Progetto per la virtualizzazione dei portici di Bologna · 2013. 10. 31. · DCH e-Infrastructure e...

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Fabrizio Apollonio Dipartimento di Architettura Smart culture: il rapporto fra tecnologia e valorizzazione del patrimonio culturale della città. Soluzioni a confronto Bologna | 16 ottobre 2013 Progetto per la virtualizzazione dei portici di Bologna Progetto per la virtualizzazione dei portici di Bologna

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Fabrizio ApollonioDipartimento di Architettura

Smart culture: il rapporto fra tecnologia e valorizzazione del patrimonio culturale della città. Soluzioni a confrontoBologna | 16 ottobre 2013

Progetto per la virtualizzazione dei portici di Bologna

Progetto per la virtualizzazione dei portici di Bologna

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Il progetto è stato promosso dal Comune di Bologna in vista della presentazione della candidatura dei Sistema dei Portici della città alla WHL dell'UNESCO.

L'occasione offerta dalla presentazione del dossier ha portato al varo di una iniziativa che prevede il coinvolgimento di diversi attori ed è suddiviso in diversi livelli di azione.

L’obiettivo è quello dello sviluppo di una piattaforma on-line attraverso la quale si possa accedere al patrimonio di dati, informazioni e risorse relativi al sistema dei portici bolognesi.

Tale piattaforma ha l'obiettivo di raccogliere le diverse banche dati già esistenti, rendendo disponibili i dati ai cittadini, ai turisti e agli studiosi grazie ad una interfaccia grafica che permetterà una navigazione interattiva nello spazio e nel tempo

In una proiezione a medio-lungo termine, essa dovrebbe diventare lo strumento privilegiato per la gestione e la valorizzazione di quel bene, così come per il coinvolgimento della cittadinanza nella condivisione dei contenuti e nella partecipazione attiva allo stesso progetto.

Progetto per la virtualizzazione dei portici di BolognaPremessa

Progetto per la virtualizzazione dei portici di BolognaPremessa

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SMART/CREATIVE CITY - IL CONTESTOCultura e economia: convergenza> Cultura

– Settori guidati dal mercato: media, entertainment, design– Imprenditorialità culturale– Digitalizzazine e e-culture

> Economia– Un'attività non uno spreco di denaro

Magnete per talentiCompetenze creative per l’economia della conoscenzaClima per creativiIndustrie creative come un settore economicoTurismo

– Tutta la produzione è culturale

> Arte e innovazione– Consonanza: inventare il futuro

Progetto per la virtualizzazione dei portici di BolognaTecnologie della comunicazione e beni culturali

nella città intelligente

Progetto per la virtualizzazione dei portici di BolognaTecnologie della comunicazione e beni culturali

nella città intelligente

CreativeCities

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Turisti

Cittadini

Operatori

Tecnici

Studiosi

A new interactive Book of Nature -> Integrazione dei sistemi informativi

Oggi il sapere tende ad essere ricreato ad ogni livello

Nella società della conoscenza i contenuti devono essere comuni e riusati filtrati secondo l’utente e

l’uso

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Turisti

Cittadini

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Studiosi

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1. Gestione di qualità dell’information technology, per assicurare fedeltà, disponibilità, affidabilità, integrità a lungo termine dei contenuti, sicurezza, conservazione e sostenibilità;

2. servizi di accesso agli utenti finali (i ricercatori) che devono compiere ricerche nelleDCH e-Infrastructure e per le istituzioni culturali che forniranno i loro dati alle DCH e-Infrastructure;

3. interoperabilità dei dati di cultural heritage con dati non-cultural heritage (ricerca, educazione, turismo culturale, industria creativa, etc.).

Necessità del settore del DCH

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nella città intelligente

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SMART/CREATIVE CITYSmartcity 2.0

Dalla conservazione del Patrimonio allo Smart Cultural Heritage

- Community generated data, una famiglia di Open Data dalle dimensioni impressionanti (User Generated Content, es. Youtube, Flickr)

- Diffusione di standard: integrazione differenti componenti indipendentemente dalla loro architettura e dalla tecnologia specifica con cui sono stati sviluppati

- Web Semantico / ‘Web of Data’: una rete i cui nodi sono dati collegati tra loro da relazioni semantiche, piuttosto che documenti collegati tra loro da collegamenti ipertestuali e questo rende l’informazione più facilmente leggibile, interpretabile ed elaborabile da parte delle macchine.

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Internet of Things - Sensing cityPermette di avere in tempo reale interazione, percezione, localizzabilità, attuazione,

comunicazione, identificazione, indirizzo. Nuova centralità delle comunicazioni mobili e dell’utilizzo dello smartphone come

strumento di comunicazione mobile e di generazione e restituzione di dati.

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SMART/CREATIVE CITY

Beni culturali come Smart Cultural Active Objects sorgenti e destinatari di informazioni avanzate

Livello 1.0: rete di istituzioni che collezionano e distribuiscono conoscenza in forma statica relativamente agli oggetti culturali

Livello 2.0: rete di Smart Cultural Objects (SCO) che collezionano,distribuiscono e generano conoscenza

Un bene culturale diviene un oggetto di conoscenza la cui fruizione consapevole contribuisce allo sviluppo cognitivo, affettivo e sociale del cittadino.Uno SCO, grazie al collegamento alla rete, è un oggetto capace di assumere un ruolo attivo: rendersi riconoscibile, comunicare informazioni su sé stesso, collegarsi ad altri oggetti. Il sistema dei Beni Culturali così concepito è dunque un sistema capace di generare conoscenza e di accedere alla conoscenza collettiva generata attraverso sé stesso.

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STRATEGIA

> Problemi presi in considerazionesistema di processi che riguardano il lifecycle di un bene culturale e che ne

garantiscono conoscenza, gestione, manutenzione, fruizione consapevoleproblema di accessibilità ‘qualitativa’ come ‘comprensione’ dei significati storico-culturali

> Sistema multiscalasul territorio regionale (molti episodi diffusi in un territorio)sul territorio urbano (molti episodi concentrati in una città: caso dei portici di Bologna)

> Profili di utenza presi in considerazioneTecnico-gestionaleTuristaAbitanteStudioso

> ObiettivoContribuire alla valorizzazione dei BBCC diffusi attraverso l’utilizzazione di Smart tech per

mettere in comunicazione il patrimonio diffuso e la community di “cultural users”

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STRATEGIA> Integrazione dei sistemi esistenti (per esempio IS di enti pubblici e privati di tutela, centri di ricerca, musei ecc.) non sostituzione, nell’ottica delle sinergie tecnologiche, offrendo funzionalità, servizi e modalità d’uso compatibili fra loro

Regioni

Soprintendenze

Comuni

Studiosi

Turisti

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DB01 DB02

DB n

SMART collectionand management

SMART archiving

SMART access

SMART visualization

SMART community

TURISTA

DOCENTE

RICERCATORE

STUDENTE

GESTORE……….

Google?

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BOLOGNA E I PORTICI

Cultural Community

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Partners del progetto:

Comune di Bologna

Università di BolognaCentro Gina Fasoli per la Storia

della città

Università di BolognaDipartimento di Architettura

CINECA

Tecnicoop

Reality-based 3D models construction

Management plan

City management

Platform for on-line accessing data and resources related to the Bolognese porticoes

I portici di BolognaI partners

I portici di BolognaI partners

Dossier di presentazione della candidatura

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Il «Centro Gina Fasoli per la storia della città» curerà la parte storica del dossier per la presentazione della candidatura all’Unesco dei Portici di Bologna.Tale sezione del dossier illustrerà la peculiarità dei portici bolognesi nei confronti del resto dell’Europa per quello che riguarda le origini le trasformazioni nei secoli.Si giustificherà la candidatura rispondendo ai primi cinque punti dei Criteri formulati dall’Unesco.

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Centro Gina Fasoli per la Storia della CittàDossier storico-scientifico di candidatura

Centro Gina Fasoli per la Storia della CittàDossier storico-scientifico di candidatura

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I Portici di Bologna nel contesto europeoConvegno Internazionale

Bologna, Palazzo d’Accursio, Cappella Farnese22-23 Novembre 2013

Il Comune di Bologna insieme con il “Centro Gina Fasoli per la storia delle città” (Università di Bologna) organizza una conferenza di due giorni per discutere e mettere a confronto diverse realtà cittadine nelle quali i portici si configurano (o si sono configurati) come elemento peculiare del paesaggio urbano. Il convegno contribuirà alla costituzione del dossier per il completamento della candidatura dei Portici di Bologna nella lista del patrimonio dell’umanitàdell’Unesco.

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CINECAPiattaforma per l’accesso on-line dei dati e delle risorse

CINECAPiattaforma per l’accesso on-line dei dati e delle risorse

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CINECAPiattaforma per l’accesso on-line dei dati e delle risorse

CINECAPiattaforma per l’accesso on-line dei dati e delle risorse

Modulo DatiL'obiettivo del livello dati è quello di acquisire informazioni da banche dati eterogenee per mezzo di un protocollo di comunicazione specifico

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CINECAPiattaforma per l’accesso on-line dei dati e delle risorse

CINECAPiattaforma per l’accesso on-line dei dati e delle risorse

Modulo Intermedio o LogicoÈ progettato per garantire e gestire la cross-medialità delle future applicazioni ed è gestito tramite un modello concettuale specifico, che crea metadatisecondo uno schema ad-hoc

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CINECAPiattaforma per l’accesso on-line dei dati e delle risorse

CINECAPiattaforma per l’accesso on-line dei dati e delle risorse

Modulo di PresentazioneRende consultabili e visibili i contenuti all'utente finale, attraverso i metadatidefiniti nel livello logico. Definisce le tre interfacce grafiche disponibili agli utenti finali: •la prima specifica per le applicazioni •web, la seconda per i dispositivi mobili•l'ultima per gli amministratori,

Consentendo la gestione della piattaforma e la validazione dei dati proposti dai cittadini.

Gli utenti finali avranno accesso alla piattaforma da un'autenticazione fornita dai più popolari social media (Facebook, Foursquare, Instagram, Twitter, Google,+ ecc.).

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> Una collezione di modelli 3D/artefatti digitali pensata come un sistema evolutivo, in grado non solo di fissare l’oggi, ma anche progettare il domani, capace di restituire l'insieme dei caratteri specifici dati alla conformazione geometrica del portico, che ècostituito tipicamente da una serie di spazi voltati, ma anche di garantire un fedele rilievo del colore.

> Colore che caratterizza la stessa immagine della città: Bologna ‘la Rossa’

Dipartimento di ArchitetturaModelli 3D come Sistema Conoscitivo

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MODELLI 3D di ARCHITETTURA per i Sistemi Informativi / Conoscitivi su Web

Dipartimento di ArchitetturaModelli 3D come Sistema Conoscitivo

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Criteri per la scelta degli exempla

Dipartimento di ArchitetturaModelli 3D come Sistema Conoscitivo

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> Campionatura di alcune superfici murarie di Bologna> Campioni di colore nel Diagramma CIE Lab

Dipartimento di ArchitetturaModelli 3D come Sistema Conoscitivo

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Dipartimento di ArchitetturaModelli 3D come Sistema Conoscitivo

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Dipartimento di ArchitetturaModelli 3D come Sistema Conoscitivo

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Dipartimento di ArchitetturaModelli 3D come Sistema Conoscitivo

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Dipartimento di ArchitetturaModelli 3D come Sistema Conoscitivo

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Dipartimento di ArchitetturaModelli 3D come Sistema Conoscitivo

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Dipartimento di ArchitetturaModelli 3D come Sistema Conoscitivo

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Dipartimento di ArchitetturaModelli 3D come Sistema Conoscitivo

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Dipartimento di ArchitetturaModelli 3D come Sistema Conoscitivo

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Georeferenzazione del modello all’interno del SIT del Comune di Bologna

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La superficie porticata nella parte storica della città di Bologna: quasi 13 ettari (21 volte piazza Maggiore).

Nella lista del Patrimonio Mondiale UNESCO vengono iscritti i beni che hanno "un valore universale eccezionale" dal punto di vista storico, artistico o scientifico. L’eccezionalità necessaria per essere riconosciuti nel novero dei beni classificati "WORLD HERITAGE” risiede nella straordinarietàdelle testimonianze del passato e nella qualitàirripetibile dei beni naturali e/o culturali da preservare, ma anche nel valore che il bene può assumere oggi e soprattutto per le future generazioni: uno stimolo a non pensare ai Portici di Bologna solo in termini storici ed architettonici, ma considerando l’insieme dei valori sottesi a questa rete unica di spazi urbani: uno spazio vitale per la città e la sua economia.

TecnicoopIl piano di gestione del Patrimonio dei Portici

TecnicoopIl piano di gestione del Patrimonio dei Portici

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Il confronto con la città per costruire un progetto condiviso di salvaguardia, valorizzazione e gestione

Le linee di intervento per la salvaguardia e la valorizzazione del Patrimonio Portici, intese come azione civica congiunta per tenere alto l’emblema, la capacità di testimonianza di valori “essenziali e distinti” del territorio bolognese, saranno il frutto di un lavoro di ascolto e condivisione rivolto ai portatori di interesse e ai fruitori della città, a cominciare dagli operatori e dai residenti nelle aree porticate della Cittàstorica.

Per costruire un largo fronte di adesione partecipe e convinta alle azioni in favore dei Portici, le linee di progetto saranno elaborate e discusse attraverso:

un programma articolato di focus group rivolto ad esperti ed operatori delle singole categorie di attività più attive nelle strade porticate;

un confronto diretto con la cittadinanza attraverso questionari, incontri e discussioni.

TecnicoopIl piano di gestione del Patrimonio dei Portici

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Il “Vincolo di decoro urbano” a tutela del Patrimonio Portici della Città storica

Il ritmo attuale delle azioni di riqualificazione del Patrimonio Portici non è sufficiente, proprio a far fronte all’aggravarsi dei processi di degrado ambientale, economico e sociale che in questi anni l’ha colpito, ènecessaria la definizione di un

PROGRAMMA STRAORDINARIO DI RIQUALIFICAZIONEe di un

PIANO DI MANUTENZIONE E GESTIONE ORDINARIA in modo che siano stabiliti, previa definizione di adeguati incentivi e sostegni, interventi di restauro e riqualificazione con modalità definite e cadenzate.

TecnicoopIl piano di gestione del Patrimonio dei Portici

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Programma straordinario e gestione permanente della qualità del Patrimonio PorticiSi tratta di prevedere, in un congruo numero di anni, che tutti i percorsi porticati della città storica possano godere di una completa riqualificazione sia con intervento integrale sia con interventi di completamento della riqualificazione nei tratti già oggetto di parziale miglioramento.AZIONE 0: Pre-requisiti necessari all’avvio del programma straordinarioDefinizione di una situazione chiara di start-up per la successiva fase di interventi straordinari. Si prevederàall’istituzionalizzazione della Cabina di Regia e di un Organismo Tecnico-Amministrativo a supporto dell’avviamento e sviluppo del progetto. Si realizzerà un regolamento-quadro dei possibili interventi e un regolamento unico sull’uso e l’arredo degli spazi; inoltre verrà definita la tempistica cogente dei vari gradi di intervento.AZIONE 1: Programma straordinario di riqualificazione del Patrimonio Portici

AZIONE 1.1: interventi a cura dei proprietariAnalisi dello stato di fatto, individuazione delle azioni da intraprendere sulla base del regolamento-quadro e svolgimento dei lavori nei tempi stabiliti e con le modalità di incentivo e di sponsorizzazione in essere.

AZIONE 1.2: interventi a cura dell’ente pubblicoParallelamente ai privati, l’Ente Pubblico Gestore deve gestire gli interventi relativi a reti impiantistiche, a spazi informativi e raccolta rifiuti.

TecnicoopIl piano di gestione del Patrimonio dei Portici

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AZIONE 2: Programma periodico di mantenimento della qualità estetica e funzionale del Patrimonio Portici (a cura dei proprietari)

Definizione di interventi periodici di mantenimento affinché vi sia una cura costante dello spazio porticato sia nella routine quotidiana, sia con interventi periodici di ripristino.AZIONE 3: Cura costante e gestione quotidiana degli spazi porticati

(a cura degli utilizzatori)Nella gestione ordinaria del Patrimonio Portici si dovranno prevedere la cura costante dello spazio porticato, la verifica costante dell’efficienza e sicurezza dei materiali in uso e sostituzione degli arredi e materiali non più idonei.AZIONE 4: Monitoraggio, controllo e sanzioni

(a cura degli Enti Pubblici e delle Istituzioni coinvolte)Istituzione di un gruppo specializzato di Ausiliari e Volontari con funzione di tutela dei Portici e della vivibilitàdel Centro storico ed innalzamento della gravità delle sanzioni pecuniarie.

TecnicoopIl piano di gestione del Patrimonio dei Portici

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La strumentazione gestionale del Patrimonio Portici

La Cabina Regia nella fase di sviluppo del Progetto per la candidatura UNESCO è lo strumento di coordinamento di tutti i soggetti attivi nella definizione della strategia di riqualificazione e valorizzazione del Patrimonio Portici.

La Fondazione di Partecipazione o Comitato Operativo è un organo al quale viene affidata la gestione del Patrimonio Portici attraverso la definizione di un Piano Operativo annuale affinché siano organizzate le azioni di riqualificazione e valorizzazione.

Lo Sportello Unico dedicato.L’Amministrazione Comunale dovrà attrezzare un’apposita sezione dello Sportello Unico dedicata a tutti gli adempimenti necessari per dare risposta alle imprese e ai cittadini in materia di recupero, ripristino, riqualificazione e valorizzazione del Patrimonio Portici di Bologna, in modo da semplificare le procedure dell’azione amministrativa.

TecnicoopIl piano di gestione del Patrimonio dei Portici

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GRAZIE PER L’ATTENZIONE!

Fabrizio I. ApollonioDipartimento di ArchitetturaAlma Mater Studiorum – Università di [email protected]

Hanno collaboratoComune di Bologna: dott. Mauro Felicori / dott. Luigi VirgolinCentro Gina Fasoli per lo studio della città: prof.ssa Francesca Bocchi / dott.ssa Rosa SmurraCineca: dott.ssa Antonella Guidazzoli / dott.ssa Maria Chiara Liguori / dott. Antonio BaglivoDipartimento di Architettura: prof. Marco Gaiani / arch. Federico Fallavollita / arch. Massimo Ballabeni / arch. Zheng Sun / ing. Luca Cipriani / arch. Filippo FantiniTecnicoop: dott. Paolo Trevisani / arch. Simona Greco