pagamento 211 8,3 I servizi del comune 105 4,1 Parrocchia/ volontari 72 2,8 Amici/ vicini 69 2,7 Altri 51 2,1 Totale 100,0

Nella tabella seguente possiamo osservare quanto frequentemente intervengono le diverse forme di aiuto nelle gestione di alcune difficoltà legate alla gestione dei figli. All�interno di ciascun nucleo familiare queste diverse forme di aiuto si combinano poi in modo variegato, come vedremo successivamente: Tabella 2.11

Domanda 3.1 Aiuto principale nell'accudimento dei figli: tutti i diversi aiuti

attivati anche contemporaneamente

Accudimento durante il giorno Accudimento

durante la notte

Accudimento durante il periodo estivo

Altri familiari 45,8 36,1 56,0 Marito 42,1 69,0 27,0 Nessuno 20,0 15,9 13,9 Una persona a pagamento

13,2 6,0 14,5

I servizi del comune 8,7 7,1 Parrocchia/ volontari 0,2 13,5 Amici/ vicini 3,0 1,2 2,9 Altri 2,3 20,0

Totale rispondenti

530 252 482

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Il marito e gli altri familiari sono i due aiuti principali in ogni contesto, il ricorso al marito prevale quando si tratta di accudire i figli durante i turni serali o notturni mentre si fa riferimento più sugli altri familiari quando si tratta di accudire i figli in periodi di tempo piuttosto lunghi come le vacanze estive. In quest'ultimo caso è abbastanza frequente rivolgersi anche alla Parrocchia o al volontariato. ! Il sistema forte di supporto alla donna che lavora è ancora

oggi saldamente costituito dalla famiglia di origine e dalla famiglia acquisita probabilmente molto a causa della difficile accessibilità e della onerosità, come vedremo oltre, dei servizi presenti sul territorio.

! Nel caso di imprevisti la situazione è molto simile: l'aiuto

principale risulta sempre essere quello fornito dagli altri familiari e dal marito, ma il 12,1% delle donne dichiara di avere difficoltà ad individuare in questi casi un aiuto .

! Una differenza interessante è che in questo caso risultano fondamentali anche i canali delle conoscenze informali per cui in caso di emergenze si ricorre all'aiuto di amici oltre che dei vicini di casa.

2.2.3 L'assistenza agli anziani o ai disabili Seguiamo la stessa modalità di analisi dei bisogni e della rete di supporto per affrontarli anche per quanto riguarda l'assistenza agli anziani e ai disabili. Osserviamo quali sono i contesti in cui ci si trova "molto" in difficoltà Tabella 2.12

Domanda 2.2 b) Problemi di assistenza ai familiari anziani o disabili per i quali ci si trova molto in difficoltà

Frequenza

% sulle donne che hanno

anziani/invalidi % sul totale delle

intervistate Accompagnarli per pratiche burocratiche/ commissioni

25 34,2 2,6

Accompagnarli nell'uscire 16 21,9 1,6 Accompagnarli alle visite mediche/ esami

14 19,2 1,4

Trovare chi li assiste durante il giorno

10 13,7 1,0

Trovare chi li assiste durante la notte

8 11,0 0,8

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! Le donne che lavorano trovano particolarmente difficoltoso

accompagnare i familiari anziani o disabili per l�espletamento delle pratiche burocratiche e per fare commissioni, accompagnarli quando devono uscire o recarsi per visite mediche ed esami di routine.

! Nel caso dell'assistenza agli anziani o ai disabili si

registrano delle differenze a seconda del tipo di professione svolta dall'intervistata all'interno dell'azienda: le dirigenti hanno come problema principale l'assistenza agli anziani/ disabili durante il giorno, le impiegate hanno problemi nell'accompagnamento per pratiche burocratiche/ commissioni, le infermiere professionali nelle uscite varie, le operaie nell'assistenza notturna. Le cassiere e le commesse, lavorando in maggior parte a part time, non hanno evidenziato alcun tipo di problema relativo all'assistenza ad anziani o disabili tale da trovarsi "molto in difficoltà".

Sia che le intervistate lavorino con orario diurno, sia che il loro orario si estenda al fine settimana o preveda turni serali o notturni, sia che lavorino part- time i problemi che comportano il maggior grado di difficoltà sono comuni e riguardano il disbrigo di pratiche burocratiche o commissioni e le uscite all'aperto. Tabella 2.13

Domanda 2.2 b) Problemi che comportano un grado elevato di difficoltà per tipologia di orario di lavoro

(% su chi ha manifestato di avere quello specifico tipo di problema)

Orario diurno

Orario diurno che si estende

al fine settimana

Orario serale/

notturno

Part- time % v.a. % v.a. % v.a. % v.a. Accompagnarli per pratiche burocratiche/ commissioni 14,1

18 17,4

8 20,5

8

17,2

5

Accompagnarli nell'uscire 14,0

12 11,1 4 13,8

4

13,6

3

Accompagnarli alle visite mediche/ esami 7,1

10 9,6

5 9,5

4

9,7

3

Trovare chi li assiste durante il giorno 9,0

6 6,9

2 5,3

1

-

-

Trovare chi li assiste durante la notte 11,1

7 3,8

1 10,0

2

5,0

1

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Sintetizziamo come fatto in precedenza i gradi di difficoltà incontrati in un unico grafico, illustrato a pagina seguente Domanda 2.2 b) Livelli di difficoltà che si incontrano nell'assistenza ad anziani/ disabili

Grafico 2.5

2.2.4 Le forme di aiuto nell'assistenza agli anziani o ai disabili ! Un dato sicuramente significativo nell'analisi delle forme di aiuto relative

all'assistenza agli anziani e ai disabili è indubbiamente quello per cui il 38,9% delle donne rispondenti non ha nessuno che le aiuti per l�accudimento diurno, e il 45,5% non ha nessuno che le aiuti per l�accudimento notturno.

! Coloro che invece possono fare riferimento a qualche forma di assistenza si rivolgono durante il giorno agli altri familiari (34,4%) o al marito (19,1%) oppure infine ad una persona a pagamento (19,1%). Durante la notte si rivolgono durante agli altri familiari (30,0%) o al marito (14,5%) oppure infine ad una persona a pagamento (16,4%).

La tabella sottostante riassume tutte le forme di aiuto che intervengono nell�accudimento complessivo degli anziani e disabili ed esprime la composizione percentuale delle diverse forme di aiuto.

22,223,4

18,316,9

45,6

32,6

23,7

3440,1

34

0

10

20

30

40

50

60

70

Trovare chi liassiste durante il

giorno

Trovare chi liassiste durante la

notte

Accompagnarli allevisite mediche/

esami

Accompagnarlinell'uscire

Accompagnarli perpratiche

burocratiche/commissioni

A volte in difficoltà Abbastanza/ molto in difficoltà

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Tabella 2.14 Domanda 3.1 Composizione % delle diverse forme di

aiuto principale nell'assistenza ad anziani/ disabili Frequenza % Nessuno 128 34,4 Altri familiari 104 28,0 Marito 67 18,0 Una persona a pagamento 57 15,3 Amici/ vicini 12 3,2 I servizi del comune 3 0,8 Altri 1 0,3

Totale

100,0 Nel caso di imprevisti la situazione degli aiuti risulta essere leggermente diversa: si fa nuovamente riferimento agli altri familiari e al marito, ci si rivolge a personale a pagamento o alla rete delle conoscenze informali.

Tabella 2.15 Domanda 3.1 Aiuto in caso di imprevisti

nell'assistenza a familiari anziani o disabili Frequenza % Altri familiari 72 32,1 Marito 47 21,0 Una persona a pagamento 40 17,9 Amici/ vicini 32 14,3 Nessuno 24 10,7 Parrocchia/ volontari 4 1,8 I servizi del comune 3 1,3 Altri 2 0,9

Totale

100,0

2.2.5 Altri problemi da affrontare Al termine della sessione del questionario relativa all'analisi dei bisogni, alle intervistate è stato lasciato uno spazio per segnalare quali sono le altre difficoltà che esse incontrano quotidianamente nella gestione e nella cura della famiglia. I problemi segnalati vediamo che concernono principalmente le attività domestiche e le pratiche burocratiche/ commissioni

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Tabella 2.16

Domanda 2.2 c) Problemi di gestione della casa e della famiglia per i quali ci si trova molto in difficoltà

FrequenzaDistrib.

%

% sul totale delle

intervistate Attività domestiche 39 44,3 4,0 Pratiche burocratiche/ commissioni 16 18,2 1,6 Cura della salute 7 8,0 0,7 Spazio per sé e la vita di coppia 6 6,8 0,6 Orario di lavoro 6 6,8 0,6 Accudimento dei figli 4 4,5 0,4 Assistenza anziani/ disabili 4 4,5 0,4 Problemi economici 2 2,4 0,2 Altro 4 4,5 0,4 Totale 88 100,0

Domanda 2.2 c) Livelli di difficoltà che si incontrano nei problemi di gestione della casa e della famiglia

Grafico 2.6

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68,7

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Attivitàdomestiche

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Spazio per sée la vita di

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Varese in rete per le pari opportunità � Capitolo 2

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2.2.6 Le forme di aiuto nell'affrontare gli altri problemi di gestione della casa e della famiglia Come abbiamo già avuto modo di vedere nei paragrafi precedenti le attività domestiche rappresentano l�onere più diffuso tra le donne intervistate. Le intervistate lamentano poca disponibilità di tempo a causa del sovraccarico di lavoro e della gestione degli orari di lavoro, problemi economici, di cura della salute, difficoltà nel gestire le pratiche burocratiche o le commissioni varie, difficoltà nel seguire i bambini o gli anziani nelle loro attività quotidiane. Per questo tipo di necessità il principale aiuto viene dal marito, dagli altri familiari o da personale a pagamento. Nel caso di imprevisti si cerca di trovare soluzioni d'emergenza chiamando in causa in misura maggiore gli altri familiari, gli amici o i vicini o persone a pagamento ! il 47,2% delle 193 donne che hanno risposto alla domanda

relativa, non dispone tuttavia di alcun tipo di aiuto principale per quanto riguarda la pulizia e la gestione della casa.

! L'aiuto principale per questi problemi è quello fornito dal marito (35,8%) mentre per il 8,8% delle rispondenti si ricorre all'aiuto di una persona a pagamento.

! Nel caso di imprevisti la situazione si modifica per cui si fa nuovamente riferimento agli altri familiari.

Tabella 2.17

Domanda 3.1 Forme di aiuto per la pulizia e gestione della casa % sulle donne che hanno risposto alla domanda

aiuto principale aiuto in caso di

imprevisti % v.a. % v.a. Nessuno 47,2 91 26,3 20 Altri familiari 16,1 31 38,2 29 Marito 35,8 69 31,6 24 Una persona a pagamento 8,8 17 14,5 11 Amici/ vicini 2,1 4 9,2 7 I servizi del comune 1,6 3 1,3 1 Altri 0,5 1 2,6 2

Totale

193

76

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Varese in rete per le pari opportunità � Capitolo 3

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CAPITOLO 3.

I SERVIZI ESISTENTI E IL LORO UTILIZZO

3.1 La rete dei servizi sociali sul territorio della Provincia di Varese Nell�aprile del 2002 il Settore Politiche Sociali della Provincia di Varese ha

realizzato una analisi della situazione sociale della provincia che ha messo a

disposizione dei Comuni impegnati nella predisposizione dei Piani zona in

applicazione della L. 328/2000: si tratta di �Materiali a supporto della

predisposizione dei piani di zona: Sintesi per distretto�. Da questo materiale

estremamente completo e prezioso traiamo una descrizione delle risorse del

territorio relativamente all�area infanzia, anziani ed handicap.

Area minori e famiglie: La rete dei servizi

I servizi di assistenza sociale dei Comuni

In base alla rilevazione effettuata dal CISeD del Settore Politiche Sociali i Comuni che dispongono in proprio del servizio sono solo 70 (la metà di quelli appartenenti alla provincia di Varese).

25 Comuni garantiscono comunque il servizio avvalendosi di personale sociale che presta la propria attività presso più enti (lo stesso operatore può seguire da due fino a otto comuni) o, come nel caso della Valcuvia, il servizio di assistenza sociale viene fornito dalla Comunità Montana ai Comuni che ne sono privi (con questa modalità è stato attivato un servizio analogo dalla Comunità Montana Valli del Luinese). Attualmente i Comuni che hanno delegato la gestione dei servizi sociali alle Comunità Montane sono 16.

A fine dicembre 2000 i Comuni sprovvisti del servizio di assistenza sociale risultavano 35, circa un quarto del totale provinciale.

La distribuzione territoriale dei servizi rivela una situazione migliore nella fascia orientale e in quella meridionale della provincia, ad est e a sud del capoluogo. In particolare, con riferimento ai singoli distretti socio sanitari si riscontra:

• una totale copertura nel distretto di Busto Arsizio (coincidente con il territorio comunale) e in quelli di Castellanza, Saronno e Tradate. In questi distretti tutti i Comuni dispongono di operatori sociali a tempo pieno

• una presenza di operatori in quasi tutti i Comuni nei distretti di Somma Lombardo, Arcisate e Varese

• una situazione apparentemente problematica nel distretto di Sesto Calende, in quello di Cittiglio e in quello di Luino.

I consultori familiari

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Varese in rete per le pari opportunità � Capitolo 3

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I consultori familiari, che fanno capo all�Unità Operativa Famiglia infanzia ed età evolutiva dell�ASL, sono organizzati in 12 sedi principali (una per distretto socio sanitario) e 15 sedi distaccate distribuite tra i distretti di Luino, Cittiglio, Varese, Tradate, Gallarate e Somma Lombardo.

Gli asili nido e le scuole materne

Al 31.3.2002, gli asili nido o le strutture ad essi assimilabili (micro nidi, baby parking) autorizzati risultano 72, con una capacità di accoglienza complessiva di 2.419 posti.

Il rapporto tra i posti disponibili nelle strutture e gli utenti potenziali (bambini in età 0-2 anni) è dell�11,3%. Le strutture a gestione privata (commerciale o sociale) rappresentano circa un quarto del totale.

Sotto il profilo della distribuzione territoriale del servizio, risalta la scarsità di sedi nella fascia più montana del territorio provinciale (ove le condizioni di accessibilità ai poli di offerta esistenti risultano particolarmente disagiate per i residenti nei numerosi Comuni di piccola dimensione), e nei distretti della fascia infralacuale (Cittiglio, Azzate) ove peraltro il rapporto tra posti disponibili negli asilo nido e bambini residenti nella fascia di età 0-2 anni è tra i più bassi a livello provinciale.

Risulta inoltre significativa, anche se non omogenea sul territorio provinciale, l�entità della domanda non soddisfatta, rappresentata dal numero di utenti in lista di attesa, che, con riferimento alle strutture rilevate dalla Circolare 4 /2000, ammonta a oltre un quarto dei posti disponibili.

Decisamente più abbondante, e con una distribuzione più capillare sul territorio provinciale, risulta invece la rete delle scuole materne, costituita da 285 strutture (82 pubbliche e 202 private).

I Centri Ricreativi Diurni Questo tipo di servizio ha fatto registrare nell�ultimo biennio una tendenza all�aumento dell�offerta. Dopo la flessione del 1998 il numero dei servizi è infatti risalito nel 2000 a 55 unità, delle quali 22 accolgono anche adolescenti con più di 14 anni. Gli utenti complessivi sono stati nell�ultimo anno rilevato poco meno di 6.500. Il servizio, spesso gestito dalle parrocchie e con attività generalmente limitata alla stagione estiva, è presente in tutti i distretti anche se in misura non omogenea. In particolare risultano poco coperte le aree montane e i Comuni dell�alta e media Valle Olona. I centri di aggregazione giovanile Questa tipologia di servizio si caratterizza per una progressiva espansione e incremento di utenza, anche se la diffusione sul territorio provinciale continua a restare scarsamente omogenea. Complessivamente le strutture autorizzate sono 20 con un�utenza rilevata (per le strutture censite dalla Circolare 4/2000) di oltre 1.300 utenti abituali e circa 800 occasionali. Il dato relativo alle caratteristiche degli utenti abituali per classi di età (disponibile per l�ultimo biennio) mette in luce un progressivo abbassamento dell�età media dei frequentatori dei CAG, che sembrano caratterizzarsi più come servizio per l�infanzia e l�adolescenza che per il mondo giovanile. Il numero di utenti abituali con più di 14 anni scende infatti da 552 a 485 e la loro incidenza percentuale sul totale dei frequentatori abituali scende dal 42,5 al 36%. Sotto il profilo della distribuzione territoriale del servizio, se ne rileva l�assenza nei distretti di Luino, Azzate e Busto Arsizio. L�assistenza domiciliare ai minori Dai dati relativi alla Circolare 4/2000 risulta che il servizio è stato fornito da 30 Comuni e dalla Comunità Montana Valganna Valmarchirolo a un totale di 283 utenti, di cui 69 con provvedimento del Tribunale dei Minori.

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Varese in rete per le pari opportunità � Capitolo 3

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Le comunità alloggio I servizi per le situazioni di disagio e di emergenza relativi ai minori sono rappresentati da 15 strutture di comunità alloggio per minori (per un totale di 30 autorizzazioni al funzionamento), 4 istituti educativo assistenziali, 2 comunità alloggio per madri e un centro di pronto intervento. La maggior parte delle strutture, che spesso accolgono anche utenti non residenti in provincia, è concentrata nella fascia centro meridionale della provincia. La capacità di accoglienza di queste strutture è approssimativamente (considerando alcune pratiche autorizzative ancora in fase di definizione) di circa 190 posti per le comunità alloggio per minori, di 68 posti per gli istituti educativo assistenziali, di 16 posti per le comunità alloggio per madri e di 8 posti per il centro di pronto intervento. Gli indicatori di disagio Sulla base dei dati relativi all�utenza dei servizi e agli interventi degli enti locali (Comuni e Provincia) le situazioni di disagio minorile o familiare rilevate riguardano: • 173 bambini che frequentano gli asili nido in situazione di disagio potenziale rappresentato

dal fatto di vivere con un solo genitore (perché figli di separati o divorziati o per altri motivi) • 121 bambini negli asili nido segnalati dai servizi sociali • 219 casi di affidi familiari, di cui 17 relativi a minori stranieri e 16 a disabili • 197 interventi dell�Ufficio Famiglia della Provincia di Varese per ricoveri di minori o gestanti • 545 minori in carico ai servizi dell�ASL (a fine 2000), di cui 493 con provvedimento

dell�autorità giudiziaria e 72 casi di penale minorile • una spesa dichiarata dai Comuni di poco meno di 4 milioni di Euro per rette in istituti e

comunità alloggio per minori. Tra le problematiche segnalate dagli operatori dei servizi sociali comunali in occasione dell�indagine diretta condotta nell�ambito dell�Osservatorio provinciale sull�infanzia e l�adolescenza, prevalgono di gran lunga le problematiche familiari (per lo più segnalate in forma generica e che, quando specificate, riguardano carenze educative, carenza di cure, inadeguatezza a svolgere il ruolo genitoriale, conflitti familiari, separazioni, problematiche psichiatriche del nucleo familiare).

Area anziani A fronte di una domanda crescente di servizi per la popolazione anziana, la situazione provinciale si caratterizza attualmente per la seguente offerta: • una rete di servizi di assistenza domiciliare abbastanza capillare. Il servizio viene infatti

fornito da 94 Comuni per un�utenza complessiva dichiarata (Circolare 4/2000) di circa 2.200 persone, per la maggior parte ultraottantenni che vivono in condizione di solitudine. Per la maggior parte dei casi vengono fornite prestazioni di personale sociale e, in misura decisamente minore, anche assistenza sanitaria

• una rete di centri diurni integrati che conta attualmente su 7 strutture con 217 posti, con una distribuzione che attraversa il territorio �in verticale� escludendo alcuni distretti della fascia occidentale della provincia (Cittiglio e Sesto Calende) e quelli della fascia orientale (Arcisate, Tradate, Castellanza, Saronno). Alcuni centri accolgono anche utenti con diagnosi Alzheimer.

• una buona diffusione delle strutture residenziali (RSA e Case albergo) con una capacità di accoglienza complessiva di 4.606 posti autorizzati nelle RSA e 235 nelle case albergo. Anche se distribuita in misura disomogenea tra i vari distretti la capacità di accoglienza attuale è nel complesso già superiore allo standard previsto dal nuovo Piano Socio Assistenziale Regionale (7 posti letto in RSA ogni 100 anziani ultrasettantacinquenni). Ridimensionamenti della capacità di accoglienza di queste strutture potrebbero verificarsi a seguito di interventi di adeguamento agli standard strutturali, che dovrebbero però essere compensati da interventi di ampliamento già in atto e dalla imminente apertura di altre strutture (a Saronno, con circa 108 posti, a Tradate (90 posti) e Cassano Magnago (60 posti)).

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• Una dotazione di 147 posti letto per pazienti Alzheimer nelle RSA, concentrati in cinque strutture (una a Luino, una a Viggiù, una a Varese e due a Gallarate). Altri servizi (ambulatoriali e di degenza) specifici per i pazienti Alzheimer sono presenti presso le Aziende Ospedaliere di Varese, Gallarate e Busto Arsizio e presso la casa di cura S. Maria di Castellanza. Sono inoltre attivi un consultorio geriatrico a Saronno e una Unità valutativa geriatrica presso l�Azienda Ospedaliera di Gallarate.

Quella legata alla diffusione del morbo di Alzheimer è una delle principali problematiche connesse al progressivo invecchiamento della popolazione ed è quindi presumibile che si verificherà nel breve medio periodo un incremento della domanda di servizi specifici. Una stima sulla domanda potenziale di servizi in provincia di Varese effettuata dal Gruppo Provinciale di Lavoro Alzheimer ha quantificato in circa 3.000 i malati di Alzheimer residenti in provincia. L�indagine condotta dal gruppo di lavoro ha messo in evidenza la necessità di potenziare i servizi socio-sanitari integrati e di fornire un supporto informativo e formativo adeguato alle famiglie a agli operatori.

Area handicap

Per svariati motivi, legati soprattutto alla difficoltà ad accedere a dati nominativi che consentirebbero di creare una banca dati depurata da inevitabili doppioni, una quantificazione esatta delle dimensioni del fenomeno handicap non è attualmente ancora realizzata. Alcune indicazioni approssimative sono comunque rilevabili dai dati relativi agli utenti dei principali servizi, che evidenziano: • 1.334 bambini inseriti nella scuola dell�obbligo nell�anno scolastico 2000/2001, dei quali 741

nelle scuole elementari e 539 nelle medie inferiori • 783 disabili adulti in carico ai nuclei operativi distrettuali dell�ASL di Varese (dei quali 337

nuovi) • 224 persone seguite dai nuclei operativi distrettuali con progetto individuale ex L. 162/98 e

313 con progetto ex L. 23/99 • 526 disabili seguiti dai nuclei di inserimento lavorativo dell�ASL oltre a quelli dei Comuni dei

distretti di Saronno e Somma Lombardo, che non hanno sottoscritto l�accordo di programma con l�ASL

• 360 utenti del servizio di assistenza domiciliare fornito da 63 comuni • 29 interventi per disabili visivi e 47 per disabili uditivi seguiti dall�Ufficio Famiglia della

Provincia di Varese. Un contributo alla conoscenza delle dimensioni e caratteristiche della disabilità nella fascia di età 0-14 anni verrà fornito dall�Osservatorio Disabili che la Provincia di Varese sta avviando in collaborazione con il GLIP nell�ambito delle azioni di sistema previste nel progetto relativo al secondo triennio di applicazione della L. 285/97. L�Osservatorio ha come primi obiettivi la sistematizzazione e omogeneizzazione dei dati disponibili sui disabili inseriti nelle strutture scolastiche (scuole materne, elementari e medie inferiori) e la rilevazione ex novo dei dati relativi ai disabili in età 0-3 anni. L�offerta di strutture destinate all�utenza disabile è rappresentata in provincia da: • 14 comunità alloggio con un totale di 108 posti autorizzati • 20 centri socio educativi • 1 istituto educativo-assistenziale per disabili con 68 posti autorizzati. • 2 centri residenziali con 80 posti autorizzati. Sotto il profilo della distribuzione territoriale dei servizi in complesso si riscontra una concentrazione e un�articolazione ampia dei servizi nel capoluogo e, in misura minore, nei distretti della fascia meridionale del territorio provinciale, a fronte di una maggiore rarefazione nell�area montana e lacuale. Rispetto alle singole tipologie: • una relativa diffusione dei centri socio educativi, anche se ne sono privi tutti i distretti della

fascia centrale della provincia (Sesto Calende, Azzate, Tradate)

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Varese in rete per le pari opportunità � Capitolo 3

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• una concentrazione delle comunità alloggio nei distretti di maggiore dimensione demografica

• la presenza di centri residenziali nel solo Comune di Varese • la totale assenza di strutture nei distretti di Azzate, Sesto Calende e Tradate. In allegato vengono presentate le schede complete descrittive di ciascun distretto: qui ne segnaliamo una sintesi.

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Varese in rete per le pari opportunità � Capitolo 3

35

3.2 Conoscenza e uso dei servizi esistenti nel comune di residenza : iniziative pubbliche e del privato sociale Dopo aver analizzato il grado di sviluppo e diffusione del sistema dei servizi abbiamo rilevato il livello di conoscenza, le modalità d�uso e il livello di soddisfazione da parte delle donne intervistate. La domanda 3.4 del questionario, nell'insieme piuttosto articolata, ha evidenziato come complessivamente su 100 donne intervistate in media 25 (indipendentemente che abbiano o meno lo specifico problema da affrontare) rispondono di conoscere uno o più servizi che il proprio comune di residenza offre per quanto riguarda l'accudimento e l'intrattenimento dei bambini; tale valore medio si abbassa nel caso dei servizi rivolti agli anziani e ai disabili: in questo caso su 100 donne intervistate solo 15 rispondono affermativamente alla domanda relativa alla conoscenza dei servizi loro rivolti. Nella popolazione sembra esserci quindi una consapevolezza maggiore circa le opportunità che il territorio offre relativamente all�area infanzia rispetto a quelle offerte nell�area anziani e disabili. La tabella sottostante riporta invece i soli dati relativi alle donne che hanno i problemi ai quali i servizi specificamente si rivolgono: in particolare per quello che riguarda le risposte alle domande relativamente al nido sono state considerate solo quelle fornite delle donne con bimbi sotto i tre anni; alle domande relative ai servizi di accudimento per bambini le risposte fornite dalle donne intervistate con figli fino ai 6 anni; alle domande sui Centri estivi o i soggiorni vacanza le risposte fornite dalle donne con figli dai 6 ai 15 anni; infine rispetto ai servizi per anziani o disabili le risposte fornite dalle donne intervistate con problemi familiari di questo tipo.

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Varese in rete per le pari opportunità � Capitolo 3

36

Tabella 3.1

Nel suo Comune sa se esistono i servizi sotto elencati? Se sì, li utilizza? (valori percentuali calcolati sulle rispondenti)

Esiste Lo utilizzo

Si No Non so Tot Si No Tot Asilo nido pubblico 70,3 29,7 - 100%

v.a.111 33,8 66,2 100%

v.a.74 Asilo nido privato 58,5 41,5 - 100%

v.a.30 13,5 86,5 100%

v.a.52 Altri servizi di accudimento bambini

47,5

52,5

-

100% v.a.139

40,9

59,1

100% v.a.66

Centro estivo/ soggiorno vacanza

66,3

33,1

0,6

100% v.a.172

49,5

50,5

100% v.a.101

Media 60,7 39,2 0,1 34,4 65,6 Assistenza domiciliare anziani/disabili

73,0 25,7 1,4 100% v.a.74

13,0 87,0 100% v.a.46

Pasti a domicilio 31,8 65,9 2,3 100% v.a.44

7,1 92,9 100% v.a.14

Aiuti negli spostamenti 51,7 46,6 1,7 100% v.a.58

21,4 78,6 100% v.a.28

Centro diurno anziani/disabili

67,9 32,1 - 100% v.a.56

11,4 88,6 100% v.a.35

Centro diurno disabili 37,8 60,0 2,2 100% v.a.45

28,6 71,4 100% v.a.14

52,4 46,1 1,5 16,3 83,7 ll giudizio espresso dalle intervistate è complessivamente abbastanza positivo: fanno eccezione due tipi di servizi: gli aiuti negli spostamenti e i nidi privati, rispetto a cui la quota di insoddisfatti è decisamente più elevata.

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Varese in rete per le pari opportunità � Capitolo 3

37

Tabella 3.2

Giudizio: Mi trovo�

Molto bene Abbastanza bene

Abbastanza male

Molto male TOT.

Asilo nido pubblico 43,3 43,3 - 13,4 100,0%

Asilo nido privato 36,4 27,2 - 36,4 100,0%

Altri servizi di accudimento bambini

31,6 52,6 2,6 13,2 100,0%

Centro estivo/soggiorno vacanza 23,0 65,6 8,1 3,3 100,0% Assistenza domiciliare anziani/disabili

10,0

50,0

30,0

10,0

100,0%

Pasti a domicilio - - 100,0 - 100,0% Aiuti negli spostamenti 12,5 37,5 12,5 37,5 100,0% Centro diurno anziani/disabili 20,0 80,0 - - 100,0% Centro diurno disabili 50,0 50,0 - - 100,0%

Per chi ha espresso come giudizio negativo ("abbastanza male" o "molto male") nell'utilizzo dei servizi sopra citati, i principali problemi riscontrati riguardano sostanzialmente questi aspetti: • l'organizzazione del servizio e il personale impiegato • gli orari e la durata del servizio • il costo • l'accessibilità al servizio. Tabella 3.3

Domanda 3.5 Principali problemi che incontra nell'utilizzo dei servizi Frequenza % Organizzazione del servizio/ personale impiegato 11 20,0 scarsa organizzazione 2 non funzionano 2 ambiente squallido,mancanza coordinamento,bambini allo sbando 1 Manca un posto dove lasciare bambini 3 volte a settimana dalle 16.30 alle 17.30 1 la mensa della scuola è scarsa 1 persone non specializzate 1 pochi mezzi /inesistenti nei giorni festivi 1 poco personale e poco tempo per le visite 1 poco personale e scorbutico 1 Orari e durata del servizio 10 18,2 orari non compatibili con lavoro 5 centri estivi durano poco 1 l'asilo non riesce a gestire mio figlio (orario ridotto 9.30-11.50) 1

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Varese in rete per le pari opportunità � Capitolo 3

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orario uscita tra le 16:30 e 17:30 1 periodo troppo breve 1 strutture comunali inadeguate per orario e estate 1 Costo del servizio 9 16,4 costi elevati 6 invalidità 100% con reddito sufficiente: il comune dà precedenza agli indigenti 1 asili spesso sono cari e non tutti hanno mensa 1 Accessibilità al servizio 8 14,5 Tempi di inserimento lunghissimi per gli asili nido pubblici 3 i servizi non sono accessibili per carenza posti 1 lunga lista d'attesa e orari non flessibili 1 troppo distante dall'abitazione 1 pur avendo pagato iscrizione non c'era posto 1 servizi inesistenti o irraggiungibili 1 Altro 8 14,5 non utilizza 2 Il servizio non può aiutare al 100% genitori anziani invalidi 1 aiuto pubblico poco costoso 1 conoscenti non presi in considerazione 1 non li utilizzo ma ho saputo di persone insoddisfatte 1 peggioramento delle condizioni 1 tutti 1 Mancanza del servizio nel proprio comune 5 9,1 asilo nido fuori dal comune 2 insufficiente per cura anziani bisogna ricorrere ad aiuti privati 1 non ci sono servizi, la scuola non fornisce la mensa 1 non esistono servizi 1 Carenza di informazioni sul servizio 4 7,3 disinformazione sui servizi esistenti e modalità d'uso 2 il personale non fornisce notizie sui servizi disponibili 1 usa asilo pubblico perché non sa se esistono i servizi elencati nel questionario 1

Totale 55 100,0 ! In sintesi il tasso di conoscenza e soprattutto di uso dei

servizi è basso e pur a fronte di un livello di soddisfazione abbastanza elevato si registrano difficoltà nel relazionarsi col sistema dei servizi: le intervistate lamentano la scarsa organizzazione del servizio, la mancanza di coordinamento, il personale impiegato poco specializzato, l'incompatibilità degli orari del servizio con il loro lavoro, i costi elevati e la scarsa accessibilità a causa dei tempi di inserimento troppo lunghi, la carenza di posti, talvolta la difficoltà di raggiungimento.

Per queste ragioni una quota abbastanza elevata delle donne intervistate come si è visto, deve trovare soluzioni all�interno della famiglia o al di fuori del sistema

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Varese in rete per le pari opportunità � Capitolo 3

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dei servii �istituzionali� rivolgendosi a forme differenti di supporto (quali persone a pagamento). Queste difficoltà spiegano il grande interesse che le proposte avanzate nel capitolo 4 hanno riscontrato tra le intervistate.

3.3 L'utilizzo di servizi a pagamento Il 26,7% delle intervistate, ovvero circa una donna su quattro, ha risposto di avvalersi di servizi a pagamento come aiuto nelle difficoltà quotidiane. La spesa mensile sopportata per questi tipi di aiuto è in media di � 335 ma può anche raggiungere la cifra massima di � 2.000! Osserviamo i valori medi, minimi e massimi di spesa a seconda del tipo di servizio utilizzato dalle intervistate Tabella 3.4

Domanda 3.2 Spesa mensile delle donne che usufruiscono di servizi

a pagamento (valori in euro) Spesa

minima Spesa

massima

Media Asilo nido pubblico 34 1000 366 Asilo nido privato 95 1120 567 Altri servizi di accudimento bambini

50 600 244

Centro estivo/soggiorno vacanza

85

700

244

Assistenza domiciliare anziani/disabili

330

330

330

Pasti a domicilio Aiuti negli spostamenti 413 413 413

I valori di spesa inseriti in tabella riguardano le intervistate che usufruiscono solo di quel particolare tipo di servizio, in questo modo è possibile circoscrivere abbastanza precisamente i costi relativi, anche se non possiamo essere sicuri che le rispondenti nell�indicare la cifra mensile spesa si riferiscano specificamente alla retta dei servizi (perché questo non era lo scopo della domanda). Notiamo tuttavia che il ricorso ad un asilo privato rispetto ad un asilo pubblico comporta per le intervistate un innalzamento della spesa media mensile di ben � 200! Vi sono poi, anche se in percentuale esigua, donne intervistate che utilizzano più di un servizio: per il 2,6% delle lavoratrici che utilizzano due servizi a pagamento la spesa mensile varia dai 100 ai 2000 euro per un costo medio di � 411.

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Varese in rete per le pari opportunità � Capitolo 3

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Utilizzare servizi a pagamento è pertanto molto oneroso ed incide spesso in modo consistente sul budget familiare, come è possibile osservare nella tabella sottostante: Tabella 3.5

Domanda 3.3 Parte di stipendio netto mensile per servizi a pagamento

Frequenza % Meno di un quarto 177 51,5 Tra un quarto e metà 99 28,8 Tra metà e tre quarti 39 11,3 Tra tre quarti e tutto 17 4,9 Spende più di quello che guadagna 12 3,5 Totale 344 100,0

Questo dato assume caratteristiche molto diverse in relazione al tipo di bisogno per il quale ci si rivolge ai servizi a pagamento e all�importanza dell�aiuto che la donna riceve dai familiari. Rispetto al tipo di bisogno si osserva che la spesa media si alza molto quando la donna deve occuparsi di persone anziane o invalide: nel primo caso l�importo medio speso mensilmente sale a 484 euro e nel secondo a 460 � (contro una media complessiva di 335 �) Il fatto di rivolgersi in particolar modo alla famiglia piuttosto che alla rete dei servizi a pagamento per far fronte alle difficoltà quotidiane riduce le spese mensili per servizi a pagamento, come possiamo osservare nella tabella sottostante, anche se non in maniera drastica perché spesso l�attivazione del nucleo familiare coesiste con la presenza di persone a pagamento, per coprire quella parte di attività che la famiglia da sola non riesce a gestire:

Tabella 3.6

Domanda 3.3 Spesa mensile per l'utilizzo di servizi a pagamento (valori in euro)

IMPORTO

MEDIO Priva di rete di aiuto 285 � Il principale aiuto è la rete familiare 321 � Il principale aiuto viene da una persona a pagamento 585 � Il principale aiuto viene dai servizi del Comune 331 � Il principale aiuto è l�asilo nido 668 �

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Varese in rete per le pari opportunità � Capitolo 3

41

3.4 Iniziative delle aziende per venire incontro alle esigenze delle donne che lavorano L�ultimo tema affrontato relativamente al sistema di aiuti riguarda le iniziative volte a favorire la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro messa in campo dalle aziende. Abbiamo pertanto chiesto alle intervistate se le aziende presso le quali esse lavorano abbiano avviato qualche iniziativa per andare incontro alle loro esigenze. ! Solo nel 16,9% dei casi le donne intervistate hanno saputo

segnalare iniziative promosse dalle aziende in tal senso.

Domanda 3.6 L'azienda nella quale lei lavora ha avviato qualche iniziativa per venire incontro alle

esigenze delle donne che lavorano?

Si; 130; 16,9%

Non so; 7; 0,9%

No; 630; 82,1%

Grafico 3.1

Questa percentuale ovviamente si articola in modo diverso tra azienda ed azienda: si va da un massimo di risposte affermative del 27,3% ad un minimo di 3,8%.

L'azienda per cui lavora ha avviato iniziative per andare incontro alle esigenze delle donne che vi lavorano?

Azienda di appartenenza Frequenza Percentuale valida

si 1 3,8 no 24 92,3 non so 1 3,8

Totale 26 100,0 n.r. 9

Lascor

Totale 35

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Varese in rete per le pari opportunità � Capitolo 3

42

si 13 26,0 no 37 74,0 Totale 50 100,0

n.r. 12 Novartis

Totale 62 no 38 100,0 n.r. 10 Opengate Totale 48

si 17 16,3 no 87 83,7 Totale 104 100,0

n.r. 45 Lindt

Totale 149 si 9 27,3 no 24 72,7 Totale 33 100,0

n.r. 5 Lamberti

Totale 38 si 5 9,6 no 45 86,5 non so 2 3,8

Totale 52 100,0 n.r. 31

Iper

Totale 83 si 18 24,0 no 57 76,0 Totale 75 100,0

n.r. 15 Whirlpool

Totale 90 si 1 4,8 no 20 95,2 Totale 21 100,0

n.r. 7 Inca

Totale 28 si 66 17,9 no 298 81,0 non so 4 1,1

Totale 368 100,0 n.r. 75

Ospedale di Circolo

Totale 443 ! In oltre la metà dei casi le intervistate che hanno saputo

rispondere hanno segnalato quale principale iniziativa per venire incontro alle esigenze delle donne quella di concedere il part-time laddove richiesto.

! In un 18,5% dei casi è stata segnalata l'opportunità di avere un orario flessibile

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Varese in rete per le pari opportunità � Capitolo 3

43

! in alcuni casi è stata segnalata la possibilità di usufruire di colonie estive o del servizio di asilo/ scuola materna interno.

! La concessione del part time è una opportunità percepita

solo dall�8,7% delle 976 donne intervistate. Questo dà la misura di quanto lavoro ci sia da fare per da un lato per diffondere tra le aziende l�adozione della misura perlomeno per alcune fasi della vita della donna e dall�altro per diffondere tra le donne la consapevolezza del loro diritto di dichiederlo

Relativamente alla gamma di servizi attivati dalle aziende abbiamo riscontrato che solo sporadicamente essi sono stati citati dalle intervistate. Vediamo nel complesso quali opportunità le intervistate hanno individuato: Tabella 3.7

Iniziative delle aziende Frequenza % Se richiesto è concesso il part time 85 54,1 orario flessibile 29 18,5 Colonie estive 8 5,1 Visite in azienda 8 5,1 Trasporti 8 5,1 Asilo nido/ scuola materna 6 3,8 Permessi 2 1,3 Servizio "Pick up and go" 2 1,3 Telelavoro 2 1,3 Entrare più tardi 1 0,6 Orari a isola 1 0,6 Servizio sanitario interno 1 0,6 Campo Robinson per bambini 1 0,6 Non so 1 0,6 Aiuto familiari anziani 1 0,6 Turnazione 1 0,6

Totale 157 100,0 Ora li osserviamo articolati per singola azienda:

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Varese in rete per le pari opportunità � Capitolo 3

44

Iniziative avviate dall'azienda

Azienda di appartenenza Frequenza Percentuale valida

entrare più tardi 1 100,0 n.r. 34 Lascor Totale 35

se richiesto è concesso il part- time 2 16,7 colonie estive - visite in azienda - trasporti- orario flessibile 5 41,7 orario flessibile 3 25,0 flessibilità/ part- time 1 8,3 servizio sanitario interno 1 8,3

Totale 12 100,0 n.r. 50

Novartis

Totale 62 Opengate n.r. 48 100,0

se richiesto è concesso il part- time 7 53,8 orario flessibile 1 7,7 flessibilità/ part- time 4 30,8 permessi 1 7,7

Totale 13 100,0 n.r. 136

Lindt

Totale 149 se richiesto è concesso il part -time 9 90,0 orario flessibile 1 10,0

Totale 10 100,0 n.r. 28

Lamberti

Totale 38 orario flessibile 4 80,0 orari a isola 1 20,0 Totale 5 100,0

n.r. 78 Iper

Totale 83 se richiesto è concesso il part- time 3 15,8 colonie estive - visite in azienda - trasporti- orario flessibile 2 10,5 orario flessibile 3 15,8 flessibilità/ part -time 3 15,8 servizio pick up and go 2 10,5 Asilo 2 10,5 campo Robinson per bambini 1 5,3

Whirlpool

telelavoro, part-time valutazione 1 5,3

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Varese in rete per le pari opportunità � Capitolo 3

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non so 1 5,3 progetto asilo nido/materna 1 5,3

Totale 19 100,0 n.r. 71

Totale 90

se richiesto è concesso il part- time 3 100,0

n.r. 25 Inca

Totale 28 se richiesto è concesso il part- time 32 49,2 colonie estive - visite in azienda - trasporti- orario flessibile 1 1,5 orario flessibile 1 1,5 permessi 1 1,5 telelavoro,part-time. valutazione 1 1,5 progetto asilo nido/materna 3 4,6 part time 21 32,3 Aiuto familiari anziani 1 1,5 Ci si aiuta tra noi 1 1,5 CCNL Quadri dir.sanitari 1 1,5 Turnazione 1 1,5 L.104 1 1,5

Totale 65 100,0 n.r. 378

Ospedale di Circolo

Totale 443 In sintesi: ! I servizi e le opportunità offerte dalle aziende sono scarse o

poco conosciute. ! Insieme alla difficoltà delle aziende nel raccogliere le esigenze

di conciliazione dei tempi proveniente dalla componente femminile della propria forza lavoro c�è sicuramente una grande difficoltà di comunicazione: in alcune delle aziende contattate infatti le opportunità esistono e sono numerose ma le donne faticano a ricordarle.

! Data l�esiguità delle iniziative avviate si può supporre inoltre che ci sia una scarsa conoscenza tra gli imprenditori della delle opportunità e delle risorse economiche a cui essi possono attingere per venire incontro ai problemi finora descritti

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46

LE SCHEDE DEI DISTRETTI Principali indicatori in campo socio assistenziale

Provincia di Varese Popolazione Residenti al 1.1.2001: 820.577 Famiglie (1.1.2001) 321.672 Residenti stranieri (1.1.2001) 23.125 di cui 16.842 extracomunitari Minori (1.1.2000) 131.243, di cui 107.911 0-14 anni Residenti 65 anni e più (1.1.2000) 143.022, di cui 61.545 con 75 anni e più Tasso di natalità totale 2000 9,0 per 1.000 Tasso di natalità stranieri 2000 22,5 per 1.000 Indice di vecchiaia (1.1.2000) 132,5 Area minori e famiglie n. asili nido autorizzati (31.3.2001) 72 posti autorizzati in asili nido 2.419 posti in asili nidox100 residenti 0-2 anni 11,3 domande in lista di attesa asili nido (*) 610 bambini con problematiche familiari in asili nido (*) 173 bambini disabili in asili nido (*) 33 bambini segnalati dai servizi sociali in asili nido (*) 121 centri ricreativi diurni per minori (*) 57 con 6.451 utenti CAG 20 autorizzati utenti CAG (*) 1.348 abituali, 816 occasionali assistenza domiciliare minori (*) 30 comuni + 1 Comunità Montana utenti assistenza domiciliare (*) 283, di cui 69 con provvedimento TM affidi familiari 219, di cui 17 stranieri, 16 disabili comunità alloggio minori 20 presenti nelle comunità alloggio (1.1.2001)+A15 216, di cui 49 stranieri istituti educativo assistenziali 4 con 68 posti comunità alloggio madri 2 centri di pronto intervento 1

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47

interventi Ufficio Famiglia Provincia di Varese 197 ricoveri infanti/adolescenti e gestanti minori segnalati USSM Centro Giustizia Minorile nel 2000

135, di cui 118 italiani 1 nomade e 16 stranieri nel 2000, 166 (118 italiani, 16 stranieri e un nomade) nel 2001

minori in carico ai consultori ASL (al 31.10.2000) 545, di cui 493 con provvedimento autorità giudiziaria e 72 penale minorile

Anziani Assistenza domiciliare (*) 94 comuni, 2.200 utenti Centri integrati 7 con 217 posti autorizzati, 212 utenti di cui 19

Alzheimer Strutture residenziali (31.3.2002) 46 RSA, 4.606 posti letto autorizzati, 6 case

albergo con 235 posti letto autorizzati posti letto in RSA x 100 residenti 75 e + anni 7,5 posti letto Alzheimer 147

Disabili disabili che frequentano la scuola dell'obbligo 1.334 (anno scolastico 2000/01): 741 sc.

Elementare, 593 sc. Media inf. disabili adulti in carico nuclei operativi distrettuali (1.1.2001)

783 casi in carico, di cui 337 nuovi . 224 persone con progetto ex L. 162/98, 313 con progetto ex L. 23/99

comunità alloggio per disabili (31.3.2002) 14 con 108 posti centri residenziali per disabili (31.3.2002) 2 con 80 posti centri socio educativi (31.3.2002) 20 istituti educativo-assistenziali (31.3.2002) 1 con 55 posti assistenza domiciliare (*) 63 comuni con 360 utenti casi in carico ai nuclei di inserimento lavorativo (1.1.2001)

526 + comuni distrettidi Saronno e Somma L.

interventi Ufficio Famiglia Provincia di Varese (2001) 29 per disabili visivi, 47 per disabili uditivi

Immigrati centri di prima e seconda accoglienza (2001) 7 centri prima accoglienza con 105 posti, 9 di

seconda accoglienza con 41 posti, 1 comunità alloggio per immigrati con 8 posti

progetto sportello immigrati 11 sedi di sportello previste (2 già attive)

Associazioni attive sul territorio 737 di cui 283 iscritte ai Registri

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48

Cooperative sociali 49 di tipo A, 30 di tipo B, 2 Consorzi (*) dati relativi alle strutture rilevate dalla Circolare 4/2000 Principali indicatori in campo socio assistenziale

Distretto di Arcisate

Popolazione

Residenti al 1.1.2001: 46.384

Famiglie 17.885

Residenti stranieri: 976, di cui 733 extracomunitari

Minori (1.1.2000) 7.979, di cui 6.564 0-14 anni

Residenti 65 anni e più (1.1.2000) 7.548, di cui 3.253 con 75 anni e più

Tasso di natalità totale 2000 8,5 per 1.000 (media provinciale 9,0)

Tasso di natalità stranieri 2000 24,4 per 1.000 (media provinciale 22,5)

Indice di vecchiaia (1.1.2000) 115 (media provinciale 132,5)

Area minori e famiglie

n. asili nido 5, di cui 3 comunali, 1 privato, 1 cop.sociale

posti autorizzati in asili nido 178, di cui 119 comunali, 42 cop. Soc., 17 privati

posti in asili nidox100 residenti 0-2 anni 14,5 (media provinciale 11,3)

domande in lista di attesa asili nido (*) 5

bambini con problematiche familiari in asili nido (*) 6

bambini disabili in asili nido (*) 1

bambini segnalati dai servizi sociali in asili nido (*) 2

centri ricreativi diurni per minori (*) 8 con 516 utenti, 6 comunali e 2 c/o oratori

CAG 2 parrochiali, 60 posti autorizzati

utenti CAG (*) utenti abituali 83, occasionali 7

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Varese in rete per le pari opportunità � Capitolo 3

49

assistenza domiciliare minori (*) in due comuni

utenti assistenza domiciliare (*) 6 minori in carico di cui 4 a seguito provvedimento T.M.

affidi familiari 21, di cui 1 disabile

comunità alloggio minori 1 con 6 posti autorizzati

presenti nelle comunità alloggio 6, tutti italiani

comunità alloggio madri nessuna

centri di pronto intervento nessuno

interventi Ufficio Famiglia Provincia di Varese 22 ricoveri infanti/adolescenti e gestanti

minori segnalati USSM Centro Giustizia Minorile 4 nel 2000 di cui 3 italiani e 1 straniero, 9 nel 2001 (italiani)

minori in carico ai consultori ASL (al 31.10.2000) 100, di cui 85 con provvedimento autorità giudiziaria e 15 penale minorile

Anziani

Assistenza domiciliare (*) 7 comuni, 110 utenti

Centri integrati nessuno

Strutture residenziali 6 RSA, 534 posti letto autorizzati

posti letto in RSA x 100 residenti 75 e + anni 16,4 (media provinciale 7,5)

Posti letto Alzheimer 20

Disabili disabili che frequentano la scuola dell'obbligo 55 (anno scolastico 2000/01): 32 sc. Elementari, 23

sc. Medie inf.

disabili adulti in carico nuclei operativi distrettuali 73 casi in carico, di cu i 10 nuovi . 25 persone con progetto ex L. 162/98, 23 con progetto ex L. 23/99

comunità alloggio per disabili 2 con 19 posti autorizzati

centri residenziali per disabili nessuno

centri socio educativi 2 con 36 posti autorizzati

istituti educativo-assistenziali nessuno

assistenza domiciliare (*) 6 comuni con 42 utenti

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50

casi in carico ai nuclei di inserimento lavorativo 57

interventi Ufficio Famiglia Provincia di Varese 6 per disabili visivi, 3 per disabili uditivi

Immigrati

centri di prima e seconda accogliena nessuno

adesioni a progetto sportello nessuno

Associazioni attive sul territorio 76

Cooperative sociali 1 di tipo A, 2 di tipo B

(*) dati relativi alle strutture rilevate dalla Circolare 4/2000 Principali indicatori in campo socio assistenziale

Distretto di Azzate

Popolazione

Residenti al 1.1.2001: 47.197

Famiglie 18.000

Residenti stranieri: 960, di cui 756 extracomunitari

Minori (1.1.2000) 8.094, di cui 6.640 0-14 anni

Residenti 65 anni e più (1.1.2000) 7.529, di cui 3.092 con 75 anni e più

Tasso di natalità totale 2000 9,5 per 1.000 (media provinciale 9,0)

Tasso di natalità stranieri 2000 30,2 per 1.000 (media provinciale 22,5)

Indice di vecchiaia (1.1.2000) 113,4 (media provinciale 132,5)

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51

Area minori e famiglie

n. asili nido 2, di cui 1 comunale e 1 privato

posti autorizzati in asili nido 46, di cui 38 comunali, 8 privati

posti in asili nidox100 residenti 0-2 anni 3,4 (media provinciale 11,3)

domande in lista di attesa asili nido (*) 0

bambini con problematiche familiari in asili nido (*) 1

bambini disabili in asili nido (*) 3

bambini segnalati dai servizi sociali in asili nido (*) 1

centri ricreativi diurni per minori (*) 4 con 552 utenti, 2 comunali e 2 parrochiali

CAG nessuno

utenti CAG (*) 0 assistenza domiciliare minori (*) in 6 comuni

utenti assistenza domiciliare (*) 15 minori in carico di cui 1 a seguito provvedimento T.M.

affidi familiari 1

comunità alloggio minori nessuna

presenti nelle comunità alloggio 0

comunità alloggio madri nessuna

centri di pronto intervento nessuno

interventi Ufficio Famiglia Provincia di Varese 14 ricoveri infanti/adolescenti e gestanti

minori segnalati USSM Centro Giustizia Minorile 5, tutti italiani nel 2000; 7 (3 italiani e 4 stranieri) nel 2001minori in carico ai consultori ASL (al 31.10.2000) 56, di cui 51 con provvedimento autorità giudiziaria e 5

penale minorile

Anziani

Assistenza domiciliare (*) 9 comuni, 121 utenti

Centri integrati nessuno

Strutture residenziali 1 RSA, 73 posti letto autorizzati

posti letto in RSA x 100 residenti 75 e + anni 2,4 (media provinciale 7,5) Posti letto Alzheimer

nessuno

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52

Disabili disabili che frequentano la scuola dell'obbligo 54 (anno scolastico 2000/01): 27 sc. Elementare, 27 sc.

Media inf.

disabili adulti in carico nuclei operativi distrettuali 56 casi in carico, di cui 12 nuovi . 20 persone con progetto ex L. 162/98, 24 con progetto ex L. 23/99

comunità alloggio per disabili nessuna

centri residenziali per disabili nessuno

centri socio educativi nessuno

istituti educativo-assistenziali nessuno

assistenza domiciliare (*) 8 comuni con 23 utenti

casi in carico ai nuclei di inserimento lavorativo 23

interventi Ufficio Famiglia Provincia di Varese 3 per disabili uditivi

Immigrati

centri di prima e seconda accogliena nessuno

adesioni a progetto sportello nessuno

Associazioni attive sul territorio 72

Cooperative sociali 2 di tipo B

(*) dati relativi alle strutture rilevate dalla Circolare 4/2000

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53

Principali indicatori in campo socio assistenziale

Distretto di Busto Arsizio

Popolazione

Residenti al 1.1.2001: 78.225

Famiglie 30.943

Residenti stranieri: 1.621, di cui 1.507 extracomunitari

Minori (1.1.2000) 12.140, di cui 9.983 0-14 anni

Residenti 65 anni e più (1.1.2000) 14.434, di cui 5.988 con 75 anni e più

Tasso di natalità totale 2000 9,2 per 1.000 (media provinciale 9,0)

Tasso di natalità stranieri 2000 29,2 per 1.000 (media provinciale 22,5)

Indice di vecchiaia (1.1.2000) 144,6 (media provinciale 132,5)

Area minori e famiglie

n. asili nido 9, tutti comunali

posti autorizzati in asili nido 338

posti in asili nidox100 residenti 0-2 anni 16,8 (media provinciale 11,3)

domande in lista di attesa asili nido (*) 17

bambini con problematiche familiari in asili nido (*) 22

bambini disabili in asili nido (*) 2

bambini segnalati dai servizi sociali in asili nido (*) 26

centri ricreativi diurni per minori (*) 3 con 273 utenti, tutti comunali

CAG nessuno

utenti CAG (*) 0

assistenza domiciliare minori (*) si

utenti assistenza domiciliare (*) 36 minori in carico di cui 11 a seguito provvedimento T.M.

affidi familiari 8, di cui 2 stranieri

comunità alloggio minori 1 con 9 posti autorizzati

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Varese in rete per le pari opportunità � Capitolo 3

54

presenti nelle comunità alloggio 20, tutti italiani

istituti educativo-assistenziali 1, con 22 posti autorizzati

comunità alloggio madri nessuna

centri di pronto intervento nessuno

interventi Ufficio Famiglia Provincia di Varese 8 ricoveri infanti/adolescenti e gestanti

minori segnalati USSM Centro Giustizia Minorile 14, di cui 12 italiani e 2 stranieri nel 2000, 22 (21 italiani e 1 straniero) nel 2001

minori in carico ai servizi sociali comunali (al 31.12.2001)

186, di cui 67 con provvedimento autorità giudiziaria, 23 penale minorile e 96 segnalazioni varie

Anziani

Assistenza domiciliare (*) 273 utenti

Centri integrati 1 con 50 posti autorizzati e 46 utenti Strutture residenziali 2 RSA con 401 posti letto autorizzati, 1 casa albergo con

62 posti letto autorizzati

posti letto in RSA x 100 residenti 75 e + anni 6,7 (media provinciale 7,5)

Posti letto Alzheimer nessuno

Disabili disabili che frequentano la scuola dell'obbligo 141 (anno scolastico 2000/01): 70 sc. Elementare, 71 sc.

Media inf.

disabili adulti in carico nuclei operativi distrettuali 83 casi in carico, di cui 54 nuovi . 14 persone con progetto ex L. 162/98, 20 con progetto ex L. 23/99

comunità alloggio per disabili 1 con 8 posti autorizzati

centri residenziali per disabili nessuno

centri socio educativi 3, di cui 2 con 50 posti e 1 in fase istruttoria

assistenza domiciliare (*) 25 utenti

casi in carico ai nuclei di inserimento lavorativo 85

interventi Ufficio Famiglia Provincia di Varese 1 per disabili visivi, 7 per disabili uditivi

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Varese in rete per le pari opportunità � Capitolo 3

55

Immigrati

centri di prima e seconda accogliena 1 con 13 posti

adesioni a progetto sportello no

Associazioni attive sul territorio 127

Cooperative sociali 9 di tipo A, 2 di tipo B

(*) dati relativi alle strutture rilevate dalla Circolare 4/2000

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Varese in rete per le pari opportunità � Capitolo 3

56

Principali indicatori in campo socio assistenziale

Distretto di Castellanza

Popolazione

Residenti al 1.1.2001: 67.033

Famiglie 25.671

Residenti stranieri: 1.303, di cui 1.209 extracomunitari

Minori (1.1.2000) 10.813, di cui 8.857 0-14 anni

Residenti 65 anni e più (1.1.2000) 10.695, di cui 4.330 con 75 anni e più

Tasso di natalità totale 2000 9,5 per 1.000 (media provinciale 9,0)

Tasso di natalità stranieri 2000 31,8 per 1.000 (media provinciale 22,5)

Indice di vecchiaia (1.1.2000) 120,8 (media provinciale 132,5)

Area minori e famiglie

n. asili nido 5, di cui 4 comunali e 1 privato

posti autorizzati in asili nido 178, di cui 157 comunali, 21 privati

posti in asili nidox100 residenti 0-2 anni 10,0 (media provinciale 11,3)

domande in lista di attesa asili nido (*) 90

bambini con problematiche familiari in asili nido (*) 17

bambini disabili in asili nido (*) 2

bambini segnalati dai servizi sociali in asili nido (*) 10

centri ricreativi diurni per minori (*) 1 con 70 utenti, comunale

CAG 1, comunale

utenti CAG (*) n.r.

assistenza domiciliare minori (*) in 2 comuni

utenti assistenza domiciliare (*) 7 minori in carico di cui 4 a seguito provvedimento T.M.

affidi familiari 20, di cui 4 disabili

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Varese in rete per le pari opportunità � Capitolo 3

57

comunità alloggio minori 1, 10 posti autorizzati

presenti nelle comunità alloggio 10, tutti italiani

comunità alloggio madri nessuna

centri di pronto intervento nessuno

interventi Ufficio Famiglia Provincia di Varese 10 ricoveri infanti/adolescenti e gestanti

minori segnalati USSM Centro Giustizia Minorile 15, di cui 14 italiani e 1 straniero nel 2000; 15 (13 italiani e 2 stranieri) nel 2001

minori in carico ai consultori ASL (al 31.10.2000) 24, di cui 16 con provvedimento autorità giudiziaria e 8 penale minorile

Anziani

Assistenza domiciliare (*) 7 comuni, 165 utenti

Centri integrati nessuno Strutture residenziali 3 RSA, 242 posti letto autorizzati, 1 casa albergo con 38

posti letto autorizzati

posti letto in RSA x 100 residenti 75 e + anni 5,6 (media provinciale 7,5)

posti letto Alzheimer nessuno

Disabili disabili che frequentano la scuola dell'obbligo 129 (anno scolastico 2000/01): 75 sc. Elementare, 54 sc.

Media inf.

disabili adulti in carico nuclei operativi distrettuali 51 casi in carico, di cui 16 nuovi . 10 persone con progetto ex L. 162/98, 20 con progetto ex L. 23/99

comunità alloggio per disabili 2 con 12 posti autorizzati

centri residenziali per disabili nessuno

centri socio educativi 2 con 50 posti autorizzati

istituti educativo-assistenziali nessuno

assistenza domiciliare (*) 5 comuni con 42 utenti

casi in carico ai nuclei di inserimento lavorativo 94

interventi Ufficio Famiglia Provincia di Varese 8 per disabili uditivi

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Varese in rete per le pari opportunità � Capitolo 3

58

Immigrati

centri di prima e seconda accogliena 1 appartamento per emergenze familiari, 5 posti

adesioni a progetto sportello tutti i comuni del distretto, sede a Olgiate Olona

Associazioni attive sul territorio 93

Cooperative sociali 4 di tipo A, 1 di tipo B

(*) dati relativi alle strutture rilevate dalla Circolare 4/2000

Principali indicatori in campo socio assistenziale

Distretto di Cittiglio

Popolazione

Residenti al 1.1.2001: 66.476

Famiglie 26.163

Residenti stranieri: 2.492, di cui 1.322 extracomunitari

Minori (1.1.2000) 10.516, di cui 8.648 0-14 anni

Residenti 65 anni e più (1.1.2000) 12.150, di cui 5.486 con 75 anni e più

Tasso di natalità totale 2000 8,3 per 1.000 (media provinciale 9,0)

Tasso di natalità stranieri 2000 14,0 per 1.000 (media provinciale 22,5)

Indice di vecchiaia (1.1.2000) 140,5 (media provinciale 132,5)

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Varese in rete per le pari opportunità � Capitolo 3

59

Area minori e famiglie

n. asili nido 3, tutti comunali

posti autorizzati in asili nido 84

posti in asili nidox100 residenti 0-2 anni 4,9 (media provinciale 11,3)

domande in lista di attesa asili nido (*) 74

bambini con problematiche familiari in asili nido (*) 8

bambini disabili in asili nido (*) 1

bambini segnalati dai servizi sociali in asili nido (*) 1

centri ricreativi diurni per minori (*) 5 con 358 utenti, 2 comunali, 3 parrocchiali

CAG 2, comunali

utenti CAG (*) 158 abituali, 20 occasionali assistenza domiciliare minori (*) in 2 comuni utenti assistenza domiciliare (*) 6

affidi familiari 26, di cu i 1 straniero

comunità alloggio minori nessuna

presenti nelle comunità alloggio 0

istituti educativo-assistenziali 1 con 10 posti autorizzati

comunità alloggio madri 1 con 8 posti autorizzati, 5 presenti

centri di pronto intervento nessuno

interventi Ufficio Famiglia Provincia di Varese 47 ricoveri infanti/adolescenti e gestanti

minori segnalati USSM Centro Giustizia Minorile 8, di cui 7 italiani e 1 straniero nel 2000, 9 (7 italiani e 2 stranieri) nel 2001

minori in carico ai consultori ASL (al 31.10.2000) 64, di cui 55 con provvedimento autorità giudiziaria e 9 penale minorile

Anziani

Assistenza domiciliare (*) 14 comuni, 103 utenti

Centri integrati nessuno

Strutture residenziali 6 RSA, 628 posti letto autorizzati

posti letto in RSA x 100 residenti 75 e + anni 11,4 (media provinciale 7,5)

posti letto Alzheimer nessuno

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Varese in rete per le pari opportunità � Capitolo 3

60

Disabili disabili che frequentano la scuola dell'obbligo 104 (anno scolastico 2000/01): 57 sc. Elementare, 47

sc. Media inf.

disabili adulti in carico nuclei operativi distrettuali 79 casi in carico, di cui 17 nuovi . 24 persone con progetto ex L. 162/98, 32 con progetto ex L. 23/99

comunità alloggio per disabili nessuna

centri residenziali per disabili nessuno

centri socio educativi 1 con 18 posti autorizzati

assistenza domiciliare (*) 7 comuni con 18 utenti

casi in carico ai nuclei di inserimento lavorativo 60

interventi Ufficio Famiglia Provincia di Varese 1 per disabili visivi, 5 per disabili uditivi

Immigrati

centri di prima e seconda accogliena nessuno

adesioni a progetto sportello Gavirate e Laveno Mombello

Associazioni attive sul territorio 103

Cooperative sociali 3 di tipo A, 1 di tipo B

(*) dati relativi alle strutture rilevate dalla Circolare 4/2000

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Varese in rete per le pari opportunità � Capitolo 3

61

Principali indicatori in campo socio assistenziale

Distretto di Gallarate

Popolazione

Residenti al 1.1.2001: 106.308

Famiglie 41.508

Residenti stranieri: 2.974, di cui 2.698 extracomunitari

Minori (1.1.2000) 17.147, di cui 14.015 0-14 anni

Residenti 65 anni e più (1.1.2000) 17.812, di cui 7.507 con 75 anni e più

Tasso di natalità totale 2000 8,9 per 1.000 (media provinciale 9,0)

Tasso di natalità stranieri 2000 27,5 per 1.000 (media provinciale 22,5)

Indice di vecchiaia (1.1.2000) 127,1 (media provinciale 132,5)

Area minori e famiglie

n. asili nido 7, di cui 6 comunali, 1 cooperativa sociale

posti autorizzati in asili nido 269, di cui 283 comunali, 16 coop. Soc.

posti in asili nidox100 residenti 0-2 anni 10,0 (media provinciale 11,3)

domande in lista di attesa asili nido (*) 72

bambini con problematiche familiari in asili nido (*) 27

bambini disabili in asili nido (*) 3

bambini segnalati dai servizi sociali in asili nido (*) 26

centri ricreativi diurni per minori (*) 7 con 1.372 utenti, 2 comunali, 5 parrocchiali

CAG 4, 2 comunali, 2 privati

utenti CAG (*) 254 abituali, 96 occasionali assistenza domiciliare minori (*) in 2 comuni utenti assistenza domiciliare (*) 40 di cui 13 con provvedimento TM

affidi familiari 23, di cu i 1 disabile

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Varese in rete per le pari opportunità � Capitolo 3

62

comunità alloggio minori 1 con 10 posti autorizzati

presenti nelle comunità alloggio n.r.

comunità alloggio madri nessuna

centri di pronto intervento nessuno

interventi Ufficio Famiglia Provincia di Varese 46 ricoveri infanti/adolescenti e gestanti

minori segnalati USSM Centro Giustizia Minorile 17, di cui 13 italiani e 4 stranieri nel 2000, 12 (11 italiani e 1 straniero) nel 2001

minori in carico ai consultori ASL (al 31.10.2000) 53, di cui 47 con provvedimento autorità giudiziaria e 6 penale minorile

Anziani

Assistenza domiciliare (*) 6 comuni, 300 utenti

Centri integrati 2 con 80 posti autorizzati, 76 utenti di cui 15 Alzheimer

Strutture residenziali 3 RSA, 340 posti letto autorizzati

posti letto in RSA x 100 residenti 75 e + anni 4,5 (media provinciale 7,5)

posti letto Alzheimer 56

Disabili disabili che frequentano la scuola dell'obbligo 178 (anno scolastico 2000/01): 86 sc. Elementare, 92

sc. Media inf.

disabili adulti in carico nuclei operativi distrettuali 59 casi in carico, di cui 46 nuovi . 18 persone con progetto ex L. 162/98, 46 con progetto ex L. 23/99

comunità alloggio per disabili 1 con 6 posti autorizzati

centri residenziali per disabili nessuno

centri socio educativi 3 con 50 posti autorizzati

istituti educativo-assistenziali nessuno

assistenza domiciliare (*) 4 comuni con 18 utenti

casi in carico ai nuclei di inserimento lavorativo 61

interventi Ufficio Famiglia Provincia di Varese 6 per disabili visivi, 2 per disabili uditivi

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Varese in rete per le pari opportunità � Capitolo 3

63

Immigrati

centri di prima e seconda accogliena nessuno

adesioni a progetto sportello Samarate

Associazioni attive sul territorio 153

Cooperative sociali 9 di tito A, 3 di tipo B

(*) dati relativi alle strutture rilevate dalla Circolare 4/2000 Principali indicatori in campo socio assistenziale

Distretto di Luino

Popolazione

Residenti al 1.1.2001: 52.023

Famiglie 21.453

Residenti stranieri: 1.910, di cui 766 extracomunitari

Minori (1.1.2000) 8.671, di cui 7.096 0-14 anni

Residenti 65 anni e più (1.1.2000) 9.600, di cui 4.292 con 75 anni e più

Tasso di natalità totale 2000 8,7 per 1.000 (media provinciale 9,0)

Tasso di natalità stranieri 2000 13,4 per 1.000 (media provinciale 22,5)

Indice di vecchiaia (1.1.2000) 135,3 (media provinciale 132,5)

Area minori e famiglie

n. asili nido 2, comunali

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Varese in rete per le pari opportunità � Capitolo 3

64

posti autorizzati in asili nido 70

posti in asili nidox100 residenti 0-2 anni 5,2 (media provinciale 11,3)

domande in lista di attesa asili nido (*) 35

bambini con problematiche familiari in asili nido (*) 8

bambini disabili in asili nido (*) 4

bambini segnalati dai servizi sociali in asili nido (*) 5

centri ricreativi diurni per minori (*) 2 con 496 utenti, 1 privato,1 parrocchiale

CAG nessuno

utenti CAG (*) 0 assistenza domiciliare minori (*) in 3 comuni più Comunità Montana utenti assistenza domiciliare (*) 18 di cui 3 con provvedimento TM

affidi familiari 13

comunità alloggio minori 4 con 31 posti autorizzati

presenti nelle comunità alloggio 33, di cui 19 stranieri

comunità alloggio madri nessuna

centri di pronto intervento 1, privato con 8 posti autorizzati

interventi Ufficio Famiglia Provincia di Varese 18 ricoveri infanti/adolescenti e gestanti

minori segnalati USSM Centro Giustizia Minorile 3, di cui 1 italiano e 2 stranieri nel 2000, 14 (tutti italiani) nel 2001

minori in carico ai consultori ASL (al 31.10.2000) 80, di cui 79 con provvedimento autorità giudiziaria e 1 penale minorile

Anziani

Assistenza domiciliare (*) 13 comuni, 136 utenti

Centri integrati 1 con 50 posti autorizzati,18 utenti Strutture residenziali 5 RSA, 445 posti letto autorizzati, 2 case albergo con

69 posti letto autorizzati

posti letto in RSA x 100 residenti 75 e + anni 10,4 (media provinciale 7,5)

posti letto Alzheimer 31

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Varese in rete per le pari opportunità � Capitolo 3

65

Disabili disabili che frequentano la scuola dell'obbligo 63 (anno scolastico 2000/01):40 sc. Elementare, 23 sc.

Media inf.

disabili adulti in carico nuclei operativi distrettuali 59 casi in carico, di cui 46 nuovi . 18 persone con progetto ex L. 162/98, 46 con progetto ex L. 23/99

comunità alloggio per disabili nessuna

centri residenziali per disabili nessuno

centri socio educativi 1 con 29 posti autorizzati

istituti educativo-assistenziali nessuno

assistenza domiciliare (*) 8 comuni con 13 utenti

casi in carico ai nuclei di inserimento lavorativo 51

interventi Ufficio Famiglia Provincia di Varese 1 per disabili visivi, 4 per disabili uditivi

Immigrati

centri di prima e seconda accogliena nessuno

adesioni a progetto sportello nessuno

Associazioni attive sul territorio 86

Cooperative sociali 1 di tipo A, 1 di tipo B

(*) dati relativi alle strutture rilevate dalla Circolare 4/2000

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Varese in rete per le pari opportunità � Capitolo 3

66

Principali indicatori in campo socio assistenziale

Distretto di Saronno

Popolazione

Residenti al 1.1.2001: 82.245

Famiglie 32.324

Residenti stranieri: 1.723, di cui 1.517 extracomunitari

Minori (1.1.2000) 12.697, di cui 10.648 0-14 anni

Residenti 65 anni e più (1.1.2000) 13.804, di cui 5.712 con 75 anni e più

Tasso di natalità totale 2000 9,1 per 1.000 (media provinciale 9,0)

Tasso di natalità stranieri 2000 33,8 per 1.000 (media provinciale 22,5)

Indice di vecchiaia (1.1.2000) 129,2 (media provinciale 132,5)

Area minori e famiglie

n. asili nido 9, di cui 4 comunali, 1 cooperativa sociale, 4 privati

posti autorizzati in asili nido 312, di cui 220 comunali, 27 coop. Soc., 65 privati

posti in asili nidox100 residenti 0-2 anni 15,1 (media provinciale 11,3)

domande in lista di attesa asili nido (*) 79

bambini con problematiche familiari in asili nido (*) 13

bambini disabili in asili nido (*) 3

bambini segnalati dai servizi sociali in asili nido (*) 21

centri ricreativi diurni per minori (*) 6 con870 utenti, 2 comunali, 4 parrocchiali

CAG 1 comunale

utenti CAG (*) 84 abituali assistenza domiciliare minori (*) in 2 comuni utenti assistenza domiciliare (*) 40 di cui 8 con provvedimento TM

affidi familiari 35, di cu i 6 disabili e 8 stranieri

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Varese in rete per le pari opportunità � Capitolo 3

67

comunità alloggio minori 2 con 29 posti già autorizzati

presenti nelle comunità alloggio 33 di cui 2 stranieri

comunità alloggio madri 1 privata con 8 posti autorizzati

centri di pronto intervento nessuno

interventi Ufficio Famiglia Provincia di Varese 11 ricoveri infanti/adolescenti e gestanti

minori segnalati USSM Centro Giustizia Minorile 6, di cui 5 italiani e 1 straniero nel 2000, 15 (tutti italiani) nel 2001

minori in carico ai consultori ASL (al 31.10.2000) 27, tutti con provvedimento autorità giudiziaria

Anziani

Assistenza domiciliare (*) 6 comuni, 145 utenti

Centri integrati nessuno

Strutture residenziali 3 RSA, 232 posti letto autorizzati

posti letto in RSA x 100 residenti 75 e + anni 4,1 (media provinciale 7,5)

posti letto Alzheimer nessuno

Disabili disabili che frequentano la scuola dell'obbligo 132 (anno scolastico 2000/01): 81 sc. Elementare, 51

sc. Media inf.

disabili adulti in carico nuclei operativi distrettuali 43 casi in carico, di cui32 nuovi . 9 persone con progetto ex L. 162/98, 22 con progetto ex L. 23/99

comunità alloggio per disabili 2 con 16 posti autorizzati

centri residenziali per disabili nessuno

centri socio educativi 2 con 36 posti autorizzati

istituti educativo-assistenziali nessuno

assistenza domiciliare (*) 6 comuni con 23 utenti casi in carico ai nuclei di inserimento lavorativo 65 con borsa lavoro, 16 casi di assistenza per

assunzione diretta

interventi Ufficio Famiglia Provincia di Varese 8 per disabili visivi

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Varese in rete per le pari opportunità � Capitolo 3

68

Immigrati centri di prima e seconda accoglienza 2 centri di prima acc. con 41 posti, 3 centri seconda

acc. con 18 posti

adesioni a progetto sportello Saronno

Associazioni attive sul territorio 132

Cooperative sociali 2 di tipo A, 3 di tipo B

(*) dati relativi alle strutture rilevate dalla Circolare 4/2000 Principali indicatori in campo socio assistenziale

Distretto di Sesto Calende

Popolazione

Residenti al 1.1.2001: 45.593

Famiglie 18.294

Residenti stranieri: 1.918, di cui 849 extracomunitari

Minori (1.1.2000) 6.801, di cui 5.635 0-14 anni

Residenti 65 anni e più (1.1.2000) 8.399, di cui 3.730 con 75 anni e più

Tasso di natalità totale 2000 8,4 per 1.000 (media provinciale 9,0)

Tasso di natalità stranieri 2000 13,4 per 1.000 (media provinciale 22,5)

Indice di vecchiaia (1.1.2000) 149,1 (media provinciale 132,5)

Area minori e famiglie

n. asili nido 5, di cui 4 comunali e 1 privato

posti autorizzati in asili nido 154, di cui 120 comunali e 34 privati

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Varese in rete per le pari opportunità � Capitolo 3

69

posti in asili nidox100 residenti 0-2 anni 13,7 (media provinciale 11,3)

domande in lista di attesa asili nido (*) 52

bambini con problematiche familiari in asili nido (*) 6

bambini disabili in asili nido (*) 2

bambini segnalati dai servizi sociali in asili nido (*) 0

centri ricreativi diurni per minori (*) 5 con 304 utenti, 3 comunali, 2 privati

CAG 2 comunali

utenti CAG (*) 154 abituali, 35 occasionali assistenza domiciliare minori (*) 1 comune utenti assistenza domiciliare (*) 1

affidi familiari 0

comunità alloggio minori 1 con 9 posti autorizzati

presenti nelle comunità alloggio 10, di cui 9 stranieri

istituti educativo assistenziali 1 con 21 posti autorizzati

comunità alloggio madri nessuna

centri di pronto intervento nessuno

interventi Ufficio Famiglia Provincia di Varese 6 ricoveri infanti/adolescenti e gestanti

minori segnalati USSM Centro Giustizia Minorile 7, di cui 6 italiani e 1 straniero nel 2000, 6 (4 italiani e 2 stranieri) nel 2001

minori in carico ai consultori ASL (al 31.10.2000) 24, di cui 20 con provvedimento autorità giudiziaria e 4 penale minorile

Anziani

Assistenza domiciliare (*) 10 comuni, 147 utenti

Centri integrati nessuno Strutture residenziali 4 RSA, 251 posti letto autorizzati, 1 casa albergo con

25 posti letto autorizzati

posti letto in RSA x 100 residenti 75 e + anni 6,7 (media provinciale 7,5)

posti letto Alzheimer nessuno

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Varese in rete per le pari opportunità � Capitolo 3

70

Disabili disabili che frequentano la scuola dell'obbligo 69 (anno scolastico 2000/01): 41 sc. Elementare, 28

sc. Media inf.

disabili adulti in carico nuclei operativi distrettuali 31 casi in carico, di cui 23 nuovi . 32 persone con progetto ex L. 162/98, 23 con progetto ex L. 23/99

comunità alloggio per disabili nessuna

centri residenziali per disabili nessuno

centri socio educativi nessuno

istituti educativo-assistenziali nessuno

assistenza domiciliare (*) 6 comuni con 30 utenti

casi in carico ai nuclei di inserimento lavorativo 35

interventi Ufficio Famiglia Provincia di Varese 2 per disabili uditivi

Immigrati

centri di prima e seconda accoglienza nessuno

adesioni a progetto sportello Sesto Calende, Vergiate, Varano Borghi

Associazioni attive sul territorio 77

Cooperative sociali 2 di tipo A, 1 di tipo B

(*) dati relativi alle strutture rilevate dalla Circolare 4/2000

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Varese in rete per le pari opportunità � Capitolo 3

71

Principali indicatori in campo socio assistenziale

Distretto di Somma Lombardo

Popolazione

Residenti al 1.1.2001: 63.706

Famiglie 24.492

Residenti stranieri: 1.366, di cui 1.206 extracomunitari

Minori (1.1.2000) 10.229, di cui 8.396 0-14 anni

Residenti 65 anni e più (1.1.2000) 10.356, di cui 4,394 con 75 anni e più

Tasso di natalità totale 2000 9,3 per 1.000 (media provinciale 9,0)

Tasso di natalità stranieri 2000 17,0 per 1.000 (media provinciale 22,5)

Indice di vecchiaia (1.1.2000) 123,3 (media provinciale 132,5)

Area minori e famiglie

n. asili nido 6, di cui 5 comunali e 1 privato

posti autorizzati in asili nido 183, di cui 173 comunali e 10 privati

posti in asili nidox100 residenti 0-2 anni 10,8 (media provinciale 11,3)

domande in lista di attesa asili nido (*) 81

bambini con problematiche familiari in asili nido (*) 13

bambini disabili in asili nido (*) 1

bambini segnalati dai servizi sociali in asili nido (*) 7 centri ricreativi diurni per minori (*) 5 con 459 utenti, 2 comunali, 2 parrocchiali, 1 scuola

materna

CAG 1 comunale

utenti CAG (*) 172 abituali, 30 occasionali assistenza domiciliare minori (*) 3 comuni utenti assistenza domiciliare (*) 17 di cui 4 con provvedimento TM

affidi familiari 15

comunità alloggio minori 1 con 10 posti autorizzati

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Varese in rete per le pari opportunità � Capitolo 3

72

presenti nelle comunità alloggio 8, tutti italiani

comunità alloggio madri nessuna

centri di pronto intervento nessuno

interventi Ufficio Famiglia Provincia di Varese 4 ricoveri infanti/adolescenti e gestanti

minori segnalati USSM Centro Giustizia Minorile 12, di cui 11 italiani e 1 straniero nel 200l 2000, 22 (21 italiani e 1 straniero) nel 2001

minori in carico ai consultori ASL (al 31.10.2000) 41, di cui 26 con provvedimento autorità giudiziaria e 15 penale minorile

Anziani

Assistenza domiciliare (*) 8 comuni, 238 utenti

Centri integrati 1 con 12 posti autorizzati, 13 utenti di cui 3 Alzheimer Strutture residenziali 3 RSA, 155 posti letto autorizzati

posti letto in RSA x 100 residenti 75 e + anni 3,5 (media provinciale 7,5)

posti letto Alzheimer nessuno

Disabili disabili che frequentano la scuola dell'obbligo 106 (anno scolastico 2000/01): 63 sc. Elementare, 43

sc. Media inf.

disabili adulti in carico nuclei operativi distrettuali 46 casi in carico, di cui 35 nuovi . 23 persone con progetto ex L. 162/98, 22 con progetto ex L. 23/99

comunità alloggio per disabili 1 con 16 posti autorizzati

centri residenziali per disabili nessuno

centri socio educativi 2 con 31 posti autorizzati

istituti educativo-assistenziali nessuno

assistenza domiciliare (*) 5 comuni con 24 utenti

casi in carico ai nuclei di inserimento lavorativo

interventi Ufficio Famiglia Provincia di Varese 2 per disabili uditivi

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Varese in rete per le pari opportunità � Capitolo 3

73

Immigrati

centri di prima e seconda accoglienza 1 centro di prima accoglienza con 3 posti

adesioni a progetto sportello Somma Lombardo, Cardano al Campo, Lonate Pozzolo

Associazioni attive sul territorio 89

Cooperative sociali 3 di tipo A, 4 di tipo B, 1 Consorzio

(*) dati relativi alle strutture rilevate dalla Circolare 4/2000

Principali indicatori in campo socio assistenziale

Distretto di Tradate

Popolazione

Residenti al 1.1.2001: 50.269

Famiglie 18.383

Residenti stranieri: 1.035, di cui 871 extracomunitari

Minori (1.1.2000) 8.281, di cui 6.797 0-14 anni

Residenti 65 anni e più (1.1.2000) 8.411, di cui 3.609 con 75 anni e più

Tasso di natalità totale 2000 9,6 per 1.000 (media provinciale 9,0)

Tasso di natalità stranieri 2000 27,1 per 1.000 (media provinciale 22,5)

Indice di vecchiaia (1.1.2000) 123,7 (media provinciale 132,5)

Area minori e famiglie

n. asili nido 5, di cui 3 comunali, 1 privato, 1 fondazione

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Varese in rete per le pari opportunità � Capitolo 3

74

posti autorizzati in asili nido 118, di cui 100 comunali, 10 privati, 8 fondazione

posti in asili nidox100 residenti 0-2 anni 8,5 (media provinciale 11,3)

domande in lista di attesa asili nido (*) 1

bambini con problematiche familiari in asili nido (*) 9

bambini disabili in asili nido (*) 3

bambini segnalati dai servizi sociali in asili nido (*) 7 centri ricreativi diurni per minori (*) 3 con 315 utenti, 1 comunale, 2 parrocchiali

CAG 5, 4 comunali e 1 privato

utenti CAG (*) 314 abituali, 580 occasionali assistenza domiciliare minori (*) 1 comune utenti assistenza domiciliare (*) 4

affidi familiari 6

comunità alloggio minori 2 con 14 posti autorizzati

presenti nelle comunità alloggio 14, tutti italiani

comunità alloggio madri nessuna

centri di pronto intervento nessuno

interventi Ufficio Famiglia Provincia di Varese 10 ricoveri infanti/adolescenti e gestanti

minori segnalati USSM Centro Giustizia Minorile 16, di cui 15 italiani e 1 straniero nel 2000, 13 (12 italiani e 1 straniero) nel 2001

minori in carico ai consultori ASL (al 31.10.2000) 39, di cui 36 con provvedimento autorità giudiziaria e 3 penale minorile

Anziani

Assistenza domiciliare (*) 8 comuni, 251 utenti

Centri integrati nessuno

Strutture residenziali 3 RSA, 147 posti letto autorizzati

posti letto in RSA x 100 residenti 75 e + anni 4,1 (media provinciale 7,5)

posti letto Alzheimer nessuno

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Varese in rete per le pari opportunità � Capitolo 3

75

Disabili disabili che frequentano la scuola dell'obbligo 135 (anno scolastico 2000/01): 66 sc. Elementare, 69

sc. Media inf.

disabili adulti in carico nuclei operativi distrettuali 64 casi in carico, di cui 17 nuovi . 4 persone con progetto ex L. 162/98, 34 con progetto ex L. 23/99

comunità alloggio per disabili nessuna

centri residenziali per disabili nessuno

centri socio educativi nessuno

istituti educativo-assistenziali nessuno

assistenza domiciliare (*) 6 comuni con 34 utenti

casi in carico ai nuclei di inserimento lavorativo 43

interventi Ufficio Famiglia Provincia di Varese 2 per disabili visivi, 9 per disabili uditivi

Immigrati

centri di prima e seconda accoglienza nessuno

adesioni a progetto sportello nessuno

Associazioni attive sul territorio 126

Cooperative sociali 3 di tipo A, 4 di tipo B

(*) dati relativi alle strutture rilevate dalla Circolare 4/2000

Page 83: Progetto VARESE IN RETE PER LE PARI …...Ci auguriamo che le riflessioni emerse da questa ricerca possano essere un primo passo per la costruzione di un nuovo modo di vivere il lavoro

Varese in rete per le pari opportunità � Capitolo 3

76

Principali indicatori in campo socio assistenziale

Distretto di Varese

Popolazione

Residenti al 1.1.2001: 115.172

Famiglie 46.556

Residenti stranieri: 4.851, di cui 3.408 extracomunitari

Minori (1.1.2000) 17.605, di cui 14.596 0-14 anni

Residenti 65 anni e più (1.1.2000) 22.284, di cui 10.152 con 75 anni e più

Tasso di natalità totale 2000 9,3 per 1.000 (media provinciale 9,0)

Tasso di natalità stranieri 2000 20,5 per 1.000 (media provinciale 22,5)

Indice di vecchiaia (1.1.2000) 152,7 (media provinciale 132,5)

Area minori e famiglie n. asili nido 14, di cui 8 comunali, 3 privati, 1 ente morale, 2 coop.

Sociali

posti autorizzati in asili nido 489, di cui 375 comunali, 62 privati, 16 ente morale, 36 coop. Sociale

posti in asili nidox100 residenti 0-2 anni 16,8 (media provinciale 11,3)

domande in lista di attesa asili nido (*) 104

bambini con problematiche familiari in asili nido (*) 43

bambini disabili in asili nido (*) 8

bambini segnalati dai servizi sociali in asili nido (*) 15

centri ricreativi diurni per minori (*) 8 con 866 utenti, 5 comunali, 3 parrocchiali

CAG 2, religiosi

utenti CAG (*) 129 abituali, 48 occasionali assistenza domiciliare minori (*) 4 comuni utenti assistenza domiciliare (*) 93, di cui 21 con provvedimento TM

affidi familiari 51, di cui 6 stranieri, 4 disabili

comunità alloggio minori 12, oltre 56 posti autorizzati (**)

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Varese in rete per le pari opportunità � Capitolo 3

77

presenti nelle comunità alloggio 55, di cui 5 stranieri

istituti educativo assistenziali 1 con 15 posti autorizzati

comunità alloggio madri nessuna

centri di pronto intervento nessuno

interventi Ufficio Famiglia Provincia di Varese 38 ricoveri infanti/adolescenti e gestanti

minori segnalati USSM Centro Giustizia Minorile 27, di cui 26 italiani e 1 straniero nel 2000, 22 (21 italiani e 1 straniero) nel 2001

minori in carico ai consultori ASL (al 31.10.2000) 57, di cui 51 con provvedimento autorità giudiziaria e 6 penale minorile

Anziani

Assistenza domiciliare (*) 5 comuni, 211 utenti

Centri integrati 2 con 25 posti autorizzati, 59 utenti di cui 1 Alzheimer Strutture residenziali 7 RSA, 1.158 posti letto autorizzati, 1 casa albergo con

41 posti letto autorizzati

posti letto in RSA x 100 residenti 75 e + anni 11,4 (media provinciale 7,5)

posti letto Alzheimer 40

Disabili disabili che frequentano la scuola dell'obbligo 168 (anno scolastico 2000/01): 103 sc. Elementare, 65

sc. Media inf.

disabili adulti in carico nuclei operativi distrettuali 124 casi in carico, di cui 3 nuovi . 59 persone con progetto ex L. 162/98, 41 con progetto ex L. 23/99

comunità alloggio per disabili 4 con 31 posti

centri residenziali per disabili 2 con 80 posti

centri socio educativi 4 con 100 posti

istituti educativo-assistenziali 1 con 55 posti

assistenza domiciliare (*) 2 comuni con 68 utenti

casi in carico ai nuclei di inserimento lavorativo 17

interventi Ufficio Famiglia Provincia di Varese 4 per disabili visivi, 1 per disabili uditivi

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Varese in rete per le pari opportunità � Capitolo 3

78

Immigrati centri di prima e seconda accoglienza 3 centri prima accoglienza con 48 posti, 5 di seconda

accoglienza con 18 posti, 1 comunità alloggio per immigrati con 8 posti

adesioni a progetto sportello nessuno

Associazioni attive sul territorio 320

Cooperative sociali 12 di tipo A, 6 di tipo B, 1 Consorzio

(*) dati relativi alle strutture rilevate dalla Circolare 4/2000

(**) per alcuni appartamenti è in corso l'istruttoria per l'autorizzazione

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Varese in rete per le pari opportunità � Capitolo 4

79

CAPITOLO 4.

PROPOSTE E SUGGERIMENTI PER MIGLIORARE LA CONDIZIONE DELLE DONNE CHE LAVORANO

Nella parte conclusiva del questionario abbiamo ritenuto utile far concentrare l�attenzione delle intervistate sul tema dei �servizi auspicabili�. Abbiamo quindi proposto alcune domande volte a capire qualche tipologia di servizi esse desidererebbero. Abbiamo in primo luogo chiesto loro se c�è qualche servizio tra quelli �tradizionali� di cui esse avrebbero bisogno ma che non è disponibile dove esse risiedono. Nel complesso tra le 976 intervistate solo il 19,5% ha risposto affermativamente. Si tratta però di una domanda che ha avuto un numero molto elevato di mancate risposte. Tra chi ha scelto di rispondere alla domanda le % ovviamente cambiamo: il 37,5% ha risposto affermativamente mentre il 62,5% negativamente.

Domanda 4.1 C'è qualche servizio di cui oggi avrebbe bisogno per la gestione della famiglia e della casa che non

è disponibile dove lei risiede?

Altro; 2,1

Servizi per anziani/ disabili;

12,2

Attività domestiche/ commissioni;

5,9 Trasporti; 3,2

Conciliazione casa/ lavoro;

4,9

Servizi per bambini; 71,7

Grafico 4.1

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! Il 71,7% delle carenze è relativa a servizi rivolti all�accudimento dei bambini: in primis esse lamentano la mancanza nel proprio comune dell'asilo, ma è anche molto sentito il problema di trasporto e accompagnamento, vi è la richiesta di prolungare l'orario di apertura delle scuole oppure di offrire degli spazi per bambini e adolescenti dove possano starvi anche al di fuori dell'orario scolastico, si richiedono i campi estivi come intrattenimento dei figli durante i periodi di chiusura delle scuole.

! Il 12,2% delle carenze segnalate è relativa a servizi per anziani e disabili in particolare rivolti all'assistenza o al servizio di accompagnamento

! Viene infine segnalata la carenza di servizi in aiuto alle attività domestiche, o alla conciliazione dei problemi di gestione della casa con l'attività lavorativa, o i trasporti

Vediamo nello specifico quali sono le risposte che le donne, attraverso una domanda aperta, hanno fornito: Tabella 4.1

Domanda 4.1 C�è qualche servizio di cui lei oggi avrebbe bisogno per la gestione della famiglia e della casa

che non è disponibile dove lei risiede? Frequenza % Servizi per bambini 135 71,7Asilo nido 41 Trasporto/ accompagnamento bambini 34 Prolungamento orario apertura scuole 19 Campi estivi 14 Spazio per bambini/ adolescenti fuori orario scolastico 10 Baby sitter aziendale 7 Servizio mensa presso le scuole 5 Aiuto per i compiti 3 Scuola presso l�azienda 1 Centro di incontro per mamme e bambini 1 Servizi per anziani/ disabili 23 12,2Assistenza anziani/ disabili 13 Servizio di accompagnamento/ trasporto anziani 10 Attività domestiche/ commissioni 11 5,9 Aiuto per attività domestiche 8 Aiuto nella gestione delle pratiche burocratiche 1 Servizio banca 1 Negozi vicini 1

--> Continua

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Conciliazione casa/ lavoro 9 4,9 Cambiare orario di lavoro 5 Cambiare contratto di lavoro 2 Prepensionamento 2 Trasporti più frequenti 6 3,2 Altro 4 2,1 Spazio per animali 1 Servizi già esistenti ma più usufruibili 1 Più onestà e trasparenza nell'assegnazione degli alloggi 1 Persone che ascoltino i bisogni 1 Totale 188 100,0

4.1 La creatività al lavoro: proposte di servizi/iniziative volte alla conciliazione dei problemi della vita quotidiana provenienti dalle donne Una volta identificati i servizi di cui le donne sentono la mancanza sul loro territorio abbiamo chiesto loro di porsi in una logica propositiva, ovvero di provare ad immaginare il servizio in grado di aiutarle a risolvere i diversi problemi di conciliazione che esse incontrano lasciando quindi spazio anche alla individuazione di proposte innovative. 1. Le donne che hanno approfittato della domanda per

presentare la propria proposta sono state 300, ovvero il 30,7% delle donne intervistate

Sono emerse molte idee e suggerimenti, alcune più innovative, altre più tradizionali. Iniziamo col porre la nostra attenzione sulle aree nelle quali possono essere raggruppate le diverse proposte: 2. Proposte di servizi a supporto della gestione dei figli (57,0% delle

proposte) 3. Proposte di servizi a supporto della gestione della famiglia e della

casa (18,9% delle proposte) 4. Proposte legate ad una diversa organizzazione del lavoro atta a

facilitare la conciliazione dei tempi di vita coi tempi di lavoro (15,7% delle proposte)

5. Proposte di servizi in aiuto all'assistenza agli anziani e ai disabili (8,3% delle proposte)

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Vediamo dunque più nello specifico l�articolazione delle proposte per ciascun tipo di area. Cominciamo con le proposte legate all�aiuto nella gestione dei figli:

Proposte di servizi in aiuto alla gestione dei figli Le proposte che abbiamo raggruppato sotto questa voce sono state ben 120: osservandole più in dettaglio notiamo come esse riguardano in gran parte l'accudimento dei figli durante le ore di lavoro: un servizio molto richiesto dalla intervistate è quello di avere un asilo nido o una scuola materna all'interno dell'azienda. Una serie di proposte è relativa alla organizzazione delle attività pomeridiane, all'accompagnamento e all'"intrattenimento" dei bambini durante il periodo estivo o di chiusura delle scuole. Di particolare interesse ci paiono le seguenti: • centri di aggregazione per bambini e adolescenti dove i ragazzi possano

trovare un aiuto nello svolgimento dei compiti ma allo stesso tempo possano svagarsi con laboratori e attività ricreative

• centri estivi dove praticare attività sportive multidisciplinari • servizi di trasporto e accompagnamento non solo a scuola ma anche alle

attività sportive e pomeridiane dei figli. Tabella 4.2

Proposte di servizi in tema di accudimento dei figli frequenza % Servizi di accudimento diurno 120 67,4asilo / materna in azienda 77 baby sitting/ baby parking 13 centri/ strutture di accudimento per bambini 9 asilo nido che copra i turni di lavoro 6 asilo nido meno costoso 2 aiuto per i figli 2 struttura scolastica interna 1 servizio non costoso accudimento bambini di chi fa i turni 1 scuole a turni come il lavoro 1 scuola a tempo pieno durante la settimana 1 asilo nido aperto al sabato 1 asilo aperto 24 h 1 asilo nido affiancato all'ospedale 1 asilo nido gratuito 1 asilo nido nuovo pubblico 1 centro in aziende per mamme che allattano 1 piccoli nidi domestici gestisti come famiglia 1 Attività pre - dopo scuola 23 12,9centro di aggregazione per bambini/adolescenti 9 dopo scuola 5

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accudire i figli per i compiti 4 cooperativa per affidamento figli pre- doposcuola 1 Attività sportive pomeridiane 2 permettere sport ai figli a basso costo 1 laboratori per bambini c/o parrocchia 1 Accompagnamento/ trasporto bambini 17 9,6 trasporto bambini a scuola e attività extrascolastiche 11 servizio trasporto 3 trasporti gratuiti 2 dove portare i bambini in situazioni particolari 1 Nel periodo estivo/ di chiusura scuole 14 7,9 centro estivo per bambini/ adolescenti 7 accudimento bambini in azienda durante le vacanze 3 Convenzioni estive per studenti 1 oratori estivi durante l'estate 1 parco Robinson quando la scuola è chiusa 1 Centri multidisciplinari durante il periodo estivo 1 Altro 4 2,2 mensa scolastica 2 organizzazione affidabile per accudire i figli negli imprevisti 1 sportello per richiedere persone per necessità del momento 1

Totale 178 100,0

Proposte di servizi in aiuto alla gestione della casa e della famiglia A questo proposito le donne intervistate propongono una serie di iniziative di aiuto di tipo domestico, per la spesa e per le commissioni. Vi sono in questo senso alcune proposte interessanti quali i servizi di spesa on- line o l'idea di una agenzia che si occupi della ricerca di personale domestico referenziato. Le altre proposte di servizi in aiuto alla gestione della famiglia vedono sostanzialmente la richiesta di agevolazioni economiche, mezzi di trasporto più comodi ed efficienti, aiuto per la cura della salute ma anche azioni di sostegno alla genitorialità rivolte a madri sole. Tabella 4.3

Proposte di servizi in aiuto alla gestione della casa e della famiglia

Frequenza % Aiuto domestico 21 35,6 aiuto domestico 14 agenzia per ricerca personale domestico referenziato 2 aiuto domestico da personale pagato dall'azienda 1

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aiuto gratis nelle faccende domestiche 1 domestica volontaria una volta al mese gratis per uscire con il marito la sera 1 pronto intervento per manutenzioni/guasti 1 servizio per le pulizie con orari flessibili 1 Spesa/ commissioni 12 20,3 spesa on line 5 servizio spesa a domicilio 3 commissioni a pagamento 2 supermercato c/o posto di lavoro 1 spesa tramite internet con consegna in ufficio 1 Sostegno economico 6 10,2 aumentare lo stipendio al marito per poter stare a casa 2 Aumento di stipendio 2 opportunità finanziaria di poter stare con i figli 1 possibilità di scaricare sul 730 i costi degli aiuti 1 Trasporti 5 8,5 Mezzi pubblici 4 Agevolazioni per raggiungere l'azienda a causa del troppo traffico 1 Sostegno alla genitorialità 3 5,1 aiutare madri senza marito e parenti 1 aiuto psicologico domestico 1 consultorio per la famiglia 1 Cura della salute 3 5,1 aiuto per visite mediche 1 consegna certificati esiti esami a domicilio-meno burocrazia 1 prenotazioni visite da casa/attività infermieristiche 1 Altro 9 15,2 servizi per donne che lavorano a turni 1 servizi a pagamento meno costosi 1 servizi di vigilanza contro furti 1 Banca del tempo 1 ci sono i servizi ma non funzionano bene 1 servizio per accudire animali 1 Comitato di mutuo aiuto tra famiglie ed istituzioni 1 migliorare i servizi sociali per paura di perdere i figli 1 negozi più vicini e strade illuminate 1 Totale 59 100%

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Proposte legate ad una diversa organizzazione del lavoro atta a facilitare la conciliazione dei tempi di vita coi tempi di lavoro

Un�altra serie di proposte è rivolta alla individuazione di forme diverse di organizzazione del lavoro atte a facilitare la conciliazione dei tempi. La principale proposta che le donne intervistate avanzano è quella della estensione del contratto part time seguita dalla possibilità di un orario di lavoro flessibile, o di lavorare da casa. Tabella 4.4

Proposte di riorganizzazione del lavoro Frequenza % Contratto di lavoro 21 42,9 Part � time 19 turni facoltativi per le madri 1 Prepensionamento 1 Orario di lavoro 17 34,7 orario di lavoro flessibile 11 diminuzione orario di lavoro 2 rispettare il mio orario per potermi gestire problemi familiari 1 turni meno stressanti e più personale 1 se e quando necessario lavorare meno ore 1 uscire un'ora prima 1 Sede di lavoro 11 22,4 Lavorare da casa 9 avvicinarmi a casa come sede di lavoro 1 Lavorare di più 1 Totale 49 100%

Proposte di servizi in aiuto all'assistenza agli anziani e ai disabili Vi è infine una serie di proposte legate all�aiuto nella assistenza ad anziani ed invalidi. Si tratta di 26 proposte pari all�8,6% del totale delle proposte pervenute: esse non vertono tanto su nuove tipologie di servizi quanto sulla richiesta di servizi che risultano carenti o mancanti nei relativi comuni di residenza

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Tabella 4.5

Proposte di servizi in tema di assistenza agli anziani e ai disabili Frequenza %

assistenza anziani/ disabili durante l'orario di lavoro 9 34,6 assistenza domiciliare 8 30,8 assistenza anziani 24 h su 24 3 11,5 centro anziani/ disabili 3 11,5 assistenza agli anziani a basso costo 1 3,8 sportello che aiuti famiglie con anziani e disabili 1 3,8 accompagnare anziani alle visite 1 3,8

Totale 26 100,0

4.2 Propensione all'utilizzo di un servizio di accudimento per bambini nei pressi dell'azienda In conclusione abbiamo proposto alle donne intervistate di esprimersi relativamente a due possibili strumenti che potrebbero risultare loro molto utili nella conciliazione dei tempi di vita e di lavoro. Il primo lo abbiamo chiamato servizio di accudimento per bambini da trovare idealmente o vicino o direttamente presso l'azienda. La grande maggioranza delle rispondenti (ben 483 pari a quasi l'80%) utilizzerebbe un servizio di accudimento per bambini di questo tipo. La risposta a questo quesito rispecchia dunque quanto già emerso nei paragrafi precedenti relativamente alle proposte di servizi in aiuto alla gestione della famiglia.

Domanda 4,3 Utilizzerebbe un servizio di accudimento per bambini presso la sua azienda?

Si79%

No21%

Grafico 4.2

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L�aspetto estremamente interessante è che tra le rispondenti un buon numero sono state anche donne senza figli e tra di esse l�esito è stato altrettanto favorevole (il 76% di esse si è dichiarata interessata)! E� un servizio che in prospettiva risulta interessante per quasi tutte le donne in età riproduttiva.

Dalle intervistate riceviamo dunque un forte segnale di apprezzamento verso la possibilità di un servizio di questo tipo: esse lamentano che gli asili nido del territorio non risultano in grado di soddisfare tutte le domande per quanto riguarda l'accesso e recepiscono quindi positivamente l'idea di poter trovare una soluzione a questo problema mediante l'organizzazione di un servizio di accudimento per bambini in azienda o nei pressi di essa.

Quali orari dovrebbe avere questo servizio per venire incontro alle esigenze delle donne che lavorano? Tabella 4.6

Domanda 4.3 Orari che dovrebbe avere il servizio di accudimento

Frequenza % Orario d'ufficio (8.00/ 9.00 - 17.00/18.00) 191 44,7 Tutta la giornata (7.00 - 19.00) 76 17,8 Orari flessibili/ adeguati ai turni (anche notturni) 68 15,9 Tutta la giornata + orario serale 33 7,7 Il pomeriggio 18 4,2 Pomeriggio dopo la scuola 14 3,3 Mattina fino a pranzo 11 2,6 24 ore su 24 9 2,1 Festivi/ periodo estivo 7 1,6 Totale 427 100,0

Possiamo notare dall'analisi delle principali risposte fornite che un servizio di questo tipo

• dovrebbe garantire l'accudimento dei bambini in tutto l'arco della giornata • dovrebbe essere flessibile e adeguato ai turni di lavoro (anche notturni) • dovrebbe coprire l'orario di lavoro serale.

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4.3 Propensione all'utilizzo di uno sportello che agevoli l'incontro tra domanda e offerta di prestazioni in aiuto alle famiglie L�ultima proposta sulla quale abbiamo chiesto alle donne di esprimersi è relativa all�interesse nei confronti di uno �sportello di incontro tra domanda e offerta di servizi alla persona�. L'apertura delle donne verso l'introduzione di nuove tipologie di servizi che vadano incontro alle loro esigenze viene confermata dalla risposta in merito alla possibilità di utilizzare uno sportello che funzioni come punto di incontro tra chi cerca un aiuto e operatori qualificati e competenti. ! Vediamo infatti come la risposta delle intervistate sia

decisamente positiva: le risposte pervenute alla domanda sono state 743 (pari al 76% delle intervistate). Tra chi ha risposto ben l'84% sembra interessata ad usufruirne.

Domanda 4,4 Utilizzerebbe uno sportello con operatori qualificati e competenti per chi cerca aiuto?

Si84%

No16%

Grafico 4.3

Si tratta veramente di un �plebiscito�: in linea teorica ci sarebbero già 615 potenziali utenti del servizio ed altre 5 interessate se il costo non fosse troppo elevato. Dove lo vorrebbero localizzato uno sportello di questo tipo? Di fronte alla possibilità di vederlo vicino all'azienda o vicino a casa notiamo come prevalgano coloro che lo desiderano vicino a casa.

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Tabella 4.7 Domanda 4.5 Dove lo preferirebbe

un servizio di questo tipo? Frequenza % Vicino all'azienda 271 43,9 Vicino a casa 347 56,1 Totale 618 100,0

E� dunque una risposta sicuramente superiore alle aspettative. C�è spazio, e grande, per una iniziativa di questo tipo. Il ricorrere a percorsi informali per trovare una persona affidabile come baby sitter, come badante per le ore notturne, o che si rechi in casa per le pulizie probabilmente non basta più. I canali informali da un lato non sono in grado di offrire sufficienti garanzie, se non nel caso in cui chi segnala abbia provato di persona la qualità del servizio ricevuto, né probabilmente sono in grado di dare tutte le risposte alle domande avanzate dalle donne che lavorano.

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CAPITOLO 5.

CONCLUSIONI

5.1 I bisogni emersi L�analisi condotta ha consentito di mettere in luce e stimare l�impegno di cura, assistenza e gestione di cui la donna che lavora si deve quotidianamente far carico. Abbiamo in primo luogo costruito una tipologia atta a descrivere l�articolazione degli impegni che la donna quotidianamente sopporta: • DONNE LIBERE DA IMPEGNI: sono le donne che non hanno persone da

accudire (o che non lo hanno segnalato): si tratta di 376 persone ovvero del 38,5% del nostro campione. Si tratta prevalentemente di donne sotto i 34 anni nubili

• DONNE CHE SI DEVONO OCCUPARE SOLO DEI FIGLI: sono le donne che non hanno altre persone da accudire oltre ai propri figli: si tratta di 449 intervistate, pari al 46% del nostro campione. Si tratta nella maggioranza dei casi di donne tra i 35 e i 44 anni di età coniugate

• DONNE CHE SI DEVONO OCCUPARE SOLO DI FAMILIARI ANZIANI: sono le donne che non hanno altre persone da accudire oltre ad uno o più familiari anziani: si tratta di 72 intervistate, pari al 7,4% del nostro campione. Si tratta prevalentemente di donne dai 45 anni in su

• DONNE CHE SI DEVONO OCCUPARE SOLO DI FAMILIARI DISABILI: sono le donne che non hanno altre persone da accudire oltre ad uno o più familiari disabili: si tratta di 24 intervistate pari al 2,5% del nostro campione. Anche in questo caso si tratta prevalentemente di donne dai 45 anni in su

• DONNE CHE SI DEVONO OCCUPARE OLTRE CHE DEI FIGLI ANCHE DI FAMILIARI ANZIANI O DISABILI: si tratta di 55 intervistate, pari al 5,6% del nostro campione. La quasi totalità ha tra i 35 e 54 anni di età ed è coniugata

Relativamente alla cura dei bambini abbiamo osservato che la gestione degli imprevisti rappresenta il principale problema che le donne faticano a risolvere ed è comune complessivamente a quasi tutte le tipologie di lavoratrici. Gli altri due problemi piuttosto diffusi sono quelli relativi all'affidamento dei figli durante il periodo estivo e l'accompagnarli a corsi e attività pomeridiane. Relativamente alla cura dei familiari anziani e disabili le donne che lavorano trovano particolarmente difficoltoso l�accompagnarli per l�espletamento delle pratiche burocratiche e per fare commissioni, o accompagnarli quando devono uscire o recarsi per visite mediche ed esami di routine. Abbiamo poi analizzato il �carico assistenziale� quotidiano articolando il campione in 4 diverse tipologie sulla base non tanto dell�impegno di �cura�

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quanto delle difficoltà che esse incontrano nel fronteggiare gli impegni quotidiani: • Abbiamo individuato in primo luogo le donne più fortunate, quelle che non

hanno evidenziato grosse difficoltà nella gestione della vita quotidiana: le abbiamo definite DONNE CON LA SITUAZIONE SOTTO CONTROLLO. Si tratta del il 12,2% delle rispondenti

• Abbiamo poi individuato le donne che mostrano una situazione di vita con alcune difficoltà quotidiane, ma che nel complesso sembrano in grado di gestire. Le abbiamo chiamate DONNE IN CERCA DI UN MIGLIOR EQUILIBRIO: rappresentano il 41,5% delle rispondenti

• La terza tipologia è rappresentata dalle donne che hanno parecchi problemi che cercano quotidianamente di fronteggiare: le abbiamo chiamate DONNE SUPER-IMPEGNATE e rappresentano il 33,6% delle rispondenti

• La quarta è quella che abbiamo chiamato DONNE SULL�ORLO DI UNA CRISI DI NERVI: hanno moltissimi problemi di cui occuparsi e tutti estremamente difficili da gestire: rappresentano il 12,6% delle rispondenti.

Come si organizzano le donne per affrontare tutti i diversi impegni quotidiani? Il sistema forte di supporto alla donna che lavora è ancora oggi saldamente costituito dalla famiglia di origine e dalla famiglia acquisita, probabilmente molto a causa della difficile accessibilità e della onerosità dei servizi presenti sul territorio. L'aiuto principale nell'accudimento dei figli viene infatti fornito principalmente dai familiari (ovvero, dai propri genitori, dai suoceri, ecc.), subito dopo interviene il marito. Al di là di queste figure che si delineano come le più importanti, rileviamo una certa difficoltà nell'individuare altre forme di sostegno: il 14,7% delle intervistate ha infatti risposto "nessun aiuto". Un dato sicuramente significativo nell'analisi delle forme di aiuto relative all'assistenza agli anziani e ai disabili è indubbiamente quello per cui il 38,9% delle donne rispondenti non ha nessuno che le aiuti per l�accudimento diurno, e il 45,5% non ha nessuno che le aiuti per l�accudimento notturno. Coloro che invece possono fare riferimento a qualche forma di assistenza si rivolgono durante il giorno agli altri familiari (34,4%) o al marito (19,1%) oppure ad una persona a pagamento (19,1%). Durante la notte si rivolgono ai familiari (30,0%) o al marito (14,5%) oppure ad una persona a pagamento (16,4%). Infine il 47,2% delle rispondenti non dispone di alcun tipo di aiuto principale per quanto riguarda la pulizia e la gestione della casa. L'aiuto principale per questi problemi è quello fornito dal marito (35,8%) mentre per il 8,8% delle rispondenti si ricorre all'aiuto di una persona a pagamento.

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5.2 Le opportunità 1. il lavoro PART TIME rappresenta una fondamentale risorsa per la

conciliazione dei tempi di vita con i tempi di lavoro: il 71% del campione infatti è attraverso il part time che riesce ad affrontare le diverse difficoltà connesse alla gestione dei figli, della casa o di un parente di cui prendersi cura: individuare incentivi alle aziende affinché concedano con più facilità il part time alle donne che lo richiedono, magari anche per periodi brevi o medio lunghi (in un momento di grave difficoltà magari per la malattia di familiare o in presenza di bambini piccoli) potrebbe rappresentare una soluzione di grande valenza �sociale�

2. la maggior parte delle donne intervistate risiede a breve distanza dal luogo di lavoro: poiché la maggiore difficoltà che esse incontrano nella conciliazione dei tempi è legata al fronteggiamento delle difficoltà impreviste una maggiore flessibilità, magari anche nell�ambito dell�intervallo di pranzo/cena, potrebbe rappresentare una opportunità estremamente preziosa per una donna che lavora

3. Il tasso di conoscenza e soprattutto di uso dei servizi è basso (complessivamente su 100 donne intervistate in media 25 - indipendentemente che abbiano o meno lo specifico problema da affrontare - rispondono di conoscere uno o più servizi che il proprio comune di residenza offre per quanto riguarda l'accudimento e l'intrattenimento dei bambini; tale valore medio si abbassa nel caso dei servizi rivolti agli anziani e ai disabili: in questo caso su 100 donne intervistate solo 15 rispondono affermativamente alla domanda relativa alla conoscenza dei servizi loro rivolti) e pur a fronte di un livello di soddisfazione abbastanza elevato si registrano difficoltà nel relazionarsi col sistema dei servizi: le intervistate lamentano la scarsa organizzazione del servizio, la mancanza di coordinamento, il personale impiegato poco specializzato, l'incompatibilità degli orari del servizio con il loro lavoro, i costi elevati e la scarsa accessibilità a causa dei tempi di inserimento troppo lunghi, la carenza di posti, talvolta la difficoltà di raggiungimento.

4. Per queste ragioni una quota abbastanza elevata delle donne intervistate come si è visto, deve trovare soluzioni all�interno della famiglia o al di fuori del sistema dei servii �istituzionali� rivolgendosi a forme differenti di supporto (quali persone a pagamento). Queste difficoltà spiegano il grande interesse che le proposte avanzate in tema di conciliazione hanno riscontrato tra le intervistate.

5. Rispetto ai servizi mancanti sul proprio territorio le intervistate hanno in particolare evidenziato i seguenti: a) servizi rivolti all�accudimento dei bambini: in primis esse lamentano la mancanza nel proprio comune dell'asilo, ma è anche molto sentito il problema di trasporto e accompagnamento, vi è la richiesta di prolungare l'orario di apertura delle scuole oppure di offrire degli spazi per bambini e adolescenti dove possano starvi anche al di fuori dell'orario scolastico, si richiedono i campi estivi come intrattenimento dei figli durante i periodi di chiusura delle

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scuole; b) servizi per anziani e disabili in particolare rivolti all'assistenza o al servizio di accompagnamento c) servizi in aiuto alle attività domestiche, alla conciliazione dei problemi di gestione della casa con l'attività lavorativa, trasporti.

6. I servizi e le opportunità offerte dalle aziende sono scarse o poco

conosciute: solo nel 16,9% dei casi le donne intervistate hanno saputo segnalare iniziative promosse dalle aziende in cui lavorano. Insieme alla difficoltà delle aziende nel raccogliere le esigenze di conciliazione dei tempi proveniente dalla componente femminile della propria forza lavoro c�è sicuramente una grande difficoltà di comunicazione: in alcune delle aziende contattate infatti le opportunità esistono e sono numerose ma le donne faticano a ricordarle. Una iniziativa volta alla valorizzazione delle opportunità esistenti è pertanto il primo passo che le aziende che già si sono attivate in tal senso è opportuno che mettano in campo.

7. Data l�esiguità delle iniziative avviate si può supporre inoltre che ci sia una scarsa conoscenza tra gli imprenditori della delle opportunità e delle risorse economiche a cui essi possono attingere per venire incontro ai problemi finora descritti

8. La promozione da parte della Provincia di campagne informative volte a diffondere tra gli imprenditori tali conoscenze rappresenta una opportunità, oggi in fase di avvio, da sostenere e da sviluppare al massimo

5.3 Le proposte Abbiamo chiesto alle intervistate di avanzare proposte in merito a servizi ed opportunità in grado di supportarle nella conciliazione dei tempi di vita e di lavoro: sono emerse molte idee e suggerimenti, alcune più innovative, altre più tradizionali. Iniziamo col porre la nostra attenzione sulle aree nelle quali possono essere raggruppate le diverse proposte: 1. Proposte di servizi a supporto della gestione dei figli (57,0%

delle proposte): un servizio molto richiesto dalla intervistate è quello di avere un asilo nido o una scuola materna all'interno dell'azienda. Di particolare interesse ci paiono le seguenti le seguenti proposte: centri di aggregazione per bambini e adolescenti dove i ragazzi possano trovare un aiuto nello svolgimento dei compiti ma allo stesso tempo possano svagarsi con laboratori e attività ricreative; centri estivi dove praticare attività sportive multidisciplinari; servizi di trasporto e accompagnamento non solo a scuola ma anche alle attività sportive e pomeridiane dei figli. Una serie di proposte è relativa alla organizzazione delle attività pomeridiane, all'accompagnamento e all'"intrattenimento" dei bambini durante il periodo estivo o di chiusura delle scuole.

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2. Proposte di servizi a supporto della gestione della famiglia e della casa (18,9% delle proposte). A questo proposito le donne intervistate propongono una serie di iniziative di aiuto di tipo domestico, per la spesa e per le commissioni. Vi sono in questo senso alcune proposte interessanti quali i servizi di spesa on-line o l'idea di una agenzia che si occupi della ricerca di personale domestico referenziato. Le altre proposte di servizi in aiuto alla gestione della famiglia vedono sostanzialmente la richiesta di agevolazioni economiche, mezzi di trasporto più comodi ed efficienti, aiuto per la cura della salute ma anche azioni di sostegno alla genitorialità rivolte a madri sole.

3. Proposte legate ad una diversa organizzazione del lavoro atta a facilitare la conciliazione dei tempi di vita coi tempi di lavoro (15,7% delle proposte). Un�atra serie di proposte è rivolta alla individuazione di forme diverse di organizzazione del lavoro atte a facilitare la conciliazione dei tempi. La principale proposta che le donne intervistate avanzano è quella della estensione del contratto part time seguita dalla possibilità di un orario di lavoro flessibile, o di lavorare da casa.

4. Proposte di servizi in aiuto all'assistenza agli anziani e ai

disabili (8,3% delle proposte) Vi è infine una serie di proposte legate all�aiuto nella assistenza ad anziani ed invalidi. Si tratta di 26 proposte pari all�8,6% del totale delle proposte pervenute: esse non vertono tanto su nuove tipologie di servizi quanto sulla richiesta di servizi che risultano carenti o mancanti nei relativi comuni di residenza

5. In conclusione abbiamo proposto alle donne intervistate di esprimersi

relativamente a due possibili strumenti che potrebbero risultare loro molto utili nella conciliazione dei tempi di vita e di lavoro. Il primo lo abbiamo chiamato servizio di accudimento per bambini da trovare idealmente o vicino o direttamente presso l'azienda. La grande maggioranza delle rispondenti (ben 483 pari a quasi l'80%) utilizzerebbe un servizio di accudimento per bambini di questo tipo.

6. L�ultima proposta sulla quale abbiamo chiesto alle donne di esprimersi è

relativa all�interesse nei confronti di uno �sportello di incontro tra domanda e offerta di servizi alla persona�. L'apertura delle donne verso l'introduzione di nuove tipologie di servizi che vadano incontro alle loro esigenze viene confermata dalla risposta in merito alla possibilità di utilizzare uno sportello che funzioni come punto di incontro tra chi cerca un aiuto e operatori qualificati e competenti. Vediamo infatti come la risposta delle intervistate sia decisamente positiva: le risposte pervenute alla domanda sono state 743 (pari al 76% delle intervistate). Tra chi ha risposto

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ben l'84% sembra interessata ad usufruirne. Si tratta veramente di un �plebiscito�: in linea teorica ci sarebbero già 615 potenziali utenti del servizio ed altre 5 interessate se il costo non fosse troppo elevato.

5.4 Come e perché realizzare un asilo nido aziendale Dall�analisi effettuata emerge dunque chiaramente l�interesse delle donne verso l�introduzione di un asilo nido aziendale. In conclusione ci sembra interessante riprendere alcuni spunti emersi in un recente incontro tenutosi a Milano, promosso dal Comune di Milano, le scuole civiche, Assolombarda, l�Università Cattolica di Milano, oltre ad una serie di altri soggetti intitolato: Progetto di fattibilità per la creazione di asili nido aziendali e interaziendali finanziato dalla Regione Lombardia e dal Fondo Sociale Europeo. Il materiale completo, che comprende una analisi delle motivazioni delle aziende e delle dipendenti nell�aprire un asilo interno, le principali componenti di costo, le fasce di retta applicabili per bambino, le fasce d�età per le quali è opportuno aprire il nido, come devono essere gli spazi, quali le agevolazioni di cui è possibile beneficiare, le modalità di gestione e le forme giuridiche utilizzabili, le autorizzazioni sono necessarie, i possibili modelli educativi, è scaricabile presso il sito http://www.assolombarda.it/fs/2003221104627_20.pdf Vediamone una sintesi: Perché prendere in considerazione l'idea di aprire un asilo nido aziendale? L'idea di creare asili nido aziendali si sta sempre più diffondendo nel dibattito sulle linee politiche da adottare per venire incontro alle esigenze delle che lavorano e che vorrebbero conciliare l'attività lavorativa con il lavoro di cura familiare. I punti fondamentali che possono giustificare questa scelta da parte dell'azienda possono essere così sintetizzati: • è una forma di attenzione ai problemi delle proprie collaboratrici e dei loro

bambini • è un'occasione per promuovere un miglioramento del clima aziendale e

dell'immagine dell'azienda • favorisce il rientro delle lavoratrici dalla maternità in tempi più rapidi e con un

atteggiamento più sereno • migliora la presenza delle madri sul posto di lavoro essendo per loro uno

strumento di conciliazione degli impegni della famiglia con gli impegni derivanti dall'attività lavorativa

• favorisce le possibilità di sviluppo e carriera delle donne lavoratrici e la valorizzazione dell'apporto professionale di ciascuna di esse alla vita dell'impresa

Alcuni elementi utili nel considerare l�ipotesi di aprire un asilo nido aziendale possono essere i seguenti: • numero di dipendenti con figli in fascia d'età 0 - 3 anni • numero di dipendenti in attesa di un figlio

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• numero di dipendenti realmente interessati alla proposta di un asilo nido aziendale: che tipologia di asilo vorrebbero si sviluppasse? Quali sono le loro idee di sviluppo ed educazione per i loro bambini?

E' importante infatti che i genitori conoscano la proposta educativa del nido e il personale che vi lavorerà e che soprattutto questo sia caratterizzato da un basso turnover in modo da garantire un rapporto educatore- bambino stabile e continuativo. E' necessario poi prestare attenzione ai tempi di lavoro dei genitori e ai tempi giornalieri di frequenza al nido del bambino in modo da stabilire un equilibrio ed evitare una permanenza eccessiva in struttura dei piccoli ospiti. Esistono alcune importanti agevolazioni di cui è possibile fruire in merito alla creazione di asili nido aziendali contenute in recenti leggi nazionali e regionali: Legge della Regione Lombardia n.23/1999 (si veda in particolare l'art. 4 comma 2: La Regione promuove e sostiene l�adozione, preferibilmente con l�intervento dei comuni, di iniziative innovative da parte di associazioni e di organizzazioni di privato sociale, finalizzate a organizzare direttamente, previa convenzione con l�impresa, servizi nido presso la sede di imprese pubbliche e private, a favore dei figli dei lavoratori); Legge n. 383/2001 (Tremonti bis); Legge n. 448/2001 (Finanziaria 2002); Legge n. 289/2002 (Finanziaria 2003).

Vediamo alcuni esempi di come sono stati organizzati degli asili nido aziendali in altre realtà lombarde:

Asilo Nido Aziendale "Battibaleno" - Azienda Ospedaliera di Brescia L�Asilo Nido Aziendale �Battibaleno� dell�Azienda Ospedaliera di Brescia è in funzione dal 26 agosto 2002. Il Servizio è rivolto ai bambini in età da 1 a 3 anni. E� aperto 365 giorni all�anno dalle 6.30 alle ore 21.30. E� attivo su tre turni: • dalle 7.30 alle 18.30 dal lunedì al venerdì (per i figli dei dipendenti con orario

fisso giornaliero) • dalle 6.30 alle 14.30 e dalle 13.30 alle 21.30 (per i figli dei dipendenti turnisti)

su 4 giorni lavorativi + 2 giorni di riposo. La Cooperativa Elefanti Volanti (che gestisce il Nido Aziendale) e l�Azienda Ospedaliera di Brescia collaborano costantemente per offrire un servizio flessibile centrato sulla pari tutela del benessere del bambino e della qualità della vita del dipendente e della sua famiglia, anche attraverso ulteriori articolazioni orarie. Il modello, appositamente studiato, coniuga i principi pedagogici sviluppati negli ultimi trenta anni nei nidi tradizionali con un modello organizzativo innovativo progettato sulla base delle esigenze del personale operante nella sanità.I criteri di accesso all�Asilo Nido sono stabiliti in base ad una graduatoria a

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punteggio. Il servizio prevede una rete convenzionante con l�Azienda Ospedaliera, con il Comune di Brescia e con i Comuni che ne fanno richiesta.Il modello, nato dalla collaborazione tra realtà pubbliche ( A. Ospedali Civili di Brescia, Comune di Brescia e Regione Lombardia) e realtà del privato sociale (Cooperativa Sociale a.r.l. �Elefanti Volanti� di Brescia), viene monitorato da un comitato scientifico, sia sul piano pedagogico sia su quello organizzativo.

Asilo nido aziendale presso la Royal Insurance

Cinisello Balsamo, Milano La Royal Insurance ha attivato dal 5 ottobre 2001 l'asilo nido aziendale, in un'area apposita all'interno della sede di Cinisello Balsamo, in provincia di Milano. L'asilo, destinato ai figli dei 496 dipendenti è aperto 12 mesi l'anno dalle 8 alle 20, incluso il sabato dalle 9 alle 17. Il servizio è destinato ai bambini di età compresa tra 1 e 3 anni ed è stato affidato alla gestione di BabyWorld, società specializzata nella realizzazione e gestione di asili nido e centri servizi per l'infanzia. L'apertura prolungata dell'asilo, 12 ore nei giorni lavorativi e 8 ore il sabato, è stata dettata in particolare dalla volontà di venire incontro alle esigenze dei genitori che lavorano al Call Center, presso cui operano complessivamente 304 addetti (il 61% del personale) distribuiti su turni che variano dalle 3 alle 5 ore. L'età media dei dipendenti è di 27 anni e le donne rappresentano il 77%.

Asilo nido aziendale presso la Boehringer Ingelheim Italia Via Lorenzini 8, Milano

Il 12 settembre 2002 è stato inaugurato a Milano l�asilo nido aziendale di Boehringer Ingelheim Italia presso la sede di via Lorenzini, 8. L�asilo è in grado di ospitare una trentina di bambini tra i 12 e i 36 mesi: figli di collaboratori della società farmaceutica, di privati, nonché, grazie a una convenzione con il Comune di Milano, bimbi in lista di attesa negli asili nido di zona, per i quali sono a disposizione il 15% dei posti. I locali coprono una superficie di 230 mq e sono stati realizzati con materiali anallergici, ignifughi e anti-urto, ricorrendo ad avanzate soluzioni tecnologiche. Attrezzato con giochi, materiale didattico, strumenti musicali e rifornito dalla mensa aziendale interna, l�asilo nido di Boehringer Ingelheim Italia è gestito da insegnanti ed educatori della società Doremi Baby di Milano, il cui metodo pedagogico prevede di integrare momenti di gioco e riposo, con altri dedicati all�apprendimento della musica e della lingua inglese. L'orario è flessibile (7.30 � 19.00) e vi è la possibilità di accogliere, in situazioni di emergenza, bambini di collaboratori non iscritti all�asilo stesso.

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ALLEGATI

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IL FABBISOGNO DI SERVIZI A SUPPORTO DELLA FAMIGLIA DELLE DONNE CHE LAVORANO

Gentile signora, la Provincia di Varese ha avviato un importante progetto finalizzato ad aiutare le donne del territorio ad entrare e a rimanere nel mercato del lavoro. Una delle maggiori difficoltà che le donne che lavorano incontrano è quella della conciliazione dell'attività lavorativa con il lavoro di cura familiare (i bambini, le persone anziane o portatrici di handicap da accudire). L'obiettivo dell'indagine a cui le chiediamo cortesemente di collaborare è proprio quello di capire come oggi le donne lavoratrici riescono a conciliare queste attività, di che tipo di aiuti si avvalgono e di che tipo di aiuti avrebbero oggi bisogno.

Le garantiamo fin da ora il massimo impegno nel rispettare la sua riservatezza. Come può notare non viene richiesto in alcun modo di segnalare il nome o qualsiasi altro dato che permetta di identificarla: il questionario pertanto E' ASSOLUTAMENTE ANONIMO. I dati verranno inoltre trattati esclusivamente in forma aggregata.

Al termine del lavoro ci impegniamo a farle avere una sintesi dei risultati emersi.

Grazie fin da ora per la sua collaborazione!

Varese, settembre 2002

F.to LA DIRIGENTE RESPONSABILE Dott.ssa Marina Rossignoli

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1. Gli impegni lavorativi CODICE AZIENDA __________

Cominciamo con alcune informazioni sul suo lavoro e gli orari del suo impegno quotidiano.

1.1. Qual è la sua posizione professionale? Dirigente/Quadro # Impiegata $ Operaia % Collaboratrice & Altro ' specificare: ______________________________

1.2. Qual è il suo orario di lavoro abituale? (segni tutte le risposte che la riguardano)

Ho un orario fisso # Ora Entrata ___________ Ora uscita ______

Ho un orario fisso (qua sopra indicato) ma spesso devo fare straordinari/trasferte che mi portano ad entrare prima o uscire dopo tale orario $

Ho un orario flessibile % Entrata dalle ____ alle ____ Uscita dalle ____ alle ____

Lavoro a turni

Turno diurno & Ora Entrata ___________ Ora uscita ______

Turno serale ' Ora Entrata ___________ Ora uscita ______

Turno notturno ( Ora Entrata ___________ Ora uscita ______

Lavoro anche di sabato e domenica ) Non sono soggetta ad orario fisso di lavoro *

1.3. Se Lei lavora a tempo parziale, qual è il motivo? Non desidero lavorare a tempo pieno # Non ho trovato un lavoro a tempo pieno $ Frequento corsi scolastici o di formazione professionale % Problemi legati alla cura di familiari (bambini o altri parenti) & Problemi di salute ' Motivi personali _____________________________ (

1.4. Dov�è la sua sede di lavoro? ________________________________

1.5. Quanto tempo ci mette quotidianamente per raggiungere il posto di lavoro (considerando solo l'andata)?

Meno di 10 minuti # Da 10 a 20 minuti $ Da 20 minuti a 30 minuti % Da 30 a 45 minuti &

Da 45 minuti a 1 ora ' Più di 1 ora ( Dipende dal turno che faccio ) ma in media ________________

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2. Gli impegni di gestione e cura della famiglia

2.1. Lei quotidianamente si deve occupare di gestire i bisogni della sua famiglia e di alcuni suoi membri in particolare? (segni per cortesia tutte le risposte che la riguardano)

Si, e mi devo occupare di No + 1 o più bambini sotto i 3 anni #

1 o più bambini tra i 3 anni e i 6 anni $ 1 o più bambini tra i 6 e i 10 anni % 1 o più ragazzi tra gli 11 e i 15 anni & 1 o più familiari anziani che hanno bisogno di aiuto ' 1 o più familiari invalidi che hanno bisogno di aiuto ( pulizia e gestione della casa ) spesa e commissioni varie * altro ____________________________________ ,

2.2. Se ha figli e altri familiari da assistere e accudire vorremmo cercare di capire quali sono le difficoltà che questo tipo di impegno comporta quotidianamente (per cortesia segni tutte le risposte che la riguardano: nelle righe vuote può scrivere le altre difficoltà che lei incontra)

1 PER ORA NESSUNA DIFFICOLTA� 3 ABBASTANZA IN DIFFICOLTA� 2 A VOLTE IN DIFFICOLTA� 4 MOLTO IN DIFFICOLTA�

a) Se ha figli da accudire: 1 2 3 4

Sapere a chi affidarli durante il giorno Sapere a chi affidarli durante il turno serale/notte Sapere a chi affidarli durante il periodo estivo accompagnarli/ritirarli da nido/asilo/scuola Trovare il tempo per aiutarli nei compiti accompagnarli alle visite mediche accompagnarli a corsi/attività sportive il pomeriggio accudirli quando sono malati Sapere cosa fare in caso in caso di imprevisti (malattia, indisponibilità di chi cura il bimbo, ecc)

b) Se ha familiari anziani o disabili da assistere: 1 2 3 4

Trovare chi li assiste durante il giorno Trovare chi li assiste durante la notte Accompagnarli alle visite mediche/esami Accompagnarli nell�uscire Accompagnarli per pratiche burocratiche/commissioni

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c) Quali altri problemi quotidiani di gestione della casa e della famiglia deve affrontare : 1 2 3 4

3. Le forme di aiuto nella gestione e cura della famiglia

3.1. Chi l�aiuta quotidianamente nella gestione della casa e della famiglia scriva per cortesia nella tabella tutte le forme di aiuto di cui si avvale, anche se è più di una per ciascun problema)

a) Per l�accudimento dei figli di giorno:

Aiuto principale

In caso di imprevisti

Nessuno marito altri familiari (propri genitori/suoceri, ecc) amici / vicini una persona a pagamento i servizi del comune parrocchia / volontari altri (specificare_____________________)

# $ % & ' ( ) *

# $ % & ' ( ) *

b) Per l�accudimento dei figli in caso di turni serali o notturni Aiuto

principale In caso di imprevisti

Nessuno marito altri familiari (propri genitori/suoceri, ecc) amici / vicini una persona a pagamento i servizi del comune parrocchia / volontari altri (specificare_____________________)

# $ % & ' ( ) *

# $ % & ' ( ) *

c) Per l�accudimento dei figli durante il periodo estivo

Aiuto principale

In caso di imprevisti

Nessuno marito altri familiari (propri genitori/suoceri, ecc) amici / vicini una persona a pagamento i servizi del comune parrocchia / oratorio altri (specificare_____________________)

# $ % & ' ( ) *

# $ % & ' ( ) *

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d) Per accompagnare/ritirare i figli dal nido/asilo/scuola Aiuto

principale In caso di imprevisti

Nessuno marito altri familiari (propri genitori/suoceri, ecc) amici / vicini una persona a pagamento i servizi del comune altri (specificare_____________________)

# $ % & ' ( )

# $ % & ' ( )

e) Per affrontare le altre difficoltà di gestione dei figli che ha segnalato prima (dom. 2.2a) Di quale difficoltà si tratta? ______________________

Aiuto principale

In caso di imprevisti

Nessuno marito altri familiari (propri genitori/suoceri, ecc) amici / vicini una persona a pagamento i servizi del comune parrocchia / oratorio altri (specificare_____________________)

# $ % & ' ( ) *

# $ % & ' ( ) *

f) Per l�assistenza ai familiari anziani o disabili di giorno: Aiuto

principale In caso di imprevisti

Nessuno marito altri familiari (propri genitori/suoceri, ecc) amici / vicini una persona a pagamento i servizi del comune parrocchia / oratorio altri (specificare_____________________)

# $ % & ' ( ) *

# $ % & ' ( ) *

g) Per l�assistenza ai familiari anziani o disabili di notte: Aiuto

principale In caso di imprevisti

Nessuno marito altri familiari (propri genitori/suoceri, ecc) amici / vicini una persona a pagamento i servizi del comune parrocchia / oratorio altri (specificare_____________________)

# $ % & ' ( ) *

# $ % & ' ( ) *

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h) Per affrontare le altre difficoltà di gestione dei familiari anziani/disabili che ha segnalato prima (dom 2.2b) : Di quale difficoltà si tratta? ______________________

Aiuto

principale In caso di imprevisti

Nessuno marito altri familiari (propri genitori/suoceri, ecc) amici / vicini una persona a pagamento i servizi del comune parrocchia / oratorio altri (specificare_____________________)

# $ % & ' ( ) *

# $ % & ' ( ) *

i) Per la pulizia/la gestione della casa Aiuto

principale In caso di imprevisti

nessuno marito altri familiari (propri genitori/suoceri, ecc) amici / vicini una persona a pagamento altri (specificare_____________________)

# $ % & ' (

# $ % & ' (

l) Per le altre difficoltà quotidiane di gestione della famiglia e della casa che ha segnato alla dom. 2.2c Di quale difficoltà si tratta? ______________________

Aiuto principale

In caso di imprevisti

Nessuno marito altri familiari (propri genitori/suoceri, ecc) amici / vicini una persona a pagamento i servizi del comune parrocchia / oratorio altri (specificare_____________________)

# $ % & ' ( ) *

# $ % & ' ( ) *

3.2. Se lei si avvale di servizi a pagamento (asilo nido, baby sitter, persona delle pulizie, infermiere, asa) mi sa dire più o meno quanto spende in un mese per questi tipi di aiuti? In lire o in Euro, come preferisce

Lire________________________ Euro _________________________

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3.3 Quanta parte del suo stipendio netto mensile (quello che entra in busta) viene utilizzata per questi servizi?

Meno di un quarto (es. guadagna 1.000� e spende max 250� ) # Tra un quarto e metà (es. guadagna 1.000� e spende tra 251 e 500� ) $ Tra metà e tre quarti (es. guadagna 1.000� e spende tra 501 e 750� ) % Tra tre quarti e tutto (es. guadagna 1.000� e spende tra 751� e 1.000�) & Spende più di quello che guadagna '

3.4 Nel suo Comune sa se esistono i servizi sotto elencati, e se si lei li utilizza? Se li utilizza come si trova?

Comune di ___________________

Esiste Lo utilizzo

Giudizio: Mi trovo�

Si No Si No Molto bene

Abb bene

Abb male

Moltomale

Asilo nido pubblico Asilo nido privato Altri servizi di accudimento bambini Centro estivo/soggiorno vacanza Altro:

Assistenza domiciliare anziani/disabili Pasti a domicilio Aiuti negli spostamenti Centro diurno anziani/disabili Centro diurno disabili Altro:

3.5 Se la risposta che lei ha dato è �abbastanza male� o �molto male� quali sono i principali problemi che lei incontra nell�utilizzo di questi servizi?

________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________

L�azienda nella quale lei lavora ha avviato qualche iniziativa per venire incontro alle esigenze delle donne che lavorano ? Se si quali?

Si # Quali ? __________________________________________________________ No $

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4. Proposte e suggerimenti per il miglioramento degli aiuti su cui la famiglia può contare

4.1. C�è qualche servizio di cui oggi lei avrebbe bisogno per la gestione della sua famiglia / della sua casa che non è disponibile dove lei risiede?

Si # Quale ? __________________________________________________________ No $

4.2. Se Lei potesse inventare un nuovo tipo di servizio che l�aiuti per la gestione della sua famiglia / della sua casa qual è il primo servizio che proporrebbe?

_______________________________________________________________________ ________________________________________________________________________

4.3. Se vicino o presso la sua azienda venisse aperto un servizio di accudimento per i figli dei dipendenti lei lo utilizzerebbe? E se si, quali orari dovrebbe avere?

Si # Quali orari? ______________________________________________________ No $

4.4. Immagini uno sportello che funziona come un punto di incontro tra chi cerca un aiuto (per la cura dei bambini, l�assistenza agli anziani/disabili o la cura della casa) e operatori qualificati e competenti che offrono le loro prestazioni a pagamento. Lei lo utilizzerebbe?

Si # No $

4.5. Se si, lo preferirebbe vicino alla sua azienda o vicino a casa? vicino azienda # vicino a casa $

4.6. Le ultime domande!

Qual è la sua età ___________ Qual è il suo stato civile? Nubile # Coniugata $ Separata/divorziata % Vedova &

Qual è il suo titolo di studio? Licenza elementare # Licenza media inferiore $ Lic.scuola professionale % Lic. media superiore & Laurea o affini '

Gentile signora, la ringraziamo molto per le informazioni che ci ha così pazientemente fornito. Ci auguriamo che questo lavoro possa essere un primo

passo verso l�avvio di nuovi servizi di cui le famiglie hanno bisogno. La informeremo presto dei risultati del lavoro realizzato.